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Consiglio Comunale Noventa Padovana del 22-01-2024 Ore 20.45
FILE TYPE: Video
Revision
Buonasera a tutti iniziamo questo Consiglio comunale e lascio la parola al Segretario per l'appello.
Grazie mano, canine stracci.
Jolo Draghi, Carraro, Cacco Franceschi, Presidente IA felice,
Ranzato debbo.
Fu Re go Vianello burina Bisatto, Cabbia Fiorin.
Franceschini assessment e Bernardo assente giustificato.
Nominiamo gli scrutatori per questa sera, il consigliere Vianello, il consigliere Cacco e la consigliera Cabbia Fiorin, i punti all'ordine del giorno oggi sono due, il primo punto sono le comunicazioni e lascio la parola al Sindaco.
Grazie Presidente, benvenuti a tutti, allora do lettura della comunicazione ha ricevuto dalla Giunta regionale del Veneto in data 16.
Gennaio 2024, che fa riferimento a una comunicazione sui Baccini.
Si trasmette la delibera di Giunta regionale, la numero 1.666 del 29 dicembre 2023, con cui è stata approvata la modifica del bacino territoriale per l'esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il Comune di Noventa Padovana.
Entro il 31 dicembre 2024, tenuto conto dei pareri dei Consigli di bacino, indirizzo e del parere della competente Commissione consiliare la numero 334 del 21 dicembre, di cui vi ho dato comunicazione, 2023 in conformità alla procedura prevista dall'articolo 3, comma 3 bis della legge regionale, la numero 52 del 2012,
Comma 3 bis, che lo ricordo, magari per i distratti, mi spiace non ci sia.
Il Consigliere Franceschini è stato inserito nella legge regionale su proposta del nostro Comune abbiamo fatto un pezzo di Giurisprudenza.
E ora molti altri Comuni stanno pensando di applicare questa legge, nata dall'iniziativa di Noventa Padovana per le loro richieste relative ai vaccini, questa delibera della Giunta regionale era l'ultimo atto che mancava per portare a termine il percorso del cambio di vaccino, che ora è ufficiale e definitivo. Noi a oggi, anzi, dal 16 siamo entrati nel Bacino Padova Centro.
Quindi non abbiamo più il problema di dover entrare in house con Etra, ringrazio ancora una volta a tutti i consiglieri comunali che mi avevano dato mandato di portare a casa questo risultato, ringrazio in particolare i consiglieri di minoranza per la fiducia, visto, avevo chiesto una delega in bianco che non era scontata e che hanno avuto nel sottoscritto il risultato vedete che quando facciamo le cose insieme i risultati arrivano, spero che sia di buon auspicio anche per la discussione di questa sera, grazie.
Grazie Sindaco. Passiamo al secondo punto, all'ordine del giorno. Penso che il punto è che tutti stanno aspettando, sono numerosi questa sera ai presenti e penso anche on line. Quindi un saluto da parte mia e la proposta di delibera di Consiglio comunale è la numero 1 del 16 gennaio 2024, quindi la prima è sicuramente un'ottima prospettiva. Per come iniziare l'anno. L'oggetto della delibera è il presente avvio del procedimento ai sensi degli articoli 2, comma 1 3, comma 1 e 4, comma 3, della legge regionale numero 25 del 1992 ad. Oggetto. La richiesta indirizzata alla Giunta regionale di variazione della circoscrizione del territorio comunale del Comune di Vigonza, per distacco della frazione di San Vito e l'incorporazione della medesima nel territorio del Comune di Noventa Padovana e per la regolamentazione del confine a nord del fiume Brenta con incorporazione di minime porzioni di territorio nel Comune di Vigonza, ecco, per questa delibera lascerò la parola al Sindaco per una sua presentazione e poi abbiamo il piacere di espletare questa sera in Consiglio comunale e il professore avvocato Mario Bertolissi che poi interverrà in merito appunto alla delibera prego, Sindaco.
Grazie Presidente, allora questa è una serrato.
Bellissimo, perché?
Stiamo dando voce a una richiesta democratica della Comunità di San Vito.
Allora noi c'eravamo lasciati ancora a marzo dell'anno scorso e con una mozione per iniziare questa procedura molto molto complessa, allora c'erano due strade che noi potevamo percorrere, cerco di essere abbastanza sintetico, una facilissima.
È molto e una molto più complicata e più seria, allora quella facile era di.
Fare subito una delibera, riportando semplicemente la richiesta, ha ricevuto dei cittadini, trasmettendo alla Regione e aspettare il verdetto, allora, tradotto quello che è successo negli ultimi 30 anni, quindi noi avremmo fatto propaganda, avremmo cercato un facile consenso, voi avete visto quello che sta succedendo in trent'anni, non è successo niente e quindi avremo ci saremmo intestati un risultato di consenso. Il costo per il Comune sarebbe stato zero, risultato però per i cittadini di San Vito sarebbe stato zero, perché sono trent'anni che continuiamo che continui, che tutti continuano a parlare di San, Vito però di dati reali e nessuno ha fatto nulla.
La legge ce lo consentiva perché per avviare la procedura è sufficiente l'iniziativa di un solo Comune, non serve che si esprimono entrambi, come specifica bene l'articolo 4 della legge regionale sulla materia.
Noi invece abbiamo scelto la strada più difficile, quello dello studio, del confronto, degli incontri, dell'analisi, dell'approfondimento di ogni minimo aspetto della questione da un punto di vista giuridico, storico, sociale, economico, eccetera, eccetera, per portare in Regione un lavoro fatto al meglio delle nostre possibilità.
Perché non stiamo facendo questa cosa, così tanto per fare e portarsi a casa il consenso, noi a noi interessa portare a casa il risultato e su questo lo rivendico, perché noi vogliamo portare a casa il risultato.
E per ottenere il risultato, per essere credibili con la Regione con cui dovremo confrontarci, bisogna fare le cose in maniera seria.
E quindi, per la prima volta, visto che si trattava di applicare un diritto costituzionale dei cittadini perché la possibilità di cambiare i confini dei Comuni è prevista dalla nostra Costituzione, siamo andati a chiamare un costituzionalista, anzi.
Non un costituzionalista, il costituzionalista, il professor Mario Bertolissi, che è presente con noi questa sera e non ha bisogno di presentazioni. Io apro solo una parentesi dico che fa parte della delegazione trattante Stato Regione per l'autonomia del Veneto e quindi abbiamo incaricato il professore di seguire tutta la parte giuridica per fare le cose a regola d'arte. La seconda cosa che abbiamo fatto squisitamente politica è stata confrontarci con Vigonza, che a sua volta stava affrontando la questione su richiesta degli stessi cittadini e anche qua, soprattutto grazie ai due Consiglieri di San Vito che sono Nicolò, pacchetto e la Marisa Grisenti, perché se siamo qui questa sera è soprattutto per merito loro e quindi abbiamo avuto numerosi incontri con il Sindaco di Vigonza e anche a livello tecnico, con i segretari comunali dei due Comuni e infatti, se andate a leggere la delibera approvata, Vigonza a novembre è molto simile, anche se non identica a quella che presentiamo oggi a Noventa. Questo perché l'abbiamo fatta insieme i due Comuni l'hanno fatta insieme,
Abbiamo scelto di procedere così perché è una questione che riguarda entrambi i Comuni e non volevamo fare forzature rispettando l'autonomia di Vigonza. Se voi avete notato, io ho evitato di partecipare al Consiglio comunale, diffidenza e il Sindaco di Vigonza ha evitato di partecipare rispetto al Consiglio comunale di Noventa, in questo caso i cittadini hanno avuto la fortuna di incontrare due Sindaci che.
Prendono molto sul serio i diritti dei cittadini l'amico e collega Gian Maria Boscaro ha detto parole chiarissime su questo nel suo Consiglio ha fatto un intervento meraviglioso di Consiglio di andarlo a ascoltare lo trovate su internet.
Noi la pensiamo allo stesso modo, crediamo nell'autonomia, nel delitto delle comunità di autodeterminarsi.
Di tutte le comunità, non importa quanto piccole, anche della Comunità di San Vito, e quindi non c'è ragione di andare avanti da soli, anche se, ripeto, per la legge potevamo farlo e sicuramente avremmo fatto molto prima sarebbe stata la strada più facile. Abbiamo incontrato tutti a Vigonza, non solo il Sindaco, anche i consiglieri della minoranza, e infatti molti di loro hanno votato a favore. Come ci auguriamo succede questo succeda questa sera.
Poi, per preparare la delibera di stasera, abbiamo fatto un lavoro importante, di ricerca, anche storica, perché la questione, a nostro giudizio, andava inquadrata anche sotto questo aspetto.
Abbiamo, come dicevo, ho chiesto l'aiuto di chi se ne sa più di noi il professor Bertolissi sugli aspetti giuridici che sono molto complessi, perché si tratta di applicare dei diritti che sono previsti dalla nostra Costituzione, ma le modalità di applicazione sono molto particolari e complicate, è un caso che si presenta molto raramente, e quindi una procedura non sempre eccedente Pretare e seguire correttamente, per esempio, dovrà votare tutta Vigonza. Ho solo sentito,
Il professor Bertolissi e ha fatto un approfondimento su questo.
Di dai suoi studi e i risulta che sarebbe giusto far votare solo sentito. Ovviamente noi siamo tutti d'accordo e arriviamo quindi a questa delibera che riassume un po' tutta la questione che è fatta di molti aspetti che andavano affrontati ed evidenziati in maniera seria, come crediamo di aver fatto. Spero quindi che stasera potremmo parlare di San Vito del loro diritto di scegliere del futuro delle loro comunità e della nostra, lasciando da parte.
Almeno per una volta le solite polemiche. Questo non è un risultato mio del Sindaco o della Giunta, è un risultato di tutti, perché quando si parla di diritti democratici non esiste la destra o la sinistra. La politica deve farsi da parte, quindi spero potremmo votare tutti insieme. Questa delibera oggi e domani, festeggiare tutti insieme l'ingresso dei nostri fratelli di San Vito, nella grande comunità di Noventa. Prima di passare la parola al professor Bertolissi, a cui chiederò di illustrarci gli aspetti tecnici e giuridici di questo procedimento, introduco solo brevemente la questione con l'aiuto di alcune cartine preparate dal nostro Ufficio tecnico.
Io chiedo a questo punto al fine di presentare la cartina numero 1,
Eccolo qua.
Allora cerco di?
Questo è il nostro territorio.
In rosso sono evidenziati i confini di San Vito.
Vedete come il Brenta assegno al confine naturale tra i Comuni padovani un po' dappertutto, tranne in questo caso c'è una motivazione storica che capiamo meglio se guardiamo la cartina numero 5.
Eccolo qua.
Allora questo era il percorso del Brenta com'era una volta, come vedete.
Questo era il vecchio confine tra i due Comuni, come vedete San Vito, si trovava dall'altra parte del Brenta, per quello era chiamato a San Vito di oltre 30, poi nel 1.854. Gli austriaci hanno spostato il corso del fiume e separato questa comunità dal resto del territorio di Vigonza rinsaldando quindi il legame con Noventa perché è venuta a mancare questa barriera naturale che invece si è formata con Vigonza.
Questa è una mappa del territorio che si chiama Chris carte, ed è stata realizzata su ordine dello stato maggiore austro-ungarico, dall'ufficiale Anton Bonsack, tra il 1.798 e il 1.805.
Chiedo di pur di far vedere la cartella numero 2.
Allora questo è lo stato attuale dei due fogli catastali rosa azzurro ricadono nel Comune di Vigonza, quello verde nel Comune di Noventa.
Ok la cartina 3.
Okay, questo è quello che chiediamo alla Regione, ripristinare il Brenta come confine naturale dei congiungere Noventa a San Vito.
Quindi questo è il Brenta.
Cartina 4.
Okay, allora qua abbiamo è la tavola comparativa delle aree in acquisizione di cessione, la parte gialla e San Vito che dovrebbe avvenire sotto Noventa la parte rossa, questa okay sono quei famosi pezzi di capannone dall'altra parte del fiume che restituiamo, come è giusto, a Vigonza,
Ecco io avrei concluso.
Ringrazio di nuovo il professor Bertolissi, il Sindaco Giommaria Boscaro, i Consiglieri Nicolò, pacchetto e Marisa che diventino che il Segretario che c'ha appoggiato soprattutto anche i tecnici di Noventa da Lisa Calzavara, aveva Ceccarello e Giuliano cannello e Carpinello scusa.
Un lapsus Chinello per il lavoro che qui hanno svolto. Grazie grazie Sindaco, lascio ora la parola all'avvocato, professor Bertolissi,
Saluto tutti i presenti e io cercherò di non fare l'Azzeccagarbugli, ma invece di esporre quello che mi è stato chiesto nel modo più semplice e chiaro.
E.
A suo tempo, quando il Sindaco Banu ha preso contatto con me non è che mi ha si è espresso in questi termini, io voglio fare questa operazione, lei mi scriva elabori le pezze giustificative, anche perché il sottoscritto non ha mai lavorato così.
Come il medico che fa il suo lavoro, se ha in mano gli esiti di analisi fatte, non distingue secondo la simpatia, né credo che faccia il suo dovere se per caso, visto che sta partendo per le ferie il suo assistito, gli dice che gode di una straordinaria salute poi però torna orizzontale e non li ha rovinate ma naturalmente paga un prezzo non è significativo. Voglio dire che cose che, come sempre, ho fatto nella mia vita e come penso facciano tutti,
Ho esaminato la questione per quello che è.
L'ho fatto, tra l'altro, sulla base di una esperienza assai significativa, quindi non era la prima volta che andavo in sala operatoria per sempre, per utilizzare la metafora perché mi sono occupato del distacco del Comune di Cavallino Treporti da Venezia.
E vi dico che, a parte tutto il resto, lì ci sono stati di mezzo anche due giudizi di che si sono svolti davanti alla Corte costituzionale,
Il Comune di Cavallino non ha nessun contatto, non aveva sul piano territoriale, come il Comune di Venezia, non c'era appunto un confine che fosse.
Come ho detto prima, con tipo, tanto per fare un esempio e in ogni caso anche lì, come praticamente in ogni vicenda che assume i contorni di una questione,
Insomma, che è di interesse che può ragionevolmente mettere di fronte chi è favorevole, chi è contrario e ciascuno appunto, il diritto di essere favorevole o contrario sulla base di qualunque opzione, anche per ragioni di simpatia o di antipatia, finisce per porsi la domanda perché, insomma, si la procedura, la procedura è abbastanza articolata in ogni caso, quando il Comune ha assunto la sua delibera, deve mandare inviarla la Giunta regionale. Si può dire poi che la medesima fa l'istruttoria, dopodiché delibererà il così. Il Consiglio regionale delibererà facendo una legge. È una legge che si chiama legge provvedimento. 2 nella legge generale perché intervenne sulla questione di carattere specifico e in mezzo alla procedura. Ci stanno dopo anche fasi che possono finire davanti al giudice, sia al giudice amministrativo sia è per quello che non voglio intrattenervi su queste questioni, che numeri fate niente, no, ecco, ma tanto per dire e si può anche nell'ambito di questi de de di queste vicende trovarsi di fronte che ne so alla legge provvedimento impugnata dall'Avvocatura generale dello Stato perché lo Stato decide di impugnarla assumendo che sia violato l'articolo 133, secondo comma, della Costituzione. Vedete questo burocratese, no, comunque sia, io posso andare avanti, voi capite niente e non dovete capire niente perché non è ecco, ma me la sbrigo in fretta e oppure oppure ci sono dei momenti in cui.
Vari soggetti, sia uno degli Enti che sono interessati sia cittadini, possono rivolgersi al giudice amministrativo in quella sede, impugnare le determinazioni che vengono assolute, insomma, questo è quello che può accadere, ma non è questo che a voi interessa, perché questo credo e almeno sarà si può porre in futuro e poi solo Dio lo sa cosa capiterà, quindi è inutile che stiamo a soffermarci su questi problemi il vero grosso problema, anche perché ieri ho appunto letto così un.
Un un'intervista che un ex Sindaco o no ha dato e lui si dice per me è incomprensibile che non siano chiamato a votare tutti. Ecco eh sì, questo questo parrebbe cioè in prima battuta, ma voi capite bene che se fosse così.
Eh beh, allora la decisione sul se poterlo fare o non poterlo fare non è della popolazione interessata direttamente interessata, ma è degli altri, e a questo punto che cosa significa significa che anche un deciderebbero i numeri? Quindi, tanto per tornare a Cavallino Cavallino, non avrebbe mai potuto separarsi da Venezia perché i numeri li avrebbero escluso. Difatti, Venezia non ha mai mollato l'osso e ha sempre contestato le varie operazioni, salvo dopo risultare soccombente in tutti i giudizi. Ecco, ma perché perché di per sé ecco Helpe le questioni dopo dice vanno la disposizione va interpretata. Diciamo pure così che quando noi ci troviamo di fronte a una cosa scritta, ma anche nel Codice civile, no per dire o in qualsiasi altra legge ciascuno di voi ha la sua esperienza, sa che poi c'è sempre il caso concreto, il caso concreto di solito porre dei problemi, perché non ce n'è quasi mai uno che sia uguale all'altro, e allora e allora dici caspita quello che mi pareva che fosse chiaro adesso, nemmeno chiaro e d'altra parte vi leggo il secondo comma dell'articolo 133, che è molto semplice.
Dice così, il primo comma riguarda il mutamento delle circoscrizioni provinciali, il secondo, invece, comma, riguarda il la modificazione nei vari modi che può essere, che devono scioperi, incolpo, fusione per incorporazione, può essere invece la fusione tra due Comuni di una parte, oppure si può di due Comuni costituirne uno solo e via di questo passo dice la Regione sentite le popolazioni interessate,
E qui non dice sentiti tutti, tanto per dire popolazioni interessate, apre pone la domanda, quali sono le popolazioni interessate, ecco, qui allora la Regione sentite le popolazioni interessate può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni o che il caso in questione modificare le loro circoscrizioni e denominazioni nel caso si modifica la Circoscrizione cura il perimetro territoriale.
Il questa disposizione ha avuto una certa applicazione, nel senso che ci sono stati dei casi molto significativi che si sono verificati nel tempo un po' diciamo, a macchia di leopardo, con cadenze relative, ma.
Dove si dice hanno comunque da subito, cioè dal momento in cui si è cominciato a fare applicazione concreta dal primo caso che si è posto, tanto per dire, ci si è resi conto che questa disposizione è apparentemente chiara o, se vogliamo sulla medesima bisogna riflettere e tra l'altro esige anche,
È necessario che il legislatore intervenga e, difatti, tutta la procedura, l'individuazione dei soggetti, che possono cioè di chi può chiedere, insomma, ecco la modificazione di una data, perimetrazione territoriale, tutti quo, tutto questo non è indicato nella legge in scusate nella disposizione costituzionale, ma poi è stata prevista sia da disposizioni statali generalismo e poi soprattutto dalle dalle singole regioni.
Le sì, le le singole leggi regionali, dato che qui si fa riferimento al sentite le avevano all'inizio, anche se al posto di questo problema, ma sentito come è solo per dirvi di chi, come le questioni si sono andate dopo, meglio precisando o no,
Ma se dite come si può anche fare un sondaggio no, si potrebbe anche fare così. Vi dico soltanto che la Corte costituzionale all'inizio aveva anche aderito a questa prospettazione. Poi in realtà ha detto no, si deve fare un referendum consultivo e allora voi capite bene che se parliamo di referendum consultivo, finisce per forza di cose in ogni regione che la medesima, quando pone le regole generali, fa dopo riferimento delle disposizioni dello Statuto e alle disposizioni della legge che è data attuazione, che dà attuazione allo Statuto che disciplina il referendum, ivi compresi anche l'indicazione di coloro che lo possono chiedere.
Non serve che io mi soffermi oscuro, può chiedere perché tanto è stato chiesto voi avete fa qui il Sindaco un momento fa ha indicato la quale è stata la scelta che ha fatto il Comune di Noventa, ma ecco la l'altra Von fondamentale o meglio l'un l'altra la vera grossa questione ha interessato Saimp il problema cioè la nozione che cosa si intende per popolazione interessata.
Io vi posso dire che quando perché ero presente per caso, avendo già superato il vaglio di costituzionalità della legge provvedimento che aveva istituito al Comune di Cavallino Treporti perché lo Stato l'aveva impugnata mi ero sempre a Roma per un'altra questione, ma mi son trovato ad assistere all'udienza che riguardava l'impugnativa che con una questione è meglio di illegittimità costituzionale che riguardava la legge veneta che era stata ritenuta esemplare come quella della Regione Emilia Romagna.
La quale aveva stabilito dei meccanismi.
Di carattere predeterminato delle percentuali, perché diceva che cosa votano soltanto quelli che sono direttamente interessati, se si è sotto una certa si è sopra una certa soglia, votano invece tutti scusate se si è sotto votano invece sopra e tutte tutti tutte le popolazioni dei due comuni ad esempio dato che si trattava di due Comuni se si sopra una certa soglia in un rapporto che loro stabilirlo sia con riferimento alla dimensione territoriale il pezzo che si prendeva sia con riferimento al numero di abitanti che vive e viveva in quella certa fazione concetto territorio, e in quel caso lì la Corte costituzionale.
Dice no, non si possono fissare percentuali predeterminate. Ecco perché io vi richiamo questa sentenza perché bisogna bisogna definire chi è popolazione interessata, esaminando sempre il caso concreto. Quindi un caso non vale l'altro e quando si fa la ricognizione, cioè si va a vedere cosa è stato detto sul punto, bisogna essere molto attenti nelle esaminare la parte, oserei dire il fatto della sentenza, che è quella nella quale.
E il giudice dice quali sono le caratteristiche del caso che viene sottoposto. Io mi ricordo che in quel caso il giudice relatore, che poi è stato anche presidente, Valerio Onida, Presidente della Corte, ad un certo punto dice, ma dov'è la zona industriale.
Serve per chiarire quelle questioni e dov'è la zona industriale e gli avvocati, se son rimasti un poco sorpresi, hanno dovuto dire che si trova che la zona industriale era proprio quel pezzo di territorio che un Comune voleva portar via l'altro, cioè la sottrazione Noera di qualche cosa che avesse a che fare con radici culturali, assetti economici, modi di concepire la vita, fruizione dei servizi, ma invece era una operazione scippo e appena fatta la domanda, mi sono reso conto che la causa cioè che la Corte avrebbe dichiarato l'illegittimità costituzionale di quella disposizione della legge regionale del Veneto pur ritenuta esemplare che però fissando dei criteri predeterminati di carattere astratto,
Avrebbe consentito di fare operazioni anche di questo genere, che naturalmente finivano per restare sottotraccia perché nessuno, se non avesse fatto la domanda o Lida, ci sarebbe resi conto di quello che si stanno facendo, vi ho detto questo perché voi capite bene, sempre che,
Il io ho chiesto la prima con una delle prime cose che ho chiesto al Sindaco al Segretario, ecco, per cortesia, ditemi come stanno le cose, perché se non conosco il fatto per quello che è, non sono neanche in grado dopo di dare la risposta quindi se noi dopo ecco però ecco, al di là di questa vicenda.
Accennerò tra un istante anche poi dar seguito, perché siamo di nuovo finiti davanti alla Corte per una remissione fatto dal Tribunale penale di.
Di Venezia.
La la Corte costituzionale, in ragione dei vari casi che si è trovata tra le mani, è andata sempre più precisando il suo punto di vista da quello che si deve, ciò di cui si deve tenere conto e che risponde alla domanda che mi è stata posta ieri, per così dire mentre leggevo l'intervista di chi è stato Sindaco del Comune ecco che, tra l'altro,
Lui ha dichiarato io sono favorevole, però sono sorpreso del fatto. Ecco, adesso io cerco di spiegare perché la sorpresa, che è ragionevolissima, tuttavia, trova una sua risposta, per cui credo che le cose che vi sto dicendo siano molto tranquille, seri dopo, naturalmente, ognuno può restare della sua opinione, anzi al diritto di essere affezionato, come si dice le proprie idee e scusate. Ecco, però io non vi dico quello che penso io, perché ognuno va bene, può dirvi quello che vuole. Ecco, io vi do conto, do conto dell'esperienza che ho fatto in concreto e poi, in secondo luogo di quello che la Corte costituzionale è andata dicendo nel tempo,
La regola, certo, la regola è popolazioni interessate, sono le comunità del CUG dei due Comuni.
Naturalmente ecco, scusate, sono questo è quello che di per sé vale in linea generale.
Mah mah.
Da sempre e da subito si è precisato, e anche la legge regionale dell'ICE, salvo i casi particolari da individuarsi con riferimento alla caratterizzazione distintiva dell'area interessata al mutamento territoriale. Questo è il burocratese giuridico, vuol dire tenuto conto di come stanno le cose e ovviamente le cose stanno considerando il territorio che è l'elemento materiale e dopo considerando che cosa i cittadini che abitano in quel territorio, che è l'elemento soggettivo che si porta dietro usi, costumi, abitudini, preferenze e via di questo passo, ma lasciando perdere tutta una serie di cose che appunto non mi pare siano utili siano necessarie per il discorso che intendo farvi questa sera.
Ecco, prendiamo vi meglio, prendo ad esempio proprio la sentenza numero 94 del 2000 che ha riguardato la Regione Veneto, che è quella che ha portato alla declaratoria, vi dicevo, di illegittimità costituzionale, di quei parametri dice vi leggo quello che si trova scritto nella sentenza la Corte dice ha ribadito che l'interesse che von dall'obbligo di consultazione riferito direttamente alle popolazioni è riferito alle popolazioni e non agli enti territoriali.
Dice non porta, ecco in ragione a tutto questo si può escludere che l'ambito della consultazione debba necessariamente di ogni caso coincidere con la totalità della popolazione dei Comuni coinvolti nella variazione, perché questa era la tesi che era stata sostenuta, naturalmente da qualcuna delle parti non è dunque dice la Corte, quella volta nel 2000.
Nonché dunque, riferendosi alla legge regionale che aveva stabilito il criterio che doveva valere dopo per tutti i casi che si fossero manifestate all'interno del suo territorio, nonché dunque di per sé illegittimo.
Che la legge regionale detti criteri per individuare, nelle varie ipotesi, le popolazioni da consultare in relazione al loro essere tra virgolette interessate,
Alla variazione, ma i criteri ecco qua dovranno essere tali da non comportare la possibilità di una identificazione irragionevole delle popolazioni interpellate in relazione alle circostanze, fattori che conducono ad individuare l'interesse su cui si fonda l'obbligo di consultazione, traduciamo in italiano italiano.
Significa che quindi, il concetto di popolazione interessata non coincide con tutte le persone che sono cittadini dei Comuni che entrano in gioco nell'operazione.
Ma nel dire questo la Corte quindi va esaminato caso per caso, però l'operazione non può essere fatta se non esponendo in modo chiaro le ragioni e deve essere tale da escludere soluzioni arbitrarie, in buona sostanza fa ricorso per l'ennesima volta guardate che praticamente oggi tutte le impugnative finiscono sempre così.
In una valutazione di proporzionalità e di ragionevolezza. Ecco quindi ponderazione riferimento al caso per caso. Sulla scorta di tali considerazioni, la Corte ha poi sottolineato che non potranno mai essere esclusa dalla consultazione le popolazioni residenti delle aree territoriali e destinati a passare ad un Comune diverso da quello di provenienza, perché anche questo poteva entrare in gioco ed anziché virgolette. La posizione particolarmente qualificata di tali popolazioni direttamente interessate, perché le altre sono quelle indirettamente interessate con indirettamente interessate di per sé sfuggono dal radar. Ci potrebbe dire entrano in gioco,
Diciamo così, in linea di massima, esclusivamente le popolazioni interessate ci sono delle criticità si deve dar conto in sede di motivazione, allora, dicevo, la posizione particolarmente qualificata di tali popolazioni, direttamente interessate alla variazione, è tale che la volontà da espressa deve in ogni caso avere autonoma evidenza nel procedimento. Addirittura dice quando voi farete, scusate che farete l'istruttoria, darete conto se venisse ecco convocato il attivato, il referendum consultivo ci dovrà dar conto anche in sede di lo si dice votati tanti, tanti, tanti tanti. Se intervengo, cioè bisogna anche dire quanti, tra coloro che.
Abita in un certo territorio hanno votato per il sì oppure per il no, perché perché hanno un significato una rilevanza ai fini della determinazione finale che deve fare la Regione e la Regione, o un potere di valutazione di carattere discrezionale, non è che la Regione piglia e ci mette il timbro questo sempre sulla base di ciò che la Corte costituzionale ha detto, perché sarebbe un passacarte o e qui entra in gioco, che cosa entra in gioco il altro ci sono, c'è altra giurisprudenza che conferma poi, ma io vi voglio per non farla lunga richiamare proprio al problema, come dicevo prima della,
Razzi ragionevolezza della soluzione che si propone, la quale ragionevolezza è dimostrata in sede di di di delibera, o la delibera che dà conto di un'istruttoria e dispone le condizioni, le ragioni di fatto, come si dice, e gli argomenti di carattere giuridico, gli argomenti di fatto non possono mancare.
Perché sono quelli che anche indirizzano, rappresentano il presupposto per una soluzione piuttosto che per un'altra. Quello che vi ho detto è tanto vero, non perché lo dico io, naturalmente, perché che cosa la legge regionale ha previsto che cosa che la Regione medesima dovesse elaborare un programma?
Regionale quale programma regionale avrebbe dovuto perché non è stato almeno mi risulta approvato indicare gli indirizzi che intenderebbe seguire, volendo mettere in mano a un riordino. Voi sapete che sta roba qua, io ero praticamente appena nato che si stava già parlando della questione, no della riduzione dei numeri delle comunità e dei comuni, perché gli 8.000 comuni d'Italia non so se sono diventati 9.000, nel frattempo sono troppi e quindi non hanno neanche una Commissione autosufficienza di carattere. Lasciamo stare su ovunque. Si usano anche questa espressione. Il livello di erogazione prestazioni dei servizi, non essendo ottimale, determina dei costi ulteriori aggiuntivi, mentre seguendo l'apologo di Menenio Agrippa, l'unione fa la forza, eccetera. Giusto, dopodiché, ecco, dopodiché c'è tutto il resto che sempre si scontra con.
La vitalità dei corpi sociali. Ecco, e quindi i ove io vengo dal Friuli guardate.
Ci sono dei casi, io li ho visti e vissuti per quello che questa è una materia incandescente, che che conosco, cioè voi dovete sapere che da un certo paese non si andrà mai verso un altro quando escono hanno la barra dritta oppure non so a sinistra ma in automatico non Kitami anche della testa da Rimigliano andare a Codroipo vai a Latisana, non ci sono santi come si è già forza una forza di attrazione gravitazionale, per cui neanche la macchina gira da quella parte. Quindi potete solo immaginare se ecco, ma ove qui, tanto per dirne una no che non siamo sprovveduti, quindi il programma non è stato fatto.
Ma che cosa è che invece è stato fatto? Sono stati indicati dei criteri direttivi e questi criteri direttivi sono quelli oserei dire che son quelli che interessano perché il fatto che la Regione abbia fatto un programma di carattere generale ave abbia detto vorrei che non so se accorpassero i Comuni che sono contigui e che raggiungerebbero in tal modo una dimensione ottimale quanto a territorio e quanto popolazioni. Supponiamo 20.000 abitanti, tanto per dire una cifra qualunque rileva fino ad un certo punto. Perché invece quello che interessa, a cui ecco, nel nostro caso sono proprio i criteri di carattere, quello che ho detto prima, i criteri di carattere direttivo che è di ricordo ecco e dei quali si occupa, si è occupato, e evidentemente colui che ha condotto il Comune per le attività che ha finora reso dice criteri direttivi sono questi appartenenza alla stessa provincia o città metropolitana è fuori discussione che sia a partire dalla Provincia di Padova. Se la fusione, l'incorporazione non so la fusione fosse fatta, diciamo pre diciamo l'incorporazione portando via da parte dei terrò al Comune di Stra. Non saremmo dentro questo criterio perché di mezzo c'è la Provincia di Venezia. Ecco, ma quello che conta è B superamento della frammentazione territoriale, ci contiguità territoriale, questo di omogeneità economico, sociale e culturale. Io non devo essere io che vi spiego perché siete voi che conoscete la realtà dei due Comuni,
E quindi ecco che senza fare tanti altri discorsi che sono perfettamente inutili, credo di avervi detto perché, sulla base di una situazione di carattere oggettivo.
Io vi ho richiamato delle sentenza senza neanche dire quali numeri, eccetera, perché no, non sono venuto qui a fare dei lievi Pizzi o a dire, ma secondo quell'orientamento, secondo quell'altro revisore ci capisce niente, per cui no. Vi ho dato un'indicazione che non coincide con quello che penso io o meglio quello che penso io non conta assolutamente nulla, perché io non vi devo dire quello che penso io, per cui dopo ho fatto un'operazione che è sbagliata, dice non importa, poi faremo tutte le cause della fine certo della tiritera, dopo vent'anni ci sarà un erede che pagherà il conto di tutte le cause che sono state fatte, giusto, no, io credo che sia giusto dire così. Vi ho esposto qual è per sommi capi, l'opinione che è venuta maturando nel all'interno dei giudizi che ci sono stati, per cui oggi io posso concludere in questo modo e dire.
L'iniziativa che è stata presa, a prescindere dalle determinazioni di carattere politico regge ove si prende in considerazione il disposto della norma costituzionale per come è stato precisato dalla legge regionale, tenuto conto dei criteri direttivi che sono stati fissati alla luce delle precisazioni che hanno riguardato il concetto di popolazione interessata.
La i consi, il Comune di di di Noventa può rivolgersi alla Regione, fare la sua proposta di indizione di un referendum e in questa richiesta può chiedere io oserei dire questo lo dico dal mio punto di vista per come sono convinto, perché altrimenti anzi deve chiedere,
Che venga consultata soltanto alla popolazione della frazione, perché vuol lo intendete chiarissimamente.
Non del Comune di Noventa e della frazione, non del Comune di Vigonza e della frazione, per ragioni di segno opposto, perché se si segue la prima strada non c'è partita giusto, cioè il Comune di Noventa.
Più gli abitanti della frazione e scusate, se invece utilizziamo il criterio opposto, abbiamo il cubo, la Biella, la frazione più il Comune di Vigonza e anche lì la partita chiusa in senso opposto, voi capite bene che qui i veri interessati sono gli abitanti della frazione di San Vito.
Basta fine della trasmissione.
Grazie grazie professore. Penso che qualsiasi intervento in ambito tecnico sia in più perché c'è stata una spiegazione dettagliata e specifica, quindi pertanto lo ringrazio anche per il parere legale, insomma per tutto il percorso che che ha fatto e che sta facendo con noi, e apro adesso la discussione per quanto riguarda appunto la parte un po' più politica, nodi di questo aspetto e ricordo una una cosa questa sera alla delibera che andremo a votare è una delibera che, appunto fa riferimento alla legge regionale, quella del 24 dicembre 1992 numero 25 c'è Norme in materia di variazioni provinciali e comunali. Questo lo dico ai consiglieri e leggo uno degli articoli, l'articolo 7, comma 1, che dice le deliberazioni comunali di cui al presente capo, che sia sia che consistono in un atto di iniziativa di adesione o di rigetto che in un parere sull'iniziativa legislativa di altri soggetti sono assunte a maggioranza dei consiglieri assegnati, che cosa significa, diversamente dalle delibere che di solito portiamo in Consiglio comunale. Questa tipologia di delibera viene assunta con una maggioranza qualificata. Ecco quindi qualsiasi altro tipo, diversamente dalle altre volte un voto contrario e un voto astenuto. La non presenza vogliono dire la stessa cosa apro la discussione, prego.
Se c'è la discussione, ma penso che ce ne sarà e faccio anche un honest inciso è stato presentato un emendamento entro le 24 ore che poi appunto verrà presentato dal consigliere Borin, dal Capogruppo del Gruppo con Noventa è stato presentato un altro emendamento questa sera e che adesso è alla mia lettura e del Segretario e poi vi darò riferimento su come procedere ma vi lascio per la presentazione del primo emendamento.
Piccolo discussione, tutti presentiamo subito l'emendamento giusto.
Prego consigliere questa sera, siamo aperti, però dopo entriamo dell'emendamento che ho proposto.
Non voglio fare grandissimi discorsi introduttivi, volevo solo ringraziare i Consiglieri di San Vito.
Nicola pacchetto Marisa crismi.
Io esenti.
Perché grazie a loro, con la loro determinazione e siamo arrivati a questo.
Inizio di percorso veramente, insomma, un grazie perché noi residenti da Noventa da da da sempre praticamente sappiamo cosa vuol dire e quanto è stato.
Lungo è difficile arrivare fin qua,
Nel momento, in merito in arte e considerazioni che ho sentito e voglio solo ringraziare anche il Sindaco di anche di Vigonza, perché insomma è che lui ha permesso un percorso o permette un percorso condiviso, che è la soluzione migliore per risolvere certi problemi, anticipo che noi voteremo a favore perciò poggia ammettere con voto unanime, ah ecco come, come diciamo,
Esito di questa serata di di discussione, ecco, non per questo su alcuni aspetti vorremmo dire la nostra, insomma, come penso sia corretto.
E come abbiamo visto la.
Anche Noventa Himika, l'ufficiale avvio di procedimento per la variazione dei costi dei dei confini comunali insomma, un passo importante è proprio il primo step, perché tutto entri in quello che è un percorso molto complesso, lo fa come abbiamo visto in maniera un po' diversa dal Comune di Vigonza, tralasciando nell'atto del deliberato ogni riferimento alla negoziazione finanziaria tra i due enti e per questo abbiamo fatto un emendamento in tal senso che dopo spero insomma venga detto approvato. Il progetto fondamentale di questa delibera diventa perciò il concetto di popolazione interessata, e su questo abbiamo sentito.
Una grande esposizione fatta dal professor Bertolissi, ecco.
E con questo parere, del professor Bertolissi che la delibera, probabilmente, insomma, sarà accompagnata nel nel suo percorso.
Ecco, riteniamo comunque che è un parere che viene fatto noi abbiamo un parere, un fitto diverso, siamo consapevoli anche del discorso della parte finale del discorso e non è in questa direzione che il nostro dei nostri Consiglieri considerazione vogliono andare, ecco,
Noi riteniamo che, comunque anche Noventa nelle.
Dimensioni che saranno affidate comunque al Consiglio regionale o alla Giunta regionale possa essere chiamata a dire la sua senza creare quelle discrasie che che ha accennato prima, perciò è come fosse sempre una lotta contro Davide e Golia, non so sempre 11 sa già Chichibio insieme non vorremmo che fosse così, vorremmo che comunque anche i cittadini di Noventa in qualche modo in qualche modo non stavo dicendo tutta Noventa che anche lui, la popolazione, i vostri interessi attendono grinta.
Possa Consigliere compiere quello che è un percorso democratico, che è un percorso democratico che è giusto che a nostro avviso, insomma si mantenga su questi aspetti, perché, insomma, siamo tutti amministratori del Comune di Noventa Padovana. Siamo Consiglieri, chi come assessore, chi è che, come il Sindaco, e siamo convinti che i nostri cittadini vanno coinvolti, informati e convinti, come lo siamo noi della necessità di dare una risposta positiva,
A questa richiesta che arriva da San Vito, ecco non vanno privati,
In alcun modo della possibilità di partecipare al percorsi democratici.
Perché riteniamo, insomma, che l'esercizio della democrazia, come ci ricordava?
Ci ha ricordato anche il Sindaco di di difficoltà, ma com'è che nel suo intervento, che veramente ho apprezzato perché insomma, ero presente sia quello precedente con.
La votazione della mozione sia quello fatto con l'avvio del procedimento, appunto a fine novembre, o un intervento veramente molto, molto interessante, ecco perciò decidere di restituire la parola direttamente ai cittadini per questa scelta, è una cosa molto, molto bella, molto importante e.
Ecco è perciò che questo percorso democratico sia apprezzato da tutti, perché riguarda appunto i principi fondamentali di libertà, è partecipazione iscritti dalla nostra Costituzione. Qui dovremmo essere sempre. Dovremmo tutti riconoscersi in questi percorsi di partecipazione. Ebbene, coinvolgere nelle forme equilibrate per evitare quello che ci raccontava qui ci prospettava il professor Bertolissi. Ebbene, Kirk modo le comunità, le popolazioni interessate. Non sto parlando dei Comuni, sto parlando delle proprietà interessate. Possano suggellare in maniera.
Diciamo bipartisan, chiamiamo così questo tipo di percorso.
Questo è un pic, è un primo intervento in merito a una premessa, ribadendo che il nostro voto sarà favorevole per questo avvio di procedimento.
Grazie, se vuole leggere il primo emendamento.
Allora, magari tralascio tutta la lunga intestazione che ha l'emendamento che rispecchia quello che è il testo della delibera.
Al fine di un più più facile il percorso amministrativo dell'iter, è auspicabile che si è presentato in Regione un testo condiviso tra i due Enti, tale condivisione sembra sembrava raggiunta da quanto si poteva dedurre dal comunicato stampa congiunto tra i due Sindaci, pubblicato dopo il Consiglio comunale di Pigozzo del 29 novembre scorso nel quale si legge,
Ho sempre detto, è una questione di San Vito vada, affrontata con serenità e serietà, dichiara il Sindaco di Vigonza, sembrerebbe Boscolo, ascoltando le istanze che arrivano dal territorio, che devono sempre essere rispettate, chi amministra e devono essere portate avanti nel modo corretto, così mi sono mosso da quando ho ricevuto mandato dal Consiglio comunale di Vigonza per avviare l'iter costruendo un dialogo costruttivo con Noventa per arrivare ad un testo condiviso che il Consiglio comunale di Vigonza ha approvato a larga maggioranza ora, con lo stesso rispetto che abbiamo ricevuto, attendiamo le determinazioni del Consiglio comunale di Noventa al fine allora, di riallineare il testo della delibera in oggetto.
Con quanto ho appreso presente anche nella delibera del Comune di Vigonza in merito alla medesima questione, considerato che nel territorio di San Vito sussistono beni immobili di proprietà del Comune di Vigonza, come descritto nella relazione illustrativa Allegato A della presente proposta di delibera,
Precisato che nella delibera del Consiglio comunale di Vigonza viene demandato al Sindaco di di consta di negoziare la Convenzione finanziaria e con il Comune di Noventa Padovana.
Al fine di riportare le più ampie corrispondenza tra i due testi con concordati, si chiede che sia inserito un punto 3, che recita di dare mandato al Sindaco al fine di negoziare con il Comune di Vigonza una convenzione finanziaria per ristorare il Comune di Vigonza dopo i paragrafi 1 e 2 contenenti contenuti sotto la voce delibera.
Leggo ancora o è chiaro, il concetto penso sia chiaro, insomma.
Insomma, alla fine si aggiunge alla fine appunto di delegare, dare mandato praticamente il Sindaco di Noventa al fine di un negoziato con il Comune di Vico, contro una convenzione finanziaria per ristorare il Comune di Vigonza, così.
Ci allineiamo con quanto deliberato.
Al nella delibera di Vigonza, grazie Consigliere.
Prego, Sindaco.
Beh, analizziamo un attimo l'emendamento e poi, insomma, se c'è qualche intervento in merito e poi lo mettiamo ai voti.
Sì, volevo intervenire, grazie Presidente, volevo intervenire.
In merito, appunto l'emendamento.
Allora, intanto ringrazio la minoranza per questo emendamento e spiego perché vi ringrazio.
La convenzione è con la Convenzione finanziaria con Vigonza, era già prevista.
Questo emendamento non coinvolge in alcun modo la Regione e l'avvio di procedimento che deve fare la Regione, quindi io su questo anticipo e ne abbiamo parlato con la maggioranza siamo perfettamente d'accordo, però volevo un attimo contestualizzare anche il discorso.
Perché questo punto non c'era rispetto a Vigonza, perché.
Lo abbiamo fatto per loro se voi vi ricordate, il 9 marzo 2023 io avevo chiesto una delega per trattare con Vigonza, quando ho chiesto la delega.
Loro hanno detto noi non siamo noi, non diamo nessuna delega in bianco, quindi io ho preso atto di questo, dopodiché si sono alzati e sono usciti.
Perché è quello che avete fatto quel giorno là, avete anche scritto in un comunicato stampa il 9 marzo 2023, lo cito lo cito.
Siamo contrari a dare a dare deleghe in bianco al Sindaco,
9 marzo 2023 l'avete detto voi, tra l'altro, citando la delega che avevo ricevuto da questo Consiglio sulla questione dei vaccini del vaccino. Praticamente tutti abbiamo già dato una delega sul vaccino. Procedure dal Bacino Brenta rifiuti tra il Bacino Padova Centro. Non hai fatto niente, cosa che questa sera io ho fatto la comunicazione o modificato. Ho fatto modificare anche una legge regionale, professore bacino, quindi il risultato, come ho detto, ringraziandovi, se procediamo insieme, risultato, lo portiamo e quindi io l'avevo tolto proprio perché non avessero nulla da da dire in contrario, sostenendo che.
In quel caso là non avesse onorato gli impegni e ci ho impiegato qualche mese in più, purtroppo non era colpa mia, non decido io, ma decisa dalla Regione ed è stato anche abbastanza complicato.
Però questa sera doveva essere sincero, a me piace pensare.
Che.
La minoranza mi abbia dato.
Questa fiducia, questa, questa richiesta per il lavoro che ho fatto fino adesso e quindi io vi ringrazio e voterò a favore di questo emendamento grazie ancora della fiducia.
Grazie Sindaco.
Prego, Consigliere Busato.
Buonasera a tutti.
Io, anche nel frattempo ho presentato un emendamento, magari ne ne faccio, faccio un intervento politico amministrativo e poi vediamo se se questo si tramuteranno in emendamento, ma le cose che mi sento di dire giusto, appunto anche per per quanto ricordava il professor Bertolissi, che li ringrazio.
Sempre difendere le proprie idealità, io provo a farlo partendo dal presupposto finale noi voteremo a favore, siamo sempre stati favorevolissimi al accorpamento di San Vito di Vigonza, in sa quel punto presumo poi si chiamerà San Vito di Noventa Padovana.
Vanno però, io penso che in politica bisogna che la forma coincida con la sostanza.
E la la sostanza la fa un Sindaco che dice le cose come stanno.
Il percorso che è stato intentato il 7 marzo 2023 non c'ha, visto non votare quel punto all'ordine del giorno perché veniva chiesta la delega a trattare le questioni economiche, ma perché noi avevamo detto a chiare lettere e penso che ci siano buoni testimoni che se hanno l'onestà intellettuale di ricordarlo lo possono sottoscrivere noi già in allora, nel nel nel piccolo del nostro come dire racconto pubblico delle nostre indagini che avevamo fatto sulle norme, pensavamo che per rafforzare il percorso, forse è il caso che entrambe le Amministrazioni comunali coinvolte con voto di Consiglio comunale si esprimessero per far partire un percorso che è un percorso vero e proprio come ha ricordato lei, professor.
Ma invece si voleva in allora strappare, strappare in avanti, per ottenere quel consenso a breve, per andarsi un po' ad in ingraziare qualche pezzo di elettorato, a noi interessa il risultato finale, come è stato giustamente ricordato anche dal Sindaco, e su questo conveniamo.
Ma se è vero che c'è stato un dibattito pubblico, è dibattito pubblico, non pensare.
Che, su richiesta di un gruppo consiliare che rappresenta circa la metà degli elettori di Noventa sviluppato alla volta di 3 4 giorni fa, convocare una Commissione consiliare perché ci fosse spiegato un po' più dal di dentro quello che era il testo della delibera che viene portata questa sera,
E non è stata convocata la Commissione.
Non c'è mai stato un incontro pubblico, anzi io, a questo punto dico che avere non a disposizione perché sarebbe troppo, ma avere a portata di mano la possibilità di fare un incontro pubblico col professor Bertolissi.
Deve essere qualcosa che deve essere sviluppato i massimi livelli, insieme da queste due amministrazioni per fornire all'opinione pubblica dei nostri due territori la straordinaria sintesi e perizia che è stata espressa questa sera sul percorso,
Però mi permetta professore, lei sa, io guardi, ho un ricordo straordinario della sua persona forse non so se lei ricorderà perché probabilmente io sono un come dire o o o poca importanza nello scenario pubblico.
Ma io ricordo una telefonata che lei mi ha fatto il giorno dopo di una trasmissione televisiva in cui io avevo avuto l'ardire, mi sento di dire perché ne ho pagate e anche le conseguenze politiche, avevo avuto l'ardire di sostenere la tesi del referendum sull'autonomia del Veneto in totale mi sento di dire contrapposizione con la linea,
Come dire maggioritaria, anche se poi alla fine in seno a quel partito si è presa una decisione leggermente diversa, io ho difeso.
Il fatto che il Veneto i veneti, i cittadini veneti dovessero votare al referendum sull'autonomia, io ricordo con, come dire, con anche quasi con con emozione ecco con emozione quella telefonata che mi faceva dire, ma il professor Bertolissi prende sul telefono e mi chiama.
E allora, con la stessa, come dire con lo stesso disincanto, io mi mi mi sento di fare alcune affermazioni, mi scuso con il Presidente del Consiglio se eventualmente sforerò rispetto al tempo che mi è concesso sulla base delle degli studi, certamente non al pari suo, che abbiamo fatto per capire, sulla base del percorso dato dalla legge regionale e da varie sentenze della Corte costituzionale quali effettivamente siano le popolazioni interessate, non i Comuni interessati. Questa cosa l'abbiamo capita ampiamente. Noi la condividiamo pienamente, la condividiamo. Abbiamo preso atto anche di sentenze della Corte che in questo senso vanno.
E arriviamo anche a pensare che quindi sia corretto e giusto che voti solo che booking solo gli abitanti della frazione di San Vito per quanto riguarda il territorio di Vigonza.
Ma abbiamo alcuni dubbi, anche in ambito di democrazia.
Su quali siano le popolazioni interessate dei Comune di Noventa e dicendo questo chiaramente arrivando alla conclusione che non probabilmente non debba essere tutto tutta la popolazione del Comune di Noventa, perché arrivando quindi alla conclusione sperequativa e ci sarebbe una parte più significativa che so soverchia quella che ha una portata inferiore in termini di numerosità,
Ma sulla base anche di una sentenza su un.
Come dire un accorpamento di un Comune delle Marche avvenuto in Regione, Marche che una parte del territorio di Noventa potrebbe e dovrebbe, a nostro dire, essere chiamato alle urne, probabilmente usando le sezioni elettorali più vicine al territorio di San Vito e chi e quindi chiaramente dando un'oggettività.
Che faccia comunque riferimento a quanto stabilisce la norma regionale e quindi non la viva come un senso di lesa maestà, mi auguro noi nel mio emendamento mi sarei permesso di chiedere, arrivando a un voto favorevole di.
Ha ragione, insomma, ma mi è stato detto che è un intervento politico, allora l'intervento politico presuppone che la mia, le mie considerazioni non è che unite, presentiamo l'emendamento.
Presentassero, però non sappiamo ancora se questo emendamento è ammissibile. Mi sorprenderei che non fosse ammissibile, caro Presidente del Consiglio comunale, sarà ammissibile, ma so pertanto perché deve fare un intervento. Infatti l'ho a questo punto lo concludo, però era una lettura. Mi sorprendo che un emendamento di questo tipo non possa essere ammissibile, per il semplice fatto che non serve un parere di irregolarità tecnica su questi 3000000 di irregolari opinioni politiche. Comunque, siccome non può, non voglio voglio arrivare alla considerazione politica, perché è questa la considerazione politica. Al di là dell'emendamento come opere. Mi ricordo che comunque stavamo discutendo il primo emendamento, anche perché sennò devo porla ai voti voglio dire ci siamo già perso il filo del discorso di prima sui problemi, ho dato parola chiara, però, chiedendo in inizio,
Così come ha fatto il Sindaco, finisca di fare un intervento, non mi chieda un altro intervento per la discussione successiva, non possono non parlerò più, io sono favorevolissimo a che ci sia il referendum consultivo che votino solo i cittadini di San Vito di Vigonza, penso che sia ragionevole e democratico che almeno una parte dei cittadini di Noventa siano chiamati a esprimere il proprio parere. Mi spenderò pubblicamente per sostenere la causa della, come dire dell'unione, tra la parte di San Vito al Comune di Noventa Padovana, e però e vado a chiudere, ma riparto dall'inizio.
Di un'altra considerazione, proprio perché abbiamo saputo a cose fatte e non c'è mai stato un dibattito pubblico hic, il come dire il Consiglio comunale è l'organo deputato a discutere, oltre che fare dei débat public non c'è mai stato né un dibattito pubblico con la popolazione, né c'è mai stato un dibattito pubblico. Qui, in questo Consiglio, noi abbiamo saputo, abbiamo saputo dalla bozza di delibera portata in Consiglio che si metteva in gioco e possiamo anche essere favorevoli un lembo del territorio di Noventa ad accedere a quel punto al Comune di Vigonza. Ecco, mi fa, mi paiono delle mancanze che, se vogliono avvalorare la tesi che se andiamo compatti raggiungeremo l'obiettivo, sono in contraltare con questa tesi e mi spiace doverlo dire. Mi spiace perché invece noi, qualunque siano le vostre considerazioni di stasera,
Che vogliate prendere atto di un nostro emendamento del nostro secondo emendamento, noi arriveremo in ogni caso a votare a favore della delibera, arriveremo in ogni caso a votare a favore della delibera. Probabilmente tutti questi strumenti questi, come dire, introdurre elementi diversi dalla delibera di Vigonza, volevano portarci ad astenersi a votare contro. Invece no. Noi voteremo a favore.
Però che sia chiaro pubblicamente che non c'è stato nessun dibattito, non c'è stato nessun dibattito, non si è mai aperta la discussione che si è aperta. Vigonza sul concambio economico, ad esempio di 5 lì ci sono note del Comune di Vigonza mai transitati in nessuna Commissione consiliare mai transitate in questo dibattito di Consiglio, che parlano di oltre 5 milioni di euro che il Comune di Noventa dovrebbe trasferire a Vigonza, sono sono carte, non sono considerazioni che faccio io, sono carte pubbliche, sono carte pubbliche messe agli atti dai dirigenti del Comune di Vigonza, avvalorati quindi anche dai dirigenti, da dalla parte politica del Comune di Vigonza. Questo era qualcosa di cui bisogna bisognerà discutere. Ecco, quindi capite che noi votiamo a favore. Siamo assolutamente a favore del passaggio di San Vito di Vigonza, con Noventa, ma erano questioni imprescindibili che andavano poste.
Grazie grazie Consigliere e dopo appunto, a andiamo alla votazione prima sì, però Consigliere Cacco, prima, votiamo il primo emendamento, poi darò la spiegazione della non ammissibilità del secondo emendamento e poi appunto degli interventi in merito, prego, Consigliere voleva un intervento grazie e buonasera a tutti.
Tornando appunto sul primo emendamento, quello presentato dal Consigliere Fabio burina, vorrei fare una dichiarazione di voto che come Gruppo di maggioranza noi voteremo favorevoli a questo emendamento.
Siamo convinti che su un tema così importante, che riguarda i fondamenti, i fondamentali della nostra democrazia sia necessaria e auspicabile, la più grande unità possibile tra Noventa, Vigonza, così come tra maggioranza e minoranza in questo Consiglio,
Non si tratta di fare politica o di interessi o di intestarsi meriti, né da parte nostra e né né dal Sindaco, né dalla minoranza, l'unica cosa che conta è garantire alla popolazione di San Vito l'esercizio di un loro diritto sacrosanto.
Credo e spero sapremo essere tutti uniti per potere, per portare a casa questo importante risultato.
L'emendamento ci sembra vada in questa direzione e quindi lo votiamo più che volentieri, ringraziamo il Capogruppo Borina che l'ha proposto.
Grazie, grazie, Consigliere. deve intervenire sull'emendamento, si prende se no,
Ci eravamo, ci siamo ripromessi, vorrei che si andasse avanti su questo argomento o comunque di tenere il dibattito menos che ormai gli ATO possibile, perché è un passaggio importante, siamo tutti convinti che l'obiettivo raggiunto, perciò invito invito a essere seri in questo momento vi invito genere tutti, perché altrimenti se sapessi noi tutti perché se andiamo a ripescare cose vecchie potremmo aprire un dibattito che non ha senso e mi spiace svilire questa serata con alcuni.
Passaggi che ho sentito detto questo grazie del della condivisione del della proposta che ho fatto e passiamo al voto, se il Presidente.
Allora poniamo ai voti, mettiamo alla alla votazione l'emendamento presentato dal Gruppo con Noventa, li abbiamo dato appunto lettura prima un inciso sarebbe da emendare inserendo la tale dicitura numero 3 di dare mandato al Sindaco, al fine di negoziare con il Comune di Vigonza una convenzione finanziaria per ristorare il Comune di Vigonza favorevoli all'accoglimento dell'emendamento unanimità.
La delibera così viene emendata per quanto riguarda il secondo emendamento, sì.
Sì, sì, adesso interveniamo. Per quanto riguarda il secondo emendamento, allora è stato presentato questa sera è poco prima dell'inizio del Consiglio. La non ammissibilità del del dell'atto deriva innanzitutto da quello che è previsto dal regolamento e che poi vado a spiegare. Sostanzialmente l'articolo 23 prevede costituiscono emendamenti, le correzioni di forma, le modificazioni, integrazioni parziali, sostituzioni del testo della proposta di deliberazione o della mozione. Gli emendamenti sono presentati per iscritto almeno 24 ore prima dell'inizio della seduta alla segreteria generale dell'ente, che li trasmette tempestivamente a me e al Segretario. Quando si tratta di proposte di variazione di limitata entità, gli emendamenti possono essere presentati sempre per iscritto al Presidente nel corso della seduta e poi, appunto va avanti dicendo che riguarda i pareri di regolarità tecnica rilasciati appunto dal dai vari uffici. Questa delibera appunto a dei pareri dei regolate tecnica. Il vostro emendamento non è un emendamento di lieve entità ma è un emendamento che va a modificare totalmente la la, la delibera alla VAS naturale e ne va a cambiare l'oggetto. In primis nel momento in cui si va a cambiare un oggetto della delibera. Cambia anche quello che si vuole andare a portare. Va a togliere quello che è il parere del dottor Bert, del professor Bertolissi, e ne va a modificare.
Gran parte, pertanto non è limitato e pertanto non è ammissibile l'emendamento,
Detto ciò, passiamo alla discussione un po' più ampia, appunto se si vuole intervenire rispetto a quello che è stato un po' gli interventi, so che anche il professor Bertolissi voleva intervenire in merito.
Diciamo okay, se non ci sono altri interventi o il Sindaco.
Grazie Presidente, 110, non vorrei guastare assolutamente il clima, soprattutto visto che c'è una disponibilità trasversale da parte di tutti e volevo solo precisare due cose, allora la prima.
Si è parlato che non è stata fatta una Commissione dopo, eventualmente invito il Presidente a dare lettura sul regolamento comunale, in quali casi si possono convocare le Commissioni devono essere convocate delle Commissioni, la seconda cosa è che io ricordo che le ultime due Commissioni non solo sono andate tra l'altro una era sul regolamento e l'altro era sul bilancio di previsione, quindi non stiamo parlando di questioni di lana caprina, ma sono questioni molto importante. Sono andate deserte, tra l'altro, senza nessun avviso. Io lo ricordo sommessamente, però così è.
Tra l'altro, ho dovuto chiamare il Consigliere Avanzato, che era Presidente di Commissione, il consigliere Bisato, per chiedere lumi, però ripeto, ho detto questo, andiamo avanti l'ultima cosa sugli incontri pubblici, allora,
Voi vedete quello che è successo in questi in questi anni, cioè dove la questione di San Vito è stata affrontata, magari anche in maniera passionale, però sempre sempre a parole, a me non interessa il percorso perché il percorso è stato tracciato dal professore. Tutti gli atti che sono stati fatti in questi mesi sono stati concordati dalle emozioni alle presentazioni nei vari Consigli comunali. C'è sempre stata una regia del del professor Bertolissi, che io ringrazio,
Abbiamo fatto diversi incontri tra professori, i consiglieri nelle varie Amministrazioni, le 2 Amministrazioni, anche i Gruppi di minoranza, come ho ricordato che prima che ringrazio.
Per arrivare per arrivare, per arrivare quelli che andavano a votare facciamo anche spiegavamo anche quello che volevamo presentare, qual erano i problemi, io non ho mai sentito, secondo me, affrontare un argomento così serio.
Prima, pubblicamente, in piazza, io sono abituato a trovarmi con gli attori principali e quindi il Sindaco, il mio.
Omologo.
E trovare una soluzione condiviso, un percorso condiviso. Questo è, secondo me, quello che deve essere fatto e dopo una volta che nelle sedi opportune, anche di fronte a condivisione in discussioni, affrontando i problemi, dopodiché ci si mette, ci si rapporta con la popolazione. Si spiega quello che stiamo facendo tipo questa sera, io cioè qua no, non stiamo approvando una delibera qua, stiamo discutendo del futuro oppure stiamo parlando di aspetti economici che io sinceramente li discuto? A parte gli aspetti economici, a noi Consiglieri di solito non interessano per noi è più importante per noi dal l'ha tirato fuori lei, però è più importante il diritto di autodeterminazione di determinarsi di San Vito, cioè a me interessa loro. Non mi interessa i capannoni, non mi interessano i soldi, perché i soldi saranno una compensazione, perché no, no, non c'entra nulla. In questa fase qua.
Cioè noi dobbiamo andare incontro. Io dico sempre noi siamo al servizio della nostra comunità, noi dobbiamo andare incontro alle legittime richieste che ci fanno i cittadini, allora qua c'è un lavoro, sono pagine e pagine pareri cattive, c'è tutto un lavoro che dopo 10 mesi noi stiamo presentando qua all'ATO con il Sindaco Boschero, una volta che.
Sarà affrontato l'aspetto economico. Noi troveremmo assolutamente una compensazione, cioè qui per noi questo per noi prima arrivano i cittadini e dopo tutto il resto. Ecco, su questo ci tengo in maniera particolare,
A farlo presente questa sera.
Grazie Sindaco, prego Consigliere.
Due cose.
L'ho detto anche in Capigruppo quando è stato presentato questo argomento che anche per noi vale il discorso lo sa benissimo ha sentito che vengano i cittadini il conto economico non mi interessa, mi interessa il benessere dei cittadini e non è certamente un conto economico che mi fa dire sì o no questo l'ho ribadito penso sia chiaro, cioè è una posizione comune che prima viene il benessere e l'interesse dei cittadini.
Ecco, mi dispiace, diciamo che che nella sottolineatura che ha fatto tutto il percorso che ha fatto con l'Amministrazione di Vigonza e con le minoranze di Vigonza non abbia fatto anche con le minoranze di Noventa Padovana, tanto è vero che noi abbiamo ricevuto ma non è per fare polemiche perché devo pur rispondere o far presente come è andata perché la storia qua ai nostri consiglieri comunali e chi ci ascolta ecco, noi siamo venuti a conoscenza di tutto questo documentazione, anche del parere del professor Bertolissi, che è un parere molto articolato il venerdì pomeriggio e il lunedì sera siamo qua a discuterne, perciò.
Questo vuol dire se fossero stati anche noi coinvolti, come il Sindaco ha raccontato nello stesso modo, sono stati coinvolti i Consiglieri di minoranza, anche di Vigonza, probabilmente la serata se ne è andata ancora molto più liscia di come sta andando stasera, che per me è già una serata per il tenore che dovrebbe avere,
Già troppo Pizzichini. Ecco perciò direi di andare avanti e noi siamo pronti per la nostra dichiarazione di voto, se andiamo al voto, altrimenti ci sono altri interventi da fare, ascoltiamoli, pure,
Grazie consigliera.
Allora passiamo alla votazione della delibera, chiedo solamente.
Sì, prima di andare alla votazione, volevo.
Proporrei un emendamento, in realtà è di forma, nel senso che c'è un refuso.
E dopo, se avete in mano la delibera dopo la parte di delibera, c'è anche la parte di l'immediata eseguibilità, ecco, questa questo atto non è immediatamente eseguibile, quindi se per voi va bene mettiamo ai voti appunto di eliminare questo pezzo di delibera ovvero quello dell'immediata eseguibilità.
Prego.
Solo una precisazione se l'emendamento, pur non raccolto, se può essere comunque trattandosi di un documento che era stato presentato agli atti, se può essere allegato alla discussione del molto bene, grazie.
Ha fatto bene, stavo intervenendo, si sia già stato firmato e messo agli atti. Allora andiamo alla votazione di questo emendamento, ovvero appunto di eliminare dalla delibera la parte riguardante l'immediata eseguibilità favorevoli unanimità, quindi la delibera viene emendata. Passiamo poi alla votazione. Riepilogando, che cosa andiamo a deliberare questa sera andiamo a deliberare la. Ovviamente l'avvio del procedimento ai sensi degli articoli, quelli della legge regionale numero 25 avente ad oggetto la richiesta indirizzata alla Giunta regionale di variazione della circoscrizione territorio comunale del Comune di Vigonza, per il distacco della frazione di San Vito e l'incorporazione della medesima nel territorio dico del Comune di Noventa Padovana per la regolamentazione del confine a nord del fiume Brenta, con l'incorporazione di minime porzioni di territorio del Comune di Noventa Padovana nel Comune di Vigonza, di trasmettere alla Giunta regionale per i successivi adempimenti la presente deliberazione, completata dei seguenti allegati che costituiscono parte integrante della stessa, ovvero il primo allegato alla relazione illustrativa sul soddisfacimento dei criteri di cui all'articolo 10 bis della legge 25 del 92, il secondo allegato le cartografie delle aree catastali interessate dal procedimento e per ultimo il parere legale pro veritate del professor avvocato Mario Bertolissi, avente oggetto del procedimento. Poniamo ai voti la delibera.
Scusi consigliere, ma lei ha fatto prima la dichiarazione di voto, prego faccia la dichiarazione di voto, il proprio Gruppo Remo.
Abbiamo di abbiamo detto che voteremo favorevolmente, volevamo anche motivare i consiglieri comunali dicono Noventa.
Esprimono un voto favorevole all'avvio del procedimento amministrativo che ha come obiettivo finale l'incorporazione della frazione di San Vito di Vigonza, al nostro Comune di Noventa Padovana,
Così si risponde alle legittime aspirazioni dei cittadini di San Vito di esprimersi per far parte della comunità di Noventa anche dal punto di vista amministrativo, considerato che la loro appartenenza alla vita relazionale e sociale, culturale e scolastica, sportiva e dei servizi terziari e già ampiamente connessa a Noventa da oltre un secolo e mezzo di storia e di vita di questa comunità di San Vito nel sottolineare che per i compiti per il compimento di questo complesso percorso amministrativo e legislativo seguiranno atti non più in capo alle Amministrazioni comunali di Noventa Padovana e di Vigonza,
Ma seguiranno atti dei competenti organi regionali. Riteniamo di esprimere la nostra convinzione che anche l'appello che anche la popolazione di Noventa Padovana rientri tra quelle da coinvolgere in questo processo di aggregazione IPA, il parere pro veritate è allegato agli atti su questo tema entrando in merito alla individuazione delle popolazioni interessate alla consultazione, contiene considerazioni affermazioni sul quale la popolazione sul quale popolazione di Vigonza dovrebbe essere chiamata ad esprimersi, non proferisce riflessioni, analisi invece sulla popolazione, indubbiamente padovana.
Che deve essere pure doverosamente interessata in base alla legge regionale in materia. Invitiamo perciò gli organi regionali ai quali compete questa determinazione di considerare puntualmente il tutto alla luce del territorio di Noventa Padovana, che si chiede sia incorporato nel Comune di Vigonza.
Ecco che vengano anche gli atti.
Ah, dichiarazioni Corteggiani, emendamento accise votiamo a favore, ma nel frattempo chiediamo.
Cioè non è che sta chiedendo posso chiedere prego prego.
Allora scusate no, perché io fino adesso non ho proprio ben capito che cosa veramente volete fare nel senso che allora c'è una proposta di delibera che è stata assunta sulla scorta di uno studio,
Da parte del professor Bertolissi, che è stato molto chiaro, studio che comunque ha riguardato una fattispecie concreta.
E rispetto alla quale voi stessi, nella prima parte della vostra dichiarazione di voto, avete dato degli indici in virtù dei quali il ragionamento e il suggerimento e le conclusioni dello studio del professor Bertolissi sono concrete e corrette, ovvero chi deve votare. La popolazione interessata è la popolazione che fa parte della frazione di San Vito. Nonostante ciò, continuate a motivare demotivare, inserire che secondo voi dovrebbe votare anche una parte della popolazione di Noventa. Lo dite anche lo dite anche nella dichiarazione di voto. Allora cosa volete veramente fare, perché è inutile dire siamo allora che cosa volete fare voi volete votare questa delibera, ma in realtà la popolazione che deve votare per voi è anche Noventa e quelli interessati quindi dividiamo via Roma, cioè nel senso rendiamoci conto, noi abbiamo fatto questo percorso per essere concreti, non per portare avanti continuamente e te la faccenda, tornando più che altro la dichiarazione di voto, cioè un conto lei voi mi dite.
Dichiaro voto favorevole, contrario astenuto con la motivazione, però nella nella vostra dichiarazione di voto che dopo ovviamente volete che si è allegata alla delibera, chiedete invitiamo perciò io invitiamo chi me m'è così, ma è il Presidente del Consiglio per la dichiarazione, sì, ma la dichiarazione di voto su un po' a un invito verso altre posso dire una cosa.
Come super Togliatti ha detto, ognuno deve avere la bontà di difendere le proprie posizioni, ma noi avevamo detto e in democrazia, penso che non ci siano dubbi che siamo a favore del voto e abbiamo spiegato come pasta, siamo a favore, voti, vogliamo votare a favore, quella è una dichiarazione di voto.
Se vuole avere sempre ragione consigliere avvisate, non so cosa fare, andremo, va bene, va bene, sa, non capisco bene se è a favore o contrario, ma questa sera ha capito che è a favore fino alle prime due righe, comunque passiamo alla votazione che penso sia la parte più importante e che quindi abbiamo anche abbiamo fermato poniamo ai voti la proposta di delibera di Consiglio comunale numero 1 del 16 gennaio 2024 favorevoli alla delibera,
Unanimità.
Grazie.
Consiglieri, chiudiamo il Consiglio comunale con.
Si mettiamo al verbale.
Chiudo il Consiglio comunale e ringrazio tutti i presenti e anche chi ci ascoltava buona serata,