Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
CC Rimini 06.06.2019 ore 18.45
FILE TYPE: Video
Revision
Buonasera vi invito a prendere posto.
Il Consiglio comunale numero 13 di giovedì 6 giugno sono le ore 19:25.
La parola al Segretario Generale per l' appello.
Grassi.
Bellucci Andrea.
Bellucci Giorgia.
Bertozzi.
Camporesi.
Casadei.
Corazza.
De Leonardis.
Di Natale.
Donati.
Erbetta.
Falcioni.
Frisoni Davide.
Frisoni Lucilla.
Gianfreda.
Grassi.
Grotte.
Magrini.
Manfroni.
Marcello.
Mauro.
Muratori.
Pasini.
Pecci.
Petrucci.
Piccari.
Renzi.
Spina.
Trombetta.
Vinci.
Zamagni.
Zilli.
Zoccarato.
Massi Bellucci Andrea.
23.
Camporesi.
Casadei.
D 4.
Gianfreda.
Manfroni Marcello muratori.
Pasini.
Piccari Zamagni.
Sono presenti 24 consiglieri la seduta è valida vi invito ad alzarci in piedi per l' ascolto dell' Inno d' Italia.
Ai sensi dell' articolo 59 vi invito a spegnere i telefoni cellulari poiché ne vietato l' uso e vi invito anche a tenere comportamenti che favoriscano l' ordinato procedere dei lavori vi ricordo che ai sensi dell' articolo 14.
Del nostro Regolamento comunale le giustificazioni delle assenze devono essere comunicate in forma scritta e con motivazione hanno.
Motivato l' assenza.
L' assessore Rossi di Schio l' Assessore Piscaglia l' Assessore Montini l' Assessore Brasini.
Ha comunicato l' assenza.
Il Consigliere Piccari.
E nomino scrutatori.
Il consigliere Mauro.
Il consigliere Pecci.
E la consigliera Falcioni.
Sono le ore 19:30.
Diamo inizio all' ora delle interrogazioni.
È iscritto a interrogare il Consigliere Magrini rinuncio all' interrogazione Consigliere.
È iscritto il Consigliere Marcello che non vedo il consigliere Zoccarato è iscritto a interrogare.
Con oggetto chiarimenti sanzioni servizi ricreativi.
Grazie Presidente.
Questa sera presento questa interrogazione che se avete avuto già modo di visionare.
Estremamente tecnica e dettagliata scritta.
A quattro braccia tra il sottoscritto e tutte quelle associazioni che si trovano.
In contrapposizione o quantomeno.
Vi chiedono e pretendono dei chiarimenti in relazione.
E alla modifica del Regolamento che abbiamo approvato neanche un mese fa sulle sanzioni per la violazione della sospensione della frequenza della frequenza.
Chiedo scusa un po' di silenzio per il consigliere Zoccarato.
Della frequenza dei servizi 0 6 anni.
E con questo atto io spero di portare un servizio alla città e al Consiglio comunale perché è anche l' Amministrazione del Comune di Rimini perché su questo questo tema si è creata una vera e propria frattura tra l' Amministrazione comunale e tante famiglie riminesi e residenti nel Comune di Rimini si è venuta è venuta a mancare totalmente il dialogo su questo tema.
E.
Con la modifica al Regolamento che abbiamo approvato.
Neanche un mese fa.
Andiamo ad inserire nuove sanzioni.
Dove noi ovviamente abbiamo votato contro ma con quattro righe con quattro righe di regolamento.
Che sicuramente qualcheduno impugnerà sicuramente qualcheduno.
Sì si piazzerà contro cioè su questo non ci sono dubbi quindi questa sera io piuttosto che.
Andare in un' aula di tribunale a cercare di chiarire queste posizioni tento di agevolare sia le famiglie riminesi che l' Amministrazione comunale e vi do l' opportunità di mettere in chiaro diversi punti che poi dopo voi riceverete nel dettaglio nell' interrogazione ha che vada un attimino anticipare anticipare e nonostante il poco tempo a disposizione e.
Le domande sono nel dettaglio 5 quindi sapere se e quali iniziative il Sindaco e la Giunta intendano porre in essere affinché sia rispettato il regolamento in esame in modo omogeneo su tutto il territorio comunale non solo nei nidi e nelle scuole comunali ma anche nelle scuole statali in quelle paritarie non in ogni sorta di servizio ricreativo educativo per la prima infanzia nei soggiorni vari di vacanza eccetera eccetera eccetera specialmente d' estate quando.
I residenti che sono diventano circa un milione ci sono anche tanti turisti anche stranieri perché e spesso le dichiarazioni che leggiamo su stampa da parte dell' Amministrazione comunale poi sono ben diciamo più forti rispetto a quello che in realtà c'è scritto o si recepisce da dal regolamento che è stato deliberato quindi vorrei un attimino della chiarezza in tal senso quindi vorrei chiarire anche che cosa si deve intendere per provvedimenti di sospensione o di esclusione emanati dal responsabile del servizio educativo vorrei chiarire se la sanzione pecuniaria prevista dall' introdotto articolo 9 bis del regolamento prevede o meno il preventivo accertamento e contestazione della violazione dell' obbligo vaccinale previsto dalla normativa nazionale con relativa sanzione che è di competenza dell' autorità sanitaria per chiarire se la violazione nei provvedimenti di sospensione di esclusione ai sensi dell' articolo 9 bis del regolamento comporti una doppia sanzione per il nucleo familiare quindi 50 euro al giorno per ciascun genitore oppure una sola come previsto dall' articolo 5 della legge 6 8 9 dell' 81 vorrei chiarire se noi introdotto articolo 9 bis del regolamento rappresenta una una deroga all' articolo 8 della legge eccetera eccetera molto tecnico ai sensi del quale chi commette più violazioni della stessa disposizione soggiace per il legislatore nazionale ad una sola sanzione aumentata sino al triplo e non ha più sanzioni identiche come invece previsto dalla norma regolamentare ed infine chiarire se viene introdotto l' articolo 9 bis si ponga il rapporto di specialità con la norma di cui all' articolo 1 comma 4 eccetera eccetera eccetera poi comunque gli articoli ve li andrete a vedere con calma.
E mi rendo conto che sarà difficile forse che riuscirete a darmi tutte le risposte in questa sede e quindi dopo attenderemo una risposta scritta mi auguro più dettagliata possibile proprio perché questi poi dopo sono dubbi che dei tecnici che hanno visionato tutta la documentazione hanno e quindi sarebbe meglio avere delle risposte prima in sede diplomatica e chiarificatrice piuttosto che in luoghi molto meno simpatici e anche costosi per tutti grazie.
Per la Giunta risponde Morolli prego.
Grazie Presidente grazie Consigliere.
Devo dire che è un' interrogazione molto tecnica assolutamente giuridica come sua di preavviso.
Giustamente.
Giustamente verrà fornita una risposta tecnica nei POR entro i cinque giorni canonici però ci son dei punti in cui.
Va precisato anche un aspetto non politico.
Ma di chiarezza di dove si sta andando ma non riguarda alcuni di Rimini riguarda gli altri 8000 Comuni in Italia.
Che devono vivere ed esercitare la legge.
Denominata per.
Facilità Lorenzin bene.
Io non so su un tema di frattura o meno io so che quest' anno solamente quest' anno ho incontrato 2000 persone 2000 del mio ufficio ho voluto Stefanini dottor Masotti che chiedevano informazioni.
2000 persone faccio la media settimanale lei che ha a che fare quei numeri.
Poi non è un tema di tre settimane fa avete fatto un regolamento draconiano e un regolamento che ci viene chiesto e attivato da Comuni vicini non lontanissimo Cesena Ravenna e altri Comuni da varie zone d' Italia ci chiedono questo regolamento la stessa Cattolica.
Applicando in modo diverso ma guardando da un punto di vista di esclusioni sta portando avanti quello che stiamo facendo a Rimini badate bene nonché Rimini e speciale Rimini interpreta una legge attivata dal Governo precedente e mutuata totalmente anzi inasprita con la presenza del penale in caso di autocertificazioni false dal Governo attuale in questi tredici mesi di governo attuale con dicastero Grillo non ho visto un cambiamento della legge Lorenzin anzi l' ho vista in modo.
Più cruento più più acido più attento sul sulle autocertificazioni.
L' altro aspetto anzi so che da cinque mesi giace da cinque mesi giace in Commissione è stato sanità una là una legge ma da cinque mesi giace l' altro aspetto è il tema dell' omogeneità come ha detto il Sindaco ha indicato i a livello di figura interna una figura che andrà nelle strutture scolastiche 3 6 per quanto riguarda lo Stato e nel paritario 0 6 che a Rimini riguarda il 40 per cento dell' offerta didattica seconda regione dopo Bologna dove insieme ai responsabili didattici verranno valutate le singole situazioni dopodiché si chiederà un secondo passaggio ad ASL e solamente lì si attiveranno le sanzioni che sono state votate tre settimane fa in questa Assise quindi c'è omogeneità di trattamento sia per le scuole comunali statali e private fermo restando che quando si parla di perché un Comune si attivi in un certo modo.
E altri no perché nello 0 3 parte nidi è competenza esclusiva delle regioni tema 3 6 il tema sanitario e il tema didattico è materia concorrente Stato regioni quindi un ente locale può muoversi come meglio crede e un Comune che è capoluogo di una provincia che fino a diciotto mesi fa era la seconda provincia per scopertura vaccinale che in un tema sanitario di prevenzione fondamentale e la legge Lorenzin è molto valida sulla prevenzione un po' farraginosa lo dico dall' amministratore locale nel tema della attivazione della sanzione tant' è vero che lascia scoperto il tema di chi blocchi i bambini all' entrata e non abbiamo mai messo mai messo ma metteremo mai mettiamo e metteremo le forze dell' ordine quindi l' unico tema in cui il Comune sta andando avanti è le sanzioni previste dal 26 di.
Di aprile al 30 di giugno quando si conclude.
Se sarà finito il tempo vada si a.
Completare.
Grazie l' altro termine quindi noi andremo a sanzionare fino al 30 di giugno l' altro termine che prevede il Comune di Rimini come vincolo e il 10 di luglio perché la legge nazionale entro il 10 di luglio che non è in regola dovrà essere escluso da tutte le liste 0 6 sia comuni comunali valuteranno poi anche lo statale ma sia per persone che sono neo iscritti o già iscritti questo non lo fa il Comune di Rimini ma una legge nazionale che che chiede questo quindi da un' altra parte noi stiamo ancora noi stiamo rispondendo attualmente tutte le persone chiedono informazioni quindi la frattura non è comunicativa sul tema dell' impugnazione che è stata fatta ma al TAR come dire è andata come è andata e ha dato ragione all' ente locale dove è alta generalmente mentre locale le prende non le dà l' altro aspetto è da parte nostra c'è sempre un rapporto con ASL per dare tutte le informazioni possibili ma alcune di Rimini fa solamente una cosa rispetta una legge nazionale.
Consigliere Zoccarato se vuole dichiararsi.
Sì grazie Presidente ovviamente non mi dichiaro soddisfatto e chiedo risposta scritta urgente dove mi aspetto poi le risposte più dettagliate e il più precise possibili per tutti i quesiti e sottoposti che sono molto tecnici in quanto ripeto andiamo a trattare un tema estremamente delicato con cinque righe di regolamento spesso poi dopo.
La.
Ah diciamo appesantite da dichiarazioni su stampa che poi però spesso nelle normative non trovano alcun riscontro e quindi sarebbe opportuno dettagliarlo.
Come l' Assessore dice.
L' Amministrazione in questa sede fa.
Valere una legge ma a mio avviso.
Così facendo a mio avviso l' IP.
Prego grazie adottando adottando questo tipo di regolamento andando da seguire sicuramente dalla legge nazionale mandando a rincarare la dose e a mio avviso si ottiene un risultato peggiore da quello che quella legge nazionale cerca di ottenere a mio avviso anche lì con poca fortuna grazie Presidente.
Risposta urgente.
Proseguiamo è iscritto a interrogare il consigliere Renzi.
Renzi con oggetto interventi concreti e urgenti contro i furti di biciclette prego Consigliere.
Sì ritorno ritorno su un tema.
Ripetutamente sollecitato il sottoscritto considerato che sono migliaia le biciclette rubate ogni anno ai riminesi che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro a scuola per fare la spesa per raggiungere il centro storico la marina per le passeggiate.
Che la diffusione dei furti di biciclette procura danni economici ai cittadini con la preoccupazione permanente di essere derubati e ai rivenditori con la flessione di circa il 20 per cento sulle vendite delle biciclette nuove che da una ventina d' anni chiedo ripetutamente provvedimenti per contrastare i furti delle biciclette ma senza risultati viste le mozioni del sottoscritto respinta senza ragioni dalla maggioranza in Consiglio comunale l' 11 11 2003 e il 14 11 2014.
Che la missione comunale dovrebbe adottare tutte le misure di contrasto a questo sistema generalizzato di ruberie per agevolare l' uso della bicicletta chiede primo la installazione di rastrelliere il numero necessario ed esteso nella città per consentire il regolare parcheggio delle biciclette visto che i cittadini utilizzano i pali della segnaletica dell' illuminazione.
Esempio Borgo Marina le cancellate gli alberi eccetera con un' immagine di disordine.
Secondo di realizzare appositi parcheggi custoditi per cicli come esistevano una volta gestiti da pensionati o soggetti privati sugli spazi pubblici consentiti nei punti di maggiore affluenza del pubblico stazione del centro storico Borgo Marina Centro aree mercatali uffici pubblici eccetera.
Terzo di promuovere una campagna di comunicazione contro i furti di biciclette d' informazione sui luoghi di parcheggio di consigli agli utenti sulle catene e lucchetti pesanti e per una maggiore protezione.
Quarto di sostenere concretamente con l' Ufficio Mobilità sostenibile.
La identificazione della proprietà della bici e la ricerca delle bici rubata con un codice esempio codice fiscale adesivo indelebile o altro sul telaio da inserire in un apposito registro digitale comunale nazionale.
Quinto ed ultimo di impiegare gli agenti della polizia municipale nell' azione di prevenzione vigilanza contro i ladri di biciclette nella repressione di questi furti con il posizionamento di biciclette civetta con la denuncia e l' arresto dei responsabili per realizzare la Rimini città sicura.
Ecco come dicevo io sono intervenuto in questi vent' anni con tre o quattro interrogazioni due mozioni purtroppo ho visto che l' Amministrazione non ha mai messo in campo azioni di contrasto a questo fenomeno.
Ecco io dico una cosa sono d' accordo che la missione investa risorse sulle piste ciclabili investe milioni nelle piste ciclabili ecco allora a maggior ragione bisogna pensare anche come parcheggiare regolarmente alle biciclette ma soprattutto bisogna pensare come contrastare il sistema generalizzato dicevo che ormai è la norma dei furti delle biciclette ecco concludo dicendo Assessore penso che mi risponde l' Assessore Frisoni che il 15 per cento dei cittadini riminesi usano la bicicletta quindi siamo 25 ventun mila siamo ventun mila siamo no ecco faccio parte con orgoglio di questa di questa di questo gruppo no ecco visto che quindi non siamo pochi non siamo pochi ma non per fatto personale sia ben chiaro è che io ritengo io ritengo proprio per tranquillità degli utenti per promuovere la bicicletta oltre e diciamo utilizzare usufruire delle piste ciclabili che ci auguriamo e confidiamo che aumentano sempre di più in sostituzione degli autoveicoli ecco che l' Amministrazione debba entrare in campo e farà la sua parte e qui investendo quelle risorse che poi non mi sembra che possono essere così ingenti al riguardo io ho chiesto risposta scritta e Assessore entro cinque giorni per sapere dall' amministrazione come precisamente e qui intende muoversi grazie.
Per la Giunta risponde l' assessore Frisoni prego.
Sì grazie Presidente e grazie Consigliere Renzi per avere portato all' attenzione del Consiglio questo tema non è la prima volta che lei lo fa glielo riconosco però spero di poter avere qualche buona notizia su quello che l' Amministrazione intende fare perché questo è un tema che lei ha sollevato che mi so con con il sul quale mi confronto anche molto spesso con le associazioni rappresentanti insomma.
Di chi va in bicicletta da fiaba ciclisti urbani arrivino Sbai c'è tutto un mondo di di associazioni che sostengono questo tipo di iniziative e gli investimenti a favore della mobilità ciclabile il tema dei furti e delle bici evidentemente è un tema presente qui come in altre città è un tema su cui però la buona notizia che che le voglio dare è che proprio le notizie di ieri tra l' altro.
Questa Giunta ha candidato un bando del Ministero dell' ambiente si chiama Primus ben 210.000 euro di investimenti proprio per la sicurezza dei posteggi e dei depositi biciclette è un finanziamento ministeriale a cui l' amministrazione tenta di accedere come facciamo tante volte la scelta poteva essere anche in questo caso tra la realizzazione di nuove infrastrutture ciclabili come lei ha richiamato in tante occasioni no questa Amministrazione si è candidata con progetti per realizzazione di piste ciclabili e devo dire con soddisfazione che in molti casi siamo riusciti a ottenere i finanziamenti praticamente in tutti quelli a cui abbiamo partecipato questa volta abbiamo deciso proprio di investire invece su quei servizi complementari ma necessari che anche lei ha richiamato per i ciclisti che riguardano per esempio la messa in sicurezza ci sono quindi abbiamo chiesto risorse se riusciamo ad ottenerle da quel bando per la videosorveglianza per l' installazione di nuove rastrelliere anche nel centro storico che lei più volte no ha sottolineato essere bisognoso di questi interventi siamo anche attenti al tipo di rastrelliere che possono disincentivare i furti perché anche il modello della rastrelliera stessa a volte può o meno consentire una di utilizzare il lucchetto in un modo più o meno appropriato i modelli che sono presenti in centro storico quelli a fiocchetto per intenderci sono a mio modo di vedere ma anche con un confronto con gli utenti.
Va molto validi rispetto ad altri perché consentono di legare il telaio lo si fa anche agevolmente l' Amministrazione tutte le volte che interviene su delle con dei lavori di riqualificazione installa anche nuove rastrelliere ma dato che vogliamo promuovere sempre di più la mobilità ciclabile è evidente che dobbiamo investire anche in quel tipo di infrastrutture sul tema della comunicazione è un lavoro che secondo noi non deve essere svolto poi da soli dall' Amministrazione comunale ci sono ripeto queste associazioni ma anche gli stessi negozianti di bici e tutto ma c'è tutto un mondo che deve supportare la comunicazione relativa a quelli che possono essere dei buoni dispositivi per per ancorare non mettere in sicurezza le proprie biciclette è evidente che i lucchetti non sono tutti uguali anche il modo in cui li si usa può aiutare o scoraggiare i furti.
C'è un tema che stiamo cercando di sviscerare questo innovativo è innovazione sempre ci siamo candidati siamo stati il primo Comune in Italia ad aderire a questa sperimentazione di un nuovo progetto di registro nazionale per i furti del per contrastare i furti della bicicletta è un progetto innovativo si chiama Bike via altri numeri noi Amministrazioni stanno aderendo l' innovazione è che no perché non basta solo il registro questo sarà un registro o per quindi si potrà accedere mettere tutti i codici o tipi di sistemi di supporto di marchiatura è presente in commercio quello che su cui stiamo lavorando anche insieme ad altre amministrazioni e far sì che poi ci sia una rete effettiva cioè che questo registro possa essere usato per chi deve andare poi a fare le verifiche magari la polizia piuttosto che la polizia municipale piuttosto che i singoli cittadini perché l' innovazione di questo progetto e anche di creare delle reti interne tra cittadini che vedono magari una bicicletta che ha una certa marchiatura in un posto magari abbandonata o comunque in un posto che potrebbe essere rivedano la denuncia di chi ha fatto la denuncia di quella bicicletta marchiata quindi ci sono anche cose nuove che che vogliamo è che proviamo a sperimentare tra i primi in Italia.
Sì diamo ancora un minuto all' Assessore per completare la frase grazie.
E su questa è una sperimentazione quindi evidentemente non lo so no ancora quelli che possono essere gli esiti però credo che insomma tutti gli sforzi che possono essere fatti lo debba debbano essere fatti per contrastare questo fenomeno e cercheremo insomma di cavalcare anche quelle che sono le nuove iniziative grazie.
Consigliere Renzi per dichiararsi.
Assessore io mi dichiaro parzialmente soddisfatto e prendo atto con piacere di questa notizia che lei dice e di potere l' amministrazione usufruire di questo finanziamento statale per la sicurezza ecco io mi auguro però che venga destinato veramente secondo quello che io chiedo rastrelliere e parcheggi custoditi che non sarebbe male anche vedere degli anziani che non hanno capacità di reddito che potrebbero farlo tranquillamente comunicazione e chiaramente sostenere questo questa sperimentazione del registro digitalizzato per rintracciare le biciclette ecco non è e poi soprattutto anche impiegare la Polizia municipale che per garantire che questa città è vivibile anche sul piano di utilizzo di questo strumento che qui c'è ormai veramente tutti siamo preoccupati di non ritrovare più la bicicletta dove la depositiamo quando giriamo per la città quindi io mi auguro ecco che quei quei punti che.
Finito il tempo Consigliere Renzi.
Proseguiamo è iscritto a interrogare il Consigliere Pecci con oggetto Trascrizione Anagrafe ai figli nati utero in affitto.
Grazie grazie Presidente.
Signor Sindaco c'è stato un po' di tempo fa sulle pagine della stampa locale un intenso dibattito sulla richiesta di una famiglia arcobaleno di registrare all' anagrafe i figli nati all' estero con la pratica dell' utero in affitto.
La vicenda ha avuto una vasta eco tanto da aprire tra i Sindaci di tutta Italia una forte competizione tra chi arrivava prima ad iscrivere nella propria anagrafe i figli di queste coppie ma qualche Sindaco che ha avuto il coraggio di dire no come ad esempio il sindaco di Coriano attirato su di sé tutte le critiche del mondo politico di sinistra che rivendica ogni giorno il rispetto della legalità salvo poi violare le norme mentre altri invece aprivano i registri dell' anagrafe credo più per avere visibilità oppure per acquisire consensi per un partito in agonia il dibattito e l' ignoranza di molti sindaci hanno dato luogo a procedimenti giudiziari che si sono resi necessari sotto l' aspetto etico per impedire il mercato dei bambini che diventano merce da contratto di compravendita i procedimenti giudiziari promossi sono arrivati in Cassazione e la Corte con la sentenza 12 193 depositata pochi giorni fa ha posto fine al dibattito politico decidendo che il riconoscimento dell' efficacia del provvedimento giurisdizionale straniero con cui sia stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all' estero mediante il ricorso alla maternità surrogata ed il genitore di intenzione munito della cittadinanza italiana trova ostacolo nel divieto della surrogazione di maternità previsto dall' articolo 12 comma sesto della legge 40 del 2004 qualificabile come principio di ordine pubblico in quanto posto a tutela di valori fondamentali quali la dignità umana della gestante e l' istituto dell' adozione la tutela di valori non irragionevole non e ragionevolmente ritenuti prevalenti sull' interesse del minore nell' ambito di un bilanciamento effettuato direttamente dal legislatore al quale il giudice non può sostituire la propria valutazione non esclude peraltro la possibilità di conferire rilievo al rapporto genitoriale mediante il ricorso ad altri strumenti giuridici quale l' adozione in casi particolari prevista dall' articolo 44 comma primo lettera D della legge 184 dell' 83 in buona sostanza non si possono trascrivere nei registri dell' anagrafe per i provvedimenti di giudici stranieri relativi ai figli nati con la pratica dell' utero in affitto ora nella gara dei sindaci sembra che lei non si sia sottratto ed abbia voluto partecipare a pieno titolo alla gara anche lasciando interviste pubbliche e per questo interrogo il Sindaco per conoscere se ha ricevuto richiesta di famiglie arcobaleno di trascrivere nei registri dello stato civile il provvedimento di un giudice straniero con cui è stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all' estero mediante ricorso alla maternità surrogata ed un soggetto che non abbia con lo stesso alcun rapporto biologico in caso affermativo 1 quante sono state le domande 2 quante ne sono state accolte te c se nell' esercizio delle sue funzioni abbia dato disposizioni agli uffici per l' accoglimento delle domande di trascrizione c.
E anzi di se prima di dare disposizioni aveva chiesto il parere al suo dirigente dell' anagrafe dove ed eventualmente quale sia stata la risposta e alla luce della suddetta sentenza della Suprema Corte quale provvedimento abbia adottato oppure intenda adottare grazie.
Per la Giunta l' assessore Morandi prego.
Grazie Consigliere anche perché è inviato con largo anticipo l' interrogazione.
Venendo incontro alle sue domande nel corso di una risotto è pervenuta una sola richiesta di iscrizione nei registri dello stato civile dell' atto di nascita di due gemelli nati all' estero mediante ricorso alla maternità surrogata.
A livello preliminare dall' avvio del procedimento di iscrizione agli uffici in considerazione dell' incertezza del quadro normativo e tenuto conto anche il vivace dibattito dibattito giuridico amministrativo in corso che hanno interessato la Procura della Repubblica di Rimini organo gerarchicamente sovraordinato al Sindaco nella materia qui presente per acquisirne un' indicazione preventiva poi dovendo dare risposta.
Ai richiedenti nel termine di trenta giorni la richiesta di iscrizione su specifica indicazione della Procura gli uffici hanno trascritto l' atto di nascita la decisione di procedere all' iscrizione è stata presa dall' ufficio dello stato civile dove molti approfondimenti e sulla base degli orientamenti della Cassazione maturati fino a questo momento oggi alla luce della recentissima sentenza delle Sezioni Unite numero 12.193 del corrente anno da lei giustamente citata prendiamo atto che la Suprema Corte ha fornito un chiaro indirizzo interpretativo decisamente contrario ai propri precedenti in seguito alla pubblicazione della predetta ultima sentenza delle Sezioni Unite e degli uffici dello Stato Civile hanno predisposto una dettagliata relazione e l' hanno inviata alla Procura della Repubblica per ottenere istruzioni in merito.
Consigliere Pecci se vuole dichiararsi.
Parzialmente soddisfatto e per cui chiedo la risposta scritta urgente grazie.
Risposta scritta urgente per il Consigliere Pecci.
Consigliere.
Spino.
Con oggetto Molossi Failure prego.
Grazie Presidente.
Considerato che rispetto alle edizioni precedenti le edizioni della Molo Street Parade 2019 non prevede per la prima volta l' erogazione di contributi pubblici ma la partecipazione a un bando relativamente al quale il privato nel rispetto di alcuni elementi tipici e tecnici può presentare all' Amministrazione la propria proposta artistica per organizzare la Molo Street Parade prevedendo altresì un biglietto d' ingresso all' area danzante da un minimo di 5 un massimo di 10 euro a persona così come analiticamente previsto nel bando pubblicato sul sito istituzionale del Comune ritenuto che in pratica il bando prevede la concessione gratuita all' organizzazione e all' organizzatore privato dell' area del molo di Rimini per la giornata di sabato 29 giugno a fronte dell' obbligo in capo a quest' ultimo di allestire l' evento secondo un certo disciplinare tecnico artistico allestendo a pagamento punti di somministrazione di cibo acqua bevande SAR Dolcini nonché sempre a pagamento un' area danzante trasformando pertanto l' evento in una sorta di discoteca su suolo pubblico con gestione in proprio e con i fini di lucro constatato che il termine per la presentazione delle offerte di gestione scadeva il 30 maggio e che nonostante la concessione gratuita del suolo e del logo della manifestazione che l' Assessore Brasini dice che Co che vale tantissimo e nonostante la possibilità di imporre un biglietto fino a 10 euro a persona a tale data nessun operatore ha presentato alcuna offerta mandando tristemente deserto il bando valutato che qualcosa non torna perché se è vero che solo l' anno scorso l' Amministrazione comunale tuonava trionfante nei confronti del sottoscritto Consigliere che definiva la manifestazione come un vergognoso spreco di soldi ed una diseconomia del territorio tuonava dicendo che la Molo Street aveva invece fatto registrare un ingresso di ben 200.000 persone allora non si comprende perché mai un operatore privato del settore debba essere tanto sprovveduto da lasciarsi scappare quest' anno l' opportunità di incassare solo per l' accesso all' area danzante un ricavo di ben 2 milioni di euro in una sola serata senza contare i ricavi del breve raggio del food e dei sardo uncini al netto certo e questo lo sappiamo di qualche centinaio di miliardi di euro doverosamente impiegati in security approvvigionamenti di cibo e nel compenso alle star di riconosciuta fama ecco questa cosa io non me la spiego.
Ritenuto invece che la realtà è ben altra e la fine delle iniezioni di fondi pubblici ce l' ha dimostrato in tutta la sua evidenza e cioè che la Molo Street più di ogni altra manifestazione emblema del massimo non è altro che una manifestazione fallimentare inutile e costosa che nessun privato intende organizzare neanche ricevendo tutto gratis dal Comune una diseconomia reale commerciale come il sottoscritto ha sempre denunciato e che è stata tenuta in piedi in tutti questi anni sulle tasche dei riminesi per i più biechi intenti propagandistici personali dell' immagine del Sindaco homo novus prototipo del giovane comunista gaudente tutto piada DJ e sardo uncini propugnatore di un turismo di basso livello e chiassoso sì forse estrazione troppo nazional popolare sì ma per tutti per le masse con numeri indescrivibili 200.000 turisti in una sola notte così diceva il Sindaco e invece la realtà è ben altra che le masse anche le masse non ci sono e non ci sono mai state come dimostrano i numeri di quest' anno che sicuramente cercherete di mascherare e salvare presentando qualche consorzio di pescatori operatore portuale che non può rifiutare magari alla fine mettendoci anche qualche migliaia di euro tutto ciò premesso io chiedo al Sindaco gaudente che come sempre non c'è all' assessore uno di comunicare per iscritto a quanto ammontano complessivamente tutti i contributi pubblici erogati al lordo dal Comune di Rimini nelle sette edizioni precedenti della Molo Street Parade 2 se l' Amministrazione si è data una spiegazione plausibile del motivo che ha spinto tutti gli operatori del settore dell' intrattenimento tutti quelli di Rimini e non sono pochi a disertare il bando 2019 3 se non riconosce che la manifestazione mostri parere sta in piedi in questi sette anni solo ed esclusivamente grazie ai fondi pubblici perché aveva una gestione pubblica e in virtù dell' organizzazione pubblica pagata da tutti i riminesi 4 se non riconosce alla luce dei fatti obiettivi fallimentare l' esperienza della mostra il pareggio.
La frase prego.
Già cambiare rotta idea in merito al fallimentare lassismo che volete continuare ad in Primera al centro storico a Castel Sismondo e a tutti gli eventi pseudo culturali che cercate di vendere come grandi successi e che invece si risultano fallimentari come il Villaggio di Natale 2018 6 se la Molo Street 2019 si terrà ugualmente e se esclude nel modo più assoluto la concessione di contributi economici comunali per l' edizione 2019.
Per la Giunta risponde l' Assessore Sadegholvaad prego Assessore.
Certamente dopo la sua interrogazione Consigliere capisco che è bene che ognuno faccia il suo mestiere lei farà egregiamente l' avvocato.
Ma diciamo che per organizzare gli eventi è meglio che faccia fare ad altri non certamente agli amministratori non certamente a noi amministratori ma ai privati.
Ai privati.
E io credo che l' ossessione verso Ignacy veramente le faccia stravolgere persino la realtà perché associare la Molo Street Parade a un afelio a un fallimento mi sembra veramente comico perché se c'è stato un problema se lo vogliamo chiamare problema in questi anni è stato proprio quello di gestire un afflusso di persone.
Enorme nell' area portuale su questo penso che almeno possiamo concordare e quindi parlare di fallimento poi la la molo può piacere come non.
È d' altronde uno ci può andare come noi.
E quindi parlare di fallimento per un evento che se ha avuto una criticità è stata quella di un afflusso troppo grande di persone mi sembra veramente comico detto questo.
La Molo nasce nel 2012 da un' idea.
Dell' Amministrazione comunale che voleva un po' sposare le tendenze musicali del momento che possono piacere a lei o a me come non piacere ma sono tendenze musicali del momento unite anche a una valore alla valorizzazione della nostra marineria quindi il famoso dj set e Sardo Uncino tant' è vero che sono coinvolti e coinvolti sono coinvolti i pescatori della nostra marineria che cuociono col loro Consorzio.
Come dire centinaia e centinaia di chili di Sargon Sini mettono a disposizione i pescherecci perché anche una valorizzazione un avvicinare un lavoro spesso misconosciuto anche non sufficientemente valorizzato che è quello dei pescatori e con tutta la città viene un format che penso nel corso degli anni sia stato oggettivamente di successo dopo questa prima edizione che è stata interamente a carico del Comune l' edizione 2012 ne sono venute altre sette quest' anno è l' ottava.
E quest' anno è l' ottava se mi fa concludere.
Dove sono stati i privati a gestire l' organizzazione dell' evento a gestire l' evento a fronte di un contributo minimale rispetto al costo complessivo dell' evento mi viene da sorridere quando lei va a fare le pulci sui 39.000 euro giustissima nel suo ruolo di Consigliere mi verrebbe da dire che quando sento altre Amministrazioni di centrodestra spendere centinaia di migliaia di euro per eventi forse ci sarebbe da dire approfondire qualche cosa ma detto questo abbiamo dato un contributo quest' anno alla ottava edizione abbiamo deciso di non dare più nessun contributo quindi in una logica a voi anche molto cara di sussidiarietà persino degli eventi abbiamo fatto un bando il bando è vero che è andato deserto poi io stesso ho appreso dalla stampa perché l' ho letto sulla stampa che il vecchio organizzatore ha voluto dare un segnale nel senso voleva dimostrare che su questo evento che che se ne dica un evento di grandissimo successo ma questo evento non è come dire una gallina dalle uova d' oro chi ma certo perché nel corso degli anni i costi di gestione dell' evento sono lievitati a dismisura perché all' inizio non c' era stata nizza perché all' inizio non c' era stato come dire Piazza San Carlo perché non c' era stato.
Corinaldo quindi col col passare degli anni gestire da un punto di vista della safety security l' evento è diventato più complesso più costoso è stato previsto quindi un la possibilità di avere un biglietto d' ingresso fino a un massimo di 10 euro che deve compensare da un lato il minore introito cioè il il mancato contributo del Comune e far fronte a.
Gli dico solo rapidamente che cosa ha il suolo pubblico e il canone demaniale è sempre stato pagato l' organizzatore sempre.
E il privato.
Vada a completare se adesso rapidamente dopo una risposta sarà più dettagliata il privato deve far fronte costi dei vigili del fuoco costi del 118 e il punto medico tutta la parte tutta la parte artistica la pulizia delle aree post evento i costi di Antea l' età transenne gli orso Grillo i beta Fence deve e.
Pagare lo scorso anno sono stati 150 uomini di sicurezza privata a presidiare i varchi di accesso e i bagni chimici insomma costi importanti per un evento di successo che abbiamo che abbiamo voluto e come dire mettere a bando affinché qualche privato se ne facesse carico il discorso dei 2 milioni di euro quando la questura la questura ha parlato di un afflusso tra i 150 e 200.000 persone si parla di un evento che inizia a metà pomeriggio si conclude alle 2 2 e mezza di notte è chiaro che si parla anche di un turnover di persone ma è evidente non è che le persone che sono lì alle sei rimangono fino alle 2 di notte è evidente che alle 6 6 e mezza 7 8 di sera nove di sera si vedono tante famiglie proprio genitori con i bambini e poi man mano che si arriva l' ora serale arrivano più i giovani quindi c'è un tema complessivo di turnazione anche delle presenze e la capienza stimata nell' edizione di quest' anno perché verrà messa a pagamento l' area portuale solamente la diciamo quella che va dal club nautico fino a arrivare alla barriera di accesso alla Palata quindi verranno messi sette pescherecci quell' area compresa una parte della spiaggia libera sarà l' area a pagamento con una capienza stimata poi i tecnici adesso della sicurezza in un rapporto con la Questura andranno a definire la capienza precisa attorno ai 30.030 mila persone di capienza a questa però si aggiungerà tutta un' area a libero accesso parlo di tutta l' area che va da circa dal Delfinato fino alla rotonda del e del Grand Hotel e l' area che va dalla come dire dal club nautico fino al.
Diciamo all' altezza della Capitaneria di Porto dove ci saranno eventi fruibili a tutti ci sarà persino come dire alla musica.
Tradizionale romagnola anche per magari per gli avventori un po' più attempati o che comunque amano quel genere musicale quindi vado a chiudere la molo è un evento per tutti per giovani meno giovani è stato un evento di successo in questi anni consigliere Rufo Spina se a lei non piace la molo è sufficiente che quella sera vada da altre parti.
Consigliere Spina se vuole dichiararsi.
Vede Assessore se l' area a pagamento prevede 30.000 persone come ha detto lei col turnover e quindi con i vari turni come al ristorante 30.030 mila 30.000 arriviamo tranquillamente i vostri numeri che avete propagandato l' anno scorso adesso dà la colpa alla Questura credo che era 200.000 io mi ricordo che lei quando facciamo abbiamo fatto 200.000 un grande successo se rifacciamo i 200.000 paganti sono 2 milioni ma i privati si dovrebbero anche il mio amico Zilli dovrebbe arrivare lì cercando di di sbranare per prendersi il bando della mostra il parere invece non lo fa nessuno cosa vuol dire questo le do una piccola nozione di economia se pagando se una festa delle fa dei numeri soltanto grazie dei finanziamenti esterni non è un' economia ma è una diseconomia perché quando poi quei finanziamenti vengono meno poi alla fine non ci va nessuno e non diventa neanche appetibile per il mercato io ho soltanto voluto dimostrare che quello su cui si è basato il vostro turismo per otto anni è semplicemente una cosa che non esiste esiste poco e per quello che esiste rimane un fallimento perché nessun.
Consigliere Spina ha finito il tempo.
Proseguiamo è iscritto a interrogare il Consigliere Groppi.
Con oggetto Variazioni costi cantiere piazzale Kennedy.
Presidente.
Allora in uno dei precedenti Consigli incentrati sui lavori legati al PSP o.
Con la presenza dei relativi professionisti ho fatto alcune domande sui lavori di piazzale Kennedy.
Le risposte che mi aspettavo non sono arrivate le mie domande sono state praticamente ignorate o hanno ricevuto risposta molto vaga suscitano in me un certo rammarico.
Mi sono sentito abbastanza preso in giro e soprattutto insoddisfatto di questa quasi totale assenza di risposte per cui sono costretto a fare un' interrogazione al riguardo io avrei sperato di.
Avere risposta già l' altra volta ma appunto non è arrivata.
Fondamentalmente vorrei capire come mai c'è stata una spesa di mezzo milione di euro in più rispetto al progetto e come mai il cantiere sia si è allungato di.
Per quello che ho visto finora l' altra volta a 115 giorni rispetto alla data.
Io capisco che ci sia un margine di slittamento ma quattro mesi mi sembrano eccessivi quindi la prima questione che affronto è.
Di avere delle delle delucidazioni sulla tempistica quali sono le ragioni ufficiali e di questo ritardo quali certezze ci sono ad oggi sui termini del lavoro quale date lecito ipotizzare per il termine del lavoro.
L' assessore Montino di recente in questo Consiglio adesso purtroppo non c'è perché era quella che doveva rispondere in questo Consiglio ha detto che i lavori in piazzale Kennedy sarebbero stati ultimati a fine giugno primi di luglio.
Risponde al vero che le voci raccolte.
Che se risponde al vero che secondo le voci che ho raccolto non tutto Piazzale Kennedy verrà ultimato ma solo una parte e in questo caso per quali ragioni solo una parte andando avanti.
Vado nel dettaglio sui costi parto dalla domanda peggiore c'è il rischio che i lavori possano aumentare ulteriormente di costi secondo che la CMC contesti cioè la Cmc che opera per conto di Hera contesti l' errata detrazione prevista dal Comune per il budget di 240.000 euro rischiamo di andare oltre ancora cioè rischiamo che invece a mezzo milione andiamo di 7 e 40 cosa potete dirmi ci sarà anche questo extra poi seconda domanda.
Lo sconto del budget era stato visto perché era possibile utilizzare metodi alternativi.
Se al progetto hanno lavorato era ATERSIR Regione Comune cioè praticamente tutti i migliori tutti i cervelloni per oltre un anno perché non avevano ipotizzato questa soluzione poi leggo 43.000 euro 700 per una pista ciclabile provvisoria allora al di là del fatto che non ho capito come funziona la pista ciclabile provvisoria cioè la montiamo la smontiamo oppure si usa si getta perché non non me ne intendo vorrei capire come funziona perché.
Se si usa si getta me la compro anch' io per il giardino per andarci a skateboard cioè al massimo anzi era compensata dal Comune dopo che la toglie dalla dal cantiere me la prendo per me a sto punto no però scherzi a parte cioè quei soldi pubblici paghiamo una pezza ci mettiamo una pezza da 40.000 euro per un ritardo sul progetto comunale per far passare le bici in un pezzetto a mio avviso irrisorio di strada rispetto a tutto il lungomare.
Poi vado avanti.
15.000 euro di pannelli grafici totem eccetera che non sono stati preventivati neanche questi all' inizio che i cittadini devono spendere i soldi per spostare i pannelli pubblicitari anche questo non mi torna.
Altri 14.000 euro e spese per spostare gli arredi di pregio è giusto è giusto spostarli sono d' accordo ma perché non son stati preventivati nel progetto iniziale torno prima è stato studiato per un anno a tavolino mi sembra strano che saltino fuori queste voci.
Poi.
Scavando sottoterra sono state trovate delle cose impreviste come una tubazione in cemento amianto che è costata circa 3000 euro per smaltirla.
Gli uffici comunali non dovrebbero già sapere quello che c'è sotto scavando.
Vedo l' assessore che annuisce.
Fra l' altro metà dell' aumento dei costi cioè 250.000 euro scusate l' iscritto 250.000 euro è dovuto a strutture interrate non note di dimensioni maggiori che hanno incrementato significativamente le attività di demolizione di strutture in calcestruzzo sia armato che non come è possibile che il Comune non lo sapesse ultima domanda altri 18.000 euro in più rispetto al preventivo una seconda unità di gruppo statico di continuità per garantire in caso di guasto della prima il monitor.
Completi Sila grazie solo alla domanda il monitoraggio dei parametri impiantistici fondamentali per la sicurezza torno sempre al discorso di prima va bene ci sta importante per la sicurezza ma perché non è stata preventivata in un progetto studiato per un anno dai migliori professionisti di era tastiera eccetera grazie.
Per la Giunta risponde l' Assessore Sadegholvaad prego Assessore.
Io intanto la ringrazio Consigliere perché la sua interrogazione per me è il più grande attestato di stima verso i lavori svolti in fase di ultimazione in piazzale Kennedy.
Perché dico questo perché quando a fronte di un investimento.
Io dico ciclopico forse è troppo ma quasi un investimento solamente per quanto riguarda piazza Kennedy 3 di 30 milioni di euro cantiere a 30 milioni di euro tra le vasche.
Piazza sopra le e i tubi che sono in fase di posa adesso in mare ripeto 30 milioni di euro e lei giustamente mi parla di 250 euro di 3000 per la tubazione in cemento sottoterra che noi avremmo dovuto preventivamente sapere.
Beh bene comunque io leggo adesso leggo le prime 18.000 euro 3000 euro 250 euro 43.700 euro per la ciclabile provvisoria viene a fronte di un cantiere da 30 milioni di euro se un giorno lei avrà l' onore e l' onere di amministrare io non spero Rimini ma magari un' altra città si renderà conto che quando ci si imbarca in cantieri non da 30 milioni di euro anche da qualche milione di euro sballare i conteggi è qualcosa che capita abbastanza di frequente non penso che sia il caso di questo cantiere.
Eh.
Per quale motivo poi le fornirò chiaramente una risposta scritta sicuramente Consigliere lei si è sentito preso in giro ma nelle prime righe dell' interrogazione leggo non è nostra intenzione questo glielo assicuro se non ha avuto le risposte non so in quale circostanza ma comunque le verranno fornite e.
Per quanto riguarda il motivo per cui si è allungato di 4 mesi il cantiere.
Il cantiere intanto ha vissuto la vicissitudine di Cmc cosa penso ormai nota a tutti io dico che è stato un miracolo veramente un miracolo riuscire a tenere in piedi quel cantiere.
E isolando la commessa del PSB o in piazza Kennedy in accordo con il liquidatore di Cmc quindi il cantiere ha avuto è vero un rallentamento per un certo periodo per poi ripartire direi di slancio.
E quindi questa è la motivazione principale Cmc purtroppo ha avuto le le vicende abbastanza note a tutti diciamo che poi il mese di maggio ci ha aiutato veramente poco perché come dire la pioggia in un cantiere all' aperto purtroppo.
Crea molti intralci ai lavori ma quello che mi sento di dire che tra l' altro anche oggi è uscito sulla stampa e proprio ieri ha avuto un incontro con i vertici di Hera e dei come dire i referenti del cantiere il 12 il 12 di luglio tutta la piazza sarà fruibile intendo tutta la piazza a raso tutto quello che è a raso sarà fruibile sarà fruibile anche ci sono due rampe la rampa più bassa sarà completamente fruibile sarà riaperto il passaggio carrabile così come quello ciclopedonale le macchine non dovranno più fare il giro attorno a piazza Kennedy si potrà proseguire insomma in direzione Porto.
Rimarrà sarà pronta anche buona parte della rampa più alta ma.
Per non interferire con la stagione turistica si è deciso di sospendere gli ultimi lavori è rimasto rimasti poco meno di due mesi di lavoro nella sommità della.
Della rampa più alta di fatto devono andare delle gru a completare i lavori sottoterra insomma di completamento delle vasche quindi 12 luglio la piazza sarà completamente fruibile ripeto la rampa quella più bassa tutto il passaggio carrabile e verranno ripresi i lavori verso metà settembre ma finita la stagione.
Sì prego eh.
Verranno ripresi i lavori in due mesi al massimo mi hanno detto anche un mese e mezzo non dovrei dirlo ma diciamo in due mesi verrà completamente concluso il lavoro in piazza Kennedy anche con tutta la parte interrata quindi verosimilmente per fine novembre sarà concluso tanto piazza Kennedy la parte a terra quanto quella mare completando la posa dei dei tubi verso mare per cui fino a novembre sarà tutto finito ma dal 12 di luglio quella piazza sarà pienamente fruibile.
Consigliere Crotti se vuole dichiararsi.
Grazie grazie Presidente grazie Assessore per la per la risposta e allora sulla parte delle tempistiche io comunque sia essendo di famiglia un' attività di villaggio turistico capisco che nei lavori ci possono essere degli slittamenti.
Parzialmente sul discorso dello slittamento posso essere d' accordo e le mie domande erano più sui motivi più che essere una critica lo slittamento non i motivi dello slittamento e questi me li ha detti purtroppo io sui costi extra ripeto da imprenditore appunto da famiglia di imprenditore le dico che per me rispetto al totale sono troppo alti e almeno a casa mia si ragiona che un euro si è buttato un euro un milione e se serve un milione sempre a me le voci onestamente non mi tornano quelle voci tipo la pista ciclabile i totem eccetera.
Il gruppo di sicurezza scusi non mi ricordo come l' UPS non previsto messo dopo.
Sono cose che che non mi tornano quindi non non possono possono buttarmi parzialmente soddisfatto nelle tempistiche.
Sul budget so che non è.
Sì.
Sul budget so che non è incarico suo quindi chiederei la risposta scritta possibilmente urgente del suo o comunque di chi deciderà la Giunta ecco grazie.
Risposta scritta per urgente per il Consigliere Belotti.
Abbiamo terminato le interrogazioni iscritte per cui sono le ore 20:23 terminano le interrogazioni.
Passiamo.
Consigliere Spina no su cosa chiede la parola.
Prima della delibera lei vorrebbe anticipare un ordine del giorno no.
No si può accomodare sì.
Non si può.
Lo può chiedere dopo.
Trattiamo la delibera e poi può fare la sua richiesta.
Punto numero 1 proposta di delibera 46 del 15 maggio 2019 Regolamento per la disciplina delle case famiglia per anziani e disabili adulti.
Consiglieri vi comunico che questo argomento è stato esaminato in Commissione consiliare il 29 maggio ha ricevuto un esito favorevole per l' illustrazione dell' argomento che è iscritto al punto numero 1 interviene l' Assessore Lisi.
Prego Assessore.
Grazie Presidente e.
Buonasera a tutti.
Abbiamo trattato questo tema in una Commissione consiliare penso interessante questa sera abbiamo l' occasione di parlarne in Consiglio con tutti i Consiglieri penso.
Che sia un momento molto importante per il nostro Consiglio e è stato fatto un lavoro anche impegnativo da parte.
Dell' ASL Romagna per cercare di arrivare a delle linee guida e che andassero a un regolamento cioè quindi a provare di cercare di omogeneizzare un po' quello che è il fenomeno delle case famiglia dunque le case famiglie sono attività.
Economiche economiche.
Che nascono su iniziativa privata e si caratterizzano come comunità di tipo familiare con una sede in una civile abitazione e possono aspettare fino a un massimo di sei ospiti o anziani o disabili adulti.
E ci sono due norme di riferimento la legge nazionale 3 2 8 del 2000 e la direttiva regionale le quali prevedono che per la l' inizio di queste attività queste strutture non so non sono soggetti all' obbligo preventivo di richiesta di autorizzazione al funzionamento come invece richiesto per tutte le strutture socio sanitarie dove ci sono anziani e disabili quindi dobbiamo partire da una constatazione che essendo proprio delle attività e nate su iniziativa privata avevamo bisogno di cercare di e da un lato di capire come funzionavano da un altro lato di capire questo fenomeno e abbiamo verificato che nel nostro territorio a Rimini per e gli utenti che ne possono usufruire sono 48 all' ultimo censimento fatto mentre ci sono territori sempre appartenenti dell' ASL Romagna dove ci sono ad esempio inseriti 409 anziani parlo di Ravenna 105 a Forlì quindi diciamo che nel nostro territorio questa tipologia di struttura che non riesce non non rischia non chiamerei neanche struttura ma è veramente una casa famiglia un gruppo appartamento per anziani non non è diciamo esplosa come in altri territori questo penso che sia dato l' abbiamo detto in Commissione anche dal fatto che nel nostro distretto Rimini nord ma anche nel distretto di Rimini sud abbiamo in questi anni lavorato molto sul tema della domiciliarità quindi di cercare di avere un' attenzione e cercare di allontanare il più possibile il momento in cui l' anziano deve per forza uscire dalla propria abitazione dove vive magari con i propri familiari questo per noi è molto importante perché proprio per l' anziano rimanere il più possibile all' interno della propria abitazione circondato dagli affetti dei propri cari è molto importante anche per quello che riguarda proprio il tenere e mantenere e quello che noi definiamo sempre con il nostro welfare che è proprio quello della capacitazione tuttavia e dobbiamo anche dire che queste case famiglia sono hanno iniziato a nascere anche nel nostro territorio in questo momento nel nella relazione allegata alla delibera di questa sera vediamo che nell' ultimo censimento sono 8 e faccio presente che in totale in in nella ASL Romagna quindi le province di Forlì.
Forlì Cesena Ravenna e Rimini sono 1134 le persone quindi pensiamo che veramente 48 persone rispetto a questo numero più grande sia un numero molto limitato e io anche in Commissione ha spiegato come questo per noi sia un valore aggiunto cioè sapere che comunque le persone riescono a rimanere più tempo possibile all' interno della nostra della delle loro abitazioni.
Tuttavia e abbiamo visto che la delibera sia la la direttiva nazionale che quella regionale e non riescono diciamo a dare una regolamentazione che riesca ad andare nel nel dettaglio e quindi è proprio per cercare di contenere dei fenomeni delle dinamiche degenerative quali ad esempio l' occultamento di un aggravarsi di una situazione di salute perché le persone che entrano in queste case famiglie non possono essere non auto che possono avere una non autosufficienza non autosufficienza e lieve o moderata e sappiamo che le persone e normalmente possono avere una situazione peggiorativa sul loro stato di salute e se nessuno va a controllare che quella persona all' interno di quella Casa Famiglia dove è entrata magari con una lieve non autosufficienza è andata a peggiorare poi non riusciamo a verificare la condizione di questi anziani che non do se peggiorano e quindi se diventano mi abbiamo stabilito in delibera degli standard e tecnici molto stringenti per capire esattamente quando la persona diventa non autosufficiente al punto tale che abbiamo il poter più permanere in quella strada in quella casa famiglia abbiamo avuto appunto la necessità di redigere il documento che è sottoposto alla deliberazione di questa sera.
Questo per prevenire fenomeni che anche nel nostro territorio ci sono stati e fenomeni che avvengono quando la persona non è più in grado di provvedere a se stesse e quindi può essere facilmente vittima di maltrattamento o di non una vivono una situazione di non e di una qualità alta di assistenza e penso che.
Il tema anche nel momento in cui la Regione finalmente aspettavamo da anni prima di.
Arrivare a questo Regolamento aspettavamo le linee guida regionali che sono arrivate nell' estate del 2018.
Tuttavia aspettavamo questa cosa ma in realtà le linee guida regionali non ci permettevano di essere così stringenti sul tema dei controlli sul tema della verifica della situazione del peggioramento dello stato di salute e quindi chi valutava che quell' anziano non era più adeguato a per il suo stato di salute a stare a permanere in una casa famiglia quindi quando la struttura non era più idonea ad accogliere quell' anziano ecco in questo è stato fatto un lavoro di concertazione molto importante con le organizzazioni sindacali e soprattutto con la il direttore del distretto nell' ambito sanitario che ci ha permesso di arrivare diciamo che questa è la novità rispetto agli altri sette distretti della ASL Romagna la novità del distretto di Rimini nord e che avete sempre all' interno di questo regolamento è quello del coinvolgimento dei medici di famiglia dei medici di medicina generale perché sono soltanto i medici che possono attraverso dei requisiti che abbiamo messo stringenti in delibera andare a valutare la situazione in base alle autonomie che la persona anziana e quindi se quella persona è idonea o no a rimanere in questa casa famiglia e questo ripeto è il tema dei controlli è un altro tema.
Che è stato e che è oggetto di delibera abbiamo e previsto inizialmente ricordo che sempre questa in questa attivazione non hanno bisogno hanno bisogno solo di una SCIA quindi di un inizio attività e quindi il le attività sociosanitarie in particolare l' Ufficio di Piano non ha una richiesta nel momento in cui si apre una casa famiglia sul territorio.
Ecco abbiamo imposto un controllo chiaramente iniziale che vada a definire un tutto un insieme di requisiti sia strutturali che sono per lo più desunti dalla normativa sulle civili abitazioni ma anche organizzativi che devono comportare una appropriatezza e quindi un equilibrio gestionale in grado e di valutare appunto l' esistenza di un semplice gruppo appartamento casa famiglia e in questo abbiamo imposto dei controlli quindi su sia l' inizio dell' attività sia incontri periodici senza preavviso e senza limiti di orario nei controlli.
Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale sul punto all' ordine del giorno.
Consigliere.
Sì.
Io avevo Erbetta prima di Mauro se lei Mauro e non so perché poi si sono consigliere Erbetta prego.
Grazie signor Presidente in relazione a questa delibera io mi mi trovo mi trova.
Abbastanza favorevole in relazione non sono però io volevo sollevare la problematica alla base del perché di queste case famiglia.
Cioè il problema effettivo.
Che che stiamo vivendo in questo momento è che intanto la popolazione diventa sempre più anziana.
E che le persone anziane non stanno più nella loro famiglia cioè ad un certo momento la persona anziana disabile o quant' altro.
Ah viene abbandonata dalla famiglia o per meglio dire la famiglia probabilmente non riesce a dargli tutte le cure necessarie ed è costretto o andare in una struttura.
O eventualmente adesso in queste case famiglia.
E qui e là.
La problematica è seria perché sicuramente l' anziano abbandonato o per meglio dire sottrarre.
In qualche modo allontanato dalla l' habitat familiare e dall' affetto dei propri parenti sicuramente soffre soffre in generale e ha una vita sicuramente un peggiore almeno dal punto di vista affettivo.
Allora come si può fare in modo che questi anziani possano rimanere all' interno dell' abitazione e come si possono aiutare queste famiglie affinché gli anziani rimangano all' interno dell' abitazione.
L' altra volta io ho chiesto dei dati in relazione ai costi degli anziani e comunque dei disabili e comunque di tutte le persone che lo diciamo.
Che hanno che hanno necessità di in qualche modo di cure ed assistenza costante al Comune abbiamo visto che una casa di cura arriva a un massimo di 160 euro al giorno come costo.
Mentre gli assegni di cura cioè gli assegni dati alla famiglia per poter in qualche modo aiutare il disabile direttamente da casa arriva al massimo a un 46 48 euro da 18 a 46 48 euro.
E lì secondo me il discrimine.
Cioè se noi riuscissimo in qualche modo a favorire.
Anche economicamente le famiglie che mantengono un anziano disabile a casa loro noi visti questi dati potremmo perfino risparmiare i due terzi dei soldi che spendiamo nelle strutture fermo restando che le strutture non hanno la capienza totale della richiesta che in questo momento il mercato.
Richiede.
E quindi sarebbe una cosa interessantissima io noi come rinascita civica adesso nelle elezioni di Sant' Arcangelo l' avevamo fatto all' interno proprio di questa di per queste motivazioni un programma che io capisco che i fondi sono regionali e che quindi è un livello più alto.
Però noi dobbiamo pensare a 2 3 fattori il primo chi assiste l' anziano in casa e sacrifica la sua vita si ritroverà molto probabilmente ad arrivare a diventare anziano ed a non avere la pensione.
Per un semplice fatto perché.
Non ha verso i contributi versati si ritrova a non poter lavorare per assistere la mamma o il bambino disabile.
E si ritrova a non poter beneficiare neanche magari dell' assegno sociale se il reddito familiare supera i mille euro.
E questo è un grossissimo che.
Allora la nostra proposta è che una battaglia che porteremo avanti adesso in futuro e intanto di agevolare economicamente le famiglie che mantengono gli anziani in casa ottenendo il duplice vantaggio del della migliore assistenza al disabile e dell' economicità l' idea del risparmio economico da parte dell' ente.
Ma contemporaneamente sarebbe da fare e qui.
È un discorso un po' ancora più complesso cercare di concedere alle persone che assistono i malati in casa dei contributi figurativi.
Questi contributi figurativi potrebbero dare è una legge nazionale so che non siamo noi a doverla gestire ma coi contributi figurativi arrivate all' età pensionabile gli darebbe la possibilità comunque di avere una pensione che non esula che in qualche modo va oltre il limite reddituale di mille euro per la per la pensione sociale.
Ed è ed è un secondo me sarebbe un provvedimento di civiltà.
Quindi detto questo io auspico adesso ci sarà un cambiamento regionale ho parlato con Mazzotti di questa situazione mi spiegavano che la differenza del poter gestire i soldi indirizzati dalla Regione verso le case di cura è un capitolo praticamente l' altro capitolo gli assegni di cura le due cose non si riescono a interagire se anche il Comune volesse indirizzare dei soldi delle case di cura verso gli assegni di cura avrebbe delle problematiche di gestione e di praticamente e di di capitolo di bilancio quindi bisogna insistere in Regione cioè la filosofia dovrebbe essere sempre quella di favorire la famiglia di favorire gli affetti familiari e quindi che l' anziano viva gli ultimi anni della sua vita all' interno della della della tra le persone che ama e fare in modo che le persone che assistono gli anziani o per il fatto stesso che lo assistono possono avere una specie di diciamo retribuzione che potrebbe essere lo stesso assegno di cura mensile che però effettivamente aiuta anche il Comune a risparmiare dei soldi quindi.
È una riflessione che voglio fare con tutti voi che lo rifà rifaremo rifaremo anche noi faremo dei convegni perché secondo me il futuro il futuro è questo cioè non possiamo pensare di mantenere degli anziani a 160 euro in una struttura e poi magari ci ritroviamo che le strutture magari sono quello che sono e possono essere non hanno lo stesso attenzione verso l' anziano diciamo in questo modo.
Come lo potrebbe avere un familiare.
Per quanto riguarda la delibera in questione va bene io cercherei di la problematica è capire bene i controlli cioè fino a che assiste l' assistenza stessa cioè.
Sono previste effettivamente delle persone che di ausilio a questi anziani e fino a che cosa possono fare cioè possono soltanto fare un' assistenza ordinaria o possono dare le medicine fino a che a sposarsi a un osso al le cui competenze di un nostro ecco è lì che andrebbe puntualizzata la situazione.
E e fino a qui mi fermo grazie.
Consigliere Mauro prego.
Grazie io cari colleghi è un tema importante quello che stasera affrontiamo.
Anche se nella nostra realtà territoriale fortunatamente e dopo spiegherò perché fortunatamente abbiamo pochissime strutture e ci auguriamo che queste strutture restino davvero pochissime sul nostro territorio io credo che bisogna partire però da alcune considerazioni la prima considerazione è il decreto ministeriale che leggevo quello che definisce cos' è casa famiglia.
Le case famiglie sono comunità decreto ministeriale 308 del 2011 sono comunità di tipo familiare che che svolgono funzioni di accoglienza a bassa intensità assistenziale.
Comunità familiari.
Purtroppo sia la legge la 3 e 28 che la direttiva regionale prevedono che non c'è bisogno di autorizzazione per queste strutture.
Questo è un grosso limite.
Un grosso limite che la politica anche a livello locale in qualche modo dovrebbe intervenire suggerendo capisco non basa sulla modifica della direttiva regionale Emilia Romagna.
Nel 2000 se non vado errato ma anche della legge nazionale.
Perché il tema è proprio questo.
Le persone che si rivolgono alle case famiglie sono persone che non hanno un grado diciamo basso di assistenza hanno necessità di avere un alto grado di assistenza io ringrazio questa amministrazione comunale che pur un anno dopo la il regolamento emanato da da Modena riusciamo dal Comune di Modena riusciamo in qualche modo a dire a quantificare che cosa significa determinare cosa significa il livello assistenziale al di sotto del quale non si può andare perché al di sotto del quale in realtà non si parla più di casa famiglia ma il soggetto deve andare deve andare in strutture più adeguate.
E quindi il nostro sforzo io ringrazio l' Assessore è che finalmente siamo riusciti a portare questa questo regolamento.
Mi auguro che i controlli vengono effettuati in maniera forte costante.
Il Comune di Modena prevede leggendo il Regolamento fatto anche a prescindere.
Dall' utilizzo delle strutture previste sanitarie coinvolgendo le ma anche a prescindere io mi auguro.
Che nei controlli ci possa essere anche un nucleo di polizia municipale.
Che possa in qualche modo intervenire per verificare alcune alcune irregolari alcune situazioni all' interno delle strutture sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali sia per quanto riguarda diciamo in realtà gli adempimenti che noi abbiamo elencato abbiamo elencato in questo regolamento che non sono poca cosa.
Che non sono che non sono davvero poca cosa perché andare a verificare per esempio il personale presente dipendente all' interno di queste strutture e le loro qualifiche è una cosa molto importante.
E che bisogna farlo bisogna farlo all' interno delle case famiglia e non solo dico aggiungo l' interno delle case famiglia bisognerebbe fare tutte le strutture del nostro territorio.
In tutte le strutture anche quelle accreditate.
Perché se è vero in Commissione il dottor Mazzotti che ha specificato come quella struttura che poi è stata oggetto di indagini da parte della Procura ci siano state tre controlli sia passato indenne a tre controlli probabilmente il problema è la qualità dei controlli che vengono effettuati.
Perché non si possono non tener conto alcuni indici.
E quindi ha fatto bene il Comune a dire che ci si riserva a fare dei controlli anche con altri organi di vigilanza e parlo dell' ispettorato del lavoro e parlo del della del del diciamo della Guardia di Finanza.
Proprio perché noi dobbiamo creare una trasparenza nel funzionamento di queste strutture partendo da un principio assessore.
Queste strutture che possono ospitare fino a sei persone.
Che sono diciamo frutto di iniziativa privata quindi con scopo di lucro non hanno la sostenibilità economica per poter vivere.
Queste strutture gestite dai privati non hanno la sostenibilità economica questo sta nel rappresentare che ci sono ove si sono comportamenti non trasparenti di illegalità illegittimi che avvengono intorno a queste strutture.
E basterebbe fare un semplice conto economico.
Per rendersi conto di questo.
Ebbene per quanto riguarda le le rette no parlavo delle rette che le case famiglie che non si non si allontanano a quelle che vengono svolte dalle altre strutture accreditate di cui c'è bisogno dell' autorizzazione non si allontanano Assessore.
Quindi nonostante questa circostanza.
Sono presenti otto strutture dobbiamo monitorarle adesso non so se sono 8 e aumenteranno dobbiamo fortemente motivarlo per.
Diciamo dobbiamo fortemente diciamo monitorare questo fenomeno e dobbiamo evitare che questo cresca.
Proprio per le ragioni che io stavo ad affermare quindi.
Chiedo a voi io capisco le necessità anche di dover dire che i controlli verranno fatti almeno una volta all' anno salvo impedimenti da parte del saldo difficoltà organizzative da parte dell' ASL e come dire facciamo una volta l' anno forse no forse forse una volta ogni tanto tempo su questo noi dobbiamo fare uno sforzo.
Di coinvolgere anche la nostra Polizia Municipale anche da sola se è necessario per fare alcuni tipi di controllo e segnalazioni puntuali.
Segnalazioni puntuali alle strutture dell' ASL per quanto riguarda il livello diciamo il livello di.
Diciamo di intensità assistenziale che viene svolta ma regolarità anche dei rapporti di lavoro perché strutture che hanno un un un turnover di personale come tra l' altro abbiamo visto proprio in queste aziende che sono uscite quest' azienda che che è stato oggetto di cronaca purtroppo negativa questo turnover elevato non consente la fornitura un servizio adeguato.
Quindi.
Su questo pongo grande attenzione.
Ed volevo aggiungere una riflessione che faceva il collega Erbetta su come aiutare le famiglie anche nell' ambito del proprio nucleo familiare perché Assessore proprio perché qui si dice.
Il e dicevo il decreto ministeriale parla di comunità di tipo familiare il decreto ministeriale del 30 208 del 2001.
In realtà.
È quella è quella comunità che non si riesce a fare il proprio nucleo familiare che ma si fa tra persone vicine che hanno delle relazioni che possono instaurare delle relazioni tra di loro però noi non operiamo in questo modo e case famiglia oggi fortunatamente non abbiamo otto non oso immaginare Ravenna non siamo almeno il 5 per cento di tutta la Romagna quindi ci fa onore questa cosa da questo punto di vista ecco quello che rappresento.
E che.
Probabilmente lo sforzo lo stiamo facendo per tenere i nostri anziani le nostre strutture.
Però Assessore.
Io ne parlavo col dirigente dei popolari e ne approfitto di questa seduta pubblica.
Per rappresentare un fenomeno.
Sulla qualità della spesa che noi.
In qualche modo finanziamo.
Perché quando è stata introdotta la copartecipazione per l' assistenza domiciliare abbiamo avuto una forte riduzione di richieste da parte.
Diciamo dei soggetti beneficiari io qualcuno diceva il 30 probabilmente no ma questo è molto significativo questa cosa Assessore.
Cioè in realtà la copartecipazione che è una cosa anche giusta poi le è livellata in qualche modo in qualche modo parametrato al reddito parametrato al reddito.
E non credo che il nostro la nostra richiesta fosse eccessivamente esosa per i per i bassi livelli stanno a rappresentare che probabilmente avevamo costruito una protezione sociale sbagliata.
Figlia assessore della circostanza che nel passato.
Il servizio di assistenza sociale degli assistenti sociali che individuavano i soggetti né che bisognava uno di questi servizi erano di cooperative.
E io devo ringraziare il coraggio avuto lei ha avuto da questa Amministrazione la della vecchia e la vecchia.
Nella vecchia in realtà nella vecchia Giunta la precedente Giunta di poter far sì che che il servizio.
Diciamo domiciliare non fosse affidata ad una sola cooperativa ma che fosse in qualche modo scelto dai beneficiari questo è stato un grande è stato un grande passaggio avanti su questo l' altro passaggio a mio avviso è di rivisitare la spesa anche tenendo conto di questo elemento e poi se riesce nella relazione magari con di spiegarci un attimino in realtà quali sono le sue considerazioni rispetto a questo forte diminuzione della richiesta di assistenza domiciliare che io credo che sia importante per capire per capire per capire in che stato dobbiamo fare qui va fatto un grande sforzo.
A mio avviso e possono essere trovate anche le risorse per trovare soddisfazione a quello che il consigliere Erbetta diceva poco fa poc' anzi.
In realtà delle risorse date ai nuclei familiari dagli aiuti dati ai nuclei familiari possono in qualche modo garantire un livello diciamo di esistenza da parte degli anziani molto più molto.
Consigliere Mauro ha finito il tempo.
Consigliere Renzi prego.
A lei la parola.
Sì con questa delibera.
Noi cerchiamo di regolamentare quella che è l' attività delle case famiglia per anziani e anche disabili adulti qui non si è parlato neanche dei disabili però effettivamente ci sono anche i disabili ecco.
Chiaramente dietro questa espressione casafamiglia.
Vuole vuole.
Si vuole significare diciamo una realtà.
Accogliente come può essere quella della famiglia tradizionale e tant' è che.
E si dice nel regolamento i requisiti no nelle case famiglia possono essere ospitate persone in condizioni di autosufficienza o di lieve non autosufficienza.
Tale comunque da non compromettere in maniera significativa la capacità di compiere alcune delle principali attività di vita quotidiana.
Ecco e praticamente la finalità della casa famiglia sarebbe dovrebbe essere quella di fornire un ambiente familiare accogliente funzionale supportare l' autonomia personale degli ospiti ecco queste sarebbero le condizioni ideali che noi ribadiamo ribadiamo e con questo regolamento.
Io volevo.
E innanzitutto dobbiamo cercare di fare un riferimento a quella che è un po' diciamo la nostra.
La nostra concezione della famiglia di oggi no.
Perché qui si fa presto a invocare evocare quello che fa quando serve ecco si invoca sempre la famiglia nei suoi lati più positivi.
Poi quando si tratta veramente di ecco di sostenerla personalmente la famiglia e con sostenere l' ambito familiare ecco allora poi dopo ci dobbiamo confrontare con quella che è la realtà dominante il relativismo dominante dove prevale l' individualismo l' egoismo intorno a continuismo dove gli anziani sono dei soggetti a un certo momento un po' scomodi che ecco vanno parcheggiati e con nelle strutture di assistenza e nelle case di cura eccetera perché ecco.
Le condizioni degli anziani non sono più compatibili con quella che era la famiglia tradizionale di conoscenza culturale più positivo del termine.
Ecco.
Questo soggetto questo soggetto.
Che noi oggi vogliamo regolamentare delle case famiglia ecco dobbiamo tenere presente innanzitutto ecco come nasce nasce sulla base di una libera iniziativa privata.
Che non viene regolamentata fin dal suo inizio in base alla legge come dovrebbe essere strutturata come dovrebbe essere gestite eccetera ma parte su un' iniziativa privata con una semplice comunicazione che viene fatta al Comune poi dopo semplice comunicazione chiaramente che assume la veste di una segnalazione certificata di inizio attività una SCIA e che poi a un certo momento chiaramente che il Comune verifica nei suoi dati essenziali e alle allegati che vanno allegati e che poi verifica nel nel tempo dalla gestione.
Ecco.
Diciamo la verità ecco teniamo presente come nascono appunto chi purtroppo e nascono sulla base di un' iniziativa privata che ha anche delle sue logiche che anche delle sue logiche che sono quelle a un certo momento.
E diciamolo anche brutalmente che è quella della redditività perché queste case famiglia a un certo momento non possono certamente che registrare dei deficit di gestione dei deficit di esercizio.
Allora.
Chiaramente cosa deve fare il Comune dinanzi a un su a una struttura che non è regolamentata come le case di cura o le strutture residenziali per anziani deve cercare visto che vengono aperte nel proprio territorio di esercitare i controlli di esercitare i controlli.
I controlli e chiaramente.
Che si devono esercitare devono verificare la compatibilità ecco della struttura urbanistico e di lì la struttura edilizia con quelle che sono diciamo le esigenze dell' accoglienza e dell' assistenza.
No eh.
Esigenze di accoglienza dell' assistenza che indubbiamente però devono essere certificate anche da un medico da un medico della medicina generale di base che dicono che quel tipo di anziano può essere accolto in una in una in una casa famiglia.
Ecco quindi.
Chiaramente queste sono delle condizioni che tramite i controlli che può fare il Comune avvalendoci anche delle strutture e delle strutture.
Competenti dei servizi sociali territoriali dall' azienda della o suelle Romagna no ecco che possono veramente ecco verificare che ci siano gli adempimenti di quelle condizioni e per evitare e per evitare che con le logiche magari della gestione della redditività della gestione vanno a scapito di quelle che sono che sono le condizioni di accoglienza e di ospitalità in questo caso degli anziani e dei disabili.
Quindi voglio dire è un po' camminare sul filo del rasoio perché i miei colleghi hanno detto che poi ci sono dei costi che sono rilevanti che le rette sono rilevanti ecco ecco però qui il problema è questo dobbiamo fare anche i conti però su quelli che sono certi dati che registrano no e diciamo.
L' assistenza domiciliare anziana è in ribasso rispetto a quella che dovrebbe essere magari diciamo secondo una cultura della famiglia ecco chiaramente.
Dobbiamo quello che do il Comune quello che deve fare e far sì che con i controlli vengono rispettate le condizioni che non ci speculi sull' accoglienza degli anziani che è brutale su e sui disabili ecco io fra l' altro volevo proprio dato che diciamo l' aspetto dei controlli e l' aspetto più rilevante ecco volevo far presente.
Ho visto dallo specchietto che noi abbiamo sappiamo benissimo che per regolamento queste strutture case famiglia non possono accogliere più di sei anziani in ogni casa famiglia.
Ecco io ho visto che praticamente sulle otto strutture di case famiglia per 48 posti ho visto che noi abbiamo esercitato appieno il controllo di queste strutture.
E abbiamo riscontrato sulle strutture controllate solo tre difformità tre difformità.
Ecco la stessa cosa non ho visto che abbiamo che abbiamo esercitato per quanto riguarda i disabili non vorrei aver letto male dove noi vediamo che su 13 strutture.
Per disabili e 78 posti noi abbiamo controllato sulla base dei numeri che vengono riportati in tabella solo sei strutture per trentasei posti senza riscontrare difformità ecco volevo capire perché e se riferisco bene no i numeri della tabella perché non siamo riusciti a controllare tutte le strutture ecco e ci siamo limitati solo al controllo delle strutture.
Ecco.
No altro penso che noi.
Noi dobbiamo.
Meglio che non esista è meglio che ci sia un regolamento meglio che non esiste poi a un certo momento e qui c'è tutto un discorso culturale ecco che è un po' più profondo ecco richiede dei valori di riferimento che non so se sono per tutti uguali eccetera e però chiaramente in modo proprio e con pragmatico cioè cerchiamo almeno che quello che viene stabilito come finalità di questo regolamento possa essere adempiuto nel modo più rigoroso possibile cioè la che queste case famiglie che queste case famiglia visto che vogliono essere veramente e diciamo strutture di accoglienza e vogliono vogliono riproporre un ambiente familiare e funzionale e a supportare a supportare ripeto quelle persone lievemente e non autosufficienti e quindi penso lievemente non disabili ecco possono i nostri organi esercitare quei controlli per evitare poi quegli tragici oppure quei tristi accadimenti che registra la cronaca ecco noi non vogliamo che nel nostro territorio la cronaca ecco.
Possa veramente essere interessata a queste cose io dico una cosa chi vuole fare i soldi chi vuole fare reddito d' impresa ecco non pensi di poterlo fare in maniera proprio.
Consigliere Renzi ha finito il tempo.
Consigliere Marcello a lei la parola.
Grazie grazie Presidente.
Allora come hanno già ribadito i colleghi in precedenza le queste case famiglie nella nostra città sono soltanto poche per fortuna sono sono oltre 8 che impegnano come ospite completamente 48 persone.
Io ho avuto anche la fortuna che in questi giorni di starne tre tra l' altro perché ho conosciuto casualmente un diciamo legale rappresentante volevamo se vogliamo tra virgolette uno che si occupi di queste cose e m' ha spiegato un po' nel dettaglio e quello che faceva devo dire anche con molto.
Co con molto praticamente.
Piacere ho anche appreso che questo questo questa persona sia.
Correva di là di qua per prendere i farmaci di queste persone si interfacciava continuamente con le famiglie le famiglie che lo chiamavano per il collirio per la compresse che si deve dare alle dieci e non non la mattina cioè quindi per me soprattutto per i neo entrati e quindi penso che sia soprattutto un lavoro e dignitoso e un lavoro soprattutto Ciummo da.
Incentivare e se ce ne richiesta spesso spero che questa richiesta sia sempre di meno nel nostro territorio in quanto come abbiamo visto per un fatto culturale non so.
In queste case famiglie stanno decollando poco non come ravennate e questo non può essere che un motivo di orgoglio e di civiltà della città di Rimini spero che siano poche rimarranno sempre pochissime e accolgo anche con favore il controllo e soprattutto un Regolamento che stabilisce dei paletti perché prima era un po' come fare un campo sportivo dove di dove gli pareva una vedevo un campo e faceva il campo sportivo costituisce uno poteva prendere un appartamento e faceva la casa famiglia fondamentalmente quindi mi sembrava abbastanza è una deregolazione abbastanza da.
Controllare e da combattere questo regolamento e quindi lo trovo molto appropriato ma io andrei anche oltre.
Poi non è possibile che si dica che i controlli li fa l' ASL quando ci ha tempo o se ce la fa almeno una volta all' anno perché magari il controllo potrebbe essere fatta anche ogni quattro anni dice siamo carenti di medici giustamente come può verificarsi abbiamo altre cose da fare e.
Dobbiamo controllare le spiagge le feste lungomare tutta e tutto il resto e magari mezzo soltanto 2 1 in ferie qui non posso andare a controllare anche la casa famiglia io questo comunque.
Chiederei in futuro anche pratica una sorta che ma di rendicontazione anche via mail da parte dell' amministrazione visto che queste case famiglie sono magari presso un ufficio della Polizia municipale che si occupa di queste cose nel senso che mi di sapere chi sono le persone che stanno dentro.
E quando sono entrate e vedere diciamo se ne escono ogni tanto di queste persone perché qualcuno diceva prima che se uno entra con un' invalidità media questa invalidità tende a diventare grave più che diventare lieve e o magari non vorrei che una di queste persone arrivi all' invalido al 100 per cento con accompagno e qua parlo da medico e di conseguenza potrebbe aumentare anche il business diciamo del del piccolo imprenditore che sta a che inizialmente comunque fa un' opera meritoria secondo me per questa struttura quindi di conseguenza penso che sia importante e diventa facilmente.
Uno scopo nobile diciamo se uno di queste persone che entra senza compagno dopo un sei mesi un anno o due possa arrivare all' accompagno per un qualche aggravamento delle patologie che ha quindi io credo che anche un è un visto che per fortuna non sono tantissimi insomma in un file excel uno le controlla come le controllare e sono pochi più di Consiglieri comunali quelli di quelli che stanno nelle case famiglia e se vogliamo quindi e basta controllarle tranquillamente.
Un ufficio.
Una persona adeguata diciamo della della pie dal PM potrebbe ricevere questa comunicazione e vedere praticamente se ci sono dei nuovi ingressi sono delle usciti sono degli aggravamenti e se poi quando sorge il dubbio magari è o tramite il controllo da parte dell' ASL insomma che sappiamo benissimo riesce a fare se c'è stato un aggravamento c'è stato un accesso al servizio di invalidità oppure magari tramite un accertamento col medico di base si riesce a vedere se questa persona ha avuto delle complicazioni e quindi il suo grado di disabilità dà meglio diciamo il grado massimo per cui può entrare in una casa famiglia sia diventato grave se non è se non gravissimo e quindi penso che anche questo controllo vada fatto con.
Con efficacia soprattutto anche so solamente sapere i nomi delle persone che entrano e quanto tempo ci rimangono e le persone che escono non solo a fini statistici ma e vediamo bene che sia una struttura è facilmente capibile c'è un piccolo turnover vuol dire che ma che.
In effetti rispecchia un po' la realtà se una struttura entro sei persone e non escono mai e un sospetto potrebbe anche venire che.
Mi sembra difficile queste persone migliorano nel tempo e premesso che la casa famiglia ci potrebbe accedere anche con ognuno di noi e quindi di conseguenza non è che ci vogliono requisiti soltanto delle invalidità per accederci esistono strutture e anche in città grandi importanti in cui anche le persone facoltosi stime e magari per non stare soli accedono diciamo in queste strutture quindi però insomma e trovo incalzante la delibera che stiamo facendo ma andrei anche oltre e non mi inventerei né mi imbattere in sciagurate telecamere perché mi sembra veramente una violazione della privacy che questo è un mio pensiero personale e perché si tratta di persone abili e come se a casa nostra ognuno ci mettesse la telecamera ci sorvegliasse da lontano quindi di conseguenza penso che sia al di là di un fatto politico che ma che potrebbe fare audience in questo momento io certamente in queste strutture non metterei mai una telecamera perché in fondo è come se uno avesse la telecamera in casa e sai che per me e non sai chi dall' altro lato tipo debbo guardare e secondo me è un fatto è un fatto culturale e poi.
Volemmo.
Il consigliere Betta citava gli aiuti sui costi qua però in merito a questa delibera qua si tratta di persone abili quindi di conseguenza è vero insomma che ci vuole un incentivo alla famiglia a chi tiene gli anziani in casa però queste strutture fondamentalmente entrano persone abili che si possono permettere anche di pagare la retta e quindi di conseguenza non vedo diciamo che tipo di incentivo possa dare sempre e la Pubblica Amministrazione rispetto a queste pe che queste strutture e private e fa gestiti da piccoli imprenditori quindi è un privato che ripeto.
Prende e questa iniziativa anche lodevole devo dire perché non bisogna guardare solamente l' auto del business e che però va sorvolo va sorvegliato e monitorato io penso che sia importante che nella risposta valutate anche la possibilità che di non fare noi un regolamento che poi alla fine deve applicare soltanto l' ASL che ci interfacciamo e l' altro che fa il controllo ma un regolamento dunque siccome si tratta di strutture che stanno nella nostra nel nostro comune dobbiamo essere noi stessi capaci di sorvegliare senza violare la privacy di queste persone magari sfortunate che o poco fortunate che possono o che hanno fatto comunque una scelta.
Personale di non stare in casa o perché non hanno familiari ma e queste persone che magari ritrovano la loro famiglia all' interno di queste piccole micro comunità e ripeto io ho avuto anche la fortuna di visitarne tre e in quanto ho conosciuto casualmente il titolare e però penso che sia importante che un controllo nostro e una.
Un occhio sempre vigile su chi e su chi ci sta su chi entra chi esce e su come possono variare le condizioni di salute di queste persone perché anche il medico di base se non lo chiami o se magari il T il diciamo il titolare il piccolo imprenditore cambia il medico di base a queste persone prende sempre sempre un amico suo.
Potrebbe anche non chiamarlo mai e di conseguenza fare un po' da padrone da medico e da imprenditore all' interno della struttura grazie.
Consigliere Erbetta prego.
Sì grazie secondo intervento.
Secondo intervento sì no e il discorso delle case famiglia e dove noi dobbiamo porci un problema un anzi un quesito.
Il quesito è perché questi anziani effettivamente hanno bisogno di andare in queste case famiglia.
Perché qui il discrimine un po' di tutto anche perché stiamo parlando di anziani abili ancora abili.
Quindi è normale che nel momento stesso in cui.
Non hanno non hanno familiari e quindi in qualche modo non hanno figli non hanno nipoti che gli possono dare una mano diciamo che sì si comprende bene la motivazione.
Di altra altra situazione nel caso che abbiano magari una per una abbiano parenti abbiano parenti stretti anche magari diretti come figli.
E vice siano costretti ad andare in queste case.
Sicuramente la motivazione è è sempre la stessa allora il discorso diventa questo noi siamo costretti a lavorare almeno due in famiglia ci vogliono due stipendi perché sennò la famiglia non vive.
E in qualche modo anche se queste case sono a pagamento probabilmente mandare l' anziano con la sua pensioncina con ristrutturazione dà la possibilità a chi ha una al coniuge tendenzialmente alla moglie di poter continuare la sua attività lavorativa di poter magari continuare il suo percorso anche magari non volendo chiariamolo magari voleva anche soltanto per necessità.
Ed è qui che il rito si collega un pochettino anche se diciamo potrebbe sembrare fuori tema ma l' affermazione che prima ho fatto cioè una seria politica verso le famiglie deve dare la possibilità alle persone di poter scegliere se accudire o meno.
I propri anziani in casa una possibilità concreta che deve essere la possibilità economica noi stiamo dando un reddito di cittadinanza a persone per non lavorare poi ci stiamo accorgendo che di fatto queste persone abili.
Al lavoro lavorano lo stesso magari in nero e beneficiano della riduzione finanza.
Invii anche se so che potrebbero essere soggetti magari ai lavori di pubblica utilità e non li fanno.
Qual è il quale è il miglior lavoro di pubblica utilità che accudire il proprio padre o il proprio la propria madre o il proprio figlio.
Che ha bisogno.
E perché questo lavoro di pubblica utilità non debba essere retribuito o riconosciuto da parte degli enti pubblici come i Comuni la Regione.
E anche lo Stato.
Questo è il tema il tema del dell' agevolazione in qualche modo di una seria politica verso la famiglia gli anziani sono una risorsa tendenzialmente non sono un problema ormai la sola no questa società li ha portati a essere estraniata ma senza gli anziani adesso non so quanti di voi hanno figli ma senza i nonni che vanno a prendere i bambini magari all' asilo che ci danno una mano.
E sarebbe dura travatura sopravvivere.
E non si può pensare di abbandonarli oppure di non fare politiche che agevolino in qualche modo la al rimanere all' interno del contesto familiare una volta che queste persone cadono in disgrazia perché magari perdono la salute o diventano disabili.
Quindi io.
Insisto insisto nel potere del poter dire se questo Comune effettivamente vuole fare delle politiche verso la famiglia è necessario necessario secondo me andare a indirizzare maggiori risorse verso gli assegni di cura anche come indirizzo politico verso magari gli assistenti sociali che che analizzano i vari casi questo perché sono sicuro che la dare le assegni di cura e quindi dare la possibilità alla famiglia di autogestirsi anche a mantenersi alla persona che assiste il disabile di poter avere in qualche modo una piccola retribuzione diciamo in questo modo che poi di fatto rientra nel budget familiare quindi ricade sul suo anziano è fondamentale io oggi ho io di solito mi occupo di previdenziale.
Sono un avvocato che l' avvocato dell' Ital della UIL e faccio molte richieste di accompagno oggi è arrivata.
Una finalmente una signora una ma una signora una cinquantina d' anni ha una una mamma di sa disabile che gli avevano negato la compagna abbiamo fatto la causa l' abbiamo vinta e quando sono arrivato è arrivato che gli ho dato il decreto che dovevo portarlo a all' Itala la al patronato lei mi ha detto lo sa avvocato questi sono i soldi che mia mamma mi gira per poterla assistere io sono sempre a fianco a lei tutto il giorno sacrificando la mia vita e su questo che dobbiamo ragionare e su questo cioè ci sono persone che effettivamente si rischiano di dover sacrificare trenta quarant' anni della loro vita e ritrovarsi poi magari poveri e non non autosufficienti un domani perché non hanno potuto versare contributi perché in qualche modo non hanno un paracadute sociale.
Una vera politica della famiglia non può non può la.
Consigliere Erbetta ha finito il tempo Consigliere Pecci primo intervento prego.
Sì okay dicevo che il Regolamento è che si può.
O meno condividere.
Oppure aperto per modifiche o integrazioni dà comunque una risposta ad un bisogno crescente nel Paese di nuovi e di nuovi servizi.
Io per formazione politica ritengo che questo sia un compito dello Stato e quindi un Paese.
Avanzato dovrebbe avere il l' obbligo ed il dovere di seguire.
Il proprio cittadino dalla nascita alla morte non abbandonarlo mai soprattutto quando vive le fragilità ma questa sarebbe una società perfetta sarebbe la società che auspichiamo nell' attesa che questa società si possa costruire noi.
Che non ci resta con le risorse che abbiamo che.
Aiuta farci aiutare dal privato che va così spesso ad integrare i servizi quello che dovrebbe essere il servizio pubblico.
Io vedo questo questo regolamento.
Forse esaustivo.
Ma forse anche troppo troppo lungo ma.
Lo ritengo comunque indispensabile perché noi che in questo Paese non si riesce a fare una norma una norma semplice no noi dobbiamo sempre intervenire sui dettagli perché dobbiamo prevedere a che ora si chiude la porta a che ora si può uscire perché siamo fatti siamo fatti così e quindi diciamo non voglio fare non voglio non voglio entrare nel nei singoli punti e dire quello che va quello che non va quello che invece trovo mancante no e sono le condizioni di vita e quindi le condizioni che devono essere garantite per la buona vita del dell' anziano più o meno autosufficiente.
Non ci dice il regolamento quali sono o quali devono essere le attività che dovranno essere svolte all' interno della della casa della casa famiglia per garantire appunto quella quelle condizioni di buona vita che dicevo poco fa.
Un' altra cosa che non dice il regolamento e dove queste case possono essere costruito possono essere aperte o possono essere autorizzate.
Perché io credo che una un immobile.
Sito in aperta campagna lontana faccio un esempio banalissimo non non sia un ambiente non sia una ubicazione idonea.
Non dice quali devono essere i servizi in prossimità della della res della residenza.
Queste sono sono suggerì così.
Motivi o argomenti che non ho non ho non ho letto perché.
Noi dobbiamo sempre pensare.
Al.
Fruitore del servizio all' utente del servizio che abbia una vita normale no quindi una persona che anche se affetta da qualche deficienza e sia una persona che libera che abbia necessità di.
Svolgere determinate attività e quindi noi dobbiamo immaginare per loro le attività da svolgersi.
È vero come diceva il collega Erbetta che gli anziani sono una risorsa ed è per questo che su di noi incombe l' obbligo di proteggerli e di garantire loro un' accoglienza in strutture comode in strutture.
Sarebbe bello dire di lusso non per garantire loro una una vita comoda serena e felice.
E dicevo in già un po' di tempo fa in campagna elettorale e perché nel programma avevamo avevamo individuato la necessità di creare delle strutture miste perché dagli studi americani dall' esperienza americana è emerso che l' anziano che vive in comunione con i bimbi piccoli con i bimbi che vanno all' asilo hanno una condizione di vita migliore e nello stesso tempo l' anziano proprio per sentendosi utile e vive più a lungo.
E quindi questo è il un po' quello che.
Brevemente ho sentito il dovere di consegnarvi perché intanto partiamo da questo regolamento e poi non è detto che queste.
Così questi suggerimenti queste mie osservazioni possono essere accolte in futuro per.
Appunto garantire alle agli utenti finali di queste strutture e la migliore le migliori condizioni di vita grazie.
Consigliere Mauro per secondo intervento prego.
No volevo rafforzare il concetto che ho espresso nel primo intervento.
E soprattutto fare una considerazione.
Se una famiglia è disposta a pagare una retta di 1800 euro per introdurre un anziano in una casa famiglia.
Invece di inserirlo in una casa protetta come sarebbe più giusto oppure è un' RSA sta a significare che quell' anziano non può essere autosufficiente o lievemente diciamo non autosufficiente e da questo principio che noi dobbiamo partire.
Nonostante nonostante che purtroppo dietro c'è anche un aspetto di natura culturale che le famiglie tendono ad abbandonare i propri anziani e questo io capisco cosa significa fare dei sacrifici ma questo fa parte di una cultura della società odierna che noi come amministratori dobbiamo soltanto registrare questo fenomeno.
Sarebbe interessante nella replica il ministro ministro ha spiegato se questa questa retta di questa retta che viene pagata che quasi simile ad una casa protetta o una o una Ras per RSA ci sia un' integrazione da parte del Comune.
Che sia un' integrazione da parte del Comune un' integrazione alle rette sarebbe interessante sapere questo.
Sarebbe io mi rivolgo all' Assessore su un altro aspetto il Comune di Modena non perché dobbiamo copiare dobbiamo copiare quello che scrive il Comune di Modena quando parla dei controlli individua un gruppo ispettivo interno.
Anche con il coinvolgimento della struttura ASL non so se mi spiego anche con il coinvolgimento e su questo davvero vorrei avrei piacere in realtà che ci fosse una grande attenzione da parte di questa Amministrazione comunale conoscendo i problemi.
Che siano nell' ambito dell' ASL certe volte parliamo di una struttura che ci garantisce la salute ma poi appare incomprensibile Assessore come dai referti ho avuto modo di legge referti fatti dai pronto soccorso sugli anziani dove era scritto palesemente che l' anziano era astenuto in un grado di igiene molto scarso preoccupante.
Spinge le famiglie a fare denuncia ai ai soggetti gestori delle case protette senza che ci poniamo il problema dei controlli.
I contenuti dei controlli è fondamentale su questo aspetto.
Ecco perché mi auguro al massimo attenzione da parte di questa amministrazione.
Il massimo la massima attenzione.
Abbiamo ampliato un po' la sfera del nostro ragionamento e abbiamo parlato.
Abbiamo parlato in realtà di come spendiamo le risorse pubbliche.
Io ho partecipato a un incontro fatto nell' ambito dei piani di zona il primo incontro che è stato fatto.
Ho visto che è davvero una partita molto complessa e 177 è davvero una partita molto complessa che vanno trovati degli equilibri.
Molto complessi.
Di cui però ho voluto rappresentare.
A personaggi importanti.
Nel mondo del privato sociale.
Che i soldi pubblici in qualche modo devono essere tracciabili sia per quanto riguarda.
L' efficacia degli interventi o c' era qualcuno che si lamentava sulla captazione dei nuovi utenti Assessore.
Si lamentava davanti a me poiché era un Consigliere comunale era un osservatore dove invece questa cosa va fatta.
Così come la trasparenza sui fruitori e destinatari diciamo di questi servizi perché lì è qui che la grande la grande sfida che che viene fatta e mi auguro davvero che questo gruppo di indirizzo no del monitoraggio che so è stato costituito non so se la prima volta è oppure anche nel passato il comitato ristretto prevedeva questo questo gruppo che effettivamente faccia un lavoro faccio un serio lavoro su questo campo perché ripeto le risorse sono limitate su.
Sull' intera branca dei servizi protezione alle persone e bisogna utilizzare le risorse in modo adeguato e attrezzato.
Su questo aspetto io davvero.
So che lei ha una sensibilità assessore su questo su questi aspetti.
So che in realtà bisogna andare oltre anche.
Diciamo essere distante anche su anche sulle necessità del privato sociale perché noi siamo amministratori pubblici e quindi dobbiamo chiaramente individuare.
La direzione esatta.
Per poter affrontare questo aspetto ritornando e concludo sulla questione dei case famiglia io mi auguro e davvero sarebbe un insuccesso da parte di questa amministrazione se nel corso di questi prossimi anni.
Assisteremo ad un incremento di queste case famiglia io l' ho spiegato le case famiglia non hanno ragione di esistere per.
Consigliere Mauro è finito il tempo.
Non vedo altre richieste di intervento per cui dichiaro chiusa la discussione generale sul punto la parola all' Assessore per la replica conclusiva prego Assessore.
Grazie Presidente poi integrerà il dottor Mazzotti.
E dunque cerco di recuperare un po' i vostri interventi.
Quando il Consigliere Erbetta parla quasi di una sostituzione no c'è un risparmio anche di risorse pubbliche a favore della domiciliarità e quindi allora risponde in questo modo noi con il nuovo Piano socio sanitario l' anno scorso dai tavoli abbiamo messo come uno dio degli otto punti strategici sui quali lavorare per i prossimi anni.
Infatti di concerto con il terzo settore col privato sociale e con tutti i i tecnici dei Comuni e dell' azienda ASL quindi di tutto il distretto da Rimini fino a Casteldelci più il Comune di Bellaria perché poi quando parliamo di politiche distrettuali parliamo di questo territorio ecco e fra l' altro con il regolamento che stasera voi voterete andrà anche in tutti gli altri Comuni del distretto Rimini nord.
E in uno degli otto punti strategici si dice si parla proprio di deistituzionalizzazione quindi noi come obiettivo politico ma anche obiettivo strategico di politiche socio sanitarie è un tema che abbiamo bene in mente proprio anche nell' ottica della capacitazione delle persone che se.
Le persone che vengono inserite in struttura poi hanno una prospettiva di non uscire più da quella struttura.
Non penso che sia.
Che sia sempre una buona scelta questa ecco questo mi politicamente mi ha sempre molto interrogato e.
Quando parliamo di disabili però è un conto magari abbiamo anche dei disabili giovani e spesso no una volta visitato una struttura molto bella per per disabili e un operatore mi ha detto lo sa Assessore chi entra a cui poi sta talmente bene che non ne esce più ecco pensando a uno dei disabili che era stato assegnato a quel centro diurno ad esempio non era neanche una struttura residenziale ma che avrebbe probabilmente sarebbe andato ad avere una residenzialità questo ragazzo con una disabilità gravissima ma ha detto ma io ho paura di una cosa così cioè e aveva una disabilità gravissima quindi mi rendo conto che ci sono delle forme di disabilità o no anche di demenza senile in cui la gestione a casa di un anziano è molto problematica perché nel momento in cui pensiamo a un anziano che perde l' uso no delle autonomie poi però dobbiamo pensare a tutto un contesto ad esempio anche quello del delle problematiche legate alla demenza senile e quindi lì noi sappiamo che a livello neurologico si andrà verso un peggioramento e lì poi avere il familiare che si può dedicare rinunciando al lavoro rinunciando ad attività ma a un certo punto alcune famiglie per rimanere anche no in equilibrio hanno la scelta per fortuna della struttura altrimenti manderemo davvero in crisi tante famiglie quindi non penso che ogni situazione vada valutata singolarmente ogni situazione e io mi sono espressa prima proprio a favore di una domiciliarità personalmente i miei nonni sono rimasti a casa fino all' ultimo giorno e penso che sia stata una scelta meritevole dei miei genitori dei miei zii insomma penso che quando parlo no poi di scelte che ricadono sulla vita delle persone ognuno deve fare i conti anche su quello che è il grado di salute ma anche di equilibrio di una famiglia e a volte la struttura e la situazione è la soluzione che si che si Prophet prefigura come quella ottimale.
Sul.
Sul co intervento la.
Domanda che mi ha fatto anche una domanda no anche a livello forse personale perché questa diminuzione.
Delle ore di assistenza domiciliare.
Da quando abbiamo inserito una scelta la ringrazio per il complimento perché è stata veramente una scelta coraggiosa e se ne parlava da non so quindici anni eravamo gli unici l' unico distretto sui 38 di tutta la Regione a non averla penso che.
E quella scelta è stata fatta davvero in accordo con tutte le parti perché si guarda l' ISEE per gli anziani che hanno un ISEE bassissimo sono totalmente esenti eppure.
E noi con quella compartecipazione rispetto all' ISE copriamo solo il 10 per cento del costo di quel servizio quindi no immaginate che a volte veramente parliamo di cifre irrisorie eppure da quando abbiamo inserito questo principio.
E contando i redditi di ogni famiglia che ne beneficiava sono diminuite le richieste allora la risposta è abbastanza forse richiama un po' anche il fatto che lei richiamava purtroppo ci sono anche famiglie che.
Forse sono anche un po' egoista e non mi vien da dire che nel momento in cui comunque il servizio è gratis anche se non è non mi serve così tanto tra virgolette lo sfrutto poi nel momento in cui devo mettere magari 50 centesimi per un bagno e al non so noi costa boh 60 24 24 euro ne mettiamo 50 centesimi no non lo voglio più quel servizio faccio da solo.
Cioè.
Quando abbiamo avuto noi la discussione in Commissione vi raccontavo di purtroppo di familiari che conoscevano anche la situazione in quelle strutture che sono andati sul no sulle pagine della nostra cronaca per maltrattamenti lo sapevano e comunque avevano lasciato il familiare in quella situazione quindi capite bene che a volte noi possiamo pensare come parte pubblica i controlli ma poi dobbiamo secondo me sempre interrogarci su che tipo di società vogliamo essere perché se poi uno una persona lascia un anziano e non noi abbiamo dovuto inserire ad esempio una firma di un familiare nel momento in cui il familiare entra in struttura perché c' erano casi di morosità elevatissime nelle strutture socio accreditate dove nella compartecipe nel nulla la parte su 100 e 120 euro di spesa al giorno 50 sono del dell' anziano 50 sono della parte per me a sociosanitaria quindi il fondo regionale 20 euro sono solo del sanitario in questo e queste morosità che facevano veramente mettevano in crisi strutture.
E parenti figli che pur avendo insomma patrimoni.
Ingenti perché poi a Rimini abbiamo anche questa cosa che un po' ci conosciamo no e lasciavano totalmente l' anziano in uno stato di abbandono non si preoccupavano neanche non solo di non andarlo a trovare ma neanche di pagare la retta ecco quindi non è che possiamo far finta quando ci interroghiamo perché adesso son diminuiti di non pensare a una situazione generale che anche questa dobbiamo considerare che ci sono anche famiglie di questo tipo poi quando si parla di tenere il più possibile gli anziani all' interno degli affetti bisogna sempre valutare quale famiglia e che affetti hanno intorno questi anziani.
E.
Anche il consigliere Renzi ha proprio proposto questa riflessione sulle famiglie di oggi e penso insomma di avere un po' risposto ringrazio il consigliere Marcello perché quello che ha detto sull' uso delle delle telecamere e sugli interventi statali concordo con il consigliere Pezzi perché penso anch' io che quando il Consigliere Erbetta mi chiede di aumentare le risorse comunali per le a favore degli assegni di cura penso che uno Stato civile e degno di essere chiamato tale debba investire su questa parte perché è chiaro che la popolazione anziana aumenterà sempre di più nei prossimi anni e questo tema di persone che comunque rinunciano al loro lavoro e si dedicano davvero in quel caso lì e si sacrificano per l' anziano per il disabile adulto in famiglia poi non abbiano nessun riconoscimento statale come vedete anche in questo caso il regolamento va a colmare delle lacune a livello statale poi.
Sul tema sulle tre cose che chiedeva il consigliere Pecci.
Allora è nel Regolamento tutte le domande che ha fatto ci sono la prima è al punto 2 il primo pallino.
Essere ubicati in luoghi pre abitati e facilmente raggiungibili anche con l' uso di mezzi pubblici per favorire la partecipazione degli ospiti al contesto sociale e facilitare le visite di amici e familiari e comunque accessibili anche ai mezzi di soccorso quindi questa era dove devono essere collocate sugli aspetti organizzativi e gestionali c'è tutto il punto 3.1 si sono due qua.
Non so se avete voglia di ascoltare ma sono veramente ricomprese tutte le attività cosa si fa lì sono ricomprese in quel punto e sono molto numerose si prevede un po' tutto quello che lei richiedeva.
3.1.
Sul 3.1 ci sono gli aspetti organizzativi e gestionali della struttura cosa si fa dentro cosa deve garantire la struttura sostegno al mantenimento delle funzionalità residue relative all' attività di igiene personale vestizione vestizione se necessario all' igiene quotidiana completa dell' ospite di un bagno minimo settimanale di un cambio di vestiario settimanale al bisogno e poi va avanti.
Giochiamo a carte ecco.
Su.
Come lei sa le attività ludico ricreative però sì.
Ho capito ma intendevo le altro tipo di attività.
Se ognuno poi alle alle sue forme di benessere.
E.
Tornando all' altra domanda del Consigliere Pezzi quando quando la quando si può quando si può.
Verificare noi abbiamo detto per noi è stato fondamentale inserire il ruolo e il coinvolgimento dei medici di medicina.
Generale proprio nell' accertamento ad esempio di gravi carenze che possono pregiudicare la sicurezza degli ospiti chiaramente lì si comporta la sospensione delle attività poi si si dice nel punto 6 in fondo nel caso in cui in sede di vigilanza e controllo sorgano dubbi rispetto alla compatibilità dello stato di salute dell' ospite con le prestazioni programmate programmabili dalle case famiglia si provvederà ad acquisire apposito parere da Luigi che è l' unità di valutazione geriatrica al fine di valutare la sussistenza dei requisiti per permanere nella struttura previa attivazione a cura dell' assistente sociale del Comune ove è ubicata la struttura la urge quindi sempre la unità di valutazione geriatrica valuta la sussistenza di detti requisiti utilizzando la scala ADL che sono Consigliere Pezzi mi scusi stavo rispondendo a lei le attività quotidiane per l' autonomia quindi si valuta se una persona in grado di vestirsi se una persona ha un grado di mangiare da sola ma sono strette sono molto definite nei particolari e quindi non si possono trovare éscamotage per dire non capiamo se questa persona è in grado di rimanere qui o non è non è più adeguata a questa struttura e lascerei al Presidente la parola al Consiglio al Direttore Mazzotti.
E buonasera dottor Mazzotti prego.
Rapidamente perché l' Assessore ha già risposto a tutto allora Renzi consigliere Renzi chiedeva perché i disabili dei disabili si è trattato poco in effetti ha ragione anche perché secondo me le case famiglia censite dall' azienda in quel report probabilmente alla luce di questo regolamento non saranno più.
Considerate dentro questo contingente.
Perché la definizione che abbiamo dato noi che è un po' diversa da quella delle linee guida regionali che hanno scritto un praticamente un articolo complessissimo su identificare il campo di applicazione di questo regolamento noi l' abbiamo semplificato tantissimo.
Al e inserendo un discrimine fondamentale che sono case famiglia quelle realtà all' interno delle quali la componente educativa è inferiore a quella assistenziale okay per cui se io delle strutture dei centri dei luoghi delle dei gruppi dei gruppi appartamento eccetera eccetera in cui c'è più educatore ci sono più ore di educatore che di os esce dal campo di applicazione di questo regolamento quindi presumo che dico delle delle case famiglia che hanno loro inserito dentro questo contingente una buona parte usciranno alla luce di questa definizione.
E e chi vuole può andarci a vedere le linee guida regionali se ci capisce qualcosa nell' articolo 1 è bravo noi abbiamo ritenuto di semplificarlo radicalmente nel modo che ho detto.
E per quanto riguarda invece il.
Sì sull' intensità assistenziale ho già detto il parametro è l' ADL noi abbiamo introdotto la Dl non esiste nelle linee guida regionali.
E.
Obiettivamente ci aspettiamo.
Che alcune strutture.
Vadano in difficoltà nel giustificare.
La propria continuazione di attività proprio perché per le ragioni che spiegava anche il Consigliere.
Marcello.
Perché poi alla fine alcuni alcune cartine di tornasole esistono l' assegno di accompagno di quel cioè se io ho alle condizioni dell' azione di accompagno faccio fatica a renderlo compatibile con una delle tre.
Voglio dire proprio il tuo oculi queste sono considerazioni che non faccio io che sono un amministrativo insomma lo facevano i medici che erano al tavolo con noi per cui già.
Questo questo è elemento che è accessibile alla pubblica amministrazione a chiunque di per sé è utile per riuscire a capire poi se effettivamente.
C'è una concentrazione o meno di non autosufficienza conclamata.
E io temo che purtroppo.
Ci sia.
Sull' ultimo ragionamento che faceva il consigliere Pezzi noi devo dire.
E noi ci abbiamo messo una particolare attenzione a ridurre il numero delle pagine perché fare dei regolamenti di 24 25 pagine per me è vuol dire già una contraddizione col principio di legalità che vuol dire che le persone devono essere messe in condizione di comprendere quello che devono fare eccetera non è che le abbiamo ridotte otto probabilmente si poteva anche limare di più si poteva anche limare e di certo di certo purtroppo quel vezzo lì anche da parte dei nostri uffici regionali di di una pletoricità di disposizioni vedo che io passano gli anni.
Ma.
Anziché ridursi aumenta e per me è un problema grave è un problema grave ripeto perché alla fine intacca il principio stesso di legalità che vuol dire che uno deve essere in grado di conoscere no quando quali sono le disposizioni da da osservare e quando è nell' area entra nell' area della non osservanza.
Sul discorso che anche noi è da tempo che cerchiamo di invano sinceramente di di di.
Portare avanti che è quello di unire centri anziani con il di centri educativi per per minori anche perché è un' intuizione sulla quale si sono si è intrattenuto anche il professor Cannavaro ricordo più volte in interventi proprio perché è proprio dimostrato scientificamente che c'è un impatto straordinariamente positivo.
Anche perché noi viviamo in una sì una società per me è uno dei tratti più inquietanti di questa società in cui i punti di contatto intergenerazionali ormai sono praticamente zero cioè per gente della mia generazione che ha vissuto i luoghi di aggregazione in cui le le generazioni no si incontravano si scambia quindi vuol dire che c' erano tutta una serie di contaminazioni e di apporti straordinariamente positivi osservare che oggi esistono i bar frequentato da una generazione di servizi da suolo che obiettivamente è molto avvilente e penso che precluda delle possibili delle opportunità.
Relazionali assolutamente decisive e il limite grosso che si incontra in una realtà come la nostra è il vincolo sono i vincoli strutturali noi abbiamo il patrimonio edilizio per l' educazione e la scuola tra i meno adeguati tra i capoluoghi della Regione questo è inutile negarlo la conformazione particolare urbana di Rimini probabilmente ha accentuato questo questo fenomeno ma là c'è la grandissima difficoltà ogni volta che si pensa a qualche soluzione organizzativa gestionale no che va nel senso di accostare esperienze ci sia il vincolo strutturale è nel nostro territorio è molto forse col nostro patrimonio di edilizia scolastica di di di di si di secondo educative è molto più forte che in altre realtà dove sperimentazioni di questo genere sono rese molto più facili da questa condizione dell' oggi da questo da da una da un' altra condizione logistica.
Per dichiarazioni di voto.
Consigliere Pecci.
Sì no l' occasione per ringraziare l' Assessore e il dottor Mazzotti per la condivisione delle osservazioni delle osservazioni fatte e mi auguro che questa città diventi un laboratorio per andare in nella direzione che abbiamo che che abbiamo detto.
Io credo fortemente nella.
Nella struttura multipla no perché come.
Giustamente ha osservato il dottor Mazzotti.
Le i riscontri sono fortemente positivi.
E credo che.
Rimini è un territorio dove le condizioni di vita.
Al di là della sicurezza sono vuote vorremmo della sicurezza rimane però è un territorio ambito in tutta la Romagna quindi riuscire a immaginare strutture di questo tipo credo che possono avere grande successo e la città di Rimini diventare un modello per questo.
Il nostro voto sarà un voto di astensione grazie.
Non vedo altri.
Consigliere Mauro per dichiarazione di voto.
E diciamo.
Io punterei molto l' attenzione sui controlli io spero che questo sia l' intendimento di questa Amministrazione ritengo che o che sia un aspetto fondamentale basilare questo è il punto anche sulla rivisitazione della spesa pubblica io della spesa su questo comparto perché è vero sugli assegni di cura che il Governo nazionale ma che anche il Governo regionale assessore e a volte e a volte c'è anche l' impressione che una parte del privato sociale faccia dei progetti collabori per degli interessi delle finalità proprie dei diciamo del privato sociale io sono a differenza del collega Pecci ritengo che il sistema deve essere integrato pubblico privato quindi il privato sociale deve essere potenziato ma deve essere un privato sociale che però accetti le sfide e soprattutto gli indirizzi che una pubblica amministrazione deve dare io su questo e sul prossimo futuro si giocherà proprio su questo aspetto la partita si giocherà su questo aspetto diciamo di legare le prestazioni a un risultato perché ripeto non è solo colpa delle famiglie se GAM un numero consistente di persone ha preferito non usufruire della assistenza domiciliare.
L' assistenza domiciliare per per per una copartecipazione anche ridottissima sono stati fatti anche degli errori del passato Assessore io quando ho apprezzato la sua la il suo intervento della scorsa legislatura di far sì di aprire di fare un sistema aperto rispetto all' assistenza domiciliare io l' ho apprezzato perché prima esisteva un sistema non corretto e dobbiamo anche dirlo che in qualche modo in qualche modo in realtà legato ad un certo privato sociale legato diciamo la sinistra che ha prodotto dei personaggi che io devo anch' io ho apprezzato tantissimo quello che ha fatto lei la volta scorsa non c'è riuscita anche i precedenti Assessori non ci sono riusciti c'è riuscito lei su e però e su questa sfida che noi dobbiamo continuare e dobbiamo proseguire perché c'è ancora tantissimo lavoro da fare anch' io voto un voto di astensione con la cura e con la speranza che possiamo fare questi controlli perché sono fondamentali in queste strutture non solo nelle case famiglie ma anche nelle case protette.
Anche nelle RSA bisogna fare dei controlli bisogna attenzionare un po' meglio il nostro controllo di amministratori pubblici.
Consigliere Marcello per dichiarazione di voto.
Parto dalla fine con meno fervore del mio collega certamente ci asteniamo perché riteniamo che questo regolamento sia un regolamento utile da fare e importante da applicare però chiediamo che i controlli siano più adeguati più efficienti più efficaci e più organizzati per quanto riguarda il flusso di persone e che tipo di persone sia all' interno della struttura per quanto poi riguarda invece le case di riposo le RSA che non è l' argomento diciamo di questa mattina e questa sera penso che una riflessione generale vada fatta parte di questa amministrazione e i controlli devono essere fatti e di.
Insieme a polizia municipale e ASL finché certi fenomeni che si sono verificati in passato non si verificano più nella nostra città grazie.
Altri.
Se non ci sono altre richieste di intervento per dichiarazione di voto dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto procediamo con la votazione.
Della proposta deliberativa posta all' ordine del giorno numero 1 la delibera è la numero 46 del 15 maggio 2019 relativa ai regolamenti per la disciplina delle case famiglia per anziani e disabili adulti consiglieri vi invito a votare.
Dichiaro chiusa la votazione.
Vi proclamo l' esito.
16 voti favorevoli 13 astensioni e nessun voto contrario.
Il Consiglio approva.
Consiglieri vi chiedo di esprimere la votazione.
Vi chiedo di esprimere il voto per l' immediata eseguibilità della proposta.
Dichiaro chiusa la votazione.
17 voti favorevoli 11 astensioni e nessun voto contrario e l' immediata eseguibilità viene concessa.
Passiamo al consigliere Spina.
Immagino si riguardi la richiesta di un anticipo di che cosa prego.
Grazie Presidente chiedo l' anticipo del punto 49 all' ordine del giorno che era un ordine del giorno che avevo presentato che aveva già avuto la condivisione dei colleghi di maggioranza e di opposizione e relativamente che tratta anche il tema relativamente all' istituzione di uno sportello per la prevenzione delle truffe agli anziani e alle persone vulnerabili credo che.
Consigliere.
Spina è il punto all' ordine del giorno che lei chiede il numero 49 quale sarebbe l' urgenza di anticipare il punto.
B perché comunque e le truffe agli anziani sono un' emergenza e io penso che con questo con questo ordine del giorno si possa approntare uno strumento utile in più per consentire insomma le istituzioni di stare il più possibile vicino alle persone in difficoltà e di conseguenza prima passa e eh.
E con maggior forza potremmo cercare di.
Approntare delle soluzioni alle persone poste in vulnerabilità a causa dell' età e le persone anziane.
Allora pongo in votazione la proposta del consigliere Spina.
Di anticipo del punto.
All' ordine del giorno numero 49 del Consiglio comunale.
Chiedo chi è presente in Aula silenzio per favore chi è presente in Aula esprima il voto.
È chiusa la votazione.
26 voti favorevoli.
Quindi possiamo procedere con le illustro la proposta.
All' ordine del giorno numero 49.
Consigliere Spina per l' illustrazione del punto.
Eh grazie sarò telegrafico perché non credo che abbia bisogno di illustrazione dato che era già stata condivisa con tutti i colleghi e tra l' altro il testo è molto ampio lasciando man ampia discrezionalità all' ufficio e comunque del vicesindaco quindi dell' Assessorato competente e per alla fine di istituire uno sportello punto di ascolto dedicato alle emergenze di prevenzione delle truffe agli anziani e in generale alle persone vulnerabili ad istituire soprattutto un numero telefonico collegato alla Polizia municipale dedicato alle emergenze alle truffe agli anziani che gli utenti potranno chiamare per rendersi conto se sono se si trovano di fronte ad un' eventuale truffa così da prendere gli adeguati provvedimenti e di dare adeguata pubblicità a queste iniziative quindi allo sportello di ascolto e al numero verde o numero comunque in generale sul sito istituzionale e del Comune di Rimini in modo tale che i nostri i nostri anziani o comunque le persone interessate possano vederlo avere insomma massima e pubblicità per poterlo contattare io tra l' altro lo dico anche perché mi sono reso conto che le persone di una certa età comunque hanno una competenza anche nell' uso delle tecnologie che io non immaginavo insomma ci sono anziani che usano internet usano whatzapp usano tutti gli strumenti e quindi io penso che anche il sito istituzionale del Comune di Rimini con un bel numero grande caratteri cubitali dedicato alla prevenzione delle truffe agli anziani possa essere uno strumento che lo dico brevemente anche se soltanto servirà questa cosa questo punto di ascolto che poi dopo deciderà l' Assessore leasing come metterlo all' interno di quale ufficio sportello pubblico eccetera e potrà avere anche la finalità di riuscire a evitare una sola truffa agli anziani io penso che abbia già raggiunto lo scopo quindi ecco dando massima.
Massima.
Possibilità e discrezionalità all' Amministrazione di di di organizzare il sistema come vo co co come insomma l' Amministrazione ritiene preferibile ecco chiedo a tutto il Consiglio di votare questo ordine del giorno.
Dichiaro aperta la discussione generale sul punto.
Non ci sono richieste di intervento per cui dichiaro chiusa la discussione generale sul punto assessore.
Lisi se vuole intervenire.
Dico grazie Presidente solo due cose da parte mia sono favorevole a questa istituzione ricordo che lo istituiremo penso in Via Ducale presso i servizi sociali visto che abbiamo tutte le assistenti sociali delle aree anziane lì.
Ricordo anche che abbiamo un fondo.
Per le vittime delle truffe.
E quindi quando le persone rimangono vittime anziane vittime di truffe possono accedere a questo fondo dedicato sempre attraverso lo sportello sociale del Comune.
E diverse volte anche il i carabinieri di Rimini sono venuti anche in distretto a fare formazione e vanno anche nei centri anziani noi abbiamo 12 centri anziani per.
Dislocati nel territorio comunale e anche lì l' Arma dei Carabinieri va proprio a fare un' attività di prevenzione contro le truffe grazie.
Ci sono richieste per dichiarazione di voto.
Dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto passiamo alla votazione dell' ordine del giorno inerente l' istituzione di uno sportello per la prevenzione delle truffe agli anziani e alle persone vulnerabili presentato dal consigliere Spina alla Presidenza del Consiglio il 22 maggio 2019 Consiglieri vi invito a votare.
Dichiaro chiusa la votazione.
L' ordine del giorno viene approvato dal Consiglio all' unanimità.
Proseguiamo allora.
Io lo chiamo questo punto numero 2.
E.
Dunque però.
Direi che non c'è più il numero legale e lo.
Lo conferma anche lo scrutatore il Consigliere Mauro per cui dichiaro.
Per mancanza di numero di Gale la sessione di Consiglio di questa sera è conclusa alle ore 22:0 5.
Buonasera.