
Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, nell’angolo in basso a destra del video, è possibile attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e dei punti all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più oratori selezionati sono intervenuti.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le quali sono stati trattati gli argomenti di interesse.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di sedute svoltesi durante uno specifico arco temporale o in una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatti in cui sono state pronunciate la parole di interesse.

CONTATTACI



CC 31.07.2025 ore 17.45
TIPO FILE: Video
Revisione
Buon pomeriggio a tutti diamo avvio al Consiglio comunale convocato per oggi, giovedì 31 luglio 2025. L'oggetto al primo punto che verrà discusso sono le interrogazioni ricordo che oltre ai le interrogazioni di cui alla convocazione pervenuta, verranno anticipate da due interrogazioni che sono rimaste da, diciamo da interpellò a seguito di un rischio di Consigliere Casini che non era presente e per era indisponibile per lo scorso Consiglio e quindi sono state messe ad inizio verrà di questo sono calendarizzate,
Sì, facciamo, chiedo al consigliere Casini, poi di darmi anche la comunicazione, si perché le abbiamo inserite per prima nella delibera e anche da ultimo,
Preferisce che venga discussa in questo.
Ci vorrà ancora le quel il, quelli di area, così facciamo così, mettiamo visto che nella delibera le abbiamo inserite faccio presente che è vero che aveva mandato la comunicazione a mezzo PEC, però è sempre scaricata successivamente, magari la volta successiva lo manda anche alla alla mia attenzione perché sennò non abbiamo poi contezza grazie e vi dico anche prima di iniziare, anche se ovviamente verrò a verranno a che esplicitate nel punto delle comunicazioni che prima del dell'inizio di questo Consiglio è stato Transit che mi è stata mai trasmessa alle mie mani una variazione quindi una scusate un attimo che la cerco.
Comunque, adesso arriverà.
È stato chiesto quindi un emendamento a quello che un emendamento della mozione che è al terzo punto all'ordine del giorno che è stata depositata a mie mani dallo stesso proponente che è il consigliere Sergio ampie, tri, comunque verrò e vi darò maggiori informazioni nella a seguito delle comunicazioni e diamo inizio quindi a quelle che sono le interrogazioni a cui che devono trovare oggi risposta verbale.
È la numero 30.000, scusate 30.000 zero 36 che è stata depositata il 17 luglio 2025 e dal Consigliere interrogante Casini ed ha ad oggetto un nuovo affidamento del servizio di gestione parcheggi a seguito dell'ultima proroga annuale adottata, e dà risposta l'assessore Torri, grazie Assessore.
Buon pomeriggio.
C risposto martedì non avrebbe nemmeno letto un'anticipazione di oggi sul giornale il nuovo affidamento del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento è un tema al quale l'Amministrazione sta lavorando.
Da un po' il nella sua interrogazione riporta giustamente la scadenza di gesto perché era il 3 agosto 2024, noi l'abbiamo prorogata,
La proroga ha consentito di valutare diverse diversi percorsi, sia quello dell'affidamento in house sia il project financing. L'Amministrazione ha optato nel nel nel frattempo cosa ha fatto nella pro, nella proroga, a portato avanti quelle che sono le nuove istanze, quindi la sosta gentile nella Porta Pia nella porta a Parma, nella Porta Romana abbiamo esteso la possibilità di abbonarsi per i lavoratori e i professionisti del centro storico del semicentro. Abbiamo previsto quattro sabati, quattro giornate di sabato gratuite per il commercio nelle fasi, diciamo.
Di bassa stagione e a questo, come misura incentivante, a venire a Sarzana e abbiamo ridotto l'orario serale tra i mesi di luglio e agosto, quindi l'orario serale vigente solo nei mesi di luglio agosto. Comunque do le dicevo, dopo aver fatto un'analisi, abbiamo optato per fare una cosa che a Sarzana non era mai stata fatta fino adesso la convenzione con gesto Park trattava semplicemente quella che è la gestione della sosta a pagamento. Noi, se diamo una convenzione che dura una decina d'anni a un soggetto, vogliamo che questo questo soggetto porti un contributo in termini di innovazione alla città. Quindi.
La strada tracciata è quella del project financing.
Cosa comporterà comporterà un miglioramento del servizio perché, comunque sia, il partenariato pubblico privato mira questo minori costi per l'Ente rispetto a quelli che saranno gli investimenti per le infrastrutture Kids, il soggetto che leggete sul giornale non posso, non non non non è un mistero che ha City Green Light che aveva presentato a suo tempo una proposta di project.
Noi stiamo lavorando con loro per arrivare a quelli che sono anche un incremento dell'efficacia e del controllo, quindi con il collocamento di infrastrutture applicazioni dedicate all'infomobility, quindi anche la possibilità di individuare le aree parcheggio di segnalare, grazie a delle spire che saranno collocati a terra la possibilità di trovare parcheggio in determinate aree.
Implementare la sosta Gentile in maniera importante, specialmente vicino alle aree commerciali, quindi da creare un turnover che sia capace di attrarre per il commercio chi ha di bisogno di recarsi a Sarzana per fare un acquisto, per andare, per fare una visita medica, per ritirare delle analisi per vivere la vita quotidiana quindi abbiamo, abbiamo optato per questo.
Questo potrebbe portare anche maggiori entrate per il Comune, noi dobbiamo chiaramente anche fare fare i conti con con l'oste e diciamo che la convenzione con gesto Park, che prevedeva 250.000 euro minimo all'anno, aveva vissuto anche la fase del parcheggio del.
Del progetto, la urina al progetto Laurina che aveva poi ha consumato il suolo della piazza Martiri in maniera tale da portare via dei parcheggi e gesto park, poi non ci aveva riconosciuto i proventi ulteriori come da convenzione, quindi era era una sorta di mera gestione dei parcheggi che non è stata valorizzata.
Un'altra cosa che ci permetterà, poi concludo di avere come beneficio il project financing saranno anche i tempi di realizzazione delle opere che si saranno a carico del soggetto privato e, come le stavo, come ho anticipato sul giornale, stiamo lavorando al ripristino di quelle che sono le aree parcheggio con le radici. Quindi la porta a Parma, la Porta Romana e la piazza, cioè due no lo porta a Parma, la piazza Don Richetti e la piazza zappa, dove ci sono i pini, e quindi le radici hanno hanno oggettivamente.
Man reso impossibile il parcheggio se non a veri fuori strada e no, non da ultima non da ultima la possibilità per il personale che adesso è in servizio con gesto, parchi quindi gli ausiliari del traffico grazie alla strada del project potranno essere potranno continuare a far parte della della della squadra degli ausiliari del traffico cosa che, in un percorso al quale l'affidamento in house che abbiamo provato a percorrere come prima strada non sarebbe stato possibile quindi queste persone resteranno al lavoro anche nel futuro.
Grazie.
Grazie Assessore, lascio la parola gli interroganti consigliere Casini perché dichiararsi soddisfatto o meno della risposta ricevuta, grazie grazie, Presidente, ma più che della risposta, non sono soddisfatta della della strada che l'Amministrazione sta intraprendendo, quella del project financing.
È vero che non è stata Rispo, cioè ero assente e quindi non è potuto non AQ, non ho potuto ascoltare la risposta direttamente in Consiglio e l'abbiamo letta, l'abbiamo letta tutti sui giornali, però più che a me come interrogante, più che a noi come Consiglieri forse,
Questo è un tema che l'Amministrazione avrebbe dovuto trattare con i cittadini, con i commercianti, con tutte le realtà che frequentano e che vivono quotidianamente la nostra città, per informarli quantomeno della volontà dell'Amministrazione, cosa che a meno che voi non mi sentiate non è stata assolutamente fatta e infatti l'Assessore Torri, rispondendo alla mia interrogazione, dice abbiamo optato per questa per questa strada. Questa è la decisione a porte chiuse, così e così è stato deciso e così ve lo prendete. Questo è un modus operanti, un modus operandi che più volte abbiamo, diciamo così denunciato perché non condividiamo e mi pare di capire che comunque è un metodo che fa parte, diciamo così, di dell'Amministrazione. Comunque, nel merito della dell'interrogazione faccio presente che il contratto con gesto Park, che era un contratto decennale, scadeva il 3 agosto 2024 e dal 2018, dalla prima campagna elettorale del Sindaco Ponzanelli, che si parla di una rivoluzione, rivoluzione del sa, del traffico e della sosta in modo, si spera, quando uno dice si propone, diciamo come una rivoluzione rispetto al al presente, si spera in qualcosa di migliorativo, e invece credo che questa cosa non sia assolutamente migliorativa per i cittadini e per chi frequenta la nostra città, anche perché da come abbiamo letto, diciamo su indiscrezioni sul giornale, si sta parlando di una triplicazione dei parcheggi a pagamento.
E questo è bene che, che si sappia, forse si è dimenticato di specificarlo nella risposta all'interrogazione. L'assessore Torri e ci ha raccontato che questo il Comune, diciamo così ha bisogno di soldi per poter intraprendere questa strada, però, chiede al gestore di di fare degli interventi sui vari parcheggi che, lo sappiamo tutti, sono in condizioni disastrose. Quello di Porta a Parma forse è il peggiore, ma non è scritto da nessuna parte che gli interventi in quel parcheggio si possono fare soltanto percorrendo quella strada e quindi chiedendo al gestore di di di fare questi interventi sono degli interventi in ordinari e straordinari che potrebbe benissimo farli l'Amministrazione senza chiedere ai cittadini di pagare il parcheggio. Diciamo, è a pagamento anche quelli che ad oggi sono sono bianchi. In sintesi, i cittadini dovranno mettersi nell'ordine delle idee che da qui a breve quei pochi parcheggi bianchi che ci sono a Sarzana molto probabilmente diventeranno blu perché l'Amministrazione ha deciso di fare degli interventi legittimi sui parcheggi, che però non vuole pagare e quindi gli facciamo pagare ai cittadini che vengono a vede a visitare Sarzana, che frequentano e che lavorano a Sarzana, perché l'Amministrazione ha deciso di utilizzare i soldi in un altro modo, sostanzialmente.
Quindi non sono assolutamente soddisfatta non soltanto dalla risposta, ma soprattutto della strada che si sta intraprendendo.
Chiudo,
Solo facendo un appunto, diciamo sulle date, dicevo che l'Amministrazione comunale e la la la, l'Amministrazione Ponzanelli aveva promesso una rivoluzione del traffico già a partire dal 2018, non soltanto aspettato. La scadenza del contratto decennale, prevista il 3 agosto 2024, ma arrivati a quella scadenza ha dato una proroga di un ulteriore.
Fino al 31 12 del 2024, quindi un ulteriore anno e ad oggi stiamo vivendo nella fase di un'ulteriore proroga fino al 31 12 del 2025, quindi questo significa che dal 2018 avrebbero potuto benissimo. Avreste potuto benissimo intraprendere altre strade e non quelle drastiche che stiamo intraprendendo? Ora ave avreste avuto, avete avuto tempo di poter, diciamo, prevedere dei lavori ordinari e straordinari su quel parcheggio, ma la verità è che in tutti questi anni, comunque, non si è voluto investire un centesimo nei lavori di manutenzione e di miglioramento di quel parcheggio e si è arrivati all'ultimo decidendo di trasformare i parcheggi bianchi in parcheggi blu facendo pagare i cittadini per poter fare dei lavori che non saranno a carico dell'amministrazione ma saranno a carico dei cittadini grazie.
La seconda delle interrogazioni è la numero 30.000 euro 37, depositata sempre in data 17 luglio 2025 e ne interrogante ancora il consigliere Casini, trattasi di un'interrogazione che volge alla richiesta di chiarimenti sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2025 2026 alle classi prime della scuola primaria, presso i plessi di Marinella e ghiaia gli dà risposta al Sindaco grazie Sindaco.
Grazie Presidente, grazie all'interrogante l'occasione per fare un punto sulle iscrizioni alla scuola primaria in questo anno scolastico 2025 2026 generale, per poi arrivare alle alle scuole menzionate nell'interrogazione ho dati trasmessi dalla scuola che risalgono al mese di aprile, quindi potrebbe esserci qualche ulteriore aggiornamento, ma diciamo a grandi linee salvo piccole.
Diciamo ulteriori unità che potrebbero essersi aggiunte dovrebbero essere definitivi.
Allora intanto abbiamo registrato la scuola, ha registrato un importante incremento, quasi un raddoppio di domande, di iscrizione alla scuola primaria, poggi che poi, diciamo in in accordo tra la scuola e le le famiglie, ritengo si sono distribuite su gli altri plessi scolastici e pertanto alla scuola appoggi si formerà una nuova prima con 21 studenti alla scuola di nave contiamo 19 iscritti alla scuola di crociata ne contiamo 17 alla scuola di Santa Caterina 14 altrettanti a quella di Bravia.
Alla scuola primaria di installassero 14 alla scuola primaria di Marinella 5 e alla scuola primaria di ghiaia 3. Quindi da questi dati emerge che, mentre per tutte le le le scuole primarie abbiamo numeri sufficienti per la formazione di una classe prima che, come sapete, per normativa statale legata alla formazione delle classi richiede che vi siano almeno 14 o 15 scritte per poter il diciamo il istituzione scolastica provinciale assegnare i docenti e quindi la classe, per quanto riguarda Marinella e ghiaia, si formerà invece una pluriclasse, quindi.
Il dato per quanto riguarda Marinella è una novità nel senso che negli anni precedenti questa scuola avrebbe aveva sempre contato iscrizioni sufficienti alla formazione di una classe quest'anno. Non è così e posso dirvi che in passato anche su altre scuole si è registrata questa problematica in modo transitorio, per esempio nell'anno scolastico precedente a Bravia abbiamo avuto addirittura solo un iscritto, mentre invece poi nell'anno scolastico successivo siamo tornati ai numeri storici e quindi la classe si è regolarmente formata. Diversamente per ghiaia, questo è il secondo anno consecutivo in cui le iscrizioni sono effettivamente scese e quindi si formerà nuovamente una pluriclasse.
L'interrogazione chiede anche quali sono le iniziative che l'Amministrazione intende porre o ha posto in atto per conservare la funzione delle scuole di quartiere non tocco il tema della natalità, che naturalmente è un tema nazionale che tutti conosciamo e che tutti, come dire, ecco, temiamo perché la sempre minor nascita di bambini, credo che sia appunto un problema drammatico e sul quale le risposte necessarie, ahimè, debbono essere forse non dico globali ma sicuramente nazionali. Per quanto riguarda il nostro Paese, come invece amministrazione, abbiamo sempre e continueremo ad attuare delle politiche che cercano di.
Salvaguardare e conservare e rendere fruibili le nostre scuole e che garantiscano quei servizi essenziali e necessari per le famiglie.
Un tema è quello dell'edilizia scolastica, vado veramente rapidamente. Come sapete, in tutti questi anni sono stati dedicati importantissimi investimenti che hanno riguardato non solo la realizzazione di un nuovo plesso scolastico, ma tutti gli edifici scolastici, anche quelli periferici, anche attraverso importanti e grandi investimenti. Faccio un esempio il plesso di nave su cui sono stati investiti 600.000 euro intercettati all'esterno. Penso al PinQua di Marinella, che comporterà la realizzazione di un ampliamento che sarà anche uno spazio didattico fruibile ai bambini della scuola, ma voglio appunto fare riferimento anche alle risorse che vengono vengono ogni anno destinate a migliorare la condizione delle scuole di tutte le scuole che, devo dire, all'inizio del percorso abbiamo trovato in una condizione di grave criticità e mancanza di manutenzioni. Lo abbiamo fatto intanto dapprima, adottando, per la prima volta nella storia, di Sarzana di un modello diverso, per cui la manutenzione ordinaria viene svolta da una società multiservizi, aderendo a una convenzione del Comune di Genova, se non erro, è un contratto che ha un costo annuo di circa 100.000 euro e che consente una immediata attivazione per dare risposta immediata alle segnalazioni quotidiane e che vengono dai vari edifici scolastici. E poi do due, diciamo, dotando il nostro capitolo di bilancio, di una serie di risorse per tutte quelle che invece sono le manutenzioni straordinarie. Per quanto riguarda ho poco tempo o vuole che chiuda o le le dico le ultime le le dico le ultime due cose. Per quanto riguarda Marinella, non le sto a leggere l'elenco, ma sono veramente importanti le risorse che sono state investite per migliorare la situazione del plesso.
Così come ha ghiaia. Da ultimo, e fu una richiesta dei bambini che andrà che andai a incontrare di mettere rinnovare i giochi all'esterno dell'edificio. Ovviamente le politiche sulla natalità e sulla diciamo la valorizzazione della frequentazione delle scuole non si limitano a questo parlo dello scuolabus che nel nostro Comune è sempre stato garantito per cercare di andare incontro alle famiglie, nonostante anche i disagi che alcuni Comuni hanno registrato nell'ultimo anno scolastico. Per fortuna della nostra città il servizio ha funzionato dei buoni pasto, il cui costo è sostenibile. Abbiamo visto che in Comuni vicini a noi, ahimè, questo costo è lievitato considerevolmente. Invece fino ad oggi siamo opportunità fortunatamente riusciti a mantenere, diciamo basso o quantomeno a non alzarne il costo. L'altro aspetto riguarda le politiche abitative. C'è la volontà di fare in modo che sempre più nuclei familiari e decidano di venire a vivere a Sarzana e i bandi ERP ERS che voi avete visto pubblicare in questo. In questi anni e che erano destinati non solo ai sarzanesi, ma ai cittadini dell'intera Provincia, così come gli alloggi, botta a canone sociale, agevolato così come il PinQua chiave. Sapete ha, come diciamo milestone, la realizzazione di circa 50 alloggi a canone agevolato, proprio con lo scopo anche di ripopolare un borgo che purtroppo, nel tempo è stato totalmente abbandonato. Personalmente credo anche che una delle strategie dovrebbe essere quella di CONS di avere più classi a tempo pieno perché le esigenze delle famiglie sono sempre più stringenti. I genitori sono entrambi spesso impegnati nell'attività lavorativa e quindi questo potrebbe ex. Questa potrebbe essere sicuramente una strategia attrattiva. È chiaro che ci deve essere una piena condivisione e una sostenibilità da parte dell'istituzione scolastica. Perché poi l'ufficio provinciale che dice se ci sono sufficienti i docenti e ad oggi non ve ne sono mai stati per poter attivare dei percorsi in più a tempo pieno che che non esistevano? I pienone esistono a Sarzana, grazie grazie a lei, lascio la parola all'interrogante, il consigliere Casini. Prego sì, grazie Presidente. Sì, siamo tutti d'accordo su il tema del del crollo demografico strutturale strutturale, che non è un problema ovviamente solo di Sarzana, ma è un problema assolutamente nazionale. È risaputo però, come dicevo nell'interrogazione, c'è anche il profilo delle delle politiche attive. I bambini sappiamo purtroppo, a meno che non cambi la tendenza, saranno sempre di meno, ma la domanda è che cosa fa questa o poco, o oppure che cosa ha messo in campo, che cosa pensa di fare l'Amministrazione comunale per contrastare questa tendenza? Io credo purtroppo, che che ma anche una pianificazione scolastica che vada oltre no le le le contingenze. Ora la Sindaca ha risposto concludendo.
E dicendo che gli poi ci vorrebbero più classi a tempo pieno. Ora porto un esempio per tutelare Marinella che sappiamo essere una scuola dove che fa questo tipo di servizio non c'era modo di dirottare o come comunque riequilibrare, il capoluogo che invece sappiamo da dati che ci hanno fornito anche a noi, re dove si registra un esubero no di di richieste rispetto alle disponibilità, quindi l'Amministrazione, visti i dati, ha fatto in modo, diciamo così vinco andrà di incontrare i genitori oppure attivare delle politiche per accompagnare no i genitori verso una scelta diversa da quella del capoluogo magari facendogli capire che Marinella fa quest'lo stesso tipo di servizio magari non si trova, il che non è in centro o nell'immediata periferia, ma comunque ci si è l'Amministrazione si sarebbe potuta attivare per fare una serie di servizio e dare una serie di servizi aggiuntivi per fare in modo che poi,
Di evitare di ritrovarci a come ci ritroviamo oggi, ovvero una pluriclasse che pare sia dalla prima alla terza con le.
Difficoltà del caso, perché ora potrei fare una domanda a tutti quelli che hanno i figli che vanno all'ASL, alle scuole, insomma, se sarebbero contenti di mandare il proprio figlio in una pluriclasse.
Dalla prima alla terza, cioè che fa una classe che fa prima e terza come una difficoltà per i genitori, per i bambini, ma anche per gli insegnanti, che comunque si trovano a dover gestire dei programmi scolastici diversi, ecco,
Per quanto poi riguarda gli investimenti dell'edilizia scolastica, sono evidenti molti, anzi i più sono PNRR, quindi interventi caratterizzati da una forte occasionalità, quello che diceva rispetto alla manutenzione ordinaria, non diciamo che dall'esterno non arrivano.
Informazioni così positive, anzi i più le la giudicano, le giudicano molto carenti,
C'è stato detto che, ad esempio, a Santa Caterina si è arrivati a dire.
C'è bisogno, insomma, di dare una rinfrescata e di pitturare alcune aule che si è arrivati a dire noi vi forniamo la pittura, però attrezzatevi per poterle imbiancare ora questo è un esempio. Potrei dirne altri su sulla sulla scuola di Marinella, che mi pare che la manutenzione ordinaria sia pari a zero. Poi credo anche che la difficoltà nel formare una classe prima non è, diciamo così, una un fulmine a ciel sereno, e mi riferisco sia Marinella che ha ghiaia, ma è un evento che comunque è prevedibile, tanto più che abbiamo avuto degli episodi anche negli anni precedenti. Io credo che è un evento che non andrebbe assecondato aspettando, diciamo così, nuove nascite, oppure che la problematica si risolva da sé, ma andrebbe non andrebbe, diciamo così, assecondato con l'inerzia e la PAS la passività. Spero che comunque l'Amministrazione si attivi per evitare che ormai quest'anno è andato. Così dal prossimo anno non si verifichino più queste difficoltà, soprattutto per per i genitori, perché è una questione anche di.
Diciamo.
Cioè se ci si ritorce contro, perché chi abita magari non lo so e non in centro, ma in periferia, se deve fare una scelta, se mandare il figlio a ghiaia piuttosto che a Marinella dice per per comodità dice no, piuttosto mi rivolgo ad altri plessi e allora vanno a Santo Stefano non rimangono a Sarzana tanti, decidono di rimanere in centro e va, beh faranno qualche sacrificio, altri invece si spostano, non rimangono a Sarzana e vanno nella nel nel comune, diciamo più vicino a dove risiedono.
E quindi è un danno doppio per noi e per la nostra città e per i plessi scolastici, grazie.
Grazie a lei Consigliere, allora, per quanto riguarda l'interrogazioni lo ricordo più a me stessa che non ai Consiglieri, anche se sono argomenti di grande interesse, credo non soltanto per il Consiglio, ma anche per i cittadini che ci ascoltano. Voglio ricordare le Tim dei tempi, che sono tre minuti per l'interrogante e due per l'intero, cioè scusate tre minuti per l'interrogato e due per l'interrogante. Poi, anche se riusciamo, ci per cerchiamo di attenerci più o meno a questi tempi, allora, per quanto invece riguarda la terza delle della terza delle interrogazioni e la 30.787 depositata il 22 luglio, il consigliere interrogante è il Consigliere Tiberi e, ad oggetto, l'impianto di telefonia mobile presso il campo sportivo. Luciano Conti località Sarzanello. Ne dà risposta. Il il, l'Assessore. Luca Ponzanelli, grazie Assessore.
Grazie Presidente, cercherò di rispettare i tempi, di rispettare la sua raccomandazione, anche perché, per onestà, abbiamo sempre calcolato cinque minuti, ma credo che non avrò bisogno meno, anche perché, come sa il Consigliere Tiberi, l'argomento poi sarà oggetto dell'argomento generale riferito alle antenne piemontese sarà oggetto di un successivo ordine del giorno saranno presenti i tecnici e quindi ci sarà, credo, spazio per approfondire ancora di più, quindi vado dritto alle sue, ai suoi quesiti e parto dal primo, lei aveva fatto la premessa riferito appunto alla all'impianto di Sarzanello e alla modifica che è visibile anche ad occhio nudo di questo impianto e chiede se questa modifica rispetto al progetto depositato era stata regolarmente richiesta è autorizzata, io ho chiesto al agli uffici comunali di.
Confermarci questa questa domanda e abbiamo una SCIA del proponente, datata 6 12 2024 a cui ha fatto seguito un parere di ARPAL del 7 gennaio 2025, nel quale si dice che da tale relazione si evince il rispetto dei dei limiti valori degli obiettivi,
E dopo questo è arrivato il la comunicazione di inizio lavori, datata 14 maggio 2025, quindi credo di poter rispondere in modo affermativo alla sua domanda. La seconda domanda se vengono svolte regolarmente misurazioni sui valori delle esposizioni alle mie alle emissioni elettromagnetiche dell'impianto medesimo come da richiesta della cittadinanza, considerando anche la presenza di scuole sia materna all'asilo nido e che la struttura sorge all'interno di un'area verde naturalmente frequentata soprattutto da bambini, allora sarà ancora più chiaro il professor Cellai, dopo nell'esposizione del Piano antenne, il quale porta, ad esempio, diciamo, di questi controlli. Proprio il caso di Sarzanello, credo, ci spiegherà molto meglio di quanto possa fare io tecnicamente, che è stato fatto un primo passaggio da parte di ARPAL. Una pre, diciamo simulazioni alla quale dovrà seguire e credo anche a stretto giro, un nuovo intervento di monitoraggio su su, su quell'impianto. Quindi anch'io avrò modo di sviluppare meglio l'argomento in modo strutturale, cioè, come si era detto in fase, di presentazione di assemblea aperta. Il Comune, diciamo, non è direttamente competente del monitoraggio su questi impianti, ma può farsi parte attiva nei confronti di ARPAL oppure anche di un'altra. Diciamo alla società privata, ma credo che ARPAL sia l'ente più adatto a questo tipo di interventi. Per io direi formalizzare un minuto dopo, se approveremo questo pienamente in una convenzione che diciamo a fronte di varie ai temi ambientali della città e tra questi anche quello delle rilevazioni,
Riferite alle antenne evidentemente Sarzanello, essendo l'ultima diciamo di recente introduzione dovrà essere oggetto, direi, di una calendarizzazione, di un di una convenzione con ARPA. Poi, seconda domanda, se viene regolarmente versato il canone previsto. Anche qui le rispondo in modo affermativo of ho fatto, ho chiesto una verifica.
Oggi agli uffici e risulta versate risulta versato, si riferisce che da quello di San Daniele quei famosi 8.000 100 risulta versato in due in due rate, una marzo e uno a maggio del 2025, quindi due rate da 4.050 euro, poi quanti sono i gestori che hanno subaffittato l'impianto, se interpreto bene, si intende da cui è stato subaffittato l'impianto esistente, è uno che è, diciamo ora non so se è il caso di fare di fare il nome, però quello a cui diciamo è riferita questa modifica. Questa modifica progettuale.
A quanto corrisponde l'aumento effettivo del canone.
Ricordava bene perché.
Dentro il contratto di locazione stabilito, diciamo, originariamente è previsto.
Che ha locatrice concede alla conduttrice la facoltà di ospitare e o sbloccare, all'interno dello spazio locato e sui propri impianti, soggetti terzi operanti nel settore delle comunicazioni o telecomunicazioni, ad esclusione dell'operatore già presente maggiorando il canone nel modo seguente euro 2000 all'anno per ogni operatore gestore di telefonia mobile, euro 1.000 all'anno per ogni operatore gestore Wi-Fi e quindi in questo caso direi che siamo noi in un aumento di 2000 di 2000 euro che dovranno essere evidentemente versati.
L'altra domanda se, come sostenuto questa Amministrazione, l'importo dei canoni viene reinvestito sul quartiere ospitante, l'impianto e, di conseguenza, quale documentazione che lo comprova, allora ad oggi non abbiamo una documentazione che comprovi la spesa di questo canone perché, diciamo, è stato condiviso con la Consulta, un progetto che è, direi direttamente collegato a quell'area, in particolare al campo da calcio che prevede, noi speriamo e vogliamo portarlo, diciamo a termine l'installazione di un modulo spogliatoi che diciamo come valore economico supera in modo abbastanza importante, è quello del canone percepito, ma diciamo l'impegno rispetto all'intervento in quell'area. Ad oggi è quello servirà un altro passaggio con la Consulta, se quello diciamo, verrà confermato. Ovviamente l'impegno economico è superiore, ma dobbiamo in qualche modo rispondere perché, come dicevo anche in sede di Commissione, credo la consigliera Ambrogetti si tratta di un impegno che evidentemente non è formalizzato nel nel contratto di locazione con con questi operatori, ma che rappresenta un impegno, un vero e proprio diciamo politico, nei confronti della Consulta e della e della frazione di Sarzanello. Quindi diciamo questa è la prospettiva. L'ultima domanda se i tre fari, affiancati a circa 25 metri di altezza, sono da considerarsi come la realizzazione dell'impianto di illuminazione del campo sportivo, credo di poter interpretare la domanda sottesa a questo quesito cioè quello che oggi si vede non è, diciamo, illumina campo sportivo, ma non è sufficiente a giocare, diciamo dentro quel campo, è evidentemente così.
La risposta è questi sono gli impianti che hanno installato vanno potenziati che sia per il tramite loro per il tramite del nostro vanno potenziati il prima possibile perché si quell'area illuminata, ma non in modo sufficiente a far giocare a fare giocare le persone in un campo di calcio questo sì,
Grazie.
Grazie, lascio la parola al Consigliere Tiberi, dichiararsi insoddisfatto o meno della spiegazione ricevuta.
Grazie Presidente e grazie Assessore per tutte le risposte puntuali, sì, diciamo che ho fatto un'interrogazione prima di sapere che oggi si sarebbe discusso del Piano antenne, quindi.
Sollecitato dal fatto che, effettivamente, quel pezzo in più non era, non era nel progetto che che ho davanti e va be'~hesitation, questo perché magari.
Il problema è sempre quello della comunicazione con i cittadini che si preoccupano, visto che è stato dibattuto molto su questo impianto e non soltanto si preoccupano quando vedono delle cose che non gli erano state magari.
Non erano state portate a conoscenza.
Mi attendevo risposte positive come quelle che mi ha dato, perché ci mancherebbe altro che non sappiamo quanti hanno subaffittato l'impianto, sennò non sappiamo quanti soldi dobbiamo prendere, sicuramente ci saranno altri gestori che un sub affitteranno, ma dopo magari abbiamo l'occasione di parlarne col professor Chennai per una questione per questioni tecniche e per sempre la personale valutazione dell'impatto sull'utilità pubblica, che non è visto dalla multi costi costi in come si chiama. Insomma, visto l'alloggio, la, l'allocamento, l'allocare più gestori porta a problemi diversi. L'ultima domanda.
È quella che chiaramente non mi può lasciare soddisfatto, perché mi sa che mi, se non ricordo, mi ricordo solo io dell'accordo che era stato firmato, perché i tre fari affiancati in realtà e dovrebbero essere l'illuminazione del campo, è evidente che non possono illuminare il campo luminoso quartiere eh, ma l'accordo che era stato firmato dall'ufficio legale parlava di un impianto di illuminazione del campo su cui installare e dirgli che sono nate le polemiche. Ce lo ricordiamo tutti l'accordo nero su bianco. Si parlava di un impianto di illuminazione del campo sportivo sul quale poi sarebbe sorto un modulo semplice. Questo lo dissero anche ai signori della Wind, senza fare i nomi, ebbero in realtà poi è stato montato una stazione radio base che sappiamo la dimensione. Lasciamo perdere la spalla, parte salute, non salute, grosso piccola gestione, ambiente o o paesaggio. Però l'accordo che era stato firmato dicevano tutt'altre cose e a suo tempo mi venne detto che quei 3, pari a 25 metri, erano di illuminazione del campo e la giustificazione a quello è evidente che non lo sono, è evidente che non lo sono. È evidente che è stato, diciamo, chiamiamolo, il cavallo di Troia per poter mettere 30 metri di di antenna, poi sostanzialmente, poiché sia quella tecnicamente migliore che faccia meno male, eccetera. Ce lo spiegheranno i tecnici, però non è stato rispettato assolutamente d'accordo e se vi ricordate la polemica fatta e anche la mia segnalazione alla prefettura dell'allegato B.
Non se ne hanno tracce, perché l'allegato B è quello che si avrebbe detto come veniva fuori antenna, questo invece e ne abbiamo parlato poi anche con l'Assessore, anche in maniera amichevole questo è il contratto, cioè questo è il progetto depositato dopo su quell'accordo c'era sto benedetto allegato B che nessuno va mai fornito che era quello che doveva dimostrare come doveva venire l'impianto quando però nell'accordo c'era scritto che sarebbe stato un impianto di illuminazione senza progetto elettrotecnico, tra l'altro impianto illuminazione del campo con al alla sua sommità un modulo semplice per la telefonia,
Tutto qua in senso.
È evidente che l'accordo è stato uno e poi quello che si è realizzato è stato un altro, ci verrà spiegato che non si poteva fare, allora, secondo me non andava, ha firmato quell'accordo, capisco che quell'accordo ha fatto sì che non venisse montato la l'antenna tanto dibattuta e tanto contestata della Fortezza da me in prima persona insieme anche al collega che oggi è assente accecati.
Ma lì in realtà si è poi verificato un altro, un altro problema, i costi non sarebbero mai stati.
Per il gestore, insomma, erano troppo troppo alti, hanno trovato la via d'uscita, trovando l'accordo per altre due soluzioni viale 21 luglio, come sappiamo, e appunto Sarzanello, però ripeto, l'accordo diceva un'altra cosa e ora installazioni grazie.
Grazie, passiamo alla successiva delle interrogazioni presentate, la numero 30.855 depositata il 23 luglio 2025 dal consigliere Musetti e chiedere indicazione degli orari di accesso autorizzato per l'attività logistica di eventuale predisposizione di aggiornamenti o modifiche ai Piani di sicurezza, comunque denominati a seguito dell'istituzione di un'area pedonale urbana carattere provvisorio e sperimentale estesa alla via Bertoloni né da credo illustrazione il consigliere il l'Assessore Torri,
Buon pomeriggio Consigliere, la ringrazio per questa interrogazione che mi permette di parlare della via Bertoloni, allora la sono io, il presentatore della delibera 157 con la quale sono state le date le linee di indirizzo per la pedonalizzazione della via Bertoloni, la pedonalizzazione della via Bertoloni è dovuta principalmente alla condizione del manto stradale che ha avuto delle criticità che sono state risolte grazie all'intervento.
Dei lavori pubblici.
Ha diverse criticità che dovranno essere riviste nel corso del del del tempo, quindi di quest'anno e del prossimo, perché ci sono altre aree dove bisognerà intervenire di meno di meno fragilità, però sicuramente più ci dovrà essere un'attenzione particolare nei confronti della via Bertoloni e questo ha suggerito la.
Provvisorietà e la sperimentalità della de della pedonalizzazione. Detto questo, che vi è una risposta che può leggere anche in delibera perché fra le premesse, detto questo, l'ordinanza della polizia locale non ha previsto ancora del del dei momenti delle fasce orarie per Lalù, per la la, la, la logistica e questo è in fase di studio nelle more anche del consolidamento del lavoro fatto che ci voleva. Qualche.
Qualche giorno per arrivare a, diciamo un lavoro definitivo anche.
Al a livello di consolidamento. Detto questo,
Vi.
Le dico sa, saranno saranno e sono in fase di studio delle fasce orarie e quindi verrà fatto, probabilmente, come è stato fatto in via Mascardi e in via Fiasella a seguito del dell'istituto istituzionalizzazione dell'area pedonale. Per quanto riguarda invece il punto dei piani della sicurezza, allora le posso garantire innanzitutto che l'area pedonale, essendo regolamentata dall'articolo 3 dall'articolo 7 del Codice della strada, prevede anche chi ha diritto a inc a entrare.
A prescindere quindi i mezzi di soccorso, i mezzi, i mezzi di sicurezza, quindi tutto quello che è l'organizzazione di un evento qua come un I come i concerti che vengono fatti nella piazza Matteotti, sicuramente a livello di.
Definizione di sicurezza cambia relativamente poco, anche perché poi non si sono vie di esodo pedonali e non sono vie di esodo, diciamo con con con mezzi solo quelli di soccorso e di sicurezza, come qualsiasi area pedonale urbana, può prevedere il transit. Detto questo, non sono comunali, i piani della sicurezza sono ogni volta commissionati a professionisti che vengono che delineano in base a quelle che sono le caratteristiche degli eventi, tutte le vie di esodo, quindi sarà.
Questo qui no, no, non per mal levarci il problema, ma sarà un aspetto che sicuramente faremo presente a chi dovrà fare i piani della sicurezza ma, come dicevo, già le regole dell'area pedonale escludono.
Al divieti o dinieghi per il passaggio dei mezzi di soccorso o di mezzi di sicurezza. Grazie.
Grazie Assessore, lascio la parola all'interrogante, il consigliere Musetti prego.
Grazie.
Ma allora prendo atto.
Delle dei propositi dell'Assessore dell'Amministrazione per quanto riguarda il primo punto, i piani di sicurezza e l'incarico a dei tecnici, e speriamo che non siano tempi lunghissimi.
Per quanto riguarda invece il punto 2, non sono soddisfatto perché si parla ancora di.
Studiare.
Le fasce orarie, eccetera, e voglio dire che quella strada così importante di comunicazione.
Qui parlo, ad esempio, della logistica per il carico e scarico delle merci, è stata chiusa tanto per i lavori e ora è quasi altrettanto tempo che è chiusa, altro ormai altro che consolidato, quindi non capisco questo ritardo che crea ancora, non so per quanto disagi a chi deve a chi deve consegnare la merce soprattutto alcune tipologie per alcuni esercizi commerciali.
Grazie.
Chiedo quindi all'Assessore torri di dare risposta a due interrogazioni che sono oggi all'ordine del giorno, è la numero 30.870 del 23 luglio 2025 ne ha interrogante consigliere Ambrogetti e la richiesta da parte dei gestori di locali pubblici del centro storico de semicentro volta all'eliminazione dell'obbligo di chiusura d'orario fisso e l'estensione dell'orario consentito per la diffusione di musica all'interno dei locali, prego Assessore,
Sì, allora il tema buonasera, innanzitutto il tema della mala mo della mala movida, che è un tema che viene affrontato ogni anno sia dall'Amministrazione comunale di Salzano anche da tutte le amministrazioni locali.
Detto questo è una, lei ha fatto delle delle richieste più che legittime del tipo ha chiesto, serve se verranno in occasione dell'estate aumentati i controlli, questo le posso già rispondere di sì, abbiamo anche istituito il terzo turno della Polizia locale il venerdì e il sabato proprio per verificare.
Le quest'le situazioni che lei sta segnalando, detto questo, noi chiaramente ci interfacciamo coi cittadini quotidianamente e.
Ascoltiamo tutte quelle che sono le varie segnalazioni, devo dirle con una certa soddisfazione che quest'anno le segnalazioni sono diminuite, no no, per cui per questo non vuol dire che non vuol dire che non siano.
Che una segnalazione abbia meno dignità di più segnalazioni, quindi vi dicevo che la polizia locale, insieme alle forze dell'ordine, sono stanno controllando quelle che sono le varie abitudini, anche dei locali e dei loro avventori, detto questo.
Oggi non siamo, diciamo in una situazione dove, se manca l'ordinanza manca tutto il Regolamento di Polizia urbana, ad esempio tutela anche anch'esso la quiete pubblica e disciplina, ad esempio, quello che può essere l'utilizzo del vetro.
Quindi l'ordinanza ha già una copertura nel Regolamento di Polizia urbana, in questo senso poi c'è la il Regolamento delle attività rumorose, quindi la musica in primis viene tutelata dal Regolamento delle attività rumorose, quindi chi.
Fa uso della musica in maniera eccessiva rispetto a quelle che sono le fasce orarie, può incappare nella sanzione per l'eccesso di musica,
Eccesso di decibel nella che viene deve essere rilevato chiaramente e c'è una il servizio della Polizia locale delle forze dell'ordine che verifica questo devo dire che non non è.
Lei ha chiesto nell'interrogazione se c'è stato un confronto con le associazioni di categoria, anche ecco, devo dirle la verità che, nel momento stesso in cui è uscita la notizia, noi avevamo già incontrato le associazioni di categoria, le associazioni di categoria sono venute a proporsi.
Son venute a suggerire una diversa,
Diciamo lettura rispetto a quelle che essa è stato l'anno scorso, dove abbiamo fatto ordinanze contingibili urgenti per tutto il periodo estivo e, visto che quest'anno le segnalazioni relative alle attività sono considerevolmente diminuite. Abbiamo voluto, diciamo,
Responsabilizzare anche un po' quelli che sono i titolari delle attività. Non non si parla di orario libero, non si parla di chiusure senza senza limiti, si parla di una di una sorta di musica, abbassata a un certo a una celere a una certa ora e diciamo, un un maggiore, una maggiore responso alibi, responsabilizzazione dei titolari delle attività. Questo non vuol dire che, se succede,
Qualche evento per cui c'è non c'è questa. Questi titolari di attività non non dimostrano questa responsabilizzazione che ci sono venuti a promettere,
L'Amministrazione, di conseguenza sarà costretta a fare un'ordinanza contingibile e urgente, ma diciamo che anche per produrre l'ordinanza contingibile e urgente ci devono essere dei parametri per cui.
Sì, ci deve essere proprio una, anche perché è una è una un'ordinanza che viene circostanzia determinate aree nelle quali viene fatto un uno, un eccessivo.
Utilizzo della della musica del e comunque ci sono dove ci sono delle attività.
Sia da parte dei titolari che degli avventori, che vanno oltre il diritto sacrosanto di tutela della quiete pubblica, delle di quelli che sono tutti i vari.
Su tutti i vari presidenti che hanno il sacrosanto diritto di riposare, perché il giorno dopo, magari lavorano o comunque hanno il diritto di arrivare a avere il loro riposo garantito, quindi l'Amministrazione è vigile, la Polizia locale ci garantisce il terzo turno e.
Rileva ai problemi dei cittadini, al Pri, alla prima situazione dove sarà necessario fare l'ordinanza, ne abbiamo già concordato con Prefetto, Questore che la produrremo, grazie.
Grazie, lascio la parola all'interrogante, il consigliere in progetti prego, grazie Presidente.
Beh Assessore, non possono assolutamente essere soddisfatta dal della della sua risposta, perché mi hai detto tutto e il contrario di tutto, nel senso che la alla mia domanda specifica, appunto se è vero che, come abbiamo appreso dalla stampa locale e i gestori dei locali che erogano musica hanno fatto richiesta di poter decidere discrezionalmente, lei mi sta dicendo di sì, se non ho capito male di eccessivi, vogliamo responsabilizzare, vediamo, facciamo quindi questa è almeno dalle sue parole. Mi pare che possa essere la sua una risposta affermativa, cioè attualmente, quindi IGES. I proprietari dei locali che erogano musica in centro e nelle diciamo nelle immediate vicinanze del centro storico possono in sostanza decidere discrezionalmente l'orario di chiusura dei locali e di poter prolungare nel fine settimana l'orario di erogazione della musica. Quindi a questo lei mi risponde sì. Al contempo, mi dice, non ci sono state segnalazioni in più rispetto all'anno scorso. Mi risulta che la Consulta del del centro storico abbia inviato all'Amministrazione comunale più di un verbale relativo alle riunioni stesse della Consulta.
Nel qua nelle nelle quali erano i quali riunioni si è discusso di questo problema che si verifica in tutte le estati tutti gli anni. Ora, io che non sono soddisfatta nel merito di quella che è la proposta che viene fatta dall'Amministrazione, è chiaro che in una situazione di questo tipo ci sono da contemperare diversi interessi, quelli appunto dei proprietari dei locali che magari vedono aumentare il loro lavoro proprio nei mesi estivi e dall'altra parte, quello dei residenti che continuano a vivere, ad abitare, a lavorare nel centro storico e quindi ci sono questi due diversi interessi da contemperare. Io credo che il modo corretto sia quello di dare delle regole e dare delle regole e farle rispettare, perché è inutile che mi si venga a dire esiste il regolamento, questo esiste, l'altro Regolamento esiste. È quello del del rumore, quello della musica, eccetera, ma se poi non ci sono controlli effettivi e se effettivamente questi controlli non vengono implementati, lei mi dice che questi controlli sono implementati. Io la invito a fare un giro nel fine settimana nel centro storico e lei potrà verificare da solo che questi controlli non ci sono. Quindi ci devono essere delle regole ben precise, ma ci devono essere altrettante i controlli, perché allora è inutile che ci siano le regole se poi non ci sono controlli per far rispettare queste regole. È un un argomento, questo, che io ritengo di equilibrio estremamente delicato perché, ripeto, si devono tenere in considerazione le esigenze e gli interessi di tutti, ma proprio per questo, quando c'è necessità di contemperare i diversi interessi, la cosa a mio parere più corretta e dare delle regole e farle rispettare. Quindi direi che non sono soddisfatta della risposta.
Sia perché non ha risposto a tutte le domande che io avevo fatto, ma soprattutto nel merito di quelle che sono le scelte adottate dall'Amministrazione grazie.
Grazie, sono quindi terminate le interrogazioni e possiamo passare alla parte del Consiglio, dove si richiede la verifica del numero legale, quindi chiedo alla con al Segretario, il dottor Pastorino di che mi assiste di pre di predisporre quindi di dare inizio a con l'appello prego,
Grazie Presidente e buonasera a tutti Ponzanelli.
Partito.
Andiamo avanti.
Del voto.
Battaglia.
Borsi Ravecca, Sergio Lupieri, Spilamberto, italiani, briganti, cercati, assente dal momento Pezzuto assente.
Ambrogetti, allora se.
Casini, Musetti, Ricci Tiberi per Tonelli oltre assenti, poiché 14, con 14 presenti e 3 assenti, il numero legale è raggiunto da quindi avvio alla seconda parte del Consiglio, è nominando quali scrutatori i consiglieri Spilamberto ci Battaglia e Tiberi.
Al secondo punto, all'ordine del giorno vi sono le comunicazioni del Presidente, come vi ho già anticipato, non tutti i Consiglieri erano presenti e quindi, lo ribadisco, è stato consegnato a mie mani dal consigliere. Sarà Gianpietro, che era anche le iniziali presentatore della mozione, che sarà poi oggetto del quarto punto all'ordine del giorno prima dell'inizio della seduta. Una richiesta di c'è una un emendamento è quello che vi è stato consegnato è quindi la mozione così come emendata, quindi non contiene nell'indicazione specifica delle parti, quindi degli emendamenti, quindi le modifiche che sono richieste, ma la mozione, così come modificata.
Poi ne discuteremo qui nella prima della della discussione stessa della pratica, mentre la seconda comunicazione che vi devo dare. Vi informo quindi che il Segretario procederà nei prossimi giorni alla richiesta di documentazione a favore di ciascun Consigliere, quindi con una comunicazione specifica per quanto riguarda l'ottemperanza degli obblighi di pubblicazione di dati e informazioni che sono riferibili ai titolari di incarichi politici e quindi per ciascuno di noi arriverà una comunicazione ad hoc.
Nel possiamo passare non avendo altre comunicazioni al terzo punto all'ordine del giorno e con l'approvazione del Regolamento comunale per l'installazione e la gestione degli impianti di telecomunicazione e ai sensi della legge 36 del 2001 Legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e della legge regionale. 18 del 1999 e sue successive modifiche. Abbiamo quindi il nord e il piacere di avere qui con noi il professor Cellai che, dopo la presentazione che verrà fatta dall'assessore, credo che ci potrà illustrare nel dettaglio il Regolamento. Ringrazio quindi il professore per essersi unito a noi quest'oggi. Ringrazio anche l'Ufficio tecnico in persona dell'architetto Mugnani,
E anche dell'architetto lotti che sono qui presenti e quindi lascerei la parola al all'Assessore. Luca Ponzanelli, per l'illustrazione e poi che so che condividerà lo spazio per la la presentazione al Consiglio anche con il professore. Grazie.
Sì, grazie Presidente, ovviamente mi associo a nome personale e direi anche di tutta la Giunta ai suoi ringraziamenti nei confronti tanto del personale comunale Giovanni mondiali, Roberto lotti e del professor Cellai, che ovviamente voglio ringraziare per il lavoro svolto e per la presenza di questa sera so che ha degli impegni che purtroppo più tardi dovranno allontanarlo da questo Consiglio comunale ma in questo senso è ancora più preziosa la sua la sua presenza e voglio ringraziarlo.
Mi limiterò comincio dalla Presidente a qualche premessa, qualche annotazione di stampo, diciamo prettamente politico, per poi lasciare lo spazio al professore, che sarà sicuramente in grado più di me di darvi tutte le spiegazioni direi tecniche del caso, perché evidentemente è una materia che ha una connotazione tecnica molto forte ma.
È una pratica che ha anche, direi, una responsabilità, un valore politico che per noi direi per tutta la città è molto, molto importante, perché è un piano. Dobbiamo dircelo, che è atteso dalla città di Sarzana da sempre direi che sono almeno almeno 20 anni, se non sbaglio, che a Sarzana si parla di questo Piano antenne senza che in qualche modo venga portato in Consiglio comunale. Quindi è il valore politico per noi è proprio questo. La pratica di oggi è questa e lo rivendichiamo con soddisfazione. È stato un lavoro svolto con.
Particolare, diciamo volontà di portarlo, di portarlo a termine e quindi.
Insomma, vogliamo esprimere la nostra soddisfazione è ancora prima di discutere legittimamente nel merito di questo Piano, ma il fatto di dotare la città di Sarzana per la prima volta di questo Piano dopo averlo fatto con con il PUD alcuni giorni fa, anche in quel caso per la prima volta questo regolamento, insomma, è un altro momento importante per la città. Come dicevo, anche in sede di Commissione facciamo seguito a un percorso, forse sì un pochino lungo, ma che ha avuto le sue motivazioni, che era partito con un'assemblea pubblica, in cui abbiamo cercato di spiegare ai cittadini che avevano piacere di essere presenti, diciamo quello che era l'impianto di questo regolamento.
Devo dire che in questo percorso, il regolamento in esito a questo percorso, il Regolamento non ha subìto significative modificazioni rispetto a quel momento. In questo percorso abbiamo anche, oltre a quella assemblea, ha coinvolto tutti i Presidenti delle consulte e in particolare quelle coinvolte, diciamo, dalle zone preferenziali previste in questo piano ma direi di tutte e di tutte tutte le consulte in questo periodo ci sono stati, anche se non sbaglio, degli aggiornamenti normativi che hanno necessitato alcune sistemazioni, e poi abbiamo avuto la Commissione dell'altro giorno in cui alcuni spunti sono già emersi. L'obiettivo politico, lo dicevo poc'anzi, era quello di dare alla città l'unico strumento. Direi che in questa materia consente a un Comune di provare a di governare direi al massimo delle capacità che la legge nazionale che la legge sovranazionale consente a un ente comunale e l'obiettivo è quello di fornire a Sarzana, a fornire a questa Amministrazione e a quelle e a quelle future uno strumento che consenta in qualche modo di governare quella che è una materia evidentemente insidiosa, insidiosa dal punto di vista.
Amministrativo politico e anche e anche tecnico, insidiosa perché si oppure se si opera in un campo in cui, come sapete, penso che su questo siate tutti d'accordo. L'azione dei dei Comuni è particolarmente limitata da queste, da queste normative chiamavano sovraordinate e non c'è bisogno che evidentemente vi esponga tutto l'excursus normativo, perché se n'è già parlato, perché poi il professore ce lo dirà ancora meglio, ma.
Su questo dovremmo metterci tutti d'accordo in buona sostanza un comune e in questo anche il Comune di Sarzana per un Comune la la possibilità in qualche modo di impedire o di vietare diciamo l'installazione di antenne pressoché nulla se non attraverso questo strumento, cioè lo strumento di un regolamento che quantomeno dia dei criteri e delle scelte delle linee politiche e tecniche.
Le dia ai agli operatori, che hanno evidentemente una base normativa che li rende in qualche modo molto forti, ma che in futuro dovranno rispettare.
Questi criteri esprimono appunto la volontà di governare il fenomeno è di limitare, sempre nel rispetto della legge, l'installazione di impianti.
Diciamo che è uno strumento che ci consente anche di ci consentirà in futuro anche di prevenire alcuni, alcune situazioni che sono avvenute nel passato. Le conosciamo tutti, hanno avuto anche, diciamo così, un'eco mediatica locale, direi importante oggi, con questo Piano noi diamo degli strumenti, dei criteri in assoluta trasparenza, gli sottoponiamo ai gestori, ma li sottoponiamo anche ai cittadini e a voi, consiglieri comunali, e questo ruolo del Comune è tanto chiaro quanto diciamo importante in questo senso siamo, come dicevo, molto orgogliosi che da oggi, se volete approvare questo regolamento, anche Sarzana possa esercitarlo. Vado molto velocemente per spiegare quelli che erano gli indirizzi politici che abbiamo voluto sottoporre.
Naturalmente, sempre cercando di contemperare di cercare un equilibrio tra un'esigenza, evidentemente di innovazione tecnologica, una normativa sovraordinata che è molto, diciamo, pesante e, sempre nell'ottica di rispettare quella che è la ratio di un regolamento di del Regolamento, cioè quella del che è ancorata al principio di precauzione che vede la tutela della salute,
Tra e di, diciamo la, la ratio che lo ispira.
I criteri, intanto l'individuazione di aree presepe preferenziali per l'installazione degli impianti. Come vedete, sono state individuate delle aree preferenziali che andranno saranno sottoposte a questi gestori. Quindi è un primo, diciamo Canale d'indirizzo, direi molto importante, che si sottoporrà a tutte le società che vorranno proporci delle istanze ne escono. La individuazione di aree sensibili come tali, sottoposte a una tutela particolare tra tutte le scuole e gli ospedali, oggi sono censite, sono catalogate e sono, diciamo, oggetto di particolare tutela all'interno del Piano, l'individuazione, oltre a questi, di aree non idonee all'installazione di impianti. Anche queste, come vedrete la dalla cartografia, sono aree.
Diciamo piuttosto estese e diciamo che hanno ognuna di per sé motivo di ricevere particolare tutela.
Un altro criterio che probabilmente non è esplicitato, ma che comunque diciamo accompagna quelli che sono i nostri indirizzi, è quella di dare sempre preferenza a dare pubbliche di natura pubblica, ove possibile, ovviamente, ma è un tema molto importante perché accennavo prima qualche caso del passato diciamo far sì che sia il Comune, attraverso un'area pubblica, a coordinare l'eventuale nuova installazione di antenne e non lasciare, diciamo alla volontà privata con privato di in qualche modo mettersi d'accordo nella legittimità della legge, ma di non rispettare quelle che sono le linee guida comunali. Io penso che sia una cosa.
Importante, naturalmente c'è, esiste anche il tema del monitoraggio e ne parlavo prima in sede di interrogazioni a risposta Tiberi è un punto che per noi è importante, al di là di ciò che già diciamo tradotto esplicitato nel piano, sarà un tema che, come dicevamo anche con gli uffici, affronteremo, vogliamo formalizzare un minuto dopo l'approvazione di questo Piano attraverso al PAR o attraverso qualche altro ente accreditato, per far sì che questi impianti siano monitorati in modo, diciamo, calendarizzato e molto chiaro e.
Trasparente.
Devo anche dire che il Piano ha anche l'obiettivo di garantire la copertura del del segnale nelle aree meno servite, perché comunque, se si vuole evitare di avere un approccio, diciamo così ideologico, il Piano ha la funzione di tutelare la salute delle persone, ma anche la funzione di consentire alle persone di essere diciamo collegate con il mondo e ancora oggi abbiamo delle aree a Sarzana che non sono del tutto servite quindi anche questo è un altro criterio.
Qui si parla appunto di equità digitale, vado ancora molto veloce, voglio esprimere un concetto molto chiaro perché mi par di capire che sia come tanti altri temi, ma questo in particolare è una materia che mi permetto di dire a volte si presta a una, diciamo così, strumentalizzazione politica che certamente ha la sua legittimità ma che, a mio giudizio, a volte incontra il limite di non dover in qualche modo soffiare troppo su dei timori che sono affondati della gente o delle associazioni ma di prendere atto di quello che,
Anzi, direi quasi sicuro che esisterà, succederà ancora che verranno installate delle antenne del territorio di Sarzana.
Credo che ognuna di queste situazioni dovrà essere affrontata da tutti con serietà, noi raffrontiamo, dando delle regole, dando trasparenza e quindi.
In questo senso sia molto chiari questo Piano antenne però, per quanto ci riguarda costituisce diciamo così, uno spartiacque rispetto a ciò che abbiamo visto fino a oggi, perché, per la prima volta, il Comune di Sarzana dà a questi gestori che fino diciamo ad oggi avevano totale libertà di azione da delle regole, io ritengo ben precisa e quindi siamo molto soddisfatti. Passerò la parola al professore. Mi sono dilungato anche troppo, ovviamente grazie.
Prima di lasciare la parola al professore e visto che appunto non fa parte del Consiglio, ricordo che per le enunciazioni illustrazione della pratica sono previsti 15 minuti ora, sicuramente, se si civico, credo che i Consiglieri, comunque, vista l'importanza della materia, saremmo almeno credo di ri ditemi il contrario, insomma, se visto da l'importanza dell'argomento, anche allunghiamo un pochino i termini, anche se rimangono se impresa ma circoscritti poi all'esito così come previsto per le altre. I Consiglieri magari le rivolgeranno delle domande specifiche per delle richieste di chiarimento prima della discussione grazie,
Devo usare il microfono oppure no?
Allora dove eravamo rimasti, perché secondo il nostro incontro, eh beh, da quando ci siamo visti l'ultima volta, le cose sono da un punto di vista normativo, cambiate molto, molto cambiate, sia dal punto di vista dei limiti che come sapete, sono passati dai 6 volt metro come,
Valore limite a 15 volt per metro e nel frattempo è cambiata tutta la modulistica, quindi tutto l'iter delle procedure di presentazione dell'istanza e quant'altro ora, considerato il punto,
E non voglio certo sottrarmi alle domande ben lieto di fare un excursus abbastanza sintetico, se siete d'accordo, perché sennò, insomma per tutto il tempo a chiacchierare e voi non avete appunto di allora il quadro normativo, vedete e insomma è stato in qualche modo modificato e anche i pesantemente e con l'ultimo decreto il dice il decreto legislativo del marzo del 2024, quindi, come vedete, è tutta roba le scelte che sono elevato i limiti.
Come vi avevo.
Rispetto al a quello che è il DPCM dell'8 luglio 2003, quindi è cambiato, oltre che i valori sono cambiate anche le modalità di misurazione, quindi non più il livello massimo in assoluto, ma il valore che si viene mediato su un intervallo di 24 ore, quindi diciamo chi era preoccupato per la situazione precedente e ora sarà maggiormente preoccupato ma come vi posso far vedere a livello internazionale questi valori sono ancora inferiori rispetto a quanto viene adottato è indicato nelle disposizioni e tenacia.
Qui vi ho riportato quanto vi ho detto, ecco questa slide, ora non so se mi copro.
Questa slide interessante perché non l'ho preparata, io vedete, ho citato sempre la fonte correttamente ed il.
Dottor Polichetti che raccoglie il io, insomma, non.
Lo aggiornata con queste nuove disposizioni e vedete che i 15 volte al metro sono al di sotto dei valori indicato dal sia dalla normativa, che era 20 volte il metodo sia dai 28 volte al metro del disposizioni del questo impronunciabili ACN IRPEF per il 2020 e che sono le linee guida per i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, è chiaro che se io vado sul sito web.
E digito onde elettromagnetiche, pericolo delle onde elettromagnetiche viene fuori, credo, oltre 300.000 voci,
Bisogna stare ai documenti ufficiali, è quello che viene indicato ufficialmente, quindi le onde elettromagnetiche sono da attenzionare, come sapete, sono inserite in un livello 2, quindi sono da attenzionare, non c'è evidenza scientifica ad oggi che vi possano essere rischi immediati o quantomeno immediato per la popolazione questo è quello che viene riportato documenti internazionali e questi sono i valori che, come vedete anche quelli di legge, questi 15 volte al mese questa linea rossa tratteggiata che si trova al di sotto dei valori consigliati da queste linee guida,
Al quadro normativo nazionale si aggiunge il quadro normativo regionale e che ovviamente si dovrà adeguare a tutte queste nuove disposizioni.
Cosa dice la legge in sostanza, siccome i gestori offrono un servizio pubblico?
E tuttavia c'è la necessità, in qualche modo, di applicare dei criteri di salvaguardia di precauzione a questo servizio le amministrazioni pubbliche, sentite le esigenze digestori, coordinò, si trovano d'accordo su come regolamentare in qualche modo l'installazione degli impianti sul territorio.
Fatti salvi i limiti, ovviamente di legge, che quindi non devono essere superati, a prescindere e in sintesi, e questo in assenza di questo strumento, questo regolamento che coordina e integra con i desiderata dei gestori in qualche modo e chiaramente il gestore UOC, voglio un servizio pubblico, quindi va dove.
Fa comodo questo.
Non deve essere visto come un personaggio cattivo, per cui va si colloca nelle situazioni a lui più favorevole, ad esempio un'area che con la minima potenza irradia maggiormente il segnale non hanno nessun interesse a consumare più energia per svolgere l'espressione esercizio, si collocano su un terreno dove possono spuntare un canone di affitto più basso questo, insomma, è logico.
Allora, detto questo, è evidente che l'approvazione del regolamento mette l'Amministrazione nelle condizioni di regolamentare un po' questa materia.
Fatto salvo, ovviamente, quel principio a cui i gestori si ispirano pagano hanno vinto delle gare a livello nazionale, eccetera, e offre questo servizio, poi, diciamocela, tutta i telefoni non sono più telefoni, sono terminali di servizio telefono, se vuoi è andata volete mi comprare solo uno strumento che telefona,
Non credo siano non si trovino più, ecco, in in commercio, non ho provato il ceto popolare però una curiosità me che vi voglio togliere.
Su sul telefono c'è obbligatoriamente la app delle poste, le app della banca, le app del medico, io ormai con il medico comunico solo col dottor Rath e così via quindi vuol dire sì, mi fa,
La te va be'insomma, questo per dire questo per dire semplicemente che è ovvio che c'è questa questa evoluzione nel tempo che c'è stato, quindi guai a privare il territorio di questi servizi, guai perché non è pensabile.
Fermo restando, ovviamente tutto quello che si è detto prima. Ritengo anche qui di dover dire che penso sia anche il mio dovere come educatore fra virgolette, che bisogna concentrarsi molto sull'opera nei confronti dei giovani, sul corretto utilizzo dei telefonini, questi telefonini e vengono utilizzati in maniera piuttosto scriteriata e per diverse ore al giorno, telefonando tra l'altro, senza un regolari, utilizzandone i luoghi dove c'è poco segnale, quindi il telefono per agganciare l'antenna emette maggiori radiazioni, quindi ci vuole da parte dell'Amministrazione. Mi pare sia abbia convenuto anche con me di fare quest'opera di divulgazione nelle scuole dell'obbligo, sul corretto uso del telefono e sul corretto uso. Ovviamente.
Come posso dire anche sul capire, ecco, sul capire queste tematiche, queste problematiche.
Sarà difficile, ma penso che sia doveroso da questo punto di vista, almeno finora bambini delle medie non andate oltre, perché sennò c'è il rischio che prende affinché i pomodori al fine di.
Fare in maniera, diciamo così che questa opera di reciproca consultazione si svolga nella maniera più corretta possibile, ci sono criteri e procedure per l'organizzazione impianti del che vi ha accennato anche l'Assessore, sul quale insomma non mi stufo.
A dilungare Critelli, lucrare localizzativi e l'individuazione degli incentivi di ricettori sensibili, l'individuazione di zone potenzialmente idonee e zone non idonee, tutto questo ovviamente fa parte di quelle principi anche di cautela, ma anche di salvaguardia del territorio e dell'ambiente dal punto di vista del.
Diciamo così, della della visione di questi impianti possono anche impattare sul luogo, invece da preservare, anche dal punto di vista della valenza paesaggistica storica vedete, ho messo in evidenza un nota bene l'osservanza dei criteri localizzativi.
Non può pregiudicare la funzionalità delle reti di radiocomunicazione, queste sono diverse sentenze del Consiglio di Stato che vanno a favore dei gestori, cioè non si può impedire in maniera indiscriminata, cioè metto tutto il territorio, lo copro, dicono non ho qui, non non ci si può mettere gli impianti perché non avrebbe gambe per stare in piedi questa cosa a lungo,
Il principio di cautela, si tratta di individuare questi edifici sensibili, noi abbiamo individuato le scuole e le strutture sanitarie e.
Individuare un'area circostante un perimetro che abbiamo stabilito i 50 metri, da un punto di vista anche della propagazione del segnale per far sì che all'interno diciamo di queste aree non siano collocate queste antenne.
Questo viene fatto un principio di cautela dicendo non so cosa può accadere, non su tutto, diciamo così, è stato sviscerato da un punto di vista scientifico per cui va beh stammi lontano, è chiaro che il posto più sicuro è sotto l'antenna sotto l'antenna non si misureranno mai i valori che si misureranno sul territorio servito dall'antenna il gestore realizza al palo realizza, mantiene e in rada nel territorio per fare il suo servizio in una terra aria sotto,
Ecco, questo diciamo Secchiari, dicemmo allora in contraddizione, no, è un principio di cautela, siccome dice bah stammi lontano, poi si starà a vedere l'altro principio diciamo.
Diciamo che era già esistente anche nel regolamento vigente e di questo Comune era di tenere una certa distanza dal suolo, ad esempio le smart Celso palo, eccetera.
L'autorizzazione all'installazione di questi impianti passa dall'ARPAV, quindi è già tutto codificato, è uno dei pochi casi, penso il discorso della telefonia, che è veramente segue, diciamo, passo-passo dei criteri ben precisi e ben determinati, a partire appunto dalla modulistica dal motore si pone, sono esentate al controllo impianti con potenza minore di 5 watt e per gli impianti con potenza fino a 10 baht c'è una procedura semplificata oltre 10, batte cioè la procedura completa e come avviene la procedura di autorizzazione all'installazione degli impianti venne vi ho portato qui un esempio di Sarzanello, che era.
Abbastanza diciamo attenzionato, diciamo e come impianto.
Il stabilito che lì dove l'antenna è stata posta c'è un'area preferenziale quindi concordata con l'Amministrazione.
Al momento in cui io gestore vogliono installare l'impianto, presento la domanda sia al al SUAP che all'ARPAL, l'ARPAL ovviamente segue la parte relativa all'utile alla tutela sanitaria.
Il gestore presenta un insieme di simulazione, qui vedete le curve di Solibello.
Se si vede curve dislivello a Vadim a varie quote, per esempio queste a 10 metri d'altezza.
Quest'altra, 7 metri, quest'alta a due metri d'altezza praticamente ad altezza d'uomo, e qui ci sono riportati i valori, ad esempio, in questo caso non si superano i 2 volt a metro A.
A due metri d'altezza e poi vedete insomma la diffusione dei coni, eccetera.
Al momento in cui io presento questa documentazione, presento anche il file, con tutte le simulazioni, e L'Aquila ha modo così di controllare e di verificare la l'esattezza, diciamo di quanto viene dichiarato, cioè allora è finita qui, no, non è finita qui, perché al momento in cui io, accendo un impianto perché qui siamo in una fase dell'autorizzazione hanno detto un po' accendo un impianto di nuovo devo fare presente questa cosa all'ARPA e devo eseguire misure effettive in campo, quindi debbo anche dimostrare che l'impianto funzionante non supera i limiti. Non so se sono stato chiaro nella fatemi un cenno.
Ebbene sì, va bene okay, quindi, come vedete, dal punto di vista del controllo del controllo dell'inquinamento elettromagnetico la cosa è molto rigorosa, poi chiaramente uno può pensare quello che vuole, questo è vero però insomma, la procedura c'è.
Allora veniamo a la proposta che che è stata fatta dall'Amministrazione con il l'approvazione, si spera, del regolamento.
Allora c'era già una proposta esistente e siamo ripartiti da quella, si sono riverificati ricettori sensibili, si sono riverificate le zone non idonee e quindi si è aggiornato con i programmi presentati dai gestori il, il regolamento che viene oggi proposto, tenuto presente anche di tutto quello che è l'evoluzione tecnologica cioè che c'è stata dal 4 CE verso il 5G,
Per coloro che vogliono verificare, comunque, indipendentemente da tutto la situazione impiantistica presente sul territorio, impianto attivati, impianti richiesti, ma non ancora attivate, eccetera vedete, c'è il catasto telematico su questo sito che qui ho riportato, c'è anche nella relazione, eccetera chiunque può andare liberamente senza essere un tecnico, né nulla a consultare la situazione degli impianti sul territorio va bene,
Il quadro che quindi sia stato fatto innanzitutto partire da vedere, quali sono gli impianti, i sistemi attivi sul territorio e questi sono UE questa tabella vengono riportati tutti gli impianti con una numerazione, il nome del sito che è stato attribuito l'indirizzo, le coordinate geografiche, il gestore che in quel momento opera su quel sito il servizio che viene fatto dal gestore quindi ad esempio il GSM e DCS, LTE 5G eccetera ora tutti si stanno ovviamente spostando sul 5G, quindi al momento in cui cambieranno l'antenna dovranno rifare tutta la procedura come se fosse un nuovo impianto.
Ok quindi chi dice, ma mi cambiano l'antenna no, cambiare l'antenna significa rifare tutto l'iter, tutto l'iter approvativo, quindi le simulazioni, le misurazioni, eccetera, eccetera.
Lo stesso vale se cambia la potenza o se cambia il tipo d'antenna, quindi sempre 4G però cambia il tipo d'antenna, riparte tutta la procedura, da questo punto di vista, per la burocrazia, io penso che non ci insegni.
Qui vi riporto uno schema di schedatura di un impianto esistente, vedete, c'è la postazione e in questo caso è un impianto più uno Sarzana, in nome del sito Sarzana sud, l'indirizzo, i gestori, poiché Wind Tre il servizio che sta offrendo in questo momento e la proprietà se è pubblica o privata in questo caso il proprietà pubblica, non mi sto a dilungare su quei criteri che già l'Assessore ha detto, insomma, su se possibile. Ecco installare questi dispositivi su aree pubbliche,
Poi sono stati censiti gli edifici scolastici, sono stati individuati e riportato quel buffer di 50 metri che si diceva per assicurare anche per ma diciamo, rinforzare questo principio di cautela.
Si sono esaminati i piani di sviluppo presentati dai gestori, il piano, il regolamento, dovrebbe avere una validità triennale, quindi per i tre anni i gestori si impegnano a non presentare installazioni al di fuori delle aree preferenziali e individuate okay, questo per tre anni allora.
Questo dialogare tra pubblica amministrazione, i gestori, mette in condizione tutto il sistema di operare chiaramente al meglio, perché al momento in cui c'è il gestore ha espresso i suoi desiderata, ci siamo trovati d'accordo societaria preferenziale, okay, ti va bene, si eccetera, è ovvio.
Che sarebbe assurdo andare a presentare un'istanza al di fuori di quelle aree individuate come idonee per l'installazione degli impianti.
Si spera.
Qui vedete le aree di ricerca presentati dai gestori. Abbiamo Iliad Linkem, Tim Vodafone Wind Tre Inuit e quei cerchi che vedete sono le zone che loro, con un raggio, cioè hanno un punto e poi di con raggiunti dai 300 metri in aree urbane fino a 500 metri al di fuori delle aree urbane. Siamo interessati a questa zona. Ecco, qui parte il discorso con l'amministrazione. Le verifiche si diceva prima siti sensibili in luoghi non idonei, eccetera e a questo punto parti la proposta del del regolamento con le aree preferenziali individuate quindi, da un lato, ciò una richiesta dai gestori, dall'altro ci sono gli interessi dell'Amministrazione. Fa sì che questa non ci sia un'antenna selvaggia, una dislocazione in aree anche non appropriate sotto tutti i punti di vista, e nasce appunto il la proposta del regolamento. Le aree preferenziali sono 10. Non li sto a elencare, anche per poter lasciare a voi la proporre la possibilità di farmi domande eccetera. Tanto son tutti lì agli atti e in quest'ultima slide vedete la cartografia con le aree non idonee. Queste sono tutte le aree non idonee.
Le aree preferenziali,
I ricettori sensibili e gli edifici scusate i due centri eccessivi, i sanitari e gli edifici scolastici.
Velocissimamente le aree non idonee erano all'area aeroportuale, scusate discendendo poco,
Manufatti emergenti, i siti di interesse comunitario e il centro storico del PRC,
Tutto questo tutto questo e poi condensato in maniera trasparente, perché sarà posto ad ovviamente a disposizione di di di di tutti i cittadini.
Con il regolamento che riporta puntualmente il qui vi ho messo sommario del regolamento che riporta puntualmente tutto quello che, di cui vi ho brevemente accennato, la moglie richiama la modulistica, il richiamo alla necessità del dei principi di cautela eccetera eccetera ecco, io mi fermerei qui e mi sembra di essere stato forse mi scuso ed essere stato forse troppo troppo veloce, ma,
Insomma, lascio almeno spazio ad eventuali richieste di delucidazione di approfondimenti grazie professore per la chiara esposizione del Regolamento, quindi per l'installazione delle nuove idee, nuovi impianti, chiedo ai Consiglieri se hanno delle domande da rivolgere o all'Assessore, appunto al professore e quindi prima di dell'intervento mentre l'apertura della discussione,
Si può fare una domanda al professore, allora attualmente in questo Comune è privo del piano delle antenne, quindi, al di là del rispetto del piano urbanistico che praticamente uno strumento deterrente all'installazione selvaggia, attualmente ci sono altri strumenti a tutela di queste forme di installazione o no, quindi diciamo che siamo totalmente scoperti quindi diciamo che è una cosa che va assolutamente approvata.
Che.
Qualcun altro?
Consigliere Tiberi, domanda.
Sì, grazie grazie soprattutto per la spiegazione e riprendo un attimo alla domanda del collega.
Ravecca, non abbiamo cioè se non c'è il piano antenne o digestore fa quello che vuole.
Oppure può fare quello che vuole lo stesso che mi pareva di aver capito che il Piano antenne è comunque sì, uno strumento importante che limita limita in parte la antenna selvaggia a cui sappiamo essere dediti i gestori.
Ma non è vincolante al 100% o erro,
Allora?
E nella logica, diciamo, delle cose, dal momento faccio un esempio i ghetti e ci si trova d'accordo su una certa cosa.
Poi non è che io posso venire di no, guarda questa che abbiamo concordato, non mi sta più bene e quindi questo non mi sta più bene debba essere giustificato da un punto di vista tecnico, cioè cosa è successo perché te non hai più la possibilità di effettuare il servizio, espletare il servizio nei luoghi che abbiamo concordato.
Ecco, di fronte a questa questione, è ovvio che se i gestori dice è cambiato che ne so è stato, sono state fatte delle costruzioni Milano, dei grattacieli, per cui io da qui la dovevamo stabilito, quel grattacielo mi impedisce di fare il servizio.
È un motivo dal punto di vista tecnico dimostrabile e quindi è una cosa che non era stata prevista e quindi io posso gestore dimostrare tecnicamente che quanto avevamo concordato no, purtroppo non non può essere assolto, ricordiamoci sempre che il gestore svolge un servizio pubblico,
Al limite è così al limite, al limite, qualora io gestore dimostrasse che non dal punto di vista tecnico, attenzione quindi, insomma, la cosa è abbastanza, insomma, ardua, ma insomma dimostrasse che possono svolgere in Sarzana il servizio di telefonia ponendo l'antenna solo in una certa zona che non avevamo previsto nel piano solo lì. Guardi, io vi dimostro che solo andando lì io riesco a fare il servizio e beh e sarà difficile, sarà difficile impedirgli di andare in quella posizione. È ovvio, fatte salve le altre limitazioni che abbiamo detto, cioè non è che possa mettere il palo nella piazza, beh, insomma, è evidente, però nel restante territorio non governato, diciamo così. È difficile opporsi alla a una situazione di installazione qualora il gestore dimostri che non può ospitare in maniera diversa il servizio. Lo ribadisce o in o ogni causa che c'è stato questo anche la Cassazione, dal punto di vista il Consiglio di Stato, nel sanzioni, eccetera, diverse sentenze che non si può dire a un gestore tout-court. No, qui non ci vai, ecco che qui non ci vai, deve essere giustificato sia da parte di chi fa una proposta, ma noi siamo giustificati perché abbiamo concordato e definito questo regolamento in armonia con i gestori e quindi bisogna che sia la controparte, fra virgolette, a dimostrare che quanto proposto non gli sta bene. Non so se sono stato.
Non so se sono stato chiaro, ecco.
Qualcuna no, aggiungo solo una cosa velocissima, per come la interpreto io Matteo, cioè Consigliere Tiberi.
Diciamo il fatto di avere un piano come dici te. I gestori fanno lo stesso quello che vogliono. I gestori sfruttano quella che è la normativa che gli consente. Indubbiamente tantissimo, però, il fatto di avere un piano con il professore mi correggerà se sbaglio, ti dà quantomeno una forza chiamiamola contrattuale molto più importante rispetto a non avere una regolamentazione. Ci sono casi di comuni, perlopiù devo dire, per quel che ho verificato, io vanno sempre un po' a perdere anche in casi di contenzioso con questi due settori, ma ci sono anche casi. Ho verificato di comuni che sono riusciti in qualche modo a far valere delle ragioni, proprio perché questi gestori presentavano proposte che comunque cozzavano rispetto a una regolamentazione vigente. Quindi la differenza tra il non averlo ed averlo per me è sostanziale ed è anche importante poi, come dicevo in sede di esposizione, pensare che non verranno più installata antenne. Possiamo ovviamente.
Escluderlo, ma penso che sia anche normale,
Chi altri ha bisogno di?
Al consigliere Ricci prego,
Grazie per le vostre esposizioni.
E allora una domanda è questa, molto semplice, essendo un regolamento, ma tu già anche la risposta non voglio conferma, credo che non vada oltre il Consiglio comunale, cioè non deve essere approvato a livelli diversi tipo a livello regionale, questa è una domanda.
Una domanda semplice, no.
Dà lo chiedo se deve se una volta che noi abbiamo approvato qui o meno finisce qua, la seconda è la questione del 5G, io ho visto che il 5G a delle small cell e nel nostro piano non si affronta questo argomento, è una domanda la questione delle cellule per la trasmissione del delle frequenze del 5G domando se è dentro meglio perché non ho colto bene questo aspetto.
Allora il 5G non si differenzia dal dal dal 4 CID quelli precedenti, se non in una cosa, da un punto di vista tecnico va bene, ci sono, sono cambiate alcune frequenze di trasmissione, avrete visto anche la televisione, insomma ha dovuto spostare e qualcuno ha dovuto cambiare televisore per spostare il cedere alcune frequenze utili al 5G ma il 5G è,
Lo fa, ho dedicato proprio un capitolo apposta questo sulla relazione di accompagnamento al regolamento,
Rispetto al passato, dove l'antenna irradia ventiquattr'ore su 24, indipendentemente dall'uso che ne viene fatto, quindi, sia che ci siano persone che vogliono chiara telefonare che non vuole la telefonare antenna funziona okay.
Il 5G con l'antenne di ultima generazione, consente l'irradiazione nei confronti di colui che chiama quindi, in assenza di richiesta tra virgolette di servizio, l'antenna dorme dorme, ma.
Sul 5G c'è stato, come sapete, tante polemiche e soprattutto perché?
Di studi e PDV.
Scientifici relativi ai rischi dell'inquinamento elettromagnetico, son stati tutti svolti con altre tipologie di antenne e con altre modalità, diciamo così, di funzionamento, per cui chi è contrario è contrario, come poter chi è preoccupato, ecco la parola più giusta e questa chi è preoccupato dal punto di vista della dell'inquinamento elettromagnetico esercitato dalle antenne precedenti di fronte a queste nuove tecnologie dice, beh, non si sa nulla, perché devo devo sentirmi tranquillo, ecco.
La il regolamento che vi è stato sottoposto riguarda ovviamente anche il 5G, perché l'antenna 5G segue esattamente le stesse procedure e delle altre antenne, quindi non deve superare i livelli di inquinamento elettromagnetico famose 15 volte e mezzo, deve seguire l'iter con l'approvazione dall'ARPAV, i controlli, eccetera eccetera quindi non non modifica da questo punto di vista il la situazione, ecco tosse,
Qualcun altro?
Consigliere Tiberti domanda, anzi c'era la prima domanda, credo che la risposta sia affermativa, sul fatto che diciamo l'iter si ferma al Consiglio comunale, cioè il trasmettere tutto, diciamo poi si va trasmesso semplicemente aree a Regione Liguria per questioni di pubblicità, di pubblicazione è tutto basato, diciamo, su questo decreto legge, 76 del 2020 ha valenza triennale, se ho capito bene, come diceva il professore, quindi immagino che poi,
Ogni tre anni dovremmo riportarlo per rinnovarlo in Consiglio comunale, e questo è quanto.
Mi sembra il Consigliere Tiberi prima una domanda da rivolgere, sì, grazie Presidente no, anche qui colgo l'occasione per un mini dibattito nel senso è è utile a tutti, anche anche a me, anzi soprattutto da me.
Infatti chiedo anche qualche parere personale, perché ognuno di noi ha la sua idea dopo, in fase di dibattito dirò la mia e magari tanti conoscono, che non è assolutamente di contrarietà e pieni antenna, anzi, infatti, per quello che è la prima domanda era su l'effettiva portata non tanto ma sull'effettiva efficacia del deve avere un piante ah scusate sono sedute, non è educazione,
Pepe, però volevo chiedere che purtroppo stiamo vivendo questo mercato che purtroppo conosco anche troppo bene. Dico purtroppo perché ne uscirei adesso negli ultimi anni e negli ultimi mesi in Italia, ma negli ultimi anni, allargando un attimino la, la, la forbice.
Oltre ad essere un mercato saturo dal punto di vista commerciale.
Sta cambiando completamente anche le carte in tavola da parte dei gestori, nel senso che lo scenario sta veramente cambiando, noi conosciamo Vodafone e TIM come gestori principali, non c'è da meravigliarsi se fra cinque anni questi due nuovi non ci saranno più uno, non ci sarà più fra tre anni perché Vodafone è stata venduta e quindi è stata acquisita da Swisscom che poi è Fastweb dopo e TIM sta facendo con la fine lì perché entra poste e quindi probabilmente poste nella sostituirà.
E nel caso di delle richieste fatte ad esempio da Vodafone, che ci sono delle richieste di Vodafone Vodafone, ora esiste ancora, ma è limite, è limitato.
No, no, dice, dicevo, nel caso di domande già esistenti di gestori come quelli che si stanno stanno andando stanno si stanno accompagnando alla porta e ripeto, Vodafone no.
Ecco che è in corso ora è cioè è in automatico, poi che subentri chi ha chi chicco, oppure si ricomincia, un iter perché il rischio dal punto di vista infrastrutturale che arriva quello mette su poi spetterà no ed è ritornato son più, io ho iniziato io, ma sono andato via, cioè il rischio è questo qua, lo dico perché io la vedo purtroppo quella quel quel, quella parte lì, di questo mercato, siamo di fronte a dei cambi epocali e cioè per chi c'è, come vedete, da 35 anni, 35 anni dal 1990 sono proprio cambi epocali e il rischio è che poi ci troviamo di fronte a delle infrastrutture approvate, eccetera, che poi magari vengono anche abbandonate lì, poi, dopo, in fase discussione, dirò quello che raccontavo a al al all'Assessore prima, grazie.
Un'altra domanda.
Consigliere, Ricci, prego.
Grazie, approfittiamo perché approfittiamo de delle presenze anche.
Prima che vada via.
Ma questa nuova intanto per lei, professor ce l'hai, quanto per la la la parte tecnica urbanistica, in molte parti del del del regolamento si parla dell'intersezione tra questo e il Piano urbanistico, il Piano territoriale. La domanda è questa, siccome noi individuiamo delle individuiamo o come ho potuto notare, delle aree specifiche che sono gradite dalla pubblica amministrazione per l'installazione delle antenne da parte dei gestori e andranno su determinate aree urbanistiche specifiche, la domanda è è previsto una variaz, una variante a la destinazione d'uso di queste aree, oppure si va così tranquilli senza problemi? Questa è la domanda, perché se dovessimo fare varianti, allora il Piano non ha un valore limitato, perché dovremmo poi approvare anche quelle? Questa è la domanda, grazie.
Poiché la la stazione radio base è una sorta di urbanizzazione primaria.
Qualsiasi ripartizione del territorio, ad eccezione di quelle tolte, come è stato evidenziato, come aree diciamo non idonee all'installazione di queste cose, praticamente tutte le altre aree individuate non hanno necessità di specifica variante, perché è come se tu collocasse, era estremizzando il tubo dell'acqua il tubo del gas il tuo diciamo dell'Enel quindi fai un'urbanizzazione primaria che è chiaramente in tutte le partizione del territorio con forme diciamo alla alla normativa del del Piano Regolatore vigente.
Mentre per l'H 3 leggermente.
Mi perdoni, ma purtroppo è inaudito, passano gli anni, se ho capito la domanda, lei dice noi qui stiamo approvando insomma esaminando un documento che con l'evoluzione tecnologica è nato, eccetera, magari prende in giro di poco tempo tre anni, questo della priorità potrebbe rivelarsi obsoleto giusto era questa la domanda.
È?
Il microfono ma anche senza microfono forse capisco meglio.
No no, ma noi siamo.
Ah,
Ecco, lei ha anticipato quella che volevo fare come seconda domanda, cioè al punto di vista tecnologico è già in sviluppo il seggi e tutte queste cose e va bene ma non era quello era più la questione forse riguardava più la l'architetto Magnani perché il rischio è secondo me che,
Chiaramente un piano va elaborato eh sì, e si parte per forza dalle richieste dei gestori, ma queste richieste dei gestori sono in questo momento specifico di quest'di di di di questo settore. Molto in parte sono un po' a rischio nel senso che, come dicevo, ci sono delle evoluzioni strutturale all'interno delle società leader che possono portare nel giro di pochi anni avete trasformato proprio non solo commercialmente, ma anche dal punto di vista appunto, delle infrastrutture, perché, ripeto, Vodafone, non c'è più Vodafone, in Italia è stata venduta.
E e tante altre Iliad vuole entrare, ma non si sa se entra perché voleva comprare timbro, ma non la prende poi perché queste cose purtroppo contano perché sono strategie talmente a un livello talmente alto che però poi, in un in un, in un caso come il nostro, poi vanno a incidere. Perché ho tre domande di Vodafone lì o non rispondono più al telefono, no, è perché non sono più loro, sono Fastweb, Fausto poi magari ti dice sì, va bene, parliamo fra due anni e fra due anni, come dice lei, la tecnologia è cambiata, quindi non mi chiedono più quello che volevano fare, ma cioè non mi chiedono più quelli installazione, ma magari è subentrato diversi seggi viene implementato l'FWA. Adesso poi ce ne sono tante le situazioni. Questo perché ripeto poi, dopo in fase di discussione, magari dirò una mia impressione su quello che è i l'effettiva richiesta dei gestori. Grazie,
Ma allora è chiaro che non possiamo tra virgolette prevedere credo che e quello che dice lei cambiamento sicuramente si è visto, poi ne basta guardarsi indietro, insomma, guardiamo i telefoni e confrontiamo lì con quelli di di cinque anni fa non dicono più di cent'anni fa si riportano in grado da questo punto di vista però c'è un principio direi, sul quale noi possiamo concentrarci, si possono essere tutti i cambiamenti che vogliono, ma al momento attuale,
I livelli di inquinamento elettromagnetico stabiliti sono questi, quindi,
Mettiamo tutto quello che ci possa venire in mente dal punto di vista dell'installazione, le modifiche e le tipologie, la antenne, eccetera, eccetera tutti questi dispositivi avranno come parametro di riferimento un livello di inquinamento elettromagnetico che non doveva essere superato, poi quel che sarà,
L'altro aspetto che citava lei è quello dei gestori, questo subentrare, eccetera beh, è chiaro.
È una cosa di cui si possa far carico l'Amministrazione, ci sono ovviamente a livello legislativo precise disposizioni che regolano le attribuzioni delle frequenze per svolgere il servizio di telefonia, quindi ci può essere passaggi fusioni e acquisizioni vero e stop,
Non è che no, non è che possa andare a incidere, diciamoci, sud d'inquinamento elettromagnetico ecco, tutta questa operazione.
Che che penso sia l'elemento di maggiore interesse e preoccupazione dal punto di vista del.
Farsi carico di un'Amministrazione, ovviamente anche dei consiglieri, coloro che hanno rapporti con la cittadinanza, che ne debbano un formale e con i quali devono colloquiare, sta mi deve dare anche questa informazione, ovviamente però, ecco.
Direi che il primo passo e questo senza questo passo all'approvazione del regolamento.
E l'Amministrazione ha le mani legate, si sale sul ring con le mani legate dietro e davanti chat Tyson e il Times una volta.
E quindi è un po', è un è veramente onesti, Melacca, raccatta, raccatta, alle volte lo stesso.
Prego consigliere tenendo domanda sempre grazie, Presidente, no, volevo sapere tra le aree sensibili sono inserite scuole e ospedali, come vengono classificate le RSA e i parchi grazie.
Le RSA e parchi.
Sono no e danno il soccorso, sono inserite se si avvia IPA no, forse dei parchi ai parchi, scusi non avevo non abbiamo capito, allora i parchi non sono stati inseriti nelle aree sensibili, anche perché il I, le aree preferenziali, e non solo nei parchi, quindi, evidentemente non c'è bisogno di andare a precisare questo, ma poi non c'era una permanenza superiore alle 4 ore in un parco e c'era anche secondo me un principio di priorità, diciamo così, un'area scolastica con i servizi annessi, quindi non solo la scuola, ma anche giardino nesso, eccetera deve essere necessariamente messa in evidenza in maniera prioritaria rispetto ad altre situazioni. Ecco, questo è comunque nelle la RSA la sparisce inserita nel le aree sensibili. La la RSA della stamattina è inserita nelle aree sensibili.
Se posso aggiungere solo una cosa, se so che ho interpretato bene giustamente la diciamo la, la domanda del consigliere Tonelli era già, diciamo, è emerso anche dalla consigliera Ambrogetti, però è qui il ragionamento e a cui è al contrario cioè oltre ad avere, diciamo preservato delle aree questo piano, se non sbaglio, individua delle aree preferenziali okay cioè ai gestori diciamo, le nostre preferenze sono quelle dentro quelle aree, non ci sono nemmeno i parchi okay,
Quindi non sono state inserite come preferenziale e quindi salvaguarda.
È mia opinione personale.
Non di personale che le cartografie.
Precedenti.
Ecco, questa è la cartografia del del regolamento d'attuazione.
Più semplici sono nella lettura e più efficaci e diventano, anche da un punto di vista del controllo da parte del cittadino, cioè queste cartografie devono essere più semplice, più leggibili, possibili perché più si mettono informazioni, dati, eccetera e più si rischia di perdere di vista l'elemento che qui ci interessa ovvero le aree preferenziali.
Chiunque avrà modo di capire dove andranno le antenne, dato che le aree preferenziali sono state concordate con i gestori, quindi anche la cosa che vi fossero di più banale sono molto preoccupato dall'inquinamento elettromagnetico, qui so che questa c'è un'area preferenziale, ecco, non voglio andarci a vivere che ne so o altre informazioni, ecco, da questo punto di vista,
Vedete che lo strumento diventa molto concreto, molto trasparente da questo punto di vista,
E senza questo strumento queste informazioni non le avrei.
Non so se vi sembra una cosa di poco conto, ma a me mi sembrerebbe come cittadino, ecco personalmente un cittadino a me mi interesserebbe sapere dove, ma ecco, aggiungo una cosa al professore che ha già ampiamente descritto il piano, un aspetto, il dire area preferenziale ebbene esser chiari e potrei fare anche un esempio abbastanza calzante recente.
Non vuol dire antenna, noi abbiamo individuato come area preferenziale, su richiesta del gestore, un'area che il gestore in autonomia senza piano, se l'era andata ad individuare a frulla, accanto a tutta una serie di residenze e case, eccetera.
Noi, facendo il Piano, abbiamo individuato in sostituzione di quell'area come area preferenziale il campo sportivo di Falcinelli o che ci come dire, si considerava chiaramente di meno di minore impatto il fatto che noi abbiamo messo come area preferenziale falcinellus il fatto che il gestore abbia richiesto come aree preferenziali falcinellus, il fatto che il gestore abbia anche chiesto e mandato una documentazione come possibile stazione radiobase nel campo di Falcinelli lo.
Non vuol dire che affascina, e lui ci venga l'antenna, quindi questa è una previsione di regolamento, il che vuol dire che queste 10 aree preferenziali sono potenzialmente in futuro trasformabili come stazione radio base quindi con il palo e i suoi trasmettitori. Ma questo non vuol dire automaticamente che queste 10 diventano pali e trasmettitori, per cui non è che oggi si approva e domani scattano 10 antenne e partono le 10 antenne. Ecco.
A chiarimento di questo volevo fare l'esempio di Falcinelli, perché nonostante tutto ci sia la richiesta, l'istanza di individuazione, eccetera. L'antenna non c'è ancora,
Grazie, se non vi sono particolari altre domande, no, allora io credo che liberi alcuna una precisazione proprio ha fatto bene.
Negli anni ha precisato io ho fatto uno scenario più giovani.
Cioè, nell'ipotesi peggiore, queste potranno essere aree implementabili questo insomma pensavo sottinteso, ma insomma, è bene precisarlo perché effettivamente, se non scatta subito preoccupazioni, al momento non debbano essere se non vi sono altri.
Prego.
Adesso la rivolgo a un po' tutti è possibile, in un Regolamento, in un piano come questo, individuare dei vincoli per i gestori, che chiedo comunque i gestori delle aziende che chiedono l'installazione del di un'antenna vincoli nel senso di non subaffitto.
Di non subaffitto, sì di non subaffitto, c'è la possibilità di di no, di di di imporre che non vengono sollecitati, poi magari spiego io la mia visione e spiego perché.
Allora sì, giuridicamente non non lo so, credo di no, ma diciamo dal punto di vista, diciamo parlo ignorantemente, tecnico, ambientalistico in realtà uno dei criteri che abbiamo messo all'interno di quello quell'all'interno di questo regolamento è il cosiddetto Coco, siting cioè,
Cerchiamo di evitare, non so se potrà essere sempre così, voglio dirlo chiaramente, ma cerchiamo al massimo lievitare la proliferazione di pali diversi per diversi operatori, quindi significa dare l'opportunità di di stare nel solito palo a diversi operatori e questo sai bene, che coincide in realtà con eventualmente con un subaffitto, quindi l'approccio semmai è contrario ma dal nostro punto di vista, a fin di bene ecco questo questo è quando non è detto che sia sempre possibile non so se volete aggiungere qualcosa,
Tra le ultimissime novità, il decreto legislativo del 24 marzo 2024 assegna.
Il diciamo così la quota.
Di utilizzo del dell'etere da parte dei gestori a livello nazionale, quindi questo significa che non ci sarà più la corsa a chi prima arriva, meglio alloggia, come c'è stato fino fino a poco tempo fa qual era la filosofia, io prima facevo una domanda per andare mi veniva data l'autorizzazione eccetera e poi le di installazione non veniva eseguita ma intanto abbiamo messo una specie di cappello su quella su quel sito.
Con questo decreto legislativo le cose sono completamente cambiate.
Perché non c'è più questo discorso della possibilità di andare a usufruire così in maniera libera e del del territorio, se non con questa limitazione a livello nazionale, ora,
Mi riesco a spiegarmi meglio, senza de dovute slide, che però non non avevo non immaginando di dover utilizzare,
Tim Wind, eccetera hanno una quota a livello nazionale e stabilità e quella non viene superata.
Quindi non ha più senso dire io faccio domanda qui di là al di sopra di sotto per avere.
La possibilità, un domani, di poter installare dei miei impianti. Lì ci sono, io ho fatto una domanda, anche se non metterlo l'impianto costituzionale, ecco, questo non c'è più, non esiste più, quindi le richieste che verranno fatte dal gestore in futuro saranno richieste che effettivamente sono di loro interesse che hanno un'altra probabilità di essere,
Portate in fondo, ecco, non so se sono stato sufficientemente chiaro.
Se non vi sono altre domande, vi pregherei il professor ce l'hai, ringraziandolo per la disponibilità e per la chiarezza espositiva e poi, ovviamente, se vuole rimanere con noi, è gradito, ma credo che debba rientrare, quindi ci nasce grazie.
Sì, sì, e la ringraziamo e a questo punto apro il dibattito, chiedendo ai Consiglieri che vogliono effettuare il loro intervento sulla proposta in discussione, di segnalarmelo.
Nessuno.
Se nessuno vuole intervenire.
Volete intervenire?
Allora io, se volete intervenire, mi chiedete di intervenire, altrimenti chiudo la discussione e facciamo le passiamo alle dichiarazioni di voto e quindi chiusa la discussione senza che nessuno voglia svolgerla, chiedo ai Capigruppo di poter procedere con la dichiarazione di voto, grazie, arrivederci.
Qualcuno sulla dichiarazione di voto?
Procediamo alla VAS.
Volete fare la dichiarazione di voto o volete fa allora Consigliere Tiberi, prego,
È più che per la dichiarazione di voto parlando un attimo nel senso che.
Però parlarne un attimo nel senso, senza esagerare nella discussione, basta fare una dichiarazione, eh eh eh sì, sì sì esprimere il proprio parere, ne siamo convintissimi della dell'utilità del di un piano di un Piano antenne,
Siamo convintissimi o lo dico io, ma lo dice di tutto il gruppo però.
Per quanto le spiegazioni sono state precise.
E quello che sono a dire non dipende assolutamente da chi ha redatto il piano, io avrei dato attenzione ad altre cose e avrei sicuramente, come mi pare di aver letto nella nel verbale no né in un'interrogazione in risposta a una risposta ad interrogazione al Consigliere Ambrogetti di qualche mese fa io avrei dato un pochino più di attenzione ai rapporti con la cittadinanza su queste cose non solo con i Presidenti di Consulta lo dico perché è un po' quello che ci viene riferito a noi e che ci è che le perplessità e le non è facile spiegare questo questo.
Questo argomento tra l'altro, io che ho in Sofinter intervengo non so da quanti anni su questa questione non ho mai parlato delle emissioni di onde de dei limiti, se non chiedendo di non alzarli a 15 o a 15,
Come tanti altri, ma perché è un è un è un secondo parere personale del mio gruppo che è un è un è un argomento talmente spinoso che si presta a talmente tante modifiche perché, come ho già spiegato altre volte siamo di fronte a un cioè siamo all'interno di un settore che è di un mercato e di una tecnologia che non è dinamica come definiscono definiscono tutti. È isterica.
Perché il quale variazioni sono sia amministrative che tecniche sono giornaliere, ma questo perché denota un un, purtroppo delle problematiche notevoli. Noi non ce ne rendiamo conto, perché utilizziamo tutti il telefono e basta che funzioni, ma in realtà c'è, c'è dietro a un mondo molto più complicato. Innanzitutto si parla di telefonia mobile e la telefonia mobile. Se andiamo a leggere le carte dei servizi, dei gestori di tutti i gestori, non.
Dicono che il gestore, comunque, non deve garantire al 100% di copertura strano a dirsi, ma è vero perché perché si tratta di una di un servizio immobilità e questo era così dal 1990, quindi è vero che il gestore vuole coprire più zone, ci vuole dare servizio, sì, era così, qualche anno fa tant'è che gli investimenti erano notevoli, cioè gli affitti che venivano ho pagato più pagati. Perù dei siti erano molto più alti di quelli che sono adesso. Ora siamo a 8.000 100 euro l'anno per un sito che sia pubblico o privato,
Perché ho fatto l'ultima domanda relativamente al col siting, perché è la chiave di lettura moderna, è proprio quella lì, se io mi accaparrò un posto,
E poi lo subaffitto, per carità, per il Comune meglio nel caso in cui l'abbiamo detto prima, se ci arrivano 2000 euro in più, abbiamo qualcosa in più da spendere.
Sì, ma è il palo in meno ed è da vedere perché non si parla solo di pali, cioè noi adesso vediamo la stazione radio base, però si parla di alberi, supera le altre cose e se guardate dal punto di vista tecnico il limite ci metto più antenne non succede nulla nel senso non è che ho un segnale più forte perché la la, la lì, il limite viene il limite viene misurato sulla somma dei segnali, se non erro poi loro potranno confermarmelo.
E quindi perché un gestore che dice che vuole coprire il segnale per i suoi clienti è talmente magnanimo che ci fa andare anche tutti gli altri?
Avendo due, dovendo, tra l'altro, ridurre il suo segnale e che lo deve ridurre, perché se lì c'è solo un gestore, con la misurazione dei 6 volt metro 15 volte mettere relativo al suo impianto, se invece ci sono più i gestori relativo alla somma sbaglio, ma mi sembra che sia proprio la somma, quindi vien da sé che siamo di fronte a una situazione oggi, ma non era così. Vent'anni fa e perché vent'anni fa, più o meno TIM e Vodafone hanno iniziato a fare questo ragionamento. Facciamo una richiesta insieme ci dividiamo il Pont esempio, quello su via Antinelli civili, dividiamo il ponte radio, spendiamo di meno, non c'è un subaffitto, ma c'è una una, una partecipazione, andiamo in due, spendiamo di meno, facciamo una pratica sola, era tutto più logico, ora è nata secondo me, ma questo è un parere del tutto personale, ma ho motivo di crederlo. È nata purtroppo un'esigenza da parte di questi gestori di andare un po' oltre e di fare un un business che non è solo quello della copertura, perché dico questo perché il mercato lo abbia l'ho già detto più volte l'ho detto anche davanti al professor ce l'hai quando è avvenuto a gennaio dell'anno scorso il mercato è saturo, non venderanno mai più un numero di telefono in più perché hanno coperto, non chiederanno mai un euro in più. Abbiamo discusso in questa sala negli ultimi tempi più modifiche relative all'aumento di corrente elettrica, ma lo sapete, cosa consuma un ponte radio corrente elettrica? Eppure le tariffe non aumentano perché non è lì il problema, cioè non è quello che che pensiamo noi, poi siamo tutti d'accordo che ci servono, dobbiamo telefonare dove a navigare. Beh, certo, però non è lì e cioè non è solo lì qua si parla di infrastrutture a volte un po' troppo imponenti, perché troppo quella di Sarzana, non c'avevo, mezz'ora scarsa ha guardato malissimo però escluse. Ho finito però è un ragionamento che andava fatto secondo me è.
Dicevo, è la là, ci sono delle strutture che sono a volte talmente imponenti che poi c'è l'aspetto paesaggistico, ambientale, eccetera. Il fatto di aver più pali è vero che sembra così o che Croce una cosa negativa, ma dipende come sono, come cioè come sono strutturati a volte ci sono pali che non si vedono, a volte ci sono delle soluzioni che sono mitigate, ma quelli andrebbero incontro alla vera, a quello che raccontano i gestori, cioè alla copertura del segnale e poi solo un appunto, sul 5G, il 5G, purtroppo, come diceva il professore, non ci sono dati scientifici. Il problema di un di un di un.
E ho finito il problema di un segnale come il 5G in questo momento poi verrà sicuramente migliorato. Non è né l'antenna, purtroppo, negli apparecchi, perché il problema è che utilizza una gran quantità di corrente e la quantità di corrente utilizzato. Un apparecchio cosa su cosa comporta comporta un surriscaldamento, perché la perdita delle dell'energia viene trasformata in energia in calore. Questo è il vero problema per quello che io so single. Sono sempre più convinto che, per quanto un piano possa debba essere necessariamente adottato, vada vada vincolato il più possibile anche per quello che può succedere nei prossimi mesi. La dichiarazione di voto ci asteniamo. Grazie,
Qualcun altro se le dichiarazioni di voto?
Qualcun altro per la dichiarazione di voto.
Allora, chi la fa?
Al capo, il fatto Capogruppo, è fatta da disegnato nella persona del Consigliere Ricci, prego si vota favorevole.
Mi arrampicarsi sugli specchi.
Volevo dirle però che c'è un bellissimo film tanto inizi Consip per dopo di te di Kellogg sulla questione degli specchi, se un film sui su gli operai nelle grandi città Los Angeles che vanno a lavare gli specchi è bello perché lo fanno per rendere trasparente i palazzi non so se mi sono spiegato visto spiegato bene quindi a me piace arrampicarvi sugli specchi per rendere trasparente i palazzi il nostro in particolare.
Detto questo, io lo dico subito che ci asteniamo, ma non tanto e solo per le code per i contenuti, perché io mi rendo perfettamente conto che.
Il lo sforzo di rendere irregolari tocchiamo Regolamento non più piano, così siamo più tranquilli e questo regolamento ci vuole, non possiamo farne a meno no, abbiamo visto che i nostri regolamenti sono deboli, molto deboli nel senso che purtroppo la normativa nella legislazione superiore è in grado di falcidiare. Metto tra virgolette i nostri Regolamenti per ragioni di di valori collettivi superiori a quello che possono essere le opposizioni e i movimenti locali, quindi abbiamo dei limiti. Dall'altro lato, ci rendiamo conto che senza una trasmissione veloce dei dati.
Nessun meccanismo oggi funziona più, quindi questo ci rende ostaggio. Ci siamo resi ostaggi da solo creando questo, ma abbiamo anche dei benefici enormi. Allora la prima osservazione per via dell'astensione. È questa la questione che pone, quindi non ne possiamo fare a meno. È inutile che ci siano dei movimenti, no, qui no là e così via, dobbiamo essere molto realistici. La prima questione è quella del buon uso, degli strumenti e del buon uso degli strumenti che abbiamo a disposizione. No, allora sicuramente sul 4G ci sono gli studi scientifici su alcuni danni a va a carico dell'apparato cardiocircolatorio e di alcuni, soprattutto del nervo acustico, sul 5G gli studi, come si diceva io li ho cercati, non ci sono o ci sono,
Solo sugli animali tra suonarli. Sapete che non è semplice per cui siamo Remo cavie. Dobbiamo renderci conto che saremo cavie di questo sistema così del 5G e di altri strumenti che Tiberi a un po' citato fa parte dell'evoluzione. Speriamo che non sia così tanto dannoso come erano prodotti chimici o altre cose che ci hanno danneggiato la salute in maniera potente. Quindi c'è il principio di precauzione. Allora, da questo punto di vista torno un attimo indietro, il professor ce l'hai già detto. Insomma, dovremmo fare educazione sull'uso dei nostri strumenti nel piano nel reale regolamentazione. C'è scritto e allora mi sembra che però la nostra Giunta non abbia posto molta attenzione a questo e suo e se non è vero, poi lei mi risponderà come sempre per ultima. Ovviamente.
Succede all'ultima parola, ovviamente come sempre, e quindi noi vedremo che cosa saprà fare da questo punto di vista la nostra Amministrazione e questo è il primo punto sulla ragione dell'astensione, una seconda ho fatto questa introduzione che è mia introduzione equilibrata sulle cose.
La seconda questione è il i te sono i tempi, voi sapete che la storia ha inizio nel 2016 2017 con una Giunta precedente, venne approvato parzialmente, sia ma affrontò la valutazione ambientale strategica, questa Giunta.
Non considererò quel piano, lo fece rifare i tecnici, allora dicevano che era anche valido e si poteva fare velocemente, forse alcune complicazioni che ci sono state negli anni non le avremmo avute e quindi si è giunto a questo punto. Noi abbiamo quindi oltre 7 8 anni di ditte di di lavoro su questo regolamento, che è più complesso e più e più repressivi. Questo aspetto perché questo re strettamente comunale e quindi siamo andati poi.
A variazioni di normativa, come ci è stato spiegato e siamo sempre in ritardo siamo sempre dietro ai cambiamenti. Dovremmo stare un po' davanti. Noi abbiamo avuto questa approvazione, questa discussione, questa, che abbiamo fatto, te il a gennaio dello scorso anno, quindi è passato ancora un anno e mezzo, io feci un'interpellanza a giugno dello scorso anno.
Va be'va, be'va, be'.
E quindi c'è un aspetto di ritardo importante, altri comuni sono stati più veloci e più efficienti da questo punto di vista volevo fare una puntualizzazione sul 5G, il 5G, è vero che andrà sui pali MÁVAG su dei pali, molto particolari, perché possono essere qualunque tipo di palo presente in città perché hanno delle cellule hanno dei sistemi di trasmissione molto di piccola dimensione e io credo che noi su questo dovremmo aggiornare un po' di più il nostro regolamento voi sapete che sapete che la la,
Si possono collegare fino a 1 milione di apparecchi per chilometro quadrato a queste antenne e la trasmissione rapida e veloce da in ambiti molto ristretti, non abbiamo molto il ritorno a questa questione della salute pubblica, perché noi avremo potremmo avere una miriade di queste scatoline presenti nelle nostre città con una enorme quantità di radio frequenze che di cui noi non ci renderemo conto, allora io chiedo due cose, uno.
Che ci sia una. Se questo avviene ci sia una targhetta che indichi che lì c'è, perché spesso sono nascoste, sono studi su questo dove sono presenti ma non si vedono queste small. Cell allora che ci siano nei nostri piani l'indicazione perché le persone sappiano che lì c'è una ah, c'è un apparecchio che trasmette. La seconda questione che io rilevo è la qui la capacità dell'ARPA di darci le finisco e questa è l'ultima osservazione di darci in tempo rapido tutte le informazioni sui volt metro e sulla K e sulla entità delle radiofrequenze nelle aree in cui noi abbiamo le nostre antenne, che queste l'ARPAL che lo dia e ce lo dia e sia pubblicato, io credo che sarebbe anche molto interessante se noi avessimo dei display sotto le ante sotto lì, le antenne che ci dicono che cosa stanno facendo in quel momento i gli apparecchi accesi. Chiudo qui per queste banali non troppo ragioni. Non siamo contenti di tutto l'impianto e quindi ci asteniamo un po'.
È.
Grazie tre, qualcun altro sulle dichiarazioni di voto per gruppo.
No, assolutamente sì, no, ci tengo veramente a dire due parole, ma qualcosa su sulle dichiarazioni di voto dell'opposizione non posso davvero esimermi da da dal dirlo, per la stessa ragione che dicevo l'altra volta, io credo che tra Consiglieri di maggioranza e di opposizione e ci deve essere una una collaborazione e un'onestà intellettuale e che anche i consiglieri di opposizione, quando si fa qualcosa di utile di buono, si fa come in questo caso il regolamento di qualità, con l'intervento dei nostri uffici ma anche di un professore universitario dell'Università di Firenze e che vi ha dedicato tantissima attenzione quando si fa anche un percorso di partecipazione che le parole di Tiberi certo non cancellano. Ricordo che sono stati fatti, è stato fatto un incontro molto partecipato da parte anche di tanti cittadini in questo Consiglio. In questa sala ricordo i passaggi con tutte le consulte di Quartiere. Ricordo i tanti cittadini che sono venuti direttamente presso i nostri uffici. Ecco raccontare che non c'è stata partecipazione. Io lo trovo intellettualmente disonesto astenersi,
Per posizione ideologica. Io lo trovo intellettualmente disonesto e non corretto e quindi questa è la mia opinione e spero che sia sia accettata. Credo che se si prende la parola dicendo Consigliere Tiberi, il piano deve essere adottato. Consigliere Ricci, ci vuole, ci vuole questo piano e poi ci si astiene. Ecco questa coerenza e questa unite, in onestà intellettuale, vacilla un po' e poi l'altra cosa che non si può non rilevare. Ecco sentir parlare dal Consigliere Ricci dei tempi che sono serviti per adottare questo piano. Allora il Partito democratico al governo di questa città da sempre ha fatto atterrare in via Rondinelli a 5 metri da una biblioteca dove gli studenti studiano otto ore al giorno. Un'astronave aliena, un mostro, c'è un dirlo, antenna chiamarlo, antenna, secondo me non non rende giustizia e non so se il professor professor ce l'hai ha visto l'astronave aliena che hanno fatto atterrare a Sarzana il centrosinistra di Sarzana e Memory dello sbarco alieno non hanno pensato in.
20 dic vent'anni di adottare e approvare, come stiamo facendo noi oggi, un Piano antenne perché il piano antenne dovete sapere che è un obbligo di legge dal 2001.
Previsto dalla legge. 36 all'articolo 8, allora io credo che oggi si doveva anche avere il coraggio di dire finalmente questa città si riscatta nella dignità di avere un una, un piano che avrebbe sempre dovuto avere e che, nonostante lo scempio che abbiamo combinato per vent'anni, noi non abbiamo mai approvato.
E ora mi taccio, ma ci tengo a ringraziare tantissimo tutti gli uffici, il professionista che abbiamo incaricato, ma anche la Giunta, le giunte, le mie giunte e i miei consigli Consiglieri comunali, perché noi in questi anni abbiamo approvato un Piano spiagge che la città di Sarzana non ha mai avuto.
Abbiamo approvato un piano di abbattimento delle barriere architettoniche che era obbligo di legge dal 1986, la legge 41, articolo 32, abbiamo approvato in questo Consiglio comunale un piano di utilizzo demaniale e oggi approviamo anche il piano antenne. Quindi vi ringrazio. Tutti i consiglieri e assessori di oggi e di ieri perché senza una grandissima determinazione politica, un grandissimo lavoro e una collaborazione essenziale da parte di tutti i dipendenti comunali, non avremmo mai potuto realizzare questo obiettivo. In 70 anni. Non ce l'avevano fatta noi. L'abbiamo fatto tutto questo in sette non ancora conclusi. Grazie davvero.
Sarà ovviamente molto molto favorevole e ringrazio l'Assessore Ponzanelli per l'impegno personale che ha profuso anche per portare in approvazione questo questo piano.
Qualcun altro sulle dichiarazioni di voto, allora chiedo al Consigliere se Giampietro i di sostituirmi nella funzione di Presidente, lo farò io per il gruppo di Fratelli d'Italia e la dichiarazione è sicuramente il voto è sicuramente positivo, anche perché mi voglio unire al Sindaco nella ringraziare coloro che hanno partecipato e quindi hanno lavorato su questo piano che credo che sia un,
Conseguimento di un obiettivo sicuramente importante, anche perché reputo che la regolazione e quindi il regolamento che verrà e dovrebbe essere oggi approvato, sia l'organizzazione del sistema delle telecomunicazioni radio telecomunicazioni che inevitabilmente porta ad una disciplina che, in in sua assenza come in tutti questi anni, non ha impedito come i consiglieri dell'opposizione cercano di ventilare, cioè non ha impedito il regime delle telecomunicazioni, ma lo ha reso subordinato. La più ampia discrezionalità ci ha spiegato infatti il professore, come in assenza del piano, non è che si sono impedite l'installazione delle antenne e soltanto lasciato ai gestori, in questo caso la presentazione di una pratica che non può trovare gli uffici respingenti nel momento stesso in cui si vuole installare una nuova antenna che ovviamente in questo caso dovrà essere invece disciplinato dal punto di vista della collocazione dal punto di vista delle emissioni e che auspico, anche anche attraverso i controlli in Commissione, se n'è discusso attraverso l'ARPAL e quant'altro, quindi io credo che normare in realtà sia sempre un principio di civiltà sia sempre un principio di a cui l'Amministrazione deve proprio attenersi. Imporre infatti impedire l'installazione, anche perché vediamo. Insomma, siamo nel 2025 e non è da oggi, ma da ormai da decenni, che tutti noi non si può, dal punto di vista giuridico, impedire l'installazione, perché questo servizio è diventato un servizio di prima necessità e come tale, quindi non può essere al pari delle altre utenze, essere precluso, ma poi, anche dal punto di vista personale, perché ciascuno di noi e lo ricordava l'architetto Mugnani la scorsa volta quando ha presentato, portando il suo obsoleto telefono che oggi non ha portato, faceva riferimento che da questi anni, in realtà, per ciascuno di noi il collegamento a internet, non soltanto l'ambito telefonico a cui faceva riferimento anche il Consigliere Tiberi fa sì che, semplicemente quando abbiamo un problema di linea, sembra che ovviamente cada il mondo perché purtroppo o per fortuna la tecnologia si è evoluta. Quindi in realtà reputo che, quando fa riferimento il Consigliere Tiberi a una tecnologia isterica, diciamo che questo non dipende certo dall'Amministrazione, ma dipende dalla circostanza per cui.
Ormai questa è la tecnologia e la disciplina è un principio di civiltà, con questo con questo regolamento si sta Didimo con questo regolamento.
Tu devi dire, siccome stiamo realizzando di attività di educazione ambientale,
Si logica sia nel centro giovanile.
Esatto e poi si una scusa e per quanto riguarda quindi questo pre e per questo il voto favorevole, poi, per quanto riguarda invece il secondo aspetto che ha accennato anche al professore si stanno organizzando proprio e deve essere fatto lo ha detto anche il professore, l'Amministrazione c'è dietro all'obiettivo quindi organizzare un centro giovani, una of, un sistema di cultura, adesso, nello specifico, si chiama un corso di corsi di educazione ambientale e tecnologica, proprio perché quello che è l'esigenza anche anche della dal punto di vista culturale, nell'uso della tecnologia. Quindi il voto, come ho anticipato, sarà favorevole.
Qualcun altro che non ha ancora reso la propria dichiarazione.
Quindi, se tutti coloro che l'hanno voluto concludere lo hanno fatto, propongo al Consiglio l'approvazione della proposta numero 38 e quindi di approvare, ai sensi della legge del 22 febbraio 2001 numero 36 e della legge regionale della Liguria del 21 maggio 1999 numero 18 in ciascun articolo e nel testo complessivo il nuovo regolamento di organizzazione degli impianti di telecomunicazioni per telefonia mobile e di la strutture con tutta la documentazione che è stata allegata e che costituisce parte integrante della presente deliberazione e che è stata quindi anche allegate messa a disposizione di ciascuno dei Consiglieri, dando anche atto che questo regolamento verrà applicato a tutte le pratiche per le quali non è ancora pervenuta istanza di installazione e gestione degli impianti di telecomunicazione e radiocomunicazione.
Chi si astiene,
4, Chi vota a favore?
9 a favore, con 9 voti a favore, la proposta e quindi la il regolamento è approvato, essendo un Regolamento su questa, su questa pratica non si innovi, chiederemo la immediata eseguibilità e quindi verrà entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione. Ora passiamo all'altro argomento all'ordine del giorno. Poi sì, quindi ci lascia e quindi l'abbandono la seduta, il Consigliere Borsi lo ha già fatto prima in corso di discussione, la al consigliere Casini. Chiederei però.
Chiederei una Capigruppo velocissima di cinque minuti e quindi sospendo poi ditemi voi se volete sospendere oppure poi procedere, cioè sospendere per una mezz'ora, oppure invece puoi andare avanti. Quindi io chiedo la Capigruppo e riprendiamo alle 8:30.
Di cosa?
Riprendiamo la seduta, credo che non sia vuole verificare il numero.
Sì, sì, l'11 presenti, quindi non occorre la verifica del numero legale, dunque ho chiesto alla Capigruppo così enuncio anche agli altri Consiglieri per decidere quindi due questioni. La prima è quella relativa alla mozione che ci accingiamo poc'anzi tra poco ad a discutere e quindi attraverso la presentazione. Come ho detto, il Consigliere, proponente della mozione stessa, ha presentato prima di inizio della seduta un emendamento. Attraversano l'individuazione del singolo emendamento, ma del corpo della mozione emendata quindi nel testo. Al di là delle premesse che sono rimaste invariate, vi sono poi dire andrò a individuare alcune modifiche che sono state quindi a presentate e che vanno a sostituire quella che era il testo originariamente presentato o chiese al illustrato i capigruppo. Quindi io vi chiedo l'avete tutta la vostra a vostre mani, quindi avete avuto modo, durante il Consiglio, di dare quindi tipi di valutarlo, anche di leggerlo e vi chiedo quindi se vogliamo procedere e lo abbiamo fatto già. I Capigruppo hanno espresso la loro intenzione alla discussione di questa pratica, nonostante quindi sia sostanzialmente un pochino diversa rispetto a quella inizialmente presentata. I capigruppo mi hanno detto di sì, io ero però chiedo a tutti i Consiglieri di volermi dire se vogliamo procedere con questo testo emendato che è a questo punto, su questo secondo testo verrà effettuata la presentazione e poi anche la discussione ed infine la votazione. Quindi chiedo al Consiglio se su questa pratica siamo tutti d'accordo e quindi il voto favorevole per procedere sulla versione così come emendata.
Chi si astiene, chi vota a favore, quindi l'unanimità, e possiamo quindi procedere su questa pratica vi prima di darle inizio però alla approfondimento, una seconda questione è stata presentata una mozione successiva.
Da parte di tutta l'opposizione e dai Consiglieri, anzi dell'opposizione. Qui quindi la mu per un su una mozione, sui fatti intervenuti a seguito dell'episodio del della notte tra il 21 e 22 luglio. In realtà questa mozione, essendo presentata da un numero di Consiglieri, tale determinerebbe la la possibilità o meglio il dovere, che io convochi un Consiglio sulla approfondimenti e quindi sulla trattazione di questa mozione. Ne ho parlato con i Capigruppo, considerando appunto che si tratta di un Consiglio da effettuarsi nel mese di agosto, la ho chiesto se, appunto avremmo proceduto o meno e il la Conferenza dei capigruppo ha ritenuto che può essere rinviata a settembre. Considerato che sarebbe l'unica pratica attualmente istruita o meglio, non ha in corso di istruzione, perché non avremo altre pratiche da calendarizzare e quindi anche per ai fini dell'amministrazione e quindi per non sostenere quindi un ulteriore Consiglio non per i Consiglieri, ovviamente, ma per i costi dell'Amministrazione, anche per il fatto che questa sala è occupata da un'ulteriore iniziative, iniziative culturali durante questo periodo sino a oltre Ferragosto e quindi si è deciso di nonostante le tempistiche lo prevedessero prima di rinviare la trattazione a settembre.
Questo dovevo, passeremo quindi alla ultima pratica, che è la mozione sulle istituzione de di una allora inizialmente il testo è rimasto sostanzialmente uguale mozione sull'istituzione di una Commissione comunale per la toponomastica, presentato dal capogruppo di Forza Italia Francesco sia, Gianpietro, vado solo a leggere e poi darà, lascio la parola al presentatore. Le modifiche sono sostanzialmente questo nei considerato, dice, visto che non risulta dotato di una Consulta, quindi questo è l'emendamento invece che Commissione nel terzo periodo dice ancora la presenza di una Consulta invece, quindi in sostituzione delle in Nord originaria, Commissione.
E poi, per quanto riguarda la richiesta e l'impegno al al a questo Consiglio e al Sindaco e alla Giunta è di istituire una Consulta per la toponomastica invece di Commissione, e le funzioni che vengono individuate in funzioni propositive e di disamina, questa è la emendamento, quindi funzioni propositive e di disamina, ed è stato poi aggiunto nella previsione della sua composizione di inserire e quindi questo è un emendamento aggiuntivo almeno una, un un esperto in storia locale e o figure esperte in ambito culturale, storico, linguistico ma anche scientifico, mi sembra di aver risposto e il corretto chiedo anche al consigliere lascio allora a lui la parola per l'illustrazione grazie Consigliere.
Grazie Presidente.
Assessore e colleghi Consiglieri, stasera ho il piacere e l'onore di portare alla vostra attenzione una tematica che ritengo di valore civile culturale, ossia l'istituzione di una Consulta della toponomastica per il nostro Comune.
Diciamo che la toponomastica cittadina riveste un ruolo fondamentale nella conservazione della memoria storica culturale identitaria della comunità l'aggiornamento e la revisione della toponomastica deve avvenire nel rispetto della storia locale, della parità di genere, della coerenza territoriale e della sensibilità civica.
Attualmente il nostro Comune non ha una consulta ad hoc per tale per tale materia e.
L'istituzione e la creazione di questa Consulta andrà a contribuire a una maggiore trasparenza, una maggiore partecipazione e maggiore qualità nelle scelte toponomastica del Comune, quindi, attraverso questa mozione chiedo appunto a voi Consiglieri di impegnare il Sindaco e la Giunta a istituire tale Consulta in modo tale che.
Abbiamo appunto una una, una, un futuro, un futuro organo che ha una funzione, come ha ben detto il Presidente Consiglio comunale,
Picco lo emendata con funzioni propositive e di disamina, una Consulta che sarà composta da consiglieri di maggioranza, da Consigliere di mano di minoranza, da rappresentanti degli uffici tecnici, da esperti di storia locale, figure esperte in ambito culturale, storico, linguistico ma anche scientifico, quindi, in questo modo noi oggi, questa sera abbiamo la possibilità di garantire che ogni decisione in materia di toponomastica sia preceduta da un'istruttoria partecipata. Un'istruttoria è coerente con i valori di inclusività, di memoria storica ed identità culturale del territorio.
Vedete dietro penso che dietro la scelta di un nome che possa essere una via, una piazza, un, uno spazio pubblico, sì, c'era molto di più quanto possa apparire un primo sguardo c'è la nostra storia, la nostra identità, i valori in cui crediamo come comunità, la toponomastica, la forma più quotidiana e spesso più silenziose della memoria pubblica è proprio per questo che è una forza straordinaria, entra nella vita quotidiana di tutti noi, entra in documenti nei racconti familiari, quando camminiamo per la nostra città, leggiamo nomi che ci parlano di guerre, nomi che ci parlano di resistenza di arte ma anche di scienza, di personaggi che hanno dato un contributo alla nostra città, alla nostra nel nostro Paese.
D'altra parte ci sono anche tante pagine della nostra storia meritano di essere raccontate, meritano di essere ricordate riconosciute e questo ci tengo a sottolinearlo che se tali scelte vengono fatte con leggerezza e con fretta e rischiano di alimentare divisioni o cancellare memorie preziose,
Quindi è per questo che ho dato, ho deciso di fare questa mozione di chiedere a voi tutti i Consiglieri e Mises, mi auguro che venga accolta in maniera positiva, appunto la creazione di questa di questa Consulta, perché in questo modo noi abbiamo la possibilità di creare un processo che ci garantisca dignità, un processo che ci garantisca trasparenza, partecipazione e competenza non stiamo parlando di un organismo burocratico ma uno spazio e un po' in cui possono dialogare esperti in cui i costi in cui possono dialogare, associazioni,
Uno spazio appunto autorevole, che possa affiancare alla l'Amministrazione nelle scelte toponomastiche, con rigore, sensibilità storica e spirito di servizio verso la comunità.
Ovviamente questa proposta non nasce da un'urgenza politica, ma nasce da una visione culturale. Come ho detto prima, una proposta di civiltà, di rispetto per la nostra memoria e per la nostra identità non deve avere colore politico al di là di destra, a sinistra, di di ideologie di pensiero politico che ognuno di noi, facente parte di questo Consiglio, il Consiglio comunale ha ed è giusto che ed è giusto così questa deve essere una proposta di civiltà, di rispetto per la nostra memoria e per la nostra identità. Dobbiamo costruire noi, abbiamo il dovere tutti di costruire una città in cui la memoria sia un patrimonio vivo, un patrimonio con di condiviso valorizzato, una città dove ogni nome, racconti, una storia ogni state rappresenti un valore, ogni scelta sia il frutto di un confronto aperto e consapevole.
Quindi vi chiedo con convinzione di sostenere questa mozione e non lo chiedo per me non lo chiedo per il partito che rappresenta questo Consiglio comunale, ma lo chiedo per la nostra città, per la città di Sarzana, che è una città che non deve dimenticare ma è una città che deve riconoscere che deve rispettare una Sarzana che cammina sulle proprie radici ma guarda al futuro con consapevolezza e orgoglio grazie a tutti per l'attenzione per l'ascolto,
Grazie.
Ma, insomma, la prima la discussione.
Intervenire.
Prego, consigliere, spina morti a noi.
Grazie Presidente, come si dice televisivamente riassunto delle puntate precedenti, allora, quando io portai in questo Consiglio è una mozione per l'intitolazione, un luogo pubblico a Craxi, venne fuori questa questa proposta, la ricordo ovviamente amaramente perché quel Consiglio, come ben si sa new il mio gruppo ne uscì ben sconfitto ma diciamo che la parte politica che giovò più quel giorno fu Hunahpu una parte politica che non è neanche rappresentata in questo Consiglio comunale che è quella del Partito Comunista che, facendo comunicato il giorno prima del Consiglio,
Essendo un unico comunicato pubblico che CAP che ho notato prima della discussione amaramente, ho appreso che l'opposizione no va be'anche una parte di maggioranza ha contrastato appunto questa questa iniziativa, che è giustamente e democraticamente è stata è stata bocciata. Da questa discussione emerge però un fatto rilevante, ossia la necessità dell'istituzione di una Commissione che poi adesso notiamo, che si è diventata una Consulta per motivi appunto,
Prettamente formali, noi siamo assolutamente d'accordo da da inizio mandato, noi siam sempre fedeli a questa coalizione e lo saremo sempre si accontenti col nostro alleato ha portato avanti un'iniziativa del genere, l'appoggiamo e voglio anche ringraziare per l'altra volta il Gruppo della Lega, il gruppo di Forza Italia e il presidente piccanti per averci appoggiato la nostra iniziativa nonostante sia appunto di una sensibilità politica,
Che magari non lo rappresenta appunto questi gruppi, ma che comunque in uno spirito di coalizione, abbiamo avuto questo appoggio che noi riteniamo.
Riteniamo appunto meritevole e vi ringraziamo, quindi noi appoggiamo assolutamente questa iniziativa, siamo contenti che il consigliere, se Gianpietro, portato formalmente quella, diciamo proposta che era al momento teorica e adesso è pratica in questa sede e noi appunto, ribadisco, siamo estremamente favorevoli e voteremo appunto positivamente a questa proposta grazie.
Grazie.
Consiglieri quali intervenire?
Consigliere molto anche per abbreviare se no.
Sì, ma su questa proposta siamo ovviamente d'accordo siamo stati tra quelli che in quel dibattito citato, abbiamo anche noi proposto una Commissione che giustamente ora.
Avviare sia rettificato, è chiamata Consulta, quindi siamo assolutamente d'accordo nella costituzione dell'indirizzo di costituire questa questa Consulta.
Grazie.
Grazie Presidente.
Penso sia una bella idea e ringrazio il consigliere Sergio ampie Acri per averla presentata, devo dire, nella forma di Consulta perché quella della Commissione avrebbe portato, diciamo, a delle problematiche dal punto di vista tecnico sarebbe stata un'ulteriore Commissione consiliare da costituire a inizio legislatura avrebbe comportato anche dei maggiori costi per l'amministrazione e invece diciamo la soluzione di proporre una consulta su questo ambito credo che sia molto interessante ed è una bella idea, perché le consulte,
Svolgono davvero un ruolo importante,
La Giunta collabora costantemente con le consulte, penso al lavoro che facciamo nell'ambito, lo faccio personalmente nell'ambito della Consulta, della legalità, a quanto hanno fatto.
Con la Consulta giovani, ma anche la Consulta degli anziani, veramente come tutte le consulte Territoriali, sostanzialmente il costante dialogo tra la Giunta e le consulte favorisce il lavoro, lo stimola i cittadini che vi partecipano sono dei recettori reali di bisogni, esigenze e anche diciamo, approcci positivi e favorevoli oppure a volte anche ti fanno pensare rimeditare meglio su su scelte che stanno maturando, quindi ritengo che sia veramente un'idea positiva.
Mi mi piace molto la parte della premessa in cui ovviamente condivido interamente la premessa che lei ha fatto l'importanza della storia locale e mi piace evidenziare la frase che lei ha scritto parità di genere perché noto e abbiamo come Giunta già evidenziato, che nella nostra città non vi sono interi intitolazioni a donne se non forse la piccola salita che porta alla chiesa di Santa Caterina la mia parrocchia, che potrebbe chiamarsi via Santa Caterina, ma non ne siamo sicuri, perché forse è una strada privata e non è nello stradario comunali e questo balza agli occhi questo è balza agli occhi ed è qualcosa a cui bisogna porre rimedio, ed è il motivo per cui.
Tempo tempo fa, non ricordo adesso dice precisamente sia nel 2023 o nel 2024 la Giunta che poi è competente a scegliere le intitolazioni delle strade ha aderito a una campagna che riguarda, che coinvolge diversi comuni italiani, tre donne, tre vie cioè,
È indicando di fare tre intitolazioni rigorosamente a figure femminili che sono state individuate e già credo accettate anche dalla Prefettura, perché poi la prefettura deve esprimere un parere a Tina Lagostena Bassi, che non ha bisogno di presentazioni, insomma una donna e un avvocato che è stata una, diciamo baluardo nel contrasto alla violenza di genere, anche all'uso, all'interno dei tribunali, di un linguaggio omofobo e di un atteggiamento inaccettabile a cui è stato intitolato, e abbiamo già fatto anche la la celebrazione coinvolgendo l'associazione editoria che gestisce il nostro centro antiviolenza, la scalinata aiutami, Stefano, che è stato di piazza di piazza Cesare Battisti e le altre due figure che abbiamo individuato sono quella.
Quelle di Norma Cossetto e che avrà, diciamo, dedicata la piazza di via vicino a via ronzano, che non ha nessun nome allo Stato, e abbiamo poi scelto Lea Garofalo, che è appunto una una donna che ha testimoniato con la sua vita perché è stata uccisa dai dal clan mafioso dei Cosco la sua battaglia per amore della figlia contro la criminalità organizzata e a lei dedicheremo una una traversa di via Berghini di nuova costruzione perché nell'ambito del progetto perché vi dice di nuova costruzione aiutami riproporre un progetto,
Zioni.
Immobiliare, ah, ecco perché è legata alla realizzazione, sia l'olmo, è il progetto legato all'Olmo operi di iniziativa privata in cui a scomputo devono realizzare questa strada pubblica e quindi ben venga la Consulta, io spero che si continui in questa direzione, cercando di dare spazio nella nostra città anche ulteriori figure figure femminili,
Sarebbe ottimale se il proponente ci supportasse anche nella redazione di un regolamento che è necessario per rendere davvero operativa la Consulta, credo che sia un regolamento Segretario di Consiglio comunale, quindi se Forza Italia, sulla scorta anche degli altri regolamenti, vorrà dare davvero gambe operatività a questa o approvazione che certamente oggi ci sarà, potremmo farla diventare immediatamente operativa grazie.
Qualcun altro vuole intervenire prego consigliere Tonelli.
Sì, giustamente anche lui.
Non vi è ancora l'espressione di voto, ma siamo favorevoli anche perché.
Costituire una Consulta secondo noi è comunque un motivo che garantisce trasparenza e quindi poi ognuno di noi, se ci mettiamo qua ognuno di noi, ha il suo nome da fare.
Personalmente noi riteniamo che sia forse più da tenere sott occhio di personaggi al di là del del genere maschile e femminile che comunque a Sarzana hanno dato qualcosa, io nella storia ne parlavo con il, con il collega Ravecca non è giusto nemmeno fare nomi ora, ma poi dopo ci sarà il caso faremo noi abbiamo conosciuto un personaggio che è stato molto molto vicino ai ragazzi negli anni 70 80 ragazzi con difficoltà e quindi lo faremo, ripeto, noi siamo favorevoli e quindi speriamo che l'indirizzo di quella Consulta sia più che altro per cercare di promuovere l'identità cittadina. Grazie.
Grazie.
Questi italiani prima.
Grazie Presidente, certo l'aggiornamento della della rivisitazione della toponomastica.
È una iniziativa assolutamente condivisibile, tra l'altro, questa necessità, questa opportunità era già uscita,
In precedenti Consigli comunali.
Condivido pienamente, intanto, la valenza culturale e di identità territoriale che la toponomastica rappresenta per la città, quindi.
Credo che sia una iniziativa che ha una grandissima, grandissima importanza per per per una città e così mi ero posto due problemi, ma uno uno dei quali invece è già stato risolto alla base, che è quello dei criteri guida, perché,
Già nella mozione si dice che.
La revisione deve avvenire nel rispetto della storia locale, della parità di genere, della coerenza territoriale e della sensibilità civica della cittadinanza, credo che sia completa questa questa richiesta, cioè non mi vendi mi viene in mente un altro criterio al di fuori di questi sono veramente,
Bene, insomma, ecco, credo che sia una bellissima mozione mi permetto solo di di dire e di chiedere anche a voi se sia opportuno o meno prima della della nomina della Consulta, uno studio preliminare delle aree nuove che sono prive di identificazione attualmente e quali invece,
Se questo Consiglio ritiene che siano le strade, le piazze delle quali si debba o si voglia modificare il nome, cioè per non lasciare alla Consulta, diciamo anche questa.
Questa Stoner, e questo perché bene o male, credo che sia una cosa che per cui il Consiglio si deve esprimere preliminarmente.
Qualcun altro intervenire chiede la sostituzione, dico solo due cose, allora io mi unisco con rappresentanza del gruppo e mi unisco sul giudizio già espresso poc'anzi da sia dalla maggioranza che dalla minoranza.
Sulla bontà di questa mozione e mi trova quindi concorde nel fatto che si ha una iniziativa sicuramente lodevole. Questa consulta per la toponomastica, che è stata la presa ben rappresentato dal consigliere sir Gianpietro, attraverso quindi l'enunciazione di questa mozione, ma che in realtà riprende ciò che è emerso in diversi altri Consigli, sia, mi ricordo, da parte del consigliere Ricci Ravecca italiana, esteso parlando appunto di alcune vie che hanno purtroppo dei nomi che forse andrebbero sostituiti con tutte le difficoltà che il cambio, poi, dal punto di vista dei dei cittadini residenti e di tutte le istituzioni, dover cambiare il basta anche semplicemente il cambio del numero civico, figuriamoci delle vie, però effettivamente ci sono, come vi ricordo aveva già accennato il consigliere italiane delle vie che ormai hanno dei nomi che forse sarebbe opportuna opportuno sostituire e poi, come diceva il Sindaco, per integrare quello che è una mancanza. Credo che oggi, come ha rilevato, e non sia più tollerabile il fatto che nessuna via fosse intitolata delle donne non in quanto tale, ma perché, insomma, delle donne che hanno avuto un ruolo significativo anche per questa città, ritengo, come ha detto non ricordo forse italiani i Consiglieri italiani, il fatto che comunque vi sia un ambito anche di carattere culturale, quindi che sia musicale che sia scientifico, eccetera, che tanti illustri cittadini, al di là di quelli che sono proprio i rappresentanti che molto spesso in Consiglio i vari Consiglieri nomina alle, quindi viene dato un nome, ma ci sono dei dei personaggi dei soggetti a cui credo la memoria debba debba in qualche modo ritornare. Ecco una precisazione, mi consento di di fare perché cioè la Commissione sarà una Commissione propositiva, come ha detto il Sindaco, o a titolo gratuito di persone che potranno dare un sì, ma sarà propositiva, perché comunque l'ambito di competenza.
E rimane sempre in capo alla Giunta, quindi, così come per altre consulte che oggi sono operative, daranno un parere che sicuramente sarà qualificato, ma un parere che come tale non sarà vincolante, perché la competenza rimane sempre una competenza della Giunta, quindi, e mi unisco anche al fatto dovrà poi disciplinarsi con un successivo regolamento, al di là dei criteri guida che sono stati ben individuati dal Consigliere. Sergio Gianpietro, ma dovranno poi trovare estensione e tutta una serie di parametri che dovranno seguire per poter poi essere rendere operativa, e quindi attendiamo questo Regolamento un po' da portarlo poi a cui il consigliere Sergio sanpietrini ma credo si reso operativo poi classi e da altri Consiglieri anche che vorranno coadiuvare in modo tale che questo Consiglio possa poi anche venire a discutere ed approvare questo regolamento.
Quindi, grazie ora, se non so se qualche altro Consigliere che vuole intervenire, altrimenti chiuderei la discussione e procediamo con la dichiarazione di voto.
Nessuno vuole rendere la dichiarazione Angel fa okay, nessuno vuole rendere la dichiarazione di voto e quindi passiamo alla votazione di questa proposta, ovvero si chiede al Consiglio comunale di voler approvare la mozione, così come nel testo emendato e depositato in all'odierna all'inizio della odierna seduta e quindi chiedendo che il Sindaco si impegna il Sindaco e la Giunta a istituire una Consulta per la toponomastica con funzioni propositive di disamina secondo criteri di rappresentanza istituzionale, competenza e partecipazione civica a prevedere che la Consulta sia composta da rappresentanti del Consiglio comunale appartenenti sia alla maggioranza che all'opposizione rappresentanti degli uffici tecnici competenti.
Almeno un esperto o un'esperta in storia locale e o figure esperte in ambito culturale, storico e linguistico, ma anche scientifico, rappresentanti della società civile e o delle associazioni culturali attive sul territorio, l'altro, credo che sia un giudizio, quindi no, la seconda.
Chiedo quindi che i Consiglieri si esprimano, iniziando da coloro che vogliono astenersi nessuno, chi vota fece a favore.
L'unanimità, quindi un 11 voti unanimità e quindi la mozione è approvata, non essendovi nessun'altra pratica da discutere all'ordine del giorno, vi ringrazio e ringrazio il segretario Pastorino, la dottoressa Bovo e gli Assessore torri e Ponzanelli, e tutti voi e vi auguro buon estate, insomma strascico voterà no, se c'è qualche Consiglio, ci sarà qualche pratica, ci sentiremo altrimenti andremo come d'accordo a fine mese qua.