Invito il segretario a procedere con l' appello prego.
Probo Francesco.
Pivato Gianfranco dovrebbe arrivare.
Vendramin Corrado.
Girotto Luca.
Da.
Alessi Nicola.
Pavan Piergiorgio.
Piccolotto Vigilio.
Manera Alessandro giustificato.
Carraro Giorgio Fabio.
Girotto Paolo.
Roberto Michelangelo.
Martinelli Mauro.
Vendramin Valentina.
Foffani Anna.
Lorenzetto Rosella.
Cattarozzi Giovanni.
E Tosello Loris.
Allora constatato il numero legale dichiaro aperto il Consiglio comunale di questa legge e nominiamo come scrutatori il consigliere Piccolotto il consigliere Pavan Piergiorgio ed il consigliere Loris Tosello.
Passiamo al primo punto all' ordine del giorno Approvazione dei verbali delle sedute consiliari del 29 novembre 2018 e del 20 dicembre 2018 favorevoli.
Contrari astenuti non ce ne sono all' unanimità viene approvato il primo punto all' ordine del giorno.
Passiamo al secondo punto all' ordine del giorno comunicazione deliberazione di Giunta comunale numero 207 in data 5 dicembre 2018 e numero 241 in data 21 dicembre 2018.
Relative al terzo e quarto prelevamento dal fondo di riserva del bilancio 2018 2020 esercizio 2018.
La parola all' Assessore Severin prego grazie.
Presidente allora portiamo a conoscenza del Consiglio le 2 2 prelevamenti dal fondo di riserva 1 fatto il 5 di dicembre numero 207 con prelevamento di 11.444 euro virgola 43 dal fondo di riserva destinati per lo più per 6500 euro spese per controversie legali poi abbiamo.
Adeguato un con la casa per quanto riguarda l' IPA l' adesione all' IPA marca trevigiana.
E abbiamo integrato il capitolo contributi alle associazioni finalità culturali per 3000 euro e mille euro per le associazioni sportive l' altro prelevamento fatto il 21 di dicembre numero 241 la delibera del di Giunta e abbiamo prelevato ulteriori 16.009 18,68 quindi tutti i soldi che erano il fondo di riserva per rimpinguare ancora una volta spese per controllare se illegali.
7880 euro per interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole primarie e secondarie i famosi progetti che avevamo approvato per fine 2018 ci sono stati degli adeguamenti il lavoro in più se ci sono domande a parte i Consiglieri sono a disposizione grazie.
Grazie Assessore ci sono interventi da parte dei Consiglieri richieste di chiarimento.
Prego consigliere Vendramin Valentina grazie presidente è possibile avere un chiarimento quali sono le spese di tutela legale che ci sono in entrambi i prelevamenti e per comprendere qual è la necessità di integrare il fondo grazie grazie Consigliere ci sono altri interventi.
Allora restituisco la parola all' Assessore Sereni per la controreplica.
Prego grazie allora.
Sono stati tre ricorsi ricordo tutti abbiamo quello della Ascoli che è ancora in piedi e quindi abbiamo dovuto rimpinguare perché sono del Consiglio di Stato allora abbiamo un altro ricorso al TAR per quanto riguarda.
La cava Biasuzzi di Padernello su cui noi abbiamo negato l' approfondimento e quindi ci hanno fatto ricorso al TAR e mi hanno voluto mettere legale e poi c'è sempre la causa legale è quella del bando illuminazione pubblica e sarà oggetto anche di variazione di bilancio prossimamente quindi questi sono i tre su cui abbiamo dovuto difenderci per forza perché contro un ricorso al TAR tipo della Calabria sostituire noi avevamo negato l' approfondimento e dobbiamo difenderci tutto qua.
Grazie Assessore ci sono altri interventi.
Prego consigliere Cortelazzo.
Grazie Presidente confesso la mia ignoranza.
C'è un trasferimento occorrente per 4216 euro come stanziamento di cassa per consentire la liquidazione del contributo relativo all' adesione all' AIPA che è.
AIPA.
Non è la i popoli e i popoli che siamo in Italia.
L' istituto.
Sì.
L' ipo qui.
Io almeno.
Comunque quella è l' adesione ai Comuni limitrofi a Treviso per i progetti Comunità europea.
Quindi è una specie di consorzio di comuni su cui pro tempore presentiamo dei progetti comuni per avere finanziamenti europei capofila della Treviso e noi non avevamo o meglio avevamo aderito però poi siccome nel 2018 non si sapeva bene la la quota perché non c' erano progetti a ottobre si sono riuniti e abbiamo presentato e quindi ci sono state delle spese e abbiamo dovuto contribuire.
Grazie Assessore.
Ci sono altre richieste di chiarimenti.
Allora passiamo al terzo punto all' ordine del giorno Adozione della nona variante al secondo Piano degli Interventi ai sensi dell' articolo 18 legge regionale 23.
Del 2004.
Allora sostanzialmente è questa.
Che va in adozione oggi è una variante assimilabile ad una variante verde sostanzialmente sono state raccolte tutte quelle richieste da parte dei cittadini che chiedevano un declassamento del.
Dei propri immobili edificabili per restituirli a funzione agricola piuttosto che.
Comunque per togliere l' edificabilità.
Ma queste poi sono state aggiunte delle altre varianti che non modificano il quadro dello strumento urbanistico comunale nel senso che non incidono nei parametri di consumo di suolo volume e e tutti gli altri parametri tecnici che contiene uno strumento urbanistico nello specifico si tratta sostanzialmente di suddividere in più ambiti.
Delle aree che erano soggette a progettazioni diciamo genericamente unitarie e quindi sia soggetta a piano di lottizzazione sia soggetta semplicemente a piano unitario a intervento diretto se volete sono 17 se volete io ve le illustro una alla volta ma sostanzialmente sì se può.
Se avete se avete letto la relazione è abbastanza.
È abbastanza esaustiva ci sono anche gli elementi grafici da cui si possono ricavare anche informazioni più facilmente.
Ditemi voi cosa preferite.
Volete vederla una una va bene allora la prima è relativa ad un' area a Porcia leggo sulla strada di collegamento con paese e in questo caso vengono coinvolte due aree della stessa proprietà in zone diverse.
Che vengono appunto classificate da residenziali a agricole.
La seconda a Castagnole nel.
Nei pressi di via Longarini faceva parte questa di una progettazione unitaria tra l' altro.
Con tre proprietari quello di mezzo sostanzialmente chiede la crisi del declassamento della propria area.
Troverete più avanti una domanda una richiesta collegata a questo punto non aveva nemmeno più senso.
Prevedere una progettazione unitaria perché si vanno a definire due lotti che sono facilmente edificabili in proprio senza necessità di un' organizzazione dal punto di vista della struttura urbanistica.
La terza è.
A Padernello nei paraggi della rotatoria di accesso alla zona industriale e questa è una domanda che arriva da diverso tempo in municipio e c'è questo interstizio questa questo lotto di forma molto allungata all' interno della zona agricola della zona industriale.
Sul quale la proprietà non ha nessun tipo di interesse edificatorio tanto è vero che l' unica tant' è vero che l' unica zona che è veramente coltivata in questi in questo intorno e quindi qui in questo caso viene posto il vincolo di verde privato in modo da non consentire più l' edificazione.
La quarta invece riguarda un' altra area di Castagnole edificabile.
Che per la quale viene chiesto il declassamento siamo tra via Toti e via.
Credo sia via Pio decimo quella.
Via Pio decimo a senso unico sì mo.
E anche in questo caso l' area viene riclassificata con il vincolo di verde privato.
La quinta si trova sempre a Castagnole lungo via Don Giovanni Bosco questo è un caso molto particolare sostanzialmente questo è un.
L' accesso a ad un fondo coltivato.
Che era rimasto che era rimasto edificabile e adesso molto onestamente qui il proprietario di di di di di questo di questo impianto agricolo pagava l' IMU come terreno edificabile del proprio accesso al all' area all' area coltivata.
In questo caso viene trasformata in area agricola quello è il suo utilizzo beh le ortofoto probabilmente vi aiutano ancora di più a capire bene di che cosa si tratta la sesta variante invece in quel di via.
Prolungamento di via San Luca che se c'è una via non ricordo Roncalli esatta in via Roncalli anche qui c'è un lotto edificabile l' ortofoto rappresenta bene che quello attualmente è ancora fondo coltivato viene riclassificato come agricolo.
La settima invece riguarda un' area.
Che su su via Breda confinante ad una.
Ad un insediamento industriale è quell' area che è esterna alla recinzione che non è usata dal.
Dall' insediamento industriale viene riclassificata come agricola.
Ha una precisazione spesso questi sono errori che si fanno perché normalmente quando si tra virgolette disegna un piano urbanistico si seguono quelle linee che sono date dalla carta tecnica regionale e spesso ci sono queste.
Questi errori che vengono dettati appunto da delle linee che sono che restano sul fondo della cartografia comunale sostanzialmente l' ottava area.
E questa la vedremo anche in un' altra occasione riguarda sempre una zona in via Longarini sostanzialmente qui c'è un' area di forma allungata che era soggetta a progettazione unitaria.
In realtà è formata da due proprietà ciascuna delle quali ha un accesso da viabilità pubblica quindi su richiesta dei di entrambi tra l' altro per questo dicevo che la rivedremo anche più avanti di entrambi i proprietari e viene suddivisa la l' obbligo di progettazione unitaria in modo che i due interventi possano partire anche con tempi diversi.
La nona modifica.
Riguarda riprendendo una modifica che avevamo già visto più indietro.
Lo stralcio dell' obbligo di progettazione unitaria in quel comparto che è diviso tra tre proprietari e quello di mezzo due dei quali aveva chiesto la declassificazione della propria della propria area.
La decima modifica.
Prego sì.
Volevo vedere se ho capito bene allora se c'è obbligo di progettazione unitaria deve essere fatto un unico intervento edilizio.
Abbastanza uniforme diciamo è una progettazione unitaria se invece qui in questi casi i proprietari hanno chiesto di sganciarsi da quest' obbligo in modo da poter progettare e costruire anche in tempi diversi.
Sì allora l' istituto della progettazione unitaria da non confondere con quello del del Piano urbanistico attuativo è un intervento diretto quindi vengono viene presentata una richiesta di permesso di costruire oltre agli edifici vanno indicati anche sostanzialmente gli accessi le strade e i parcheggi non c'è obbligo di ricavo di standard blu pubblici.
Come il verde di lottizzazione al di là dei parcheggi che invece e di relazione che invece sono obbligatori sia nel caso di intervento diretto sia nel caso di piano urbanistico attuativo nel caso specifico se guardate la il quarto il quarto estratto del piano del Piano degli interventi si nota che un' area di forma regolare pressoché quadrata e con diversi proprietari ha bisogno di avere un' organizzazione anche viabilistica di un certo tipo due aree residue così allungate come quelle che restano in seguito allo stralcio di quella che abbiamo visto precedentemente non hanno la necessità di un' organizzazione sostanzialmente viaria nel senso che se contro se confrontate la zona di cui stiamo parlando che che è interessata dalla nonna modifica con quella che c'è leggermente più a nord ovest vedrete che la profondità di quel lotto è praticamente identico a quello dove ci sono quei due condomini che vedete rettangolari quindi qui non c'è necessità di organizzare strade o cose di questo genere l' accesso avviene da nord est abbiamo già verificato la disponibilità della proprietà che è la stessa e quindi sostanzialmente l' accesso avviene da viabilità pubblica a nord-est su via su strada privata e il lotto non consentirebbe nemmeno di realizzare una nuova strada e qui ci sarà l' accesso diretto ai fabbricati suppongo adesso poi starà a loro.
Proseguendo.
Siamo alla variante numero 10.
Ah sì qui siamo up qui siamo a Padernello ecco questa è un' area invece soggetta a Piano urbanistico attuativo la scheda norma di quest' area prevedeva già un accesso da via Fornaci che è quella che vedete a nord est e un altro accesso da quell' altra strada che si vede a nord ovest.
Quindi di fatto erano già previsti due accessi per due aree che sono di due diverse proprietà.
La scheda resta identica il tipo di perequazione resta esattamente lo stesso semplicemente i due interventi possono avvenire in momenti diversi.
L' undicesimo.
L' undicesimo modifica invece riguarda un' area a posti Roma in via Caselle sostanzialmente qui prendiamo atto di una comunicazione che è arrivata già nel 2013 mi pare con la quale veniva a decadere l' Accordo di Programma numero 1.
Infatti vedete che l' ATR 23 viene.
Limitata al solare che non riguardava l' accordo.
I parametri della scheda della scheda norma restano ovviamente gli stessi viene stralciata quell' area che era stata chiesto di stralciare già nel 2013.
La dodicesima modifica invece riguarda un' altra area a Padernello beh qui è ancora più chiaro questo è proprio un errore cartografico se guardate l' estratto del PI vedete che c'è il la campitura dell' area FC quelle per attrezzature.
Quello per attrezzature pubbliche che parzialmente ricade sopra addirittura una casa e qui viene semplicemente corretto questo questa indicazione che evidentemente è un refuso grafico.
La tredicesima variante invece.
Riguarda lo stesso ambito di progettazione unitaria.
Che abbiamo commentato precedentemente sono quella progettazione unitaria che viene divisa in due.
Per ciascuna delle quali c'è accesso dalla viabilità pubblica la quattordicesima invece è solo una riperimetrazione dell' ambito di edificazione seguendo sostanzialmente i confini.
I confini delle proprietà.
Se notate c' era l' obbligo di progettazione unitaria che ricadeva sostanzialmente nel giardino di un condominio non sarebbe stato impossibile mettere d' accordo anche i condomini con i proprietari del.
Delle della zona sul red sul retro di quel condominio e quindi viene semplicemente Rimet riperimetrata dal l' obbligo di Prodi di progettazione unitaria la quindicesima riguarda un altro Piano Urbanistico attuativo anche in questo caso è stato riperimetrato in due cioè è stato suddiviso in due subambiti quell' ambito che era unico fino a questa sera in questo caso in particolare visto che non era garantito l' accesso per quella che vedete cartografato come ATR 27.2 è stato presentato assieme alla richiesta anche un atto d' obbligo con il quale i proprietari della TR 27.1 si impegnano a cedere gratuitamente a favore dei proprietari della TR 27.2 il sedime stradale nel caso partisse.
Prima questo secondo intervento rispetto al primo.
Il la modifica numero 16 invece.
Una modifica che prende atto del.
Dell' esistenza di una strada con i propri parcheggi che correttamente nel Piano degli Interventi dovrebbero essere indicate come bianche e.
Di conseguenza viene leggermente riperimetrato anche il contorno della RD numero 13 che andava parzialmente a.
A sovrapporsi a sedime stradale sostanzialmente.
Infine la domanda numero 17.
Te.
Riguarda anche in questo caso è nuovamente una richiesta che era venuta dal proprio da uno dei due proprietari del dell' ex Atr 23 che a questo punto si trova solo essendovene venendo a mancare la zona che era soggetta ad accordo pubblico privato.
Allora tanto per riassumere con questa variante.
Come avrete capito il.
Il dimensionamento di piano.
Va in diminuzione sia come volume insediabile perché stiamo parlando sostanzialmente solo di tagli o di lasciare tutto com' è semplicemente suddividendo gli interventi e cominciamo a muoverci anche nel senso della legge 14 della legge regionale 14 del 2017 cioè quella sul contenimento del consumo del suolo.
Questo è un primo passo per adeguarci a quelle impostazioni che ci ha dato la Regione e delle quali discuteremo con l' ordine del giorno successivo.
Se ci sono richieste di chiarimenti e interventi siamo a disposizione.
Dichiarazioni di voto.
Allora poniamo in votazione il terzo punto all' ordine del giorno favorevoli.
Contrari astenuti.
Con 10 voti favorevoli nessun contrario e 6 astenuti viene approvato il terzo punto all' ordine del giorno.
Passiamo alla trattazione del quarto punto all' ordine del giorno adeguamento del piano di assetto del territorio alla legge regionale 6 giugno 2017 numero 14 ecco continuando sulla scorta di quanto dicevo prima.
Questa sera abbiamo di fronte un documento tanto banale quanto importante nel senso che.
Con la legge 14 della legge regionale 14 del 2017 la Regione ha inteso mettere in in atto tutta una serie di iniziative per limitare il consumo del suolo anche anzi soprattutto attraverso gli strumenti urbanistici fino a portarlo a zero nel 2050 allora.
Nel caso di Paese come per ciascuno dei comuni.
Della Regione Veneto.
È stato fatto un lavoro di determinazione del consolidato cioè delle aree che sono già suolo consumato.
Che è stato passato alla Regione su questi dati la Regione ha elaborato con tutta una serie di criteri che sommariamente vedete nella tabella a pagina 4 della relazione.
E per ciascun Comune ha determinato qual è il consumo massimo di suolo che può prevedere lo strumento urbanistico.
Allora l' adeguamento al Pat sostanzialmente recepisce semplicemente questa nuova grandezza questa consumo di suolo era una grandezza che fino al 2017 non esisteva.
I piani urbanistici venivano dimensionati su volume.
Superficie agricola utilizzabile e superficie agricola utilizzabile trasformata.
Non esiste più la sauna.
E questo concetto viene sostituito con il consumo di suolo che è.
Completamente diverso dal punto di vista concettuale nel senso che ci si riferisce.
Tanto per semplificare a suolo impermeabilizzato ho compromesso.
La SAU invece era un' altra cosa.
L' adeguamento al Pat.
Che è una variante obbligatoria in in ossequio appunto alla legge regionale 14 2017 sostanzialmente recepisce semplicemente questo dato a un tipo di l' iter che si chiama speditivo o semplificato nel senso che viene adottato e approvato dallo stesso Comune.
Visto che si tratta semplicemente di inserire nel nelle norme del patto questa grandezza.
Nel caso di Paese scusate cosa fondamentale il consumo di suolo consentito è di 20,33 ettari considerato che la SAU trasformabile invece.
Precedentemente prevista dal Pat era di circa 33 ettari quindi siamo ad un sì anche se non si tratta esattamente della stessa cosa ma.
Siamo ad un taglio diciamo di possibilità di es di consumo di suolo di circa 10 ettari quindi 100.000 metri quadrati.
Ci sono richieste di chiarimento.
Prego consigliere Tosello.
Una curiosità.
Sappiamo un taglio del del 20 per cento un po' di più forse.
Questo qua è il valore fino al 2050 no.
Dunque nel senso avevamo una quantità di terreno utilizzabile adesso lo togliamo dunque adesso abbiamo 20.000 ettari di terreno utilizzabile per edificare fino al 2050.
Questo terreno qua era già stato come dire stabilito quale fosse.
O è una quantità di terreno enormi non mi rendo conto delle della superficie e poi mi chiedevo se.
Con l' adozione del dei punti dell' ordine del giorno di prima.
Il privato non avesse fatto richiesta di.
Il cambio di destinazione cosa sarebbe successo nel senso si sarebbe chiesto al privato di.
Di tornare indietro avremmo dovuto chiedere a al privato di abbandonare la sua idea di edificabilità per il suo terreno o c' era un altro sistema.
Grazie.
Allora sostanzialmente succede questo.
Sì questa è la quantità di suolo che si può che si potrà consumare da qui al 2050 dopodiché il consumo deve essere zero quindi si sostituisce solamente.
Oppure si recupera.
In zone isolate.
E si concentra l' edificazione in in altre zone quindi si può.
Vi faccio un esempio per chi conosce un po' la realtà anche produttiva del nostro Comune general Filter fino a qualche anno fa aveva una mega fabbrica in zona agricola sostanzialmente isolata circondata da da da area agricola.
Quella è una zona di degrado che adesso.
Con le nuove normative si.
Si cercherà di recuperare dal punto di vista ambientale.
Quello che ha consumato lì può essere però.
Consumato altrove che può essere trasportato altrove in zone più idonee allora il Pat indica quali sono queste zone.
Però e definisce la quantità massima di di consumo del suolo in cui da da da questa sera in poi.
Però non dice specificatamente qui sì qui no dà solo delle indicazioni di carattere generale poi le scelte vengono tutte tra tramontate in pratica con il Piano degli Interventi che è lo strumento con il quale poi si fanno le scelte quelle vere.
Quindi tanto per darvi dei numeri noi con il Piano degli interventi che abbiamo vigente fino a ieri.
Eravamo prossimi a un consumo di suolo che si avvicinava ai 24 ettari questa sera con la variante precedente.
24.000 e scusa 24 e il terreno è di 4024 ettari la nuova legge ci consente di consumarne 20,33 è evidente che dopo l' adozione del PATI bisognerà fare anche un adeguamento del Piano degli Interventi per rientrare in quei parametri cosa succede nello specifico a paese a paese succede che il Piano vigente.
Consumare 24 ettari il patto ci dice ne dovete consumare sostanzialmente 20 la variante che abbiamo adottato con il terzo punto all' ordine del giorno.
Già recupera quasi 4 ettari di di suolo.
Consumabile.
Quindi diciamo che già con la variante.
9 al secondo Piano degli interventi ci si avvicina all' obiettivo che fissa la Regione in realtà posso anticiparvi che sono già pervenute in Comune delle richieste delle ulteriori richieste di riclassificazione delle proprie aree la maggior parte devo dire sono relative a grandi aree di espansione sulle quali evidentemente il mercato non ha trovato.
Soluzione con il nostro Piano degli interventi i proprietari spesso si chiedono se non sia vantaggioso a questo punto rinunciare a parte di quell' edificabilità qui invece noi con la variante 9 abbiamo solo contemplato quelle che chiedevano l' eliminazione completa.
Dell' edificabilità del singolo soggetto e quindi diciamo che con una prossima variante al Piano degli Interventi si rientra facilmente all' interno nei parametri che ha fissato la Regione per il consumo del suolo.
Già comunque siamo molto vicini all' obiettivo con la variante 9.
Ci sono altri interventi.
Dichiarazioni di voto allora poniamo in votazione il quarto punto all' ordine del giorno favorevoli.
Contrari astenuti.
Con 10 voti favorevoli nessun contrario e 6 astenuti viene approvato anche il quarto e ultimo punto all' ordine del giorno.
A questo punto non mi resta che dichiarare chiusa la seduta del Consiglio comunale grazie.