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C.c. Treviglio 17.12.19, ore 18.00
FILE TYPE: Video
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Speaker : CONSIGLIO COMUNALE DI TREVIGLIO SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2019
(Il Segretario Generale procede all’appello dei Consiglieri)
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Giussani.
Veniamo al primo punto. Deve fare la Giunta. Già fatta?
Veniamo al primo punto: “Interpellanza presentata dal Consigliere Sonzogni riguardante le osservazioni al PTCP”.
“Il sottoscritto Stefano Sonzogni in qualità di Consigliere comunale di “Italia Viva - Viva Treviglio”, premesso che con decreto n. 198 del 28 settembre 2019 del Presidente della Provincia di Bergamo, riscontrata la necessità di introdurre il nuovo Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento e disposte le intervenute integrazioni del Piano Territoriale Regionale (PTR), nonché preso atto delle modifiche e delle integrazioni proposte al PTCP al rapporto ambientale dello studio di incidenza conseguente al recepimento dei contributi esterni ritenuti accogliibili, valutata la necessità di pubblicare nuovamente la documentazione sopra descritta al fine di completare il percorso di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dando l’opportunità agli enti e al pubblico di conoscere modifiche introdotte anche a seguito dei rilievi avanzati in occasione della Conferenza dei Servizi dell’11 settembre 2018, si è dato mandato ai competenti uffici di procedere alla pubblicazione della proposta di PTCP e dei documenti inerenti la VAS come modificati e aggiornati a seguito delle osservazioni pervenute entro l’11 settembre 2018.
In conseguenza la predetta pubblicazione è stato fissato il termine al 17 dicembre 2019 per la presentazione di contributi o osservazioni da parte di tutti i soggetti interessati tra i quali evidentemente incluso il Comune di Treviglio.
Tutto ciò premesso, chiede al competente Assessore di riferire in ordine al recepimento delle aggiornate proposte di PTCP dei contributi e osservazioni in precedenza sottoposte al Comune di Treviglio, ai nuovi contributi ed osservazioni presentati l’Amministrazione comunale in vista della riferita scadenza 17 dicembre 2019, in specie con riferimento alla cosiddetta Mezzaluna, la cosiddetta Cava Vailata ed aree confinanti, i terreni di proprietà comunale situati a ridosso del confine con il Comune di Caravaggio, nei pressi dell’ospedale e le possibili nuove infrastrutture viarie e dalle aree di tutela dei contesti naturali e del paesaggio”.
Risponde l’assessore Nisoli, prego.
Speaker : NISOLI – Assessore
Grazie, Presidente.
Buonasera Consiglieri. Il Comune di Treviglio il 31 agosto 2018, a seguito messa a disposizione da parte della Provincia di Bergamo della proposta di revisione del PTCP, aveva presentato un’osservazione composta da due punti: uno, è stata richiesta la modifica degli elaborati di Piano in quanto alcune porzioni del territorio del Comune di Treviglio edificato o edificabile sono state invece rappresentate come ambiti agricoli strategici oppure come spazi aperti di transizione in contrasto con quanto riportato all’articolo 12 “Elaborato Piano delle Regole”, ove viene precisato che il PTCP recepisce quale propria parte integrante e costitutiva le previsioni insediative dei PGT e che dette previsioni sono quindi realizzabili sia nella fase di salvaguardia che successivamente alla sua approvazione.
L’altro punto: avevamo richiesto la riclassificazione della fascia compresa tra il corridoio infrastrutturale costituito da BreBeMi e ferrovia alta velocità e l’abitato a sud della città, la cosiddetta Mezzaluna, come spazi aperti di transizione anziché come ambiti agricoli strategici affinché possano essere intraprese in tale fascia di territorio azioni urbanistiche comunali di ricucitura e ricomposizione urbana.
Con l’avviso del 17 ottobre 2019 di nuova messa a disposizione da parte della Provincia della proposta di revisione del PTCP e relativi allegati, abbiamo presentato ieri, il 16 dicembre, una nuova osservazione.
Nei documenti depositati da parte della Provincia in visione è stata recepita la richiesta di riclassificazione della fascia compresa tra il corridoio infrastrutturale BreBeMi e ferrovia alta velocità e l’abitato sud della città, la Mezzaluna, come Spazi Aperti di Transizione (SAT) anziché come ambiti agricoli strategici.
L’osservazione appunto presentata ieri è composta ancora da due punti: uno riguarda l’area della frazione Geromina, dove nel Piano dei Servizi è ammessa la formazione di struttura socio-assistenziale normata dall’articolo 4 del nostro Piano dei Servizi e richiamata la proposta e le motivazioni formulate il 17 maggio 2016, le citate previsioni del vigente Piano dei Servizi del PGT e l’integrazione al PTR regionale approvato con delibera nel Consiglio regionale del 19/12/2018 nella quale tale area è stata classificata come superficie urbanizzabile, terreni interessati da previsioni pubbliche o private dei PGT. È stato richiesto appunto di riclassificare l’area in questione assegnandole una destinazione urbanistica coerente con gli strumenti regionali e comunali vigenti togliendola dagli ambiti agricoli strategici.
Poi abbiamo chiesto un’altra parte dell’osservazione che riguarda la bretella di collegamento Autostrada Bergamo-Treviglio con la Strada Statale 42: è stato proposto in alternativa al previsto tracciato che parte dalla futura autostrada all’altezza della Cascina Fornasetta e, con andamento est-ovest, va a intercettare la via Bergamo all’altezza della cascina Delle Monache, poco più a valle dell’insediamento industriale della Bianchi, di potenziare invece l’attuale via Ada Negri e di adeguare il tratto della Strada Statale 42 tra la via Ada Negri e l’innesto con la Tangenziale Est.
Questa richiesta l’abbiamo fatta nella visione del risparmio di consumo di suolo, perché è inutile realizzare questa bretella in più terreni, che comunque sono agricoli e tuttora utilizzati dall’agricoltura, quando potenziando la via Ada Negri, che è una via già esistente e che con pochi interventi può essere raddoppiata, si utilizzerebbe una strada già esistente anziché andare a consumare nuovo suolo. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Prima di intervenire ovviamente volevo porgere le mie scuse per il mio ritardo che non è dovuto a volontà personale ma a problemi del servizio ferroviario che questa Amministrazione continua ahimè a sottovalutare nella loro gravità.
È sempre colpa degli altri, in questo caso a maggior ragione. Voce che viene da dietro. Io prendo atto che l’Amministrazione, a fronte di una riapertura dei termini dovuta alla procedura di VAS e dovuta al recepimento delle disposizioni del PTR, ha quindi presentato osservazioni che sono da un lato volte a tentare di legittimare sul piano della compatibilità con la pianificazione provinciale l’operazione cosiddetta Blister a questo punto, poi se avrò modo di discutere di questa operazione sul dove è collocata… e poi un altro tipo di intervento che invece attiene a quello che in fondo avrebbe una sua logicità e coerenza, cioè nell’ipotesi di realizzazione del collegamento veloce Treviglio-Bergamo, meglio detto Autostrada Treviglio-Bergamo, la bretella di collegamento che andrebbe a costituire parte di quella Tangenziale Ovest che lambirebbe il territorio comunale direzionando le macchine altrove.
Non vedo nella sua esposizione, a meno che osservazioni in merito fossero state presentate all’epoca, ma non mi è chiara a questo punto la lettera b) dello scritto che mi è stato consegnato, osservazioni relative all’area cosiddetta ex polisportiva, che si trova nel territorio di Treviglio nelle vicinanze e in contiguità dei terreni dell’azienda ospedaliera e a confine col Comune di Caravaggio, che è un’area, a quanto mi risulta, di proprietà pubblica in parte del Comune di Treviglio e in parte del Comune di Caravaggio.
Io non so se è possibile avere da lei un ulteriore chiarimento in questa sede o se lo possiamo tenere in un secondo momento. Non mi è parso di vedere delle osservazioni in merito.
Speaker : NISOLI – Assessore
No, non abbiamo fatto osservazioni in merito a quell’area perché già non è ambito agricolo strategico, quindi è già consentito l’utilizzo diverso dall’agricoltura.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Consigliere Sonzogni, come la mettiamo? Soddisfatto parzialmente, non soddisfatto? Questo ai fini del verbale.
Speaker : SONZOGNI
Prendiamo atto della risposta. Il senso della dell’interpellanza era anche quello di avere, in una sede pubblica, un punto fermo su quella che era l’attività dell’Amministrazione nell’interfacciarsi e nell’interloquire con l’Amministrazione provinciale.
Prendiamo atto degli elementi che ci date e ci riserviamo ovviamente delle azioni amministrative in merito, nel senso politico, su questi profili. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Veniamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dal Consigliere Sonzogni riguardante l’inserimento del Comune di Treviglio all’interno del Sistema Tariffario Integrato del bacino mobilità della Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Monza Brianza”.
“Il sottoscritto Stefano Sonzogni in qualità di Consigliere comunale di “Italia Viva - Viva Treviglio”, premesso che nei giorni scorsi in occasione di interviste rilasciate dalla stampa locale l’Assessore con delega alla Mobilità ha ventilato la possibilità dell’inserimento di Treviglio all’interno del Sistema Tariffario Integrato del bacino di mobilità della Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Monza Brianza accanto in alternativa all’inserimento analogo sistema relativo alla Provincia di Bergamo, considerato che l’inserimento all’interno di uno di entrambi i sistemi tariffari avrebbe rilevanti conseguenze sulle tariffe applicate ai numerosi pendolari trevigliesi, una parte dei quali gravitanti sulla città di Milano, tutto ciò premesso chiede al competente Assessore di riferire in ordine agli intendimenti dell’Amministrazione comunale all’interlocuzione in corso con le competenti agenzie di bacino”.
Risponde l’Assessore Pezzoni, prego.
Speaker : PEZZONI – Assessore
Grazie, Presidente.
Riprendo dalla stampa un’intervista recentemente pubblicata di Claudia Terzi che è Assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti. Ha fatto questa dichiarazione (apro le virgolette): “Treviglio fa parte obbligatoriamente, ai sensi del Regolamento regionale 4/2014, dello STIBM di Bergamo. Nell’intesa tra Regione e agenzia per il trasporto pubblico locale di Milano, Monza, Lodi e Pavia, sottoscritta a fine settembre, è già prevista l’applicazione dello STIBM Milano-Monza ai servizi ferroviari di Treviglio, ma questo è subordinato all’accordo che devono trovare le due agenzie interessate per garantire l’integrazione di tutti i servizi di trasporto pubblico locale” (chiudo le virgolette).
Noi abbiamo vissuto nei mesi scorsi, quando sono state pubblicate le bozze del nuovo sistema tariffario milanese, una situazione un po’ paradossale, perché Treviglio era stata inserita all’interno del perimetro dello STIBM milanese a causa dell’attestazione in Treviglio dei capolinea delle linee dei passanti S 5 ed S 6.
La previsione però non ha trovato alcuna attuazione in sede operativa e dall’altra parte ha anche generato qualche confusione e qualche malinteso iniziale: in stazione non sapevano se potevano emettere i biglietti, le autorizzazioni non sono mai arrivate.
Solo con l’avvio effettivo dello STIBM milanese Milano-Monza la forzatura è stata corretta e Treviglio è uscita da questa perimetrazione di bacino, quindi il bacino milanese a oggi non comprende Treviglio.
D’altro canto, i lavori invece per quanto riguarda lo STIMB di Bergamo sono ancora in corso: è in corso la fase di analisi delle osservazioni che sono arrivate da parte dei gestori e il Sindaco il 23 settembre scorso ha partecipato all’incontro che si è tenuto nel capoluogo per la presentazione delle linee guida del sistema bergamasco.
Quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione? Noi dobbiamo innanzitutto proseguire l’interlocuzione con l’Agenzia per il trasporto pubblico della Provincia di Bergamo a cui siamo legati per competenza territoriale e dall’altra parte avvieremo, per evitare le sorprese che ci hanno già caratterizzato, quella con l’agenzia milanese. Sarà data attenzione - e questa secondo me è la cosa importante - ai temi più rilevanti quali soprattutto quello che è stato evidenziato in sede di attivazione dello STIBM milanese dell’incremento delle tariffe per gli utilizzatori cosiddetti mono modali e alle misure di ristoro che sono già in fase di studio e di futura applicazione per gli utenti dello STIBM milanese pur nell’ottica del processo di integrazione che è previsto dal regolamento regionale citato, di cui all’articolo 44 della Legge regionale 6/2012. Fondamentalmente è un meccanismo grazie al quale, a coloro che usano soltanto un mezzo, viene consentita la possibilità di avere una decurtazione rispetto al costo complessivo dell’abbonamento sul Sistema Integrato milanese, che attualmente porta a storture come il costo più conveniente dell’abbonamento punto-punto treno tra Milano e Treviglio che non tra Milano e Cassano pure essendo la distanza di Cassano inferiore.
Il processo futuro sarà quello dell’integrazione e quindi alla fine, dopo questi cinque anni probabili, saranno in vendita soltanto biglietti integrati. Per quanto riguarda il discorso trevigliese, la caratteristica, la peculiarità e l’importanza anche della stazione secondo me ci deve costringere in positivo a ragionare sia con l’una che con l’altra agenzia: con Bergamo le cose sono già in corso, con Milano vogliamo evitare quello che è successo durante il corso di quest’estate.
Un’ultima, precisazione siccome Davide Dadda mi ha detto che sono Assessore alla Mobilità ed è stata poi riportata anche nell’interpellanza, io non sono Assessore alla Mobilità, per cui è meglio precisarlo. Tutto qui. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Sanzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Grazie Assessore per la relazione didascalica che ci ha sottoposto.
A nostro avviso è sicuramente imprescindibile continuare quello che lei ha accennato, cioè l’interlocuzione anche con l’agenzia di Milano e avere come preoccupazione che le due agenzie raggiungano un’intesa, perché il posizionamento strategico di Treviglio richiede necessariamente che Treviglio sia inclusa nel Sistema Integrato milanese: sarebbe un non senso essere capolinea delle due linee del Passante e comunque essere stazione di interscambio anche di altre linee, con una notevole quantità di treni su Milano e quindi essere la Porta Est di Milano a questo punto e non avere l’appartenenza al Sistema Integrato. Credo che si debba avere in mente certamente queste preoccupazioni e magari potrebbe essere occasione anche di una mozione eventualmente in un secondo momento da parte di questo Consiglio: ragionare in termini di costi-benefici appunto sugli utilizzatori mono-modali perché ve ne sono non pochi, anzi il Passante ha favorito la mono-modalità perché entrando nella città di Milano fa in modo che molti utenti possano non prendere la metropolitana o comunque altri mezzi di trasporto proprio perché raggiungono direttamente le loro destinazioni finali.
Bisogna capire in questo ragionamento di costo-beneficio quanti utenti poi sarebbero realmente avvantaggiati, quanti penalizzati: penso anche agli studenti delle facoltà scientifiche fintanto che ci sarà Città Studi o anche agli studenti che si attestano sulla Bovisa e o su Villapizzone: sono tutti utenti che non usano tendenzialmente altri mezzi.
Preoccuparsi di questo tema e credo che il Comune forse di suo debba metterci, oltre a quello che fanno le agenzie, preoccuparsi anche direttamente magari di fare una verifica di questo aspetto perché non è detto che le agenzie lo facciano in maniera efficace; dall’altra parte l’assoluta priorità - si diceva prima - dello stare nel Sistema Integrato milanese e ovviamente - ma quello è la normativa che lo prescrive - stare nel Sistema Integrato bergamasco anche nell’ottica, speriamo che prenda avvio questa cosa, del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Bergamo.
Su questo già vi preannuncio che “Italia Viva” presenterà, alla prima occasione utile, una mozione anche su questo aspetto che secondo noi è assolutamente strategico come lo è valorizzare i collegamenti con Milano e quindi l’integrazione tariffaria con Milano. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Sonzogni.
Veniamo ora al punto n. 3: “Aggiornamento del Regolamento comunale per la disciplina del funzionamento dei controlli interni”. La parola al Segretario, prego.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
Qui si tratta di aggiornare una regolamentazione che era stata già approvata nel gennaio del 2013. Il Testo unico delle società partecipate è uscito nell’agosto poi del 2016 e quindi si tratta di aggiornare tutta la normativa sui controlli: controllo strategico, controllo di legittimità e contabile, il customer satisfaction e poi anche in aggiunta, rispetto al Regolamento, Presidente, invece la parte sul controllo delle società partecipate.
Tutte le fasi del Comune vedono coinvolta la Giunta, i dirigenti, gli uffici, in tutti questi controlli che vengono effettuati, che poi hanno fondamento nell’articolo 97 della Costituzione, che è il principio di imparzialità e buon andamento.
Ho mandato a tutti i consiglieri un quadro sinottico per avere un raffronto del precedente e del nuovo Regolamento. Se ci sono domande…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Dichiaro aperta la discussione sul punto. Invito il Consiglio a prenotarsi se ci sono interventi o richieste di chiarimenti. Prego. Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Una domanda al Segretario, ma è una richiesta di chiarimento, può essere un aspetto che abbia trascurato: nell’ambito di questo testo regolamentare, proprio per favorire l’esercizio delle varie forme di controllo da parte dell’ente pubblico come socio, abbiamo a questo punto una previsione che vincoli le società con amministratore unico a dotarsi del libro delle decisioni dell’amministratore unico? Perché io penso ovviamente a Treviglio Futura: noi nel caso di Treviglio Futura abbiamo ovviamente il verbale, il libro delle adunanze dell’assemblea e quindi abbiamo i verbali assembleari; vi è stato in passato un problema che riguardava proprio invece l’assenza, almeno in passato c’era questo problema, del libro delle decisioni dell’amministratore unico, che appunto essendo organo monocratico veniva interpretato l’esercizio di questa funzione come tale da non richiedere una verbalizzazione delle decisioni come invece accadrebbe in presenza di un Consiglio d’Amministrazione.
Dall’altra parte non mi è chiaro in che modo si pensa di verificare l’efficacia in campo dell’esercizio, del controllo analogo da parte dei comitati all’uopo costituiti, perché un problema trasversale e frequente nelle cosiddette società in house è che gli organismi che sono previsti, quand’anche si ritenga che siano legittimi per l’esercizio del controllo analogo congiunto, sovente o non si riuniscono oppure si riuniscono ma esercitando il controllo in maniera più formale che sostanziale.
Volevo capire su questi due profili che riflessioni sono state svolte giusto a livello di chiarimenti. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi. Per cui, Segretario, prego, a lei la parola.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
Si tratta di rendere più attenti e cogenti questi controlli. Sono di vario tipo: per esempio abbiamo avuto un controllo sulla SABB, sull’attività anticorruzione. Abbiamo fatto una segnalazione sia prima diretta SABB e dopo all’ANAC. Quello è un esempio di controllo anche molto diretto, molto franco.
Su YGEA c’è un controllo continuo e su STU anche, anzi rispetto a YGEA, che è più strutturata naturalmente, abbiamo invitato la STU a essere più formale anche nelle sue comunicazioni, quindi anche il tema dei verbali, anche il tema delle modifiche per adeguarsi a quelle che erano le indicazioni che erano emerse lo scorso anno sulle società partecipate.
Adesso una forma di controllo è anche il fatto di rispetto della legge da parte di Autostrade: manderemo a breve la lettera, è passato l’anno per concludere il procedimento della vendita; vediamo se ci sarà un consenso conforme a quella che è la normativa.
Al di là di quella che è la disciplina espressa in dettaglio (controllo analogo strategico di gestione eccetera) abbiamo proprio avuto nel lavoro concreto degli esempi di controllo sulle partecipate ed è una cosa che avviene tutti i mesi. Speriamo che avvenga sempre di più.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Segretario.
Altri interventi per eventuale replica? Non ci sono altri interventi per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 3 all’ordine del giorno: “Aggiornamento del Regolamento comunale per la disciplina del funzionamento dei controlli interni”.
Sono aperte le votazioni.
Consigliere Ferri, grazie.
Grazie, sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora al punto n. 4: “Acquisizione in piena proprietà dell’immobile “ex deposito ferroviario” e relative aree di pertinenza sita in via Visconti, contraddistinti in mappa al foglio 9, mappali 166686, 16687, 2573 di proprietà di RFI S.p.A.”.
La parola all’Assessore Nisoli, prego.
Speaker : NISOLI – Assessore
Grazie.
Con questa delibera andiamo ad acquisire la piena proprietà dell’ex deposito ferroviario della Stazione Ovest, che con una convenzione tra RFI e Comune di Treviglio in data 12 aprile 2012 era già stato concesso in diritto di superficie per 99 anni.
Questa concessione consentiva l’utilizzo al Comune di Treviglio di questo ex deposito con destinazioni di utilizzo pubblico.
A seguito di analisi e ragionamenti che abbiamo fatto con il solo diritto di superficie non si riusciva a fare degli investimenti per quanto riguarda la ristrutturazione e la sistemazione di questo immobile perché anche mutui o così non si poteva fare su un’area che non è nostra.
Per cui abbiamo iniziato a prendere dei contatti nel 2018 con RFI per valutare la possibilità di acquisirlo in piena proprietà: abbiamo avuto diversi incontri, delle interlocuzioni e a novembre di quest’anno RFI, per tramite di Ferservizi, che è una società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce questi immobili, ci ha presentato appunto una proposta: a fronte di un importo di 12.700 euro diventiamo proprietari di questo immobile.
Pertanto la proposta della Giunta è quella di acquisire in piena proprietà a fronte del versamento di 12.700 euro oltre imposte questo immobile e successivamente, nei primi mesi del prossimo anno, provvederemo a formulare un bando dove metteremo o a bando questo immobile con una destinazione prevalentemente pubblica o comunque di uso pubblico, dove chi partecipa a questo bando, chi sarà aggiudicatario, dovrà intervenire sulla ristrutturazione, ne avrà l’utilizzo per un periodo di tempo e, alla scadenza di questo periodo, ritorna in proprietà dell’Amministrazione. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione: invito i Consiglieri a intervenire.
Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 4… Consigliera Rossoni, prego.
Speaker : ROSSONI
Era più che altro una domanda. L’Assessore in chiusura dell’intervento ci ha detto: “Metteremo appunto a bando l’intervento, chiederemo che ci sia una destinazione pubblica o comunque un uso pubblico”. Mi domandavo: c’è comunque un’idea dell’Amministrazione su quali possano essere le eventuali destinazioni di quell’immobile, quali sono le esigenze eventualmente che secondo voi questo luogo potrebbe andare a soddisfare o meno? C’è un’analisi di questo tipo da parte dell’Amministrazione?
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Prego, Assessore.
Speaker : NISOLI – Assessore
Una destinazione certa non l’abbiamo; nelle varie ipotesi comunque c’è uno spazio con una fruizione pubblica per spazi di o eventi culturali o esposizioni museali o anche una sorta di ricettivo con finalità sociali. Sono le funzioni che pensavamo, però l’idea di fare un bando aperto per accogliere proposte.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Non ci sono altri interventi per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto… Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
volevo annunciare l’astensione di “Italia Viva” riallacciandomi anche a quanto si è detto poc’anzi nei chiarimenti sulle richieste fatte dalla Consigliera Rossoni: è certamente auspicabile che l’Amministrazione, in tempi quanto più solleciti, ci dia delle indicazioni su quello che vuol fare dal punto di vista della valorizzazione di questo bene che si accinge ad acquistare pienamente. Ci attendiamo che a breve ci si comunichi gli intendimenti dell’Amministrazione.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 4: “Acquisizione in piena proprietà dell’immobile “ex deposito ferroviario” e relativa area di pertinenza di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.”.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera. Grazie.
Sono aperte le votazioni. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Attendiamo un attimo il Sindaco, non che lo perdiamo nel cammino. Aspettiamo un attimo.
Riprendiamo, grazie. Scusate.
Veniamo ora al punto n. 5: “Acquisizione al patrimonio comunale ex articolo 42 bis DPR 327/2001 di beni utilizzato per pubblico interesse, aree contraddistinta al NCT di Treviglio al foglio 9 mappale n. 11137, 11140 i metri quadrati 1.700 complessivi”.
Prego, Assessore Nisoli.
Speaker : NISOLI – Assessore
Riguarda l’acquisizione di un’area di 1.700 metri quadrati situata alla Geromina, che a metà degli anni Novanta era stata occupata dal Comune di Treviglio per realizzare un parco pubblico. Nel corso di tutti questi anni il Comune non ha mai regolarizzato quello che era questo esproprio di quest’area; nel 2015 il proprietario ha presentato appunto una formale richiesta all’Amministrazione chiedendo di venire indennizzato in quanto era da oltre 10 anni che il Comune utilizzava queste aree come parco pubblico.
Abbiamo tenuto diversi incontri con questa proprietà e alla fine siamo arrivati a questa offerta di 49.400 euro per quanto riguarda i 1.700 metri quadrati di parco pubblico siti alla Geromina.
Anche i costi di registrazione, trascrizione e voltura saranno a carico del Comune, pertanto l’esborso totale sarà di 56.000 euro.
Con questa delibera andiamo a sistemare un esproprio che è da trent’anni che si sta trascinando e non è mai stato regolarizzato. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Per la discussione, ci sono Consiglieri che vogliono intervenire? Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Scusi, Assessore, poi magari della questione avevamo già parlato in un’altra seduta.
Problematiche di questo tipo, da quanto vi risulta nel monitoraggio delle procedure espropriative svolte in passato, ve ne sono altre che potrebbero emergere?
Ne ricordo una ben più onerosa.
Volevo approfittarne per dire che ve ne sono molte altre che potete assumere, mi pare di caramelle: in questo modo, se l’assumete tutti contemporaneamente, dovremmo riuscire a vincere le elezioni. Puntiamo… basta che duri quello che deve durare.
Ecco se ha, se è stata fatta una verifica da questo punto di vista, giusto per avere una notizia in merito. Qui parliamo poi di decisioni che comportano spese, credo, fuori bilancio.
Comunque, essendo un dato abbastanza preoccupante, a seconda di quello che è l’onere, vorremmo capire se è un caso isolato - non mi pare - oppure potrebbero essercene altri. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Nel mentre attendiamo, tutto a posto? Prego, Assessore.
Speaker : NISOLI – Assessore
Ce ne sono altri casi, tutti di dimensioni contenute fortunatamente. Li stiamo portando avanti. Nell’anno prossimo contiamo di sistemare almeno altri tre casi. Non sono tantissime, però ce n’è qualcuna aperta da tanti anni, dagli anni Novanta.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Consigliere Fumagalli, prego.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente.
Assessore, rimanendo sul tema e sull’oggetto del Consigliere Sonzogni, la domanda è: dal 2011, da quando noi ci siamo insediati, quante situazioni del genere abbiamo sanato? Se se lo ricorda.
Quindi potremmo dire una decina: sistematiche, sono state accantonate negli anni. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Altri interventi? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il punto n. 5: “Acquisizione al patrimonio comunale di bene utilizzato per pubblico interesse”.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Votiamo ora l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora al punto n. 6: “Approvazione delle modifiche al vigente Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulle pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni”.
Prego, assessore Vailati, a lei la parola.
Speaker : VAILATI – Assessore
Grazie, Presidente.
L’articolo 2 del decreto legge 15 novembre ‘93 n. 507, ai fini dell’applicazione dell’imposta di pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni ripartisce i Comuni in cinque classi in base alla popolazione residente al 31 dicembre del penultimo anno precedente a quello in corso. È stata fatta una ricognizione dell’anno n meno 1, quindi alla data del 31/12/2018. La popolazione residente a questa data nel nostro Comune ammonta a 30.092 abitanti, come peraltro è stato certificato dall’Istituto nazionale di Statistica.
Abbiamo fatto però un’ulteriore modifica, quindi abbiamo verificato se, nel corso dell’anno 2019, il numero rimaneva tale, diminuiva oppure era in incremento: infatti alla data del 31/10/2019 risulta un aumento a 30.664 cittadini e pertanto, ai fini dell’applicazione dell’imposta di pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni, il Comune rientrerà per l’anno 2020 nella classe terza prevista. Si deve provvedere alla modifica del Regolamento. Il Regolamento è stato modificato all’articolo 3 dove appunto si prende atto che si rientra nella terza classe impositiva e ne applica le relative tariffe e all’articolo 8 per le maggiorazioni e le riduzioni di imposta, dove viene previsto che, qualora il committente richiede espressamente che l’affissione venga eseguita in determinati spazi da lui prescelti, è dovuta una maggiorazione del 100 per cento del diritto per coprire i costi specifici per la richiesta del servizio.
Per questa delibera è stato ottenuto il parere positivo dell’organo di revisione.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione. Se ci sono Consiglieri che vogliono intervenire, li invito a prenotarsi.
Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 6 all’ordine del giorno: “Approvazione delle modifiche al vigente Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni”.
Grazie. Sono aperte le votazioni. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri comunali presenti.
Votiamo ora l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni. Consigliere Sonzogni, grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora al punto n. 7: “Approvazione delle modifiche al vigente Regolamento per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa”. Prego, Assessore Vailati, a lei la parola.
Speaker : VAILATI – Assessore
Grazie.
Lo stesso discorso vale per la TOSAP, solo che qui a prevederlo nell’articolo 2, ma è l’articolo 43 sempre dal decreto legislativo 15/11/’93 n. 507.
Vale anche qui il discorso della ricognizione al penultimo anno precedente, quindi al 31/12/2018, che riporta 30.092 abitanti. La verifica anche qui è stata fatta, sempre per lo stesso discorso di prima, che per l’anno 2019 il numero della popolazione dei residenti è in aumento e quindi per l’anno 2020 si rientra nella classe terza che è stata prevista dall’articolo 43.
Per il Regolamento viene modificato l’articolo 23, dove appunto al comma 2 si recepisce che il comune appartiene alla classe terza; al punto 3 che le tariffe applicate sono quelle previste per i comuni di classe terza.
Anche per questo è stato recepito il parere favorevole dell’organo di revisione. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a intervenire.
Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno: “Approvazione della modifica al vigente Regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa”.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri comunali.
Votiamo ora l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri comunali.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora al punto n. 8: “Piano operativo per la razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dall’Ente al 31/12/2018 e relazione sull’attuazione al piano di razionalizzazione delle partecipazioni al 31/12/2017”.
La parola al Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Buonasera a tutti i Consiglieri. Il Piano operativo per la razionalizzazione si compone di due allegati: uno è la relazione su tutte le società partecipate direttamente e indirettamente dal Comune, l’altro è l’allegato 2 che entra invece nel merito della relazione sull’attuazione del Piano di razionalizzazione.
Per quanto riguarda il primo documento, quello più corposo, va fatta una premessa: ci riferiamo alla data del 31/12/2018, ma chiaramente le considerazioni vengono fatte alla fine dell’anno 2019, quindi inevitabilmente vengono poi a intrecciarsi gli scenari.
Faccio una rapida carrellata innanzitutto partendo dalla ricognizione straordinaria, che aveva confermato il possesso dei requisiti da parte delle società dirette oggetto del perimetro di ricognizione: ci sono alcune criticità per quanto riguarda Anita, Autostrade Lombarde, Autostrade Bergamasche. Vado a fare una rapida carrellata della relazione che trovate allegata.
Parto da COGEIDE, dove la partecipazione del Comune è una partecipazione diretta al 18,62 per cento. Come sapete e come sappiamo COGEIDE è stata sostanzialmente salvaguardata dal Consiglio di Stato, quindi la sua legittimità ad operare in quanto anche società che garantisce tutto il ciclo dalla fognatura all’acquedotto e alla depurazione è associata anche alle convenzioni che attualmente i vari Comuni hanno. Per quanto riguarda Treviglio tutte le convenzioni scadono nel 2031: siamo però già con alcuni Comuni nella fase di scadenza (penso a Fara e Canonica) e questo si lega anche al discorso del passaggio della incorporazione all’interno di UniAcque che invece è la società mamma.
Per quanto ci riguarda sapete che sono stati fatti anche recentemente cambi societari, quindi c’è il nuovo Presidente Danilo Zendra. Abbiamo approvato venerdì, prima dell’assemblea dell’ATO e poi in Consiglio provinciale anche, l’accordo affinché anche il sistema tariffario possa essere finalmente rimodulato e quindi garantire alla società una sorta di allineamento progressivo alle tariffe, ma soprattutto di garantire la sostenibilità.
Il tema principale che viene affrontato nella relazione riguarda il tema della completa attuazione, anche da parte di COGEIDE in merito ai temi dell’anticorruzione e trasparenza, perché, come sapete, uno dei motivi per cui siamo stati salvaguardati è che il socio privato era stato identificato attraverso gara pubblica, ma la maggioranza dei soci è pubblica e di questo ci sono, anche con la Provincia e con gli altri soci principali, una serie di interlocuzioni affinché si possa arrivare a una sorta di controllo congiunto all’interno dell’assemblea dei soci che possa garantire che questo 82 per cento di maggioranza pubblica all’interno la società possa effettivamente essere valorizzato e, di conseguenza, tutti gli adempimenti in carico alla società diventino attuativi.
UniAcque: viene confermato ovviamente il mantenimento della partecipazione perché ci porterà il percorso a confluire in UniAcque. Ci sono anche ipotesi che prevedono la possibilità di anticipare il termine della scadenza delle convenzioni (per Treviglio al 2031) magari in una data unica, quindi posticiparne alcune che sono in scadenza prima e anticiparne altre, però è un tema che diventerà d’attualità all’interno dell’assemblea dei soci. Si conferma ovviamente l’esito della revisione periodica straordinaria per quanto riguarda UniAcque dove abbiamo il 2,51 per cento di partecipazione diretta.
Abbiamo una partecipazione diretta anche in SABB, che è abbastanza nota, del 14,89 per cento: qui esercitiamo un controllo congiunto attraverso la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria. Su SABB la relazione è un po’ più corposa perché sapete che l’ultimo bilancio si è chiuso con una grave evidenza associata alle fideiussioni rilasciate nel purtroppo - per noi non purtroppo - naufragio dell’operazione TEAM e sapete anche che su SABB ci sono state diverse interlocuzioni.
Ovviamente noi confermiamo il mantenimento della posizione innanzitutto perché attraverso SABB partecipiamo in GECO, che è la società che per altri cinque anni, credo, ha la gestione dei rifiuti e quindi del servizio di igiene urbana della nostra città. Allo stesso tempo confermiamo la partecipazione alla luce anche degli ultimi scenari: nel 2018 c’è stata una perdita rilevante che ci vedrà nel primo Consiglio del 2020 andare a lavorare sullo Statuto in quanto abbiamo dovuto incidere sul capitale sociale per coprire le perdite derivate prevalentemente dallo stanziamento a fondo rischi dell’importo di 1.714.000 e di 478.000 come svalutazione delle partecipazioni di SABB in TEAM.
Di fatto le azioni di TEAM si sono azzerate con la sentenza del Consiglio di Stato del 21 maggio 2008 che aveva bloccato l’iter della discarica di cemento-amianto e, conseguentemente a quello, nel 2018 venne deliberata anche la messa in liquidazione della società. Oggi c’è un liquidatore che sta gestendo TEAM.
Inoltre ci sono altri due passaggi all’interno di tutto il percorso che poi portò alla vittoria al Consiglio di Stato: ci fu anche l’identificazione dell’area dell’ex Cava Vailata come area da bonificare e, tra i responsabili dell’inquinamento, venne identificata anche la stessa SABB, che quindi aveva e ha anche un interesse affinché da una parte si chiarisca la sua posizione e dall’altra si attivi il procedimento di bonifica. È stato fatto ricorso al TAR della Lombardia e recentemente l’assemblea dei soci ha dato mandato all’amministratore di fare anche istanza di prelievo in relazione a questo ricorso affinché non si continui a restare nel limbo, ma si capisca poi eventualmente di che morte morire o se festeggiare, in quanto magari non riconosciuti soggetti responsabili dell’inquinamento.
Anche perché sono quattro in realtà i soggetti che sono stati identificati come responsabili, di cui uno è ancora oggi in attività.
La TEAM, se ricordate, si era proposta di bonificare l’area pur non essendo colpevole in quanto aveva di fatto acquistato il terreno e non aveva mai esercitato alcuna attività e, operazione che noi contestammo fin dall’inizio, propose soprattutto sul rush finale quando la situazione sembrava appunto assumere contorni un po’ più positivi per il Comune, meno per TEAM, aveva dato un’accelerazione forte anche al processo di bonifica, sostanzialmente accettando di tutto, quindi sulla colonna A piuttosto che B per quanto riguarda la tipologia di rifiuto precauzionalmente, sul fatto di asportare una grande quantità di terreni, sul fatto di sostanzialmente preparare il fondo per la discarica: quindi il prezzo di quella bonifica venne poi quantificato e approvato in 3.429.000 euro, che è il motivo per il quale poi venne rilasciata la fideiussione che ha inciso sul TEAM e incide su SABB.
A seguito di ciò quindi, tenuto conto dell’articolo 2423 bis del Codice civile e del principio contabile del 31, venne accantonata a conto economico l’importo di 1.714.000 euro, che sono il 50 per cento dei costi di bonifica, che è una garanzia per l’Ente (in questo caso siamo ancora noi, in quanto siamo i soggetti che hanno rilasciato il provvedimento di bodifica), ma che allo stesso modo, essendo SABB coobbligata come deliberato dall’assemblea dei soci nel 2017, incide e ha inciso anche ahimè sulle vicende economico-finanziarie di SABB.
TEAM ha rilasciato questa prima polizza fideiussoria, non ha mai iniziato i lavori. Nel frattempo noi abbiamo comunque tracciato formalmente, anche tramite l’Avvocatura, una sorta di prelazione di questa polizza fideiussoria senza mai esercitare il potere di utilizzarla per la bonifica anche perché riteniamo che non sia quella migliore per l’area. Ovviamente nel frattempo la vita di TEAM è andata appunto scemando.
SABB, a sua volta, ha deliberato la perdita come assolvibile attraverso la riduzione del capitale sociale al bilancio 2019 e il 23 dicembre è convocata un’assemblea per la quale si andranno a tracciare ulteriori passi in merito e poi si arriverà appunto al Consiglio comunale perché c’è il periodo obbligatorio per legge per poi andare a deliberare in assemblea.
Inoltre, va detto che SABB, per cercare di salvare se stessa, quindi sia in relazione alla partecipazione in GECO, sia in relazione alle due partecipazioni (ECOLEGNO al 100 per cento e ECINERTI al 49 per cento) si è sempre prodigata per fare di tutto affinché si evitasse il fallimento della società TEAM e quindi attraverso l’amministratore unico e l’avvocato Grassi, che prima era anche Consigliere d’amministrazione di TEAM, si sono avviati una serie di contatti: uno per capire il possibile futuro dell’area - e avevamo ospitato anche in questa sala il 28 maggio scorso il geologo e l’amministratore unico che hanno presentato il progetto di messa in sicurezza e recupero ambientale - e dall’altra il destino prevalentemente economico, quindi capire quanti potessero essere i debiti (si parlava di qualche milione di euro) e quali potessero essere le vie d’uscita.
Nell’ultima assemblea, che è stata convocata in tempi molto rapidi (il sabato mattina c’era l’assemblea di COGEIDE e ci sono arrivate le PEC per il lunedì mattina 2 dicembre) è stato fatto un aggiornamento anche su questo con un’indicazione che fu data dall’avvocato Grassi: le operazioni di saldo e stralcio avviate per conto di SABB nei confronti dei creditori di TEAM potrebbero portare a un pacchetto complessivo di circa 850.000 euro che consentirebbe di evitare il fallimento della società e sostanzialmente di subentrare.
Questo ovviamente per conto di SABB, quindi come se SABB subentrasse in TEAM e quindi portasse a casa la partecipazione.
Dall’altra parte, sempre restando a SABB, abbiamo più volte detto - e mi pare anche condiviso - che la partecipazione al 100 per cento in ECOLEGNO non avesse e non abbia senso. È stato rinforzato (prima nel 2007, poi nel 2018 e anche quest’anno) l’indirizzo all’amministratore unico. Sono stati fatti alcuni passi: in primis non era possibile perché c’era in corso l’iter autorizzativo di nuovi codici CER, il rinnovo delle autorizzazioni di ECOLEGNO, quindi subentrare con cambi e volture non era opportuno. Adesso che la situazione si è stabilizzata e ECOLEGNO ha anche appena concluso un’operazione di patrimonializzazione relativamente a un immobile dovremmo andare a conclusione di questo iter.
È anche vero che tutta l’incertezza della questione TEAM ha un po’ raffreddato soprattutto l’amministratore unico, non i soci che hanno dato l’indirizzo chiaro per evitare di trascinare anche ECOLEGNO, che oggi - lo vedete dai numeri - è una società che sta facendo buoni risultati, nel possibile fallimento di TEAM, in merito al quale, va detto, c’è già stata un’istanza formulata da un creditore che è stata rinviata al prossimo febbraio. C’è anche una necessità di urgenza di tracciare un po’ questi passaggi e di prendere decisioni abbastanza urgenti. Scusate il gioco di parole.
Per quanto riguarda SABB - è un po’ difficile capire il meccanismo, ma me l’ha confermato anche il Segretario - non sono previste azioni di razionalizzazione che invece sono previste su ECOLEGNO, che venga inglobata all’interno di SABB e non rimanga una partecipazione al 100 per cento. Confermiamo il mantenimento.
Per quanto riguarda Anita, anche per Anita è stato un triennio abbastanza intenso: abbiamo una partecipazione che è il 15,25 per cento; è una società che dal punto di vista della razionalizzazione ha ottenuto ottimi risultati perché ha chiuso i contenziosi aperti, è passata già nel precedente mandato all’amministratore unico, recentemente col rinnovo della governance abbiamo riconfermato ovviamente la figura dell’amministratore unico che è cambiata, non è più Danilo Zendra e definito di passare anche al revisore unico, quindi ottimizzando e riducendo anche i costi del Collegio.
Ha fatto tutta l’operazione di fusione, di passaggio da UNIGAS a EDIGAS, quindi con il passaggio in Ascopiave, che ha permesso anche di avere risultati in termini economici di bilancio positivi, che hanno permesso di liquidare i soci che sono usciti dalla società e allo stesso tempo per il Comune di Treviglio c’è stato un aumento della quota della partecipazione societaria proprio perché le azioni dei soci che sono usciti sono poi state ridistribuite.
Per quanto riguarda YGEA confermiamo assolutamente ovviamente il mantenimento senza interventi. Diceva anche prima il Segretario: è una società oggi ben strutturata, è una società che peraltro, anche dal punto di vista dei risultati, sta ottenendo numeri positivi in termini di personale, quindi di stabilizzazioni che vengono regolarmente fatte, in termini di bilancio (nel 2014 l’utile, il risultato di esercizio era di 80.000 euro, nel 2018 è stato di 216), in termini di visibilità e di senso di appartenenza (credo che oggi venga percepita come società del Comune). In questo caso sono già stati fatti anche qui una serie di interventi di razionalizzazione, compreso il passaggio all’amministratore unico eccetera eccetera: non prevediamo ulteriori azioni di razionalizzazione.
Per quanto riguarda Treviglio Futura lo scorso anno venne fatto quel documento approvato in Consiglio comunale che tracciava un po’ le linee della società: trovate la relazione. La società ovviamente è a partecipazione diretta al 100 per cento del Comune di Treviglio, il piano di sviluppo della società segue gli indirizzi che il Consiglio comunale ha dato a maggio del 2017 e a gennaio del 2019 aventi per oggetto: “L’integrazione degli interventi in piazza Setti in un ampio disegno strategico della mobilità”. In quel caso venne dato l’incarico di studiare il piano del traffico, di agevolare interventi per la soluzione di mobilità dolce, la progettazione e l’attuazione della realizzazione della circonvallazione interna e l’avvio del procedimento per l’analisi e la valorizzazione del complesso denominato Cascina Rampina, dei lotti attigui denominati Bergamo Est e della fattibilità della realizzazione di un parcheggio interrato in largo Caprera.
Il piano del traffico venne presentato lo scorso anno, nel giugno 2018; la progettazione della circonvallazione interna è stata presentata a settembre 2019 ed è oggetto di approfondimenti e di valutazione da parte l’Amministrazione comunale, mentre sul finire dell’anno, a novembre, sono state depositate anche le valutazioni in merito alla possibile valorizzazione delle aree comunali del PII Bergamo Est della Cascina Rampina.
Inoltre, sempre dando seguito agli indirizzi del Consiglio comunale, nel 2019 si è conclusa anche la selezione di personale per il reclutamento di un’unità a tempo pieno che si aggiunge all’impiegato part-time che la società ha fin dall’inizio.
Pertanto confermiamo il mantenimento: le ragioni del mantenimento riguardano la programmazione strategica del Comune di Treviglio che prevede da una parte il progetto di riqualificazione urbana della circonvallazione interna (quindi il famoso Ring) e il piano della sosta sul territorio comunale con la gestione anche delle relative infrastrutture.
Altre società: Autostrade Lombarde e Autostrade Bergamasche che tratto insieme. Autostrade Lombarde è anche socio di peso di Autostrade Bergamasche. Per quanto riguarda Autostrade Lombarde l’anno scorso abbiamo avviato l’iter della procedura di vendita che è andata deserta. Abbiamo già risposto anche a un’interrogazione in merito raccontando quali sono e quali saranno i prossimi passaggi.
Su Autostrade Bergamasche va detto che la scelta del mantenimento è una scelta molto legata anche alla visione politica di questa società, nel senso che chiaramente la società nasce per sviluppare il progetto del collegamento Bergamo-Treviglio, ha vissuto momenti un po’ di stanca e di difficoltà, ma anche grazie al rinnovo del Consiglio d’Amministrazione, non certo semplice che c’è stato nel corso dell’estate, oggi sembra - e si legge anche sulla stampa - che ci siano scenari di possibile ripresa forte dell’attività della società che dovrebbe passare da un aumento di capitale, che ovviamente noi non potremmo sottoscrivere, ma che rappresenta un motivo di fiducia nei confronti della società perché vuol dire che ci sono scenari anche di attività prossima che, secondo quanto riferito dalla stampa, prevede che il passaggio tecnico in Regione attraverso la società CAL si sia concluso sostanzialmente con un esito positivo. Ovviamente è importante per noi - e lo abbiamo visto anche questa estate in sede di assemblea dei soci per quanto riguarda il Consiglio di Amministrazione - mantenere la partecipazione al fine di poter monitorare anche i processi, i procedimenti e i prossimi passaggi del progetto, che a oggi è quello del 2012. In Consiglio provinciale venerdì, siccome si votava lo stesso provvedimento, ho chiesto al Vicepresidente Gandolfi, in quanto il Presidente Gafforelli era assente, che venisse fissata a gennaio del 2020 l’audizione del Presidente di Autostrade Bergamasche in Consiglio provinciale affinché, oltre a notizie di stampa, ci sono anche notizie ufficiali e il progetto mandato in Regione per la valutazione della fattibilità tecnico-economica diventi pubblico e quindi possa essere oggetto delle valutazioni, anche da parte non solo dei soci, ma degli enti interessati territorialmente.
ECOINERTI: va valutata la cessione della partecipazione a titolo oneroso che può essere o l’assorbimento del 51 per cento o la vendita del 49 per cento.
ECOLEGNO, ho già detto prima. I numeri li vedete: i ricavi delle vendite sono passati dai 548.000 euro del 2016 ai 858 del 2018. È una società che sta crescendo anche perché sta cambiando il mercato della gestione dei rifiuti e non solo. La razionalizzazione prevede la fusione della società per incorporazione in altra società che è SABB.
L’altro allegato riguarda lo stato di attuazione delle partecipazioni, quindi per Autostrade Lombarde, abbiamo detto prima, la procedura di vendita che è già stata bandita; ECOLEGNO bergamasca ne ho già parlato, Unigas (ne ho accennato parlando di Anita): si è concluso anche l’intervento di razionalizzazione che prevedeva la fusione della società perché in Consiglio comunale abbiamo approvato la fusione all’interno di Ascopiave con il conferimento del ramo d’azienda Unigas alla controllata EDIGAS.
Per quanto mi riguarda, siamo a disposizione ovviamente per tutte le domande e questo è il Piano, il provvedimento di razionalizzazione periodica, lo stato di aggiornamento e di avanzamento della gestione della società e dei loro scenari passati che ovviamente poi troveranno attuazione, soprattutto per quanto riguarda YGEA e Treviglio Futura, anche nel business plan che andremo ad approvare all’inizio del 2020.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Dichiaro aperta la discussione. Il Consigliere Fumagalli si è prenotato, prego.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente.
Con riferimento alla discussione sul Piano delle razionalizzazioni delle partecipate, noi come maggioranza avremmo preparato un ordine del giorno relativo alla discussione sul TEAM. L’obiettivo di questo Ordine del Giorno è quello di dare mandato al Sindaco al fine di verificare con un rapporto non oneroso, precontrattuale, di verificare lo stato di salute di TEAM al fine di capire se effettivamente può valere la pena entrare in merito, con la discussione che c’è stata prima, a un’eventuale possibilità di acquisto delle azioni. Vi vorrei leggere l’Ordine del Giorno. Serve che lo distribuisca o hanno già avuto menzione i Consiglieri? Ricevuto, perfetto.
“Sentita la relazione del Sindaco in merito all’assemblea di SABB svoltasi lo scorso 2 dicembre ‘19 a Treviglio e con particolare riferimento all’operazione di saldo e stralcio avviata da parte dell’avvocato Grassi per conto di SABB S.p.A., nella prospettiva di verificare la possibilità di acquisire l’intero pacchetto azionario di TEAM in liquidazione, al fine di evitare il fallimento di quest’ultima ed arrivata secondo quanto riferito in assemblea all’importo complessivo di circa 850.000 euro,
dato atto che SABB S.p.A. ha già predisposto un progetto per la bonifica e la riqualificazione dell’area, presentato al Consiglio comunale nella seduta del 28 maggio del ‘19 dall’estensore geologo Ermanno Dolci e dall’amministratore unico dottor Lizza, che prevede anche il successivo recupero ambientale e il ripristino del piano campagna,
preso atto che il progetto è stato formalmente depositato previo assenso di TEAM con protocollo n. 63984 del ‘19 e che la relativa Conferenza dei Servizi è stata convocata dal Comune di Treviglio in data 20 gennaio 2020,
richiamata dalla mozione presentata nel Consiglio comunale del 28 maggio del ‘19 dai Consiglieri Calvi, Fumagalli, Giussani e Frigerio in merito al recupero ambientale dell’ex Cava Vailata, approvata con un solo voto di astensione tutti gli altri favorevoli, vista la nota protocollo 51605 del ‘19 con la quale l’amministratore unico di SABB ha formulato istanza al Comune di Treviglio in qualità di soggetto interessato ai sensi dell’articolo 245 del decreto legge 152 del 2006, per l’approvazione del progetto di messa in sicurezza permanente e recupero ambientale dell’area ex Cava Vailata, precisando che la stessa SABB manifesta la propria disponibilità a realizzare la messa in sicurezza permanente e recupero ambientale solo ed esclusivamente qualora acquisisca la titolarità dell’area ex Cava Vailata entro il 31/12 di quest’anno,
considerata la volontà espressa dall’Amministrazione comunale con delibera di Giunta comunale n. 171 del 29 ottobre 2012 di riconoscere l’interesse pubblico della riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione dell’area occupata dal sedime ex Cava Vailata e della ristrutturazione urbanistica dell’intero comparto con la previsione della realizzazione di un’area verde attrezzata per la fruizione pubblica e per il tempo libero, così come ribadito anche con variante n. 5 al PGT adottata nella seduta del Consiglio comunale del 15 dicembre ‘14 e pubblicata sul BUR, serie avvisi e concorsi n. 30 di mercoledì 12 luglio ’15,
dato atto che in caso o di acquisizione diretta o per il tramite di propria società controllata il Comune potrebbe da una parte vedere definitivamente chiusa in adesione piena alla propria volontà e dalla volontà espressa negli anni dalla maggioranza della popolazione la questione del deposito di cemento-amianto e di nuove altre ipotesi di discarica di qualsiasi natura e tipologia nell’area in oggetto, dall’altra garantire il recupero ambientale dell’area e la predisposizione di un ampio parco urbano da mettere al servizio della cittadinanza come dalla previsione di una variante di PGT sopra richiamata,
considerato che la complessità della vicenda richiede necessari ed ulteriori approfondimenti, ma che dall’altra parte, senza alcun obbligo di natura precontrattuale, una manifestazione di interesse garantirebbe la possibilità di far confermare ai creditori la propria disponibilità a mantenere le condizioni concordate per la chiusura delle rispettive posizioni nei confronti di TEAM entro un termine congruo a garantire l’effettuazione delle necessarie preventive verifiche, dà mandato al Sindaco:
di provvedere, senza peraltro dare atto ad alcun impegno di natura precontrattuale, a far avviare una ricognizione puntuale ed una preventiva duo diligence della situazione della società TEAM (comprensiva di eventuali vincoli ed obblighi) manifestando la disponibilità del Comune di Treviglio ad acquisire la totalità delle azioni della società TEAM medesima, direttamente o per il tramite di propria società controllata, verificando la possibilità di subentrare negli eventuali accordi già conclusi dalla SABB S.p.A. con i creditori della società TEAM e la possibilità di eseguire la bonifica azione dell’area con il diritto di compiere il successivo ripristino ambientale.
di riferire poi al Consiglio comunale, entro il termine del mese di giugno del 2020, per l’assunzione della decisione di competenza”.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere. Se me porta al sottoscritto.
Nel frattempo dichiaro aperta la discussione sull’ordine del giorno appena presentato. Invito i Consiglieri a prenotarsi. Consigliere Calvi, prego.
Speaker : CALVI
Innanzitutto mi scuso con il Consiglio per la mia tardiva presenza, anche in considerazione del lavoro fatto. Ho ricevuto l’ordine del giorno - e presumo che sia stato inviato a tutti i Consiglieri – oggi, in giornata. Da una prima ricognizione che ho effettuato mi sembra in assonanza con il lavoro fatto anche in Consiglio comunale. Mi colpisce in particolar modo - lo voglio evidenziare – che esiste una sintonia di intenti anche con la società SABB: visto il lavoro fatto in Consiglio comunale, le premesse e tutto ciò che è stato promesso, che mi sembra ampiamente soddisfare anche il lavoro del Movimento 5 Stelle in quest’ambito (non sto a ricordare le numerose mozioni), l’orientamento che volevamo dare a questo tipo di percorso, che a quanto pare vedo totalmente accolto nell’ordine del giorno del Consigliere Fumagalli, non possiamo che essere d’accordo.
Mi sembra anche particolarmente importante il mandato dato al Sindaco: non vincolante per quanto riguarda l’Amministrazione trevigliese e che finalmente potrebbe porre fine a questa lunga vicenda, anche perché di discarica non si parla più, le promesse sono altre, parliamo di recupero ambientale, parliamo di ampio parco urbano (così raccogliendo a volo le intenzioni dell’ordine del giorno).
Da parte nostra non c’è che la più totale adesione.
Ci auguriamo naturalmente che entro il giugno 2020 la vicenda si concluda e si arrivi a una soluzione definitiva. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Calvi.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Avevo letto la proposta di ordine del giorno quando è arrivata oggi, dopo che l’ha cortesemente preannunciata anche il Sindaco, seppure per le vie brevi. Adesso l’ho sentita esposta dal Consigliere Fumagalli. Io non posso come “Italia Viva” che evidenziare tutta una serie di criticità che vedo in questa delibera su un piano politico, su un piano giuridico, su un piano economico.
Partendo dai profili economici, la delibera non entra nel merito ad esempio di quali sono i costi di questa due diligence, non è chiaro chi la svolgerebbe, non è chiaro lo stanziamento di bilancio, non è chiaro esattamente quale sarebbe il destino di quest’area tenuto conto che si acquisirebbe l’area passando per l’acquisizione di una società. Quando si acquisisce una società, si acquisisce la sua posizione anche fiscale, si acquisisce tutto quello che ha in pancia alla società come indebitamento anche eventualmente futuro che dovessero sopraggiungere, per cui è sempre un’operazione estremamente delicata, a maggior ragione quando parliamo, come cespite più importante, anzi praticamente unico cespite, di un’area in cui è stata rilevata la presenza di inquinanti e potrebbero esserci ulteriori inquinanti. È vero che ad oggi la TEAM non è indicata come responsabile delle contaminazioni presenti, lo sono attualmente altri soggetti, è anche vero però che la norma stabilisce che il soggetto proprietario ha un diritto di rivalsa, ma in prima battuta può essere chiamato egli stesso a fare non solo degli interventi di messa in sicurezza, ma anche e soprattutto a rimetterci sulla sua proprietà dei beni fino al valore del bene salvo appunto il diritto di rivalsa.
Dato tutti questi presupposti economici, un’Amministrazione, prima di acquisire la titolarità, addirittura passando per l’acquisizione della società posta in liquidazione e prossima al fallimento, di un’area in questa situazione, dovrebbe meditarla molto molto attentamente, anche per via di tutta una serie di paletti che esistono dal punto di vista normativo che riguardano anche la limitazione, il divieto derogabile solo a determinate condizioni dell’acquisizione di beni immobili da parte degli enti locali.
In secondo luogo vi è un tema giuridico. Il tema giuridico a me francamente pare insuperabile, nel senso che l’acquisizione di partecipazioni societarie, in base all’articolo 4 e all’articolo 5 del Testo unico delle partecipate, quello per il quale stiamo adesso discutendo del Piano di razionalizzazione, prevedono dei chiari casi tassativi per l’acquisizione delle partecipazioni societarie. La TEAM non rientra assolutamente ad oggi in questa casistica. In teoria la società dovrebbe essere dismessa, non può pensare che il Comune addirittura vada a incrementare la partecipazione: non vedo come possa rientrare nei quattro casi che sono previsti (lettere a), b) d) ed e) in particolare) dell’articolo 4 che sono casi in realtà tassativi.
Vi è poi la dimostrazione di tutta una serie di presupposti - ancora una volta in realtà di tipo economico - presenti nell’articolo 5 sempre del Testo unico delle partecipate: ricordiamoci che queste sono decisioni che poi devono essere sottoposte dalla parte della Corte dei Conti, che, l’abbiamo visto con Treviglio Futura che le osservazioni le fa e, dall’altra parte, anche presso la struttura economica di monitoraggio presso il Ministero dell’Economia.
Questo dal punto di vista del rispetto della conformità rispetto al Testo unico delle partecipate.
Poi vi è il tema della competenza del Consiglio comunale: il Consiglio comunale ai sensi dell’articolo 42 del Testo unico degli enti locali ha una competenza ancora una volta tassativa, cioè le materie sulle quali il Consiglio comunale può deliberare sono quelli indicati all’articolo 42, non sono altre.
Ci si chiede di deliberare una sorta di indirizzo che riguarda un’attività che in realtà non verrebbe condotta dal Sindaco, che non ha poteri in questo senso, che però viene precisato che non dà luogo a nessuna responsabilità, nessun impegno nemmeno precontrattuale - quindi a questo punto non si capisce quale sia l’effettività di questa delibera - su un qualcosa che in realtà dovrebbe rientrare nei compiti generali, in via residuale, della Giunta comunale, non del Consiglio comunale: questa dovrebbe essere una materia in realtà da Giunta comunale, non da Consiglio comunale. Il Consiglio comunale può deliberare se assumere la partecipazione, se incrementare la partecipazione, se dismetterla. Proprio per questa ragione è chiamato ad approvare il Piano di razionalizzazione ma non può deliberare, a mio avviso, una delibera di questo tipo.
Poi vi è un tema politico, che è il tema del rapporto con gli altri Comuni soci di SABB e - mi si permetta di dirlo, al di là degli screzi che vi sono stati in passato - è il tema che mi lascia più di una perplessità: il fatto che si sta conducendo un’operazione e seguendo un filo che viene portato avanti da persone fisiche che hanno ricoperto il ruolo di amministratori di TEAM, ancorché in rappresentanza della parte pubblica. Ad oggi si ascoltano, si portano avanti idee e suggerimenti di soggetti che, in qualità di amministratori di TEAM, ma potrebbero essere travolti, anche sul piano personale, da un ipotetico fallimento. Io mi chiedo se non si ponga un tema anche di conflitto di interessi, perché qui si sta prestando fede a persone che sarebbero in prima persona - scusate il gioco di parole - colpite da un’ipotetica messa in fallimento di una società rispetto alla quale il Comune di Treviglio ha una partecipazione indiretta di minoranza e i cui destini in realtà non attengono al fatto che si faccia la discarica, perché la discarica ormai è stata superata anche sul piano non solo fattuale visto che il socio privato, da quanto si è compreso, non vuole più coltivare questa operazione, ma anche sul piano giuridico dal fatto che l’operazione della discarica è stata travolta dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Ad oggi noi abbiamo un’altra prospettiva, che è quella di un’ipotetica discarica di inerti, con un ragionamento fatto su una copertura dei costi dell’operazione, su stime che non è detto che siano quelle con valore di mercato, perché i valori che a suo tempo si sono sentiti riferire a maggio non sono quelli dei correnti prezzi di mercato e dello smaltimento di inerti, perché le quotazioni sono più basse oggi - con un vincolo che io all’epoca definii insensato - ad arrivare fino al piano di campagna, il che rende ancora più difficile avere una copertura dell’operazione. Tutto questo lo dovrebbe fare il Comune in prima persona: questo mi lascia seriamente perplesso ed è soprattutto ultroneo rispetto agli interessi che ha questo Comune.
Il vostro interesse, che era quello di non realizzare la discarica, è già stato conseguito: non vedo perché il Comune si debba esporre oltremodo e per perseguire interessi che, secondo me, secondo noi, non sono del Comune, ma sono di determinate persone.
Peraltro tengo a chiudere chiedendo al Segretario comunale di verificare, ai sensi dell’articolo 78 comma 2 del Testo unico degli enti locali, se vi siano uno o più componenti del Consiglio comunale che debbono astenersi dal partecipare alla discussione e alla votazione per via di interessi personali o di parenti, come indicato nella norma che ho citato. Anche dalla discussione.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Molteni, prego.
Speaker : MOLTENI
Grazie, Presidente.
È un tema chiaramente complicato e capisco poi le tempistiche.
Io comunque ringrazio il Sindaco e la Giunta che ci hanno tenuti avvisati un po’ per tutta la giornata. Ovviamente trovare la quadra in così poco tempo non è semplice anche perché separerei la questione politica dalla questione tecnica, nel senso che il Consigliere Sonzogni, che è sicuramente molto più sul pezzo del sottoscritto, visto anche le competenze che ha, ha rilevato alcune criticità che condivido anch’io, fermo restando che poi c’è la questione politica, qua è un’altra, ci penserà ila Capogruppo a spiegarla.
Mi viene un dubbio e due domande fondamentalmente: se è stata presa in considerazione la possibilità di un concordato preventivo e, qualora non fosse stata presa in considerazione, per quali motivi? Perché potrebbe essere una soluzione, pur conoscendo le criticità che può portare con sé un concordato preventivo. Inoltre penso che sia utile, se è possibile, sapere chi sono i creditori di TEAM. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliera Rossoni.
Speaker : ROSSONI
Grazie.
Riprendo un attimo le fila dell’ordine del giorno così come ci è stato presentato.
In sostanza si dice che ci sono tutta una serie di debiti di TEAM, sono son stati contattati i creditori e pare che questa situazione debitoria, che era intorno ai 4,4 milioni se non mi sbaglio, possa essere limitata a circa 850.000 euro ai quali vanno aggiunti i costi di bonifica, giusto?
Volevo chiedere innanzitutto una stima un pochino più precisa dei costi a carico del Comune di Treviglio eventualmente, cioè questa acquisizione è più o meno intorno agli 850.000 euro più i costi di bonifica.
Poi è già stato richiesto: noi qua delibereremmo in sostanza di dar mandato al Sindaco di redigere una due diligence, cioè di dare incarico affinché venga fatta una due diligence.
Vorrei capire qual è il costo di questa operazione, se c’è la copertura, se c’è lo stanziamento in bilancio e quindi, dal punto di vista del bilancio come siamo messi.
Dopodiché noi apprezziamo sinceramente la finalità di questo… apprezziamo l’obiettivo, cioè il fatto di chiudere definitivamente la possibilità che venga realizzata a Treviglio una discarica di cemento-amianto e che al posto di questa discarica venga realizzato un parco pubblico. Apprezziamo anche il fatto che venga scritto nell’ordine del giorno e quindi che sia precisato anche l’obiettivo del Comune. È chiaro che ci sono appunto una serie di incognite e probabilmente, anche dal punto di vista finanziario, l’operazione ci sembra ancora un pochino nebulosa, quindi, oltre alle criticità che ha espresso il Consigliere Sonzogni sulle competenze del Consiglio comunale, sul fatto che possa o meno il Comune acquisire le partecipazioni societarie e se rientra questa fattispecie nei casi tassativi o meno - e su questo ci rimettiamo appunto anche nella valutazione degli uffici - resta il fatto che dal punto di vista finanziario l’operazione ci sembra ancora un pochino poco chiara.
Dopodiché, se si tratta di fare una due diligence su questo siamo anche favorevoli.
Ci riserviamo poi ovviamente le valutazioni di merito, una volta che verrà presentato il documento al Consiglio comunale. Ripeto: in questo momento noi ci sentiamo di far prevalere le ragioni ambientaliste e quindi l’interesse che Treviglio ha a chiudere una pagina che riguarda la possibilità, appunto il rischio di una discarica sul proprio territorio, rispetto ad altri punti interrogativi che però mi sembra che possano anche essere condivisi dalla maggioranza perché effettivamente numeri precisi in questo momento non ne abbiamo.
Noi su questa delibera ci asterremo - anticipo già la dichiarazione di voto - perché abbiamo appunto una serie di dubbi sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista finanziario.
Ripeto: apprezziamo la finalità e l’intento dell’Amministrazione, quindi quello lo condividiamo pienamente. Ovviamente poi nel merito, quando verrà fatta questa due diligence, faremo le opportune valutazioni e quindi l’orientamento del Partito Democratico è sicuramente quello di predilige il fatto che venga realizzato un parco pubblico anziché appunto la discarica così come per troppi anni abbiamo rischiato sul nostro territorio.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Giussani.
Speaker : GIUSSANI
Volevo far notare ai presenti che Calvi non prende il treno ed è arrivato in ritardo. Di chi è la colpa, Calvi, del fatto che lei sia arrivato in ritardo? Perché quando si arriva in ritardo è sempre colpa….
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Torniamo sull’argomento. Grazie.
Speaker : GIUSSANI
Va bene. Il Consigliere Sonzogni con la memoria, non lo so, ha qualche problema probabilmente, perché l’argomento di non far votare i parenti interessati secondo lui a quell’area che sono in questo Consiglio comunale, si riferisce a me: me ne sbatto le palle, Sonzogni, te l’ho già detto, te lo ribadisco, io sto qua e voto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per favore, dai.
Speaker : GIUSSANI
Non si può. Gliel’ho già detto l’altra volta, Presidente, gliel’ho detto una volta, glielo ribadisco e lui insiste.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
L’ha già detto l’altra volta e non lo dice più, non è difficile.
Speaker : GIUSSANI
Va bene. Questa sera lui dice di avere evidenziato criticità, che per me sono gran pippe e basta, non sono criticità, son delle grandi pipe, bastoni nelle ruote, sono dei bastoni fra le ruote a fronte di un problema che tutti questi Consiglieri, a parte il Sonzogni e non capisco perché, si è sempre messo per traverso.
Per fortuna anche all’interno del PD c’è gente di buonsenso che anche in passato ha votato a favore di.
Quello di questa sera non è altro che un passo avanti su un percorso iniziato 13 anni fa di un progetto - per l’amor di Dio - quanto mai quella sera l’abbiamo votato io e lei, Presidente, l’abbiamo votato anche noi…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Ero più giovane, però.
Speaker : GIUSSANI
Tutti due e capivamo di meno. Detto questo, oggi siamo qua con un percorso che è durato 16 anni, con luci e ombre, con tante ombre.
Questa soluzione potrebbe chiudere una volta per sempre questi aspetti perché non dimentichiamo che ci sono state le osservazioni mandate alla Corte dei Conti, senza risposta, ma altre cose: ce ne sono tante di cose non chiare in tutto questo procedimento.
Detto questo, il Consigliere Sonzogni non dà mai una soluzione al problema, pone sempre bastoni per dire: “Ma perché il Comune…”. Alla fine dice: “Ma perché il Comune, visto che non si fa più la discarica, dovrebbe recuperare l’area?”. Consigliere, è solo per avere un parco magari di 80.000 metri quadrati da mettere a disposizione della popolazione, visto che parliamo sempre di verde, parliamo di inquinamento, parliamo di attività che vivono sul territorio che inquinano. 80.000 metri di parco. E poi a che costo?
Mi piace quando uno dice: “Perché oggi il mercato, i prezzi non sono quelli”. Io non parlo a vanvera, io mi riferisco a una perizia fatta da uno studio di professionisti e lo prendo per buono. Ce l’ho qua in mano, la vede, Consigliere? Mi piacerebbe che anche lei tirasse fuori qualche documento dove dimostra che i prezzi non sono quelli, perché le parole alla fine contano per quello che… detto questo, io dico: siamo di fronte a una soluzione che non è una soluzione finale, ma è un piccolo passo in avanti che porta questa Amministrazione a poter valutare, a poter mettere il naso, a poter vedere esattamente com’è la situazione, a fare un quadro chiaro della situazione. Non vedo perché non lo dobbiamo fare, non vedo perché non lo dobbiamo fare.
Abbiamo la possibilità di portare a casa sul nostro territorio 80.000 metri quadri ad un prezzo che, stando alla perizia, non dico è quasi zero, ma costerebbe pochissimo, in una realtà che si chiama Mezzaluna che potrebbe avere anche uno sviluppo per quanto riguarda la zona produttiva.
Io sono veramente perplesso. Mi dispiace che non si voti all’unanimità questo discorso, con tutti i dubbi che ci possono essere, ma questa non è altro che una piccola valutazione, un’apertura che facciamo fare al Sindaco, per poter verificare lo stato di fatto, perché se oggi i creditori sono disponibili o meno, le criticità che ci sono non nel portarla a casa, ma i valori reali che ci verrebbero: su quello sono d’accordo. Ecco perché si arriva ad una proposta di questo tipo.
Per ora ho finito, poi interverrò in dichiarazione di voto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
La parola al Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie.
Innanzitutto due riflessioni: la prima, perché questo Ordine del Giorno? Ho sentito anche parlare del Testo unico e di competenze. Questo è un Ordine del Giorno che dà un indirizzo ed entra nel merito di una questione che tante volte si è chiesto di portare in quest’Aula, anche quando le decisioni erano di competenza dell’Assemblea di SABB e non del Comune di Treviglio, istituendo tavoli, Consigli comunali eccetera ad hoc. Abbiamo discusso il mese scorso delle mozioni di solidarietà alla senatrice Segre, abbiamo discusso di tante cose: credo che discutere del futuro di un’area strategica del Comune di Treviglio e critica rientri totalmente nelle funzioni del Consiglio comunale, anche perché puoi sottolineare alcune cose: qui sembra che si stia votando la delibera di acquisizione della partecipazione di TEAM e che ci sia da dire se il prezzo è congruo o meno.
Qui si sta dicendo e si dà mandato al Sindaco:
per scongiurare il potenziale fallimento della società, manifestate questa disponibilità;
nella relazione con i soci, che nell’assemblea del 2 dicembre hanno sollecitato addirittura questa ipotesi: è una questione anche di chiarezza e di trasparenza, perché chiaramente non si può andare all’assemblea a dire: “Sì, possiamo valutarlo senza avere un mandato forte del Consiglio comunale”;
mi pare che sia abbastanza evidente come i temi che sono anche stati toccati - e quindi la finalità di questo intervento, che è quello di acquisire anche l’area oltre che la società con destinazione futura di parco urbano, come già messo nero su bianco nel 2012, nel 2015 con le varie varianti al PGT - avviare anche il percorso di progettazione a Mezzaluna, perché quest’area c’entra di diritto e per noi, alla luce anche della bozza di PTCP di cui si parlava nella prima interrogazione, il fatto che la Provincia abbia riconosciuto e dato la competenza della programmazione e progettazione quell’area al Comune, ci pone nella condizione di essere ancora più proattivi e lungimiranti nella programmazione di quest’area;
il fatto che si dice: “Tanto la discarica non arriva più perché avete vinto al Consiglio di Stato, ma il buco c’è ancora” e sappiamo che in Lombardia in particolar modo ogni buco viene visto - a volte anche da speculatori - come potenziale business da sviluppare e il business si fa purtroppo oggi maggiormente con determinati tipi di rifiuti, con determinati tipi di stoccaggi. Noi vorremmo evitare questo.
Cosa abbiamo dalla nostra? Abbiamo la fortuna di avere chiari alcuni scenari, perché in questo Consiglio comunale il geologo incaricato da SABB ha presentato lo studio per l’utilizzo di quell’area per materiale inerte, arrivando al piano campagna o leggermente sopra per garantire la permeabilità e tutte le dinamiche anche di gestione dell’area e la riqualificazione ambientale. Abbiamo avuto dei dati: io mi rifaccio a quello che c’è scritto in quella relazione e che ci è stato detto: il costo dell’intervento è di circa 1 milione e l’introito può andare dal milione e mezzo ai 2 a seconda del materiale che ci si mette. Il Consiglio comunale aveva scelto la strada del rifiuto meno contaminante - o meglio dell’inerte e non dei rifiuti contaminanti - quindi un introito minore, ma a tutela maggiore del territorio e dell’ambiente.
Al Consigliere Sonzogni dico che qui non c’è scritto che il Comune direttamente acquisirà questa partecipazione, lo potrà fare anche tramite una propria partecipata o controllata ed è ovvio che è un indirizzo del giorno che poi dovrà tornare anche in Consiglio comunale, perché sarà anche sua competenza, qualora dovessero esserci le effettive condizioni, un prezzo, tutti gli accordi firmati con i creditori, la due diligence completa eccetera eccetera. Non stiamo decidendo stasera di acquistare niente, non stiamo decidendo stasera di diventare proprietari al 100 per cento di TEAM, non stiamo decidendo stasera cosa metterci dentro perché l’abbiamo già indirizzato precedentemente.
Aggiungo che il 20 gennaio ci sarà la Conferenza di Servizi e può darsi che in quella sede ci sia già l’espressione del parere degli enti competenti (Provincia, ARPA, Comune e ATS) che magari diranno che qual è il progetto migliore. A quel punto allora gli scenari quali sono? SABB può magari continuare nel frattempo l’iter, la fideiussione, che oggi grava rispetto al progetto originario di bonifica di 3 milioni e mezzo, può essere rivista eccetera, quindi alleggerire anche la situazione di SABB e nel frattempo completare - qui si dice entro giugno 2020 - l’operazione che porta poi a valutare - e quindi a tornare in Consiglio comunale - e dire: quella strada che avevamo pensato di intraprendere era migliore o meno.
Chiaro che l’obiettivo è quello di diventare effettivamente protagonisti di quell’area. Ci siamo sentiti infinite volte in questa sede dire - nella precedente Amministrazione e in questa – “Ma cosa fate? Siamo soci di SABB, perché non fate niente?” Io vi dico che nel 95 per cento delle assemblee di SABB a cui ho partecipato io, Treviglio è stato l’unico Comune a votare differentemente dagli altri, perché gli altri soci, ai fini di perseguire il minor danno economico o il maggiore ritorno economico, hanno sempre scelto la strada di proseguire sul progetto della discarica.
Oggi anche loro sono in difficoltà, con la differenza che magari chi ha l’1 per cento o il 2 può uscire facilmente e magari gli interessa poco di un buco a Treviglio, noi abbiamo la responsabilità a mio avviso di intervenire su quell’area, anche perché oggi sembra tutto scontato e tutti diciamo: “Il pericolo è scampato”.
Io mi sono sentito dare del folle, del kamikaze, quando abbiamo fatto i ricorsi contro la Regione, mi sono sentito dare del folle quando abbiamo ingaggiato avvocati e consulenti per arrivare all’obiettivo e qualcuno ha anche detto che ci stava meglio la discarica di amianto. Io non so quanto magari l’Area Baslini sarebbe stata attrattiva se ci fosse stata una discarica di amianto lì vicino o la nostra città sarebbe arrivata ai 30.700 abitanti che diceva l’Assessore Vailati con una prospettiva di crescita con una discarica di amianto, senza pensare poi a tutti i temi ambientali eccetera.
Io credo che questo Ordine del Giorno vada nella direzione di dire che nelle priorità dell’Amministrazione c’è anche la volontà di gestire quest’area, questo buco e di incidere, dove ha partecipazioni rilevanti, quindi all’interno di SABB eccetera, nelle vicende societarie. In accordo, perché su questo c’è anche un allineamento con gli altri soci (aperta e chiusa parentesi, quasi tutti del PD i maggiori, anzi tutti del PD che sollecitano questa direzione).
È chiaro che noi dobbiamo pensare a casa nostra e fare quello che riteniamo opportuno.
Per quanto riguarda la domanda del Consigliere Molteni, i creditori di TEAM sono amministratori (quindi CdA, Revisori e chi ha guidato la società in questi anni), consulenti, studi di ingegneria ambientale e laboratori che hanno fatto analisi, imprese (perché purtroppo ci sono anche imprese che avevano avuto l’affidamento dei lavori per le attività di bonifica che non sono mai partite) e anche la banca (che a oggi è la proprietaria del terreno, perché formalmente si tratterà di andare a parlare anche con la banca).
Ho risposto già anche alle domande del Consigliere Rossoni, quindi la stima dei costi.
Sulle due diligence: è chiaro che questo è un indirizzo.
Quanto costa e se c’è la copertura in bilancio, se l’indirizzo del Consiglio comunale sarà quello di andare in questa direzione, nel bilancio che porteremo a fine febbraio all’attenzione del Consiglio comunale si troverà spazio anche per questa due diligence oppure la potrà fare SABB visto che oggi uno degli scenari può essere anche che SABB subentri nell’altro 50 per cento di TEAM. Valuteremo chi la fa la due diligence, ma credo che nella logica - e mi fa piacere che sia stato sottolineato - dell’operazione queste siano sfumature che si possano poi aggiustare, rivedere e che possono trovare una loro concretezza anche in relazione a tutti i vincoli e ai paletti giuridici, perché alcune delle criticità del Consigliere Sonzogni ovviamente hanno effettiva evidenza, però non per questo dobbiamo rinunciare in partenza e, soprattutto, secondo me non possiamo perdere l’occasione di farlo stasera, perché quando poi dovesse arrivare l’onda lunga dei creditori che fanno istanza di fallimento, io non so quanto si possa fermare visto che strade alternative - per rispondere anche al Consigliere Molteni - oggi si sono rivelate tutte buchi nell’acqua.
L’ultimo aggiornamento che abbiamo avuto il 2 dicembre ci ha portato - e stanotte ci abbiamo lavorato ancora parecchio - a formulare questo Ordine del Giorno, che io credo per come è scritto, con le tutele del caso, quindi senza impegno precontrattuale, una ricognizione puntuale, manifestare la disponibilità per l’eventuale… insomma possa essere un Ordine del Giorno che deve trovare accoglimento in questa sala, fermo restando poi ovviamente le sensibilità e le puntualizzazioni di tutti che saranno chiaramente tenute in considerazione.
L’impianto credo che possa essere assolutamente di rilievo e che sia una delle forti scelte politiche che un’Amministrazione deve fare, che probabilmente, se fosse stata fatta prima, non ci avrebbe portato in questo - stavo usando un’espressione alla Giussani, tendente al francese e al bergamasco - in questo… come si può dire?
No, volevo evitare quella. In questo ginepraio dal quale si fa fatica a uscire, ma che con questo Ordine del Giorno potrebbe aprire qualche scenario positivo in più.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Assessore Pezzoni, voleva intervenire? Prego.
Speaker : PEZZONI – Assessore
Grazie.
Volevo aggiungere a quello che diceva adesso Juri un elemento di riflessione secondo me importante per il Consiglio comunale: il Consigliere Sonzogni entra nel merito delle tecnicalità e della competenza o meno, il Sindaco ha già precisato che non stiamo deliberando un’acquisizione e questa non è l’intenzione di questo Ordine del Giorno, che è stato scritto a plurime mani, ma è un atto di indirizzo.
La domanda che io mi chiedo è: se un Consiglio comunale ha diritto di pianificare la città. In questo momento l’Ordine del Giorno ci dice: noi siamo nella logica dell’attuazione di uno strumento che è quello del Piano di Governo del Territorio, che prevede una variante urbanistica approvata e che dice che quella zona diventa parco.
Faccio presente che quest’Aula, anche nel momento in cui abbiamo iniziato le procedure di variante, eccepiva sulla possibilità che questa cosa fosse portata avanti e sembrava uno dei tanti strumenti dilatori per evitare che il progetto della discarica funzionasse.
Io sono convinto di questa cosa. Oggi il Consiglio comunale dice: questa è una situazione molto particolare, non stiamo acquistando un’area, quello l’abbiamo fatto qualche minuto fa, abbiamo pagato 33,18 euro al metro quadro, 1.700 metri quadrati e lì abbiamo speso 56.421 euro, più gli oneri, più il resto e abbiamo sanato una delle tante aree che il Comune di Treviglio si è portato a casa e non ha mai chiuso come procedure, perché siamo corretti nei confronti di coloro che alla fine hanno diritto di portare a casa quello che era stato loro promesso.
Oggi stiamo parlando invece di una valorizzazione di un’area di 80.000 metri quadrati circa che il Consiglio comunale di Treviglio ha detto: deve diventare un parco urbano.
L’ha già detta questa cosa; già lo strumento urbanistico prevede questa destinazione.
Se fosse una cosa semplice si tratterebbe dell’acquisto del terreno e tutti hanno eccepito il fatto che invece stiamo parlando di un’acquisizione societaria, ma è proprio perché è un’acquisizione societaria secondo me che il mandato del Consiglio comunale in questo momento diventa uno strumento grazie al quale, all’interno della discussione del Piano di razionalizzazione delle società (non dimentichiamoci il contesto all’interno di cui stiamo operando) ci dice che il Consiglio comunale di Treviglio ha la volontà di continuare a pianificare il suo territorio e di utilizzare gli strumenti che ha a disposizione per adempiere a quelle che sono le volontà che sono già state espresse.
Trattandosi di una questione molto delicata - e l’avete sottolineato tutti con grande attenzione all’interno dei vostri interventi - più cautele si usano, meglio è. L’Ordine del Giorno è molto cautelativo, garantisce il fatto che si possano vedere davvero i conti tutti, anche quelli futuri, in maniera tale che il Consiglio comunale poi delibererà e darà attuazione agli strumenti nel caso in cui la previsione fosse possibile.
Così come abbiamo aspettato trent’anni per sanare la situazione di 56.421, può anche darsi che di qui a giugno 2020 ci si dica che la TEAM è talmente mal messa che non è possibile andare avanti e la cosa si ferma, però oggi secondo me la volontà politica - e per questo faccio appello anch’io alla maggioranza come diceva prima il Sindaco - è quella di dire: c’è un punto fermo, che è quello per cui la discarica di cemento-amianto, quella discarica di cemento-amianto non va avanti.
Non dimentichiamoci che siamo arrivati alla discarica di cemento-amianto con una variazione precedente rispetto a un’altra tipologia e precedentemente ancora con un - tra virgolette - recupero ambientale che ha dato origine, che è stata la scaturigine della votazione di 16 anni fa di cui anche qualcuno qui si è preso la responsabilità.
Alla fine secondo me oggi la questione è: puntare sul fatto che si scoprano tutte le carte possibili di TEAM, si guardi anche quel problema di cointeressenze che il Consigliere Sonzogni evidenziava prima, perché poi io credo che le responsabilità debbano saltar fuori, sempre e comunque, ma dall’altra parte che il Consiglio comunale dica: non facciamo finta che la opportunità - tra virgolette - non ci sia e prendiamoci il tempo, il metodo con i costi necessari, che secondo me sono comunque sempre ben spesi.
Ricordo che in quest’Aula si sono criticate anche le spese legali per gli Avvocati che ci hanno seguito nella causa contro TEAM e che alla fine invece sono stati probabilmente i soldi legalmente meglio investiti che il Comune di Treviglio ha speso in questi anni.
Dicevo: dal mio punto di vista, oggi quello che stiamo facendo è l’attuazione completa di una volontà politica a cui dobbiamo rispondere, di cui dobbiamo rispondere nei confronti della cittadinanza (perché questa è una volontà credo della maggioranza della popolazione che si è schierata sempre e più volte contro la discarica) e che vede il Consiglio comunale dare un impulso con un’azione che magari è un pochino, non dico fuori dalle procedure, ma che è un atto grazie al quale questo Consiglio comunale entro il giugno 2020 potrà dire la sua parola definitiva su quello che comunque ha già chiesto che fosse o che diventasse parco urbano.
Finisco. 33,18 euro al metro quadro abbiamo pagato l’area e l’abbiamo sanata dopo trent’anni, qui stiamo parlando di 80.000 metri quadri al netto dei costi della bonifica, che comunque avrà anche dei rientri, a 10 euro al metro quadro, che è il valore che si usa oggi per espropriare l’area agricola e per fare le rotonde appunto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore Pezzoni.
Se ci sono altri interventi, invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto sull’ordine del giorno? Consigliere Sonzogni per dichiarazione di voto, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Io, se devo stare ai chiarimenti e alle repliche che sono state svolte dal Sindaco prima e dall’Assessore Pezzoni in seguito, devo dire che questo consolida l’orientamento negativo verso questo Ordine del Giorno: si continua impropriamente a sovrapporre, a mischiare questioni che sono assolutamente distinte tra di loro.
L’impedire la realizzazione della discarica è già cosa attuata, perché la richiesta di autorizzazione e di realizzazione della discarica è culminata in una decisione negativa del Consiglio di Stato, negativa per i proponenti della discarica e quindi ad oggi questo iter è stato arrestato.
La società è in liquidazione, per cui non è assolutamente nelle condizioni di riaprire un nuovo iter.
Si dice: “Dobbiamo acquisire l’area”, ma l’area sarebbe acquisibile ad esempio con quella che forse a suo tempo venne anche ipotizzato, forse in parte avviato, cioè con una procedura espropriativa in ipotesi, che tra l’altro avrebbe anche il vantaggio di avere, dal punto di vista giuridico, una proprietà vergine, perché l’effetto della procedura espropriativa è quello di mondare dal punto di vista giuridico la proprietà di tutti gli eventuali pesi giuridici che fossero incombenti sulla medesima.
Quindi si continua a sovrapporre il tema societario, col tema proprietario, col tema pianificatorio, ma qui in realtà stiamo parlando solo del tema societario.
Ci si dice: “Noi in fondo vogliamo approvare una meritoria delibera di indirizzo che poi verrebbe in qualche modo spesa nell’ambito della procedura prefallimentare che è in atto”. Questa è una cosa francamente che mi desta ancora maggiore preoccupazione, perché vi rendete conto di che cosa vuol dire spendere un atto pubblico quale è una delibera di indirizzo di un Consiglio comunale - peraltro adottata impropriamente perché non rientra questa delibera tra il catalogo delle delibere adottabili - nell’ambito di una procedura prefallimentare, fallimentare, in cui questa delibera verrebbe spesa per orientare il Giudice in una determinata direzione, per orientare i creditori in una determinata direzione, dando una prospettiva che poi molto probabilmente non sarebbe attuabile, perché - lo ripeto – l’acquisizione della totalità delle azioni della TEAM da parte del Comune di Treviglio, ad oggi se stiamo a quelle che sono le previsioni del Testo unico delle partecipate, è un’operazione che è di dubbia, molto dubbia, legittimità?
Per cui noi avremmo la spendita di questa prospettiva in questa sede prefallimentare per convincere una serie di soggetti ad andare in una certa direzione, dando loro, ripeto, una prospettiva che molto probabilmente non sarebbe attuabile.
A questo punto purtroppo vi devo anche segnalare che, coloro che si spendono in questo modo nell’ambito di una procedura fallimentare, qualche rischio, ancorché scrivano nero su bianco: “Non assumiamo responsabilità precontrattuali”, qualche rischio francamente se lo prendono, ma non ve lo dico nel senso di dire che domani mattina esco e vado alla Corte dei Conti, lo dico per coloro che portano avanti questo tipo di operazione perché e qualche problemino un domani, trattandosi di cose molto delicate come procedure fallimentari, qualche problemino può ahimè emergere quando si spendono atti in un certo senso che poi non viene attuato, perché non è attuabile.
Problema dei conflitti di interesse: francamente anche quello, da quello che è stato dichiarato ad esempio sempre dal Sindaco, francamente emerge ancora di più, perché ci si dice che determinate figure sono anche creditori della stessa TEAM, quindi determinate figure sono creditori di TEAM, erano amministratori di TEAM che hanno partecipato alla conduzione della società, poi le vediamo in qualche modo coinvolte nell’elaborare questo disegno di riorganizzazione societaria, di sistemazione del della vicenda anche dal punto di vista della bonifica. Mi sembra che ci siano troppe parti in commedia di cui l’Amministrazione dovrebbe, ancora una volta, prudentemente tenerne conto.
Anch’io, come detto da altri Consiglieri di opposizione, ma come ha detto il Sindaco, come ha detto l’Assessore Pezzoni, come, per una volta tanto, ha detto anche il Consigliere Giussani, anch’io sono dell’idea che sia molto meglio, alla fine col senno di poi, non avere la discarica piuttosto che averla; anch’io penso che il Sindaco abbia ben speso i soldi di tutti con l’incarico a determinati professionisti e poi non sia mai che io da Avvocato dica che sono stati pagati troppo altri Avvocati, anzi sono sempre pagati poco.
Il tema però è: non confondiamo le questioni. La meritorietà di determinate scelte, che sono ancora oggi praticabili e che vanno portate a termine, non va a mio avviso sovrapposta con questioni che non sono così direttamente correlate come ci viene detto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliera Rossoni per dichiarazioni di voto.
Speaker : ROSSONI
Il Partito Democratico si astiene su questo Ordine del Giorno, perché come ho detto durante l’intervento, riteniamo che vi siano delle criticità dal punto di vista giuridico, che ci siano degli impegni che, dal punto di vista finanziario, non sono chiari, che appaiono nebulosi, ma riteniamo, proprio perché si tratta allo stato di un indirizzo che appunto dà mandato all’effettuazione di una due diligence che verrà poi valutata, nonostante appunto tutte queste riserve, noi riteniamo che debba prevalere in questo momento la valutazione politica e quindi debbano prevalere le ragioni ambientali della definitiva chiusura di una discarica di cemento-amianto sul territorio di Treviglio a favore di un parco pubblico, per cui ci asterremo su questo Ordine del Giorno.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Calvi, prego.
Speaker : CALVI
Apprezzando gli interventi fatti finora, vorrei magari chiedere qualcosa in particolare all’ordine… scusatemi, stavo rileggendo il testo. Vorrei condividere questa osservazione che comunque è inerente la dichiarazione di voto.
È chiaro che purtroppo nella parte del testo che ci ha mandato il Sindaco si fa intendere un’acquisizione diretta e in effetti sono emerse un po’ le criticità dalla discussione, però naturalmente verificando la possibilità…
Sì: “…manifestando la disponibilità del Comune di Treviglio ad acquisire la totalità delle azioni della società TEAM medesima direttamente o per tramite di propria società controllata”. Una prima lettura lascia intendere anche la possibilità di un’acquisizione indiretta, che presumo sia impossibile, però presumo che questa operazione venga condotta in un momento successivo tenendo conto di quella che è la normativa vigente.
La cosa più importante dal punto di vista… questo è per quanto riguarda la questione societaria.
La cosa più importante da parte nostra per quanto riguarda la questione finanziaria è la verifica della possibilità di subentrare da eventuali accordi già conclusi da SABB con i creditori della società TEAM. È un passo fondamentale per capire in che modo l’Amministrazione, l’ente locale, possa subentrare come attore in questa questione, perché non dimentichiamoci che la situazione attuale della TEAM è sufficientemente precaria. Rimettere sul mercato una società potrebbe portare a ridiscutere - e cito le parole del Sindaco, visto che è già accaduto in passato - “Riportare a Treviglio un progetto del tutto simile alla discarica di amianto”, perché è meglio dissero chiaramente, con tutti i rischi connessi.
Noi auspichiamo che l’intera operazione arrivi in porto.
Io presumo che non ci siano problemi dal punto di vista normativo perché sarebbero evidentemente macroscopici.
La situazione finanziaria è chiaro che merita un approfondimento ma non abbiamo tutta la documentazione necessaria per capire come procedere, infatti la due diligence va esattamente in questa direzione.
Cosa che ci tengo a sottolineare, che è fondamentale per noi, è che al di là del fatto di aver fermato la discarica - e qui presumo che siamo tutti d’accordo - è di rimettere parte del territorio trevigliese che ha visto nella sua storia un susseguirsi di vicende dal punto di vista ambientale estreme (siamo arrivati a parlare di un progetto di discarica di amianto), invece oggi ci troviamo a discutere di un progetto di un ampio parco cittadino: è una cosa completamente diversa.
Il Movimento 5 Stelle è chiaro che, nonostante gli approfondimenti del caso, io sono portato, il mio Gruppo è portato a votare favorevolmente l’Ordine del Giorno anche perché e fa intravedere un progetto che è consono a ciò che abbiamo sempre portato in questo Consiglio comunale a discussione.
Ci auguriamo che la vicenda venga risolta positivamente, che si faccia totale chiarezza dal punto di vista societario che dal punto di vista finanziario.
Per quanto riguarda dal punto di vista ambientale, noi saremo ampiamente soddisfatti la realizzazione di un parco cittadino, perciò voterò favorevolmente l’Ordine del Giorno. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Fumagalli.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente.
Non pensavo che questo Ordine del Giorno che ha l’obiettivo alla fine di consegnare alla città un parco urbano di 80.000 metri quadri potesse creare così tanti dubbi e perplessità soprattutto nel voto positivo di questo Ordine del Giorno.
L’indicazione è ben chiara: l’obiettivo è di andare a verificare che cosa può succedere dopo un’analisi attenta della società.
Ho ascoltato con attenzione l’esposizione del Consigliere Sonzogni che divide il problema in economico, giuridico, competenze e politico. Io non avendo le competenze però di entrare in merito, se tutte le cose che ha detto il nostro Consigliere, visto che lui non è un consulente del Comune, ma è un Consigliere di minoranza, pur avendo tutte le competenze io non sono nella condizione di capire se tutto quello che ci ha riferito è da prendere per oro colato. Non sono nella condizione di capire se lui ha la verità in tasca, però a questo punto, visto che già ci aveva consigliato di non buttare i soldi per finanziare l’Avvocatura contro TEAM, andrò puntualmente a verificarlo e ne darò ragione nel momento in cui avrò le varie risposte.
Noto anche questa sera che, nell’abilità interlocutoria del Consigliere Sonzogni c’è sempre - magari vedo male, porto anche gli occhiali - un freno a chiudere definitivamente o ad appoggiare la chiusura del capitolo discarica.
Io vorrei anche ricordare che, come ho citato prima, il 28 maggio del 2019 solo il Consigliere Sonzogni si è astenuto al recupero ambientale, al piano campagna. Questa cosa purtroppo fa pendant con il fatto che l’allora Consigliere di minoranza Ariella Borghi - è da qualche mi nascono i dubbi - non ha denunciato, pur avendolo apostrofato, il Vicesindaco di Cortenuova Sansotterra, quando da lui fu accusata che nella sede del PD - se non sbaglio anche un altro era presente, ma non mi ricordo il nome – la sede dei pidacchioli, avevano deciso di fare questa discarica. Non sto imputando ai partecipanti di questo Consiglio di minoranza quel fatto, ma non può essere che quando si parla di definire una situazione tombale o di tentare di chiudere tutte le opportunità che portano alla chiusura ci siano tutti questi dubbi. È per questo che andrò a fare questa verifica sui costi.
Sono d’accordo che bisogna capire che cosa costi un’operazione, ma purtroppo siamo ben tutti consapevoli che la cava di cemento-amianto per Treviglio è come per una persona - scusate il termine - avere un tumore e quando ci sono questi problemi non si bada a costi ma si risolvono i problemi.
È per questo motivo il Gruppo “Io Treviglio” voterà a favore.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Giussani per dichiarazione di voto.
Speaker : GIUSSANI
Devo sottolineare… Consigliere Fumagalli, per cortesia.
Devo sottolineare veramente la coerenza con cui il Consigliere Calvi e i 5 Stelle fin dall’inizio sono stati lineari su questo argomento e hanno sempre votato a favore con la maggioranza.
Detto questo vorrei fare proprio velocemente un flash: finché c’è la buca - è uscito prima - il pericolo potenziale c’è.
È vero oggi la discarica di amianto non si fa, ma domani - come diceva prima il Sindaco - la buca, arriva qualche maldestro che vuole investire in modo poco, oppure anche trasparente, però ci mette la porcheria, caro consigliere Sonzogni, siamo daccapo, per cui finché non è chiusa il pericolo potenziale c’è. Se non abbiamo capito questo non abbiamo capito niente.
Parlava prima Fumagalli di abilità di interloquire. Lui dice: “Ho dei dubbi”. Io invece ho qualche certezza sul discorso di prima: quella velata minaccia a chi vota questo ordine del giorno che potrebbe incorrere in chissà che pericolo. Se ha dei dubbi, Consigliere Sonzogni, faccia un bell’esposto alla Corte dei Conti per l’amor di Dio, come se lei ritiene che non sia legittimo il fatto che passi in Consiglio comunale… ma per l’amor di Dio, faccia un esposto alla Corte dei Conti. Non ci faccia perdere tempo, prenda una posizione una volta tanto e la porti avanti, ma lo faccia anziché continuare a parlare.
Detto questo, la posizione della Lega, è fuori discussione, siamo a favore. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliera Frigerio, prego.
Speaker : FRIGERIO
Il Consigliere Sonzogni sta cercando di far valere le ragioni giuridiche su quelle politiche chiaramente, quindi questa deliberazione dà mandato al Sindaco di verificare lo stato di fatto, poi chiaramente si faranno le scelte necessarie tenendo anche conto di quelle giuridiche. Per il momento la Lista “Con Mangano per Treviglio” vota favorevolmente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per dichiarazione di voto, Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Onestamente mi aspettavo qualche voto favorevole in più. Ringrazio il Consigliere Calvi per la coerenza. Credo che più volte in quest’Aula si sia auspicato un ruolo di governance della nostra città, della nostra Amministrazione in merito ai problemi più ampi. Abbiamo iniziato questo Consiglio comunale con le battute del Consigliere Sonzogni che riconosce al Sindaco di Treviglio, a questa maggioranza, anche i problemi dei ritardi dei treni e quando c’è da decidere del futuro di una parte importante della nostra città, di un pericolo che rimane (perché le buche sono fatte per essere riempite purtroppo nella logica di molti imprenditori) si fanno alcune osservazioni, che ripeto sono anche all’ordine del giorno delle nostre valutazioni, ma si è scivola poi purtroppo sempre in questo clima. Onestamente mi pare che in passato la maggioranza sia stata molto soft, molto alta anche rispetto ad alcune questioni private che hanno intaccato anche alcuni Consiglieri, di vedere sempre i lati oscuri e di mettere avanti problematiche, esposti, segnalazioni, rischi, con l’obiettivo onestamente che non riesco a cogliere.
Fatta questa premessa che chiudo subito perché non voglio discutere di questo, io credo che siano sfuggiti alcuni passaggi o forse non si siano stati spiegati bene, quindi li riprendo.
Innanzitutto è un’istanza di fallimento è già stata presentata, quindi non c’è nessun tentativo di spostare chissà quali equilibri; in secondo luogo le discussioni coi creditori sono in atto da tempo e sono anche loro che sono venuti a volte a cercare SABB, TEAM e chi per esso e quindi non c’è nessun tentativo di creare chissà quale labirinto o case degli specchi per trascinare la situazione, andando a falsificare e mistificare o chissà cosa.
Credo che sia responsabile da parte Amministrazione comunale, che è l’Amministrazione che ha in mano una fideiussione che potrebbe domani mattina mettere in difficoltà la società, che è l’Amministrazione che ha convocato la Conferenza di Servizi sul progetto di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale, che è titolare della programmazione urbanistica di quell’area (che è un’area da oltre 80.000 metri quadrati in una zona particolarmente significativa anche per gli scenari futuri), che è socia di maggioranza relativa di SABB, cercare di affrontare il problema. Non c’è nessun tentativo di spostare assi o di mistificare qualcosa; ci sono indicazioni chiare, quelle di valutare lo stato di salute o meglio, lo stato di cronicità di TEAM. C’è un obiettivo temporale che è quello di giugno 2020: se prima di questo obiettivo dovessero esserci altri percorsi, altre strade, altre istanze e chi è titolato a farlo dovesse anziché decidere di rinvio, dichiarare il fallimento della società, non è che questo ordine del giorno va in quella direzione.
Ripeto: anche la strada dell’esproprio che lei stesso ha citato può essere una strada percorribile, ma è chiaro che a oggi, tutti coloro che vanno ad operare su quell’area o che possono pianificare quell’area si stanno rifacendo, come la stessa SABB, alla condizione che sia TEAM ad autorizzare, a presentare progetti eccetera eccetera.
È chiaro che la Conferenza dei Servizi del 20 gennaio sarà molto importante come dicevo prima, perché anche un parere favorevole sul progetto di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale che vada a definire anche le modalità operative e gli scenari futuri, le possibilità di utilizzo di quell’area, potrebbe cambiare o rafforzare questo Ordine del Giorno.
Io credo che la scelta politica, fatta nell’ambito della visione strategica anche delle partecipate, di ECOLEGNO e ECOINERTI, che insistono su quell’area, di SABB, che sappiamo oggi essere una condizione anche un po’ critica, perché di fatto sta facendo solo l’affittatore di spazi a GECO e che ha questa partecipazione in TEAM sia un atto di buona amministrazione.
Poi i dettagli, le sfumature, le criticità giuridiche saranno valutate con i funzionari, con i tecnici, con l’Avvocatura: qui non c’è scritto che sarà il Comune per forza, può essere la società, come dicevo prima può essere la stessa SABB e chi per essa, però è chiaro che partecipare alle assemblee - siccome i ritmi si stanno facendo parecchio incalzanti - e non avere un mandato forte del Consiglio comunale, in una direzione o nell’altra (perché chiaramente si poteva anche dire: “Lasciamo andare le cose come vanno”) non è semplice, perché ricordo che abbiamo votato anche il Regolamento all’inizio del Consiglio comunale sui controlli nelle partecipate e l’indirizzo deve arrivare su decisioni straordinarie o strategiche, non solo nell’assemblea, ma anche nel portare l’Assemblea verso alcune decisioni.
Io penso che stasera sia importante dare un segnale politico visto che è stato citato e anche un segnale agli altri soci che dice che la città di Treviglio non si tira certo indietro dopo essere stata accusata di aver messo in difficoltà tutti. Vogliamo programmare il nostro territorio, vogliamo tutelarlo: su quell’area ci sono progetti importanti, le strade possono essere tante, ma sicuramente oggi è fondamentale cercare di evitare il fallimento di TEAM, con tutte le condizioni che può trascinare e soprattutto cercare di evitare quello che diceva il Consigliere Calvi: che sia qualcun altro a fare i nostri ragionamenti e poi trovarci a ragionare con un privato che chiaramente, al contrario nostro, avrà come primo interesse il profitto e non la tutela e la programmazione del territorio.
Pertanto il mio voto sarà ovviamente favorevole.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Pignatelli, prego.
Speaker : PIGNATELLI
Presidente, grazie.
Intendo semplicemente anticipare il voto di astensione del Gruppo e, per quanto possa valere, esprimere la mia vicinanza politica al ragionamento che ha svolto il collega e Consigliere Sonzogni, che è stato sul punto tecnicamente, a mio giudizio, corretto e, nel corso del dibattito, al di là di puntualizzazioni veementi, però non ci sono state argomentazioni ficcanti che abbiano messo in dubbio le sue ragioni.
Non gli si può certo addebitare che non vuole il parco: ha ben evidenziato - e lo sottolineo anch’io - come lo strumento che ha l’Ente per realizzare il parco pubblico è l’esproprio. Abbiamo espropriato i terreni per fare una fiera, potremmo anche espropriare quelli per fare un parco.
Il voto di astensione è anche in considerazione da un lato comunque di un credito che si vuole all’Amministrazione di fronte a questo problema da risolvere, ma non senza evidenziare come il testo sia oggettivamente opaco nel momento in cui un Capogruppo di maggioranza può dire: “Lo scopo di questa mozione è fare il parco”. Se lo scopo della mozione è fare il parco si segua un’altra strada.
Un altro Capogruppo dice: “Questa mozione serve soltanto ad analizzare lo stato di fatto” e quindi non serve a niente se non a questi limiti.
Bene, è chiaro che c’è un equivoco probabilmente voluto, una difficoltà che traspare: il voto non potrà che essere di astensione. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Pignatelli.
Consigliere Sonzogni vedo che è prenotato. Qual è il fatto personale?
Speaker : SONZOGNI
Come sono state interpretate le mie parole da parte del Sindaco e dei colleghi Capogruppo della maggioranza. Ovviamente io non ho preannunciato alcun esposto a nessuna autorità giurisdizionale o alla Corte dei Conti o chicchessia; ho solo, in realtà più da avvocato che da Consigliere comunale, richiamato coscienziosamente i colleghi sul fatto che, adottare determinate decisioni che hanno un’ipotizzata spendita in una determinata procedura può comportare potenzialmente dei rischi. Io sono il primo ad augurarmi che nessuno dei miei colleghi si esponga a rischi, perché siccome anche per vicende personali so cosa vuol dire essere di fronte a determinate procedure, che non è una cosa assolutamente piacevole. È chiaro che mi sento, dal punto di vista umano, di dire ai colleghi amministratori: “Attenzione a prendere determinate decisioni e spenderle soprattutto, al di là del prenderle, spenderle e poi in un determinato modo, fatelo con tutte le prudenze del caso”. Lo dico, ripeto, su un piano quasi non dico amicale, ma poco ci manca, nel senso che è un qualcosa di delicato che magari va meditato con attenzione, al di là della decisione votata o meno, poi anche come la si spende.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie per la precisazione.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Fumagalli e dagli altri Consiglieri di maggioranza.
Sono aperte le votazioni.
Non si può rispondere, Consigliere Ghiggini, Consigliere Calvi, grazie.
Come mai il Consigliere Calvi non si accende? Va bene. Vota favorevole? Perfetto.
Sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti: il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni.
Ha votato contrario il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
L’ordine del giorno è approvato.
Torniamo ora al punto numero 8 in discussione all’ordine del giorno, che è “Ricognizione della partecipata e relativi allegati”.
È aperta la discussione, quindi invito i Consiglieri a intervenire.
Non ci sono… prego, Consigliera Rossoni. Non è che ogni volta devo dire che non ci, ci si può anche prenotare.
Speaker : ROSSONI
Aspettavo di capire se c’era qualcuno che interveniva.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Non è che chi arriva prima o dopo si fa la gara.
Speaker : ROSSONI
Solo due questioni. Per quanto riguarda COGEIDE il Sindaco prima diceva che ci sono due opzioni: o si attende che le varie convenzioni vadano a scadenza e Treviglio è alla scadenza al 2031 oppure c’è l’ipotesi di anticipare il tutto ad una data unica, quindi trovare un accordo su questo. Volevo capire qual era l’orientamento del Comune di Treviglio su questo punto, se c’era un orientamento o meno.
Per quanto invece riguarda Treviglio Futura abbiam visto appunto che il 21 di novembre è stata protocollata la proposta di valorizzazione del Piano denominato Bergamo Est e in particolare, per quanto riguarda l’ipotesi di liberalizzazione nel complesso prevede innanzitutto… c’è la necessità di una variante urbanistica sostanziale per un cambio di destinazione d’uso tale da stralciare il compendio Cascina Rampina al piano servizi dal piano delle regole, perché si dice che in realtà la destinazione attuale si è visto che non consente la vendita della cascina che è stata oggetto appunto di una proposta di intervento, che però di fatto non si è concretizzata. Nelle proposte mi pare ci sia - proprio per quanto riguarda la Cascina Rampina - possibilità di interventi manutentivi, di recupero, ampliamento ristrutturazione edilizia, possibilità di mantenere parametri superiori esistenti di altezza, densità e copertura e poi possibili destinazioni d’uso: residenziale, servizi, produttivo direzionale, commerciale fino alla media struttura di vendita.
Noi di questo poi parleremo più ampiamente nel punto successivo che tratterà proprio di questo tema del commercio.
Su questa questione della Cascina Rampina faccio una valutazione generale: riteniamo che il fatto che dal 2011 in poi, mi pare, non ci siano state proposte di intervento quali, richiedono effettivamente un ripensamento della destinazione d’uso della cascina, però in questo ripensamento della destinazione d’uso riteniamo che sia necessario ritenere presente innanzitutto l’interesse pubblico ovviamente dell’insediamento e che si tenga conto della possibilità di un intervento che però valorizzi sia la destinazione della cascina, sia il complesso nel quale è inserita, che è soprattutto appunto degli impianti sportivi.
Riteniamo fondamentale che non si faccia in sostanza come in Foro Boario dove c’è stato una vendita tout cour e dove addirittura c’è un problema, per esempio per quanto riguarda i parcheggi, perché è stato considerato anche il corsello per quanto riguarda i parcheggi, con un problema di insufficienza evidente per chi frequenta i luoghi o comunque anche semplicemente passa di lì e quindi che si tenga in primaria considerazione l’interesse pubblico in questa valorizzazione.
Volevamo capire anche qua, per quanto riguarda la Cascina Rampina, se c’erano al di là di questa variazione, delle idee un po’ più precise da parte dell’Amministrazione che ci potevano essere illustrate.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Adesso siamo in una fase di discussione, giusto? Io da una parte mi riallaccio a quello che ha appena riferito la Consigliera Rossoni per quanto in realtà non siano argomenti perfettamente attinenti alla delibera che andiamo ad approvare, perché questi dovrebbero essere argomenti che poi si vanno a riproporre, anzi a porre nella sede propria che è la deliberazione dell’individuazione dell’intervento della società di trasformazione urbana. Lì quando si dovrà deliberare l’intervento, quindi la delimitazione dell’area di intervento, l’individuazione dell’oggetto dell’intervento allora lì ragioneremo, però è solo un appunto per allora.
Non ho sentito nella relazione, non ho letto nel piano al nostro esame comunque delle considerazioni, in questo caso del Sindaco, sul superamento, a fronte dell’attività svolta da parte della società Treviglio Futura, dei rilievi che erano stati posti dalla Corte dei Conti. La Corte dei Conti aveva sostenuto - lo dico in parole povere - che la società fosse poco più che insomma una specie di scatola vuota o comunque una società con un’attività molto limitata, non compatibile con le direttive della legge, per quanto siano direttive secondo me da un certo punto di vista anche discutibili: non è chiaro se questi rilievi siano stati superati, come ci si ponga rispetto a queste problematiche.
Per quanto riguarda invece il discorso di SABB, ECOLEGNO, ECOINERTI, desta francamente una certa perplessità il fatto che questa prospettiva di aggregazione delle varie società continui a essere trascinata di anno in anno: questa cosa è partita addirittura dalle delibere di ricognizione delle partecipate quando il Sindaco era ancora Pezzoni. La questione dell’andare ad aggregare ECOLEGNO con SABB, dell’andare a pubblicizzare il capitale di ECOINERTI oppure dell’andare a accedere la partecipazione di ECOINERTI, di come rapportare le attività di ECOLEGNO e ECOINERTI rispetto alle attività che sono tra l’altro affidate in regime di esclusiva alla GECO, che è il gestore del ciclo integrato dei rifiuti urbani.
Sono tutte tematiche che vediamo trascinarsi di anno in anno e sarebbe opportuno, a un certo punto, mettere un punto su questa questione, quindi vorrei da questo punto di vista sentire magari delle parole un po’ più chiare, un po’ più nette, un po’ più ferme da parte del Sindaco.
Sugli altri profili, un ultimo profilo sul quale mi sento di intervenire è anche la questione COGEIDE, dell’aggregazione con UniAcque.
Si diceva del fatto che le gestioni di Treviglio sono allineate come scadenze, invece le gestioni di altri Comuni alcune addirittura sono già in scadenza e di queste gestioni sono già intervenute, vorrei capire a che punto è il dialogo con non tanto UniAcque, ma con l’autorità d’ambito, con l’Ufficio d’Ambito scusate, per la questione dell’ipotesi di definire una media della durata di queste concessioni e fissare a questo punto un’unica data di scadenza in contemporanea di tutte per favorire il trasferimento dell’intero plesso, diciamo dell’intera società in UniAcque se poi questa sarà la decisione dei soci tenuto conto che poi c’è il problema della valorizzazione delle reti, ma quello è un argomento su cui sicuramente avremo modo di ritornare.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Chi vuole prenotarsi? Non ci sono interventi, Sindaco, se vuole intervenire, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Lascio magari poi all’assessore Nisoli su Bergamo Est, ma è chiaro, come sottolineava il Consigliere Sonzogni, che gli indirizzi conseguenti a questa documentazione consegnata a fine novembre troveranno una risposta nel prossimo business plan della società che come quello di YGEA ha inizio del 2020.
Per quanto riguarda COGEIDE, visto che sia il Consigliere Rossoni che il Consigliere Sonzogni hanno toccato la questione: il primo tema che si trascinava da anni e che si è chiuso venerdì scorso era quello di avere, attraverso l’ATO, il riconoscimento della questione tariffaria e quindi l’accordo superando le criticità in essere; dall’altra parte un’interlocuzione con UniAcque era già stata avviata per ipotizzare una data di fine totale di COGEIDE con poi la confluenza in UniAcque. Questo sarà tema di discussione nella prossima assemblea dei soci che sarà presumibilmente a gennaio, perché è chiaro che ci sono anche difficoltà operative: noi abbiamo le convenzioni sostanzialmente tutte allineate, ci sono Comuni che hanno anche sbalzi tra la fognatura e l’acquedotto e quindi magari uno sbalzo temporale di due anni o tre. Questo crea problemi di gestione e crea problemi di conguagli, rimborsi eccetera eccetera; crea problemi anche banalmente in alcuni casi tariffari.
L’ipotesi è quella di lavorare in breve tempo a una soluzione ponte che quantomeno posticipi le scadenze in essere più imminenti e che permetta poi, nell’arco di un anno, di andare a una riduzione invece del tempo previsto per entrare in UniAcque.
Per quanto mi riguarda non ho particolari problemi a dire che vedo favorevolmente una soluzione che anticipi di qualche anno la fine della scadenza della vita di COGEIDE. Ovvio che ne dovremo discutere prima come maggioranza e poi con gli altri soci, anche sulla base degli effettivi vantaggi, oltre che necessità di adempimenti che questo passaggio dovrà avere, perché c’è un tema di valorizzazione delle reti, c’è un tema di riconoscimento degli impianti, della sede eccetera e c’è un tema anche gestionale.
La soluzione che in passato era stata prospettata dal famoso tavolo dell’acqua era di avere sostanzialmente UniAcque 1, 2, 3, lasciando COGEIDE come un ramo d’azienda di UniAcque per la gestione operativa, quindi l’idraulico del paese, potrebbe essere una soluzione, però è chiaro che è chiuso il discorso ATO che permette anche di andare a incidere sulle tariffe, quindi a dare ossigeno alla società, perché è arrivata a un punto ormai in cui viaggiava col minimo vitale, permette di affrontare adesso gli altri temi tra cui questo che è particolarmente importante.
Col presidente Bertocchi, ma anche con UniAcque e col nuovo CdA di COGEIDE si è ritrovata un po’ di sintonia dopo qualche screzio in passato e quindi, assieme a dei soci compreso il privato, siamo riusciti a riallinearci e a chiarirci su alcuni aspetti. Mi pare che l’inizio di mandato del dottor Zenda sia partito sotto un buon auspicio e possa portare a risultati concreti anche nel breve tempo.
Per quanto riguarda Treviglio Futura in relazione appunto a Bergamo Est, dicevo prima, non so se poi l’Assessore vuole integrare e per quanto guarda la Corte dei Conti in realtà noi avevamo già risposto e già fornito riscontro con la delibera del Consiglio comunale di gennaio. Gli adempimenti, o meglio, i compiti e le prospettive future affidate alla società hanno trovato attuazione nella procedura di selezione del personale, nello studio sulla Cascina Rampina e sul comparto Bergamo Est che potrebbe o poteva aprire anche ai privati o al privato per la valorizzazione di tutto il comparto e anche ovviamente nella chiusura dello studio e nella consegna allo studio del RING e della riqualificazione urbana, trasformazione urbana e rigenerazione anche attraverso tutto il sistema della mobilità e della sosta che ovviamente diventeranno poi progetti da attuare con apposite delibere di Consiglio.
A seguito di quella delibera di Consiglio che abbiamo trasmesso - chiedevo prima conferma al Segretario - non abbiamo più avuto ritorni e riscontri e anche con la delibera di stasera ovviamente andiamo a mettere nero su bianco questi passaggi che sono stati formalmente effettuati dalla società e dal Comune.
Viene poi auspicata dal Consigliere Sonzogni la posizione netta del Sindaco su ECOLEGNO, ECOINERTI, SABB: io ho rimarcato sostanzialmente in tutte le assemblee di SABB la necessità di questo passaggio. Spiegavo prima che inizialmente si era rallentato perché ECOLEGNO e ECOINERTI - adesso non mi ricordo l’arco temporale - stavano acquisendo nuovi codici CER e rinnovando le autorizzazioni con anche alcune prescrizioni della Provincia e con investimenti previsti. Poi è arrivato il famoso Consiglio di Stato su TEAM che ha trascinato SABB in altre questioni e l’amministratore unico ha ritenuto di non procede in questa direzione.
Io ho ribadito anche recentemente che almeno ECOLEGNO, che è partecipata al 100 per cento, debba rientrare rapidamente nel perimetro di SABB; gli altri soci hanno confermato e sottolineato questo aspetto. Alla luce anche dei recenti sviluppi di ECOLEGNO e di quanto sarà di TEAM e di SABB in relazione anche alla Conferenza di servizi del 20 gennaio, credo che finalmente (perché io sono uno di quelli più rigidi su questo processo) possa diventare realtà l’accorpamento di ECOLEGNO in SABB.
Su ECOINERTI è stata richiesta una valutazione di impianti, macchinari, del valore dell’autorizzazione, al fine di capire quale strada sia meglio percorre, perché ECOLEGNO sarebbe quasi sostanzialmente a costo zero, mentre ECOINERTI, l’acquisizione o la vendita delle quote, avrebbe dei risvolti economico-finanziari differenti e quindi da quanto mi diceva l’amministratore unico sono in corso le valutazioni in merito.
Credo di aver risposto a tutto, non so se l’Assessore vuole aggiungere.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Assessore Nisoli, prego.
Speaker : NISOLI - Assessore
La relazione che è stata presentata dalla STU Treviglio Futura riguarda delle possibili soluzioni per valorizzare quei due lotti che abbiamo come Comune al PI Bergamo Est e la Cascina Rampina, però attualmente non abbiamo fatto nessuna decisione: sono scenari che loro hanno proposto per dare possibilità in più visto che così, come è inserito adesso, è dal 2011 che sono all’asta i due lotti, ma non c’è mai stato interessamento. Idem per la Cascina Rampina: così com’è non abbiamo avuto mai proposte di interventi concreti, quindi ho presentato due o tre scenari per valutare cosa sia meglio fare. Per il momento non abbiamo fatto nessuna scelta.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono altre prenotazioni, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Consigliere Sonzogni per dichiarazione di voto, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. È per preannunciare, peraltro in continuità in realtà col voto che personalmente all’epoca quale componente del Gruppo del PD avevo espresso, per preannunciare un voto negativo proprio per una serie di, a mio avviso, ritardi che ci sono nell’attuazione di questo disegno.
Prendiamo atto della buona volontà espressa dal Sindaco, non abbiamo motivo di dubitare della buona volontà, però sta il fatto che vi sono oggettivamente dei ritardi nell’attuazione di una razionalizzazione che doveva essere attuata già da tempo e non siamo convinti delle tempistiche di certe scelte di merito contenute nel piano di razionalizzazione.
Per questo motivo di a un voto che è tecnicamente negativo e quindi voteremo no come Italia Viva ovviamente. Per adesso Italia Viva, poi quando avremo assorbito tutto, saremo tutti noi insomma.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. È giusta la precisazione. Altri Consiglieri per dichiarazione di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Possiamo votare, grazie.
Sono aperte le votazioni. Metto in votazione… scusate, votiamo per favore.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato contro il Consigliere Calvi, il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Votiamo ora l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni.
Si sono astenuti il Consigliere Calvi e il Consigliere Pignatelli, hanno votato contro la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora all’ultimo punto, il punto 9: “Mozione presentata dal consigliere Sonzogni relativa alla proposta di moratoria della alienazione di aree di proprietà comunale destinabili all’utilizzazione per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande, fino alla media struttura di vendita”.
Prego, a lei la parola.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. Io do per letta la mozione, peraltro insomma anche abbastanza breve, abbastanza concisa nelle premesse e nella parte dispositiva.
È una mozione che ha un senso che è innanzitutto politico, che è quello di richiamare l’attenzione sul fatto che il Comune quando opera non tanto come pianificatore, ma opera come operatore immobiliare, come venditore, incide comunque su quelle che sono le dinamiche dello svolgersi, dello svilupparsi del territorio e anche dell’incidere sulle attività economiche e sull’economia del territorio. Il nostro Sindaco, di fronte alle aperture recenti di attività di media struttura di vendita, insomma si è più volte dimostrato lieto di queste scelte imprenditoriali dicendo che la città attrattiva e lo dimostrano appunto queste aperture.
Si può anche dire che è vero: la città ha dimostrato di essere attrattiva e questo è innegabile.
Il problema è attrattiva per chi e nell’interesse di chi: non c’è dubbio che l’aver agito finora in un determinato modo, cioè aver venduto delle aree pubbliche, previo cambio anche di destinazione in sede di adozione del Piano delle valorizzazioni e alienazioni degli immobili delle aree comunali, abbia favorito determinati investimenti, determinate scelte di imprenditori che evidentemente hanno creato e, si spera, creeranno anche dei posti di lavoro, magari favoriranno anche la concorrenza e un abbassamento dei prezzi, può essere, ma intanto tutto questo è stato espressione di una dinamica che risponde in prima battuta a degli interessi che non sono quelli pubblici ma sono quelli degli imprenditori che hanno investito nel territorio e ha messo in secondo piano, dal nostro punto di vista, quello che invece è l’interesse pubblico, quello che è l’interesse della collettività.
Noi l’abbiamo già detto quando abbiamo chiesto un Consiglio comunale straordinario sul tema del commercio: non vogliamo fare ovviamente colpe per i commercianti e anzi, elogiamo il lavoro dei commercianti ed esprimiamo costantemente la nostra vicinanza a questa categoria. Sta il fatto che, per una serie di dinamiche che ci cadono anche sopra la testa, non si può negare che il commercio al dettaglio anche a Treviglio stia affrontando un periodo non semplice di ripensamento e di riorganizzazione.
Quando il Comune pone in vendita determinate aree senza porsi il problema che poi queste aree si trasformino in medie strutture di vendita abdica a una funzione che è quella di avere un disegno organico della città anche dal punto di vista della tutela e della valorizzazione del suo commercio, della sua identità e del suo centro storico.
Non si pone ancora una volta il problema - e quindi abdica da questa sua funzione di regia - rispetto a quello che è il tema ad esempio del traffico. È vero che nell’ambito della adozione dei Piani attuativi – e si è fatto l’esempio di Baslini, si è fatto l’esempio dell’ex Foro Boario - sono state introdotte delle misure di mitigazione, delle correzioni, si sono usati i fondi dati, versati ai sensi di legge dagli attuatori di questi ambiti per svolgere anche degli interventi di correzione e di miglioramento della viabilità, ma resta il fatto che anche in quel caso il Comune si è posto in una posizione passiva rispetto alle scelte imprenditoriali di chi ha acquisito queste aree, non ha governato il fenomeno, non si è posto, prima di vendere queste aree, un tema più ampio di come favorire da una parte gli investimenti privati ma al tempo stesso preoccuparsi del tema di una viabilità nella città che è, ahimè, sempre più congestionata, perché la città è cresciuta molto ma non ha delle tangenziali e quindi i flussi di traffico sono ancora tutti interni alla città e quindi c’è una sovrapposizione di flussi di traffico.
La nostra proposta è quella di dire: fermiamoci. Non è un impedimento assoluto a ulteriori vendite, non è un voler intervenire in maniera impropria sul Piano del governo del territorio che peraltro affronterà un percorso di variante generale; è dire: fermiamoci, riflettiamo, ragioniamo nella ipotetica vendita di nuove aree da parte del Comune se non sia il caso di fermarsi rispetto alla vendita da destinare alla realizzazione di medie strutture di vendita e comunque attività commerciali in genere visto che la città ha un enorme numero di spazi commerciali inutilizzati (50 solo in centro, solo all’interno della circonvallazione, contati da me personalmente più volte e poi posso dire le vie).
Fermiamoci, riflettiamo e ragioniamo sul come creare delle condizioni che possano portare a contemperare le esigenze di investimento, le esigenze di crescita anche dell’economia locale in termini di presenza di operatori economici, in termini di crescita dell’occupazione e dall’altra parte però le esigenze di una buona pianificazione del territorio e del rispondere a esigenze che sono anche legate alla realizzazione di determinati interventi che sono contemplati ed erano contemplati nel Piano dei Servizi come venne adottato, quando venne adottato e approvato il Piano del governo del territorio.
In questo momento, per quello che è accaduto in questi anni, ahimè c’è stato uno sbilanciamento nel gioco di confronto fra interessi: tra l’interesse degli investitori, dell’impresa e l’interesse della città, dei suoi piccoli operatori commerciali, dei cittadini che in particolare risiedono in determinate vie. Il loro interesse, l’interesse di quest’ultimi è di fatto risultato recessivo rispetto all’interesse dell’investimento di determinati operatori commerciali.
La mozione chiede di contemperare meglio questi interessi e quindi, fino a che non verranno messe in opera queste cautele che sono indicate nella parte dispositiva, se non sia il caso di precludere la vendita delle aree qualora non ci sia un impegno da parte dei potenziali acquirenti a non realizzare ulteriori medie strutture di vendita che scompaginerebbero ancora di più il territorio di quanto non sia già oggi scompaginato nel suo disegno organico e nella rispondenza ai tanti bisogni che vanno tutti tra di loro conciliati.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Dichiaro aperta la discussione, chi vuole intervenire? Consigliera Rossoni, prego.
Speaker : ROSSONI
Io ringrazio il Consigliere Sonzogni per avere portato nuovamente all’attenzione di questo Consiglio comunale il tema del commercio della città.
È indubbio che nell’arco di poco tempo sul territorio cittadino siano state aperte una serie di medie strutture di vendita, di supermercati: alcune su aree private, altre su aree pubbliche, altre con la vendita appunto di aree pubbliche.
È indubbio che è cambiato lo scenario della città: si è detto più volte che alle porte della città, arrivando da Bergamo, l’area Baslini, il Foro Boario, adesso via Carlo Porta, vedono appunto l’insediamento di medie strutture di vendita.
Si dice: “Va beh, in realtà se gli operatori decidono di investire lì vuol dire che c’è domanda” e questo può anche essere vero, può anche essere che Treviglio diventi un polo attrattivo per realtà anche più ampie che vanno al di là dei 30.000 e rotti cittadini di Treviglio, ma che attirano cittadini di Comuni limitrofi, così come può essere vero che in generale il fatto che arrivino supermercati e discount intercetta la domanda anche di popolazione che non ha grande disponibilità economica e che quindi non sempre e non solo può rivolgersi ai negozi al minuto.
Qual è il problema secondo noi? Dal nostro punto di vista il problema è che è mancata una pianificazione di questi interventi.
A parte che dal punto di vista architettonico sono stati fatti interventi non proprio di pregio e questo è un problema per una città come Treviglio, cioè secondo noi l’Amministrazione avrebbe dovuto chiedere interventi dal punto di vista della bellezza degli interventi che venivano fatti un pochino migliori, meno impattanti. Sappiamo tutti a che cosa ci stiamo riferendo.
L’impressione è che in realtà non ci sia stata una pianificazione degli interventi, non ci sia un disegno complessivo di quali siano gli insediamenti commerciali di cui c’è bisogno e che il Comune può in qualche modo pianificare e gestire in un’ottica, in un’idea dello sviluppo della città. È questo un po’ il tema, secondo me, che il Consigliere Sonzogni pone con questa mozione che noi condividiamo.
Secondo noi c’è bisogno di fare - e questo è un po’ l’emendamento che io già avevo preannunciato ai colleghi - secondo noi c’è bisogno di fare innanzitutto uno studio di attuazione del PGT, cioè quanti sono i Piani attuativi previsti, quanti sono stati convenzionati, a che percentuale di attuazione sono, propedeutico alla definizione della Carta del consumo di suolo.
Poi, secondo noi c’è la necessità di una predisposizione o di un adeguamento del Piano del commercio che tenga conto del quadro socio-economico, dell’evoluzione dei bisogni e delle mutate abitudini di consumo dei cittadini.
Questo è un emendamento che noi poniamo alla mozione come punto D) e E). Questo perché anche quando è stato inaugurato Foro Boario si è ragionato di questo: stanno mutando le abitudini dei cittadini e dei consumatori: c’è l’e-commerce di cui tanto si parla, ma c’è anche il fatto che i supermercati grandi non funzionano più, stanno diminuendo le superfici perché la gente ha meno tempo da passare nei centri commerciali. Mentre forse fino a qualche anno fa il centro commerciale diventava anche un luogo di ritrovo, un luogo dove passare anche un po’ del tempo libero, queste abitudini stanno cambiando: i negozi diventano più piccoli. C’è per esempio una tendenza che chi lavora nel commercio continua a registrare per cui aumenta la richiesta di food, cioè si esce sempre più spesso per andare a consumare il cibo; è una tendenza internazionale: chi viaggia sa che per esempio in Giappone, così come negli Stati Uniti, il numero di ristoranti o di luoghi dove consumare appunto il cibo è altissimo perché le persone hanno sempre meno tempo di andare a fare la spesa, di cucinare e di stare in casa, per cui prima di tornare a casa vanno in questi luoghi, mangiano e poi tornano a casa. Questa è una tendenza che riguarda anche noi, quindi la domanda è: la riflessione di Treviglio su queste cose qual è? L’impressione è che non ci sia appunto una strategia dietro questo spuntare continuo di centri commerciali di medie strutture di vendita, quindi la moratoria che viene proposta noi la condividiamo e secondo noi è necessario che il Comune si prenda il tempo per riflettere su questi temi.
Noi aggiungiamo questi due punti alla mozione, ma credo che sia nell’interesse di tutta la città ragionare appunto di una pianificazione del commercio che tuteli certamente gli operatori commerciali, ma che in generale secondo noi interessi tutti i cittadini e quindi l’Amministrazione comunale ha la pianificazione e appunto l’idea della città.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Posso avere l’emendamento? Sulla proposta di emendamento, Consigliere Sonzogni.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Prendo atto ovviamente con piacere che il Partito Democratico - non ho ben capito le altre forze di opposizione - condivide la nostra proposta di mozione. Ho sentito esposti e ho letto i punti dell’emendamento, mi paiono assolutamente condivisibili, anzi esprimono ancora meglio lo spirito che è assolutamente costruttivo della mozione, che è quello di portare la Giunta a una riflessione, a una sospensione della vendita delle aree con determinate finalità, a un ripensamento della valorizzazione della vendita dei beni immobili del Comune o meglio delle aree del Comune nell’ambito di un quadro che deve essere a questo punto meglio meditato onde non arrivare a delle conseguenze che poi, sul commercio locale e comunque sul disegno della città, potrebbero a un certo punto non essere più rimediabili.
Per cui speriamo che questo approccio, ripeto costruttivo, nostro di Italia Viva e a questo punto anche del PD, credo anche delle altre forze di opposizione, venga accolto dalla maggioranza.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Quindi la mozione si intende integrata con l’emendamento proposto dal Partito Democratico, per cui torniamo in discussione.
Consigliere Calvi, prego.
Speaker : CALVI
Per quanto riguarda la mozione presentata dal Consigliere Sonzogni, io a lui personalmente avevo anticipato che avremmo espresso un voto favorevole anche perché, per stare in tema di coerenza, nella ormai lontana campagna del 2016 parlai di una moratoria per quanto riguarda il Piano delle opere pubbliche, allora non immaginavo che ad oggi avremmo discusso dei centri commerciali e dei supermercati.
Volevo fare una piccola annotazione: il Consigliere Sonzogni parla di una diminuzione dei prezzi dovuta alla libera concorrenza. Io per quanto riguarda i supermercati non ne sarei così sicuro anche perché già in altre situazioni l’analisi dettagliata di questa evoluzione ha fatto emergere più che altro interessi corporativi che non investono direttamente la decisione dell’Amministrazione, ma mi unisco al coro di coloro che tendono a porre attenzione a determinate dinamiche. Mi associo allo spirito della mozione, per cui anticipo la dichiarazione di voto: il Movimento 5 Stelle voterà favorevolmente alla mozione del Consigliere Sonzogni.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Calvi.
Consigliere Pignatelli, prego.
Speaker : PIGNATELLI
Grazie, Presidente.
Interpellato dal proponente affinché mi esprima sulla mozione, anticipo un voto favorevole con questa precisazione: la mozione non deve essere a mio giudizio approvata in attesa della revisione dello strumento urbanistico, deve essere sostanzialmente il primo passo non sotto il profilo tecnico ma sotto il profilo amministrativo, poiché non avrebbe senso non vendere il terreno del Comune per non far costruire la media struttura di vendita se poi viene costruita a fianco sul terreno del privato.
Bene questo, contemporaneamente però è giusto rivedere lo strumento urbanistico perché vengano riviste, rivalutate le scelte che hanno portato alla città che c’è oggi.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Non so se poi gli assessori Pezzoni e Nisoli vorranno integrare visto che il tema si intreccia con la pianificazione urbanistica e ovviamente con l’Assessorato al Commercio. Faccio una premessa perché il Consigliere Sonzogni ha detto che quest’Amministrazione abdica alla funzione di regia dopo averci fatto prima una lezione sulle competenze del Consiglio comunale in merito alla pianificazione di un’area da 80.000 metri quadri in una zona strategica, quindi evidentemente sarebbe opportuno capire e chiarire quali sono le funzioni di regia dell’Amministrazione.
Detto questo, il dibattito, il tema è sicuramente un tema interessante, è un tema al quale non c’è bisogno che venga espressa vicinanza alla categoria dei commercianti perché, come tante altre categorie, è sempre doveroso esprimere vicinanza e soprattutto ascoltare le esigenze. Credo che la strada per dare una risposta concreta ai commercianti non sia però quella della moratoria sulla vendita di aree: 1) perché in Italia esiste la libertà dell’iniziativa privata, 2) perché mi pare che ci sia una tendenza in questa moratoria, in questa mozione che tende a far applicare appunto al Comune alla funzione di regia che invece noi riteniamo di avere e di aver assolto, 3) perché si utilizzano termini che non sempre sono propri, perché qui si parla di centri commerciali che nascono e l’unico centro commerciale è quello in via Monte Grappa che non abbiamo certo avuto noi; si parla di aree messe in vendita come se piovesse quando in realtà l’unica superficie di vendita di media struttura è quella di Foro Boario, dove, oltre alla parte alimentare, sono arrivati anche altri servizi (il food, il Brico, il negozio di scarpe) per i quali, ad esempio, io ho ricevuto personalmente anche soddisfazione da parte di alcuni residenti.
Dimentichiamo anche che il termine commerciale viene associato in questa fase ai supermercati e ai discount: io non so quanto siano felici gli investitori di sentire associare le nuove aperture a un declino della città, a gusti estetici discutibili eccetera. Anche perché onestamente mi pare che su alcune situazioni si possa anche entrare nel merito e avere opinioni diverse, però credo che, come stavo dicendo prima, la questione vada sicuramente affrontata non solo con una visione politica ma anche con una visione concreta.
Ricordo anche quando vennero fatte manifestazioni di solidarietà ai lavoratori dell’IperDi: io e il Vice Sindaco siamo stati, si è chiusa la trattativa con Italmark e sembrava che fosse manna dal cielo aver salvaguardato posti di lavoro; credo che i posti di lavoro siano arrivati sul territorio anche grazie a questi investimenti.
Faccio una precisazione in merito alle dichiarazioni del Sindaco sulla stampa perché l’ultima dichiarazione che mi è stata affibbiata dal Corriere della Sera Bergamo è stata presa ed estrapolata, non tanto nell’articolo ma nel titoletto, come se il Sindaco avesse benedetto l’arrivo di una nuova superficie in via Carlo Porta ufficializzando l’interesse di un marchio eccetera: non che io cambi pensiero, ma in quel caso, visto che poi il Segretario del PD ha commentato su una mia presunta dichiarazione, io non ho rilasciato alcuna dichiarazione. Confermo invece che credo che queste superfici di vendita garantiscano attrattività, ma mi piace sottolineare che in città non sono arrivati solo i supermercati, ma ci sono tante altre attività che si sono insediate e che negli spazi vuoti che il Consigliere Sonzogni ha contato, evidentemente senza utilizzare il treno almeno in questo caso, ci sono anche già manifestazioni di interesse o pratiche avviate per l’insediamento di nuove attività commerciali, perché poi ci sono anche degli spazi e dei tempi funzionali relativamente alla programmazione di nuove aperture che seguono tempi che non sono così immediati: svuoto la vetrina e il giorno dopo ci entra qualcun altro.
Quali sono i dati di fatto? I dati di fatto sono che sicuramente sono cambiate le abitudini dei consumatori.
Ricordo le polemiche in passato perché in centro storico di Treviglio c’erano solo abbigliamento, mutande e reggiseni; oggi il problema è che ci sono i bar. Si dice che c’è un’attenzione al food e a Treviglio finalmente sta tornando anche l’abitudine di venire a passeggiare per fare l’aperitivo, pranzare o cenare.
Ci sono anche altre notizie: oggi sui giornali si parla di un parco, di un’area da 15.000 metri nella zona PIP 2, dove un investitore ci farà la sede di un incubatore di impresa, di start-up particolarmente innovative, legate alla sostenibilità ambientale.
Quindi potremmo star qui a discutere per ore, possiamo anche dire che le nostre zone PIP sono belle e che di spazi artigianali produttivi vuoti o abbandonati ce ne sono pochissimi, anche perché quei pochi che ci sono già oggetto di progetti di riconversione.
Tornando al tema del commercio, credo che se nel 2011 non avessimo iniziato un determinato percorso oggi la situazione sarebbe drammatica e invece, grazie all’azione di Amministrazione, grazie ai commercianti, quelli che fanno rete, quelli che lavorano, quelli che sono in grado anche di proporre il loro lavoro - perché poi non è che dietro una chiusura ci sia sempre per forza la colpa dell’utente o dell’amministrazione pubblica, a volte c’è anche chi chiude per proprie mancanze, incapacità o altro - credo che se non avessimo iniziato questo percorso allora sì potremmo oggi essere qui a parlare di una situazione drammatica.
Noi abbiamo investito molto nel centro storico attirando a volte anche le polemiche di chi non era nel centro storico perché qui si contesta che si sta allargando il raggio d’azione del commercio, che è anche una scelta che abbiamo fatto ampliando il perimetro del Distretto del Commercio quando prima ci si diceva l’esatto contrario: si investiva solo nel centro e quindi si favorivano solo i negozi del centro e non quelli della prima circonvallazione e oltre.
Abbiamo investito nelle misure di attenzione, quindi tutta una serie di eventi, tutta una serie di esenzioni della tassa di occupazione del suolo pubblico, l’esenzione al pagamento dei parcheggi dopo le 18 e nei giorni festivi, la vicinanza massima Distretto del Commercio dove abbiamo rafforzato la partecipazione anche con la recente delibera e che mi pare, visto che viene sempre sottolineato il merito dei commercianti, dei privati quando ci sono iniziative di successo, che nessuno vuole prendersi meriti, l’ho detto mille volte, ma che la collaborazione sinergica con l’Amministrazione comunale abbia permesso di far ritornare attrattiva la nostra città. Ovvio l’e-commerce non lo ferma la città di Treviglio, i ritmi di vita frenetici che impongono a volte di dover raggiungere rapidamente un punto vendita e non magari entrare nel centro della città hanno cambiato le abitudini.
Io personalmente sono sconvolto dall’idea che ci sia gente che va all’1 di notte a fare la spesa, ma oggi succede anche questo qui vicino a noi.
Poi c’è la riduzione del potere di spesa. È stato sottolineato prima: c’è anche questo che ha inciso nel cambio delle abitudini dei consumatori.
Questi sono tre temi che sono oggettivi ai quali bisogna dare delle risposte.
Sottolineo anche che negli spazi commerciali che ha contato il Consigliere Sonzogni vanno ricordati anche quelli nuovi che sono nati per merito anche dell’iniziativa dell’Amministrazione, perché se prendiamo il palazzo ex UPIM, piazza Garibaldi, se prendiamo gli spazi commerciali in Piazza Insurrezione, sotto il Comando di Polizia locale, se prendiamo la riqualificazione del palazzo di piazza Cameroni, sono nate nuove opportunità e sono state quasi tutte colte anche da attività non solo alimentari, ma anche di altro tipo.
Noi abbiamo fatto, crediamo, il nostro dovere. È chiaro che non ci si può fermare perché oggi i tempi sono molto rapidi dei cambiamenti dell’abitudine, delle esigenze dei commercianti, delle esigenze degli utenti nei confronti dei commercianti, ma rispetto alla città che noi abbiamo trovato credo che il cambio di passo sia stato significativo anche nella direzione dell’attenzione al commercio.
Da questo punto di vista, come ho già avuto modo anche di dire sulla stampa quando è stata ripresa questa mozione, credo che un po’ meno disfattismo e una maggiore promozione delle nostre eccellenze della nostra città potrebbero essere di aiuto ai commercianti.
Ovvio non è tutto rose e fiori come in tante altre città, ma abbiamo letto anche recentemente che in città molto più grandi e molto più attrattive potenzialmente della nostra si è già alzata la bandierina bianca.
Io credo che qui, se non avessimo messo in atto una serie di azioni nel 2011 costanti su tutto il perimetro della città e su tutto il perimetro anche del centro storico dove c’è la maggior concentrazioni negozi di vicinato, oggi non avremmo il numero di attività che abbiamo: ricordo che nel 2018 abbiamo avuto il record di imprese attive in città, ricordo che nel 2009 c’erano 9 superfici di media vendita alimentare, poi alcune sono state chiuse, altre sono riaperte, alcune sono cambiate di ubicazione ma che erano.
Ricordo che tutti questi spazi, quest’attività serve per portare gente a Treviglio. La strada che percorre il bar che frequenta, il negozio che frequenta sta anche ai commercianti. Noi abbiamo il compito di portare gente a Treviglio, di far avere una città bella, pulita, ordinata, accessibile.
Da questo punto di vista - e chiudo questa prima parte lasciando poi eventualmente intervenire gli Assessori - gli interventi sulla viabilità sono stati messi in atto, anche con richieste dell’Amministrazione non solo su iniziativa dei privati. Abbiamo sanato una situazione non solo di accessibilità ma anche di sicurezza in Largo Lamarmora, quindi in occasione di Foro Boario; abbiamo realizzato l’intervento in viale Piave sulla rotatoria che sembrava impossibile; l’area Baslini: questa iniziativa commerciale ha rappresentato non solo un nuovo insediamento commerciale ma anche un segnale di prospettiva per un’area strategica nel cuore della città, altrettanto importante come quella della cava Vailata; la viabilità per quanto guarda le tangenziali: anche se qui non si vuole usare l’ante Pezzoni, post Pezzoni, l’ante Molteni, post Molteni eccetera, io credo che sia evidente che i treni passati con BreBeMi siano stati colti da tutti tranne che da noi. Noi stiamo lavorando anche in sede di programmazione opere pubbliche, anche nell’interlocuzione con Autostrade Bergamasche, anche in sede di progettazione di studio fattibilità (penso alla Tangenziale Sud, al collegamento sud, penso a sfruttare la possibilità della Bergamo-Treviglio e dicevamo prima l’osservazione per far sì che si riqualifichi via Ada Negri piuttosto di una nuova bretella che consumi suolo e che diventi anche una sorta di Tangenziale Ovest eccetera eccetera) sono temi all’ordine del giorno.
Ovvio che su questo dovremmo fare ulteriori passi anche significativi per far sì che diventino situazioni più fluide, ma non mi pare che oggi ci sia una situazione di immobilismo da parte dell’Amministrazione anche sui temi della viabilità, altrimenti mi viene facile ricordare cos’erano l’attuale rotatoria della SAME eccetera eccetera qualche anno fa.
Siccome non voglio tornare all’ante, guardiamo all’attualità, guardiamo al fatto che abbiamo una rete di commercianti solida, guardiamo al fatto che l’Amministrazione ha sempre dimostrato grande attenzione a questo tema anche attraverso la riqualificazione urbana e guardiamo al fatto che per fortuna ci sono anche tante attività che, pur a fatica, perché i tempi sono cambiati per tutti, continuano a restare o ad arrivare sul territorio e preferirei parlare delle vetrine accese che di quelle spente. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliera Rossoni.
Speaker : ROSSONI
Allungo l’intervento del Sindaco, volevo solo replicare con alcuni brevissimi punti.
Primo: gli spazi commerciali. In realtà alcuni degli spazi commerciali che hanno aperto adesso sono spazi temporanei per le festività di Natale, molti sono i negozi che si sono trasferiti dalle seconde vie alla via Roma ad esempio o ad altre vie.
A parte via Roma, via fratelli Galliari è praticamente quasi tutta chiusa, via Verga è in difficoltà: al di là di queste vie è il deserto.
Nei vicoli che presentavano qualche attività commerciale fino a poco tempo fa non c’è praticamente più nulla.
Secondo punto: apprendo con piacere che ci sia un privato che fa uno spazio al PIP per le start-up. Credo che sia un’occasione persa per il Comune: io più volte qua avevo proposto di fare un incubatore di impresa all’interno della Fiera. La Fiera viene sottoutilizzata, viene utilizzata come area feste, c’è un uno spazio che viene denominato Fiera ma che di fatto non viene utilizzato per quella finalità: farci un incubatore di impresa secondo me era un’occasione per il Comune. Vedo che l’han fatto i privati mentre l’Amministrazione comunale non ha avuto la capacità e la forza di fare invece un progetto di questo tipo.
Ultimo punto: gli interventi sulla viabilità. Questo è un tasto dolente, nel senso che almeno in due casi gli esercizi commerciali hanno aperto prima che venissero ultimate le opere viabilistiche.
Non credo sia stata una grande pianificazione, è stato un problema serio di viabilità…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Silenzio, lasciamo finire la Consigliera.
Speaker : ROSSONI
No, non ci stiamo attaccando. È stato un problema serio di viabilità ed è un problema serio per i cittadini che hanno avuto una serie di difficoltà.
Io credo che su questo il Comune avrebbe potuto fare decisamente meglio perché i giorni, a parte appunto Baslini, ma soprattutto la rotatoria di via Lamarmora veramente sono stati giorni difficilissimi, perché venivano chiusi i vari accessi di giorno in giorno: ci sono stati dei giorni in cui ce ne erano chiusi addirittura due, via della Pace che ancora non è aperta al doppio senso, quindi non lo so se su questo l’Amministrazione è intervenuta o ha pianificato così in modo brillante come il Sindaco continua a dirci e a ripeterci che va tutto bene.
Ultimo punto: l’Amministrazione ha un compito fondamentale oltre a quello della pianificazione, ha il compito di portare i cittadini in centro, di attirare le persone. Certo, è compito dei commercianti trasformarli in clienti, però il Comune ha il compito fondamentale di portare le persone in centro e io credo che su questo una serie di investimenti in più avrebbe dovuto e dovrebbe farli, quindi anche su questo credo che la moratoria che viene proposta consenta di fare una riflessione complessiva su vari punti che riguardano il commercio, ma che ripeto riguardano la vivibilità della città.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Assessore Pezzoni, prego.
Speaker : PEZZONI – Assessore
Grazie, Presidente.
Parto con una citazione che non è mia. Aprile 2019, Pierluigi Giuliani, responsabile del SUAP di Treviglio, scrive: “Il settore che 40 anni fa contava 354 negozi - stiamo parlando del settore commerciale - oggi è cresciuto di più del 50 per cento senza sinora fortunatamente stravolgere il tessuto urbano come purtroppo è accaduto da altre parti. Il dato più significativo dell’anno appena trascorso è evidenziato dal boom delle superfici di vendita, cresciute del 135 per cento rispetto a quaranta anni fa. La pianificazione urbanistica commerciale ha dato in questi anni un impulso notevole all’insediamento di nuove medie strutture di vendita, al passo dello sviluppo di altre strutture ed infrastrutture, che confermano la posizione di ruolo di Treviglio capitale della Bassa. La Treviglio - tra virgolette - targata 30.000 sta mettendo in campo tutto il valore di una città a misura d’uomo e attraente anche sotto il profilo economico”. Perché questa premessa? Perché Juri citava queste temporizzazioni storiche che sembrano dividere la città di Treviglio, però facciamo qualche numero.
Nel 2010 in via Roma c’erano 60 esercizi commerciali attivi, nel 2018 ce n’erano 59; in via Verga ce n’erano 26 nel 2010, nel 2018 ce n’erano 25; in via Sangalli ce n’erano 10 nel 2010 e nel 2018 ce n’erano 13; in via Matteotti ce n’erano 14 nel 2010 e ce n’erano 18 nel 2018; in via Galliari ce n’erano 21 nel 2010 e ce ne erano 20 nel 2018; in via San Martino ce n’erano 9 nel 2010 e ce n’erano 10 nel 2018; in piazza Manara Garibaldi, che è stata l’oggetto dell’intervento del Comune di Treviglio, ce n’erano 6 nel 2010 e ce ne sono 13 nel 2018. Altre vie interne - e parliamo soltanto dei dati del centro storico - ce n’erano 91 e ce ne sono 90.
Se c’è qualcosa che non si può attribuire a questa Amministrazione - mandato precedente e questo mandato - è di non aver investito nello sviluppo della possibilità per il commercio di insediarsi nel centro di Treviglio - lo ricordava prima bene il Sindaco - al di là dei contributi erogati per il tramite del Comune grazie al bando di Regione Lombardia per la riqualificazione di alcune delle zone soggette a rischio di desertificazione commerciale.
Perché dico queste cose? Perché da una parte bisogna riconoscere il fatto che lo sforzo dell’Amministrazione è stato anche quello di localizzare all’interno delle sue proprietà degli esercizi commerciali che possano fruire ulteriori elementi o occasioni per entrare nel centro; dall’altra parte c’è stato lo sviluppo nel centro delle superfici di media distribuzione, ma anche su questo invito a guardare i dati. Come diceva prima Juri, il Sindaco, invito anche a tener conto del fatto che l’unica apertura ad oggi è stata quella all’interno di Foro Boario.
Perché questa sottolineatura anche sui numeri? Per due motivi.
Il primo: dopo la mozione, mi pare che fosse del Consigliere Sonzogni, di due Consigli comunali fa, io ho portato al DUC, che quest’anno ha operato per la realizzazione degli interventi di coordinamento delle iniziative delle feste natalizie e penso che stiate vedendo tutti che “Treviglio On-ice”, che ha il patrocinio o il bollino del Distretto Urbano del Commercio è, dal punto di vista sia del marketing urbano, sia dal punto di vista dell’attrattività per la gente, una delle iniziative di miglior successo realizzate nel corso degli anni.
Dicevo: ho portato al DUC la sollecitazione del Consigliere Sonzogni e quell’impegno che avevamo preso in Consiglio comunale a verificare preventivamente quelle bozze, che al momento sono ancora uno stato di bozza, dell’allegato del Piano del commercio che è un allegato al PGT a cui faceva riferimento prima anche il Consigliere Pignatelli.
Io non credo di svelare niente di segreto, ma come ogni tanto quando si discute all’interno di quest’Aula si dice che Treviglio non è una città da 30.000 o da 31.000 abitanti, ma è una città da 40-45.000 abitanti nel momento in cui ad esempio si fa la valutazione del Piano economico della tassa dei rifiuti, perché Treviglio non vive dei suoi 30.000 abitanti virgola soltanto, ma vive fortunatamente anche di tutti coloro che ci arrivano per lavorare, per andare a scuola eccetera eccetera eccetera. Dicevo: Treviglio è una città con una capacità attrattiva oggi molto maggiore rispetto soltanto al numero degli abitanti. Questa bozza del Piano del Commercio racconta di questa tra attività e racconta di una potenzialità ancora inespresse dal punto di vista della possibilità di offerta.
Sta dicendo cioè che quello che capita su altre capitali tra virgolette, su altre città che sono centripete rispetto ai Comuni dell’hinterland, sta capitando per scelta, anche per sviluppo strategico, sulla città di Treviglio. Su questo io credo che la discussione con i commercianti all’interno del DUC, una volta sistemata questa fase avevamo due momenti difficili: 1) la previsione dell’organizzazione delle iniziative di “Treviglio On-ice”, 2) il fatto che i commercianti nel mese di novembre e di dicembre sarebbe opportuno - come si dice - che venissero ad essere soltanto occupati per lo sviluppo delle loro attività commerciali. Ci sia andati tempo all’inizio del prossimo anno per vedere insieme questo documento e per poi arrivare a quel Consiglio comunale che si diceva.
Proprio per questo motivo, dicevo che secondo me vale la pena davvero di tener conto da una parte anche del fisiologico cambiamento che c’è all’interno della rete commerciale del centro, ma dall’altra parte di non tra virgolette fantasticare sui numeri. I numeri che ho dato sono quelli delle attività aperte al 31/12/2018; aspettiamo adesso alla fine della dell’anno per avere il censimento e la fotografia paragonabile per il 31 dicembre 2019. Tutto qui. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Prego, Assessore Mangano, brevemente, grazie a tutti.
Speaker : MANGANO – Assessore
Molto breve. Mi sono sentito chiamato in causa come Assessore alla Viabilità e nello stesso tempo come Assessore ai Lavori Pubblici. La Consigliera prima ha detto: “Il Comune deve investire per portare i cittadini in centro”. A dire il vero prima sentivo dagli stessi banchi, qualche anno fa, che noi investiamo troppo in centro e poco in periferia. La verità dice che noi investiamo in centro e in periferia.
Siccome forse non ricorda bene, il Comune di Treviglio in questi anni ha creato le condizioni per portare i cittadini nel centro della città e lo ha fatto attraverso una serie di investimenti che hanno migliorato e cambiato totalmente il centro storico con una visione che c’era e con una programmazione seria.
Lo abbiamo fatto riqualificando tutte le strade del centro storico, lo abbiamo rifatto con tutti i sottoservizi: è un investimento che non si vedeva ma che era necessario.
Abbiamo rifatto piazza Garibaldi e l’intero plesso dell’ex UPIM, dove con una certa visione gli spazi venivano utilizzati in un certo modo. Queste Amministrazioni hanno cambiato completamente il volto e sono state avviate quelle attività commerciali di cui parlava prima l’Assessore.
Abbiamo riqualificato piazza 25 Aprile che prima era un parcheggio desolato; abbiamo fatto piazza Setti: da questi banchi ho sentito solo critiche, ma guarda caso poi queste critiche si sono sciolte come neve al sole.
Settimana scorsa, non dico tanto, il centro di Treviglio era strapieno attraverso una serie di iniziative fatte dai commercianti, ma grazie anche alle iniziative che questa Amministrazione ha fatto nel corso di questi anni attraverso una serie di riqualificazioni importanti con importanti investimenti.
Viabilità: su viale Piave sono stati investiti più di 1 milione di euro. Si dimentica che i mezzi pesanti non attraversano più viale Piave: non abbiamo risolto il problema perché nel programma di mandato c’è anche la cosiddetta Tangenziale Sud, chiamiamola come vogliamo, ma non siamo stati con le mani in mano. Non far passare i mezzi pesanti penso che sia una risposta seria e importante.
Abbiamo fatto anche degli interventi per quanto riguarda via De Amicis; stiamo facendo una serie di interventi per far sì che si riduca quella che è la pericolosità e quindi rendere più fluido il traffico.
Certamente non lo possiamo annullare; quando si fanno gli interventi chiaramente si hanno delle criticità, ma una volta fatte e superate io non nego che ci sia stata qualche criticità: se non si fa niente non si sbaglia, questo glielo riconosco, ma questo è il vostro modo di agire, il nostro è un pochettino diverso. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Molteni, prego.
Speaker : MOLTENI
Grazie.
Non c’è dubbio che il nostro modo di agire è diverso soprattutto è una visione diversa della città.
Sinceramente la mozione del Consigliere Sonzogni - l’ho detto anche a lui direttamente - io l’avrei scritta in maniera diversa: ci sono sicuramente dei punti migliorabili, è stata emendata, però ritengo che vada valorizzato quello che è l’obiettivo politico di questa mozione. Io da quando sono qua in Consiglio sento sempre una narrazione talmente ottimistica che mi viene da pensare che Tonino Guerra in confronto è Giacomo Leopardi, nel senso che va tutto bene, c’è il sole anche quando piove, tra un po’ ho paura che riteniate attività commerciale anche il sottoscritto che distribuisce il vin brulè la notte di Natale fuori dalla chiesa, perché mi vanno bene i numeri citati, il raffronto con quarant’anni fa che lascia un po’ il tempo che trova, è cambiata Treviglio, è cambiato il mondo.
Se penso solo all’indotto della piccola e media impresa trevigliese, dell’artigianato, del mondo delle partite IVA, di come era concepito il commercio, il traffico in centro storico, l’isola pedonale e tante altre cose.
Sono stati citati dei numeri, poi bisogna capire anche entrando nel merito, perché i numeri poi ovviamente vanno anche interpretati, quante attività commerciali sono cambiate, perché magari ce ne erano 18 nel 2017 - vado a memoria - 17 nel 2018 o viceversa, però nel frattempo sono cambiate 2, 3, 4, 5, 6 proprietà. Questo è un aspetto perché se penso che in via Roma inizio vedere anche i grandi marchi e le grandi catene, è vero, è cambiato il modo di fare commercio, è più difficile che fare il commercio per le famiglie tradizionali, però un conto è la grande catena che viene a investire, anche per una questione puramente strategica e non è un caso che per esempio a Treviglio e dintorni manchi Esselunga, non è un caso, perché evidentemente il mercato viene saturato da altri marchi che strategicamente si muovono sul territorio. È marketing ed è strategia. Ognuno ovviamente fa i ragionamenti, fa i conti che meglio crede.
Il commercio è in crisi non solo a Treviglio ed è una sacrosanta verità: basta guardarsi intorno, basta leggere i giornali, però penso che si possa fare sempre qualcosa di più ed è un dato di fatto che, per esigenze di bilancio, per scelta politica, per visione strategica della città, che è sì diversa dalla nostra, questa Amministrazione abbia preso una decisione ben precisa e cioè quella di vendere parte delle proprie superfici ai discount.
Va bene, ne prendiamo atto, ma ne prendiamo atto criticando questa scelta, perché se dobbiamo ragionare in prospettiva il rischio concreto è di diventare la città dei discount, il rischio concreto è che poi quegli spazi verranno lasciati vuoti qualora non dovessero raggiungere l’obiettivo sperato.
Condivido quanto detto dalla capogruppo Rossoni che c’è anche un certo cattivo gusto in certe strutture: per carità, sarà opinabile, sarà un parere personale, però a me personalmente la skyline di Foro Boario onestamente è un pugno nell’occhio e penso di non essere solamente io di questo parere in questa sede. Di fatto c’è una ricaduta sulla viabilità. Bene che non passino più i mezzi pesanti per viale Piave, viva Dio, perché se passassero anche i mezzi pesanti sinceramente lì non ci passerebbe più nemmeno uno stuzzicadenti e penso che la situazione sia solo destinata a peggiorare.
Ora, io penso che tra la narrazione ultra ottimistica di questa Giunta e il nostro punto di vista magari la verità sta nel mezzo. Di certo riteniamo che una visione di una città come Treviglio meriti, dal nostro punto di vista, una strategia diversa, più lungimirante, che guardi più al futuro e riteniamo che le scelte fatte da questa Amministrazione, che avrà avuto anche le sue buone ragioni per farle, riteniamo che siano poco lungimiranti.
Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma non vorrei, fra qualche anno, essere qui, semmai ci sarò ancora, a ribadire quanto sto dicendo, magari confutando dei dati obiettivi e oggettivi.
Poco fa da considerare Rossoni faceva riferimento a quella start-up di cui i giornali parlavano oggi. Nel nostro programma elettorale parlavamo di Chilometro Verde proprio in quella zona più o meno e qualcuno ci prendeva anche in giro e faceva dell’ironia sulla cosa: evidentemente qualcuno ci ha visto lungo.
Io ho letto il trafiletto velocemente oggi, non sono entrato nello specifico di cosa potrà trattare, però mi sembra che sia una start-up che lavori nell’ambito dell’ambiente ed energia: la differenza stava proprio in quello, cioè noi ci facevamo portatori di un interesse e cercavamo di attirare, facendo da capofila, facendo da guida di una alternativa di visione di città.
Ecco la differenza, dopodiché ribadisco: la mozione del Consigliere Sonzogni forse si poteva scrivere anche in maniera diversa, si potevano aggiungere o togliere altre cose, in alcuni passaggi sicuramente è forte, però penso che c’entri l’obiettivo di un problema che è sotto gli occhi di tutti e invito tutti a fare una riflessione in merito, fermo restando che mi pare di aver già capito che ovviamente non verrà votata dalla maggioranza, però poi l’attenzione alla città, riprendo le parole dell’Assessore Mangano, visto che qui abbiamo fatto più volte interpellanze sul decoro urbano, abbiamo fatto più volte interpellanza sullo stato dei marciapiedi, delle strade, delle periferie e non nel centro storico che meritavano più attenzioni e mi dicono che stasera al Tennis fa ancora un freddo boia e c’è il torneo dei bambini. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Fumagalli.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente.
Sa, Presidente, prendere la parola dopo che ha parlato il Sindaco, l’Assessore Mangano e Pezzoni, purtroppo non è che mi rimane molto da dire, però vorrei dare un contributo alla serata, per come secondo me la nostra maggioranza vede Treviglio: parte dal concetto che comunque Treviglio si deve adeguare ai tempi che cambiano senza assolutamente dimenticare le proprie origini e, pensando alle proprie origini, devo pensare al centro storico.
Siccome nella discussione di stasera più volte è stato detto che in centro storico bisogna portare gli investimenti, bisogna sistemarlo, bisogna riqualificarlo, vorrei ricordare che nel 2011, quando ci siamo insediati, la prima cosa che è stata fatta è stato fatto un programma di attenzione particolare alla riqualificazione del centro storico che si è chiuso con piazza Setti, che peraltro dietro a un sacco di dubbi delle minoranze, i cittadini trevigliesi…
I cittadini trevigliesi hanno deciso se mandare avanti il progetto di chiusura del centro storico oppure no, quindi pensare che la nostra Amministrazione non si sia preoccupata di dare un volto nuovo a un centro storico che era più di vent’anni che era stato dimenticato vuol dire tutto sommato presentare delle mozioni ma solamente allo scopo pubblicitario e anticipare una campagna elettorale secondo me.
Tant’è vero che pensando alla riqualificazione del centro storico non abbiamo fatto solo un percorso edilizio, abbiamo fatto anche un percorso commerciale. Come diceva, non mi ricordo bene se l’Assessore Pezzoni o il Sindaco, nell’intervento di riqualificazione dell’UPIM, nell’intervento di riqualificazione dell’ex Tribunale e di piazza Cameroni, alla fine abbiamo recuperato superfici tutte occupate e da qua si evince l’interesse ancora di questo centro storico di circa 2.500 metri quadrati, che per assurdo, per par condicio se me la volete passare in questo modo, è nient’altro che la superficie nella quale si è insediato il nuovo piccolo centro commerciale di Foro Boario, che è l’unico centro commerciale, piccolo centro commerciale, che è stato costruito da quando ci siamo insediati noi.
Datemi un aggettivo diverso, prego, Consigliere, mi dica che cos’è.
Media struttura, va bene, ci siamo capiti. Che cos’è che succede? Succede che quella è l’unica area su cui si è insediato. Ne abbiamo venduta un’altra, però consiglierei ai Consiglieri, che lo dovrebbero fare di lavoro, di andare a verificare sull’area di Carlo Porta che cos’è che verrà insediato senza preoccuparsi prima di crearsi delle congetture.
La visione è diversa: sì che è diversa la visione, infatti noi ci siamo presentati con piazza Setti e Foro Boario tanto criticato e hanno votato noi; vedremo la prossima volta.
Nei conti dell’Assessore Pezzoni mi viene in mente di entrare in una logica di un macro numero un po’ più facile da seguire: lui ha elencato tutte le vie, ha dato tutte le determinazioni.
Mi viene in mente una canzone: “Cosa resterà degli anni Ottanta”. Pensiamo agli anni Novanta rispetto ad oggi: negli anni Novanta ricordiamo tutti che avevamo un po’ di anni meno, ma negli anni Novanta il centro storico, per fare due numeri veloci, aveva 228 negozi; nel 2018, dicembre, 248. Nel momento in cui si parla di negozi chiusi bisogna anche pensare a una cosa: qualche imprenditore, che si è dato ad imprendere attività a lui non congeniali, ha fatto degli investimenti in vie morte e chiuse per le quali nessuno ha aperto i negozi, quindi se la logica è che ci sono 50 negozi chiusi - e sarebbe stato bello avere anche il dato di quanti negozi erano chiusi nel ’93, dove il commercio era fervido…
Così fai l’analisi, scusami Laura, fai l’analisi.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per cortesia, Consigliera, lasci finire il Consigliere. Grazie.
Speaker : FUMAGALLI
Nel momento in cui ci criticate i numeri sulle chiusure, no, no, no.
Nel momento in cui ci criticate i numeri sulle chiusure dovete accettare il contraddittorio di quando prendete il periodo come riferimento, perché altrimenti non serve a niente. Oggi ci sono 248 negozi e se dieci anni fa ce ne fossero stati 500 eccome se vi serviva il contraddittorio; oggi no perché i numeri sono diversi, quindi almeno la logica di dare un senso alle cose che vengono dette.
Poi, questa Amministrazione si è dimenticata dei commercianti: questa Amministrazione ha fatto dei bandi mettendo a disposizione per i commercianti dei soldi per agevolare le aperture.
I mezzi pesanti non passano più da viale Piave: per forza, però è anche vero, se qualcuno fosse stato meno ottuso e avesse predisposto degli accordi diversi con BreBeMi, avremmo già avuto la variante di viale Piave senza dover impegnare dei capitoli di spesa per realizzarla noi, avremmo già avuto delle uscite a nord di Treviglio senza dover sperare che qualcuno faccia l’intervento. Questa potrebbe essere presa in considerazione da tutti come visione di una città futura, una città che si muove e che si riempie e dove le strade devono essere create. Non si vogliono far arrivare le strade: benissimo, portiamo i cavalli, però i cavalli puzzano, i cavalli sporcano, poi c’è qualcuno che si lamenterà di quello.
Chiudo il discorso anticipando il voto contrario alla mozione del Consigliere Sonzogni. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Che serietà, mamma mia. Ci sono altri interventi? Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Sono rimasto senza parole: mi ero prenotato prima, ma il Consigliere Fumagalli… era solo per dire una precisazione rispetto a quello che sosteneva il Consigliere Molteni.
Nessuno qui ha detto che è tutto rose e fiori, è ottimismo cosmico eccetera, però mi pare che sia evidente che questa Amministrazione ha affrontato il tema che ci sono percorsi che non possono essere chiaramente immediati ma che hanno bisogno di tempo. Lo scorso anno si parlava di piazza Setti in un modo, quest’anno sicuramente in un altro, quindi è un tema - l’ho detto in premessa e anche scritto - sicuramente interessante, che ci vede coinvolti tutti i giorni, anche con le associazioni di categoria e il Distretto del Commercio in particolare, che ci vede impegnati nella riqualificazione del centro storico, dal decoro urbano agli investimenti più importanti, ai bandi, ai contributi eccetera eccetera, ma allo stesso tempo - la sintesi l’ha fatta lei, Consigliere - non mi sembra neanche il caso, a sette giorni da Natale, che si proponga una moratoria descrivendo il commercio della città come se fossimo a uno stato ormai brado e a un punto di non ritorno.
Ci vuole equilibrio, ci vogliono soluzioni, ci vuole dialogo: questo assolutamente perché riconosciamo che il tema è importante, ma riconosciamo anche che per fortuna a Treviglio, rispetto a tante altre città dove si è partiti tardi o non si è capita l’importanza di investire sulla riqualificazione urbana per agevolare il commercio, perché anche quando si sentono misure estemporanee (riduciamo la TOSAP) non sono quelle le voci che incidono nella competitività, nell’attrattività di un esercizio commerciale e a monte di una città. Quello è il nostro compito, stiamo lavorando per quello con una piccola precisazione: il commercio del centro storico è sicuramente importante, ma i commercianti, i lavoratori e chi paga gli stipendi sono non solo nel centro storico ma in tutta la città, quindi noi abbiamo e dobbiamo avere un’attenzione a 360 gradi.
La nostra visione è diversa la vostra, ma questo lo sappiamo da tempo, altrimenti nel 2011 avremmo fatto un plebiscito anziché la campagna elettorale. Grazie. Ovviamente voterò contrario.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazioni di voto?
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Dalle parole che sono state riferite in particolare dall’Assessore Pezzoni e anche dalla Consigliere Fumagalli abbiamo appreso che indubbiamente dal 1919 la situazione del commercio di Treviglio è migliorata, sicuramente è migliorata anche rispetto al 1522. C’è un costante miglioramento: bisogna capire quali sono i termini di paragone su un piano appunto di una comparazione - chiedo magari se l’Assessore mi aiuta – diacronica, una comparazione diacronica. Giusto? Benissimo.
Il tema però su cui onestamente non posso non manifestare una certa perplessità è che tutto quello che ci avete detto (gli interventi di miglioramento del centro di cui ha parlato orgogliosamente l’Assessore Mangano, i sostegni al commercio di cui ha parlato l’Assessore Pezzoni, il quadro generale di insieme di cui ha parlato il Sindaco) dovrebbe portare voi prima che noi a dire: il collocamento sul mercato degli operatori immobiliari, degli sviluppatori immobiliari e poi degli operatori commerciali di ulteriori aree di proprietà comunale deve essere fatto in maniera ponderata per non stravolgere un disegno che, a sentire voi, è finalizzato a contemperare la crescita dell’economia locale e la crescita anche demografica della città con il mantenimento, il rafforzamento della sua identità in particolare del centro storico e il sostegno anche del commercio al dettaglio.
La mozione va in questa direzione: chiede a voi - perché voi potete farlo - di soprassedere su una vendita totalmente priva di vincoli come finora è stato con Foro Boario e con (inc.) su eventuali ulteriori aree che fossero oggetto appunto di operazioni di vendita da parte di questo Comune.
Il Sindaco diceva: “Esiste la libera iniziativa economica”, ma nulla impedisce al Comune quale venditore di introdurre dei paletti. Io posso vendere un’area mia e stabilire che chi la compra può fare solo determinate cose, non tanto perché lo stabilisco sul piano della pianificazione - ascoltate per una volta - ma perché io da proprietario posso in realtà vincolare il mio compratore. Posso dire al mio compratore: “Tu lì la media struttura di vendita non la fai se lo vuoi fare mi restituisci l’area e io ti restituisco i soldi”.
Se un vincolo del genere fosse stato introdotto quando venne venduta l’area di Foro Boario, l’ex Foro Boario e magari si fosse più spinto verso una soluzione che era il pensare a un’operazione tipo blister lì vicino al centro e non su terreni agricoli con un ulteriore stravolgimento e consumo di suolo, magari avremmo portato a casa come città un’operazione più meritoria, più confacente alle esigenze complessive della nostra cittadinanza.
Non possiamo non rilevare la contraddizione delle vostre argomentazioni. Noi come Italia Viva, ma a questo punto tutta l’opposizione da quanto è stato preannunciato, voteremo a favore di questa mozione. È un peccato che ancora una volta la maggioranza, per una difesa fine a se stessa delle proprie scelte amministrative, non colga l’occasione invece di tenere conto di quelle che sono proposte costruttive di questa opposizione, che porterebbero a meglio governare la città e non a farlo in questa maniera molto autoreferenziale che sta purtroppo contraddistinguendo questa Amministrazione nell’ultimo periodo.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Calvi.
Speaker : CALVI
Un appunto a quanto ho detto precedentemente. Per quanto riguarda le aperture e chiusure degli esercizi, non è il numero complessivo a preoccuparci, è il quadro generale: per fare un paragone, non è il tasso annuale del consumo del suolo che preoccupa, è il tasso di saturazione, cioè di conseguenza noi leggiamo la mozione dal punto di vista propositivo, non è dato dalla moratoria a dover prevalere, è il porre sul tavolo una questione che ormai non è più prorogabile, qualcosa va fatto in tempi utili.
Ribadisco il concetto: noi voteremo sì, voteremo favorevolmente alla mozione del Consigliere Sonzogni.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Calvi.
Consigliere Giussani, prego.
Speaker : GIUSSANI
Il nostro voto sarà no, quello è chiaro.
Vorrei solo dire che ai tanti dubbi e alle tante perplessità - parole del Consigliere Sonzogni non sto inventando niente - noi invece abbiamo una certezza: le cose che diciamo le facciamo.
Faccio un esempio pratico, ne faccio uno per tutti: piazza Garibaldi. Mentre la precedente Amministrazione voleva vendere le farmacie (si parlava di 9 o 10 milioni) vendere le farmacie voleva dire vendere un patrimonio, Consigliere, noi non l’abbiamo venduto questo patrimonio, abbiamo sistemato Piazza Garibaldi…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Silenzio per cortesia.
Speaker : GIUSSANI
Abbiamo sistemato piazza Garibaldi. I 9 o 10 milioni delle farmacie ce li siano tenuti e danno anche un reddito.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Lasciate finire il Consigliere. Grazie.
Speaker : GIUSSANI
Era solo per dire che le parole dette a vanvera si perdono, i fatti concreti, poi andando in piazza Garibaldi, si vedono senza svendere i gioielli di famiglia. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Molteni.
Speaker : MOLTENI
Grazie, Presidente.
Proprio un bel clima natalizio, serata amarcord: siamo partiti dal 1522, poi il commercio trevigliese ha passato indenne la Rivoluzione d’Ottobre, due guerre mondiali, la caduta del Muro di Berlino, cosa sarà mai la crisi con Amazon? Voglio dire.
Serata amarcord perché siamo sempre qui a rivangare: sulle farmacie ci torneremo quando ci sarà il bilancio e ne avremo di cose da dire anche lì. Ne avremo di cose da dire.
Riprendo la palla al balzo anche di quanto diceva il Consigliere Calvi prima sul problema relativo alla saturazione del mercato, perché questo è il problema vero su cui porre l’attenzione. Il problema del commercio sarà proprio questo da qui ai prossimi anni.
C’era un saggio molto interessante di Jeremy Rifkin, che è un economista, uno studioso inglese, che aveva pubblicato qualche anno fa, un paio d’anni fa, su L’Espresso, una riflessione proprio sul commercio e diceva come secondo alcuni studi nel 2050 il commercio tradizionale, i lavori tradizionali spariranno perché verranno sostituiti dal no-profit quasi interamente: la maggior parte della popolazione sarà impegnata nel no-profit diceva.
Ora, io non so se saranno questa la previsione corretta che mi pare anche magari un po’ apocalittica; rimane il fatto che, dal nostro punto di vista, riteniamo che questa Amministrazione, per come la vediamo noi, non abbia saputo interpretare nel miglior modo possibile lo sviluppo e la crescita di una città che fosse veramente a misura d’uomo.
Capiamo le esigenze di far quadrare i conti, capiamo la visione più o meno strategica della città, ma rimane il fatto che sia mancata veramente la visione vera: quella di creare una città a misura d’uomo su cui poter lavorare da qui in futuro.
Ovviamente il voto del Partito Democratico sarà un voto favorevole alla mozione presentata. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliere Fumagalli per dichiarazioni di voto.
Speaker : FUMAGALLI
Presidente, scusi, mi è scappato il dito. Forse è stata l’Esselunga a prenotarmi. Non ho niente da dire, l’avevo già fatta prima dichiarando che avrei votato in modo contrario.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Per cui pongo in votazione il punto n. 9 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dal Consigliere Sonzogni relativa alla proposta di moratoria dell’alienazione di aree di proprietà comunale destinabili all’utilizzazione per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande fino alla media struttura di vendita”.
Sono aperte le votazioni.
Consigliere Molteni, grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Consigliere Ghiggini, per l’amor di Dio.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore il Consigliere Calvi, il Consigliere Ghiggini, mannaggia, il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni. Contrari gli altri.
La mozione è respinta.
Dichiaro chiusi i lavori, ci vediamo di là.
Fine seduta.