Buonasera si aprono i lavori del Consiglio, la Segretaria procede con l'appello.
E la consigliera Buccafusca ha mandato una PEC per giustificare l'assenza di oggi al Consiglio, quindi possiamo partire con il primo punto all'ordine del giorno, approvazione verbali, seduta precedente, problematiche e criticità riguardanti i principali servizi della frazione di e Preitoni, oggetto, interrogazione sulla conduzione delle opere pubbliche comunali in corso di esecuzione approvazione verbali seduta del 6 10 2022 provvedimenti urgenti per la sicurezza pubblica nel territorio comunale dopo il grave fatto di sangue avvenuto in Marina, aggiornamento ed approvazione, Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il periodo 2022 2024 articolo 58 del decreto legislativo numero 112.
Sdemanializzazione e cessione di immobile comunale sito in via Flavio Gioia di Nicotera alla frazione Marina.
Conferimento della cittadinanza onoraria al presidente dell'Ucei.
Ratifica deliberazione numero 85 del 30 11 2022 ad oggetto variazione al bilancio di previsione finanziario 2022 2 bis 2024 articolo 175, comma 2 del decreto legislativo numero 267 2000 ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20 del decreto legislativo 19 agosto 2016 numero 175 approvazione,
Votiamo quindi per i verbali della seduta precedente, i voti li faremo sempre nominativi vecchio.
Mazara, la Malfa De Stefano.
Albanese Leone, d'Agostino,
Pagano.
Barillari favorevole.
Okay.
Secondo punto all'ordine del giorno Adesione alla rete degli amministratori promossa dal Coordinamento per la democrazia costituzionale, per la raccolta firme contro l'autonomia differenziata attraverso la presentazione della legge di iniziativa popolare modifica dell'articolo 116, comma 3, della Costituzione concernente riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia e dell'articolo 117 comma 1 2 e 3 con l'introduzione di una clausola di supremazia della legge statale e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente la potestà legislativa esclusiva dello Stato, l'iniziativa annunciata nella Gazzetta Ufficiale serie generale numero 146 del 24 6 2022.
Prego Consigliere.
Vi dico subito di cosa si tratta e come intende un po' sviluppare il discorso su un tema che ritengo veramente fondamentale, fondamentale per la Calabria, fondamentale per il Meridione, mi dispiace che non ci sia il Sindaco evidentemente ha avuto degli impedimenti e anche il Consigliere Macrì che pro poteva essere un interlocutore.
Avversari in questo caso, ma fa sempre bene confrontarsi di cosa si tratta, allora dividere il mio intervento se sforerò di qualche minuto 10 minuti, penso che valga la pena, visto che è l'unico punto all'ordine del giorno, probabilmente, visto l'interesse del tema poi chiederò alla clemenza della Presidenza.
Allora?
Ho preparato uno schema proprio per cercare di procedere con ordine, per alla fine eleggere e diciamo sottoporre al dibattito la proposta vera e propria.
Quindi, il quali sono le motivazioni della nostra proposta. La nostra proposta si riferisce al ddl Calderoli e il disegno di legge sull'autonomia differenziata di cui avrete sentito parlare, ma che giorno dopo giorno, diciamo, alimenta un dibattito molto forte, soprattutto nelle regioni meridionali, mentre dall'altra parte si sta procedendo come uno schiacciasassi perché ovviamente ci sono motivi politici e la Lega vuole e a recuperare no, un consenso che ha perso in larga parte e siccome l'ha perso molto al sud non può recuperare al sud con un disegno di legge di questo e quindi si rivolge di nuovo, diventa di nuovo strabica, guarda a nord per come dire a avere il consenso delle regioni forti e quindi di quelli che ovviamente hanno un interesse diretto a implementare i privilegi di cui già godono. E allora questo disegno di legge Calderoli è per noi un palese tentativo di secessione delle regioni ricche, con la conseguenza di perpetuare e peggiorare il divario tra le 2 Italie, un divario che data da lontano storicamente no. Sappiamo che si incominciò con l'Unità d'Italia,
E con l'annessione del al del Meridione al Piemonte, l'ora di Napoli. Allora guardate, non la faccio lunga per quanto riguarda i dati del divario, perché se aprite il computer è andato sui dati SVIMEZ del dell'Istat del 2021, ma voglio dire ne trovate a iosa e sono dati veramente impressionanti, per non dire sconvolgente. Io vi dico i più significativi, allora il reddito pro-capite allora i meridionali Sud ha un reddito pro capite. Parliamo sempre delle regioni che vanno, diciamo, dalla Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, Basilicata Campania, Molise, Abruzzo, in costituiscono il Meridione d'Italia, il Mezzogiorno cosiddetto bene.
Hanno un reddito pro-capite minore del 75% della media comunitaria, hanno reddito pro-capite medio non superiore a 18.000 contro quello delle altre realtà regionali, che si attesta su un valore pari a 32.000 quasi il doppio, in alcune realtà anche di 40.000 euro dispongono di un solo hub interportuale è ubicata in Campania dispongono di nodi portuali strategici, va bene,
E di cui voglio dire l'ultimo impianto solo avuto successo e ci riferiamo alla al porto di Gioia Tauro, che poteva avere anche già un maggiore, come dire,
Implemento, perché sappiamo da quanto tempo voglio dire non non si è fatto in modo che nascesse intorno al al porto del più grande del Mediterraneo, un indotto che avrebbe generato veramente ricchezza per tutto l'hinterland. Va be'altri, dati altri dati, ricordiamoci che sono emigrati in 10 anni dal sud 1139000 persone. Tra queste ci sono anche i miei quattro figli e molti dei vostri figli e sicuramente nipoti,
Dati sull'occupazione, non ne parliamo. A nord-ovest abbiamo il 72% 72 8% di maschi e 58 e 9% di donne al Sud, 56 8 di maschi e 33% di donne, la disoccupazione nel nord-ovest 6,6% è.
Nel Mezzogiorno 16,7%, con quasi a tre volte povertà assoluta. Non ne parliamo, sono sempre rapporti guardate da uno a due, da 1 e 3.
Anche per quanto riguarda la dispersione scolastica, per quanto riguarda la i livelli di istruzione e e quant'altro, quindi una situazione disastrosa che si è ulteriormente accentuata, direi con queste due anni.
E di pandemia, che ha fatto sparire letteralmente un tessuto piccolo, perché di questo parliamo nel merito un piccolo medio va bene, che è stato aggredito letteralmente dalla crisi conseguente bene.
Ciò detto.
C'è un altro aspetto che di fatto qui c'è collegato strettamente a questo che un terzo del Paese in questo modo viene utilizzato da sempre ormai come un semplice mercato di di consumo, mercato a volte anche di forza lavoro. Ma dopo diciamo la famosa, il famoso boom degli anni 60, in cui no, dal meridione son partite centinaia e migliaia di persone per andare a Torino, Milano, nel triangolo industriale si è trasformato poi in altri tipo di di emigrazione, diciamo più qualificata, parliamo dell'immigrazione dei cervelli che regaliamo dopo averli formati al Nord, basta andare a vedere le varie strutture ospedaliere cliniche private. Quanti calabrese meridionali ci sono.
E quindi il nostro territorio viene utilizzato soprattutto un po' come discarica un po' come polo energetico e altre cose che, come profilano una situazione di vera e propria colonizzazione, che pensate che noi esportiamo i due terzi delle energie che produciamo, cioè noi produciamo energia per cederla al nord con tutti voglio dire le dispersione perché poi produrre energia, acqua per portarla nelle regioni del Nord significa che ci sono delle perdite durante il trasporto e quindi perché le si localizza qui?
Sono qui perché molte volte questi impianti sono impattanti, sono inquinanti e quindi noi li mettiamo, lì, mettiamo giù, così come si è fatto un inceneritore, così come si è fatto si vuole fare con prossimamente con i rigassificatori.
Adesso però questa autonomia differenziata guardi che le parole sono pietre, dicevano un famoso scrittore.
Differenziato irregolare, non si parlava di classi differenziate, cioè rimanda sempre a un qualcosa di vi emarginante no, e questa è la differenziazione, quindi arriviamo a una a una vera e propria apartheid di un terzo dell'Italia, quindi parliamo del 34% degli abitanti, ora.
Puntualizzo subito una cosa, l'autonomia è prevista dalle dalla Costituzione, l'autonomia degli enti locali, quindi non stiamo parlando di un qualcosa che va e non poteva andare contro la Costituzione, però questo è una conseguenza nefasta di quel famoso quella famosa modifica del Titolo quinto della Costituzione di cui dobbiamo ringraziare il PD che ha fatto sì che venisse tra le varie.
Modifiche dato un potere maggiore alle regioni che, se è vero che si andava verso un giusto decentramento, è anche vero che è così come fu formulato, andava a ribaltare completamente, privando o quantomeno in prospettiva poteva creare quelle condizioni che adesso stiamo verificando. E quindi un errore vero e proprio di cui non ci si accorse e che adesso va recuperato. Ecco perché.
Nasce questo disegno di legge, di iniziativa popolare per permettere un rimedio a questo pericolo, un pericolo davvero gravissimo e anche perché quella è sempre quell'articolo 116 parliamo della Costituzione prevedeva che ci potessero essere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia per la Regione ma che questo è lo spiega l'articolo 119 dovesse avvenire nel rispetto dei principi di coesione, di solidarietà sociale proprio per rimuovere quegli squilibri economici e sociali e favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona. Ora, con questo disegno di legge, tutto avviene meno che questo, perché si va proprio contro si frantuma, l'Italia si fa una un'Italia.
Soprattutto si implementa quel divario di cui ho parlato prima.
Ora, tra l'altro, no, questo regionalismo differenziato si innesterebbe in una sanzione economica e sociale in un Paese che è diviso tra un Nord sviluppato e un Sud arretrato.
Si innesterebbe in un ordinamento repubblicano in cui mancano i livelli essenziali delle prestazioni e di questo parleremo voi, forse avete sentito di più parlare dei livelli essenziali di assistenza che sono sempre livelli che non dovrebbero, di cui non si dovrebbe derogare, da cui,
Che però sappiamo quanto non sono rispettati, basta dotarsi per una visita, basta andare in un ospedale, basta vedere quanti ospedali sono stati chiusi.
Anche a Nicotera va bene, e quindi questi livelli essenziali di prestazione, che sono minimi, cioè sono tutti quei fabbisogni.
Che di cui necessitiamo nel campo dei diritti sociali va bene che sono minimi, sono minimi di questo parliamo, va bene.
Che concernono appunto i diritti civili e soprattutto sociale. Ora, qual è il trucco di questo Ministro che noi conosciamo per il famoso porcata detto da lui, quindi citazione della legge elettorale di cui ancora paghiamo i danni, è il trucco di scrivere che l'approvazione del suo decreto del suo disegno di legge è subordinato alla determinazione delle il furbo. Cosa dice io subordino questo disegno di legge alla determinazione di questi livelli essenziali? Però, come determinazione che ben altra cosa, rispetto a una previsione di spesa, cioè a un inserimento nel bilancio d'estate, dice no, questo sì, questo disegno di legge passerà solo se verranno fissati i livelli essenziali di prestazione, ma non basta definirle, non basta determinarle se non poi, con la coperta corta che ci troviamo, non vengono finanziate ed è storia che conosciamo perché finora, per esempio, noi siamo andati a Cipro, Shell, atto perverso che quello della spesa storica che significa voi ed è 100 e vuol dire che quello che serve, se la Lombardia, il Veneto o il Piemonte che ha 1.000 vuol dire che è una scelta di avere 1.000 1.000 DIGOS, che va appunto ai servizi sociali, che sono gli asili nido, che sono le strutture ospedaliere, che sono le infrastrutture stradali e quant'altro e quindi.
Ripeto, questi LEP, questi livelli essenziali di prestazione non vengono quantificati in termini di risorse finanziarie.
Mentre resta nel frattempo vigente il principio truffaldino di cui ho detto prima che nell'attesa, poi che verranno finanziati, resta la spesa storica Bellingham erano.
Ora la procedura utilizzata poi per questo disegno di legge esautora di fatto il Parlamento, che viene chiamato praticamente a ratificare l'intesa, in cui gli attori principali e, si può dire esclusivi sono lo Stato e la Regione, la Regione, mentre quello da quello che poi,
Beneficiarie, mentre tutti gli altri soggetti.
No delle comparse perché si gli si rivolge, gli si era, ma quando non è vincolante serve o e quindi poi basta vedere quale è la procedura per capire per avere conferma di quello che vi sto dicendo se poi vi interessa io penso che ci poi ci debba interessare io vi ho mandato il disegno di legge che il disegno di iniziativa popolare del professor Villone, però conviene anche avere il testo del decreto legge Calderoli perché così uno può metterlo a fronte è cercare di approfondire meglio questo tema. Credo che ci interessi tutti.
Ora questa procedura si sviluppi, è un po' farraginoso, molto farraginose, però, di fatto poi stringi stringi i 90 giorni, si vuole fare tutto no, perché poi queste cose vanno fatte in fretta e che ci si può aspettare allora parte tutto da un atto di iniziativa della Regione interessata la Regione proponente la Regione fatto quest'atto d'iniziativa lo passa al Presidente del Consiglio e al Ministro degli affari regionali e delle autonomie, legge Calderoli, no,
Questo lo inoltra al Ministro dell'economia per un parere da dare entro 30 giorni. Non lo vai o fa, lo stesso decorsi 30 giorni si dà per dato come se fossero no, come se fossero quisquilie pinzillacchere, come diceva Totò, dopodiché si avvia un negoziato tra Stato e Regione.
Che poi lo passano per l'approvazione al Consiglio dei ministri Consiglio dei ministri che dalla Conferenza, cioè e lo manda a una Conferenza Unificata per un parere. Sempre 30 giorni decorsi i quali si procede dopodiché la Conferenza Unificata, lo passano la Commissione parlamentare delle questioni regionali 30 giorni, dopodiché lo schema definitivo passa al Presidente del Consiglio o al Ministero degli affari regionali e autonomie rileggi Calderoli, dopodiché c'è l'approvazione della Regione interessata a B, che è parte in causa, l'approvazione della delibera del ddl al Consiglio dei Ministri, dopodiché ultimo passaggio alle Camere per l'approvazione lì c'era maggioranza assoluta e tanti saluti quindi, di fatto, non sfugge completamente a un'analisi e una valutazione, a un dibattito democratico, perché si possa veramente capire quali sono i rischi e quali sono le conseguenze di un atto del genere. Stiamo parlando in tutta avete visto 30 30 30 entro 90 giorni i giochi sono fatti.
Ora cosa succede se dovesse malauguratamente passare un ve l'ho detto già un un atto del genere, che è proprio veramente di un tentativo di secessione vera e propria? Bisogna opporsi fin da ora, bisogna intanto prendere coscienza, perché il dibattito è molto asfittico a livello nazionale. Avrete sentito parlare pochissimo. Si senta ogni tanto Salvini che dice entro l'anno la farei, ma diventa quasi una minaccia. Poi ci sono i giochi politici, perché chiaramente può diventare pass partita di scambio. Anche sa se la Meloni un po' rallenta un po' nicchia, però su questo tema, perché sa pure che i voti li ha presi molto al sud. Però, cosa succede che ha Meloni vuole il presidenzialismo? La Lega vuole a ogni costo dell'autonomia differenziata e può diventare una partita di scambio ed è molto possibile, alla luce di questo, l'unica possibilità di contrastare questo disegno. Ripeto, scellerato è quello di sottoscrivere questa proposta di legge d'iniziativa popolare che è stata fatta dal professor Villone professore emerito di diritto costituzionale alla Federico secondo di Napoli, che è stato sottoscritto da 86 costituzionalisti 86,
Mentre arriviamo a 120 con uomini di cultura e organizzazione sociale sindacale.
E scrittori sono veramente, è, hanno fermato questa legge e voi ce l'avete perché ve l'ho mandato con PEC, il fior fiore dell'intellighenzia italiana, ora.
Cosa, ovviamente come si può fare, cioè per avere un esito favorevole, ci vogliono 50.000 firme, 50.000 firme per poi calendarizzarla per poi va.
Come disegno di legge al Parlamento, per fortuna, perché dovete sapere che questo disegno di legge d'iniziativa popolare si può dire che per la maggior parte, poi finivano essere insabbiate perché non c'erano dei tempi certi, mentre adesso, per fortuna dal 2017, poco prima che si sciogliesse il Senato è stata fatta una legge per cui sono fissati molto rigidamente i termini per sottoporla al vaglio del Parlamento. Cosa propone corsi propone con questa legge d'iniziativa popolare, allora il primo punto è che l'eventuale modificazione tra Stato e Regione possono essere previsti solo se giustificate da specificità del territorio.
2, che il Parlamento non venga escluso dal legiferare in materia, come invece prevede la proposta governativa che gli affida, come già detto, solo la ratifica dell'intesa tra Stato e Regione.
Che l'eventuale decisione sul ruolo delle Regioni devono essere approvate tramite una legge del Parlamento che può essere sottoposta a referendum popolare, 4 che venga stabilito che sanità, istruzione, infrastruttura, tutela dell'ambiente, devono restare di competenza esclusiva dello Stato, 5. Introdurre una clausola di supremazia dallo Stato per tutelare l'unità giuridica ed economica della Repubblica,
E adesso vi leggerò la delibera del proprio sono quasi alla fine per dare le mie conclusioni sperando di aver rappresentato a sufficienza i motivi no che da un lato ci chiamano all'Unità di meridionale per respingere questo tentativo, che io definisco anche morale, di stravolgere lo spirito e la lettera della nostra Carta costituzionale che si basa sul principio non negoziabile dell'uguaglianza di tutti i cittadini e sull'unità del Paese che si vorrebbe scardinare personalmente, ripeto, non sono affatto contrario all'autonomia, ma sono altrettanto convinto che essa debba essere realizzata sulla base di condizioni ed opportunità uguali tra i vari territori. Il federalismo o è un patto tra pari che rispetti la dignità e l'autodeterminazione delle popolazioni nella piccola e grande scala, o sarà quello degli ingordi dei dominatori che puntano a creare colonie da sfruttare, come hanno fatto fin qui.
Senza voler qui riandare, appunto, all'annessione piemontese del 1.861, giova forse ricordare che le regioni forti del nostro Paese sono diventate tali e ricche anche e soprattutto grazie agli apporti dei nostri padri e ora dei nostri figli?
Chi vi parla, credo di essere con le carte in regola per rivolgermi qua oggi quest'appello, cioè quello di partecipare a questo momento storico che deve necessariamente vedere unito il nostro Meridione, se vogliamo ancora credere in una residua capacità di riscatto, che non può prescindere che da un rinnovato sentimento di essere popolo consapevole dei propri diritti che purtroppo da oltre centocinquant'anni ci vengono negati.
Rispetto che ha militato e milita nei partiti nazionali, anche se personalmente ho avuto, nel mio percorso di impegno politico, una sola tessera, quella del Movimento meridionale per quarant'anni e passa che fino agli anni 60 è stato animato da pensatori calabrese, che hanno prodotto studi ed analisi che nei decenni a seguire si sono rivelati purtroppo profetici.
Di ciò che sarebbe avvenuto e che ha visto scomparire da qualsiasi agenda politica la questione meridionale e trasformarla paradossalmente in questione settentrionale e, per concludere, io credo che sia arrivato il momento di capire chi sta da questa parte e che invece, dall'altra chi sono i nostri nemici interni e chi invece crede ancora nella possibilità del nostro riscatto di meridionale per troppo tempo considerati figli di un Dio minore,
La delibera l'avrete letta dice questo premesso che da parte della Regione Lombardia Veneto dell'Emilia Romagna è stata richiesta, nelle preintesa del 2019, la devoluzione ex articolo 116, comma 3 della Costituzione rispettivamente di 2023 e 16 materie quasi tutte le materie, se le vogliono pre e legiferare su quelle immaginate cosa succede per la scuola che loro si faranno il loro concorsi per la scuola regionalmente,
Il loro trasporto all'altro giorno mi diceva uno del del Friuli dice, ma lo sai che nel Friuli e asfaltano le strade quattro volte all'anno, di come possibile si è possibile quando qualcuno gli dice, ma scusate che serve ascoltarla quattro volte tutta la rete sta dicendo scusi ce l'abbiamo i soldi perché non dovremmo farlo?
Esattamente come succede da noi, perché parliamo dai trasferimenti statali, perché molte volte i soldi europei, invece, essere aggiuntivi sono sostitutivi, non per non parlare poi dei vari fondi che ci hanno fregato, a partire dai fondi FAS, ricordate i fondi.
Per proprio per per le le le zone sottosviluppate quest'anno i fondi o i patti per il sud, quello dice va beh, pigliamo ospitato questo e escluse se qui ci potete dire voi come segretari.
Quanto, quando sono diventati i trasferimenti di quanto sono stati abbattuti i trasferimenti negli anni, vero Segretario, ecco e quindi dicevo ammettere trasferimento se è vero che l'articolo 116, come dicevo prima, ammette il trasferimento a singole regioni che lo richiedano di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia non siamo contro l'autonomia dipende quale autonomia.
Ma è altresì vero che la richiesta estremistica e non conforme alla lettura, corretta dall'articolo 116 della Costituzione, di devolvere alle regioni tutte o quasi tutte le materie indicate, stravolge in modo inammissibile lo stesso articolo 117.
E viola i principi degli articoli 5 e 119 della Costituzione, che parlano tutti di coesione, di solidarietà, altrimenti scusate dovesse unità, ma dov'è.
Inoltre, nel mese di novembre 2022 è stato presentato dal Ministro Calderoli un disegno di legge sull'attuazione dell'autonomia differenziata che presenta i seguenti caratteri. Al Parlamento è riservato un ruolo solo notarile, senza possibilità di intervenire nel processo di formazione delle intese. Ciò dato che la Commissione bicamerale per le questioni che ho detto, che la Commissione bicamerale per le questioni regionali esprime un parere non vincolante solo eventuale, mentre l'Aula è chiamata a una mera approvazione, non potendo entrare nel merito dell'intesa, vengono sottratte allo Stato le competenze legislative e le relative funzioni amministrative per le materie richieste. Nelle preintesa del 2019 viene tolta potestà legislativa allo stato persino sulla legislazione che disciplina i princìpi generali regolanti alle singole materie, così alterando in modo inammissibile l'intero impianto dell'articolo 117 della Costituzione norma, quest'ultima che prevede o materie di esclusiva competenza statale o materie di competenza concorrente tra Stato e Regione, ma non certo materie di esclusiva competenza regionale, come vogliono loro. Ci la interesserebbero modificabile solamente se la Regione, se la Regione fosse d'accordo, cioè cosa succede e anche questa è molto sottile come discorso una volta che è passata l'eventuale modifica non passa più dal Parlamento, cioè no. Avviene sempre stata Regione che la regione beneficiaria non vuole si ferma là, quindi è irreversibile. I giochi sono fatti, non si torna indietro, vi rendete conto cosa a cosa stiamo andando incontro?
E quindi diventerebbero immodificabili di le intese tra Regione e Stato, sarebbero approvate anche senza la preventiva definizione legislativa di LEP e questo ve l'ho detto prima dei livelli essenziali perché vengono determinati ma praticamente non quantificati in termine di spesa.
Il fiume Po ancora è il finanziamento dell'autonomia differenziata verrebbe all'inizio utilizzando il criterio della spesa storica anche questo l'abbiamo detto, ma l'ho scritto nella delibera ecco perché ve lo ripeto nell'ambito di un regime transitorio che non si sa come e quando avrà fine F con la clausola di invarianza per la finanza pubblica articolo 7 del ddl, Calderoli, se una Regione avrà più risorse per le maggiori funzioni assunte, appare certo che altre Regioni ne avranno di meno, perché deve essere.
Ah ah, ah, ah, ah, ah, invarianza per la finanza, cioè ah ah, ah, ah, bilancio pareggiato e quindi, se si danno uno chiaramente si tolgano agli altri. Infine, risultano devo visibili anche materie di primario rilievo nazionale come la scuola, la sanità, le infrastrutture strategiche, Ambiente, lavora, bene culturale, norme generali sull'istruzione, produzione e distribuzione nazionale dell'energia è molto alto. Se questa scelta dell'evoluzione si realizzasse, sarebbe colpita a morte l'unità giuridica ed economica della Repubblica, con enorme complicazione nel governo delle singole materie in danno dell'uguaglianza dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali. Nessuna delle tre Regioni richiedente ha mai spiegato né tantomeno dimostrato, la fondatezza delle ragioni per le quali sarebbe utile giusto trasferire quelle materie alla competenza regionale.
Ancora, esiste una relazione interdipendenza da tutte le regioni, i territori italiani tale per cui il sistema Paese cresce o arretra assieme, il riordino istituzionale di cui ha bisogno il Paese non riguarda soprattutto le regioni, quando invece il rafforzamento delle autonomie locali, infine, molte regioni, moltissimi Sindaci, tra cui quelle di Bari, Napoli Bologna hanno manifestato contrarietà alla richiesta ex articolo 116 da parte delle tre Regioni. Quanto sopra premesso si propone e questa è la proposta che faccio di chiedere al Governo che qualunque futuro disegno di legge attuativo dell'autonomia differenziata sia inviato alle Camere come decreto disegno di legge ordinario, al fine di permettere un approfondito indispensabile dibattito pubblico nel Paese.
Su scelte che determineranno importante, potenzialmente reversibili, conseguenze istituzionali, economiche e sociali, coinvolgendo in tale dibattito sindacati, associazionismo, studiosi autonomie locali e, soprattutto il Parlamento, a cui ha riservato un ruolo centrale anche nella valutazione di merito dell'eventuale intesa. Si chiede ancora sempre al Governo che vengano obbligatoriamente definite prima di eventuali intese con singole regioni i livelli essenziali delle prestazioni, costi e fabbisogni standard, fondi perequativi senza i quali non è possibile stabilire le risorse necessarie a finanziarie, le prestazioni sulla base del principio di uguaglianza, vietando in particolare regime transitorio governate da fantomatica Commissione paritetica, prive di qualsiasi legittimazione politica. Ogni trasferimento si chiede ancora di materia avvenga nel rispetto dei principi di solidarietà e unità infrastrutturali, economici e sociali. Col resto d'Italia si chiede ancora che il processo eventuale evoluzione di cui all'articolo 116, comma 3, avvenga nel rispetto del principio di sussidiarietà, nell'esercizio delle funzioni amministrative, e non si traduca in un accentramento regionale in danno delle autonomie locali. Si chiede ancora il riconoscimento di ulteriori e particolari forme di autonomia, sempre ex articolo 116, comma 3.
Trovi fondamento in specifiche dimostrate esigenze della regione, richiedente compatibile con l'unità della Repubblica col principio di uguaglianza, carattere che non risultano presenti nelle richieste di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e infine, che sia portato rapidamente alla discussione in Senato il decreto di legge d'iniziativa popolare firmato appunto al professor Villone per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione lanciato dal cos, dal Coordinamento per la democrazia costituzionale non appena completata la raccolta di firme nell'aprile 2023 e la raccolta scadrà il 5 maggio, ci stiamo, hanno moltissimo da fare, si susseguono i convegni a tutti i livelli, il 24, che sarà Rombiolo, ci sarà anche a Vibo e quindi chi vuole e.
Ciò non può che essere presente se ritiene che sia un tema che lo interessa. E, infine, la richiesta di questa delibera è di dare adesione alla rete degli amministratori promosso da questo coordinamento, attivandosi per la raccolta firme necessarie per la presentazione di questa legge di iniziativa popolare il cui primo formata firmatari, come diceva il professor, il costituzionalista, professor Villone, la legge recita modifica dell'articolo 116, comma 3, della Costituzione concernente riconoscimento alla Regione di forme e condizioni particolari di autonomia e dall'articolo 117 commi 1 2 e 3 con l'introduzione di una clausola di supremazia dalla legge statale e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Questo è quanto vi ringrazio per la pazienza. Spero di essere stato chiaro e mi auguro neppure che ci siano del come dire, un minimo di dibattito è che, se posso anche dare ulteriori chiarimenti, grazie.
Interventi, prego, Consigliere.
Soppressione.
Allora leggo una nota.
Per quanto riguarda la maggioranza.
Nel corso degli ultimi tre decenni si è sviluppato il dibattito sull'assetto del nostro Stato regionale, la nascita del movimento politico a base territoriale, la Lega Nord, la crisi della Prima Repubblica e il trasferimento di numerose competenze alla Regione attuata nel 2001 dal governo di centrosinistra. Sono retta, per cui questo dibattito ha trovato poi concreta attuazione fino a giungere al giorno d'oggi, quando si arriva alla cosiddetta autonomia differenziata, che lo Stato italiano sia composto da realtà molto diverse, persino per costume cibi dialetti, è un dato di fatto che neanche un secolo e mezzo di centralismo ha potuto sovvertire. Anzi, i dati ci dicono che il divario tra il nord e il sud della penisola è ancora maggiore rispetto a quello che si registrava negli Stati pre unitari. Una situazione che si riscontra in altre esperienze di altri Stati che per colmare tale divario hanno scelto la via del federalismo.
L'esempio più illuminante a tale proposta e la Germania, uno Stato dove le sue 14 regioni dette Länder.
Godono di un'ampia autonomia, anche fiscale, ma dove lo Stato si riserva alcune materie di importanza collettiva, il diritto di intervenire come misure legislative ad hoc per assicurare la prestazione sociale a tutti i cittadini di tutte le Regioni e dove, attraverso un meccanismo di perequazione tributaria le regioni più ricche girano a quelle più povere e parte dei loro introiti.
L'autonomia differenziata invece, nulla a che vedere con una serie di ipotesi di assetto federale del nostro Paese, il principio federalista viene qui rovesciato, nel senso che alcune Regioni, che poi sono quelli che producono più reddito e quelle che dispongono di una solida e più efficiente apparato amministrativo chiedono allo Stato centrale il trasferimento di determinate competenze il che verrebbe a configurare una sorta di federalismo asimmetrico che andrebbe inevitabilmente a discapito delle regioni meno sviluppate.
Prendiamo ad esempio la scuola, dove attorno all'autonomia differenziata diventerebbero di competenze da alcune regioni, l'organizzazione didattica del sistema delle graduatorie e degli stipendi per i docenti, una depurazione, una differenziazione che coinvolgerebbe anche l'anno, la sanità, i trasporti, l'ambiente, i beni culturali,
Per un totale di ben 23 materie con contestuale trasferimento alle Regioni richiedenti delle risorse finanziarie per farvi fronte.
Un testo, quello condensato nella cosiddetta bozza Calderoli, che quindi sembra essere improntato più a una logica competitiva che solidaristica.
Volta?
Cioè a far vedere a discapito dei principi di uniformità e uguaglianza, distinzione in favore delle popolazioni delle regioni più ricche, e che relega inoltre il Parlamento al ruolo di mero di mero ratificatore di intese raggiunte con gli esecutivi regionali senza possibilità di mandarli in alcun modo, senza contare poi il fatto che il processo di evoluzione andrebbe ugualmente avanti anche senza l'adozione prevista dei 12 nei 12 mesi successivi all'entrata in vigore della legge e dei cosiddetti LEA, cioè i livelli essenziali di prestazione che dovrebbero garantire i diritti di tutti i cittadini.
Dal punto di vista finanziario, poi, con il passaggio dalla spesa storica alla spesa standard, la riforma solo nella scuola comporterebbe un taglio parola per il Sud, un 1,4 miliardi di euro di trasferimenti, perché oggi il costo medio nazionale che lo Stato copre per l'istruzione di ogni singolo alunno e di 4.346 euro che però sale a 4.009 per la Campania e 5.009 per la Basilicata,
Per la sola Calabria il taglio sarebbe di 271 milioni di euro.
Come Amministrazione comunale di un Comune di un delle Province ultimi in Italia per qualità della vita, non possiamo pertanto esprimere la nostra forte contrarietà all'attuazione di questa riforma.
Tuttavia, nel contempo, crediamo che l'adesione a un coordinamento non bipartisan, ma di chiara espressione di sinistra, indebolisca la lotta che si dovrà andare a fare, perché nega la possibilità di coinvolgere tutto il Mezzogiorno migliaia di ente locale che hanno governi di centrodestra e pertanto, in merito al punto all'ordine del giorno esprimiamo la nostra mozione sulla quale invito tutto il Consiglio a dare il suo voto favorevole.
Uno si esprime, come Consiglio all'indirizzo del Governo regionale e nazionale, una forte contrarietà all'adozione della riforma, per come è impostata dalla cosiddetta bozza Calderoli 2. Si registra proposto di aderire al coordinamento democrazia costituzionale.
Sì.
Prego, prego.
Io no e apprezzo il suo intervento, naturalmente mi pare sia in linea con quello che abbiamo detto finora non ho capito quando ha fatto il passaggio che la presentazione di un asse della sinistra di un di una.
Di una mozione del genere che si riferiva alla nostra mozione perché noi siamo, cioè ci vuole mettere la targa di sinistra e che non ho capito, abbiamo mai.
Cioè mi spiego, è stato stravolto, cioè noi ho detto che nel contempo crediamo che l'adesione, a un coordinamento che sarebbe questo democrazia costituzionale lo non che non sia bipartisan, ma soltanto di un'espressione della sanità e come mai da dove l'ha letto questo ci sono somme pensiero, ma io le ho detto che chi l'ha affermato che nel documento che ho mandato per PEC no, dobbiamo dire le cose come stanno i nostri pensieri, forse ci dobbiamo tenere per noi. Se poi invece ci atteniamo a dati oggettivi, allora ne discutiamo quante ne volete. Il disegno di legge, professor Villone, è stato firmato da tutti, da 86 costituzionalista, da uomini di cultura non esistono i partiti, non c'è, anche perché il danno l'ha fatto proprio il centrosinistra, l'ha detto lei quindi da dove desume lei.
Che so che sono di sinistra, di destra o di centro. Io sto facendo un appello affinché veramente, una volta tanto, e ho detto che io credo di avere le carte in regola perché non ho mai avuto tessere di partito, quindi lei si riferisca a me che lo sto proponendo al Centro democratico di cui può andare a vedere il curriculum di tutti quelli che hanno fermato, e allora questa scusate, vede questa fissazione che la sinistra che si comunisti, che cosa che lo presentano, che voglio dire, dove trova fondamento, le studia il Dna delle persone, scusi, Consigliere Leone, ma certe volte nel momento in cui siamo perfettamente d'accordo sulle basi fondanti di questa protesta, le dice no, io faccio la mia perché la vostra è di sinistra, ma voglio dire questa comunità è così. Vogliamo andare avanti con la meridionale.
Così voglia mandare scusate no, io lo lo chiedo agli altri, se vogliamo fare ancora contrapposizione su questo, quando io sto dicendo ma andiamo al Governo, sapete quanti Sindaci partecipano a questa rete di destra, di centro, di sinistra, avete l'elenco, se non volete ve lo do ce l'ho qua,
Ve li leggo perché le cose ripeto a me dà fastidio che la prevenzione io non sono prevenuto nei riguardi, tutti non ho mai detto che lei fa cose di destra e presenta cose di destra, io qui siamo un'amministrazione, dobbiamo essere, dobbiamo sgombrare il cervello da queste pregiudizi questo qua l'elenco dei Sindaci, volete vedere quanto ce ne sono di destra, di centro e di sinistra che hanno sottoposto e allora di cosa parliamo?
Ma voi fate amorevole, mancherebbe altro, io sto dicendo che un sacco di sindaci stanno mandando lettera al Presidente della Repubblica di ogni orientamento politico e partitico per dire fermate sta macchina che corre il rischio di studio che lei lo manda, le io rispetto ci mancherebbe altro, insomma, insomma, ma che lo mandiamo alla Regione. Questa è una lettera al governo dire guardate che noi facciamo parte di questo movimento di meridionali, questa soggezione partite nazionale è quello che ci ha fregato fino adesso, che ci ha portato a queste condizioni, allora, mentre la DIGOS sganciano che dai partiti nazionali che non lo vogliono non l'hanno mai voluto il nostro bene nella rubrica dei partiti nazionali non c'è stata mai la questione meridionale se siamo arrivati a sto punto e per questo e allora vogliamo dire e ho detto pure che io per quarant'anni ho appartenuto al Movimento meridionale per quarant'anni ho fatto parte della rivista Quaderni Calabresi guadagno del sud.
E le pare che io sarei qui a pubblicizzare una cosa di sinistra di destra e allora cerchiamo invece di recuperare tutti la nostra indipendenza, cerchiamo di recuperare l'adulto, grazie poi, ma votate la mozione che volete io dico questo che essere come Comune Nicotera aderire a questo coordinamento per la democrazia costituzionale,
È un titolo di grande valore.
Perché queste cose sono quelle che caratterizzano una Amministrazione come libertà di pensiero e come azione democratica e di interesse meridionale. Poi facciamolo come volete, ma io penso che il Governo e il nostro interlocutore, in questo momento che il Presidente della Repubblica credo e poi che ci sia anche che ci si renda parte attiva per la raccolta delle firme, ripeto, ma anche questo perché si può firmare anche online a questo a questa diciamo sottoscrizione del disegno di legge Pillon lo si può fare con lo spirito e grazie a Dio, anche questa è stata Nagra, un grosso avanzamento per quanto riguarda la legislazione. Prima mica si poteva fermare on line. Adesso, con spese si può affermare sono 50.000 firme, ma io mi auguro che ce ne siano 100.500 mila, e qui qui qui sì si vedrà chi siamo noi, che siamo un popolo sottomesso o una volta per tutte, diciamo alzare la schiena e di siamo un soggetto, siamo un popolo, questo chiedo, considera Leone questo, possiamo farlo, no, grazie.
Ci fa abbiamo aderito alla rete dei Sindaci, comma 3 Consiglieri.
Ci sono altri, ci sono altri interventi okay, quindi, visto che ci sono due proposte a questo punto andiamo per ordine, mettiamo quindi ai voti la proposta del gruppo MoVimento, i voti saranno sempre nominativi, come abbiamo fatto prima, quindi partiamo vecchio,
Mazara.
La Malfa.
Barillari, contraria, albanese.
Leone.
D'Agostino.
Dichiarazioni di voto e siamo guardate, io non ho parole economia, ne stiamo procedendo con la votazione, gentilmente una dichiarazione di voto andava fatta prima di iniziare la votazione, voto assolutamente no, si legga il Regolamento del.
Non mi faccio ogni volta farei prima di interventi, deve ma doveva farlo prima, non durante la votazione lo dice il Regolamento, poi non è che lo dico io questo poi perché non sono andato prima metto in dubbio lo dice prima,
Ma adesso no, dobbiamo, mi deve dire, solo se è a favore contrario o astenuto, me mi deve semplicemente dare il voto Collegio, il regolamento non si alteri che ma non mi sto alterando per ogni volta devo fare questo intervento di poi perdiamo la la votazione dobbiamo procedere Cabras, vi abbiamo un solo punto, proprio questa cortesia posso verificare o no, è un mio diritto per il garbo dalle loro,
Noi non possiamo verificare perché c'è, operiamo anche per le cose serie ammesso alterando, Consigliere meno che ogni volta interrompere per il nuovo, e siamo tutti tranquilli perché dobbiamo essere sempre appiccicarsi e promette per tutti, sapete l'aspetto per cui ha ragione lei, sicuramente, ma me lo può leggere così lo imparo tutto qua.
Va bene, faccia la dichiarazione di voto senza che perdiamo il tempo qui adesso.
E ci mette un attimino comunque dai fatti faccia questa dichiarazione di voto.
Prego.
Sarò breve, voglio solo dire che abbiamo perso un'occasione importantissima per dimostrare una volta tanto che questo questo consesso, questa Assemblea vuole solamente contrapporsi e basta che non sono margine nemmeno per le cose più come dire che dovrebbe essere comuni collettive interesse eh no però si deve attenere alla sua dichiarazione si sente, ecco perché voto favorevole. Voto favorevole. Va bene, ma non posso esimermi dal fare questa considerazione, che è di una tristezza infinita. Voto favorevole.
De Stefano.
E pagano.
Quindi votiamo per la seconda proposta letta dal Consigliere Leone.
Come Consiglio si esprime come un Consiglio di indirizzo al Governo regionale e nazionale una forte contrarietà all'adozione della riforma, per come è impostata dalla cosiddetta bozza Calderoli.
Infatti, vecchio.
De Stefano Mazzara la Malfa.
Barillari favorevole albanese.
Il Leone d'Agostino.
Pagano.
Quando posso andare?
Votiamo per l'immediata esecutività vecchio.
De Stefano Massara la Malfa Barillari favorevole albanese Leone d'Agostino.
Pagano.
Finiti i punti all'ordine del giorno, svolgo la seduta buonasera.