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C.c. "Aperto" Suzzara del 27.5.2025, ore 21.00
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Allora, buona sera, a tutti benvenuti, saluto tutti i cittadini presenti in sala in Aula, saluto anche chi ci sta seguendo da casa e saluto i nostri ospiti, gli invitati, che dopo andrò a presentarvi, saluto anche i consiglieri comunali e gli amministratori e le forze dell'ordine presenti prima di darvi alcune spiegazioni do la parola alla Segretaria per l'appello sono le 21:06,
Buonasera Guastalla.
Singh, assente, giustificato.
Zampini, presente, Saini, presente Artoni.
Lomellini, scappi presente Carrillo.
Sorrentino Semeghini, presente, Ferrari, presente.
Che opporsi al momento assente va pagato Nicu, presente, Minelli, presente, Car Barbieri presente e Atif Nazar presente.
Viene. Riprendo la parola perché, come dicevo prima, la situazione necessita di alcune spiegazioni. Allora innanzitutto volevo dare indicazioni su cos'è un Consiglio comunale aperto e sul tema di questa sera e sull'oggetto del della discussione. In data 23 aprile 2025 con protocollo numero 2024 mila 0 91, è arrivata un'istanza dei Consiglieri dei Gruppi consiliari con senso civico, Fratelli d'Italia, Giorgia, Meloni Suzzara. Davvero ci siamo Suzzara e che, ai sensi dell'articolo 28 del Regolamento del Consiglio comunale, chiedeva appunto la realizzazione di un Consiglio comunale con formula aperta con oggetto e lo leggo proposta di convocazione di un'adunanza aperta del Consiglio Comunale avente ad oggetto il tema della sicurezza della città di Suzzara si è deciso di dare come oggetto dotare il Consiglio comunale il titolo di Suzzara Città Sicura, contesto attuale e sinergie future.
Ora, sulla base del dell'articolo che vi ho citato prima, l'articolo 28 del Consiglio comunale a queste adunanze aperte possono essere invitati dei cosiddetti soggetti esterni che portano possono portare un contributo alla discussione sia per i cittadini presenti. I cittadini che ascoltano, ma anche per il Consiglio comunale e per gli amministratori e sulla base delle indicazioni che sono che erano scritte nella nell'istanza di convocazione di Consiglio comunale aperto e sulla base anche delle dei suggerimenti che ci sono stati alla Conferenza dei Capigruppo.
Vi vado a in insomma, sono stati invitati, ho invitato e poi ho anche sentito personalmente per l'iscrizione vari varie persone, vari soggetti appunto vari portatori di interessi. Su questo, su questo tema, sul tema della sicurezza viene ancora chi ha accettato l'invito e che poi e sarà invitato appunto a parlare e a portare il proprio contributo alla alla discussione dei lievi degli elenco. Sono il dottor Carlo Sorregotti, aziende, l'azienda Speciale sociali responsabile dell'Ufficio di Piano dell'ambito territoriale. Stefano Trevisi, dirigente dell'Istituto comprensivo il milione di Suzzara Fiorenza Da voglio che era presenza in rappresentanza della dirigente Maria Pisaniello dell'istituto comprensivo Margherita Hack, di Suzzara Antonella, d'olio dirigente dell'istituto Manzoni di Suzzara Alberto Ferrari, direttore della Scuola di arti e mestieri di Suzzara, Giovanni morali, Presidente della Fondazione arti e mestieri monsignor Paolo Gibelli.
Stefano mista Presidente della Consulta del volontariato di Suzzara, e avevo ricevuto anche inizialmente la conferma del rappresentante della Confcommercio di Mantova, ma purtroppo non ha potuto essere, non è presente, almeno al momento non mi sembra presente e aggiungo anche che ci sarà l'intervento della polizia locale.
A seguito del insomma tutti gli altri. Successivamente a tutti questi interventi che vi ho elencato, attraverso questi interventi potremmo compiute, potremo, come ho detto, come ho detto, avere un quadro direi insomma, no, non penso esaustivo, ma insomma comunque sufficiente utile per avviare la discussione sul tema che abbiamo detto, essere quello della sicurezza da tanti punti di vista e la sicurezza come prevenzione, e qui avremo gli interventi, appunto che sono quelli che riguardano il sociale, la scuola, le associazioni, la cultura, sì, anche come controllo e dissuasione, insomma, controllo del territorio da parte della della polizia locale quindi sono il quadro è abbastanza ampio e articolato e successivamente agli interventi e ci sarà la possibilità per i consiglieri comunali, ovviamente e anche per i cittadini di intervenire o circa e sono li ho contati perché ne ho ricevuti anche in questi ultimi minuti circa 15 richieste di intervento da parte di cittadini. Questi interventi hanno un tempo stabilito, ve lo ricordo, è indicato sulla richiesta di iscrizione. Questo giusto così. Per per precisione, ora il tutto sarà preceduto chiaramente da una da un'introduzione da una prolusione iniziale del del Sindaco.
So che, insomma, sono state un po' pedante, forse in questa spiegazione però mi sembrava giusto, perché magari nessuno alcuni di voi non hanno partecipato mai a un Consiglio comunale o può e anche un Consiglio comunale aperto, quindi credo che possa essere utile per per avviare la discussione perché sia insomma utili a tutti noi e anche proficua direi che ho detto tutto possiamo dare avvio il Consiglio comunale do la parola alla consigliera Ferrari quale prima firmataria dell'istanza che che.
La leggerà.
Grazie Presidente e grazie a tutti gli intervenuti buonasera a tutti.
Abbiamo presentato in data 22 aprile questa istanza avente ad oggetto una proposta di convocazione di un'adunanza aperta del Consiglio Comunale.
Li abbiamo premesso questo nel corso delle ultime settimane si sono verificati nel nostro Comune, in particolare nel centro storico fatti di cronaca, che hanno destato indignazione seria preoccupazione nei cittadini, soprattutto in quanto in diversi casi i fatti si sono verificati in orario diurno,
La frequenza degli eventi delittuosi fanno aumentare nei cittadini la percezione di insicurezza. Inoltre, la circostanza che gli autori siano stati individuati in persone di nazionalità straniera sta alimentando un sentimento di insofferenza che rischia una pericolosa deriva. Un sentimento di preoccupazione è stato espresso anche dal Sindaco Guastalla in un videomessaggio diffuso sui social del 22 aprile 2025, in cui lo stesso, delimitando l'area delle sue competenze, ha chiesto la collaborazione di tutti i cittadini. È dovere di un'Amministrazione, come confermato dallo stesso Sindaco, agire in prevenzione coinvolgendo tutti gli attori, Forze dell'ordine, comunità religiose e culturali, operatori commerciali, istituti scolastici e i cittadini, affinché insieme si possa discutere del problema e cercare di insieme possibili soluzioni deflattive. È interesse avviare detto percorso quanto prima, anche in previsione dell'organizzazione di un evento che ha denominato Notte Bianca, affinché i cittadini siano rassicurati nelle misure di sicurezza adottate e possono recarsi alla festa senza timori. È interesse della cittadinanza poter discutere di detto tema che l'articolo 28 prevede questa possibilità e quindi abbiamo chiesto e la nostra domanda è stata accolta di indire questa seduta. Grazie grazie consigliera Ferrari. Passo la parola al Sindaco.
Grazie e buona sera a tutti. Mi accodo anch'io ai ringraziamenti per questa serata per questo tema che mi sta a cuore e che credo quindi sia giusto, come è stato detto nella richiesta del Consiglio comunale poter sviluppare anche in forma pubblica per rendere nuovamente tutti tutti noi delle circostanze, ma anche appunto per trovare quello spirito, credo che una comunità deve avere nell'affrontare problemi che sono problemi spesso non solamente di livello locale, ma sono problemi molto più estesi, anche dovuti a un cambiamento molto repentino della nostra società e che quindi ci fa sempre sentire indietro rispetto a quelli che sono appunto i cambiamenti che ci sono in atto questa sera. Il tema è quello della sicurezza e recte ma sicurezza è facilmente individuabile in due parti, uno che si chiama sicurezza integrata, cioè vuol dire che tutti concorrono ognuno o lo Stato concorre, diciamo, a quello che è il tema sicurezza, ognuno per le proprie competenze. Qui però subentra un tema che è molto più nuove. Ecco quello che mi appassiona di più al di là di quelle che sono le competenze, no, che è quella che è la sicurezza urbana, che è un tema anche abbastanza recente, che è un tema che non riguarda solamente l'asse sicurezza nei termini in cui conosciamo, ma è creare le condizioni di vivibilità, di decoro, di una città di riqualificazione, di aree urbanistica, di spazi di eliminazione delle marginalità, di prevenzione della criminalità e anche di una cultura di RAI, del rispetto e della legalità. Sono tutte tematiche che un'Amministrazione comunale a che fare ogni giorno, ovviamente, ma ecco qui il punto di vista diverso è quello di riuscire a capire, in base ovviamente, a quelle che sono ovviamente anche le risorse che un Comune, perché qui stiamo parlando non solamente di impegno, ma stiamo parlando anche di Erice, disegnare una città, di ridisegnare gli spazi, ecco riuscire a capire, partendo da questo, qual è il sistema, anche di coesione sociale, che è una società riesce a mettere in campo non solamente sul tema diretto della sicurezza, come noi le intendiamo, ma anche di trovare gli spazi idonei per la vivibilità delle persone, sicurezza innanzitutto, riuscire a trovare una una vita, una vita che possa essere vissuta in pieno anche negli spazi pubblici, nei luoghi comuni della nostra città. Abbiamo, credo, un tema molto importante, che è stato accennato anche nella all'inizio, che è quello della prevenzione. Con riguardo al tema della prevenzione e ci siamo molto interrogati su quello che sono le nuove emergenze che stanno venendo legate, soprattutto spesso a forme di di conflittualità, di disagio o di condotte che diventano devianti, soprattutto in popolazione molto giovane, per questo motivo abbiamo iniziato proprio negli ultimi mesi. Credo, un importante studio che ci vedrà accompagnati durante tutto l'anno a cura dell'Università di Bologna, con due due centri universitari, Susanna Vezzalini, è nostra concittadina e Stefania, Crucitti, sociologhe,
Presso punti Dipartimento di Scienze politiche sociali la città di Bologna, appunto, che mireranno ad esaminare in modo serio e a creare soprattutto le condizioni per creare quella che è quella rete, no di cui tanto si è parlato che vada ad analizzare nel dettaglio quelle che sono le situazioni di più marginalità, perché alcuni giovani, come abbiamo vissuto negli ultimi almeno l'anno scorso, ecco trovano questa, questa necessitano di di dover fare atti che,
Non sono non sono legali. Ecco, è un tema davvero molto importante, che credo che vada anche sviluppato sotto un'ottica che mi piace richiamare quello che il Presidente della Repubblica, nel proprio nel messaggio di fine anno, ha detto ai nostri tutti noi un'attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza, tocca tutto il mondo, ma diviene ancora più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi bullismo. Risse uso di armi preoccupante, diffondersi del consumo di alcol di droghe vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi comportamenti purtroppo alimentati dal web che proprio i NAS, che propone sovente modelli sperate. La prepotenza successo facile loro sballo, giovani sono una grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sul loro forza creativa, sulla loro generosità che manifestano. Spesso abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, le loro aspirazioni. Ecco proprio questo e credo che ci debba portare a capire quali sono queste esigenze, quali sono e come costruire gli spazi a chi possono essere frequentati gli spazi che siano il centro storico che le periferie, qui anche molto interessante che in base, ovviamente, alla frequentazione, no degli spazi, ci sono sensazioni diverse a seconda anche delle città. Abbiamo città dove il tema e il tema della sicurezza è molto legato alle fasce periferiche della città, in alcune dove invece il tema sicurezza è più sentita più avvertito nei centri storici c'è una, credo, un aspetto davvero molto importante, che è quello di riuscire ad unire quindi attorno a questo tavolo può sembrare banale, ma non è banale attori che ogni giorno si occupano dei giovani e qui ne abbiamo direi rappresentati nella loro nella loro totalità. Ecco, questa ricerca parte quindi da mettere queste persone, molte delle quali appunto sedute questa sera a capire analizzare il fenomeno anche insieme agli stessi ragazzi, perché finora si è sempre fatto ricerca, si è sempre fatto soluzioni senza andare a interpellare quelli che sono i diretti interessati,
Per creare una sorta di che possiamo chiamare così di di comunità riparativa, perché non non basta. Diciamo semplicemente capire che il problema c'è, ma poi bisogna anche agire e bisogna e bisogna agire per cercare di riparare a quello che a quello che è stato commesso. Ecco, questa è una sfida e direi molto profonda, che richiede davvero una comprensione anche di un tessuto sociale che oggi è difficilmente comprensibile. Questo non lo si può fare da soli, questo non lo si può fare da soli a Suzzara. Siamo molto fortunati nell'avere un tessuto associativo. È un tessuto del terzo settore che è in grado e ha sempre fatto questo insieme, ovviamente, alla collaborazione di quelli che sono i servizi sociali su cui puoi. Faremo sicuramente un affondo con con l'intervento che mi seguirà. Sono processi che richiedono appunto il ridisegno degli spazi, non a caso molte delle progettazioni che stiamo cercando di portare avanti in questo in questo periodo riguardano ecco, la rivisitazione di spazi di capire come lo spazio della città diventa anche un luogo del vivere di giovani, perché spesso la problematica è appunto quella di riuscire a capire il perché un giovane non non ha rispetto dello spazio, spesso perché non se lo sente proprio per farselo sentire proprio. Occorre prova anche creare le condizioni per responsabilizzare lo stesso giovane nel nel viverlo, nel modo corretto.
Questa questa parte, ovviamente, che una parte su cui ci sarebbe da dedicare un intero Consiglio comunale, perché me ne vada davvero trasversalmente di quella che è proprio dare, diciamo, la base ecco dalla quale partire e ovviamente non non può che non non passare invece alla fase quella che più noi chiamiamo di sicurezza, che riguarda quello che è il nostro percepito, il nostro percepito di tutti i giorni dove credo dobbiamo partire da una consapevolezza e una certezza, no, che tutti dobbiamo indipendentemente da quelli che sono i numeri che ogni giorno ci vengono snocciolati da una parte e dall'altra, che hanno una rilevanza scientifica, e questo fin per carità, c'è un fenomeno che è quello, giustamente, della percezione della paura, del senso di sicurezza, ecco, qualunque sia questo livello di sicurezza in senso di paura, che può anche essere ovviamente soggettivo da persona a persona. Ecco, questo va superato. Questo va accompagnato e credo che noi siamo anche qui per cercare di di riuscirà in un certo modo ad accompagnare le persone nel vivere la città e cercare, ovviamente di insieme, riuscire a trovare nelle cause di superare questi che sono i problemi che non ci fanno vivere bene all'interno di una città e che credo non ce la facciano sentire nostra.
Quando appunto accadono fatti spregevoli. Ovviamente questo clima di fiducia si perde e non si deve perdere. Dobbiamo cercare di trovare, appunto, come ho detto, non solamente le cause, ma anche la prevenzione. Non a caso abbiamo ovviamente come, come Istituzione, un momento che, che è quello del del Comitato Ordine pubblico e sicurezza, dove i rappresentanti dello Stato, quindi, in questo caso il prefetto, il questore, il comandante dei Carabinieri della Guardia finanza, insieme al Sindaco cercano di fare un po' il punto della situazione su quelli che sono i fenomeni che stanno avvenendo e quelle che sono le azioni concrete e poi si debbano portare avanti quindi questa sera, essendo in questo caso anche il rappresentante dello Stato. Quindi, essendo quello che a cui è demandata questa funzione, che rientra nelle competenze di ognuno, riprovo anche un povero lievemente a dire quello che è emerso durante il Comitato Ordine pubblico e sicurezza è quello che si è deciso di iniziare a portare avanti quello che si è già portato avanti e quelle che sono le tappe future. Innanzitutto c'è ancora un discorso, credo molto importante su quello che sono gli ultimi interventi alla nostra caserma dei carabinieri. Pochi sanno che ovviamente, i Carabinieri non dipendono dal Sindaco, ma le caserme invece sono di competenza del Comune. Quindi una caserma, una caserma ristrutturato, una caserma allargata permette ovviamente di avere il massimo dell'organico possibile per la nostra città. Saranno ultimati in estate. Gli ultimi lavori e quelli che sono appena stati conclusi hanno anche permesso di poter avere anche nuova forza, perché forse, ad esempio femminile, non sarebbe stata possibile con la vecchia caserma che questo ci ha permesso di di attirare nella nostra caserma il personale che quasi al completo e quindi questo è un elemento credo molto importante, anche per l'elemento che più è stato discusso, che è quello del pattugliamento costante del nostro territorio. Queste visto, sicuramente in questi mesi, una forte presenza delle forze dell'ordine dal punto di vista proprio del del pattugliamento, posti di blocco, controlli e tutto quello che è, diciamo, il passaggio quotidiano serale e notturno in tutte in tutte le vie del del Paese, insieme a questo è stato deciso ed è stato sottoscritto qualche settimana fa una un accordo con la con la Prefettura proprio di un patto di sicurezza urbana, questo patto di sicurezza urbana, che poi magari verrà approfondito dalla Polizia locale, ecco, vede uno dei punti salienti e importanti e nel potenziamento anche del delle telecamere e dei controlli ai varchi. Questo so che a molti non piace, perché pensano che sia uno strumento non idoneo e invece è uno strumento che, nella maggior parte dei casi, ha permesso di arrestare le persone che hanno compiuto reati. Tutte le persone che hanno compiuto reati sono state prese, appunto perché il controllo capillare di tutti quelli che sono i varchi d'uscita della città hanno permesso, ovviamente, di leggere le targhe e riprende alle persone che sono state prese. Non risolve ovviamente il problema nella sua interezza, perché ovviamente di 10 che lo fanno, 5 vengono presi 5, no, però dico sempre che quei cinque che sono stati presi sono stati presi. Per questo motivo, quindi, la prefettura sta spingendo molto. Il Governo sta spingendo molto su questo ha emanato un bando importante a cui parteciperemo a giugno, appunto perché abbiamo fatto questo patto sulla sicurezza e quindi cercheremo appunto di prendere i fondi che credo il Governo giustamente sta mettendo in campo. Per questo, per questo particolare strumento sono stati poi fatti i vari interventi ancora, ne verranno fatti su alcune aree critiche della città, partendo dalla stazione, interventi che vanno sia toccare e aspetti delinquenza diciamo spicciola, ma anche di controlli di e situazioni di irregolarità dal punto di vista degli stranieri, dal punto di vista anche del del consumo di droga e lo spaccio di droga, ovviamente sono azioni che sono mirate in determinati periodi.
In determinati periodi. Durante settimane abbiamo fatto in questi mesi che ad un importante lavoro che con la Prefettura abbiamo cercato anche di intensificare, con l'aiuto delle forze dell'ordine, che è quello della liberazione di tutti quelli che sono gli alloggi che sono stati occupati abusivamente stiamo parlando di abitazioni che sono state lasciate libera, diciamo, dei proprietari mentre non erano occupate perché spesso seno si è occupati. Diventano anche poi punti dove poi,
Diciamo poter effettuare spaccio di droga, furti e tutto quanto ne consegue quindi questa situazione, che rientra anche in quella che è, diciamo, una una questione di legalità, perché ovviamente questa è una questione innanzitutto di legalità è stata è uno dei dei cardini principali su cui la polizia locale e ho chiesto di di di agire in questi in questi mesi e nelle prossime settimane. Inoltre, in accordo con la Prefettura, verrà modificato il Regolamento di Polizia urbana perché verranno inserite alcune zone sensibili della città che, oltre a quelle già presenti sensibili per legge, saranno utilizzate dalle forze dell'ordine.
Cioè non posso parlare.
Sì, ho capito, però il Sindaco può parlare, mi dispiace, ma il Sindaco può parlare a nella severa sicurezza, non parlano di sicurezza, so scusate se sono qua.
Avevo capito che fosse un Consiglio comunale dove parlare no.
Quindi il Sindaco non può parlare.
Allora il Sindaco deve concludere il suo intervento, poi abbiamo gli invitati che, ricordo, sono stati richiesti anche dai consiglieri di minoranza e poi avremo gli interventi dei cittadini e dei Consiglieri, questo allo svolgimento del Consiglio comunale pre regolamento che verrà cambiato sulle aree sensibili perché è un aspetto molto importante della nuova normativa permetterà di fare gli allontanamenti come George già sono stati fatti in occasione degli ultimi interventi che avrete visto relativamente ai fatti che sono stati anche riportati.
Nella richiesta di Consiglio comunale degli ordinamenti che son stati fatti, appunto, perché individuate in zone sensibili della città, questo significa poi poter anche passare alla successiva fase, che può provvedere appunto la denuncia e poi all'arresto, se ovviamente si viene colti in flagrante ancora nello stesso posto dove si è ritornati a seguito di un reato che è stato già è stato già compiuto.
Per quanto riguarda poi alcune misure in relazione anche a quello che si è detto prima, relativamente anche alle feste è stato potenziato e quello che è il sistema di sicurezza, non solamente durante le feste, perché era prevista un'ordinanza apposita sul divieto di consumo di alcolici in bottiglie di vetro, lattine eccetera. Varchi potenziati ci sarà una massiccia presenza di forze dell'ordine, varchi di chiusura, la protezione civile e vigilanza privata, numero davvero consistente, anche per rendere, diciamo in tutta tranquillità e sicurezza alle feste che vengono organizzate, ma questi divieti anche sul consumo degli alcolici, in accordo con la Prefettura, verranno riproposti per il periodo estivo. Concludo l'ultima parte, diciamo della di quella che è la situazione riguarda invece l'aspetto più propriamente legato a quella che è la competenza del Comune men di Polizia locale. Ovviamente, poi, la Vice Comandante parlerà di alcune parti. Quello che mi preme oggi è era dire era quella che sarà la prospettiva della Polizia locale da qui a fine anno. In quanto ovviamente è un primo punto è quello della del potenziamento della polizia locale, che attualmente è assolutamente sotto organico. Per questo motivo sono proprio fuori, in questo momento, tre bandi di mobilità 2 per ufficiali e agenti di polizia locale, uno invece per agenti di polizia locale. Quindi al termine di questo avremo tre agenti nuovi servizio sperando, insomma, nel nel nell'arco del del mese. Insomma, quando scadrà, diciamo, l'avviso di mobilità.
E quindi questo è un aspetto credo molto importante, perché credo che la Polizia locale, al di là del numero, abbia sicuramente bisogno di un profondo e robusto percorso di organizzazione, percorso robusto di organizzazione che è già iniziato, ma che vedrà ovviamente alla sua fine nell'arco del dell'autunno. Questo percorso di riorganizzazione si concentrerà, ovviamente, su quello che è il numero degli agenti, perché ovviamente senza gente non si può fare controllo, ma anche quello che è sulla sulla ascia di controllo della città. L'obiettivo è quello di allargare notevolmente la fascia di controllo nelle ore serali e anche nelle ore notturne, nei periodi ovviamente di più intensa attività, come nel periodo estivo, perché ovviamente il controllo dei luoghi della città ovviamente deve avvenire quando maggiormente c'è ovviamente la sensazione pericolo, anche è vero appunto della.
Ovviamente non si registra quando, ovviamente, le piazze e le persone ovviamente sono più sono ovviamente più frequentate, quindi questo processo ovviamente rileggo.
Se si dovrà avente portare avanti con numero adeguato di personale, con una migliore strumentazione della della polizia locale e non a caso proprio in questi giorni abbiamo incaricato un ente esterno per fare la parte amministrativa in modo da liberare un'ulteriore risorsa di Polizia locale che sarà destinata alla alla strada e non diciamo alla parte amministrativa.
Formazione del personale e anche per poter utilizzare, diciamo, quelle che sono le nuove tecnologie di controllo del territorio che attualmente di cui attualmente non siamo dotati. Poi c'è una cosa che tu sia molto importante, che è quella appunto che verrà discussa dopo che quella sul tema delle scuole, perché la Polizia locale e l'educazione alla legalità è un aspetto importante che negli ultimi anni si è purtroppo tralasciato anche per appunto per i numeri degli agenti, ma va ripreso perché sono concordi che è da lì che inizia educazione al senso civico dei cittadini. Ecco, credo quindi che i destinatari diciamo di tutta questa nuova progettualità che ho voluto abbreviare almeno per rimanere più o meno dentro i tempi che mi sono stati dati è rivolta a tutti, cioè non è rivolta ovviamente solamente alla Polizia locale, ma credo che sia una richiesta di vivere, appunto, come detto, gli spazi in modo civile, in modo conviviale, in modo dico, una convivenza reciproca.
E ed è rivolto a tutti quelli che in primis, ovviamente hanno attività nel nostro nel nostro Comune sono concordi nel dire che anche lo sviluppo del commercio, ma anche dell'industria, perché sono due cose che vanno di pari passo vanno avanti, quando ovviamente c'è la sicurezza anche degli operatori e questa ci può essere solo se c'è il controllo costante, così come quando dico la famiglia manda fuori proprio figlio di casa, quando sa che c'è qualcuno che può vigilare, attualmente oggi non siamo in condizione di farlo, ma ho già detto che per il periodo estivo, anche con la collaborazione di agenti di polizia locale esterni, finché non avremo ovviamente ha assunto i nuovi, sarà premura riuscire a organizzare appunto questi turni di pulizia extra che vadano appunto nell'orario serale, in modo da accompagnare anche le Forze dell'ordine ai Carabinieri che già costantemente, ovviamente sono h 24, ma che ovviamente non possono da soli riuscire a controllare l'intero l'intero territorio. Ecco l'ultima cosa e poi chiudo, ecco, credo che queste occasioni siano importanti informazioni e mi dispiace che può essere adatta quando si vuole, ma credo che il ruolo di un Consiglio comunale nel rendere partecipe le persone sia anche di avere una conoscenza minima basilare di tutto quello che accade per fare un confronto credo sereno. È giusto, con tutti gli attori che oggi abbiamo. Grazie scusatemi per la lunghezza, ma questo era dovuto e lascio la parola.
Presidente.
Allora riprendo la parola adesso iniziamo gli interventi degli degli invitati, il primo intervento riguardanti in particolar modo quello che è la prevenzione sociale, così definita, sociale e del dottor Carlo Sorregotti, azienda Speciale, socialista responsabile dell'ufficio di piano dell'ambiente dell'ambito territoriale. Non ho detto che la postazione di intervento sia a b sì, anche quella, volendo, va bene, chissà cosa è uguale va benissimo, prego. Grazie Presidente, grazie Sindaco membri del Consiglio comunale e grazie ai cittadini e le cittadine che oggi stasera hanno voluto partecipare a questa interessante importante un momento di incontro. Ecco io, come diceva la Presidente, intervengo in qualità di responsabile dell'ufficio di piano dell'azienda socialista. L'azienda sociali, come penso tanti sappiano se non tutti e l'azienda l'ente controllato e partecipato dai comuni dell'ambito, quindi non solo Suzzara, ma anche Moglia, Motteggiana Gonzaga, Pegognaga San Benedetto Po e alla quale è affidato dai comuni in modo unitario. La gestione dei servizi sociali e dei servizi alla persona, che vanno dall'erogazione delle singole prestazioni al supporto alle amministrazioni comunali, agli amministratori, nella pianificazione e nella programmazione delle politiche sociali. Questo da Statuto dell'azienda richiamo allo Statuto perché.
È importante secondo, secondo me, secondo noi, e precisare come l'azienda socialista non abbia competenze dirette in materia di sicurezza pubblica che esclusiva responsabilità delle forze dell'ordine, del sindaco, del prefetto e degli altri organi preposti, tuttavia, è ovvio, sappiamo benissimo quanto la sicurezza e la coesione sociale, che invece è il nostro mandato, siano profondamente collegate. Una comunità coesa come quella che vorremmo che ci aspetteremmo che desideriamo deve essere attenta alle fragilità e di e diventa automaticamente una comunità più sicura per tutti i suoi membri in cui ciascuno si sente accolto e si sente di esprimersi.
In questo punto sociali svolge il suo ruolo. Lavoriamo ogni giorno con i colleghi e le colleghe per prevenire, come diceva la Presidente poco fa, le situazioni di marginalità e le situazioni di disagio per sostenere le persone più vulnerabili, per accompagnare le famiglie, i cittadini in percorsi di autonomia e di inclusione,
Lo facciamo non da soli, perché da soli non andremo da nessuna parte. Onestamente lo facciamo in collaborazione con tanti altri soggetti, le scuole, i servizi sanitari e sociosanitari, le realtà associative che su Suzzara sono davvero numerose e le realtà del volontariato, quelle della cooperazione sociale, il terzo settore. Tutti questi attori svolgono un ruolo fondamentale e ovviamente collaboriamo strettamente e sempre di più con le forze dell'ordine nelle loro varie articolazioni e competenze, come già sono state dette il nostro primo compito, quindi, come azienda sociali, siccome i servizi sociali è quello di operare a monte dei problemi di sicurezza di cui immagino poi stasera parleremo e che un po' sono già stati annunciati in termini di prevenzione. Lavoriamo però anche a margine di questi problemi, cioè quando si realizzano, quando si verificano situazioni complesse, anche fastidiose, anche pericolose.
E i problemi e quando i problemi di sicurezza pubblica si manifestano, noi cerchiamo però di tutelare le vittime e volte sostenere anche dove è possibile, chi si trova in situazioni che generano insicurezza, affinché possa ritrovare un percorso di legalità e di rispetto delle regole comuni. In questo senso abbiamo progetti e servizi rivolti alle famiglie fragili, ai minori e alle persone con disabilità alle persone sole o senza rete familiare, e anche questa è una questione di sicurezza agli anziani. Lavoriamo per gli adulti in difficoltà per le persone straniere, anche con percorsi di mediazione culturale, di alfabetizzazione, di orientamento e di inclusione. Lavoriamo con cittadini e tanti in condizioni di povertà e a volte anche senza fissa dimora, tramite sostegni economici tramite l'orientamento, all'interno di una rete che è molto complessa e molto articolata di servizi e di interventi che sono personalizzati. Lavoriamo con e per i giovani anche perché, come è già stato detto, sono sicuramente una componente della nostra comunità della nostra società, molto molto vulnerabile. Sempre di più ce ne accorgiamo, lo vediamo, lo vogliamo ognuno penso nelle propria famiglia, anche e lavoriamo in collaborazione con le scuole, con gli oratori di nuovo col terzo settore, col volontariato, con gli Informagiovani per promuovere attività educative, sociali e di attivazione.
Ad esempio, è già stato citato il progetto di ricerca azione con l'Università di Bologna, ecco, anche lì noi ci siamo anche lì noi vogliamo dare il nostro contributo per quello che è la nostra competenza e vogliamo raccogliere quello che potrà risultare da questa interessante ricerca anche perché a volte i giovani effettivamente non sono facili da gestire un altro percorso che vogliamo riprendere coinvolgerà attivamente i giovani, è quello sul contrasto al gioco d'azzardo patologico, un tema che può passare inosservato può essere.
Sembrare secondario, ma in realtà tocca davvero tante situazioni, tante famiglie e tanti giovani, anche in forma digitale, telematica, tra l'altro che è ancora più insidioso. Collaboriamo col serbo e con la Caritas. Con questo progetto per due anni cercheremo di lavorare con i giovani in modo che loro si attivino e possano sensibilizzare le nostre comunità in modo creativo. Come sanno fare i giovani, lavoriamo per la tutela dei minori.
La nostra proprietà, anche in questo caso, è la prevenzione. Cerchiamo di intervenire prima che la situazione degeneri, sostenendo le famiglie attraverso strumenti come il Centro per le famiglie che a sportelli ormai in tutto l'ambito da circa un anno e che continuerà, lavoriamo a stretto contatto con i servizi sociosanitari perché con il SIR della neuropsichiatria, l'uomo, l'uomo ampia, quindi il CPS lavoro, riusciamo a dare una valutazione multidimensionale complessa e lavoriamo con i servizi della giustizia, quindi con l'UEPE e con l'ULSS, l'ufficio di servizio sociale per i minorenni, per riuscire a dare ai giovani, e non solo delle prospettive future di inclusione e di.
Diciamo un recupero rispetto alle situazioni di fragilità in cui si sono trovate con gli istituti comprensivi di tutto il territorio, quindi non solo del Comune di Suzzara, ma con tutti abbiamo siglato recentemente l'anno scorso, un protocollo di collaborazione molto stretto che ci permette di a noi e a loro di intercettare precocemente i segnali di disagio, di supportare i docenti da un punto di vista anche tecnico e valutativo e di attivare i migliori percorsi e quanto prima i percorsi di supporto che sono necessari ci sono e mi permetto di prendervi un altro poco di tempo, altri tre temi che mi premeva portare, perché sono temi a cui facciamo fronte quotidianamente molto rilevanti dal punto di vista della sicurezza. Il primo è la violenza contro le donne. Vediamo sempre più casi, sempre più situazioni, ed è sempre molto più. È sempre più difficile gestire con i mezzi, con i fondi a disposizione, queste situazioni in modo proattivo, in modo da sostenere davvero le donne e i loro figli, in particolare nel recupero e nel per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria. Proprio ieri ci riflettevamo, tra l'altro, con gli altri amico degli amministratori, perché capiamo e siamo consapevoli che servano forme nuove di risposta alle tante drammatiche complessità che questo fenomeno porta.
Un secondo tema tra gli ultimi, ecco che porto e lo il lavoro grigio e lo sfruttamento lavorativo. Anche su questo abbiamo attivo un progetto insieme ad ANCI e Regione, Lombardia Caritas, la Caritas di Suzzara e i Comuni e stiamo costruendo una rete in questo mondo che è complicatissimo, tra l'altro quello della della della gestione del lavoro e che ci aiuti a tutelare le persone vulnerabili, spesso persone straniere, che lavorano per loro connazionali e che non conoscono i loro diritti e gli obblighi a cui il datore di lavoro sono tenuti. Ecco, siamo metà progetto e sta emergendo un quadro molto interessante, molto variegato, molto composito, che non vediamo l'ora di poter rappresentare agli amministratori e anche agli istituti che ci stanno supportando tra l'assessore Coppola illegittimo taglio. Infine, l'ultimo tema è quello della casa. La casa è difficile da trovare, è difficile da mantenere, è difficile da vivere in serenità anche per chi la casa ce, l'ha e anche per chi la casa, la affitta, lo sappiamo, ne siamo consapevoli, abbiamo un ufficio casa per il Comune di Suzzara, gestisce le case popolari e fa da mediatore, anche con ALER, quindi la parte regionale e che supporta in qualche modo per quello che è possibile i cittadini nel.
Far fronte alle criticità, tante appunto legata al tema della casa. Sappiamo bene cosa succede quando un inquilino non sente il luogo in cui abita come un bene prezioso da custodire e chiudo con questa cosa. La sicurezza è un bene collettivo, sicuramente si costruisce ogni giorno con responsabilità condivisa. Questo è quello in cui crediamo e quello per cui lavoriamo. La sicurezza non riguarda solo chi commette reati e nemmeno solo chi li previene e chi li contrasta riguarda davvero tutti noi, tutti noi, come istituzioni e tutti i cittadini, ma anche le imprese, le associazioni e le famiglie. Il mondo del sociale a cui appartengo e non ha camicie e non ha uniforme non è riconoscibile. Non riconoscerete l'assistente sociale in giro per il territorio, ma noi ci siamo, facciamo presidio del territorio e lavoriamo in modo, per quanto possibile, silenzioso, costante e capillare per tenere unito il tessuto della nostra comunità e per non lasciare nessuno indietro, per dare una seconda possibilità e per costruire una comunità più solidale e vivibile. Ripeto non lo facciamo solo noi lo facciamo con tanti altri attori, tra cui appunto il terzo settore, le associazioni, le parrocchie, eccetera, eccetera. Questo discorso vale per tutti. È un modo cruciale e fondamentale e strategico di lavorare proprio per la crescita della comunità e la sicurezza della comunità. Io vi ringrazio tantissimo per l'occasione, per l'attenzione,
Disposizioni per cui può spegnere il microfono grazie, adesso passiamo la parola ai dirigenti scolastici, abbiamo una rappresentanza di tutte e quattro le scuole e di di Suzzara, lascio la parola al dirigente Trevisi, professor Trevisi dell'Istituto Comprensivo il milione sicuramente potranno farci un quadro di tutte le attività che vengono svolte nelle scuole e per contribuire a creare una comunità appunto più più unita, più più coesa e anche più più partecipe grazie,
Buonasera a tutti sono il dirigente del comprensivo milioni di Suzzara, dove lavoro da 25 anni negli ultimi sei dal dirigente scolastico, quindi ho una conoscenza almeno della mia scuola, penso abbastanza capillare, ecco c'ho vissuto, diciamo l'evoluzione di questi ultimi 25 anni anche del tessuto sociale che è passato dalla nostra scuola, la scuola in senso lato.
A fronte alla sicurezza, due livelli uno diciamo in quanto struttura popolato da persone. Il mio istituto ospita 1.200 alunni in 10 plessi e 200 dipendenti. Capite bene che è fondamentale il presidio degli accessi. Prima di tutto non ho visto che parliamo di sicurezza e il controllo costante di quello che accade tra le mura della scuola, sia dei plessi piccoli, quelli diciamo, di scuola dell'infanzia, sia del plesso principale nel nostro caso, che racchiude circa 600 700 alunni insieme. Ecco, da questo punto di vista la scuola è un ambiente sicuro, nel senso che abbiamo in mettiamo in campo. Ovviamente siamo obbligati a farlo. Insomma, è un obbligo di legge.
È tutta una serie di misure preventive, appunto per fare in modo che non ci siano accessi indesiderati che un accadano episodi appunto negativi, incresciosi, ecco da parte dei bambini.
Del varietà. Ecco, e anche da parte degli adulti chiaro che un presidio in cui c'è una vigilanza costante da parte dei collaboratori scolastici, piuttosto che dei docenti, ecco che collaborano appunto costantemente nei limiti del possibile perché, insomma, sapete che, come costruito una scuola, ecco, diciamo che i momenti critici dell'ingresso dell'uscita dell'intervallo ecco quelli dove c'è, più, diciamo, libertà, come sono appunto quelli dove i bambini ragazzini son chiusi dentro una classe in un'aula. Ecco, sono quelli più, diciamo critici sui quali ci sono regolamenti interni, protocolli interni che vengono appunto annualmente annua.
Annualmente aggiornati, in base appunto alle esigenze della situazione, lo richieda ecco quello che però la scuola fa, al di là di essere appunto un piccolo paese all'interno della della città di Suzzara, di fatto una popolazione di un piccolo paese.
È la prevenzione, no, la cosa principale è questo, cioè la scuola educa, lo scopo della scuola è educare, educare in senso proprio stretto, con materie che son previste anche dall'ordinamento scolastico di educazione alla cittadinanza, previste con un monte ore specifico, che vengono qui che viene annualmente programmatico dei docenti nei vari ordini di scuola.
E che comportano una serie di azioni didattiche piuttosto che conferenze, piuttosto che sinergie e collaborazioni, ad esempio con le forze dell'ordine piuttosto con le autorità locali, piuttosto che con esperti esterni, avvocati in uno Statuto stanno per i due anni che ospita un avvocato esperto di reati penali commessi da minorenni di tipo legati al cyberbullismo, ecco, per dire questo è un'azione, diciamo, di dati nel senso stretto, ma c'è anche un'azione più larga quotidiana in cui il confronto continuo,
Di tanti bambini, appunto, che collaborano e convivono e si rispettano, e cerchiamo appunto di educare a questo nella quotidianità più stretta la scuola dell'obbligo, in particolare, diciamo sempre appunto, almeno fino appunto no, da tre anni alla. La terza media è un micromondo, tutti i bambini di tutte le estrazioni sociali sono, insieme, convivono e cerchiamo di farli convivere all'educazione del rispetto civico, del del rispetto del bene comune, del rispetto reciproco delle diversità, dell'accoglienza quotidiana, quotidianamente spesso arrivano i bambini, no da dall'estero che devono imparare una lingua, devono imparare.
Come funziona una scuola, come funzionano le relazioni sociali o le famiglie, e non è facile, non è per niente banale, abbiamo anche una rete di collaborazioni, poi no con al di fuori della scuola, con appunto le autorità locali, col territorio in particolare una rete che ritengo importante che abbiamo sviluppato durante la pandemia ad esempio è quello comunità, diciamo, indiana bangladese, delle varie etnie e popolazioni che appunto vivono qui a Suzzara con i quali ci confrontiamo e spesso non è, non è facile, nel senso che sono mondi, appunto, diversi alcuni.
Integrati, altri meno, però, c'è sempre una volontà e c'è un contatto costante in caso di appunto necessità sia a livello, appunto, informale, tra dirigente referente oppure livello formale con i mediatori culturali che uno dei tanti servizi che il territorio mette a disposizione della scuola la scuola, lavoro a livello di prevenzione, no, quindi a livello e quindi educativo. Quali sono le iniziative che abbiamo messo in campo? Alcune sono appunto interne nostre, che costruiamo anno per anno. Altre lavorano in sinergia col territorio, ad esempio,
Entrambi gli istituti partecipano alla rete delle scuole che promuovono salute che lavora a stretto contatto con ATS Valpadana. Cosa comporta essere parte di questa rete comporta attivare progetti di prevenzione a livello di salute, che non è solo che anche questo è uno dei nostri collaboratori, che facciamo spesso alla scuola secondaria e la prevenzione delle dipendenze, anche in generale e appunto questo è un progetto che facciamo sulla primaria l'educazione alle life skills, cioè alle competenze che si usano, diciamo durante tutto l'arco della vita, che non è semplicemente quello che si impara a scuola, mai come si sta insieme come si affrontano e le criticità i problemi, i problemi legati alla crescita, eccetera. Ecco,
Altre iniziative appunto sono previsti non dico sì, sì, sì, okay diciamo che al di là poi delle varie iniziative che potete leggere anche sul piano dell'offerta formativa o comunque di cui vengono informati oppure famiglie, ecco l'altro e chiudo con questo è fondamentale sempre questa scuola è un posta dal punto ho detto prima bambini e docenti, ma poi c'è una parte fondamentale che sono le famiglie, che sono poi i cittadini,
I bambini sono cittadini anch'essi in erba, ma abbiamo anche dei cittadini adulti, che sono i nostri genitori, i, la collaborazione dei quali è un i quali è fondamentale perché alla base dell'Alleanza per educare i bambini, se non c'è questa alleanza, che molte volte funziona qualche volta, purtroppo no viene a cadere anche i buoni propositi che stiamo costruendo. A scuola i bambini stanno Scuola 4 5 8 ore, ma poi il resto del tempo lo fanno fuori da scuola e in famiglia o in altri ambienti. Ecco per cui, per chiudere, appunto la percezione anche di di quello che è sicurezza,
A scuola, ecco a scuola e penso che i bambini siano.
Tranquilli, sicuri, si sentono un ambiente sicuro. Ecco e ci piacerebbe che anche le famiglie, se avvertissero appunto a scuola delle problematiche, che lo insomma.
Che sono segnalare, perché comunque siamo sempre in ascolto e questo ecco diretti tempismo. Vorrei prolungare la parola anche agli atti. Grazie.
Grazie professor Trevisi e ora passo la parola a Fiorenza Da voglio, che è rappresentanza della dirigente Maria Pisaniello dell'istituto, comprensivo, Margherita Hack.
Ricordo a tutti i tempi.
Buonasera a tutti e grazie di questo invito anche a nome anche ma soprattutto a nome del dirigente scolastico, allora io dovevo leggere che sarebbe il modo più semplice per affrontare anche la platea molto numerosa e ma voglio evitare anche ripetizioni, nel senso che è quello che ha già detto il professor Trevisi è quello che accomuna le nostre scuole. Io credo che la realtà scolastica, le scuole, siano il luogo che in questi anni hanno seguito la trasformazione sociale del tessuto sociale, del contesto sociale della nostra, della nostra città e così come non possiamo, io sono in questa realtà scolastica dal 99, così come non possiamo utilizzare lo stesso metodo, la stessa metodologia didattica per insegnare ai bambini, così non possiamo rapportarci ai nostri bimbi allo stesso modo di 25 anni fa, perché perché la scuola deve assolutamente seguire il cambiamento dei bisogni e le nuove modalità di relazionarsi e quindi quella che è l'offerta formativa della scuola deve chiaramente seguire questi cambiamenti e lo fa mettendo in campo, come diceva il professor Trevisi dei progetti, delle progettualità che lavorano sulle relazioni che lavorano, sulla condivisione, la scuola e una grande comunità, dove ci sono tante diversità e vive la diversità come una ricchezza, e questo è uno dei valori più importanti e che cerchiamo attraverso la quotidianità di far vivere i nostri bambini.
E poi ci sono i progetti legati appunto all'educazione civica, quindi alla legalità, progetti importanti che cercano di far arrivare a tutti i bimbi e dei valori solidi, offrendo appunto queste occasioni di confronto.
Con anche le varie associazioni, vari enti che lavorano sul territorio che intervengono all'interno della scuola. Quindi credo davvero che sia fondamentale e last questa sera questa occasione e ci fa capire come la scuola da sola non possa fare nulla sul tema della sicurezza e su cui si investe tutti i giorni, ma soprattutto proprio su questa.
Attenzione a un tessuto sociale cambiato che, va supportato, va capito e su cui la scuola sta investendo, ma non è da sola e direi che, insomma, la presenza di tutte queste figure rendono bene l'idea. Ecco, grazie mille.
Grazie la parola alla dottoressa d'olio, del dirigente dell'istituto Manzoni di di Suzzara.
Allora è già stato detto moltissimo della scuola io vorrei ringraziare innanzitutto i gruppi consiliari che hanno sollecitato e promosso questo incontro sulla sicurezza, perché è un tema veramente fondamentale, essenziale in questo momento particolare in questi anni particolari, soprattutto dopo dopo il Covid abbiamo tutti un po' subito.
Strani comportamenti, comportamenti a volte deviati, voglio ringraziare anche le forze dell'ordine che ho visto qui presenti, perché sono sempre intervenuto in modo tempestivo e anche molto qualificato, e tutte le volte che nella nostra scuola ci sono si sono rappresentate delle aree delle criticità,
Più che violenza, così come come l'ha descritta prima il nostro Sindaco violenza fisica nella scuola, assistiamo ad altri tipi di violenza, come diceva il professor Trevisi, la scuola è un luogo protetto per cui abbiamo tanti modi, attraverso i nostri insegnanti, attraverso gli educatori, attraverso gli insegnanti di sostegno che ovviamente sono accanto alle persone più fragili di contenere determinati e comportamenti violenti in senso fisico.
Tuttavia, la violenza non è solo fisica, noi viviamo drammaticamente il bullismo, il cyberbullismo, la violenza di genere, la discriminazione razziale, questo è inevitabile, che è un dato di fatto,
E quindi come scuola abbiamo C come scuola, non come dirigente. Come staff, cerchiamo appunto di individuare quelli che sono quei percorsi nella nostra offerta formativa che possano rendere ai nostri ragazzi consapevoli e responsabili rispettosi. Soprattutto noi vogliamo sempre parlare di rispetto, rispetto dell'altro, rispetto delle idee, rispetto delle posizioni e per questo sviluppiamo tanti progetti in tanti ambiti, quindi in ambito economico, in ambito sociale, in ambito sportivo invitiamo musicisti, chiamo artisti, invitiamo tanta gente che tante persone che con diciamo che possono apportare,
Delle problematiche o anche semplicemente descrivere delle situazioni che i nostri ragazzi sono un po' più adulti. Non siamo più alla scuola, al comprensivo, sono ragazzi che ormai arrivano alla fine a terminare gli studi con la maggiore età hanno bisogno proprio di di rendersi consapevoli di diventare cittadini cittadini attivi.
Mi abbiamo avuto veramente tante tante presenze importanti, però non basta quello che facciamo scuola, cioè è molto importante. La collaborazione della tu di tutta la rete territoriale delle famiglie è molto spesso, il problema non è né il ragazzo mai nella famiglia.
Quindi noi cerchiamo di intervenire attraverso altri canali per poter anche contrastare così questi divari che derivano proprio da situazioni familiari sfavorevoli. E poi tutta la comunità, tutto il territorio, cioè la rete formata da anche da tutti noi che siamo intorno a questo tavolo a discutere di questa problematica.
E allora mi vedo costretta questa sera a.
Così insomma, condannare un po'.
Il fatto che per noi è stato molto spiacevole, cioè di essere stati attaccati come roccaforte di un determinato partito politico. La scuola non è questo, la scuola non è pur partito, la scuola non è politica, la scuola è un agente, è un è un ente che vuole formare dei cittadini responsabili, attivi, REPO, che possano scegliere il loro futuro, cioè noi diciamo e lo diciamo non solo che i relatori che vengono a parlare dei nostri ragazzi ma ogni giorno attraverso le lezioni di educazione civica che tengono normalmente i nostri docenti, non lasciate scegliere a noi che abbiamo i capelli bianchi, scegliete voi che siete giovani, cioè dovete voi rendersi, risponde, rendervi responsabili del vostro futuro e quindi questo è veramente, cioè l'esempio che noi adulti dobbiamo dare supporto a chi?
L'esempio che noi dobbiamo dare è importante, dobbiamo appassionarli, dobbiamo cercare di trovare quegli argomenti che li distolgano dalla noia che poi porta alla violenza, io quindi non ho altro da aggiungere.
E allora, per un ultimo rappresentante delle delle scuole e lo e l'ingegnere Ferrari, direttore della Scuola di arti e mestieri di Suzzara.
Buonasera a tutti e grazie per l'invito.
La sicurezza si parla di sicurezza, di sicurezza delle persone.
Riguarda tutti un problema davvero molto ma molto vasto e certo anche di difficile soluzione, soprattutto dal punto di vista della scuola.
Ma anche di difficile comprensione, secondo me, dal punto di vista delle reali motivazioni mi riferisco alle motivazioni che spingono a generare situazioni che impattano con la sicurezza delle persone, cioè capire veramente perché quale contributo quindi può dare la scuola in generale ma soprattutto la nostra scuola no, io l'ho un lavoro in una scuola particolare, quindi parlo di quella.
Per prevenire le situazioni di violenza e quindi, in generale, la percezione di sicurezza.
E se un ragazzo Cavallin matematica, il primo consiglio che do è quello di studiare di più?
Ma non sempre questo è il rimedio più adeguato, no, anche per un problema così semplice, banale come questo, la soluzione immediata che ti viene da dare, non sempre, credetemi, è la soluzione per tutto, ecco.
Ricordiamoci di fronte ad una problematica come quello della violenza, no e la conseguente sicurezza o la percezione di sicurezza come non possa esistere un'unica soluzione valida assolutamente,
E quindi anche noi no, studiando, analizzando e quindi facendo.
Mentre locale no su su queste tematiche abbiamo pensato ad un'azione, non ad un'azione singola, ma azioni congiunte, no, che possano almeno provare provare ad interessare la maggior parte dei ragazzi, perché è davvero complesso.
È stato detto e lo confermo.
Ad esempio, il servizio di ascolto che facciamo da da molti anni.
E un confronto che è gratuito, ovviamente ci mancherebbe altro per i ragazzi con una psicologa, con orari a richiesta e un numero illimitato di ore, quindi un servizio a disposizione dei ragazzi, perché questi ragazzi si possano in qualche modo aprire, confidare, confrontare con una una persona che è una professionista a volte sono i ragazzi a richiedere il servizio,
A volte no, e quindi sono gli insegnanti a presentare il servizio a sollecitare la fruizione dello stesso, i genitori apprezzano molto questo supporto per i loro figli, quindi, una una volta che i figli approfittano di questa di questa condizione, no di questa opportunità i genitori e le famiglie sono soddisfatto e sono contento.
Come considerare dare un peso, ad esempio, alle azioni eclatanti che i ragazzi effettuano fuori dalla scuola?
È vero, la scuola alla cancellata, no, ha il suo muretto, ma il fuori dalla scuola non può passare inosservato alle persone che sono all'interno della scuola, così possiamo complimentarci no con i ragazzi per una partita sportiva vinta.
Oppure per un lavoretto lavoro, intendono quindi un lavoretto, perché sono sempre poche ore che fanno magari vanno a fare il cameriere in quel paro in quella pizzeria.
Che magari sta proseguendo bene, quindi no, complimentarci con loro e dare un peso a tutto questo nello stesso modo, in collaborazione con la famiglia, ci siamo trovati a dover riprendere ragazzi che, fuori dalla scuola, hanno compiuto azioni negative o gravi mancanze di rispetto, questo non per scavalcare le responsabilità dei genitori no fuori dalla scuola, ovviamente sono loro i primi ad esserlo responsabile, ma perché è molto più semplice per una scuola, a volte venire a conoscenza di certe azioni.
Proporre azioni positive.
Ed esempi positivi come noi nel nostro piccolo, la musica che viene suonata alla mattina come alternativa alla religione cattolica, per quei ragazzi che scelgono un'alternativa alla religione cattolica e promossa a tutti i ragazzi come frequenza pomeridiana, alla scuola comunale di musica con sconti molto importanti sulla rete,
Periodicamente vengono proposte esperienze a teatro, quindi esperienze positive.
Anche di più giorni, che coinvolgono ragazzi anche provenienti da classi diverse, in modo da promuovere una socializzazione positiva e un utilizzo del tempo finalizzato alle attività culturali.
I ragazzi hanno bisogno anche di spazi, non solo di situazioni o di proposte o di stimoli dove poter giocare.
Anche se sono grandi imparare a socializzare e imparare a sbagliare, perché alle volte, attraverso l'errore.
Si migliora e si cresce,
Grazie, abbiamo chiuso gli interventi delle delle scuole, dei dirigenti scolastici che, che ringrazio, ci hanno fatto un quadro effettivamente molto dettagliato di quelle che sono le attività, ma anche dell'attitudine della scuola nei confronti dei dei ragazzi e delle delle famiglie e quindi anche di attitudine nei confronti della nostra comunità.
Chiamo il nostro se può prossimo ospite il Presidente della Fondazione arti mestieri, il dottor Giovanni Marani,
Del resto.
Buonasera a tutti e ringrazio per l'invito.
Il ruolo della nostra Fondazione credo che meriti.
Un excursus,
Nel tempo.
Non tutti, forse non sapete che altri mestieri, fra due anni festeggia i 150 anni dalla sua fondazione, i fondatori della della nostra scuola chiese dell'autorizzazione per l'apertura di una scuola, si avvale con lo scopo di elevare le diseredate plebi.
E credo che nella storia di Suzzara queste tre parole scuola tecnica ed elevazione.
Sì, abbia rappresentato uno dei cardini fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio.
Tra i concetti che trovano la loro sintesi nella parola al lavoro.
Il contributo che io credo di poter dare stasera, visto che delle scuole di cosa si fa oggi, né se ne è parlato e il direttore ne ha parlato specificatamente della nostra scuola e credo che possa anche essere utile un contributo per.
ATR che colga la storia della nostra scuola,
Altri mestieri è stato uno dei luoghi più significativi per i processi di integrazione e di riscatto sociale.
La nostra scuola, ad esempio, è stata frequentate dalle classi sociali più deboli.
Inizialmente dai contadini, acquisendo nuove competenze, sono diventati operai o immigrati dalle zone più depresse del nostro territorio, quindi dagli anni del boom d'intesa immigrazione dal Meridione e poi, negli ultimi decenni, una rilevante immigrazione dal Sud del mondo, processi sempre complessi,
Ma che hanno trovato nei percorsi della formazione professionale strumenti di confronto, di coesione e di apprendimento, rappresentando una spesso rapido opportunità di ingresso nel mondo del lavoro.
Acquisendo le competenze necessarie per realizzarsi come imprenditori, come operai come impiegati, e comunque come protagonisti del nostro tessuto sociale, coeso, produttivo e culturalmente stimolante, ancora oggi i ragazzi che escono nonostante tutte le difficoltà.
Che si incontrano nel mondo del lavoro, più dell'80% riescono ad integrarsi immediatamente nel mondo del lavoro, non sono certo che il tessuto sociale del nostro territorio sia oggi più problematico che nel passato, ma.
Sono convinto che non vi siano reali sostanziali differenze.
Se non se non quelle dovute rapidità di una trasformazione che spesso ci trova impreparati a proporre soluzioni innovative, soprattutto in contesti economici oggi non favorevoli,
Segnalati da uno dei Levante, fenomeno di calo demografico e di crisi economica.
Ma sono convinto che realtà come arti e mestieri possano e debbano continuare a svolgere il proprio importante contributo.
L'inaugurazione nelle scorse settimane, di un nuovo laboratorio di meccanica e di nuove aule e ne è la dimostrazione.
Aule, dotate di tutte le tecnologie, spazi comuni in cui i ragazzi possono incontrarsi sicuramente sentono questa realtà come loro, non più altro, ma qualcosa che ha luogo appartiene e e la realtà culturale che prima descrivevo il direttore, che è un compendio rispetto all'attività professionale, ecco, credo che sia che sia attraverso questi strumenti che si riesca a superare o quantomeno ad aiutare i ragazzi una crescita che,
Supera.
O comunque cerca di affrontare in maniera significativa il fenomeno della dispersione scolastica, i fenomeni di bullismo giovanile che spesso sfociano in testi di violenza intolleranza, ma che sinceramente credo che, seppure in forme diverse, non siano poi così maggiormente rilevanti di quanto accadesse nel passato, sicuramente una società che una realtà.
Di un territorio che riesce ad offrire lavoro e proprio i ragazzi,
Una realtà che riesce a creare le condizioni di integrazione, insomma, una realtà che trova la sintesi nella missione di chiamate dei nostri fondatori sia lo strumento più idoneo e comunque uno degli strumenti da affiancare a quelli che sono i processi di sicurezza e di attenzione sul territorio descritti precedentemente grazie.
Il microfono.
Grazie dell'intervento, adesso l'intervento di monsignor Paolo Gibelli.
Buonasera, grazie per l'invito.
Leggevo in questi giorni il, la sintesi del risulta i risultati di una ricerca del Censis.
E per quanto riguarda.
L'impatto reale della sicurezza privata è una una ricerca pubblicata proprio il 7 maggio di quest'anno, il primo rapporto Univ Censis, la sicurezza fuori casa.
I dati già li conosciamo, ma confermano un po' quanto stiamo dicendo il 94% degli italiani.
Quando è fuori casa, vuole sentirsi tranquillo, sicuro.
Il 75% pensa che negli ultimi cinque anni girare per strada sia diventato più pericoloso e il 38% per paura ha rinunciato almeno una volta ad uscire di casa.
Perché siamo in questa situazione, perché tante persone forse anche noi abbiamo un po' paura, timore a uscire di casa, come superare queste paure, come creare un ambiente sociale vivibile è il filo conduttore del mio intervento, è un po' questo il rapporto, a mio parere strettissimo tra inclusione sociale e sicurezza c'è più noi creiamo, collaboriamo a creare maggiore inclusione sociale, più le persone si sentono sicure, meno c'è inclusione sociale, più c'è chiusura meno e c'è il senso di sicurezza cresce il senso della paura.
Nelle società contemporanee la sicurezza e spesso evocata come un valore primario, una condizione essenziale per la stabilità e il benessere collettivo, la sua interpretazione però è frequentemente distorta da visioni o interpretazioni che mirano a rafforzarla attraverso il controllo, la chiusura e l'esclusione piuttosto che mediante la promozione di una integrazione intelligente sostenibile.
Sotto la spinta di questa cultura, il dibattito pubblico tende a confondere sicurezza con protezione dalle diversità, portando a strategie che rafforzano barriere sociali e culturali e questo approccio, anziché ridurre l'insicurezza, finisce per alimentarla, si alimenta in sicurezza, creando queste contrapposizioni, queste barriere, queste esclusioni alimentare, tensioni e instabilità da cui nascono anche le violenze e violenze minando quindi il tessuto sociale, il bisogno di sicurezza spesso spinto alla società verso soluzioni che sembrano immediate e concrete come il rafforzamento del controllo e dell'organico delle forze dell'ordine.
Inasprimento delle leggi e ordinanze e delle misure punitive, certo ci vuole il controllo, il presidio del territorio è necessario, ci vuole, ci vuole la certezza che l'illegalità, la violenza e non rispetto della legalità siano puniti e perseguiti, ma questo non basta, non è sufficiente.
Queste misure non affrontano le vere cause dell'insicurezza e spesso hanno l'effetto contrario, generano maggiore alienazione, marginalizzazione e conflitto.
Un'identità costruita sulla paura e sull'esclusione non può essere stabile e sostenibile, al contrario, una società veramente sicura deve fondarsi su una identità collettiva inclusiva, capace di valorizzare le differenze all'interno di un tessuto comune basato sulla convivenza, sulla crescita condivisa.
Ecco allora anche il ruolo della comunità cristiana contribuire a una umanizzazione della vita sociale che nessuno si senta escluso.
La creazione di alieni figure, percepite come estranei alla collettività, innesca una catena di alienazione che non si limita ai soli emarginati, ma finisce per permeare l'intera società, generando sfiducia, isolamento e instabilità diffusa.
Se la chiusura non è la risposta, allora la sicurezza, quale percorso dobbiamo seguire?
La chiave, a mio parere, risiede nella costruzione di una sostenibilità sociale fondata sulla inclusione e sulla capacità di trasformare la diversità in un valore aggiunto per la collettività.
Cosa impedisce allora alla nostra città di essere realmente inclusiva, questa mi pare una delle domande che dobbiamo porci tutti insieme questa sera, quali sono gli ostacoli che trasformano l'ambiente urbano in un luogo di segregazione anziché di coesione e poi dalla segregazione nasce la violenza quali barriere economiche, sociali, culturali debbono essere abbattute per permettere a tutti di sentirsi parte attiva della nostra comunità.
Qual è allora rigenerazione urbana? Credo che dobbiamo tutti collaborare a una rigenerazione urbana e la comunità cristiana cerca di dare il suo contributo a rigenerare la città, la parola rigenerazione porta con sé un significato profondo, significa restituire alla città la sua dimensione umana, l'umanizzazione del vissuto sociale,
Una vera rigenerazione urbana deve essere permeata dalla vita, dall'esperienza concreta di chi abita lavora, interagisce negli spazi urbani la rigenerazione autentica è quella che riporta l'essere umano al centro, non come spettatore, ma come protagonista, e allora l'inclusione sociale non è un'utopia ma una necessità per costruire una sicurezza autentica e duratura il futuro della sicurezza non dipende allora dalla costruzione di muri, ma dalla capacità di costruire dei ponti.
Non tenere la parola non temere ricorre 365 volte nella Bibbia, una per ogni giorno dell'anno, non temere non avere paura, dice il Signore, la paura può essere vinta attraverso un percorso insieme interiore ed esteriore, basato sulla fiducia, fiducia in Dio nel suo amore fedele fiducia nell'altro nell'altra persona, fiducia che contiene in sé anche un rischio il rischio di aprirci all'altro di dare fiducia a qualcuno o qualcosa di mettersi in relazione, mettersi in gioco dobbiamo temere, credo di più l'indifferenza e l'irresponsabilità di molti piuttosto che la violenza di pochi.
Ringrazio Monsignore, l'ultimo intervento programmato è quello del Presidente della Consulta, del volontariato di Suzzara Stefano mista.
Buonasera a tutti. Innanzitutto ringrazio dei premeditato, io sono qua come presidente della Consulta, retta da poco, quindi parlerò soprattutto anche come rappresentanti delle associazioni contagiosi, della Pro Loco, che immagina soprattutto quest'ultima si coinvolte nella discussione parlando dei primi chiaro che, come associazioni nostro, agire nella prevenzione e uno dei nostri primi obiettivi, parlando come contagiosi in una casa e dal 2012 che insieme al Manzoni, organizziamo tutti gli anni in corteo della legalità contro le mafie per far capire l'importanza di combattere gli atti illegali e appunto le mafie che in qualche modo sicuramente il portano insicurezze sono, la sentiamo di meno, ma in altre zone invece questo è molto sentita e uno dei temi di sicurezza diciamo più importanti, anche se si possono essere molto franchi, la mafia fa posizione, abbiamo più che in Sicilia. In realtà, comunque, questo è un altro discorso. Detto questo, per quanto riguarda invece il discorso della Pro Loco, chiaramente noi qui parliamo di sicurezza sul campo.
E quindi, visto anche l'ultima cosa è successo anche durante l'ultimo evento, stiamo predisponendo un piano di sicurezza, soprattutto per la notte bianca, perché l'evento più importante perché coinvolge un'area, diciamo volto anti anzi quest'anno forse una delle più ampie che abbiamo mai organizzato vada a viale Libertà a Via Toti da Via Toti fino via Piave e quindi un'area molto grande, con anche una complessità importanti di quello che avviene all'interno dei raduni automoto concerti ISEE, che c'è di tutto sfilate okay, c'è un po' di tutto all'interno di di questo evento organizzato e soprattutto anche dagli esercenti che per loro è una serrata importantissimo perché molto quella sera lì fanno tanto per le loro, per la loro attività.
Quindi, per mantenere la sicurezza, quest'anno sta facendo un piano di sicurezza molto più dettagliato. Non nego che mi stanno mettendo sotto pressione parecchio, appunto perché si vuole fare le cose in un certo modo, quindi prima cosa fondamentale, il controllo dei varchi okay in un evento così importante e fondamentale il controllo dei varchi. Quindi ci sia qualcuno, però attenzione, non usiamo il concerto di Vasco Rossi, non c'è il controllo degli zaini né a quel livello lì, perché non è neanche richiesto una cosa di questo tipo, però c'è il controllo, o comunque a occhio di chi entra d'accordo. In più. Verranno predisposte anche dei sistemi di sicurezza. Sono i classici panettoni auto messe di traverso, più, ovviamente, le transenne, e ricordo che un varco non è solo evitare di entrare, deve essere predisposto anche per uscire e che succede qualcosa. Un'ambulanza del poter correre una certa velocità per uscire quindi un varco non può essere completamente chiuso, deve permettersi di ingresso che in uscita per i mezzi di sicurezza. Parlo dell'ambulanza, ma peggio ancora, se deve intervenire un camion dei vigili del fuoco,
Okay e più grande bene, quindi è fondamentale introdurre qualche questo verrà assicurato dalla Protezione civile che per quella sera tale impiegata in questo servizio, mentre per quanto riguarda tutti i servizi interno quest'anno lo andiamo a potenziare quindi con più personale, diciamo, qualificato e certificato. Si tratta di persone che hanno certificazione sia di tipo security, cioè di intervenire modello discoteca, per intenderci, ok, quindi buttafuori.
Da una parte, e dall'altra, si eviti antincendio tutti e 12 queste persone qua qualificata in entrambi i patentini, e questa per noi è una cosa fondamentale perché sono in grado, secondo quello che succede, interviene sin da una parte che dall'altro, dopodiché è chiaro che saranno presenti le forze dell'ordine se l'impiego della Polizia locale, con cui costantemente stiamo parlando sì su come gestire la serata, quindi la regia, per intenderci, sarà coordinata, in particolare alla Polizia locale, e siamo suonate, suonano dedicato nuova, tra l'altro, a questo compito con esperienza, quindi, ci sarà un coordinamento sicuramente molto più importante rispetto agli altri anni, appunto, visto che è un po' quello che è successo di recente proprio sulla nostra pelle. Da un certo punto di vista, quindi, questo è quello che noi stiamo facendo e cercheremo di portare avanti questo modello, ovviamente anche in tutti i successivi i successivi eventi. Ecco.
Io direi che mi fermo qua, chiaramente, sono a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito. Grazie, allora adesso direi di passare alcuni minuti, la parola alla polizia locale e visto che, insomma, lo chiamò ospiti, ma in realtà è un interno, diciamo così e io ringrazio tutti i nostri ospiti, tutti gli invitati e non tutti quelli che avevamo invitato progettato insieme alla Capigruppo alla Capigruppo sono potuti intervenire. Hanno confermato la presenza per vari motivi di salute, insomma personali, e io ringrazio davvero chi è intervenuto. Ci ha fatto un quadro molto ampio, non completo certo di quello che è la nostra città, del nostro Comune ci comunità, dal punto di vista della Q della sicurezza, con tante sfaccettature differenti, però, insomma, ci ha dato, ci hanno dato degli spunti di di discussione e di riflessione.
Passerei la parola alla Vice Comandante della Polizia locale, Ornella, Moretti, e poi ci saranno, inizieranno gli interventi dei cittadini e anche dei Consiglieri, prego.
Buonasera.
Pronti.
Tanto diciamo operatori, possiamo dire che mi hanno preceduto.
Hanno inserito, tante, diciamo, tanti alimenti, comunque contengono fondamentalmente dagli aspetti che riguardano sempre e comunque la sicurezza, la sicurezza è.
Bene, sotto certi aspetti, anzi non solo aspetti, ed è un bene da salvaguardare.
Mi non mi soffermo tanto, non ho.
Ho fatto qualcosa di di iscritto, ma vorrei soffermarmi soprattutto.
In relazione diciamo al.
Agli interventi al al motivo per cui diciamo è stata.
Chiamato in causa il motivo per cui si è.
Realizzato è stato richiesto questo Consiglio comunale aperto,
Che, diciamo è stato, è scaturito dal.
Dal dagli dalla presenza o da realizzarsi di due alle 20, diciamo abbastanza.
Insomma particolari dove ci sono stati.
Ci sono stati due due Aris sulla sulla nostra piazza.
E quindi una situazione, diciamo particolarmente.
In particolare, che ha creato particolarmente.
Disagio, ma anche una una una ha dato una sensazione di di pericolosità, di incontrollabilità della della situazione premettendo premetto una cosa comunque che su questi due interventi grazie.
Che sono succeduti.
In un ambito abbastanza ristretto nell'arco diciamo di di una settimana.
Comunque, diciamo, la la l'evento è stato gestito perché l'intervento, diciamo, della della polizia, della della polizia locale dei Carabinieri è arrivato nel momento del del del dell'esplosione, delle delle situazioni, quindi diciamo che c'è stato anche un.
Attivazione o comunque una presenza che ha cercato di contenere questa questa situazione e che ha anche cercato di portare poi gli autori del dei fatti a alle loro diciamo responsabilità, quindi non non è stata una cosa completamente lasciata a se stessa o abbandonati, volevo dare almeno anche questo questo segnale cioè siamo in difficoltà siamo pochi, però ha anche in relazione diciamo questo a questa situazione.
Abbiamo avuto, diciamo, la la, la capacità di intervenire. Insomma, siamo stati capaci di intervenire. È chiaro che purtroppo, quando noi interveniamo anche in queste situazioni, ma anche in tante altre che riguardano, diciamo l'ordine pubblico, purtroppo interveniamo quando le cose sono già successe e quindi non possiamo prevenire qualcosa di.
Delittuoso che si può si può realizzare.
Possiamo dare un iter, un un aiuto, per diciamo?
Punire, reprimere o contenere, diciamo questa queste queste fasi, queste situazioni.
In merito a questa situazione è stata fatta una cosa molto importante, nel senso che era stato data è stata data.
La possibilità è stato attivato, un provvedimento.
E quindi è stato aperto un.
Una un fatto, diciamo, è stato realizzato un patto per l'attuazione della sicurezza urbana e questo.
Che cos'è in sostanza è l'applicazione o la la resa in atto di quella che è di quelli che sono le disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, cioè inapplicazione di quei provvedimenti che sono stati attuati in passato, che riguardano la sicurezza urbana e che ci sono sono sviluppati soprattutto in questi ultimi anni perché perché la sicurezza urbana è diventato un elemento diciamo,
Sentito è diventato un elemento percepito negli ultimi anni e.
Particolarmente diciamo che tocca soprattutto le realtà Galleno delle città di tutte le città, ma anche nella nostra città, cosa sia realizzato con il Patto per l'attuazione della sicurezza urbana si è realizzato un fatto con.
Due riferimenti essenziali, cioè.
Tra il prefetto della provincia di Mantova e il sindaco di Suzzara questa è la prima volta diciamo che si utilizza questo strumento, che viene utilizzato questo strumento per permettere, diciamo, alla alla città, alla alla nostra comunità, di attivare, diciamo, dei sistemi o del,
Trovare degli strumenti per prevenire e contrastare questi fenomeni di criminalità.
Cosa è successo è successo, che il prefetto e il sindaco, nel rispetto delle reciproche competenze, hanno adottato, stanno tutta hanno adottato delle strategie congiunte che sono volte a migliorare la percezione della sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità, favorendo l'impiego coordinato delle forze di polizia statali e la Polizia locale.
In pratica, per quale motivo, per prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria e per promuovere il rispetto del decoro urbano?
Cosa si è concluso attraverso questi patti attraverso questi fatti, anzi, al al fine, diciamo, del perseguimento delle finalità e in particolare, per la prevenzione e il contrasto della criminalità, criminalità diffusa e predatoria, le parti hanno individuato quale prioritario obiettivo di installazione dei sistemi di videosorveglianza comunali nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 2 del decreto interministeriale richiamato in premessa nelle seguenti aree del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità in alcuni punti strategici strategici, al fine di garantire il monitoraggio di tutti i punti di accesso Ungaro urbana.
Io la invito a chiudere dopo, eventualmente ci sarà spazio, do più avanti, sì, in sostanza cos'è successo, è successo che attraverso questa accordo si è data la possibilità di intervenire attraverso la e il posizionamento di ulteriori impianti di videosorveglianza all'interno, agli accessi della della città in modo tale diciamo, diciamo già da concludere,
Tutti gli accessi della della nostra città e in quanto hanno implementato anche già i 13 Varchi già presenti negli accessi. In pratica sono i punti di accessi di viale Europa all'intersezione con la SS 62, la intersezione con viale Lenin, con l'ASP 50 viale Virgilio all'intersezione con via Rossellini strada, viene inferiore all'intersezione con Madre Teresa di Calcutta strada, Bergamini o strada fasin. Questi sono progetti che integra sono progetti integrati di videosorveglianza che permetteranno, al contrario, magari di quello che si pensa di aumentare il livello di sicurezza all'interno delle nostre città e di garantire perlomeno un una maggiore, un maggior controllo sul territorio.
Io vado avanti, cioè mi devo ho chiesto di concludere perché io volevo anche dire comunque all'interno ci sarà spazio, magari più avanti esso direi che chiudiamo la prima parte del Consiglio comunale aperto e passiamo alla seconda parte quella che prevede,
È l'intervento dei dei consiglieri e dei cittadini, io chiedo ai Consiglieri, se siete d'accordo, inizierei coi cittadini okay,
Allora la prima iscritta è la signora Irene Pocaterra che chiamo, o da questo lato dall'altro forse più comoda da questo, prego, ricordo sempre i tempi, grazie.
Buonasera a tutti.
In tre minuti ci sta assolutamente prendo la parola con il dovuto riguardo per le diverse posizioni ed opinioni presenti per il luogo che ci ospita. Sono un cittadino che vive quotidianamente questa città, ne osservi cambiamenti e, come tanti, sento mia tutti noi ci troviamo oggi a fare i conti con un sentimento che negli ultimi tempi si è fatto sempre più presente la percezione di insicurezza. I recenti episodi di cronaca hanno amplificato questo senso di inquietudine, generando smarrimento e legittime preoccupazioni. È una sensazione concreta che merita risposte serie. Resto fermamente convinta che non saranno la paura e l'allarmismo condurci verso soluzioni durature. La paura divide indebolisce il legame tra le persone e accrescere la distanza. Mi rendo conto che fino ad ora l'Amministrazione attuale ha agito con responsabilità, facendo tutto ciò che era nelle sue possibilità. Ha operato con serietà, senso del dovere e disponibilità all'ascolto, facendosi promotrice di tavoli di confronto interistituzionali ricorrenti. Viviamo in un tempo in cui troppo spesso si preferisce a cercare un colpevole piuttosto che affrontare le vere radici dei problemi. A cosa serve cercare un colpevole? Non è forse meglio guardare al come possiamo fare per trovare soluzioni all'altezza dei tempi e della nostra città? Io credo nella forza silenziosa della comunità, dove ci si conosce dove si lavora insieme, li si costruisce una sicurezza autentica, perché nessuna misura sarà mai più efficace della coesione di una comunità che si riconosce e prende e si prende cura di se stessa. È proprio per questo che desidero chiedere all'Amministrazione di investire nella cultura della legalità, una cultura che va oltre il semplice rispetto delle regole che educa e ispira. Una cultura che nasce tra i banchi di scuola, si rafforza nelle famiglie, si alimenta nel dialogo tra cittadini e istituzioni, una cultura che ci ricorda che il rispetto dell'altro non è solo un dovere civico, ma il primo essenziale fondamento di una società davvero sicura. mi auguro con convinzione che questa Amministrazione sostenga et e proponga percorsi e iniziative che mettono al centro questo valore irrinunciabile, la cultura della legalità e del rispetto come scelta educativa, civile e profondamente umana grazie,
Grazie a vado avanti con qualche cittadino, vado ancora avanti o vuole ah consigliere, Carrillo, vuole intervenire, prego grazie.
Prometto al collega Kerr.
Sarò brevissimo perché ha ragione, condivido la sua preoccupazione degli interventi lunghi allora, signori colleghi, Consiglieri cittadini presenti e prendo la parola oggi su questo tema che tocca da vicino la quotidianità di tutti noi, con ritenendo che il problema interessi trasversalmente diffusamente molte realtà simile a Suzzara, non posso esimermi, non possiamo esimerci dall'affrontarlo con estremo rigore e responsabilità. È opinione comune che negli ultimi tempi sia aumentata la percezione di insicurezza e molti sono gli episodi di microcriminalità segnalati. Questo genera un sentimento diffuso di timore, che mina la serenità della nostra città e riduce la fiducia nelle istituzioni e il nostro dovere rispondere con serietà e concretezza. La sicurezza urbana non è solo questione di ordine pubblico,
E prevenzione, illuminazione adeguata, presenza sul territorio e inclusione sociale. Come ben ha detto il nostro parroco don Paolo, molto è stato fatto sul Zaro. Si è dotato di un sistema di videosorveglianza molto valido, come diceva anche la nostra vice comandante, che, controllando i punti critici della città già dato ottimi risultati ha sempre sostenuto Suzzara progetti di mediazione sociale e partecipazione civica. Si è cercato di rafforzare la collaborazione con tutte le forze dell'ordine per una presenza maggiore sul territorio e si è visto negli ultimi mesi. Detto questo, confido e il nostro Consiglio possa affrontare insieme il tema con senso di responsabilità e con un approccio costruttivo e condivisa.
Sono stato prete.
E allora io passerei a qualche città, altro cittadino, i secondi iscritto è il signor Luca Zanetti che invito al tavolo.
Buonasera, a tutti e a tutte e a tutti, mi sono scritto qualche riga, perché altrimenti vi tengo qua fino a mezzanotte.
Anche perché l'argomento è veramente enorme,
L'oggetto di questo di questo Consiglio ha destato subito la mia personale attenzione e la nostra come forza politica che rappresento come Segretario.
E ci dà l'opportunità di rivendicare un'attenzione che parte da lontano e che passa attraverso molteplici provvedimenti che le varie Amministrazioni che si sono succedute fino a oggi hanno messo in campo, partendo da accordi con le forze dell'ordine, passando all'implementazione di telecamere sempre più spinto la cui importanza è stata riconosciuta pubblicamente in incontri pubblici dalle varie Forze dell'ordine arrivando fino all'attenzione alla prevenzione diffondendo la cultura della legalità nelle scuole e assistendo le fragilità con gli operatori di struttura socialista.
Tutto ciò però non può essere compreso se non si conosce Orrico e riconosce l'evoluzione del contesto sociale suzzarese noi siamo per fortuna, o piuttosto per una scelta lungimirante di chi ci ha preceduto, una città che fa da fulcro per il territorio circostante non solo per l'importante presenza di un settore industriale capace di attrarre forza lavoro ma anche per la presenza di servizi faccio solo alcuni esempi che non vogliono essere esaustivi. Scuole, stazione, Agenzie delle entrate, Atiesse ospedale, grande distribuzione, eccetera, che rendono Suzzara una città di passaggio con una popolazione insistente durante il giorno molto numerosa. Questo fa sì che la nostra cittadina di piccole dimensioni, viva delle dinamiche di città più popolose e, di conseguenza, anche più RIS con più risorse proprie da stanziare. Allora voglio ringraziare le forze di opposizione che hanno chiesto la convocazione di questo Consiglio, aperto la Giunta, la Presidente del Consiglio e la maggioranza per aver prontamente risposto con l'ATO con la convocazione, perché ci dà l'opportunità di ribadire e ricordare a tutti i cittadini l'impegno comune per una sicurezza che tiene conto di ogni aspetto. In questo senso, aggiungo a quanto precedentemente sottolineato che l'attenzione alla sicurezza delle donne passa anche attraverso la profonda trasformazione dei modelli di pensiero e di comportamento nei confronti della parità di genere. L'impegno per la diffusione di questo cambiamento culturale è molto vivo nella nostra città e si realizza anche attraverso il contributo della Commissione. Pari Opportunità chiediamo a chi sta sopra le competenze di questo come Consiglio, di occuparsi dei centri antiviolenza e di finanziarli e di no, non di mandare le donne in chiesa o in farmacia. Anche questa è sicurezza,
Infine, e concludo, voglio di nuovo ribadire e sottolineare che, come forza di centrosinistra, abbiamo il dovere di occuparci del tema proposto e come forza di governo della città lo stiamo facendo con la massima energia possibile. Si può fare di più, sicuramente probabilmente sì, ma non siamo disposti a scendere a patti con il razzismo non solo verso gli stranieri, ma anche verso i più deboli, barattando lo con una presunta sicurezza, la repressione dei reati è fondamentale, eppure la prevenzione degli stessi. Ma non sono convinto che la diffusione della cultura della paura possa risolvere qualcosa. Grazie e buon proseguimento di serata.
E chiedo al pubblico e anche i Consiglieri di rispettare gli interventi degli altri e quindi di insomma ascoltare quello che viene che viene detto, allora c'è un consigliere che vuole intervenire, altrimenti andrei avanti con con gli interventi dei cittadini.
Vado, vado avanti, sì, allora chiamo il signor Aldo, do Davide vecchia.
Che penso sì cioè.
Buonasera, Presidente, buonasera a tutti il tempo in discussione, sicuramente complesso, perché è facile cadere sia nel banale populismo, per scopi di propaganda, ma anche nella superficiali negazione di un problema che invece esiste, bisogna dare atto che l'attenzione sulla sicurezza da parte di questo nuovo Sindaco di questa Amministrazione è sicuramente diversa rispetto al passato.
Il tema sicurezza ritengo debba essere valutato su due fronti. Il primo è quello dei dati. Sono sicuro però che i numeri ci darebbero una fotografia del tutto simile ad altre realtà. Tuttavia, non credo che sia diversa. La fermarsi a questa lettura significa commettere un errore politico I secondo, e forse il più delicato, e riguarda il percepito che non è mai un aspetto secondario. La percezione di un fenomeno dal punto di vista politico non può essere degradato, suolo perché percepito. È comunque un problema che la politica deve affrontare. La questione è che non si può facilmente misurare il percepito. Questo è evidente. Se oggi passeggiamo per la nostra città, avremmo spesso la sensazione di non trovarci esattamente nella città del premio e la paura dell'uomo nero. Non credo che ci troveremo camminare tra aiuole mantenute, marciapiedi dissestati, alberi non potati che coprono l'illuminazione pubblica, creando zone d'ombra, a volte ammassi di rottami e rifiuti, auto demolite, giardini pubblici in stato di abbandono, con gente che bivacca una giungla di antenne paraboliche ormai fanno da sfondo alle nostre strade buchi nei muri al posto delle canne, fumarie bottiglie e lattine di birra, terra, abitazione buie mal tenute a volte con delle foreste. Davanti addirittura è stato segnalato un Campin abusivo in centro a Suzzara e mi risulta che non sia stata ancora risolta la questione. I nostri occhi vedono queste cose, ci restituiscono un'immagine di una città diversa e in degrado, dove si notano anche i movimenti strani, anche in pieno centro per lo spaccio di droghe, i ciò i social, poi sappiamo che fanno il resto. Ci siamo chiesti che sensazioni trasferisce questo panorama anonimo passante, non certo di sicurezza, se vengono a mancare l'ordine, il decoro, sia da parte del pubblico che del privato. Quello che percepiamo e confusione e la confusione ci porta all'insicurezza percepita. La questione è prettamente politica. Se però ci fermiamo alla lettura dei dati ufficiali sui crimini, non centriamo il problema. Quei dati misurano quanto è già successo ieri con rilevanza penale, quindi solo quelli gravi, ma il domani il domani è dato da un presenti incerto, confuso, disordinato, dove c'è disordine, c'è l'inizio del degrado e dove c'è il degrado c'è terreno fertile per i crimini di domani e quando leggeremo i nuovi dati domani quelli ufficiali che comunque ci danno una fotografia parziale del fenomeno, domani probabilmente sarà troppo tardi velocemente. Alcune proposte, visto che sono all'ordine del giorno, mi sembra aver capito già formulate, però le precedenti Giunte comunali senza ottenere mai risposta.
Ritengo sia importante giornale il Regolamento di Polizia urbana, perché occorre sanzionare in modo deciso chi non rispetta il decoro delle nostre vie, sulle e sulle case, tutti quei costumi che erroneamente tolleriamo e Commissioni consideriamo ormai come secondari o qua a cui ci stiamo abituando. C'è un problema con diversi con diversi contratti d'affitto, spesso mascherati con contratti a comoda, con un comodato d'uso gratuito. Propongo di stipulare, come hanno fatto alcuni Comuni, una convenzione con l'Agenzia delle entrate per conoscere i contratti di confrontarvi con le residenze e quindi individuare i possibili situazioni di illegalità. In questo modo sarà anche possibile avere degli hard alert su immobili con notevole ricambio abitativo stessa, cosa con ARERA l'Autorità per l'energia e Contea incrociando i dati con gli immobili sfitti. Se ci sono dei consumi, come può essere quell'immobile vuoto e chi lo abita? Serve quindi anche un censimento degli immobili sfitti e o e o abbandonati e sappiamo sono rifugio per malintenzionati. Risulterebbe che poi, che ci siano continui movimenti in contanti importanti per trasferimenti verso l'estero, è vero o no che a Suzzara, attraverso le poste e i diversi money transfer, si fanno importanti trasferimenti verso l'estero? Occorre incrociare i dati, perché chi ha soldi per spedire all'estero, chi ha soldi da spedire all'estero, a mio giudizio non dovrebbe ricevere contributi o alloggi. Naturalmente sarà fondamentale una sinergia con la Guardia di Finanza di finanza per capire altresì da dove provengono questi continui in contanti e che rischio portano nel nostro territorio. In tutti i Comuni vengono messi gli interni nei condomini, assoldare no l'ho sempre chiesto e non è mai stata risposta. Il numero civico evidenzia solo il palazzo, ma entrando in questi condomini spesso ci si trova davanti gli infiniti campanelli in bianco. Non c'è più l'abitudine di mettere il nome l'interno sopra, invece collega l'appartamento con la residenza registrato all'anagrafe, rendendo così rendendo così possibile individuare chi vi abita. Anche qui abbiamo una lacuna. Non trascuriamo che l'illuminazione pubblica, spesso insufficiente e coperta da piante e non dimentichiamoci del problema è rimasto irrisolto da anni in una caserma dei Carabinieri inadeguata ad una città di oltre 20.000 abitanti che non funziona di notte. Occorre unire poi le risorse per creare una polizia, un Corpo di Polizia intercomunale. Siamo ancora con le polizie municipali locali a Suzzara per avere sezioni specializzate in ambienti in edilizia, in altri reati di fila e volanti notturni, aumentando il numero degli agenti che a Suzzara sono quasi quanto erano negli anni 70, ma la città è ben cambiata in cinquant'anni. Non dobbiamo passare l'attenzione sui fenomeni mafiosi perché, su usare risaputo, si trova in una posizione strategica di collegamento tra le realtà malati mitosi della zona e non curarsi né EU e quindi verrebbe a lasciare loro la possibilità di conquista. Concludo, ciò che serve a Suzzara subito, ma subito,
Per non trovarsi problemi domani e ordine. L'ordine è il fondamento alla base di una comunità che rispetta tutti e che funziona però.
Ora, scusate, non sono ammessi applausi, mi dispiace.
Devo richiamare all'ordine sia i Consiglieri che il pubblico, perché non sono ammesse degli manifestazioni plateali e quindi questo?
Grazie.
Allora vi leggerei un, passerei un altro cittadino, questo cittadino purtroppo non è potuto arrivare perché ha avuto un problema col con un treno, quindi mi ha chiesto di leggere il suo intervento ritengo che sia importante leggerlo, visto che è l'imam della comunità islamica di via Cervi.
Scusate.
Allora il signor Uddin Sabir.
Lo leggo.
Intervento dell'imam della comunità islamica di Suzzara, per promuovere il dialogo, sicurezza ai valori condivisi, buona sera a tutti è per me un grande onore essere qui oggi. Ringrazio sinceramente il Comune di Suzzara per avermi invitato a partecipare a questo Consiglio comunale aperto e dice invitato perché comunque, su suggerimento dei anche dei dei capigruppo e avevamo poi esteso la la la l'iscrizione anche alle comunità straniere in seno a questo Consiglio comunale aperto incentrato su un tema fondamentale, la sicurezza della nostra città, il contesto attuale, le sinergie per costruire insieme un futuro migliore. Come rappresentante della comunità musulmana, vorrei condividere con voi alcune riflessioni alla luce dei valori dell'Islam. Una religione che pone la pace e la giustizia rispetto reciproco e la responsabilità al centro della vita quotidiana. Viviamo in tempi in cui la sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico, ma anche di fiducia tra i cittadini, il dialogo tra culture e collaborazione concreta tra le diverse componenti della società. In questo contesto, l'Islam ci insegna. Che ogni persona ha un ruolo attivo nella costruzione di una società sicura e armoniosa. Il nostro Profeta, Muhammad pace su di lui ha detto i musulmani, colui dai dal, dalla cui mano e lingua gli altri sono sicuro. Questa frase riassume perfettamente l'approccio islamico. Il vero credendo deve essere una fonte di sicurezza e serenità per chi gli sta intorno ai musulmani. Consideriamo su usare l'Italia come la nostra casa, rispettiamo profondamente le leggi e la cultura, i valori civici italiani. Insegniamo ai nostri giovani che seguire le leggi del Paese in cui si vive è un dovere religioso, perché l'Iran ci invita ad essere i cittadini Giusti, responsabile, positivi. Crediamo inoltre che uomini e donne abbiano pari diritti e responsabilità insieme con rispetto reciproco. Possiamo contribuire attivamente alla sicurezza e al benessere della nostra città. La vera sicurezza nasce non solo dalle istituzioni, ma anche da un clima sociale e Costru costruito su fiducia, collaborazione e valori condivisi. Siamo qui per lavorare insieme, mano nella mano per un futuro in cui la sicurezza nasca dalla collaborazione, dall'incrocio dall'integrazione, da rispetto reciproco e noi, come comunità musulmana, siamo pronti a fare la nostra parte con impegno trasparente, amore per questa terra che ci ha accolto. Grazie ancora per questa opportunità di ascolto e confronto che Suzzara possa essere sempre a una città unita, sicura, aperte a tutti, grazie di cuore, con rispetto e gratitudine. I Mama Sabir Udine, rappresentante della comunità islamica di Suzzara. Questo è nel suo intervento chiedo se ci sono dei Consiglieri che vogliono intervenire,
Altrimenti passo vado avanti.
Andiamo al al signor Donato Ramunno, invito, se presente, forse ah, eccolo, non l'avevo visto ad avvicinarsi al microfono,
Buonasera, buonasera, a tutti e buonasera, signor Sindaco, buonasera a voi Assessori.
Grazie grazie di avermi dato questa opportunità di segnalare.
Alcuni fatti alcune.
Situazione che non vanno bene.
Il mio linguaggio non è un linguaggio da politico,
Ma il mio linguaggio e linguaggio da artigiano chiaro, preciso, centrato gli obiettivi non sono un politico, quindi non so come fanno certi politici nemmeno e Carlo un voto a menare il can per l'aia, ma sui fatti.
Dunque, signor Sindaco, se mi è concesso, io volevo.
Ricordare un signore di sforzarono un certo.
Spartano consigliori che ero un comunista, un comunista serio, una persona perbene.
Una persona che aveva un'intelligenza illuminata credo che non avesse neanche studiato, tanto è ed era un maestro di lavoro, io ho avuto la fortuna e l'onore,
Di essere stato il suo aiutante appare in testa per un quinquennio.
Nella ditta euro frigo di sforzare in via Toti lo dicevamo banchi bar allora non c'erano supermercati, c'erano delle conseguenze, ho voluto voglio ricordare, ho voluto ricordare questo signore che era un signore bravo, generoso.
Un uomo politico ha fatto politica, ecco, credo che è stato anche Assessore adesso non ricordo più in che ruolo perché son passati tanti anni e quindi ho voluto, ci tenevo a ricordare perché per me la cosa è stata, a cui mi stavo sul cuore e ho voluto ricordare grazie per questa parentesi che voi mi ha detto concesso,
Io adesso passo ai tre quesiti che ci sarebbero da risolvere, chiaramente non li posso risolvere, io dovete risolvere voi come Amministrazione comunale, dico bene.
E allora passo al primo punto.
Cito.
L'incrocio ex generale laddove c'è adesso,
Il ristorante laconchiglia e per la precisione di è vero che ci sono c'è il semaforo, ma lei, signor Sindaco, come ho avuto il piacere di accennarne a lei una volta in piazza positivo nata perché a lei non aveva tempo di.
Da uomo, da cittadino non è che io faccio un osservatore.
O sono in quiescenza, quindi sono in pensione e quindi ho la possibilità di girare a piedi, mi piace camminare a piedi e si vedono certe cose senza malignare, senza citare Tizio Caio Sempronio, lì in pratica, cosa succede che un cittadino che ha il verde a un certo punto quando arriva a metà dell'incrocio,
Si vede attraversare uno in bicicletta oppure il motorino, che ti fa anche il segno, cosicché a me mi vien da ridere, perché uno che fa un gesto così, nella zucca sui controlli in materia grigia mi ha poco e quindi io invito voi, signori dell'Amministrazione della maggioranza mettere delle telecamere perché faccio un esempio su me stesso se io passo con la mia auto nuove col verde sicuro di avere la precedenza perché,
E un altro mio, attraverso una strada a metà e io lo investo, mi auguro di no, come faccio a dimostrare che io avevo ragione e lui ha torto questi signori qua parolina generale in un sito bianco rosso verde. Attenzione, sono una persona democratica, democraticissimo in un batter d'occhio, trova quattro o cinque testimone. Io non li trovo il testimone, allora, signor Sindaco, la invito a mettere le telecamere per dare sicurezza ai cittadini, tutti i cittadini italiani e non, italiani, extra e non extra, perché con questo sistema mi attendo le telecamere va bene, uno ha più margini di sicurezza a più sicurezza che se succede qualche incidente o dimostrare attraverso le telecamere che è passato con riserva.
E un altro gli ha tagliato la strada. Credo di aver dato espresso bene il concetto oppure devo chiarire ancora.
Bene, ben detto, questo, non ho citato, non ho citato le vie perché tutti voi siete di Suzzara anche eredi Suzzara, dottoressa provo a Lettere buonasera, mossero quindi ah, ah, ah, capito bene l'oggetto della discussione, bene.
Se se se se, se volevo salutare lei perché abbiamo una piccola tra virgolette amicizia, ecco, ecco, ecco sa che io avevo astengono, anzi stimo tutti voi.
Adesso, signor Sindaco, possono secondo acquisito,
Segnalo il.
Dunque datemi un attimo che faccio mente locale, ah, ecco passò all'altro quesito.
Un'altra segnalazione e in via Fratelli Bandiera.
Esattamente dove c'è il negozio.
Del pescivendolo lei, signor Sindaco sardo, è dunque quello di via Baracca, dico bene avanti un po' a sinistra, c'è una bella piazza bella, molto bella e devo dire a giusta ragione che l'Amministrazione comunale li ha fatto un'ottima pavimentazione perché è inutile dire di dire sono di destra, di sinistra, di centro, questo a me non interessa perché io sono una persona seria, quando un'Amministrazione di come questa di sinistra o centrosinistra fa le cose fatte bene, io sono il primo a dire sì, quella strada è stata asfaltata bene eh no Piazzoni, lì è stata fatta bene.
Quindi, bisogna riconoscerlo, non parlo da uomo di opposizione.
Cittadino senza rese cosa succede lì dentro contro, il muro del fabbricato del pescivendolo crescono e bassi a più non posso e piante che già hanno un un diametro, cinque o sei centimetri, ma questo dura da sempre stesso. Ho fatto anche dirimpetto, quindi, signor Sindaco, quello è proprietà del Comune. Io invito lei, che è il nostro rappresentante e a cercare di mettere qualcuno qualche ditta che vada lì, a curare e a pulire, perché non è solo il danno che reca al proprietario dei muri, eccetera, ma è il danno che arreca al pavimento che è proprietaria del Comune, è a sua volta il comune con quei danni, li deve spendere dei soldi per aggiustarle, che sono soldi di tutti, anche i suoni. Signor Sindaco, non sono i miei e di tutti, quindi questo credo di essere stato chiaro. Vado all'ultimo acquisito i segnalavano. La invito a chiudere.
Ah ah, ah ah, Presidente, Presidente, io non parlo mai.
Mi lasci mi lasci finire, non mi tolga la parola.
Allora all'ultimo.
Qual è ah, ecco dove c'è l'Office, più non fischiò io non so non conosco in questa maniera, parlo bene pur non essendo suzzarese tocco io sono un basilisco, un lucano.
E ho il piacere di dire e di montarmi tra virgolette, che io parlo molto bene, il dialetto sforzo resa, guardi che dire Neff e a noi è molto difficile.
Ecco lì per spiegare bene, ipotizziamo noi di uscire dall'Office più e giriamo in via Pasolini, per andare verso il bar Agorà, hanno omesso e non condanno nessuno ci mancherebbe lì è stato magari uno sbaglio involontario, hanno omesso il chiusino di scarico nel mezzo della via che va verso l'ex mulino d'Alboni.
La via adesso non ricordo, c'è l'ho scritta qui cosa succede che quando piove l'acqua viene tutto in via.
Via l'ex ministro Spadolini, ecco, e mi si si accumulano almeno 10 o 14 o 15 centimetri di acqua cosa succeda quell'acqua, lì rimane lì per almeno 10 15 giorni e va a ruota, era sempre lo Stato e allora io vedo che ogni tanto l'Amministrazione va a sanare eccetera eccetera no, signor Sindaco, lì c'è da fare un taglio, un paio sottoterra che porta allo scarico in via.
Dove c'è la bozza ANAC molto allo scarico e con pieno e ne ha una spesa minima, signor Sindaco, ecco, mi sono permesso di fare queste segnalazioni, perché riconosco che avete dato ai cittadini e anche a me come cittadino, la possibilità di parlare, detto questo, io vi ringrazio.
Sono stato, mi sento molto onorato di aver potuto parlare.
Citare queste cose che io credo, sono convinto che vadano a beneficio di tutti, la mia, il mio, non è stato un discorso politico, io non so fare politica, amo il campo che è tutta un'altra, cosa piace, grazie, signora Moon, grazie, ecco, grazie a voi buonasera, parlato soprattutto verso la sicurezza stradale. È comunque chiedo, vi prego di fare silenzio perché altrimenti non riusciamo a procedere col Consiglio comunale, con gli interventi e se ci sono interventi dei Consiglieri, altrimenti procediamo.
Nessun intervento di Consiglieri, no.
Allora arriviamo al un altro cittadino, iscritto, il signor Adriano Martinelli, che non con eccolo.
Noi sembra zuffa mia moglie.
Lockdown,
Battuto.
Ah molto precisi in quattro punti scomposto.
Questo non è.
Non è una percezione di insicurezza, è un grave, la cosa che mi è molto dispiaciuta,
Ho previsto.
Per questo qua.
E che questo è saltato fuori, è apparso a livello nazionale, praticamente probabilmente più congruo San sulla rete 4 massimizzare nessuno gli ha fatto le espulsioni, qualche se è interessato a suo suo benessere, mi sembra molto viene percepito che questa storia è stata messa sotto il tappeto,
E non mi è piaciuta perché praticamente ci state delle telefonate da tutta Italia tornando.
A questo discorso un discorso di percezione del può chiedere, o comunque perché è scritta anche mia moglie adesso è molto tangibile perché dopo due mesi ancora a spanne immobilizzata e non può probabilmente mangia e ha detto che non può tornare come prima.
Un'altra cosa che non è che non è piaciuta.
E che praticamente ci sono tutti i, mi si dice.
Pronti la gente?
Scusare questi signori che coerenti sono qua, nel momento sbagliato, nel posto sbagliato non vengono capiti, non vengono.
Percepito il loro disagio, ma quelli degli italiani, nessuno percepisce il disagio, percepiscono e basta, cioè questa qua e là.
È la.
La mia, il mio cruccio, è che in sostanza quindi, hanno proclamato due o tre righe, ma.
Probabilmente non piaceranno molte.
È una cosa che, tra l'altro non molto tangibile,
E mia moglie.
Una mondiale della famiglia stiamo.
Rendendo un fracasso dei soldi solo per estrazione, però, sembra che tutti i soldi siano bis siano.
Puntati sulle sugli, viene assistenza a tutta la gente, grande a mia moglie perché, praticamente andando sul concreto.
Una riabilitazione, essendo chiari, costa un euro al minuto, non so se rendo l'idea molto, però nessuno si è detto, guarda, cerchiamo, diamo una mano.
Tutti hanno bisogno di soldi, I oltre non c'è stato, nessuno è stato una cosa del tutto messo sotto passata, così non.
E essenziale nessuno nessuno, tranne tre persone nate manco relativa perché è successo, questa è la realtà, dopo è stata aggredita, praticamente identico, ma serve illuminazione notturna, certo, se ci fosse stato un azione 1 è perfetto, il problema è che non era una donna, cioè le 13:30 il giorno davanti Alboni.
Il Centro-Sud sarà questo qua poveretto, non sa in questo extracomunitario.
Percepisce le cose no, questi qua europeismo, me mettere nel 95 e mi stanno salute, si permesso ributtanti, prendermi al collo mia moglie di buttarla a terra, questa farmi una collanina non contento perché il bottino non era sufficiente, è tornato indietro per strappargli giubbino.
Questo è normale, prendete voi, ma oltretutto ho saputo adesso è una cosa, per fortuna illustra le successo, niente a nessuno parente gli hanno sfilato dal collanina, però nel nostro impatta con la Minetti casa.
Adesso.
Io non riesco a percepire.
La differenza tra.
La cosa percepite per proprio eccepito è pericolo reale perché puoi percepire quello che vuoi, ma quando.
Più avanti di questo passo diventa molto reale.
Progetto, eccetera, per me la cosa e stiamo stiamo capendo delle cose in modo.
Diverso.
Adesso, dalla mia vista, ecco che bisogna considerare questo questi soggetti non sono considerate le vittime nostre vittime che nella nostra società perché nessuno accolti, ma io lo percepisco come siamo noi, le vittime di questi soggetti che per loro.
Non ci vedono come persone normali integrati che li abbiamo accolti, in cui vi erano solo qualcosa di sfruttare, riprendere quando ho bisogno di fare il bancomat, prendono, mi strappano, Colannino, reputano otterrà ventun indifferente, va bene a loro, va bene così.
La mia idea, forse perché ho un'educazione molto rigida e propongo sa ho fatto come tanti infatti militare e va fatto un dell'ufficiale di questo genere, perché bisogna prendere sì accoglienti, ma per certe persone bisogna rendere il nostro ambiente zar ostile c'è un posto dove non dove non vi conviene andare non conviene rimanere qua perché perché non trovano accoglienza, perché Trony i bravi i carabinieri che sono subito pronti a verificare?
Controllare fan rete sono rari aspetti poco conosciuti, per questo motivo sono molto bravi ha bisogno di dargli la possibilità di intervenire, un bravi bravi, ma quando trova qualcuno, dopo due secondi fuori?
È certo che è pericolosa, questo signore ha detto chiaramente e di Costalla, secondo lei di mia moglie andrebbero quest'anno all'estero.
Tutti i giorni andavamo quest'anno in biblioteca un grande fare, un giro abbastanza complesso, non so chi è sposato qua dentro a un giro Guastalla.
Minor che conosco bene i numeri anomala tu sei, signor Martinelli, scusa e me ne vado, grazie.
Qualcuno, piaccia o non piaccia in questo discorso, ecco grazie buonasera.
E penso che voglia intervenire anche la signora Claudia Rizzi, prego.
Buonasera io sono Claudia Rizzi, sono stata aggredita qui a Suzzara de da un extracomunitario il 5 marzo, in pieno giorno, com'è merito mio marito e mentre passeggiavo con mio marito, euro 300 metri, qui davanti alle al buoni?
E questo extracomunitario gnam, messo le mani al collo per togliermi la collanine e e mi sono sentita svenire proprio ho cercato di di aggrappando di prenderlo, ma non ci sono riuscita e mi ha messo le mani al collo, mi sono sentita proprio ho detto con cui muoio perché ho pensato proprio così questa non riuscivo a capire per quale motivo.
E poi ho capito che era la questione che mi voleva strapparmi Lenin e mi ha.
La strappate e mi ha buttato a terra con cattiveria meglio chi un'aggressività che non ho non ho mai visto una cosa, così e cadendo per terra ho avuto una frattura alla spalla destra in quattro punti e tuttora sono in riabilitazione e mi hanno già anticipato che,
Non recupero al 100% e questo quest'però questo ragazzo qua, come ho già detto anche ai carabinieri io l'avevo già visto IC giorni prima ai giardini Cadorna era di fianco alla era seduto di fianco alla al chiosco dove vendono i gelati.
E poi sono rimasto a terra.
Dopodiché?
L'aggressione sono rimasta a terra un'ora e mezza ad aspettare l'ambulanza onore e mezzo, ho fatto a terra per aspettare l'ambulanza assistita, tutto il tempo dei carabinieri che devo ringraziare tantissimo e niente, non mi sarei mai aspettato di essere aggredita in centro al paese e adesso, quando esco veramente ho paura.
La tranquillità di una volta erano eccellenti.
Grazie.
Sì, c'è la consigliera Ferrari.
Allora non è facile prendere la parola dopo che sono stati.
È stato riportato, sono stati riportati questi fatti, quindi c'è sicuramente la solidarietà per un fatto delittuoso che è accaduto, e.
Ma diciamo l'intervento un po' del del signor Martinelli va a centrare quello che era stato uno dei motivi che mi aveva spinto insieme agli altri colleghi, però diciamo in prima persona in particolare a chiedere questo Consiglio Comunale aperto, signor Martinelli ha centrato l'argomento un po' anche attentato il signor panetti di,
Lanciare questo tema, no del razzismo e di però il il motivo per cui è stato chiesto questa adunanza. È proprio questo questa consapevolezza che si sta alimentando nel nostro tessuto sociale, che è un tessuto.
Storicamente inclusivo ed era un tessuto coeso. Si sta alimentando una sensazione di insofferenza nei confronti dell'altro e ed è questo, a mio avviso, il punto nodale che questa Amministrazione che tutti noi ci dobbiamo dobbiamo affrontare perché tutte le cose che voi avete detto e avete organizzato questo Consiglio comunale, lasciatemelo dire con una una parata di di di ospiti che non consente poi di dare pieno piena voce ai cittadini e ai consiglieri comunali perché sono alle 23 e e 10 15 23 23.
Ha riportato.
Quello che io oggi, per per scherzo ho voluto chiedere all'intelligenza artificiale per preparare un intervento questa sera, cioè gli argomenti che avete fatto descrivere, sono quelli cioè parlare di di sicurezza e di intervento sulla sicurezza, deve parlare di prevenzione, deve parlare di collaborazione con le forze dell'ordine, deve parlare di educazione e sensibilizzazione di tecnologia, Annibal, innovazione e le tecnologie come le telecamere di sorveglianza e i sistemi di allerta deve parlare di gestione delle emergenze e di inclusione sociale.
Ebbene, questo è quello che ci dice, l'intelligenza artificiale è quello che ci avete detto, io ho ascoltato con molto piacere tutti gli interventi dei dirigenti scolastici perché diciamo, ci danno la la fiducia in un futuro migliore in no, nella creazione di rapporti di reti e nella educazione dei bambini che saranno i futuri cittadini di questo territorio, ma se debbo pensare alloggi c'è uno scollamento proprio tra percezione e pericolo effettivo e l'attribuzione della responsabilità di questo pericolo ad una parte e ad un ad una,
Ounas, a una serie di di persone che sono viste come altro da noi questo credo che sia il pericolo cosa fare. Trovo che, visto che l'argomento è contesto attuale e sinergie per il futuro, tutto quello sposo tutto quello che ha detto il.
Dottor vecchia mi trova perfettamente d'accordo. A questo aggiungo un controllo sulle ospitalità. A Suzzara vengono date ospitalità, ma non c'è un controllo. Poi su queste aggiungo che è vero che occorre una rigenerazione del territorio e una ridefinizione dei luoghi, ma occorre anche una, cioè a pensare a cosa mettere in questi luoghi e cosa ha fatto, perché di fatto il luogo e la piazza è un luogo che abbiamo quando l'evento c'è, quando si crea un evento, quando si crea un evento culturale un evento di carattere ricreativo e la piazza è,
Riempita questi eventi al di là magari de de de dello scippo, della situazione che che possono accadere in ogni ambito, dove c'è assembramento e tendono a diminuire, se noi lasciamo la piazza disadorna e ed è un circolo Virzì vizioso, perché la piazza vuota crea appunto degli assembramenti,
Non non proprio consentiti, crea delle situazioni di degrado, crea delle situazioni di della percezione, di insicurezza e quindi la gente non esce, il centro non è frequentato quindi riempirlo con con attività e trovo pertinente e qualcuno l'ha detto, cioè fare cultura che non è solo cultura della legalità proprio cultura a tutto campo e qui dobbiamo investire e sforzarci di investire anche se ancora i contenitori non ci sono.
Un altro termine che mi è piaciuto stasera e penso che ne abbia parlato il dottor Trevisi credo che è un concetto che noi abbiamo, diciamo, introdotto in campagna elettorale, che è quello dell'alleanza tra generazioni, 2 ha parlato di alleanza tra genitori e figli. Noi abbiamo bisogno di ricreare un'alleanza all'interno della nostra cittadinanza per di città, perché altrimenti non ci sentiamo più cittadini e ci sentiamo sopraffatti da altri che stanno venendo per ragioni lavorative legittime che certamente dobbiamo comprendere. Io ho ascoltato volentieri la lezione tenuta dalla dottoressa.
Non mi ricordo Lorenza, l'altra sera al Piazzalunga, ascoltati in streaming, e ma è vero che dobbiamo essere sensibili ed avere attenzione verso persone che vengono da vissuti completamente diversi, che vengono nella realtà, che lasciano situazioni diversissime da queste, che hanno la nostalgia di quello che lasciano, ma dobbiamo anche avere fermamente la come portare avanti la convinzione che qui devono essere dobbiamo ciò impone, imporre o pretendere che ci sia. Il rispetto delle regole minime minimali, che sono quelle di decoro, sono quelli di una buona educazione, perché non è possibile che nelle vie centrali e io lo studio, nelle vie in una via centrale e tutti i giorni io mi trovo del piscio e della cacca umana da dover togliere dal marciapiede, non è possibile che sui gradini si fermino a bivaccare quasi tutta la notte persone. Non non non parlo di nazionalità, persone che stanno lì a fare cosa.
Quindi un un ulteriore controllo occorre, ma penso che la la sfida di questa Amministrazione sia questa certo, è stato repentino cambiamento, l'evoluzione e repentina ci trova forse impreparati, dobbiamo prepararci e dobbiamo cercare di intervenire, altrimenti lo scollamento tra noi e quelli che vengono definiti altri o loro sarà sempre più diffuso. Sentimento di insofferenza aumenterà e questo aumenterà gli episodi di intolleranza e di violenza e questo sinceramente è lontano da quello che noi crediamo, almeno per quanto mi riguarda, perché considero le persone appartenenti tutte al l'umano grazie.
Per favore, per favore volevo fare solo una precisazione, perché l'ho già detto più volte gli ospiti erano concordati nella Capigruppo e devo citare una mail inviata dal Consigliere Carra, che erano il doppio. Gli ospiti che venivano richiesti quindi spetti consigliere, cara finisco quindi e ci siamo anche cioè quelli che sono hanno deciso di partecipare confermato la presenza era addirittura forse almeno della metà. È chiaro che dovevamo usare spazio agli ospiti che perché potessero esprimere la propria opinione e avviare la discussione. Adesso chiamerei il un cittadino ed è il cittadino. Scusate il signor Biagio Barile, che spero che sia rimasto sì.
Buonasera, grazie per la possibilità.
Premetto che di un po' difficile adesso imbastire un discorso perché tanti argomenti sono stati messi in mezzo adesso provo a leggere qualcosa che avevo preparato e ho adattato in corso d'opera, ecco.
Vi ringrazio per aver aperto questo Consiglio comunale, ha tutto il alla cittadinanza, perché affronta un tema così caro a tutti quanti.
E soprattutto, di aver dato la possibilità al sottoscritto di intervenire in questa sede, il mio intento di questo intervento e di proporre un.
Un contributo e allo stesso tempo dare un argomento di discussione che potrebbe essere anche utile ai fini del della questione. Il tema della sicurezza Himba urbani, infatti, non può essere né rimandato né sottovalutato. Difatti, i recenti episodi di CR di crimine, che purtroppo sono sempre più frequenti e hanno esposto Suzzara, ha un rischio concreto per l'ordine pubblico, ma soprattutto a un'emanazione dei mediatica negativa che ferisce il senso di appartenenza dei cittadini e ne indebolisce il tessuto sociale. Tali comportamenti delittuosi e odiosi sul piano sociale e umano generano un senso diffuso di insicurezza e sfiducia. Le famiglie si sentano soli e commercianti indifesi, e alcuni con concittadini abbiamo sentito poc'anzi la testimonianza arrivano persino a valutare l'idea di a Valona nella città, e questo come cittadini e completa. Non possiamo permettercelo. Tuttavia, pur riconoscendo il valore delle proposte dei progetti messi in campo dalle Istituzioni, sia dal punto di vista politico che dalle istituzioni scolastiche e 20 sociali. Io non posso fare a meno di rilevare con grosso rammarico, l'assenza di interventi concreti e incisivi in grado di dare risposte al crescente senso di insicurezza percepito dai cittadini, una percezione che riguardano non solo il centro, ovvero la piazza che è il simbolo e il cuore pulsante della comunità, ma in alcune zone specifiche della città, ma soprattutto nelle frazioni che molto spesso sottovalutiamo, ma sono i cittadini di tali. Tali situazioni sono lasciate un po' allo sbaraglio e spesso non ci sono interventi concreti.
Proprio per questo motivo, accanto agli interventi già previsti o in fase di.
Realizzazione da parte della comunità,
Scusate della dell'Amministrazione, vi proporrei a propongo così a questo Consiglio di valutare eventuali ulteriori strumenti che, in particolare, si inquadrano nel decreto sicurezza approvato il 13 aprile scorso dal Governo, che attribuisce nuove facoltà operative ai sindaci amministrazioni locali, al contrasto del degrado e della criminalità urbana in particolare sulla di sicurezza urbana cioè l'estensione del daspo in aree sensibili, la segnalazione alla questura fondi ulteriori e vincolati aveva videosorveglianza e interventi contro l'accattonaggio molesto, come nell'ultimo caso citato poc'anzi. Inoltre, dà la possibilità di avere delle.
Della degli interventi immediati riguardante la le occupazioni abusive con sgombro immediati su ordinanza della prefettura e aggravati in caso anche di alcuni fattispecie di reato. Al di là delle mie valutazioni politiche, che siano di parte o meno, credo che sia doveroso riconoscere che queste misure, se applicate, con cui equilibrio e senso delle istituzioni rappresentano strumenti concreti e immediati per garantire sicurezza e la legalità, è un decoro urbano.
Alla luce di quanto detto in questa serata, vi propongo, a mo di istituire una cabina di regia permanente.
Tra comune e prefettura e forze dell'ordine, ma soprattutto con la partecipazione del mondo scolastico e degli enti socioassistenziali del territorio.
Come si diceva in uno degli interventi precedenti, Suzzara, per la sua posizione geografica, strategica, per la composizione di complessa del suo tessuto sociale necessita di un piano integrato che combini il contrasto alla criminalità con interventi strutturali di inclusione, prevenzione e mediazione culturale e che sa essere anche un punto di ascolto dei cittadini nonché contenitori di nuove idee solo unendo la fermezza nella legalità alla responsabilità sociale potremmo restituire alla nostra città la serenità e la dignità che merita grazie,
Eh sì, alcune delle proposte erano insomma in parte anche state così citate dal nel discorso iniziale, nella prolusione iniziale delle lei Sindaco, giusto per per precisione.
Vado avanti con gli interventi dei cittadini, se non ci sono interventi a il consigliere Nazir.
Grazie Presidente e volevo comunque dire mi diciamo.
Mi dispiace tanto quello che è accaduto alla signora quello che diceva purtroppo quando si parla e sono d'accordo con consigliera Ferrari, che bisogna parlare di umani e in due anni e non di nazionalità, comunque anch'io, ogni volta che vedo, quando un immigrato ovviamente commette un reato che non è un problema magari dire tunisino marocchino poiché stanno o bengalese non è il problema, è quello però quello che volevo, né di dire una parte della società. Comunque, in questi casi alza la voce giusto, cioè non è un problema, però il problema è quando si indigna.
Si generalizza, questo è un problema che credo e crea anche e tensioni da entrambe le parti, poi uno dice scusa, ma va bene, stiamo dando, diciamo, la colpa a entrambi e così non risolve niente.
Proprio si invocano espulse espulsioni di massa, si dice, si usano frasi come devono tornare tutti a casa loro, ma un un bambino che è nato qua e chiede di solito Papa, ma perché mi stanno dicendo che devono tornare a casa loro e non stiamo tornando a casa nostra perché ovviamente è successo questa cosa qua pensate, quel bambino che magari nato cresciuto adesso a quasi sta per compiere diciott anni ancora mi dice, ma quale casa devo tornare io stavo, comunque è tornato a casa a Suzzara, dove sono nato cresciuto,
E questo non è soltanto per dibattere contro dibattere soltanto è un mio buonsenso e anche di andare oltre e diciamo.
Siamo andare soltanto, devo dire qualcosa contro perché devo dirla, secondo me è il momento dove dobbiamo fare un passo, anche avanti, ma secondo voi è davvero giusto che quando un immigrato fa così, quando un italiano invece magari non è che sto dicendo che dobbiamo banalizzare, però non so se vi ricordate oppure magari forse avrete anche saputo poco nei giornali e magari qualcosa si dice che l'anno scorso ad Asola, in novembre, un ragazzo è proprio proprio italiano che spara proprio il naso sul naso o un ragazzo marocchino, quindi capisco anche che no, i media fanno il loro lavoro, forse magari il gioco di una parte dall'altra, però anche lì bisogna alzare le antenne, nel senso quello che noi stiamo educando i nostri figli sto dicendo sia da una parte che dall'altra che, se da una parte pretendiamo qualcosa che per forza deve andare così e bisogna alzare anche la voce in quel modo che non si sentano disuguaglianze, la verità è che la fermiamoci davvero per pensare su questo. La verità è che la delinquenza, una nessun passaporto non ha nessuna nazionalità, non ha nessuna lingua, ma che sia un italiano che sia un immigrato che sia un qualsiasi persona del mondo. Credo che su questo, proprio la base, proprio la base su cui dobbiamo partire dovremmo secondo me, imparare anche distinguere.
Tra chi sbaglia e chi vive e diciamo con onestà.
Stragrande maggioranza delle persone comunque vive vivono, diciamo, le persone normali, come tutti noi qua non è che però chi sbaglia va, ovviamente diciamo, de deve essere, deve pagare e basta. Non c'è niente da dire che chi ha fatto un un extracomunitario ha fatto un italiano, la legge deve essere uguale per tutti. Poi dico che la sicurezza non si non si costruisce con i muri, credo, ma con l'inclusione, non con i sospetti, ma con la conoscenza reciproca, magari dove ci sono dei problemi, incontriamoci per strada agli eventi che Comune comunque promuove. È qualcosa che fa, secondo me, bisogna avere e diciamo coraggio di partecipare e comunque dico io delle seconde generazioni e vi assicuro che noi ci siamo, siamo nati, cresciuti, noi ci siamo e anche i nostri figli che sono sono avanti perché poi, purtroppo, vedete che si si scherza così, perché intanto bisogna prendere in giro le persone in così, perché intanto chi se ne frega? Ma la sicurezza, come dicevo, che è veramente e bisogna conoscere, diciamo l'altra persona, non con l'odio, ma con la responsabilità, vi dicono rispetto e considerare gli altri come individui, riconoscere le differenze non sto dicendo adesso, da una parte dall'altra riconoscere le differenze e i diritti, ma devono essere trattati con dignità,
E e questo, secondo me, è il modo forse oggi, su questo tema dobbiamo partire magari a migliorare tutti, non sto dicendo soltanto che devono migliorare solo da una parte insieme, secondo me sì, si può crescere insieme alla comunità di Suzzara, miglioreremo grazie,
Allora chiamerei un cittadino, i signore Michele Belladelli, che non so se è rimasto.
Non c'è il signor Michele Belladelli, faccio un altro, un'altra iscrizione, oppure faccio un'altra iscrizione, è la signora Norina da Fini che non c'è neanche lei, ah okay.
Destra si vede, si vede che non sono abituata ad essere in Consiglio Comunale buonasera a tutte e tutti è difficile in questo momento anche per me intervenire perché ero partita da un ragionamento e tante cose.
Che io volevo dire stasera ormai sono state dette, sono cose che io non posso che condividere, condivido il discorso del Sindaco.
E quindi risottolineo alcune cose che per me sono importanti.
Ovvero la sicurezza attiene alla coesione, lo ribadiamo ancora l'ha detto anche monsignor e lo ribadisco anch'io la coesione, che vuol dire.
Solidarietà sociale, riduzione delle disuguaglianze, partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
E politica coesione, che attiene anche ad alcuni aspetti che sono la stabilità sociale, che sono l'aspetto economico e anche ambientale.
E per raggiungere questo in questo implica scelte politiche.
Allora noi abbiamo sentito quanto si fa sul territorio.
E apprezzo tutto quello che ho sentito.
Politiche di inclusione sociale, spazi di partecipazione per il dialogo, che forse ancora non ci sono, ma che si stanno costruendo e che vanno nella linea.
Che insieme abbiamo costruito quando abbiamo.
Immaginato.
Caliamo la coordina e risolviamo il problema.
Credo che le scelte politiche per l'inclusione sociale, i programmi che garantiscono l'accesso ai servizi di base e all'istruzione, alla sanità, all'assistenza sociale, all'occupazione, spazi di partecipazione per il dialogo, educazione e sensibilizzazione, fossero proprio le basi che ci hanno portato a formulare un programma elettorale condiviso coeso tra diverse forze politiche e credo che sia la direzione nella quale stiamo cercando di andare è vero altresì che,
I comuni sono sicuramente in prima linea per quanto attiene la sicurezza e la sfida della sicurezza in un mondo.
Complesso complesso che non si presta né a soluzioni di stato di polizia, né si presta a soluzioni semplici, perché quando una situazione come la coesione e la sicurezza sono attività complesse, questo significa dovere trovare insieme delle soluzioni complesse, non se non semplici, ma,
Una cosa va detta che, se i Comuni sono in prima linea nell'affrontare le sfide legate alla coesione sociale e alla sicurezza urbana.
Devono svolgere il loro ruolo e necessitano di un supporto concreto anche da parte delle istituzioni superiori, e questi sub istituzioni superiori sono lo Stato e la Regione.
E non di decreti, che limitino il diritto dei cittadini a partecipare alla vita sociale culturale, così come il Governo sta facendo in questo momento attraverso i decreti sicurezza che non ci aiutano a creare quell'ambiente di coesione sociale invece che ci serve che non ci sa che non ci aiutano a creare quei ponti dei quali tanti si parla ma forse un in particolare ne parlò molti anni fa dei quali si festeggia il trentennale della morte, quest'anno che era Alex Langer, fondatore dei Verdi italiani.
Potete spegnere il scusa, grazie.
Vado avanti, allora chiamo la signora Manuela righi.
Ma quest'uomo?
Buonasera a tutte e a tutti, grazie per questa opportunità, entro semplicemente oramai avete espresso in più è la cornice e anche valoriale dentro il quale oggi ci troviamo qua, che sicuramente una quella della.
Del valore, della partecipazione attiva alla vita della città di ogni cittadino. Quindi penso che il Consiglio comunale aperto sia questa grande opportunità. Avevo scritto due cose in modo è solo il cambio, tutte no, però sto nei tre minuti Raffaello, allora anche perché avevo una proposta da portare. Sappiamo bene che la percezione della sicurezza incide direttamente sulla qualità della vita, la qualità della vita delle persone e benessere, ma sappiamo anche bene che la qualità della vita di una città si misura perché anche il fattore di attrattività, di un territorio, di un territorio, attrattività, vuol dire che arrivano persone, che arriva anche la ricchezza economica, che arriva anche insediamenti produttivi e insediamenti culturali. Ecco è per quello che la sicurezza è uno degli elementi importanti nella nella città. Sappiamo anche che la qualità della vita vuol dire poter camminare di sera senza timore, vuol dire imparare e sapere che si usa un mezzo pubblico, lo uso con fiducia e che possono lasciare ai miei figli a giocare da soli in un parco perché o non corrono pericoli o se corrono pericoli. C'è qualcuno che concorre a proteggerli la sicurezza e anche vivere come donna o come ragazza dentro BIC dentro le mura di casa, senza che nessuno osi violenza su di me e se, eventualmente qualcuno usa violenza su di me, possono contare sul vicino di casa che denuncia la violenza e quindi c'è una comunità che mi protegge e quindi la sicurezza non è solo garantito dalle telecamere dalle pattuglie necessario come come è stato detto, ma certamente da politiche di inclusione.
Da politiche che prevedano spazi pubblici ben curati, da politiche che creano occasioni di aggregazione e di relazione di produzione culturale. Ecco perché la sicurezza la vorrei ritrovare nel bilancio comunale, nelle certe dell'urbanistica, nelle scelte sui servizi culturali, nelle nelle scelte sui servizi sociali ed educativi e la sicurezza. È una questione che non riguarda solo le istituzioni, ma ci riguarda tutti come cittadini, sia singoli che come for nelle sue forme organizzate. Allora esistono delle modalità per cui serate come questa possono diventare invece una modalità per concorrere in modo costante alla vita, alla partecipazione attiva della della nostra città. Lo dico qui al Consiglio comunale perché avete anche questo compito di promuovere queste forme di partecipazione previste dalla norma e quindi sono qui a proporre l'eventuale istituzione di un tavolo partecipato da istituzioni pubbliche, dai rappresentanti del terzo settore, che non coincide col tavolo della Prefettura. Ma è un'altra cosa, perché quello ci vuole da una sua, un suo ruolo, questo tavolo.
Partecipato dal terzo settore, dai cittadini, dagli enti privati. l'imprenditoria e il commercio, eccetera, potrebbe utilizzare l'istituto della e del patto di collaborazione per la sicurezza, che vuol dire istituire in modo permanente un laboratorio comune tra i cittadini organizzati e inoltre agli enti dagli enti pubblici e dove si definiscono e dove si analizzano anche i problemi e si propongono e si propongono e delle delle soluzioni e a fianco di questo patto,
E di collaborazione. Ci sono altre forme di attivazione e del prendersi cura della cosa pubblica. Ve ne cito una perché ormai è molto diffusa da alcuni anni, anche in molte città, non solo nelle metropoli, ma anche nelle piccole e nelle piccole città, e sono i regolamenti sull'amministrazione condivisa dei beni comuni. Questo è un ci sono un po' da studiare. Mi rendo anche disponibile, però sono formule che prevedono che intanto si individua i quali sono i beni comuni e quali priorità nella nostra città vogliamo dare ai beni comuni e li riconosciamo. Il Regolamento vuol dire che tutti ci prendiamo cura e che abbiamo dei diritti, ma anche dei doveri, e ne ragioniamo.
Questi regolamenti permettono anche di attivare e questo sarebbe interessante, credo, da sperimentare lo dico appunto del Consiglio comunale. È un impegno anche nel bilancio comunale di una quota che permetta la sperimentazione di progetti con il dispositivo dell'amministrazione condivisa, cioè dove i cittadini possano anche proporre dei progetti per la gestione del bene comune, proporre sia come singoli con un Regolamento, ovviamente, che questo dispositivo permette. Ma questo sicuramente sono tutte modalità che concorrono a quello che tanti hanno evocato che il tema della coesione che il tema della responsabilità e che il tema della partecipazione ecco il tavolo e sicuramente ha bisogno, e anche qui qualcuno l'ha detto perché di questo non possiamo fare senza quando parliamo di programmazione di una città, di raccolta, di dati, di analisi dei dati, forse stasera ne abbiamo sentiti pochi. Sarebbe interessante sentire meglio, li li vediamo. Le fonti sono tantissime, sono dati quantitativi, ma anche i dati che riguardano l'impatto che alcune scelte, che le amministrazioni, che le progettazioni, anche non solo delle amministrazioni pubbliche, vengono fatte, hanno sulla cittadinanza, sul e sulle sulla città, e questo a volte serve anche per misurare la riduzione del crimine, ma anche il miglioramento della qualità della vita che avevo signora rigida che all'inizio ho finito.
Ecco questa è la proposta che io mi sono sentita come cittadina, come cittadino che opera anche nel sociale di portare al Consiglio comunale.
Il sì mi chiede la parola il Consigliere Carra.
Parlo, io cerco di essere un po' più pragmatico, cerco di dare qualche indicazione allora.
Diversa, non si è parlato di percezione, allora percezione sempre dallo stesso punto di vista, io invece quello che voglio su cui voglio porre l'attenzione e la percezione di impunità, cioè io tocco con mano che chi commette qualche reato ha la sensazione pratica e la tranquillità di sapere di essere impunito.
Sarà cioè un'espressione forte, ma io sono convinto di questo, lo si vede dall'espressione delle persone che girano per strada per Suzzara.
Qualcuno dei degli invitati è andato via, mi spiace perché avrei parlato con loro, avevi proprio coloro, lo faccio in termini molto molto mo con toni amichevoli, anche se voglio un po' fare la critica dottor Sorregotti.
Lei ha parlato di coesione, che è diventato il minimo comun denominatore di tutte le le le le le gli interventi che sono stati fatti, si è parlato di aiuto, si è parlato di bisogno, si è parlato di assistenza, io ho la sensazione che voi stiate confondendo chi ha bisogno con chi vi chiede aiuto,
La questione non è banale, perché chi ha bisogno veramente non si affaccia voi, perché si vergogna perché cerca di farla con le proprie mani, quindi io vi invito chiaramente a valutare quando fate aiuti, aiutate le persone, chi ha veramente bisogno? Per quanto riguarda i i, i dirigenti scolastici, si sia parlato un po' un po' di tutto così mi sarebbe piaciuto che qualcuno avesse fosse è sceso proprio nelle nelle problematiche che ci sono realmente, cioè si spaccia scuola, sì, no, perché dove ci sono fenomeni di bullismo, si è parlato di discriminazione razziale, benissimo, parliamo e buttiamolo nel calderone dei di della cosa più importante è che ci tocca.
Volevo parlare con l'Art, quelli delle a degli arti e mestieri, soprattutto col dottor Maraia,
E, mi dispiace dirlo, agli arti e mestieri vengono riconosciute da tutti, cioè sono i ragazzi che la chiamano così, quindi quindi lo posso dire viene chiamata arti stranieri. Quindi il problema è un problema serio, il vostro diciamo che voi siete un po' il punto, il punto più più più il vulnus non il vulnus nel vulnus siete al centro dell'attenzione, lei mi ha parlato di di di questi ragazzi che devono essere formati, si parla di si parla di di di avviamento al lavoro, l'80% trova lavoro immediatamente, ma io vi dico, stiamo confondendo, state confondendo la forza lavoro con le persone. Dico qualcosa veramente di sinistra, perché io non posso pensare che gli imprenditori attingano dalle vostre scuole soltanto pensando che i ragazzi siano forza lavoro, perché i ragazzi hanno una loro socialità, hanno personalità, hanno bisogno di spazi e le le aziende devono garantire queste cose al di fuori della scuola. Non è sufficiente dare alle persone uno stipendio, bisogna dargli una vita, bisognerà dai bisogna fargli fargli vivere alla comunità. Però, Consigliere Carra, lei non può offendere le persone che sono presenti. Non so se io non sto offendendo nessuno riguarderemo la li guarderemo la cosa, dottor Don Gibelli, che purtroppo è andato via col quale vorrei avere anche un un un colloquio più prolungato. Ha parlato di coesione, di inclusione, tutto quanto gli inclusione è un processo molto lungo che noi non abbiamo il tempo di di di aspettare che avvenga questa questa coesione, questa inclusione, cioè richiede dei tempi troppo troppo lunghi. Si è parlato di ponti, si è parlato di non fare di di costruire ponti, ma siamo sicuri che questi punti abbiano.
Sopra sopra di di di di loro, delle strade che vanno nei due sensi o di un senso unico. Mi riferisco alla comunità cattolica, cioè, voglio dire, sono contraffatti. Sono contraccambiati. Questi ponti che noi lanciamo nei confronti degli altri è una domanda che faccio a mista, io le chiedo, non so avete pensato, avete previsto il problema alcolici somministrazione di alcolici, per quanto reale. Evidentemente sì, spero e spero dissi. L'altro problema è quello dei varchi. Se io faccio varchi e all'interno del centro ci sono già i balordi, io mi chiedo i varchi e cosa servono, visto che abitano in centro o comunque questa è un'opinione mia. Per quanto riguarda la Moretti, io io, comandante il Vicecomandante, avrei esercita tirare in ballo così le persone che sono ospiti, che hanno portato il loro invio vinto o prelievi o premiarle di e situazioni di mancanza di gestione dei problemi. Signor Presidente, lei non so lei, lei non deve sindacare quello che di cui lei deve dirigere il la seduta, ma anche se mi permette, non deve entrare nel merito. Anche garantire il rispetto delle persone che sono qui dentro e deve garantire anche rispetto a un mio, concludo con la Moretti solo per una questione pratica. Io anche oggi ho visto un servizio comandato con una macchina e tre agenti per favore, utilizzate le persone, poche persone che avete in una maniera migliore, perché tre persone che girano per fare un servizio mi sembra troppo mi sembra gliel'ho già detto lei mi ha detto che non è vero lo visti li ho visti oggi pomeriggio e qua ho chiuso grazie.
No, per favore, interrompiamo il Consiglio comunale, però, perché non sono possibili interventi?
Allora proseguiamo con un intervento di un cittadino che è il signor Giovanni Montessori.
Buonasera a tutti io volevo portare il punto di vista del commercio nel centro della città.
Io opero in questo settore da 22 anni ormai e devo dire che il contesto, il contesto in cui opera parliamo un po' tutti noi commercianti è mutato in modo sempre peggiore negli anni, ma mai con un'accelerazione come in questi ultimi.
Questo vuol essere un grido di dolore del commercio sulle aree del centro di Sugata, ma anche un una sorta di dichiarato riconoscimento della perseveranza con cui tutti i miei colleghi continuano ad aprire ogni giorno, sapendolo vetrina.
Pur operando in un contesto nel quale?
Oltre a dover fare i conti con.
Triste cose sempre in aumento, con la concorrenza del commercio elettronico, con il fatto che le?
Crisi congiunturali, eccetera mettono a serio rischio la nostra attività, sì, dobbiamo convivere oggi anche con il fatto che il centro del paese e lasciati in balia di una masnada di valori, di sbandati qui quelli a cui faceva riferimento la consigliera Ferrari, prima che passano un orologio nata ubriachi marci dalla mattina dalla mattina alla sera forse a ciclo continuo anche fino al giorno successivo.
A bivaccare sui gradini delle abitazioni, sulle soglie delle vetrine chiuse. Io per esperienza diretta, perché la vetrina del ministro di fianco a me al pomeriggio non c'è nessuno e oggi pomeriggio guarda caso proprio è una cosa che succede tutti i giorni, ma oggi sono stati lì da quando sono arrivato nella metà fino a oggi, quando ho chiuso 7 mentre ero ancora lì in 3 4 si spintonano schiamazzano non poter non poter tenere la porta del negozio aperto, adesso che non c'è bisogno quadri di condizionatori perché sennò tirino in tutte le stesse voci disarmoniche, diurni,
A spacciare impunite, praticamente senza alcun problema, farsi vedere. Ecco da questo nasce il mio auspicio che questa che si si trovi la maniera di porre rimedio, di interrompere questo questa cattiva abitudine, questa questa situazione, ma almeno prima che il grido di dolore del commercio totale, dei sentimenti canto del cigno grazie.
Diamo il signor ma Mohammed stabile, che penso sia accompagnato.
Ho sbagliato.
Buonasera a tutti, innanzitutto volevo ringraziare Sindaco, volevo ringraziare tutti i propri standard opportunità, premetto che la mia prima volta che partecipo ad eventi del genere.
E difatti non non mi sono scritto nulla, cercherò di di improvvisare massima, spero spero di non divagare troppo, cercherò di rimanere nei tre minuti concessi.
Se è vero, diciamo che la sicurezza è un tema molto attuale, poi io penso di essere anche i più giovani a parlare, diciamo in questa platea, e oggi si è sentito spesso parlare di giovani e quindi, insomma, volevo anche dire la mia su Mestre un po' la voce di quello che si pensa di quello che pensano magari i giovani d'oggi in un certo senso e sono anche se sono nato qui ma sono di origine marocchina, insomma, studio qui frequenta l'università a Mantova sono anche membro del Centro socio interculturale islamico di Suzzara, quindi, insomma, di robe cose, diciamo le ho viste ed è vero, comunque, la sicurezza è un tema molto attuale, soprattutto per quanto riguarda i giovani. C'è questo c'è da dire, comunque, un.
La violenza diciamo che dilaga, cioè queste è vero, no, non possiamo negarlo, non possiamo fare i negazionisti dalla situazione di sicuro un problema generazionale legato alla violenza, c'è.
È da rintracciare solo ed esclusivamente diciamo in stranieri o come vengono chiamati extracomunitari, probabilmente sì, ma anche probabilmente no, cioè diciamo che purtroppo questo lo devo dire questa cosa di etiche pare comunque di dare etichette. Scommessa sta andando un po', sta prendendo un po' il controllo perché molto spesso vedo sempre associare, diciamo, dei reati agli stranieri ed è vero, magari multiruolo purtroppo commettono reati, però magari poi ci finiscono magari in mezzo anche bravi ragazzi, che magari studiano, lavorano e hanno tutte le buone intenzioni e ci finiscono in mezzo perché magari la loro faccia, diciamo, la loro identità viene associata a queste persone che giustamente devono essere perseguiti, perseguiti, diciamo dalla legge, e siccome l'Amministrazione di Suzzara deve detenuta a garantire il benessere, diciamo dei cittadini, però non mi piace proprio questa deriva che sta prendendo il dare sempre etichette, diciamo a ah, diciamo al alle persone, comunque tra virgolette straniere, chiamiamole così detto ciò, comunque, la mia solidarietà va anche a chi ha subito fenomeni del genere rapine e perché si tratta anche di un'educazione in un solo nucleo udienza ma penso anche all'estero civili c'è oggi,
Dai diciamo delle testimonianze che sono state raccontate, ho sentito delle cose che io personalmente no, non farei mai, diciamo quindi si tratta anche di dei valori che diciamo devono essere instillati, forse a partire proprio dalla famiglia diciamo ma anche la scuola perché.
C'è da dire che comunque i giovani sono il futuro e quindi non è, diciamo, non è buono che questa violenza dilaghi, anche perché potrebbe succedere che poi questa violenza inizi a far parte della nostra cultura, in un certo senso, cioè,
Si può formare una cultura in cui la violenza poi porta ad altra violenza e quindi si si inizia a ricercare, diciamo, questo tipo di.
Violenza, diciamo anche perché poi può anche essere considerato un fenomeno di elevazione di status sociale e tutto il resto, però secondo me bisogna risolvere il problema alla radice c'è magari anche riqualificare delle dei posti, che magari sono chiusi magari riqualificarli per qualche attività c'è anche l'esempio passeggero, magari ci son tanti giardini che sono un po' degradati o magari fare un lavoro di riqualificazione, un lavoro di restauro di questi luoghi, affinché i giovani si possono trovare,
Cercare di instillare buoni valori. Perché, come come ho già detto, cioè vedo proprio che c'è questa espansione della violenza ed è vero però, come ho detto, ma spero che il messaggio sia sia passato, ecco la cosa che non mi piace proprio che vengano etichettati, diciamo più gli stranieri e comunque è vero che magari loro magri commettono anche più spesso reati, ma comunque non è una giustificazione, perché poi molti la mettono sul piano culturale piano religioso, io dico non è così, non è così. Tutto dipende da una persona come cresce. Se una persona è più lenta qua in Italia può essere la più lenta anche nel suo Paese d'origine. E poi una cosa che voglio dire anche e concludo.
È vero che l'Amministrazione deve fare il possibile, diciamo, per garantire la sicurezza, ma io dico anche guardiamo il lato positivo, comunque della nostra cittadina e questi fenomeni, diciamo, di violenza, sono successi, è vero, però c'è da dire che sono e per fortuna comunque oserei dire anche diciamo tra virgolette sporadici e sono più secondo me fenomeni positivi cioè di una convivenza positiva, pacifica e niente, volevo dire questo e ringraziare di nuovo tutti quanti grazie.
Allora, direi di concludere i cittadini, chiamo e signor ho avuto Ahdut Monde Mohamed è rimasto, non mi sembra.
No.
Non c'è.
La signora Cristina Andreani okay, eccetera.
Buonasera allora io chiamo drammi Cristina o un'attività dal 2006 in via Filippo Corridoni, mi collego al discorso della Nicoletta e Di Giovanni della libreria, che via Corridoni è diventato veramente una via che non si può praticare, non si può lavorare tranquilli, non si può uscire la sera tranquilli magari anche con gli incassi perché ci sono molte persone ubriache tutto il giorno,
Ragazzi che spacciano.
Con molta tranquillità bianchi, rossi verdi non sto qui proprio a fare distinzioni, perché lo spaccio non ha.
Non ha colore me, ma era proprio l'ordine del giorno, quindi noi siamo a rischio anche delle clienti che mi dicono che hanno paura che si rischia di perdere clienti perché Suzzara e non ha più questa bella tranquillità nella parte storica del nostro Paese, vorrei anche sollecitare i vigili che io dall'anno scorso di giugno tramite il numero di telefono di WhatsApp sto sollecitando delle.
Infrazioni.
Dati ed a questi due posti di parcheggio che sono occupati costantemente dalle stesse persone che hanno le attività in questa via, dove mi viene detto che non vengono rilevate le infrazioni che io specifico e mi chiedo a questo punto chiedo ai Vigili, chiedo all'Amministrazione se questa telecamera che c'è da 19 anni, che io lavoro di funzioni mi viene da pensare, visto che mi sento rispondere che come se fossi la prima capitata che ha delle storie a dalla mattina quando schiavo la la la, la,
E quando si ferma alla mia cliente sgarra di cinque minuti scatta la multa, anzi, devo dire che purtroppo in quel caso una mia cliente ha lasciato la macchina. Aveva era scaduto il suo disco orario e in quell'occasione non mi ricordo la data è successo. L'anno scorso gli è stata applicata il massimo della della multa, che erano 60 euro.
E questo vigile Giovanelli e si sarebbe permesso ha chiesto specifiche del della contraddizione perché fosse stata così alta e questo ragazzo avrebbe risposto vigile che lui poteva permettersi di applicare anche il massimo della della della sanzioni, senza comunque dare una giustificazione equa.
A questo disco orario scaduto.
Quindi vorrei che, dopo un anno che sto sollecitando questa cosa, vorrei che venisse risolta perché due posti hanno tutto il diritto di parcheggiare, e non mi piace che questa cosa qua venga manipolata da dalle stesse persone, se volete dettagli, ve li do in un'altra sede perché i diritti devono essere uguali per tutti come i doveri.
Un'altra domanda che chiedono non so se vogliono una risposta subito e mi chiedo tutti questi fuochi d'artificio che abbiamo tutto il tempo dell'anno, che significato hanno quando, nel momento in cui il Sindaco con tutti i Sindaci d'Italia ed è al 31 dicembre ci dicono che non non vengono fatti io abito in una zona dove costantemente questi fuochi d'artificio li vedo in casa?
Ci stiamo facendo tante domande in tante persone, quindi penso che ci sia un problema di base che penso che dobbiate risolvere, so che è molto pesante, però devono avere un significato questi fuochi quindi.
Indagate brevissimo, grazie.
Allora abbiamo chiuso gli interventi dei dei cittadini.
E so che è molto tardi, però andrei un po' avanti perché, insomma, credo che forse qualche altro Consigliere voglia spinse o voglia intervenire, se qualcuno vuole intervenire la consigliera Barbieri,
Sì, buonasera a tutti, dunque io farò un intervento veloce visto l'orario e lo vorrei fare da cittadino e da Consigliere cercherò di calibrare i tempi le cittadina, vorrei segnalare tre situazioni tra circostanze che mi hanno particolarmente impressionato e che vorrei condividere la prima e durante il sabato della Sagra di Suzzara settembre scorso il sabato sera.
Serata di festa, una bella serata giostre i bambini in piazza c'erano dispiegamento di forze dell'ordine pazzesco tra Carabinieri, Polizia municipale, allora giusto era corretto perché c'era una situazione veramente allarmante. C'era della gente e che faceva paura nel vero senso della del termine. Io ero con la mia famiglia e mi sono preoccupata perché non trovavo con mio figlio e vedendo questa gente in giro. Mi sono veramente preoccupata, però, vedere tutto questo dispiegamento di forze dell'ordine. Una sagra di paese il sabato sera in mezzo alle giostre di bambini dai 10 ai 15 anni è veramente preoccupante. Vuol dire che la situazione sta sfuggendo di mano, perché io sfido qualsiasi altra sagra di paese dove ci sono giostre per bambini, esserci così tante Forze di polizia, da una parte bene, perché servono dall'altra, però fa capire che la situazione è data ormai oltre ogni.
Poi, ognuno o oltre ogni limite.
Detto questo, situazioni di Piazza Castello e io immagino che il signor Sindaco e conosco bene la zona alla Polizia Municipale anche io ci lavoro quotidianamente tutti i giorni scuote già durante il pomeriggio, ma poi, anche quando esco la sera. Quindi siamo con in orario pre Cina, ragazzi che girano con monopattini, senza senza casco ragazzi che occupano gli ingressi del condominio, il mio, precisamente nei due ingressi che bivaccano bevono fumano, ballano, litigano. Io ho provato a volte a farmi sentire ora ho smesso perché ho paura, ho cominciato a spostare la macchina, non la parcheggio più lì, perché so che se la identificano potrei anche Sudhir dei danni. Quindi io dico, ma non vedete questa situazione che è sotto i vostri occhi, io esco e vedo le finestre del municipio completamente chiuse, ma è possibile che alle 7 di sera non ci sia nessuno che faccia un giro di ronda per piazza Castello e controlli. Queste situazioni macchine che fanno rally il Rally, sembra il circuito di Imola, piazza Castello che passano tutta velocità, incuranti della gente che che che magari è davanti al bar l'unico berrettino che c'è o che magari attraverso la strada per andare a recuperare l'auto, piazza Castello il far west e nessuno se ne preoccupa e voi siete lì, voi siete lì che non è una zona periferica che dice non è sotto controllo, voi siete lì e fate finta di non vedere, per non parlare della H24, dove siamo già tornati diverse volte e poi l'altra cosa, il degrado del centro e c'è un episodio in particolare che mi ha colpito molto sollecitata da un commerciante e mi è stato chiesto di fare una mozione, un'interpellanza per il discorso di una panchina che era di fianco alla chiesa, che era abitualmente occupata da persone veramente inqualificabili.
Facevano di tutto dal bere litigare e uno addirittura accompagnato da un cane non propriamente affabile.
Atti anche osceni in luogo pubblico, o le foto che sono state fatte dai commercianti di quella via.
È stato chiesto aiuto al Sindaco e lei, me lo può confermare. L'unica soluzione che è stata trovata. Cosa è stata togliere la panchina allora? È possibile che l'unica soluzione che si possa fare si possa trovare in questo Comune, risolvere i problemi di criminalità, di degrado sia togliere l'arredo urbano. Togliamo tutte le panchine ce, ne sono altri due dati sull'altro lato della chiesa che forse il signor Sindaco non so se ha visto, ma sono sempre occupati dagli stessi soggetti l'altro giorno. Questi erano sugli scalini della posta, sugli scalini della posta, in piena apertura delle dell'ufficio. Allora non è togliendo la panchina che si risolve il problema, perché questi trovano un'altra, un'altra,
Un'altra soluzione trovano un altro posto, quindi tutto qua, quello che si può fare, ma è possibile che la polizia municipale i carabinieri che lei dice che fanno tutto questo questi controlli che sono stati implementati, ma dove sono, non si vedono? Signor Sindaco, io li vedo alle 10 e mezza mi fermano davanti all'Ipercoop in via Lenin. Allora è possibile che i controlli siano quelli avviene fermate anche le autovetture, chissà mai che ci sia un pericoloso mafioso bordo, però due volte in una settimana sono stata fermata davanti all'Ipercoop, alle 10 del mattino e poi in piazza Castello, dove c'è l'effettivo degrado effettiva mancanza di sicurezza, e non c'è nessuno nessuno. Questo è per me è inconcepibile e tutte le belle parole, signor Sindaco, che lei ha detto all'inizio in mezz'ora di tempo, rubando spazio ai cittadini. Sicurezza urbana, prevenzione, Comitato di pubblica sicurezza, implementazione della caserma a patto di sicurezza, al Regolamento di Polizia urbana.
Sono tutti gli slogan slogan privi di contenuto, perché poi la realtà dei fatti è che noi cittadini abbiamo paura, abbiamo paura a uscire eh, ma anche di giorno non dico di sera, sabato sera, il concerto della scuola al Dante alle 10 e mezza andare nel parcheggio delle poste a prendere l'auto e c'era da correre correre. È possibile che nessuno sappia che lì il parcheggio delle poste alla sera c'è sempre quella gente che beve che litiga, no, non lo so, nessuno, nessuno lo sa, mi sembra molto strano, però continuiamo col concetto di inclusione e coesione che giustamente Don Gibelli promuove. Ma lui, uomo di chiese. Non mi aspetto ovviamente cose diverse.
Detto questo, insomma, stasera ho sentito una gran propaganda, una campagna elettorale che continua e avviso. Tutti.
Quelli che sono candidati in vista l'anno scorso che stasera sono intervenuti veramente, senza senza ritegno ottima propaganda, la campagna elettorale è finita, ora dovete gestire i problemi, quindi le belle parole che avete fatto mi riferisco anche a Fanetti che veramente è il suo intervento è stato eccezionale perché ha difeso l'indifendibile, perché questo è il risultato della vostra Amministrazione. Lei può trovare rendere le canzoni quello che avete potete offendere le persone perdendo io, non offendo semplicemente sottolineo quello che è stato detto questa sera per me ha difeso l'indifendibile, non è un'offesa Presidente, è inutile che continui a riprenderci. Detto questo, un plauso sincero al signor vecchia perché ha fatto un intervento che sottoscrivo in pieno, come la collega Nicoletta ha fatto un intervento eccezionale. Non me l'aspettavo, ma veramente la ringrazio perché ha dato degli ottimi suggerimenti. Grazie veramente.
Però scusate, abbiamo deciso di invitare delle persone e di chiamare i cittadini a parlare, ognuno può parlare, intervenire e non deve essere offeso, questo non dev'essere offeso, mi ha chiesto la parola, mi ha chiesto la parola il consigliere Minelli.
Sarò brevissimo, mi metto il cronometro in due minuti, prometto di fare tutto innanzitutto porto la solidarietà che l'ho fatto in privato e lo faccio anche pubblicamente perché ha visto che mi è parso di capire che da parte di di chi avrebbe dovuto portarla inizialmente non è arrivata alla signora, alla signora Claudia e a suo marito per quanto accaduto che è diventato appunto oggetto di di attenzione anche a livello nazionale.
Mi permetto di spezzare una lancia a loro favore e a favore di chi e di tanti altri che hanno parlato oggi, verso i quali è aleggiato ancora per l'ennesima volta lo spettro del razzismo, della di tutto quanto perché è aleggiato in almeno due interventi. Quindi su questo va bene, ne prendiamo atto, però è giusto per riportare la palla al centro. Si è parlato tanto di videosorveglianza, io ricordo che noi, come gruppo consiliare Fratelli d'Italia Suzzara davvero abbiamo chiesto più volte di intervenire su questo fronte e soprattutto all'inizio della della del mandato circa un anno fa, ponendo l'attenzione del cimitero che stasera non è venuta fuori, ma che è un'altra tematica ad affrontare. C'era stato sostanzialmente detto che il problema non c'era. Chi aveva chiesto inizialmente pochi soldi dopo troppi soldi, dopodiché ci hanno mezzo riso in faccia, mi ricordo gli stessi Consiglieri Cocoa di fronte, quindi abbiamo appurato che sostanzialmente la videosorveglianza può servire anche la polizia locale. Ce l'ha, detto poi per quanto riguarda il, lo studio dell'Università di Bologna, assolutamente positivo, avrà sicuramente un costo. Dopodiché mi permetto anche di far presente che il Sindaco è da almeno cinque anni, ha la delega ai servizi sociali. Quindi, se non ha capito lei, signor Sindaco, quali sono i disagi del de de giovanili a Suzzara? Probabilmente c'è un problema e potremmo evitare di spendere dei soldi per uno studio extra.
Detto questo, adesso vado alla conclusione. Mi permetto di sottolineare che c'è stata una delibera di qualche giorno fa che ha, da un certo punto di vista giustamente approvato e dato il via libera alla al rock and beer che ci sarà e dal 5 all'8 di giugno ricordo che siamo sul tema della sicurezza, l'8 giugno ci saranno anche il referendum, quindi tutto l'universo mondo della polizia locale. Insomma, chi è deputato alla sicurezza sarà sostanzialmente in gran parte blindato all'interno dei seggi, quindi noi facciamo una festa della birra in una situazione come questa che ci è stata sottolineata questa sera e avendo i gli organi preposti in realtà impegnati altrove, non lo so, io faccio un'osservazione, non so se sia giusto o sbagliato. Concludo facendo anche un plauso al al signor vecchie per l'intervento, soprattutto per l'attenzione che ha posto sul tema delle del degrado e delle mafie delle mafie che comunque, in un modo o nell'altro, Permia nel nostro territorio, probabilmente non ce ne accorgiamo. Mi riferisco anche alla signora che faceva accendere fuochi d'artificio. Grazie.
La consigliera.
Cercherò di essere breve visto l'orario, e ringrazio chi ha deciso di rimanere. Mi stupisco di come, nel dopo la prima parte degli interventi e degli ospiti, non sia scattato in questa sala l'allarme antincendio, per quanto fumo c'era in questa sala. Purtroppo la percezione mia è questa, non lo dico con molta schiettezza e molto coraggio quello che forse è mancato nel dare il taglio corretto, questa serata, che in parte è stata un'opportunità mancata, credo, per fortuna la seconda parte, caratterizzata dagli interventi dei cittadini, ha lasciato spazio a quello che effettivamente era il senso e lo scopo di questa serata, anche perché vi vi posso assicurare che, dopo la prima parte degli interventi, quindi degli ospiti.
La domanda veramente sorta perché ci siamo ritrovati questa sera, perché l'esigenza di un Consiglio comunale aperto su questo tema, se la scuola lavora in maniera ineccepibile, se la percezione dell'insicurezza, soltanto una percezione, se i servizi sociali lavorano in modo condiviso, partecipato con ottimi risultati in maniera capillare in tutto il tessuto sociale, allora veramente la domanda che mi pongo è perché ci siamo ritrovati perché questa esigenza, perché abbiamo ritenuto necessario parlare di sicurezza, se tutto funziona così meravigliosamente bene e non voglio fare nomi, perché poi vengo tacciata di insultare le persone che sono intervenute, ma addirittura la narrazione questa sera si è allargata nei confini del tempo e dello spazio, perché l'elogio ne è stato solo dell'Amministrazione attuale, ma anche delle precedenti, per cui per fortuna gli interventi del pubblico ci hanno riportato con i piedi per terra a quella che è la Suzzara, nonché percepiamo, ma che viviamo tutti i giorni per cui i numeri diranno cose differenti, ma la voce che arriva dai cittadini è una voce che chiede cose diverse, chiede sicurezza, chiede interventi, chiede fatti, forse è un po' meno parole e l'intervento del dottor vecchia, mi unisco ai colleghi nel plauso, ci ha dimostrato, ma in maniera molto anche schietta, veloce e assordante. Per fortuna, che i mezzi pratici, gli strumenti amministrativi per far fronte al degrado, all'abbandono ci sono, lui ha parlato di interventi reali e questo c'ha lasciati davvero sbigottiti. È stato un intervento che ci ha riportato con i piedi per terra, perché la domanda che io mi sono posta è stata, ma allora le soluzioni ci sono e vanno oltre a quelle che sono così le mere chiacchiere che purtroppo stasera un pochettino ho dovuto sentire non è mancato l'intervento e qui concludo che c'ha ricordato allora perché se tutto funziona così meravigliosamente bene a Suzzara un problema percepito, c'è la colpa, è di qualcuno un intervento. L'ha detto è del decreto sicurezza per cui con questa dichiarazione io chiudo e vi ringrazio.
Ci sono degli interventi dei con gli altri consiglieri.
Non ci sono quindi lascio la parola al Sindaco, glielo dico solamente due cose perché ci sarebbe da riaprire il dibattito proprio interesse sicuramente sarebbe molto, molto interessante, ovviamente le colpe, le colpe, come è ovvio, che sia ricadono sul sindaco, ma è giusto e il mio ruolo e me ne faccio carico io come come è giusto che sia nel mio ruolo,
Ringrazio anch'io il signor Davide vecchie, perché sicuramente ci ha dato gli strumenti che già stiamo pensando che stiamo portando avanti, alcuni dei quali però non deve portare avanti un Comune, perché giustamente le devono portare avanti anche le forze dell'ordine della Guardia di finanza ai carabinieri e tutte le Forze dell'ordine poste. Insomma, tutti gli enti no che che in uno Stato ci sono e che sono governati da un Governo se questo non fosse conosciuto a tutti, mi dispiace di avere così. È finito questa serata e con questi attacchi anche le persone che sono state le nostre ospiti e del quale ho pieno rispetto piena fiducia nel loro operato, perché è ovvio che sobillare no, questo clima di odio. Questo questo clima anche che va contro il bene della nostra città è molto facile. Mi è dispiaciuto perché il.
Queste questi interventi che sono stati chiesti dalla minoranza. Io ho apprezzato che sia stata la minoranza chiedere gli interventi dei dirigenti scolastici, interventi della Polizia locale, dei servizi sociali, gli interventi del delle associazioni non siamo stati, noi io vi ho ringraziato perché li avete chiamati perché hanno dato un senso compiuto a quello che c'è stato, chiamare degli ospiti ed essere trattati in questo modo è veramente indicibile. Sto parlando io.
Sto parlando io è indicibile perché gli ospiti si chiamano e stanno diritto di replica, possono replicare se non hanno diritto di replica. Non si trattano in questo modo, quindi chiedo scusa a loro. Chiedo scusa alle forze dell'ordine per l'attività che stanno portando avanti, per gli arresti che hanno compiuto di tutte le persone che sono stati individuati in tutti gli ultimi fenomeni. Da quando io sono Sindaco, tutti sono stati o presi o arrestati, oppure segnalate alle forze dell'ordine per andare avanti con quello che la magistratura deve fare. Quindi è questa impunità che si vede nelle persone. Può anche apparire, però quando le persone vengono prese, vengono fermate e vengono segnalate e stessa cosa. Per quanto riguarda gli alloggi, che giustamente è stato detto che sono stati liberati, questi sono stati liberati e ringrazio l'intervento del signor Biagio. Non mi ricordo in questo momento scusate il cognome, perché i punti e i punti che sono stati reti sono stati esattamente quelli che ho detto all'inizio e son quelli che son da andare a portare avanti l'illegalità in tutti i sensi. Contrasto alla criminalità in tutti i sensi e l'ho detto da un anno a questa parte e non possono essere smentito su chi ci tiene avere la sicurezza e la legalità di queste città. Tutti siamo per la sicurezza della, per la calamità e ho anche detto che so anche bene dove ci sono dei limiti. Ci sono dei problemi ancora che devono essere superati nelle forze che noi abbiamo, insieme alle forze di polizia militare, che ovviamente hanno la loro funzione, ripeto, sono governati da organismi che non sono certo io, ma che collaborano con noi, credo ogni giorno in quando ci sentiamo davvero ogni giorno per cercare di intervenire e ho già detto che, anche per quanto riguarda la pulizia locali, ci sarà un importante e forte cambiamento che andrà fatto entro la fine dell'anno ovvio che i tempi possano piacere. È ovvio che i tempi di costruire nuovi luoghi di aggregazione possono non piacere ovvio che i tempi sono anche i tempi per avere una pubblica amministrazione io lo sapete bene anche voi, perché anche voi siete amministratori come noi.
Questo credo però che ci debba anche insegnare che, se dobbiamo davvero dare la parola ai cittadini e sono contento che i cittadini in questa sera si possono essere espressi ed è sempre più importante è che lo possono fare. Sono anch'io consapevole di quelle che sono le nostre rimostranze, ma quelli che sono i sentimenti delle persone, perché anch'io l'incontro non incontrato e se lo vuole incontro anch'io le personali un incontro tante, è ovvio che come si dialoga con le persone, come si dialoga con le associazioni cui si dialoga con il terzo settore? È una cosa da costruire e non si costruisce in questo modo. Non si costruisce con accuse non sia, non si costruisce con parole così che possano far scattare l'applauso che è giusto che scatti, perché ci abbiamo dei sentimenti, se abbiamo delle mozioni che abbiamo l'odio, se abbiamo la rabbia che abbiamo tutto, ma chi ha una funzione politica deve saper governare questi processi. Poi, piaccia o no, mi dispiace, ma le parole e i fatti e comunque quelli che sono gli incontri che prima decantate e poi dite che quando vengono fatti tavoli, non vanno bene, mi dispiace, tanto funziona così tra istituzioni il prefetto, non lo chiamo il telefono, ogni due minuti ci si incontra, ci si trovi, era il questore, non sin qua non si parla di tre minuti al telefono, lo si trovano si incontrano nelle sedi istituzionali, in Italia funziona così. Mi spiace, e adesso però il diritto di replica ce l'ho, visto che sono trattato soprattutto.
Sì, mi riguarda personalmente, siccome l'attacco di carattere personale e il Regolamento prevede che io prevedo che io parli allora no e a sto punto a sto punto finisco io allora mi pare che lei abbia dopo lei, signor Sindaco, mi pare che lei abbia difeso chi non si voleva far difendere, perché mi sembra che si rileggerà SIR si risentirà, si risentirà il Consiglio e vedrà che non c'è nulla nulla di offensivo e io anzi apprezzerò le persone che vorranno parlare con me e sa qual è il problema suo che lei non accetta. Il contraddittorio e questo è uno dei problemi, è un vulnus probabilmente è il vulnus più grande che avete voi nella vostra nella vostra consiliatura. Grazie, allora io ringrazio anch'io tutti tutti gli ospiti e che sono rimaste fra l'altro fino a quest'ora veramente tardissima.
Ringrazio anche le persone che sono intervenute dal pubblico, il pubblico che non è intervenuto e che ha ascoltato e sia qui che che da casa è stata una serata abbastanza lunga e ben oltre la mezzanotte e chiudiamo il Consiglio comunale sono le 0 0 34,