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Speaker : Presidente Tagliavini
Buonasera a tutti invito i signori Consiglieri a prendere posto nei banchi. Chiedo cortesemente alla dottoressa Fioretto di fare l’appello nominale, grazie.
(Appello nominale)
Hanno risposto all’appello nominale 27 Consiglieri, dichiaro aperta la seduta. Chiedo cortesemente ai Consiglieri Fiorentin e Pellizzari di fungere da scrutatori e li ringrazio.
Sono assenti giustificati i Consiglieri Marinello, Bitonci e Bitonci. Il Consigliere Pillitteri ha comunicato che arriverà in ritardo. Per quanto riguarda la Giunta, oltre al Sindaco saranno assenti l’Assessore Benciolini, l’Assessore Nalin e l’Assessore Colasio.
Do la parola all’Assessore Bonavina per l’avvio della cerimonia di consegna dei riconoscimenti al merito sportivo. Parola all’Assessore Bonavina.
Invito a fare silenzio.
Speaker : Assessore Bonavina
Grazie, Presidente. Buonasera, Consiglieri. Ho il piacere questa sera di introdurre all’attenzione del Consiglio Comunale degli atleti che ancora una volta hanno portato in alto il nome della Padova sportiva. Abbiamo… avremo un riconoscimento per l’ASD Padova Rugby e poi avremo un riconoscimento per l’atleta Maximilian Sontacchi.
Per quanto riguarda la ASD Padova Rugby, questa sera abbiamo la presenza del coach Franco Tessari e degli atleti Hassan Kbadi, Nicolò Toscano e del nostro Consigliere Paolo Sacerdoti. Per quanto riguarda invece Maximilian Sontacchi, che sta entrando adesso in Consiglio Comunale, dopo lo presenterò.
Volevo soltanto spendere due parole per quanto riguarda la Società e per quanto riguarda l’atleta Sontacchi perché meritano veramente attenzione e riconoscimento. La ASD Padova Rugby è per la terza volta consecutiva campione d’Italia nel loro campionato. Devo dire che tre anni fa è stato organizzato proprio qui a Padova il primo campionato italiano e loro lo hanno vinto, poi si sono confermati campioni d’Italia l’anno scorso e anche nel 2019 si sono riconfermati ancora per uno splendido triplete come campioni d’Italia. Nel… in particolare quest’anno il loro successo l’hanno ottenuto a Milano contro, nella partita contro la squadra milanese ottenendo un risultato schiacciante per 53 a 23, se non ricordo male, il punteggio, il punteggio finale e quindi grazie, grazie veramente per quello che fate, per tutta anche l’attività promozionale che fate quando andate in giro per l’Italia.
Vedo con piacere Nicolò Toscano che prima del Consiglio scherzavo, perché ieri sono andato ad assistere a una partita di basket in carrozzina e lui ha partecipato anche al campionato di basket in carrozzina, devo dire che ieri ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore di rugby e non di basket e quindi Nicolò comunque grazie e complimenti.
Quanto invece a Maximilian Sontacchi, che ha vinto il Campionato Italiano di motociclismo nella classe 600, volevo spendere due parole perché è un ragazzo, un atleta che… poco conosciuto probabilmente dai riflettori, ma credo che sia un orgoglio per la nostra Padova sportiva avere atleti di questo genere che fanno, oltre all’attività sportiva fanno anche un’attività promozionale di formazione che… tutti quanti dobbiamo veramente ringraziarti. Volevo soltanto leggere qualche riga della sua storia, perché Maximilian nasce a Padova nel 1988, cresce come tanti con poca passione per lo studio ma con una grande passione per la moto. Sceglie di lavorare e Max acquista la sua motocicletta, Max corre ma solo in pista, in strada va piano. La sua prudenza però non basta e il 23 luglio del 2005 mentre percorre una strada bagnata per la pioggia un’auto pirata invade la sua corsia di marcia. A nulla serve la velocità moderata, a nulla servono le protezioni che Max indossa, l’auto lo urta sul gomito, lui perde il controllo e cade, finisce contro il guard rail e batte violentemente la schiena. Risultato: due vertebre scoppiate e lesioni del midollo spinale. L’auto scappa, del conducente nemmeno una traccia e mai più notizie. Una sola notizia invece per Max purtroppo molto triste, quella che nessuno si vorrebbe mai sentire dire: sarà costretto per sempre sulla sedia a rotelle, le gambe non le userà mai più. Max ancora in ospedale si dà subito da fare, accetta di diventare uno dei testimoni del Progetto Icaro per la sicurezza e la sensibilizzazione patrocinato dalla Polizia Stradale e dal Ministero degli Interni, un impegno che lo vede ancora oggi protagonista di incontri con i ragazzi delle scuole. Comincia intanto un lunghissimo periodo di riabilitazione, tre anni di ospedale con un solo pensiero, non arrendersi mai e questa determinazione diventa inarrestabile al rientro a casa quando senza clamori mediatici Loris Capirossi lo va a trovare e gli regala il suo casco. Max torna a sorridere, prende coraggio e decide, la vita inizia ora. Appena esce dall’ospedale cerca di creare qualcosa per dare la possibilità a tutte le persone con disabilità di divertirsi con i motori in sicurezza, go-kart, auto e qualsiasi altro mezzo esistente o da inventare e invenzione fu. Nel 2009 Max con l’aiuto di Riccardo Errani e Federico Sceriffo crea le prime auto da drifting per disabili. Il drifting per chi non lo sa è quella specialità… di mettere la vettura di traverso su pista, strada o fuoristrada, Max riprende così l’attività agonistica. Nel 2010 ottiene sostenendo l’esame a Monza il certificato da pilota e istruttore che gli consente di aprire la prima scuola di drifting per disabili in Europa. Per la cronaca la licenza gli viene data al Team Orange, protagonista in tutto il mondo della disciplina del drifting, da questo momento in poi inizia la carriera di Max nel Moto Sport. Grazie anche a Franco Munari si diverte e impara sempre di più la tecnica a Cortina in una pista esclusiva su neve e ghiaccio, un vero paradiso tra le bellissime montagne e paesaggi mozzafiato. Nel 2011 le sfide diventano sempre più difficili e Max con le quattro ruote, capace di cancellare ogni differenza, decide di partecipare al Campionato Italiano Drifting come unico disabile contro tutti i piloti normodotati e si leva la bella soddisfazione di arrivare a metà classifica. Parallelamente prosegue la propria battaglia a favore della sicurezza stradale. Le basi sono ormai gettate per Max per intraprendere una grande carriera come pilota, nel 2013 per esempio è un atto… è un anno difficile ma ricco di grandi soddisfazioni ma allo stesso tempo, come dicevo, molto difficile perché per fare questo sport è necessario avere un budget, ne parlavamo prima, Max, un budget di sponsor importanti perché è evidente che è uno sport che richiede un grande impegno da questo punto di vista. Egli nel 2013 arriva al dodicesimo posto su 160 partecipanti, un successo inaspettato per l’unico disabile in gara. A questo punto Max inizia a pensare di poter coronare un sogno, ha acquisito la giusta esperienza e ha un grande bagaglio tecnico e il nuovo progetto che lo porterà a realizzare il suo sogno e grazie agli incredibili risultati può contare su grandi aziende che credono nella sua attività.
2014 un anno di transizione, nel 2015 Max è il primo paraplegico che sale su una moto da velocità, con la Onlus Di.Di. Diversamente Disabili inizia un percorso fatto di mille emozioni e grandi risultati e si riaffaccia al mondo delle competizioni partecipando al Dream World Bridgestone Cup, l’unica gara riservata a piloti disabili e organizzata sul tracciato di Vallelunga. Nel 2016 nasce in suo onore il Bura Racing Team, Max e Luca uniscono le forze per un reparto di moto speciali, inizia un anno magico. I due partecipano come unici due disabili alla coppa amatoriale Rehm Race Days con gare in tutta Europa e chiudono al nono posto su 195 partecipanti, dietro a soltanto otto normodotati. Nel 2017 la svolta, la SK Racing sceglie Max per la divisione disabili, una grande felicità che viene frenata da un evento drammatico, la morte in un incidente stradale di Cristiano Lucchinelli con cui Max aveva condiviso l’impegno per la sicurezza in pista e in strada, ma la vita continua, Max lo sa bene e a metà stagione si presenta finalmente una grandissima opportunità per lui. Forse con l’aiuto del suo angelo Cristiano, Pata, famoso sponsor, sceglie Max per rappresentare Yamaha nelle competizioni per disabili e gli mette a disposizione della nuova e tanto sognata Yamaha R6. Arriviamo ai giorni nostri, arriviamo al 2019 in cui Max si laurea campione italiano, bravissimi tutti quanti.
Speaker : Toscano Nicolò – Presidente ASD Padova Rugby
Niente, io sono onorato di rappresentare questo gruppo, che è il Padova Rugby, e ringrazio te, Diego, in prima persona ma in generale tutta l’Amministrazione comunale di Padova e soprattutto anche il nostro Paolo Sacerdoti che fa parte di questo, di questo Consiglio Comunale che da sempre ci sostiene nell’attività del fare rugby in carrozzina senza il sostegno dell’Amministrazione come quello che ci viene dato dal Comune di Padova non riusciremmo a permettere a tanti ragazzi di fare sport in carrozzina. Al di là del successo sportivo che ci ha permesso di essere qui questa sera a ritirare questo graditissimo e preziosissimo premio, la nostra missione è sempre quella di tirare fuori più ragazzi possibili di casa per fargli fare sport e fargli provare le emozioni che io e i miei compagni, Hassan, Paolo e il nostro coach Franco e gli altri compagni che non sono potuti essere qui questa sera, proviamo nel quotidiano a fare il rugby… facendo il rugby in carrozzina. Grazie ancora a tutti quanti e grazie della bellissima serata.
Speaker : Sontacchi Maximilian
Grazie a tutti. Non pensavo che facessi… che partissi dall’antiguerra a raccontare tutta la mia storia. Grazie a tutto il Comune di Padova, grazie, sono davvero onorato finalmente di ricevere un premio anche dal mio Comune natale dove insomma ho sempre… dove sono nato e cresciuto e faccio i complimenti anche ai miei colleghi sportivi. Niente, grazie davvero, sono davvero onorato, speriamo di vederci anche l’anno prossimo da campione internazionale e niente, grazie infinite a tutti e grazie a tutti quelli che mi sostengono, famiglia, amici e sponsor.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessore Bonavina. Ringrazio e saluto a mia volta la società ASD Padova Rugby e l’atleta Max Sontacchi.
Possiamo a questo punto procedere con i lavori consiliari. Adesso ci attende la fase delle interrogazioni. Il primo a interrogare è il Consigliere Luciani, cui do la parola.
Sì, allora il Consigliere Luciani rinvia al prossimo Consiglio. Segue nell’ordine come Consigliere di minoranza la Consigliera Pellizzari, cui do la parola.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Grazie, Presidente. Mah, io desideravo interrogare il Sindaco che però vedo che non c’è…
Eh… sì, sì, so che non c’è perché aveva dato giustificazione, quindi pongo la mia interrogazione al Vice Sindaco. Se vai là, se mi va lì, signor Vice Sindaco, io la ringrazio e la prego di ascoltarmi.
Allora, mi riferisco alle notizie apparse oggi su tutti i giornali, che sono quotidiani, a proposito della liquidazione della ZIP. A beneficio dei colleghi, dei miei colleghi Consiglieri, poiché so bene che il Sindaco, che non c’è, conosce bene per esperienza diretta le vicende del Consorzio, illustro brevemente i termini della vicenda. Il Consorzio ZIP nasce per decreto prefettizio negli anni Cinquanta con l’intento di creare una zona industriale nel Distretto Est della città e a oggi consta 11 milioni di metri quadri di terreni bonificati e alienati a soggetti che… esercitano attività industriali. Si tratta del maggior distretto industriale del Nord, del Nord-Est, ed è indubbiamente un fiore all’occhiello della nostra città. Quanto al Consorzio in sé come organo amministrativo partecipato dal Comune, voglio sottolineare che i bilanci pubblicati evidenziano un costante attivo, fatta eccezione per un unico anno dal 1956 ad oggi e nessuna esposizione bancaria.
Il tema ripreso dal signor Presidente della Provincia e dal signor Presidente della Camera di Commercio, tema che ricorre ciclicamente da anni, riguarda il presunto esaurimento dello scopo per cui il Consorzio fu attivato, vale a dire l’alienazione delle aree. Mi sia consentito di suggerire che tale argomento è quantomeno superficiale e non considera le implicazioni a lungo termine della liquidazione della ZIP. Il Consorzio infatti è diretto proprietario delle strade e dei cavidotti che costituiscono il comprensorio e provvede alle relative manutenzioni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Basta percorrere Corso Stati Uniti o qualsiasi altra via del territorio della ZIP per apprezzarne lo stato manutentivo che costituisce la prima attrattiva per nuovi insediamenti così come per la permanenza delle imprese.
Questo è proprio il cuore della questione, negli anni Settanta il primo insediamento industriale, che oggi conosciamo come Zona Industriale Nord, per intenderci Via della Navigazione Interna, Via Prima Strada e così via, venne retrocesso al Comune, in altre parole la proprietà delle strade e relativi oneri manutentivi passarono dal Consorzio al Comune di Padova, sostanzialmente è quello che si vuole fare oggi.
È evidente a chiunque la differenza di quell’area e quella rimasta di competenza di ZIP e successivamente sviluppata e valorizzata fino a oggi, non è difficile presumere che la sorte della Zona Industriale Sud farebbe presto la medesima fine di quella Nord, non già per negligenza del Comune ma per la fisiologica necessità di dividere le risorse in un territorio ben più ampio. La liquidazione del Consorzio comporterebbe inoltre la necessità di suddividerne il patrimonio tra le compartecipanti, il che genera ulteriori interrogativi sull’opportunità dell’operazione, posto che il Comune sarebbe l’unico ente ad assumere oneri importanti per il futuro di una zona industriale e che ha indubbie ricadute positive sia per la Provincia che per la Camera di Commercio.
Chiedo pertanto al signor Sindaco, in questo caso al signor Vice Sindaco, quale posizione ha maturato l’Amministrazione a tal proposito e soprattutto come intenda farsene carico.
Per quanto riguarda i 12 dipendenti, è chiaro che non possono essere lasciati a casa per evidenti ragioni umane oltre che giuridiche e quindi il Comune se ne farà carico come per gli oneri manutentivi. Bene, non sarebbe stato corretto fare queste valutazioni prima di procedere con la liquidazione dell’Ente, valutando anche la modifica degli indirizzi e dello scopo originario? Questa è la mia domanda, signor Vice Presidente.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco, non al Vice Presidente ma al Vice Sindaco, è lui l’interrogato, prego.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente.
Io guardo sempre avanti.
Ringrazio la Consigliera Pellizzari che dà l’opportunità di parlare di un tema che è oggi effettivamente di grande attualità per la città e devo dire che ne parliamo oggi anticipando un po’ quelli che erano i tempi che la nostra Amministrazione si era data per gestire la questione nella misura in cui Camera di Commercio e Provincia di Padova deliberando nei loro rispettivi organi la messa in liquidazione dell’Ente hanno in qualche modo anticipato ogni passo da parte dell’Amministrazione comunale. A questo punto infatti i tre soci, Comune, Camera di Commercio e Provincia, si trovano in qualche maniera con delle posizioni già deliberate da due dei tre soggetti e il Comune in qualche maniera si trova a dover inseguire una posizione che è stata anticipata. Il tema però era in discussione già da tempo nella misura in cui la struttura finanziaria della ZIP rappresenta delle criticità. È vero che storicamente ha avuto una sua funzione, è vero anche che negli ultimi anni… la disponibilità di nuovi terreni da mettere a urbanizzazione, da mettere a disposizione per i nuovi insediamenti produttivi, aveva trovato ormai un limite nella disponibilità fisica della zona. Per questa ragione negli ultimi anni i costi di gestione dell’Ente sono stati tali da utilizzare i proventi della cessione delle aree alla fine prevalentemente per gestire i costi operativi dell’Ente stesso. Ogni azienda sa che utilizzare capitale e quindi, diciamo così, beni per la gestione dei costi correnti rappresenta nel medio-lungo termine un problema di sostenibilità e questo tema è un tema che stiamo dibattendo da un po’ di tempo all’interno dell’Amministrazione, cercando una soluzione che sia il più possibile, diciamo così, non traumatica in relazione a quella che è la tradizione di un Ente che riconosciamo è di primissimo piano e di grande prestigio non solo per la nostra città ma direi per l’intera Regione, per l’intera comunità nazionale.
Ecco, per questa ragione non abbiamo ancora preso come Amministrazione comunale una posizione formale, anche se a questo punto il… la posizione presa dagli altri due soci ci impone di accelerare molto i tempi. È prioritario per noi ovviamente non causare problemi particolari a quelli che sono i dipendenti che rappresentano delle competenze di grande professionalità e di grande importanza per la nostra città, ma io sono confidente che una soluzione la si possa trovare, soprattutto ritengo importantissimo andare a disciplinare tutte le relazioni che esistono tra il Consorzio e l’Amministrazione in relazione a tutti quelli che erano gli accordi presi inizialmente e alla modalità con cui questi sono stati gestiti nel tempo. Su questo so che ZIP ha dato un incarico ad un professionista esterno che sta mettendo a punto tutta una serie di misure e di accordi che è necessario andare a definire per gestire, diciamo così, il rapporto tra il Consorzio e gli Enti amministrativi di riferimento e da questo punto di vista credo che gli esiti di questo lavoro saranno molto utili… a questo punto ritengo non tanto per l’Amministrazione quanto per il soggetto liquidatore dell’Ente per riuscire a definire tutto quanto in questo momento non trova completa definizione nella relazione tra l’Amministrazione e il Consorzio stesso.
Mi sento quindi di rassicurare dal punto di vista occupazionale che una soluzione possa essere trovata e ritengo che si procederà con la massima cautela per definire questo processo che non è un processo di annientamento dell’Ente, ma io credo che sia l’occasione per ripensare il ruolo di un soggetto che non può più procedere prevalentemente in termini immobiliari ma che deve procedere in termini di promozione del territorio e io credo che una funzione ad un soggetto, che potrà chiamarsi anche in modo diverso, ma che potrà tenere viva la tradizione di una gestione dell’area, tenendo conto che grosso modo i proventi che vengono dalla gestione dei sottoservizi e dalla gestione di tutte le attività che, come diceva molto bene, dal punto di vista gestionale sono di prim’ordine, ecco, questi proventi possono essere controbilanciati da quelli che sono gli oneri per la gestione dell’area stessa. Per cui dal punto di vista operativo ritengo che non sia dirimente la presenza o meno del Consorzio e dirimente la presenza o meno dei flussi di cassa e quindi la necessità di gestire in maniera oculata quel territorio, e questo credo che sarà assolutamente garantito, ma io penso che si possa anche andare ad individuare delle funzioni probabilmente diverse da quelle storiche con un soggetto che a questo punto ritengo possa essere diverso dal Consorzio storico, ma che comunque avrà le competenze e avrà la capacità di rendere attrattivo il nostro territorio per le imprese del territorio stesso ma anche e soprattutto per le imprese che guardano ad una collocazione in Italia e in Europa e possono trovare a Padova un territorio dove accasarsi e dove creare economia, creare lavoro e creare delle opportunità.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola per la replica alla Consigliera Pellizzari.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Grazie, Presidente. Soprattutto grazie al Vice Sindaco, le sue parole sono molto rassicuranti, però le confesso che comunque visto quello che è accaduto nell’altra parte della Zona Industriale, ci lascia un pochino perplessi che la Zona Nord diventerà bella perché gli esempi di mal funzionamento ci sono purtroppo, insomma, è così evidente, come le ho detto prima, basta percorrere le vie che le ho detto, insomma, diciamo che tutti se ne possono rendere conto. Ecco, rimane la nostra grande perplessità che il Comune possa fare, dico non tanto per negligenza del Comune, assolutamente, dell’Amministrazione, ma proprio per quanto riguarda il grande lavoro che c’è da fare. Siamo un po’ perplessi, ecco, io mi auguro che quanto lei ha detto, quanto lei ha assicurato veramente corrisponda alla verità, ma non perché lei non dica la verità ma perché sia anche difficile farlo, per cui lei stia tranquillo, vada avanti che noi staremo molto all’erta e guarderemo come verranno svolti i lavori e saremo sempre, sempre pronti a fare le nostre rimostranze, tenuto conto che appunto la mia domanda era avete ben preso in considerazione il fatto che si poteva magari pensarci, ormai è una condizione che… soluzione che è stata ormai presa e non se ne va più avanti, cioè è così e basta? Non è che ci potete ripensare a un eventuale mantenimento della ZIP nel Consorzio? Era… la mia domanda era questa. Bene, comunque…
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Pellizzari, l’interrogazione l’ha esaurita prima e ha ricevuto risposta, quindi non può essere formulata una ulteriore domanda. Magari se eventualmente riterrà in altra sede di integrare la risposta, il Vice Sindaco potrà sempre farlo per iscritto.
Se non aveva concluso le restituisco la parola perché le restavano trenta secondi, ma non per fare altre domande. Allora, trenta secondi per completare la replica.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Per favore se mi può scrivere, mettere per iscritto quanto lei mi ha detto? Grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, per la prossima interrogazione la parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Grazie, Presidente. Voglio interrogare l’Assessore Bressa su una questione che da qualche giorno, da qualche giorno noto, insomma, in città e cioè la… il deserto nelle piazze, cioè vuol dire che non ci sono più tavolini, eccetera.
Allora io mi chiedo, non sono un assiduo frequentatore giornaliero delle piazze, se, cioè mette un po’ di tristezza a dir la verità, non vedere niente, siccome sappiamo, no… che c’è tutta una querelle sulla questione plateatici sì, tende, Sovrintendenza e via discorrendo, volevo capire in… a che punto siamo, cosa stiamo facendo, che cosa dice la Sovrintendenza, che cosa dicono i commercianti, comunque coloro che usufruiscono della piazza. È chiaro che vederla deserta non è la stessa cosa di vederla anche coperta da tavolini, ciò vuol dire che talvolta ci si rendeva conto che la piazza non esisteva più, esistevano solo i tavolini e quindi voglio capire appunto come si sta procedendo e qual è la situazione attuale e ovviamente quella futura, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola all’Assessore Bressa.
Speaker : Assessore Bressa
Sì, grazie, Presidente, e grazie al Consigliere che pone la questione. Oggi siamo in questa situazione, che in particolare riguarda Piazza dei Signori, lì dove c’è una prescrizione che è stata introdotta dal Sovrintendente Tiné, quello che oggi è stato trasferito a Verona, con lo scambio che è avvenuto, che ha portato qui a Padova invece il Sovrintendente Magani, e che ha previsto per Piazza dei Signori e solo per due occupazioni di Piazza delle Erbe, che sono quelle che sono distanti dalla quinta architettonica di riferimento, così com’è per Piazza dei Signori, un periodo invernale nel quale non è concesso al Comune rilasciare queste occupazioni. Per cui nella situazione delle piazze dove vediamo magari anche altre situazioni, vedevo anch’io in questi giorni di Piazza della Frutta, dove non sono presenti i plateatici che storicamente vediamo, è solo perché siamo in una fase invernale in cui ancora non sono state richieste le concessioni, ma lì non ci sono prescrizioni, è una scelta degli esercenti quella di collocare tavolini e sedie man mano che avanza la stagione più calda. Invece per quanto riguarda Piazza dei Signori e questi due casi, che però sono casi di soggetti, il Goppion e il Vergnano, possiamo fare i nomi perché sono ben identificabili, che comunque metterebbero questi tavolini a marzo. Quindi di fatto la prescrizione va a colpire quei 2, 3, 4, forse, esercizi commerciali, pubblici esercizi di Piazza dei Signori che mettono i tavolini normalmente anche durante il periodo invernale e chiaramente questa assenza crea l’effetto che ben veniva descritto.
A che punto siamo, quindi? Ovviamente noi lavoriamo per trovare un punto di equilibrio più avanzato rispetto alle esigenze di tutela del nostro patrimonio storico-artistico, ma al tempo stesso anche le esigenze della libera iniziativa imprenditoriale che rende vivo, accogliente il nostro Centro Storico anche con la presenza di tavolini e sedie. Quindi abbiamo chiesto al nuovo Sovrintendente di poter riprendere in mano tutte le prescrizioni che sono state consegnate nel giro di diversi mesi al Comune, che hanno poi subìto una serie di modifiche, perché c’è stata un’opera di mediazione che per esempio ha portato in Piazza dei Signori al fatto che inizialmente non era possibile prevedere l’installazione degli ombrelloni tutto l’anno, oggi invece grazie alla mediazione che abbiamo portato avanti nel periodo estivo gli ombrelloni possono arrivare fino alle cinque era previsto prima dell’arrivo di Tiné, adesso fino anche alle 19, quindi degli avanzamenti sono stati fatti, però è necessario prendere in mano tutto questo lavoro, verificarlo, rivederlo. Dal nostro punto di vista ci sono ancora prescrizioni che sono troppo pesanti, che non sono, come dire, allineate a un punto di equilibrio rispetto a queste esigenze contrapposte e l’intendimento molto positivo che è emerso con il nuovo Sovrintendente è stato proprio quello di convocare un tavolo, e sarà convocata la prima riunione il 20 gennaio, che vede coinvolte le parti, quindi il Comune e la Soprintendenza e al tempo stesso anche le associazioni di categoria per introdurre una nuova logica, cioè fino adesso il Comune riceveva delle prescrizioni della Soprintendenza ed era in qualche modo obbligato a trasferirle agli esercenti perché sulla base dell’articolo 106 del Codice dei beni culturali quelle occupazioni non erano dotate della necessaria autorizzazione della Soprintendenza. Con invece la nuova logica che ha introdotto il Sovrintendente Magani entreremo nella dinamica di un accordo tra le parti, un accordo che potrà essere in una prima fase ex articolo 15 della legge 241, cioè l’accordo di collaborazione tra Enti che hanno una finalità comune, ma che poi coinvolgendo la Regione potrà diventare anche un accordo ex articolo 52 del Codice dei beni culturali. Con quell’accordo potremmo rivedere tutto l’impianto delle prescrizioni, io penso che la prescrizione per la quale durante il periodo invernale non possono essere messi tavolini e sedie in piazza dei Signori sia eccessiva e sia necessario rivederla, così come sono eccessive ed è necessario rivedere altre prescrizioni. Mi pare che dall’altra parte ci sia la buona volontà di far arretrare in qualche modo un po’ il ruolo della Soprintendenza rispetto a prescrizioni che sono entrate forse fin troppo nel dettaglio anche dell’arredo urbano, ma questo lo verificheremo al tavolo, e quindi con questo nuovo strumento riportare a una situazione di migliore, diciamo, punto di equilibrio la situazione. Ho chiesto proprio che fossero coinvolte le associazioni di categoria proprio perché è giusto che al tavolo si lavori tutti con un obiettivo comune, uscendo anche da una logica di contrapposizione che normalmente si è andata a creare in questo periodo. Per cui non abbiamo mai mollato come Amministrazione comunale e soprattutto con questa nuova fase che si apre cercheremo di ottenere quei risultati che già abbiamo ottenuto nella fase di mediazione, ma che attraverso questo accordo potrà risolvere anche queste ultime penalizzazioni che lei insomma ha evidenziato e che sono ancora presenti.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Tiso per la replica.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Grazie, Assessore. Io spero si arrivi veramente ad una scelta equilibrata tra i vari… tra commercianti, tra le organizzazioni di categoria, tra Comune e Sovrintendenza, perché a volte si fanno tre passi avanti per farne uno indietro e quindi io credo che mettersi al tavolo sia importante.
Io spero, io spero però che l’equilibrio ci sia da tutti, ciò vuol dire anche nell’occupazione degli spazi nella piazza perché questo è veramente importante perché altrimenti qua non si capisce bene, appunto, non si capiva bene dove era la piazza o dov’erano i tavolini, insomma, perché altrimenti c’è una spinta all’esagerazione da parte di qualcuno. Naturalmente capisco che i tavolini significa incassi, significano persone che si siedono, eccetera, però allo stesso tempo ci sono anche persone che passeggiano, turisti che arrivano e credo che abbiano il diritto di vedere una piazza così com’è anche di sera, credo che questo sia importante e spero appunto che il nuovo Sovrintendente riesca a mettere al tavolo e a capire le esigenze e d’altra parte anche si capisca l’esigenza della Sovrintendenza ma anche dell’Amministrazione comunale che cerca sempre di mettere assieme un equilibrio, però di fatto a volte non ci riesce. Io spero che questa volta si riesca a fare, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Per la prossima interrogazione la parola alla Consigliera Mosco.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
Grazie, Presidente. Desidero rinviare la mia interrogazione alla prossima seduta consiliare mantenendo la mia posizione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Va bene. La parola allora al Consigliere Moneta.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Grazie, Presidente. Questa sera vorrei interrogare l’Assessore allo Sport, Diego Bonavina, riguardo l’attuale situazione del Velodromo Monti.
Ho letto poco prima di Natale alcuni articoli che dichiarano la pista come impraticabile e quindi ho voluto approfondire la questione e purtroppo mi sembra abbastanza grave, ma vorrei capire come e quali sono le possibilità della nostra Amministrazione di rimediare al problema. In particolare la progettazione e l’installazione della resina al quarzo, cioè di una resina poliuretanica con microsfere di vetro che avrebbe dovuto limitare lo scivolare delle biciclette lungo il velodromo, si è rivelata molto pericolosa per i ciclisti e proprio il parere della Federazione ciclistica italiana ha affermato che questa pista non è nemmeno non solo omologabile, ma non è proprio agibile dagli atleti e pertanto i nuovi gestori che sono entrati in possesso della struttura da ottobre scorso, cioè data dell’affidamento, non… da allora non possono svolgere alcuna attività e nonostante i lavori fossero stati terminati dalla ditta appaltatrice ancora nel dicembre 2018 il Comune da allora non aveva mai richiesto alcuna omologazione e pertanto non si capisce se questo periodo di oltre un anno e mezzo si era già resa conto che il capitolato era stato formulato sbagliato o appunto se questo errore è riconducibile ai propri tecnici piuttosto che invece imputarlo ai progettisti o agli esecutori della medesima opera.
Fatto sta che l’attività federale ormai per il prossimo anno entra nel vivo a marzo e mancano ormai meno di tre mesi, ma non abbiamo nessuna notizia di quello che potrà essere l’utilizzo o meno di quella che è il velodromo e la pista ciclistica più grande del… se non sbaglio, anche del Veneto e non solo, perché purtroppo si comincia a marzo ma gli sponsor e tutte le attività che girano intorno al mondo del ciclismo vogliono delle certezze e le vogliono al più presto perché altrimenti si rischia che… l’assenza di investitori, di sponsor non garantisca in alcun modo la possibilità che questi atleti corrano, che le squadre si allenino e che il velodromo abbia l’utilizzo e la vita che merita una delle grandi strutture che ha fatto la storia anche di Padova.
Quindi io vorrei chiedere a che punto siamo, se c’è qualcuno che ha ammesso le proprie responsabilità, se c’è stato davvero un errore nella nostra progettazione e chi anche ha controllato evidentemente questi lavori, perché da quello che risulta nel capitolato erano previsti il rilievo degli strati sottostanti di cemento per almeno la ricostruzione di tre strati con il rifacimento di tutti i giunti nella pista. Nessuna di queste cose appare svolta se non l’unico strato superficiale, quindi con l’installazione di questa resina che però, ahimè, secondo la Federazione non avrebbe mai dovuta essere usata, ma come in altre piste in Italia sarebbe stato sufficiente uno strato di cemento liscio. Oltretutto perché questa opera è costata all’Amministrazione la bellezza di 338.000 euro per una lunghezza della pista che è di 300 metri. Guardando quelli che sono i velodromi del Nord-Est, proprio nello stesso anno è stato rifatto anche il Velodromo di Pordenone che ha una dimensione di lunghezza di ben 100 metri in più, quindi di 400 metri, e il rifacimento con un’opera, diciamo, un’operazione che a mio parere risulta più massiva e più massiccia, è costato solamente 109.000 euro, quindi è costato un terzo rispetto, rispetto a quello che noi Comune abbiamo investito per un’opera che purtroppo, ahimè, non riusciamo a capire se possa davvero funzionare o se sia assolutamente inutile e debba essere ricostruita. Quindi…
Speaker : Presidente Tagliavini
La invito a concludere, Consigliere.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Vorrei, vorrei capire se riusciamo tempestivamente a correre ai ripari per evitare scivoloni, questo un po’, insomma, è una, una metafora perché si spera che nessuna atleta ciclista cada su questa pista perché le sfere di vetro sarebbero molto pericolose per la loro salute, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola all’Assessore Bonavina.
Speaker : Assessore Bonavina
Sì, grazie, Consigliere Moneta. È un argomento molto, molto spinoso e molto antipatico per me, perché quando purtroppo le ciambelle non riescono col buco il primo a rammaricarmene sono io.
Effettivamente le cose sono andate come lei ha descritto, devo dire che l’unica imperfezione, e parto dalla fine, è quella relativa ai costi, nel senso che i costi sono tutti giustificati perché non è stato sottolineato con la dovuta e la doverosa importanza il fatto che stiamo parlando del Velodromo Monti, che è sì uno dei più importanti a livello non solo Veneto ma a livello nazionale, ma è anche il più vecchio e purtroppo in corso d’opera ci siamo resi conto che il problema più importante era quello della congiunzione dei giunti, che oltretutto rappresentavano il motivo principale per cui nei locali sottostanti alla pista era sempre, c’erano sempre infiltrazioni d’acqua. Quindi è stato… dovuto fare, abbiamo dovuto fare un primo intervento di impermeabilizzazione e l’intervento più difficile è stato quello di riunione dei giunti che, se lei va a controllare adesso, con il movimento che c’è normale, mi spiegano i tecnici, addirittura esternamente era obbligatorio intervenire indipendentemente dal grado di rudezza del dell’asfalto che è stato posto, però abbiamo risolto intanto il problema sotto, la pista adesso regge perché è stato fatto questo intervento, è stato deciso di fare questo intervento proprio per salvaguardare la pista.
Quanto all’utilizzo che lei giustamente ha detto del materiale, lì stiamo valutando se è stato un errore nel capitolato, se è stato un errore in chi ha eseguito i lavori e quindi ha utilizzato un materiale che non doveva essere utilizzato. Certamente le posso assicurare che quando sono andato a verificare io, che non sono sicuramente un tecnico, mi sono accorto personalmente che il… c’era un grado di ruvidità che era sicuramente superiore rispetto a quello normale delle piste, delle piste di ciclismo. Abbiamo provato a fare da novembre dello scorso anno abbiamo provato a fare degli interventi risolutori perché chiaramente dovevamo capire se applicando uno strato di resina sopra e un… prima una levigatura e uno strato di resina si poteva risolvere il problema. Abbiamo fatto tre prove da questo punto di vista, devo dire che anche purtroppo il periodo di novembre a cavallo con dicembre non abbiamo potuto fare alcun tipo di intervento per via della pioggia, era necessario aspettare il… un periodo appunto di carenza di pioggia. In questo periodo hanno ultimato tutti i tipi di controlli, adesso finalmente grazie anche all’ultimo sopralluogo fatto con il responsabile della Federazione Ciclistica Italiana abbiamo trovato la soluzione, abbiamo già ordinato il materiale, ho parlato con i gestori che sono… con i quali sono sempre in contatto, gli ho assicurato che quello che mi hanno riferito i tecnici per il 29 di marzo, che c’è la Granfondo di ciclismo tra l’altro che coincide con l’apertura della stagione sportiva del ciclismo su pista, il Velodromo Monti sarà a posto. È un impegno che mi sono preso perché è necessario, abbiamo avuto anche “la fortuna”, tra virgolette, che da quando i gestori hanno vinto la gara di aggiudicazione per la gestione del Velodromo Monti, l’hanno vinta a ottobre, in quel periodo era terminata la stagione, riprende a marzo, io mi auguro veramente, è un impegno che prendo personalmente, quello che a marzo il Velodromo Monti ritornerà ad aprire i propri battenti.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola al Consigliere Moneta per la replica.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Ringrazio l’Assessore per la compiuta risposta. Il mio più che un augurio, io vorrei che ci fosse una certezza, ecco, perché perdere un’occasione non solo per tutta la parte agonistica ma anche per la parte amatoriale, per tutti i giovani, i giovani ciclisti, abbiamo molte squadre che vengono proprio a correre a Padova da tutta la provincia, quindi non avere una pista su cui poter allenarsi e poter gareggiare significherebbe dover andare in trasferta anche abbastanza lontano, come appunto al Velodromo di Pordenone e sarebbe una perdita che non possiamo assolutamente permetterci per tutto quello che è l’amore nei confronti dello sport ma anche per una questione di dignità di quelli che sono gli investimenti e i soldi dei cittadini che erano stati spesi in maniera importante per una struttura che se dopo oltre un anno e mezzo non sarebbe in grado di funzionare sarebbe davvero un… grande smacco.
La questione, sì, certo, è anche in mano a dei legali per capire su chi versino le responsabilità, sicuramente una parte di errore lo avrà commesso anche la ditta che ha effettuato i lavori, però probabilmente anche una scarsa attenzione da parte dei nostri tecnici che hanno utilizzato un materiale e scelto di utilizzare un materiale che si è rivelato poi assolutamente inadatto. Spero che, insomma, quello che è stato, gli ultimi sviluppi di cui ha appena, ha appena accennato, con una soluzione mediante un nuovo strato superficiale possano mettere in grado sia all’agibilità sia per quello che riguarda l’omologazione federale, ecco.
Un’ultima rilevazione è quella che riguarda le infiltrazioni non solo per… non solo sul manto della pista ma ce ne sono, e sicuramente sono anche molto importanti, che entrano negli spogliatoi anche da parte degli spalti. Anche lì sarà sicuramente necessario un investimento perché gran parte dell’acqua si deposita sui bacini superiori agli spalti e poi man mano entra nella struttura interna e negli spogliatoi. Quindi spero che anche questa situazione venga presa in considerazione e ringrazio l’Assessore.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati per la prossima interrogazione.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Sì, grazie, Presidente. Alcuni residenti di Pontevigodarzere mi avevano chiesto di interrogare espressamente il Sindaco per cui rinvio alla prossima seduta, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Va bene. La parola allora alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Nei giorni scorsi abbiamo appreso dai quotidiani locali che…
Speaker : Presidente Tagliavini
Per favore, se può dire prima chi interroga degli Assessori.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Sì, l’Assessore Bressa.
Nei giorni scorsi abbiamo… abbiamo scoperto dai quotidiani locali che dopo dodici anni il complesso che un tempo ospitava il Cinema Concordi finalmente troverà nuova vita, nuova collocazione. È naturalmente una notizia che ci lascia piacevolmente sorpresi e anche soddisfatti poiché un altro pezzo di città finalmente viene restituito ai padovani. Ecco, considerato che sempre dai quotidiani emerge che una parte del complesso avrà destinazione, come destinazione la ristorazione, desidero quindi interrogare l’Assessore competente sui seguenti punti e cioè cosa esattamente sorgerà in quel complesso, se e come il Comune possa avanzare qualche proposta per restituire almeno in parte la vocazione culturale che un tempo aveva quel luogo e, considerato, che stiamo parlando di un ex cinema, se esiste almeno in fase germinale un pensiero generale sui cinema chiusi che ci sono in Centro Storico, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola per la risposta all’Assessore Bressa.
Speaker : Assessore Bressa
Sì, grazie, Presidente, grazie, Consigliera. Abbiamo ricevuto dalla società proprietaria dell’ex cinema il progetto di riqualificazione dello stabile dell’ex Concordi, è un progetto che però per essere, diciamo, approvato avrà bisogno di una discussione che faremo qui, appena tutto sarà pronto, in Consiglio Comunale, perché per avallare la progettualità che è stata presentata bisognerà cambiare la destinazione d’uso, che attualmente è una destinazione d’uso cinema, a destinazione d’uso mista commerciale, direzionale e residenziale.
Avvolgo il nastro e parto, diciamo, da quando ha iniziato un’interlocuzione con i proprietari dello stabile. Inizialmente erano state vagliate diverse ipotesi di valorizzazione dell’immobile che, apro parentesi, sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato non ha un vincolo da parte della Soprintendenza, a differenza come vedremo poi di altre realtà. L’ipotesi iniziale poteva essere quella della realizzazione di un supermercato per il quale c’era un interessamento da parte di alcuni investitori. Dell’interlocuzione abbiamo pregato, nonostante fosse nella sua disponibilità comunque chiedere di poter cambiare la destinazione d’uso in quel senso, abbiamo comunque chiesto ai proprietari di verificare la fattibilità di progetti che mantenessero in forma maggiore, diciamo, la coerenza con la vocazione culturale del luogo e quindi si è iniziato a lavorare per la realizzazione di una sorta di misto cinema-ristorazione sulla base di alcuni esempi, come è stato l’ex cinema Anteo di Milano, che forse qualcuno anche in questa sede conosce, dove appunto si creano eventi, appuntamenti, dove si associa la proiezione di film anche a eventi di… che riguardano, insomma, la somministrazione di alimenti e bevande, però non si è riusciti a trovare una sostenibilità economica su quel progetto anche per assenza all’epoca di fondi, diciamo, nazionali, come il Fondo Unico Spettacolo a sostegno di questo progetto, e quindi alla fine si è trovato un compromesso per cui si è evitata, diciamo, la destinazione supermercato e si è invece andati sulla destinazione commerciale, che però prevede un punto di ristorazione.
In realtà, parliamoci chiaro, dal punto di vista formale la destinazione è commerciale, però la proprietà si è impegnata con un atto unilaterale d’obbligo a non insediare supermercati, discount o simili. Sappiamo che l’intendimento è proprio quello di un punto di ristorazione che permetterà di riaprire quegli spazi e rimetterli a disposizione dei padovani, di riqualificare uno spazio che è oggettivamente in forte degrado in questo momento, di riqualificare la piazzetta davanti all’ingresso dell’ex cinema che manterrà tutta la sua facciata con scritto “Cinema Concordi” e che andrà in qualche modo a riqualificare tutta la zona che va verso, verso il Duomo e poi ai piani superiori invece viene sviluppato attraverso la realizzazione di appartamenti che più di ogni altra cosa probabilmente assicurano anche un tornaconto economico a chi deve investire per riqualificare tutto l’edificio. Per cui quando inizieremo la discussione in Commissione e poi in Consiglio Comunale verificheremo anche se ci sono le condizioni per ulteriori richieste che il Comune vuole fare nella direzione di recuperare, diciamo, anche la vocazione culturale di quel luogo dove tutti ne abbiamo tantissimi ricordi.
Per quanto riguarda altri cinema, mi viene in mente in particolare l’Altino, che evidentemente versa in uno stato anch’esso di difficoltà, c’è una differenza sostanziale, cioè che l’Altino ha dei vincoli più importanti, è anche inserito nel documento, diciamo, chiamiamolo così, di programmazione urbanistica regionale, nell’elenco dei beni dell’architettura del Novecento che sono assolutamente da difendere nella loro sostanza, nella loro struttura, non solo quindi nella facciata. È un’opera di Quirino De Giorgio, quindi molto importante per la storia dell’architettura nella nostra città, e quindi è evidente che in quel caso l’investitore ha più vincoli anche di rispetto della conformazione interna, diciamo, dello stabile, per cui c’è qualche difficoltà in più nella nascita di un progetto nuovo. Ovviamente noi abbiamo già avviato un’interlocuzione con la famiglia Bastianello, che sono i proprietari del cinema e siamo al loro fianco nella ricerca di una soluzione positiva che ovviamente si sblocca nel momento in cui arriva qualcuno che ha la forza economica di investire sapendo che deve tenere, diciamo, viva la memoria e anche la struttura interna di quello che fino a qualche anno fa era un cinema, però è una cosa su cui noi crediamo molto. Il Concordi dà un segnale molto positivo, molto apprezzato dai cittadini, sono convinto che il Consiglio Comunale approverà quel progetto, ma ne discuteremo insieme perché è il modo migliore, ecco, per rinnovare l’offerta anche, diciamo, di somministrazione della città, però tenendo fede alla nostra memoria. È quello che abbiamo fatto con il Regolamento per i pubblici esercizi dove proprio nelle sedi degli ex cinema abbiamo previsto la possibilità di aprire attività di somministrazione anche senza licenza a fronte della riqualificazione dell’immobile, per cui è la strada che avevamo in qualche modo già assegnato a suo tempo con l’approvazione che abbiamo fatto qui in Consiglio Comunale di quelle modifiche.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello per la replica.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
La ringrazio, Assessore, anzitutto per il lavoro, in secondo luogo per averci anticipato che parleremo di questo tema in Commissione e quindi è bene aver appreso queste notizie così inizieremo ciascuno le proprie riflessioni per poi condividerle insieme e in terzo luogo per aver centrato, come dire, il punto della mia domanda che era un po’ generica, quindi se e come abbiamo qualche idea sul destino dell’Altino, evidentemente c’è del lavoro da fare, ma abbiamo ancora degli anni davanti, siamo qui per questo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola per la prossima interrogazione al Consigliere Cusumano.
Speaker : Consigliere Cusumano (M5S)
Grazie, Presidente. Desidero rinviare la mia interrogazione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola allora, seguendo l’ordine, al Consigliere Lonardi.
Speaker : Consigliere Lonardi (Bitonci Sindaco)
Grazie, Presidente. È sempre bene avere un’interrogazione pronta perché le liste corrono, corrono veloci.
La mia è rivolta al Vice Sindaco, professor Lorenzoni, e riguarda l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nella nostra città, Busitalia, in modo particolare i lavoratori di Busitalia e ancora in modo più particolare i controllori, nel senso che mi viene riferito che vi sia il persistere, se non l’aumentare di fenomeni di aggressione di viaggiatori trovati senza documento di viaggio valido nei riguardi dei controllori. Credo che questo sia un fenomeno gravissimo, un rischio che noi non possiamo consentire, che qualsiasi lavoratore non può essere sottoposto a un rischio di essere aggredito, riguarda i medici, soprattutto nei Pronto Soccorsi, le persone che tutelano l’ordine, riguarda molti altri, ma questo tipo di lavoro che è un lavoro quotidiano che molti fanno di controllare che le persone viaggino con documento pagato, va bene, va, credo, particolarmente tutelato e quindi la mia domanda è se è vero che persiste questo dato, se è vero che per caso sta anche aumentando e se vi sono dati anche statistici su quelli che sono i controlli effettuati e sulla percentuale di evasione del pagamento del biglietto di viaggio nei mezzi pubblici e se vi sono anche degli studi, un approfondimento sul… il… se riguarda in modo particolare alcune tratte oppure alcune tipologie di trasporti, i classici bus piuttosto che il metrobus oppure orari diversificati perché mi viene segnalato che di notte sul metrobus pochissimi, nei viaggi fino a mezzanotte del metrobus pochissimi paghino il biglietto e quindi quali sono le misure che Busitalia con il sostegno delle Forze dell’Ordine, dell’Amministrazione comunale, sta attuando per ridurre un fenomeno che è un fenomeno ingiusto, che provoca dei debiti, dei deficit ulteriori ad una gestione già onerosa del trasporto pubblico e che quindi ne compromette il suo ulteriore sviluppo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco per la risposta.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente. Ringrazio anche il Consigliere Lonardi che pone il tema su una questione che effettivamente a livello nazionale pone il tema della sicurezza nell’ambito dei servizi e abbiamo recentemente vissuto tutto il tema legato alla… ai trasporti sanitari su cui c’è stata molta discussione e un’attenzione particolare da parte dei media.
Per quanto riguarda la nostra città devo dire che negli ultimi mesi non abbiamo ricevuto segnalazioni particolari di criticità in relazione a quello che è un po’ l’andamento storico del… dei comportamenti, diciamo così, non consoni da parte dei viaggiatori. Quindi non ho percezione di una situazione di emergenza da questo punto di vista. È vero però che ci si è posti il tema della sicurezza dei controllori soprattutto quando ci siano dei mezzi che sono poco… poco carichi e ci possono essere quindi delle situazioni di potenziale pericolo. Da questo punto di vista abbiamo sollecitato in primo luogo una condivisione dei dati anagrafici tra la Polizia Municipale e i controllori in modo che possano avere accesso alle… ai database anagrafici in modo che sia semplice il controllo dell’identità delle persone, perché nel caso in cui non ci sia un… la possibilità di avere un documento, poter identificare la persona è estremamente importante e su questo c’è stata la disponibilità da parte della Polizia Municipale di dare supporto al personale dell’impresa per assicurare dei controlli tempestivi e affidabili. Mi risulta che siano stati fatti anche dei corsi al personale perché possa essere pronto a gestire delle situazioni di potenziale pericolo e quindi anche su quel fronte so che l’azienda si è mossa. Non sono in grado in questo momento di dare ulteriori dettagli in merito alle iniziative messe a punto dall’azienda perché non ne ho… non ho ricordo, ma posso rispondere per iscritto andando ad elencare le altre azioni che l’azienda ha messo in atto per assicurare la sicurezza del proprio personale.
Per quanto riguarda i dati sul… sull’evasione del pagamento che chiedeva, le informazioni che abbiamo dall’azienda sono inferiori al 10% come… diciamo così, ammontare complessivo nei controlli che sono stati fatti anche in maniera abbastanza dettagliata con riferimento a quella che è la… l’espletamento della gara per l’assegnazione del servizio. L’azienda per poter partecipare alla gara ha messo in atto dei controlli abbastanza puntuali ed abbastanza dettagliati e sulla base di quelli non è emerso un dato di evasione superiore a quello che conoscevamo già dai dati precedenti. Quindi adesso non so dire esattamente, comunque è dell’ordine inferiore al 10%.
Se ci siano, diciamo così, evasioni prevalentemente in alcune linee o in alcune ore della giornata, questo è un approfondimento che devo fare, non ho evidenza nell’interlocuzione con l’impresa su situazioni di particolare criticità, ma le possiamo verificare. È chiaro che nelle ore serali corrono solo alcune linee, penso al metrotram, penso alla linea 10, la linea 12, sono le linee che hanno degli orari più estesi rispetto alle altre, quindi qualora emergesse che queste linee hanno delle percentuali di evasione maggiori, bene, sarebbe abbastanza in linea con quella che è il numero di chilometri percorsi da parte di queste linee rispetto alle altre, quindi sarebbe dal punto di vista statistico perfettamente attendibile.
Ecco, mi riservo di dare risposta più puntuale sulle iniziative messe a punto per iscritto perché non ricordo tutto quanto è stato concordato in alcuni incontri che nello scorso anno abbiamo avuto tra l’Amministrazione e i rappresentanti dell’azienda.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Lonardi per la replica.
Speaker : Consigliere Lonardi (Bitonci Sindaco)
Ringrazio, Vice Sindaco, delle notizie che ha dato e immagino che molte, che una parte di questi dati necessitano di un approfondimento.
Le chiedo anche, sulla scia della collaborazione che non conoscevo tra i controllori e le Forze… i vigili urbani di Padova, che ci ha informato essere stata avviata, se non sia possibile anche suggerire a Busitalia e ai lavoratori di Busitalia che anche gli episodi negativi che succedono vengano portati a conoscenza delle Forze dell’Ordine della città, anche quando le conseguenze non sono così gravi per cui non necessitano di interventi di natura sanitaria o comunque interventi delle Forze dell’Ordine, per cui non li si porta più neppure a conoscenza, perché credo che questo fenomeno vada continuamente tenuto sotto osservazione sia per i lavoratori come anche per chi viaggia, perché è chiaro che in certe ore c’è un clima di, in alcune, per esempio, so della, appunto, del metrobus, c’è un clima per cui le persone, tante persone evitano di utilizzarlo quando tornerebbe invece comodo poterne usufruire con ovviamente la dovuta sicurezza, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola a questo punto alla Consigliera Moschetti per la prossima interrogazione.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Volevo presentare l’interrogazione al Sindaco Giordani che però non è presente. Mi riserverei la prossima volta, sempre che sia presente il Sindaco, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Va bene. La parola allora Consigliere Bettella.
Speaker : Consigliere Bettella (PD)
Presidente, rinvio alla prossima volta, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere Ferro, lei ha un’interrogazione pronta?
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, signor, Presidente. L’interrogazione era per il Sindaco ma va benissimo e parlo volentieri con il Vice Sindaco… Lorenzoni.
Sono un po’ provato da un’esperienza che ho appena concluso, un viaggio in un girone dell’inferno in Grecia, all’isola di Lesbo, nel campo profughi di Moria. Ho deciso di passare lì i giorni di vacanza che avevo insieme ad altri 23 ragazzi poco più che ventenni, io ero tra i più vecchi, per capire le cose che comunque seguo da molti anni, che le sento raccontare da molti anni e che però finché non si vivono direttamente, come mi è successo purtroppo e per fortuna in questo periodo, direttamente dove avvengono le cose peggiori che noi stiamo permettendo, queste cose non si capiscono fino in fondo. In questo campo che era stato costruito tre anni fa per contenere 2.700 persone, in questo momento, a parte la parte centrale che è gestita direttamente dal governo greco, ci sono 21.000 persone. Tra queste 21.000 persone ci sono mille minori non accompagnati, stiamo parlando di etnie siriane, curde, afgane e irachene, sono tutte etnie che se fossero qui otterrebbero il permesso di soggiorno. Io penso che stiamo vivendo in un silenzio che è assordante, anche se è una parola abusata, un ossimoro abusato, uno dei drammi peggiori di cui noi dobbiamo sentirci corresponsabili.
E allora cosa può fare questa Amministrazione, cosa può fare il Sindaco? Di queste cose dobbiamo parlare, io penso che dovremmo prendere posizione come Consiglio Comunale affinché sia permesso quanto meno un livello di attenzione e di soddisfacimento di bisogni primari e umani per queste persone che attualmente non hanno nessun diritto. Col nuovo governo greco da luglio è stato sancito che non possono esserci assistenze da parte di avvocati non greci, che erano quelli che garantivano l’assistenza legale alle persone lì presenti nella giungla, “the jungle” si chiama, attualmente la copertura legale è garantita dal 2 per cento della popolazione presente. Medici Senza Frontiere è una delle organizzazioni che sono presenti con un presidio pediatrico di base che non riesce a far fronte nemmeno alle epidemie di scabbia che sono presenti nel campo perché curarle e rimandarli dentro senza alcuna assistenza corrisponde a non fare terapia e quindi a renderla inutile. Non possono essere curate le malattie più gravi, è stato tolto dal governo greco la… tesserino sanitario per cui è impensabile affrontare queste cose.
Ho vissuto dei momenti straordinari di conoscenza di queste persone, tutte ci invitano ad andare a bere il tè nelle loro stanze. Io sono rimasto toccato, Vice Sindaco, da una ragazzina che si chiamava Melika di 13 anni, afgana, che mentre si sentiva parlare in italiano, ci diceva: “Che bella che è la vostra lingua, come suona bene”, e mi ha detto: “Tu sembri come mio nonno”, e mi ha stretto e io quelle braccia attorno a me la sento ancora addosso.
E allora questo non è per richiedere pietà ma per richiedere un’attenzione in piedi a questi esseri umani che continuiamo a far finta che non esistono e quindi chiedo l’attenzione totale, possibile, massima, perché di questa vergogna e di questo silenzio noi non ci facciamo complici.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco per la risposta.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente. È difficile dare una risposta a una testimonianza come questa. Condivido la necessità di non rimanere in silenzio.
Io credo che sia facile da questa parte del mare, da questa parte del mondo poter far finta di niente, però io chiedo che il momento storico che stiamo vivendo ci imponga di aprire gli occhi, io credo che ciascuno di noi abbia una coscienza e senta l’abbraccio che ha sentito il Consigliere Ferro. Io quando ho incontrato qui una ragazzina afgana che lavorava in un ristorante e mi ha raccontato la sua storia e mi ha detto: “Eh, sto bene qua, adesso sì. È stata dura perché sono venuta a piedi dall’Afghanistan, è stata un po’ lunga”. Quando una persona ti dice una cosa del genere non puoi rimanere in silenzio, quindi grazie del… di averci portato la sensibilità di questo tema, io non sapevo che ci fossero in questo momento ventun mila persone, pensavo fossero di meno, però posso immaginare le condizioni in cui sono raccolte queste persone e io credo che ciascuno di noi abbia un dovere etico di non ragionare in termini di noi e loro, ma ragionare solo ed esclusivamente in termini di noi. L’escludere qualcuno, chiunque esso sia, è una cosa che non ci possiamo permettere come umani.
Per cui io non so quale sia l’iniziativa più adeguata che questo Consiglio Comunale può prendere per renderlo umano, non per fare qualcosa di bello, di grande, di chissà che, solo per essere umano e io mi auguro che questo Consiglio sia un Consiglio umano, che questa città sia una città umana.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Devo dire che la cosa che mi ha stupito di più era la presenza e la quantità di giovani ventenni che da Padova hanno deciso di andare in quel posto. Un altro, voglio darvi un’altra immagine perché a me è rimasta impressa, sono le due cose più importanti che mi sono rimaste al di là dell’analisi politica del fatto, è quando Jacopo, uno dei ragazzi che sono andati anche a ripulire le spiagge dai resti dei gommoni, dalle ciambelle e dai giubbetti di salvataggio più o meno fasulli, è ritornato e ha raccontato con questo oggetto, che era un salvagente piccolo, tipo giocattolo, e diceva: “Solo l’idea che in questo salvagente ci siano stati i polmoni di un bambino che è sbarcato d’inverno su queste coste non riesco a togliermela dalla mente”.
E allora ricordiamoci di queste cose e restiamo umani e grazie per le sue parole, troveremo assieme un modo per fare breccia in… breccia tra i nostri uomini, tra le nostre donne, nelle nostre città, per arrivare più in alto in questo silenzio che c’è a livello europeo dell’Europa che non ci piace, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Bene, abbiamo esaurito il tempo dedicato in questa seduta alle interrogazioni.
Adesso do comunicazione dei prelievi dal Fondo di Riserva deliberati lo scorso mese di dicembre. Allora, si tratta anzitutto della delibera di Giunta 802 del 10 dicembre 2019, avente ad oggetto l’erogazione di contributi economici in attuazione dei principi di sussidiarietà per il triennio 2019-2021 con un impegno di spesa complessivo di euro 266.900, di cui 100.511,40 disposti con prelievo da Fondo… dal Fondo di Riserva.
A seguire anche la delibera di Giunta 850 del 17 dicembre 2019, sempre in materia di contributi economici in attuazione dei principi di sussidiarietà per il triennio 2019, con impegno, scusa… per l’anno 2019, con impegno di spesa complessivo di euro 18.979, di cui 6.000 con prelievo, mediante prelievo dal Fondo di Riserva.
È stata poi adottata la delibera di Giunta 857 del 23 dicembre 2019 relativa al rimborso del costo orario dei permessi fruiti dai Consiglieri Comunali e gettone di presenza per integrazione del relativo capitolo di spesa. In relazione a questa voce si è registrato un cospicuo aumento del numero delle riunioni delle Commissioni consiliari nell’ultima parte dell’anno 2019, numero che non è esattamente preventivabile e di conseguenza si è verificato un aumento dei rimborsi e dei gettoni spettanti ai datori di… scusate, dei rimborsi spettanti ai datori di lavoro e dei gettoni di presenza e si è proceduto a riguardo all’utilizzo del Fondo di Riserva per euro 10.000.
Da ultimo la delibera di Giunta 807 del 23 dicembre 2019 relativa a lavori di manutenzione straordinaria urgenti dell’immobile ERP, Via Morandini 6, comportante un prelievo dal Fondo di Riserva per l’importo di euro 43.567,89.
A questo punto possiamo passare agli ordini del giorno previsti per questa seduta. Do la parola al Consigliere Foresta, immagino per una richiesta di variazione, prego.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
Presidente, chiedo gentilmente a lei, ovviamente al Vice Sindaco, a cui chiedo anche di aver pazienza, se possiamo invertire l’ordine del giorno proprio per dare continuità alla cerimonia di cui prima.
Quindi la n. 63 chiedo che sia la prima delle mozioni da trattare…
Sì, la delibera […] architettoniche, quindi chiedo ai Consiglieri di votare se sono d’accordo.
Speaker : Presidente Tagliavini
Benissimo. Quindi la richiesta del Consigliere Foresta è di variare l’ordine del giorno incominciando dalla numero, mi pare, 63, relativa al Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Chiedo se vi siano interventi di segno contrario da parte di qualche altro Consigliere, ecco.
Diversamente, mi sembra che nessuno chieda la parola, possiamo mettere ai voti la richiesta di variazione dell’ordine del giorno verbalizzata dal Consigliere Foresta.
La votazione è chiusa. Votanti: 26; favorevoli: 26; contrari: nessuno; astenuti: nessuno; non votanti: 3. La variazione dell’ordine del giorno è conseguentemente approvata.
Do la parola all’Assessore Micalizzi per l’illustrazione della proposta di approvazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in sigla P.E.B.A.
Speaker : Assessore Micalizzi
Grazie, grazie, Presidente. Ringrazio il Consiglio per questa inversione dell’ordine del giorno.
Anch’io trovo che l’accostamento con il riconoscimento che abbiamo conferito poco fa a uno sportivo disabile sia quanto mai, come dire, felice e quindi è con anche una grande soddisfazione che presento la delibera che mi appresto ad illustrare che, come appunto ha annunciato il Presidente prima, riguarda il Piano dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Ci tengo a dire che la stesura del Piano in… nella seduta di oggi approviamo la delibera in modo definitivo dopo che è stata adottata dalla Giunta e ha trascorso anche, come tutti i Piani, il suo periodo di osservazioni quindi la fase di partecipazione alla cittadinanza, come quindi prevede il Regolamento in questo caso, è un percorso che l’Amministrazione comunale ha iniziato ad aprile e quindi ci tengo anche a sottolineare come in questa fase, insomma, anche con una buona tempistica l’Amministrazione sia riuscita a confezionare uno strumento così importante. Voglio dire da subito che ad affiancarmi, anzi, è stato più che un affiancamento ma, come dire, un’ispirazione, un lavoro continuo, c’è stato con me e questo lavoro è stato seguito in modo diretto dal Consigliere Sacerdoti, dal Consigliere Paolo Sacerdoti che come sapete ha dal Sindaco il… la delega alla Vita Indipendente. Credo sia importante sottolineare questo perché dimostra anche come tutte le parti del Consiglio, insomma, il… le varie funzioni e deleghe che l’Amministrazione ha articolato un po’ in tutti quanti noi, anche in questo caso abbiano funzionato, funzionato bene. Voglio anche sottolineare e ringraziare la presenza qui sia di molti Presidenti delle Consulte, ma anche di associazioni che si occupano di disabilità in città, perché proprio loro sono stati, insieme al lavoro poi della Commissione consiliare, i protagonisti della redazione di questo Piano che ha seguito anche, come dire, tutte le procedure di partecipazione che l’Amministrazione ha voluto mettere in campo, quindi coinvolgendo anzitutto il grande tessuto associativo che la nostra… di cui la nostra città dispone, che voglio ringraziare davvero di cuore per il lavoro che ha svolto, ma anche le Consulte di Quartiere che sono uno strumento che questa Amministrazione ha fortemente voluto e che sono state anche un validissimo e fondamentale alleato nella stesura di questo, di questo Piano che adesso mi… come dire, introduco e illustro nel tempo che ho a disposizione.
Allora, anzitutto che cos’è il P.E.B.A.? Come dice l’acronimo stesso è il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, quindi anzitutto va capito che è un Piano, così come le definizioni in Amministrazione ci suggeriscono. È un insieme di norme che mirano, puntano all’individuazione e abbattimento di tutte le barriere che esistono in città. Quindi possiamo definire che è quello strumento di cui la città da oggi si dota per costruire una nuova grammatica, chiamiamola così, per la città accessibile, quindi un insieme di norme e prescrizioni che accompagnano l’Amministrazione comunale nella… nei vari Settori in cui l’iniziativa dell’Amministrazione si sviluppa, quindi non solo quello dei Lavori Pubblici per disegnare e organizzare spazi pubblici accessibili per tutti e io credo che questa sia, come dire, un obiettivo importante che la città, insomma, si deve porre, quindi non solo, come dire, l’Amministrazione. È stato un lavoro, come dire, corale che ha coinvolto anche le associazioni.
Come abbiamo affrontato quindi questo, questo percorso e che tipo di regole ha sviluppato. Intanto abbiamo avuto accesso a un finanziamento regionale per… che ha stimolato le Amministrazioni locali a intervenire su questo punto e questo va detto. Padova è una delle prime città che si dota di questo strumento e questo credo sia una cosa importante. Avevamo due strade che potevamo percorrere. Una, abbiamo guardato anche un po’ in giro altre esperienze, quella seguita per esempio dalla città di Verona, circoscrivere un’area, la città di Verona ha circoscritto l’area del Centro, individuare e censire tutte le barriere e gli ostacoli individuate in quella zona circoscritta e poi avviare puntualmente una serie di interventi localizzati punto per punto per rimuovere quegli ostacoli. L’altra… l’altro modo, l’altro approccio è quello che hanno seguito altre città, cito ad esempio Milano, che è la città più avanti da questo punto di vista qui, che non ha fatto un elenco puntuale ma ha organizzato un insieme di norme che valgono per tutta la città, quindi non solo per indicazioni puntuali, in modo tale da fornire all’Amministrazione comunale un prontuario di regole che possono servire in tutte le occasioni, quindi proprio per questo noi stiamo parlando di un Piano, uno strumento che serve a organizzare la città accessibile.
Così come la città si dota del Piano della ciclabilità per organizzare le vie ciclabili, così come la città adotta il Piano degli Interventi, il Piano Regolatore per organizzare lo sviluppo urbanistico del nostro territorio, noi ci dotiamo del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche perché questo sviluppo avvenga con criteri di accessibilità per tutti.
Un altro punto su cui è importante soffermarsi senza andare nel dettaglio, come dire, delle regole, è questa definizione di accessibilità per tutti. Come l’abbiamo definita? Non abbiamo voluto fare un Piano per i disabili, cioè quindi organizzare un Piano per cui le persone diversamente abili abbiano dei loro percorsi o dei… delle modalità di accesso dedicate, ma abbiamo lavorato sull’accessibilità generale, l’accessibilità, come dire, di tutti per luoghi che possono essere quindi condivisi da tutte le persone a prescindere dalla propria condizione. Questo è un punto di qualità molto importante che mette tra l’altro la città fortemente in discussione rispetto soprattutto a ciò che è già costruito, perché il problema più grosso che abbiamo affrontato è sulla città già costruita, soprattutto la parte più vecchia, la parte del Centro Storico, penso, perché costruita e organizzata in periodi con caratteristiche che meno tenevano conto di queste considerazioni. Quindi… l’accessibilità per tutti credo sia uno dei punti maggiormente qualificanti di questo Piano.
Lavoriamo sulle barriere non solo per la disabilità motoria, come magari più in modo immediato può sembrare, come dire, che sia… come dire, immediato e facile arrivare, ma grazie la collaborazione che abbiamo avuto anche con il grande tessuto associativo ci siamo dedicati a più tipi di accessibilità, quindi anche a quello sensoriale e a quello cognitivo. Quindi questo è un Piano che sviluppa iniziative e indicazioni, che va in più direzioni, quindi non solo nella barriera architettonica classica, lo scivolo o la misura del marciapiede o di un ascensore o così via, ma anche su tutte quelle attenzioni di carattere sensoriale, penso acustico per chi ha problemi di tipo visivo o altri, insomma, di carattere cognitivo, quindi un Piano per l’accessibilità della città a tutto tondo e su tutti gli aspetti.
Come abbiamo lavorato? Abbiamo coinvolto le associazioni del nostro territorio e abbiamo deciso di lavorare con le Consulte per andare ad analizzare bene il nostro territorio. Quindi abbiamo mappato una parte del… della nostra città, quelle che le Consulte di Quartiere ci hanno indicato come più interessanti, e abbiamo fatto diventare queste… questi luoghi, circa 40 chilometri di strade sul territorio padovano, il prototipo sul quale costruire le regole della città accessibile. Su questi 40 chilometri, assieme alle associazioni, assieme ai tecnici, assieme alle Consulte di Quartiere, abbiamo individuato tutta una serie di barriere. Questo lavoro ci ha aiutato a classificarle, quindi ad organizzarle per categoria e organizzate le categorie abbiamo individuato categoria per categoria una strategia per il suo superamento. Queste regole hanno standardizzato un metodo, che troverete appunto nel Piano, che ci consente di affrontare ogni volta che c’è un lavoro o si organizza uno spazio, sia che si parla di manutenzione di un… di uno spazio pubblico, sia che si parla di un nuovo lavoro, di organizzare quelle regole che consentono di fare in modo che quello spazio abbia un’accessibilità con le caratteristiche che vi dicevo prima. Quindi sostanzialmente un Piano, un sistema di regole che affiancheranno da qui in avanti, dal voto di questa sera in avanti i nostri Uffici, gli Uffici comunali ogni volta che c’è un intervento, quindi dalla banale manutenzione di strade al marciapiede alla realizzazione di un impianto sportivo, all’intervento che si fanno nelle nostre scuole, a qualsiasi, come dire, intervento che richiede, da parte dell’Amministrazione comunale che richiede questo tipo di approccio.
Ecco, quindi il Piano sarà un… uno strumento che già sta mettendo in relazione i nostri Uffici comunali, prima dicevo è un Piano che mette anche fortemente in discussione il lavoro che dobbiamo fare, perché tanto, come dire, anche il terreno da recuperare in queste… in questo Settore.
Ecco, io, così… queste sono, come dire, le linee guida e quelle che descrivono, diciamo, al meglio il Piano che abbiamo anche affrontato in modo puntuale in Commissione. Io voglio ringraziare oltre all’indispensabile lavoro del Consigliere Sacerdoti, le Consulte di Quartiere e le associazioni che hanno affiancato l’Amministrazione comunale in questo lavoro e ringrazio anticipatamente anche il dibattito del Consiglio che già è stato interessante nella fase di discussione in Commissione. Sono sicuro, sono sicuro che con questo strumento ci doteremo di un importante strumento, un importante, ci daremo un importante obiettivo di civiltà per la nostra città che ha tanti punti, come dire, di qualità sui quali dobbiamo lavorare, ma questo io credo che dobbiamo centrarlo in modo efficace, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione.
Credo di aver qualche problema per lo schermo perché non ho la lista di chi si è iscritto a parlare. Ecco, cortesemente, in attesa che sistemino un po’ la situazione, chi ha chiesto la parola se può alzare la mano. Bene, allora ha alzato la mano il Consigliere Tarzia e adesso ne prendo nota. Eccoli qua, chiedo scusa, è comparsa. Consigliere Tarzia, mi perdoni, la prima era a prenotarsi la Consigliera Barzon, cui a questo punto do la parola, prego.
Speaker : Consigliera Barzon (PD)
Grazie, Presidente. Voglio subito ringraziare per questo Piano che oggi è all’ordine del giorno di quest’Aula. Ringrazio il Sindaco, la Giunta ed in particolare il collega Paolo Sacerdoti, l’Assessore Micalizzi, tutti i tecnici e i professionisti che hanno contribuito alla stesura di questo Piano che, ricordo, ha valore decennale, è proprio una programmazione a lungo termine.
Lo scorso 3 dicembre è ricorsa la Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, tale giornata è stata istituita dall’ONU nel 1981. Sicuramente in materia di diritti a favore dei disabili sono stati fatti molti passi in avanti, ma la strada è ancora molto lunga da percorrere. Con questo documento, con valenza appunto decennale, si fissa al di là di questa consiliatura la programmazione degli interventi a lungo termine per far sì che Padova possa diventare una città pienamente accessibile alle persone con disabilità, sia essa una disabilità fisica che sensoriale. Ricordo che oggi quando si parla di disabilità si deve necessariamente fare riferimento anche alle persone anziane che possono avere semplicemente un deficit nella capacità di deambulare. Non trascurerei inoltre un altro gruppo che pur non essendo direttamente interessato ne trarrà beneficio e cioè i bambini a bordo dei passeggini che a volte, sappiamo, hanno le mamme una grande difficoltà a percorrere gli stessi marciapiedi. Questo Piano regolato principalmente dalla legge 41 del 1986 è… e dalla legge regionale 16 del 2017 ha costretto e costringe a pensare il mondo dal punto di vista dei disabili, di entrare in modo approfondito nei loro problemi quotidiani. Il Piano così come proposto è da configurarsi come Piano strategico per favorire l’accessibilità degli spazi del patrimonio pubblico, anche al fine di favorire l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità della vita e l’indipendenza delle persone con disabilità. Risponde maggiormente alla logica pianificatoria e di programmazione propria di uno strumento di questo tipo, cioè di un Piano. Molto concretamente sarà uno strumento utile a tenere nella giusta considerazione le esigenze dei disabili fin dalla fine… fin dalla fase iniziale della progettazione delle nuove opere e degli interventi pubblici o privati senza trascurare efficaci e puntuali interventi di adeguamento e manutenzione dell’esistente.
Parte importante della redazione del Piano è stato il percorso partecipato realizzato con il contributo delle Consulte di Quartiere, di incontri con le associazioni attraverso il portale “Padova, partecipa!” e la casella di posta elettronica, con il censimento dei parcheggi riservati, con il coinvolgimento del tavolo delle alleanze per la famiglia e del progetto “Padova per tutti” e infine del questionario. È stata una partecipazione vera che ha responsabilizzato una parte significativa della cittadinanza sviluppatasi in tutti i Quartieri della città, che nel medio termine consentirà di intervenire in situazioni prioritarie per gli utenti.
L’approvazione di questo Piano e ovviamente la sua applicazione significa aver messo a segno un risultato di civiltà molto importante e auspico un voto unanime da parte dell’Aula per questa deliberazione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sacerdoti, prego.
Speaker : Consigliere Sacerdoti (LS)
Grazie, Presidente. È il 13 gennaio 2020 oggi e tra poco questo Consiglio voterà per confermare l’adozione di un P.E.B.A., un grande risultato, credo, per questo Consiglio e per me personalmente e spero per tutta la città eppure sono preoccupato, contento, certo, ma preoccupato. Oggi adottiamo un documento con trent’anni di ritardo sulla legge che l’ha introdotto, questo documento è il frutto di 40 chilometri di marciapiedi mappati e più di cento edifici comunali esaminati e ha validità decennale ovvero il Comune ha dieci anni di tempo per realizzare i contenuti di questo Piano, 40 chilometri. Supponiamo che un P.E.B.A. si fosse adottato nell’87, si fossero mappati e sistemati 40 chilometri di marciapiedi ogni dieci anni, oggi avremmo 120 chilometri di marciapiedi mappati e sistemati. Sembrano molti ma se li metteste sulla mappa della città vi accorgereste che sono molti meno di quello che potreste pensare.
Sono preoccupato, dicevo, perché come il P.E.B.A. anch’io sono entrato da poco nei trenta, questo P.E.B.A. ha validità decennale, quindi sarà completato quando io sarò entrato nei 40, ma tra i 30 e i 40, penso possiate concordare con me, ci si rende conto che non si è più responsabili solo di se stessi e della propria autonomia. Si pensa a una residenza stabile, a una persona accanto, a figli e nipoti, che ci crediate o no queste cose succedono anche a persone con disabilità. Verso i 40 poi si comincia a pensare ai genitori, a dar loro una mano un po’ alla volta con commissioni, qualche passaggio. Sono preoccupato perché a Padova non c’è un Pronto Soccorso accessibile per un accompagnatore in carrozzina e perché non so cosa risponderei a mio figlio se mi chiedesse di portarlo a fare sport, accompagnarlo a una festa, a portarlo in un negozio qualsiasi o se dovessi accompagnarlo dal dentista; sono preoccupato perché non so se potrei fare commissioni per qualcuno, andare in banca o a fare la spesa. Si pensa sempre alla persona con disabilità come qualcuno di cui ci si deve fare carico, a cui chiedere se ha bisogno di aiuto, raramente, mai, come a una persona adulta e responsabile, genitore, figlio, amico a cui rivolgersi a volte per un aiuto. Fino ad oggi l’accessibilità era un problema solo per la mia autonomia e negli anni ho trovato le mie soluzioni, adottato le mie strategie come molte persone, ma ovunque vada so che non devo mai dare l’accessibilità per scontato. Ma nel futuro come condizionerà le persone accanto a me? Come me ci sono migliaia di persone, decine di migliaia che vivono le stesse preoccupazioni, non solo persone giovani con qualche problema cronico temporaneo, penso anche alle persone che comincino a sentire gli attacchi dell’età… gli acciacchi dell’età e comincino a vedere la propria autonomia e la propria utilità messa in discussione.
Espongo in questa sede a questo Consiglio le mie preoccupazioni perché vorrei che il voto di questa sera, l’adozione di questo P.E.B.A. fosse un punto di partenza di cui essere veramente fieri ma che ci metta anche di fronte all’evidenza che non sarà sufficiente nemmeno lontanamente a risolvere il problema dell’accessibilità cittadina per i prossimi dieci anni. L’auspicio questa sera è che con l’adozione di questo primo Piano, che ritengo sia riuscito davvero bene e di cui ringrazio davvero l’Assessore Micalizzi, gli Uffici, i tecnici, le Consulte e le associazioni, ma l’auspicio, dicevo, è che parta un percorso di impegno e di interesse da parte di questa Amministrazione e di quelle a venire nei prossimi 10, 20, 30 anni, perché si possa nel più breve tempo possibile dare per scontato che ogni luogo e ogni servizio di questa città sia senz’altro accessibile, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Consigliere Sacerdoti. La parola a questo punto al Consigliere Luciani.
Speaker : Consigliere Luciani (LNLV)
Sì, grazie, Presidente. Beh, innanzitutto ringrazio il collega Sacerdoti per il lavoro prodotto, per tutto l’impegno e la dedizione che ci ha messo giorno dopo giorno e quindi a me personalmente come Gruppo Lega va il ringraziamento personale, ma anche del Gruppo stesso. Ringrazio le associazioni che si sono rese disponibili invece per dare un valore aggiunto a tutte quelle che potevano essere le richieste e anche ai membri delle Consulte, visto che anche le Consulte si sono messe a disposizione e hanno dato una mano. Tutti attori che hanno dato un grande apporto, e questo lo voglio dire, in maniera gratuita, perché tutti questi attori hanno dedicato esclusivamente il loro tempo, le loro energie a titolo gratuito ma non come dice ad esempio la Consigliera, mi dispiace contraddirla, un Piano che va in direzione per i disabili. Questo è un Piano che va a tutta la città, Consigliera, questo è un Piano che va ad arricchire e a migliorare tutta la città di Padova e tutti i residenti padovani, quindi non mi piace questa idea che si sia fatto un lavoro di un certo tipo per i disabili. C’è chi nasce magari disabile, ma c’è anche magari chi lo diventa, quindi potenzialmente tutti noi siamo disabili, quindi potenzialmente noi tutti potremmo avere delle difficoltà anche solo diventando anziani e facendo fatica a camminare per i marciapiedi della nostra città, quando c’è magari un dislivello e quindi non c’è più, anche l’anziano può camminare liberamente, insomma, nella propria città. Quindi, ecco, magari non l’ha fatto apposta, ovviamente era semplicemente una riflessione, però mi piacerebbe invece pensare che questo Piano sia per tutta la città quindi senza distinguere categorie diverse.
Devo dire che non è che prima di questo Piano la città di Padova non facesse nulla. La città di Padova già faceva, faceva però magari senza avere una regia precisa.
Sì, le garantisco, Vice Sindaco, che quando sia io che il collega Micalizzi in passato ci occupavamo di manutenzioni, quando rifacevamo marciapiedi e una strada cercavamo di avere e di fare degli interventi che potessero essere migliorativi, è stato fatto negli anni, le Amministrazioni prima di me, la nostra e anche la vostra stessa, solo che era fondamentale dare un segnale. Di questo ringraziamo anche la Regione Veneto, il Governatore Luca Zaia perché… e l’Assessore regionale, perché su questo la nostra Regione si è distinta rispetto magari a molte altre che ancora devono approvare la legge. È vero, abbiamo avuto un ritardo di tre anni rispetto all’emanazione della legge regionale. Questa… siamo contenti ovviamente che sia arrivata oggi, però anche su questo, dobbiamo dircelo, insomma, è due anni e mezzo che governate, per cui si poteva magari fare anche un po’ prima, certo che ci vuole un certo tipo di lavoro però tre anni secondo me sono un po’ tantini per queste… per queste partite. Quindi ovviamente ringraziamo la Regione e ringraziamo chi a titolo gratuito si è reso disponibile e ha arricchito la nostra città di un documento molto, molto importante e quindi grazie a tutti.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tarzia.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Sì, grazie, Presidente. Intanto volevo ringraziare l’Assessore Micalizzi e il Consigliere Sacerdoti per il lavoro fatto e naturalmente anche le associazioni e le Consulte perché ho seguito in Commissione che è stato un provvedimento molto partecipato.
È un provvedimento amministrativo molto ambizioso, questo bisogna dirlo, caro collega Luciani, teso ad eliminare le barriere architettoniche per rendere parchi, edifici pubblici strade e piazze luoghi più accessibili, perché le stesse barriere architettoniche negli spazi urbani e negli edifici pubblici costituiscono un problema di rilevanza sociale che comporta… ricadute negative in termini di inclusione sociale, economica e lavorativa. L’argomento interessa tutti i residenti di una città e non solo chi è in una situazione di disabilità poiché il beneficio che può dare una città più comoda, sicura, accessibile e più amichevole riguarda chiunque, non solo chi è anziano, disabile o ha una limitazione funzionale temporanea o permanente. Il P.E.B.A. è uno strumento di civiltà e costituisce per Padova, anche se con un po’ di ritardo, un orgoglio amministrativo perché individuare, mappare ed eliminare gli ostacoli che ci fanno vivere meglio aiuta tutta la città a costruire percorsi di rispetto e di facile accessibilità per tutti. Il P.E.B.A. ci fa investire con coerenza sulla qualità della vita delle persone e sulla loro autonomia, in particolar modo investire sulla qualità della vita degli individui che rientrano nella cosiddetta utenza debole, bambini, anziani e persone con disabilità, significa operare scelte mirate e attente dettate da un approccio che prenda in considerazione i molteplici aspetti che influenzano le dinamiche di vita di ciascun individuo. Fino ad oggi le barriere architettoniche sono state eliminate solo in seguito a lamentele di singoli o di associazioni, per questo è un grande lavoro e deve costituire un orgoglio per la nostra Amministrazione. Mancava un Piano organico, con il P.E.B.A. renderemo con interventi programmatici e mirati più facile la vita a tante persone, è una questione di decoro e di pari opportunità nei confronti di chi ha una disabilità anche temporanea.
Abbiamo ascoltato che è stato costruito con lungimiranza ed in maniera partecipata coinvolgendo le associazioni e le Consulte, e qui vedo i Presidenti che ringrazio per il lavoro che hanno fatto, e ne è scaturita una proposta di civiltà che assicurerà a tutti una migliore qualità della vita e mi auguro, ad esempio, che le stesse Consulte possono svolgere lo stesso ruolo di positività e di civiltà per la rappresentatività democratica degli stranieri nella nostra città. Anche se dovremo sostenere oneri importanti dobbiamo recuperare il ritardo che ha la città su questo fronte dove l’Assessore Micalizzi in Commissione ci ha detto che il 50% dei luoghi non è accessibile e non rispetta la normativa in vigore che fu introdotta per la prima volta in Italia con la legge finanziaria 41 del 1986, successivamente richiamata e integrata dalla Legge quadro 104 del ‘92 che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani. In generale l’attenzione nei confronti della disabilità resta ancora molto bassa e su questo condivido il pensiero del Consigliere Sacerdoti negli Enti Locali, a volte anche per la mancanza di risorse, aggiungo, ma oggi Padova con l’approvazione, auspico, all’unanimità di questo Piano inverte la rotta e investe nella cura e nel benessere urbano e si guarda a tutti i cittadini con pari attenzione per rendere la nostra città ancora più accessibile veramente a tutti. È davvero un bel traguardo e indirizza ancora meglio Padova verso quella progettualità di capitale del Nord-Est che il Sindaco ha lanciato nella sua conferenza di fine anno, su cui tutti, dico tutti, dovremmo maggiormente lavorare con maggiore intensità per evitare che la città… per evitare che le città della Regione Veneto non diventino strutturalmente delle ruote di scorta di quelle della Regione Lombardia, ma diventino maggiormente attrattive agli investitori ed assumino il ruolo di modello da seguire che gli spetta in campo politico, economico e sociale, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Meneghini.
Speaker : Consigliere Meneghini (Bitonci Sindaco)
Grazie, Presidente, e buonasera a tutti. Io ovviamente sono favorevole a questa iniziativa da parte del Comune, da parte dell’Amministrazione e ritengo che sia stato fatto un passaggio in avanti a livello sociale, strutturale su questi temi.
Dispiace che nel 2020 siamo… lo dico a livello generale, che questo tipo di interventi sia una cosa eccezionale perché dovrebbe essere di discussione, non dico quotidiana, ma, insomma, deve essere un tema che doveva essere discusso con più frequenza, con più, diciamo, con più attenzione, ecco, e… con più coinvolgimento da parte, come è stato fatto in questa… giusta battaglia, in questa giusta delibera. Quindi da questo punto di vista, insomma, spero che sia, che questa partenza possa essere da monito, possa essere un modo per far diventare normalità e discutere e affrontare questi temi.
Da parte mia ovviamente c’è tutto l’interesse che la cosa vada a buon fine, insomma, vigilerò, insomma, se potrò essere anch’io d’aiuto in qualche modo ben venga, perché, insomma, queste, su queste iniziative le joint venture secondo me sono, tra privati e associazioni, sono assolutamente la formula giusta per andare di pari passo con la società moderna, come quello che… come succede in America, insomma, come succede in altri Stati, queste cose sono sicuramente in discussione, ripeto, come dicevo prima, quotidiana. Quindi benissimo e spero che su queste tematiche, ecco, come dicevo poc’anzi, ci sia una… insomma, una più frequenza, una… e un coinvolgimento da parte di tutti i Gruppi politici.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Grazie, Presidente. Beh, approfitto anch’io per intervenire e sottolineare l’importanza di questo Piano, di questa deliberazione che già anche i miei colleghi hanno potuto commentare, io mi soffermo su alcuni aspetti.
Innanzitutto chiaramente anche da parte mia un ringraziamento al collega Paolo Sacerdoti, che ha appunto la delega alla Vita Indipendente, che ha collaborato a… diciamo, braccio a braccio con l’Assessore Micalizzi e naturalmente anche, vedo l’ingegnere Elena De Toni, tutti i professionisti, che è il Settore che hanno collaborato insieme naturalmente con un lavoro anche molto condiviso e anche questo vorrei sottolineare la presenza anche dei Presidenti delle Consulte di Quartiere e di rappresentanti di associazioni questa sera, sia alla mia destra che anche tra il pubblico, perché è un momento anche di percorso partecipato che va anche sottolineato come positività da questo punto di vista. E ho bene in mente, vedo anche il Presidente della… del Quartiere dove io risiedo, che son stati fatti anche tutta una serie… insieme naturalmente alle persone che ho nominato, di… dei sopralluoghi anche mirati poi nei singoli Quartieri, no… e quindi pensando ai sopralluoghi ho anche in mente alcuni cittadini sia, diciamo, che hanno delle difficoltà di deambulazione o come si è sottolineato anche persone che temporaneamente possono avere anche delle difficoltà di accesso ad alcuni luoghi, che mi hanno fermato per strada e che ci hanno sottolineato come effettivamente alcuni luoghi quotidiani che noi effettivamente frequentiamo per motivi sportivi, ludici, penso alle sommità arginali ad esempio, che vuoi perché hanno una rampa troppo ripida o perché hanno dei paletti che magari erano stati messi effettivamente per finalità anche positive, magari per inibire i motocicli o altro ad accedere a questi luoghi, in realtà poi creano delle difficoltà oggettive nell’accesso a… ad altri cittadini e quindi credo che riuscire effettivamente ad acquisire una metodologia trasversale a tutti i Settori per cui effettivamente ogni nuovo intervento manutentivo o ogni nuovo intervento di carattere straordinario nel Centro Storico, ma io sottolineo anche in tutte le nostre Periferie, abbia questa attenzione particolare, che peraltro è anche sancita da leggi naturalmente di carattere generale nazionali e anche territoriali, ma che non sempre effettivamente magari sono sempre state probabilmente nel tempo attenzionate, io credo che questo sia un elemento importante.
È una metodologia, è un’attenzione che riguarderà tutti gli interventi da oggi in poi e credo che questo sia un elemento davvero di grande civiltà, proprio perché qui si è sottolineato che l’accessibilità alla città deve valere per tutti e io sottolineo non solo per le situazioni, diciamo, di… ordinarie o straordinarie della nostra città, ma per la quotidianità, quindi ogni, come dire, spazio, ogni opportunità che la città offre deve avere effettivamente questa attenzione ad ogni cittadino e non precludere nessuna opportunità.
Credo che anche questo mio intervento ben si colleghi anche al momento di premiazione con cui abbiamo iniziato questa… questo Consiglio, perché è plastico vedere come effettivamente delle opportunità, che noi pensiamo magari ordinariamente previste per un certo tipo di cittadini magari normodotati, in realtà possano diventare normalità e quotidianità anche per persone che hanno avuto delle difficoltà e che possono oggi frequentare degli sport che nel passato non erano effettivamente accessibili. Quindi quello che oggi in qualche modo anche lo sport ci dimostra con dei campioni, che abbiamo premiato all’inizio di questo nostro Consiglio, è in qualche modo anche una regola che vogliamo adottare per tutti i nostri interventi ordinari e straordinari della nostra città ed avere quest’occhio di attenzione perché davvero possa diventare accessibile con un Piano che chiaramente è molto ambizioso, perché immagino che, come dire, sarà destinato ai prossimi anni, ma che vogliamo anche con molta determinazione cercare di finanziare con tutte le possibilità che avremo anche con le nostre dotazioni di Bilancio, per cui benissimo che diventi la quotidianità, la metodologia trasversale a tutti i Settori, ma bene se potremo trovare anche delle forme di finanziamento mirato perché questa diventi effettivamente una priorità per tutti gli interventi valorizzando anche quel lavoro territoriale che è stato fatto in particolar modo con le Consulte che voglio ringraziare anche in questa occasione perché spesse volte magari non ci ricordiamo di ringraziare questo lavoro di volontariato che viene svolto capillarmente dai nostri colleghi che siedono nelle Consulte di Quartiere, perché si tratta anche in questo caso di un volontariato socio-politico molto importante di cui siamo veramente grati.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro, prego.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie. Presidente. Ringrazio molto Paolo per… il Consigliere Paolo Sacerdoti per le parole che ha pronunciato in questo Consiglio che contribuiscono come sempre a dare consapevolezza a noi tutti di cosa stiamo parlando.
Credo che questa Amministrazione abbia fatto dei passi avanti sui temi che riguardano le disabilità, anche per quanto riguarda lo sport, per come è stato affrontato anche nella Commissione specifica, e credo anche che tutte le Amministrazioni che hanno preceduto questa hanno fatto dei passi avanti su questi temi e quanto chiede Paolo e quanto ci auguriamo è che sul progetto che verrà approvato ci sia una totale condivisione e un impegno formale, anche se magari avverrà tra molto tempo, a qualunque Amministrazione abbia questa città, a portarlo avanti e portarlo a termine con la massima celerità e la massima volontà. Mi permetto solo di fare una piccola pressione che chiedo venga fatta da parte del Sindaco, del Vice Sindaco o di chi è proposto, perché tuttora Padova una delle barriere che ha, che non è architettonica, è quella dei taxi. Padova è una delle poche città in cui se una persona disabile all’ultimo momento si trova a dover arrivare in città deve avvertirlo 24 ore prima. Io chiedo, anche se il contratto con i taxi è stato fatto e prima che scada magari è più difficile da ottenere, che si faccia una pressione affinché una persona disabile che arriva a Padova abbia la certezza di avere un servizio taxi, cioè che ce ne sia sempre uno a disposizione che circola in città. Credo che sia giusto, tanto più adesso che stiamo affrontando un bell’anno come Padova città, sede del… volontariato, città europea per il volontariato, e anche per le dinamiche del… legate al turismo che si sta incrementando in maniera importante.
Quindi vorrei che venisse messo a verbale di fare pressione in questo senso per risolverlo, prima che scada il contratto con Radiotaxi, questo problema, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Ruffini.
La parola alla Consigliera Ruffini.
Speaker : Consigliera Ruffini (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Ripeterò in Aula quanto ho avuto modo di affermare nella Commissione nella quale abbiamo analizzato questa proposta di deliberazione che mi trova assolutamente d’accordo. Già in quella sede ho avuto modo di ringraziare il collega Sacerdoti e l’Assessore Micalizzi e tutti quelli che si sono impegnati nella realizzazione di questo Piano per sanare tutte quelle situazioni che ancora oggi non rendono la nostra città vivibile, vivibile alla maggioranza, io dico, della popolazione e non solo, ai diversamente abili. Ringrazio anch’io le Consulte che hanno fatto un lavoro di mappatura, di suggerimento e di coinvolgimento della cittadinanza in questo progetto.
Credo che questo progetto serva anche ad uscire da una logica di emergenzialità e fa della programmazione, della trasformazione della città l’elemento fondante, una programmazione che guarda alla vivibilità, ripeto, della… di Padova e che pone come obiettivo… che si pone come obiettivo principale proprio quello… quella di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. Io vorrei anche auspicare che questo Piano sia anche da stimolo sempre a migliorare appunto Padova, cioè a investire di più e meglio nella riqualificazione della nostra città, in particolare nella riqualificazione delle sue Periferie.
Io vengo da un Quartiere, Pontevigodarzere, che purtroppo ne ha ancora molte di barriere architettoniche che dovrebbero essere, come dire, eliminate, anche per la popolazione che maggiormente abita quel Quartiere, che è soprattutto una popolazione anziana, e non solo Pontevigodarzere, ma anche altre Periferie, anche altri luoghi di questa città hanno bisogno di un intervento necessario, quindi questo Piano deve essere anche uno stimolo a continuare a fare meglio, a fare di più.
A questo proposito, Assessore, le chiedo se nella replica può anche dire che cosa presto si metterà in campo, perché, vede, io sono d’accordo, è un Piano decennale e sono d’accordo con quanto ha detto anche il collega che mi ha preceduto, insomma, che ci deve essere un impegno per le Amministrazioni future a rispettare questo Piano, però a me interessa sapere cosa facciamo noi qui e nei prossimi due anni che ancora dobbiamo… due anni e mezzo che ancora dobbiamo e abbiamo l’onore di governare questa città. Non penso a quello che devono fare gli altri dopo di me, devo pensare a quello che dobbiamo fare noi e quindi vorrei sapere quali sono già per quest’anno i primi interventi che specificatamente si realizzeranno all’interno di questo Piano.
Dico un’ultima cosa, noi abbiamo ricordato il nostro servizio dei taxi che ha questa difficoltà nel dare un servizio adeguato alle persone diversamente abili, ma molto c’è da fare secondo me anche con il nostro trasporto pubblico. A questo riguardo, lo dico a lei Assessore Micalizzi che è l’estensore di questa delibera, ma lo dico a tutta l’Amministrazione, noi abbiamo, partecipiamo un’azienda che ha anche investito, eh, su… sulla trasformazione dei propri mezzi e ha anche, come dire, investito su nuovi mezzi che tengono conto appunto anche di dare la possibilità ai diversamente abili piuttosto che alle persone in difficoltà, diciamo, acuta di poter accedere agli autobus, perché non è che se facciamo lo scivolo ma poi arriva l’autobus che non ci ha la pedana non abbiamo fatto nulla.
Allora, chiedo a lei, Assessore Micalizzi, ma a tutta l’Amministrazione di affiancare a questo Piano anche altre azioni con altre aziende sempre pubbliche della nostra città che possono dare un contributo per… di integrazione e di miglioramento nel suo complesso con un valore aggiunto rispetto, diciamo, ai servizi che loro offrono, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cusumano.
Speaker : Consigliere Cusumano (M5S)
Grazie, Presidente. Ovviamente ringrazio l’Assessore Micalizzi, il Consigliere Sacerdoti e tutte le associazioni che hanno collaborato appunto per l’individuazione di quelle che possono essere le prime barriere architettoniche che poi successivamente verranno approfondite e affrontate tema per tema.
Parto proprio dal proponente Sacerdoti che nel suo intervento di prima ha saputo essere completo dal mio punto di vista sia come maggioranza ma anche un po’ come opposizione, nel senso che ha fatto notare che questo è un primo passo. È un primo passo e da qui mi voglio riallacciare al fatto che comunque Padova è una città importante, è una città che si affaccia nuovamente come patrimonio dell’Unesco, ha una serie di strutture culturali e ludiche sparse in tutto il territorio, quindi non solo nel Centro Storico ma anche in tutte le frazioni, che meritano nei prossimi anni di essere rese più accessibili. Perché più accessibili? Più accessibili non è solo un favore che noi facciamo ai soggetti che hanno delle difficoltà, ma è anche un abbellimento architettonico e urbanistico della città che noi facciamo migliorando l’accessibilità e migliorando l’accessibilità, lo dice il termine stesso, miglioriamo anche quella che è l’usufruibilità del nostro territorio, quindi rischiamo in senso positivo di aumentare il turismo, di aumentare le visite e di avere una città più frequentabile in tutte le sue zone e non magari in alcune zone privilegiate, come potrebbero essere il Centro, o magari le zone da cui si partono a fare questi lavori.
Qui viene fatto un intervento sostanzialmente, c’è una prima bozza, però vorrei sottolineare che questo tipo di attività, come prima ha sottolineato anche il Consigliere Meneghini, non deve essere una cosa a spot, ma deve essere un lavoro continuo che mi pare voi abbiate anche capito che debba essere fatto così, solo che c’è una cosa fondamentale che collega tutte queste opere che noi vogliamo fare e finiamo sempre purtroppo nel più becero dei discorsi, distante forse anche dal volontariato a cui siamo… siamo Capitale del volontariato 2020, e sono i soldi. Dobbiamo chiedere tanti soldi, servono milioni di euro per riuscire ad affrontare questo progetto. In questo momento è stata data una prima tranche, che non cito, molto piccola per la presa di incarico, mi aspetto che ne arrivino cento volte tanti di quei soldi e che ci sia un investimento più corposo perché altrimenti rischiamo solo, purtroppo, di dire, fare bei discorsi che condivido assolutamente, ma dobbiamo soprattutto lavorare sulla base economica in sinergia con le aziende, con i musei, con lo sport, con tutti gli istituti e non solo una camera a sé stante, perché affrontare le barriere architettoniche vuol dire poter andare a scuola, vuol dire poter andare a lavoro, vuol dire poter andare a trovare la propria ragazza, il proprio ragazzo, il proprio partner, vuol dire poter uscire il sabato sera a divertirsi senza dover dipendere per forza da 2, 3, 4 persone, essere il più autonomi possibili.
Quindi faccio il mio augurio a questa Amministrazione, io ne faccio parte, e ovviamente voterò a favore questa delibera che trovo più che giusta e spero si continui così, ma che ci siano ancora più soldi da investire perché altrimenti purtroppo restano solo belle parole, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altri Consiglieri iscritti. Anzi no, la parola alla Consigliera Mosco.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
Sì, beh, posso anticipare l’appoggio, il mio appoggio a questo tipo di delibera, sebbene appunto il ritardo con cui si interviene, bisogna comunque guardare al principio, al risultato che andremo ad ottenere. Credo che sia una battaglia soprattutto di civiltà quella che oggi può essere portata in seno a questo Consiglio Comunale, per cui è bene quando ci sono delibere che possono essere accolte in modo così trasversale nel… al di là delle barriere politiche, nel totale interesse di… dei cittadini tutti. È bene però raccontare la verità fino in fondo e cioè che condivido le parole del Consigliere che mi ha preceduto e che quindi non si debba ragionare a compartimenti stagni ma avere una visione completa anche in quest’ambito e che quindi si possa anche affrontare questo tema nei diversi ambiti, soprattutto anche quello sociale nei confronti del quale oggi siamo molto, molto indietro. Pochi sono gli stanziamenti economici nell’ambito della disabilità stanziati nel Settore Servizi Sociali, un Settore che ha visto anche nel Bilancio di Previsione di quest’anno un taglio importante, così come era stato nel… nell’anno precedente, e credo invece che sia un Settore che debba rappresentare una priorità tout-court anche e soprattutto nell’ambito del Sociale.
È per questo che da un anno, è bene ricordarlo, c’è una mozione depositata del primo febbraio del 2019 con cui si chiede un intervento con delle misure concrete a sostegno della visibilità nella città di Padova che ancora oggi è ferma, che ripetutamente è stata chiesta di essere discussa in Consiglio Comunale, io auspico che questa sera riusciremo ad arrivarci, dove anche in questa… con questa mozione si vuole sollecitare l’Amministrazione comunale a smuovere le coscienze degli amministratori stessi perché intervengano nel… nella figura… nel sostegno alla figura del caregiver familiare, nelle… nel sostegno ai familiari con le strutture di sollievo o delle… un sostegno anche nei centri estivi per i ragazzi.
Questo per dire che è bene il progetto che oggi viene approvato, un progetto che però deve essere solo un punto di partenza in un percorso che è in salita ma che porterà al benessere di tutti i cittadini, soprattutto di chi oggi ne ha veramente più bisogno. Quindi il voto è favorevole con l’auspicio però che sia solo un passo in avanti in un cammino molto lungo che questa Amministrazione deve iniziare a intraprendere, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola all’Assessore Micalizzi per la replica.
Speaker : Assessore Micalizzi
Grazie, Presidente. Grazie a tutti i Consiglieri che sono intervenuti. Ho davvero apprezzato il tono, l’approccio e la sensibilità che avete, come dire, mostrato perché ho percepito che si è colto il senso di questo lavoro.
Io più volte ho detto nel mio intervento introduttivo che questo è un Piano, questo Piano è un provvedimento che ci mette molto in discussione, proprio a significare che cosa? Le cose che più di qualcuno di voi ha detto, ha sottolineato nel proprio intervento, a cominciare dal Consigliere Sacerdoti, che questo è il primo passo. È un primo passo che una volta fatto e una volta analizzato anche qual è il percorso, quali sono gli obiettivi della città accessibile, ci pone di fronte a l’enorme lavoro che una città come Padova deve fare. Lo dicevo in apertura di intervento, la città costruita spesso quella più datata pone delle barriere che nemmeno immaginiamo e che sono, davvero che presuppongono un lavoro enorme da parte non solo della città di Padova ma di tutte le città per affrontare questo tema in modo, in modo compiuto e guardate che è una cosa su cui bisogna confrontarci anche evitando, cosa che, come dire, accetto piccole e anche sensibili e polemiche sui ritardi. Qua guardate che o ci mettiamo tutti quanti a correre su questo punto, e Padova ha deciso di iniziare da oggi, non prima lo fa, da oggi, o arrivare all’obiettivo di una città accessibile o di ambiti di città accessibili ma una cultura dell’accessibilità nella realizzazione e nella costruzione della nostra città o sennò non ci arriviamo, non ci arriviamo più. Ecco perché è importante, appunto, partire, come diceva appunto il Consigliere Sacerdoti, è un punto di partenza, è un punto di partenza che ci fa capire quanta strada dobbiamo fare e quanto dobbiamo investire anche in termini di intelligenza, di organizzazione dei nostri spazi. Spesso realizzare uno spazio accessibile da… o uno spazio non accessibile ci vuole lo stesso, la stessa quantità di denaro, no. Costa uguale un intervento pubblico, un marciapiede, una strada, un attraversamento e quant’altro, serve solo l’accortezza di eseguirlo con le regole che consente a quello spazio di avere i requisiti di accessibilità.
Diceva il Consigliere Meneghini, anche lui molto impegnato su questo tema e coglie un punto, che dispiace che ogni volta che si parla di questi temi sembra sempre che si debba affrontare l’urgenza, una situazione eccezionale, mai che diventa la norma, ecco. Noi facendo un Piano vogliamo scrivere all’interno delle regole delle nostre Amministrazioni comunali queste norme, perché fare un intervento, vuoi che sia un marciapiede, vuoi che sia un edificio, vuoi che sia una strada, vuoi che sia un attraversamento, deve essere fatto con quelle norme che contengano anche i requisiti di accessibilità. È un lavoro enorme, non finiremo mai perché la città avrà sempre una sua evoluzione. Abbiamo del terreno da recuperare, che è quello della città costruita, abbiamo per fortuna, e questo diciamolo, nel tempo si sono… la legislazione ha fatto passi in avanti sia in materia edilizia, ma anche la sensibilità nella realizzazione di alcuni interventi ha consentito che si… ci si dotasse di alcuni accorgimenti, quindi alcune realizzazioni, penso ai Quartieri più nuovi, hanno già caratteristiche molto buone e nel lavoro di mappatura della nostra città abbiamo notato questo. Per esempio siamo molto avanti sulle scuole dove diciamo che da questo punto di vista qui anche le normative hanno imposto un adeguamento già da diversi anni e fan sì che questi edifici sono a posto, ma ci sono cose di cui non ci si accorge. Faccio alcuni esempi, gli attraversamenti pedonali rialzati, li riteniamo alle volte, come dire, del… requisiti di sicurezza per il pedone che si trova ad avere una posizione avvantaggiata perché più rialzato rispetto al piano della strada. Discutendo di barriere architettoniche abbiamo notato che per chi ha una disabilità di tipo visivo non si accorge qual è il confine tra la strada e il marciapiede. Allora questo ci ha fatto capire, faccio un esempio banale se volete, di come molto spesso le barriere si nascondono anche dove non abbiamo idea e, o dove non possiamo, non abbiamo immaginato. Per questo è importante questo insieme di norme perché affiancheranno il lavoro dei Settori. Qualcuno diceva deve essere un lavoro che coinvolge tutti i reparti dell’Amministrazione. Lo dicevo all’inizio del mio intervento, questo strumento ci mette in discussione perché ci sta costringendo già da ora a rivedere tutta una serie di impostazioni e modalità di intervento un po’ in tutti i Settori dell’Amministrazione comunale.
Quindi io dico di guardare con fiducia, e ringrazio anche perché questo l’ho visto, sottolineato nei vostri interventi, a questo strumento che non è uno strumento chiuso, fermo, che una volta scritto resta lì, ma è uno strumento implementabile nel tempo con l’esperienza, con il lavoro che la città farà in questo senso, quindi sarà uno strumento implementabile, migliorabile, come ogni Piano che l’Amministrazione, che ogni… che l’Amministrazione ha adottato.
Sui finanziamenti, e mi allaccio a una cosa anche che diceva sia il Consigliere Luciani, ma che poi è stato ripreso anche da altri Consiglieri. Non confondiamo, Consigliere Cusumano, il finanziamento per il… la stesura del Piano con i finanziamenti che invece ci serviranno per eliminare, affrontare le barriere architettoniche. Quelle… quei finanziamenti lì saranno i finanziamenti che l’Amministrazione comunale avrà in ogni singolo progetto che farà, che seguirà le regole che sono scritte nel P.E.B.A., ma, Consigliere Luciani, sottolineiamo una cosa importante che voglio evidenziare. Questo Piano ci darà una mano nell’organizzare meglio il lavoro che la città vuole fare nel realizzare spazi accessibili, perché fino adesso questo tema lo abbiamo affrontato sempre perché, voglio dire, è una sensibilità che sempre si è avuto, ma si è andato un po’ a tentoni, non conoscendo bene la materia, non sapendo sempre come intervenire, a volte sbagliando nell’intento di intervenire in modo corretto. Quindi dice bene chi dice che questo Piano dà una strategia, organizza la realizzazione di spazi e di luoghi accessibili, così va inteso il P.E.B.A. e quindi ringrazio chi ha sottolineato questo aspetto.
Bene ha fatto anche la Consigliera Barzon a sottolineare un aspetto fondamentale che richiama il punto che io ho descritto come un Piano di accessibilità per tutti. Questo non è un Piano per persone con disabilità, questo è un Piano per tutti perché gli spazi possono essere condivisi da chiunque, a prescindere dalla propria condizione. Quando prima ha fatto, mi sono molto rivisto in questo esempio, l’esempio della famiglia con la carrozzina e il passeggino e il bambino piccolo o la persona anziana che per la condizione e l’età ha… difficoltà motorie, anche a loro serve il P.E.B.A., quindi, vedo che anche al Consigliere Pillitteri che è infortunato, non lo sapevo, in bocca al lupo, anche per queste condizioni, come dire, di temporaneità, perché la difficoltà di muoversi non sia una condizione che mette a svantaggio, sia che sia una condizione temporanea, sia che sia una condizione in qualche modo, in qualche modo permanente e credo che questo sia un elemento che dà qualità al nostro P.E.B.A..
Mi piace sottolineare l’elemento di qualità che… e anche il livello di qualità che abbiamo, come dire, raggiunto grazie alla collaborazione di tutti i soggetti che abbiamo saputo mettere insieme e di cui abbiamo avuto la fortuna di disporre e io so che non a caso questa città sia Capitale del volontariato. Infatti il tessuto di associazioni che ci ha seguito ha dimostrato in questa occasione la grande competenza e la grande disponibilità anche in questo lavoro.
Io voglio ringraziare anche l’ingegner De Toni, che è qui al mio fianco, che ha svolto un importante lavoro di affiancamento agli Uffici comunali e alle Consulte di Quartiere per la stesura di questo P.E.B.A., è un P.E.B.A. che ha avuto anche partner importanti come Wikimedia, perché abbiamo voluto utilizzare anche i, gli strumenti, strumenti tecnologici innovativi e di condivisione in modo tale che il lavoro e le mappature svolte possano essere…
Speaker : Presidente Tagliavini
Assessore, chiedo scusa. È tutto molto importante e interessante ma la devo invitare a concludere.
Dieci, dieci. Prego, grazie.
Speaker : Assessore Micalizzi
…concludo su questo, scusa, mi ero tarato su un tempo che avevo capito.
Stavo dicendo partner importanti. Pensate l’applicazione OsmAnd che si occupa di mappatura, seguendo il lavoro fatto dalla… dal Comune di Padova ha deciso di cambiare la propria applicazione perché sta inserendo un elemento che aiuta a individuare la posizione dei parcheggi per persone con disabilità. Dà l’idea di come il sistema di relazioni che abbiamo costruito su questo punto sia importante e stia anche producendo dei cambiamenti al di là della nostra, come dire… del lavoro che andiamo ad approvare.
Quindi grazie davvero a tutti quanti per il contributo che avete saputo dare. Grazie al… ai Consiglieri per la discussione, ho chiuso.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Luciani per la dichiarazione di voto.
Speaker : Consigliere Luciani (LNLV)
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore.
La Lega ovviamente voterà a favore per il Piano, però sarà comunque un voto con riserva non tanto nel merito, ma perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, si dice, no. Quindi noi staremo, come opposizione vigileremo e ovviamente vigileremo in maniera costruttiva per tutte le prossime opere pubbliche. Chiedo all’Assessore Micalizzi e all’Assessore Lorenzoni, che sono poi i due Settori che più verranno coinvolti dall’iniziativa, anche loro di fare altrettanto, quindi di vigilare su tutto ciò che riguarda la mobilità da una parte e i lavori pubblici dall’altra, perché molto spesso purtroppo come Amministrazione si deve fare i conti poi con le risorse che abbiamo e abbiamo visto in passato altre azioni, mi viene in mente ad esempio il verde pubblico, dove ci siamo detti e abbiamo scritto tante belle cose, però poi quando è stato ora di metterle in pratica, siccome la consuetudine dei tecnici, di chi… degli addetti dei lavori, ha fatto sì che tante volte su alcune situazioni si è passati sopra.
Allora anche oggi, per esempio, e su questo, sì, c’è un grandissimo ritardo dell’Amministrazione anche sul Piano delle alberature, su questo è tre anni che stiamo attendendo finalmente un Piano di gestione del verde pubblico e ancora non c’è, dobbiamo stare attenti perché sennò succede, perché sennò succede che ci troviamo con dei lavori fatti, magari un rifacimento di un marciapiede, con il danneggiamento dell’alberatura e oggi stiamo raccogliendo il risultato che ci sono alberi che sono diventati pericolosi. Per cui la stessa cosa deve essere fatta per questo Piano, che è bellissimo sulla carta, però su questo chiedo a tutti, noi come opposizione ovviamente ci metteremo il massimo impegno, poi di vigilare, di vigilare attentamente per il bene della città, per il bene di tutti, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Scarso, prego.
Speaker : Consigliera Scarso (LS)
Grazie, Presidente. Ecco, volevo anche a nome del Gruppo consiliare Lorenzoni Sindaco portare la nostra posizione di voto positivo per questa delibera, sottolineando come effettivamente oggi noi vogliamo vedere anche il bicchiere mezzo pieno. Il Consigliere, il collega che mi ha preceduto giustamente è preoccupato anche della realizzabilità del Piano, ma al di là di interventi… degli interventi strutturali che sicuramente sono fondamentali e importanti per la nostra città, io credo che aver approvato un Piano di questo tipo dopo trent’anni, e ha fatto bene il collega Consigliere Sacerdoti a sottolinearlo, di attesa, sia soprattutto un cambiamento culturale, un cambiamento culturale che ha a che fare con l’Amministrazione comunale e gli Uffici sia in termini di progettazione sia in termini di interventi che verranno poi attuati di modifica eventuale, ecco, delle accessibilità dei nostri spazi pubblici, ma anche un cambiamento culturale che comincia, e lo sottolineava bene anche l’Assessore Micalizzi, comincia e può cominciare da oggi ad attivarsi anche in altre realtà.
Ecco, grazie quindi per il lavoro svolto, è un punto di arrivo ma è anche e soprattutto un punto di partenza, ma già averlo approvato significa che in parte è realizzato, quantomeno nella nostra testa, quantomeno nei nostri desideri, e allora avere a che fare oggi con un’Amministrazione che si è impegnata concretamente a mettere nero su bianco un Piano che ci vedrà ovviamente anche una… vedrà anche una progettazione futura senza paura e senza timore di dire questo è quello che vorremmo… questo è quello che desideriamo, magari non ci arriveremo subito ma è… a questo che noi puntiamo, ecco, credo sia la novità, ecco, grossa di una iniziativa di questo tipo. Ringrazio le associazioni presenti, i Presidenti, ringrazio anche le… i Presidenti di Consulta, i componenti che hanno collaborato alla predisposizione di questo elaborato. Ringrazio il Consigliere Sacerdoti, credo che molto di quello che si è realizzato oggi sia anche frutto del suo impegno, della sua presenza tra i nostri banchi e voteremo senz’altro positivamente.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere Rampazzo, a lei la parola.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Ovviamente annuncio il voto convintamente favorevole del Gruppo Coalizione Civica per Padova. Credo e mi auguro che sarà un voto di molti Gruppi consiliari, quindi, spero all’unanimità, quindi mi auguro che questo Piano poi… al di là di quelle che saranno le Amministrazioni che seguiranno negli anni, verrà portato avanti, perché soprattutto per i Consiglieri che sono qui, le forze politiche che rappresentano, si prenderanno la responsabilità di trovare le risorse, di vigilare chi deve vigilare, di attuare chi deve attuare. Credo sia importante però definire un Piano perché altrimenti ci troviamo sempre nelle situazioni poi di dire che non c’è un Piano con cui facciamo le cose, quindi, voglio dire, per una volta che lo facciamo e non è l’unica stasera ma in generale per questa Amministrazione, credo che i… le progettualità che ragionano sul, anche sul medio, sul medio periodo siano, siano molte, siano importanti e ci sia… si sia cercato spesso una condivisione ampia da parte di tutti i Gruppi consiliari.
Ovviamente mi associo ai ringraziamenti fatti al Consigliere Sacerdoti, all’Assessore Micalizzi per il lavoro poi più pratico che hanno portato avanti e rimarco il nostro voto favorevole.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere Fiorentin, prego.
Speaker : Consigliere Fiorentin (GS)
Grazie, Presidente. Mi fa piacere che ci sia ampio consenso attorno ad un progetto che comunque non vuole avere un colore politico. Ecco, noi immaginiamo una città che sia a misura di tutti, senza mettere qualcuno prima, cioè a noi piace un modello di società che in una visione d’insieme metta tutti sullo stesso piano, quindi fasce deboli, padovani tutti, turisti, studenti Erasmus, altri studenti fuori sede e via dicendo, perché tutti contribuiscono comunque ad arricchire la città di Padova. Ecco perché a noi non piacciono certi slogan, e alcuni li sentiamo in questi giorni nella vicina Emilia, slogan puramente demagogici i quali prima gli emiliani, prima i romagnoli, qui avremmo prima la Mandria, prima Altichiero. Ecco, direi di no, la vera sfida è non privilegiare qualcuno, la vera sfida è immaginare una città in cui le risorse siano appunto distribuite e in cui si riesca a dare a tutti le stesse opportunità. Ecco perché come Gruppo Giordani Sindaco appoggiamo questa visione e quindi voteremo a favore di questa delibera, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Mosco, prego.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
Eliminare le barriere… architettoniche rientra nel più vasto ambito del riconoscimento di una pari dignità di tutti. Non condivido la polemica fatta dal collega Consigliere che mi ha preceduto, io lascerei proprio da parte gli sterili… le sterili polemiche e invece concentrarci su il contenuto importante che porta con sé questa delibera.
Quindi io penso appunto che senza parità non ci possa essere dignità e che, e quindi io con l’occasione desidero ringraziare il collega Sacerdoti, tutti i rappresentanti delle associazioni stasera qui presenti perché certamente questo è un primo passo per poter garantire, tutelare e difendere la dignità delle persone tutte, favorendole e favorendo questo tipo di difesa, di tutela con tutti gli interventi e le misure idonee. Dobbiamo farlo senza celarle dalla maschera dell’ipocrisia, ma con il vero volto della concretezza, come può essere assolutamente questa delibera, ma una delibera che, ripeto, si deve accompagnare anche dai fatti che un’Amministrazione può compiere anche attraverso il Bilancio. Ricordiamo che il Bilancio di Previsione ha portato con sé in questi anni dei tagli eccessivi, ingiustificati, che purtroppo invece sono sotto gli occhi di tutti e molto spesso interventi che a parole sono stati definiti come interventi volti a garantire la parità delle persone, molto spesso invece non hanno avuto riscontro nella realtà e lo è per esempio con degli atti concreti che ho portato in questo Consiglio Comunale, per esempio con i Park Rosa, è uno dei tanti esempi, per assicurare anche una parità e una conciliazione migliore tra la vita… della vita anche delle mamme in città a cui non si è accompagnato nessun tipo di atto concreto. Quindi io non vorrei che come in quel caso che si è tentato di bloccare una mozione di buon senso tirando fuori 1.800 cavilli tecnici, giuridici, amministrativi, burocratici, che non avvenga anche in questo caso.
Quindi l’auspicio è che bene da questo… bene che appunto si renda attuativo questo importante strumento, dallo stesso tempo mi auguro che la stessa concretezza e prontezza avvenga anche negli altri Settori di questa Amministrazione comunale, in primis, e lo ripeto, con il Settore dei Servizi Sociali, che sta già tenendo bloccato un altro progetto proprio relativo ad una categoria di… sì, ai ragazzi sordi, che è un progetto che oggi è bloccato, così come è stata bloccata da oltre un anno la mozione sui caregivers, sui Centri di sollievo… sulle strutture di Sollievo e i centri estivi per i ragazzi, così come sono stati bocciati tutti gli emendamenti proprio in tal senso anche al Bilancio di Previsione. Dico queste cose e mi ripeto perché voglio che rimangano a verbale, perché voglio che le persone qui presenti in sala, rappresentanti di tutti i ragazzi, le famiglie e di tutti i disabili della città lo sappiano. Quindi bene questo primo intervento, che però è marginale rispetto ad una situazione molto più complessa e grave che non si sta invece smuovendo, però senza nessun tipo di polemica, lo dico con la pacatezza dei toni, la risolutezza anche di chi vuole che questi interventi vengano portati avanti nei Settori fondamentali a partire dal Settore Servizi Sociali che in quest’ambito, lo ripeto, è tristemente e gravemente fermo.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altri interventi, dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 30; favorevoli: 30; contrari: nessuno; astenuti: nessuno; non votanti: nessuno. La proposta di delibera è approvata all’unanimità.
In quanto urgente dichiaro aperta la votazione sulla sua immediata eseguibilità.
La votazione è chiusa. Votanti: 30; favorevoli: 30; contrari: nessuno; astenuti: nessuno; non votanti: nessuno. La delibera è immediatamente eseguibile.
Do la parola al Consigliere Tarzia che vedo in piedi.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Volevo chiedere se era possibile fare una pausa di un quarto d’ora, dieci minuti, se i colleghi sono d’accordo.
Speaker : Presidente Tagliavini
Nessuno… ecco, non vedo, diciamo, obiezioni, non sento obiezioni. Allora dispongo una pausa di 15 minuti, fino alle 21:15 di conseguenza.
La seduta viene sospesa alle ore 20:57 e riprende alle ore 21:26.
Allora possiamo, possiamo riprendere i lavori, sedetevi cortesemente al vostro posto. La parola alla Consigliera Mosco.
Al microfono, prego. Parola alla Consigliera Mosco.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
No, se può… possiamo fare il controllo del numero, Presidente.
Speaker : Presidente Tagliavini
Cortesemente, dottoressa Fioretto, se può procedere di nuovo all’appello nominale.
(Appello nominale)
A seguito della verifica del numero legale hanno risposto all’appello nominale diciannove Consiglieri. Chiedo conferma sul numero, 19, ho capito bene? 19.
Possiamo riprendere i lavori, do la parola al Vice Sindaco Lorenzoni per l’illustrazione di proposta di delibera avente ad oggetto l’adozione di Piano di Assetto del Territorio in relazione a varianti di adeguamento dell’aspetto relativo al contenimento del consumo di suolo a seguito legge regionale. Parola al Vice Sindaco.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Sì, grazie, Presidente. Il… la delibera che è in approvazione è un mero recepimento di disposizioni normative sovraordinate, nello specifico la legge regionale 14… scusate, la legge regionale 11 del 2017 all’articolo 14, quindi è un passaggio tecnico sostanzialmente. La variante al PAT consiste nell’adeguamento del Piano strutturale alle disposizioni della legge regionale 14, Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, norme per il governo del territorio in materia di paesaggio.
La Regione Veneto ha promosso un processo di revisione sostanziale della disciplina urbanistica finalizzando a ridurre progressivamente il consumo di suolo non ancora urbanizzato per usi insediativi ed infrastrutturali in coerenza con l’obiettivo europeo di azzerarlo entro il 2050. La legge regionale stabilisce che i Comuni con un Piano di Assetto del Territorio approvato, entro diciotto mesi dalla pubblicazione nel Bollettino regionale del provvedimento che definisce le quantità massime di consumo di suolo devono approvare la variante di adeguamento a tale strumento urbanistico secondo le procedure semplificate contenute nella legge regionale 14 all’articolo 14. Il termine fissato inizialmente al 24 di novembre del 2019, con la legge regionale 14 del 2019 è stato spostato al 31 dicembre del 2019. Con deliberazione della Giunta regionale del 15 maggio 2018 la Regione Veneto ha approvato la quantità massima di consumo di suolo da assegnare ai singoli Comuni indicando per il Comune di Padova nell’ambito sovracomunale omogeneo n. 26, Padova e Comuni di cintura insieme ad altri 18 Comuni. Per definire statisticamente la media di consumo di suolo previsto dai Comuni è stato utilizzato un dato desunto dalla media matematica della capacità edificatoria nei Comuni appartenenti alla stessa… ambito sovracomunale, per l’ambito sovracomunale di Padova la media è risultata pari a 36,26 ettari. Per Padova è stato chiesto di documentare il calcolo effettuato per determinare la quantità indicata nella scheda informativa trasmessa dal Comune nell’agosto del 2017, ovvero di rivedere tale conteggio ed inviare i dati eventualmente corretti. A seguito della revisione effettuata dagli Uffici è stata inviata alla Regione Veneto una relazione informativa aggiornata e rivista il 19 aprile del 2019, si è proceduto altresì alla verifica degli ambiti di urbanizzazione consolidata tenendo conto di quanto disposto dalla legge regionale 14 all’articolo 2, comma 1. La Regione Veneto ha disposto definitivamente assegnando al Comune di Padova una quantità di suolo consumabile pari a 262,48 ettari con decreto del Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale n. 64 del 29 aprile del 2019.
Quindi ci tengo a specificare la procedura. Padova aveva indicato una quantità di suolo consumabile che eccedeva del venti… di più del 20% la media dei Comuni contermini, quindi in base alla legge regionale gli era stata assegnata il valore medio dei Comuni vicini, valore che non aveva alcun senso dal punto di vista, diciamo così, della contabilizzazione del territorio, ma che imponeva una revisione della quantità di suolo consumabile da comunicare successivamente. Questo è stato fatto ed è stato quindi assegnato al Comune di Padova questi 262,48 ettari che rappresentano le aree effettivamente consumabili nell’arco 2020-2050, cioè nell’arco di trent’anni. Naturalmente sono esclusi da questa valutazione tutti i Piani già approvati, già delimitati, cioè già all’interno di quella che è cosiddetta l’area del Consolidato, che è appunto la definizione che andiamo a dare oggi con questa delibera. La presente variante al PAT è finalizzata appunto a recepire il limite della quantità di suolo consumabile sostituendolo al precedente limite definito come quantitativo massimo di zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa, ovvero la S.A.U.. Di conseguenza nelle norme tecniche di attuazione del Piano di Assetto del Territorio la disposizione che fissa in ettari di S.A.U. il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola sarà sostituita con la quantità massima di superficie naturale e seminaturale che può essere interessata dal consumo di suolo, che come precisato ammonta a 262,48 ettari. Quindi non c’è più un legame diretto con la S.A.U., ma esclusivamente con questa nuova quantità andata a definire in accordo con la legge regionale. La perimetrazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata è stata approvata con deliberazione della Giunta comunale n. 197 del 2019 del 2 aprile scorso. Con la presente variante, in ottemperanza alla disposizione di cui al punto 8 della delibera di Giunta regionale 668 del 2018, che stabilisce che i Comuni in sede di adeguamento al precedente provvedimento provvederanno alla conferma o rettifica degli ambiti di urbanizzazione consolidata inizialmente individuati e alla verifica dei dati trasmessi e contenuti nella scheda informativa, così come indicato nell’allegato B, si è provveduto ad un controllo della loro individuazione e sono state conseguente operate delle modeste rettifiche come indicate nella relazione allegata. Ricordo che l’individuazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata è un atto meramente ricognitivo e come evidenziato nell’articolo 2 della legge regionale 14 gli stessi possono anche non coincidere con quelli individuati nel Piano di Assetto del Territorio. Pertanto è stata integrata la cartografia del Piano di Assetto del Territorio con una tavola che riporta gli ambiti di urbanizzazione consolidata definiti dalla legge regionale 14 del 2017. In tali ambiti sono consentiti in deroga alle limitazioni del consumo di suolo gli interventi previsti dallo strumento urbanistico generale mentre gli interventi edilizi e le previsioni urbanistiche localizzate all’esterno degli ambiti di urbanizzazione consolidata sono soggetti alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo, quindi è fatto salvo tutto quanto sta all’interno del perimetro dell’area già consolidata nell’edificato. La variante al Piano di Assetto del Territorio non è soggetta alla procedura di verifica di assoggettabilità a VAS in quanto si limita a recepire le disposizioni della normativa regionale finalizzate al contenimento del consumo di suolo adeguandosi alla legge regionale 14. Evidenzia infine che, ai sensi della legge 267 del 1998 di individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico ed idrogeologico, è stata prodotta asseverazione di non necessità di studio di valutazione della compatibilità idraulica, inviata con nota in data 3 dicembre del 2019 al competente Genio Civile di Padova del Consorzio di Bonifica del Bacchiglione.
Bene, tutto ciò premesso, sottopongo all’approvazione del Consiglio la delibera che consente di adottare la variante al Piano di Assetto del Territorio di adeguamento alla legge regionale 14, Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 11 del 2004 per le motivazioni illustrate e secondo il progetto composto dagli elaborati che sono allegati alla delibera. Tutta la documentazione ovviamente è a disposizione, il DVD con la banca dati alfanumerica è a disposizione nel Settore Urbanistica. Ecco, quindi ritengo che sia un passaggio dovuto per la normativa sopraordinata, ma anche un passaggio che rappresenta una nuova stagione per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico all’interno della nostra città.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Vice Sindaco. È aperta la discussione. La parola al Consigliere Sangati, prego.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Grazie, grazie, Presidente. Sì, sono d’accordo col Vice Sindaco che questo è un atto tecnico dovuto alla legge regionale più volte citata, penso che però sia un’occasione per fare una riflessione sul tema del consumo di suolo in questo Consiglio Comunale.
La legge regionale appunto ha un nome importante, Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale, però, ecco, dal mio punto di vista e non solo dal mio punto di vista, anche di molte associazioni ambientaliste, questa legge regionale, nonostante il nome, di fatto non centra il problema che abbiamo in Veneto e soprattutto nei grandi centri urbanizzati poiché, diciamo, come anche ricordato dal Vice Sindaco, la legge non va a toccare il… le cubature nelle urbanizzazioni consolidate. A Padova, così come in tante altre città, negli ultimi decenni si è costruito molto, io direi purtroppo anche troppo e male, e oltre a quello che è già stato costruito ci sono dei Piani approvati, che io dico da un lato fortunatamente non sono stati ancora realizzati, però, ecco, questi Piani ci sono e prevedono ancora parecchi milioni di metri cubi di cemento a Padova, di cubatura. Per questo, ecco, questa riflessione parte da una critica alla legge regionale di cui questo atto è una conseguenza, proprio perché non centra il problema che invece è molto serio e riguarda tutte le città del Veneto. Questa Amministrazione da un lato sta cercando di fare accordi con i privati per ridurre queste cubature già approvate e quindi fa partire i Piani con cubature ridotte, però dal mio punto di vista, appunto, ripeto, anche da molte associazioni ambientaliste questo non è sufficiente, ci vorrebbe più coraggio amministrativo e una normativa diversa sia nazionale che regionale che permetta poi alle Amministrazioni comunali di avere più potere nel tornare indietro su decisioni sbagliate prese in passato. Il rapporto con i privati con i diritti acquisiti è sicuramente delicato, però ritengo che in questo momento la normativa nazionale e regionale tuteli troppo i diritti dei privati e poco i diritti dei cittadini che invece meritano una, uno spazio maggiore, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altri iscritti a parlare. Il Vice Sindaco mi segnala che non ritiene necessaria una replica.
Chiedo se vi siano dichiarazioni di voto.
Nessuno chiede la parola. Chiedo di verificare se ci siano tessere da inserire perché… da disinserire, scusate, per evitare che poi il sistema crei le solite… diciamo, problemi di quadratura in relazione a chi non ha risposto all’appello nominale ed è ancora assente, grazie.
No, il numero legale è stato appena fatto. Allora…
Benissimo, problema risolto, questione risolta. Dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 25; favorevoli: 18; contrari: 3; astenuti: 4; non votanti: 2. La proposta di delibera è approvata.
Allora, ridò la parola al Vice Sindaco per l’illustrazione della proposta relativa all’affidamento “in house” del servizio di gestione della sosta a pagamento nel parcheggio della struttura “Garage Porte Contarine”, prego.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, grazie, Presidente. L’affidamento “in house” è definito in questo modo dalla normativa, quindi in coerenza con la normativa nazionale ritengo opportuno tenere la stessa dizione. Poi possiamo trovare anche una definizione in Veneto, ma la teniamo privatamente.
APS Holding è la società a capitale interamente pubblico che opera nell’ambito del territorio del Comune di Padova e gestisce “in house” tra gli altri anche il servizio della sosta pubblica. A seguito della scadenza del contratto di concessione relativo al Garage Europa, con deliberazione di Giunta comunale del 30 luglio 2019 si è proceduto ad affidare in via temporanea e d’urgenza la gestione dell’autorimessa interrata di proprietà comunale, già Garage Europa, alla società APS Holding, fino ad allora gestita da una società privata con un contratto di concessione precaria onerosa. Il periodo di affidamento temporaneo si è reso necessario al fine di predisporre un adeguato progetto per l’affidamento della gestione della sosta dell’ex Garage Europa, ora denominato “Porte Contarine”, presentato in data 17 dicembre 2019 da APS Holding con nota di protocollo 503.575.
È ora intenzione di questa Amministrazione procedere all’affidamento “in house” del servizio di gestione della sosta pubblica all’interno del parcheggio interrato in questione alla propria partecipata APS Holding per le seguenti ragioni. Il Comune di Padova in qualità di socio di fatto unico di APS Holding può beneficiare del risultato economico positivo derivante dalla propria società partecipata nella forma di distribuzione di utili e/o di… eventualmente, di nuovi investimenti attuati dalla società stessa su disposizione del Comune. La conservazione, il consolidamento e lo sviluppo delle conoscenze nella gestione dei parcheggi a pagamento generatesi all’interno di APS Holding è un asset della città e l’effettuazione degli investimenti necessari tesi alla sicurezza del parcheggio, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la resa del parcheggio accessibile a tutti i cittadini è un altro obiettivo che ci si è dati. Inoltre l’unitarietà dell’interfaccia tra il cittadino e il gestore del servizio, della gestione del servizio e del sistema di riscossione che portano evidenti economie di scala, ma soprattutto ad una gestione unitaria della sosta cittadina che possa garantire ulteriori obiettivi di articolazione tariffaria, fungibilità dei servizi, semplificazione della disciplina della sosta, gestione del sistema dei controlli e unica referenza per tutti i rapporti tra l’Amministrazione e l’utenza.
Tutte queste ragioni hanno spinto per un’aggregazione del servizio di gestione della sosta all’interno del Comune di Padova. Si rileva inoltre che con l’affidamento diretto a una propria società, ai sensi delle disposizioni normative in materia di affidamenti “in house”, il Comune di Padova può esercitare un controllo e un’ingerenza sul servizio più penetrante di quella praticabile sul soggetto terzo e questo è un elemento importante perché consente un maggior controllo di spazi che sono spazi di valore all’interno della nostra città. Si ricorda altresì che ai sensi dell’articolo 192 del Decreto legislativo 50 del 2016, regime speciale degli affidamenti “in house”, il Comune di Padova ha provveduto a presentare domanda di iscrizione nell’apposito elenco delle Amministrazioni aggiudicatrici e degli Enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società “in house”, istituito presso l’ANAC e risulta correttamente iscritto al n. 501 del repertorio. Richiamata infine la relazione, di cui all’articolo 34, comma 20, del Decreto legislativo 179/12, pubblicata sul sito del Comune di Padova con la quale sono stati verificati i presupposti amministrativi, gestionali ed economico finanziari posti a base della preferenza dell’Ente per la modalità di affidamento prescelta in confronto alle altre possibili, nel rispetto dell’articolo 192 del Decreto legislativo 50/2016 e del principio dell’economicità dell’azione amministrativa, si propone di affidare il servizio di gestione della sosta a pagamento nel parcheggio pubblico in struttura denominato “Garage Porte Contarine”, sito in Padova, Largo Europa 21, alla società denominata “APS Holding S.p.A.”, in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina comunitaria per un affidamento “in house” a decorrere dal primo gennaio 2020, dando atto che la relativa gestione avrà durata per un periodo di anni 11 alle condizioni di cui allo schema di contratto di servizio allegato alla delibera. Trattandosi di affidamento di un nuovo servizio non ricompreso tra quelli già oggetto di precedenti affidamenti ad APS Holding, l’argomento viene rimesso per competenza all’approvazione del Consiglio Comunale, ai sensi dell’articolo 42, comma 2, lettera e) del Decreto legislativo 267 del 2000.
Tutto ciò premesso, sottopongo all’approvazione di questo Consiglio l’ordine del giorno in base al quale deliberare di dare atto che le premesse fanno parte del provvedimento e di affidare il servizio di gestione della sosta a pagamento del parcheggio pubblico in struttura denominato “Garage Porte Contarine” alla società denominata “APS Holding” in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina comunitaria per l’affidamento “in house”, dando atto che la relativa gestione avrà durata dalla data di sottoscrizione del contratto fino al 31/12/2031, come dallo schema di contratto di servizio allegato alla delibera.
Ritengo che questo passaggio sia un passaggio importante nella strategia di gestione integrata del sistema dei parcheggi cittadini. Non di secondo piano è il fatto che la struttura sarà gestita con criteri di sicurezza maggiori e con grande attenzione all’accessibilità della struttura, alla sua manutenzione, al suo mantenimento in efficienza e quindi ritengo che sia una riqualificazione di un’area di pregio della città. Ci tengo a dire che nel contratto, che è allegato appunto alla delibera in discussione, sono previsti investimenti da parte del nuovo concessionario per oltre 700.000 euro, finalizzati alla riqualificazione degli spazi, alla gestione della sicurezza, il conseguimento del certificato prevenzione incendi e l’accessibilità anche per persone disabili, che oggi non è assolutamente assicurata alla struttura. Per cui sicuramente è un miglioramento del… degli spazi con grande attenzione anche agli utilizzatori storici della struttura, perché non si è modificato in alcun modo il sistema delle tariffe per l’utilizzo del parcheggio e anche questo è uno sforzo che va nella direzione di non creare discontinuità di gestione tra la precedente gestione e la gestione attuale, fatto salvo appunto il… la maggiore attenzione ai criteri di sicurezza che è stato dato come input alla società APS per assicurare un servizio di qualità a tutti coloro che desiderano parcheggiare nella struttura, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. È aperta la discussione. La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Intervengo anche qui brevemente sottolineando che penso che questo provvedimento vada nella direzione giusta. Si passa da un parcheggio gestito tramite concessione privata a dei posti auto a gestione pubblica e penso, ecco, che l’importanza di far confluire questo… questi posti auto in un sistema che in qualche modo faciliti a trovare il parcheggio in città sia sicuramente una cosa molto importante che spero possa essere fatta in tempi abbastanza ristretti, ecco.
Penso che molto spesso si parla di aumentare il numero di posti auto, però in realtà ci sono dei posti auto ad esempio in zona Piazza de Gasperi che molto spesso anche nei fine settimana non sono utilizzati appieno e penso che, appunto, il primo passaggio, prima di pensare a nuovi posti auto, è quello di far sì che i posti esistenti siano più utilizzati e che contestualmente il tempo per la ricerca del parcheggio diminuisca e penso che, appunto, in questo sistema che il Vice Sindaco ha in qualche modo descritto possa essere importante avere anche questi posti auto del Garage Europa in questo sistema.
Diciamo che portare le auto vicino al Centro Storico per molti è una comodità e da questo punto di vista secondo me è giusto anche rispetto ad alcune osservazioni che sono state fatte presenti in Commissione da alcuni Commissari. Secondo me invece è giusto mantenere una tariffazione elevata anche perché c’è un mercato e quindi è giusto anche come pubblico sfruttare questa richiesta che c’è, però, ecco, io penso che sia importante col tempo costruire un sistema con cui questi tipi di parcheggi, quindi parcheggi nelle zone centrali a più alta tariffazione, assieme a eventuali altri provvedimenti, come un congestion charge, possa permettere di trovare quei finanziamenti necessari a migliorare il servizio di trasporto pubblico che penso in mancanza di ulteriori finanziamenti regionali si fa fatica a… nazionali e regionali, si faccia fatica a implementare più di quanto si è fatto adesso.
Questo, ecco, un’osservazione perché molto spesso si vede l’esternalità negativa dell’inquinamento e in questo periodo sicuramente è molto, è molto importante, è molto visibile e anche molto grave, però c’è un’altra, un’altra negativa dell’uso di… dell’auto in città che è la congestione e un dedicare molti spazi e molte, sia a livello di parcheggi sia a livello di viabilità per le auto, ritengo che non sia il modo più efficiente di spostarsi in città. Sottolineo che non sono per l’abolizione dell’auto, dell’utilizzo dell’auto privata in città, però penso che vada fortemente ripensata rispetto a quanto viene fatto adesso. Ci pensavo proprio durante la discussione sul, sul P.E.B.A., si parla di città accessibile per tutti, io penso che un elemento di disvalore che c’è stato in città sia proprio quello che le auto hanno occupato, appunto in termini di parcheggi e in termini di corsie per la viabilità, molti spazi che una volta, penso fino alla Seconda guerra mondiale, venivo utilizzati per altro, nel senso anche per la socialità. Non penso che si possa tornare a quello stato quando le auto non c’erano, però un limitare gli spazi dedicati alle auto in città penso che possa essere utile per una maggiore accessibilità della città per tutti, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tarzia.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Grazie, Presidente. Ho seguito i lavori in Commissione e devo dire, Vice Sindaco, questo è un ottimo provvedimento che ha l’obiettivo di farci gestire, come diceva lei, tramite APS Holding direttamente gli spazi di sosta pubblica e di dare ordine e una certa uniformità ai parcheggi di prossimità delle aree adiacenti al Centro Storico.
Fa parte immagino di un disegno più ampio ed organico dei parcheggi della città adiacenti all’area monumentale e condivido con il mio voto favorevole intanto questa proposta relativa al “Garage Porte Contarine”. Spero e mi auguro che questa convergenza poi ci sarà anche su questa benedetta storia del Park Prandina, almeno io lavorerò per cercare di trovare una soluzione comune all’interno della maggioranza.
Sono stati fatti, come lei ha detto, investimenti importanti su questa struttura in questi mesi per adeguare il Garage alla normativa vigente, per abbattere soprattutto le barriere architettoniche e quindi renderlo più accessibile a tutti.
Non so se sarà possibile, però durante i lavori della Commissione io in parte ho condiviso un’idea che ha lanciato il Vice Presidente Lonardi, cioè nel senso di rivedere, non so se sarà possibile farlo, ma sono sicuro che ho visto che c’era una sua disponibilità, a rivedere la tariffa dopo la prima ora di sosta, perché effettivamente oggi è abbastanza esosa e quindi tariffare la seconda e la terza ora all’effettiva sosta. Io penso che questo… su questo magari nei prossimi mesi si può fare un ragionamento e magari tener conto anche di questa considerazione che secondo me è importante per consentire anche alle persone che vogliono… che hanno necessità di avvicinarsi al Centro, magari anche per poco tempo, di pagare il giusto, insomma, perché mi pare che la tariffa è abbastanza elevata.
Ho auspicato in Commissione poi, come dichiarazione di intenti che ho fatto io, che un’aliquota dei 130 stalli venga riservata a parcheggi di sosta breve, pertanto non ad abbonamento mensile per consentire di avere altri posti di sosta pubblica breve a ridosso del Centro della città. Farli occupare tutti dagli abbonati mensili ridimensionerebbe quel buon disegno organico che lei, Vice Sindaco, ha ben spiegato durante i lavori in Commissione e questa sera, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Lonardi.
Speaker : Consigliere Lonardi (Bitonci Sindaco)
Grazie, Presidente. Ne abbiamo parlato, appunto come ricordava il collega Tarzia, in Commissione, è un passaggio questo che sta nelle cose, in una politica unitaria di gestione della sosta dentro la città e quindi sostanzialmente condivisibile. È un passaggio che tuttavia non risolve alcuni problemi, qualcuno lo crea. Innanzitutto perdiamo più della metà dei posti e questo è un dato di cui non si può non tenerne conto, posti persi e non recuperati in altre situazioni, perlomeno mantenendo la caratteristica appunto che è quello di essere un parcheggio interrato di prossimità. Non c’è stata poi questa discontinuità che veniva richiamata poco fa sulla questione tariffaria. Il Garage Europa è stato appunto gestito privatamente in tutti questi anni ed aveva sempre avuto la caratteristica di essere un garage molto caro, tra l’altro di favorire la sosta lunga rispetto a quella breve, cioè di andare in una direzione opposta di una corretta gestione dei parcheggi, no… quindi, che invece dovrebbe essere quello di favorire la breve e spostar fuori le soste lunghe. Dopo la terza ora il costo del parcheggio diventa di un euro all’ora, per cui complessivamente la giornata intera costa 22 euro, che in prossimità del Centro non è molto, però le prime tre ore vengono a incidere su questi 22 euro con ben 15 euro 5 per ora. È una tariffa alta, che il Consigliere Sangati ritiene corretto applicare per disincentivare, ed è una tariffa che diventa però altissima se si considera che è una tariffa fissa, vale a dire che scatta all’inizio di ogni ora, quindi diventa ancora di più. Cioè quando una persona parcheggia un’ora e pochi minuti paga comunque due ore intere, 10 euro. Credo che sarebbe un segnale corretto di rispetto dei cittadini che non usano l’auto per divertirsi, usano l’auto perché serve per lavoro, perché serve per acquisti e c’è bisogno anche di chi va ad acquistare qualcosa in Centro. Dopo non si può lamentarsi se il Centro muore, insomma, e fare di tutto per impedire che l’attività che caratterizza oltre i servizi in modo importante il Centro, cioè il commercio, possa svilupparsi.
Mi sembra una questione di giustizia fare sì che non diventi ancora più cara, vale a dire che almeno dopo la prima ora questo parcheggio, e in una prospettiva anche quelli che applicano tariffe elevate nelle prime ore, diventi a consumo. Cioè oggi i sistemi di rilevamento della presenza consentono ciò, in tantissime città europee si paga dopo la prima ora a consumo il parcheggio, va bene, quando si mantiene alta la tariffa e credo che quindi si possa sicuramente studiare questo tipo di soluzione che ho apprezzato il Vice Sindaco in Commissione ha accettato di voler valutare. Pensavo di proporre un emendamento che però sarebbe andato facilmente incontro a una bocciatura più politica che sostanziale, quindi credo e mi auguro che invece questo impegno preso possa portare anche a un risultato che sarebbe secondo me molto apprezzato dai cittadini.
Riguardo agli interventi che si faranno, perché molti degli interventi sono ancora da eseguire, le barriere architettoniche non sono ancora state risolte, mi auguro che ciò avvenga tenendo conto del decoro dell’area, perché non sempre la parte pubblica, APS, comunque abbiamo sentito, è una società a totale partecipazione pubblica ne tiene conto. Non ne ha tenuto conto la costruzione delle vie di uscita che ci sono del Garage Europa, che sono dal punto di vista architettonico pessime, sono diventate delle vere e proprie latrine notturne. Quindi che la costruzione, poi penso che l’unica barriera… l’unica soluzione possa, potrà essere quella del… di un ascensore, ecco, che avvenga nel modo di magari risolvere anche la via d’uscita per antincendio e con un manufatto che tenga conto… pregevole, che migliori la qualità architettonica dell’area. Quindi un passaggio tecnico che però può essere l’occasione, mi auguro, per anche un cambiamento di impostazione, una discontinuità secondo me necessaria per chi prima gestiva per i propri comunque interessi economici quel parcheggio e poi invece chi oggi lo gestisce totalmente per conto dell’Amministrazione pubblica.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Grazie. Non entro nel merito diretto alla questione del cambiamento della fruibilità del Garage, perché penso che si stia facendo un grosso investimento, verrà modificato radicalmente e quindi dalla barriera architettonica piuttosto alla possibilità di entrare, eccetera, eccetera, ma anche dagli spazi che verranno ridotti, perché prima non credo fosse stato proprio così a norma, visto che parcheggiavano dappertutto e c’era la mobilità dell’automobile all’interno del Garage. Io non ci sono mai andato e neanche mi sono mai posto il problema di parcheggiare dentro lì, semplicemente perché sapevo che era troppo costoso per le mie tasche e anche perché non mi interessava arrivare proprio in Centro Storico in macchina. Poi se uno vuole, ma questo volevo sottolineare, potrebbe parcheggiare venti metri più avanti, visto che parcheggiano tutti in Via Martiri della Libertà, cioè in sosta selvaggia, iper-selvaggia, dove la gente si disinteressa anche di pagare la multa, quei personaggi lì. Bisognerebbe mettere, lo dico all’Assessore, un… una rimozione forzata, forse sarebbe l’unico deterrente. Poi c’è anche chi parcheggia dentro a Palazzo Moroni per esempio tra i Consiglieri. Ricordo a tutti i Consiglieri comunali che il parcheggio a noi dedicato si trova in Piazza Insurrezione. Lo dico molto serenamente, molto serenamente, non perché uno di un privilegio se ne faccia un diritto, perché tutti i Consiglieri devono parcheggiare lì, punto e basta. Allora il parcheggio selvaggio bisognerebbe arrivare a sradicarlo perché lì più che una strada diventa un viottolo di… da campo, dove uno fa fatica a passare, no… perché, cioè in qualsiasi ora del giorno pare strano che qualcuno debba piazzare la macchina lì. Non la mette in Garage, non la mette in “Garage Porte Contarine”, perché fa troppa fatica a far la salita, a fare cento metri, deve metterla lì sopra. Allora, capisco a volte che anche la Polizia Locale che va a mettere le multe, questi qua gli ridono appresso, perché fanno più fatica loro a scrivere che gli altri a pagare. Diventa veramente una cosa ridicola in una città come la nostra, in un postaccio, posso dire, dove tutti parcheggiano dove vogliono e non siamo in grado di riuscire a togliere questo malcostume che ormai continua da tempo.
Allora, invito il Sindaco e chi comunque… il Vice Sindaco, e chi comunque può adoperarsi per questo e, perché dobbiamo togliere il malcostume, sradicarlo, ma proprio sradicarlo, perché sennò non ne veniamo fuori.
Invito naturalmente, reinvito i Consiglieri a parcheggiare nel modo corretto, nel posto a loro indicato, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco per la replica.
Sennò non mi ringraziava più se non aveva…
Prego.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Ringrazio due volte i Consiglieri per le osservazioni ricevute.
In merito al tema delle tariffe io ci tengo a dire che il tasso di utilizzo del […] i dati che abbiamo ricevuto da APS è aumentato rispetto a prima, cioè una gestione ordinata ha facilitato l’uso del parcheggio, per cui nonostante gli alti prezzi c’è coda all’ingresso, quindi c’è una domanda superiore rispetto alla disponibilità di posti. Una gestione anche attenta degli spazi, che non è più degli spazi riservati agli abbonati e degli spazi riservati invece alla sosta breve, ma una gestione elastica degli spazi per cui l’abbonato non ha quello spazio, ma ha uno spazio che può essere quello piuttosto che un altro, e quindi dando l’elasticità nella gestione si è riusciti ad avere una maggior fruibilità degli spazi. Questo va riconosciuto come un criterio di buona gestione da parte di APS, però la cosa che mi ha sorpreso, a fronte della mia pronta richiesta alla dirigenza di APS di rivedere le tariffe, è stata quella di dire sì, però attenzione che noi con queste tariffe abbiamo una domanda in eccesso rispetto alla disponibilità del parcheggio. Per cui faremo grande attenzione nell’andare incontro alle esigenze dei cittadini ovviamente, ma al tempo stesso a valorizzare al meglio una risorsa che a questo punto è una risorsa dell’Amministrazione, una risorsa della città. Per cui senz’altro andremo a studiare l’idea di graduare non su intervalli orari ma su frazioni di tempo, può essere una buona idea, come anche quella di scendere a un euro dalla terza ora è poco ragionevole e può essere il caso di andare a graduare per favorire un uso, diciamo così, maggiore del parcheggio e una maggiore sostituzione delle auto in sosta e quindi una maggiore accessibilità del Centro Storico.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Chiedo se vi sono dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Sì, grazie, signor Presidente. Io esprimo a nome del Gruppo dei Fratelli d’Italia la totale contrarietà a questa delibera e ne approfitto per parlare del sistema di parcheggi qui a Padova che è del tutto schizofrenico e, se mi permettete, a volte anche demenziale.
Io riprendo solo gli ultimi tre giorni di articoli di giornale perché, per capire, non so… l’operato della Giunta che mi sembra, veramente, da una parte dice una cosa, da una parte ne dice un’altra. Il 12… il 10 gennaio il Vice Sindaco Lorenzoni dice Prandina massimo 250 posti, il 13 gennaio c’è un Piano Prandina 650 posti, e lo dice il Sindaco, eh, lo dice il Sindaco, cioè a meno che non vogliate smentire la stampa, io vi prego di smentire la stampa quando dice sciocchezze virgolettando quello che dite voi. Dopodiché il grande progetto Bicipolitana della… del Vice Sindaco, comunque da parte della sua maggioranza e forse anche di tutta la maggioranza, Bilancio sgonfio, la Bicipolitana non parte, che era uno dei motivi per cui si poteva fare a meno dei parcheggi perché tanto verranno tutti in Centro in un altro modo. Poi abbiamo chiude Piazzale Boschetti, rimpiazzato da? Non si sa, non si sa ancora perché si dice verrà rimpiazzato da, appunto, cosa? Un parcheggio alla Prandina da? 250, 650, 500 posti? Non si sa.
A proposito, Assessore Micalizzi, ci vuol dare una data di quando ci sarà la permuta? Perché noi non lo sappiamo. Ci avevate…
Ci avevate detto che sarebbe stata il 31 dicembre 2019, forse ce l’avremo a marzo o ad aprile 2020, forse, perché… se ci dà una data noi siamo contenti, guardi. Il Consigliere Lonardi, io e tutti quanti saremmo veramente contenti di appuntarci una data sul calendario in cui ci sarà la permuta della Prandina con Via Anelli.
Ho votato contro, certo, ho votato contro un provvedimento che diceva che il 31 dicembre ci sarebbe stato…
Sto parlando, sto parlando, Assessore, mi scusi. Abbiamo votato contro un provvedimento falso…
Speaker : Presidente Tagliavini
Nessun Consigliere può essere interrotto se non dal Presidente per richiamo. Non sono dei dialoghi, quindi…
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Ecco. Invito a non prendere la parola finché parla un Consigliere. Assessore Micalizzi, non prenda la parola, non si prenda la parola. Consigliere Turrin, le ricordo che è in sede di dichiarazioni di voto, ecco. Tenga presente questa sorta di filo conduttore. Va bene? Grazie.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
La ringrazio, Presidente. Colgo solo l’occasione, perché comunque fa parte dell’oggetto, i parcheggi a Padova, mi rendo conto che sia un nervo scoperto per l’Assessore Micalizzi. Noi abbiamo votato no a una delibera…
Però, Presidente, se lei non è capace di affrontare l’Aula stia a casa, non so cosa dirle.
Il voto sulla permuta al 31 dicembre 2019 è stato contrariato da questa opposizione perché era falso, tant’è che la permuta non c’è. Lei può dire quello che vuole, ma la permuta al 31 dicembre 2019 non c’è stata. Il Garage Europa, torniamo al Garage Europa, 280 posti, quanti sarà…
Però, Presidente, non è possibile, non è possibile.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, formulo un richiamo nei confronti dell’Assessore in quanto l’articolo 14 del Regolamento me lo consente. Allora, invito di nuovo l’Assessore Micalizzi a non prendersi la parola e a non interferire nell’ambito della discussione. Invito altresì il Consigliere ad attenersi al tema per cui ha chiesto la parola, che è una votazione in merito all’affidamento “in house” del parcheggio Porta Contarina o quant’altro, Largo Europa. Prego.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Ero tornato al Garage Europa prima dell’ultima provocazione dell’Assessore. Allora, la Capogruppo ed io siamo andati il 22 maggio al Garage Europa a protestare, perché? Perché avevamo ragione, 280 posti diventano 180… 130, scusate, meno 150 posti. Grande progetto “in house”, recuperiamo per l’APS, dice il Vice Sindaco. Leggo qua il Piano economico, io vedo che solo nel 2026 andremo in pareggio o in avanzo, cioè per sei anni noi saremo in perdita totale. Lei mi dirà: “No, è in perdita l’APS”, eh, ma certo, perché l’APS è una partecipata del Comune al 99% quindi è una partita…
Non so leggere, guardi… non so leggere. Utile complessivo APS Holding, 2020 meno 22, meno 41 l’anno dopo, meno 55-56, scusate, non leggo bene, meno 68, meno 76, meno 18, il risultato positivo avviene nel 2026. Quale grande operazione dovremmo votare noi? Una perdita di 150 posti e una perdita economica che avremmo un pareggio solo fra sette anni? Per questo motivo e perché ho finito il tempo Fratelli d’Italia vota no.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola per dichiarazione di voto al Consigliere Rampazzo, prego.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Bene, annuncio ovviamente il voto favorevole del Gruppo Coalizione Civica per Padova a un provvedimento di buonsenso e corretto. Ringrazio il Vice Sindaco per la risposta, in particolare rispetto al costo del parcheggio, insomma. Qui ci sono molto… ci sono molte persone esperte di mercato, ovviamente quando la domanda è superiore all’offerta di certo l’ultima cosa che si deve fare è abbassare i prezzi direi, in una logica puramente di mercato.
Colgo l’occasione un po’ per richiamare l’intervento del Consigliere Sangati. Ora, capisco perfettamente e non mi aspetto certo che sul tema dei parcheggi in città, e la nostra posizione è chiara e ribadita più volte, si possa affrontare il discorso laico. Noi, anche se qualcuno ci vuole far passare per questi, non siamo certamente per il solo trasporto pubblico, il solo trasporto su bicicletta, come, diciamo, ironicamente o magari cercando di provocarci, ogni tanto veniamo accusati. Sarebbe interessante riuscire a lavorare e a discutere su quelli che sono gli obiettivi, per esempio di fare in modo che tutti e tre questi… queste tipologie di trasporto fossero… avessero un loro equilibrio. A Padova oggi non è così, il trasporto su auto privata è nettamente superiore con delle conseguenze che sappiamo quali sono sulla salute delle persone e con delle conseguenze sul tempo che le persone passano in auto ogni anno. Ricordo che a Padova ogni cittadino passa in coda tre giorni pieni all’anno su 365, 72 ore all’anno in coda. Ovviamente chi vuole più parcheggi, molti più parcheggi in Centro, verso il Centro, ci sta dicendo che quindi dovrebbero aumentare ed essere più invogliate le persone ad utilizzare l’auto privata e quindi passare ancora più tempo. Io… mi piacerebbe e magari sarà una mia battaglia contro i mulini a vento, che in questo Consiglio si iniziasse a discutere, e so che il Vice Sindaco è sensibile al tema, dei tempi di percorrenza che si hanno in questa città per accedere al Centro Storico e anche tra un Quartiere e l’altro, perché penso che se il tempo di percorrenza per accedere da fuori città al Centro cittadino, per quanti parcheggi possiamo mettere, è molto elevato e, guardate, il Centro Storico di questa città questo è, più di tot auto non ne contiene, okay? È un problema quasi di idraulica, noi dovremmo lavorare per esempio, e è tra le nostre proposte, sul concetto di parcheggi scambiatori, sul concetto di diversi mezzi per accedere al Centro, in maniera, voglio dire, molto… per me molto, molto laica. Invece in questo Consiglio e in questa città, ahimè, stiamo giocando a fare i conti su quanti parcheggi fare all’ex Caserma Prandina, che non è il problema, che non risolverà nulla per quanto riguarda né il commercio in Centro città. Chi dice che fare 2.000 posti in Prandina aiuterà il commercio in città sta dicendo una cosa non vera, perché non cambierà una virgola questo problema che ha… che è un problema complesso e che va affrontato. Faccio una parentesi, tra andare in un centro commerciale in periferia o in un altro Comune limitrofo facilmente accessibile che è pieno di parcheggi, che ha tutti i negozi di questo mondo e andare a mettermi in coda per andare in un negozio in Centro, se c’è… o per andare a parcheggiare in Prandina, visto che questo è quello che succede, chi pensa che le persone accedano al Centro Storico perché è più facile parcheggiare, boh, io non so, non…
No, io penso che si debba portare più persone possibile verso il Centro della città e fare in modo che le persone, Consigliera Pellizzari, ci mettano il minor tempo possibile. Questo non vuol dire fare un’autostrada e un mega parcheggio in Centro a Padova. Si può trovare… si possono trovare dei metodi più intelligenti di questo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Foresta.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
Grazie, Presidente. Allora, mi pare che stasera la delibera la rileggiamo per chi evidentemente è distratto: Affidamento “in house” del servizio di gestione della sosta a pagamento nel parcheggio pubblico in struttura, parcheggio interrato denominato “Garage Porte Contarine”.
È vero che in questo Consiglio si approfitta delle situazioni per aprire questioni che niente c’entrano con le delibere, perché stasera sento da qualche collega di maggioranza rimozione forzate, parcheggi abusivi a Palazzo Moroni, per poi andare nello spazio del Consigliere, amico Turrin, che praticamente va dalla Prandina al Boschetti. Boh, stasera siamo qui per votare un’altra cosa e si dà spazio alla fantasia.
Signor Vice Sindaco, visto che ci siamo ne metto qualcuna pure io. Non so, a Palazzo Gozzi c’è una sbarra, se qualche Consigliere vuole andare per, non so, accesso agli atti o cercare carte o parlare con qualche dirigente non può entrare perché praticamente tutto lo spazio è occupato non si capisce da chi. Direi a questo punto mettiamoci pure le biciclette, che imperversano nei marciapiedi e nei sottoportici, senza contare che praticamente addirittura Riviera Ponti Romani non si dovrebbe neanche transitare e vedo un viavai di bici che salgono e che scendono, cioè mi chiedo e mi domando: quanti sono, 250 gli uomini di Polizia Locale? Quanti sono gli uomini in strada? 120, forse, nei vari turni, bene. Allora raddoppiamoli, facciamo un bel concorsone di altri 250 così provvederemo alle rimozioni forzate, provvederemo alle bici, provvederemo anche a questi parcheggi, no… così teniamo tutto sotto controllo. Insomma, un po’ di serietà, no? Credo che sia dovuta soprattutto in questo posto.
Allora, io capisco che giustamente la minoranza fa la sua parte, ed è giusto che la faccia, ma stasera siamo per un’altra delibera che niente ha a che fare col resto. Poi quando parleremo di bilanci consolidati o no, allora possiamo spaziare con la fantasia e dire questa Amministrazione non ha le idee chiare, questa Amministrazione non riesce a vedere oltre le sue… il collo, che ne so io, mettiamole tutte, ma stasera siamo qui per una cosa molto semplice, che forse i colleghi non ricordano che questa delibera, questo affidamento “in house”, adesso siamo nello specifico, si tratta del Garage, nel mese di marzo è stato deliberato dopo mesi di studio per capire se potevamo andare “in house” o no. Ci abbiamo impiegato mesi per capire questo, finalmente ci siamo riusciti, nella misura in cui ci siamo riusciti, una concessione terminata dal privato l’abbiamo presa in mano. Oggi dovremmo discutere di questo, poi se vogliamo discutere dei posti, se vogliamo discutere di quanti abbonamenti, se vogliamo… mi pare che ci stia tutto, però, cioè, fermiamoci e limitiamoci a questo perché altrimenti non c’è motivo che siamo qui per praticamente dare un voto a un qualcosa che di fatto già è stato fatto.
Quindi io vi chiedo cortesemente, perché sennò diventa una polemica sterile ogni volta che non ha senso, ognuno faccia la sua parte però stiamo nel tema, ecco… questo è quanto. Per quanto mi riguarda finalmente è approdata questa delibera e il Vice Sindaco sa da quanto tempo io… ho insistito perché ci sono altri parcheggi che meritano anche questa attenzione, è arrivato il momento di dare a questa città più spazio anche per i parcheggi nonostante ci sia un’altra visione, che è quella della Bicipolitana e io, il mio voto ovviamente non può che essere a favore.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Non perché non condivida ogni singolo lemma della dichiarazione di voto del collega Turrin, ma perché dopo di lui è stato seguito da un collega di maggioranza che ha fatto una dichiarazione che non posso che riportare.: “L’unica cosa che non si deve fare quando la domanda supera l’offerta è abbassare il prezzo”, perché evidentemente nelle credenze del soggetto, del collega che è intervenuto ed evidentemente anche nelle intenzioni della pubblica Amministrazione che governa la città o quantomeno dell’Assessore proponente, il parcheggio per i padovani o per coloro che a Padova devono arrivare e posteggiare non è considerato e non va considerato un servizio da garantire alla collettività, perché non c’è altro motivo per motivare, scusate la ripetizione, la frase che ho riportato testualmente e quindi chi ha la pretesa, l’ardire, l’arroganza di irritare il Vice Sindaco, ma anche qualche collega di maggioranza, venendo fino in Centro o nei… nelle vicinanze del Centro a parcheggiare, deve subire la legge del taglione e quindi praticamente, come si è deciso di fare con il Garage Porte Contarine, far pagare un prezzo talmente alto da dissuadere all’accesso. Questa forse è una misura che viene presa in qualche modo perché anche lì quando Foresta dice: “Questa Amministrazione non ha le idee chiare”, no, mi dispiace, forse ha un ufficio stampa poco efficace, però a quel, al cittadino o al Consigliere che legge il giornale non sembra abbia le idee chiare, perché poco tempo fa è uscita un’altra notizia, sulla quale si potrebbe anche discutere in quest’Aula ogni tanto, e cioè di far pagare una sorta di tassa di ingresso alla città. Ora, siccome questa “tassa”, tra virgolette, d’ingresso è improponibile per una sollevazione popolare e credo anche di parte della maggioranza, mettiamo 5 euro all’ora, cominciamo lì al Garage Porte Contarine. Sostituiamo una sostanzialmente tassa iniqua o che viene considerata tale per accedere al Centro con dei costi orari improponibili. Pertanto poiché questa è la filosofia, abbiamo capito, quantomeno del Vice Sindaco, ovverosia eliminate… come facciamo a eliminare le auto e quindi il traffico e quindi quella è solo un’ipotesi, l’inquinamento atmosferico da PM10 e PM2? Eliminiamo i parcheggi, perché magicamente eliminando i parcheggi avremo eliminato anche le auto. Ricordo che il futuro ci dice che nei prossimi vent’anni pressoché tutti guideranno un’auto elettrica e in quel caso dal momento che non si potrà accusare di inquinare, salvo che non ci dimostrino che inquinano di più quelle elettriche di quelle a benzina o a gasolio, avremo comunque come Amministratori la necessità di garantire un posteggio. La trovo quindi una linea e una soluzione un po’ miope.
Concludo dicendo a Micalizzi che questa opposizione non ha votato contro alla permuta, ha votato contro la permuta senza conguaglio, come la definiva lei, ovverosia ha votato contro alla balla che lei ha raccontato, e continua a interrompermi, Presidente, scusi, faccia qualcosa. Torni Consigliere, così può parlare. Ha votato contro una permuta definita senza conguaglio che finora è costata solo 5 milioni di euro ai contribuenti padovani, questo è il suo senza conguaglio. Capisco che non abbiamo fatto le stesse scuole, ma io so cosa significa permuta, lei evidentemente no.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Mosco per dichiarazione di voto.
La parola alla Consigliera Mosco e tutti gli altri tacciano.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
Allora, so che con questa delibera andiamo appunto a discutere la nuova modalità di gestione del parcheggio, tuttavia è una modalità nuova, appunto, quella che verrà intrapresa che comunque è condizionata da… o che condizionerà l’obiettivo che questa Amministrazione ha e che io non condivido in toto, che è proprio quello della riduzione dei posti auto, tanto più in una zona adiacente al Centro, che dal mio punto di vista invece necessita di una profonda inversione di tendenza che è quella invece di una… dell’individuazione di nuovi posti auto, perché io penso che la… i parcheggi e quindi l’individuazione di nuove postazioni d’auto se utilizzate in modo intelligente non va a implementare il traffico ma va anche proprio invece a scoraggiare gli ingorghi. Lo si può fare attraverso anche delle nuove modalità, anche delle modalità innovative, quelle di cui… delle modalità anche più smart, penso anche all’applicazione dello Smart Parking che consentirebbe appunto al cittadino individuando la destinazione darebbe la possibilità di capire quali sono i posti auto liberi nella zona adiacente appunto al luogo in cui necessità di andare, ma è soltanto per citare un esempio che può essere utile perché non… la mia non vuole essere, appunto, una, una protesta fine a se stessa, ma cercare di accompagnarla ad una proposta concreta, come può essere quella utilizzata anche in altre città italiane, che potrebbe rivelarsi utile.
Quindi oggi mi rendo conto che invece la possibilità di realizzare nuove postazioni accompagnate anche delle metodologie innovative come questa, come quella che appunto presenterò, quello che abbiamo fatto, l’Sms Parking e tante altre, potrebbe invece agevolare. Quindi per il fatto che si tratta di una riduzione di posti auto importanti, di una tariffazione esagerata e non adeguata anche alle esigenze dei cittadini, ecco, il mio voto sarà contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 24; favorevoli: 17; contrari: 7; astenuti: nessuno; non votanti: 1. La proposta di delibera è approvata.
Si tratta di delibera urgente, dichiaro aperta la votazione sulla sua immediata eseguibilità.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 17; contrari: 5; astenuti: nessuno; non votanti: 3. La delibera è approvata… scusate, è immediatamente eseguibile.
Do la parola all’Assessora Chiara Gallani per l’illustrazione del quarto ordine del giorno: proposta di delibera relativa al Piano gestione alberature.
Speaker : Assessora Gallani
Grazie, Presidente. Vado quindi ad illustrare la delibera anzidetta sul Piano di gestione delle alberature della città di Padova, partendo da che cos’è, di che cosa si tratta. Si tratta del primo Piano programmatico che permette la gestione degli alberi di Padova con una visione e azioni sia di breve che di lungo periodo. Per lungo periodo si intende un termine di vent’anni che abbiamo programmato, visione ed azioni che consentono una vera e propria pianificazione del patrimonio arboreo della città, della città di Padova, della nostra città.
Il Piano assieme ai successivi strumenti di tipo regolamentare e pianificatorio a cui stiamo lavorando, mi riferisco al Regolamento del verde e al Piano del verde, dà sostanza e applicazione alla politica di mandato di questa Amministrazione. E perché lo proponiamo? Banalmente perché mancava, perché manca, perché mancava ad oggi un Piano strategico per l’infrastruttura verde più importante della nostra città, delle città, cioè parlo degli alberi, quella che maggiormente contribuisce, come ben sappiamo, a mitigare il calore, a favorire la biodiversità, a ridurre gli impatti degli inquinanti nell’aria, e sappiamo quanto questo sia un tema rilevante per la nostra città come per le città del Bacino padano, a ridurre gli impatti acustici, a qualificare la città anche sotto il profilo estetico e più in generale a migliorare la qualità della vita nostra, dei cittadini di Padova.
Quali sono gli obiettivi finali? Sono ambiziosi, sono incrementare la copertura arborea dall’attuale 1 e 8% al 5% adeguarci ai cambiamenti climatici tramite l’aumento della biodiversità, delle specie, garantendo che almeno il 20% di esse siano adatte ai cambiamenti climatici, sensibilizzare, informare i cittadini, fare cultura sul valore degli alberi e del verde, su quello che in definitiva è il nostro patrimonio. Per questo un po’ di numeri: la composizione attuale di questo patrimonio è di 49.000 alberi tra stradali e aree verdi, 271 specie, con percentuali però molto diverse tra di esse, tra le specie. In particolare sono una decina quelle che caratterizzano fortemente la popolazione e sono tre, carpini, aceri, campestri e tigli a comporre più del 20% 25% del totale del quarto della popolazione arborea. Si tratta, come dicevo, di un vero e proprio patrimonio.
Molti sono gli studi in questo campo, moltissimi, ne cito solo uno. Nella città di New York è stato calcolato come a spesa di messa a dimora per albero, l’introito, cioè il beneficio economico sia cinque volte maggiore rispetto appunto a quanto viene speso. Questo patrimonio però, ricordiamolo, si colloca in un territorio che è sempre più preda di eventi meteorologici imprevedibili e violenti, quindi anche vulnerabili.
Quanto al metodo di questo Piano, di un… quasi un centinaio di pagine, il Piano è stato elaborato nell’intento nuovo di superare quella che è la modalità usuale di azione, che è una modalità reattiva, che risponde cioè ad eventi che sono già avvenuti, per passare a una prassi operativa proattiva che persegua azioni nel tempo presente, questo basato appunto su un metodo predittivo, che in questo presente, a cui facevo riferimento, analizzi i processi, i sistemi e l’ambiente per identificare precocemente i problemi e per attuare tempestivamente le soluzioni. Peraltro questo metodo, lo specifico, sarà esso stesso alimentato dal Piano, proprio a mano a mano che lo popoliamo di dati, abbiamo più dati per attuare questo e diventeranno più precisi questi dati.
Il Piano che avete sottomano è sviluppato seguendo una serie di punti strategici, ve li elenco: orientare la gestione della natura per massimizzarne i benefici per le piante, per la città, per i cittadini; perseguire la resilienza del territorio; perseguire la riduzione degli eccessi termici e l’adattamento al cambiamento climatico; ridurre gli effetti dei nubifragi; migliorare la qualità della vita e della salute e del benessere ai cittadini e utilizzare efficacemente risorse economiche ed ambientali, le quali poi sono anche strettamente correlate.
Dagli obiettivi, al metodo, alla strategia, passiamo agli elementi: una programmazione pluriennale, questo l’ho già detto, a breve, medio e lungo termine, che si compone prima di tutto di un’analisi dettagliata dei dati del popolamento arboreo, dettagliando oltre al genere e alla specie la classe di diametro e la classe di altezza ed è attualmente in corso un appalto per migliorare la qualità dei dati biometrici per poter catalogare, studiare e analizzare quello che è l’andamento della popolazione arborea; stabilire poi migliori modalità per l’aggiornamento e l’inventario e il monitoraggio; indirizzare, altro elemento, terzo elemento, la scelta delle specie con gli obiettivi anzidetti; stimare il fabbisogno economico in… negli anni a breve, medio e lungo termine, quindi poi per poter allocare le risorse in maniera efficiente; gestire il rischio e poi un Piano di interventi ordinari, quali potatura, irrigazione, eccetera; il Piano degli interventi straordinari, azioni correttive urgenti e il primo Piano di emergenza, come abbiamo ben toccato nel luglio 2018 quando abbiamo dovuto far fronte a un fortunale che ci ha tenuto impegnati dei mesi, ci ha fatto perdere mille alberi in tre giorni, in modo da avere un vero e proprio processo operativo e questo è descritto nell’ultima parte del documento in approvazione.
Come è avvenuto? Come l’avevamo voluto e come abbiamo detto che sarebbe stato, con un processo partecipativo: quindi dopo la prima stesura eseguita da un numero ristretto di tecnici, il Piano di gestione del patrimonio è stato inviato a tutti i componenti del Settore Verde che si occupano del tema per la formulazione di proposte di miglioramento del testo. In seguito sono stati programmati alcuni incontri, più incontri con i vari portatori di interesse, quindi a partire dal tavolo tecnico del Verde che ci accompagna il lavoro, agli ordini e collegi professionali, alle associazioni e comitati che ha più titolo si interessano degli alberi, con cui ci sono stati due incontri e contributi scritti. Dopo l’analisi della proposta è stata elaborata la versione finale, quella che è stata sottoposta alla Giunta e poi alla Commissione consiliare del 18 dicembre scorso.
A seguito di quella che, spero, sarà l’adozione da parte dell’Amministrazione con delibera di questo Consiglio, i contenuti saranno implementati all’interno delle procedure operative standard del Settore Verde e si prevede di iniziare la prima revisione tra 18 mesi, quando appunto già i dati biometrici di cui vi parlavo, i dati quelli che ci diranno qual è il polso della popolazione arborea, avranno ancora di più incrementato e migliorato l’inventario.
In conclusione, è bene avere a mente con questo Piano, queste… questo centinaio di pagine che ci dice dove vogliamo andare ora, a medio termine e per i prossimi vent’anni, quali risultati raggiungere e come, che il flusso dei servizi generati alle infrastrutture verde e urbana sono di vitale importanza per il tessuto urbano e oggi, nel prossimo futuro e oggi si deve affermare una visione in cui il patrimonio arboreo è considerato un apparato di protezione per la nostra città contro l’isola di calore, le polveri sottili che ci attanagliano, le precipitazioni, anche quelle concentrate che arrivano imprevedibili e per questo ogni albero già assume oggi un valore inestimabile per la comunità e per questo, appunto, vi propongo il primo Piano di gestione degli alberi di Padova.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessora. La discussione è aperta.
Chiedo se vi siano dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Sarò breve, volevo solo ringraziare l’Assessora Gallani e i tecnici del Settore per il lavoro fatto e per il percorso che stiamo facendo da due anni e mezzo a questa parte per quanto riguarda la gestione del verde in città. Quando abbiamo iniziato, quando ha iniziato a prendere in mano il… non c’era neanche il Settore, quindi, voglio dire, è un bel passo avanti e credo che i riconoscimenti del lavoro che state facendo sono, penso, se non quotidiani almeno settimanali in… di certo tutta la stampa specialistica ma non solo, e credo che, insomma, sia un lavoro ben impostato. È un lavoro difficile, che so anche essere difficile nel rapporto con i comitati, con i cittadini, però è un lavoro che credo stia portando avanti con grossa determinazione e che per quanto mi riguarda e riguarda il nostro Gruppo ci inorgoglisce molto, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altre prenotazioni per dichiarazioni di voto. Dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 18; contrari: 3; astenuti: nessuno; non votanti: 3. La proposta di delibera è approvata.
Anche questa è una delibera urgente e quindi dichiaro aperta la votazione sulla sua immediata eseguibilità.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 18; contrari: 2; astenuti: 1; non votanti: 3. La delibera è immediatamente eseguibile.
Possiamo passare alle mozioni. La parola alla Consigliera Elena Cappellini, proponente assieme ad altri Consiglieri la mozione avente ad oggetto: “Mafia nigeriana: un fenomeno criminale in espansione che coinvolge anche Padova”. Prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora, buonasera. Finalmente siamo arrivati a questa benedetta mozione, che mi sono, così, resa disponibile a cambiare il titolo in quanto ricordo che una mozione sempre relativa alla mafia nigeriana è stata in questa sede bocciata il 12 febbraio dello scorso anno. Mi limiterò pertanto a leggere la mozione così come è scritta, anche per non trovarci eventualmente in contraddizioni eventuali o interpretazioni malevole dell’Aula.
Allora, come ha anticipato il Presidente, la mozione ha il titolo così come segue: “Mafia nigeriana: un fenomeno criminale in espansione che coinvolge anche Padova”. Premesso che sono sempre più frequenti atti di criminalità organizzata e brutali omicidi riconducibili ad un gruppo etnico ben definito e che viene indicato sotto il nome di “mafia nigeriana”, che le cronache giornalistiche hanno riportato l’edulcorato resoconto di crimini efferati quanto lucidi ed in perfetta sintonia ed esecuzione di rituali vudù e pratiche in uso alla suddetta mafia nigeriana, che molteplici sono le pratiche delinquenziali gestite dalla mafia nigeriana e l’operatività di tali organizzazioni è rivolta a specifici settori, quali il narcotraffico…
Sì, vorrei l’attenzione dell’Aula perché il tema è piuttosto importante.
Speaker : Presidente Tagliavini
Chiedo di evitare questo brusio che si avverte, ecco, e che dà molto fastidio. Vi prego, ecco, se potete restare in silenzio. Prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Settori specifici, dicevo, quali il narcotraffico, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento sessuale e lavorativo, lo spaccio di specifiche droghe come l’eroina gialla e il traffico di organi umani; che l’omicidio di Pamela Mastropietro è soltanto la punta dell’iceberg rispetto alle attività criminali sempre più diffuse e violente poste in essere sul suolo italiano dall’organizzazione criminale su nominata; che anche la nostra città è gravemente interessata dal fenomeno in esame risultando Padova la centrale di spaccio nel nord Italia, nonché una delle città più afflitte dal mercimonio di donne schiave nigeriane e di decessi a causa dell’eroina gialla, sostanza stupefacente sempre più diffusa sul territorio veneto.
Credo quindi che le premesse siano abbastanza importanti per circoscrivere un fenomeno del quale è già stato fatto un elenco dei crimini che circoscrive questa organizzazione mafiosa, criminale, violenta e che non è possibile tenere ancora in ombra. Io ricordo che in quest’Aula è stata bocciata la mozione che ho presentato solo perché ho chiesto che fosse dedicato un giardino a Pamela Mastropietro, che vado a ripetere, è solo la punta dell’iceberg del fenomeno in crescita. Ho riportato, qui anche ho stampato delle foto…
Presidente, però, se cortesemente tiene l’Aula perché credo che non sia di poca importanza l’argomento e vorrei veramente l’attenzione di tutti i colleghi.
Foto come questa che è ad ogni angolo della nostra città, ormai, visibile come queste risorse non facciano altro che spacciare non solo cocaina ma anche eroina gialla e sono già tre le vittime sul nostro territorio padovano ad essere appunto venute a mancare, giovani di 21 e 20 anni a causa proprio di eroina gialla che è la nuova droga dei nostri tempi.
Ricordo che esattamente il giorno dopo della bocciatura in quest’Aula della mozione sulla mafia nigeriana è uscito su Panorama, perché la data è proprio il 13 febbraio e noi eravamo in Aula il 12 febbraio, un articolo che descrive benissimo come il fenomeno sia in fase di espansione e non hanno riportato una città qualsiasi, non hanno scritto Firenze, Torino, Catania, Bari, ma hanno messo Padova e Castel Volturno come le città satellite dove appunto sono riconducibili i fatti che ho appena descritto. Quindi credo che sia il caso di evidenziare come la nostra città sia sulla stampa anche a livello nazionale e anche nel corso di questi giorni ultimi abbiamo assolutamente anche appreso dalla stampa che sono numerosi gli arresti che si sono susseguiti poi da quella data, quando è stata bocciata appunto la nostra mozione, e sono tantissimi. Sono stati tra l’altro descritti come 200 negli ultimi mesi, 100 i chili di cocaina, 150.000 euro in contanti, tra l’altro in pezzi di moneta e banconote minori, quindi la fattispecie nello specifico circoscrive non solo dei reati criminali, ma è anche una conseguenza all’immigrazione clandestina illegale che ormai è davvero scellerata sul territorio nazionale.
Quindi io chiedo in questa sede che il Sindaco e la Giunta tutta si faccia carico e apra gli occhi perché, ripeto, queste sono le immagini. Mi chiedo se i pali del controllo del vicinato servano proprio come palo di spaccio, perché ormai queste sono le immagini che mi… ricevo anche dai nostri concittadini e pertanto l’impegno è quello di attivare il percorso istituzionale idoneo affinché venga organizzato un convegno nazionale con i maggiori esperti forensi per dibattere sulla mafia nigeriana al fine di implementare anche nella nostra città maggiori forze di intelligence, una giornata che sia al contempo occasione di riflessione, di studio sull’aumento della criminalità organizzata, nonché ad individuare un momento di ricordo collettivo per tutte le vittime dell’organizzazione stessa.
Ecco, siccome mi è stato detto che non potevo, diciamo, difendere o comunque mettere in luce, in luce solo il caso di Pamela Mastropietro, ma che bisognava coinvolgere tutte le vittime delle mafie, non capisco perché in ogni ambito si parli di mafia ma non sia possibile parlare di mafia nigeriana, che purtroppo mi rendo conto che probabilmente per chi ha mentalità sinistre veda in questa mia mozione una forma eventuale di razzismo, ma ricordo che esiste lo stato del Niger, la Nigeria, e come esiste la mafia in tutto il mondo, è conosciuta ormai la mafia italiana, c’è anche la mafia nigeriana. Quindi siccome…
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera, la invito a concludere per rispetto dei tempi, grazie.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Concludo. Sono molti i convegni che stanno appunto facendo emergere questo fenomeno in grande espansione. Chiedo anche all’Aula, nuovamente, di impegnarsi con questa mozione a prendere atto della situazione gravissima che c’è anche nella nostra città, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, Consigliera, sono stati presentati da parte di Consiglieri di maggioranza alcuni emendamenti, mi pare 2, che adesso le vengono presentati in copia, dal momento che la mozione può essere sottoposta a emendamenti… non può essere sottoposta a emendamenti senza il consenso del presentatore.
Ecco, detto questo, dichiaro aperta la discussione sulla mozione, ecco. Vedremo se sono emendamenti a suo avviso recepibili oppure non recepibili.
La parola allora, aperta la discussione, come dicevo al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Alla Consigliera Cappellini volevo fare notare semplicemente come è stata concepita questa mozione. Lei si figuri se noi siamo a favore della mafia nigeriana, racconterò alcune cose tra poco nel mio intervento. Quello che è certo è che noi come Consiglio Comunale abbiamo una competenza limitata rispetto alla battaglia nei confronti di questa mafia e di altre mafie. Speriamo che con l’arrivo della… di un Ministro degli Interni che invece di badare alle proprie fortune elettorali bada a fare il Ministro degli Interni, possa… sicuramente potrebbe dare anche ulteriori risorse, in più risparmiamo anche mezzo milione per la mancanza della bestia, quindi altre risorse a disposizione per la lotta alla criminalità.
Quello che si può fare a Padova come Consiglio Comunale o come singoli cittadini, se ha voglia, Consigliera Cappellini, martedì ci sarà un incontro a Strada Facendo, che fornirà gli elementi per un corso di sei mesi di preparazione al volontariato per andare a contrastare sulla strada in Corso Stati Uniti e nelle vie limitrofe la presenza e la schiavitù che la mafia nigeriana, la mafia albanese e le altre mafie che usano il corpo delle donne per i nostri concittadini che vanno a comprarle, e riuscire a contrastare la mafia nigeriana, contrastare la mafia albanese, portando via queste ragazze e ridando loro una speranza. Certo, bisogna avere la volontà, invece di fare più o meno battaglia politica, di fare battaglia sul territorio e di usare il volontariato per affrontare direttamente e con coraggio questi problemi. Questo è un augurio, chiunque voglia anche all’interno del Consiglio Comunale, sono percorsi formativi belli, utili e soprattutto ti mettono in contatto con una realtà cruda e bestiale di cui la mafia nigeriana è sicuramente un componente importante e in crescita, ma è alimentata, e lo dico, così la Consigliera Pellizzari sarà contenta, è molto alimentata in questo momento dalle condizioni in cui le ragazze e i ragazzi nigeriani sono costretti grazie al decreto Salvini, che purtroppo non è ancora stato contrastato. Il decreto Salvini mette nelle strade queste persone, queste persone hanno due o tre alternative, una di queste alternative è andare sotto la mafia nigeriana per poter sopravvivere. Quindi per combattere la mafia nigeriana se uno vuole può farlo anche personalmente, ma dobbiamo come Consiglio Comunale, come strumenti dell’Amministrazione contrastare la possibilità che queste persone restino irregolari e accedano al mercato aperto a braccia aperte della criminalità a cui sono destinati e a cui è stato fatto di tutto perché succedesse, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Scarso.
Speaker : Consigliera Scarso (LS)
Grazie, Presidente. Ecco, anch’io volevo intervenire su questa mozione della Consigliera Cappellini che nella sostanza è assolutamente condivisibile. Io non so perché la Consigliera Cappellini continui a insistere sul fatto che c’è una componente di questo Consiglio Comunale che non ritiene utile o importante combattere la mafia nigeriana. Anzi, io credo che sia una priorità di questa Amministrazione sostenere qualsiasi percorso e processo di sensibilizzazione rispetto al contrasto delle mafie in generale.
Quello che è importante invece sottolineare è che anche la mafia nigeriana sta dentro a un contesto che è tutto italiano, che è quello appunto delle mafie in genere, quindi è difficile pensare all’esistenza della mafia… cosiddetta “mafia nigeriana” o di organizzazioni criminose di origine africana senza che queste possano essere in qualche modo tollerate dalle stesse mafie di origine italiana e indigena. Ha senso a questo punto, io credo che se vogliamo approfittare di questa mozione, anche ripercorrere un po’ la storia delle mafie nigeriane, cosiddette organizzazioni mafiose di origine africana in Italia.
Ecco, il primo episodio eclatante è a Castel Volturno, che è considerato ancora oggi il centro e l’avamposto di insediamento della mafia nigeriana ed è nell’anno 2000 la prima operazione del Commissariato della città partenopea che vede indagati anche per reati del cosiddetto articolo 416-bis. Allora Castel Volturno viene individuata quale base della mafia nigeriana le cui ramificazioni arrivano fino al Nord, ma tale fenomeno criminale era sicuramente presente già nel 1990. Il 24 aprile di quell’anno avviene la strage di Pescopagano con il ferimento di sette persone e la morte di altre cinque. Il clan La Torre di Mondragone non aveva tollerato lo spaccio di droga nel proprio territorio da parte di una banda straniera. Ma ancora prima nel 1986 un ghanese viene ucciso a colpi di pistola sulla Domiziana, i killers della camorra lo sorprendono a Castel Volturno trovandogli addosso 20 milioni di lire. Un’altra strage avviene il 28 settembre del 2008, 7 morti tutti di origine ghanese, nessuno implicato in attività criminali. È l’autoproclamatosi boss dei Casalesi, Setola, che compie una strage in una sartoria sempre a pochi chilometri da Pescopagano.
Quindi è in queste terre che il fenomeno cosiddetto della “mafia nigeriana” prende forma e potere, da migliaia di sfruttati nelle campagne. Qualcuno diventa ovulatore, vola alla destinazione assegnata, non si va assolutamente su un barcone con un carico prezioso di droga, pochi tra loro comandano, ma sempre devotamente sono sottomessi perché le mafie italiane non cedono un centimetro del loro territorio e mai lo faranno. Con l’operazione cosiddetta “Niger” nel 2006 a Torino avviene la prima condanna per mafia di un gruppo di criminali provenienti dall’Africa, toccherà poi Napoli con “l’operazione Viola” nel 2008. Le gangs africane si strutturano come le Cupole in Italia, apprendono i codici mafiosi in Italia, come scrive la Procura di Napoli. Dopo Castel Volturno anche Palermo diventa importante nella geografia della mafia nigeriana, ma è Torino riferimento per tutto il nord Italia. La mafia nera alogena è funzionale a quella bianca, svolge il lavoro sporco e pericoloso, spaccio, prostituzione che crea allarme sociale e distrae le Forze dell’Ordine da appalti, corruzione, infiltrazione nell’economia legale, cioè i campi d’azione delle mafie indigene. La mafia nigeriana non può aspirare e non aspira a corrompere Sindaci e Amministratori, e non concorre per gli appalti pubblici. Tutte le mafie tendono al denaro, così anche le gangs accumulano denaro che ritornano in forma di rimesse economiche nella casa madre in patria, è un flusso di denaro che serve per comprare armi e potere politico. Le mafie sono uguali dappertutto e dappertutto ognuna torna a casa propria, come Cosa nostra si è incardinata nel mondo attraverso l’immigrazione allo stesso modo la mafia nigeriana ha seguito le rotte migratorie e come per ogni mafia i primi a essere sfruttati, sottomessi, uccisi sono i propri connazionali, uomini, donne e bambini che diventano le ombre del… di questa storia. La mafia nigeriana è fluida, estremamente mobile, usa i fantasmi, come diceva il collega Ferro, cioè persone senza documenti. Nella visione un po’ da avanspettacolo che emerge dagli episodi messi in pasto all’opinione pubblica si dice che la mafia nigeriana gestirebbe anche il traffico di organi, ma è poco credibile che la mafia nigeriana riesca a fare un espianto di un organo umano in sicurezza in modo che sia rivendibile in un ipotetico mercato nero. Ecco, si dice ma senza nessuna prova. L’evidenza invece è quella di migliaia di uomini, donne e bambini senza nome, senza documenti che scompaiono nel nulla e mentre le opinioni improvvisate creano confusione mediatica, in corso ci sono guerre tra i clan della camorra.
Quindi, Consigliera Cappellini, io credo che se lei accetta i nostri emendamenti siamo sicuramente d’accordo a votare la sua mozione.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tarzia.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Grazie, Presidente. Allora, io sto un po’ agli atti che sono stati presentati. Ho letto la mozione, ho letto il dispositivo. Eh, il dispositivo… la mozione per quanto mi concerne, il dispositivo ha un obiettivo nobile e per questo motivo io voterò la mozione.
Cioè, che cosa si chiede? Si chiede di organizzare in città un convegno nazionale con i maggiori esperti per dibattere sulla mafia nigeriana che a Padova ha dei forti radicamenti come hanno dimostrato le diverse indagini della Magistratura. Queste sono cose pubbliche, riportate anche dagli organismi di stampa, chi segue la cronaca cittadina. È una mozione che ci induce tra l’altro a fare una serie di riflessioni sul fenomeno della mafia nigeriana che coinvolge anche la nostra città in tema di gestione e controllo della prostituzione, droga, traffici di esseri umani e illecite riscossioni di crediti.
Da tempo sostengo, da sempre sostengo che in tema di sicurezza tutti dobbiamo fare meglio la nostra parte e noi come Amministrazione abbiamo compiuto uno sforzo amministrativo enorme facendo grossi investimenti che sono sicuro ci aiuteranno ad abbattere quella percezione di insicurezza che nei nostri Quartieri cresce nonostante il forte calo del numero dei reati. Dico questo per dire che le Forze dell’Ordine - senza insegnare il mestiere a nessuno e lo dico con grande rispetto e tutti sapete quanto io sono al loro fianco - devono a mio avviso implementare l’attività di intelligence per cercare di contenere e sarebbe meglio, dico io, stroncare questo traffico di stupefacenti che purtroppo è una piaga della città.
La mozione, come dicevo prima, ha un fine nobile, coinvolgendo i maggiori esperti forensi attraverso un’iniziativa nazionale potremmo trovare misure che ci consentano di contrastare questo fenomeno che è causa principale in alcune zone della nostra città di forte illegalità e degrado urbano. È evidente che per farlo gli ordinari strumenti di Polizia forse non bastano, perché come ha scritto il sostituto Procuratore di Palermo, il dottor Leonardo Agueci, la mafia nigeriana è più violenta di quella palermitana e pertanto servirebbero iniziative normative diverse ed utili a potenziare le attività di indagine presso le diverse Procure della Repubblica interessate sul territorio nazionale dal fenomeno e l’uso anche di contingenti, scrive il Procuratore, militari a supporto delle Forze di Polizia già impiegati nella lotta alla mafia nigeriana.
Con riferimento al traffico di stupefacenti diverse attività investigative hanno nel tempo dimostrato la grande capacità operativa conseguita da questi gruppi criminali nigeriani nella gestione del trasferimento di droga dai Paesi di produzione o di transito verso l’Europa e quindi verso il nostro Paese. Si tratta di un’organizzazione criminale attiva in Italia ormai da oltre vent’anni che dispone di un vero e proprio esercito di immigrati e secondo alcune stime gli affiliati alla mafia in generale in Italia sarebbero 100.000 e costituiscono un gruppo ramificato e potente che rappresenta una seria minaccia all’ordine pubblico e al vivere civile.
Per constatare che a Padova è coinvolta nella mafia nigeriana basta ricordare anche la polemica che ci fu tra il Giudice Spataro e il Ministro Salvini, quando la Squadra Mobile di Padova ha dato ausilio a quella di Torino nell’esecuzione di tre misure cautelari disposte per la cattura di altrettanto nigeriani che vivevano nel padovano e che facevano parte dei cosiddetti “Black Cats”, che sono una derivazione dei Black Axe, la più aggressiva tra le mafie nere che hanno la loro sede in Campania. In città sono di fatto i detentori dello spaccio. Le indagini della Magistratura ci hanno detto che sono addirittura organizzati come uno Stato ma si muovono come la mafia. Per contenuti e modalità di affiliazione richiamano le tipiche forme delle organizzazioni criminali nostrane con tanto di cerimonia di ingresso per gli associati.
Per tutte queste ragioni credo sia importante, come riporta la mozione, che si attivi in città un percorso istituzionale affinché venga organizzato un convegno nazionale con i maggiori esperti forensi per dibattere della mafia in generale e di tutte le implicazioni che determina anche nei nostri Quartieri dove alcune aree, è inutile nasconderlo, sono governate dagli spacciatori, alcuni anche minorenni. Basta andare a San Carlo, davanti alla Galleria San Carlo… di San Carlo, dove abbiamo da circa un mese chiesto ai Carabinieri di fare la vigilanza fissa perché ci sono questi… c’è questo fenomeno che addirittura è gestito da minorenni. Noi facciamo una fatica tremenda ad estirpare lo spaccio da alcune aree della città urbana che sono 4 o 5, che tutti conosciamo abbastanza bene, perché molte volte scatta, vedo, leggo, registro sui social, un meccanismo quasi automatico e veniamo tutti sopraffatti da rischiosi atteggiamenti buonisti che non servono a nulla e che sono pericolosi, perché non siamo di fronte a un fenomeno di disagio sociale, caro collega Ferro, ma a veri e propri super delinquenti, alcuni dei quali sono stati già colpiti da condanne ai sensi del 416-bis del Codice di procedura penale, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Moneta, prego.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Ringrazio la collega, Consigliera Cappellini, per aver posto all’attenzione dell’Aula questo delicato tema. Sì, si parla sicuramente di una problematica che, ahimè, è in incostante e lento aumento. Non vorrei sicuramente che questo aumento diventi inesorabile, quindi per porre freno a questa… a questo tipo di attività criminosa che noi chiamiamo mafia ma per capire di che cosa si tratta quando si parla di mafia, è sicuramente un’attività criminale che viene svolta con un modus operandi legato alla… ad un’affiliazione come un’unica entità con comportamenti che vanno ad essere soprattutto intimidatori nei confronti del… dei loro interlocutori e questo per far comprendere di cosa stiamo parlando. Sicuramente questo loro atteggiamento molto aggressivo provoca degli scontri che vanno proprio per la suddivisione delle aree a gruppi di… criminosi di varie etnie e nazionalità.
La mafia nigeriana sta prendendo il sopravvento proprio per il suo… la sua affiliazione, la sua lenta radicazione nel territorio e il vincolo associativo che rende tutti gli affiliati pericolosi ma allo stesso tempo anche uniti proprio da una forza reciproca. Lo dico perché soprattutto da indagini della Polizia Giudiziaria della Procura locale emergono profili che accomunano questi criminali e che ormai sono assolutamente e facilmente identificabili da dei segni di riconoscimento comportamentali, ma anche come tatuaggi, riti e cicatrici che comprovano la loro affiliazione e quindi attraverso l’ingresso tramite rituali di sangue e sicuramente non è una problematica che noi come Amministrazione dobbiamo sottovalutare. Certo, la competenza per quello che riguarda la repressione spetta all’autorità giudiziaria, all’autorità inquirente, ma anche noi abbiamo il dovere di tenere monitorata una situazione che, ahimè, è sempre più dilagante, anche andando a vedere quelli che sono gli acquirenti, quindi sicuramente se c’è uno un commercio c’è anche chi acquista. Quindi bisogna, bisogna andare a reprimere e corregge tutti quei comportamenti che portano poi all’assunzione di sostanze stupefacenti, ma è un… è sicuramente tramite un’operazione integrata degli Enti pubblici, delle autorità pubbliche che si può vedere un miraggio di questa… una soluzione a questo problema. La mafia nigeriana si occupa principalmente di quello che è il commercio al dettaglio proprio sul terreno, sul territorio, nelle vie e nelle piazze di Padova, appoggiandosi probabilmente per l’ingresso in città di sostanze di stupefacenti massicce da parte di altri gruppi criminosi che operano da molto più tempo nell’area del Nord-Est, ma che non hanno ramificazione nel territorio tanto quanto invece ce l’hanno loro. Pertanto bisogna andare a colpire non solo, non solamente gli ultimi della catena di montaggio della droga, cioè in questo caso proprio i nigeriani, ma anche gli spacciatori di più alto registro che stanno a monte, e che sono sia nazionali sia, sia internazionali.
Mi auguro, insomma, che comunque possa essere presa in considerazione questa mozione da parte di tutta l’Aula complessivamente presente, perché dobbiamo tutti i giorni non nasconderci di fronte a questo aspetto che, ahimè, fa parte della nostra quotidianità e che dobbiamo assolutamente arginare e mettere in un angolo per eliminarlo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Io intervengo dopo aver letto anche gli emendamenti presentati. Non sono il primo firmatario ma ne sono un proponente, spetterà poi alla collega Cappellini decidere cosa farne, anche se la mia opinione è che vadano recisamente respinti al mittente, e vorrei essere molto chiaro perché similmente a quanto avvenuto in una discussione relativa a un’altra mozione che riguardava la mafia nigeriana, dispiace rilevare che proprio quanti tendono, utilizzando appunto frasi fatte quale “disagio sociale” oppure dichiarando che non è possibile che la mafia nigeriana, cito a memoria, “È poco credibile che la mafia nigeriana possa espiantare organi”, mi pare sia stata la collega Scarso, fanno un’operazione uguale e contraria a quella che vorrebbero surrettiziamente addebitare alla proponente e ai firmatari della mozione, ovverosia svalutano la condotta criminale dei componenti la mafia nigeriana quasi fossero ancora popoli sottoposti al giogo delle colonie, incapaci di un’organizzazione autonoma seppur criminale, dimostrando tra l’altro un atteggiamento chiaramente razzista nei confronti di queste popolazioni e addebitando tutte le condotte criminose e criminogene, che forse, forse, possono essere attribuite alla mafia nigeriana, come soltanto al cattivo esempio che a questi soggetti hanno dato i mafiosi italiani, perché questo è il discorso che è stato fatto da qualche collega di maggioranza e questo è il discorso che trovo scritto in almeno uno dei due emendamenti presentati.
Non mi è chiaro davvero come si possa pervertire a tal punto il testo di una mozione che dice preso atto che sfortunatamente non è homo homini deus ma è homo homini lupus, e quindi siamo nel mondo tratteggiato da Hobbes e non da Leibniz, preso atto che esistono fenomeni criminali posti in essere da soggetti che appartengono a una ben definita organizzazione, mafia nigeriana, preso atto, come ha dichiarato lo stesso collega Tarzia perché ha citato le parole del Procuratore Generale di una Corte siciliana molto importante, che è quella, e piazza anche molto importante per le attività criminali, che è quella di Palermo, e che dice “La mafia nigeriana è più violenta di quella palermitana”, preso atto pertanto che anche i nigeriani possono, per carità, in determinate condizioni di disagio sociale delinquere, preso atto infine che Padova è un teatro nel quale si muove la mafia nigeriana, chiediamo all’Amministrazione comunale se ritiene di avviare un percorso, non di farla domani, di avviare un percorso attraverso il quale trattare, non dal sottoscritto o dalla collega Cappellini, ma da massimi esperti della materia, in un convegno il fenomeno come attività di informazione ed educazione alla cittadinanza. Questo è l’unico punto che chiede la mozione presentata da Cappellini e altri, tra cui il sottoscritto.
Non credo che sia possibile esimersi dalla votazione di una mozione siffatta, dalla quale è stato tolto… la stessa è stata depurata da ogni e qualsiasi riferimento che poi tra le altre cose si è verificato esatto, perché nel caso di Pamela Mastropietro la Magistratura inquirente ha dimostrato e condannato proprio esponenti della mafia nigeriana, ma non importa, abbiamo tolto anche quello, è rimasto un succo davvero molto, molto, molto, molto, molto ristretto che si riduce a chiedere: ha il Comune intenzione, per la sua parte chiaramente, lo sappiamo bene che il Comune non è l’organo più efficace per contrastare la mafia nigeriana, ma ha il Comune intenzione di aiutare la cittadinanza a capire che c’è anche questa mafia? Se non vogliamo che questo venga fatto si voti contro altrimenti la vedo veramente molto difficile che questa mozione non passi, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altre iscrizioni per… anzi no, la parola al Consigliere Foresta, prego.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
Presidente, io credo che sia stato detto tutto. Quindi la mafia nigeriana e il percorso e l’excursus ce l’ha spiegato bene la collega Scarso, di come è arrivata in Italia e dei problemi che hanno avuto nella o verso la Baia Domizia, quando hanno iniziato la loro o le loro attività. È evidente che queste mafie, soprattutto nel Meridione, nel nostro Meridione, se non hanno sodalizi con le mafie locali diventa difficile entrare nei mercati gestiti da decenni, per non dire da centinaia di anni dalle nostre mafie, in particolar modo quelle meridionali, perché le regole evidentemente sono regole rigide, no… e molti di loro hanno perso la vita per voler far cose dove il territorio evidentemente era occupato e fatto da altri, quindi hanno pagato proprio con la vita, ma pian piano sono riusciti ad avere rapporti e interazioni con le realtà locali. Quindi dicevo che queste regole sono rigide come quelle della ’ndrangheta dove praticamente quello che distingue, appartiene e tiene insieme sono i vincoli di sangue. Nel caso di specie sono praticamente i culti o i riti religiosi e tribali, ecco dov’è la differenza, ma la sostanza non cambia.
Ora, sul discorso di quello che poi fanno non mi voglio attardare io, ma è un giurista, Vincenzo Musacchio, che è un giurista ed è un docente di Diritto penale in varie Università italiane ed estere anche e ha insegnato presso l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio nel 2011 e 2012 ed è il Presidente dell’Osservatorio Antimafia del Molise.
Ora, ho ascoltato qualcuno dei colleghi in precedenza quando praticamente ci spiega che gli organi… allora, quindi, non solo trattano sostanze stupefacenti come sappiamo, ma si occupano di smaltimento di rifiuti dall’Europa verso la Nigeria, senza contare che l’espianto di organi e il traffico di esseri umani addirittura c’è un listino prezzi, che io riporto perché ho letto e ho scritto: un rene costa 50.000 euro, un midollo 20.000 euro; una cornea 20.000 euro, fino a 250.000 euro per il cuore. Quindi non è vero che questi non fanno e non trattano, mica usano il bisturi.
Ora, stasera i colleghi della minoranza hanno portato una mozione che da molto tempo sarebbe dovuta essere discussa in questa Aula e mi pare che il dispositivo finale sia quello di chiedere all’Amministrazione che sia l’Amministrazione a decidere e scegliere chi sono gli esperti in materia che organizzano convegni. Mi pare una cosa di una legittimità assoluta, mi pare una cosa dove credo che da obiettare non ci sia nulla. Se poi la questione la vogliamo riportare ad altri elementi, che non sono quelli che mi appartengono, quelli ideologici, io non ci posso stare perché purtroppo diceva Eraclito, lo riporto testualmente: “Ethos anthropoi daimon”, che tradotto significa che purtroppo il carattere è il demone dell’uomo. Quindi sostanzialmente se stiamo sulle posizioni di campo non ci siamo proprio, perché un altro… in questo caso è una locuzione latina che vi riporto ma vi do la traduzione senza far riferimenti a Platone, Platone mi è amico, ma più amica mi è la verità, “Amicus Plato, sed magis amica veritas”. Cioè sostanzialmente noi stasera siamo a deliberare o no una richiesta di un problema che vediamo tutti i giorni e io poi ce l’ho sotto casa, cioè nel senso che per me è quotidiano. Adesso stasera rientro, farò il mio bel cavalcavia Borgomagno, appena lo giro trovo chi traffica in droghe, chiamiamole leggere se volete. Allora, dico, stasera si sta dando l’opportunità all’Amministrazione di portare a conoscenza della città di una questione che chiaramente investe ormai tutti ed è giusto piuttosto che avere dei cittadini che si scagliano contro uno che ha un colore di pelle piuttosto che chi nella sostanza è diverso, fa cose diverse, noi rischiamo stasera, se ci dividiamo su queste cose, di tenere o mettere in piedi uno scontro che io ritengo ideologico, dove sostanzialmente lasciamo il problema e facciamo in modo che i cittadini anziché puntare il dito sul problema della mafia nigeriana, ma può essere la ’ndrangheta calabrese o piuttosto che la Sacra Corona Unita, non vogliamo parlare di questo, aggiungiamoci qualche altro elemento, la differenza tra la mafia nigeriana e la ’ndrangheta calabrese, non lo so, perché questo convegno poi alla fine è affidato all’Amministrazione comunale che gestirà, partorirà, deciderà, sceglierà chi dovrà essere, chi dovrà essere o chi dovrà sedersi a questo tavolo per discutere questo problema. Però facciamo anche un servizio alla città, che è quello di dare opportunità ai cittadini che non conoscono, o che meglio dir si voglia, l’Amministrazione ha una sensibilità e fa conoscere, che praticamente qui ci sono nigeriani, senegalesi o che dir si voglia, che praticamente sono delle persone che sono ormai amalgamate al tessuto sociale…
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere, la devo invitare a concludere.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
…che lavorano, che fanno il loro dovere e che sono persone perbene e ci sono atti che purtroppo fanno altre cose che non vanno bene e quindi trovo assolutamente giusta la mozione e trovo che sia da votare così com’è. Poi, se vuole accettare la Consigliera - ho finito - Presidente, gli emendamenti, insomma, alla fine si possono aggiustare o sistemare anche quelli, in maniera tale che usciamo da questa Aula tutti quanti su una posizione unica, insomma.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Grazie, Presidente. Ringrazio come anche cofirmatario, copresentatore della mozione i colleghi della maggioranza, Tarzia e Foresta, per le loro considerazioni. Invito poi la collega Cappellini, che poi comunque come presentatrice deciderà in autonomia, però a respingere assolutamente il… l’emendamento presentato dalla collega Scarso, perché legandomi a quello che diceva il collega Cavatton, che condivido in pieno, in primis trovo veramente un atteggiamento razzista il suo, quello di ritenere i malavitosi nigeriani non capaci di poter organizzare un’associazione criminosa e criminale perché sarebbero… non sarebbero abbastanza intelligenti da poter mettere in opera appunto un’associazione mafiosa, dicendo lei è poco credibile che la mafia nigeriana possa espiantare organi, come se una mafia non potesse avere le possibilità economiche per pagare qualcuno che sia pronto anche magari chirurgicamente ad asportare degli organi. Questa è un’assurdità che sinceramente non fa giustizia alla sua riconosciuta intelligenza.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Scarso, parlerà successivamente quando avrà la parola, per favore.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
…siccome io credo che sia un po’ una politica dello struzzo quella di dire che non può esistere una mafia nigeriana, o potremmo dire anche cinese o di qualsiasi altra composizione etnica, se non come sottoprodotto della mafia italiana, mafia intesa come ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita e quant’altro, lo stesso potremmo dire ad esempio in Giappone e in Cina che non possono esistere mafie italiane se non come sottoprodotto delle mafie locali, è un assurdo, però siccome non è un parere mio o un parere suo leggo quello che dice la DIA, la DIA, quindi un organo che spero sia, insomma, abbastanza certificato per essere indipendente. E la DIA dice nel suo report: “Accentua l’approccio necessario alla comprensione del fenomeno”. Si legge nel rapporto della DIA sulla mafia nigeriana: “Di grande rilievo è l’attenta… e precomprensione di una delittuosità come quella nigeriana che se letta per singoli casi è destinata ad incidere unicamente sulla percezione della sicurezza di una delimitata area territoriale. È necessario invece saper leggere il fenomeno nel suo insieme, saperlo comprendere come un vero e proprio macro fenomeno in cui analisi non può… la cui analisi non può prescindere dalla conoscenza delle sue origini e della sua proiezione internazionale”, non è un sottoprodotto della mafia locale, “esattamente nello stesso modo in cui abbiamo imparato a comprendere e ad affrontare la ’ndrangheta e le altre mafie storiche autoctone”, e aggiunge la DIA, aspetti che le leggo perché… un secondo che arrivo al punto, perché è importante: “Dunque emerge la necessità di creare coordinamenti internazionali per stanare gli affari di questa organizzazione. Il fenomeno è in costante aumento e questo non vale solo per l’Italia” non vale solo per l’Italia quindi non è un sottoprodotto di mafie italiane, “le confraternite nigeriane hanno ormai le basi in tutto il mondo con ramificazioni ben collaudate da Paese a Paese. Superato il periodo…”, e qui è sbagliato il suo emendamento, “superato il periodo di vassallaggio con la nostra criminalità organizzata la mafia nigeriana ha fatto carriera e oggi è diventata per pericolosità e diffusione la seconda organizzazione più forte al mondo”.
Allora questo è quello che dice la DIA. Secondo lei, Consigliera Scarso, è possibile definire la mafia nigeriana un sottoprodotto delle mafie autoctone? No e se viene definito così, come è scritto nel suo emendamento, è una castronata che si scontra con la realtà dei fatti, perché non è un parere né mio né suo né della collega Cappellini, è il parere della Direzione Italiana Antimafia. Quindi è oggettivamente un fenomeno a sé stante, voi non potete cercare di annacquarlo nelle mafie italiane come fate voi commenti… i convegni “le mafie in Veneto” annacquando la cosa perché avete paura che dicendo mafia nigeriana veniate tacciati di razzismo. Non c’entra niente il razzismo, la mafia nigeriana è un fenomeno a sé come lo è la mafia italiana, la mafia cinese, qualsiasi altra mafia. Nascondere la testa sotto la sabbia per paura di essere tacciati di razzismo, ripeto, è qualcosa che non fa onore alla vostra intelligenza e non fa neanche onore alle povere vittime di questa organizzazione che vanno riconosciute come vittime di questa organizzazione e nient’altro.
Quindi invito la collega Cappellini a non accettare l’emendamento di Meri Scarso e ovviamente tutto il mio appoggio a questa mozione.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, non ci sono altre prenotazioni. Do la parola alla Consigliera Cappellini per la replica.
Parola al Consigliere Tiso. Gradirei possibilmente che le prenotazioni fossero fatte tempestivamente, non dopo che ho detto che non mi risultano. Prego, a lei la parola. A lei la parola.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
…Presidente, mi perdoni ma funziona così, insomma, ecco.
Allora, qua ci sono due emendamenti che io… io presento il mio, però penso che le condizioni per essere votata almeno da parte del nostro Gruppo sia quella che vengono accettati i due emendamenti così come proposti. Il mio emendamento mi sembra, se i colleghi l’hanno letto, è più legato alla questione della sottolineatura, doppia tra l’altro nella mozione, relativa alla povera Pamela Mastropietro, quella ragazza di cui conosciamo bene la storia. Allora, purtroppo quel momento e questa storia così grave è stata a suo tempo talmente strumentalizzata in maniera becera, in maniera pesante, che alla fine persone deboli come tale, se qualcuno si ricorda, Luca Traini, no… preso da grande foga di essere il vendicatore, un giorno si alza la mattina e comincia a sparare in giro alle persone di colore ritenendo di vendicare l’omicidio.
Allora, io nel mio emendamento, questo mio emendamento volevo che venisse aggiunto al considerato, perché voglio in alcun… in tutti i modi evitare strumentalizzazioni soprattutto nei confronti di persone che hanno subito drammi e che purtroppo non ci sono più. Allora o viene accettato, e penso di farmi portavoce anche della collega Scarso se vengono accettati entrambi gli emendamenti, o il nostro voto sarà contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Fiorentin.
Speaker : Consigliere Fiorentin (GS)
Sentiti alcuni , vorrei chiedere se… gentilmente, se è possibile fare una breve sospensione di cinque minuti per parlarci velocemente e capire se sia possibile fare un’ulteriore modifica per…
Un minuto e mezzo, va bene, per allinearsi su ulteriori… un paio di modifiche per capire se la mozione sia votabile.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Cappellini, lei è la presentatrice della mozione. Si associa anche lei alla richiesta di sospensione di qualche minuto per vedere se si trova una qualche convergenza? Ecco, a lei la parola in merito.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora, io sono disponibile a un autoemendamento, considerando che i due emendamenti presentati per me sono inaccettabili.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Nelle more degli interventi i colleghi di una determinata appartenenza consiliare credo abbiano richiesto una soppressione di un… di una parte della mozione, è corretto? I tre minuti richiesti, però siccome…
Sì, sì, è difficile lo dico per tutti e per una sorta di nomofilachia dell’Aula, siccome gli emendamenti non sono più depositabili, dicano prima della sospensione su cosa si intende intervenire rispetto al testo ed eventualmente la collega Cappellini come ha anticipato potrebbe addivenire ad un autosoppressione, ecco.
Allora, sì, ti spieghi, perché…
Speaker : Presidente Tagliavini
Dispongo cinque minuti di sospensione.
La seduta viene sospesa alle ore 23:44 e riprende alle ore 23:53.
Do la parola alla Consigliera…
Riprendiamo i lavori, la parola alla Consigliera Cappellini, prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora, preso atto che il fenomeno nigeriano è attualmente uno tra i più efficaci e pericolosi sistemi criminali africani a livello transnazionale, ringrazio tutti i Consiglieri sia di opposizione che di maggioranza che supportano e hanno compreso esattamente qual è il fulcro centrale dell’argomento. Ringrazio nello specifico anche il Consigliere Tarzia che so essere concorde con me e anche sull’impellenza e la necessità che la città abbia la possibilità di assistere a un convegno per comprendere realmente le reali dinamiche della mafia nigeriana. Ringrazio anche il Consigliere Foresta che ha evidenziato quali sono esattamente i problemi culturali di questo nuovo fenomeno, di questa nuova forma di criminalità organizzata. Specifico anche che io mi sono limitata prima a leggere le premesse della mozione, ma sono molto interessanti anche le considerazioni che entrano più nello specifico e quindi evidenziano come la nazionalità nigeriana è quella maggiormente dichiarata anche al momento dello sbarco. Il Consigliere anche Turrin ha evidenziato come le dichiarazioni della DIA ovviamente dicano ed esprimano nelle loro dichiarazioni e relazioni come il radicamento in Italia di tale consorteria è emerso nel corso di diverse inchieste che ne hanno evidenziato la natura mafiosa, peraltro confermata da sentenze di condanna passate in giudicato.
Se si va a… si risale… sì, chiedo cortesemente veramente l’attenzione ultima dell’Aula perché sono a dichiarare e a terminare la dichiarazione per la discussione della mozione.
Se si va a reperire il mio ultimo intervento del febbraio scorso, mi rammarica però evidenziare che avevo detto che non avrei aggiunto altro perché si sarebbe appreso dalla stampa il proseguo nel caso Mastropietro, mi dispiace, perché mi dispiace, ma avevo ragione, è brutto da dire, purtroppo così è stato ovviamente reso il processo anche a tutti i nostri concittadini, alla cittadinanza tutta e alla nazione intera.
Pertanto, rispetto a quanto anche è emerso dal confronto con la Consigliera Tarzia che dettagliatamente… Consigliere… scusi, Scarso, che dettagliatamente ha, così, narrato gli ultimi eventi che abbiamo potuto apprendere, non vorrei scuotere troppo le coscienze, ma dato per atto anche che noi tutti siamo consapevoli delle dinamiche della mafia italiana e vedo che son sempre ben disposti con eventi, convegni a parlarne “le mafie in Veneto”, io sono la prima ad assistere ai convegni, però non capisco perché in ogni ambito si parli di mafia però non si possa parlare di mafia nigeriana.
Quindi tengo a precisare che la mia mozione non è assolutamente razzista, razzista lo è chi invece non vuole aprire gli occhi e aprire anche, diciamo, la mente ad altre culture e altri luoghi perché in Aula abbiamo dibattuto tantissimo anche per i diritti delle donne, sono le prime le donne nigeriane a ribellarsi perché vittime dei soprusi e della prostituzione, perché anch’io ne so parecchio della questione, non voglio parlare delle “madame”, che sono le ex donne prostitute che sono entrate nel circuito e quindi costrette ad assumere un ruolo che non le appartiene.
Nella dichiarazione ovviamente mi esprimo dichiarando che autoemendo la mozione, quindi con i Consiglieri siamo d’accordo di sopprimere il punto iniziale che dice: “Sono sempre più frequenti gli atti di criminalità organizzata e brutali omicidi riconducibili a un gruppo di un’area ben definita, di un’area geografica ben definita”, ometto la questione e l’omicidio di Pamela Mastropietro perché l’abbiamo già preso e dato per assodato, e l’emendamento che ho recepito è il seguente: “Che in Italia vi sono state numerose indagini sulle mafie di origine africana ed in particolare sulla cosiddetta mafia nigeriana, che hanno individuato diversi gruppi criminali e dato luogo a condanne per associazione mafiosa mettendo in evidenza come le gang africane si strutturano come le Cupole e apprendono i codici mafiosi in Italia, scrive la Procura di Napoli, anche in quanto funzionali a quelle indigene, svolgendo il lavoro sporco e pericoloso di spaccio e prostituzione che crea allarme sociale, distrae le Forze dell’Ordine da appalti, corruzione e infiltrazioni nell’economia legale”.
Sì, ritenendo che ovviamente la mafia nigeriana può essere eventualmente in casi complice anche delle mafie nostrane, apprendo e accetto tale emendamento nella speranza che la nostra città abbia la possibilità davvero di confrontarsi e di davvero studiare il fenomeno che crea davvero allarme sociale e ormai crea davvero uno stress oramai intollerabile da parte dei nostri concittadini per colpa dello spaccio visibile nella nostra città e il favoreggiamento alla prostituzione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Scusate, dobbiamo… perdonatemi, scusate, parlo io. Dobbiamo fare un po’ più di ordine per quanto riguarda le modifiche che la presentatrice, Consigliera Cappellini, ritiene di recepire o comunque, diciamo, di proporre.
Allora, se ho inteso bene e chiedo conferma, la proposta emendativa, autoemendativa della Consigliera, è quella di eliminare il primo passaggio delle premesse, ho inteso bene? A lei la parola per chiarimento su questo punto.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora, nel primo punto, alla seconda riga, dopo “omicidi riconducibili a un gruppo ben definito”, c’era scritto “gruppo etnico ben definito”, sostituiamo con “un gruppo di un’area geografica ben definita”. Togliamo solo “etnico” e aggiungiamo “di un’area geografica”.
Speaker : Presidente Tagliavini
È chiaro. Quindi, sì, sì, nella prima premessa a “un gruppo ben definito” espunzione di “etnico”, è giusto? Benissimo, “di area geografica ben definita”, e resta “e che viene indicato sotto il nome di mafia nigeriana”, giusto? La premessa dopo resta invariata. No? A lei la parola, prego, di nuovo.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Si sopprime il punto 4, che inizia: “Che l’omicidio di Pamela Mastropietro”, quindi per intero quello si sopprime.
Speaker : Presidente Tagliavini
Espunzione del punto 4, il considerato poi è invariato, resta invariato o…
Quindi nel considerato viene espunto per simmetria anche il primo a linea. È giusto? Se può dare conferma.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì.
Speaker : Presidente Tagliavini
“Che l’iniziale attenzione riservata da…”, eccetera, eccetera, fino a “mafia nigeriana”, prima linea o prima, diciamo, parte del considerato viene espunta.
Questo comporta a cascata, e le chiedo conferma, che l’emendamento numerato come 1, proposto dai Consiglieri Tiso e Berno, è respinto per, diciamo, assorbimento in considerazione delle variazioni introdotte.
Relativamente invece all’emendamento numerato 2, presentatrice Consigliera Scarso, lei ritiene di poterlo recepire per le prime tre righe…
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Esatto.
Speaker : Presidente Tagliavini
…operando però un cambiamento per la parte che adesso io leggo. Anziché “si strutturano come le Cupole e apprendono i codici mafiosi in Italia”, lei aveva proposto una, diciamo, locuzione mi pare diversa.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Dopo “scrive la Procura di Napoli, anche in quanto funzionali…
Speaker : Presidente Tagliavini
Dopo la Procura di Napoli, scusi, sì. Anziché “possono operare solo perché funzionali a quelle indigene”, lei…
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Eliminare: “e possono operare solo perché”, si elimina mettendo: “anche in quanto funzionali a quelle indigene”.
Speaker : Presidente Tagliavini
“Anche in quanto funzionali a quelle indigene”, e poi prosegue invariato l’emendamento.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì, eliminando la parte, cioè i campi di azione delle mafie indigene. Quindi dopo “legale” un punto invece che la virgola.
Speaker : Presidente Tagliavini
Va bene, finendo a “economia legale.”.
Per quanto riguarda la parte successiva, afferente il dispositivo, cioè “impegna”, lei accetta quelli che sono le modifiche, mi pare, segnate in neretto?
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì.
Speaker : Presidente Tagliavini
Benissimo. Quindi l’emendamento n. 2 è recepito anche per quanto riguarda la variazione del dispositivo. È giusto?
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì. Ovviamente…
Speaker : Presidente Tagliavini
… di cui allora do lettura. Allora la parte del dispositivo diventerebbe… non la parte, il dispositivo diventerebbe, con recepimento dell’emendamento n. 2: “impegna il Sindaco e la sua Giunta ad attivare il percorso istituzionale idoneo affinché venga organizzato un convegno nazionale con i maggiori esperti forensi e di fenomeni mafiosi per dibattere sulle mafie presenti nel nostro territorio al fine di implementare…”, poi segue la parte già presente, “nonché ad individuare un momento di ricordo collettivo per tutte le vittime innocenti delle mafie”.
Va bene. Le chiedo se può dare conferma che anche questa…
Prego, le do la parola.
Allora chiedo a questo punto se sia al tavolo di Presidenza sia a tutti i Consiglieri sia diciamo chiaro… ecco, diciamo la misura e i punti dei vari interventi, ecco. Se è così vi do la parola per le eventuali dichiarazioni di voto perché vedo che si è prenotato il Consigliere Tarzia, a meno che non sia… benissimo.
No, no, scusate. No, no, però vedo che si è prenotato il Consigliere… vedo la prenotazione del Consigliere Cavatton, cui do la parola per dichiarazione di voto.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
No, grazie, Presidente. Vedo che è mezzanotte e cinque, quindi non serve.
Speaker : Presidente Tagliavini
Parola al Consigliere Rampazzo. Vediamo se è mezzanotte e cinque anche per lui, credo di no, prego.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie. Se posso esprimere un parere che non sia assolutamente favorevole a questa mozione questa sera in quest’Aula, perché tutto deve essere fatto benché non votare questa mozione, volevo annunciare la non partecipazione al voto del Gruppo di Coalizione Civica per Padova dato che eravamo fermamente convinti a votare contro, ma diciamo che per lo meno siamo soddisfatti del fatto che quest’Aula non vota… non voti il fatto che i frequenti atti di criminalità organizzata e brutali omicidi siano riconducibili ad un gruppo etnico ben definito, per lo meno questa sera usciamo con questa soddisfazione e quindi ringraziamo anche la Consigliera Cappellini per aver accettato questa modifica, che non basta. Non basta perché sinceramente è abbastanza poco per quanto ci riguarda e certamente tutta questa enfasi, questo dispositivo, è stata anche eccessiva.
Vorrei cogliere l’occasione di questa dichiarazione di voto per dare la mia solidarietà, che so che non ne ha bisogno, al Consigliere Ferro che la tratta delle schiave e la mafia nigeriana la combatte veramente sul campo da anni e questa sera per questo suo impegno civile si è preso del buonista, del razzista e chi più ne ha più ne metta. Trovo che… veramente, mi sento molto in imbarazzo per i Consiglieri che probabilmente non sanno quello che lui e le persone che lavorano con lui nella sua associazione fanno tutti proprio i giorni senza doversi votare, senza fare i convegni, proprio vanno a dare una mano alle ragazze che sono vittime di tratta e credo che questo comportamento non meriti il trattamento che ha ricevuto stasera, al netto che credo che in quest’Aula si possano esprimere opinioni diverse su temi di natura generale, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cavatton per dichiarazione di voto.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
È impossibile non intervenire dopo aver ascoltato l’intervento del collega di, non ricordo, Coalizione Civica credo.
Doveroso è ringraziare e i colleghi di maggioranza che hanno ritenuto di trovare un punto di condivisione con la mozione presentata dalla collega Cappellini, soprattutto è doveroso ringraziare la proponente che ha accettato delle modifiche che fossi stato io il primo firmatario probabilmente avrei rispedito al mittente. È esattamente come fa il collega che mi ha preceduto che dà luogo ai fenomeni mafiosi di proliferare.
Perché c’è la mafia? Perché quando un mafioso spara a qualcuno per strada e chiedono se qualcuno l’ha visto, pur quando la strada è piena di persone, si attua quel famoso fenomeno che risponde al nome di omertà? Per paura, certo, per paura, per paura, ma il sentimento… il secondo sentimento che in qualche modo pervade gli animi di quanti non dichiarano quello che hanno visto è esattamente quello espresso dal collega Rampazzo e cioè il fatto di mettere la testa sotto la sabbia. La cosa peggiore che possiamo fare, caro collega, è non chiamare le cose con il loro nome e c’è una differenza sostanziale e fondamentale tra le mafie italiane e la mafia nigeriana, perché, vede, storicamente, e lei me lo insegna, la mafia come organizzazione criminale nasce in quanto si sostituisce allo Stato, funziona come parastato. Laddove lo Stato non c’è o è talmente labile e magari più delinquente dei vari rappresentanti dell’ordine mafioso, ecco che l’ordine mafioso diventa parastato, garantisce in modo criminale la sicurezza attraverso il taglieggiamento magari delle attività, garantisce i servizi essenziali al posto o laddove latita lo Stato. Così è nata storicamente la mafia di cui ci riempiamo tutti la bocca ma che fino a trent’anni fa quasi non si conosceva il nome perché era vietato, era un’organizzazione talmente segreta che proprio Falcone e Borsellino rimettendoci la vita riescono con grandissima difficoltà a portare alla luce la cosiddetta Cupola, perché altrimenti non esisteva. La differenza della mafia nigeriana o delle altre mafie criminali che esistono, coesistono e prosperano nel nostro Paese è che non svolgono nemmeno più le funzioni o alcune delle funzioni per le quali invece hanno prosperato in passato le mafie autoctone. Sono, come è stato dichiarato da organi e soggetti ben più eminenti del sottoscritto, assolutamente più violente, capaci di qualsiasi attività criminale, più e meglio e più ferocemente dei mafiosi italiani, però se riusciamo nel tentativo di non chiamare le cose con il loro nome, non so davvero per quale problema di natura lessicale a questo punto, daremo modo alla mafia nigeriana di prosperare ancora di più.
Quindi grazie a tutti e mi auguro che questa mozione, seppur con la non partecipazione al voto, abbia il favore degli altri colleghi Consiglieri.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Gabelli.
Speaker : Consigliere Gabelli (PD)
Buonasera. Grazie, Presidente, della parola. Io… mi spiace dover allungare i tempi della discussione e mi spiace di doverlo fare io che in questo momento sono decisamente poco brillante per la stanchezza della giornata, ma spero di essere chiaro ugualmente.
Io intervengo per annunciare il voto di astensione mio e della collega Colonnello a questa mozione con le seguenti motivazioni. Anzitutto vorrei ringraziare la Consigliera Cappellini per il tema e mi pare… sono rimasto continuamente sorpreso ogni volta che dai banchi dell’opposizione veniva affermato che i Consiglieri della maggioranza volevano nascondere o non nominare il fenomeno. A me è parso, mia personale impressione, che non fosse questo il caso dai discorsi e dalle opinioni che penso di conoscere tutto sommato bene sul tema. La mafia nigeriana sappiamo, e molte volte l’abbiamo detto, è un fenomeno preoccupante, imponente anche a Padova e su questo il dispositivo non ci vede chiaramente contrari, sia mai contrari allo studio e alla condivisione delle notizie e allo sviluppo di buone pratiche. Tuttavia anche dopo il prezioso lavoro di mediazione dei Gruppi che ha dimostrato a mio parere quale… quanto non ideologiche siano effettivamente le nostre posizioni, perché per arrivare a un risultato comune comunque con un’attività di mediazione si è potuto mollare il punto puramente politico per averne uno pratico. Dicevo tuttavia ci sono passi nella mozione che… e soprattutto nell’esposizione della collega Cappellini, che non posso condividere e che se condivido giustamente altre persone che più di me sanno e più di me lavorano me ne chiederebbero il conto.
E quindi con spiacere in realtà che non partecipo a questa discussione, anche perché credo che sia sempre una sconfitta del politico il quale… professione quella di decidere, non assumersi il peso di una decisione, ma condividendo l’intento e il dispositivo e non la forma sono costretto a questo, a questa azione alla quale, che non volevo prendere.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tarzia. No, chiedo scusa, parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Beh, il Gruppo PD, al di là di alcune, appunto, evidenze appena espresse da… dai due colleghi Gabelli e Colonnello, come annunciato in precedenza noi avevamo proposto unitamente anche alla collega Meri Scarso e anche il collega Tiso due emendamenti che rendevano a nostro avviso votabile la mozione. Restiamo per la maggior parte di noi di questa… diciamo, intendimento e quindi, diciamo, gran parte del Gruppo PD voterà favorevolmente sottolineando che su temi di questo tipo, che chiaramente non sono ancorati strettamente all’attività amministrativa del Comune, ovviamente si lascia anche ampio spazio al voto, diciamo, secondo coscienza di ognuno e di conseguenza ci esprimeremo in modo libero ma garantendo, per quanto mi riguarda e anche altri colleghi, il sostegno a una mediazione che non è stata facile ma che, per quanto ci riguarda, ci soddisfa perché sono state recepite nella sostanza le due richieste a monte.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tarzia che ne fa richiesta.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Per esprimere il voto favorevole del nostro Gruppo e grazie per il lavoro che è stato fatto e soprattutto ringrazio la Consigliera Cappellini che ha accettato alcune proposte di emendamento e le modifiche fatte.
Volevo solo soffermarmi… volevo solo chiarire un passaggio del mio intervento al collega Rampazzo. Quando ho parlato di buonismo non mi riferivo all’attività del Consigliere Ferro che conosco bene in città e che apprezzo per il lavoro che fa. Quando ho parlato di buonismo ero… mi riferivo a un atteggiamento che in alcune circostanze tutti abbiamo in città verso determinati fenomeni che creano dei problemi. Al Consigliere Rampazzo lo invito la sera, siccome ogni tanto lo incontro, di fare un giro per esempio anche a quest’ora a San Carlo dove abitiamo noi, così si renderà conto di che cos’è la mafia nigeriana a Padova, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Bettella per sua dichiarazione di voto.
Speaker : Consigliere Bettella (PD)
Sì. Io, è chiaro che mi astengo soprattutto dopo l’intervento del Consigliere Cavatton che non vorrei aver capito male su alcuni passaggi.
C’è da dire che noi non abbiamo paura di discutere di mafia, tant’è che questa sera qui sotto, cioè poco distante da qui c’è stato un dibattito organizzato proprio dal PD e c’è anche da dire questo, che non è che la mafia non si sappia, non si sapesse che cos’è, tant’è che Sciascia scrive “Il giorno della civetta” nel 1961 e nel ‘68 c’è il film “Il giorno della civetta”. Quindi… e un altro passaggio che ho sentito, quello per cui la mafia nascerebbe nei posti dove i funzionari dello Stato son peggiori dei mafiosi. Questa, se la frase era così la trovo molto, molto negativa e direi un po’ anche fuori dal contesto di questo Consiglio.
Per cui io la cosa che posso fare è quella appunto di astenermi. Ripeto, non abbiamo paura di discutere di mafia ed è nella tradizione della Sinistra di affrontare il tema e di patire, di soffrire e di morire per quel tema, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, Consigliere Ferro, visto che lei ha chiesto la parola gliela posso accordare se la sua dichiarazione di voto è difforme da quella del suo Capogruppo. A lei la parola.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Sì, è difforme, penso che mi asterrò alla… a questa mozione, ma volevo ribadire in maniera pesante quanto… e sono contento che la Consigliera Cappellini abbia dichiarato che conosce e ha parlato e conosce le donne vittime della tratta, perché io le conosco, ne ho conosciute parecchie e alcune le abbiamo anche portate via dalla strada e ho visto i segni che i bastardi della mafia nigeriana lasciano sulla pelle di queste donne, perché non ci sia un minimo dubbio che la mafia nigeriana va combattuta a sangue e col massimo rigore possibile, perché quanto fanno sulle donne, come quello che fa la mafia albanese, peggio di quella nigeriana, le garantisco che è peggio di quella nigeriana, peggio l’albanese, è una cosa di cui dovremmo parlare tutti e dovremmo parlare di quei bastardi dei padovani che vanno a comprare quei corpi. Questo, di questo dovremo parlare. Continuo a ribadire questo argomento tanto perché sia chiaro, perché io c’ho il dente avvelenato perché quando vedo quelle donne e le conosco e le abbiamo portate via e con molta difficoltà e vengono continuamente sostituite dalla marea di persone che stiamo buttando sulla strada noi e lo ribadisco.
Consigliere Tarzia, non è buonismo questo. Quando io dico, non è che sto parlando di beneficenza sociale, sto dicendo che è un dato di fatto, è un dato di fatto che quello che è avvenuto negli ultimi due anni con i provvedimenti approvati porta la gente nelle strade, porta la gente nelle braccia di quella criminalità, nelle braccia di quella criminalità. Noi dovremmo tirar fuori i…
Io ho fatto anche interventi in carcere in cui c’erano nigeriani che non avevano dove andare uscendo e che non volevano uscire perché avevano paura di essere di nuovo reintrodotti in quel circolo, va bene? Questa è la realtà e quando io sono stato a Lesbo qualche giorno fa e ho visto mille bambini, mille bambini non accompagnati e mi domandavo ma se arrivano in Italia che vita avranno? Facevo riferimento a chi parla di sostituzione etnica, da chi con i suoi discorsi ha portato al 75% di abbattimento delle adozioni internazionali per l’atteggiamento che la gente ha verso i migranti, soprattutto di colore. È questo che non andava bene la sua mozione, Cappellini, questo, quando lei parlava negli stessi modi in cui il suo capo porta la nostra società ad odiare la gente di colore di fatto, nei fatti ed è questo che io non sopporto. Non che io non voglio combatterla la mafia nigeriana e non solo studiarla. Studiarla, okay, io la vedo nelle strade la mafia nigeriana, bisogna combattere di più e forse il Comune può fare anche degli atti precisi in strada dando più risorse all’abbattimento e al combattere materialmente la schiavitù delle nostre strade, che è una vergogna di cui non parla nessuno.
Non so se mi astengo o se voto o se non voto, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, solo perché ne sono stato richiesto, ricordo che ai sensi di Regolamento in sede di dichiarazione di voto può essere concessa la parola a un singolo Consigliere per motivare la sua dissociazione dal voto espresso dal suo Gruppo, come è avvenuto stasera.
Nessun altro chiede la parola e quindi dichiaro aperta la votazione sulla mozione così come modificata a verbale dalla presentatrice, Consigliera Cappellini.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 18; contrari: nessuno; astenuti: 4; non votanti: 2. La mozione è approvata.
Considerata l’ora tarda, mi pare sia mezzanotte e 23, ritengo opportuno togliere la seduta. Grazie e buonanotte a tutti.