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C.c. Torri di Quartesolo 26.3.24, ore 19.00
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Cominciamo presieduto i presenti, saluto il Consiglio.
E anche chi ci segue da casa.
Segretario, possiamo cominciare grazie Sindaco, allora procediamo con l'appello Marchioro, Diego presente Pasinato, Angela assente Zaza Stefano.
Assente Sindaco Alessandro assente, parlato Claudia Monreale Luisa Pescara, Elisabetta schiavo, Maurizio Brusa Roscoe, Enrico palazzi e Viana Lucatello, Andrea.
Asnicar, Daniele Karamzin, Silvia Fabris, Francesco Ghiotto, Gianluigi Fabiani, Mauro, Lanaro, Antonio.
Prego, Sindaco, grazie.
Allora.
Siamo qui per un unico punto all'ordine del giorno, che è l'adozione del Quinto piovere gli interventi.
Fase 3, quindi quinto pi Fase 3 ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale 23 aprile 2002 mila 4 numero 11 Norme per il governo del territorio.
Un argomento che abbiamo già visto più di una volta in Consiglio in Commissione è presente, la ringrazio, l'architetto Marisa Fantin, che è il relatore del provvedimento.
Marisa, se vuole.
No, cioè che ci sono le sedie, insomma.
Come come come preferisce.
Tranquilli stava benissimo così, allora, grazie buona sera a tutti è la prima slide, è una slide di inquadramento, dice solo un po', attraverso i piani, la storia della pianificazione del Comune di Torri di Quartesolo solo per dire che questo quinto piano degli interventi è stato è stato un piano che ha avuto uno sviluppo abbastanza lungo durante questo sviluppo, proprio per non ritardare la risposta ad alcune richieste che erano già matura, è stato articolato ed approvato in tre fasi. La terza fase è questa che stiamo esaminando questa sera. Come sapete, i piani degli interventi sono preceduti dalla presentazione in Consiglio comunale del Documento del Sindaco. Il documento del Sindaco contiene la dichiarazione di quelli che saranno i temi e gli obiettivi che il Piano degli interventi si propone di o riassunti per punti in questa slide, solo per dire che nell'esaminare le richieste presentate dalla popolazione, uno dei criteri che abbiamo utilizzato è stato proprio la coerenza con i temi che sono stati enunciati a suo tempo in Consiglio. Questa ultima fase, 3 ha preso in esame 55 richieste provenienti dai cittadini di Torre, i cittadini proprietari di aree o edifici in Comune di Torri di Quartesolo. Le richieste sono arrivate attraverso un bando che è stato anche ripetuto più volte, approfittando del fatto che c'era del tempo a disposizione per riaprire eventuali esigenze che dovessero essere subentrate e in ogni caso come di prassi, abbiamo sempre fatto anche le richieste arrivate dopo la presentazione del bando fino all'ultimo giorno prima della chiusura e della consegna degli elaborati sono state oggetto di valutazione. In questa slide ho messo solo alcuni dei punti più importanti rispetto alle richieste pervenute, ma siccome cerco di non perdere di non portare via tempo alla discussione, andrei avanti perché poi si ripresentano nella nell'esame poi della dei singoli delle singole proposte durante la fase di elaborazione del Piano degli interventi. Sono stati fatti numerosi incontri con i privati, proprio perché.
E si voleva esaminare ciascuna richiesta per capire quali erano effettivamente le volontà, come si potevano tradurre o non tradurre all'interno del Piano e anche perché lo dico adesso in premessa. Durante l'elaborazione del piano è stato approvato il piano di gestione del rischio,
Del rischio alluvioni che ha in qualche modo condizionato. Molti dei pareri che abbiamo espresso. Ne abbiamo parlato già durante gli incontri della delle Commissioni qui lo ricordo semplicemente il Piano di gestione rischio alluvioni non è un piano dialettico, non ci si può dialogare, fa norma quindi, nel momento in cui il piano individua una zona che è ad alta pericolosità o ad alto rischio le norme e i vincoli che il piano introduce vanno rispettati se ne può discutere al di fuori del Piano degli interventi, ma con l'Ente Alpi Orientali, che ha redatto lo strumento per capire se è possibile introdurre delle modifiche o degli approfondimenti che possano meglio chiarire o riclassificare le zone, ma nel rapporto con il Piano degli Interventi Aeroporto di recepimento totale.
Ecco queste delle 55 richieste che avete visto, questo è l'esito, diciamo, rispetto all'accoglimento accoglimento, non sarebbe neanche la parola giusta, come mi è stato fatto notare, ma le accolte o parzialmente accolte sono in sostanza le richieste che hanno trovato posto all'interno del Piano degli interventi che presentiamo questa sera le non pertinenti sono non pertinenti nel senso che si riferiscono a tematiche che non fanno parte dei compiti e dei contenuti del Piano degli interventi.
Durante il corso dell'esame tre richieste sono state ritirate. 6 avrebbero avuto tutti i requisiti dal punto di vista della pianificazione vigente per essere accolte, ma abbiamo dovuto tralasciarle proprio perché in aree a rischio dichiarato dal Piano di gestione del rischio alluvioni, 4 che riguardavano il credito edilizio non sono state accolte perché non avevano colto quelli che erano gli obiettivi e i criteri con i quali la Regione Veneto ha emanato quella legge e quindi, di fatto non erano richieste di credito edilizio, così come prevede la normativa urbanistica. 14 perché non coerenti con le indicazioni del PAT, il Piano di assetto del territorio. Sapete anche questo è in qualche modo sovraordinato rispetto al Piano degli Interventi. Tutto ciò che il Piano degli Interventi introduce modifica deve stare dentro la cornice di quello che è consentito dal Piano di assetto del territorio, quello che non è consentito. Non è possibile introdurlo, richiederebbe di tornare alle origini e quindi, se, se l'Amministrazione lo ritiene di rimodificare il Piano di assetto, le altre appunto non coerenti con la normativa. Allora io vi illustro per punti le richieste. Questa è una richiesta che illustro, anche se non è stata inserita all'interno del Piano degli interventi, perché forse solo perché ci abbiamo dedicato tanto tempo e quindi mi sembra giusto che condividerla anche con voi qui alla fiera al arrivo, già alla fine questa richiesta non le ha trovate all'interno del Piano, perché alla fine la disponibilità di tutte le proprietà delle aree per avviare la trasformazione non c'è stata, e quindi non abbiamo. Non abbiamo proceduto in tal senso. La proposta riguarda una zona che era già edificabile con il Piano regolatore generale, quindi parliamo di prima ancora della formazione del Piano di assetto del territorio. Successivamente,
Lasciata a zona agricola dalla proprietà. Questo per la ragione che tutte le aree che sono inserite all'interno del Piano degli interventi e che hanno una edificabilità sono soggetti alla corresponsione dell'IMU e quindi diventano impegnative per un proprietario. Se non ha intenzione di dare poi attuazione a quella che è la previsione del PI,
E tutte le aree che sono inserite all'interno del Piano degli interventi e le modifiche secondo i criteri che questo Consiglio ha approvato qualche anno fa sono soggetti alla corresponsione di un contributo straordinario e il contributo straordinario, facendola molto breve e si sostanzia nel calcolo del plusvalore che il piano introduce in una proprietà privata, per esempio, passando da una zona agricola una zona edificabile, il piano down attribuisce a quell'area un valore di mercato superiore. Parte di quel valore deve tornare in forma di contributo straordinario al Comune di Torre di Quartesolo, che deve impegnare questa entrata per opere di carattere pubblico standard e non per le spese correnti del Comune. Dico questo perché quest'area, che ha una superficie, un'edificabilità importante, si porta dietro anche una perequazione altrettanto importante che l'Amministrazione aveva proposto di convertire non in monetizzazione, ma è in cessione di area agricola, adiacente a quella edificabile che poteva diventare un'area a disposizione della frazione de di Marola per ricavare delle zone a servizio pubblico.
Un momento devo dire che, come noto veramente telegrafica, un vero peccato che non si sia potuto raggiungere un accordo col privato, perché questa sarebbe stata una soluzione che consentiva di sistemare.
Un po' meglio il centro di Marola. Ecco, a riprova di quello che vi stavo dicendo, questa è la tabella che fa vedere il calcolo del contributo straordinario legato alla nuova classificazione che sarebbe stata attribuita questa zona e fa vedere come, a fronte della corresponsione di un contributo che è poco meno di 390.000 euro, la cessione dell'area agricola per le finalità pubbliche in cui vi avevo parlato abbatteva di circa la metà l'onere per il privato, quindi l'operazione voleva essere appunto un'operazione compensativa, ma, come dicevo prima, in mancanza di accordo di tutte le proprietà, non ha trovato attuazione e, visto quello che era l'obiettivo e il disegno di piano, non era nemmeno possibile attivare l'area soltanto per parti.
Vengo a un secondo punto, sono partita con Marola e Lerino, perché uno degli obiettivi, più diciamo commentati all'interno del documento del Sindaco, era proprio quello di andare verso la riqualificazione dei centri abitati, per molto tempo si era si è ragionato sul centro abitato di torri del capoluogo e con tutte le questioni che erano legate al cosiddetto campus delle acque verdi ma rispetto alle,
Aree e opere pubbliche Marola e Lerino non avevano ancora avuto una, una risposta concreta Marola è andata così Lerino, è andata un po' diversamente algerino. Il tema è che c'è un disegno di PAT che prevede un certo assetto della frazione assetto che difficilmente si raggiunge si raggiungerà con un solo intervento, perché è un intervento molto importante in tempi in cui il valore immobiliare anche delle aree edificabili non è così alto da consentire operazioni immobiliari certe e altamente redditizie. Però il PAT consente anche di attuare i progetti per parti purché coerenti tra di loro. Qui c'è un tema che il Consiglio comunale conosce molto bene, che è l'area davanti la scuola di Lerino e dietro, diciamo la, la chiesa che viene utilizzata come parcheggio, ma anche come luogo pubblico. Quest'area è in uso da molto tempo del Comune di Torri di Quartesolo con un contratto di comodato con la proprietà. Il contratto di comodato ne consente l'uso, ma non consente all'Amministrazione di fare degli interventi economici importanti per riqualificare la zona e quindi per dare, come dire, una forma quell'area che preveda, per esempio, delle parti pedonali delle parti a parcheggio. No, non voglio usare la parola piazza perché deciderà poi il Consiglio quale sarà il destino di quell'area, però effettivamente in questo momento il Comune la può solo usare facendo delle manutenzioni solo interventi di manutenzione, ma non la può, per così dire, riqualificare l'obiettivo era quello di ottenere la cessione di quest'area attraverso.
Intercettando la richiesta del privato che è proprietario sia dell'area passatemi. Il termine la chiamo piazza solo per brevità sia della di tutta la parte rimanente, i quale da tempo aveva la disponibilità di un'area edificabile. Anche in questo caso l'area era già presente nel Piano Regolatore Generale, come l'area precedente era stata.
Come dire per un momento lasciata agricola. Usiamo la metafora di dire è stata spenta in una fase transitoria del piano degli interventi. Oggi il proprietà era, ha presentato una richiesta per per attivare almeno una parte di quest'area e quindi avere un ritorno di edificabilità. Questa anche è stato oggetto di numerose valutazioni, perché si era inizialmente pensato di dare l'edificabilità nella parte più vicina alla viabilità, quindi rafforzando, diciamo, la parte più urbana della zona. Purtroppo,
Questo era scusate, l'ho fatto passare veloce, ma lo conoscete perché è lo schema del Piano di assetto del territorio, mentre questo è il quello che prevede il Piano di gestione rischio alluvioni sull'area e come potete vedere la zona a quadretti e la zona della scuola per intenderci tutta l'area verso la parte urbanizzata di lo di Lerino è un'area di pericolosità idraulica e per la combinato da tra pericolosità e rischio, quell'area non è edificabile perché qualunque trasformazione noi apportiamo, aumenteremo il.
Carico urbanistico della zona e questa operazione non è ammessa. Siamo stati quindi in qualche modo costretti a pianificare, non solo tenendo conto dell'assetto urbano della zona, ma tenendo conto anche della disposizione dei vincoli d'altra parte. Se lì c'è un rischio idrogeologico, dovendo dare per buono ciò che dice il piano, effettivamente non è il caso di andare a costruire in una zona che è che è definita dagli esperti a rischio. Poi possiamo aprire una discussione lunghissima sul fatto se sia o meno condivisibile la classificazione, ma, come vi ho detto in premessa, non è questo il tema del piano degli interventi. Quindi, facendo diverse ipotesi, arrivando anche per approssimazione una definizione che fosse di soddisfazione anche della proprietà, è stata individuata l'area al limite nord come un'area di possibile edificazione. Nella slide, alla vostra sinistra, vedete riquadrato l'area della cosiddetta piazza che verrebbe ceduta dal privato a fronte del riconoscimento di edificabilità dell'area che invece vedete sulla slide di destra. Ovviamente il modello insediativo non è quello che.
Avremmo avuto se avessimo realizzato la parte più a sud, perché lì è un contesto di edifici bassi. È un contesto di case uni-bifamiliari per cui la progettazione si è attenuta a un impianto edilizio e urbanistico che fosse, diciamo, più coerente con quello che è il contesto già edificato. L'ipotesi che viene proposta all'interno del Piano degli interventi che è stata appunto concordata con la proprietà, è quella di fare di quell'area un residence, quindi non è una lottizzazione vera e propria, è un'area chiusa ABI destinata a chi acquisterà l'abitazione all'interno.
E a fronte di questa possibilità di realizzazione. Il. L'Amministrazione comunale ha chiesto la cessione gratuita al punto dell'area della piazza. La cessione dell'area necessaria per realizzare la pista ciclabile a partire dalla scuola fino all'estremità nord dell'area e ha chiesto che il progetto di attuazione del resident contenga uno studio specifico che risolva l'accesso all'area che è in una posizione complicata e quindi richiede uno studio di approfondimento. Per essere correttamente realizzato.
E come si atto questa zona, scusate, eccola qua, questo è solo il calcolo della perequazione urbanistica, fatto analogamente alla zona di Marola laddove.
Ho fatto vedere che, rispetto a quanto dovrebbe versare in base al volume che realizza la cessione di opere pubbliche, compensa questo tipo di, in questo caso compensa totalmente il contributo che deve essere versato.
Solo un breve accenno tecnico. Recentemente il DPR 3 e 80 ha introdotto una modalità di attuazione delle aree che non c'era quando abbiamo fatto IP precedenti, che è quella del permesso di costruire convenzionato, permesso di costruire convenzionato che, diversamente dal permesso di costruire tradizionale, prevede che appunto vi sia una convenzione nella quale si regolano i rapporti tra pubblico e privato. Quindi, per esempio, il tema di cui vi accennavo, della cessione dell'area e della cessione della pista ciclabile, ma anche le modalità di attuazione possono realizzare per lotti. Devo avere delle o delle priorità. Tutto questo viene contenuto nella convenzione che accompagnerà quel permesso di costruire è diverso dal Piano Urbanistico attuativo, perché ha un iter meno complesso ed è proprio stato studiato per casi come questi che, pur essendo dei lotti, diciamo autonomi, siccome presentano alcune complessità dal punto di vista realizzativo, ebbene, che abbiano un passaggio ulteriore anche di verifica e di controllo da parte degli uffici a questo proposito, alla fine del testo delle norme tecniche operative che abbiamo presentato, è contenuta anche una bozza di come può essere redatta la convenzione ovviamente la bozza è generica perché deve essere data a qualunque tipo di intervento e questa testo della convenzione consentirà poi agli uffici, calandosi nelle singole realtà, di dare attuazione a questa modalità di intervento.
Come vedete, l'area è divisa in due parti, sono due lotti, entrambi solo residenziali e il volume esclusivamente residenziale.
Il lotto 1 ha un volume molto più contenuto perché sono 1.470 metri cubi, il lotto 2 invece, che ha un'estensione maggiore, ha la possibilità di realizzare 10.190 metri cubi all'interno della convenzione sarà possibile stabilire quale lotto viene attuato per primo rimarrà sempre come obbligo riportato nella convenzione stessa che la cessione dell'area della piazza e la risoluzione dell'accesso a nord, qualunque sia il lotto che diciamo, dà il via all'attuazione deve essere contenuta nell'APE nella in prima battuta,
Altro tema, diciamo abbastanza rilevante all'interno di questo Piano degli interventi è la questione dei lotti liberi riassumo per chi magari non c'era, quando abbiamo presentato i piani degli interventi che hanno preceduto questo, i lotti liberi sono lotti individuati puntualmente dove è possibile realizzare una cubatura, solitamente le cubature sono in sono,
Misurate sui 600 metri cubi, qui a Torri prima il Piano degli Interventi vigente ha individuato 17 lotti liberi, come vedete, nella tabella che vi ho riportato, alcuni di questi hanno trovato attuazione, quindi l'abitazione che era prevista è stata nel tempo di di vigenza del Piano è stata realizzata.
Altri non hanno realizzato ancora la cubatura e si sono scontrati con un altro tema che riguarda la legge 11, e cioè la legge 11. Dice che tutte le trasformazioni che il Piano degli Interventi introduce se non sono attuate entro cinque anni decadono.
Quindi, alcuni dei proprietari dei lotti che non hanno ancora realizzato quanto gli era stato consentito hanno chiesto che fosse confermata l'edificabilità, la conferma di questa edificabilità non è, come dire, gratuita, come è stato all'inizio quando non c'era ancora il tema del contributo straordinario, ma è interpretato come se fosse un nuovo inserimento e quindi sia che ha avuto il lotto decaduto e confermato sia chi ha chiesto un lotto nuovo sarà soggetto secondo sempre i criteri che voi avete approvato alla corresponsione del contributo straordinario li scorro velocemente,
I lotti. Se volete, io mi soffermo sennò per aiutarvi omesso anche il la via. Questo è il caso di un lotto che era stato previsto ma non attuato e che viene invece riconfermato dal Piano degli Interventi. Questo invece è un po' diverso, nel senso che questo lotto era stato.
Previsto già dal Piano degli Interventi vigente, ma essendo in una posizione particolare e dovendo cedere una parte di lotto ad uso pubblico, è stato chiesto dal privato un adeguamento della cubatura per compensare, diciamo, gli oneri con gli onori e quindi avere una maggiore possibilità di a di attuazione o di commercializzazione della cubatura che gli è stata consentita.
In questa Car, in questo estratto cartografico i lotti liberi individuati sono quattro, quelli che sono individuati con un cerchio rosso sono lotti già presenti, ma riconfermati quelli individuati con il cerchio giallo sono invece i lotti nuovi, sono tutti ovviamente compatibili con il PAT perché per esempio in questo caso sono lotti all'interno degli ambiti di edificazione diffusa dove il PAT prevedeva con un articolo specifico la possibilità di attuare gli ambiti di edificazione diffusa proprio con questi lotti puntuali che dovevano stare all'interno del perimetro che il patto aveva delineato.
Questo è un lotto di nuovo inserimento, anche in questo caso siamo all'interno di un ambito di edificazione diffusa, l'area era rimasta ancora, diciamo, senza diritti edificatori e con questo Piano degli Interventi chiede invece che siano attribuiti.
E questa è la stessa cosa.
E qui, ugualmente, se è la stessa cosa, non è la stessa cosa, perché non siamo in un ambito di edificazione diffusa, ma siamo all'interno di un tessuto edificato, quindi è un lotto libero all'interno di quelli cosiddetti ambiti di edificazione consolidata.
Penso di poter dire che, dopo la, il deposito del piano presso gli uffici e quindi la deposito ufficiale da parte del professionista del piano è pervenuta anche una rinuncia all'edificabilità di questo lotto, però è pervenuta dopo che il piano era già stato depositato e aveva avuto una sua formalizzazione.
Anche questo mi fermo un secondo, perché è un lotto libero un po' particolare perché siamo nell'area agricola dietro, diciamo l'ex sede della Omba, lì c'è un edificio, quello che vedete identificato con il numero 50 e che è un edificio che ha una scheda di tutela già nei piani degli interventi precedenti era stato segnalato dai proprietari che in realtà la tutela di gran parte dei volumi che sono identificati all'interno della scheda non è più possibile perché i volumi sono fortemente degradati, si vede qualcosa nelle foto che sono riportate nella scheda dell'edificio.
Ad quelle foto sono vecchie perché risalgono ai tempi in cui abbiamo fatto la scheda adesso, la situazione, ovviamente non facendo manutenzione ed essendo in stato di abbandono del peggiorata, inoltre.
Si diceva, è poco appetibile una riqualificazione ad uso residenziale, nel punto in cui si trova l'edificio schedato, perché proprio a ridosso di una zona produttiva, quindi non a una strada di forte traffico la zona produttiva in qualche modo, diciamo, si trova una situazione poco favorevole per una residenza. I proprietari appunto.
Da da tempo, da tempo chiedono di poter demolire tutti gli immobili collassati o comunque fortemente degradati recuperando il volume in altra posizione. Le posizioni proposte nella nelle precedenti occasioni di redazione del Piano degli interventi non erano accoglibili perché erano in zone che il PAT non definiva come edificabili. Questa volta l'ipotesi è quella di andare a recuperare il volume nell'area che vedete tratteggiata con le righe blu. Quindi in prossimità dell'edificio tutelato, ma.
Staccato dalla zona produttiva e invece a completamento delle residenze che e degli edifici residenziali che già lì sono stati realizzati, l'ipotesi progettuale è questa e la righe blu ingannano perché non è tutta area edificabile. In realtà, l'area che sarà edificabile è quella gialla, mentre l'area verde rimane a verde privato ed è stata coinvolta all'interno della trasformazione per consentire la realizzazione della viabilità di accesso. Come per l'area che vi avevo fatto vedere a Lerino, anche questo intervento non sarà un intervento edilizio diretto, come con solitamente abbiamo fatto per tutti gli altri lotti liberi, ma sarà un intervento convenzionato proprio perché si vuole avere un approfondimento delle modalità di inserimento del volume e, ovviamente in questo caso non c'è cessione di area pubblica perché qui non era interesse dell'Amministrazione acquisire al area improprietà del privato, ma c'è la corresponsione in monetario di quella che è la il contributo straordinario.
Altro tema rilevante lo vedevamo in una delle prime slide che vi ho fatto vedere la questione degli edifici non funzionali al fondo, questa anche è una possibilità che ci dà la legge 11 di andare a recuperare gli edifici che sono in zona agricola e sono con destinazione d'uso rurale e non sono più per varie ragioni utili alla conduzione dell'azienda agricola o perché nel frattempo l'azienda agricola è cessata oppure perché la struttura edilizia dell'annesso non è tale da essere oggi utilizzata con i macchinari o con le strutture che sono a disposizione della dell'azienda, che deve appunto utilizzarle. Allora la legge urbanistica dalla possibilità su individuazione del piano degli interventi e a fronte della presentazione di una asseverazione firmata da un tecnico, generalmente un agronomo, un tecnico forestale che effettivamente l'edificio non è non è più utile al fondo di convertire i volumi legittimi in uso residenziale, quindi anche in questo caso ci sono alcuni ca ci se ci sono più esempi di edifici che sono stati individuati e trasformati da.
Rurali a residenza.
Qui siamo in prossimità dei lotti liberi che avevamo visto all'inizio.
E anche qui siamo in prossimità di uno dei lotti liberi che avevamo visto precedentemente, questo è un edificio che è stato dichiarato non funzionali al fondo, che fa parte di una scheda, lo vediamo anche dopo di una scheda di un edificio vincolato.
E al?
Cambiamo argomento, cambiamo argomento, passiamo alle schede dei beni ambientali sparsi, anche qui è stato fatto un aggiornamento delle schede e per le stesse motivazioni di cui vi ho parlato prima, cioè per raggiunte condizioni di degrado tali da non consentire un recupero dell'edificio andrebbe comu un recupero sarebbe comunque una demolizione con ricostruzione perché.
Agli edifici che vedete in questo momento presentano dei problemi statici e rilevanti. Per queste ragioni queste schede sono state stralciate. Questa, per esempio, è stata stralciata su indicazione dell'ufficio che ha fatto i sopralluoghi e che ha rilevato lo l'effettiva condizione statica del bene e quindi ha proposto di stralciare la scheda. Perché.
Per farla breve, non c'era più niente da tutelare perché le parti erano andate perdute. Lo stesso vale per l'edificio ex. Qui siamo nella zona di Larino che abbiamo visto prima in alto. Vedete, con il numero 14 il lotto libero di cui abbiamo parlato, invece più al sud c'è un manufatto, anche qui le foto non fanno giustizia, nel senso che quelle foto sono state fatte anni fa quando abbiamo rinnovato tutte le schede. Oggi anche qui, anche in questo caso devo dire purtroppo perché io terrei tutto ogni volta mi piange il cuore a stralciare le schede. Però anche in questo caso, obiettivamente, il recupero non sarebbe un recupero, ma sarebbe una una demolizione con ricostruzione del fabbricato. Quindi anche questa scheda è stata stralciata. Lo stesso beh, questa è quella che abbiamo visto prima, dove non tutta la scheda viene stralciata, viene mantenuta all'abitazione perché l'abitazione è stata recuperata e quindi ha delle condizioni statiche ancora accettabili, ma vengono stralciati i le parti di annesso rustico che sono appunto,
Quelle che sono collabenti.
Questo è un caso invece un po' particolare perché siamo nella zona della casa di riposo, la casa di riposo è un bene pubblico e, come tutti i beni pubblici, prima di intervenire sul bene, qualora non vi sia già un vincolo della Sovrintendenza, ha l'obbligo tutti i beni pubblici con più di 70 anni. Scusate, ha l'obbligo di far fare alla Sovrintendenza una verifiche e la Sovrintendenza stessa si esprime sull'opportunità o meno di vincolare e mantenere il vincolo su alcune parti. Lo vedremo anche successivamente. È meglio perché c'è l'estratto del vincolo, ma il parere della Sovrintendenza è stato riduttivo rispetto al Piano degli Interventi vigente, cioè ha ritenuto che si potesse liberare dal vincolo una parte dei fabbricati e mantenere invece vincolati gli altri.
Purtroppo non sarà facile, comunque, pur avendo ottenuto questa post nuova possibilità di intervento per la casa di riposo, sistemare quei fabbricati perché attualmente, proprio rispetto al piano di gestione del rischio alluvioni è classificata con uno degli indici più elevati di rischio di tutto il territorio di torri, quindi, prima di poter intervenire sui manufatti, sarà necessario trovare se, se è possibile trovare la forma di riduzione del vincolo del vincolo di rischio.
Questa, invece è una scheda dove una pa la parte a portico, quella con gli archi che vedete nelle foto, era un edificio rurale per la quale è stato chiesto di poter modificare l'uso e di trasformare la parte rurale in residenziale.
Questo è l'estratto del vincolo della della Sovrintendenza con il decreto di vincolo e la mappa del decreto di vincolo. È quella in basso a destra, gli edifici contornati in rosso e quindi è soltanto uno, è la testa del fabbricato. Quella che, anche andando lì, è quella che si vede come di maggior pregio, si riconosce anche dalla strada, è quella dove la Sovrintendenza ha ritenuto che il vincolo vada confermato. Parlo vincolo di tutela del fabbricato. Gli altri edifici che vedete contornati col colore blu e che inizialmente erano in dubbio perché il piano li aveva inizialmente catalogati come beni da conservare secondo la Sovrintendenza non hanno valore e quindi possono essere anche demoliti e ricostruiti, anche con diverso sedime. Ovviamente, anche il decreto della Sovrintendenza è stato recepito all'interno del Piano degli interventi. Questa è un'altra scheda di vincolo di un bene ambientale. In realtà qui siamo, diciamo adiacenti alla zona del Viridea sotto il cavalcavia. Il vincolo riguarda la Corte, che, vedete colorata di rosso, che è l'effettivo bene che merita tutela davanti alla Corte c'è un edificio che invece non ha nessun valore e che è molto vicino al cavalcavia, tanto che lì se, se ricordate, la pista ciclabile si deve stringere perché si passa veramente stretti?
È stato chiesto di poter demolire questo fabbricato, poterlo ricostruire non più con l'altezza dei due piani che a oggi, ma alto un piano spostato, diciamo un po' più in centro al lotto. Questa richiesta è stata accolta. Mi pare che ci sia anche un ulteriore. Eccola qua questi qui vedete meglio l'edificio di questo parlando. La richiesta è stata accolta con la prescrizione di cedere gratuitamente l'area per dare continuità alla pista ciclabile e poter così mantenere una sezione costante della pista. E poi con l'obbligo di recuperare l'affresco che sta sul fabbricato e che rappresenta per il territorio di torri, un oggetto di memoria, questi due vincoli. A fronte di questi due vincoli, è stata data questa possibilità di recupero del volume con una forma diversa. Peraltro, visto che le ho recuperato un piano, è anche visivamente meno impattante sul bene che retrostante, che è quello vincolato.
Anche in questo caso si tratta di un annesso rustico compreso all'interno di un edificio tutelato per il quale si è chiesto e si è ritenuto di consentire il cambio di destinazione d'uso, e chiudo con qualche tabella riassuntiva.
Questi sono tutte le richieste che sono soggette a corresponsione del contributo straordinario. Secondo gli atti di indirizzo approvati. C'è una considerevole riduzione del contributo straordinario quando sono piccoli interventi, cioè la realizzazione di singoli fabbricati, ma destinati a prima casa e come sapete, al di là delle parti che vengono convenzionate in modo esplicito. Tutti gli altri contributi sono legati alla presentazione del permesso di costruire questo per non gravare i cittadini di un onere economico fin dall'entrata in vigore del Piano. Ma poterlo diluire nel momento in cui esiste anche la disponibilità per attuare quelle che sono le previsioni di Piano per cui quelle somme sono delle somme orientative, nel senso che ancora.
Non sappiamo se saranno tutte prime case oppure no e, come avete visto prima, anche per i lotti liberi non sappiamo nemmeno se, nell'arco dei cinque anni di vigenza del Piano degli interventi, tutti questi verranno realizzati.
Durante sì, come sempre, abbiamo fatto anche una revisione, questo molto, devo dire, grazie al contributo dell'Ufficio che ci ha aiutato a mettere in luce gli aspetti che delle norme non erano chiari, su cui avevano avuto delle difficoltà di rapporto con i tecnici esterni o con i privati e in particolare siamo entrati nel merito di alcune attrezzature avevamo già disciplinato a suo tempo le pompeiane e così via, ma non avevamo mai disciplinato con chiarezza e con evidenza le cover car che sono le pensiline per il riparo delle automobili che son pensiline aperte e che sono molto richieste Poi con questo clima, immagino che la richiesta potrebbe anche aumentare. Sono molte richieste nelle aree edificate. Abbiamo cercato di richiarire la norma e il secondo punto sul quale ci siamo particolarmente applicati è quello del reperimento dei parcheggi privati, perché anche in questo caso l'applicazione l'applicazione della norma aveva dato alcuni dubbi interpretativi, ma devo dire, per farla breve, non entrare nel merito proprio del testo dell'articolo. L'obiettivo che abbiamo sempre cercato di raggiungere è quello di non ridurre i posti auto privati, perché è un fabbisogno che, soprattutto nelle aree edificate degli anni dei primi anni 90, e così via, insomma con una dimensione di standard di richieste di standard inferiore a quella che c'è oggi lì ci sono delle condizioni di criticità, soprattutto quando magari si interviene sui volumi, aumentando le unità immobiliari, e quindi si è ritenuto di non ridurre la dotazione dei parcheggi. Però di chiarirla nella sua applicazione, nei dubbi che sono intervenuti dei vari nella nell'applicazione del Piano. Altro tema, diciamo importante, per le norme di attuazione. Non avevamo ancora recepito perché è intervenuto dopo l'approvazione dell'ultimo piano degli interventi. Una norma introdotta nella legge urbanistica regionale, che consente anche ai non agricoltori di realizzare piccoli manufatti per il ricovero degli attrezzi.
E sapete che con la legge 11, che è entrata in vigore nel 2004 in zona agricola, a meno di recuperi di edifici non funzionali, possono realizzare nuovi volumi sia residenziali che disservizio. Solo gli agricoltori a titolo principale, cioè quelli che vivono di agricoltura, però, ci sono realtà in Veneto e anche attori di molte aziende agricole piccole che non danno non consentono a un agricoltore di vivere però che sono coltivate, che rappresentano magari il lavoro della fine settimana o del fuori orario per venire incontro a questi, a questo tipo di esigenze è stata introdotta dalla legge urbanistica e noi l'abbiamo recepita questa possibilità di realizzare manufatti modesti. La legge dice senza fondazioni facilmente removibili, quindi sono ricoveri, coperture, coperture per le per gli attrezzi ed evitare che vengano magari manomessi rubati o danneggiati dalle intemperie. E è stato ovviamente introdotto il richiamo in riferimento al Piano di gestione rischio, alluvione che ha sostituito il Piano di assetto idrogeologico, che c'era nel Piano degli Interventi vigente ed è stata disciplinata la questione delle varianti verdi anche qui ALQ. Ne abbiamo in realtà in questo Piano degli Interventi ce n'è stata soltanto una, però la variante verde significa che un cittadino che ha un'area edificabile chiede che questa edificabilità sia tolta perché, per varie ragioni sue, ritiene di non volere più avere un lotto edificabile. La legge disciplina anche questa possibilità, spiegando che poi quelle aree non possono essere però usate per fare.
Manufatti annessi rustici, eccetera, ma devono rimanere libere, comunque.
Questo è il dimensionamento piccolissimo sul piano, però, per dire che, rispetto alla alla agli abitanti teorici c'è un inserimento di nuovi volumi che comporta 100 e quattro nuovi abitanti teorici, questo numero ci serve per grazie.
Questo numero accise, così vado avanti a lungo, però sai questo numero ci serve per CAD per conteggiare quello che che è il fabbisogno del degli standard, perché sia la legge urbanistica che il PAT di Torri prevede che ogni volta che noi modifichiamo il piano degli interventi dobbiamo verificare contemporaneamente che rimangano a disposizione degli abitanti residenti e ipotizzati nuovi che potrebbero essere insediati almeno 30 metri quadrati a testa di aree per servizi, questa è invece e ovviamente l'abbiamo verificato ed è soddisfatto, ma devo dire repertori è abbastanza facile perché voi avete o di vi portate dietro una dotazione ampia di aree pubbliche.
Questa è l'ultimo credo calcolo e riguarda il consumo di suolo. Anche questo ne abbiamo già parlato in Consiglio quando abbiamo fatto la variante al PAT.
Anche questo è un conteggio matematico che viene proprio dall'applicazione della legge. Gli interventi che vedete riportati in tabella sono quelli che danno consumo di suolo, ovviamente è un consumo, anche in questo caso è un consumo di suolo teorico, perché il consumo di suolo reale avviene quando le trasformazioni vengono realizzate. Ma noi dobbiamo tener conto quando mettiamo delle trasformazioni all'interno del Piano degli interventi che con le trasformazioni siano realizzabili e quindi facciamo questo conteggio alla fine il risultato sono 21.000 metri quadrati di consumo di suolo. Vi faccio notare che ci sono anche le 2 aree quasi di più di 10.000 metri quadrati, che è un consumo di suolo, nel senso che non è più zona agricola ma rimane verde privato, quindi dal punto di vista, per esempio, della permeabilità o della finitura verde, nulla cambia dal punto di vista urbanistico, siccome l'urbanistica e più come dire, più cieca rispetto a quello che è lo stato dei terreni riguarda più il diritto rispetto alla realtà e io li devo computare. In ogni caso, voi avete avuto in assegnazione dalla Regione 183.000 100 metri quadrati di suolo che potete utilizzare ricordando che da qui al 2050 il consumo di suolo deve essere pari a zero, quindi non può più essere consumato. Ulteriore suolo almeno delle solite modifiche di legge, ma al momento la questione è questa ed è anche, diciamo, un recepimento di una direttiva della Comunità europea e voi, alla fine di tutti le varianti dei piani che sono stati fatti dall'entrata in vigore della legge in poi, mantenete una quantità di 155.691 metri quadri di suolo che è ancora in, diciamo, di riserva e che non è stato utilizzato. Questo è il calcolo degli abitanti teorici, sui quali abbiamo verificato la dotazione degli standard ormai ve l'ho già anticipata, ma, come vedete dalla tabella,
Riassuntiva. Nonostante le modifiche alle zone diciamo pubbliche, il la quota per abitante teorico è ampiamente rispettata. Basta io mi fermo qui e grazie, vi ringrazio per l'attenzione e naturalmente, se sono stata troppo generica, sono a disposizione per le domande.
Non vedo più l'architetto di dover.
Il mondo,
Volevo ringraziare anche l'architetto vivono e quindi per la presenza che l'istruttore, il tecnico istruttore del del quinto pi.
Sentita l'esposizione, direi piuttosto ampia, di dell'architetto Fantin.
Io dico, credo che sia il caso che apriamo una discussione, visto che è una cosa che abbiamo già visto e rivisto, quindi.
Dichiaro aperta la discussione.
Baldo.
Consigliere Ghiotto.
Seppur rinviato il punto all'ordine del giorno del Consiglio 12 tra le 24, ritengo opportuno leggere quanto avrei dichiarato 6 punto non fosse stato ritirato, pur apprezzando lo sforzo della maggioranza con il ritiro del punto, non credo sia sufficiente otto giorni per eliminare le negative valutazioni politiche su questo importantissimo argomento.
Redigere un piano di interventi e vista l'importanza che ricopre, non è una cosa semplice.
Ho avuto la fortuna di acquisire molte esperienze nel campo urbanistico, specialmente nella pianificazione del territorio, ho avuto la possibilità di valutare tutti i piani delle Amministrazioni che ha redatto a partire dal lontano 1998, in qualità di Presidente della Commissione del territorio che per inciso Presidente delle Commissioni a quell'epoca aveva il compito di affiancare l'Assessore referente di ricevere i cittadini per spiegar loro in che modo si doveva presentare eventuali richiesta veniva eletto direttamente dal Consiglio comunale, la Commissione del territorio era compresa di 20 membri tra Consiglieri comunali tecnici, rappresentanti delle categorie delle varie categorie.
Dal 1959 1998 lo strumento urbanistico in vigore si chiamava PDF.
Piano di fabbricazione, uno strumento che veniva redatto dall'Amministrazione senza tante consultazioni coi cittadini.
Nel 1998 viene redatto un nuovo Piano urbanistico con il PRG Piano Regolatore Generale, l'iter di approvazione durò due anni, il nuovo strumento urbanistico cambia completamente il sistema di pianificazione territoriale, la novità più importante, il cittadino o le categorie e le associazioni vengono coinvolte in maniera determinante.
Da ormai 13 anni, un nuovo strumento urbanistico, il PAT.
Viene adottato per la trasformazione del territorio, or ora noi lo chiamiamo piani di intervento si sviluppano con il documento del Sindaco, che ne indica la linea politica da perseguire, per questo motivo devo esprimere un ringraziamento a tecnico incaricato di redigere il piano e a tutti i tecnici amministrativi che hanno collaborato. Ho fatto questa premessa per sgombrare il campo da equivoci interpretativi, perché, se ho ringraziato i tecnici per il lavoro svolto, non posso certamente ringraziare i politici per il modo e la forma in cui questo piano viene presentato in Consiglio comunale per la sua adozione.
Ritengo non sia una contraddizione esprimere una valutazione positiva o sotto l'aspetto tecnico, esprimere una valutazione molto negativa sotto l'aspetto politico.
Il tecnico, valida le richieste del cittadino sotto l'aspetto normativo generale, se la richiesta è conforme, esprime parere positivo, altrimenti alle respinge con motivazione.
Dopo questa fase tecnica entra in gioco il politico con piena facoltà decisionale, indipendentemente dal parere tecnico, il politico all'obbligo di imparzialità di giudizio, che il piano sia con Frommer con i principi espressi dal documento del Sindaco e che nelle richieste presentate non ci sia alcun conflitto di interessi a tal proposito ritengo che nelle richieste presentate e accolte sia dei conflitti di interessi perché secondo l'interpretazione giurisprudenziale amministrativa le situazioni di conflitto di interessi si configura quando la decisione che richiedono imparzialità giudizio siano adottate da un pubblico amministratore o funzionario che abbia anche solo potenzialmente interessi privati.
Numero 55 richieste pervenute intendono approfondire.
Approfittare dell'occasione per esprimere una valutazione politica anche su richiesta e che al momento non hanno più efficacia perché ritirate numero 3 richieste ritirate questo mi soffermo su una in particolare, la numero 1, perché non posso perdere l'occasione di esprimere il mio rammarico per il ritiro della stessa in quanto da molti anni da parecchi anni aspettavamo che fosse realizzata nello stesso tempo dichiaro di essere contento del ritiro.
Mi spiego meglio, non è una contraddizione, ma una valutazione che intendo sottoporre al Consiglio comunale perché da troppi anni si persegue una politica che io non condivido, in questo caso l'Amministrazione ha accolto la richiesta fatta dal cittadino, il cittadino cambia idea e ritira la richiesta se il cittadino avesse accettato l'Amministrazione, era disponibile al pagamento in cambio del pagamento della perequazione noi in denaro, ma bensì un terreno per eventuale zona sportiva o di interesse pubblico. Ricordo al Consiglio che l'Amministrazione comunale è proprietaria di terreni e ha avuto in perequazione più di vent'anni fa.
Non vengono sfruttati economicamente per avere la disponibilità economica di migliorare i servizi al cittadino che spesso noi lamentiamo. I terreni sono, mentre i 25 milioni in via Del Ponte Marola lottizzazione Bressan, mentre i 1.500 Lotto Campiello noto acquisito con denaro pubblico per una convenzione errata è stato messo in vendita parecchie volte, ma mai nessuno ha concorso per la stessa.
L'ultimo in ordine di tempo, un appezzamento di terreno in via Del Ponte Lerino. Non so le dimensioni che abbia, ma so che ci è costato la perdita perequativa di circa 30 milioni di euro. Il conteggio perequativo era stato fatto con l'ultimo piano degli interventi Amministrazione Ferretto. L'attuale Amministrazione ha optato per per un pezzo di terreno, con contratto o convenzione o il privato a dir poco incomprensibile. L'appezzamento di terreno dovrà essere utilizzato esclusivamente dell'Amministrazione comunale. Mi chiedo questo terreno che utilità possa avere per la comunità. Ecco dichiarato il perché della mia affermazione contento per il ritiro. Oggi abbiamo bisogno di risorse per servizi al cittadino, ma risorse economiche, mettendo a posto le strade che ormai sono un colabrodo, che realizzare una nuova zona sportiva che abbiamo già, estrapoliamo una ricchezza nella zona di Lerino che, guarda caso, la finalità è sempre quella di ricevere in cambio un pezzo di terreno per realizzare la piazza del paese. In questo caso, a mio parere, il terreno per la piazza ed era già un diritto acquisito, in quanto la lottizzazione dei cittadino aveva che aveva richiesto, era stata già approvata tanti anni fa.
Successivamente il cittadino proprietario non ha più voluto realizzarlo.
Faccio molta fatica a condividere l'accoglienza della richiesta perché la nuova edificazione snatura il progetto iniziale è previsto con la realizzazione di una piazza lineare corridoio sui fabbricati, non solo la nuova ubicazione del residence e quanto infelice, soprattutto per l'entrata, per quanto riguarda.
Il e il terreno per la piazza, ritengo acquisire l'area a norma di legge perché ormai è sempre troppo tardi, si son persi troppi anni di trattativa con il proprietario senza addivenire a nessuna conclusione per mancanza decisionale da parte amministrativa, compreso le precedenti.
Dopo ci sono 12 richieste accolte dei lotti liberi il 7 edifici non più funzionali, su questi 19 richieste dei cittadini faccio la mia valutazione prima di tutto vorrei chiedere a tutti i consiglieri e assessori di maggioranza se hanno condiviso con la partecipazione Paz partecipazione alle scelte politiche di questo piano il che significa coinvolgimento totale soprattutto se sanno gli obblighi che ogni cittadino ha in termini anche economici top l'adozione che presumo venga fatta questa sera.
Dopo il voto di questa sera ci sarà un voto favorevole, il quinto Piano degli Interventi adottato verrà adottato, di conseguenza, tutti i cittadini, con la richiesta è accolta, hanno degli obblighi da rispettare.
Ah, il pagamento degli oneri per i quarti week verrà all'atto della richiesta a costruire questo e in futuro, B, che è importante l'adozione comporta l'obbligo del versamento IMU immediato, cioè da subito da questa sera, a parte il conteggio, l'adozione.
Non ci risulta che il cittadino sia stato informato su questi obblighi, non ci risulta sia stato fatto nessun atto unilaterale d'obbligo quando i cittadini sono stati messi al corrente degli obblighi derivanti, delle prenotazioni e delle proprie richieste, quanti accetteranno e quanti rinuncerà hanno, informo il Consiglio che, anche nell'ultimo Piano degli interventi, i quattro amministrazioni Feletto parecchi cittadini all'atto di fermare l'accettazione con l'atto unilaterale d'obbligo hanno rinunciato. Va precisato che questo è avvenuto prima di andare in Consiglio precedente, quarto piano che era stato fatto informato il cittadino e le domande venivano ritirate prima di andare in Consiglio per l'adozione.
Per capire meglio, vi porto un esempio, il cittadino non è stato informato degli obblighi derivanti dall'accettazione delle richieste.
Viene chiamato a firmare l'atto unilaterale, prende consapevolezza degli obblighi e a questo punto rinuncia il tempo che trascorre, può essere più o meno lungo se passano dei mesi Libo che il cittadino deve sborsare da subito, sebbene ritiri la domanda, lo doveva pagare comunque.
Il non coinvolgimento dei cittadini non li ha fretta di portare il piano senza valutare questi importanti aspetti, può essere motivo giustificato da parte del cittadino di apertura e di contenziosi che non questa, ma la prossima Amministrazione dovrà risolvere nei passati piani il coinvolgimento del cittadino era totale veniva chiamato a firmare un atto, un atto unilaterale d'obbligo con spiegazione da parte del politico e del tecnico degli obblighi derivanti cosa che questa volta non è stata fatta, ritengo politicamente sbagliato presentare un piano urbanistico con questi presupposti e nell'elenco.
Qualcuno?
Non mi risulta sia mai stato presentato un piano di trasformazione nuclearisti da due mesi prima delle elezioni, mi domando a cosa serve il documento del Sindaco, se il piano non potrà essere approvato dallo stesso Sindaco che lo ha indetto, la nuova Amministrazione che verrà eletta, penso, avrà il proprio programma.
Il Sindaco avrà il proprio documento programmatico non so come faranno ad approvare un piano che potrebbe essere in contrasto con gli obiettivi programmatici condivisi anche dai cittadini elettori,
Non è mai successo che è la Commissione del territorio sia stato presentato un nuovo piano urbanistico, in una sola seduta, in un'ora e mezza e che dopo cinque giorni sia stata fatta.
Sì, ci sia l'adozione in Consiglio con il ritiro del punto la Commissione è stata convocata due volte più questa sera con la spiegazione ricordo che la Commissione del territorio da sempre è stata coinvolta con molteplici riunioni.
Perché è chiamata a valutare non solo le richieste fatte dai cittadini, ma valutare e condividere eventuali sviluppi e a portare miglioramenti. Queste sono le nostre considerazioni finali,
Va riconosciuto che in questi cinque anni sono stati momenti in cui l'Amministrazione ha dovuto seguire altre importanti avvenimenti, come l'epidemia del Covid, esondazioni, nonostante ciò, per noi avevate tutto il tempo per approvare un Piano urbanistico, condividendolo con la Commissione consiliare del territorio, ma soprattutto coi cittadini.
Non l'avete fatto, anzi, a nostro parere non l'avete voluto fare, dimostrando che siete un'Amministrazione che ha un comportamento politicamente scorretto, non trasparente e assolutamente negativo,
E adesso non è che sia una dichiarazione di voto, ma anticipo, come ci comporteremo di volta in volta il voto contrario per le valutazioni negative su un comportamento inaccettabile tenute dall'attuale maggioranza espresse nelle varie fasi di valutazione, sarebbe cosa giusta il Gruppo consiliare torri nel cuore, e altrettanto consapevole che il voto contrario danneggerebbe più il cittadino che la maggioranza che la maggioranza che potrebbe rimanere indifferente, pertanto il nostro voto per tutte le richieste pervenute sarà di astensione.
Altri interventi.
Io sarò più breve del collega Ghiotto, un conto è comunque, io mi unisco interamente su quanto, in quanto detto da da lui, assolutamente come ha detto il nostro gruppo consiliare si asterrà a tutti quanti i punti, detto questo, anch'io volevo fare un paio di considerazioni.
Visto che anch'io trovo inappropriato forse arrivare oggi di essere comunque arrivati 15 giorni fa in Consiglio comunale, con questo Piano degli interventi mancano due mesi e mezzo praticamente delle elezioni comunali e tutti sappiamo che approvare un piano degli interventi così di corsa e dopo che un'Amministrazione è stata in carica cinque anni a mio avviso è una cosa sbagliata.
Però, come ho detto 15 giorni fa, è giusto che l'Amministrazione si prenda le proprie responsabilità, che fa le proprie valutazioni, e poi sarà il cittadino che,
Voterò anche a due mesi e mezzo.
Io era due anni che un Consiglio comunale chiedevo quando sarebbe stato fatto il prossimo Piano di interventi.
Ci troviamo due anni dopo adesso ad averlo a doverlo fare tutto. Noi ci asterremo perché comunque non non voteremo contro le le richieste. Tutto mi dispiace per le persone che hanno dovuto aspettare cinque anni per un'approvazione, è ovvio, c'è stato, c'è stato il Covid, ci sono stati un anno e mezzo di dove ci siamo praticamente fermati, però questo non giustifica il fatto che ci troviamo, come ho detto prima, due mesi e mezzo dalle elezioni ad approvare questo punto. Quindi, ecco questa qua è una mia considerazione e il nostro Gruppo sulle proposte si.
Asterrà, io non faccio ulteriori osservazioni sui punti io martedì scorso in Commissione territorio e l'architetto Franchini mi ha spiegato perfettamente le mie richieste fatte diversi ai punti, quindi non entrerò in merito alle proposte che hanno già dovuto, grazie, così è Fabris altri interventi.
Consigliere Fabiani, sì, in parte sposo, la.
Tesi dei colleghi del Gruppo Torri nel cuore, perché anch'io effettivamente avrei voluto più essere coinvolto un po' di più sulla discussione sulla preparazione del quinto piano degli interventi mi trovo qui adesso a vedere parecchie richieste di cui non ho ben colto alcune vengono cioè colgo la motivazione della valutazione degli uffici di accolta non accolta perché siccome alcune cose,
E magari, guardandole, discutendole, si sarebbero capite meglio, ecco, dopo adesso non so se si vivrà a votare il piano nel suo complesso o si guarderanno le singole schede.
Entrambe.
Quindi si passerà con tutte le 50 40 schede e si voteranno una a una e sta solo 21, perché abbiamo già stralciato le parti non accoglibili e poi si procederà con una votazione globale sul piano.
Ma perché io avevo alcune perplessità adesso.
Non so se è il caso oppure prepareranno osservazioni, eventualmente, ma solo così tanto per capire se il bacino di laminazione Palù è ancora in programmazione o è stato tra Schiappa stralciato.
Chi maledire o no, non c'è motivo per stress stralciare.
Siccome si parlava tempo fa, che era troppo piccolo dopo, non so se si cambia allora questa è una valutazione che che che non di perché non è che debba fare la l'Amministrazione comunale e non è un.
Un eventualmente è una un'opera che fa la Regione Veneto, non certamente il Comune di Torre, insomma, ecco quindi,
Alcuni chiarimenti, poi c'erano alcune sì singole, schede che ero un po' perplesso, ma va beh, forse non è il caso discuterle uno a uno e quindi okay, comunque, ecco, io voterò contrario perché il comportamento, cioè la modalità di presentazione non mi ha convinto, quindi io voterò contrario alla al quinto piano degli interventi.
Va bene.
Credo che sia si è difficile rispondere a tutte a tutte le sollecitazioni che sono venute dal soprattutto dal Consigliere, dal consigliere Ghiotto.
E io lo ringrazio dell'excursus storico, ma comunque le leggi nel tempo sono cambiate rispetto a quello che quello che che che che.
Che ha potuto vedere dal consigliere fin dall'inizio del suo, ma dei suoi mandati e quindi, insomma, ci sono delle norme che sono norme e dobbiamo rispettare al compresi gli obblighi delle persone che fanno le richieste, io sintetizzo qui in questo la risk, cioè la risposta,
Io credo che cioè noi noi abbiamo voluto comunque, anche se siamo a ridosso della dell'appuntamento elettorale e portare il in adozione a questo, a questo piano, che è di fatto un piano minimale, cioè non è che ci siano grandi cose da discutere in un piano di questo tipo ci sono molte richieste private alle quali abbiamo voluto dare una risposta, anche se avremmo potuto o voluto anche dalla prima di adesso, però sinceramente trovo che sia che sia anche giusta l'obiezione. Siete, siete, siete alle UTI all'ultimo momento, è vero, è vero, per vari motivi abbiamo dovuto abbiamo anche tentato di risolvere alcuni problemi, poiché che poi, dopo non siamo stati in grado di risolvere che è intervenuto, il PGR ha né nel bel mezzo di considerazioni che si stavano già facendo e quindi io dico, portiamo a casa o comunque portiamo a casa un'adozione che poi può essere.
Seguita dalla prossima Amministrazione può essere anche ritirata. No, no, non è detto, non è detto e noi la mettiamo a disposizione e con le osservazioni con gli interventi che, poiché che la prossima Amministrazione vorrà fare,
Si concluderà l'iter, speriamo snellire l'iter di questa di questo intervento. Se avessimo aspettato ancora la prossima, la prossima Amministrazione sarebbe partita praticamente da zero perché non c'è né non ci sarebbe stato nessun elemento di valutazione già prese, cioè la presente, per cui io credo che per dare delle risposte alle persone che hanno aspettato fin troppo, lo dico di nuovo hanno aspettato fin troppo i cittadini di Torre di Quartesolo per avere una risposta la risposta cerchiamo di dargliela e poi, naturalmente i l'iter che che che che che che che deve essere seguito per legge, si sa, si seguirà okay,
E il Consiglio comunale è sovrano adesso e sarebbero anche il prossimo sovrano. Il Consiglio sovrano quindi deciderà se, se mantenere queste queste cose adottate oppure oppure toglierle, perché e?
In ogni caso il Consiglio in questo momento è sovrano e può fare tutti gli atti di competenza del Consiglio comunale, non siamo in Amministrazione ridotta,
Possiamo fino al 27 aprile e fare quello che decidiamo di fare punto,
E ripeto queste cose, le abbiamo portate avanti soprattutto per dare delle risposte che purtroppo siamo riusciti a dare in ritardo, ma che comunque vogliamo dare e, per quanto riguarda le cose più importanti diciamo, se vogliamo chiamarli così di questo piano perlomeno ah ah ah ah ah Lerino portiamo a casa quella piazza che adesso abbiamo in comodato e che case che è fuori luogo tenere così.
Tutto qua non è che ci sia molto, mi se mi sarebbe piaciuto portare un piano molto più succoso, molto più importante, molto più visionario, ma non è stato possibile tutto qua se qualcuno de de della maggioranza vorrei commentare.
Sì, ma io mi collega RAI alla all'aspetto delle scelte politiche, magari qualcosa avrebbe potuto essere stato fatto meglio anche con sistemato, diciamo, con un po' più di anticipo, ma non è che le scelte politiche non siano state fatte, le scelte politiche sono state fatte a suo tempo quando è stato approvato il PAT e quindi le decisioni che sono state prese sono state prese all'interno di quelle scelte politiche fatte a suo tempo.
Altri interventi in merito.
A parte che non ho capito il nesso, ma comunque molto probabilmente sono.
Così chiudo, magari Sindaco nel momento lei.
Può consolidarsi nel momento in cui va a riprendersi un pezzo di terra che son vent'anni Cady guardi che io nel mio intervento, ho detto la poca capacità amministrativa sia della sua Amministrazione della precedente do la lottizzazione in questione è stata approvata nel 1990 89 90 60.000 metri.
Con modifiche successive su richiesta e stiamo ancora parlando se prenderla o non prenderla okay vuol dire che l'Amministrazione dove vuole ci arriva, dove non vuole e non ho fatto a senso unico, non ho detto solo questa Amministrazione, anche la precedente perché abbiamo perso fin troppo tempo.
È difficile per me concepire il senso di dire sono contento perché ho fatto qualcosa di buono, ma che cavolo, mi sta dicendo le ho detto prima che noi abbiamo terreni che non servono a nulla, perché da vent'anni a questa parte non li abbiamo mai sfruttati non li abbiamo chi significa che tutte le Amministrazioni precedenti, le sue, ognuno si prende le proprie responsabilità, ma oggi, nel momento in cui si deve fare il punto lo si deve fare completo. Lei giustamente ha detto giustamente ha ammesso che poteva farlo prima.
Ha detto anche che il cittadino va soddisfatto, ci mancherebbe altro il coinvolgimento dei cittadini nel rispetto del genere, ne ricordo, non perché siamo stati bravi, ma la precedente Amministrazione dei piani di intervento ne ha fatti tre.
Tre perché uno è stato approvato tre, questo non significa che siamo stati bravi, abbiamo svolto il compito o no, ah ora.
Non è tanto se lei lo avesse presentato in maniera quasi dei consiglieri di questa maggioranza di questa minoranza saranno presenti effettivamente per discutere i punti da discutere, i punti, cosa significa le il punto importante di un piano di interventi sono le controdeduzioni dove il cittadino dichiara vede si confronta.
Il consigliere comunale si confronta col tecnico, si confronta col politico, ma quando adesso sulle adozioni va be'adottiamo, non faccia,
Di dei non so quanti di di no, io no, di certo non ci sono, non è che mi rammarichi, perché non ci sono, per carità, dopo tutti questi anni non vedo l'ora andar via, ma il problema è che la discussione verrà del piano sono proprio le controdeduzioni vedere se effettivamente abbiamo centrato il problema, vedere se le esigenze del cittadino magari qualcosa ci è sfuggita, eccetera.
Noi andiamo ad adottare un una cosa così importante che dopo di noi la metà non c'è più.
Mi auguro che ci siate tutti, ma eh no, non so che Amministrazione a me, a me ho capito, va bene, ma non è mai guardi che non è mai capitata una cosa del genere, uno porta avanti, un lavoro lo porta fino al termine che non c'è per me no se ci riesce ma scusi lei dice abbiamo fatto un piano piccole,
E ci avete messo cinque anni per fare un piano piccolo.
Ho anche detto che abbiamo discusso molto, che abbiamo perché abbiamo convocato più volte i privati per farlo questo e forse abbiamo forse per certi versi abbiamo, abbiamo sbagliato a farlo, perché avremmo dovuto tirare dritto e andare e andare a conclusione prima questo lo l'ho detto lo ammetto se volete lo ripeto, ma in questo momento crediamo che sia più giusto.
Adottare quindi aziendale, dare qualche risposta, ripeto, chi arriverà poi deciderà se continuare continuare così o cambiare questa umane è che in termine noi abbiamo detto, siamo perfettamente consapevoli che votare contro danneggiamo i cittadini. Giusto? È per questo che guardate che il voto di astensione è importante per il semplice fatto che si adegua alla maggioranza. Noi siamo costretti a ingoiare.
Qualcosa che non ci va e che però, in virtù del popolo che ha chiesto, siamo costretti a farlo.
Va bene.
Se ci sono altri riminesi altri interventi, altrimenti inizierei il la maratona dei voti.
Prego.
Chicchi dagli ordini.
Si pensi ad esempio ai sensi no, scusate, devo prendere gli occhiali perché fino a questo momento mi sono arrangiato, ma qua è scritto troppo piccolo.
Richiesta quelli Nicolais, abbiamo anche noi qui o seguiamo pari-pari oppure?
Quell'elenco reso Sindaco dei soccorsi è stato predisposto per la votazione di questa sera, ma sono esattamente le se lo stesso elenco che hanno i consiglieri comunali e che avete discusso anche in Commissione territoriale, anche con la stessa indicazione del numero di proposta, quindi voi potrete seguirlo.
Nel momento in cui il Sindaco chiama il numero della proposta, anche perché lui dirà il numero della proposta, poi anche il tipo di intervento con la motivazione,
L'abbiamo sintetizzato in questo modo.
Allora per.
Se avete sottomano l'elenco la pro, la proposta numero 2 vi è stata presentata nel di il 10 ottobre 2000 del 2019 per un'espansione residenziale è accoglibile ed è un lotto libero.
Chi è favorevole,
Contrari.
Astenuti.
Proposta numero 3 23 dicembre 2020 il cambio d'uso, edificio non funzionale al lotto, è giudicata tecnicamente accoglibile, edificio non funzionale che è favorevole.
Contrari astenuti.
Proposta numero 4 7 gennaio 21 modifica normativa è giudicata tecnicamente accoglibile di carattere generale, chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti 4.
Numero 6.
Maggio 2021 espansione residenziale e giudicata accoglibile è un lotto libero chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti 5.
Proposta numero 12.
Maggio 21 conferma del piano regolatore accoglibile parzialmente, come aveva già spiegato l'architetto Fantin, è un lotto libero chi è favorevole contrari astenuti 5.
Numero 14 maggio, 21 espansione residenziale parzialmente accoglibile dal punto di vista tecnico, lotto libero chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti 5.
Modifica allora, maggio 21 modifica norme tecniche.
Scusa 17 scusa, ho detto un numero diverso.
Non ho detto numero 17 è accoglibile.
No, ed è una modifica normativa, quindi chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Numero 20 maggio 21, cambio d'uso dell'edificio non funzionale è giudicata accoglibile. Edificio non funzionale alla lotta al all'utilizzo del fondo. Scusa chi è favorevole.
Contrari.
13 14.
Parzialmente accolta 13 13 non c'è il 12 e il 14.
Sì, sì, sì, sì, è il lotto libero, poi già il 17 e adesso siamo a 20 che il cambio d'uso è difficile, non funzionava il lotto.
Chi è favorevole contrari astenuti 5.
Numero 22 maggio, 21 edificazione residenziale e giudicata accoglibile tecnicamente lotto libero chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Premetto che ho perso il numero.
22 25, scusate, devo mettere qualche cosa.
Davanti al posto risolto, scusate.
Il 25 conferma P.
È giudicata parzialmente accoglibile, lotto libero chi è favorevole?
Contrari astenuti 5.
31.
Luglio 21 cambio di grado di protezione e giudicata tecnicamente accoglibile è un cambio tecnico.
Chi è favorevole contrari astenuti?
32 giugno 21 conferma.
Conferma.
Piano, Interventi accoglienti, accoglibile parzialmente il lotto libero, chi è favorevole?
Contrari astenuti.
33.
Giugno 21 espansione residenziale giudicata accoglibile espansione, nuova area Chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
35 qui è stata presentata una un atto di rinuncia che comunque deve essere valutato in sede di approvazione dopo.
E in sede di osservazioni.
Prego.
Sì, allora volevo precisare è una cosa sulla proposta numero 35 e noi, come già anticipato, in realtà dall'architetto Fantin, questa proposta di rinuncia è pervenuta quando ormai il Piano è racchiuso, quindi non potevamo stralciare dagli elaborati e l'abbiamo portata in adozione, però anche come indicato nel provvedimento che è stato elaborato per il Consiglio comunale di questa sera. In realtà c'è stata una rinuncia e noi dovremmo ora a prendere atto di una rinuncia, perché anche un voto diciamo sì favorevole o contrario o astenuto deve tener conto comunque di questa di questa rinuncia. Quindi io tecnicamente proporrei una presa d'atto della rinuncia e quindi anche una posizione favorevole, contrario o astenuta lo stralcio della proposta, perché poi, comunque il richiedente dovrà riproporre in sede di osservazioni, ma intanto anche un eventuale voto di astensione su questo punto metterebbe comunque questa richiesta, che è inserita nell'adozione del Piano in sé, cioè in una situazione di di stallo sostanzialmente.
Nel momento in cui ribadisco il concetto espresso prima, io non ho la possibilità.
Di vedere la controdeduzione, la rinuncia voglio vedere le motivazioni per cui ha rinunciato, eccetera oggi io procederei così, il piano è stato presentato così il consigliere comunale ha l'obbligo di valutare questo, la rinuncia la fa, dopo chi viene dopo di noi o perlomeno se riuscite a fare con le osservazioni eccetera.
E prima che, perché non è possibile che non ci sono i 90 giorni di tempo tecnici delle spezzettato e allora e allora è come perché noi facciamo la stessa valutazione, cioè per me la domanda del ritiro, per carità, ne prendo atto ma ne prendo atto non con un atto deliberativo cioè non con un consenso deliberativo.
Prendo atto così vorrei sapere e il microfono prendo atto però.
Certo.
Sia una rinuncia nel frattempo.
Perché non so le motivazioni per cui questo ha ritirato okay e le motivazioni devono essere chiare perché il consigliere comunale ha preso in mano un documento, la approvato.
Con astensione, col voto contrario, eccetera, però questo è il documento e questo rimane le motivazioni per cui la estrosa ritirare presa d'atto. Adesso mi sembra che il Segretario abbia spiegato chiaramente va be'Segretario presa d'atto, non comporta nessuna valutazione di merito, non ne prende atto Pupo, ma io non voglio prenderne atto. Non voglio prenderne atto perché vuol dire modificare quello che è il principio è una modifica, lei mi ha con sé, il piano è consigliere comunale, è stato presentato così e così va adottato nel momento in cui un ritiro del punto, secondo il mio parere, dopo un po' potrebbero esserci anche pareri giuridici diversi dal mio.
Ma come consigliere comunale mi sento l'obbligo di dire io provo con l'astensione anche qua giusto, perché i consiglieri che verranno dopo di me, dal momento che affermo nuovamente che io non ci sarò i Consiglieri avranno la possibilità di valutare il perché il soggetto cittadino ha rinunciato, oggi non c'è questa possibilità.
Spegnere Consigliere comunale, cosa importa le ragioni per le quali lo stesso soggetto che ha presentato la domanda la ritira cioè nel momento in cui viene cioè è tolta la possibilità se il richiedente rinuncia del lui stesso non è l'ufficio che sta stralciando la o rigettando la domanda, cosa importa il consigliere comunale? Le ragioni per le quali che possono essere di qualunque natura personali, familiari, economiche, per cui rinuncia al piano, cioè si prende atto della rinuncia, ma per lo stesso motivo noi quella proposta lì l'abbiamo portata in adozione perché effettivamente è soggetta a votazione, per carità, ma.
Per esempio, poniamo il caso che il Consiglio comunale ponga o esprimo un parere favorevole su un parere boh, uniamo, esprimo un voto favorevole su quella proposta lì.
Per carità, però c'è di base una rinuncia agli atti e quindi, se voi siete consapevoli, decidiamo ora come si è, come diceva il Sindaco, il Consiglio è sovrano se decidete di adottarla o comunque votarlo come se nulla fosse e procedete pure. Insomma,
L'intervento richiesto dal Consigliere.
Allora io volevo espressamente chiedono di essere dal punto di vista procedurale c'è una differenza tra faccio un esempio, il punto 29 espansione produttiva, rinuncia, e qui noi vediamo che c'è scritto Provincia e questo è esecutivo, andiamo avanti e troviamo.
Edificazione residenziale dal punto 35 parzialmente accolta, non c'è scritto rinuncia, voglio dire ecco la differenza del concetto espresso dal consigliere Ghiotto sta tutta lì, cioè il consigliere che va a votare non vede differenza fra la questione parzialmente accolta e rinuncia, in quanto la rinuncia è latente, non c'è, per me non c'è per noi, non c'è. Ho capito che il, il soggetto, l'ha presentata un atto documentale, presumo alla cancelleria, no alla cancelleria, alla segreteria, però,
Ci doveva essere allora un qualcosa di allegato al contesto, perché, è vero, noi non possiamo valutare questa.
Rinuncia, mentre negli altri casi è già stata valutata dal consumo di alcol, nel contesto era ed è riportata nel documento che noi andiamo ad approvare, cioè se viene chiarito questo punto, si può anche procedere, altrimenti ci sembra di no.
La numero 29 che lei ha citato con rinuncia, non è infatti inserita nell'elenco delle proposte che oggi andremo a votare proprio perché presumo, ma l'ufficio magari me lo confermerà che la rinuncia è pervenuta nei termini e il problema qui sta in questo che magari la rinuncia del richiedente è pervenuta dopo che il piano era chiuso, quindi c'è, per noi, è una mera presa d'atto, quella d'accordo. Allora, se il Consiglio stasera vuole votare come se non ci fosse la rinuncia, voti pure come infatti era stato previsto negli atti del del amministrativi, quindi c'è simili. Si procederà con la votazione. È come se.
Il richiedente non avesse espresso la della rinuncia.
Segretario, io vorrei.
Io non voglio mettere in difficoltà nessuno.
Rovesci una domanda, cosa comporta?
L'accettazione della presa d'atto mi dica cosa comporta, cosa comporta che che nel momento glielo dico io, cosa perché sono un po' carogna su quelli più nel momento in cui io accetto la pre e faccio una presa d'atto penso che quelli dopo di noi non possono più parlare su questo perché c'è stata già una presa d'atto da parte dei Consiglieri oggi i se il Sindaco dice di no, siccome che a livello di come il cosa cosa cambia se li avessi una domanda e e diciamo come ha detto adesso lei procediamo con la votazione, ormai cosa cambia niente,
Verificare i casi in cui il Consiglio approva la richiesta, la richiesta di piano e il richiedente non presente in sede di osservazioni, la rinuncia, quindi la in qualche modo si va avanti con l'approvazione.
Faccio la proposta nel momento in cui lei dice e io.
Sono d'accordo che il Consiglio è sovrano, la maggioranza voti contro e noi ci asteniamo, spero che fatto questo è la cosa, se la maggioranza dobbiamo votare, lo decidiamo noi avendo no, ma dico fa no, ma.
Se lei guarda i candidati a Sindaco, guardi che io non ho detto io ho fatto una proposta, sì, dal momento che il Segretario ha detto cosa giusta che i il Consiglio è sovrano, avete la maggioranza allora votate contro, siete a posto se,
Se il Consiglio si astiene, questa proposta viene stralciata, almeno così.
Se il Consiglio si è si astiene, la proposta va nel limbo, non viene, cioè non non è né carne né pesce, in sostanza non viene né approvata nel rigettata e quindi la rinuncia e si arriva alla rinuncia, la conferma della rinuncia da parte del richiedente verrà stralciata in sede di approvazione diversamente e vedremo il da farsi.
No, però, a mio avviso sarebbe stato più corretto, cioè votare per lo stralcio di quella proposta che poi sarebbe stato confermato dalla presentazione da parte del richiedente di una conferma della rinuncia, però, ripeto, il Consiglio è sovrano, votate come sentite di votare su questa proposta del richiedente.
Procediamo.
Allora?
Proposta numero 35 del giugno 21 edificazione residenziale cogli accoglibile, parzialmente, lotto libero chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Passiamo avanti.
39 del giugno 2 settembre 21 modifica norme tecniche accoglibile, lotto libero chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Proposta 43 gennaio 22 cambio, destinazione destinazione d'uso e IGT, accoglibile, edificio non funzionale al fondo chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Proposta 44 cambio, destinazione d'uso del maggio 22 accoglibile, edificio non funzionali al fondo è identica come richiesta chi è favorevole?
Contrari astenuti.
46.
Marzo 23 cambio, destinazione d'uso, accoglibile, edificio non funzionale del fondo favorevoli.
Contrari astenuti, no, c'è un contrario.
Fabbiani.
Gli astenuti 4, quindi.
47, nuova edificazione parzialmente accoglibile, lotto libero, chi è favorevole?
Contrari.
47 morto.
Okay.
E comunque qua il quarto grado parenti, 4 quando è ancora è ancora in copertina.
Va bene.
Ah, beh okay, va bene.
Favorevole.
37 tra 47 e nuova edificazione parzialmente accoglibile lotto libero, chi è favorevole?
Contrari astenuti.
5 5 4 sono un po' Hamas scusa, sì, sì, giusto.
4 4 astenuti, sì, okay.
Numero 48, cambio di destinazione d'uso, accoglibile, edificio non funzionale Chi è favorevole?
Contrari astenuti.
49 modifica ZTO A2, accoglibile, edificio non funzionale all'8 Chi è favorevole contrari astenuti 5 49 sì.
Siamo quasi arrivati.
Numero 50 trasferimento di volumi tecnicamente accoglibile è un lotto libero, chi è favorevole contrari?
Astenuti 5 51.
Variante verde accoglibile, ed è appunto si conferma variante verde chi è favorevole?
Contrari.
Ah, hai votato allora.
Contrari astenuti 4.
Come?
Scusate.
Adesso sì, ecco, adesso noi passiamo all'approvazione del piano globale globalmente e poi anche per l'immediata eseguibilità.
Quindi, chi è favorevole all'adozione del Piano del quinto pi?
Contrari.
Quotidianità astenuti.
4.
Per l'immediata eseguibilità, chi è favorevole?
Tenete tenete la mano alzata, un momento che.
Contrari astenuti astenuto,
Ok.
Allora è questo, se questa sera abbiamo concluso il consigliere Ghiotto ne ha approfittato per rimproverare il Sindaco aspramente e quindi.
Va bene, ecco, allora noi abbiamo finalmente adottato questo piano di interventi.
Ringrazio i tecnici che hanno lavorato e l'architetto Fantin, l'architetto di donne, ringrazio tutti quanti, i Consiglieri comunali, chi è stato presente in Consiglio e chi ci ha seguito da casa.
Come sempre, dico alla prossima vedremo quando sarà grazie a tutti.