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C.c. Riese Pio X 3.4.2024, ore 18:30
FILE TYPE: Video
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Speaker : GUIDOLIN – Sindaco
Buonasera a tutti. Benvenuti a questa seduta del Consiglio comunale.
Prima che il Consiglio vero e proprio abbia inizio, procediamo insomma a questo momento di premiazione dei ragazzi e delle ragazze che si sono distinti e distinte nell’ultimo anno scolastico per il loro impegno e per le loro anche... per i risultati ottenuti nel corso dei loro studi. Questa è una iniziativa che l’Amministrazione comunale ha iniziato cinque anni fa, se non ricordo male, e alla quale teniamo particolarmente. È un piccolo gesto, non sono cifre enormi, non sono premi esorbitanti, però è un segno che l’Amministrazione comunale vuole dare e lo vuole fare all’interno del Consiglio comunale, che è poi l’espressione più alta, insomma, del nostro vivere insieme, per rendere il giusto onore ai ragazzi e anche, immagino, anche per la soddisfazione dei loro genitori.
Ovviamente voi siete in una fase in cui non siete alla fine di una carriera, ma siete bensì all’inizio di un percorso che vi porterà a una carriera, qualsiasi essa sia, che spero possa essere la più luminosa e la più brillante o comunque che vi dia le soddisfazioni che cercate, non per forza di cose, ognuno deve diventare una superstar in quello che fa, ma basta che trovi le soddisfazioni e lo faccia con l’impegno e la passione che merita.
Da parte nostra quindi questo piccolo riconoscimento che adesso, con l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche giovanili vi consegneremo. Insomma, è un qualcosa a cui teniamo particolarmente.
Ci tengo particolarmente oggi perché è la mia ultima consegna da Sindaco, per cui è un po’ un arrivederci, insomma, ad altri luoghi. Però, siccome siamo partiti con questo progetto cinque anni fa, per me arrivare ad oggi è un’ulteriore soddisfazione.
Per cui, visto che è un momento molto semplice, adesso noi vi chiameremo qui davanti. Se vorrete, ho visto che ci sono i genitori, fare una foto nel momento della consegna. Chiedo. Perché di solito non abbiamo un fotografo ufficiale per cui ci dobbiamo un po’ arrangiare.
Ci mettiamo qua davanti, vi chiamiamo uno alla volta e, vi consegniamo l’attestato.
Notizia tecnica. La parte economica del premio è già stata liquidata ieri per cui dovreste se non averla già ricevuta, comunque riceverla nel giro di uno o due giorni al massimo. Dettaglio tecnico.
Mi metto quindi davanti e partiamo con la consegna.
Allora cominciamo dagli studenti delle scuole medie.
La prima studentessa ad essere premiata è Lucia Meneguzzo. Complimenti, Lucia. Mamma. Certo, siamo qua apposta. Mi sono fatto anche magro, signora. Brava, Lucia. Non merita questa risatina.
Proseguiamo con Noemi Panizzolo. Noemi, bravissima, continua così. Prego. Complimenti Noemi.
La prossima studentessa premiata è Matilde Pellizzari. Bravissima, Matilde. Questo è per te. Continua così.
Continuiamo. Chiamiamo poi Matilde Sbeghen. Riceve la mamma. Grazie.
Proseguiamo. Chiara Stradiotto. Bravissima, Chiara. Complimenti. Chiara che adesso fa cosa? Che scuola? Scienze Umane. Brava. In bocca al lupo.
Okay. E per concludere con gli studenti delle scuole medie, e spero di pronunciarlo giusto, Votu An. Complimenti. Molto brava.
Okay. Passiamo adesso a premiare gli studenti delle scuole superiori.
Cominciamo da Milo Bizzotto. Complimenti Milo.
Chiamiamo adesso Alessandro Favaro. Bravo, Alessandro.
Chiamiamo Nicole Mazzarolo. Grazie, Nicole. In bocca al lupo.
Il prossimo è Alex Minotto.
Gli ultimi due. Filippo Rossi. Complimenti.
Finiamo con Daniele Simeoni.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Buonasera a tutti. Adesso può avere inizio del Consiglio comunale.
Passo subito la parola al Segretario per l’appello. Saluto i presenti in sala, i Consiglieri e quelli che ci seguiranno da casa nei prossimi giorni.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Guidolin Matteo ; Basso Ombretta ; Tavana Ferdinando.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Assente giustificato.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Zonta Mario.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Assente Giustificato.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Gazzola Davide ; Battagin Elisa ; Quarto Francesco ; Fanzolato Massimo ; Fantin Agnese ; Battagello Chiara ; Antonello Jenny ; Bontalenti Gianluca ; Simionato Paola.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Arriva in ritardo.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Assente. Tombolato Alberto ; Porcellato Roberto Waimer; Guidolin Loris ; Bergamin Paolo.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Assente giustificato.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Grazie.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Nomino Consiglieri scrutatori: Bontalenti Gianluca, Battagello Chiara e Tombolato Alberto.
Cominciamo subito con il primo punto all’ordine del giorno: “Piano comunale antenne – Approvazione”.
Passo la parola all’assessore Antonello Jenny.
Speaker : ANTONELLO – Assessore
Buonasera a tutti. Grazie, Presidente.
Noi diamo seguito alla deliberazione 17 del 13 luglio 2023 con la quale il Consiglio comunale ha adottato il Piano comunale antenne del Comune di Riese Pio X. Il Piano è stato depositato tramite avviso pubblico all’Albo Pretorio on line dal 31 luglio al 30 agosto 2023 e, nei 30 giorni decorrenti appunto dal 30 agosto, terminati col 30 settembre, sono pervenute due osservazioni che sono state depositate agli atti presso l’Ufficio Tecnico del Comune.
Sono stati anche acquisiti i pareri degli enti competenti, in particolare il parere favorevole dell’ULSS 2, la comunicazione di ARPAV, che precisa che l’Agenzia non fornisce il parere sui Piani ma singolarmente su ciascun impianto che deve venire sottoposto a un parere preventivo secondo le disposizioni di legge.
Recentemente, il 20 marzo, invece, la Commissione regionale VAS ha espresso il parere motivato n. 47, che non ha assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica il Piano, ritenendo pertanto che lo stesso non introduca criticità dal punto di vista ambientale laddove le componenti considerate includano anche la popolazione.
Le osservazioni che sono pervenute sono state analizzate e controdedotte nel documento di analisi redatto da Contarina, che è in questo caso il progettista del nostro Piano. C’è disponibile anche il dottor Alberto Barbon, in caso di domande prettamente tecniche. Ci dà il suo supporto e lo ringrazio di essere qui presente questa sera, unitamente anche a Luca Zanini e a Francesco De Rosa, che sono gli altri, insomma, componenti di Contarina che hanno dato un contributo fattivo e fondamentale per la redazione del Piano.
Le osservazioni, permettetemi di non andare in ordine, hanno riguardato, da un lato, come dire, delle paure anche legittime che queste tecnologie in qualche maniera portano con sé. Noi abbiamo sempre detto che questo è un campo in cui la tecnologia ha corso a una velocità ben diversa e superiore rispetto a quella delle norme. Noi abbiamo, con gli strumenti che avevamo precedentemente, saputo in qualche maniera contenere e indirizzare quelle che sono state le richieste che nei precedenti anni rispetto alla redazione del Piano sono state fatte. Però, ovviamente, siamo in un momento storico in cui serve uno strumento specialistico, uno strumento di settore, uno strumento che abbia anche una prospettiva temporale, non soltanto nei confronti di risposta a quella che è un’emergenza, ma proprio di visione futura per quanto riguarda la pianificazione di questa particolare fattispecie all’interno del territorio del Comune.
Riprendo quindi l’osservazione. Una delle osservazioni ha riguardato questo tipo di perplessità. È da dire, e poi il dottor Barbon lo confermerà meglio di me, che il Piano pensato per il Comune di Riese Pio X è assolutamente cautelativo in termini di inquinamento elettromagnetico. Ovviamente non avrebbe potuto prevedere i superamenti di soglia che sono stabiliti per legge, però è anche vero che la norma in questo senso si sta muovendo verso un’apertura a limiti anche superiori a quelli che noi abbiamo preso in considerazione nella redazione del Piano, proprio per attuare una protezione, la protezione maggiore che fosse possibile nei confronti della popolazione del Comune.
Le altre osservazioni sono state proposte dal Gruppo consiliare Lega - Prima il tuo Comune. Hanno riguardato nella fattispecie la realizzazione di un impianto che, solo per una coincidenza temporale, ha visto l’inizio della costruzione successivamente all’adozione del Piano, quando, teoricamente, il Piano stesso doveva operare in salvaguardia. Ma in realtà tutto il procedimento che aveva condotto all’autorizzazione si era concluso molto prima che noi adottassimo il Piano e quindi non ci sono state, da questo punto di vista, interazioni tra quello che era il Piano adottato a luglio e l’impianto che poi è stato realizzato anch’esso a luglio, però ripeto, autorizzato prima.
Tra l’altro voglio ricordare che è un momento in cui questo tipo di impianti sono anche ulteriormente facilitati dal PNRR, che in qualche maniera spiana strade e vie di fronte alle quali poi difficilmente si riesce a intraversarsi in maniera efficace. È molto meglio governare il tema prima che non cercare di contrastare quelle che sono comunque le scelte a livello nazionale di collocazione degli impianti.
In questo caso, tengo a precisare che l’impianto ha coinvolto un’area privata e che pertanto, non essendoci nell’areale di interesse, non essendoci nella reale di interesse alcuna proprietà pubblica disponibile, nessun vantaggio era dovuto per forza di cose al Comune.
Ciononostante, siamo riusciti a instaurare un dialogo positivo e propositivo con gli attori, sia con la proprietà e sia con il costruttore e col gestore, e quindi siamo riusciti comunque a concretizzare gli effetti in termini di beneficio pubblico perché siamo riusciti ad estendere la convenzione con cui Geo Nova ci concede il fabbricato che anche attualmente è destinato a sede dell’Associazione Alpini, quindi realizzando comunque un beneficio per tutta la cittadinanza.
Per quanto riguarda la seconda osservazione del Gruppo consiliare Lega - Prima il tuo Comune, che di fatto però...
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Jenny, scusami se ti interrompo. Volevo sapere se qualcuno sta registrando il tuo intervento, perché se così fosse, ricordo che non è possibile: gli interventi dei vari Assessori e dei Consiglieri sono comunque registrati dal sistema e comunque saranno appunto ascoltabili anche nel...
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Nell’eternità potete riascoltarmi attraverso un audiolibro.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Attraverso il sito, insomma. È disponibile sul sito già a partire da domani... da stasera. Grazie.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Riprendo allora. Sì, la seconda osservazione dicevo proposta dal Gruppo consiliare Lega - Prima il tuo Comune di fatto è l’integrazione alla prima, per questo prima vi ho detto che ne sono pervenute soltanto due, anche se i protocolli sono in realtà 3 e rimanda questa integrazione ad una serie di punti. Vale la pena specificare che, per quanto riguarda l’inserimento delle antenne, che sono sicuramente dei manufatti che sono difficilmente digeribili all’interno di un contesto territoriale come il nostro, perché effettivamente sono elementi di spicco che si estraniano da quello che è il nostro tessuto e dal nostro panorama usuale, vedono comunque, all’interno delle norme tecniche di attuazione, una disciplina che le integra nei contesti più sensibili.
Per quanto riguarda la previsione di realizzazione di un impianto localizzato nell’intorno del cimitero del capoluogo va dato atto che è un’alternativa che il Comune doverosamente ha previsto all’interno del Piano, ma che di fatto realizza una soluzione di riserva che noi ci auguriamo di non dover attuare, soltanto qualora gli accordi tra privati che sono in corso non dovessero realizzare un obiettivo qualitativamente sufficiente per quanto riguarda l’esito.
Se ci sono invece domande prettamente tecniche io chiederei ad Alberto Barbon di eventualmente intervenire o di integrare quello che ho detto io, se ho saltato o ho tralasciato qualcosa di importante.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono interventi allora in merito? Prego, consigliere Tombolato.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Buonasera a tutti. Come anticipato dall’Assessore, naturalmente abbiamo visionato il Piano in fase sia di adozione che adesso in approvazione e, come avevamo anche già manifestato in fase di adozione, abbiamo portato delle nostre osservazioni. Naturalmente per le osservazioni abbiamo cercato di essere il meno ipocriti possibili perché siamo magari, ahimè, tutti i primi quando arriviamo in un posto a vedere se il cellulare prende e poi magari ci lamentiamo se ci sono delle antenne o se le onde elettromagnetiche sono alte. Abbiamo cercato quindi di fare un’analisi strettamente che potesse riguardare quello che era... potere dare anche delle osservazioni, ma soprattutto anche degli spunti per, dove possibile, magari anche integrare o migliorare lo studio del Piano stesso.
Di fatto erano, e le riprendo, riguardavano sia delle possibilità di mascheramento con delle tinteggiature, ma che, naturalmente, nelle risposte si riporta alle norme tecniche che avevamo visto. Erano più che altro un suggerimento, così come poteva essere anche quello che riguarda l’installazione delle antenne nei siti sensibili. Naturalmente anche noi abbiamo visto che nel nostro Comune non è stata prevista nessuna antenna, o meglio, non è stata prevista alcuna antenna nei siti sensibili e di questo ne prendiamo atto.
La nostra osservazione era che, anche in fase di adozione con il tecnico, adesso non mi ricordo se erano dei signori qui presenti, si parlava per quanto riguarda della ricaduta delle onde, che paradossalmente vuole che in un sito sensibile non puoi mettere l’antenna, però, paradossalmente, un’antenna sopra una scuola tutela di più le persone che sono sotto piuttosto che sia in una zona appena appena al di là, quindi limitrofa.
Il concetto era un po’ questo, non solo nei siti sensibili, però ce ne sono un paio previsti futuri in zone abbastanza ravvicinate, quindi, per lo stesso principio, era non solo nel sito, ma sono appena fuori e quindi potrebbe essere la ricaduta magari proprio lì più importante.
Questi erano un paio di consigli o di osservazioni costruttive che avevamo naturalmente apportato.
Oltre a queste avevamo anche altre osservazioni che riguardavano appunto l’antenna prevista in via Schiavonesca. Il 13 luglio adottiamo il Piano antenne e il 18 vediamo che c’è la comunicazione di inizio lavori senza una pubblicità, quindi doveva essere pubblicizzata per i 30 giorni di attesa nel caso di manifestazioni di interesse. Ma quello che contestiamo noi è soprattutto: il Piano è stato adottato. Quattro o cinque giorni prima ne abbiamo discusso e si parlava di antenne esistenti o di ipotesi future. Questa, di fatto, era più che un’ipotesi futura, visto che viene citato che già da febbraio era stata fatta una richiesta. Anche in quella fase, secondo noi, era opportuno venisse indicato che era, diciamo, come in fase di esecuzione, quindi in fase avanzata, visto che tre giorni dopo, anzi, cinque giorni dopo è stata fatta comunicazione di inizio dei lavori. Invece nelle varie documentazioni e in relazione si parlava sempre di localizzazione ipotesi future o addirittura ipotesi di impianti da realizzarsi nel successivo anno, quando dal 13 luglio al 25 luglio i lavori erano già cominciati. Abbiamo appreso, abbiamo letto le controdeduzioni, però noi, se permettete, rimaniamo su questo punto di vista nelle nostre perplessità.
Così come l’altra per quanto riguarda il sito vicino al cimitero di Riese... Scusate la voce, ma non riesco a recuperarla. Anche lì contestavamo. A parte lo spazio ipotesi vicino al muro di recinzione del cimitero, che naturalmente, in caso di realizzazione, immaginiamo, sarà opportunamente mascherato con quanto previsto dalle norme. Soprattutto il rischio è che potessero sorgere tre pali di supporto delle antenne perché è vero che se la torre piezometrica o il fungo è in fase di dismissione quantomeno e quindi è stato fatto il nuovo traliccio, però di fatto non c’è nessun, almeno che sappia io, un atto d’obbligo, una prescrizione al privato che dice: dismetti questo e crei l’altro. Leggiamo dappertutto che sono suggerimenti o quantomeno gli impianti potranno essere trasferiti o nella torre già esistente o nella futura torre, nello spazio individuato a est dell’entrata vecchia del cimitero.
Secondo noi il rischio è reale di questo, come di fatto anche nella controdeduzione c’è scritto che non è possibile pianificare su proprietà privata. Per questo noi diciamo: un’antenna c’è, alcuni si sono trasferiti, arriva un nuovo soggetto che non ha l’accordo col privato, ha il diritto di metterla, di far costruire l’antenna nello spazio nuovo che è stato dedicato e, se non c’è un obbligo per l’ATS di abbattere la torre e gli operatori che insistono su quella torre non decidono spontaneamente di trasferirsi, il rischio reale, secondo noi, è questo. Queste sono le nostre osservazioni che abbiamo visto nella deduzione, però noi rimaniamo purtroppo nella nostra convinzione nonostante le risposte che abbiamo ricevuto.
Dott. BARBON ALBERTO
Buonasera. Per quanto riguarda il sito Geo Nova, effettivamente c’è stato... okay, per quanto riguarda il sito Geo Nova è vero che poteva essere indicato come sito che a breve sarebbe diventato, ma noi utilizziamo il catasto ARPAV per indicare quali sono i siti comunicati, perché ARPAV è l’ente competente in materia, quindi noi importiamo la loro banca dati. Succede che... cosa succede? Succede che prima di presentare una SCIA al Comune... anzi, la SCIA deve essere corredata da un parere ARPAV. Facciamo finta: TIM va da un progettista, si fa fare il progetto dell’antenna, presenta quel progetto ad ARPAV ed ARPAV dà il parere favorevole. In questo caso c’era un parere favorevole, si dice, non ancora comunicato, quindi ARPAV ce l’aveva lì... anzi, l’ARPAV l’ha comunicato al gestore, ma il gestore non ha ancora avviato la pratica, non l’ha ancora data all’Ufficio Tecnico.
In questo caso, è raro ma succede, il gestore cambia idea nel frattempo per i suoi motivi. Il Comune non lo può sapere e in quella fase lì, in quel momento, proprio perché non c’era la comunicazione del gestore ad ARPAV, noi quell’impianto lo dobbiamo considerare ancora potenziale. Poi ci sono stati nel mentre certi ragionamenti, il tentativo di, s’è capito di cercare di portare un beneficio alla comunità aumentando la durata della convenzione ed è per questo che non potevamo davvero indicarlo come esistente perché, qualora fosse stato indicato come esistente ma non va su, avrei fatto un falso, avremmo fatto un falso, perché non c’era. Questa è la motivazione, cioè questo è come va considerato, come va letto il Piano.
Anche se io sono d’accordo che poi uno vede dopo 10 giorni, però va letto così. Questa è la giustificazione tecnica.
Per quanto riguarda invece... sono pienamente, sono assolutamente d’accordo, c’eravamo io e il mio collega ma aveva parlato il mio collega l’altra volta, sul famoso effetto ombrello oppure irrigatore. Quelli di ARPAV fanno l’esempio dell’irrigatore che spruzza quando gira e l’onda si propaga. L’onda non può scendere così, il gestore vuol raggiungere un po’ più distante. È vero che l’impatto è maggiore 3-400 metri. Dipende da come sono orientate le antenne, dipende, c’è una specificità. Il Piano è comunque molto cautelativo nei confronti della cittadinanza perché son stati usati, ovviamente, i limiti previsti dalla norma e quelle simulazioni sono state fatte, quelle che voi vedete alle tavole 6, con impianti al 100 per cento della potenza. Realisticamente gli impianti viaggiano, quando è tanto, al 50 per cento della potenza, quindi quell’impatto atteso e ipotizzato è il 50 per cento all’esterno delle abitazioni, perché all’interno delle abitazioni, con anche i muri sottili delle case un po’ più recenti di adesso... qui dentro l’impatto con questi muri è abbattuto drasticamente. Comunque l’impatto è più o meno al 50 per cento.
Ricordavo all’Assessore adesso che noi abbiamo utilizzato... proprio perché abbiamo fatto quel Piano in quel periodo, i limiti utilizzati sono quelli dei 6 volt/metro. Non so se sapete, ma il 27 ottobre è stato approvato un emendamento al DDL concorrenza e questo DDL ha portato i limiti di legge da 6 volt/metro a 15 volt/metro. Proprio lo scrivono: “in via provvisoria e cautelativa”. È comunque... sì, sì, è comunque un valore inferiore a quello che era stato proposto sempre di 24 volt/metro.
Con questo Piano quindi siamo molto, ma molto più cautelativi.
Cosa faranno i gestori? Prima di mettere su un’antenna o prima di aumentare... alla fine sono aziende. Prima di metter su nuovi pali o prima di alzare la potenza, perché anche la potenza è energia, e comunque sono costi. Anche nei monitoraggi, che non so se avete avuto modo di vedere, l’emissione di campo elettromagnetico non è costante, sale e scende. Sale quando c’è più richiesta da parte dei clienti. Di giorno nelle zone industriali, di sera in zone residenziali quando la gente arriva a casa, attacca il PC o fa altro. Prima di metter nuove antenne, probabilmente i gestori alzeranno un po’ le potenze, ma questo aumento di potenza sarà comunque successivo alla riconfigurazione ARPAV. Prima ARPAV quindi autorizza, poi quelle antenne eventualmente verranno potenziate.
Il nostro Piano lavora ancora su limiti molto molto più bassi, quindi è davvero molto, molto cautelativo. Mi sento di tranquillizzarvi, però sono d’accordo con lei che c’è questo controsenso che nella scuola, sotto la scuola... anzi, all’interno della scuola non puoi mettere oppure nei cortili della scuola non puoi metterla e lì è dove c’è minor impatto. Assolutamente d’accordo. Ha ragione.
C’era qualcos’altro che ho dimenticato?
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
La ringrazio per la sua ispirazione. Insomma, era chiaro: il nostro era un intento soprattutto costruttivo, a parte le perplessità che, come ha detto, lo adotti qui e dopo tre giorni vedi un’antenna che va in piedi. Abbiamo capito. Grazie.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono altri interventi?
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Io volevo soltanto ricordare che comunque, all’interno del Piano, perché non le abbiamo nominate, sono previste comunque delle attività di monitoraggio, che in qualche maniera ancora di più ci possano rassicurare su quella che è la gestione anche degli impianti esistenti o futuri e comunque ringrazio il Gruppo consiliare Lega - Prima il tuo Comune per gli spunti di riflessione che sicuramente abbiamo utilizzato proprio per cercare di essere il più cautelativi possibili nella redazione di uno strumento che ha quell’obiettivo, quello di cautelare la popolazione, ma di garantire anche un servizio che è irrinunciabile, attualmente. Grazie.
Speaker : Dott. BARBON ALBERTO
Aggiungo solo un’altra cosa. In quelle tavole di simulazione, quindi dove non c’è l’impianto, dove si vanno a individuare aree nuove, dove potenzialmente un gestore potrà mettere l’impianto, proprio perché non sappiamo le caratteristiche tecniche dell’antenna, l’orientamento, quella simulazione è stata fatta immaginando un impatto omnidirezionale. Mentre nelle antenne esistenti si vedono tre lobi, perché di solito mettono, cioè sempre mettono tre antenne, lì ogni lobo è stato diviso in quattro, quindi non esiste questa cosa. Però è proprio per mettere i peggiori scenari possibili e la maggior potenza. Davvero è molto cautelativo, però, insomma, capisco la necessità di magari avere qualche spiegazione in più.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie. Se non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione. “Si propone al Consiglio comunale di approvare il Piano di settore per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile, adottato con delibera di Consiglio comunale n. 17 del 13 luglio 2023”. Favorevoli? 10. Contrari? 4.
Votiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera. Favorevoli? 10. Contrari? 4.
Procediamo con il secondo punto: “Variante generale n. 4 al Piano degli Interventi. Approvazione”. Ripasso la parola all’assessore Antonello Jenny.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Grazie di nuovo, Presidente.
Riepilogo velocemente il percorso della variante in approvazione, che ha visto l’illustrazione al Consiglio comunale il 31 maggio 2022 del documento programmatico preliminare, l’approvazione degli indirizzi e della disciplina per il riconoscimento dei crediti edilizi da rinaturalizzazione, ai sensi della legge regionale 14/2019, cosiddetta “Veneto 2050”, con la delibera di Giunta del 28 settembre 2022. Il 24 ottobre 2022 è stato pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta delle richieste di classificazione dei manufatti incongrui, sempre relativi al riconoscimento dei crediti edilizi da rinaturalizzazione e poi, con il protocollo 15434, il 24 ottobre 2022 è stato pubblicato l’avviso pubblico di deposito del documento programmatico preliminare per la formazione della variante in approvazione.
La variante n. 4 arriva dopo un percorso in cui abbiamo rilevato essenzialmente nelle prime due varianti, in particolar modo, una corsa alle richieste soprattutto di aree edificabili per esigenze di carattere familiare. Già nella variante n. 3, ma ancora in più in questa variante, la n. 4, abbiamo visto comunque già alcuni ripensamenti, quelli che definiamo varianti verdi. Probabilmente permutate esigenze dei nuclei familiari, alcune delle aree che erano state chieste e concesse, proprio perché finalizzate alla realizzazione di case per i figli, eccetera, evidentemente, appunto, il mutamento di esigenze ha fatto sì che queste aree non avessero più l’appetibilità per venire edificate. Questo dal punto di vista della manifestazione degli interessi.
Diciamo che all’interno della variante n. 4 però c’è stato anche un momento, come sempre, di programmazione urbanistica vera e propria, un momento di verifica delle varianti precedenti, come già spiegavamo durante il Consiglio comunale dell’adozione. Ogni variante che viene in qualche maniera costruita è sicuramente un ulteriore momento di riflessione e di miglioramento della precedente, oltre ovviamente ai necessari adeguamenti alle disposizioni delle leggi regionali o nazionali, regionali in questo caso, che nel frattempo si affacciano.
Abbiamo sicuramente degli elementi di continuità con le prime tre varianti, soprattutto per quanto riguarda l’approccio, la metodologia e l’operatività, che riguardano la tutela, la gestione e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente a carattere storico-architettonico, ma anche mediante il riutilizzo di quei fabbricati che non sono più funzionali, per esempio, alla conduzione dei fondi agricoli. Teniamo sempre come obiettivo interventi che però tengano conto di una qualificazione complessiva del paesaggio del patrimonio esistente.
Abbiamo continuato a tenere come motivo di fondo, ma anche come un momento attuativo, il masterplan del parco agricolo dei Prai, che è stato introdotto già con la prima variante e che dovrebbe sfociare, anche grazie ai finanziamenti ottenuti coi bandi dal Comune, nel progetto operativo della cavinovia.
La variante è stata adottata il 28 luglio 2023, è stata depositata all’Albo Pretorio on line dall’11 ottobre 2023 al 10 novembre 2023. Sono pervenute sei osservazioni entro i termini, cioè il 10 novembre, e altre 11 sono state ricevute oltre i termini. Ovviamente, come di consueto, l’Ufficio Tecnico ha valutato, osservato e controdedotto tutte le osservazioni pervenute sia entro i termini sia al di fuori degli stessi.
Sono stati pertanto predisposti gli elaborati di registro e sintesi delle osservazioni e controdeduzioni. E un ulteriore elaborato che localizza le osservazioni all’interno della cartografia dell’intero territorio comunale.
Sono pervenuti anche i pareri delle Amministrazioni e degli enti competenti, in particolare quello dell’ULSS 2, il parere di compatibilità idraulica del Consorzio di bonifica Piave, il parere di compatibilità idraulica e sismica della Regione Veneto Genio civile e, sempre in data 20 marzo 2024, come per il Piano antenne, la Commissione VAS ha espresso un parere motivato, il n. 55, anch’esso di non assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, ritenendo appunto che il Piano non introducesse problematiche particolari rispetto alle componenti delle matrici considerate.
Pertanto siamo arrivati al momento dell’approvazione. Lascio spazio a eventuali interventi.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Prego, se ci sono interventi in merito.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Sì, l’avevamo già in fase di adozione un po’ esaminato assieme e discusso assieme. Non entriamo mai sulle varie osservazioni che sono state poste o richieste dai privati.
Solo due curiosità dal punto di vista tecnico per quanto riguarda le osservazioni qui nella precisione. Dal punto di vista di come procedura la n. 11 e la n. 12 sono un cambio di destinazione da ZTO a zona agricola. Queste due, sia la n. 11 che la n. 12 sono state accolte. Ad esempio, altre richieste che chiedevano delle modifiche non sono state accolte perché dovevano essere fatte in fase di manifestazione di interesse e seguire tutta la procedura. Queste di fatto sono un declassamento dell’area, però la procedura, cioè sono paragonabili alle altre dal punto di vista di richiesta. Come mai queste sono state accolte perché erano un declassamento e non hanno rispettato tutta la fase? Giusto da un punto di vista procedurale questo.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Pur avendo e condividendo la medesima natura di richiesta e quindi di modifica, è anche vero che, dal punto di vista delle valutazioni che nel momento in cui pervengono le osservazioni sono in corso, è ovvio che un cambio di destinazione in diminuzione o in sottrazione, come nel caso delle osservazioni n. 11 e n. 12, sono sempre, tra virgolette, migliorative o quantomeno non introducono carichi valutativi diversi e ulteriori. Mentre non è possibile accogliere riperimetrazioni o aggiunte di aree perché altrimenti andremmo a modificare quell’assetto che noi comunichiamo al valutatore ambientale e che in quel momento non può essere più modificato. Ovvio che una variante verde, detta semplicemente come vengono normalmente chiamate, non aggiungendo carico, come dire, anche nell’ottica di accogliere le esigenze della cittadinanza, favorevole nei confronti della cittadinanza, in questo caso, perché appunto sottrae anche sappiamo benissimo il carico economico di un’area edificabile ma che non è ancora edificata, ci è sembrato l’approccio più corretto, ma è più corretto soprattutto per i motivi di valutazione che dicevo all’inizio.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Un’altra cosa. Visto che il Piano antenne è stato appena precedente al Piano degli Interventi, visto che parlavamo dell’antenna di via Schiavonesca, nella zonizzazione non l’ho visto segnata come antenna. Sono i sei.... come si chiamano, scusate? I sei impianti di comunicazione, com’era presente già nelle norme tecniche, articolo 48. Questa non l’ho vista segnata.
Solo perché sono più ravvicinati chiedo sempre: essendo questa richiesta fatta non con il Piano antenne, prima del Piano antenne, mi aspettavo che magari nelle osservazioni fosse presente una variazione, una variante oppure una richiesta di questo nuovo insediamento nel PI, visto che col Piano antenne abbiamo identificato i siti e quindi in automatico uno sa già quali siano i posti dove poter sviluppare. Questo, essendo un luogo diverso dai siti già esistenti, mi aspettavo come magari dalle norme tecniche ho letto, ci fosse una richiesta o un’osservazione in questo senso, insomma.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
È da verificare se la mancanza dell’impianto in cartografia sia dovuta a un refuso. Chiamo il dottor Andreatta a darmi sostegno nella risposta al consigliere Tombolato. Grazie.
Speaker : Dott. ANDREATTA ALBERTO
Scusate, ero un po’ distratto. L’antenna nuova, quindi dell’antenna Geo Nova state parlando? Sì, non è stata inserita per un motivo o amministrativo, nel senso che abbiamo adottato prima, approvato prima il Piano, quindi non c’era la certezza chiamiamola amministrativa, non hanno ancora passato in Consiglio insomma, quindi viene aggiornato dopo l’approvazione: cioè l’aggiornamento del Piano si fa dopo l’approvazione del Piano antenne. Non c’era il tempo cronologico.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
No, visto che eravamo, un punto all’attenzione era... cioè semplicemente ho notato che non c’erano perché chiedevo: essendo stata fatta la domanda prima del Piano antenne, quindi mi aspettavo... è stata regolamentata dal Piano regolatore, dal PI, insomma dal PAT. E quindi mi aspettavo anche nelle osservazioni o nelle varianti che fosse menzionata. Va beh, adesso il puntino sulla cartina sull’autorizzazione dopo verrà messo, immagino. Era questo il dubbio.
Speaker : Dott. ANDREATTA ALBERTO
Sì, l’aggiornamento cartografico verrà fatto nella prossima variante.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Posso proseguire? Se non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione. “Si propone al Consiglio comunale di approvare la variante generale n. 4 al Piano degli Interventi, così come è stata illustrata dall’Assessore”. Favorevoli? 10. Contrari? Nessuno. Astenuti? 4.
Votiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera. Favorevoli? 10. Contrari? Nessuno. Astenuti? 4.
Grazie. Ripasso la parola all’assessore Antonello Jenny per un intervento che voleva fare a margine di questi primi due punti.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Grazie, Presidente. Vi chiedo ancora qualche minuto del tempo fuori dalla trattazione dei punti, ma in realtà relativa alla trattazione di entrambi, perché a questo punto credo che arrivi il momento dei doverosi ringraziamenti, che non sono dovuti solo per una forma di attesa cortesia. L’Ufficio Tecnico in questi anni ha operato con le difficoltà che hanno affrontato in questi anni molti Uffici Tecnici di molti Comuni, ma in generale tutti gli uffici comunali. Il nostro pagando anche lo scotto di una passata gestione virtuosa e, in questa occasione, visto che altre volte non ho avuto la possibilità di farlo, volevo ricordare tutti quelli che nel corso di questi 10 anni hanno dato il loro contributo all’attività di rinnovo e di costruzione degli strumenti urbanistici. Parto ovviamente dal dottor Alberto Andreatta, col quale abbiamo condiviso approcci e scelte e che ringrazio anche per aver avuto il coraggio di conservare in seno all’Ufficio quasi tutta l’attività di progettazione, realizzando, anche a ragion veduta, un’economicità e un’efficacia del nostro operato.
Ringrazio gli altri componenti dell’Ufficio che in questi anni si sono succeduti, ma soprattutto i punti fermi, ossia Franca Girardello, Novella Moro e Adriana Zurlo, e per quanto riguarda i professionisti che hanno collaborato con noi, nomino con piacere l’architetto Nicola Boscolo e ancora di più il dottor Fabio Roman, che è qui presente questa sera, che ha sostenuto le nostre riflessioni, ha condiviso il nostro approccio e ha fornito sempre una visione illuminata degli obiettivi che ci eravamo prefissati.
Io spero nel mio ruolo e con un contributo marginalissimo, di aver creato le condizioni perché il lavoro non venisse quantomeno ulteriormente complicato e mi auguro di aver dato a ciascuno modo di dimostrare l’indiscutibile valore e competenze posseduti. Di sicuro è emerso lo spirito di gruppo e di servizio che ci ha consentito di superare i momenti di difficoltà, anche personali, e quindi sono stati 10 anni di un’intensa produzione dal punto di vista della pianificazione urbanistica, accompagnata da una continua analisi e una sempre maggior presa di consapevolezza del territorio, anche dai momenti di partecipazione che non sono soltanto imposti dal percorso formativo delle varianti, ma che hanno rappresentato - rubo un’espressione al Sindaco utilizzata in altri frangenti - anche in questo caso dei piccoli laboratori di comunità, anche se sicuramente circoscritti a tematiche più precise.
Pianificazione e urbanistica sono senz’altro temi in divenire, che sono tesi tra il Governo, lo sviluppo, le esigenze e la salvaguardia.
Io credo che abbiamo costruito dei buoni strumenti, flessibili ma non arbitrari, capaci di interpretare e soddisfare le esigenze rappresentate dal territorio e dalla cittadinanza, ma altrettanto in grado di mantenere ferme le posizioni su taluni aspetti di salvaguardia, tutela e Governo, che sono necessarie per indirizzare lo sviluppo in maniera prospettica e calmierare quelle che sono le naturali spinte di trasformazione, ma anche la necessità di mantenere centrati, tenendoli sempre adeguatamente in evidenza, i capisaldi rappresentativi del territorio di Riese Pio X, che sono specificità senza le quali si ripresenterebbe quell’omologazione dello sviluppo che è appartenuta ai decenni passati, i cui riverberi però sono ancora evidenti e che ora percepiamo, anche da non addetti ai lavori, come delle anomalie che difficilmente la nostra visione attuale e contemporanea riesce ad abbracciare.
Ringrazio anche i tecnici professionisti esterni, che in questi anni ci hanno fornito spunti di riflessione, ma anche problemi a cui trovare soluzioni. Proprio nel trovare le soluzioni abbiamo potuto approfondire alcune riflessioni che ci auguriamo possano aver costruito una trama e un ordito su cui poter disegnare, rinnovare ed innovare il disegno del nostro territorio.
Infine, ringrazio il Sindaco, i miei colleghi di Amministrazioni per tutte le volte che hanno espresso la loro fiducia nel mio operato, tutto il Consiglio, anche nella sua opposta espressione, per non aver mai ostacolato l’attività svolta in maniera apodittica.
Grazie a tutti.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Naturalmente ci uniamo ai ringraziamenti anche se, appunto, da non addetti ai lavori.
Continuiamo comunque il Consiglio. Abbiamo il punto 3: “Approvazione variante strumento urbanistico, ai sensi dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 160/2010 e dell’articolo 4 della legge regionale n. 55/2012, Ampliamento stabilimento industriale per la produzione di componentistica ed arredo. Ditta richiedente OMP S.r.l.”. Ripasso la parola all’assessore Antonello Jenny.
Speaker : ANTONELLO JENNY – Assessore
Grazie di nuovo, Presidente.
Si tratta del progetto di ampliamento di uno stabilimento produttivo, di uno stabilimento industriale, che segue la procedura dell’articolo 4 della legge regionale 55/2012, ed in particolare quello della variante urbanistica.
L’ambito interessato dall’ampliamento è adiacente ad una zona produttiva, la D1.008, all’interno della zona del Balegante. È all’interno dell’ATO, quindi coerente da quel punto di vista. Ricordiamo che l’ATO del Balegante è l’unica zona produttiva ampliabile e che l’ampliabilità della zona è stabilita in sede di pianificazione provinciale.
Serve però una variante urbanistica al Piano degli Interventi poiché le previsioni interessano, per quanto riguarda l’ampliamento, una zona a destinazione attualmente agricola.
L’iter di autorizzazione nel merito progettuale è stato oggetto di una Conferenza di Servizi alla quale sono intervenuti con i propri pareri la Provincia di Treviso, il Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale, il Consorzio di bonifica Piave, l’ULSS 2, i Vigili del Fuoco, il Genio civile. La Conferenza di Servizi si è conclusa il 23 luglio 2022 con una determinazione positiva e quindi con l’approvazione del progetto.
La Commissione regionale VAS ha espresso il proprio parere motivato il 29 febbraio 2024. Anche in questo caso di non assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. Erano stati richieste, nello specifico, delle integrazioni, che la ditta ha ovviamente prodotto in un secondo momento rispetto alla originaria istanza fatta alla Regione.
La variante adottata è stata depositata a decorrere dal 26 luglio 2022 e fino al 5 agosto 2022 per la durata di 10 giorni, ovviamente sempre pubblicazione resa nota mediante l’Albo Pretorio on line. Nei successivi 20 giorni, come previsto dalla norma, non sono pervenute osservazioni. È ovviamente sottoposta anche al regime di una convenzione, nello specifico, riguarderà anche la monetizzazione di alcuni standard che per la collocazione dell’impianto dello stabilimento non costituiscono problematiche dal punto di vista del reperimento e quindi, considerato l’esito della Conferenza di Servizio e delle valutazioni di tutti gli enti coinvolti nelle valutazioni, si propone al Consiglio comunale di approvare.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono interventi in merito? Nessuno.
Procediamo con la votazione. “Si propone al Consiglio comunale di approvare l’ampliamento dell’attività produttiva di OMP S.r.l. con sede a Castello di Godego e di approvare lo schema di convenzione allegato”. Favorevoli? All’unanimità.
Dichiariamo anche la presente deliberazione immediatamente eseguibile. Favorevoli? All’unanimità. Grazie.
Procediamo ora con l’ultimo punto all’ordine del giorno: “Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Riese Pio X e le scuole dell’infanzia parrocchiali di Riese Pio X, Vallà e Poggiana”. Illustra l’assessore Fanzolato Massimo.
Speaker : FANZOLATO MASSIMO – Assessore
Grazie, Presidente. Saluto tutti i colleghi Consiglieri presenti, i cittadini presenti e quelli che ci seguono da casa.
Questa sera portiamo in Consiglio la delibera di convenzione tra il Comune di Riese e le scuole dell’infanzia di Riese Pio X, Vallà e Poggiana.
Innanzitutto ci tengo a precisare che questa convenzione è frutto di un lungo lavoro di concertazione e di dialogo con le parti, in primis con i parroci e con la FISM nella persona del Presidente provinciale, la dottoressa Simonetta Rubinato.
Diciamo che le nostre scuole negli ultimi anni hanno dovuto affrontare diverse sfide che hanno inciso notevolmente sui propri bilanci: la decrescita demografica e la conseguente diminuzione di iscrizioni, in primis, la pandemia, con le sue misure restrittive di contrasto al virus che hanno introdotto le famose bolle e quindi l’inevitabile bisogno di dover ricorrere ad un aumento del personale e, per finire, la crisi energetica che ha inciso pesantemente sui costi dell’energia e di conseguenza anche sulle utenze degli stabili delle scuole dell’infanzia.
In questo scenario tutto il personale scolastico non ha mai smesso di dare il massimo per garantire ai nostri bambini un servizio di qualità e tutte le attenzioni che sono necessarie per garantire un sereno percorso formativo ed evolutivo negli asili. Ed è per questo, comunque, che vogliamo cogliere l’occasione per ringraziarli pubblicamente.
Purtroppo, però, la generosità delle maestre, chiamate spesso agli straordinari, e ai compiti non strettamente legati al loro contratto, ed il grande sforzo profuso dai comitati genitori degli asili non sono stati sufficienti a far quadrare i conti di fronte a bilanci sempre più in difficoltà. Lo scorso anno, ad esempio, siamo intervenuti con un contributo straordinario di 23.000 euro per contribuire, almeno in parte, a sanare i bilanci in rosso delle tre scuole materne.
Quello che è emerso è che, al di là degli interventi straordinari, però, le nostre scuole materne faticano a garantire un servizio di qualità per i nostri bambini con le attuali rette e con gli attuali contributi pubblici.
In questi anni eravamo già intervenuti sulla quota di compartecipazione, portandola da 400 euro a 450 euro pro capite per bambino residente iscritto, e aumentando la quota per i bambini certificati o in attesa di certificazione, passando da 900 euro a 1.800 euro.
Nel 2023 abbiamo liquidato 100.000 euro di contributi alle scuole materne.
Alla luce di questi dati, mi addentrerei negli articoli della convenzione partendo dall’articolo 13 della convenzione, che di fatto racchiude una delle modifiche sostanziali rispetto alla precedente convenzione. Abbiamo convenuto con le parti che, per garantire standard qualitativi e un’offerta formativa adeguata dei nostri asili, fosse necessario rivedere il contributo annuo versato dal Comune.
Dopo un’attenta analisi dei bisogni manifestati dai tre asili e valutata la nostra disponibilità di bilancio, abbiamo optato per una modifica sostanziale nella concessione dei contributi, individuando come scelta più opportuna quella che prevede l’assegnazione di un contributo fisso per il prossimo triennio dell’ammontare di 129.100 euro annui, così ripartiti: un 20 per cento come quota fissa per tutti e tre gli asili, corrispondenti a 25.820 euro, e un 80 per cento, corrispondente a 103.280 euro, come quota da ripartire tra i tre asili sulla base dell’offerta formativa erogate da ciascuna scuola, da ripartire con le seguenti percentuali: la scuola dell’infanzia di Riese percepirà il 43 per cento del plafond, corrispondente a 44.410,40 euro, la scuola dell’infanzia di Vallà il 26 per cento, per un ammontare di 26.852, la scuola dell’infanzia di Poggiana invece il 31 per cento, con 32.016,80 euro. L’Amministrazione comunale si riserverà comunque la possibilità di modificare queste percentuali a partire dal secondo anno di convenzione a fronte di significativi cambiamenti nell’offerta formativa.
Sempre all’articolo 13 si va a definire la quota riservata ai bambini residenti iscritti, certificati o in attesa di certificazione. L’Amministrazione si impegna a riconoscere ulteriori 5.400 euro da ripartire tra le scuole dell’infanzia parificate a fronte delle maggiori spese sostenute dalle scuole per favorire l’inserimento e l’inclusione di questi bambini.
Sempre all’articolo 13 si prevede la ripartizione delle somme derivanti dal Fondo di solidarietà comunale assegnate all’Ente da erogare alle scuole materne per garantire i livelli essenziali delle prestazioni, rispetto a quello che è l’obiettivo di copertura del target di almeno il 33 per cento dei posti per i bambini in età 3-36 mesi.
Stante il rilevante impegno economico relativo alla gestione dei servizi della Sezione primavera, il Comune si impegna ad erogare per l’anno in corso 2024 una quota massima di un terzo delle risorse assegnate, mentre per i successivi due anni di durata della convenzione questa quota sarà determinata annualmente in rapporto al numero di bambini iscritti al nido e alle Sezioni primavera.
Passando all’articolo 14, invece, abbiamo definito la possibilità di realizzazione di ulteriori progetti inclusivi, nonché di iniziative o servizi non esplicitamente previsti da questa convenzione, ma che perseguono obiettivi di qualità scolastica e che rispondono ai reali bisogni delle famiglie.
Quest’anno, per esempio, ci siamo appoggiati alla scuola dell’infanzia di Poggiana per il servizio di pre-accoglienza scolastica dei bambini della primaria.
Queste iniziative formeranno oggetto di apposite intese, in cui saranno precisati obblighi e diritti di entrambe le parti.
Sempre all’articolo 14, restituiamo alle scuole dell’infanzia la possibilità di organizzare i centri estivi nei mesi di luglio e agosto, previa presentazione di apposito progetto da consegnare agli Uffici competenti entro il 28 febbraio di ciascun anno.
Il Comune, in tal caso, si riserva la possibilità di contribuire economicamente alla realizzazione del progetto al fine di ridurre la retta a carico delle famiglie.
Nell’articolo 15 definiamo i tempi per l’erogazione del contributo alle scuole. Sempre due rate: una entro il 31 marzo, l’altra entro il 30 novembre.
Mentre all’articolo 17 definiamo la durata della convenzione, che sarà di tre anni, anziché cinque dalla data di sottoscrizione.
Essendo la nostra un’Amministrazione a fine mandato abbiamo ritenuto corretto non vincolare la futura Amministrazione ad una convenzione che non desse la possibilità ai futuri amministratori di poterla ridiscutere durante il periodo di mandato con le diverse parti in causa. Ecco il motivo di questa riduzione degli anni della convenzione.
Posso all’articolo 18 nel quale definiamo le modalità con cui le parti possono recedere dalla presente convenzione. Sarà necessario farlo con semplice preavviso, mediante lettera raccomandata indirizzata a tutte le parti entro il 31/12 di ogni anno e con decorrenza a partire dall’anno successivo.
Ricordo che la convenzione nella sua interezza sono in tutto 22 articoli. Gli altri che non ho citato sostanzialmente non hanno subito modifiche rispetto alla precedente convenzione. È consultabile comunque nella pagina ufficiale del Comune, quindi chi ci segue da casa potrà visualizzare la convenzione nella sua interezza.
Per qualsiasi altra domanda sono a vostra disposizione e colgo anche l’occasione per ringraziare la dottoressa Sbordone e la dottoressa Contarin per il prezioso lavoro che hanno svolto in questi mesi in vista di questa convenzione.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie, Assessore. Ci sono interventi?
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
...però mancano altre utenze, mancano l’acqua e i rifiuti. Sono esclusi questi?
Speaker : FANZOLATO MASSIMO – Assessore
Probabilmente non è stato inserito nella convenzione, ma rientrano a carico dell’Ente gestore, ovviamente, come tutte le altre utenze.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Lo inseriamo all’interno dell’articolo 9, lo specifichiamo insieme alle altre.
Va bene? Aggiungiamo le utenze.
Da qua: alle utenze.
Con questa modifica: “È compito degli Enti gestori delle scuole dell’infanzia paritarie provvedere a propria cura e spese alla manutenzione ordinaria degli immobili, alle utenze, alla dotazione e manutenzione dei mobili”, e questo rimane invariato. Ho tolto le 3... togliendo “al riscaldamento, alle spese telefoniche e all’illuminazione”. Okay. Se non ci sono altri... sì, abbiamo tolto... specifico meglio. Abbiamo tolto: “al riscaldamento, alle spese telefoniche e all’illuminazione” e abbiamo sostituito con “alle utenze”, comprendendo anche le altre.
Se non ci sono altri...? Prego, consigliere Simionato.
Speaker : SIMIONATO PAOLA – Consigliere
Buonasera. Prendo la parola solo per la dichiarazione di voto, naturalmente. Il nostro voto non può che essere favorevole a questa convenzione. Riconosciamo nelle scuole materne paritarie del nostro Comune un ente educativo e formativo primario per i bambini e un servizio indispensabile, che va sostenuto, per le famiglie.
Le scuole materne, oltre ad avere questo... oltre ad offrire un servizio e ad essere un ente formativo ed educativo, sono anche il primo incontro con la comunità che le famiglie e anche le nuove famiglie fanno quando arrivano nel Comune di Riese. Le scuole materne creano comunità e creano anche continuità con la scuola primaria e, di seguito, con la secondaria di primo grado in un cammino di formazione e di crescita, non solo per i bambini, ma proprio per la comunità intera, riconoscendo anche alcuni valori principali che caratterizzano le nostre comunità.
Non possiamo quindi che essere d’accordo e ribadiamo l’importanza di un dialogo, di una collaborazione con questi enti e soprattutto evidenziamo il bisogno di sostenere le nostre scuole materne e sostenerle soprattutto per dare un sostegno alle famiglie e per dare un sostegno, anche culturale, storico e identitario delle nostre comunità. Grazie.
Speaker : FANTIN AGNESE – Presidente del Consiglio
Grazie. Procediamo allora alla votazione. “Si propone al Consiglio comunale di approvare la convenzione tra il Comune di Riese Pio X e le scuole dell’infanzia parrocchiali di Riese Pio X, Vallà e Poggiana, con la modifica apportata all’articolo 9”. Favorevoli? All’unanimità.
Dichiariamo anche la presente deliberazione immediatamente eseguibile. Favorevoli? All’unanimità.
Ringrazio tutti per il lavoro svolto. Dichiaro la seduta conclusa alle ore 19.42.
Saluto tutti quanti. Buonasera.
Passo la parola al pubblico se ci sono interventi in merito ai punti che erano iscritte all’ordine del giorno.