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CC Taranto 16.01.2023
FILE TYPE: Video
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Presidente Bitetti
Gli amici della stampa possono accomodarsi nei banchi loro riservati. Possiamo prendere posto così procediamo con l’appello nominale dei presenti? Grazie. Invito i Consiglieri comunali a prendere posto.
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Battista: no, lo so, ma non c’era un problema numerico, stavamo affrontando dei temi…
(Intervento fuori microfono)
No, anche con il Consigliere Battista. Possiamo procedere con l’appello nominale dei presenti. Hai molti pregiudizi nei miei confronti, Consigliere Battista.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Buongiorno. Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, presente; Battista Massimo, presente; Boshnajku, presente; Brisci, assente; Castronovi, presente; Casula, assente; Contrario, presente; Cosa, presente; De Martino, presente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, assente; Festinante, presente; Fiusco, presente; Fornaro, presente; Lenti, assente; Liviano, presente; Lo Muzio, presente; Lonoce, presente; Lussuoso, presente; Mazzariello, presente; Mignolo, assente; Musillo, presente; Odone, presente; Papa, presente; Pataro, presente; Pittaccio, assente; Stellato, presente; Toscano, presente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Presidente Bitetti
Con n. 24 presenti, la seduta può iniziare.
Nomino scrutatori la Consigliera Lussuoso, il Consigliere Contrario, il Consigliere Festinante.
Ci sono due assenti giustificati: la Consigliera Mignolo, giusta nota protocollo 8563 del 13 gennaio, e il Consigliere Di Gregorio, giusta comunicazione del 15.01.2023. E’ assente giustificato il Sindaco, con comunicazione di ieri.
Comunico che sono stati depositati i verbali definitivi delle sedute Consigli precedenti: non essendo arrivate osservazioni, li diamo per approvati.
Presidente Bitetti
Ho una comunicazione del Sindaco, l’atto numero 69 del 29.12.2022: “Oggetto: Giunta comunale. Nomina ad Assessore della dottoressa Gabriella Ficocelli - è depositato - con delega Servizi Sociali e integrazione”.
Ho da dare tre comunicazioni: la prima è l’adesione al gruppo “Con” della Consigliera Mignolo, ne do solamente comunicazione; la stessa Consigliera mi chiede la cortesia di poter fare poi lei una dichiarazione in Consiglio sul tema politico, sulla scelta da lei effettuata e alla quale rivolgo i miei più sentiti auguri di pronta guarigione.
Poi abbiamo una comunicazione del Consigliere Contrario che comunica, in base al Regolamento, in base al - sì, poi le do la parola magari, così do la parola anche al Capogruppo del nuovo gruppo consiliare - …comunica la trasformazione del nome, così per come prevede il Regolamento, sulla base della nascita di un movimento a carattere provinciale, si chiamerà “Una strada diversa/Taranto, crea”, poi vi darò la parola per illustrarlo. E abbiamo…
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa! «Costituzione “Gruppo Riformisti per la Puglia”.
Con la presente, i sottoscritti Consiglieri comunali Pietro Paolo Castronovi, Michele Patano e Giuseppe Fiusco comunicano la costituzione di un Gruppo denominato “Riformisti per la Puglia” e indicano il Consigliere Pietro Paolo Castronovi capogruppo dello stesso».
Do la parola al Consigliere Contrario. Ha chiesto di intervenire… vedo degli altri Consiglieri iscritti a parlare, però darei la parola prima ai Consiglieri Contrario e Castronovi per le loro dichiarazioni e poi seguiremo l’ordine di prenotazione: quindi, prego Consigliere Contrario, ne ha facoltà.
Consigliere Contrario
E’ semplicemente una comunicazione di cambio di denominazione del Gruppo che rappresento, di cui sono capogruppo, alla luce del fatto che in data 3 gennaio 2023 il movimento politico “Una strada diversa”, che era parte costituente della lista civica “Taranto Crea”, in data 3 gennaio 2023 si è costituito ufficialmente come associazione politico-culturale, con propri rappresentanti istituzionali in tutta la provincia.
Alla luce di questa nascita ufficiale del movimento politico “Una strada diversa”, abbiamo chiesto (ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento) il cambio della denominazione da “Taranto Crea” a “Una strada diversa/Taranto Crea”.
Grazie a tutte e tutti.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere contrario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Castronovi: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Castronovi
Buongiorno Presidente, buongiorno colleghi Consiglieri.
Come dalla comunicazione che abbiamo inviato, si costituisce un nuovo Gruppo all’interno del Consiglio comunale, facendo sintesi tra le istanze che portava in questo Consiglio il mio gruppo politico, il gruppo politico del Consigliere Patano o il gruppo politico del Consigliere Fiusco.
Abbiamo fatto questa scelta anche di una denominazione che ricorda… che si allarga la Puglia perché, nell’ambito di questo ragionamento che c’è nell’ambito del centrosinistra di revisione delle istanze e delle rappresentanze, vorremmo poter dare anche noi il nostro contributo a questo dialogo nell’area socialista riformista e popolare che sta, appunto, animando il dibattito all’interno del centrosinistra.
Quindi, da oggi si costituisce questo Gruppo. I miei colleghi hanno voluto onorarmi della delega da capogruppo e, come sempre, noi collaboreremo con l’Amministrazione. Come abbiamo fatto fino ad oggi, siamo fermamente convinti di restare all’interno della maggioranza. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Castronovi.
Sono iscritti a parlare i Consiglieri Battista Francesco e Vietri Giampaolo. Per cosa, Consigliere Battista?
Consigliere Francesco Battista
Siccome è stata fatta una pregiudiziale sull’ordine del giorno, su una mia iscrizione all’ordine del giorno…
(Intervento fuori microfono)
Sì… no, no, la voglio fare adesso così, anche generica.
Presidente Bitetti
Consigliere Battista: ma quando arriviamo al punto!
Consigliere Francesco Battista
Se mi dà la parola un secondo?! No, è generica. Se mi fa parlare. Perché è un ordine del giorno generico, non è solo sul mio e anche su…
Presidente Bitetti
Ma la mozione riguarderà…
Consigliere Francesco Battista
Io sto dicendo un’altra cosa, ho capito: posso parlare? Ok!
Siccome mi è stato detto che bisogna riunirsi – come è previsto dal Regolamento - nella riunione dei capigruppo per un ordine del giorno, vorrei sapere i punti 16 e 17 iscritti all’ordine del giorno quando sono passati dalla Conferenza dei Capigruppo, visto che sono stati scritti.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista, le rispondo subito: il punto 16 e il punto 17 sono due ordini del giorno, il Regolamento…
Consigliere Francesco Battista
E allora il giorno 10 che ci siamo riuniti a fare, visto che era anche un ordine del giorno?
Presidente Bitetti
Scusate, il Regolamento chiede che le mozioni e le risoluzioni debbano passare dal vaglio della Conferenza dei Capigruppo per dichiararne l’ammissibilità; questo non vale per gli ordini del giorno.
Consigliere Francesco Battista
Allora giorno 10 ci siamo riuniti per un ordine del giorno? Che ci siamo riuniti a fare: per l’ordine del giorno…?
Presidente Bitetti
Ma io non posso…
Consigliere Francesco Battista
Sto facendo una domanda! Siccome giorno 10 avete convocato una Conferenza dei Capigruppo per un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle…
Presidente Bitetti
No…
Consigliere Francesco Battista
…del Consigliere Mario odone… Sì, Mario Odone, c’è scritto, 10 gennaio.
Presidente Bitetti
Abbiamo trattato tutta una serie di argomenti.
Consigliere Francesco Battista
Solo quello!
Presidente Bitetti
Scusate, per favore, abbiamo il verbale: lo possiamo verificare! Abbiamo trattato tutta una serie di argomenti, c’era la questione dell’ordine del giorno di Mario Odone perché nella precedente Conferenza dei Capigruppo avevamo condiviso e concordato che avremmo potuto lavorare insieme tutti quanti per la proposizione, per la proposta di un documento unitario dell’intero Consiglio.
Nella Conferenza dei Capigruppo del - se non ricordo male…
Consigliere Francesco Battista
10 gennaio.
Presidente Bitetti
…non ricordo la data precisamente, ci siamo dati poi appuntamento successivo. Su questo abbiamo trattato l’argomento ed è emerso - ricordo gli interventi dei Consiglieri Festinante, Cosa ma anche di altri - che non c’era convergenza. Sono stati depositati degli ordini del giorno che, da Regolamento, non devono passare dal vaglio della Conferenza dei Capigruppo, ecco perché sono stati regolarmente iscritti. Solo per quello!
Consigliere Francesco Battista
Va bene, va bene, diciamo che è così ma non è proprio così.
Presidente Bitetti
Consigliere Battista: sennò sembra che noi vogliamo fare le piroette. Non è così!
Allora, l’articolo 32 del Regolamento al 4 bis dice che la mozione e la risoluzione viene esaminata preliminarmente in sede di Conferenza dei Capigruppo; i punti precedenti disciplinano che cosa devono trattare le mozioni, le risoluzioni e gli ordini del giorno. Se il 4 bis parla solo di mozioni e risoluzioni, chiaramente – evidentemente - esclude gli ordini del giorno. E’ solo per questo, non c’è nessun tipo di capriola al contrario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà. Però, per favore, sul punto.
Consigliere Vietri
Presidente: io rivolgo a lei e al Segretario generale un quesito rispetto al fatto che siano o meno giustificate, quindi legittime da questo punto di vista, le assenze di coloro che, avendo un dovere di partecipazione richiamato dalla Legge e dai Regolamenti di dover partecipare a questa Assise, si assentano perché hanno concomitanti impegni che avrebbero benissimo potuto organizzare in altro orario. Mi rivolgo al fatto che oggi è stato detto che il Sindaco è giustificato a non essere qui perché ha convocato alla stessa ora del Consiglio comunale una conferenza stampa sui fondi ex-Ilva, dei quali i Consiglieri di minoranza da due mesi stanno chiedendo spiegazioni e documenti. Lui, invece di venire qui e dare spiegazioni a chi legittimamente, attraverso gli strumenti previsti per i Consiglieri, che fa?
Convoca una conferenza stampa alla stessa ora del Consiglio comunale, non venendo in Consiglio comunale a rispondere a tutte le altre questioni sulle quali oggi dovrebbe rispondere. E le chiedo anche se è legittimo far partire un question-time, una seduta di Consiglio comunale senza neanche un rappresentante della Giunta e senza neanche un dirigente dell’Amministrazione presente. Perché questa è la considerazione che hanno del Consiglio comunale e delle questioni che noi poniamo, che sono i problemi dei cittadini. Che si vergognino, Presidente!
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
(Intervento fuori microfono)
Andiamo avanti! Consigliere Festinante: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Festinante
Consiglieri, Presidente, Segretario generale, io vorrei ringraziare tutti gli Assessori presenti e soprattutto il Sindaco e i vari dirigenti che danno prestigio a questo Consiglio comunale. Grazie Assessori… Questa, logicamente, è una battuta! Oggi non è presente nessuno…
Presidente Bitetti
Per favore, Consigliere Festinante!
Consigliere Festinante
…ed è una vergogna per la città, soprattutto per chi è presente qua che aspetta delle risposte. Grazie, Presidente.
Presidente Bitetti
Consigliere Festinante: per favore, noi dobbiamo discutere dei punti iscritti all’ordine del giorno.
Prego, Consigliere Battista.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: ormai la canzone è sempre la stessa! Ogni qualvolta ci sono da discutere dei punti fondamentali, vediamo anche qui la presenza dei lavoratori ex Pasquinelli che aspettano…
(Interventi concitati dal pubblico)
Scusami, scusami…
Presidente Bitetti
Scusate, signori…
Consigliere Massimo Battista
Presidente… Presidente… Scusa, amico…
Presidente Bitetti
Consigliere Battista…
(Interventi concitati dal pubblico)
Signori, per favore! Un attimo, Consigliere Massimo Battista, mi faccia fare…
Consigliere Massimo Battista
Non è che ogni volta mi deve sospendere, ogni qualvolta intervengo io.
Presidente Bitetti
Allora, un attimo: io sto facendo un appello alle signore e signori presenti di seguire il Consiglio comunale. Vi conosco tutti, siete molto tranquilli: per favore, vi prego di non interrompere i lavori e di non intervenire durante i lavori del Consiglio. E prego i Consiglieri che intervengono di intervenire rivolgendosi all’Aula. Grazie, Consigliere Massimo Battista.
Interventi concitati dal pubblico.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: io eviterei…
Interventi concitati dal pubblico.
Presidente Bitetti
Signora, per favore! Io non posso consentire di… signora, per favore! Io le ho fatto un appello: la prego di non interrompere i lavori, sono purtroppo dovremmo sospendere la seduta.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: io eviterei le esternazioni che lei ha fatto quando dice: “Vi conosco…”.
Presidente Bitetti
Scusi, Consigliere Massimo, intervenga per favore e parli al Consiglio. Dai!
Consigliere Massimo Battista
Sto intervenendo! La deve smettere di fare esternazioni: “Vi conosco, siete persone perbene”. Lei non può fare una esternazione ai cittadini…
Presidente Bitetti
E lei sa che non può rivolgersi al pubblico!
Consigliere Massimo Battista
E lei non mi deve interrompere, Presidente.
Presidente Bitetti
Lei non può rivolgersi al pubblico, lei deve rivolgersi al Consiglio, lo sa meglio di me. Lo sa meglio di me. Grazie.
Consigliere Massimo Battista
Lei non deve dire ai cittadini…
Presidente Bitetti
Intervenga al Consiglio. Grazie.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: la finisca di fare esternazioni così e divagare, perché lei non può stabilire chi è cittadino di serie A e di serie B…
Presidente Bitetti
Nessuno sta stabilendo niente, lei si rivolga al Consiglio, come è dovere.
Consigliere Massimo Battista
Questo è il risultato di un’Amministrazione che non meno di quattro mesi fa si è candidata, ha vinto democraticamente. Avete fatto una miriade di promesse e oggi è una riprova, l’ennesima, che se su dei punti iscritti all’ordine del giorno, una su tutta la questione dell’Ilva, anche la questione degli ex Pasquinelli, è una Amministrazione, una Giunta che ogni qualvolta c’è un Consiglio comunale è perennemente assente e ogni qualvolta - mi rivolgo ai Consiglieri di maggioranza – su questioni di variazioni di bilancio, sono bilanci e su mozioni che riguardano…
Presidente Bitetti
Consigliere: non ho capito su che cosa sta intervenendo, però, eh!
Consigliere Massimo Battista
…la città, il Sindaco vi lascia sempre da soli, perché vuole misurarvi, vuole vedere se siete fedeli agli…
Presidente Bitetti
Consigliere Battista: la invito a concludere un intervento che non è motivato. Grazie.
Consigliere Massimo Battista
…ordini dei partiti della scuderia Melucci. A questo vi siete ridotti: che ogni qualvolta ci sono argomenti di fondamentale importanza, il Sindaco è sempre assente.
Presidente Bitetti
Bene, grazie…
Consigliere Massimo Battista
E voi siete qui ad alzare la manina per che cosa?
Presidente Bitetti
Consigliere Battista, grazie. Consigliere Battista!
Consigliere Massimo Battista
Per le decisioni che prende la scuderia Melucci? A questo vi siete ridotti!
Presidente Bitetti
Lo deve fare questo intervento quando c’è il punto. Grazie.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto numero 1: “Risoluzione guerra in Ucraina”, primo firmatario Consigliere Liviano ed altri.
Prego, Consigliere Liviano: se vuole illustrare la risoluzione, ne ha facoltà. Grazie.
Consigliere Liviano
Grazie a lei, Presidente.
Signor Presidente, signori Consiglieri, grazie.
Mi sono chiesto, Presidente, quando ho pensato a questo ordine del giorno per la pace se davvero avesse senso presentare questo ordine del giorno; anche ieri sera, riguardandolo, mi sono chiesto che c’entriamo noi, Consiglio comunale di una città di circa 200.000 abitanti, con una cosa così grande come la guerra. Mi sono detto che, in realtà, per quanto la nostra missione, la sua mission, la ragione del nostro impegno sia quello di fare bene per la nostra comunità cittadina, noi tutti peccheremmo di ingenuità se pensassimo che il Mondo finisce a Taranto. Noi siamo cittadini di Taranto, ma prima di essere cittadini di Taranto siamo - evidentemente - cittadini del Mondo e per questo ogni cosa che accade nel Mondo ci interroga e ci interpella. Dobbiamo agire localmente, ma pensare globalmente. Apparteniamo alla nostra comunità locale, ma prima di tutto apparteniamo al Mondo e sentiamo fortemente, Presidente, di appartenere al Mondo in questo momento storico difficile, complicato (pandemia, emergenza climatica, guerra) e ci rendiamo conto di ciò che accade a circa due ore di aereo da casa nostra non può lasciarci indifferenti.
E’ un momento storico – Presidente - in cui stiamo seriamente correndo il rischio di abituarci alla guerra, di convivere con la guerra come se fosse una cosa normale, di immaginarla quasi fosse una cosa normale.
Qualche giorno fa - Presidente - leggevo su un giornale…
(Brusio in Aula)
Però non riesco a concentrarmi, solo questo.
Dicevo: qualche giorno fa leggevo su un giornale un articolo dove c’era scritto “Eliminate 500 unità nemiche”, “Eliminate 500 unità nemiche”, cioè sono state uccise 500 persone ed era raccontato come se fossero state eliminate 500 unità nemiche. E la vita di ogni persona per ciascuno di noi, ovunque sia collocato in quest’Aula, è un dono sacro. La vita di ogni persona per ciascuno di noi, ovunque sia collocato in quest’Aula, è inviolabile, è la vita di una persona ovunque sia nata: in Ucraina, in Siria, in Yemen, in Russia e in tutti gli altri posti dove c’erano guerre nel Mondo.
La guerra è un abuso, è un abominio, è una follia e trova le sue radici in una cultura di nazionalismo esacerbata, esasperata, di sovranismi, di cultura del “Noi contro di voi”. E in questo senso contro la guerra non possiamo non dire una parola, non possiamo esimerci dal dire una parola a favore della pace, dire una parola anche noi. Ed è per questa ragione, signor Presidente, che pur avendo piena consapevolezza che la nostra mission è veramente alta rispetto a questi fenomeni mondiali così importanti, mi pare che anche nel nostro piccolo, come Consiglio Comunale di Taranto, abbiamo il senso di responsabilità e il dovere, il diritto oserei dire e la necessità di raccontare il bisogno di pace, di spendere parole per la pace e dire che la guerra è una cosa veramente incredibile, un’avventura senza ritorno, l’esasperazione della stupidità umana. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Liviano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Musillo: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Musillo
Grazie, Presidente.
E’ passato molto tempo da quando questo conflitto, che sembrava si trattasse di una questione tutta europea, corre il rischio di coinvolgere un po’ tutto il Mondo; gli interessi dei vari schieramenti si dividono oggi su quel fronte e, quindi, chi può essere - Gianni - favorevole alla guerra? Chi può non schierarsi dalla parte della pace?
E’ una questione scontata! Però siamo a Taranto, e Taranto è oramai, dal mio punto di vista e dal punto di vista di tanti Tarantini, un fronte all’interno di una guerra a volte molto più complicata, se vogliamo ragionare in direzione di una soluzione di quelle che si stanno vivendo in altri luoghi. E corriamo il rischio, a volte, di interessarci di cose come questa che possono dare, sì, un segnale ma che non portano a nessuna soluzione.
Il Consiglio comunale di Taranto che si occupa di questa questione, sinceramente, da parte mia, secondo quello che io penso (è pensiero, ovviamente, personale), può avere senz’altro un’efficacia quasi pari a zero rispetto a quel conflitto. E’ un punto di vista, uno schieramento, una questione culturale, ma noi siamo tutti quanti dalla parte della pace, il problema è che non si ha il coraggio qui, in questo Consiglio comunale, in questa Amministrazione, che vuole affrontare la questione della guerra in Ucraina… non si ha il coraggio di affrontare la guerra che affronta ogni giorno una persona - come qualcuno dal pubblico diceva poco fa - che deve tirare avanti con 400 euro al mese. Di quella guerra, di quella guerra che ogni persona, ogni famiglia deve affrontare ogni giorno, quando ne parliamo? E della guerra che oggi tarantino…
Interventi concitati dal pubblico.
Presidente Bitetti
Per favore, per favore. Signora, per favore: non è questa l’Aula per trattare l’argomento, lasciamo intervenire il Consigliere Musillo, non lo interrompiamo. Grazie.
Consigliere Musillo
E di quella guerra che…
Interventi concitati dal pubblico.
Presidente Bitetti
Signora… scusate… Interventi concitati dal pubblico.
Presidente Bitetti
Per favore… Scusate…
(Interventi concitati dal pubblico)
Sospendo il Consiglio comunale per qualche minuto. Grazie.
Sospendiamo il Consiglio alle ore 10:25. Grazie. Alla ripresa:
Chiedo al Segretario Generale di procedere all’appello nominale dei presenti.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, presente; Battista Massimo, presente; Boshnajku, presente; Brisci, assente; Castronovi, presente; Casula, presente; Contrario, presente; Cosa, presente; De Martino, presente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, assente; Festinante, presente; Fiusco, presente; Fornaro, presente; Lenti, presente; Liviano, presente; Lo Muzio, presente; Lonoce, presente; Lussuoso, presente; Mazzariello, presente; Mignolo, assente; Musillo, presente; Odone, presente; Papa, presente; Patano, presente; Pittaccio, assente; Stellato, presente; Toscano, presente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Presidente Bitetti
Con n. 26 presenti, la seduta può continuare.
Consiglieri, per favore. Se il Consigliere Musillo ha terminato il suo intervento…
(Intervento fuori microfono)
No. Prego, Consigliere Musillo: può continuare.
Consigliere Musillo
Grazie, Presidente.
Volevo dire una cosa che è al di fuori del mio intervento: è notizia di pochi minuti fa l’arresto di Mattia Messina Denaro, che era latitante da tanti anni, voglio fare i complimenti al Ministro Piantedosi, al Governo, alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura per aver risolto, dopo tanti anni, questo grande problema. Quindi complimenti davvero. E’ giusto rimarcare la lotta continua nei confronti della mafia che si dovrebbe avere nel nostro Paese.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere…
Consigliere Musillo
Non ho finito, non ho finito, devo terminare il mio intervento, credo di aver parlato 30 secondi nell’intervento precedente, non di più.
Quindi ritorniamo al punto all’ordine del giorno, rispetto alla questione della mozione e sul concetto di essere contro ogni forma di guerra a prescindere. Rimarcavo rispetto al mio intervento – scusate, un po’ di silenzio - le profonde difficoltà che assomigliano sempre di più ad una vera guerra che i nostri concittadini devono affrontare ogni giorno. Gli esempi da poter fare sono tanti, possiamo parlare di tante cose purtroppo. Siamo in continua guerra, siamo in continuo conflitto.
A volte mi viene da pensare qual è lo stato di vera guerra che ogni cittadino di questa città, non proprio ogni cittadino, quelli che non si possono permettere cure private, la guerra che devono affrontare ogni volta che si recano al pronto soccorso dell’Ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto. Quella è la guerra! Quella è la guerra che bisogna contrastare, quelli sono i problemi su cui bisogna incidere con l’azione politica di una Amministrazione che davvero ci tiene al suo territorio. La guerra che devono affrontare ogni giorno puntualmente tutti i cassintegrati: probabilmente siamo la città in Italia che ha il numero di cassintegrati maggiore in tutta Italia. La guerra che dovranno affrontare e oggi si fanno…
Presidente Bitetti
Consigliere Musillo: rimanga sul tema, per favore.
Consigliere Musillo
Non ho parlato cinque minuti, Presidente. E oggi si faranno i conti… oggi si faranno i conti, perché è finito il momento delle feste natalizie. La guerra che ogni commerciante della città di Taranto dovrà affrontare con la propria attività che, nella maggior parte dei casi, li porterà alla chiusura. La guerra quotidiana che ogni periferia tarantina vive ogni giorno.
Presidente Bitetti
Consigliere Musillo: sull’ordine del giorno. Riguarda la guerra in…
Consigliere Musillo
E qui ci presentiamo con un ordine del giorno che parla della guerra in Ucraina.
Presidente Bitetti
Consigliere Musillo: esprimiamoci su questo.
Consigliere Musillo
Pensate alla città! Fate il vostro dovere: amministratela, risolvete i problemi dei cittadini. Grazie
Presidente Bitetti
Ci esprimiamo su questo. Nel momento in cui ci saranno altri ordini del giorno, tratteremo quegli argomenti. Grazie.
(Intervento fuori microfono)
Però no, Consigliere Musillo, mi dispiace ma il punto ha un oggetto, si chiama “guerra in Ucraina”; se poi vogliamo…
(Intervento fuori microfono)
No, ma lei ha parlato delle periferie, ha parlato del Natale, a parlato…
(Intervento fuori microfono)
Eh, ma depositi un ordine del giorno!
(Intervento fuori microfono)
Se lei vuole trattare l’argomento, nessuno le impedirà di presentare un ordine del giorno, ma non possiamo parlare di un tema che non riguardi questo ordine del giorno. Grazie.
Consigliere Stellato: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Stellato
Grazie, Presidente.
Prima di offrire il mio contributo alla mozione/risoluzione che ha presentato il collega Liviano ed altri, volevo soffermarmi sulla sua attenzione, Presidente, e su quella del Segretario Generale circa l’applicazione del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale perché, alla luce delle comunicazioni che ha effettuato al suo Ufficio di Presidenza il Consigliere Contrario e alla luce della comunicazione che lei ha fatto all’Aula e le successive dichiarazioni che il Consigliere Contrario ha offerto all’Assise cittadina, devo invitare il Segretario e l’Ufficio di Presidenza a formalizzare, a mio avviso, l’iscrizione del Consigliere al gruppo misto per i motivi che vado appresso…
Presidente Bitetti
Consigliere Stellato, ma noi stiamo trattando sempre la guerra in Ucraina!
Consigliere Stellato
E’ mozione d’ordine!
Presidente Bitetti
E che c’entra la mozione d’ordine? La mozione d’ordine riguarda i lavori del Consiglio!
Consigliere Stellato
Mozione d’ordine…
Presidente Bitetti
Avrebbe dovuto fare l’intervento quando è intervenuto…
Consigliere Stellato
Ma non ha ascoltato, Presidente! Non ha ascoltato!
Presidente Bitetti
Consigliere Stellato, per favore: la riconosco persona che ha un certo grado di cultura istituzionale, per favore, stiamo trattando la guerra in Ucraina.
Consigliere Stellato
Arrivo al punto!
Presidente Bitetti
Ma che punto? Doveva intervenire… le forniremo la comunicazione e le forniremo anche all’acquisizione della registrazione effettuata presso l’Ufficio preposto.
Consigliere Stellato
Presidente: però non mi parli da sopra sennò non funziona… Arrivo! “Applicazione…”
Presidente Bitetti
Ma non c’è neanche bisogno di fare accesso agli atti, glielo diamo. Qual è il problema?
Consigliere Stellato
No, che “diamo”?! L’articolo 8, comma 8 del Regolamento dice che…
Presidente Bitetti
E’ stato richiamato l’articolo 11, ma stiamo sempre parlando della guerra in Ucraina!
Consigliere Stellato
Funziona così perché deve conservare lo stesso…
Consigliere Massimo Battista
Ma non è il tema attuale. Vada alla guerra in Ucraina!
Consigliere Stellato
Va bene, la deposito.
Riguardo al punto, io credo che i presentatori della mozione abbiano - lo dico ai miei amici Walter ed altri - voluto elevare l’asticella della discussione su un piano più che locale, più squisitamente culturale, anche perché come si fa - lo dicevi, Walter, in premessa - a dire no alla pace, come si fa a dire sì alle guerre?
Ovviamente, questo non significa voltarci dall’altro lato sui grandi problemi che ha soprattutto la nostra città, ma non significa nemmeno doverci voltare dall’altro lato quando queste questioni, pur non risolutive per il Consiglio comunale, ci vedono appassionati nella voglia di ricercare una elevazione dell’asticella al grado più alto.
Quindi, per questo motivo io a questa mozione, senza entrare - collega Liviano - nei dettagli delle forze politiche che hanno, a più riprese, chi consentito l’invio delle armi, chi lo ha ostacolato; ma credo che il termine di paragone non sia questo. Quindi, da parte mia – credo di incarnare il pensiero anche dei miei colleghi di Gruppo - il nostro voto a questa risoluzione sarà favorevole.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Stellato.
Non ho altri interventi iscritti all’ordine del giorno - Consiglieri - per trattare l’argomento. Comunico che sono stati depositati due emendamenti su questa risoluzione, una a firma dei Consiglieri Battista Massimo, Cosa Francesco e Abbate Luigi e l’altro a firma dei Consiglieri Lenti, Contrario e… non leggo l’altra firma, Liviano forse. Va bene, il primo firmatario è il Consigliere Lenti, il quale mi comunicava di voler ritirare l’emendamento presentato.
Prego.
Consigliere Lenti
Buongiorno a tutte e tutti. Sì, ritiriamo l’emendamento che abbiamo presentato, in quanto abbiamo visto che l’emendamento presentato dalla opposizione è anche più completo. Siamo favorevoli a quello, quindi possiamo tranquillamente ritirarlo.
Presidente Bitetti
Quindi, il secondo emendamento da me citato si ritiene ritirato. Abbiamo tutti copia, abbiamo distribuito la copia dell’emendamento presentato? A qualcuno manca la copia?
No. Do la parola al Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Vietri
Presidente: il gruppo di Fratelli d’Italia voterà contro sia agli emendamenti che a questo ordine del giorno, perché riteniamo che questo ordine del giorno - Consigliere Liviano - può essere approvato in chiesa; qui siamo in un organismo politico-istituzionale e non c’è traccia del fatto - su questo ordine del giorno - che non si possono mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito. Aggressore che, tra l’altro, si richiama alla ricostruzione di una Russia zarista.
Per quanto ci riguarda, non ci può essere pace senza libertà. Il popolo ucraino è stato aggredito, l’Ucraina deve tornare ad essere una nazione sovrana sul proprio territorio. Non c’è menzione in questo ordine del giorno che il Consiglio Europeo ha ritenuto di deliberare in quanto si ritiene la Russia uno Stato sponsor del terrorismo e, quindi, non capisco perché, rispetto ad una situazione di sofferenza di uno Stato che viene aggredito, parliamo semplicemente di pace come se bastasse scambiarsi un segno di pace, come avviene in chiesa durante la Messa, per risolvere queste questioni.
Noi riteniamo che chi viene aggredito, debba essere aiutato e debba essere aiutato in qualsiasi modo la Comunità internazionale possa farlo, anche perché si creerebbero dei precedenti che chi è più forte occupa delle nazioni e si va avanti così. Se noi oggi qui abbiamo la democrazia, abbiamo la libertà è anche perché i nostri padri hanno combattuto, molti di loro sono morti e ci hanno donato questa libertà. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Non ho altre iscrizioni, quindi chiedo al primo firmatario dell’emendamento di darne illustrazione. Prego, Consigliere Battista.
Consigliere Massimo Battista
Credo, Presidente, al di là dei buoni propositi del Consigliere Liviano, che effettivamente questa mozione presentata dal Consigliere, giustamente, come qualcuno ha già detto… che chi non ripudia la guerra, chi è contro le guerre presenti in tutto il Mondo e sparse nei territori occupati dalle grandi nazioni?
Detto questo, il sottoscritto, insieme ad altri Consiglieri comunali, ha presentato questo emendamento di cui, tra l’altro, una prima parte sostanzialmente è già scritto nella Costituzione italiana, dove chiedo al Consigliere Liviano e alla maggioranza di aggiungere al “considerato”: «…così come è scritto nella Costituzione italiana all’articolo 11, il quale recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni”».
Poi aggiungere nella parte finale della risoluzione con oggetto “Guerra in Ucraina” presentata, relativamente alla parte del “dichiarato”: “…la contrarietà del Consiglio comunale di Taranto dell’invio di armi da guerra da parte del Governo italiano nelle nazioni dove ci sono guerre e conflitti in corso”. Perché sfido chiunque a dire che non siamo contro la guerra, però poi nello stesso tempo dobbiamo dire a chi ha governato e a chi governa che non è che può mandare armi per continuare il conflitto, perché - come diceva prima qualcuno - basti pensare quanto costa alla nazione e a noi tutti contribuenti inviare armi da guerra nei Paesi dove ci sono conflitti. Qui oggi abbiamo una dimostrazione che le guerre si fanno nei territori dove c’è la fame, dove la gente non può mangiare, dove la gente purtroppo è in sofferenza, quindi io preferisco che quei soldi vengano spese - e questo, senza ombra di dubbio, lo dovrebbe fare il Governo centrale in concorso con la Regione e l’Amministrazione - …pensare più alle problematiche che vivono quotidianamente i nostri concittadini.
Quindi, per chiuderla, Presidente, questo emendamento credo che, al di là della presentazione dei buoni propositi del Consigliere, non possiamo dire che siamo contro la guerra però poi, nello stesso tempo, la scorsa settimana si sono ristabiliti, si sono messi altri soldi per inviare armi nei Paesi dove ci sono confluiti.
Quindi credo e penso che un emendamento - l’ho già detto prima, Consigliere Vietri - che la maggioranza precedente e questa attuale continua a perseverare, continua a stanziare soldi per le armi da inviare in Ucraina; io sono contrario perché lo dice la Costituzione, e noi dobbiamo prendere un impegno qui, in questo Consiglio comunale, che, al di là di essere contro la guerra, siamo anche contro l’invio delle armi nei Paesi dove ci sono conflitti.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Credo che, per puntualizzazione, ha chiesto la parola il Consigliere Liviano: prego.
Consigliere Liviano
Niente, solo per dire che il gruppo consiliare del PD è d’accordo con quanto proposto con l’emendamento dal Consigliere Battista, quindi voterà a favore di questo emendamento.
Mi permetto, altresì - non so, poi valutate voi, ovviamente - avendo il capogruppo Francesco Cosa sottoscritto questo ordine del giorno, alla luce dell’intervento del Consigliere Musillo, valutate l’opportunità di mantenere o no… Comunque grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Liviano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Odone: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Odone
Grazie, Presidente. Assessori, Consiglieri, solo un brevissimo intervento - Presidente - per riferire che anche il gruppo del Movimento 5 Stelle voterà favorevolmente l’emendamento presentato dal Consigliere Battista e ci uniamo anche alla risoluzione del Consigliere Liviano, sottolineando l’assoluto ripudio alla guerra e soprattutto all’invio delle armi da guerra da parte del Governo italiano nelle nazioni dove ci sono guerre e conflitti in corso. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Odone.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere De Martino: prego, ne ha facoltà.
Consigliere De Martino
Sì, Presidente. Non sarà certamente questa nostra mozione a fermare la guerra in corso; mi rendo conto che la mozione è un atto politico e che questo emendamento - mi perdonerà se faccio riferimento personale, caro Giampaolo - nel senso che va contro le prese di posizione sull’argomento sia di partiti governativi e non, compreso il nostro, però credo che nel nostro intendimento comune, con questo atto vogliamo semplicemente riaffermare il valore universale della pace rispetto alla guerra. Non abbiamo altre presunzioni politiche, pur sapendo che questo atto, che io auspico che votiate anche voi, è soltanto un atto che ha un valore meramente culturale.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere De Martino.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contrario: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Contrario
Velocissimo, anche per dichiarare il voto favorevole sia all’emendamento presentato e sia, chiaramente, alla risoluzione emendata da parte del movimento politico “Una strada diversa”.
A tal fine, però, volevo sottolineare sia un esempio positivo, sono contento del riferimento di Fratelli d’Italia alla Resistenza e ai partigiani che hanno portato la libertà in questo Paese antifascista…
(Applausi)
…e soprattutto vorrei ricordare che è molto significativo e simbolicamente importante che il Consiglio comunale di Taranto si dichiari contro la guerra e a favore della pace in ogni sua forma. In tal senso ho trovato veramente stucchevoli e poco eleganti le dichiarazioni di chi ha fatto il classico benaltrismo, dicendo: “Non dobbiamo parlare della guerra quando ci sono altri problemi”, la pace è un valore universale, va difeso ed è un momento importante, che io condivido, che il Consiglio comunale di Taranto si esprima in tal senso. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Contrario.
Non ho altri interventi. Quindi riteniamo chiusa la fase degli interventi.
Passiamo alla trattazione dell’emendamento: l’intervento di illustrazione è già stato fatto, quindi procederei, se non ci sono… non la vedevo perciò mi sono fermato, c’era il cameraman. Se non ci sono altre precisazioni, procedo: mettiamo in votazione l’emendamento. L’emendamento è protocollato con numero 200.787 del 2022.
Siamo in Aula 27.
Manca un votante… Possiamo dare - Segretario - a verbale, il voto del Consigliere Tribbia? Forse facciamo prima se lo dice al microfono.
Consigliere Tribbia
Favorevole.
Presidente Bitetti
Quindi i voti favorevoli sono 24, 23, quelli che si evincono dalla votazione elettronica, più il voto del Consigliere Tribbia; 2 contrari (i Consiglieri Vietri Toscano); un astenuto (il Consigliere Battista Francesco).
Ci sono interventi?
No. Votiamo la risoluzione così come emendata.
Ho chiesto, Consigliere Vietri, se ci fossero interventi: non si è prenotato nessuno. Prego, pensava fosse un intervento.
Prego, per dichiarazione di voto, il Consigliere Vietri ne ha facoltà.
consigliere Vietri
Come già accennato, voteremo contro a questa mozione, in coerenza con quelle che sono le posizioni assunte sul tema dal nostro partito a livello nazionale.
Per ciò che riguarda quello che abbiamo asserito prima, noi ci riferivamo al sacrificio compiuto, negli anni addietro, da quanti hanno sempre rivestito la divisa degli eserciti italiani e anche il sacrificio che anche ai giorni nostri fanno gli uomini delle Forze dell’Ordine per garantirci la sicurezza e la libertà di cui oggi noi godiamo.
E’ incoerente, a nostro avviso, visto che si fa riferimento a noi mettendo a noi in bocca dichiarazioni che si interpretano… è incoerente, invece, chi ogni giorno, inneggiando alla Resistenza, poi vota contro all’invio delle armi al Popolo Ucraino che, con quelle armi, può resistere e quindi può scacciare un invasore dalla propria terra. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Non ho altri interventi, quindi passiamo alla votazione della risoluzione così come emendata.
24 voti a favore, 2 contrari, un astenuto: votazione come prima, la risoluzione è approvata.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: «Mozione “Sicurezza e videosorveglianza Villa Peripato”», prima firmataria la Consigliera Fornaro. Se deve intervenire sul punto.
Consigliera Fornaro
Buongiorno Presidente, buongiorno Consiglieri.
Presidente: annuncio il ritiro di questa mozione perché, considerando anche il momento in cui era stata presentata, che era ottobre, nel frattempo la Direzione e l’Assessore Azzaro ha avuto modo di informarci, visto che è anche presente, se è possibile, mi piacerebbe chiedere se l’Assessore possa dirlo comunque a tutti che l’oggetto di questa mozione è stato già oggetto di sopralluogo in questi giorni presso la Villa Peripato, quindi la Direzione, l’Amministrazione tutta si è già attivata per aumentare la sicurezza nei sensi di come era stato richiesto. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliera Fornaro.
Se l’Assessore Azzaro deve intervenire, prego: ne ha facoltà…
(Intervento fuori microfono)
Ha chiesto la Consigliera Fornaro…
(Interventi fuori microfono)
Okay, ha rinunciato all’intervento. Grazie. Quindi la mozione è ritirata.
Passiamo al punto numero 3…
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Battista: la Consigliera Fornaro aveva chiesto… mi era sembrato di capire che, se la notizia fosse stata confermata…
(Interventi fuori microfono)
Va bene, okay, possiamo andare avanti.
Presidente Bitetti
«Mozione “Miglioramento del comfort ambientale e della salubrità dei luoghi destinati all’istruzione, mediante installazione di impianti di ventilazione meccanica”», prima firmataria è la Consigliera Fornaro.
La Consigliera Fornaro è assente, quindi non tratteremo il punto, andiamo al punto successivo.
Prego, Consigliere Battista.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: non so se lei è rientrato oggi dalle ferie, però lei è il secondo firmatario, quindi lei non può dire che manca la dottoressa Fornaro… ci può spiegare anche lei l’ordine del giorno! Leggo qua “Piero Bitetti”. Lei ha firmato, lei è un Consigliere comunale. Deve stare attento, Presidente!
Allora, la prego: non può a suo piacimento togliere i punti all’ordine del giorno, metterli. Qui non è che veniamo a passare il tempo, anche per rispetto di chi ci sta ascoltando. Lei è il secondo firmatario. A meno che lei non ha ritirato la firma: ne prendo atto e mi taccio. Ma siccome lei ha firmato, è un Consigliere comunale che ha avuto la fortuna di diventare Presidente del Consiglio Comunale di Taranto, perché ha avuto i voti della maggioranza, lei ci può spiegare…
Presidente Bitetti
Consigliere Battista, va bene. Un attimo!
Articolo 32… Bene, allora Consigliere Battista, all’articolo 32, comma 11, si parla del Consigliere presentatore degli atti: nel precedente question-time per la mozione che abbiamo poco fa approvato, relativa alla guerra in Ucraina, essendo stato assente il primo firmatario Consigliere Liviano, decidemmo di rinviare il punto; quindi su questo - Consigliere Battista - non essendoci la Consigliera Fornaro (per dirimere il suo quesito) chiedo di ritirare la mozione. Va bene, Consigliere Battista? Okay, grazie.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: “Mancata iscrizione degli atti ispettivi…”
(Intervento fuori microfono)
Avete ragione, chiedo scusa: “Apertura di uno sportello dedicato al rilascio dei certificati di anagrafe e stato civile presso il borgo cittadino”, primo firmatario Carmen Casula, secondo firmatario Battista Francesco. va bene, Consigliere Battista, così?
Non la vedo, è assente. Prego, Consigliere Battista Francesco: ne ha facoltà.
Consigliere Francesco Battista
“Apertura di uno sportello dedicato al rilascio dei certificati di anagrafe e stato civile presso il borgo cittadino.
Premesso che le Circoscrizioni ormai chiusi rappresentavano una valida interfaccia cittadino-istituzionale;
Considerato che alcuni servizi, un tempo garantiti presso la sede centrale ubicata al borgo cittadino sono stati sospesi per via delle riorganizzazioni degli uffici comunali;
Valutato che la popolazione residente al Borgo è prevalentemente anziana e, a fatica, è obbligata a percorrere lunghe distanze solo per richiedere ed ottenere il rilascio di un certificato di sportello;
Per quanto sopra premesso, considerato e valutato, il Consiglio comunale di Taranto
impegna
l’Assessore e il dirigente al ramo a profondere ogni utile iniziativa per attivare l’apertura di uno sportello dedicato al rilascio dei certificati di anagrafe e stato civile presso il borgo cittadino”.
Io aggiungo a questo che, secondo me, poi provvederemo anche a fare altre mozioni per cercare di aprire in ogni Circoscrizione un ufficio dedicato, perché – chiaramente - oltre al Borgo, ci sono anche le altre zone della città che hanno il diritto di poter ricevere questi servizi. Grazie.
Presidente Bitetti
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Fiusco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Fiusco
Buongiorno, Presidente, Assessori. Vorrei solo riferire che in merito a questo punto il Comune si è già adoperato con gli Uffici CT per remotizzare tutti i servizi, anche questi, come la richiesta del certificato di residenza e del certificato anagrafico; stanno implementando i servizi per concludere l’iter e, quindi, poter permettere al cittadino comodamente da casa di ritirare tutti i certificati e i documenti che chiederanno attraverso lo SPID. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Fiusco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tribbia: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Tribbia
Grazie, Presidente. Buongiorno colleghi Consiglieri e colleghi Assessori.
Rispondo in qualità di Consigliere da pochi giorni delegato al Decentramento amministrativo. Allacciandomi a quello che è l’intervento fatto dal Consigliere Fiusco, l’Amministrazione comunale ci sta già attivando affinché si possa arrivare ad un’anagrafe digitalizzata, quindi fornendo tutte le possibilità ai cittadini di utilizzare strumenti più innovativi per il rilascio dei certificati.
A tal proposito, il sottoscritto dovrà ancora consumare dei passaggi per capire e stabilire quella che sarà la riorganizzazione degli Uffici Circoscrizionali in virtù, ovviamente, del Piano di fabbisogno anche del personale.
Quindi, pertanto, non ritenendo possibile l’accoglimento di questa richiesta, perché – appunto - ad oggi non ho gli strumenti per poterla valutare, sia io a titolo personale che il Gruppo “Taranto 2030” esprime già parere contrario.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Tribbia.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cosa: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Cosa
Grazie, Presidente. Solo per far notare che nel Borgo Umbertino vivono molti anziani, quindi ben vengano questi servizi digitalizzati, però sappiamo anche che gli anziani non hanno dimestichezza nell’utilizzo di questi strumenti. Quindi un ufficio nel Borgo si rende quantomeno necessario a queste persone, per avere accesso a tutti i servizi dell’anagrafe. Grazie.
Presidente Bitetti
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Massimo Battista: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Massimo Battista
Presidente, mi rivolgo ai Consiglieri di maggioranza: mi dispiace, ma sicuramente non avrete letto bene la mozione presentata. Al di là dei buoni propositi di questa maggioranza, che ormai con tutti gli annunci fatti nel corso degli anni ci ha deliziato, qui noi non chiediamo la digitalizzazione, Pepe, qui, siccome il Borgo è un quartiere che ha un’età abbastanza avanzata, noi chiediamo che ci sia nel Borgo un ufficio dedicato agli anziani. Tu immagina una persona di sessanta, settanta, ottant’anni, novanta anni che non sa usare il computer. La mozione parla chiaro: voi ci state annunciando che state pensando di mettere a disposizione della cittadinanza un supporto che veda queste persone, che non sono capaci di usare il computer, di poter ottemperare alle richieste che andranno a fare nei vari uffici.
Quindi, la mozione non ha niente a che venire con quello che voi avete detto, sono due cose distinte e separate. Noi chiediamo la presenza, l’ubicazione di un ufficio, visto che questa Amministrazione sta regalando ad associazioni…
Perché ridi, Peppe? Che è successo?
…regala ad associazioni tanti uffici comunali… starei regalando ad associazioni, ad orchestra… state regalando un po’ di tutto, state riempiendo un po’ i locali… Si calmi, Presidente!
State regalando un po’ di locali comunali alle associazioni che hanno supportato in questa campagna elettorale, quindi sarebbe cosa buona e giusta che voi, persone che vivete come me il territorio e che girate in lungo e in largo la città, metteste a disposizione un ufficio per quegli anziani che non sanno usare il computer, che non c’entra niente - Consigliere Tribbia – con quello che lei ha detto, visto che ha ricevuto la delega da poco, ne prendo atto. Qua il discorso è un altro: di mettere a disposizione un ufficio per gli anziani che non sono capaci di usare il computer.
Quello che tu dici è a divenire, per quelle persone che sanno usare i social, vanno usati i computer. Allora meno uffici alle associazioni che vi hanno supportato durante la campagna elettorale e più uffici a disposizione della gente comune, che non ha santi in Paradiso.
Presidente Bitetti
Ha chiesto di intervenire il Consigliere De Martino… Consigliere De Martino: mi aveva chiesto di intervenire l’Assessore Azzaro, solo che il suo microfono non prenota. Se diamo la parola all’Assessore Azzaro, per favore. Prego.
Assessore Azzaro
Grazie, Presidente, mi scusi per il poco preavviso, ma era giusto per una precisazione, visto che sono stato chiamato in causa, non direttamente ma come Direzione Patrimonio, perché se si dicono queste cose, uno si assume la responsabilità di quello che dice, perché nessuno regala nulla, tanto è tutto a verbale.
Allora, mi preme precisare, approfittando del ruolo…
(Intervento fuori microfono)
Assolutamente sì, se dice falsità assolutamente sì, perché non permetto a nessuno di ledere innanzitutto la persona… le persone che, comunque, lavorano quotidianamente nella Direzione. E a tal riguardo…
(Intervento fuori microfono)
Si stia zitto, per favore, che ho già sentito tante castronerie.
A tal riguardo, mi preme precisare che da sei mesi a questa parte, dal giorno in cui ho la Direzione del Patrimonio, gli unici affidamenti che sono stati sono: il Palazzo d’Aquino al Commissario ZES, per avviare le attività – appunto - relative alla ZES; qui al vicolo, all’inizio di via Duomo, all’Orchestra della Magna Grecia, perché è previsto per Legge dare, non è una concessione, non è una prerogativa o una discrezionalità dell’Amministrazione comunale, ma è previsto per Legge il comodato gratuito all’Istituto della Magna Grecia; ed è stato dato un immobile in via Anfiteatro all’ANT, quindi all’associazione che cura i malati terminali di cancro, anche questo comunque previsto.
Al netto di queste tre affidamenti, non c’è stata nessuna regalia ad associazioni; ce ne sono state tante che sono venute, anche diversi Consiglieri, ma non ce n’è stata nessuna… Gli unici affidamenti sono questi tre e di questi siamo orgogliosi e siamo fieri di averli dati. Grazie.
presidente Bitetti
Grazie, Assessore, per il chiarimento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere De Martino: prego.
Consigliere De Martino
Grazie, Presidente. Signori Assessori, la proposta di delocalizzare alcuni servizi demografici sul territorio e, in particolare, al Borgo, dove c’è una nutrita presenza di anziani, è una proposta condivisibile. Il Gruppo del Partito Democratico ritiene che qualsiasi proposta di servizio finalizzata a rendere più agevole la vita e le attività amministrative delle famiglie e, soprattutto, degli anziani siano proposte condivisibili, però la condivisione circa l’opportunità di questa proposta contrasta - vi parlo come ex Consigliere delegato – con la consapevolezza che, purtroppo, gli attuali organici non ci consentono, onestamente (è una onesta ammissione) di far funzionare con completezza, con regolarità, con tempestività i servizi demografici già esistenti. E se questo oggi viene ancora assicurato è solo il frutto della professionalità, è il frutto dell’applicazione e dell’impegno di quelle poche unità che sono addette ai servizi demografici.
Quindi, un conto è la condivisione di una proposta nelle sue linee essenziali utile, però un altro conto è la consapevolezza della momentanea impraticabilità di questa proposta, proprio per non creare facili aspettative nelle persone.
Questa necessità noi la vogliamo affidare al neo-Consigliere delegato, in modo tale che nel suo impegno istituzionale possa riprendere e approfondire questo aspetto problematico, perché non possiamo pretendere che persone di 70, 80 anni di cui il Borgo è pieno possano avere le necessarie conoscenze tecnologiche e informatiche.
Per questa ragione, condividendo - diciamo così - l’utilità della proposta ma accompagnati anche dalla consapevolezza che, almeno nel breve periodo - realisticamente parlando - l’Amministrazione non è in grado, dal punto di vista degli organici, di poter dare eventuale seguito ad un’espressione di voto favorevole, lasciando la materia e l’approfondimento a ciò che potrà scaturire dal lavoro del neo-Consigliere delegato Tribbia, il Gruppo del Partito Democratico su questa mozione esprimerà un voto di astensione.
presidente Bitetti
Grazie, Consigliere De Martino.
Ci sono altri interventi?
Non ci sono altri interventi.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
Non ci sono interventi per dichiarazione di voto, pongo in votazione la mozione.
Manca ancora il Consigliere Liviano… forse non funziona il suo terminale.
Il Consigliere Liviano dichiara la propria astensione, così come anticipato dal Consigliere De Martino, quindi gli astenuti sono 6; i contrari sono 9; i favorevoli sono 8. Quindi la mozione è respinta.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: “Mancata iscrizione degli atti ispettivi ai lavori delle sedute del question-time”, è una richiesta di iscrizione del punto all’ordine del giorno ai sensi del 39, comma 2 del TUEL.
Ci sono interventi sul punto?
Ha chiesto il Consigliere Fiusco di intervenire: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Fiusco
Presidente, noi chiediamo che il punto 5 non venga discusso perché c’è una pregiudiziale ai sensi dell’articolo 58 del Regolamento comunale: mancano gli atti a sostegno. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Fiusco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vietri: prego.
Consigliere Vietri
Presidente: riteniamo di ritirare i punti 5 e 6 solo per il fatto che sono superati. La pregiudiziale che voleva porre il Consigliere Fiusco non esiste perché, ai sensi della Legge, sette Consiglieri che sottoscrivono la richiesta di iscrizione di un punto all’ordine del giorno non devono presentare un atto deliberativo, perché la norma di Legge prevede… attraverso la sottoscrizione, la norma ti consente di discutere l’argomento, non implica la votazione necessariamente, come già avvenuto in quest’Aula nella scorsa consiliatura, perché la norma prevede che si può chiedere la discussione di un punto o sottoscrivendo sette Consiglieri o su richiesta del Sindaco. Il Sindaco chiese di discutere la questione del porticciolo sulla litoranea, fu discusso il punto, non presentò nessun atto da deliberare in Consiglio. Grazie.
Presidente Bitetti
Consigliere Vietri: non condivido la sua analisi, ma tanto dicendomi che li ha ritirati è inutile entrare nel dibattito su una richiesta che – appunto - non esiste più.
Quindi, i punti 5 e 6 sono ritirati perché dichiarate superati. Però l’articolo 32 al comma 1 - Consigliere Vietri - dice altro.
(Intervento fuori microfono)
Come no?! Al comma 1 dell’articolo 32. Poi, su quello che è successo precedentemente bisogna andare a vedere il Regolamento se fosse lo stesso, bisogna andare a vedere tutta una serie di cose, noi ci atteniamo…
(Intervento fuori microfono)
Poi, se vuole, entriamo nel merito della Legge, non ho problemi. Va bene, okay, i punti 5 e 6 sono ritirati.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto numero 7, anche questa è una richiesta ai sensi del 39, comma 2, anche se poi viene allegata all’articolo 38, comma 4 del Regolamento.
Ha chiesto anche qui di intervenire il Consigliere Fiusco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Fiusco
Grazie, Presidente.
Come per il punto 5, lo stesso per il punto 7, valga la stessa cosa: chiedo che non venga discusso perché c’è una pregiudiziale ai sensi dell’articolo 58 del Regolamento comunale, mancano gli atti a sostegno. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Fiusco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Battista Francesco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Francesco Battista
Io non sono assolutamente d’accordo perché io ho fatto una PEC, comunque poi in separata sede vedremo se è così. Grazie.
Presidente Bitetti
Che significa, però, Consigliere non essere d’accordo? La devo mettere ai voti?
(Intervento fuori microfono)
Okay! Può essere fatto un intervento e un intervento, ne vedo altri due. Perché sul punto è sollevato un problema di pregiudiziale, è intervenuto il proponente, è intervenuto il primo…
(Interventi fuori microfono)
Com’è? Un attimo che ha chiesto di intervenire il Consigliere Musillo: prego
Consigliere Musillo
Rispetto a questa cosa, io interrogherei il Segretario, in modo da stare poi tutti sereni e tranquilli rispetto all’interpretazione. Ci fidiamo, ovviamente, e aspettiamo cosa ci dice, insomma. ((Interventi fuori microfono)
Consigliere Musillo: la cosa è stata chiarita, però adesso se vuole riformulare la domanda, per favore.
Consigliere Musillo
Rispetto ai dubbi sorti dal Consigliere Fiusco e la risposta degli altri Consiglieri, era importante sentire il Segretario generale rispetto a questa questione, insomma, così stiamo ovviamente tutti sereni.
Presidente Bitetti
Consigliere Battista: vuole intervenire? Prego, prego. Sennò sembra che è una questione tra me e lei. Prego.
Consigliere Massimo Battista
Scusi, lei si attiene al Regolamento? Okay! Si è alzato un Consigliere comunale con un punto iscritto all’ordine del giorno e ha fatto una pregiudiziale, ha detto che ci sono determinate… mi fa specie ascoltare proprio dal Presidente dell’Assetto del Territorio - ne è una riprova, basta leggere tutti gli organi di stampa e quello che sta accadendo - che in alcune Commissioni non arrivano proprio i documenti, però io prendo atto, da quello che lei ci dice, che oggi ogni Consigliere si può alzare, fare una pregiudiziale e il punto all’ordine del giorno viene ritirato.
Quindi, ne approfitto e chiedo… mi associo a ciò che ha detto il Consigliere Musillo: Segretario Langiu, ma è normale che un Consigliere comunale ponga una pregiudiziale e il provvedimento venga ritirato? Così siamo belli chiari e precisi.
Io so che qua sta succedendo negli ultimi quattro mesi qualcosa che si è stravolto, allora quando ci fa comodo ci atteniamo ai regolamenti, quando non ci fa comodo andiamo così, a tentoni.
Allora io voglio capire, Presidente e Segretario: quando si alza un Consigliere e pone una pregiudiziale, si ritira il provvedimento?
Presidente Bitetti
Do la parola al Segretario Generale, Consigliere Musillo.
(Interventi fuori microfono)
Consigliere Battista, per favore… Consigliere Musillo: il Segretario Generale voleva dare risposta al quesito.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Partiamo dall’ultimo punto che chiedeva il Consigliere Battista: l’articolo 58 prevede la questione pregiudiziale, chiunque dei Consiglieri, se ritiene che ci siano dei presupposti da sollevare, lo può fare tranquillamente. Per quanto riguarda invece l’altro aspetto, il discorso della discussione o meno, qui abbiamo una richiesta…
Presidente Bitetti
Chiedo scusa, diceva il Segretario che, ai sensi del 58, un Consigliere può sollevare una pregiudiziale…
(Intervento fuori microfono)
Pregiudiziale, pregiudiziale! Articolo 58.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Per quanto riguarda poi il punto che stiamo trattando, il 7, io vedo che nella richiesta è stata presentata chiaramente un’istanza - leggo testualmente – «…ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del Regolamento, chiedono l’iscrizione all’ordine del giorno dell’argomento “Tassa rifiuti e servizio raccolta”» di cui si chiede di discutere ed invitare alla discussione il Presidente e la società partecipata.
La procedura prevista dal 38, comma 4 prevede chiaramente le modalità di convocazione del Consiglio comunale. Per quanto riguarda la discussione, io ho rinvenuto in più punti del Regolamento un passaggio che è quello che prevede che ci sia un testo da discutere, e riporto i vari articoli; ad esempio, l’articolo 32 comma 7 e comma 8 del Regolamento testualmente dicono che: “Con l’ordine del giorno uno o più Consiglieri propongono al Consiglio comunale di esprimersi su un atto o argomenti per iscritto o di prendere posizione in ordine ad una determinata questione”, i successivi…
Intervento fuori microfono.
Presidente Bitetti
Però facciamo intervenire! Diceva il Segretario che lo strumento previsto dal Regolamento è quello del comma 7.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Poi parla che nel caso… ad esempio, al comma 8 dell’ordine del giorno: “…redatto per iscritto, deve essere consegnato al Presidente in tempo utile per la sua iscrizione ai lavori del question-time e viene messo tempestivamente a disposizione in copia ai Capigruppo”, questo è il 32.
L’articolo 42 al comma 10 dice in maniera molto più ampia che: “Gli ordini del giorno, le mozioni e le proposte di risoluzioni consiliari - quindi molto più ampia di prima – (parole incomp.) dei Consiglieri o dei gruppi sono tempestivamente rimesse dalla Presidenza in copia ai Capigruppo consiliari perché questi ne abbiano contezza”.
Il successivo articolo 46, poi, prevede che: “Tutte le proposte debbano essere depositate almeno 24 ore prima”. Quindi question-time, ordini del giorno, mozioni, risoluzioni consiliari, interpellanze, interrogazioni, quindi tutti i tipi di atti dei gruppi devono - quindi è un inciso – “…devono essere presentate alla Presidenza all’atto della loro realizzazione al massimo cinque giorni dalla convocazione del question-time per consentire il regolare snodo degli adempimenti e almeno 24 ore prima della seduta. La Presidenza rimettere tempestivamente, per gli atti, ai Capigruppo perché ne diano contezza ai rispettivi Gruppi”.
Adesso c’è una richiesta dove viene chiesto di intervenire sulla tassa dei rifiuti e del servizio raccolta: sì, di parlare si può parlare ma nel momento in cui bisogna fare una discussione su questi aspetti, un documento su cui discutere o formulare emendamenti forse è necessario. Ciò non toglie che l’Assise è sovrana e può decidere comunque eventualmente di parlare, ma io che devo preparare il verbale…
(Intervento fuori microfono)
Consigliere: appena finisco, le diamo la parola.
…cosa dobbiamo mettere nel verbale, qual è il contenuto dell’atto che viene prodotto dal Consiglio? Questa è la domanda!
Presidente Bitetti
Sì, però nel momento in cui viene chiesta un’interpretazione al Segretario Generale, consentiamo di dargli…
(Intervento fuori microfono)
Sì, però se gli diamo la possibilità di completare l’argomento, dopo possiamo chiedere un altro dettaglio.
(Intervento fuori microfono)
Sì, ma se è nel momento in cui uno sta parlando e sta spiegando… Abbiamo omesso di dire un articolo di Legge. Prego, Consigliere Battista.
Consigliere Francesco Battista
Volevo sapere se gli hanno passato una PEC del 24 novembre nella quale ho chiesto di inserire nell’argomento di abbassare le tasse sul… Ecco di cosa si doveva parlare, è quella!
Una PEC, a mio “valore”, inviata da un Consigliere comunale da inserire a corrente.
Presidente Bitetti
E’ una PEC di risposta ad una…
Consigliere Francesco Battista
Non è che per forza uno deve scrivere l’ordine del giorno con un allegato; se è una PEC, automaticamente l’ho scritto e poi…
Presidente Bitetti
Però su questo, vedete…
Consigliere Francesco Battista
Se dobbiamo andare a “trovare il pelo nell’uovo” per cercare di non parlare di argomenti che non sono positivi per la maggioranza, tanto la prossima la rimettiamo, non cambia niente, però…
Presidente Bitetti
Ma scusate…
Consigliere Francesco Battista
Siccome il Regolamento viene visto…
Presidente Bitetti
E come viene visto? Il Regolamento individua degli strumenti; lo strumento per trattare l’argomento è previsto, così come ciascun…
Consigliere Francesco Battista
Ho mandato una PEC, l’argomento c’è scritto nella PEC: “Abbassare la tassa sui rifiuti”.
Presidente Bitetti
Scusi, se io volessi fare un emendamento alla sua proposta, da dove lo evinco? Qual è il documento?
Consigliere Francesco Battista
Quella PEC avrebbe dovuto inviarla a tutti i Consiglieri comunali visto che è un documento ufficiale.
Presidente Bitetti
Dice semplicemente “l’obiettivo di ridurre la TARI” ma com’è argomentato, di che cosa discutiamo?
Consigliere Francesco Battista
Io lo posso anche scrivere su un ordine del giorno che io voglio abbassare direttamente la TARI, non c’è bisogno di parlarci, di discutere di altro. Io posso anche scrivere una semplice riga: “… che impegni il Consiglio comunale ad abbassare la TARI”, è la stessa identica cosa.
Quindi, qua si sa solamente parlando delle modalità di consegna di un documento se è stato fatto con un ordine del giorno allegato o con una PEC. La PEC ha valore ufficiale, come un documento qualsiasi.
Comunque, fate come volete, ci mancherebbe altro, però non funziona così!
Presidente Bitetti
Consigliere Battista: per onor di cronaca, nell’ennesima convocazione del question-time vengono richiamate le note precedenti con le quali si chiedeva a lor signori di depositare l’atto, proprio per far sì che questa Assise desse la possibilità ai legittimi rappresentanti del popolo di trattare argomenti che riguardano la popolazione.
Quindi, nella richiesta di convocazione, nell’ennesima comunicazione vengono richiamate le note protocollate con i numeri 215550, 216590, 217307 con le quali si chiede (e anche con questa) di fornire il documento per trattare l’argomento.
Consigliere Francesco Battista
Sì, e il documento io l’ho fornito con una PEC. La PEC ha assolutamente valore legale, quindi io mi rivolgo al Segretario: posso…
Presidente Bitetti
La leggiamo: “Con la PEC si puntualizza quanto sopra: non può essere in nessun caso tassativo perché - c’è qualche errore di carattere, leggo così, sono dei segnali in più – prerogativa e diritto di ogni Consigliere comunale di discutere di altri aspetti chiaramente della stessa materia non menzionati.
Inoltre, si richiede di far esprimere il Consiglio, al termine del dibattito, su una richiesta di abbassamento dell’imposta dei rifiuti”.
consigliere Francesco Battista
Siccome il Segretario, nella lettura dell’interpretazione, diceva che non c’era una richiesta di cosa parliamo, io con quella PEC l’ho scritto di cosa parliamo: la richiesta è abbassare la TARI.
Presidente Bitetti
Adesso diventa un dibattito tra me e lei. Abbiamo chiesto più e più volte, anche in Conferenza dei Capigruppo…
Consigliere Francesco Battista
Il 24 novembre.
Presidente Bitetti
Ma sono successive queste!
Consigliere Francesco Battista
Ho capito, ma siccome dobbiamo fare… dobbiamo travare…
Presidente Bitetti
Sennò diventa un dibattito tra me e lei. Se lei…
Consigliere Francesco Battista
Ho capito. Posso sentire il Segretario Generale? Siccome diceva… dava una sua interpretazione non sapendo della presenza della mia richiesta, voglio capire adesso su questa novità che è uscita, che non l’aveva vista prima, se lui continua ad essere dello stesso parere o se una PEC dove io chiedo al Consiglio comunale di esprimersi sull’abbassamento delle tasse non può essere inserita in questo discorso qua. Una PEC inviata il 24 novembre, quindi molto anteriormente alle date di scadenza precisate dal Segretario.
Segr. Gen. Dott. Langiu
La PEC non mi era stata consegnata, comunque nella PEC - come ha detto prima il Presidente - si chiede di trattare la raccolta differenziata, l’imposta sulla tassa rifiuti, l’organizzazione del servizio raccolta e si chiede di far esprimere il Consiglio, al termine del dibattito, su una richiesta di abbassamento dell’imposta dei rifiuti. C’è una richiesta di abbassamento di imposta sui rifiuti ma non è precisata la misura, eventualmente proporre emendamenti… C’è una richiesta “abbassamento imposta sui rifiuti”: se…
Presidente Bitetti
Io credo che l’illustrazione del Segretario… se deve continuare, prego.
Segr. Gen. Dott. Langiu
No, è ampia, però se il Consiglio decide di affrontare il punto, vediamo nel dibattito cosa esce fuori, perché a livello di verbale…
Presidente Bitetti
Quindi, sulla scorta di quanto asserito dal Segretario generale, chiedo al Consiglio di esprimersi con votazione palese se accogliere la richiesta sollevata dal Consigliere Fiusco o meno.
(Intervento fuori microfono)
Sì, Consigliere Battista. Non lo trasformiamo, per favore, in un dibattito.
Consigliere Francesco Battista
Il Segretario cosa ha detto? Semplicemente questo: non ho capito cosa ha detto, nel senso che lui continua ad essere dello stesso parere?
Presidente Bitetti
Che c’è una proposta di richiesta di argomento dove il nostro Regolamento prevede degli strumenti, lei ha chiesto comunque di trattare l’argomento su un provvedimento non depositato, quindi – questo è un mio… adesso sto dicendo io - ai sensi dell’articolo 39 della Legge (non del Regolamento!), il Presidente del Consiglio assicura una adeguata preventiva informazione…
Consigliere Francesco Battista
Scusami, Piero, io sto dicendo un’altra cosa: io volevo capire se lui ritiene, anche per dare la possibilità ai colleghi di votare sapendo quello che ha detto il Segretario… se lui ritiene quella PEC aggiuntiva valida o è comunque rimasto dello stesso avviso precedente?
Presidente Bitetti
Diceva che se non c’è un testo, anche emendabile…
Consigliere Francesco Battista
Sì o no? Una risposta! E’ dello stesso avviso o cambia qualcosa?
Segr. Gen. Dott. Langiu
Lei ha fatto questa PEC dove dice che vuole discutere dell’abbassamento dell’imposta sui rifiuti; io non… si discute l’abbassamento, ma in che misura? E’ emendabile questo abbassamento? In che termini!
Allora c’è una richiesta: adesso il Consiglio può valutare la pregiudiziale. Chiaramente, è stata posta una pregiudiziale: il Consiglio è sovrano e decide se…
Consigliere Francesco Battista
Sì, però io l’ho chiesto a lei, Segretario, nelle sue funzioni. Io ho chiesto a lei di dare un parere, scusi!
Presidente Bitetti
Però mi sembra chiaro, Consigliere!
Consigliere Francesco Battista
No, non mi sembra chiaro. Io ho fatto una risposta, è dello stesso avviso?
Presidente Bitetti
Sta rimandando alla volontà del Consiglio di esprimersi sulla pregiudiziale.
Consigliere Francesco Battista
Quindi non si esprime il Segretario su questa cosa.
Presidente Bitetti
Si è espresso…
Consigliere Francesco Battista
No: non si è espresso. La mia domanda è un’altra, io sto chiedendo semplicemente: è dello stesso avviso sì o no? Vedo che non si esprime.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Consigliere: io mi sono espresso, nel senso il Consiglio ritiene l’atto valutabile eventualmente in base al Regolamento?
Consigliere Francesco Battista
In base al Regolamento, la mia PEC dà validità a questa cosa sì o no? La domanda è facile!
Segr. Gen. Dott. Langiu
La votazione sulla richiesta…
Consigliere Francesco Battista
Secondo lei, deve essere discusso questo in base al Regolamento, in base alla mia PEC sì o no?
Presidente Bitetti
Sembra un tribunale qua.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Sulla questione pregiudiziale il Presidente deve mettere ai voti del Consiglio; se i Consiglieri ritengono che l’atto sia valutabile, esaminabile da parte del Consiglio… Si decide con la votazione.
Presidente Bitetti
Grazie, Segretario. Grazie, Consigliere Battista.
Per favore, mettiamo in votazione la proposta di pregiudiziale sollevata dal Consigliere Fiusco di respi… la pregiudiziale, ai sensi dell’articolo 58, di non discutere.
(Interventi fuori microfono)
No, e qual è? Qual è la questione pregiudiziale?
(Intervento fuori microfono)
Che non ci sono gli atti! Dove è stata dichiarata più volte questa cosa, Consigliere Battista, più volte.
(Intervento fuori microfono)
No, stanno i verbali, stanno i verbali!
Per favore… sì, però diventa un tema infinito così! C’è un Regolamento, c’è la Legge, abbiamo sentito il Segretario Generale…
(Intervento fuori microfono)
Allora, siccome sei uno che sta attento a queste cose…
(Intervento fuori microfono)
Bene, possiamo mettere in votazione, dottoressa?
Il punto è numero 7.
(Intervento fuori microfono)
Chi è a favore, accetta la pregiudiziale del Consigliere Fiusco, quindi non sarà trattato l’argomento.
13 voti a favore, 4 contrari, quindi la proposta di pregiudiziale è approvata.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo, punto numero 8… Mozione d’ordine? Prego.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: in merito a l’articolo 57 del Regolamento, chiedo l’anticipo del punto iscritto all’ordine del giorno al numero 14: “Impegno istituzionale per Taranto sulla tutela ambientale e sanitaria, situazione ArcelorMittal, ex-Ilva”… Riva, Romano Prodi, Dini, chi più ne ha, più ne metta.
Presidente Bitetti
Ci sono interventi contrario, che vanno in direzione opposta?
No. Quindi pongo in votazione la proposta di anticipazione del punto numero 14, proposta dal Consigliere Battista Massimo. Per favore, dottoressa De Vincenzo se ci dà la possibilità di votare.
Siamo in 16. Non potete votare. No, un attimo, un attimo! Non abbiamo il numero sufficiente per deliberare, quindi la seduta è sospesa per cinque minuti. Alle ore 12:08. Alla ripresa:
Segr. Gen. Dott. Langiu
Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, presente; Battista Massimo, presente; Boshnajku, Presente; Brisci, assente; Castronovi, presente; Casula, assente; Contrario, presente; Cosa, presente; De Martino, presente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, , assente; Festinante, assente; Fiusco, presente; Fornaro, assente; Lenti, presente; Liviano, presente; Lo Muzio, presente, Lonoce, assente; Lussuoso, preesente; Mazzariello, presente; Mignolo, assente; Musillo, presente; Odone, presente; Papa, presente; Patano, presente; Pittaccio, assente; Stellato, assente; Toscano, presente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Presidente Bitetti
Quindi con 23 presenti, la seduta può continuare.
C’è una proposta di anticipazione del punto numero 14, eravamo in votazione: quindi rimettiamo in votazione la proposta del Consigliere Massimo Battista.
Siamo in fase di votazione.
(Intervento fuori microfono)
Sì, sì. Siamo in 23 in Aula.
7 a favore, 14 contrari, 2 astenuti: la proposta di anticipazione è respinta.
Presidente Bitetti
Torniamo all’ordine del giorno, il punto è numero 8: “Risoluzione autonomia differenziata”, primo firmatario il Presidente Liviano. Prego, ha facoltà di illustrare il documento.
Consigliere Liviano
Grazie, Presidente.
Signori Consiglieri, il 17 novembre ultimo scorso il Ministro per gli Affari Generali Calderoli ha presentato, in sede di Conferenza delle Regioni, una bozza finalizzata a definire modalità di attribuzione del percorso di riconoscimento dell’autonomia differenziata in capo alle Regioni a Statuto ordinario, che ne facciano richiesta, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione; in questa bozza si dispone che le ventitré materie fino ad oggi disciplinate in maniera esclusiva da parte dello Stato o contemporaneamente dallo Stato e dalla Regione possano essere così trasferite ad unica competenza regionale, con allocazione a tale Ente delle risorse necessarie per farvi fronte.
Invero, questo è un tema che si era posto già nel 2017, come iniziativa della Lombardia, e che aveva previsto il trasferimento di venti materie su ventitré alla Lombardia, di ventitré materie su ventitré al Veneto e di sedici materie su ventitré all’Emilia Romagna.
In realtà, la reale partita del regionalismo differenziato si gioca sul modo di intendere il rapporto tra unità nella nostra nazione, che è prevista dall’articolo 5 della Costituzione che parla di Repubblica unica e indivisibile, differenziazione e uguaglianza. All’interno della prospettiva solidaristica che la Costituzione assume come fondamento, uguaglianza e differenziazione, la differenziazione laddove resa necessaria dalle caratteristiche particolari dei territori non sono incompatibili se sono entrambi strumentali al miglioramento qualità dei servizi, ma c’è un “però” che è questo: però nella differenziazione occorrerebbe, ai sensi dell’articolo 119 della Costituzione, rispettare gli obblighi perequativi nei confronti delle Regioni con minori capacità fiscali e, ai sensi dell’articolo 117, comma 2, lettera m) sempre la Costituzione italiana, occorrerebbe determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.
Dunque, lo Stato deve definire un livello minimo di prestazioni da erogare in modo uniforme tra tutti i cittadini della nazione, a prescindere dal fatto che siano nati in Alto Adige… magari in Alto Adige no, ho fatto un esempio sbagliato perché è a Statuto speciale, diciamo in Lombardia o nella Regione più residuale e più meridionale del nostro territorio.
Il Legislatore nazionale non ha, però, definito i livelli essenziali delle prestazioni, tranne che per la Sanità definiti nel 2001 e nel 2017; ma, nonostante siano stati definiti i livelli essenziali delle prestazioni nel 2001 e nel 2017, come le continue migrazioni dei nostri amici e parenti, le persone che conosciamo ci raccontano, verso tentativi di essere curati al nord, i livelli di prestazione sono disomogenei.
L’Agenzia di Coesione Territoriale si racconta che nell’ultimo anno la spesa pubblica pro-capite è stata pari a 19.000 euro in Lombardia, a 18.000 euro in Piemonte e a circa 13.000 euro in Campania, quindi immaginate che tra la Lombardia e la Campania ci siano 6.000 euro di spesa pubblica pro-capite di differenza ad personam, moltiplichiamola per i milioni di persone che abitano all’interno di queste Regioni e avremo contezza di come lo Stato investa in maniera determinante in alcune Regioni e poco in altre.
L’autonomia differenziata così come intesa, quindi, non è un’opportunità, ma è una preoccupazione perché differenzia cittadini della stessa nazione, dello stesso Stato, dello stesso Paese e ci sono diritti (penso alla sanità, all’istruzione, alla mobilità) che sono costituzionalmente esigibili da tutti i cittadini a prescindere dal luogo dove si nasce.
L’altro giorno leggevo in un articolo di giornalista de “Il Mattino” che si chiama Marco Esposito che a Reggio Calabria sono spesi 90.000 euro per gli asili nido, a Reggio Emilia sono spesi 9 milioni per gli asili nido (cioè una differenza di 100 volte) e che l’autonomia differenziata comporterebbe, per esempio, per l’istruzione dei tagli nel sud di un miliardo e 400 miliardi.
Per tutte queste ragioni che ho appena elencato, questa mozione impegna il Sindaco ad intraprendere ogni iniziativa nei confronti del Governo nazionale per contrastare il procedimento avviato dal Ministro Calderoli, perché lesivo delle stesse disposizioni costituzionali e la necessità di preservare l’unità della nostra nazione e l’uguaglianza tra i cittadini. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Presidente Liviano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Battista Francesco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Francesco Battista
Grazie. Ho sentito parlare il Consigliere Liviano di sanità: è la prima volta che dalla maggioranza parlano di sanità, però non parlano questa volta di Taranto, ma parlano della Regione Puglia. E’ chiaro, è più facile parlare a livello generale piuttosto che parlare della città in cui si vive.
È vero che il diritto alla salute è un diritto di tutti, ma a Taranto è questione di ogni giorno (ormai ogni giorno abbiamo la cronaca dei giornali che ci parlano di questo) il diritto alla salute già da anni non è garantito. Capisco che un’eventuale autonomia differenziata possa creare problemi, perché siete da vent’anni alla Regione e si vedono i risultati che abbiamo avuto sotto tutti i punti di vista; il problema non è l’autonomia differenziata, a mio parere, il problema sono le persone che gestiscono i soldi nelle varie Regioni, che devono essere in grado di utilizzarli nel migliore dei modi. E non è una questione di partito, a mio parere, è una questione di persone, perché ci sono anche… adesso faccio l’esempio dell’Emilia Romagna dove alcune cose, come la sanità, funzionano e – chiaramente – là è di sinistra. Quindi il discorso dell’autonomia differenziata è relativo, sono sempre le persone che fanno la differenza.
Io vorrei comunque che, visto che si parlava della sanità, dai banchi della maggioranza qualcuno, sia qua ma anche in Regione - perché sto sentendo alcuni articoli di giornale, alcune dichiarazioni fatte da alcuni Consiglieri regionali che parlano di questo problema come se fossero all’opposizione - la sinistra è in maggioranza sia al Comune che all’opposizione, quindi penso che sia il caso di intervenire con fatti, e non parole, presso le Istituzioni regionali per garantire quel diritto che il Consigliere Liviano dice che con questo eventuale cambio… con questa Legge non verrebbe garantito. Io le dico, Consigliere, che già da oggi questo diritto alla salute non è garantito, con la situazione attuale basta andare al pronto soccorso: c’è gente in fila da venti ore che non si fa curare, quindi la (parole incomp. perché fuori microfono).
Dicevo: alla fine non c’è bisogno di aspettare un’eventuale riforma dell’autonomia differenziata, la sanità a Taranto già non funziona oggi, e non è certo colpa dell’autonomia differenziata se un tarantino non è in grado di curarsi e di andare altrove per potersi far visitare. Chiaramente questa colpa non è certo dei cittadini, non è certo di qualcuno che vuole cambiare la Legge, ma è colpa della sinistra che da vent’anni governa la Regione. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contrario: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Contrario
Farò un intervento molto breve, che vale anche come dichiarazione di voto che preannuncio che sarà, chiaramente, contraria alla risoluzione… scusate, che sarà favorevole alla risoluzione…
(Intervento fuori microfono)
Avendo il nome “Contrario” davanti, ogni tanto posso andare in tilt.
Il voto sarà chiaramente favorevole alla risoluzione presentata dal Consigliere e collega Gianni Liviano e da molti altri Consiglieri, per gli stessi motivi che ha già brillantemente illustrato Gianni.
Mi permetto di intervenire però per fare un appello: mi piacerebbe che questa risoluzione fosse votata all’unanimità da parte del Consiglio comunale, anche da parte di coloro che fanno parte di partiti nazionali che, purtroppo, oggi stanno sostenendo l’autonomia differenziata. In tal senso fa bene il Consigliere che mi ha preceduto a parlare di sanità, e noi abbiamo fatto in quest’Aula un Consiglio monotematico sulla sanità in cui, contestualmente, abbiamo condiviso un documento di sintesi votato all’unanimità, che chiedeva tutta una serie di interventi organizzativi ma che richiedono chiaramente fondi e risorse economiche. Allora, siccome siamo innanzitutto Consiglieri comunali della città di Taranto, prima che membri di un partito nazionale, e siccome la nostra priorità deve essere assolutamente quella di salvaguardare gli interessi di questo territorio, il mio invito è quello che questa risoluzione, che impegna il Sindaco e l’Amministrazione tutta a contrastare con ogni mezzo necessario l’autonomia differenziata, possa trovare il consenso di tutti, perché eliminare ulteriori risorse al sud e, in particolare, in questo caso alla sanità – visto che l’abbiamo nominata - sarebbe un disastro che ci vedrebbe tutti purtroppo protagonisti. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Contrario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Musillo: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Musillo
Presidente: ho evitato di intervenire prima, vorrei la concessione proprio di venti secondi fuori tema.
Presidente Bitetti
Però su cosa, Consigliere Musillo?
Consigliere Musillo
Sì, sul tema…
Presidente Bitetti
Non andiamo fuori tema, rimaniamo sul tema! Già prima è successo, evitiamo! Rimaniamo sul tema!
Consigliere Musillo
Non voglio sviare il ragionamento, volevo fare solo una domanda a lei personalmente, una domanda al Presidente del Consiglio in occasione del ritiro del punto numero 3: siccome quando è stato ritirato il punto numero 2 da parte Consigliere della Consigliera Fornaro, ha motivato il perché, il ritiro da parte sua del punto numero 3 non mi sembra sia stato motivato, se era possibile avere una motivazione.
Presidente Bitetti
Consigliere Musillo, spiego solo per una questione di forma: siccome per consuetudine - e l’ho detto a verbale e il Presidente Liviano lo ricorderà - abbiamo sempre dato la possibilità di far relazionare al primo firmatario; il Consigliere Battista mi ha richiamato sul Regolamento; siccome la prima firmataria, compagna di movimento…
Consigliere Musillo
La Consigliera Fornaro.
Presidente Bitetti
Bene, abbiamo deciso di fare insieme politica, mi è sembrato poco corretto dato che non c’era, è andata da fare una questione personale.
Consigliere Musillo
Quindi è stato ritirato per presentare… la prossima volta…
Presidente Bitetti
Seguiremo il Regolamento, non si preoccupi! Però adesso siamo andati su un tema…
Consigliere Musillo
Siccome non è un argomento molto importante…
Presidente Bitetti
Siccome la stessa questione l’ha sollevata la Consigliera Casula in quanto prima firmataria, sulla proposta che mi ha fatto il Consigliere Battista Massimo ho dato la possibilità al Consigliere sulla osservazione.
Consigliere Musillo
Vi giuro: non è una questione strumentale! L’argomento mi interessava molto, magari come nel punto numero 2, che la Consigliera ha detto “Si sta andando verso una soluzione”, mi sarebbe piaciuto sentire che magari anche sul punto numero 3 si andava verso una soluzione.
Presidente Bitetti
Solo per quello: non c’era!
Consigliere Musillo
Ma non è un problema. Scusate se mi sono permesso di alzare una polemica. Io lo ribadisco ancora: rispetto a questo punto non ho nessuna intenzione di continuare a farmi portare su argomenti non che non ci interessano, ma dove la nostra azione amministrativa nulla può fare sulle decisioni del Governo. Sono stanco di perdere tempo in un Consiglio comunale che preferisce parlare di questioni, di argomenti dove non può incidere per nulla. Si chiama perdere tempo. Si chiama interessare il Consiglio comunale su altri argomenti per sviare l’attenzione da questioni molto più importanti. Non sono interessato a questo punto. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Musillo.
Per garbo e per correttezza nei confronti di ciascuno di noi, e in particolare del Presidente Liviano, che è il primo firmatario, devo leggere l’articolo 32 che disciplina la risoluzione: “Con la risoluzione uno o più Consiglieri propongono al Consiglio di esprimere orientamenti o valutazioni politiche su questioni generali che non hanno per oggetto l’Amministrazione comunale”. Quindi io mi sento di difendere la proposta che viene fatta da uno o più Consiglieri; poi se lei non è interessato all’argomento…
(Intervento fuori microfono)
Però è previsto, quindi se un Consigliere ritiene di doverlo fare, lo fa. Grazie.
Prego, Consigliere Vietri: ne ha facoltà.
(Interventi fuori microfono)
Scusi! Per favore, diamo la possibilità al Consigliere Vietri di intervenire liberamente. Grazie.
(Interventi fuori microfono)
Scusate, diamo la possibilità al Consigliere Vietri di intervenire liberamente.
Consigliere Vietri
Presidente: noi voteremo contro a questa mozione, che è un atto politico strumentale, perché parte da presupposti che non corrispondono alla realtà, in quanto - come già è noto - questa riforma, se sarà adottata, sarà frutto di condivisione con le Regioni, tant’è che nei prossimi giorni è già stata convocata la Conferenza Stato-Regioni e si lavorerà per una riforma che invece possa essere virtuosa, che rafforzi l’attuale assetto dello Stato assicurando la coesione nazionale.
Quindi, di certo non verrà approvata una riforma - come si scrive in questo ordine del giorno - che vada in contrasto con i principi costituzionali. Di certo non sarà approvato una riforma come voi andate sostenendo, per creare disparità tra i cittadini, ma, al contrario, eventualmente si lavorerà per creare i presupposti per stimolare le classi politiche locali e per responsabilizzarle per colmare, attraverso gli opportuni strumenti di questa riforma, le diversità infrastrutturali, sanitarie e sociali ora esistenti nel Paese.
Quindi, nel caso la riforma andrà in porto, andrà con il consenso delle Regioni, non certo come sostenete in questa narrazione: per lasciare qualcuno indietro. Grazie.
Presidente Bitetti
Ci sono altri interventi?
Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
Consigliere Battista: intervento o intervento per dichiarazione di voto? Non ho capito, siccome l’ho detto…
(Intervento fuori microfono)
Okay, per dichiarazione di voto: prego.
Consigliere Massimo Battista
Ho chiesto all’amico Gianni Liviano se fosse possibile fare un Consiglio comunale monotematico a tal proposito, perché, giustamente - come è stato già detto da alcuni Consiglieri - è una questione che è di prerogativa nazionale e regionale. Quindi sarebbe una cosa giusta, anche pur condividendo in parte la sua istanza, fare un Consiglio con la presenza dei Parlamentari e dei Consiglieri regionali, così diamo voce anche a chi vuole ascoltare, a chi vuole capire. Perché, al di là delle diatribe chi è stato al Governo, chi non lo è stato, adesso da questa parte si pone l’accento su alcune questioni; vorrei ricordare che anche dalla parte delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna è stato chiesto un referendum a tal proposito, quindi con maggioranze targate centrosinistra.
Per cui, secondo il mio punto di vista, al di là dell’istanza presentata – Gianni - sarebbe opportuno sentire anche chi rappresenta in Regione e a livello nazionale il territorio. Quindi è una proposta che io ti faccio, quindi sarà per me oggetto di valutazione di come voterò questo provvedimento.
Presidente Bitetti
Altri interventi per dichiarazione di voto?
No. Pongo in votazione la risoluzione. Grazie.
(Intervento fuori microfono)
Non ci sono interventi!
Consigliere Massimo Battista
In merito e in base a ciò che dichiarava il Capogruppo, poi avrei valutato e mi sarei espresso su questo provvedimento, perché ricordo…
Presidente Bitetti
Però, Consigliere Battista, siamo in dichiarazione di voto.
Consigliere Massimo Battista
Lo so, sto andando… è una cosa in più. Non è dovuta la risposta.
Presidente Bitetti
Okay! Siamo in dichiarazione di voto, quindi se il Presidente Liviano nella sua dichiarazione di voto vuole fare cenno al tema, prego, sennò…
Consigliere Liviano
Per mera cortesia, rispondo volentieri al Consigliere Battista e lo ringrazio per l’interlocuzione.
In realtà, io non sono il Presidente del Consiglio Comunale, è il Presidente del Consiglio comunale che detta i tempi degli ordini del giorno e io mi rimetto alle scelte del Presidente del Consiglio Comunale che lavora all’interno della Commissione dei Capigruppo. Il tema credo che meriti un’attenzione da parte del Consiglio perché, a seconda di come finisce questa storia, noi avremo più soldi o meno soldi da spendere, quindi non è vero che indifferente rispetto alle sorti della città, ma è assolutamente coerente con le sorti della città, perché un conto è che un Ente pubblico locale possa avere 10 euro da spendere, un conto è che possa avere 100 e un conto è che possa avere 1. Ma poi alcune scelte non mi competono, competono al Presidente e io mi rimetto alle scelte del Presidente. Grazie.
presidente Bitetti
Quindi il Consigliere Lenti interviene per dichiarazione di voto.
Consigliere Lenti
Noi chiaramente voteremo favorevoli a questa proposta, in quanto pensiamo che non sia solo un argomento nazionale, ma anche territoriale locale, in quanto non è tanto come vengono spesi i soldi, anche quello importante, ma qui si parla della ripartizione dei fondi che potrebbe andare a penalizzare soprattutto le Regioni del sud . Quindi, andare a rafforzare il Sindaco e l’Amministrazione, far parte di tutti quei Sindaci che oramai stanno costituendo un fronte contro l’autonomia differenziata dei Sindaci del sud, anche di altri colori politici che sono al Governo, non sarebbe male, anzi sarebbe azione auspicabile.
Poi, chiaramente non vorrei entrare troppo nel merito della sanità, perché io mi ricordo molto bene quando si andavano a fare i presìdi sotto l’ospedale, si ometteva però di dire che, effettivamente, poi la spesa pubblica… chiedevamo una sanità migliore però si ometteva di dire questa cosa qui. Però io non me la prendo tanto con i Consiglieri che sono al Governo in questo momento, ma quanto più per chi gli ha dato visibilità.
Nulla… Mi ricordo anche benissimo quando abbiamo parlato di sanità qui, all’interno, per condividere un documento all’unanimità, dove la parola “autonomia differenziata” non è stata voluta mettere su sollecitazione di un paio di Consiglieri e, con senso di responsabilità, abbiamo fatto un passo indietro, proprio per arrivare ad una risoluzione condivisa e unanime. Però non si può più continuare a non trattare questo punto.
Quindi noi voteremo a favore.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Lenti.
Ci sono interventi?
No. Bene, mettiamo in votazione la risoluzione.
20 presenti: 16 voti a favore, 3 contrari, un astenuto (i contrari sono Battista Francesco, Tiziana Toscano e Giampaolo Vietri), l’astenuto è il Consigliere Battista Massimo.
La risoluzione è approvata.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo, il punto numero 9: “Adozione Regolamento comunale in ordine ai requisiti di professionalità e di onorabilità, professionalità e autonomia dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso i consorzi, agenzie, fondazioni, comitati e società partecipate del Comune di Taranto”. Primo firmatario Battista Francesco: prego, ne ha facoltà.
Non starò a leggere tutta la mozione perché è abbastanza lunga, parlerò solo dei punti salienti, in particolare del decreto legislativo n. 175/2016 e successive modificazioni, in particolare dell’articolo 11, comma 1 del Testo Unico delle società di partecipazione pubblica che intende regolare in maniera organica la disciplina delle partecipazioni societarie delle Amministrazioni pubbliche. In questo caso, volevo far presente una cosa…
Brusio in Aula.
Presidente Bitetti
Per favore, signori Consiglieri, lasciamo intervenire il Consigliere Battista con assoluta serenità.
Prego, Consigliere Battista: può continuare.
Consigliere Francesco Battista
Dicevo: questo decreto legislativo praticamente parla dei comitati, società partecipate, degli enti e delle società a partecipazione pubblica; con questa mozione, si chiede di predisporre una proposta di Regolamento per il Comune di Taranto appunto per assegnare ruoli nelle società partecipate alle persone che abbiano dei requisiti di professionalità ed onorabilità.
Mi spiego meglio: oggi, purtroppo, avviene molto spesso in politica che nelle società partecipate - questo non avviene solo a Taranto chiaramente, avviene ovunque - le persone vengono scelte non perché sono professionali in quel campo, ma semplicemente perché appartengono a una determinata forza politica, magari vengono messi in un campo nel quale non sanno nemmeno di quello che parlano. Questa richiesta, invece, va nel senso opposto: nel senso di predisporre proprio un Regolamento nel quale si dia la possibilità a chi venga, appunto, nominato - in questo caso dal Sindaco - nelle società partecipate, di avere un curriculum, delle professionalità che siano in grado di poter portare avanti…
(Brusio in Aula)
Ragazzi, però così no! Parlate fuori!
Ripeto: di permettere al Sindaco, eventualmente, di nominare eventualmente personalità nelle società partecipate che abbiano un curriculum, comunque sia delle professionalità relativi a quel determinato campo, perché - chiaramente - in questo momento ciò non avviene, ripeto non solo a Taranto però, proprio per questo, forse sarebbe bene che la nostra città abbia un Regolamento specifico, visto che c’è anche una Legge che ce lo dice, in modo tale che le persone che vengono nominate, non vengano nominate solo per appartenenza politica ma anche per professionalità. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Ci sono interventi sul punto?
Ci sono interventi per dichiarazioni di voto?
Chiusa la fase della discussione, chiusa la fase delle dichiarazioni di voto, pongo in votazione la proposta, la mozione iscritta al punto 9 dell’ordine del giorno.
21 presenti: 7 voti a favore, 14 contrari, la mozione è respinta.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo, punto numero 10: «Mozione “Risoluzione introduzione nello Statuto del Comune del riferimento al principio della cittadinanza inclusiva, cittadinanza onoraria a minori stranieri, azioni finalizzate a garantire il diritto alla cittadinanza”». Sul punto c’è un emendamento a firma dello stesso proponente, del primo firmatario, ne stiamo distribuendo copia.
Darei la parola al Consigliere Contrario per l’illustrazione della mozione e, a questo punto, anche dell’emendamento, così facciamo un’unica relazione.
Consigliere Contrario
Sì, sull’emendamento una premessa proprio rapidissima: non cambia la sostanza del testo, soltanto che è stato necessario, in virtù del fatto che abbiamo eliminato ogni confusione con l’istituto che si vuole creare, che è quello della cittadinanza inclusiva, con l’istituto della cittadinanza onoraria. E, quindi, è stato necessario modificare il testo solo per evitare fraintendimenti o sovrapposizioni tra i due istituti.
Per questo mi permetto di illustrare la mozione: parto con una frase di cui non conosco l’autore, uno si sente di…
Però chiedo di fare silenzio, per favore.
“…uno si sente diverso solo quando qualcun altro lo definisce così”.
Allora, detto questo un’altra riflessione: questa è una mozione che non nasce dal Consigliere Luca Contrario, questa è una mozione che nasce innanzitutto da un’iniziativa delle agorà democratiche, in particolar modo da Ilaria Cinieri. Le agorà democratiche sono state svolte nell’agorà di piazza Marconi e poi ripresa, sostenuta, modificata in un’iniziativa di “Giustizia per Taranto”, iniziativa alla quale ha partecipato anche il Comune di Taranto, iniziativa durante la quale l’associazione “Giustizia per Taranto” ha consegnato ai Consiglieri comunali presenti - ed ero presente io - una mozione sullo “ius soli e ius scholae" - ora la illustro - da portare e ci auguriamo da far approvare in Consiglio comunale.
La mozione parte da un presupposto fondamentale: la Legge sulla cittadinanza in Italia è vecchia di trent’anni, nonostante in Italia oggettivamente ci siano state enormi trasformazioni nel tessuto sociale ed è aumentata in maniera importante la popolazione che proviene da Paesi stranieri. Addirittura, riprendendo uno dei dati che è presente nella mozione, secondo i dati del MIUR il 10,3% degli studenti non sono di nazionalità italiana; ora immaginate quanto sia penalizzante, quanto ci si senta diversi e quanto anche, all’interno del tessuto scolastico, crei non poche discriminazioni il fatto che un bambino, un ragazzino, un minore straniero, proprio perché in Italia manca una Legge sullo “ius soli” e perché in Italia manca una legge sul “ius scholae”, nonostante quella sullo “ius scholae" abbia trovato in Commissione alla Camera parere favorevole, ma poi non è stata discussa in virtù del fatto che alcune forze politiche ritenevano tale provvedimento non prioritario, in virtù di questo e partendo dal presupposto che queste trasformazioni hanno coinvolto in maniera importante anche la nostra città. Come sapete, sono anche un attivista di campagna Welcome Taranto e sappiamo benissimo quanto negli ultimi 10/12 anni, a partire dai Siriani e dai tunisini, nel 2011 in poi, anche il nostro tessuto sociale è stato caratterizzato dalla presenza di migranti e nelle nostre scuole molti sono i bambini stranieri che purtroppo non hanno ancora la cittadinanza.
Essendo Taranto - e la mia esperienza di attivista me lo ha confermato più volte - una città che ha sempre fatto dell’accoglienza, dell’integrazione e della condivisione di culture un valore non prorogabile, un valore assoluto, anche perché siamo una città di mare e le città di mare, per definizione, sono accoglienti e aperte ad altre culture, abbiamo ritenuto utile istituire un atto simbolico ma significativo: istituire un apposito Regolamento per istituisce l’istituto della cittadinanza inclusiva, che permette di creare un momento formale e simbolico in cui viene data a minori stranieri nati ed iscritti all’anagrafe del Comune di Taranto e minori nati all’estero residenti a Taranto ma che abbiano frequentato e completato un intero ciclo scolastico di istruzione presso un istituto del territorio della città di Taranto.
Voi direte: è un atto simbolico, però io vi racconto un episodio che a mio avviso è molto significativo: eravamo ad un’iniziativa proprio di “Giustizia per Taranto”, piazza Marconi è molto frequentata da bambini stranieri che partecipano alle iniziative di partecipazione di piazza, in una di queste noi consegnammo la maglietta di “Giustizia per Taranto” a quattro bambini di origine dell’Europa dell’Est, se non ricordo male Ucraina; i bambini si girarono verso i genitori e dissero: “Guarda, mamma: finalmente siamo italiani!”. Questo per dire quanto significativo possa essere anche un atto simbolico per far sentire parte di una comunità, come quella tarantina, bambini che oggi, invece, a causa di una normativa vecchia e superata, non possono riceverla.
Detto questo, chiaramente chiediamo anche che il Comune, il Sindaco, la Giunta tutta si impegnino affinché lo “ius soli” e lo “ius scholae" possano trovare approvazione nel Parlamento italiano (la vedo dura in questo periodo!). Ma poi, visto che la cittadinanza è un tema di ampie proporzioni, chiediamo anche di potenziare il funzionamento degli uffici preposti all’elaborazione delle pratiche che riguardano l’attribuzione della cittadinanza e a favorire la costante formazione dei funzionari preposti, questo al fine di verificare e favorire la corretta applicazione di normative e procedure di diretta competenza del Comune, come quelle previste dall’articolo 4, comma 2 Legge 91/92 che dispone che: “Lo straniero nato in Italia e che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquisire la cittadinanza entro un anno dalla suddetta data” oppure l’articolo 33 della Legge 98/2013 che stabilisce “…il dovere del Comune di informare i cittadini stranieri, nel corso di sei mesi precedenti il compimento dei 18 anni della possibilità di richiedere la cittadinanza italiana entro il compimento del diciannovesimo anno di età”, nonché di creare una serie di iniziative di promozione finalizzate – appunto - a promuovere valori universali, sui quali sono convinto troveremo l’unanimità di questo Consiglio comunale, che sono appunto quelli dell’integrazione e dell’assenza di discriminazione per razza, per provenienza e per origine.
Grazie a tutte e tutti.
Presidente Bitetti
Consigliere Odone: io seguo le sue disposizioni.
Grazie, Consigliere Contrario. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Musillo: prego.
Consigliere Musillo
Grazie, Presidente.
Una cortesia: innanzitutto va bene l’emendamento perché chiarisce un po’ di cose, la definizione “cittadinanza onoraria” sinceramente non mi piaceva, è una cosa che si concede a volte così, per fare un po’…
(Intervento fuori microfono)
Va bene, insomma può succedere, anche l’emendamento dello stesso proponente va bene, però insisterei sulla definizione per cercare di trovare il modo per far diventare questo punto all’ordine del giorno (con l’emendamento) il più efficace possibile. Chiedo al Consigliere Contrario, se possibile, di definire meglio “cittadinanza inclusiva”, cioè vorrei cercare di trovare una soluzione per rendere il più efficace possibile questo punto all’ordine del giorno, per non rischiare di – magari - approvare questo punto e farlo diventare unicamente un indirizzo politico. Cercherei di andare proprio alla ricerca di trovare strumenti che l’Amministrazione comunale può trovare per rendere giustizia a chi vive in questo territorio da tanto tempo, a chi è nato in questo territorio, a chi frequenta la scuola, lavora e paga le tasse in questo territorio per rendergli giustizia davvero. Se può definirmi meglio “cittadinanza inclusiva”, per favore. Grazie.
Intervento fuori microfono.
Presidente Bitetti
Sicuramente, Consigliere contrario, ma solo veramente sulla questione della richiesta di puntualizzazione.
Consigliere Contrario
Condivido quello che dice Walter, lo ringrazio per l’apprezzamento sui valori che vengono riconosciuti, non avevo dubbi che avrebbero trovato consenso unanime.
Dico questo: però “cittadinanza inclusiva” si intuisce abbastanza dal testo che si sia parte integrante della comunità. Dopodiché, essendo questo un atto di indirizzo politico e non un Regolamento tecnico, c’è una parte specifica in cui appunto si prevede l’istituzione di un apposito Regolamento comunale che dettaglierà bene dal punto di vista regolamentare, tecnico cosa si intende per cittadinanza inclusiva; dal punto di vista valoriale, si intende parte integrante della comunità tarantina. Grazie.
Presidente Bitetti
Prego, Consigliere Battista Massimo.
Consigliere Massimo Battista
Farò un unico intervento, Presidente. Annuncio già il mio voto a favore sia dell’emendamento che della mozione, al di là prendo spunto da ciò che ha scritto il Consigliere Contrario, andiamo al punto numero 1: questo è un atto simbolico, perché vorrei ricordare a Luca Contrario che al Governo negli scorsi anni c’è stato un partito, il Partito Democratico, che oggi lei sta sostenendo e mi fa specie che oggi si chieda simbolicamente di approvare questa mozione, che io voterò a favore, però so che lei adesso sarà bravo con i suoi show sui social.
Voterò a favore, però bisogna dire che al suo fianco ci sono partiti che negli scorsi anni avrebbero potuto impegnarsi, perché questo - al di là di quello che noi oggi andremo a deliberare - è di competenza nazionale. Quindi mi fa specie vedere oggi qui una giusta presa di posizione da parte sua e della sua maggioranza, dove io ho già detto che voterò a favore, però siccome io l’anello al naso – caro Luca – l’ho tolto da tantissimi anni, quando c’è stato il momento di poter porre fine a questa differenza di persone che vivono sul nostro territorio, che lavorano, pagano le tasse, non è stato fatto e adesso il Consiglio comunale chiede di impegnare il Sindaco…
(Intervento fuori microfono)
Che è successo? Mi hanno detto spaventare!
Luca: ricordiamo che al suo fianco ha il Partito Democratico, che ha governato negli ultimi quarant’anni, trent’anni, non lo so… Però va bene! E chi si può esimere di non votare a favore di questa mozione? Tu sai, mi conosci troppo bene, quando ci sono delle mozioni che si spingono sui diritti negati di chi vive questo territorio, non solo il nostro ma anche a livello nazionale, starò sempre dalla stessa parte, a differenza di chi cambia…
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: ma tu non sai neanche che sto dicendo!
Presidente Bitetti
Ma se lei parla di cambi su una questione… su una questione…
Consigliere Massimo Battista
Sto parlando di strade, ho detto che so che è in base alle strade, se è sconnessa, se ci sono i dissuasori… Capisco! Voterò a favore!
Presidente Bitetti
E’ chiaro, grazie.
Consigliere Massimo Battista
Presidente, ma stai…
Presidente Bitetti
Sono talmente calmo! Non capivo il legame tra la strada e l’argomento che stiamo trattando.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Vietri
Signor Presidente, colleghi Consiglieri, Fratelli d’Italia voterà contro questa mozione, con la quale si vuole conferire automaticamente la cittadinanza agli stranieri nati qui o che studiano a Taranto e, quindi, si vuole generare una versione comunale dello “ius soli” e dello “ius scholae". Questa è un’iniziativa di pura propaganda demagogica, è un’iniziativa che, prima di essere simbolica e politica, è soprattutto un’iniziativa ideologica.
La signora sta riprendendo là con il cellulare?
(Intervento fuori microfono)
Va bene, comunque può riprendere tanto che già la registrazione. Va bene.
Dicevo: prima di essere simbolica e politica, è soprattutto un’iniziativa ideologica; ed, infine, è un’iniziativa-truffa, perché è inutile sottolineare che, per chi riceverà la “cittadinanza inclusiva”, “onoraria” - come la state chiamando - dal Comune di Taranto, non cambierà nulla, perché la cittadinanza viene riconosciuta da una Legge nazionale e non comunale. Bisogna essere onesti e dire che questo provvedimento non produrrà alcun effetto concreto, anzi l’unico risultato sarà solo un’ulteriore confusione o illusione per quei ragazzi stranieri che, attraverso le vostre chiacchiere, saranno convinti di diventare cittadini dall’oggi al domani.
Oltretutto, la volontà di divenire cittadini per gli stranieri oggi segue la regola della volontà degli stessi di diventarlo presentando apposita richiesta. La Legge in vigore non prevede un automatismo che abbia efficacia indipendentemente dalla volontà dei diretti interessati. Con questi provvedimenti si svilisce il senso della cittadinanza, che viene oggi conferita, se non è prevista dalle leggi, per straordinari meriti verso la comunità.
Per noi di Fratelli d’Italia la cittadinanza è un valore molto importante, non è un semplice pezzo di carta o una trascrizione da riportare su un registro comunale, e non la si può regalare con facilità a chiunque, ma deve arrivare al termine di un percorso di condivisione dei valori della nostra società.
Per quanto ci riguarda, la nostra idea di cittadinanza è completamente opposta al vostro automatismo senza doveri; noi crediamo che per la cittadinanza occorra rispettare i tempi oggi previsti dalla Legge dimostrando, dopo un percorso di vita consapevole, rispetto e amore verso la nazione che ti accoglie, che ti concede di studiare e vivere in serenità grazie ai sacrifici di chi ci ha preceduto, per donarci la libertà che oggi ci è concessa.
Occorre che dimostrino di conoscere la lingua italiana, che dimostrino di rispettare le nostre regole, che abbiano buona volontà di integrarsi, che si sentano fieri di appartenere allo Stato italiano prima di pretendere la cittadinanza per rivendicare diritti.
Ci sono anche stranieri minori sul nostro territorio che delinquono, pertanto non si comprende perché debbano ricevere automaticamente la cittadinanza prima del compimento del diciottesimo anno dopo che diano conto di quello che, nel frattempo, è stato il loro comportamento sul suolo italiano. Ma, del resto, vi capiamo perché voi della sinistra avete sempre preteso e difeso solo i diritti facili.
Quindi voteremo contro, perché è un provvedimento inutile, che non produce beneficio per i cittadini stranieri, a cui intendete riconoscere una cittadinanza comunale senza alcun valore giuridico. E’ un provvedimento solamente ideologico.
Fratelli d’Italia è fermamente contraria allo “ius soli” e ad ogni forma di automatismo nell’ottenimento della cittadinanza. Per noi la cittadinanza italiana va meritata: è concessa solo a chi dimostra di amare e rispettare la nostra cultura, le nostre regole e la nostra identità.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Non ho altri interventi, quindi metto in votazione l’emendamento.
Siamo in votazione sull’emendamento, per favore.
20 voti a favore, 3 contrari.
Chiedo se ci sono interventi per dichiarazione di voto.
(Intervento fuori microfono)
No, sul provvedimento! L’emendamento è stato approvato con 20 voti favorevoli e 3 contrari (Consiglieri Battista Francesco, Toscano Tiziana e Vietri Giampaolo).
Ora siamo nella fase della votazione.
Dichiarazioni: prego.
Consigliere Cosa
Grazie, Presidente.
Come si è percepito dall’intervento del Consigliere Musillo, il Gruppo Misto voterà a favore di questa mozione. Bene ha fatto ad emendare, perché la cittadinanza onoraria - ovviamente - era tutt’altra cosa; la “cittadinanza inclusiva” dà modo comunque simbolicamente, come è emerso dalla discussione, di rendere partecipi e comunque dare una medaglietta ai minori stranieri che vivono la città.
Caro Consigliere Luca Contrario, questo vi permetterà, essendo un atto simbolico, di continuare a dare le magliettine ai bambini, che comunque rimarranno contenti delle vostre azioni, con “Giustizia per Taranto”. L’invito che faccio, specialmente al Consigliere Luca Contrario che - ricordo a tutti - nella mozione che presentai sulle residenze, sol per il fatto di averla presentata io, l’ha votata contro, quindi cerchiamo, cortesemente, di mettere da parte gli atti simbolici e di lavorare con concretezza per questa città.
Siccome ti eri ripreso tu, insieme a quasi tutto il Consiglio comunale, l’onere di risolvere il problema delle residenze, lavora in maniera seria e dai risposte anche alle svariate migliaia di cittadini tarantini che non hanno la residenza, quindi basta con gli atti simbolici e più concretezza. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Festinante… Consigliere Cosa.
Bene, ci sono altri interventi?
Nessun altro intervento per dichiarazione di voto, mettiamo in votazione la proposta così come emendata.
23 votanti: 20 favorevoli, 3 contrari, il punto è approvato.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: «Mozione “San Brunone, cimitero monumentale”».
Poco fa mi è arrivata una comunicazione dall’Assessore Di Santo che mi riferisce che, a proposito della mozione, dopo la mozione presentata il 15 di novembre, l’ufficio si è adoperato e che il Servizio Cimiteri si è iscritto al portale dell’associazione dei “Cimiteri storici europei”, che raggruppa i principali cimiteri europei e che si adopera, fra l’altro, per ottenere finanziamenti europei per il recupero dei cimiteri monumentali, che era l’obiettivo mio e della Consigliera Fornaro perché, com’è risaputo, io e la Consigliera Fornaro andiamo a caccia di finanziamenti, siamo “cacciatori”, vogliamo recuperare fondi da investire e spendere per la nostra comunità, come anche il Consigliere Lo Muzio che vedo che mi guarda e mi fa cenno con la testa.
Quindi, per questo motivo abbiamo anche pagato una somma residua, che era quella richiesta per poter fare questa iscrizione, che - se non ricordo male – è di 140 euro. Quindi, ovviamente ringrazio la Direzione, il Dirigente avvocato De Roma e l’Assessore al ramo per aver colto il nostro appello, quindi siamo soddisfatti, riteniamo superata questa mozione - Consigliere Battista – e, quindi, ovviamente la ritiriamo.
Passiamo al punto numero 12…
(Intervento fuori microfono)
Sul ritiro? Mica è previsto, se ritiro! Prima il Consigliere Battista non ha fatto intervenire…
(Intervento fuori microfono)
Se vi mettete d’accordo…! Se vi mettete d’accordo, per me va bene.
(Intervento fuori microfono)
Punto numero 12… Consigliere Cosa: io da Presidente a volte evito proprio di intervenire per essere un po’ più super partes, solo per quello, da Presidente.
Presidente Bitetti
Punto numero 12: «Risoluzione “Ripristino del Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane nella Legge di Bilancio”».
(Intervento fuori microfono)
No. Su questo punto sono il primo firmatario, ma – diciamo - era un atto dovuto, era aperta la proposta, tant’è che è stata sottoscritta anche dei Consiglieri Boshnajku e Castronovi, ma – chiaramente - anche qui è una proposta che riguarda quello che sta succedendo a livello generale e che serve, anche qui, a poter dare alla nostra comunità delle reti ciclabili in più e riguarda anche una Legge di Bilancio del 2023 che riguarda proprio l’individuazione di fondi…
(Intervento fuori microfono)
No, la stavo… non ho finito. Dico: chiediamo al Sindaco di farsi parte attiva con il Governo, o tramite il Presidente dell’ANCI, di individuare nell’iter parlamentare di discussione di emendamenti e approvazione di Leggi di Bilancio…
(Intervento fuori microfono)
Sì. …un fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane. E, quindi, “…chiediamo che vengano stanziate apposite risorse per sostenere interventi e progetti dei Comuni e per estendere e mettere in sicurezza le reti di ciclovie urbane”.
Ci sono interventi sul punto?
Cosa Francesco ha chiesto di intervenire: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Cosa
Grazie, Presidente.
Vedo che ultimamente sta presentando, insieme alla Consigliera Fornaro (del suo Gruppo) diverse mozioni e vedo anche che basta iscriverle all’ordine del giorno che venite già con il risultato - no? - perché la videosorveglianza alla Villa Peripato e l’avete fatta, la farete… Quindi tutta una serie di questioni. La prossima volta, dai prossimi question-time, anziché presentare gli ordini del giorno, condivideteli direttamente col Sindaco, con gli Assessori e con la maggioranza, perché poi venite in Aula e li ritirate.
Ovviamente, noi capiamo che, essendo il Presidente del Consiglio un “big” della politica locale, come lui le iscrive all’ordine del giorno, subito ottiene il risultato. Quindi prima volevo complimentarmi, essendo una forza di maggioranza - voglio dire - utilizzate anche voi questo strumento - mi rivolgo anche agli altri Gruppi di maggioranza – utilizzate anche vostri questo strumento così la città raggiungerà tanti risultati.
Presidente Bitetti
Consigliere Cosa: ma lei è a favore di questa risoluzione? E’ per le biciclette, per andare in bici, per migliorare la viabilità! Vogliamo aumentare la sicurezza di coloro che vanno in bici!
(Intervento fuori microfono)
La ringrazio. Dico: voi siete a favore?
(Intervento fuori microfono)
Da me? E c’entro io? Prego, Consigliera Fornaro.
Consigliera Fornaro
Presidente, solo un chiarimento per il Consigliere Cosa: le mozioni che abbiamo ritirato oggi, tranne quella dove io mi sono dovuta assentare perché avevo un problema personale, sono protocollate 10 ottobre 2022, sono trascorsi tre mesi, quindi diciamo che non sono neanche più attuali, però la prossima volta, se le vuoi firmare con noi le mozioni, se vedi una maggiore celerità, lo sa, sono aperte alla condivisione.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliera Fornaro.
Il Consigliere Battista Massimo ha chiesto di intervenire.
Consigliere Massimo Battista
Riprendo proprio spunto da ciò che diceva la Consigliera Fornaro: sono datate Francesco, prima che avvenissero tutti gli “scossoni”, prima degli affidamenti dati per le case ad un euro, ci ha riempito di deleghe questo Sindaco, ha accontentato un po’ tutti i Consiglieri. Le cose cambiano…
Che è successo? Mi sto attenendo! Siccome ha detto il 10 ottobre, il 10 ottobre c’era una fotografia di questa maggioranza, adesso ce n’è un’altra: il Sindaco ha riempito di deleghe tutti i Consiglieri di maggioranza.
Detto questo veniamo al punto: io invece proporrei a te, Presidente, che quando si presentano queste mozioni di prevedere delle strade consone su quello che è previsto dalla Legge, Presidente, perché se tu parli di piste ciclabili, parli se tu parti soluzioni, se i risultati sono come quelli di viale Liguria e di Via Lombardi, Presidente, statevi fermi fermi, Presidente! Statevi proprio fermi! Se questo è il vostro modo e il vostro quadro di prevedere una città futuristica su delle piste ciclabili a dir poco scandalose, statevi fermi, Preside’, occupatevi di altro. Ti saresti occupato della mozione che hai ritirato prima, quella sul cimitero di San Brunone, che è più importante, perché parlare oggi di pista ciclabile quando in questa città nessuno usa le biciclette perché diventa un’impresa portare le piste ciclabili… E se il vostro lavoro, il vostro modo di pensare questa città sono i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, non di Massimo Battisti, perché io la vivo la città, abito in questa città, non abito al di fuori di questa città, a differenza di chi abita nelle zone di Bari o nelle zone di provincia, io la vivo questa città… È chiaro? Se le piste ciclabili sono quelle, Presidente, statevi fermi fermi!
Presidente Bitetti
Però, Consigliere Battista, converrà con me che, quindi, è a favore del provvedimento, perché serve proprio per prendere fondi e per migliorarle.
Prego, Consigliere Vietri: ne ha facoltà.
Consigliere Vietri
Presidente: meno male che è stata eletta la Meloni, perché vedo un sacco di mozioni della maggioranza che parlano di temi che, con quello che possiamo determinare noi a Taranto, non c’entrano nulla: lo “ius soli”, prima abbiamo trattato altri argomenti di competenza nazionale, la guerra. Ora trattiamo, con questa mozione, il tema del Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane e lamentiamo che il Governo praticamente abbia tagliato questo fondo: questa mozione è infondata perché andrebbe riformulata in senso opposto ovvero, sollecitando i Comuni a realizzare progetti di vie ciclabili, per cui esistono altri fondi a cui attingere, risorse che al momento risultano ancora inutilizzate e quindi disponibili, da qui la scelta del Governo di definanziare il suddetto fondo, visto che esistono altre fonti di finanziamento non utilizzate per i Comuni, che ne fanno richiesta attraverso la presentazione di specifici progetti. Tra questi, Presidente, sono attivi per le piste ciclabili: i Fondi per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, che dispongono complessivamente di 60 milioni per il prossimo triennio; il Fondo per la ciclabilità, presso il quale risultano ancora disponibili 40 milioni di euro per l’anno 2023 e il 2024 per rinvenienze non spese negli anni precedenti; il Fondo per le autostrade ciclabili, istituito nel 2018, con disponibilità finanziaria di circa 2 milioni di euro; ma soprattutto - mi rivolgo ai Consiglieri che dovranno votare - c’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha stanziato 200 milioni di euro per la realizzazione di 570 chilometri di piste ciclabili urbane e metropolitane e ben 400 milioni per la costruzione di 1.250 chilometri di piste ciclabili su percorsi turistici.
Il mantenimento e lo sviluppo di piste ciclabili e ciclovie turistiche in Italia quindi è garantito attualmente dall’esistenza di più fondi, le cui risorse sono ancora disponibili in quanto non impegnate precedentemente. Quindi le risorse per la mobilità ciclistica ci sono, ma non vengono del tutto utilizzate dai Comuni.
Concludo ringraziando i proponenti di questa mozione per aver dato modo di chiarire questo argomento relativo alla Finanziaria che il Governo ha varato a un solo mese dal suo insediamento.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Ci sono altri interventi sul punto?
Ci sono interventi per dichiarazioni di voto?
Pongo in votazione la proposta in modalità elettronica.
No, per sapere in quanti dobbiamo… Siamo in 20 in Aula. volevo capire se mancassero ancora dei Consiglieri…
(Intervento fuori microfono)
Ne sono certo, ne mancano ancora due, però, vede - Consigliere Battista - perché ho contato?!
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Battista: vota come vuoi!
Siamo in 20? Ma non eravamo di più prima?
Siamo in 20: 15 a favore, 2 contrari, 3 astenuti, la risoluzione è approvata.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: «Mozione “Affidamento in house degli appalti dei servizi comunali continuativi non straordinari”», il primo firmatario è il Consigliere Castronovi Pietropaolo: prego, ha facoltà di illustrare la proposta.
Consigliere Castronovi
Grazie, Presidente, evito di leggere tutta la mozione perché sono due pagine, credo che i colleghi Consiglieri abbiano avuto modo di poterla leggere, però la spiego in maniera veloce: l’Amministrazione comunale ha una serie di servizi che affida all’esterno che sono di natura ordinaria, mi riferisco ad alcuni che abbiamo anche indicato nella mozione (tipo la pulizia degli uffici e così via) che potrebbero, nell’ambito delle potestà che hanno i dirigenti, essere affidati con il sistema dell’affidamento in house alle società partecipate. Questo consentirebbe eventualmente un risparmio, che sarebbe la base su cui si fonda il principio per cui c’è la possibilità di affidare all’interno delle società partecipate questo servizio e vedrebbe anche una maggiore efficienza del servizio stesso.
Nella mozione noi chiediamo al Sindaco, ovviamente, ma all’Amministrazione di valutare, nell’ambito dei rinnovi degli affidamenti, questa opportunità. Come già detto, loro valutano la parte economica e operativa, a me preme anche porre l’accento sul fatto che questi affidamenti darebbero alle società partecipate anche un contributo di contenuti economico che, viceversa, andrebbe sprecato all’esterno dell’Amministrazione stessa.
Presidente Bitetti
Grazie, Presidente Castronovi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Battista Francesco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Francesco Battista
Partendo dal presupposto che io non sono assolutamente contrario all’internalizzazione, in linea generale, dei servizi perché ciò comporta comunque un risparmio dell’Amministrazione, chiaramente, però, prima di esprimere un giudizio, si deve entrare nel merito. Nel merito di questa richiesta, io volevo sapere se è stato fatto uno studio innanzitutto per capire se i servizi che le società private garantiscono all’Amministrazione, hanno una spesa che eventualmente potrebbe essere maggiore rispetto all’internalizzazione del servizio stesso. Mi spiego meglio: se l’Amministrazione, per coprire determinati servizi, spende - dico un numero così, generico - 3 milioni di euro e dall’internalizzazione, invece, l’Amministrazione dovrebbe spenderne il doppio, è chiaro che questa situazione non sarebbe a vantaggio delle casse comunali e, di conseguenza, dei cittadini. Questo come primo punto.
Come secondo punto, credo che bisognerebbe dare la possibilità a tutti i cittadini, visto che purtroppo Taranto ha un tasso di disoccupazione molto elevato, di partecipare a concorsi pubblici, al massimo dando al personale che ha già lavorato in determinate società la possibilità di avere dei titoli di merito rispetto, magari, a uno che non ha avuto esperienze in questo campo, in modo tale da poter garantire la giusta equità anche a tante persone che, purtroppo, oggi aspettano un posto di lavoro.
Terza cosa: credo che non sia il caso - questo tipo di discorso molte volte è stato già fatto in passato anche dal Presidente Emiliano - queste internalizzazioni molte volte vengono fatte solamente per buttare fumo negli occhi dei cittadini, per far vedere che in qualche modo sono a loro favore; magari questo potrebbe essere anche il caso del “Pasquinelli”, che magari si sta facendo vedere che stanno facendo qualcosa per cercare di internalizzare il servizio, che - secondo me - è una cosa che poi fattivamente non si potrà fare.
Quindi chiedo ai Consiglieri di maggioranza di, insomma, entrare nello specifico più che altro per risolvere le questioni inerenti le diverse società che partecipano con diversi appalti per l’Amministrazione, piuttosto che svolgere… presentare determinati tipi di mozioni riguardanti l’internalizzazione dei servizi senza poi avere delle basi di partenza, come appunto i costi/efficacia e tutto il resto. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Fornaro: prego, ne ha facoltà.
Consigliera Fornaro
Grazie, Presidente.
Su questa mozione anticipo anche la dichiarazione di voto come Capogruppo: in sostanza, neanche noi siamo fondamentalmente contrari su quella che possa essere un’internalizzazione, ma ritengo che l’affidamento in house debba essere letto anche alla luce di quello che ci dice l’ANAC, ovvero che le motivazioni per arrivare ad un affidamento in house devono essere motivazioni rinforzate, dobbiamo effettivamente avere un risparmio dall’affidamento in house. Io ritengo che certe volte esternalizzare il servizio, invece, è più conveniente perché, nella misura in cui noi appaltiamo un servizio all’esterno, è chiaro che la società a cui appaltiamo il servizio ha l’obbligo di portare a conclusione il contratto e nulla rileva (nel caso del Comune che appalta il servizio) effettivamente quelle che possano essere eventuali malattie, incongruenze. Cioè noi affidiamo un contratto dall’inizio alla fine.
Ma detto questo, quello che ritengo è che, anche per quanto riguarda questo tipo di attività che si chiede nella mozione, indipendentemente dal fatto che il testo possa essere giuridicamente o meno valido, comunque stiamo andando a disquisire su un argomento che meramente gestorio, perché per quanto riguarda i servizi pubblici, questi passano comunque ex articolo 34, quindi comunque passano da una relazione del dirigente e io non so… oggi non abbiamo dirigenti in Aula, però mi piacerebbe sapere se i dirigenti sarebbero disposti a fare una cosa del genere. Dall’altra parte, per quanto riguarda invece i servizi strumentali, questi comunque passano da determine a contrarre. Quindi io proporrei, laddove – ovviamente – Paolo sia d’accordo, un maggiore approfondimento di questo atto di indirizzo prima di arrivare ad una votazione, che poi possa essere positiva o contraria.
Grazie, Presidente.
Presidente Bitetti
Grazie, Presidente Fornaro.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Lo Muzio: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Lo Muzio
Grazie, Presidente.
Il mio collega Castronovi chiaramente non ha bisogno di difensori, e non è in questo spirito io faccio il mio intervento ma è solo per chiarire (penso di aver sentito bene) che Castronovi ne chiede al Sindaco una valutazione. Quindi non chiede di fare, chiede di valutare tutti gli aspetti che - come diceva la collega Fornaro - sono diversi, dal punto di vista del Bilancio e di quant’altro.
Come diceva la Consigliera Fornaro, non sono d’accordo sul fatto che “non so se i dirigenti siano disposti”: è un problema che non ci dobbiamo porre, ma è l’Assise che decide, dà delle linee politiche, i dirigenti devono attuarle, non dobbiamo chiedergli se sono disposti o meno.
Quindi, io ribadisco che l’iniziativa del Consigliere Castronovi è lodevole e molto interessante, comunque è interessante nella misura in cui sarà valutata in tutti i suoi aspetti.
Il Gruppo “2030” - il mio Capogruppo mi ha dato il consenso a fare l’intervento - è chiaramente favorevole a questa iniziativa. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Lo Muzio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Vietri
Presidente, colleghi Consiglieri, tutte le questioni che sono meritevoli di essere approfondite, richiedono gli approfondimenti del caso. Questa è una questione che non si può trattare con cinque minuti di illustrazione della mozione o con cinque minuti di intervento, perché in questa mozione si parla di Testo Unico delle società partecipate, si parla di come si è assunti all’interno della Pubblica Amministrazione, si parla di Codice degli Appalti, si parla di tutta una serie di cose importanti per la vita amministrativa dell’Ente, che non si possono votare in cinque minuti senza anche un approfondimento da parte dei tecnici.
Allora, se siamo tutti d’accordo che i proponenti della mozione hanno presentato questo intervento con spirito costruttivo, perché vogliono capire se ci sono delle risoluzioni a dei problemi che riguardano le persone, andiamo avanti su questo, lo diamo per assodato. È vero, però, che la mozione – dal mio punto di vista - va molto in contraddizione, quindi potrebbe creare delle aspettative e delle illusioni che poi, dal punto di vista normativo e - diciamo - di quelle che sono le leggi in vigore, non trovano attuazione, perché qua si dice che ci sono delle persone nell’ambito degli appalti pubblici gestite dal Comune che sono precarie, e lo sappiamo, quindi tutti ci siamo sempre battuti affinché lì dove questi appalti passavano da un’azienda all’altra, venissero tutelate le esperienze pregresse per non lasciare queste persone in mezzo alla strada e, quindi, ci siamo tutti battuti, indipendentemente dai colori politici, per le clausole sociali; ora andare a dire a queste persone che noi diciamo che “…i servizi che vengono svolti per gli appalti tramite il Comune vengono internalizzati e che voi, che avevate la clausola sociale, continuerete a lavorare perché entrate a far parte dell’AMIU” io non mi sento di dirlo al momento perché voglio approfondire la questione, perché - tra l’altro - non vorrei illudere nessuno, non vorrei “prendere in giro” nessuno. Anche perché qualcuno mi potrebbe dire: “Ma tu stai là tanto tempo, non sai che quando tu internalizzi i servizi attraverso le società in house, lo devi fare con i lavoratori alle tue dipendenze?”, e se noi quindi diamo indicazioni di trasferire tutta una serie di lavoratori presso le società partecipate, se la società partecipata non ha la forza lavoro in grado di gestire questi servizi che l’Amministrazione gli passa, che deve fare? Deve fare i concorsi, perché nelle società partecipate non si entra per diritto acquisito, perché io facevo parte della platea, ma devo fare un concorso. E, quindi, non è possibile che queste persone, a cui siamo vicini perché capiamo che vogliono lavorare, a mio avviso, dal punto di vista normativo si aiutano in questo modo.
Quindi, per quanto ci riguarda, ogni iniziativa che miri a guardare a chi lavora, a chi ha bisogno di lavorare, alla continuità lavorativa è meritevoli di attenzione; secondo noi questo è in contraddizione, anche perché la stessa società in house, l’AMIU, dovrebbe realizzare… Perché si fa la società in house?
Perché si risparmia, come si sostiene in questa mozione, perché i servizi li svolge il personale dell’azienda: l’AMIU non è più una società in house, l’AMIU è un’altra stazione appaltante e quegli appalti li potrebbe fare il Comune, perché se io faccio i servizi in house in quanto vogliono risparmiare, poi non do mandato all’AMIU di poter fare l’appalto per il verde, l’appalto per la raccolta del vetro, l’appalto per la raccolta del cartone, l’appalto per lo spazzamento a Tamburi e Paolo VI (che lo fa un’altra azienda), quello non è più in house e “in giardino” se vogliamo scherzare.
Però quello che io dico è che sicuramente l’hanno fatto con l’intento di porre all’attenzione di tutta l’Amministrazione e del Consiglio comunale delle questioni importanti e, nostro avviso, su due piedi non si raggiungono deliberando un percorso di questo tipo, valutiamolo se lo volete ritirare; diversamente noi ci asterremo per le ragioni che io credo ho, in modo chiaro, espresso. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cosa: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Cosa
Grazie, Presidente.
E’ ovvio che noi, in linea di principio, siamo propensi all’internalizzazione, però occhio a non creare false illusioni, perché su questa materia poi ci sono persone, ci sono famiglie, quindi far passare un messaggio come quello che evidentemente già sta circolando fra i vari lavoratori che, comunque, da anni lavorano per conto del Comune di Taranto nelle varie ditte appaltatrici, tutelati comunque da una clausola sociale, poi mette a rischio anche la stessa Amministrazione comunale.
Noi chiediamo, innanzitutto, uno studio di fattibilità dettagliato e nel merito, perché non possiamo arrivare in maniera approssimativa a dire - lo leggo – “Servizi comunali continuativi non straordinari”. Cioè qua parliamo di un indotto di almeno un migliaio di lavoratori, perché non è che parliamo dei lavoratori delle pulizie e non possiamo inglobare in questo, ad esempio, i servizi cimiteriali che sono lavori - voglio dire - sono lavori continuativi, così come gli operatori del verde sono lavoratori che fanno un servizio da anni, che sono stati tutelati con la clausola sociale, addirittura sono passati da cooperative sociali per il reinserimento lavorativo ad oggi che lavorano per aziende, anche per le S.r.l. e per le S.p.A.
Quindi, parliamo di una platea di lavoratori che va specificata, perché anche io vorrei ricordare a tutti che 5 milioni di euro paga questa Amministrazione comunale per la pulizia dei bagni, quindi converrebbe - ad esempio - internalizzare e abbattere i costi, anche perché poi il risultato non è dei migliori, però anche lì abbiamo platee di lavoratori che, ascoltando questo ordine del giorno, possono… potrebbero crearsi aspettative future.
Quindi, prima di mettere in votazione questo ordine del giorno, io invito il proponente a chiedere all’Amministrazione comunale e i vari dirigenti, che comunque in questi anni hanno lavorato alacremente su queste questioni perché, divenendo dal dissesto, abbiamo dovuto ristabilizzare tutta una platea di lavoratori: ricordo l’appalto, ad esempio, del verde che fu tolto all’AMIU e fu appaltato dalla Direzione Ambiente: solo con questo “giochino”, abbiamo risparmiato importanti fondi di IVA, perché anche in questo passaggio tra l’Amministrazione comunale e la partecipata viene caricata l’IVA; i soldi dell’IVA, non facendo più l’appalto la partecipata, poi ricadevano a beneficio del servizio e dei lavoratori.
Quindi, la proposta nostra è di ritirare questo ordine del giorno e presentarci magari anche nelle Commissioni a lavorare sulla base di uno studio di fattibilità che specifichi in maniera dettagliata i benefici, i rischi e anche e soprattutto tutti i servizi. Cioè noi dobbiamo essere dettagliati e dire tutti i servizi che volete inglobare in questo atto di indirizzo e lasciare quanto meno spazio alla discrezionalità. Quindi va fatto proprio un elenco di tutti i servizi che fa il Comune e di quelli che si vorrebbero internalizzare. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Cosa.
Prego, Consigliere Massimo Battista.
Io credo, Presidente, che siccome l’amico Paolo Castronovi non ci ha letto la mozione, ha dato delucidazioni su ciò che ha scritto, sinceramente leggendo la mozione, va un po’ in contraddizione con ciò che avete asserito: parlate che è di prossima costituzione la holding, che prevede tutte le partecipate inglobate, quindi sarebbe cosa buona e giusta, al di là dell’indirizzo politico che oggi ci apprestiamo… se lo riterremo opportuno, secondo il mio punto di vista, su questa mozione andrebbe fatta una riunione ad hoc, come diceva il Consigliere Francesco Cosa di vedere i costi, i benefici. Perché poi leggendo attentamente la mozione, ne approfitto - visto che i banchi, per fortuna, adesso si sono un po’ riempiti - della presenza del facente funzioni Segretario, nonché dirigente delle partecipate, di avere delucidazioni su questo argomento, perché, sinceramente, al di là degli annunci, al di là del nome… non me ne volere, Alessandro, sai che ti voglio bene, ti rispetto, sei entrato a gamba tesa, però io vorrei capire i costi, perché, al di là degli annunci rispetto alla lettura, Alessandro… dottor De Roma, mi scusi, dottor De Roma, nonché amico Alessandro, sulla mozione io leggo: “…si tratta di operazioni rilevanti delle società controllate (parliamo delle partecipate al 100%)”, poi nella parte finale: “…l’internalizzazione di servizi al cui som (fonetico) del Testo Unico sulle società a controllo pubblico, garantirebbe la rispondenza a criteri di economicità derivanti dall’immediato risparmio fiscale, nonché dall’eliminazione di ogni marginalità di guadagno per le imprese private appaltatrici dei servizi”. Quindi qua non è chiaro, su questa mozione: da un lato parliamo delle società partecipate, dall’altro lato parliamo delle società come diceva prima il Consigliere Giampaolo Vietri; voglio ricordare che c’è un contratto di servizio e noi esternalizziamo un po’ tutti i servizi sulla raccolta del verde, sulla potatura degli alberi, sui servizi delle scuole, quindi presentare oggi questa mozione, buttarla lì e non conoscere i costi e non conoscere il reale risparmio da parte dell’Amministrazione… cioè se…
Poi rispondo al Consigliere Lo Muzio: Consigliere, qua “…valutare l’attuazione di tutte le misure necessarie a realizzare questo processo nei tempi e nei modi consentiti”, cioè non possiamo votare una mozione se non conosciamo effettivamente tutti i costi, Presidente, perché io li vorrei conoscere! E le vorrei dire in tante circostanze, in Commissione ho chiesto: che risparmio c’è stato quando il servizio delle potature, il servizio del verde, lo faceva l’AMIU, all’epoca dell’Amministrazione?
Qua mi potrebbe rispondere il Consigliere Cosa quando lo facevamo rispetto a quando adesso lo abbiamo esternalizzato e quanto ci costa. Cioè ci sono da fare una serie di valutazioni, Presidente! Votarla così, senza conoscere nemmeno il parere tecnico da parte delle Direzioni…! Invece sarebbe buono che… quindi la proposta che faccio a Paolo è di ritirare il provvedimento, discuterne in Commissione, avere un quadro ben preciso, perché - come diceva giustamente qualcuno - io non me la sento di votare un provvedimento e, siccome viviamo in una città (l’abbiamo visto anche stamattina) difficile, una città dove la disoccupazione è galoppante, io non mi sento di prendere in giro dei lavoratori, io mi sento un lavoratore a tutti gli effetti e con questa mozione, così com’è scritta, sinceramente non vedo quale sia, sinceramente, l’obiettivo finale. Ecco perché - ripeto e riformulo la mia richiesta - visto la presenza del dirigente, chiedo cosa ne pensa a tal proposito.
Consigliere Cosa
(parole fuori microfono) …del Decentramento, ci farebbe piacere anche capire cosa ne pensa il delegato alle partecipate, giusto perché politicamente è importante.
Presidente Bitetti
Un attimo! No, un attimo! Allora, il quesito lo pone il Consigliere Battista come valutazione tecnica da parte del dirigente e poi il Consigliere Cosa ha fatto un intervento.
Dottor De Roma
Al di là di quello che posso esprimere come valutazione personale, seppur dal punto di vista dirigenziale, intanto mi sembra che ci siano due cose che possono anche andare separatamente, cioè la costituzione della holding è una modalità organizzativa che prescinde dalla eventuale implementazione dei servizi da internalizzare; per quanto riguarda poi, invece, l’internalizzazione - come dire? - questa è una scelta specifica che va fatta di volta in volta, ovviamente non è generalizzata, ma la mozione credo che demandi poi a valutazioni specifiche. Quello che vi posso dire è che stiamo tranquilli, nel senso che il percorso, la legislazione… adesso voi conoscete le questioni meglio di me, dalla sentenza Ateca al referendum abrogativo sul D.L. 11 o 111 non mi ricordo, dalla pronuncia della Corte Costituzionale… dal 192, dalla pronuncia della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea sulla legittimità dell’articolo 192, sul soft-law, sulla dottrina… Voglio dire: c’è un percorso delineato, per cui si arriva alla scelta… In realtà, se posso permettermi, l’errore concettuale non è tra internalizzare e non internalizzare, perché sono due facce della stessa medaglia, in realtà è l’allocazione del servizio con le modalità più performanti per l’Ente pubblico, è questa la barra che ci guida sia nell’esternalizzazione che nell’internalizzazione, per cui c’è un percorso – come dire - delineato con delle valutazioni che vanno fatte per come – ripeto - sia la legislazione in quanto tale, sia le linee guida ANAC, sia il percorso delineato dalla giurisprudenza, sia gli interventi della dottrina individuano il percorso che deve essere specifico. Credo che la mozione abbia una portata di interesse generale, nel senso di sollecitare gli organismi di gestione dell’Ente dalla valutazione della migliore allocazione dei servizi sia all’interno che all’esterno, attraverso un percorso che è già individuato e che è di natura tecnica gestionale.
Presidente Bitetti
Grazie, dottor De Roma.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Festinante: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Festinante
Grazie, dottor De Roma, per aver risposto a quello che noi volevamo sentire. Le holding, ringraziando Iddio, sappiamo che si possono fare in qualsiasi momento, comprese… poi le internalizzazioni sono una cosa a sé. Avendo questi lavoratori la clausola sociale, l’internalizzazione deve essere fatta per tutti, non può essere un’internalizzazione settoriale. O mi sbaglio?
Questa è una valutazione alla quale io non so…
Dottor De Roma
No, no: vi ho già detto che l’internalizzazione o l’esternalizzazione hanno un percorso che è già stabilito, quindi non è parziale, totale.
Consigliere Festinante
Grazie, grazie dottore. Io volevo sentire proprio questo. Questo sta a significare che i tempi sono molto, molto lunghi, bisogna fare presente una serie…
Dottor De Roma
Guardate: io ho internalizzato…
Consigliere Festinante
E’ una mia valutazione, non sua. Parlo di me, non parlo di lei. E’ una valutazione che i tempi sono molto, molto lunghi, bisogna dire ai lavoratori che se si farà un’operazione del genere, sarà fatta per tutti, non soltanto per una piccola parte, perché tutti hanno gli stessi identici diritti: lo abbiamo dire a quelli che fanno le pulizie, lo dobbiamo dire a quelli che fanno le potature, lo dobbiamo dire a quelli che stanno nei bagni, lo dobbiamo dire a quelli che fa il verde, perché tutti devono avere le stesse potenzialità e non ci devono essere operai di serie A e operai di serie B. Questo sia ben chiaro! Anche Lo Muzio lo ha detto prima, con molta chiarezza, molto tranquillamente e tutti quanti devono essere consapevoli di questo, e non promesse settoriali. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Festinante.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contrario: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Contrario
Siccome la discussione ha preso una piega che non intuisco, cioè la mozione è un atto di indirizzo politico, noi in questo momento non stiamo approvando né un Regolamento e né una delibera dirigenziale. Relativamente a questo, io, siccome sono assolutamente favorevole sul principio, dove possibile, nei tempi che saranno necessari e per i servizi per cui si potrà fare, lì dove è possibile internalizzare i servizi che oggi vengono affidati all’esterno. Questo è un indirizzo che tutela sia il Comune, perché i costi potrebbero essere massimizzati e addirittura ridotti e sia rende meno precario il lavoro. Quindi, dal punto di vista dell’indirizzo politico, io - uso questo mio intervento anche come dichiarazione di voto - dichiaro il voto di “Una strada diversa, Taranto Crea” favorevole alla mozione. Grazie.
Presidente Bitetti
Ppossiamo dare la parola al Consigliere Castronovi, che ha fatto la relazione, poi mi sono stati rivolti una serie di appelli. Prego, Consigliere, Presidente Castronovi.
Consigliere Castronovi
Grazie, Presidente.
Volevo specificare di nuovo ciò che ho detto nell’esposizione della mozione: noi qui non possiamo valutare tecnicamente se un appalto può essere dato all’esterno o all’interno, questa è un’azione che compete ai dirigenti. La mozione ha lo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione, per il tramite del Sindaco e degli Assessori, rivolta ai dirigenti di poter valutare, nelle condizioni che diceva il dottor De Roma, quindi con tutto quello che è previsto dalla norma, se questi servizi – ripeto: mi riferisco ai servizi ordinari, non a quelli che hanno bisogno di attrezzature specifiche o di competenze particolari - possano essere affidati all’interno della nostra struttura comunale tramite le società partecipate. È semplicemente questo. Non c’è da illudere nessuno, perché l’obiettivo è – appunto - quello di fare una valutazione prima di tutto tecnico-economica; qualora questa valutazione tecnico-economica dovesse essere favorevole, le possibilità di avere anche la platea dei lavoratori a disposizione ci sono, l’abbiamo visto con la società Infrataras quando abbiamo fatto il servizio “Verde amico” prima e “Green Passege” dopo, ma questo è un fatto secondario, non è questo adesso il momento di affrontare questo ragionamento. Il ragionamento riguarda i servizi e le Direzioni che di volta in volta dovranno, seguendo l’indirizzo dell’Amministrazione, valutare questa ipotesi, semplicemente questo. Poi, ovviamente, ognuno di noi può dare il suo giudizio, ma credo che la spiegazione che ha dato il dirigente sia stata anche - come dire? - un modo per spiegare che non possiamo decidere noi di superare il percorso che è previsto dalla norma, vogliamo soltanto sollecitarlo.
Presidente Bitetti
Grazie, Presidente Castronovi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Musillo: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Musillo
Grazie, Presidente. Io vorrei che si specificasse ancora meglio, io lo comprendo, siamo in question-time, questa è una proposta e, quindi, dà un indirizzo politico, ma mi sembra che stiamo valutando l’indirizzo politico quasi come poca cosa. L’indirizzo politico è una cosa importante, cioè l’indirizzo politico del Consiglio comunale verso il Sindaco e l’Amministrazione è una cosa importante, io direi quasi vincolante rispetto a come il Consiglio comunale la pensa. Poi non devono farlo per forza, ma altrimenti che ci stiamo a fare qua? Altrimenti cosa spendiamo a fare soldi del Pubblico per fare il Consiglio comunale, per discutere da quasi un’ora rispetto ad un punto all’ordine del giorno?
È una cosa seria, io la ritengo una cosa seria, una cosa importante, e non vorrei dare il mio giudizio così, a cuor leggero, anche perché l’internalizzazione, ma io parlerei addirittura di stabilizzazione, perché mi piace la stabilità, mi piace la stabilità dei lavoratori, mi piace…
(Intervento fuori microfono)
Come? Sì, sì, appunto dico: voglio rafforzare il mio principio, quello della stabilità, quello di stabilizzare delle persone, che è uno dei principi principali proprio della nostra azione politica, della mia, del Gruppo di cui faccio parte.
Quindi, è giusto affrontare questo problema, ma mi sorgono ovviamente dei dubbi, per questo qualcuno chiedeva: ritiriamolo il punto, discutiamolo meglio, approfondiamo meglio, perché quando parliamo di stabilizzazione e parliamo di un ordine del giorno, e parliamo di un indirizzo politico, vedete, anche se noi siamo convinti del contrario, il fatto che si possano favorire, agevolare delle false speranze a personale, a padri di famiglia, a chi oggi sta lavorando in una certa condizione, è facile, è facilissimo. È bastata la notizia della presentazione di questo ordine del giorno da parte di Paolo che in città la notizia si è diffusa. Io vorrei essere un po’ più preciso nel dare notizie ai cittadini di cosa si sta facendo.
Poi, quello che non è chiaro rispetto ai servizi, ad alcuni tipi di servizio, io anche lì ci lavorerei un po’ meglio, perché mi piace stabilizzare, mi piace stabilizzare tutti, nel senso che voglio dare a tutti lo stesso diritto. E poi c’è l’altro elemento: l’elemento di quanto questo indirizzo può favorire o danneggiare l’Amministrazione. Nonostante la domanda e l’impegno della risposta del dirigente, questa cosa io – ovviamente - ancora non l’ho capita, perché - ovviamente - se non si approfondisce in maniera giusta la cosa, difficilmente possiamo avere una risposta in una discussione di un’ora. Cioè va bene stabilizzare, ed è il primo fatto; il secondo fatto è quanto può convenire o quanto può essere danneggiata l’Amministrazione con un indirizzo politico del genere, qualora si andasse a definirlo; quante persone, chi può averne più diritto o meno diritto.
Mi è piaciuto, condivido – Paolo - il tuo impegno su questo argomento, lo prenderei quasi come un invito a questo Consiglio comunale e alle Commissioni ad approfondire questo spunto che tu hai voluto dare, piuttosto che azzardarsi ad approvare oggi un indirizzo del genere. Dopodiché vi dico: non mi opporrò, non andrò via dall’Aula, non farò ostruzione rispetto a questa cosa, ve lo dico con molta franchezza perché il principio non è sbagliato. La responsabilità di ognuno di noi ci chiama in questo momento e ci dovrebbe chiamare ad approfondire meglio una questione così importante proprio nella vita delle persone e per i conti dell’Amministrazione. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Musillo. Poi le risponderà l’avvocato De Roma sul quesito.
Prego, Consigliere De Martino: ne ha facoltà.
Consigliere De Martino
Presidente: io credo che il testo articolato della mozione forse ha ingenerato, ha dato lo spunto, il via ad una discussione molto molto ampia; probabilmente questa mozione poteva, forse, essere un pochettino più concisa per il valore che tutti intendiamo dare alla stessa. Il fatto di aver elaborato una mozione così ampia e articolata, chiaramente ha introdotto dubbi, interrogativi e perplessità - Dirigente De Roma: ascolta! - …probabilmente ha ingenerato legittimamente dubbi, perplessità, esigenze di approfondimento. Forse qua, in dieci righe si poteva dire ciò che è stato scritto in una pagina e mezza; quella pagina e mezza probabilmente ha, involontariamente, dato la stura ad una discussione più ampia.
Partiamo da un presupposto: ci sono dei lavoratori e delle lavoratrici che ormai sono decenni o svariati anni che lavorano con varie mansioni all’interno degli uffici e delle strutture comunali, diciamo che in un qualche modo si sentono psicologicamente comunali. Ora, io penso - e chiudo - che l’atto da politico di oggi lo dobbiamo valutare per quello che è, per quello che rappresenta e per quello che vale politicamente, non dico giuridicamente, perché giuridicamente non siamo in grado, non possiamo porre nessun tipo di presupposto.
Chi dice: “Cerchiamo di essere prudenti, cauti, non lasciamoci andare ad affermazioni che possono ingenerare aspettative, magari, non corrispondibili sul piano formale, sul piano della Legge”, chi ci invita ad avere su questa questione delicata e complessa un atteggiamento di prudenza fa bene.
Io chiudo dicendo che il concetto base di questa mozione è soltanto un invito alle articolazioni politiche e dirigenziali dell’Amministrazione di approfondire la possibilità, l’eventualità che una platea di lavoratori che svolgono - questo è l’aspetto da rimarcare - servizi di carattere permanente (non tutti sono permanenti)…
(Intervento fuori microfono)
Va bene, allora questo è un invito, è un invito che si rivolge all’Amministrazione nelle sue articolazioni politiche e alle sue articolazioni dirigenziali perché possano essere verificate, in punta di diritto, in punto di fatto, in punto di economicità sotto i diversi profili queste eventualità. Quindi sarebbero bastati anche cinque righe per dire: “Cara Amministrazione: vedi un attimino se ci sono le condizioni giuridiche e normative, di giustizia sociale per arrivare a questo obiettivo”. E’ questo il senso, il cuore e l’essenza della mozione. Che poi sia stata motivatamente allargata, va bene, ognuno ha un modo, uno stile di elaborazione, però se poi la consideriamo nel suo vero, esatto significato, è solo un richiamo di attenzione, di approfondimento che si chiede all’Amministrazione per una possibile internalizzazione che significherebbe, nel caso, stabilizzazione e lotta al precariato, sul quale penso siamo tutti quanti d’accordo.
Presidente Bitetti
Consigliere Cosa: posso fare un intervento?
Siccome ogni volta il Consigliere Musillo mi richiama, posso fare un intervento?
(Interventi fuori microfono)
No, dai, un attimo! Io ho seguito molto bene il dibattito, Presidente Castronovi: il tema riguarda - ma come ormai credo che tutti noi sappiamo - le condizioni di salute di un Ente Pubblico, una Pubblica Amministrazione è legata a doppio mandato alle famose tre “E”: efficacia, economicità ed efficienza. Ora, sui temi - ma credo che sia il pensiero del primo firmatario - gli Statuti delle partecipate dell’Ente sono stati ampliati, sono stati inseriti argomenti, quindi non c’è una limitazione da questo punto di vista, c’è il famoso principio delle tre “E” e ogni dirigente che si assume l’onere di esercitare il proprio ruolo e, quindi, di stabilire se quelle famose tre “E” vengono rispettate, lo fa valutando la convenienza per l’Ente, che prescinde dalla questione del mondo del lavoro, ecco lo chiamo così “mondo del lavoro”, per non entrare in quei temi che avete raccontato e anticipato sulla questione di favorire o generare determinate ipotesi.
Ecco, il mondo del lavoro non c’entra, il mondo del lavoro e a latere; il mondo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità di un’azione è solo legata a quello che la Pubblica Amministrazione deve fare per fare la cosa migliore possibile per la comunità. Quindi, per questo Consigliera Fornaro, capogruppo del gruppo “Con” (di tre componenti), ho dovuto fare questo chiarimento per aderire, poi, alla dichiarazione di voto che lei farà sul punto.
Posso passare la parola al dirigente De Roma per dare una risposta al Consigliere Cosa. Giusto?
(Intervento fuori microfono)
Al Consigliere Musillo: prego.
Dottor De Roma
Forse non mi sono spiegato bene: il risparmio è legato alle due opzioni, cioè io anche quando esternalizzo lo faccio per risparmiare; con la stessa logica, quando internalizzo lo faccio perché complessivamente, per tutte le valutazioni che la Legge mi dice di fare, è più conveniente internalizzare il servizio piuttosto che esternalizzarlo, ma è una questione specifica per servizio.
La mozione è sollecitatoria in questo senso, ma in realtà un anno e mezzo fa forse io internalizzato un pezzo del servizio ad AMIU, perché ho fatto quella valutazione, cioè che quel servizio fatto all’esterno lo potevo fare meglio all’interno; così come anni fa, abbiamo fatto la scelta opposta: abbiamo deciso che il servizio del verde potesse essere più economicamente conveniente, e poi i fatti ci hanno dato ragione (“economicamente” significa complessivamente, cioè dopo tutta una serie di valutazioni), fatto all’esterno piuttosto che all’interno.
Peraltro, queste valutazioni sono dinamiche, non sono statiche, cioè quello che vale adesso fra dieci anni potrebbe non valere perché sono cambiate le condizioni.
Presidente Bitetti
Bene. Possiamo…
(Intervento fuori microfono)
No, mi sembra di capire che non intenda ritirarla, questo mi sembra di capire, è stato molto chiaro il proponente.
Ci sono altri interventi?
Chiudiamo la fase degli interventi.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Vietri
Presidente: come annunciato in precedenza, Fratelli d’Italia si astiene su questa mozione, noi siamo interessati ad approfondire, soprattutto con le norme alla mano, queste vicende che sono qui accennate, che se fossero solo l’indirizzo all’Amministrazione di valutare se c’è una maggiore convenienza dal punto di vista economico nello svolgimento dei servizi in modo internalizzato, non ci sarebbe stata tutta questa discussione. La mozione verte sul fatto che si parla di persone che sono precarie, che derivano da platee storiche, che godono della clausola sociale per continuare a lavorare nell’ambito degli appalti e si chiude con questo segnale: “Guardate che se vengono internalizzati i servizi nelle società partecipate, si risolve anche il problema del precariato, che qui è ben illustrato all’interno della mozione”. A nostro avviso si intende questo. Per cui noi ci asteniamo; poi se sarete in grado di convincerci che ci sono norme che consentono questo, noi saremo sempre disponibili a riparlarne e a discuterne, perché sul lavoro, su quelle che sono le problematiche amministrative dell’Ente, noi siamo sempre disponibili ad approfondire le questioni. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Castronovi, immagino per dichiarazione di voto.
Consigliere Castronovi
Certo! Io voterò a favore.
Presidente Bitetti
Immagino che sia chiaro.
Consigliere Castronovi
Presidente: intanto volevo invitare anche a lei a votare a favore, però dipende dalla sua potestà.
Volevo dire che il principio con cui è stata fatta questa mozione continua ad essere confermato dal dottor De Roma, per cui mi fa piacere che i dirigenti, malgrado non conoscano la mozione (perché ho fatto un passaggio tecnico con altri dirigenti), condividono questa scelta, nel senso che, come così come è successo nella Direzione Ambiente in cui il dottor De Roma ha specificato che è stato già internalizzato un servizio, purtroppo, siccome la sua sensibilità verso questo tema probabilmente non è diffusa, io mi permetto di sollecitarla attraverso l’intervento del Sindaco.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Castronovi.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Fornaro: prego, ne ha facoltà.
Consigliera Fornaro
Io, alla luce anche di quello che è stato detto dal dirigente, proprio perché ritengo che questa valutazione venga già fatta all’interno dell’Amministrazione da parte, appunto, della dirigenza, quindi noi come Gruppo “Con” ci asterremo.
Presidente Bitetti
Grazie. Prego, Consigliere Battista Massimo.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: come avevo già detto prima, io mi asterrò su questo provvedimento perché - come ribadito e sentito anche il dirigente - dopo aver ascoltato anche interventi stile democristiano, stile equilibrista, secondo il mio punto di vista c’è qualcuno che oggi ci ha dato lezioni da buon andreottiano. Io mi asterrò da questo provvedimento perché non mi sento assolutamente di poter approvare e votare a favore perché, leggendo, ci sono tantissime incongruenze. Come diceva il buon Michele De Martino, sarebbe bastato riassumere il tutto in cinque brevissime righe. Ci sono delle incongruenze sulle società partecipate, altre società dove noi esternalizziamo il servizio, quindi ci sarebbe da discutere, perché prendo spunto da ciò che ha detto il Presidente della Commissione Ambiente, Paolo Castronovi, che lui vuole impegnare il Sindaco, visto che forse le Direzioni non gli hanno dato ascolto.
Quando parliamo di provvedimenti di questo genere, parliamo di milioni e milioni di euro che questa Amministrazione o le Amministrazioni che governano democraticamente… io non mi sento di dare delle risposte o delle illusioni a dei lavoratori che in questo momento, molto probabilmente, avranno avuto delle garanzie, Presidente. Quindi, questa mozione… e invito anche i Consiglieri comunali, come diceva il buon Paolo Castronovi, di andarselo a rileggere perché, se la leggete attentamente, ci sono degli squilibri tra un qualcosa che si va a chiedere e poi, naturalmente, si chiede alla fine.
presidente Bitetti
Quindi, Consigliere Battista, si astiene?
(Intervento fuori microfono)
Ok!
Prego, Consigliere Cosa: ne ha facoltà.
Consigliere Cosa
Anche il Gruppo Misto si asterrà. Questa è l’ennesima volta che un invito che viene dalle opposizioni non viene colto dalla maggioranza, perché noi chiediamo soltanto un approfondimento. Ad esempio, mi verrebbe da dire: Confcooperative che cosa ne pensa di questo indirizzo politico? Perché poi tutta una serie di gare non si faranno più, quindi anche al settore privato che partecipa a queste gare - ad esempio - viene meno una fonte.
È ovvio che il dirigente abilmente ha affermato che queste valutazioni sui servizi venivano fatte, quindi a maggior ragione non capisco perché non approfondire e capire quali servizi si vorrebbero andare ad internalizzare.
Poi, ovviamente, quando non cogliete le nostre proposte di ritirare i punti, noi ci adoperiamo votando anche a favore in alcune circostanze e poi, dopo mesi, ci ritroviamo sul giornale, come ad esempio nel caso del provvedimento delle RSA, che avevamo ragione, perché se uno vuole approfondire, evidentemente studia e, magari, emerge qualche incipit che potrebbe andare a favore delle scelte di indirizzo politico che si vanno a fare.
Quindi noi ci asterremo. Saremo vigili e daremo anche il nostro contributo su questo indirizzo politico che vi accingete a votare. Ovviamente, secondo noi state creando delle false aspettative perché, avendo svolto per anni il ruolo di Assessore al Lavoro, sono certo… sono certo che alla prima occasione che internalizzerete un servizio, vi ritroverete i Cobas sotto qui, perché - vi ripeto - quando andate a dire “servizi comunali continuativi non straordinari”, per quello che mi riguarda, alla lettera sono tutti i servizi continuativi non straordinari. I cimiteri, i bagni, i custodi delle piazze, la pulizia dei mercati sono servizi che si fanno da anni, quindi sono continuativi e sono essenziali per la vita di un Ente. Quindi, poi andare anche a dare questa patata bollente ai dirigenti, che dovranno dire: “Le signore delle pulizie sì, quelli dei mercati no”, cioè non lo so.
Comunque voi siete la maggioranza, voi decidete, quindi noi più che sostenervi con un’astensione… perché - voglio dire - anche l’astensione è un atto politico importante, noi siamo qui. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Cosa.
Non ho altri interventi iscritti: giusto?
Quindi chiudiamo con la fase delle dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione la mozione.
23 presenti: 15 voti a favore, 8 astenuti (Battista Massimo, Battista Francesco, Cosa Francesco, Festinante Cosimo, Fornaro Stefania, Musillo Vincenzo, Vietri Giampaolo, Bitetti Piero). La mozione è approvata.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo: «Ordine del giorno “Impegno istituzionale per Taranto sulla tutela ambientale e sanitaria situazione ArcelorMittal (ex Ilva S.p.A.)”», a firma del Consigliere Odone.
A tal proposito è arrivato un emendamento. Consigliere Battista: la data dell’emendamento?
(Intervento fuori microfono)
Sì, siccome ho il testo…
(Intervento fuori microfono)
Prego.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: ne approfitto perché, proprio a tal proposito, questo ordine del giorno era stato presentato dal Consigliere Odone a novembre 2022 e all’epoca il sottoscritto presentò un emendamento. L’altro giorno lei mi ha fatto chiamare dalla Segreteria e ho chiesto alla dottoressa se questa mozione fosse stata ritirata.
Allora io volevo capire, prima che andiamo avanti, se la mozione presentata dal Consigliere Odone - so che è così - è stata ritirata, reintegrata, rimodulata, perché se parliamo della mozione di novembre aveva un aspetto, adesso… Infatti, sulla mozione che io le ho presentato ho aggiunto dei punti perché ci sono stati degli accadimenti.
Quindi la domanda che io le pongo, come ho posto la stessa domanda alla dottoressa, è: la proposta iscritta oggi all’ordine del giorno è nuova? La precedente è stata ritirata?
Perché qua non è che, in base agli eventi, si spostano o si tolgono ordini del giorno, poi se ne presentano degli altri.
Voglio capire, Presidente, le sto formulando una richiesta - così come ho fatto l’altro giorno -: quella di novembre è stata ritirata? Gliel’ho già detto stamattina, però ancora lei non mi risponde.
Presidente Bitetti
Sì, Consigliere Battista, le rispondo allora: l’ordine del giorno che fu presentato in data 17.11.2022 è stato sostituito in data 10.01.2023. L’oggetto è lo stesso, ma ci sono delle cose diverse che potrà relazionare però il…
Consigliere Massimo Battista
E no, Presidente…
Presidente Bitetti
Però, Consigliere Battista, scusi: ce l’avete!
Consigliere Massimo Battista
Faccio appello al Segretario, Presidente!
Presidente Bitetti
E faccia appello al Segretario!
Consigliere Massimo Battista
No, no, perché se lei sta mettendo i puntini sulle “i”, quando viene riformulata, modulata, lei nella Conferenza dei Capigruppo lo deve dire, Presidente, perché…
(Intervento fuori microfono)
Non c’era. …perché all’articolo 32, comma 4 (quello che voi avete modificato) ogni qualvolta c’è un ordine del giorno, una cosa, dovete chia… Presidente, Presidente…
Presidente Bitetti
Ma non è così, è ordine del giorno!
Consigliere Massimo Battista
Presidente: oggi mi sta dicendo che è rimodulata, stamattina mi avete detto che è stata… Ma, detto questo…
Presidente Bitetti
Ma ce l’ha sulla PEC, Consigliere Battista! Ce l’ha sulla PEC!
Consigliere Massimo Battista
Presidente: detto questo… l’altro giorno mi ha fatto chiamare e non ho avuto risposta, ha detto questo: “Vuole un altro emendamento? C’ha la data?”. Perché mi ha chiesto la data?
Presidente Bitetti
Le ho chiesto questo perché era allegato sotto e non l’ho trovato. E’ semplicemente per quello. Ce l’ho qua!
L’emendamento che ha depositato stamattina ce l’ho, del 16 gennaio, a firma sua…
Consigliere Massimo Battista
Lei mi ha chiesto la data, se ci fosse la data.
Presidente Bitetti
Era inserito nell’incartamento e non lo trovavo, per quello le ho chiesto la data: per vedere se fosse diverso dal precedente.
Tornando al tema, alla proposta del Consiglio Odone, la stessa è stata depositata in data 10 in sostituzione di quella del 17.11. Cosa c’è che non torna? Non sto capendo!
(Intervento fuori microfono)
Scusa, “in sostituzione” o “rimodulata” che cambia? Non sto capendo! Veramente non sto capendo!
Tuttavia, Consigliere Battista, facciamo fare le copie per il Consiglio. Grazie.
Bene. Quindi, nel frattempo che il signor Michele ci fa le copie dell’emendamento, chiedo al Consigliere Odone di relazionare sulla proposta.
Consigliere Odone
Grazie, Presidente. Assessori, Consiglieri, vorrei innanzitutto fare una premessa per ciò che concerne il significato politico di questa proposta di ordine del giorno in riferimento all’impegno istituzionale per Taranto sulla tutela ambientale e sanitaria. Questa nostra iniziativa politica, mia personale ma dell’intero Movimento 5 Stelle, qui a Taranto è volto soprattutto a sollecitare una discussione in riferimento ad un tema che riguarda tutti, che riguarda tutta la città e tutte le forze politiche della città: il riferimento è proprio quello alla tutela ambientale e sanitaria, ed in particolare circa la necessità della chiusura di ogni fonte inquinante che possa arrecare danno alla salute dei cittadini e all’ambiente della città.
C’è da dire anche che l’Amministrazione comunale precedente, anche presieduta dall’allora Sindaco Rinaldo Melucci, è risultata protagonista anche di una significativa discontinuità con il passato: l’Ordinanza Sindacale per il fermo dell’area a caldo dello stabilimento e la formale richiesta del riesame della vigente AIA avverso il quale l’Amministrazione comunale ha anche opposto un ricorso in sede giudiziale, rappresentano dei punti di ritorno politico-istituzionali del tutto coerenti con l’azione amministrativa del Movimento 5 Stelle.
Vedete: è necessaria a Taranto una reale e concreta riconversione industriale, che contempli la continuazione dell’attività produttiva solo ed esclusivamente in maniera ecosostenibile. La chiusura delle fonti inquinanti non è una posizione ideologica, ma risponde ad un impegno assunto sia in sede europea ed internazionale, nonché una responsabilità dello Stato e della politica nei confronti dei cittadini di Taranto e del territorio che per troppi anni hanno patito le conseguenze di questa situazione. Allora, è necessario un richiamo… è necessario che l’Amministrazione comunale e, quindi, la massima Assise comunale della città prenda posizioni anche su una serie di iniziative legislative che sono state intraprese nel passato: faccio riferimento velocemente all’eliminazione dell’immunità penale a favore dei gestori dello stabilimento ex-Ilva e dei loro delegati per l’attuazione del Piano ambientale; al mancato trasferimento degli oltre 575 milioni di euro dalle attività di bonifica all’attività produttive di Acciaierie Italia; ancora al sostegno di un disegno di legge depositato in Senato, che prevede l’introduzione dell’obbligo della Valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario nell’ambito della procedura di autorizzazione integrata ambientale, la cosiddetta VIIAS, che è una cosa diversa dal dire Valutazione del danno sanitario VDS.
Ancora, c’è una mozione del Senato che prevede un adeguamento dei limiti degli inquinanti, sulla scorta delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, non ultime del 21 settembre; 2021 ancora il problema… il riferimento al tema occupazionale e, quindi, la garanzia dell’occupazione dei lavoratori ex-Ilva, per i quali è necessario un progetto di assorbimento del personale, illustrando le concrete modalità di applicazione della clausola sociale.
Ma non dobbiamo anche dimenticare ciò che è accaduto negli scorsi giorni, io ho depositato questa proposta di ordine del giorno non appena c’è stata l’esclusione delle 145 imprese dell’indotto all’interno dello stabilimento, ma non solo: non ultimo, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo Decreto Legge denominato “Misure urgenti per gli impianti di interesse strategico nazionale”, che prevede non solo l’ennesimo prestito di 680 milioni di euro da destinare ad Acciaierie Italia senza capire e comprendere qual è il vero piano di riconversione industriale, oltre a prevedere la reintroduzione del cosiddetto “scudo penale”.
È evidente che con la reintroduzione dello scudo penale per lo stabilimento siderurgico ex-Ilva in un Decreto Legge, ebbene sì, il Governo - lo diciamo con molta forza - reintroduce, ripristina il diritto di uccidere, si torna indietro di dieci anni. L’intento delle forze di questo Governo di maggioranza è chiaro: mantenere o, addirittura, ampliare una produzione a carbone altamente inquinanti, infischiandosene della transizione ecologica di un progetto di riconversione industriale tanto atteso e che ancora incide sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Non si può pensare ad una riconversione industriale se non aumentiamo le tutele giuridiche, ambientali e sanitarie senza chiudere le fonti inquinanti.
Vengono così disattese dal Governo la sentenza del disastro ambientale della Corte di Assise del Tribunale di Taranto, la sentenza di condanna della Corte Europea dei Diritti Umani, la procedura di infrazione per mancato rispetto della Direttiva Europea 75/2010, le raccomandazioni dell’Organismo Mondiale della Sanità. Ci troviamo di fronte ad un Governo che ignora le richieste di un intero territorio, regalando ulteriori soldi pubblici, senza chiedere garanzie sul loro impiego, soprattutto con riferimento alle tutele ambientali e garantendo l’immunità penale ai vertici amministrativi, che continuano ad essere legittimati ad uccidere impunemente.
Quindi arrivo alla proposta: è auspicabile che venga siglato un accordo di programma che contempli tutte le proposte fin qui da me, ovviamente, riassunte e argomentate, che preveda la realizzazione di impianti ecosostenibili anche con forni elettrici alimentati con idrogeno verde ed energie rinnovabili; l’introduzione preventiva della VIAS; la riduzione dei livelli di inquinamento di cui al decreto legislativo, fermi ad un decreto legge nel 2010; un piano di sostegno di riferimento e di reinserimento al lavoro di tutti i lavoratori considerati in esubero.
Non dimentichiamo ciò che ancora ha previsto – Presidente: mi dica se ho tempo…
Presidente Bitetti
Ha tempo, ho suonato solo per abbassare i decibel che la disturbavano.
Consigliere Odone
Non voglio violare le norme esistenti.
…che ad oggi non è dato sapere se Acciaierie Italia abbia redatto un piano industriale degli investimenti ecosostenibili che contempli tutte le iniziative legislative sin qui richiamate ed è, quindi, necessario in questo accordo di programma chiedere un vincolo a questi stanziamenti, perché soltanto supportando questi stanziamenti non ad un vincolo del tutto generico, ma ad un vincolo che preveda una riconversione concreta degli impianti, ripristinare l’immunità penale sul sito ex-Ilva di Taranto dopo le sentenze della Corte Costituzionale, della Corte di Assise del Tribunale di Taranto e della Corte Europea significa legittimare la violazione dei diritti costituzionali della tutela ambientale, del diritto alla salute e della sicurezza sul lavoro. Non dimentichiamo che il diritto all’ambiente è un diritto che finalmente vede il suo riconoscimento all’interno della nostra Carta Costituzionale, non è più un diritto concesso ma è un diritto riconosciuto.
Quindi, rispetto al miliardo di euro che è attualmente a disposizione, noi siamo ancora su questa posizione, dove chiediamo che sia auspicabile la sigla di un accordo di programma che preveda - molto sinteticamente le ripeto - la chiusura delle fonti inquinanti; la realizzazione di impianti ecosostenibili con forni elettrici, alimentato con idrogeno verde ed energie rinnovabili; l’introduzione preventiva della VIAS; riduzione dei livelli di inquinamento di cui al decreto legislativo 155/2010, secondo le nuove indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sono del settembre 2021; un piano di sostegno e reinserimento al lavoro di tutti i lavoratori considerati in esubero; il riconoscimento di esposizione ad amianto, l’applicazione della clausola sociale per le imprese dell’indotto; chiedere di dire no al ripristino dello scudo penale per i siti strategici, come quello dell’ex-Ilva di Taranto, a tutela dei cittadini, dei lavoratori, di tanti giovani e di tanti bambini che sempre più spesso sono costretti a subire gli effetti di questo inquinamento.
Per questi motivi, chiedo a questa Amministrazione comunale di prendere posizione su questa predetta questione. Grazie, Presidente.
Bbtg
Grazie, Consigliere Odone.
Consigliere Battista Francesco: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Francesco Battista
Grazie. Mi fa specie che su questo argomento un Consigliere comunale del 5 Stelle oggi, dopo aver governato per cinque anni, ha tutte le soluzioni, forse magari negli altri cinque anni avete dormito, non lo so. C’è una serie di richieste che avete fatto, però non capisco come mai avete avuto anche il Ministro dello Sviluppo Economico che - bisogna ricordarlo - è stato lui a fare l’accordo con ArcelorMittal, come mai negli scorsi cinque anni, avendo avuto anche in mano il Ministero, non avevate soluzioni a tutte queste richieste che state proponendo, insomma. E’ facile poi, quando si sta all’opposizione, dire - no? – facciamo così, quando in realtà poi, se si è avuto la possibilità di farlo, questo non è avvenuto.
Anche il discorso delle fonti inquinanti nel 2018 - ci stanno parecchi spot in giro, basta andare su Facebook, sulla rete - tutti i cittadini pensavano che, una volta che voi foste andati al Governo, insomma, l’Ilva sarebbe stata chiusa. In realtà questo non è avvenuto e oggi, invece, ci venite a dire che avete tutte le soluzioni in mano, con fantomatici forni elettrici con idrogeno verde, non lo so adesso quale tecnico abbia avallato questa ipotesi, mi sembra una ipotesi fantomatica; anche se io non sono tecnico, ma già il fatto di leggere queste cose… non lo so. Quello che dico io è che - ripeto - anche sul discorso dell’Ilva sono state presentate tre mozioni diverse, 21 Consiglieri comunali che non sono stati da capaci di trovare un accordo su un unico ordine del giorno, già di lì si capisce che è un argomento così serio e così vasto che è difficile avere la verità in mano. Credo che nessuno abbia la bacchetta magica, e lo dimostra il fatto che siete stati al Governo e oggi, che non lo siete, a distanza di qualche mese sapete tutto già come fare.
Detto questo, io credo che anche questo ordine del giorno, come anche gli altri, siano solo un pretesto per accreditarsi con il proprio elettorato, perché il Sindaco ha già espresso in varie situazioni il proprio pensiero politico: sulla stampa, nelle sedi istituzionali. Credo che sia inutile “impegnare il Sindaco” su tre ordini del giorno dove scrivete tre cose totalmente diverse una dall’altra, non so come il Sindaco possa impegnarsi su delle visioni su questo argomento totalmente diverse. Già questo fa capire che questi ordini del giorno sono assolutamente pretestuosi e non hanno l’obiettivo di raggiungere il risultato, perché se fosse stato così, avreste presentato un unico ordine del giorno a firma di tutta la maggioranza. E’ per questo motivo che voteremo chiaramente contro. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Festinante: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Festinante
Vorrei far notare a questa Assise che la maggioranza non c’è più, sono andati buona parte tutti quanti via, su uno degli argomenti…
(Intervento fuori microfono)
Sono andati via, Tribbia, non c’è più nessuno! Non avete più la maggioranza, la minoranza sta mantenendo questo Consiglio comunale su questa mozione importantissima. Questa è una vergogna per la nostra città! Che si fermassero, non andassero a mangiare, come stiamo facendo noi! Che si fermassero qui e dite le cose come stanno alla città, che è vergognoso quello che sta avvenendo!
Qua ci dobbiamo dare una regolata tutti quanti. Vergogna! Soltanto 12 persone della maggioranza: ma a che punto siamo arrivati qua? Dove siamo arrivati in questa città? Vergogniamoci tutti, compreso me stesso!
Stiamo parlando dell’Ilva, degli operai, della gente che lavora! E’ ora di smetterla e di fare le cose serie. Cose serie qua non ne stanno. Adesso basta! E ora vedrete tutte le azioni che andremo a fare, compresa quella di oggi, che non è stato nessuno presente. Date le risposte alle imprese, che non possono più mangiare, che stanno fallendo. Diamo le risposte alla città. E lo stesso Odone: Odone mi sta bene tutto quello che dici, ma con quale criterio lo rappresentiamo? Chi siamo noi, soltanto noi quattro, quattro gatti?
Adesso bisogna prendere delle decisioni, che la maggioranza si dia una regolata, la maggioranza in questo momento non esiste.
Scusate lo sfogo, ma io non farò neanche un intervento in tal senso.
Presidente Bitetti
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Battista Massimo: ne ha facoltà.
(Interventi fuori microfono)
Scusate, scusate, signori Consiglieri, per favore.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: sinceramente, presentare tre mozioni su un argomento di vitale importanza, come la “questione Ilva” da parte della maggioranza e vedere qui i banchi della maggioranza non avere i numeri per poter votare queste mozioni e, tra l’altro, vedere i banchi dell’Amministrazione desolatamente vuoti, dove il Sindaco puntualmente, su argomenti così importanti per la città di Taranto, è sempre sistematicamente assente, questo - purtroppo - agli occhi della gente deve essere rimarcato e fatto presente.
Detto questo, a me fa specie ascoltare l’amico Consigliere Mario Odone parlare sulla proposta di mozione su quello che ha fatto il Sindaco Melucci nel corso del tempo. Se parliamo dell’Ordinanza, si vada a leggere l’Ordinanza, caro Consigliere comunale: là parlavamo di tre giorni di sforamento. Chi è entrato nel merito di quell’Ordinanza è il TAR. Ma lo sapevamo tutti che il Consiglio di Stato avrebbe bocciato.
Ma detto questo, perché il tempo è poco e sicuramente il Consigliere Bitetti… perché le vorrei fare anche presente che quando io facevo parte del 5 Stelle e ho presentato delle mozioni, vede queste, ve le ho portate, stanno in bella vista, vede qua, abbiamo distribuito oltre 60.000 volantini davanti alla fa…
(Intervento fuori microfono)
Presidente: io non voglio essere interrotto, eh!
60.000 volantini con all’epoca ex Consigliere Nevoli, che si doveva occupare di altro. Il sottoscritto è uscito dal Movimento 5 Stelle perché le informazioni e quello che avevamo detto alla cittadinanza e ai lavoratori non si sono rilevati tali, perché il 6 settembre… il 6 settembre il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha votato un accordo con i sindacati e con ArcelorMittal. Oggi voi chiedete di cambiare la governance: ma prima resettatevi tra di voi, perché questo Sindaco non è affidabile. Perché il signor Sindaco ci deve dire che, nel 2017, qui al primo piano ha fatto venire Carlo Calenda, per la sottoscrizione di quell’accordo. Nel 2018 non andava più Calenda, il 28 ottobre 2018 - caro Mario Odone - il suo Sindaco si doveva incontrare nel pomeriggio con la famiglia Mittal per far rientrare in fabbrica il sottoscritto, il signor Lucio Lonoce e Vittorio Mele. Lo dico io perché… lo dico io perché sono atti depositati in Procura della Repubblica. Lo dico io, non tu! Lo dico io! Il Sindaco si incontrava con Mittal per far rientrare a me in fabbrica!
Quindi il Sindaco dovrebbe fare prima un po’ di chiarezza, perché ogni mese cambia.
Vorrei ricordare anche che, dopo quell’evento del 28 ottobre, si è tirato il mondo ambientalista, se l’è tirato, perché parliamo qua… tu hai parlato di forni elettrici… perché, Mario, quando parli di forni elettrici, mi dici: ma dove li volete costruire questi forni elettrici?
Parlate di idrogeno, ma conoscete lo stabilimento? Quello è un ciclo integrale, che parte dal Porto e finisce al Porto per la materia finita. Quando voi parlate di forni elettrici ad idrogeno, voi non sapere nemmeno di che cosa state parlando. Quegli impianti vengono alimentati dai gas AFO, quelli che voi state contestando, quello che tu stai dicendo quando il Presidente Conte è stato al Governo per parlare… oggi ve ne siete usciti con la questione dello scudo penale: quella fabbrica sta chiudendo. L’anno scorso il Presidente della Regione, dove voi sostenete il Michele Emiliano e il Sindaco Melucci, è andato con la Morselli in direzione, si sono seduti e hanno detto che si sentivano a casa.
Allora, quindi, caro Mario, prima che venite a presentare delle mozioni (tre mozioni voglio ricordare, tre mozioni da parte della maggioranza)… Tra l’altro, vorrei ricordare che sono state presentate delle mozioni dal sottoscritto nella scorsa consiliatura e sono state puntualmente bocciate, quando poi avevamo tutto il mondo ambientalista che adesso è salito sul “carro del vincitore”. Perché voglio ricordare, Mario, che io non sono un ambientalista, perché gli ambientalisti qui a Taranto parlano sono di Ilva, del resto di quello che succede…
Presidente Bitetti
Consigliere: si avvii alla conclusione.
Consigliere Massimo Battista
Presidente, sto terminando. Un argomento così importante… Ho capito, sto finendo.
Presidente Bitetti
Ti sto consentendo di finire, ma abbiamo superato il tempo.
Consigliere Massimo Battista
Un argomento così importante, dove non vedo la presenza di una persona, di un Sindaco che su questi argomenti, e non solo su questi, non è mai presente, merita rispetto nei vostri riguardi che avete presentato le mozioni.
Dicevo: le mozioni presentate dal sottoscritto sono state puntualmente e sistematicamente bocciate.
Detto questo, io ho presentato un emendamento sul suo ordine del giorno. Quando voi parlate anche di “questione amianto”, io non voglio essere un assassino, non mi voglio costituire Parte Civile quando noi tutti sappiamo che i lavoratori in questo momento stanno operando con un materiale che si chiama amianto, materiale killer che continua ad uccidere. Ne è una riprova che la scorsa settimana sono stati condannati, per quanto riguarda la Nave Vittorio Veneto, degli alti funzionari.
Non posso essere complice di chi, in questo momento, ha sentenziato “Ambiente svenduto” primo grado, dove c’erano tutti i politici e dove c’era tutta la stampa, la Curia, c’erano un po’ tutti che mangiavano da… Perché se avessimo aperto il bubbone di “Ambiente svenduto” tre quarti di Taranto sarebbe a processi.
Detto questo, io non posso essere complice, Mario, perché io continuare a prendere in giro la città… Io ho presentato un emendamento: quella fabbrica va chiusa e chi continua a parlare di forni elettrici, chi continua a parlare di idrogeno, chi continua a parlare di chiusura area a caldo o chi continua a parlare di arretramento – i Verdi parlano di arretramento - ma di che cosa state parlando? Che cosa dobbiamo arretrare? Mica è una partita di pallone, che segniamo il gol e mettiamo tutti in difesa? Ma di che cosa state parlando?
Quello stabilimento va chiuso perché il mercato ha chiuso quello stabilimento! Quando io dicevo che con quello stabilimento Mittal è venuta a prendere solo quote di mercato, l’ho detto in tutte le lingue, non sono stato ascoltato. Adesso qualcuno si preoccupa dei lavoratori?
Io mi sarei aspettato qui quelli che vi stanno portando a passeggio anche per il 19: io mi sarei aspettato qui le organizzazioni sindacali; avrei voluto e voglio capire come vengono spesi i soldi del famoso Decreto 1998 SIN di interesse nazionale. I soldi dei fondi Ilva non possono essere spesi per gli eventi natalizi. Vorrei capire se le famiglie disagiate dei quartieri Tamburi e Paolo VI veramente vengono sostenuti. Volevo capire anche quei Sindaci che sono andati a braccetto con il Sindaco la scorsa settimana, non ho capito, sono andati a Roma a fare una conferenza stampa Sindaci che appartengono al tuo movimento politico, voglio capire, perché sono interessati a quei fondi: mi riferisco ai Comuni di Crispiano… vorrei capire anche al Comune di Massafra come quei soldi sono stati spesi, perché parliamo di milioni di euro.
Detto questo, Mario, avrei tanto da dire, starei qui ore e ore a parlare.
Presidente Bitetti
Si avvii alla conclusione, per favore.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: vedo che qualcuno si muove, si agita, deve stare poco calmo e deve ringraziare, perché poi i soldi del Covid e i soldi ex-Ilva – Mario – finiscono, perché la fortuna di questa Amministrazione è quella: i soldi Covid e i soldi fondo Ilva finiscono e finisce per tutti il giocattolo.
Come avevo voluto anche l’associazione ambientalista “Giustizia per Taranto” quando esternò…
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere.
(Intervento fuori microfono)
Mi dici che finisci… dai!
Consigliere Massimo Battista
…”Giustizia per Taranto” chiese - non Massimo Battista, andatevelo a leggere - se realmente il Sindaco di Taranto c’entrasse qualcosa sulla copertura dei parchi minerali. Caro Mario Odone, vogliamo capirlo questo. Non lo dice Massimo! L’ho letto, proprio ieri lo leggevo: “Giustizia per Taranto” chiedeva se la società del Sindaco c’entrasse qualcosa con la copertura dei parchi minerari. Allora di questo si tratta! Presentare oggi tre mozioni – mi dispiace, mi duole dirtelo - dove non avete nemmeno i numeri su un provvedimento del genere, è a dir poco scandaloso. Allora, siccome…
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista…
Consigliere Massimo Battista
(parole fuori microfono) …un Consiglio monotematico, come è stato chiesto nella Conferenza dei Capigruppo, invece qui sono state presentate tre mozioni, già un Consigliere che ha presentato la mozione è andata via. Avrei fatto un Consiglio comunale monotematico, avrei messo lì spalle al muro tutti: parlamentari, Presidente della Regione… Perché ancora il Presidente della Regione, che ormai è arrivato, voglio capire qual è la sua posizione. E vorrei capire anche la posizione del suo Sindaco, perché se un giorno dice “chiusura dello stabilimento” e poi dice di cambiare la governance quando è stato l’autore di quella firma, insieme al Movimento 5 Stelle, ma di che cosa state parlando?
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vietri: prego, ne ha facoltà.
Per favore, capisco che il tema è importante e delicato e coinvolge tutti noi, però, per favore, proviamo a rimanere nei tempi che ci sono assegnati. Prego.
Consigliere Vietri
Si sarebbe dovuto svolgere un Consiglio monotematico sull’Ilva, che è saltato perché, in contraddittorio, alla presenza delle parti sociali e datoriali, sarebbe emerso che le vostre forze politiche hanno governato per dieci anni e che hanno peggiorato la situazione dell’Ilva, della quale oggi chiedete conto a noi. Voi avete dato lo stabilimento a Mittal, voi avete sottoscritto i contratti, voi avete fatto quelle società con quella proporzione Stato/privato, voi vi siete fatti le foto giù al primo piano, nella stanza del Sindaco, con ArcelorMittal.
Oggi si discutono semplicemente tre ordini del giorno, la maggioranza sullo stesso argomento presenta tre diversi ordini del giorno, senza neanche il Sindaco presente, anzi con il sindaco che ha già espresso (a braccetto con Emiliano) la posizione del Comune, senza mai discuterne in Consiglio comunale. Ordini del giorno che oggi contengono tutte le soluzioni sulla “questione Ilva”, presentate - guarda un po’ - dal PD, uno dai Consiglieri ambientalisti, eletti con il Sindaco, i quali per anni hanno accusato i partiti di Governo che sostenevano Melucci di aver approvato dodici Decreti “Salva Ilva” e poi a Taranto si sono apparentati con quegli stessi partiti e ora siedono, buoni, accanto a loro e fanno parte della stessa maggioranza.
E, infine, parlano pure i 5 Stelle, che ora non governano più e hanno anch’essi tutte le soluzioni in tasca e dimenticano che nel 2017 Grillo venne ai Tamburi professando la chiusura dello stabilimento e prospettando ai cittadini la realizzazione lì di parchi a tema, dicendo - leggo testualmente – “Noi per cambiare veramente questa situazione qua, noi dobbiamo andare a governare il Paese”. Così a Taranto il 5 Stelle ha preso il 50% dei voti, hai letto quattro Parlamentari, tutti quelli che si potevano eleggere nella Circoscrizione della nostra provincia: sono andati al Governo, hanno eletto il Presidente del Consiglio, hanno preso il Ministero dello Sviluppo Economico affidandolo a Di Maio, che a novembre del 2019 affermava sorridendo: “ Abbiamo risolto la crisi dell’Ilva in soli tre mesi, abbiamo fatto meglio degli altri. Nessun esubero, tutti assunti”, diceva Di Maio. Pazzesco!
Passa un anno e a Taranto viene Conte e ammette di non avere soluzioni a portata di mano. I 5 Stelle continuano ad essere al Governo, la “questione Ilva non si risolve ma, anzi, si aggrava ed ora, dopo appena tre mesi che i 5 Stelle non sono al Governo, hanno tutte le soluzioni per risolvere i problemi dell’Ilva che finora non avevano risolto, e pretendono che si faccia come dicono loro. Loro che sono tra i responsabili di questa situazione, che hanno strumentalizzato la vicenda dell’Ilva prima, durante e dopo, promettendo i Tarantini l’impossibile e risolvendo il nulla!
Pertanto, noi voteremo contro questi ordini del giorno, sui quali ci viene chiesta la condivisione, perché la condivisione, a nostro avviso, si raggiunge quando non vi è strumentalizzazione, che invece da parte delle vostre forze politiche abbonda sulla pelle dei Tarantini.
Da parte nostra, non abbiamo mai speculato sugli ammalati, sulle morti, sui lavoratori e sulle imprese perché riteniamo che si tratti di questioni da affrontare con serietà e che si tratti di una vicenda dalla risoluzione complessa, perché se così non fosse, sarebbe stata – appunto - già risolta dalle vostre forze politiche quando erano al Governo.
Pertanto, invitiamo tutti a mettere da parte d’ora in poi le strumentalizzazioni e il populismo, perché non servono a nessuno, non servono ai cittadini, né ai lavoratori e né alla politica.
Concludendo, ci rendiamo però disponibili, anche attraverso l’intervento dei nostri Parlamentari, a qualsiasi confronto che avvenga invece in modo serio, costruttivo e realistico e che miri realmente a ricercare soluzioni condivise, che finora sono mancate, nell’interesse del territorio.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Vietri.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Contrario: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Contrario
Come sapete, per me il tema rappresenta anni di militanza contro l’inquinamento in questa terra: le ore impegnate sulla “questione Ilva”, le decine di iniziative, cortei, convegni, approfondimenti, sit-in, lo abbiamo detto dovunque quanto quell’azienda, quanto quella fabbrica sia dannosa per la città di Taranto. Lo abbiamo detto anche davanti alle portinerie Ilva. Lo abbiamo detto anche qui in Consiglio comunale, ero dall’altra parte e urlavo la necessità che le Istituzioni, il Consiglio comunale, l’Amministrazione prendesse posizione sulla “questione Ilva”. Una pressione popolare che, tra le altre cose, portò, attraverso un confronto proficuo e virtuoso, poi con l’ex Amministrazione Melucci, col Sindaco Rinaldo Minucci ad un’Ordinanza, l’Ordinanza n. 15 del 27 luglio 2020, che chiedeva la chiusura, la sospensione e il fermo degli impianti inquinanti e dannosi per la salute umana, uno degli esempi virtuosi di quando la pressione popolare e le Istituzioni riescono a collaborare e a condividere l’interesse della città contro l’inquinamento. Perché - ve lo dico – anni di attivismo mi hanno portato oggi a vivere con particolare emozione la responsabilità del mio ruolo istituzionale sulla “questione Ilva”. E io devo ricordare, e lo ricordo a tutte e tutti i Consiglieri presenti, perché gli assenti ognuno dei quali avrà sicuramente motivo valido per non esserci, però vi devo dare la responsabilità e ricordarvi quello che c’è scritto su una targa sui Tamburi: “Nei giorni di vento nord/nord-ovest veniamo sepolti da polveri di minerali e soffocati da esalazioni di gas provenienti dalla zona industriale Ilva. Per tutto questo gli stessi maledicono coloro che possono fare e non fanno nulla per riparare”. Perché ancora oggi, nonostante i dodici anni della vertenza Ilva, dal 2012 (il sequestro degli impianti) ancora oggi polveri ed emissioni continuano ad essere riversati in maniera massiccia sulla nostra città.
Vi racconto un dato su tutti, poi non starò a fare l’elenco, anche perché - come altri Consiglieri - potremmo parlare per ore di Ilva, però da una denuncia di “VeraLeaks”, alla quale ha partecipato anche l’associazione “Giustizia per Taranto”, vi ricordo che il dato medio della diossina sulla Masseria Carmine nel 2008, il dato che ha portato all’abbattimento delle pecore era 13,92. Sapete qual è stato il dato medio a novembre 2021 sulla Scuola “Deledda”?
Di 28,04. Immaginate che danni sanitari!
Allora, non starò qui a parlare di tanti dati, tanto ormai ci sono dati, letteratura scientifica, la sentenza di “Ambiente svenduto”, la condanna della Corte Europea dei Diritti Umani, la definizione dell’ONU che ci definisce “terra di sacrificio”. L’Ilva è dannosa per questo territorio!
Ma veniamo al punto all’ordine del giorno, dopo queste premesse: beh, care e cari, abbiamo tutti una responsabilità enorme, la targa ve l’ho letta, e sotto questo punto di vista non possiamo non prendere atto che la città e le lotte ambientaliste di questa terra rischiano di avere una pietra tombale a causa del Decreto 2/2023, in particolare relativamente allo scudo penale.
Allora - lo dico a tutte e tutti - un atto di responsabilità… perché il Consiglio comunale tutto, l’Amministrazione e la Giunta devono approvare, attraverso un minimo comune denominatore, ad avere in questa fase una voce autorevole che tenga dentro la voce della città, che chiede giustizia per Taranto, la voce delle associazioni, degli ordini professionali, dei sindacati, del Consiglio comunale e dell’Amministrazione. E quali sarebbero, a mio avviso, i punti che possono tenere tutti dentro?
Eliminerei i punti sul futuro di quella fabbrica, perché – francamente – Mario, lo sai, il suo ordine del giorno ha tanti punti che mi vedono favorevole, però, ad esempio anch’io non ti nascondo serie difficoltà e molte perplessità su forni elettrici, forni a idrogeno. Ho molte perplessità. Io eliminerei discussioni sul futuro Ilva, ma dico io: riusciamo - poi nella dichiarazione di voto ti dico - nella responsabilità che ognuno di noi ha, anche nei confronti della città che chiede giustizia, un atto di responsabilità e proviamo a fare un documento condiviso in cui i punti all’ordine che rappresentano tutti sono, innanzitutto, non ha quel Decreto in particolare, non ad uno scudo penale imbarazzante, non ad ulteriore spreco di denaro pubblico, soprattutto nei confronti di chi le gestisce in maniera criminale, come Mittal (e mi prendo la responsabilità di quello che dico) e un accordo di programma finalizzato a chiudere quegli impianti, a chiudere quegli impianti inquinanti, quelle fonti inquinanti.
Dopodiché bonifiche, dopodiché tutela dei redditi degli operai, tutela occupazionale e tutela delle aziende dell’indotto in un piano di riconversione ecologica della nostra economia. Un risarcimento per questa città, che chiede alternative economiche e, chiaramente, la valutazione preventiva al danno sanitario qualsiasi sia il programma che si intende fare per l’ILVA.
Ma - ripeto - non è il momento di dividerci ognuno con la propria formuletta magica e, secondo me, la responsabilità che ci chiede anche questa città in questo momento, e il dramma che vive questa città in questo momento è quello di chiederci un documento condiviso con i punti che ci dovrebbero - mi auguro - vedere tutti d’accordo e che sono fondamentalmente non al decreto, non allo scudo penale e sì ad un accordo di programma che parta dalla chiusura delle fonti inquinanti, degli impianti sotto sequestro.
Tra le altre cose, si sta creando in città una mobilitazione in tal senso, domani c’è un sit-in davanti alla Prefettura, al quale io parteciperò e chiedo a tutte e tutti i soggetti in campo: questo è il momento in cui la città si compatti e che, per una volta, la città di Taranto abbia una voce autorevole sulla “questione ILVA”, perché sono dodici anni che veniamo sacrificati, che siamo “terra di sacrificio”, come ci dice l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Sono dodici anni che siamo “terra di sacrificio” e “carne da macello” per tutelare il PIL nazionale e anche gli interessi delle aziende del nord.
Grazie a tutte e tutti.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Contrario.
Non ho altri interventi… il Consigliere Cosa si è scritto ad intervenire: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Cosa
Grazie, Presidente.
Il Consigliere Luca Contrario parla di condivisione: avete e state dando uno spettacolo, a tutta la nazione, indecoroso. Altro che condivisione! Parli di condivisione e arrivate in Consiglio comunale dimezzati, perché manca mezza maggioranza, arrivate con tre ordini del giorno completamente diversi. Cosa vi costava…
(Interventi fuori microfono)
Cosa vi costava… cosa vi costava fare una riunione di maggioranza?
Presidente Bitetti
Scusate!
Consigliere Cosa
Presidente, cortesemente…
Presidente Bitetti
Ok! sto invitando a…
(Interventi fuori microfono)
Chiedo scusa! Consiglieri, grazie.
Consigliere Cosa
Cosa vi costava fare una riunione di maggioranza, trovare una posizione condivisa, firmare un documento, consegnarlo al Sindaco e dargli un mandato unanime?
Questo è lo spettacolo al quale noi non ci uniamo, al quale noi non prestiamo il fianco come forze di opposizione, perché oggi pensate che non vi osservi il Governo? Pensate che lo scempio che state facendo in Consiglio comunale non sia guardato dal Governo, che vede una maggioranza divisa e una città divisa?
Oggi noi discutiamo in Consiglio comunale della “questione Ilva” e quattro giorni fa il Sindaco, insieme ai sindacati, sono andati lì, a Roma, ad esprimere la loro posizione fregandosene di cosa pensa la maggioranza. Questa è la realtà!
E poi noi dobbiamo firmare un ordine del giorno condiviso che impegna il Sindaco: giusto? Cioè noi dovremmo impegnare il Sindaco di Taranto, un Sindaco che “Giustizia per Taranto” - del quale prima Luca Contrario ha detto di far parte - lo accusava di inaffidabilità. È vero che hai aderito al nuovo movimento politico che si chiama “Una strada diversa”, ma per prendere questa strada diversa evidentemente il Sindaco ti ha querelato in base alle dichiarazioni che hai detto nel 2018 con “Giustizia per Taranto”, quando lo accusavate di aver preso una commessa…
(Interventi fuori microfono)
Quando lo accusavate… quando lo accusavate… quando lo accusavate…
Interventi concitati fuori microfono.
Presidente Bitetti
Scusate, scusate! Per favore… chiedo scusa… per favore, signori! Grazie.
Consigliere Cosa
Luca Contrario è molto nervoso!
Quando, nel 2018, “Giustizia per Taranto”, di cui lui fa parte e ha detto questa mattina di appartenere, accusava il Sindaco di Taranto di aver preso una commessa per la copertura dei parchi minerali, cos’è successo in questa città?
Noi vogliamo chiarezza, perché per dare un mandato pieno del Consiglio comunale, il Sindaco deve venire a smentire queste questioni. Lo ha fatto? Ti ha smentito? Ha smentito le offese che gli dicevi? Ti ha denunciato per diffamazione?
Allora, io non firmerò nessun ordine del giorno condiviso, dando mandato al Sindaco se prima non viene qui in Aula a dire che le diffamazioni (se diffamazioni sono) che voi avete fatto sono vere, perché se sono vere, ovviamente, un Governo dice: “Hanno un Sindaco che è praticamente inaffidabile”, lo avete detto voi e io riporto testualmente ciò che “Giustizia per Taranto” ha detto nel 2018 ed è uscito su tutti i social.
(Interventi concitati fuori microfono)
Quindi non ci venite a chiedere sostegno quando vi presentate in Consiglio comunale con tre/quattro posizioni che non sono condivise. Siete voi che avete esposto la città a questa pessima figura. Noi vi abbiamo chiesto un…
Interventi concitati fuori microfono.
Presidente Bitetti
Vi posso invitare a rimodulare i toni, per favore?
Consigliere Cosa
(parole fuori microfono) …diremo quello che pensiamo. Grazie.
Presidente Bitetti
Per favore, per favore, chiedo scusa. Signori, per favore. Grazie.
Chiedo scusa, c’è un intervento programmato del Consigliere Contrario…
(Interventi fuori microfono)
Chiedo scusa, per le questioni… il motivo penso sia per chiarire eventuali… da fare eventuali contestazioni sulle dichiarazioni fatte.
(Interventi fuori microfono)
Sì, grazie. Consigliere Contrario, per favore, si rivolga a me e all’Aula.
Consigliere Contrario
Vorrei far notare, innanzitutto, che “Giustizia per Taranto” non è un soggetto presente in questo Consiglio comunale, quindi mi trovo particolarmente sorpreso dall’ignoranza istituzionale di alcuni Consiglieri.
Detto questo, io ripeto che il rapporto con l’Amministrazione Melucci nasce proprio dalle pressioni che, come attivisti, abbiamo fatto sulla “questione Ilva” e sulla capacità del Sindaco Rinaldo Minucci di raccogliere le istanze che venivano dal basso e di pressione e di formulare quello che è stato l’esempio più virtuoso e più forte che una Istituzione ha preso nei confronti dell’Ilva e che è stata la famosa Ordinanza di chiusura n. 15 del 27 luglio 2020. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Contrario.
Consigliere Battista: lei è già intervenuto.
(Intervento fuori microfono)
Chi è che ha fatto il fatto personale?
Consigliere Massimo Battista
Presidente: se mi dà la parola…!
Presidente Bitetti
Prego.
Consigliere Massimo Battista
E’ inutile che si sta gira…! Presidente: siccome lei deve ascoltare, il Consigliere Contrario io mi auguro che non fosse rivolta a…
(Intervento fuori microfono)
No - scusami! - hai chiamato “sciacalli” all’opposizione, siccome tu hai detto…
Presidente Bitetti
No, però non c’è un nome.
Consigliere Massimo Battista
Ha chiamato “sciacalli”, Luca! Presidente, calma, siccome io lo conosco…
Presidente Bitetti
Consigliere Battista, però non è che mi devo calmare, io sono calmissimo! Allora non c’è un…
(Intervento fuori microfono)
Ma c’è un’indicazione. Non funziona così!
(Intervento fuori microfono)
Ma sono stra-calmo! Ma non è rivolto a qualcuno!
Consigliere Massimo Battista
Ha detto all’opposizione “siete degli sciacalli”. Luca, scusa: ritiri, per favore? Hai detto: “L’opposizione siete degli sciacalli”.
Interventi fuori microfono.
Presidente Bitetti
Bene, okay, sennò diventa un dibattito. Onestamente, quello che ho sentito non mi è sembrato rivolto a qualcuno. Va bene, ritirato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Odone: per cosa, Consigliere?
(Intervento fuori microfono)
Okay! Ora passiamo… Il Consigliere Musillo ha chiesto di intervenire: prego, ne ha facoltà.
Consigliere Musillo
Grazie, Presidente.
Va bene, l’argomento è chiaro che è complicato, è di grande attenzione nei confronti della città. “Sciacalli” qui non ce ne solo, perché non c’è bisogno di fare cose che possono andare allo sciacallaggio politico, soprattutto nei confronti di una maggioranza che anche oggi, ogni volta che si parla di questioni importanti, ogni volta che si parla di Taranto, ogni volta che parliamo della carne viva dei nostri cittadini (purtroppo poche volte) si divide e ha - come posso dire? - un atteggiamento così violento, così divisivo. Ogni volta è così. Ogni volta è così e mi dispiace, non ci provo gusto. Io ho proprio difficoltà – non imbarazzo perché rispetto ognuno di voi, rispetto alle proprie idee - ho proprio difficoltà a partecipare alla discussione di questi ordini del giorno, sono ben tre, perché ho analizzato delle differenze profonde. Cioè io condivido il ragionamento del Consigliere Contrario quando dice: “Troviamo una soluzione per riunire questo Consiglio comunale e, quindi, magari anche una città intera attraverso un documento unico”. Anche perché il Sindaco, il nostro Sindaco il 19 di questo mese si recherà dal Ministro Urso, forse credo che è la prima volta che il Ministro comprende nel ragionamento di questa città anche gli Enti Locali, sono stati sempre esclusi dal ragionamento. E chi escludeva dal ragionamento i Sindaci sbagliava, lo abbiamo sempre detto.
Oggi il Ministro Urso, oltre ai sindacati, alla Regione, invita anche il Sindaco di Taranto a questa discussione: qual è il mandato che questo Consiglio comunale, ma soprattutto devo dire - il Sindaco lo fa spesso, si rivolge alla maggioranza, lo ha fatto anche in occasione di due Consigli comunali fa, cioè: “Ditemi voi, voi siete la maggioranza, io devo parlare con voi e non con quegli altri”, va bene - qual è il mandato politico e di visione che questa maggioranza consegna ad un Sindaco che si presenta dal Ministro e che, probabilmente, per essere credibile, per essere ascoltato meglio, per cercare di arrivare a qualche soluzione dei problemi, deve avere una forza politica importante. Deve andare lì e dire: “Io rappresento la maggioranza dei Tarantini su questo argomento, quindi la maggioranza del Consiglio comunale”. Questa cosa non può avvenire!
Noi parteciperemo, mediante il nostro Sindaco, ad un incontro dove il Sindaco sarà ridimensionato nel suo valore politico. È così che funziona! Ragazzi: è così che funziona, purtroppo è così! E le differenze sono sostanziali, perché al netto di quella famosa Ordinanza del 27 febbraio 2020 scritta male e, secondo me, difesa peggio, perché è stata scritta male e, in sede di giudizio, è stata difesa peggio di come sia stata scritta, tant’è che i risultati sono quelli che sono, ci sono differenze importanti, perché il mio amico Mario quando parla della realizzazione di impianti ecosostenibili, dice “anche con forni elettrici alimentati ad idrogeno”. Cosa significa, nello specifico?
Quello che ho capito io è che c’è il ciclo integrale e lì mettiamo anche i forni elettrici alimentati con idrogeno verde, poi dobbiamo capire dove lo dobbiamo andare a prendere.
L’altra mozione, quella del Consigliere Lenti e del Consigliere Contrario, parla di assegnare…
(Intervento fuori microfono)
Sto facendo il mio intervento, Consigliere Lenti, scusami. Abbiamo altre mozioni che parlano, addirittura, di non spendere – è la loro posizione! - soldi inutili per i forni elettrici, caro Consigliere Odone, ma di consegnarli a tutti i Comuni della provincia di Taranto per mettere sopra un nuovo sistema produttivo. Addirittura il PD, mentre parla di decarbonizzazione… mentre parla di decarbonizzazione, ci consiglia di coprire le aree di stoccaggio dei materiali polverulenti. Allora tanta confusione!
Scusate, io lo capisco, capisco il Consigliere Lenti, capisco anche il Presidente, scusate se metto insieme le tre mozioni, anche se adesso stiamo parlando di una, ma io le metto insieme perché ho anticipato, ho detto all’inizio del mio intervento che condivido quello che dice il Consigliere Contrario: qua bisognerebbe uscire con una posizione. E uscire con una posizione - per questo sono disinteressato, Consigliere Odone, a questa mozione - viste questi ordini del giorno presentati, sarà da questo Consiglio Comunale una - come posso dire? - una impresa impossibile, impossibile. E, quindi, cosa succederà?
Che indeboliamo la rappresentanza politica, quindi il Sindaco all’incontro del 19. Cosa significa?
Che c’è molta confusione su questi argomenti.
Cosa significa?
Che ognuno ha voluto presentare questo argomento forse per dare risposte al proprio elettorato e continuano a scrivere cose che non si possano fare.
Poi c’è un altro elemento – proprio dieci secondi, Presidente - Consigliere Odone e tutti i Consiglieri del Partito Democratico, tutte le altre forze politiche: noi a Taranto delle vostre posizioni sulla “questione Ilva”, perdonateci ma non ci fidiamo più.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere, Musillo.
Consigliere Odone.
Consigliere Odone
Mi hanno nominato diciotto volte, ma io assolutamente credo nella buonafede e nel garbo politico che deve sempre contraddistinguere tutte le discussioni importanti di questa Assise. Ritengo che tutti quanti sappiamo alzare la voce, Walter non è stato il tuo caso, ma in tanti hanno alzato la voce, però ritengo che la voce in questi ambienti non vada alzata, perché qui va affrontata sicuramente una discussione importante, una discussione che - rivendichiamo con forza - abbiamo avviato noi del Movimento 5 Stelle, perché riteniamo che sia importante per la città.
Io ho ascoltato, come sempre con molto rispetto e con molta attenzione, i vostri interventi, però io mi pongo una domanda: ma qual è la vostra posizione? Qual è la sua posizione? E la posizione di Fratelli d’Italia, Consigliere Vietri, qual è? Perché oggi il tema è questo!
Oggi stiamo discutendo il tema del Decreto della Meloni, caro Consigliere Vietri, è di questo che stiamo discutendo oggi: qual è la sua posizione?
E Walter - mi dispiace - qual è la tua posizione? Qual è la posizione di una coalizione che è stata sostenuta, che ti ha sostenuto anche oggi? Perché credo che tu oggi un po’ di imbarazzo lo debba pure avvertire, perché avete fatto…
(Intervento fuori microfono)
No, no, io vi ho ascoltato con molta attenzione e in religioso silenzio, però mi dovete dare anche delle risposte. Avete fatto un’analisi della situazione, avete contestato degli errori, delle valutazioni politiche del passato. Penso che un po’ tutte le “bandiere politiche” abbiano fatto degli errori, però noi abbiamo messo sul tavolo una discussione costruttiva. Però voi… probabilmente Massimo Battista ha date delle alternative, delle soluzioni, ha depositato un documento in cui dice qualcosa di condivisibile e qualcosa di non condivisibile, però forse qualcosa l’ha detta. Io, però, ancora non riesco a capire qual è la vostra posizione, perché fare semplicemente l’analisi del passato - caro Walter - non giova a nessuno, perché tu abbiamo sbagliato, anche quando tu facevi attività politica se non attiva, quando eri dietro le quinte a farla comunque.
Quindi io direi che per fare un passo avanti su questa situazione, probabilmente è il caso che tutti facciano un passo indietro per fare un passo avanti, e che diciate anche voi alla città qual è la vostra idea, qual è l’idea per il futuro di quello stabilimento, perché ancora ad oggi, con i vostri interventi non lo abbiamo capito. Grazie, Presidente.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Odone.
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Musillo, ha fatto degli appelli però.
Consigliere Musillo
Mi dispiace, Consigliere Odone. Io non è che voglio rispondere al posto di altri, però sono stato tirato in ballo anche rispetto alla coalizione che ho rappresentato nelle ultime elezioni amministrative.
Guardate che per quello che succede a Taranto, per quello che è successo a Taranto, per quello che sta succedendo a Taranto, se ce la prendiamo con Giorgia Meloni e con il Ministro Urso veramente facciamo ridere un Paese intero, eh. Cioè facciamo ridere un Paese intero! E’ forse l’unica forza politica che non ha avuto nessuna responsabilità di Governo negli ultimi vent’anni! Ma veramente stiamo scherzando?
Avete governato per tanti anni! Il Primo Ministro Conte ha fatto due Governi, il Ministro Di Maio è venuto a firmare l’accordo qui a Taranto e adesso stiamo puntando il dito al Consigliere Vietri, a Fratelli d’Italia, a Giorgia Meloni e al Ministro Urso?
Ma, per favore, un po’ di decenza, un po’ di decenza! Vediamo le cose come stanno.
Io la soluzione - carissimo Consigliere Odone e anche tutti gli altri Consiglieri che hanno presentato l’ordine del giorno - la soluzione che può racchiudere l’idea di tutti i Tarantini… di tutti i Tarantini, che sarebbe auspicabile, non ce l’ho, costruiamola insieme. Ho detto perfino che il Consigliere Contrario ha ragione quando dice: “Facciamo una cosa insieme”. Facciamola! Facciamo un Consiglio comunale monotematico, come abbiamo chiesto nei giorni scorsi; forse lavorando su quel Consiglio, troveremo una soluzione che possa racchiudere le esigenze sanitarie, ambientali, lavorative e culturali di ogni tarantino.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Musillo.
(Interventi fuori microfono)
No, chiedo scusa, non ho altri Consiglieri iscritti ad intervenire.
Torniamo all’emendamento: Consigliere Battista, se può illustrare il suo emendamento. Grazie.
Consigliere Massimo Battista
Il “premesso” mi evito di dirlo perché ci sono stati dei disguidi con la Segreteria della Presidenza.
Detto questo, l’emendamento che vi è stato dato dalla Presidenza e dal Servizio Commissioni, Servizio Segreteria dice: «Sostituire a pagina 4 “al necessario e”: “rilevare che è auspicabile che venga siglato un accordo di programma…”». Mario: quando nelle Commissioni vi è stato dato il “là” di discutere su questa problematica, a me fa specie rilevare che, a distanza di tantissimo tempo… io capisco che tanti di voi non conoscono lo stabilimento e non conoscono ciò che accade all’interno e anche quello che la politica ha offerto a questo territorio in questi trent’anni, voglio ricordare che nel 1998 – Presidente, scusi, gli Assessori… no, mi dica lei, eh! Gentilmente, io sto da stamattina, non sono andato nemmeno in bagno, sto qua fermo. Lei mi conosce, no?
(Intervento fuori microfono)
No, perché stavo vedendo. Se gentilmente… Scusa, Contrario, scusami, eh. Grazie. Io non mi muovo di qua, sto qua. Non mi muovo io di qua, sto in silenzio.
Intervento fuori microfono.
Presidente Bitetti
Va bene. Diamo la possibilità di intervenire al Consigliere Battista.
Consigliere Massimo Battista
Perché poi quando noi diciamo: “Facciamo tutti un passo indietro”, vogliamo che la gente che è la prima consiliatura sa da dove veniamo, quello che abbiamo prodotto. Perché nel 1998, cari signori, mentre a Taranto si facevano una barca di assunzioni, all’epoca dei fatti c’era gente che cambiava residenza, passava da un quartiere all’altro, a Genova si sottoscriveva un accordo di programma dove si chiudeva l’area a caldo, dove la famiglia Riva rifaceva l’impianto a freddo e qui si continuava a produrre e siamo arrivati a 10 milioni di tonnellate di acciaio di produzione, che non era mai successo nemmeno all’epoca, quando ci fu proprio una richiesta in una maniera esponenziale di acciaio.
Detto questo… Presidente, no, perché quando sento parlare di accordo di programma, mi è stato fornito sul piatto d’argento il famoso “Piano Taranto” che hanno messo e lo hanno esposto in tante sedi, anche in questa sede, tantissime associazioni ambientaliste e non, perché voglio ricordare sempre - Presidente - che io non sono un ambientalista, perché gli ambientalisti a Taranto parlano solo ed esclusivamente di Ilva, perché il resto a Taranto non succede. Il mondo ambientalista a Taranto parla solo di ILVA, quindi io li chiamerei “ambientis-Ilva”.
Detto questo, per favore non mi definite, anche chi fa interventi alle tv locali e nazionali… io non sono un ambientalista, questo lo dico come osservazione, che non vi sia aditi come ambientalista.
Detto questo, sull’emendamento noi chiediamo… che fanno riferimento alla chiusura degli impianti posti sotto sequestro, perché vorrei ricordare a tutta l’Assise - come dicevo nel primo intervento - io non voglio essere complice, non voglio essere complice, perché voglio ricordare a tutti voi che, mentre il…
Presidente Bitetti
Consigliere: le resta un minuto e mezzo per illustrare l’emendamento.
Consigliere Massimo Battista
Presidente: ha fatto intervenire per tante motivazioni, mi potevo anche opporre, io sono stato buono perché voglio che anche chi ci sta ascoltando capisca. E non mi faccia perdere il filo, Presidente, perché sennò veramente… Voglio anche che…
Presidente Bitetti
Consigliere: io non voglio far perdere il filo a nessuno, ma deve illustrare l’emendamento, sta facendo un altro intervento politico!
Consigliere Massimo Battista
Non sto facendo un nuovo intervento. Va bene, mi attengo, perché lei ogni qualvolta mi interrompe, perché anche da quella parte devono sapere - i Consiglieri - certe dinamiche che forse non conoscono. Va bene.
Allora «…”sotto sequestro”; cassare la parte scritta: “la realizzazione di impianti ecosostenibili con forni elettrici alimentati con idrogeno verde ed energie rinnovabili”; sostituire a pagina 5, al punto 1: “la chiusura delle fonti inquinanti con la chiusura degli impianti” - quindi tra parentesi – (chiusura stabilimento sotto sequestro, che continuano a produrre danni alla comunità tarantina)”». Perché vorrei ricordarvi - mi rivolgo a lei, Presidente - che se prima qualcuno diceva: “Il nesso causale fino adesso dichiarato in tutte le cause, per chi si costituisce Parte Civile del mondo ambientalista e sindacale era l’amianto”. C’è una sentenza di primo grado che condanna quella fabbrica, dice che quella fabbrica non è conta compatibile con la vita umana. Quindi, siccome io non voglio essere complice, la informo, Presidente, che non lo dice Massimo Battista, lo dice la sentenza di primo grado del Tribunale di Taranto.
“1 bis”: rispetto al miliardo di euro, l’ennesimo, sia auspicabile che queste somme vengano spese per incentivare i lavoratori in esubero per la fuoriuscita definitiva dallo stabilimento - l’amico Mario è uscito fuori - che da oltre 15 anni, Presidente, beneficiano di soldi dei contribuenti con la cassa integrazione. Voglio ricordare a tutti gli amici qui presenti che dal 2008 i lavoratori dell’Ilva sono in cassa integrazione, ed è uno sperpero di denaro, uno sperpero di denaro, Paolo Castronovi, visto che lei è stato anche ex operaio, conosce bene che dal 2008 i lavoratori sono a casa.
“2) sostituire la realizzazione di impianti ecosostenibile, anche con forni elettrici alimentati con idrogeno verde di ed energie rinnovabili”.
(Intervento fuori microfono)
No, ragazzi, sennò io ora me ne vado. Come volete voi! No, ma non è un problema, eh! Siccome mi sta richiamando all’ordine… sono stato introdotto già quattro volte.
Anzi la Corte Europea - non Massimo Battista - in data 24 gennaio 2018 e 5 maggio 2022 ha enunciato che l’Acciaieria di Taranto, sita in via Appia km. 648 - amico Mario Odore - continua a violare i diritti fondamentali e inviolabile, diritto alla vita e il diritto alla salute degli abitanti del capoluogo tarantino.
Si precisa, inoltre, che nella prima condanna del 2018, la CEDO aveva stabilito che le misure previste in seguito alle autorizzazioni ambientali non erano state realizzate, a tal punto che la vita dei Tarantini è stata messa ancor più in periodi.
Inoltre, sempre la Corte Europea, nella pronuncia di maggio, ha stabilito che nulla è cambiato rispetto al passato, la situazione rimane la stessa: quello stabilimento è incompatibile con la vita dei cittadini.
«2 bis. Aggiungere che venga siglato un accordo di programma “Piano Taranto” - com’è già successo non nel Burundi, non in quelle nazioni disagiate, a Genova, a Genova, dove si continua a beneficiare del dramma che vive questo territorio - che prevede il reinserimento dei lavoratori diretti e indiretti dello stabilimento ex-Ilva per lo smantellamento, bonifica e decontaminazione dei luoghi». Mario: a me quando mi si dice: i soldi… un miliardo… così com’è stato trovato un miliardo per far continuare a produrre una multinazionale che è venuta qui a prendere le quote di mercato, non vedo perché non si debbano trovare risorse, come accade già dal 2008, per i lavoratori dell’Ilva.
”…per la decontaminazione dei luoghi e terreni, impianti obsoleti e inquinanti; l’estensione del beneficio amianto…” – lo volevo ricordare, l’ha ricordato anche al Senatore Turco, al Presidente della Regione, al Sindaco di Taranto che in questo momento i lavoratori sono esposti all’amianto, quindi io non mi voglio ritenere un complice, non voglio essere definito un assassino. Una legge datata 1992.
“E, in ultimo, nel maggio 2021, la Corte d’Assise di Taranto ha condannare, oltre a politici ed ex amministratori e dirigente di Ilva per vari reati, tra cui concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa”, quindi - e chiudo, Presidente - questo emendamento, al di là degli spot, degli slogan, io mi auguro – Mario - che questo emendamento venga inserito in quella tua proposta, perché qui è ora di smettere di fare demagogia, abbiamo provato in tutti i modi - no? - il mondo ambientalista, “ambientis-Ilva” è salito sul carro del vincitore; oggi affermare e dire che quell’ordinanza fatta dal Sindaco… vuol dire che qualcuno l’ha letta, non l’ha letta assolutamente.
Allora, se non vogliamo fare demagogia e fare un passo indietro, questa è l’unica soluzione. Finitela con la questione “forni elettrici, idrogeno, arretramento dello stabilimento”, perché stiamo continua a prendere in giro i cittadini di Taranto e i lavoratori, perché quando succederà - perché ormai siamo lì, io lo ridico da tantissimo tempo, l’ho detto in tante circostanze, nei “meetup” dei 5 Stelle: ormai è arrivato, quello stabilimento non lo chiudi tu, Mario, non lo chiudo io, non lo chiude nel mondo “ambientis-Ilva”, lo sta chiudendo il mercato. Mittal è venuto qui a prendere…
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Battista. Grazie.
Consigliere Massimo Battista
No, chiudo! Mi auguro che questo emendamento venga inserito con quello, perché qualora dovesse essere così, io voterò a favore.
Presidente Bitetti
Bene. Ci sono interventi? Scusate, ci sono interventi sull’emendamento illustrato testé?
Non ci sono interventi. Quindi mettiamo in votazione l’emendamento.
(Intervento fuori microfono)
No, no, non si può più. Non si può più.
18 presenti: un voto a favore, 15 contrari, 2 astenuti.
(Interventi fuori microfono)
No, scusatemi ragazzi: abbiamo già chiuso, vi prego…
(Intervento fuori microfono)
Quindi l’emendamento è bocciato, il Consiglio non approva. Chiedo scusa, il Consiglio non approva.
Presidente Bitetti
Ci sono interventi per dichiarazione di voto sulla proposta del Consigliere Odone?
Quindi il voto del Consigliere Castronovi non lo abbiamo considerato.
Non ho interventi per dichiarazione di voto, pongo in votazione la proposta di ordine del giorno depositata a firma del Consigliere Odone.
Un voto a favore, 15 contrari, 3 astenuti: il Consiglio comunale non approva.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo, punto numero 15: «Mozione “Rafforzamento delle iniziative per la sicurezza e la tutela del personale AMAT, dei cittadini e degli autobus”», primo firmatario Consigliere Papa: prego, ha facoltà di relazionare sul punto.
Consigliere Papa
Grazie, Presidente.
Illustro l’oggetto della mozione, però intanto vorrei segnalare e ringraziare la presenza dell’Assessore Ciraci, ho visto il Presidente di Kyma Mobilità Spalluto, quindi poi, a seguito dell’illustrazione della mozione, se ci possono dare un’informativa in merito.
“Da troppi mesi le notizie di cronaca ci raccontano di una situazione non più tollerabile in termini di sicurezza sugli autobus: atti vandalici ai danni dei mezzi Kyma Mobilità, aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale, operatori di esercizio e verificatori sono episodi che stanno accadendo con troppa frequenza, che ci preoccupano e che meritano, appunto, un rafforzamento delle iniziative e delle misure a tutela della sicurezza. Un rafforzamento che intendiamo anche come accelerazione delle misure a tutela della sicurezza dei lavoratori.
Sappiamo che il Prefetto ha coordinato un tavolo della sicurezza su cui sono impegnati il Questore di Taranto, i Carabinieri, la Polizia Locale, che ringrazio per l’impegno, e saluto quindi l’Assessore Ciraci e lo ringrazio per il lavoro svolto.
Sappiamo anche che l’azienda, il Presidente Spalluto e tutto il C.d.A. sono impegnati nel concertare con i lavoratori soluzioni a questo problema. Quindi, quello che chiediamo è un’accelerazione di queste misure e auspichiamo che questo problema e queste soluzioni vengano trovate nel tempo più veloce possibile”.
La sicurezza dei lavoratori e la sicurezza delle persone non può attendere: questo è il senso della mozione.
Grazie, Presidente.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Papa.
Io mi scuso, innanzitutto, perché c’è stato un blocco alla telecamera e, quindi, riprendeva nella postazione a lei assegnata, non riuscivamo ad orientarla verso il suo intervento, non è colpa nostra.
Bene. Ci sono interventi sul punto?
Prego, Assessore Ciraci: ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà.
Assessore Ciraci
Signor Presidente, signori Consiglieri, il mio intervento è finalizzato a far sì che il Consigliere Papa possa eventualmente ritirare anche questa mozione, fornendo al riguardo opportune rassicurazioni circa l’impegno dell’Amministrazione comunale, nello specifico della Polizia Locale di Taranto, rispetto alle questioni che ha sollevato.
Le questioni per l’appunto sollevate dal Consigliere Papa sono all’attenzione massima da parte delle Forze di Polizia di questa città, non soltanto della Polizia Locale, ma anche dei Carabinieri, della Questura, della Guardia di Finanza e sono coordinate all’interno di quello che è il Comitato per l’ordine pubblico e sicurezza presieduto da Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto, il quale, nell’ambito di questa attività di coordinamento rispetto al dispiegamento delle Forze di Polizia sul territorio, ha chiesto ad ogni Forza di Polizia il massimo impegno al fine di presidiare nella maniera migliore possibile il territorio.
Ovviamente, ogni Forza di Polizia fa i conti con il proprio organico, quello che ha a disposizione; la Polizia Locale di Taranto non ha come competenza soltanto l’ordine pubblico e la sicurezza che, nello specifico, la Polizia Locale ha come competenza in maniera sussidiaria rispetto a quella che è la competenza in ordine pubblico e sicurezza delle Forze di Polizia tipiche, quali la Questura, i Carabinieri e Guardia di Finanza, ma al contempo ha garantito ugualmente il massimo impegno.
La Polizia Locale ha una competenza vasta in materia ambientale, in materia amministrativa, in materia commerciale, non soltanto per l’ordine pubblico e la sicurezza, ma ha garantito al signor Prefetto, nell’ambito di questo tavolo, che con le nuove assunzioni… Questa è la notizia che posso dare anche a questo Consiglio comunale: è in via di pubblicazione in questi giorni la graduatoria definitiva del concorso per l’assunzione di 60 nuovi Agenti di Polizia Locale, più uno scorrimento di ulteriori 10 unità già immediatamente successive ai 60. Quindi assumeremo proprio in questi giorni ulteriori 70 unità che saranno, per Regolamento e per volontà di questa Amministrazione e del Sindaco di Taranto, interamente destinati al Reparto Mobile, quindi serviranno a dare un maggior presidio sul territorio e, quindi, a fornire maggiore controllo e, quindi, anche nell’ambito di questo contesto, che è quello della pubblica sicurezza a cui lei faceva riferimento all’interno di questa mozione.
Nel dettaglio, ci sono state richieste alcune misure in particolare, come presidiare maggiormente il Porto mercantile… l’area del Porto mercantile dove c’è il terminal dei bus dell’AMAT, oltre quelli anche di bus nazionali ed extranazionali, e abbiamo garantito, concordando - ad esempio - la possibilità che nelle giornate dove c’è maggiore affluenza di viaggiatori, come il sabato, ci possa essere un maggior presidio di controllo da parte della Polizia Locale.
Con riferimento specifico alle questioni che riguardano Kyma Mobilità, che ovviamente non presiedo ma che non è presente in maniera ufficiale in questo Consesso comunale (quindi affida a me la relazione di quanto sono qui ad esporvi), vi do assolutamente rassicurazioni del fatto che Kyma Mobilità si è attivata attraverso richieste formali durante gli incontri con Prefettura e Questura – che è quello di cui vi ha già parlato - ottenendo rassicurazioni al riguardo – ed è quello di cui vi ho già parlato - i verificatori di Kyma Mobilità, con il supporto dei vigilanti armati, sono già presenti e saranno implementati nelle fasce orarie e nelle corse maggior rischio; i mezzi Kyma Mobilità sono tutti dotati di sistema di videosorveglianza a bordo, che possono anche essere collegati in tempo reale con quelli della Polizia Locale e della Polizia di Stato. Questo sarà fatto non appena ci sarà data la possibilità da tutte le Centrali radio operative di poterci collegare con questi sistemi di videosorveglianza.
Gli autobus saranno dotati di pulsante di emergenza, i primi 24 sono in fase di installazione e, una volta completata la procedura di valutazione di impatto privacy e sottoscritto apposito accordo con le organizzazioni sindacali, saranno attivati ed a seguire tutti gli altri, compresi i nuovi autobus (numero 56) in arrivo, che ne saranno dotati fin dalla consegna. Quindi i nuovi autobus (56), che saranno consegnati a brevi, sono tutti dotati già fin dalla consegna di pulsante di emergenza.
Nel frattempo, tutti i mesi di Kyma Mobilità sono stati dotati di un pulsante per la chiamata vocale alla Centrale operativa. Gli autobus Kyma Mobilità sono per buona parte dotati di una cabina protettiva del posto guida. I nuovi mezzi – Consigliere Papa - avranno una cabina protettiva rafforzata, con una soluzione condivisa con le organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda una campagna di sensibilizzazione alla legalità e al contrasto alle violenze, in particolare per i servizi di trasporto pubblico è già iniziato con un tour nelle scuole e nei quartieri, nel periodo natalizio, in un mezzo appositamente allestito, come il “bus di Babbo Natale”, con la presenza a bordo di personale appositamente preparato per sensibilizzare gli studenti ed i cittadini al rispetto del servizio offerto da Kyma Mobilità. Queste campagne continueranno nei mesi a venire attraverso altre iniziative.
C’è un problema - e qui concludo - più generale in questa città, Consigliere Papa, che è - lo stiamo riscontrando come soggetti che un po’ monitorano il territorio, anche sotto l’aspetto dell’ordine pubblico e della sicurezza - …c’è un fenomeno molto importante in questa città che è quello della presenza di numerose… più di qualcuna band di ragazzini, molti dei quali anche al di sotto dei 14 anni, quindi dell’età per cui si possa considerare imputabili davanti alla Legge, i quali purtroppo hanno preso l’abitudine di vandalizzare in genere i beni anche di proprietà comune. Questo è accaduto, nello specifico, in molti casi contro i bus dell’AMAT, questo accade in alcune piazze della città, questo è accaduto anche all’interno della Villa Peripato.
A tal proposito, voglio dire che tutto ciò ha fatto sì che noi ci assumessimo la responsabilità di essere maggiormente presente sul territorio e, quindi, i servizi sono stati implementati e maggiormente saranno implementati con l’innesto di queste nuove figure di Agenti di Polizia Locale. Faccio un esempio per tutti: nella Villa Peripato, che fino a qualche giorno fa la vigilanza della stessa era delegata esclusivamente alla VIS, cioè all’azienda privata che appunto effettuava la vigilanza all’interno della stessa, da qualche giorno c’è anche il servizio della Polizia dinamica, con motociclisti, all’interno della stessa, in modo – insomma - da garantire quanto più possibile il presidio del territorio e costituire deterrenza rispetto al verificarsi di questi episodi.
Per tutto quanto esposto, pertanto chiederei la buona volontà da parte del Consigliere Valerio Papa di ritirare questa mozione ritenendosi soddisfatto rispetto a quanto da me esposto. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papa, credo sulla scorta dell’appello fatto. Prego.
Consigliere Papa
Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Ciraci per l’informativa.
Quindi, prendendo atto di quanto detto dall’Assessore e da Kyma Mobilità, ritiro la mozione. Grazie.
Presidente Bitetti
Grazie, Consigliere Papa.
Presidente Bitetti
Passiamo al punto successivo, punto numero 16, il Consigliere Lenti è il primo proponente: «Contrasto al Decreto Legge n. 2/2023 avente ad oggetto: “Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale”».
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Lenti: volevo solo leggere l’oggetto. Prego, Consigliere Lenti: ne ha facoltà.
Consigliere Lenti
Vorrei chiedere cinque minuti di sospensione.
Presidente Bitetti
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Battista Francesco: sulla proposta di sospensione?
(Intervento fuori microfono)
No! Mettiamo in votazione elettronica la proposta di sospensione del Consigliere Lenti.
Scusate, dobbiamo votare. Per favore, una sospensione breve ma concreta.
15 voti a favore, 5 contrari: il Consiglio è sospeso per qualche minuto. Alla ripresa:
Presidente Bitetti
A qualcuno manca la copia?
Il Consigliere Battista mi ha anticipato la presentazione di un emendamento, chiaramente gli diamo il tempo tecnico di redigerlo. Giusto, Consigliere Battista?
Invito il Segretario Generale a procedere con l’appello nominale dei presenti.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, presente; Battista Massimo, presente; Boshnajku, presente; Brisci, assente; Castronovi, presente; Casula, assente; Contrario, presente; Cosa, assente; De Martino, presente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, assente; Festinante, presente; Fiusco, assente; Fornaro, presente; Lenti, presente; Liviano, assente; Lo Muzio, presente; Lonoce, presente; Lussuoso, presente; Mazzariello, presente; Mignolo, assente; Musillo, presente; Odone, presente; Papa, presente; Patano, presente; Pittaccio, assente; Stellato, assente; Toscano, assente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Presidente Bitetti
Con n. 20 presenti, la seduta può continuare.
Do comunicazione io, se me lo consente il Consigliere Lenti, che è il primo firmatario dell’atto depositato, e il Consigliere Liviano che mi ha depositato il ritiro dell’ordine del giorno da lui presentato, vengono ritirati e viene fatto un documento di sintesi, che abbiamo distribuito, con le firme dei sottoscrittori e c’è un emendamento che mi è stato depositato dal Consigliere Odone, che credo abbiate avuto tutti, se mancano delle copie vi prego di dircelo, e adesso sta presentando un emendamento il Consigliere Battista.
(Intervento fuori microfono)
Se… se… ho comunicato, se ritiene di presentarlo… era per darle il tempo di farlo.
Prego, Consigliere Battista, però io l’ho comunicato solo per darle il tempo di redigerlo.
Consigliere Massimo Battista
Sinceramente non sto capendo più niente, sinceramente io mi rivolgo al Segretario generale, cioè Segretario qua è impensabile. Sono state presentate tre mozioni, abbiamo fatto diciotto Conferenze dei Capigruppo, oggi arriviamo alle quattro e si ritirano due ordini del giorno per sospendere e ripresentarne uno nuovo che - Francesco, scusami - …un nuovo ordine del giorno che stravolge i due ordini del giorno presentati da Lenti e Liviano, li stravolge totalmente. Siamo arrivati all’Osservatorio che ha istituito il Comune di Taranto, siamo arrivati alla Carta dei principi. Io mi appello a lei, Segretario: se questo è normale, che mi arriva un provvedimento e io in tre secondi devo stare lì a scrivere. Io non ho nessuno a casa o qui negli uffici che sta a lavorare per me. E’ chiaro?
Quindi, voglio capire da lei, Segretario, se tutto questo è normale. Qui c’erano due ordini del giorno che sono stati ritirati e se ne presenta un altro che stravolge totalmente i due ordini del giorno: se per lei è normale, io prendo atto e poi farò le mie valutazioni.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Consigliere: questo è un emendamento che…
Il Consigliere Battista Massimo interviene concitatamente fuori microfono.
Presidente Bitetti
Consigliere Battista, ho capito, glielo sto spiegando: il Segretario generale ha l’emendamento in mano, gli stavo dicendo…
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, Consigliere Battista, ma se lei mi dà la possibilità di chiarirlo…
(Intervento fuori microfono)
Ma ha in mano l’emendamento, glielo sto spiegando.
(Intervento fuori microfono)
Ho capito, mi dà la possibilità di…
(Intervento fuori microfono)
L’ho comunicato!
(Intervento fuori microfono)
Non c’è la discussione nella Conferenza dei Capigruppo dell’ordine del giorno.
(Intervento fuori microfono)
Ho capito, glielo stiamo dando: diamogli il tempo.
Prego, Consigliera Fornaro.
Consigliera Fornaro
Presidente, mozione d’ordine: potremmo chiedere un’altra sospensione di due minuti proprio?
Presidente Bitetti
Ci sono interventi che vanno…?
(Interventi fuori microfono)
Chiedo scusa, c’è una richiesta…
(Interventi fuori microfono)
E votate contro! Devono essere consultati i sottoscrittori. Bene, non ci sono interventi in direzione opposta?
No, mettiamo in votazione la proposta di sospensione.
Dobbiamo esprimere il voto, per favore.
Sono 15, noi siamo 18.
Scusate, ci sono dei Consiglieri che devono… Scusate, non tutti hanno votato.
14 a favore, 3 contrari: breve sospensione del Consiglio. Alla ripresa:
Presidente Bitetti
Prego i signori Consiglieri comunali di prendere posto.
Procediamo con l’appello nominale dei presenti.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, presente; Battista Massimo, presente; Boshnajku, assente; Brisci, assente; Castronovi, assente; Casula, assente; Contrario, presente; Cosa, assente; De Martino, assente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, assente; Festinante, presente; Fiusco, assente; Fornaro, presente; Lenti, presente; Liviano, assente; Lo Muzio, presente; Lonoce, presente; Lussuoso, presente; Mazzariello, assente; Mignolo, assente; Musillo, assente; Odone, presente; Papa, assente; Patano, presente; Pittaccio, assente; Stellato, assente; Toscano, assente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Con 14 Consiglieri presenti in Aula, la seduta non può continuare.
(Interventi fuori microfono)
Non fa niente? Non c’è la possibilità di… non possiamo riprendere la seduta.
Fra cinque minuti rifaremo l’appello. Alla ripresa:
Presidente Bitetti
Invito i Consiglieri comunali a prendere posto e il Segretario Generale a procedere con l’appello nominale dei presenti.
Segr. Gen. Dott. Langiu
Melucci, assente; Bitetti, presente; Abbate, assente; Battista Francesco, assente; Battista Massimo, assente; Boshnajku, assente; Brisci, assente; Castronovi, assente; Casula, assente; Contrario, presente; Cosa, assente; De Martino, assente; Di Cuia, assente; Di Gregorio, assente; Festinante, assente; Fiusco, assente; Fornaro, presente; Lenti, presente; Liviano, assente; Lo Muzio, presente; Lonoce, assente; Lussuoso, assente; Mazzariello, assente; Mignolo, assente; Musillo, assente; Odone, presente; Papa, assente; Patano, presente; Pittaccio, assente; Stellato, assente; Toscano, assente; Tribbia, presente; Vietri, presente.
Presidente Bitetti
Nove presenti: quindi anche questo appello non consente di continuare la seduta, che dichiariamo sciolta alle ore 17:00.
Buon proseguimento di giornata a tutti…
(Intervento fuori microfono)
Quindi chiudiamo questa seduta alle ore 17:00. Va bene? Ore 17:00.
Saluti.