Iniziamo con l' appello.
Pagliaccio presente.
Colleghi, scusate, facciamo.
Consiglieri votanti, scusate, facciamo l' appello.
Faccio presente di Costa, presente, assente, presente.
Presente.
Presente presente.
De Luca presente.
Presente.
Assente assente.
Assente.
Presente presente presente.
Per quanto riguarda la nomina di scrutatori.
Quelli di ieri.
Quindi la Giulia per la maggioranza insieme a Catalano e Giacobbe per la minoranza.
Buonasera, Assessore, grazie.
L' AgID Catalano per la maggioranza di ottobre per la minoranza.
Quindi passiamo alla trattazione del quinto punto all' ordine del giorno.
Decreto del 7 con silenzio proprio mi scusi.
Decreto del 07/10/2017 del Tribunale collegiale Vienna nella causa tra Comune di Qosia contro curatela fallimentare, ma uno in liquidazione, riconoscimento, debito fuori bilancio relaziona sul punto il il, l' Assessore Castrogiovanni, giusto un attimo di pazienza.
Prego, Consigliere, Giacobbe aspetti.
Pongo tre in Commissione avevamo verificato, ma sempre grazie allo spirito di collaborazione che purtroppo non ho sentito molte parole spese da parte del Sindaco, ieri sera avevamo verificato che in alcuni debiti fuori bilancio mancava il parere dei Revisori. Noi, nonostante il fascicolo fosse incompleto, mancava noi l' abbiamo trattato in Commissione proprio per spirito di collaborazione, ma questo, Presidente, nessuno lo vuole riconoscere alla minoranza. Ora dico e non di meno gentilmente le chiedo, abbiamo avuto modo di avere questi pareri in maniera da infatti tratteremo Consigliere Giacobbe le anticipo due, tre punti per tre debiti fuori bilancio. Come c'è già il parere dei Revisori dei Conti, gli altri li rinvieremo, perché comunque è un passaggio importante, quello del parere. Grazie per la collaborazione. Prego Assessore. Castrogiovanni.
Buonasera.
Scusate se il resto seduto perché avrò bisogno di leggere, in quanto sono.
Pressoché impreparato sono appena arrivato da Catania, non ho avuto modo di riguardarmi questi fascicoli gentilmente appioppati.
Non lo so, io non ce l' ho questa statistica però.
Anzi no, no, prego Assessore.
Allora.
Grazie all' avvocato Giacobbo intanto per la collaborazione che apprendo avere prestato gentilmente, perché quello del fine anno è un momento nevralgico e quindi è impor non è un ringraziamento di maniera mai sentito, perché sennò si soffre tutti allora e vi risparmio la lettura della proposta che in realtà non ho letto neanche io.
Preferirei e penso che lo preferiate anche voi, almeno lo spero che invece proviamo a capire, provo a farvi capire come siamo arrivati a questa condanna alle spese, si tratta di un decreto del tribunale collegiale di Enna che si pronuncia su una opposizione del Comune di Nicosia ha verso lo stato passivo lo stato passivo fallimentare della società e ne è uno.
Come sapete, la il nostro Comune è creditore nei confronti della società, in è uno uno oggi dichiarata fallita già in liquidazione di ingenti somme ammontanti a complessivi, un milione e 800000 euro circa.
Discendenti un milione e 800000 euro circa discendenti da un lodo arbitrale, lodo arbitrale è praticamente una sorta di sentenza pronunciata in sede, appunto.
Diversa da quella giurisdizionale, ma con valenza analoga, identica a quella giurisdizionale, su una controversia controversia che nacque nel 2000, credo, è 8 fra il nostro Comune, appunto, è la società, relativamente al rimborso di somme anticipate dal nostro Comune per lo svolgimento del servizio di igiene urbana nell' anno 2003 nonché negli anni successivi per le anticipazioni delle retribuzioni dei nostri operatori ecologici che erano.
Comandati anziché erano assunti dalla società e N 1 e che però non venivano pagati e quindi volta per volta svolgere un. Il servizio aspettavano mesi e mesi per ricevere le retribuzioni che poi regolarmente, con molte virgolette, irregolarmente invece il Comune a dover pagare anziché la società d' ambito.
Nacque.
Buonasera Sindaco, buonasera, buonasera, signori, nacque quindi questo contenzioso che all' esito ci vide.
Vittoriosi e conseguiremmo una pronuncia favorevole per circa un milione e 800000 o meno, un milione e 500000 euro cui si aggiunsero altri crediti discendenti da altre Regioni di credito sempre connesse al servizio di igiene urbana.
Il Comune ha intrapreso una esecuzione, come lei miriade, di esecuzioni che sono state intraprese nei confronti di Enna e uno per il recupero di questo credito se, nonché con la sentenza numero 4 del 2019, il, la società fu dichiarata fallita e quindi tutte le esecuzioni subirono ex lege una interruzione automatica e quindi tutti i creditori tra cui il Comune di Nicosia dovettero ricorrere alla formulazione di istanza di ammissione al passivo.
Il Comune quindi, si insinua al passivo fallimentare di EnnaEuno e viene ammesso per l' intero importo, la nostra Richie ora la prendo alla lontana, perché è importante capire il perché noi abbiamo ritenuto di fare questa opposizione e perché l' opposizione è stata rigettata.
Come sapete, la società, il fallimento EnnaEuno réclame ritiene di essere creditore nei confronti di tutti i Comuni soci dell' ATO.
Per ragioni creditorie, varie e molteplici, fra queste c'è, per esempio, quei famosi 200000 piuttosto che 100000, piuttosto che 180000 euro che ogni anno i Comuni, almeno il nostro Comune delegava sul piano tecnico che lato formulava e dico dei numeri più o meno aderenti alla realtà del della nostra consiliatura delle nostre consiliature dai due milioni e 100002 milioni e 200000 che portava,
Gli è i Consigli comunali, gliene riconoscevano circa un milione e 8850 mila.
Queste partite creditorie, che EnnaEuno ritiene di vantare nei confronti dei diversi comuni, tra cui Nicosia, sono state oggetto di una diffida nei nostri confronti, ovviamente ci siamo noi adesso è a questo Comune, a questa Amministrazione che si rivolge.
La montagna, la, la immensa mole di debiti di Enna e uno in ogni caso, in qualche modo andrà ripianata e.
Dico non ci vuole molto a capire che qualcuno, non avendo EnnaEuno un attivo a cui attingere per no, per fare fronte a questi debiti, qualcuno prima o poi verrà chiederne conto a tutti i Comuni soci dell' ATO e questa è ineluttabile, quindi si confiderà domani in un intervento della Regione o chissà di quale altro soggetto, ma Co.
Di una.
Non lo so io, la premonizione mia è brutta e di tutta la Giunta e perché per questo ci siamo preoccupati di chiedere l' ammissione al passivo per questo nostro credito.
E chiederlo in via privilegiata, che significa privilegiata, quindi ora mi avvicino per gradi all' oggetto del debito fuori bilancio, perché voglio che il Consiglio comunale lo sappia il sindaco, l' intera Amministrazione vuole che il Consiglio comunale sappia di cosa stiamo parlando, magari lo sapete meglio di me io magari lo ribadisco,
Quando un soggetto creditore di un altro che viene dichiarato fallito fa istanza per essere ammesso al fine al passivo fallimentare e quindi partecipare, quando domani ci sarà una ripartizione dell' attivo che si vende qualcosa e quindi si pagano i creditori per essere chiari.
Può essere ammesso con ranghi, si dice diverso, cioè che rango chirografario che quell' ordinario, quello di tutto, c'è il rango privilegiato, che rango ipotecario ipotecario è quello che ha una garanzia, appunto, di livello ipotecario e si scrive su un bene immobile al momento in cui si vende quel bene immobile il primo a essere soddisfatto del creditore ipotecario poi ci sono i privilegi,
Generali speciali va beh, non è il caso qui di starna discutere i crediti tributari sono assistiti da privilegio generale sui beni mobili,
Che significa significa che, al momento in cui si vanno a liquidare i crediti e i beni mobili del fallito, prima di tutto se vanno a soddisfare i creditori privilegiati, siccome il credito tributario per crediti di enti locali per tributi e tasse locali, tariffe eccetera è un credito di questa natura noi abbiamo chiesto al Comune di Nicosia ha chiesto di essere ammesso al passivo fallimentare al privilegio per un milione e 500000 al chirografo io li arrotondo, non mi ricordo i numeri precisi, ovviamente, al chirografo per il restante 300000 euro circa.
No, perché una era sicuramente tributaria e quindi aveva diritto a essere ammesso al passivo fallimentare col privilegio, l' altra era chirografario ordinario, diciamo.
Ora questo perché allora andiamo a cosa ha fatto, come funziona al fallimento, tu chiedi al giudice delegato, tramite il curatore fallimentare che ti ammettono col privilegio piuttosto che al chirografo, il curatore fa la sua proposta al giudice delegato e il giudice delegato dice sì, privilegio no privilegio oppure una parte sì e una parte no oppure nulla nel nostro caso.
Nel nel nostro caso, ci ammette per l' intera cifra, quindi per l' intero credito, due milioni e 800000 euro sempre circa.
Ma assolutamente al chirografo, cioè nega la natura privilegiata del nostro credito, nega la natura tributaria del nostro credito.
Il curatore e poi il giudice delegato, perché quando fa lo stato passivo lo stato passivo è la l' elencazione, la rappresentazione ragionata di tutti i debiti che vanno pagati, oh oh, ora ci vorrei arrivare con il decreto poi finale perché,
A quel punto il decreto che dichiara esecutivo lo stato passivo, i creditori quindi anche noi possono o accettarlo oppure fare opposizione, insistendo come nel nostro caso, per la declaratoria della spettanza del privilegio.
Ci siamo.
Lungamente Poste lungamente posta la questione se fosse il caso o meno di andare all' impugnazione all' opposizione.
Allora qui qualcuno più attento mi chiederà, dice, ma che ti cambia alla fine Senna e uno non ha nulla.
No, cioè se non ha niente Cama pigliare dice giustamente il dottor Li Volsi, non è del tutto così perché in quei crediti che domani Enna è uno vanterà.
Che siamo noi a doppio binario, quindi avere il privilegio è importante e quindi per noi.
È una responsabilità importante, gravoso ritenere di rinunciare a un privilegio così senza neanche provarci, perché si tratta di un milione e 500000 euro dei soldi del Comune di Nicosia.
Quindi abbiamo ri, abbiamo ritenuto previa consultazione col nostro avvocato, l' avvocato Giovanni Passamonte di proporre opposizione.
Allora, chiunque si chiederà diceva come scusami se sono se tali e quindi a una Tour la natura non tributaria, no però di tariffa per i rifiuti solidi urbani, come fanno a negarsi la natura tributaria e quindi non a metterti non a metterti al privilegio la ragione con moltissime virgolette semplice cioè è molto complessa nella sua apparente semplicità o viceversa se preferite, perché perché il privilegio sicuramente riguarda il credito dell' ente locale nei confronti del cittadino, perché non c'è dubbio che quello che il cittadino paga all' ente locale piuttosto che direttamente a in euro o oggi a ai Allaro?
Ha natura tributaria, viceversa, il giudice delegato ha ritenuto che, una volta che quei soldi,
Proveniente dalle tariffe pagate dai cittadini, confluivano nelle casse di EnnaEuno.
Per ritornare come rimborso delle anticipazioni fatte dal Comune di Nicosia al Comune di Nicosia perdessero la natura tributaria.
Ammette lasciata.
Allora, a quel punto, in tutta franchezza, non ci siamo sentiti.
Come dire sereni di accettare questo pronunciamento del giudice delegato dicono quantomeno proviamo in sede di opposizione allo stato passivo, opponiamoci e proviamo a non perdere questo privilegio.
È stato adottato qui e quindi abbiamo dato l' incarico al nostro legale che con un' attenzione molto molto puntigliosa lo voglio dire e ci ha difesi e ha presentato opposizione, ma il tribunale di Enna o il decreto che ci condanna alle spese ha rigettato, abbiamo assunto nuovo parere dal nostro avvocato che ci ha detto guardate,
Potete anche proporre ricorso per Cassazione è stato molto, secondo me, coscienzioso e serio.
Badate che corretta anche il rischio di non superare il vaglio di ammissibilità e prendere una sonora condanna alle spese, da qui, quindi la decisione dell' Amministrazione di non ricorrere ulteriormente contro questa questo decreto e andare al pagamento delle spese di lite che ci sono state liquidate a carico e che sono alla vostra attenzione per il riconoscimento del debito fuori bilancio.
11594 e 0 2.
È una causa da da un milione e 500000 euro.
E ribadisco, il credito di un milione e 800000 euro rimane acquisito allo stato passivo del fallimento.
Ha terminato Consigliere Assessore.
Sì.
Assessore Castrogiovanni ha terminato okay, grazie 1000, non so se ci sono interventi da parte dei Consiglieri.
Sì, il punto è munito di pareri tecnico contabile e dei Revisori assolutamente sì.
Sì, sì, sì, no, il parere del revisore è favorevole, va bene, quindi la proposta è quella di per le motivazioni indicate dall' Assessore Castrogiovanni di riconoscere il debito fuori bilancio pari all' importo del 10594,02, chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi chi si astiene anzi una mano.
Tutti favorevoli, tranne il Consigliere Li Volsi Giacobbe Scavuzzo Spedale Messina.
Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo come sopra.
Non mi ricordo.
Passiamo alla trattazione dell' ottavo punto all' ordine del giorno.
La sentenza numero 3547 del 2020 del TAR di Catania, notificato 07/01/2021, al riconoscimento del debito fuori bilancio, consigliere scusate,
Relazione nuovamente sul punto l' Assessore Castrogiovanni, grazie.
Prego.
Provo a essere ordinato e qui forse risulta un po' più difficile esserlo.
Ha ragione.
Stringo, ma partiamo dal 1995.
Prego, Assessore, Consigliere, scusate allora.
È una sentenza del TAR di Catania, allora la vicenda nasce nasce dal diniego di una concessione edilizia.
E richiesta da un cittadino proprietario di un fondo in contrada Fiumetorto, dove adesso sorge il centro sportivo polivalente.
Il quale nel 1995 fece istanza per.
Per concessione edilizia per un fabbricato per esigenza, habitat fine, finalità abitative e agricole e uso rurale.
Che venne denegata in quanto la particella, le particelle oggetto dell' intervento erano già destinatario di un progetto di un impianto sportivo.
Un attimo.
Prego il ricorrente nell' impugnare questa questo diniego affermò che i vincoli erano fossero già decaduti e quindi, la illegittimità del diniego fatto è che successivamente, perché all' occupazione d' urgenza non si fece il luogo perché scadono i termini?
Furono rinnovati gli atti amministrativi e si procedette con la occupazione d' urgenza e la procedura espropriativa andò avanti, tant' è che oggi vedete l' opera appunto realizzata.
Questo.
Questo provvedimento.
Impugnato cioè il diniego della concessione edilizia.
Venne deciso con sentenza del TAR dell' anno 2001.
Che annullò il diniego che diede ragione al cittadino che aveva fatto istanza di concessione edilizia il Comune di Nicosia nel 2001 propose appello.
Appello che però venne poi dichiarato perento perché il Comune non lo coltivò.
Per vicende varie, tra cui io ho visto corrispondenza che invita l' avvocato invitava il Sindaco a portarsi presso lo studio per firmare il mandato, perché era il periodo in cui vi fu quella, come dire quella specie di rivitalizzazione del tutti i procedimenti giudiziari amministrativi che davanti al TAR e occorreva fare una dichiarazione di interesse alla causa perché diversamente il procedimento andava perdendo il nostro andò perendo perché il Comune non diede questo atto d' impulso.
E quindi il la soccombenza del Comune di Nicosia sul punto divenne definitiva.
Sulla scorta di questa definitività, cioè di questa pronuncia del TAR che diceva signori, la concessione edilizia il diniego della concessione edilizia al signore di contrada Fiumetorto è illegittima.
Sulla base di questo, il cittadino propose ricorso per il risarcimento del danno.
Nel 2001.
Successiva che ha chiaramente no quando è stato dichiarato, per.
Con questo secondo ricorso che porta il numero.
No.
1990 numero qua 4095 del 99. Il cittadino chiede il risarcimento del danno da commisurare all' utilità, che avrebbe ritratto alla stregua del valore commerciale che avrebbe realizzato con quell' immobile ritratto sulla stregua del canone locativo ideale.
Potenziale meglio tant' è che il.
TAR nel nominare un verificatore a assegna il quesito è il verificatore. Grazie alle difese del Comune di Nicosia, riesce ad accertare che il danno, alla fine del vapor valore locativo, è relativo solo al periodo di 12 mesi, cioè da quando avrebbe realizzato l' opera a quando poi si verificò l' occupazione da parte del Comune in esito alle procedure amministrative di esproprio per la realizzazione dell' opera pubblica. In buona sostanza, il risarcimento del danno.
A cui veniamo con condannati ammonta a 390 euro al mese che il canone locativo per la durata di 12 mesi, ridotto del 5% in relazione all' ipotetico deterioramento fisico del bene, pertanto siamo condannati a pagare i 390 euro meno il 5% per 12 mensilità più le spese legali,
Questo per il complessivo ammontare di euro 12227 e 96.
Sì, somme che si può ragionevolmente ritenere che non avremmo pagato qualora avessimo coltivato l' atto di appello nel 2001 e il cittadino, qualora fossimo risultati vittoriosi in appello, non avrebbe potuto esperire questa azione di risarcimento danni.
Grazie alla quale, tutto sommato, tutto sommato, se la vogliamo dire, non ci è andata neanche malissimo, se vogliamo.
Di cronaca, grazie grazie all' ingegnere, teste che il nostro consulente di parte perché il consulente, il verificatore nominato dal TAR era partito con una cifra molto alta, ingegnere testa insieme all' Ufficio hanno fatto un' approfondita istruttoria anche sulla regolarità della del progetto sulla destinazione d' uso insomma su tutta una serie di elementi che poi valutate dal CTU sono arrivati a quel risarcimento di soli 3000 euro.
Grazie Assessore. Castrogiovanni Gemmellaro. Se non ci sono interventi, passerei alla votazione, quindi la proposta è quella.
Per le premesse per la motivazione, per di cui in premessa è che ha ampiamente descritto l' Assessore Castrogiovanni di riconoscere il debito fuori bilancio pari all' importo di 12227,97, somma ottenuta in questo modo 4446 per canone locativo 2918,24 per spese legali e 4867,73 per le spese di respingere verificatore chi è favorevole rimanga seduto chi è contrario si alzi chi si astiene alzi una mano,
I pareri ci sono tutti sì nuovamente contrari, consigliere rivolsi Giacobbe Scavuzzo Spedale, Messina.
Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo, immagino come sopra.
Passiamo alla trattazione del punto numero 9 all' ordine del giorno Atto di precetto promosso da Raspanti, Michele Picone Rosa, riconoscimento, debito, fuori bilancio relazione nuovamente l' Assessore Castrogiovanni, prego.
E allora anche qui si tratta il riconoscimento di un debito derivante da provvedimento giudiziale è un' ordinanza del Tribunale di Enna resa in un ricorso per reintegra in possesso, in buona sostanza i signori ricorrenti.
Coniugi agiscono per essere reintegrati nel possesso di una sorta di di scarrozzare in calcestruzzo realizzato.
Malamente, sulla strada comunale che conduce da via San Simone conduce a Santa Maria Maggiore e che peraltro, però, era l' unico modo per consentire a questi signori di raggiungere il proprio fondo, cos' era successo nella realtà, cioè lo spoglio è un atto diciamo fatto violentemente si dice dal punto di vista giuridico violenza nel senso che è fatto all' insaputa o contro la volontà di chi lo subisce in buona sostanza si verificava all' altezza di questa opera. In pratica questo signore aveva ostruito alcune tone.
Quindi, in occasione delle abbondanti piogge, a cui oramai ci stiamo abituando, l' acqua che doveva avere la propria sede naturale in questo Comune tone fuoriusciva, invadeva la sede stradale e trascinava tutti i detriti che portava giù da da Santa Maria Maggiore, insomma da di lavava da da dalle coste e li portava in mezzo alla strada con rischi per l' incolumità per cui l' ufficio tecnico in via d' urgenza,
E probabilmente non avendo neanche notizie che si trattasse di un' opera che consentiva a sé persone di raggiungere il loro fondo a demolito quel cuneo tone, ripristinando il normale deflusso delle acque. I signori ricorrenti si sono rivolti al giudice per ottenere una tutela cautelare, tutela, cautelare, che non va a approfondire le ragioni dell' uno o dell' altro, è una tutela e un tipo di tutela. Questo procedimento, che bada solo sul fatto che era il possesso che il giudice è chiamato a rispondere alla domanda, c' era il possesso di questo scivolo. Sì, no, la risposta era, sì, ergo, va demolito. Pertanto nelle vie ordinarie dovremmo nuovamente riprendere il procedimento. è rifare il cuneo tone.
Possibilmente ostacolando il passaggio del signore, perché prima di tutto viene il deflusso delle acque e vedendo di conciliare entrambe entrambe le posizioni altrettanto meritevoli di tutela.
Quello che è successo molto, probabilmente un difetto di comunicazione, perché i cittadini che prestavano per perché venisse ripristinata la sicurezza non hanno messo in conto adeguatamente qual era la situazione, quindi l' ufficio ha ritenuto di non ledere nessun diritto come invece a torto secondo me è stato ritenuto dal dal giudice tant' è che siamo giunti a questa a questo tipo di provvedimento che ordina la riduzione in pristino riduzione in pristino che però in ogni caso dovrà essere conciliata con la sicurezza e col ripristino del deflusso delle acque. Pertanto il giudice qui ci condanna a pagare le spese.
Nella misura di 1183 euro più accessori.
1183 euro più spese generali, Iva e Cassa e poi i diritti del precetto che portano a complessivi 2232 e 11 più 300 euro, che sono le spese del CTU del perito.
Grazie Assessore.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Giacobbe, prego.
Allora io questo ieri sera avevo anticipato la mia dichiarazione, se lo può verbalizzare, dottoressa è questa, io chiedo che prima di procedere ad un' eventuale e lavoro che va fatto così come disposto dal tribunale e si procede ad una verifica dell' intervento e dei termini dell' intervento della ditta che ha effettuato l' intervento per conto del Comune perché è vero che chiaramente c'è stato certamente un difetto di comunicazione, tant' è che il Comune non si è costituito e ha fatto bene a non costituirsi perché i signori avevano tentato per le vie bonarie di ottenere il ripristino del loro legittimo diritto a poter accedere sul fondo. Lì la vicenda, perché io chiedo questa approfondita analisi lì la vicenda va analizzata nel contesto delle opere e di.
Urbanistica che sono state autorizzate a suo tempo, e io ricordo perfettamente Assessore perché ero presente in questo Consiglio comunale che più volte abbiamo sollecitato e ho sollecitato in quella zona che le opere di urbanizzazione fossero attentamente vagliate, perché è un grosso pericolo quello che sottolinea lei, cioè le acque e, chiaramente, la precipitazione meteorica delle acque dico.
Un ottimo.
Prego di questi fabbricati che per capirci ci troviamo nella zona della costruzione del Villaggio Primo Sole che, come amo dire sempre io, il solo lo vede e che si chiama I sole, perché lo vede una volta e basta primo il primo della giornata e poi non lo vede più e quindi lì va messa sicuramente in sicurezza non solo eh sì, perché per 200 anni lì non c' ha costruito mai nessuno e c'è un motivo, quello non è una zona dove edificare, comunque lasciamo perdere, c'è stato un morto,
C'è stato un morto a tutta una serie di situazioni, comunque è la mia dichiarazione è questa io chiedo che prima di tutto venga verificato in che termini è stato fatto l' intervento da parte del Comune e che chiaramente la ditta che ha provveduto ad effettuare il proprio intervento se l' ha effettuato nei termini dell' indicazione del Comune allora sia inventata da un eventuale pagamento, ma se non è stato così e lo ha effettuato motu proprio, cioè non seguendo le indicazioni del dirigente dell' ufficio del Comune, provvediamo a fare questo ripristino facendo che lo pagare dalla ditta. Altra considerazione importante è che noi chiaramente dobbiamo ottemperare e mi piace molto che l' assessore ha maturato la propria riflessione saggia.
Che in quella zona valgano contemperate entrambe le esigenze e se in quel progetto faraonico mancano ancora delle opere di urbanizzazione o completamento di quelle iniziate in particolar modo la regimentazione delle acque,
O la successiva canalizzazione delle acque venga effettuato, perché non si può solo ottenere ed accettare qualche piccolo interventino, collocando qualche paperella in cambio delle opere di urbanizzazione o altro che non siano in sicurezza, perché io ricordo a me stesso che sempre in quella zona, a causa della non regimentazione di queste acque meteoriche, c'è stato per diversi anni un problema serio al contenimento del terreno che tra l' altro è di nostra proprietà. E poi il Comune ha fatto un intervento da me più volte sollecitato, ma ha fatto bene per mettere in sicurezza quel tratto di muro e di questo io do atto all' Amministrazione Bonelli. Però chiaramente, se non eliminiamo il problema a monte di questa canalizzazione delle acque, noi rischiamo di vanificare i lavori fatti a valle.
Grazie, Consigliere, Giacobbe.
Se non ci sono altri interventi, anche questo debito fuori bilancio è munito di tutti i pareri che sono favorevoli, quindi passare alla votazione della proposta è quella per le motivazioni di cui in premessa è indicata dall' assessore Castrogiovanni di riconoscere il debito fuori bilancio pari all' importo di 2232,11 euro chi è favorevole rimanga seduto chi è contrario si alzi chi si astiene, alzi la mano tutti favorevoli tranne il Consigliere Li Volsi Giacobbe Scavuzzo Ospedale Messina,
Direi di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo, immagino come sopra.
Ha richiesto la parola il consigliere Bonelli, prego, grazie Presidente, dato che non ci sono i pareri dei revisori dei conti per gli altri debiti fuori bilancio, chiedo il rinvio del Consiglio comunale al martedì 28 alle ore 20. Grazie Presidente, grazie consigliere Bonelli,
Votiamo quindi la proposta del consigliere Bonelli di rinviare.
Tramonte, oltretutto sto feste.
Quindi passiamo.
Siamo scusate, passiamo alla votazione della proposta del consigliere Bonelli.
Di rinviare Consigliere, scusate,
Di rinviare il Consiglio comunale per i punti rimanenti a martedì prossimo, ore 20, chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi chi si astiene azione umana.
Tutti favorevoli, Consiglio rinviato a martedì prossimo, ore 20, grazie a tutti e buona serata.