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C.c. Treviglio 30.04.19, ore 18.00
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Revision
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Buonasera, iniziamo i lavori del Consiglio. La parola al Segretario per l’appello. Prego.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
Imeri Juri Fabio, Riganti Jacopo Lorenzo, Giussani Francesco, Ciocca Alessandro, Ferri Giulio (assente), Premoli Monica, Conti Maria Adelaide, Vigini Marco, Cologno Andrea, Fumagalli Giancarlo, Frigerio Lorena, Molteni Eric, Rossoni Laura, Sonzogni Stefano, Ronchi Cristina, Calvi Emanuele (assente), Pignatelli Gianluca (assente).
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Primo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione presentata dal consigliere Calvi sull’assenza di documentazione online riguardante il PLIS” .
Il Consigliere non c’è per cui passiamo al punto numero 2.
“Interpellanza.
Premesso che il giorno 4 marzo 2019 è pervenuta al protocollo del Comune di Treviglio numero 11.894 la lettera dello studio associato Bacigalupo Lucidi per conto della dottoressa Tiziana Leonelli farmacista assegnataria della sede farmaceutica di nuova apertura, numero 8, avente ad oggetto richiesta di revisione di parere negativo del 10/12/2018 di nuova perimetrazione della zona farmaceutica numero 8 del Comune di Treviglio.
La lettera di cui sopra riferisce che nella zona di competenza della sede farmaceutica numero 8 non sono rinvenibili locali categoria C1 idonei all’apertura di una sede farmaceutica.
Il Comune di Treviglio essendo proprietario, per il tramite di Ygea, di tre sedi farmaceutiche sul territorio trevigliese, si trova in situazione di palese conflitto di interessi.
Il parere negativo del Comune di Treviglio, la nuova perimetrazione della zona farmaceutica 8, rilasciato dal Comune di Treviglio il 10/12/2018, protocollo numero 62733 è motivato da: assicurare un’equa distribuzione sul territorio delle farmacie; garantire accessibilità servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate.
La sentenza del Consiglio di Stato numero 475, del 24 gennaio 2018, ha precisato che lo scopo della previsione normativa di cui all’articolo 1, decreto legge numero 1 del 2012 non è quello del massimo decentramento delle sedi farmaceutiche a rischio di istituire nuove sedi che non abbiano una zona di competenza tale da garantire la loro sopravvivenza ma di aumentare l’accessibilità all’assistenza farmaceutica in favore del maggior numero di abitanti possibile. La finalità di esigenza di poter servire adeguatamente aree isolate e/o scarsamente abitate va quindi necessariamente coniugata con quella di garantire maggiore accessibilità al servizio farmaceutico da parte della maggioranza degli abitanti del Comune in un’ottica complessiva che considera l’intero territorio comunale rispetto al quale in concreto va compiuta la valutazione sul grado di accessibilità all’assistenza farmaceutica.
Ciò posto si chiede al Sindaco di sapere: Uno: se corrisponde a verità l’affermazione contenuta nella comunicazione trasmessa dallo studio associato Bacigalupo Lucidi, secondo cui nella zona di competenza la sede farmaceutica numero 8 non esistano locali di categoria C1 idonei all’apertura di una sede farmaceutica e disponibile ad essere locati dalla dottoressa Leonelli; a tal proposito si chiede di fornire un’elencazione dettagliata degli eventuali locali idonei all’apertura della sede farmaceutica all’interno del perimetro attuale della zona 8;
Due: quali sono i cittadini residenti che risultano all’anagrafe nella zona della sede farmaceutica numero 8;
Tre: quali sono i cittadini residenti la zona compresa tra via San Zeno, viale Manzoni, viale Parini, via Pagazzano, il confine con Brignano;
Quattro: se i disagi e le difficoltà che ostacolano l’apertura della nuova sede farmaceutica 8 sono alla base dell’ottimistico business plan presentato da Ygea, nel quale non vengono minimamente tenute in considerazione l’apertura di nuove sedi farmaceutiche e prevedono addirittura incrementi di fatturato di diverse centinaia migliaia di euro nei prossimi anni;
Cinque: come pensa di risolvere la palese condizione di conflitti d’interesse in cui si trova il Comune di Treviglio quale proprietario di tre sedi farmaceutiche sul territorio comunale possedute per il tramite di Ygea, rispetto all’obiettivo generale che i Comuni devono perseguire nello svolgimento delle loro attività istituzionali; di favorire l’accesso ai cittadini al servizio farmaceutico;
Sei: se l’Ente ha valutato eventuali esborsi per danni patrimoniali a cui eventualmente potrebbe essere condannato nel caso in cui la dottoressa Leonelli, non riuscendo ad aprire nella zona 8, nuova sede farmaceutica decidesse di avviare una causa per danni contro il Comune di Treviglio”.
Risponde il Sindaco.
Prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente, Buonasera a tutti e a tutte.
La risposta del Sindaco è in realtà la sintesi di un confronto tra l’Avvocatura, il Segretario e il responsabile del procedimento e ovviamente le considerazioni anche politiche, avendo gestito fin dall’inizio anche questa dinamica.
Con riferimento all’interpellanza presentata dai consiglieri Ronchi e Molteni, messi tra parentesi profili di dubbia ammissibilità per la parte in cui essa pone specifiche richieste di cui si chiede pubblico riscontro in relazione al procedimento tuttora pendente e riguardante la specifica posizione di un soggetto privato, si evidenzia nel merito quanto di seguito: in via di generale premessa, attenendoci alle informazioni che possono essere diffuse, conviene innanzitutto ricordare che il Comune di Treviglio, a suo tempo, ha provveduto all’individuazione delle nuove sedi farmaceutiche, aggiungendo due sedi alle sette già esistenti con delibera di Giunta numero 60, del 2 maggio 2012.
Ciò è avvenuto in attuazione di quanto all’uopo previsto dall’articolo 11 del cosiddetto Cresci-Italia, ai fini del potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica a mente del quale i Comuni erano tenuti alla individuazione, entro il termine fissato dalla norma, delle zone nelle quali collocare le nuove sedi sulla base di rinnovati parametri fissati dal legislatore legati sia alla dimensione demografica che all’adeguata distribuzione territoriale.
Il Comune di Treviglio con la delibera del 2 maggio 2012 provvedeva, dunque, ad individuare due nuove sedi farmaceutiche, precisamente la numero 8 in zona PIP via Aldo Moro e la numero 9, in zona Cento, via Cavallotti e ciò nel rispetto da un lato del criterio demografico fissato dall’articolo 1, della legge 475/1968 (una farmacia ogni 3300 abitanti) e l’altro dei criteri localizzativi ancorché di tipo finalistico pure espressamente individuate dal gestore.
Assicurare un’equa distribuzione sul territorio, garantire l’accessibilità del servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti di zone scarsamente abitate.
La nuova zonizzazione, peraltro, è stata definitivamente adottata previa acquisizione dei pareri di ATS e dell’Ordine provinciale dei farmacisti e questo lo sottolineo anche in considerazione delle illazioni contenute nell’interpellanza soprattutto nei punti finali.
La deliberazione veniva infine impugnata avanti il TAR Brescia da uno dei titolari di farmacia preesistente in città che contestava entrambe le ubicazioni, la numero 8 e la numero 9.
Il giudice amministrativo con sentenza 435 del 2013, pubblicata l’8 maggio dello stesso anno, ha tuttavia respinto il ricorso ritenendo legittima la delibera comunale e quindi l’operato della Pubblica Amministrazione e in particolare, per quello che maggiormente rileva, valutando adeguatamente istruita e motivata la scelta localizzativa a suo tempo assunta dal Comune.
Successivamente, quindi, quattro anni dopo alla delibera del Comune e tre alla sentenza del TAR, ma quattro rispetto a quella del Comune, con delibera di Giunta del 27 dicembre 2016 giungeva a conclusione la procedura di assegnazione delle sedi farmaceutiche di esclusiva competenza regionale, dando luogo per quanto di interesse all’assegnazione della sede farmaceutica numero 8, zona PIP, alla dottoressa Leonelli.
Quest’ultima con nota del novembre 2018 chiedeva l’apertura della sede farmaceutica assegnata lungo viale Montegrappa, al civico numero 2 e, quindi, evidentemente, fuori dalla zona ricompresa nel perimetro di competenza della sede farmaceutica.
Il competente ufficio, pertanto, constatata l’estraneità dei locali alla zona di pertinenza della sede non poteva che esprimere diniego alla suddetta richiesta sì come allo stato in contrasto con le superiori determinazioni risultanti dalla zonizzazione approvata con la delibera di Giunta.
Non risulta che l’interessata abbia impugnato nei termini, in sede giudiziale, il provvedimento di diniego che, quindi, deve ritenersi consolidato. Comunque con nota del 4 marzo scorso, da cui trae dichiaratamente origine l’interpellanza, ha fatto pervenire a mezzo dei propri legali istanza di riesame in autotutela del ricorso provvedimento e/o di riperimetrazione della zona.
Il relativo procedimento che come è noto è di secondo grado governato ai principi degli articoli 21 e seguenti della legge 241 del 90, risulta allo stato pendente, non potendosi - per evidenti ragioni di riservatezza e correttezza nei confronti anche dell’interessata - anticiparne in questa sede i possibili sviluppi.
Ciò posto, in termini di generale premessa, vengo alle specifiche richieste oggetto dell’interpellanza.
Punto 1: con riguardo alla pretesa di reperibilità di locali categoria C1, idonea alla destinazione a sede farmaceutica nella zona di pertinenza della sede numero 8, ci si limita ad osservare che, stante l’impossibilità dell’Amministrazione di esprimersi dettagliatamente sul merito di un procedimento tuttora in corso, trattasi di circostanze oggetto di dichiarazione rese dall’interessata, allo stato non suffragata da documentazione valutabili.
Ciò posto, contrariamente a quanto sembrano inferire pretendere gli interpellanti, non si ritiene onere dell’Amministrazione comunale provvedere alla ricerca di locali potenzialmente idonei a tal fine spettando semmai al Comune una competenza esclusivamente di tipo pianificatorio in attuazione delle precise prescrizioni statali, non ravvisandosi alcuna disposizione di legge che imponga di garantire all’assegnatario di sede il reperimento di locali, né tantomeno potendo, come detto, provvedervi l’Amministrazione entrando in tal modo inammissibilmente nel merito di scelte che competono esclusivamente la parte privata interessata che - aggiungo io - ha scelto di partecipare al bando sapendo che la zona era quella.
Aggiungasi, infine, ad ogni buon conto che altro è l’affermare un’eventuale indisponibilità temporanea di locali di per sé comunque non ostativa e in ogni caso non provata, altro è una indisponibilità assoluta e/o strutturale della zona quale non può francamente dedicarsi per l’ambito in questione che risulta urbanizzato e dotato di immobili potenzialmente destinabili a siffatto tipo di esercizio.
Domanda numero 2: venendo alle richieste di informazioni sulla popolazione residente dai dati forniti dagli uffici risulta che i cittadini residenti nella zona di pertinenza della sede farmaceutica numero 8 risultano 147, se ci riferiamo al censimento del 2011, 135 ai dati aggiornati, ricordando però che trattasi di una zona produttiva e direttamente percorribile dal casello Bre.Be.Mi.
3: i cittadini residenti nelle zone delle vie intercluse tra via San Zeno, via Manzoni, Viale Parini, via Pagazzano e via Brignano ammontano a 803 abitanti attuali.
Quanto poi alla rilevanza dei dati sopra riportati valga quanto osservato dalla prevalente giurisprudenza anche quella richiamata nella stessa interpellanza, secondo cui il criterio demografico deve essere inteso nel senso della valutazione complessiva della popolazione residente.
Non si attribuisce cioè ad ogni farmacia un numero determinato di abitanti ma indica il rapporto numerico riguardo alla popolazione complessiva del Comune per l’ovvia considerazione che ogni cittadino può accedere a qualunque esercizio farmaceutico (TAR Lombardia 3017/2006, 1882/2007).
Più di recente si è altresì puntualmente osservato che la delimitazione delle zone assolve alla funzione di vincolare l’esercente a mantenere il suo esercizio all’interno del perimetro assegnato alle farmacie e non anche a dislocare le singole unità farmaceutiche secondo la regola della corrispondenza esatta di una farmacia ogni residente nella zona di riferimento, talché alla realizzazione dell’equa distribuzione concorrono plurimi fattori diversi dal numero di residenti quali, in primo luogo, l’individuazione delle maggiori necessità di fruizione che si avvertono nelle diverse zone del territorio, l’esame di situazioni ambientali topografiche, di viabilità, la distanza tra le diverse farmacie e vengono citate una lunga serie di sentenze del Consiglio di Stato.
L’affermazione di cui al punto 4 dell’interpellanza appare francamente una mera illazione, peraltro smentita dalla realtà dei fatti, ovvero sostenere che ci sia una sorta di criterio ostativo all’apertura delle farmacie è smentito dal fatto che dal 3 dicembre 2018 la farmacia 9 di via Cavallotti è aperta e che risulta - ed è stato accennato anche da uno degli interpellanti in un Consiglio comunale - che la farmacia numero 7 alla Geromina sia in prossimità di definizione come locazione commerciale, sono due ipotesi a distanza di una decina di metri da quanto so io e pare che dal prossimo autunno la sede farmacia numero 7 sia apribile e anche i colloqui avuti con i nostri uffici per un caso per un cambio destinazione d’uso, per l’altro per una verifica della destinazione, siano stati positivi e improntati alla massima collaborazione.
Quanto poi alle pretestuose considerazioni in ordine al business plan di Ygea, che nulla peraltro attengono alla questione proposta, si evidenzia che in sede di dibattito consiliare in merito all’approvazione del business plan 2018/2020 l’amministratore unico e il socio unico avevano riscontrato l’osservazione di merito evidenziando come il piano di investimenti di Ygea tenesse conto in termini di comunicazione, servizi, orari e strutture di queste nuove aperture e andasse proprio nella direzione di porre la società nelle condizioni di essere competitiva con i privati per quanto attenga ovviamente all’aspetto commerciale delle farmacie, peraltro posso anticipare che nel bilancio 2018 di Ygea che porteremo in Consiglio comunale entro il 30 giugno i riscontri economici confermeranno concretamente quelle che oggi vengono definite previsioni ottimistiche.
In ordine poi - anche questo punto antipatico che onestamente avrei evitato di scrivere in un’interpellanza però ognuno fa quello che ritiene più corretto - alla necessità di risolvere il palese conflitto di interesse in cui verserebbe il Comune di Treviglio, in quanto titolare di sedi farmaceutiche per il tramite della propria partecipata, va ricordato che, come è noto, la competenza comunale all’adozione del provvedimento della zonizzazione delle sedi farmaceutiche è espressamente prevista dal legislatore che all’uopo non ha ritenuto di disporre limitazioni o correzioni particolari nemmeno nell’ipotesi, peraltro non limitata alla sola realtà del Comune di Treviglio ma molto diffusa nelle sedi delle farmacie comunali, in cui l’Ente locale sia a sua volta titolare di farmacie, anzi persino espressamente contemplando ipotesi speciali di prelazione a favore dei Comuni nell’assegnazione di sedi nuove o vacanti; non vi è pertanto alcun conflitto di interessi ravvisabile in capo al Comune di Treviglio posto che l’attuale condizione in cui lo stesso versa, in qualità di titolare di sedi farmaceutiche, risulta espressamente contemplata, ammessa e persino incentivata dallo stesso legislatore.
Quanto, infine, alla valutazione dei possibili esborsi per danni patrimoniali nel caso di contenzioso che venisse promosso dalla dottoressa Leonelli nel ribadire che i provvedimenti amministrativi di cui si discute devono considerarsi ormai inoppugnabili, si tratta di una richiesta a cui non è oggettivamente possibile dare riscontro considerato che alcuna azione giudiziale è stata sinora intrapresa dall’interessata non potendosi quindi prefigurare la quantificazione di alcunché e considerato, per altro verso, che il Comune risulta comunque aver agito nel rigoroso rispetto della normativa di settore sia in sede di pianificazione, sia successivamente in sede attuativa stante la natura vincolante del diniego opposto dal competente ufficio in obbligatoria e pedissequa attuazione della decisione assunta in sede pianificatoria; decisione che all’evidenza non può essere modificata se non dall’organo a ciò normativamente preposto e alle condizioni previste dalla normativa di settore.
Quindi in sintesi per riepilogare questa lunga risposta il Comune ha pianificato il territorio, c’è stato anche un ricorso e abbiamo avuto ragione anche nel merito, è un’interpellanza che entra nel merito di interesse privato e, quindi, la risposta tiene conto di quello che si può dire ma siamo comunque in assenza di contenzioso, sarebbe stato peggio, a mio avviso, non dare il diniego e ammettere una collocazione diversa da quella deliberata dalla Giunta perché, probabilmente, chi non ha partecipato al bando perché magari non riteneva opportuno farlo avrebbe potuto a sua volta fare ricorso e mi dà particolarmente fastidio, pur nel rispetto dei ruoli che è legittimo, che si insinui un conflitto di interessi quando è la normativa che lo prevede espressamente e quando ci sono tantissimi Comuni più vicini e più lontani che sono titolari di sedi farmaceutiche attraverso partecipate o con altri organismi e che hanno ottemperato a quelli che sono gli obblighi della normativa, cioè quelli di individuare le nuove sedi. Peraltro, ripeto, due delle tre nuove sedi una è già attivata, l’altra sta per essere attivata e questa se trovasse collocazione nella sua destinazione in via Aldo Moro ovviamente verrebbe autorizzata tranquillamente dal Comune che poi non autorizza ma dà un parere alla ATS che chiede la congruità con quella che è la normativa.
Ribadisco quanto già detto: le previsioni ottimistiche di Ygea in Consiglio comunale diventeranno conferme ottimistiche di quello che è il business plan della società.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Consigliera Ronchi, prego.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente.
Grazie, Sindaco della risposta.
Il senso dell’interpellanza non è quello di fare illazioni ma soprattutto di capire; di capire perché effettivamente la zonizzazione delle sedi farmaceutiche nuove non sono poste in località appetibili per cui è chiaro che vi è una legittima richiesta della dottoressa in questione di potersi spostare più in là perché appunto lì è una zona scarsamente abitata e perché è proprio nella zona industriale, peraltro fra le varie sentenze del Consiglio di Stato, quella che ricordiamo nell’interpellanza, è proprio quella che pone soprattutto nell’ambito del servizio pubblico della farmacia e, quindi, relativa alla salute del cittadino proprio il cittadino al centro delle scelte amministrative privilegiando certo il criterio del benessere e della diffusione e dell’imprenditorialità e della concorrenza di maggiori farmacie proprio per assicurare l’accesso più agevolato ai cittadini perché parliamo appunto di salute e di servizio pubblico.
In secondo grado, infatti, la dottoressa in questione chiede la revisione della zonizzazione e ci sono motivi specifici appunto perché queste zone sono zone dal punto di vista commerciale non interessanti per cui il dubbio è: alla luce - perché questo diventa anche un criterio di applicazione generale - se al centro ci deve essere il cittadino, il Consiglio di Stato dice che deve esserci l’accesso favorito ai cittadini per quanto riguarda le aziende farmaceutiche, se colui che determina, per legge certo, la regolazione delle sedi farmaceutiche è il Comune che nel nostro caso è 100% proprietario di aziende farmaceutiche, se vi è una rigida considerazione di rivedere le zonizzazioni per permettere l’apertura di nuove farmacie anche perché è questa la tendenza delle aperture nei prossimi anni di moltissime farmacie, anche gruppi interi di farmacie, sul Sole 24 Ore, sul Corriere della Sera ci sono interventi di grossi player internazionali che con lo sbloccamento della definizione delle sedi farmaceutiche su basi regionali, le assegnazioni straordinarie hanno interesse ad aprire in Italia catene intere di farmacie, per cui questo è un settore che si sta veramente molto aprendo e, quindi, non so, in previsione di tutta questa serie di novità del settore, se effettivamente tenere ferma quella zonizzazione che non rende appetibile a nessuna farmacia il fatto di aprire lì, sia una cosa che si può ancora sostenere.
Ci sono stati, tra l’altro, dei ricorsi vinti e passati, ad esempio il Comune di Maglie, ha visto il rigetto dell’apertura della quinta farmacia, è stato accettato, ma perché lì c’è stato oggettivamente sul numero demografico degli abitanti una diminuzione per cui era prevista la quinta farmacia, è stato provato che c’era lo spopolamento di parte della città e non è stata aperta la quinta farmacia, mentre in questo caso si tratta proprio di zone che sono state previste, che sono scarsamente interessanti, appetibili dal punto di vista commerciale, ma l’esigenza c’è.
Il Comune per me è in una situazione abbastanza delicata perché appunto è giocoforza al 100% proprietario di farmacie e, quindi, si trova in una posizione di player e quindi di competizione ma anche di arbitro in questo senso e non so se il diniego dell’apertura di una farmacia in una posizione che è proprio perimetrale alla zonizzazione 8 possa essere mantenuto a lungo, visto che le zone per ora definite, almeno quella lì della zona 8 del PIP è decisamente decentrata e poco appetibile.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliera Ronchi.
Veniamo ora al punto numero 3.
“Interpellanza presentata dai consiglieri Sonzogni, Molteni e Rossoni, riguardante il “Regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito”.
“I sottoscritti Stefano Sonzogni, Eric Molteni e Laura Rossoni, in qualità di Consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico, premesso che con deliberazione numero 22, del 12 marzo 2019, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito.
Siffatto regolamento è frutto di un lungo lavoro a livello di ambito, avviato con un ordine del giorno approvato dall’Assemblea dei Sindaci, in data 10 novembre 2016 con il quale si auspicava di adottare una regolamentazione di contrasto al gioco d’azzardo patologico uniforme a tutti i Comuni dell’ambito.
In forza del riferito condiviso intendimento veniva costituita un’apposita commissione i cui lavori culminavano in una proposta di regolamento uniforme approvata dall’Assemblea dei Sindaci il 5 novembre 2018. Malgrado il lungo e laborioso lavoro svolto tale testo estendeva la limitazione pure ai giochi in regime di concessione monopoli di Stato in specie “Il 10eLotto” e i “Gratta e vinci” ancorché con sentenza 8 maggio 2017 il TAR Lombardia Brescia avesse ritenuto illegittima analoga limitazione prevista dal Comune di Bergamo peraltro riallacciandosi a un orientamento consolidato dalla giurisprudenza amministrativa.
Per quanto l’intento politico fosse indubbiamente meritorio il relativo passaggio dallo schema di regolamento appariva dunque esposto all’irrimediabile annullamento da parte del giudice amministrativo nel praticamente certo scenario di ricorso da parte dei tabaccai e loro rappresentanti di categoria come per l’appunto accaduto due anni prima a Bergamo; tale concreto rischio veniva evidenziato dal Segretario comunale di Treviglio e dal dirigente ai servizi competenti in sede di istruzione della proposta di deliberazione consiliare.
Siffatta problematica appariva tuttavia non essere stata rilevata dall’Assessore ai Servizi Sociali che su delega del Sindaco aveva preso parte ai lavori preparatori sopra menzionati, del pari non risulta che l’Assessore ai Servizi Sociali, una volta appresa tale grave criticità, si sia prontamente attivata nei confronti degli altri Comuni dell’ambito affinché gli stessi evitassero di approvare un testo sottoposto a concreto rischio di impugnativa e relativa soccombenza come poi in effetti è avvenuto.
Tale carenza informativa è stata fonte incomprensibile di forti limitazioni da parte di Sindaci di altri Comuni d’ambito che più volte sulla stampa locale si sono lamentati della condotta posta in essere al Comune di Treviglio che in tale sede è rappresentato dall’Assessore ai Servizi Sociali.
Sotto altro profilo l’articolo 5 del regolamento è previsto quale criterio per l’adozione di ordinanze sindacale di determinazione degli orari di esercizio dell’attività di gioco lecito, due fasce orarie di chiusura indicativamente individuate dalle ore 12:30 alle ore 14:30 e dalle ore 23:00 alle ore 10:00 con ciò consentendo fino ad 11 ore giornalieri potenziale apertura; ancorché siffatte fasce siano indicative , quindi ragionevolmente non precludono ai Sindaci di adottare fasce orarie di chiusura più ampie non è dato comprendere per quale ragione nel testo portato avanti a livello d’ambito dall’Assessore ai Servizi Sociali, consente la potenziale apertura dell’attività di gioco per 11 ore al giorno malgrado già nel 2016 vi fossero svariate pronunce di giudici amministrativi sulla legittimità dei regolamenti ed ordinanze recanti un tetto massimo di otto ore di apertura sempre suddivise in due fasce giornaliere; in particolare sul 2018 prima dell’adozione del testo finale da parte dell’Assemblea d’ambito la piena legittimità del testo massimo di otto ore di apertura giornaliera era stata ripetutamente ravvisata al Consiglio di Stato in specie con riguardo discipline locali dei Comuni Napoli, Torino, Verona, Domodossola nonché in precedenza per il Comune di Mantova.
Siffatta limitazione è stata parimenti reputata legittima con riguardo ad analoghi tetti di otto ore adottati dal Comune di Roma, Milano e Pavia, sempre ben anteriormente all’approvazione del testo unitario di regolamento d’ambito.
Tutto ciò premesso chiedono all’Assessore ai Servizi Sociali di riferire in ordine ai seguenti quesiti:
per quale motivo non ha ritenuto di confrontarsi per tempo durante i lavori della Commissione d’ambito con gli uffici comunali per verificare la legittimità dell’ipotesi nel regolamento infine adottate:
per quale motivo non si è prontamente attivata presso gli altri Comuni d’ambito allorquando appreso dal Segretario comunale e dal dirigente di servizio del forte rischio di illegittimità del regolamento della parte relativa all’estensione di giochi in regione di concessione di Monopolio di Stato;
per quale motivo ha concorso alla determinazione in 11 ore del tetto massimo di potenziale ore di apertura delle attività di gioco lecito, malgrado Amministrazioni molto importanti quale esempio i Comuni di: Roma, Milano, Napoli, Torino, Verona, Pavia, Mantova e Domodossola avessero introdotto limitazioni più severe pari ad otto ore massime di apertura giornaliera suddivise in due fasce; tale previsione sono state giudicate pienamente legittime da sentenze di TAR e Consiglio di Stato depositate nell’arco del triennio 2016 – 2018”.
Risponde l’assessore Pinuccia Prandina.
Prego.
Speaker : PRANDINA – Assessore
Grazie, Presidente.
Rispondendo ai tre quesiti dell’interpellanza desidero chiarire che - alla prima domanda - la condivisione del Regolamento d’ambito che ho seguito nel suo iter fin dall’inizio è stata piena e convinta e si è basata sull’esperienza del personale tecnico che ha steso lo stesso.
Su alcune criticità si era discusso in sede d’ambito ma si era deciso poi, all’unanimità, di adottare il regolamento nella versione integrale per sottoporlo poi al confronto con le associazioni di categoria, che è prima andato deserto per assenza delle associazioni e che poi si è svolto in data 11 dicembre 2018.
Alcuni Sindaci,. in questa fase di confronto, hanno comunque ritenuto opportuno sottoporre al Consiglio comunale il regolamento, mentre Treviglio ha optato per attendere l’esito del confronto e ha evidenziato le criticità, anche formalizzate, che sono poi state rilevate anche dai nostri funzionari in sede di analisi della documentazione da sottoporre al Consiglio comunale svoltasi in prossimità dei tempi canonici utili per la presentazione.
Al punto numero 2: a fine febbraio in un incontro con il responsabile dell’Ufficio commercio, il dirigente del settore, il Segretario comunale ho perorato integralmente la scelta dell’ambito.
Appurata la dubbia legittimità delle previsioni contenute nel regolamento in riferimento ai “Gratta e vinci” e al “10eLotto” ho intrattenuto per le vie brevi, di volta in volta, contatti con il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci e il personale dell’Ufficio di Piano informandoli sul forte rischio di illegittimità sostenuto dai tecnici comunali.
Gli stessi hanno intrattenuto alcuni Assessori e Consiglieri sull’inopportunità di presentare il regolamento, come licenziato dall’ambito, dopo la sentenza del TAR di Brescia e anche altri TAR.
Del resto, nel Consiglio comunale del 12 marzo la sottoscritta e il Sindaco hanno illustrato esaurientemente il punto e mi stupisco che sia stata presentata un’interpellanza giustificata evidentemente da intendimenti più politici che amministrativi.
A futura memoria ripeto l’intervento del signor Sindaco, parole del Sindaco sempre del 12 marzo ultimo scorso: “Di fronte all’evidenza di una sentenza del TAR abbastanza netta, sullo stesso argomento, porre i Consiglieri nella condizione di approvare un regolamento che avrebbe poi esposto a un ricorso con una vittoria certa per chi propone il ricorso credo che non sarebbe stato serio - sempre le parole del Sindaco - ho informato Dimitri Bugini (che è il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci) e i due funzionari di Risorsa che hanno collaborato attivamente, quindi il dottor Bugini e il dottor Brambilla, delle modifiche fatte al regolamento e anche dell’impegno a sottoscrivere l’ordine del giorno (ordine del giorno di cui nessuno parla). Quindi, i passaggi sono stati quelli corretti.
Se poi c’è un vincolo tecnico che viene posto all’approvazione della delibera è chiaro che non possiamo non tenerne conto nel momento in cui poi ci si espone ad un ricorso al TAR con un esito sostanzialmente certo”:
Questo l’intervento del Sindaco.
Voglio sottolineare che nel momento in cui abbiamo appreso dal Segretario generale e dal dirigente del forte rischio di illegittimità ben 14 Comuni avevano già effettuato il passaggio in Consiglio comunale del regolamento integrale.
Al punto 3: per quanto riguarda la scelta di 11 ore di apertura dell’attività di gioco lecito si rimanda alla discussione già avvenuta in occasione della presentazione della mozione di indirizzo presentata dal consigliere Sonzogni nel Consiglio comunale sempre di marzo proposta che non ha potuto trovare accoglimento.
Concludo invece con una cosa a cui tengo tantissimo, cioè la prevenzione, che è altro, con una serie di iniziative - e concludo - sul contrasto al gioco d’azzardo legate alla prevenzione, quali al TNT martedì 14 maggio andrà in scena lo spettacolo “Non ti azzardare - Il territorio il gioco contro l’azzardo patologico”; progetti “Sacchetti del pane” che possono far ridere ma sono di un’immediatezza davvero sorprendente, con loghi ad effetto, prodotti dall’Istituto Zenale Butinone di Treviglio che saranno a breve utilizzati negli esercizi commerciali della città; pubblicità poi di giochi alternativi anche attraverso “Treviglio in gioco” ormai manifestazione consolidata e altre manifestazioni.
Poi l’Ambito di Treviglio sta presentando un corposo progetto alla ATS sul bando della DGR 1114 di Regione Lombardia che comprende, tra gli altri, un App p quale utile strumento per gli amministratori pubblici che intendono monitorare il fenomeno visualizzando i dati relativi alle sale slot in generale.
Al progetto ha dato la sua adesione anche la Cassa Rurale di Treviglio per una prossima futura collaborazione per l’apertura di uno sportello legale; incontri poi formativi con psicologi, il 9 di maggio si svolgerà a Fornovo San Giovanni, cui seguiranno poi interventi a Treviglio e in molti altri paesi dell’ambito; corsi anche di formazione per assistenti sociali, amministratori e operatori della scuola.
Tanto vi dovevo.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Chi interviene?
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Assessore per la sua relazione e devo dirle che purtroppo sono e siamo estremamente delusi e molto perplessi per le sue risposte.
Noi diamo atto - come l’abbiamo dato in passato - del suo impegno, della sua buona volontà ma francamente questa volta non riusciamo veramente a comprendere la logicità dell’accaduto perché lei ci dice che sì a un certo punto c’è stato un confronto con gli uffici comunali durante il quale sono state evidenziate queste criticità ma che queste criticità ormai sono state evidenziate quando era troppo tardi e gli altri Consigli comunali avevano già deliberato, ma io dico: su una questione così oltre che delicata politicamente e socialmente ma al tempo stesso così anche giuridicamente complessa come questa del regolamento perché c’è una legge regionale, c’è una legge statale, ci sono tutta una serie di questioni da considerare, oltre che giurisprudenze di cui tener conto, com’è possibile che lei, avendo la responsabilità di guidare il gruppo di lavoro a livello d’ambito, non abbia ritenuto a questo punto di impostare i lavori in modo da avere un coordinamento anche giuridico nel corso di tutto l’iter di studio e predisposizione del testo in modo da sapere per tempo di eventuali illegittimità così acclarate, peraltro tenuto conto del fatto che non è che la sentenza del TAR Brescia, che è espressione in realtà di un orientamento consolidato, è arrivata il 29 gennaio 2019, era una sentenza del 2017; era un caso in realtà finito su tutti i giornali, molto noto e proprio del nostro capoluogo, di Bergamo, per cui non si poteva non conoscere una questione del genere e a questo punto ci chiediamo il perché non si sia avuta una sensibilità in questi termini, ripeto in termini di organizzazione del lavoro e quindi di una metodologia di lavoro tale da evitare incidenti come sono accaduti perché la questione è di un Comune che ha un ruolo naturale, un ruolo di naturale guida della nostra comunità nella Bassa Bergamasca che su una questione del genere, ma su altre questioni di altro tipo, non si può permettere l’isolamento.
Il nostro Comune è naturalmente leader di quest’area ed essendo leader ha delle responsabilità maggiori rispetto agli altri Enti locali e deve ovviamente utilizzare questa responsabilità in modo da essere riconosciuto come punto di riferimento e anche come Ente affidabile a cui gli altri Enti possono rivolgersi nel gestire i lavori comuni.
Questo episodio certamente non fa bene all’immagine del nostro Ente e alla credibilità nei confronti degli altri Comuni per quanto, ripeto, lei ha agito in buonafede, si sia impegnata ma purtroppo questo è il risultato.
Per quanto riguarda il tema delle undici ore francamente la sua risposta - mi spiace dirlo - è logica perché la mozione che io ho presentato a nome del gruppo nel Consiglio comunale, nella seduta quando si è approvato il regolamento, è stata respinta proprio sostenendo che ormai il regolamento tipo adottato da tutti gli altri Comuni prevedeva 11 ore e che, quindi, non si potevano isolatamente approvarne 8, con la riserva comunque di poter vedere meglio la questione a livello di ordinanze sindacali.
Il tema è che quel regolamento che avete elaborato non avrebbe mai dovuto regalare queste tre ore in più alle case da gioco.
Queste sono tre ore regalate agli esercenti di questa attività, mi spiace dirlo ma è così perché c’erano casi nella prassi amministrativa di Enti anche a noi vicini Milano, Pavia e anche altri Enti, basta cercare ma sicuramente sono molto più di quelli che ho citato che già avevano introdotto da alcuni anni le 8 ore, già dal 2015 addirittura le otto ore; c’è una giurisprudenza ultra consolidata inattaccabile di TAR e Consiglio di Stato che si è formata a partire dal 2016 e che nel 2018 ormai era immodificabile sostanzialmente perché è tutto un precipitare di sentenze che dicono sempre la stessa cosa: cioè che otto ore è una misura congrua, ragionevole, equilibrata; per cui veramente a questo punto non comprendo perché, nell’ambito di un lungo e laborioso lavoro che ha tanti aspetti meritori, che nessuno vuole disconoscere, non si sia avuta la sensibilità di fare una verifica, che si poteva fare anche in maniera agevole, personalmente è una verifica che ho fatto in circa trenta minuti, perché non si è ritenuto di fare una verifica del genere e quindi di introdurre una limitazione oraria decisamente di maggior contrasto al gioco d’azzardo, perché lei ci ha parlato di tante belle iniziative che sono sicuramente utili e sensibilizzano, però certamente tre ore in meno di apertura delle case da gioco mi sembra un’iniziativa forse un po’ più efficace.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Sonzogni.
Veniamo ora al punto numero 4 all’ordine del giorno.
“Interpellanza presentata dai consiglieri Sonzogni, Molteni e Rossoni, in merito alla nomina dei componenti del C.d.A. Fondazione Anni Sereni”
“I sottoscritti Stefano Sonzogni, Eric Molteni e Laura Rossoni in qualità di Consiglieri comunali del gruppo del Partito Democratico, premesso che con decreto numero 3, del 10 aprile 2019 il Sindaco ha proceduto alla designazione di tre componenti di spettanza del Comune Treviglio all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Anni Sereni” nota anche come “Casa-albergo”.
A tal fine tra i rappresentanti designati è stata indicata l’avvocato Francesca Mangano, residente in Treviglio la quale figlia di Basilio Mangano, Assessore ai Lavori Pubblici;
L’anzidetta nomina non risulta preclusa dal Testo Unico degli Enti locali, decreto legislativo 267/2000, il cui articolo 64, comma 4, avrebbe invece vietato la medesima nomina se l’interessato fosse stata figlia del Sindaco, né dal decreto legislativo 30/1/2013 in materia di inconferibilità e di incompatibilità degli incarichi presso Amministrazioni Pubbliche ed Enti di diritto privato, in controllo pubblico né dallo Statuto della stessa Fondazione “Anni Sereni”.
Tuttavia anche solo al fine di evitare ogni possibile dubbio sulla trasparenza ed obiettività nell’agire dell’Amministrazione di Treviglio, appare comunque inopportuna ad avviso degli interpellanti la scelta di parenti degli amministratori locali quali rappresentanti del Comune presso Enti, aziende e società partecipate soggette a vigilanza di Amministrazione comunale.
Tutto ciò premesso chiedono al Sindaco di riferire in ordine alle modalità di sollecitazione alle candidature che parrebbero essere state invitate a pubblicazione di avviso sul sito internet del Comune nonché sull’Albo Pretorio online senza dunque alcuna ulteriore pubblicità integrativa, come ad esempio applicazione di avviso sui periodici locali o l’affissione di un avviso nei locali a Casa-Albergo e presso le sedi di associazioni e cooperative di anziani attivi nel territorio locale;
Le motivazioni che hanno condotto alla designazione delle tre figure individuate dal Sindaco e se tale scelta venga ritenuta rappresentativa pure a sensibilità facenti capo all’opposizione consiliare;
Se risponde al vero che per taluni candidati il Sindaco abbia ricevuto presso il suo ufficio Assessori o componenti del Consiglio comunale”.
Risponde il Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
La Fondazione “Anni Sereni” non è una società partecipata dal Comune di Treviglio, né tanto meno è soggetta a una vigilanza diretta, di questo non vi è traccia nello Statuto, mentre lo Statuto indica chiaramente in capo all’Amministrazione comunale il compito di nominare i tre membri che possono ben rispettare i principi, le finalità e lo Statuto della stessa.
L’avviso per le candidature, come da prassi per altri avvisi, è stato pubblicato all’Albo Pretorio e sul sito del Comune ed è stato anche inviato via mail ai capigruppo consiliari.
Non capisco, peraltro, perché avrei dovuto - qualora avessimo dovuto estendere l’invito - esporlo solo alla “Casa-albergo” o presso le associazioni o cooperative di anziani perché le competenze che servono per la gestione di questa struttura sono competenze trasversali e gestionali, a prescindere.
Ho ritenuto opportuno individuare tre figure che potessero corrispondere a criteri di fiducia, stima, competenza, qualifica, parità di genere e rappresentanza della società civile.
Le sensibilità dell’opposizione consiliare erano state e sono state espresse informalmente al sottoscritto, segnalando il nome di un Consigliere, che non ha ritenuto però opportuno procedere in tal senso.
Ritengo poi, infine, che sia facoltà del Sindaco confrontarsi con chiunque e in qualsiasi momento della giornata in qualsiasi luogo senza avere nulla da nascondere, né tanto meno da giustificare agli interpellanti.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Chi interviene?
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie Sindaco, per la risposta, la sua risposta però - mi dispiace dirlo è evasiva - perché che la Fondazione “Anni Sereni” che è partecipata nel capitale dal Comune non sia in qualche modo soggetta a vigilanza del Comune è questione tutta da discutere, ma qui apriremmo un capitolo molto lungo sul fatto che poi la Fondazione sarebbe anche da considerarsi come servizio pubblico e non finiremmo più, ma mettiamolo tra parentesi questo.
Il tema è che è stata fatta una nomina che, a nostro avviso, a prescindere dalle capacità, dalla professionalità dell’avvocato Mangano, che nessuno assolutamente mette in discussione, così come non è che il grado di parentela, come dire, precluda o debba precludere il naturale svolgersi di un’attività sociale, professionale, politico di una persona, ci mancherebbe; ci appare comunque come una scelta, francamente, poco opportuna, nel senso che si crea un precedente che consideriamo un precedente pericoloso perché si accredita l’idea di una casa comunale, di un Ente comunale che svolge delle scelte che sono basate più sui legami di amicizia, più sui legami addirittura di parentela che su sue scelte di altro tipo; per questo motivo avremmo gradito sentire da parte sua delle motivazioni più analitiche che, invece, non abbiamo trovato nel decreto di nomina della scelta delle tre persone individuate perché in passato , almeno così si usava fare, si diceva: io nomino Tizio, perché Tizio è laureato in questa materia, perché ha queste esperienze e quindi ritengo che sia la persona più idonea a comporre un Collegio insieme ad altri; ecco tutto questo francamente nel suo decreto è mancato.
Il tema della pubblicità, della sollecitazione alla presentazione di candidature è un tema molto importante perché lei ci ha appena ricordato che il percorso, in realtà, è stato tutto all’interno della sede politica ma queste sono nomine in realtà che vanno ad esprimere in realtà delle esigenze e vanno a dare delle risposte alle esigenze della società civile che sì è rappresentata dalla politica locale ma si rappresenta anche di per se stessa, per cui non possiamo pensare che la politica basti a rappresentare in maniera integrale le aspettative e gli interessi locali, ci si poteva, ci si deve rivolgere per nomine come queste ma anche come altre anche direttamente ai referenti, agli esponenti degli interessi; io ho fatto degli esempi, abbiamo scritto degli esempi ma appunto a livello esemplificativo.
Sarebbe buona cosa che in futuro, per tutta una serie di nomine, si andasse verso proprio una modifica delle modalità di sollecitazione che vada a favorire l’aumento delle candidature che non devono passare solo per la mediazione politica, in questo non voglio farne una colpa ma è un problema, a mio avviso, generale.
Per quanto poi riguarda il fatto di avere avuto sollecitazioni alla nomina di un componente del Collegio piuttosto che un altro ci rimettiamo alla sua risposta, chiaramente non vogliamo entrare nella riservatezza delle sue decisioni.
grazie.
Veniamo ora al punto numero 5 e numero 6.
“Approvazione bilancio economico di previsione 2019-2021 azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera D’Adda” e “Approvazione bilancio esercizio 2018 dell’azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera D’Adda”.
Li discutiamo insieme, facciamo un’unica presentazione visto che sono sostanzialmente lo stesso argomento, poi procediamo comunque con due votazioni distinte.
Prego, dottore si accomodi pure.
Grazie per essere qui stasera.
Speaker : BUGINI
Grazie, Presidente.
Buonasera a tutti. Io sono Roberto Cugini e da due anni e mezzo sono il direttore dell’azienda.
Prima di iniziare e di entrare nel merito dei numeri volevo farvi vedere un paio di slide per dirvi che cos’è la nostra azienda e di cosa tratta.
La nostra azienda si è costituita nel 2017 per la gestione associata dei servizi alla persona, ad opera dei 18 Comuni dell’Ambito, 2007 scusate, ad opera dei 18 Comuni dell’Ambito.
L’obiettivo è la gestione associata dei servizi perché permette efficacia, efficienza, economicità e semplificazione amministrativa, solidarietà finanziaria tra i Comuni, specializzazione del personale nella gestione comunque dei progetti della presa in carico delle persone e non in ultimo, quando parlavo di economicità, anche per il contenimento dei costi a carico dei Comuni soci.
La nostra azienda è in piena evoluzione, come potete vedere, nel 2008 siamo partiti con un valore della produzione di 3 milioni di euro, ha avuto un’inflessione negli anni 2012-2013 perché erano diminuiti i trasferimenti statali, addirittura nel 2012 non c’erano stati i fondi delle politiche nazionali, che sono i fondi che ci vengono dati proprio per la gestione dei servizi sociali.
Poi, come vedete, il valore della produzione ha cominciato a salire, negli ultimi tre anni siamo arrivati a 4 milioni, 5.402.000 che è il bilancio che andiamo a chiudere quest’anno e con un valore di produzione stimato per il 2019 per 7.160.000.
La lettura che abbiamo fatto insieme anche al Consiglio di Amministrazione è che sicuramente l’impatto sociale dell’azienda sta aumentando, sta aumentando anche soprattutto - e per fortuna - quella che è la fiducia da parte dei nostri Comuni soci che ci delegano i servizi.
Come vedete sotto nell’ultimo schemino nell’andamento della gestione, i ricavi da Comuni su 5.402.000 che è il valore di produzione, corrispondono al 61% di tutti quelli che sono le risorse che sono investite nell’azienda e nell’esercizio 2019 salgono ancora di due punti percentuali e arriviamo al 63%.
Sempre nella valutazione dell’impatto, cioè dell’aumento dell’impatto sociale e anche della fiducia da parte dei Comuni abbiamo preso in esame 2 servizi aziendali; uno: è il servizio di assistenza educativa scolastica; il servizio delegato è iniziato timidamente nel 2014 con tre Comuni per un totale di 69.000 euro per arrivare al 2019 con 17 Comuni dove abbiamo 2.038.000 euro che è uno dei centri di costi più importanti, poi vedremo, del nostro bilancio;
L’altro è il servizio SAD: ho preso in esame solo tre anni che sono l’anno 2017, dove il servizio era per 16 Comuni; l’anno 2018, dove è diventato per 17 Comuni, quindi anche il Comune di Treviglio ha delegato il servizio, ma solo per dieci dodicesimi o nove dodicesimi e il 2009 dove anche il Comune ha delegato per dodici dodicesimi il servizio, come vedete anche questo da 390.000 euro, siamo arrivati a 830.000 euro, quindi è diventato anch’esso un centro di costo del bilancio importante.
Poi abbiamo tenuto anche a evidenziare come sono i costi del personale di Risorsa: nel 2018 abbiamo speso 811.000 euro che corrispondono al 15,2% della spesa complessiva.
La cosa che mi premeva segnalarvi è che per quanto riguarda il personale proprio dell’azienda, quindi quello che opera qui stabilmente a Treviglio, sono 455.000 euro, i 286.000 euro che vedete che poi quest’anno diventano 355.000 euro è per la delega del servizio di segretariato che i Comuni ci stanno chiedendo, anche qui era un servizio iniziato timidamente con alcuni piccoli Comuni ad oggi stiamo gestendo il servizio a Comuni, di cui il quattordicesimo che è Treviglio, solo in parte ci ha chiesto di ampliare in parte lo sportello che esiste già qui al servizio sociale.
Il personale poi 42.000 euro della convenzione SST perché come sapete abbiamo questa convenzione per l’assunzione di un assistente sociale che si occupa delle dimissioni protette e quindi lavora stabilmente all’ospedale si occupa delle dimissioni protette e diciamo che il costo è 42.000 euro però quello che sostengono i Comuni quindi per tramite di Risorsa è 21.000 euro perché 21.000 ce li rimborsa SST.
Poi personale per interventi di inclusione della povertà, come vedete nell’esercizio 2018 sono solo 28.000 euro che è il costo di un assistente sociale part-time; nell’esercizio 2019 c’è un incremento, arriviamo a 134.000 euro perché abbiamo ricevuto i fondi della povertà che sono 328.000 euro per l’anno 2018, ne spenderemo 242, un pezzo lo dovremo mettere sull’esercizio 2020, proprio per andare a potenziare i servizi sociali dei Comuni e fare dei progetti sulla povertà.
Attualmente stiamo chiudendo in questi giorni l’assunzione di quattro persone, sono: tre dipendenti che si occuperanno di sportello, quindi amministrativi che ruoteranno in 16 Comuni e di un assistente sociale che ruoterà in due Comuni, che sono i Comuni di Treviglio e di Caravaggio.
Queste assunzioni - ci tengo a precisare - sono tutte assunzioni part-time perché i fondi della povertà sappiamo di averli quest’anno, probabilmente li avremo anche il prossimo anno che aumenteranno leggermente e non sappiamo poi il terzo anno quindi abbiamo preferito fare una trattativa sindacale anche perché il contratto collettivo dell’Ente pubblico lo permette all’articolo 50, proprio per andare a aumentare i dipendenti part-time dell’azienda. Ovviamente se i fondi per il contrasto alla povertà termineranno, a questo punto, non andremo più a rinnovare questi contratti perché poi la forza economica dell’azienda non potrebbe comunque incardinarseli.
L’organizzazione è ancora un’organizzazione provvisoria perché fra gli obiettivi strategici di quest’anno c’è anche la modifica di quello che è l’organigramma e l’organizzazione poi del personale.
Questo qui – adesso non ve le sto a leggere – è tutto il personale dell’azienda, questa prima immagine che poi troverete comunque sul sito aziendale, nel piano programma tutte queste slide che state vedendo ci sono, praticamente questi sono i 22 dipendenti e i 4 liberi professionisti che ci sono attualmente.
Successivamente nel primo schemino troviamo quello che è il fabbisogno di personale di quest’anno, andremo a fare due nuove assunzioni per il personale aziendale, a prescindere da quelle del fondo delle povertà, che sono una libera professione per il coordinatore dell’area dei disabili, che è una delle aree più importanti gestite dall’azienda e dovremmo fare un’assunzione di un amministrativo per gli adempimenti della legge 68, quindi quelli per le categorie protette, anche perché Risorsa avendo assunto la sedicesima persona è obbligata a fare questa assunzione; la faremo, abbiamo deliberato con il CdA che faremo un bando e lo faremo verso la fine dell’estate, a settembre.
Questi sono poi gli obiettivi strategici che ci siamo dati quest’anno, il fatto che abbiamo portato all’interno dell’azienda la contabilità e lo sviluppo della contabilità analitica del controllo di gestione che prima venivano fatti in modo artigianale dal sottoscritto e, invece, poi li porteremo proprio come adempimenti aziendali, poi abbiamo attivato tutta una serie di gruppi di lavoro proprio per andare a modificare tutta una serie di servizi che abbiamo, come il servizio di segretariato sociale che adesso è importante perché lo diamo a 14 Comuni, come vi dicevo, l’attivazione di un nuovo servizio: minori e famiglia, che è in questo momento Risorsa gestisce il servizio di tutela minori che ha un ruolo riparativo e siccome la tutela minori, comunque, dopo vedrete, all’interno del nostro bilancio ha dei costi importanti, ci siamo detti: come riuscire a risparmiare? Ci siamo detti, inventiamoci - non ci inventiamo nulla di nuovo - però nel Piano di zona abbiamo scritto proprio di poter focalizzare l’attenzione più sugli aspetti di prevenzione in modo tale che se noi lavoriamo sulla prevenzione, probabilmente, nel lungo periodo andremo a diminuire quelli che sono i costi di gestione dell’area, della tutela minori, quindi io mi immagino un servizio con all’interno due unità operative, inizialmente dovremmo fare un investimento di risorse nell’area della prevenzione, però me lo immagino un po’ come due vasi comunicanti, nel senso che poi potremmo spostare un po’ di risorse sulla prevenzione in modo tale da andare a risparmiare poi sul sistema riparativo.
Poi una serie di altri obiettivi, abbiamo tutti gli adempimenti - siamo un po’ in ritardo - sulla privacy; abbiamo già approvato il piano triennale della trasparenza e dell’anticorruzione, come vi dicevo dovremmo fare il nuovo Regolamento di organizzazione e di funzionamento, dobbiamo fare tutti quegli adempimenti della lotta alla povertà che vi dicevo prima, andremo poi a potenziare quello che è lo staff di direzione che era stato già introdotto nell’anno 2018, ma quest’anno ha bisogno di cominciare a funzionare a 360°.
Questo per farvi proprio una panoramica sull’azienda, adesso velocemente io vi farei vedere quelli che sono i due bilanci aziendali, magari mi focalizzo solo su quelli che sono i centri di costo più importanti.
Sicuramente la premessa è che sia il sottoscritto, che il Consiglio di Amministrazione siamo molto contenti di come sta andando la gestione dell’azienda, poi - come immagino saprete - da ottobre siamo anche in una nuova sede, quindi noi dipendenti siamo stati messi nella condizione di lavorare meglio, quindi spero che la gestione possa sempre crescere sempre di più sostanzialmente.
Nelle due colonne (quella rosina e quella giallina) abbiamo il consuntivo 2018 e l’altro è il preventivo 2019.
Il consuntivo 2018: abbiamo chiuso con 5.402.000, il valore stimato del 2019 è di 7.106.000 dopo lo vediamo meglio.
I costi della gestione dell’azienda sono stati 220.000 a fronte di un 215.000 euro perché un pezzettino di costi li ho spostati all’interno della gestione della nuova sede e, come vedete, questi 57.000 euro sono abbastanza inquietanti, tenete presente che probabilmente abbiamo fatto una sovrastima di alcuni costi che non avevamo, sostanzialmente i costi della corrente, i costi del riscaldamento che prima erano costi ricompresi nelle spese condominiali che avevamo in via Dalmazia, adesso invece li sosteniamo direttamente noi, quindi non avendo un anno di confronto abbiamo dovuto fare una stima un po’ spannometrica, a mio avviso; spero comunque che spenderemo un po’ meno.
Poi abbiamo i 217.000 euro a fronte dei 210 della tutela minori; voi mi chiederete: perché ci sono questi 7000 euro di differenza?
Sostanzialmente è il mio costo, in quanto prima il mio costo era ripartito metà tempo sull’azienda e metà tempo sulla tutela perché sono sostanzialmente anche il responsabile del servizio di tutela, avendo diminuito le ore, ho spostato un pezzo del mio costo più sull’azienda, rispetto alla tutela minori.
Il servizio affidi è 32.000 euro a consuntivo, 39.000 euro è la previsione di spesa, il servizio affidi è quel servizio che si occupa di reperire le famiglie a cui affidare i bambini che l’Autorità Giudiziaria ci chiede di allontanare dalle famiglie quest’anno in particolare io vorrei proprio puntare su questo servizio, proprio per poter reperire nuove famiglie, quindi partiremo con tutta una campagna di sensibilizzazione per riuscire a collocare questi minori non sempre solo in comunità, dove comunque è una realtà quasi irreale, ma in una realtà più vicina a quella che è la famiglia, che è l’affido.
Poi, gli incontri protetti: sono quel servizio che praticamente quando i genitori non possono incontrare i figli senza l’intermediazione di un educatore dobbiamo organizzarli noi, di solito è l’Autorità Giudiziaria anche in questo caso che ce l’ho chiede. Questo è un servizio, mio malgrado, dove i costi stanno aumentando, stanno aumentando grazie a tutte quelle separazioni altamente conflittuali, dove i bambini vengono utilizzati come strumenti di guerra fra due adulti e, quindi, spesso ormai succede che dobbiamo organizzarli con un educatore che tenga a bada le dinamiche fra i due genitori.
Centro diurno minori: è un’alternativa che è partita lo scorso anno, un’alternativa al collocamento dei minori in comunità. È un servizio diurno che io lo caratterizzo già nell’area preventiva; questo è un servizio in supporto alla famiglia e magari ci permette di non collocare poi il minore in comunità, dove comunque viene completamente sradicato da quella che è la sua la sua famiglia, qui così ha la possibilità di avere un’alternativa educativa e al tempo stesso di stare comunque all’interno del suo contesto familiare.
Servizio per l’integrazione lavorativa: 137.000 euro a fronte di 116, non è preoccupante questa cosa perché un pezzo di costo dell’assistente sociale l’ho spostato nei fondi della povertà perché ci permetteva questa cosa di investire meglio le risorse dei Comuni o comunque in modo diverso le risorse che i Comuni ci danno.
Vado veloce, inserimenti in comunità alloggio.
Scusate, prima c’è il servizio di assistenza domiciliare che vi ho detto prima, ho fatto vedere lo schema, da 691 andremo a 830 perché abbiamo i 17 Comuni per dodici dodicesimi, il servizio di assistenza domiciliare, come vedete, 190.000 euro è la quota storica che spendiamo, qui abbiamo avuto incarico qualcosa come 40 nuclei familiari, quindi è uno dei nostri servizi importanti e fortunatamente ci costa un po’ meno rispetto ad altre tipologie di interventi.
Il punto nevralgico del nostro bilancio sono gli inserimenti in CAM, nevralgico - come vi ho detto anche lo scorso anno e come ripeto sempre - perché non è programmabile e non è controllabile, nel senso che il collocamento del minore in comunità non viene definito, succede alcune volte, ma molto raramente, ma viene definito dall’Autorità Giudiziaria nel momento in cui ci arriva un decreto di collocamento noi non possiamo non attuarlo, purtroppo qui i costi vanno dai 98 ai 110 euro giornalieri e, quindi, tenete presente che nei 629 noi abbiamo collocato 40 minori.
Quest’anno abbiamo messo un po’ meno risorse perché è mia intenzione provare a trovare strategie progettuali diverse che non siano necessariamente il collocamento in comunità oppure fare delle trattative nel senso che ultimamente sto un po’ sperimentando l’acquisto a corpo, nel senso che invece chiedere che mi facciano pagare giornalmente, chiedo: “vi do un x al mese” in modo tale che io spendo meno, garantisco più progetti e comunque garantisco poi l’entrata alla comunità che ci accoglie i minori, purtroppo non tutte le comunità alloggio sono disposte a questo perché i costi che sostengono sono altissimi proprio per l’incidenza del costo del personale che hanno anche loro.
L’altro centro di costo importante che vi dicevo è l’assistenza educativa scolastica che abbiamo chiuso a 1.524.000, il valore atteso del 2019 è 2.038.000 perché gli ultimi due Comuni che ci hanno delegato il servizio che sono Caravaggio e Arzago ce lo avevano delegato da settembre, mentre qui io ho conteggiato tutti i nove dodicesimi dell’anno scolastico di tutti i servizi.
Però questo è un servizio che tanto ci costa, tanto ci viene rimborsato dai Comuni che ci richiedono un servizio.
90.000 euro, 84 e 90.000 euro sono il costo dell’assistenza educativa che noi facciamo ad hoc per i 25 alunni disabili sensoriali che abbiamo, quindi gli ipovedenti e gli ipoacusici.
Questi che vedete sono tutti i contributi che io devo mettere come costi a bilancio, questi 270 e 355 perché sono i contributi che Regione Lombardia ci dà per l’assistenza educativa scolastica ma che noi poi andiamo a rimborsare ai Comuni che sostengono l’assistenza educativa scolastica nelle scuole superiori.
L’Ufficio di Piano è tutto l’ufficio di programmazione che sono 78 e 100.000 euro.
Il progetto “Dopo di noi” sono quei progetti che facciamo sull’area della disabilità, purtroppo come vedete 27.000 euro è stata la spesa dello scorso anno, 141 quest’anno; questi sono progetti che davvero facciamo tanta fatica ad attivare perché sostanzialmente i genitori non sono mai pronti a sperimentare il “Dopo di noi” quindi facciamo veramente fatica.
Vado veloce, sto guardando se ci sono dei costi particolari, queste due sezioni: i 107.000 euro e i 242.000 euro sono tutti quei progetti che vi dicevo prima sull’area della povertà.
Poi, abbiamo tutti questi interventi per non autosufficienti, sono praticamente tutte quelle provvidenze che noi eroghiamo ai cittadini, tanto prendiamo, tanto poi eroghiamo.
Il Fondo sociale regionale, l’FSR, sono le erogazioni che noi diamo ai Comuni come vedete c’è un’importante differenza fra il 2018 e il 2019 perché abbiamo impostato in modo sperimentale una nuova gestione dei fondi regionali, del Fondo sociale regionale; prima noi facevamo una trattenuta alla fonte e addebitavano i costi ai Comuni al netto di questo finanziamento; quest’anno invece chiediamo il 100% ai Comuni dei costi dei servizi noi però poi rimborsiamo in toto il contributo di Regione Lombardia.
Concludo dicendo che il valore atteso è di 7.160.000 e nel 2018 sono stati 5.402.000 abbiamo avuto un utile di esercizio di 1400 euro che abbiamo accantonato. Ovviamente il nostro obiettivo è quello del pareggio di bilancio.
Poi se avete avuto modo di vedere tutti gli altri bilanci sul formato CEE abbiamo avuto anche dei riscontri passivi che sono quelle risorse che non abbiamo utilizzato quest’anno ma che utilizzeremo nel prossimo bilancio; adesso però mi sfugge l’importo di quanto era; vediamo se ce l’ho qui: era 471.000 euro di riscontri passivi che sono praticamente delle risorse che non abbiamo utilizzato nel 2018, ma che mettiamo a disposizione del bilancio 2019.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie dottore per l’illustrazione.
Dichiaro aperta la discussione.
Invito i Consiglieri a prenotarsi.
Chi vuole intervenire?
Consigliere Rossoni, prego.
Speaker : ROSSONI
Grazie, Presidente.
Credo che la relazione sia stata molto esaustiva, però mi interessava molto quel nuovo servizio indicato tra gli obiettivi del 2019, cioè attivazione nuovo servizio minori e famiglie perché credo anch’io che riuscire ad anticipare la tutela sia fondamentale perché quando arriva l’Autorità Giudiziaria spesso e volentieri sono situazioni che, purtroppo, si sono trascinate per tanto tempo e, quindi, l’intervento è più difficile, quindi ritengo molto positiva questa idea.
Per le ragioni che però indicava anche lei temo che sia di difficile attuazione, nel senso che anche per quanto riguarda la mia esperienza ci sono situazioni dove il pregiudizio, il rischio sono determinate dalla marginalità, dal disagio sociale o dell’incapacità genitoriale il più delle volte data da una conflittualità, quindi il fatto che la domanda sia attivabile su consenso dei genitori mi sembra che sia l’elemento di difficoltà; a meno che attiviate a margine anche un percorso che non lo so se si può chiamare di mediazione, piuttosto che di lavoro proprio sui genitori per fargli apprendere, quindi farli rendere consapevoli, di quanto la conflittualità sia deleteria e problematica perché questo è un servizio che, secondo me, è fondamentale, spesso e volentieri i genitori non la vogliono riconoscere, non vogliono prendere atto del fatto che i loro litigi poi hanno delle ripercussioni sui figli e, quindi, forse questo è un’attività che, secondo me, andrebbe incrementata e anticipata, quindi forse anche un lavoro sul nucleo genitoriale non sarebbe male.
Comunque la ringrazio per il lavoro fondamentalmente, più che per la relazione, perché effettivamente i numeri che ci avete dato sono numeri importanti che danno atto di una complessità e di numeri importanti, quindi di una presa in carico significativa; il fatto che non ci sia utile è positivo perché non siete una società che deve fare utili ma siete una società che deve erogare servizi e quindi riuscire a erogare tutto quello che si percepisce penso che sia la mission più importante che Risorsa Sociale poteva fare, quindi grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliera Ronchi, prego.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente.
Grazie Direttore Bugini.
Per motivi non solo di politica amministrativa ma di studi universitari sono venuta a visitare la vostra sede e ho trovato una sede molto importante, molto bella, ben strutturata.
Ho avuto modo di parlare con dei dipendenti che mi hanno fornito prontamente tantissimo materiale, a cui aggiungo adesso la sua ultima relazione.
L’importanza di Risorsa Sociale, in quello che è il maxi insieme delle fragilità e l’accompagnamento del progetto di vita di tutte le persone, è di immediata percezione per cui è un’attività importantissima, fondamentale, di estrema dignità che viene data alle persone.
Tuttavia volevo condividere questa riflessione: l’insieme generale di tutte le fragilità sociali, sui quali Risorsa Sociale interviene penso che sarà oggetto, in futuro, giocoforza, di una rivisitazione perché abbiamo una popolazione sempre più longeva e, quindi, ci saranno penso, immagino, moltissime criticità soprattutto nell’ambito della popolazione anziana, anche perché è abbinata al fatto che si fanno sempre meno figli, quindi ci sarà, in prospettiva, una diminuzione dei caregiver disponibili e una popolazione anziana con tutte le problematiche di disabilità annesse e connesse, di cronicizzazione, eccetera; per cui mi chiedo se già adesso, nelle vostre riflessioni sul futuro, sulla previsione di una società, che cambierà moltissimo nel 2030, nel 2040, eccetera, avete già immaginato come ridistribuire le risorse che - immagino sempre molto tirate -dovranno essere canalizzate verso una fetta di popolazione che invece avrà bisogno di una cura quotidiana costante.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliera Frigerio, prego.
Speaker : FRIGERIO
Grazie, Presidente.
Ringrazio anch’io il dottor Bugini, sia per l’esposizione ma soprattutto per il lavoro fatto perché avete fatto un ottimo lavoro.
Premesso che l’approvazione di questo bilancio di previsione è sempre un momento di esercizio di discrezionalità amministrativa, ritengo però positivo sottolineare e rilevare dei progetti che mi stanno veramente a cuore che sono: il centro diurno dei minori; questo qui è veramente un bellissimo progetto, l’inserimento CAM e l’assistenza scolastica con la quale io punto sempre, educativa e il “Dopo di noi” anche questo per ricollegarmi anche un po’ alla Ronchi effettivamente è molto importante.
Quindi anticipo comunque il voto positivo della lista con Mangano per Treviglio e, secondo me, da sottolineare è il pareggio di bilancio, ecco questo è molto positivo.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliera Frigerio.
Altri interventi? Non ci sono altre prenotazioni, per cui dottor Bugini a lei la parola per le risposte ai Consiglieri.
Grazie.
Speaker : BUGINI – Direttore “Risorsa Sociale”
Grazie, Presidente.
Rispetto alla questione che dicevamo dei minori del nuovo servizio che vorremmo creare con le due unità operative, sicuramente, è vero, quando ci arrivano i soggetti che arriva il decreto dell’Autorità Giudiziaria la maggior parte delle volte sono soggetti distrutti dentro e riuscire a ricostruirli è faticosissimo, l’azione di cambiamento è quella che in certi momenti anche noi operatori facciamo fatica a vedere, in certi momenti non vi nego che c’è stata comunque anche un po’ di amarezza per dire: Caspita, abbiamo investito tanto, sia in termini di tempo-lavoro, di energie, di soldi e il risultato che otteniamo è magari minimo.
Io credo che sicuramente il nostro ruolo istituzionale è comunque tentare il possibile anche rispetto a queste situazioni così polverizzate e così distrutte dentro.
Sicuramente, come vi dicevo prima, il fatto se noi riusciamo ad agganciarli un po’ prima, su questo ovviamente ci deve essere una forte sinergia fra azienda e servizio sociale e insieme - personale specialistico dell’azienda e il personale comunale - devono riuscire ad agganciare la famiglia e fargli vedere quanto potrebbe essere importante la collaborazione e, quindi, il mettersi comunque a disposizione del progetto perché sostanzialmente tante volte le famiglie, soprattutto quelle conflittuali, fanno dei passi indietro nel senso che se uno dei due coniugi fa un passo avanti l’altro… si fanno la guerra.
Io mi aspetto, comunque, un momento di grosso impegno professionale sia da parte nostra, che da parte dei Comuni però ritengo che visto che la tutela minori è un qualcosa che non riusciamo a tener sotto controllo perché continuano ad aumentare i casi di situazioni che uno dice: “Caspita, le vedevo solo su Rete 4, mi vien da dire, però di fatto esistono e ci sono molto vicine.
Quindi, secondo me, se riusciamo nel nostro piccolo ad operare già un cambiamento, secondo me, un investimento che facciamo oggi - certo dobbiamo chiedere ai Comuni un ulteriore sforzo - può essere che domani qualcosina ci ritorna indietro, ma anche secondo me non solo in termini economici ma anche in termini sociali mi vien da dire, cioè avremo una società migliore, delle persone che stanno meglio.
La mia paura, non vi nego, è che tante volte ho il sospetto che i figli poi rimettano in pratica l’esempio dei genitori, quindi situazioni che sono devastanti in una generazione si riproducano e questa è una cosa che fa più paura.
Quindi noi dobbiamo trovare il modo e adesso dirvi sui due piedi non so quale possa essere però per spezzare questa cosa e, secondo me, questo unico servizio con le due unità operative diverse potrebbe essere una prima risposta.
Ovviamente, stiamo partendo in via sperimentale, partiremo il primo di giugno, stiamo scrivendo le linee guida e dal primo di giugno dovremmo essere operativi almeno con un assistente sociale. Certo poi l’équipe, ci dovrebbe essere il supporto psicologico, ci dovrebbe essere educatore professionale e io sto studiando tutti i modi per poter reperire tutte queste risorse in risorse economiche non so se mi spiego perché voglio dire la copertina che abbiamo è quella, tira la destra, tira la sinistra però voglio dire se sono 7 milioni, son 7 milioni. Punto.
Rispetto, invece, a quello che diceva il consigliere Ronchi, rispetto all’area degli anziani: sicuramente il piano di zona è denso di quello che sarà il futuro. Sicuramente dobbiamo pensare che il nostro modo di progettare dovrà cambiare dovremo cominciare a mettere più attenzione sull’area degli anziani. Forse noi siamo, credo, fortunati perché nella nostra provincia di Bergamo, nella nostra Bassa, abbiamo ancora le reti familiari abbastanza forti però come diceva lei non sarà così per sempre, quindi dobbiamo cominciare a prepararci rispetto a questa cosa. Siamo ancora in una situazione di tranquillità sotto questo aspetto, però comunque ci stiamo cominciando a riflettere.
In questi interventi che vedete ancora delle non autosufficienze sono già una prima risposta che noi stiamo dando, ovviamente sono 250.000 euro e sono due soldi, mi vien da dire, rispetto a quelli che sono i bisogni, anche se quest’anno sul caregiver, dove noi andiamo a dare dei contributi proprio per l’assistenza che il familiare do al proprio congiunto abbiamo avuto - adesso non vorrei dire dei numeri sbagliati - 147 domande che stanno continuamente aumentando e ne abbiamo finanziate 117, quindi mi vien da dire nel nostro piccolo anche se con delle bricioline, perché poi i soldi che diamo sono 1200 euro annui, capite bene che non fa la differenza però probabilmente già da parte dei Sindaci quando hanno approvato il Piano di riparto hanno accettato questa nostra proposta di sostenere, anche se con poco, queste famiglie.
Sicuramente le non autosufficienze è una roba che lo Stato dovrà pensare di aumentare questi fondi, quindi è vero la povertà però probabilmente questa è un’altra – scusate, non mi piace usare questa cosa - povertà che sta emergendo e per cui dovremo poi farci i conti.
Ci stiamo pensando. Non siamo ancora in una fase di emergenza, nel senso che in questo momento le emergenze sono altre, sono i minori, sono le famiglie conflittuali, sono i senza casa, eccetera.
Dico solo una cosa che mi piace dire sul centro diurno minori: noi non abbiamo una gestione diretta di un centro diurno minori, ci piacerebbe perché poi la Presidente non lo sa ma ci stiamo cominciando a pensare. Noi siamo partiti, come dicevo, in sordina abbiamo speso quest’anno 36.000 euro che poi l’anno precedente mi pare di ricordare che erano 18 o 17, come vedete il costo quest’anno è 98.000 euro perché abbiamo ampliato le convenzioni quindi avevamo una convenzione con un centro diurno, adesso abbiamo una convenzione con quattro centri diurni, quindi stiamo proprio investendo e, come dicevo prima, per me il centro diurno non è un’attività riparativa ma è preventiva; il lavoro da fare è tanto e tutti i giorni ci inventiamo qualcosa di nuovo e posso dire - a conclusione - che diamo spazio alla creatività.
Soprattutto volevo anche ringraziare il nostro Consiglio di Amministrazione che anche quando facciamo delle proposte che magari inizialmente sembrano un po’ campate in aria, se riusciamo a motivarle, ci dà una grossa, ecco sentivo la necessità di porre questi ringraziamenti e anche di ringraziare sempre il Comune di Treviglio che ogni anno ci dà questo spazio, presentiamo dei numeri, però dietro i numeri c’è comunque tutto il nostro lavoro, c’è la nostra passione e mi spiace di essere qui da solo ma dietro con me ci sono altre 21 persone che comunque danno tutto il loro contributo.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Dottore.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie.
Ringrazio anch’io, prima del voto che mi auguro possa essere per entrambi i punti assolutamente all’unanimità.
Ringrazio il personale rappresentato dal Direttore di Risorsa Sociale, è stato raccontato tanto di quanto fa questa azienda, è stata citata anche la svolta significativa della nuova sede che da una parte permette di essere più funzionali nei confronti dell’utenza ma anche di garantire al personale la possibilità di svolgere al meglio il proprio lavoro per quanto riguarda quello svolto presso la sede, poi ci sono tante articolazioni sul territorio.
Lascio solo due sollecitazioni, una: visto che è arrivata la provocazione, in realtà sul centro diurno minori, ma anche forse qualcos’altro, disabili, Treviglio ha già manifestato anche la disponibilità di uno spazio, eventualmente, quindi come Comune ci siamo; l’altra che riguarda direttamente il Sindaco, ma non il Sindaco Imeri, ma tutti i Sindaci, che è anch’essa una sollecitazione che sta diventando un tema significativo che è quello dell’amministrazione di sostegno nei confronti di quelle figure per il quale il Tribunale poi si rivolge ai Sindaci e per il Sindaco diventa un bell’impegno e ci sono anche i Sindaci magari di Comuni un po’ più piccoli che non hanno neanche le strutture e se non ci fosse Risorsa in certi casi molti Comuni il servizio sociale oggi sarebbe praticamente nullo.
A Treviglio abbiamo la fortuna di avere un’ottima organizzazione e di investire molto nei servizi come amministrazione ma anche di investire in Risorsa nella quale continuiamo a credere e credo che i dati che ci vengono portati stasera, che non sono economici, è stato ricordato prima si lavora con una coperta che tendenzialmente è sempre molto corta rispetto ai bisogni del territorio ma l’efficienza, l’attenzione, la capacità di cogliere e di provare a cogliere in anticipo quelli che sono i bisogni del territorio credo che siano da sempre un tratto distintivo di questa azienda per la quale in molti ci guardano come risorsa in modo positivo e a volte anche come esempio e quindi credo che sia giusto riconoscerlo, ovviamente c’è sempre da lavorare e stasera tanto nel consuntivo, quanto nel bilancio di previsione abbiamo avuto modo di ascoltare, seppur sinteticamente e di leggere con più pazienza quello che è lo scenario futuro che va sicuramente nella direzione di dare servizi a un territorio come il nostro, dove tutte le esigenze, le sensibilità, i minori, i disabili, gli anziani e le famiglie in difficoltà per il quale si rende necessario un intervento poi dell’Autorità Giudiziaria e altro trovano una risposta concreta.
Quindi mi sembrava corretto, giusto e convintamente esprimo oltre che il mio voto favorevole anche i ringraziamenti a tutta la struttura dal Consiglio di Amministrazione, ai dipendenti e a tutto il personale che ruota attorno a Risorsa.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazioni di voto sul punto numero 5: “Approvazione bilancio economico previsione 2019-2021”.
Se ci sono dichiarazioni di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto numero 5 all’ordine del giorno: “Approvazione bilancio economico di previsione 2019 – 2021, azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera D’Adda”.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato favorevolmente tutti i Consiglieri per cui il punto all’ordine del giorno è approvato all’unanimità.
Veniamo ora al punto numero 6, se ci sono dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui mettiamo in votazione il punto numero 6: “Approvazione bilancio di esercizio 2018 dell’azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera D’Adda”.
Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato favorevolmente tutti i Consiglieri per cui il punto numero 6 è approvato all’unanimità.
Ringrazio anch’io il dottor Bugini per la relazione.
A questo punto facciamo un’inversione dei punti all’ordine del giorno, trattiamo prima il punto numero 8: “Approvazione del rendiconto della gestione 2018 e relativi allegati”, perché la dottoressa ha avvisato che è un attimino in ritardo, per cui trattiamo poi successivamente il punto numero 7.
Prego dottor Pecoroni, grazie.
Assessore Vailati a lei la parola.
Speaker : VAILATI – Assessore
Grazie, Presidente.
Il rendiconto della gestione è l’ultimo passaggio per l’esercizio finanziario 2018 cominciato, come vi ricorderete, con la predisposizione del DUP, che è stato lo strumento di programmazione che è servito poi per redigere il bilancio di previsione 2018/2020, un bilancio dinamico con 39 variazioni, di cui 7 di Consiglio, una di Giunta comunale con i poteri del Consiglio e poi ratificato dallo stesso, 9 dalla Giunta con poteri propri e 22 dal responsabile del servizio finanziario.
Il rendiconto del Comune è un documento corposo e complesso che in estrema sintesi spiega come sono stati impiegati e gestite le risorse dell’Ente sia da un punto di vista finanziario che dal punto di vista più descrittivo, andando ad evidenziare quali sono state le attività poste in essere nel corso dell’esercizio dalla struttura del Comune di Treviglio.
A livello generale il rendiconto si compone di: del conto del bilancio, conto economico, stato patrimoniale e di tutti i suoi allegati.
Per quanto riguarda i numeri: per il Comune di Treviglio è indispensabile ricordare come da riaccertamento straordinario dei residui effettuato nell’anno 2015 sia emerso un disavanzo pari ad euro 1.261.000 e che si sia optato per un rientro trentennale, così come prevedeva la norma, e deliberato peraltro dal Consiglio comunale il 26 maggio 2015 già dal rendiconto dell’anno stesso, quindi nell’anno 2015, il disavanzo è stato ridotto a 1.154.000 euro e così via per gli anni successivi sempre però oltre il limite minimo previsto dal piano che è pari a 42.000 euro, arrivando quindi ad un disavanzo accertato per il 2018 di 892.000 euro, riducendo il disavanzo di 368.000 euro contro i 168.000 obbligatori.
Il rendiconto di quest’anno registra un risultato di Amministrazione positivo pari a 7.200.000 euro. Tuttavia il risultato epurato delle quote vincolate ossia di tutte quelle quote che hanno per legge una specifica destinazione e da quelle accantonate tra cui spicca il fondo crediti di dubbia esigibilità che è pari a 6.700.000 euro ammonta a meno 892.000, che rappresenta appunto l’attuale disavanzo, in miglioramento di oltre 75.000 euro rispetto all’esercizio precedente.
Vi evidenzio che il disavanzo non è un dato che si cumula con quelli precedenti ma al termine di ogni esercizio rappresenta l’attuale consistenza del fenomeno e che il Comune di Treviglio è tenuto a migliorare, come vi dicevo, prima per almeno 42.000 euro, al fine di rispettare il piano di rientro.
Tra i diversi numeri a disposizione del Consiglio si evidenziano i seguenti che, secondo me, sono anche i più significativi.
Il pagamento ai fornitori per un ammontare di 17 milioni di euro migliorando però anche la tempestività dei pagamenti che corrisponde oggi a 6 giorni, contro gli 11 dell’anno 2017.
Sono stati rispettati tutti i parametri di deficitarietà come definiti dal Ministero dell’Interno.
I pagamenti in conto capitale sono pari a oltre 5 milioni di euro e in parte testimoniano gli investimenti fatti per la città, ad esempio il completamento degli alloggi di via Cavour, la rotatoria di via Bergamo, il nuovo polo fieristico oltre ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio comunale, sulle strade, sulle rogge, sul verde che hanno contribuito a rendere quindi migliore la qualità della nostra città.
Gli investimenti effettuati per l’anno 2018 ammontano a 3,6 milioni di euro e riguardano opere di manutenzione straordinaria di riqualificazione strade, piazze e parchi, completamento degli impianti del nuovo polo fieristico, riqualificazione energetica e ammodernamento degli impianti di illuminazione, manutenzione di rogge, realizzazione di nuova pista ciclopedonale ed altro ancora.
La spesa corrente ammonta a 23,1 milioni di euro, mantenendosi in linea con gli anni precedenti ed assicurando il consueto livello del servizio offerti, mai semplice, considerato il contesto nazionale di riferimento a livello economico e normativo; il miglioramento della situazione di cassa sia come consistenza finale che come utilizzo nel corso dell’esercizio azzerando praticamente l’anticipazione; il miglioramento dei residui attivi di parte corrente, che diminuisce a 12,5 milioni di euro e che sono coperti per oltre il 50% dal fondo crediti.
Il pareggio di bilancio che è un vincolo di finanza pubblica che ci viene richiesto è stato rispettato.
Tra i documenti meritano di essere segnalati la relazione dei Revisori che ha espresso parere positivo sulla proposta di rendiconto 2018, evidenziando anche, appunto, il miglioramento della cassa del fondo crediti e la relazione della Giunta dalla quale emergono le attività (e sono molte) svolte dai diversi uffici.
Tra le attività svolte dall’Assessorato di competenza si ricordano in particolare: l’attività di accertamento dei tributi locali (sono stati accertati oltre un milione di euro) e la gestione dinamica ed attenta del bilancio.
A livello più complessivo i numeri che presenteremo con il rendiconto 2018 attraverso le slide che poi il dottor Pecoroni vi illustrerà testimoniano il progressivo miglioramento di due elementi segnalati nei precedenti esercizi.
Il netto miglioramento del fondo cassa, abbinato anche ad una velocizzazione dei pagamenti; la riduzione dei residui attivi ed il progressivo aumento del loro tasso di copertura al fondo crediti; entrambi gli aspetti sono il risultato delle ricerche scelte operate dall’Amministrazione che ha raggiunto tali risultati assicurando comunque le esigenze dei servizi e della spesa che, come visto, si mantiene ai livelli degli ultimi anni.
Passo ora la parola al dottor Pecoroni per l’illustrazione tecnica, attraverso slide, dei numeri che compongono il rendiconto e poi, qualora abbiate domande, siamo a disposizione per le risposte.
Grazie.
Speaker : PECORONI – Dirigente
Grazie, Assessore.
Buonasera a tutti i Consiglieri e agli Assessori.
Come accennava l’Assessore Vailati, il rendiconto 2018 rappresenta il momento ideale per fare il punto della situazione di quanto è avvenuto nell’esercizio che si va a chiudere con questo importante adempimento.
La documentazione che avete ricevuto, se l’avete stampata, avete visto che è corposa, è molto consistente ma - forse lo dico tutti gli anni - mi piace sempre sottoporre alla vostra attenzione oltre ai numeri che, ovviamente, sono importanti, ma in qualche maniera forse troppo sintetici, soffermarsi anche sulla relazione della Giunta nella quale ogni ufficio va a descrivere tutte le attività che vengono poste in essere nel corso dell’anno da parte del Comune perché almeno personalmente ogni volta che ho l’occasione di leggere, di mettere insieme questi documenti ci si rende conto che le attività poste in essere poi da tutti i diversi uffici sono davvero numerose.
Per quanto riguarda i numeri, ovviamente facciamo una selezione di quelli che riteniamo più significativi che possono permettere di comprendere meglio il documento che avete tra le mani.
La spesa corrente. La spesa corrente è quella spesa che viene definita di funzionamento perché è quella spesa che in linea di massima si ripete ogni anno e che permette di erogare tutti i servizi che vengono erogati alla collettività di riferimento.
Il 2018 vede una spesa finale impegnata di 23,1 milioni che, rispetto alla media degli ultimi esercizi, si conferma in media ma che vede un leggero aumento rispetto al 2017, questo in massima parte è dovuto al fatto che è stato possibile nell’esercizio 2018 intercettare una serie di contributi, in particolar modo regionali, anche di parte corrente, ad esempio sullo sport e sui servizi sociali.
Se i 23 milioni è una descrizione numerica e quantitativa della spesa corrente impegnata, andiamo a vedere da un punto di vista qualitativo quali sono le missioni di bilancio che vedono la maggior parte delle risorse assegnate utilizzate.
La missione più grossa è la missione 1, servizi istituzionali generali di gestione che è anche però la missione che comprende più programmi che sono, tra virgolette, una parte di missione che comprendono tutte le spese di funzionamento degli uffici, dai servizi finanziari, i servizi tributi, la segreteria, sono tutte comprese allo sportello unico all’interno della missione 1, invece andando poi a scendere vediamo che la seconda missione, in ordine di risorse assegnate e poi impegnate, è la missione 9: Sviluppo e tutela del territorio e dell’ambiente, quasi 5 milioni di euro ma che è collegata in gran parte al servizio di smaltimento rifiuti urbani, il contratto di G.Eco che vale circa 4 milioni e mezzo è proprio all’interno di questa missione.
Subito dopo, con oltre 4 milioni, abbiamo la missione 12 che sostanzialmente sono i servizi sociali più i servizi cimiteriali che vengono allocati in questa missione, a scendere ancora successivamente abbiamo la missione 4: istruzione diritto allo studio, poi sempre sopra il milione di euro la missione 3: Ordine pubblico e sicurezza che sostanzialmente riguarda tutte le spese afferenti al corpo della Polizia locale; la missione 5: Tutela beni, attività culturali e la Missione 10: trasporti e diritto alla mobilità, con tutta la sfera legata alla viabilità e alla manutenzione della rete stradale.
Sempre da un punto di vista qualitativo che tipologia di spesa abbiamo impegnato nel corso dell’esercizio 2018, la parte più consistente per oltre la metà, quasi il 60%, riguarda l’acquisto di beni e servizi, cioè tutti quei beni quei servizi che nel corso dell’anno vengono acquistati per far funzionare la macchina comunale, per assicurare i servizi alla cittadinanza.
Poi abbiamo quasi il 28% i redditi da lavoro che sostanzialmente sono il costo del personale dei dipendenti dell’Ente e ancora seguire, ma per importi molto meno importanti, abbiamo gli interessi passivi che si pagano a servizio del debito, i trasferimenti correnti di varia natura e poi voci residuali che sono le altre spese e le imposte e tasse che paghiamo anche come Comune, in particolar modo per quanto riguarda l’IRAP.
L’andamento della spesa in conto capitale: se prima abbiamo affrontato e visto in maniera sintetica la spesa corrente, andiamo ad analizzare la spesa in conto capitale.
La spesa in conto capitale è quella spesa che ha un’utilità ripetuta nel corso degli anni, nel senso che sono - tra virgolette - gli investimenti che vengono fatti a favore della città.
Nel 2018 l’asticella si ferma poco dopo i 5 milioni di euro, quindi abbiamo quasi 10 miliardi di euro; la media rispetto agli esercizi precedenti è in leggero calo, ma non si può non tener conto che la spesa in conto capitale è strettamente legata alle entrate in conto capitale che si riescono a acquisire e quindi la variabile principale è proprio data dall’entrata, però mi soffermo ancora un attimo sui 5 milioni di euro perché probabilmente visto in quest’ottica è un dato che può apparire non particolarmente significativo e, quindi, abbiamo voluto spostare l’ottica di riferimento a un livello oltre il Comune di Treviglio.
Siamo andati a vedere, tramite banche pubbliche, quella dei pagamenti proprio effettuati e consultabili da chiunque, i Comuni un po’ vicini a noi o comunque di dimensioni più o meno simili; in questo contesto probabilmente i 5 milioni che poc’anzi dicevo acquistano un valore diverso perché rispetto a città in parte più piccole ma comunque con un numero di abitanti quantomeno assimilabili i 5 milioni di Treviglio spiccano, ad esempio il Comune di Crema, che da un punto di vista demografico è simile al Comune di Treviglio, nel 2018 si è fermato a un milione e mezzo; per carità poi le variabili possono essere tante ma è sicuramente un elemento che può essere tenuto in considerazione.
Così come abbiamo visto per la spesa corrente, dove è stata allocata la spesa in conto capitale?
L’Assessore prima nella sua relazione ha descritto i maggiori investimenti effettuati, troviamo riscontro poi nell’allocazione nelle nostre missioni di bilancio, andiamo alla missione 4: Sviluppo economico e competitività, quindi la Fiera; la missione 10: trasporti e diritto alla mobilità, tutto quello che è legato alle infrastrutture stradali e la missione 8: Assetto del territorio e di edilizia abitativa perché proprio l’intervento di circa un milione di euro sugli alloggi di via Cavour va ad essere allocato su questa missione.
Diceva anche l’Assessore: al 31/12 il nostro risultato di amministrazione, per così dire, lordo si ferma poco dopo i 7 milioni di euro, 7.200.000 euro però questo è un risultato, per così dire, lordo perché deve essere depurato sia dai fondi accantonati che ammontano a 7.300.000 euro di cui la parte del leone la fa il fondo crediti di dubbia esigibilità a 6,7 milioni, poi abbiamo i fondi vincolati per legge, per trasferimenti che comunque hanno una destinazione che non può essere distratta da quella a cui sono destinati che vale poco più di 700.000 euro, la parte destinata ovvero quelle risorse per investimento che non sono state impegnate entro la fine dell’esercizio e che nel nostro risultato di amministrazione rifluiscono con quella destinazione per 87.000 euro e tolte tutte queste componenti arriviamo a un importo negativo di 892.000 euro ma come bene ha detto l’Assessore è importante sapere il punto di partenza che erano i circa 1.250.000 euro negativi registrati con riaccertamento straordinario dei residui e il miglioramento che siamo tenuti a fare ogni esercizio di almeno 42.000 euro rispetto all’esercizio precedente; avevamo chiuso il rendiconto 2017 a 960.000 euro circa e, quindi, miglioriamo di oltre 70.000 euro che ci permette quindi di continuare nel nostro percorso di riassorbimento del riaccertamento straordinario dei residui e, peraltro, con un ritmo più veloce dei trent’anni deliberati che, fermo restando che poi ogni anno fa storia a sé, continuando in questa progressione potrà essere chiuso prima del tempo.
Il dettaglio dell’avanzo vincolato: tra le varie quote vincolate cosa abbiamo; questo è il dettaglio, ad esempio ci sono 135.000 euro del contributo ricevuto per la ristrutturazione della cascina Ganassina, i 116.000 euro degli incassi dell’autovelox che devono essere destinati alla Provincia, 100.000 euro maturati come credito IVA a valere sugli investimenti, che hanno un vincolo di legge, i 200.000 euro che dovranno essere restituiti al Ministero o comunque deve essere valutato un utilizzo diverso di quella somma che ad oggi non è ancora stata spesa.
Perché è importante sapere quali sono le parti vincolate? Perché, essendo in disavanzo, sostanzialmente non abbiamo un avanzo da poter applicare, però questo avanzo, che è proprio vincolato e che per legge deve essere destinato a queste risorse, sarà l’unico nel corso dell’esercizio che potremo andare a applicare nel caso in cui ci siano le circostanze per farlo.
Un altro elemento, secondo me importante, da porre alla vostra attenzione e su cui alla fine di ogni anno vi diamo conto è il recupero dell’evasione dei tributi locali in particolar modo: qui vedete la progressione dei diversi ultimi esercizi e anche per il 2018 siamo riusciti ad accertare un importo superiore al milione di euro e con recupero evasione dei tributi locali mi riferisco a ICI, IMU, TARSU, TARES, TARI e TOSAP. Il totale della serie degli ultimi sei esercizi arriva quasi a 6 milioni di euro e, per l’esercizio 2018, al 31 dicembre dell’anno, già il 48% di quel milione era stato riscosso ed è un dato sicuramente positivo anche perché negli esercizi a venire poi questa percentuale molto probabilmente si andrà ad incrementare.
Il milione di euro può non significare tutto e allora anche in questo caso, sempre prendendo però come dato il riscosso effettivo del recupero dell’evasione, non solo di competenza ma di tutti gli esercizi, quindi anche a valere sui residui, andiamo a spostare la nostra attenzione oltre il Comune di Treviglio e anche in questo caso, con i Comuni che abbiamo preso a riferimento nella tabella precedente possiamo vedere che il dato di Treviglio, che arriva quasi 900.000 euro, è comunque un dato pro capite importante, anche rispetto a realtà a noi vicine o comunque realtà demografiche per certi versi assimilabili.
Ma proprio sulle entrate tributarie com’è l’andamento delle nostre entrate? E’ abbastanza stabile: anche per il 2018 siamo oltre i 17 milioni rispetto a una media del periodo di 17,3 milioni e l’aumento è in massima parte dovuto, come ricorderete, al fatto che nel 2018 ci fu l’adeguamento delle tariffe della TARI, quindi la differenza sostanzialmente è riconducibile a quell’aspetto.
Per l’andamento dei trasferimenti correnti, vi dicevo che la spesa corrente è aumentata soprattutto perché siamo riusciti a intercettare dei trasferimenti e vedete in questa tabellina la riprova: questi trasferimenti nel 2017 erano stati di 1,2 milioni e nel 2018 salgono a quasi 1,8 milioni di euro, che è più della media precedente che ci ha permesso di impegnare maggiori risorse.
Infine le entrate extra tributarie, che sono tutte quelle che non fanno parte dei primi due Titoli e che spaziano dagli affitti a tutti i servizi che vengono erogati alla cittadinanza a pagamento, come asili, mense, affitti, multe, tutto quello che non rientrava nelle due categorie precedenti: anche in questo caso siamo più o meno in un contesto consolidato che arriva a quasi 7 milioni di euro.
La suddivisione, quindi, delle nostre entrate correnti vede per due terzi entrate tributarie, per un quarto entrate extra tributarie e una parte rimanente, che ormai è solo del 7%, per trasferimenti correnti, ma che comunque è in aumento rispetto all’esercizio precedente.
Poi un elemento importante che ritengo di porre alla vostra attenzione sono i residui attivi e passivi, che in maniera non del tutto speculare possono essere paragonati, a livello privato, con i crediti e i debiti: non è esattamente così, ma ci possiamo avvicinare.
I residui attivi nel 2018 scendono a 15 milioni di euro, mentre i residui passivi scendono – e lo vedete in maniera davvero considerevole rispetto agli esercizi precedenti – a poco più di 6,5 milioni di euro. Quindi questo, in estrema sintesi, cosa vuol dire? Che da un lato, per quanto riguarda i residui attivi che diminuiscono, riusciamo ad avere una riscossione migliore, che poi è molto importante, come vedremo anche più avanti, per la determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità; dall’altro, invece, riusciamo a velocizzare i pagamenti e quindi i residui passivi che ci portiamo dietro tendono a diminuire, in realtà in maniera anche piuttosto marcata soprattutto rispetto a esercizi più in là nel tempo.
Il debito residuo sta a significare quel debito che è stato contratto negli esercizi precedenti e che ogni anno vede una quota che viene rimborsata a chi ce lo ha erogato per fare gli investimenti: negli ultimi sei anni vediamo una decrescita costante dal 2013 fino al 2016 e nel 2017 abbiamo una risalita perché, come ricorderete, furono assunti il mutuo per il secondo lotto del polo fieristico e un leasing in costruendo, che si configura come indebitamento, per la ristrutturazione di quella che oggi è la sede della Polizia locale.
Nel 2018, invece, non è stato assunto ulteriore indebitamento e quindi la linea tendenziale riprende la diminuzione.
Altri elementi molto velocemente: il pareggio di bilancio nel 2018 è stato rispettato e diciamo che negli esercizi precedenti era fondamentale perché c’erano delle sanzioni draconiane, quest’anno le sanzioni sono state disinnescata e, tra l’altro, nel 2019, come dicevo in sede di presentazione del bilancio di previsione 2019, non esistono più, però anche per il 2018 è stato rispettato e al 31.12.2018 non abbiamo rilevato debiti fuori bilancio.
Un elemento sicuramente importante da porre alla vostra attenzione, anche perché, come ricordate, ne avevamo discusso in maniera abbastanza diffusa come elemento da attenzionare nel corso dei rendiconti degli anni precedenti, è l’andamento della cassa, che al 31.12.2018 fa registrare un saldo cassa positivo per 3,5 milioni che, rispetto ai 500.000 euro del 31.12.2017, segnano un marcato aumento di 3 milioni, ma credo che, a livello qualitativo, sia ancora più importante evidenziare la contrazione dell’utilizzo dell’anticipazione di cassa, tra l’altro tendenziale perché nel 2016 era ancora di più del 2017.
Nel 2017 erano stati 199 giorni per una spesa di 23.000 euro e nel 2018 abbiamo un’anticipazione che è stata utilizzata per soli 16 giorni per una spesa davvero ridicola di 188 euro. Peraltro questo dato non è ancora il rendiconto 2019, ma è un dato che sembra consolidarsi: bisogna lavorarci ogni giorno, ma sono ottimista perché ad oggi il nostro fondo cassa è di poco più di 2 milioni di euro, non abbiamo mai attivato l’anticipazione di cassa e proprio quei sedici giorni che abbiamo registrato nel 2018 furono registrati nel mese di aprile 2018 e quindi questo sicuramente è un indicatore positivo che fa ben sperare.
Un altro elemento che porto alla vostra attenzione è l’indicatore di tempestività dei pagamenti, che nel 2018 si è attestato al 6,39 giorni ed è importante, soprattutto visto rispetto agli esercizi precedenti, perché magari una lettura potrebbe essere quella di aver bloccato i pagamenti per poter avere più cassa, ma non è assolutamente questa la motivazione e la vediamo forse riassunte in maniera grafica più immediata da queste tre tabelline: da un lato abbiamo l’indicatore dei pagamenti, che nel 2016 era quasi di 35 giorni e nel 2018 poco più di 6, per il fondo cassa dai 100.000 euro del 2016 siamo arrivati a 3,5 milioni e i giorni di utilizzo di anticipazione da 300 e rotti sono scesi a 16. Quindi questo è sicuramente un elemento economico positivo.
L’altra cosa importante da monitorare è sicuramente l’andamento del fondo crediti di dubbia esigibilità perché, come abbiamo visto prima, quell’accantonamento erode in gran parte il risultato lordo del nostro risultato di amministrazione; in particolar modo, come avete visto nelle delibere sia di quest’anno che degli esercizi precedenti, il Comune di Treviglio ha optato per l’utilizzo del criterio sintetico anziché di quello analitico; questo però tenendo bene in mente che nel rendiconto 2019 non ci sarà più questa modalità sintetica di utilizzo e bisognerà passare al metodo analitico.
La differenza tra i due metodi, se nel 2016 era abbastanza rilevante a quasi 2 milioni di euro, nel 2018, proprio per tutte quelle attività che credo abbiamo descritto più volte, è stata ridotta a poco meno di 300.000 euro e, dato l’andamento, tutto fa presumere che nel rendiconto 2019 l’utilizzo del metodo analitico che sarà l’unico possibile non dovrebbe portare scompensi di sorta.
Quindi questi ultimi due elementi, il fondo di cassa e il fondo crediti dubbia esigibilità, li reputo molto positivi e si sposano anche con un principio di prudenza, ovvero quanto dei residui attivi dei titoli primi e terzi, che sono le entrate correnti che abbiamo visto poc’anzi, sono coperti dal fondo credito di esigibilità? Quindi se tutto andasse male e se, per assurdo, non riscuotessimo più niente dei residui di esercizi precedenti, quanto andrebbe ad impattare sul nostro bilancio? Se nel 2016 la copertura era del 27%, non poco, ma comunque non totale, vediamo anche come progressione un aumento continuo: nel 2017 eravamo arrivati quasi al 36% e nel 2018 ci attestiamo a oltre il 50%, superiamo addirittura il 55%.
Quindi, tenendo conto che comunque una parte di questi residui già oggi è stata riscossa perché siamo al 30 aprile, è un elemento positivo di prudenza rispetto agli esercizi che verranno. Questi due aspetti di miglioramento, la cassa, i residui attivi e il fondo crediti di dubbia esigibilità, come diceva in conclusione l’assessore Vailati, comunque assicurano una spesa che si mantiene quantomeno in linea con gli esercizi precedenti.
Con questo avrei finito la mia esposizione e ovviamente, come diceva l’Assessore, per le domande sono qui apposta.
Speaker : Andrea COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, dottor Pecoroni.
Se ci sono interventi invito i Consiglieri a prenotarsi. Consigliera Frigerio, prego.
Speaker : FRIGERIO
Grazie, Presidente. Affrontando il rendiconto del 2018, corredato della relazione e della revisione dei Revisori dei Conti, che esprimono naturalmente un giudizio positivo volevo, fare delle considerazioni in linea generale.
Per quanto riguarda i punti di forza di questo bilancio, come abbiamo sentito, mi piace ribadire il significativo miglioramento della gestione di cassa, tant’è che i Revisori invitano a proseguire su questa strada in modo da arrivare alla completa eliminazione dell’utilizzo dell’anticipazione, il pagamento delle fatture in sei giorni e per me non c’è nessun altro Comune a questo livello e il positivo incremento del tasso di copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità rispetto ai residui attivi, tanto da arrivare alla convergenza fra il metodo sintetico e quello analitico.
Quindi è assicurata la riduzione del debito, come abbiamo già sentito anche nel bilancio di previsione, e c’è maggiore efficacia nelle riscossioni e più velocità nei pagamenti. Quindi il pareggio di bilancio è rispettato e non ci sono debiti fuori bilancio. All’insegna della buona amministrazione, la spesa corrente per servizi garantiti e al livello degli anni passati, come abbiamo detto, e in conto capitale per quanto riguarda gli investimenti siamo a 5 milioni.
Però a questo punto politicamente mi piace anche vedere, oltre ai numeri, che cosa del programma di mandato effettivamente è stato rispettato e io parlo sempre della cultura perché per me è fondamentale investire nella cultura e credo che Pezzoni mi dia ragione e quindi fondamentale è stata come sempre, anche per quest’anno, la condivisione con il mondo associazionistico trevigliese e delle scuole. Attraverso la formula del patrocinio l’Amministrazione ha condiviso molti eventi realizzati nel territorio, organizzati appunto dalle associazioni, la biblioteca ha mantenuto l’apertura nella pausa pranzo e ci sono stati prestiti pari a 114.825, quindi un numero esorbitante, tanti sono stati i laboratori e le attività svolte. A me piace, visto che sono una nonna, ricordare anche “I nonni raccontano”, che è stata una delle iniziative che mi è piaciuta molto, i papà alla Bibliocuccioli, gruppi di lettura sempre molto interessanti, quindi i laboratori sono stati 122 e 1860 le partecipazioni, quindi un settore importante.
Il museo civico è stato riallestito e sempre interessante è l’organizzazione di “Un tè al museo”, sempre con argomenti nuovi, sempre più usato è il Meno 1 e il TNT ha ospitato 133 eventi con 223.940 spettatori.
Quindi c’è sempre spazio per un miglioramento, ma credo che si sia fatto molto in questo settore.
Un altro settore che io nomino sempre perché, secondo me, è quello più importante in una società, è il servizio alla persona con il grande lavoro fatto anche dall’Assessorato: sono molti i progetti realizzati nel 2018 e mi spiace perché tante volte rimangono un po’ in sordina, non hanno l’evidenza che invece meriterebbero. Ricordo il servizio “Omnibus 70”, che ha inteso promuovere un servizio di trasporto urbano gratuito per anziani su chiamata, con prelievo a domicilio e sono stati mille i trasferimenti mensili e si è potuto continuare anche con la sponsorizzazione con la Fondazione SAME.
Ricordo la gestione del fondo per contributi economici a sostegno di spese sanitarie per i disabili, gli asili nido e mi ricordava l’Assessore che, su 62 iscritti, per 54 bambini c’è la gratuità quindi il Comune si impegna molto; il potenziamento e la riorganizzazione degli interventi a sostegno della famiglia residenti in difficoltà economica; il sostegno alla riduzione dei servizi per anziani autosufficienti in collaborazione con il terzo settore e l’IGEA; sostegno per ricovero e cura anziani non autosufficienti; potenziamento degli interventi di contrasto del gioco d’azzardo; il coordinamento come ente capofila della rete interistituzionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. Voglio ricordare, inoltre, la diminuzione delle tariffe del SaD di 1,43 euro per la quota massima, quindi è pari quasi al 10% in meno, e per la tariffa minima 0,25% in meno.
Per quanto riguarda i lavori pubblici, la realizzazione degli investimenti è allineata alle previsioni programmatiche: tutti gli interventi naturalmente tendono al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e molta attenzione si è prestata anche per la mobilità dolce con la riqualificazione di via Colombo e l’abbattimento delle barriere architettoniche. La riqualificazione della qualità urbana con il recupero di piazza 25 Aprile, però, ripropone anche il problema della regolamentazione dei dehors. Rifacimento illuminazione della facciata della basilica che, pur non essendo di proprietà del Comune, però appartiene proprio a tutti i trevigliesi.
L’attenzione di questa Amministrazione non è solo per il centro, ma è anche per la periferia e i quartieri con le urbanizzazioni di via Bergamo si è realizzato un investimento di 600.000 euro per la rotatoria e la riqualificazione di via da Verrazzano, che è stata aperta pochi giorni fa, e che offre il secondo sbocco in via Bergamo alla zona nord e la riqualificazione di un pezzo di verde che c’era lì ormai inutilizzato e invece adesso c’è stata la nuova piantumazione e l’installazione di panchine, che so che è molto apprezzata dai cittadini del quartiere.
Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio comunale, si è ultimato e già destinato a pensionati disabili 32 alloggi ricavati in via Cavour, con un investimento di 1.300.000 euro, di cui 961 contributi della Regione, che permette una risposta concreta e sociale, quindi da una parte c’è la valorizzazione del nostro patrimonio e dall’altra però si risponde alle categorie più deboli.
Si è inaugurato l’altro giorno il nuovo polo fieristico e c’è sempre un’attenzione alta sul verde pubblico.
Altra attenzione dell’Amministrazione si concretizza con il Cerreto, dove, a seguito appunto dell’accordo con gli istituti educativi, sarà consegnato penso quest’estate un centro polivalente al servizio del quartiere, per un valore di circa 900.000 euro.
Ribadisco che andiamo oltre le critiche dell’opposizione, ma non sono le parole bensì i fatti che danno la misura della buona amministrazione della città. Grazie.
Speaker : Andrea COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Molteni, prego.
Speaker : MOLTENI
Grazie, Presidente, solo due cose velocissime. Una è una puntualizzazione o comunque una sottolineatura: leggevo poco fa il comunicato stampa che avete diffuso in merito appunto al rendiconto del 2018 che si intitola “Servizi e investimenti all’insegna della buona amministrazione”: al di là della narrazione – visto che adesso va di moda questo termine, che buttano dentro un po’ da tutte le parti – della buonissima amministrazione, per cui va tutto bene, è tutto splendido e l’opposizione rompe solamente le scatole, secondo me è doveroso sottolineare che, come dite voi, è indispensabile ricordare come dal riaccertamento straordinario effettuato nel 2015 sia emerso un disavanzo pari a 1.261.000 e rotti euro e che si sia optato per un rientro trentennale, come la normativa prevede, con un importo annuo di almeno 42.000 euro. Il documento che approviamo evidenzia che sono stati recuperati quasi 370.000 euro a fronte dei 168.000 euro previsti, quindi più del doppio, e io aggiungerei bene, ma non benissimo, nel senso che il disavanzo è stato creato dall’Amministrazione precedente, con cui questa ha più volte ribadito di essere in continuità e mi pare un po’ che sia l’allevatore che fa scappare i buoi, chiude la stalla e poi corre in giro a cercarli: forse era meglio lavorare meglio prima, evitando quel disavanzo. Questa è una sottolineatura.
Un’altra cosa che, invece, volevo chiedere, rivolgendomi al Sindaco e non chiedo una risposta immediata – magari lo sa anche, però può fare anche una verifica e rispondermi con più calma nei prossimi giorni – è questa: stavo sistemando la documentazione dei Consigli precedenti e mi sono riletto gli accordi tra Anita e Ascopiave per la fusione; guardando il consuntivo, ho visto che Unigas paga ogni anno al Comune di Treviglio circa 350.000 euro come canoni per le reti gas, ma nell’accordo con Ascopiave non ho trovato la garanzia che i canoni verranno sicuramente pagati nel periodo che va dalla fusione alla gara d’ambito: non l’ho trovato scritto da nessuna parte consultando i documenti.
Appunto lo spunto è un dubbio e volevo chiedere se, a tutela delle casse del Comune, tenuto conto del canone consistente che ci paga Unigas ogni anno, mi può dare una risposta in merito a questo, anche non subito o eventualmente anche successivamente.
Ho concluso, grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere. Consigliere Ronchi, prego.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente.
Dottor Pecoroni, alla pagina 16 della relazione dei Revisori ho trovato una cifra molto piccola, ma non so ricollegarla, circa i rischi futuri: volevo chiederle cosa fosse l’indennità di fine mandato che viene prevista come accantonamento. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossoni, prego.
Speaker : ROSSONI
Anch’io in questa fase ho solo un paio di domande.
I Revisori, a pagina 25, dicono che l’esito della verifica dei rapporti tra gli organismi partecipati del Comune è riassunto in un’apposita asseverazione, dove sono evidenziate le discordanze e in effetti sempre l’organo di revisione sostiene che le discordanze fra i dati pervenuti dalle società partecipate rispetto a quelli accertati e contabilizzati dal Comune, sono principalmente dovuti alle discordanze appunto tra gli impegni e gli accertamenti assunti e contabilizzati e il Collegio invita a riconciliare le differenze entro il termine dell’esercizio finanziario in corso. Mi domandavo e chiede all’Assessore o al Dirigente se avete già un’idea di quale sarà più o meno il risultato di questo raccordo, cioè se darà differenze importanti e significative o meno, cioè se avete più o meno una valutazione su questo aspetto.
Poi avevo delle domande per l’Assessore ai Servizi sociali, perché ho fatto un po’ il raffronto diciamo tra la relazione al rendiconto del 2018 e la relazione al 2017 e vedevo, per esempio, che i contributi economici del 2018 scendono a 47.000 a fronte dei 71.225 dell’anno precedente, quando invece il numero degli utenti è più o meno simile. Idem per quanto riguardava il totale complessivo degli interventi economici, che passa dagli 82.725 euro del 2017 ai 55.000 dell’anno corrente.
Invece a pagina e 67, dove si dà conto complessivamente delle spese per i servizi a domanda individuale direttamente erogati dal Servizio sociale comunale si passa dai 577.000 euro del 2017 ai 445.000 del 2018, con una flessione di 130.000 che, secondo me, non è giustificata dalla flessione degli utenti perché sono passati da 304 a 289, quindi meno 15 unità, a fronte appunto di una minore spesa per 130.000 euro. Questa minore spesa è concentrata soprattutto sull’assistenza domiciliare dove, a fronte di un calo di 10 utenti, c’è un calo di 134.000 euro.
Quindi volevo chiedere appunto all’assessore Prandina come mai questi scostamenti e queste diminuzioni significative.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Un dettaglio chiedo al dottor Pecoroni perché può essere che non abbia percepito: ci può dare una stima, con riferimento all’esercizio 2018, delle entrate relative alla diciamo all’esistente area Fiere al palazzetto dello sport, ovviamente esclusi gli eventi sportivi? Giusto per avere un’idea di quelle che sono state le entrate nel 2018 riferite a queste due entità.
Poi chiedo se ci può dare un dato, a livello di incidenza – penso si parli di missioni, in questo caso di programma, ma mi rendo conto di essere atecnico – di quello che è stato l’impegno in termini di spesa pubblica del Comune sotto il profilo del sostegno all’economia locale, cioè quanto si può pesare questa componente di spesa, se esiste, da parte del Comune, appunto a sostegno dell’economia locale. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere. La parola al dottor Pecoroni per le risposte e poi all’assessore Prandina.
Speaker : PECORONI - Dirigente
Inizio con l’indennità di fine mandato a richiesta della Consigliera: sostanzialmente quella è una quota che ogni anno va accantonata e che sarà erogata, proprio a fine mandato, al Sindaco: è previsto per legge che venga accantonata una somma che, nel momento in cui cessa dalla carica, viene erogata a saldo.
Per quanto riguarda, invece, la richiesta rispetto alla riconciliazione debiti e crediti della consigliera Rossoni, le differenze ci sono e mi viene da dire che purtroppo è quasi normale perché, nonostante la nuova contabilità in qualche modo avvicini il concetto di entrate, ricavo e spesa rispetto a impegni e accertamenti, in realtà, per una serie di motivi, purtroppo non è così. Ad esempio – vado a memoria, ma mi ricordo perché siamo stati molto con i Revisori su questo argomento – la differenza più grossa è con Geco, perché Geco, quando ha fatto l’asseverazione del suo organo, ha portato come crediti nei nostri confronti solo le fatture già emesse, il che va bene, invece io, come debito, faccio rilevare quello che abbiamo impegnato, che comprende già i canoni di novembre e dicembre, che vengono però fatturati nell’esercizio successivo; quindi questo fisiologicamente provoca uno sfasamento, che in questo caso sono quasi 700.000 euro.
Quindi a oggi li abbiamo riconciliati perché loro hanno emesso la fattura, io l’ho pagata a residuo e se oggi mi chiedete crediti e debiti con Geco, siamo a zero, quindi in questo caso specifico è riconciliato.
Poi c’è scritto nella relazione della Giunta che comunque l’impatto di queste eventuali discordanze è a favore del Comune perché, se noi prendiamo tutte le somme delle diverse voci, avremo che il Comune ha residui attivi inferiori rispetto ai debiti dichiarati dalle società partecipate e ha impegni maggiori rispetto ai crediti dichiarati dalle partecipate (non so se mi spiego). Quindi il nostro bilancio, da un punto di vista economico-finanziario, non è a rischio e poi ogni singola discordanza deve essere analizzata, ma io credo che, per il più delle questioni, andrà anche a posto, però, ad esempio, ci sono alcuni servizi che noi impegniamo a monte, a consumo, tipo con Ygea, e se poi le ore erogate sono un po’ meno di quelle che abbiamo preventivato, quando poi andremo a fare il rendiconto, le andremo a mettere a posto, ma perché oggi non abbiamo ancora, al momento della relazione, la fatturazione al 31.12 e quindi quando andremo a registrare l’economia sulle ore impegnate, anche quella andrà a riconciliarsi.
Questo in sintesi e poi ogni voce può trovare la sua spiegazione, però a livello complessivo mi sento sereno perché abbiamo la copertura sia sugli accertamenti che sugli impegni che è maggiore rispetto a quella delle partecipate.
Poi il consigliere Sonzogni chiedeva le entrate dell’area Fiera, che hanno un capitolo specifico, che per il 2018 ha visto un’entrata complessiva di circa 15.000 euro, che sono sostanzialmente riferibili alla fiera della Madonna delle Lacrime e al luna park, oltre a un paio di manifestazioni che si sono tenute in quello spiazzo, per le quali proprio fatturiamo perché per noi è un servizio rilevante ai fini IVA e che, se ha visto, ci permette anche di recuperare l’IVA sull’investimento, che poi andiamo ad accantonare.
Per il palazzetto dello sport io ho il dato complessivo perché per me è un capitolo unitario, che comprende però anche le entrate che si riferiscono agli eventi sportivi, tra gli 80 e 90.000 euro: adesso non mi ricordo, ma è in quella forbice.
Invece per la spesa pubblica relativa all’economia locale, la missione di riferimento – però poi è un po’ vasta – è sicuramente la 14, che è la stessa che accoglie i costi della Fiera. Di recente mi ricordo sicuramente che abbiamo partecipato a un bando regionale, che poi ha erogato dei contributi per i negozi sfitti, ma chiedo supporto all’assessore Pezzoni.
Speaker : PECORONI – Dirigente
Al bando scuola, ecco, chiedo scusa ma non ricordavo bene il bando, che complessivamente ha visto un’erogazione di circa 130.000 euro, però spalmati su due esercizi, ‘17 e ’18.
Rispetto, invece, al consigliere Molteni, sul riaccertamento straordinario è indubbiamente vero che fu registrato un disavanzo di circa 1.250.000 euro, però dovuto all’introduzione sostanzialmente del fondo crediti di dubbia esigibilità, che prima non era una grandezza da tenere in considerazione e, nel momento in cui è stata necessario applicarla, ha determinato questo disequilibrio in quell’esercizio.
Forse il Sindaco vuole dare la risposta su Ascopiave.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie. Per rispondere alla domanda e poi farò un altro intervento che riprende alcune considerazioni politiche e la mia visione di questo bilancio.
A pagina 10 dell’accordo quadro c’è proprio la fase della gestione interinale, quindi nel periodo della fusione: tra l’altro il 24 aprile è stato approvato nell’assemblea di Unigas, dopo il voto dei soci di Anita, appunto il progetto di fusione e c’è proprio scritto che vengono mantenuti tutti gli accordi in essere e comunque poi è specificato nella documentazione che è stata allegata e che trovate nella relazione, insieme alla delibera di Consiglio comunale del mese scorso, anche il canone con tutte le dinamiche associate ad esso. Quindi assolutamente viene garantito e poi con tutti i vantaggi che abbiamo già avuto modo di discutere.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Assessore Prandina, prego.
Speaker : PRANDINA – Assessore
Grazie, Presidente. Ha visto bene la nostra consigliera Rossoni che il capitolo dei contributi da 82.000 euro ha avuto una flessione anche abbastanza importante, ma questo l’abbiamo davvero studiato perché, con tutti i provvedimenti del Governo dal SIA, al REI, adesso al reddito di cittadinanza, molti cittadini, molti utenti che subiscono anche una fragilità economica, hanno un sollievo e ossigeno anche dal Governo, per cui, se prendono i contributi dal Governo, non vengono da noi. Questa è una compensazione di tutti i Governi, perché il SIA e il REI erano del Governo di sinistra, ora abbiamo reddito di cittadinanza, del quale abbiamo avuto delle conferme e ne aspettiamo altre di altre persone e di altre famiglie che han fatto richiesta e vedremo poi il risultato finale.
L’altra flessione del capitolo era dell’anno scorso perché abbiamo dato in carico tutto il servizio SAD a Risorsa Sociale, come ben ha sottolineato la consigliera Frigerio, e praticamente abbiamo anche diminuito, siccome il costo è minore, le tariffe all’utenza di un 10% sia per la cifra massima, cioè coloro che superano i 18.500 euro di ISEE, sia per la cifra minima per quelle famiglie o quelle persone che hanno un ISEE sotto i 4.000 euro. Queste sono anche economie e, riallacciandomi al discorso di presentazione del bilancio di risorsa, che ha fatto prima il dottor Bugini, devo dire che le gestioni associate ci danno anche un po’ di sollievo e, in parole povere, ci costano meno.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, assessore Prandina. L’assessore Pezzoni voleva intervenire? Ci sono altri interventi nel frattempo da parte dei Consiglieri? Assessore, siamo in attesa. Interviene allora il Sindaco nel frattempo.
Speaker : IMERI – Sindaco
Per superare l’impasse e per aggiungere solo qualche stimolo positivo al dibattito, abbiamo diffuso un comunicato stampa dove io credo di sintetizzare quello che noi riteniamo di aver fatto: è ovviamente poi tutto opinabile, però credo che, se i contenuti dei numeri possono essere discussi e discutibili, i numeri confermano quella che è sicuramente un’Amministrazione che ha mantenuto il livello, la qualità e il numero dei servizi, ha investito più di ogni altro Comune e lo ha fatto in periodi che sono stati per tutti i Comuni difficili, ma qui c’è stata la capacità, la forza e la volontà di rimboccarsi le maniche.
E avevamo già ripreso nel preventivo, ma mi piace risottolinearlo, che non dobbiamo dimenticare che gli investimenti significativi realizzati dal Comune e anche dai privati con gli accordi di programma piuttosto che altre formule, hanno comunque permesso di ridurre di 8 milioni di euro il debito e l’indebitamento dell’Ente, che avevamo ereditato nel 2011 a 44 milioni e oggi è a 36 e nel bilancio di previsione è previsto scenda a 29. Quindi credo che sia evidente che c’è un’altalena per la quale da una parte c’è un grande investimento che è stato fatto nella città, nelle periferie, nel centro, nei collegamenti, nei servizi, nelle infrastrutture come alla Fiera, a fronte di una riduzione del debito di 15 milioni.
Dall’altra parte, dato proprio oggi ho firmato il rendiconto trimestrale del primo trimestre del 2019 e l’indice di intempestività dei pagamenti verso fornitori del Comune di Treviglio è oggi dello 0,35, quindi ancora meno di un giorno oltre i 30 canonici delle scadenze delle fatture: questo era un impegno che avevamo, quello di onorare gli impegni verso i fornitori nei tempi più brevi possibili, e a oggi nel primo trimestre 2019 noi abbiamo pagato 4.600.000 euro ai fornitori, di cui solo 1,5 milioni oltre i trenta giorni, ma gli altri addirittura prima della scadenza. Quindi credo che questo sia un dato che vada sottolineato non parto dalla cronistoria, ma siamo passati da oltre i trenta giorni fino ad arrivare a 0,35 giorni oltre i 30 delle scadenze delle fatture.
Sottolineo anch’io, perché è facile dirlo, ma non è mai facile farlo e invece noi siamo stati capaci di farlo, tanto sulla parte corrente, quanto sulla parte investimenti, i contributi regionali che siamo riusciti ad andare a prendere e non solo regionali, che aiutano ed hanno aiutato, ma che non vengono erogati per simpatia: dietro c’è un grande lavoro di progettazione e penso al bando Fondazione Cariplo e Regione per lo sport, che ho seguito direttamente, penso ai bandi per i collegamenti ciclabili, penso ad alcuni bandi ai quali stiamo partecipando e che comportano un grande lavoro di studio e di collaborazione anche con le realtà del territorio.
La riscossione al 48% dell’azione di recupero di evasione dei tributi si lega ai dati già positivi che avevamo dato in sede di bilancio di previsione, con un dato, che è quello dei residui attivi e passivi, che evidenzia – è chiaro che è una lettura sintetica, ma altre visioni io non ne vedo – una maggiore e migliore efficacia nella discussione e una maggiore velocità nei pagamenti: questo lo sottolineo perché non è neanche da sottovalutare lo schizzare positivo della cassa sia al 31 dicembre, sia anche nel corso dell’anno; quindi il non ricorrere all’anticipazione di cassa permette da una parte di essere molto flessibili e dall’altra di evitare di pagare alle banche oneri finanziari ed evidenzia quanto tutti gli Uffici – perché ovviamente stasera ringraziamo in particolar modo il dottor Pecoroni e la sua squadra – concorrono. Da questo punto di vista ricordo e sottolineo che c’è una relazione forte con i responsabili, tant’è che ogni tre mesi ci ritroviamo in questa in questa sede per confrontarci con tutte le PO.
Anche il dato del fondo crediti di dubbia esigibilità, che tende sostanzialmente allo zero tra il metodo analitico e il metodo sintetico, tende a minare in negativo quelli che sono allarmi o allarmismi perché il bilancio che noi abbiamo presentato per quanto riguarda la parte triennale di previsione e il rendiconto di quest’anno vanno entrambi nella stessa direzione: i conti sono positivi, la buona amministrazione è evidente, tutti gli indici sono in costante miglioramento e questo a fronte di un’amministrazione che continuano ad investire sia nei servizi che negli investimenti.
Lascio poi la parola all’assessore Pezzoni, visto che sostanzialmente è stato tirato in causa direttamente in quanto Sindaco uscente nel 2015, quando è stato approvato quel rendiconto al quale fa riferimento il consigliere Molteni, perché avrei risposto io volentieri ma giustamente cedo a la parola, visto che la continuità viene garantita anche in quello che dirà. Grazie.
Speaker : PEZZONI – Assessore
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco.
Una precisazione: i residui sono una delle grandi difficoltà che spesso ha un’Amministrazione comunale in alcuni casi perché trascina nel corso dei tempi crediti e debiti e non chiude posizioni che sono aperte e che sono aperte da tempo.
Dice il consigliere Molteni: “Vi lodate da soli per il semplice motivo che avete fatto un’operazione in cui avete spesato delle spese che avete aperto”, ma io esorto il consigliere Molteni ad andare sul sito del Comune di Treviglio e nella sezione Amministrazione trasparente troverà la presentazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2010, che non è di competenza di Beppe Pezzoni, e non uso il 2011 perché per metà anno l’abbiamo gestito noi. Nel 2010 il residuo che l’Amministrazione Borghi trascinava alle sue spalle attivo era di 5.423.829 euro e nel 2010 l’Amministrazione Borghi accumula residui attivi per 12.651.194, 31 euro, per un totale di residui attivi (guardate i numeri, ho chiesto al dottor Pecoroni di vedere quelli che sono della nostra gestione) per 18.075.023,71 euro.
Aveva residui passivi che trascinava dalla sua amministrazione e da amministrazioni precedenti per 6.003.341,6 euro e nell’anno 2010, ultimo di competenza totale dell’Amministrazione, genera residui passivi per 18.167.052,90 euro e arriva alla fine a 24.170.393,96 euro.
Questo è lo stock dei residui certificati nel 2010, inizio 2011, dall’Amministrazione Borghi, quindi su quello si parte e poi si arriva al 2011, ‘12 e ‘13 con i numeri che state vedendo qui, quindi prima di parlare forse è meglio informarsi. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Il consigliere Molteni vuole intervenire? Però non è un dibattito con botta e risposta.
Speaker : MOLTENI
No, sono veloce perché in effetti io cito l’assessore Pezzoni per il pre e post avvento di Molteni a Treviglio, perché sennò vi chiedo se mi potete dire qual era il disavanzo quando c’era della gente, così facciamo il raffronto, cioè siamo sempre al solito discorso di chi c’era prima e chi c’era dopo: io ho fatto una semplice puntualizzazione che c’è stato un disavanzo certificato di oltre un milione di euro dell’Amministrazione del 2015, dopodiché, se siamo qui ancora a tirar fuori, va bene, okay.
Io sono d’accordo, però mi sembra di aver fatto una puntualizzazione su un numero che è freddo e lampante ed è lì da vedere e poi ovviamente, come sempre, c’è il fardello dietro e cosa vuole che le dica? Sono sfigato e facevo bene a nascere qualche anno dopo evidentemente o qualche anno prima, perché siamo sempre qui a tirare in ballo le gestioni precedenti, cosa hanno fatto e cosa non hanno fatto: quello che si sta facendo adesso ricadrà sulle Amministrazioni successive, me le segno e poi le tirerò fuori così avrò un po’ di Consigli comunali, semmai sarò ancora qui in questo Consiglio comunale, se avrò questo onore, e avrò modo di tirar fuori i debiti che avete fatto voi a questo punto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Giussani, prego.
Speaker : GIUSSANI
Non entro nel merito dei numeri perché l’hanno già fatto i colleghi molti in modo molto attento e preciso, vorrei solo dire che mi fa estremamente piacere il fatto che un rappresentante del PD – l’ha detto venti secondi fa – il consigliere Molteni prenda atto che questa Amministrazione e anche la precedente hanno ereditato un grande fardello. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione e, per dichiarazione di voto, invito a prenotarsi. Consigliera Rossoni per dichiarazione di voto, prego.
Speaker : ROSSONI
Noi esprimiamo un giudizio positivo sul rendiconto per quanto riguarda il profilo tecnico: la gestione del bilancio è buona, come la gestione di cassa, l’incremento del tasso di copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità e il progressivo miglioramento del recupero dell’evasione, che peraltro noi stessi avevamo evidenziato, è un dato positivo: in questo certamente c’è l’impulso politico, però direi che un merito soprattutto degli uffici e del Ragioniere del Comune, che è qua presente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per cortesia, lasciate finire la consigliera Rossoni che è libera di esprimere la propria opinione. Grazie.
Speaker : ROSSONI
Non ho capito cosa c’è da ridere. Se il recupero crediti lo sta facendo Fumagalli, mi pare che sia un’attività degli uffici. Ripeto quello che ho detto: la gestione del bilancio, la gestione di cassa chi la fa? Chi fa l’incremento del tasso di copertura del fondo?
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per cortesia lasciamo intervenire la Consigliera. Non credo che sia difficile stare zitti, grazie.
Speaker : ROSSONI
Va bene, prendiamo atto che il recupero crediti lo fanno materialmente i Consiglieri qui dietro.
Sul piano delle scelte politiche, invece, il parere…
No, almeno fanno qualcosa visto che non intervengono mai.
Sul piano delle scelte politiche, invece, il nostro parere è negativo perché evidentemente avremmo avuto delle priorità e avremmo fatto delle scelte diverse.
Abbiamo già detto che ci preoccupa il continuo incremento di aree commerciali per medie strutture di vendita, ci vede contrari la diminuzione di spesa per interventi economici nel sociale, a fronte di un’impennata dei nuclei familiari in carico, che passano da 153 a 288, cioè c’è evidentemente una crisi, c’è una difficoltà, c’è una fragilità che aumenta e i nuclei familiari in carico sono aumentati dell’88%, così come è aumentata in modo significativo l’area della marginalità sociale, con un numero di utenti che passa dagli 84 del 2017 a 122 del 2018, cioè un sono dati significativi che dimostrano appunto che una difficoltà c’è ed è esistente. E non mi convince il fatto che ci sia il reddito di cittadinanza, non solo perché ha delle funzioni diverse, eccetera, ma perché comunque è previsto nel 2019 e noi stiamo parlando di una diminuzione di spesa che riguarda il 2018, a fronte di un aumento, invece, del bisogno e della fragilità.
Ho visto che dottor Pecoroni ha fatto dei raffronti con i Comuni limitrofi, però mi pare che, invece, il dato degli oneri, rispetto ai Comuni limitrofi – leggevo oggi l’intervista di altri Assessori perché stanno andando in discussione i rendiconti un po’ in tutti i Comuni – in altre città gli oneri aumentano, mentre a Treviglio gli oneri diminuiscono: rispetto all’anno scorso gli oneri diminuiscono del 16,71%, passando da 2.180.000 dell’anno scorso(se vuole dico anche la pagina in cui è scritto) a 1.816.000 di quest’anno, quindi questo non è un dato evidentemente così positivo, tant’è che nella stessa relazione della Giunta si dice che è migliorato rispetto al quinquennio precedente, però rispetto all’anno scorso c’è una diminuzione del 17%.
Sulla Fiera abbiamo già detto parecchio e vedremo nel tempo se Treviglio aveva bisogno di un polo fieristico da 7 milioni di euro o se, invece, bastava un’area feste, così com’era stata forse originariamente pensata. Al momento il programma che avete distribuito e che arriva quest’estate, come la Festa del Camionista o la Festa della Pizza, eccetera, fa propendere più per la seconda ipotesi, però vedremo nei mesi autunnali, vedremo in inverno, vedremo nello sviluppo degli anni futuri se si poteva risparmiare buona parte di quei 7 milioni, anche perché i trevigliesi pagheranno il mutuo fino al 2047, oltre ad aver lì investito tutti i soldi dell’alienazione del Foro Boario.
E vedremo se quella parte di soldi che si potevano risparmiare con un’area feste poteva essere investita diversamente, ad esempio in un sistema di trasporto pubblico ecologico, per iniziative di animazione del centro storico – un altro tema che abbiamo sollevato – per rassegne di qualità (mi fa piacere leggere che Barbero ha avuto 550 persone e forse, se si fanno rassegne di qualità, la gente esce di casa) e per sostenere, ad esempio, le tante realtà associative del terzo settore che sono il cuore di una comunità come la nostra. Vedremo quindi se sono stati soldi spesi con lungimiranza visto che, ad esempio, è dagli anni 80 e 90 che non si fanno più poli fieristici, quanto meno nei centri di medie dimensioni.
Intanto si sono dette altre cose, sempre sulla Fiera, ad esempio che si poteva fare meglio sotto il profilo estetico: già che stavamo spendendo tutti questi soldi, anziché un capannone, si poteva dare l’incarico per un progetto innovativo, per un’opera bella che guardasse al futuro, bella da ammirare anche quando è chiusa, ad esempio, e invece purtroppo non è andata così. Si poteva fare meglio poi sotto il profilo della qualità perché i cordoli, per esempio, sono in cemento e la Roggia Murena, una delle più importanti di Treviglio, è stata tombinata lungo tutto il perimetro, anche dove ha la consistenza di una sorgiva e perché non valorizzarla, cioè perché non puntare su un intervento di qualità? Nei parcheggi non c’è nemmeno un albero, c’era un pioppo canadese di un secolo che è stato abbattuto e adesso c’è solo una spianata di cemento.
Ecco, è un invito a fare meglio: ormai l’opera c’è stata, vedremo nel tempo se servirà realmente, però sotto il profilo della qualità dell’intervento si poteva davvero fare meglio.
Quindi esprimiamo un voto contrario per il merito perché noi pensiamo che i bisogni veri della città siano altri e che i soldi potevano in parte essere spesi meglio.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Giussani, per dichiarazione di voto, prego.
Speaker : GIUSSANI
Io nostro voto sarà favorevole, però volevo fare due puntualizzazioni veloci alla consigliera Rossoni: il fatto che non interveniamo e perché, piuttosto che raccontare “cazzate”, preferiamo stare zitti.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Per cortesia, Consigliere, faccia il bravo.
Speaker : GIUSSANI
Mi scusi, Presidente, non ho un termine diverso.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Lo impari.
Speaker : GIUSSANI
Scusi, Presidente, ma purtroppo quello più adeguato in questo momento è raccontare “cazzate” perché non me ne viene un altro, abbia pazienza.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Si sforzi, ce la può fare anche lei, si sforzi, faccia il bravo, grazie.
Speaker : GIUSSANI
D’accordo, mi sforzo.
Per quanto riguarda, invece, tutta la filippica fatta e il fosso che abbiamo coperto, le posso garantire, consigliere Rossoni, che quello che c’è attualmente non lo chiuderemo, perché il primo che dice di mettere i tombini su quel fosso, lo mettiamo al posto del primo tombino: è contenta?
Detto questo, andiamo avanti. Se i poli fieristici non son stati fatti prima Treviglio è perché quando siamo arrivati abbiamo dovuto sistemare l’ex UPIM, ci abbiamo messo le mani e l’abbiamo sistemato, abbiamo dovuto sistemare piazza Setti, e abbiamo dovuto sistemare le strade, abbiano dovuto sistemare le fontane, abbiamo dovuto via Cavallotti, consigliera Rossoni, perché dopo cinque anni di Governo Borghi, l’unica opera messa in campo non sono riusciti a terminarla. Lei pensi un po’ cosa abbiamo dovuto fare, per cui abbia pazienza e vedrà che in futuro verrà della nostra.
Comunque il fosso della Fiera lo teniamo aperto. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Non so se la Consigliera verrà dalla vostra.
Consigliere Calvi, per dichiarazione di voto, grazie.
Speaker : CALVI
Mi scuso perché ho premuto il pulsante pensando di intervenire e, di conseguenza, di porre una domanda al dottor Pecoroni.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Siamo in dichiarazione di voto.
Speaker : CALVI
Purtroppo io ho premuto contemporaneamente alla sua dichiarazione di voto.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Faccia la dichiarazioni di voto.
Speaker : CALVI
La dichiarazione di voto del Movimento 5 Stelle sarà non sarà favorevole perché è condizionata da quella che poi doveva essere la domanda da porre al dottor Pecoroni, se posso.
Speaker : COLOGNO
No.
Speaker : CALVI
Va bene, la ringrazio.
Speaker : COLOGNO
Prego. Consigliera Ronchi, per dichiarazione di voto.
Speaker : RONCHI
Grazie, Presidente. Analizzando il bilancio consuntivo, prima, secondo me in maniera poco educata, si è riso all’intervento del Consigliere Rossoni, ma effettivamente è onestà intellettuale della minoranza osservare che la gestione tecnica del bilancio è fatta molto bene e quindi non bisogna anche qua polemizzare, cioè dovete prenderlo non come un complimento, come compiacimento, ma effettivamente è quello che è, cioè trovare un punto debole, almeno per chi ha messo la testa in questo bilancio, non è semplice, però…
Quindi, considerando questa premessa, l’altra valutazione che è stata facile fare perché si tratta di una calcolo di differenza, se prendiamo il preventivo assestato e il consuntivo, soprattutto valutando le spese, si evince che c’è stato, a fronte della realizzazione del bilancio di parte corrente, -14% e soprattutto mi ha colpito un’altra differenza in negativo: c’è stato il 67% di mancata realizzazione del bilancio di parte capitale.
Quindi va benissimo che ci sia la sottolineatura di tutte le cose che, grazie al cielo, sono andate bene, di tutti i servizi che, nonostante le difficoltà congiunturali, si riescono a garantire, però bisogna anche analizzare in maniera molto obiettiva i freddi numeri e ricordare anche queste differenze in negativo, che lasciano quindi il margine sicuramente dei miglioramenti, ma vuol dire che ci sono stati dei bilanci di previsione decisamente ottimistici.
La lista “Molteni Sindaco” voterà contrariamente al bilancio consuntivo. Grazie.
Speaker : COLOGNO
Grazie. Consigliera Frigerio.
Speaker : FRIGERIO
Grazie, Presidente. Mi sembra che la minoranza abbia proprio tanta difficoltà a trovare qualcosa che non va in questo bilancio e anch’io chiaramente mi unisco ai complimenti dei tecnici, del dirigente, dell’Assessore nella stesura di questo bilancio, ma ricordiamoci che dietro ai numeri ci sono le scelte politiche e quindi dobbiamo dire brava a questa Amministrazione: è un po’ difficile da dire, però quando bisogna dirlo, si dice.
Naturalmente la lista “Con Mangano per Treviglio” voterà favorevolmente. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Per dichiarazione di voto il Sindaco.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente. Innanzitutto, visto che la consigliera Rossoni proponeva il consigliere Fumagalli ai tributi e alla riscossione, credo che potremmo avvalerci della sua consulenza per la prossima opera pubblica, perché parlava di cordoli, la roggia, la spianata, l’albero secolare: è agronomo, architetto e urbanista, quindi prendiamo atto e ringraziamo dei consigli.
Prendiamo anche atto del fatto che si contesta una spesa che noi riteniamo adeguata all’investimento che è stato fatto, che non è solo un capannone, ma è aver portato a casa delle aree, aver investito in un sottopasso e aver messo a disposizione servizi e parcheggi per i pendolari, perché poi si reclamano i parcheggi; abbiamo realizzato un’opera che unisce una serie di aspetti e, se avessimo fatto la spianata di cemento dei parcheggi, probabilmente avremmo speso 2-2,5 milioni circa e ci saremmo sentiti dire: “Cosa avete fatto a fare la spianata di cemento dietro la stazione?”.
Siamo andati a proporre un progetto che, peraltro, sta riscuotendo successo, al di là di quello che può essere il giudizio estetico del consigliere Rossoni e che nei numeri evidenzia un rapporto tra la qualità dell’intervento realizzato e il costo sostenuto che, al di là di quello che potete continuare a sostenere, noi riteniamo invece che sia ottimo.
E’ ovvio che poi vedremo cosa sarà di questa fiera, però devo dire che i riscontri che abbiamo avuto dalle associazioni di categoria, dagli imprenditori, da soggetti privati che hanno partecipato all’inaugurazione sono stati molto positivi e stanno arrivando una serie di sollecitazioni, spunti e proposte per questo spazio che vorremmo utilizzare. Stiamo anche potenziando ancora di più l’utilizzo del Palazzetto, oggi pomeriggio abbiamo fatto una riunione per una manifestazione sportiva europea che si svolgerà dal 12 al 14 luglio al palazzetto dello sport, quindi avere disponibilità ci permette di spostare anche manifestazioni e di liberare spazi.
Poi faccio fatica veramente – ho segnato diciotto punti di domanda – perché da una parte c’è una contrarietà agli insediamenti commerciali, residenziali, eccetera e poi si dice che gli oneri aumentano ovunque e qui diminuiscono, che poi non è vero che sono aumentati, quindi credo anch’io che ci sia stato un tentativo di mettere insieme un po’ di carte.
E’ chiaro che il manifesto “Dovevano spendere 3,5 milioni e ne hanno spesi 7” l’abbiamo visto tutti perché poi qua ci si fa la morale sulle virgole, ma poi giustamente il manifesto è stato fatto e io ribadisco quello che ho detto in sede di inaugurazione: credo che l’investimento fatto dia valore a un’area della città che poteva essere dimenticata, apra la strada ad un investimento significativo nella zona sud della città, dia nuove opportunità al territorio e alla città di Treviglio, garantisca maggiore sicurezza anche nella zona della stazione, dia servizi ai lavoratori pendolari, eccetera.
I numeri del bilancio ripeto che ognuno li può vedere come vuole, ma mi pare che sia unanime il giudizio sul buon bilancio: non ci prendiamo i meriti politici, che io però rivendico, condividiamo tutti i meriti tecnici e siamo contenti anche del fatto che il dottor Pecoroni sia ormai in pianta stabile nel nostro organico, avendo superato anche lo scoglio del concorso, però sono convinto che, come in tutte le amministrazioni, quando le cose vanno male non è colpa dei tecnici – e noi non l’abbiamo mai fatto, mentre qualcuno in passato lo faceva – e quando vanno bene sia merito dei tecnici.
Allora, io condivido assolutamente, come ho detto più volte, che il bilancio è positivo perché c’è un grande lavoro di tutti, abbiamo la fortuna di avere PO e dirigenti che hanno una relazione diretta, anche perché, come ribadivo prima, abbiamo introdotto modalità gestionali simile a quelle delle aziende, quindi con confronti, report, gruppi di lavoro, abbiamo messi obiettivi di bilancio nel PEG per la riduzione del fondo crediti per il miglioramento della gestione di cassa, abbiamo fatto scelte come l’anticipazione della rata della TARI per migliorare la gestione della cassa, che è passata dal Consiglio comunale, quindi è un mix che io reputo vincente e che sta funzionando bene per cui mi permetto di dire che, quando finirà la nostra esperienza, se mai dovesse finire, sicuramente chi arriverà dopo di noi troverà un’ottima squadra di tecnici, ma un bilancio che sarà sicuramente migliore del disastro – per una volta sono d’accordo col consigliere Giussani – che invece abbiamo ereditato noi. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno: “Approvazione del rendiconto della gestione 2018 e relativi allegati”.
Sono aperte le votazioni. Consigliere Riganti, grazie. Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato contro il consigliere Calvi, il consigliere Pignatelli, la consigliera Ronchi, il consigliere Molteni, la consigliera Rossoni e il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri: il punto n. 8 all’ordine del giorno è approvato.
Ringrazio il dottor Pecoroni e l’assessore Vailati.
Torniamo ora al punto n. 7: “Approvazione bilancio d’esercizio 2018 della società di trasformazione urbana Treviglio Futura S.p.A.”.
Prego, Amministratore.
Speaker : INTERVENTO
Buonasera, vi presentiamo questa sera il bilancio consuntivo 2018 dalla società di trasformazione urbana Treviglio Futura.
Il mio intervento verterà su quelle che sono state le attività del 2018, essenzialmente il via al Piano della sosta e la chiusura del cantiere di piazza Setti e questo mi darà l’opportunità poi di fare una valutazione complessiva di quella che è stata l’opera e il suo costo totale, dopodiché cederò la parola alla dottoressa Possenti per l’illustrazione di quelli che sono effettivamente i numeri del bilancio 2018.
Partendo rapidamente dal Piano della sosta, è stato introdotto ai primi di luglio e ha già dato i suoi proficui risultati perché uno degli obiettivi principali, che era quello di garantire la rotazione e quindi una maggiore affluenza di persone che vengono a vivere il centro storico in quanto tale a fare acquisti, allontanando un attimino quelli che, invece, facevano una sosta prolungata, i cosiddetti pendolari, è visibile ed è anche riscontrabile già dei dagli incassi dell’inizio 2019 che, nei primi quattro mesi, hanno dato un totale di 150.593 euro, per cui la rotazione, al netto anche dell’aumento della tariffa, è comunque data da questa aumento di rotazione. Quindi l’obiettivo primario che ci eravamo dati, quello di garantire facilità di reperimento di posti, è stato raggiunto.
Nel mese scorso, come avete potuto vedere, sono stati installati i parcometri nuovi, siamo leggermente in ritardo nella loro messa in funzione in quanto il nostro partner finanziario che ci cura il conto corrente ha sostituito Nexi come piattaforma per la gestione del POS e ci ha chiesto, per attivare una nuova società che si chiama Koper System, di attendere qualche settimana perché questa prendesse piede. Quindi in questi giorni se ha ultimata questa transizione, la società Cama è già stata interessate e nei prossimi giorni daremo il via alla fase di attivazione dei nuovi parcometri, che nei primi due mesi per dare la possibilità alla cittadinanza di apprendere la nuova strumentazione che sarà leggermente diversa da quella precedente, dopodiché nella fase successiva attiveremo la parte successiva di implementazione con la piattaforma e quant’altro.
Contestualmente un accenno alla progettazione della circonvallazione interna che sta procedendo e stiamo in queste settimane ultimando una prima progettazione della parte architettonica anche dalle piazze, per cui contiamo di partire con la fase di colloquio con l’Amministrazione comunale per cui io annuncerò al socio unico lunedì che dal mese di giugno saremo pronti ad affrontare la fase di scambio di opinioni per arrivare in tempi rapidi all’approvazione del progetto esecutivo.
Detto questo su quelle che sono le attività che riguardano il Piano della sosta e la progettazione, vorrei spendere qualche parola per piazza Setti: la recente sottoscrizione del collaudo finale e la chiusura del cantiere che è stata effettuata a ottobre mi danno la possibilità di fare un po’ un riassunto, seppur breve di quale è stato l’iter della piazza e di quelli che sono poi stati i loro costi effettivi. Adesso vi distribuirò anche un breve promemoria che ho stilato.
Come tutti sapete, a seguito della progettazione preliminare nel luglio 2015, è stata effettuata la gara aperta con appalto integrato con sistema di selezione dell’aggiudicatario mediante offerta economicamente vantaggiosa ed è risultata aggiudicataria l’ATI costituita dalla società Venice Costruzioni e dalla società Ghidotti Impianti per un importo complessivo di 3.355.876 e rotti euro. Questo è avvenuto a luglio con l’amministratore unico Daniela Lubretto, mentre la mia nomina è avvenuta ad ottobre e il primo atto ufficiale che sono stato chiamato a fare è stata la stipula del contratto e successivamente abbiamo avviato la fase di progettazione definitiva con il rilascio del permesso di costruire e anche la fase di confronto sia con la popolazione, sia con l’Amministrazione comunale che ci ha immediatamente chiesto di migliorare, di fare megliola struttura, andando a squadrare e a guadagnare dei magazzini e a studiare la possibilità di introdurre un qualcosa che movimentarsi la piazza sotto forma di giochi per i più piccoli, eccetera.
Successivamente il progetto definitivo è stato sottoposto alla validazione di una società esterna e mentre la società esterna esercitava il suo lavoro, il 2 marzo 2016 è stato chiuso il parcheggio a raso e abbiamo dato il via allo spostamento dei sottoservizi, utilizzando il parcheggio, per far passare i residenti nel momento in cui la Via Toti era scavata, eccetera, perché una delle cose sostanziali che l’Amministrazione aveva chiesto alla società era quella di essere il più rapida possibile, di generare minor disturbo possibile alla cittadinanza e di chiudere l’opera nei tempi previsti o comunque non creare più di tanto disturbo.
Finita la fase dei sottoservizi che, come potete vedere, nel quadro economico hanno avuto un costo di 58.000 euro, a maggio del 2016 è stato consegnato il cantiere e sono iniziati i lavori con la prima fase di scavo e realizzazione delle paratie, dei tiranti, eccetera. In questa fase si sono riscontrati alcuni inconvenienti del tipo che lo scavo contro roggia non era quello che ci si aspettava di trovare visto che, a livello di contratto, il Mistorni doveva essere riutilizzato, abbiamo trovato del materiale non idoneo, per cui su questo tema è stata aperta una riserva da parte dell’impresa e per maggior sicurezza e per evitare qualsiasi tipo di inconveniente sia dal punto di vista di rapporto con il vicinato, sia anche dal punto di vista della sicurezza, abbiamo optato per modificare l’esecuzione dei tiranti facendoli in due serie, diminuendo la loro lunghezza e in questo modo non andando a interessare il sedime delle case di via Toti.
Questo ha portato ad un’accensione di una riserva perché la sottomurazione maggiore, là dove non c’erano anche le fondamenta nelle case vicine, ha generato questo genere di riserva e abbiamo indennizzato quelli sulla fronte da via Toti a viale Partigiano, in quanto era impossibile, proprio per garantire la loro sicurezza e tenere su le case, non effettuare sotto il loro sedime i tiranti.
Un’altra riserva è stata iscritta dalla società di valutazione in questa fase in quanto ha approvato il progetto con una prescrizione o comunque richiedendo che l’impermeabilizzazione fosse realizzata, anziché come previsto da contratto solo per il piano -2, anche al piano -1. La società di revisione ha la propria sede di fronte a un parcheggio che ha un piano completamente sott’acqua, per cui ha ritenuto opportuno darci questa indicazione.
Queste riserve, che sono state iscritte per 500.000 euro, sono state oggetto poi di una transazione dietro parere legale che la società ha acquisito e sono state transate a 330.000 euro.
Man mano che il cantiere cresceva, comunque la fase di partecipazione e di suggerimenti della gente è continuata e abbiamo fatto anche degli open day, nei quali abbiamo raccolto suggerimenti e il progetto è stato, strada facendo, ulteriormente migliorato anche nei suoi aspetti estetici di arredamento della piazza, contestualmente anche al buon andamento delle vendite delle assegnazioni dei box e dei posti auto.
Ad un certo punto, visto il buon andamento, l’Amministrazione ha accolto la proposta di destinare tutto il -2 alla sosta privata e queste maggiori risorse hanno dato poi la possibilità di essere in parte reinvestite in un migliore arredamento e in un miglioramento continuo di quella che era la fase di costruzione.
Come ho scritto nella relazione, i lavori non hanno mai avuto, a parte durante le festività e nella settimana di ferie, interruzione, non c’è stato bisogno di fare nessun tipo di sospensione e soprattutto in questi tempi in cui – domani festeggiamo la Festa del Lavoro – si citano casi di infortunio sul lavoro, posso dire che neanche una goccia di sangue è stata versata in questo cantiere, per nostra fortuna e anche per attenzione delle maestranze che ci hanno lavorato. Il quadro economico vi è stato distribuito per cui che vi ho illustrato la variante suppletiva che riguardava il -2, le migliorie della piazza che sono state l’introduzione del bagno, migliori arredi, un intervento anche sul modo di fare la soletta che ha permesso di aumentare la possibilità di carico, eccetera, in modo tale che si possano fare iniziative tipo quella di domenica o in un prossimo futuro, se qualche Amministrazione vuole, può trasformare la parte superiore in parcheggio perché ne ha la possibilità in quanto nel progetto iniziale era una piazza pedonale, ma con questa modifica la piazza da pedonale è diventata anche è carrabile in tutti i sensi.
Vi ho evidenziato quelle che erano le spese di progettazione e direzione lavori e ho messo in evidenza anche quello che è stato il costo del progetto preliminare iniziale, per cui l’operazione piazza Setti, che si è conclusa, possiamo dire che è costata 4.972.469 euro e la vendita completa di tutti i box e posti auto ha generato 1.797.767 euro di ricavi.
L’ultima considerazione che voglio fare è quella che vedete anche in fondo: oltre all’impresa affidataria, alla realizzazione in piazza Setti hanno contribuito 45 imprese, di cui l’80% è del territorio bergamasco o comunque lombardo e mediamente hanno portato dai tre ai quattro operai, per cui hanno lavorato parecchie persone; si sono avvicendati nelle varie competenze dieci professionisti tecnici tra architetti, ingegneri, archeologo, geometra, che hanno fatto le varie misurazioni durante la fase di progettazione preliminare, quindici nella fase di costruzione, i due amministratori unici che mi hanno preceduto, il personale e i collaboratori della società Treviglio Futura, in particolare l’architetto Matarozzi e la signora Parmeggiani che mi permetto di ringraziare: a tutti loro va il mio personale ringraziamento.
Da ultimo volevo cogliere l’occasione per ringraziare innanzitutto il sindaco Pezzoni perché ha avuto il coraggio di investire in un momento delicato della vita della società e dare alla mia persona quale amministratore unico e naturalmente anche al Sindaco successivo, Yuri Imeri, che mi ha dato l’opportunità di portare a compimento e all’inaugurazione l’opera fatta. Da parte mia ci ho messo tutto l’impegno e spero che siate rimasti soddisfatti.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
La parola adesso alla dottoressa Possenti.
Speaker : POSSENTI
Buonasera. Siamo all’esame del bilancio e del consuntivo del 2018 che, fra l’altro, vi era già stato illustrato sommariamente in sede di approvazione del bilancio triennale preventivo nei mesi scorsi.
Il bilancio del 2018 fondamentalmente vede la certificazione in pratica di quella che è stata l’opera e la chiusura dei lavori: di fatto nel 2018 si sono ultimati i lavori, quindi il parcheggio e la piazza, e il costo ha iniziato ad essere ammortizzato e ad essere operativo.
A fronte di questo, quindi, il costo della piazza e del parcheggio pubblico è stato di 3,5 milioni e a questo poi si sono aggiunti alcuni costi per gli impianti, come le sbarre e tutto quello che è la parte tecnica per far funzionare il parcheggio.
Al 31 dicembre erano rimasti soltanto tre posti auto ancora da vendere che nel 2019, fra l’altro, sono già stati venduti: era stato rinviata la vendita per problemi tecnici anche degli acquirenti.
A livello di stato patrimoniale direi che è decisamente molto semplice in quanto, oltre alla immobilizzazione e quindi alla costruzione, abbiamo le rimanenze finali che vi ho appena detto, qualcosa come crediti, ma in misura irrisoria, che sono formati sia da crediti tributari che da crediti correnti per 5.800 euro, imposte anticipate che sono quelle calcolate figurativamente sulle perdite del primo anno 2014 che, nel momento in cui la società avrà un utile, verranno scaricate e quindi sono figurative. Rappresentano un credito perché poi, nel momento in cui si recuperano le perdite, la società non pagherà imposte.
Ci sono poi disponibilità liquide per circa 140.000 euro e risconti attivi.
Al passivo il patrimonio netto, comprendendo anche l’utile dell’esercizio 2018, arriva a 106 mila euro e in pratica sono state recuperate buona parte buona parte delle perdite pregresse; abbiamo il debito per Tfr che è riferito al dipendente part-time in forza alla società e poi ci sono 600.000 euro di debiti correnti, quindi quelli che vanno a scadere nell’esercizio 2019: sono 600.000 euro in quanto di fatto sono stati presi in carico tutti i costi di costruzione del parcheggio e pian piano, nel corso dell’esercizio, vengono pagati.
In aggiunta a questo, c’è poi il mutuo ipotecario che è stato fatto per la costruzione del parcheggio che, per la parte relativa all’esercizio successivo, quindi dal 2020 in avanti, grava ancora sulla società per 2.900.000 euro. Ci sono poi i ratei passivi, che è una posta contabile per l’imputazione corretta del calcolo degli interessi passivi sul mutuo.
Il valore della produzione di “Treviglio Futura del 2018 ha superato i 2 milioni di euro, che sono dati in parte, per 1.740.000 euro, proprio dalla vendita dei box e dei posti auto, e in aggiunta a questo ci sono 272.000 di corrispettivi relativi agli incassi dei parcometri.
Sempre nel valore della produzione abbiamo le rimanenze finali che abbiamo detto prima relative a quei posti auto rimasti invenduti e che sono poi stati realizzati nel 2019 e la capitalizzazione dei costi sostenuti nel 2018, relativi al cantiere sempre di piazza Setti: questi sono gravati per 37.000 e sono rappresentati dal costo parziale del dipendente e dell’amministratore fino a quando il parcheggio di fatto è entrato in funzione. La stessa cosa per quanto riguarda gli interessi passivi che sono stati capitalizzati in base ai principi contabili sul costo di costruzione del cantiere, fino alla data di entrata in funzione dello stesso.
A livello di costi abbiamo naturalmente, nei costi della produzione, quello di costruzione dei box e dei posti auto che sono stati venduti nel 2018 e poi ci sono i costi per i servizi che gravano complessivamente per 187.000 e scontano un po’ alcuni costi che sono dovuti all’apertura della piazza, quale ad esempio quello per l’acqua, perché in sede di apertura si sono dovute caricare tutte le vasche dell’antincendio e chiaramente è una cosa che viene fatta all’inizio e poi le vasche non vengono più svuotate e non ci sarà più questo costo. Sempre nel costo dei servizi abbiamo ancora quello della bus navetta che è stata attiva fino al mese di marzo del 2018 e abbiamo una parte dei costi per quanto riguarda il Piano Sosta.
Ci sono poi negli oneri di gestione, che sono aumentati in maniera significativa rispetto al 2017, ma si tratta dell’IMU e della TASI, oltre che dalla tassa rifiuti, che gravano sul parcheggio e che sono stati introitati dal Comune.
Per quanto riguarda l’ammortamento principalmente del parcheggio è stato fatto sulla base della durata della concessione per cui fino al 2050 e gli altri ammortamenti per quanto riguarda gli impianti e le altre attrezzature in carico alla società in base alla vita utile degli stessi.
Per il primo anno compaiono nel bilancio come oneri finanziari gli interessi sul mutuo per 60.000 euro, compaiono per questa cifra perché, come ho detto, una parte degli interessi del 2018 era ancora stata capitalizzata sul costo di costruzione del bene fino a quando lo stesso non è entrato in funzione.
Come imposte a carico dell’esercizio ci sono 3200 euro di IRAP dovuta sull’utile, sugli interessi passivi e sul costo del dipendente.
Per quanto riguarda il bilancio direi che non ci sono altre poste significative da illustrare.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Dottoressa.
Dichiaro aperta la discussione, chi vuole intervenire?
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Io intendo l’intervento come volto a chiedere chiarimenti.
A entrambi faccio una serie di domande: se ci potete dare il dettaglio della voce, appunto in questo quadro economico dell’opera, della voce: migliorie piazze, opere complementari perché è una voce abbastanza importante, parliamo di 641.000 euro che poi sommati insieme alla variante suppletiva e alla transazione, praticamente, hanno annullato lo sconto fatto in gara o quasi ma, ripeto, in particolare c’è questa voce dei 641.000 opere di migliorie della piazza opere complementari e poi vorrei un attimo capire anche qualcosa di più di questa transazione, ci è stato detto che le riserve erano nell’ordine di poco più di 500.000 euro, vorremmo capire le ragioni per le quali avete comunque ritenuto di transare su un importo che è comunque decisamente più della metà dell’importo delle riserve.
Non si è arrivati quantomeno alla metà.
Poi un altro aspetto sulla quale ci farebbe piacere avere chiarimenti da parte vostra è il corrispettivo medio di vendita dei box e dei posti auto perché abbiamo l’impressione che, a fronte del corrispondente costo di costruzione, la marginalità non sia stata particolarmente elevata, quindi vorremmo capire se è un costo di mercato quello di vendita dei box e dei posti auto, se invece appunto non lo è, sarebbe stato interessante avere dei termini di paragone di posti auto e box venduti sempre in centro, per capire se il prezzo era allineato, peraltro avete fatto anche una consistente attività di marketing per vendere questi beni, per cui bisogna capire quanto è costato realizzarli e anche quanto è costato promuoverli e anche questi dati noi non li stiamo trovando.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie.
Consigliera Frigerio.
Speaker : FRIGERIO
Grazie, Presidente.
Colgo l’occasione della votazione di questo bilancio per ribadire che nel 2018 si sono conclusi i lavori di questa piazza.
Ho già avuto modo di dire, lo so, più volte però mi piace appunto sottolineare che questi sono stati dei lavori importanti per la nostra città perché è la resa più accogliente, più gradevole, attrattiva e la realizzazione di piazza Setti ha risposto ampliamente alle aspettative di chi l’ha voluta e soprattutto ha trovato riscontro positivo nei cittadini che la frequentano abitualmente e la individuano come luogo di aggregazione.
Certo, si deve assestare il buon uso di questa piazza ma l’obiettivo è stato centrato.
Piazza Setti, difatti, è un investimento per il Comune di Treviglio entra a far parte del nostro patrimonio immobiliare oltre ad aver ampliato il nostro centro storico.
Le previsioni sono state tutte, nonostante le critiche, rispettate e confermate.
L’Amministrazione voleva con il suo progetto realizzare una piazza in centro, allargare di fatto il centro storico, mantenere però un parcheggio, ma sottraendo le automobili dalla superficie, offrire uno spazio di aggregazione e di intrattenimento e voleva rispondere a un bisogno della cittadinanza, sia residente o che lavorava in centro, che era quello di dove mettere l’auto, quindi i box che abbiamo venduto.
Quindi gli obiettivi sono stati tutti raggiunti, i box sono stati venduti subito e tutti, al primo piano con il piano della sosta abbiamo l’opportunità sempre di trovare parcheggio per entrare in centro, abbiamo sottratto le auto dalla superficie, abbiamo creato uno spazio espositivo, abbiamo un bilancio anche con un utile, quindi io direi che il voto non può essere che favorevole. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, altri Consiglieri che vogliono intervenire.
Consigliere Rossoni, prego.
Speaker : ROSSONI
Anche io solo una domanda: avevamo segnalato che c’erano state delle infiltrazioni particolarmente significative e volevo sapere se queste infiltrazioni erano state eliminate e se l’intervento era stato fatto dal costruttore o se c’era stata una compartecipazione da parte della società; idem per i malfunzionamenti che si sono verificati durante tutto l’anno passato, che sono state abbastanza, non so, per esempio nel sistema di pagamento ci sono state tutta una serie di difficoltà.
Dopodiché io avevo fatto un accesso agli atti tempo fa chiedendo quali erano le polizze assicurative stipulate e non mi è stato risposto.
Quindi coglievo l’occasione per chiederlo stasera.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliera.
Altri interventi?
Consigliere Fumagalli.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie, Presidente.
Mi ha colpito un’affermazione che ha fatto, cioè lei ha detto che è stata una scelta coraggiosa quella di aver fatto questo intervento, da parte dell’Amministrazione Pezzoni, di conseguenza quella continuativa di Imeri.
Io vorrei ricordare che è stata coraggiosa soprattutto per il clima d’odio che era sorto intorno a un’iniziativa che Amministrazioni precedenti, da più di trent’anni, speravano di realizzare, spendendo anche un mucchio di denari pubblici per realizzare dei progetti e per poi non realizzare il progetto.
Quindi ritengo assolutamente sì, perché io c’ero, che oltre aver superato il clima d’odio e in quel momento, magari, avendo fatto una scelta impopolare (che impopolare non è stata perché poi alle elezioni il cittadino, sapendo che avremmo realizzato quest’opera, ci ha riconfermato) è stata, secondo me, soprattutto una scelta doverosa, dovuta al fatto che è un’opera che tutto sommato serviva; effettivamente alla cittadinanza, secondo me, ha dato tre cose importanti; prima di tutto ha riqualificato un buco che negli anni da un pantano è diventata una distesa di cemento; dopodiché ha dato un servizio ai residenti del centro storico perché noi ci vantiamo di avere un centro storico quasi di origine medievale e sapete benissimo come è impossibile andare a recuperare i box all’interno delle ristrutturazioni dei nostri edifici, tanto che parte degli interventi e delle migliorie sono stati investiti per le strutturazioni, normalmente negli interventi di ristrutturazione vengono chiamati “imprevisti” e “imprevisti” è sempre una voce aperta proprio perché finché non scavi non sai le case che ci sono di fianco come fanno a stare in piedi.
Quindi, ritengo che effettivamente un’opera del genere su Treviglio, visto che ci viene riconosciuto come un intervento interessante da chi arriva, gente che arriva da fuori e che lo vive, sia più stata necessaria.
Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Non ci sono altri interventi, per cui se volete procedere con le risposte, grazie.
Speaker : POSSENTI
Volevo rispondere per quanto riguarda il prezzo di vendita dei box; naturalmente Treviglio Futura non ha stabilito dei prezzi di vendita dei box, che sono stati stabiliti con dei bandi comunali quindi non si è potuto lavorare altri prezzi in funzione di quanto è interessante l’intervento, ma si è potuto soltanto cercare di contenere quanto più possibile i costi di costruzione per cui la marginalità è riferita a quella; il prezzo di vendita era fissato a priori dai bandi.
Per quanto riguarda la pubblicità: le spese promozionali per la vendita che sono state sostenute nel 2018 sono state 7500 euro.
Speaker : GATTI – Amministratore Unico “Treviglio Futura”
Riguardo ai box vado a memoria anche se ho fatto i rogiti e poi ognuno aveva le proprie dimensioni.
Il posto auto è certo che era 11.000 euro in vendita, il box base era 21.500, poi c’era un box chiamato “B” che era tra i 24 - 26 metri che veniva sui 24.000 euro e poi salivamo al box C che era sui 27 - 28 e poi si andava ai 30 e passa, quelli di dimensioni più grandi. Il box doppio costava 40, chi lo prendeva doppio aveva un leggero sconticino.
Per quanto riguarda il dettaglio dei costi lavori complementari: la maggior parte del costo è stato dato, come dicevo, dalla soluzione tecnica che è stata utilizzata in parte per aumentare il carico possibile sulla piazza, per cui il sistema di soletta, che è stato utilizzato con gli U-Boot, eccetera, ha dato un costo maggiore notevole che non ho separato nel dettaglio ma se serve posso farlo avere.
Le altre opere si riferiscono ad esempio allo spostamento di una parte del marciapiede che non era prevista per aumentare la sicurezza su via Toti e realizzare così il marciapiede dall’altra parte, parti di porfido che non erano previste nel progetto iniziale, il miglioramento della realizzazione di un bagno al piano meno uno, che non era previsto nel progetto iniziale, per cui voglio dire il progetto è stato migliorato nel suo complesso.
La sostituzione di parapetti in ferro, in graticciato, che man mano che si andava avanti nella realizzazione vedendo come nasceva la piazza ci è sembrato doveroso e corretto anziché fare cemento armato lì dove ci sono le parti aperte dello scivolo, eccetera, realizzare il vetro in modo da garantire più visibilità, la piazza ne ha notevolmente guadagnato; la fontana che è stata potenziata e migliorata nell’illuminazione, i giochi stessi che sono una miglioria.
Dal primo utilizzo poi sono state fatte ulteriori modifiche con le parti - per i bambini – antinfortunistiche, proprio guardando cosa avveniva nella piazza; è stato un progetto seguito in tutti i suoi dettagli, in tutto il suo svilupparsi andando sempre nell’ottica del migliorare sempre la qualità del progetto, la qualità della realizzazione per andare incontro anche alle esigenze e suggerimenti che i cittadini man mano ci segnalavano, eccetera.
Però, voglio dire, se alla fine poi serve il dettaglio preciso, preciso basta farne richiesta e lo diamo.
Sulle riserve, come le avevo detto, in parte ne accennava anche il consigliere Fumagalli, quelli che sono da considerarsi imprevisti; la carenza assoluta di fondamento nelle case che sono proprio sul bordo sulla quale abbiamo scavato a 40 centimetri dalla loro porta, ci ha giocoforza obbligato ad aumentare la sottomurazione e a fare una doppia orditura di tiranti per cui questa operazione ha comportato tutta una serie di costi, cioè tu fai un foro solo ha un costo; ne fai due ne ha un altro.
L’altra obiezione che era stata colta è che il mistone dello scavo doveva compensare il costo dello scavo; non essendoci su tutta la superficie mistone in grado di essere valorizzato si è discusso sulla quantità, sulla misura per cui anche quello è stato oggetto di riserva e poi di transazioni.
Infine la richiesta della società di validazione che l’ha posta come condizione di realizzare anche l’impermeabilizzazione al piano meno uno.
Dal nostro punto di vista poteva anche non essere fatto ma alla fine è una miglioria che ha garantito e garantirà negli anni che anche la roggia o comunque il meno uno non rischia, è impermeabile.
Promozione ha già detto lei, penso, Consigliere Sonzogni di aver risposto, poi se servono dei dati più precisi li posso far avere.
Per quanto riguarda le infiltrazioni che erano infiltrazioni, come avevamo detto, dovute alla particolare lavorazione agli U-Boot, eccetera, quelle che erano presenti sono state risolte, il lavoro è stato eseguito dall’impresa, lo svuotamento delle solette era partito già a luglio, dopo che avevamo inaugurato il parcheggio, svuotando con appositi tubi eccetera; poi quella poca acqua che era rimasta imprigionata ha generato quelle leggere infiltrazioni che sono state oggetto, poi insieme al collaudatore, di tutta una serie di sopralluoghi, eccetera, con anche la collaborazione e la supervisione del collaudatore sono state eliminate quelle che erano presenti, per cui il problema è risolto o comunque se si ripresenteranno perché in una superficie del genere vengono comunque risolte.
Per quanto riguarda il malfunzionamento del sistema di pagamento a parte un periodo in cui il bancomat era anche fuorviante per il resto il sistema di pagamento della sbarra non ha avuto problemi; poi altri malfunzionamenti non registro.
Ci sono stati dei danni quello sì, ma malfunzionamenti no.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi?
Ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Ringrazio l’amministratore unico, è stato particolarmente esaustivo.
Solo per ricordare, credo che sia un po’ di volte che se ne parla, visto che si parla di trasparenza, che tutti i dati che sono stati illustrati sono facilmente reperibili, una delibera di Giunta comunale di ottobre 2017, con il dettaglio di tutte le voci, un verbale dell’assemblea che è sul sito, per quanto riguarda le riserve, e l’avviso pubblico per quanto riguarda i prezzi dei box. Grazie, Paolo, per la tua esaustiva interpretazione. Le risposte, tutti i dati si possono facilmente reperire sul sito del Comune e sul collegamento a Treviglio Futura, basta mettere “migliorie”, basta mettere “assemblea verbale del 27 aprile” e l’avviso, quello del 2017, così i dati poi possono essere facilmente letti, visti e poi valutati secondo le opportune valutazioni, tanto le migliorie che sono state elencate, quanto le riserve, il perché si è raggiunto questo accordo, col parere del legale che è citato all’interno del verbale, e i prezzi che sono quelli dell’avviso che è stato emanato nel 2017 e poi riproposto per l’ultima botta alla vendita dei box.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto. Consigliere Fumagalli, prego.
Speaker : FUMAGALLI
Grazie. “Io Treviglio” voterà favorevolmente l’approvazione del bilancio di esercizio.
Una cosa che mi era sfuggita era un complimento a chi ha commercializzato questi immobili, perché riuscire ad ottenere 21.500 euro per un box singolo e 11.000 euro per un posto auto dimostra come la sensibilità, la sensibilità contro tutto e contro tutti, di aver capito che serviva un’opera del genere per dare un servizio al centro storico fa sì che questi prezzi vengano pagati.
Io vi ricordo che sono l’estensore dell’Osservatorio del territorio per 9 Comuni della Bassa Bergamasca, tra cui anche Treviglio. E se andate a cercarlo, visto che c’è sul sito, non do a nessun box singolo, in nessun paese della Bassa, è ovvio che Treviglio è il referente più alto, un valore superiore in questo momento ai 15-16.000 euro.
Quindi questo dimostra come effettivamente, mi rendo conto che tra tutte le cose che ha detto si è dimenticato delle 28 richieste rimaste inevase, quest’opera ha avuto un seguito e un riscontro importante. Mi auguro che la STU nei vari progetti pensi a soddisfare queste 28 persone e magari qualcun altro ancora. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni. Consigliere Ciocca.
Speaker : CIOCCA
Volevo fare un intervento prima, però aspetto questa dichiarazione di voto e faccio tutto insieme.
La trasformazione urbana, a questo punto, è stata eseguita, una trasformazione urbana la cui società, appunto, aveva come obiettivo il completamento di questa piazza Setti, che va di fatto a completare una trasformazione di tutto il centro storico, perché ricordiamocelo che è arrivata a corredo di una trasformazione nata nel 2011 e che ha coinvolto quasi tutte le vie del centro storico.
Ringrazio i tecnici e tutte le figure che hanno preso parte e hanno operato affinché l’opera fosse costruita. Ringrazio i tecnici e di conseguenza non posso ringraziare i politici, perché nel punto precedente se si fa uno non si può fare l’altro. Però devo dire che i politici di allora, che gran parte rappresentano questa maggioranza, hanno avuto veramente del coraggio, hanno avuto del coraggio perché, non vado indietro ai tempi che furono ma vado solamente al Governo in cui c’era il Sindaco Pezzoni e all’opposizione, non ho nulla da togliere all’attuale opposizione, avevamo ex Sindaci ed ex Assessori, io sedevo in fianco a Giulio Ferri e ogni volta che parlavamo di STU o di piazza Setti era un continuo: scatola vuota, l’uomo nero, il mostro, questo e quell’altro. Io in fianco a Ferri ogni volta che ci guardavamo dicevamo: “ma sarà vero? non sarà vero?”.
C’è da dire che alle nostre riunioni di maggioranza che facevamo ci guardavamo negli occhi, valutavamo cosa c’era da fare e alla fine poi si veniva qua a decidere e votare, e ci dicevano che avevamo poi una maggioranza bulgara; abbiamo perso anche dei pezzi noi durante quell’epoca, quel lustro legislativo, però il coraggio c’è stato. Io ne ho messo di coraggio, perché giustamente ero novello ai tempi, mi sono affidato a chi di esperienza ne aveva più di me.
Di conseguenza, adesso possiamo votare con serenità un consuntivo, sapendo che abbiamo contribuito a trasformare la città.
Quindi grazie e buon lavoro per il futuro.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno: “Approvazione bilancio di esercizio 2018 della Società di trasformazione urbana Treviglio Futura S.p.A.”.
Sono aperte le votazioni. Consigliere Pignatelli, grazie. Non si accende. Riprovi, grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato contro il Consigliere Calvi, il Consigliere Pignatelli per alzata di mano, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni; a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno n. 7 è approvato.
Ringrazio l’Amministratore unico e la dottoressa Possenti per il loro intervento.
Veniamo ora al punto n. 9 all’ordine del giorno: “Adesione della società Ygea s.r.l. alla Centrale Unica di Committenza del Comune di Treviglio”.
La parola al Segretario. Prego.
Speaker : MENDICINO – Segretario Generale
Velocemente. Treviglio ha una Centrale Unica di Committenza, cui aderiscono alcuni Comuni limitrofi, la società partecipata Ygea, che ha solo 4 dipendenti; ha chiesto di poter convenzionarsi con il Comune per usufruire della stazione appaltante.
Naturalmente, sono fuori gli acquisti di farmaci dove Ygea ha il contraltare, si rivolge alla Stazione unica appaltante della Regione, anche per le trattative private, quindi sono gare di servizi e forniture che esulano dalla raccolta dei farmaci.
Ci saranno delle spese condivise e altre che sono separate, come il contributo ANAC, le spese di pubblicazione, le spese per commissari in caso di offerta economicamente più vantaggiosa saranno a carico della società. Quindi si parte con questa iniziativa.
Non c’è un’espressa previsione di legge che lo preveda, però c’è l’interesse pubblico, non c’è nessun divieto, quindi per il principio liberale che si può fare tutto quello che non è vietato, e in più c’è l’interesse pubblico, perché sia il Comune e sia Ygea perseguono interessi di efficienza, economicità e buoni risultati, e quindi è una sinergia che legittima e che sta in piedi, partiamo adesso, da questo momento.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Segretario.
Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi.
Non ci sono interventi, per cui pongo in votazione il punto n. 9 all’ordine del giorno: “Adesione della società Ygea s.r.l. alla Centrale Unica di Committenza del Comune di Treviglio”.
Sono aperte le votazioni. Consigliera Ronchi e Consigliere Molteni. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri, per cui il punto all’ordine del giorno è approvato all’unanimità.
Veniamo ora al punto n. 10: “Approvazione schema di convenzione con la società E-distribuzione S.p.A. per la gestione delle interferenze sul reticolo idrico minore di linee tecnologiche/infrastrutture esistenti da realizzare sul territorio di Treviglio”.
La parola all’Assessore Nisoli. Prego, Assessore.
Speaker : NISOLI – Assessore
Grazie, Presidente. Buonasera, Consiglieri.
Questa delibera è simile a una delibera che abbiamo approvato a novembre del 2018 e riguarda la convenzione questa volta con la società E-distribuzione, che è una società di Enel, e riguarda la gestione delle interferenze delle reti sul nostro reticolo idrico minore delle linee tecnologiche.
La Giunta regionale, con DGR del 24 ottobre 2018, ha aggiornato appunto la legge regionale sulla Polizia idraulica aggiornando quelli che sono i canoni che devono essere versati dai gestori delle reti ai proprietari appunto del reticolo idrico minore. Il Comune di Treviglio è proprietario del reticolo idrico minore di rogge e di riali, che partono dal Comune di Brembate, Canonica, Pontirolo, e sono roggia Moschetta, roggia Vignola e tutte le derivate.
E’ stata fatta una ricognizione assieme appunto alla società E-distribuzione e sono stati individuati e rilevati 214 attraversamenti di linee, sia linee aeree, per cui attraversamenti di cavo, non attraversamenti diretti ma attraversamenti appunto di cavo indiretti, e anche attraversamenti su ponti o sotterranei.
La DGR 24 ottobre 2018 stabilisce i canoni di concessione e per quanto riguarda la tipologia dei nostri riali è quantificato in 77,80 euro ciascuno. Pertanto, la quantificazione annua è pari a 16.666 euro.
Questa convenzione ha una durata di trent’anni e con questa approvazione la E-distribuzione pagherà i canoni pregressi degli ultimi cinque anni, che non aveva versato con cifra piena ma aveva versato solo degli acconti, in quanto la norma non era ben chiara e non erano stabilite quelle che erano le tariffe.
Adesso che le tariffe sono state stabilite in modo chiaro e che si è quantificato in 16.600 euro, per gli ultimi cinque anni la società dovrà versare 82.300 euro.
La convenzione prevede che il versamento avvenga a gennaio di ogni anno e con il versamento del canone del 2019 di 16.600 euro vengono anche versati gli 82.300 dei cinque anni pregressi.
E’ stato un lavoro importante, che è stato portato avanti appunto con l’Ufficio Patrimonio nell’avere i contatti con le varie società proprietarie delle reti, la prima è stata chiusa con la Snam, adesso abbiamo chiuso con E-distribuzione. Abbiamo ancora in corso le trattative con Telecom, che vorremmo chiudere nell’anno, in modo da sistemare anche gli attraversamenti e le interferenze appunto della Telecom. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a intervenire.
Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Grazie, Assessore.
Adesso non so se rivolgere la domanda a lei o al Segretario comunale. Di questo tema, appunto, ne avevamo parlato con riguardo allo schema di convenzione con la SNA Rete Gas e in proposito io avevo presentato un emendamento, che in parte era stato accolto e in parte no.
Il tema era, da una parte, la questione del rinnovo che nello schema precedente mi pare che prevedesse le tariffe, i canoni predefiniti nella convenzione, anche se il rinnovo era previsto a distanza di trent’anni, con una sorta di automatismo. Ho visto che adesso effettivamente la convenzione non lo prevede in maniera automatica e prevede comunque un aggiornamento per il tempo che sarà del canone applicabile, appunto, tra 27 anni in ipotesi.
Un aspetto su cui però vorrei avere un chiarimento è il tema della prescrizione, che a questo punto vedo che continuate a indicare in cinque anni la prescrizione. Vorrei capire se avete fatto delle verifiche, vi siete confrontati, se avete rinvenuto dei casi che vi confortano sul fatto che sia corretto quantificare, cioè definire la prescrizione in cinque anni anziché in dieci, quindi applicando quella ordinaria.
E poi c’è una questione che riguarda il fatto che dove si va a disciplinare i canoni pregressi, quindi cinque anni a ritroso, si dice che il Comune non avrà più null’altro che pretendere.
Però io mi sentirei di raccomandare poi in fase di stesura di sigla di sottoscrizione della convenzione che anche la E-distribuzione non abbia altro che pretendere rispetto a questa definizione dei canoni pregressi, perché appunto potrebbe in ipotesi avvenire un mutamento normativo più che altro a livello di eventualmente incostituzionalità che ha un effetto retroattivo. Forse la clausola dovrebbe essere tombale reciprocamente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Consigliere Giussani, prego.
Speaker : GIUSSANI
Volevo dire che onde evitare che poi qualcuno ci contesti il fatto che ci prendiamo i meriti come politici, per l’amor di Dio, via tutto questo discorso, voglio fare i complimenti all’Ufficio Patrimonio che ha seguito questa pratica e che ha portato a termine un lavoro che era lì da tempo, per cui non ci prendiamone nessun merito. Però devo dire che hanno fatto un eccellente lavoro e questo è il risultato di collaborazione con l’interno.
Detto questo, il nostro voto, non la tiro tanto lunga a perdere tempo, sarà favorevole. Grazie.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie per la sintesi.
Altri interventi? Non ci sono interventi.
Chi vuole rispondere al Consigliere Sonzogni?
Speaker : GIUSSANI
Per quanto riguarda la prescrizione, abbiamo verificato anche con l’Avvocatura del Comune e il Codice Civile che prevede la prescrizione di 5 anni, pertanto la scelta o comunque il suggerimento è stato quello di fermarsi e di utilizzare i cinque anni.
Va bene, invece, aggiungere che anche E-distribuzione non avrà nulla da pretendere da parte del Comune, questa è giusta da mettere, sì.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui mettiamo in votazione il punto n. 10 all’ordine del giorno: “Approvazione schema di convenzione con la società E-distribuzione”.
Sì, integrato con il suggerimento del Consigliere Sonzogni.
Sono aperte le votazioni.
Consigliere Ferri. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato a favore tutti i Consiglieri.
Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni.
Consigliere Fumagalli, Ferri, Frigerio, tutti con la F. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Sì, funziona, adesso si vede.
Sono chiuse le votazioni.
Il punto all’ordine del giorno è approvato all’unanimità.
Veniamo ora al punto numero 11: “Mozione presentata dai Consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni riguardante la fruizione della sosta gratuita per 15 minuti.
Chi la presenta? Consigliera Rossoni, a lei la parola.
Speaker : ROSSONI
Dunque, il Gruppo del PD ha depositato questa mozione che chiede l’introduzione di due momenti di sosta gratuita di 15 minuti ciascuno nell’arco della giornata, e questo perché i nuovi parcometri che dovranno essere messi in funzione consentono, attraverso l’inserimento della targa del veicolo, un controllo effettivo del fatto che non ci sia un abuso di questa facoltà.
E’ una proposta che non è chiaramente una proposta di opposizione, ma è una proposta, se vogliamo, della minoranza, cioè una di quelle proposte che non vanno a sindacare, a controllare o giudicare l’attività dell’Amministrazione, ma è una proposta che tende a cercare un miglioramento della vita dei cittadini di Treviglio, perché dal nostro punto di vista il fatto di poter usufruire di una sosta gratuita per 15 minuti per svolgere una serie di attività quotidiane che vanno, sì, dall’acquisto di cose minime, come il caffè, il giornale, il pane, eccetera, ma che possono anche non riguardare degli acquisti, come, per esempio, non lo so, il poter venire in Comune a fare un certificato, piuttosto che consegnare dei documenti, sia una semplificazione della vita e delle attività dei cittadini che in questo momento, invece, anche per cose minime, devono versare un contributo almeno di 40 centesimi.
La seconda motivazione è legata al fatto che, così come detto nel Piano della sosta, l’utilizzo della politica tariffaria serve per gestire i flussi in entrata e in uscita dal centro. E certamente, secondo noi, ma è stato sperimentato positivamente in molte città, quindi non è una novità, lo è per Treviglio ma non è una novità in generale, il fatto di semplificare l’accesso al centro per sbrigare piccole attività fa sì che i cittadini non prendano abitudini che poi si consolidano nel tempo, per esempio, di far colazione al di fuori del centro storico, piuttosto che di svolgere piccole attività fuori dal centro storico, perché poi quando abbiamo visto i flussi vanno in una certa direzione, riportarli verso il centro è complicato.
Ho letto che il Sindaco dice “ma stiamo facendo con i commercianti una serie di valutazioni”, eccetera. A parte che i commercianti che ho sentito non erano informati, ma la proposta non è solo legata ai consumi, è legata proprio alla vivibilità del centro e alla facile accessibilità del centro, ripeto, per questioni che possono essere sbrigate in breve tempo e che quindi non giustificano un pagamento della sosta, o comunque che possono essere facilitate da concessione di un contributo minimo, perché appunto attraverso i nuovi parcometri è possibile controllare che non ci sia un abuso di questa facoltà, una facoltà appunto che viene data ai cittadini.
Nella mozione vengono indicate anche le modalità: attraverso i parcometri è possibile, inserendo il numero di targa, prevedere la stampa di un tagliandino che poi viene esposto sul tergicristallo e quindi che consenta appunto questa possibilità per due volte al giorno.
Ripeto, è stato sperimentato in Comuni limitrofi, in molti Comuni, ha avuto un risultato positivo, quindi io credo che sia una proposta che può essere interessante per la città e che va nell’ottica di un miglioramento delle condizioni.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere.
Dichiaro aperta la discussione.
Invito i Consiglieri a prenotarsi.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco Imeri. Prego.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Prendo atto delle parole del Consigliere Rossoni, che dice che è una proposta, se ho ben capito il giro di parole, però vorrei limitarmi a poche parole.
Questo Consiglio comunale ha approvato un Piano della sosta all’interno del quale questa misura non è contenuta, si rimanda alle delibere di Giunta per l’approvazione delle tariffe, quelle che sono già state definite, e saranno da definire le agevolazioni, piuttosto che le riduzioni, gli abbonamenti, eccetera.
Sottolineo tre punti, visto che me li sono segnati durante l’intervento. Uno, che sicuramente c’è un’attenzione al centro storico, che è interesse dell’Amministrazione, ma mi pare un po’ la guerra dei poveri dire “se qualcuno fa colazione altrove”.
C’è chi si posiziona sulla circonvallazione e intercetta un certo tipo di utenza, chi sceglie di investire in centro intercetta un’altra, quindi fa parte un po’ anche dell’attività commerciale.
L’Amministrazione, anche con l’ampliamento del perimetro del distretto urbano del commercio, ha a cuore tutto quello che è il sistema commerciale trevigliese.
Ovvio che in relazione a questi temi ci sono i confronti, in particolar modo con l’Associazione commercianti, per quanto riguarda gli scenari futuri, era anche un tema emerso nella campagna elettorale nel documento sottoposto, e quindi è uno degli aspetti che stiamo valutando, ma ricordo anche che uno degli aspetti che era già stato valutato, che abbiamo promesso e, come si dice, che abbiamo anche subito mantenuto era quello della riduzione del pagamento alle ore 18, proprio perché quella fascia oraria dopo le 18 era vista come incentivante per il commercio, non dimenticandoci che abbiamo posticipato alle 9 l’orario d’inizio in modo tale che le mamme, chi va a scuola, eccetera, possa poi, anche se dovesse essere relativamente al caffè, ma si fanno tante cose in centro, avere una fascia oraria appetibile, compresi tutti i festivi, perché ancora in queste feste tanta gente chiedeva “ma non si paga oggi?”, eccetera. Quindi è un punto di forza. E il fatto che tanti chiedano fa capire quanto, invece, altrove ci sia il pagamento.
Quindi io credo che l’Amministrazione comunale sia aperta al dialogo, al confronto con le associazioni di categoria all’interno del distretto urbano del commercio, che abbia la responsabilità di dare attuazione al Piano della sosta.
Così come anche nell’operatività della proposta della mozione nuovi parcometri non coprono tutti i parcheggi della città, quindi il primo aspetto è quello, dobbiamo fare una delibera zoppa in partenza.
Secondo, ricordo il post su Facebook nel quale si parlava di Grande Fratello e in questa mozione arriviamo a targa, identificazione, eccetera. Forse bisognerebbe capire cosa vuol dire Grande Fratello, cosa vuol dire controllare il pagamento, cosa vuol dire inserire la targa, cosa vuol dire 15 minuti, eccetera.
Una correzione e una precisazione alla mozione: in piazza Setti non è istituito il quarto d’ora gratuito, c’è un quarto d’ora di ripensamento, il che vuol dire che se io accedo, non trovo posto, eccetera, esco ed entro il quarto d’ora non pago, se io sto 16 minuti pago la tariffa piena, non pago dal sedicesimo. Non è un quarto d’ora gratuito.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Silenzio. Grazie.
Speaker : IMERI – Sindaco
E’ un tempo tecnico che viene previsto nei parcheggi con la sbarra per garantire alla persona di andare alla casa e di trovare, eccetera.
Lo preciso, visto che si cita senza delibera di Giunta quasi… Ecco, questa precisazione era dovuta ed era già stata oggetto di una risposta dell’Assessore Pezzoni, credo, a un’interpellanza o altro.
Quindi da parte nostra, ovviamente, la mozione non può essere accoglibile.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Altri Consiglieri che vogliono intervenire? Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni… Consigliere Sonzogni, prego.
Speaker : SONZOGNI
Per dichiarazione di voto. Io ho sentito e ho ascoltato l’esposizione della mozione da parte della collega Rossoni e ho ascoltato la replica del Sindaco che, devo dire, come purtroppo abbastanza spesso accade, si trincera dietro considerazioni più che altro burocratiche e amministrative, trascurando quella che poi è la sostanza della proposta che viene sottoposta al voto del Consiglio comunale.
Ci si dice che la modifica dell’articolazione della sosta in città ha previsto la gratuità della sosta dopo le ore 18 tutti i giorni, o meglio i giorni in cui c’è la sosta a pagamento, che la domenica è gratuita, che quindi si tratta di una politica tariffaria di favore rispetto a quella di altri centri paragonabili a Treviglio o un po’ più grandi di Treviglio.
Questo, ovviamente, nessuno lo mette in discussione, ma parliamo in realtà di esigenze che vanno a essere soddisfatte ben diverse. Da una parte, c’è la questione del, come dire, favorire il commercio locale prevedendo appunto questa gratuità che parte dalle ore 18, sempre che poi sia veramente efficace nel favorirlo, però diciamo l’intendimento sarebbe questo. La proposta che è stata presentata guarda a un’altra tematica, che è quella di consentire a chi deve svolgere delle piccole commissioni e magari si trova, perché vi sono molti cittadini di Treviglio che si stanno lamentando, anche in condizioni economiche tali da comunque subire conseguenze anche per quei 40 centesimi che si vanno a pagare per una banale commissione, perché se parliamo di trevigliesi che magari siano in uno stato di disoccupazione, percettori di redditi molto modesti, pensionati, sembra ma anche 40 centesimi possono essere un qualcosa che si va a spendere malvolentieri, soprattutto se si era abituati a non pagare la sosta, come accadeva con tutta una serie di parcheggi dell’anello, della circonvallazione.
Quindi noi non vogliamo stravolgere il Piano della sosta. La nostra proposta guarda a soddisfare quella che è una piccola esigenza, che è una piccola realtà a incidenza sull’andamento economico del volume di ricavi che si possono generare con la sosta, ma è un segnale che secondo noi va dato alla città, va dato ai cittadini per le loro piccole commissioni, va dato ai negozianti, almeno fintanto che non si introdurranno dei sistemi legati ai nuovi parcometri, e quindi ci stupiamo di questa netta chiusura.
Quantomeno, diciamo che avremmo ritenuto ragionevole, ci saremmo aspettati da parte del Sindaco, ad esempio, la disponibilità a valutare una fase di sperimentazione di questo meccanismo.
Ad esempio altrove io ho presente un piccolo Comune, che è quello di Canonica, per un certo periodo avevano introdotto il pagamento della sosta con l’inserimento della targa, poi questo sistema è stato tolto, è stata cambiata la durata della sosta gratuita, adesso è diventata 20 minuti, prima era un po’ di meno, quindi parliamo di questioni che possono essere anche cambiate, perché si tratta poi di intervenire su un software.
Quindi, veramente, non comprendiamo questo trincerarsi dietro, appunto, considerazioni che possono apparire comprensibili nell’ambito di un disegno più ampio, ma che disconoscono quelle che sono le piccole esigenze, ma che però sono sentite da tanti cittadini e da tanti operatori del commercio locale.
Il tema del portare i cittadini alla comodità di fare la spesa fuori, consumare i caffè fuori dal centro, perché andare in centro ha questo costo aggiuntivo, è un tema serio e man mano che i vari poli commerciali verranno completati sarà sempre più effettivo.
Per cui, invitiamo nuovamente il Sindaco e la maggioranza a riconsiderare la questione.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie, Consigliere. Consigliere Frigerio, prego.
Speaker : FRIGERIO
Solo per un inciso: mi sembra molto strumentale questa mozione.
In un quarto d’ora mi piacerebbe sapere quale commissioni fate. Scendere con la macchina, prendere l’ascensore, salire e fare la via Roma il quarto d’ora è già andato, non avete neanche il tempo di rientrare.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Siamo in dichiarazione di voto, ricordo ai Consiglieri.
Speaker : FRIGERIO
Noi votiamo negativamente, naturalmente.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Atre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 11 all’ordine del giorno: “Mozione presentata ai Consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni riguardante la sosta gratuita per 15 minuti.
Sono aperte le votazioni. Consigliere Fumagalli e Consigliera Conti, grazie. Consigliera Conti. Grazie.
Sono chiuse le votazioni.
Si è astenuto il Consigliere Calvi. Hanno votato a favore la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni; contrari gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è respinto.
Veniamo ora all’ultimo punto, il n. 12: “Mozione presentata dai Consiglieri Molteni, Ronchi e Pignatelli, relativa alla tutela del benessere e della dignità degli animali: aggiornamento del Regolamento comunale in materia di spettacolo viaggiante, parchi divertimento e circhi equestri”.
Chi presenta la mozione? Consigliere Molteni, prego.
Speaker : MOLTENI
Grazie, Presidente.
La mozione che abbiamo presentato partiva da alcune considerazioni che, da diversi anni a questa parte, stanno prendendo piede al netto dei regolamenti che sono stati approvati negli anni e comunque in attesa di una legge nazionale, considerazioni che partono dall’ambito educativo, dall’ambito didattico, dall’ambito pedagogico.
Anche in tempi recenti e meno recenti indicazione dell’Associazione nazionale veterinari, dell’Associazione nazionale psicologi e pedagogisti è quella di ritenere gli spettacoli circensi con utilizzo di animali selvatici o esotici diseducativo dal punto di vista della crescita dei ragazzi.
Nelle premesse viene posta l’attenzione del Consiglio e della Giunta alla Dichiarazione universale dei diritti degli animali del ’78, in cui si recita che: “ogni animale che appartiene alla specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale e nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo”.
Nel 2015 la Federazione veterinari europei aveva emesso un documento che sostiene la necessità della progressiva abolizione di tutti gli spettacoli con animali selvatici nei circhi, perché se ne mette a rischio il benessere.
Poi sono stati, appunto, elencati i dubbi sul valore educativo di un intrattenimento basato sull’esibizione di animali selvatici, come ho citato prima.
Si prende atto dalla legge del 18 marzo del ‘68 dell’istituzione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Commissione scientifica per l’applicazione della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via d’estinzione, che in data 10 maggio 2000 ha emanato le linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti per stabilire, appunto, i criteri generali e i requisiti minimi per la detenzione di animali esotici in funzione della loro tutela e del loro benessere.
La commissione scientifica del CITES ha successivamente emanato un aggiornamento alle sopracitate linee guida, al fine di proporre un protocollo operativo alle Amministrazioni locali, da adottare per il rilascio delle autorizzazioni all’attendamento dell’attività circense.
Infine, il Consiglio comunale di Treviglio ha approvato con delibera n. 61 del 23 giugno 2009 il regolamento in materia di spettacolo viaggiante, parchi divertimento e circhi equestri.
Si considera poi che, coerentemente con quanto riportato nelle premesse, molti Stati membri dell’Unione europea pongono forti restrizioni all’utilizzo di animali per gli spettacoli circensi; sono più di 50 Paesi del mondo, di cui 11 nell’Unione europea, che lo vietano totalmente.
Molte Amministrazioni comunali, vicino a noi c’è per esempio l’Amministrazione comunale di Bergamo, ma anche l’Amministrazione comunale di Ferrara e di altri Comuni italiani, più o meno grandi, hanno adottato già un regolamento comunale aggiornato sulla base del protocollo operativo predisposto dalla Commissione e dal CITES.
E‘ in corso di stesura, peraltro, da parte del Garante degli animali istituito nella nostra città un nuovo regolamento comunale in materia di tutela del benessere degli animali.
Nella mozione che abbiamo sottoscritto e presentato chiedevamo un impegno dal Sindaco e dalla Giunta a trasmettere il presente documento al Garante degli animali, ad aggiornare il sopracitato regolamento comunale adottando il protocollo operativo predisposto dalla Commissione CITES, e infine ad adeguare la perimetrazione delle aree comunali disponibili per l’installazione dei circhi, in maniera tale da non rendere possibile l’attendamento da parte di spettacoli viaggianti con animali selvatici al seguito.
Di questi tre punti l’ultimo punto voleva essere un punto molto forte, che avesse la funzione di stimolo, affinché il nostro Comune potesse far presente anche al Governo nazionale, che peraltro in parte è del colore della Giunta che amministra la nostra città, per aumentare l’iter… scusate, accelerare l’iter, al fine di approvare una legge nazionale.
Posso capire che comunque il terzo punto possa, eventualmente, inserito in una mozione di un Consiglio comunale, provocare dei problemi di accettazione, di ammissibilità.
Quindi al fine, a me, personalmente, più che i tecnicismi mi interessa l’indirizzo politico della mozione, visto che stiamo parlando di regolamenti anche a livello europeo, di associazioni che al fine educativo stanno sensibilizzando, anche i dirigenti scolastici negli ultimi anni, e lo dico anche perché sono in parte in causa, sconsigliano sempre più la partecipazione degli alunni a spettacoli di questo tipo, quindi l’indirizzo che si sta prendendo è questo.
Di conseguenza, al di là dei tecnicismi, a noi interessa prevalentemente l’indicazione politica da questo punto di vista, quindi posso anche espungere il terzo punto della mozione e presentare solamente gli altri due al voto della mozione finale.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Quindi, in buona sostanza, toglie questo punto dalla mozione, se non ho capito male.
Speaker : MOLTENI
Il terzo punto, sì.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Perfetto. Dichiaro, quindi, aperta la discussione.
Non ci sono interventi.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco Imeri.
Speaker : IMERI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Il terzo punto sarebbe stato difficile lasciarlo, proprio perché contrasta sia con il secondo, perché di fatto chiede di adottare il protocollo alla Commissione CITES ma poi di non fare i circhi, quindi la Commissione CITES non servirebbe comunque.
Per quanto riguarda le due richieste che rimangono, il Garante degli animali ha già ben presente quanto elencato nella mozione, perché abbiamo fatto credo 12-13 incontri con il tavolo istituito dopo la sua nomina, che prevede le associazioni citate dal Consigliere Molteni, la LAV, che sta facendo campagna anche nelle scuole, le associazioni del territorio e altre realtà, compresi i veterinari, ed è anche noto questo documento della mozione perché il dibattito si è scatenato sui social e c’è già stato un ampio confronto, sia tra il Capogruppo del PD e il Garante degli animali in merito al fatto che queste indicazioni sono già contenute nella bozza di regolamento che è stata predisposta, che è stata già sottoposta al tavolo tecnico che l’ha approvata, all’Ufficio Ambiente che l’ha vagliata, all’Avvocatura, alla Dirigenza della Polizia locale del Comune di Treviglio, e adesso attendiamo l’ultimo incontro, che non mi ricordo se è il 3, il 6 o l’8 maggio, con ATS, per poi portarlo al gruppo di lavoro e infine in Consiglio comunale il 28 di maggio.
Tra l’altro, i parametri del Protocollo Operativo CITES è quello che oggi l’ASL ATS utilizza, perché noi ogni volta che c’è il circo segnaliamo la presenza dell’ATS e anche nel caso dell’ultimo, che è quello sulla base del quale poi è ripartita questa mozione, l’ATS ha fatto il sopralluogo e sulla base di queste direttive non ha avuto nulla da eccepire di rilevante.
Quindi io credo che questa mozione possa essere un indirizzo. E’ già tutto pronto all’interno del regolamento e quindi credo che sia ridondante provvedere al voto.
Quindi credo che venga trasformata in raccomandazione. Il tema è stato posto ed è già condiviso, e quindi diventerà un impegno politico del Consiglio comunale all’interno del regolamento che andremo ad approvare a fine maggio, e che terrà conto anche di questa indicazione ed è esplicitamente previsto già nel regolamento che sarà da seguire il protocollo operativo. Anche perché, veniva citato Bergamo, il regolamento, sostanzialmente, tiene conto di quello di Bergamo e anche di obiezioni che erano state fatte a quello del Comune di Bergamo in relazione ad alcune indicazioni.
Non vorrei fare il parallelismo col gioco d’azzardo, ma più o meno è andata così. Con l’avvocato Brambilla ci siamo confrontati, Garante degli animali e legale di non mi ricordo se Legambiente o WWF è lei, quindi con lei ci siamo confrontati, e, ripeto, ci sono stati parecchi incontri e questo protocollo operativo è già previsto all’interno della bozza del nostro regolamento.
Quindi credo che, per chiudere in serenità il Consiglio comunale, sia accoglibile come raccomandazione e il 28 maggio ci sarà anche questo riferimento all’interno del Consiglio comunale.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Sulla proposta del Sindaco?
Speaker : MOLTENI
Grazie. Ripeto, come dicevo prima, al netto dei tecnicismi e di quant’altro a noi interessa l’indirizzo politico della cosa. Poi siamo ben a conoscenza del fatto che il Garante degli animali si è già attivato in merito ai regolamenti, agli incontri che ci sono stati, alle varie realtà ambientaliste e animaliste del territorio. Però quello che a noi interessava era, appunto, l’indirizzo politico.
Dopodiché, sarebbe magari la ciliegina sulla torta se il nostro Comune nel suo piccolo, però comunque stiamo parlando del principale Comune, dopo il capoluogo, della provincia di Bergamo, potesse fare da tramite con i parlamentari di riferimento, noi per la nostra parte e voi per la vostra parte, affinché venga il Parlamento ulteriormente stimolato affinché si possa avere una legge nazionale chiara, anche in riferimento a quanto sta accadendo a livello europeo.
Quindi va benissimo.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Quindi viene trasformata la mozione in raccomandazione.
Prima di lasciarvi, il Sindaco ha una sorpresa per tutti noi.
Speaker : IMERI – Sindaco
No, non ho una sorpresa, se non aver detto che sono d’accordo con Giussani per una volta. Però, detto questo, non è una sorpresa del Sindaco ma la Fondazione Istituto Educativi ha commissionato a Luigi Minuti un libro che racconta i 130 anni, quindi il centotrentesimo anniversario di fondazione dell’asilo Emilio Costanzo Piazzoni di Castel Cerreto, è stato presentato il 20 aprile mi sembra alla “Fiera del libro” e hanno mangiato una copia a tutti i Consiglieri. Quindi ci tenevo a comunicare che è disponibile presso la Segreteria del Sindaco la copia di questo volume, che potete ritirare previo ringraziamento alla Fondazione Istituto Educativi che lo omaggia.
Speaker : COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Arrivederci.