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CC Volterra - 29.09.2023 (seduta aperta)
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Buonasera e vi invito a prendere posto.
Per iniziare, questo Consiglio comunale aperto.
Di oggi, venerdì 29 settembre, alle ore 18, qui e 30, scusate nella sala del Maggior Consiglio, l'ordine del giorno, tutela del lavoro e garanzia dei servizi nei musei di Volterra.
Invito il Segretario a procedere con l'appello dei Consiglieri, prego.
Buonasera a tutti i santi Giacomo.
Barba Fiera presente, Salvini, Eleonora.
Volato Martina, assente giustificato, Tamburini, Roberto Castelli e Roberto.
Rientra Lazzerini, Lorenzo assente, giustificato, Lonzi Adriano.
Impellizzeri Manuela Baroncini Vania, Carta Alberto.
Venir Roberto.
Fidi Massimo cambi Rossella.
Moschi Paolo.
SAR periferica e Innocenzi Marzio assessori esterni, tanti lutti viola.
Bettini.
E pizzicotto Angela, grazie.
Quindi leggo brevemente le regole che ci.
Scusate.
Leggo brevemente le regole concordate con fra i gruppi e i Capigruppo consiliari per lo svolgimento di questo Consiglio comunale aperto in apertura del Consiglio comunale è previsto l'intervento introduttivo del Sindaco o della durata di cinque minuti, seguiranno poi gli interventi dei consiglieri o dei gruppi consiliari a seguire degli assessori della durata massima di cinque minuti a testa, ovviamente quelli che ne faranno richiesta. Interventi poi dei soggetti che avranno effettuato la prenotazione raccolta dall'Ufficio segreteria in un apposito, diciamo stallo, la all'ingresso della sala e questi potranno hanno un tempo riservato della durata massima di tre minuti a testa è ammesso un solo rappresentante. Persino la formazione sindacali, associazioni, partiti politici, organismi di partecipazione popolare.
Eventuali interventi conclusivi dei capigruppo consiliari per un massimo di tre minuti a testa e chiusura del Sindaco.
In apertura della seduta aperta, appunto, invito le i rappresentanti delle associazioni predette a iscriversi e dalla funzionaria all'ingresso della sala.
E per prenotare appunto il loro intervento che si svolgerà su questo scranno va usufruendo appunto del microfono, utile per la registrazione della seduta e per la verbalizzazione il Consiglio è previsto che si concluderà indicativamente verso le ore 19:30.
Quindi do seguito e do la parola al Sindaco Santi per l'intervento introduttivo, prego.
Un attimo.
Buonasera buonasera a tutti gli intervenuti.
Nella riunione del di questo Consiglio comunale aperto.
Desidero ribadire quanto espresso durante il Consiglio comunale del mese di agosto, ricorderete, in quella circostanza discutemmo anche animatamente e votammo poi a favore di una mozione, prendendo spunto dalle posizioni espresse sulla stampa e sul l'unico comunicato che io ho fatto e che ritengo ancora pienamente valido e rilevante.
Ribadisco ancora che questa Amministrazione ha investito risorse nella conservazione della manutenzione del nostro patrimonio.
Monumentale e artistico, credo, come mai fatto in precedenza, ci sono anche nuovi investimenti che contribuiranno ovunque a valorizzare quello che questo nostro patrimonio e che i benefici credo siano tangibili, si trasformeranno, oltre che in promozione della città, anche in occupazione.
Oggi ci troviamo di fronte ad una gara il cui iter, il cui iter si è già concluso.
Di cui conosciamo il vincitore, come ci è stato riferito.
Le valutazioni che sono state fatte e sulla.
Progettualità che aveva una percentuale alta rispetto a quella economica,
E i due progetti presentati.
Sono tutte e due progetti che sono credibili e di prospettiva.
In questi anni credo che i musei rivolte arrabbiano.
In qualche maniera vissuto una crescita, un aumento delle aperture del stabilizzazione del personale, cosa che non era così qualche anno fa, i numeri che sono stati elencati anche nel Consiglio comunale di agosto, rispetto al bando 2005, credo che si commentano da soli e che non non vadano di nuovo rammentati.
Devo dire però una cosa penna a scanso di ogni ipocrisia.
Le straordinarie circostanze degli ultimi due anni, soprattutto di 22.
Non possono essere considerate norma.
Non possono essere considerate una condizione di normalità.
Ma bensì di eccezionalità.
Quindi, quando?
Si accusa il Comune di Volterra per non prestare sufficiente attenzione all'occupazione.
Credo che sia importante ricordare anche in questa circostanza.
Cosa è stato fatto negli ultimi due anni rispetto al piano assunzionale generale di questo Comune?
Abbiamo assunto 24.
Dipendenti, è vero, a seguito di pensionamenti, ma negli ultimi due anni credo sia stato fatto un lavoro che non era mai stato fatto in precedenza.
Abbiamo gestito.
Gare d'appalto per il servizio della mensa.
Coinvolgono 15 dipendenti.
Il trasporto, il trasporto locale della lo scuolabus coinvolge nove lavoratori.
L'appalto che ha fatto REA nei confronti delle cooperative.
Verno assoggettò gestore della nettezza urbana.
Mettendovi incertezza a 35 40 dipendenti.
Ah, è sorprendente questa cosa perché non ci sono state le reazioni, non ci sono state preoccupazioni né dalla parte politica nella parte sindacale, con questi bandi abbiamo messo tra virgolette.
Al rischio 50 posti di lavoro, tutti della Val di Cecina.
Forse nessuno se ne è accorto, evidentemente.
Gli uffici hanno lavorato, hanno lavorato bene.
Come già detto nel.
Anche l'equità che un contrasto dialettico è c'è stato nel Consiglio di agosto, io mi impegno a organizzare anche a breve un incontro con il nuovo aggiudicatario.
Insieme all'Assessore, insieme alla Giunta.
E comprendere le intenzioni.
E le prospettive, perché oggi abbiamo una valutazione tecnica, quindi non c'è stato un confronto politico.
Credo di poter confermare che, anche in questo fine di consiliatura all'Amministrazione di ulteriore a vestire sulla cultura.
Rappresenta un motore per l'occupazione locale, questo credo che.
Nessuno lo possa mettere in dubbio.
Abbiamo anche progetti da sviluppare sui quali stiamo lavorando.
Ne faccio due o tre.
L'ultimo piano della sala dei Priori.
L'Eco Museo sul quale non abbiamo trovato le risorse, ma che abbiamo.
Come dire già un'idea progettuale.
La stessa Pinacoteca civica.
Un piano di comunicazione e di promozione che, a breve, che a breve partirà.
Ecco, questo credo che possa servire a solo a incrementare visitatori, che sono quelli che poi, in qualche maniera, come dirò tra poco.
Troveranno quelle risorse necessarie per.
Io credo che il Comune però, in questi quattro anni abbia dimostrato.
L'impegno a mantenere inalterati i servizi, l'impegno a garantire i lavoratori.
Quelli diretti e quelli indiretti.
Abbiamo lavorato, e questo grazie soprattutto all'Assessore, completamente per migliorare le condizioni contrattuali dei dipendenti.
Si vuole aprire un dibattito sul sistema delle cooperative.
Sulla precarietà che questo.
Comporta e questo genera.
Io sono disponibile a farlo, credo che in una circostanza ho sicuramente diversa da questa ci possa essere anche nelle condizioni di farlo, perché mi sembra che questa tematica in qualche maniera è anche al centro del dibattito politico nazionale.
Mi pare però poi di un verso ci siano pesi e misure.
Che non sono le solite.
Perché rispetto ad un impegno di un Ministro?
Che credo gli interessi poco della voltura del nostro Paese si sospendono sciopero già programmato a Volterra si va avanti.
Nonostante questo, io credo che, per quanto mi riguarda, confermo la mia personale disponibilità ma credo la mia, quella dell'assessore, quello della Giunta.
Rispetto al sindacato.
Ai lavoratori, perché quell'impegno che dicevo prima, sicuramente nella sua costanza lo vorremmo mantenere.
Tutto il resto, le soluzioni facili precostituite misure fronte slancio straordinario di lo lascio fare agli altri, io credo.
Che i problemi si affrontano senza la necessità di tirare fuori slogan.
Ma con atteggiamenti di responsabilità.
Anche nei confronti delle casse del Comune, perché siamo amministratori anche di quelle.
Perché, come abbiamo detto più volte, non godono, non godono di ottima salute, ma la dimostrazione, se eravate presenti, è la variazione di bilancio che abbiamo approvato nel Consiglio comunale di un'ora fa.
In quella variazione, sacrificando altri settori, abbiamo trovato risorse.
Per mettere a disposizione della cultura, io credo che quella sia la migliore risposta.
Alle vostre richieste e che questo Consiglio comunale poteva dare proprio stasera, prima di questo Consiglio comunale aperto.
Ringrazio il Sindaco, sì, lo spazio ora è riservato agli interventi dei consiglieri comunali che appunto invito eventualmente a prenotarsi.
Per i quali, appunto, riservato cinque minuti per gli interventi, consigliere Moschi.
Prego.
Avere responsabilità ho sentito queste parole Sindaco sta dicendo a loro che loro devono aver responsabilità.
Dopo hai fatto due notti bianche.
Poco prima.
Abbiamo scelto di alcuni mutui, di non finire di pagare nel 2023 tre, pagare nel 2025 per fare opere, però risorse per loro non si trovano neanche per quest'anno. Sembrava quasi una minaccia, fate responsabili perché forse si trovano, ma se vi comportate poco bene, si potrebbero non trovare, ma secondo me qui come si fa a parlare di capitale della cultura quando si vive nel precariato, quando non c'è una prospettiva per la base? Qui il progetto di rendere i musei un qualcosa di aperto nasce da lontano come da lontano. Nasce la questione di avvalersi anche di cooperative. Io spero che un domani si parlerà anche di altre strutture, ma che diano stabilità. Io mi ricordo il museo Guarnacci che chiudeva alle 14, io me lo ricordo quando è diventato il Comune, ma oggi, se non si va verso l'apertura, probabilmente perderemo anche turisti. Allora dovete dire una cosa, io vorrei sentirla dire stasera abbiamo sbagliato, vorrei sentiti e abbiamo sbagliato poi sul come aggiustare, dovrà farlo la Giunta, ma a dire una volta abbiamo sbagliato. Vogliamo rimediare, visto che le risorse per le notti bianche, le trovate per la Bandabardò bellissima, l'avete trovati ora lo leggo delle delibere di Giunta per fare il 31 12, l'ultimo dell'anno l'estate, trovando trovate le risorse anche per loro, perché la gente a Volterra scappa siamo 9.000 abitanti, non possiamo diventa 8.000, quindi cercate né noi faremo la nostra parte, ma cerchiamo di stabilizzare i lavoratori, perché senza lavoro questo appoggio non ha futuro. Abbiamo bisogno di lavoro stabile, abbiamo bisogno di residenti stabili e ci è rimasto il turismo. Se gli chiudiamo anche in determinati orari, anche d'inverno, quando qualcheduno, quando questa città è morta, continua a rimanere aperto che vogliamo chiudere anche quelli 200 ore si sta parlando, sta parlando 100 ore a settimana, davvero sono irraggiungibili. Io per il bilancio che ho visto, credo di no, è una questione. Di priorità. L'abbiamo una priorità o no? Secondo me essi quindi diamo una mano a loro e forse facciamo un evento nemmeno mai iniziamo a sistemare loro.
Consigliere figli.
Vo Presidente, buona sera a tutti voi e vi ringrazio perché vedo che la sala è pieno e questo è sintomo, perché a voi sta a cuore questa questo Consiglio comunale, come del resto sta a cuore a noi che ci siamo attivati per per averlo abbiamo lottato per avere questo Consiglio e per far presente a questa Giunta che ha sbagliato chi ha sbagliato il bando perché, caro Sindaco e te hai fatto una relazione di tutti quelli che sono i lavori di tutti quelli che sono i,
Gli operatori e gli operai che sono stati assunti da REA e da altre aziende. Noi dobbiamo parlare stasera di quei ragazzi che sono lì, che sono lì davanti a te davanti a noi e vogliono delle risposte. Il bando andava sospeso, andava ritirato. Questo è il punto, mentre non è stato ritirato e sono a rischio tutti tutti qualche posto di lavoro, perché è un è un bando che è stato mal concepito. A questo riguardo. Scusate, non voglio essere noioso e e vi lascio quasi subito per dare.
A loro la possibilità di di parlare. Vedo su questi giornali, sulle testate giornalistiche e vi leggo solo lo sono e il l'intestazione musei bufera sul bando. Ecco perché va ritirato l'assessore, tanti la politica non può sottostare alle decisioni dei tecnici. Era molto debole la clausola sociale a tutela dei lavoratori e costo Dario Basso. Dichiarazione dell'assessore tante sul giornale, questo ancora la protesta dei lavoratori dei musei, l'assessore, tanti in piazza con loro hanno ragione, bando da rivedere.
Testata giornalistica, non presi due, così a caso, quindi, questo bando andava ritirato o no, a detta dell'assessore dati, doveva essere ritirato, però ha cozzato probabilmente con quelli che sono i diktat della de di santi e della Giunta, allora mi viene da pensare a chi dei due dobbiamo, dobbiamo chiedere all'Assessore tanti che ha preso parte ha preso le difese dei lavoratori qui presenti o assenti alla Giunta che non lo vogliono, cioè perché allora Dante in una sua dichiarazione ha detto o si ritira questo bando perché i servizi va va tutelato tutto quello che è da tutelare altrimenti mi dimetto, però probabilmente ha fatto marcia indietro, no, probabilmente perché, essendo lì a sedere, vuol dire che ci ha ripensato, per quale motivo ci ha ripensato?
Cosa è stata la causa che ci ha fatto che lo ha fatto ricredere su quello che aveva detto su quello che aveva dichiarato.
Quindi e io finisco qui voglio terminare il prima possibile per darvi a voi la la possibilità di di esprimere quelli che sono i vostri pensieri, sappiate che noi siamo dalla parte vostra e di tuteleremo, cerchiamo di tutelarmi sempre e comunque grazie,
Altri interventi.
Consigliere capogruppo Benini.
Sì, buonasera, allora cominciamo dalla relazione del del Sindaco santi, una relazione che purtroppo non ha porta niente di nuovo.
Rispetto a quello che ci siamo detti a quel poco che abbiamo letto sui giornali, a quel niente che è uscito dallo dal Consiglio comunale di agosto.
Dichiarazioni che non mettono in sicurezza per Dylan vent'anni neanche danno garanzie generiche neanche danno garanzia né generica. Perché non c'è niente di scritto, non c'è niente se non gli appunti del Sindaco sul discorso deve fare, non c'è niente che garantisce a voi, a noi, anche su quelle che saranno le caratteristiche. Non ci ha neanche detto come è andata a finire la gara ci ha detto solo che lo sa, aspetteremo di saperlo, ovviamente nei tempi e nei modi che ci sarà dato di poterlo sapere, visto che molte poche notizie passano dalla Giunta a tutta la cittadinanza, ma non a Porta niente e io mi ricordo l'ultima volta, probabilmente ero su quel banco là quando ho sentito queste stesse identiche parole. Garantiremo comunque che l'attività sarà portato avanti, che nessun posto di lavoro verrà messo a rischio, e io mi ricordo benissimo da averle detto una cosa fondamentale. Non mi fido.
E questa mancata fiducia oggi trova, ahimè, fondamento perché non ha portato niente di diverso, se non una cosa, l'essere andato avanti volontariamente e consapevolmente su una posizione che è palesemente errata che queste persone, lui che i sindacati che l'opposizione tutta ha detto più volte, che è errata errata nel metodo errata nel tempo e nel momento, visto che si è aspettato così tanto dal fare la nuova gara e la nuova assegnazione. Di conseguenza, apro parentesi la variazione sul bilancio di oggi ci è stato detto dal ragioniere riguardava questo periodo. Qui non è il futuro e tanto per essere un attimo precisi su quello che viene detto, quindi non ci credete quando dice che è per il futuro, perché sono per i soldi e sono serviti fino a oggi per quanto ci è stato detto, ma al di là di questo, anche volendo dire che lei Sindaco si impegna e la Giunta, si impegna.
Dov'è?
Qualcosa che ci dimostra che è così.
Stiamo aspettando, c'era tutto il tempo per farlo, la cosa quindi, come dicevo, che è cambiata e un'altra che c'è stata l'apertura delle buste, che non è stato ritirato, il bando che c'è stata l'apertura delle buste e che a breve ci sarà l'assegnazione poi con tutta calma state tranquilli, il Sindaco parlerà con l'aggiudicatario e vi farò sapere oggi no, però ancora no, ve lo farà sapere nei modi e nei tempi che riterrà opportuni, perché,
Ci potevano arrivare ad oggi, si poteva risolvere prima si poteva prendere contatto con i sindacati.
Anche se non mi vergogno a dirlo, le parole che erano state usate prima con i sindacati si sono rivelate poi aria fritta perché era stata annunciata.
Una cosa del tutto diversa da quella puoi, che è stata inserita nel bando o sbaglio, per di più, per di più, quando il Sindaco dice l'unica dichiarazione che è uscita è quel comunicato stampa, io mi rifaccio a quanto detto dal consigliere fidi ci sono voci discordanti in Giunta,
Non so se vi siete messi d'accordo, se vi siete uniformati, ma ci sono voci discordanti, voci che ci hanno portato nello scorso Consiglio a domandare semplicemente qual erano le posizioni di tre soggetti chiave di questa legislatura, il Sindaco, l'Assessore alla alle culture e l'Assessore al Turismo Luti che,
Ancora sparita nel niente,
Domanda di qual è la posizione sul ritiro del bando a seguito anche delle dichiarazioni sui giornali e anche in piazza?
Al Sindaco, all'Assessore e all'assessore, noti risposta.
La stessa domanda del nel dispositivo proposta al Sindaco, all'Assessore, alle Culture, all'Assessore al Turismo, evidenzia che al Gruppo consiliare per Volterra interessa solo la strumentalità dell'interrogazione e ben poco la ricerca di soluzioni.
Io non lo so se aveva bevuto prima di lire o rispondere a una cosa di questo genere, anche solo acqua però attivo, che è una risposta di questo genere è vergognosa.
Noi qui stiamo facendo propaganda e quelle persone che sono che sono quelle persone, la, i sindacati stanno facendo propaganda, voler sapere perché non avete ritirato un bando, un avviso errato errato, è propaganda.
Allora sì, allora lo faccio, faccio propaganda, però vorrei una risposta e sinceramente, prima di parlare noi mi sarebbe piaciuto sentire cosa aveva da dire l'Assessore Danti, visto che ha annunciato di essere dalla parte dei lavoratori e di appoggiarli per ritirare il bando o per trovare una soluzione ma comunque no, ma avete ragione, però troviamo una soluzione, qual è la soluzione di metterci i soldi quest'anno e non coprire gli anni futuri? Il problema non sono solo le ore,
Il problema è riconoscimento delle posizioni lavorative.
È una clausola sociale debole per stessa ammissione dell'Assessore.
È il fatto che non viene riconosciuta l'anzianità.
È il fatto che c'è una non uso, un termine che vorrei usare formula di gradimento.
Che permette di poter valutare.
Il lavoratore da ogni punto di vista e la fermo qua.
E l'applicazione di un contratto, che non è quello che spetterebbe ai lavoratori di Federculture ma multiservizi, che è un po' quello che ci ha detto il Sindaco nell'apertura e cioè non vorrei farvi capire forse il politichese noi abbiamo fatto un investimento importante sulle strutture, continueremo a farlo, apriremo nuovi siti, vi daremo il meglio per questa città bene bravi, però voi dovete lavorare senza riconoscimento di quei servizi e bis di quei diritti e vi sarebbero dovuti, questo era fra le righe perché l'applicazione è quella del bando.
Con tutti gli accordi, e poi il Sindaco o la Giunta potrà prendere con chi si aggiudica la gara.
Sì, concludo, concludo sinceramente dicendo che.
L'errore qui non è stato solo buttare fuori l'avviso, ma non ammettere.
Il fatto che si è agito male in danno della città delle casse comunali, come ha detto il Sindaco della popolazione dell'indotto economico che c'è e di tutte quelle persone là e di tutte quelle persone che potrebbero che potrebbero usufruire di un contratto migliore, quello che gli spetta per legge niente di più.
Consigliere Salvi Capogruppo Misto, prego.
Sì, buonasera a tutti e dunque ci tengo anche io a sottolineare, o perlomeno ad esprimere quello che secondo me il senso no di questo Consiglio comunale aperto dove sicuramente si dicono cose che avevamo già avuto modo di esprimere nell'altro Consiglio comunale, ma è giusto e opportuno visto che comunque il problema non è stato risolto ed è sempre lì bello grande.
Dare la possibilità anche ai diretti interessati di esprimere il loro punto di vista e ai loro rappresentanti sindacali e fare alcune puntualizzazioni in uno spirito che è anche, come dire, costruttivo in una visione di prospettiva perché comunque domani o all'altro, nei prossimi mesi questa città sarà gestita no da qualcuno, sarà ancora l'Amministrazione Santi sarà qualcun altro.
Bene chiunque ci sia. C'è da domandarsi che cosa i cittadini possano aspettarsi, anche in considerazione di quello che abbiamo visto in questa occasione, dove si è verificata una crisi importante su una questione che non è la costruzione di un di un ascensore o un lavoro pubblico, per quanto è importante, perché comunque anche quei lavori muovono un'economia importante e posti di lavoro, ma qui si tratta di affrontare anche da un punto di vista politico e prendersi le responsabilità di una gestione che riguarda appunto promesse, impegni che erano stati presi nei confronti di una categoria specifica di lavoratori, impegni che sono stati e promesse che sono state reiterate e confermate nel tempo e che poi sono state completamente disattese e che il no e dove non rispetto di queste condizioni e delle promesse che erano state fatte è avvenuto è avvenuto con una modalità talmente irricevibile sulla quale va fatta una riflessione. Perché cosa vogliamo noi cittadini? Noi vogliamo.
Che ne so prima di tutto, forse vorremmo coerenza. No, coerenza rispetto alle promesse rispetto a dei valori e a una ideologia di cui ci si dice di farsi portavoce. Lo scriviamo pure sull'interessante pagina del Partito Democratico di Volterra, che raccogliamo le firme per il salario minimo. Benissimo, 9 euro no per i lavoratori, benissimo giusto, al di là del fatto che forse più che salario minimo, magari sarebbe meglio parlare di salario vitale che consenta, oltre a una paga minima, anche condizioni lavorative, di sicurezza e di vita sociale adeguate e rispettose della dignità della persona. Benissimo, però si sostiene questa questa linea politica okay, ma a livello politico locale, che cosa è stato fatto, che coerenza c'è fra quello che si dice da una parte e quello che si fa dall'altra già razzolare e il fare c'è un abisso, quindi prima di tutto vorremmo vedere coerenza. Coerenza significa anche riuscire, probabilmente nel momento in cui si crea un problema importante.
È andare al di là della mistificazione e riuscire con i propri cittadini chiunque essi siano, che siano i lavoratori dei dipendenti museali, che siano lavoratori del Comune, che siano i cittadini, qualsiasi pensionati ai bambini.
È significa stabilire un rapporto, un rapporto di onestà, un rapporto di maturità, se così la vogliamo chiamare, cioè se io, al 31 dicembre 2022 o dei risultati economici che già conosco ad aprile, li conosco bene e che già mi dicono che probabilmente io gli impegni che ho preso con te, per quanto dolorosamente non li posso rispettare e non ti devo non saper telo dire questa cosa ti devo affrontare, ti vedevo guardare in faccia negli occhi come si fa quando si vanno a cercare le persone in campagna elettorale. Gli si raccontano le cose e bisogna avere il coraggio di dire, signori cari, per quanto abbiamo lavorato strenuamente per quanto ci siamo impegnati le nostre, i nostri risultati non sono sufficienti a coprire quell'impegno che ci eravamo presi, quindi studiamo insieme d'ora in avanti. Come è possibile gestire una situazione che per noi è umiliante perché non essere in grado di rispettare con dei lavoratori che già sono in condizioni lavorative, non di sicurezza? Sicuramente c'è una precarietà in questo contesto ci deve essere per forza, un come dire, un un sentimento no di di di di umiliazione di fronte a un'Amministrazione di fronte ad istituzioni che ci hanno messo la faccia e vanno fatto promesse e le hanno disattese, fra l'altro, infangando anche un pochino, senza saper gestire questa crisi, il valore delle istituzioni, perché se io ho un giovane davanti e io, Sindaco di Volterra, io Assessore alle Culture, gli dico vai tranquillo, ti assicuriamo queste condizioni lavora sodo, come gli è stato chiesto di fare nel 2022 e precedentemente che vedrai che arriveranno dei risultati e se poi non sono in grado, io te lo devo dire guardandoci negli occhi e prendendomi le mie responsabilità politiche, perché questo è il ruolo dell'istituzione di e di le istituzioni di essere comunque affidabili.
Di poter essere un riferimento concreto e sui fa e sulla cui parola se possa ammontare, perché altrimenti è inutile domandarsi perché i giovani vanno via, ma non solo da Volterra, e perché questo modo di qui questo modo di procedere è purtroppo un po' una pecca della politica in generale. Io non voglio insegnare da politica niente a nessuno, ma da cittadina mi sento di dire questo perché io mi sento esattamente sono stata anche nelle condizioni di questi ragazzi e quindi.
Consentitemi il termine ragazzi e capite che l'accezione è assolutamente rispettosa e affettuosa, anzi.
Quindi con le rammento benissimo l'altra questione, quindi, che va affrontata al di là del fatto che si sono cercate di excuse, ma di fatto non si sono mantenute promesse e di fatto c'è una difficoltà economica,
Se l'avete letto è uscito, proprio in questi giorni un articolo di Confcommercio che ci parla di una flessione in negativo delle presenze su Volterra del 25%. Questo non è un buon segno, perché se i soldi bisogna trovarli dalle entrate correnti e le entrate correnti in virtù delle minori presenze mi diminuiscono, non si prospettano se non si prospettano tempi facili. È inutile continuare a raccontarsela. E allora un ragionamento serio va anche fatto sulle politiche culturali e turistiche o turistico culturali e va messo forse in discussione un pochino l'efficacia delle politiche culturali e turistiche che sono state messe in atto fino ad ora le uguali, per quanto buone, possono e devono essere implementate. Ma il problema è che nella discussione che abbiamo avuto nel Consiglio comunale precedente, dove è stato presentato il Documento Unico di Programmazione relativo al 2024 2026, non ci è stata fatta una parola. C'è una crisi di questo tipo. Quale immediate misure comporta da mettere in campo per risolvere il problema, perché altrimenti noi ci stanno a guardare, c'è il problema AV/AC Sorbi, ragazzi, pazienza si troveranno, forse si vanno a riservare. Non so consigliere Ranghiero allora benissimo un impegno importante che va.
Stabilito oltre, naturalmente, a trovare una soluzione sui soldi che mancano. Ora è che nelle politiche che verranno messe in atto d'ora in avanti turistico e culturali, turistiche, culturali, un occhio e un'attenzione importante deve essere data alla stabilizzazione di questa categoria di lavoratori. Grazie.
Grazie consigliere capogruppo, scusatemi, chiede la parola all'assessore, tanti prego.
Buonasera a tutti e a tutte, io intervengo e cercherò di stare nei tempi, alla luce anche delle sollecitazioni che sono venute in questi mesi e sono venute qua dai Consiglieri, dai Capigruppo e ovviamente anche dalle dal dossier, dai volantini, dalle prese di posizione del sindacato. Rispondo con quello che abbiamo fatto in questi anni. Rispondo col fatto che io non ho assolutamente intenzione di legare questo Assessorato. Questa Amministrazione, questa Giunta ha una riduzione dei servizi o a una riduzione di personale? Noi abbiamo lavorato seriamente e intensamente durante il Covid, garantendo il lavoro e il salario, noi abbiamo implementato l'occupazione, abbiamo aumentato i posti di lavoro, abbiamo stabilizzato negli ultimi anni e abbiamo anche migliorato l'inquadramento contrattuale, seppure in un quadro Multiservizi che abbiamo ereditato. Io lo voglio dire perché il contratto del 2019 parla di otto persone più 3 nei fine settimana e un monte ore di 15.000 ore è molto diverso, non solo dall'atto di indirizzo della Giunta e poi dal bando, ma è molto diverso da quello che è successo in questi quattro anni. Io prenderei atto innanzitutto di questo di quello che è stato fatto in questi quattro anni, che io ritengo importante e positivo e sul quale non si deve ovviamente fermarci. Poi io ricordo qui una discussione. Noi abbiamo prodotto anche una messa in sicurezza del bilancio dei musei, con l'aumento dei biglietti. Lo abbiamo fatto, siamo stati visti come degli alieni che facevano questa operazione, guardati con supponenza e derisione in quest'Aula, però noi lo abbiamo fatto perché il bilancio del.
Dei musei è un bilancio che, rispetto ad altre città e altri musei, quelli nazionali, dalla bigliettazione e si fa il 20, il 15, il 25%. Qui stiamo riuscendo a portarlo al 60 al 70% della spesa complessiva, ma noi abbiamo non solo le questioni degli utenze, non solo le questioni delle promozioni, ma abbiamo anche un personale diretto che Cuba nell'ordine circa di 340.000 euro e un impegno economico da bigliettazione di introiti che ovviamente sta crescendo, è cresciuto e crescerà, ovviamente, grazie all'operazione che abbiamo fatto lo scorso anno. Credo che noi dobbiamo quindi lavorare per risolvere questa situazione. Io credo che l'impegno che ha preso il Sindaco, l'impegno che ha preso la Giunta, siano impegni concreti. Guardate, in questi anni noi abbiamo trovato le risorse sempre mi dispiace che non si consideri questo fatto, ma nel 2022 nel 2021, nel 2020, nel 2019 e il 2023, perché la variazione di bilancio a cui fa riferimento del precedente è ovvio che sull'in corso e non intacca perché c'è ovviamente un budget per il bando. Ma guardate che quel quei 120.000 euro, come li abbiamo messi tutti gli anni, perché per garantire le aperture che abbiamo implementato in piena pandemia, anche di Palazzo dei Priori e dei servizi per aumentare le ore per chiedere, anche, voglio dire, una lavoro maggiore, noi abbiamo messo risorse in più che ci saranno nel bilancio previsionale pluriennale che andremo ad approvare entro l'anno e credo finisco su questo noi abbiamo la necessità, lo diceva il Sindaco rispetto al soggetto aggiudicatario di parlare con lui.
E anche, ovviamente, di parlare con le forze sindacali. Da subito, attraverso un tavolo di confronto, si chiede una garanzia di continuità occupazionale Alpi attraverso il pieno riconoscimento della clausola sociale. Si chiede una salvaguardia dei livelli occupazionali raggiunti, si chiede un contratto adeguato, Federculture Federculture o migliore, si chiede il riconoscimento del mantenimento dell'occupazione e non c'è un atto della Giunta perché ce lo chiede la Sovrintendenza, perché ce lo chiede il Ministero di tenere determinati livelli per le guardianie. Lo facciamo, lo manteniamo. Non c'è un atto della Giunta. A novembre parte l'orario invernale, non c'è un atto della Giunta e non ci sarà che dice che c'è una riduzione dell'orario e c'è una riduzione di personale. Rimarranno quei livelli e aumenteremo le risorse, o meglio le manterremo. Come in questi anni sono state trovate e messe il tavolo. Va fatto e io credo questo lavoriamo per trovare una soluzione. Questa Amministrazione lavora per trovare una soluzione.
Grazie Assessore in avanti.
A questo punto sono previsti gli interventi da parte delle varie associazioni che ne hanno fatto richiesta e quindi chiamo allo scranno qua alla mia destra, Danilo cucini, per conto dell'ANPI, il primo intervento prego.
Rammento che il regime di di Consiglio comunale aperto non sarebbero previsti, gli applausi prego.
Sì, grazie.
Ci è stato chiesto perché l'ANPI si occupa di una vertenza sindacale dei dipendenti della cooperativa dei servizi museali.
Allora no, l'ANPI.
Non si occupa specificamente della loro vertenza sindacale,
Censis, ci sono sindacati per questo e i lavoratori stanno seguendo le indicazioni dei loro sindacati.
E noi auspichiamo una soluzione giusta della vertenza che si è aperta fra le 2 oratori all'Amministrazione comunale, l'ANPI si occupa invece a Volterra e in tutta Italia del mancato rispetto della morte della nostra Carta costituzionale.
Riguardo ai diritti dei lavoratori.
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e il primo articolo della nostra Costituzione.
E gli articoli 35 e 36 poi seguono, 35, dice la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni e l'articolo 36. I lavoratori hanno diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. Ora tutti sappiamo che i lavoratori di cui si parla oggi in questo Consiglio,
Coloro salari bassissimi.
Non possono assicurare un'esistenza dignitosa alle loro famiglie,
E hanno davanti a loro solo un futuro di maggiore precarietà.
In generale, e per questo che noi sosteniamo i lavoratori e ci sentiamo legittimati da intervenire contro le scelte politiche e contro le leggi che nel nostro Paese hanno ridotto i diritti dei lavoratori e hanno venne realizzato la precarietà, specialmente tra i giovani, hanno aumentato le disuguaglianze nella società,
La condizione di miseria di tante famiglie.
E ciò è successo in tutti i settori.
Il governo di estrema destra, che abbiamo e anche contrario alla introduzione del salario minimo.
Per esempio.
Negli anni, nei settori pubblici, in particolare l'impoverimento dei lavoratori, l'aumento delle disuguaglianze è stato realizzato con uno scandaloso.
Applicazione delle privatizzazioni dei servizi nella gestione dei servizi pubblici, nel nome dell'efficienza, del risparmio, delle spese per lo Stato, della diminuzione del deficit dello Stato e tutto è falso tutto falso assolutamente dimostrato, che era tutto falso, sia la presunta efficienza sia il presunto risparmio sia la presunta diminuzione.
Del deficit.
E ci piacerebbe che le Amministrazioni comunali si opponessero a questo sistema che sta uccidendo.
Sta uccidendo i servizi necessari alla vita di una comunità e sta cancellando gli elementi dello stato sociale basilari per l'esistenza stessa di una democrazia, cioè la sanità pubblica e la scuola pubblica, nella fruizione dei servizi dei beni culturali, debbano ambientali e in genere dei beni comuni cosiddetti e ci piacerebbe che le Amministrazioni comunali per difendere la propria natura dei primi erogatori dei servizi pubblici si astenessero dal prevedere gestione dei propri servizi attraverso rapporti contrattuali che comportano un super sfruttamento dei lavoratori.
Tornando al problema di Volterra, noi conosciamo bene le intenzioni palesate anche dal Sindaco e dall'Assessore di assicurare la sicurezza lavoratori le apprezziamo, ma occorrono atti concreti da offrire alla necessaria contrattazione sindacale, come fanno altrimenti i lavoratori, se non c'è questo passo a sentirsi rassicurati, rasserenati, saluto alle parole.
D'altra parte, se gran parte delle possibilità di vita di questa città sono affidate alla cura dei monumenti.
E della città, entità, alla conservazione e alla fruizione dell'immenso patrimonio costruito nei siti archeologici dei musei, alla valorizzazione delle opere d'arte alla produzione artistica, come è possibile sottovalutare l'importanza del lavoro di coloro che a queste attività, seduta ha detto decide la città è oggi in fase dai turisti,
Se i turisti portano ricchezza, come si fa a non domandarsi oggi come viene ripartito questa ricchezza.
Il prossimo 7 ottobre saremo a Roma, in piazza San Giovanni, alla grande manifestazione nazionale intitolato la via maestra contro il modello di società per il seguito dell'attuale Governo di estrema destra antitetico alla nostra Costituzione democratica, e ci sarà una grande manifestazione è stato proclamato dalla Cgil e da 300 associazioni fra le quali l'ANPI,
L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, oggi partigiani della costituzione del lavoro e della pace.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire Federico giusti Cub, il sindacato di base prego.
Prego, beh, intanto un ringraziamento per questo Consiglio Comunale aperto, magari tardivo, ma sicuramente necessario, ma noi non imputiamo al al Comune e alla sua Amministrazione quanto accade ormai da anni, trasversalmente poi ai governi tecnici di centrosinistra o di centrodestra in materia di appalto hanno cambiato anche un codice di appalti che vanno nella direzione, diciamo, di rendere sempre meno pubblica la gestione degli appalti stessi, ad esempio anche al momento delle gare del del della partecipazione dei cittadini. Io credo che,
Si sia davanti a una situazione nella quale noi dobbiamo imputare alcuni contenuti di questo a bando, perché siamo davanti a una situazione che si verifica in molte amministrazioni comunali, a prescindere dal colore politico di chi lo governa, ci sono delle esigenze di far quadrare un bilancio che in questi anni l'ANCI è diventato lo Zerbino dei Governi di turno in cui l'ANCI si è presentato urlando e poi arrivando a casa, a portare ben pochi soldi agli enti locali. Tutto questo è ha un'origine ben precisa. Noi possiamo, non è questa la sede per affrontare determinate problematiche, però, di fatto, quando si tratta di andare a costruire dei capitolati di appalto, sempre a rimetterci è l'anello debole della catena produttiva che è costituito dalla forza lavoro degli appalti, perché oggi le la legislazione vigente permette, nelle more dell'autonomia organizzativa e gestionale delle aziende aggiudicatrici, permette talvolta anche di ridurre dei servizi, permette anche di andare a ridurre delle ore o a chiedere alla forza lavoro una forma di solidarietà interna. Ai dipendenti per andare poi arrivi a dividersi equamente un po' di perdite. Io non ho la sfera di cristallo per dire che cosa accadrà dopo.
Possiamo sicuramente dire che questo bando andava scritto in maniera diversa. Probabilmente ci sono delle esigenze di carattere politico che impongono all'amministrazione comunale di guardare anche ad altri capitoli di bilancio, ma c'è una costante che riguarda molte Amministrazioni, anche toscane, quando ogni qua, ogniqualvolta si parla di appalti.
E allora io credo che saltargli salti agli occhi di tutti una clausola sociale sulla di cui non parlerò, che è conosciuta da dai presenti in questa sala, questa clausola sociale è comunque il risultato di una visione, se mi permettete anche un po' Brunetti area rispetto alla forza lavoro degli appalti per cui il avviene un gradimento vuol dire che l'Amministrazione vuol dire che un'Amministrazione, un ente pubblico si comporta alla stregua di un soggetto privato che decide comunque chi è più gradito chi meno indeterminati i plessi museali,
Allora il ragionamento che io faccio è molto semplice. Noi avremo l'apertura di queste benedette buste, dopodiché ci sono tre questioni sulle quali non si può eludere un confronto. La rimozione di quella clausola di cui parlavo prima, che secondo noi è poco dignitosa nei confronti della forza lavoro, bisognerebbe, anche in caso di sciopero, avere l'accortezza di dire che si fanno ruotare i lavoratori, i dipendenti e i plessi museali, perché se io prendo ed esposto tutta quanta la forza lavoro da un plesso all'altro, vado a esercitare un diritto anche legittimo da parte della committenza, ma politicamente assolutamente discutibile, vado a vanificare anche il diritto, la riuscita del diritto di dello sciopero vado a vanificare anche la possibilità di esercitarlo in una maniera efficace. È chiaro, qui si scontrano due interessi antitetici, quelli della forza lavoro e quelli dell'amministrazione che deve rendere conto ai cittadini. A chi viene qui a visitare Volterra, eh eh eh eh non può e non può ovviamente subire un danno di immagine, ma la forza lavoro organizza gli scioperi.
Come ci raccontavano, dei nostri nonni, per raggiungere dei risultati e per essere efficace e se questi risultati vengono in qualche modo vanificati da film virgolette virgoletto pressioni sulla sull'appalto, perché di fatto si faccia in modo in maniera che le che lo sciopero abbia meno ricadute negative possibile è un atteggiamento legittimo da parte della committenza, ma è un atteggiamento un po' come quando avevamo politici che andavano alle manifestazioni dei centri sociali e poi andavano alle alle iniziative, a chiedere l'ordine e sicurezza o si sta con i centri sociali o si sta capito a chiedere ordine e sicurezza è un c'è, la politica deve essere anche fatta di chiarezza e su questo aspetto qui allora è evidente che noi ora andremo e chiudo l'intervento perché la faccio troppo lunga.
Eh ah, dovremo affrontare tre questioni, uno andare a verificare quello che dicevo prima su quella clausola 2, dovremmo anche c'è scritto delle cose nel bando sul Museo Guarnacci che in qualche modo stridono con quanto detto prima dall'Assessore Danti, e ci abbiamo anche la minaccia che arriva da un Governo contro il quale dovremo organizzare, dal nostro punto di vista, delle iniziative delle app o comunque delle biglietterie automatiche che andranno a sostituire il lavoro vivo e non siamo dei luddisti che negano che non amano,
E lì i processi di trasformazione, ma se i processi di trasformazione sono fatte per distruggere i posti di lavoro e per salvaguardare un'immagine della cultura fatta sul volontariato e sulle associazionismo, che sostituisce una forza lavoro qualificata su quello, non siamo d'accordo come non sono d'accordo i professionisti dei beni culturali di riconosce le organizzazioni sindacali e altri ancora e poi dovremo andare e chiudo a verificare realmente quali margini ci saranno, se si vuole applicare il CCNL, del fare della Federculture, perché penso che sia un po' più costoso del contratto nazionale multiservizi. E allora, a quel punto bisogna capire se ci sono i fondi, perché io non sono un mago.
O degli studi classici e faccio l'operaio quindi di ragioneria, me ne capisco proprio poco, ma di fatto in molti enti dove noi siamo andati abbiamo visto costruire e non sto parlando del Comune di Volterra, dei bilanci, del degli appalti parametrando il costo del lavoro sul contratto più sfavorevole e su questi elementi abbiamo ingaggiato più di uno sciopero nel comune di Pisa con una Giunta di colore diametralmente opposta a questo.
Allora quello che noi chiediamo è semplicemente di all'indomani dell'apertura del delle delle buste, di verificare di toccare con mano, se ci sono le condizioni per la salvaguardia occupazionale per riassorbire tutti i precari, anche quelli che magari non hanno i requisiti per rientrare dentro e che sono da mesi e che potrebbero, per pochi giorni essere cacciati fuori per salvaguardia, per verificare se si possono ampli, se si può applicare un contratto nazionale diverso e per verificare se ci sono le condizioni per un appalto di qualità perché la cultura oggi, quando si parla di investimenti nella cultura, non si parla soltanto di investimenti in strutture in immagine e compagnia bella ma in forza lavoro il lavoro vivo perché una cultura dignitosa si basa sulla a invito retribuzioni dignitose, grazie,
È iscritta a parlare Grassini, Francesca, per la Filca.
Prego.
Buonasera, a tutte e a tutti sono Francesca Grassini della segreteria della Filcams, Cgil di Pisa.
Noi stasera siamo qui a parlare della salvaguardia occupazionale, dell'appalto, dei servizi, dei musei di Volterra, e vogliamo.
Precisarlo perché vogliamo, ecco stare distanti da qualsiasi altro tipo di strumentalizzazione della questione che stiamo portando avanti ormai da mesi.
Le nostre preoccupazioni sono note, le abbiamo scritte, le abbiamo dette, le abbiamo riscritto e le abbiamo pubblicate, il problema fondamentale è che all'interno di questo capitolato di gara, la richiesta di servizi è inferiore a quello attuale, questo è il problema centrale.
Noi dobbiamo noi domani sciopereremo per questo motivo non c'è la garanzia della salvaguardia occupazionale e saremo qui a Volterra tutta la mattina, qui, all'interno della crisi della acritici della della città, noi abbiamo più volte evidenziato le criticità di questo capitolato di gara e non è detto che oltre verde evidenziate non procederemo anche in altri modi.
Anche perché tra l'11 di settembre, data del nostro ultimo sciopero e lo sciopero di domani, ci sono stati molti giorni per poterci convocare e poterci confrontare, ma non ci è arrivato alcun segnale da nessuno, questa Amministrazione non ci ha mai chiamato non ci siamo mai parlati,
Sappiate anche che nella scorsa settimana c'è stata la seduta pubblica, appunto di apertura delle buste, alla quale ho chiesto di poter assistere perché non c'era scritto.
Il luogo nella quale si aprivano le buste, il vecchio Codice degli appalti che appunto segue questo capitolato di gara concede appunto la possibilità o di seduta privata o di seduta pubblica qui la Seduta pubblica c'è stata io ho chiesto dove avveniva e mi è stato risposto che non potevo partecipare all'apertura delle buste oggi abbiamo discusso molto, però diciamo quasi da soli per quanto riguardava invece la questione dei servizi minimi essenziali dello sciopero di domani.
La questione è piuttosto importante, come sapete, gli scioperi all'interno dei musei sono regolati da una legge che è stata emanata nel 2016 da da Franceschini, e in questo caso devono essere garantiti il 50% dei luoghi della cultura.
Il protocollo che regola questa cosa è stato sottoscritto da Autonomie locali e sindacati, pertanto, al momento in cui il sindacato rileva che c'è un problema su il ragionamento che viene portato avanti per quanto riguarda la garanzia dei servizi minimi essenziali, noi ci dobbiamo confrontare, noi dobbiamo poter parlare con chi ci fa la richiesta dei servizi minimi essenziali non possiamo ricevere una esposizione di quelli che saranno i servizi minimi essenziali e poi correre ai possibili turni cercando di garantirci una maggiore adesione allo sciopero non può essere così.
Voi tutti quanti dovete capire che noi, in questo momento siamo un ulteriore vostra Comp controparte, una componente ulteriore con la quale c'è da confrontarsi. C'è un problema occupazionale, è un'emergenza e ci sono nel frattempo anche altre questioni. In questa maniera, se no, non si va avanti, se non c'è confronto, se non c'è dialogo, noi così non riusciamo a andare avanti. Si aumenta soltanto la tensione, tensione ovunque, tensione fra lavoratori, tensione addirittura fra colleghi che fanno lo stesso lavoro, ma tra posizioni lavorative diverse. C'è necessità di dialogo, confronto e solidarietà fra le parti. Dobbiamo veramente avere un altro tipo di segnale da questa Amministrazione. Se non parliamo, non risolviamo.
Se non andiamo avanti con il dialogo, noi ci troveremo a fare un passaggio d'appalto molto complicato, dove l'azienda che subentrerà ci dirà che ha a disposizione, ha fatto un'offerta per un certo tot di richiesta di servizi e noi in quella sede ci troveremo anche a provare a risolvere il problema, cosa che per noi sarà difficoltoso ad accettare. Forse non accetteremo, però non avremmo portato a termine il nostro lavoro. Non avremmo tutelato l'occupazione. Questo è il problema e perché alla fine saremo noi di fronte alla nostra reale controparte, cioè le aziende che ci diranno quali sono realmente i numeri dei lavoratori, il loro monte ore, che potranno assumere oppure no, questo è il problema fondamentale. Allora che facciamo sarà meglio parlarne un attimo prima che noi ci troveremo prossimamente ad affrontare questa situazione. Sarà bene farlo questo confronto, poi voglio rispondere perché lo sciopero c'è a Volterra. Allora ci sono state due procedure di sciopero nettamente distinte. La nostra è proclamato lo sciopero del 30 settembre nella città e per il sistema museale civico di Volterra. Poi ce n'era, una nazionale per i musei ministeriali okay che hanno un problema anche loro di clausola sociale all'interno dei loro capitolati di gara, perché sono praticamente all'interno delle loro clausole sociali, inseriti inserito un possibile una possibile riduzione dei posti di lavoro e perché sostituiti dalla App ad arte. Quindi questo è il loro problema in due incontri successivi e ci è voluto un anno perché il Ministero ascoltasse ai lavoratori di questi appalti c'è voluto un anno.
In due incontri successivi, il Ministero si è preso l'impegno di provare a risolvere questo problema, di rimettere mano a quelle clausole sociali e c'è un verbale, un verbale, dove è stato costituito un tavolo permanente su luoghi di cultura molto importanti come Colosseo, come Paestum come Pompei all'interno di quel vor di quel verbale, all'interno di questi luoghi di cultura così importanti è inserita anche Volterra, perché perché, all'interno del capitolato nostro, c'è un'ulteriore previsione di possibile riduzione del 10% dei servizi, qualora ci fosse la possibilità di avere una app che fa i biglietti? Quindi, questa organizzazione sindacale ha ritenuto importante introdurre questo elemento, perché se all'interno del capitolato di Volterra, come in altri possibili,
È capitolati di sistemi museali di autonomie locali, quindi non soltanto ministeriali significa che c'è un momento che è questo, dove siamo di fronte a una possibile sconvolgimento, a una possibile sostituzione di una mansione e quindi tutti quanti bisogna un attimo fermarci a dire noi vogliamo che ci sia questa sostituzione o vogliamo che avvenga qualcosa di diverso, ed ecco che c'è un tavolo tecnico dove è stata inserita anche Volterra. Questo è il motivo, però chiudo sì, chiudo, sì, sì, e pertanto quindi questo risolve quel problema, ma noi domani scioperiamo perché, come vi ho detto prima, noi non è stata data alcuna risposta dall'11 settembre né nelle altre volte noi da luglio, che scriviamo senza risposta, quindi, non avendo avuto altri segnali positivi in merito alla nostra lotta, noi proseguiamo grazie a tutti e a tutte.
Iscritti a parlare Basilea rimossi della CGIL di Pisa.
Prego.
Allora grazie.
Per la discussione di stasera, perché era quanto mai urgente e necessaria, e grazie soprattutto a tutti coloro che hanno garantito, pur in un momento sinceramente preoccupante, la loro presenza a questo Consiglio comunale a sostegno delle posizioni che i lavoratori e le lavoratrici hanno assunto ormai da tempo.
Ora, io non ho niente da insegnare a nessuno in questa sala, però onestamente voglio dire che mi sembra di assistere a un dibattito surreale.
È un dibattito surreale, perché?
Da anni a questa parte, il confronto sulla gestione delle cooperative a Mosè ha le sue servizi culturali o Fezzi della città e quant'altro.
Perlomeno io parlo per la CGIL.
Non si è mai interrotto,
Noi ci siamo sempre confrontati.
E credo di non sbagliare se dico che nella primavera di quest'anno noi avevamo raggiunto, come dire, un'intesa che garantiva quelli che sono a i livelli occupazionali e quelli che sono le ore.
E che i lavoratori e le lavoratrici avrebbero prestato e per le quali avrebbero percepito un salario che era uguale a quello ad oggi in essere, mi permetto di fare solo un appunto.
Avere l'azione del Sindaco e in parte nella prima parte dell'intervento dell'Assessore alla cultura, io ho sentito parlare di quanto è stato fatto negli ultimi 4 5 anni, sfido chiunque.
A rintracciare in un nostro volantino, in un nostro documento, in una nostra dichiarazione stampa, che questo sia stato smentito o non riconosciuto.
Semplicemente.
Non serve a niente discutere dei problemi di oggi con quanto è stato fatto ieri, perché rischiamo di battere la testa nel lampioni di fronte.
È chiaro.
Noi abbiamo bisogno.
Di ripristinare.
Velocissimamente.
Un confronto che dia risposte.
Alle istanze dei lavoratori che noi abbiamo rappresentato, con gli strumenti che sono messi democraticamente a disposizione di un sindacato.
Dicevo prima al dialogo non si è mai interrotto, allora mi permetto anch'io.
Di fare un passaggio indietro.
So che vale poco, però serve a indicare responsabilità, è necessità.
Il bando.
Aveva un suo termine di presentazione e formalizzazione nel 28 luglio, poi i compagni e le compagne e mi correggeranno se sbaglio la data.
Bene, noi, il 24 luglio abbiamo fatto un'iniziativa qui sotto Palazzo dei Priori e abbiamo e siamo stati ricevuti dall'Amministrazione comunale a me poco importa che sceglie l'Assessore Pinco, il Sindaco pallino, se il tecnico Tizio Caio e Sempronio ha operato in un modo o in un altro.
Per noi, l'interlocutore è l'Amministrazione comunale di Volterra chiaro,
In quell'incontro noi eravamo ancora in tempo.
E non eravamo i soli a pensarla in questo modo.
Che la soluzione migliore fosse stata un'ulteriore sospensione del bando perché non era la prima volta.
Che questo succedeva.
Per dare modo di realizzare tutto ciò che sembrava giusto.
Al sindacato, ai lavoratori e anche, come dire, a dei soggetti significativi di questa Amministrazione.
Questo non è stato reso possibile.
Da lì.
E non può, non ci si poteva, non potevate aspettarvi altro che la nostra azione proseguisse con una prospettiva e con una progressione.
Dal volantinaggio, dal presidio a quelle che sono anche le azioni di conflitto che in democrazia è assolutamente previsto e che si è percepito in una giusta maniera, non in due pesi e due misure, può anche essere costruttivo, perché non è che noi tutti ci svegliamo oggi e abbiamo intenzione come dire di dare contro a chi fino a ieri ha dialogato con noi,
Il nostro riferimento.
Non a indirizzi politici partitici o consiliari il nostro riferimento sono le lavoratrici e i lavoratori.
Questi hanno delle necessità.
E oggi non nel tempo del Covid.
Di cui noi vi diamo il riconoscimento.
Viviamo al riconoscimento, pensando con l'abbiate fatto incompleta, buonafede, insensibilità verso i lavoratori, ma anche verso la città, e questo ha permesso che poi per terra, per due anni affila diventasse Capitale della cultura per quanto riguarda la Toscana, quindi, insomma, è stato un po' un dare una vera e da questo punto di vista,
Detto questo, noi ad oggi ci troviamo in una situazione per la quale per noi.
L'obiettivo che abbiamo davanti,
Ripeto quanto ho detto l'11 settembre in piazza dei Priori davanti a questo meraviglioso palazzo.
L'obiettivo che un sindacato ha storicamente davanti a sé è quello di fare un accordo che sia positivo per le persone che rappresentiamo.
Noi abbiamo una serie di perplessità, la tabella inserita nel bando che non si sa bene a cosa corrisponda lì, ci vuole della fantasia e che quella è una tabella inventata se vogliamo chiamare le cose col suo nome.
La invito a concludere il ripetersi, se però miopi Lombroso ancora scusate tre minuti davvero.
Sono forse sarebbe già sotto, ma comunque va be'va, be'cerco, cerco di farla davvero davvero breve e gli obiettivi dicevo, quindi sono da per quanto ci riguarda,
Quello di addivenire nelle forme possibili.
Tecniche, politiche e contrattuali alla formalizzazione di quanto fino ad oggi è stato più volte dichiarato.
Perché non è?
Una mancanza.
Di fiducia o di buonafede, né nei confronti di chi le espone, ma è nelle dinamiche contrattuali, sindacali, politiche.
E istituzionali, in questa dinamica si trova nella parte più alta del dialogo e dell'intesa sociale,
Si arriva a formalizzare e sottoscrivere degli atti.
Che garantiscono tre cose,
Il mantenimento.
Attraverso delle risorse certe.
Dei livelli occupazionali.
Il mantenimento delle ore, altrimenti dovremmo dire a delle persone.
Che quindi corrispondono a delle famiglie che, anziché 18 ore o avventore, ne vanno a fa 14, dopodiché queste persone o ci hanno anche un lavoro o vanno alla Caritas è chiaro.
Scusate.
E in ultimo è in ultimo, io voglio dire due cose.
Su quella brutta, davvero brutta.
La compagna Cates Antò chi mi insegna che in ogni gara d'appalto c'è una clausola sociale, no, a garanzia dello svolgimento di organizzazione aziendale, guardate mappe, scrivere questa come scritta, bisogna metterci d'impegno e perché questa è?
Non soltanto indigeribile per quanto ci riguarda, perché non esiste.
Guardate, per noi è particolarmente indigesta e indigeribile.
Ma mi voglio spingere un attimo in là, ci preoccupa giusto e.
Ci indigna e per noi non è ricevibile inaccettabile, dopodiché però.
Pinca, pallina S.r.l. La Coop, poi, è il segreto di Pulcinella, tutti sanno in nome di chi ha vinto, eccetera, eccetera, che ne mandi via uno o una.
Perché non è gradita, dopodiché si ride.
Dopodiché davvero?
Dopodiché è davvero il momento in cui si rinuncia a porre attenzione alla dignità di chi manda avanti i servizi museali in questa città, aggirando anche le leggi che stanno allontanamento del posto di lavoro per un giudizio e un gradimento insindacabile, lo facciamo noi, ricorriamo fino alla Cassazione, oltre a mettere in campo gli strumenti conflittuali di cui disponiamo ma siccome noi non crediamo.
Che quelle lavoratrici e quei lavoratori, e che questa città meriti di avere nella clausola sociale un qualcosa che dice come prima degli anni 70,
Che qualcuno può essere allontanato semplicemente perché non è gradito?
Per noi quella clausola deve essere modificata, altrimenti per noi non c'è la possibilità di un accordo.
Si è creato.
Sì, ecc la devo invitare a concludere comunque UNESCO Grazini giur adesso.
Ci molto si è creato.
Si è creato un movimento,
Guardate di cittadini responsabili.
Dei sindacati che che che ne crediate attraverso lo strumento, non la finalità dello sciopero, vogliono risolvere questa situazione in questa situazione.
Passatemi il termine, voi ci avete messo e voi avete la responsabilità di tirarci fuori.
Si chiama parlare Nicolò Bruni come delegato dei lavoratori, prego.
Buonasera a tutti.
Dalle dichiarazioni del Sindaco e dell'Assessore. Tanti sembrerebbe che la situazione dei musei sia quasi di lì a ci ripetete come un mantra non vi preoccupate e state tranquilli, tuteleremo l'occupazione. Beh, non è proprio così, signori, forse non ve ne siete resi conto, ma siete in ritardo di ben quattro anni. Con l'uscita del bando con grande tempismo, però, siete riusciti a pubblicarlo a soli due giorni d'anticipo dall'introduzione del nuovo codice degli appalti. Che tempismo, signor Sindaco Assessore, noi ci sentiamo veramente traditi all'ultimo incontro di contrattazione preventiva con i sindacati, ci avevate dato rassicurazioni sulla salvaguardia occupazionale. Peccato che queste rassicurazioni non si siano concretizzate nel bando come un fulmine a ciel sereno. Il 28 giugno abbiamo letto che il Palazzo dei Priori sarà chiuso in inverno, cinque giorni su sette alla faccia della destagionalizzazione del turismo abbiamo scoperto che ci sarà un taglio al numero delle postazioni, a Guarnacci e al Priori e vi invito a guardare sulla tabella che è scritto nel capitolato numero 0 di postazioni.
Abbiamo scoperto che le nostre mansioni sono aumentate a dismisura. Due pagine che ci avete messo per descriverle tutte significa maggiori responsabilità okay, peccato che la tabella che avete inserito sia più bassa di quella attuale, quella del costo del lavoro mi riferisco ci avete diviso. Inoltre, in tre figure diverse significa alcuni di noi subiranno molto probabilmente un demansionamento. Avete inserito una clausola sociale debole a favore di una formula di gradimento a dir poco vergognosa, ma dalla stampa veniamo a sapere che andrà tutto bene. Vedete Consiglieri, le nostre vite lavorative sono completamente appese ai contenuti dei bandi di gara. Ci aspettiamo perciò che i capitolati vengono redatti con estrema attenzione. L'aggiudicataria seguirà in maniera precisa ciò che c'è scritto nel bando nostri comunicati stampa o sui social noi ad ogni cambio di appalto.
Ad ogni cambio d'appalto, dobbiamo presentare un doppio CUD significa tassazione doppia il TFR, a ogni cambio appalto ci viene liquidato già tassato le nostre ferie permessi non goduti, e sono molti perché spesso non ci sono concessi per sostituire il personale vostro, verranno liquidati nuovamente tassati, il nostro monte ore viene costantemente messo in discussione. Sono queste le buone pratiche che vi siete impegnati ad avviare con il protocollo d'intesa. Oggi noi vogliamo sapere luogo e data e ora in cui ci siederemo a un tavolo per risolvere tutte le criticità che voi avete creato, sappiate però da adesso che noi pretendiamo il miglioramento delle condizioni, non il mantenimento, avete preso degli impegni e ora dovete mantenerli.
Perché abbiamo pazientato. Troppi anni ci abbiamo rimesso dal punto di vista economico, dalla della crescita lavorativa, però siamo sempre stati disponibili, direi anche al limite del servilismo, anche in stato di agitazione. Garantiamo il servizio in tutti i musei, sostituendo i vostri dipendenti nei giorni di ferie, permessi e malattia. Nei nostri musei ci sono lavoratori, ci sono stati i lavoratori senza contratto e quando poi i contratti sono stati fatti, non erano in linea con la Manzoni che gli operatori svolgevano, signor Sindaco, che avrebbe dovuto vigilare che avrebbe dovuto vince. Chi doveva vigilare con il suo silenzio ha permesso che i professionisti del settore guide turistiche laureati in storia dell'arte, la archeologi che si trovavano il posto giusto per titoli e competenze siano stati costretti a lasciare Volterra e il lavoro che amavano a causa delle paghe da fame scritte in quei bandi.
In 15 anni ci sono stati cinque cambi appalto è questa la lungimiranza che i musei, gli operatori si meritano, noi ci rivolgiamo anche ai dirigenti del settore cultura, quantomeno ci dovessimo un'autoanalisi, perché se ad ogni appalto ci sono criticità indicati dai sindacati,
Ci sono ricorsi controricorsi, che danneggiano lavoratori, lo CUP e i musei stessi, probabilmente eco bandi potresti far iscrivere a qualchedun altro, allora solo quest'anno due bandi su tre sono stati ritirati tutti, eccetto il nostro, noi mai avremmo voluto ricorrere allo sciopero, ma adesso la misura è colma e cito chi nel 2015 ha reso i musei ai servizi essenziali essenziali sì, ma solo quando vi fa comodo, ecco, oggi lo diciamo noi,
La misura è colma, non solo abbiamo la consapevolezza di essere nel luogo di lavoro che ci spetta e che ci siamo guadagnati, ma che siamo indispensabili e ve lo dimostreremo. Se non ci accontenteremo, accontenterete, invieremo altre giornate di protesta, altri scioperi, lo faremo ogniqualvolta che avremo la possibilità di essere visibili. Ora basta, vi facciamo vedere che non abbiamo paura di essere di gradimento all'Amministrazione quando è in ballo. Oltretutto ci sono i nostri diritti. Concludo quando ci convocò, ci convocheremo ad un tavolo, pretenderemo delle risposte concrete, di concreto. Cosa farete per migliorare le condizioni dei 12 tempi indeterminati? Li trasformerebbe i part-time involontari Indecast, in dei contratti normali da permetterci di vivere e non sopravvivere, garantirete a 7 part-time verticali di non essere sostituiti in inverno, qualora una ditta entrasse, avesse il proprio personale. Come garantirete ai tempi determinati i più fragili e precari che da svariati anni accolgono i visitatori in maniera seria e professionale? Abbiano la certezza di essere riassunti a marzo, il 6 novembre e l'inizio della stagione invernale è vicino. Quella è la soluzione. Qual è la visione? Il palazzo sarà chiuso veramente dal lunedì al venerdì al Museo Guarnacci. Quanti operatori ci saranno zero, come indicato nel bando, riuscite a garantirci questo per tutti e cinque gli anni, non fino a maggio o a giugno ritirate il bando signori ritiratelo, oppure mettiamo sul tavolo dei dateci, queste risposte le vogliamo nero su bianco, altrimenti noi percorreremo ogni via sindacale e legale possibile, ci batteremo con tutte le nostre forze per coltivare e diffondere la cultura del lavoro nei musei di Volterra, grazie.
Vittorio Salzedo.
Buonasera.
Buonasera a tutti Consiglieri e che ci ha permesso di partecipare a questo Consiglio comunale un po' difficile parlare dopo che hanno parlato tutti io rappresento la CISL di Pisa, e pertanto bene che paiono lavoratori più di noi e che dà loro viene la verità, quello che succede, però anche le organizzazioni permettetemi se cade la prossima volta di farle parlare solo tre.
Intanto va bene, lo stesso non è un problema, è quello che voglio dire io, è che bisogna essere abbastanza realistici, io mi sono appuntato alcune cose che ho già una certa età e ne ho già visti di passaggi di appalto e altro se si ricorda, signor Sindaco, quando si fece l'incontro il 7 agosto in prefettura, il mio invito fu quello di non aprire il bando, perché se si apriva dopo iniziava un processo reversibile e questo processo, e purtroppo è iniziato perché oggi non c'è nessuna possibilità di RAM la o annullarlo, forse, ma penso di no, perché nel momento in cui si apre una gara c'è un vincitore e che il vincitore dice io finto, voi avete dato delle regole.
Se c'è questa possibilità di ritirarlo, lo consiglio se non c'è vi posso dire anche un'altra cosa che secondo me sarebbe la migliore, quella che insomma si cerca di fare tutte le parti e in alcuni Comuni lo stanno facendo rientra innalzare dei lavoratori,
Di cosa sa da un appalto affinché una cooperativa ci deve dare un guadagno sopra un, penso che sia caricando quello che andiamo a pagare alla cooperativa. La gestione è tutto, è essere dipendenti comunali. Non so se si va a far conto quando cambia, esse merita fare questo turnover continuo. Io invito mia sarebbe oggi se fosse possibile annullare tutto e reinternalizzare i laboratori. Anche loro trovano euro pace, finalmente in tutti questi anni che hanno subìto quello chi è o poi altra cosa che mi stona e perché ci dite questo ce lo dite voi, lo prendo per buono, per vero, ho sentito l'assessore Santi l'altra volta e anche lei oggi, quando l'ha detto che in sostanza i Comuni, il, i musei, sono andati bene.
Sono migliorati e aumentato allora, in un momento che io ho un incremento, devo dare un miglior servizio per avere anche un incremento, perché se io do un servizio un po' peggiore taglio le ore, le 2 cose non vanno d'accordo. No, si allontanano pertanto anche questa la direi di vederla perché, riguardo a quanto detto dall'assessore Santi sui lavoratori,
Come davanti, mi scusi.
Eh va beh amici, lei ha detto prima che il soldato dei soldi in più, ma quel livello a quelle persone gli spettava nel momento che entrano al lavoro, cioè il terzo livello e forse anche un quarto e un loro diritto pertanto che le le aziende dovranno riconosciuti i cinque anni pregressi, tutti perché si Magneto di cinque anni tant'è che questo non andava bene andava vigilato, non so da chi è io arrivo in questi ultimi mesi qui a Volterra si sono iscritti e della repressione commesso un deluso, io sono per il dialogo,
Più che si vuole, il mio invito è oggi è inutile andare a ribadire le cose tutti quanti lo sapete cosa sta succedendo.
Il mio appoggio a quella che ha detto la collega Grassini prima di me, che cosa giustamente dette, io quello che vi invito a trovare una soluzione, altrimenti che la Giunta tutta da ambo le parti, siccome qui abbiamo dei lavoratori.
E rappresenta bisogna pensare a loro entrambe insieme al Sindaco, vi prendete un impegno a dire questi lavoratori non perderanno nulla come monte orario e noi ci va bene lo stesso, ma è una cosa che non potete fare io lo dico poi informati bene ma non si vuole quando esce un bando l'unica forse è quella di annullarlo Rieti, analizzarli, vi ringrazio.
Grazie ultimo intervento.
Alessandra Bernardeschi, rappresentanza dei lavoratori.
Non sono permesse le riprese in Consiglio comunale aperto e la pubblicazione di queste scusate.
Sì, scusate.
Ma lo debba passare, prego, lo può aggiustare bassa, quindi okay.
Allora sono delegata del sindacato di base Cub dei laboratori.
Si sa che il ricorso al sistema degli appalti si è intensificato con la delocalizzazione e le privatizzazioni, e preferirlo alla gestione diretta ha permesso agli enti di risparmiare, spingendo i salari verso il basso con contratti nazionali vergognosi come il nostro costruiti ad hoc.
La causa reale di tale ricorso e quindi il risparmio sul costo del lavoro, non la presunta maggiore efficienza del privato rispetto alla pubblica amministrazione.
Noi pensiamo che gli enti locali dovrebbero operare delle scelte, astenersi dall'esternalizzare i servizi o almeno prevedere nei bandi garanzie ad equo trattamento del personale, cosa che non avviene e non è mai avvenuto sul nostro appalto.
Infatti, la divisione tra lavoratori a gestione diretta e in appalto alimenta discriminazioni importanti, salariali e contrattuali e pregiudica la soglia, la solidarietà fra i lavoratori e questo vi posso assicurare.
Che avviene quotidianamente.
No, è difficile entrare nel merito di ogni singola cosa perché non bastano tre minuti, però, insomma, i miei colleghi sanno di cosa stiamo parlando. Costruire bandi inadeguati come questo mortifica il nostro lavoro e le nostre professionalità in una città d'arte come la nostra. Promuovere la cultura significa non solo costruire eventi e cerimonie buoni per l'immagine, perché la cultura ha bisogno di figure professionali con adeguati inquadramenti e livelli contributivi. Il bando di appalto è stato costruito invece con altri intenti. Il Comune si riserva la possibilità di sostituire il personale non gradito. Badate bene, non si tratta solo di accampare il diritto a una verifica delle competenze, che richiederebbe comunque una motivazione dell'esclusione, ma di un generico gradimento che non necessita di alcuna motivazione. Ora faccio un passo indietro e parto da dove eravamo rimasti in un Consiglio comunale che non era aperto, quindi noi non potevamo intervenire quando il Sindaco ha presentato la nostra situazione lavorativa come rosea noi che viviamo nell'appalto, tocchiamo invece ogni giorno con mano enormi criticità in maniera di contratto, stipendio, stabilità e perfino rispetto delle norme di sicurezza.
Qui e mi sento di aprire una parentesi, perché è una cosa che è accaduta oggi non è la prima volta alcuni nostri colleghi che sono a tempo determinato non possono accedere alla proroga del contratto, quindi staranno quasi un mese senza stipendio.
Questo è stato comunicato dalle cooperative oggi.
E è difficile e nel poco tempo spiegare come mai succede questo, ma l'appalto permette di far slittare i dipendenti di una cooperativa, un'altra cooperativa perché, badate bene, è un'ATI, non è una cooperativa sola e questa cosa non permette ai lavoratori di avvalersi del diritto di quei 36 mesi di mensilità che porterebbero alla trasformazione del contratto a tempo indeterminato.
Scusatemi, mi perdo, il Sindaco e l'Assessore tanti hanno Perm, hanno promesso per il futuro il mantenimento occupazionale almeno fino alla prossima primavera e dopo ci sono le condizioni per realizzare il promesso passaggio a un contratto di lavoro adeguato al nostro settore. Quali soldi serviranno perché non sono stati messi in bilancio prima del bando? Il bando di gara prevede tagli importanti a costo del lavoro e incongruenze che avrebbero giustificato il ritiro da parte dell'Amministrazione, tanto più che nel frattempo era stato emanato un nuovo codice degli appalti cui appellarci per ritirare in autotutela il bando e che fintanto non erano state aperte le buste, nessuno avrebbe potuto sollevare l'accusa di favoritismo.
Questo ritiro sarebbe stato l'unica risposta capace di garantirci prospettive dignitose di lavoro, senza costringerci a ulteriori sacrifici e a doppi lavori per raggiungere uno stipendio appena decente con cui vivere, grazie.
Essendo questo l'ultimo intervento, invito eventualmente ai Capigruppo.
Gli interventi di replica e conclusioni.
Prego.
Capogruppo Venini.
Beh, non c'è molto da dire, credo che questa volta a fare polemica non siamo noi, lo abbiamo sentito la voce di sindacati, i lavoratori che ci hanno detto quello che da tempo dicono loro e che noi consideriamo giusto, è stato fatto un errore.
E com'è che si dice sbagliare, è umano perseverare.
È diabolico ora, se ci si accorge di aver fatto un errore e guardo l'Assessore tanti, perché credo che in questo contesto si sia accorto che questo errore c'è stato, credo che la cosa migliore sia risolverlo.
Cercando di dire ho sbagliato, non ho sbagliato, però partiamo da qui e risolviamolo, ma la soluzione non è quella che le ho sentito dire vi stasera.
Di risolvere la situazione interpreto, ma credo di non andare troppo lontano fino a che ci sono io, fino a che ci siamo noi.
Poi il problema sarà di chi ci sarà dopo no, il problema non sarà di chi ci sarà eventualmente dopo, è di quelle persone là e di chi si aspetta di poter tornare a casa e dire sono un po' più tranquillo.
Perché non perderò le ore di lavoro perché mi saranno riconosciuti i diritti che mi sono dovuti, io insisto su questa cosa perché sta passando il concetto che gli fate un regalo, cioè avete creato il problema, ora li fate anche un regalo perché cercate di metterci un cerotto,
No, è emerso chiaro, questo non è un regalo, questa è la presa di coscienza del fatto che chi lavora ha dei diritti, diritti riconosciuti con contratti, diritti tutelati dai sindacati, diritti dei quali i lavoratori in primis chiedono il riconoscimento e questo riconoscimento non è emerso in alcun modo ancora promesse. Ancora faremo ancora, ci incontreremo bene incontratevi, ma quando avremo la risposta? Quando queste persone, la città, tutto l'indotto legato alla cultura avrà una risposta, perché qui non si parla solo del lavoro diretto, qui si parla anche del lavoro diretto, di quello che è la necessità di una città che vuole vivere di turismo,
E di accoglienza e di inclusività, ecco, includiamo prima i contratti giusti.
Accogliamo prima le richieste dei lavoratori che fanno sciopero, a differenza del del del sistema nazionale, consapevoli del fatto che cito l'esempio degli Uffizi l'Amministrazione non è dalla sua parte.
Non è dalla loro parte, ma è la controparte e l'Amministrazione comunale, questa è una differenza che non è da poco, quindi quando il Sindaco domanda perché continuate a fare sciopero e non si può fare il poverino e in questa circostanza non ci sta proprio per niente aver creato un problema dire ve lo risolviamo noi e vi regaliamo quello che invece dovete avere e oltretutto voi litigate. Questo non è l'atteggiamento giusto e non risolve il problema, lo ripetiamo da tempo e oggi ve l'hanno detto loro, perché abbiamo voluto questo Consiglio consapevoli del fatto che non avreste assolutamente messo mano al ritiro.
Del del bando all'annullamento di niente, al fatto che lei non si sarebbe dimesso, lo sapevamo, lo sappiamo, ora lo sapevamo ieri, lo sapevamo fin da subito, siamo qui perché oggi avete sentito le loro voci e l'avete sentito in questa sala consapevoli che siamo in un Consiglio comunale nel quale voi,
Dovete mettere la faccia per dire questa cosa, va così, perché noi vogliamo che vada così, il bando non è uscito magicamente, dà una mano la manina di nascosto, no, il bando è uscito dalla vostra Amministrazione comunale.
Dalla vostra attività e di questo ne dovete essere responsabili oggi loro vi hanno ricordato tutto questo e loro sono chi lavora per rendere possibile ricevere il Pegaso, ricevere il titolo di città toscana della cultura.
Ricevere tutti quei complimenti, anche giusti.
Che, insomma, non credo vi abbiano fatto dispiacere per l'attività che avete portato avanti e che adesso gli dite porteremo avanti anche nel futuro, però con un piccolo particolare ai al costo dei vostri diritti, io credo che la cosa più importante sarebbe invece è quella di dire rinunciamo a qualche Pegaso a vantaggio dei vostri diritti questo sarebbe un'educazione alla cultura del lavoro.
Quell'educazione alla cultura del lavoro che, tra le tante diciture delle culture dell'assessore, tanti probabilmente manca.
Questo è un problema che c'è qui a Volterra ed è diverso, perché qui i lavoratori sono contro il loro Comune e nonostante questo, come ci hanno detto, vanno ogni giorno a svolgere la propria attività lavorativa, perché è dovuto certo perché è dovuto ma il loro sorriso non è scontato non è dovuto.
Ogni volta che passiamo qui li vediamo e la loro attività, il come svolgono la loro attività, non è dovuta, li vediamo quasi tutti, perché molto spesso il Sindaco non passa di qui, però li vediamo, ecco, prestate attenzione a queste persone, stiamo parlando di loro, anche se non sappiamo se poi loro saranno i diretti interessati, perché sono rappresentativi, io ripeto, di chi lavora nel comparto museale, ma anche di tutte quelle persone che vivono della cultura e dell'attività museali dei musei di Volterra, appunto.
C'è stato un passaggio che sottolineo perché nel Consiglio, Preside precedente, l'Assessore Picciuto parlava del sociale, c'è stato un passaggio che dovrebbe averla colpita, il fatto di dire se noi non abbiamo assicurati i nostri diritti andremo alla Caritas, è quello di cui parlavamo prima, allora come responsabile di una Giunta, dica anche lei e la sua rispetto a quello che loro hanno chiesto. Cercate di ammettere o anche no, non ammettere quello che è stato, ma di risolverlo in prospettiva, non dicendo ancora una volta noi penseremo a finire la legislatura e poi saranno problemi loro della città e di tutti quelli che vivono di turismo e di cultura. Non è questo che loro stanno chiedendo. Certamente non è quello che chiediamo noi, è certamente chiediamo che il Sindaco si prenda le proprie responsabilità. Io credo che le dimissioni del Danti o il gesto di aver detto mi dimetto siano stati forse un gradino in più rispetto al niente che è arrivato dal Sindaco e dall'Assessore alla cultura.
Perché avere un Sindaco che non rappresenta gli interessi dei propri cittadini e della propria città, credo che sia molto più grave del fatto che non considera le esigenze del dello stesso Comune che amministra, mi auguro che ci sia un ripensamento e mi auguro che queste persone vengano ascoltate,
Grazie Capogruppo Venini.
Arona,
Gruppo Misto prego.
Sì, grazie di nuovo, scusate, pongo per la parola, allora io voglio dire.
Due cose velocemente, prima di tutto esprimo ovviamente apprezzamento per la grinta che questi ragazzi, ancora una volta, stanno mettendo mettendo in campo è una grinta che si rivela assolutamente necessaria, perché si dice che oggi il lavoro è fondamentalmente conoscenza, informazione e oggi come oggi il lavoro richiede competenze trasversali,
Ci viene richiesto di essere competenti non soltanto sulle nostre specifiche competenze, ma di guardarci anche intorno e voi siete in una situazione in cui vi dovete mettere nell'ottica di essere managers di voi stessi, andando con la forza del vostro lavoro esattamente nella direzione in cui volete andare i risultati che non siete che non siamo riusciti, mi ci voglio mettere perché è una sconfitta per tutti i signori. Questa situazione di stallo di stasera non è soltanto vostra, voi, siete figli esattamente come noi di Volterra e per voi vorremmo esattamente le stesse tutele e le stesse garanzie, la stessa sicurezza per voi e per le vostre famiglie che a volte si ha quando si va a letto la sera, si dorme tranquilli, a volte invece no. Si pone il problema di come arrivare al giorno dopo di come arrivare a fine mese e bisogna lavorare invece nell'ottica di perseguire obiettivi, quindi la, ma il mancato raggiungimento di risultati ora non inficia niente. La positività e il, la forza che si mette nel nostro lavoro va continuata. Bisogna continuare a metterla guai che venga meno la pressione UBA, ma guai che venga meno la motivazione, perché.
Il lavoro è valore, ma siamo noi persone che diamo valore al nostro lavoro e togliendo motivazione e passione, togliamo valore a noi stessi e quindi la vostra dignità, nonostante queste condizioni, non ve la toglie nessuno, purché manteniate alta l'attenzione sulle vostre competenze, sulla vostra professionalità, sulla capacità di accogliere le persone in maniera adeguata ad una città della cultura e purtroppo sul progetto capi Volterra capitale Toscana della cultura,
È stata buttata lì una macchia, una macchia, perché siamo partiti con grandi progetti, con grandi visioni appunto con riconoscimenti patinati. Poi però, laddove a me avremmo voluto vedere un risultato concreto, una strutturazione, un consolidamento di situazioni che veramente rimanesse alla città, no, perché con il consolidamento delle vostre posizioni contrattuali e una sicurezza per tutta la nostra città, il mantenimento delle ore non è soltanto a vostro favore e va, ma anche a tutela di una città che si propone appunto di essere e che ha la vocazione di città turistica e di città culturale. È previsto, ancora lo riportano i giornali. Sono previste preoccupazioni forti per le attività economiche private, che dovranno affrontare una bassa stagione, avendo visto una riduzione di presenze del 25% e la destagionalizzazione. Quante volte ne abbiamo parlato che anche qui, in Consiglio comunale, della necessità di studiare politiche turistiche e culturali che la destra s'destagionalizzazione della costano consentire? Ci sono troppi mesi che sono morte sul Volterra e che sono un una morte non soltanto per i vostri stipendi. Purtroppo, a questo punto, in prospettiva, se non si riusciranno a trovare delle soluzioni, ma anche per tutto il tessuto economico della città, lavorare in questo modo significa c'è un progetto. Mi viene il sospetto, quello di trasformare davvero come ci viene ogni tanto paventato Volterra in un borgo, il borgo che a novembre tira giù le serrande si spopola completamente e poi si comincia a riaffacciarsi sul collo e verso aprile o maggio, quando ricomincia.
Il il movimento turistico, ma a Volterra è una città, è una città impegnativa e richiede che, per quanto onerose e difficili, le politiche indirizzino verso il mantenimento dei servizi pubblici essenziali. La sanità, la cultura sono servizi che non possono essere derogate. Non si può rinunciare a questo e se non si sanno trovare risposte sul come mantenerli e bisogna prenderne atto perché le risposte le deve ritrovare questa Amministrazione,
E quindi politiche turistiche e politiche culturali. Forse c'è da farsi una domanda, ma le competenze sono all'altezza della situazione e le persone che si sono chiamate in causa in questi anni per risolvere questioni che certo sono complesse. Ma appunto domandiamoci, ho sentito parlare prima dell'affidamento di un ufficio stampa, di un ufficio comunicazione. Sono felicissima per chi prenderà questo affidamento, ma è lì la soluzione del problema, o qui bisogna farsi altre domande, appunto dove la vogliamo portare Volterra. Il flusso turistico è adeguato alla nostra città, a parte la destra già destagionalizzazione. È opportuno andare incontro ad altri segmenti di mercato che per il momento non vediamo, ma i nostri ragionamenti, non per quanto sollecitati anche in Consiglio comunale non li abbiamo sentiti fare una volta, non una volta abbiamo sentito dire abbiamo fatto un buon lavoro, ma rimane ancora tanto da fare e lo dobbiamo fare per tutelare le persone, i lavoratori, i loro diritti e tutta la città, quindi i ragazzi. Ve lo dico con forza, niente resa avanti più convinti che mai con forza, con il vostro lavoro, noi vi siamo accanto in tutto quanto è necessario.
Non ho altri interventi.
Paolo muschi, prego, Capogruppo Uniti per botte.
Prima di intervenire.
Su la serata.
Permettetemi di dire che non si può sentiti la sera dire da parte della Presidenza non si possono fare riprese, non si può sentir vent'anni che frequentano il Consiglio comunale a un Consiglio comunale aperto. Vietare a persone di riprendere quello che loro dicano. Mi sembra antidemocratico, perché qui siamo in un consesso pubblico. Siamo noi che siamo alla luce del sole ed è la prima volta che sento che è vietato riprendere che è vietato, fa le foto, mi sembra un bruttissimo inizio e questa è una cosa che solo in questa legislatura ho sentito mai era successo, mai, non ho mai sentito nel passato critiche son state c'è l'incontro con assolvere ai Consigli comunali aperti sulla sanità, si discuteva, si litigava, si urlava, ma sempre alla luce del sole chi ha l'interesse proprio oggi è stata presentata una mozione per rendere pubblici i Consigli comunali visibili so on line, come in tutti i Comuni anche più piccoli della Val di Cecina il Sindaco non ha voluto discutere questo ordine del giorno, lo ripresenteremo, ma secondo me ci rimettete voi, perché questa stanza deve essere trasparente, deve essere, deve tornare trasparente,
Si è parlato del Pegaso d'oro.
E di altri premi, anche altri premi proprio di quelle risorse. Non ci sono però a me, mi dispiace, ma io qui vedo troppe volte finanziare le stesse associazioni e per loro si trovano le risorse, ma allora queste risorse dove vanno, dove vanno queste risorse, perché a qualcuno sì e posso tengano premia i grandi giornalate e a qualcuno poi bisogna tagliare e si taglia, è bello parlare di ideali politici, è molto bella, tanti riesce bene, io vedo i cittadini che vivono come me con uno stipendio e io oggi ho sentito il loro malessere perché qualcheduno lo conosco e fa male vedere persone che dica, ma domani, come pago, la bolletta, come pago l'affitto fa male sentire queste cose perché probabilmente loro stipendio non è altissimo. Oggi, con 4 euro si compra un gelato ragazzi oggi pensare già le cooperative, noi stiamo eseguendo il modello Sangimignano per Volterra, ma senza le competenze di San Gimignano, perché la Fondazione musei Senesi non lavora come lavoro. Delle cooperative. Gli stipendi non sono gli stessi Sangimignano degli utili, che riesce addirittura a riversare anche all'Amministrazione. Noi non solo non abbiamo utili, ma ci avvaliamo di purtroppo intermediari che in qualche maniera non danno stipendi altissimi. Ecco, per il futuro di Volterra, di una capitale della cultura. Secondo me bisogna anche superare con delle strutture che diano continuità ai lavoratori che ci vadano in pensione. Perché poi quanto ci costa a noi riformare? Una persona ha fatto cinque, sei, 10 anni dentro. La struttura del genere ha un costo impagabile, quindi per noi bisogna conservarlo e del resto il lavoro fisso. E se lo Stato non ci permette di assumerli, dobbiamo trovare degli equivalenti che consentano stipendi più che dignitosi, probabilmente più anche delle cooperative. Quindi quello che dico io.
Non serve fare grandi cose, ma noi dobbiamo garantire stipendi a Volterrani che rimangano sul territorio, perché siamo già poi questa è la nostra priorità. Allora diventeremo a capitale della cultura, perché loro sono l'interfaccia. Quando viene qui una persona a vederci a visitarci, ne abbiamo avuto un un segno meno in Val d'Enza, non c'è stato, questo è un segno meno sta solo da noi, probabilmente loro sono il valore aggiunto, non li dei, motiviamo una cosa bella, però stasera ho sentito io ho trovato stasera delle persone risolute, noi siamo con voi, continuate, continuate perché se saremo sempre dalla vostra.
Allora mi scuso con l'Assemblea, però devo replicare al consigliere Capogruppo Moschi il fatto delle riprese è una questione di Regolamento comunale che dovrà essere cambiato prossimamente e potranno essere fatte. Ci sono problemi già dibattuti e già dibattuti anche in passato. È un'osservazione che, in base al nostro Regolamento comunale, a quello che ci siamo detti e per continuità anche con i consigli aperti che ne abbiamo fatti sulla sanità sono state inibite le riprese e quindi anche stasera, ma anche per giustizia verso i precedenti Consigli aperti, dove anche i Consiglieri Boschi certamente era presente e dove sono state avanzate queste eccezioni non è che stasera c'è stata un'ingiustizia verso chi voleva ho detto le stesse cose inosservanza di quello che ci siamo detti nel passato e con questo chiudo la polemica, la parola al Sindaco santi.
Ma brevemente, perché credo che il richiamo costante che c'è stato chi è intervenuto è stato quello di un richiamo alla responsabilità.
Io credo che la risposta l'abbiamo data stasera il Consiglio comunale.
Precedente, appunto, quando l'Amministrazione ha messo a disposizione,
Integrando il capitolo.
120.000 euro per maggiori spese della vigilanza dei musei,
E forse sarebbe stato il caso per far vedere ai dipendenti che sono qui in sala stasera che tutto il Consiglio comunale questo è approvato, questa variazione.
E quindi si sarebbe stato un segnale politico importante di unità anche nei confronti di quello che loro rivendicano, ma questo non è successo, a parte l'astensione della consigliera Sartori.
Io condivido gli interventi che sono stati fatti.
Anche i richiami.
E credo che.
A parte la richiesta che ha fatto.
La sindacalista Grassini, perché non ci avete chiamato, quando il bando è aperto, le buste ad aprire, perché credo che non sia il caso e il momento di fare una.
Incontri quando ci sono delle gare.
In in una fase come quella che era nel mese di agosto, quando veniva richiesto, veniva richiesto un incontro, io credo che quello che ci è stato detto oggi, se guardo i numeri del 2015.
Forse non è una garanzia scritta, ma è una garanzia che, rispetto a 390.000 euro oggi ci sono il dubbio in bilancio a disposizione rispetto a sette dipendenti oggi ce ne sono 19 a tempo indeterminato, 10 a tempo determinato e poi quella chiamate credo che se questo è successo e perché sono state trovate delle risorse,
E allora quello che diceva Alessandra e una parte che il suo intervento sono d'accordo, cioè rivendita delle cose che sono scritte in un precedente bando alla perché non sono state dette prima, cioè se ne accorge oggi qui dentro a quel bando già c'erano dei problemi,
Quindi io, per quanto mi riguarda.
Rispetto a quello che ha detto l'Assessore, tanti rispetto a quello che io mi limito a dire.
Senza entrare nella polemica al quale qualche volta si viene trascinati e il Pegaso d'oro dalla Città della cultura, insomma questa roba che scappa un po' di mamme tutte le volte semplicemente perché serve per strappare l'applauso, credo che invece,
L'incontro lo dobbiamo fare a stretto giro con i sindacati.
A stretto giro vuol dire che.
Nel nella prima quindicina di ottobre lo dobbiamo fare, dobbiamo avere un'interlocuzione con il nuovo aggiudicatario e capire anche le prospettive, perché non credo che nessuno abbia interesse a venire a Volterra.
A farsi fare le barricate dal Senato.
Nessuno non credo che i contratti di lavoro vadano a peggiorare rispetto ai livelli che sono stati raggiunti.
Cioè su questa roba, qui credo che l'impegno che prendiamo sia.
Dura di una chiarezza e di una volontà.
Che non credo possa essere smentito da nessuno, l'abbiamo detto l'abbiamo scritto, l'abbiamo ribadito in quello che è il contesto più alto della discussione politica che il Consiglio comunale, quindi io.
Ribadisco, riconfermo questo credo che i problemi si affrontino come e quando ci sono delle difficoltà, come abbiamo sempre fatto, perché i rapporti con il sindacato in questi anni sono stati sempre corretti e quello lo vogliamo sicuramente mantenere, credo che ci siano le condizioni perché,
Ci possono essere dei progetti importanti da parte di coloro che si sono aggiudicati la la gara attraverso progetti che possono portare ulteriori richieste di personale, quindi credo che quello che è successo fino ad oggi.
Possa in qualche maniera attraverso l'impegno nostro, essere mantenuto.
Incontriamoci il prima possibile, incontreremo l'interlocutore.
E credo che, rispetto a quello, possiamo sicuramente.
Costruire un percorso di garanzia per tutti i lavoratori che fino ad oggi sono stati impiegati.
E, consentitemi di dire anch'io, non sono mai stato propenso al lavoro del del settore delle operative, così nella sua instabilità, che è sempre un po' connessa rispetto a quella tipologia di lavoro lì credo che la proposta che ha fatto la CISL ad oggi non si ha,
Come dire, è valutabile, perché non credo che ci sia un'intelligence internalizzazione rispetto a una esternalizzazione che viene da da oltre vent'anni a questa parte.
Ma non per chiudere la porta ad una proposta che che ho sentito e che cerco di scorrere rispetto agli interventi che sono stati fatti, partendo però da quella tabella dei minimi, mi sento ora di garantire che quella è una tabella di minimi e da lì si parte,
Non credo sia stato scritto da nessuna parte o quantomeno da documenti passati in Giunta o passati in qualche altra approvazione, dove si prevede chiusure invernali rispetto a quella tabella nel quale si può trovare una interpretazione. È un inganno, ma quella non è mai stata. La volontà dell'Amministrazione è quella di chiudere quella di chiudere sono una tabella dei minimi. Non credo che noi abbiamo, ma è scritto da nessuna parte che vogliamo chiudere il Palazzo dei Priori Museo, Guarnacci o qualche altra struttura. Non è scritto da nessuna parte e non lo faremo. Questo è l'impegno che credo,
Nel ruolo che ricopro attraverso le parole che ha detto l'Assessore, ma anche quelle della Giunta stessa che ci possiamo riprendere stasera davanti ai lavoratori, e credo che questo sia tutto un percorso da costruire.
E ripeto la disponibilità al sindacato di incontrarsi quanto prima è una cosa che, se volete, è finito il Consiglio, la mettiamo già in calendario.
Grazie Sindaco Santi fare l'intervento a chiusura, quindi alle ore 20:41, dichiaro concluso questo Consiglio comunale aperto buona sera a tutti.