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C.C. aperto del 27/10/2021
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No.
Tralascio.
Sì.
L' appello buongiorno a tutti benvenuti, trattandosi di una seduta di Consiglio comunale seppure aperto.
Dobbiamo chiamare comunque l' appello e quindi registrare le presenze dei Consiglieri Libardo Maria.
Scrilli Lorenza Stefania, assente, giustificata, usino Zelia.
Assente, giustificata, Naso Agostino, assente, giustificato, ho qui le giustificazioni con le pecche, Corrado Maria carnosina, presente Cutrino, Nazzareno, Valentino presente, colloca Giuseppina, assente, giustificata, France Katia, assente Cataudella, Paola presente termini, Gerlando presente Ursino, Stefania.
Presente Tucci. Danilo presente. Controlla Giuseppe presente Rocchetti, Antonino presente, Consoli Domenico presente fratelli Elisa, assente Calabria, Giuseppe presente Lombardo, Lorenzo presente Iorfida, Raffaele presente lo schiavo serena, presente, Schiavello Antonio presente Curello Leoluca, Antonio presente Santoro, Domenico presente, Pisani, Silvio, assente giustificato, Pileggi Loredana, Patrizia presente Luciano Stefano, assente, giustificato, Pugliese, Laura, assente Poli caro Giuseppe presente Russo, Giuseppe assente, Arena Azzurra, assente giustificata, Miceli Marco presente Soriano, Stefano presente Comito Pietro presente,
24 presenti gli altri assenti, quindi possiamo metterci in piedi per ascoltare l' Inno nazionale, grazie.
Allora mi metto in piedi intanto per dare il benvenuto a tutti gli ospiti.
Naturalmente.
A tutti i Sindaci presenti a tutte le autorità, ai Consiglieri regionali incoming,
Anche a tutte le associazioni presenti, perché vedo che siete presenti in tanti e la cosa veramente ci gratifica e ci onora, quindi vi ringraziamo per essere qui stamattina, naturalmente i Consiglieri, tutti i presenti e l' oggetto della convocazione del Consiglio comunale aperto nella fattispecie richiesto dal Sindaco e quindi dal sottoscritto convocato è esattamente quello che avete letto chi ha ricevuto la convocazione e chi ha ricevuto l' invito quindi immagino tutti,
Ringrazio anche i dirigenti scolastici per essere qui oggi, perché abbiamo chiaramente esteso l' invito anche a loro ci tenevamo ad averli qui presenti ferma condanna dei recenti e gravi fatti di cronaca accaduti nel centro della città di Vibo Valentia, nella notte tra il 16 e 17/10, e politiche di sensibilizzazione contro la violenza. Questo il tema del nostro dialogo di oggi, che vuole essere un dialogo. Io ieri pomeriggio ho convocato una Conferenza dei Capigruppo, sia pure.
Postuma rispetto alla convocazione del Consiglio, giusto per definire l' organizzazione del Consiglio stesso, soprattutto i tempi che vanno contingentati, in virtù del fatto che, essendo tanti gli ospiti, naturalmente e quindi vorremmo dare voce a tutti quanti per esprimere il proprio pensiero sull' argomento molto delicato, quindi, per questo motivo e faremo in modo che ogni intervento lo diciamo prima lo stabiliamo prima lo stabilisco prima non duri più di tre minuti, quindi io a tre minuti mi perdonerete, ma sarò costretto non a togliervi la parola, ma a chiedervi di finire il vostro intervento. Quindi questo lo dico per stabilire subito le regole del gioco. è chiaro che il Consiglio comunale del genere prevede e sarebbe veramente gradito l' intervento di tutti, dalle associazioni ai sindaci. Ripeto, a chiunque voglia prendere la parola do per scontato quello dei Consiglieri, la Chiesa, perché ringrazio anche Don Filippo Ramondino, che per conto del vescovo e qui oggi con noi e ringrazio anche Don Peppino Fiorillo che anche per conto di libera. Naturalmente, essendo lui fondamento di questa associazione assolutamente importante, io il mio intervento, che era previsto lo limito soltanto ad un concetto che vuole essere, proprio fermo restando che c'è bisogno in questo momento di compattezza, c'è bisogno di unità, c'è bisogno di comunione di intenti e non credo che questa sia in dubbio assolutamente.
Una cosa soltanto l' esempio.
Probabilmente c'è bisogno di esempi, c'è bisogno di tutti, nessuno può vincere questa battaglia da soli, quindi dobbiamo fare ognuno per la nostra parte, la nostra parte, ognuno per le sue competenze, ognuno per le sue capacità, ognuno per quello che è il compito qui è destinato ognuno di noi, tutti noi, ognuno di noi, credo, debba fare la propria parte, altrimenti abbiamo perso in partenza. L' altra sera diceva il Sindaco nella manifestazione di libera è un concetto che mi è piaciuto tanto noi non siamo di fronte a un bivio, noi abbiamo già scelto e quindi noi abbiamo già scelto da quale parte stare, e questa è la forza che dobbiamo avere tutti insieme, dando l' esempio chiudo con una chiosa mio figlio continua a dirmi papà, non mi devi dire le cose.
Me ne devi far vedere, mi devi dare l' esempio e quindi questo io e il concetto che voglio esprimere stamattina è scontato che siamo tutti quanti a condannare quello che è successo. Detto ciò, lascio la parola al Sindaco, l' avvocato Maria Libardo con quel microfono. Grazie,
Grazie Presidente, io mi atterrò a mia volta ai tre minuti di rito, perché è giusto ed è doveroso che sia così. Debbo dire che ho avvertito subito forte l' esigenza di chiedere, all' indomani dei gravissimi fatti accaduti, la di chiedere la convocazione di questo Consiglio comunale aperto perché fosse forte, determinata la ferma condanna per il vile gesto che è accaduto, tra che ha coinvolto soprattutto dei ragazzi giovani, ma soprattutto per la riaffermazione di quei valori di libertà, di democrazia, di tolleranza che devono assolutamente appartenerci. Io credo lo commentavamo poco fa con don Filippo Ramondino, che ringrazio particolarmente per essere presente e suo tramite. Ringrazio il vescovo monsignor Attilio, nostro, che non ha potuto essere qui con noi per impegni pregressi, ma che vuole far avvertire forte la presenza della Chiesa anche in questa circostanza. Ringrazio tutti quanti voi per la partecipazione. Non cito nessuno, ma sono tantissimi, oltre alle autorità, le associazioni Libera, don Fiorillo e il Presidente attuale di di libera per per Borello, gli ordini Club service, i dirigenti d' istituto, la consulta degli studenti e i consiglieri regionali eletti, anche le forze di opposizione che hanno subito aderito alla esigenza di partecipare a questo Consiglio, i giornalisti che, sempre che sempre ci seguono, e, soprattutto, consentitemi un grazie ai ai sindaci, ai Sindaci di questo territorio che sono qui tutti insieme con me, perché è una un momento che ci accomuna. E un qualcosa che, come dicevamo prima con don Filippo a catena e avvii incatena e avvince tutti quanti noi quello che è accaduto non riguarda soltanto la città di Vibo Valentia, ma riguarda in generale tutto il territorio provinciale. Va innanzitutto espresso un grazie forte alla magistratura che, con operazioni come Rinascita Scott ha fatto pulizia nei nostri territori, va riaffermato un grazie a sua Eccellenza, il Prefetto al signor Questore, al procuratore ed in generale a tutti quanti prestano la loro opera, anche nell' intensificazione dei controlli. Quello che però ho avverto il dovere di dire è che quella di oggi non è soltanto un momento di condanna. Ma quello che noi oggi vogliamo far presente agli occhi di chi ci guarda non è una semplice passerella, non è una una fascia che indossiamo, non avendo la consapevolezza piena di quello che del gesto che stiamo compiendo. Ma quello che stiamo facendo è la costruzione di una forte rete sociale e di comunità, che è veramente l' unico modo per arginare fenomeni dai quali noi, come comunità, come Sindaci, dobbiamo assolutamente prendere le distanze. Ciascuno di noi deve lavorare nei propri territori per fare aumentare nei nostri giovani il livello di percezione del disvalore di alcune azioni compiute e che devono essere fermamente condannate. Perché, credetemi, non è normale circolare e la sera con una pistola in tasca non è normale, e anzi quella indifferenza nelle immagini che hanno colpito tutti quanti noi di questi, queste macchine che passavano e questo giovane abbandonata a se stessa e al suo destino li riverso per terra. Non è normale passare e indifferenti di fronte a queste, a queste visioni, perché l' indifferenza e il primo passo dell' omertà, ma ancora e qui mi rivolgo a me stessa come come sindaco e a quanto ancora di più e meglio posso fare, ma mi rivolgo anche ai dirigenti scolastici mi rivolgo alle famiglie, mi rivolgo direttamente agli istituti e agli studenti. Alcuni gesti veramente non sono normali. Non è normale che un ragazzo prenda una gallina e la Lanci sul tetto della scuola. Non è normale che i ragazzi arrivino fin sotto Piazza Municipio e prendano i pesci rossi della vasca e li buttino per terra solo per il desiderio di vederli morire e che poi vanno via unicamente perché è allontanati dalle mie urla dal balcone del municipio. Non è normale che gruppi di ragazzi sia vie avvinghiano ai pali della luce e riscuotano fino a farli cadere. Non non è normale, non sono gesti normali. Questi gesti sono gesti che non ci devono appartenere, che dobbiamo assolutamente condannare, che sono il preludio ed è l' humus, il preludio di azioni criminali e dell' humus di quella cultura.
'Ndranghetista mafiosa di quella subcultura, chiamiamola come vogliamo. è su questo che noi dobbiamo essere insieme, essere uniti, essere coesi, ed è su queste basi che io credo chiedo che sia forte il deliberato del Consiglio comunale. Io vi ringrazio per per aver partecipato e credo prima di ogni altro, se me lo consentite, di passare la parola a Don Filippo Ramondino. Sarebbe giusto che io la passassi immediatamente ai consiglieri, ma leggo, negli occhi dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, che non hanno nulla da opporre se per primo a parlare sia veramente la voce del vescovo, la voce della Chiesa, perché noi ci sentiamo profondamente cattolici e ci sentiamo profondamente cristiani e soprattutto condividiamo anche chi non lo è. Quei valori che sottende condono al cattolicesimo e alla cristianità. Ringraziamo l' onorevole Dalila Nesci e la invitiamo ad avvicinarsi al al tavolo qui con noi. Prego, dovrà Mondino.
Grazie.
Quale rappresentante del vescovo monsignor Attilio, nostro impossibilitato ad essere presente perché fu riceve, porgo il suo saluto al signor Sindaco e al Consiglio comunale della nostra città che ci ospita.
E a tutti i sindaci e alle autorità qui presenti ai cittadini, esprimendo la sua piena vicinanza e solidarietà, insieme a quella di tutto il clero diocesano a questa iniziativa che insieme appello di civiltà e segno d' amore al bene comune,
Si tratta di un rinnovato annuncio della verità dell' uomo e della legalità che tutela il suo valore e che diventa denuncia personale e collettiva di tutto ciò che ci disumanità, ci lacera offende la nostra dignità, ipoteca il nostro futuro con sataniche azioni violente e mentalità omertosa a questo male strutturale noi come cristiani e uomini di buona volontà dobbiamo e vogliamo porre con pazienza e resistenza senza rassegnazione strutture, sempre nuove di giustizia, di pace, l' amore le quali sono in fondo il vero desiderio del cuore di ogni uomo, forse anche di quello più brutale poiché non educato a questi valori.
Con perché molto sapientemente, Sant'Agostino diceva affermava che la punizione e giustizia per l' ingiusto,
È quanto il Vescovo ha ribadito lunedì scorso, a Mileto nella festa della dedicazione della Basilica Cattedrale durante la quale abbiamo voluto ricordare il giovane Filippo Ceravolo, una giovane vita spezzata dalla mafia, ricordate nel 1000 e nel 2012.
Al mattino ha incontrato il papà e la mamma e, guardando il volto di quei genitori come di tanti altri che qui potremmo elencare, c'è da gridare soltanto basta, basta, torniamo ad essere uomini.
No ad ogni forma di mafie.
È il titolo del recente appello dei vescovi di Calabria, che dispongono un sentire e agire comuni per le comunità cristiane allargati a quella urgenza di sinergia operativa tra chiesa, scuola, famiglia, politica e associazioni, qui ci sarebbe da ripetere quanto il Papa sostiene ripete continuamente siamo tutti sulla stessa barca o ci salviamo insieme poi ci torniamo insieme questo vale particolarmente forse per il nostro territorio con territorio allargato.
Le parole sappiamo restano inutili, anche questo dei vescovi come quelle che possiamo dire noi quest' oggi e queste parole restano inutili fin quando non si fanno carne.
E noi dobbiamo dare carne al Vangelo, non all' antico Angelo.
Alla libertà, non alla schiavitù,
Alla legalità, non all' illegittimità, con la pazienza della quotidianità, della perseveranza,
E, se necessario, come poco fa abbiamo cantato anche nell' Inno italiano, se necessario con il coraggio e l' eroismo dei grandi e dei santi, e questo è il nostro messaggio è nostro augurio, grazie.
Grazie, Don Filippo Ramondino.
Grazie anche per essersi mantenuto nei tempi prescritti, grazie anche al Sindaco, naturalmente in tre minuti.
È riuscito a esprimere il suo concetto, quindi chiederei a tutti quanti voi la stessa cosa in programma abbiamo gli interventi dei Consiglieri, mi pare che il Gruppo di maggioranza abbia espresso un dubbio, voglio esprimere un documento unitario per il Gruppo di maggioranza, quindi chiederei alla consigliera Corrado vice capogruppo incaricato vice capogruppo di Forza Italia,
Magari di portarsi alla grazie.
Il gruppo di maggioranza ritiene questa seduta di Consiglio comunale un' occasione per invitare le istituzioni nel loro insieme, a confrontarsi sul tema della criminalità e delle forme con cui essa si manifesta. Forme a volte subdole, attraverso le quali riesce a migliorare l' efficienza delle istituzioni, altre volte meno raffinate e più direttamente aggressive, come l' azione di fuoco consumata nella notte fra sabato e domenica 16 e 17/10 nel centro cittadino del nostro capoluogo di provincia. Di fronte a tali differente metodiche, che mettono in pericolo tutte le articolazioni in cui si svolge la vita civile e dell' intera comunità, la risposta non può che essere scevra da speculazioni e strumentalizzazioni partitiche per lasciare spazio ad un urlo univoco di condanna assoluta che questa maggioranza si sente in dovere di fare. Abbiamo inteso oggi, insieme al nostro Sindaco Maria li Murdoch, chiamare a raccolta in questa Assise tutte le articolazioni sociali che si occupano e si preoccupano della crescita di questo territorio, siano esse istituzioni, movimenti, associazioni, partiti o singoli cittadini, poiché questo è il momento di guardarsi tutti e ciascuno allo specchio per analizzare a fondo il perpetuarsi, nonostante l' encomiabile lavoro repressivo svolto da tutti gli organi di polizia giudiziaria, di gravi atteggiamenti che si richiamano eloquentemente al fenomeno 'ndranghetisti con che, da quanto risulta dagli atti giudiziari, minacce diversi apparati istituzionali e quindi le regole democratiche della società, enti locali, carceri, Forze dell' ordine, tribunali, associazioni economiche, si sono scoperti privi dei giusti anticorpi per respingere in modo assoluto l' assalto di una criminalità raffinata che, nonostante l' argine giudiziario, continua a costituire il punto di riferimento per nuove leve che, con spavalderia, proseguono nell' obiettivo di soggiogare i cittadini nelle pubbliche vie e in quello di rilanciare una nuova sfida alle istituzioni poste a garanzia mediante l' utilizzo delle armi da fuoco nelle pubbliche piazze e a soli a 40 metri dalla prefettura. è evidente, dunque, che siamo davanti a un fenomeno la cui complessità sociale deve essere affrontata da tutta l' intera comunità, senza se e senza ma e senza alcun distinguo, perché continua ad essere a rischio il futuro dei nostri giovani e con essi la sopravvivenza dei valori civili. Lotta al fenomeno delinquenziale trascende l' esclusiva azione repressiva giudiziaria per essere affidata all' analisi di un problema morale ed etico, la cui soluzione costituisce l' unica via per il rilancio dei nostri territori. Così tutte le articolazioni sociali e istituzionali destinati per loro natura, la formazione della personalità degli individui, associazioni, partiti politici e movimenti, siamo chiamati ad un impegno in trincea per la creazione di individui migliori i cui comportamenti siano veramente ispirati ai valori del dettato costituzionale, posti a fondamento e a guida di una società civile. La costruzione di una società migliore passa necessariamente dalla formazione di individui migliori, che non debbono avere paura di frequentare i luoghi della convivialità, di manifestare liberamente il loro pensiero e di vivere serenamente la loro vita. Lo sforzo civico di ciascuno sia dunque teso all' impegno della ricostruzione di un tessuto sociale solidale, capace di indirizzare al bene ogni azione, tutti pronti a sacrificare i propri egoismi e le proprie ambizioni per rafforzare l' interesse generale della società. Non più, dunque una battaglia individuale lasciate singoli, ma una battaglia sociale condotta con dedizione eroica da parte di noi tutti, così come ci ha lasciato l' insegnamento di Aldo Moro, che invitava ogni cittadino della Repubblica a comprendere che ogni azione ha un significato politico di tutela e crescita della società e vuol dire che ciascuno deve essere pronto a servirla senza fatica, ma in modo orgoglioso. Noi siamo politici, infatti, ma non solo, quando diamo il nostro voto o attivamente. Esplichiamo funzioni di responsabilità sociale, ma anche quando studiamo, lavoriamo, esercitiamo la professione, svolgiamo nella monotonia piena di pace la nostra vita familiare, cercando di essere un esempio per i nostri figli e lo siamo anche compiendo semplicemente il nostro dovere. Ora tutti dobbiamo percorrere una lunga ma difficile strada, che è quella della sensibilizzazione della costruzione. Così possiamo servire veramente la patria che soffre. Chi ha da studiare, studi che ha da insegnare, insegne che ha da lavorare, lavori che ha da combattere, combatta che ha da fare della politica attiva la faccia con la stessa semplicità di cuore con la quale si fa ogni lavoro quotidiano, madri e padri attengono a educare i propri figli, ruoli e nessuno pretenda di fare più e meglio di questo, perché questo è veramente amare la patria e l' umiltà. Cominciamo da qui rimettiamoci tutti a fare bene il nostro dovere, rivendicando con convinzione la sacralità dei valori di una società civile.
Chiamerei ad intervenire.
Il Vice Capogruppo del PD, per conto.
Di un gruppo di diminuire i Consiglieri di minoranza per allora, sì, mi aiuterò con un documento, visto che stiamo per parlare tre minuti preliminarmente.
Un saluto a tutte le Istituzioni presenti civili ed ecclesiastiche, grazie per essere intervenute oggi, così come grazie a tutte quelle forze dell' ordine, forse pubbliche, a tutte quelle autorità che ogni giorno combattono in questo territorio difficile per debellare un un cancro, perché così va chiamato intervengo in questo pubblico dibattito a nome mio e dei Consiglieri di minoranza oggi presenti in Aula Miceli Sbrulli di leggi, polli, caro Santoro e Comito.
Su un tema che non può essere racchiuso solo nelle parole dell' ordine del giorno, di certo ci associamo alla condanna forte verso ogni violenza, verso le persone e i fatti che sono avvenuti qualche giorno fa nel cuore della nostra città, oltre ad essere gravissimi meritano una reazione forte da parte di tutti noi che rappresentiamo la nostra comunità ma anche e soprattutto da parte dei nostri concittadini.
Siamo Capitale del libro e da una citazione del nostro conterraneo. Corrado Alvaro, vorrei partire questo mio breve intervento. Al varo diceva che i calabresi vogliono essere parlati e lo diceva dall' alto della sua conoscenza, della realtà sociale del territorio e dei soggetti che il significato profondo che vi è dietro a questo semplice parola è tuttora attuale, con troppa frequenza usiamo le parole cambiamento, novità, innovazione, reazione, ma tutte queste belle parole passano da una conoscenza vera e profonda del territorio dei calabresi e, nel nostro caso, del vibonese, una conoscenza dei comportamenti personali e collettivi, il nostro territorio ha bisogno oggi più che mai di essere compreso attraverso la parola, la comunicazione e soprattutto i fatti. Il nostro contributo come forze di opposizione al Comune di Vibo, è sempre stato chiaro e netto ed il nostro compito è diverso. Quelle le forze maggioranza. Noi cerchiamo sempre di essere da stimolo all' avvio di quei processi virtuosi che portano un' Amministrazione ad essere realmente vicino ai bisogni della propria comunità. In tutti i nostri interventi ci siamo sempre schierati dalla parte degli ultimi.
Dalla parte di coloro che vivono un disagio sociale che purtroppo, molto spesso se non viene compreso per tempo, porta all' allontanamento di quei valori che per noi sono fondamentali, come la giustizia, l' equità e l' uguaglianza. Il contributo che il nostro intervento e la nostra presenza oggi in Consiglio in questo Consiglio straordinario vuole offrire è ancora quello di stimolare l' Amministrazione comunale, ma tutte le Amministrazioni presenti. Aggiungo io comunale presente attivare quei percorsi sociali che portano i nostri giovani a credere che un futuro diverso da quello criminale è possibile e realizzabile. Anche in questa città e nelle nostre città.
Questo si realizzano lasciandosi scappare più l' occasione che questo momento particolare offrire alla nostra martoriata terra.
Ne cito alcune che riguardano la nostra città, aprire il teatro comunale, efficientare la polizia municipale in termini personali per, come segnalato da ultimo dal sindacato di categoria, realizzare efficientare le strutture sportive a tutti i livelli, aderire a quei progetti che portano i nostri bambini e ragazzi già dall' asilo e dalle scuole elementari ad essere consapevoli che questa terra va vissuta e va cambiata restandoci e combattendo un sistema criminale che ci vuole omologati e passivi ad accettare un modo di vita che non deve essere più il nostro.
Un cambiamento reale solo se segue le pulsioni della società all' interno del quale deve avvenire.
Cercando di comprenderle, orientarle verso un percorso che non può non essere quello della giustizia, dell' uguaglianza e dell' equità sociale, solo raggiungendo questo obiettivo e, soprattutto perseguendo nei fatti quotidiani.
Che potremmo finalmente vedere una nuova generazione, scegliere di rimanere a Vibo Valentia, perché finalmente è diventato quel posto dove si può investire e vivere la propria vita liberamente, senza condizionamenti o pressioni da quella parte peggiore della nostra società che la 'ndrangheta al Sindaco consegniamo quindi la nostra richiesta di impegno affinché all' interno dell' amministrazione non vi siano più esitazione, ritardi in tutte quelle politiche, come quelle sopra citate, che sono vitali per la formazione di una nuova coscienza sociale nei nostri giovani. Grazie,
Grazie al Consigliere Soriano, poi, naturalmente esprimeremo un attimo, finiamo con i Consiglieri, scriveremo sul deliberato sì, tranquillo, visto ha chiesto prima di intervenire prima della dottoressa Pileggi, con la quale mi scuso il consigliere Santoro.
Del Movimento 5 Stelle subito dopo la Pileggi, giusto in ordine di prenotazione e poi do la parola chiaramente a libera.
Tranquilli.
Io voglio dare il contributo del mio Gruppo dei Cinque Stelle perché ci rendiamo conto che, oltre a dare un plauso.
Al alla sicurezza,
Integrata che, ossia al coacervo delle forze, al coordinamento delle forze di polizia e quindi alla prevenzione militare, occorre che noi amministratori facciamo il nostro ruolo e siccome io queste cose le ho scritto in un libro di.
Cinque anni fa, quindi, non è assolutamente una questione di oggi, io credo che noi amministratori dobbiamo individuare i territori attaccati dalla criminalità e dobbiamo individuarli perché ci sono delle and Mark belli chiari.
Che sono in qualche modo quelle posso per le posso indicare la rapina dei beni comuni, i marciapiedi, l' alloggi popolari, le strade, i disastri ambientali con il fuoco e questa rapina dei beni comuni a favore di individualità.
Portano al commercio abusivo, portano perfino alla presenza dei ceppi e degli altarini, dei morti, dei figli o dei o dei mafiosi. Vi ricordo che fino a poco tempo fa, in una delle vostre piazze di un Comune della dalla Marina c' era un ceppo nella piazza principale di un morto che è proibitissimo dal dalla legge, quindi noi.
Dobbiamo in qualche modo individuarlo e lo si poi individuare con il principio, con la teoria delle finestre rotte, che ossia che questa teoria, che in qualche modo quando c'è un edificio è un esempio con le finestre rotte, quello è stato se non viene ad essere recuperato, quel un atto in cui è possibile realizzare un attacco sono dei lender Mark negativi. Noi, come amministratori, dobbiamo sostituire a questi land Marchi negativi, per esempio al commercio abusivo del Carretto sostituire delle smart positivi in quell' uovo. In quella parte bisogna togliere quel commercio abusivo e metterci un Land Mar positivo, e io credo che.
Che quindi bisogna pure fare in modo che.
Che i giovani, che i cittadini si sentano la propria città come propria.
Perché il concetto e l' abbiamo visto che la gente va a votare sempre di meno significa che non si sente la città come propria, abbandonare il la sigaretta oppure il cestino dei rifiuti significa non avere.
Salutiamo il.
Coordinatore, salvo prego, chi c'è il la sedia.
L' accogliamo con.
L' auto.
Chiudo con un appello, dobbiamo far rendere i nostri giovani.
Dobbiamo avvicinare i nostri giovani all' amministrazione, al gestire, alla gestione delle cose comuni l' unico mo possibilità è quello della partecipazione cittadina, non solo come informazione, ma come atto di decisione, solo così riusciamo a far a far capire al giovane che non si deve arrampicare come dice la Sindaca sul sul è distruggerli,
Il territorio, io chiudo, perché.
La situazione vi ringrazio di avermi ascoltato.
Mi scuso io con il professore Santoro.
Chiaramente approfitto per salutare.
Il procuratore che aspettavamo il dottor, salvo il questore, il signor Questore, naturalmente del colonnello capace per i Carabinieri e il Comandante provinciale della Guardia di finanza, quindi benvenuti tra noi che stavamo aspettando, scusateci se abbiamo iniziato il dato via ai lavori, ma c' era tanta gente ci è sembrato opportuno anche per gli ospiti. Ecco, noi abbiamo già proceduto con l' intervento del Sindaco, con l' intervento dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, qualora volesse intervenire, magari anche subito. Io darei la parola direttamente al dottor, salvo Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, il microfono, e qui può stare anche lì tranquillo, eccolo.
Ah, magari dallo scranno, li studiamo bene, grazie.
Si tolgono la mascherina buongiorno a tutti buongiorno a tutti e ringrazio il Sindaco anzitutto per l' invito che mi ha voluto rivolgere e per questa iniziativa io non ho potuto partecipare in realtà io faccio il Procuratore della Repubblica, dovrei fare altro, non partecipare alle manifestazioni, però in questo caso dato che erano state le mie parole assieme a quella del colonnello capace come vedete,
Ci siamo tutti siamo venuti tutti, è venuto il comandante provinciale della Guardia di finanza, il signor questore, e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Capece. Diciamo che questa mia presenza io ringrazio, so che non ha una connotazione politica, ma non interessa che il Sindaco, chi è la maggioranza che l' opposizione e qui siamo tutti per Vibo e per cercare di affermare la legalità in un territorio che è difficile, perché siamo qui oggi, perché abbiamo mandato quel segnale nel corso di quella conferenza stampa? Questo è un momento particolare, è un momento. Noi ce lo aspettavamo in qualche modo che dopo io, l' altro giorno al nautico ho parlato di ubriacatura, di legalità, perché ubriacatura perché Vibo non era abituato, noi venivamo da un periodo di un trentennio di.
Controllo del territorio da parte delle organizzazioni criminali. Eravamo riusciti, siamo riusciti nel tempo negli ultimi 4 5 anni, grazie alla distrettuale antimafia di Catanzaro che nella quale io ho fatto parte e che sta continuando a lavorare, a lavorare ed operare benissimo sul territorio di Vibo. Però, dopo quella fase, dopo che la fase.
Di.
Liberazione del territorio della presenza di tanti criminali.
E ci si aspettava che a distanza di un po' di tempo, 2 3 anni quello che probabilmente sta succedendo, chi faceva parte di quelle organizzazioni in qualche modo cercasse di riorganizzarsi ed ecco il motivo del mio allarme. L' episodio non è solo quello, ovviamente quell' episodio però è sintomatico di una situazione che.
Si sta ricreando è la risposta che noi avevamo, visto che abbiamo registrato a seguito di quello che era successo, non c' era piaciuta, non c' era piaciuta perché era in controtendenza rispetto ad un fenomeno di consapevolezza e di acquisizione di presa di coscienza di quello che stava accadendo a Vibo, anche da parte della comunità noi lo diciamo sempre la criminalità organizzata, non la sconfiggeremo con le operazioni, noi ne possiamo arrestare quanti ne vogliamo di.
Di soggetti sul territorio. Dopo due giorni da quando noi facciamo le operazioni ce ne saranno il doppio disposti a prendere il loro posto. Noi non vogliamo che questo succeda,
E allora, dato che vedere ragazzi, dato che si stavano ricreando delle dinamiche che erano analoghe a quelle che abbiamo accertato nel corso del delle operazioni, da ultimo Rinascita Scott, ci siamo allarmati anche per la risposta del della della della cittadinanza dei ragazzi, cioè non si può vedere una persona sparata per strada e la macchina che fa la gincana degli passa a fianco come se fosse siccome se fosse nulla,
E allora questo ci ha allarmato molto, quindi io sono contento, sono contento della risposta che ci è stata dapprima con grazie alla manifestazione di libera adesso, con questo Consiglio comunale aperto che dimostra questa volontà di riscatto. Noi dobbiamo continuare ad andare in questa direzione, dobbiamo continuare a fidarci delle istituzioni, le istituzioni oggi a Vibo, a differenza che per tanti versi questo lo abbiamo riscontrato nel corso delle indagini, oggi ci sono, sono presenti e sono forti. Avete qua i comandanti, i vertici delle delle forze dell' ordine, che stanno facendo un lavoro straordinario, che io non finirò mai di ringraziare abbastanza. Quindi bisogna fidarsi e soprattutto bisogna fare rete. Bisogna far capire alle persone che, se denunciano, non sono da sole perché, oltre allo stato dimostrato presente, forte che tutta la comunità che farete e ed è a supporto, quindi se noi riusciamo a fare questo, se riusciamo a far comprendere questo alla gente, forse riusciamo a ad invertire la tendenza.
Perché semplice si passa dal controllo della piazza, davanti al all' esercizio commerciale che più frequentato e dalla ad arrivare al racket, ad arrivare al controllo del territorio sistematico, come era in passato, non ci vuole niente, se noi ci voltiamo dall' altra parte, adesso tutto il lavoro che è stato fatto non sarà servito a nulla questo è il messaggio che spero sia stato compreso, le prime risposte mi sembrano positive.
Noi ce ne andremo da Vibo un giorno, ma non resteremo sempre qua.
Il colonnello capace se ne andrà questo raggiunto, se ne andrà, se ne andrà il comandante provinciale, me ne andrò io se ne andrà anche Nicola Gratteri, breve purtroppo Vibo resterà a Vibo.
E se voi non cogliete se la cittadinanza non mi riferisco, ovviamente è presente a tutta la cittadina, tutto il territorio vibonese, se non colgono questa occasione, questa è un' occasione straordinaria in cui la risposta è stata data. La presenza dello Stato non è stata mai così forte e non solo Pippo in tutto il territorio calabrese. Io mi ricordo quando ancora non ero procuratore della Repubblica, venne a fare un convegno con Nicola Gratteri, parlammo appunto di questo, gli disse questa è la città prediletta,
La città prediletta perché stava si stava investendo tanto.
Ebbene, quello che che si è fatto, quello che è previsto adesso non lo dobbiamo verificare. Quindi, quando si verificano determinati fenomeni, bisogna denunciarli, bisogna avere il coraggio di denunciarli e stare vicino a chi è vittima. Se la vittima rimane da solo, penso di di di essere da sola. Non non avrà mai il coraggio di alzare la testa e noi questo a Vibo non ce lo possiamo permettere. Non ce lo possiamo più permettere.
Non abbiamo più alibi, non ce ne sono più. Quindi io sono qua oggi per ringraziare il Sindaco per questa manifestazione e per dirvi appunto questo. Questo riguarda Vibo città, ma riguarda anche tanti territori nella zona delle Serre nella zona del Mar. Siamo tutti sulla stessa barca. Se restiamo uniti e facciamo squadra questa questa battaglia, la possiamo vincere, altrimenti sarà tutto tutto tempo sprecato. Tutto il lavoro fatto l' avremmo buttato alla al macho. Io sono fiducioso, dico questo e sono qua perché credo in questa battaglia l' abbiamo sposata, lo stiamo portando avanti, noi siamo.
Io spero che l' onorevole Nesci, con la quale abbiamo collaborato anche con la Commissione parlamentare antimafia ieri sono stato contattato dalla dal Presidente che dice che a breve dovrebbe uscire finalmente questa relazione, nella quale si darà atto del lavoro svolto e delle carenze anche per le forze dell' ordine a volte abbiamo l' impressione di lavorare a mani nude rispetto al fenomeno che dobbiamo contrastare. Però ce la mettiamo tutta noi in Procura Vibo, siamo in sette di questi sette, oggi siamo in cinque perché due mancano, però cerchiamo di fare il massimo, quindi, così come lo facciamo noi meglio di noi, lo fanno le forze dell' ordine.
Dovete avere fiducia, dovete denunciare, dovete tenervi stretti, perché questo è il momento cruciale, adesso ci sarà lo spartiacque o si torna indietro oppure si va avanti e per andare avanti bisogna essere coesi e denunciare questi fenomeni, grazie,
Allora, grazie al dottor, salvo grazie per questi messaggi, per noi fondamentali di fiducia, prego, chiedo scusa, no e voglio ringraziare il dottor, salvo digli che ci siamo noi, non solo la procura ce la sta mettendo tutta, ma noi come Sindaci, come comunità ce la stiamo mettendo veramente tutta.
Perché abbiamo la necessità, come lei giustamente ha sottolineato, lei andrà via, il suo predecessore è andato via, altri verranno dopo di lei, abbiamo avuto l' avvicendamento in Prefettura in questura e il colonnello capace e altri la Guardia di Finanza, però noi siamo qui, siamo su questo territorio e noi dobbiamo fare la parte migliore, comunque ce la stiamo mettendo veramente tutta grazie,
Già.
Grazie comunque per averci onorato della vostra presenza, grazie davvero grazie per tutto quello che state facendo grazie al dottor Gargiulo.
Grazie al colonnello capace, il comandante provinciale della Guardia di finanza e al dottor fallo.
Mi spiace perché avremmo voluto far sentire la voce al procuratore di di di libera di tutti quanti i Sindaci e degli stessi consiglieri comunali, però sapete bene che certi impegni sono inderogabili e allora darei la parola a questo punto alla consigliera Pileggi che mi aveva chiesto di intervenire.
Chiedendole sempre la cortesia di mantenere i tre minuti, grazie.
Un saluto al Sindaco attinenti a presenti e a tutti i partecipanti.
Quella sera della manifestazione e di libera.
Io ero presente come al solito, perché è un è una cosa che sento sempre di fare essere presente in tutte le manifestazioni contro la violenza contro la 'ndrangheta, però, siccome sono una che ascolta e parla con tutti gli capita quella sera un ragazzetto che si avvicina con aria molto,
Come dire spavalda e dice voglio sentire che dicono voglio sentire le cavolate, naturalmente i cui addetti in maniera più colorita che dicono questa sera questa cosa oggettivamente, a mio un po' come dire turbata, e siccome lì poi io sono uno che parla parla gli piace il confronto ho affermato che tu scusami ma fammi capire perché, secondo te queste sono cavolate. Se ti trovavi Tulli a passare, potevi essere ucciso e signora, io sono uno che è il padre in carcere da tre anni adesso, per per delle cosiddette ingiustizia. Secondo lui deve fare altri tre anni.
Questo ragazzo avrà avuto un 15 anni, non frequentava nei liceo classico, nel liceo scientifico e nel liceo umanistico, quindi,
Ho raccontato questo episodio perché da qui voglio porre una riflessione è, come dire, uno stimolo alla critica, l' autocritica che ognuno di noi si deve fare, specialmente i ragazzi, perché vedete, prima di arrivare ad avere vent' anni 30 40 50 e ad imbracciare una pistola e un fucile con disinvoltura questi ragazzi avranno avuto 10 anni 12 13 14,
Prima di imbracciare un di prendere una pistola, avranno preso un pallone tra le mani e allora questi ragazzi, perché non hanno avuto la possibilità di un confronto e di fare essi stessi un' autocritica che io non ho mai visto una consulta studentesca, un ragazzo del professionale dei tecnici, quando noi eravamo ragazzi a 15 16 anni, amavamo il confronto con queste persone, perché vedete, entra la sensibilizzazione dal confronto e dal parlare a questo tipo, a questa fascia giovanile che ci si può tirare fuori la denuncia, sì, tutto è ovvio, però prima della denuncia ci vuole il confronto, modelli di riferimento che non possono essere alcune volte. I modelli di riferimento familiari non ci possono stare, sono sbagliati perché vengono fuori da cultura e mafiose.
E allora noi dobbiamo dare, io dico qui c'è un ragazzo, mi pare sia il Presidente della Consulta, se il Presidente della Consulta sì, allora io ti chiedo, ma tu questi ragazzi, i tuoi coetanei che frequentano altre realtà, altre scuole, siete inclusivi parlate, vi confrontate, cioè io questo vi chiedo perché è chiaro che è facile che, venendo fuori da una certa fetta sociale è ovvio, è chiaro che questi ci viene facile e naturale prendere le distanze, ma quando quella fetta sociale non corrisponde esattamente alla nostra cultura, va bene, ma una cultura differente, diversa, sbagliata, voi vi confrontate, conoscete queste realtà e cosa fate per tirare fuori questi ragazzi da queste realtà familiari e sociali? Cosa fate,
Questo è la mia domanda, pongo una domanda e una riflessione, dopodiché è chiaro che siamo tutti come dire contrario, purtroppo Vibo non è nuovo a questi fatti, non è nuova, ma se oggi ancora stiamo a discutere di questo qualche problema ci sarà e sicuramente il problema non ce lo dobbiamo porre al di là di una certa età facciamo più debole al di sotto di una certa età, in quella fascia di età che va dai 10 ai 15 6 del 18 anni, dove un individuo e invia un ragazzo in via di formazione ed è permeabile a culture diverse grazie grazie alla consigliera Loredana Pileggi.
Dovremmo aver finito con gli interventi da parte dei consiglieri comunali, volevo invitare ad intervenire insieme, Giuseppe Borello, per libera e Don Peppino Fiorillo, prego avvicinatevi.
Basta lui, Don Peppino va bene, Giuseppe prego.
Assolutamente, per l' amor di Dio, vi ho invitato entrambi per un' opera che, grazie al Presidente del Consiglio Comunale di Vibo Valentia, alla Sindaco Maria Libardo, per aver organizzato questo importante per la nostra città.
Questa Vibo Valentia, l' abbiamo detto a gran voce anche sabato, che volesse, anzitutto capitale del libro, a bisogna ricordare anche altri primati, Vibo Valentia, il territorio di Vibo Valentia.
È la città del 24/12,
Un primato assoluto, riconosciuto anche da da chi ha vissuto storie molto tragiche della storia d' Italia, Simona Dalla Chiesa quando in un' iniziativa.
Dicevamo prima che scoppiasse, purtroppo il lockdown della pandemia ha riconosciuto che Bibba un primato, la comunità di Vibo Valentia è scesa in piazza, non solo la comunità di Vibo Valentia, ma tutti i calabresi, per ringraziare le forze dell' ordine della magistratura, cosa che non ho ancora non accade quotidianamente soprattutto nei nostri contesti dove siamo abituati ad altri scenari Vibo Valentia, il territorio di Vibo Valentia,
È il territorio del 04/09/2020. Non vi dice nulla questa questa, questa data, purtroppo, perché purtroppo io mi rendo conto che qui l' Assise principale del Comune di Vibo Valentia c'è poca consapevolezza, tanti interventi di sfuggita in maniera così rivelata solo la consigliera Pileggi ricorda che sabato 25/10 c'è stata questa grande risposta nuovamente della comunità e ringraziamo anche i sindaci del territorio 04/09/2020, Carmine Zappia imprenditore, commerciante di Nicotera, dopo meno di un anno dalle sue denunce, riapre la sua attività. Conferma che anche qui, quando lo Stato che lo Stato ha dimostrato la propria efficacia e la propria forza nel consentire ad un imprenditore ad un commerciante di riaprire le sue attività in altri contesti, in altre situazioni commercianti e imprenditori non riaprono la propria attività.
E questo conferma invece che una data di ricordare, come è andata a ricordare 25/10 scorso quando questa comunità ancora una volta ha voluto mostrare il volto pulito di questo territorio, arrivando pure prima.
Mi dispiace dirlo, dei consiglieri di opposizione e di maggioranza che non hanno nemmeno ricordato questa, questa presa di posizione importante della comunità.
Una posizione chiara, forte, netta.
L' ho detto pure il procuratore, il bivio al quale io mi riferisco non è se scegliere la legalità o non la nega la legalità, il bivio è se vogliamo tornare indietro o dobbiamo andare avanti, lo abbiamo detto forte e chiaro, dobbiamo andare avanti, il tornare indietro significa farsi,
Prendere il sopravvento dallo sconforto, dalla rassegnazione, dalla indifferenza, i fatti ci dimostrano che bisogna fare di più e bisogna fare meglio, perché ci sono grossi rischi quelli che già le che quelli che oggi possono rappresentare i giovani, le giovani leve sono imposte del futuro e quello che è accaduto anni addietro, quando abbiamo vissuto i tempi bui che ricordavamo sabato scorso, quando abbiamo considerato normale ciò che normale non non fosse, allora ci siamo rivolti ai giovani, quel giorno abbiamo detto loro di prendere,
Di prendere una posizione anche loro, ma dobbiamo interrogarci tutti qui dentro in particolare, per esempio, abbiamo dato in questi anni ai nostri giovani le inchieste giudiziarie Helen. Le indagini hanno dimostrato che nessuno, con aspetto sociale del nostro territorio, nel ne è rimasto al di fuori esente da convogli da coinvolgimenti, connivenze collusioni. Questo deve essere questo. Il messaggio è il modello che fino ad oggi abbiamo dato ai nostri giovani.
Il contesto nel quale ci muoviamo quando arrivano tre minuti mi taccio tranquillo, il il, con il contesto nel quale ci muoviamo, è difficilissimo, soprattutto culturale, 27 ndrine censite.
12 logge massoniche, uno dice che c'è una nazione.
Le indagini confermano che c'è in questi forti rapporti tra 'ndrangheta e massoneria, la massoneria deviata sennò, come dice il Procuratore Gratteri, qualcuno si potrebbe offendere, allora questo è il modello che abbiamo offerto ai nostri ragazzi oggi oggi, loro che sono chiamati anche loro a prendere a prendere a decidere chiaramente da che parte stare, ma è necessario che anche noi iniziamo ad offrire dei modelli diversi come società come comunità educante, perché è ovvio, l' abbiamo detto anche sabato l' ho detto pure il Procuratore. Adesso la forza repressiva non è sufficiente, allora è necessario che tutti nessuno escluso. Mi fa piacere che c'è anche monsignor Remondino, presente tra noi. Anche la Chiesa deve fare la propria parte. Abbiamo necessità di una chiesa forte, presente coraggiosa, stiamo scadendo e quindi.
Noi ci siamo, è necessario, è necessario andare avanti, lo ha detto il Procuratore, adesso non abbiamo più alibi, non abbiamo più scusanti, non è la paura che la dobbiamo mettere alle spalle e la paura la possiamo superare se siamo uniti veramente uniti allora dobbiamo uscire, spogliarci dalle nel protagonismi, dagli individualismi, dalle strumentalizzazioni, finalmente creare dal basso quella quella rete sociale che possa far veramente valorizzare il bello e la cultura del nostro core del nostro territorio noi ci siamo,
Se ci sono loro come abbiamo detto sabato ci siamo soprattutto noi grazie.
Grazie Giuseppe Borello, per il suo intervento io volevo anche ricordare che mi pare di ricordare a memoria, io non ero ancora in politica chi addirittura amministratori comunali sono stati oggetto di attenzioni da parte di queste forze strane. Quindi non sempre è vero che ecco che non non siamo intervenuti, che non sa anche anche tra i presenti, per la cronaca o comunque tra consiglieri eletti, in ogni modo è giusto, siamo tutti insieme, è giusto che ognuno esprime il suo pensiero, ci mancherebbe pure non lo abbiamo ricordato, l' ho ricordato io inizialmente addirittura ho preso spunto dalle parole espresse dal Sindaco nell' occasione del 25 e ci eravamo tutti io, tra l' altro, in prima fila accanto a tutti i Sindaci. Credo che questa cosa sia.
Sotto gli occhi di tutti. Volevo volevo che intervenisse un attimino. Andiamo con ordine il Donnino Battiata per l' Associazione Liberi e Uguali, che dovrebbe essere eccolo qui.
E non vedo che ho gli occhiali, ho bisogno degli occhiali.
Sì Ferdinando dopo tocca pur di Liberi e Uguali, mi sembra che un partito politico io non ho hai ragione, ho letto male, mi devi scusare M con gli ultimi si chiama l' aspetto che devo leggere il messaggio, allora così non mi rimproveri più intanto comincio a parlare intorno ai 3 minacce, grazie grazie a te scusami, ringrazio Peppe Borrello e delle parole che ha detto e ovviamente non aggiungo altro se non il fatto che il 25 c' era,
Ci sono state sicuramente delle risposte positive, ma anche delle risposte spiacevoli per chi, come me, frequenta con uno scopo che è lo scopo di evangelizzazione, i social ha scoperto che tanti profili social hanno pubblicato subito dopo fotografie, a sfondo, diciamo così, di.
Sfottò.
Di macchine dei Carabinieri e della Polizia che erano state impiegate per il controllo della movida.
Diciamo anche questo perché forse se uniamo nasino le informazioni ne esce fuori anche un quadro, un pochettino più completo della situazione.
Ovviamente non ci può essere solo una risposta repressiva al fenomeno criminale, sia quello della microcriminalità, che è quello della macrocriminalità, io penso che tutte le istituzioni preposte a ad educare e a portare avanti un messaggio che è un messaggio di legalità ma anche di pace e di giustizia devono anche interrogarsi su quell' altro aspetto non meno importante che è la prevenzione ce lo ha insegnato Don Bosco a noi nella chiesa il metodo preventivo ora,
Io credo fermamente che il mondo del volontariato e il mondo dell' associazionismo.
Insieme con quelle che sono le forze istituzionali, può e deve avviare un dialogo su quelli che possono essere percorsi di prevenzione del no nei nostri territori, e questo lo dico a due livelli sia sul livello culturale, ma, per quanto mi riguarda, in quanto prete e quindi espressione di una Chiesa locale nel mio piccolo anche come evangelizzazione.
Non ce lo dimentichiamo mai questo.
Altrimenti si cade il rischio di guardare sempre alla criminalità, come è giusto che sia, come il male assoluto, ma come dall' altra parte, gente che non sa dare risposte concrete e che queste risposte concrete le deve dare solo lo Stato.
Lo Stato c'è la sua parte la fa, io mi domando e dico dove sono le famiglie,
La scuola, dove l' associazionismo no, e in questo io credo che non non voglio dire che nessuno fa niente, ma se iniziamo a lavorare in maniera un tantino unitaria su queste tematiche, se ci ritroviamo, se ci confrontiamo e se mettiamo in atto, soprattutto mettendo a disposizione le competenze gli uni degli altri, no come servizio ma dicevo se soprattutto facciamo dei progressi dei passi in avanti sul piano preventivo io credo che certe cose si possono pure evitare nel nostro territorio,
Il problema è questo è che c'è uno scollamento sociale e questo scollamento si nota anche fra quelle che sono le comunità educanti e le istituzioni associative, giustamente ha ragione per per Borrello, quando dice ognuno vuole il suo pennacchio, no beh, per lo sappiamo Vibo è fatta pure di queste cose, purtroppo però qui è arrivato il momento di rinunciare Pennacchi propri, di iniziare a lavorare senza chiedere nulla in cambio, senza chiedere nulla in cambio, ma di mettere a disposizione le conoscenze e anche le competenze perché Vibo Valentia di competenza ce ne sono.
Di professionisti che mettono la la propria professione, la propria conoscenza a disposizione degli altri ce ne sono ok, allora, come associazione, insieme con l' UPI, gli ultimi io lancio una proposta, almeno questo oggi sarà anche il tema della nostra del nostro consiglio direttivo dell' assemblea che faremo stasera c'è un Osservatorio nazionale della criminalità organizzata,
Io, come associazione, proporrò questa sera, ma propongo anche a voi di istituire a Vibo Valentia un osservatorio sulla criminalità, sia microcriminalità sia macrocriminalità, non per pubblicare le informazioni che già sappiamo dai giornali e dalle procure, ma per raccogliere questi dati e dirò che sul piano sociale come si può intervenire a livello culturale e come Chiesa a livello di evangelizzazione, se faremo questo, saremo un passo in avanti. Grazie.
Grazie ad Antonio doppiata per l' associazione, insieme con gli ultimi.
Il sottosegretario, grazie l' onorevole Nesci, Ministero per il Sud,
La dottoressa.
Buongiorno, buongiorno a tutti, sono anch' io qui presente in veste istituzionale per rappresentare la vicinanza del Governo a questa comunità.
Vi ho ascoltato in realtà ci ascoltiamo tutti da da molto tempo perché le Istituzioni lavorano, ed è vero anche che a Vibo Valentia, in questo territorio del vibonese, si è creata una sinergia istituzionale inedita tra tutte le istituzioni, autorità,
E forze dell' ordine, questa è una è un dato di fatto, è una realtà, io vedo anch' io dei dei rischi rispetto alla situazione attuale, il rischio della dell' arretramento,
Di cui parla il procuratore c'è proprio in ragione del fattore inedito, di grande presa di coscienza e di consapevolezza e di questa sinergia istituzionale che, in una normale turnover della della democrazia, può può lasciare indietro gli obiettivi raggiunti. C'è anche l' altro, l' altro rischio, quella della della criminalizzazione integrale di un territorio che di certo si deve, si deve combattere anche e soprattutto culturalmente, e non si combatte né con il garantismo sfrenato né con il populismo, ma si garantisce con l' articolazione del pensiero e quindi l' avanzamento culturale.
Della del nostro territorio.
Da rappresentanti delle istituzioni sappiamo bene che, come è stato detto anche che bisogna incidere sulle infrastrutture sociali e culturali, quindi sia materiali che immateriali, quindi questi richiami alle competenze di ciascuna Istituzione è assolutamente corretta e doverosa, ed è pur vero che abbiamo ancora bisogno in questo territorio di dare testimonianze anche rappresentazione della dissociazione dal fenomeno criminoso quindi,
Io capisco che c'è anche quell' rubrica Brie ubriacatura di legalità di cui parlava il procuratore, per cui ci sentiamo tutti quanti sollecitati a dover rappresentare la la dissociazione. Però questo è soprattutto importante, come come diceva, come diceva libera, per dare una testimonianza concreta è un esempio quantomeno alle alle giovani e future generazioni. Quindi quella parola che si deve fare carne viva, come ci suggeriva il vescovo, per il tramite di Ramondino sicuramente la nostra sfida quotidiana, consapevoli delle difficoltà delle ambiguità del territorio. Però riconosco in moltissimi qua e so che l' assunzione di.
Di responsabilità e di complessità della situazione c'è il.
C'è in tutti noi. Quindi io solo incoraggio a proseguire in questo nostro lavoro di dialogo e ovviamente tutto il, il supporto istituzionale in ogni frangente della vita Hamid dell' Amministrazione in generale dell' amministrazione del territorio per far sì che la la nostra Calabria si emancipi dal fenomeno della 'ndrangheta, grazie.
Grazie all' onorevole Nesci, Sottosegretario al Ministero per il Sud, ora.
Poi mi hanno chiesto di intervenire, sì, c' ho tutto in scaletta il dottore Comito e poi il notaio, Lo Schiavo consigliere regionale in Cumming ancora non sono stati proclamati, ma mi hanno chiesto di intervenire, poi c'è il professore lavorato che ex Sindaco già sindaco di Rosarno mi pare di ricordare e poi man mano tutti gli anni prego.
Grazie Presidente, non volevo intervenire, ma non volevo intervenire perché comunque c' eravamo dato.
L' idea di non intervenire prima ancora della proclamazione da da consiglieri regionali, però il tema è così importante che non mi posso esimere, mi dispiace parlare dopo l' onorevole.
Nesci, avevo chiesto la parola prima, ma volevo volevo anticiparla per poi dare lei la possibilità e poi anche ringraziarla per tutto quello che sta facendo, specialmente nella veste di sottosegretario al Ministero del sud e di questo Dalila. Ti diamo veramente un grande grazie da da vibonese. Detto questo, io volevo brevemente fare una una mia testimonianza, una mia testimonianza che mi ha visto vivere questa fase della mia candidatura, in particolare nel periodo elettorale in modo molto sereno. E vero, mi ero veramente illuso che le cose fossero cambiate perché, andando in giro per la città, andando in giro per i paesi anche fuori Provincia, avevo notato un' aria nuova, un' area certamente più pura, un' aria di rinascita. Lasciatemelo dire e questo lo volevo testimoniare. Poi purtroppo c'è stato un evento l' altro giorno che mi ha fatto un po' ricadere nell' amarezza un un un evento di tracotante viltà sembra quasi un controsenso tracotante prepotenza con viltà, ma perché è un atto di viltà, un ragazzo che con una pistola in mano, credo di fare il Leone. Questa è veramente una prepotenza e hanno tracotanza vile e va assolutamente bocciata. è cassata e per questo ringrazio il Sindaco Maria lì e Murdoch, perché è sempre pronta a testimoniare a denunciare questi alti di tracotante. Viltà, ti ringrazio proprio da da cittadino Maria, perché so quanto combatti questo fenomeno e grazie ancora certo, ho ascoltato un po' tutti. Ho ascoltato anche il dottore Falvo.
Il dottor De Falco parla di un trentennio di mafiosità di di 'ndrangheta che ha imperniato la città di Vibo, ma noi abbiamo vissuto una Vibo diversa.
È don Pippo,
Ti ricordi che tipo di educatori che abbiamo avuto noi nella nostra infanzia abbiamo posto questa grande fortuna, abbiamo avuto due Fiorillo che ci ha educato nelle associazioni più belle, noi facevamo parte dei boy scout, ma anche nelle oratori siamo riusciti a crescere in una Vibo sana perché davvero una Vibo sanno che siamo più maturi e lo possiamo testimoniare. Poi c'è stato questo trentennio di di buio di buio, di mancata crescita sociale, allora dice bene non il dottore Falvo, facciamo in modo di non ritornare indietro, l' ha detto anche l' onorevole Nesci, non torniamo indietro, ma non torniamo indietro se oggi vogliamo, non vorremmo vogliamo che il dottore.
Gratteri venga domani sostituito col dottore Gratteri,
Vogliamo che il dottore Falvo venga sostituito dal dottore Falvo e così via tutti gli altri che voi dobbiamo volere che lo Stato sia sempre presente e che ci dia la possibilità di fare bene i cittadini per come ci è stato detto finora, allora, proprio per questo continuo a dire noi ci siamo candidati, tutti quanti abbiamo assunto un atto di di di grande responsabilità,
Però questo atto di responsabilità, dobbiamo inculcare a tutti i cittadini e far sì che lotteremo da oggi per avere uno stato sempre presente con questi uomini che ci hanno mai e ci ha mandato adesso, perché ricordatevi che l' assenza e la presenza più pesante nel vivere sociale, grazie,
Grazie al dottor Michele Comito, inviterei.
Il notaio, dottor Antonio Lo Schiavo, anche lui consigliere regionale, in camion, in attesa di essere proclamato, prego, intanto ringrazio dell' invito partecipiamo in attesa di questa proclamazione, anche come cittadini vibonese in primo luogo e ritengo che questa iniziativa non sia,
Solo formale ma sostanziale, perché quando c'è una risposta immediata degli eventi e il migliore messaggio che una comunità può mandare una risposta c'è stata con l' iniziativa di libera, ovviamente c'è stata oggi investe istituzionale con queste.
Presenze.
Io non voglio aggiungere molto a un' analisi che è complessa e non si può racchiudere, ovviamente in pochi minuti o in pochi secondi, anche per evitare i soliti luoghi comuni che molte volte ciascuno di noi tende a ripetere. Io vorrei in realtà soffermarmi su quello che può essere il ruolo della politica in questo momento rispetto ai fenomeni mafiosi, non nel Vibonese, ma in Calabria. Che cosa significa oggi fare il consigliere regionale, il Sindaco, il consigliere comunale in queste comunità.
Dove la presenza della 'ndrangheta è molto forte. Allora io mi domando, in primo luogo, qual è l' esempio che un uomo pubblico deve dare l' esempio dell' uomo pubblico è un esempio di estrema importanza per il messaggio umano, politico e sociale che dà, e quindi noi abbiamo bisogno di una classe politica che sia particolarmente attenta alla questione morale e la questione vera di questo Paese. Secondo cosa la legalità è formale e sostanziale. Noi abbiamo due fenomeni, il fenomeno repressivo che ha affidato a chi si occupa di questi di questi compiti, chi si occupa di questi compiti oggi ha riaffermato la presenza dello Stato su questo territorio e lasciatemelo dire, per fortuna, riaffermato dopo tanti anni in cui noi sentivamo la necessità di avere una forte risposta repressiva rispetto ai comportamenti mafiosi, entrambe etici marine, sicuramente la responsabilità.
E la forza repressiva dello Stato non può bastare. Lo dico con molta chiarezza, c'è un fenomeno e una risposta ancora più complessa, che è quella di combattere la cultura mafiosa. La cultura mafiosa si combatte non solo dando un messaggio che ovviamente chi delinque deve andare in galera, ovviamente, ma si combatte anche cercando di intervenire sulle cause sociali, economiche di una piaga che purtroppo affonda le sue radici nel tempo,
E quando parlo di cause sociali ed economiche, parlo alla necessità che sia data una risposta vera dello Stato alla povertà e all' ingiustizia in cui si trova oggi la Calabria, perché noi dobbiamo dire che la 'ndrangheta o la mafia e lasciatemi dire come diceva qualcuno è una montagna di Mered, perché possiamo utilizzare questo termine, ma dobbiamo dire anche a quei giovani che loro devono essere in grado di trovare un' occupazione, devono avere una dignità del lavoro, devono avere un' alternativa che lo Stato li può garantire, e noi, come politici, abbiamo questa sfida, cercare di migliorare le condizioni di vita dei cittadini, cercare di portare risorse, investimenti, il lavoro, benessere.
Perché solo combattendo anche da un punto di vista.
Economico, le piaghe su cui si inserisce il fenomeno della 'ndrangheta. Noi riusciremo a dare una risposta vera, concreta e sostanziale. Concludo dicendo che Vibo non è altro che lo specchio della Calabria Vibo, non a mio avviso, delle peculiarità diverse rispetto alla difficoltà di tanti territori,
Noi dobbiamo provare a cambiare perché la 'ndrangheta è un fenomeno di silenziatore sociale, c'è la 'ndrangheta funziona se le cose non cambiano, se si riesce a mettere il silenzio a fare capire che queste ingiustizie siano quasi come un destino inesorabile di questa terra, la rassegnazione, forse la il rischio maggiore per questo territorio, il rischio maggiore per la Calabria e per il vibonese, la rassegnazione che nulla possa cambiare. Ecco, io interverrei su questo e darei veramente un messaggio positivo. Si può cambiare e noi abbiamo la forza e gli strumenti, anche culturali, per poter affrontare la sfida di una Calabria di una Vibo diversa. Grazie grazie. Grazie al dottor Lo Schiavo e inviterei il mi scuso innanzitutto già sindaco, ma già deputato della Repubblica, il professore lavorato a venire ad intervenire. Grazie.
Nel frattempo, chiederei anche all' ingegnere De Nisi, che di di prepararsi subito dopo il professore lavorato, intervenire grazie.
Abbiamo tanti interventi, quindi vi chiederei di rispettare i tempi sono fondamentali.
Grazie.
Il fatto gravissimo, dall' altra no.
E uno dei tantissimi episodi.
Di violenza criminale tra giovani.
Che turbano la città da trent' anni, si è detto.
Turbano recita.
Interpellano.
I nostri doveri, le nostre responsabilità di cittadini, di rappresentanti delle istituzioni.
I rappresentanti.
Le forze politiche.
Dalle organizzazioni sociali, sindacali.
Culturale di questa città.
Ci interpellano tutti.
Ognuno nel ruolo e della funzione che svolge, ma fino al momento non hanno avuto da nessuno.
Risposta adeguata,
Ad eccezione.
Della risposta data dalla magistratura.
Nell' inverno di due anni orsono, a dicembre di due anni orsono, con quel provvedimento clamoroso per il numero dei colpiti dai coinvolti ed anche per il ruolo per la funzione.
Svolta da alcuni di loro clamoroso.
Ma non sorprendente, non sorprende nessuno nell' opinione pubblica.
Perché l' opinione pubblica era già convinta che quella descritta da quell' operazione forse la condizione della città,
Nei confronti dei poteri criminali.
È ancora convinta di questo.
Ma quello fu un intervento giudiziario e di polizia.
Perciò parziale.
Limitato perché questa è la natura di quegli interventi.
Parzialità, limitare le mie limitatezza.
E lo ammisero, venissero si premura prono a dircelo.
Gli autori di quel provvedimento.
I provvedimenti giudiziari che.
Possono soltanto allontanare dalla città i malviventi, i delinquenti collusi li possono soltanto allontanare e per un periodo limitato di tempo.
E nemmeno tutti quelli che riescono ad individuare.
È necessario.
Che ci sia il protagonismo.
Le forze sociali della cittadinanza, dei poteri democratici.
In Moro, che è veramente il potere si sposti nelle mani dei cittadini della democrazia.
Questo ci dissero.
Con grande onestà intellettuale gli autori.
Dunque, di quel provvedimento.
Dal dicembre,
Ma così è avvenuto.
Abbiamo visto questo protagonismo democratico.
Abbiamo visto il protagonismo dell' associazione Libera e di tanti giovani che, come quello che ha parlato poc' anzi.
Hanno cercato di lavorare per costruire manifestazioni come quella che ha scosso la città e la provincia dal dicembre del 19, una grande manifestazione che dimostra quanto è grande la volontà di questa città di liberarsi dai poteri criminali, quanto è grande la volontà di questa Provincia liberarsi ma tra questa manifestazione cosa hanno fatto i Consigli comunali, le assemblee elettive nulla,
No.
E cosa hanno fatto i partiti politici?
Le organizzazioni sindacali.
Noi.
Per far superare l' inerzia.
Delle istituzioni, scusatemi,
Scusate, ma che sta situazione, mi è professore, le devo chiedere di andare verso la conclusione, attraverso una nemmeno noi cittadini, per spingere al superamento dell' energia.
È così?
La situazione è rimasta allo Stato,
Scusate allo Stato quanti?
E qua accade che per le difficoltà della finanza comunale i cittadini sono costretti a pagare tasse salatissime.
Ma senza.
Sala che?
Zione vi.
Ah sì che è vita, farete, guardata li capimafia in Calabria, capita, vanno nascosti come i topi sotto terra, guardate quelle caviglie, guardate, guardate qua le mamme che hanno finalmente ha avuto il coraggio di denunciare anche i propri affetti familiari per salvare i loro figli io voglio una avanzare una proposta chiude ma da tanto che dovrebbero essere proposti mette in difficoltà in questo territorio,
Nel quale ci sono stati tanti giovani ammazzati e non si sa nemmeno dove solo sotterrato.
Facciamo monumenti, incominciando dalla città di Vibo agli altri Paesi, vai via alle vittime giovani, a questi ragazzi, facciamo monumenti a loro e iniziamo a dibattere nelle scuole di questi temi, professore, devo devo interrompere, la ringrazio veramente di cuore, la ringrazio con tanto rispetto e anche con effetto accogliamo veramente la sua proposta che è encomiabile con con grande affetto, prego, ingegnere De Nisi, a lei la parola grazie.
Buongiorno a tutti, grazie Presidente, grazie Sindaco per un plauso per questo Consiglio Comunale aperto io brevemente per dire che questa iniziativa, oggi particolarmente opportuna perché ci fa aprire uno spunto di riflessione.
Noi pensavamo l' anno scorso nell' aprile 2019, che con l' operazione Rinascita Scotto fosse cambiata, fosse cambiato un po' il mondo in questa Provincia pensavamo di esserci liberati, forse illudendoci di un di un fardello pesante pesantissimo degli ultimi anni che hanno condizionato la vita di questa Provincia l' altra sera, una settimana fa ci siamo accorti che ciò non è avvenuto perché dobbiamo dirci la verità.
Chi ha commesso quel gesto non è una persona estranea o un ragazzo bullo, è una persona che ha leggendo da giornale, ha un pedigree.
Viene da una famiglia, rappresenta o pensa di rappresentare una famiglia, perlomeno ha avuto un comportamento mafioso, diciamoci la verità non è stato né non è un estraneo, ne è stato un comportamento casuale, un nervosismo tra ragazzi, una ri una rissa, una lite, no, è stato un comportamento da mafioso c'è qualcuno che ha voluto dimostrare con la forza,
Con la violenza estrema inaudita ha voluto dimostrare di essere di comandare ancora in questo territorio, questi sono i fatti che sono accaduti l' altra sera, non è una cattiva, non è un ragazzo di cattiva famiglia, un cattivo esempio, proprio comportamento mafioso, quindi noi ci siamo accorti che ancora c'è chi vuole.
Perseguire chi vuole seguire questa strada, chi vuole continuare il nome e chi vuole portare avanti un comportamento mafioso e vuole continuare a continuare a portare avanti determinati comportamenti e comportamenti determinati famiglie, quindi questo è stato un gesto brutto che noi, guardandolo sinceramente non è soltanto per parlare me,
È un fatto estremamente grave che ci sono ancora delle famiglie dei Casati, del dei locali, qualcuno che vuole continuare a che sta continuando. Questo è un gesto brutto e noi dobbiamo dirci la verità. Dall' anno scorso ad adesso chi l' ha denunciato questi fatti? Io non penso che l' altra sera questo si sia svegliato, si sia armato e sia diventato delinquente. Sabato scorso, una settimana fa, ha compiuto sicuramente anche altri gesti nel corso di questi due anni e nessuno li ha denunciati, come io penso che nelle scuole, ma molte scuole.
Istituti superiori.
Magari con la trascuratezza nel.
Della dimenticanza oppure oppure.
La distrazione anche delle istituzioni si formano dei ragazzi che acquisiscono questa mentalità mafiosa.
Frequentando si tra Paesi trovandosi assieme alla fine alla fine del percorso scolastico, non sono venuti degli ottimi ragazzi, come diceva poco fa il dottore Comito delle generazioni di professionisti di classe dirigente di questa città, ma sono venute fuori anche delle generazioni di ragazzi che hanno acquisito questa mentalità. Io penso che le scuole debbano fare anche la loro parte, nel senso che va benissimo i Consigli, tutte le le forme per migliorare la didattica in presenza a distanza, migliorare l' inserimento sociale, io penso che le scuole debbano anche.
Prendere atto di questi fenomeni nei consigli di classe bisogna anche parlare di queste cose, bisogna anche segnalare questi ragazzi per educarli e portarli sulla buona strada finché si è in tempo, perché poi, quando crescono, quando arrivano a vent' anni, quando escono da quella scuola hanno già preso quella strada e quindi queste cose lo dimostrano anche quello che è avvenuto nelle settimane scorse, ma quello che ancora sta avvenendo nelle nostre scuole e penso che le istituzioni debbono essere vicina anche in questo. Io vi ringrazio ancora il mio tre minuti sono terminati e grazie per quel grazie all' ingegnere De Nisi,
Per la Consulta studentesca ho qui il presidente della Consulta giovanile center viene rappresentarmi, mi permetto, di darti del tu, vista la palese differenza d' età.
Ringrazio anche la dottoressa Franca Falduto per averci consentito questo intervento prego buongiorno a tutti, ringrazio il Sindaco, il Presidente del Consiglio per l' invito e la dottoressa Franca Falduto per averlo a me partecipato io sono qui in rappresentanza della Consulta degli studenti, questo consiglio comunale aperto ha un valore simbolico importante, Vibo Valentia non è solo 'ndrangheta, Vibo Valentia è formata da tante persone perbene, tanti giovani volenterosi che si impegnano nel sociale studiano o lavorano.
Ciò non significa che la 'ndrangheta non esista, significa che siamo in grado di combatterla e sconfiggerla.
Perché il percorso, d' altronde, è già stato tracciato, come diceva il procuratore Falvo, l' ho già detto al sit-in, organizzato da Libera, e ci tengo a sottolinearlo anche oggi il nostro plauso al Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, dottor Falvo.
Per l' impegno che profonde ogni giorno nella salvaguardia di tutti noi, insieme alle forze dell' ordine, tutte dall' Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato alla Guardia di Finanza. ringrazio inoltre il Sottosegretario al sud Dalila Nesci, il prefetto Roberto Rulli e tutte le autorità civili, militari, politica e religiosa qui presenti. La consulta degli studenti pone grande attenzione a tale problematica sociale. Colgo pertanto l' occasione per ringraziare l' instancabile, dottoressa Falduto, per l' impegno che ogni giorno profonde nelle consulte studentesche di tutta la Regione Calabria è, come raccomanda il Presidente della Repubblica, siamo pronti e lo siamo stati sempre a fare la nostra parte.
Un esempio per tutti. è stata la consulta degli studenti, che ha organizzato dei seminari presso le strutture confiscate alla criminalità organizzata subito dopo il lockdown, per onestà per un' estate intera. è quindi rivolgendomi alla dottoressa Pileggi, sicuramente ripeteremo queste iniziative coinvolgendo tutta la comunità scolastica, a prescindere dall' estrazione sociale, come la Consulta degli studenti ha sempre fatto. è chiaro che a tutti noi, studenti che tutti noi studenti ci aspettiamo lo stesso impegno dal Consiglio comunale e da tutti gli altri organismi istituzionali che siamo certi ci sarà. Io sono stato eletto quest' anno, quindi io sono qui oggi perché sono tra i primi eletti nella Provincia. Oggi stanno arrivando i risultati delle altre istituzioni scolastiche,
Anche se, anche se ho sempre collaborato quindi con moltissimi giovani per varie iniziative sociali, mi batterò personalmente per tutto il mio mandato affinché queste iniziative non vengano mai trascurate dall' organismo che è qui oggi. Rappresento perché, come diceva Cicerone, si è veramente liberi quando si vive secondo le regole e tutti insieme possiamo davvero essere liberi. Grazie.
Mi scuso con il giovanissimo, non conosco il suo nome e cognome o comunque lo ringrazio veramente, ricordo che la Consulta giovanile e studentesca un organismo istituzionale nato da un decreto del Presidente della Repubblica ecco giusto per essere, ecco com completi nell' informazione.
Chiederei di intervenire alla dottoressa Fusco Maria Giovanna Frusca,
Per conto del Rotari Club di Vibo Valentia,
E subito dopo l' avvocato Pietro Paolo grazie.
Buongiorno a tutti è un momento importante, grazie, signor Sindaco, per aver sollecitato questa questo consesso generale, dove tutti quanti ci conosciamo un po' tutti nel tempo abbiamo speso le nostre energie che in politica chi nell' associazione che politica, perché facciamo parte della polis,
Chi nelle famiglie mamme genitori.
Gli insegnanti, le scuole, provengo dal mondo del volontariato, UNICEF Croce Rossa, proprio in Croce Rossa, peraltro, avevo curato nel tempo anche la, il progetto di messa alla prova, con collaborando con il primo, il Tribunale per i minorenni di Catanzaro.
Ci siamo impattati variamente con la dottoressa Falduto, con la Consulta, con l' UNICE e via dicendo.
Ma è importante oggi ribadire insieme anche ad un Fiorillo.
E che ha visto nascere mia figlia.
Che abbiamo figli che abbiamo nipoti, noi, la nostra vita, le nostre battaglie, bene o male, li abbiamo condotte, Bari successi, ma fa parte della vita alti e bassi, non ci siamo arresi, non ci arrendiamo, se siamo qui, è perché vogliamo andare avanti, sicuramente, ma non soltanto nel riaffermare le volontà, gli sforzi, le azioni che facciamo.
A livello istituzionale, come associazioni, nelle famiglie, nelle scuole e via dicendo, ma penso che sia importante.
Ora più che mai poter anche sottosegretario.
Scusi,
Eh è importantissimo, ora più che mai, e porre delle azioni dove la forma comincerà anche il l' onorevole Incani, consigliere regionale, lo schiavo.
Ma mi riporto anche alle parole del consigliere comico, come siccome di Danisi, è importante che istituzioni, associazioni, cittadini si ritrovino in dei progetti comuni in qualcosa che nel tempo nel quotidiano si Vitani nella cornice di un progetto, ma che dia continuità.
Ad azioni reali, concrete, dove nessuno si può tirare indietro, ma le forze possano essere messe a sistema, quindi creare valore aggiunto,
Libera da molto tempo, si spende sul territorio, ma e compassione.
Non è più il tempo, abbiamo poco tempo.
Abbiamo speso troppo tempo, forse a fare analisi e poco tempo a progettare, stiamo parlando di un qualcosa che riguarda tutti, tant' è che ci ritroviamo tutti qui, non è una questione partitica, è una questione di polis, proporrei, signor Sindaco, ha organizzato lei questo incontro e a tutti coloro che sono qui presenti di attivare dei percorsi di un patto per la legalità e sicurezza che non sia soltanto ponga l' accento sulla sicurezza dove le nostre istituzioni egregiamente stanno facendo il loro lavoro con immani difficoltà, non è facile raccogliere trent' anni di devianze per cercare di.
Realizzare dei successi che comunque, il cui traguardo è ancora lontano e non possiamo sottacere la la difficoltà della cosa, ma affianco a questi in parallelo in continuità, considerato il fatto che noi dobbiamo essere responsabili della realtà dei nostri dove noi, i nostri figli ai nostri nipoti continueranno a vivere indipendentemente dai nomi e cognomi di coloro che in questo momento si occupano di istituzioni e di rappresentanze politiche, allora in questo chiederei che potesse essere messo noi anche come Rotari Club Hipponion, Vibo Valentia, con il quale abbiamo, abbiamo sottoscritto un protocollo d' intesa tanto con il Comune quanto con la Provincia, ma ci riserviamo anche con chi lo volesse fare e si proponesse a noi di coinvolgerci a livello di Prefettura, insieme a tutte le associazioni che sono qui presenti alla rappresentanza politica, per davvero realizzare un progetto dove ciascuno si assume le proprie responsabilità e dove c'è la PEC, l' affiancamento per la prevenzione di istituzioni, cittadini e rappresentanze politiche. Grazie,
Grazie alla dottoressa Maria Giovanna Frusca per il Rotary Club di Vibo Valentia, intanto il ragazzo della Consulta si chiama Joseph Moraro, scusami.
Allora l' avvocato Ferdinando Pietropaolo, ecco che si sta avvicinando grazie.
Buongiorno e grazie grazie dell' invito e.
Io parlo a nome dell' associazione insieme per il bene comune,
Diamo per scontato quello che si è già detto, cioè che chiaramente.
Né nessuno di noi e per la violenza, chiaramente sennò, saremmo ipocriti che l' intervento della magistratura, dei Carabinieri pur fondamentale e non e basta, perché opera come il chirurgo che taglia il corpo malato e sta estrae la parte malata ma lascia sostanzialmente vigenti presupposti della malattia quindi siamo tutti d' accordo sul fatto che occorre una prevenzione, quindi un' attività di formazione nell' attività di base.
E allora, detto questo, volevo fare un esame un po' di quella che è la la situazione della nostra vediamo, chiamiamolo comunicano perché ogni città è una comunità, allora, ieri, che c'è una piccolissima percentuale di persone che delinquono di persone che sono espressione della della malviventi, organizzata perché espressione della violenza, e c'è anche una equivalente, purtroppo, piccola percentuale di persone che invece si danno da fare per il bene comune si danno da fare per gli altri. La differenza fra il primo gruppo, il secondo gruppo di più, un gruppo fa notizia al secondo gruppo non fa notizia, perché se non si uccide, non si va sui giornali chiaramente.
Allora che cosa c'è in mezzo, però, questi due piccoli gruppi? E quando dico in mezzo a sto punto stiamo parlando del 90% della popolazione, abbiamo un 90% dell' operazione che io chiamerei i disperati disperati nel senso che, nel senso etimologico della parola, sono senza speranza. Sono le persone che questo è un guaio grosso, persone che sono rassegnate al fatto che la realtà non può cambiare così è così resta tanto è inutile, tanto non cambia tanto che facciamo, stiamo ognuno sta a casa sua e fa quello che deve fare ora, quindi il problema grosso che si pone è proprio questo della disperazione, della mancanza di speranza, non è che che richiedono una risposta la risposta. Io sono testimone del possibile dalla possibilità che risposte se ne diano. Abbiamo avviato a Vibo, ormai da due anni, un un progetto di collaborazione fra associazioni e Amministrazione comunale, frutto di un patto sottoscritto prima delle elezioni dei vari candidati, che sta impegnando insieme amministrazione e associazioni di cittadini in tante tematiche, in tante realtà. E stiamo andando avanti, un percorso di cui appunto deve essere testimone al Sindaco e ma di questo possono essere testimone anche il vicesindaco premieranno, ma posso essere testimone anche l' Assessore Bruni del lavoro che alcune associazioni in particolar modo nel settore che lo riguarda quello dell' ambiente fanno quotidianamente. Ebbene, però che cosa succede? Occorre, secondo me, una che si dia una maggior considerazione a quel che si fa, che di per sé non dà notizie. Qui io chiamo in causa la stampa perché, in buona sostanza,
Quantomeno una certa stampa. è molto facile mettere sui giornali appunto quello che succede sparato il ragazzo, la macchina non si ferma, non si dà mai importanza alle altre realtà e piuttosto si continua a intervenire il concetto di disperazione, nel senso che vivendo notizie tipo frana, una strada si aprono crepe, una strada si deve dimettere il Sindaco che è tutto qui, la storia è questa, non c'è altro e d' altra parte non c'è soluzione. è inutile che pensate che si può trovare una soluzione, e questo lo pensano alcuni cittadini, ma la stampa rinfocola queste un certo tipo di stampa rinfocola ancora queste questi atti, queste considerazioni. Occorre quindi che ci sia una sinergia che che deve essere data però ad alti livelli e che deve essere anche rispondere al CERT moduli di di di diffondere le notizie, diffondere quello che accade e quindi diffondere insieme alle notizie negative di Vibo. Le notizie positive di Vibo che c'è un cantiere in corso sono dei lavori in corso a Vibo no, di cui nessuno dà atto di cui non se ne parla no, e eppure aveva il fatto stesso che ci sia stato 25/10, la manifestazione organizzata da Libera e la prova provata che la la vita c'è la realtà, c'è no,
Quello che io mi porto di quella serata 25/10 è stato soprattutto un dato rendermi conto che se c' erano tutti quei ragazzi a parlare e tutti quegli interventi che hanno fatto, se c' erano quelle familiari di vittime di mafia e perché dietro c'è un lavoro di anni da parte di qualcuno che pensava che contatta questi ragazzi che va dietro a loro che contatta queste famiglie che le condivide i problemi e che con il loro porta avanti le loro problematiche quindi evidentemente c'è chi lo fa, c'è modo di farlo e bisogna soltanto andare avanti e allora quello che serve oggi? Secondo me,
Soltanto esso, soprattutto una sinergia di tutte le forze possibili. Ci possono essere moltissimi modi che può essere tantissima fantasia e un chiudo con un ricordo no, noi diciamo sempre che Vibo alle ultime posti gli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali d' Italia 25 anni fa non è stato così, perché 25 anni fa Vibo fu la seconda città d' Italia a dotarsi del Consiglio comunale dei ragazzi, dopo Potenza Potenza e poi Vibo in quel periodo furono fatti due sondaggi, uno dei repubblicani Famiglia Cristiana, quindi sponde opposte di valutazione della città a misura di bambino, Vibo fu la seconda città d' Italia a misura di bambino dopo Messina e mi ricordo il titolo di Repubblica incredibile per la tutela dei bambini. Il Sud batte il Nord e quindi se uno vuole, se ci si dà da fare, se ci si opera, ma soprattutto se ci si mette insieme.
Con serenità, ma con voglia di fare le cose, non di criticare Bassi di distruggere, allora tutto si può realizzare su questa sponda. Il lavoro è in corso e abbiamo detto per quanto riguarda la mia associazione, ma credo di poter parlare a nome di tutta la realtà associazionistica. C'è la volontà di andare avanti senza freni e senza limiti. Grazie.
Grazie all' avvocato Pietropaolo do a lui un' anticipazione che magari approfitto, poi succederà sicuramente entro la fine dell' anno anche il.
Comune di Vibo si doterà nel Consiglio comunale dei ragazzi, siamo.
In itinere praticamente su indirizzo indicazione di due consiglieri comunali di maggioranza siamo già avanti in questa operazione e quindi, caro avvocato Pietropaolo, anche noi torneremo ad avere il Consiglio comunale dei ragazzi e quindi di aprire ai giovani io saluto, so sto chiudendo. Se si ferma anche questi ultimi 10 secondi.
No, noi noi chiudiamo la seduta con un verbale di seduta e quindi è anche perché voglio dire talmente tanto nell' unica direzione, ecco l' indirizzo di questo Consiglio comunale di questo civico consesso, per cui si tratterà di redigere il verbale da parte degli organi preposti quindi dal Segretario generale, io volevo ringraziare tutti quanti voi per il garbo che avete avuto intanto di rimanere fino alla fine e di aver condiviso il pensiero che poi era quello iniziale, ognuno per la sua parte. Dobbiamo fare tutti la nostra parte, ognuno per le sue competenze, quindi da soli non andiamo da nessuna parte, quindi abbiamo condiviso questo concetto, che credo veramente ci porterà lontano, grazie soprattutto a chi fa da pungolo.
Da propulsore per questi movimenti che continuano ad esserci e meno male che ci sono, quindi vuol dire che non siamo fermi, vuol dire che la luce si vede. Io approfitterei di quella di quell' immagine che c'è quell' immagine di quell' opera. Perdonatemi di Laura Bellucci, che io, quando sono arrivato qui nel preparare la sala, ho detto ma che cos' è qualche cosa? Poi sono andato a leggermi la spiega e lì c'è scritto che tante finestre possono sembrare in questa città chiuse obsolete, stantie vecchie, ma ce n' è una aperta, quindi probabilmente la luce può entrare da quella parte e noi da lì possiamo guardare al futuro. Io l' ho immaginata così, ho letto un po', quindi vuol dire che una speranza nel futuro, che è una speranza nel futuro, sono i giovani, sono gli insegnanti, sono i genitori e siamo noi tutti quanti insieme, se insieme lavoriamo verso lo stesso obiettivo. Con questo messaggio io vorrei lasciarvi, vi ringrazio veramente di cuore e quindi chiederei poi al dottor Scuglia di leggervi il web, di redigere il verbale di questa seduta che è stata assolutamente importante, assolutamente di livello e per questo vi ringrazio. Buona giornata. Grazie.