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CC Vedelago 11.02.2019
FILE TYPE: Video
Revision
Sì.
Sì.
Considerato intervenuti.
Alla seduta del primo Consiglio comunale 2019 passo la parola al Segretario.
Per l' appello.
Cristina.
Presente.
Sì.
Certo.
Mosca presente.
Scusate sorge.
Calvano.
C'è.
Il numero legale è stato raggiunto.
Questo primo Consiglio comunale del 19 sarà un Consiglio monotematico.
Straordinario sia per la provocazione che parlasse.
Considerata l' importanza del tema trattato e la partecipazione del tema si è pensato di convocarlo presso questa sede vuol dire dar modo a tutti i cittadini alle persone interessate di partecipare.
L' unico punto all' ordine del giorno è Villa Emo e la sua salvaguardia di un tema rilevante un patrimonio investito dal 96 ma soprattutto un patrimonio di Vedelago deve nella che e diritto il popolo veneto.
Ma sopra alla lettura.
Sì perdonatemi passo alla nomina degli scrutatori due per la maggioranza e uno per la minoranza per la maggioranza Ballan Luca Reginaldo Elisa e dalla minoranza Favaro Marco errato.
Passo alla lettura dell' ordine del giorno.
Premesso che il territorio comunale di Vedelago nella frazione di controlli gode il beneficio della presenza nella metà del Cinquecento della storica abilità della storica e prestigiosa villa compresi notizie delle imprese di costruzione realizzata dall' architetto vicentino Andrea Palladio il primo rappresenta il prototipo di una delle più compiute milanesi qualificandosi come il discusso modello di notevole valenza architettonica culturale storica e artistica e la stessa costituisce di fatto da oltre 450 anni elementi identificativi e identitario del territorio della comunità locale e riconosciuta anche a livello regionale.
Premesso in particolare e complesso di Villa Emo come si evince dalla relazione storica storico-artistica allegata alla dichiarazione del Ministero per i beni culturali del riparto della spesa per i beni architettonici e per il paesaggio del Veneto orientale si caratterizza della presenza della villa padronale un corpo centrale destinato alla residenza con due ali laterali un tempo destinate a cantieri navali e strade come recita l' autore nei quattro libri 2 torre colombaia.
Il giardino decorato con statue vasi del diciottesimo secolo che ci ricorda su tutti i lati la linea degli annessi rustici disposti a norma dei quattro principali con lo spazio antistante le coste.
Del borgo con case dei suoi funzionari del diciassettesimo e diciottesimo secolo collocati di fronte e ha fornito dei capisaldi orientata dell' orologio al posto del nord al di là del giardino.
Negli spazi agrari a nord e a sud con due gradoni contrassegnati da un doppio filare tipo di concorso in cui la variante in pratica.
Riscontrato che in considerazione della sua valenza storica artistica culturale e insieme del complesso di marmo rappresenta un modello emblematico di miglioramento e interesse particolarmente importante in rapporto alla storia dell' architettura alla storia dell' arte alla storia della società e della cultura veneta nonché alla formazione del paesaggio agrario della terraferma veneziana in quanto esempio significativo connesso alle vicende del miglioramento fondiario promosso tra il sedicesimo e diciassettesimo secolo dalla Serenissima Repubblica ed ai privati proprietari di fondi agricoli.
Riscontrato altresì che Adelina nata dall' idea dell' architetto vicentino rappresenta uno tra i.
Più alti esempi di la fattoria perfetta incarnazione dell' accordo di continuità esistente tra la dimora nobiliare e la campagna circostante e che nessuno nel sua unitarietà in termini di complesso architettonico rurale paesaggistico costituisce un unicum nel panorama dell' architettura occidentale.
Rammentato che per tutte le medesime ragioni ragioni sin qui illustrate l' UNESCO nel 96 è inserito il laico nella lista dei Patrimoni dell' umanità assieme alle altre ville palladiane di Veneto e a Vicenza città del Palladio riconoscimento indiscusso del valore della villa medesima in ambito internazionale.
Rammentando altresì che per quasi 450 anni sino al 2004 la villa palladiana la proprietà della stessa famiglia patrizi veneziani tentando di vista committenti della committenti nella metà del Cinquecento di Andrea Palladio precisato per l' anno 2005 complesso è stato acquistato dalla Banca di Credito Cooperativo Credito trevigiano la quale si è trasferita peraltro la sede legale dei propri uffici.
Amministrativi perseguendo l' investimento inteso non solo in termini economici e turistici ma anche simbolici di considerazione del significato identitario e la stessa lingua europea qua e là rispetto al territorio circostante considerato che nonostante la natura privata e la nuova.
Posizione di rilascio da parte dell' azienda locale di credito cooperativo caratterizzato da una miriade di soci rappresentazione dell' identità del territorio locale con i propri soldi di cittadini di operai agricoltori artigiani imprenditori pensionati e commercianti ha garantito di fatto rappresentato la custodia da parte della comunità locale di un proprio simbolo identità.
Dato atto che tale acquisizione è stata espressione della responsabilità sociale anche nei confronti del territorio e della comunità insediata ricordato e anche in funzione dei principi ispiratori proprietari dei terreni utilizzando i quali il miglioramento delle condizioni morali culturali ed economiche degli appartenenti alle comunità locali perseguimento della coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera la scelta di costruire il bene comune la proprietà e la gestione di Villa Emo ha sempre garantito la piena fruibilità della stessa da parte della comunità locale dei cittadini in generale tutelando la da usi impropri che avrebbero potuto depauperare l' immagine.
Per intanto qui che l' attuale gestione con la propria finalità sociale ha svolto di fatto un ruolo paritetico a quello dell' ente pubblico sottoscrivendo anche apposite convenzioni con questo Comune consentendo alla collettività di godere di un bene riconosciuto.
Riscontrato che recentemente sono apparse sugli organi di stampa locale notizie in base alle quali il Consiglio di Amministrazione della Banca Credito Cooperativo Trevisago ha dato corso alla procedura per la cessione parziale della villa della proprietà di 2000 euro ad un soggetto privato.
Evidenziato che tale iniziativa potrebbe inevitabilmente compromettere il significato e la valenza di Milano.
Quando subì lo strappo privando la comunità locale di un elemento ritenuto da sempre indissolubile riguardo alla propria storia alla propria cultura della propria identità considerato peraltro che la cessione dei beni ai quali affidare ad un soggetto privato mancante di una qualsiasi operazione di bonifica e di responsabilità sociale potrebbe comportare una cesura profonda dei legami nati per evitare lo sfruttamento e la perdita conseguentemente di un pezzo fondamentale della propria storia identitaria il venir meno dell' attività pubblica del complesso architettonico dell' area circostante da parte dei cittadini alle associazioni e la collaborazione esistente tra l' amministrazione e la Fondazione Milano per i beni tradizionali e culturali del territorio.
Valutato inoltre che la cessione delle parziale e non frazionata di design con la quale viene gestito ci porti ad ovest del corpo principale ristrutturati e ad uso uffici centro direzionale della Banca Palermo staccati dalla villa padronale con in giardino e dal vuoto comporterebbe l' inevitabile venir meno dell' unitarietà del complesso architettonico per aree come il suo prestigio è stato un unicum nel panorama architettonico occidentale.
Ritenuto infatti che l' unitarietà del complesso costituisca la caratteristica principale realizzabile del sito nei quali le varie definizioni della villa padronale ai vari accessori e locali agli uffici dell' antico borgo si completano trovando spazio all' interno dell' area di pertinenza a margine della quale si trovano anche i terreni contigui attualmente interessati dal percorso uno dei pochi esempi dell' architettura dell' epoca come ciò è a tutt' oggi apprezzabile.
Giudicato conseguentemente che il venir meno di questa peculiare caratteristica di unitarietà per effetto di una vendita frazionata degli immobili costituenti il complesso costituisce tra l' altro dell' evitabile perdita di valore del medesimo come diretta conseguenza della gestione degli interventi di conservazione differenziata diversificata e nonostante l' attenzione della soprintendenza porti col tempo ad un totale di pianificazione dello stesso con l' inserimento di funzioni e compiti a tutto quanto consentito dalla norma risultino tra loro scollegate andrebbe in tal modo affievolendosi anche il vincolo unitariamente apposto non debba essere la memoria di ciò che ha generato nella verità del Palladio la conformazione della struttura del convegno ed in particolar modo della stretta connessione tra le funzioni esercitate nel tempo e quelle per le quali maniera potrebbero essere unitariamente fissate ai giorni nostri.
Giudicato altresì che le nobili intenzioni che avevano animato le scelte di acquisto di Villa e dell' istituto di credito locale locale del 2004 non sia intramontabile.
Ma che invece venisse confermata rinnovate conferisce mandato al Sindaco alla Giunta comunale di intraprendere ogni utile iniziativa finalizzata a mantenere il complesso monumentale di Villa Emo in proprietà a soggetti che siano espressione diretta o indiretta della comunità locale con vocazione pubblica e sociale osservando.
La fruibilità da parte dei cittadini e del territorio in generale mantenendo nel contempo ogni utile necessaria garanzia di presidio custodia e l' intera funzione non solo del suo significato architettonico ma anche e soprattutto di quello culturale storico e identitario rispetto alla comunità di riferire.
Tutto ciò laddove possibile conservando l' integrità del bilancio e valutando tutte le azioni concorrenti interessando le istituzioni pubbliche categorie economiche e di riferimento.
Bene.
Passo la parola al signor Sindaco Cristina.
Buonasera a tutti benvenuti io ringrazio i Consiglieri per la disponibilità che hanno dato anche convocare un Consiglio straordinario in una sede differente da quella solita ma volevamo dare spazio a discutere assistere a questa discussione che ha qualcosa di forte sarà la storia che stiamo vivendo e ringrazio i sottoscrittori Camisani per la loro presenza perché sicuramente segno di importanza non solo dell' Italia ma anche l' importanza delle azioni istituzionali nella prima l' onorevole Baracco che ringrazio l' onorevole Paolo Conte il consigliere regionale regionale farei riferimento in realtà il vicesindaco di Castelfranco quel giorno ho parlato con il Consigliere Di passo innanzi al Sindaco di Ragusa.
È stata una cosa.
Sindaco Petrini Trevignano insieme al suo assessore Franco Bonello ringrazio la Sindaca e gli strana Gasparini il Presidente anche della Confartigianato Oscar Bernardi e anche le associazioni di categoria hanno accettato questo importante invito ai miei colleghi sindaci e la Presidente di ANCI Veneto ci raggiungeranno perché l' orario è un orario un po' di solito un po' per tutti per cui insomma stanno arrivando anche altri colleghi sindaci.
Ringrazio anche la stampa in sala perché sta facendo e compiendo un grande lavoro di attenzione su questa questione e ringrazio la RAI per la presenza di Palazzo Antenna3 che ci accompagnerà con due dirette durante la serata ma ringrazio anche il lavoro dei nostri giornalisti della carta stampata i nostri corrispondenti locali sia di Tribuna Gazzettino al Corriere del Veneto che Castelfranco Veneto.
Come dicevo questa sera un Consiglio straordinario da un unico punto del giorno appunto.
È innegabile l' importanza di questo particolare momento da giorni si discute grazie a puntare il dito della stampa sulla possibile vendita.
Di Leonessa identificativo di Vedelago è una villa palladiana riconosciuta come patrimonio dell' Unesco a noi tutti molto nota è un bene culturale storico ma soprattutto un bene italiano quando nel 2004 fu acquistata dalla Banca di Credito Cooperativo tutto noi facemmo un sospiro di sollievo perché una banca del territorio per noi non rappresentava solo un ente privato ma rappresentava appunto il territorio.
Le preoccupazioni di oggi quindi credo siano legittime comprendo e ho ascoltato i cittadini molti sforzi che con dispiacere ne parlano nessuno ripeto nessuno è contro l' istituto di credito cooperativo ma tutti da quanto abbiamo percepito sono al loro fianco per tentare di capire come poter supportare magari evitare semplicemente che un altro soggetto privato la chiusura al pubblico oppure la apra per le sole giornate che l' ente preposto ovvero la Soprintendenza ha dichiarato.
In questi giorni abbiamo ascoltato molti abbiamo lavorato sul fronte istituzionale per capire come poter essere utili e come poter non assistere solamente alla vendita quindi a un mero passaggio di proprietà dell' ennesimo bene ed è patrimonio italiano.
Verso altri proprietari di cui non si sa assolutamente niente.
Vedete di chiacchiere se ne sono sentite molte ma di fatto non posso dire di sapere a chi andrà l' entità e il nome può anche non interessarsi e farà parte di un accordo tra privati ma della progettualità e del futuro di Milano con le relative rassicurazioni sulla possibilità di essere ancora della comunità questo sì credo che interessi.
E questo è il punto vorremmo semplici informazioni che farebbero parte di un dialogo trasparente tra Comuni e cittadini e forse tra banca e socio e magari anche comune la nostra azione quindi è e rimane istituzionale per cercare le garanzie di una non perdita di un bene di tale importanza.
Vi ricordo che solo qualche anno fa la scelta di questa Amministrazione di porre sotto i cartelli stradali di entrata in questo Comune la scritta Villa Emo patrimonio dell' Unesco vi troverete a sotto i cartelli marroni e infatti appunto nel nostro territorio.
Orgogliosi che questo patrimonio si trova proprio qui che una tale scelta è stata fatta con l' allora presidente della fondazione una scelta facile e poco costosa e forse può sembrare banale ma non lo è.
Sono quelle scelte che guardano al futuro che guardano la potenzialità di un tale bene nei confronti del nostro territorio della nostra comunità.
Progettualità sia anche perché si inizia un percorso di identificazione non solo comunitario ma anche verso chi passa per Vedelago e verso chi viene a vivere era già privata ma l' intento era diverso forse da quello di oggi.
Passo dopo passo con le poche risorse ricordo la convenzione per svolgere parte degli eventi culturali in loco Villa e la Commissione per celebrare i matrimoni sempre lì in villa.
Un bene comune di un bene utilizzabile un bene risicato da turisti che forse oggi sanno dove vivere e non conoscono Vedelago e non sanno che viviamo.
Ma che forse domani potevano arrivare per L' Aquila e fermarsi a Vedelago visitare le risorgive del Sile piuttosto che le altre ville piuttosto che tutte le nostre peculiarità.
Per questo chiediamo il supporto anche degli altri Comuni alcuni colleghi lo stanno già dimostrando e sono intervenuti e sono presenti oggi in sala.
In qualità di presidente dell' Associazione Comuni infatti interverrà anche la dottoressa Pavanello chiediamo loro di supportarci portando questa stessa delibera anche all' ordine del giorno dei Consigli comunali di tutti i Comuni che si affiancheranno noi su questa strada per la conservazione del carattere pubblico di un patrimonio unico al mondo che si trova in Italia e che si trova qui abbandono di degrado.
Queste sono azioni che fanno parte dell' interpretazione del ruolo di un amministratore ovvero gli ascoltatori delle esigenze e della preoccupazione dei bisogni della nostra comunità guardando in ottica prospettica verso quelle che potranno essere le opportunità perché ciò che facciamo oggi sono scelte che segneranno il futuro e ai nostri giovani vorremmo regalare qualcosa di più di quello che noi abbiamo oggi e non qualcosa di meno grazie.
Questo è il dato passo ora la parola al vicesindaco Marco Perin.
Buonasera a tutti allora ringrazio anch' io tutti i presenti.
Soprattutto perché penso che argomenti di questo genere.
Devono coinvolgere l' intera comunità una comunità la nostra della nostra area del nostro Veneto che spesso si raggruppa attorno anche a dei simboli che possono essere le parrocchie i campanili.
Ma nel nostro caso per noi della diocesi simboli importanti sono anche le nostre ville sicuramente Villa Emmola.
È.
La villa più importante che abbiamo nel nostro territorio.
Quando abbiamo appreso dalla stampa della vendita di Viterbo da parte del credito cooperativo ci siamo subito interrogati sulla posizione da prendere come amministrazione.
Di sicuro visto il grande interesse che questo bene suscita nella cittadinanza abbiamo deciso di capire in che termini questa operazione.
Peraltro legittima visto che la banca è un ente privato avrebbe coinvolto il nostro territorio.
Quando nel 2004 è stata acquistata per tutti è stata una grande soddisfazione perché questo bene essendo della banca del territorio che per statuto anche finalità culturali e sociali.
Avrebbe di fatto garantito una breve fruibilità alle molteplici iniziative che in effetti si sono svolte in questi quindici anni.
Ne ricordo alcune di maggiore importanza come ad esempio il caso di veneti.
300 per cento dell' Associazione.
Ali del tempo.
Le selezioni del Premio Campiello e molte iniziative di finalità sociale tipo la raccolta fondi per i territori colpiti dal terremoto la festa di tutti gli asili di Vedelago e molte molte altre ancora.
Non entriamo come Amministrazione nella scelta ma siamo preoccupati di quello che succederà nel futuro e vorremmo pertanto parlarne ad un tavolo con il CdA della Banca per capire fin da subito.
Fin da subito lo sottolineo.
E non la verità venuta le possibilità che abbiamo con l' unico scopo che è quello di garantire che Villa Emo continui ad essere punto di riferimento per il nostro territorio.
Ad oggi non abbiamo rassicurazioni quindi è nostra intenzione chiedere un incontro formale per valutare qualsiasi iniziativa al fine di garantire il coinvolgimento della cittadinanza.
Personalmente sono molto legato a mila euro frequentandola fin da bambino essendo io residente a forzoso ed è sempre stata per me ma anche per tutti i milanesi inizio ore all' occhiello di cui vantarsi.
Certo è un immobile e non ha le ruote per cui nessuno potrà spostare.
Ma l' idea dell' unico proprietario ci preoccupa perché non avranno certo la sensibilità che può avere una banca del territorio con 6400 soci.
C'è da aggiungere in questo periodo siamo stati investiti anche da molti appuntamenti con cittadini cittadini anche soci.
Imprenditori che cercano di capire la situazione alcuni tra i quali imprenditori intendo si sono anche offerti e resi disponibili a ragionare su una loro offerta pensando da subito ad una progettualità futura.
Sinceramente alcune telefonate le abbiamo fatte anche noi perché non sarebbe stato sbagliato lavorare a un progetto comune dove il Comune come ente avrebbe anche solo potuto fare da portavoce e aiutare il dialogo.
Ma non siamo stati messi nelle condizioni di conoscere gli estremi di un' offerta.
Ribadisco tutte azioni funzionali a perché se la necessità e le difficoltà di gestione della villa obbligassero la banca alla vendita oppure le condizioni di Banca d' Italia non si ponessero ripeto se il.
Condizionale è d' obbligo.
Perché non sono cose a noi note avremmo lavorato a supporto per aiutare la banca che ricordo nel 2004 aiutò a suo tempo la nostra comunità.
Azioni che non sono precluse oggi ma che di certo trovano ostacoli nella trasparenza e nel recupero di informazioni.
Oggi ci troviamo però nella veste istituzionale ciò che portiamo avanti è un' azione forte e comune chiedendo il supporto anche degli altri Comuni degli altri enti come provincia e Regione affinché il nostro ruolo di salvaguardia del bene pubblico della fruibilità trovi un' apertura e delle garanzie sin da subito.
Come ho già detto in un intervento nell' assemblea di insediamento di questo nuovo consiglio di amministrazione Villa Emo come un gioiello di famiglia e come tale va preservato e soprattutto non va venduto.
Grazie.
Passo la parola all' assessore alla cultura.
Signor Sindaco signor Presidente signori Consiglieri signori cittadini buonasera.
In qualità di Assessore alla Cultura del Comune di Vedelago esprimo la mia grande preoccupazione per la volontà espressa dal Consiglio d' amministrazione del Credito Cooperativo trevigiano che detiene la proprietà dal 2004 alla vendita del gioiello palladiano di Villa Emo.
Una preoccupazione che sono certa trova ampia condivisione in questa sede.
È essenziale che di uno dei massimi capolavori dell' architetto Andrea Palladio che dal 1966 96 si fregia del titolo dell' Unesco del patrimonio dei beni dell' umanità non venga cambiata la destinazione d' uso a seguito di cessione ad un soggetto acquirente.
Questa opera architettonica deve essere percepita quale patrimonio della collettività locale in primo luogo ma anche internazionale come ambientale ambita meta turistica rappresentando un testimone della nostra storia delle nostre radici.
Uno spazio che soprattutto negli ultimi anni ha ospitato iniziative culturali come spettacoli di vario genere anche espressione della cultura teatrale e canora regionale.
I cittadini milanesi riconoscono in Villa Emo acquisita da parte di una vanta profondamente legata al territorio il bene più rappresentativo della loro comunità ora messo in qualche modo a rischio dalle ultime vicende.
Nonostante le rassicurazioni del direttore e del presidente della banca Claudio Giappone e che propugnata circa la volontà del potenziale acquirente di non sottrarre la villa al territorio affinché sia conservata la fruibilità pubblica di Villa Emo per i cittadini di Vedelago per le scolaresche e per tutti gli attuali fruitori del bene essenziale in primo luogo che il Ministero per i beni e le attività culturali tramite la Soprintendenza regionale del Veneto in ordine ai vincoli esistenti puntualizzi e controlli l' adempimento degli obblighi di tutela e fruizione e funzione pubblica.
Il decreto legislativo numero 42 del 2004 codice dei beni culturali e del paesaggio stabilisce che i soggetti pubblici ministero Regione provincia e Comune per il quale la normativa stessa prevede la possibilità di esercizio del diritto di prelazione prima della cessione ai privati e lavorino concordemente e presentino nei termini di legge una proposta d' acquisto del bene che ovviamente teneva conto degli oneri legati alle esigenze di gestione restauro inclusi e della presenza di vincoli che non rendono agli spazi della villa idonei a qualsivoglia utilizzo e destinazione.
Sicuramente se l' Amministrazione comunale avesse avuto conoscenza prima d' ora dell' intenzione della banca di vendere questo bene di valore storico e culturale sentito come pagati come patrimonio proprio della comunità di Vedelago si sarebbero potute condividere delle scelte diverse.
Il mio finale auspicio è che si possano trovare le modalità più efficaci per garantire che questo bene sia tutelato salvaguardando nella funzione pubblica.
Villa Emo non è solo un modello un prototipo di prestazione architettonica ma è anche espressione della cultura veneta e quale segmento fondamentale della nostra storia va difeso da intenti speculativi a vantaggio della collettività e del territorio nel quale il bene è inserito grazie.
Eccetera.
Alle parole dell' Assessore allo Sport.
Grazie Presidente un saluto anch' io tutti i presenti.
Non in qualità di Assessore con delega allo sport il mio intervento sarà semplicemente per ricordare quanto importante sia stata sino ad oggi l' apertura che questa proprietà ha dimostrato nei confronti di cittadini ed associazioni sportive.
Quando nel 2004 la banda di tipo cooperativo ha acquistato di meno l' ha fatto con l' intento di valorizzare questo bene anche per conto della comunità.
I cittadini e le associazioni sportive non sono stati immobili a questo non ci si è fermati solamente a guardare ma fin da subito sono state proposte molte iniziative anche di carattere sportivo.
Iniziative ancorché supportate dalla Banca stessa.
Di Milano alcuni molto riconosciuta anche a livello sportivo è stato al centro di importanti eventi e ha colto moltissime atlantiche magari anche grazie a questa location di particolare pregio hanno sempre accolto l' invito e aiutato nell' organizzazione.
In particolare la sesta tappa del Giro d' Italia del ciclocross una gara a livello nazionale piuttosto che le cerimonie pranzi con tutte le associazioni sportive non solo regionale ma di tutta la Castellana.
La recente corsa del Palladio con più di mille partecipanti momento di aggregazione che ha visto con un ruolo importante lo sport ma che andava di pari passo con la cultura e con la scoperta e la conservazione di questo patrimonio dell' Unesco e del territorio circostante.
Aggiungo che da cittadino e da socio ed amministratore.
Trovo fondamentale le iniziative che sono state messe in campo per concretizzare questa rete paesana e sociale.
Il sostegno delle associazioni non passa solo con contribuzione economica ma anche con la disponibilità logistica importante le imprese che contribuiscono a ritenere che le manifestazioni.
Per tutti questi motivi credo che sia nostro dovere oggi continuare a credere a chiedere la fruibilità pubblica di questo patrimonio.
Lo fa lo facciamo per i cittadini e per la nostra comunità ma lo facciamo anche perché è importante dare un segnale che le cose possono essere grandi e quando è fatta insieme.
Soprattutto quando le finalità coinvolgono le persone.
Chiedo davvero un aiuto a tutti e anche ai nostri enti superiori.
Perché non possiamo assistere da spettatori ma dobbiamo essere protagonisti delle scelte che coinvolgono la nostra comunità.
La parola all' Assessore alla Sicurezza ricorrente.
Buonasera a tutti vi unisco a quanto detto dai colleghi di Giunta.
Sulla stampa estera dell' Italia dicendo che per il nostro Comune la Emo ha un valore inestimabile lo dimostra in primis il fatto che è partito patrimonio dell' UNESCO come ricordava l' Assessore Denis Braccio e anche l' assessore fabbricato al suo interno si svolgono iniziative di ogni tipo ogni anno dalla cultura al sociale e allo sport.
Come dimenticare tutte queste iniziative sono diciamo iniziative molto importanti per il nostro territorio.
Queste iniziative fanno sempre sì che vi sia collettività e comunità io penso che per una banca del territorio questi siano valori molto importanti.
Diciamo che nella villa e nel borgo eccetera la villa poi la comunità di Palazzolo all' interno della giornata fa sempre molteplici iniziative di ascolto dei territori fruiscono moltissimo di questa villa.
In qualità di amministratore il cittadino di Vedelago io mi auguro che la villa possa rimanere ancora nel nostro territorio e spero che la banca vista la sensibilità dell' Amministrazione comunale dei cittadini e dei soci possa ripensare all' ipotesi di vendita della banca io non potrei pensare nel nostro territorio senza senza una diremo perché è un valore che abbiamo tutti è un valore inestimabile vi ringrazio per la vostra presenza buonasera.
Grazie Assessore.
Do ora la parola all' assessore al bilancio.
Prego.
Buonasera a tutti grazie per la presenza anche senza un orario che agevola molto.
Sono correntista nel saggio di credito privilegiato da sempre sia come persona fisica che come azienda Moro quando ancora il Credito Trevigiano si chiamava Cassa Rurale ed Artigiana.
Sono passati tanti anni ma ricordo bene quando fummo chiamati per approvare l' acquisto di mila euro nel 2004.
Ricordo bene che la cifra per l' acquisto era di 14.800.000 euro ricordo ricordo bene anzi non lo ricordo affatto l' importo necessario al restauro.
Ricordo molto bene la rigidità la difficoltà nel concedere un prestito di solo 5000 euro chiedendo a garanzia firme di terze quarte e quinte persone perché si sa che la barca deve essere certa di recuperare il prestito concesso nonostante verrà rimborsato decine di migliaia di euro di un mutuo con tanto interesse con tanto di garanzia.
Per poi scoprire i casi si sprecano e sono stati concessi mutui e finanziamenti di importo molto elevati con garanzie discutibili almeno viste le carenze registrate nei bilanci e negli ultimi anni derivati dai crediti inesigibili.
Nel frattempo le cose sono cambiate abbiamo iniziato a caro prezzo il risanamento i soldi ai correntisti sono stati chiamati a sopportare aumenti di costo io e molti altri soci abbiamo masticato amaro e mal digerito quei momenti ma abbiamo sempre supportato la banca perché era la nostra banca abbiamo digerito gli aumenti dei servizi e delle commissioni perché dovevamo sostenere la nostra barca perché era la banca di famiglia la banca del territorio almeno questo ci dicevano non solo in quest' Aula.
Oggi di sicuro non è vero noi l' attaccamento alle famiglie al territorio è svanito il modus operandi degli ultimi tempi e soprattutto questo ultimo fatto della vendita di Israele sembra dimostra ancora una volta.
Abbiamo in qualche stanza mi permetto di dirlo perso quell' identità di banca di familiare banca del territorio abbiamo e questo mi rammarica ancor di più penso anche l' identità di socio.
Sergio che viene chiamato ad approvare un bilancio o aderire a gruppi crea con la semplice alzata di mano e non viene nemmeno informato sull' eventuale cessione di livello usato come baluardo per anni come segno della nostra appartenenza e del nostro legame con il territorio.
Mi sono confrontato con molti soci in questo periodo è stato valido e più o meno lo stesso nessuno riesce a credere che nell' Assemblea generale di dicembre dove sono stati illustrati i buoni risultati della banca non ci sono solo pochi minuti per poter illustrare quanto meno un' ipotesi di vendita se in quel momento non poteva bastare un accenno confidando in un successivo approfondimento ribadendo la fiducia nel lavoro dei prossimi l' amministrazione ottiene nei basta.
Passaggio chiedo che sia convocata un' assemblea straordinaria per avere tutte le necessarie informazioni riguardo al compratore quanto ci offre capiremo quali sono le modalità dell' operazione dei pagamenti e quali sono le garanzie per tutto questo e soprattutto sapere se i soci sono d' accordo per la vendita di divani come amministratore del Comune di Vedelago semmai tutta la Giunta e l' Amministrazione comunale parliamo da ex poco soci per raccogliere le firme necessarie all' autoconvocazione delle somme a decreto del disagio.
Oltre.
Oltre che tutto il supporto per elaborare un piano per la salvaguardia e la fruibilità dell' Italia grazie.
Adesso diamo spazio interventi.
Consiglieri di maggioranza e minoranza se vogliono intervenire.
Prego spezzato.
Siamo di fronte a questo.
Questo.
Insomma.
Credo che sia il passato questo ci sono dei malati che devono parlare non li manteniamo prima con gli interventi da parte del Consiglio non per eventualmente i rappresentanti.
E per la votazione.
Mettiamo l' unità.
Successivamente.
Buonasera a tutti.
Volevo soltanto magari chiedere una cosa la delibera che è stata che è stata letta perché mi sembra che al comma 2 quando è stato presentato appunto il complesso di Villa Emo.
Sono stati.
E elencate piccoli vari corpi non la villa padronale il giardino del borgo e cari amici il brolo ma.
Manca la fattoria a ovest.
È un non so medita un tavolo cioè non è citata fa parte mi sembra sempre e comunque del del.
Del convegno.
Era soltanto una nota completezza della della verità.
Eh.
Volevo dire in questo mio intervento e premetto che sono ovviamente favorevole al mantenimento dell' unitarietà del complesso alle slide ma.
Ritengo ancora più importante indispensabile garantire la sua fruizione da parte dei cittadini e del territorio in generale come del resto lo è stato fino ad oggi.
Non elenco ovviamente è stato abbondantemente detto appunto l' importanza per il territorio e anche il pregio appunto di questo di questo compendio.
Come tutti sappiamo stiamo parlando di una proprietà privata sebbene composta da più di 6000 soci.
La maggioranza del CdA del Credito Trevigiano ha deciso di vendere la parte principale del compendio della Piraino.
Pertanto se noi vogliamo mantenere quello che è la cosa importante diremo che è stata anche vista con l' acquisto appunto a suo tempo.
Della della banca e il complesso monumentale e dovrebbe rimanere inalterato e Poesia cambia idea.
O si trova un acquirente una cordata di acquirenti disponibili ad acquistare l' intero convegno che però non è in vendita e in liquidità soltanto.
Un' altra possibilità però per mantenere tutto ciò io la vedo magari potrebbe esserci ed è quella della fusione.
Sappiamo che il Credito trevisano con l' ultima assemblea dei soci ha aderito.
Alla capogruppo nazionale di Crea di Roma.
E come già riportato dalla stampa locale nei mesi scorsi sta valutando un' eventuale fusione con.
L' Itc della provincia di Treviso e del Vicentino.
Con questa eventuale fusione ci essere la porta per il mantenimento inalterato del compendio e darsi dei tempi.
Per redigere un progetto condiviso di gestione della villa per portarla a rendimento.
Ecco io insisto molto e con questo mi collego alla delibera a una progettualità per la gestione delle stabilità perché non possiamo nasconderci che comunque è un posto no costi sono l' abbiamo gli istituti e per cui bisogna.
Cercare di avere una progettualità per.
Poterla mantenere senza essere continuamente surrogata da da da da spesa con questo il collega occupa la ricchezza della delibera che stasera.
Per conferire mandato sinceramente mi aspettavo di vedere conferire un mandato su un programma su un protetto o per lo meno una una bozza di progetto di gestione da proporre come dice il testo della delibera a soggetti che siano espressione diretta o indiretta della comunità locale.
Se non abbiamo questo.
In poche parole idee chiare stiamo parlando di.
Qualcosa che diventa un po' fumosa.
Ci devono essere idee progetti condivisibili qualcosa di concreto e tangibile e di là da dove si parte e dove si vuole arrivare per garantire la fruizione e soprattutto io ritengo della villa da parte dei cittadini e del territorio in generale perché come sappiamo come abbiamo visto si presta a tutto ciò un aspetto sì culturale ma anche appunto di di architettonico turistico.
Eccetera.
Per garantire la fruizione di questa villa da parte di cittadini e territorio bisogna metterla a mio avviso la vita un bene che non può essere e non può avere la necessità di qualcuno che metta denaro a fondo perduto perché a lungo andare non è sostenibile.
Né per un privato né per un pubblico che sia.
In mancanza di questa progettualità.
Vedo.
La vedo dura e o portare avanti una una questa richiesta che.
Che che mi viene mi viene che mi viene chiesta per cui io posso già anticipare il mio voto e penso di astenermi da avvocato grazie.
Grazie spesato.
Passo la parola alla consigliera Modena prego.
Buonasera.
Io sono tutte le consigliera però sono anche socia della banca e insegnante nella scuola primaria Manzoni quindi ho cuore la sorte della villa in modo particolare accompagno da anni i ragazzi delle classi più grandi a visitarla e faccio loro da guida questo gioiello che per il nostro territorio non ha solo un valore artistico ma anche storico la sua costruzione e la vita che ne è conseguita hanno fatto la storia di Panizzolo e non solo lo scopo che noi educatori abbiamo è quello di avvicinare i ragazzi alla bellezza all' arte all' amore per la cultura e per la propria terra nonché a conoscerne le radici e credetemi è straordinario come le nuove generazioni si mostrino sensibili ed interessate a questi temi.
Come socio consigliere ho potuto apprezzare le iniziative culturali che si sono svolte e a cui ho partecipato attivamente.
Per questo motivo questi motivi speravo che l' impegno che l' Amministrazione sembra ora mostrare fosse stato più completo più progettuale già da tempo.
Più che delegare a qualcuno a fare chissà cosa avrei voluto e che ora ci fosse stato un piano che avessimo potuto condividere tutti e sul quale lavorare concretamente un progetto di fruibilità della villa avrebbe potuto vederci tutti coinvolti e impegnati in modo serio purtroppo ho sentito tante parole da molto che era nell' aria persone di vendere questo immobile mi dispiace che qualcuno sia venuto a conoscenza da poco.
Per questo se si doveva fare se si doveva fare infine si doveva coinvolgere prima e concretamente questo Consiglio che sta prendendo dai giornali solo dai giornali le varie notizie.
E anche ora purtroppo non vedo alcuna progettualità solo una delega oppure un coinvolgimento a una visione non definibile.
Che a tratti sembra più parvenza che altro voi ci chiedete di votare e mandato ma io volevo portare un progetto un progetto reale.
Io auspico che si dia una svolta efficace nell' azione verso una soluzione vera e condivisa della questione producono quali margini di intervento ci sono quante e quali risorse saranno messe in gioco da dove proverranno eventualmente queste risorse e quali prospettive concrete abbiamo.
Ecco su questo sono su questo in questi termini credo che potremmo sederci a un tavolo e lavorare.
Grazie.
Passo la parola alla consigliera Rettore.
Buonasera a tutti.
Buonasera al Sindaco agli Assessori ai Consiglieri al pubblico.
Presente.
Io esprimo il mio pensiero come questo comunicato può essere un pensiero forte però.
Effettivamente.
L' espressione.
Di una parte dei cittadini che.
Ho il contratto.
Allora siamo stati convocati per un Consiglio straordinario con unico argomento Villa Emo.
Mi sono chiesto in questi giorni se l' argomento è competenza del Consiglio dato che la villa è proprietà della Banca di Credito Cooperativo Trevigiano.
La risposta è no perché no.
Perché questa è un' ingerenza nelle decisioni di un ente diverso da questo che è il legittimo proprietario di Villa Emo pertanto la decisione di vendere non riguarda né il Consiglio nel Comune di Venezia.
Noi possiamo schierarci da parte di Pillai.
Patrimonio dell' Unesco identitaria del nostro territorio a beneficio di tutta l' umanità.
Identitaria del territorio di Vedelago ma ribadisco a beneficio di tutta l' umanità.
Noi dobbiamo pensare a come far vivere Villa Emo nei secoli a venire e lasciarla in eredità alle generazioni future conservando la e curando.
Attuando tutti gli interventi necessari a far sì che risolve.
Nulla di tutto questo ormai è emerso dagli interventi.
Poi se siete preoccupati faziosamente di apparire come coloro che a salvaguardia degli interessi comuni intendono evitare con azioni di non ben definite nei criteri e nella programmazione la cessione del bene.
Limitante pensare che il soggetto privato non sia in grado di mantenere la Emo fruibile al pubblico e ancor più limitante e come si evince in delibera dare per scontato che ci sarà uno schema uno smembramento una cesura una perdita di identità territoriale una mancanza di fruibilità.
Voi state generando confusione in un argomento che è sensibile alla comunità.
In tutto questo è evidente che da parte vostra c'è una difficoltà nel collocare l' argomento nel quadro di insieme delle vostre competenze istituzionali.
Prego consigliera.
Accorgersi.
Questo Fassino.
È vero che adesso che le nostre azioni non portano a nessuna soluzione.
Ma bensì creino confusione nei cittadini tanto da indurre pensieri distorti rispetto alla realtà impeditiva delle nostre azioni.
Azioni tele tendenziose che non porteranno a nessun risultato dato che la Tilla ha necessariamente bisogno di interventi straordinari e continuativi nel tempo per continuare a splendere nei secoli.
Non è sufficiente essere di supporto o lanciare il cuore oltre l' ostacolo o andare contro il tempo sono solo chiacchiere non supportate da nulla il tempo per programmare le soluzioni se veramente ci fosse stata la volontà lo avevate come amministrazione.
Ora è solo fazioso il vostro chiacchierare un gioco che vi porta sicuramente agli onori della cronaca ma che poco giova alla comunità.
Le soluzioni per la fruibilità della villa da parte dei cittadini dovete provarle sedendosi a un tavolo con la proprietà dopo il rogito.
Il ruolo che avete prevede che la gestione del territorio sia affidata a voi e qui dovete rilasciare gli atti autorizzativi futuri per le opere di abbellimento previo nulla osta dell' ente preposto alla tutela del vincolo.
In tale veste di interlocutore privilegiato con la proprietà potrebbe fissare termini di accesso e fruibilità della comunità che rappresentate.
Resto comunque dell' avviso che lanciare ipotesi prive di concretezza crea solo confusione dal punto di vista strategico dell' azione amministrativa risulta deleterio lo scontro fra istituzioni in quanto sminuisce la l' azione strategica di entrambi a danno della comunità.
Capiamo la necessità di apparire strumentalizzando la cessione far politica e anche questo strumentalizzare ora strumentalizzare in questo momento quest' altro facendo proprio questo noi non possiamo dare mandato su nulla perché questo voi ci state chiedendo stasera.
Vi leggo viene tutelato dall' UNESCO a beneficio di tutta l' umanità disegnata dal Palladio con gli affreschi di Giovan Battista Giannotti merita il nostro rispetto in 450 anni passati indenni attraverso la storia del territorio e pur essendo sempre stata privata ha accolto l' agenda del territorio in primis e chiunque volesse ammirarla nella sua bellezza vorremmo che questo continuasse.
Ora lei Sindaco pensa che qualche titolo di giornale possa risolvere la situazione sicuramente la si vede spesso sia lei che l' assessore Pelillo tante chiacchiere molta visibilità fine a se stessa perché di fatto la soluzione da voi proposto non ha i tempi necessari per essere attuata e quindi ripeto state lanciando in poi ipotesi prive di concretezza creando confusione.
Mi sono chiesta anche perché il Sindaco parla a nome delle minoranze nelle interviste come se le minoranze dovessero per forza condividere ed informarsi il suo pensiero.
Sindaco la invito ad essere più attento a quello che dice dato che le minoranze sono perfettamente in grado ristrutturare il proprio pensiero rispetto agli argomenti all' ordine del giorno terminando le rivolgo i miei che potessero.
Grazie consigliera.
Passo la parola al Consigliere Bordin sì buonasera a tutti la mia sarà ritirata dichiarazione di voto alla delibera posta all' ordine del giorno questa sera.
Personalmente pur condividendo l' auspicio che il complesso verbale.
Del trasporto architettonica dell' area possa continuare ad essere fruibile da parte del pubblico anche dopo l' eventuale vendita al soggetto privato.
Come proposto nella delibera oggi posta all' ordine del giorno esprimo il mio dissenso relativamente al metodo proposto dal Sindaco per raggiungere questo obiettivo.
Esprimo voto contrario alla proposta del Sindaco perché ritengo costituisca un' ingerenza inopportuna nella gestione privatistica di un istituto di credito.
Con tanto di tutti gli strumenti normativi per decidere.
In maniera autonoma ed indipendente.
Altresì ritengo anch' io che questa delibera di Consiglio comunale costituisca un' operazione di marketing pre-elettorale una evidente e palese strumentalizzazione politica.
Tutte le volte che la politica interferito con la finanza ha determinato disastri è opportuno che ognuno svolga il proprio mestiere nel rispetto dei ruoli assegnati senza sconfinamenti e incertezze la banca finanzia le imprese locali i cittadini e il Sindaco si occupi di amministrazione.
Se poi al momento del rogito l' ente pubblico esercitasse il diritto di prelazione a tali condizioni sarà il primo rallegrarmi.
Purtroppo non credo che ciò possa accadere e non riesco a scorgere schiere di filantropi tra gli imprenditori del territorio e neanche tra i privati cittadini.
Anche le più nobili intenzioni non possono essere pagati coi soldi del cittadino o con i soldi dei soci.
E la Banca d' Italia ha dato delle precise indicazioni.
Tutto ciò premesso esprimo un voto contrario a questa proposta di delibera di costituzione grazie prendiamo atto grazie Consigliere.
Passo la parola.
Vice Sindaco Barison.
Volevo subito il Consigliere Bordin un aspetto secondo me importante.
Quando hai detto che questa è un' ingerenza della pubblica amministrazione e ricordo al consigliere Bordignon quando nel 2004.
Si voleva vendere Villa Emo e i terreni.
A sud di villa Emo.
Dove c' era la possibilità che ci fossero degli imprenditori che potevano anche.
Far delle cave il Comune si è interessato alla questione perché è il nostro territorio e abbiamo agito assieme a tanti cittadini.
Con il Ministro Urbani allora per apporre un vincolo monumentale che ha preservato di fatto il territorio adiacente a Villa Emo quindi non è che mila euro è di proprietà di un privato e quindi il Comune se ne deve fregare secondo me essendo un patrimonio così importante dal punto di vista culturale il Sindaco è un interlocutore importante che deve essere coinvolto nel momento in cui si decide di fare una vendita perché noi non abbiamo detto non vendete.
Noi volevamo solo essere partecipi per capire chi compra e cosa ne farà questo è il punto fondamentale che voi non state capendo in questo momento poi parlare di progetti.
Allora innanzitutto la politica parla con atti amministrativi e le chiacchiere la verità seppure le abbiamo sentite tutti non danno adito al Comune per fare qualsiasi tipo di ipotesi e poi in 20 giorni non è che possiamo pensare di realizzare un progetto ci stiamo lavorando e su questo avremmo voluto avere l' appoggio di tutto il Consiglio comunale perché penso sia un tema sensibile per tutti però penso che in questo caso il vostro astenermi o votare contro sia puramente strumentale perché siete all' opposizione questo è il mio pensiero.
Sindaco.
Grazie.
Allora tanti punti sono stati toccati cercherò di essere sintetica.
Su una cosa avete ragione posso anche concordare ognuno ha il proprio ruolo.
Privato privato e pubblico di pubblico e quindi secondo noi è bene vedere che il tema che oggi è privata però è un patrimonio dell' Unesco patrimonio italiano patrimonio anche della difesa che abbiamo accettato e abbiamo sempre condiviso e la nostra comunità nel 2004 si è combattuta ed era convinta che l' acquisizione da parte della banca come garantisce questa fruibilità e come è stata è una cosa pubblica o privata ho capito male io o nei nostri Comuni dai nostri cittadini o se imprenditori avrebbero voglia ancora di far continuare a vivere e godere di questo bene ai nostri cittadini ai ragazzi ho capito bene o la consigliera Ferrari in qualità di professoressa appaltare le classi a studiare la storia imbelle che abbiamo qua a portata di mano senza andare all' estero a vendere i nostri patrimoni venduti all' estero oppure dobbiamo continuare a vedere per televisione che i patrimoni italiani vengono venduti all' estero che la nostra cultura è apprezzata il made in Italy è apprezzato e quando ce l' abbiamo sotto le vicino alle porte di casa e va bene non mi interessa perché se la banca io ho sempre sottolineato e questa Amministrazione sottolinea in ogni occasione pubblica che questa non è una battaglia togliamoci dalla testa questa è una strada un percorso che va fatto in sinergia tutti insieme perché la banca che ha aiutato la resa possibile usufruibile al pubblico e adesso per le loro esigenze noi ci mettiamo al loro fianco e certo non siamo noi a far cambiare idea alla banca ma ci mancherebbe altro e di certo io non posso conoscere le esigenze che ha la Banca di credito cooperativo però se questa villa è riconosciuta patrimonio mondiale ci saranno di e probabilmente in qualità di patrimonio mondiale dovrà essere visitata dai nostri ragazzi oppure se americani diciamo lasciamo fare alla Sovrintendenza la fanno aprire non erano due o tre volte all' anno credo nelle giornate fare ai nostri ragazzi design studiato nei libri di storia beh signori io questa storia non la voglio vedere solo passare io questa storia la voglio vivere da protagonista e se serve muoveremo tutti i passi istituzionali possibili tant' è che con la banca che stiamo dialogando al fine di arrivare all' obiettivo ovvero che quelle porte restano aperte alla nostra comunità.
La parola all' Assessore Braccio.
Innanzitutto voglio rispondere alla consigliera Vettorello e lo grosso da parte mia come cittadino e per il ruolo che ricopro.
Lei ha detto e dobbiamo togliere i vincoli dobbiamo come Comune dare una mano alla banca perché ci sia il privato che debba e possa esercitare i suoi diritti quando il decreto legislativo numero 42 veniva messo in atto quindi fra 60 giorni dopo 60 giorni firmato e preliminare ci veniamo a dire ma voi Comune volete agire su con il diritto di prelazione.
Cosa facciamo.
È giusto e doveroso da parte nostra agire adesso informarci trovare una cordata di imprenditori e quindi in questo non sono d' accordo perché cosa risponderanno ai cittadini la sono stata a guardare sono state aspettare io credo che se da parte nostra e dell' IVA mi e.
Se l' Amministrazione sapeva da che da tre anni dicono che davanti merita se noi lo sapevamo prima sicuramente sicuramente la la il campo delle azioni sarebbe diverso e anche e diciamo tutto quello che era a nostra disposizione contempo veniva messo in atto adesso sappiamo sono d' accordo che i tempi sono stretti ma secondo me non possiamo stare a guardare che la banca si fuorché che qualcuno che un privato si porta via questo gioiello di Villa Erba che è le moschee del nostro territorio quindi non sono assolutamente d' accordo almeno i cittadini dobbiamo dare una risposta.
Grazie.
Passo la parola alla consigliera Moretton per una breve replica.
Sì io mi permetto di replicare ridendo sul bilancio del Comune per permettere un' operazione di questo tipo le chiedo se lei può esercitare il diritto di prelazione e chiedo a queste.
Pensa di poter dialogare con il CdA della Banca o con l' acquirente con queste modalità qua io credo che non sia questo il momento.
E quindi o le modalità per un dialogo semmai è quello di sedersi a tavolino o l' acquirente o comunque con chi la presenta alla banca non è sicuramente questo neanche la sede per farlo o abbiamo e possiamo permettercelo oppure no no non certo per dire.
Grazie consigliere Basso.
Sì proprio quel giorno sì volevo ribadire anch' io che.
Noi siamo coinvolti per salvaguardare questo bene ma non è che una delibera e delegare soltanto il Sindaco e la Giunta vorrei che fosse delegato tutto il Consiglio a portare magari qualcuno qualche.
Possibile investitore a.
Farsi carico a questa a questo acquisto e su questo acquisto noi possiamo mettersi allora.
In discussione e mettere i nostri paletti per questo parlo di un protetto e allora.
Soltanto in questa maniera se noi andiamo tutti quanti a trovare qualcuno che è disponibile a versare qualcosa ci proponiamo un progetto e ho detto sì mi sta bene non gli sta bene ma andare lì a chiedere a qualcuno e poi mettere un re di denari ma con per far cosa dove quando finiamo cosa facciamo credo che una minima politica per poter applicare questo si possa essere i tempi comunque ci sono perché la strada percorribile a mio avviso è soltanto questa trovare un altro investitore o più investitori che sono disponibili a versare qualche euro in più rispetto al compratore che ha trovato altre strade per cui per fare ciò serve necessariamente una un programma protetto un qualcosa da andare a dire a queste persone altrimenti cosa gli chiediamo gli mettiamo se è disposto dico noi cosa fai ecco è soltanto questo che noi vogliamo mettere in chiaro e condividere insieme soprattutto.
Grazie Sandro secondo apertura dei musei adesso passo la parola al Sindaco a chiusura degli interventi.
Ora mi riferisco al passaggio che avevo fatto prima la consigliera il Rettore ha detto che abborracciato potremmo eventualmente trovare qualche soluzione sa che dopo oggi dovremmo tardi per prendere l' iniziativa anche solo.
Perché mi impegno per sollecitare anche l' audizione del quale di riscatto e non di riscatto di prelazione e degli per mettere insieme una cordata sono piuttosto lunghi credo che il Segretario e quindi lì avremmo veramente dato il via libera a chiunque sia il compratore è ovvio che discutiamo per prima dell' incontro con la banca ma.
Diciamo che non sono così rumorose di incontrarsi forse.
Preferiscono anche la loro strada senza tanti.
Interlocutori e quello che prevede anche questa Amministrazione era comunque di Raimondi risolti ed il dovere di esprimersi visto che.
Sentiamo da molti soci in dissenso a questa operazione almeno metterli in condizioni di poter raccogliere eventualmente le firme qualora un incontro eventuale con la Banca danse esito negativo capire se i soci.
Vogliono la cessione di quel cammino perché se le risorse non intendono vendere la villa probabilmente è già tutto finito ci sta bene così come dalla fine della partita e diciamo che anche la nuova socio di.
Convocare l' assemblea non è cosa semplice e che oltre a raccogliere vedete il numero di soci.
Cioè la procedura è piuttosto complessa che sfido chiunque qualunque socio a mettere in piedi da solo quindi anche da questo punto di vista l' Amministrazione vorrebbe dare questo supporto puntuale.
E poi volevo un po'.
Dimettermi siamo rimasti a dormire o a guardare come voi avete un po' sottolineato ma abbiamo incontrato settimana scorsa e anche oggi pomeriggio un team di avvocati sono venuti oggi appunto da Roma per parlarci dello strumento tecnico giuridico del trust che è un uno strumento che permette appunto di raccogliere dei fondi con dei meccanismi un po' particolari dove e ho preso parlando comunque.
Fondersel separato da qualunque.
Patrimonio sia quello del Comune che di qualunque altro.
Qualunque altro investitore e sarebbero salvaguardati tutti i fondi eventualmente questi dati cioè stiamo lavorando quindi lo scopo è sempre quello di mantenere l' unitarietà e la proprietà della destinazione di minima rispetto ai valori del territorio quindi stiamo già lavorando.
Noi andiamo avanti per questa strada.
Grazie assessore.
Una rapida replica metterebbe poi l' intervento del Sindaco le chiediamo.
Io parlando di dopo erotico notarile non mi riferivo sicuramente alla mi riferivo alla fruibilità della disamina delle stesse perché noi vogliamo tutelare la fruibilità della villa.
A da parte dei cittadini naturalmente dobbiamo farla con la proprietà o con la futura proprietà o se ci sarà una proprietà e comunque sarà sempre comunque dopo rogito notarile.
Passo la parola al Sindaco chiusura grazie.
In merito all' ultimo argomento io credo che se riusciamo a ragionare anche prima su questi termini probabilmente siamo anche più garantiti ma poi se sicuramente è una cosa da approfondire forse non ci siamo spiegati bene ma quando voi dite la progettualità e poi glielo dite che avete privato le due cose sono non coerenti è un ente privato per cui io non possono andare a fare una progettualità su un ente privato mi posso limitare in quanto Istituzione Comune.
A salvaguardare quella parte di pubblico quindi l' apertura al pubblico della Villa questa relazione prioritaria però superiamo tranquillamente anche questo perché io trovo la proposta del consigliere spezzato una un' ottima idea perché ben venga se tutto il Consiglio si mette al nostro fianco che all' interno di un Consiglio comunale di questo tipo non è sicuramente quello di mettersi a parlare di quali metodi di quale strumento o di quale e al meglio azioni da prendere ma esattamente quello di interpretare in maniera unitaria quello che può essere una volontà di salvaguardare la parte pubblica culturale e storica dedicata alla nostra comunità e non solo affinché Milano rimanga a porte aperte Felix.
Giorno per il San Ginesio quello che sento ogni giorno se al fianco diciamo elabora una progettualità condivisa riusciamo a trovare anche uno degli imprenditori che dà la disponibilità a lavorare con la progettualità ragazzi io penso che questo sia il massimo obiettivo che possiamo ottenere però questo non mi sentivo di intraprendere il massimo obiettivo per il quale.
Sono solita fare passo dopo passo quindi senz' altro diamo la condivisione di dire che dobbiamo lavorare insieme dando mandato al Consiglio intero ben venga io credo che questo sia un ottimo segnale per tutta la nostra comunità ben venga qualsiasi azione lavoriamo insieme a questo a questo obiettivo.
Sì considerata la ridotta partecipazione appunto dei rappresentanti delle istituzioni anche extra comune se vogliamo di invito.
A partecipare alla conversazione non fa piacere a spendere due parole consigliere Gerolimetto davvero.
Prego.
Ed un secondo sorpreso quando sale sul palco e che dopo la partecipazione del vicesindaco Giovanni vice sindaco di Castelfranco Veneto giovedì.
Buonasera a tutti.
Sì.
Prego prego.
Evidentemente.
Non non mi compete e non interverrò certo nell' esame.
Della delibera del Consiglio comunale.
Però credo che l' Amministrazione abbia fatto bene.
A convocare questa assemblea pubblica per sensibilizzare l' intero territorio.
Io ricordo che.
Nel 2003.
Da quando.
Ero componente del consiglio d' amministrazione travisava.
È un' iniziativa trovare.
Difficoltà economiche e nel contempo voleva vendere pareva che ci fosse un magnate giapponese e cinese che era interessato.
Allora.
Confrontandoci continuamente con l' Amministrazione comunale di telelavoro principalmente ma non solo ma soprattutto.
Abbiamo coinvolto la parte sociale e da socio.
Condivido quello che ha detto l' Assessore Perin.
I soci a suo tempo sono stati informati dell' opportunità sono stati informati del resto tutti sapevano qual era erano altri tempi il la banca faceva un utile di 13 milioni all' anno quindi si trattava.
Di parlare di un anno di ritiro da destinare alla Villa.
Wanda che aveva 130 140.
Euro più o meno un milione di patrimonio.
Poteva.
Poteva senz' altro permettersi di acquistare questo monumento e ricordo.
Le false perché io.
Ricordo le facce dei risorsi agricoltori.
Risalgono alla Cassa Rurale.
Passate la.
Era la Cassa rurale del territorio.
E ricordo le facce dei soci di oggi gli occhi lucidi di qualcuno che diceva.
A Villa nei convegni adesso a casa nostra i mezzadri sono diventati proprietari l' orgoglio l' orgoglio di Vedelago dei cittadini di Di Lauro principalmente.
Per essere diventati proprietari di questo monumento messa a disposizione della comunità oltre 6000 soci.
So che erano molto molto delle riserve della società.
E ogni Comune si confronta con i propri elettori e il credito trevisano ha un consiglio d' amministrazione che è che ha avuto il potere di fare quello che ha fatto.
Però.
Vorremmo condividerlo con la base sociale.
Perché i soci capiscono hanno capito allora la possibilità di intravedere la per.
Per la banca della Cassa rurale oggi se c'è la necessità i soci sono in grado di capire e decidere.
Bisogna spiegarglielo a dicembre.
Nessuno ha toccato il tema.
È da un po' che si sente parlare bisogna avere la villa a suo tempo quando lì i commissari.
Volevano.
Però.
Punto primo poi.
La banca si è anche assestata debolezze che sono un po' passate certo non sono più i tempi dei 13 15 milioni.
Di utile ma.
Per quanto ne so la banca è solida e sana.
O un po' più dimensionata ma sarà.
L' ora.
Senza bisogno i soci vanno coinvolti e questo credo che sia opportuno che anche il Comune di di Vedelago dove risiedono la maggioranza dei seggi abbia.
Voglia anche partecipare alla alla alla alla raccolta firme per la convocazione dell' assemblea.
Devono schierarsi perché.
Poi.
È ovvio e condivido.
Che chiunque sia la proprietà.
Le istituzioni tutte assieme.
Devono concordarne.
L' utilizzo il futuro di questo movimento non è una casa.
È un monumento è un museo.
E quindi le Istituzioni hanno il diritto e il dovere di partecipare a quello che è la funzione pubblica di questo.
Bene e l' amministrazione e personalmente io appoggio per quanto le proposte saranno totale.
Passo la parola al vicesindaco Giovanni.
Buonasera grazie.
Beh.
È evidente che.
La convocazione di questo Consiglio.
Ha la capacità sicuramente di far conoscere al territorio quelle che sono le problematiche che avete esposto che siamo venuti anche noi a conoscenza attraverso i giornali.
Però credo che.
Quello che viene fatto stasera sia quello proprio di ritrovare la sinergia e la rete anche dei Comuni vicini e in particolar modo per quanto mi riguarda essendo anche assessore al turismo non mi nascondo la mia preoccupazione perché.
Il potrebbe essere diciamo così un aspetto abbastanza limitato e non strategico come l' abbiamo discusso questa sera ma è una luogo di attrazione internazionale di notevole portata io ho ricevuto delegazioni cinesi e russe televisioni la più importante televisione russa e mi hanno fatto richiesta specifica di rifila Emo è evidente che si tratta di un movimento straordinario e che non è solo un patrimonio.
Sicuramente la mancanza di rispetto di Vedelago ma è il patrimonio dell' intera comunità e dell' identità veneta perché abbiamo l' opportunità di far conoscere la storia del passato di quello che è stata la realtà.
Contadina di questo passato anche se eventualmente c'è.
L' impronta poi nobile della famiglia che l' ha portata avanti per quasi quasi 500 anni però è la nostra identità del nostro territorio è passato da quella di.
E allora deve essere forte naturalmente.
Il richiamo di questa sera e l' appello che mi permetto io di fare poi anche al rappresentante della Stato centrale all' onorevole Baratto che si provi naturalmente di fare rete a livello nazionale al consigliere regionale che non dimetto già lo ha esposto la sua disponibilità ma qua c'è la necessità di veramente di fare rete con la Regione con la provincia naturalmente.
Parlo a nome di Castelfranco del Sino che oggi è fuori.
Roma naturalmente per impegni istituzionali ma che so di condividere perché mi ha puntualmente espresso quello che è stato il suo pensiero in merito alla a questa serata convocazione di questo Consiglio che.
Non vorrei poi ripetermi ripeto che la la strategia di questo territorio è quello di mettere al sicuro questo patrimonio che è un patrimonio naturalmente per tutto quanto il territorio veneto.
Grazie per l' attenzione.
Grazie Giovine dico da sindacalista sì.
Maria Grazia sì.
È vero.
Sì.
Prego signora.
Buonasera.
Mi trovo anch' io qui questa sera per dare tutto il sostegno possibile mi ricollego al discorso del vicesindaco Giovanni come Comune di strade ma come rete territoriale che ha a cuore il fatto che un bene di tutto il territorio possa essere e continuare ad essere fruibile alle nostre comunità e credo che il messaggio centrale sia questo lo diceva prima appunto la Sindaca Andretta il progetto è già questo per garantire la fruibilità per tutti è questo che si va a fare ognuno chiaramente con il proprio ruolo quindi nessuno dice andiamo e decidiamo noi si discute ognuno con il proprio ruolo però deve esserci anche credo un messaggio di unità e quindi questa sera auspico veramente che tutto il Consiglio si trovi compatto perché i consiglieri rappresentano la comunità e la comunità deve dare un segnale forte perché avvenga questo dialogo e dentro la comunità ci sono anche i soci appunto del credito che devono poter dire la loro io mi metto totalmente a disposizione per dare sostegno a questo noi nel nostro piccolo abbiamo Villa Lattes quando negli ordini è arrivato è stata nel nostro caso acquistata dal Comune in Consiglio comunale compatto ha detto vogliamo riportarla a farla rivivere diciamo per tutti adesso abbiamo aperto un museo e siamo soddisfatti perché la nostra comunità può di far visitare questo museo le nostre scuole possono avere attività didattiche in parte a disposizione di tutti ed è questo la cosa importante quindi veramente do pieno sostegno a quello che si sta facendo questa sera.
Del Sindaco o del mese ma da quello che è il Presidente attualmente del Consiglio dell' Unione.
Presidente dell' Unione mi correggo.
Grazie buonasera a tutti chiedo scusa perché sono arrivato in ritardo e intanto sono stato già sollevato perché pensavo di venire qua e dico mi ha chiesto di mettere soldi come chiudere adesso quindi mi sembra già un po' più tranquillo Scherzi a parte anche se la.
La tensione è.
Questo per questa tematica è giusta perché.
Io mi sono messo nei panni del dell' amica Cristina di questa amministrazione quando ho letto la notizia appunto della.
Della possibilità della vendita di Villa Emo.
Ad un acquirente diverso l' acquirente straniero mi son messo nei loro panni ho pensato se succedesse a Riese con quale quale monumento di Riese potrebbe essere così importante come come la Villa Erba per Vedelago ho pensato alla nostra casetta del Papa legata al Papa non è solo una.
Un monumento per quanto bello di pregio rispetto alla via Villa Manin è il cuore nel nostro Comune è una è un simbolo come simbolo di la Emo per cui per i singoli io credo che sia giusto trovare tutte le soluzioni forse non andranno in porto perché non è semplice però è giusto e lo dicevo l' altro giorno a Cristina è giusto trovare tutte le strade perché sia si arrivi al massimo risultato massimo risultato potrebbe non essere quello dell' acquisto da parte del Comune perché dice lo sappiamo e come mi ricordava ricordava alcuni Consiglieri di minoranza il limite a tutte le con le possibilità.
Di derivare dalla vendita ad un acquirente.
Straniero o italiano di questa sia però un' Amministrazione in Consiglio hanno il dovere a mio modo di vedere di lavorare perché si raggiunga il massimo risultato la fruibilità oppure anche arrivare all' acquisto attraverso un progetto attraverso un programma.
Io lo rivendico come se l' eliminazione di questo capitolo di cui il Presidente dell' Unione dei Comuni che da qualche anno ragiona come territorio sarò al vostro fianco e come io vorrei essere molto franco perché questa.
Questo problema questa questa tematica venga risolto nel migliore dei modi possibile quindi in bocca al lupo ovviamente da questa situazione.
Invito prendo atto dell' intervento magari interventi delle istituzioni e passo invito la dottoressa Pavanello Presidente dell' ANCI Veneto.
Riterremo grazie.
Io sono.
Innanzitutto io sono Massimo.
E capisco l' importanza di questo patrimonio che è più rispetto ad altre leggi che ci sono nei nostri territori e che tutti noi abbiamo conosciuto i colleghi sindaci e tutti noi amiamo in quanto rappresentanti delle comunità il cui tema è che questo è un bene di una comunità molto ampia amplissima non solo di Vedelago ma è come rete Veneta e ovviamente di tutti i Comuni di questa provincia.
È un patrimonio dell' Unesco perché lo avete ribadito ma è comunque parte dell' identità e della storia di questo territorio io ricordo di aver avuto modo di vedere una piccola parte quando è nata l' Unione.
È stata fatalità l' atto ufficiale proprio di presentazione e anche questo è un segno importante perché perché è un luogo che raccoglie e io credo che.
Quando ho visto l' articolo sono mi sono accorta subito dell' articolo di questa presa di posizione quando questa comunità questa Amministrazione ha saputo di intenzioni e degli attuali proprietari e subito ha mandato un messaggio al sindaco andrebbe al cielo è giusto che facciate questa battaglia perché è una battaglia che va fatta da una comunità e per quello credo che sia importante aver convocato un Consiglio comunale aperto.
Anch' io nel mio piccolo allora ero Consigliere di opposizione allora abbiamo votato all' unanimità ma perché potevamo farlo l' acquisto di una villa che rischiava di andare ad un' altra funzione non più utile però aveva il la data era il 2008 e già questo dice tutto però è una villa di importanza prettamente diversa da questa aveva un costo che allora si poteva anche sostenere dico anche che non siamo ancora riusciti a ristrutturarla però abbiamo votato e io ero all' opposizione all' unanimità perché abbiamo capito l' importanza avevamo posso dirlo appena perso le elezioni per cui siamo andati al di là di.
Sentimenti che a volte possono influenzare perché se questo è lo è è il bene di un territorio molto ampio io credo che sia giusto.
Insieme combattere per trovare anche una soluzione diversa un gruppo di soggetti che possono provare ad acquistarlo per mantenere una più contabilità pubblica è importantissimo non basta solo l' intervento della Sovraintendenza e ve lo dico anche da sindaco di un territorio quelle che sono anche importanti ville private che però sono pochissimo anzi la dimora di Giandomenico Tiepolo che ha vissuto trent' anni a Milano è chiusa non riusciamo ad aprire la quindi non fate questo errore di non combattere insieme e io sono qui modestamente in quanto Sindaco in quanto Presidente dell' Associazione dei sindaci a fare un appello ovviamente alle istituzioni superiori e a fare il nostro ruolo con gli organismi con cui interloquiamo per provare a fare questa battaglia farla sul serio perché credo che sia una battaglia che può essere anche da apripista per altri territori per altri nulla sono avvenimenti biblici questa era una banca è una banca di credito cooperativo io so anche per l' esperienza di sindaco del mio territorio sono sempre state le banche più vicine ai cittadini alle comunità alle associazioni quello che era previsto oggi e che ritornino anche in questo momento difficile a esercitare questo ruolo perché il motivo per le quali sono nate è vero che è un momento difficilissimo è vero che non ci sono più quei denari tra mi pare per un' Amministrazione e una comunità si stiano mettendo insieme per cercare anche altre risorse affinché la barca poi abbia abbia i soldi che evidentemente ne ha bisogno di questi soldi però questo bene può diventare patrimonio di una collettività credo che la soluzione del trust possa essere una delle soluzioni.
Di mi pare di capire che non c'è tantissimo tempo quindi forse questa è quella più veloce ce ne sono anche altri noi siamo a disposizione per dare una mano si porta e crediamo che questa battaglia doveva essere la battaglia dell' intero Consiglio comunale e rispondo al di là dell' appartenenza politica.
Sembra di percepire che anche il Sindaco Rosa Resana voglia intervenire.
Anzi non solo a tutti non si deve procedere Sindaco Sindaco allora.
Siccome proprio i vostri colleghi di la r o non è di San Salvador e mi dispiace che manchi un po' di iniziativa da parte dell' auto del padre investiva anche devo dargli l' esame Castelfranco è patrimonio dell' umanità quindi penso che ci sia questa sera.
Questa sera il Sindaco quindi la sua Giunta abbia indetto questo Consiglio comunale perché è un' assemblea importante che la gente conosca conosca.
Le possibilità che ci possono essere è chiaro che questa Assemblea avrà poi spostato l' assemblea dei soci del 3.
I soci di società noi io sono personalmente molti altri sono di Vedelago dell' esame di Castelfranco e Montebelluna di Istrana di.
Rivignano ai Comuni vicini.
Quindi è chiaro che bisogna far pressione sulla Banca perché possa in qualche maniera trovare una soluzione che sia.
Consono all' utilizzo della figlia che l' utilizzo.
Quindi lei ha fatto una prima che.
Possono essere espulsi dalla comunità.
E è chiaro che bisogna pensare a qualcosa.
Una villa ha bisogno anche di un costo diciamo rendimenti da trovare quindi è quella la soluzione la progettualità per il futuro capire che possa dare a quell' elemento che mi venga proposta ha detto spezzato.
Da parte mia posso dire che porterò al Consiglio il vostro ordine del giorno che sono andato.
A cercare di trovare soluzione poi la nostra grazie.
Invito ora l' ultimo sindaco presente luglio ma non meno importante Ruggero Feltrin sindaco di prevederanno prego.
Il presidente della Confartigianato di Castelfranco se ha piacere ripeto.
Grazie e buonasera a tutti.
E alle signore se vi rivolgo la sfida.
Allora penso che i colleghi che mi hanno preceduto e anche l' ampio dibattito che avete avuto voi in questa assemblea consiliare abbia delineato forse esattamente qual è.
Atteso che il Sindaco non abbia proprio riassunto in maniera precisa e anche allo stesso tempo categoria.
Non è un bene solo di Vedelago la comunità di Vedelago ma un bene tutto quanto.
Ora.
Dobbiamo tener conto come giustamente ha fatto presente la Presidente Pavanello dei tempi dei tempi che sono cambiati ma è necessario e che auspico un' amministrazione porsi il problema di mantenere comunque simbolo un valore così alto per l' attività fruibile a tutti i propri cittadini o comunque come giustamente faceva presente il Sindaco.
Nei tempi e nei modi che siano consoni già non solo le tre giornate Fai ma sicuramente su questo penso che la sensibilità che ha dimostrato l' Amministrazione comunale come penso la sensibilità che ha l' istituto di credito molto probabilmente come ha fatto presente il Sindaco possa portare ad una soluzione che non soluzione di valore per questa comunità e tutte le comunità attorno ecco devo dire che non è una battaglia è trovare insieme la strada giusta perché Vedelago mantenga comunque la sua centralità in un sistema così importante come quello delle libere e quindi anche trevigiano e al vostro fianco come tutte quante le comunità grazie.
Grazie grazie signor Sindaco e alla fine salta anche la parola perché in questa occasione voglio anche fare un piccolo ringraziamento innanzitutto ai la nostra solidarietà e credetemi è difficile gestire questa cosa in maniera un po' se invece è una cosa straordinaria nella straordinarietà delle cose.
Però al di là che sappiamo tutto molto quanto tutti molto male oggi diremo e io sono un po' orgoglioso perché l' anno scorso noi come Confartigianato abbiamo ha fatto le celebrazioni del sessantesimo e come evento finale nel testo finale hanno fatto diremo i 600 circa 600 sono oggi che sono benvenuti tutti quelli che hanno potuto anche fare la vista della villa all' interno si sono complimentati per la grande cornice di questa villa alcuni la conoscevano e quindi per me lo dico con un senso di orgoglio che ho avuto la possibilità di fare e questo è un bellissimo ricordo per noi e credo che questo sia essenziale rimanga come si è detto fino adesso che rimane a disposizione di tutto il nostro territorio perché di ville ce ne sono molte ma ritengo sia difficile oggi anche una questione economica gestire questo patrimonio ma non ci dobbiamo assolutamente lasciar sfuggire grazie.
Grazie editore onorevole Baracco chiusura dell' iter istituzionale.
Sì.
Sì assolutamente poi eventualmente se anche qualcuno della cittadinanza volesse intervenire.
Penso debba essere.
Prego.
La chiusura procurata che credo che davvero sia stato detto tanto giusto per quanto riguarda l' amore a questa villa per il territorio italiano grazie Sindaco Sindaco per l' invito perché davvero credo importante aver fatto un Consiglio comunale aperto al pubblico e capire davvero insieme agli amministratori di tutto quanto il territorio quanto importante sia anche stabilità per la gente del territorio per le scolaresche di questo territorio perché sono molto bene il Sindaco che quando una scolaresca entra e magari aiutarlo fa qualcosa con tutti i ragazzini magari riesce a capire molto di più e magari se viene spiegata altrove per cui credo che davvero sia stato detto in maniera forte col cuore quanto si vuole che questa villa rimanga o si possa usare per il territorio del territorio ed è assolutamente importante anche per quanto riguarda la questione turistica per portare la gente in questo territorio perché alle volte è facile dire bisogna portare la gente quando stanno altrimenti poi non vi stiamo dicendo tranquillo e chiudo ma che credo sia stato davvero che l' Amministrazione del tempo gli amministratori e e che sono intervenuti da tempo con forza ma con calore e con una grande volontà di voler intervenire in maniera forte ha portato per questa questione ho sentito parlare prima che chiuda della Banca d' Italia che io chiedo.
La Banca d' Italia non è una quando sono successi disastri soprattutto in questo territorio e non è intervenuta allora io sono il ministro per il credito basta e avanzi per cui io davvero vi auguro un buon lavoro e di quanto avvenuto rappresentate voi ma soprattutto il territorio intero grazie.
Bene.
Se vi sono interventi da parte del pubblico prego.
Prego.
Sono Armando Cremasco e sono fiero di essere stato per tre anni incaricato.
Per gestire la vita e non sono stato nominato dalla proprietà assieme ad altri due amici Giacinto Cecchetto e Roma.
E conosciamo molto bene la villa e sappiamo quanta gente viene e quanta gente apprezza soprattutto persone dall' esterno eccetera ma non voglio dilungarmi su questa cosa però vorrei dire alcune cose cioè la banca sicuramente deve fare la banca.
Rolando non voglio oggi essere io l' avvocato della banca ne hanno anche troppi evocati no però loro hanno deciso di venderla.
Ecco il discorso è questo cioè se la banca non ritiene.
Di poter.
Mantenere un bene di questo genere perché oggi questo bene deve essere ristrutturato altrimenti prima o poi viene chiuso allora la.
Mia preoccupazione la più grande preoccupazione è a chi va in Aula.
Allora se serve un dato anche per le minoranze ma non perché sia contro le minoranze ma per votare insieme ricordatevi che una villa un po' più piccola ma sempre palladiana sempre un destro.
Di Piombinodese nel 2016 è stata venduta ed è chiusa è chiusa nessuno compra più dicono che devono ristrutturare però è chiusa perché è di un proprietario estero.
Ecco allora questo è un primo dato.
Io vorrei fare una provocazione sulle provocazioni che sono state fatte questi giorni perché addirittura Italia Nostra vuol fare può fare è una provocazione ma dice facciamo un ipermercato.
Se io lo so dove voleva fare l' ipermercato comunque è una provocazione io ne faccio un' altra.
Allora se siamo identità veneta che tutti si riempiono anche stasera giustamente ci riempiamo la bocca abbiamo la Presidente della.
Decade la fine del dei Comuni si dà atto.
Che l' ANCI.
Io dico questo i Comuni.
Di Treviso sono 80 della della della regione sono oltre 300 quanti sono ecco.
Io direi questo proviamo a fare i veneti una volta ogni tanto ogni Comune tira fuori 100.000 euro e facciamo una fondazione dei Comuni che gestisce.
Intende che.
Grazie.
Grazie ci sono altri interventi.
Beh allora.
Sì passo la parola al consigliere Ruzzante.
Dunque visto l' orario.
Lui ha fatto al posto della Sindaca ma io volevo chiedere un emendamento.
Perché l' hanno fatto su questa delibera e estenderlo non soltanto al Sindaco e agli altri componenti durano soltanto il Sindaco della città ma.
Tutto il Consiglio.
Votare questo.
Sì la maggioranza è d' accordo quindi accettiamo questo emendamento.
E lo votiamo.
Passiamo al voto dell' emendamento favorevoli.
Astenuti.
2.
Contrari 0.
Bottino.
Votiamo passiamo ora al voto di tutto il documento come emendato favorevoli.
Astenuti.
Contrari.
Al contrario i Comuni devono stare alle regole contabili.
Votiamo ora per l' immediata eseguibilità favorevoli.
Astenuti.
Contrari.
Consigliere Di Domenico.
Bene.
Grazie grazie al Sindaco alla Giunta ai Consiglieri e a tutto il pubblico presente ai rappresentanti delle istituzioni.
I consiglieri più giovani vi auguro una buona serata.