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C.c. Troina 28.6.2025 ore 17:00
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Revisione
Cari Consiglieri, Giunta, ne diamo inizio al Consiglio comunale del di oggi, 28 giugno 2025 sono le ore 18:06. Procediamo con l'appello nominale sovranità, Luigi Isabella assente amata Martina, assente sotterra, Luigi presente, funzionari, dice Antonino Santapaola, Sandro presente Carruba Valentina aziende trovata Silvio presente Greco Donatella,
Linguanti Alfio.
Presente Carrubba, Daniela assente, Casabona, Luigi presente, Gagliano, Lucia, assente, abbiamo il numero legale prima di iniziare, purtroppo, per problemi relativamente personale, oggi non è stato possibile per il Segretario comunale, che doveva essere il Segretario d'Aula a essere presente qui quindi da Regolamento dobbiamo nominare il Consiglio ed è nominare un suo componente.
Far svolgere le funzioni di Segretario d'Aula, essendo non non è previsto nessun tipo di caratteristica. Quindi, se siete d'accordo, faccio io una proposta, il Consigliere Musumeci, se vuole venire qui a fare il Consigliere e il alle funzioni di segretario d'Aula. Mettiamo però a votazione chi è favorevole resti seduto chi è contrario si alzi.
Il Consigliere Musumeci, gentilmente, se può venire qui e oggi svolgerà il ruolo di segretario d'Aula.
Nomino gli scrutatori per la maggioranza, la consigliera Greco e il Consigliere Trovato per la minoranza, il Consigliere Linguanti, un un saluto a tutti i Consiglieri qui presenti, alla Giunta e al Sindaco, a chi oggi ci ha dato l'onore di essere qui presenti durante questo Consiglio comunale e in rappresentanza anche del comitato civico per la pace che in questi giorni ha lavorato molto anche per quanto riguarda quello che è l'ordine del giorno che oggi stiamo portando qui in Aula un saluto anche chi ci sta seguendo a casa.
Leggo l'unico punto all'ordine del giorno di oggi Atto di indirizzo al Consiglio comunale a prendere una posizione a favore della pace né contro le guerre. Questa un bond o questo è un punto all'ordine del giorno che nasce dalla presentazione di una mozione fatta in maniera congiunta da i Capigruppo dei Gruppi presenti qui in Consiglio comunale, quindi portano la firma della consigliera Donatella Greco, Luigi gas a Bonn e a Fierling, quando, in rappresentanza di tutti i Gruppi consiliari, nasce dalla o da un documento che è stato prodotto dal Comitato civico per la pace e che oggi è qui presente.
Siamo lieti di tutti quanti di ascoltare magari qualche intervento, non più di due, magari così anche per riuscire un pochettino a dare la parola a tutti quanti se il Consiglio comunale è d'accordo, essendo un intervento che non appartiene appunto a tutti i consiglieri comunali, anche questo va messo a votazione. Quindi, se.
Il Consiglio vota se siete favorevoli chi è favorevole resti seduto chi è contrario si alzi.
Okay, tutti favorevoli, quindi diamo la possibilità ai rappresentanti del, il Comitato civico per la pace, per chi ne avesse voglia di venire qui a fare un intervento, magari mi ha chiesto il Consigliere Linguanti di parlare, prego sì, se magari prima di iniziare vuole leggere la il documento così lo rendiamo come dire edotto a chi ci sta ascoltando e poi magari apriamo il dibattito,
Il documento presentato dal sì beh, pensavo che forse magari non lo so, visto che l'avete prodotto voi come Comitato civico, se volevate a leggerlo voi.
Sì.
Questo è un po' lungo qui.
Sì, essendo un intervento esterno al Consiglio comunale, naturalmente, chi viene qui a fare un intervento, essendoci una diretta streaming date in automatico all'autorizzazione essere sui prezzi, pure per durante l'intervento? Questo che dico quindi è il documento che va, beh, lo posso, lo leggo io mobilitiamoci per la pace e contro le guerre nel mondo. Non ci sono solo le 2 guerre che si combattono in Medio Oriente, dove è Gaza e Cisgiordania. Il Governo israeliano guidato da Netanyahu Smotrich è ben bis, sta attuando il genocidio del popolo palestinese con il pretesto di distruggere Hamas e in Ucraina, nel cuore dell'Europa da cui ci giungono terrificanti, immagini delle distruzioni delle città e di sterminio sistemico, del sistematico di popolazioni civili inermi di uomini, donne e bambini sparse per il mondo, imposti molto lontani dall'Europa dove viviamo noi se ne combattono altre 50 di guerre che sono terribili per violenze e distruzioni, come lo sono le 2 guerre che conosciamo meglio, il rischio che tutte queste guerre locali si trasforma in una guerra grande mondiale, che pone fine alla storia dell'umanità intera sulla terra, è un incombente il rischio reale dietro questi 50 conflitti locali che hanno condotto lo scomparso Papa Francesco a parlare di terza guerra mondiale a pezzi. Ci saranno le grandi potenze mondiali, economiche e militari dotate di micidiale armamenti nucleari in competizione tra di loro per definire un nuovo scenario internazionale nel quale assicurarsi posizioni di dominio.
Ad essere dotati di armamenti nucleari in una zona, non solo le grandi potenze. Soltanto anche le medie potenze che ne hanno nel mondo di testate nucleari se ne contano circa 13.000 negli Stati Uniti d'America e Federazione Russa nel detengono il 90% di queste bombe nucleari. La potenza distruttiva di una testata nucleare di oggi e di gran lunga superiore alla potenza distruttiva delle due bombe atomiche che gli Stati Uniti d'America lanciare erano nel 1945 sulle due città Giapponesi di Nagasaki Hiroshima. Radendo al suolo, come se quel 13.000 testate nucleari non bastassero ad assicurare la distruzione delle sue reciproca, della potenza, di un'eventuale possibile guerra mondiale, da scongiurare la corsa agli armamenti delle grandi, medie e piccole potenze, ha subito un'allarmante accelerazione. La corsa agli armamenti e la moltiplicazione dei cruenti conflitti locali costituiscono un segnale preoccupante che indicano la difficoltà a trovare un nuovo ordine mondiale. Il terzo, in ottant'anni alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1945 finita la seconda guerra mondiale, l'ordine mondiale che innesca Torrisi. Fondo sull'equilibrio di forze tra le 2 grandi potenze vincitrici, Stati Uniti d'America e Unione delle Repubbliche Socialiste sovietiche. Questo equilibrio RS fino al 1991 anno in cui l'Unione delle Repubbliche Socialiste sovietiche si dissolse, furono gli anni della guerra fredda, chiamate così, perché le 2 super potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale si confrontavano senza mai ricorrere a uno scontro militare diretto per mantenere il controllo sulle rispettive aree di influenza nel nuovo ordine mondiale che ne scaturì dalla fine della guerra fredda nel 1991 CRS sulla superpotenza sopravvissuta dagli Stati Uniti d'America, che divenne la sola superpotenza egemone, si passò da un ordine mondiale bipolare a un ordine mondiale. È monocolore, che l'Occidente ha voluto mantenere, anche con l'uso della forza,
Guerra in Serbia, Afghanistan, Iraq e Libia, con l'obiettivo di una transazione universale al mercato interno liberista, sono gli anni della globalizzazione nel primo decennio del secolo ventunesimo, anzi, manifestarono del pesante crisi finanziaria organizzate si negli Stati Uniti d'America laddove si diffusero per tutto il mondo, mentre i nuovi e vecchi ed entrarono sullo scenario internazionale di nuovo attori, come Cina, India e Brasile e vecchi attori, come la Russia, che mettono in discussione l'ordine mondiale monopolare già in crisi. La crisi consiste nel fatto che il vecchio ordine mondiale mondo parlare, muore e il nuovo ordine multipolare estende al nascere. In questo interregno si stanno verificando fenomeni morbosi più svariati che possano far precipitare quelle 50 guerre locali in una guerra mondiale. Bisogna impedire che questo accada promuovendo una forte e convinta mobilitazione per la quale è nato ed è impegnato il Comitato civico per la pace di tetto eroina. Per questo motivo, intanto, chiediamo al Consiglio comunale di Troina di prendere una chiara posizione a favore della pace e contro la guerra, questo è il documento che è stato prodotto, appunto, ex comitato civico per la pagine di Troina che riporta una data anche dell'1 giugno 2025.
Per il quale è stata fatta anche una raccolta firme da parte del Comitato nella popolazione appunto di Troina.
Letto il documento, quindi chiedo a chi del comitato volesse fare un intervento, di prendere la parola, magari far utilizzo di un microfono presente nei banchi dei consiglieri il dottor Silvano Previtera.
Grazie infinite del dottore non ha bisogno di grandi presentazioni, quindi evito, quindi prego, può deve pigiare il tasto a destra, ok, intanto devo esprimere il mio apprezzamento e la gratitudine mia personale del comitato civico.
Che in questa sede rappresento forse indegnamente per la sensibilità con la quale il Consiglio comunale ha raccolto la nostra sollecitazione a prendere una posizione precisa, net che raccolga le ansie e le preoccupazioni che sono diffuse tra la nostra cittadinanza. È vero, non ci sono settori di opinione pubblica molto avvertita che segue le vicende internazionali e li segue che anche con preoccupazione. C'è una parte che anche consistette che insensibile, ma non coglie ancora la gravità del momento che stiamo vivendo, ma il fatto che già ci sia un comitato civico cittadino che abbia già promosso un'iniziativa di.
Di Piazza per richiamare l'attenzione su questi temi è la massima espressione di rappresentanza della città di Troina che il Consiglio comunale se ne fa interprete bene, tutto questo io lo saluto e lo valuto positivamente. Ecco il senso di gratitudine che mi sento di esprimere, anche a nome del Comitato nei confronti del Consiglio comunale, che ha recepito con tempestività questa sollecitazione.
Che cosa dovrei dire su questi temi, purtroppo ancora?
Non è maturata una.
Piena percezione della gravità dei fatti.
Non c'è ancora un'analisi precisa su quello che sta accadendo, non abbiamo tentato in quel documento un abbozzo, ma è semplicemente, come dire, un suggerimento, una indicazione di quello che sta accadendo per ottant'anni abbiamo goduto di una pace relativo, noi siamo una generazione fortunata, forse dei presenti, io sono dei più anziani, però devo dirvi che sono nato in una fase nella quale la guerra, la seconda guerra mondiale era già finita, quindi appar apparteniamo tutti insieme a una generazione che abbiamo goduto. Ottant'anni di pace non è che non ci fossero, non ci siano stati momenti di di di difficoltà enorme che potevano sfociare in un conflitto mondiale.
Ricordo quello del 1962, quando l'Unione Sovietica installò al a Cuba dei dei missili e ci fu la reazione immediata degli Stati Uniti, Presidente, allora era John Kennedy, che.
A stabilire la come dire, la la, la chiusura fu circondata la CUB per impedire che ci farà avvenissero, affluissero le navi dell'Unione Sovietica, ma che cosa c'era dietro, ma poi alla fine questa si risolse pacificamente, nel senso che non sia arrivò a un incontro a uno scontro ma eravamo sul punto perché ci fu quella reazione.
Ovviamente gli Stati Uniti d'America non vogliono che in una zona del proprio territorio Stati Uniti d'America, da un punto di vista geopolitico, si trovano in una posizione molto ma molto comoda, nel senso che ci sono due grandi oceani che li separano da altri continenti che sono attraversate da tensioni e conflitti quindi diciamo che hanno dei confini naturali e li mette al riparo da una presenza di forze militari straniere nel proprio territorio però la vera soprattutto che invece hanno una teoria quella della teoria dei bonus che è stata definita negli anni per gli anni dell'800 e 1.820, con un presidente che considera tutta l'America tutta quindi dal Messico fino ad arrivare a le terre del fuoco. Quindi nella punta più estrema del del della America meridionale, come il e il cortile di casa, non c'è una costante nella politica americane negli Stati Uniti lunedì, in evitare che il di degni si insedi qualche elemento che possa turbare questo, questo predominio e quando si manifesta adesso non voglio qui ricordare basti pensare, oltre al caso di Cuba, ma quello che è accaduto con con Allende fu messo su poi un colpo di Stato che rovesciò un Governo che era stato eletto democraticamente, ma che non era in linea con gli interessi degli Stati Uniti d'America. Quindi ci sono stati momenti di conflitto di tensione, poi quello del 62 si è risolto con il ritiro da la Turchia, perché in Turchia gli Stati Uniti d'America avevano installato dei missili che erano orientate sull'Unione Sovietica, quindi a pochi passi, quindi l'accordo fu di noi. Smantelliamo i missili che ci sono al CUP e poi smantellate del e che c'è di missili che ci sono e in Turchia e quindi abbiamo superato fortunatamente un motivo di grande preoccupazione per ottant'anni. Al di là di questo episodio, poi c'è stato, come dire, una sorta di di pace,
Oggi non è più così. Questo è il punto cruciale sul quale voglio richiamare la vostra attenzione e le prese di posizione anche più recenti che possono apparire un po' bizzarre è dettata da una persona che non c'è con la testa, come Trump, guardate, non è così.
Forse li esprimere in una maniera un po' come dire teatrale un po' grottesca, ma è una costante i cito il caso della Groenlandia della Groenlandia ci pensano da tempo gli Stati Uniti d'America ad appropriarsi del anche sul ragionamento che fanno sul Canada, dove ha avuto come dire il, la mancanza di pudore e la schiettezza di dire esattamente quella che è una costante del chiaramente dalla diplomazia o i presidenti che hanno un autocontrollo non lo dicono apertamente, ma c'è questa preoccupazione, tanto più a maggior ragione che adesso la Groenlandia e assume un ruolo geopolitico di fondamentale importanza perché Los congelamento sta aprendo quello che chiamano la.
All'ingresso del nord ovest, quindi la percorribilità e di gran parte del nord del del Polo Nord ed è la Siberia, assuma una funzione molto ma molto importante del perché si può ed è percorribili. Quindi, avere il controllo della Groenlandia da parte degli Stati Uniti d'America è importante perché significa avere quel passaggio lì sono interessati la Cina, le grandi potenze, dove il rischio sul quale io, che hanno la vostra attenzione, è l'importanza anche della mobilitazione per impedire che si giunga a questo, nel.
Tendenza a ridefinire gli equilibri internazionali compaiono sulla scena soggetti che non sono più soggetti, che si basavano i loro rapporti sulla deterrenza non so se di sicuramente non vi sarà sfuggito, ma a proposito della guerra in Ucraina ogni tanto si sente parlare che, qualora l'Unione, la Russia dovesse,
Le cose dovessero peggiorare a suo sfavore, non esclude l'uso delle armi tattiche nucleari, è il primo passo per avviare proprio la guerra nucleare, vera e propria.
Che significa una capacità distruttiva immensa sono 13.000, sono le le le testate nucleari, è un po' ogni testata nucleare di questa ha una potenza che è stata calcolata 100 volte più di quello che impotente della bomba che è caduta su Hiroshima e della bomba che è caduto su su su Nagasaki. Quindi voi immaginate cosa significa se tutto questo armamentario, questo arsenale venisse messo in movimento, significa la distruzione, non ci saranno più altre guerre o, se ci saranno i sopravvissuti, la faranno con la clava e con le pietre, perché.
C'è la distruzione totale del, gli equilibri e al momento sono di estrema difficoltà perché ci sono potenze che avanzano per poter di ridefinire le aree di influenza al momento attuale. È questo il la la situazione. Ogni potenze cerca di definire la proprie aree di influenza e auspicabile. Ora non voglio analizzare se questo è il riprendere alle analisi che faceva Lenin, che l'imperialismo, la fase suprema del capitalismo, dopodiché, ci sarà l'avvento della società dell'avvenire del sud dell'avvenire no, non siamo in questa in questa fase probabilmente la dinamica che determina questi questi questi fenomeni è andata in odore di natura economica e qui,
Karl Marx, potrebbe anche esserci di aiuto a capire quello che sta succedendo, tant'è che anche negli ambienti, come dire di di negli ambienti dove si discute di questi temi, c'è una rivalutazione delle analisi. Ovviamente stiamo parlando di meno di 150 anni fa, però il metodo credo che sia quello adatto per capire quello che sta succedendo. Ecco, adesso non voglio farlo abbastanza lungo quello che voglio dire è che c'è la necessità di un approfondimento di questi temi come comitato civico. Noi ci impegneremo a creare momenti di approfondimento di discussione e anche di aumentare la sensibilità,
Un altro punto, e qui il Consiglio comunale deve esserci di aiuto e di fare in modo che questi non resti una iniziativa isolata del Consiglio Comunale Petrolini.
Già c'è stata una iniziativa molto simile per i temi. Almeno compra per gli slogan che ho sentito e che ho letto sul suo giornale alle un forte c'era stato, un corteo della pace, fatto dal promosso dall'Amministrazione comunale del Consiglio comunale con i temi che erano esattamente simile alle no. Forse resta soltanto il Consiglio comunale di Troina.
Poi è solo questa iniziativa dell'Amministrazione comunale di Leonforte e del Consiglio. Una d'Elia, un forte e gli altri 12 18 comuni della provincia di Enna non hanno una a una presa di posizione e anche questo avremmo fatto, come dire, una un gesto di grande testimonianza, apprezzabile ma privo di alcun effetto pratico, quello che dovremmo far avere chiaro e di far sentire sui decisori politici e, nel caso specifico, nei nostri, che significa la Presidente del Consiglio.
Del Governo nazionale del guarda che qui siamo seriamente preoccupati e non intendiamo metterci al al seguito di chi invece persegue questi obiettivi. Di.
E di guerra. Questo è in estrema sintesi. Vi ringrazio. Fossero fatte eccessivamente lunga.
E non sempre mi riesce di essere abbastanza sintetico, ma questa volta credo di esserci riuscito. Grazie per l'attenzione.
Grazie, ritenete adattare le priorità, era se non so se ci saranno altri interventi.
Prego, signor pruriti,
Buonasera a tutti, io ringrazio ovviamente il Consiglio comunale che ha avuto la sensibilità a cominciare a vedere quello che sta succedendo attorno a noi.
Voglio dire, non è che è stato così ideologico da qualche anno che spingo per ho cercato di provocare una reazione alla al fatto che ci stanno facendo in guerra, ma, come dire, ho trovato un campo deserto.
E mi sono convinto di una cosa.
Non è un problema solo solo un nostro, cioè questi non è che da ore che ci vogliono cacciare inversa.
Ma è da più di un decennio.
E gli esperti più accorte, nuovi lo hanno già capito.
Solo che è caduto questi questi avvisi che ci davano questi esperti e è caduto nel vuoto, perché la prima cosa che hanno fatto i signori della guerra è quella di mettere al libro bagno a sistema l'informazione questa è la prima base.
E le avvisaglie di del del terza guerra mondiale c'erano già ancora prima del colpo di stato in Ucraina.
Perché l'Occidente in caduta libera economicamente in caduta libera aveva bisogno di come le vecchie guerre imperialiste e quando il capitale è in difficoltà, allora si deve inventare qualcosa per.
E questa è esattamente una guerra imperialista dell'Occidente.
Ci allaccio.
E noi siamo convinti per le informazioni che abbiamo, che c'è un mondo contro ecco la Russia isolata, le televisione e le edicole e i giornali dicono riunificate sia del centrodestra sia di centrosinistra.
Ed avevano i i giornali e non ho anche titolo perché il titolo è che potevano essere bellissima interscambiabili.
Che per esempio, pur di nero ammalato era un pazzo e tutto quello era agli estremi che i soldati e combattevano con le pale cose di questo tipo e lo dicevano i giornali e che noi in qualche modo ci siamo cascati o lunga hanno sviato praticamente la motivazione. Verrà della guerra verso tutte queste queste cose, perché le guerre non si fanno perché c'è qualcuno, passo, dunque questo magari succedeva.
500 600 anni fa c'era quello lo faccio di euro, boh dei soldati, le Matteo oggi langue oggi da qualche secolo le guerre si fanno suddivisione dove, per motivi economici sono andate ad esempio così però ora è sicuramente sicuramente queste e io sono come dire anzi con due deluso perché un giorno una partecipazione rispetto alle urgenze sempre più,
De de de della guerra, del fatto che ci stanno crescendo in guerra non c'è ancora una presa di coscienza da parte del popolo.
Per questo è il Consiglio comunale potrebbe dare una grossa spinta verso questa questa cosa fa e prendere coscienza della gente, parlarne, discutere discutendo.
E.
Quindi io voglio sperare che non si fermi CAV qua queste queste, queste cose che prendiamo coscienza e mettiamo i nostri decisori politici e nella conduzione di almeno di fare gli interessi del popolo italiano e non l'interesse della dell'oligarchia capitalista, perché questo sta succedendo ed è anche l'invio delle armi all'Ucraina perché si dovrebbe difendere de de de,
Sapete che cos'è un notizie di ore che l'ambasciata ucraina in Italia vende, fa passare le armi che noi noi occidentali diamo all'Ucraina per combattere, cioè, assieme alle elezioni del ricambio, a bambini e pezzi di ricambio?
Dei dei dei bambini, dei militari, dei militari morti, quindi eh signori miei, la cosa è tragica ci stanno trascinando in guerra, Els De diventa sempre più compulsivo, quasi si sono fatti avanti da parecchio tempo, cioè dire nella scuola e hanno cominciato a ragionare e c'è un libro di Antonio Mazzeo rispetto a queste cose da anni già cominciano a portare e la forma, cioè così il militarismo nelle né nelle scuole e stiamo arrivando piano piano al.
I balilla nel della scuola, quindi stiamo attenti che ci giochiamo, ci giochiamo tutto e noi praticamente noi, quando si parlava di di catastrofe nucleare, noi saremo io non so se si salverà qualcuno rispetto a queste cose e però noi saremo i primi a partire a essere incenerite, proprio perché, avendo Sigonella tre passi in vigore i primi a saltare, saremo proprio noi, cioè rendiamoci conto di questo di queste queste, queste bastardi cosa stanno facendo grazie.
Grazie, signor pruriti.
Ci sono altri interventi del comitato no ok, intanto vi ringrazio per i vostri interventi e per la vostra partecipazione prima di aprire il dibattito tra del Consiglio, quindi dare ai consiglieri comunali diciamo, essendo una mozione fatta in maniera congiunta così come ho letto il vostro documento leggo anche io il contenuto della mozione presentata dai Capigruppo,
I sottoscritti Consiglieri Capigruppo Greco, Donatella, Castelbuono e Luigi Linguanti Alfio nell'espletamento del proprio mandato, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 36 del Regolamento del Consiglio comunale. Premesso di aver ricevuto a mezzo PEC, in data 18 giugno 2025, il documento avente come oggetto trasmissione il documento per la pace e contro le guerre nel mondo da parte del comitato civico per la pagine di Troina, inviato anche al Presidente del Consiglio, dottor Sandro Santapaola protocollo numero 0 0 14 902 del 2025 che con il sopracitato documento il Comitato civico per la pace e chiedo al Consiglio di prendere una posizione a favore della pace e contro le guerre considerato che,
Il mondo sta attraversando delle gravi crisi internazionali. I conflitti armati in corso sono in rapida ascesa e che attualmente si registrano circa 59 conflitti attivi tra Stati, il numero più alto di guerre e crisi armate registrata dalla fine della seconda guerra mondiale. Gli sforzi diplomatici ingrossano riescono a portare soluzioni a lungo termine. Le guerre non fanno altro che avere conseguenze sui territori e sulle popolazioni civili inermi, così come sta accadendo da più di un anno e mezzo nella Striscia di Gaza in cui il generale CdA in atto ha causato la morte di oltre 50.000 civili palestinesi, tra cui più di 16.000 bambini. Che il diritto internazionale umanitario, un po' nel rispetto della vita e della dignità dei civili, in ogni complete proibisce espressamente attacchi indiscriminati e sproporzionati. La corsa agli armamenti costituisce un segnale preoccupante di stabilità. Tutti questi conflitti potrebbero degenerare in un'ennesima grande guerra mondiale. In ultimo, agli attacchi degli USA i siti nucleari iraniani configurano una situazione grave. È di estremo. Allarme. Le guerre sono il male assoluto. I conflitti internazionali devono risolversi con il dialogo e con percorsi che escludano alla guerra sia necessario promuovere una forte e convinta mobilitazione dei cittadini e delle istituzioni pubbliche. Chiedono al Consiglio comunale di Troina di esprimere la più ferma condanna su quanto sta accadendo nel mondo, che le azioni militari in corso non fanno altro che provocare instabilità. È aumentato il serio rischio di una escalation, la necessità di trovare delle soluzioni attraverso accordi diplomatici a tutela e a interesse delle popolazioni civili, affinché cessi nei conflitti attualmente presente in tutto il mondo, c'è sfuggivano Ogide a Gaza e si metta fine a questa escalation che sta producendo solo distruzione e morte di popoli interi, che la pace è l'unica strada da percorrere per fermare l'ostilità. Impegnano dunque a sostenere tutte quelle azioni di sensibilizzazione sul tema della pace e a farsi portavoce in ogni sede preposta sull'importanza, da una escalation militare, a collaborare con le istituzioni. Nello specifico l'Amministrazione. Comunale al fine di promuovere, attraverso appositi protocolli d'intesa iniziative didattiche e non solo e che abbiano come scopo la diffusione e il sostegno sulla tematica della pace, unica via da intraprendere. Questa era la mozione presentata dai Capigruppo per stando. Se c'è qualche Consigliere che vuole parlare, il Consigliere, so terra mi ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Grazie Presidente, un saluto ai colleghi in Aula, l'Amministrazione comunale e ai rappresentanti del comitato civico per la pace, oggi siamo chiamati a prendere una posizione chiara e decisa su quello che sta succedendo nel mondo e che riguarda tutta tutta l'umanità, davanti alle parole che sono state espresse poc'anzi da parte del signor pruriti, del signor Privitera, naturalmente non possiamo restare neutrale. E di fronte a un'escalation che di giorno in giorno diventa sempre più vicina e più grande. Il comitato civico per la pace ci ha sollecitato ad esprimere una ferma condanna delle guerre in corso nel mondo e non possiamo non aderire con convinzione a questo appello. Il numero di conflitti attivi che sono stati poco fa citati.
Ha raggiunto livelli molto preoccupanti e, dando i maggiori, ricadono naturalmente sui civili, che spesso sono inermi di fronte alla violenza, non possiamo ignorare il gravissimo scenario che si sta consumando nella Striscia di Gaza, dove da oltre un anno e mezzo si assiste a un vero e proprio genocidio con più di 50.000 civili palestinesi e soprattutto bambini uccisi e dovere morale e politico, quindi esprimere come Consiglio comunale,
Una la, il, una, una decisione forte su quello che sta succedendo, la guerra che c'è anche in Ucraina, che alimenta chiari emendata da logiche geopolitiche e che spesso vengono privilegiati da interessi militari, è da strategie economiche, è molto lontana dalla pace che molti leader di questi paesi dichiarano.
In questo contesto, anche il ruolo degli Stati Uniti, con il loro interventismo e la corsa agli armamenti.
Non può essere sottovalutato, le tensioni crescono e alimentano i conflitti che rischiano di allargarsi sempre di più Jenner, generando un conflitto globale di proporzioni catastrofiche.
Come rappresentanti delle istituzioni locali, abbiamo la responsabilità di fare sentire la nostra voce, la voce della ragione, del dialogo e della convivenza pacifica la pagine non è solo un'idea astratta, ma una concreta esigenza umana e politica, non può esserci sviluppo, giustizia, giustizia sociale e benessere senza la cessazione delle ostilità e il ripudio della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti come citato dal nostro articolo 11 della Costituzione, le guerre non solo distruggono vite umane, ma compromettono anche le prospettive future dell'agenda e soprattutto alle nuove generazioni.
I giovani, invece di crescere in un contesto di istruzione, di lavoro e speranza, vengono risucchiati in una spirale di odio, di precarietà e miseria.
Anche da noi in Europa le conseguenze indirette si fanno sentire. Aumento dei costi delle materie prime, aumento dei costi energetici, instabilità economica e incertezza lavorativa. Ogni euro speso in armi è un euro sottratto all'istruzione, alla sanità, alla transizione ecologica. Ogni conflitto armato è una sconfitta della politica. Condanniamo dunque con fermezza ogni forma di aggressione, di aggressione. È necessario impegnarci, dunque per promuovere anche a livello locale una globalizzazione che è partito dal basso ampia. È costante, affinché il dialogo e la diplomazia prevalgono sul MES, sulle armi. Bisogna inoltre riconoscere urgentemente.
Di mettere fine al genocidio nella Striscia di Gaza è di evitare che le tensioni in Ucraina si trasformino in un conflitto sempre più devastante.
Per questo motivo, anche sulla base del delle indicazioni poco fa espresse dal signor Privitera, volevo proporre al Consiglio comunale di aggiungere un piccolo emendamento.
Di chiedere, appunto che la delibera che noi oggi qui stiamo discutendo e naturalmente sarà approvata, di trasmetterla anche ai comuni della provincia di Enna, ai rappresentanti regionali nazionali ed europei del nostro territorio, al presidente della regione, al Ministro degli esteri e al Presidente del Consiglio perché crediamo che solo attraverso una un'azione unitaria e una mobilitazione diffusa di tutte le istituzioni sia quelle dal basso sia quelle che sono più in alto di noi possiamo far sentire con forza la voce dei cittadini che chiedono pace, giustizia e rispetto dei diritti umanitari.
In conclusione, ribadiamo naturalmente l'impegno a sostegno di tutte le iniziative di sensibilizzazione e a collaborare con le istituzioni, la società civile e il Comitato per la pace di Troina, per diffondere la cultura della pace che la che rappresenta l'unica via percorribile per fermare le ostilità e garantire dignità e sicurezza a tutti i popoli grazie,
Grazie consigliere del sapere, quindi, se non ho capito male, sta presentando un emendamento alla mozione, se me lo può far avere.
Qui in Presidenza così lo mettiamo agli atti per essere votato poi successivamente saluto la consigliera Galliano, che è appena arrivata,
Ci sono altri interventi, prego consigliera greco, diciamo gli interventi sono stati abbastanza ampio, secondo me si è discusso ampiamente analizzato quelle criticità di questo periodo e, come ha detto il professore Silvano Privitera, chiaramente è una situazione che molti ancora non riescono a percepire e a capire la gravità e della tragicità. Perché effettivamente io da te ne parlavo con qualcuno che cominci a parlare come siciliana sono seriamente preoccupata perché proprio oggi e a Sigonella e c'è stato anche, diciamo, una iniziativa contro la basso proprio perché Sigonella ICE e a favore, eccetera della Palestina, chiaramente l'avamposto alla Sicilia, sezioni dell'avamposto di possibili attacchi, è inutile che ce lo nascondiamo, è inutile che molto probabilmente queste cose anche dai media e un pochino sotto sotto taciuto e chiaramente come,
Siamo tenuti, siamo tenuti a fare qualcosa che, come dicevo, ne parlavo anche con il Consigliere, con gli altri miei colleghi consiglieri in movimento e deve essere di avere un effetto domino, l'effetto domino che deve coinvolgere al di là i Comuni li della nostra, le giovani e i comuni limitrofi alla nostra Provincia, tutti gli altri Comuni della Sicilia e nonché anche andare avanti e leggevo che già.
In Italia ci sono almeno 100 Comuni che hanno proposto. Diciamo questa, diciamo queste iniziative che si stanno muovendo, come fa, come ho 20 civici, proprio per promuovere ovviamente la pace e la re e l'arresto alla alle Marcella corsa agli armamenti.
Perché se dovesse effettivamente e qualcuno di questi grandi politici che sono di questi grandi potenti, cominciando da Trump come un gergo, pensando a pure sono personalità sicuramente molto pericolose. Io, quando sento dire alcune cose, quando essendo dire anche loro, a volte a correre e alcuni loro discorsi sicuramente sono personalità che guardano solo il solo i loro interessi, non rendendosi conto di quanto possa essere, possono essere gravi a condizione che il loro promulgano. Detto questo o chiaramente, accolgo favorevolmente l'emendamento proposto dal Consigliere e Sovera e che dovunque un attimo di sospensione per vedere se anche gli altri contenga un qualche minuto per vedere se gli altri Consiglieri sono d'accordo ad a ad approvarlo. Lo leggo.
Va, beh, facciamo ONG, ha chiesto la sospensione della prima, non facciamo.
Va beh, comunque intanto facciamo gli interventi e poi lo.
Certo, mi ha chiesto di parlare il consigliere prova, prego sì, grazie Presidente, buonasera buonasera con l'Amministrazione ai presenti in Aula e a chi ci segue da casa.
Io volevo fare solo un appunto, diciamo che condivido pienamente, ovviamente l'intervento del Consigliere Sodero è un intervento sempre appassionato, ricercato, preparato, io invece vado a braccio, avevo sapete e volevo dare un attimo,
Fare il punto sugli interventi, infatti, e invece i fatti dai nostri ospiti poc'anzi e mi trovo totalmente d'accordo con l'intervento fatto dal signor Privitera, ma anche dal signor fluida e Pruiti nella parte in cui dicono che c'è un calo di attenzione,
C'è un atteggiamento quasi superficiale verso il problema da parte dei giovani, ma anche delle parti e dei meno giovani, e questa questa, questa situazione è quella che mi preoccupa di più, non tanto perché noi, in quanto singoli pensanti, possiamo fare chissà quale cosa, ma perché non c'è proprio coscienza della libertà. Siamo talmente sicuri della nostra libertà che pensiamo che nessuno ce la possa mai togliere,
Questo succede. Signor Presidente, secondo me io non lo so se entrambe un pazzo o, seppur né un bacio, non li conosco, però sappiamo benissimo che nella nella posizione in cui si trovano sono in grado, in questo momento sicuramente di cambiare le sorti dell'intero pianeta. Dicevo in questa mancanza di attenzione verso il problema che è evidente e palpando e non se ne parla. Non nasce dal fatto, appunto, che.
Giovani e meno giovani. Per ottant'anni abbiamo vissuto in un contesto politico,
Quasi tranquillo o, a parte qualche eccezione, che c'è sempre stata in Medio Oriente e questo, come dicevo prima, ci ha permesso di pensare che tutto tutto vada e continui ad andare come deve andare così. Non è lo sappiamo e sarebbe il caso. Io non so ora voi come Comitato, se avete, se avete chiesto già in giro, se state cercando di coalizzarsi con altri comitati, sentivo prima che.
C'è stato qualcosa del genere Allium volte, mi pare, avete detto se già li avete contattati, però sarebbe bello,
Noi l'abbiamo fatto nel nostro emendamento condividere il problema già con l'Unione dei Comuni e attraverso in cui io sono Consigliere e lei mi permette, mi farò portavoce all'interno dell'Unione dei Comuni di questa di questa mozione e in modo da sensibilizzare e c'è anche il collega Linguanti in questo caso e quindi in modo da se siete d'accordo sensibilizzare anche gli altri Comuni interessati portando questa mozione discuterla volendo farla approvare cosa faremo, signor Privitera?
Non cambieremo noi il mondo, però, se in ogni piccola società, in ogni piccola realtà politica, soprattutto si riesce ad ad indirizzare, a catalizzare l'attenzione su un unico punto, io sono sicuro che quella quella voce sarà sempre più ampia e arriverà dove deve arrivare, se invece noi ci fermeremo al Consiglio comunale di Troina e a quello di Leonforte sono sicuro che la discussione finirà non appena saremo usciti.
E da questa da quest'Aula dispiace pure questo lo faccio notare, Presidente, mi dispiace che stasera se, a parte l'assenza della consigliera Galliano che ci aveva avvisato per tempo che sarebbe arrivato un attimino, mi dispiace sapere che siamo arrivati giusti giusti a coprire la maggioranza. Questo è un ulteriore.
Scusa la.
Il numero legale questo però questo discorso io finisco poi al suo punto, però dico lei non sapeva che io stasera sarei venuto così come non sapeva che altri Consiglieri sarebbero venuti quindi ora mi lei mi dirà che qualcuno le aveva dato la disponibilità ma noi non ci dobbiamo giustificare le volevo solo dire che se questa attenzione manca già,
E i vertici politici in quelle persone che sono i rappresentanti della politica locale, i delegati a rappresentare le persone e noi stessi poi ci attendiamo perché magari è sabato pomeriggio e perché magari preferiamo andare a portare in giro i nostri figli o a impegnarci tutti abbiamo impegni e quindi è giusto richiamare all'ordine non è un attacco al potere ogni volta che dico io per carità,
Di questo ne abbiamo parlato anche ne abbiamo parlato anche nel mio gruppo, ieri idee in comune che ci tengo a sottolineare. Abbiamo avuto un incontro a tal proposito. Noi abbiamo parlato di questo. Anche lì qualcuno ha manifestato l'assenza, come dire, di di di di questo senso, di di di di responsabilità. Non non mi riferisco più al Consiglio, ma proprio a quello di cui parlavamo prima questa.
Da parte dei giovani e tutti manifestavano ovviamente la preoccupazione per gli eventi che stanno accadendo. Certo, i fatti degli ultimi giorni, la pagina relativa che si è raggiunta tra Teheran,
E Tel Aviv. Un po' fa fa fa fa ben sperare, però sappiamo che il Medioriente è un punto dolente bollente del pianeta e quindi accolgo.
Favorevolmente questa mozione e la voterò e spero di poterla portare laddove mi posso permettere di portarla con con quello che rappresento. Grazie grazie Consigliere Trovato senza alimentare. Diciamo questo questo aspetto che lei ha sollevato. Però chi oggi non è presente qua e non non l'ha fatto per un non piacere o una no, una mancanza di rispetto nei confronti di e di chi ha proposto del tema stesso, ma perché purtroppo oltre il, il Consiglio comunale, oltre le ideologie o il.
Certi temi. Esiste anche una vita privata e non sempre si riesce a essere presente. Purtroppo dico è capitato, ma i consiglieri e assenti e oggi, che si o no o di maggioranza o di minoranza, e già da tempo, quando abbiamo organizzato questo Consiglio comunale, devo dire anche pro tempore, scegliendo pure questa giornata per permettere la partecipazione anche di quante più persone non facente parte del Consiglio comunale avevano già degli impegni improrogabili e che non potevano purtroppo spostare. Pertanto dico li giustifico e non ha assolutamente li li condanno chiusa questa parentesi, se ci saranno altre interventi da parte di altri consiglieri comunali.
Consigliere Linguanti mi ha chiesto di parlare, prego grazie Presidente buonasera, a tutti buonasera, a chi ci sta seguendo e al comitato che.
Ci ha sollecitato per.
Intervenire rispetto ad un problema che ormai è quantomeno diventato all'ordine del giorno da un punto di vista mediatico, perché la guerra?
E i conflitti nel mondo sono anche qualcosa di mediatico.
E lo dimostra il fatto che è.
Delle citate.
O quantomeno del numero che è stato citato, delle guerre a livello mondiale.
Però ci soffermiamo sempre su quelle che il?
Il cosiddetto mainstream, diciamo il la, l'informazione dominante ci porta sempre in primo piano, quindi parliamo sempre di quella che è la questione palestinese, parliamo dell'ulteriore escalation o escalation, diciamo stabilizzazione, forse possiamo dire della guerra in Ucraina.
E poi, però puntualmente, ci dimentichiamo di tutta una serie di conflitti che sono nel mondo e di cui non parliamo mai.
E forse non parliamo mai per un motivo specifico ben preciso.
Che è quello che magari va a colpire profondamente quello che è il nostro.
La nostra intima.
Percezione della guerra.
Perché parlare della di quello che succede a Gaza è molto più, come dire, più più semplice rispetto a quello che può succedere, che può succedere in Congo o che può succedere in Sudan, o che può succedere in Myanmar o in altre zone dell'Africa che, guarda caso sono anche delle zone molto ricche di di quelle,
Di quei materiali che noi utilizziamo sempre nella nostra quotidianità.
E quindi diventa un pochettino difficile pensare che quello che accade in queste parti del mondo dove si ammazza.
Sì, si fanno dei veri e propri massacri in alcuni di questi Paesi addirittura.
Villaggi rasi al suolo, completamente dalle milizie.
Che hanno che tendono ad accaparrarsi quelle che sono le materie prime, le materie prime, che servono principalmente all'Occidente opulento ricco.
Per mandare avanti quelle che sono ormai i nostri, i nostri sistemi, i quotidiani.
E quindi diventa anche complicato dover parlare di qualcosa che.
Può essere lontana da un punto di vista chilometrico, ma è molto vicina e in realtà è molto vicina perché quello che succede in questi paesi, noi spesso e volentieri.
È vicino perché ce lo teniamo in tasca, che può essere un telefonino con cui essere un PC, come può essere qualsiasi altro tipo di gingillo tecnologico che necessita, che necessita di questi, ma di queste materie e che noi, da buoni bravi e democratici,
Dell'Occidente ci andiamo a prendere in questi paesi e lo facciamo trattando sempre con chi in quel momento è al potere e chi in quel momento gestisce il mercato di queste materie prime.
Ora mi perdonerete se, se faccio se faccio un discorso, se faccio un discorso un pochettino più, non dico controcorrente, perché magari è stato accennato.
Però io credo che sia diventata anche un pochettino.
Stucchevole, insopportabile l'ipocrisia che ormai abbiamo strutturato dentro di noi singolarmente come società, perché non possiamo pensare, non possiamo pensare che.
Dietro a alla nostra tecnologia, dietro a quelle che sono le materie prime che arrivano da questi Paesi, c'è una violenza così forte, ci sono delle donne che vengono stuprate, ci sono dei bambini che vengono deportati o che addirittura al ha invece di mandarli a scuola gli viene dato un fucile vengono addestrati per la guerra,
Io credo che da questo punto di vista.
Possiamo essere.
Per la pace e tutti lo siamo, possiamo essere per la fine dei conflitti e tutti lo siamo, ma io la domanda che vi faccio e mi faccio spesso perché questo è principalmente un conflitto che vivo io interiormente che voglio condividere con voi è quello che,
Sono così disponibile e disposto a rinunciare a tutto quello che questa mia società mi sta dando?
Per un principio nobile e importante come quello della pace.
È vero, ci sono anche altri modi per poter arrivare a questo tipo di.
All'interscambio di materie e si può fare anche pacificamente, ma è anche vero, è anche vero che noi abbiamo basato la nostra capacità economica proprio sul fatto che abbiamo sfruttato questi territori.
E lo abbiamo fatto nel modo più bieco.
Perché prima li abbiamo armati?
O meglio prima abbiamo prodotto le armi.
Poi abbiamo li abbiamo venduti a questi chiamiamoli i signori della guerra, chiamiamole come vogliamo.
Che poi ci ritornano, ci ritornano qualcosa che ormai è diventato strutturale nella nostra società.
Io.
Su questo argomento mi trovo sempre e comunque.
In una posizione forse un pochettino controcorrente chiamata la politicamente scorretta, chiamatela come volete, ma.
È ormai davvero imbarazzante continuare.
A fare delle iniziative, senza nulla togliere alla buona volontà che si mette nei vari comitati, le iniziative nelle manifestazioni in tutto questo.
Perché è da?
Da da che ho memoria, che questo accade.
Che non succede mai nulla e non è successo mai nulla, però mi dite, ma è allora che fa, non dobbiamo fare niente, no, assolutamente, dobbiamo continuare a parlarne e dobbiamo continuare a sensibilizzare, dobbiamo continuare a essere vigili da questo punto di vista, però è anche vero che dovremmo iniziare a fare,
Una profonda.
Autocritica rispetto a quello che è stato il nostro.
Approccio verso questo sistema, questo sistema di guerra, perché, vedete?
La sempre citata guerra o pulizia etnica o genocidio, chiamiamolo, come volete, da parte del dei sionisti nei confronti dei palestinesi, non è solo ed esclusivamente legato ad un principio di territorialità, di nazionalismo che questo movimento ha portato fin dalla sua nascita alla fine dell'800,
Ma vedete, al largo di Gaza sono stati scoperti due giacimenti molto importanti.
Del gas e ovviamente questo questo quella striscia di terra, con quelle persone lì,
Trova un pochettino di di di difficoltà, trovano un pochettino di difficoltà coloro i quali vogliono impadronirsi di quelle risorse naturali,
E quindi torniamo sempre allo stesso discorso.
Che non ci sono dottore, prevederà dei pazzi che governano il mondo, non ci sono gente fuori di testa, c'è gente che fa dei calcoli ben precisi e lo fa per accaparrarsi le risorse di questo pianeta.
E noi, purtroppo, e noi purtroppo come società.
E non voglio fare accuse di nessun genere, dico io io come singolo.
Sono colpevole, sono colpevole di avallare questo tipo di ragionamento perché mi fa comodo, mi fa comodo avere questo telefonino, mi fa comodo avere un pc di ultima generazione, mi adiro pure se mi manca internet o mi rallenta o se mi aumenta di un centesimo la benzina alla per fare rifornimento.
E questo è il ragionamento di fondo che forse si deve fare per fare un salto di qualità.
Nel dibattito legato alla guerra.
Ai conflitti.
Intanto.
Finirla, finirla di fare una selezione mediatica dei conflitti, quello sì, quello no, perché ce lo dice la televisione perché ce lo dice il mainstream e poi abbandonare quelli che sono, da un punto di vista proprio mentale gli altri conflitti, perché abbiamo detto che ce ne sono più di 50 ma la televisione parla solo di due conflitti.
È, come dicevo prima, le donne che vengono violentate, le i bambini che vengono mandati in guerra di queste cose non se ne parla più, noi abbiamo smesso come società di indignarci.
Ci siamo indignati un momento quando scoppiò il famoso.
Scandalo chiamiamolo così piccola diatriba subito rientrata della Nike multinazionale dello sport, che faceva cucire palloni ai bambini perché le cuciture potevano essere fatte solo da piccole mani, dalle dita, piccole dei bambini.
Apriti cielo, che cosa è successo, gente che voleva adottare questi bambini, tutto così per poi che cosa fare, riaccendere nuovamente i televisori, collegarci sui canali sportivi e guardare calciatori milionari che davano che calzavano proprio quei palloni della Nike che venivano cuciti dai bambini, ecco, vedete il confine fra,
L'indignazione e la.
Rappresentazione plastica di quello che siamo è molto, molto labile.
È un confine molto breve che non riusciamo assolutamente a a far sì che faccia il salto di qualità,
Io vi invito.
A vedere un film.
Che è del 1974, che un film di Alberto Sordi.
Che si intitolava che si intitola finché c'è guerra c'è speranza, anzi invito anche il dottor prevederà nei cineforum metterlo in nel palinsesto.
E dove c'è questo mercante di armi che, ovviamente si arricchisce, si arricchisce, fa vivere nella nella ricchezza, nell'opulenza la propria famiglia.
Scoppia un piccolo scandalo, va a finire sui giornali, lo vedono i familiari.
Che puntualmente lo accusano, lo accusano di essere un mostro di essere un venditore di morte.
Di essere uno che alimenta.
D le guerre nel mondo,
E allora lì c'è, secondo me il, il succo, è proprio la sintesi del discorso che ho tentato di fare, dove Alberto Tor sordi appunto nella sua interpretazione.
Dice proprio questo qua alla propria famiglia, dice, ma voi vivete nel nell'opulenza e vede nella ricchezza, avete la villa, avete la piscina, avete questo perché io faccio questo lavoro.
E ora ditemi e li mette di fronte ad una scelta, dice io sono disponibile, sono disponibile a cambiare vita, sono disponibile a fare il commesso di di, non so che cosa, ecco bravo.
Invece, il ritorno a fare il commesso di pompe idrauliche.
Io ora mi vado a riposare dice appena rientro appena mi sveglio, datemi la vostra risposta, ebbene, la risposta è stata quella di dire e va be'che vogliamo fare, possiamo mai rinunciare a quella che è la vita che ci siamo costruiti.
E allora il nostro?
Il nostro amico, invece di tornare a fare il venditore di pompe idrauliche, riparte nuovamente per un Paese dell'Africa a rivendere nuovamente armamenti.
Io credo che fondamentalmente dobbiamo uscire da un principio e da quell'ipocrisia profonda che ormai è.
Ah, ah solcato, un confine profondo nella nostra società.
Possiamo fare tutte le manifestazioni del mondo, possiamo fare tutte le le le emozioni del mondo saranno lettera morta, così come lo sono stati da da quando abbiamo iniziato dal dopoguerra ad ora.
E questo non vuole essere, ripeto, una critica alla buona volontà di chi cerca di mandare avanti un certo discorso, di essere sensibile rispetto a queste tematiche, ma noi non possiamo uscire.
Da questa ipocrisia.
Se non andiamo a sollecitare anche quelli che sono coloro i quali coloro i quali perché queste cose succedono, anche perché vengono presi dei provvedimenti a livello nazionale e in questo caso ora anche a livello sovranazionale, nazionale in Europa, perché ci sono delle persone i nostri deputati che votano,
E quindi noi noi abbiamo, abbiamo anche il dovere, il dovere di sì sensibilizzare la popolazione, ma la popolazione è sensibilizzata la popolazione ancora a una, come dire, un'idea romantica della de dei processi.
Sociali e culturali.
È ovvio che poi c'è.
La realpolitik c'è, qui, ci sono quei politici che decidono quello che si deve fare.
C'è la politica che decide, che dobbiamo ria armarci, dobbiamo ria armarci, è però vi armiamoci, Wonga Alma, nel senso che dobbiamo aumentare del 5% il PIL.
Per gli armamenti, ma lo dobbiamo fare in 10 anni, quindi stiamo facendo una possibile.
Guerra per postuma la Germania lo sta facendo ulteriormente per i fatti suoi, perché giustamente deve rifondare nuovamente quello che sono i suoi processi produttivi, che si sono rallentati con la politica fallimentare del New Deal.
E abbiamo noi anche qui.
Gli accordi sempre Italo tedeschi con Leonardo è una società tedesca per la costruzione di super carrarmati che non lo so cosa cose fantasmagoriche che che forse si vedevano dei cartoni animati giapponesi degli anni 80.
Però il problema fondamentale diventa questo.
Andiamo io a dire a quei lavoratori.
Che producono armi, che oggi armi non se ne produrranno, più andiamo a dire che le materie prime e delle terre rare, invece di costare quello che costano ora, domani costeranno il doppio, il triplo, perché la pace ha anche un prezzo.
La pace han con prezzi.
E questo e questo è un un fatto, è un dato di fatto importante, perché sono fenomeni che si sono strutturati nella società fenomeni sociologici che sono andati nel tempo.
Strutturandosi e che li abbiamo fatti nostri, questa è la cosa fondamentale,
Io ripeto, non ho grandi grandi.
Proposte da fare, nonché abbiamo già accettato quella che è stata fatta con l'emendamento, però io credo che se non c'è una presa di posizione di coloro i quali, che ci rappresentano a vario titolo e quindi nei vari Parlamenti, da questo punto di vista,
Io credo che non riusciremo mai ad andare oltre alle semplice chiacchiere e discussioni che stiamo facendo stasera, qua sarò, ripeto, sarò.
Pessimista, sarò realista, non lo so, però è questo.
C'è un emendamento, possiamo fare queste a questo che abbiamo messo, sarà quello, possibilmente anche di poter sollecitare le segreterie dei partiti, le segreterie dei partiti, per costringerli anche un pochettino a uscire anche lì da un'ipocrisia latente, perché vediamo tutti che sono,
Quando vengono intervistati in televisione tutti per la pace e poi possibilmente invece nelle varie Commissioni parlamentari oppure nel voto d'Aula si vota per altro,
Questo si potrebbe anche mettere.
Potremmo costringere un dibattito, un dibattito all'interno della politica.
Che esce fuori da questa ipocrisia.
Potrebbe essere un passo, potrebbe essere qualcosa in più, lo lancio qua lo lancio a tutti, come come possibilità.
Nella speranza, nella speranza che determinati.
Determinate condizioni.
Da qui a qualche mese a qualche anno, ma io spero anche a qualche giorno, forse perché ogni giorno che passa c'è sempre qualcuno che muore, qualcuno che soffre, qualcuno che viene bombardato.
Un'altra cosa che è Consigliere andrebbe discusso concludo, concludo proprio oggi non lo volevo fare, questo però lo si fa solo.
Glielo chiede in pancia,
L'argomento l'argomento è talmente cannone per x per il contenuto sicuramente bisogna fare il tempo, anche una richiede una grande fatti, le chiedo di avviarsi alla conclusione, sì, sì, sì, no, no, no, ma l'argomento è talmente vario e che sto cercando di fare una cernita di quelli che sono tutte le cose che ho io, ma potremmo discuterne fino a domani mattina attenzione.
E stavo dicendo una cosa ha e che l'ultima e chiudevo che possiamo aggiungere anche come.
A chiosa di questo argomento di questo intervento.
In questo momento, ecco, a Gaza c'è una situazione molto, molto grave, io credo che.
Bisogna anche ripristinare quello che è il diritto, la Carta dei diritti dell'uomo, che praticamente ormai è diventata carta straccia.
E questo è importante, è importante ed è importante anche cercare di dare di dare un fazzoletto di terra in questo momento.
Ai palestinesi.
Per cercare per cercare di uscire da quella che è l'inferno.
Di Gaza e cercare di riorganizzare quantomeno un minimo, un minimo di ripristino delle funzioni umane, che in questo momento lì sono completamente assenti, ma così come lo sono in tutti gli altri Paesi del mondo che abbiamo visto, sono più di 50. Io credo che queste due piccole,
Aggiunte ed emendamenti possono possono trovare la convergenza dei dei colleghi del del gruppo di se sono d'accordo anche i il Comitato e il Comitato della.
B per la pace, e questo è quello che che mi sento di dire è che dovevo dire grazie.
Grazie consigliere Linguanti, quindi lei chiede di aggiungere all'emendamento presentato come destinatarie alle segreterie dei partiti giusto.
Basta.
Può bastare.
Okay, grazie dunque consigliere Linguanti, ci sono.
Va beh, allora facciamo così, intanto vediamo se ci sono altri Consiglieri che devono fare interventi, altrimenti insieme al consigliere, saper che aveva presentato all'emendamento durante il prossimo intervento, magari lo integrata diversamente ci sono altri Consiglieri consigliera Galliano, prego.
Grazie Presidente, io sarò che c'è nel mio intervento scusate per il ritardo, ma avevo già accennato, però comunque sia, ci teneva ad essere presente a questo Consiglio comunale che ritengo importante affinché si parli di certi argomenti, soprattutto nelle sedi istituzionali e non solo. Quindi sono appunto contenta di partecipare a questo Consiglio, perché ritengo che.
A qualsiasi livello e qualsiasi sia la ragione che formalmente salda rispetto a una guerra o comunque ebbene paventata come giustificazione per una guerra, non esiste nessuna ragione che possa permettere la morte di tutte queste persone. Il sacrificio, anche in termini di vita, la la costrizione di alcuni bambini di alcune vite che sono costrette appunto a a spostarsi in altri territori a causa appunto di una guerra e di appunto era una crisi, una una costrizione, ecco che viene imposta per paventati ragioni economiche o ideologie politiche o una cultura o una una religione, non c'è nessuna ragione, appunto, che può giustificare la morte di tutte queste persone e credo che parlarne, per quanto non sufficiente è già un primo passo.
E quindi che ben venga iniziative di questo tipo che si allarghino anche all'intera l'intera comunità, per evitare che diventi quasi normale accettare determinate condizioni, determinate situazioni di soltanto perché non ci interessano direttamente, perché lontano apparentemente da noi, perché interesserà il Medioriente perché interessano altri continenti e non possiamo allarmarsi solo nel momento in cui viene messa in crisi Sigonella perché più vicino, perché comunque è una situazione che deve interessare tutti, perché la vita dell'essere umano non può essere comunque messo in dubbio né tantomeno sacrificata per ragioni quale est siano grazie.
Assessore siciliano, prego.
Buona sera a tutti.
Moser a tutti, un saluto ai Consiglieri comunali, al comitato intervenire, diciamo, dopo le tante cose dette, magari si rischia di essere anche un poco ripetitivi, però penso che questi siano momenti utili per un poco confrontarci un poco capire tutti insieme diciamo in quale periodo storico ci troviamo, è quello che nel nostro piccolo possiamo fare. Io penso che ogni cosa che si faccia in ogni ambito in ogni momento è sempre utile. Non è mai inutile né confrontarsi né impegnarsi in qualche caso, quindi io.
È, come dire, mi congratulo anche con il Comitato per l'intraprendenza, per l'impegno che sta mettendo o sta mettendo in campo per portare avanti delle tematiche molto importanti, che poi sono tematiche semplici, ma nello stesso tempo difficili, sia da capire soprattutto, ovviamente, da da attuare. Io nel mio piccolo volevo dare un contributo alla riflessione, perché se è vero che non possiamo fare nulla nell'immediato e neanche noi personalmente è vero che almeno possiamo fare uno sforzo di comprensione per capire il contesto in cui ci troviamo, io ho sentito tante cose ovviamente morte sono poco condivisibili e a volte magari nella foga, nella passione ideologica che mettiamo negli interventi, rischiamo anche di mettere tante cose insieme che probabilmente ci fanno perdere anche il focus in cui ci troviamo io ascoltando alcuni interventi.
Mi rendo conto di una cosa che non siamo più nel come dire, nella formazione internazionale che è uscito fuori dalla dal secondo conflitto mondiale. Il dato è questo. Gli Stati Uniti non sono più quelli usciti dal conflitto postbellico, la Russia non è più lo né noi né l'Unione Sovietica. Di una volta ricordo un dato, quando c'è stato il dottore Privitera citava il la crisi dei missili a Cuba, ma prima c'è stata la crisi del canale di Suez. Lì che cosa c'è stato e ci sono state tante piccole Forbes, la Francia, l'Inghilterra che, come dire, invitavano alla guerra cercavano di ancora a conservare quel piccolo imperialismo che avevano prima della seconda guerra mondiale? Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica hanno bloccato quel conflitto. Questo patto non esiste più, è il vero dramma, quello che ci deve far riflettere. È proprio questo che il patto uscito dalla Seconda guerra mondiale non non c'è, non c'è più, non c'è più neanche quel sistema dei partiti, non c'è. Più il sistema delle partite in Italia, ma non c'è neanche il sistema delle partite più in Europa non ci sono più quelle ideologie che si contrapponevano tra di loro, perché è vero che si era in una guerra fredda. È vero che si era in un conflitto tra superpotenze, ma si era anche in conflitto tra due visioni del mondo diversa il capitalismo, da un lato il socialismo, dalla dall'altro lato, adesso non si parla più di ideologie adesso l'unica ideologia che c'è in campo è quella del nazionalismo e il nazionalismo storicamente ha portato sempre guerra, ovunque e in ogni periodo. Siamo all'interno di quest'epoca e noi, come dire, dobbiamo sforzarci di avere un attivismo, di impegnarci, perché non c'è più neanche la classe dirigente di una volta, una volta c'erano dei leader, come dire che avevano una storia dietro le spalle, avevano una cultura politica solida dietro le spalle e soprattutto sapevano quando era il momento di unirsi, è di mettere di mettersi insieme. Nonostante le differenze, questo non esiste più e quindi rischiamo di parlare di epoca che non ci sono più.
La Russia perché attacca l'Ucraina, attacca l'Ucraina perché mira imperialista, come c'è l'imperialismo americano e si stanghe l'imperialismo russo Putin e l'ha. Detto chiaro, la mia intenzione è ricostruire i confini dell'impero zarista, l'ha detto chiaro e tondo detto questo, perché però Putin attacca l'Ucraina, perché probabilmente anche l'Occidente nel passato ha fatto ha fatto degli errori che sono stati gli interventi in Iraq, se ci sono stati gli interventi in Afghanistan e Putin ha capito che se non lo fanno Occidente, perché non lo posso fare? Anche io, fermo restando che ovviamente, secondo la mia visione è sempre meglio vivere come dire in un mondo occidentale e non in un mondo diciamo.
E in un mondo orientale in cui, sostanzialmente, come dire, noi siamo arrivati a un livello di benessere molto ma molto elevato è, come dire, abbiamo anche se stavolta lo stomaco pieno e quindi ci dimentichiamo di come sta l'altra parte l'altra parte del mondo, un'altra cosa importante, non esiste più un movimento nazionale per la pace negli anni 70 e negli anni 80 i maggiori conflitti si sono fermate perché c'era la mobilitazione dal basso perché c'erano movimenti importanti nazionali, europei e internazionali che parlavano con una voce sola. Questo non esiste più, siamo tutti spezzettati, siamo tutti convulsi, siamo tutti senza senza ideologie e la pace si costruisce dal basso, la pace si costruisce con le buone pratiche e soprattutto si costruisce con un'ideologia diversa. Bisogna essere contro il nazionalismo, bisogna essere contro il razzismo e bisogna essere contro tutte le ideologie che escludono il diverso, perché le guerre è vero, che hanno un'origine economica, ma hanno anche un'origine ideologica e noi ci troviamo all'interno di questo, come dire, di di questa confusione culturale e dobbiamo essere in grado di capire innanzitutto dove dove ci troviamo, quindi ho voluto dare un poco questo contributo per.
È come dire, dare un segnale, dare un'opinione su quella che è la politica, la politica internazionale, quindi a.
Un'analisi di quello di quello che c'è, perché quello che ci possiamo limitare ci possiamo limitare a fare poi se ci mettiamo a considerare i singoli episodi, le singole situazioni, ci perdiamo sicuramente dalla casa, quello che ci unisce sono l'ideale di pace, di giù, di giustizia e di libertà e portiamo e portiamo avanti questi, quindi rinnovo i ringraziamenti per il Comitato della pace, sicuramente non vi fermerete qui nelle vostre iniziative. Da parte nostra ci sarà il massimo massimo sostegno e il massimo impegno e grazie,
Grazie Assessore, anche se ne parlava il consigliere Casabona.
Sì, ma.
Buonasera a tutti, grazie ai membri del Comitato presenti in Aula e a tutti voi, Consiglieri,
Sono?
Completamente d'accordo con l'intervento dell'assessore dell'assessore siciliano, diciamo che una analisi è breve ma nella, ma assolutamente precisa che in qualche modo, nella quale vi ravvedo come Consiglio comunale, non potevamo non prendere una posizione netta rispetto a questo tipo di argomento e credo che il dissenso debba essere unanime.
Preciso, mi piacerebbe precisare che non passi il messaggio sbagliato che quest'oggi, la non totalità dei Consiglieri presenti sia.
Sia tale perché?
C'erano altre cose ben più importanti da fare, abbiamo vissuto la convocazione di questo Consiglio comunale, diciamo in maniera quasi giornaliera, si è cercato addirittura di di anticiparlo, ricordano il Gruppo dei consiglieri comunali, i sondaggi su sondaggi, per cercare di essere il più possibile presenti cercavamo di.
Scegliere però, un giorno dove?
Più proprio nell'ottica della sensibilizzazione della popolazione, il giorno di sabato ci sembrava il giorno più adeguato, perché sostanzialmente si era più liberi, quindi la cosa che a me stupisce come magari vi sia una presenza rada di cittadini qua dentro, dato l'argomento per spezzare anche una lancia nei confronti dei Consiglieri assenti questa sera alla consigliera Garruba per motivi veramente.
Che che noi naturalmente conosciamo degli altri Consiglieri, no, però la consigliera Valentina Garruba Martina amata sono state le 2, che hanno sostanzialmente stesso il testo.
Della mozione che noi questa sera andiamo ad approvare,
E quindi, in qualche modo, la loro assenza, sicuramente per motivi giustificati e giusti, è stata compensata anche da questo lavoro che è stato fatto nei giorni passati. Quando noi questa sera so sottoscriviamo una mozione che tutti i Consiglieri abbiamo accettato, ma che è stata per intero, ad onor del vero scritta dalla consigliera Valentina Garruba e Martina amata, quindi il Consiglio comunale è assolutamente unanime, nonostante, nonostante le assenze, ha lavorato e ha cercato di fare del suo meglio, perché questo è un argomento sostanzialmente.
Dove o si va uniti o il la guerra tra i consiglieri comunali dentro il Consiglio. Su un argomento simile, penso proprio di cattivo esempio.
Cosa vorrei dire io penso che la mobilitazione generale?
E per questo argomento noi non ce l'avremo, non ce l'avremmo mai, io ho imparato a mie spese, ognuno ha imparato a proprie spese, come la mobilitazione dei cittadini e la sensibilizzazione totale dei cittadini rispetto a determinati argomenti avviene quando a questi cittadini viene tolta qualcosa,
O quando i cittadini cominciano ad avere effettivamente paura e a sentire sulla propria pelle che qualcosa stia cambiando, lo abbiamo visto nel periodo del Covid, se togliesse se non avessimo più l'elettricità, per ricaricare questi strumenti qui e non avremmo più la possibilità di farsi i selfie nei bagni degli alberghi o delle nostre abitazioni io vi assicuro che la mobilitazione generale sarebbe ad altissimi livelli in questa città, ma in Italia tutta e allora com'è?
Come aspettarsi una mobilitazione dei cittadini?
Sensibilizzandoli, no, i cittadini, fin quando non avvertono il terrore dietro la porta, affronteranno i cittadini, ma anche noi, e non è una un'accusa sui cittadini, l'uomo, quando non avverte il terrore dietro la porta, sta nella sua comodità domestica senza porsi il problema oggi effettivamente siamo qui.
A parlarne in Consiglio comunale, i consiglieri comunali e il comitato dei cittadini,
Ah, i cittadini realmente interessati a questo argomento, dove sono probabilmente a casa, stanno seguendo la diretta, ma?
Non non non abbiamo visto grandi grandi risultati, allora qual è la soluzione, io l'ho detta in quella manifestazione pubblica che abbiamo fatto, la ribadisco pure oggi, ma perché nella mozione che è stata stesa da?
Da questo Consiglio comunale che oggi andremo a votare c'è proprio una parola specifica, una parole chiave che fa riferimento all'educazione e alla didattica, e noi dovremmo, all'interno delle nostre istituzioni formative all'interno delle delle scuole, entrare a gamba tesa con questo genere di argomenti.
E farli diventare argomenti principali preponderante ora, nel percorso di educazione civica, ore all'interno addirittura del piano dell'offerta formativa, noi non bloccheremo la guerra, noi, se deve crogiolarci, Ammon addosso il mondo non riusciremo con una semplice mozione, un Consiglio comunale a sensibilizzare nessuno, signori, non ci riesce il Papa ha con i suoi appelli,
A muovere di un grado l'asse della guerra in avanti, no indietro, non ci riesce, non ci riescono i più grandi movimenti pacifisti qualora ve ne siano, ma mi pare che, come diceva l'assessore siciliano, abbiamo perso proprio questo. Questo questa idea, allora cosa dobbiamo fare.
Dobbiamo con cominciare a plasmare, anche se il termine un po' brutto, ma.
In questo caso diventa fondamentale quelle che sono le nuove generazioni,
Dobbiamo mettere i nostri figli e i nostri giovani nelle condizioni di vedere quali sono gli effetti devastanti di un conflitto, gli effetti devastanti di una guerra, facciamogli vedere le immagini dei morti.
Facciamogli vedere quali sono gli effetti abituiamoli e a far sì che il il, il concetto di pace, il concetto lo dissi all'epoca di tolleranza sia quasi religioso.
Abituiamoli all'integralismo della VAS, inculca Camogli, perché ce lo possiamo permettere in questo caso, perché a fin di bene, nelle loro teste, già dai banchi di scuola, dove avviene la formazione.
Che la guerra non porta a nulla di buono,
La guerra distrugge l'economia, distrugge le famiglie a niente alla libertà, dà adito a tutte quelle che sono le cose che c'erano prima che noi ce le conquistasse, cioè il disastro totale, ma la formazione, secondo me deve avere nella nozione questo qui noi lo scriviamo, parliamo di didattica ed è l'unica soluzione, perché io obiettivamente su un tema così importante e nello stesso tempo così astratto io dubito. Dubito veramente che si possano ottenere degli effetti immediati, sicuramente no, perché il, il consigliere Linguanti, il dottor Privitera, il signor pulirli hanno chiaramente descritto qual è l'assetto geopolitico in questo momento nel mondo, cosa sta accadendo e che, di fronte al denaro, sappiamo bene che.
Non c'è, non c'è Dio più grande del dio denaro.
E allora, e allora, la soluzione a medio e lungo termine interveniamo all'interno delle scuole, portiamo questo Comitato civico dentro le scuole, chiediamo, chiediamo ai dirigenti scolastici, al al dirigente scolastico, di pianificare una programmazione annuale che sia proprio relativo a questo tema a scuola siamo stanchi delle dei di quei progetti e progettini che hanno a che fare semplicemente con quelli che sono specchietti per le allodole oggi parliamo attenzione,
Non giudicate dalle mie parole o un attimo oggi parliamo di legalità, un attimo oggi parliamo di botanica o no, domani parleremo di natura. Queste cose sono assolutamente provvisorie, ma non fanno parte del percorso. Perché, vedete, si parlava dei pazzi, poco fa quei pazzi. Possibilmente in questo momento c'è qualcuno che riesce ad arginarli, ma alla generazione Z, così come la chiamano, è fuori controllo. Assolutamente è una pazzia assolutamente fuori controllo e se oggi le guerre non partono, perché il giorno prima gli Stati Uniti bombardano l'Iran e il giorno dopo lì? Lo ringrazio perché l'Iran ha comunicato e vedere di che cos'è che stiamo parlando, ma la guerra al momento sembrerebbe in una fase di stallo in quel versante, lì a Gaza, magari continua tra Ucraina e Russia continuo, ma voi vi immaginate delle future generazioni che in questo momento se ne stanno assolutamente fregando di questo che sta di ciò che sta accadendo, perché possano continuare a farsi selfie con questi telefonini nei bagni degli alberghi e quindi va tutto bene. Cosa può accadere un domani? Per me è l'unica soluzione. L'unica soluzione a medio e lungo termine è quella della formazione, è quella della didattica e quella dell'educazione alla pace.
L'educazione alla pace, all'interno delle istituzioni scolastiche, all'interno degli istituti formativi, deve diventare un vero e proprio piano dell'offerta formativa a tutto tondo noi questo non lo scriviamo così nella mozione, lo lo lo lo diciamo in maniera più generale, ma è questo che secondo me l'ha fatto è l'unica soluzione perché,
Dobbiamo rammentare ai nostri rappresentanti politici.
Che l'Italia ripudia la guerra, lo sanno.
Che l'Italia è fondata sul lavoro. Emiliana lo sanno i nostri su scudare o, ma lo sanno, è descritto, lo sanno e se lo dimenticano esserlo dimenticano e perché scelgono di dimenticarlo, perché la politica ha un certo livello. Purtroppo va a braccio con cose che di politico e di morale non hanno niente. So che si è integralisti in tutti i sensi. Allora io la soluzione che naturalmente non proporrò un emendamento perché essa è già scritto nella nostra mozione. In qualche modo, però per me l'arma per evitare qualsiasi tipo di di di di degenerazione futura e quindi anche di conflitti che potrebbero venire veramente distruggere tutto quel, tutte quelle che sono le conquiste che abbiamo fatto fino ad adesso, El pianificare all'interno delle istituzioni scolastiche o un costante formazione su questo genere di argomenti. A quel punto non si parlerà più di sensibilizzazione, perché quelle cose diverranno, diverranno parte integrante della forma mentis dei ragazzi diventano delle regole imprescindibili e quanto si ci trova di fronte in futuro a o qualcosa del genere, allora lì scatta la paura di dire no, noi non possiamo andare oltre. È l'unica soluzione perché, per quanto mi riguarda, per quando valevole possa essere valorosa possa essere qualsiasi tentativo di sensibilizzazione. Se non proviamo il terrore, la paura della guerra, se non ci vediamo sparare addosso nelle vicinanze.
Basi aeree o luoghi dentro le teste dei dei cittadini che sono presso i completamente da altro, questo germe non attecchirà mai, quindi secondo me si bisognerà ragionare solo nell'ottica della prevenzione.
E so anche la sensibilizzazione, le manifestazioni, i cortei sono tutte cose utili,
Ma sono simboli.
Non penso di dover aggiungere altro. Penso che il mio pensiero da questo punto di vista sia molto chiaro. Voglio ribadire prima di chiudere, Presidente, che da questo punto di vista il Consiglio comunale ha lavorato, ha lavorato bene, ha lavorato forse per la prima volta totalmente a è unanimemente su qualcosa assolutamente condivisa. Questo voglio che sia il messaggio che passi Consigliere trovatolo, riguarda allega un attimino all'inizio, ha manifestato un legittimo dissenso, però io mai, come in nell'ultimo per l'organizzazione proprio di questo Consiglio comunale, ho visto un fermento così generale, attivo da parte di tutti i consiglieri della maggioranza per quello che ho avuto modo di vedere della minoranza perché ne abbiamo parlato, siamo stati convocati in Conferenza dei Capigruppo, abbiamo trovato tutte le soluzioni possibili ed immaginabili e siamo qui a discuterne con le stanchezze generali di tutti.
E così via, Disabato di sabato pomeriggio e addirittura si ricorda Presidente, avevo proposto la LAV la domenica va, be'non, stiamo.
E basta, non devo aggiungere altro. Grazie consigliere Casabona mi ha chiesto di parlare l'assessore Leanza, prego.
Buonasera a tutti.
Ovviamente un plauso va al comitato civico per la pace per l'impegno profuso in questi anni sul fronte della sensibilizzazione, diciamo, alla della collettività, ai temi della della pace nei termini della guerra, ci tengo a precisare.
Un plauso anche al Consiglio comunale, ovviamente facciamo nostra la la la mozione che verrà votata all'unanimità di tutti i consiglieri,
Io volevo dare un piccolo contributo e, in aggiunta a quello che l'assessore siciliano poco fa ha.
All'intervento appunto dall'assessore siciliano e il mio contributo è,
Volto a sensibilizzare anche ad una a un punto di vista diverso rispetto a quelle che possono fare fino a all'intervento del dottor. Devi vedere di di Sebastiano fruiti fino a poco tempo fa sono sono emersi.
Guardare alle dinamiche dominanti che, in questo momento minima minano l'equilibrio geopolitico e guardarli con le lenti del del passato.
Di cui conflitti furono dominati dal.
Da una conflitto tra capitale e lavoro.
Secondo me è una visione.
È un errore che non dovremmo commettere.
Mi spiego meglio, non c'è dubbio che le dinamiche che in questo momento?
Animano, poiché hanno innescato il questo shock negli equilibri geopolitici, secondo me sono.
Strettamente vedono strettamente legati con un filo rosso.
Questioni.
Un correlate a cambiamenti climatici, flussi migratori.
Transat transizione energetica, paura dell'altro.
Domanda crescente di energia da parte dei Paesi che fino a poco tempo fa avremmo chiamato nuovi paesi in via di sviluppo, ma che sono già abbastanza sviluppati, ecco, tutto questo miscuglio di di di elementi e di fattori hanno innescato.
Tutta una serie di processi protezionistici, tra cui che che che poi ne in determinati Stati hanno, come negli Stati Uniti, in questi in questi giorni hanno giustificato il, l'introduzione dei dei dazi hanno giustificato anche una visione imperialista, anche da un punto di vista, come diceva poco fa l'assessore siciliano, anche una visione imperialista dal lato di chi fino a qualche decennio fa,
Si poneva nella visione.
Dell'Unione Sovietica rispetto a altri processi imperialistici che hanno visto protagonista gli Stati, i Paesi occidentali, quindi qui siamo davanti ad una tendenza ad una egemonia di una Internazionale sovranista, secondo un mio, una mia visione delle cose ovviamente non vuole essere una.
Con un dogma, perché non sono nelle condizioni di poter imporre a cui.
Paradossalmente, se non c'è una.
No una una coscienza collettiva che si contrapponga a questa,
Internazionale sovranista che che caratterizza, diciamo, l'avvento di Trump negli Stati Uniti, il, l'avvento di Orban in Ungheria e, perché no, anche la la la nostra nel nostro ambito nazionale, l'avvento della destra destra, di di di Fratelli d'Italia e della Lega. Ecco se non cominciamo a far attecchire una coscienza che si opponga appunto a queste internazionale sovranista che pone che si regge su quelle dinamiche che fino a poco poco fa io ho declinato e in questo senso il percorso, il processo formativo che auspica l'assessore che ha fatto il consigliere Casabona è un, ritengo che sia un ottimo viatico, perché il.
La l'idea di contrastare appunto la paura dell'altro che serpeggia anche nel nel nostro campo dottore prioritaria nel campo della sinistra io non so se lei ha fatto una valutazione dell'esito referendario sull'ultimo quesito, quello della della cittadinanza italiana, noi su quel quesito li assistiamo ad un ribaltamento delle percentuali di consenso rispetto ai quesiti e precedenti che erano sul tema del lavoro che vedevano un rispetto a coloro i quali sono andati a votare giusto al al agli elettori. Una forte una forte presenza del sì, quindi con percentuali che vanno oltre l'85%.
La stessa valutazione, ahimè, non possiamo fare sull'ultimo quesito, quello della cittadinanza significa che almeno questa è la valutazione che do io a quel risultato elettorale lì che, se è vero che la maggior parte degli elettori a quel referendum, che ahimè è stato respinto era caratterizzato un elettorato di sinistra,
Sul quinto quesito, quell'elettorato di sinistra ha posto un una questione di ordine culturale nel nostro campo, che è di una importanza straordinaria che il tema dell'accoglienza, il tema del del della appunto, accogliere e instaurare rapporti con chi è straniero, con chi viene da un nastro contesto temi che noi, nel nostro campo abbiamo sempre dato per scontato è che quel referendum ammesso seriamente in discussione, per quanto per quanto per quanto mi riguarda, ecco, quindi io sono dell'idea che, se vanno bene queste manifestazioni, come quelle di oggi che io condivido e faccio mie e quant'altro però ognuno di noi nel nostro piccolo abbiamo una veramente una battaglia culturale enorme da condurre nel nei luoghi aggregativi in cui.
In cui ci confrontiamo nei contesti lavorativi nei contesti politici, per cercare di far attecchire questo.
Questo germe della pace, ma lavorando su questi valori fondamentali, tra cui anche quello del dell'accoglienza, perché solo questo, secondo me, il.
Questo è uno di quei temi appunto del della paura dell'altro, che è fondamentalmente pone poi alla base del semina nell'elettorato appunto e consente a.
Soggetti come Trump di vincere le elezioni, perché se Trump è la cartina tornasole di un di un di un sentimento comune che serpeggia nella più che ampia maggioranza del popolo statunitense.
Questo giustifica le deportazioni, questo giustifica l'aggressione e la promessa di aggressione della Groenlandia, questo giustifica il la.
Il bombardamento del dei siti nucleari in Iran perché lì fondamentalmente, c'è un tema che è la paura di.
Di perdere il controllo del non tanto del sistema democratico, ma quanto la paura di perdere il controllo delle risorse che hanno fatto della degli Stati Uniti d'America e da tutto ciò che dipende dagli Stati Uniti d'America, il loro punto di forza, grazie.
Grazie all'Assessore Leanza mi aveva chiesto un minutino di parlare il consigliere Trovato, prego sì, grazie Presidente, no, giusto per fare un appunto, perché dopo l'intervento del del consigliere Casabona è giusto fare una precisazione, mi sono reso conto che forse ne potrebbe nascere un equivoco e quei luoghi e questo mi dispiacerebbe non è né il momento né il luogo.
Poc'anzi quando parlavo delle assenze dei Consiglieri sicuramente non era un atto di accusa verso nessuno. Mi ha fatto piacere che il consigliere Casabona lo abbia sollevato, il abbia attenzionato, perché così mi sono reso conto forse del messaggio sbagliato che è passato e facevo riferimento guardando il dottore prevedeva prima della superficialità con cui la, la società civile sta come dire, attenzionando il problema, quindi con con un'area quasi e distante, e chiedevo una maggiore attenzione, così come la chiedevo in Consiglio, ma ci mancherebbe altro che le ragioni di ogni singolo Consigliere sono per l'assenza, sono superiori alle mie considerazioni, a quello che io potrei pensare, non mi sarei mai permesso, quindi è giusto. È giusto che si faccia questo questo chiarimento. Grazie, grazie. Consigliere Trovato, il Sindaco mi ha chiesto di parlare, prego sì, grazie Presidente, buonasera buonasera a tutti i presenti in Aula e a qualcuno spero residuale che ci stia se te sta seguendo attraverso lo streaming. Ritengo giusto, come come Sindaco, prendere parola a questo a questo dibattito, a questa discussione e lo faccio prioritariamente ringraziando il Comitato di Troina che ci ha dato input e occasione per realizzare questo Consiglio. Questo Consiglio comunale.
In realtà, credo che ciascuno di noi, legittimamente a pur il primo io il primo io, pur senza avere nessuna competenza in materia di politica internazionale di geopolitica, ciascuno di noi si forma è un'idea in relazione a quello che sta succedendo nel mondo. Dico legittimamente, ad esempio, io.
So abbiamo idee, ognuno particolari sui leader, sulle sugli stadi, io ho trovato tra l'altro parecchio singolare che Trump la sera prima abbia bombardato e poi dice no, peggiora, c'è la pace, ma scusate la sera prima e bombardato ora c'è la valle o ognuno si fa l'idea che ritiene più corretta quello che,
Invece emerge complessivamente che la linea guida il solco, che noi dobbiamo seguire quello complessivamente delle tematiche e di sensibilizzazione verso la pace che ci accomuna complessivamente tutti. Quindi probabilmente è vero che se non c'è una tematica che sentiamo forte vicino a noi, un problema che sentiamo forte vicino a noi, un danno che sentiamo forte vicino a noi, magari ci mobilitiamo con meno forza, con meno capacità, con meno veemenza, però amo guardare anche il rovescio della medaglia è vedere il bicchiere mezzo pieno. Oggi la comunità di Troina assegna un fatto sicuramente positivo. Segna un fatto positivo perché probabilmente forse questo è uno dei pochi Consigli comunali dell'intera Regione Sicilia che pone questa tematica, perché è una delle poche in realtà che crea un comitato.
Chiaramente trasversale per per la pace, quindi segna comunque un dinamismo della nostra e una sensibilità della nostra comunità che, complessivamente, che complessivamente fa bene, ad esempio io.
È chiaro che questo nasce perché perché probabilmente alla nostra comunità sente più più vicina alla alla problematica della guerra rispetto a quello che è successo negli ultimi ottant'anni che ci ha consentito di vivere in un clima fondamentalmente sereno, se questo Consiglio comunale per la pace, per promuovere le problematiche, le problematiche per promuovere la sensibilizzazione della pace non lo abbiamo fatto l'anno scorso, non l'abbiamo fatto due anni fa, non l'abbiamo fatto tre anni fa, non l'abbiamo fatto quattro anni fa e lo stiamo facendo ora, pur sapendo che le guerre come ci siamo detti c'erano prima. C'erano anche prima in tante parti del mondo e poi emergono quelle che la stampa, i media ci fanno, ci fanno, ci pongono all'attenzione, è perché probabilmente avvertiamo una una sensibilità forte in queste tematiche e quindi fa bene questa operazione qua e fa bene anche perché, come si diceva, permette anche a maggioranza e minoranza di discutere e questo fa bene complessivamente alla politica complessivamente e quindi noi realizziamo, secondo me, oggi un duplice obiettivo.
Uno è quello di sensibilizzare le nuove generazioni e lo possiamo fare chiaramente anche promuovendo nelle scuole una sensibilizzazione verso la pace, perché probabilmente quello che è successo diceva uno storico a cui io tendo a essere affezionato, sebbene non di estrazione politica vicina alla mia.
La formazione. Renzo De Felice diceva che sembra che, quando si vincono il regime, lui lo correlava questo al fascismo, una volta vinto il regime, come come mezzo di Governo come struttura di governo, poi bisogna cambiare la mentalità, perché un Governo cade dall'oggi al domani, è la mentalità, invece rimane nel tempo. Sembrerebbe che così non è, perché, se così fosse, quello che è successo nel passato non ha non ha insegnato niente a nessuno, anche, per esempio, al popolo di Israele. Per carità, una cosa, il Governo, una cosa, il popolo di Israele sono due cose assolutamente assolutamente diverse, però è un popolo che è stato segnato da una violenza in, ma la violenza immane, ciononostante non traducono quello che è successo nel loro passato in una politica reale di forte influenza. Il Governo, per carità, io distinguo fortemente il popolo israeliano dal Governo israeliano.
Ecco che allora diventa fondamentale anche fare un'opera di sensibilizzazione e un'opera di indirizzo politico, perché se è vero, come è vero che i nostri, il nostro Parlamento, il nostro Governo sa benissimo che l'Italia ripudia la guerra,
Sa benissimo che è a fondamento di tutto ciò. C'è una forte presa di posizione anche all'interno della Costituzione, però probabilmente forse se lo dimenticano, e allora è dovere delle comunità dire ai propri governanti, a chi sta al Governo a vario titolo, maggioranza e minoranza. Voi avete titolo ad assumere le decisioni perché legittimamente eletti in un Parlamento legittimamente governate, perché attui a seguito di elezioni democratiche che si sono svolte, ma sappiate che le comunità sappiate che le popolazioni sappiate che i Comuni sappiate che le scuole, tutti quanti a vario livello esercitano una funzione sociale, hanno un indirizzo e quindi voi, nell'esercizio delle funzioni di rappresentanza, non potete non tener conto degli indirizzi che vengono dalla base. Ecco qua che le parole di Papa Francesco ci stanno proprio tutta la parte artigianale viene dal basso e allora i governi possono assumere la decisione che vogliono. Però è corretto che i Governi sappiano torna a dire questo che questi ordini del giorno io lo chiamerei più che mozione. Ordine del giorno. Se tecnicamente dobbiamo darci un indirizzo, c'è poi un minimo di formalismo, lo dobbiamo utilizzare e vogliamo che questo documento sia mandato anche alle deputazione. Il Governo. Non facciamo che il Consiglio si dà un atto di indirizzo a se stesso, cioè nel senso chiamiamolo. Ordine del gioco se siamo tutti sotto questo punto di vista, convinti di questa diciamo correzione di di natura di natura formale e se questo ordine del giorno e ripreso da tanti Consigli comunali e tante comunque, al di là di questo ordine del giorno, piccole mobilitazione, ci sono il popolo italiano, si esprime il popolo italiano da un indirizzo politico. È chiaro che poi i Governi io, nell'esercizio delle mie funzioni dei Sindaco, nel mio piccolo,
Quando assumo delle decisioni, a volte ci riesco, il più delle volte magari non ci riesco, ma tendo a capire qual è la volontà della comunità che io rappresento e quindi nelle decisioni che assumo, torno a dire molte volte non ci riesco, ma sempre ho la preoccupazione di capire e interpretare tenere il polso della mia comunità per essere consequenziali nelle azioni che mette in campo molte volte non ci riesco qualche volta, magari ci riesco e questo meccanismo io credo debba essere ribaltato a più livelli e quindi va bene la sensibilizzazione che facciamo, perché dobbiamo le nuove generazioni, ma anche, ebbene, Maccari un segnale ai nostri governanti perché alcuni principi che sono capisaldi della nostra Costituzione, sembra che questi signori, se vi siano abbondantemente dimenticati e quindi noi, facendo quello che stiamo facendo oggi, credo che facciamo la nostra, la nostra parte anch'io sarei stato molto felice di aver vedere la platea gremita e persone in piedi che, diciamo, non avevano come modo di assistere al Consiglio comunale, ma complessivamente io credo che oggi,
Tutti insieme, maggioranza e minoranza, Comitato civico e quindi comunità, stiamo segnando una pagina positiva della politica torinese che ci fa onore a livello diciamo territoriale e quindi io sono assolutamente convinto che abbiamo fatto bene a fare quello che stiamo facendo e stiamo marcando le posizioni con i giusti metodi e le giuste impostazioni, grazie.
Grazie Sindaco, credo che la discussione sia stata ampiamente affrontata, ci tengo a ringraziare nuovamente tutti i rappresentanti del comitato civico per la pagina di Troina che sono state qui oggi e che, devo dire, anche grazie a loro.
È stato affrontato questo argomento in un'aula di di tutto rispetto, come è l'Aula consiliare, e ringrazio quindi anche tutti i consiglieri comunali che hanno condiviso e l'argomento e che è stato anche discusso in in maniera abbastanza approfondita, quindi penso che possiamo passare alle votazioni, ricordo che poc'anzi il consigliere Saso terra ha presentato un emendamento che, a quanto mi viene detto, sta subendo delle modifiche. Credo quindi che verrà presentato un subemendamento all'emendamento o sarà un emendamento, un unico emendamento ok?
Se è pronto o vorrei evitare la sospensione di qualche minuto il Consiglio comunale per poi evitare nuovamente fare appello nominale e quant'altro. Quindi, se siete Degis, dico se l'integrazione all'emendamento presentato e pronta si legge come unico emendamento o dobbiamo fare un subemendamento all'emendamento.
Unico okay.
Okay, quindi, se lo volete leggere così per poi procedere alla votazione dell'emendamento.
Un unico consigliere che lo legge per tutti, comunque emendamento ed integrazioni sono state firmate seduta stante a tutti qua, Luigi Consiglieri per sapere se non è stato sottoscritto da è firmato da tutti i Consiglieri presenti qui in Aula.
Consigliere sulla terra, prego.
Grazie Presidente, allora l'emendamento va a modificare la parte della mozione nella parte in cui c'è scritto l'impegno e l'emendamento a trasmettere il presente atto ai comuni della provincia di Enna, all'Unione dei Comuni, all'interno a Troina, ai rappresentanti regionali nazionali ed europee del territorio e del riferimento al Presidente della Regione siciliana nonché al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale al Presidente del Consiglio alle segreterie dei partiti politici affinché si dia risonanza istituzionale al messaggio di pace espresso da questo Consiglio comunale, si favorisca una più ampia presa di coscienza e responsabilità da parte delle istituzioni, sempre nella stessa parte dell'impegno, si aggiunge a farsi carico di promuovere un'azione politica volta al ripristino di condizioni dignitose per le popolazioni civili di Gaza.
Facendo lo stesso per le altre popolazioni coinvolte nei diversi conflitti mondiali, in coerenza con l'articolo 2 della Carta dei diritti dell'uomo, e a sostenere, con ogni sforzo diplomatico il diritto di vivere in sicuro e in sicurezza, libertà e autodeterminazione in un territorio riconosciuto e protetto dal diritto internazionale, sottoscritto da tutti i Gruppi sia di maggioranza, appunto, che è anche di minoranza. grazie Consigliere sta terra, allora procediamo alla votazione dell'emendamento appena esposto dal Consigliere sapere chi è favorevole resti seduto, chi è contrario.
No, una un secondo, il Consigliere linguaggio voleva, visto che siamo stati sollecitati dal comitato per la pace, e mi sembra anche corretto condividere con loro questi emendamenti che abbiamo fatto e dire se sono, se sono d'accordo o meno.
Okay, quindi il Consigliere Linguanti ha chiesto.
Scusate, l'abbiamo, abbiamo ovviamente parzialmente del dottor prevedeva, ha detto parzialmente quello che era il primo, poi c'è stato un altro, abbiamo emendato, le è stato integrato con la questione che che io stesso ho detto, rese dalle segreterie dei partiti, e poi abbiamo messo anche quella discussione rispetto ai territori da stabilire alle quelle fette di territorio da mettere a disposizione delle popolazioni che in questo momento si trovano, sono protagonisti di conflitti e a vario titolo, questo è, va bene perfetto. Allora riprendiamo la votazione dell'emendamento. Chi è favorevole resti seduto, chi è contrario si alzi approvato all'unanimità dei presenti in rileggo nuovamente il l'oggetto della mozione o ordine del giorno Atto di indirizzo al Consiglio comunale a prendere una posizione a favore della pace e contro le guerre e votiamo la mozione così come emendata. Chi è favorevole resti seduto, chi è contrario si alzi approvato all'unanimità dei presenti sono le ore 20:15. Ringrazio pertanto chi ha partecipato a questo Consiglio comunale e il pubblico e i Consiglieri, la Giunta e il Sindaco. Dichiaro chiusa la seduta del Consiglio comunale. Salve,