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Consiglio Comunale del 29 agosto 2022
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21 e 0 1 siamo in perfetto orario, iniziamo con l' appello delle presenze dell' ottavo Consiglio comunale del 2022 presente invito ovviamente sempre tutti a parlare bene dentro al microfono per la registrazione.
Presente presente, presente presente.
Presente.
Presente, assente, giustificato.
Presente assente, giustificato, presente.
Presente.
Assente giustificato punto numero 1 all' ordine del giorno, Lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente di esattamente un mese fa, 29/07/2022.
Chiedo se ci sono interventi in merito.
Se non ci sono interventi in merito, pongo in votazione.
Il punto numero 1 all' ordine del giorno, i verbali della seduta precedente favorevoli.
L' unanimità dei presenti e vi ringrazio.
Passiamo al punto numero 2 all' ordine del giorno, che è quello che sicuramente.
Caratterizza questo Consiglio comunale.
L' esame delle osservazioni, della Pro ed approvazione definitiva della seconda variante, parziale al Piano del Governo del territorio, del Comune di Sabbioneta adottato.
Nel Consiglio comunale dello scorso 28/02 per l' esposizione di questo punto, per la trattazione di tutto ciò che riguarda i pareri degli enti sovraordinati osservazioni dei cittadini. è qui presente l' estensore della variante, l' architetto Federico Bianchessi che ringrazio, che con l' ausilio di del proiettore e di ciò che ha proiettato ci esporrà il punto. Lascio la parola per l' intervento e invito a parlare nel microfono per favorire la registrazione. Prego, grazie buona sera a tutti, come diceva il Sindaco questa sera verrà, diciamo che verrà presentata, diciamo la proposta di di contro deduzioni alle osservazioni che sono pervenute al piano adottato e le modalità di recepimento dei pareri degli Enti sovraordinati.
Il piano, la variante al piano al PGT, era stata adottata in appunto a fine febbraio.
Esistono poi attivate le procedure previste dalla legge per la pubblicazione dello strumento urbanistico.
Questo è stato pubblicato sul sul sito del Comune e presso le sedi preposte ai fini delle osservazioni da parte dei cittadini ed è stato trasmesso agli enti sovraordinati, cioè Provincia, Regione, Provincia, ARPA e ATS ai fini dei rispettivi pareri, così come richiesto dalla legge urbanistica.
Sono quindi ora, diciamo sì, voteranno i recepimenti e le controdeduzioni ai fini della definitiva approvazione dello strumento urbanistico che, a seguito di questa votazione, potrà entrare in vigore. sarà in realtà necessario ancora un passaggio dopo la deliberazione di Consiglio comunale, che consiste nella trasmissione dei file digitali a Regione Lombardia, i famosi shape file Regione. Farà un controllo di forma sulla, diciamo, sulla struttura fisica di questi file, quando questo controllo sarà superato positivamente. Trasmetteremo l' avviso per la pubblicazione sul BURL e solo con la pubblicazione sul primo volo disponibile. Il la variante al PGT sarà in vigore a tutti gli effetti, quindi ci sarà un percorso di circa un mese ancora a partire da oggi per i tempi tecnici, anche appunto di di pubblicazione sul bollettino di Regione Lombardia.
Detto questo, vado a presentare prima le i pareri degli Enti.
In particolare il parere di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, ARPA e successivamente le osservazioni dei dei cittadini, le tre osservazioni che sono pervenute.
Pareri più importanti sono quelli di di Regione, Lombardia e di provincia, che devono essere necessariamente recepiti, come prevede la legge e la legge quadro, la legge 12,
In particolare il parere di Regione Lombardia si compone di due parti una parte di carattere orientativo e una parte di carattere invece prescrittivo, la legge regionale dice che il, il Consiglio comunale si deve esprimere recependo le indicazioni prescrittive e controdeducendo le indicazioni orientative, come dire che sulle indicazioni prescrittive e c'è una sola opzione che è quella appunto dell' accoglimento del recepimento, per evidenti ragioni, appunto, di di sovra ordinamento, mentre per le indicazioni di tipo orientativo c'è un margine di discrezionalità che corrisponde appunto la modalità con cui queste.
A questi contributi possano essere accolti o meno all' interno dello strumento urbanistico, ma sempre motivando la appunto la decisione stessa, cosa per la Provincia, anche se provincia, è stato forse un po' meno precisa nell' esprimere il suo parere, diciamo che tutte le sue indicazioni le abbiamo inteso comunque sostanzialmente in senso prescrittivo.
E allora adesso cerco di riassumervi brevemente il il parere della Regione, seguo l' ordine della del documento che ci è stato trasmesso, quindi partendo dalla parte orientativa per poi arrivare a quella a quella prescrittiva e alcuni argomenti sono magari un po' tecnici cercherò di riassumerli insomma in maniera opportuna allora, appunto il parere si compone di due parti, come dicevo,
Una considerazione propositivo, orientativa e una invece di tipo prescrittivo su che cosa, su su ciò che è oggetto specifico di interesse strategico da parte di Regione riguardo al territorio di Sabbioneta, cioè i siti UNESCO, sostanzialmente il core e il buffer del sito UNESCO su questa materia la Regione si esprime diciamo con un potere che è sovraordinato quello del Comune allora su considerazioni orientative.
Una prima cosa che ci è stata chiesta e la analisi di coerenza tra gli obiettivi del PTR e gli obiettivi e le azioni della del del PGT. Questa analisi era stata fatta in parte dentro la VAS. Ci è stato chiesto di dettagliarlo ancora di più, diciamo all' interno della, diciamo della variante, come allegato alla variante, vi anticipo già che è stato poi prodotto un documento ad hoc a una lunga tabella. Ecco dove si vanno a confrontare obiettivi e azioni, appunto subordinatamente a questo diciamo dentro al quadro di degli di questa necessaria opportuna coerenza tra pianificazione regionale, pianificazione locale.
La Regione ha chiesto a insomma proposto che si incentivi la valorizzazione e la promozione dei percorsi ciclopedonale, in particolar modo Edipo fruizione paesaggistica che punto successivo la espansione urbana sia, diciamo, sempre limitate il più possibile.
E cercando di mettere in relazione alle nuove previsioni, con gli effettivi trend di crescita della della popolazione che lo studio della, diciamo, delle nuove aree produttive e terziario commerciale sia sempre, diciamo, riferito non solo alle necessità del Comune ma a una, diciamo una valutazione di più ampio respiro che coinvolga anche i esatta la dimensione sovracomunale e che tenga in considerazione il tema della della mobilità, poi.
Ha sempre a titolo collaborativo.
Vengono, diciamo, viene suggerito che il nuovo ambito di tre vi ricorderete è quello diciamo preposto all' insediamento della della del parco del parco commerciale sia, diciamo, assoggettato, ad una pianificazione complessiva, una scheda d' ambito, ecco dicono qua in particolare dove diciamo riportare tutti i vari parametri dell' intervento, le varie prescrizioni che sono maturate nell' ambito del percorso di adozione e di approvazione del del piano nel far questo evidenzia erano l' aspetto forse più sostanziale, cioè che questo diciamo piano unitario, poi vedremo lo abbiamo recepito andando questo questo. Questa indicazione è stata recepita mediando anche con quella della provincia di Mantova, prevedendo proprio un piano attuativo.
Con un perimetro che è stato chiaramente definito.
Per diciamo, l' attuazione di questo intervento dice Regione dentro questo Piano attuativo è opportuno che si indichino tra le condizioni di compatibilità dell' intervento, la dismissione dell' attività commerciale che c'è adesso a nord della SP 420,
E anche il non insediamento successivo di attività commerciali. Lì, cioè nel momento in cui il soggetto attuatore si è impegnato a dismettere l' attività a nord della della provinciale per trasferire, diciamo, l' attività, la la porzione commerciale a sud e creare un parco commerciale a sud che poi né prima né dopo venga rimessa in discussione questa condizione che è necessaria ai fini dello spostamento del potenziamento dell' attività commerciale.
Quindi questa è la richiesta che ha fatto, ha fatto la Regione.
E poi ritornano ancora sul tema delle a volte si ripete un po' il parere, però io anche in maniera un po' diciamo pedante, ho riportato tutti i punti per che ci fosse corrispondenza poi coi documenti ufficiali.
Il di nuovo, insomma, si richiama la necessità di giustificare le previsioni di nuove aree edificabili, anche se marginali, anche se diciamo di limitata estensione dentro una verifica delle esigenze effettive del territorio, delle dinamiche di trasformazione.
E poi anche alcuna un' altra precisazione, un' altra richiesta o meglio promemoria, ovverosia che tutti i nuovi nuove zone urbanistiche prevedono anche le funzioni non ammesse, e non solo quelle ammesse va beh, questo è un tecnicismo, comunque abbiamo adempiuto.
Il poi toccano il tema del consumo di suolo, andando a evidenziare che, nel nostro calcolo sul bilancio ecologico, a riguardo alle aree nuove aree rese edificabili e aree invece che prima erano edificabili che sono state restituite a un' delle destinazioni agricole, un naturalistiche allo ad avviso della della della Regione non era corretto.
Confutare, diciamo, le aree restituite ad uso verde privato perché il verde privato secondo Regione sarebbe comunque da assimilare ancora ad un residenziale. In buona sostanza, anche se leggendo i criteri del PTR si possono avere a mio avviso opinioni diverse fatto sta che loro stessi poi riconoscono che comunque sia, anche diciamo con questo criterio diverso il bilancio ecologico del suolo e.
Inferiore a 0, cioè sì, De restituisce di più all' uso agricolo di quanto se ne destini all' uso edificabile e poi, in ogni caso, il parere di competenza in questo senso non è di di Regione e di Provincia e la stessa Regione, quindi poi rimanda alla Provincia per il parere di competenza.
Quindi è solo una considerazione quella che Regione fa in questo senso.
Altro punto a quattro in materia di recupero della del tessuto edilizio esistente, la Regione ricorda che il Comune ha la facoltà di andare a incentivare questi interventi attraverso una serie di delibere che vadano ad implementare alcuni articoli della legge regionale e altre delibere regionali, appunto per favorire questo tipo di interventi, su cui anticipo già la risposta, il Comune aveva provveduto a suo tempo a fare queste queste delibere quindi era già è già diciamo allineato rispetto a questa indicazione di Regione.
Il.
Infine, gli ultimi due, gli ultimi due punti che sono un po' ripetitivi l' uno rispetto all' altro riguardano l' opportunità anche di conformare la componente geologica idraulica del piano alle nuove disposizioni regionali, ricordando però che queste le condizioni per effettuare l' adeguamento non ricorrono ora ma ricorreranno in occasione del nuovo documento di piano o diciamo, di una variante generale dello strumento urbanistico per capirci, insomma, tutti questi indicazioni di Regione sono per una buona parte delle, come dire raccomandazioni o delle indicazioni di metodo, che vengono anche richieste. Può a posteriori rispetto a quello che è stato fatto e.
L' elemento più oppure sono dei richiami a delle cose che dovranno essere fatte in futuro, quando si farà appunto una variante generale allo strumento urbanistico che Regione ha ritenuto comunque di dover richiamare nel proprio mandato istituzionale, insomma di di controllo di verifica sul sul, sul piano nel suo insieme anche nel suo sviluppo futuro ecco, diciamo l' aspetto,
Più importante è quello relativo all' ambito di trasformazione alla alla nuova zona D 3, con quanto queste propedeuticità e questo discorso delle dismissioni delle attività commerciali in essere per contenere il peso insediativo complessivo della nuova del nuovo elemento commerciale.
Passando invece alle indicazioni prescrittive.
Appunto b queste, diciamo, partono con una premessa che.
Diciamo, è una sostanziale accoglimento della validità della variante, nel senso che si dice che nell' insieme la variante è coerente con la tutela dei valori paesaggistici del Piano paesaggistico regionale e con il parere predisposto in occasione del precedente della precedente variante generale del 2016 evidenziano però la necessità di e questo è invece un parere vincolante da da recepire che per quanto riguarda l' ambito di via De Gasperi cioè quella o meglio la l' ambito di uno,
Da destinare a parcheggio funzionalmente alla all' attività Pango moneta.
Sia operativo solo laddove si ristrutturi l' attuale parcheggio di via De Gasperi, che loro vogliono che ci sia in qualche modo dentro il piano, una indicazione sulla dismissione del parcheggio improprio che si trova lungo via De Gasperi, ovverosia appunto vincolando la nuova previsione urbanistica alla dismissione del parcheggio in essere, come dire, diamo parcheggio nuovo, eliminiamo il parcheggio vecchio e questo è l' indicazione giocoforza da recepire,
Inoltre, sull' altro ambito a diciamo prospettante su via De Gasperi ribadiscono che bisogna prevedere una contestualizzazione ambientale dell' intervento e il ricorso a morfologie compatibili a mitigazioni paesaggistiche, la salvaguardia di tutti gli elementi storici che possono essere presenti, però questo elemento è già c'è, questa, diciamo, questi requisiti sono già nella norma tecnica, quindi questo secondo diciamo indicazione prescrittiva. In realtà è soltanto un ribadire che nella norma tecnica ci deve essere scritto qualcosa che c' era, che c' era già, ecco che era già era già previsto. Naturalmente noi l' abbiamo, l' abbiamo mantenuta.
Ecco giusto appunto per dar conto a parte qualche anticipazione l' ho già l' ho già fatta allora comunque adesso vado a dirvi.
Che cosa si è, che cosa si è predisposto a livello di con di controdeduzioni per il, i pareri orientativi per gli aspetti orientativi? Allora, innanzitutto è stato prodotto un documento di coerenza tra gli obiettivi del PTR e le azioni del PGT, che è stato allegato alla documentazione di piano. Su questo non entrerei, perché ci sono qualcosa come 50 obiettivi del PTR, su cui noi abbiamo incrociato obiettivi ed azioni dello dello strumento urbanistico. Se volete, lo lo vediamo, però è un documento un po' autoreferenziale, diciamo, rispetto alla alle indicazioni che ha che dà il Piano. Il Piano territoriale regionale ci deve essere perché lo lo diciamo, costituisce un elaborato, una sorta di check list. Insomma, ecco in sostanza, ad ogni modo, non sono emerse incoerenze, naturalmente per quanto riguarda invece la richiesta di sviluppo delle, diciamo, dei percorsi dei percorsi ciclabili, delle connessioni, eccetera, al di là del fatto che non fosse un tema specifico di questa variante la controdeduzione è questa attenzione che già nel piano perché c'è nel nel nel piano dei servizi c'è 1 1 strumento,
Apposito che la tavola della rete ciclabile e la tavola numero 3 del Piano dei Servizi, che ha quindi tutta una rete tutta una serie di percorsi che sono individuati come strategici all' interno della del territorio comunale la cui funzione è quella di favorire la mobilità dolce, ma anche di valorizzare il territorio e il patrimonio e si è sottolineato che, oltre a questo, il il Comune sta anche già realizzando interventi che vanno a implementare queste previsioni. Si veda il collegamento con con Rivarolo attraverso, diciamo, anche la intersezione con gli arginelli circondariali. Si vedono i progetti su cui si sta ragionando di collegamento con Casalmaggiore attraverso un ponte terra. si veda la stessa variante che va a prevedere nell' ambito di trasformazione 11 R degli interventi che sono funzionali al potenziamento della, diciamo, tratto terminale della ciclovia Unesco Mantova Sabbioneta proprio lungo via Borgo freddo. Per cui risposta? Il piano è già molto attento a questi, a questi temi e quindi la sintesi è quella che vi leggo la.
Considerazione orientativa già recepita nelle infrastrutture PGT e non richiede ulteriori modifiche agli elaborati della presente variante, in base agli elementi che ho argomentato ora.
Secondo punto.
Regione chiedeva che fosse, diciamo argomentato perché sono state previste delle piccole per quanto piccole espansione, diciamo, di completamento del.
A del tessuto urbano consolidato la risposta è, diciamo, l' esigenza non non sta tanto in un trend demografico generale del Comune, anche se tra il 2019 e il 2020 c'è stato, guardando i dati Istat, un piccolo incremento dello 0 85 dopo.
Anni di decrescita. Questo era un tema che era uscito anche per il dentro il bando del PNR, linea linea addirittura sembrava che, se venite a perdersi punti perché non era in calo in calo verticale, comunque resta il fatto che un piccolo incremento c'è stato, ma al di là di questo, la motivazione di questi piccoli incrementi puntuali è legata, è intrinseca alle richieste stesse, cioè si tratta di piccoli lotti dove magari per esigenze di una determinata famiglia determinato, proprietario che hanno necessità di espansione sul lotto contiguo e si tratta appunto di una domanda fisiologica legata un po' alla manutenzione e alla. Diciamo all' implementazione del patrimonio edilizio esistente che non potrebbe trovare risposta negli ambiti di trasformazione o in altre macroaree che non hanno le soglie di attivazioni necessarie per per per svilupparsi e quindi, con la variante, si è voluto dare una risposta puntuale a delle richieste altrettanto puntuali e circostanziate che erano, ripeto, fisiologicamente collegate a quei lotti nei confronti dei quali le richieste stesse si esprimevano.
Per cui la controdeduzione è questa la considerazione orientative pertinente a un successivo iter di variante generale, dove valutare organicamente il dimensionamento del piano, quindi lo studio sul trend demografico e il dimensionamento del piano rimanderà, ecco, viene rimandato ad un ragionamento di insieme. In questa sede abbiamo risposto a delle istanze puntuali legate a specifici lotti, dandoci comunque grazie. Una poi una serie di limiti di carattere dimensionale, di carattere qualitativo, eccetera, che pure poi Regione.
Riconosceva, riconosceva, esserci.
L' altro punto, dove Regione, chiede che lo studio della Cecchele, la individuazione di nuove strutture commerciali sia, diciamo, contestualizzato entro uno studio di carattere sovralocale nella controdeduzione, si fa rimando al fatto che è stato proprio prodotto un documento che è allo studio della componente commerciale che fa questo e quindi ha inquadrato forse lo ricorderete ne abbiamo parlato durante la fase di adozione il, il territorio comunale di,
Sabbioneta rispetto ai comuni con termini è stato studiato, diciamo, il sistema dell' offerta, della media e della grande distribuzione nei vari Comuni Casalmaggiore Viadana e quelli più piccoli, Spineda, Rivarolo, eccetera.
Andando a individuare appunto le carenze rispetto all' alimentare ai due settori alimentare e merceologie non alimentari o miste, ed è stata poi, diciamo, individuata la la diciamo la viabilità di supporto tale da poter, appunto.
Cioè sostenere l' insediamento di di strutture commerciali anche in relazione alle strutture nei Comuni contermini, ecco per cui, anche qui, la risposta alla considerazione orientativa è già recepita nell' impostazione del PGT attraverso questo studio e quindi non non ci chiede ulteriori elaborazioni dello dello strumento in questione.
Ecco, per quanto riguarda, diciamo il.
Ecco scusate forse nel punto prima, appunto prima c' era anche il tema della della rotatoria della viabilità, ecco che è stata studiata con con la provincia di Mantova, perché un altro punto su cui insisteva la Regione racconta compatibilità viabilistica, allora si è richiamato il fatto che attraverso un contraddittorio con Provincia di Mantova si è poi sviluppata una progetto di rotatoria ecco che poi è stato ulteriormente perfezionato attraverso le le controdeduzioni al parere della Provincia.
Ecco, per quanto riguarda ecco il tema di cui avevo parlato prima, ovvero il fatto di vincolare, diciamo tutto, l' intervento sulla sulla nuova area commerciale, ad un ragionamento complessivo, eventualmente anche attraverso una scheda d' ambito, diciamo il recepimento di questa di questa osservazione orientativa è stato mediato con la richiesta della provincia di Mantova che poi vi illustrerò meglio la provincia di Taranto aveva proposto un piano attuativo unico, tale da ricomprendere,
Sia, diciamo, l' area a nord sia l' area a sud della provinciale di modo tale che si potesse fare un ragionamento complessivo e curare questo elemento che dicevo prima che questo requisito di cui parlavo prima, cioè la dismissione dell' attività commerciale a nord in quanto Nord, dovrebbe essere destinato al magazzinaggio, al deposito, sostanzialmente e appunto la riconversione della porzione assunte a parco commerciale. Quindi, invece che fare una vera e propria scheda d' ambito come come propone regione, si è comunque recepita questa indicazione, prevedendo un piano attuativo unitario che si attivi, però, poi lo vedremo col parere della Provincia in occasione della conversione della funzione diciamo produttiva in funzione commerciale. Quindi, piano attuativo che si attiverà quando scatterà questo requisito, senza andare ora a definire già un layout che a livello fisico, che quindi una configurazione, un assetto fisico dell' area che in questo momento sarebbe troppo vincolante, ma comunque riportando nella norma di zona D 3 tutti gli elementi e tutte le prescrizioni anche molto puntuali che ha dato alla Provincia che poi vedremo e di fatto andando poi a leggere la norma di zona D 3 è come avere una scheda d' ambito, perché, insomma, abbiamo tutta una serie di indicazioni di carattere viabilistico di carattere ambientale, paesaggistico, di mitigazione, di sostenibilità, eccetera, che definiscono praticamente lo scheletro di un piano attuativo che poi dovrà essere attuato se dovrà essere implementato quando gli operatori decideranno di intervenire, per cui la risposta, la considerazione orientativa risulta recepite nelle modifiche apportate alla disciplina di zona D 2 e D 3 che tutte e due le zone nella cartografia di piano, subordinando la realizzazione del nuovo parco commerciale all' approvazione di un piano attuativo unitario tale da ricomprendere vent' anni, entrambi gli ambiti in oggetto e condizionando la realizzazione del parco commerciale al DIS alla dismissione delle previsioni per superfici di vendita a nord della 400 della SP 420, ecco, per quanto riguarda ecco poi qui diciamo a questo punto il punto successivo richiama ancora l' opportunità di uno studio.
Sul sui fabbisogni insediativi generali del Comune di Sabbioneta e la risposta è la medesima che diciamo ho dato prima, cioè.
Lo studio, diciamo, dei fabbisogni generali si farà in occasione della della variante della variante generale per quanto riguarda invece il gli usi, la necessità di specificare gli usi non ammissibili, in realtà questa questa precisazione c' era tant' è che qui ho richiamato la diciamo l' articolo delle norme tecniche per la nuova zona D 3,
Dove, appunto gli usi non ammissibili sono identificati con tutti quelli non menzionati, ivi comprese anche le grandi strutture con superficie di vendita e di parchi commerciali con superfici superiori ai limiti sopraindicati che avevamo voluto proprio indicare la specificazione del limite dimensionale, rendendolo un uso non ammissibile quindi a,
A nostro avviso, diciamo l' indicazione della, la richiesta della Ragioneria già soddisfatta dentro alla alla norma, così come come come è composta.
Per quanto riguarda ecco il consumo di suolo,
Abbiamo richiamato qua il parere della della della Provincia che è competente riguardo riportando i dati calcolati dalla Provincia, c'è la Provincia ci ha calcolato 10000 metri, quadri circa trasformati da agricolo in urbanizzabile e 12500 metri quadri da urbanizzabile in agricolo. Cosa vuol dire che è il bilancio ecologico del suolo è in positivo, è maggiore la quota che ridefiniamo ad agricolo barra naturalistico di quella che invece andiamo a destinare a urbanizzata quindi a urbanizzabile. Quindi il bilancio è positivo o negativo, a seconda dei punti di vista, comunque, diciamo, è conforme ai criteri della legge regionale di riferimento, ma non solo.
Noi abbiamo comunque sempre, in base a quello che ha riconosciuto la Provincia nell' adeguamento del PTCP alle indicazioni del PTR, un grande surplus perché, come vedete da quest' altro estratto al 2000 e.
14.
Il PGT di Sabbioneta destinava ben 204000 metri quadri ad ambiti di trasformazione, ma con la diciamo riduzione effettuata nel 2016, noi abbiamo risparmiato 155000 metri quadri, il a fronte del minimo da garantire di 38000 metri quadri, quindi c'è un grosso surplus di riduzione pari a 116000 metri quadri, che ci permetterebbe comunque di attingere così in misura consistente. Ha appunto suolo consumabile, quindi noi addirittura siamo andati in negativo col bilancio ecologico del suolo, ma avremmo anche questo ulteriore, diciamo, tesoretto da andare almeno in parte, a a toccare. Questo sarà un tema che potrà essere affrontato dentro una, una variante generale successiva, che dovrà fare una cosa che qui non è stata fatta perché non era ancora nemmeno del tutto possibile. 4 non c' era l' adeguamento del PTR del PTCP al PTR, ovverosia l' adeguamento delle soglie sul consumo di suolo. Però ho voluto riportare questo schema tratto dalla documentazione del PTCP di di Mantova per dimostrare ulteriormente che Sabbioneta è perfettamente conforme alla disciplina inerente al consumo di suolo, cosa che riconosce anche poi la Provincia. Nel suo parere. Appunto,
La considerazione orientativa va incrociata con il parere provinciale di competenza che evidenzia la compatibilità della variante con la disciplina relativa al consumo di suolo e quindi non abbiamo da apportare modifiche alla variante in questo senso.
L' altro punto l' altro diciamo suggerimento della Regione prevedere strumenti.
E di facilitazione del tessuto del recupero del tessuto edilizio esistente non è nemmeno una componente del PGT, in realtà sono delibere del Consiglio comunale che vanno in parallelo alla alla disciplina urbanistica, questo sempre per far capire a volte la natura un po' general generica dei richiami generale dei richiami e così via veneta e comunale sembrano intendeva dichiara, aveva deliberato nel marzo del 2021 il recepimento delle delibere regionali quindi è già diciamo conforme. Ecco, a questo, a questo tipo di di.
Di opportunità, per quanto riguarda invece i temi della conformazione geologica, invarianza, idraulica, eccetera, sono i punti a 5 6 si ripetono un po' tra di loro nell' uno e nell' altro caso.
Questi diciamo queste conformazioni, come peraltro riconosce anche legittimo la Regione stessa saranno effettuate in occasione della variante generale e del rinnovamento del documento di piano del del PGT dovrà, dovranno essere in particolare, diciamo adeguato il, il discorso del rischio idraulico al indicazione del PGR A e poi dovrà essere fatto lo studio sulla invarianza idraulica secondo ai sensi del regolamento regionale 7 del 2017 e qui qui si conclude, diciamo la parte di carattere orientativo faccio una sintesi anche di quella prescrittiva, che ho già anticipato prima è molto più rapida perché, come avete visto, le indicazioni prescrittive sono poche, allora il primo, il primo punto.
La coerenza della variante riconosciute dalla Regione con i valori paesaggistici, l' impostazione del PPR e il precedente parere non implica recepimento di prescrizioni, è solo una una constatazione per quanto riguarda ecco invece la la prescrizione relativa alla norma di uno.
A T 1, asteriscate alla zona di una scheda scatto si introduce l' obbligo della dismissione del parcheggio improprio lungo via De Gasperi come condizione propedeutica per l' attuazione degli interventi allora qui scusate, scappa un po' avanti perché in calce a questo documento sono poi previste le le modifiche.
A seguito, appunto, delle delle dei recepimenti o delle controdeduzioni e vedete che appunto qui ci sono le vecchie norme, poi ci sono quelle nuove che vanno a cambiare.
Ecco l' articolo di uno ambiti industriali esistenti di completamento, ecco,
In.
In rosso questa modifica ulteriore che è relativo all' area di una asteriscata destinata a parcheggi e uffici per i dipendenti dell' azienda Anconetta,
Dice la nuova norma, ogni intervento sull' area relativo alla destinazione d' uso di cui alla presente norma, cioè nuova destinazione a parcheggio, risulta subordinato alla propedeutica dismissione del susseguente ripristino ambientale allo Stato prativo dell' area attualmente utilizzata come posteggio, autovetture lungo via De Gasperi e poi, a scanso di equivoci abbiamo precisato catastalmente individuato al foglio 34 particelle, eccetera, in maniera che fosse univocamente individuabile. Ecco di modo tale che la prescrizione di Regione è stata recepita andando a modificare proprio la norma di zona D 1 come condizione propedeutica.
Torno là, no, ho finito, diciamo questa prima parte in sostanza.
A perché l' altro diciamo l' altra indicazione, invece, quella riguardo alla necessità di mantenere nella TIA questo passaggio questo articolo cioè che nella zona di una doppia asteriscato deve essere previsto un opportune inserimento ambientale delle opere di ricorso, morfologie compatibili nonché mitigazioni paesaggistiche eccetera era già contenuto nella nella norma nella norma tecnica ed è stato mantenuto come tale ecco,
E così si conclude, diciamo la disamina del del parere della della della Provincia nella della Regione, perdoni.
Proseguo con sì, no, magari un piccolo inciso rispetto alle modalità di votazione del punto, mentre magari recupera un attimo di fiato e bere un goccio d' acqua, lascio un attimo la parola alla Segretaria per.
Per rendere edotto il Consiglio comunale del delle modalità di votazione, del del e di discussione, ovviamente, dei quattro punti.
Allora, del punto che poi suddiviso in queste diverse sezioni, diciamo il punto si suddivide in successive votazioni perché ogni parere illustrato dall' architetto, quindi parere Regione e parere Provincia e ogni illustrazione delle tre controdeduzione osservazioni dei privati verrà votata separatamente.
E in questo caso illustrato il parere della Regione, la votazione esprima dall' ATO si formalizza il recepimento, peraltro obbligatorio dalle parti prescrittive, e dall' altro si esprime parere favorevole o contrario alle controdeduzioni, come vi sono appena state illustrate così per la Provincia così per ciascuna osservazione dei privati. Dopodiché la votazione conclusiva è la votazione sull' approvazione definitiva delle varianti che ha in sé le osservazioni accolte, le prescrizioni accolte nel corso delle votazioni precedenti, quindi questo è votazioni separate, votazione riassuntiva finale, ovviamente, che è un recepimento di tutti i passaggi che abbiamo fatto in corso di seduta.
Quindi, se secondo me sarebbe opportuno, adesso che l' illustrazione è fresca, concentrarsi su questo, se c'è qualche intervento e poi votare il parere della Regione nei termini che che ho appena detto.
Ci muoviamo in questo modo, anche se è chiaro che, come è stato anticipato dall' architetto Bianchessi, alcune questioni trattate poc' anzi vengono poi riprese nel ragionare sul parere anche provinciale, quindi teniamo presente che qualche maggior spiegazione può essere data anche successivamente, quindi chiaramente se adesso c'è qualche domanda specifica osservazione sul su quanto esposto rispetto al parere regionale,
Possiamo metterlo sul tavolo?
Magari anche non so rimandando la risposta, se già contenuta successivamente agli altri punti, però, insomma, sentiamo quelli osservazioni ci sono e capiamo come come muoverci, ecco, scusate, vi faccio solo vedere il perimetro del Piano attuativo, questa che poi abbiamo recepito anche appunto rispetto a quello che diceva il Sindaco i due pareri se si sono un po' mescolate su alcuni temi.
E questo è il perimetro del Piano attuativo,
Ortofrutticola, esatto che va a comprendere le zone sia a nord che a sud della della provinciale, ma che comprende anche delle porzioni di viabilità, naturalmente ecco perché tutto il progetto, poi, si relaziona anche ad una serie di interventi viabilistici di messa a sistema anche di riqualificazione rispetto alle alle intersezioni esistenti quindi magari questa immagine è utile per meglio contestualizzare quello che ho detto prima, anche se poi ci torneremo con il, con il parere della della Provincia.
E aggiungo che poi scusate.
L' altro aspetto tecnico, il il verbale, con le contro le controdeduzioni e farà parte della della documentazione che trasmetteremo alla Regione ai fini della pubblicazione sul BUR, quindi Regione verificherà che le indicazioni prescrittive siano state recepite e che le altre siano state con affrontate controdedotte.
Lascio quindi la parola al Consiglio comunale per alcune osservazioni.
Prego Razzini alcuni chiarimenti, perché la materia è molto complessa e ha fatto un po' fatica a seguire tutto l' iter, anche se l' esposizione è stata molto esauriente riguardo alle considerazioni orientative di coerenza del PGT col PTPR relative alla realizzazione ortofrutticola, l' insediamento commerciale nell' ambito del D 3 deve fare riscontro all' insediamento commerciale nell' ambito di tre deve far riscontro la dismissione dell' attività commerciale nell' ambito di due a nord della SP 420 SS sarebbe 420 o adesso diventata strada provinciale, però ex SS 420.
Ecco, questo qui è chiaro come prescrizione, tecnicamente come faranno a chiudere la vendita da una parte e aprire dall' altro sia prima devono realizzare chiaramente il comparto assunti, e quando questo è e diventa operativo allora diciamo che la l' agibilità della nuova struttura sarà condizionata all' avvenuta dismissione della precedente questo poi bisognerà scriverlo recependo quello che c'è scritto qui diciamo nella norma generale, nella convenzione urbanistica che si farà con il Piano attuativo, quindi alla convenzione urbanistica ci saranno gli impegni delle parti e un impegno impegno fondamentale di ortofrutticola sarà la dismissione.
Della relativa alla alla Perla, giri come condizione propedeutica all' agibilità, quindi loro possono realizzare l' intervento, possono fare le opere edili, eccetera, ma per inaugurare la struttura utilizzarla devono avere chiuso.
Con la struttura esistente, cioè l' altro punto che volevo chiarimenti era nella tabella del bilancio economico del cellulare beige si fa riferimento a una modifica che la Regione ha portato non considerando il verde pubblico verde privato.
Nel conteggio, ma assimilandolo a residenziale, allora la tabella che c'è a pagina 119 della della?
Era già confezionata con questo criterio o è stata modificata no, la tabella era considera, è stata costruita secondo un altro criterio che, considerando il verde privato come no, non consumo di suolo fatto sta è un tema, ecco nel senso che,
C'è una lontananza, comunque c'è abbondanza, quindi, ed è un' interpretazione che ha dato questa struttura di Regione, comunque sia, vale questa parere di competenza della Provincia che ho che ho riportato prima, che comunque evidenzia una un bilancio positivo nel consumo di suolo, quella in quella, quella tabellina che abbiamo visto prima che istanza quindi è valida la tabella finale, quello della Provincia che in questo si nel momento in cui noi tornassimo diciamo a relazionarci con la Provincia per ulteriori valutazioni sul consumo di suolo parte ripartiremo da pastore Morosini, questo numero qua esatto, un' altra cosa,
Nell' ambito del di uno store, riscatto per la Pango Aneta lì ci sono degli impegni di rigenerazione finalizzata alla miglior contestualizzazione del suolo, eccetera tutti questi costi sono a carico della Pango Aneta sì, e questo avverrà quando loro hanno già realizzato l' altro parcheggio, immagino.
Diciamo che anche qui è la condizione, sarebbe provvede Ape per implementare il nuovo parcheggio, dovrebbero dismettere quello vecchio, sì, sempre con una, quindi dovrebbe ritornare a area agricola praticamente tutelata, sì, su questo ha insistito molto, diciamo no, anche durante l' incontro si ricorderà che anche il Sindaco, i vari i vari funzionari di Regione,
Spingono molto per questa cosa, ecco perché si ricordano poiché c'è una vicenda che viene da lontano, ecco insomma e su cui erano già state fatte previsioni in passato, che poi non si sono, non si sono attuate, quindi loro ci terrebbero molto.
Poi l' ultima dunque, nel nelle considerazioni orientative sempre della Regione Lombardia si fa particolare riferimento alle ciclovie, la rete ciclabile e quant' altro.
Noi abbiamo già questo Pds 3 che sale dal 16, che prevede già la rete ciclabile.
Però immagino.
Che questa questi aspetti di mobilità dolce chiamiamoli così debbano essere sempre.
Ripresi in occasione della variante generale sì, sì, sì, sicuramente saranno aggiornati, c'è allo studio, come sapete, anche il sistema unico di percorrenza, del regalo agli opposti, e quindi anche questo fa loro capire sembra essere integra, sarà opportuno recepirlo, ecco, anche se molti di quegli elementi che sono già qua dentro e nel piano però sicuramente sì,
Ovvero?
E poi, per quanto riguarda la rotatoria,
Ho visto che c'è un elenco di norme tecniche di latte dal dato dalla Provincia servizio, quindi immagino che l' aspetto progettuale lo seguirà ancora la Provincia, la Provincia verificherà adesso, così anticipiamo già un passaggio successivo ha dato tutta una serie di indicazioni di tipo dimensionale, quindi,
Diciamo, ci sarà un piano attuativo dopo diciamo il PGT, il livello successivo e fare questo piano attuativo esteso alle 02 aree a nord della della della della 420 a nord a sud della 420. Dentro questo Piano attuativo bisognerà fare degli studi ulteriori, anche di tipo di traffico, origine, destinazione quanto traffico trae la nuova struttura commerciale in base ai modelli di traffico e si perfezionerà il disegno ridimensionamento della rotatoria, che sarà poi probabilmente un' opera a scomputo anche degli altri. Sicuramente sarà un' opera a scomputo degli oneri per il soggetto attuatore che andrà a realizzare l' intervento e quindi lì ci sarà sicuramente uno sviluppo progettuale a carico ancora del soggetto attuatore. Poi dopo deciderà provincia se sviluppare il progetto esecutivo della rotatoria internamente o farlo fare ancora soggetto attuatore a sue spese. Questo non non è stato sciolto. Questo nodo, ma sicuramente a livello di Piano attuativo dovrà farlo ancora il, il soggetto attuatore, seguendo quelle indicazioni che sono state date da Provincia in maniera molto puntuale. Storicamente mi sembra che la Provincia.
Normalmente intervenga, basta a un apparato progetti di progettisti.
La fase esecutiva, sì, sì, è possibile che lo facciano, sì, quindi decide la Provincia, se lei deciderà la Provincia, se ci sono sì, sì, va bene un altro riferimento alla variante generale e questo mi fa molto piacere perché tutte le volte che si passa di qua di altre generale io ho retropensiero relativo alle altre questioni che sono,
Da trattare in una variante generale è ancora là.
L' aspetto del fabbisogno commerciale del parere del parco commerciale.
E poi l' altro lo abbia già visto.
Questo l' abbiamo già visto.
Va, beh, basta.
Dove?
Ci sono c'è l' ultimo, l' ultimo, l' ultimo punto e.
Quando dice che appunto anche qui la considerazione orientativo risulta quindi perfettamente quindi pertinente ad un successivo iter di variante di adeguamento alle soglie di riduzione del consumo di suolo e pertanto, tale da non richiedere ulteriori modifiche agli elaborati della presente variante anche questo allora, è un' ulteriore motivazione per procedere rapidamente alla variante generale anzi di di di fatto diventa quasi quasi obbliga quasi obbligatorio, ma perché nel frattempo la Provincia ha approvato le cime il PTCP esatto esatto,
No, io non ho altro da aggiungere, si in aggiungo una cosa, io che non l' ho detto.
Nella presentazione del punto perché comunque, come vedete, ci sono diversi momenti in cui interloquire fra noi e è possibile, però è rimasto sullo sfondo fino adesso, ma non sfugge a nessuno, come già nell' ultimo Consiglio comunale abbiamo approvato una variazione di bilancio in cui,
L' Amministrazione mette una somma a bilancio per la redazione di un nuovo, una nuova variante generale al Piano di Governo del territorio, quindi chiuso questa sera, l' iter che abbiamo capito, insomma, servirà un altro mesetto per la chiusura formale rispetto a tutti i passaggi per il recepimento effettivo è nostra intenzione aprire una nuova variante generale,
Del PGT del nostro territorio comunale, che vada a toccare tutti quei punti che necessariamente, in una variante parziale nata da iniziativa privata, non potevano essere toccati con la completezza e l' esaustività che invece richiedono, è chiaro che, iniziando.
Mi auguro già nelle prossime settimane a lavorare su questo nuovo documento.
L' auspicio è che possa completarsi entro la fine anche di questa legislatura, per quanto ci riguarda, ma è chiaro che dovrà toccare tutti quei temi che lo vediamo poi anche nelle osservazioni private richiedono l' apertura di tavoli complessi che coinvolgono enti, in parte ovviamente già coinvolti anche in questa sede ma con i quali affrontare tematiche.
Più difficili da porre sul tavolo, penso alla definizione delle regole da rispettarsi nella zona buffer.
Che sappiamo oggi essere particolarmente restringenti per chi vi risiede o per chi vi ha attività, ma è un tema che si solleva con la Sovrintendenza e con il Ministero dei beni culturali, finanche ai confini della zona buffer, che pure fanno capo a un apposito.
Accordo con il Ministero dei beni culturali con il Sabbioneta, l' UNESCO, e quindi è chiaro che la definizione di questi.
Nuovi accordi o l' apertura di questa strada.
È necessaria, lo sentiamo come esigenza prioritaria per la nostra città, ma sappiamo anche che non dipende esclusivamente dalla nostra volontà e nell' esposizione dell' architetto mi sembra ben evidente come le possibilità decisionali autonome di un' Amministrazione comunale siano minime quando si parla di gestione del territorio, di scelte urbanistiche, di,
Scelte anche.
Di una certa lungimiranza mi viene da dire se parliamo di predisposizione di impianti per la riduzione del consumo energetico, piuttosto che altro che però sappiamo oggi essere un problema particolarmente sentito nel nostro contesto della città storica di tutta la zona che circonda il centro storico, ma sappiamo anche che è sul tavolo della discussione dei ministeri,
In una fase della storia, peraltro, in cui le risorse per fare le cose, le opere per tra pubblico e privato, da questo punto di vista potrebbero esserci, ma.
Un incartamento fra diversi Ministeri, penso beni culturali, transizione ecologica, blocca qualsiasi tipo di ragionamento che possa agevolare tessuti ovviamente particolari, ma.
Tipo quello di Sabbioneta nel quale ci troviamo ad operare e a prendere le decisioni, un altro tema ovviamente importante anche questo, che su questo abbiamo già parlato e ci siamo già confrontati in questa sede, ma lo faremo sicuramente ancora perché è un tema che non guarda alle prossime.
Elezioni al prossimo Consiglio comunale o alle prossime variazioni di bilancio, ma guarda al futuro della nostra città e della nostra del nostro territorio intero, è il tema che pone porremo dell' individuazione di uno spazio per la costruzione di una nuova scuola secondaria per il territorio Sabbionetana posto che,
Sono state fatte in questi mesi tutti i tentativi necessari per capire quale era la strada che per il Comune di Sabbioneta era percorribile, non sfugge a nessuno, sicuramente tutta la.
Che REL diatriba, eccetera, che c'è stata nel momento in cui ne abbiam parlato anche qui l' ipotesi era quella dell' ampliamento del plesso scolastico nel centro storico, ma aprendo anche in maniera.
Provocatorie, forte, un dibattito con Sovrintendenza, enti sovraordinati, siamo arrivati alla conclusione che l' unica cosa possibile.
Non per volontà dell' Amministrazione comunale, del Comune di Sabbioneta o di chi altri, ma per tutte quelle normative che vincolano.
Purtroppo, o per fortuna dipende dai punti di vista, il nostro tessuto cittadino urbano periferico nei confronti del centro è quello dell' individuazione di un' area per l' edificazione di un nuovo edificio scolastico al di fuori della zona buffer, ed è chiaro che sotto questo aspetto, nel momento in cui si decide di intraprendere questa strada il primo passaggio fondamentale è quello dell' individuazione di un' area,
Che possa ospitare questo tipo di edificio.
E qui mi collego a quello che diceva l' architetto Bianchessi, è chiaro che per l' edificazione di un servizio come quello scolastico, quella capacità di consumo di suolo che abbiamo nel PGT e che confermiamo e che in realtà andiamo ad ampliare anche con questa variante parziale, in qualche modo dovrà essere toccata,
Ci sono e questa è una tematica ovviamente importante, delicata, ma che si apre e si pone nel momento in cui si può partire da una base che è quella che abbiamo e da.
Ragionamenti che ci hanno portato ad aprire questi canali, questi tavoli con il Ministero dei beni culturali, piuttosto che con la sua emanazione locale della Sovrintendenza.
E con tutti gli Enti, dalla Provincia, ma insomma poi parleremo delle sue prescrizioni, che comunque danno indicazioni dal punto di vista viabilistico piuttosto che di ragionamenti territoriali, eccetera, che necessariamente devono essere posti quando si parla di un.
Di un progetto a lunghissimo termine, purtroppo o per fortuna, ma che comunque da qualche parte deve pur partire.
E altre tematiche che sicuramente verranno poste rispetto alle possibilità che possono esserci o meno di recupero dell' immenso patrimonio.
Abitativo di di di edifici, dismessi, del centro storico, ma anche delle frazioni.
Perché può essere il PGT, il poi il luogo in cui intervenire, come è possibile, con le difficoltà che ci sono delle complessità comunque che conosciamo per cercare di trovare una via di una chiave di volta, è una situazione che diversamente ci porta ad avere sempre più edifici abbandonati e in decadenza.
Nelle vie dei centri storici di Sabbioneta e soprattutto di delle frazioni tipo Villa Pasquali opera decisori,
Altri temi che porremo potranno essere quello, ad esempio, dell' apertura o meno di piccole attività non invasive, anche in contesti abitativi, alcune richieste in questo senso che ci giungono e credo sia serio porre il tema.
In sede di variante generale del Piano di Governo del territorio,
Dopodiché le questioni che possono essere affrontate saranno molte.
L' auspicio è che ci possa essere una partecipazione importante su questo tema, perché non è, come sapete, un tema,
Che deve creare divisioni, ma deve cercare di raccogliere il più possibile quelle che sono le vere esigenze dello sviluppo futuro del nostro territorio.
Dal recupero dell' IMU degli immobili degli immobili abbandonati passando per la transizione energetica come possibile nel nostro territorio, arrivando a parlare di.
Futuro del dello sviluppo della scuola del nostro territorio, credo che tocchiamo tre aspetti che, se affrontati in una maniera seria, possono portarci ad avere anche conseguenze molto positive per il futuro della nostra città, affrontarle non è semplice, sarebbe più semplice stare fermi a dire tanto non possiamo fare nulla, decidiamo di fare qualcosa di diverso, cioè di aprire tutti i tavoli possibili,
Che abbiamo già aperto, ovviamente, per arrivare a capire che questa è la strada necessaria.
Con l' esito che sapremo tutti insieme a raggiungere, comprendendo e adesso magari poi mettiamo in votazione come continuiamo con le considerazioni, però poi ci ricaviamo in un contesto che è quello fatto delle normative che l' architetto Bianchessi in maniera molto chiara per quanto può essere chiara a chi non è tecnico del del del settore tutta questa materia, però, una materia che vincola qualsiasi tipo di decisione è estremamente locale, come quelle di cui stiamo parlando che vogliamo porre. Quindi, probabilmente questa premessa andava fatta all' inizio, ma insomma tanto.
Siamo, siamo qua e ne abbiamo ancora per un po', quindi mettiamo un po' di carne sul fuoco e poi.
Ogni ogni osservazione è sicuramente utile,
Sì, prego, Consigliere Rizzi, farò una domanda al all' architetto lei prima ha parlato della riqualificazione di via De Gasperi, quindi diciamo l' eliminazione dell' attuale parcheggio utilizzata dai dei dipendenti della P.A.N moneta.
Però era stato molto, diciamo, veloci in questo aspetto, così che esiste un progetto dietro con una vera e propria riqualificazione della via, magari anche con una piantumazione di alberi, c'è qualcosa sotto oppure è tutto ancora, diciamo in discussione.
In questo momento è solo una condizione di tipo urbanistico, quindi è una propedeuticità che è stata richiesta da la Regione che è stata espressa nei termini di un principio, quindi la Regione ha chiesto il ripristino allo stato operativo, in particolare sulla eventuali alberature o quant' altro. Credo che poi, una volta che si fosse dismesso il parcheggio, bisognerebbe aprire un contraddittorio con la Sovrintendenza, perché da un lato ci può essere il tema della contestualizzazione paesaggistica della strada, dall' altro c'è la percezione delle mura, che possono essere anche due temi in conflitto l' uno con l' altro. Quindi, una volta che si sarà dato seguito, diciamo questa iniziativa bisognerà aprire un confronto con appunto il soggetto competente, che è sicuramente la Soprintendenza riguardo per trovare la soluzione paesaggisticamente più più efficace.
Sì, aggiungo sul punto che.
La prima riqualificazione della via prenderà avvio all' incirca a metà settembre, quando finalmente dopo svariate.
Malgrado i tentativi di sollecito e di lamentela e di impegno da parte nostra nel portare a casa qualche risultato nei confronti della Provincia e la Provincia proprietaria del del della strada e proprietaria di quelle piante che lei stessa tolse per ragioni di sicurezza inizierà i lavori sulle strade provinciali, Sabbionetana e quel tratto proprio uno di quelli interessati da questi lavori per quanto riguarda,
L' eventuale riqualificazione, anche in senso di piantumazione della della strada o di creazione di un punto di accesso privilegiato, la città è chiaro che nel momento in cui abbiamo trattato della della rimozione di quelle piante che una relazione di un agronomo aveva dichiarato estremamente pericolose tant' è che una mattina di ottobre una cadde in mezzo all' incrocio per fortuna sotto non c' era nessuno erano emerse tutte le criticità del caso rispetto a una ripiantumazione uguale alla precedente perché nel frattempo sono cambiate le regole.
Che normano le distanze delle piantumazioni dalle strade, soprattutto quelle di percorrenza, importante tipo quella, e quindi è chiaro che il tavolo dovrà essere almeno a tre, se non a quattro comune comune che può stimolare un ragionamento, ma poi il proprietario della strada e la Provincia a decidere le regole su quel tratto e la Sovrintendenza, dovendo ragionare di distanze del manto stradale si va a parlare con i privati che sono adiacenti alla strada, ed è chiaro che il ragionamento è molto, molto complesso.
Pur rimanendo evidenti le possibilità di miglioramento di quello spazio, ecco.
Ci sono altri interventi sul parere della Regione, se non ci sono, poniamo questo primo stralcio di punto in votazione.
Voti favorevoli.
Il Gruppo di maggioranza, il consigliere Ghezzi astenuti, il Consigliere Rizzi contrari, nessuno occorre rivotare per l' immediata esecutività, no.
D' accordo, quindi, ripasserei la parola all' architetto Bianchessi per proseguire con il parere della Provincia, prego.
Grazie che è molto articolato, ma più semplice, diciamo, di quella della Regione perché?
Va beh, è tecnico, esatto, è proprio sul merito, in particolare dell' intervento ora ortofrutticola, ecco allora parere della della provincia di Mantova.
Richiama la necessità di realizzare un piano attuativo che Compatibility al massimo grado, l' intervento a livello di infrastrutture, paesaggio, ambiente, rimanda nella sua, diciamo parte generale alle prescrizioni poi più specifiche del del settore del servizio viabilità che sono riportate e poi a seguire.
Richiama la necessità di un collegamento con dell' area sia con i trasporti pubblici che con la mobilità ciclopedonale, almeno a livello a livello di principio,
Richiede delle mitigazioni e paesaggistiche sia, diciamo, verso la strada, la 420, ma anche verso sud, cioè verso il paesaggio agrario, dove sono poi non troppo lontani, diciamo passa il circuito degli degli arginelli circondariali.
E poi vengono date una serie di arretrati, una serie di parametri di sostenibilità ambientale.
Almeno il 30% della superficie territoriale dovrà essere permeabile, quindi filtrante,
Almeno il 30% dei fabbisogni energetici di tutta la struttura dovrà essere garantita tramite fonte rinnovabile, almeno il 30% di parcheggi dovranno essere non a raso, diciamo non a vista, cioè quindi interrati dentro strutture o in copertura della dell' edificio degli edifici che ci saranno non meno del 30% delle acque meteoriche dovranno essere riciclato, dovranno essere riutilizzate per il ricambio dell' irrigazione o altre o altre diciamo funzioni che non richiedono acqua potabile,
Come gli scarichi sanitari, eccetera, insomma.
Altro punto chiedono di individuare cartograficamente le aree erano già individuate, comunque abbiamo pure messo una scritta, diciamo sulla tavola e poi.
Appunto questa l' ultimo elemento, l' ultimo requisito ne avevo parlato prima chiedono un unico piano attuativo che comprenda i due comparti della ortofrutticola a nord e a sud della della 400 della 420. Segue poi una una serie di indicazioni molto molto dettagliate e molto puntuali fornite dal servizio viabilità riguardo alla alla rotatoria, ne parlavamo poco fa. Sono indicazioni che dovranno essere recepite in primis nel Piano attuativo e poi nella progettazione definitiva esecutiva dell' opera. Sarà un' opera pubblica a valle del piano attuativo stesso. Quindi ci saranno tutta una serie di altri passaggi progettuali fino alla realizzazione dell' intervento che, ripeto, sono un piano attuativo e progetto di opera pubblica nei suoi vari step, come previsto dalla legge.
E queste indicazioni riguardano sostanzialmente delle indicazioni di carattere geometrico sulla le corsie di immissione di emissione della rotatoria. Quindi chiedono determinati raggi di curvatura, chiedono la larghezza delle delle corsie di missione, chiedono la modalità con cui i vari tronchi di Arco si debbano raccordare tra di loro. A livello planimetrico chiedono, diciamo, dei requisiti sulla larghezza e sul restringimento progressivo della banchina. nel, diciamo, passaggio dalla dal tratto rettilineo alla rotatoria chiede, diciamo, la, il rispetto di determinati criteri sui raggi di deflessione, larghezza in entrata e in uscita, eccetera sono anche qui. è una materia molto tecnica che è stata giustamente disciplinata dagli ingegneri viabilisti della Provincia, tutte queste indicazioni le abbiamo prese e l' abbiamo poi riportata nella norma tecnica, naturalmente ecco per cui le le controdeduzioni sono un recepimento di tutto quello che è stato è stato richiesto, quindi,
Si aggiornano le le tavole e i e i documenti e le norme e le norme tecniche, con tutti gli elementi che ci siamo, che hanno che sono stati richiesti, più che leggervi queste controdeduzioni, vi posso far vedere direttamente la proposta di recepimento delle norme tecniche.
Allora la norma di uno l' abbiamo già vista prima su richiesta della della della Regione, ecco la norma di due della Provincia, allora intanto alla zona D 2 è quella che attualmente è destinata ad ambiti commerciali esistenti e di di completamento, che è la zona che sta a nord della A della della della provinciale ex Statale diciamo allora,
Abbiamo è stato aggiunto a un passaggio proprio specificamente relativo alla azienda ortofrutticola.
Dove si dice che la cartografia individua un perimetro di pianificazione attuativa tale da ricomprendere sia l' ambito nord che l' ambito su questo lo abbiamo detto sia per la zona di due che per la zona di tre, e così è stato ripetuto due volte in maniera tale che le due norme di zona avessero rimando l' una all' altra con individuazione appunto di un perimetro che va a cavallo appunto tra tra le due.
Nell' individuare queste necessità del piano attuativo anche per la zona D 2 abbiamo voluto distinguere, abbiamo pensato di distinguere un doppio regime, cioè finché la zona D 2, cioè quella a nord, dove c'è adesso la, l' orto, l' ortofrutticola, continua ad operare diciamo nella sua attività ordinaria non serve fare ricorso al piano attuativo che invece è necessario per la trasformazione della zona a sud quindi diciamo dentro un regime ordinario,
È possibile continuare a svolgere l' attività in essere dentro la l' attività, la zona a nord e anche realizzare nuove attrezzature di magazzinaggio, cioè se ortofrutticola vuole appunto consolidare l' attività anche di tipo,
Logistico che già attualmente.
Tiene insomma.
Può farlo senza necessità di ricorrere al piano attuativo, perché questo diciamo, era già nelle sue facoltà prima della variante urbanistica e quindi non abbiamo abbiamo voluto non vincolare l' attività ordinaria che era già possibile ad un piano attuativo che invece comprende, si rende necessario laddove si vada invece a modificare la porzione a sud per realizzare il appunto il parco commerciale quando invece scatta queste necessità.
Scatta, questa diciamo, questa nuova elemento.
Si determina la necessità di realizzare il il piano attuativo e allora dentro questo Piano attuativo in particolare c'è scritto qua dovrà essere garantito lo studio ed un disegno unitario attraverso cui coordinare i due interventi, con particolare riferimento al sistema della viabilità dell' accessibilità, che quindi si farà un ragionamento complessivo su quei temi anche di cui si è parlato durante il diciamo confronto sull' adozione. come funzioneranno gli accessi al comparto nord, come funzioneranno gli accessi al comparto sud, eccetera? Alcuni elementi che abbiamo già, perché sono stati comunque posti la stessa ortofrutticola a garanzia dell' intervento, ma ci teniamo lo strumento del Piano attuativo per andare a discutere specificamente. Ecco tutti quegli elementi, anche nel coordinamento tra le due porzioni in quella in quel in quella sede, in maniera tale che sia assicurata la massima compatibilità dell' intervento anche tra le due tra le due porzioni, oltre naturalmente a quel discorso della dismissione di cui parlavamo prima della porzione commerciale a nord. Per poter attivare la forza è assurdo e all' impegno di non realizzare nuove attività commerciali a nord anche posteriormente, diciamo, all' insediamento del parco commerciale a su tutti questi elementi dovranno, come accennavo poco fa, diventare elementi della convenzione urbanistica che è l' accordo diciamo che intercorre tra il Comune e il soggetto attuatore dove il soggetto attuatore si prende una serie di impegni si assume una serie di impegni riguardo alle modalità o alle condizioni che consentono la realizzazione dell' intervento che è stato concordato, quindi questa è la modifica alla norma di zona.
Di due, ripeto, nord della della provinciale.
Modifica alla normativa di zona D 3, come l' avevamo già prevista, diciamo in fase di adozione nazionale, l' abbiamo implementata e perfezionata sulla scorta appunto, del parere della Provincia. Per esempio, qua si vede che il rapporto di permeabilità che avevamo previsto noi era del 15%, in analogia con altre superfici analoghe. La Provincia ci ha chiesto il 30%. Abbiamo dovuto mettere il 30% che, per carità, è anche una misura di di compatibilità ambientale, poi sarà cura di ortofrutticola riuscire magari con i parcheggi drenanti o con altre soluzioni, a garantire questo questo requisito asfaltando un po' meno. Ecco cosa che sicuramente è positivo. Ecco, dal punto di vista ambientale, dal punto di vista idraulico dell' invarianza.
Abbiamo poi.
Riportato anche qui la necessità di prevedere un piano attuativo, comprenda anche l' area di due diciamo che questa è la norma reciproca di quella che abbiamo visto poco fa in maniera tale che ciascuna delle due zone rimandi all' altra per la necessità di individuare un piano dentro questo questo perimetro e poi con specifico riferimento appunto all' area,
Sud di cui stiamo parlando ora, dentro il Piano attuativo, dovranno essere affrontati questi elementi che dicevamo il collegamento con il trasporto pubblico e ciclopedonale, che sono del resto delle richieste delle anche delle.
Dei regolamenti regionali riguardo alla grande, alla grande distribuzione.
Le mitigazioni ambientali con filtri a verde in specie autoctone, ecco sia verso la la provinciale, sia verso la campagna retrostante, gli arginelli e quelle famose dotazioni minime di sostenibilità che ho elencato prima, le energie rinnovabili, i parcheggi in struttura interrati, copertura, il riciclo delle acque meteoriche. Tutte queste cose qui dovranno essere messe in convenzione e poi dovranno essere dimostrate dal soggetto attuatore nel momento in cui andrà a presentare i permessi di costruire, relativi alla nuova struttura con, diciamo, tutte le, la documentazione tecnica della del caso e, infine,
Nella parte che avevamo già previsto.
Per la diciamo realizzazione della nuova rotatoria come opera, diciamo di contestualizzazione e ascolto as a supporto, diciamo, del nuovo insediamento, abbiamo riportato tutte queste prescrizioni molto dettagliate che vi ho letto prima, ecco, con tutte le caratteristiche geometriche appunto della rotatoria le corsie di missione, i raggi di curvatura insomma di tutti quegli elementi che sono stati chiesti da da da da Provincia ecco per cui, come vedete, qui la norma è stata ampiamente modificata ampiamente ampliata, anzi,
È proprio in in recepimento della del parere.
E questo, insomma, è quella modalità, ecco che noi abbiamo proposto per la controdeduzione.
Grazie, oggetto Bianchessi, lascio la parola per eventuali interventi in merito prima di porre in votazione.
Una una domanda un po' più.
Generali che, non chiuso, non è proprio sul tema.
Ha parlato molto bene e ha.
Ha esposto molto bene il discorso delle emissioni, anche del della viabilità, ma chi decide fondamentalmente la Provincia?
Mi sembra strano, nel senso che così attenti diciamo a questo progetto che non si sia previsto e questo non c' entra niente col discorso anche un discorso di missioni per il nuovo ingresso della ditta Pango moneta che dà proprio sulla quella provinciale e che è un rettilineo e quindi insomma problemi di velocità in questo senso.
Quindi non c' entra niente col discorso, però mi sembra molto strano che anche in questo senso, visto che la viabilità complicata di quella strada, i mezzi pesanti lenti nell' uscire nell' entrare rettilineo, nebbie così che quindi trovo strano e poco sensibile, sia ormai da parte della Provincia che non si sia pensato ad una corsia eventuale per questo era il mio.
Arte, loro sono stati sollecitati anche un po' da noi su questo tema, perché dovevamo introdurre una variante, probabilmente non si sono così, non hanno ragionato altrettanto bene su altri temi e non solo nella loro.
Qui, non essendo esperti viabilità o meno, oltre quindi loro, se ha ritenuto così magari eventuale, evidentemente era.
Non era necessario, non lo so però, insomma, sì, perché quell' intervento non comportava una variante, ecco, mentre questo sì, ecco, quindi poi sono stati interpellati, per questo motivo non so che l' iter abbia subito, ecco l' altro quest' opera.
Prego Razzini.
Collegandomi con la giusta osservazione che faceva Franco e di Alessandria, mi ricordo che l' avevamo sollevata tempo addietro l' esigenza di una viabilità di accesso alla P.A.N, moneta su sulla ex strada statale 420.
Se non come rotatoria, in maniera meno approssimativa di come attualmente è stata prevista premesso che comunque è sempre meglio questa soluzione ultima che hanno adottato rispetto a quella di utilizzare Via Solazzi, perché era veramente molto invasiva, ma mi pare di ricordare che, oltre al fatto che nessuno mai sollecitato veramente la Provincia a farsi carico di questa problematica perché, in effetti,
Eravamo tutta la mia comunità, Sabbioneta rappresa da tutt' altre questioni, no l' Unesco, la compatibilità della fabbrica rispetto a tutto il resto, quindi la viabilità era un po' lasciata un po', in subordine, adesso diciamo, siamo un po' più messi meglio rispetto a certe altre situazioni, quindi forse sarebbe il caso di dedicarsi più attenzione e questo,
La questione della rotatoria ortofrutticola risolverebbe già molte cose andando verso Parma.
Eh però non risolve per i mezzi che vanno in Pango Aneta, provenienti da da da Parma, da Casalmaggiore, perché li devono fare una svolta a sinistra che risulta sempre pericoloso a questo riguardo lancio ancora una proposta.
Un pochettino così ottimistica, ma abbastanza, secondo me, logica, che era quella di rivedere completamente l' assetto dell' incrocio con Viadana.
In modo da prevedere lì una grande rotatoria in modo tale che comunque i mezzi riescano a entrare sulla destra, in pago Aneta, sia che vengano da da da da.
E poi regolamenta un pochettino, perché lì è un intrico di di strade che è abbastanza pericoloso, insomma la nebbia e tutto quanto però ripeto un passo alla volta e questo speriamo che sia un buon inizio o di iniziato con questo si può vedere il resto in quella sede vale lo stesso discorso della piantumazione.
Perché lì si deve far carico soprattutto la provincia, la Sovrintendenza di risolvere l' aspetto dell' accesso a Sabbioneta, perché se si fa un ingresso.
Notevoli importante deve essere anche bello, deve essere esteticamente su sostenibile e quindi la Provincia e la Sovrintendenza bisogna che trovino la quadra di queste deroghe al Comune spetta solo il compito di spingere in questa direzione, perché più di tanto non possiamo fare in quella nello stesso senso volevo chiedere,
Come mai c'è più attenzione da parte della Regione Lombardia rispetto alle piste ciclabili rispetto a quanto non abbia espresso la Provincia?
Dico questo perché enorme che sono state indicate per la rotatoria si fa molto riferimento ai mezzi su gomma, ma sulle quattro ruote e i mezzi pesanti, ma pochi accenni ci sono riguardo le ciclovie, mentre invece le ciclopedonali, mentre invece per noi,
Parlo di comunità, Sabbionetana che andiamo verso un parco commerciale di una certa importanza e diventa anche un rischio, perché va praticamente a creare una bipolarizzazione.
Della comunità che a quelli che vanno a fare spesa al parco commerciale passano il tempo al parco commerciale e non lo passano magari in piazza a Sabbioneta o girando per per i piccoli, non è un problema che capita Sabbioneta, è un problema che capita dappertutto perché ormai i piccoli negozi non ci sono più.
Però per noi.
Che abbiamo la possibilità di fare commercio di nicchia,
E sarebbe molto importante creare questo cordone ombelicale con col centro storico sulla ciclabile di di Vigorito, perché è quella che che nei collegamenti tra il vecchio e il nuovo e quindi una particolare attenzione nel Piano attuativo dovrebbe essere dedicata proprio a questo tipo di collegamento a questo tipo di mobilità tra virgolette dolci perché può essere anche che uno si fa anche a tutta la sua bella passeggiata o in bicicletta o a piedi dal centro storico o viceversa al parco commerciale l' auspicio è questo che non c'è, il rischio è quello che diventi sempre più deserto il centro storico, come diceva il Sindaco,
Ci sono ulteriori interventi sul parere della Provincia, se no mettiamo in votazione il punto favorevoli.
Come nella votazione precedente e astenuti, come nella votazione precedente del Consigliere, Rizzi contrari nessuno.
È il turno del parere di ARPA.
Sì, ancorché sia un parere non parere, ecco nel senso che ARPA.
Diciamo, prendendo atto del fatto che le indicazioni emerse e fornite in sede di VAS da ARPA stessa erano state recepite ai fini dell' adozione e non sono state introdotte significative modifiche rispetto al progetto sottoposto ad ARPA in sede di VAS, non fa ulteriori osservazioni, quindi è un parere che possiamo, come dire recepire, controdedurre a livello formale ma nella sostanza non non non richiede né precisazioni né modifiche allo allo strumento urbanistico lo abbiamo riportato comunque per completezza, quindi possiamo.
Dobbiamo votarlo ugualmente,
Ci sono interventi su questo punto?
Se non ce ne sono o aspettiamo il Consigliere Beltrami, che si è assentato momentaneamente.
Eccoci, possiamo porre in votazione il punto no, il punto, il parere dell' ARPA, quindi favorevoli.
Lì l' unanimità dei presenti.
Iniziamo con la prima delle tre osservazioni pervenute dai cittadini in sede di revisione, insomma di di di di discussione, e quindi lascio la parola a allargato Bianchessi per l' osservazione numero 1 1, presentata dal signor Lodi Rizzini Giampietro, grazie e allora l' osservazione numero 1 riguarda le modifiche relative all' ambito di trasformazione 11 R che,
Diciamo l' ambito situato lungo via Borgo freddo, che comprende appunto due aree dismesse a nord, appunto, della della strada, diciamo una più cospicua verso il centro abitato.
E di Sabbioneta e l' altra di più ridotte dimensioni a ridosso del centro del cimitero israelitico, la variante in questione, adesso, giusto per ricordarci, prevede, oltre allo stralcio della porzione sud che viene mantenuta nella sua, diciamo funzione produttiva attuale, visto che questa funzione di deposito magazzinaggio è ancora in essere prevede la il cambiamento diciamo, del perimetro a nord con i individuazione di questa porzione che vedete in in perimetro incorre in color magenta che viene inclusa, diciamo nell' ambito di,
Trasformazione quindi stralciata dagli ambiti non soggetti a trasformazione urbanistica e diciamo incorporata funzionalizzata all' ambito di trasformazione allo scopo di realizzare un nuovo parcheggio parcheggio di interscambio dedicato in particolare ai camper e anche a del verde, diciamo, di di completamento in attuazione di diciamo delle progettualità maturate a latere del piano di gestione UNESCO che è figlia del piano di gestione UNESCO e del programma per lo studio dello spazio pubblico come è stato diciamo definito dal dal gruppo UNESCO,
Allora la lista, l' istanza che la l' osservazione si articola in cinque sottopunti, in prima istanza viene richiesto se il il parcheggio può essere ricollocato altrove, questo nuovo parcheggio previsto,
A causa degli impatti ambientali che questo determinerebbe e viene, diciamo suggerito di ricollocarlo,
Internamente al Comune di servire della Città Murata, lo spalto bresciani o il parcheggio del bar stazione che si trova, diciamo dall' altra parte della provinciale, dove via Borgo freddo, incontro a Porta imperiale. Di fatto, subordinatamente a questo viene richiesta la revisione del vincolo cimiteriale sul cimitero israelitico.
Che attualmente è dimensionato a 50 metri di PTH, ripristinando lo ha 100 a 150.
Con diciamo la sistemazione della, diciamo dell' area dismessa.
Pratica la sua demolizione.
Con con un' ordinanza sindacale, perché viene suggerito anche, diciamo, lo strumento attraverso cui poter diciamo effettuare questo questo intervento, in terza istanza viene chiesta di rivalutare la previsione dell' ambito di di rigenerazione.
Ricollocando le volumetrie insediabile nell' ambito 11 R B nel parcheggio, cioè per capirci spostando le volumetrie che sono previste dalla scheda d' ambito in questa porzione verso l' ambito parcheggio, sempre per non far realizzare l' ambito parcheggio. Evidentemente, ma appunto individuare una previsione diversa in quarta istanza, la previsione che se il parcheggio fosse Mont mantenuto quantomeno di invertirne, diciamo la la struttura in maniera tale da avere adesso qui non ho la scheda d' ambito, però era stato previsto indicativamente il parcheggio verso la strada è un' area verde verso l' interno e quindi viene chiesto se diciamo si mantenesse la previsione a parcheggio, di invertire la dislocazione reciproca di questi due porzioni e, in ultima istanza,
Rivalutare l' area Disciplina dell' area buffer riguardo all' impossibilità di realizzare pannelli fotovoltaici, questo con riferimento alla proprietà dirimpettaia di fatto alla al all' ambito di trasformazione al parcheggio stesso.
Allora proposte di controdeduzioni riguardo alla al primo punto.
Il si ribadisce che il la previsione della nuova area parcheggio in questo punto non è una una scelta, diciamo arbitraria, della della variante ma, come dicevo prima.
Fa fa seguito alla a delle previsioni specifiche da parte del piano di gestione UNESCO e dagli dagli dai progetti sulla gestione dello spazio pubblico. Secondo, abbiamo già avuto modo di parlarne in altre circostanze, ma è bene ribadirlo. Il piano di gestione UNESCO prevede che i parcheggi siano spostati tutti esternamente all' anello di strade che girano attorno alla città murata di Sabbioneta, per cui non è possibile fare previsioni a parcheggio.
Ne dentro la città murata, né a ridosso della città murata a pena, diciamo andare in conflitto col piano di gestione UNESCO e mettere in discussione la stesso riconoscimento del sito UNESCO perché, come sapete, il piano di gestione è uno strumento obbligatorio per, diciamo, il mantenimento del del sito dentro il il patrimonio di,
UNESCO e d' altra parte ne parlavamo poco fa. La dismissione del parcheggio improprio di via De Gasperi va in questa stessa logica, cioè non dobbiamo avere parcheggi che stanno dentro quell' anello dentro quel perimetro per cui le soluzioni alternative proposte sia spalto Bresciani sia, diciamo, a parcheggio della ex stazione, al di là del fatto che sia un' area privata, ecco che poi quindi, dovrebbe prevedere un convenzionamento, eccetera. Ecco, sono in conflitto con le indicazioni UNESCO. Pertanto l' istanza su questa diciamo sotto istanza viene respinta nella nostra proposta.
Riguardo al vincolo del cimitero israelitico, non è il PGT, ecco che può, diciamo, disciplinarlo, il il vincolo cimiteriale deve essere, diciamo, normato, all' interno di uno strumento di settore specifico che è il Piano cimiteriale, il comunista veneta credo che non abbia uno adottato che forse poi non è mai stato portato a compimento, comunque la sede opportuna sarebbe quella,
Anzi, la sede preposta sarebbe quella con il coinvolgimento dell' autorità sanitaria di ATS, che chiaramente, sul piano cimiteriale a voce, ha voce in capitolo a livello di parere di parere obbligatorio.
Inoltre, il diciamo la, la mera demolizione dell' edificio difficilmente potrebbe potrebbe funzionare perché il privato non ha, non ha interesse a demolirlo e quindi il coinvolgimento del, diciamo, di quella porzione dentro il Piano attuativo, servirebbe anche ad incentivare il privato stesso a demolire questo questo. Questo capannone,
Ottenendo in cambio una volumetria che potrebbe spendere altrove. Questo è il meccanismo che è preposta. è stato pensato alla base della revisione dell' ambito di trasformazione?
Per quanto riguarda quindi questa seconda istanza viene respinta, non è, non è accoglibile, ecco perché non è non è competenza del del PGT, per quanto riguarda ecco appunto la l' altro facciamolo a te la terza istanza, che è quella relativa alla allo scambiare,
Al concentrare appunto la volumetria nell' ambito realizza preposto al parcheggio, evidentemente questo, comunque, è in conflitto con la previsione di prevedere l' area, l' area parcheggio ecco, insomma, che è strategica ai fini dell' attuazione delle previsioni del piano di gestione UNESCO, ma anche per appunto trattare la città di,
Di Sabbioneta di un' area preposta migliore di quella che c'è adesso in via piccola piccola Atene, che non è che non è adeguata, e d' altra parte la richiesta, diciamo la previsione ecco di modifica dell' ambito 11 aree si giustifica proprio anche in funzione di questa di questa necessità quindi si propone il respingimento anche di questa di questa istanza, per quanto riguarda la collocazione reciproca di verde e parcheggio.
Diciamo che viene formalmente respinta, nel senso che non è la scheda dell' ambito di trasformazione, la sede necessariamente appropriata per fare questa valutazione nel momento in cui si facesse il Piano attuativo. La, le indicazioni della scheda d' ambito, che sono indicative, non sono vincolanti. Possono essere rimessi in discussione per cui, se si volesse spostare, diciamo il verde o comunque delle mitigazioni ambientali verso la strada e lasciare il parcheggio più verso l' interno, questo potrà essere fatto tranquillamente in sede di fa di Piano attuativo. Ecco, qualora l' Amministrazione ritenga che questa soluzione sia più più confacenti, più adatta per ragioni di mitigazione, per ragioni di contestualizzazioni, eccetera. Quindi sarà quella la sede dove andare eventualmente a modulare e a stabilire con quale ordine a realizzare le due, le due porzioni verde piuttosto che parcheggio. Per quanto riguarda l' ultima, l' ultima richiesta, quella diciamo relativa alla.
Ha la possibilità di realizzare i pannelli fotovoltaici. è un tema molto caldo, molto molto sentito, e ne abbiamo parlato poco fa. sicuramente credo si possa dire è nell' agenda, la lo ha detto lo stesso Sindaco pochi pochi momenti fa dell' Amministrazione nell' ambito della variante generale. Non possiamo prevederlo adesso, perché è un tema che non è stato discusso con la Soprintendenza e quindi non possiamo in controdeduzione alle osservazioni. Andare a ad aggiungere dei temi che non erano previsti nella variante parziale potrà essere affrontato. Sarà sicuramente affrontato con la variante generale, anche con la speranza di riuscire a portare a casa un risultato in questo senso, visto che, come diceva il Sindaco che è in atto un incontro scontro confronto tra il Ministero dei beni culturali e il Ministero della transizione ecologica, ma che, anche alla luce della crisi energetica attuale, somme di altri elementi.
Vede ultimamente la Soprintendenza un po' più morbida riguardo a questi temi, quindi forse qualche margine per andare a modificare la norma tecnica sul buffer potrebbe esserci.
Si vedrà, ecco, diciamo nell' ambito di questo, di questo confronto, ecco quindi la proposta è il respingimento dell' istanza, pur se con queste precisazioni e questo diciamo programma prossimo venturo per, diciamo, l' attuazione dell' intervento.
Grazie architetto, chiedo se ci sono interventi del Consiglio comunale sul punto.
Prego consigliere Razzini.
Dunque le osservazioni sono, diciamo, la testimonianza che, soprattutto per la quinta istanza, praticamente.
C'è questa esigenza forte di intervenire, soprattutto a livello energetico, da notare che questa osservazione è stata fatta, diciamo, a marzo del 22 e se dovesse essere presentata adesso avrebbe 10 volte di più un peso energetico per poter essere presentata, perché con la situazione di crisi che abbiamo è drammatica direi che è importante,
Il segnale che l' Amministrazione sta portando avanti nei confronti delle esigenze delle delle di contenimento delle spese energetiche delle bollette, perché effettivamente avrà conseguenze se non vengono fatti interventi a livello nazionale molto importanti, radicali, avrà effetti drammatici, letteralmente drammatici, perché raddoppiare o triplicare le bollette del gas è una una cosa che non so quanti potranno sopportare sia sia dite che,
Che famiglie, ripeto, mentre sulle istanze 1 2 3 4 1 2 3, sicuramente c'è questa ipotesi di revisione del dell' ambito 11 R, che ha un senso ed è stata, diciamo, affrontata con un certo.
Logica e quindi condivisibile.
Per la quarta istanza, direi che ci sono ampi spazi di manovra in sede di Piano attuativo, ma per la quinta istanza chiederei almeno come emendamento, un piccolo emendamento nella fase finale, quando dice l' istanza in oggetto, viene respinta rinviando il tema ad una eventuale successiva variante ad hoc o generale io lo cambierei in questi termini distanze. Oggetto viene respinta rinviando il tema alla successiva variante generale, dato che noi abbiamo già espresso più volte in questa sede il riferimento a questa variante generale, in modo tale che sia il mette un punto fermo.
E su questo punto, in modo che abbiamo la certezza che il tema venga trattato in maniera.
Teniamo presente che trattare un tema non significa risolverlo, come si ritiene di di di di di desiderarlo, affrontarlo significa a porlo, significa domandare, lavorare per avere le risposte migliori, ma intanto occasioni la risposta non è quella che si desidera, quindi sicuramente verrà trattato nella prossima variante generale, come detto prima e come ribadisco ora da lì a indicare,
È una modifica puramente formale in un documento così complesso come quello che stiamo analizzando semplicemente per ribadire questo, mi sentirei di non di non proseguire con questo questa richiesta di emendamento, poco poco, poco funzionale alla la discussione, ecco pur.
Comprendendone la motivazione e pur.
Condividendo tutto quello che è stato detto rispetto alla criticità del tema e e al fatto che potenzialmente sarà sempre peggio, teniamo presente che il periodo di crisi energetica è un periodo di crisi economica. è un periodo di crisi politica che ci porta a non sapere cosa succede domani, per cui può succedere che un Governo nuovo cambi tutte le norme rispetto alle alle alle questioni energetiche, spingendoli più in una direzione piuttosto che in un' altra, così come possa avere soluzioni per la tutela dei beni monumentali eccetera, totalmente diversi da quelli in vigore fino ad oggi, per cui.
Viviamo comunque un momento di estrema incertezza sotto tutti i punti di vista, quindi prevedere qualcosa che non sappiamo prevedere.
Dichiariamo e lo faremo con una delibera di Giunta come atto di indirizzo nei confronti dell' Ente l' intenzione di addivenire a questa nuova variante variante, e poi si lavora per portare a casa dei risultati che ci stiamo ponendo e che abbiamo in qualche modo anche espresso in questa fase ecco in questa sede adesso,
Se posso aggiungere una cosa sia fai, avevamo usato il termine eventuale proprio perché la il procedimento non è ancora stato deliberato. Ecco per cui non c'è ancora un percorso di variante e quindi dossier, diciamo individuato in termini ipotetici. Poco fa si diceva che verrà deliberato, forse magari se si vuole la sua. Mi permetto di suggerire, prendere un impegno in questo senso nell' atto, appunto, nella nella delibera di avvio del procedimento, questo tema potrà essere esplicitato. Ecco di, ma in maniera tale che sarà fin da subito, diciamo, un elemento portante della della variante. Poi, come dice giustamente il Sindaco, il risultato non è certo però magari lo si può. Lo si può precisare già proprio tra le motivazioni della della delibera di avvio che si farà quando, quando l' Amministrazione lo riterrà a molto breve,
Ma molto breve,
Ci sono ulteriori interventi sul punto, qui votiamo ovviamente l' intero osservazione, non le singole istanze, così come.
È respinto poi diversamente se ci fossero alcune osservazioni respinte, altre no sarebbe accoglimento parziale, quindi votiamo l' accoglimento del respingimento dell' osservazione.
Il fatto che l' osservazione è respinta.
Voti favorevoli.
Il gruppo di maggioranza astenuto il Consiglio ah no, allora rifacciamo favorevole, consigliere, Lodi, Rizzini giacché mai Angiolino, Pasquali, Marco Romina Marchini, Marco Zardi, Arturo Beltrami, Franco, Alessandria, astenuti, Razzini, Ghezzi, Rizzi.
Prego, architetto, Bianchessi col seconda osservazione presentata dal.
Geometra Cimaroli Mirko Mirko La seconda osservazione chiede una revisione della norma del regolamento edilizio che vieta la realizzazione dei cappotti esterni, le coibentazioni a cappotto sulle facciate degli edifici che prospettano in centro storico su spazi pubblici a Sabbioneta o negli altri centri storici eventualmente dice introducendo questa modifica nel PGT, allora su questa richiesta ci siamo comunque confrontati con con l' ufficio tecnico perché ci sono appunto c'è una norma precisa che era stata voluta così, ecco.
A tale, cioè da vietare il cappotto su in centro storico per problemi di decoro urbano e per problemi, diciamo, di disponibilità degli spazi sui marciapiedi, no e il in centro storico, spesso ci sono marciapiedi già molto stretti che, se occupati magari con un cappotto di 10 12 15 centimetri, risultano ulteriormente ridotti, andandosi poi a generare anche un problema di occupazione permanente dello spazio pubblico, che non è chiaramente, diciamo riconducibile a nessuna fattispecie chiaramente normata, per cui l' unica soluzione praticabile è quella di prevedere i cappotti dal primo piano in su. Con questi effetti a scalino che, diciamo, sono abbastanza antiestetici e che, in un contesto come quello del di Sabbioneta, insomma, ecco, ma anche gli altri centri storici, si ritiene in inopportuno. Ma al di là di queste considerazioni diciamo di me di merito c'è una considerazione di metodo, cioè questo è un argomento da regolamento edilizio. Non dà non da PGT no da norme, tecniche del PGT e peggio sarebbe se il PGT andasse a disciplinare una materia che deve stare dentro al Regolamento edilizio, perché si creerebbe un conflitto tra i due strumenti, tanto più che adesso con tutti i nuovi, diciamo criteri per la redazione dei regolamenti edilizi, si è fatto moltissimo per far sì che diversi strumenti non vadano a dire la stessa cosa, quindi si divida l' aspetto regolamentare della, diciamo, della prassi costruttiva dalle norme tecniche di attuazione del piano. Ecco per cui viene la proposta è di respingere l' istanza rinviando il tema ad un eventuale futuro. Aggiornamento del Regolamento edilizio primo, poi il Comune di Sabbioneta potrà mettere mano al Regolamento edilizio che andrebbe conformato. Secondo il Regolamento edilizio tipo di Regione Lombardia, si potrà dibattere più approfonditamente sull' opportunità o meno di fare cappotti a scalino oppure no. Ecco, diciamo all' interno del centro storico, magari non di Sabbioneta dei centri minori, però ripeto non è questa la sede e quindi la distanza viene viene respinta dalla proposta.
Ci sono interventi sul punto se non ci sono, votiamo.
A favore o meno, del respinge al respingimento dell' osservazione numero 2 favorevoli.
L' unanimità del Consiglio comunale, terza ed ultima osservazione, prego Architetto.
Terza e ultima osservazione, presentata dalla signora Grassi Rossana, che è proprietaria di una azienda ai margini del buffer.
Che cosa dice fa delle considerazioni che probabilmente state fatte già in passato anche da altri sulla conformazione del buffer Hosen, con osservando che la sua proprietà è la più distante dalla città murata, dice che mediamente la distanza è di 1200 metri del punto più estremo del buffer, mentre la sua proprietà di sta 1600 metri,
La qualcosa penalizza le sue possibilità di intervento sullo sull' edificio e anche sulla conduzione dell' azienda, richiamando di nuovo il discorso di accesso agli incentivi per l' efficientamento energetico del fabbricato, in particolare i pannelli fotovoltaici. in questo caso, quindi, la la richiesta non è tanto modificare la disciplina del buffer, ma proprio ridimensionare il buffer per capirci. Qui abbiamo fatto allegato la cartografia come è stata prodotta dalla dalla proprietaria. Ecco che fa vedere che la sua area più lontana e.
Eccome, stralciando né un pezzo che è quello indicato indicato qui in questa. In questa planimetria, diciamo, la sua proprietà potrebbe rimanere al di fuori, allora è questa di nuovo è materia che non è competenza del del del PGT ne parlava il Sindaco prima il buffer è frutto di un accordo che è intercorsa come perimetro e il perimetro del buffer è frutto di un accordo del 2008 intercorso tra il Comune di Sabbioneta e il Ministero dei beni culturali è proprio una una convenzione che era stato messo come condizione propedeutica per il riconoscimento del sito del sito UNESCO.
Chiaramente il PGT non può in maniera unilaterale e modificare un accordo che è intercorso tra due soggetti, uno dei quali è il Ministero dei beni culturali.
È anche difficile, in generale, che questo accordo possa essere rimessa in discussione per la mancanza di un interlocutore ne avevamo parlato a suo tempo con la provincia di Mantova, che ci suggeriva di attivare con la Soprintendenza un confronto per capire se la comprensione Soprintendenza si potrà eventualmente fare da traino potrà eventualmente fare da tramite col Ministero per un confronto in tal senso. Ad ogni modo, è tutto un percorso da fare a latere. Sarebbe un percorso da fare a latere della variante generale, anche in parallelo, la variante generale perché, ripeto, non è un tema urbanistico in senso stretto. Quello che può fare la variante anche qui generale, invece, è consentire l' utilizzo dei.
Dei pannelli.
Se la Sovrintendenza sarà d' accordo, quindi, per capirci il perimetro del buffer è materia di accordo con il Ministero.
La norma tecnica di quello che si può fare all' interno del buffer è materia del PGT, ma deve sempre passare attraverso il vaglio della Soprintendenza, quindi non possiamo modificare il perimetro del buffer, potremmo eventualmente aprire un confronto a riguardo. fare sicuramente nella variante generale si aprirà un confronto a riguardo invece della norma tecnica del buffer e sulla possibilità di realizzare i pannelli fotovoltaici. Come abbiamo detto poco fa, quindi, l' istanza viene respinta, anche qui, però con il rinvio alla successivo percorso di concertazione e variante ad hoc o generale sul tema dei pannelli.
Sì, qui c'è poco da aggiungere, in realtà, guardando le cartine non viene che porsi delle domande che non avranno mai una risposta, però quello che possiamo o non possiamo fare è stato ben esplicitato dal dall' architetto Bianchessi.
Ci sono interventi sul punto?
Prego consigliere Razzini.
Ribadisco che su tre osservazioni due riguardavano questo problema, quindi non è una cosa banale, è una cosa fondamentale.
Ribadisco che ho consultato altre zone buffer, zone prestigiose vicino a Spoleto vicino, si, eccetera, dove ci sono tranquillamente i pannelli fotovoltaici.
Confermo che la riperimetrazione della zona buffer è un discorso molto arduo e, diciamo, difficile da gestire, perché è interministeriale, quindi difficile da da da da affrontare, soprattutto di questi tempi, mentre invece, appunto, come veniva sostenuto prima a intervenire sulle norme tecniche all' interno della,
Del piano non so delle della dalle zone zona buffer è oggetto della prossima variante, quindi anche qui definire.
La stessa frase che viene usata al punto dell' osservazione 1 è un po' vago, direi che sarebbe opportuno invece sottolineare che questo è un impegno formale, che questa amministrazione intende assumersi.
Non vuol dire risolvere, ma bisogna affrontarlo con una grande determinazione, perché da altre parti per problemi analoghi di, diciamo conflittualità con la zona UNESCO sono usciti addirittura dalla zona UNESCO che hanno rinunciato ai benefici tra virgolette supporti di appartenere alla zona UNESCO perché evidentemente c' erano interessi molto più forti in più si fa riferimento appunto anche alla diversa sensibilità.
Che sembra manifestare alla Sovrintendenza.
Nei centri storici, ad esempio, Cremona e questa è la testimonianza che ha portato addirittura.
L' architetto Bianchessi e ha confermato anche Barucco stesso la solida per cui noi abbiamo lo scopo come collettività come comunità, di spingere, di, spingere, perché se noi continuiamo a rassegnarci a questo strapotere della Sovrintendenza,
Che è assolutamente assurdo, data la situazione tragica energetica che abbiamo.
Ma praticamente si assisterà a un rifiuto della nei confronti della politica a livello locale, perché la gente non non non vede, non vede effetti importanti che possono andare incontro alle loro esigenze fondamentali, per cui,
Chiedo ancora come emendamento per dare un segnale di di essere un pochettino più determinati nel nell' ultima frase,
Togliendole eventualmente.
E togliendo anche il riferimento a una successiva variante ad hoc e invece sottolineando che, nella variante generale questo tema verrà verrà affrontato dopo, chiaramente, il parere della Sovrintendenza ci sarà sempre, ma se la Sovrintendenza continua.
Adesso apriamo una parentesi sull' edilizia scolastica, quanto ci è costato.
Chiedere alla Sovrintendenza, come voleva riporli, risolvere il problema delle scuole.
No han detto fate l' ampliamento, noi abbiamo fatto un investimento in termini concreti, i soldi della collettività progettuale che ha fatto l' ampliamento sul centro storico, risultato quando ha visto il progetto uno studio di fattibilità, neanche il progetto di fattibilità ha detto no, non lo so non serve a niente cambiate tutto, fate una scuola nuova da un' altra parte li potenziate le elementari,
Ma questa non è una cosa che è indolore, è una cosa che porta via del tempo, scoraggia qualcuno a venire a frequentare le scuole, qui ho qualche insegnante a venire a insegnare qui e che comportano anche una spesa economica non da poco chiara, la Sovrintendenza deve rendersi conto che ci sono esigenze fondamentali è quella del dell' energia attualmente lo è che devono essere affrontati non con leggerezza,
Con pareri che cadono dall' alto, come se fossero dispensati dalla musica, capisce quale autorevolezza.
Quindi, ripeto, è una autorevolezza che la legge gli impone, gli dà e che in questo momento può essere messa in discussione con gli strumenti che il contenzioso tra il mite e il Ministero dei beni culturali qualcosa vorrà dire, basta che comunque non aggiungo su sulla proposta di emendamento non ripeto quanto detto prima mi.
I viene invece urgente ricordare che, se oggi nella zona buffer non è possibile in alcun modo installare pannelli fotovoltaici.
Questa norma deriva dal PGT del 2016, approvato da questo Consiglio comunale.
Che definisce che non è possibile farlo dopo un' interlocuzione con la Sovrintendenza e con gli enti superiori del caso. Quindi, quello che dico è che diciamo e che abbiamo sempre detto e che abbiamo ripetuto prima che provo a ripetere anche ora è che nella variante generale verrà posto il tema. Il tema era stato posto evidentemente anche nel 2016 con quale soluzione? Con la soluzione della del divieto assoluto di installazione di pannelli fotovoltaici nella zona buffer? Quindi, porre il tema può portare in una direzione piuttosto che in un' altra. Però, rispetto allo sforamento delle persone nei confronti della politica locale, è bene ricordare che sono scelte politiche che possono produrre o meno risultati di questo tipo, e quando si pone un divieto è più difficile tornare indietro rispetto a una situazione che il divieto non lo pone.
Emetterlo quindi, rispetto alla determinazione con la quale viene affrontato il tema mi.
Chiedo che venga.
Posta fiducia nell' operato che si sta dimostrando di di tenere rispetto a quella che è la normativa, ci impone di fare, non ci possono essere deroghe rispetto alla forza con la quale si portano avanti le istanze legittime che siamo qui a.
Ah a considerare altrettanto serie, valide e reali, dobbiamo essere coscienti, però, di quali sono gli iter da seguire, l' iter da seguire è quello della produzione di un nuovo Piano di governo del territorio che dovrà ragionare su questi fronti con i tempi utili per la soluzione del problema delle energie di ottobre no,
Perché se l' obiettivo è quello, sappiamo che l' obiettivo non lo raggiungiamo, perché stiamo approvando oggi che è 29/08/2022, una variante parziale il cui iter è iniziato nel 2019, quindi, quando parliamo del contenzioso fra Ministeri, quando parliamo della burocrazia che uccide questo Paese, stiamo parlando di uno Stato italiano che non può funzionare ed è evidente.
Quindi, se la colpa rispetto allo sforamento ricade sulla politica locale, per queste ragioni beh, allora credo che tutti noi possiamo andare a casa e.
Perché capiamo che quello che possiamo fare ben poco rispetto alle difficoltà che ci vengono demandate, quindi andiamo avanti, affrontiamo i temi con il tempo e con la serietà che serve e con i risultati che lavoriamo per ottenere, nella speranza di fare il possibile per ottenerli ma su questo credo nessuno possa dubitarne.
Anticipo, Vittoriano e non voglio fare il ritorno della situazione, ma dico come ha ribadito Vittoriano, ci sono tre, diciamo richieste di riguardanti lo stesso tema forse sa, sapendo già di essere rigettate, ma che forse hanno voluto evidenziare quello che è la sensibilità e il problema che diciamo è più evidente che viene centrato adesso dal discorso energetico di crisi okay, poi per il resto nel senso sono convinto che sapessero di essere rigettate perché nel senso le hanno fatte anche dei tecnici, quindi, sapendo già di di di non cogliere, diciamo,
Però ribadisco che non è e mi riallaccio a quello che dice Marco, i rapporti con gli enti non sono così semplici, ci vuole, diciamo, chiamiamole delicatezza, strategia.
Una complicità, un una, un, un essere politici, però, nel senso non è così automatico io voglio io tengo quindi questa la sintesi, diciamo, di quello che volevo dire che non è così automatico che ci sia un problema, che ci sia l' immediata soluzione,
Sì, mi permetto di aggiungere che probabilmente io non c' ero nel 2007, ma la norma sul fotovoltaico viene da allora quando proprio si stava costruendo il sito UNESCO e quindi probabilmente si è, diciamo, è maturata questa decisione nel contraddittorio col Ministero alla Soprintendenza era anche un' altra epoca. Ecco, effettivamente il fotovoltaico era meno evoluti, adesso avete degli impatti estetici peggiori, non c' era la crisi energetica, c' era come un pregiudizio maggiore. Insomma, ecco quindi.
Le condizioni vengono da loro, adesso, forse sono cambiate.
Mi permetto anche di essere un po' ottimista, perché parlavo con la funzionaria della della per la città di Cremona che Laura Balboni, che diceva proprio che con parrucca hanno fatto dei ragionamenti sui centri storici, cercando di trovare le mediazioni con i pannelli integrati, con i coppi con effetto eccetera ecco.
È un compromesso, però sono quelle è un percorso, ecco, è un percorso da esatto con i compromessi che possono essere anche economicamente meno vantaggiosi, ecco di altre di altre, di altre soluzioni standard, ecco però, appunto, è un dialogo che si può aprire, ecco sicuramente io credo,
Prego.
Se non altro parlandone.
Sì, si affronta e si sviscera un po' il tema riguardo alla zona buffer, parliamo di zona baffi, non parliamo di centri storici, non vedo nessuna differenza tra i vincoli che ci sono nel centro storico e quelli della zona buffer inedificabilità.
Il centro storico e niente pannelli solari e i miei figli seguita e niente bandi regionali della zona buffer, allora, se la zona buffer deve essere una zona di rispetto, deve essere graduato questo rispetto, non si può usare lo stesso meccanismo intransigente che c'è sul centro storico, ossia dentro la cerchia murata e e tutto il contesto fuori prima osservazione seconda osservazione ho qui una bellissima delibera,
Che conosce benissimo il vicesindaco,
Perché è del 2010?
Epoca, Sindaco, Aroldi e c'è l' ho ritrovata sul sito del Comune ha ancora, anche se ormai superata, però c'è ancora lì e io l' ho letta e ed è la delibera del col del di Giunta.
Del.
01/04/2010 non è il pesce di aprile e non è un pesce di aprile, la delibera effettivamente la delibera numero se sembra un peso da aprile numero 75 del 01/04/2010 e rappresenta il Sindaco Aroldi, era presente anche l' assessore.
Alessandro Franco, Alessandro, non lo so, qualora non l' hanno segnato, però non rappresenta, erano presenti tutti.
E dice e il titolo è indirizzi interpretativi sull' installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici parliamo del 2010 e quindi evidentemente allora c' era già il problema, perché qualcuno l' ha sollevato.
E premesso premesso premesso?
Con voti unanimi e palesi delibera di fornire all' Ufficio Tecnico i seguenti indirizzo interpretativo relativamente al posizionamento di impianti solari fotovoltaici nelle zone di tipo B 1 e B 3 con riferimento all' articolo 4.4 del manuale urbanistico, coperture, forme Manti, che era quello che c' era all' epoca si vuole precisare che sarà possibile installare impianti solari fotovoltaici integrati nelle coperture degli edifici classificati come B 1 e B 3,
Coglie edifici e di cui Schaefer con riferimento agli edifici di cui sopra ricadenti in zona buffer, sarà necessario acquisire il preventivo parere della Sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici, come previsto dall' accordo sottoscritto, tal dei tali va bene, quindi almeno però davano la possibilità di chiedere un parere.
Perché magari in certe situazioni si vedono, non si vedono armonia che c'è la possibilità di chiedere un parere, dopodiché evidentemente l' amministrazione non ha proseguito il suo mandato, l' Amministrazione successiva di sinistra dico io ha peggiorato le cose, questa è la verità.
Questa è la verità, perché il vincolo è stato imposto successivamente, adesso però recuperiamo un po' di buon senso e andiamo ancora verso un' interlocuzione forte con la Sovrintendenza, perché le motivazioni ci sono tutte.
Lungi da me difendere la l' Amministrazione di sinistra, però, nel senso io intuisco dall' agire dell' Amministrazione precedente il fatto di dire che ogni ufficio di ogni cittadino non potesse fare una domanda e da assoggettare la Sovrintendenza, creando un caos in Trap interpretativo e quindi uniformando dire centro storico, zona buffer, no, quindi non c'è, non si scappa da lì e da lì è finito tutto qua, l' iter, diciamo, interpretativo del privato delle cose, dopo come dici tu che abbia peggiorato a por probabilmente sì, perché io conosco forse un caso dove è stato messo il fotovoltaico in quasi vicino, ecco al centro storico, quindi forse lì sta la sua incidenza, avrebbe avrà detto di sì e quindi da lì Credit diciamo una una, una una querelle di richieste di cose che poi l' ufficio tecnico deve quindi forse han detto no per tutti, quindi finito il cinema è finito.
Comunque, stiamo dicendo tutti che questa questione, che sappiamo essere molto sentita, ma scordiamoci di risolverla in tempi utili per la crisi energetica del prossimo inverno.
E sarà posta con la forza necessaria, ma anche con i modi necessari.
Alla Sovrintendenza e, per suo tramite, ai beni culturali, il Ministero dei beni culturali che.
Speriamo possa, con un nuovo Governo, anche avere sensibilità diverse rispetto a queste tematiche, perché quello che diceva l' architetto Bianchessi l' esempio cremonese, ma.
Io stesso ho parlato col sovrintendente Baruch, mi ha riferito cose analoghe e io non credo che al cittadino che oggi vuole costruire vuole installare il pannello fotovoltaico, sia una soluzione che piace, perché è una soluzione che costa tre volte tanto e produce la metà dell' energia.
Quindi oggi non c'è nemmeno una tecnologia capace di rispondere alle esigenze strettamente.
Strettamente legate al al, al tessuto come quello Sabbionetana, che non è quello di Spoleto, che non è quello di Pienza, che non è quello di Cremona, detto questo, a me la discussione appassiona possiamo star qui a lungo confrontarsi sul tema, come abbiamo fatto tante altre volte, come faremo sicuramente tante altre volte, ma non arriviamo a soluzioni diverse o ragionamenti diversi da quelli fatti fino a questo momento. Quindi, se siete d' accordo, metterei in votazione l' osservazione numero 3, che tratta della.
Anche dei confini del del del della zona buffer, oltre che del del del tema dei fotovoltaici, dopodiché ho sentito dire si può anche rinunciare all' Unesco, perché sono più i problemi che le cose positive mi sento di dire che questa è un' opinione del tutto personale che va attentamente valutata.
Quindi mettiamo in votazione.
La controdeduzione.
Voti favorevoli.
Ghezzi lodi Rizzini, Maya, Pasquali Marchini Zardi, Beltrami, Alessandria, astenuti, Rizzi Razzini.
Detto questo.
Poniamo in votazione.
L' approvazione definitiva della seconda variante parziale al Piano di governo del territorio.
Quindi favorevoli.
Favorevole il gruppo di maggioranza astenuti, nessuno astenuti i consiglieri Ghezzi consigliere Rizzi contrario, nessuno rivotiamo per l' immediata esecutività favorevoli.
Astenuti.
Contrari nessuno.
È terminato il punto numero 2 all' ordine del giorno, per il quale possiamo evidentemente liberare architetto che anch' essi che ringraziamo per la sempre precisa e paziente spiegazione dei punti all' ordine del giorno che trattano di urbanistica, eccetera.
Passiamo ora al punto numero 3 all' ordine del giorno, la ratifica della delibera di Giunta 128 del 29/07.
Del resto, se sesta variazione di competenza e di cassa al bilancio di previsione, una variazione piuttosto semplice resa urgente da due fattori, uno, l' imminenza delle elezioni del 25/09, che hanno previsto tempistiche di ricevimento dei fondi nazionali per la loro gestione e la necessità di impegno a livello locale di delle risorse tempi brevissimi quindi in qualche giorno erano direttamente da utilizzare sono le spese per un totale di 12000 euro di,
Di di di di gestione degli straordinari, del personale comunale, degli scrutatori, delle pulizie, degli spazi, dei seggi, eccetera.
Altro motivo di variazione è il contributo regionale ottenuto per l' abbattimento delle barriere architettoniche della sala civica di Ponte terra, arrivederci Federico Bianchessi.
Contributo regionale per l' abbattimento delle barriere architettoniche della sala civica di Ponte terra, un intervento.
Dal totale di 49000 euro 43300 sono di contributo regionale, il cofinanziamento comunale di 5900 euro, queste risorse ci porteranno, nel corso dei prossimi mesi, a sistemare l' accesso della sala civica di Ponte terra situata in via Monteverdi.
Sistemando o, meglio, rifacendo in toto la scala, o meglio la rampa di accesso per disabili, adeguandola alla normativa vigente, risistemando l' accesso, gli ex ambulatori dei medici,
Per poterli rendere maggiormente fruibili o appetibili per altri tipi di servizi e ri sistemando un po' tutto l' ambito di accesso alla sala civica al centro anziani di Ponte terra, che speriamo possa avere una nuova, una nuova vita, un maggior utilizzo, anche grazie a questi, a questi interventi,
Queste le motivazioni di questa variazione del 29/07.
Se ci sono interventi in merito, lascio la parola al Consiglio comunale.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione il punto favorevoli.
Il gruppo di maggioranza, il consigliere Ghezzi, astenuto il Consigliere Rizzi contrari, nessuno rivotiamo per l' immediata esecutività favorevoli.
Come prima astenuto consigliere, Rizzi e contrari nessuno.
Il punto numero 4 all' ordine del giorno è l' interrogazione presentata dai consiglieri Ghezzi, Lorena in ordine Rizzini, Claudio in merito alla pubblicazione delle delibere di Giunta, solitamente nei Consigli comunali in cui si tratta di.
Varianti al Piano di Governo del territorio non si dà spazio a interrogazioni, il regolamento prevede che non siano discussi, abbiamo deciso di inserirla allo stesso nel Consiglio nell' ordine del giorno del Consiglio comunale per rispettare i 30 giorni dal dal ricevimento della stessa, non avendo in previsione nuovi,
Consigli comunali, abbrevio con date certe e perché tratta di temi di attualità, nel senso che tratta di di di di di delibere, la cui pubblicazione era prevista qualche giorno fa, rimandandola di settimane, era poteva essere.
Insomma, meno stringente rispetto alle tematiche attuali, comunque chiedo al Consigliere Ghezzi, che è firmatario della della della dell' interrogazione, se possiamo, in con discuterla ugualmente in questa sede, anche considerata l' assenza di Claudio le direzioni, oppure se rinviarla al prossimo Consiglio comunale.
Di cui oggi non abbiamo data certa.
Consigliere Lodi Rizzini, che ho sentito oggi pomeriggio perché interpellato da dal Capogruppo Razzini, appunto per quella faccenda qui che lui non era presente e di conseguenza chiedeva me se chiedevo appunto se per me faceva era uguale dirla, cioè discuterla senza di lui, io non ho problemi a discuterla.
Portante però che da Regolamento siamo a posto, perché è vero che ci sono i 30 giorni al al limite, la ritiro e la ripresento, cioè per far ripartire i 30 giorni, perché non voglio non voglio discutere un' interrogazione in una seduta di Consiglio dove non si può fare.
Chiedo.
E perché da Regolamento?
Eh.
Dicevo che.
Quella di stasera era una variante parziale e non una variante generale, quindi formalismo direbbe, non è il caso per il quale si applica la norma, poi, ecco, te si tende ad evitare questi interventi su interrogazioni piuttosto mozioni, perché abbiamo visto che stasera il fatto che sia parziale non vuol dire che la discussione non ci sia i tempi non siano necessari e quindi tecnicamente non va in contrasto col Regolamento che parla di variante generale e non di variante parziale, per cui su questo problema non c'è. Allora, se non c'è questo problema, laddove la leggo la discuto senza nessun cioè,
Prego consigliere Ghezzi.
Premesso che con la delibera di Giunta numero 89 del 2022 del 14/06, sempre del 22, viene approvato il nuovo regolamento di Giunta, visto l' articolo 15 del sopra citato Regolamento, comma 2, recita le delibere vanno pubblicate entro 30 giorni dalla loro adozione, considerato che il nuovo regolamento di Giunta entra in vigore dal primo giorno successivo alla sua approvazione ovvero 15/06/2022, si chiede la motivazione per la quale la delibera 118 119 198 96 95,
20 ed è la numero 21 non siano ancora pubblicate all' Albo pretorio, che però preciso che in questi giorni alcune di queste sono state pubblicate, una un, un paio, anche oggi, se non sbaglio, niente viene fatta, questa viene fatta questa delibera. Scusatemi questa interrogazione solo ed esclusivamente perché vi siete fatti il Regolamento, vi avete vinto, avete deliberato il nuovo regolamento di Giunta e appunto l' articolo 15 vi dà, vi date un termine nella pubblicazione e poi cioè si va all' albo pretorio e si scopre che effettivamente però non è così come vi siete regolamentati. Ecco,
Diciamo la la la motivazione di questa interrogazione, questa dirvi, vi siete dati 30 giorni rimanete nei 30 giorni perché sennò tutte le volte che c'è il Consiglio, poi dopo siete da da da interrogazione solo questo ecco.
Sì, una risposta abbastanza tecnica, che magari può essere integrata poi dalla Segretaria, ma.
Si premette insomma per informazione di tutti che l' obbligo di pubblicazione degli atti deliberativi e declinato nell' articolo 124 del TUEL e che la pubblicazione quale misura di pubblicità rivolta a soggetti indeterminati risponde all' esigenza di porre i cittadini in condizioni di avere legale, conoscenza delle deliberazioni adottate, la pubblicazione specificatamente delle delibere di Giunta si correla, oltre che la decorrenza del termine per l' impugnazione nel caso di atti non soggetti a comunicazione, anche all' esigenza di consentire ovviamente del Consiglio comunale avente funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo di acquisire piena conoscenza dell' attività posta in essere dal governo dell' Ente. Sta cito dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell' interno è utile anche richiamare il fatto che l' attuale formulazione del testo unico prevede la pubblicazione, ma non prevede.
E non impone.
Alcun termine per l' esecuzione di tale obbligo. Solo in passato, addirittura nel 1947 con la legge 530 aveva dettato un termine a cui tuttavia la giurisprudenza formatasi col.
Formatasi su questo punto aveva comunque unanimamente unanimamente attribuito carattere meramente ordinatorio, cosicché errori, ritardi omissioni di pubblicazione configurano una irregolarità sanabile e non è mai illegittimità dell' atto. Ciò premesso, ovviamente il Regolamento approvato dalla Giunta di Sabbioneta ha voluto specificare un termine di pubblicazione, come ricordava il consigliere Ghezzi, che però lo si ripete ordinatorio nella consapevolezza che la pubblicazione sia fondamentale momento e strumento di trasparenza e che, memori soprattutto di difficili contesti organizzativi che hanno determinato in passato frequenti rallentamenti nella chiusura della pubblicazione degli atti, fosse opportuno stimolare e indirizzare anche con questo strumento.
Costituisce una sollecitazione a tutta la macchina amministrativa nella direzione di ordinati e tempestivi procedimenti amministrativi.
Credo che questo percorso si sia già positivamente attivato, pur permanendo qualche ritardo, come nei casi evidenziati dagli interroganti.
Quasi la totalità di tali questi già risolto, con cui è in corso di risoluzione nel giro di brevissimo e spesso sono legati alla necessità di riscontri esterni all' ente o a particolari momenti di assenza avvicendamento, particolari carichi di lavoro, difficoltà che hanno rallentato il passaggio della proposta di delibera arrivata approvata in Giunta la sua formalizzazione definitiva e conseguente pubblicazione.
Se non ci sono repliche, io la replica la faccio perché dal 21/02 cioè sono passati cinque mesi e e poi, se vi fate la il Regolamento e di ci scrivete su voi il 3 30 giorni, non mi puoi andare a tirare poi fuori tutti gli articoli immaginabili, evitavate di mettere i 30 giorni e il vostro limite da da da Regolamento di Giunta, come abbia già successo l' anno scorso e l' altra hanno arrivo alla fine dell' anno che vi dico le delibere di Giunta che mancano, avete sto giro, vi siete messi lì, vi siete messi voi stessi il regolamento dei 30 giorni eh, scusate dopo, è logico che io vi faccio l' interrogazione dopo non mi potete venire a dire eh, ma si però abbiamo problemi negli uffici no, perché dal momento che c'è la delibera di Giunta che voi fa vide di riunite deliberate, in teoria, l' ufficio dovrebbe averla quella delibera di Giunta lì e basterebbe guardarlo un attimo e poi pubblicarla se dal 21/02 la delibera non è ancora stata pubblicata e forse qualche problema c'è che sia da parte degli uffici che sia la mancata comunicazione che sia gente che è stata casa in ferie malattia. Tutto quello che vuoi è però, dopo tutto ha un limite, cioè.
Non arrampichiamo ci sugli specchi. Io ho fatto una semplice insieme a Claudio, abbiamo fatto una una semplice delibera per rammentarvi che c'è questo regolamento e dista e di stare al Regolamento, però, dal momento che vi arrampicate sugli specchi, perché dovete comunque trovare una parvenza di ragione e poi dopo cioè dopo mi dà fastidio perché sono apparse determine con delibere citate che non erano pubblicate, cioè, volendo Ceneda dire per l' Albo Pretorio, fuori dal suggestiva qui andare domani mattina, altro altro che variante è però allora se la mettete sotto questo punto di vista, poi dopo dico va beh, allora tutte le volte vi faccio le pulci perché effettivamente all' albo pretorio e tante cose non funzionano, siete migliorati, perché siete migliorati, però non funzionano ancora.
Non lo considero un far farci le pulci, lo considero svolgere il proprio ruolo di Consigliere di minoranza attento all' andamento della macchina amministrativa i 30 giorni. Abbiamo scelto di metterli proprio per darci regole che vengono rispettate quando possibile, quando non possibile. Adesso il caso citato di febbraio, evidentemente un problema diverso, però le altre. Si tratta di pochi giorni di di ritardo sanati quanto prima. L' obiettivo è non avere più mancanza di questo tipo, non per non ricevere le interrogazioni alle quali rispondiamo sempre volentieri, quanto perché è giusto che ci si possa dare un metodo da rispettare, quindi rispetto alla scelta dell' inserire un termine, e io credo che 30 giorni sia un obiettivo che si può raggiungere e si sta lavorando per raggiungerlo. Posto che, lo ripeto, non è assolutamente una Rin un arrampicamento da nessuna parte.
I atti non pubblicati non sono atti illegittimi, ma sono atti che attendono la pubblicazione per dar via tutti i procedimenti che seguono la pubblicazione stessa. Comunque, lo stimolo a fare meglio è, è sicuramente utile ed è uno stimolo che quotidianamente proviamo a imporre a chi concretamente svolge poi le funzioni di pubblicazione redazione.
La pubblicazione degli atti. Ecco,
Detto questo, se anzi il Consiglio comunale può ritenersi chiuso alle 23 e al alle 23:31, ringrazio tutti e auguro una buona nottata.