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Evento "Ecomuseo del Parco delle Tagghjate" - 22.07.2025 - Evento "Ecomuseo del Parco delle Tagghjate" - 22.07.2025
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Buona sera a tutti, grazie di essere venuti allora.
Perché ci troviamo qui stasera questa sera?
Rappresenta appunto un grandissimo esperimento di cittadinanza attiva,
Noi l'Ecomuseo, per come per quello che ci accingiamo a fare l'anno scorso a seguito di un bando regionale dove parlava di punto di valorizzazione del territorio, in un sabato estivo candidiamo quest'idea progettuale, appunto la costituzione dell'Ecomuseo. Successivamente, poi, tra le 25 o 30, adesso idee progettuali che arrivarono in Regione Puglia, noi siamo stati tra le prime otto meritevole di attenzione. Questo perché ringrazio anche il dirigente della sorella della Regione pubblica non ha potuto partecipare perché appunto anche all'origine in Puglia, ha visto nelle nostre cave tufacee diciamo che sono la nostra punta di diamante, appunto una grandissima occasione di sviluppo. Infatti, la loro idea è quella di di non farle rimanere nelle mura cittadine neanche provinciali, ma di portarli molto al di sopra proprio perché rappresentavano caratteristiche uniche.
E quindi dell'inizio dopo un percorso partecipato, Yunis, cioè percorso partecipato, perché si è creato poi un tavolo istituzionale con l'Università degli Studi di Bari, infatti la professoressa casa da questa sera per impegni non è potuto avvenire con la Regione Puglia, con la società, New termine tecnico nella persona dell'ingegnere avesse dollaro l'ufficio tecnico e alla promozione del territorio, tutti insieme per concorrere, diciamo,
A portare avanti quello che già l'idea dell'Amministrazione, cioè quella della valorizzazione del delle tagliate.
Noi siamo molto felici e questa sera diciamo oggi inizierà uno dei tanti tavoli pubblici a partire le associazioni dei cittadini e a tutti i portatori di interesse e tutti coloro che vorranno contribuire a rendere la nostra tagliate più bello e di quelle che già non solo e adesso adesso lascio la parola al Sindaco per i saluti e poi dopo ci accingiamo appunto a parlare degli aspetti più tecnici con l'ingegnere adopero, la l'architetto restano grazie.
Buonasera a tutti io.
Non so parlare da seduto allora.
Perché siamo qui, ma l'ha già spiegato il vicesindaco?
Perché vogliamo all'Eco Museo del Parco delle vagliate ce lo spiegheranno adesso l'ingegnere era che ringrazio per la presenza e porre anche nel nostro responsabile dell'ufficio lavori pubblici, l'architetto resteranno.
Invece, quello che mi preme, come dire, di di di di dire in questi brevissimi, perché sarò veramente breve più più breve del solito in questi brevi cenni di saluto e quindi ringrazio tutti quanti per essere qui presenti siamo davvero tanto e soprattutto rappresentanti di di di tante parti della nostra della nostra società dalla dagli amministratori cioè il il dirigente scolastico ci sono tanti rappresentanti delle associazioni del territorio,
Quindi.
C'è il nostro, come si dice, che star il professor Alfredo Traversa, che è stato protagonista di recente con il Parco delle varianti, perché un eco-museo, e perché farlo qui, a nelle nostre paghiate noi ne abbiamo parlato tante volte di questo questo luogo identitario della cultura e della tradizione di sangiorgese ma direi proprio della la San Giorgio esita e come questa Amministrazione cominciano in precedenza ha avuto come,
Come dire come obiettivo principale quello della valorizzazione delle nostre tradizioni, della nostra cultura e credo che per fare questo bisogna proprio partire dalle origini, cioè da ciò che in qualche modo identifica il nostro, la nostra comunità, quel parco tante volte evocato tante volte utilizzato tante volte ha anche in un passato meno recente, stato palcoscenico di tanti eventi,
Che però purtroppo, devo dire, negli anni sono rimasti degli eventi degli eventi e delle e delle rappresentazioni, seppure di successo molto partecipato, ma sono rimasti degli eventi.
C'è qualcosa che è iniziato, è finito con l'evento stesso, adesso, da un po' di anni da qualche anno, questo processo di inclusione all'interno della nostra vita comunitaria, dell'utilizzo e dello sfruttamento in senso buono di quel luogo.
Abbiamo deciso e stiamo portando avanti quel progetto diventi un luogo in cui tutta la comunità si riconosce, tutta la comunità partecipa alla riscoperta, la qualificazione alla alla, a rendere quel luogo davvero un luogo in cui la comunità in qualche modo possa interagire con con la propria storia interagire con il proprio con con con le proprie tradizioni il progetto dell'eco-museo poi, ripeto, ci spiegheranno meglio i tecnici in che cosa consiste parte da un bando, come diceva prima.
Tripaldi Andrea parte da un bando della Regione Puglia che è finalizzato alla creazione di una governance. Il termine inglese. Di questi di questi processi c'è un organismo fatto da tante parti, acquistare dall'Amministrazione comunale, ma che si allarga obbligatoriamente, direi non solamente formalmente obbligatoriamente, nel senso che richiede. È richiesta la partecipazione attiva di tutti coloro che in qualche modo possono dare un contributo a questa alla alla al miglioramento, alla conservazione e soprattutto alla promozione di quel di quel luogo. Questo è il primo momento. Noi abbiamo già in questi anni, sapete che abbiamo istituito il Premio Città delle tagliate, quest'anno abbiamo avuto un e un altro evento importante che è stata l'inferno nelle tagliate sono tutte tappe di avvicinamento a quello che dovrebbe essere poi un discorso organico di.
Qualificazione, ma soprattutto di inserimento, come ho detto già prima di quel parco, all'interno della vita comunitaria come luogo in qualche modo in cui la nostra società, la nostra società ma non solo quella sangiorgese in qualche modo sì, sì, si rivede e si riappropria di di di di di quei luoghi che purtroppo, nel tempo erano stati dimenticati, oltre che maltrattati, per usare un eufemismo. Quindi, grazie a voi per essere qui adesso, io cederò la parola, credo, alla all'ingegnere Todaro, perché ci parlerà tecnicamente di qual è questo percorso. Ci dispiace che non sia qui con noi anche la professoressa Casola.
Dell'Università di Bari, che comunque è coinvolta come come ente e soprattutto come come portatrice di di di di know how, affinché questo processo di.
Di partecipazione venga trovi compimento, ringrazio tutti, ringrazio l'architetto, restano ovviamente Andrea Tripaldi, ringrazio gli altri Assessori che in qualche modo si sono prestati e continuano a prestarsi alla promozione di quel luogo, anche come luogo di cultura e di promozione del territorio che sono,
Marta Sibilla Maria Grazia Tasco, ringrazio l'Ufficio promozione del territorio, i Consiglieri tutti presenti.
Non faccio l'elenco perché rischieremmo di fare una specie di Consiglio comunale, quindi mi taccio per il momento poi magari sarebbe bello che dopo la presentazione del progetto si riuscisse ad interloquire con con ognuno di voi, cioè che si aprisse un vero e proprio dibattito anche perché la.
Lo spirito con cui si fanno queste tavole. Queste tavole rotonde intorno al tema delle Commissioni delle taggato equo è proprio quello di raccogliere e scambiarci le idee possibile su quella che è la non solo la, la la, il futuro di quel luogo, ma anche le modalità con cui tutta la nostra comunità intende partecipare alla al governo di questo processo. Grazie ancora a tutti. Non so se ho dimenticato qualcuno, credo di no a saluto perché è appena arrivata l'assessore Castellano che finalmente diciamo riusciamo a vedere deambulare in maniera quasi normale è tenuto conto delle sue, delle sue condizioni, quindi, grazie a tutti voi e ripasso la parola ad Andrea, se deve anche annunciare il prossimo relatore Craxi, allora adesso passo la parola all'ingegnere Alessia tolgano dalla new tecno.
È quella che poi effettivamente, insieme all'Ufficio, diciamo, ha elaborato il progetto, è presentato la candidatura. Prego Alessia, grazie mille e buona sera a tutti. Allora vado a presentarvi le caratteristiche principali di questa proposta progettuale, appunto l'Ecomuseo del Parco delle tagliate, paesaggio, memoria e identità. Innanzitutto dobbiamo soffermarci sul termine eco-museo, l'ecomuseo è un museo permanente che promuove l'identità collettiva e che promuove il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico di una comunità e,
La, la comunità di San Giorgio Jonico ha scelto per forza di cose il complesso delle tagliate, perché le tagliate hanno assunto, soprattutto negli ultimi anni, una forte connotazione identitaria. Se siete qui, sapete bene che sono delle cave di tufo, ma sono delle Cave particolari che.
Ma hanno una storia tramandano una storia che vuole essere sicuramente riscoperta e tramandata, e quindi la nostra esigenza è quella di conservare, comunicare e rinnovare l'identità culturale.
Che le tagliate sono in grado di trasmettere e quindi recuperare e salvaguardare i caratteri distintivi. Quelli che possono sembrare delle mere rocce degli anfratti e delle caverne sono in realtà i segni di una storia, la storia degli educatori, che sono i Cava Monti, quindi una storia di fatica che ha connesso la terra e la natura alla comunità sangiorgese. Gli obiettivi principali, quindi di questa proposta sono la tutela e valorizzazione del paesaggio locale, senza ovviamente alterare questi caratteri distintivi, anzi, andando a recuperare tutto ciò che si è perso oggi le tagliate,
Sono state in parte recuperate, ma sono diventati un vero e proprio parco perché, dopo la loro dismissione, la natura ha preso il sopravvento ed è andata a riempire tutti quegli spazi che erano rimasti vuoti e quindi si presentano come un pacco un po' in forme che necessita quindi di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria la ricognizione e il potenziamento delle reti ecologiche e culturali, abbiamo l'intenzione di sviluppare delle reti ciclabili escursionistiche e di far entrare le commisero all'interno di itinerari culturali.
La creazione di progetti educativi che mirano alla sensibilizzazione dei più piccoli, ma anche degli adulti legate alla connessione con la natura e anche al tramandare le tradizioni locali. Il miglioramento dell'accessibilità, che si basa soprattutto sull'inclusività del Parco, perché il parco non è accessibile in tutte le sue parti e soprattutto non è inclusivo attualmente, e anche la connessione del Parco con il tessuto del del Comune di San Giorgio Jonico, la creazione del Museo delle tagliate, la creazione di un vero e proprio museo fisico nel quale far confluire tutto il materiale di raccolta legato agli Zucca, tori al rapporto tra l'uomo e la natura e anche tra l'uomo e la macchina e come questo rapporto, poi, si è modificato nel tempo la promozione di una nuova immagine della città, perché sapete bene che l'Amministrazione comunale ha proposto il titolo Città delle tagliate e quindi questo è già un primo passo avanti per legare questo Comune al simbolo.
Del del parco. Inoltre, anche attraverso una un'elaborazione di marketing che vede il riutilizzo delle forme e dei colori provenienti dal parco diffusi nella città attraverso l'installazione di macrostrutture, o anche creando una rete sottile che possa unire, ad esempio, il rinnovamento di una piazza o di una villa di un parco pubblico con l'ecomuseo e quindi con il complesso delle tagliate. E poi incontro sociale il dialogo generazionale intergenerazionale, perché per tramandare le tradizioni e la memoria storica di un luogo, è importante, ovviamente, che le generazioni si confrontino, che parlino tra tra di loro e quindi la ricerca, la conservazione e la valorizzazione sono, diciamo, i tre pilastri fondamentali. Il museo deve essere un museo della comunità e questo è possibile soltanto attraverso un attivo coinvolgimento degli attori locali. Noi abbiamo pensato che questo coinvolgimento può avvenire attraverso un forum che uno spazio di partecipazione, uno strumento in cui i vari attori si possono confrontare possono mettere a disposizione le loro competenze e si può delineare la strategia da seguire per implementare le con museo e, soprattutto, possono interagire con gli organi istituzionali, quindi un vero e proprio laboratorio di idee, inoltre, il Forum può anche seguire passo passo tutta tutto lo sviluppo dei vari progetti e anche decidere una sorta di una scaletta quale ritiene più importante e necessario.
La gestione dell'Ecomuseo, vera e propria, sarà affidato ovviamente all'Amministrazione comunale attraverso la struttura di una governance partecipativa che incardinata intorno a una task force, la task force sarà composta da esperti di vari settori, questo permetterà di avere una gestione multidisciplinare dell'Ecomuseo, le responsabilità più importanti saranno ovviamente la gestione delle risorse finanziarie, la promozione turistica e culturale del sito la messa in sicurezza del sito,
La pianificazione e conservazione del luogo e la creazione di partenariati con enti pubblici e privati.
Quindi, questo modello partecipativo, basato sulla task force e sul forum, permette la gestione delle con museo, la task force ha nella figura del coordinatore generale un punto di riferimento a cui fanno capo tutti gli altri tecnici che sono il tecnico ambientale, il tecnico culturale e museale, il tecnico del paesaggio, lo specialista in economia e finanza l'esperto in turismo il virus e sviluppo locale e responsabile della comunicazione e marketing ciascuno ovviamente con le proprie competenze per a sviluppare tutti i progetti.
Gli obiettivi che abbiamo citato prima gravitano attorno a tre pilastri fondamentali che sono la ricerca, la conservazione e la valorizzazione, questi obiettivi da perseguire ci hanno fatto delineare le linee di intervento principali che sono la creazione di una mappa di comunità, la valorizzazione del parco e custodire il parco così come un ambiente naturale da salvaguardare riconoscere il parco, i paesaggi di incontri e le connessioni,
La mappa di comunità è un processo partecipativo che vuole andare a rafforzare il senso di appartenenza con la comunità e diventa un vero e proprio evento, in quanto la mappa è in grado sia realmente di guidare i visitatori all'interno del parco, ma viene redatta coinvolgendo tutta la comunità e contiene tutto ciò che,
E visibile fisicamente, ma anche ciò che voi comunità interpretate all'interno del del parco e la mappa di comunità, porta con sé tutta una serie di attività, cioè la ricerca sui luoghi sui toponimi, tutte le documentazioni raccolte che andranno poi a confluire nel nel nel museo e valorizzare e custodire il parco ovviamente significa innanzitutto potenziarne l'accessibilità ma anche mettere in sicurezza il,
Il parco, che è costituito da tanti punti di interesse che qui abbiamo chiamato, evidenzia i segni che, riferendoci a un termine coniato dal professor Giovanni Carafa, anche un grande appassionato di del complesso delle tagliate e che ha capito subito l'importanza di queste,
Di questi punti di interesse che, il cui nome tra l'altro è dato da segni incisi nella roccia da suggestioni e quindi è importante riscoprirle, soprattutto connetterle tra loro e connettere poi anche le come useo con il museo il Museo sarà creato all'interno dell'hub presente in largo Osanna che è stato recentemente ristrutturato grazie ai fondi del GAL e che tra l'altro è un edificio sottratto alla mafia come,
Stakeholder, cioè come attori che devono partecipare attivamente, abbiamo identificato una serie di associazioni di enti pubblici e privati e qui è entrata in campo voi perché siete voi, i stakeholder, coloro che hanno un interesse nel partecipare ai progetti dell'ecomuseo e che attraverso le proprie competenze e le diverse conoscenze, potete creare un sistema sinergico, l'Amministrazione può creare dei patti di collaborazione, delle convenzioni e degli accordi di partenariato e dei protocolli d'intesa al fine di coinvolgervi attivamente nelle nei progetti legati all'Ecomuseo utilizzando gli spazi per gli eventi e soprattutto promuovendo l'uso condiviso del patrimonio culturale e ambientale. Questo sistemazione di sinergico, sì, va ad affiancare a un modello di finanziamento misto, perché ovviamente è importante reperire fondi pubblici grazie ai bandi grazie ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei, ma è importante anche il coinvolgimento degli sponsor di soggetti privati e pubblici che possono avere interesse nell'investire, nelle come useo.
Creando sempre diviso diversificazioni delle attività legate al Parco, come aveva accennato il Sindaco, vi sono una serie di attività che sono già state svolte all'interno del parco, che hanno permesso di sondare il grado di interesse.
Dei visitatori,
E di comprendere qual è la direzione migliore per implementare la nascita del dell'ecomuseo. Quindi si è andato a a delineare un'immagine sempre più forte del parco come polo culturale e identitario. Ricordiamo alcuni eventi che sono stati molto suggestivi, grazie proprio a l'ambiente scenografico naturale delle tagliate, la passione di Cristo. Vi sono poi una serie di escursioni, accompagnate da tour enogastronomici che sono stati sia diurne che notturne le giornate del FAI, che hanno visto protagonisti anche gli studenti nel ruolo di apprendisti, ciceroni, il premio delle tagliate, che ha permesso di valorizzare le eccellenze pugliesi, e infine la recente rappresentazione dell'inferno dantesco, che ha visto addirittura.
Ivor i concittadini cimentarsi nel ruolo di attori, questa tavola rotonda apre tutta una serie di step che sono la predisposizione del documento di sintesi al quale seguirà nel mese di settembre il documento finale, dove andrà a confluire tutto il nostro lavoro, tutto quello che ci siamo detti e che può,
Uscire come idea da da questa tavola rotonda e una volta inviato alla Regione Puglia approvato permetterà la delibera della Giunta per istituire la task force e l'Ecomuseo, successivamente, il primo passo, una volta che l'ecomuseo sarà formalmente istituito, e la creazione della mappa di comunità, che si presenta proprio come un evento partecipativo che rafforza la coesione identitaria di questo luogo. Quindi, l'Ecomuseo come modello di sviluppo sostenibile genera valore sociale ed economico, valore sociale, perché perché noi andiamo a riscoprire le nostre radici, a raccontare delle storie che sono state dimenticate e.
Questo senso di appartenenza non fa altro che incrementare il motore sociale e la collaborazione tra i cittadini. Al tempo stesso, l'Ecomuseo permette una fruizione lenta del paesaggio. Una.
Un turismo sostenibile, che cambia anche il punto di vista al quale noi siamo abituati e quindi, di conseguenza, invogliando i visitatori a cimentarsi nella scoperta del paesaggio naturale, ambientale e anche enogastronomico della nostra terra, questo avrà una ripercussione positiva su tutte a su tutta l'economia.
Circolante e questo produce appunto un valore sociale ed economico allo stand suo tempo, preserva l'identità locale, creando un ponte tra le generazioni passate, presenti e future, e quindi una un'opportunità che va a incrementare in modo positivo il Comune di di San Giorgio Jonico, questo modello dinamico che permette di unire le bellezze naturalistiche,
Queste caratteristiche identitarie,
L'evidenzia i segni che con la memoria storica del luogo e la partecipazione della comunità si fonde nelle con museo Parco delle tagliate, io ho concluso.
Grazie.
Allora, alla fine di questo percorso, quello che è in realtà un inizio, se avete notato, se vi siete soffermati la nostra locandina non portava al suo, diciamo interno nomi di relatori, perché in realtà ci sentiamo noi stessi, cioè nessuno di noi si pone come conoscitore per cui ci sono tante persone fra di noi che ne fanno molte di più diciamo noi l'abbiamo visto da un punto di vista,
Tecnico o tecnico, o come la Regione vuole che noi ci esponiamo, ma quello che vogliamo è molto di più, cioè che parta veramente da una ricerca personale della dell'identità Sangiorgese, e quindi il questo è un esperimento che ci deve portare veramente ad un momento di cittadinanza attiva, cioè tutti noi ci dobbiamo spendere affinché si possa, nel nel nostro piccolo, nella conoscenza di tutti,
Portare avanti delle idee collettive che giungano da ognuno di noi non sono presenti.
Diciamo cittadini che non fanno parte di associazioni, quindi diciamo che sono intervenuti più che altro le persone invitati direttamente, no, non c'è la popolazione così generalizzata, però sarebbe bello se ognuno di noi, ad esempio, potesse in questo arco temporale, perché noi poi, a settembre dobbiamo in qualche modo chiudere un un pacchetto che diventa la mappa di comunità se durante questo mese, durante questo mese e mezzo, arrivassero anche sulle nostre mail delle proposte da parte vostra che possiamo includere all'interno di questa mappa di comunità e quindi fare della comunità le idee di ogni singolo. Quindi l'invito è proprio questo, cioè nella nella nelle vostre conoscenze ci sono veramente, abbiamo il professor Basile.
Che abbiamo invitato e ci ha onorato anche della della sua presenza.
Vorremmo veramente dei consigli da voi per portare avanti concretamente il discorso dell'Ecomuseo delle tagliate. Questo è solo diciamo una briciola per capire un po' come muoverci all'interno di questo discorso, che è veramente vasto, per cui siamo aperti già da adesso a qualsiasi intervento.
C'è qualcuno che vuole intervenire?
No, ma noi siamo contentissimi, anzi.
Leghista.
Grazie da qualche tempo sono diventato cittadino acquisito delle tagliato ogni tanto di San Giorgio quanto delle tagliate perché da buon escursionista io l'ho scoperto che per pura combinazione non mi ha guidato nessuno, addirittura la prima volta mi ci Kanai con in corda doppia alpinistica e poi ho scoperto i sentieri.
Tre anni fa cominciammo nascere una serie di attività con la Pro Loco molto interessanti, perché volevamo costituire un un gruppo di amici amici delle tagliate e abbiamo cominciato a portare dei contributi allora acque a questo obiettivo, ovviamente queste cose qui non si possono fare se non si coinvolgere la comunità intera per cui si inizi l'iniziativa è stata soltanto accademica, diciamo però accademie per accademia, cioè cioè del prodotto. Io, per esempio, personalmente ho tracciato.
Ma tracciato in senso mappa topografica una ventina di sentieri, alcuni già presenti, altri da da ripulire e alcuni da rifare daccapo per creare degli accessi, perché l'ideale,
Da esperto escursionista.
Modo di godere tagliate e fare percorsi circolari che non si intersechino che abbiamo fatto l'esperienza, per esempio delle Giornate FAI c'era l'intersezione a otto per cui i gruppi si intersecavano est e si creava quel quel disturbo perché in realtà chi deve chi si trova in netta chiara non si deve chiedere permesso, va avanti, scusi.
Camminare godesse di questo spettacolo, quindi 14 sentieri che possono diventare il 21.
Io questo lavoro lo ha fatto, lo possano lo posso mettere a disposizione.
Di questi sentieri in base alle difficoltà certamente Enzo, ossia chi mi ha preceduto, perché volevo dire che io ho contattai anche il Club alpino in una sezione di Grottaglie.
Per fare un corso personale aperto, ovviamente a chi volesse partecipare disse su come fare la segnaletica di questi sentieri.
Nella segnaletica dei sentieri, oltre al tracciato, sì, sì, segna il livello di difficoltà.
Ma grandi difficoltà negli sentire dettagliati non ce ne sono, diciamo che c'è una difficoltà, 3 soltanto per un ri un largo giro di ritorno, a lato lato, ippodromo, che è un po' un po' più, e la basta fare una una, una sistemazione tipo scaletta, naturans né gradonata fa ebbene sì, sì con materiali naturali o addirittura con delle spallette in legno come si faceva una volta.
In più o un'idea, qui, poi le idee vengono.
C'è una direttissima.
Chi la conosce la direttissima che scende dalla dal dal dal Belvedere è andato dettagliato che passa attraverso uno stretto canyon.
Che è una cosa di Quarto di di livello 4.
Io, quando sono quando abbiamo fatto le prove, un giorno ho parcheggiato la macchina, abbia Moscatelli e dopo un minuto più giù.
Prescindendo da questa direttissima, ovviamente non si può pretendere di fare un sentiero di tipo Alpi, quasi alpinistico, anche se breve al agli utenti, qualsiasi però fa facendo un giro da quella parte ho scoperto che c'è un un fosso nascosto su quasi su tutti e quattro i lati che sembra un vano scala.
Cioè se io vado a fare in questo fosso una scatola tipo, emergenze d'acciaio, quelli accessibili, Issime corrimano fatte a norme e tutto non deturpò, il panorama non deturpa il paesaggio perché lo faccio in una zona nascosta e mettere in sicurezza anche fornendo anche una certa e via di fuga oppure anche di accesso, perché una cosa è entrare da via Brunelleschi, altro suo mansionario della passeggiata che è bellissimo, tra l'altro della pineta alto di via Moscatelli dice, beh, ragazzi, adesso scendiamo dettagliate, eccetera sarebbe la scala. Tutte queste cose sono contributi che io posso tranquillamente rendere rendere noti, va bene, non so se vi serve.
Massimo viene.
Buonasera io sono Massimo De Lorenzis, Presidente dell'Associazione delle, così come ha detto Nicola Tanzi, anche io.
Vedo che c'è attualmente un problema nell'unire proprio fisicamente il sito della dettagliate al Belvedere, diciamo e infatti ne parlavamo anche in passato con Nicola che l'idea della scala di questa scala, ma anche di un ascensore che poteva essere un ascensore in cristallo, io poi viaggio penso in grande poteva essere tranquillamente una delle delle soluzioni, poi volevo sapere se come associazione noi possiamo già presentare.
Dei dei progetti, perché comunque.
Ognuno di noi delle associazioni, comunque, ha sempre sperato o no di poter dire la sua per quanto riguarda il progetto delle tagliate, noi, come associazione avevamo individuato anche sempre per portare le tagliate nel Paese, eventuali le parti non non in sicurezza da abbattere potevano essere utilizzate all'interno delle rotatorie piuttosto anche per creare delle panchine come Polignano con degli alberi di ulivo all'interno proprio per per rifarsi a quello che abbiamo detto di portare veramente le tagliate all'interno.
Del del Paese,
Perfettamente, cioè proprio piantarle e poi sarà un museo diffuso e poi io sono, sono legato comunque a San Giorgio come come santo San Giorgio Santo, e quindi sarebbe bello anche alle rotatorie mettere all'ingresso di ogni Paese a parte delle tagliate delle delle comunque insegna in Corte nei illuminate e quant'altro con delle scritte San Giorgio Jonico con l'INSEAD Uez San Giorgio e il Drago e poi sotto citate determinate nient'altro grazie.
Allora, per quello che?
C'è qualcun altro che vuole intervenire, posto che comunque le idee però possiamo sempre presentato, quindi non è.
Prego.
Allora?
Tempo addietro circa.
Negli anni 2000 sia stato fatto un parco che ho delle foto dove ci stanno illuminazione panchine parco giochi nell'arco di un anno che è stato tutto, io non vorrei che succedesse la stessa storia.
Per quanto riguarda Giovanni Carrabba, un carissimo amico, mio scritto delle belle cose che bisogna leggerlo questo.
Bisogna leggere questo libro e anche come, come ha impostato anche l'idea di come svolgere questo parco.
Ah, benissimo.
Sì, pure io dubito imposta ingoiare.
Forse è molto disilluso e, se sì, abbiamo le stesse idee con Giovanni, perché ci conosciamo dall'infanzia, io penso che sia disilluso più che altro perché lui ha scritto anche un piccolo libricino, perché lui non voteranno tanto da quello che ho potuto leggere lui ci ha sperato tanto quindi secondo me è più disilluso.
Che che altro.
L'unica cosa ho sentito una ciclopasseggiata all'interno.
Ma non perché tempo addietro ci venivano dei ciclisti, no a fare questi giri e io ho raccolto un sacco di bottiglie di plastica bicchieri, cioè fare.
E controllate.
E quindi vorrei dirvi anche diciamo che i nostri stuccatori non sapendo cosa ci stava.
Nel diciamo sopra all'origine c'erano molte grotte cose, però l'hanno demolito con gli esplosivi, alcune grotte sono rimaste idoneo qualcheduno che lo ha fotografato tempo addietro e chissà anche una grotta con.
Onde del delle Croci,
Ortodossi.
E poi ci stanno anche.
Delle scritte che io ho messo oppure no fatto delle fotografie e anche dove ci sono stati degli incidenti che hanno messo delle Croci.
Va bene, io vorrei che questo parco si realizzasse, io già io lo pensavo questo negli anni 80, vorremmo già parlare di queste cose perché io sono cresciuto con i miei nonni bisnonni, essa e so quasi tutto di questa zona come composta le piante che si trovano la gli animali tutto qua tutti i tipi di animali che vengono anche nel periodo delle migrazioni.
Va bene, non so più che dire, comunque.
Qualcun altro vuole vuole intervenire?
Dare qualche suggerimento,
Allora, prima di tutto e buona sera, a tutti voi e grazie di essere qui anche all'ingegnere a Lucia e ampia, insomma tutti quelli che stanno cercando di portare avanti questa questo progetto che ha sì e ambizioso, però noi ce la metteremo tutta affinché poi si arrivi a i risultati che ci stiamo prospettando, io parlo sicuramente da cittadino anche come consigliere comunale con la delega al Parco delle tagliate, quindi mi sta particolarmente a cuore questo posto, come tutta San Giorgio, ma sicuramente questo posto mi sta particolarmente a cuore e quello che ci tengo a dire è che dobbiamo fare il massimo affinché questo posto non risulti solo un posto, dove fare questi eventi, come chi, prima di me tipo il Sindaco aveva accennato, il fatto che si fa si faccia il singolo evento e poi il rischio è che per molti mesi il posto rimanga abbandonato e non vissuto.
E quindi una cosa che a me veramente ci ci terrei tanto, oltre ai progetti che sicuramente cercheremo di sposare quello di Nigo, quello di massimo di creare collegamenti.
Per chi passeggia direttamente tra il Paese, il Patto per vedere le tagliate, ma soprattutto esatto praticamente che questo posto diventi accogliente e ospitale per chiunque in qualsiasi momento, voglia stare lì con con con la famiglia, con i bambini con Iran, trae per i ragazzi. Insomma, rendere questo posto vivo sempre mattina sera pomeriggio anche di notte, addirittura se, qualora fosse possibile. Quindi, la mia speranza è che questo posto diventi il fulcro quasi del Paese e case e che entri in correlazione diretta con con il centro cittadino, quelli periferie. Io ovviamente anch'io sogno, come molti di con molti di voi, immaginare addirittura delle piste ciclabili che partissero dalle periferie del Paese e in qualche modo non dico entrassero, ma che comunque costeggiasse lo le vagliate, così anche come dei camminamenti.
E approfitto in questo luogo anche qui per questa situazione, per dire anche Aloisia di collaborare subito con la pulizia con la polizia municipale, in modo da fare subito delle insegne che ci indicano il posto dove tagliare, dove perché.
Normativo anche da amministratore. Purtroppo non ne abbiamo un'insegna che dica dove è il Parco delle tagliare, quindi magari Comites e Hanada Angelo, scusa scusa, scusami Lucia, faccio ogni tanto faccio confusione tra lavori pubblici e urbanistica, quindi sicuramente dobbiamo partire già già. Daremo un grande segno inoltre, facendo mettendo qualche insegne che indichi dove dove si trova, dove si trova il Parco delle Tagliavia. Quindi invito tutti voi a dare il vostro contributo, piccolo o grande grande, che sia, affinché si possa arrivare a a questa, a questo grande progetto che ambizioso ma, come ho detto prima, faremo il massimo serve per raggiungere gli obiettivi posti grazie.
Come, come direbbe Van Gogh, quando cerco mi direbbe Van Gogh, quando l'ispirazione arriverà, ci troverà dipingendo, ho dimenticato due cose importanti, una è quella dove è possibile di includerla all'interno del Cammino Materano, perché comunque io sono stato in contatto con l'Associazione del cammino materano e c'è la via Jonica che passa praticamente da Lizzano da Pulsano e sarebbe comunque una tappa ottima per il cammino materano e poi un'altra riguarda il mio.
La mia vena artistica, che è quella magari di creare all'interno del perché noi comunque alla fine è un contenitore, ma un contenitore comunque da riempire di idee e di all'interno, se ci fossero delle installazioni permanenti, che magari anche in silhouette con un semplice bordo il ferro richiamassero l'ex giocatori.
Non dico di arrivare a Tresoldi, però qualcosa del genere, in modo tale da diventare veramente un qualcosa, anche comunque noi abbiamo previsto una serie di laboratori creativi e quindi anche di mostre di pittura in plenaria, quindi tutto ciò mettessero anche perfetto per tutto ciò ho quindi chiesto,
Lega questo con quello che stava dicendo, in modo tale che il prodotto, il risultato di questi laboratori, potrebbe ovviamente diventare un'installazione permanente all'interno del Po. Questo comunque il rapporto del progetto che avevamo noi come associazione, che torneremo tra l'altro proprio con te lo abbiamo fatto in destri parta sì all'interno del Paese che richiamavano in qualche modo stilizzate sbagliate, quindi quindi già ci siamo, ci siamo, siamo in sintonia. Grazie mille.
Se si può, volevo specificare che non sarà un mio tu, non viene viene giù.
Non sarà un mio tu, ma questo progetto, come dicevo prima in premessa un esperimento di cittadinanza attiva, cioè quindi esiste il noi, non io tu c'è da dire, questo è fondamentale questo passaggio.
Buonasera.
Riconoscere io farò il Presidente della Pro Loco di San Giorgio Jonico, volevo solamente esprimere la mia gioia per questa tavola rotonda, perché voi sapete tutti quanto io e i volontari della Pro Loco amano questo, questo, magnifico posto, tanto si può riscontrare dalle tante iniziative che abbiamo fatti da soli e abbiamo affiancato tante volte l'Amministrazione comunale tanto è vero che abbiamo presentato proprio l'altro giorno in Regione un progetto per,
Arrivare a recuperare dei fondi che l'Assessorato al Turismo ha messo a disposizione delle Pro Loco.
Un progetto che si chiama come aquiloni abbiamo voluto dare questo questo titolo perché proprio.
E se verrà sviluppato proprio nella nelle nelle tagliate e un progetto di inclusione di identità,
Un progetto di inclusione, identità e quindi l'abbiamo fermamente voluto e ho presentato insieme all'amica Valentina, è proprio che verrà realizzato se, se si finanzia, ma anche se non ci finanzi, ma lo faremo lo stesso quindi non è un problema proprio per dar, per portare sempre maggiore risalto a questo a questo posto che riteniamo,
Punto focale della nostra del nostro del nostro Paese,
Sì.
Questo progetto che abbiamo presentato, certo, certo, noi l'abbiamo presentato, abbiamo messo una data orientativa perché la Regione ce lo chiedeva il 13 settembre, perché è una data in cui tutti rientrano dal mare e quindi sono ancora belle giornate. E un progetto che prevede e tutta la giornata con con escursioni, con musica, con ed enogastronomia, con laboratori di di vario genere, e quindi specialmente è orientato sui più piccoli perché noi di là che dobbiamo partire a far recepire le nostre i nostri posti, perché se gente come dicevamo anche altrettante volte l'ha detto anche il Sindaco ci sono bambini che ancora non conoscono queste questi costi, quindi noi ce la mettiamo tutta e siamo al vostro fianco. Come sempre,
Angelo.
Buonasera a tutti e mi associo ai complimenti per il progetto, agli assessori, ai professionisti e agli uffici che ci hanno lavorato, perché comunque anche dall'esposizione è chiaro quello che è l'intento veramente ambizioso con l'auspicio, anzi, io ne sono certa che alla fine verrà portato a termine sarà un bellissimo progetto io vorrei approfittare della presenza del dirigente degli altri docenti,
Perché il desiderio sarebbe quello di coinvolgere maggiormente le scuole, soprattutto con il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze che andremo ad eleggere nel prossimo autunno, ci stiamo lavorando insieme all'Assessore su una modifica del regolamento, istituendo anche magari l'Assessore proprio delle tagliate e lanciando un progetto che potrebbe essere il parco che vorrei quindi,
Chiederei una maggiore collaborazione delle scuole, non vorrei aggravare ulteriormente le scuole di questo di questo, di questo compito, però ritengo, così come diceva il Presidente della Pro Loco John che, partendo da una conoscenza delle generazioni più piccole, ci sia un coinvolgimento maggiore, quindi magari i bambini, conoscendo la storia e il territorio, potrebbero darci degli input che da adulti a noi si sano non non non non non verrebbero mai, quindi lavoreremo se c'è questa possibilità nel prossimo futuro, sicuramente in un periodo successivo a quello che è il prossimo step, però,
Con il coinvolgimento dei ragazzi, magari nel prosieguo della progettazione, potranno arrivare delle altre idee, grazie.
Buonasera io sono numeri di De Marco, sono il presidente dell'associazione, adottate, di Grottaglie e sono nel guida ambientale escursionistica, abbiamo già portato organizzato già tantissime escursioni nel nelle nelle tagliate e dobbiamo coinvolto tanta gente. Abbiamo portato grandi e non piccoli, ancora come diceva prima continua scusami Angela, vorremmo appunto aprire ancora di più al alle scuole, coinvolgere ancora di più i piccoli e i grandi di ogni ordine e grado, cercando di arrivare soprattutto non tanto ai piccolini, dove è facile arrivare ai piccolini in ogni modo, ma alle fasce un pochettino più grandicelle, scuole medie e scuole superiori, dove è difficile arrivare se non attraverso le scuole.
E il loro coinvolgimento è importantissimo, perché sono le le generazioni future immediate, che comunque saranno poi collaborativi con le Amministrazioni, nelle associazioni, eccetera, e quindi è importante arrivare a questi, a questi ragazzi, a questa fascia d'età e quindi noi cercheremo di da parte nostra di fare anche dei progetti didattici magari Dariush delle proposte didattiche delle uscite didattiche per queste fasce d'età nel nelle scuole di ogni ordine e grado e vedremo un po' di coinvolgere soprattutto questi ragazzi, anche perché, quando questi ragazzi delle scuole superiori in modo particolare vengono coinvolte in quel coinvolti in questi progetti,
Alla fine rispondono rispondono bene, hanno bisogno di input, hanno bisogno di stimolazioni, questi questi ragazzi.
Quest'anno, abbiamo fatto una sola, una sola escursione tematica riguardante le orchidee perché l'anno scorso durante escursioni mi ero accorto. Mi ero accorta che c'erano tanti tanti piccoli IBD, tanti piccoli specie di di orchidee, e quindi quest'anno grazie ad un progetto anche finanziato dalla Regione Puglia a cui, con le nostre osservazioni abbiamo potuto portare un esperto di orchidee nel nelle tagliate e abbiamo scoperto effettivamente che ci sono tanti tipi di interessanti nella nelle tagliate. Questo.
Questo studio però deve iniziare a febbraio, perché noi abbiamo fatto alla fine aprile, quest'anno essi e quindi da alcune alcune le avevamo già perse altre, non non ce ne siamo ritrovati perché col Ministero qualcosa a febbraio iniziamo a trovare già la i primi germogli e quindi possiamo identificare già con rispetto perché io non sono in grado di identificare i germogli,
Identificati già quali sono le specie, quelle sono delle orchidee, perché è un sito importante per le orchidee, la guerreggiate, a parte anche tante tante specie, sia dal punto di vista faunistico dal punto di vista della flora che ci sono tante specie di piante interessanti nella nelle crimine. Quindi.
Cercheremo un attimino di organizzare più escursioni tematiche, più coinvolgendo un po' più di esperti nelle nostre escursioni in modo da poter ampliare ancora di più la conoscenza sia nostra, ma anche nel pubblico del di quelle che sono le peculiarità della della Gravina nella scusatemi non gravino permessi.
E questo organo sempre niente, questo è quanto grazie.
Buonasera.
Mi conosce per chi non mi conosce, sono un carabiniere.
Associazione, Sherwood, di Grottaglie, nonché da anni attività sul sviluppo sostenibile e su quello che è l'Assessore della memoria, leggo questo Museo Parco delle tagliati sarebbe Ecomuseo delle memorie di memoria anche tra virgolette, essendo ormai di una certa età, mancano ahimè 35, però quando ero piccolino so cosa significa lavorare in tritovagliati nelle cave.
Quando nel 2009 questo volume fatto geometri e quant'altro?
Il 4 minuti, 2 minuti.
4 milioni mi ha detto quattro.
Ah no.
Va beh, ma lo sa.
Le la proposta è questa allora, siccome siccome noi, tra virgolette come associazioni, già dal 2009, ma poi nel 2013 abbiamo attivato tutto un percorso sulla mobilità sostenibile, su quello che è la famosa green road, che sarebbe forse un modo anche di essere rivalutate visto che i prossimi,
I fondi del GAL Magna Grecia sono 5 milioni e mezzo. Pensiamo anche di attingere qualcosa di là.
Su questo aspetto.
Qual è la cosa attualmente, credo che non ci sia più un ragazzino a tagliare un tubo quando vanno su questa sarebbe un'idea anche tra virgolette di recuperare quella manualità e vi propongo di campi internazionali, perché in questo caso abbiamo a manodopera a costo zero, ma abbiamo anche aspetti in cui questi ragazzi che vengono conoscono il territorio assimilato con quello che è di Grottaglie le Cave di Fantiano perché è una storia, perché quando sennò facciamo rete non andiamo da nessuna parte, siamo andati un po' veloce nella descrizione dei progetti, ma comunque noi abbiamo previsto proprio una connessione con l'Ecomuseo del Mar Piccolo e anche con le Cave di Fantiano e anche poi di entrare nella rete digitale di tutti gli Ecomusei della Regione Puglia e italiani.
Se mi parla del Mar Piccolo, nel 2009 noi facemmo un progetto per quanto riguarda la mobilità si chiama da Monte Armani, Grottaglie Monteiasi circa il Mar Piccolo, ma visto che c'è oggi il GAL Magna Grecia, sarebbe opportuno che anche su questo diventasse una sorta di itinerario, quindi mi sono sentito qualcosa come un bene confiscato.
Lab, che è presente in largo Osanna, è stato ristrutturato con i fondi del GAL Magna, Grecia, ed è un bene confiscato alla mafia ed egli che abbiamo pensato di creare il museo fisico benissimo ben averlo saputo stasera, in quanto, come le associazioni siano iscritte all'Agenzia nazionale dei beni confiscati, da un anno saranno lavorando sul territorio. Ahimè, del Comune di Grottaglie che sia sordo. Pensiamo che questo possa essere anche un'occasione un'opportunità, visto che avete fatto questa iniziativa o no, che è quello di far capire anche che i beni confiscati vanno accumunati ai beni comuni. C'è un bando della Regione Puglia che scade l'8 agosto, beni comuni e beni confiscati. Finisco Sherwood è a disposizione. Se volete, non c'è problema. Grazie, ringrazio.
Però fa il suo momento.
Spesso.
Allora ho sentito nominare più volte, Giovanni Caracciolo.
Il mio incubo.
Perché?
Sì, in effetti vi sentite.
Si sente troppo da incubo, diventa.
Giovanni Carafa, dicevo che così si scherzava, scherzano l'incubo perché è stato un mio allievo, mio studente vive accademie, per cui dal 78 79, che sento parlare delle dagli altri.
Quindi conosco bene il posto e devo dire che sono veramente contento sia della partecipazione e sia di questa presa di posizione, insomma, da parte dell'Amministrazione comunale mi hanno pagato un caffè praticamente prima quindi dell'Amministrazione comunale e di tutti questi giovani protagonisti Assessori insomma che.
Ce la stanno mettendo tutta affinché questi questi progetti, che hanno un forte carattere identitario.
Si realizzino si tramutino in realtà.
Personalmente, ciò un pochettino di esperienza sono più di una ventina d'anni che ho seguito tutto l'iter del Museo Etnografico al freddo Maiorano di Taranto, per cui ho visto come quello che il mondo.
Dei musei esiste la rete dei musei pugliesi, all'interno della quale potete entrare nella misura nel momento in cui si istituzionalizza il civico e i Comus, io Parco delle tagliate, perché bisogna mettere in evidenza che è l'Amministrazione comunale l'Ente secondo me di riferimento, a prescindere dai soggetti che ci sono oggi sentivo varie proposte.
Tutte interessanti, però io sono un po'.
Il progetto è fatto bene, fatto bene, risponde a quel e a quelli che sono poi i requisiti e ciò che la Regione Puglia richiede nel bando, lasciamo stare poi chi dà vita a questi bandi, perché il più delle volte è gente che non ha molta esperienza e sono funzionari che il più delle volte fanno copia e incolla, non vado oltre perché.
Se è così, però, il progetto mi complimento, è fatto bene quanto il poi il 6 realizzato un progetto, non lo si sa però la cosa importante, secondo me, che si parta poi sentivo le varie proposte, tutte belle.
Nebo col professor Riondino, parlavamo, c'avevamo a fianco il Alfredo Traversa, una risorsa del territorio che potrebbe, insomma, è un punto di riferimento per quanto riguarda il teatro, e non solo, ma si parlava del coinvolgimento della scuola, io ho insegnato per tanti anni,
E 42 anni e 10 mesi, eccetera, eccetera, insomma, giusto per gli anni le richieste si son partito dalla scuola elementare, poi va beh, siamo andati un po' più su, però mi sento sempre legato a quello che il mondo si quello che è il mondo della scuola e chi sta nella scuola insomma,
Ha tutta la mia solidarietà, quindi la scuola è un punto di riferimento in questi progetti, non si può prescindere perché tutto il discorso identitario deve coinvolgere la scuola, i ragazzi.
Detto questo, si fanno tanti bei discorsi, si parlava di governance e io, invece, più che di governance, siccome?
Solo il termine ci vuole un comitato tecnico scientifico, il Comitato tecnico scientifico, non deve essere bello, il discorso del forum e tutto, ma ci vuole un comitato e un coordinatore, un direttore, allora io l'ho fatto per più di 15 anni non ho mai visto Anna Lindh e poi l'euro ma non mi interessava era sono cariche onorarie che l'Amministrazione comunale secondo me può dare di volta in volta va fatto un Comitato tecnico scientifico che deve rappresentare il territorio.
Non necessariamente le associazioni, l'Amministrazione, gli Assessori preposti, la scuola e un rappresentante della scuola. E poi un rappresentante qui non l'ho sentito nominare invece importante la Sovrintendenza alle Belle Arti. Anche esentare Anton ramaglie sprovviste vengono da Lecce, però coinvolgere la Sovrintendenza del progetto gli dà più vigore, più importa, cioè quella giusta importanza che merita, anche perché bene o male, nel momento in cui si istituisce un museo e si rientra nella rete dei musei bisogna avere a che fare per forza con la Sovrintendenza,
Anche perché il progetto ci diamo del tu che tu hai realizzato, poi, nel momento in cui viene a tradursi, deve essere sottoposto alla Sovrintendenza, anche perché leggo anche alte e le paghiate hanno il vincolo e quindi tutta questa attività dal punto di vista burocratico e legislativo dev'essere supportando essenzialmente per quanto riguarda il discorso della del Comitato Tecnico Scientifico, bene, il Comitato tecnico scientifico deve essere composto di persone, anche esterne, cioè in questo caso gli esperti. Io sentivo tecnico di quello tecnico, di quella tecnico, di quella, ma tu, nel momento in cui li mette insieme, non viene fuori nessuna programmazione, invece ci vogliono delle persone esperte, insieme ai politici, ai funzionari, perché è giusto perché loro.
E la macchina, la struttura portante sono i funzionari e i politici, il Sindaco, infatti, non nei vari Comitati tecnici scientifici c'è il Sindaco o un suo delegato, ci sono gli Assessori, perché è giusto che ci siano. Beh, sono queste persone che debbano poi alla fin fine programmare e prendere in considerazione le varie proposte, ma se si arriva al punto, ho sentito belle cose che ogni associazione viene, mi propone qualcosa o vuole che si proponga qualcosa.
E si iniziò a creare tutta una serie di problemi e di dissapori, soprattutto visto che ha citato il Sindaco, che è anche un commercialista, chiaramente poi il progetto perché, come diceva il Sindaco in premessa la governance essere pubblica privata e chiaramente oltre alla sostenibilità ambientale ci deve essere anche la sostenibilità finanziaria c'è o almeno per reggersi in piedi poi ci vuole dire che c'è bisogno di una mano di tutti per affinché le cose vadano avanti, no, perché tali associazioni noi e io guardo,
Ho preferito fare un discorso, anzi, non sono entrato nella parte tecnica o meno, però convegni sul patrimonio. Insomma, questi discorsi, questa quell'argomento, l'oggetto della conversazione lo conosco, lo conosco poi ognuno è ovvio che bisogna bisogna tenere, bisogna tener conto del partner rialzo tra il pubblico e il privato, però queste sono anche cose, per esempio nel momento in cui parte il progetto. La prima cosa su cui vi do vende anche impegnare e uno Statuto un Regolamento.
Sì, ma non li deve fare solo l'ingegnere o l'architetto, ci vogliono anche altri soggetti, perché voi, il più delle volte, se due persone carissime però finite se va a finire giustamente ve lo richiedono e allora entrate anche in ambiti che non sono di vostra competenza non voglio offendere nessuno e perché però io parlo per quella che è la mia esperienza allora e poi sto parlando anche in modo molto franco.
E non perché sia Franco di nome, però perché ho visto, da parte del sindaco e dell'amministrazione, un e un serio impegno a portare a compimento questo progetto, per cui dicevo, ma stare qui a proporre cosa il proporre attività e cose vanno fatte dopo dopo che festeggiamo l'istituzionalizzazione del museo, però la governance, lo Statuto, il regolamento sono.
Sì, sono cose, sono cose importanti.
No, ma hanno fatto il MEF anche perché la Sovrintendenza, quello richiede.
Approfondito.
Smonti, molti, sì, molti, so copia, incolla profonda sembra essere quello di Tricase.
Sì, per esempio ci sono regolamenti, voi sapete bene che si usa fotografie aumento, cioè ci sono tanti aspetti che non Regolamento vanno presi in Giust, sì, vanno presi in considerazione, poi nella prima occasione utile per, ma insomma mi ha invitato e sono venuto con piacere insomma anche perché dicevo prima,
Giovanni gara fra 10 Corsi è difficile e infatti non lo sento da un po' di tempo e lui vive adori, stanno vivendo, Sardegna, è andato anche in pensione, anche lui un pensionato si ha scritto Franco.
Sì, io io ho letto le bozze di quei libri, quindi lasciamo stare, però ecco, e ci sono queste risorse che poi vengono vengono da sole, ci avete un dirigente scolastico che sembra molto attiguo, tanti docenti che vedo presente stasera, quindi vuol dire che in rapporto scuola il territorio è molto sentito. Ecco, su questo bisogna elaborare e perché i veri protagonisti in poi è tutto quello che noi facciamo e e per i ragazzi, altrimenti, insomma, sono parole poi casomai nel momento in cui festeggiamo allora parliamo di iniziative culturali o meno proposte, ma stasera già ne ho viste tante, ne ho sentite tante per cui me ne vado e lascio la parola al grande al freddo tra verbis rimanere al tavolo io rubo solo 30 secondi, grazie, grazie, professor.
Dopo solo 30 secondi per fare l'in bocca al lupo a questa questa iniziativa e se proprio dovessi dare un consiglio, io mi soffermerei su Eco, Museo e Parco, nel senso che la difficoltà, secondo me sarà.
Nell'andare avanti sempre specificare, capire e cercare di comprendere che cosa significhi sempre meglio un eco-museo e un parco.
Non vorrei che la parola parco penso che ognuno di voce a un'idea completamente diversa ognuno c'è un'idea di parco certamente non è quella che per decenni abbiamo avuto a Taranto, parchi quando andavo in giro per l'Italia e dice noi a Taranto abbiamo i parchi minerali, sono basis questi parti ma si possono e quindi di riuscire a difficile spiegare cosa fossero i parchi anche a Taranto i parti quindi questa parola va usata con CAP specificando o mettendo a fuoco l'idea di un palco perché altrimenti è una parola molto generica di parco e l'Ecomuseo idem.
Lo è già.
Allora, che cosa si differenzia, che cosa significa un eco-museo, quindi penso che il lavoro, se posso consiliare di andare proprio dentro a questo discorso, anche perché vuol dire il nel corpo principe del progetto, l'Eco Museo e il Parco ma cos'è un Ecomuseo, cos'è un parco quindi, se era possibile anch'io nei prossimi incontri piacerebbe comprendere questa queste definizioni, perché queste secondo me potrebbero essere, andando a particolareggiate, a specificare il potere benessere il biglietto da visita non solo di San Giorgio Jonico di un territorio ma perché offre una cosa.
Che specifica e non generica, altrimenti ci ritroveremmo i parchi minerali. Ecco, grazie ancora per l'invito, buon lavoro grazie all'euro,
C'è qualcun altro vuole intervenire.
L'assessore.
Prego Hamas.
Buonasera a tutti, io volevo ringraziarvi per essere stati presenti questa sera, come sapete, e come abbiamo visto dalle slide, precedentemente, il lavoro di promozione e di valorizzazione del territorio è andato avanti negli ultimi tempi, riscontrando, tra le altre cose,
Nel bellissimo palcoscenico nel successivo pacco delle tagliate, grande successo eh, ma la cosa che ho potuto appurare in tutto questo lavoro e la l'entusiasmo e la collaborazione che è arrivata da parte dei ragazzi quando hanno fatto gli apprendisti, Ciceroni o dei cittadini Santori, quindi.
Penso che questa sia la strada giusta e che finalmente quel quel luogo tanto identitario, ricco di storia del del nostro Paese, stia avendo finalmente la il la giusta, il giusto valore, l'attenzione che merita. Io penso che alla fine di questo percorso e ringrazio voi per il lavoro che state svolgendo, il lavoro di promozione e di valorizzazione sarà ancora di più intensificato. Certa che l'entusiasmo che abbiamo raccolto finora, la collaborazione e la disponibilità da parte delle associazioni, o comunque.
Ognuno allora, a modo proprio che ha collaborato sia da noi sia davvero una un grande valore aggiunto. Io volevo veramente brevemente ringraziare perché finora il lavoro che è stato svolto ha riscontrato davvero grande supporto da parte delle associazioni del territorio e da liberi cittadini che si sono appassionati e incantati, perché alcuni non non conoscevano proprio il luogo delle tagliate. Grazie e buon lavoro a tutti noi.
Allora gli intervenuti manderemo l'e-mail, così se magari avete qualche proposta.
Ce lo ce lo inviate dal?
La vengono abbiamo nel.
Naturalmente questo non è il lavoro di un singolo ufficio, ma è un lavoro collettivo di più uffici, in primo luogo quello della promozione del territorio, perché grazie proprio a questo ufficio si riescono a creare le reti tra le associazioni e l'Amministrazione, quindi io ringrazio Maria Carmela che ci hanno sostenuto nel nel progetto e che sicuramente lei lo utilizzerà come base per tanto che verrà in futuro.
Ringrazio tutti, aspetto suggerimenti anche per iscritto, in modo da poter suggellare, diciamo, questo.
Allora potete inviarle poi potete inviarle a protocollo chiocciola comune fra il Nucleo pec, punto comune di San Giorgio Jonico, punto it, quindi al protocollo normale e il protocollista sa poi gli uffici di indirizzo.
Oppure?
Questo piano terzo piano.
Se non ci sono altri interventi io ringrazio tutti quanti hanno partecipato.
Non invito il Sindaco perché voglio dire ha già da ha detto che sarebbe stato brevissimo all'inizio.
No no no, quindi.
Sì.
Sì, un attimo solo un attimo.
Buonasera buonasera a tutti, io non faccio parte di nessuna associazione, sono una cittadina e sono molto contenta di questa iniziativa perché io ci tengo tantissimo, essendo nipote di sfruttatori inzuccata, sono cresciuta dei racconti di mia mamma, che portava da mangiare a mio nonno mezzi mentre erano, in queste cave di tufo, a lavorare con sacrificio, sudore, insomma, sole battente. Quindi sono molto contenta che si sia si stia realizzando questo questo progetto. Quello che volevo dire è che magari ecco posto eventualmente mettere a disposizione, poi magari si vedrà perché comunque questo lavoro che veniva fatto era, diciamo, la realizzazione dei tuffi per costruire delle case e San Giorgio, è pieno anche la casa di costruita da mio nonno, che comunque si era comprato un pezzo di terreno e invece di alzare la classe in altezza scendevano giù, quindi diciamo, noi abitiamo in una casa che è praticamente una cava.
Quindi e le case venivano costruite in un certo modo, quindi finalizzare questa promozione, sicuramente delle tagliate, ma anche facendo capire come venivano poi realizzate le strutture, perché era vera Ingegneria di gente, di persone molto umidi che non conoscevano nulla. Eppure queste case adesso hanno secoli, è comunque esistono ancora con delle tecniche anche per recuperare l'acqua piovana, perché non c'era acqua, quindi quindi facevano delle canaline da sopra al tetto che scendevano giù e c'erano de dei bacini dove loro prendevano. Quindi, insomma, diciamo collegare finalizzare la visita sicuramente di queste tagliate, ma anche, diciamo collegarle, ecco appunto a non so se si può fare una numerazione di queste case, che comunque ce ne sono diverse.
Anche si potrebbe chiedere noi, cioè potrei per esempio sarebbe una cosa, ecco così, c'è il coinvolgimento, ancora di più, non so.
Allora ci sono delle cantine, noi, per esempio abbiamo una cantina, eventualmente va beh, siccome ero sicuro da risistemare, perché è una cosa che noi quindi però si può fare se eventualmente si può fare, quindi sarebbe come per esempio non so al nord esistono gli alberghi diffusi che comunque sono desk dei delle insomma delle dei Paesi che vengono insomma adibiti e quindi si può fare un eco-museo non solo,
Sì, in effetti, come detto, insomma, ci sono delle scale da mettere sicuramente in sicurezza, se uno volesse, però, è bello da vedere perché praticamente che queste case davanti sono a piano strada e dietro sono al sesto piano, praticamente perché sotto niente questo giusto uno spunto, insomma anche perché così effettivamente nei cittadini magari ci sentiamo ancora più coinvolti, insomma.
Grazie a voi buona serata.
Per cui, come diceva il Sindaco all'inizio, questo è un non è un punto d'arrivo, ma un punto di partenza per cui chi chiunque abbia proposte, siano essi cittadini, associazioni e andiamo tutti tutti coloro che vorranno dare un contributo, non lo potrò andare tranquillamente.
Sì.
Diciamo rispetto ai social, magari ognuno di noi può mettere la PEC.
Anche sulla pagina si suggeriva Matteo.
Va bene.
Sì, faremo altri incontri tesi, ma questo era il disavanzo del primissimo step grazie, grazie a tutti voi, grazie.
Un attimo, il Sindaco, un attimo.
Lo IOR dato rilancio della.
No.
Prima rilasciati 30 secondi, intanto sappiate, ma questo lo dico a chi non è sangiorgese c'è chi non è San Giorgio, visto che ha vissuto nella parte antica del sistema delle tagliate, delle Gravine eccetera, è diffuso molto di più che in quel sito di cui stiamo parlando c'è tutta una parte di via Castriotta, via Rocca via Duca degli Abruzzi sono costruite su quel sistema di di di di territorio, ci sono, come diceva prima la la mia amica, che è intervenuta.
Brunella, io la chiamo Brunella in realtà, signora Bruna.
Tutta ci sono costruzioni su via Castriotta su via Duca degli Abruzzi.
Ma anche la, anche la Chiesa, Matrice illegalità che hanno sono sporgono sulla strada principale via Castriotta e sono al piano terra, poi nel cortile posteriore ci sono dislivelli di 10 15 metri, addirittura e lì sotto ci sono delle delle parti tenete delle Gravine che non sono mai state esplorate se non in pochissime ma in minima parte e soprattutto sono adornati di piante spontanee di piante selvatiche che sono praticamente intatte sono rimaste in vita da 200 300 anni su questo è il sistema della nostra comunità, che forse andrebbe mappato e riscoperto e studiato molto di più, insieme eventualmente alla San Giorgio.
Sotterranea, si potrebbe dire, io ho vissuto e ho.
Ho frequentato la casa di mio nonno materno, che è vicino alla chiesa matrice e dalla cantina del secondo terzo piano sotto il livello stradale della casa di mio nonno, si arrivava tranquillamente in piazza Margherita e vi nei pressi della della Chiesa matrice della chiesa de de Santa Maria del Popolo attraverso dei cunicoli,
E attraverso delle porticina che venivano scavate alte non più di 70 80 centimetri tra i costoni. Si passava da un costone all'altro attraverso queste porticine. Ovviamente lo facevamo quando eravamo anche un po', come dire, incoscienti per per andare lì sotto perché effettivamente l'ambiente non è, non è proprio dei più sicuri. Dal punto di vista, però, tutto questo dovrebbe essere oggetto, eventualmente insieme a tutto il processo che stiamo mettendo in campo, che non è che un processo che teoricamente non avrà mai fine, perché l'identità da scoprire sarà sempre più ampia. E una delle critiche che ha fatto da ultimo su questo, sul sul, sul momento che stiamo vivendo oggi il professor Carafa è stato di dire non bisogna relegare l'identità sangiorgese solamente a quel sito le cambiate sono solamente un simbolo della San Giorgio esita, ma tutto intorno a partire dal Monte Belvedere. Il fatto lui parla di Gaeta, inviate sul Belvedere perché, tra l'altro, sono particolari nel nostro tagliate per il semplice fatto che normalmente voi a Grottaglie avete le Cave di Fantiano. Le Cave di Fantiano sono un buco.
Tutto intorno dei di.
Muri di di di di roccia o di tufo, eccetera. Le nostre, proprio perché sono state fatte sul su un pendio della del Monte Belvedere, hanno una panoramica che difficilmente si trova si trova a vedere in zone di cave perché hanno quella particolarità, ma tutta la zona del Monte Belvedere è fatta di di Gravina, di di di di caverne di che sono stati in parte anche.
Non distrutte, perché bisognava tagliare i costoni della della roccia e alcune sono sono sopravvissute. Tra l'altro, alcune ancora oggi sarebbero oggetto di di di di visita, perché sono molto belle da vedere e potrebbero essere veramente interessante. Quindi noi oggi io ritorno a ringraziare perché siete qui presenti e anche per i contributi che vorrete darci. Il ho apprezzato molto la schiettezza e la sincerità con cui il professore già in qualche modo rappresentate anche le difficoltà di questo percorso, difficoltà legate alla alla governance e soprattutto a chi dovrà in qualche modo poi tenere le fila del di tutto il discorso, perché acqua acquisire, recepire tante proposte, è bello, poi fare la sintesi è realizzarle. È il momento più difficoltoso, oltre ovviamente, come prima accennava Andrea al fatto che tutto si può fare, ma per fare le cose bisogna avere innanzitutto tante idee, tanta buona volontà, ma anche e soprattutto tanto le risorse finanziarie, grazie a tutti e arrivederci alla prossima.