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C.c. Treviglio 25.06.19, ore 18.00
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Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
Imeri Juri Fabio; Riganti Jacopo Lorenzo; Giussani Francesco; Ciocca Alessandro; Ferri Giulio; Premoli Monica; Riccardo Conti Maria Adelaide; Ghiggini Marco, assente; Cologno Andrea; Fumagalli Giancarlo; Frigerio Lorena; Molteni Erik; Rossoni Laura; Sonzogni Stefano; Ronchi Cristina; Calvi Emanuele, non lo vedo; Pignatelli Gianluca, assente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Veniamo al primo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dal Consigliere Molteni riguardante le reti gas”.
“Il sottoscritto Consigliere comunale, premesso che entro la fine del mese di giugno si concluderà l’operazione di fusione tra Unigas S.r.l. e Edigas S.r.l., operazione deliberata anche da questo Consiglio comunale, come riportato dalla stampa locale è in corso una vertenza sindacale con i vertici di Ascopiave riguardante il mantenimento degli accordi in essere con i dipendenti Unigas prima della fusione; che il giorno 13 giugno ultimo scorso il Prefetto di Bergamo ha convocato i sindacati e i vertici della società per trovare un accordo; che nel corso del Consiglio comunale del 30 aprile 2019 avevo chiesto al Sindaco di Treviglio se nel periodo che intercorrerà tra il perfezionamento della fusione e l’espletamento della gara d’ambito del gas i canoni attualmente percepiti dal Comune di Treviglio, circa 430.000 euro, continuano a essere percepiti e dove esattamente negli accordi propedeutici alla fusione tali importi vengano garantiti, chiedendo al Sindaco di rispondermi con calma anche nei giorni successivi anche con un’e-mail; si chiede al Sindaco:
1) di relazionare in merito alla vertenza sindacale tra Unigas e Ascopiave;
2) confermare al Consiglio comunale che il Comune di Treviglio continuerà a percepire da Unigas il canone annuale di 430.000 euro nel periodo che intercorrerà tra la fusione e l’espletamento della gara d’ambito e di comunicare in quale paragrafo degli accordi di fusione è riportata la garanzia del percepimento di tali importi”.
Risponde il Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. In relazione all’interpellanza presentata, informo che, uno, sempre dalla stampa locale, è stato comunicato che è stato raggiunto l’accordo in merito alla vertenza dei dipendenti della Unigas di Nembro sulla fusione con Edigas del gruppo Ascopiave. In particolare - cita la stampa - sono confermate le modalità di trasferimento e sono stati presi impegni riguardo a premi, utilizzo auto, trattamenti di reperibilità, recupero orario di lavoro e pasto giornaliero. Fonti della società, che ho sentito in questi giorni, mi confermano quanto riportato dalla stampa locale.
Tra l’altro, mi pare che appunto anche i sindacati abbiano ritirato la soglia di allarme che era stata all’origine dell’articolo citato.
Due, gli obblighi di Ascopiave sono contenuti all’articolo 6 comma 2 del progetto di fusione allegato all’accordo quadro, da dove si evince che l’impegno preso da Ascopiave copre tutti i contratti e obbligazioni in essere, personale e canoni compresi.
Cito testualmente: “A partire dalla data di efficacia della fusione, la società incorporante subentrerà di pieno diritto in tutto il patrimonio (attività e passività) della società incorporanda e in tutte le ragioni, azioni e diritti, come in tutti gli obblighi, impegni e doveri di qualsiasi natura facenti capo alla medesima, in conformità a quanto previsto dall’articolo 2504 bis comma 1 del Codice Civile.
Ascopiave, tramite il Presidente dottor Cecconato, ha inoltre ribadito formalmente il proprio impegno/obbligo in merito al pagamento dei canoni in tre note ufficiali. La prima è del 24 maggio 2019, quando ha scritto a tutti i soci di Anita - testualmente – “Tengo a sottolineare che Ascopiave non ha mai messo in dubbio l’obbligo a provvedere al pagamento dei canoni in favore dei Comuni, così previsto dai contratti di concessione”. Si tratta di un impegno chiaramente esplicitato nell’accordo quadro sottoscritto il 28 gennaio e che la società intende ottemperare appieno”.
Successivamente, il 13 giugno Ascopiave, sempre a firma del dottor Cecconato, ha scritto ai soci di Anita: “Al fine di confermare e ribadire, ove occorre e possa, che Ascopiave provvederà senza soluzione di continuità al pagamento dei canoni in favore dei Comuni nel pieno rispetto di quanto previsto nelle concessioni per la gestione del pubblico servizio di distribuzione del gas metano”.
Terza nota, arrivata proprio in questi giorni a seguito della richiesta formale del Comune di Nembro di avere per la terza volta ribadito il concetto, rispondendo al Sindaco di Nembro che rivolgeva esplicita domanda e per conoscenza a tutti i soci, il dottor Cecconato ha scritto che Ascopiave provvederà al pagamento del canone nell’esatto importo indicato corrispondente all’attuale.
Quindi, come avevamo già avuto modo di dire anche nel corso del Consiglio comunale, da questo punto di vista gli obblighi in carico ad Ascopiave penso che siano chiari ed esplicitati, e del resto non avevamo motivo di dubitare.
Penso e credo di aver dato risposta a tutti i punti dell’interpellanza. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Molteni, prego.
Speaker : MOLTENI
Grazie Presidente e grazie signor Sindaco.
Premesso che condividiamo la strategia e l’operazione Anita Ascopiave, per la quale abbiamo votato a favore, abbiamo presentato appunto l’interpellanza perché eravamo preoccupati di una situazione che tra notizie giornalistiche ufficiali e ufficiose non era ben chiara. Da quando abbiamo presentato l’interpellanza ad oggi ci sono state importanti evoluzioni, che anche lei ha citato.
La questione sindacale si è risolta e sembrerebbe anche la questione dei canoni; credo che proprio ieri siano stati sottoscritti gli accordi con i sindacati.
Per quanto riguarda i canoni, la mia preoccupazione riguardava la garanzia che il Comune di Treviglio avrebbe continuato a percepire il canone storico di 430.000 euro all’anno nel periodo che va dall’atto di fusione, che a questo punto credo che sia domani 26 giugno, al termine dell’espletamento delle gare.
In realtà con la fusione Edigas succede in tutti i rapporti, comprese le concessioni con i singoli Comuni e anche nell’obbligo di versamento dei canoni che è regolato nelle convenzioni. Ma la convenzione di Treviglio, che credo risalga al 2003, prevedeva un canone forfettario al 75 per cento del costo riconosciuto dal capitale sulla distribuzione e in caso di provvedimenti successivi, che dovessero modificare sostanzialmente il criterio di calcolo delle tariffe con la conseguente non congruità dell’attuale contratto, i rapporti economici verranno rideterminati tra le parti verificando aspetti contrattuali con i criteri economici di determinazione della tariffa.
Nel 2009 cambia il sistema tariffario con una remunerazione calcolata sulla RAB (Remunerazione Asset Base). Nel frattempo la società fa investimenti, così la RAB di Unigas aumenta e decresce la RAB degli Enti. Nel 2013-2014 operazioni di conferimento delle reti in Anita a VIR, valore di rimborso pari a 60 milioni di euro. La RAB, naturalmente, è più bassa e aggiornata ad oggi, sottoscritta lo scorso anno con i Comuni, ammonta a 22 milioni per i Comuni e 25,5 milioni quella di Unigas.
La remunerazione capitale base di calcolo diventa diversa rispetto al CCD, quindi il rischio è la riduzione del canone e quindi degli introiti del Comune.
Mentre Unigas in tutti questi anni non aveva mai voluto rinegoziare il canone, con l’articolo della convenzione sottoscritta nel 2003 qualche rischio che Edigas potesse chiedere la rinegoziazione del canone c’era. Sarebbe stato, quindi, opportuno che gli accordi di fusione cristallizzassero il canone storico.
Anche il Comune di Nembro, come ha citato lei poco fa, aveva scritto ad Ascopiave per avere garanzie che il canone rimanesse invariato nel periodo che va dall’atto di fusione al termine dell’espletamento delle gare. Ascopiave ha risposto confermando il canone storico. Si spera, pertanto, che questo avvenga anche per tutti gli altri Comuni.
Anche questa mi sembra che sia una situazione risolta, di conseguenza i dubbi che avevamo precedentemente sono stati, grazie al cielo, risolti. La ringrazio per la risposta.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Quindi si dichiara soddisfatto, Consigliere? Grazie.
Veniamo ora al punto n. 2.
“Interpellanza presentata dai Consiglieri Sonzogni, Molteni e Rossoni in merito alla messa in sicurezza via Redipuglia e via Calvenzano”.
“I sottoscritti, Stefano Sonzogni, Eric Molteni e Laura Rossoni, in qualità di Consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico, premesso che nel corso del Consiglio comunale del 1° marzo 2017 la Consigliere Rossoni ha presentato interpellanza avente ad oggetto la messa in sicurezza dell’innesto su via Calvenzano da e verso via Redipuglia, nel dare risposta all’interpellanza l’Assessore ai Lavori Pubblici Basilio Mangano ha riconosciuto agli stessi la particolare pericolosità di tale incrocio, dando atto dei quattro incidenti verificatisi nel 2015 e altrettanto nel 2016.
In considerazione della riferita e conosciuta pericolosità, dopo aver dato atto al concorso della competenza provinciale sul tratto di via Calvenzano, lo stesso Assessore ha testualmente dichiarato che l’Amministrazione è in linea con il programma di mandato volto a dare aumento della sicurezza stradale sulla globalità del territorio cittadino, in carenza di intervento dell’Ente competente, inserito nel PON 2017-2019, nell’anno 2019 la realizzazione di una rotonda per mettere in sicurezza tale nodo stradale. La prevista realizzazione tuttavia è slitta di un anno, poiché l’aggiornato Piano dell’opera pubblica ha posticipato l’intervento al 2020 con uno stanziamento di euro 400.000, per inciso un importo sostanzialmente corrispondente al costo delle cucine della nuova Fiera, oggetto della variazione di bilancio approvata nella scorsa seduta consiliare.
L’incrocio tra via Redipuglia e via Calvenzano, da anni noto come un tratto di strada ad elevato rischio di incidente, sia per chi si immette da via Redipuglia, a causa della scarsa visibilità, sia per chi proviene da via Calvenzano in entrambe le direzioni, poiché la strada presenta una curva che può rivelarsi molto pericolosa per un guidatore distratto.
Al tempo stesso, a lato di via Calvenzano in direzione omonimo Comune da anni è stata realizzata una pista ciclopedonale ancora oggi priva di illuminazione, il che rende quasi impossibile percepire ostacoli nelle ore notturne, come l’ostacolo di un tratto della barriera di protezione piegato all’interno della pista per alcuni giorni a causa di un incidente stradale.
Tutto ciò premesso, chiedono all’Assessore dei Lavori Pubblici di riferire in ordine ai seguenti aspetti: se alla luce dei precedenti slittamenti dell’intervento si possa assicurare alla cittadinanza l’effettiva realizzazione della rotatoria nel corso del prossimo anno e le ragioni per le quali si è finora ritenuto di posticiparla; se e entro quale termine l’Amministrazione provvederà a dotare di pubblica illuminazione il percorso ciclopedonale di via Calvenzano”.
Risponde l’Assessore Mangano. Prego.
Speaker : MANGANO – Assessore
Grazie, Presidente. Con riferimento all’interpellanza in oggetto e richiamata la risposta ad analoga interpellanza del 13 febbraio 2017, si confermano le linee programmatiche espresse in tale circostanza.
In particolare, si è dato corso agli interventi localizzati di messa in sicurezza, ultimo dei quali il posizionamento di un nuovo punto luce; è già inserito nel programma operativo e avrà immediato corso non appena sarà ricevuto il nullaosta della Provincia di Bergamo, Ente di competenza per tale tratto di viabilità.
Da sottolineare comunque che dall’analisi dell’incidentalità del triennio 2015-2017 si rileva una diminuzione di sinistri in tale intersezione da numero 9 triennio 2009-2011 a numero 2 nel triennio 2015-2017.
A tal riguardo ho fatto verificare che non sono 8 ma sono 2 gli incidenti che si sono verificati in questo periodo, denotando in tal modo l’efficacia dei pur circostanziati interventi già messi in opera.
Inoltre, al fine di migliorare la percorribilità del tratto di strada verso il Comune di Calvenzano, in particolare dell’utenza debole, è stato inserito nel progetto di sicurezza stradale in fase di approvazione, da presentare per la partecipazione allo specifico bando regionale, l’installazione di un impianto di illuminazione pubblica del tratto di pista ciclopedonale sul Comune di Treviglio, l’importo è di circa 35-38.000 euro.
L’Amministrazione comunale ha in corso un’interlocuzione continua con la Provincia di Bergamo per la realizzazione di opere di incremento di sicurezza su infrastrutture di competenza provinciale sul nostro territorio.
In particolare, priorità è stata concordata per la messa in sicurezza del ponte Baslini, opera già stanziata dalla Provincia di Bergamo e già in iter realizzativo.
Per tale motivo la realizzazione della nuova rotatoria in questione è stata slittata nella programmazione 2020. Sono in corso interlocuzioni con il suddetto Ente al fine di individuare forme di collaborazione per poter dar corso a tale opera, che rimane comunque di competenza provinciale.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Chi interviene dei proponenti? Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Assessore, per la sua relazione.
La nostra interpellanza aveva lo scopo di essere un promemoria nei confronti dell’Amministrazione, perché la risposta che veniva data nel 2017 prefigurava la realizzazione di questa rotatoria, che è assolutamente sentita come necessaria dalla popolazione, già nel corso di quest’anno e vi è stato uno slittamento di un anno.
Noi non possiamo dimenticare che anche altre opere di rilievo per la sicurezza della circolazione di ciclisti e pedoni hanno subìto più volte rinvii dal 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e adesso arriveremo anche al 2020.
E’ un tema quello della sicurezza stradale che vi vede impegnati. A nostro avviso, richiederebbe un maggiore impegno.
Prendiamo atto di quella che è la sua risposta, ma evidentemente noi confidiamo e controlleremo che quanto lei ha dichiarato trovi infine realmente applicazione nel 2020.
Tengo a sottolineare che è da alcune settimane che la recinzione protettiva della pista ciclopedonale per Calvenzano è semidivelta per un tratto che è di almeno 10-15 metri, se non di più. Per diversi giorni addirittura era divelta in un modo da essere un ostacolo potenzialmente anche letale in piena notte, visto che non c’è nessuna illuminazione notturna. Mi auguro che almeno sul versante della recinzione vi sia una messa in sicurezza immediata, perché non è pensabile che quella recinzione rimanga in quello stato, ripeto, in assenza di illuminazione ancora altro tempo, perché già è già fin troppo il tempo in cui è rimasta in questa condizione. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Prego, Assessore Mangano, una breve replica.
Speaker : MANGANO – Assessore
Il Consigliere è per il promemoria. Però, nello stesso tempo, ricordo a me stesso e ricordo a questo Consiglio che sulla mobilità dolce questa Amministrazione è molto impegnata attivamente e concretamente realizzando una serie di interventi; lo ha fatto nel passato mandato. E’ proprio di questi giorni un progetto, uno studio di fattibilità che verrà approvato domani in Giunta, di 416.000 euro, che riguarda interamente e gran parte la mobilità dolce.
Quindi la ringrazio per il suo promemoria, giusto dall’opposizione, lo considero positivo, ma noi siamo sul pezzo e siamo impegnati su questo versante. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Chiedo scusa, Consigliere Sonzogni, si dichiara soddisfatto o meno dell’interpellanza?
Speaker : SONZOGNI
Prendiamo atto di quello che dichiara l’Assessore.
Ci riserviamo di presentare analoga interpellanza nell’autunno.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Veniamo ora al terzo punto.
“Interrogazione urgente presentata ai Consiglieri Sonzogni, Molteni e Rossoni in merito alla compatibilità tra la carica assessorile del Vicesindaco Pinuccia Zoccoli in Prandina e l’assunzione del ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Risorsa Sociale”.
“I sottoscritti, Stefano Sonzogni, Eric Molteni e Laura Rossoni, in qualità di Consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico; premesso che da notizie apparse sulla stampa locale risulta che il Presidente dell’Assemblea d’Ambito di Risorsa Sociale avrebbe richiesto un parere all’Associazione delle aziende speciali sociali della Lombardia NEAS in merito alla compatibilità tra la carica assessorile del Vicesindaco Pinuccia Prandina e l’assunzione del ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione della stessa di Risorsa Sociale suddetto parere si sarebbe espresso in termini negativi e della questione sarebbe stata ora investita l’Autorità anticorruzione; tutto ciò premesso, chiedono all’Assessore ai servizi sociali o al Sindaco di riferire con la massima urgenza rispetto a quanto emerso”.
Risponde l’Assessore Prandina. Prego.
Speaker : PRANDINA – Assessore
Grazie, Presidente. Mi è stato richiesto da tre Consiglieri di minoranza, Rossoni, Molteni e Sonzogni, di relazionare in merito alla mia incompatibilità a ricoprire la Presidenza dell’Azienda speciale consortile Risorsa Sociale Gerra d’Adda.
Rincorrere notizie di stampa non è mai stata una ginnastica politica di questa Amministrazione, ma tant’è. La notizia che l’ex Presidente dell’Assemblea dei Sindaci ha presentato alla sottoscritta e al Sindaco Imeri, che ne erano all’oscuro, è presto apparsa d’incanto sui quotidiani e settimanali locali ancor prima dell’assemblea dei Sindaci svoltasi il 17 giugno ultimo scorso, dove la sottoscritta ha chiesto la parola per informare tutti i Sindaci eletti, soprattutto i nuovi, sul parere richiesto agli inizi del marzo scorso dall’allora Sindaco di Lurano. A chi? All’associazione NEAS che raggruppa 20 aziende speciali lombarde.
Il documento in risposta produce una semplice trascrizione di una FAQ, facilmente rintracciabile da chiunque, ed esprime pareri negativi sulla compatibilità del mio ruolo di Presidente rivestito fino al 27 maggio ultimo scorso.
Negli anni precedenti, invece, si sono susseguiti pareri favorevoli sulla legittimità del mio ruolo, prodotti da alcuni Segretari che sono passati da questa Amministrazione, dal Commissario prefettizio e ultimo in ordine di tempo dalla dottoressa Immacolata Gravallese nel 2018, quando ricopriva la funzione di Segretario Generale del nostro Comune.
Vedete, in tutto questo c’è una strana coincidenza di date. Infatti, se vi ricordate, nel Consiglio comunale del 12 marzo abbiamo licenziato il regolamento sul gioco d’azzardo con lo stralcio dei “Gratta e vinci” e dei “10eLotto”. Putacaso proprio il giorno dopo perviene a mia insaputa il parere negativo di NEAS. Coincidenza? Mah. Tempistica? Mah. O strategia politica?
E poi, perché renderla pubblica proprio ora dove si presenterà il rinnovo del CdA dell’Azienda? Ho dedicato ore, giorni e mesi all’Azienda in tutta gratuità, lo voglio sottolineare. Ho, insieme al CdA e agli operatori, tutti, portato l’Azienda ad un fatturato di oltre 7 milioni di euro in servizi alla persona, con spirito di sussidiarietà ai Paesi più piccoli, dando così risposte concrete alla fragilità di tutto il territorio, senza mai sottolineare - dico mai - l’appartenenza politica, perché il sociale, il welfare in generale, per me non hanno colore alcuno.
Sono amareggiata, unicamente perché queste dinamiche politiche, perché sono dinamiche politiche, possono andare a detrimento dell’Azienda stessa.
Per cui, con tutta serenità, attendo da ANAC, a cui verrà inoltrata una richiesta di parere, e mi rimetterò alla sua determinazione.
Vedo però che sono in buona compagnia. Ho appreso da poco che la Consigliera Laura Rossoni ha rassegnato le dimissioni da componente di ODV (Organismo di Vigilanza) di Ygea S.r.l. immediatamente dopo la notifica del Segretario generale sulla sua incompatibilità a ricoprire da anni il ruolo sopramenzionato. Benvenuta. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Chi interviene? Consigliere Rossoni, prego, a lei la parola.
Speaker : ROSSONI
Ringrazio il Vicesindaco Assessore Prandina. In effetti, devo proprio evidenziare la differenza di comportamento, nel senso che la fattispecie, come lei diceva, ha visto i pareri dei Segretari comunali precedenti, ai quali io mi sono attenuta. Visto il parere del Segretario comunale attuale che sollevava dubbi, io non ho avuto alcuna esitazione, perché ritengo che non ci devono essere dubbi, non ci deve essere nessun tipo di ombra a tenere separate le funzioni. Quindi anche solo se ci fosse un dubbio io ho ritenuto giusto, corretto, rispettoso del mio ruolo, dimettermi.
Quindi certamente c’è un percorso analogo rispetto ai pareri, c’è una curiosa coincidenza dei tempi, non appena uscita la notizia della sua incompatibilità è stata sollevata l’eventuale incompatibilità mia; io ho ritenuto di non aver bisogno di approfondire. Penso che il mio ruolo sia anche quello di valutare, ripeto, di togliere di mezzo qualsiasi dubbio.
E’ un’esperienza che per me è stata assolutamente positiva, di cui ringrazio i Sindaci, ringrazio gli amministratori unici perché mi hanno confermata, ringrazio i componenti dell’Organismo di vigilanza, con i quali ho lavorato molto bene, e tutti i dipendenti, tant’è che l’Amministratore unico si è detto estremamente dispiaciuto della mia decisione. Però, ripeto, io ho ritenuto positivo sgombrare il campo.
Chiedo al Segretario comunale attuale di dirci qual è la sua opinione sull’incompatibilità sua e mi domando: non è che in realtà il problema sia un altro, cioè che sia stato chiesto un avvicendamento sulla Presidenza e quindi che gli altri Comuni semplicemente non vogliano più avere questo Presidente e preferiscano averne un altro? Non è che forse il problema è quello?
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Prego. Non è un dibattito però.
Speaker : PRANDINA – Assessore
No. Guardi, quando io dico coincidenza, o strategia politica, o dinamiche politiche, l’ha detto lei, abbiano almeno il coraggio di dirlo in faccia, come ho sempre agito io.
Certo che si voterà. Però voglio chiedere all’ANAC, siccome il documento della NEAS lascia il tempo che trova, lascio ad altri invece più autorevoli la decisione, questo per tutti, perché può essere per Caravaggio sopra i 15.000 abitanti, può essere… Insomma, chiariamoci. Ci sono dei dubbi nella legge? Bene, andiamo all’Organo massimo che è l’ANAC. Poi il Segretario lo dirà.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
La materia dell’incompatibilità è molto molto complessa. Anche perché si incrociano due normative anche molto diverse. Una è il Testo Unico degli Enti locali, cioè il D.lgs. 267/2000, che pone all’articolo 78 e poi 63 una serie di incompatibilità sia a ricoprire incarichi di servizio, per esempio come quello che abbiamo citato prima per i Consiglieri, sia incarichi di Amministratore nelle partecipate controllate dai Comuni.
La cosa curiosa… E poi l’altra normativa è la legge sulla trasparenza, cioè il 39/2013. Insieme all’Avvocatura civica del Comune abbiamo fatto un lungo approfondimento anche per seguire tutti gli aspetti collegati. C’era da capire, per esempio, un discrimine. E’ molto rozzo il parere, non so come si chiama, INEA, che era stato presentato dall’ex Sindaco Bugini, mi sembra, era abbastanza… diciamo semplice, ecco, più che rozzo, non voglio denigrare. Però, è talmente complessa la questione che ormai sia la Giurisprudenza del Consiglio di Stato, sia l’ANAC, sono andati a vedere se queste competenze attribuite all’Amministratore dell’Azienda erano gestionali o meno, perché se sono gestionali è un grosso problema, se non sono gestionali no, e quindi c’è tutta una serie di casistiche che si trova anche sui siti web.
Il problema che è emerso è che paradossalmente il Consiglio di Amministrazione ha ancora maggiori competenze rispetto al Presidente. Quindi il problema, che va anche oltre il discorso dei 15.000 abitanti, riguarda, secondo me, tutti i Consiglieri di Amministrazione che siano Consiglieri nei loro Comuni o Assessori nei loro Comuni, che a fronte di queste competenze gestionali portate avanti indubbiamente dal Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda speciale hanno un problema di incompatibilità.
Quindi il problema che è stato sollevato è abbastanza ampio, diffuso e trasversale. Ci sono tutti e due gli articoli dello Statuto dell’Azienda consortile, sia quello che riguarda il Presidente, sia ancor più quello del Consiglio di Amministrazione che comprende il Presidente, che attribuisce nonostante ci sia un Direttore amministrativo delle competenze gestionali; questo qui crea un problema rispetto alla normativa sulla trasparenza e anticorruzione del 2013.
Poi c’è il problema rispetto al Testo Unico che sancisce al comma 1 dell’articolo 63 questo divieto di ricoprire questo tipo di incarichi.
C’è un’esimente, cioè un’eccezione, l’articolo 67 del Testo Unico che dice: sì, però, se è previsto dallo Statuto che l’Assessore o il Consigliere possa far parte di questi organismi, allora potrebbe essere legittimo, a meno che il Consiglio comunale non approvi il bilancio dell’Ente, perché è un elemento significativo l’approvazione del bilancio per dire che c’è un controllo forte, e quindi se c’è un controllo forte l’esimente non regge.
Secondo il Consiglio di Stato e l’ANAC non regge comunque, perché la legge anticorruzione è specifica rispetto al Testo Unico e pone un problema netto.
Ci sono poi delle altre opinioni che dicono che una norma esterna a un Testo Unico non può modificare un Testo Unico se non in modo esplicito.
Quindi, viste tutte queste considerazioni, secondo me e secondo anche l’Avvocatura Civica, un problema di compatibilità c’è. Va oltre il discorso del Presidente e riguarda, secondo noi, tutti i Consiglieri d’Amministrazione che nei loro Comuni sono Assessori o Consiglieri comunali. Però, stante la complessità delle norme in discussione, l’ampiezza della giurisprudenza dei pareri anche dell’ANAC, sembra più che opportuno fare una richiesta di parere all’ANAC allegando naturalmente lo Statuto di Azienda speciale consortile Risorsa Sociale, perché l’analisi va fatta proprio sul caso specifico, è difficile parlare in termini generali.
Saranno allegati chiaramente tutti i pareri precedenti e tutte le note, lo Statuto del Comune, quello dell’approvazione del bilancio dell’Azienda, e quindi l’ANAC avrà tutti gli elementi per esprimersi in modo chiaro, definitivo e specifico proprio sulla vicenda di Treviglio, ma ancor di più sulla vicenda dell’Azienda speciale consortile Risorsa Sociale, perché è un problema che secondo me va oltre il Comune di Treviglio.
Spero di essere stato chiaro, altrimenti…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Rossoni, ha qualcosa da aggiungere? A posto così? Grazie.
Veniamo ora al punto n. 4.
“Approvazione bilancio di esercizio anno 2018 società partecipata Cogeide”.
Invito il dottor Rigamonti e il dottor Marchesi a prendere posto. Grazie e benvenuti.
Speaker : RIGAMONTI
Buonasera a tutti. Ci vediamo in occasione dell’approvazione del bilancio.
Quest’anno farò una relazione un po’ più articolata rispetto agli anni precedenti, perché ovviamente cerco di darvi delle spiegazioni, uno, inerenti al discorso del risultato dell’esercizio del bilancio della Cogeide di quest’anno; due, in merito all’operato e alle situazioni che c’erano pendenti o che comunque ci sono aperte sul tavolo, il famoso tavolo dell’acqua, e ovviamente a tutte le problematiche legate al discorso della gestione della società, quindi è un quadro generale per darvi un po’ la situazione a 360 gradi.
Dal punto di vista dello specifico, quindi tecnico, il bilancio dell’esercizio è sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, e per invariato si intende che il risultato dell’esercizio di 766.000 euro, che è l’utile conseguito nel corso del 2018, nasce da un’operazione di natura straordinaria, quindi deriva dalla chiusura famosa delle posizioni che c’erano con i famosi aiuti di Stato. E’ stato fatto un intervento anche con la società di revisione, è stato ritenuto ovviamente opportuno, visto che avevamo accantonato delle riserve per coprire questa posizione, liberare le riserve. Non è stato un passaggio facile, perché ovviamente le società di revisione sono abbastanza scettiche da questo punto di vista, però abbiamo ritenuto che ci fossero tutti i requisiti e tutti i presupposti quindi vi è molto tenuto da parte di tutti il parere a sdoganare sostanzialmente queste riserve che hanno ovviamente prodotto una sopravvenienza attiva rilevante, che si tramuta poi sul risultato dell’esercizio.
Tecnicamente l’utile, quindi l’attività di gestione in generale, è stata pressoché invariata rispetto all’anno precedente, quindi in termini di costi e ricavi non ci sono delle grosse differenze, se non il fatto che ovviamente la società dal punto di vista pratico comincia a sentire il fatto che abbiamo delle tariffe che sono un po’ ferme da tanto tempo e anche questo è un passaggio che poi vedremo dopo, vi farò, in sintesi.
In merito al discorso del risultato dell’esercizio però c’è da dire che dal punto di vista pratico in positivo rispetto all’annualità precedente c’è stato un grosso incremento degli investimenti, che voi vedete esposto nella relazione sulla gestione, perché sono stati fatti quasi il doppio degli investimenti rispetto all’anno precedente, il 50 per cento in più. Quindi abbiamo investito in… E non ci sono ancora tutti gli investimenti che stiamo completando, che sono legati, per esempio, alcuni in fase di ultimazione, che è il famoso, per esempio, quello più grosso è il collettore che c’è tra Mozzanica e Fornovo che hanno collegato per chiudere. Questo per farvi capire comunque l’investimento.
Questo, infatti, lo notate un po’ dal rendiconto finanziario. Il rendiconto finanziario ha generato una minore disponibilità liquida alla fine dell’esercizio, ma è conseguenza del fatto che sono stati fatti maggiori investimenti durante il corso del 2018. Quindi sostanzialmente questa è la motivazione che ha prodotto questo risultato.
Per quanto riguarda il discorso delle posizioni legate alla società, voi sapete che dopo aver ottenuto il riconoscimento dal Consiglio di Stato, ovviamente, siamo stati anche dal punto di vista pratico inseriti all’interno dell’Ufficio d’ambito come società riconosciuta e quindi con oneri e onori. Gli oneri sono purtroppo 70.000 euro di gestione che abbiamo dovuto sopportare, perché l’ATO non opera gratuitamente ed è una spesa che annualmente grava ovviamente sulle casse sociali, però è dovuta e quindi giustamente la si deve.
Sul discorso del riconoscimento tariffario abbiamo iniziato un percorso che ci ha visto anche in questa sede con un confronto tra noi e il responsabile, il Presidente dell’Ufficio d’Ambito. Avevamo posizioni e abbiamo ancora da un certo punto di vista alcune posizioni che non sono esattamente coincidenti, però diciamo che abbiamo fatto dei grossissimi passi avanti evitando inutili contenziosi che secondo noi, secondo il Consiglio, non erano da percorrere e soprattutto era giusto arrivare a alla conclusione di una situazione che si stava protraendo da troppo tempo.
Quindi siamo arrivati alla fase finale, nel senso che siamo in fase di chiusura di questa posizione, con il riconoscimento delle tariffe da parte dell’Ufficio d’Ambito nei confronti della Cogeide, con la possibilità ovviamente della congerie di poterle poi applicare, e questo sarà un discorso ovviamente che verrà definito dal punto di vista pratico dal nuovo Consiglio d’Amministrazione, perché noi siamo in scadenza di mandato, e a livello di gestione tecnicamente da parte di tutti i Comuni.
Vi ricordo che l’Ufficio d’Ambito definisce una tariffa che in teoria dovrebbe essere applicata, poi dal punto di vista pratico può essere gestita in modo graduale, quindi è una scelta politica e soprattutto tecnica fatta da parte dei singoli Comuni soci della Cogeide.
Sintetizzando, anche se è un po’ brutale, però per far capire anche magari a chi non è tecnico, ci siamo incontrati “a mezza strada” dove abbiamo riconosciuto il 20 per cento famoso degli investimenti che erano stati messi in tariffa e che dovevano essere messi in tariffa riconosciuti all’ATO per circa 3.800.000 e contestualmente ci sono stati riconosciuti dall’altra parte gli incrementi tariffari non applicati in questi anni, quindi con la generazione di un credito per circa 8 milioni di euro che vengono poi inseriti sul bilancio e che non andranno mai a scadere, considerando che è una riserva di bilancio.
Questo credo che sia un ottimo risultato, perché finalmente si dirime e si dà la possibilità a tutti di non avere la doppia giacca, perché vi ricordo che siete soci di ATO, siete soci di Uniacque e siete soci anche di Cogeide, quindi capisco che non è una situazione… Esatto, tre giacche, quindi sostanzialmente un double più uno spolverino sopra.
Quindi dal punto di vista pratico diciamo che siamo arrivati alla fase conclusiva di questo percorso. Semplicemente abbiamo prodotto la documentazione a loro direttamente, siamo in attesa. Ovviamente l’ATO ha dei tempi leggermente più lunghi rispetto ai nostri, perché è un po’ più… Diciamo così, devono produrre e soprattutto verificare una serie di documentazione, che abbiamo prodotto grazie anche all’intervento di un tecnico che ci ha assistito durante questa fase, tra le altre cose è stato anche tecnico… Esatto, regolatore dell’ATO, quindi una persona assolutamente super partes, di cui ci siamo fidati ciecamente, e devo dire che ha dato degli ottimi risultati. L’avessimo trovato prima forse, magari, saremmo arrivati prima a questa conclusione. Però, come in tutte le cose, nessuno nasce imparato e purtroppo bisogna anche fare… Esatto. Quindi dal punto di vista pratico abbiamo cercato di fare il possibile.
Siamo arrivati alla fine, quindi in teoria abbiamo fatto la nostra proposta, faremo la nostra proposta all’ATO con la variazione all’interno della convenzione per avere l’uniformazione del risultato della cosa anche tra legali proprio per dare compiezza del lavoro svolto.
L’ultima posizione che rimaneva sul tavolo per quanto riguarda questo Consiglio, che è stato fatto tra le altre cose ieri sera, era una posizione legata al famoso recesso pendente nei confronti di Anita. Il Consiglio di Amministrazione ha ricevuto in questi giorni una bozza di un accordo che dal punto di vista pratico il Consiglio d’Amministrazione ha assolutamente condiviso, quindi tecnicamente si tratta solo di avere dal punto di vista pratico adesso da parte di Anita le cifre con i numerini definiti da inserire in questo accordo, che inizialmente è stato presentato… Non so se lo sapete, però il contenzioso di Anita si basa su di noi e il Comune di Gandino, deve essere scissa questa cosa, perché ovviamente sono due cose completamente diverse, però il contenuto diciamo che è stato sviscerato ieri sera in modo assolutamente approfondito e avallato dal Consiglio di Amministrazione, quindi va benissimo per com’è esteso ed è tombale sulla situazione di Anita.
In questo caso ci sarebbero circa 810.000 euro di valore di sopravvenienza che verrà… No sopravvivenza, di cessioni quote, quindi con un plusvalore importante. Abbiamo già anche verificato che la tassazione su questo plusvalore andrà a PECS e quindi sostanzialmente ha un’incidenza dal punto di vista fiscale solo del 5 per cento e non una plusvalenza che genererà imposte sul reddito proporzionale. Quindi questo è sicuramente un grosso vantaggio dal punto di vista pratico anche in termini fiscali.
Quindi questo è in buona sostanza il quadro della situazione dove siamo arrivati. Gli investimenti che stiamo facendo sul territorio, dopo che anche qua abbiamo ricalibrato un po’ la posizione, sono stati definiti con l’Ufficio Tecnico, con il vostro Ufficio Tecnico e con tutti gli altri, quindi abbiamo cercato di dare compiezza del lavoro che è stato fatto.
So che c’è sia Magoni che l’ingegner Marchesi sono sempre a disposizione, nel senso che quando c’è qualcuno che chiede qualche informazione particolare sono assolutamente sul pezzo dal punto di vista pratico. Anzi, ringrazio per il lavoro svolto da parte dell’ingegnere, perché è assolutamente eccellente dal punto di vista operativo.
Per quanto riguarda il discorso del risultato dell’esercizio, come al solito, il Consiglio di Amministrazione propone il rinvio a nuovo del risultato e ovviamente l’Assemblea, essendo sovrana, potrà decidere che cosa fare dell’utile dell’esercizio. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, dottore. Dichiaro aperta la discussione. Se ci sono domande, invito i Consiglieri a intervenire. Prego. Non ci sono interventi? Consigliere Fumagalli, prego.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie. Una domanda all’ingegner Marchesi. Buonasera. Ho memoria del problema dell’anno scorso legato allo smaltimento dei fanghi e la domanda è proprio se quel problema è stato risolto oppure ci state lavorando ancora. Questa è la prima domanda.
Poi una è legata ai numeri, ma sempre a lei come Amministratore delegato. C’è questo utile di 760.000 euro, la domanda è: in modo specifico è stato pensato a un investimento particolare, a un investimento che va a migliorare qualcosa, oppure no? Grazie, è sufficiente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossoni. Finiamo il giro delle domande prima di rispondere. Prego.
Speaker : ROSSONI
Grazie. Volevo chiedere se ci poteva spiegare meglio l’accantonamento a riserva dei mancati aumenti tariffari. Qual è l’attuale delta tra le tariffe di Uniacque e di Cogeide? A quanto ammonterà la plusvalenza derivante dall’accordo con Anita?
Poi, invece, avevo una domanda per il Sindaco, non so se farla adesso, se le raccogliamo tutte adesso o meno. Sì. Il CdA è in scadenza, qui c’è tutto il problema delle prospettive con Uniacque, quindi mi domandavo se e quali erano le intenzioni dell’Amministrazione di Treviglio e indipendentemente dal nominativo che verrà scelto… Quindi, innanzitutto, quando si pensa di andare al rinnovo? E indipendentemente dal nominativo, quale sarà il mandato strategico che Treviglio darà al suo rappresentante nel CdA rispetto a questa questione di Uniacque?
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri Consiglieri? Non ci sono altre domande, per cui ha chiesto di intervenire il Sindaco. Prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. Anticipo le risposte del Consigliere Rossoni, nel senso che l’Assemblea di Cogeide è già stata convocata per il 28 credo, vado a memoria, perché in questo periodo ci sono parecchie assemblee, quindi con le date si fa un po’ confusione. Stiamo valutando con gli altri soci in merito alla nuova composizione del CdA o comunque al CdA che seguirà, perché questo va in scadenza con l’approvazione del bilancio che è appunto prevista il 28 di giugno a Brignano, quindi stiamo facendo valutazioni.
Sicuramente gli indirizzi che verranno dati strategici, soprattutto in relazione a Uniacque, andranno anche condivisi con la maggioranza e con il Consiglio comunale, ma credo che la tappa di avvicinamento debba essere sostanziale, sia per il tema delle tariffe, che però è marginale, ma soprattutto per gli scenari futuri e per tutelare, a mio avviso, il patrimonio del Comune di Treviglio da questo punto di vista.
Non dico sulla scia Anita, Unigas, Ascopiave, ma quasi, nel senso che probabilmente alcune operazioni vanno accelerate per evitare magari di restare con il cerino in mano. Però questo è un percorso che è già stato imbastito e che comunque va affrontato nell’immediato, perché come abbiamo avuto modo di discutere in Assemblea, ed era una delle domande che volevo fare a Marchesi in particolare come uomo operativo, anche per chiarezza e trasparenza nei confronti del Consiglio comunale, era proprio quella che mentre Treviglio ha convenzioni tutte in scadenza al 2031 per quanto riguarda i tre campi d’azione di Cogeide, quindi la depurazione, l’acqua, eccetera, ci sono Comuni che già quest’anno vanno in scadenza. Mentre per Castel Rozzone era stato più facile, perché restava solo la depurazione, ci sono Comuni anche grandi qui vicino che sono in scadenza quest’anno. Quindi era stata fatta un’ipotesi in sede di assemblea che credo sia opportuno - e la pongo come domanda in modo che venga data una risposta con eventuali aggiornamenti, perché io ho partecipato all’assemblea ma il Consiglio comunale no - avere anche aggiornamenti in merito a questo.
Così come sul discorso tariffario, perché il Presidente ha accennato appunto a un’accelerazione rispetto a una fase di stallo - quasi più di stagno direi e di ristagno - nella quale eravamo finiti nella diatriba ATO Cogeide, eccetera, e capire quali sono oggi le basis point, perché chiaramente nel mandato al Consiglio d’Amministrazione o nella chiusura del Consiglio attuale sarà fondamentale arrivare anche a una definizione di questo tema, perché più il tempo passa e più si rischia poi che la distanza tra la tariffa attuale di Cogeide e quella di Uniacque, qualora si dovesse confluire, anziché diminuire aumenta, com’è in questo momento. Uniacque l’ha adeguata, Cogeide no, e quindi abbiamo addirittura aumentato la distanza rispetto a quella che è, con problemi che poi si ripercuotono sui cittadini ma anche sugli Enti locali, perché a Cogeide qualche fattura la paga anche il Comune.
Quindi volevo avere indicazioni in merito a questi due temi dall’ingegner Marchesi, il tema delle convenzioni e dell’eventuale accordo con Uniacque per gestire questa fase transitoria, eccetera, e il tema della tariffa in che modo e con che proporzioni. Perché ricordo che lo scorso anno nella Nota integrativa al bilancio era prevista una previsione di un aumento del 6 per cento annuo, però il 18 ce lo siamo già giocati, perché non siamo riusciti ad approvare, e quindi non vorrei che il 18 per cento poi arrivasse, anzi il 19 oggi, credo, la distanza da Uniacque arrivasse tutta in un colpo. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Non ci sono altre domande. Per cui, ingegnere, prego, per le risposte a lei la parola.
Speaker : MARCHESI
Buonasera a tutti, innanzitutto.
Comincio in merito alla domanda sui fanghi. L’argomento fanghi purtroppo è un argomento delicato, nel senso che quest’anno, se vogliamo, la situazione rispetto all’anno precedente è peggiorata in termini di tensione riguardo alle possibilità di smaltimenti, di conferimenti di questi sottoprodotti della depurazione che, ricordiamolo, per noi è diventato un problema, è un aspetto che ha assunto più importanza anche in riferimento ai limiti allo scarico che la società deve rispettare, che sono più stringenti rispetto solo a quelli di due anni fa, e quindi vuol dire che se dobbiamo rispettare dei limiti più stringenti dobbiamo trattenere più sostanze inquinanti.
Diciamo che nonostante questo, stando attenti anche molto alla gestione, il quantitativo rispetto all’anno scorso di fanghi si è un po’ più contenuto, ma perché dipende da alcuni aspetti anche gestionali che abbiamo messo in pratica.
Per quanto riguarda invece i costi di smaltimento fanghi purtroppo il mercato è impazzito, mi viene da dire, per cui, come già tra l’altro esposto in occasione, forse previsto nello scorso anno ma esposto anche in occasione di qualche incontro formale o informale a livello di soci, che si è tenuto nel corso degli ultimi mesi, questa problematica era già stata evidenziata, per cui i prezzi si sono sostanzialmente incrementati del 50 per cento circa. Sento poi voci diffuse che addirittura altri gestori hanno sostenuto costi ancora maggiori. Per cui questa è una problematica che investe tutto il settore della depurazione, ma non solo nostro, di Cogeide, ma della Lombardia e di tutta Italia, mi viene da dire, perché c’è stata una vera e propria esplosione.
La sostanza qual è? Che gli impianti presso i quali conferire questi fanghi di depurazione sono diminuiti in funzione di nuovi limiti più stringenti allo scarico. Sostanzialmente, se prima gli spazi a cui potevano essere destinati questi fanghi di depurazione potevano essere presentati sia da impianti di termovalorizzazione, che da impianti di compostaggio, gli impianti di compostaggio sono sostanzialmente saturi, sono diminuiti e sono saturi, e quindi la destinazione finale di questi materiali sono sostanzialmente gli impianti di termovalorizzazione, che per mille altri motivi legati proprio allo smaltimento dei rifiuti di ogni genere hanno il pallino in mano e quindi fanno un po’ il mercato che vogliono. Siccome i termovalorizzatori non sono moltissimi in Italia, presso questi termovalorizzatori vengono conferiti anche tanti rifiuti che prima seguivano altre vie, tipicamente la plastica che fino all’anno scorso andava in Cina, tanto per fare considerazioni piuttosto attuali, ormai non si sa più, la Cina non è più un mercato presso cui può essere conferito questo tipo di rifiuto, la sostanza è quello che si legge sui giornali, di capannoni che vengono stipati all’inverosimile e poi nella migliore delle ipotesi questi rifiuti vengono portati a inceneritori, quindi con una tensione sui prezzi elevatissima, perché gli spazi disponibili sono pochissimi; nella peggiore delle ipotesi invece viene dato fuoco ai capannoni per smaltirli in modo illegale. E quindi è un problema veramente grave, che tra l’altro coinvolge veramente tutti i gestori.
Tra l’altro, mi sono sentito recentemente, anche Uniacque ha le stesse problematiche e anche di incrementi molto significativi su questa voce di costo. Diciamo che le decisioni in quest’ambito dovrebbero e dovranno essere prese a livello regionale o nazionale, nel senso che siccome è una problematica che veramente a livello di, stiamo parlando di cifre importanti, stiamo parlando di impianti che hanno impatti su territori estesi, non potrà che essere a livello almeno regionale.
Il problema qual è? Che bisogna capire se c’è un interesse vero a gestire questo problema a livello provinciale o regionale, oppure si vuole lasciar fare al libero mercato che in questo momento è comandato, tenuto in mano dai grossi proprietari degli impianti di termovalorizzazione, che in questo momento si leccano i baffi da questo punto di vista. Anche perché poi arrivano rifiuti da tutte le parti d’Italia, perché dal centro Italia, per esempio, in giù non ci sono impianti e quindi c’è una forte tensione, veramente, proprio tanti gestori hanno difficoltà a trovare, anche a qualunque prezzo, pur disposti a pagare qualunque prezzo hanno difficoltà a trovare impianti in grado di smaltire questi fanghi.
Per quanto riguarda gli investimenti, gli investimenti tengono conto ormai, soprattutto, mi viene da dire, di quelli che sono gli obiettivi che il regolatore nazionale pone in capo ai gestori in termini di efficienza sui tre settori.
Quindi, banalmente, cerco di essere sintetico, sulla parte acquedotto ci sono una serie di parametri che i gestori devono rispettare, degli obiettivi di miglioramento in termini di contenimento delle perdite, in termini di sostituzione e efficientamento dell’attività di misura, quindi i contatori presso le utenze, piuttosto che di distrettualizzazione delle reti, che vincolano e indirizzano comunque gli investimenti già in ambiti ben specifici. Analoghi discorsi poi valgono sulla parte fognaria e sulla parte depurativi in virtù del rispetto dei nuovi limiti allo scarico e così via.
Quindi diciamo che gli investimenti sono piuttosto indirizzati, pur nell’ambito di un certo grado di libertà devono essere in qualche modo convogliati verso questi obiettivi di efficientamento che il regolatore nazionale pone su specifici argomenti.
Stavo guardando adesso le… Parlo dei discorsi… Su Anita, magari parli tu. Okay.
Per quanto riguarda… Sì, magari su Anita lo anticipo, posso anticiparlo anch’io. La partecipazione di Anita, incarico mi sembra 180.000 euro, la transazione che si sta portando avanti con la controparte invece dovrebbe aggirarsi su un valore intorno agli 800.000 euro, quindi il delta fra questi due valori dovrebbe essere il beneficio, diciamo così, per Cogeide, ancorché adesso non ci sia ancora niente, sono solo accordi verbali, non c’è ancora nulla di definito e scritto.
Mi sembra che comunque nella prima metà del mese di luglio Anita sia determinata a definire questi valori e quindi si dovrebbe definire la questione.
Per quanto riguarda la scadenza delle convenzioni effettivamente Cogeide gestisce i servizi su quindici Comuni in virtù di convenzioni che hanno scadenze piuttosto frammentate, sia con riferimento al territorio, sia con riferimento al servizio gestito.
Una scadenza, così, parcellizzata sarebbe difficile da gestire per mille motivi, perché questo vorrebbe dire che sullo stesso territorio magari il servizio acquedotto potrebbe essere gestito da Uniacque, il servizio fognatura da Cogeide e il servizio depurazione ancora Cogeide, per cui l’utente dovrebbe fare la domanda di allacciamento alla fognatura a un gestore, quella dell’acquedotto a un altro, questo per dare solo degli esempi, ma si creerebbero effettivamente diverse problematiche anche in termini proprio di tecniche gestionali, in termini anche di reciproci rapporti tra i diversi gestori in virtù proprio anche degli scambi dei servizi resi all’ingrosso uno all’altro.
E quindi quello che è stato fatto sono stati degli incontri informali con Uniacque per sondare la possibilità, perché un eventuale accordo per uniformare le scadenze, ancorché con il beneplacito e con la supervisione dell’ATO, deve essere trovato tra i due gestori. Nel senso che se si trova l’accordo tra i due gestori l’ATO è ben contento, anzi, si è dichiarato comunque favorevole a perseguire questa uniformazione delle scadenze. Questa uniformazione vorrebbe dire che alcune magari gestioni più avanti negli anni terminerebbero un po’ prima e quelle un po’ più ravvicinate andrebbero un po’ oltre, mediando le une con le altre.
Abbiamo inviato una nota ufficiale a Uniacque circa un mese e mezzo fa, un mese fa, che è stata ricevuta… E’ previsto che si facciano degli incontri. Non sono ancora iniziati questi incontri, non sono entrati nel vivo, per il semplice motivo che Uniacque in questo momento è impegnata in modo piuttosto significativo su un altro fronte, che è quello dell’acquisizione delle gestioni della società Hidrogest nel territorio dell’isola, che la sta impegnando parecchio da questo punto di vista, sia da un punto di vista amministrativo, che tecnico. E quindi sentiti a voce i responsabili di Uniacque hanno dato la disponibilità a trovare un accordo, che converrebbe comunque a tutti, però è uno degli obiettivi che ci siamo posti nel breve termine quello proprio di incontrarci per addivenirne a una, per fare in modo che, tra l’altro, questo tipo di rapporto frammentato non vada a discapito dei cittadini, delle Amministrazioni comunali per avere un unico interlocutore, oppure anche di tariffe diverse sullo stesso territorio, perché si genererebbero poi tutte queste complicazioni che sarebbero importanti e poi non darebbero certo un bel servizio al cittadino. Quindi sono previsti degli incontri spero a breve, adesso solleciteremo ulteriormente questi incontri.
E’ anche vero che noi più che chiedere questi incontri se la controparte non ci risponde non possiamo fare. L’ATO ben volentieri si è messa a disposizione, ma non ha voce in capitolo, se non quella di benedire, diciamo così, questo eventuale accordo. Da parte nostra massima disponibilità in questo senso.
Circa il discorso tariffario tra Cogeide e ATO c’è sostanzialmente un grosso punto di disaccordo che era emerso ancora all’inizio dell’anno o alla fine dell’anno scorso relativamente a delle partite relative a una quota parte di tariffe riferite agli anni dal 2007 al 2011, per le quali cogente sosteneva un certo tipo di posizione in merito alla contabilizzazione di queste partite e l’ATO ne sosteneva una diametralmente opposta; non si è arrivati a una mediazione, che Cogeide era pure disponibile a fare, ognuno era convinto delle proprie posizioni, quindi non si è arrivati a questa mediazione.
Adesso l’idea è quella di fare in modo che queste partite vengano in qualche modo riconosciute come contributi in conto capitale ricevuti da Cogeide per la realizzazione di una serie di opere nell’ambito dei propri investimenti e dall’altra però Cogeide, in virtù di soggetto salvaguardato a decorrere dal 2012, ha richiesto all’ATO e ha fornito documentazioni in tal senso all’ATO per verificare quale fosse l’impatto della nuova tariffa a cui Cogeide avrebbe avuto diritto a decorrere dal 2012 in qualità di soggetto salvaguardato.
Sostanzialmente, le tariffe Cogeide sono ferme dal 2011, siamo arrivati al 2019. In questo momento la tariffa di Cogeide è inferiore del 17 per cento, 18 per cento circa rispetto a quella di Uniacque.
Uniacque, tra l’altro, mi dicono, proprio in virtù anche delle difficoltà e di maggiori costi anche relegati ai discorsi fanghi, gestionale, eccetera, andrà verso ulteriori, dovrebbe andare, adesso non voglio anticipare nulla, però da qualche voce che sento andrà verso ulteriori incrementi.
Sostanzialmente, è stato quantificato in circa 8 milioni di euro quello che è il mancato introito di Cogeide a livello tariffario a decorrere dal 2012 fino al 2018.
E quindi con la presentazione di questi documenti sostanzialmente viene riconosciuto questo, le chiamano partite a conguaglio, a cui Cogeide ha diritto e che poi ha diritto di applicare in tariffa nei prossimi anni, con modalità poi da definire in accordo con ATO e d’accordo con i Comuni, per poter recuperare tutto questo, i mancati incrementi di tutti questi anni, che poi saranno destinati comunque a realizzare gli investimenti e via dicendo.
D’altra parte Cogeide si allinea a quello che sono le posizioni dell’ATO relativamente a quella quota parte di addizionale, 20 per cento che l’ATO ritiene debba essere contabilizzata in un modo molto preciso.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Speaker : RIGAMONTI
Rispondevo alla domanda fatta dall’avvocato prima in merito, dall’avvocato Rossoni, in merito al discorso della plusvalenza derivante da Anita.
E’ una nota squisitamente tecnica, comunque gliela spiego molto semplicemente. L’accordo prevede: da parte di Cogeide la richiesta che è stata fatta è stata una richiesta di recesso. Evidentemente, se l’opposizione fosse stata chiusa sotto forma di accordo di recesso, il recesso determina una liquidazione che ai fini del Testo Unico non può o non potrebbe produrre l’applicazione della PECS, che è ovviamente determinante in questo delta. Quindi sostanzialmente che cosa succede? L’accordo prevede non il discorso del recesso ma l’acquisto delle quote da parte della società Anita di proprietà. Quindi tecnicamente il dal punto di vista pratico si genera una plusvalenza che può essere sottoposta al discorso PECS, quindi non ha tassazione piena e va al 5 per cento; questo vi dà la possibilità di avere ovviamente un maggior utile alla fine dell’anno da distribuire. Questo tecnicamente è il discorso.
Poi gli ultimi due passaggi, in base al discorso della fusione e al riferimento di prima, è ovvio che in questo contesto sulla posizione dell’ATO ci troviamo di fronte… Ovviamente, il percorso non è che sia cambiato, perché comunque tutti i Sindaci all’attuale Consiglio di Amministrazione hanno sempre chiesto di procedere verso quello che è considerato il discorso della convergenza, che è l’obiettivo finale, e così abbiamo lavorato.
La condizione è che per poterlo fare bisogna mettere, per evitare sostanzialmente i problemi che per esempio in questo momento Uniacque sta avendo con Hidrogest, l’obiettivo è stato quello di portarsi avanti e quindi creare i presupposti per poter fare la fusione, cosa che è stata fatta in questi mesi, per poter poi accedere senza grosse problematiche.
Tipo, abbiamo chiesto di uniformare le scadenze, perché quello ovviamente risolverebbe un grosso problema; abbiamo determinato il fatto che dal punto di vista pratico ci sia anche sul discorso dell’utilizzo contabile proprio quando ci sono le funzioni di queste dimensioni diventa un problema anche l’aspetto contabile della gestione col flusso della fatturazione, e anche quello è un passaggio che tecnicamente hanno già fatto e ci siamo anche da questo punto di vista portati avanti.
Quindi, in buona sostanza, l’unico aspetto che secondo l’ATO giustamente servirà sarà quello di avere una tariffa uniforme.
Da questo punto di vista l’attuale Consiglio ha fatto presente che grazie al meccanismo che è stato trovato e comunque alla possibilità di si può arrivare gradualmente ad ottenere il discorso tariffario, che sarà poi l’obiettivo finale.
Lo strumento dal punto di vista tecnico per poter arrivare alla fusione è quel famoso lavoro del tavolo dell’acqua fatto qualche anno fa, che deve semplicemente essere “rivisitato” nelle parti dei numeri, ma tecnicamente è già preparato.
Quindi rispondevo anche al discorso del Sindaco di prima, mi scuso, perché era uno delle cose che avevo portato, il discorso di uniformare le scadenze, perché è una cosa che mi ero segnato, poi mi sono dimenticato, e giustamente il Sindaco l’ha fatto notare.
Dall’altra parte è un percorso che comunque è già sul tavolo, quindi sostanzialmente si tratta semplicemente di decidere da parte vostra quando volete proseguire dal punto di vista tecnico su questa strada.
Diciamo che gli ostacoli principali, che sono le valorizzazioni, la liquidazione del socio privato e quant’altro, in quel famoso documento erano stati affrontati e hanno tutti i presupposti per poter essere definiti. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, dottor Rigamonti.
Consigliere Ciocca, si è prenotato?
Speaker : CIOCCA
Sì. Avevo due punti da chiedervi. Uno riguardava le tariffe, però mi avete già risposto.
Il secondo: di solito voi siete abituati ad andare nei Consigli comunali e i Consiglieri vi chiedono, invece in questo caso vi vogliamo ringraziare, perché nel 2018 avete realizzato, con l’operazione Spiderman, avete ingabbiato i pensili, i due acquedotti pensili. Era un impegno che avevate preso qua, quindi possiamo sciogliere il nodo.
Penso e auspico che poi si faccia un intervento massivo, chiaro. Grazie comunque.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie a Spiderman. Non ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui… Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. Io a livello professionale ho avuto il piacere, anni fa ormai, svariati anni fa, purtroppo, di contribuire a quello che poi è stata la conferma di Cogeide come gestore salvaguardato del servizio idrico integrato e poi presi parte al tavolo dell’acqua, non lato Cogeide ma lato di un altro gestore, e quindi ricordo bene questa gestione un po’ travagliata di questo tavolo dell’acqua, che fu purtroppo anche un po’ conseguenza di un atteggiamento che non è quello attuale ma è quello passato di Uniacque, che non era molto propensa al raggiungimento di accordi equi e equilibrati con gli altri gestori. La stessa ipotesi che viene ventilata, che è un’ipotesi di assoluto buonsenso, di cooperazione tra i gestori in forma consortile, piuttosto che con la tecnica del sub-affidamento, tale per cui quando si hanno delle gestioni che vengono a scadere all’interno dei singoli Comuni e quindi c’è il problema del segmento che in teoria è scaduto e altri segmenti che invece hanno ancora il titolo giuridico valido, questa è una soluzione che era stata discussa ed è una soluzione giuridicamente anche tecnicamente fattibile, altrove è concretamente utilizzata. Quindi mi sembra che sia un percorso assolutamente da auspicare, proprio perché l’idea di avere una convivenza tra gestori, al di là dei problemi contabili, fiscali, è una cosa… Poi c’è anche il problema tariffario. Quindi io, personalmente e come Gruppo, mi sento di raccomandare al Sindaco di porre un indirizzo strategico in questa direzione.
Poi se vi sarà un ragionamento di convergenza tra gestori che, ripeto, è stato a lungo argomento di discussione in quegli anni, che sono anni ormai, stiamo parlando di cinque anni fa buoni, la convergenza è auspicabile ma il problema è in che modo si arriva a questa convergenza. Nel senso che gli Enti locali soci di Cogeide e la stessa Cogeide hanno a lungo battagliato per conservare un’autonomia di gestione, che è insieme sia un valore economico, perché mantenere in vita delle concessioni è un valore economico in sé, questo vuol dire un valore in termini sociali e di qualità del servizio. L’attenzione - lo si diceva prima l’operazione Spiderman - che può dedicare un gestore di dimensioni ridotte e più vicino al contesto locale, meno prigioniero anche di dinamiche che sono quelle tipiche di una grande gestione, come lo è quella di Uniacque, non è la stessa attenzione che appunto sarebbe in grado - a mio avviso, da quella che è l’esperienza in altre realtà territoriali - di prestare Uniacque.
Quando questo Comune ragiona sul fatto di dare un indirizzo in termini di convergenza, si ricordi bene di quello che può essere il grado di attenzione all’utenza anche in termini di investimento che potrebbe garantirgli Uniacque rispetto alla quale il Comune non ha il grado di influenza che può avere ad oggi, che ha avuto fino ad oggi rispetto a Cogeide, se non altro per il ben diverso peso nella compagine societaria.
Vi sono state a suo tempo dei fenomeni di convergenza particolarmente soddisfacenti per il soggetto che ha dato il via libera alla convergenza, mi riferisco a Bas Sii che venne integrata nel mondo Uniacque ma con un riconoscimento importante addirittura del valore di avviamento.
Questi tempi ormai sono passati, difficilmente si avrebbe un qualcosa del genere ad oggi, però se si va in questa direzione la raccomandazione è di prestare un’estrema attenzione, ripeto, alle condizioni economico patrimoniali e operative di questa integrazione.
Quindi noi ci sentiamo di dare ovviamente un voto assolutamente favorevole e positivo al bilancio di Cogeide, sperando che questa buona qualità del servizio continui a essere erogata anche in futuro, possibilmente contenendo al minimo gli incrementi tariffari che, lo ricordava il Presidente di Cogeide, sono comunque teoricamente graduali. Si può evitare un brusco aumento, la politica dovrebbe essere quella di andare verso una graduale convergenza, come peraltro anche la stessa Autorità dell’energia…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Concluda. Grazie.
Speaker : SONZOGNI
Quindi questo è possibile, e anche su questo noi invitiamo il Sindaco ad attivarsi perché si vada verso eventualmente una gradualità dell’aumento.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Per dichiarazione di voto, il Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. Proprio per i motivi che dicevo prima, quindi l’assemblea che chiuderà il mandato del Consiglio Amministrazione, mi sento, al netto poi degli scenari che stiamo concordando con gli altri soci in merito al CdA di Cogeide, di ringraziare il dottor Rigamonti e tutti i Consigli di Amministrazione che in questi anni non facili, devo dire, perché citava lui alcuni incontri anche in questa sala e devo dire che in certi momenti si è arrivati anche a qualche tensione, ovviamente parlando del sul piano amministrativo, e nonostante questo c’è sempre stata la disponibilità al dialogo.
Abbiamo avuto anche sicuramente qualche frizione in merito a qualche proposta, scelta o scenario che il CdA stava ipotizzando, penso alla revisione dello Statuto ed altro, ma credo che sempre con grande correttezza rispetto ai ruoli e coerenza si sia poi cercata la strada migliore nel rispetto di quelli che sono i soci e di quello che ovviamente è il Consiglio d’Amministrazione.
E’ chiaro che Cogeide garantisce quanto diceva il Consigliere Sonzogni, quindi una sorta di prossimità che permette di avere una relazione più diretta, però è chiaro anche che oggi per stare al mondo bisogna per forza guardarsi un po’ attorno, e quindi lo scenario ipotizzato in merito al futuro in Uniacque è uno scenario che non possiamo far finta di non vedere ma che va, concordo, gestito, valutato e accompagnato con tempistiche e modalità che poi ogni Consiglio comunale - e spero che il Consiglio comunale di Treviglio in questo sia particolarmente proattivo - dovrà andare a definire nell’interesse sicuramente della società, ma anche poi di quello che sono gli scenari futuri.
Chiaro che il tema delle tariffe io già in questa sede lo scorso anno, sempre in questa fase, avevo chiesto di coinvolgere l’Assemblea dei soci, l’abbiamo fatto a volte tirando la giacchetta, e il problema effettivamente di trovare la quadra tra tutti i soggetti in campo non è facile. Ovvio che dovremo essere particolarmente attenti e bravi ed evitare salassi per i contribuenti, fermo restando il fatto che la tariffa attuale, è evidente, oggi è fuori mercato, sia per i maggiori oneri che gravano sulle società.
Quest’anno è stato citato il tema della straordinarietà dell’utile che viene proposto, si sta definendo il contenzioso con Anita e sarà probabilmente un’altra straordinarietà per l’anno prossimo, ma poi i margini operativi oggi che permettono poi gli investimenti, quindi non solo Spiderman, per il quale anch’io ringrazio, ma investimenti veri sulla rete, sugli impianti, sui pensili e su altro, è ovvio che devono trovare poi la copertura economica, perché a oggi leggiamo nella relazione degli investimenti che sono i 2-3 chilometri all’anno che effettivamente non credo possano essere l’ambizione massima di Cogeide, oltre a qualche investimento sui cicli, si era parlato l’anno scorso di qualche investimento per ridurre i costi di energia, il tema dei fanghi che è già stato citato, per il quale ovviamente una famiglia un po’ più allargata potrebbe aiutare ad essere forse un po’ più concorrenziali su certi temi e magari anche ad avere prezzi diversi.
Certo è che questi sono scenari futuri. Noi approviamo il bilancio d’esercizio 2018, si chiude formalmente - poi sarà l’assemblea a definire il futuro del Consiglio d’Amministrazione - un mandato, per il quale io ringrazio i presenti. Estendo anche al dottor Sebastio, che non è presente stasera, ovviamente, ma che ci ha accompagnato nelle fasi passate, a tutti i Consigli di Amministrazione, quindi chiedo poi al Presidente - e lo farò anche in Assemblea - di estendere i ringraziamenti a tutti. Credo che, ovviamente, il voto possa essere positivo, sia per il risultato che produce, sia per i contenuti della relazione, fermo restando che ovviamente abbiamo avuto questa relazione a volte di confronto forte con i soci e con il CdA, che credo però sia data dall’attenzione - e mi riallaccio alle dichiarazioni di voto del Consigliere Sonzogni - che Treviglio e gli altri soci stanno dedicando alla società su fronti che non sono facili da gestire.
Io ringrazio per questo personalmente il dottor Rigamonti, perché in questo mare abbastanza agitato ha comunque dedicato grande tempo, grande impegno, togliendone molto anche alla sua professione, per una serie di incontri, riunioni, eccetera, che personalmente ho avuto modo di essere aggiornato sul tema e lo ringrazio, perché comunque è vero che era pagato per questo ma credo che ci abbia messo sicuramente qualcosina in più, e di questo lo ringrazio.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 4 all’ordine del giorno “Approvazione bilancio esercizio anno 2018 società partecipata Cogeide”. Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato favorevolmente tutti i Consiglieri comunali presenti, per cui il punto all’ordine del giorno è approvato.
Ringrazio anch’io il dottor Rigamonti e il dottor Marchesi per l’intervento di stasera e per il lavoro svolto. Grazie.
Veniamo ora al punto n. 5.
“Approvazione bilancio esercizio 2018 società controllate Ygea S.r.l.”.
Invito la Presidente, la dottoressa Ciocca… L’Amministratore, chiedo scusa, era rimasto al punto di prima, e la dottoressa Possenti. Prego.
Speaker : RENZO
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
Questa sera sono stata chiamata ad illustrarvi la relazione sulla gestione di esercizio del bilancio di Ygea per l’anno 2018.
Il bilancio che sottopongo alla vostra attenzione mostra un risultato positivo di 216.612 euro. Sostanzialmente, il fatturato complessivo di Ygea resta quasi invariato rispetto al 2017: registra un fatturato complessivo di 7.647.591, mentre appunto registra un aumento di 30.000 euro dell’utile rispetto all’anno precedente.
Per facilitare un attimo la comprensione di quello che è il conto economico, le slide a seguire rappresentano dei macrogruppi, delle macroaree dei ricavi e dei proventi, nonché dei costi e degli oneri. Troviamo tra i ricavi e i proventi il valore maggiore delle farmacie, che è di 6.375.228, il Centro diurno registra 445.632, mentre le rimanenze finali 996.331.
Per quanto riguarda invece gli oneri, ovviamente, la voce maggiore è delle materie prime che registra un valore di 4.399.688 e i costi del personale per 1.760.815, nonché ancora le rimanenze per 977.927.
A seguire ci sono dei grafici a torta che illustrano l’incidenza dei due rami, del ramo principale e del ramo secondario, sia sui ricavi che sui costi.
Vediamo che l’incidenza dei ricavi per quanto riguarda il ramo principale è dell’83 per cento, mentre del 17 per cento è del ramo secondario, mentre sui costi abbiamo un 82 per cento del ramo principale e un 18 per cento del ramo secondario.
In termini economici questo cosa significa? Significa che si è registrato un utile ante imposte di 362.594 euro e invece un segno meno per quanto riguarda il ramo secondario di 42.411.
Per comunque spiegare ancor meglio l’incidenza del ramo secondario, quindi, in quello che è il bilancio di esercizio di Ygea, ho tenuto comunque a mostrare questa slide, perché mostra quelli che sono i valori del margine operativo lordo della secondaria, che comunque mostrano un risultato positivo, quindi fanno vedere che la gestione operativa comunque ha un segno positivo.
Infatti, il Centro diurno integrato registra un più 36.438, gli assistenti educatori scuolabus un più 6.000 euro e il Centro Idrokin un meno 25.572.
Quello che si è voluto fare sul Centro Idrokin, ma su tutti i centri di costo, è più o meno l’abbattimento e la riduzione dei costi di gestione e sul Centro Idrokin rispetto al 2017 effettivamente abbiamo avuto un abbattimento del 17 per cento, quasi 30.000 euro in meno.
Passo ad una carrellata di quelli che sono i dati positivi della gestione delle farmacie. Sicuramente, primo fra tutti è l’aumento della ore di apertura delle farmacie che da 172 è passato a 177; l’aumento del valore medio degli scontrini di più 0,36 per cento, che quindi si trasforma in valore economico in uno 0,5 centesimi di euro.
La produttività cosa segnala? Un aumento comunque delle ricette, un più 0,9 per cento, e oltre all’aumento del valore medio degli scontrini anche un aumento dell’emissione proprio degli scontrini stessi di più 1,57 per cento.
Per quanto riguarda la rotazione delle giacenze, si registra un 6,17 con una media di 59 giorni di giacenza delle referenze, il fatturato quindi aumentato ulteriormente rispetto al dato del 2017, che era già comunque un dato molto positivo, di più 51.856.
L’altro dato, l’altro elemento che comunque tengo molto a precisare, che comunque caratterizza lo stato di salute della società, è l’aver potuto stabilizzare tutto il personale di farmacia: i farmacisti sono stati tutti stabilizzati alla data della redazione della relazione, nonché anche tutti i commessi; ne manca solo uno.
Andando avanti, l’altro grafico cosa mostra? L’andamento dei ricavi del fatturato proprio delle tre farmacie. Vediamo che dal 2014 al 2018 vi è un incremento e una crescita che è costante nel tempo. Sicuramente si registra più o meno una stabilità della Farmacia 1, un po’ più altalenante è la Farmacia 2, fa da traino la Farmacia 3 che infatti registra rispetto al 2017 un aumento sostanziale.
I dati che fino adesso vi sto illustrando sono molto importanti se vengono relazionati anche con l’analisi del mercato circostante; tant’è che, infatti, nella relazione alla gestione ho messo tutta una serie di analisi. Cosa ci dicono? Che a livello nazionale la spesa farmaceutica netta è diminuita del 4,2 per cento, in Lombardia dello 0,07, quindi comunque questi dati sono molto positivi per quanto riguarda Ygea.
Andando avanti si va sull’attività del sociale. Il Centro diurno chiude con un utile di 12.948. Permane comunque la scelta del coordinatore e del dipendente interno che fa funzione sia di educatore, che di animatore.
Il tasso di saturazione del Centro diurno è stato nel 2018 del 78,21 per cento. Il dato che mi faceva comunque piacere mostrarvi è la crescita del 2019, tant’è che si è registrato un tasso di saturazione dell’85,73 per cento nei primi mesi del 2019.
Come dicevo prima quello che si è cercato di attuare è un contenimento dei costi in ogni centro di costo, tant’è che anche il Centro diurno registra una diminuzione di costi di circa 15.000 euro.
Passiamo agli assistenti educatori e scuola bus. Anche quest’anno vi è stato un incremento delle ore settimanali prestate dagli assistenti educatori, che è passato da 988 a 1.107. Diciamo che questo è l’unico dato che Ygea non vorrebbe che crescesse, però visto che la richiesta c’è sicuramente conseguentemente abbiamo assunto più assistenti educatori, tant’è che si è passati da 41 del 2017 a 46 del 2018. Restano, invece, invariati i 6 assistenti e scuola bus per le 117 ore settimanali.
Ciò che mi preme sottolineare anche per quanto riguarda gli assistenti educatori ed il Centro diurno è l’importanza proprio del coordinamento, ed ecco che permane questa scelta nell’organizzazione e nella gestione aziendale; questo perché il coordinamento ha saputo dare quella qualità in più al servizio. Inoltre, è stata creata proprio una squadra tra il coordinatore, tra la Neuropsichiatria infantile, tra la scuola, tra quelli che sono i dirigenti anche dei servizi alla persona, perché si vuole creare proprio un progetto di vita per il disabile, non deve essere un progetto fine a se stesso che dura solo l’annualità. Tant’è che in Ygea ci sono assistenti educatori che assistono ed educano il disabile dal nido fino addirittura alle superiori, proprio perché c’è un progetto dietro.
Quindi per questo motivo permane e resta costante la scelta della formazione, tant’è che nel 2018 due sono stati i corsi di formazione che sono stati comunque proposti e svolti dagli assistenti educatori, uno sulla movimentazione del disabile, quindi molto pratico, e l’altro invece sull’aspetto pedagogico.
Per quanto riguarda invece il Centro Idrokin, come ho detto in precedenza, si è registrato un disavanzo di 45.504 che è comunque leggermente in miglioramento rispetto al 2017 che registrava un meno 51.416.
Non mi voglio ripetere, però appunto l’azione che si sta cercando di fare sul Centro Idrokin per raggiungere il tanto auspicato pareggio di bilancio è quello della riduzione dei costi di gestione, perché questo? Soprattutto per quanto riguarda il Centro Idrokin. Perché permane la scelta di non voler aumentare i costi della prestazione, perché ovviamente il costo e quindi il pareggio non deve poi ricadere sull’utente finale; è una scelta fatta da Ygea, una scelta fatta comunque, ovviamente, in comune accordo con l’Amministrazione.
Permane quindi anche quella che è la scontistica proprio per i disabili, del 15 per cento, che hanno una disabilità superiore al 75 per cento.
Al termine della rendicontazione un po’ più numerica, quindi del conto economico e dello stato patrimoniale, si passa a quella che è la rendicontazione proprio della progettualità realizzata da Ygea nel 2018. Come annunciato nel business plan, siamo passati a realizzare e a ristrutturare la farmacia di viale Piave con un rinnovo proprio dei layout, degli spazi, degli arredi, sono stati creati nuovi servizi, è stata creata una stanza dedicata ai servizi, tant’è che ci sono delle giornate dedicate alla prevenzione, è stato introdotto anche all’interno della Farmacia 3 la telemedicina, quindi l’holter pressorio e l’holter cardiaco, nonché il servizio del risparmio a tempo che è proprio la prenotazione del farmaco, del prodotto, tramite il sito per poi andarlo a ritirare in una delle tre farmacie, viene sempre scelto comunque dall’utente.
Si è passati alla ristrutturazione della nuova sede legale amministrativa di viale Oriano; adesso Ygea ha una sede amministrativa degna. Prima i dipendenti erano comunque in un open space, chiamiamolo così, cinque dipendenti in una stanza, chiamiamolo open space, adesso è in una struttura sicuramente adeguata non solo per i dipendenti ma anche e soprattutto per poter comunque ricevere e poter svolgere i corsi di formazione per il personale, quindi non dobbiamo andare a cercare altre sedi.
Conseguentemente dal trasloco della sede amministrativa in viale Oriano è stato ristrutturato il piano uno di viale Piave. Attualmente sono stati realizzati due nuovi ambulatori e due nuove sale d’attesa, oltre comunque a un riordino e una ristrutturazione generale di tutti gli altri studi medici comunali, tinteggiatura, comunque sono state apportate varie migliorie con i videocitofoni e così via. Rimane all’interno di viale Piave anche la continuità assistenziale.
Ancora. Sono stati apportati anche dei lavori di ristrutturazione sia all’interno del Centro diurno, sia all’interno del Centro Idrokin. Nel Centro diurno tutta la struttura è stata ritinteggiata, sono stati rivestiti parte delle sedute, nonché è stato sistemato il giardino con un gazebo nuovo che accoglie appunto gli ospiti.
Per quanto riguarda il Centro Idrokin, anche il Centro Idrokin ha avuto delle opere di ritinteggiatura, la creazione di tre box per quella che è la fisioterapia a secco, interventi sugli impianti e l’attivazione dei pannelli solari che sicuramente hanno aiutato anche alla riduzione e all’abbattimento dei costi.
La tabella che segue riprende proprio, appunto, quelli che sono stati gli interventi ed i costi sostenuti per ogni opera. Abbiamo quindi sostenuto un importo di 46.563,50 per l’immobile di viale Piave al piano uno, per la Farmacia 3 il costo sostenuto è stato di 93.254,04, per viale Oriano 63.117,17, mentre per il centro Idrokin 31.590,38, per un totale di investimento, sempre alla redazione della relazione, di 234.525,09.
Il dato che mi premeva sottolineare in questa rendicontazione, che riguarda soprattutto il bilancio del 2018 di Ygea, è l’aver sostenuto parte dei costi con la sola liquidità di Ygea del 2018, tant’è che circa 100.000 euro di opere sono state sostenute e realizzate appunto con la liquidità corrente, perché il mutuo è stato approvato ed erogato a febbraio del 2019.
Andando avanti, quindi, oltre alla ristrutturazione fisica quali sono state altri interventi? Sicuramente, come dicevo prima, l’ampliamento degli orari di apertura delle farmacie e nello specifico della farmacia di viale Monte Grappa, in quanto il venerdì ed il sabato adesso ha un orario continuato dalle 8:30 alle 19, l’implementazione del nuovo software di magazzino, che è molto molto importante, perché consente in tempo reale di poter analizzare le giacenze, quindi ha all’interno tutta una serie di strumenti di business intelligence; non solo, ci permetterà addirittura di poter fare tutta un’indagine ed una comparazione, quello che adesso viene chiamato benchmarking, che appunto nient’altro è che la comparazione con altre realtà, crearsi dei propri standard e cercare di raggiungerli, quindi è quello che adesso Ygea sta cercando di fare.
Oltre al nuovo software di magazzino, è stato anche introdotto il nuovo software della gestione contabile.
Questi sono tutti interventi che sicuramente non balzano agli occhi dell’utente, ma ottimizzano la qualità del lavoro dei dipendenti di Ygea e quindi sempre più per ottimizzare ed elevare la qualità.
La formazione del personale, che è costante in ogni campo, è sicuramente l’azione di rebranding e di marketing. Infatti è sotto gli occhi di tutti la nuova immagine di Ygea, la realizzazione dei nuovi siti, e nella relazione ho mostrato anche qualche dato, i primi dati, tant’è che ci mostrano tipo 600 visite al mese nel sito di Ygea e circa 400 nel sito del Centro Idrokin. Questi report sono molto importanti, sono costanti, mensili o trimestrali, proprio perché in base ai report comunque si riesce anche a mirare delle campagne pubblicitarie, piuttosto che promozionali e così via, quindi con campagne promozionali ed anche la creazione di un calendario editoriale, anch’esso che viene comunque stabilito trimestralmente.
Quale può essere un’evoluzione prevedibile della gestione di Ygea? Sicuramente il trasferimento della farmacia comunale 2 annunciata già nel business plan, che passerà da via Pontirolo a viale Ortigara. I lavori sono iniziati da circa tre settimane, verranno conclusi si spera entro metà luglio; per l’apertura e l’inaugurazione dovremmo attendere l’autunno per tutta la pratica burocratica, ovviamente.
Ciò che si vorrà fare: un ulteriore ampliamento degli orari di apertura delle farmacie, sicuramente in primis per quanto riguarda la farmacia comunale 2, che attualmente è chiusa al sabato, nel momento in cui verrà trasferita quindi faremo e attueremo un’apertura del sabato.
Altra importante notizia che infatti sono contenta di darvi, perché attendevo proprio l’autorizzazione dell’ATS, che è arrivata, è il prolungamento degli orari a battenti aperti della farmacia comunale 3 fino alle 23, con il servizio di guardia. Quindi dalle 20 alle 23 la farmacia resterà aperta, con i battenti aperti, con il servizio di guardia, quindi per rendere comunque il servizio sicuro; proseguirà poi dalle 23 alle 8 il servizio notturno a chiamata.
Era previsto il rifacimento della facciata, che è stato comunque ultimato, dell’immobile di viale Piave e proseguirà la parte legata all’immagine, quindi rifacimento delle insegne e così via.
Sicuramente si punterà anche nel 2019 all’ottimizzazione della gestione del magazzino degli acquisti e anche in questo campo prosegue la formazione. Io lo ripeto spesso perché è proprio su quello che si sta puntando, quindi investire sul personale e sulle persone formandole ed arrivare poi a quegli standard e mantenerli.
L’attivazione di nuovi servizi, primo fra tutti il CUP che sarà uno dei primi servizi che verranno attivati proprio nella Farmacia 2. Quindi, come dicevo prima, la formazione del personale e si continuerà con il metodo dell’assessment aziendale.
Nell’area sociale invece l’obiettivo è sempre quello di migliorare i servizi sia del Centro Idrokin, che del Centro diurno. L’ultima azione invece degli investimenti è per quanto riguarda la vasca Idrokin, infatti verrà sostituita la pavimentazione in linoleum e parte del… questioni tecniche proprio dei tubi che erano ammalorati.
L’altro progetto - poi giungo al termine e mi taccio - molto importante invece nella parte del sociale è il progetto del “Tu per loro”, che in realtà non si conclude e non si termina in un unico progetto, ma ogni progetto avrà un inizio e una fine e quindi ogni volta si stabilirà un progetto nuovo.
Attualmente cosa si è pensato? Di realizzare una stanza relax per il nucleo Alzheimer del Centro diurno integrato.
Il “Tu per loro” cosa vuole significare? Praticamente è un po’ la mission di Ygea: il prendersi cura del cittadino e quindi proprio far capire all’utente all’esterno che gli utili, i proventi di Ygea vengono reinvestiti sempre per creare nuovi servizi, e quindi anche rendicontare all’esterno quali sono i progetti che verranno realizzati per noi è molto importante.
Io ho concluso. Passo la parola alla dottoressa Possenti, che ringrazio personalmente per la presenza.
Speaker : POSSENTI
Buonasera a tutti. Io intervengo in questa sede in qualità di Revisore Sindaco al termine di tutti i controlli e tutti gli esami che sono stati fatti nel corso dell’annualità 2018, sia per quanto riguarda tutta la parte contabile amministrativa, che per quanto riguarda la parte gestionale.
A tal fine posso affermare con assoluta certezza che il bilancio che è stato presentato dalla dottoressa è un bilancio conforme alle risultanze contabili e che a mio giudizio, quindi a giudizio del Revisore, fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione sia patrimoniale che finanziaria della Società alla data del 31 dicembre; fornisce anche una rappresentazione economica molto corretta.
A tal proposito posso aggiungere che nell’ambito di dei processi di formazione delle decisioni di Ygea ho sempre rinvenuto una ponderazione e un’attenzione molto particolare anche ai dettagli, che a volte possono sembrare poco importanti.
Tutte le volte che si tratta di fare anche un piccolo investimento o prendere una decisione vengono valutati numerosi progetti e numerose offerte, e si cerca tutte le volte, con l’aiuto della dottoressa e di tutto il reparto amministrativo, di valutare l’impatto su quelli che sono gli esercizi a venire.
Detto questo, non posso che ribadire la validità del bilancio che è stato presentato e dire che a mio avviso è un bilancio che deve essere approvato così come presentato dall’Organo amministrativo.
Non ho altre osservazioni sul bilancio.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Dottoressa. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi per intervenire. Nessuno si prenota? Consigliera Frigerio.
Speaker : FRIGERIO
Grazie, Presidente. A parte che ringrazio le tre dottoressa, mi fa piacere, tutte donne, quindi viva le donne, condividiamo naturalmente la relazione fatta.
Mi preme sottolineare solo due o tre punti. Fermo restando che ancora una volta sottolineiamo la scelta lungimirante e positiva fatta dalle Amministrazioni di Centrodestra di tenere questa società, di rivalutarla, quindi oggi siamo qui a sottolineare ancora una volta come anche attraverso Ygea si offre un servizio mirato alle categorie più deboli della città, quindi ai disabili, agli anziani e all’infanzia. Quindi questo evidenzia la grande sensibilità per l’impegno di questa Amministrazione in questo ambito.
Questo bilancio non fa altro che confermare il bilancio previsionale che avevamo visto, quindi l’azione di rilancio di questa società, che era appunto nelle intenzioni e oggi la vediamo nei dati, si è realizzata, e che chiude quindi con un utile di 216.000 euro.
La società, come abbiamo visto, ribadisco, sta realizzando una serie di interventi importanti ed investimenti sostanziosi, sia strutturali, che nell’offerta dei servizi. Notiamo i dati positivi costanti delle farmacie, quindi l’aumento dell’orario di apertura, specialmente lì alla Coop, il venerdì e il sabato, un aumento delle ricette, il valore degli scontrini e c’è la stabilizzazione, molto importante, perché sapete, io lo dico sempre, a me il personale preme, quindi la stabilizzazione del personale.
Per la parte sociale, come dicevo, molto importante, si incrementano i servizi, la qualità degli stessi, che è sempre elevata, e c’è sempre un aumento quindi di richiesta e quindi aumentano le ore settimanali di prestazione e si è anche aumentato per quanto riguarda gli assistenti educatori, che si passa da 41 a 46 impiegate, questo è positivo.
Tutto quello che si sta realizzando, anche con un contenimento dei costi, è anche questo frutto di scelte fatte in precedenza. Voglio, per esempio, citare i pannelli appunto solari che si è pensato.
Molto importante, mi preme sottolineare questo, è la scelta di non aumentare le tariffe per quanto riguarda i servizi di Idrokin, eccetera, specialmente per i portatori di disabilità, e quindi la scontistica anche del 15 per cento. Quindi tutto questo positivo.
C’è anche un’evoluzione prevedibile che auspichiamo e che ci avete spiegato, e anche la formazione del personale che è molto importante. Quindi, ribadisco, capisco il gioco delle parti, ma la realtà è questa: Treviglio, l’Amministrazione, ha a cuore queste categorie e lo dimostra concretamente e non certo con miseri manifesti. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Ronchi.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente. Grazie per la relazione, sono molto soddisfatta dei miglioramenti che la Ygea in termini di servizi riesce a dare alla persona.
Volevo sapere se ci sono già, se avete già dei riscontri in merito ai numeri della Farmacia 3 con l’apertura allungata, con questo anno circa di apertura allungata; se, invece, avete già il polso che sia cambiato qualcosa per quanto riguarda la 2 con la nuova farmacia che è stata aperta in via Cavallotti, se avete avuto qualche segnale in merito.
E poi un’altra domanda che invece riguarda un calcolo puramente matematico, nel senso che rilevando il 33 per cento circa di margine sugli acquisti se l’utile per quanto riguarda il segmento delle farmacie non sarebbe dovuto risultare più alto, considerando il margine. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Riganti.
Speaker : RIGANTI
Grazie, Presidente. Ringrazio anch’io la dottoressa Renzo per l’illustrazione del bilancio.
Siamo di fronte all’ennesima conferma di quanto sia stata lungimirante la decisione delle nostre Amministrazioni di mantenere Ygea e di investire sul suo rilancio. I risultati e la conferma di quanto abbiamo appena sentito sono ottimi.
Il mercato delle farmacie sta vivendo un periodo di grande trasformazione, in cui l’innovazione e l’ampliamento dei servizi sono di fondamentale importanza per stare al passo con i tempi e con la concorrenza.
Ygea si è confermata pronta alla sfida, avviando già da alcuni anni nuovi servizi e confermando stasera la volontà di proseguire in questa direzione. La volontà di aprire uno sportello CUP all’interno delle farmacie comunali, combinata con la scelta di estenderne gli orari di apertura delle farmacie, offrirà indubbiamente un vantaggio ai cittadini, consentendo un miglioramento nella fruizione di questo servizio e aumentando potenzialmente i margini commerciali dell’attività.
Vorrei soffermarmi proprio sull’estensione degli orari. Dopo aver potenziato quello della Farmacia 1 del Centro commerciale Treviglio con l’apertura durante la pausa pranzo, è prevista anche l’apertura al pubblico il sabato pomeriggio della nuova sede di viale Ortigara e si sperimenterà nel periodo estivo l’estensione dell’orario fino alle 23 della Farmacia 3 di viale Piave, diventando così una delle poche farmacie nella bergamasca ad avere un orario di apertura così esteso.
E’ importante poi, secondo noi, sottolineare la scelta della società di investire sul personale, stabilizzando le posizioni dei dipendenti e investendo nella loro formazione, concorsi specializzati e personalizzati.
In questo periodo storico in cui l’innovazione tecnologica è d’obbligo per raggiungere un numero sempre più elevato di cittadini tramite i vari canali digitali e i social, è fondamentale avere la collaborazione e la formazione del personale.
Il giudizio generale sull’andamento della società è quindi molto positivo ed è certificato dai dati sul fatturato cresciuto di oltre un milione di euro dal 2013 ad oggi e da un utile costante, che garantisce la possibilità di continuare con gli investimenti.
Dietro i numeri ci sono le persone, intese come gli amministratori e il personale, ma anche e soprattutto come tutti coloro che usufruiscono dei servizi di Ygea, con riscontri positivi sia per quanto riguarda il Centro diurno, sia per quanto riguarda il servizio di assistenza educativa, il Centro Idrokin e la fisioterapia.
Se oggi approviamo un bilancio sano e positivo è sicuramente merito di chi amministra e di chi ha amministrato la società negli ultimi anni, ma anche e soprattutto di chi in passato ha creduto nella valorizzazione di Ygea. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie. Delle considerazioni politiche magari le rimandiamo a dopo. Mi limito in questo momento a fare delle domande di tipo tecnico. Prima una curiosità, perché a pagina, se non erro, 10 della relazione vedo un grafico che mostra uno stato patrimoniale con l’indicazione di 8.235.000 euro, forse è un errore grafico; è così? Perché in realtà il totale dell’attivo è 3.900.000, non capisco come si arrivi a 8.200.000.
Al lordo. Perfetto, grazie.
Non mi pare di scorgere nella relazione, magari mi sbaglio, un riferimento agli scaduti, distinto sia con riguardo ai farmaci, sia con riguardo ad altri tipi di prodotti in vendita presso le farmacie. Perché poi c’è una rilevante quota, ad esempio, di cosmetici che per certi versi ancora più dei farmaci è soggetta a questa problematica, quindi non abbiamo un dato, ripeto, differenziato per queste tipologie di merce.
Per quanto riguarda la questione Idrokin questo è un tema che si trascina da anni, nasce in realtà dal fatto che in origine il servizio non venne o non fu possibile accreditarlo. Vedo che voi adesso state vagliando questa ipotesi, speriamo che si arrivi a questo risultato. Però dobbiamo prendere atto come ancora una volta addirittura con un consolidamento di una perdita piuttosto elevata, perché abbiamo un leggero decremento ma parliamo di una perdita decisamente significativa, vi sia appunto una non capacità di riuscire ad avvicinarsi quantomeno al costo di erogazione del servizio. Quindi vorremmo capire un po’ meglio il perché per l’ennesimo anno non si riesce quantomeno ad approssimarsi a quello che è il costo di erogazione del servizio.
Guardando la tabella, questa dovrebbe essere a pagina 13, in cui c’è tutto il dettaglio del valore medio dello scontrino, valore medio della ricetta distinto per le varie farmacie, più o meno il dato è abbastanza stabile guardando il confronto 2017-2018, si nota come il valore medio dello scontrino della Farmacia 3 sia sensibilmente più basso di quello delle altre due farmacie; sarebbe interessante capire il perché.
La Farmacia 3 è stata oggetto di un rifacimento interno diciamo della disposizione, chiamiamolo, del negozio, anche se forse è un po’ improprio utilizzare questa espressione. Mi pare che però non sia stata data molta attenzione al tema della privacy. Nel senso che io ho potuto notare, e mi è stato riferito anche da più persone, come i clienti, gli utenti finiscano per essere molto vicini tra di loro quando si recano allo sportello. Ho presente contesti di altre farmacie magari in territorio non di Treviglio in cui si è data attenzione a questo dettaglio, che non è da poco, perché parlando della salute delle persone chiaramente le esigenze di riservatezza devono avere la loro assoluta priorità. Per cui, certamente mi auguro che si possa porre rimedio se questo problema esiste per quanto riguarda la Farmacia 3, ma che si possa prevenire questa problematica di una privacy che viene un po’, come dire, sacrificata rispetto alla Farmacia 2 che è in via di rifacimento e forse si può ancora trovare qualche accorgimento.
Rilevo, questo riguarda la farmacia di viale Monte Grappa, come permanga il tema della costante disattivazione dei sistemi della coda. Tuttora il distributore dei numerini è permanentemente disattivato, questo costringe gli utenti a stare in fila e a non poter pensare ad altro, e questo sicuramente è un elemento di disagio che non si capisce il perché debba permanere, è anni che stiamo parlando di questo aspetto.
Peraltro, credo che abbia anche una ricaduta in termini di mancata vendita di prodotti che sono collocati sullo scaffale, che potrebbero essere esplorati dai clienti con maggiore tranquillità e serenità non dovendo fare tutta questa attenzione alla coda.
Si è parlato prima della formazione del personale, forse mi ha preceduto il collega Riganti…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Concluda. Grazie.
Speaker : SONZOGNI
Formazione del personale per quanto riguarda l’acquisto dalle aziende. Magari se ci dà qualche dato in più anche a consuntivo del rapporto tra acquisto dal grossista selezionato con gara e acquisto diretto presso le aziende, quindi magari se ci dà qualche dato in termini anche di percentuale di sconto e comunque di rapporto tra queste due modalità di acquisto nella composizione degli acquisti della società.
Infine, tenuto conto che appunto anni fa la società esplorò anche delle forme di collaborazione con altre realtà sociali del territorio, mi riferisco alla Fondazione Anni Sereni casa-albergo, con altre realtà di gestione simili a quella di Ygea, di gestione di farmacie comunali…
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Concluda, grazie.
Speaker : SONZOGNI
Adesso concludo. Volevo capire se sul versante della collaborazione con la Fondazione Anni Sereni sul versante della collaborazione con altre società di gestione di farmacie comunali vi è qualcosa in atto o in programma. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Invito, cortesemente, a stare nei tempi.
Se ci sono altri interventi. Non ci sono altri interventi, per cui per le risposte a voi la parola. Grazie.
Speaker : RENZO
Per quanto riguarda le domande del Consigliere Ronchi, sì, è costantemente monitorato l’andamento della Farmacia 3. Abbiamo un sistema che viene chiamato “Giobordo” interno proprio della società, che monitora costantemente; cerchiamo mensilmente, se non è mensilmente comunque è ogni due mesi. E’ stato registrato dall’apertura ad oggi già un incremento dello 0,4 per cento dalla ristrutturazione, tenendo conto, ben presente, che comunque i soli due giorni di chiusura che abbiamo limitato al massimo hanno comunque dato una perdita intorno ai 10-12.000 euro, perché un giorno di apertura della F3 è circa intorno ai 5.000-6.000 euro. Comunque, sì, è costantemente monitorato ed effettivamente risponde bene anche l’utenza.
Quindi l’apertura della farmacia in via Cavallotti in questo momento per quella che è la gestione di Ygea, al momento, non risulta essere un problema, perché, ripeto, anche nel 2019 tutti i dati che appunto sono nel “Giobordo” sono abbastanza positivi. Abbiamo sempre l’altalenante di quella che è la farmacia di via Pontirolo, perché ha una dinamica completamente diversa ed è per questo che poi si è anche scelto di poterla spostare in un altro luogo, che attualmente era stata pensata come una farmacia di periferia, invece adesso si vuole fare appunto quel salto di qualità.
L’utile più alto è del 33 per cento. Esatto, potrei… Rispondo di no, perché? Perché quello che si deve tenere in conto del 2018 è quello che un po’ dicevo prima, e cioè che nel 2018 comunque siamo riusciti a far fronte con la sola liquidità delle farmacie, quindi di Ygea, perché sostanzialmente gli utili e tutta la parte del profitto è quella del ramo commerciale, siamo riusciti a far fronte a circa 100.000 euro di investimenti. Poi la parte, invece, del mutuo è arrivata nel 2019. Quindi magari le percentuali possono non tornare ma per questo fattore che comunque è rilevante ai fini dell’utile.
Per quanto riguarda invece le domande del Consigliere Sonzogni, non c’è effettivamente nella relazione…
Ah, sì, nel macro… Esatto. Nella slide dove c’è appunto il sunto dei macrogruppi tra i ricavi e i proventi abbiamo un fondo svalutazione magazzino e delle rimanenze finali di 15.044 di invendibili.
Pagina 3 delle slide. Mentre alla relazione, glielo dico subito, è la pagina 10. No, è la pagina 11 nella parte dei ricavi e dei proventi, rimanenze. Non so se l’ha trovato il dato.
Per quanto riguarda il problema che dice lei del Centro Idrokin, sono molti i ragionamenti che vengono fatti sul Centro Idrokin, che comunque sto portando avanti unitamente al socio unico da quando mi sono insediata, perché non si riesce ad ottenere il pareggio di bilancio? Perché, è quello che un po’ spiegavo prima, è la scelta di non aumentare il costo delle prestazioni.
Sarebbe semplicissimo arrivare ad un pareggio di bilancio, perché effettivamente le prestazioni erogate al Centro Idrokin sono tante, non sono poche, i numeri sono effettivamente elevati. Poi può esserci un calo di una prestazione rispetto ad un’altra di un anno ad un altro, però in termini numerici effettivamente sono alti e tanti. Tant’è che anche nel 2018 per incrementare ancora di più quello che potrebbe essere diciamo l’utile, quindi la parte di ricavi del Centro Idrokin, si è pensato di affiancare, oltre alla parte riabilitativa, tutta una parte di corsi che sono l’acquagym, che infatti ha un ottimo riscontro, quello che può essere l’attività del guazzo, quello che possono essere tutta una serie di attività per gli over 65.
La scelta qual è? La scelta è quella di darlo in gestione, ma sicuramente le persone che avrebbero comunque una perdita sono gli utenti finali, perché sicuramente si ritroverebbero un centro con un aumento dei costi delle prestazioni.
Nasce, comunque, resta e permane nella parte del sociale, e quindi sicuramente ci sarà sempre una parte di perdita proprio perché il centro ha dei costi di gestione molto elevati, soprattutto per quanto riguarda l’acqua, il riscaldamento dell’acqua, ed ecco perché la scelta dei pannelli solari. Quindi i ragionamenti sul Centro sono tantissimi.
Non nego che sono in fase anche di progettazione altre forme appunto di progetti per il Centro Idrokin, che ovviamente non sto qui ad annunciare ma che poi ve ne parlerò nel prossimo business plan; verranno attuati dal settembre prossimo, perché si auspica il pareggio di bilancio.
Per quanto riguarda gli scontrini, l’unica cosa che posso rilevare o che è stato visto in maniera parziale, perché in quanto ai nostri dati effettivamente il valore medio degli scontrini dalla F3 è sempre più elevato rispetto alle altre farmacie, quindi magari sarà stato visto solo una parte per quanto riguarda piuttosto l’erogazione, non so, degli scontrini del Sistema sanitario nazionale, piuttosto che di altri.
Privacy. Effettivamente, devo dirle che c’è stato segnalato dal nostro DPO e stiamo provvedendo proprio a creare dei separatori tra una cassa ed un’altra. Infatti, non so se effettivamente sono stati gli utenti comunque a dirle questa cosa della privacy, comunque è così.
Stessa cosa per quanto riguarda la F2. Tra l’altro, ho domani mattina - se vuole venire a constatare - l’incontro con l’architetto proprio per distanziare in maniera conforme e adeguata alla privacy le nuove casse che verranno installate nella F2, quindi teniamo monitorato anche questo aspetto.
“Salva coda” della 1. Non voglio fare lo scaricabarile, ma purtroppo non è un problema che riguarda la gestione di Ygea ma è un po’ un problema complessivo del Centro. Quello che va ad intaccare il “Salva coda” e va comunque a fermarli è un po’ il sistema dell’apertura dello Stroili, quindi dell’apertura delle varie vetrinette; la rete internet va in contrasto con il salva coda. Quindi questa, purtroppo, è l’unica ragione per la quale il “Salva coda” ogni due per tre alla F1 magari è bloccato. Anche lì si cerca di intervenire costantemente. Troveremo una soluzione, ma dovranno comunque cercarla unitamente non solo i tecnici che vengono chiamati da Ygea ma anche dal centro commerciale.
Per quanto riguarda invece acquisti, anche quest’anno Ygea ha partecipato ovviamente alla gara Cispel e le percentuali sono queste del grossista: praticamente, si avrà per quanto riguarda il farmaco dell’etico l’acquisto del 32,77 per cento, l’equivalente 38,35 e il para farmaco 2,21; il resto invece dai diretti.
Non so se si è segnato le percentuali.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie per le risposte. Altri interventi? Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire? Non ci sono altre prenotazioni, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto invito a prenotarsi. Non ci sono dichiarazioni di voto. Consigliere Sonzogni, per dichiarazione di voto? Prego.
Speaker : SONZOGNI
Sì. Chiedo scusa, innanzitutto, all’Amministratore unico, perché ci stavamo confrontando su un dettaglio che ha esposto mentre stava parlando, per cui ci è sfuggita la sua replica.
Noi prendiamo atto da una parte di risultati che sono indubbiamente positivi nel senso di una tenuta del fatturato della società e di un impegno che è quello di implementare continuamente servizi, seppur con, a nostro avviso, un certo ritardo, perché non ci pare ad esempio che il servizio di consegna a domicilio abbia più di tanto preso piede, della questione CUP ne abbiamo già sentito parlare l’anno scorso, vediamo che, seppur per un tema ovviamente di attenzione alle tariffe, però il tema Idrokin continua a rimanere tale e quale.
Lei ci ha detto che il dato economico delle merci scadute ammonta a 15.000 euro, però non abbiamo una composizione di queste merci, non abbiamo una comparazione con l’andamento dei precedenti anni.
Vi è un tema più generale, che è quello della scelta, che ogni volta viene ribadita da questa maggioranza, dell’aver voluto conservare Ygea, quindi la gestione delle farmacie comunali, in capo al Comune di Treviglio. Personalmente chi vi parla, in realtà, contribuì a questa scelta, perché non fu solo dell’attuale maggioranza di Centrodestra, all’epoca minoranza di Centrodestra, ma fu una questione portata avanti anche da una serie di cittadini, da alcune liste civiche che all’epoca erano presenti in Consiglio comunale, per cui è un qualcosa che non va intestato, io trovo anno dopo anno assurdo intestarlo alla sola maggioranza di Centrodestra, ma fu una scelta in realtà sentita da parte di molti cittadini di Treviglio, non solo in Amministrazione.
Così come dobbiamo ricordarci che se Ygea è quello che è oggi lo si deve a una lunga tradizione di buona amministrazione che ha avuto la società. La società che comunque viene ben condotta, almeno per quello che possiamo comprendere, dalla dottoressa Renzo certamente è frutto di un tramandarsi di testimone di quella che è stata una buona amministrazione, che appunto viene da anni molto lontani, la decisione anni fa, ormai sono passati veramente parecchi anni, di spostare la Farmacia 3 laddove attualmente è collocata, la decisione di ampliare la gamma dei servizi, l’intuizione dell’apertura della farmacia notturna tutti i giorni, l’intuizione - magari si poteva sperare in un risultato migliore - dello spostare la Farmacia 1 all’interno del centro commerciale di viale Monte Grappa.
Io trovo che è giusto rivendicare delle buone scelte amministrative da parte della maggioranza che è in carico, ma quando parliamo delle società comunali non dobbiamo dimenticarci che è un patrimonio della città, della collettività e che deve essere bene amministrato, ma perché c’è qualcuno che ci ha preceduti che l’ha ben amministrato e lo facciamo in funzione di chi ci seguirà.
Per cui, sarebbe auspicabile da parte della maggioranza anche dare un riconoscimento a questo dato di fatto.
Per quanto riguarda il nostro orientamento sul bilancio consuntivo della società, riteniamo che vi siano degli elementi positivi ma anche degli elementi di non adeguata chiarezza rispetto alle informazioni che sono contenute nella relazione. Per questo motivo ci orientiamo verso un’astensione, sperando che sia da stimolo per il prossimo bilancio preventivo e per il prossimo bilancio consuntivo per una maggiore chiarezza e completezza delle informazioni. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Sonzogni.
Consigliere Ciocca.
Speaker : CIOCCA
Grazie. Buonasera. Grazie alle tre dottoressa, è un piacere avervi qui con noi. Ogni volta che siete in quest’Aula snocciolate numeri sempre in favore di Ygea e di conseguenza della cittadinanza.
Volevo solo ricordare che nel 2011 nel programma elettorale del Centrodestra c’era scritto: no vendita farmacia Ygea, no Ygea non vendere niente. Evidentemente abbiamo vinto anche grazie - perché questo è giusto dirlo - al contributo di Sonzogni nel 2011, a quanto pare, e quindi è giusto ringraziarlo.
Comunque la Lega voterà a favore. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Ronchi.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente. Ringraziando della relazione e tifando, ovviamente, perché le aziende che rappresentano e che fanno parte del nostro patrimonio vanno assolutamente sostenute, tifiamo perché sempre questa scelta di mettere la persona al centro mi piace molto e ci stiamo spostando proprio verso una società che sarà basata sempre più sui servizi alla persona, questo sarà il grande discrimine proprio per rendere Treviglio vivibile e migliore.
Detto questo, anch’io, agganciandomi a quanto già dichiarato dal collega Stefano Sonzogni del Partito Democratico, anticipo l’astensione. Auspico che magari nel prossimo anno ci sia una maggiore chiarezza sui numeri, soprattutto per quanto riguarda il conto economico. Magari il fatto di avere un conto economico diviso per ramo d’azienda aiuta tutti a fare le valutazioni, ma questo non per una presa di posizione di parte ma proprio per una valutazione gestionale, fermo restando ovviamente l’apprezzamento per la presentazione di un bilancio in ordine. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliera Frigerio.
Speaker : FRIGERIO
“Con Mangano per Treviglio”, naturalmente, voterà favorevolmente.
Non capisco questa astensione. Certo, è opera però del Centrodestra l’aver tenuto questa società. Sicuramente lei avrà dato il suo contributo, Sonzogni, però devo anche ricordare che abbiamo rischiato molto. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Pignatelli.
Speaker : PIGNATELLI
Grazie, Presidente. Il voto di Forza Italia sarà positivo. Esprimo apprezzamento per il lavoro che è in corso. Devo dire che ho, parlando con amici e persone, constatato un’attestazione di stima e di valutazione positiva dell’impegno che lei, Presidente, sta mettendo in questo suo lavoro, per cui le faccio i complimenti.
Naturalmente, come tutte le attività umane è perfettibile. Potrà dare più utile la farmacia, cosa che ci auspichiamo, perché è un valore patrimoniale che altrimenti renderebbe non quanto ci sarebbe da aspettarsi, ma è un lavoro evidentemente positivo.
Il voto sarà sì.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Fumagalli.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente. Prima di fare un intervento come dichiarazione di voto sul lavoro che hanno svolto le farmacie, vorrei però ricordare qualcosa di particolare.
E’ vero, come dice il Consigliere Sonzogni, che nel 2011 la sola minoranza di Centrodestra non poteva bloccare le farmacie; è stato per merito di tre Consiglieri di maggioranza che le farmacie sono ancora a Treviglio. Ma noi ci siamo impegnati nella campagna elettorale, quella del Sindaco Pezzoni, assolutamente, a garantire che le farmacie non sarebbero state vendute.
Altro dato: non è vero che il lavoro precedente ha permesso con la visione di allora, questo secondo me, di arrivare qua. Perché se non vado errato, e qua c’è la dottoressa Ciocca che è un elemento storico e fondamentale di questa società, a memoria nel 2011 l’utile delle farmacie era di 7.000 euro ante imposte e non 362. Quindi uno può aver fatto tutti i progetti che ha voluto, però effettivamente c’è qualcosa che non torna. Mi interrompa, dottoressa Ciocca, se sto sbagliando con i numeri. Bene, questo era il chiarimento.
Poi prende uno spunto da quello che ha detto la Consigliera Frigerio. Effettivamente, questi manifesti che ho visto in giro anche a me hanno fatto venire in Consiglio, perché non ho avuto tempo di prepararmi questo mese, quasi con l’idea non di votare contro ma di astenermi, però ho ascoltato tutto il suo intervento e pensando che la missione di Ygea… Di astenermi nel senso che mi sento un uomo libero e non per forza a livello politico devo fare un percorso da pecora votando a favore se sono, votando contro o astenermi se sono contro. Ma ascoltando bene le sue parole e pensando alla mission, che già questo è un elemento positivo su cui riflettere, che dice “prendersi cura del cittadino”, poi ho ascoltato il suo entusiasmo contagioso e sicuramente questo entusiasmo se contagia anche le persone che lavorano con lei e con lei partecipano a questi progetti sono di monito positivo a confrontarsi.
Ovvio che l’obiettivo era “quasi quasi voto, per quello che ho visto, mi astengo”, però ho pensato e ho ascoltato che ha stabilizzato tutti i dipendenti. Io ho votato perché non venissero licenziati, perché lo smembramento delle farmacie prevedeva che 29 persone, io me le ricordo sotto qua nella serata di pioggia con gli striscioni, fuori e dentro, quindi un’altra cosa comune, una sede nuova, quindi vuol dire progettualità, sostenere i costi con la liquidità corrente in un momento in cui il mercato è negativo, il nuovo software.
Lei dà la possibilità in questo progetto di far sì che la gente arrivi di sera nelle farmacie senza aver paura e di notte senza essere scippati. Avete pensato a una cosa elementare, perché sono le cose facili che fanno la differenza, avete messo una guardia giurata che controlla.
E poi, l’ultima cosa importante, la formazione del personale. Se uno individua che c’è un percorso negativo in un’azienda e non si prepara lui stesso a confrontarsi e a formare il personale, insomma, questi numeri da 7.362 non possono venire solo per strategie. E allora dopo tutto quello che ho ascoltato le garantisco che mi ha dato la possibilità di cambiare pensiero. Voterò io, con “Io Treviglio”, a favore del suo bilancio. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. Devo dire che il Consigliere Fumagalli e Sonzogni mi hanno destabilizzato, e quindi andrò a braccio anziché seguire alcuni appunti che avevo preso.
Il Consigliere Sonzogni perché mi sembrava, stamattina mi sono svegliato e vedevo su Facebook i commenti dei Movimento 5 Stelle che commentava “le Olimpiadi in Italia, grande successo”, quando a Roma e a Torino si erano scagliati contro, e stasera ci siamo sentiti dire che sostanzialmente questi otto anni di amministrazione poteva esserci qua Gianni e Pinotto che Ygea sarebbe andata da sola verso questi lidi. Ovviamente scherzo e semplifico, però credo che sia stato un po’ un tentativo di arrampicarsi sui vetri, perché è evidente che magari qualche manifesto di oggi può fare più breccia in qualcuno, credo pochi, e invece riconoscere che Ygea è una società che sta lavorando bene, che sta investendo, che sta dando risultati economici, che è ben amministrata. Io non dimentico, l’anno scorso avevo ringraziato il Consigliere Calvi per l’onestà intellettuale con cui aveva riconosciuto il lavoro dell’Amministratore unico, non dimentico anche il fango che è stato gettato nel momento in cui il sottoscritto con una scelta fiduciaria e di merito aveva individuato nella dottoressa Renzo l’Amministratore unico della società, e credo che al di là dell’entusiasmo e del modo di raccontare, ma anche di dare le risposte su banalità, o comunque situazioni importanti come il sistema delle code, vuol dire che è assolutamente sul pezzo.
Apro e chiudo la parentesi ricollegandomi all’interpellanza iniziale: credo che quando si ha un Presidente di Risorsa Sociale a gratis che ha grandi responsabilità e dedica tempo, impegno e passione poi le scelte di chi sarà Presidente dell’ANAC, eccetera, o un amministratore unico che ha un compenso che io definisco imbarazzante per le responsabilità e il lavoro che fa in Ygea, o in altre società; credo che oltre che scrivere all’ANAC bisognerebbe anche segnalare queste situazioni, perché davvero ci troviamo di fronte a persone che dedicano tempo, professionalità e anche risorse a società pubbliche e a realtà pubbliche a fronte di compensi assenti o minimi. Aperta questa parentesi, che però mi sentivo di fare, e tornando al bilancio di Ygea, io credo che sia difficile giustificare un’astensione con la mancanza di chiarezza dei dati di fronte a un bilancio e a un’illustrazione che ha sviscerato sostanzialmente tutto.
E’ evidentemente un tema politico. Difficile riconoscere il merito all’Amministrazione. Stavo cercando, ma purtroppo il mio cellulare è morto prima di andare in vacanza e adesso ne ho uno che è un po’ una catapecchia, un intervento scritto del Consigliere Lingiardi che diceva: “ma sì, 817 euro l’utile nel 2011, 7.500 nel 2012, la previsione è di arrivare a 30.000, che grande affare che ha fatto il Centrodestra a tenere Ygea”.
Io credo che essere arrivati a 216.000 euro di utile netto in sette anni di gestione, perché nel 2011 diciamo che abbiamo ereditato una situazione, sia un risultato straordinario.
A questo va aggiunto il fatto che non dimentico sempre che nel 2016 ci fu la grande levata di scudi contro il Commissario prefettizio che aveva tolto la gratuità per il Centro Idrokinesiterapia, le agevolazioni per i disabili, la scontistica, e l’impegno di tutti in campagna elettorale era stato quello di trovare la formula per tornare ad andare incontro come Amministrazione superando il problema della gratuità del pagamento del Comune, perché erano prestazioni sociosanitarie, eccetera. E’ ovvio che aumentare la tariffa del Centro di Idrokinesiterapia permetterebbe probabilmente già nel 2019 di arrivare a zero, ma è una scelta sociale, etica e morale che abbiamo fatto a seguito anche di impegni che ci eravamo presi.
Nonostante questo, anche questo centro di costo sta diventando, sta tendendo a risultati positivi, perché sono stati riattivati i pannelli solari, abbiamo investito già nella zona della fisioterapia istituendo i tre box, abbiamo una campagna pubblicitaria di marketing e di comunicazione, che lo scorso anno è stata votata con qualche mal di pancia, perché si diceva “è stato fatto il bando, è stato scelto chi deve fare la campagna?”. Credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti.
E quindi, torno a dire, non stiamo facendo solo utili con scelte semplici, che può essere aumentare le tariffe o non fare investimenti, ma stiamo facendo utili dando alla società la possibilità di fare investimenti: la nuova sede della farmacia, i nuovi ambulatori sopra che si stanno completando, li inaugureremo presto, la farmacia di viale Ortigara che diventa uno spazio più accogliente, che garantisce di pensare a nuovi servizi, che pone l’utente in una relazione diversa, molto più commerciale, perché in quel ramo siamo in competizione con i privati e dobbiamo stare al passo con i privati.
Aggiungo però anche che nella relazione con il Comune è stata fatta quella delibera - deliberona, come la chiamo io - di Giunta dove sono stati regolamentati tutti i rapporti, sono stati superati i problemi del comodato d’uso, che ricordo anche il consigliere Ronchi aveva posto, sono state regolarizzate tutte le situazioni di utenze e non utenze, e che nella farmacia attuale in via Pontirolo il Comune sposterà la propria biblioteca togliendo risorse che invece attualmente sta dando a un privato, quindi pagherà l’affitto a Ygea, come Ygea in viale Oriano è nei locali del Comune che quindi vengono valorizzati e tornano in qualche modo alla comunità, questo credo che sia importante, investendo sul personale, perché stabilizzare il personale è una scelta controcorrente, un po’ come stiamo facendo con i nidi, investire 150.000 euro per potenziare un nido quando tutti i Comuni ormai vanno verso l’esternalizzazione è un segnale importante, la formazione altrettanto, sia dei commessi ma anche degli assistenti educatori, di tutto il personale di Ygea, perché abbiamo fatto anche la scelta poi di andare a premiare anche il personale per i risultati che la società ottiene.
Dal punto di vista sociale l’assistenza educativa è un fiore all’occhiello della città di Treviglio, non solo nel nostro territorio. Abbiamo amministratori di altri Comuni, di altre Province e anche di altre Regioni, che chiedono di poter sapere come gestiamo l’assistenza educativa, perché abbiamo la fortuna di aver fatto questa scelta, e sicuramente qui c’è stata lungimiranza anche in passato e va riconosciuto, che è quella di tenere in house questo servizio e quindi di poter garantire quella relazione uno a uno, come la chiamo io, con l’utente, che dura nel tempo del percorso scolastico, e quindi non è banalmente l’accompagnamento l’assistenza educativa che si limita a fare presenza ma è una relazione forte, anche emotiva, che si crea tra l’assistente educatore e il ragazzo o la ragazza; come il Centro diurno, che si lega poi ai temi della casa-albergo, sicuramente, convenzioni, è un tema che abbiamo posto tanto al CdA di Anni Sereni, quanto all’Amministratore unico al momento dell’insediamento.
Il Centro diurno oggi garantisce un servizio che è sempre più servito e richiesto. E Ygea, attraverso la società che esercita poi l’esercizio all’interno del Centro diurno, sta dando risposte importanti alle famiglie.
Credo che questi siano risultati che vanno sottolineati, rimarcati, per i quali io sono particolarmente orgoglioso, non tanto come sottoscritto ma perché credo che davvero il lavoro di squadra e la relazione forte tra la società e l’Amministrazione, credo che sia evidente, stanno portando questa società ad avere ulteriori prospettive, perché di certo non ci fermiamo qui, a poter annunciare, perché forse è passato un po’ in sordina che la farmacia di viale Piave sarà aperta fino alle 23 e questo vuol dire servizio migliore, vuol dire che l’utente non resta più in coda fuori, all’esterno, che non deve stare lì allo sportellino, ma anche dal punto di vista commerciale che magari quando accede, oltre a comprare quello di cui ha bisogno, può comprare altro. Questo si lega alla Farmacia 2 che sarà aperta anche sabato pomeriggio, oggi non lo è, quella in zona nord, al centro commerciale dove abbiamo l’orario continuato era sperimentale, l’abbiamo conservato il venerdì e il sabato, e ai nuovi servizi, alcuni sono partiti forte, altri un po’ più in sordina, però vanno proposti, vanno comunicati, vanno promossi e credo che ci sia oggi la forza di spendere e di vendere il nome di Ygea in un modo sicuramente diverso da quello del 2011, perché non è tanto la scelta politica di averle salvate, che sicuramente è importante, ma il lavoro che si è dovuto fare per rimotivare il personale che era arrivato ormai a un momento per il quale si sentiva abbandonato dall’Amministrazione.
Oggi penso di poter dire, anche grazie al lavoro dell’Amministratore e di tutti i suoi collaboratori e collaboratrici, che il personale si sente parte della squadra e che questi risultati lo vedono coinvolto in prima battuta.
Quindi il mio voto sarà assolutamente convintamente positivo e mi auguro che l’anno prossimo le criticità evidenziate e lo scetticismo su alcuni punti evidenziati dalla minoranza, portino tutti a un voto convinto e unanime, perché questa è una società che è di tutti e credo che quando una società del Comune va così bene e ha prospettive, ha progetti, investe e dà risultati importanti anche sul sociale non possa che essere sostenuto convintamente. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco. Mettiamo ora in votazione il punto n. 5 all’ordine del giorno “Approvazione bilancio di esercizio 2018 società controllata Ygea S.r.l.”. Sono aperte le votazioni.
Consigliere Rossoni. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti la Consigliera Ronchi, il Consigliere Sonzogni. A favore gli altri Consiglieri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Ringrazio anch’io la dottoressa Renzo, la dottoressa Possente e la dottoressa Ciocca per essere intervenute stasera.
Veniamo ora al punto n. 6.
“2^ variazione al bilancio di previsione 2019/2021”. Prego, Assessore Vailati.
Speaker : VAILATI – Assessore
Grazie, Presidente. Presento la 2^ variazione al bilancio di previsione, che è stata fatta sostanzialmente per applicare l’avanzo di amministrazione vincolato.
In particolare, noi abbiamo la possibilità di applicare 542.485 euro di avanzo e ne andiamo con questa variazione ad applicare 251.710.
In particolare, 116.415 euro come trasferimento alla Provincia della quota di sanzione al Codice della Strada per autovelox. In realtà è un trasferimento simbolico, in quanto viene prevista anche la relativa spesa e comunque la relativa destinazione nella parte investimenti, che vedremo poi dopo, in seguito ad un accordo preso con la Provincia per la sistemazione e la messa in sicurezza delle strade. Questo accordo, peraltro, se vi ricordate, era già stato fatto anche l’anno precedente e quindi si continua su questa strada.
Per quanto riguarda invece 135.295 euro di avanzo è il contributo della Fondazione Same per la ristrutturazione della Cascina Ganassina. In pratica, è la quota del 2018 che non è stata spesa, perché appunto l’anno scorso avevamo destinato una quota per questa ristrutturazione, la parte che non è stata utilizzata di 135.000 euro è finita in avanzo vincolato e ora la destiniamo appunto per l’utilizzo.
Abbiamo poi anche da rilevare maggiori entrate correnti. La principale è quella di 81.048 euro per il contributo regionale per le calamità naturali, che è correlata anch’essa alla maggior spesa per intervento di ripristino dei danni da calamità naturali, in particolare per gli immobili dell’Ente.
Abbiamo poi 13.000 euro di maggior spesa corrente e, come vi dicevo prima, maggiori spese in conto capitale sono 216.415 euro relativi a intervento di sicurezza stradale finanziato 100.000 euro da contributo regionale e 116.000 euro dal contributo che vi spiegavo prima dell’autovelox.
Vi sono poi altre piccole variazioni richieste dagli Uffici per aggiustare appunto alcune voci di spesa e alcune voci di entrata. La variazione più importante la vedremo poi a luglio con l’assestamento e quindi per quanto riguarda questa variazione le parti principali sono state evidenziate.
Ovviamente, abbiamo acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori, il parere di regolarità tecnica, di regolarità contabile, vengono rispettati gli equilibri di bilancio e viene anche conseguentemente variato il DUP. In particolare il Piano delle opere pubbliche - se l’avete visto - al punto 100 viene considerato l’importo destinato per la messa in sicurezza delle strade aggiungendo a quello che già c’era, che erano 200.000 euro già stanziati, arriviamo ad un totale di 416.000 euro. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a intervenire. Non ci sono interventi.
Poniamo in votazione il punto n. 6 all’ordine del giorno “2^ variazione al bilancio di previsione 2019/2021”. Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato contro il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, la Consigliera Rossoni e il Consigliere Sonzogni. A favore gli altri.
Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera. Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti il Consigliere Pignatelli. Hanno votato contro la Consigliera Ronchi, la Consigliera Rossoni e il Consigliere Sonzogni. A favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Andiamo ora al punto n. 7.
Punto n. 7 all’o.d.g.: “Adozione Piano attuativo relativo agli immobili siti in viale Cesare Battisti - via Fabio Filzi presentato dalla Scuola Materna Paritaria “Carlo Carcano”, in variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT”
“Adozione Piano attuativo relativo agli immobili siti in viale Cesare Battisti - via Fabio Filzi presentato dalla Scuola Materna Paritaria “Carlo Carcano”, in variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT”.
Prego, Assessore Nisoli.
Speaker : NISOLI - Assessore
Grazie, Presidente. Buonasera, Consiglieri.
Questa delibera prevede l’adozione di un Piano attuativo in variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT, che riguarda alcune porzioni dell’Asilo o Scuola Materna Carlo Carcano.
Si tratta di alcune parti mai utilizzate come Scuola Materna, come Asilo, ma sempre con altre destinazioni, che purtroppo nel nostro Piano dei Servizi sono state perimetrate tutte come se fossero tutte Scuola Materna, invece la parte che prospetta su viale Cesare Battisti che è stata utilizzata da anni, da sempre, come uffici della Polizia locale e uffici dei Servizi Sociali a piano terra e primo non hanno, appunto, destinazione Asilo ma destinazione uffici, la parte di rustico che va lungo la via Fabio Filzi anche questa non è mai stata utilizzata come Asilo e quello che è a destinazione bar ristorante sull’angolo tra via Fabio Filzi e viale Cesare Battisti è sempre stato utilizzato appunto come bar ristorante.
La richiesta di Piano riguarda appunto quella di normare correttamente le destinazioni d’uso e di consentire la manutenzione straordinaria, ristrutturazione di queste parti, per poter insediare ancora attività destinate ad uffici e continuare con quella che è bar.
Viene proposta una convenzione dove non vengono reperiti servizi, in quanto queste destinazioni sono già esistenti e comunque tutta la parte che rimane nel Piano dei Servizi è notevolmente maggiore di quelle aree che potrebbero generarsi da queste porzioni. In più, vi è un impegno all’articolo 5 da parte della scuola di mantenere per tutta la durata del Piano attuativo le quote di delle rette con lo stesso costo che viene determinato dal bilancio, e di agevolare e dare priorità di iscrizioni agli alunni residenti a Treviglio, oppure a figli di genitori che lavorano nel Comune di Treviglio.
La proposta appunto di Piano attuativo è questa. Grazie.
E’ stata già preceduta dalla verifica di esclusione alla VAS, che è stata fatta nei primi mesi di quest’anno, e ha ottenuto appunto parere favorevole di non essere assoggettato a VAS, in quanto non vi è aumento di carico urbanistico. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ci sono prenotazioni.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la sua relazione.
In linea di massima la proposta di variante ci vede d’accordo, penso di poter parlare a nome quantomeno del Gruppo del Partito Democratico.
Forse sarebbe stato preferibile nell’articolo 5 dello schema di convenzione essere un po’ più analitici nel concetto di dare la priorità, di agevolare e dare la priorità alle iscrizioni di alunni residenti o comunque con i genitori che hanno l’attività lavorativa a Treviglio, è un criterio diciamo un po’ vago, però prendiamo atto di com’è riportato nello schema.
Ci lascia un po’ perplessi l’articolo 6 che poi viene ripreso nello schema della deliberazione. Lei ha ben detto, nel senso che in particolare l’immobile adibito a Comando della Polizia Municipale e anche a uffici dei Servizi Sociali non ha mai avuto funzioni scolastiche, però ha per l’appunto avuto una funzione a servizio pubblico; questa variante ne comporterebbe invece il passaggio a una destinazione commerciale e quindi, in teoria, a fronte di questo cambiamento dovrebbero essere corrisposti gli oneri.
Comprendiamo che si possa porre un tema di sostenibilità dell’operazione, tenuto conto che dall’altra parte c’è la Fondazione Carcano, e che ci sia anche un tema effettivamente di una destinazione di un certo tipo, che non c’è mai stata. Ci pare però che forse questo aspetto per evitare che un domani questa variante possa essere sindacata per una disparità di trattamento rispetto ad altri privati, perché in fondo la Fondazione a sua volta è un privato, e possa essere sindacata anche dal punto di vista della corretta imputazione degli oneri da parte del Comune, forse dal punto di vista motivazionale avrebbe bisogno di un rafforzamento questo passaggio.
Per cui, adesso siamo in sede di adozione, non so come si possa in qualche modo forse porre rimedio, però sarebbe interessante anche capire cosa ne pensa il Segretario comunale. Forse su questo aspetto per evitare, ripeto, contestazioni forse valga la pena di dedicare un maggiore impegno a livello motivazionale.
Per cui, questa è una preoccupazione che mi sento di segnalare, perché in astratto un passaggio da destinazione di servizio pubblico a destinazione commerciale senza la previsione di oneri lascia qualche dubbio.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere. Altri Consiglieri che vogliono intervenire? Non ci sono altri interventi.
Segretario, se vuole.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
E’ un tema complesso questo, come del resto era complesso il Presidente. Diciamo che la giurisprudenza riallacciandosi a quella che è l’espressione proprio di “carico urbanistico”, che ha utilizzato l’Assessore, è un termine che nasce con la legge 10/1977, cioè un termine tecnico, quando non c’è un ricarico di aggravio di strutture di servizi collegati a opere di urbanizzazione. Quindi erano uffici e rimangono uffici, non c’è il carico urbanistico. Per cui la giurisprudenza, soprattutto quella recente, anche quando si tratta di privati, non necessariamente di una scuola come in questo caso, ritiene che si possa esentare da questo pagamento degli oneri. Certo, bisogna andare con molta oculatezza.
In questo caso, oltretutto, non si tratta di un privato ma si tratta di una scuola paritaria che è privata, ma svolge una funzione pubblica scolastica, quindi non solo non appesantisce il carico urbanistico ma se ne fa carico almeno per quanto riguarda la parte scolastica. Gli oneri di urbanizzazione sono correlati a tutte quelle spese che si fanno in ambito possono essere ospedaliero, scolastico, viario, che arricchiscono il contesto urbanistico.
In questo caso il carico urbanistico, e lo dico proprio in termine tecnico, di legge, di giurisprudenza, non c’è, e quindi forse poteva essere motivato meglio. Io chiedo sempre di motivare molto queste cose, quindi magari in delibera si poteva evidenziare questo concetto, riportare le cose che ho appena detto, però il concetto in sé siccome è esplicitato all’articolo 6, non c’è un cambiamento di destinazione, può essere sufficiente.
Mi viene da pensare solo che poteva essere spiegato meglio con le cose che ho detto, ma il lavoro che si va a fare mi pare legittimo.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Rossoni.
Speaker : ROSSONI
Grazie. Volevo un attimo ripercorrere un po’ la situazione.
L’Asilo Carcano è il terzo Asilo aperto in Italia, quindi stiamo parlando di una scuola di grande tradizione e che a Treviglio è riconosciuta per l’ottimo servizio, per l’attenzione che dedica appunto alla didattica, ai bambini, alla relazione con i genitori, eccetera.
Questo Asilo nel corso degli anni ha accolto centinaia di bambini, mi pare che gli iscritti siano superiori ai 200 alla Scuola Materna, la scuola dell’infanzia, e che adesso abbia affiancato anche il servizio di Asilo nido con un’utenza di mi pare 45 bambini, che è una buona utenza, svolge un servizio per la città di Treviglio e svolge un servizio per il territorio.
Questo Asilo nel corso degli anni ha ricevuto una serie di contributi, che però mi pare dall’anno scorso sono drasticamente ridotti, perché si è passati a un sistema diverso: c’è un contributo che negli anni superava i 100.000 euro, che invece l’anno scorso è arrivato a 5.000 euro per sezione e quindi intorno ai 40.000 euro, visto che mi pare che le sezioni siano 8, quindi un contributo nettamente ridotto.
A fronte di questo c’era l’occupazione da parte del Comune degli uffici che erano appunto destinati alla Polizia locale, quindi il Carcano riceveva anche un affitto da parte del Comune.
Da un anno e mezzo circa gli uffici della Polizia locale sono stati trasferiti, quindi la Fondazione non ha più nemmeno quell’introito. Credo che sanare questa situazione, mettere l’Asilo nella condizione di poter affittare nuovamente questi uffici sia doveroso, perché credo che tutti riconosciamo che questa Fondazione appunto svolga un servizio utile, importante e storicamente riconosciuto per la città di Treviglio.
Quello che, oltre a quanto diceva il Consigliere Sonzogni, ci lascia un pochino perplessi è il fatto che tutto quanto appunto nel Piano dei Servizi sia stato destinato come se fosse, ci diceva l’Assessore, scuola. In realtà il villino, per esempio, svolge attività commerciale praticamente da sempre.
I metri occupati dal villino sono 418, 710 il rustico, 805 gli uffici, mentre la scuola occupa 5.000 metri quadrati, quindi non si poteva ragionare in termini di prevalenza comunque della superficie utilizzata per la scuola. E quindi anziché vessare - utilizzo questo termine - la scuola con una via variante che ha un tempo molto lungo, che ha dei costi anche importanti, non si poteva ragionare con un permesso di costruire convenzionato, ad esempio, che avrebbe consentito un risparmio di tempi e di costi?
Io credo che a fronte di quello che ho detto, della situazione nella quale si trova appunto una scuola in fin dei conti, una scuola paritaria, quindi un servizio che viene reso alla cittadinanza, riuscire a semplificare questo iter e metterli nella condizione di essere autonomi, e quindi poter reggere l’offerta di qualità che continuano ad erogare, sia doveroso, quindi forse semplificare l’iter sarebbe stato più opportuno.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Nisoli, prego. Assessore, chiedo scusa.
Speaker : NISOLI – Assessore
Rispondo al Consigliere Sonzogni. Era un servizio pubblico, perché i Vigili sono servizio pubblico, però era stato affittato dalla scuola Carcano al Comune con un contratto privatistico, tant’è che, come ha detto la Consigliera Rossoni, il Comune pagava un affitto e veniva utilizzato proprio con destinazione uffici. In quel caso lì c’era un ufficio dei Vigili, però poteva essere preso in affitto da un altro. Un affitto di 60.000 euro all’anno.
E’ giusta la considerazione del Consigliere Rossoni. Noi ci avevamo guardato per fare il permesso di costruire convenzionato ma non era possibile, perché il PGT considerava tutto tutto Piano dei servizi per l’istruzione e nell’istruzione non lascia neanche la minima parte di destinazione.
Il permesso di costruire convenzionato non poteva essere fatto in variante tra i due strumenti da Piano delle Regole a Piano dei Servizi, per cui l’unica strada più veloce era questa di fare un Piano attuativo, un Piano di recupero in variante al Piano.
E’ vero, purtroppo è un procedimento un po’ pesante, perché prevede anche l’esclusione della VAS, però la normativa è così.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Altri interventi? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. Ripeto, ferma la forte attenzione che il Partito Democratico e il Centrosinistra ha nei confronti dell’istituzioni della Fondazione Carcano, il cui lavoro è assolutamente meritorio e noi riteniamo che forse si dovrebbe trovare anche una modalità magari un po’ più trasparente e diretta di sostegno, noi appunto confermiamo quelle che sono queste perplessità di tipo tecnico che riteniamo, anzi, auspichiamo che l’Amministrazione possa in qualche modo chiarire a questo punto in sede se è possibile di approvazione, quindi in questa fase ci asteniamo. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Il Sindaco per dichiarazione di voto.
Speaker : IMERI – Sindaco
Solo per correggere il Consigliere Sonzogni. Non è questione di trasparenza o di aiuto indiretto, è questione di una pratica che è stata presentata e che stiamo valutando.
Poi tra l’adozione e l’approvazione si possono tenere in considerazione le sue osservazioni e quelle di tutti, ma certamente questa è un’istanza che arriva dalla Fondazione e, come ha sottolineato l’Assessore Nisoli, il Comune svolgeva attività che erano un servizio pubblico ma pagando un canone d’affitto a valore assolutamente commerciale, perché i valori erano abbastanza elevati.
Poi non entro nel merito delle premesse del Consigliere Rossoni, che probabilmente ha sentito qualcuno parlare al bar e ha citato numeri che non c’entrano niente, perché il Comune non ha ridotto drasticamente nulla, ha rivisto le modalità di erogazione del contributo sostenendo che se hai un ISEE da 40.000 euro non puoi prendere la stessa quota di contributo come chi ha un ISEE da 8.000 euro. Quindi abbiamo semplicemente rivisto le modalità di erogazione, tant’è che la voce di bilancio è sostanzialmente rimasta quella.
Si sta cercando di mischiare capre e cavoli. Questa è una pratica che va per la sua strada, poi si può entrare nel merito dell’articolo, degli oneri, del perimetro dei metri. Non mi schiererà l’affetto per il Carcano, che tutti abbiamo, né tantomeno partire dalla premessa che abbiamo rivisto la convenzione con l’Asilo, perché questo documento nulla ha a che vedere con l’erogazione dei contributi alla Fondazione Carcano.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno “Adozione Piano attuativo relativo agli immobili siti in viale Cesare Battisti - via Fabio Filzi presentato dalla Scuola Materna paritaria Carlo Carcano in variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT”. Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, la Consigliera Rossoni e il Consigliere Sonzogni. A favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Veniamo ora all’ultimo punto.
Mozione presentata dai Consiglieri Rossoni, Molteni e Sonzogni per l’attuazione e l’aggiornamento del Regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito, approvato dal Consiglio comunale di Treviglio con deliberazione n. 22 del 12 marzo 2019”.
Chi la presenta? Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente. La mozione ritorna su argomenti che in quest’Aula abbiamo visto rimbalzare più volte nel corso di questa prima parte dell’anno.
I temi sostanzialmente sono due: sono quello, da una parte, di un’attuazione di una previsione regolamentare, che poi in realtà non è altro che il riconoscimento di un’inderogabile prerogativa e competenza di legge, che è quella dello stabilire che all’interno di criteri di massima che sono posti dal Regolamento le aperture, o meglio i limiti agli orari di apertura di questa attività di gioco lecito siano definiti con ordinanza del Sindaco.
Il Regolamento è stato approvato nel marzo di quest’anno, siamo arrivati a giugno, sono passati più di tre mesi. Quantomeno al momento della presentazione della mozione non risultava emanata l’ordinanza del Sindaco.
Non comprendiamo, francamente, i motivi per i quali questa ordinanza non è stata ancora adottata. Siamo, peraltro, nel periodo estivo in cui è anche più facile con la naturale propensione a uscire di casa che queste attività vengano frequentate. Vorremmo capire… Anzi, più che vorremmo capire, vorremmo che si arrivasse al più presto all’adozione di un’ordinanza, fermo restando che poi può essere anche adeguata e modificata nel tempo.
Poi vi è l’altro tema che era stato segnalato con un ordine del giorno nella seduta di approvazione del Regolamento, è stato oggetto di un’interpellanza ed è credo uno degli argomenti che dovrebbero in teoria essere oggetto di un confronto tra i Comuni dell’ambito che si erano ripromessi di tornare ad affrontare la tematica del testo tipo di regolamento, perché si era detto aspettiamo la tornata dei rinnovi amministrativi, riprendiamo in mano il dossier di questo Regolamento tipo, eventualmente valutiamo l’espunzione della parte relativa ai giochi in concessione dei monopoli di Stato, e poi però magari poteva essere anche l’occasione, tenuto conto di questa prassi molto diffusa in Comuni anche decisamente più importanti del nostro, di questa giurisprudenza assolutamente costante e univoca nel dire che un tetto massimo di 8 ore di apertura di questa attività di gioco è assolutamente considerato legittimo, proporzionato e equo poteva essere l’occasione per integrare e modificare il Regolamento abbassando la soglia massima di ore di funzionamento di queste attività di gioco da 11 ore a 8 ore.
Ci pare che anche questa parte della mozione sia assolutamente accoglibile da parte della maggioranza, perché ripeto si tratta di far proprio un indirizzo amministrativo che è stato portato avanti dal Comune di Milano, dal Comune di Pavia, dal Comune di Verona, dal Comune di Torino, Comune di Roma, Comune di Napoli, da una moltitudine di Amministrazioni che hanno indicato questa soglia di ottobre e che hanno trovato la “benedizione” in tutta una serie di sentenze dei TAR territoriali e poi del Consiglio di Stato, per cui parliamo di un limite orario che è assolutamente legittimo e senza alcun dubbio in tema.
Quindi ci auguriamo che entrambi i punti della mozione possano trovare un positivo accoglimento dal Sindaco in primis e dalla maggioranza, e che possano dare il là a questo intervento di manutenzione del Regolamento che si era ipotizzato di fare appunto dopo marzo, che va nel senso che è la logica proprio del Regolamento che era quella di dire non facciamo un regolamento a un intervento a livello di singolo Comune, facciamolo a livello di zona, perché ovviamente è molto più efficace uniformare le discipline in un contesto territoriale più ampio per evitare che vi sia la tendenza dei clienti di questa attività a spostarsi bypassando in questo modo le varie limitazioni previste.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Sonzogni. Dichiaro aperta la discussione.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. Mi dispiace deludere il Consigliere Sonzogni, sia per motivi di logica, che per motivi di coerenza, perché qualche settimana fa ci siamo sentiti dire “Treviglio è andato da solo, doveva avvisare gli altri, doveva concordare la modifica al Regolamento, non si fa così”; casualmente poi c’è un attacco all’Assessore Prandina, perché la data e le date dicono questo.
Abbiamo un Presidente dell’Ambito che doveva decadere e in realtà è ancora vigente, perché a livello di ATS si è scelto di prorogare e i Presidenti scadenti per andare… No, io dico scadenti. Per andare a elezioni tutti insieme, al rinnovo.
Nel frattempo, il Presidente dell’Ambito ha posto la questione più volte, sia nell’Assemblea dei soci e dei Sindaci, dicendo sostanzialmente che in merito ai ricorsi che sono pervenuti la scorsa settimana è stato chiesto un preventivo, che è pervenuto a un legale per difendere l’Ambito, quindi non i singoli Comuni, in merito all’adozione del Regolamento, e l’ordinanza, dopo un’assemblea abbastanza calda subito dopo l’approvazione del Regolamento da parte di Treviglio, si è deciso, tutti i Sindaci, di provare ad arrivare a un’ordinanza uguale, ovvero con una sorta di formula di autotutela per gli altri Comuni che potrebbero adeguarsi a quella di Treviglio. Quindi l’ordinanza di Treviglio è pronta da tempo.
Abbiamo scelto, per evitare di andare da soli, avendo condiviso nell’Assemblea dei Sindaci che almeno come messaggio da dare sarebbe opportuno firmarla e promuoverla tutti assieme, di temporeggiare. Quindi non c’è nessun motivo diverso da quello di attendere il pronunciamento di questo legale in merito al ricorso che è stato fatto all’ambito.
C’è una questione di chiarezza e coerenza nei confronti degli altri Sindaci, per i quali prima siamo stati attaccati, perché siamo andati in “solitaria” e adesso veniamo attaccati perché non andiamo in solitaria. Quindi, onestamente, per coerenza e chiarezza rispetto a quanto deliberato dall’assemblea, io l’ordinanza la tengo ferma fino a che tutti i Sindaci non decideranno quale strada prendere.
Le elezioni amministrative hanno rallentato un po’, adesso è stato dato incarico a questo legale, mi auguro ovviamente anch’io di poterla firmare quanto prima, e contestualmente di portare all’assemblea dei Sindaci dell’ambito la proposta che era già emersa in questa sede di rivedere ulteriormente il Regolamento con la limitazione a 8 ore, eccetera, che oggi però è un argomento che è al tavolo ma che non è ancora stato affrontato dall’Ambito.
Penso che nell’ambito del ricorso al TAR e dell’eventuale rivisitazione del Regolamento potrà eventualmente trovare spazio in quella sede la discussione.
Quindi per quanto mi riguarda la mozione non può essere accolta per nessuno dei punti proposti.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco. Consigliere Sonzogni.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Sindaco. Innanzitutto, non comprendo in che termini quella che è una questione amministrativa, quella che è una proposta che viene fatta dalla minoranza alla maggioranza, deve essere legata a delle vicende personali di persone fisiche che attualmente ricoprono incarichi magari, come lei ha in qualche modo ipotizzato, in maniera impropria.
Non capiamo come le vicende del Comune di Treviglio o le vicende che riguardano l’azione amministrativa coordinata dei Comuni dell’ambito, volte queste azioni amministrative a contenere il fenomeno dell’attività di gioco lecito ma che crea fenomeni di ludopatia, abbiano a che fare con una situazione di incomprensione personale e forse politica, con il permanere eventualmente in carica di determinate persone, piuttosto che con magari attività esercitate da queste persone, che non sono esattamente in linea con le competenze che in teoria avrebbero, ma questa è una vicenda che vi invitiamo a risolvere nelle sedi dovute, in cui il Comune di Treviglio può ovviamente svolgere le sue rivendicazioni e pretendere che chi di dovere rispetti regole che noi riteniamo che tutti debbano rispettare.
Però quanto lei ha detto, Sindaco, è esattamente nello spirito della mozione, perché non è che la mozione le sta chiedendo di adottare l’ordinanza domani mattina. Si dice con la massima sollecitudine, visto che sono passati più di tre mesi, visto che in teoria poi l’ordinanza potrebbe essere anche modificata. Comunque con la massima sollecitudine non vuol dire domani mattina, può anche voler dire “fai il più presto possibile, e quindi nell’ottica del fare il più presto possibile coordinati con gli altri Comuni, con gli altri Sindaci, per trovare al più presto questa intesa”, un’intesa che potrebbe essere quella di dire: cominciamo ad adottare tutti un’ordinanza che non tiene conto della questione dei giochi in concessione, in quanto sub iudice, ma quantomeno per tutto il resto adottiamo l’ordinanza, visto che sul resto si può tranquillamente adottare tutti.
Per quanto riguarda il tema delle 8 ore anche lì l’ordinanza non dice “Sindaco, domani mattina raggiungi un accordo per le 8 ore”, ma si dice “attivati - mi permetto di usare questo linguaggio colloquiale - con i tuoi colleghi Sindaci affinché vi sia il raggiungimento di un’intesa che riguarda anche l’altro profilo controverso per modificare, visto che lo si è più volte ipotizzato - il Regolamento in un senso ancora più restrittivo, quindi ancora più efficace di quanto comunque efficace già non fosse nella sua prima versione approvata dai vari Comuni”.
Quindi non comprendo perché il Sindaco, da una parte, in realtà, finisce per condividere gli obiettivi di fondo delineati dalla mozione e però al tempo stesso ci dice che la mozione non può essere votata. Perché in realtà la mozione è di stimolo e di sollecitazione a un qualcosa che lo stesso Sindaco condivide.
Per cui, a nostro avviso, potrebbe tranquillamente essere votata.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere Sonzogni. Altri interventi? Sindaco, per replica, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Cercherò di essere più chiaro. Il tema dell’ordinanza, che è pronta per quanto riguarda il Comune di Treviglio dalla settimana dopo l’adozione del Regolamento, è stato definito con tutti i Sindaci di rinviarlo fino a che non avessero trovato la quadra con i rispettivi Segretari comunali per una sorta di formula di autotutela per l’adozione di un’ordinanza “difforme” dal Regolamento approvato dai Consigli comunali di Caravaggio, eccetera.
Quindi io che ho condiviso questo impegno nell’Assemblea dei Sindaci mi attengo a quello che è stato deliberato e quindi non sono certo in grado di andare a dire all’Assemblea dei Sindaci quali tempi si deve dare, visto che è stato dato l’incarico a un legale, visto che sono cambiati alcuni amministratori.
E’ ovvio che se il tempo diventerà lungo Treviglio andrà per la sua strada, ma la logica e la volontà è quella di condividere assieme ai Comuni un momento forte anche di comunicazione nel quale sottoscrivere tutti l’ordinanza e renderla operativa sul territorio e sui diciassette Comuni, perché Casirate non ha ancora approvato il Regolamento che hanno approvato.
Poi uno potrebbe portare 180 mozione a sollecitare l’accensione delle luci o del semaforo. E’ un tema sensibile, noi abbiamo dibattuto, abbiamo discusso, l’attenzione c’è. Non ci sono grandi motivi per i quali l’ordinanza non è stata firmata, se non quello di voler provare come Ambito ad arrivare a una data condivisa a un’ordinanza condivisa, affinché si superi il problema del Regolamento e dei ricorsi che sono stati già presentati credo a 6 Comuni più l’Ambito.
E’ stato dato questo incarico, quindi aspettiamo le valutazioni del legale. Se i tempi saranno lunghi Treviglio adotterà l’ordinanza, altrimenti nulla.
Poi tutte le sollecitazioni sono percorribili. E’ un po’ come il bilancio di Ygea: bello, bravi, merito nostro, però non lo voto. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dai Consiglieri Rossoni, Molteni e Sonzogni per l’attuazione e l’aggiornamento del Regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito, approvato dal Consiglio comunale di Treviglio con deliberazione 22 del 12 maggio 2019”. Sono aperte le votazioni.
Consigliere Rossoni e Sonzogni. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Pignatelli. Hanno votato contro il Consigliere Riganti, il Consigliere Fumagalli, la Consigliera Conti, il Consigliere Premoli, il Consigliere Ciocca, il Consigliere Frigerio, il Sindaco e il Consigliere Cologno. Il Consigliere Ferri ha votato a favore, insieme alla Consigliera Ronchi, alla Consigliera Ronchi, alla Consigliera Rossoni e al Consigliere Sonzogni.
Grazie. Buona serata a tutti.