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Consiglio Comunale del 28 febbraio 2022
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Questa.
Dottor.
Quando?
Gli osservanti a te.
Dopo.
Buonasera a tutti si sente, ma lei non ha il microfono, però perché non ha il microfono.
Ecco cosa che non tornava, c' era qualcosa che non mi tornavano.
Ha inciso o la piazza, prova, prova, prova, si sente, si sente, si sente mi sentite.
Bene, buonasera, a tutti 20 e 35 siamo pronti per iniziare il nostro Consiglio comunale.
Consiglio comunale con due punti all' ordine del giorno.
Lascio la parola alla Segretaria per la Puglia, l' appello Pasquale presente.
Andrea presente, presente presente.
Presente.
Assente, giustificato, assente, giustificato.
Rami.
La presente Rizzi presente presente, Lodi Rizzini, Claudio, assente, giustificato.
Iniziamo con.
Il Consiglio comunale, il punto numero 1 all' ordine del giorno Lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, del 30/12 e del 27/01.
Se c'è qualche osservazione, Vito prego, Consigliere, Maffezzoli, chiaramente voterò contro perché 30 non ero presente.
Avevo mandato un' e-mail dove specificavo che era già al secondo anno di fila che veniva fatto un Consiglio in orario lavorativo in un giorno lavorativo, non tanto per l' opposizione, perché possiamo mancare un Consiglio, non c'è problema, siamo anche in due il problema anche per il pubblico il pubblico Governo non ha mai numeroso e sembra che non interessi molto l' attività.
Comunale però, insomma, forse i consigli fuori contesto, sostanzialmente un po', dà fastidio a intanto che ci sono e non concordati, tanto che ci sono sottolineo che vedo che il Sindaco abbastanza restio a concordare le cose Capigruppo e Consigli comunali e quindi l' invito è,
Rendere partecipe un po' più la minoranza anche su queste cose, grazie.
Capisco il collegamento fra i verbali delle sedute precedenti e questi appunti correttissimi legittimo, sottolineo che il Consiglio era stato convocato, era stato concordato quando non era vero all' e-mail, per cui non ho avuto tempo di rispondere, non era giusto rispondere così lo faccio presente questa volta e mi allaccio anche le altre cose che visto che comunque c'è un po' di allergia comunque ad,
Organizzare prima le cose,
Ci sono.
Interventi.
Sui verbali delle sedute precedenti.
Se non ce ne sono, poniamo in votazione il punto.
Favorevoli.
Astenuti.
Contrari, Maffezzoli Rizzi.
Punto numero 2 all' ordine del giorno, adozione della seconda variante parziale al Piano di Governo del territorio ecco, noi anzi sono con noi questa sera per la discussione di questo punto, il tecnico incaricato l' architetto Federico Bianchessi e la geometra Raffaella argenti, responsabile dell' Ufficio tecnico del Comune di Sabbioneta, lascio la parola dopo aver spostato la bottiglia che all' architetto Bianchessi per l' esposizione del delle modalità che hanno portato alla discussione questa sera dell' adozione di questa variante.
L' esplicazione del percorso che ci aspetta e soprattutto per la descrizione dei diversi interventi che questa variante parziale si propone di mettere in atto, prego architetto a lei la parola grazie e buonasera a tutti e niente, allora brevemente, cercherò di riassumere i contenuti della variante la procedura che è stata fin qui fin qui percorsa e anche i passaggi successivi che avverranno a valle del voto del Consiglio comunale di questa di questa sera allora il PGT di Sabbioneta, come sapete, è stato approvato nel nel 2016.
Quindi oramai 5 6 anni fa.
È già stato assoggettato ad una variante parziale che è stata approvata definitivamente nel 2018, quindi questa è la seconda variante parziale a cui poi probabilmente farà seguito in futuro una revisione generale del Piano quando diciamo ci sarà l' adeguamento generale alla legge sul consumo di suolo.
Questa seconda variante nasce da due istanze di iniziativa privata maturate ancora un paio di anni or sono, in buona sostanza da parte di due realtà economiche importanti del territorio locale, che sono ortofrutticola e Vango Aneta.
Ricevendo queste istanze relative, diciamo allo.
Necessità di adeguamento e di sviluppo di queste attività, appunto strategiche anche a livello occupazionale, per il contesto locale. L' Amministrazione ha deciso di dar corso alla alla procedura di variante, ritenendo diciamo accoglibili nella sostanza le richieste dei due dei due soggetti proponenti e al tempo stesso, però, aprendo anche una procedura di consultazione pubblica aperta, tutta la cittadina cittadinanza, per fare in modo che la variante promossa da questi due operatori privati potesse essere anche occasione per presentare istanze, suggerimenti e proposte da parte di tutti i cittadini e di tutti i soggetti che operano sul territorio e che ne avessero interesse. Insomma, quindi, cogliendo l' occasione per fare un' operazione di manutenzione dello strumento urbanistico, ripeto ormai.
Ne ha sei quasi sei anni dalla dall' approvazione del della variante della variante generale nel 2020 è stato, diciamo, dato avvio formalmente il vedete qui la data in luglio, nel luglio del 2.
2020 alla procedura di variante che poi ha avuto qualche diciamo fisiologico, passaggio evolutivo e anche rallentamento, legato anche ai noti, insomma noto suo sviluppo, ecco delle varie problematiche che ci sono state nel nostro Paese in questi tempi recenti.
Eh eh, ma questo insomma anche dato modo di mettere a punto meglio, diciamo, le le proposte e di arrivare, insomma alla versione della variante che che vediamo questa sera.
La variante è già stata assoggettata ad una procedura di verifica di VAS, una procedura di assoggettabilità VAS, dato il suo carattere e comunque puntuale, quindi limitato ad alcuni ambiti specifici del territorio comunale è stata non non si è resa necessaria una vera e propria procedura di VAS, ma una verifica di assoggettabilità così come prevede la legge il si è fatta quindi si sia fatto uno studio,
Di sugli effetti ambientali prodotti dalla variante un rapporto ambientale preliminare è stato sottoposto agli enti competenti in materia ambientale. Si è fatta una conferenza di servizi con la raccolta dei pareri degli Enti e, sulla scorta di questi di questi pareri, nel dicembre dell' anno scorso, il 14 12 del 2021, l' autorità competente che era stata nominata nell' ambito della procedura di VAS ha disposto il non assoggettamento della variante Havas, con però una serie di prescrizione che sono, diciamo, pervenute dagli enti coinvolti nell' ambito del del percorso valutativo, che sono state poi recepite all' interno di questa.
Di questa proposta di variante.
Le prescrizioni sono qui riassunte e sono state poi evidenziate il loro recepimento è stato evidenziato in colore azzurro, dentro alla relazione di sintesi che vi è stata messa a disposizione qua ho cercato di evidenziare quelle più importanti, Poi le capiremo meglio parlando delle delle delle istanze e della loro natura. Comunque, la Soprintendenza si è espressa soprattutto sulla sulla richiesta della società fango Aneta, in quanto questa ricade dentro il buffer sito UNESCO e ha chiesto di rispettare alcuni limiti di distanza dalle dalle dalle mura e dalla strada della via De Gasperi e ha posto anche delle condizioni riguardo alle modalità di recupero degli edifici che che prospettano sulla sulla stessa via via De Gasperi e anche, diciamo, ha chiesto delle limitazioni alle prossime, ai possibili interventi manutentivi e di adeguamento della della pago Aneta. Adesso vado un po' velocemente. Poi un altro aspetto significativo che vedremo riguarda invece un' istanza specifica.
Diciamo la cui.
Nel cui ambito di intervento si trovava in prossimità della chiesa parrocchiale di Sant' Antonio Abate e per cui è stato chiesto 1 1 spostamento per non interferire con la all' intorno paesaggistico di questo edificio di interesse monumentale.
Tra le varie cose, questo è un aspetto magari un po' marginale, ma rispetto ai diciamo contenuti della variante, però è importante a livello conoscitivo la Soprintendenza ha chiesto di adeguare la carta del rischio archeologico e quindi sono stati forniti dei nuovi materiali informativi che hanno permesso di aggiornare questo elaborato a tutela insomma di tutte le.
Agli ambiti di interesse o di rischio di potenziale ritrovamento archeologico che sono presenti nel territorio comunale, la provincia di Mantova, invece, ha richiamato l' opportunità dell' inserimento paesaggistico del dell' intervento richiesto da da ortofrutticola, che poi vedremo anche se questi aspetti erano già in parte direi toccati nella nella nella proposta di variante,
Con il parere di provincia, diciamo, il tema è stato meglio esplicitato e poi ci sono varie prescrizioni più di prassi da parte di ARPA sulle quali non mi soffermo particolarmente, ma che riguardano le compatibilità tra le varie funzioni e la necessità di effettuare andai in da indagini e analisi di approfondimento nel recupero delle aree dismesse tutte cose che comunque fanno parte diciamo, dell' apparato della cassetta degli attrezzi caratteristica del del PGT.
Detto questo.
Di cerco di raccontarvi appunto brevemente quali sono le caratteristiche, gli ambiti oggetto di variante, cercando magari un po' di alternare la la narrazione a parole con l' individuazione delle delle aree, poi, scorrendo questo documento, vedrete le specifiche individuazioni di tutti gli ambiti di cui si propone la la la la variante o meno ma volevo farvi vedere già fin da subito attraverso queste tavole,
Dove si vanno poi a localizzare le varie, le varie richieste qui non seguo un ordine cronologico di presentazione delle richieste, ma un ordine di tipo geografico che partiamo da ovest verso est, da Ponte terra, questi dopo questi diciamo estratti grafici sono estrapolati da una tavola che abbiamo creato sinottica una tavola di sintesi della della variante e che è stata messa a disposizione qui l' ho cercato di rappresentare magari,
Così in maniera più più leggibile, e poi, se avete dei dubbi, li andiamo a vedere puntualmente, comunque sia qua vedete a, a volte terra questi ambiti marginali, perché diciamo facilitare la lettura di questi elaborati il numero indica istanze della fase partecipativa quindi da 1 a 26 sono istanze presentate dai cittadini nella fase partecipativa il colore rosso indica,
Proposta di respingimento della richiesta il colore verde indica proposta di accoglimento della richiesta dentro a quella che è, diciamo, il pacchetto di questa di questa variante in numero.
Romano, invece sono le istanze d' ufficio che l' ufficio tecnico del Comune ha presentato, approfittando della opportunità della finestra aperta per la variante per alcuni aspetti di messa a norma, soprattutto della normativa o di adeguamento cartografico, invece in lettera abbiamo le due istanze che hanno originato il diciamo la variante e quindi in particolare la istanza a di ortofrutticola e poi non qui, ma nella tavola successiva con gli Stati, adesso si vede male. Comunque qui c'è scritto b l' istanza di di avanguardia poi vedete ancora a distanze la 1, la 4023, quello che era il vecchio abito di accapigliati via fondi. Se non sbaglio, ci sono alcune istanze che riguardano il centro storico di Sabbioneta. Ecco, l' istanza AR, è l' ultima, diciamo come categoria. Oltre a queste tre di cui vi ho già parlato, era un' istanza pervenuta invece, nell' ambito del processo di consultazione finalizzata all' individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana ai sensi dell' articolo 8 bis della legge 12, che riguardava la conversione funzionario di due edifici nel centro storico di Sabbioneta, che si è pensato di contestualizzare più correttamente dentro la procedura di variante e non nella nella delibera di rigenerazione urbana che non può cambiare le destinazioni d' uso. A differenza di una variante urbanistica.
E così via, ecco, poi c'è questo, ci sono un paio di stanze lungo via Borgo freddo.
Che esce fuori dal buffer e poi una villa Pasquale e una.
Che appena la 13 avrei decisioni, questo per un po' l' ubicazione delle delle delle varianti delle richieste di variante. Allora, come dicevo passo, abbiamo avuto le due le due richieste attivatrici ortofrutticole Anconetta 26 richieste presentate dai cittadini durante le fasi partecipativa. Queste 26 richieste si sono poi ridotte di numero perché alcune di queste sono state ritirate per volontà dei proponenti stessi nel corso dell' iter, quindi, si sono ridotte a una ventina circa. Ecco, diciamo qui quelle le istanze ritirate non sono state nemmeno rappresentate nel senso che, dato che per volontà del proponente stesso queste sono state appunto ritirate, abbiamo ritenuto di non rappresentarle nemmeno in cartografia perché di fatto non costituiscono oggetto della della variante. Questo è l' elenco delle varie delle varie istanze, ma poi sono spiegate, illustrate puntualmente con specifiche schede nel prosieguo del documento.
Perché stavo accennando prima l' amministrazione ha deciso di dar corpo a questa variante le due, le due richieste pervenute riguardano, come dicevo, due grandi realtà produttive del territorio che hanno necessità di adeguare le proprie strutture e i propri spazi per confermare, diciamo, il proprio radicamento nel territorio locale e anche per sviluppare le proprie attività che hanno un indubbio indotto sia in termini di occupazione che in termini di effetti gli effetti collaterali, entrambe le istanze, oltre a questo, riguardano ambiti,
Che non sono che costituiscono suolo già consumato, quindi entrambe le istanze non non implicano consumo di suolo, ma prevedono un miglior utilizzo dell' esistente, un recupero anche di spazi non completamente utilizzati o sottoutilizzati, quindi, in questo senso sono proposte virtuose dal punto di vista ecologico sotto l' aspetto del consumo di suolo che, come sapete, è strategico nella legislazione regionale attuale e costituisce un elemento determinante per valutare la fattibilità di una di una proposta di una variante di un Piano urbanistico in generale. entrambe le aree, inoltre, non riguardano ambiti paesaggisticamente significativi o comunque tra i più significativi dal punto di vista paesaggistico. La ortofrutticola si trova già lungo una strada ampiamente infrastrutturata e caratterizzata da da da insediamenti di tipo produttivo o commerciale e.
La Anconetta, in parte certo affaccia verso la l' ambito delle mura, ma questo, diciamo, è totalmente tutelato, quindi le le richieste sono state accolte laddove andavano ad interessare ambiti interclusi.
E già costruiti, peraltro, verso verso l' edificato, verso la via, la via Solazzi, ecco verso l' interno, ecco della.
Del del del dell' insediamento residenziale.
E il.
Entrambe diciamo.
Ma le?
Le istanze, ecco, peraltro recepiscono delle funzioni già in essere, ecco comunque delle trasformazioni già attuate, come avrò modo di di spiegarvi, e, infine, non dimentichiamo che l' accoglimento delle delle varianti, delle richieste e soprattutto di.
Fango, Anette di ortofrutticola, come dirò poi non implicano l' automatica realizzazione degli interventi, ma semplicemente la conformazione dello strumento urbanistico, a cui dovranno far seguito una serie di altre attività di pianificazione prima attuativa e poi di autorizzazione dove verranno, diciamo, effettuate ulteriori verifiche di qualità circa gli interventi previsti. Detto questo, le le altre varianti, quelle minori, chiamiamole così si possono raggruppare in famiglie. Ho cercato di fare questo lavoro anche per facilitare la lettura. Ecco della della così questa pletora di piccole o medio-piccole richieste che sono pervenute.
Una prima famiglia riguarda la trasformazione di aree che non sono attualmente urbanizzabile in aree urbanizzabile, si tratta esclusivamente di ambiti con termini a dare già già edificate per lo più per dar sfogo a delle richieste di tipo quasi personale locale, no, avere un ampliamento piccolo, spazio in più nel far questo abbiamo.
Diciamo adottato dei criteri univoci, cioè una soglia dimensionale al massimo 2500 metri quadri, che è la soglia che il Piano territoriale regionale, nel definire la disciplina sul consumo di suolo, individua quale limite per fare consumo di suolo o meno per i Comuni con meno di 10000 abitanti quale Sabbioneta quindi, come dire, abbiamo voluto allinearci con una una indicazione della pianificazione sovraordinata, non aree troppo grandi, naturalmente perché se il concetto è, consentiamo degli dei completamenti. Questi completamenti non devono essere delle vere e proprie nuove lottizzazioni devono essere effettivamente appunto, delle dei piccoli interventi finalizzati a consolidare il margine del del centro abitato e inoltre, oltre a questo.
Le aree diciamo, interessate da questi possibili nuove urbanizzazioni sono state individuate solo tra gli ambiti non di pregio a livello paesaggistico, ambientale il PGT prevede una zona agricola particolare, che è la zona e tre.
E quindi si è ritenuto di non consentire mai gli ampliamenti in zona 3, su cui già avevamo, tra l' altro ha avuto un confronto con la Regione a suo tempo il tempo della variante generale zona HI 3, sostanzialmente oltre al buffer, che è più che altro terreno trasformazione urbanistica ma è assimilabile alle 03 il paleoalveo,
Perché è un elemento paesaggistico significativo, quindi questi sono stati i paletti che abbiamo utilizzato nel stabilire quali di queste richieste potessero essere accoglibili o meno, che c'è poi la richiesta di di tenore opposto, la richiesta di trasformare aree urbanizzate lì in aree non urbanizzate in modo tale che le due cose in parte sono andate a compensazione in questo caso si trattava di proprietari di aree destinate all' edificazione che chiedevano che fossero restituite all' uso agricolo perché la possibilità di trasformazione evidentemente non trovava riscontro nel loro interesse o nelle dinamiche di mercato.
Per quanto riguarda ecco poi la, una terza famiglia che, quasi diciamo, un atto ha dovuto del piano e l' attuazione degli scenari previsti dalla delibera sugli ambiti di rigenerazione.
La nell' anno scorso il Comune di Sabbioneta ha deliberato in attuazione di una possibilità prevista dalla nuova, diciamo la struttura della legge della legge 12 gli ambiti di rigenerazione, cioè quegli ambiti che sono vocati a a ditte ad interventi di trasformazione dell' esistente.
Per insediare nuove funzioni.
Che siano strategiche per la rigenerazione urbana e territoriale, tra cui in particolare l' ambito 11 R e quindi si è, diciamo, portato dentro alla, alla alla variante questo scenario, che era stato in qualche maniera anticipato dalla delibera consiliare ai sensi di questo articolo della legge della legge 12. Poi ci sono alcuni alcune varianti, prevalentemente una, a dire il vero, che comportano modificazioni di d' uso SOS, delle destinazioni d' uso sostanziale da produttivo a residenziale e poi delle varianti invece semplicemente formali, cioè che hanno comportato il recepimento nello dello status quo delle destinazioni d' essere in essere dentro la pianificazione urbanistica, cioè per avvenute trasformazione o per mancate trasformazioni.
Un riallineamento della disciplina di piano a quello che è la realtà, queste le abbiamo chiamate formali perché di fatto sono una registrazione dello status quo.
E infine delle precisazioni di carattere regolamentare della disciplina d' uso, che derivano prevalentemente aspetti, diciamo, di norme tecniche di attuazione, naturalmente dalla sono, diciamo aspetti sottolineati dall' ufficio tecnico che nella ordinaria manutenzione dello strumento urbanistico magari si trova a dover far fronte a richieste di proprietari istanze insomma magari molto specifiche e quindi necessitano magari di una piccola precisazione della norma che aiuti a interpretare in maniera univoca senza creare margini di discrezionalità o disparità di trattamento, insomma, ecco.
Ecco, questo è un po', diciamo lo lo scenario generale, allora adesso mi soffermerò di più sulle due istanze principali, in particolar modo quella di ortofrutticola, e poi cercherò di raccontarvi più velocemente le altre, avendole già in qualche modo introdotta inquadrate dentro a questo a questa struttura questa classificazione che ho cercato di raccontarvi allora l' istanza di ortofrutticolo riguarda vi faccio prima a vedere l' ambito.
Riguarda tutto il compendio di ortofrutticola, quindi sia l' area che attualmente sta a nord della della provinciale, dove c'è appunto sia il magazzino recentemente ampliato sia l' attività di vendita,
Sia l' area a sud della provinciale dove adesso ci sono dei capannoni utilizzati per deposito, magazzinaggio, che cosa chiede ortofrutticola chiede di effettuare una ridistribuzione ed un aumento delle superfici commerciali, sostanzialmente andando, torno qua al testo.
A trasferire l' attività di vendita dalla parte nord alla parte sud eri, destinando la parte nord sostanzialmente al magazzinaggio, andando a consolidare la funzione che nel tempo e anche con gli ultimi interventi sia andata via via rafforzate nell' effettuare questo trasferimento, quindi, la la, la proprietà chiede di chiudere i 1500 metri quadri di vendita o meglio di trasferirli a sud e di però aumentare arricchire questa superficie commerciale.
Potendo realizzare una grande superficie di vendita in nei comuni con meno di 10000 abitanti, la media superficie di vendita si attesta a 1500 metri quadri di superficie, appunto di vendita di superficie lorda, cioè di superficie specificamente destinata alla vendita.
E.
Quindi, sopra i 1500 1501 metri quadri è già grande superficie di vendita, la richiesta della proprietà è di arrivare a 5000 metri quadri di superficie di vendita con aggiunta di altre due nuove medie superfici di vendita, quindi un totale di 8000 che però considerando la dismissione dei 1500 metri quadri attualmente insediati enorme che comporterebbero un aumento di 6500 metri quadri diventa entro un parco commerciale costituito appunto da una grande struttura non che non un centro commerciale non è questa, diciamo la dimensione e la possibilità,
Va parco commerciale, con quindi una struttura più significativamente dimensionata 5000 metri quadri al massimo, naturalmente.
Più altre due metri e da 1524.
Chiaramente questo intervento implica una impatto sul sistema viabilistico, un impatto sul sistema commerciale e per questo la variante è stata accompagnata da un' analisi anche degli effetti dell' intervento. intanto, sul sistema commerciale avrete trovato, diciamo, tra gli elaborati, un nuovo elaborato del documento di piano, che si chiama DDP 21, che proprio lo studio della componente commerciale che è stato condotto con, diciamo nella facendo un' analisi dei Comuni contermini Casalmaggiore Viadana, ma anche i Comuni più piccoli che stanno che stanno a nord individuando la dotazione di strutture di vendita medie e grandi per il settore alimentare, per il settore non alimentare, eccetera, e poi, anche cercando di fare un ragionamento del rapporto tra farvi sul rapporto tra fabbisogno e offerta, domanda e offerta. Diciamo questo studio ha evidenziato che, soprattutto appunto nella parte a nord del teatro di questo comprensorio, non ci sono praticamente medie strutture di vendita, se non quella già insediata da ortofrutticole. Non ci sono grandi strutture di vendita e quindi, insomma, c'è una carenza che può giustificare questo questo intervento al di là di quella che è la strategia commerciale della della dell' ortofrutticolo. oltre questo è stato fatto uno studio sulla sull' aspetto viabilistico, per appunto la compatibilità della della previsione rispetto alla appunto alla strada provinciale, al sistema di accessi, eccetera, e si è avviato in fase proprio di di analisi e di valutazione della della proposta un contraddittorio con la provincia di Mantova per la gestione appunto di questo tema in rapporto alla.
Al tema dell' intersezione stradale.
È una cosa che già attualmente è una criticità, questo è lo status quo, vi mostro, diciamo, la proposta di variante ora al di là della grafica che è un po' coprente a causa dei perimetri delle aree, vedete che è stata prevista una nuova rotatoria. Questa nuova rotatoria è stata concordata proprio anche nel dettaglio della delle soluzioni tecniche a livello proprio già di studio preliminare, barra definitivo con la Provincia, sia per quanto riguarda il dimensionamento raggio 50 metri, diametri 50 metri pardon, sia per quanto riguarda il sistema degli innesti che va a risolvere delle criticità esistenti rispetto a queste intersezioni a raso.
Che attualmente è ritenuta critica dalla dalla Provincia, tra via accademici e via Monteverdi, quindi provincia ha accolto positivamente questa idea e questa proposta che va a risolvere, ripeto, una criticità pregressa e va a gestire, diciamo, con sufficiente margine di sicurezza, i flussi.
Che si ipotizzano in generati dalla dal nuovo insediamento turistico. è chiaro che questo è una prima valutazione, che poi sarà accompagnata da tutta una serie di altri studi che dall' approvazione della variante fino poi all' eventuale permesso di costruire, faranno seguito quindi, come dicevo prima in questa sede si fa un diversi, ha fatto un dimensionamento di massima quando poi,
Diciamo, la proprietà riterrà di dar seguito a questo intervento, dovrà ottenere una autorizzazione commerciale con Regione, Lombardia, Regione, Lombardia, Settore commercio, oppure è stato coinvolto dentro questa valutazione per capire già in fase urbanistica, se le caratteristiche dell' area fossero conforme diciamo alle indicazioni regionali sul tema del commercio che è stata fatta un' interlocuzione anche in questo senso e l' interlocuzione ha dato esito positivo perché l' area recupera perché c'è un recupero di un' area dismessa perché c'è una previsione viabilistica importante perché attraverso la rotatoria si può poi.
Mettere a punto una progettualità più più specifica anche per l' accessibilità ciclopedonale, che è un tema a cui Regione guarda molto, quindi tutti questi sono stati ritenuti elementi compatibili e virtuosi della proposta tale da poter dire a livello urbanistico, a livello di variante al PGT per noi funziona. Ecco, in buona sostanza, poi, ripeto, se la proprietà darà seguito all' intervento, dovrà fare modelli con studi dei flussi di traffico.
Studio del dei nodi, modelli statici, modelli dinamici, insomma tutto quell' armamentario di analisi specifiche che costituiscono una sorta di mini valutazione d' impatto ambientale che per la diciamo il tema commerciale è richiesto. è importante precisare questo e il la variante prevede un piano attuativo, quindi la proprietà dovrà fare piano ulteriore dove si impegnerà in convenzione a realizzare queste opere, quindi queste opere saranno a carico della proprietà, dovranno essere realizzate propedeuticamente alla agibilità della della della struttura e anzi l' agibilità della struttura sarà vincolata all' avvenuto. Collaudo delle delle opere stesse. Quindi vi sono tutta una serie di vincoli che vengono posti in carico al soggetto attuatore a garanzia della messa a sistema dell' intervento rispetto alla città di rispetto alla viabilità, in particolare il.
Diciamo dentro la convenzione, poi ci saranno tutta una serie di altri aspetti, tra cui le mitigazioni ambientali, le connessioni e quant altro, tutte le cose che vi ho che vi ho detto prima e contestualmente a questo intervento come dicevo si sistemerà si sistemerà sì, riconvertire tutta la parte nord come area per il deposito magazzinaggio, è importante sottolineare che gli accessi all' area magazzinaggio avverranno esclusivamente attraverso i passi carrabili già esistenti lungo la lungo la provinciale e che quindi non si utilizzerà via alberello, che invece avrà una connotazione a questo punto esclusivamente residenziale ai fini del flusso merci in più.
È previsto adesso qui non è rappresentato, ma nella cartografia di piano.
Sì, adesso solo come a livello simbologie poco se la ritrovo.
Qua?
La verità, scusatemi.
Eccola qui.
Molto piccola.
Ecco, questo pallino questo singolo indica un' altra opera che verrà messa in carico alla alla proprietà, che è una mini rotatoria che verrà fatta tra via Santuario e via alberello, in maniera tale anche da andare a risolvere questo snodo, questo svincolo che è un po' magari sicuro oggi non troppo sicuro ecco quindi,
La la proposta consentirà anche di dare una migliore connettività tra via Santuario, la via alberello via Monteverdi e la provinciale, riservando a questa direttrice, comunque una valenza strettamente carrabile residenziale ecco, diciamo mettere i flussi merci avverranno lungo la lungo la provinciale.
E questi sono un po' le caratteristiche fondamentali di delle delle varie della variante ortofrutticole, qui poi nella nella scheda seguono tutti gli aspetti tecnici, cioè come questi questi elementi vengono incorporati nella disciplina di piano si prevede in particolare una nuova zona omogenea D 3 specifica per gli ambiti commerciali dove per i grandi per le grandi strutture parchi commerciali dove tutte queste cose che vi ho raccontato vengono puntualmente descritte prescritte,
Queste su questo ora sorvolo, naturalmente, perché è un aspetto che è la traduzione a livello tecnico di queste cose curiose che vi ho raccontato sono un po' ecco in rosso è sempre evidenziato quello che cambia rispetto alla alla norma precedente, velocemente vengo alla istanza di Pan moneta fango moneta ha chiesto di rimodulare,
È un vincolo di inedificabilità che diciamo in qualche modo.
Stringe costringe la la proprietà attuale. Questo è il vincolo come, come diciamo previsto oggi proponete, non può realizzare nulla al di fuori all' interno di quest' area qua trattata, come la vedete a Guarente, però ha chiesto di poter riconfigurare alcuni volumi accessori, alcuni manufatti dismessi che si trovano lungo lungo la via Solazzi a che ora non servono più e che invece dovrebbero essere riconfigurata come nuove guardianie, spazi filtro, resi necessari anche a causa dell' emergenza pandemica e insomma piccoli locali, tecnici e quant altro che sono loro funzionari per poter governare la gestione delle attività. Quindi non si parla di nuove attività produttive, ma solo di manufatti accessori e per di più non affacciati verso la via De Gasperi, e quindi verso le ritorno monumentale delle mura, ma verso, diciamo, l' interno, dove c'è già un tessuto di edilizia residenziale comune, ecco che non è, diciamo, particolarmente sensibile dal punto di vista paesaggistico e poi altri spazi accessori, come la pesa e altre cose che diffuso guidano effettuato delle degli delle manutenzioni o comunque dei dei piccoli cambiamenti. in passato, allora la loro richiesta è di togliere, è stata di togliere il vincolo per poterli per di fare effettuare questi piccoli spostamenti.
Puntuali. la mediazione anche con la Sovrintendenza. è stata questa, cioè mantenere il vincolo lungo la parte in affaccio verso le mura e verso un primo tratto di via Solazzi, in maniera tale che non ci possano essere interferenze, con appunto l' intorno monumentale.
Mantenere il vincolo anche verso il paesaggio agrario, i verso la parte libera della della provinciale, dove ci sono ancora, diciamo, delle potenzialità paesaggistiche perché il territorio non è completamente urbanizzato e invece rimuoverlo laddove, di fatto il vincolo era già intercluso dentro l' edificazione, cioè di questi spazi qua e inoltre con la chiara specificazione che gli interventi eseguibili dentro questo questa fascia sono soltanto interventi di trasferimento delle volumetrie esistenti e interventi non finalizzati alla produzione, quindi non tali da avvicinare la produzione alla residenza, cosa che creerebbe evidenti incompatibilità. Va semplicemente realizzare manufatti che sono accessori, ripeto, che svolgono funzioni di servizio di filtro di guardiania, come raccontavo dei semplici locali tecnici depositi quant altro. Come, come dicevo prima,
Oltre a questo, quindi, questa è la modalità di accoglimento della della richiesta di pagamento che si è, diciamo, costruita anche di concerto con la Soprintendenza, riguardo a quella, diciamo, fasce di rispetto dalla dalle mura di cui vi dicevo, dicevo prima, quando ho fatto la prima introduzione sul percorso di divas, oltre a questo, la, la proprietà ha chiesto di poter convertire due ambiti contigui, questo diciamo all' incrocio tra la via Solazzi e la e la provinciale dove,
Ex capriccio, ecco dove c'è uno, anche già in parte adibito a parcheggio, e l' altro che è un fabbricato dismesso di origine rurale, ma rimaneggiato che dà verso, diciamo, la punta del del baluardo San Francesco.
Die per entrambe le aree è stato chiesto e la conversione diciamo a uso produttivo non per farci produzione naturalmente, ma per funzioni di parcheggio eventualmente di ufficio, allora la la diciamo, l' accoglimento di della prima richiesta è sembrato particolarmente funzionale.
Alla dismissione del parcheggio, che attualmente si trova invece in posizione impropria lungo la via De Gasperi. Quindi, riconoscere a questo ambito una destinazione anche formale, a parcheggio anche in vista possibilmente dell' ampliamento del parcheggio, se li fabbricato fosse demolito, contribuisce a liberare, diciamo, spazio e quindi a rendere non più necessario il parcheggio che si trova qua. Questo rende superata per la proprietà la richiesta che a suo tempo era stata fatta di prevedere un una strada nuova di arroccamento che, tra l' altro, andava a consumare suolo per poi realizzare un parcheggio in punta verso verso la stessa via. De Gasperi, però tutto qui a nord, a nord ovest e quindi consente di dismettere anche questa. Questa previsione è di fatto superata e per quanto riguarda invece la richiesta di convertire ad uso, diciamo anche qui parcheggi uffici di questo di questo altro ambito. Questa richiesta è stata mediata con la Sovrintendenza che ha escluso la destinazione a parcheggio. Perché, ovviamente, se si andasse a togliere un parcheggio di qua, insomma da questo lato della strada per mettere sull' altro, evidentemente, non avevano fatto un enorme miglioramento rispetto all' interno monetaria delle mura,
E che consente la destinazione a ufficio o terziario, diciamo però nel rispetto della componente storica del fabbricato esistente, quindi abbiamo inserito una norma che richiede o la demolizione della dell' edificio, se non di matrice storica, oppure la conservazione della parte di matrice storica.
E la sua compatibilizzazione con eventuale intervento dell' uomo, insomma, la Sovrintendenza ha posto l' attenzione sul fatto che questo edificio sorge sulla punta del Vallo, Aldo, forse in prossimità di quello che era un una Rivellino o comunque una lunetta, ecco del sistema fortificato Orio esterno e quindi abbiamo introdotto questa questa tutela starà poi a.
Ma la moneta saper interpretare questa disciplina e poi concordare con la Sovrintendenza alle modalità di trasformazione, perché rimane sempre, diciamo, il buffer e quindi la necessità di passare per la Sovrintendenza, per attuare, attuare gli interventi di piano li rende solo possibili, dentro questo diciamo questo questi paletti però poi rimane il contraddittorio con la Soprintendenza naturalmente e quindi questa è la seconda la seconda richiesta.
Adesso così velocemente vi illustro le le altre, allora l' istanza numero 1 chiede di convertire un' area edificabile in area agricola.
La proposta è accoglimento, naturalmente queste richieste di norma, quando possibile, vengono sempre accolte perché consentono di aumentare il risparmio di suolo e sono ecologicamente virtuose questa richiesta, in particolare riguarda questa area che si trova in via Fondi.
Che era e continua, diciamo fa parte del paleoalveo.
A livello di contiguità, ma era edificabile ancora da vecchie previsioni di piano per cui la proposta adesso forse qui riesco a metterle insieme, ecco così, vedete il prima e il dopo e quindi la restituzione all' uso, all' uso agricolo.
Seconda richiesta, ecco, purtroppo sono dispari, quindi non si vedono insieme, comunque è la richiesta di convertire un' area che si trova all' interno delle mura, qui siamo in spalto ai piedi disfatto Badesi.
Un' area che il piano attuale individua ancora come residenziale.
In quanto non si.
Insomma, di fatto non è un' area pubblica e quindi era stata classificata come tutte le altre in questa categoria A 1, che in teoria la rende un' area trasformabile, anche se poi, in realtà si tratta di un di un campo. Ecco dove poi l' eventuale trasformabilità andrebbe mediata con la Sovrintendenza, però, effettivamente questa destinazione d' uso è incongruente rispetto agli usi effettivi che l' area può può avere e quindi si è, diciamo, introdotta, una nuova categoria di verso la vedete tutta verde, che è una nuova categoria di verde privato. l' abbiamo chiamata VP a uno perché riguarda il verde privato di zona 1, cioè ricompreso nelle mura, dove sostanzialmente si possono fare interventi di manutenzione dell' esistente manutenzione del verde, ma non trasformazioni significative, come se si trattasse di un vero e proprio verde privato. Perché questa è una prescrizione che ci ha dato la Soprintendenza. Non possiamo immaginare di fare lungo le mura piscine o a re arredi gazebi, cose, insomma, sistemazioni troppo strutturate perché sarebbero in conflitto con la tutela delle mura. Sapete che la Sovrintendenza su questo è molto è molto rigorosa. Quindi si verde privato però un verde privato, diciamo di carattere prevalentemente naturalistico,
Ecco, poi abbiamo queste vice che vi presenta una richiesta respinta, infatti non c'è soltanto lo stato di fatto, ma non la trasformazione e la richiesta di un di una parte, diciamo la parte residua dell' ambito di trasformazione h che originariamente era previsto per funzioni produttive o di servizio in funzione presidenziale siamo sempre lungo via fondi per capire la richiesta della proprietà è stata residenza,
Questa, diciamo richiesta, però, viene ritenuta incompatibile col fatto che è stato, diciamo, insediato nel nel comparto, un centro ippico che prevede anche la presenza di animali, anche se non si tratta di un vero e proprio allevamento e che quindi, di fatto, ha consolidato una una vocazione di altro tipo che sembra poco compatibile con con la residenza inoltre,
Si tratterebbe trattato di un' area grande.
Con certo quantità di consumo di suolo.
Rispetto ad una funzione di cui c'è già una certa abbondanza e dove si preferisce, poi lo vedremo con altre istanze che sono pervenute. Piuttosto favorire la riconversione dell' esistente piuttosto che andare a consumare nuovo suolo, e quindi questa richiesta è stata respinta ed è stata mantenuta la funzione prevista attualmente dal Documento di Piano. Quindi una funzione di carattere prevalentemente produttive, altra richiesta. Questa, invece, è una richiesta per realizzare un completamento. siamo nel grande comparto produttivo che si trova tra la via accademici e la la la provinciale. C'è un lotto intercluso che, tra l' altro, non configura nemmeno consumo di suolo ai sensi della legge del del PTR, perché già chiuso su tre lati ed è meno di 2500 metri quadri di superficie, e quindi la richiesta di convertirlo a dare a produttiva ci è sembrata, così come dire, una sorta di fisiologica, intervento di completamento della di questo tessuto produttivo, tanto più che la destinazione attuale e due ambiti agricoli speciali era stata proprio prevista per prevedere completamente in futuro erano una sorta di riserva che era stata prevista dal dal piano. Quindi anche in questo caso accoglimento questo caso invece una richiesta di restituzione all' uso agricolo, che però non abbiamo potuto accogliere via Giulia Gonzaga, poco prima dell' ingresso nella città murata, la richiesta era di convertire una parte del giardino in verde privato. Di fatto questo giardino però è un a tutti gli effetti, è una pertinenza della del dell' immobile anche con dei vialetti e comunque delle.
E delle opere di trasformazione già effettuate, non si può assimilare al caso del campo, ai piedi, delle mura o degli spalti, come vedremo poi che sono dei veri e propri ambiti naturalistici, che non hanno una contiguità e una livello di infrastrutturazione tali da renderli una parte dell' immobile. Questo a tutti gli effetti, anche ai sensi del codice civile, è una pertinenza e quindi, come tutte le altre pertinenze, è stata mantenuta. Diciamo conglobata assieme al all' edificio a cui appartiene, e quindi questa istanza è stata respinta. Un' altra istanza che abbiamo dovuto respingere è stata questa questa, questa siamo lungo via Po borgo freddo, Borgo freddo, Europol. Goffredo 18.
Po' oltre, diciamo, gli abiti dismessi che poi vedremo attraverso la diciamo dell' ambito 11 R, dove la proprietà ha chiesto di restituire all' uso agricolo quest' area che vedete contornata noi non possiamo, diciamo restituire all' uso agricolo degli ambiti che non hanno questa funzione attualmente e che sono edificati e che poi sono anche identificate dal PGT come aree diciamo a a tre perché appartengono sono so erano già edificate alla prima allevata IGM, alla prima rilevamento cartografico dell' Istituto geografico militare del 1888, perché è proprio una norma di vittime del PTR individua questi ambiti come ambiti pertinenti del centro storico, quindi,
Diciamo la classificazione giusta e a tre non è, non è zona agricola.
Qui stiamo invece sempre lungo via Borgo freddo in uno di quei due ambiti dismessi che si trovano o meglio, due ambiti produttivi che si trovano a lato della strada, mentre l' ambito Nord.
È dismesso, l' ambito sud continua ad essere utilizzato come deposito e magazzino depositi magazzini o che ha, aveva avuto bisogno di manutenzioni e interventi di messa a norma, eccetera, quindi la richiesta della proprietà è stata.
Di mantenerlo nell' uso attuale uso produttivo, magazzinaggio, e non con prevederne la riconversione residenziale, come si era previsto dentro la variante generale del del PRG. Tutto questo tema è stato poi anche già affrontato attraverso la delibera sugli ambiti di rigenerazione che vedremo poi ci porterà al ragionamento sull' ambito Nord, su cui pure è previsto un aggiornamento e e quindi si era si è ritenuto opportuno mantenere questa diciamo destinazione in essere, quindi che è già attuale dentro l' ambito la zona sud, invece andare a prevedere un perfezionamento per quanto riguarda la zona nord, con l' istanza che vedremo dopo quindi questa istanza per questa istanza si prevede l' accoglimento. L' ambito 11 R torna ad essere un ambito produttivo. Deposito istanza numero 9 ha avuto un percorso un po' travagliato, era una richiesta per realizzare a Villa Pasquali.
In prossimità della della parrocchia, di cui di Sant' Antonio Abate di cui parlavo prima, è un piccolo ampliamento residenziale, qua adesso non si vede appena sotto, se volete, lo possiamo vedere poi anche nella tavola di insieme.
Proprio assurdo, ed è vero che la Chiesa.
In prima istanza, noi avevamo ritenuto accoglibile questa richiesta perché l' area è abbastanza piccola e contiene relativamente contigua alla al tessuto edificato, ma la Soprintendenza nel suo parere, ha ritenuto che questa previsione fosse comunque interferente con diciamo la vista panoramica della dell' abside no, ecco della della della della della della chiesa parrocchiale e allora hanno chiesto in alternativa di spostare questa previsione più a nord c'è stata una consultazione con con la proprietà, la proprietà ci ha ragionato un po'.
Alla fine ha ritenuto che la collocazione per loro diciamo utilizzabile da questa e che quella nord invece non era nel loro interesse e quindi ha ritirato l' istanza ora voi la vedete ancora rappresentata qui, perché questo diciamo decisione è arrivata poi pochi giorni fa in extremis però di fatto è un' istanza ritirata.
E noi l' abbiamo raccontata come quindi qui, come istanza respinta, perché così abbiamo consegnato anche la proposta di VAS, però di fatto è un' istanza che non è nemmeno respinta, non c'è, non c'è proprio più.
Ecco, quindi non fa parte della variante.
Istanza e invece numero 10, siamo a Ponte terra in ecco, ai margini di Ponte terra verso nord via veneziano, vedete, qui è la richiesta di un piccolo lotto di completamento che attualmente è agricolo, ordinario, diciamo no di interesse paesaggistico.
A che viene convertito in B e B 1 in B 1, consentendo un piccolo intervento di completamento del tessuto del tessuto residenziale.
Analogamente, ah Vigorito via Vigorito, al di fuori dell' ambito, diciamo, del paleoalveo anche qua un piccolo completamento da verde privato a.
Abitua, in questo caso B 1 B 2 è stata scelta in base alla contiguità con il tessuto prossimo.
L' istanza 13, ecco, questo ci ha fatto un po' riflettere, siamo a breve decisone.
Via Fermi c' era la richiesta della proprietà di rendere edificabile tutto questo lotto contiguo per loro necessità di ampliamento, diciamo con le case di matrice storica che si affacciano sulla strada, in questo caso abbiamo fatto un ragionamento sia sul sito sia sulla qualità che sulla quantità intanto abbiamo limitato l' ampliamento alla soglia dei 2500 metri quadri per coerenza con il criterio che ci siamo che abbiamo raccontato prima in merito alle disposizioni regionali sul consumo di suolo e poi abbiamo individuato l' area non come zona 3, come chiedevano loro, ma come zona B 1 perché è una zona 3, evidentemente è una zona già edificata, mentre una zona da edificare per qua, per quanto di completamento, deve essere una zona, una zona B, quindi diciamo, c'è stato un parziale accoglimento della richiesta, comunque andando significativamente incontro alle richieste della proprietà, perché comunque la maggior parte dell' area che loro avevano richiesto è stata comunque riconosciuta con come edificabile.
L' istanza numero 16 è un' istanza molto formale, molto facile, quasi banale tra tra virgolette, richiede dentro qui siamo nel centro storico di Sabbioneta, chiedono di riportare la perimetrazione di una di un piano attuativo dentro alla alla alla cartografia di piano, l' abbiamo fatto. Il piano attuativo parrebbe, anche se non fosse perimetrato e comunque a livello formale. Abbiamo abbiamo accolto naturalmente questa questa richiesta e quindi adesso c'è questo tratteggio indica abbiano tutti richiesta numero 17, ecco, è analoga a quella che abbiamo visto prima, sempre via via lungo via Borgo freddo, chiedevano di stralciare, di restituire all' uso agricolo una porzione di questa pertinenza del, diciamo, di questo complesso.
Edificato di matrice storica. Anche qui non abbiamo potuto farlo perché diciamo questo ambito di cui hanno fatto la richiesta. Di fatto è una pertinenza. C'è un vialetto, c'è una recinzione, non è una vera area agricola, quindi non possiamo portare ad uso agricolo delle aree che in realtà fanno parte, diciamo, di un compenso di fondi immobiliari.
Ha invece non edificate che vengono di cui si richiede la restrizione agricolo, quale sono sempre state accolte.
Istanza numero 18 a, che questa è una cosa molto molto puntuale, chiede di rivedere la classificazione di cui alla tavola 8 del Piano delle Regole di questo immobile che si trova a Villa Villa Pasquali.
Che attualmente è classificato come un valore, un valore di edificio.
L' edificio di valore elevato come edificio di valore negativo. Allora noi avevamo fatto questa classifica nel piano guardando la facciata dell' edificio che effettivamente sembra rappresentare un certo valore, però bisogna dire la proprietà ha presentato dalla documentazione sia sugli interni sia di natura storica, che evidenzia che ci sono stati dei grandi rimaneggiamenti. Ecco, quindi l' apparenza, diciamo, di una facciata in parte conservata non rifletteva effettivamente la la sostanza. Ecco di un edificio che in realtà è stato pesantemente trasformato. Allora di fronte a questo, anche in accoglimento di un meccanismo di piano che prevede che queste classificazioni possano essere sempre aggiornate sulla base di documentazione comprovata formata da proprietà fornite dalla proprietà, abbiamo accolto la richiesta, declassando l' edifici di valore negativo e quindi consentendo un più ampio margine di trasformazione dell' esistente.
L' istanza numero 19 era un' istanza, è un' istanza che chiede la conversione a B 1 di una zona agricola, però che fa parte del paleoalveo.
Situata a Vigorito, quindi ripeto che è oltre il giusto, oltre che nel buffer, quindi due motivi per non poter accettare questa richiesta, il buffer poi ancora più intoccabile del paleoalveo, naturalmente, e quindi abbiamo dovuto respingere istanza numero 20.
Pure chiedeva di convertire A B 1 una zona che però una un ambito che si trova sempre con, se non sbaglio, avere a Ponte terra scusate ponte terra, quest' ultimo.
All' ingresso riserve naturali Aimar è aperta e così via Persico.
Ma che però è anche questo è un edificio storico censito alla Lega, la elevate GM, quindi non abbiamo potuto accoglierla. Dobbiamo mantenere la destinazione a 3, poi.
Abbiamo sottolineato che se alcuni edifici di natura storica presentano delle situazioni di con la pensa di avanzato degrado, esistono degli appositi dispositivi di legge regionale che adesso consentono di andare a proporre degli interventi anche di riconversione dell' esistente. Se effettivamente l' edificio è in condizioni di degrado statico tali da dover necessitare di una,
Quasi sostanziale ricostruzione, però questo deve essere dimostrato con una perizia. Naturalmente, quindi, esistono dei meccanismi che stanno fuori dal Piano, ma che la legge regionale permette di attuare se si verificano determinate condizioni.
Idem la richiesta 21, che riguarda sempre una un edificio storico qui lungo via Santuario all' interno di via Santuario e di cui si chiedeva la conversione in B 1, ma che non è possibile sempre per omogeneità di trattamento, poi, se un giorno faremo una revisione generale del del del PGT, magari potremmo valutare delle norme più elastiche per queste zone a tre, eventualmente però, attualmente dobbiamo trattarle tutte allo stesso modo e comunque dobbiamo sempre considerare le zone A.
Invece, ecco quest' altra richiesta, sempre di un piccolo immobile che si colloca sempre a Rigoletto.
La richiesta era di.
Considerare quest' area agricola come parte come pertinenza della dell' area residenziale la richiesta è legittima perché di fatto anche qui c'è un vialetto che vi fu una recinzione, la classificazione in area residenziale non permette di costruire in realtà perché non c'è un indice di zona 3 e quindi non permette di costruire,
Nuova di fare nuove edificazione, ma consente di realizzare le opere di sistemazione degli spazi aperti, come quello che sono, c'è una pertinenza, quindi li pavimentare di mettere una cancellata, eccetera insomma, quindi ci sembra un' operazione.
Piccola variante più che legittima, com' era prima e come diventa adesso.
Istanza 23, invece l' abbiamo classificata pure tra le istanze un po' di carattere formale che cosa implica implica semplicemente di riconoscere le avvenute trasformazioni che sono che hanno interessato l' ambito di trasformazione h via fondi della VET, l' ambito di trasformazione h aveva originariamente una funzione di tipo produttivo che però nel tempo ancora diciamo a monte della variante generale del PGT aveva avuto un percorso diverso, quindi,
Ma si è realizzata una residenza e un altro ambito ristorazione che di fatto ha una matrice di quel tipo residenziale, poi si è realizzato, diciamo, l' insediamento di picco.
E sono rimaste delle aree libere a margine, ecco, oltre all' area diciamo vuota sopra della TIA, quindi si è detto, andiamo a su richiesta della proprietà, andiamo a riconoscere le destinazioni d' uso, che ci sono davvero, non quelle che erano auspicate dallo strumento urbanistico precedente a quello attuale, quindi parliamo di quello del 2007 e anche agli usi del suolo effettivo, cioè qui c'è della residenza, qui c'è una funzione analoga alla residenziale, qui c'è il maneggio che maneggio centro ippico e qui c'è un verde privato, quindi il il, la la variante in questo senso è andata come dire a riconoscere lo stato di fatto e a dargli la destinazione urbanistica più confacente. Insomma, a quella che è la realtà.
Giacomo esatto, essendo già completato in questi in questi termini.
Ecco la un' altra richiesta, ecco invece riguardava la riclassificazione di questo edificio, che si trova qui all' ingresso dalla provinciale per ponte per ponte terra, ecco dove viene ha fatto richiesta di considerarlo edifici di valore negativo intrusivo, in questo caso non esiste, non è stata fornita la documentazione come invece quell' altro caso in cui vi raccontavo ma poi l' edificio effettivamente ha un valore storico compare nella levata di Gm.
Certo, è in condizioni di degrado, però non per questo può essere classificato negativo intrusivo, vale quello che ho detto prima, se l' edificio è in condizione di collasso, la proprietà può dimostrarlo, nel caso può attivare i meccanismi di ricco di qualificazione previsti dalla legge 12, però l' edificio rimane classificato come edifici di valore storico e di valore.
Elevata, ho quasi finito l' istanza 25 riguarda anche qui la conversione siamo a ricorretto sempre di un piccolo lotto da verde privato a completamento in, diciamo, coerenza con i principi sopra esposti, l' abbiamo abbiamo ritenuto questa richiesta accoglibile.
L' istanza 26 un po' più importante via alberello, che però fa seguito ai discorsi che si sono fatti sulla rigenerazione urbana, richiede la conversione di questo di questo ambito, dismesso, essiccatoio, classificatorio in da area produttiva che non è più ad area residenziale in questo caso, chiaramente, l' ambito ha un certo peso, una certa importanza, quindi la richiesta che ci è sembrata coerente con l' idea di fare ne parlavamo prima anche con il discorso sulla ortofrutticola, una via di carattere residenziale dove si vanno a consolidare a completare degli insediamenti residenziali, quindi sempre più perde la sua funzione produttiva, sempre più ne acquisisce una residenziale. Ci saranno dei miglioramenti della viabilità che consentiranno anche di risolvere meglio le intersezioni attuali e che quindi potranno supportare le funzioni residenziali. Chiaramente il lotto è grande. Quindi si prevede che la conversione sia preceduta da uno studio e un' analisi sulle eventuali, diciamo, situazioni ambientali determinate dall' attività industriale pregressa, come peraltro prevede la legge, la legge in materia e poi l' ambito vedete perimetrate trust asteriscato perché comunque sarà soggetto a pianificazione attuativa. Lì bisognerà prevedere un minimo di urbanizzazione, di lottizzazione e quant altro, quindi, chiaramente non è un' area dove si può intervenire. così ex abrupto tout-court la prevederà, diciamo, un passaggio di piani di lottizzazione, pianificazione attuativa,
Arriviamo al ecco, le istanze sugli ambiti di rigenerazione sono le due aree di proprietà della Fondazione. Isabella Gonzaga, l' ex convento, l' ex convento dei frati serviti e l' altra area che si trova in via della Stamperia. Mi sembra e questa era una richiesta pervenuta. Come dicevo, nell' ambito della della consultazione sugli ambiti di rigenerazione, la Fondazione chiedeva che la funzione a servizio fosse, diciamo, arricchita da altre possibili funzioni, come le ricettivo in particolare ricreativo alberghiero, andando così a valorizzare quella che è una vocazione di spazi interni alla al centro storico di Sabbioneta, dove il tema dell' attrattività della ricettività potrebbe effettivamente svolgere un ruolo strategico. Adesso questa non è la sede, però il Comune di Sabbioneta, come saprete, si sta anche candidando a bandi nazionali. Ecco sulla rigenerazione.
Dove il tema dell' attrattività e della ricettività è assolutamente strategico per andare, diciamo, a promuovere un rilancio del borgo sotto proprio l' aspetto del turismo, sotto l' aspetto della rigide residenzialità, di tutto quello che fa vivere, diciamo una città al di là delle sue funzioni pubbliche,
E quindi l' idea di andare a.
Potenziare questa diciamo vocazione e a creare delle opportunità per riportare funzioni servizi popolazione dentro dentro la città murata sicuramente vanno nella direzione della rigenerazione e nella direzione della riqualificazione del centro storico della rigenerazione storico che uno degli obiettivi primari del PGT, per cui queste due richieste sono state accolte,
Riportando, diciamo, questi ambiti dentro la disciplina del tessuto storico, dove è comunque sempre prevista la funzione ricettiva e non vincolandoli necessariamente solo al servizio pubblico, quindi potranno essere funzioni e servizi di servizio pubblico privato ma di interesse pubblico piuttosto che anche semplici funzioni ricettive a seconda delle necessità e a seconda delle opportunità sempre atteso che si tratterà sempre di funzioni legate alla presenza di persone, ecco, naturalmente ecco,
No, strutture sanitarie, ecco come invece era in origine.
E quindi queste sono state accolte.
È l' ultima istanza significativa, è un' istanza d' ufficio.
Che viene anche questa, dicevo, dagli dalla riflessione sugli ambiti di rigenerazione.
Avviata in questa fase consultiva prevista dalla legge, dalla legge 12, che ha portato a una delibera di Consiglio comunale.
La è maturata l' opportunità di includere dentro il vecchio ambiti di rigenerazione 11 R, una nuova area.
Agricola, diciamo adesso, anche se non effettivamente utilizzata a fini agricoli, diciamo che fa parte del buffer dell' ambito di Nardino, trasformazione urbanistica che può essere utilizzata come.
Area camper e verde, diciamo il parcheggio.
Andando così a realizzare quel famoso parcheggio di interscambio che ha richiesto previsto dalle linee guida e dalla gestione del progetto dello spazio pubblico UNESCO per la città murata quindi come area attrezzata per un certo tipo di sosta.
Non contigua alla città, la città alla cinta, come chiede un esco e, appunto con le attrezzature necessarie, anche per accogliere appunto la tipologia di utenza particolare come quella quella camper e magari una piccola area verde, attrezzata, contigua.
Nell' ambito appunto di questo, di questo progetto di di di di rigenerazione che, quindi.
Prevederebbe, ecco, vedete qua la nuova, la nuova scheda, forse posso tornare.
Pagina era.
Hanno un po' più grande, questo vale la pena di guardarlo un po' più nel dettaglio, vedete la proprietà privata, che verrebbe sempre riconvertita ad usi residenziali, quindi ovunque il miglioramento di una situazione in essere, questo era già previsto dal dal dal PGT, attuale area dismessa che diventa area residenziale però con degli elementi qualitativi delle mitigazioni verso l' intorno e anche l' allestimento di un percorso ciclabile che andrebbe a innestarsi sulla decorrenza della ciclovia UNESCO e come condizione propedeutica alla trasformazione, però la cessione al Comune di quest' area, che verrebbe appunto allestita come camper e verde.
Non sarebbe quindi ovvero consumo di suolo, ma sarebbe di fatto un' attrezzatura di pubblico di pubblico interesse, con una funzione strategica per l' accessibilità alla città murata, che l' Amministrazione andrebbe ad acquisire in maniera gratuita dentro diciamo, l' accordo convenzionale con la proprietà che andrebbe a realizzare l' intervento e questo, diciamo è il core, il nodo, diciamo di questa di questa proposta, unitamente a questo si rimodula leggermente anche la previsione che riguarda l' altro polo, diciamo l' altra parte di questo ambito che è fabbricato, dismesso, che sta in prossimità del del cimitero israelitico, dando a quest' altra proprietà due opzioni o demolire, diciamo l' edificio e ricostruire.
Altre funzioni residenziali per strada in maniera tale da liberare l' intorno a monumentale della del cimitero e quindi fare anche un' opera di riqualificazione paesaggistica, o meglio ancora, se si troveranno l' accordo. Sarebbe l' optimum spostare questa volumetria dentro l' ambito a nord, l' UDC area, quindi addirittura liberando tutto, diciamo, questo comparto è andato alle naturalizzato in maniera tale da poter poi configurare un nuovo assetto dove l' area abbandonata con i capannoni dismessi diventa un nuovo comparto residenziale qualitativo e contestualizzato nel verde. Una percorso ciclabile consente, almeno in questo tratto e poi di avere una pista in sede protetta o comunque dedicata, una nuova area attrezzata per la sosta e il verde che poi l' arrivo al cimitero finalmente liberato, insomma, da questa occlusione eri contestualizzato nel paesaggio agrario. Quindi ci sembra che questo scenario ottemperi perfettamente alle filosofie della rigenerazione, ma anche, diciamo, ai alle, diciamo progettualità prefigurate dalla dalle dalle linee guida UNESCO,
Concludo, ecco dicendo che l' ufficio saper istanza d' ufficio per omogeneità di trattamento, così come si era previsto di riportare.
A a verde privato, quell' area al piede di spalto Badesi ha suggerito di portare allo stesso modo verde privato anche tutti i baluardi che attualmente pure sono ipoteticamente una zona A 1 con, diciamo, una accostamento quasi alla alle alle aree edificate o edificabili, ecco perché di fatto sono dei giardini,
O meglio del del delle aree verdi naturalistiche, con una valenza di tipo paesaggistico dove poi, per di più, non possiamo fare queste trasformazioni totalmente inedificabili ma poi anche non trasformabili ai fini dell' attrezzatura del verde no, ecco sennò, tramite opere minimali o piantumazione che comunque vanno concordate con Sovrintendenza eccetera eccetera che quindi sono state portate anche queste nella fattispecie del verde privato che anche a mio avviso è quella più più confacente.
Per la destinazione d' uso ITS.
Le ultime cose che noi diciamo, istanze di natura tecnica su di?
Come si dice, la legge si la, le definizioni e le pertinenze agricole dove si possono realizzare.
Arredi o piscine in area agricola, ovvero soltanto nelle pertinenze è stata riperimetrata l' area del piano tutti vuol Perella in seguito, a seguito degli degli interventi delle trasformazioni effettuate e infine è stata chiesto un chiarimento sulla possibilità di insediare attività artigianali e nel tessuto residenziale che però diciamo è un questo è un tema un po' delicato, che sarà affrontato nella variante generale quando si darà si terrà concorso alla variante, perché bisogna ragionare bene sulle compatibilità tra tra le funzioni e soprattutto garantire un trattamento omogeneo a tutto il territorio comunale e a tutti i proprietari che possono avere delle richieste in questo senso la relazione di variante chiude con un bilancio ecologico sul consumo di suolo che poi verrà analizzato dalla dalla Provincia e forse da Regione.
In quanto la la variante, anche grazie alla restituzione all' uso agricolo naturalistico degli spalti a raggiunge un bilancio ecologico ampiamente inferiore a 0 e quindi diciamo sta dentro le possibilità previste dalla legge 12 sul consumo di suolo, anche senza dar corso alla riduzione, alle soglie di riduzione.
Ho finito, so che vi ho detto tante cose, si ringrazio, architetto, Bianchessi Prix prima di farle riprendere fiato, le chiederei una una chiusura a beneficio del Consiglio comunale e dei cittadini, che ringrazio per la presenza rispetto all' iter che dall' adozione di questa sera in Consiglio comunale divide,
Questo documento dalla sua piena possibilità di attuazione, giusto a chiusura del ragionamento, infatti lo avevo, avevo premesso che ne avrei parlato e poi mi sono, mi sono perso questo passaggio a questa sera adottiamo la variante del Consiglio, dovrebbe adottare la variante dopo l' adozione saranno necessari altri passaggi dal momento in cui la variante è adottata vige un regime di salvaguardia e quindi la normativa più restrittiva tra quella del PGT vigente è quello adottato.
Durante questo periodo bisognerà mettere a disposizione il piano dei cittadini attraverso la pubblicazione sono previsti 30 giorni di pubblicazione e 30 giorni per la presentazione di osservazioni da parte di chi chiunque ne fosse interessato.
E parallelamente, il piano viene inviato in Provincia in Regione, perché il piano è strategico, quindi deve essere valutato, almeno per il core buffer, sito UNESCO anche dalla Regione, poi di nuovo in Soprintendenza e ad ARPA e ATS per il documento di piano. Ecco, diciamo, e tutti questi enti daranno un parere ARPA e ATS e Soprintendenza entro 60 giorni Provincia Regione entro 120 giorni. Quindi in realtà abbiamo quattro mesi circa di tempo per avere tutti i pareri necessari, passati questi 120 giorni di tempo, sì, si faranno le controdeduzioni alle osservazioni che quindi la proposta di accoglimento o meno delle osservazioni che verranno ricevuti.
A questo punto si tornerà in Consiglio comunale per la votazione sulla approvazione in quella sede, mentre oggi si vota il Piano nell' insieme si voterà specificamente ogni singola osservazione, quindi ogni singola osservazione proposta di accoglimento o di respingimento sarà votata singolarmente, quindi ci sarà un processo molto capillare, molto puntuale su tutte le richieste ulteriori che potranno pervenire nell' ambito di questo ulteriore momento di partecipazione pubblica che è previsto e che istituzionalizzato del piano dalla dalla legge dopo che sarà stata fatta la dopo che si sarà votata la approvazione del Piano nella forma che si riterrà che riterrà il Consiglio.
Relativamente a ogni singola osservazione, il piano sarà finalmente approvato ma non ancora in vigore, per entrare in vigore, verrà trasmessa, diciamo, nella sua componente digitale, a Regione Lombardia, per un controllo di tipo formale sulla conformazione degli strati informativi e infine verrà sarà effettivamente vigente con la pubblicazione sul primo World utile quindi passerà ancora paiono due, tre settimane diciamo dall' approvazione alla entrata in vigore, a quel punto il piano sarà operativo e tutte le previsioni qui contenute potranno essere attuate attraverso i procedimenti abilitativi edilizi previsti.
Perfetto, chiarissimo.
Lascio la parola al Consiglio comunale per eventuali osservazioni, domande e richieste di chiarimento, per i quali il nostro ufficio tecnico e architetto, Bianchessi sono qui a disposizione.
Se non ci sono osservazioni, alcune, porrei in votazione il punto relativo all' adozione.
Ecco perché ringrazio architetto perché comunque ce l' aveva già spiegato anche quindi altre domande adesso non è che per adesso non ne sorgono.
Io personalmente mi asterrò, ci sono qualche cosa che francamente lascia un po' perplesso su dei nuovi due lottizzazioni, quando comunque ci sono altre che non ancora essere finite, per cui insomma alle nuove lottizzazioni non è che piacciono più di tanto, specialmente come ripeto oltre case sfitte ci sono altri lotti che non ancora sono finiti.
Ci sono un paio di cose, ma ne avevo parlato anche alla Conferenza dei Capigruppo, che insomma mi lascia un po' basito come il parcheggio nuovo, però, insomma, ci sono un po' di cose che vedremo più avanti, per questo mi astengo non tanto per il lavoro perché comunque non è quello è chiaro per un paio di dubbi che abbiamo per cui ce li lasciamo e quindi non votiamo chiaramente contro ma almeno io mi astengo.
Chi parla chi chiede la parola, prego consigliere Razzini.
Questo penso che sia uno dei passaggi più importanti in Consiglio comunale, l' adozione del Piano regolatore è sempre stato vissuto con molta attenzione, infatti non a caso c'è un po' di pubblico che normalmente non c'è mai nessuno e ed è effettivamente un' occasione anche di riflessione molto attenta su quella che è la dinamica.
Di sviluppo del nostro Comune dal.
Non a caso abbiamo due le maggiori realtà occupazionali del del Comune che hanno presentato delle richieste, e questo significa che è importante, è uno strumento importante.
Ah, all' atto di questo ci sono tante situazioni piccoli individuali che son state prese giustamente in considerazione secondo, adottando determinati criteri di omogeneità.
In passato mi ricordo che non avveniva sempre così era, diciamo, molto, soggettiva l' adozione di certe istanze.
Era anche legata così a situazioni diverse, difformi da quelle che sono quelle che devono essere qui, invece mi sembra che le la raggruppamento in famiglia di queste singole istanze comporta una dinamica di selezione e di analisi delle problematiche che hanno una sua coerenza, una sua omogeneità e una sua legalità ecco, diciamo nel nell' affrontare le questioni altro aspetto importante è,
Il tentativo?
Faticoso e incompleto ancora, di mettere appunto situazioni di disordine urbanistico che sono congenite nel Comune di Sabbioneta più volte è stato segnalato questo fatto che ha.
Non abbiamo.
Delle zone, a parte la parte centrale del centro storico, continuare in zona, buffer, eccetera, che hanno dei vincoli più che che creare delle opportunità.
Ma non abbiamo una chiara zonizzazione delle delle realtà produttive, altre realtà vicine a noi ci sono degli enti.
Organizzativi programmatori mol urbanistici, molto più centrati, molto più coerenti, qui invece si è vissuto un po' alla giornata per cui troviamo mescolanza di zone artigianali, zone commerciali, zone residenziali e e questo comporta poi spese inconvenienti vari, eccetera.
Il processo non è certamente concluso, però si comincia a intravedere una certa organizzazione, un miglioramento nell' organizzazione.
Restano però alcune perplessità.
Che sono, ad esempio.
Gli eccessivi vincoli che ci sono nella zona.
Soprattutto storica, noi addirittura abbiamo tre zone, neanche due, tre zone, l' accordo che sarebbe il nucleo centrale.
All' interno del centro storico poi, c'è il perimetro del sito UNESCO, che è leggermente più grande.
E poi c'è ancora la zona buffer che è ancora molto più grande, e queste sono, da una parte scelte che la Sovrintendenza soprattutto mantiene per tutelare e salvaguardare il paesaggio, all' altra parte sono dei vincoli molto molto pesanti, soprattutto per riqualificare.
Le abitazioni e i, ridurre la perdita di popolazione, che comunque continua a manifestarsi.
Non so se sia questo la sede o questo iter, si possono prevedere degli alleggerimenti di questi vincoli, ma sarebbe auspicabile che si procedesse in qualche modo a questa questa anomalia adesso abbiamo addirittura zone.
Di nuova edificazione.
Molto diciamo fitte tra virgolette, anche se non tutte sono state completate a fronte di.
Numerosi edifici, sfitti o in vendita nel centro storico o anche a breve decisioni nei nei centri proprio abitati abitati normalmente questo non va bene perché?
Chiaramente è una perdita di identità,
Da parte della popolazione locale, uno deve poter vivere in maniera agevole nel proprio ambito, senza ulteriori vincoli, altre cose sono, ad esempio la l' attenzione per le ciclabili, questo è molto positivo nella rotonda che sia stata.
Ipotizzata la grande rotatoria.
In prossimità dell' ortofrutta.
Era inevitabile arrivare a quella situazione perché che sa di molti incidenti.
Per lo svolge per svoltare a sinistra in questa situazione, per cui molto bene e molto bene, anche se, dato che la ditta stessa che si fa carico di questa spesa è una razionalizzazione importante, anche la mini rotatoria di via Albarella migliora sicuramente la viabilità, mi raccomando soprattutto ci raccordiamo soprattutto l' attenzione per l' uso delle ciclabili,
La stessa attenzione, purtroppo noi abbiamo documentato in passato non c'è stata nella rotatoria di brava Giorgia.
Perché anche all' epoca erano state fatte delle osservazioni, io c' ero, in quell' epoca la e la risposta è stata, creiamo un sottopasso, immaginatevi con la falda a 70 80 centimetri sottopasso, come potrà essere agevole per la città, infatti non è mai stato utilizzato, per cui bisogna prevedere in sede progettuale che effettivamente le ciclabili siano usufruì,
E per quanto riguarda la pago Aneta, va benissimo quello che è stato proposto.
Però noto una differenza, si nota una differenza evidente sempre per le viabilità d' accesso che, mentre per l' ortofrutticolo il problema che si è risolto.
Perché l' accesso è diretto sulla rotatoria praticamente par di capire così, per quanto riguarda la pago Aneta l' ingresso dei mezzi pesanti,
Il problema è risolto in parte perché affinché svoltano verso Parma, uscendo sulla ex statale 420, il problema non c'è perché svoltano destro.
Ma se devono svoltare verso Mantova sarà necessario prevedo che vadano fino alla rotonda.
Dell' ortofrutticolo e poi, girando lotto nord, vadano verso Amato, il problema più grosso, invece, sarà quando vengono da Parma Casalmaggiore e devono entrare dentro la pago Aneta, perché lì non c'è rotatoria di posizione e anche questo potrebbe essere risolto successivamente quando.
Si prenderà mano finalmente alla rotatoria in fondo.
La via De Gasperi penalizzi tra noi due, dove c'è lo svincolo per Viadana, lì è indispensabile arrivare a una seconda rotatoria grossa, che non può essere finanziata dalla solo o almeno solo dalla ditta, ma deve essere la Provincia che ci mette del suo e e faccia una sistemazione degna di quel di quell' ingresso che, tra l' altro, è anche molto prossimo alle mura.
Altra suggerimento.
È legato al fatto della trasformazione da zone.
Residenziali urbanisticamente previste come zone residenziali a zone agricole non è che c'è un ravvedimento ambientalista de dei proprietari, c'è soltanto una tassazione a scoppio ritardato.
E degli oneri che derivano da queste trasformazioni, è evidente che se uno chiede una trasformazione da?
Agricolo a residenziale, voglia speri o voglia edificare o fare edificare questa zona.
Però non è evidente che la segnalazione da parte dei Comuni avvenga cinque anni dopo, e questo si è verificato più di una volta.
E questo è un grassi gravissimo, errore delle passate Amministrazioni,
Spero che questa Amministrazione o non ricade in questo errore nel momento in cui una zona cambia di destinazione e diventa quindi soggetto a un regime fiscale impegnativo, pesante perché la zona è soggetta a limiti immediatamente, il Comune deve farsi carico di comunicare a chi ha ottenuto questa.
Variante che da da questo momento in poi dovrà sottoporsi al pagamento dell' IVA, perché altrimenti dopo cinque anni uno scopre che deve dare una marea di soldi al Comune.
E quindi questo è una pratica altamente scorretta che vorrei sottolineare non non si verifichi più.
Ecco da altre cose.
Niente basta per adesso l' iter molto lungo.
È però giustamente molto trasparente questa opportunità di di riflessione sullo strumento urbanistico, grazie anche all' impegno dell' architetto Bianchessi è stata.
Impostata bene nel senso che ci è stata data la giusta informazione e sì, ci saranno tutti i tempi per osservate e fa presentare ulteriori osservazioni ed eventualmente cercare di correggere ulteriori.
Aspetti che possono essere migliorati, quindi a questo punto, primo preannuncio da parte del Gruppo il voto a favore per l' adozione.
Consigliere Ghezzi, prego niente, io volevo far, volevo far presente solamente che non capisco l' utilità della rotonda che volete fare come amministrazione in via Santuario, anche perché, essendoci già la rotonda quella gara, quando ci sarà la rotonda quella grande sulla ex statale 420, comunque la zona residenziale potrebbe uscire tranquillamente di qua.
Non capisco il perché su quella curva, su quella curva bisogna fare, bisogna fare una una rotonda,
Eh ho capito però che via Santuario che tra i dossi adesso lì ci fai la rotonda sulla curva, che è un percorso a ostacoli, adesso io non abito a Ponte terra, però uno di Ponte ter che deve venire a Sabbioneta, si fa quattro segni della croce e ci viene a piedi la macchina davanti a casa perché anche se vai piano il continuo e salta svolta,
E anche qui questa qui è la ciliegina sulla torta lungo quel chilometro di strada che c'è da Saddam, dal semaforo venire sulla curva sulla curva lì appunto Cappuccini, Livia saltuario.
Prove.
Per amor del cielo, sono scelte vostre, io comunque.
Mi astengo anche perché poi, con i 30 giorni di tempo a disposizione per le osservazioni, vedo se c'è qualcosa, anzi ho notato che c'è qualcosa che farò qualche osservazione scritta.
Passiamo quindi alla votazione del punto numero 2 all' ordine del giorno del nostro Consiglio comunale contrari.
Nessuno astenuti.
Ghezzi Rizzi, ma Fezzoli favorevole, il resto del Consiglio comunale rivotiamo per l' immediata esecutività contrari.
Nessuno astenuti, Ghezzi, Rizzi ma Fezzoli favorevole, il resto del Consiglio comunale.
Possiamo considerare terminato il Consiglio comunale, ringrazio tutti per la presenza, ringrazio anche i cittadini che hanno partecipato a questa seduta di Consiglio comunale, si riunirà entro la metà di marzo per la discussione di interrogazioni ed altre questioni, quindi la speranza è di vedere nuovamente,
La partecipazione del pubblico, queste sedute o adesso che finalmente si può tornare a partecipare attivamente in presenza questi momenti a questi momenti di democrazia e in chiusura del Consiglio comunale, un pensiero, proprio pensando al valore della democrazia, a quello che sta succedendo in queste ore,
Non molto distante da noi, anche se sembra lontanissimo e penso ai fatti della guerra in Ucraina.
Solo un pensiero giusto per ricordarci quanto tutto sommato siamo sempre fortunati a vedere queste circostanze della lontano e a poter essere qui a parlare democraticamente delle idee che ognuno ha e che ognuno legittimamente esprime e ed è bello esprimerlo in questa sede e in questo clima,
Ringrazio tutti e vi auguro una buona notte,