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Speaker : Presidente Tagliavini
Buonasera. Invito i signori Consiglieri a prendere posto, grazie.
Chiedo cortesemente agli Uffici di fare l’appello nominale, grazie.
(Appello nominale)
Grazie. Hanno risposto all’appello nominale 25 Consiglieri, dichiaro aperta la seduta. Questa sera hanno giustificato la loro assenza i Consiglieri Bitonci e Marinello. Il Consigliere Fiorentin ha comunicato che arriverà più tardi. È assente per impegni imprevisti trattenuto fuori Padova l’Assessore Micalizzi che contava di partecipare e quindi ha comunicato questo suo impedimento poco fa.
Io chiedo cortesemente al Consigliere Pillitteri e alla Consigliera Sodero di fungere da scrutatori, grazie.
Ecco, signori Consiglieri, signor Sindaco, signori Assessori, sapete tutti che oggi si è celebrata la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È una ricorrenza che è stata istituita circa 20 anni fa con una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ritengo doveroso in apertura di Consiglio dedicare un momento, un momento di riflessione a questo tema così importante, anche in ricordo delle tante, troppe vittime di questa violenza di genere. Le statistiche purtroppo ci consegnano dei dati impressionanti. Li conoscete perché è nota la vostra sensibilità e la vostra iniziativa riguardo al tema della pari dignità e della protezione dei più deboli, ma ritengo opportuno per memoria di tutti citare qualche dato. Ad oggi, quindi diciamo in questi primi undici mesi del 2019, le donne uccise in Italia ammontano al numero insopportabile e intollerabile di quasi 100. Se noi guardiamo i dati a consuntivo dell’anno scorso, quindi del 2018, noi vediamo che, in base a un report che è stato pubblicato e che confido sia assolutamente affidabile, le vittime di femminicidio sono state nel 2018 142 in Italia, quasi un terzo degli omicidi perpetrati. Sono aumentati i reati che si consumano in famiglia, i reati di violenza, più 6,3%, sono aumentate le denunce per violenza sessuale in genere, stalking e maltrattamenti in famiglia. Abbiamo quindi un quadro che è veramente desolante e io ritengo di dover richiamare l’attenzione sul fatto che questa celebrazione, la celebrazione di questa ricorrenza che ha visto, diciamo, nel nostro Paese il fiorire di decine, se non centinaia di iniziative in tutte le città, inclusa la nostra, ha come tema l’eliminazione, non la riduzione della violenza contro le donne, l’eliminazione, e mi piace fare mie e ricordare quelle che sono state le parole del Capo dello Stato nel quadro delle celebrazioni odierne. Il Presidente della Repubblica ricorda che ogni donna deve sentire vicine a sé le Istituzioni.
Noi abbiamo un dovere importante che è quello, sia nel quotidiano sia in quelle che sono le iniziative politiche che istituzionali, in qualche modo di promuovere, difendere sempre e ovunque, in ogni momento con consapevolezza e determinazione i valori dell’uguaglianza, i valori della parità di genere e in buona sostanza tutto quello che nell’ambito della psicologia individuale e collettiva si sostanzia nel doveroso affrancamento da modelli culturali, approcci, atteggiamenti, retaggio di tempi antichi in cui dominava la preminenza maschile. È tutto uno strumentario da abbandonare ad ogni livello e ritengo opportuno, proprio perché sappiamo anche noi che in un qualche modo la violenza di qualsiasi tipo attecchisce dove trova terreno fertile e il terreno fertile deve essere appunto eliminato, il terreno fertile a questo tipo di, diciamo, atti e atteggiamenti, deve essere eliminato velocemente e mi piace tornare alle parole molto, diciamo, pregnanti sempre del Presidente della Repubblica, che in questi giorni giustamente è un monito, segnala questo e dice: “Sminuire il valore di una donna e non riconoscerne i meriti nella vita pubblica e privata con linguaggi non appropriati e atti di deliberata discriminazione contribuisce ad alimentare il clima di violenza”. Questo significa ovviamente che da parte di tutti c’è la possibilità e il dovere di togliere quel terreno che alimenta un clima assolutamente intollerabile e, come abbiamo visto, fonte di troppi delitti efferati che non hanno nessuna giustificazione nel quadro socio-culturale del nostro Paese, soprattutto in una situazione in cui gli omicidi delle persone sono in forte calo, non si giustifica quindi e vanno, diciamo, promossi tutti gli sforzi per far sì che la tutela dei più deboli, ecco, si affermi come valore imprescindibile e per tutela dei più deboli non intendo ovviamente quella che può essere la situazione femminile in certi casi di minor, diciamo, vigore fisico rispetto ai maschi, rispetto agli uomini, ma anche quelle che sono le situazioni di dipendenza economica o anche di dipendenza psicologica perché le donne devono occuparsi della tutela della prole e quindi più facilmente possono subire il ricatto di chi, diciamo, in ambito familiare si muove secondo logiche di sopraffazione e prepotenza.
Concludo esprimendo l’auspicio forte che questa situazione ancora così grave, che il nostro Capo dello Stato non ha esitato a definire di emergenza pubblica, trovi soluzioni al più presto, molto è stato fatto anche in chiave di tutela penale preventiva, molto ancora deve essere fatto e invito tutti ad osservare un minuto di silenzio in ricordo di tutte quelle vittime che ancora ci ricordano, come ci ricorda il colore rosso degli abiti che oggi indossate, quanto sangue innocente viene versato. Vi ringrazio.
L’Aula osserva un minuto di silenzio.
Grazie, possiamo sederci. Allora, passiamo alla fase delle interrogazioni. Il primo a interrogare sarebbe stato il Consigliere Fiorentin, oggi assente, che ha comunicato che desidera scambiare l’interrogazione con il Consigliere Pillitteri cui do la parola.
Speaker : Consigliere Pillitteri (GS)
Grazie, Presidente. Volevo interrogare il Sindaco questa sera.
Buonasera, Sindaco. Nel grande Quartiere 2 ci sono da anni due zone un po’ più difficili da affrontare. Una è in realtà proprio con gli interventi di questi giorni, parlo dell’area Borgomagno, una prima svolta, ho sentito anche stamattina i residenti, sta avvenendo, il cambio di viabilità qui a poche ore lo inaugureremo e una presenza più costante delle Forze dell’Ordine, un clima anche più sereno con i circoli all’interno, insomma un’area sulla quale qualcosa sta cambiando in maniera positiva. L’altra area ancora difficile è la zona del Pam di San Carlo, oggetto anche nelle ultime settimane di avvenimenti non bellissimi, in particolare anche dell’area verde adiacente… al Pam, allo stabile dove, conosciuto come il Pam, insomma la Torre Gregotti. Mi domando se anche lì in quella zona l’Amministrazione ha qualche idea anche strutturale per creare una vitalità diversa in quella zona che vada così a eliminare i problemi che attualmente ancora ci sono e che i residenti evidenziano soffrendo della situazione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Sindaco.
Speaker : Sindaco Giordani
Grazie, Consigliere. In effetti conosco il problema perché una sera di quest’estate ero, sono stato ospite della festa parrocchiale, la sagra, e il parroco don Giuseppe, se non ricordo male, mi ha portato a vedere personalmente cosa succede in quell’area. Obiettivamente c’erano due o tre spacciatori, c’era una forma di degrado importante. Ho avuto modo di contattare subito dopo i dirigenti della Pam, sono venuti qua, si sono detti anche loro interessati al problema ovviamente e stiamo concertando assieme a loro, a carico loro, almeno così spero, la recinzione dell’area e anche del parcheggio. Questo però per quanto riguarda il parcheggio ho verificato con il patrimonio bisogna cambiare la convenzione. Io ho chiamato 2, 3 giorni fa il responsabile della Pam, ha detto che stanno parlando con la proprietà per essere autorizzati dell’investimento, è abbastanza consistente, per cui spero e mi auguro di risolvere al più presto il problema. Stiamo lavorando personalmente con i dirigenti, con la Pam, con la Galleria San Carlo, per cui spero e mi auguro a breve, a breve non è mai qua, è sempre, sempre alla lunga, comunque in qualche maniera di risolvere il problema il più velocemente possibile, però questo è all’attenzione dell’Amministrazione comunale.
Speaker : Presidente Tagliavini
Parola al Consigliere Pillitteri per la replica.
Speaker : Consigliere Pillitteri (GS)
Grazie, Sindaco. Mi sembra una buona soluzione e ne abbiamo già parlato anche del coinvolgimento della Consulta che è importante anche in, in scelte strutturali come questa e un passaggio in Consulta insomma lo, lo vedo necessario anche per sentire loro cosa pensano di questo provvedimento. Grazie intanto per il lavoro che svolgete.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Moneta per la prossima interrogazione.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Grazie, Presidente. Quest’oggi vorrei, vorrei interrogare l’Assessore all’Ambiente in quanto sono a conoscenza di determinate circostanze riguardo l’inquinamento della nostra città, che mi hanno, che mi hanno reso piuttosto perplesso e diciamo che vorrei dalla nostra Amministrazione anche una risposta alla… e un eventuale approfondimento di quella che è la tematica che adesso sto per sollevare. In particolare mi viene segnalato che ogni giorno un autoarticolato scarica la propria cisterna, scarica circa 15.000 litri di nafta per alimentare il riscaldamento e le centrali termiche della nostra Azienda Ospedaliera, quindi del nostro Ospedale. In particolare si trattano di circa 6.000 litri per l’Ospedale Civile e di altri 6.000 litri per l’Ospedale Sant’Antonio e l’Unità del Busonera.
Questa, questa affermazione sembra, sembra molto forte e mi sembra anche veramente particolare in un momento storico in cui le nostre città devono essere molto attente all’inquinamento e a ridurre le emissioni anche delle, degli edifici pubblici, soprattutto in quelle centrali termiche che vanno a inquinare in maniera molto pesante sulla nostra, sulla nostra città. La nafta in particolare è un combustibile, è una miscela di idrocarburi dovuta, derivata dal petrolio grezzo e si distingue dal gasolio per il tipo di raffinazione. Abbiamo una nafta semidensa, che è il combustibile più comunemente chiamato diesel, e una nafta nera pesante invece che è utilizzata per alimentare gli impianti termici, cioè è un prodotto meno raffinato usato per lo più per i grandi motori marini e per alimentare le grandi caldaie. Non so, non sono a conoscenza di quale sia effettivamente il combustibile utilizzato, un’ipotesi però è che questo tipo di impianti termici venga alimentato con una nafta denominata “BTZ 1% di zolfo”. Se ciò fosse sarebbe un combustibile molto dannoso e cancerogeno per la salute dell’uomo, questo perché si tratta di un olio combustibile molto pesante, un prodotto, un prodotto di scarto della raffinazione che in moltissimi paesi del mondo è vietato per quanto sporco, solforoso e con caratteristiche di emissioni di fumi tossici durante la combustione. Certo che costa meno e quindi ha anche… anche, diciamo, delle raffinazioni molto, molto più grezze e meno, meno consone alla salute dell’uomo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato questo tipo di combustibile come cancerogeno in quanto emette, non vado a mettere i dettagli tecnici perché sarei noioso, ma in grandi quantità sia ossidi di azoto, sia ossidi di carbonio, biossidi, zolfo e quelli particolati più comunemente chiamati polveri sottili. Quindi la questione è se la nostra Amministrazione possa fare una valutazione più accorta di queste, di queste mie affermazioni che non vogliono essere sicuramente delle condanne ma vuole essere uno stimolo per un’indagine più approfondita in quanto se questo, questo combustibile fosse veramente quello utilizzato per alimentare le caldaie e gli impianti termici delle nostre strutture ospedaliere, questi 12.000 litri di nafta emetterebbero un numero di particelle paragonabile a quello di 100.000 automobili, 100.000 automobili che passano e circolano tutti i giorni all’interno della nostra cintura urbana, almeno ipoteticamente perché 132.000 sono le auto immatricolate a Padova, circa 600 ogni mille abitanti.
Se la matematica non è un’opinione l’Ospedale secondo questo ragionamento inquinerebbe quanto tutto il parco auto cittadino dei nostri residenti. Noi abbiamo sempre dichiarato di voler essere una, un’Amministrazione verde, pulita, che vuole eliminare il traffico sulle nostre strade per ridurre, ridurre l’inquinamento e quindi dare ai cittadini più sicurezza…
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere, mi scusi, ma la devo invitare a concludere per il rispetto dei tempi, prego.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Grazie, concludo subito. Però se l’Ospedale, un’unica unità inquinasse davvero più di tutte le auto in circolazione nella nostra città mi sorge il dubbio che quelle che sono anche le recenti affermazioni di voler eliminare il traffico veicolare o ridurre al minimo il traffico veicolare nella nostra città forse a questo punto risulterebbe molto superfluo.
Pertanto è opportuno fare una, un’autoanalisi e capire e comprendere quali sono veramente i soggetti inquinanti nella nostra città e come è opportuno porvi rimedio per la salute dei nostri cittadini, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola all’Assessora Gallani per la risposta.
Speaker : Assessore Gallani
Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere Moneta.
Come, come ben sa, perché ormai abbiamo imparato a conoscerlo, l’Amministrazione agisce nel solco dell’accordo di Bacino Padano che cerca di mettere d’accordo tutte le quattro Regioni che sono offese da questo grosso problema del… dell’inquinamento dell’aria e delle polveri sottili. Proprio per arrivare ad un’azione efficace abbiamo fatto qualcosa in più quest’anno con un anno di lavoro mettendoci anche assieme a tutti i capoluoghi di provincia del Veneto per arrivare a proprio un’ordinanza molto articolata che pone delle limitazioni, accanto a tutte quelle che sono le attività positive, limitazioni che, come sa, riguardano, per quanto riguarda gli impianti termici, le abitazioni, gli edifici ad uso civile, commerciale, uffici e assimilati.
Quindi io la ringrazio perché pone un tema importante che la invito a portare nelle sedi opportune, che sono quelle della Regione, dato che si parla di Azienda Ospedaliera che quindi per prima deve farsi carico dei propri enti e del proprio, della propria influenza anche sull’aria che respiriamo. Quindi credo che questo sia proprio uno di quei temi che ci fanno vedere come, come sia importante che le Istituzioni per la propria competenza si attivino anche nei casi concreti e non solo demandando al… ai Comuni in questo caso, una serie di, di regole che facciamo, cerchiamo di applicare nel miglior modo possibile dando anche delle azioni positive. Ciò nondimeno la ringrazio per lo stimolo perché tutto quello che nel nostro territorio conta per la nostra aria e anche l’Amministrazione comunale può cercare di essere stimolo, ovviamente prima verificando i dati che lei ha fatto presente come, come non certi e appunto l’invito è proprio anche di questo Consiglio a rivolgersi anche a livello di Governo che, che è stato votato, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Moneta per la replica.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Ringrazio l’Assessore per la risposta. Conosco e ho avuto modo di conoscere la sua sensibilità a questi temi, per cui sono sicuro che ci potrà essere uno, uno sviluppo e una, un’eventuale pressione per riconvertire eventualmente le, le caldaie, gli impianti termici di questo importante polo sanitario e che ovviamente dovrebbe proprio tener, tener cura alla salute delle, delle persone che vi sono ricoverate e invece probabilmente in pochi sanno quanto la cura di queste persone inquini, inquini nella nostra aria rendendola meno salubre.
Per cui la ringrazio dell’impegno, contemporaneamente mi rendo, mi rendo disponibile ad approfondire questa tematica e a portarla nelle sedi regionali opportune. Faccio presente comunque quanto questa mia interrogazione faccia proprio presente quale, quale e quanto inquinamento possa derivare da edifici pubblici, eventuali dispersioni termiche, caldaie molto inquinanti, quando invece le nostre case, i nostri cittadini sono obbligati a fare una manutenzione e una certificazione annuale delle loro caldaie magari a condensazione con inquinamenti veramente ridicoli e minimi rispetto a un’entità come, come il nostro Ospedale, che qualora il combustibile utilizzato fosse quello da me prima citato sarebbe, sarebbe pari a una nave da crociera ferma in porto nel nostro centro città, per cui anche le misure di contenimento di, dell’inquinamento devono tener conto che non tutto e anzi, non, soprattutto le spese non devono gravare sui cittadini ma devono gravare anche sulla stessa Amministrazione, sugli stessi enti pubblici che per primi devono dare il buon esempio, non accusare sempre i cittadini e i loro mezzi di essere inquinanti, non suggerendogli di andare sempre e solo in bicicletta quando l’aria che respirano è per lo più inquinata da enti che possono essere privati, ma in questo caso anche sicuramente pubblici, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Presidente, lascio per… resto in posizione per la prossima volta, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Allora toccherebbe al Consigliere Marinello che in quanto assente ha chiesto di poter scambiare, di cedere l’interrogazione alla Consigliera Ruffini, cui do la parola, prego.
Speaker : Consigliera Ruffini (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Sì, io e il Consigliere Marinello ci siamo sentiti e abbiamo scambiato, quindi lui andrà al mio posto, grazie.
Desidero interrogare il Sindaco, buonasera Sindaco, e lo interrogo riguardo la deliberazione sull’acqua e sulla revisione delle tariffe che abbiamo approvato in Consiglio Comunale lo scorso 28 gennaio. Come lei si ricorda, signor Sindaco, quella sera il Consiglio Comunale prese una decisione importante sulla spinta del Comitato “2SI Acqua Bene Comune di Padova”, che presentò una proposta di delibera di iniziativa popolare corredata da circa mille firme di cittadini. Quella sera abbiamo approvato la delibera che è diventata esecutiva nei quindici giorni successivi e, come dire, questa delibera oggi non ha ancora trovato la sua applicazione.
Lei si ricorderà anche che quest’estate a seguito di un incontro pubblico che lei, lei ha avuto in una festa di un partito politico, in quell’occasione prese un impegno anche con il Comitato di incontrarli per capire come andare avanti proprio sull’applicazione della delibera. Quella delibera definisce delle cose precise e importanti sia per il gestore dell’acqua sia per il Consiglio di Bacino. Queste cose sono tre fondamentalmente. La prima la ridefinizione della tariffa intera, quindi a fronte dell’acqua, delle fognature, della depurazione, per renderla più equa per tutti, diminuendola per le famiglie numerose senza però aumentare la bolletta a nessun utente domestico. Il secondo punto era la creazione di un fondo con una parte dell’utile del gestore, eventualmente aumentato con una parte dei dividendi che il Comune riceve da Hera con i quali sarebbe pagata poi la bolletta dell’acqua delle famiglie disagiate. Il terzo punto nuove modalità, scusate, per la riduzione di flusso delle utenze domestiche morose e non disagiate.
In più occasioni, Sindaco, il Comitato ha incontrato l’Assessore delegato Micalizzi, che questa sera non c’è, altrimenti avrebbe forse potuto rispondere anche lui, ha avuto contatti con il suo portavoce e non solo, ma anche con i delegati presso il gestore e presso Hera, e anche con alcuni di noi Consiglieri Comunali, ma nonostante tutto questo la delibera non ha ancora fatto passi in avanti. Le ricordo, Sindaco, che questa delibera anche dal nostro Presidente Tagliavini è stata inviata anche agli altri undici Comuni, ai Sindaci degli altri undici Comuni che sono gestiti da ACEGAS-APS e che il Consiglio di Bacino Bacchiglione l’ha anche distribuita a tutti gli altri Comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale.
La interrogo per questo, Sindaco, affinché lei in primis mantenga l’impegno di incontrare il Comitato e soprattutto perché lei, perché lei sia propositivo affinché si facciano i passi necessari presso il Consiglio di Bacino Bacchiglione e presso l’ente gestore affinché si faccia rispettare il percorso che la delibera ha compiuto e ha tracciato, una delibera dall’alto valore sociale a tutela dei cittadini a basso reddito e che conferma che l’acqua è un bene comune e vitale per ciascuna persona e perciò un bene irrinunciabile.
Sindaco, questo è il momento di andare avanti, le chiedo di prendere una posizione e di dire al Consiglio se intende lei essere propositivo su questo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Sindaco.
Speaker : Sindaco Giordani
La ringrazio dell’interrogazione. Mi è chiaro, mi sono chiari anche gli impegni che ho preso.
I punti qualificanti contenuti nella mozione votata dal Consiglio a suo tempo sono ovviamente interessi di questa Amministrazione. Stiamo conducendo verifiche in continuazione anche con alcuni Consiglieri e discussioni nelle sedi preposte con gli attori interessati al fine di giungere al più presto a un’applicazione senza avere… senza interferire nelle normative o indicazioni delle autorità regolatrici… per materia. Garantisco che non è molto facile risolvere questo problema, però l’impegno è stato preso e in qualche maniera verrà soddisfatto. Le posso garantire l’impegno sia mio, della Giunta, del soggetto erogante così come in atto affinché i tempi siano i più ragionevoli possibili. È vero che ho preso posizione, è vero che è un impegno del… del Consiglio tutto, è vero, anche questa estate ne ho parlato ad una manifestazione, io spero al più presto di arrivare a una soluzione senza contraddire regole, senza, non è molto, non è molto facile, però sono sicuro che ci arriveremo a breve.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola per la replica alla Consigliera Ruffini.
Speaker : Consigliera Ruffini (Coalizione Civica)
Allora, io la ringrazio, Sindaco, mi auguro che insomma questa cosa sia velocemente presa in mano perché da gennaio a oggi sono appunto passati circa 10 mesi. Avevamo preso anche noi un impegno di creare un fondo di riserva, un fondo che tutelasse appunto le persone meno, meno fortunate, le utenze disagiate, questo fondo doveva essere poi alimentati con una parte dei proventi dei dividendi. Purtroppo questo è il momento, oggi è il momento di agire perché noi dovremmo pensare al nostro bilancio futuro e anche al bilancio del… dell’ente gestore. Non possiamo permettere che passi altro tempo e magari i bilanci vengano approvati senza prevedere queste modifiche. Del resto è una decisione che questo Consiglio ha preso con consapevolezza, non avremmo mai approvato una cosa che se solo non fosse stata per noi attuabile e percorribile e lo è, Sindaco, è attuabile e percorribile e porterebbe giovamento sia alle casse comunali sia alle famiglie destinatarie e questa delibera non può rimanere in un cassetto, non si può far pensare ai cittadini che qui dentro abbiamo approvato una cosa che non si può fare, perché non… non è così e non sarebbe giusto. Non possiamo far credere che abbiamo scherzato, ma dobbiamo portare avanti questa delibera.
Quindi io la ringrazio per il suo impegno ma è ora di agire, adesso. Grazie, Sindaco.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Cusumano per la prossima interrogazione.
Speaker : Consigliere Cusumano (M5S)
Sì, grazie, Presidente. Volevo interrogare l’Assessore Colasio che però purtroppo non vedo più anche se prima… c’è? Grazie. Sarò breve nell’interrogazione.
Speaker : Presidente Tagliavini
Attendiamo un attimo per vedere se entra in Aula.
Speaker : Consigliere Cusumano (M5S)
Buonasera, Assessore. Volevo interrogare e porle all’attenzione una domanda riferita agli ingressi dei musei di Padova. Questa bellissima città che ha sicuramente molto da dare, molto da mostrare, però purtroppo mi sono arrivate delle segnalazioni riguardante appunto alcune tariffe e anche alcuni aumenti di tariffa previsti per il futuro legati alla delibera che leggeremo nei prossimi giorni, che affronteremo nei prossimi giorni anche in Commissione, riferito all’aumento di un euro per i turisti e in particolare volevo sottoporle all’attenzione quelli che sono gli ingressi per esempio a “L’Egitto di Belzoni”, un ingresso che parte da 16 euro più un euro e 50, più se uno vuole l’audioguida sono altri 4 o 5 euro, più se vogliamo mettere anche l’euro che andrà in delibera, insomma per un ingresso si potrebbe arrivare a pagare tranquillamente anche 25 euro e credo che l’arte sia cultura e che debba essere aperta a tutti e avere sicuramente dei prezzi più accessibili in modo da permettere a tutti di poter godere della bellezza di Padova, viste anche le varie candidature che abbiamo e i buoni propositi per il futuro, insomma, non vorrei mai che qualche turista ci pensasse due volte per andare a fare qualche visita visti i costi, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola all’Assessore Colasio, prego.
Speaker : Assessore Colasio
È acceso, sì. Beh, intanto ringrazio il Consigliere Cusumano perché trattasi di questione che sta a cuore a tutti quanti noi, comprendere le dinamiche relative al trend delle presenze nei musei.
Veniamo al primo aspetto, quello concernente il Museo degli Eremitani. Diciamo che noi stiamo correndo il grande rischio di essere in sovraccarico numerico, nel senso che da un lato la candidatura che, come avrete letto sulla stampa, sta, sta facendo degli ulteriori passi in avanti per riconoscimento dei cicli del Trecento come patrimonio Unesco dell’Umanità. Diciamo che l’altro giorno a Parigi siamo stati confortati, nel senso che la Commissione internazionale ICOMOS ha fatto dei rilievi critici e delle domande in senso tecnico, ma non ha messo in discussione l’assunto di base, cioè il fatto che stiamo parlando di patrimonio universale. Quindi questo significa che una volta che noi daremo le risposte tecniche che ci sono state formulate e abbiamo tempo fino al 31 marzo perché verranno riformulate entro il 31 gennaio, penso di poter dire, con tutto il rispetto naturalmente dell’operato dell’ICOMOS, che lo scenario, insomma, la strada non è più così impervia com’era un paio di anni fa e questo mi sembra un dato importante. Questo implicherà un incremento esponenziale delle presenze turistiche. Voi sapete che dati statistici alla mano tu hai un incremento tra il 15, il 20, anche il 25%, nel senso che nel momento in cui il riconoscimento di Patrimonio Unesco è acclarato la città avrà sicuramente un incremento nelle presenze turistiche. È evidente che il nostro problema qual è? Noi dobbiamo spalmare le presenze turistiche in tutti gli 8, 9 siti più il Castello. Come dire, oggi abbiamo una situazione, abbiamo una situazione anomala, abbiamo 340.000 presenze esclusivamente nella Cappella degli Scrovegni. Dobbiamo riuscire a distribuirle e ad avere un incremento diffuso, quindi il fatto di aver aumentato di un euro è la presa d’atto che sappiamo che essendo noi in una situazione tra virgolette “di monopolio dell’offerta” abbiamo anche il problema del sovraccarico, cioè, come dire, noi abbiamo delle fasce orarie che sono totalmente piene e tenga conto, Consigliere Cusumano, che noi abbiamo costi esponenziali, nel senso che garantire la sicurezza, garantire la guardiania, sono quei costi vivi del personale che, come lei mi insegna, hanno progressione geometrica e d’altro canto noi dobbiamo comunque garantire un servizio di qualità. Tenga conto che la Cappella degli Scrovegni e il Sistema Museale si sono fatti carico di tutto il sistema, nel senso che noi andremo a dare un domani che verrà fatto il biglietto unico, che cambia un po’ la percezione internazionale della città, noi daremo, come dire, per sostenere i musei più deboli daremo delle risorse, quindi sosterremo la Basilica Antoniana, la Diocesi, quindi ci faremo un po’ carico del sistema.
Siccome noi siamo i più forti abbiamo ritenuto doveroso dare un leggerissimo incremento di un euro al costo d’ingresso, che comunque, tenga conto, che comparativamente a dei musei… a determinati musei francesi, insomma il nostro prezzo è veramente bilanciato, però abbiamo fatto una cosa che va giustamente nella direzione da lei adombrata, noi siamo convinti come lei che l’accesso al bene cultura deve essere gratuito, tanto è vero che lei avrà avuto modo di appurare nella stessa delibera si è… si è definito un criterio metodologico che io ritengo fondamentale. Ogni prima domenica di tutti i mesi o una domenica di tutti, di ogni mese tutti i padovani di Padova e provincia entreranno gratuitamente nel nostro sistema museale, cioè, come dire, da un lato abbiamo “scaricato”, tra virgolette, sulle presenze turistiche, ma lei capisce che l’incidenza è marginale, ma al tempo stesso abbiamo fatto un’operazione, come da lei auspicato, di grandissima apertura, quindi questo bilancia e controbilancia sicuramente, diciamo, l’aspetto del… l’incremento. Non solo, abbiamo anche rivisto molte delle convenzioni e in alcune casi persone disagiate, persone con problemi, criticità, insomma determinate categorie gli siamo andati incontro e più che mai l’accessibilità è garantita con prezzi veramente contenuti. Tenga conto che nelle scuole noi abbiamo un servizio didattica che sta crescendo e, com’è a lei noto, il biglietto per le scolaresche è decisamente contenuto.
Vengo velocemente alla mostra di Belzoni. Lei sa che è un soggetto terzo, ma noi abbiamo contribuito con la parte scientifica, però mi permetto di dirle una cosa, in questo momento hanno aderito circa 700 scuole, non era mai successo in una mostra realizzata a Padova che 700 scuole aderissero. Questo perché, Consigliere? Perché un conto è il prezzo formale, lei sa benissimo che esistono tantissime convenzioni, che c’è una rimodulazione dei prezzi che arriva anche a 10, 12 euro compreso per le scolaresche, verso le quali abbiamo praticato una politica di altissima scontistica, abbiamo… gli organizzatori hanno praticato una politica di grandissima scontistica. Quindi il prezzo formale sono d’accordo con lei è nella media delle grandi mostre internazionali, però proprio per venire incontro e faccio tesoro dei suoi consigli, noi stiamo facendo, noi, gli organizzatori stanno facendo moltissime convenzioni anche con gli albergatori, con… con l’ASCOM, con i Lions e soprattutto stiamo facendo un’operazione di grandissimo sconto per tutte le scuole di Padova e provincia in modo tale che il nostro territorio attrarrà beneficio da una mostra che è una grande mostra identitaria, ma, ripeto, credo di poter dire, e chiudo, che abbiamo cercato di bilanciare il grande costo organizzativo con una logica che tenga, che possa, che può contemperare quello che lei ribadiva, cioè la l’accessibilità il più possibile contenuta a un grande evento culturale con le giuste esigenze di coprire i costi organizzativi di una mostra che, come lei sa, è stata impegnativa perché di rango internazionale. Spero di essere stato esaustivo, Consigliere.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Cusumano per la replica.
Speaker : Consigliere Cusumano (M5S)
Sì, grazie, Presidente. La risposta è sicuramente completa in tutti i suoi dettagli, mostra sicuramente la volontà di fare sinergia più che singolo ticket molto probabilmente. Certo è che se il problema è di sovraccarico, diciamo è un bel problema dal mio punto di vista, forse immagino si stia già facendo tanto, ma si potrebbe incrementare la programmazione e ancor di più appunto la sinergia fra le strutture padovane in modo che non si arrivi a dover avere un aumento di prezzi per poter gestire una zona che potrebbe essere troppo frequentata.
Bene, speriamo che i prezzi possano calare, possano essere sempre più accessibili comunque, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Presidente, vorrei interrogare l’Assessore Bonavina.
Assessore, ci stiamo provando ciclicamente ad affrontare un tema che sa che a me sta a cuore, più che altro sta a cuore perché me lo sono preso a cuore e quindi mi sono preso l’impegno insieme a lei di portarlo avanti e concretizzarlo dopo svariate, svariati anni che purtroppo in città questo non trovava, non trovava soluzione, parlo dello skatepark. L’anno scorso più o meno di questi tempi abbiamo stanziato 250.000 euro a bilancio per la progettazione e la realizzazione dell’opera.
Senza, diciamo, prendere troppo tempo la… la interrogavo per sapere, per rendere edotto il Consiglio dello stato dell’arte della… della questione, anche perché comunque, immagino come lei, anche io continui da soprattutto, diciamo, ragazzi più giovani che non conoscono i tempi della macchina amministrativa e sono lontani dai tempi della loro, della loro vita, ho continui stimoli per sapere a che punto siamo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Assessore Bonavina, prego.
Speaker : Assessore Bonavina
Grazie, Presidente. Il problema, il problema c’è effettivamente e inizio raccontando quello che è successo l’altro giorno in cui ho ricevuto una, un’altra persona che è venuta a chiedere informazioni circa lo skatepark ed era il, il figlio di, ovviamente del papà che vent’anni fa, venticinque anni fa aveva iniziato questa battaglia per la costruzione di uno skatepark, perché purtroppo sono tanti anni che se ne discute e non siamo mai arrivati a una conclusione.
Devo dire che adesso sono stati fatti dei passaggi importanti perché il sito è stato individuato, che è quello, che è quello del Plebiscito dove però ci sono delle problematiche che devono essere analizzate quanto alle problematiche idrogeologiche. Stanno facendo, i tecnici stanno facendo dei controlli, noi nel frattempo abbiamo messo, nel programma triennale abbiamo riconfermato l’impegno per la costruzione dello skatepark. Io credo che ormai dovremmo esserci veramente per poter sdoganare l’operazione. I contatti sono frequenti, lei, Consigliere, lo sa meglio di me quanto c’è, questo movimento esista, è un movimento importante di tutti questi ragazzi che effettivamente cercano un sito per poter fare, per potere fare sport, perché attualmente non esiste e anche quelli che purtroppo sono stati costruiti nelle province vicino, vicino a Padova non funzionano perché sono stati lasciati in disuso, qui a Padova abbiamo una richiesta incredibile e quindi da questo punto di vista credo che l’impegno che ha preso questa Amministrazione lo porterà avanti, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola di nuovo al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, la ringrazio della risposta.
Per quanto riguarda il sito posso confermarle che è apprezzato in quanto ci permette, è raggiungibile con i mezzi pubblici, insomma è abbastanza vicino anche al capolinea del tram, si inserisce in un contesto che può essere, che comunque è polifunzionale e per quanto riguarda l’impatto ambientale io già in passato avevo verificato con alcuni studi di architetti che effettivamente la progettazione per questo tipo di opere può essere assolutamente sostenibile dal punto di vista, dal punto di vista ambientale e quindi ovviamente io la sostengo e la esorto a continuare su questa strada, che è quella assolutamente giusta, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, il Consigliere Luciani mi ha detto che intende scambiare la sua interrogazione con il Consigliere… scusate, con il Consigliere Foresta a cui do la parola.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
…Presidente. La situazione può… insolita, la mia interrogazione è rivolta al… è rivolta al Vice Sindaco. Ho chiesto al collega Luciani perché altrimenti non ci sarebbe stata più l’opportunità in questo mese più di interrogare e spiegherò meglio il perché.
Il Vice Sindaco è anche Assessore alla Mobilità. Noi nel mese, se non ricordo male, di ottobre abbiamo, o meglio di settembre, scusi, abbiamo attivato la cosiddetta Circolare Arcella…
Perché avrei corso il rischio il 15 di dicembre, quando poi avremmo fatto il nuovo Consiglio sarei arrivato tardi per dire quello che le debbo dire stasera. Allora, questo esperimento, le sperimentazioni sono cose serie, vanno benissimo perché evidentemente la ricerca, l’attenzione ai problemi è una cosa che giustamente deve essere fatta, però i risultati dopo un po’ si hanno in mano.
Allora, io le ricordo, Vice Sindaco, che era a cavallo tra il 2004, 2003, perché io entro in Consiglio il 2004 per la prima volta, e l’Assessore alla Mobilità di allora, l’avvocato Menorello, aveva già fatto partire questa sperimentazione che purtroppo nonostante l’autobus, o meglio la Circolare fosse un attimino più contenuta, più piccola, insomma, di quella odierna i risultati furono pessimi al punto che subentrato poi l’Assessore Rossi alla Mobilità si rende conto che quella è una cosa che non può più continuare perché ogni posto sull’autobus costa 25 euro a cittadino.
Allora ho voluto verificare di persona e poi sono andato in azienda a verificare i dati. Io le leggo quelli che ho estrapolato tempo addietro, siamo a martedì 24 settembre fino al venerdì, perché lei sa che la… la navetta sabato e festivi non funziona, 95 presenze in una settimana. La settimana successiva, lunedì 30 - venerdì 4 ottobre 100 presenze, lunedì 7 ottobre - venerdì 11 ottobre 97 presenze. Lei capisce che questi 30.000 euro giusto che si siano spesi per la sperimentazione, ma quando i dati dopo un mese ci danno risultati, perdonatemi, pessimi e ripeto, ripetiamo una situazione già vista, io ritengo opportuno, Vice Sindaco di fermarci e quindi guadagnare questo mese che altrimenti sono 10.000 euro. Siamo a Natale o stiamo per arrivare a Natale, io credo che 100 famiglie in difficoltà forse avrebbero più bisogno che non di questo mezzo che in un’Arcella, come lei sa e conosce meglio di me, con il tram e gli altri mezzi di trasporto comunque che ci sono, credo che questo bus inter quartiere non abbia, stando ai dati e ai fatti, più valore.
Perché le dico questo? Perché ci sono quartieri, tipo l’Armistizio, per dirne uno a caso, dove c’è gente che per prendere l’autobus di linea deve fare centinaia e centinaia di metri. Ora, le lamentele più forti e articolate vedo che arrivano dal Quartiere di San Lorenzo. Nel Quartiere di San Lorenzo basta solo uscire da 100, 200 metri e si ha l’asse principale Machiavelli-Durer, quindi non bisogna far chilometri. Beh, ognuno di noi vorrebbe l’autobus o il mezzo sotto casa, però i soldi pubblici, signor Vice Sindaco, devono essere spesi con parsimonia e attenzione perché altrimenti noi nella bontà dell’esercizio o di fare le cose potremmo incorrere in situazioni che obiettivamente come spesa potremmo destinarle ad altre cose magari più importanti.
Quindi io le chiedo, anche se questo non trova il supporto di molti colleghi che hanno fortemente voluto e, ripeto, è giusto che l’abbiano fatto, è giusto che si sia sperimentato, ma dopo due mesi se i risultati sono questi le chiederei di risparmiare questi 10.000 euro perché ci sono cose molto più importanti e sulla sensibilità di un Natale che sta per arrivare forse sarebbe meglio.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco Lorenzoni.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio anche il Consigliere Foresta che, che pone un tema che in questi giorni sta diventando inteso dal punto di vista delle decisioni che dobbiamo prendere.
Io confermo che i dati di presenza sulla Circolare Arcella, anche nel periodo successivo a quello che lei ha citato, nel senso che li stiamo monitorando settimanalmente e sono sempre intorno alle 100, 120 presenze alla settimana, qualcosa come 20, 25 presenze quotidiane. Ci sono stati alcuni giorni con delle presenze maggiori, ma sporadici, poi il ritorno è sempre intorno a quei valori lì. Io ho ricevuto anche un rappresentante dei cittadini del Quartiere che è venuto proponendo delle migliorie, che risultano peraltro critiche per la nostra Amministrazione, nel senso che le condizioni di costo a cui è stato fornito il servizio da BusItalia Veneto hanno una serie di vincoli legati al non utilizzo dei mezzi nell’orario di punta del mattino prima delle 8 e del mezzogiorno, cioè all’inizio e alla fine della scuola praticamente, quando è stato richiesto di potenziare il servizio, ma per potenziare il servizio in quegli orari l’azienda chiede una cifra maggiore perché dovrebbe acquisire dei mezzi nuovi, nel senso che non ha la disponibilità di autisti e di mezzi negli orari di punta. Questa condizione peraltro era nota fin da prima della partenza della sperimentazione per cui sapevamo che avevamo un problema legato ad un servizio che aveva delle caratteristiche in qualche modo vincolate da subito. Quindi io ho spiegato alla rappresentante dei cittadini questa difficoltà e ho fatto anche presente che la modifica di percorso con dei transiti interni al Quartiere, che era stata proposta, è estremamente difficoltosa perché ci sono dei passaggi dove i mezzi non riescono a passare per cui siamo vincolati a tenere un percorso.
Allora, non abbiamo preso alcuna decisione ancora, però confermo la difficoltà a continuare questa, questo servizio alla luce di quello che è il costo che risulta dalla sperimentazione fatta. Confermo anche la difficoltà a modificare le caratteristiche andando a concentrare i transiti nelle ore antecedenti l’orario scolastico e successive alla chiusura delle scuole perché sono gli orari in cui già l’impresa di trasporto risulta sovraccarica, per cui confermo un po’ la sua impressione che il servizio risulti essere costoso. Non so se a questo punto possiamo modificare anticipando la chiusura del servizio prima, diciamo così, della fine dell’anno perché su questo devo fare una verifica con l’impresa nella misura in cui tutta l’organizzazione del servizio ha dei tempi di preavviso che, che dobbiamo rispettare, però senz’altro alla luce del suo suggerimento andremo all’interno della Giunta a fare una verifica al più presto per prendere una decisione definitiva in merito a questo servizio.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola al Consigliere Foresta.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
Senta, io forse ho dimenticato una cosa importante. Ci furono polemiche allora, ricordo, che poi furono smorzate con queste chiamiamole associazioni sportive, in particolare con alcuni comitati dall’allora Assessore Rossi perché chiese loro di fare abbonamenti. Non ne è arrivato neanche uno di abbonamento, quindi lei capisce che questa sperimentazione di fatto ha già vissuto una sua stagione.
Ora noi possiamo prendere un mezzo che riesce forse a transitare anche nei quartieri, ma le difficoltà esistono perché quanta gente può pensare di andare da uno… da San Bellino piuttosto che arrivare a Via Machiavelli-Durer, insomma, proprio si contano sulle mani e lo dicono i fatti, ma io le dico un’altra cosa che onestamente ho vissuto fisicamente, perché alle 7:30 di mattina sono entrato su questo mezzo e alla prima corsa otto studenti, otto, perché l’hanno visto passare, l’hanno fermato e sono saliti e alla fermata successiva sono scesi, dopodiché lei capisce che non c’è ogni dieci minuti, ogni cinquanta… Io fino alle 10:10 che è stata una corsa da… poi sono sceso, sono entrate due persone, una persona e alle 10:10 più nessuno, cioè, voglio dire, proprio l’ho vissuta sul campo questa sperimentazione.
Ora, io mi affido perché sono sicuro che fa delle cose, le fate bene, se ci sono le condizioni siamo al 25, perché agli inizi del nuovo mese riusciamo a fermare questi altri 10.000 euro e destinarli a cose credo più importanti e necessarie, bene, altrimenti vuol dire che finita la sperimentazione credo che è inutile insistere su cose i cui risultati sono talmente evidenti che non lasciano spazio a considerazioni oltre. Grazie comunque.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Per alternanza do la parola al Consigliere Turrin, prego.
Speaker : Consigliere Turrin (Fdl)
Sì, grazie, Presidente. Avrei voluto oggi interrogare l’Assessore Micalizzi, ma non essendo presente interrogo il Sindaco Giordani.
Avrei voluto interrogare Micalizzi sulla permuta futura della, di Via Anelli con la Prandina, ma dalla rassegna stampa di oggi ho una, un’interrogazione analoga su un altro punto essenziale della nostra città e cioè sul futuro del PP1.
Le faccio questa interrogazione, signor Sindaco, oltre che come ovviamente Consigliere Comunale anche, perché come lei sa, io sono anche con la collega Colonnello Consigliere Provinciale e avrà sicuramente letto anche lei, ma lo sa in prima persona, del progetto del Presidente Bui di addivenire ad un accordo tra la Provincia di Padova e il Comune di Padova per far sì che vi sia sostanzialmente uno scambio di aree tra le aree di proprietà del Comune in zona Brusegana e l’area di proprietà della Provincia nel Pp1 in modo che si possa realizzare un, un sogno che è per le amministrazioni locali di vecchia data, si fa riferimento addirittura all’Amministrazione provinciale Casarin, e cioè quello di poter disporre di un, una sorta di campus scolastico per ovviamente le scuole di competenza della provincia padovana appunto nell’area Brusegana. Io credo che come cittadino padovano, oltre che come Consigliere, questo possa essere un ottimo accordo sia per la città sia per la Provincia. Tutti sappiamo dell’annosa questione del Pp1, un’area che per quanto riguarda la Provincia ha un valore di 8 milioni di euro, di circa 40.000 metri quadrati, che risulta ed è risultata più volte invendibile perché… per una serie di motivazioni, sia per il costo sia per i lavori di bonifica che andrebbero fatti, e che costringe la città ad avere nel centro della città affianco alla Cappella degli Scrovegni un buco nero di cui da anni parliamo, da anni prospettiamo soluzioni, ma di cui non addiveniamo mai a una soluzione.
Da quanto mi è dato capire l’accordo tra l’Amministrazione provinciale e l’Amministrazione comunale nelle persone del Presidente e di lei, signor Sindaco, ci sarebbe anche, ma pare, e dico pare, e chiedo a lei, che elementi della sua maggioranza con una visione un po’ limitata al proprio quartiere e una visione anche temporale molto limitata forse all’Amministrazione in essere e non al futuro si opporrebbero a questa possibilità di sviluppo dell’intera città per mere… mere questioni di, di vicinato e cioè del… del proprio quartiere adducendo che la costruzione di quattro o cinque plessi scolastici in Brusegana sostanzialmente intaserebbe il traffico in modo tale da non poter più sviluppare il Quartiere.
Ecco, io ripeto, questa mi sembra una visione miope della questione, costruire 4, 5 complessi scolastici in un… strutturati in un campus, secondo me a mio parere sarebbe invece una cosa pregevole per la città non solo dal punto di vista urbanistico perché libererebbe appunto il Pp1 da questa situazione di degrado, ma anche per la zona di… di Brusegana sicuramente la qualificherebbe ulteriormente perché una tale struttura porterebbe sicuramente anche un’economia in tutta la zona.
Siccome è una notizia che è apparsa oggi ma si trascina da qualche settimana, lei non ha mai avuto modo di esprimere alla cittadinanza il suo parere, le chiedo con questa interrogazione di esprimere il suo parere in proposito e annuncio che eventualmente chiederemo una convocazione della Commissione Urbanistica sul tema, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Sindaco.
Speaker : Sindaco Giordani
Grazie. È vero che la Pp1 a me personalmente assieme… personalmente, come Amministrazione comunale assieme all’area Ifip mi sta molto a cuore, sono due buchi neri della città e va al più presto realizzato qualcosa.
Con il Presidente Bui abbiamo trovato l’accordo circa un mese fa, è… di un cambio per quanto riguarda la volumetria di una parte, spostarla dall’altra anche in termini ridotti. Devo dire che il problema non è di qualche persona della mia maggioranza, ma dei Quartieri che hanno problemi, hanno paura che si crei dei problemi di viabilità di traffico e quanto si vuole.
Stiamo ragionando in questo senso, per cui non è che sia ostruzione completa, stiamo ragionando per trovare una soluzione.
Può essere una parte là, una parte Brusegana, una parte… da qualche altra parte, io capisco le ragioni sia di Bui sia del sottoscritto, come, come, io non voglio, voglio assolutamente che il Pp1 risolva il problema perché è un problema veramente annoso. Il Presidente Bui ha problemi di risolvere il problema scolastico, perché ha delle scuole che deve in qualche maniera sistemare, il Quartiere ha bisogno di rispetto perché ha paura, è terrorizzato dal traffico. Per cui nei prossimi giorni… cercheremo di trovare la… situazione ma, ripeto, rispetto anche al Quartiere e al traffico che può generarsi. Non si tratta di visione miope, si tratta di trovare l’accordo perché funzioni tutto in maniera migliore, sono convinto che lo troveremo senza, senza problemi sia per quanto riguarda Ifip sia per quanto riguarda Pp1, e per quanto riguarda la Prandina, intanto ne approfitto, non c’è l’Assessore, vi dico già che sarà, che la permuta sarà fatta verso fine febbraio, marzo, in quanto i lavori di abbattimento Via Anelli dureranno un po’ di più perché si sono trovate tracce di amianto. Quando si trova amianto i lavori cominciano a costare un po’ di più, non tanto, il problema è i tempi, sono un po’ di tempi, sono già d’accordo con il demanio, sarà fine febbraio, i primi di marzo la permuta che sarà fatta, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Sì. Grazie, signor Sindaco. Beh, prendo spunto dalla sua ultima affermazione, ricordo che nell’accordo che abbiamo votato non noi dell’opposizione, in Consiglio Comunale, era scritto che la permuta sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre del 2019 e quindi sappiamo che ci sono 2, 3 mesi di ritardo dalle sue parole, d’altra parte i lavori sono iniziati il 12 ottobre, c’è scritto sul cartello che ci vorranno 141 giorni, se non sbaglio, quindi dovremmo arrivare al 29 febbraio 2020, anno bisesto anno funesto, spero non lo sia per questo accordo, comunque va beh, insomma aspetteremo. Sappiamo che ci sono ritardi coi tempi e non sono i 5 milioni che erano stati prospettati qui in Consiglio Comunale dall’Assessore Micalizzi, ma si va molto oltre, a cui bisognerà aggiungere anche i 120.000 euro annui che i cittadini padovani pagheranno di affitto a Monte dei Paschi di Siena per l’affitto del, dei locali del, dell’ufficio, degli uffici della Questura in attesa della nuova Questura, i cui lavori porteranno via almeno sette anni, massimo di dieci, così come è scritto nella convenzione che voi avete firmato.
Detto questo, io sono parzialmente soddisfatto della sua risposta sul Pp1, sono soddisfatto del fatto che lei mi rassicuri che tra lei appunto e il Presidente Bui ci sia un accordo per sbloccare la situazione del Pp1. Mi ha detto che si preoccupa ed è giusto rispettare le problematiche enunciate dal Quartiere, mi chiedo se abbia in prospettiva anche l’intenzione di coinvolgere allora la Consulta di quartiere e chi del Quartiere eventualmente si sia opposto a questa soluzione.
Lei purtroppo più volte fin dal… dal suo insediamento ci ha prospettato delle risoluzioni per il Pp1, mi ricordo più volte annunciato parcheggio da 2-300 posti, mai realizzato, ora è uscita questa nuova idea, che io approvo per carità, del parcheggio da 300 posti all’ex Ifip per, per il periodo natalizio, mi auguro, Sindaco, che non sia l’ennesimo annuncio. Noi abbiamo bisogno che il Pp1 si sblocchi, lei sa meglio di me, tutti qua dentro sappiamo che è l’area che porta ai Giardini dell’Arena, alla Cappella degli Scrovegni e al Centro città. Mantenere un buco nero da anni, anni e anni che fa solo che degrado e fa male alla città, perché fa male alla città una situazione del genere, sarebbe, ribadisco, miope solo per assecondare degli esponenti della sua maggioranza.
Quindi le staremo sotto e ci auguriamo che si venga ad una soluzione positiva, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Abbiamo chiuso l’ora dedicata alle interrogazioni.
Possiamo a questo punto procedere al primo ordine del giorno che ha ad oggetto la variazione al Documento Unico di Programmazione al Bilancio di previsione 2019-2021, VI° assestamento. Viene presentato nell’ambito della proposta di delibera un autoemendamento di natura sostitutiva che a quanto comprendo ha carattere numerico, che adesso verrà distribuito a tutti i Consiglieri.
La parola al Sindaco per l’illustrazione della proposta.
Speaker : Sindaco Giordani
Grazie, Presidente. Signori Consiglieri, la deliberazione che questa sera viene portata alla vostra attenzione riguarda l’ultimo assestamento generale di Bilancio e del Documento Unico di Programmazione. Le variazioni proposte riguardano in particolare il DUP relativamente al Programma triennale delle opere di cui si elencano le principali: inserimento dell’opera interventi di recupero strutturale del Cavalcavia Borgomagno, spostamento dell’opera manutenzione straordinaria degli impianti meccanici dei Musei agli Eremitani e della sede di Via Porciglia, dall’annualità 2019 all’annualità 2020. Lo spostamento si è reso necessario per permettere di partecipare ad un bando regionale. È stato inoltre aggiornato il Programma biennale acquisizione di forniture e servizi 2019/2020 sulla base delle esigenze dei Settori, anche per adeguare gli importi delle gare da bandire relativamente al servizio di pulizia immobili comunali, alla realizzazione di nuovi varchi, al servizio di prelievo e recapito della corrispondenza, finanziamento della progettazione relativa all’opera nuovo plesso scolastico “Il Girotondo”, eccetera.
Inoltre con l’assestamento di Bilancio è stato controllato l’andamento delle entrate e delle spese per verificare che permangano gli equilibri ed è stato chiesto ai Settori di indicare l’eventuale sussistenza di debiti fuori bilancio per assicurarne la copertura. Con questa variazione l’avanzo applicato ammonta a poco più di 32.000 euro.
Autoemendamento: si propone inoltre un autoemendamento relativamente all’allegato A della delibera di modifica al Documento Unico di Programmazione nella parte Programma biennale acquisizione di forniture e servizi 2019/2020. Alla frase: Modifica dell’importo relativo alla fornitura PA 2019/115 POR FESR del Veneto 2014-2020, Asse 6, Azione 2.2.2 Sub 1 - My Data da euro… da euro 75.629,71 a euro 4.950 per l’anno 2019 e da euro 491.593 a euro 4.562.272 per l’anno 2020, mentre resta invariato l’importo stimato per le annualità successive. L’intervento viene modificato da fornitura a servizio e conseguentemente cambierà il codice CUI a CPV. L’importo di 4.562.272 per l’anno 2020 deve essere corretto in “l’importo di euro 562.272” in quanto per un errore di battitura è stato anteposto il numero 4. Tale modifica non incide in nessuna parte del Bilancio di Previsione. Vi ringrazio per l’attenzione.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La discussione è aperta.
Io vedo iscritto a parlare il Consigliere Foresta ma non vorrei che fosse un residuo, ecco, diciamo, della, una segnalazione di precedenti interventi. Nessuno al momento si è iscritto a parlare, chiedo se vi siano dichiarazioni di voto.
Nessuno chiede la parola. Dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 30 favorevoli; 19 contrari: nessuno; astenuti: 11; non votanti: nessuno. La proposta di delibera è approvata.
Dichiaro adesso aperta la votazione sulla sua immediata eseguibilità in quanto urgente.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 19; contrari: nessuno; astenuti: 2; non votanti: 9. La delibera è immediatamente eseguibile.
Passiamo all’ordine del giorno successivo, il 145. Do la parola al Vice Sindaco per l’illustrazione di variante al Piano Interventi per l’approvazione, adozione di variante per l’approvazione di un accordo di pianificazione tra Via Arnaldo da Limena e Via Querini ad Altichiero.
La parola al Vice Sindaco.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Sì, grazie, Presidente. Signori Consiglieri, la Società Valsugana Rugby Padova ha necessità di ampliare la propria dotazione di campi in considerazione dell’aumento degli atleti che praticano l’attività. È stata individuata un’area limitrofa agli impianti sportivi esistenti che risulta idonea alla realizzazione di un nuovo campo con dimensioni regolamentari sia per le partite ufficiali che per gli allenamenti. L’area in questione è di proprietà privata ed è parzialmente conforme al tipo di intervento da realizzare in quanto è destinata a verde pubblico attrezzato di interesse generale per circa due terzi e per un’altra parte a perequazione integrata e a servizi pubblici di quartiere, parcheggio. I proprietari dell’area hanno accettato di cedere la stessa al Comune in cambio della conclusione di un accordo pubblico-privato, ai sensi di quanto disposto dagli articoli 15.3 e 15.4 delle norme tecniche attuative del Piano degli Interventi, che riconosca loro un credito volumetrico su un’area specifica di atterraggio messa a disposizione dal Comune. Ricordo inoltre che l’articolo 15.5 delle norme tecniche di attuazione prevede la possibilità di stipulare accordi tra la pubblica Amministrazione ed il privato, che consentano compensazioni edilizie tramite riconoscimento di un credito da attuare su un’area messa a disposizione dal Comune a fronte dell’acquisizione da parte di quest’ultimo di aree per la realizzazione di attrezzature pubbliche.
Considerato l’interesse pubblico dell’Amministrazione ad ampliare gli impianti esistenti è stato proposto a compensazione un lotto edificabile di 2.200 metri quadrati su cui potrà essere realizzato un edificio di massimo 4.400 metri cubi ubicato in Via Querini, in un’area a servizi derivante dallo sviluppo di una zona di perequazione integrata utilizzabile per l’atterraggio di crediti edilizi derivanti da compensazioni o accordi di pianificazione. La ditta assegnataria del lotto avrà l’obbligo di realizzare un parcheggio antistante il lotto stesso di metri quadri 220 superiore allo standard minimo, nonché di provvedere allo spostamento del bacino di laminazione esistente integrandolo della quantità necessaria per far fronte alla nuova impermeabilizzazione. L’accordo di pianificazione prevede la modifica della destinazione dell’area in cessione al Comune per la parte non conforme che diventerà verde pubblico attrezzato di interesse generale, mentre il lotto da dare ai privati contiene delle prescrizioni edilizie indicate nella scheda A037, che è allegata all’atto che andiamo a presentare.
In merito alla variante per l’approvazione dell’accordo di pianificazione ricordo che il Sindaco ha illustrato il documento preliminare nella seduta del Consiglio Comunale del 29 luglio scorso. La partecipazione, consultazione e concertazione con gli enti pubblici, le associazioni economiche e sociali, è stata avviata con comunicazione a tutti gli interessati in data 30 luglio 2019 dando tempo per proporre eventuali contributi partecipativi fino al 19 agosto del 2019. Nel contempo il suddetto documento preliminare della variante è stato pubblicato anche sul sito del Comune di Padova. In merito non sono state presentate osservazioni.
Evidenzio infine che ai sensi della legge 267 del 1998 di individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico è stata redatta relazione idraulica inviata per le valutazioni al competente Genio Civile di Padova e al Consorzio di Bonifica Bacchiglione. Quest’ultimo ha risposto con nota del 5 ottobre scorso esprimendo parere idraulico favorevole con condizioni e il Genio Civile ha risposto con nota del 22 ottobre scorso esprimendo parere favorevole.
Tutto ciò premesso, sottopongo alla vostra approvazione l’ordine del giorno per deliberare di adottare la variante al Piano degli Interventi relativa ad un accordo pubblico-privato, ai sensi degli articoli 15.3 e 15.4 delle norme tecniche attuative del Piano degli Interventi, per la realizzazione di un nuovo campo da rugby in via Arnaldo da Limena per le motivazioni che ho illustrato or ora, di prendere atto dell’atto unilaterale d’obbligo del notaio Vaudano di Padova dell’8 agosto scorso, sottoscritto dai privati che sono gli interlocutori in questa operazione con il Comune di Padova, che contiene gli obblighi assunti dagli stessi privati nei confronti del Comune di Padova.
Ritengo che questa operazione sia tutto sommato un’operazione importante per consentire la, la prosecuzione delle attività di un’importante società sportiva della nostra città e che sia fatta con, diciamo così, un onere per la nostra Amministrazione che è tutto sommato contenuto alla luce del valore sociale di questa, di questo investimento che si può andare a fare in città, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie, Vice Sindaco. È aperta la discussione. A parlare per primo è il Consigliere Sangati, prego.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Grazie. Grazie, Presidente. Ecco, porto qui, ecco, alla conoscenza dell’Aula, ecco, il fatto che comunque tramite contatti che ho avuto con alcuni residenti della zona, che appunto hanno saputo di questo scambio anche attraverso il… la pubblicazione fatta su Padovanet, c’è da un lato la comprensione delle esigenze del… del Valsugana Rugby, che è riconosciuta comunque come una società positiva che opera molto bene nel territorio, dall’altra, ecco, era, era circolato un po’ la possibilità di utilizzare il vicino campo del Valsugana Calcio, però da un approfondimento che è stato fatto, da quello che ho capito la società non è disponibile a cedere il proprio campo, anche se ne ha un altro in zona Sacro Cuore, proprio per comunque rimanere, continuare a rimanere presente nel… territorio di Altichiero.
Io penso che, ecco, da parte di queste persone che ho… che mi hanno contattato, ecco, c’è una richiesta, se appunto, diciamo, la… l’urbanizzazione andrà avanti, di preservare invece a verde l’area rimanente, ovvero l’area che c’è tra la nuova palazzina e l’argine, nel senso di tenerla a verde e possibilmente anche di valorizzarla attraverso un bosco urbano, come è stato fatta anche su altre aree con il progetto “Wow Nature” o comunque, ecco, qualche… iniziativa simile, ecco.
Penso che, ecco, i cittadini potranno intervenire anche nella fase di osservazioni che ci sarà nelle prossime, nelle prossime settimane, però penso che sia stato utile comunque portare anche in quest’Aula questa… questo punto di vista e soprattutto, ecco, perché Altichiero è un quartiere che negli ultimi anni ha avuto una forte urbanizzazione, specie sulla zona di Via Ipazia e quindi, ecco, il fatto diciamo di questo accordo che permetta anche a Valsugana Rugby di… di avere più, più disponibilità di terreno di gioco sia una cosa positiva, però ecco va bilanciata con un vincolo a verde… dell’ultima porzione che appunto nominavo sopra, ecco, quindi questo è un po’ il… il mio contributo che porto a questa discussione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Foresta, prego.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
Grazie, Presidente. Io plaudo all’iniziativa e dell’Assessore all’Urbanistica e quello allo Sport che stanno portando avanti cose molto importanti per questa città e quindi soprattutto nella misura in cui le società sportive che operano appunto in città sono quelle che ormai di fatto hanno una storia e hanno necessità impellenti di migliorare un po’ tutta l’impiantistica e il resto, per cui non sono, non posso essere che favorevole a questa iniziativa, quindi di questo accordo pubblico-privato. Tuttavia, signori Assessori allo Sport e all’Urbanistica, vorrei farvi notare che in quella zona ci sono problemi seri di viabilità. So anche che ve ne state occupando e non da poco, ma bisogna, e la mia non è altro che una raccomandazione, perché chi conosce la zona sostanzialmente oggi son state fatte tre palazzine in Via Arnaldo da Limena. Per chi non lo sapesse Arnaldo da Limena è una via che esce da una parte su via Altichiero e dall’altra su Via Guerini, ma trattasi di strada bianca sterrata, quindi di strada che non ha rete fognaria, non può essere transitata a doppio senso e comunque quei pochi che ne fanno esercizio evidentemente devono trovare belle giornate perché se lì se piove si allaga tutto, quindi tre palazzine stanno per essere occupate da 50 famiglie, io ho visto 50 campanelli.
Fra poco, Vice Sindaco, ci saranno altre due palazzine sempre in quella zona che verranno, quindi vuol dire che le famiglie da 50 diventeranno 70. Ora l’unica via d’accesso, e ci sono reiterate lettere da parte di cittadini di Via Isarco, che è una stradina molto piccola, circa 200 metri dove ci sono case prima della guerra che sono a un piano, piano terra e primo e molte di queste non dotate di garage, il che vuol dire che le macchine si lasciano in strada e quindi hanno trovato una funzione tale dove ormai è diventata una convivenza civile che se due macchine si incontrano uno deve arretrare perché l’altro passi. Alla fine si arriva in questi condomini e dall’altra parte, ripeto, ne verranno altri due.
Ora voi capite che diventerà un problema quando verranno abitate queste case se non provvediamo alla questione della viabilità. Voglio rassicurare e le minoranze e il resto dei Consiglieri che queste cose non nascono con questa Amministrazione, qui non si dà colpa a nessuno perché poi sono gli Uffici quelli che decidono se ci sono le condizioni per dare il via libera a queste nuove costruzioni, perché laddove c’è un Piano regolatore che indichi e dà l’opportunità di costruire, evidentemente poi il privato fa le sue cose, però noi come Amministrazione abbiamo il dovere, il compito di trovare la soluzione migliore perché queste persone, e quindi la mia, ripeto, altro non è che una raccomandazione, una volta che vengono abitati questi immobili si trovino le condizioni migliori perché ci sia una viabilità tale da consentire a queste persone di uscire di casa e non intasare quella via dove già i cittadini hanno espresso più volte le loro difficoltà già con i mezzi che evidentemente hanno costruito e son passati lì per costruire le prime case.
Capisco che i tempi degli espropri sono non certamente rapidi, capisco che ci vuole la volontà degli altri che partecipino e quindi ritorniamo agli accordi pubblico e privato, però laddove non ci fosse alcuna possibilità io chiederei all’Amministrazione di procedere con velocità perché in qualche modo questo esproprio si faccia il prima possibile perché la strada lì si rende necessaria. Nel frattempo, e ritorno alla raccomandazione, Assessore allo Sport, io so che, se non ricordo male, se non sbaglio, il 2021 scade la concessione col Valsugana, al Valsugana noi stiamo dando l’opportunità di un nuovo campo di rugby, che ovviamente non entra nella questione della viabilità di cui sto parlando, sia nello scambio che si fa sia per quanto riguarda il campo loro hanno i loro accessi, la loro tranquilla opportunità di entrare ed uscire senza intasare e andare a creare problemi laddove ci sono, però io le chiedo cortesemente di fare un incontro rapido in attesa di una viabilità che spero con esproprio non noi dobbiamo fare perché si rende necessario, che lei chieda cortesemente al Valsugana Rugby, dove già ormai l’urbanizzazione di fatto c’è, parlo dei lampioni, mi riferisco alla strada, perché l’unica strada oggi di sfogo potenziale per questi appartamenti potrebbe, potrebbe, dico, essere quella del Valsugana Rugby con un collegamento molto semplice, nel senso che basta buttare giù una rete e già si entra dentro alla strada e all’illuminazione pubblica.
Mi rendo anche conto, Assessore, che nelle giornate difficili che sono quelle in cui ci sono, gli impianti sportivi sono occupati dalle, dalle partite e allora lì c’è un movimento famiglie, eccetera, che evidentemente creerebbe qualche problema o meglio, creerebbero qualche problema a questi appartamenti, non uscire di casa, andare ad intasare una situazione già difficile, però mi risulta anche che c’è un parcheggio che potrebbe essere ampliato e quindi forse, voglio dire, l’Amministrazione potrebbe dare spazio e opportunità, ho finito, Presidente, opportunità affinché migliorando e allargando lo spazio parcheggio forse troviamo la dimensione in cui le macchine nelle giornate in cui ci sono le partite, eccetera, non stanno più sull’asse viario, eccetera.
Quindi, ripeto, è una cosa che vi chiedo di porre molta attenzione perché rischieremmo altrimenti fra qualche mese qualche problema che non è proprio il caso, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altri Consiglieri iscritti a parlare. Do la parola all’Assessore Bonavina che ha chiesto di intervenire.
Speaker : Assessore Bonavina
Sì, grazie, Presidente. Grazie anche al Vice Sindaco Lorenzoni per l’esposizione. Sì, in merito ai due interventi del Consigliere Sangati che ha paventato l’opportunità che Valsugana Calcio potesse cedere uno dei due campi alla disponibilità del Valsugana Rugby, è una situazione che è poco percorribile perché noi abbiamo la fortuna, lo dico da Assessore allo Sport, che quella sia una zona particolarmente fortunata quanto a sport, perché abbiamo il Valsugana Rugby che è una realtà da un punto di vista quantitativo come numero di iscritti addirittura superiore al Petrarca Rugby, abbiamo il Valsugana Calcio che è un’altra realtà in grandissima espansione, abbiamo il Valsugana Volley che è una società che dopo la Pallavolo Padova è sicuramente la squadra di pallavolo sempre quantitativamente più numerosa. Quindi anche il Valsugana Calcio chiede addirittura la costruzione, la realizzazione di un nuovo campo da calcio che purtroppo in quella zona non si può, non si può realizzare, quindi quella “possibile cessione”, tra virgolette, di spazi dal Valsugana Calcio al Valsugana Rugby non è possibile, l’abbiamo valutata per cercare di fare entrare un po’ e di coesistere le varie attività, ma purtroppo non è possibile.
Giustamente sollecitava anche l’attenzione sul, sulla richiesta di non costruire, diciamo, nella parte più vicina all’argine, ma lì possiamo stare tranquilli. Lì esiste un vincolo paesaggistico che impedisce la costruzione di qualsiasi cosa, per cui ritengo che anche soltanto perché per rispetto, per il rispetto delle norme credo che sia veramente difficile poter realizzare qualcosa, in più la volontà è effettivamente quella di, di realizzare un qualcosa a verde che possa, che possa tutelare anche gli abitanti del Quartiere.
Quanto invece al Consigliere Foresta, ho ascoltato attentamente quanto, quanto ha detto prima e devo dire che il problema della viabilità è un problema enorme, enorme, perché lì purtroppo è stato costruito senza, senza pensare che tutte le persone, tutti gli abitanti dei… delle varie palazzine hanno il diritto di uscire tranquillamente da quella… da quel Quartiere e che effettivamente allo stato è veramente difficile. È un problema enorme ma, e vengo alla sua proposta di intercedere con il Valsugana Rugby per poter aprire un cancello sostanzialmente per far passare le macchine attraverso la zona di competenza del Rugby, dicendo che la viabilità è importantissima, la sicurezza è altrettanto importante per quanto riguarda i ragazzi che frequentano quella struttura, per cui dovremo sicuramente trovare una soluzione che possa andare, possa andare incontro alle esigenze degli abitanti del Quartiere. Ipotizzo una recinzione che possa in qualche modo dividere il parcheggio, l’ingresso del Valsugana Rugby con una strada nuova che dovrebbe essere realizzata. Dico anche che venerdì scorso abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici del Comune proprio per capire quale può essere il futuro del… dell’uscita da quel… da quel Quartiere e quindi la posso assicurare, così come posso assicurare tutti i cittadini che siamo assolutamente consapevoli che il problema esiste e che sicuramente è all’attenzione di questa… di questa Amministrazione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La parola al Consigliere Tarzia.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Sì, avevo prenotato prima, evidentemente il Presidente si era… c’è stato un attimo di distrazione dando la parola…
Speaker : Presidente Tagliavini
Il Presidente non si era distratto. Attenzione, al Presidente è arrivato tardi sullo schermo. Prego, a lei la parola.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Non era una polemica, Presidente. No, ho visto che stava dando la parola… non era una polemica assolutamente.
No, niente, io faccio un piccolo intervento. Ho seguito i lavori in Commissione, ho visto che è nobile l’iniziativa, però ho visto che il Vice Sindaco esponendo anche qui oggi in Sala, non ha… se ho capito bene, durante i lavori in Commissione noi… noi cediamo quest’area perché la società sportiva ha una necessità di fare un finanziamento per quindi, per poter accedere a un finanziamento.
La domanda che le faccio, se gentilmente mi può… mi può ripetere casomai durante la replica, volevo sapere se poi alla fine la società con il finanziamento che ottiene è in grado di poter finanziare completamente l’impianto sportivo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Ridò la parola all’Assessore Bonavina anche per la replica alla domanda del Consigliere Tarzia, prego.
Speaker : Assessore Bonavina
Sì, io ovviamente non so se il Valsugana Rugby a che punto sia con il suo… richiesta di finanziamento. Non c’è ombra di dubbio che per poter realizzare qualcosa lì dovrà essere fatto… un accordo pubblico-privato, quindi dovrà essere seguita tutta una procedura per poter realizzare questo… intervento a cui teoricamente può partecipare tutte le associazioni sportive che sono qua nel Comune di Padova, quindi da questo punto di vista massimo della… trasparenza. Per quanto riguarda quello che lei ha chiesto sul finanziamento onestamente non so risponderle.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Chiedo a questo punto se vi siano dichiarazioni di voto.
Nessuno chiede la parola. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa. Votanti: 27; favorevoli: 19; contrari: nessuno; astenuti: 8; non votanti: 4. La proposta di delibera è approvata.
Possiamo passare all’ordine del giorno successivo relativo all’adozione di variante al Piano Interventi finalizzata all’insediamento di attrezzature di interesse religioso in Via Longhin. La parola al Vice Sindaco per l’illustrazione della proposta.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente. Signori Consiglieri, il parroco della Chiesa Ortodossa Moldava Russa con sede in Padova ha chiesto con istanza del 25 settembre 2019 di poter realizzare in un’area sita in Via Longhin privata, catastalmente individuata al foglio 94, mappali 97 e 259, una chiesa con i relativi manufatti e accessori. L’area in questione è di proprietà privata e il parroco della suddetta chiesa risulta promittente acquirente della stessa in base ad un contratto preliminare di compravendita del 18 ottobre 2018. Allo stato attuale l’area è classificata dal Piano degli Interventi a verde pubblico attrezzato di interesse generale ed ha una superficie di circa 20.000 metri quadrati. La destinazione attuale non è compatibile con l’insediamento di un luogo di culto, pertanto per consentire l’attuazione di quanto indicato occorre conferire all’area tramite apposita… apposita variante al Piano degli Interventi una nuova classificazione in area per servizi pubblici di quartiere, servizi religiosi di interesse comune.
Contemporaneamente alcune aree marginali di modesta estensione di proprietà comunale saranno riclassificate come aree per verde pubblico di interesse generale nel territorio esterno al Centro storico. Si ritiene di accogliere la richiesta in considerazione della inadeguatezza della sede attuale utilizzata come chiesa e pertanto dare risposta all’esigenza di dotare di un luogo di culto la comunità appartenente alla confessione cristiana ortodossa particolarmente numerosa a Padova. In merito alla presente variante si ricorda che il Sindaco ha illustrato il documento preliminare nella seduta comunale del 30 settembre scorso. La partecipazione, consultazione e concertazione con gli enti pubblici, le associazioni economiche e sociali, è stata avviata con comunicazione a tutti gli interessati tramite posta elettronica in data 2 ottobre 2019, dando tempo per esporre o per proporre eventuali contributi partecipativi fino al 15 ottobre. Nel contempo il documento preliminare della variante è stato pubblicato nel sito del Comune di Padova. In merito è pervenuta una comunicazione in data 14 ottobre 2019 della quale si terrà conto in sede di progettazione esecutiva dell’intervento.
Si evidenzia infine che ai sensi della legge 267 del 1998 di individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico e delle successive deliberazioni regionali è stata redatta apposita relazione idraulica inviata per le valutazioni al competente Genio Civile di Padova e al Consorzio di Bonifica Bacchiglione. Quest’ultimo ha risposto con nota del 7 ottobre 2019 esprimendo parere idraulico favorevole con precisazioni, il Genio Civile ha risposto con nota dell’11 ottobre 2019 esprimendo parere favorevole con prescrizioni.
Premesso tutto ciò, sottopongo alla vostra approvazione l’ordine del giorno che prevede di deliberare di adottare la variante al Piano degli Interventi finalizzata all’insediamento di attrezzature di interesse religioso in Via Longhin per le motivazioni che ho illustrato e secondo il progetto composto dagli elaborati che sono allegati alla delibera, che fanno parte integrante della delibera stessa. Quindi c’è… la delibera ha come allegati il Piano degli Interventi vigente, la variante al Piano degli Interventi distinta per area e la VAS e la VINCA, e di precisare che dopo l’approvazione della variante il progetto dovrà essere assentito tramite permesso di costruire convenzionato. È un’iniziativa che credo rappresenti un segnale di accoglienza, di apertura verso una comunità che è una delle più numerose in città e che devo dire anche si è sempre distinta per un atteggiamento collaborativo verso la comunità cittadina. Quindi in questa logica di dialogo e di apertura verso una comunità che fa parte ormai da molti anni del tessuto cittadino, credo che rappresenti una, sì… un’occasione da… da assecondare e da sostenere, pertanto confido nell’approvazione del Consiglio per questa variante. Grazie, Presidente.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La discussione è aperta. La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Grazie, Presidente. Io ho letto la delibera, ho partecipato alle Commissioni, ho letto anche… ho letto, insomma, ho sfogliato la documentazione che è arrivata sull’impatto ambientale, energetico, insomma una cosa molto approfondita anche perché molto probabilmente, insomma, è una… un intervento di un certo rilievo e quindi ha bisogno di molta chiarezza per arrivare poi alla… alla sua conclusione. Conclusione che ritengo, adesso uno direbbe ma a cosa serve oggi una chiesa visto il numero di fedeli che vanno, che vanno in chiesa, però l’importanza non è tanto il numero ma è la… dare la possibilità a una comunità, che è quella moldava, adesso non vorrei sbagliarmi ma sono qualcosa come 7.000 persone in città, 7/8.000 mi sembra, quindi una bella comunità importante, dare la possibilità di ritrovarsi assieme e questo non è un elemento al di fuori dell’integrazione, perché ritrovarsi assieme vuol dire sapere che ci sono, che esistono, parlano la stessa lingua, hanno gli stessi sentimenti, possiamo dire, ma anche le stesse tradizioni e quindi la Chiesa ortodossa, tra l’altro dobbiamo anche dire che noi ne abbiamo già una chiesa ortodossa nella Chiesa Vecchia di San Gregorio Magno, però… comunità ortodossa romena, invece qua la comunità ortodossa moldava è legata altri parti patriarcati perché, insomma, la chiesa ortodossa ha una complessità diversa rispetto a quella cattolica, però io penso che vada anche a qualificare una zona che per certi versi, visto che là vicino troviamo la comunità diversa, quella della famiglia dei nomadi, che, insomma, può aiutare se non altro, insomma, una presenza diversa soprattutto nelle ore tarde quando gli uffici chiudono, e una presenza qualificante perché comunque è una comunità, visto che ci sono anche spazi aggregativi come campo sportivo, comunque stanze, che… che è una forma anche di educazione per i figli e non ultima poter riuscire a dialogare, quindi a trovare degli strumenti comuni per trovare un messaggio positivo ulteriore, quindi una ricchezza per la nostra città.
Io penso quindi che un intervento, poi vedremo, insomma, perché le chiese ortodosse hanno una loro particolarità, insomma, quindi sono straordinarie da un certo punto di vista, insomma, sia all’esterno che all’interno, perché, insomma, hanno dal punto di vista del valore culturale e del valore anche artistico credo siano un segnale molto sottile, insomma, che manca, posso dire, nella nostra città manca, non c’è e quindi andarlo a creare, forse anche gli scettici potranno rendersi conto che nella nostra, nella nostra comunità, nella nostra città esiste una comunità, esiste un gruppo di persone che si aggrega attorno ad una chiesa, in questo caso la Chiesa Ortodossa Moldava.
Io penso quindi che in definitiva sia un intervento che abbia un valore, un valore per la comunità moldava, ma soprattutto un valore per la nostra, per la nostra città, per la nostra comunità, la quale spero, spero che si concluda nei tempi stabiliti, di potere anche come Amministrazione di poter partecipare perché questo potrebbe essere un segnale di ulteriore disponibilità.
Speaker : Presidente Tagliavini
Non ci sono altri iscritti a parlare. Do la parola al Vice Sindaco per la replica.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
No, beh, ringrazio il Consigliere Tiso che ha evidenziato un aspetto che non avevo illustrato, cioè il fatto che questo diventa un riferimento per una comunità che ci può ritrovare. Infatti ci saranno anche delle attrezzature sportive, cioè non ci sarà solo l’aspetto religioso, ma proprio quello del luogo di incontro e questo è un elemento importante perché diventa un luogo di forza, un luogo di… di presenza proprio sul territorio.
Quindi, ecco, ben vengano questi, questi luoghi che rendono viva la città e ben venga anche la possibilità di rendere degli spazi accoglienti per una comunità che oggi è un po’ dispersa e oggettivamente si ritrova in un luogo attualmente ospiti della… della Diocesi in una struttura a Brusegana, ma che non è sicuramente in grado di ricevere un numero di persone come quello che settimanalmente si ritrovano lì.
Quindi grazie di aver sottolineato questo aspetto che io condivido e anch’io spero che si possa procedere con l’inaugurazione al più presto perché sono sicuro che sarà una festa incredibile vista la capacità di queste persone di veramente festeggiare in modo gioioso.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. Chiedo se vi sono dichiarazioni di voto.
Nessuno chiede la parola. Dichiaro aperta la votazione.
La votazione è chiusa. Votanti: 27; favorevoli: 19; contrari: nessuno; astenuti: 8; non votanti: 4. La proposta di delibera è approvata.
Passiamo all’ordine del giorno successivo relativo, proposta relativa alla verifica delle aree PEEP da destinare alla residenza ai sensi del Decreto Legislativo 15 agosto 2000, n. 257 per l’anno 2020.
La parola al Vice Sindaco Lorenzoni in sostituzione dell’Assessore Micalizzi questa sera assente, prego.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente. Sì, su richiesta dell’Assessore Micalizzi illustro io questa proposta di deliberazione che è relativa alla individuazione delle aree per l’Edilizia Popolare messe a disposizione dal Comune secondo una norma ben specifica per consentire di mettere a bilancio la somma prevista dalla possibile vendita delle aree. Il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali stabilisce l’obbligo per i Comuni di provvedere annualmente con deliberazione prima dell’approvazione del bilancio a verificare la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie ai sensi della legge 18 aprile 1962 e successive, che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie. Con la stessa deliberazione i Comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o fabbricato.
Il Comune di Padova con una deliberazione consiliare n. 112 del 1996 ha adottato il Piano per l’Edilizia Economico Popolare, approvato poi dalla Regione Veneto con una deliberazione del 1998, e successivamente il Consiglio Comunale nel 1999 ha approvato il Piano di Zona per varie aree di Piani già realizzati e successivamente ha approvato il Piano di Zona per i rimanenti nuclei di Altichiero in fase di ultimazione, Ponte di Brenta, Via Sette Martiri, Via del Commissario, Mandria e Cittadella dello Sport.
Questi Piani hanno validità di 18 anni, eventualmente prorogabili di ulteriori due anni con specifica deliberazione del Consiglio Comunale. L’Amministrazione con una deliberazione di Consiglio Comunale del 23 luglio 2018 ha prorogato la dichiarazione di pubblica utilità per il solo nucleo, n. 6 della delibera di allora, di Via del Commissario tra quelli ancora da realizzare. Quindi di tutti quelli che erano stati a suo tempo identificati come possibili sede di costruzione di Piani per l’Edilizia Popolare l’unico rimasto, diciamo così, vivo è quello di Via del Commissario.
Per quanto riguarda il prezzo di cessione delle aree da cedere in proprietà è determinato ai sensi dell’articolo 35 della legge 865 del 1971 che nella formulazione vigente prescrive che il corrispettivo per la cessione in proprietà delle aree debba assicurare la copertura delle spese sostenute dal Comune per l’acquisizione delle aree comprese nel Piano. In merito alla determinazione dei costi di acquisto delle aree si fa presente che la norma, la legge 24 dicembre 2007 n. 244, la Finanziaria 2008 ha aumentato in maniera significativa le indennità di esproprio per le aree edificabili che devono essere pari ai valori di mercato, pertanto si è ritenuto di determinare per il 2020, in relazione alle attuali condizioni di mercato, un prezzo di 70 euro al metro quadro per la cessione di queste aree. Il costo delle aree da… da acquistare in detto anno, appunto pari a 70 euro al metro quadro. Questo prezzo sarà assoggettato comunque a conguaglio sulla base dei costi effettivamente sostenuti.
Tutto ciò premesso, propongo alla vostra approvazione l’ordine del giorno che prevede di stabilire che le aree… da destinare alla residenza per l’anno 2020, ai sensi dell’articolo 172, lettera b) del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, sono comprese nell’elenco allegato alla delibera del nucleo per il Piano per l’Edilizia Economico Popolare, dando atto che il prezzo unitario di cessione a fianco dell’area è pari al costo presunto arrotondato di acquisizione, composto dall’indennità di espropriazione o dal corrispettivo in caso di cessione volontaria oltre alle spese contrattuali calcolate presuntivamente pari ad un importo forfettario di 10.000 euro. La lista prevede appunto solo il nucleo di Via del Commissario per un volume realizzabile di 57.000 metri cubi e un’area complessiva di 14.643 metri quadri e quindi un valore stimato a 70 euro a metro quadro di 1.035.000 euro.
Deliberare inoltre di dare atto che tali aree saranno assegnate ai sensi dell’articolo 35 della legge 22 ottobre 1971 e successive modifiche e integrazioni e di prevedere quindi per la cessione di queste aree un introito stimato di 1.035.000 euro, dando atto che si provvederà all’accertamento d’entrata con successivi specifici provvedimenti. Sono allegati i pareri favorevoli dei diversi Capi Settori interessati.
È una delibera che è necessaria per poter portare in bilancio il valore stimato dell’area e quindi chiedo l’approvazione da parte del Consiglio.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. La discussione è aperta. La parola alla Consigliera Cappellini.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì, grazie, Presidente. Ho ascoltato attentamente quanto potevamo anche leggere dalla delibera ed è interessante che per l’assenza dell’Assessore Micalizzi sia stato proprio il Vice Sindaco a leggercela in quanto è sempre stato lui il promotore dell’eco-sostenibilità e di una, insomma, green economy. Peccato che purtroppo quei terreni non sono così destinati ad un’area per un verde pubblico a quanto ci viene detto, ma, anzi, saranno destinati a possibili altri edifici e nello specifico sappiamo appunto per i palazzi PEEP, ma ritengo che sarà un’altra area della nostra città edificabile e quindi da cementificare.
Ci state chiedendo quindi di votare una delibera di cui tra le altre cose probabilmente dovremmo prima attendere il giudizio del TAR visto che è già in corso un ricorso e lei ci ha appena tra altre cose evidenziato che nella delibera appunto si parla di diciott’anni che però sono già stati eventualmente prorogati perché questa questione risale a un po’ di tempo fa. Purtroppo per lei è presente in pubblico questa sera anche Giacomo Galiazzo, che è referente responsabile del comitato che appunto sta denunciando una poca partecipazione degli abitanti di quell’area e come me avete ricevuto un’e-mail dal signor Galiazzo, che purtroppo so che per Regolamento non può avere la parola, però la… la prendo io al posto suo e mi farò portavoce di queste lamentele in quanto è una Amministrazione che continua a professare grande partecipazione e anche condivisione dei progetti e idee, ma tutto risulta molto fallimentare perché mi chiedo anche a questo punto, mi riferisco anche all’Assessore Benciolini di cui ha la delega, queste Consulte a cosa servono perché effettivamente sarebbe stato opportuno sentire anche cosa pensano i cittadini e i residenti di quell’area che nel frattempo sono anche stati obbligati negli anni a trasferire la loro residenza altrove. Tra le altre cose, al di là delle questioni personali del qui presente Galiazzo, vi ricordo che in quelle aree venivano coltivate anche, appunto, delle risorse quali frutta e verdura per la nostra città che poi venivano vendute Sotto il Salone. Adesso sentirò anche cosa ne pensa il Circolo Sotto il Salone di Fratelli d’Italia a questo proposito perché in realtà io credo, tutto il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si asterrà al voto di questa delibera perché non ci sembrano chiari alcuni passaggi anche perché ribadisco l’intento che questa Amministrazione ha di essere concreta, trasparente, orientata alla partecipazione, ma soprattutto sostenibile.
Allora mi chiedo come mai, Vice Sindaco, abbiate preso così d’impeto a fare questa scelta perché probabilmente forse era bene confrontarsi prima con il comitato del signor Galiazzo e sentire cosa ne pensano i residenti perché effettivamente qui altro che ascolto, credo che invece voi vogliate dettare legge e come spesso accade in seno al Consiglio Comunale ci troviamo a dover votare delibere che non passano per le Commissioni, mi chiedo cosa servono non solo le Consulte di Quartiere ma anche le Commissioni consiliari che servirebbero proprio a condividere, a far partecipare anche i Consiglieri che poi come stasera sono chiamati a votare.
Quindi ribadisco che per quanto lei ci ha detto, riletto, spiegato, il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si astiene al voto.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Grazie, Presidente. Questa è una delibera che abbiamo più volte discusso in Commissione Urbanistica e mi sembra sia abbastanza chiara e palese, insomma, no, cioè questo qua è un rinnovo di un vincolo, di un vincolo di moltissimi anni fa, diciotto anni fa, che è comunque un vincolo, ma, voglio dire, non è che il vincolo prevede immediatamente la costruzione di edifici perché lo prevede sì, come edilizia popolare tra l’altro, ma ci vuole un investitore, cioè qualcuno che abbia il coraggio oggi 2019 di mettere prima un milione di euro più o meno per l’area e dopo il resto, ecco. Naturalmente la volumetria c’è, c’è questa possibilità, c’è questa… però è evidente che se sono stati fatti decadere altri vincoli evidentemente l’appetibilità dei vincoli era venuta meno perché altrimenti non sarebbero stati fatti decadere, prima questione.
Seconda questione, qua noi andiamo un po’ a metterlo a bilancio ‘sta roba qua, cioè non è banale, non è che un milione e 50.000 euro, chiaramente non li abbiamo in tasca, ma fa parte appunto di, del bilancio, altrimenti andrebbe in perdita, se non mi sbaglio.
Terza questione, noi sappiamo che in Via del Commissario tra l’altro è stato costruito, c’è stata un’altra costruzione di social housing, cioè di edilizia popolare sociale, tutto un altro sistema sicuramente. Io credo abbia qualificato l’area, penso, adesso non conosco benissimo, so dov’è… Via del Commissario so che ci sono già delle case popolari, no, ed è stata costruita anche all’interno di un’area il social housing. Non so se, cosa succederà tra anni, se qualcuno sarà, se il mercato, se, se, se, se, se, se, una serie di se, che avrà appunto il coraggio di dare al Comune, perché alla fine questo vincolo è del Comune, no, una somma importante e poi possa costruire Piani per… Tra l’altro, tra l’altro, se non ricordo male, nelle zone di perequazione, no, c’è un’area prevista obbligatoria per legge per l’Edilizia Popolare. Non mi sembra ci sia stata la rincorsa perché io ne conosco qualcuno, ma è rimasto verde, per fortuna possiamo dire noi, però ci sarebbe anche questa possibilità. Allora vuol dire che in questo momento con 8.000 edifici circa sfitti che noi abbiamo in città forse qualcuno potrà pensare in maniera diversa anche per la sua abitazione e anche per gli investimenti perché, ribadisco, non mi sembra ci sia una corsa agli investimenti sul mattone in questo momento, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Moneta.
Speaker : Consigliere Moneta (Forza Italia)
Grazie, Presidente. Questa tematica anche se in altro, in altro punto di vista era stata affrontata in una mia interrogazione del 7 marzo del corrente anno proprio rivolta all’Assessore e Vice Sindaco Lorenzoni. Nella mia interrogazione avevo sollevato la problematica della mancata tutela da parte della nostra Amministrazione del biotopo di Via Azzoni. Lo chiamo biotopo perché come tale viene riconosciuto dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea a tutela di specie in via di estinzione e come tali quelle presenti in questa area, quali sono state avvistate delle volpi, delle rane, delle raganelle, delle specie di uccelli protette, e in un’area che ogni buon Comune, ogni buon amministratore dovrebbe preservare e tutelare al meglio possibile, come è stato fatto in altre amministrazioni, quale quella di Mirano, quella di Noale, che al loro interno, interno hanno delle oasi naturalistiche, perché non è detto che queste oasi devono esserci per forza e solo e solamente in, in zone rurali e di campagna, ma se abbiamo la fortuna di averne una anche in una zona, in una zona che è praticamente in un centro cittadino o comunque in una zona circondata da una forte urbanizzazione, proprio questo dovrebbe essere un motivo per non aggravarne la cementificazione.
Se queste delibere dovranno essere, dovessero essere approvate abbiamo un rischio di rovinare, distruggere… un’area, un’oasi che noi come cittadini dovremmo, potremmo goderne e dovremmo assolutamente trarne beneficio, perché non è solo rivalutando il Parco delle Mura, creando il nuovo Parco Tito Livio che noi possiamo come Giunta, come Amministrazione trarne un’immagine di beneficio. Ci sono delle aree già realizzate, proprio per la loro conformazione naturalistica non avrebbero bisogno di molte opere se non il rispetto e la tutela. Io proprio di questo chiedo, chiedo, chiedo che quest’area venga rispettata e valorizzata.
Ulteriore problematica in caso di cementificazione di quest’area sarebbe la questione idrogeologica, proprio perché è noto che nelle vie del Commissario, Via Venier e tutte le vie limitrofe nei più recenti acquazzoni, ormai cosiddette bombe d’acqua, sono andate sotto acqua e l’area molto vasta limitrofa di Via Azzoni e del biotopo che si è formato creano sicuramente oggi una grande, un grande drenaggio dell’acqua piovana. Se anche quest’area dovesse essere cementificata sicuramente l’apparato fognario e di smaltimento delle acque piovane come già oggi non è sufficiente non potrebbe sicuramente che aggravare la situazione portando sommerse varie zone. Non dico che si potrebbe arrivare a una, una Venezia locale, ma sicuramente le problematiche, come già riscontrate anche in zone limitrofe a quelle del Parco Iris che hanno avuto la necessità di dotarsi di idrovore, qui in questo caso non potrebbero essere installate perché troppo lontane dal Bacino del Bacchiglione o del canale scaricatore, pertanto il problema di tutte le costruzioni che sarebbero realizzate in quell’area e di tutte quelle già realizzate sarebbe sicuramente un problema che danneggerebbe molte… molti residenti e molti cittadini.
Di tutti questi aspetti chiedo e auspico che la nostra Amministrazione ne tenga conto, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Bettella.
Speaker : Consigliere Bettella (PD)
Grazie, Presidente. Non vorrei portare benzina, come dire, sul fuoco, però questa discussione qui che ha appena ricordato anche il Consigliere Moneta c’è stata all’incirca nel 2004… 2004/2005 nel Quartiere e all’epoca c’è stata una forte pressione dei cittadini, compresi i cittadini che abitavano negli alloggi militari che sono in Via Pompanazzi a qualche centinaio di metri, perché proprio si, come dire, si continuasse, si andasse avanti con l’iter del Piano PEEP e queste considerazioni sul biotopo, sulla, sulla rana, eccetera, spirulina, sul… sono tutte dentro gli atti che il Quartiere ha elaborato all’epoca per il P.A.T. Vi prendete quelli e leggete tutto e nessuno, anzi la pressione è stata perché si continuasse, perché si vincolasse e siamo arrivati che, come dire, in Urbanistica quando c’erano i progetti direi quasi dettagliati delle costruzioni, poi di quell’area lì, quell’area lì si è bloccata, è rimasta in parte insoluta mentre si è sviluppata la parte di Via Azzoni dove, sempre all’epoca c’era Assessore Piron, si è pensato di portare lì il polo scolastico apposta, previsione, in previsione del già costruito, che è a destra di Via del Commissario dove c’è la chiesa, in previsione della costruzione dall’altra parte dell’area di cui stiamo parlando, dei futuri edifici Piani PEEP. Lì doveva essere il polo scolastico del Crocefisso e lì si è discusso e si è detto attenti, questo è un territorio che non ha una sua identità, è un territorio stretto tra Voltabarozzo, Guizza e Salboro, forse con questo sistema si riesce anche a dare una propria identità al territorio, quelli son stati i discorsi.
Adesso questa delibera qui per come la vedo io è un po’ un atto dovuto. Il Comune ha l’obbligo di individuare quelle che sono le aree per i Piani PEEP, poi è chiaro che, come è già successo, se non si trova il milione di euro a cui una cooperativa… che all’epoca c’erano, che adesso forse non ci sono più, va ad acquistare l’area, rimarrà lì, rimarrà così, si ridiscuterà, però queste stesse discussioni sono già state tutte avvenute e i cittadini all’epoca facevano pressione, in particolare gli ambienti che abitavano le case dell’esercito, perché si attuasse i Piani PEEP. Ci sono le cronache e le rassegne stampa, potrei fare nomi e cognomi di persone, di, come dire, Consiglieri che non ci sono più, che hanno partecipato a queste discussioni, che oggi magari sono in Regione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Luciani.
Speaker : Consigliere Luciani (LNLV)
Sì, grazie, Presidente. Mah, io annuncio già adesso come dichiarazione di voto che la Lega voterà contro. La Lega vota contro perché, vedete, c’è una differenza tra le chiacchiere e i fatti, Vice Sindaco. Voi continuate a dirci che siete contro la cementificazione, contro il consumo del suolo e poi ogni qual volta che vi viene chiesto, ogni qualvolta che c’è un atto che invece va verso l’indirizzo opposto rispetto a quello che voi denunciate ma poi non fate mai, siete sempre pronti supini ad ammettere, ad accettare, a portare in Consiglio Comunale, ad approvare progetti, nuove lottizzazioni, nuove situazioni, eccetera. Invece io ritengo che, come avevate promesso voi ma non fate e continuate a non fare, bisognava ascoltare i cittadini su questa, su questa cosa. Bisognava avere il coraggio di fare quello che non fate mai o che fate finta nascondendovi dietro dei comitati di quartiere falsi, che a niente oggi stanno servendo se non fare qualche spot elettorale, qualche collega, qualche Assessore, perché di questo stiamo parlando.
Perché non avete portato in Consulta la questione? Perché non avete aperto un dibattito nel Quartiere, non avete fatto degli incontri, non avete cercato di capire con loro? Magari si trovava una soluzione, una via di mezzo, magari c’era qualcosa che si poteva fare di diverso, magari quella è una zona che non necessita. Ci sono tante abitazioni vuote, ci sono tante situazioni, magari si poteva affrontare il tema, quello sì molto importante, degli alloggi popolari e delle aree PEEP magari in maniera diversa, magari andando da quei tanti privati che oggi hanno abitazioni sfitte che non riescono ad affittarle perché fuori mercato, magari con una convenzione, allargandola a convenzioni che già esistono per l’edilizia popolare, anche in edilizia che non è popolare, e invece ci ritroviamo a dover rinnovare per 18, vent’anni un Piano ipotetico di lottizzazione.
Sì, è vero che oggi ci sono, è in crisi il mercato, è vero che, però non possiamo vivere di speranza che non arrivi nessuno, Consigliere, dobbiamo invece avere idea di che città vogliamo. Vogliamo una città dove ancora, quelle poche parti di città che sono ancora rimaste senza edificazione vogliamo edificarle? Ma allora se lo vogliamo dobbiamo avere anche il coraggio di spiegarglielo ai cittadini, di convocarli ed dirgli cari cittadini, abbiamo deciso per il bene del Quartiere e portando le vostre motivazioni e le vostre istanze, spiegarle queste cose ai cittadini, perché sennò succede come tanti altri temi della città dove voi prendete delle decisioni giuste o sbagliate che siano, ma non avete il coraggio di confrontarvi con i cittadini, come succede col tram, come sta succedendo con la Fiera, come stanno succedendo con molte scommesse nelle quali vi assumete una responsabilità che non avete, perché voi, vi ricordo, che rappresentate i cittadini, amministrate la cosa pubblica per conto dei cittadini, ma per quello che riguarda la cosa privata dovreste per le scelte lungimiranti della città confrontarvi con i cittadini e invece i referendum che avevate tanto proposto da fare ogni anno sul gradimento e sui progetti importanti della città non li state facendo, nelle Consulte non si discute di nulla se non di aria fritta e… e continuate ad avere un approccio di padre padrone.
Allora incominciate a far funzionare quelle che sono le vostre idee, però rendetele pratiche, questa è una cosa che andava senz’altro quanto meno discussa in Quartiere, informata la cittadinanza. Chiedetegli: voi cosa vorreste? Magari poi non siete in grado di esaudire i desideri delle persone. A me piace pensare di fare politica e di sognare e di cercare di portare a compimento i sogni dei cittadini che rappresento, se non ci riesco pazienza ma almeno ce l’ho messa tutta, però su questi temi state continuando a farvi autogol, state continuando a dimostrare che le vostre promesse sono state, sono state solo che bugie, perché a fatti concreti i cittadini non li state ascoltando ormai da due anni e mezzo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Mosco.
Speaker : Consigliera Mosco (Cambiamo!)
Grazie, Presidente. Anticipo che anch’io voterò contro a questa delibera dove si smaschera semplicemente i tanto proclamati, la tanto proclamata Amministrazione del confronto, del dialogo, della partecipazione. Abbiamo dovuto assistere al teatrino delle Consulte di Quartiere, abbiamo provato ad emendarlo cercando di spiegare che era soltanto una grande bufala e la bufala oggi è evidente a tutti. Cittadini che giustamente meritavano di essere ascoltati e ascoltati quantomeno nelle sedi opportune come le Consulte di Quartiere, nulla di tutto questo è avvenuto così come anche la tanto proclamata attenzione al verde. Anche qui nulla di tutto questo, ci ritroviamo una cementificazione spropositata e davvero ingiustificata, per cui non può che assolutamente trovarmi in pieno disaccordo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Vice Sindaco per la replica.
Speaker : Vice Sindaco Lorenzoni
Grazie, Presidente. Ritengo opportuno una replica perché mi sembra che il contenuto della delibera non sia stato assolutamente compreso.
Questo è un atto dovuto nella misura in cui il Comune di Padova ha un asset che è un terreno potenzialmente acquistabile per dell’edilizia popolare. Gettare questo alle ortiche sarebbe un danno erariale che la nostra Amministrazione non può fare. Noi non abbiamo preso nessuna decisione e lo dico al Consigliere Luciani che mi ha parlato di questo, non abbiamo preso nessuna decisione in merito all’edificazione di quest’area.
Consigliera Cappellini, noi non edifichiamo, tuteliamo il patrimonio del Comune ma non abbiamo nessuna intenzione di cementificare, questa è una decisione presa 19 anni fa e la proroga la facciamo per un anno, non per diciotto anni, per un anno perché nel Bilancio 2020 ci sia la possibilità, se qualcuno si farà avanti, di discutere la possibile edificazione nell’area, a quel momento faremo la partecipazione nella Consulta, sentiremo i cittadini, ma a questa delibera non ha senso interpellare qualcuno semplicemente per un’operazione di bilancio.
Mi dispiace, signori, avete preso fischi per fiaschi, ma totalmente. Allora parliamo di cose concrete, oggi noi tuteliamo un asset dell’Amministrazione che è un terreno potenzialmente edificabile se qualcuno lo vorrà fare per un’edilizia convenzionata. Teniamo conto che il fabbisogno abitativo a Padova è un fabbisogno importante, purtroppo non abbiamo la possibilità di edificare per andare a mettere a disposizione abitazioni a prezzi convenzionati, però sarebbe una cosa interessante se questo fosse possibile tutelando la rana e l’ambiente per tutto quanto possibile, però attenzione, stiamo attenti a utilizzare così le… le parole in libertà.
Quindi la richiesta che faccio è di tutelare il patrimonio del Comune… nell’area, l’unica dove sia possibile oggi eventualmente edificare dell’edilizia popolare qualora qualcuno lo volesse fare, e magari fosse così, consapevoli che noi non procederemo di certo autonomamente a questa edificazione, consapevoli che la città oggi ha dell’edilizia che ci auguriamo possa essere messa a disposizione della cittadinanza, soprattutto quella a minimo reddito.
Quanto a non avere coraggio di confrontarci con i cittadini, credo che sia rivolta proprio in maniera errata questa osservazione. Il coraggio c’è, la disponibilità anche, ma su dei contenuti concreti, non su un atto di bilancio, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, dichiarazioni di voto. Si è iscritta a parlare la Capogruppo di Fratelli d’Italia. La parola alla Consigliera Cappellini, prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sentendo la replica del Vice Sindaco non ha fatto altro che peggiorare la posizione dell’Amministrazione e di conseguenza anche la mia, quindi dichiaro contraria la votazione anche del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia, anche perché forse non si rende conto il Vice Sindaco che c’è già una delibera del 2010 e che quindi il progetto era decaduto e forse dovrebbe rileggersi un attimo gli atti perché effettivamente qua si parla già di anni fa e non si parla di 18 anni fa in quanto c’è il vincolo di dieci anni. Di conseguenza io, vede, faccio, è anche molto semplice per me perché basterebbe ascoltare chi sa più di noi la materia, chi è lì e chi tra le altre cose continua a portare negli anni decine e decine di… di firme di residenti che vogliono assolutamente mantenere una zona per il verde pubblico e quindi non a disposizione per progetti, diciamo, di cementificazione.
Mi dispiace per lei, io avevo anche, così, sperato che nella replica lei migliorasse la sua posizione e invece ha proprio peggiorato la mia, quindi anche Fratelli d’Italia voterà contro.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliere Foresta, prego.
Speaker : Consigliere Foresta (Area Civica)
…io, ero uscito e non ho sentito la replica del Vice Sindaco, però credo che le ultime cose mi hanno fatto capire che ha colpito nel segno perché qui non siamo a parlare di una delibera urbanistica, questa non è una delibera urbanistica. Questa è una delibera contabile, si chiama così, che precede quello che sarà il Bilancio. C’è un’area, lo sapete tutti, quest’area presenta un Piano particolareggiato. Se domani quest’area è appetibile per qualcuno e non è detto che lo sia, l’Amministrazione la mette a disposizione. Quindi tutti i discorsi che girano attorno, certo in questo Consiglio si può parlare di tutto, però volare su questioni che non toccano il problema mi pare fuori luogo, per cui io personalmente non solo condivido tutto il percorso, ma non posso fare altro che dichiarare il mio voto favorevole.
Speaker : Presidente Tagliavini
Nessun altro chiede la parola. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa. Votanti: 31; favorevoli: 20; contrari: 10; astenuti: 1; non votanti: nessuno. La proposta di delibera è approvata.
Trattandosi di delibera urgente dichiaro aperta la votazione sulla sua immediata eseguibilità. La votazione è chiusa. Votanti: 28; favorevoli: 19; contrari: 8; astenuti: 1; non votanti: 3. La delibera è immediatamente eseguibile.
Passiamo all’ordine del giorno n. 148 relativo all’approvazione del Regolamento comunale per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani. La parola all’Assessora Gallani.
Speaker : Assessore Gallani
Grazie, Presidente. Appunto un nuovo Regolamento comunale per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani. Gli orti urbani di proprietà comunale gestiti dal Settore Verde costituiscono da tempo una presenza che arricchisce e qualifica il patrimonio verde della città. Vi do un po’ di numeri. 17 sono i nuclei di orti per un totale di 674 lotti. Entro il 2020 verranno realizzati ulteriori tre nuclei raggiungendo così un totale di 20 nuclei e 738 lotti, una superficie complessiva che arriverà a circa 6 ettari. Si tratta di un servizio in netta espansione a partire dal 2012 quando la politica dell’Amministrazione ha abbandonato il vecchio concetto degli orti sociali per abbracciare una visione dell’agricoltura urbana in cui l’accesso alla pratica orticola si apriva a tutta la popolazione residente con due soli vincoli, quello dell’età, 18 anni, e di non avere un terreno coltivabile a disposizione nel… nell’ambito comunale.
Fino ad oggi, fino ad ora l’impostazione delle aree orticole è rimasta ancorata all’offerta di appezzamenti di dimensione variabile, fra i 30 e 40 metri quadri, da assegnare a singoli individui e al relativo nucleo familiare privilegiando i lotti rispetto alle parti comuni. Anche la presenza di associazioni operanti nel sociale rimane per quanto riguarda la città di Padova limitata rispetto alle esperienze di altre città. Negli ultimi anni sia in Europa sia in Italia il tema dell’agricoltura urbana e degli orti di nuova generazione è al centro dell’attenzione grazie a motivazioni molto più articolate e dinamiche rispetto al passato di tipo sociale, ambientale, culturale e questi cambiamenti, i cambiamenti avvenuti in questi anni nell’identità dei nuovi ortolani, quindi a partire dal 2012 quando si è ampliato… il parterre degli ortolani, che diversamente dal passato coinvolgono fasce di popolazioni diverse per età, provenienza, motivazioni, chiede che anche gli strumenti gestionali e progettuali dell’Amministrazione vengano aggiornati, seguendo le buone pratiche maturate nelle realtà più avanzate e sostenendo la sperimentazione anche a Padova di nuove forme di gestione.
Alla luce di queste motivazioni è stato elaborato il nuovo Regolamento che sostituisce il disciplinare con cui è stato gestito sinora il servizio. Il Regolamento pur recuperando alcune parti del suddetto disciplinare si caratterizza per una visione più articolata, più articolato è il ruolo che l’orticoltura urbana è chiamata a svolgere nei prossimi anni appunto a livello sociale, ambientale e culturale, come, come dicevo, oltre ad entrare in dettaglio in molti degli aspetti gestionali definendoli in maniera organica.
Una prima stesura del Regolamento è stata presentata e discussa con i rappresentanti degli attuali orti urbani nella riunione del 9 settembre scorso. I rappresentanti hanno quindi poi potuto a loro volta presentare e discutere questo testo nell’assemblea del proprio nucleo, il testo è stato successivamente integrato con, con le osservazioni e le integrazioni pervenute e discusso infine in sede di Commissione consiliare.
I punti principali che caratterizzano il nuovo Regolamento sono la durata della concessione con possibilità di rinnovo oltre gli otto anni attualmente vigenti, questo in considerazione sia dei tempi necessari per la creazione di socialità… interno, all’interno del nucleo, sia del valore rappresentato dalle comunità di ortolani cresciute nel tempo, sia alla luce dell’importante ruolo di integrazione sociale che l’attività orticola rappresenta per persone anziane presenti già nel nucleo da molti anni. La durata della concessione viene così stabilita in tre anni rinnovabili in assenza di violazioni o inadempienze da parte del concessionario per ulteriori periodi triennali fino a una durata complessiva di 12 anni ulteriormente rinnovabili.
Graduatorie, altro punto di… di novità. Per la prima volta viene fissata in cinque anni la validità delle graduatorie in modo da… da evitare quello che abbiamo constatato, cioè l’inevitabile staticità della lista di attesa esistente che si è costruita nel tempo in base alla sola data di presentazione della domanda. Quindi con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento procederemo alla formazione di nuove graduatorie mediante l’apertura di bandi sulla base dei criteri stabiliti per le diverse tipologie di orti e di utenze.
Quindi veniamo appunto alle nuove tipologie di orti, quali? Quali gli orti per associazioni, gli orti e giardini condivisi, gli orti didattici, quelli sociali e terapeutici e gli orti innovativi, che verranno assegnati ad associazioni, istituti scolastici, enti, gruppi di persone, comitati, costituitisi per uno scopo specifico la cui attività si rivolge prevalentemente a progetti di creazione di comunità e condivisione, di integrazione, di inclusione sociale delle fasce deboli della popolazione, ai temi della formazione e della didattica, ai temi dell’orticoltura e dell’ambiente oppure a finalità… terapeutiche o infine appunto con quelli innovativi allo sviluppo di modelli innovativi in ambito orticolo.
Per quanto concerne invece l’attività rivolta ai singoli utenti, a fianco degli orti tradizionali, che appunto sono la prima categoria, è stata reintrodotta la categoria degli orti sociali, rivolta esclusivamente a pensionati e a persone dai 60 anni di età, con un’attenzione verso le fasce di reddito più disagiate e ai soggetti appartenenti a categorie socialmente deboli presi in carico dai Servizi Sociali e un’ulteriore novità riguarda la possibilità di presentare la domanda anche da parte di… di due nuclei familiari congiuntamente attraverso un accordo di compartecipazione, questo per rispondere in particolare sia alle necessità delle famiglie più giovani che spesso abbiamo visto dispongono di meno tempo per la cura dell’orto, sia per persone singole che possono avere necessità di un aiuto nella conduzione.
Coltivazione biologica, quindi nell’elenco appunto delle novità, diventa un obbligo per i concessionari e non un’opzione, come anche la pulizia, il decoro dei lotti e delle parti comuni.
Altro punto, che era stato sollevato sia in sede di discussione con i capi-orti e anche in Commissione, è una particolare attenzione da parte del Comune che eserciterà le funzioni ispettive e di controllo ritenuti utili per assicurarsi che appunto la concessione di cui stiamo parlando sia espletata in base alle prescrizioni contrattuali a mezzo di sopralluoghi e verifiche. Il mancato rispetto può portare anche alla revoca.
In definitiva la visione innovativa di una compresenza di soggetti e di funzioni costituisce un importante elemento di indirizzo di questo Regolamento, nuovo Regolamento ed anzi il primo Regolamento, il cui obiettivo si sposta sempre più verso la costruzione in concreto di progetti di integrazione e di inclusione sociale basati sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle diversità e sulla, e sulla crescita della consapevolezza ambientale. In questa prospettiva l’orticoltura urbana potrà in futuro… rivelarsi uno strumento utile, non solo utile, importante nella costruzione di una nuova cultura sociale ed ambientale all’interno del tessuto urbano della nostra città, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. È aperta la discussione. Si è iscritto a parlare il Consigliere Tarzia a cui do la parola.
Speaker : Consigliere Tarzia (GS)
Grazie, Presidente e grazie all’Assessore per l’enorme lavoro che è stato fatto, che io ho seguito in parte anche in Commissione, però anche stamane io ho ricevuto alcune sollecitazioni. Avevo durante il corso della Commissione, avevo chiesto gentilmente di rivedere se c’era la possibilità di rivedere i criteri e il punteggio per quanto riguarda coloro che oggi sono già assegnatari degli orti. Mi piacerebbe sentire nella sua replica intanto un passaggio sullo status di coloro che oggi hanno gli orti, come si comporteranno e l’Amministrazione nei loro confronti come procederà, grazie, e come mai non è stata fatta questa valutazione che ho visto che al criterio della residenza è… sono stati dati molto più punti rispetto invece alla… alla precedente concessione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Scusate, scusate della momentanea interruzione. Sono stati presentati numerosi emendamenti da parte del Gruppo Misto. Ritengo opportuno disporre una sospensione al momento di un 15 minuti per un esame preliminare, ecco, dopodiché decideremo come procedere.
Il suo intervento dopo la sospensione, prego.
La seduta viene sospesa alle ore 20:55 e riprende alle ore 21:20
Invito i signori Consiglieri a riprendere posto. Allora, signori Consiglieri, invito a riprendere posto. Riprendiamo la discussione. La parola al Consigliere Cavatton, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Le chiedo che mi venga applicato il comma sesto dell’articolo 26 e quindi di poter parlare per dieci minuti.
Speaker : Presidente Tagliavini
Tempo accordato, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Non vedo l’Assessore… ah, sta arrivando, che ha proposto il Regolamento sugli orti urbani o degli orti urbani o che disciplina gli orti urbani, che disciplinerà forse, se riusciremo ad arrivare alla fine di questa seduta di Consiglio che si preannuncia lunga e faticosa più per il sottoscritto che per i colleghi e che in qualche modo è stata stimolata dall’ultima Conferenza dei Capigruppo. È bene che lo sappia il Primo cittadino che non vi partecipa, è bene che lo sappiano i colleghi di maggioranza e di opposizione che non hanno titolo per frequentare la sala della Presidenza del Consiglio per decidere l’ordine del giorno del Consiglio Comunale.
Ebbene quindi, colleghi di maggioranza e di opposizione, per i 120 emendamenti depositati dal sottoscritto e condivisi dai colleghi di Fratelli d’Italia, Cappellini e Turrin, dovete ringraziare solo ed esclusivamente l’atteggiamento muscolare, inutilmente e stupidamente muscolare, dimostrato sistematicamente nella Conferenza dei Capigruppo e quando dico Conferenza intendo organo perché è stato fatto sempre sistematicamente e continuativamente ad ogni Conferenza dei Capigruppo convocata dall’inizio del mandato del Primo cittadino, signor Sindaco Giordani, e cioè la volontà che io ritengo miope ma anche assolutamente non costruttiva non solo di decidere su cosa il Consiglio Comunale debba deliberare per quanto riguarda le delibere della Giunta e questo è lecito, anzi lo promuoviamo, ma anche di decidere su cosa debba nei piccoli, ristretti, angusti spazi che residuano grazie al Regolamento del Consiglio Comunale e alle norme democratiche che sono tutelate anche dalla Costituzione, piccoli, angusti spazi che residuano alla minoranza.
Si è ormai consolidata la pratica nella Conferenza dei Capigruppo di decidere quali sono gli argomenti che la minoranza propone che vadano discussi, cioè la minoranza non è più nemmeno padrona di indicare le mozioni che vorrebbe discutere in Consiglio comunale.
Si badi bene, non si chiede alla maggioranza di votarle, si vorrebbe quantomeno che riuscissero ad approdare nella sede consiliare che, non so di chi sia la responsabilità, di sicuro non del sottoscritto o dei membri dell’opposizione, viene convocato forse una volta al mese. Allora, dal momento che avete deciso che i numeri sono dalla vostra parte vi dimostriamo che siamo capaci anche noi dell’opposizione di produrre i numeri, 120 emendamenti. Ne bastavano 30 per il suo brutto Regolamento, Assessore, fatto male del quale io molto apertamente l’avevo avvertita che ci sarebbero stati interventi modificativi per ben due volte nelle sedi delle Commissioni consiliari, al che il sorriso compiaciuto dell’Assessore mi confermava nella volontà di avere un dibattito lungo, franco, aperto e direi al termine dello stesso, mattiniero, sull’argomento. Ne abbiamo fatti 120, perché? Perché siamo stanchi che… l’opposizione debba discutere anche per quanto riguarda gli argomenti presentati dall’opposizione su quello che decide la maggioranza e pertanto non si riesce ad arrivare a discutere della nuova Pediatria, non si riesce ad arrivare a discutere della posizione di questo Consiglio Comunale sul tram, non è possibile discutere della mafia nigeriana, non è possibile discutere di ogni e qualsiasi argomento fintanto che la maggioranza con la sua lentezza biblica non ha deciso di intervenire anch’essa nell’argomento e, come è stato dichiarato dal Capogruppo Scarso all’ultima Conferenza dei Capigruppo, proporre a sua volta una mozione.
Non prendiamoci in giro, se volete lavorare come Consiglieri di maggioranza datevi una mossa, ma non potete impedire all’opposizione che ha lavorato di discutere sui temi per i quali ha lavorato nella sede consiliare.
Quindi, caro signor Sindaco, lo dico a lei al quale riconosco una capacità di mediazione, non è un attacco alla sua figura, ma è la dimostrazione che per quanto angusti, per quanto piccoli, per quanto risicati gli spazi di questa opposizione possono rendere la vita molto difficile all’attività amministrativa e lo faranno nella misura in cui non si riconosca la dignità di minoranza a quanti compongono l’ala destra di questo Consiglio Comunale. Il rispetto, signor Sindaco, signori Consiglieri di maggioranza, chiama rispetto, il rispetto del ruolo e del lavoro svolto dai Consiglieri Comunali, che siano essi di maggioranza o di opposizione. Quanto avete fatto finora e lo avete fatto in maniera muscolare, in maniera veramente poco, poco costruttiva anche nei confronti di membri della vostra maggioranza, che però sono costretti fino a un certo punto ad abbozzare, non sarà più ammissibile da parte dell’opposizione, pertanto quando e come volete noi vi aspettiamo in quest’Aula e stasera se non ritornerete a miti consigli ve lo assicuro, perché l’ho già fatto e sono in grado di rifarlo, sarà la vostra Teutoburgo e finirete davvero, lo dico agli Assessori rimasti e soprattutto al… al proponente che sarà costretta a rimanere in quest’Aula, davvero vi accompagneremo alla Giunta di domani a meno che, a meno che non dimostriate per una volta di rispettare i diritti e le prerogative dell’opposizione e abbiate in qualche modo l’intelligenza politica che per una volta potrà prevalere sulla ragion di Stato, tra l’altro stupida in questo caso perché di certo l’opposizione non chiede di discutere i propri argomenti prima dei vostri o prima delle proposte di deliberazione della Giunta, e trattare gli argomenti che abbiamo richiesto di trattare immediatamente.
Così non fosse, signori, preparatevi a scaldare le sedie perché questo farete stasera non avendo altri argomenti fintanto che non saranno esauriti tutti e 123, perché so che ne ha depositati tre e lo ringrazio anche il collega Tarzia, i 123 emendamenti depositati al tavolo della Presidenza.
Concludo dicendo che davvero la pazienza, anche la mia e dei colleghi di opposizione ha un limite ed è stata definitivamente consumata. Rimangono le ragioni di censura nei confronti del Regolamento pur quando è stato detto all’Assessore direttamente e senza giri di parole che andava rivisto. L’Assessore non ci ha sentito e sarà costretta a sentirci e abbondantemente stasera, perché guardate che qualsiasi cosa voi abbiate in mente nel prossimo futuro hic manebimus optime, rimaniamo qui ottimamente perché come voi abbiamo una vita al di fuori di quest’Aula, ma come voi, spero, ci teniamo al ruolo istituzionale che ricopriamo.
Quindi stasera si ritorna a ragionare di rispetto e dignità dei Consiglieri Comunali e soprattutto di rispetto e dignità del Consiglio Comunale che non è uno svuotatoio per i desideri della Giunta, la quale, come accade da fin troppo tempo, propone e il Consiglio si appresta a disporne, ma è un luogo di dibattito anche su tutti i grandi temi della città, compreso l’Ospedale di Padova, compreso il Metrobus, compresa la nuova Pediatria, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Sì. In realtà il mio intervento era previsto, diciamo, prima della presentazione degli emendamenti, quindi sarò molto breve. Penso, ecco, che… il passaggio da disciplinare… a Regolamento sia una cosa innovativa e positiva per quanto riguarda chi ha in gestione l’orto urbano… e anche l’introduzione delle varie tipologie e la definizione del… delle, appunto di diverse tipologie di orto possono far sì che le comunità di ortaioli possano essere sempre più legate al territorio e possono valorizzare sempre meglio il verde… nell’ambito appunto dei… dei parchi pubblici, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Chiedo all’Assessore se ritenga di fare una replica perché non ci sono altri, altri Consiglieri iscritti a parlare, prego.
Speaker : Assessore Gallani
Mah, sinceramente non ruberei altro tempo visto che il tempo è prezioso per tutti. Prendo atto che il tema principale di questa discussione non… non deriva dal contenuto del Regolamento. In Commissione abbiamo visto tutti i punti, anche uno sollevato dal Consigliere Cavatton su cui abbiamo brevemente discusso, su molti altri c’è stato soprattutto una… un momento illustrativo, anche per quello che riguardava quanto chiesto dal Consigliere Tarzia, che poi possiamo spiegare, possiamo spiegare esaustivamente, ma vorrei confortarla, gli assegnatari attuali non dovranno rifare la domanda ed anzi con questo Regolamento vengono aumentati gli anni da 8 a 12, come dicevo, e anche aumentabile per casi particolari e quindi si è proprio andati in questo solco sulla base soprattutto del confronto con i capi-orto che avevano la stessa necessità che è stata a lei esplicata.
Quindi lo ribadisco, da questo punto di vista c’è stata una particolare attenzione, per il resto lascerei la discussione all’Aula.
Speaker : Presidente Tagliavini
Grazie. A questo punto sospendo nuovamente la seduta per 15 minuti in attesa di capire a che punto, diciamo, è il Settore con l’esame tecnico degli emendamenti presentati. Ci rivediamo di conseguenza alle 9:45, scusate, e 47.
La seduta viene sospesa alle ore 21:33 e riprende alle ore 21:58
Signori Consiglieri, invito a prendere posto nei banchi. Gli Uffici stanno procedendo all’esame tecnico degli emendamenti presentati che sono circa 120. Non sono stati presentati emendamenti dal Gruppo Giordani Sindaco, quindi si tratta di emendamenti presentati dal Gruppo Misto. Ne abbiamo una prima rosa di circa 20. Io adesso darò lettura di quelli ammessi e di quelli non ammessi. Su quelli ammessi vi sarà l’intervento a favore e l’intervento contro e il relativo voto. Allora, sono stati distribuiti quanto meno ai Consiglieri di minoranza.
L’emendamento n. 1…
Parola al Consigliere Cavatton, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Chiedo la verifica del numero legale, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Chiedo di procedere all’appello nominale.
(Appello nominale)
Hanno risposto all’appello nominale 28 Consiglieri, possiamo di conseguenza procedere, c’è il numero legale.
Allora stavo dicendo, allora stavo dicendo adesso procederemo, sì, alla votazione sugli emendamenti ritenuti ammissibili. Non vedo in Aula la Consigliera Sodero che avevo nominato scrutatrice di minoranza, per cui chiedo cortesemente al Consigliere Cusumano di fungere da scrutatore, vedendolo presente.
Allora, l’emendamento n. 1 non è ammesso perché non necessario ai fini dell’identificazione degli orti… degli orti basi… di base, degli orti di base. Non è ammesso perché… chiedo scusa…
…non ammesso perché la parola “tradizionali” è necessaria ai fini dell’identificazione degli orti base, di base.
L’emendamento n. 2 non è ammesso in quanto considerato semantico.
L’emendamento n. 3 non ammesso perché considerato semantico.
L’emendamento n. 4 non ammesso perché ci sono altri criteri non prevalenti.
L’emendamento n. 5 non ammesso, locuzione, avendo ad oggetto locuzione inglese che si aggiunge a quella italiana. La locuzione inglese è “community garden”.
L’emendamento n. 6 è ammesso. La parola al Consigliere Cavatton, che l’ha presentato, per l’intervento a favore. Ricordo che sono tre minuti per ogni intervento.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Sì, grazie, Presidente. Non mi è chiaro, ma ci ritorneremo più avanti, come non siano ammissibili emendamenti di natura soppressiva riferiti a determinati lemmi, così come non mi convincono, e sarà oggetto di successiva verifica, le dichiarazioni che sottendono la non ammissibilità degli emendamenti. Sono però preoccupato per l’incolumità del Vice Presidente Bettella e dell’Assessore Gallani che forse potrebbe accomodarsi al suo fianco in modo da aiutarla a tradurre le indicazioni per non far discutere o far discutere il meno possibile quest’Aula su emendamenti che ritengo perfettamente legittimi.
Il… l’emendamento che invece mi è stato bontà vostra ritenuto ammissibile poteva tranquillamente essere accolto dal… dall’Assessore e quindi avrebbe evitato un mio intervento in proposito, ma tant’è dal momento che l’Assessore trova un vulnus in qualche modo non superabile che un Consigliere Comunale, per di più di opposizione, si permetta di sopprimere la parola come… come promuovo nell’emendamento n. 6 dichiarato ammesso, “preferenzialmente” dopo le parole “piante e fiori da parte”, questo costringe giustamente il Consiglio Comunale a discuterne quando era tutto molto, molto, molto più semplice se l’Assessore lo avesse fatto proprio. Io capisco che l’Assessore non può far propri gli emendamenti dell’opposizione che mirano a riscrivere un testo rabberciato per quanto compulsato dalle menti più eccelse della nostra città, risulta però alla fine manchevole e mancante sotto moltissimi profili e le do una notizia, Assessore, la stragrande maggioranza degli emendamenti presentati derivano da altri regolamenti di orti urbani. Il regolamento degli orti urbani di Firenze, che forse il suo Capo Settore conosce. L’ha mandato a casa, beh, era bene che rimanesse insomma, è farina del suo sacco, mi dispiace che non la possa aiutare, forse è di là che sta cercando di dichiarare non ammissibili altri emendamenti, dal Consiglio Comunale di Roma, dal Consiglio Comunale di Busto Arsizio, dal Consiglio Comunale di Palermo, ecco, sono scaduti…
Speaker : Presidente Tagliavini
Tempo scaduto. La parola al Consigliere Berno per l’intervento contrario.
Consigliere Berno (PD)
Sono contrario alla proposta, grazie.
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento n. 6. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa. Votanti: 28; favorevoli: 9; contrari: 19; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento n. 6 è respinto.
Passiamo al 7. Il 7 non è stato ammesso perché viziato da un riferimento a una lettera errata, “I” invece di “L”.
L’emendamento n. 8 è stato considerato ammissibile, è ammissibile, pertanto è ammesso. Chiedo chi fa l’intervento a favore? Consigliere Cavatton, a lei la parola.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Io credo che per le prossime quattro ore lei possa aspettarsi che l’intervento a favore sia appannaggio del proponente, credo di dovermelo aspettare anch’io.
Allora, l’emendamento n. 8 non è un emendamento stupido, anzi, dimostra, dimostra uno studio approfondito, se i colleghi Consiglieri ce l’hanno sottomano e lo possono leggere, dimostra uno studio approfondito non soltanto della proposta regolamentare dell’Assessore Gallani, ma anche il fatto che lo scrivente l’emendamento è stato animato da buone, se non ottime intenzioni nel redigere questo emendamento, perché, vedete, l’articolo 2 che dice “definizioni”, lettera M), l’abbiamo azzeccata stavolta sennò se scrivevo “N” anche se mi hanno insegnato che negli emendamenti meri errori materiali non ne comportano la non inammissibilità, ma qui in quest’Aula si fa giurisprudenza e quindi quando si mette la I al posto della L, anche se chiaramente individuabile la posizione, vengono dichiarati non ammessi, non vi preoccupate la prossima volta saranno 240.
Per quanto riguarda invece l’emendamento che è in discussione io ho chiesto di sostituire la frase: “L’assemblea è valida in prima convocazione con la presenza della metà più uno dei concessionari, si esprime in seconda convocazione a maggioranza dei presenti”. E se in seconda convocazione i presenti sono due e non sono d’accordo come si esprime? Io mi domando perché alle volte retribuiamo qualcuno dell’Amministrazione comunale. Bastava prendere la prima norma di un regolamento sugli orti urbani fatto da qualsiasi e qualunque altro Comune, questa è quella di Busto Arsizio che, per carità, bellissimo Comune ma dubito che possa competere con le genialità presenti nel Comune di Padova, e scrivere quello che propongo io, ovverosia un metodo attraverso il quale i concessionari riunitisi in assemblea possano validamente ed efficacemente deliberare senza impasse, un po’ come quello che succede in Consiglio Comunale dove è ben disciplinato l’argomento discussione e votazione degli ordini del giorno e delle proposte di deliberazione e nonostante ogni tanto il Presidente e qualche collega di maggioranza vorrebbe dimenticarsene, è difficile arrivare a un momento di impasse, che invece con l’attuale formulazione è chiaramente immediato. Vi ho fatto l’esempio, se sono in due e sono uno contrario all’altro cosa decidono?
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Il nostro parere è contrario a questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 8.
La votazione è chiusa. Votanti: 28; favorevoli: 8; contrari: 20; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento n. 8 è respinto.
Passiamo all’emendamento n. 9, che è considerato ammissibile. Prego, Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente, però è scritto 8 bis, stiamo parlando dello stesso emendamento? Bene, ah, perché voi lo avete numerato 9, mi avete tolto anche la potestà di enumerare, non, non interloquisca, ho capito, i miei emendamenti.
Anche qui non è che il sottoscritto si è messo a leggere i sacri testi del Diritto nelle aule della Corte di Cassazione del Palazzaccio a Roma. Avrei, dopo averle… alla prima lettura del Regolamento avrei voluto precipitarmi in Piazza Cavour a Roma e, gridando e strappandomi i pochi capelli rimasti, avrei voluto chiedere aiuto a qualche giudice della Suprema Corte che passava di là, ma no, ho detto facciamo una piccola ricerchina su Google, quello che potevano fare anche i Settori competenti e l’Assessore, e proviamo a sistemare la difficile applicabilità dell’articolo 2, “Definizioni”, lettera M, il quale dice, un attimo che lo trovo: “L’assemblea dei concessionari elegge il rappresentante dell’orto”. Non si sa come e se per caso, Dio non voglia, elegga il Sindaco rappresentante dell’orto? Gli tocca pure fare il rappresentante dell’orto dopo la… l’obbligo di fare il Primo cittadino, il papà, il nonno a tempo pieno, l’imprenditore, lo mettiamo anche rappresentante dell’orto? Beh, forse sarebbe un orto che funziona e che produce reddito. Nel caso specifico invece io credo che si debba evitare questo ulteriore onus al Sindaco perché il Sindaco ne ha fin troppe a cui pensare, soprattutto quando la notte, se stasera lo lasciamo andare a riposare, se la sua maggioranza lo lascia andare a riposare, la notte pensa a quanto bravi, belli e capaci, soprattutto di composizione bonaria in ambito consiliare, sono i suoi Consiglieri Comunali di maggioranza e invece io chiedo molto semplicemente che quella frase sia sostituita con la seguente: “L’assemblea dei concessionari elegge il rappresentante dell’orto scegliendolo in seno ai propri componenti mediante votazione palese”. Mai più che ci siano, come dire, biechi accordi di corridoio che ricordano la Francia di Richelieu o di Mazzarino, mai, con votazione palese andranno, andrà votato il presidente, il rappresentante dell’orto e risulterà eletto quale rappresentante dell’orto colui che avrà ricevuto giustamente la maggioranza assoluta dei suffragi.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Contrario perché l’eccessiva regolamentazione non aiuta il funzionamento dell’orto.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 9.
Scusate, mi avvisano che è uscito il Consigliere Cusumano. Nomino scrutatore il Consigliere Moneta. Nomino, chiedo cortesemente.
È annullata la votazione, ripartiamo. Allora, chiedo cortesemente al Consigliere Moneta di fungere da scrutatore.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa. Votanti: 27; favorevoli: 10; contrari: 16; astenuti: 1; non votanti: 1. L’emendamento n. 9 è respinto.
La parola alla Consigliera Pellizzari.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Ma è tanto che io mi sono prenotata, è dall’inizio delle votazioni, però… lasciatemi parlare, ho tempo tre minuti! Tre minuti e parlo tre minuti! Quindi vorrei dire con tanta calma e tanta pazienza che io mi sto prenotando da tempo, però continuo a guardare, continuo a prenotarmi e la…
Speaker : Presidente Tagliavini
Il suo nome non risulta.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
…no, mai, quindi vorrei sapere, vorrei fare un richiamo al Regolamento, siccome ho tante cose da dire vorrei che anch’io avessi la possibilità di parlare, ho ancora tempo due minuti e mezzo, quindi…
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera, le chiedo scusa. Lei si è prenotata per interventi contro o a favore degli emendamenti?
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Quelli a favore, sempre, Presidente.
Speaker : Presidente Tagliavini
E allora non le posso dare la parola perché c’è solo, c’è solo un intervento a favore.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
E allora voto contro.
Speaker : Presidente Tagliavini
E se il presentatore dell’emendamento, ecco, ritiene di formulare l’intervento a favore, ecco, questo diciamo assorbe la possibilità per gli altri Consiglieri di farlo.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Allora, Presidente, pur di consumare i miei tre minuti voto contro.
Speaker : Presidente Tagliavini
Le devo togliere la parola, procediamo.
Allora, siamo all’emendamento n. 10. La parola al presentatore, ammesso, la parola al presentatore, Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Ringrazio anche Vanda che mi fa un dispiacere quando dichiara di essere contraria ai miei emendamenti, ma al quale mi unisce una perfetta sintonia nel voler ridare dignità a questo Consiglio Comunale.
L’emendamento n. 10 da voi, da me era più scolasticamente 8 ter. Anche qui mi dovete spiegare come cavolo si fa a scrivere un Regolamento nel quale… che il Regolamento a casa mia, lo dice la parola, non serve un linguista, regola o detta le regole. Io capisco che il Consigliere Sangati è allergico alle regole e preferirebbe viaggiare su un motocarro scoperto magari con i Sandinisti, ecco, oppure seguire visto l’abbigliamento di stasera I Mille con Garibaldi per fare l’Italia unita, però, però i Regolamenti sono regole e quando si scrive, non me ne voglia sa, è una perfetta rappresentazione garibaldina non ho potuto fare a meno di notarla e per me, spero anche per lei, è un onore. Arriviamo al Regolamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
La invito ad attenersi al tema. Lei chiede la parola per interventi a favore, prego.
Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
…sto spiegando. Dopo le parole “elegge quattro concessionari come componenti Consiglieri del Comitato di gestione”, io vorrei chiedere come li elegge. Nulla è scritto, io tanto non sento e poi i bisbigli solleticano, soprattutto se sono offensivi, la mia vanità. Comunque vorrei capire come gli eleggono i quattro concessionari come componenti del Comitato di gestione. Ho spiegato aggiungendo un periodo, emendamento aggiuntivo, una modalità tratta dal Regolamento degli orti urbani, questa di Palermo, attraverso la quale sia possibile garantire un’elezione democratica all’interno del Comitato di gestione e difatti ho detto i componenti del… i componenti del Comitato di gestione vengono eletti con votazione palese dai componenti dell’orto e risulteranno eletti i primi quattro in ordine di preferenza.
Cosa ancora più importante, perché mi sta finendo il tempo, è che siccome la parità di genere oggi che è il 25 interessa a tutti soltanto per mettersi qualcosa di rosso, compreso il sottoscritto che ha messo la cravatta, ho fatto in modo al secondo comma di rispettare, di dare una regola in cui si rispetta la parità di genere, perché almeno uno dei quattro deve essere dei componenti del Comitato di gestione del genere meno rappresentato, ma ovviamente, signore della Sinistra, votate contro.
Consigliera Colonnello, a lei la parola.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Sono contraria a questo emendamento, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 10.
La votazione è chiusa. Votanti: 26; favorevoli: 8; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento n. 10 è respinto.
Passiamo all’11 considerato ammissibile. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Mi punge vaghezza di chiamarlo come lo avevo intestato, 8 quater. Questo è un emendamento molto importante, prego i Consiglieri di darvi la giusta e dovuta attenzione, perché è un emendamento che combatte una piaga diffusissima soprattutto in politica, il nepotismo. Se voi avete avuto la possibilità di leggerlo, l’emendamento mira al vietare la concentrazione di soggetti appartenenti alla medesima famiglia, al medesimo clan, in modo tale che così si eviti anche una assenza di dibattito in merito al Comitato di gestione. Vedete bene che in un Comitato di gestione composto da quattro persone ci mettiamo il papà, la mamma, lo zio e il figliolo, credo che le funzioni del Comitato di gestione siano e si dimostrino del tutto inutili e quindi aggiungo all’articolo 2, “Definizioni”, lettera M, dopo le parole: “del Comitato di gestione”, chiedo aggiungere le parole “È fatto divieto ai conviventi e/o ai parenti entro il secondo grado del rappresentante dell’orto”, che quindi già ricopre una funzione apicale nella gestione dei… del conglobato degli orti urbani che devono essere per forza più di 25 perché altrimenti non ci sarebbe il Comitato di gestione, so che lo sapete perché avete letto attentamente il Regolamento, dico: “È vietato ai conviventi e ai parenti entro il secondo grado del rappresentante dell’orto di far parte del comitato di gestione”. In caso di loro elezione… che dato che avete bocciato gli emendamenti precedenti non sapremo mai come sarà o come avverrà, coi bussolotti, segretamente, col lancio delle freccette, con i bersagli sulla schiena, avete voluto bocciare tutte le norme che davano una regolamentazione ai componenti eletti nel Comitato di gestione, quindi non sapremo come verranno eletti, però se doveste decidere finalmente di porvi contro il nepotismo imperante anche in questa città, anche in questa città, voterete questo emendamento che dice in coda in caso di loro elezione, cioè di parenti entro il secondo grado del rappresentante dell’orto, la stessa risulterà nulla. Non credo di chiedere al Consiglio Comunale nulla di eccezionale, ma soltanto una norma di rispetto democratico.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Non sono d’accordo con l’emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
Ma siete iscritti per interventi a favore o contro?
Consigliere Luciani, lei si è iscritto per un intervento a favore o contro?
L’intervento contrario non può farlo.
Scusi, l’intervento… ho capito, sì, sì, sì, e allora le do la parola per l’intervento contrario. Va bene.
Consigliere Luciani, la parola a lei per l’intervento contrario all’emendamento, prego.
Speaker : Consigliere Luciani (LNLV)
Allora, Presidente, non è detto che siamo tutti d’accordo con ciò che ci propone il collega, per quanto io abbia la grande stima e, anzi, devo riconoscere il lavoro encomiabile che ha fatto il collega, non è che per tutti gli emendamenti io possa essere d’accordo con lei, Consigliere, cioè, voglio dire. Io per esempio su questa… su questa modifica che è stata proposta, seppur nella sua proposta sia sicuramente interessante e molto intelligente e ritengo che l’Assessore su questo debba fare un minimo di riflessione perché se ci mettiamo zio, nonno e nipote diventa… cioè diventa effettivamente una gestione familiare, no, cioè diventa… ecco. Quindi voglio dire, l’unica eccezione che io ho, Consigliere, è sulla questione invece dei nonni, nel senso che per me invece, visto e considerato che i nonni hanno una conoscenza e hanno tanto da poterci trasmettere, nella conoscenza soprattutto del… di come si tiene un orto, di come si… voglio dire, le nuove generazioni, come può essere la mia, magari non è poi così tanto nuova, ma le prossime generazioni non hanno assolutamente idea di come si fa un orto, ma nella maniera più assoluta. Poter avere nel… no, avere un rappresentante dell’orto, una persona che ha delle profonde conoscenze perché dovrei negarglielo se è mio nonno? Cioè voglio dire, i nonni sono per noi un patrimonio importante e lo diciamo sempre quanto gli anziani possano essere per noi importanti, sui temi che riguardano ad esempio questo, che è quello della… dell’orto, quindi comunque di quello che rappresenta la nostra provenienza, la provenienza della nostra terra che, insomma, ricordiamocelo, il Veneto è una città fortemente agricola, è una Regione fortemente agricola, io ritengo se… non so se il Consigliere può accettare la mia proposta, però di potere eventualmente mantenere la figura del nonno, se non altro perché… se non altro perché…
No, ma voi ridete, banalizzate, però, Assessore, se mi ascolta, faccia una riflessione su questo. Penso che sia giusto che non ci siano legami di parentele esagerati soprattutto sulla gestione di un orto, però l’unica cosa che mi sento effettivamente però di spezzare una lancia è la questione dei nonni in quanto ritengo che possano essere importanti per un orto proprio per le conoscenze che loro hanno e per l’esperienza che possono dare a… al Comitato, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 11.
La votazione è chiusa. Votanti: 25; favorevoli: 8; contrari: 16; astenuti: 1; non votanti: 3. L’emendamento n. 11 è respinto.
Passiamo all’emendamento n. 12 considerato ammissibile. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
…poteva che essere ammissibile l’emendamento 12 che io numero come 9, ma mi fa piacere che l’Amministrazione abbia messo il n. 12 che è la data del mio compleanno.
Allora, per quanto riguarda l’articolo 28, “Modifiche al Regolamento”, siamo davvero alla democrazia, non dittatura dello “stato di banana”. Mi dispiace che l’Assessore scappi, venga qua, che magari ogni tanto le serve ascoltare qualche umile contadino nella vigna del Consiglio Comunale. La sua norma recita, la sua norma, Assessore: “Il presente Regolamento può essere soggetto a modifiche successivamente adottate dalla pubblica Amministrazione sulla base delle esperienze maturate durante il periodo di applicazione nonché in base a norme e suggerimenti. Le eventuali innovazioni dovranno essere integralmente accettate dai concessionari pena la decadenza della concessione”.
Vi rendete conto di quello che avete scritto nel Regolamento? Al di là della facezia che uno modifica un Regolamento perché gli arrivano i suggerimenti, cosa che mi fa sospettare ben altre ambigue e davvero opache scene che non voglio replicare a verbale, ma che poi venga modificato e quelli che hanno preso l’appezzamento di terreno sulla base di questo Regolamento debbano accettare senza poter dire assolutamente nulla qualsiasi modifica introduce un nuovo principio nell’ambito del diritto costituzionale che è quello della retroattività in peius. Guardate, davvero avete scritto una castroneria, Assessore, Capo Settore, Settori competenti, Giunta che l’ha approvato, Amministrazione tutta che ci ha messo sicuramente del suo, perché per produrre una roba del genere credo abbiate fatto dei conciliaboli molto, molto, molto partecipati, ma non si può, perché se io acquisisco un lotto e devo gestirlo secondo le regole di questo Regolamento, non è che se in un secondo momento viene modificato io devo accettarle altrimenti a pena di decadenza. Diversamente propongo, come ho scritto, che il Regolamento prima di tutto può essere modificato con le medesime modalità in cui è stato approvato, cioè in Consiglio Comunale, benedetti Consiglieri, facciamo solo quello, abbiamo solo la potestà regolamentare, esercitiamola, ma soprattutto che le modifiche che incidano su diritti, obblighi e facoltà dei concessionari acquisteranno vigore soltanto alla scadenza del periodo di concessione. Viva Dio ci arriva, secondo me, persino il Consigliere Rampazzo che però voterà contro.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Moschetti, a lei la parola.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Sono contraria in quanto inutilmente restrittiva, inutilmente ridondante e non… e… contraria anche a quello che è la ratio del Regolamento, che non è certo quello di porre delle ulteriori restrizioni.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento n. 12.
La votazione è chiusa. Votanti: 24; favorevoli: 8; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 4. L’emendamento n. 12 è respinto.
Quanto al successivo, il n. 13 non è stato ammesso in quanto in contrasto con la funzione istituzionale degli orti… con la funzione degli orti, il n. 13 non ammesso. Sopprimere… tenderebbe alla soppressione della frase: “e allo sviluppo di relazioni di comunità”.
Parola, parola al Consigliere, parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Mi pare concesso. Allora, Presidente, va bene fino a un certo punto. Dichiarate non ammissibili tutti quelli che vi pare per le ragioni più stupide che riuscite a immaginare, ma almeno consegnateceli, non li abbiamo gli emendamenti non ammessi, distribuiteli, cioè questa è follia. Come può lei pensare di condurre un Consiglio Comunale dove dichiara gli emendamenti non ammessi e non li ha consegnati. Lo chiedo formalmente e chiedo che intervenga il Segretario Generale se è diritto di questo Consiglio, di questi Consiglieri avere copia degli emendamenti non ammessi! Cribbio!
Speaker : Presidente Tagliavini
Adesso vi verranno consegnati gli emendamenti non ammessi. La parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Un richiamo…
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Un richiamo alla metodologia. Per quanto riguarda, penso di interpretare anche la maggioranza, anche per risparmiare un po’ di alberi, evitiamo di avere le fotocopie cartacee dei non ammessi.
Speaker : Presidente Tagliavini
Saranno consegnati ai Consiglieri dell’opposizione anche le copie degli emendamenti non ammessi a chi ne faccia… a chi ne faccia richiesta.
Allora torniamo un attimo all’emendamento n. 13. Ripeto, non ammesso in quanto in contrasto con la funzione degli orti. È il 13 della nostra numerazione, nella numerazione di Cavatton è l’emendamento n. 10.
L’emendamento n. 14 non è stato ammesso, è il n. 11… corrisponde al n. 11 nella numerazione originaria, in quanto semantico.
L’emendamento n. 15 non viene ammesso al voto perché viene recepito, accolto dall’Assessore proponente. Do lettura. L’emendamento… l’emendamento n. 15 si sostanzia nella soppressione delle parole “e in forma pacifica” all’articolo 3; all’articolo 3, rubricato attribuzioni del Comune, tende alla soppressione delle parole: “e in forma pacifica”.
Emendamento n. 16, corrispondente all’emendamento n. 13 nella numerazione originaria, ammesso al voto. La parola al Consigliere Cavatton per l’intervento a favore.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie. Allora, per fare ordine a tutti, soprattutto al sottoscritto, l’emendamento n. 19, secondo data numerazione della… dell’Amministrazione e 16 secondo la numerazione del sottoscritto, interviene sull’articolo 6, “Procedura, assegnazione bando e graduatoria”. Qual è?
Va beh, non importa. Allora, scusatemi…
Speaker : Presidente Tagliavini
Ripeto, chiedo scusa, è ammesso l’emendamento n. 16 nella mia numerazione corrispondente al n. 13 della numerazione originaria.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Bene. Allora arriviamoci, sì. Ah, articolo 5, comma 3. Avete scritto… adesso lo troviamo qui, scusate… “vengono di norma assegnati ad associazioni, gruppi di persone, comitati allo scopo costituiti e scuole”. Ah, perdonatemi, ma i gruppi di persone, cosa che avevo già detto all’Assessore in sede di Commissione e in quella sede in qualità di Commissario, cosa vuol dire? Cosa sono i gruppi di persone? Al di là dei gruppi di persone che poco ci piacciono, quelli armati, quelli segreti, quelli facinorosi, comunque gruppi di persone ai quali attribuire la gestione degli orti mi sembrava, e per fortuna che è stato ammesso, francamente un po’ troppo generico. Si tratta di un Regolamento che va a gestire l’assegnazione di proprietà pubbliche, per chi non lo sapesse, cioè di terreni del Comune di Padova e quindi di tutti i padovani che con le loro tasse contribuiscono al mantenimento del Comune, a soggetti determinati. Non può essere a gruppi di persone, Assessore. Ho capito che forse a lei piacerebbe che passi un gruppo di persone dal suo Assessorato e attribuirgli la gestione di uno spazio pubblico, ma questa dizione è francamente inaccettabile e quindi l’emendamento chiede di sopprimere una dizione pericolosissima per la sua genericità. Ha visto che ho risparmiato dieci secondi?
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Pellizzari per un intervento contrario all’emendamento.
Speaker : Consigliera Pellizzari (Bitonci Sindaco)
Grazie, signor Presidente. Intanto chiedo perdono al collega Cavatton al quale riconosco un eccellente lavoro, al quale riconosco un eccellente lavoro. Mi dispiace ma non mi è molto chiaro perché lui voglia sopprimere “gruppi di persone”, anzi mi è chiaro ma avrebbe dovuto scrivere “soggetti determinati” e quindi come faccio io a pensare di votarla, caro collega, se non mi è chiaro quello che lei ha scritto? Non… so che lei ha lavorato molto e so che questi suoi emendamenti sono stati ben studiati, ma ritengo che mio malgrado… ho ancora due minuti e ho ancora tante robe da dire…
Appunto, io dico la mia sbagliata o giusta che sia, parlo tre minuti, avanti, parlo tre minuti anche se appunto magari non è chiaro quello che dico ma non importa.
Io chiedo che… non posso votarlo perché appunto anch’io avrei sostituito “gruppi di persone” avendo specificato “soggetti determinati”. Quindi, caro collega Cavatton, mi dispiace tanto perché sa che io sono sempre d’accordo con quanto lei dice, questa volta mi tocca votare contrario e mi dispiace molto, come le ripeto, perché so che lei ha lavorato molto e i suoi… i suoi emendamenti così numerosi non sono stati dettati così dalla furia, so che lei li ha ben studiati, però per questo mi sembra che io possa dissentire da quanto lei ha detto e con dissentire, con 3 S, perché con 2 non sono sufficienti. Quindi, caro collega, ancora mi, mi dispiace però mi consenta di non essere… per questa volta, una volta tanto non d’accordo con lei, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 16.
La votazione è chiusa. Votanti: 27; favorevoli: 10; contrari: 16; astenuti: 1; non votanti: 1. L’emendamento n. 16 è respinto.
L’emendamento n. 17, corrispondente nella numerazione originaria al 14, non è stato ammesso in quanto la soppressione richiesta era già compresa nella nozione di “comitato”. Sì, verranno distribuiti, verranno distribuiti.
Il… è invece ammesso, è invece ammesso l’emendamento n. 18, corrispondente all’emendamento n. 15 nella numerazione originaria. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Allora, devo essere sincero, io sarei intervenuto per l’abolizione della parola “quinquennale” per ragioni meramente storiche. Ogni volta che sento questo lemma risuonare francamente mi sudano le mani e tremo al pensiero che questa Amministrazione abbia in animo di proporre Piani quinquennali, quali quelli che hanno portato al fallimento del Comunismo in Unione Sovietica e nel resto e quasi nella totalità del globo, però nel caso specifico l’emendamento che io fossi stato l’Assessore Gallani avrei approvato o meglio, fatto proprio in modo da evitare al proponente i tre minuti di illustrazione, è meno formale di quello che si pensa.
Se il collega Turrin evitasse di rubarmi il Regolamento vi spiegherei, eccolo qui, anche perché. Perché l’articolo 4, n. 3, riga quinta, dice: “Al nuovo bando potranno partecipare anche i soggetti già inseriti nelle graduatorie quinquennali in vigore da cui saranno cancellati in caso di assegnazione. I bandi saranno pubblicati per minimo 10 giorni nell’albo Pretorio e verranno pubblicati sul sito internet del Comune”.
Allora, io ringrazio di averlo reso ammissibile, ma l’intervento soppressivo sulla parola “quinquennali”, oltre che per le già ricordate motivazioni di natura storica e ideologica, non ha nessun senso nella frase, perché anche i soggetti già inseriti nelle graduatorie in vigore non han necessità che si aggiunga la parola “quinquennali”, ci sono altre graduatorie. Dio non voglia che l’Assessore si sia dimenticata qualche graduatoria biennale o triennale, mettendo “quinquennale” fa sì che soltanto nei confronti delle graduatorie quinquennali si applichi questa parte del Regolamento e quindi l’espunzione della parola “quinquennale” dal testo dell’articolo 4, n. 3, aiuta e facilita la comprensione del Regolamento sull’affidamento degli orti urbani e credo possa essere condiviso dall’intera maggioranza, che tra l’altro vedo comincia a scricchiolare, perché vedo svariati Consiglieri di maggioranza che via via approvano le proposte dell’opposizione e li ringrazio.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Colonnello, a lei la parola.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Ancora una volta dichiaro il mio voto contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 18.
La votazione è chiusa. Votanti: 23; favorevoli: 5; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 4. L’emendamento n. 18 è respinto.
Passiamo al 19, anche questo ammesso. La parola credo al Consigliere Cavatton, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Allora, il… l’emendamento in discussione incide sull’articolo 6, “Procedura assegnazione bando e graduatoria”, e chiede molto semplicemente di sopprimere quello che attualmente risulta l’ultimo punto dell’articolo 6 medesimo, ossia che recita: “Qualora nel territorio del Comune sia necessario procedere alla riqualificazione e riconfigurazione di aree urbane tramite la rimozione di orti abusivi, l’Amministrazione si riserva la possibilità di assegnare orti senza fare ricorso a bando e graduatoria”. Perdonatemi, non so se vi è chiaro cosa avete scritto, cosa ha scritto, Assessore. Lei è un rappresentante istituzionale di livello apicale che prima e meglio di ogni altro dovrebbe avere a cuore il rispetto dei diritti dei cittadini, compresi i cittadini che partecipano ai bandi e vengono inseriti nelle graduatorie.
Cosa vuol dire questo comma? Lo dico francamente, davvero imbarazzato, questo comma significa che quando vuole lei, cioè quando vuole l’Amministrazione, non solo quando deve procedere alla riqualificazione, ma anche alla riconfigurazione, altro termine che nei Circoli Arcobaleno va alla grandissima e che non vuol dire assolutamente nulla o almeno io non so davvero che significato darvi, in questi casi ce ne possiamo bellamente fregare dei bandi e delle graduatorie. Possiamo bellamente sopprimere i diritti o quanto meno le aspettative legittime, i cosiddetti interessi legittimi di quanti attendono l’assegnazione di un lotto attraverso la partecipazione ai bandi e assegnare a chi vogliamo noi.
Francamente io credo, signori Consiglieri, che abbiate anche voi un moto di spaesamento rispetto a una norma di questo genere inserita nel Regolamento, che vuol dire che ad nutum dell’Assessore o Settore competente o dell’Amministrazione competente io posso assegnare gli orti scavalcando tutte le graduatorie a chi voglio io e concorriate con me e i colleghi di minoranza a da abolire il nono punto dell’articolo 6.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Gabelli per l’intervento contrario.
Speaker : Consigliere Gabelli (PD)
Le chiedo scusa, Presidente. Io mi ero prenotato per gli emendamenti precedenti non per questo e non ho un intervento contrario su questo articolo.
Speaker : Presidente Tagliavini
Parola allora al Consigliere Rampazzo che segue nella lista degli iscritti a parlare.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Mi è chiaro, dato che mi è chiaro il significato della parola, della parola “riconfigurazione”, non sono d’accordo con l’emendamento presentato.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro… scusate, dichiaro aperta la votazione sull’emendamento n. 19.
La votazione è chiusa. Votanti: 26; favorevoli: 8; contrari: 17; astenuti: 1; non votanti: 1. L’emendamento n. 19 è respinto.
Quanto al 20, che tenderebbe alla soppressione della parola “tradizionali” al punto 1 dell’articolo 7, non viene ammesso per la stessa motivazione di cui all’emendamento n. 1, trattasi di qualificazione necessaria ai fini dell’identificazione degli orti di base.
A questo punto sospendo per dieci minuti la seduta e verranno… verranno intanto distribuiti i nuovi emendamenti e cioè il gruppo di emendamenti che sono stati, diciamo, sottoposti all’esame tecnico, ai Consiglieri che ne hanno fatto richiesta.
La seduta viene sospesa alle ore 22:58 e riprende alle ore 23:15
Riprendiamo i lavori. Chiedo di spegnere la musica e chiedo cortesemente alla Consigliera Pellizzari di fungere da scrutatore perché ho visto che è andato via in precedenza il Consigliere Moneta.
Adesso riprendiamo con il gruppo di emendamenti che vi è stato distribuito, dal n. 21, mi pare, fino al n. 82.
Il primo è l’emendamento n. 21, nella numerazione originaria è il 18, ammesso. La parola al Consigliere Cavatton, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente, anche per avermi consentito dieci minuti per riposare la voce, che la e ci accompagnerà ancora a lungo in questo Consiglio Comunale, ed essermi rifocillato adeguatamente per spiegare nel miglior modo possibile gli emendamenti presentati alla proposta di deliberazione dell’Assessore all’Ambiente.
Per quanto riguarda l’emendamento n. 21 secondo la numerazione dell’Amministrazione comunale e n. 18 secondo quella del Consigliere proponente, esso interviene all’articolo 7 la cui rubrica legis è requisiti per l’assegnazione. Allora, l’articolo 7 sarà oggetto di numerosi emendamenti, sempre che bontà vostra siano stati ammessi alla discussione in quest’Aula, perché è un articolo particolarmente importante per la gestione degli orti urbani in quanto disciplina l’assegnazione degli stessi, e, però pur essendo particolarmente importante è particolarmente - e io ritengo anche inutilmente - sotto certi profili generico e sotto altri complesso ai limiti dell’incomunicabilità. Non si capisce ad esempio al punto 1 dell’articolo 7 perché lo stesso reciti, appena trovo il punto, ecco qua… si dice che per avere l’assegnazione non si deve avere la proprietà, il possesso, la disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabile nel territorio comunale, non essere imprenditore agricolo o titolare di partita IVA. Per appezzamento di terreno coltivabile si intende ai fini dell’applicazione del presente Regolamento ogni area scoperta sistemata a verde con terreno da coltura e copertura vegetale o a questa assimilabile di estensione di circa 30 metri quadrati.
Non si capisce perché si debbano escludere le aree coperte per qualsiasi… per qualsiasi motivo, coperte, ricordo che la coltivazione in serra nella quale si coltivano anche gli orti intensivi costituisce area coperta e non scoperta e quindi propongo di aggiungere alla… dopo le parole “ogni area scoperta” anche le parole “o coperta”. Non mi sembra un emendamento che stravolga la mente e il cuore dell’Assessore proponente, poteva accettarlo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Sì, ritengo che le considerazioni del Consigliere Cavatton non siano valide, per cui sono contrario a questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento n. 21.
La votazione è chiusa. Votanti: 24; favorevoli: 6; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento n. 21 è respinto.
L’emendamento n. 22 non è stato ammesso in quanto semantico.
Anche l’emendamento n. 23 non è stato ammesso per le stesse ragioni.
Non è ammesso l’emendamento 24, con riferimento al 22 e quindi in quanto semantico.
Non ammesso… non ammesso anche l’emendamento 25 per le stesse ragioni di…
Sì, sì. Chiedo scusa, non ammesso… non ammesso perché ritengo considerato assorbito dall’emendamento n. 21 che è stato posto al voto, quindi…
Richiamo al Regolamento, parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Mi perdoni, Presidente. Guardi, finché si scherza, si scherza. Lei non può assorbire un emendamento rispetto ad un altro prima ancora che il primo venga votato.
Speaker : Presidente Tagliavini
Mi scusi… l’emendamento n. 21 è stato votato. Adesso io sto cercando di interpretare. Quindi io ripeto…
Sì, ma perché il 21 era stato ammesso al voto, quindi questo è successivo.
Allora, allora ripeto.
Allora, Consigliere, Consigliere Cavatton…
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
…a chi dovrà valutare. Lei sul presupposto pressoché ovvio magari che la sua maggioranza avrebbe bocciato il mio emendamento ha dichiarato assorbito quello successivo. Mi dispiace dirglielo, ma siccome non ha doti di preveggenza io la richiamo, lei, al rispetto del Regolamento, perché se è ammissibile il 21 è ammissibile anche questo. Lei invece ha dichiarato assorbito perché riteneva che il 21 sarebbe stato bocciato, ma non può saperlo prima di metterlo in votazione, mi perdoni.
Speaker : Presidente Tagliavini
Allora, ripeto. Io adesso sto leggendo le causali, le ragioni che hanno condotto…
Le ragioni che hanno condotto, adesso sto parlando io, alla valutazione di non ammissibilità di determinati emendamenti. Il 21 è stato ammesso al voto. Relativamente al n. 25 la dicitura di cui, ripeto, do lettura, è non ammesso, vedi il 21, ammesso. Quindi posso, io posso ipotizzare, io posso ipotizzare che per ragioni di connessione ci sia una valutazione di assorbimento inteso che se ammesso il 21 al voto viene meno la ragione di ammettere al voto anche il 25, io di più non posso fare.
Di conseguenza, ribadisco, questo è un emendamento che nell’ambito della valutazione tecnica è stato considerato non ammesso per le ragioni che potete leggere anche voi dal momento che è stato distribuito ogni emendamento considerato non ammissibile.
Possiamo procedere, passiamo all’emendamento n. 26, numerazione originaria n. 23, ammesso al voto. La parola al Consigliere Cavatton, prego.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Allora, grazie, Presidente. Perché resti a verbale, voi avete ammesso un emendamento identico a quello che non avete ammesso e avete scritto come motivazione all’emendamento n. 25, numerazione dell’Amministrazione comunale, n. 22 del proponente, non ammesso, questa è la grande motivazione, vedi il 21, ammesso. Sono due emendamenti perfettamente identici collocati però in due posizioni diverse del testo della proposta di deliberazione. Cercatene uno buono che esamini le sinapsi quando verifica l’ammissibilità o meno degli emendamenti.
Ciò detto passiamo all’analisi dell’emendamento n. 26, numerazione dell’Amministrazione comunale, n. 23 numerazione del sottoscritto. Anche qui, Assessore, vogliamo insistere che la democrazia rappresentativa fatta di regole attraverso le quali si può esplicare un’attività legittima vale soltanto quando si deve impedire con la forza dei numeri all’opposizione di esprimere le proprie posizioni e non vale quando bisogna assegnare gli orti urbani. Come si fa? Chi gliel’ha suggerito? Quale oscuro presagio le è apparso nelle ore notturne per scrivere un articolo del genere? Articolo 7, “Requisiti per l’assegnazione”. Il punto 3 dice che per gli orti dei giardini condivisi, community garden, che non abbiamo accettato l’emendamento perché bisogna per forza far finta di essere intelligenti mettendo una locuzione inglese, bisogna avere per partecipare lo status soggettivo di associazione riconosciuta o non riconosciuta, fondazione, cooperativa sociale, organizzazioni di volontariato ONLUS, ovvero altro ente collettivo costituente un centro autonomo di interessi disciplinato da accordi stipulati tra gli associati. La ’ndrangheta va bene? Corrisponde esattamente alla sua definizione, è un ente collettivo costituente un centro autonomo di interessi disciplinato da accordi stipulati tra gli associati. La Sacra Corona Unita anche, è un ente collettivo costituente un centro autonomo di interesse disciplinato da accordi stipulati tra gli associati. Le pare che si possa scrivere una roba del genere in un Regolamento che assegna spazi del Comune di Padova?
Assessore, ci ripensi, faccia proprio l’emendamento e cassi quella frase.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Fiorentin.
Speaker : Consigliere Fiorentin (GS)
Contrario, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 26.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 7; contrari: 14; astenuti: nessuno; non votanti: 5. L’emendamento n. 26 è respinto.
Il 27 è stato ammesso. La parola al Consigliere Cavatton, è l’emendamento originario n. 24.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Presidente, lei è un birichino e non mi aiuta. Non mi aiuta perché, benché io sappia lei essere sempre attento, mi ha fatto esporre l’emendamento 27 in luogo del 26, quindi adesso esporrò il 26 in luogo del 27. Anche il 26, che hanno già bocciato i colleghi Consiglieri senza sapere di cosa si stava parlando, ripropone lo stesso problema, in forma devo essere sincero meno pesante, dei gruppi costituiti uniti da intento comune attraverso accordi tra i loro partecipanti, che solo l’Assessore sa cosa voglia dire, frase tra l’altro che ho cercato invano in almeno venti regolamenti per la disciplina degli orti urbani delle più svariate Amministrazioni Comunali dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno.
Il disposto dell’emendamento 26, che mi avete appena bocciato ma che è giusto che conosciate dal momento che né voi né io e soprattutto non il Presidente ci siamo resi conto che andavo a esporre quello successivo, dice che siccome all’Assessore piace tanto che chiunque passi dal suo Assessorato schiocchi le dita e dica: “Ehi, c’è da fare una riconfigurazione?”, quella… dell’emendamento di prima? Io sono un gruppo di persone non riconosciute, dammi un appezzamento di terreno che ci faccio un bell’orto urbano. Allora chiedevo di sostituire le parole “associazione riconosciuta o non riconosciuta”, che non si sa cosa vuol dire, con le parole semplicissime “associazione iscritta nel Registro comunale delle associazioni del Comune di Padova”, dove tra le altre cose, glielo assicuro, Assessore, non c’è nessuna associazione che io conosca o che mi sia in qualche modo vicina, credo che ce ne siano molte di più vicine alla sua persona che per fortuna non partecipano ai Consigli Comunali e non leggono attentamente quello che lei produce in quest’Aula. Quindi non vedo quale sia il vulnus all’attività dell’Assessore e al Consiglio Comunale e alla sua maggioranza dichiarare vanno bene le associazioni che hanno ricevuto un minimo di vaglio da parte del Comune medesimo, appunto il Settore che si occupa delle associazioni, le quali si siano iscritte nell’apposito Registro comunale. No, non va bene nemmeno questo perché bisogna che siano gruppi di persone non meglio identificate che però abbiano uno scopo comune stabilito sulla base di accordi tra i soci, che però non diciamo all’Amministrazione comunale, ma dammi il lotto che devo coltivare quello che mi pare, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
Premetto che anche lei ha ricevuto gli emendamenti con la nuova numerazione, almeno questo mi consta.
La parola al Consigliere Moschetti per l’intervento contrario.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Non sono d’accordo sull’emendamento in quanto chiedere la personalità giuridica o l’iscrizione nel Registro delle… delle associazioni è una inutile formalità essendo essenziale esclusivamente la finalità di queste associazioni da cui emerge nell’articolo.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 27.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 4; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 4. L’emendamento n. 27 è respinto.
Il n. 28 facendo riferimento in termini soppressivi alla locuzione “community garden” non viene ammesso per la stessa ragione che era stata indicata con riferimento all’emendamento 5.
È ammesso invece l’emendamento n. 29, per cui do la parola al Consigliere Cavatton. 29, originario 26.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Io non volevo mica urtare la sua suscettibilità, sa, era un motto…
Speaker : Presidente Tagliavini
Non sono suscettibile.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Beh, insomma, ogni tanto anche lei dimostra un pizzico di umanità nella gestione di questo Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda invece l’emendamento in discussione mi preme ritornare sulle motivazioni che sento, quando le sento, molto raramente, esprimere dalla maggioranza a rifiuto delle proposte dell’opposizione. Se dal collega Sangati, il cui spirito rivoluzionario è risaputo e anche in parte apprezzato, posso aspettarmi determinate repliche, dalla collega Moschetti no. La informo, ma io sono certo che lo sa già ed è solo per dovere di firma che si accinge a fare determinate dichiarazioni, che una potestà abbiamo come Consiglieri Comunali ed è la potestà regolamentare. Se bastano le finalità, che ci facesse l’Assessore votare un elenco di finalità. Ci piacciono gli orti, ci piacciono i fiori, mettiamo i fiori nei nostri fucili, facciamo l’amore e non facciamo la guerra e votavamo quella e ci mettevamo molto meno. Per arrivare alla discussione e all’illustrazione dell’articolo 29 è in linea totale ed assoluta con le vostre dichiarazioni e quindi dovreste approvarlo perché mi avete bocciato gli emendamenti precedenti che dichiaravano la volontà quantomeno di rendere riconoscibili i partecipanti all’associazione e ai gruppi di persone e poi mi chiedete che vi sia una quota prevalente di associati residenti nel Comune di Padova. A parte che la trovo discriminatoria perché la residenza è un concetto specifico e il domicilio lo è altrettanto e quindi può esservi un soggetto che ha il centro dei propri interessi nel Comune di Padova ma essere residente fuori da Padova, ma soprattutto associati di che? Avete appena deciso che bastano i gruppi di persone vaganti, bastano le finalità delle associazioni di qualsiasi genere esse siano. L’iscrizione al Registro delle… delle libere forme associative del Comune di Padova serve perché è lì che l’associazione deve dimostrare tra le altre cose di avere uno statuto a base democratica. Non l’ho inventato io quel registro, è un registro che serve per dire le associazioni operanti nel territorio quanto meno rispettano i principi basilari della democrazia e invece non le vogliamo perché bastano le finalità.
Guardate che anche l’attuale Presidente del Nord Corea ha delle finalità molto profonde, non so se sia anche democratico.
Speaker : Presidente Tagliavini
Parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Sono contrario all’emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
La votazione è aperta sull’emendamento 29.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 5; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 6. L’emendamento n. 29 è respinto.
Il 30 non è stato distribuito perché viene recepito dall’Assessore proponente e quindi entra a far parte della proposta. Il 30, numerazione originaria il 27.
Possiamo quindi passare al 31 che non viene ammesso per la… scusate un attimo, anche in questo caso io credo in relazione al fatto che è stato accolto l’emendamento n. 26, quindi si tratta di un emendamento che nella valutazione tecnica perde di rilievo nella misura in cui a monte sia stato, scusate, non accolto, respinto l’emendamento n. 26. In ogni caso mi limito a leggere la relativa causale che avete anche voi davanti agli occhi.
Passiamo quindi all’emendamento n. 32 che non viene ammesso con riferimento al 27, che è stato respinto a sua… che è stato respinto.
Passiamo all’emendamento n. 33, numerazione originaria il 30. La parola al Consigliere Cavatton, considerato ammissibile.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie. Nella… direi nel parossismo redazionale di questo Regolamento molti sono i lemmi che non trovano nessuna né immediata né mediata comprensione da parte di chi si accinge a leggere il testo. Questo non tanto perché il sottoscritto o i colleghi Consiglieri non conoscano la lingua italiana e i significati che le varie parole inserite molto spesso a caso in questo Regolamento possano produrre in un contesto diverso da quello regolamentare, ma perché in un Regolamento proprio perché il Regolamento regola, detta delle regole, si dovrebbe essere quanto più possibile e precisi nell’individuare quali sono le finalità, le motivazioni e le norme da seguire. Per quanto riguarda l’emendamento n. 33, numerazione dell’Amministrazione comunale, e n. 30 del proponente, esso interviene sull’articolo 7, “Requisiti per l’assegnazione”. Vi avevo detto già prima che sarebbe stato un articolo oggetto di numerosi emendamenti, come vedete anche questo riguarda l’articolo 7 e interviene richiedendo la soppressione di una parola che rispetto alle migliaia usate a caso, ma in qualche modo definite nel loro contenuto, e mi richiamo alle definizioni date all’inizio del Regolamento, cioè all’articolo 2, in questo caso invece aggiunge la parola “innovativi”, lasciando il lettore a secco di regolamenti consiliari e magari a digiuno di un sano, aperto, franco e produttivo confronto con l’Assessore, dal capire cosa voglia dire la parola “innovativi” in questo contesto.
La preoccupazione dello scrivente l’emendamento è sempre la medesima, ovverosia l’aver prodotto e produrre un Regolamento che è un gruviera e che lascia la possibilità a chiunque in qualsiasi contesto si trovi a dover procedere all’assegnazione dei lotti di fare come gli pare in barba alle pretese legittime, agli interessi legittimi di quanti vorrebbero concorrere alla gestione di un orto.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Sì. Ritengo che invece la parola “innovativo” sia importante per il Regolamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 33.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 4; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 4. L’emendamento n. 33 è respinto.
L’emendamento n. 34 non è stato ammesso perché è relativo in quanto soppressivo della dicitura “quota prevalente di associati residenti nel Comune di Padova”, al punto 5 dell’articolo 7, con riferimento al 29 che prevedeva la soppressione della stessa locuzione, sempre nell’ambito dell’articolo 7.
Ammesso il 35. La parola al Consigliere Cavatton. Il 35 è per numerazione originaria il 32.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie. Questo è un emendamento che incide sull’andamento bustrofedico e francamente bizzarro, oltre che auto-contraddicente, di quanto scritto nella proposta di deliberazione. Troviamo pressoché ovunque una totale libertà di forme, un ricorso spasmodico e molto spesso ingiustificato a deroghe, svicoli, assegnatari di serie A, assegnatari di serie B, soprattutto domina, cosa che piace tantissimo all’Assessore, l’autocertificazione, e invece scopri che alle volte probabilmente le scappa la mano o non è stata molto attenta in quel particolare momento alla redazione della… del Regolamento e dopo aver detto all’articolo 7, “Requisiti per l’assegnazione”, che, n. 1 “Per ciascun nucleo familiare è possibile presentare una sola domanda di concessione, per nucleo familiare si intende quello risultante dalla certificazione anagrafica o autocertificazione”, poco più avanti all’articolo sempre 7, ma n. 5, scrive… perdonatemi…, articolo n. 5 dell’articolo 7 “I requisiti richiesti per l’assegnazione degli orti per associazioni o enti”. Quello di prima si riferiva ai singoli cittadini, questo invece si riferisce agli orti per associazioni o enti. “Ogni bando potrà definire i tipi di associazione e le finalità a cui è prioritariamente o esclusivamente rivolto. Il possesso dei sopraelencati requisiti in questo caso deve essere attestato mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi di legge”. Non si è capito perché chi voglia invece presentare per una volta la certificazione, come legge e regolamento comanda, non possa perché è costretto a presentare un’autocertificazione, se ho capito bene, e quindi il mio… il mio emendamento interviene soltanto perché dice al posto di “deve” inserite “può”, cioè è facoltà di presentarlo attraverso autocertificazione. Non credo sia una modifica che terrorizzi la maggioranza di questo Consiglio comunale e credo possa essere francamente approvata.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Il mio voto sarà contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 35.
La votazione è chiusa. Votanti: 24; favorevoli: 5; contrari: 19; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento n. 35 è respinto.
Il 36 non è stato ammesso perché puntava alla soppressione della parola “tradizionali”, ritenuta necessaria e indispensabile per quanto riguarda la configurazione degli orti di base… “tradizionali”.
È invece ammesso il 37, nella numerazione originaria il 34. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Mi consigliano di parlare più piano per… per conciliare meglio il sonno dei colleghi Consiglieri e risparmiare l’ugola fino al termine di questa seduta.
Anche l’emendamento n. 37, numerazione dell’Amministrazione comunale, e n. 34, ricordo che ne abbiamo depositati 120 per dare un’idea della tempistica, non è un emendamento per disturbare la quiete di questo Consiglio, ma interviene per disciplinare in maniera più accurata un aspetto, io ritengo significativo, nella gestione degli orti. Legittimamente, e direi con buon senso, il Regolamento al punto 3 dell’articolo 12 - ho dei collaboratori lentissimi, eccomi qua… - disciplina il caso in cui i soggetti affidatari dell’orto, per voi Consiglieri che lo avete letto benissimo questo… questo Regolamento, siano colpiti da una inabilità o comunque da una impossibilità temporanea di gestire l’orto. Sappiamo che la gestione dell’orto deve essere continuativa non solo perché dia i suoi frutti ma anche perché risponda alle finalità della pubblica Amministrazione di tutela e presidio del territorio e di decoro urbano. Soltanto che scrive: impedimento fisico temporaneo, malattia o impedimento fisico temporaneo. Al che, siccome anche la malattia o l’impedimento fisico temporaneo sono concetti che vanno interpretati, io se mi capita di essere raffreddato posso portarmelo avanti per sei mesi, ho deciso di introdurre un limite temporale ovverosia: impedimenti o malattie che comportino un’impossibilità temporanea non superiore a sessanta giorni. Perché lo dico? Perché nel caso in cui invece l’impedimento temporaneo, come molto spesso avviene, diventi definitivo l’Amministrazione comunale non ha la possibilità di intervenire efficacemente nella gestione dell’orto e potrebbe essere che assegnato ad un soggetto poi successivamente impedito questo, colui che lo sostituisce o lo sostituisse in quel caso, divenga l’effettivo titolare dell’orto senza aver partecipato al bando e alla graduatoria perché nessuno decide quanto è temporanea la temporaneità della malattia.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo, prego.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Sono contrario all’emendamento presentato.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 37.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 4; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 5. L’emendamento n. 37 è respinto.
L’emendamento n. 38 non viene ammesso in relazione alla bocciatura dell’articolo, scusate, dell’emendamento n. 37 in quanto puntava, mi pare, alla soppressione delle locuzioni che sono state nel Regolamento confermate, quindi immagino per non rendere la norma disfunzionale.
È invece ammesso l’emendamento n. 39, originaria numerazione n. 36. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Allora, l’articolo… l’emendamento, perdoni, n. 39, numerazione dell’Amministrazione comunale, e n. 36 numerazione del proponente, interviene sull’articolo 12, “Disciplina del rapporto della concessione”, ed interviene precisamente al punto n. 4, il quale attualmente, spero non dopo, ma attualmente recita: “In caso di impedimento prolungato o di decesso del concessionario”, condoglianze, “i componenti del nucleo familiare hanno diritto di prelazione al subentro nella concessione fino alla naturale scadenza. In caso di rinuncia dei familiari il lotto sarà assegnato ad un altro soggetto ricorrendo alle graduatorie esistenti”.
Allora, questo diritto di prelazione al subentro non può essere un diritto di prelazione ad libitum dell’eventuale subentrante. Si deve, come nell’esercizio di ogni e qualsiasi normale diritto di prelazione, stabilire un termine entro il quale questa prelazione vada effettuata. Io non chiedo di stabilire un termine perché sono cattivo e voglio mettere pressione nel caso magari di decesso ai parenti che devono indicare se vogliono subentrare nell’orto urbano mentre ancora stanno seppellendo il caro estinto, chiedo che questo diritto di… di subentro nella concessione vada esercitato, come dichiaro nell’emendamento, con dichiarazione espressa entro trenta giorni dall’evento che ha dato luogo all’impossibilità di coltivare il lotto da parte dell’assegnatario, perché? Perché se il lotto rimane scoperto per motivi a me inconoscibili ma facilmente intuibili e non può essere riassegnato perché sussiste un diritto di… un diritto di prelazione al subentro da parte dei familiari e a questi non viene dato un termine, può essere, come spesso accade, che il lotto in qualche modo perda le sue capacità di essere orto urbano e non contribuisca, ma anzi deteriori il decoro urbano e mini il cosiddetto presidio del territorio. Quindi credo che sia più che legittimo chiedere che chi ha il diritto di prelazione al subentro lo eserciti con formula espressa entro trenta giorni dall’accadimento che rende impossibile la conduzione del lotto da parte dell’originario assegnatario.
Anche questo non mi sembra un emendamento che stravolga la volontà espressa nel Regolamento e chiedo a tutti i colleghi di apprezzarlo quanto l’ho apprezzato io mentre lo scrivevo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Mi sembra un emendamento eccessivamente restrittivo. Se invece di essere 30 fossero 31, 32 o 33 giorni non cambierebbe assolutamente nulla, quindi il termine posto è assolutamente irragionevole. Non sono d’accordo.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 39.
La votazione è chiusa. Votanti: 23; favorevoli: 6; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 39 è respinto.
Passiamo all’emendamento n. 40, corrispondente al 37 nella numerazione originaria, che non viene presentato al voto perché accolto dall’Assessore proponente.
È ammesso al voto l’emendamento n. 41. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, signor Presidente. Grazie anche a quanti mi accompagnano in questo lungo viaggio notturno.
L’emendamento n. 41, numerazione dell’Amministrazione, e 38 numerazione del proponente, interviene sull’articolo 13, “Durata della concessione”. Anche questo non è un emendamento fatto per urtare la sensibilità e la suscettibilità dell’Assessore proponente che tanto si è spesa per produrre questa proposta di deliberazione che ha - e lei dovrebbe saperlo visto il numero di emendamenti presentati dal sottoscritto - realmente affascinato il Consigliere Comunale che parla in questo momento, ma è frutto dell’analisi, come le dicevo, di svariati e molteplici regolamenti degli orti urbani in vigore in molte altre città italiane, tra le quali alcune sicuramente più importanti, altre meno, ma in tutte non c’è la durata della concessione che superi gli anni nove. Il primato del Comune di Padova, cioè quello che vorrebbe che la concessione di un lotto urbano duri sino a 12 anni, è un primato che io ritengo non sia suscettibile di giubilo e di autocompiacimento, perché dare la possibilità di gestire un orto urbano per 12 anni senza soluzioni di continuità, e magari anche di più se provengono da una graduatoria esistente, significa che l’Amministrazione comunale si priva definitivamente vita natural durante della possibilità di far beneficiare di tutta la cultura e coltura degli orti urbani altri soggetti richiedenti ed è per quello che si chiede con questo emendamento di ridurre da 12 a 9 anni il tempo massimo per condurre l’orto urbano, salva ovviamente la possibilità poi che ci sia un nuovo bando e che venga stilata una nuova graduatoria. È che qui si sta parlando di rinnovi e quindi senza partecipare a nessun bando ulteriore lo prendo oggi e lo restituisco nel 2043, mi sembra eccessivo… ‘33.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Emendamento respinto assieme alla Brigata Folgore.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 41.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 3; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 5. L’emendamento 41 è respinto.
Il 42 è ammesso al voto. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Un po’ la invidio, di solito - non me ne vogliano - ha Bettella di fianco, adesso ha l’Assessore Gallani e quindi credo che lei sia più fortunato quantomeno di me che ho il collega Turrin, al quale porto un sacco di rispetto e di benevolenza, ma… eh, adesso.
Allora, l’emendamento n. 42 secondo la numerazione dell’Amministrazione comunale, e 39 secondo la numerazione del proponente, dimostra, e vorrei che il Presidente fosse attento e anche il Segretario Generale, perdonatemi, questo emendamento, l’ammissione di questo emendamento dimostra la sconfessione…
Scusi, dottor Guerra, serve anche a lei che ha dato una mano a fare certe sconcezze…
Speaker : Presidente Tagliavini
Senta, non sono sconcezze, richiamo al Regolamento, lei non può avvalersi di termini così offensivi. Ecco, ci sono necessità di consultazione rispetto alle quali lei non ha potere di sindacato. La invito a procedere all’intervento a favore e ad attenersi al tema per cui ha chiesto la parola. Non è questa una tribuna per lei, è una sede istituzionale, lei chiede la parola per parlare a favore del suo emendamento.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
No, nel Regolamento, Presidente, c’è scritto che io parlo al Presidente. Se il Presidente non mi ascolta perché si fa i fatti suoi è bene che cominci a dare l’esempio ai Consiglieri, ha capito, Presidente?
Speaker : Presidente Tagliavini
Il Presidente non si fa mai i fatti suoi.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Quindi non mi faccia perdere tempo, perché il primo che dà il cattivo esempio, Presidente, è lei e quindi adesso mi faccia esporre l’emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
[…] Completi.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Il primo che dà il cattivo esempio è lei. Cosa vuole che offenda! Adesso io però… lei mi ha fatto…
Speaker : Presidente Tagliavini
Prosegua, prosegua nell’illustrazione dell’intervento… a favore, scusi.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
L’emendamento 42, perché lei lo sappia, sconfessa i casi di non ammissione degli emendamenti precedentemente dichiarati non ammessi, perché se lei mi ammette l’emendamento che non fa altro che riportare l’emendamento appena bocciato, e cioè il limite a nove anni in un successivo emendamento, avrebbe dovuto dichiararlo non ammesso perché assorbito. Quindi, per l’amor del cielo, quantomeno quando vi è possibile grazie ai vostri particolarissimi, particolarissimi criteri di giudizio degli emendamenti, applicateli, perché questo andava non ammesso in quanto assorbito, secondo quanto avete dichiarato voi a verbale rispetto a due casi precedenti, di cui, se vuole, recupero il numero, ma lei so di per certo di cosa sto parlando.
Quindi chiedo che venga votato ma secondo le sue indicazioni, non secondo le mie o meglio, secondo le indicazioni di chi aveva dichiarato non ammissibili gli emendamenti precedenti, questo andava dichiarato non ammissibile.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello per l’intervento contrario.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
…Presidente, dichiaro il voto contrario della maggioranza.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 42.
La votazione è chiusa. Votanti: 24; favorevoli: 6; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento 42 è respinto.
È ammesso il n. 43, numerazione originaria 40. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. L’emendamento 43, numerazione dell’Amministrazione comunale, e 40 del proponente, interviene su quella che io ritengo una pecca evidente nella gestione della durata delle assegnazioni. Non stiamo parlando di concessioni per le spiagge, stiamo parlando di concessioni per la gestione di orti urbani che vanno concessi a una serie di categorie di persone, anziani, soggetti con disabilità, soggetti in carico ai servizi sociali, associazioni di volontariato o gruppi di persone, insomma, quello che vi pare dato che avete bocciato tutti gli emendamenti precedenti, ma che non possono costituire una concessione che rischia di diventare perpetua.
Allora, avete detto che vi vanno bene i dodici anni. L’articolo 4 dice: “Al termine dei dodici anni sarà compito del Settore, sentito il rappresentante dell’orto, in assenza di violazioni o intemperanze valutare i casi particolari di anziani titolari di un orto per cui considerare un’eventuale proroga di ulteriori tre anni eventualmente rinnovabile”. Quindi da dodici andiamo a 15 ed eventualmente rinnovabile andiamo a 18. A parte che faccio i complimenti all’anziano centenario che probabilmente al termine della concessione sarà ancora in grado di coltivare l’orto, ma non vi pare esagerata? E allora vada bene i dodici anni, più 3 quindici, mi sono permesso di fare un emendamento dove dico dodici anni di concessione, sei stato bravo, l’hai curato bene l’orto e quindi ti do una proroga di ulteriori 3 e arrivi a quindici, ma almeno sostituire le parole “eventualmente”, anche perché eventualmente… eventualmente in base a cosa? Siamo sempre lì in questo Regolamento. Assessore, eventualmente in base a cosa? All’Assessore del momento? Se quell’anno ha piovuto e crescono bene i banani? Cioè… E quindi chiedo di scrivere “non rinnovabile, non eventualmente rinnovabile”, quantomeno che la concessione si fermi nella durata massima ad anni 15, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
…Presidente, non sono d’accordo sull’emendamento. Si deve sempre guardare alla finalità che è quella di incentivare e premiare la buona coltivazione dell’orto, quindi se uno è diligente e bravo deve essere premiato a prescindere dalla durata.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 43.
La votazione è chiusa. Votanti: 23; favorevoli: 6; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 43 è respinto.
Passiamo all’esame del 44, ammesso, numerazione originaria 41. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente e colleghi Consiglieri che ascoltano e votano sempre di conseguenza.
Articolo 13, “Durata della concessione”. Io non vorrei essere, come dire, ripetitivo, ma non si può francamente accettare quanto scrive il punto 6 dell’articolo 13, che recito: “Qualora ad un concessionario venisse revocata la concessione per lavori di pubblica utilità, condotti dalla pubblica Amministrazione o per conto di essa, sarà tenuto in evidenza al momento di una nuova assegnazione. Tale condizione non rappresenta comunque titolo giuridico di riconoscimento di diritto acquisito”.
Allora vedo che quando si vuole si usano i termini tecnici corretti e quindi in tante altre parti va bene gruppi di persone, associazioni non riconosciute, qui invece addirittura leggiamo che abbiamo imparato che esiste una cosa che si chiama diritto acquisito. Allora, perdonatemi, sarò pedante, ma il Regolamento deve regolare. Se mi dici che se ti viene revocata la concessione per lavori di pubblica utilità condotti dalla pubblica Amministrazione o per conto di essa, comunque sarai tu come ex concessionario tenuto in evidenza al momento di una nuova assegnazione, che non ho idea di cosa voglia dire “tenuto in evidenza”, cioè lo sollevano da terra? Non credo che i bandi siano attraverso il lancio delle carte di attribuzione, no? Ecco, tenuto in evidenza e comunque alla riga dopo noi teniamo in evidenza, caro concessionario che hai perso il lotto per motivi di pubblica utilità, ma comunque questo tenerti in evidenza non rappresenta titolo giuridico di riconoscimento di diritto acquisito. Cosa lo scrivete a fare un pastrocchio del genere? Non significa assolutamente nulla, dà sempre adito a malizie interpretative e quindi a gestioni che possono essere opache anche senza volerlo. Vi prego, come chiedo nell’emendamento, di votare insieme al proponente e di procedere alla soppressione del punto n. 6 dell’articolo 13, di cui davvero questo Regolamento già così difficile non ha bisogno, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Sono contrario all’emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 44.
Allora, la votazione è chiusa. Votanti: 18; favorevoli: 4; contrari: 14; astenuti: nessuno; non votanti: 7. L’emendamento 44 è respinto.
Il 45 è ammesso. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Assessore, la prego di non farmi brusio, se è possibile, grazie.
Allora, l’esposizione dell’articolo 42, numerazione del proponente, 45 dell’Amministrazione comunale, è un altro caso emblematico di come si possa fare un Regolamento che invece di regolare rende ancora più indeterminato lo spazio di azione e dell’Amministrazione comunale e dei soggetti che da Regolamento dovrebbero essere regolati, perché? Perché l’articolo 14, che è un articolo importante, mica… che è quello che disciplina secondo la sua rubrica legis le cause di decadenza e revoca della concessione, dice: “Il Comune provvederà alla revoca della concessione in caso di grave inosservanza delle regole previste dal presente Regolamento”, articolo 16. A parte il fatto che io ho letto in almeno altri tre articoli dello stesso Regolamento che basta l’inosservanza o la violazione delle norme del Regolamento o delle norme di legge, codice civile e affini, per essere soggetti a procedura di decadenza e quindi di revoca della concessione, non ho capito cosa vuol dire, cosa c’entri qua la parola “grave”. O non hai osservato le regole e allora decadi dalla concessione o le hai osservate e allora non decadi. Cosa vuol dire “grave inosservanza”? A parte il fatto che mi sarei aspettato dall’acume di chi ha esaminato gli emendamenti di ritenerlo non ammissibile perché questa parola nuova che ho imparato in quest’Aula “semantico”, ma dato che me lo avete dichiarato ammissibile e mi date la possibilità di spiegarlo è un emendamento che non vuole nuocere all’Amministrazione comunale, non vuole nuocere all’Assessore, non vuole nuocere ai Consiglieri di maggioranza e che poteva come tanti altri emendamenti essere recepito direttamente dall’Assessore ed evitarci una seduta consiliare fiume che però si rende necessaria dalla volontà dell’opposizione di far valere le proprie ragioni anche in tema di Regolamento, e quindi o c’è l’inosservanza e l’orto urbano va revocato o non c’è l’inosservanza e allora l’orto urbano va mantenuto. Chi è che valuta la gravità? Mi avessero almeno detto chi è che valuta la gravità, la valuta l’Assessore, il Settore competente, il Capo Settore, il Presidente della Consulta, ne avremo poi sulle Consulte molto interessanti dato che abbiamo voluto istituirle e poi non gli abbiamo dato niente da fare. Quindi credo che sopprimere la parola “grave” sia… non sia un grande sforzo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Io invece ringrazio l’Assessore Gallani, prima non ho avuto modo di farlo, per la possibilità di allungare i tempi di concessione. Ho raccolto personalmente l’allarme di moltissime persone anziane che avevano il terrore di vedersi portar via un luogo di ritrovamento che portava giovamento, per cui per questo ringrazio e lo stesso vale per questo. Colpa grave, a una certa età si possono commettere degli errori e quindi è importante dare la possibilità di essere elastici in questo caso. Grazie, Assessore. Grazie, Presidente.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento n. 45.
La votazione è chiusa. Votanti: 19; favorevoli: 4; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 6. L’emendamento 45 è respinto.
Il 46 è stato, non è stato considerato ammissibile in quanto semantico.
Passiamo di conseguenza all’emendamento n. 47, nella numerazione originaria è il 44. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Quanto alle dichiarazioni fatte testé dal collega Ferro, io posso… posso anche essere d’accordo con lei che le persone, nel caso in cui gli orti assegnati a persone anziane possono commettere degli errori e per questo non vadano sanzionate dalla decadenza, ma è la riga successiva rispetto a quella dove è scritto “grave inosservanza” che smentisce quanto appena letto, perché dice: “Costituisce causa di decadenza della concessione la violazione di anche una sola delle condizioni degli obblighi e divieti del presente Regolamento nonché la violazione delle leggi vigenti”. Quindi mi pare che il concetto di grave sopra non valga la pena di essere espresso perché basta una sola violazione per decadere dalla concessione, secondo il Regolamento vostro, proposto dall’Assessore, non secondo il sottoscritto.
Per quanto riguarda invece l’emendamento 44 del… secondo la numerazione dello scrivente, e 47 secondo la numerazione dell’Amministrazione, esso interviene all’articolo 16, altro articolo capitale di questo Regolamento, “Obblighi e disposizioni per il concessionario”. Per facilitarne la lettura ho dovuto numerare le righe e quindi questo emendamento interviene all’articolo 16, riga sesta, la quale dice che tra gli obblighi vi è quello di coltivare personalmente o con l’aiuto dei propri familiari gli appezzamenti destinati a orto, salvo nei casi temporanei di assenza per malattia, ferie, problemi familiari, eccetera. Io ho chiesto e anche questo è un emendamento che ringrazio di aver dichiarato ammissibile, così mi è stata data la possibilità di discuterlo, che andava però secondo le regole del tutto personali e soggettive dichiarate dal Presidente nella gestione dell’ammissibilità degli emendamenti, dichiarato non ammesso, perché se mi avete detto che io non posso stabilire la quantità di tempo in cui un inadempimento, un mancato assolvimento all’onere del concessionario sia temporaneo o meno, dovreste dichiarare non ammissibile anche il 47 che dice: “Salvo nel caso di impedimento temporaneo disciplinato dal punto n. 3 dell’articolo 12 del presente Regolamento”, perché? Perché al punto n. 3 dell’articolo 12 del presente Regolamento non è disciplinato nulla, è solo dichiarato che in caso di impedimento temporaneo, non si sa quanto duri e non si sa a cosa è dovuto, possono occuparsi del lotto altre persone, in ispecie i familiari. Quindi chiedo l’approvazione di questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
Sì. Ritengo che il testo non emendato sia più… di più facile lettura, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 47.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 5; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 5. L’emendamento 47 è respinto.
Il 48 non viene ammesso al voto perché recepito dall’Assessore proponente.
Passiamo all’emendamento n. 49 ammesso al voto. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Ringrazio per il recepimento da parte dell’Amministrazione dell’emendamento. Se potessi sapere qual è la mia numerazione potrei ringraziare in maniera più compiuta, ma comunque non importa, me lo dirà al prossimo.
Per quanto riguarda invece l’emendamento n. 49, secondo la numerazione dell’Amministrazione comunale, e 46 secondo quella del proponente, esso interviene appunto in uno degli articoli più importanti e per questo anche più lunghi e difficili da leggere, fitti, fitti, fitti di righe, che è l’articolo 16, “Obblighi e disposizioni per il concessionario”. Sempre per facilitare la possibilità ai colleghi Consiglieri e all’Assessore proponente di visionare gli interventi di volta in volta soppressivi, aggiuntivi o modificativi proposti con i miei emendamenti, ho specificato che si tratta di un intervento emendativo all’articolo 16, righe trentacinquesima e trentaseiesima. Cosa troviamo ivi scritto? C’è scritto che tra gli obblighi del concessionario bisogna garantire l’accessibilità delle aree a scolaresche o gruppi che facessero richiesta di visita a scopo didattico o che partecipano ad attività di educazione ambientale organizzate o patrocinate dal Comune. Benissimo, anzi, encomiabile questa… quest’obbligo da imporsi ai concessionari, però mi sembra un pochettino ultroneo dal momento che ho sentito tanti dire che bastano le finalità, i legacci sono troppo… sono… sono inutili, bisogna essere liberi e via dicendo, mi sembra che chiedere al singolo concessionario quando ‘riva i putei’ di mettere a disposizione persone adatte ad illustrare le coltivazioni in atto e le tecniche colturali sia eccessivo, anche perché chi coltiva l’orto può non essere necessariamente pensionato o può dover fare il nonno in quel momento mentre arriva la scolaresca o chiunque debba venire a vedere come crescono i germogli e quindi ho chiesto di sopprimere, di levare dall’articolo 16 proprio le parole: “mettendo a disposizione persone adatte ad illustrare le coltivazioni in atto e le tecniche colturali”. Anche perché anche qui, come sempre, chi sono le persone adatte? Esclusi i serial killer a piede libero, vorrei capire chi è e chi non è adatto e chi lo decide. Quindi chiederei di sopprimere questo ulteriore dovere a carico…
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Mi sembra assolutamente irrilevante questo… questo emendamento, anche perché si ritiene mettere a disposizione è sempre una dizione che comporta un giudizio soggettivo di chi ha l’orto ed è in grado certamente di valutare chi possa essere più o meno adatto.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 49.
La votazione è chiusa. Votanti: 19; favorevoli: 4; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 6. L’emendamento 49 è respinto.
Il successivo…
Può cortesemente iniziare l’appello nominale, grazie.
(Appello nominale)
Hanno risposto all’appello nominale 23 Consiglieri. Possiamo procedere alla votazione sull’emendamento n. 50. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. In una sorta di, io credo, inconsapevole eterogenesi dei fini, l’Amministrazione comunale mette mano al Regolamento sugli orti urbani con la precisa ed esplicita finalità di aiutare tra gli altri la terza età, tenere occupate le persone da una certa età in avanti, aiutare il decoro del territorio e il suo presidio, perché curare un orto significa anche tenere lontano il degrado e l’eventuale malaffare che ivi potrebbe manifestarsi. Giustamente l’Amministrazione comunale stabilisce che il concessionario dell’orto debba pagare una somma annuale per la gestione… l’attribuzione, scusatemi, dell’orto, che oggi in questo Regolamento l’Amministrazione comunale ha deciso di stabilire in euro 70, e invece incredibilmente decide che mentre il singolo cittadino deve necessariamente, magari anziano, con la pensione minima, sborsare i 70 euro, non ci vedo nulla di male, non è una somma che uccide, però sono comunque 140.000 lire delle vecchie lire, le associazioni no, perché infatti spulciando il Regolamento troviamo che all’articolo 19, “Determinazione dell’obbligazione e modalità di pagamento”, per il privato cittadino 70 piotte e chiuso il discorso, invece per le associazioni la Giunta Comunale può stabilire eventuali esenzioni per enti e/o associazioni motivandole, ma perché? Perché le associazioni che molto spesso tra l’altro proprio perché costituite in forma associata possono gestire uno o più orti o lotti e che comunque avrebbero una spesa da ripartire tra i loro associati sempre di 70 euro a lotto possono addirittura esserne esentate? Questa è una cosa francamente che ad una lettura non mi sta in tasca, anche perché almeno dammeli i motivi. I Padri Comboniani possono
lavorare l’orto senza pagare 70 euro. Va beh, posso consentire, ma se tu non mi dici quali sono le motivazioni e del perché li esenti francamente io non lo trovo giusto ed, anzi, lo trovo sperequativo nei confronti degli altri soggetti, nello specifico le persone singole.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Sono… giusto domenica… sabato sono andato a un convegno sulla fibromialgia e parlavano appunto dell’efficacia che può avere l’attività motoria per queste persone che può essere facilitata nei… per esempio con un orto, oppure le persone disabili che possono avere delle ottime attività sugli orti. Questo è il motivo, che lo decida pure una Giunta, questa Giunta so che cosa potrebbe decidere, la prossima lo stesso, forse tra 3, 4 Giunte vedremo se può essere utilizzata malamente. Siamo contrari a questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
Chiedo di togliere la tessera del Consigliere Luciani che non ha risposto in precedenza all’appello nominale.
Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento n. 50.
La votazione è chiusa. Votanti: 17; favorevoli: 5; contrari: 12; astenuti: nessuno; non votanti: 7. L’emendamento 50 è respinto.
Il 51 non viene presentato al voto perché accolto dall’Assessore proponente.
Passiamo al 52, corrispondente al n. 51 nella numerazione originaria. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Scusi, Presidente, ero affascinato dalla collega Ruffini alla quale mi lega un’intima conoscenza ormai ventennale, credo, ormai, politica, ventennale, ed è stata mandata come agente provocatore sapendo la maggioranza essere l’unica capace di deviare la freccia delle mie invettive nei confronti della proposta di deliberazione. Ci stava riuscendo, tanto è vero che ero stato ammaliato dalle sue parole e non avevo compreso che mi aveva dato da esporre l’emendamento n. 52 secondo la numerazione, se non sbaglio, dell’Amministrazione, e 51 secondo la numerazione del sottoscritto. Lo dico ai colleghi Consiglieri perché ricordino che se è il 51 della numerazione del sottoscritto spannometricamente, avendone depositati in 120, siamo quasi a metà strada. Quindi, voglio dire diamoci, un tono e proseguiamo convinti verso la fine.
Anche questo articolo, anche questo intervento emendativo sull’articolo 28, “Modifiche al Regolamento”, andava secondo quanto dichiarato nelle motivazioni che precedenti… che in precedenti casi hanno dichiarato non ammissibile l’emendamento proposto dal sottoscritto, per le medesime motivazioni che sono questa nuova categoria giuridico procedimentale dell’assorbimento, andavano applicate a mio modestissimo parere, che non faccio però il Presidente, faccio l’umile Consigliere Comunale, indirizzate anche all’articolo… all’emendamento 52, perché? Perché dove interviene l’articolo 28? L’articolo 28 interviene dicendo che il presente Regolamento può essere soggetto a modifiche successivamente adottate dalla pubblica Amministrazione sulla base delle esperienze maturate durante il periodo di applicazione, nonché in base a norme e suggerimenti. Vi risuona in qualche modo la similitudine con un emendamento già precedentemente trattato e bocciato? A me sì. Se però me l’avete considerato ammissibile vi ringrazio perché ho potuto esporlo nuovamente e chiedo che vengano soppresse le parole da “sulla base” a “e suggerimenti”.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Ritengo non accettabile l’emendamento in quanto le esperienze maturate durante il periodo di applicazione, norme e suggerimenti possono essere solo esclusivamente un valore aggiunto.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 52.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 52 è respinto.
Passiamo al 53, ammesso. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Per la cronaca minima di questo Consiglio Comunale è il 53 per l’Amministrazione comunale, e il 52 tra i 120 presentati dal sottoscritto.
Questo emendamento tra le altre cose come altri, ho sempre dimenticato di informare l’Aula, è stato redatto e presentato non solo dal sottoscritto che è il primo proponente, ma anche dai valentissimi colleghi di Fratelli d’Italia, la Capogruppo Elena Cappellini e il collega Enrico Turrin. Il… l’emendamento n. 53, numerazione dell’Amministrazione, interviene sulle norme transitorie, l’articolo 27. L’articolo 27 dichiara: “Il presente Regolamento si applica dal giorno successivo alla data della sua approvazione sia agli orti urbani che verranno assegnati sulla base dei futuri bandi di assegnazione, sia agli orti urbani assegnati precedentemente a tale data”. Allora, anche qui non è che c’è bisogno di fare una lezione di diritto intertemporale per capire che non è possibile stabilire in una norma transitoria regolamentare, qual è quella che andiamo a votare in quest’Aula, che le norme regolamentari rispetto al precedente canovaccio, diciamo così, che assegnava gli orti, sicuramente più stringenti, possano essere applicate anche a coloro che sono stati concessionari di orti prima dell’entrata in vigore del Regolamento. Questa è una cosa che non si può fare, non si può scrivere, non si può votare. Ciononostante e benché sia chiaro anche ad un bambino col bavaglino, io sono certo che voi stanchi di ascoltare il sottoscritto e soprattutto tetragoni a qualsiasi suggerimento che provenga dall’opposizione voterete contro anche a questo emendamento, perché nel Regolamento del Consiglio Comunale… no, non del Consiglio Comunale, della gestione per la concessione degli orti urbani bisogna per forza fare brutta figura. Non c’è una norma transitoria in nessun Regolamento degli orti urbani in Italia che scrive una roba del genere perché non è possibile, perché la concessione di un orto è comunque un atto amministrativo e non puoi regolare una concessione precedente secondo norme nuove. Come fai ad applicargli le norme che hai approvato successivamente all’atto concessorio? Siamo francamente, quando venisse bocciato, qualora venisse bocciato questo… questo emendamento, al ridicolo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Esprimo il […] contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 53.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 6; contrari: 14; astenuti: 1; non votanti: 3. L’emendamento n. 53 è respinto.
Il 54 non viene presentato al voto perché accolto, recepito dall’Assessore proponente. Scusate, anche il 55, che nella numerazione originaria è il 54.
Passiamo di conseguenza all’esame e voto del… alla discussione voto sul 56. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Lo do per letto.
Speaker : Presidente Tagliavini
Scusi, non ho capito?
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Esprimo il mio parere contrario all’emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
Dichiarazione… scusate, votazione aperta sull’emendamento 56.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 6; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 56 è respinto.
Sono invece recepiti dall’Assessora proponente rispettivamente il 57, il 58 e il 59, l’ultimo dei quali è il 58 nella numerazione originaria.
Passiamo pertanto all’emendamento 60, 59 nella numerazione originaria. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. …viva trepidazione che vado ad esporre questo emendamento che è frutto di uno studio accurato di quelle che sono le sensibilità più diffuse in ambito ambientale ed ecologico e che mi rende orgoglioso per il contenuto che ho inteso dare a questo emendamento. Nel ringraziare l’Assessore per gli emendamenti che ha voluto accogliere chiedo però che rifletta sull’accoglibilità, invece di… di sottoporlo alla sicura scure della maggioranza che provvederà a bocciarlo senza averlo letto, anche questo emendamento, ossia il n. 60, numerazione dell’Amministrazione comunale, e numero 59 numerazione del proponente, perché non fa altro che esplicitare, io credo in maniera non soltanto efficace, ma che dà lustro alle motivazioni e alle finalità dell’Amministrazione comunale, quali sono gli obiettivi che questo Regolamento e con esso l’Amministrazione tutta, ma soprattutto il Settore Ambiente capitanato dall’Assessore proponente la proposta di deliberazione in esame, quali sono appunto gli obiettivi che con questo Regolamento il Comune intende darsi e dare ai consociati che parteciperanno ai bandi per la concessione e difatti dice di aggiungere subito dopo la rubrica legis, che è oggetto e ambito di applicazione-finalità il periodo: “L’Amministrazione comunale promuove e favorisce lo sviluppo della cultura di pratiche ambientali sostenibili e resilienti”. Come può non piacerle, Assessore, la parola “resiliente”? “Sensibilizzando i cittadini le famiglie i gruppi e le associazioni presenti sul territorio, le Istituzioni pubbliche, in particolare quelle scolastiche, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio attraverso il processo di autogestione dei beni comuni e di autorganizzazione dei bisogni anche al fine di contrastare la crisi economica”. Cosa avete in contrario a questo emendamento? Che è scritto da loro, perché questo è copiato dal Regolamento sugli orti urbani di Firenze, dove non credo abbia mai governato il Centrodestra, però bocciamo anche il Regolamento degli orti urbani di Firenze, bocciamo questo emendamento, anche in quel caso Renzi ha sbagliato, poi ne ha combinate molte, molte di più.
Chiedo che venga aggiunto questo che è pari pari quello del Comune di Firenze.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. L’emendamento mi sembra eccessivo, estende troppo l’oggetto di quelle che sono le finalità che si vogliono tutelare e impone dei compiti all’Amministrazione eccessivi, grazie. Ritengo di non…
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 60.
La votazione è chiusa. Votanti: 23; favorevoli: 7; contrari: 15; astenuti: 1; non votanti: 1. L’emendamento n. 60 è respinto.
Quanto al 61 non viene ammesso al voto in quanto ritenuto non sufficientemente chiaro nella sua articolazione.
È invece ammesso l’emendamento n. 62, corrispondente al 61 nella numerazione originaria. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Annuncio ai Consiglieri che abbiamo superato la metà e adesso ci avviamo a grandi falcate verso la conclusione degli emendamenti perché questo è l’emendamento 62, secondo la numerazione dell’Amministrazione comunale, ma 61 secondo quella del proponente, e quindi io credo che ormai il più per noi sia fatto, ma arriviamo alla disamina dell’emendamento con… con cuore pieno di speranza nella capacità dei Consiglieri Comunali di capire quando è il momento di dare un senso alla propria serata e votare a favore di un emendamento proposto dall’opposizione. Spero che arrivi con questo emendamento, in ogni caso ne abbiamo un’altra quarantina da trattare, forse rinsavirete più tardi.
Dove interviene l’articolo 20… l’emendamento n. 62? Interviene sull’articolo 20, “Interventi migliorativi ammessi nei nuclei di orti urbani e disposizioni per l’esecuzione”. Io sarei intervenuto e volevo fare un emendamento anche sulla rubrica legis, ma poi non riuscivo, avevo paura di fare un emendamento semantico e quindi sono intervenuto soltanto nel deliberato. Allora, anche in questo caso aiuto alla comprensione ai colleghi Consiglieri perché dico all’articolo 20, riga undicesima, quando si dice che l’opposizione vuole mettere i bastoni tra le ruote, in questo caso, come in altri, ho indicato addirittura la riga laddove intervengo, dopo le parole “dall’Amministrazione” aggiungere il periodo. La riga undicesima dice: “Ogni altra opera all’interno del lotto o del nucleo di orti deve essere espressamente autorizzata dall’Amministrazione”. Io chiedo di aggiungere: “tutte le strutture ed attrezzature autorizzate dal Comune, salvo diversa indicazione da parte dell’Amministrazione, dovranno essere rimosse a cura e spese del concessionario al termine della concessione”. Ecco, non mi sembra che questo emendamento provochi un’offesa ai concessionari, semplicemente specifica quello che forse per pudore argomentativo, forse per dubbi semantici o forse per mal celati criteri di assorbimento, non è stato possibile esplicitare all’interno del Regolamento. Lo esplicitiamo con questo… con questo emendamento aggiuntivo chiedendo al Consiglio tutto di votare a favore, sarebbe un buon inizio per la seconda parte della serata.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Sangati.
Speaker : Consigliere Sangati (Coalizione Civica)
[…] questo il luogo dove intervenire con questo tipo di… di modifica.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 62.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 62 è respinto.
Il 63 non è stato ammesso per le stesse ragioni di cui all’emendamento 1, in quanto contenente la parola “tradizionali” che è indispensabile.
Passiamo di conseguenza all’emendamento 64, corrispondente al 63 nella numerazione originaria. Parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Consigliere Foresta, le devo dare una cuffietta perché… non vorrei farmi gli affari suoi ma li sento fino a qua.
Allora, l’emendamento 64, numerazione dell’Amministrazione comunale, 63 numerazione del proponente - siete ancora, come dire, all’inseguimento - interviene sull’articolo 9, “Criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie”. C’erano molte e molte insidie nell’intervenire in questo articolo e le insidie erano quelle della non ammissibilità derivante dal fatto che il sottoscritto poteva, nel redarre l’emendamento, cadere in errori di somma algebrica, cosa che invece è stato bene attento a non commettere. Ad esempio questo emendamento all’articolo 9, n. 1, interviene sulla categoria orti urbani tradizionali che avverte: punteggio massimo 25 punti. Quindi il sottoscritto, che voleva modificare l’attribuzione dei punteggi, avrebbe dovuto comunque essere in grado di mantenere la modifica all’interno del punteggio massimo di 25 punti. Avendo io a disposizione soltanto dieci dita delle mani e dieci dita dei piedi, arrivare a 25 mi è servito l’aiuto anche di mia sorella, però ce l’ho fatta. Tra le altre cose, per inciso, ci sono gli orti urbani tradizionali, gli orti innovativi, gli orti didattici, gli orti sociali, non ho capito tradizionali a cosa serviva, comunque non importa, ne discuteremo in un altro momento. Questo dice di attribuire un po’ meno punteggio alla residenza, 10 punti invece di 12, più punteggio alla disabilità, leggetelo, per carità, membri della maggioranza, questo emendamento e cioè passare da 8 a 10 e mantenere il medesimo punteggio, cioè 5 per una precedente concessione.
Siamo contro questo tipo di ripartizione, io spero di no e quindi spero che siate d’accordo con me che in certi casi, soprattutto quando la funzione ortiva è quella anche riabilitativa o comunque di inserimento sociale per chi è colpito da disabilità, valga un pochettino di più della residenza nel territorio o siete diventati tutti leghisti? Spero di no e quindi spero che accogliate insieme a me l’aumento del punteggio a discapito, poco, della residenza.
Speaker : Presidente Tagliavini
Parola al Consigliere Berno.
Speaker : Consigliere Berno (PD)
Non siamo d’accordo, respingiamo o meglio invitiamo a respingere.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 64.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 6; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 64 è respinto.
Passiamo al 65 ammesso al voto. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Presidente, mi perdoni, credo che abbia chiesto la prenotazione anche una cofirmataria, se può esporlo lei come favorevole, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
No, non… sì, la vedo qui come prenotazione ma successivamente. Presenta lei l’emendamento, Consigliera Cappellini. La parola alla Consigliera Cappellini, prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì, mi consentirà, Presidente, da buona discepola del mio ex Capogruppo, sostituirlo giusto per almeno fargli recuperare la voce e credo di riuscire anch’io a spiegare una tabella alquanto semplice per tutti voi riferita alle… alla categoria orti per associazioni.
Allora vi chiedo l’attenzione, visto che ho ancora due minuti e mezzo abbondanti cercherò di andare piano anche per cercare di far comprendere totalmente al collega Sangati gli emendamenti del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in quanto cerchiamo sempre di essere fruibili a tutta la popolazione perché siamo qui per questo. Quindi faccia attenzione, metta l’emendamento n. 64 e 65 per l’Amministrazione accanto al Regolamento, che spero abbiate tutti letto e che stiamo cercando di dare un’opportunità di migliorare, ma vedo che anche a quest’ora ancora non siamo riusciti a convincervi. Allora, sono a un minuto e 20, all’articolo 9, n. 2, chiediamo di modificare il punteggio massimo da assegnare secondo le seguenti modalità per la categoria soggetti iscritti all’associazione e residenti nel Comune di Padova che parteciperanno alle attività.
Allora noi proponiamo per il primo punto, che prevede fino a 4 associazioni, 1 punteggio solo invece che 2, da 5 a 9 associazioni chiediamo di modificare il punteggio a 5 rispetto a 4 previsto dal Regolamento scritto dal nostro Assessore… Assessora, ricordo, Assessora. Poi chiediamo di mantenere da 10 a 15, sempre riferito alle associazioni categoria orti per associazioni, il punteggio 8.
Ecco, quindi credo sia molto semplice, spero che anche il Consigliere Sangati mi dia retta, ma forse è interessato ad altro, forse vista l’ora ho conciliato anche il sonno e quindi probabilmente posso ritenermi adeguatamente all’altezza del Consigliere e collega Cavatton perché anch’io ho quasi raggiunto il terzo minuto; 56, 57, 58, 59, 3 minuti.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Ringraziamo la Consigliera Cappellini per avere un’altra volta nobilitato quest’Aula, annuncio la contrarietà all’emendamento mal presentato.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 65.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 4; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 65 è respinto.
È ammesso il 66. La parola al Consigliere Cavatton. Mi correggo, di nuovo alla Consigliera Cappellini.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Visto che sono stata così brava il collega mi concede ancora la parola. Allora spero di pronunciare bene a sillabe le frasi seguenti.
Allora, sempre la tabellina per il collega Sangati, perché effettivamente ormai a quest’ora diamo tutti i numeri, ancora di numeri mi riferisco.
Speaker : Presidente Tagliavini
Vi invito a smetterla di fare riferimenti al Consigliere Sangati perché questa vostra insistita, diciamo, atteggiamento di richiamo e citazione del Consigliere vostro collega si presta a considerazioni di offensività e sconvenienza. Per cui elevo… elevo un richiamo formale nei suoi confronti. Adesso basta! Chiaro?
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Non era assolutamente mia intenzione. Sono offesa io da questa Amministrazione che sceglie Fabri Fibra per il Capodanno.
Speaker : Presidente Tagliavini
Consigliera Cappellini, si attenga al tema, al tema dell’emendamento senza riferimenti ai Consiglieri qui presenti.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora io chiedo il fatto personale, perché effettivamente siamo in democrazia, quindi capisco che do fastidio a chi vuole costringerci tutti ai Soviet, non solo di quartiere ma anche in Consiglio Comunale e per fortuna non ho avuto il tempo di fare l’interrogazione su Fabri Fibra perché sapeste io quanto sono offesa, quanto avete offeso la mia sensibilità da donna con la scelta che avete fatto di buttare via i soldi pubblici per il cantautore che parla di membro, pene, per non dire termini meno… meno scientifici, meno scientifici. Tra l’altro a quest’ora si può dire anche una parolaccia? Non la dico, la faccia dire solo a Fabri Fibra.
Allora torno a cose molto più importanti che Fabri Fibra, sempre la tabellina molto semplice a cui mi riferivo, articolo 9, n. 2: modificare il punteggio massimo da assegnare secondo le seguenti modalità per la categoria, approccio progettuale che privilegia… Aspetti, perché adesso anch’io qua faccio fatica perché… le due associazioni manteniamo 4 punti, tre associazioni chiediamo un punteggio in meno, quindi chiediamo 7 punti invece che 8, oltre tre aumentiamo invece di un punteggio, quindi 13 rispetto ai 12 previsti da voi, in totale, tra le altre cose, manteniamo sempre i 24.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Posso solo esprimere… siccome sono stati fatti dei riferimenti prima alla desolazione di quest’Aula, è desolante assistere al fatto che per ritardare la… più che la mozione, che è un, un’esaltazione di una Regione che invece ha fatto disastri sulla Sanità, per ritardare la cittadinanza a una persona straordinaria, quel […] di queste persone e questo fa molta tristezza. Comunque siamo contrari a questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 66.
Il fatto personale tutela i Consiglieri nella loro onorabilità. L’istanza non è accolta.
La votazione è chiusa. Chiedo conferma, chiedo conferma che mi viene data. Votanti: 21; favorevoli: 4; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 2. Anche l’emendamento 66 è respinto.
Ammesso il 67. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Io mi scuso se nell’ambito di interventi che ritenevo giocosi… se ho offeso qualcuno. Io per primo credo che fare il Consigliere Comunale sia oltre che un nobilissimo impegno a favore della comunità anche, quantomeno nell’Aula del Comune di Padova, un’attività di volontariato e pertanto quanti restano qui fino a tarda ora per discutere e argomentare gli argomenti proposti dalla… dalla Giunta sono dei benemeriti della città tutta e quindi ringrazio sia i Consiglieri di maggioranza che ovviamente i Consiglieri di opposizione.
Per quanto riguarda l’emendamento 67, secondo la numerazione dell’Amministrazione, e 66 secondo la numerazione del proponente, anche in questo caso non mi è chiara la finalità di stabilire che a parità di punteggio la priorità verrà data in base alla data di presentazione della domanda. È quanto di più sperequativo si possa immaginare, anche perché la presentazione della domanda e la sua priorità in caso di parità di punteggio non può essere determinata da chi ha corso più velocemente o di chi aveva una PEC rispetto a chi non ce l’aveva per depositare la richiesta per l’assegnazione del bando e guardate, ho ritenuto di proporre al Consiglio Comunale una metodologia che si utilizza, guardate un po’, anche per la scelta dei Revisori contabili del Comune di Padova e quindi se i conteggi di un Bilancio di centinaia di milioni di euro vengono sottoposti a tre soggetti revisori estratti a sorte, sui quali il Consiglio, e ricordo di aver fatto un intervento sul punto, non ha nessuna capacità decisionale salvo quella di ratificare una estrazione determinata dal caso e dalla fortuna, non vedo perché non si possa utilizzare il medesimo criterio per assegnare dei lotti, quelli degli orti urbani, che sicuramente come, voglio dire, criterio è molto meno incisivo di quando vengono individuati con sorteggio i Revisori dei Conti e quindi propongo di sostituire la priorità nella presentazione al sorteggio a parità di punteggio, non faccio nulla di nuovo.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Ritengo non accettabile l’emendamento in quanto il sorteggio comporta un criterio puramente casuale. La presentazione della domanda ricorda un brocardo latino che sicuramente il Cavatton, il Consigliere Cavatton conosce, anche nel campo giuridico che è “prior in tempore potior in iure”.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 67.
La votazione è chiusa. Votanti: 23; favorevoli: 5; contrari: 18; astenuti: nessuno; non votanti: nessuno. L’emendamento 67 è respinto.
Il successivo, il 68 non viene ammesso in considerazione della simmetria rispetto alla votazione fatta sul 67 afferendo allo stesso articolo, articolo 9.
Passiamo di conseguenza all’emendamento 69 ammesso al voto. La parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Sì, grazie, Presidente. Mi permetto anch’io di sostituire il collega Cavatton nell’esposizione di alcuni emendamenti di cui siamo cofirmatari io ed Elena Cappellini.
Questo emendamento è riferito all’articolo 9, “Criteri di attribuzione dei punteggi”, e al n. 3, quindi categoria orti didattici, punteggio massimo di 12 punti. In… nella proposta dell’Assessore Gallani, e a proposito mi spiace non vedere l’Assessore qui presente, costringe il Consiglio Comunale, i Consiglieri Comunali a fare le ore piccole, ma forse non è molto educata nel non essere presente, comunque va beh, noi andiamo avanti lo stesso.
Diciamo, allora sono due categorie: progetti specifici e localizzazione. Nella proposta dell’Assessore si differenzia in due punteggi, quattro fino a un massimo di 8, 4 per progetti specifici e 8 per la localizzazione. Nella nostra invece proposta di emendamento equipariamo i due punteggi, quindi passando da 4 per progetti specifici a 6 e riducendo da 8 la localizzazione a 6, rimanendo sempre nell’ambito dei 12 punti massimi.
Ci pare un po’ strano che l’Amministrazione abbia scelto di dare un punteggio così basso, che corrisponde alla metà, per progetti specifici rispetto alla localizzazione, perché poi in quella che è la descrizione dei parametri delle due categorie si dà un punteggio minore a qualità del progetto specifico da attuarsi sui temi inerenti alla coltivazione dell’orto rispetto alla localizzazione, che è la sede nell’ambito territoriale della Consulta o delle Consulte.
Ecco, ci pare che favorire o comunque equiparare la qualità del progetto sia un motivo ulteriore di… di presentazione di un progetto migliore e quindi debba essere favorito da un… un punteggio superiore. Dargli metà non ci pare giusto e non ci pare nemmeno razionale nell’ottica appunto di sviluppare gli orti urbani mediante l’approfondimento di aspetti multidisciplinari con il coinvolgimento attivo e diretto degli alunni. Quindi, ecco, la nostra proposta credo che sia del tutto razionale, invito i Consiglieri di maggioranza, che abbiano voluto leggere sia gli emendamenti sia il Regolamento, ad accettare le migliorie che il nostro Gruppo, il nostro Gruppo consiliare e quindi Fratelli d’Italia e il Consigliere Cavatton, che aderisce a Fratelli d’Italia ma è ancora nel Gruppo Misto, insomma, abbia voluto dare come miglioramento alla discussione in Aula, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Trovo l’emendamento del Consigliere non migliorativo, ma peggiorativo dell’attuale Regolamento e quindi voterò contro.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 69.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 5; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento 69 è respinto.
Passiamo al 70, ammesso. La parola al Consigliere… alla Consigliera Cappellini, prego.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Allora, siamo arrivati all’emendamento n. 69, come numerato…
Speaker : Presidente Tagliavini
N. 70 per noi, 69 nella vostra numerazione.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
69 come numerato dal collega Cavatton e 70 la rinumerazione, appunto, che compare qui nelle fotocopie a noi consegnate.
Allora, l’emendamento propone che all’articolo 9, n. 4, quindi riferito alla categoria orti sociali, chiediamo di modificare il punteggio massimo da assegnare secondo le seguenti modalità per la categoria, appunto, fascia d’età. Ecco, i parametri vanno da 60 a 70 anni, nel Regolamento appunto da voi scritto il punteggio era di 2, invece noi chiediamo di aumentare almeno di un punto e quindi chiediamo da 60 a 70 anni 3 punti e poi capirete alla fine del mio discorso anche il perché. Sempre criterio fascia d’età, quindi dai 71 anni ai 75 da voi è previsto 4 punti, noi vorremmo sempre aggiungere un punto, quindi 5, aumentarlo a 5. Dai 76 anni agli 80 anni manteniamo i 7 punti, invece per quanto riguarda gli oltre ottantenni diminuiamo appunto a 8 punti rispetto al punteggio previsto da voi che compariva a 10, proprio perché avendo scelto di mantenere comunque il punteggio totale di 23, perché appunto rispetto al Regolamento se fate la somma era 2, più 4, più 7, più 10, era sempre 23, noi manteniamo comunque lo stesso punteggio, ma ci sembrava di essere anche, così, propensi ad una uguaglianza sociale anche all’interno degli orti, quindi perché mai dare 10 punti agli oltre ottantenni e solo 2 a chi magari ne ha 70, solo per dieci anni, insomma, ci sembrava che ci fosse troppa disparità di punteggio. Quindi sempre per venire incontro anche a la vostra ideologia e sensibilità arcobaleno, io direi che forse i punteggi così come da noi presentati sono più egualitari.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Diciamo che io e la Compagnia dell’Anello votiamo contrario, siamo contrari.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 70.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 4; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 70 è respinto.
Passiamo al 71. La parola alla Consigliera Cappellini.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Ci riproviamo, hanno deciso di farmi dare i numeri e così continuo. Allora all’articolo 9, relativamente sempre mi riferisco alla categoria orti sociali, chiediamo di modificare il punteggio massimo da assegnare per la categoria fascia ISEE secondo le seguenti modalità. Nella tabella presentata dal vostro Regolamento, appunto sempre in riferimento alla fascia ISEE vediamo che i parametri da 0 a 3.000 euro avete assegnato 5 punti. Noi chiediamo di aumentarne di uno, quindi vorremmo appunto un punteggio pari a 6. Da 3.001 a 6.000 euro chiediamo di diminuire di mezzo punto, quindi 4, chiediamo di diminuire a 3,5. Da 6.001 a 9.000 euro diminuiamo sempre di mezzo punto, quindi rispetto al vostro punteggio pari a 3 chiediamo di modificare a 2,5 punti. Da 9.001 a 12.000 euro, sì, manteniamo sempre questa forma di dimezzare il punteggio quindi chiediamo di modificare rispetto al punteggio 2, di modificare appunto a 1,5 punti. Da 12.001 a 15.000 euro manteniamo punteggio pari a 1 e oltre i 15.000 euro, visto che abbiamo cercato di dimezzare gli altri, si potrebbe anche aumentare, se voi ritenete opportuno, di mezzo punto. Quindi rispetto al punteggio zero chiediamo di aumentare a 0,5 punti.
Quindi ribadisco, appunto, che la modifica così come è stata da me pronunciata in questo momento è relativa all’articolo 9, categoria orti sociali, quindi quella che si riferisce al numero 4. Spero che voi abbiate capito questi miei dati e mi auguro di non dover dare più i numeri nel proseguo della serata. Nel momento i numeri stanno continuando ad aumentare per arrivare al mio terzo minuto di discussione, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Credo che le differenze che vengono esposte nell’emendamento siano del tutto irrilevanti. Noto peraltro che le virgole non aiutano nei calcoli e le ritengo dunque comunque ingiustificate e pretestuose le modifiche.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 71.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 5; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento 71 è respinto.
Quanto all’emendamento 72 non viene… non viene ammesso in considerazione del rapporto di connessione dell’esito del voto relativo all’emendamento 67.
È invece ammesso l’emendamento 73, relativamente al quale do la parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Grazie anche ai colleghi che cofirmatari degli emendamenti che hanno ritenuto di attribuirsi i giusti meriti in un lavoro di confezione di questi pregevoli, io ritengo, aiuti che l’opposizione sta cercando di fornire gratuitamente, del tutto gratuitamente alla maggioranza.
Per quanto riguarda l’emendamento 73, numerazione dell’Amministrazione comunale, e n. 72 del… del Consigliere e dei Consiglieri proponenti - faccio presente che da un’ora e mezza circa la seduta non è più del 25 ma è del 26, ma non credo che questo infici gli emendamenti - interviene sull’articolo 16, “Obblighi e disposizioni per il concessionario”. Anche in questo caso la bontà innata del sottoscritto dà modo a ciascun Consigliere di verificare dove io intenda intervenire con un emendamento aggiuntivo ovverosia all’articolo 16, riga trentottesima, dopo le parole… allora, tra gli obblighi e le disposizioni l’articolo 16 dice che ciascun concessionario deve chiedere preventivamente tramite il rappresentante al Comune idonea autorizzazione scritta sia per eventuali manufatti da introdurre nell’area sia per iniziative o altre attività da realizzare all’interno del nucleo di orti.
Non capisco perché l’Assessore non abbia accolto e fatto proprio questo emendamento perché si chiede semplicemente di aggiungere dopo le parole “all’interno del nucleo di orti” il periodo “I manufatti”, e sul concetto di manufatto ci sarebbe da discutere con il dizionario, “eventualmente introdotti nell’area sono altresì sottoposti alla disciplina stabilita dall’articolo 20 del presente Regolamento”. Perché lo dico? Perché, poiché il diavolo si nasconde nei dettagli, senza questa precisazione sarebbe possibile derogare a quanto stabilito dall’articolo 20 del Regolamento, e cioè interventi migliorativi ammessi nei nuclei di orti urbani e disposizioni per l’esecuzione, facendo affidamento viceversa all’articolo 16. Quindi è bene specificare che anche in questo caso si segue la regolamentazione generale dell’articolo 20.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il mio voto contrario.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 73.
La votazione è chiusa. Votanti: 22; favorevoli: 5; contrari: 17; astenuti: nessuno; non votanti: 1. L’emendamento 73 è respinto.
Passiamo al 74. Do la parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Sì, grazie, Presidente. Con il nostro emendamento, che è il 73 della nostra numerazione, ma 74 della… dell’Amministrazione, siamo all’articolo 17 del Regolamento che tratta dei divieti. L’Assessore ha previsto 20 tipologie di divieto, noi con questo emendamento intendiamo emendare il ventesimo, anche se noto che avremmo potuto fare un emendamento anche alla riga 1, perché quando cita “compiere azioni in contrasto con disposizioni di legge e regolamenti, ivi compresi i regolamenti comunali”, ecco, “ivi compresi i regolamenti comunali” ci sembra un po’ pleonastico rispetto alla parte precedente, ma tornando comunque all’oggetto dell’emendamento, articolo 17, riga venticinquesima, aggiungiamo che, recito, “Installare nelle parti comuni”, quindi è fatto divieto, “installare nelle parti comuni, nei ripostigli e/o capannoni degli attrezzi elettrodomestici, bombole di gas, gruppi elettrogeni e qualsiasi impianto”, aggiungere dopo “gruppi elettrogeni” le parole “gazebo e barbecue”.
Allora, io di professione faccio il, l’assicuratore, quindi ho inteso che questo, riga 25, questo punto 20 dei divieti, trattando elettrodomestici, bombole di gas e gruppi elettrogeni fosse a tutela dei possibili incidenti o sinistri che si possono arrecare alle apparecchiature nel caso appunto ci siano problemi con… di incendi scoppi e quant’altro. Purtroppo mi è successo di vedere quando una volta sono stato anni fa nell’orto urbano di Mandria, se non sbaglio, non mi ricordo la via, usare questi capanni, questi ricoveri di attrezzi anche per stoccare gazebo e barbecue di alcuni assegnatari e concessionari di orti urbani. Siccome è molto pericoloso che eventuali barbecue, griglie, possano essere messi anche ancora, diciamo, roventi dentro questi capanni e quindi causare eventuali incendi e quindi un danno al patrimonio del Comune, riteniamo che sia giusto sottolineare ed evidenziare ed aggiungere anche questa tipologia di strutture.
Quindi chiedo ai Consiglieri di maggioranza, oltre che ovviamente a quelli di opposizione, di votare favorevolmente a questa proposta perché ci sembra del tutto sensata e condivisibile, vi ringrazio.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Non sono d’accordo con l’emendamento proposto.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 74.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 74 è respinto.
Passiamo al 75, ammesso. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Grazie due volte perché questo è un altro degli emendamenti che io per ragioni semantiche fossi stato in lei avrei considerato non ammissibile, però, poiché come ho già avuto modo di ripetere il diavolo si nasconde nei dettagli, ho ritenuto di dover intervenire con un emendamento soppressivo e sostitutivo all’articolo 17, “divieti”, riga venticinquesima.
Cosa dice l’emendamento per chi magari non… non è attento e sta pensando all’alba incipiente. Dice alla riga venticinquesima: “Installare”, è fatto divieto ovviamente, “di installare nelle parti comuni, nei ripostigli e/o capanni degli attrezzi elettrodomestici, bombole di gas, gruppi elettrogeni e qualsiasi impianto”. Avete testé malauguratamente bocciato l’emendamento che aggiungeva anche barbecue e gazebo. Vorrei capire come è possibile, però potreste spiegarmelo voi secondo le regole di una scienza e di una tecnica che io ancora non conosco, installare gli elettrodomestici dentro l’orto urbano. Cioè installiamo una lavatrice, installiamo una lavastoviglie, installiamo anche una doccia magari così ci possiamo lavare in mezzo agli ortaggi. Quindi ho chiesto in maniera davvero molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto modesta di modificare il lessico e quindi il verbo utilizzato perché installare nel caso degli elettrodomestici nell’orto urbano mi sembra un pochettino difficile, ma se qualcuno ci riesce… va bene che abbiamo anche il Natta qua come scuola, va beh… in ogni caso è di sostituirlo con la parola “introdurre”, che mi sembra un verbo più, come dire, efficace e soprattutto più ficcante, perché qualora io trovassi una lavatrice all’interno dell’orto urbano e… e colui che ve l’ha posata mi dicesse che non è installata ma è soltanto introdotta, dovrei lasciarla lì. Questo è quello che vuol dire il vostro Regolamento.
Per favore, almeno questo emendamento votate a favore dato che l’Assessore non ha avuto il buon senso di recepirlo, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Ferro.
Speaker : Consigliere Ferro (Coalizione Civica)
Consigliere Cavatton, se noi introduciamo una centralina per l’irrigazione non funziona, se la installa sì. Soprattutto io voto contro perché, contro questa penosa… goliardata perfettamente in linea però con la qualità di questa opposizione.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 75.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 3; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 75 è respinto.
Passiamo al 76. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Anche questo emendamento interviene in uno degli articoli più importanti di tutti i Regolamenti che io non so se volutamente o per caso è individuato nell’articolo 17, numero infausto, la cui rubrica legis è divieti. Nessun numero poteva essere più indicato per stabilire quali siano i divieti a carico dei concessionari.
Dove interviene l’emendamento n. 76 dell’Amministrazione, ma 75 del proponente? Interviene alla riga sesta. Cosa dice la riga sesta? 1, 2, 3, 4, 5… “impiegare manodopera retribuita per la coltivazione del lotto assegnato”. Allora, non sono intervenuto sul concetto di retribuzione perché il concetto di retribuzione è piuttosto chiaro, però ad una riflessione più accurata, mentre leggevo attentamente questo ed altri Regolamenti per aiutare l’Amministrazione comunale a dare ai cittadini una regolamentazione efficace, ho pensato che fosse meglio specificare cosa comunque non viene considerata retribuzione per questo Regolamento e quindi non è soggetta a divieto e come tale non è soggetta a procedura di decadenza e di revoca della concessione e scrivo: “Aggiungere il periodo ai fini del presente Regolamento: Non si considera retribuzione la corresponsione di quota parte della produzione orticola e/o la permuta tra prodotti orticoli provenienti dagli orti urbani”. Questa è una grandissima pensata non del sottoscritto, ma del Sindaco Leoluca Orlando di Palermo, il quale mi ha dato spunto leggendo il suo Regolamento sugli orti urbani per individuare cosa non significa retribuzione e quindi che non sia mai che colui il quale viene in qualche modo ripagato dei suoi sforzi attraverso la produzione del medesimo orto o scambi le tegoline prodotte nel suo orto con le arance prodotte in un orto limitrofo, venga considerato come retribuito e come tale sottoposto al divieto stabilito dall’articolo 17, riga sesta.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Apprezzo, apprezzo molto questo emendamento e questa precisazione di quello… di ciò che non si considera retribuzione, tuttavia credo non sia necessario a questa… queste tre righe di aggiunta in quanto rientra chiaramente in una logica normale delle parti che un qualsiasi scambio anche di modico valore non necessariamente debba essere precisato, grazie. Quindi non accetto.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 76.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 76 è respinto.
L’emendamento 77, corrispondente al 76 nella numerazione nativa, non viene ammesso in quanto quel concetto è già espresso nella riga che si vorrebbe… scusi, nella riga superiore, è un concetto tecnico già espresso, quindi sarebbe un emendamento che non andrebbe ad incidere dal punto di vista sostanziale sui contenuti precettivi.
Passiamo di conseguenza all’emendamento n. 78, ammesso. La parola al Consigliere Cavatton.
Chiedo scusa, la parola alla Consigliera Cappellini.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Grazie, Presidente. Allora, relativamente all’emendamento 77, rinumerato 78, abbiamo appena discusso relativamente ai divieti, ora è giunto il momento di articolare invece gli obblighi e disposizioni per il concessionario previsti dall’articolo 16. Quindi rimando tutti i colleghi a pagina 12 delle 18 pagine del Regolamento, sotto al Titolo terzo, “Norme di conduzione degli orti”. Allora, così inizia l’articolo 16: “I concessionari sono invitati a favorire le sperimentazioni di nuove tecniche ecosostenibili di gestione delle aree, come canalizzazione e riutilizzo dell’acqua piovana, e si impegnano a rispettare le disposizioni del presente Regolamento ed in particolare a”. L’emendamento che sto presentando si riferisce al quinto punto, quindi invito tutti a scendere con lo sguardo al quinto punto che inizia “non usare l’acqua”, ma specifico che l’emendamento è riferito alla riga dodicesima, ed ecco perché preferisco insomma esporlo io perché il 12 è il mio numero preferito, e dunque chiediamo di modificare, anzi di aggiungere dopo le parole “e altri insetti”, perché vedete che alla riga 12 c’è scritto “mattino con divieto di conservare l’acqua in fusti o barili aperti onde evitare la diffusione di zanzare e altri insetti”. Dopo il termine “insetti” chiediamo di aggiungere il seguente periodo: “È fatta eccezione per i periodi in cui viene limitato l’uso dell’acqua di poterla raccogliere nelle ore serali in piccoli contenitori purché chiusi ermeticamente”.
Ecco, capite bene che ormai anche a quest’ora davvero siamo ormai arrivati con l’acqua alla gola, di acqua piovana stiamo parlando, visto che è stato anche argomento purtroppo di… dei giorni scorsi, e pertanto vado a ribadire l’emendamento riferito all’articolo 16, riga dodicesima, dopo le parole “e altri insetti” chiediamo di aggiungere il periodo: “È fatta eccezione per i periodi in cui viene limitato l’uso dell’acqua di poterla raccogliere nelle ore serali in piccoli contenitori […]
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
Grazie, Presidente. Voto sfavorevole del nostro Gruppo.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 78.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 5; contrari: 15; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 78 è respinto.
Passiamo al 79. La parola al Consigliere Turrin.
Speaker : Consigliere Turrin (FdI)
Sì, grazie, Presidente. In continuità con quanto esposto dalla Capogruppo Cappellini, […] emendamento rimaniamo all’articolo 16 del Regolamento, Regolamento, articolo 16, “Obblighi e disposizioni per il concessionario”.
L’articolo 16 al primo punto dice: “Destinare il lotto assegnato alla sola coltivazione di ortaggi, piccoli frutti e fiori”, da cui si evince che sarebbe per così dire proibito coltivare alberi da frutta. Allora noi, pur non intervenendo nel dispositivo dell’articolo 16, abbiamo pensato di emendare il Regolamento aggiungendo un articolo 16 bis prima ovviamente dell’articolo 17 che parla dei divieti e dare modo, seppur limitatamente, di introdurre anche alberi da frutto negli orti urbani ovviamente in maniera molto limitata. Per cui il nostro dispositivo recita: articolo 16 bis, “Disposizioni specifiche per gli alberi da frutto. È consentita la piantumazione di alberi da frutta in non più di due esemplari per lotto della tipologia a basso fusto. La piantumazione deve essere preventivamente autorizzata dal Settore competente dell’Amministrazione comunale e le piante presenti nell’orto non possono in ogni caso superare i 3 metri di altezza”.
Questo perché lo facciamo? Per consentire comunque anche ai concessionari degli orti urbani di poter comunque piantare delle… degli alberi che non sono… che non siano solo di basso fusto ma che siano anche degli alberi da frutto di una certa consistenza. Ovviamente essendo queste piante molto impattanti rispetto a ortaggi, piccoli frutti e fiori vanno in qualche modo disciplinate. Quindi abbiamo proponiamo di limitarne il numero in soli due esemplari per lotto e qualora si voglia invece superare il limite precedente di 2… scusate, si voglia piantare piante di una certa consistenza e quindi con un’altezza superiore a 3 metri che ciò venga reso possibile solo dopo una preventiva autorizzazione dal Settore competente. Questo perché? Per impedire che ovviamente gli orti urbani, la cui finalità è ovvia, non divengano sostanzialmente dei… dei boschi urbani e quindi limitare la loro consistenza, cioè il loro numero in soli due esemplari e la loro altezza massima nel limite di 3 metri di altezza. Riteniamo che sia una opzione che si possa comunque introdurre all’interno del Regolamento anche degli orti urbani e permettere così a coloro i quali vogliono piantare alberi da frutto di poterlo fare con previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Credo che anche stavolta, alle due meno cinque, siamo contrari.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 79.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 79 è respinto.
Passiamo all’esame dell’80. La parola alla… al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Allora, dispiace ma non sorprende che abbiate bocciato l’emendamento precedente sugli alberi da frutto. Per chiarire al collega Gabelli, nemmeno questo è frutto del mio sacco, è comunque la disciplina dettata dal Regolamento per gli orti di… del Comune di Termini Imerese, dove giustamente hanno stabilito che in un lotto minimo di 30 metri quadrati sia possibile piantumare due alberelli da frutto, non fanno ombra, insomma, i pomari non sono altissimi, comunque, e io me ne intendo perché mio nonno coltivava pomari, va bene.
Per quanto riguarda invece l’emendamento n. 80, secondo la numerazione dell’Amministrazione, ma ancora 79 secondo la numerazione del sottoscritto, siamo quasi ai due terzi, intende introdurre l’articolo 16 ter, “distanze”, autoemendo e lo chiamo 16 bis, perché mi avete appena bocciato il bis e quindi questo diventa 16 bis, e dice e si premura questo emendamento di dare un minimo di regola a quelle che sono le distanze o che devono essere le distanze da rispettarsi all’interno dei lotti assegnati come orti urbani. Anche qui non credo che si possa ravvisare un nascosto… una nascosta volontà ideologicamente atta a comprimere le potestà dell’Amministrazione comunale, ma semplicemente un aiuto nel disciplinare situazioni potenzialmente causa di discordia - e che discordia! - tra gli assegnatari dei lotti all’interno di un nucleo di orti, come viene definito dal Regolamento proposto alla votazione dei Consiglieri, e quindi dico aggiungiamo l’articolo 16 bis, “Distanze”, che dice: “Le piante presenti nell’orto devono rispettare le seguenti distanze di alberi e cespugli da frutta tra loro e dai confini. Centimetri 100, un metro, per i cespugli fruttiferi, ribes, uva spina, lamponi, more, viti, kiwi, eccetera, e centimetri 250 per alberi da frutta con piccole fronde, pesco, melo, pero, albicocco, eccetera”.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Moschetti.
Speaker : Consigliera Moschetti (LS)
Grazie, Presidente. Anche questo emendamento purtroppo manca dei presupposti perché mi stupisco come, Consigliere Cavatton, non abbia cassato questo emendamento essendo stato bocciato il 16 bis che prevedeva gli alberi da frutto. Questo prevede le distanze dagli alberi da frutto, quindi in automatico viene bocciato, grazie.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 80.
La votazione è chiusa. Votanti: 21; favorevoli: 5; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 2. L’emendamento 80 è respinto.
Passiamo all’81, ammesso. La parola al Consigliere Cappellini.
Speaker : Consigliera Cappellini (FdI)
Sì, grazie, Presidente. Vista l’ora e visto l’emendamento che sto andando a presentare, direi acqua, acqua, acqua, acqua, perché vedo ancora molta lontananza della sua maggioranza nell’approvare almeno un emendamento, ancora non me lo so spiegare, ma sempre perché d’altronde anche nel simbolo di Fratelli d’Italia persiste ancora la fiamma, spero che si possa dire a breve fuoco, fuoco, fuoco per l’approvazione di almeno un emendamento. Quindi vado ora a esplicitare l’emendamento n. 80, rinumerato 81. Dopo l’articolo 16, riga quindicesima, dopo le parole “danneggiamenti delle stesse”, quindi ricordo l’articolo 16 è quello che trovate a pagina 12 delle 18 pagine del Regolamento, la riga quindicesima, ovviamente vi invito a contare almeno le righe e inizia con “indennizzi connessi con la difficoltà di irrigazione per la perdita di colture o per danneggiamenti delle stesse”. Quindi dopo l’articolo 16 alla riga quindicesima, dopo le parole “danneggiamenti delle stesse” chiediamo di aggiungere la frase: “Si fa comunque divieto di utilizzare per l’irrigazione acqua proveniente da rogge o fontanili”. Allora, siccome il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ritiene che sia sempre comunque opportuno prevenire piuttosto che curare, per chi non conoscesse il termine “rogge”, sapete che invece la definizione specifica è quella di canale artificiale e dunque riteniamo che essendo un canale artificiale potrebbero anche, diciamo, essere presenti delle acque inquinanti o contaminate. Quindi, sempre per quello che ho appena specificato, è meglio prevenire che curare e noi ci teniamo moltissimo alla salute dei nostri concittadini e anche al benessere degli orti urbani, chiediamo quindi di aggiungere la frase: “Si fa comunque divieto di utilizzare per l’irrigazione acqua proveniente da rogge o fontanili”.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Rampazzo.
Speaker : Consigliere Rampazzo (Coalizione Civica)
Grazie, Presidente. Sono contrario a questo emendamento.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 81.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 4; contrari: 16; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 82… scusate 81 è respinto.
Passiamo all’emendamento 82, ammesso. La parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Abbiamo parlato all’inizio di questa seduta richiamando avvenimenti storici del passato come Teutoburgo. Vorrei essere una pulce alla Giunta di domani per sentire il Primo cittadino che dice: “Chiara, rendimi le mie ore di sonno”.
Detto questo, e mi si perdoni la battuta, passo all’esposizione di un emendamento che io non credo nessun Consigliere Comunale, in virtù del ruolo che svolge ma anche del fatto che sono e siamo tutti, io sono certo, bravi cittadini, richiede una cautela nell’assegnazione degli orti urbani di qualsiasi genere essi siano e difatti interviene all’articolo 7, “Requisiti per l’assegnazione”. Se qualcuno è riuscito a leggerlo o non ancora, lo prego di farlo ora, perché anche in questo caso non c’è nessuna volontà minatoria, defatigante o parossistica nei confronti del lavoro egregio svolto dall’Assessore nel predisporre il Regolamento per gli orti urbani, c’è semplicemente l’introduzione di un’ulteriore cautela che mi sembrava lapalissiana. Anche questa è una cautela che il sottoscritto non ha inventato da solo durante la sua piovosa domenica passata a scrivere insieme ai colleghi emendamenti, ma è stata tratta da numerosi Regolamenti e cosa dice questo emendamento? Di introdurre la seguente disposizione: “Non potranno essere concesse assegnazioni a chi abbia subìto condanne definitive per reati contro l’ambiente o violazioni delle norme vigenti in materia ambientale o di equivalente natura”. Perdonatemi, ma siete davvero contrari a questo emendamento? Cioè volete davvero dimostrarvi favorevoli alla concessione. Guardi, io sa, ho ricevuto una condanna penale definitiva perché ho incendiato un bosco. Beh, chiedi l’orto urbano, a Padova puoi. Guardi, io ho ricevuto una condanna definitiva perché ho inquinato un fiume. Ma non ti preoccupare, c’è l’orto urbano a Padova che ti aspetta.
Spiegatemi come si può essere contrari a un emendamento che chiede come cautela nell’assegnazione degli orti che chi risulti assegnatario non abbia commesso con sentenza definitiva, perché siamo tutti innocenti fino a prova contraria e fino al terzo grado di giudizio, che non abbia… che abbia commesso reati ambientali. Mi pare un emendamento di buonsenso e un’aggiunta che l’Assessore poteva recepire limitando così le tempistiche nella discussione di questo argomento.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola alla Consigliera Colonnello.
Speaker : Consigliera Colonnello (PD)
La ringrazio, Presidente. Annuncio il voto contrario della maggioranza.
Speaker : Presidente Tagliavini
È aperta la votazione sull’emendamento 82.
La votazione è chiusa. Votanti: 20; favorevoli: 7; contrari: 13; astenuti: nessuno; non votanti: 3. L’emendamento 82 è respinto.
È invece recepito dall’Assessora proponente l’emendamento n. 83, che quindi non passa per il voto.
È stato… non è stato ritenuto ammissibile il n. 84, era l’originario 83, per le stesse ragioni per cui non è stato ammesso al voto l’emendamento n. 1.
Possiamo quindi passare all’emendamento… scusate, anche il n. 85 non viene ammesso per le stesse ragioni, quelle relative all’emendamento 1. 84, 85, non ammessi.
È ammesso l’emendamento 86, per cui do la parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
I colleghi Consiglieri hanno letto l’emendamento 86, secondo la numerazione dell’Amministrazione, e 85 secondo quella del proponente? Perché si riparla di nuovo di rogge e fontanili. Allora, perdonatemi se sono francamente confuso, ma credo che questo emendamento andasse dichiarato inammissibile secondo il principio dell’assorbimento e quindi lo ritiro.
Speaker : Presidente Tagliavini
Mi scusi, Consigliere, e quindi lo…
Ritira. Prendiamo atto e passiamo all’emendamento n. 87. La parola… ammesso, la parola al Consigliere Cavatton.
Speaker : Consigliere Cavatton (Gruppo Misto)
Oh, signor Sindaco, sono felice che lei sia ancora qui con noi perché uno dei grandi momenti della sua Amministrazione, anche quello molto dibattuto, dispiace che non ci sia l’Assessore Benciolini, fu l’approvazione del Regolamento per le Consulte o sulle Consulte o delle Consulte di Quartiere, e non trovandone assolutamente traccia nel Regolamento sugli orti urbani, salvo che in un solo caso dove si consenta alle Consulte, non si sa in che forma, di dire ‘bah’ in merito all’assegnazione o ai progetti che vanno a riversarsi nel territorio delle Consulte medesime, ho deciso di proporre un articolo, quindi un emendamento aggiuntivo, che dia una minima potestà e facoltà alle Consulte di Quartiere, perché francamente, signor Sindaco, credo che almeno su un argomento come questo, che tra l’altro viene richiamato dal Regolamento delle Consulte di Quartiere medesimo, e cioè la gestione degli spazi ortivi insistenti nel territorio delle Consulte, fosse necessario dare un minimo di rilevanza a quella che è l’attività dei rappresentanti nelle Consulte medesime e pertanto con questo emendamento chiedo di… di aggiungere dopo l’articolo 5, la cui rubrica è criteri per… per l’individuazione dei nuclei di orti urbani, eccetera, l’articolo 5 bis, “Facoltà propositive”, non sia mai deliberative ma quantomeno propositive, delle Consulte di Quartiere”. Badi bene, signor Sindaco, che di dodici o dieci Consulte, non so neanche quante sono, sono tutte a maggioranza… tutte alla sua maggioranza, quindi le sto, le starei facendo un piacere, ma neanche i piaceri vengono più accettati dall’opposizione, e dice: “Ai sensi degli articoli 4 e 18 del Regolamento sulle Consulte di Quartiere”, quello che ci fece fare le due della mattina ma oggi superiamo il record, “ciascuna Consulta con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei suoi componenti e previa verifica di idoneità del terreno, ai sensi del presente Regolamento, può individuare appezzamenti da destinare ad orti urbani, orti sociali, orti e giardini condivisi, orti didattici, orti terapeutici ed orti innovativi. L’individuazione effettuata ai sensi del primo comma del presente articolo viene inviata entro 48 ore all’Amministrazione comunale la quale procede all’indizione di apposito bando per l’assegnazione nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della determinazione della Consulta”.
Diamo qualcosa da fare alle Consulte? Ovviamente no perché sono una vetrina per Assessori e Consiglieri di maggioranza.
Speaker : Presidente Tagliavini
La parola al Consigliere Tiso.
Speaker : Consigliere Tiso (PD)
Ore 2:12, non siamo d’accordo con l’emendamento.