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Speaker : PRESIDENTE.
Buon pomeriggio a tutti. Benvenuti nella seduta odierna del Consiglio comunale. Chiedo alla Segretaria di procedere con l’appello, grazie.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
La seduta è valida, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Segretaria. Informo la Segretaria e i gentili colleghi consiglieri che sono assenti giustificati il consigliere Lenti e la consigliera Cassese, purtroppo a causa del grave lutto che ha colpito la propria famiglia; per cui penso di esprimere a nome di tutti voi la vicinanza del Consiglio alla famiglia De Geronimo e Cassese Il suocero. Sì, sì, ieri. Sì, sì, sì, questa notte per la verità.
Consentitemi, prima di procedere con l’inizio dei lavori, anche a nome dell’intero Consiglio di fare i nostri migliori auguri al consigliere Simone Mirto, divenuto ieri papà per la seconda volta. Auguri. Il consigliere Mirto sta contribuendo al calo demografico, per cui Grottaglie rimarrà città sopra i 30.000 abitanti. Grazie.
Allora procediamo con l’inizio dei lavori del Consiglio comunale. Preliminarmente, mi sono premurato di sentire i Capigruppo circa la possibilità di convergere su un’unica discussione rispetto ai punti n. 1 e n. 2 dell’odierno ordine del giorno del Consiglio comunale, afferenti la medesima argomentazione, ovvero l’autonomia differenziata.
Chiedo, ai Capigruppo le modalità con cui procedere.
Prego, consigliere Annicchiarico.
Speaker : GIOVANNI ANNICHIARICO.
Credo che si possa procedere con l’accorpamento o comunque un’unica discussione, considerato che l’oggetto della discussione, appunto, è lo stesso, con l’intento anche di formulare un’unica votazione, un unico ordine del giorno finale. Questa è la volontà da parte nostra, credo che non ci siano problemi. Nell’eventualità decidiamo come procedere.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo all’altro presentatore, ovvero il Capogruppo del Partito Democratico. Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, sostanzialmente sono d’accordo. Se volete, posso anche illustrare il mio e mi collego con questa giusta considerazione di unificarli, insomma. Come volete. Va bene. Giustamente è stato messo in evidenza che ci sono due ordini del giorno che, nella sostanza, forse un po’ nella forma, sono identici. La cosa assolutamente non mi meraviglia. Mi fa piacere ovviamente, anche se in parte è scontato che, come Consiglio comunale di Grottaglie, dobbiamo essere assolutamente contrari a questa scellerata proposta di legge presentata dal Ministro Calderoli, sulla cosiddetta “secessione dei ricchi”, anche se usano termini più soft.
I due ordini del giorno sono simili, appunto, nella sostanza. Sono tutte e due ovviamente contrari a questa iniziativa del Governo. Sono contrari non per una questione ideologica, sono contrari per la sostanza della proposta, che, in sintesi, rischia, appunto, di aumentare il già notevole divario che c’è tra il nord e il sud. Non se ne è parlato, se non soltanto così, molto di sfuggita, dell’argomento principale, prima di fare una proposta di questo genere, una proposta di legge di questo genere, cioè quello, appunto, di mettere sullo stesso piano i cittadini del nord e i cittadini del sud, per evitare che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Mi riferisco alla mancata individuazione dei LEP, cioè dei livelli essenziali di prestazione.
L’altra cosa che mettono in evidenza i due ordini del giorno è legata al fatto che non c’è stato il giusto coinvolgimento del Parlamento. Quindi non si può arrivare a una legge così importante solamente contrattata a un livello che tiene in una maniera marginale il Parlamento; né tanto meno gli enti locali, a cominciare dalle Regioni, sono stati coinvolti adeguatamente di fronte a questo importante argomento. Per la verità adesso, rispetto a qualche tempo fa, c’è una maggiore sensibilità, anche da parte degli enti locali del sud, perché in effetti non è che abbiamo visto, come ci si sarebbe pure potuto aspettare, una sollevazione popolare da parte delle popolazioni del sud. Ci sono stati alcuni interventi legati anche all’imbarazzo che hanno assunto alcuni Governatori del sud, non escluso nemmeno il nostro Governatore pugliese, come anche il Governatore della Campania, ambiguità che poi, nel tempo, sono state abbastanza superate, però queste cose sicuramente hanno pesato.
Chi si è mosso nella maniera più decisa è stata un’associazione dei Comuni del Meridione, che manco a farlo apposta è capeggiata dal Sindaco di Acquaviva delle Fonti, che sta portando avanti una battaglia più incisiva, minoritaria rispetto agli 8.000 Comuni a livello nazionale, ma soprattutto minoritaria nei confronti dei Comuni che dovevano, appunto, muoversi in questa direzione. Mi riferisco appunto a Recovery Sud, che è appunto quell’associazione che si richiamava.
La cosa che abbiamo visto con il collega Annicchiarico e che differenzia un po’ di più i due ordini del giorno è non la posizione, è la determinazione, che magari nell’ordine del giorno presentato dal Gruppo del PD forse è più esplicita, che è quella che è tutto il Consiglio comunale che deve esprimersi con convinzione contro questa proposta di legge e conseguentemente il Sindaco poi, a nome della città di Grottaglie, si deve muovere in questa direzione. Nella proposta, appunto, della maggioranza sembra un po’ capovolta, però abbiamo concordato che si può assolutamente evitare.
Il punto di riferimento che dobbiamo assumere, ed è presente nella proposta della maggioranza, è relativa alla posizione dell’ANCI, perché l’ANCI, anche qui, a livello nazionale non ha avuto una posizione subito netta e chiara nei confronti e contro questa proposta di legge. Lo ha fatto in una maniera graduale e adesso sembra un po’ più decisa, proprio nel momento in cui si stava avviando il percorso soprattutto a livello della Conferenza del Governo con le Regioni o con la Stato, Città e Comuni e adesso è un po’ più chiara. Invece, a livello regionale, ANCI Puglia ha assunto una posizione molto netta e ancora più netta recentemente. Proprio venerdì il comitato direttivo dell’ANCI ha licenziato un ordine del giorno che diventa anche un punto di riferimento per tutto il Comune di Grottaglie, per cui è giusto fare anche riferimento a quello che successivamente succederà.
Quindi questa è un po’ la sintesi dei due ordini del giorno. Mi sono permesso anche di addentrarmi in quello della maggioranza, ma io penso che l’auspicio un po’ di tutti è quello di approvare, possibilmente all’unanimità, un unico ordine del giorno per poi essere consequenziali nelle fasi successive, appunto, di questo percorso di legge. Sicuramente si aspettava da parte del Governo il superamento delle elezioni regionali che ci sono state in Lombardia e nel Lazio. Quindi era più una bandierina da utilizzare da parte del Governo in quella campagna elettorale. Speriamo che adesso i toni da parte loro si abbassino e quindi ci consentano, appunto, come Comuni del Sud, di adeguatamente valorizzare la nostra posizione e quindi contrastare quanto più è possibile quella sciagurata proposta di legge presentata dal Ministro Calderoli. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Ha chiesto la parola il consigliere Annicchiarico. Prego.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Sì, grazie, Presidente. Vorrei dare lettura dell’ordine del giorno, così come già integrato tra i due ordini del giorno che sono pervenuti e sono agli atti del Consiglio.
Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione. I consiglieri comunali sottoscrittori del presente ordine del giorno.
Premesso che: è alto il rischio che si realizzi la separazione tra realtà territoriali avvantaggiate e realtà territoriali svantaggiate site in tutto il Paese e che tale rischio, secondo molti costituzionalisti, Presidenti di Regione, Sindaci, partiti, movimenti, sindacati, organizzazioni, potrebbe compromettere nei fatti il principio di uguaglianza di tutte le cittadine e i cittadini italiani; il DDL Calderoli colpirebbe gravemente il sistema scolastico con un vero processo separatista, in cui si avrebbero programmi diversi a livello regionale, diversi sistemi e funzionamenti di reclutamento territoriale; in ambito sanitario la riforma aumenterebbe le storture di un sistema di gestione della salute già oggi in crisi, con un ulteriore aumento delle disuguaglianze, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute; con il DDL c’è il rischio della sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e alla disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche, come trasporti, la distribuzione dell’energia, la sanità o l’istruzione, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale; se fosse definitivamente approvato lo schema del disegno di legge Calderoli, dapprima dal Consiglio dei Ministri in seconda lettura e successivamente dal Parlamento, sarebbe gravemente colpita l’unità giuridica ed economica della Repubblica, articolo 2, articolo 3 e 5 della Costituzione, in danno all’uguaglianza dei cittadini, delle imprese, delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali; le istituzioni locali regionali, con i Presidenti di Regione, Consigli e Giunte regionali, Consigli e Giunte comunali e moltissimi Sindaci, stanno dimostrando viva preoccupazione e contrarietà alle azioni messe in campo dall’attuale Ministero degli Affari regionali.
Considerato che l’impostazione data dal Governo per l’autonomia differenziata non contempla punti fondamentali, come l’individuazione delle responsabilità fra i livelli di governo, le risorse umane e finanziarie per far fronte a responsabilità e gli indicatori di monitoraggio che consentano a Parlamento e cittadini e cittadine di verificare i risultati dell’autonomia e di giudicare chi ne ha responsabilità; considerato che la procedura di individuazione dei LEP, livelli essenziali delle prestazioni, è incostituzionale, poiché da Costituzione i LEP devono essere definiti dal Parlamento, il quale, secondo il DDL Calderoli, sarà chiamato a esprimere un semplice atto di indirizzo.
Considerato che la Costituzione prevede che i LEP siano definiti in tutte le materie che coinvolgono diritti, mentre il Governo sceglierà in quali materie definirli e in quali no, in questo modo materie come la tutela del patrimonio culturale, ambientale e infrastrutturale, che non prevedono la preventiva definizione dei LEP, verrebbero trasferite alle Regioni con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie già dalla data di entrata in vigore della legge.
Considerato che alla base del provvedimento vi sono fabbisogni standard, perciò i livelli essenziali dei diritti verranno definiti in funzione del bilancio, mentre dovrebbe avvenire al contrario, come sancito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 275 del 2016, in base alla quale prima si individuano i diritti e poi si predispone il bilancio, in modo che nessun diritto rimanga privo di adeguati finanziamenti.
In considerazione di quanto riportato sopra, impegna il Sindaco e la Giunta comunale… Perdonatemi, in considerazione di quanto riportato sopra il Consiglio comunale di Grottaglie dichiara la sua contrarietà verso ogni tipo di autonomia differenziata lesiva dello spirito unitario della Costituzione italiana e discriminante nei fondamentali principi liberali e sociali di eguaglianza ed equità da garantire ai cittadini della Repubblica.
Pertanto impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad adottare questo deliberato consiliare come orientamento politico dell’adozione esecutiva dell’Amministrazione a tutela dei principi di eguaglianza ed equità dei diritti dei cittadini e di trasmettere alla Regione Puglia, perché tenga conto di questo dissenso territoriale e della convinta contrarietà della popolazione pugliese al progetto anticostituzionale di secessione tra regioni ricche e quelle povere.
Ancora, in caso di accordo parlamentare, concertare con l’ausilio dell’ANCI le iniziative più opportune indirizzate al Governo, con l’obiettivo di modificare lo schema di disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato dal Consiglio dei ministri del 2 febbraio 2023; richiedere che ogni trasferimento di materie avvenga nel rispetto dei principi di solidarietà e unità nazionale, garantendo maggiori risorse a quei territori in cui permangono gap infrastrutturali, economici e sociali con il resto d’Italia; richiedere che il riconoscimento di ulteriori e particolari forme di autonomia deve trovare fondamento in specifiche e dimostrate esigenze della Regione richiedente, compatibili con l’unità della Regione col principio di uguaglianza; chiedere che il processo di eventuale devoluzione di cui all’articolo 116, comma 3 della Costituzione avvenga nel rispetto del principio di solidarietà e non si tramuti in un accentramento regionale a danno delle autonomie locali.
Perdonatemi qualche refuso nella lettura, ma l’unificazione delle due proposte dei punti all’ordine del giorno era necessaria rispetto ad un argomento così importante. Vorrei aggiungere alcune altre considerazioni. La valutazione da parte della Commissione della Stato-Regioni porrebbe in condizioni di vantaggio alcune amministrazioni regionali che sono direttamente collegate con il Governo nazionale, creando così già di per sé una disparità ideologica e sostanziale di confronto con le diverse politiche di governo, per questo poi andando ad aumentare quelli che possono essere dei vantaggi e dei privilegi che difficilmente potrebbero essere poi scardinati o comunque modificati in futuro.
Per tutto questo, come ovviamente maggioranza, ma come intero Consiglio comunale, rigettiamo ed esprimiamo l’assoluta contrarietà a qualsiasi tipo di autonomia differenziata regionale, pur consapevoli e per avvalorare quella che è la nostra posizione abbiamo esplicitato quelli che potrebbero essere eventualmente, nella peggiore delle ipotesi, i punti da modificare nell’attuale prospetto di legge proprio per questo, per rafforzare quella che è convintamente la nostra posizione e la valutazione fatta rispetto al DDL Calderoli.
In più vorremmo informare tutta la cittadinanza, i consiglieri e i movimenti politici che è presente presso l’Ufficio anagrafe ed è a disposizione anche tutta la modulistica per la raccolta firme promossa dal Coordinamento per la democrazia costituzionale, che punta a raccogliere le firme per la proposta di legge costituzionale per la modifica dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e di condizioni particolari di autonomia, e dell’articolo 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.
Sì per alcune autonomie che possano dare comunque vantaggio alle Regioni dal punto di vista amministrativo, ma mai oltrepassando quelli che possono essere i principi di unità ed eguaglianza costituzionale a livello nazionale, proprio perché siamo coscienti che ad oggi ci sono delle diseguaglianze e delle disparità di calcolo e di metodo rispetto alle regioni italiane, che si esprimono per forza di cose, storicamente, con uno svantaggio per le Regioni del Meridione, l’annosa questione meridionale.
Per tutto questo ribadiamo la nostra… Per tutte queste motivazioni e per l’approfondimento, ovviamente, della proposta di legge, esprimiamo totale contrarietà all’autonomia differenziata del DDL Calderoli. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico. Ricordo a tutti che la documentazione è disponibile presso gli Uffici elettorali ubicati presso i servizi demografici del Comune di Grottaglie.
Ovviamente invito il consigliere Annicchiarico o chi altro a fornire poi alla Presidenza la sintesi dei due documenti. Sì, sì, di consegnarlo all’Ufficio di Presidenza.
Ci sono altri interventi? Consigliere D’Abramo, prego.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Sì, giusto una precisazione. È anche possibile votare tramite SPID.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo. Ha chiesto la parola il Sindaco D’Alò. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Sì, allora, sicuramente l’ordine del giorno va nella direzione di un’approvazione all’unanimità, non tanto per un fatto di accordo politico quanto per un fatto di sentimento, nel senso che sappiamo tutti che la riforma Calderoli nasce da un’idea distorta della gestione della cosa pubblica in generale. Chi viene dalla secessione non può pensare in qualche modo di sentirsi autorizzato a proporre modifiche della Costituzione così importanti, perché poi uno dei vizi più grossi che c’è è che questo procedimento, come abbiamo anche discusso qualche sera fa qui in un dibattito pubblico, lo si fa con legge ordinaria e non con legge costituzionale, pur andando a intaccare pesantemente quelli che sono gli assetti costituzionali.
Evidentemente la proposta fatta da Calderoli, come si diceva prima, è una proposta che aveva in sé l’idea di una bella campagna elettorale, ma di fatto però ha un grosso problema. Il primo tra tutti è proprio quella sostenibilità economica. Immaginate se le Regioni dovessero cominciare a chiedere ognuno per sé nuove competenze o diverse competenze e dovessero essere finanziate dal bilancio dello Stato, quindi vorrebbe dire ulteriori soldi da destinare alle Regioni con ulteriore impoverimento delle entrate dello Stato centrale. Quindi vuol dire che bisognerebbe aumentare le tasse da qualche altra parte. Quindi si pone proprio in contraddizione rispetto a quello che è l’articolo 81 della Costituzione, dove evidentemente lo Stato non può fare operazioni che non abbiano una copertura economica.
Quindi c’è questo problema, come c’è il problema dei cosiddetti LEP. Sono vent’anni che non si riescono a mettere in piedi questi parametri che riescano a tenere insieme il nord e il sud Italia, ma anche il centro, perché non è che sono messi diversamente. Ora, questa costituzione di una cabina di regia è un po’ come dire… Come si dice anche qui, alle nostre latitudini, quando non vuoi fare una cosa convochi la Commissione. In questo caso hanno messo in piedi una cabina di regia che non sappiamo a chi risponde, non si sa bene quali sono gli obiettivi. Diciamo che il Parlamento, in qualche modo, viene messo ai margini di una discussione e di una valutazione compiuta su quello che può essere, appunto, l’assetto istituzionale; il che, devo dirlo con la massima onestà, si pone un po’ come problema anche di tipo politico.
Io spero che queste operazioni non nascondano anche una riforma costituzionale un po’ più ampia legata alla forma di Stato che si vuole in qualche modo portare avanti o alla forma di governo, dico meglio. Insomma, c’è tutto un modo strano di ragionare sugli assetti istituzionali, che però non stanno vedendo il coinvolgimento del Parlamento, che è l’unico principalmente che deve essere coinvolto, né la popolazione, che queste notizie le apprende da questi disegni di legge presentati e concordati, ma sui quali non c’è mai stata di fatto una discussione con i territori.
Devo dire che confermo anche la stranezza di alcune iniziali posizioni di alcuni Governatori, compreso il nostro, che, rispetto ad una ipotesi di autonomia differenziata, avevano in qualche modo dato una apertura. In realtà l’apertura aveva un senso in un’ottica di un giusto equilibrio, cioè proviamo a ragionare in che modo si possono meglio sistemare le competenze delle Regioni, non certamente quelle del disegno di legge Calderoli, che poi è stato di fatto portato avanti. Evidentemente il carnefice non può essere il salvatore della vittima. Quindi, si sono resi conto che Calderoli era forse il Ministro meno adatto per proporre una cosa di questo tipo e quindi andava in qualche modo posto un argine alla vicenda.
Noi facciamo la nostra parte. Siamo purtroppo delle formiche, però anche le formiche a volte si incazzano. Speriamo che non ci facciano incazzare su questa cosa, perché togliere ulteriori risorse alle Regioni, specie a quelle del sud, è veramente un problema, un sacrilegio che non ci possiamo permettere di sopportare, per cui la questione è monitorata. Con altri Sindaci stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni politiche e l’ordine del giorno ci dà la forza e anche l’appoggio del Consiglio comunale per poter dire no e portare avanti questa battaglia a tutti i livelli.
Vi ringrazio per avere presentato da ambo le parti questo ordine del giorno, che ci consente sicuramente di essere un Consiglio comunale compatto su questa questione, che non deve guardare al posizionamento in Consiglio comunale, ma agli interessi dei nostri cittadini. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Non ho altri interventi.
Il consigliere Mingolla. Prego, consigliere.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Buonasera a tutti. Devo ringraziare gli amici della maggioranza e i colleghi della minoranza per questo ordine del giorno, perché, giusto per non ribadire le stesse cose che sono state dette, ma credo che, per quanto riguarda l’assetto e l’aspetto sanitario, questo disegno di legge veramente è un’assurdità. Io voglio ricordare a tutti noi le conseguenze di un Piano di riordino fatto dalle Regioni, nonostante il colore, alcuni colori delle Regioni a noi vicine. Invece di avvicinarci, invece di andare incontro e andare verso la centralizzazione del servizio sanitario nazionale per tutelare l’assistenza sanitaria allo stesso modo, in egual modo noi, cercano di allontanarci completamente.
La mobilità passiva, no? Il Piano di rientro che la Regione Puglia sta attraversando ancora è un’assurdità. Invece, quando si parla di strutture sanitarie, le Regioni devono soltanto indicare con piani metodologici all’interno del Servizio sanitario nazionale, all’interno del Paese, delegando il centro del Governo, per non arrivare poi a queste condizioni. Io lo sento insieme a voi questo fatto del Piano di riordino che non è stato guidato dal centro, non è stato guidato dal Servizio sanitario nazionale, ma è stato guidato dalle Regioni secondo il colore, l’Emilia-Romagna, il Veneto, la Lombardia.
Nonostante l’Emilia-Romagna abbia un numero, una quantità di abitanti inferiore alla Regione Puglia, il finanziamento, lo stanziamento della ripartizione dei fondi del Servizio sanitario nazionale ci vede penalizzati. Ripeto, ringrazio ancora gli amici e i colleghi, ma credo che tutti i Sindaci debbano insieme a noi veramente fare una rivoluzione intorno a questa questione. Non può essere. Ancora dobbiamo applicare i LEA, i livelli essenziali di assistenza, e stiamo parlando di LEP. Non è possibile, non è possibile assolutamente.
Io vi ringrazio ancora e credo che noi dobbiamo, insieme a tutti gli altri Comuni, contraddistinguerci per poter portare a livello nazionale questa situazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mingolla.
Chiedo ai consiglieri se ci sono ulteriori interventi. Sì, il consigliere Gianfreda. Prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Presidente, consiglieri, lungi da me difendere Calderoli, difendere la Lega, volere la secessione, non appartenere al sud come cuore, come sentimenti e come… Però ho sentito tutto e il contrario di tutto.
Non si è capito se realmente si vuole una forma, una certa forma di autonomia o rafforzare alcune materie, in modo tale che le autonomie locali, a tutti i livelli, a livello comunale, a livello regionale, siano rafforzate, affinché facciano meglio. Quindi, sgombriamo il campo da faziosità, che è la battaglia politica che si è fatta e che si continuerà a fare legittimamente da parte dei partiti a livello nazionale e poi via via a livello locale.
È sotto gli occhi di tutti, sotto gli occhi di tutti, a livello regionale, le sofferenze che le Regioni del sud hanno proprio per il fatto di essere centralizzate. Io parlo a livello sanitario. Caro Antonio, mio padre, a settembre, prese il Covid. Si è rivolto… Dopo un mese, un mese e mezzo ha avuto dei problemi, ma non attraverso il Covid, perché è stato causato… Io parlo di fatti concreti. Si è rivolto al servizio sanitario nostro, quindi regionale, perché non si può dire che la colpa è a livello nazionale. Sì, c’erano i LEA, che in pratica mettono dei paletti, che sono stati fatti dalla legge n. 70, non mi ricordo precisamente il numero. Quelli hanno stabilito dei paletti, dove le Regioni, tutte le Regioni, si sono adeguate, non solo la Regione Puglia.
Qui rischiava che mio padre andasse a finire sottoterra. Mia madre, una semplice cataratta. Le liste di attesa sono oltre un anno. Se invece ti rivolgi agli stessi primari a pagamento, con 1.500 euro vai in una semplice clinica privata e gli stessi primari ti fanno la cataratta. Non possiamo dare la colpa al Governo centrale. Io, grazie a Dio, forse l’ho già detto molte altre volte, ho mio cognato. Lavora al San Matteo. Io preferisco pagare 150 euro di aereo. Vanno al nord, in Lombardia, la brutta e cattiva Lombardia. Mia madre si è fatta la prima cataratta, qui manco la volevano operare, perché dicevano devi scrivere qui che casomai diventi cieca e la colpa è la tua. È andata a Lodi. Pagando un semplice ticket si è operata, 10 decimi a un occhio. Il 20 se ne fa un altro, si fa l’altro occhio.
Stiamo parlando della stessa Italia, della stessa Italia. Quindi, quando sento che noi vorremmo limitare i fondi che arrivano in alcune regioni… Vengono ceduti i fondi in funzione del pregresso, di quanto hanno preso l’anno precedente. Della spesa storica. Quindi, sarebbe opportuno invece che si intervenisse sui LEP, dove, in una contrattazione seria, facessimo pesare a livello politico, in questi tavoli, che sono sicuramente tavoli tecnici… È chiaro che il Parlamento deve poi ratificare tutte queste cose. Quindi, se in Parlamento, così come molte volte avviene anche in questo piccolo Parlamento, la maggioranza svincola il Consiglio comunale su alcune decisioni, demandando solo, questo non è corretto dal punto di vista politico.
Io l’ho sempre detto in alcune occasioni. Quindi è giusto che il Parlamento intervenga su materie così importanti, perché chi sta al nord guarda e vede. Come mai centinaia di migliaia di persone si rivolgono a noi per la sanità, ma anche per la scuola? La scuola, a livello di programmazione è a livello centrale, ma a livello invece di assunzioni le graduatorie sono provinciali e regionali.
Ormai siamo in una situazione regionale e, se vogliamo dirla tutta, la vera competizione, se io parlo nella scuola, è la formazione, dove c’è un bubbone dove va a finire di tutto. Si spendono centinaia di milioni di euro senza poi avere in cambio una vera formazione. L’abbiamo visto anche con il reddito di cittadinanza. Non funziona. Tutto ciò che è a livello regionale, se non viene fatto bene o non viene… Cioè, è la classe dirigente che si deve dare una mossa. È la politica locale che deve scegliere non attraverso il clientelismo, ma attraverso invece la capacità e le competenze a prescindere dal colore politico, in qualsiasi campo. Senti, quanti soldi stanno arrivando? Che tu manco te l’immagini. Quanti soldi col PNRR? Non si trovano ingegneri, non si trovano architetti. Non si trovano. Lo chiediamo al Sindaco qua.
A livello comunale hanno difficoltà a gestire i progetti PNRR. Perché? Ve lo dico subito. Che vantaggio ha un giovane professionista a essere assunto un anno, un anno e mezzo a contratto a tempo determinato per affiancare un dirigente? Come mai, io parlo del mio campo, tutti gli ingegneri, tutti gli architetti si mettono la valigia in mano e vanno al nord, vanno a vincere i concorsi per poi rientrare, sperando di rientrare. Ma una volta che si sono fatti la famiglia al nord non rientrano più, è chiaro.
Ci sono delle distorsioni che le classi dirigenti, quelle vere, quindi a livello politico… Non a caso il nostro Presidente, ma anche il Presidente della Regione Campania e anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna non hanno detto no all’inizio. Adesso stanno facendo una campagna politica. È cambiato il colore politico. Prima c’era un ni e adesso diventerà un no, ma per una battaglia politica. Questa situazione va risolta e va risolta seriamente con i LEP, perché non è giusto che la Regione Puglia, essendo una delle Regioni, insieme alla Campania, trainante a livello di PIL manda al centro e non riceve quanto spende, oppure se riceve è uguale.
Questi fondi che noi mandiamo dovremmo gestirceli noi, o perlomeno una parte deve andare per quello che dicevi tu. Le reti nazionali per l’energia elettrica non si possono dividere. Tecnicamente non si possono dividere. Quindi, ci sono delle competenze che sicuramente rimarranno in capo al Governo nazionale. Alcune, invece, che sono dei centri di spesa, devono rimanere in capo alle autonomie locali.
Facciamo un esempio. Il nostro Sindaco si è candidato a Presidente della Provincia. Noi abbiamo un consigliere provinciale. No, va bene, si è candidato. Voi non ritenete che ci sia stato un drammatico errore della politica nel togliere le competenze, svuotare di competenze reali la Provincia? Ha cento istituti scolastici, ha oltre 15.000 chilometri di strade, ha centinaia di ponti da gestire, ha circa duemila punti luce da gestire. Ma, secondo voi, può gestire tutto questo avendo uno svuotamento anche politico di questa mole enorme di patrimonio? Ma, secondo voi, se noi queste competenze le passavamo alla Regione andava meglio?
Questi errori gravi… Quindi io condivido che determinate competenze debbano rimanere a livello locale e si debbono pure implementare, ma si devono implementare con questi. Senza i soldi non si fa niente. Quando sento dire dobbiamo svuotare le competenze centralizzando, secondo voi, se portiamo tutto a Roma su determinate competenze, compresa la sanità… Compresa la sanità, perché gli errori non li hanno fatti a livello centrale, li hanno fatti a livello locale.
Se io giro per la provincia, giriamo insieme, si è privilegiato, diciamo la verità. Io non voglio essere cattivo, ma è sotto gli occhi di tutti che qualcuno privilegi più le infrastrutture, realizzare gli edifici, ammodernare gli edifici. Con questo non voglio dire che non si debbano ammodernare. Hanno privilegiato questo tipo di investimento al comprare la TAC o una TAC in più, al comprare uno strumento specialistico in più affinché i medici, pochi medici… In Calabria, ieri o avantieri c’è stato l’ennesimo servizio alla televisione in cui hanno dovuto chiamare i medici cubani. In Calabria, in Calabria. Ieri o avant’ieri l’ennesimo. L’avevamo già sentito.
Parlo per la mia generazione, Io sono un po’più vecchiotto del Sindaco, i miei coetanei, i miei amici, i miei cugini si iscrivevano alla facoltà di medicina senza far nessun corso-concorso o test. Poi la selezione la faceva l’università e poi lo faceva pure il mondo del lavoro. All’università, se eri ciuccio, non superavi gli esami. Ti laureavi dopo vent’anni, se ti laureavi… Finisco.
Speaker : PRESIDENTE.
Le lascio anche il tempo del secondo intervento.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
No, ho finito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Però si dava una chance e non era manco vero che tutti quanti ci iscrivevamo alla stessa università o a Pisa o a Padova o a Bologna. Non era vero, perché c’era un certo passaggio per le amicizie che avevamo, per le famiglie. Quindi, le università, alcune erano superaffollato le altre non erano superaffollato e c’è stato un certo numero di medici che tuttora… Adesso stanno andando in pensione. Mentre da quando hanno incominciato a mettere i test, noi ci siamo ritrovati… Perché qualcuno ha sbagliato l’algoritmo. L’algoritmo era sbagliato perché non ha visto quanti medici dovevano andare in pensione e quanti medici devono entrare nel mondo del lavoro.
Ma la colpa a chi la possiamo dare? A Calderoli? Calderoli, come dice il Sindaco, viene da una sua storia, che era di secessione, della vecchia Lega Nord. La Lega penso che non è più quella. Adesso risponde ad altri meccanismi, che sono più meccanismi di tutti gli altri partiti, che sono meccanismi economici, di lobby industriali, di meccanismi di mercato, di tutto questo.
Quindi, con questo non voglio dire che io non sono d’accordo all’autonomia. Anzi, sono d’accordo all’autonomia, fatta in una determinata maniera in cui coinvolgono dal basso tutte le Istituzioni, i Comuni, le Province, e quindi si apre un discorso serio. Sono d’accordo anche ai livelli minimi di… Cioè noi dobbiamo avere il giusto, proprio per riequilibrare questa differenza che continua ad esserci e di dare… Io non lo so come si possa fare, forse con leggi più autoritarie o trovare dei meccanismi in cui si dia, ad esempio, alle amministrazioni la capacità di spesa e le responsabilità, se non si è in grado di spendere determinate cifre, e si dia piena autonomia ad assumere, perché anche questo ci ha limitato negli anni scorsi.
Io non dimentico Va bene, ma la politica è fatta proprio per questo. Supinamente ci siamo… Abbiamo deriso Berlusconi forse perché andava con le “olgettine”, non lo so come si chiamavano, e abbiamo deriso una determinata politica e ci siamo affidati, invece, a banchieri che hanno fatto di tutto per mettere sul lastrico la nostra Nazione, mettere dei paletti in cui… Monti prima. L’altro giorno sentivo… Come si chiama la Ministra, quella che ha fatto la riforma sulle pensioni? La Fornero, dicendo che, io mi rivolgo a noi, qui non vedo nessun milionario o miliardario, è giusto tassare la casa e tassarla anche… Forse l’avete vista, l’avete sentita l’intervista. È giusto perché così colpiamo i ricchi.
Io mi sono rivolto affianco a mia moglie. Io non ho la casa. Meno male che me l’ha fatta mio padre. Mio padre non mi sembra ricco. Mio padre prende una pensione di 650 euro. Dice, ma non ha versato quando era prima, ma prima voglio vedere chi è che versava veramente i soldi tranne i dipendenti pubblici. Quindi, qua dentro non ne vedo milionari, però per la Fornero, siccome avete una casa, è giusto che l’IMU non all’8 per mille, ma ancora di più. Vi sembra un modo corretto di scovare i ricchi?
Mentre i banchieri se li sono ben sistemati i loro fatti, se li sono sistemati. Le banche dico. È chiaro? Quindi, con questo discorso, io non è che sono contrario. Io mi asterrò. Cerchiamo di essere un po’ più fattivi sul sud. Io sono del sud. Io dico ai miei figli: se ve ne andate al nord… Uno studia qui a Lecce e l’altro studia a Parma, studia medicina. Io quello che voglio dire a loro è che qui al sud abbiamo la possibilità di stare anche bene. Stiamo bene. Dipende tutto da noi, da come vogliamo impostare la vita e dipende anche da noi tutti per dare la possibilità ai giovani di poter rimanere qua.
Lo dico da libero professionista, non da docente. Quando si presenta un collega, io lo chiamo collega, anche se è un giovane professionista, io non gli dico mai vuoi 200 euro o 300 euro. Tu prenderai i primi mesi, è come quando due fidanzati si incontrano, si devono piacere, 700 o 800 euro, quello che è. Poi devi avere lo stipendio, se ti devo assumere. Oppure sei un libero professionista come me e ti assumerai le responsabilità che mi assumo io.
Quindi, noi tutti, in qualsiasi campo noi stiamo, dobbiamo dare la possibilità ai giovani di rimanere qua. È chiaro quello che voglio dire? Non lo so, forse ho divagato molto, ma il senso è questo qua. Grazie. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere. Due interventi da 10 minuti l’uno. Oggi è in forma. Sì, una precisazione, anche visto la chiamata in causa. In realtà, purtroppo, le competenze sono state sottratte relativamente alla Provincia. Quello che è stato sottratto è la pianta organica alla Provincia e il ruolo della politica in Provincia. Come sappiamo, oggi è un organismo di secondo livello. Pertanto, questo si ripercuote poi sulla qualità dei servizi erogati in termini, appunto, di infrastrutture stradali, di scuola e quant’altro. Va bene, non volevo alimentare un’ulteriore discussione.
Chiedo ai consiglieri se ci sono ulteriori interventi. Sì, il consigliere Donatelli per il suo secondo intervento.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, dopo l’intervento del collega Gianfreda, che ha spaziato a 360 gradi, ma è pure giusto che si facciano degli esempi concreti, come ha fatto lui, sulle diverse questioni. A lui vorrei dire che il fatto di battersi contro questo disegno di legge non ha una connotazione politica che viene prima di tutte le altre considerazioni. È il fatto stesso che questo tipo di proposta è una proposta che va esattamente nel senso contrario di quello che occorrerebbe nella nostra situazione, soprattutto qui al sud.
Non a caso, appunto, come dice il grande economista Viesti, c’è la proposta di una vera e propria “secessione dei ricchi”, per cui i ricchi continueranno e aumenteranno ad avere le loro possibilità e il sud continuerà ancora a dibattersi nelle mille contraddizioni, che non sono soltanto quelle che diceva il collega Gianfreda, ma sono anche contraddizioni dovute a scelte precise che lo Stato ha fatto negli ultimi anni, a cominciare, io ritengo anche un errore, da quello che è stato fatto nel 2001 con la prima modifica in questa direzione, ovviamente, cioè parlo delle autonomie, la prima modifica della Costituzione che tra l’altro ha introdotto, appunto, quello che chiamava in causa il consigliere Gianfreda, l’eliminazione, almeno l’intenzione era quella, di eliminare le Province. Poi non ci è riuscito, come non ci è riuscito chi ha proposto quel referendum costituzionale. Alla fine ci troviamo in situazioni veramente assurde, incomprensibili, che poi si scaricano sempre e soprattutto sulle regioni più deboli.
Poi bisogna dire che come si sta muovendo il Governo non è un pregiudizio politico. Il fatto stesso, faccio soltanto un esempio, che si sta costituendo un comitato di esperti a livello nazionale, a livello di Governo, e in questo comitato di esperti, che dovrà vagliare le proposte legate a LEP eccetera, guarda caso ci sono degli esperti che sono stati, a nome del Veneto, a concordare e individuare delle scelte che andavano solamente nella direzione, quella del Veneto. Questo è il sistema su cui si ci si sta muovendo. Ecco perché è pericolosa questa deriva e quindi va contrastata.
Se non si interviene saltando il discorso della spesa storica… Perché molto spesso si fa, per esempio a proposito della sanità, che è stata chiamata in ballo, un paragone tra due regioni che hanno simile situazione dal punto di vista demografico, ci fermiamo soltanto a questo, l’Emilia-Romagna e la Puglia. L’Emilia-Romagna ha personale sanitario e strutture sanitarie sicuramente per tre volte quelle della Puglia. Ecco perché poi dalla Puglia si emigra, si va in Emilia, si va in Veneto, si va in Lombardia e si continua ancora a contribuire in quella direzione, che dovremmo invece investire solamente a locale.
Quindi, questo è il quadro. Per concludere, anche per richiamarci a quella proposta iniziale, io ho detto prima al collega Annicchiarico che la proposta che ha presentato la maggioranza è sostanzialmente uguale a quella che abbiamo presentato noi. È un po’ troppo ultronea, nel senso che ci sono troppi elementi superflui. Io li supererei questi qua. Il concetto è quello che dobbiamo mettere in evidenza. C’è una proposta, che è una proposta che va contrastata per quella motivazione. Quindi abbiamo detto che è da contrastare sia nella procedura e sia nei contenuti; nella procedura, perché non può essere, appunto, che c’è un discorso che fa soltanto la Regione con lo Stato, se non vengono coinvolti un po’ tutti i soggetti, tutti i protagonisti di questa grande operazione che al momento si vuole bloccare.
Per cui siamo d’accordo. Lo abbiamo ribadito e lo ribadisco anche io. Arriviamo a una conclusione di un unico ordine del giorno, che chiedo che venga, appunto, votato all’unanimità, ma la parte finale, secondo me, il dispositivo finale deve muoversi su tre punti. Primo è quello che il Consiglio comunale deve ribadire, ed è scritto nel documento presentato da noi, con forza che il Consiglio comunale di Grottaglie, la rappresentanza popolare di Grottaglie che si chiama Consiglio comunale di Grottaglie, è contro questa proposta. Prima cosa.
Seconda cosa, il Sindaco deve, appunto, interpretare al meglio questa volontà su delega del Consiglio comunale e poi, proprio perché è il Consiglio comunale che si esprime su questo importante argomento, chi deve trasmettere al Presidente della Regione Puglia non è il Sindaco, ma non per sminuire la posizione del Sindaco o la figura del Sindaco in questo caso. È il Presidente del Consiglio comunale che deve mandare questo atto unanime del Consiglio comunale, che si oppone, appunto, a questo disegno scellerato della devoluzione che sta andando in questa direzione.
Quindi, io chiedo che la parte finale abbia questi tre punti consequenziali: Consiglio comunale che si dichiara apertamente e in una maniera inequivocabile contro questa proposta; il Presidente del Consiglio comunale se ne incarica per mandare al Presidente della Regione Puglia questo deliberato del Consiglio comunale e il Sindaco che fa interventi concreti in ossequio a quello che ha deciso il Consiglio comunale.
A questo proposito io chiederei al Sindaco, visto che non l’ha fatto fino a questo momento, non so per quale motivo, perché il Comune di Grottaglie non aderisce a questo movimento che dal 2021 si sta battendo contro questo pericolo della “secessione dei ricchi”. Mi riferisco all’associazione dei Comuni che si sta muovendo in questa direzione, Recovery… Come si chiama? Recovery Sud, quell’associazione, appunto, che ho richiamato prima e che è presieduta dal Sindaco di Acquaviva delle Fonti. Aderiamo anche noi. Quindi, invito il Sindaco anche ad aderire a questa organizzazione, che si sta muovendo sul piano proprio concreto, anche per spiegare ancora meglio ai cittadini quello che si sta facendo.
Quindi, questo è quello che chiedo per arrivare poi alla conclusione di un voto unanime. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. In realtà avevo dato per scontato che la sintesi letta dal consigliere Annicchiarico fosse poi quella concordata. Quindi, prendo atto che… Credo che…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
La sua contrarietà. Il Presidente del Consiglio comunale è quello che interloquisce in questo caso con il Presidente della Regione e in via questo deliberato e il Sindaco che fa esattamente quello che è scritto anche nell’altro ordine del giorno, è quello di muoversi in questa direzione. In più io ho aggiunto che sarebbe auspicabile che il Sindaco di Grottaglie aderisse anche al Recovery Sud, quella associazione di Comuni che in questa direzione in tutto il sud si sta muovendo molto bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto la parola il consigliere Annicchiarico. Prego.
Speaker : GIOVANNI ANNICHIARICO.
Ho dato copia al consigliere Donatelli dell’ordine del giorno, così come modificato e, al di là del chi trasmette alla Regione Puglia, che può essere anche cambiato, se non il Sindaco, il Presidente del Consiglio. Per noi va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Vi prego, a microfoni spenti purtroppo perdiamo la registrazione, oltre che la diretta col pubblico. Prego.
Speaker : GIOVANNI ANNICHIARICO.
Sono integrate tutte le parti citate dal consigliere Donatelli, al quale chiedo conferma del documento che le ho appena consegnato, così come modificato in accordo. Se c’è altro da modificare, lo possiamo modificare seduta stante perché abbiamo il documento in digitale aperto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico, se ha terminato.
Speaker : GIOVANNI ANNICHIARICO.
Sì, vorrei soltanto dare qualche minuto al consigliere Donatelli.
Speaker : PRESIDENTE.
Diamo tempo al consigliere Donatelli. Intanto do la parola al Sindaco, che ha chiesto di intervenire. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Sulla questione della trasmissione. Mi sembra che la trasmissione fatta dal Presidente del Consiglio è una trasmissione da cancelleria, non politica, nel senso che purtroppo… Nel senso che il soggetto titolato a rappresentare l’ente all’esterno, in questo caso il Consiglio comunale, è il Sindaco. Quindi, è il Sindaco che interagisce col Presidente della Regione.
Poi fate voi. A me, se la trasmette, evita pure di mandare la fotocopia, però va bene. Oggettivamente il Consiglio comunale all’esterno è rappresentato, nelle relazioni con gli organi di vertice, dagli organi di vertice. Ma il Consiglio comunale sono io, purtroppo. La valenza superiore al Presidente del Consiglio è rappresentata dall’organo di vertice. Non so se mi sono spiegato. No, per me va bene. Lo dico solo per un fatto di forma e di sostanza, cioè il soggetto di vertice dell’ente nonché il rappresentante legale, che rappresenta il Consiglio comunale, la Giunta e tutti quanti, è il Sindaco. Dopodiché, vogliamo delegare il Presidente del Consiglio a fare una cosa? Per me va benissimo. Non mi cambia niente, anzi, ripeto, la fotocopia la manda lui. Oggettivamente il valore della trasmissione è se ce l’ha l’amministratore delegato dell’azienda, non il direttore. Questo voglio dire. No, è così, però se ci tenete a questa cosa, va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo, però, microfono acceso. Ha terminato? Sì. Prego, consigliere Lacava. Un attimo, però. Vi chiedo cortesemente, per non inficiare la registrazione… Un attimo. Facciamo terminare con la domanda il consigliere Donatelli. Un attimo.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
[…] in aggiunta a quello che è stato presentato. Quindi a questo punto la inserisco come proposta e quindi va menzionato all’interno dell’ordine del giorno che approviamo l’invito al Sindaco ad aderire a questa associazione. Tutto qua.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo, Sindaco. Prego.
Speaker : SINDACO.
Fermo restando che con il Sindaco di Acquaviva e con i Sindaci del Recovery Sud abbiamo già contatti. Mi hanno invitato anche ad Acquaviva a un dibattito di recente. Non c’è dubbio.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto la parola la consigliera Lacava. Prego, consigliera.
Speaker : ALESSANDRA LACAVA.
Che confermassimo il punto modificato all’interno dell’ordine del giorno. In realtà non abbiamo inserito né Sindaco né il Presidente del Consiglio. La modifica che interviene è la seguente: “Il Consiglio comunale di Grottaglie dichiara la sua contrarietà verso ogni tipo di autonomia differenziata lesiva dello spirito unitario della Costituzione italiana e discriminante nei fondamentali principi liberali e sociali di uguaglianza ed equità da garantire ai cittadini della Repubblica e di trasmettere alla Regione Puglia il presente ordine del giorno perché tenga conto di questo dissenso territoriale e della convinta contrarietà della popolazione pugliese al progetto anticostituzionale di secessione tra regioni ricche e quelle povere”. Esatto. Quindi, non c’è nessun tipo di riferimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Va bene. Prendo atto, se non ci sono più interventi, della lettura data dalla consigliera Lacava, con l’aggiunta dell’adesione all’associazione Recovery Sud da parte dell’Amministrazione comunale di Grottaglie.
Quindi, dichiaro chiusa la fase di discussione. Per dichiarazione di voto? Sindaco?
Non ci sono interventi per dichiarazione di voto chiaro. Dichiaro chiusa la fase di discussione.
Pertanto, passiamo alla fase di votazione dei punti n. 1 e n. 2 all’ordine del giorno, ovvero del documento di sintesi emerso e sintetizzato dal protocollo numero 2755 del 24 gennaio e del protocollo n. 5859 del 17 febbraio, così come da lettura data in quest’Aula.
Prego i consiglieri di esprimere il proprio voto.
Manca un voto. Ok, perfetto. Adesso ha visualizzato. Pertanto dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22 consiglieri. Favorevoli 20. Astenuti 2, Gianfreda e Traversa.
Pertanto è approvato il documento all’ordine del giorno, come sintesi dei punti n. 1 e n. 2 dell’ordine del giorno del Consiglio comunale.
Chiedo un attimo di pazienza per modificare l’ordine del giorno dei lavori.
Perfetto, passiamo al punto n. 3 all’ordine del giorno: Mozione protocollo numero 1681 del 17 gennaio 2023 su “Applicazione della legge Rutelli - Un albero per ogni nato”, presentata dal Gruppo consiliare del Partito Democratico”.
Chiedo al consigliere Donatelli di illustrare la mozione. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
La mozione ha lo scopo di introdurre una legge che, per la verità, non è recentissima. Sarebbe l’occasione e le occasioni ci sono, secondo me, per le cose scritte anche nella mozione, di chiedere e di impegnare l’Amministrazione comunale, il Sindaco e la Giunta a predisporre gli atti necessari per mettere in pratica quello che è previsto, appunto, dalla legge n. 113 del 1992, modificata con la legge n. 10 del 2013.
Noi partiamo da una considerazione, il fatto che a Grottaglie c’è una carenza di verde per tanti motivi. Nonostante abbiamo due importanti polmoni verdi che stanno ai margini della nostra città, la pineta Frantella, tra l’altro in gran parte distrutta nel 2021 da un incendio, e poi c’è Fantiano. Quindi, noi abbiamo queste due potenzialità da implementare. Però noi abbiamo anche una carenza di verde, caratterizzata per le cose che sono scritte, appunto, nella mozione e che sono legate al fatto che, a parte l’incendio della pineta Frantella, Grottaglie avrebbe bisogno di essere implementata con un incremento del nostro patrimonio arboreo, perché, in effetti, quello che serve nella nostra città, come in tutte le città, per la verità, è quello di aumentare la dotazione del verde.
L’occasione è quella della legge n. 10 del 2013. Praticamente che cosa prevede questa legge? Prevede, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e di un minore adottato, di apporre a dimora nel territorio comunale un albero, un semplicissimo albero, e, sempre entro sei mesi dalla registrazione, l’Ufficio Anagrafe del Comune deve comunicare alla persona che ha richiesto la registrazione anagrafica informazioni dettagliate in merito alla tipologia e al luogo dove l’albero è stato messo a dimora.
Con questo spirito si può creare un parco pubblico, dove il proprietario, identificato con il neonato o con il minore adottato, il proprietario dell’albero può prendersi cura dello stesso, vederlo crescere e svilupparsi. Il neonato crescerà, diventerà uomo e passerà a miglior vita, ma l’albero rimarrà e dell’uomo che fu rimarrà la memoria sia privata che pubblica.
Questo è lo scopo, appunto, della legge, che noi chiediamo che venga applicata, ovviamente con la gradualità e con la compatibilità del bilancio comunale, anche a Grottaglie. Noi abbiamo individuato anche l’occasione in quel progetto che è già stato finanziato, non so se è stato già appaltato o meno, nella Zona 167 Sud, dove verrà, appunto, un parco pubblico. Se si potesse mettere in relazione questo progetto, anche per dare l’avvio a questo eventuale percorso virtuoso di coinvolgimento della città su questa iniziativa, una iniziativa che ovviamente non potrà avere successo se non c’è non soltanto la volontà e la disponibilità economica da parte del Comune, ma ci deve essere il coinvolgimento della città.
Quindi, non a caso abbiamo fatto riferimento nella mozione al fatto del coinvolgimento della città, ma in particolare delle scuole, soprattutto in considerazione della festa nazionale del 21 novembre che si fa ogni anno, la festa nazionale dell’albero, che sarebbe l’occasione, come si faceva tanti anni fa anche qui a Grottaglie, dove vengono coinvolte le scuole. I ragazzi vengono coinvolti in questo atto, che è un atto simbolico, ma è un atto concreto, che praticamente mette in evidenza l’importanza assoluta del piantare alberi, dell’aumentare del verde e quindi dell’aumentare la vivibilità.
Questo rientra sicuramente nell’impegno che di fatto già il Consiglio comunale e il Comune di Grottaglie ha già avviato nel luglio dell’anno scorso con l’adesione al nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, dove c’è l’impegno entro il 2030 di abbattere almeno del 40 per cento la CO2. Quindi va in questa direzione e viene richiamato questo impegno anche concreto che sta portando avanti l’Amministrazione comunale. Tra l’altro ho visto che recentemente il Comune di Grottaglie ha avuto un finanziamento che va in questa direzione, parziale sicuramente, insufficiente, però vuol dire che la strada intrapresa è la strada giusta.
Quindi noi chiediamo al Consiglio comunale di votare questa mozione per concretizzare ulteriormente quello che sta avvenendo su questo piano per sensibilizzare sempre di più la città sulle questioni legate all’ambiente e al vivere ecosostenibile. Questa è una delle occasioni che vedrà protagonisti soprattutto i ragazzi e i bambini delle scuole. Tutto qua.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Dichiaro aperta la discussione.
Ha chiesto la parola il Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Consigliere, la mozione sicuramente è interessante, tuttavia credo che dovremmo sistemare alcune cose nella parte finale, nel senso che noi possiamo ribaltare un po’ il ragionamento. Siccome noi nel progetto della 167 bis abbiamo già il numero di alberi previsti per la piantumazione, che non può essere sicuramente pari al numero dei nati o corrispondente al numero dei nati. Io direi di poterla modificare dicendo: si impegna il Sindaco e la Giunta ad attribuire agli alberi previsti nel progetto il nome dei primi nati… Se la approviamo come sta, vuol dire che dobbiamo mettere altri alberi e non ci stiamo. No, la modificherei dicendo che, tenuto conto che nel Parco della 167 bis sono in piantumazione, non mi ricordo, gli alberi come da progetto, l’Amministrazione in relazione a quegli alberi già previsti attribuisca a ogni nato dal 1° gennaio sino a concorrenza degli alberi previsti, il nome e il riconoscimento de quo. Fermo restando, preciserei, se dobbiamo modificarla e metterla con l’impegno, compatibilmente con le risorse economiche e le disponibilità dei suoli, perché se nascono mille nati e poi non sappiamo dove mettere gli alberi… Abbiamo Mirto che… Cominciamo da Mirto. Se siamo d’accordo su questo, io farei una modifica. La modificherei dicendo… Scusate, aiutatemi, perché magari così evitiamo di… Il Sindaco a fare l’attuazione della legge a partire dalla programmata realizzazione del parco urbano.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Traversa, un attimo. Consigliere, quest’oggi non viene registrato. Ho capito, il presentatore della mozione è il consigliere Donatelli. Non credo che debba interpretare lei la volontà del consigliere. La discussione è aperta. No, le spiego. Va bene, però in questo caso la proposta nasce dal consigliere Donatelli. Ho capito, non sto negando la possibilità di intervenire.
Speaker : SINDACO.
Fatemi spiegare quello che voglio dire, poi potete essere d’accordo o no.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, però, chiedo scusa ai consiglieri, la modalità di gestione dei lavori del Consiglio prevede il rispetto delle regole. C’è un intervento di 10 minuti in cui ognuno può prendere appunti e replicare all’intervento del Sindaco e dei rispettivi consiglieri. No, consigliere Donatelli, un attimo. Ho capito il problema. Non sto entrando nel merito. Non sto entrando in merito, non sto cercando di interpretare il vostro pensiero. Non è nelle mie competenze. Sto semplicemente dicendo che è necessario rispettare queste tempistiche per favorire la trascrizione degli atti, dei vostri interventi e favorire anche l’ascolto da parte di chi ci segue nelle dirette. Altrimenti l’interlocuzione in questo modo, fuori microfono stoppando l’intervento degli altri, non consente di svolgere appieno queste funzioni del Consiglio.
Detto questo, se il Sindaco vuole terminare, dopo do la parola al consigliere Traversa. Un attimo, le devo dare il microfono. Facciamo terminare il Sindaco. Dopodiché le do la parola.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Allora, l’idea è questa. Intanto di dire che, visto che avete richiamato il parco della 167 come fatto reale, l’idea è quella di dire… Io posso anche dire facciamolo, poi di fatto ci vanno 30 alberi e abbiamo detto che lo stiamo approvando, poi dovremo trovare i luoghi dove mettere questi alberi. Siccome la legge non è che dice che se non lo fai domani mattina ti vengono a prendere con la camionetta, la legge dà un’indicazione di rispetto di questo principio che ha una portata prettamente generale, morale.
Quindi l’idea è questa, dire: preso atto che c’è… Arrivo, un attimo che sto leggendo. Datemi tempo di enucleare il pensiero. Quindi, di riconoscere gli effetti della legge n. 113 del 1992 agli alberi previsti e di prossima piantumazione del parco della 167 bis, nei limiti di quanto previsto nel progetto approvato. Quindi, questo è il primo step.
Aspettate, aspettate. Sono nati duecento bambini. Duecento alberi non li potremo mai piantare perché non abbiamo in quell’area, da come l’avete proposta, la disponibilità di mettere duecento alberi. Quindi, la questione va spostata non nell’ottica che la legge dice questo. Cosa vuole fare il Consiglio comunale? Come? No, dico un’altra cosa io. Siccome voglio sposare il principio di questa, mica sto dicendo di no, sto dicendo che, per quanto riguarda gli effetti della legge, nel parco della 167 l’Amministrazione applicherà il riconoscimento della lettera ai bambini e la procedura per gli alberi già previsti nel progetto, e si dà inizio al progetto.
Dopodiché dico un’altra cosa: impegna, a questo punto, il Consiglio comunale a individuare, nell’ambito del bilancio di previsione, le aree e il numero di alberi da piantare anno su anno, sulla base delle disponibilità economiche. La farei così, senza andare a dire tutti quelli che nascono. Se nascono duemila bambini, stiamo facendo una cosa che non ha senso. È una cosa che può coinvolgere il Consiglio comunale nell’ottica del bilancio di previsione, quando andremo a dire che stanziamo 100.000 euro, 10.000 euro. Possiamo mettere 1.000 euro per gli alberi della legge ex tot e si individua anche in quella sede il luogo dove andarli a mettere.
Questa mi sembrava la proposta compatibile con la mozione, se va bene. Altrimenti che vi devo dire? Così non la possiamo approvare perché stiamo prendendo un impegno che poi non manteniamo, perché nascono duecento bambini all’anno e duecento alberi non li pianteremo mai perché le risorse non ce lo consentono. Questo è lo spirito.
Quindi, in questa direzione mi sento di poter dire che, se c’è condivisione, si possa andare, rimettendo al Consiglio comunale, in sede di bilancio previsionale, l’individuazione del numero degli alberi e delle zone in cui impiantare gli alberi. Se siamo d’accordo, la modificherei in questi termini, se c’è la condivisione di tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Inviterei il consigliere Mirto ad attendere un attimo prima di andare a comprare la targhetta per l’albero. Consigliere Donatelli. Prego, Traversa, aveva chiesto semplicemente...
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
[…] che almeno la parola, quella non venga tolta. Ringrazio anche il Presidente per ricordare che bisogna parlare al microfono, altrimenti non può essere trascritto. Ricordo che ancora non ci sono state trasmesse le trascrizioni di tre Consigli comunali del 2022, che io ho richiesto più volte, non solo a lei, ma anche all’ufficio, come sanno anche gli altri Consiglieri.
Quindi, la prego di farci pervenire la trascrizione dei tre Consigli comunali, che sono stati anche molto importanti. Ricordo quello della sanità, quello di altri argomenti che abbiamo affrontato. I Consigli comunali, non gli ordini del giorno, Presidente. Gli ordini del giorno mi sono pervenuti dopo l’ennesima richiesta. Grazie.
Ecco, rispetto a questa mozione, io, da quando sono in questo Consiglio comunale, ho usato anche l’espressione “la prego”, “vi prego” sia al Sindaco che all’assessore Stefani di piantumare alberi. Credo che questa mozione sia superata. Intanto bisognerebbe ricordare Andreotti e Cossiga, mi sembra. Non avrei mai pensato di fare riferimento ad Andreotti e Cossiga. Sono loro che hanno introdotto questa possibilità. Rutelli l’ha solamente corretta o aggiornata, sia anche per il numero dei cittadini obbligatorio o meno per diversi comuni. Ma credo che, vista anche l’impossibilità, come ci ha detto il Sindaco, di realizzare una cosa del genere, preoccupiamoci di piantare alberi anche su viale Matteotti, se mancano. Preoccupiamoci di piantare alberi in tutte le zone di Grottaglie dove è possibile piantumare alberi, bimbi nati, bimbi non nati.
Credo che quando nel 1992 è uscita fuori questa possibilità era per sensibilizzare un po’. Come nel 22 noi abbiamo viale Matteotti grazie alla legge del 1922 per i caduti della guerra, della Grande Guerra. Abbiamo il viale Matteotti, altrimenti cos’è? Non avremmo avuto viale Matteotti? Penso che un po’ quella cultura l’abbiamo superata. Non deve essere, non dovrebbe essere una legge a dirci di piantare alberi. Quindi francamente la ritengo superata questa proposta, specie anche dopo aver ascoltato che è impossibile darne atto, così come prevede l’adeguamento della legge fatta da Rutelli, con i sei mesi dell’anagrafe e via di seguito, a meno che, appunto, non si voglia fare questa cosa ridicola di fare un parco e quando nasce qualcuno si va a mettere un fiocchettino. È un’altra cosa, che con la mozione proposta dal Partito Democratico nulla ha a che fare.
Attendo le decisioni, ma per me questa mozione, l’oggetto è superato, perché se ancora nel 2023 per piantare alberi dobbiamo dire in memoria di piantiamo un albero, lo vedo veramente… Credo che la sensibilità ambientalista, specie per chi ha sempre amato il verde, veramente mi sembra una cosa d’altri tempi. Sottolineo, il Sindaco ci ha detto che non è possibile attuare quanto previsto, così come previsto dall’applicazione della legge Rutelli, un albero per ogni nato. Ci ha detto che non è possibile, perché la legge prevede che a ogni nascita ci sia una piantumazione. Non prevede che ci sia un parco, un bosco. C’è la pineta Frantella, andiamoci a mettere il tagliandino col nome e cognome del bimbo che è nato. Lo potremmo fare lì, se non fosse bruciata, certo.
Quello dicevo io. Prima di andare avanti, siamo sicuri che questo corrisponde allo spirito della legge? Io credo di no, per cui o si fa come proposto nella mozione… Se poi i richiedenti ritengono che la proposta fatta dal Sindaco sia giusta, personalmente per me cade la mozione, perché stiamo parlando di altro. Quindi, se io devo seguire quello che viene presentato in Consiglio comunale, lo devo seguire rispetto a ciò che prevede la legge, visto che siete voi a richiamarla, non io. Non penso che si possa fare. O meglio, si faccia ma non si richiami la legge Rutelli. Si faccia adesso una mozione, senza richiamare la legge Rutelli e si dica, quando facciamo il bosco, mettiamo a ogni nato il nome a un albero, ma non richiamate la legge, che prevede altro. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa. Ha chiesto la parola il consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Presidente, meglio tardi che mai, direi io. La stessa proposta la feci due legislature fa. Se non sbaglio era Ciro Alabrese. Posso? Era quella dell’istituzione del registro dei nuovi nati. Anche lì mi fu risposto che per questioni economiche probabilmente non si poteva fare.
Io sono d’accordo. Lo spirito ambientalista, lo spirito di arricchire la città di spazi verdi, non solo di alberi, ma di verde, con giardini che siano degni del nome di spazi verdi, io l’ho sempre detto e sono un pungolo specialmente per Antonio Mingolla, che davanti a casa sua, ogni volta che cresce l’erba, gli dico che lei è un consigliere di maggioranza e non si fa tagliare l’erba davanti a casa. Lei è una persona ligia al dovere, non interviene come consigliere per non essere detto: davanti a casa sua si taglia l’erba, mentre davanti a casa… Sto scherzando.
Quello che voglio dire è che il verde è un patrimonio comune, che deve essere curato sia dai cittadini, ma in primis dall’amministrazione. Sono d’accordo all’istituzione di un registro dei nuovi nati per quanto riguarda la piantumazione. Invito, e qui è presente anche l’assessore ai lavori pubblici, che probabilmente già lo sa, gli alberi non per forza dobbiamo chiamare un’impresa per farne la piantumazione. Viene sicuramente, da prezziario opere pubbliche, una determinata cifra in funzione del fusto e dell’altezza. Si può fare benissimo una convenzione con l’ARIF, mi sa tanto che si chiama.
Si può fare una convenzione in cui sono presenti, cioè possiamo chiedere a cifre molto molto basse alberi che sicuramente non hanno un’altezza e un fusto abbastanza alto, però in pratica ci possono essere dati, quindi potrebbero essere piantati uno o più alberi. Con cifre molto limitate, non corpose, noi possiamo quindi applicare questo registro e quindi per ogni nato almeno un albero.
Per quanto riguarda dove piantarli, sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale, con il suo Ufficio tecnico ai lavori pubblici individuasse delle aree all’interno del centro urbano e non solo in periferia o nel parco, perché secondo me non ha senso mettere il fiocchetto per gli alberi che andiamo a realizzare nel parco, il Parco è stato programmato, progettato e sarà realizzato con un determinato numero di alberi.
Noi dobbiamo pensare al futuro e il futuro è piantumare alberi specialmente nelle zone più carenti, e abbiamo spazi in cui si possono piantare, non solo in periferia e non solo alla pineta Frantella o in altri luoghi come le Cave di Fantiano, ma ci sono anche altri spazi. Parlo delle 167, ma parlo anche di altri luoghi dove è possibile, specialmente dove si stanno realizzando nuovi insediamenti oltre a quelli previsti già da piano, individuare anche altre piante.
Per il prossimo quinquennio, secondo me, ci possono essere aree da programmare e quindi un certo numero di alberi può essere piantato con cifre che l’Amministrazione penso si possa permettere, coinvolgendo in questo progetto anche le scolaresche, specialmente quelle delle scuole elementari e delle scuole medie, coinvolgendo gli studenti in modo tale da diffondere uno spirito più ambientalista e più sensibile all’aspetto dell’inquinamento e dell’abbattimento della CO2 all’interno dell’atmosfera.
Io voterò a favore della mozione, perché ritengo che sia utile che la nostra città si doti di un registro di questo tipo e si attui. Andare a mettere i fiocchetti su quanto già c’è non ha senso, e da quanto ho capito tu proponevi di metterli sulle piante che saranno messe a dimora nel parco che si sta per realizzare, ma ormai le dovete mettere, punto e basta. Partiamo da oggi in poi, dando l’input all’Amministrazione di trovare nuove aree nelle quali piantare nuovi alberi.
Io non conosco il progetto della 167, probabilmente ci saranno anche altri spazi liberi nei quali piantumare... non ce ne sono, quindi ci saranno altre aree, altri spazi dove piantare uno o due alberi. Da quanto vediamo nel bilancio di previsione, noi abbiamo circa 200 nati all’anno, anzi stanno decrescendo, quindi speriamo che non accada. Finisco, quindi ritengo che sia una mozione corretta e quindi vada approvata, per quanto mi riguarda.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie consigliere Gianfreda.
Ha chiesto la parola il consigliere Orlando. Prego, consigliere.
Speaker : OTTAVIO ORLANDO.
Grazie, Presidente.
Anche io voterò a favore di questa mozione così come si sta sviluppando, come si sta elaborando, con un’unica avvertenza rispetto a quanto vogliamo una coscienza e una cultura del verde: non basta piantare gli alberi, bisogna anche curarli, bisogna curarli perché degli alberi che sono stati piantati con la 167 molti sono in condizioni veramente pietose.
La piantumazione sì, quindi, però la cura, anche arrivando a far adottare zone di verde alla cittadinanza attiva che si fa portavoce della cura del verde, perché piantare sì, però l’importante è che poi questi alberi producano l’effetto che tutti noi desideriamo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Orlando.
Ha chiesto la parola il consigliere Palmieri. Prego, consigliere.
Speaker : ALDO PALMIERI.
Buon pomeriggio a tutti.
Io ho ascoltato attentamente le parole del Sindaco. Premetto che comunque l’iniziativa del consigliere Donatelli è lodevole, ma ho fatto un po’ di conti.
Se noi dobbiamo realizzare un parco con questi alberi, premesso che per ogni albero ci vuole almeno un’area di 25 metri quadrati, cioè 5 per 5, noi dovremmo avere a disposizione per ogni anno 5.000 metri quadrati per soddisfare le esigenze per piantare 200 alberi, uno per ogni bambino, quindi c’è un’oggettiva difficoltà a individuare quest’area.
Chiedo al consigliere Donatelli se prima non abbia fatto uno studio per capire dove individuare questi luoghi, perché, una volta posizionati questi alberi della 167 bis, mi sembra difficile andare ad individuarli, a meno che non si faccia una Commissione ad hoc, si studi bene il territorio, si dia mandato all’assessore Stefani o all’assessore ai lavori pubblici, in maniera che si possa attuare questa proposta di legge.
Mi rivolgo quindi al consigliere Donatelli per capire se prima abbia fatto uno studio, perché noi saremmo anche favorevoli ad approvare questa mozione, però mi sembra che sia di difficile attuazione. Tutto qua, questo è il problema.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Palmieri.
Ha chiesto la parola il consigliere Petrarulo. Prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Aldo, mi permetto di rispondere io al posto di Francesco Donatelli.
Come diceva prima, si poteva partire dal parco, e stiamo parlando di 30 alberi, poi ti invito - credimi, ti invito, e non lo faccio assolutamente in maniera polemica ma solo per risponderti - a farti un giro per le vie, per vedere quanti alberi si siano seccati e quante aiuole siano senza una pianta, ma con un tronco tagliato, diventando anche pericolosi per la gente.
Ti invito a fare via Colombo, ti invito a fare via Calò, lo stesso viale, e vedrai che per i prossimi 4-5 anni noi stiamo bene. Quanti bambini nascono? Per il primo anno stiamo a posto, te lo posso garantire, ho fatto il conto qualche tempo fa e si arrivava quasi ad una sessantina di alberi, tra quelli seccati e quelli tagliati, quindi intanto si parte, poi dopo troveremo sicuramente altri spazi per metterne altri.
Semplicemente quello che stiamo cercando di fare è stimolare, affinché certe carenze attuali e certe programmazioni future possano essere in maniera molto semplice e serena sopperite. Solo per quello, in maniera molto semplice. Ti garantisco che per il primo anno stiamo a posto, non c’è bisogno di trovare altri spazi, e magari si cominciasse, poi se non si troverà spazio, vorrà dire che la mozione ha avuto seguito e sicuramente certe carenze sono state sopperite.
Sono stato chiaro, Aldo? Magari non avere più spazio, perché li abbiamo già riempiti!
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Un attimo, ha chiesto di parlare il Sindaco... un attimo che le accendo il microfono. Prego, consigliere, penso che il Sindaco volesse dire proprio questo.
Speaker : ALDO PALMIERI.
Penso che il Sindaco volesse dire proprio questo. Siccome il consigliere Traversa ha detto che o l’approviamo così com’è oppure non ha senso, direi che l’intervento del Sindaco andasse proprio in quella direzione, cioè quella di sposare la mozione, però con dei distinguo. Il primo anno possiamo ottemperare, ma io parlo non dal punto di vista economico, ma dal punto di vista proprio dello stato dei luoghi, cioè del luogo dove andare ad impiantare.
Il Sindaco parlerà dopo di me sicuramente, non sono interprete del suo pensiero, ma penso che il Sindaco abbia detto questa cosa... 60-70 alberi sono 60 bambini. Se l’indirizzo è questo, io e il mio Gruppo voteremo la mozione, però bisogna anche sottolineare le perplessità del Sindaco, magari aggiustare la mozione oppure dare un indirizzo.
Speaker : PRESIDENTE.
Se ha terminato, consigliere, do la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Leggo come l’ho sistemata, fermo restando che, come diceva qualcuno prima, gli alberi poi vanno annaffiati e mantenuti, che è un problema. Mentre nel parco che stiamo realizzando verranno messi gli impianti, per strada abbiamo messo anche alberi grandi, ma purtroppo poi si sono seccati un po’ perché ci mettono l’acqua con la candeggina... qualcuno, poi sono stati corretti, ma questo non è il punto, al di là di questo aspetto la mia proposta era la seguente.
"Impegna il Sindaco e la Giunta, in ossequio alle disposizioni della legge Rutelli, di avviare il Registro dei nati, già a partire dagli alberi che verranno impiantati nel parco della 167 bis nei limiti del progetto", primo punto.
Secondo punto: "di impegnare il Consiglio comunale e il Sindaco - aggiungerei a questo punto - ad individuare in fase di bilancio le zone e il numero di alberi da piantare, compatibilmente con le risorse finanziarie e urbanistiche". Se dobbiamo mettere 1.000 alberi, è l’acqua il problema, fermo restando che la legge Rutelli prevedeva che il Ministero predisponesse anche delle risorse per piantare gli alberi, che non sono mai arrivate, quindi aleggia anche l’inganno, però se siamo d’accordo su questo, ci stiamo impegnando tutti a prendere posizione su questa cosa. Questo era il tema, non ho detto che non va bene, va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto la parola il consigliere Gianfreda.
Un attimo, le attivo il microfono. Prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Solo un contributo.
Senza nulla togliere a queste aree che il Comune ha già in sé, perché, se non sbaglio, almeno nelle ultime due legislature... no, quando c’era Alabrese, perché con loro non è stato approvato alcun piano di lottizzazione, mentre con Alabrese forse un paio sono stati avviati...scusi, con Bagnardi, però quello che voglio dire è che di quei piani di lottizzazione è sicuro che ci sono delle aree standard che sono nelle disponibilità già oggi dell’Amministrazione comunale, chiaramente va fatta una piccola programmazione da parte degli uffici competenti per non andare a piantare gli alberi dove in futuro potrà sorgere una scuola o un asilo, però non è che l’asilo occupa tutta l’area, su 3.000 metri 2.000 saranno a scuola, 1.000 saranno a verde, spero, oppure il contrario, quindi non è che non ci sono le aree, secondo me ci sono e pure in abbondanza.
Se però ci poniamo il problema "ma lì un domani chi va ad innaffiare gli alberi?", la soluzione, come ha detto prima il collega... anche lì io presentai una richiesta che si facesse una delibera, che poi fu fatta dall’Assessore Guarino, in cui si cedevano le aree a verde in cambio di pubblicità. Io l’avevo proposta, eravamo insieme ai consiglieri di opposizione e proposi proprio il Regolamento, in cui si prevedeva che tipo... quindi questa è la soluzione per diminuire il carico finanziario per la gestione del verde.
Siccome tu avevi posto il problema di chi va annaffiare, perché c’è un costo per l’amministrazione, andremo a piantare gli alberi non lontanissimo, sempre in zone ben abitate, quindi anche lì andremo a piantumare gli alberi.
Faccio un esempio: nella 167 nord, vicino a un Santoro, c’è una rotonda che, essendo una zona di villette, è di nostra competenza e lì va fatta una piantumazione, ma non solo di alberi, possono essere anche siepi e altro tipo, in modo tale che ogni zona della città sia abbellita, specialmente agli ingressi principali della nostra comunità, cosa che è fondamentale, perché ritengo che debba essere un biglietto da visita, così come accade per gli altri Comuni (Martina, Locorotondo, Cisternino), noi siamo gli ultimi ad attuare questi meccanismi e ci dobbiamo adeguare alla modernità, non possiamo fare tutto da soli e, se dobbiamo farlo, dobbiamo farlo bene.
Siccome però mi risulta che non viene assolutamente fatto, diamolo ai privati, alle associazioni, alle imprese, a chiunque voglia impegnarsi in cambio di pubblicità a migliorare i nostri spazi verdi, quindi, secondo me, questo registro è utilissimo per migliorare la qualità delle aree a verde presenti nel nostro territorio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Ha chiesto la parola il consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Chiedo al proponente della mozione di cassare "applicazione della legge Rutelli", di eliminare quella dicitura perché, a seguito del ragionamento che stiamo facendo, rimane valida l’iniziativa, però la legge Rutelli ha un disciplinare, è come fare la Festa dell’albero perché gli alberi sono piantati, ma la Festa dell’albero prevede la piantumazione dell’albero, non prevede di andare a fare la festa agli alberi già piantati, come sa meglio di me il Presidente del Consiglio per i suoi passati ambientalisti.
Questa era la mia nota, cioè non chiamiamo in campo... la mozione del PD propone di organizzarci come Comune perché ad ogni nato venga dato un albero, l’ha integrata il Sindaco o qualcun altro, ma non rifacciamoci ad un’applicazione della legge Rutelli, noi non stiamo applicando la legge Rutelli.
Chiedo quindi che questo venga cancellato e rimanga tutto il resto, per cui dopo i 60 alberi non sapremo come faremo, Palmieri dice non ci sono aree, nessuno ha fatto uno studio, quindi bisognerà fare uno studio di aree per piantumare, ma è importante, tant’è vero che la legge prevede che venga fatto entro sei mesi dalla comunicazione, all’Anagrafe, c’è tutta una cosa, noi siamo in un Comune, siamo l’ultima articolazione dello Stato italiano, quindi non possiamo riunirci per decidere come mettere alberi richiamando una legge dello Stato, o la richiamiamo e attuiamo, come previsto, la legge dello Stato oppure facciamo quello che abbiamo deciso. Rimane la mozione del consigliere Donatelli, del PD, che propone questi alberi, ma cassiamo che stiamo applicando la legge Rutelli. Era solo questo, perché sono un consigliere comunale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere, anche per il nostalgico ricordo dei tempi andati, quando eravamo entrambi più giovani in ruoli diversi. Il consigliere Traversa era assessore all’ambiente, noi con Legambiente facevamo la Festa dell’apro, gli alberi piantumati sulla cosiddetta Panoramica di Grottaglie sono stati fatti con le mie mani.
Ci sono ulteriori interventi? Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Senza dilungarmi più di tanto, esprimo la mia soddisfazione perché, sulla base di una proposta che ha fatto il Gruppo del PD, intanto ci sia stata una bella discussione e soprattutto si accetti lo spirito di questa mozione.
Qual è lo spirito di questa mozione, che ho richiamato nel mio primo intervento? Il Consiglio comunale ha già detto che si impegna come Consiglio comunale, quindi come Comune di Grottaglie, ad aderire ad un progetto a livello europeo, che è quello del nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia. Si parte da qui.
Dobbiamo poi attuare quei principi che abbiamo approvato, e ho dato atto che, anche se in maniera modesta, con una somma modesta, è già arrivato un finanziamento per poter redigere il piano previsto (mi pare siano 12.000 euro che sono state assegnate). Noi partiamo quindi da questo e cerchiamo di concretizzare.
Per concretizzare, come vorrei spiegare anche al collega Traversa, non ci dobbiamo fossilizzare sul discorso della legge Rutelli, Andreotti, non è questo: lo spirito di quella legge era quello di legare la nascita di un bambino o l’adozione di un neonato alla piantumazione di un albero. Questo è lo spirito della legge, poi ci sarà bisogno di un Regolamento apposito, poi ci sarà bisogno di individuare le aree.
Se volete, tutto questo, compreso il richiamo alla legge Rutelli, è una sorta di pretesto per dire che Grottaglie soffre da questo punto di vista, mancano gli alberi a Grottaglie, e ci mancava l’incendio della pineta Frantella a dare il colpo di grazia! Il discorso è legato alla mancata piantumazione di alberi, che andava fatte in maniera più significativa.
Si tratta di questo, si tratta di partire da questa volontà di aderire a un patto europeo, di concretizzare quel patto nei limiti del possibile, per cui andiamo in questa direzione. Noi abbiamo individuato come prima possibilità il parco che sta per nascere nella zona 167, ma questo è solo l’avvio di un percorso virtuoso che dobbiamo intraprendere, con le precisazioni che ha fatto il Sindaco, che tra l’altro erano scritte anche nella mozione, in quanto noi facciamo riferimento a quel parco, ma abbiamo detto anche in altre aree.
Come diceva anche il collega Petrarulo prima, basta girare per vedere quanti alberi si sono seccati, evidentemente non per quello che dice il Sindaco, che c’è gente che la notte... no, di giorno, che è ancora peggio, va a segare gli alberi.
Il problema è che giustamente non basta piantare l’albero, bisogna manutenerlo, è questo che manca, basti vedere via Partigiani Caduti o via Madonna di Pompei, dove sono stati piantati tantissimi alberi, ma andate a vedere quanti si sono seccati, quindi quanti alberi devono essere reimpiantati.
Come diceva anche il collega Gianfreda, non ci mancano gli spazi, gli spazi ci sono, magari fosse soltanto questo il problema! L’importante è che tutto il Consiglio comunale sia concorde nel dire "partiamo, avviamo questo processo, questo percorso virtuoso". Di questo si tratta, quindi invito ancora una volta il Consiglio comunale a sposare all’unanimità questo principio, quindi a portare avanti l’idea di piantare un albero per ogni nato e per ogni adottato.
Per la verità (chiudo su questo) un privato cittadino ha tentato di farlo (l’assessore Blasi ne sa qualcosa), perché in un piano di lottizzazione realizzato molti anni fa un cittadino ha chiesto di piantare due alberi per i due figli. Era per il matrimonio, ma collegato ai due figli che aveva, quindi questo dovrebbe ulteriormente invogliarci, perché è questa la strada che bisogna percorrere, collegare la mancanza di verde con tutte le occasioni che ci possono essere, che si chiami legge Rutelli, che si chiami legge D’Alò non mi interessa più di tanto, l’importante è che si faccia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Ci sono ulteriori interventi?
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Ho letto le correzioni, se, così come ho letto, possono andare bene, le possiamo approvare con queste modifiche.
Volete che le rilegga? Okay. Fatta tutta la premessa, "impegna il Sindaco e la Giunta comunale, in ossequio allo spirito delle disposizioni della legge Rutelli", così veniamo incontro... finisco di leggere, "in ossequio allo spirito delle disposizioni della legge Rutelli, ad avviare il Registro dei nati già a partire dagli alberi che verranno impiantati ,nel parco della 167 bis nei limiti del progetto, di impegnare il Consiglio comunale e la Giunta ad individuare in fase di bilancio le zone", perché lo faremo nella fase programmatoria, "le zone e il numero di alberi da piantare, compatibilmente con le risorse finanziarie e urbanistiche". Questo è lo spirito. Va bene?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Pertanto chiudo la fase di discussione, se non ci sono ulteriori interventi.
Per dichiarazione di voto? Nessuno.
Pertanto, così come da lettura data dal Sindaco, passiamo alla votazione del terzo punto all’ordine del giorno, ovvero Mozione prot. n.1681 del 17/01/2023 su: “Applicazione della legge Rutelli – un albero per ogni nato” presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico.
Prego, consiglieri.
Chiusa la fase di voto.
Presenti 22, votanti 22, favorevoli 21, astenuti 1. Pertanto dichiaro approvato il terzo punto all’ordine del giorno.
Punto n. 4 all’ordine del giorno: Mozione prot. n. 2862 del 23/01/2023 su: “iscrizione della festa di San Ciro al Registro dei rituali festivi legati al fuoco” presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico.
Chiedo al consigliere Donatelli se vuole illustrare la mozione. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Questa mozione ha come finalità quella di utilizzare una legge regionale che dà la possibilità di finanziare le feste tradizionali legate ai rituali del fuoco. A Grottaglie abbiamo per eccellenza una di queste iniziative, la cosiddetta Foc’ra, l’accensione della pira in onore di San Ciro, e a Grottaglie ormai da decenni e decenni questa tradizione viene mantenuta in ossequio alla religiosità legata all’accensione della pira.
Ogni anno questa cosa si ripete e negli ultimi anni è diventata una situazione che sicuramente coinvolge tante persone, ma come Gruppo consiliare non possiamo non sottolineare il fatto che questa cerimonia dell’accensione della pira sta assumendo caratteri che vanno anche al di là dello spirito religioso dell’accensione della pira, su tutto prevale l’aspetto folcloristico di questa cosa, che sicuramente sarà una cosa importante e di richiamo di tantissime persone, però diventa un qualcosa che stride rispetto allo spirito di raccoglimento che deve avvenire attraverso questo rituale del fuoco.
Al di là del giudizio su questi ultimi anni e su come si sta procedendo in questa occasione, noi abbiamo messo in evidenza una possibilità che la legge regionale n. 1 del 2018 riconosce ai rituali festivi legati al fuoco, e noi abbiamo la nostra pira, la Foc’ra, che rappresenta nell’accensione il sacrificio del Santo che i fedeli rivivono soprattutto in questa occasione. C’è questa possibilità di utilizzare la legge regionale, attualmente sono 28 gli eventi riconosciuti attraverso questa legge, nell’anno appena passato sono già stati stanziati 60.000 euro a favore dei Comuni che ne hanno fatto richiesta, quello che più si avvicina al nostro rituale del fuoco è quello di Novoli e sicuramente lì ci sono diversi finanziamenti pubblici e privati.
Chiediamo quindi al Consiglio comunale di votare questa mozione, che impegna l’Amministrazione comunale e il Sindaco ad attuare tutte le iniziative volte ad ottenere questi finanziamenti. Poi, come ho detto prima, la condivisione o meno dello spirito di come viene attuato è un altro discorso, che in questo momento come Consiglio comunale possiamo anche fare a meno di mettere particolarmente in evidenza.
Lo spirito della mozione è quello di utilizzare tutto quello che è possibile utilizzare attraverso finanziamenti regionali. In ogni caso, noi continueremo a fare tutti i rituali del fuoco, l’accensione della pira, ma se arriva anche un finanziamento, sarebbe opportuno, quindi sarà anche l’occasione per calibrare meglio il tipo di intervento che verrà fatto sulla base di questo eventuale finanziamento.
Questo è lo spirito di questa mozione, che invito il Consiglio comunale a sostenere e a votare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha chiesto la parola l’assessore Piergianni per informazioni sul tema. Prego.
Speaker : ALESSIA PIERGIANNI, Assessore.
Grazie. Presidente.
Volevo solo dire che l’iter per l’iscrizione al registro dei rituali del fuoco è stato già avviato da tempo. Ai fini del perfezionamento della documentazione mandata ci sono pervenute delle richieste di integrazioni documentali che attestino effettivamente la storicità dell’evento e ulteriori documenti, sui quali abbiamo lavorato e abbiamo inviato tutto.
Ad oggi, quindi, la situazione è che stiamo attendendo conferma dell’avvenuta iscrizione da parte della Regione Puglia.
Per quanto riguarda il contributo, è a rendicontazione, quindi, non appena verrà pubblicato il bando, saremo pronti a rendicontare le spese che l’Amministrazione ha sostenuto per l’evento della Foc’ra di San Ciro per chiedere appunto l’ottenimento del contributo. Grazie. È ad ottobre, questo è del 2022, però verrà pubblicato quello del 2023.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie all’assessora Piergianni per l’informativa sulla mozione.
Chiedo ai consiglieri se ci sono interventi. Prego, consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Non posso non intervenire perché è il mio lavoro da 35 anni occuparmi delle tradizioni popolari di vari Comuni, non solo della Puglia.
Questa della pira è una cosa bellissima, mi fa specie che i dirigenti della Regione Puglia abbiano scritto che queste sono cose che appartengono al sud, evidentemente non conoscono l’Italia, perché la Regione Puglia in questo bando dice che questi sono aspetti del Meridione, cosa incredibile!
Questo mi ha sconcertato, perché chiaramente per la mozione sono andato a studiare tutto ciò che la Regione Puglia scrive, e addirittura c’è questa indicazione... evidentemente sono degli ignoranti, e mi dispiace perché la Puglia, essendo tanto attenta alla cinematografia, dovrebbe sapere che chi per la prima volta ha messo in un film l’accensione di una pira è Federico Fellini in "Amarcord", un bellissimo film, dove si fa vedere questa pira davanti a una chiesa, con fascine, sedie, praticamente come l’ho sempre vista io, e quello che si faceva anche a Grottaglie e che si chiamava in gergo [...] praticamente un mortaretto che dava poi l’accensione la pira.
Nel film di Federico Fellini si vedono anche il giorno dopo le signore che vanno a raccogliere la cenere, quindi mi ha fatto specie che gente intelligentissima e acculturata della Regione Puglia abbia scritto che questi sono riti che appartengono al Sud, cosa che bisognerebbe mettere in relazione all’autonomia differenziata di prima... è proprio all’ignoranza che bisogna stare attenti, signor Sindaco.
È un aspetto molto bello, io ricordo la pira che si faceva sulla discesa in via De Gasperi, davanti alla scuola Don Sturzo, la pira a Piazza Verdi, poi quelle più moderne a Sant’Elia e altre, quindi spero che l’assessore Piergianni vigili sull’attuazione di questo antico rituale, perché altrimenti saremmo fuori dal bando se facessimo altro, è un bando che ha a che fare con un antico rituale, quindi o questo antico rituale la comunità di Grottaglie ce l’ha oppure non ce l’ha, o ha una tradizione di quel rituale oppure non ce l’ha, la inventa ogni anno.
Attenzione, il fatto che qualcuno dia dei soldi non giustifica quello che si fa, altrimenti siamo della cultura delle trasmissioni televisive che tanto critichiamo, quindi secondo me bisognerebbe in qualche modo custodire questa tradizione, se ancora c’è, se non c’è bisogna avere il coraggio di dirlo, assessore, perché la tradizione di Grottaglie non è quella del fuoco, del passaggio dell’inverno, la tradizione è quella di una pira che ha a che fare con il martirio di un Santo, e non è un caso che prima dell’accezione della pira, dopo la benedizione la gente anche ai miei tempi, che le assicuro che non sono lontanissimi, pregasse, non ricordo nessuna pira attorno alla quale si mangiasse, si ballasse e si cantasse, quindi attenzione, lasciamolo fare a Novoli questo, ma Grottaglie non è mai stata questa, attorno alla pira si pregava, chi era devoto, io no, non ho mai pregato, ma ero lì e sentivo.
Non si mangiavano hamburger, né si danzava, né si cantava attorno alla pira, in un altro spazio magari sì, ma è come mettere le giostre vicino alla pira, quindi ben vengano i denari, però, attenzione, i denari devono essere veicolo di cultura, non di turismo, perché noi dobbiamo occuparci non di avere turisti, ma di tramandare le nostre tradizioni.
faccio poi un’osservazione su questa incredibile circostanza: vengo qui chiamato come consigliere comunale a discutere di una mozione quando poi, in realtà, il Comune mesi fa ha fatto tutto senza che nessuno di noi ne sapesse nulla. Assessore, è una cosa importantissima questa che lei sta facendo, quindi perché non l’ha comunicato ai consiglieri comunali mesi fa, ad ottobre, come ha detto lei? Sono passati ottobre, novembre, dicembre, gennaio e febbraio, e noi veniamo qua per discutere una cosa che è stata già fatta cinque mesi fa! Perché tenerla nascosta ai consiglieri? Se poi loro lo sapevano e noi no, peggio ancora, perché allora significa che lei lavora per i consiglieri di maggioranza e noi consiglieri di minoranza non dobbiamo sapere nulla, quindi direi veramente "al fuoco al fuoco!" visto che parliamo del rito del fuoco, quindi mi dispiace e non so tecnicamente, Presidente del Consiglio, a questo punto di cosa dobbiamo parlare. Direi di passare al punto 5. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Se non ci sono ulteriori interventi, assessore Vinci, non è previsto l’intervento in discussione delle mozioni se non per comunicazioni, quindi le do la parola per comunicazioni, ovviamente.
Speaker : ANTONIO VINCI, Assessore.
In merito che l’antica tradizione dell’accensione della pira, della Foc’ra esprime nella nostra città, non a caso la Regione Puglia ci ha chiesto un’integrazione di documentazione relativa alla dimostrazione e all’attestazione di questa antica tradizione anche di natura fotografica.
Questo ha comportato una tempistica abbastanza lunga per quanto riguarda il riconoscimento da parte della Regione, ecco perché non siamo ancora in quei 28 Comuni accreditati per questo parziale rimborso delle spese sostenute per questo tipo di tradizione, di festa.
Voglio infatti precisare che non si tratta di un finanziamento, ma si tratta di un parziale rimborso delle spese sostenute per quanto riguarda... un parziale rimborso che comunque è ad ampio raggio, perché giustamente è stata fatta qualche piccola considerazione sulla pira, però prendiamo come esempio la diretta di Antenna Sud che ha trasmesso l’evento e in quel caso era prevista la diretta della pira, ma anche la diretta della Messa solenne officiata dall’Arcivescovo, ad ulteriore dimostrazione che l’aspetto religioso è vivo, è tenuto in debita considerazione, ha pari dignità anche nelle spese sostenute dall’ente.
Tenderei quindi a riportare questa informativa sul discorso che tutto quello che noi facciamo, anche in merito alle spese sostenute, è sempre con un occhio attento e vigile agli aspetti tradizionali della festa in onore del nostro Santo patrono, sia per quanto riguarda il rito civile ma soprattutto per quanto riguarda il rito religioso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Vinci, per le ulteriori precisazioni.
Non ho altre prenotazioni, quindi chiedo a questo punto al proponente della mozione, il consigliere Donatelli, viste le comunicazioni pervenute in Aula, come intenda procedere per il prosieguo del punto all’ordine del giorno.
Tecnicamente bisogna porre ai voti qualcosa, bisogna capire cosa si va a votare. Da un punto vista procedurale la mozione, se non ritirata, va comunque portata nella fase di votazione, il contenuto può essere variato ovviamente alla luce della discussione emersa, quindi attendo come Ufficio di Presidenza delucidazioni in merito. Questo era il mio intendimento.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Possiamo integrare la mozione inserendo che abbiamo appreso in corso di discussione che questa cosa è stata avviata, ma questo non cambia di un millimetro la richiesta della mozione, quella di impegnare il Sindaco a fare questo anche in futuro, perché non è detto che questa richiesta fatta a ottobre si concluda positivamente, quindi rimane sempre questo invito a fare quello che bisogna fare. Tutto qua.
Se poi ogni volta dobbiamo dire che, siccome l’abbiamo fatto, è inutile... va bene, noi prendiamo atto nella mozione che abbiamo appreso...
Speaker : PRESIDENTE.
Do la parola al consigliere Annicchiarico che si è prenotato.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Consigliere Donatelli, va bene, è stata fattala mozione, ha avuto già la risposta, è stato già fatto questo, magari è stata omessa la comunicazione, ma così come non vengono fatte tutte le comunicazioni delle attività quotidiane di ogni assessore, che prende l’iniziativa e fa il suo dovere rispetto al programma elettorale proposto dall’Amministrazione.
Adesso mettere in dubbio, giusto per poter votare la mozione, dire "chissà se viene accettata, cautelativamente diciamo di rifarla comunque nel caso in cui non venisse accettata"... la domanda è stata fatta, se non viene accettata, l’Assessore ne darà comunicazione e comunque procederà di sua iniziativa a riformularla, quindi viene a decadere la mozione.
Benissimo la sensibilità, benissimo la dimostrazione della sensibilità che è stata fatta, ma, consigliere Traversa (vorrei dire "me ne guardi Iddio", ma non mi appartiene questo paragone), se l’assessore dice che è stata fatta, non ci deve essere la controprova del documento per certificarlo, perché se mettiamo in discussione la parola degli assessori in sede di Assise consiliare, non stiamo parlando di niente e dovremmo guardarci l’un l’altro su quello che diciamo.
Il consigliere Donatelli e il Gruppo del PD hanno espresso una legittima e lodevole sensibilità nei confronti della festa patronale e dell’iniziativa sui riti del fuoco, l’Amministrazione lo aveva già fatto diligentemente perché aveva preso in considerazione tutti i bandi, così come facciamo, quindi penso che la questione si possa reputare finita.
Se non si ritira la mozione per non andare in votazione, considerato che comunque c’è stata un’ampia discussione, la si mette non so su quale altro punto di vista (veniamoci incontro), ma non quella di dare mandato al Sindaco di fare una cosa che ha già fatto.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, se ci sono dubbi siamo comunque qui a discuterne.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
La parola al consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Io sono stupefatto perché tutti i consiglieri mi dicono che questa cosa la sapevano, quindi penso anche l’assessore Piergianni, penso anche l’assessore Vinci, penso anche il Presidente del Consiglio, non so se il Segretario o meno, cioè voi fate arrivare in Consiglio comunale una mozione, che non è stata presentata ieri, e nessuno di voi dice "guardate che l’abbiamo già fatto", e stiamo qui a discutere una cosa che solo voi sapete che è stata già fatta, e anche il Presidente e anche l’assessore, e nessuno lo comunica e ci fate venire in Consiglio per far discutere a un consigliere questa cosa, per poi dire "no, ma questa cosa l’abbiamo già fatta 5-6 mesi fa"?
Come si fa, Presidente, a fare la convocazione del Consiglio comunale su due punti, su un punto ad esempio che non esiste? È questa l’assurdità.
Consigliere Annicchiarico, io sto dicendo questo: potevate dirlo. Si fanno le Commissioni, ci si incontra e nessuno dice "guarda che quell’ordine del giorno, quella mozione deve essere considerata nulla, perché l’abbiamo già fatto sei mesi fa", cioè nessuno dice questo, nessuno di voi consiglieri ha il coraggio di dirlo? Fate passare sei mesi, fate convocare un Consiglio comunale, fate mettere all’ordine del giorno un punto che non esiste, che sapete solo voi che non esiste, e nessuno avverte il Presidente del Consiglio? Le hanno fatto uno sgambetto, Presidente, perché lei ha fatto un ordine del giorno che poteva evitarsi.
Speaker : PRESIDENTE.
Spetta al mio ruolo purtroppo ribadire che vengono trasmesse quotidianamente ai Capigruppo le delibere di Giunta, pertanto è prerogativa di ogni singolo consigliere informarsi su cosa il Governo cittadino fa o non fa.
Detto questo, però, la conoscenza diretta purtroppo non può impedire a un consigliere comunale (utilizzo l’esempio del primo punto all’ordine del giorno) di produrre successivi atti. Come tutti sapevano dell’esistenza di un ordine del giorno sull’autonomia differenziata, questo non preclude a qualsiasi altro consigliere di ripresentarlo anche al prossimo Consiglio comunale con una forma differente, seppur di poco.
Pertanto, nel momento in cui vengono depositati, in sede di Conferenza dei Capigruppo viene composto l’ordine del giorno del Consiglio, salvo il ritiro in fase preliminare di Conferenza di Capigruppo o in Consiglio. Purtroppo, nel momento in cui vengono depositati, è obbligo del Consiglio discuterne.
Ha chiesto la parola la consigliera Santoro. Prego.
Speaker : MARIA SANTORO.
Brevemente, al di là del dovere di informazione, magari sarebbe auspicabile in un clima di collaborazione che alcune questioni ci venissero riferite, venissero riferite a tutto il Consiglio comunale, ma proprio nell’ambito di un clima di collaborazione.
Ci saremmo risparmiati tre quarti d’ora di conversazione se fossimo stati messi tutti nella condizione di conoscere questa cosa. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera.
Consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Al Presidente del Consiglio faccio una domanda: ma in seduta di Conferenza dei Capigruppo eravate a conoscenza che avevamo partecipato al bando e quindi la risposta alla mozione c’era già stata? Perché se c’era stata e si sapeva già, si poteva evitare di portare l’ordine del giorno.
L’ordine del giorno è stato presentato e per quanto mi riguarda (adesso il collega consigliere Donatelli non so se confermerà) la mozione deve essere votata.
Speaker : PRESIDENTE.
Le rispondo che in sede di Conferenza dei Capigruppo si attenzionano semplicemente le comunicazioni effettuate alla Presidenza, quindi la legittima richiesta di iscrizione dei punti dell’ordine del giorno del Consiglio comunale.
Ovviamente non si entra nel merito della discussione, perché altrimenti inficerebbe lo stesso svolgimento dei lavori. Diventa la Commissione eventualmente...
Chiedo ai consiglieri se non ci sono ulteriori interventi. Consigliere Palmieri, prego.
Speaker : ALDO PALMIERI.
Per dichiarazione di voto...
Speaker : PRESIDENTE.
No, ancora no, anche perché per arrivare alla dichiarazione di voto devo chiedere - ribadisco - ai consiglieri e principalmente al proponente la mozione cosa andiamo a mettere ai voti.
Il Sindaco ha chiesto la parola. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Direi che ci stiamo, secondo me, impuntando su posizioni che non spostano nulla rispetto al fatto che il buonsenso possa dire "va bene, l’avete fatta...”.
Se volete che vi suggerisca come andrebbe modificata, ve lo suggerisco, cioè "impegna il Sindaco a comunicare l’avvenuta iscrizione del Comune di Grottaglie nel registro". Questo possiamo approvarlo, se vi va bene come richiesta.
L’assessore ha già detto di aver fatto la richiesta, hanno chiesto integrazioni, è stata prodotta la relazione, non sappiamo se verremo ammesso oppure no, quindi mi sembra ultroneo stare qui a discutere, se non ci iscrivono per qualsiasi ragione (non so quale possa essere il motivo) quando ci informeranno faremo la comunicazione e diremo che siamo stati iscritti o meno ai consiglieri.
Credo che questo possa essere un compromesso per uscirne tutti, capisco che a volte fare passi indietro sulle cose è brutto, ma anziché farli indietro li facciamo di lato, nel senso che... è infantile non ritirarla, perché dire "impegna il Sindaco a iscriversi al registro" e ci stiamo iscrivendo mi sembra infantile non ritirarla. Sto dicendo di provare a fare un ragionamento in cui diciamo che impegna il Sindaco o l’assessore "a comunicare al Consiglio comunale l’avvenuta iscrizione nel registro", o la mancata, quindi "gli esiti della richiesta di iscrizione".
Questa può essere una soluzione che salva tutti, senza doverci arrovellare per due ore a dire avanti e dietro, è veramente una buona cosa di una banalità evidente che secondo me ci sta facendo perdere tempo.
Se volete essere informati sull’esito, correggiamo la mozione in questa direzione: "impegna il Sindaco e l’assessore a comunicare gli esiti della domanda di iscrizione al registro dei riti del fuoco". Io propongo questo, se così non è mi pare evidente che la mozione non possa essere approvata, perché andremmo a ribadire l’ovvio, quindi propongo questa correzione se c’è il consenso dei proponenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
A me dispiace che il Consiglio comunale (non il consigliere Donatelli) venga trattato in questo modo, è umiliante per il Consiglio comunale.
Lo ha richiamato anche il collega Petrarulo, noi abbiamo presentato questa mozione il 23 gennaio, è passato più di un mese, abbiamo fatto la Conferenza dei Capigruppo, la Conferenza dei Capigruppo individua gli argomenti e tra gli argomenti c’è la mozione riguardante la richiesta di finanziamenti legati ai rituali del fuoco, e nessuno ha detto niente né al Presidente, né agli altri Capigruppo.
Adesso avete detto che lo sapevate tutti, ma siete stati omertosi (passatemi questo termine) di fronte a questa cosa...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, rimanga nei ranghi della mozione.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Io ribadisco questo termine, cioè se io so una cosa e ho il dovere di informare ma non lo faccio, come si chiama questa cos? Ometto. Non sono avvocato, magari sono anche passibile di denuncia, però una cosa è certa, al di là del termine...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, non capisco la dinamica dello svolgimento delle sedute delle Conferenze Capigruppo, delle Commissioni, rispetto al tema della mozione non riesco a capirlo, mi aiuti a comprendere dove andare a parare rispetto alla presentazione di una mozione.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Presidente, non faccia troppa filosofia su questa cosa, io ho detto che la mozione è stata presentata oltre un mese fa, il 23 gennaio, abbiamo fatto la Conferenza dei Capigruppo la settimana scorsa, si sapeva che tra i punti all’ordine del giorno c’era questa mozione e nessuno ha detto niente, né il Presidente, né gli altri consiglieri di maggioranza, che dicono di essere a conoscenza di questa cosa, quindi avrebbero potuto dire "attenzione, non portiamo questa mozione, perché di fatto è superata". È questo che sto dicendo.
Io vi ho fatto una domanda e qualcuno ha risposto di sì, invece siete tutti all’oscuro, non siete omertosi, siete all’oscuro, va bene, accetto anche questo, non ho alcun motivo di dubitarne se dite che non lo sapevate.
Speaker : PRESIDENTE.
Faccio una precisazione così forse l’aiuto. Il punto fa parte del programma elettorale della coalizione. Va bene? Dopodiché, essendo un procedimento ancora in itinere, sicuramente in sede di presentazione nessuno poteva sapere se ancora la procedura si fosse conclusa o meno. Il Consiglio comunale serve anche a prendere atto dello stato d’avanzamento della procedura, pertanto non capisco perché lei si inalberi tanto...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Se mi fa parlare, Presidente... io voglio ricordare che il Presidente del Consiglio è il Presidente di tutto il Consiglio comunale, lo ribadisco ancora una volta, perché qui evidentemente...
Speaker : PRESIDENTE.
E ne ho dato prova, caro consigliere Donatelli, ne ho dato prova, ne ho dato prova...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sembra una banalità, ma lei non può dire queste cose, come non può dire che c’è l’Albo Pretorio...
Speaker : PRESIDENTE.
Lei non può accusarmi di essere omertoso rispetto all’informativa che io debbo riconoscere in termini di legge, chiaro? Quindi io sono democratico e democraticissimo!
Speaker : FRANCESCDO DONATELLI.
Va bene, va bene, infatti ieri ha votato per il Partito Democratico, grazie (mi faccia passare questa battuta).
Comunque, Presidente, lei deve essere molto più attento a svolgere il ruolo di Presidente, e richiamo anche la Segretaria su questo, perché lei ha detto una cosa che è abbastanza grave, "c’è l’Albo Pretorio", siete sempre informati di tutto quello che viene scritto sull’Albo Pretorio? Mi rivolgo alla dottoressa Venuto, non tocchiamo questo tasto, perché veramente per il consigliere comunale è una vita difficile andare dietro agli atti, quelli che sono pubblicati e quelli che non sono pubblicati, sull’Albo Pretorio, tanto per fare soltanto un esempio....
Speaker : INTERVENTO.
Ma se vengono inviati via mail....
Speaker : PRESIDENTE.
Vengono inviati via mail e lei conserva gli atti.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Se mi fate finire l’intervento, siccome ha richiamato l’Albo Pretorio, se c’è qualcosa che va assolutamente verificato (mi rivolgo soprattutto alla dottoressa Venuto, perché lei è responsabile della trasparenza nel Comune di Grottaglie)... per esempio, come stavo dicendo prima, se un cittadino vuole sapere come si chiamano i consiglieri comunali, che cosa fanno in qui in Consiglio comunale, di quali Gruppi fanno parte, di quale Commissione fanno parte questi consiglieri comunali, va all’Albo Pretorio e non vede un tubo, non vede niente perché non sta scritto niente" È chiaro? Io sto richiamando quello che lei ha detto "c’è l’Albo pretorio".
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Donatelli, mi consenta, in tutta serenità...
Speaker : FRANCESCO
DONATELLI. Ho finito...
Speaker : PRESIDENTE.
Nella sezione Trasparenza vengono pubblicati i dati dei consiglieri, le Commissioni e quant’altro, sull’Albo Pretorio le delibere...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Mi fa vedere dove sta scritto di quale Commissione faccio parte? Non esiste.
Io sto ripetendo sulla base di quello che ha detto lei, l’Albo Pretorio è carente sotto tanti punti di vista, e ho fatto soltanto questo esempio.
Volevo sapere, per esempio, su una delibera della Giunta comunale, a proposito di quello che viene mandato a casa, c’è una delibera su cui vado per cliccare ma c’è un lucchetto e non si può entrare, per cui io che sono consigliere comunale non posso leggere attraverso l’Albo Pretorio questa delibera, la delibera relativa al comparto 4 della zona industriale, altro esempio, quindi, Presidente, ecco perché mi sono inalberato su questa cosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Per favore, non apriamo un’altra discussione, ritorniamo sulla mozione, la prego, consigliere Donatelli.
Io ho commesso un errore, consigliere Zimbaro...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Fate noi la prova con il computer, aprite questa delibera, la 441, pubblicata il 22 febbraio, la apra lei se è capace.
Speaker : INTERVENTO.
Non lo può fare dal cellulare, lo deve fare dal PC.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
No, l’ho fatto dal PC e non si apre, c’è un lucchetto!
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consiglieri, è prerogativa dell’Ufficio di Presidenza... mi assumo tutte le responsabilità, anche perché in sede di insediamento avevo promesso di raccogliere dei finanziamenti per favorire anche l’informatizzazione dei processi in Aula consiliare e i corsi di formazione legati affinché ognuno possa avere la piena libertà, il pieno possesso, il pieno titolo della consultazione dei nuovi strumenti messi a disposizione della pubblica amministrazione e quindi anche dei consiglieri.
Mi rendo conto che questa non è la sede opportuna per parlare di lucchetti o utilizzare termini impropri (Albo Pretorio, trasparenza ed altro), quindi probabilmente avremo la necessità di consumare ulteriori incontri in cui chiarire funzioni e prerogative degli Albi Pretori, della trasparenza e dei sistemi informativi.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Ho provato adesso e non si apre, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ho capito, consigliere Donatelli, siamo in corso di svolgimento del Consiglio comunale, siamo in sede di svolgimento del Consiglio comunale, per cui la invito ad attenersi alla mozione. Grazie.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Io ho risposto a un suo intervento, ho risposto a un suo intervento che è collegato con quello di cui stiamo discutendo.
Chiudo arrivando alla conclusione di questo argomento. Su questo argomento abbiamo scoperto che quello che chiedevamo è già stato fatto, insistere sulla votazione di questa mozione non è un fatto di principio, è un fatto legato intanto a una scorrettezza, se vogliamo, da parte dell’Amministrazione comunale a non averlo comunicato. Quando ha ricevuto la mozione presentata oltre un mese fa, perché non c’è stata comunicata questa cosa?
In conclusione, noi chiediamo che si voti su questa mozione, magari integrando e dicendo che nel corso della discussione si è avuta conoscenza, attraverso l’intervento dell’assessore al ramo, che ci ha detto che questa cosa è stata fatta, per cui noi ribadiamo questa questo invito al Sindaco e al Consiglio comunale. Tutto qua.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Sindaco, chiedo scusa, la Segretaria ha necessità di fare alcune precisazioni. Prego.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
No, era solo sulle Commissioni...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, era già stata fatta l’interrogazione sul malfunzionamento. In Consiglio comunale è stato già trattato l’argomento.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Io voglio dire questo: siccome alla fine rischiamo che ognuno venga qua a sfogare le proprie frustrazioni personali e non mi sembra il caso che il Consiglio comunale diventi lo sfogatoio di qualcuno, leggo intanto "Omertà: forma di solidarietà tra consociati, volta alla copertura di condotte delittuose, celando l’identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili alle indagini dell’autorità giudiziaria".
Per quanto mi riguarda, quindi, glielo rimando come termine, perché forse appartiene a lei e non al Consiglio comunale tutto, perché lei usa termini che non conosce, quindi deve imparare a stare nei limiti delle cose che conosce.
Come non conosce lo Statuto e il Regolamento comunale, perché lei ha gli strumenti, che non sa usare. Se lei avesse voluto sapere se fosse stata presentata la domanda, avrebbe dovuto chiedere attraverso un’interpellanza o un’interrogazione, interpellanza con successivo ordine del giorno o mozione, caro Consigliere, lei invece arriva qua, pensa di fare il colpo di scena e poi rimane con il cerino in mano, quindi adesso si sta bruciando le mani e non sa come spegnere.
Ecco perché le dico che sarebbe stato più corretto... e adesso abbiamo buttato in caciara, la trasparenza, la Segretaria, tutti colpevoli, è andata a finire che abbiamo noi ucciso Martin Luther King, questo non è successo, siamo innocenti, caro consigliere, e deve accettare il fatto che ha sbagliato lo strumento, che la risposta purtroppo l’Amministrazione in questo caso gliel’ha data e lei avrebbe dovuto dire semplicemente "ritiro la mozione, mi riservo eventualmente di verificare successivamente se sia andata a buon fine oppure no".
Avrebbe fatto cosa giusta a lei, onore alla sua carriera storico-politica, anziché stare qua a bombardare dicendo che siamo tutti colpevoli di non sappiamo cosa.
La domanda è stata presentata e ha già detto l’assessore che avremo una risposta, non ha accettato nemmeno l’idea di modificare la sua mozione non dicendo che impegna il Sindaco... no, lei continua a dire che dobbiamo mantenere la prima frase, dove dice "impegna il Sindaco a presentare la domanda e a partecipare al bando", ma questo non può essere, perché in sé non può impegnare il Sindaco a fare una cosa che ha già fatto, è un controsenso.
Se dobbiamo dire che la mozione del PD era giusta, va bene, diciamo che è giusta, ma, se voi la volete mantenere come sta, con quell’impegno, noi la bocciamo, se invece vogliamo modificare l’impegno dicendo che impegna il Sindaco e l’assessore a comunicare gli esiti dell’iscrizione, noi siamo disponibili. Sinceramente fare una bagarre su una cosa che secondo me andava chiusa dopo 20 secondi, con il buonsenso secondo me politico ma anche umano, anziché rilanciare e buttare le bombe inutilmente... ci sono motivi per lanciare bombe, ma non su una cosa così banale e così irrilevante rispetto a cose che l’Amministrazione ha già fatto, quindi mi sembra che stiamo perdendo tempo.
Se arriva una richiesta di modifica da parte del Gruppo del PD nella direzione di eliminare l’impegno originariamente scritto, lasciando "di impegnare il Sindaco e l’assessore a comunicare al Consiglio comunale gli esiti dell’iscrizione", noi siamo disposti ad approvarla. Se voi continuate a rimanere su quella posizione, io ritengo che sia da bocciare, perché impegnare una persona fanno cosa che ha già fatto mi sembra inutile, quindi questa è la nostra posizione.
Rispetto al resto, la bagarre non ha senso, perché non stiamo discutendo di niente di straordinario, stiamo parlando, se tutto dovesse andare bene, di un rimborso di 3.000 euro, quindi manterrei il contegno adeguato a un Consiglio comunale, dove non vedo consiglieri omertosi, semmai vedo consiglieri che vengono a fare il loro dovere.
Magari possiamo sindacare sul fatto che il Presidente del Consiglio debba entrare nel merito di quello che voi presentate, se lo autorizzate stasera va bene, però non è che lo autorizziamo stasera e poi le altre volte no. Il Presidente del Consiglio ha fatto il suo dovere portando in Consiglio comunale ciò che voi avete chiesto, non avete neanche chiesto all’assessore o ad altri se fosse stata presentata la domanda, avete fatto direttamente la mozione d’impegno, quindi gli strumenti per interrogare ci sono e non avete utilizzato quelli formali, quelli informali di chiedere a qualcuno se per caso fosse stata presentata non li avete utilizzati, arrivate qua con il colpo di scena e poi il colpo di scena non c’è, ma la colpa non è certamente di chi - almeno a vostro dire - una volta tanto vi ha anticipato nelle cose.
Si può quindi smorzare questo clima che si è creato di fuoco, visto che parliamo di riti del fuoco, e passare alle cose più importanti, che sono quelle amministrative, e a temi sui quali può esserci un dibattito, perché qui invece siamo tutti dalla stessa parte, l’abbiamo presentata, stiamo aspettando, siamo d’accordo, io mi rimetto al buonsenso, ma, se voi vi ostinate su questa posizione, io ribadisco che voteremo contro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Il consigliere Annicchiarico ha rinunciato all’intervento, grazie.
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Noi non volevamo fare i fuochi d’artificio, anche perché preferiamo la banda. Detto questo, è il metodo che è sbagliato.
Il metodo vuole nella correttezza - perdonatemi, non fatemi la morale né tecnica, né politica - che quando qualcuno presenta una mozione la Presidenza del Consiglio la legga, la capisca, sappia di cosa si tratta, e, se sa che la sua Giunta, la sua maggioranza ha già attuato, chiami il consigliere proponente e gli dia le dovute spiegazioni.
Dal momento che questo non c’è stato e la mozione è stata portata in Consiglio comunale, il consigliere Donatelli ha già sottolineato (proposta anche accettata anche da te, signor Sindaco) quelle variazioni, la mozione si vota per quanto mi riguarda, per una questione di etica e di serietà politica, come ha appena detto il consigliere Donatelli e ripeterà eventualmente lui.
La caciara non la stiamo facendo noi, perché se sull’argomento si discute, nel momento in cui si devia da quell’argomento per evidenziare altre situazioni, magari facendo anche dell’ironia, non ha senso. Si poteva tranquillamente discutere sull’oggetto, il consigliere Donatelli ha già sottolineato qual è il proposito, solamente dire "benissimo, l’avete fatto, ti impegniamo comunque a rifarlo e a comunicarci l’esito del bando", come d’altra parte, forse con qualche parola diversa, avevi proposto tu.
Sul fatto poi di ironizzare sulla parola "omertoso", la parola "omertoso" non ha significato prettamente da vocabolario, ha anche quello dell’uso comune, e tu che sei avvocato sai perfettamente che queste denunce per calunnia vengono archiviate anche per l’uso comune. Non voleva dire... anche perché poi hanno confermato che non lo sapevano, cosa ancora più grave, perché se la parola aveva un senso, anche se nel significato offensiva, ma non voleva essere offensiva, di fatto molti di voi non lo sapevano (Aldo, hai detto che non lo sapevi).
Lui infatti ha detto "se lo sapevate e non l’avete detto eravate omertosi", di fatto non lo sapevano neanche loro, cosa ancora più grave dal mio punto di vista.
Detto ciò, senza voler fare troppe polemiche, visto che è mancata la correttezza nei nostri confronti, noi politicamente la mozione, con la variazione che ha detto prima il consigliere Donatelli, la portiamo al voto e, se la bocciate, la bocciate.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Chiedo al consigliere Donatelli la cortesia di ripetere la correzione finale, per favore. Prego.
Speaker : FRANCESCDO DONATELLI.
Si prende atto appunto di quello che si è appreso in Consiglio comunale e quindi nella mozione che noi chiediamo di votare si dice che "nel corso della discussione abbiamo appreso dall’assessore che la pratica è stata avviata, per cui il Consiglio comunale chiede al Sindaco di seguire particolarmente questa cosa", mettiamola così. Sto parlando di modifiche, Sindaco, e modifica vuol dire integrare o cancellare.
Speaker : PRESIDENTE.
Per favore, lasciamo formulare al consigliere Donatelli la proposta.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
La nuova formulazione è questa (può essere per esempio prima della parola "mozione") "il Gruppo consiliare del Partito Democratico presenta la seguente mozione", prima di questa fase diciamo "nel corso della discussione l’Amministrazione comunale per bocca dell’assessore ci ha detto che la pratica è stata avviata. Ne prendiamo atto e quindi ribadiamo al Sindaco, all’assessore e all’Amministrazione comunale di seguire con particolare attenzione il risultato e di tenerci informati". È questo alla fine.
Speaker : SINDACO.
Quindi "il Gruppo consiliare, ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento", anziché "presenta la mozione", "prende atto dell’avvenuta presentazione della domanda"...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
"E invita il Sindaco e l’Amministrazione comunale a seguire con particolare attenzione la procedura".
Speaker : SINDACO.
"Prende atto dell’avvenuta presentazione della domanda e invita il Sindaco e l’assessore a comunicarne gli esiti", giusto? Era quello che avevo detto prima, o no?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Io l’ho detto prima, poi, siccome si vuole mettere benzina sul fuoco, si viene accusati di essere frustrati ma va bene, accetto tutto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli, grazie, Sindaco, grazie, consiglieri.
Pertanto, se non ci sono dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione del quarto punto all’ordine del giorno: Mozione prot. n. 2862 del 23/01/2023 su: “iscrizione della festa di San Ciro al Registro dei rituali festivi legati al fuoco” presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico", emendata così come da lettura data dal Sindaco e dal consigliere Donatelli pochi istanti fa.
Prego, consiglieri.
Terminate le fasi di voto.
Votanti 20, favorevoli 19, astenuti 1.
Dichiaro approvato il quarto punto all’ordine del giorno.
Prima di procedere con il con i punti successivi agli ordini del giorno, visti anche i tempi di svolgimento del Consiglio comunale, chiedo, con il supporto della Segretaria, ai Capigruppo, se siano disponibili ad accorpare le discussioni e anche la votazione dei successivi quattro punti agli ordini del giorno sui debiti fuori bilancio. Perfetto.
.
Passiamo quindi alla discussione dei punti nn. 5, 6, 7 e 8. In fase di votazione leggerò l’oggetto dei quattro punti, intanto chiedo ai consiglieri se sia necessaria l’illustrazione da parte della Giunta. Okay.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Questa fa riferimento ad un’azione che abbiamo avviato nei confronti di un ex dipendente relativamente ad una questione legata ad un debito fuori bilancio, per cui c’è un’azione di accertamento di responsabilità.
Questo è un debito fuori bilancio che stiamo pagando, c’è un’ordinanza... vi darò agli atti per non fare un dibattito.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono ulteriori domande?
Per dichiarazione di voto? Perfetto, pertanto procediamo alla votazione congiunta dei punti nn. 5, 6, 7 e 8 dell’ordine del giorno del Consiglio comunale, punti discussi nella seduta della I Commissione consiliare del 23/2.
In particolare, il punto n. 6 ha avuto voti favorevoli 8, astenuti 2, contrari 1; il punto n. 7 voti favorevoli 8, astenuti 2, contrari 1; il punto n. 7 lo stesso, voti favorevoli 8, astenuti 2, contrari 1; idem anche il punto n. 8 all’ordine del giorno.
Vado a leggere l’oggetto.
Punto 5: Pagamento imposte di registro per atti giudiziari – Riconoscimento della legittimità del debito ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, del d.lgs. n. 267/2000. Punto 6: Esecuzione sentenza giudice di pace di Grottaglie n. 50/2022 – Riconoscimento della legittimità del debito ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, del d.lgs. n. 267/2000. Punto 7: Pagamento cartella n. 106 2022 00128140 74 000 – Riconoscimento della legittimità del debito ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, del d.lgs. n. 267/2000. Punto 8: Esecuzione ordinanze tribunale di Taranto n. 2947/2022 e n. 2948/2022 – Riconoscimento della legittimità del debito ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, del d.lgs. n. 267/2000.
Ovviamente la votazione che andiamo ad esprimere si intende comprensiva anche della immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votazione unica.
Un attimo che si aggiorna il software.
Perfetto, chiuse le votazioni dei punti nn. 5,6, 7 e 8.
Presenti 19, votanti 19, favorevoli 13, contrari 2, astenuti 4. Ripeto: votanti 19, hanno espresso voto favorevole 13 consiglieri, contrari 2, astenuti 4. Pertanto dichiaro approvati i punti nn. 5, 6, 7 e 8 all’ordine del giorno.
Punto 9 all’ordine del giorno: "Costituzione della fondazione universitaria “Archita” – Università degli studi di bari Aldo Moro e approvazione del relativo statuto".
Chiedo ai consiglieri se sia necessaria la relazione dell’assessore Vinci. Perfetto, grazie.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non ci sono interventi, pertanto passiamo alla fase di voto del punto 9 all’ordine del giorno, Costituzione della fondazione universitaria “Archita” – Università degli studi di bari Aldo Moro e approvazione del relativo statuto.
Anche questo punto è stato discusso nella seduta della I e IV Quarta Commissione consiliare in forma congiunte del 23/2, con presenti 15 consiglieri, voti favorevoli 15, quindi all’unanimità.
Prego, consiglieri.
Manca un voto... perfetto, quindi dichiaro chiusa la fase di voto.
Presenti 19, hanno espresso voto favorevole 18 consiglieri, contrari 1. Pertanto dichiaro approvato il punto 9 all’ordine del giorno.
Punto 10 all’ordine del giorno: Regolamento della Polizia locale.
Chiedo ai consiglieri se è necessaria la relazione da parte… … Un attimo solo.
Prego, consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
La considerazione è divisa in due parti.
La prima. Noi facemmo un’interrogazione, credo, un’interpellanza qualche tempo fa, riguardo una situazione specifica della Polizia locale. Il Sindaco si impegnò dicendo che ci avrebbe dato risposta il più presto possibile. Questa risposta la stiamo attendendo ancora… … Non ti ho dato nessuna colpa, di sto dicendo che la stiamo attendendo ancora.
Considerando l’importanza che ha un Regolamento quale questo, tant’è vero che ci sono situazioni che si dovrebbero chiarire anche per quanto riguarda la Polizia locale, credo che dovremmo rifare un passaggio, forse anche due, in Commissione e questo ordine del giorno, secondo me, dovrebbe essere ritirato.
Perché fare una Commissione qualche giorno prima e dare pochi giorni per studiare il Regolamento della Polizia municipale, che è un organo importante per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico di un Comune come quello di Grottaglie non ce lo possiamo, come si suol dire, togliere davanti solamente con un passaggio in Commissione e poi votare in Consiglio comunale. Questo vorrebbe dire: o essere troppo superficiali sull’argomento, o che non ce ne frega assolutamente niente.
Siccome credo che il Regolamento sia fondamentale… Io ho dato una lettura e, devo essere onesto, ho provato ad andare in qualche articolo in maniera un po’ più approfondita ma è particolarmente complesso, secondo il mio punto di vista. Però magari sono ignorante io.
Quindi, vi chiedo il ritiro di questo ordine del giorno e la riproposizione in Commissione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Riformulo la domanda e chiedo se è necessaria la relazione dell’assessore o se l’assessore ha necessità… … Prego, assessore.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Grazie, Presidente.
Mi scuso se qualche colpo di tosse interrompe, ho un leggero pizzico.
È un argomento complesso, sennonché questo è un Regolamento standard che deriva dalla legge n. 11 del 2017, una legge regionale, quindi è un estratto sostanzialmente di quella legge regionale, non andiamo a inserire all’interno qualcosa di nostro. È il Regolamento standard che è stato approvato un po’ da tutti i Comuni della Regione Puglia.
Se il Consiglio ritiene comunque di dover approfondire… Io ho fatto sì che partecipasse anche il Comandante alla Commissione, proprio per andare più nel dettaglio e approfondire maggiormente l’argomento. Però, se c’è necessità di approfondire…
Ricordo solo una cosa. Questo Regolamento è un adempimento di legge utile per accedere a determinati fondi di formazione, in particolare per la Polizia locale.
Quindi, ritardare questo Regolamento può ritardare solo questi accessi. Però di fatto è già la legge regionale incamerata dal Consiglio comunale, fatta propria dal Consiglio comunale. Altrimenti, si riferisce alla stessa legge…
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo Ciro, fuori microfono. Anche perché ha chiesto di intervenire… Se ha terminato il Vice Sindaco, ha chiesto di intervenire il consigliere Traversa.
Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Grazie.
Anch’io propongo il ritiro ma per queste ragioni. Il 29 dicembre il Sindaco in Consiglio comunale dice di aver fatto delle disposizioni scritte di servizio al Comandante da circa sei mesi - quindi, penso a giugno si riferisse - e di non aver avuto nessuna risposta, cosa che ha confermato alla domanda di Petrarulo il Sindaco che ha detto no, non ho avuto risposta. Correggetemi, altrimenti non so come andare avanti.
Quindi, non risulta una lettera - assessore, lo chiedo anche a lei - del Comandante subito dopo la richiesta di disposizioni scritte di servizio al Comandante fatte dal Sindaco? Non le risulta una lettera del Comando riguardo a questo?
Poi vado avanti. Una ragione è per questo.
Poi il Sindaco continua, sempre il 29 dicembre, dicendo che “a inizio anno chiederemo verifica degli obiettivi raggiunti”. Vorrei sapere se il Sindaco o l’assessore hanno chiesto verifica degli obiettivi raggiunti al Comando di Polizia.
Poi, sempre il 29 dicembre, a seguito di un’interpellanza del Partito Democratico riguardo un articolo di stampa, il Sindaco diceva che “verranno informati i Capigruppo di quanto emerso dalla vicenda”, perché avrebbe fatto delle richieste.
Quindi, anche su queste dopo due mesi nessuna risposta. Di certo i Capigruppo non sono stati informati, forse perché non c’è nessuna informativa di quanto emerso dalla vicenda.
Vorrei anche fare un’annotazione rispetto al Comandante, perché ho appreso via Facebook a dicembre, via Facebook, che il comandante ha fatto una sorta di conferenza stampa, non so come chiamarla, via Facebook, assessore, in cui ha dato dei dati e diceva quello che avevano svolto, il numero di multe. Tutto è stato pubblicato su Facebook a fine anno.
Forse, assessore, convocarci anche fisicamente e non io, consigliere, apprendere da Facebook che il Comandante fa una conferenza di fine anno su Facebook, sarebbe giusto che lei si… Non mi dite che non l’avete visto, perché allora chiudiamo gli occhi… … Te la porterò. Andate su Facebook, l’ha visto anche il consigliere Palmieri, se voi non seguite quello che accade in Comune, per piacere… … Quella annuale, scusate, su Facebook…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo di non intervenire. Comunque, rimaniamo…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Rimaniamo. Vorrei le risposte ai due quesiti, se c’è stata una lettera… … Praticamente il Comandante a fine anno ha fatto una sorta, su Facebook, non… Io infatti chiedevo, non sarebbe stato meglio convocare? …In cui ha elencato tutti gli obiettivi raggiunti, su Facebook, tipo quante multe fatte. C’è tutto un elenco pubblicato a dicembre, pubblico, dal Comando di Polizia municipale, Sindaco, non a livello privato.
Quindi, chiedevo all’assessore se invece questa… … No, Oraquadra l’ha ripreso ma lui l’ha pubblicato… Mica l’ha pubblicato su Oraquadra il Comandante… … Sul suo sito Facebook del Comando… Se non lo sapete voi devo dire che è grave… … Un comunicato stampa, via Facebook, in cui ha messo tutti i dati di obiettivi raggiunti. Sindaco, se lei non lo sa è strano, perché abbiamo anche una valida dottoressa, De Carolis, addetto alla Segreteria, alla comunicazione istituzionale e anche all’Ufficio stampa. Mi pare strano.
Comunque la richiesta di ritiro è proprio per quei quesiti che io ho posto ma non sono miei quesiti. Sono cose che lei, Sindaco, ha asserito il 29 dicembre e quindi chiedo solo se si sa qualcosa, oppure no. Solo questo, non sono mie…
Se dopo la richiesta di disposizioni di servizio scritte, lei in Consiglio comunale ribadisce l’importanza di “scritte”, perché dice: sì, si usa, però averle fatte scritte - lei dice, signor Sindaco - è ancora più importante. Questo lei dice il 29 dicembre, sono dovuto andare a sbobinare perché non ci pervengono ancora… … Segretario, la prego.
Speaker : INTERVENTO.
Li dobbiamo ricevere prima noi.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Allora faccia un sollecito, perché siamo fermi a dicembre 2022.
Speaker : INTERVENTO.
Ne ho parlato proprio l’altro giorno.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Ecco, non è che mi doveva sbobinare…
Per questi motivi credo che parlare poi di Regolamento di Polizia locale sarà un pro-forma, tutto quello che volete, ma veramente mi sembra…
Chiedo il ritiro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Prima di proseguire con la discussione ricordo a tutti quanti che l’oggetto è l’approvazione di un Regolamento attinente la Polizia.
Ovviamente, in corso di svolgimento di un Consiglio comunale, possono anche essere formulate delle domande chiarificatrici, però non riprendere punti già precedentemente discussi in Consiglio che necessita di un ulteriore approfondimento. Invito i consiglieri a farlo con gli strumenti messi a disposizione dallo stesso TUEL.
Prego il Vice Sindaco per le precisazioni.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Ricalco un po’ quello che ha detto lei, Presidente, che il Regolamento non ha nulla a che vedere con queste situazioni.
Fermo restando questo, è stata anche erroneamente interpretata la risposta del Sindaco. Le risposte non sono pervenute in merito all’informativa chiesta dal PD circa la situazione emersa sugli organi di stampa. Sono due cose separate e non riguardano le disposizioni di servizio date al Sindaco che sono state documentate e sono state rendicontare da parte del Comando presso l’Assessorato e la Giunta.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiede la parola il Sindaco?
Speaker : SINDACO.
…Cosa contiene e cosa è contenuto, però, altrimenti non ci capiamo.
Non c’è una relazione trasmessa al Sindaco con gli obiettivi raggiunti a seguito di quelle disposizioni di servizio.
Se poi il Comandante ha fatto una conferenza stampa, non so quello che abbia deciso di fare lui, è un problema suo, ma relazione sugli obiettivi non mi è giunta. Non ce l’ho e non ve la do.
Quando mi giungerà la relazione sugli obiettivi raggiunti, su quello che io ho scritto, ne darò comunicazione. Poi, se ha fatto un comunicato stampa, è legittimato a farlo e non lo so, benissimo, prenderò atto e andrò a vedere su Oraquadra, quello che è stato detto, quello che è stato fatto e mi informerò attraverso quello strumento. Però, risposte ufficiali o relazioni specifiche alle mie disposizioni o alle mie direttive, meglio definite, non ci sono. Questo è ufficiale… … Non c’è. Non ci sono lettere… … A giugno in che senso? … Per dire che cosa? … Non c’è una lettera in cui mi risponde a cose che chiedo che sono obiettivi. … Sugli obiettivi no di certo, poi… … Non ricordo di aver ricevuto una lettera su obiettivi, poi se lei mi dice se ho ricevuto una lettera di qualsiasi natura, non lo so, sugli obiettivi no di certo. Le direttive davano indicazione di obiettivi. … Se lei sa che mi ha scritto una lettera, mi farà un’interrogazione, me lo chiederà e io la verificherò.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire… … Sì, le do facoltà di chiudere il suo intervento, Vice Sindaco.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Chiudo semplicemente dicendo che ostacolare o rimandare, ripeto, l’approvazione di questo Regolamento, non fa altro che procrastinare la possibilità, da parte del Corpo di Polizia Municipale, di accedere a dei finanziamenti alla formazione. Semplicemente questo.
Torno a dire, un ulteriore approfondimento lo considero, lo comprendo, però cerchiamo di essere comunque oggettivi e obiettivi nella valutazione in modo tale da poter accedere poi a queste risorse per il nostro corpo di Polizia locale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie all’assessore Quaranta.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Annicchiarico.
Prego, consigliere.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Devo farle una preghiera, mi permetta Presidente. Una mozione d’ordine rispetto a quelli che sono i contenuti degli interventi di ogni consigliere. Perché se passiamo più di venti minuti a parlare di cose che nulla hanno a che vedere con il Regolamento, sottraiamo tempo, energie mentali utili ai lavori del Consiglio comunale.
Non me ne vogliano i consiglieri che fanno gli interventi, perché ognuno fa il suo, soprattutto la minoranza a mettere giustamente in discussione gli atti di proposta della maggioranza.
Invito lei a consultarsi, anche attraverso la Segretaria, su quelli che sono gli ordini del giorno e non aspettare i dieci minuti che finiscono gli interventi per dire che era un intervento fuori luogo. Perché siamo qui 25 persone ad ascoltare cose inappropriate, senza neanche che ci sia la possibilità di interrompere questo dialogo che può far scaturire risposte inappropriate da parte del Sindaco e degli assessori, dibattiti inappropriati tra i consiglieri e non sono fruttuosi rispetto al punto all’ordine del giorno.
Tutti i consiglieri comunali, tutti i Gruppi, hanno più possibilità per chiedere chiarimenti di qualsiasi tipo: con l’interrogazione, con l’interpellanza, con le mozioni, con le richieste a titolo formale per gli assessori, Sindaci e quant’altro.
Non lo dobbiamo fare in Consiglio comunale in maniera inappropriata, altrimenti sottraiamo tempo ai punti messi all’ordine del giorno. Altrimenti non avrebbe senso fare il punto all’ordine del giorno. Poc’anzi sembrava un question-time e non un una discussione sul Regolamento di Polizia municipale.
Si è messo in discussione l’operato del Comandante dei Vigili urbani inappropriatamente e si sono date delle risposte inappropriate per il luogo, non nel contenuto. È il luogo e il tempo che è inappropriato.
Non me la prendo con i consiglieri comunali, non posso prendermela, perché ognuno fa il suo.
Chiedo soltanto questo. Mi perdoni, sono mortificato di doverle fare questo appunto ma non per il suo ruolo…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, ne ha facoltà.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
…Per il mio tempo.
Speaker : PRESIDENTE.
Io passo per essere… Il Sindaco è stato un pugile, io un incassatore. Quindi dopo quello di Donatelli è giusto che venga compensato anche…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
…Per il tempo personale che metto a disposizione, come tutti qui nell’Aula.
Rispondo soltanto al consigliere Petrarulo. Il Consiglio comunale è anche un momento per il quale continuare a discutere dei documenti se non c’è stato il tempo necessario in Commissione. Facciamola adesso, non rimandiamo, non possiamo fare altre Commissioni. Bastava anche magari dirlo in questi giorni qua, contattarci, come sempre c’è la possibilità di farlo, direttamente il Sindaco, direttamente il Presidente per valutare la possibilità di poterlo fare in Commissione stessa.
Se ci sono degli aggiustamenti, dei chiarimenti sul Regolamento di Polizia Municipale, come già fatto prima, facciamolo adesso, prendiamoci tutto il tempo che vogliamo, non rimandiamo il punto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Petrarulo, prego.
Sperando di non ricevere la terza reprimenda…
Speaker : CIRO PETRARULO.
…Perché l’ho fatto seriamente il pugilato io.
Detto questo, giusto per stemperare e per farci due risate, giuro che non era polemica la mia richiesta.
Ritengo, forse per il lavoro che faccio, mettiamola sotto questo aspetto, tutto ciò che ha a che fare con la Polizia locale, quindi con l’ordine pubblico, perché ha funzioni di Polizia giudiziaria, la Polizia locale ha dei compiti che anche i cittadini stessi tendono a sottovalutare.
Siccome io tendo a non sottovalutare le funzioni che hanno quelli della Polizia locale, e proprio per tante sfumature che ci possono essere, siccome non ho la sufficiente competenza di natura giuridica, nonché legale su tutti gli articoli…
Che il Vice Sindaco mi dica che ci stanno Regolamenti standard a me non interessa, perché un Regolamento standard che sta magari sul Gargano può non essere identico a quello che sta magari a Marina di Pulsano. Grottaglie ha delle peculiarità particolari a cui sicuramente la Polizia locale fa fronte.
Chiedevo per migliorare eventualmente e perché no, per farci edotti di quali sono le responsabilità che la Polizia locale riveste durante lo svolgimento delle loro mansioni, di poter fare non la Commissione che serve per smarcare che si fa la Commissione…
Perché come più volte ho detto, e in quel caso, tendo a sottolinearlo, polemicamente in passato, le Commissioni non devono essere fatte per essere smarcate, perché si devono fare, ma perché dobbiamo trattare.
Io ho ringraziato in passato il Presidente della Commissione, Terza, il consigliere Mingolla, perché abbiamo trattato degli argomenti che voteremo oggi e che vedranno il mio voto favorevole, già lo anticipo, con la dovuta serietà.
Il Regolamento di Polizia municipale non è un Regolamento da smarchi, è un Regolamento di cui tutti noi consiglieri dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che la Polizia locale ha e che nell’approvare questo atto, che può essere pure standard, noi dobbiamo acquisirne la giusta consapevolezza. Cosa che, secondo me, non basta con una semplice Commissione.
Detto questo poi si vuole portare avanti? Portatelo avanti. Io ho detto come la pensavo in maniera serena e non polemiche. Mi devi credere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere, Petrarulo.
Ci sono ulteriori interventi? No.
Dichiaro chiusa la fase di discussione.
Per dichiarazione di voto? … Un attimo, le do la parola.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Vorrei che si votasse sulla mia richiesta di rinvio in Commissione e trattata nel giusto modo, secondo me.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto la parola il consigliere D’Abramo.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Senza nessuna polemica vorrei capire perché quando ha relazionato il Comandante in Commissione e ho chiesto se ci fossero delle domande, nessuno ha fiatato, nessuno ha chiesto delucidazioni su nessun punto.
Quindi, a che pro ritornare in Commissione… … Ho capito, ma non c’è stata neanche una domanda… … Va bene, Ciro, però la bozza del Regolamento è stata mandata giorni prima, ed era un’occasione per poter chiedere tutte le delucidazioni al Comandante, cosa che non è stata fatta per niente. … Però la Commissione è fatta proprio per questo…
Speaker : PRESIDENTE.
Però, chiedo scusa, oggi oltre alla giornata dell’incasso è anche la giornata del fuori microfono, non vengono trascritti gli interventi.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Non riesco a capire questa richiesta.
Ciro, abbi pazienza, posso capire le tue ragioni, però effettivamente è una richiesta infondata. Perché, qualora ci fossero stati degli interventi volti a capire la situazione… … È stato discusso in sede di Commissione dei Capigruppo… … No, Ciro.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, a norma di quale articolo del Regolamento?
Speaker : CIRO PETRARULO.
Ribadisco, non voglio fare polemica, ma siccome mi è arrivata la convocazione della Commissione e il giorno dopo mi è arrivata la convocazione del Consiglio comunale con gli ordini del giorno che stava il Regolamento, si intende che la Commissione in quel momento è una prassi giusto per smarcarla.
Ascoltami, Gabriele, è sottile ma è semplice, non è questione di stare in maggioranza o all’opposizione.
Se io discuto il Regolamento, può essere che la prima seduta di Commissione non sia sufficiente per portarlo in Consiglio comunale. Nel momento in cui io faccio la convocazione della Commissione e lo vedo subito il giorno dopo prima dalla Commissione, prima della Commissione, quando viene convocata la Commissione, poi viene convocato il Consiglio comunale prima della discussione me lo trovo come ordine del giorno. Questo perché si dà per scontato che è sufficiente quella votazione.
Siccome l’argomento è serio, perché è serio, ho chiesto questo. Non va bene? Pazienza, pazienza. È una mia ignoranza, va bene? A te basta la seduta…
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, sto prendendo atto questa sera che l’incomunicabilità non avviene solo tra il Presidente del Consiglio e il Capogruppo del Partito Democratico ma anche tra il Capogruppo del Partito Democratico e l’altro consigliere del Partito Democratico, perché l’ordine del giorno viene licenziato in Conferenza di Capigruppo.
Anche la mia è una battuta.
Consigliere D’Abramo, do l’informativa. I lavori della Prima Commissione consiliare si sono svolti il 23.02 con presenti 11 consiglieri, voti favorevoli 11, tra cui tre della minoranza… …
Consiglieri, colleghi, bisogna riprendere lo svolgimento ordinario del Consiglio… …
Credo che formalmente è esaurita la discussione.
Le do la parola, consigliere Palmieri.
Io credo che sia legittima la richiesta del consigliere Petrarulo di mettere ai voti la richiesta di rinvio. … Un attimo, le do la parola.
Speaker : ALDO PALMIERI.
Io ero presente tra gli spettatori. Ho visto relazionare il Comandante e nessuno ha fatto eccezione o ha posto delle domande.
Ha solamente detto che questo è un Regolamento standard, emanato dalla Regione Puglia e che l’unica differenza rispetto all’altro, più o meno, era che adesso i costi di gestione della Polizia municipale, per quanto riguarda attività di terzi, hanno un costo.
Ha detto pure che, come ha detto l’assessore Quaranta, l’approvazione del Regolamento comporta anche avere dei fondi che servono per la formazione. Ha detto pure che questo Regolamento dovrà essere licenziato perché siamo anche un po’ in ritardo.
Per cui, voglio dire, Ciro, tu hai tutte le tue ragioni, però l’Amministrazione deve andare avanti… … Posso finire…
Speaker : PRESIDENTE.
Non posso dare ad oltranza la parola.
Termini il suo intervento e non si rivolga con ulteriori domande, consigliere Palmieri.
Speaker : ALDO PALMIERI.
Domande? Chi ha fatto domande?
Speaker : PRESIDENTE.
Nel senso non le faccia, altrimenti…
Speaker : ALDO PALMIERI.
No. Io considero la richiesta di Ciro in buona fede, perché in effetti un Regolamento che riguarda la Polizia municipale è una cosa seria e importante, però ritengo pure che dobbiamo dare gli strumenti al Comando per poter andare avanti. Non possiamo noi andare avanti con un Regolamento vecchio, datato. Non so che data porta il Regolamento vigente.
Per cui il nostro Gruppo e personalmente mi viene difficile non votare questo Regolamento e rinviarlo a data da destinarsi, fra un mese, 15 giorni, non so.
Questo è il mio punto di vista, il punto di vista nostro, del Gruppo. Poi il Consiglio è sovrano e decide se rinviarlo oppure approvare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
L’assessore al ramo mi chiede la parola, prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Semplicemente per informazione.
Riguardo quello che ha detto il consigliere Petrarulo, non stiamo calando il Regolamento nella realtà grottagliese, cioè non c’è qualcosa che possa cambiare tra Grottaglie, Villa Castelli e Monteiasi. Sono delle norme tecniche di individuazione sostanzialmente dei comportamenti della Polizia locale all’interno del corpo, del modo in cui si assegnano i gradi, che poi sono gradi che di fatto non hanno nessun valore a livello né economico, né all’esterno ma servono per stabilire un attimo delle gerarchie interne, nonché il servizio inteso come tipologia di funzioni che può svolgere la Polizia locale. Ripeto, è già tutto disciplinato dalla legge n. 11 del 2017 regionale. Quindi, in mancanza di questo Regolamento pari pari, allo stesso modo si fa riferimento alla legge. Quindi, non cambia nella sostanza se lo approviamo o non lo approviamo.
Qual è l’unico problema? È che la Regione, per accedere a questi benedetti finanziamenti, richiede che venga acquisito il Regolamento da parte del Consiglio comunale. Né più e né meno. Però, di fatto, già lo utilizziamo, non lo utilizziamo in maniera diretta ma lo utilizziamo secondo quella che è la legge regionale.
Quindi, oggi o domani andare a discutere ulteriormente questo Regolamento può essere, secondo me, utile a livello di conoscenza personale da parte del Consiglio comunale e potremmo anche, a questo punto suggerisco, fare una Commissione apposita affinché venga spiegato per bene il Regolamento da parte del Comandante, o suo funzionario, al Consiglio comunale per far comprendere bene quali sono le nozioni incluse all’interno. Andarlo a non approvare oggi è semplicemente rimandare un qualcosa necessario per accedere ad altro.
Questa è la mia considerazione al di fuori di ogni polemica e al di fuori di ogni discussione, poi sarà il Consiglio a decidere cosa fare in merito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Consigliere Petrarulo, le ho dato già tre volte la parola, le ho già dato tre volte… … Che fa, si prende la parola? Non gliel’ho data…
Se deve chiarire ulteriormente la volontà rispetto… … Faccia la dichiarazione di voto.
Speaker : CIRO PETRARULO
Il rinvio, io ho chiesto il rinvio.
Cerco di essere più chiaro, perché sembra che su questa particolare situazione non sono compreso o non vengo, per mia incapacità, compreso.
Un argomento come questo, come potrebbe essere anche il bilancio di previsione o consuntivo, c’è la prassi, da me non condivisa e più volte detto, che non si fa la Commissione per smarcarla. Perché se io convoco la Commissione per il 23 e sull’ordine del giorno che mi arriva per il 27, già c’è l’approvazione del Regolamento, come già c’è l’approvazione del bilancio, vuol dire che si dà per scontata che con quella seduta si approva il Regolamento, si approva il bilancio o si approva quel che si approva. Questa prassi a me non sta bene.
In passato l’ho detto in maniera un po’ più vigorosa. Questa volta, non volendo fare polemica, ho chiesto se veniva data la possibilità, vista la mia ignoranza - va bene? Perché probabilmente i titoli di studio che ho non sono sufficienti per capirli, quindi magari qualcun altro è più bravo di me pur essendo un po’ più praticone - mi farebbe piacere che tornasse in Commissione non per smarcarlo ma per discuterlo seriamente.
Per discuterlo seriamente, che il Vice Sindaco dica standard o non standard, è relativo.
Noi dobbiamo avere consapevolezza che la Polizia municipale è un organo fondamentale della Pubblica amministrazione e un Regolamento di questa Polizia, non può essere smarcato con una Commissione. Questa prassi di fare le Commissioni per smarcare, perché una si deve fare, secondo me deve cambiare.
Abbiamo dimostrato, e dico abbiamo, non da parte nostra ma anche da parte vostra, questa sera credo che quasi tutto sia passato all’unanimità, se si vuole si possono fare queste cose. Perché da parte nostra, e parlo nel caso mio specifico, non c’è l’opposizione di posizione, d’accordo? Quello che faccio io come Consigliere di minoranza e di opposizione, eventualmente, è solleticare la parte della maggioranza affinché si possa avere un’Amministrazione migliore.
Quando naturalmente trovo ostruzionismo su questa cosa, metto in evidenza altro…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, la sua dichiarazione di voto.
Speaker : CIRO PETRARULO.
È dichiarazione di voto, la sto motivando.
Ecco perché voterò favorevole per il rinvio. Mi auguro di essere stato chiaro. Non c’era polemica prima, non c’è polemica adesso. C’è solamente il fatto che vorrei che si cambiasse il metodo sulle cose importanti. È questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Per dichiarazione di voto il consigliere Annicchiarico.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Consigliere Petrarulo, è anche legittimo quello che lei dice, si può cambiare qualsiasi cosa ma non le regole e i Regolamenti.
Se un ordine del giorno è stato esaurito durante una Commissione alla quale lei ha deciso di partecipare secondo la modalità più congeniale per lei… … Secondo la modalità più congeniale per lei, quindi di non partecipare, non possiamo adesso in Consiglio comunale annullare un voto favorevole di un punto all’ordine del giorno perché lei lo reputa opportuno.
La regola è che se viene discusso, viene esaurito, non ci sono annotazioni di sorta, si porta in Consiglio comunale e si vota in Consiglio comunale.
Per questo voteremo contrari alla sua richiesta di rinvio del punto all’ordine del giorno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Pertanto, terminate le… … Consigliere D’Abramo, prego.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
A conclusione di quello che volevo dire prima, durante la Commissione di cui sono Presidente non c’è stata, ribadisco, nessuna domanda. Nessuno ha avuto obiezioni e c’è il fatto che il Regolamento in Commissione è stato approvato all’unanimità con 11 voti favorevoli… … È stata una sua scelta… … Esatto.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, consigliere Petrarulo.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Quindi, io il foglio della Commissione ce l’ho qua, anche perché me le appunto tutte le votazioni…
Speaker : PRESIDENTE.
Non è prerogativa del consigliere.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Non c’eri tu ma per tua scelta, però se c’è stata unanimità ci sarà pure un perché.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Pertanto, come da richiesta del consigliere Petrarulo, passiamo alla fase di votazione della proposta di rinvio del punto 10 all’ordine del giorno, ovvero del regolamento della Polizia locale.
Chiedo ai consiglieri di esprimere il voto.
Favorevoli 2, 3 contrari, 4 astenuti.
Un attimo che si aggiorna il software.
Siamo 18? Sì, è andata via la consigliera Santoro.
Pertanto, dichiaro chiusa la fase di votazione del rinvio del punto 10 all’ordine del giorno.
Presenti 18, votanti 18, favorevoli 4, contrari 4.
Pertanto, dichiaro respinto il rinvio del punto 10 all’ordine del giorno.
Se ci sono ulteriori dichiarazioni di voto rispetto alla fase di votazione e approvazione del Regolamento della Polizia locale…
Pertanto, dichiaro aperta la fase di voto del punto 10 all’ordine del giorno, ovvero il Regolamento della Polizia locale, così come data lettura in precedenza, è stato discusso nella seduta della Prima Commissione consiliare del 23.02 con consiglieri presenti 11, voti favorevoli 11.
La votazione è da interpretare anche doppia per l’immediata esecutività. Prego, consiglieri. … No, ho chiuso, non si è prenotato nessuno… … Ho chiesto la parola e non c’era nessuno… … Non è apparso sullo schermo.
Consigliere Petrarulo. Purtroppo è la procedura, è a softwer l’errore… … Chiedo scusa, un attimo, verifico se… … No, sono riuscito a mettere in pausa la fase di votazione, per cui riprenderemo. …
Faccia la sua dichiarazione di voto.
Prego, consigliere.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Grazie. Vorrei che su questa votazione io venga ritenuto assente. Mi siedo lì nel pubblico, non voglio essere complice di superficialità.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto. Un attimo solo. Si può riprendere la fase di voto. Manca un voto.
Dichiaro chiusa la fase di voto.
Presenti 17, voti favorevoli 16, contrari 1.
Dichiaro approvato il punto 10 all’ordine del giorno.
Punto 11 all’ordine del giorno: Regolamento comunale del garante per i diritti delle persone con disabilità.
Il presente punto all’ordine del giorno è stato discusso nella seduta della Terza Commissione Consiliare Permanente del 7 febbraio 2023, alla presenza di numero 14 consiglieri. Anch’esso ha avuto 14 voti favorevoli, ovvero unanimità.
Chiedo ai consiglieri se occorre la relazione. …
Consiglieri, consiglieri, ricordo ai consiglieri che siamo in diretta streaming. Consigliere Palmieri, siamo in diretta streaming.
Pertanto, chiedo se ci sono interventi da parte dei consiglieri.
Prego, consigliere Mingolla.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Meno male che mi date un pochino di tranquillità, anche perché questa per me non è una giornata tranquilla. Comunque, vi ringrazio.
Con questo Regolamento, redatto ai sensi della legge regionale n. 19 del 2006 e successivo al Regolamento n. 9 del 2017, l’Amministrazione comunale prende impegno ad istituire l’Ufficio del garante per i diritti delle persone con disabilità.
Questo con l’intento, a grandi linee, di assicurare la promozione dei diritti e della dignità tutte le persone con disabilità… … Non mi fanno parlare… …
Speaker : PRESIDENTE.
Consiglieri, siamo quasi al traguardo.
Prego, consigliere Mingolla.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Dicevo, per l’integrazione totale e piena della persona con disabilità all’interno del lavoro, della scuola e della società.
A proposito di questo sono state consumate due sedute di Commissioni: una per la presentazione della bozza con la Commissione congiunta della Prima; alla seconda sono stati dati gli emendamenti e sono state approvate all’unanimità.
Mi fermo e non parlo più. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al Consigliere Mingolla.
Chiedo ai consiglieri se ci sono altri interventi.
Consigliere Orlando, prego.
Speaker : OTTAVIO ORLANDO.
…Marcare il metodo del Presidente Mingolla a cui va dato atto che il Regolamento è passato per due volte in Commissione. Sono stati recepiti degli emendamenti proposti anche dalla minoranza. Quindi, il metodo che richiedeva Ciro Petrarulo per quanto riguarda anche l’elaborazione degli altri Regolamenti, sia un metodo da sempre più disponibile per tutto il Consiglio comunale.
Non voglio fare una critica al Presidente della Prima Commissione, io infatti sono stato coerente con il voto che ho espresso in Consiglio comunale per quanto riguarda il Regolamento della Polizia comunale.
Quindi, è una traccia di lavoro per il futuro del Consiglio comunale e delle Commissioni che le cose vanno sempre approfondite, elaborate e quindi si possono raccogliere tutti i suggerimenti per rendere un provvedimento sempre più consono.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Orlando.
Consigliere D’Abramo.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Faccio presente che anche questo Regolamento è passato in Prima Commissione, quindi il metodo di lavoro non cambia. Non è che cambia da un argomento a un altro. Il metodo di lavoro è sempre lo stesso…. … Evidentemente non ho capito bene… … È sempre la stessa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Chiedo se ci sono ulteriori interventi.
Dichiaro chiusa la fase di discussione dell’undicesimo punto all’ordine del giorno.
Per dichiarazione di voto? Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Il voto è favorevole, ribadendo il voto favorevole in Commissione, sia per la serietà con cui è stato trattato l’argomento, sia perché l’argomento merita la dovuta attenzione e questo Regolamento potrà sicuramente essere d’aiuto a chi ne ha più bisogno.
Ringrazio ancora il consigliere Mingolla.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Per dichiarazione di voto, il consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Abbiamo partecipato a queste Commissioni con molto spirito… Insomma, era una cosa importante che anche il Comune di Grottaglie si dotasse di questa figura.
Quindi, ringrazio il Presidente Mingolla al quale però faccio l’invito di conoscere, in merito all’ordine del giorno sulla sanità che lui ha curato, sapere un domani, non questa sera, se abbiamo avuto mai risposte dalla Regione Puglia… … Quindi, di convocarci per un ordine del giorno abbastanza preciso che abbiamo fatto, grazie anche a lei, sulla sanità e di cui non sappiamo assolutamente nulla.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Ci sono ulteriori dichiarazioni di voto? No.
Pertanto, dichiaro chiusa la fase di discussione dell’undicesimo punto all’ordine del giorno.
Passiamo alla fase di votazione dell’undicesimo punto all’ordine del giorno, ovvero: Regolamento comunale del garante per i diritti delle persone con disabilità. Ribadisco, punto discusso nella seduta della Terza Commissione Consiliare Permanente del 7 febbraio, con presenti 14 consiglieri e voti favorevoli 14.
Ovviamente, la votazione si intende doppia con l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri. Mancano due voti… … Sì, preciso che i Regolamenti senza l’immediata esecutività… Grazie, Segretaria.
Perfetto, dichiaro chiusa la fase di voto.
Presenti 18, favorevoli 18.
Dichiaro approvato l’undicesimo punto all’ordine del giorno.
Ringrazio i consiglieri per i lavori. Chiedo scusa, un attimo, se potete rimanere per comunicazioni da parte del Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Abbiamo scoperto che oggi è il compleanno del consigliere Lenti che si è assentato. Per cui, il primo che lo vede lo precetti sempre per i soliti complimenti da portare…
Speaker : PRESIDENTE.
Pertanto, dichiaro chiusi i lavori del Consiglio comunale alle ore 19.35.
Grazie e arrivederci.