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C.c. Montichiari del 2.4.2025, ore 20.00
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Revisione
Chiedo ai consiglieri di loggarsi.
Buonasera diamo inizio alla seduta del Consiglio comunale del 2 aprile 2025.
Invito il Segretario comunale, dottoressa Angela Maria Russo, ad effettuare l'appello diritto per verificare la presenza del numero legale.
Buonasera, Togni De Angeli dell'aglio spagnoli, Castelletti Bianchi, Leopardi, gamberoni, Presidente pizzaioli.
Carzeri, assente, giustificata, vitale Morandi Danzi, assente giustificato, Mancini.
Fraccaro, Di Pietro Mirto, assente giustificato.
Assessore Bonometti, assessore Lanfranchi, assessore Gardoni, Assessore Tiraboschi, Assessore Barone.
Prego, Presidente,
Dichiaro aperto il Consiglio di oggi.
Passiamo al primo punto all'ordine del giorno avente ad oggetto approvazione del regolamento sul funzionamento e la disciplina della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo passo la parola al Sindaco per l'illustrazione dell'argomento.
Buona sera a tutti, come già illustrato in nelle Commissioni.
Competenti la proposta di delibera che arriva stasera in Consiglio comunale tratta dell'approvazione del regolamento sul funzionamento e la disciplina della Commissione comunale di vigilanza sui punti sui locali di pubblico spettacolo questa è una Commissione che già da tempo sarebbe stata istituita, appunto da legge, e già da tempo la prefettura chiede a tutti i Comuni e in particolar modo al Comune di Montichiari appunto di d'istituire, diciamo che senza entrare troppo nel dettaglio perché è già stato comunque specificato in Commissione ci sono una serie di.
Di in di locali o di eventi per i quali è richiesta la Commissione, appunto, di pubblico spettacolo, ne cito solamente alcuni teatri cinema con capienza fino a 1.300 persone, sale da ballo discoteche con capienza fino a 5.000 persone, teatri, tenda con capienza fino a 5.000 persone locali, gli impianti adibiti al pubblico spettacolo di intrattenimento, ad esempio i concerti spettacoli d'arte varie, con capienza fino a 5.000 spettatori, circhi ed altri spettacoli viaggianti con Kappas che con capienza fino al 1.300 persone, ai luoghi destinati spettacoli viaggianti con capienza fino a 1.300 persone, impianti sportivi in genere dotati di attrezzatura per lo stazionamento degli spettatori, con capienza fino a 5.000 persone, piscine pubbliche o private anche prive di strutture per il pubblico spettacolo a condizione che sia possibile l'accesso libero a qualsiasi persona a conoscenza del pagamento del biglietto con capienza fino a 5.000 persone.
E anche altre tipologie, appunto di eventi o locali per il pubblico spettacolo. La Commissione si tratterebbe appunto di realizzare questa Commissione a livello comunale. Oltre al Comune, ci saranno i rappresentanti da parte, ad esempio, dei Vigili del fuoco, un esperto in elettrotecnica, un tecnico per abilitato competente in materia di impatto acustico e ambientale. La parte dell'ATS e quindi, appunto l'articolo 3 va a normare quella che è la composizione e la nomina e la durata in carica di questa Commissione, oltremodo da una cosa anche importante al fine di tenere calmierati quelli che sono i prezzi dei professionisti che saranno chiamati.
Dà mandato poi alla Giunta di determinare quelli che sono, diciamo così li chiamano i gettoni di presenza di questi tecnici che saranno presenti tutti gli altri spettacoli rispetto a quelli che ho menzionato prima, con capacità superiore e per alcune tipologie. In particolare, invece, si farà riferimento nuovamente alla Commissione di Vigilanza spettacolo presieduta dalla dalla prefettura. Ecco, siamo uno degli ultimi Comuni, forse che dobbiamo appunto istituire questa questa Commissione? Ci sono stati vari motivi per cui non è stata non è stata fatta prima uno. Uno di questi anche diciamo così, un costo, un re, una questione relativa a quelli che sono i costi.
Giusto.
Giusto per darvi un numero, così ho chiesto sicurezza oggi a al nostro funzionario Marion Raven oldi lo scorso anno son stati fatti solamente due eventi che son stati soggetti a questa a questa Commissione, quindi per darvi anche l'ordine di idee comunque del carico di lavoro, certo che 2 e 20 fatto in una Commissione comunale un discorso 2 e 20 del Comune di Montichiari più tutti gli altri che invece è dovessero essere a carico della Prefettura vuol dire per la Prefettura sobbarcarsi di molto lavoro.
Dichiaro aperta la discussione.
Ci sono interventi per le dichiarazioni di voto?
Invito i consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
14 favorevoli.
La delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
Chi manca?
De Angeli.
Mancano ancora due.
No, sono 12 e mancano due.
Economia.
No scusa perché prima erano 14.
Perfetto.
Per l'immediata eseguibilità favorevoli, 14 l'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno avente ad oggetto variazione al Bilancio di previsione Finanziario 2025 2027, articolo 175, comma del decreto legislativo numero 267 2000 passo la parola al Sindaco per l'illustrazione dell'argomento.
Sì, anche questo, ovviamente, come tutti gli altri, ma ci tengo sempre sottolinearlo argomento passato già al vaglio di quella che è la Commissione, con la presentazione da parte del dottor Chiari la variazione relativa alla sola spesa corrente, in quanto risulta necessario aggiornare alcune risorse da destinarsi ai servizi in ambito sociale sulla base delle ultime comunicazioni pervenute, inoltre, in questa variazione si prende anche l'occasione di introdurre il contributo alla finanza pubblica da parte degli enti territoriali per il 2025 e 26 e 27, che per il Comune di Montichiari ammonta a circa 40.000 euro per il 2025 e mentre per le altre annualità successive 80.000 euro.
Le maggiori entrate sono il Fondo di solidarietà comunale pari a 40.000 euro, e lascio perdere quelli che sono i rotti, i consiglieri comunali che l'hanno già nella documentazione che è pervenuta. Fondo di solidarietà comunale 2026 e 80.000 euro, Fondo di solidarietà comunale per il 2027 80.000 euro contributo da parte della Regione per anziani pari a più 13.000 euro contributo regge regionale legge 3 2 8 più 480.000 euro contributo della Provincia per alunni disabili, più 50.000 euro, trasferimenti da altri Comuni aderenti all'accordo di programma, più 40.000 euro fitti alloggi residenziale pubblica più 10.000 euro, rimborso spese inquilini per gli alloggi ERP, più 27.000 euro.
Le maggiori spese sono quindi spese per l'assistenza scolastica che aumentano di 10.000 euro.
Interventi per l'accordo di programma legge tra i due otto più 610.000 euro Fondo obiettivi finanza pubblica 2025 e 40 più 40.000 euro, Fondo obiettivi di finanza pubblica, 2026 più 80.000 euro, fondi obiettivi, finanza pubblica più dal 2027 più 80.000 euro. Questi, di fatto, sono soldi dei trasferimenti da parte dello Stato che iscriviamo comunque a bilancio, ma che non possiamo spendere durante l'anno. 2025 e sui 40.000 mila euro, ma potremmo andare a spendere invece nell'anno 2026. Questo serve allo Stato al fine di dimostrare quello che è il rispetto del Patto di stabilità. Sono semplicemente questioni puramente a carattere contabile.
Dichiaro aperta la discussione.
Passo la parola al consigliere Fraccaro, Mario sì, grazie Presidente, grazie Sindaco.
Ma intervengo solo per sottolineare ancora una volta come, al di là dei tecnicismi che ci portano ad approvare solo ora le nuove entrate, queste ultime siano indirizzati al comparto dei servizi sociali, che si dimostra cruciale per garantire gli standard di welfare centrato sui bisogni delle fasce più deboli delle popolazioni della popolazione di Montichiari, in particolare le persone fragili disabili, gli anziani, in particolare, i fondi sono per la maggior parte erogati dalla legge. 328 del 2000 che la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi sociali e la legge Turco e i fondi assommano a circa 520.000 euro. Quindi fa la parte del leone. Per quanto riguarda la variazione di bilancio, questa legge, finalizzata a promuovere gli interventi sociali, soprattutto degli enti locali e assistenziali e sociosanitari, che garantiscono veramente ho po' dovrebbero garantire un aiuto concreto alle persone, alle famiglie in difficoltà. Sappiamo come oggi queste risorse siano assolutamente prioritarie.
Non a caso tutte le variazioni di bilancio che abbiamo approvato e sono variazioni che in parte sono sempre determinate da entrate per fronteggiare queste situazioni e ai Comuni sono demandate le funzioni riguardanti gli interventi sociali a livello locale e vengono attribuite sempre i Comuni sempre dalla legge. 328, che è una legge fondamentale di riferimento. Le progettazioni per realizzare gli interventi attraverso i famosi piani di zona di cui poi,
Ci occuperemo nel seguito del Consiglio comunale che il Piano di zona è un piano che prevede i servizi sociali in rete è costituito dall'insieme dei soggetti pubblici e privati.
Ovviamente poi, magari approfondiremo meglio questo aspetto della circolarità degli interventi. Grazie.
Ci sono interventi per la dichiarazione di voto?
Invito i consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
10 favorevoli e 4 astenuti.
La delibera è approvata.
Per l'immediata eseguibilità.
10 favorevoli e 4 astenuti, l'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al terzo punto, all'ordine del giorno avente ad oggetto.
Approvazione, convenzione ai sensi dell'articolo 30 del decreto legislativo 18 8 2000 numero 267 fra la Provincia di Brescia e dei comuni aderenti per l'istituzione del Comitato dei garanti, in forma associata, di cui l'articolo 50 del CCNL dell'area delle funzioni locali per il triennio 2016 2018 sottoscritto il 17 dicembre 2021. Passo la parola al Segretario Generale per l'illustrazione dell'argomento.
Buonasera il comune di Montichiari, un Comune con diligenza e quindi, essendo un Comune con diligenza alla necessità, anzi l'obbligo, di istituire il Comitato dei garanti con la Pro per quando ci sono delle violazioni del sanzioni disciplinari e anziché istituirlo in maniera univoca, esiste e si è stabilito di fare una convenzione con la Provincia di Brescia. In questo modo abbiamo un risparmio sicuramente di spese. Il Comitato dei garanti, come avete potuto vedere nella convenzione allegata, è composto da un avvocato di cui due avvocati, uno in qualità di componente effettivo e uno in qualità di componente supplente due commercialisti esperti, anche questo un in qualità di componente effettivo un in qualità di componente supplente, e due dirigenti degli enti convenzionati, anche questo uno in qualità di componente effettivo e uno in qualità di componente supplente, quindi, viene gestito tutta la provincia di Brescia. La spesa sarà sostenuta solo qualora ci sia la necessità di avvalersi del Comitato dei garanti. Tutto qui.
Dichiaro aperta la discussione.
Ci sono interventi sulle dichiarazioni di voto, allora invito i Consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
14 favorevoli.
La delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
Mancano tre.
Chi manca, ne mancano due.
Eh.
Sindaco.
14 favorevoli, l'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al quarto punto, all'ordine del giorno avente ad oggetto acquisizione al patrimonio comunale dell'immobile, ubicato in Montichiari in via Trieste numero 59 determinazioni passo la parola all'assessore Lanfranchi, per l'illustrazione dell'argomento.
Buona serata a tutti una buona serata, lo vedremo al termine di questa serata allora, per quanto che sia buona per quanto riguarda l'argomento e per fortuna, diciamo, siamo riusciti a trovare la un immobile, a mio giudizio ideale, che è collegato al Duc distretto urbano del commercio quindi quel progetto molto importante per quanto riguarda il nostro commercio.
E sapete che sono un bando, qui abbiamo sostanzialmente partecipato ancora nel primo nel 2020 e abbiamo già avuto un primo bando, questo secondo bando quindi con distribuzione dei contributi ai nostri commercianti, anche con tutta una serie di contributi che son stati finanziati dalla Regione, al fine diciamo di adeguare e rendere diciamo il nostro Paese più propenso proprio per le attività commerciali, tipo manifestazioni qui in quest'ottica anche per.
Acquisire quell'eccellenza perché la Regione nell'ambito fa delle differenziazioni, quindi l'eccellenza significa che un progetto che ha raggiunto il massimo dei voti quindi ottiene la maggior contribuzione possibile. È proprio anche in relazione alla promozione che verrà eventualmente fatta e abbiamo previsto anche all'acquisto di un eventuali immobili ad hoc per i commercio. Come ho detto, non è stato facile la ricerca di un immobile perché sostanzialmente ritenevamo di.
E fosse anche vicino alla nostra sede comunale. È proprio per queste situazioni l'abbiamo trovato e come vedete, nella perizia di stima avete avuto la valutazione economica e sostanzialmente tenendo presente che ha fatto una valutazione, come potete notare, nella.
Parte del perito che un geometra e che è stato appunto Treccani hacker Yakir, che avete avuto fa una valutazione comparata dei prezzi e sostanzialmente ha raggiunto una media, la media che ha dato sostanzialmente tenendo in considerazione i metri quadrati 134,88 complessivi diciamo del negozio, che si compone di una parte adibita all'esterno e poi c'è anche un interrato come deposito e così via. Quindi è arrivato ad una valutazione sui 188.000 tenete presente, come è stato relazionato,
Che c'erano a disposizione i 200.000 euro in quota, diciamo finanziata dalla Regione. Per questo obiettivo, quindi i 188.000 poi in sede di trattative e gli uffici siamo arrivati un 185.000 e naturalmente questo ci permetterà anche di magari fare quel piccoli adeguamenti alla ai locali per renderlo funzionale, proprio per gli obiettivi che abbiamo intenzione di fare ciò che sarebbero sempre collegati ad una promozione delle nostre attività commerciali. Sapete come è importante, e lo abbiamo dimostrato già in questi anni e creare quel circuito virtuoso, prendendo a lezione Bauman, per cui spesse volte il consumatore lo attrae anzi.
Lo attrae attraverso iniziative, eventi, turismo, facendo vedere la bellezza artistica della nostra città, ed ecco allora anche l'intenzione di avere come mai tutte le città hanno un ufficio sostanzialmente esterno, quindi non interno sostanzialmente alla casa comunale che promuovere a questa queste situazioni e quindi nella relazione penso che l'ha detto Letta e penso che sia una cosa molto bella per Montichiari per il nostro commercio grazie.
Dichiaro aperta la discussione.
Ci sono interventi per la dichiarazione di voto, no, quindi invito i consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
11 favorevoli e 3 astenuti.
La delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
11 favorevoli e 3 astenuti.
L'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al quinto punto all'ordine del giorno avente ad oggetto Convenzione per la gestione in forma associata del sistema bibliotecario intercomunale Brescia Est fra i comuni di Acquafredda Bedizzole, Borgosatollo, Botticino, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Castenedolo, Desenzano del Garda Ghedi Lonato del Garda Mazzano Montichiari Montirone, Nuvolento, Nuvolera Pozzolengo, Prevalle Remedello, Rezzato, capofila, San Zeno, Naviglio Sirmione e Visano passo la parola all'assessore Barone per l'illustrazione dell'argomento.
Grazie Presidente e buonasera, allora, essenzialmente in realtà questa convenzione non apporta particolari modifiche alla convenzione antecedente, che era quella che era entrato in vigore il 1 gennaio 2017, quindi diciamo che specificherò i punti leggermente cambiati in attuazione anche delle linee guida della Regione Lombardia emanati nel 2024 con provvedimento della Giunta regionale e in attuazione anche dell'istituzione del fondo per la promozione della lettura che è stato istituito nel 2002 il 18 quindi successivamente all'entrata in vigore della convenzione attualmente vigente e che ovviamente decadrà dal 1 gennaio 2026 e,
Anche a seguito della ovviamente, della presenza di un codice deontologico dei dei bibliotecari.
Quindi, innanzitutto all'interno del del primo articolo viene specificato il ruolo del Comune capofila, che è il Comune di Rezzato e del Sindaco del Comune di Rezzato. In qualità di Presidente del sistema. Viene quindi specificato che, sostanzialmente, sussiste un collegamento tra il sistema bibliotecario Brescia Est, che è quello di cui facciamo parte, e il e la rete bibliotecaria bresciana che ovviamente comprende diversi sistemi, diversi sistemi bibliotecari. Di conseguenza, all'interno dell'articolo 3 dell'articolo 5 e vengono riportati gli adeguamenti normativi in relazione proprio all'entrata in vigore delle linee guida del fondo istituito dal Ministero della cultura,
L'entrata in vigore appunto sarà, come dicevo prima, il 1 gennaio 2026 sino al 31 12 del 2035 e.
E in particolare diciamo che lei è stata effettuata una modifica proprio in relazione al cambiamento del numero degli articoli, quindi nulla di sostanziale, ma solo apparentemente formale all'articolo 9 e stand. Essenzialmente viene apportata una leggera modifica in quanto l'aliquota che i Comuni debbono versare è pari ad almeno un euro per abitante fino ai 10.000 abitanti a 0,71 centesimi per abitante per la frazione compresa tra 10.001 e 20.000 e 0,61 per la parte eccedente i 20.000 abitanti. Queste semplicemente una leggera modifica apportata e.
Un'ultima modifica. Anche qua diciamo non non di particolare importanza il cambiamento della competenza in caso di controversia.
Volevo semplicemente concludere rinunciando alcuni progetti che vengono messi a frutto dal sistema bibliotecario, in relazione anche ai vari progetti che sono stati previsti per il l'anno 2025, quindi i progetti, luoghi e storie d'acqua, un progetto che è legato sia ad attività di tipo letterario e creativo e anche ludico animativo i progetto le voci di Ygea sto nominando progetti che ovviamente vengono messi in campo a Montichiari ho trattato di quelle diciamo, inerenti al nostro, al nostro, alla nostra città e,
In relazione proprio a.
L'importanza che è stata data all'interno delle linee guida della Regione Lombardia di della formazione dedicata, i bibliotecari sul punto, il sistema bibliotecario di cui facciamo parte, che appunto quello di Brescia Est, ha dedicato una sezione anche alla formazione dedicata ai bibliotecari sul tema oltre che della letteratura per gli adulti anche in relazione alla fascia della terza età. Grazie.
Dichiaro aperta la discussione.
Ci sono dichiarazioni per per il voto, passo la parola al Consigliere Morandi Beatrice.
Non diventa okay, grazie Presidente, no brevemente, per dichiarare che il nostro voto sarà a favore e ne approfittiamo anche per ringraziare certi di interpretare il comune sentire tutto il personale alla biblioteca che da tempo immemore svolgere un gran lavoro per tutta la cittadinanza, per tutte le fasce di età come è stato detto a partire anche dai più piccoli e mettendo in campo un sacco di iniziative valide.
I.
Questo giro.
Anche tutti gli altri.
Invito i consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
14 favorevoli, la delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
14 favorevoli, l'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al sesto punto all'ordine del giorno avente ad oggetto approvazione del Piano di zona 2025 2027 dell'ambito territoriale bassa bresciana orientale passo la parola all'assessore Gardoni, per l'illustrazione dell'argomento.
Ah, no okay, grazie Presidente buonasera a tutti.
Stasera trattiamo il Piano di Zona 2025 2027 e si tratta di un documento molto corposo.
Per il quale vorrei innanzitutto ringraziare il servizio che se ne è occupato, quindi tutti gli uffici del dei servizi sociali, tutti quelli che hanno contribuito alla stesura di questo documento che è, diciamo, il documento portante di tutta l'attività dei servizi sociali per i prossimi tre anni,
È un documento realizzato in coprogrammazione e coprogettazione, è un documento che tiene conto questa volta, a differenza delle precedenti, di una forte integrazione sociosanitaria, cioè si è lavorato in modo interistituzionale per riuscire a raccordare tutti gli attori che partecipano alle attività dei servizi sociali e sociosanitari, quindi ringrazio per il lavoro fatto che non è stato fatto solo dalla nostra struttura, ma da giugno a ottobre dell'anno scorso sono stati realizzati una serie di incontri con la rappresentanza di ATS AST, tutte e due le ASP coinvolte,
Con gli enti del Terzo settore, gli stakeholder, i cittadini, quindi si è arrivati a condividere un percorso che poi ha dato il risultato di quello che vedrete.
Quindi è stato approvato nell'Assemblea dei Sindaci a dicembre del 2024 e tiene conto di quello che è il bisogno del territorio. Essendo un documento d'ambito, tiene conto di tutti e sette i Comuni del nostro ambito. 10 tiene conto di quello che è successo negli anni precedenti e quindi ha dei riflessi che derivano dal periodo di Covid riflessi che derivano dalla situazione economico, sociale e demografica, dalle risorse del PNR che prima non c'erano e ora ci sono e quindi incidono anche profondamente sull'attività che andremo a vedere. È stata in sostanza una lettura continuativa dei bisogni.
È un documento programmatico, discende naturalmente da linee nazionali e regionali, è cospicuo come finanziamento, poi andremo a vedere di quanto si è trattato negli anni precedenti, tenendo conto che in questo momento è in aumento la spesa per i servizi sociali e quindi ci dà la la linea per tutto quello che faremo. Possiamo dire che abbiamo lavorato su alcuni elementi chiave, che sono la consolidazione delle reti. Noi abbiamo sempre lavorato in rete nell'negli ultimi anni e queste reti locali profit e no profit le abbiamo consolidate. In questo documento abbiamo attivato processi di integrazione tra i servizi sociali e sanitari, ed è questa, diciamo, la l'elemento forse più significativo. Abbiamo sempre continuato a co-programmazione co-progettare gli interventi con gli enti del terzo settore, che sono quelli che svolgono per noi, di fatto tutta l'attività abbiamo sperimentato e stiamo sperimentando progetti innovativi. Sono tutti i progetti che derivano da bandi da.
Da progetti a cui partecipiamo e la speck. El il partecipare a questi progetti ci consente anche una serie di attività in sperimentazione che, una volta il bando sarà terminato, sarà finito. Noi potremmo, se hanno dato dei risultati degli esiti positivi, andare a strutturare avendo le risorse. Naturalmente, l'altro elemento è quello di grande valorizzazione del capitale sociale delle nostre comunità. Avendo lavorato insieme, abbiamo anche, diciamo estrapolato dalla comunità a quelle che sono le linee importanti per riuscire a condividere dei percorsi.
La struttura del piano che discende dai LEPS, che sono i livelli essenziali di prestazione sociale che ha.
Sono posizionati accanto ai LEA, che sono i livelli essenziali di assistenza del sistema sanitario, tutta la struttura che abbiamo costruito discende dai LEPS, noi siamo obbligati a rispettare i LEPS, i LEPS sono, diciamo, il minimo sindacale per cui l'attività del servizio sociale deve essere svolta e quindi sono.
In sostanza 12 elementi. Poi li vediamo sui quali si devono strutturare i piani di zona. Sono elementi che caratterizzano tutti i progetti dei piani, perché quegli elementi devono essere rispettati e devono essere portati avanti. Vorrei dire una cosa sul contesto sul quale abbiamo lavorato nel Piano di Zona. Lo vedrete. C'è una importante analisi del contesto da questo contesto che è stato analizzato. Si nota una crescita della popolazione non in tutti i Comuni, ma in alcuni comuni. Un grafico a botte che delinea il fatto che ci sono più anziani rispetto a prima e che quindi la popolazione anziana aumenta una flessione in diminuzione leggera dell'immigrazione, un indice di dipendenza in riduzione, l'indice di dipendenza è l'indicatore statistico tra gli individui dipendenti e quelli indipendenti e in più c'è un indice di vecchiaia che è pari a 135, che per noi per il nostro ambito è ancora basso, ma è intende è in aumento. La tendenza è in aumento, è comunque ancora basso, perché molti Comuni hanno un indice di vecchiaia di vecchiaia a 170 180, eccetera. Quindi, su questo contesto abbiamo lavorato.
Questo ritengo sia un elemento importante, perché è l'andamento della spesa sociale dell'ambito riferito al 2019 al 2022. Come vedete, c'è un aumento di 2 milioni di euro di spesa rispetto al primo anno di.
Espletamento del vecchio Piano di zona, questa spesa è ancora in aumento, quindi la spesa tra il 2019 e il 2022 è aumentata del 25 85%, la caratteristica di come si è spostata questi com'è aumentata questa spesa e di come si è spostata anche sulla linea dei percettori quindi dei destinatari della spesa.
Fa notare alcuni elementi importanti. Allora nella categoria minori e famiglia c'è una variazione del 100% dei destinatari. Questo è dovuto al fatto che sono raddoppiati, ma perché sulla famiglia c'è un'attenzione alla presa in carico soggettiva e quindi ha portato a una a un aumento, che però è un aumento molto ragionato e per quanto riguarda la disabilità, c'è una variazione della spesa del 20 di circa il 20% che è dovuta alle spese per l'assistenza scolastica e per quanto riguarda la povertà, quindi la lotta alla povertà, c'è una riduzione del 96% dei destinatari che è dovuta essenzialmente alla.
Al superamento del reddito di cittadinanza e al passaggio all'assegno di inclusione che ha portato meno persone in assistenza, ma più spesa, in quanto queste persone vengono form, che vengono formate a e accompagnate al lavoro.
L'altro elemento che vedete è quello in fondo c'è un'attenzione, poi lo vedremo anche negli elementi del Piano importante, sul servizio sociale professionale e ci sono delle azioni nel Piano che tengono conto della situazione di chi lavora nel settore per prevenire il burnout, per tutta un'altra serie di eventi che sono molto,
Molto importanti da seguire e molto importanti da controllare è quello che vedete qui, lo scorrerò velocemente sulla sinistra ci sono i 12 LEPS, cioè gli elementi essenziali su cui noi dobbiamo andare a lavorare, che sono spesi, sono esplosi sulla destra, sulle azioni di riferimento che sono quelle che noi abbiamo,
Hub abbiamo applicato lavorando su azioni singole sono il potenziamento del servizio sociale professionale, la misura nazionale di contrasto alla povertà, il pronto intervento sociale.
La valutazione multidimensionale e il progetto personalizzato che discendono appunto da questa integrazione sociosanitaria, per cui ci sono tutta una serie di azioni, le vedete sulla destra, comprese quelle.
Finanziate dal PNRR, alcune di quelle finanziate dal PNRR, i servizi per l'accesso, la valutazione e i sostegni da individuare nel progetto individui in individualizzato che sono vedete altre due azioni di PNRR che vanno nel concreto, l'housing e le stazioni di posta che è un. Si tratta di un progetto che fa che garantisce assistenza a chi ne ha bisogno, poi c'è la presa in carico sociale lavorativa, quindi il Patto per l'inclusione sociale e lavorativa. Si tratta di tutta una serie di azioni che sono quelle che poi potremo andare attraverso la sperimentazione, a ripetere e a valorizzare e a ristrutturare se funzioneranno bene e poi c'è il l'ultimo non so se si vede percorso assistenziale integrato, PUA e valutazione multimediale. Allora la scelta fatta dalla da dalle ultime norme e la scelta fatta favorendo l'integrazione sociosanitaria porta a un percorso assistenziale integrato che vuol dire prendersi carico della persona. Totalmente vuol dire valutarla, vuol dire avere un punto d'accesso unico e vuol dire costruire attorno a questa persona un patto singolo, un un progetto personale, un progetto di vita individuale, in sostanza che mira a curare la persona, curare la persona che ha necessità o che è in odore di fragilità anche prima che questa situazione diventi più grave e quindi è una sorta di come dire, prevenzione per riuscire a intercettare le persone che hanno difficoltà e intervenire nel momento adeguato prima che questa difficoltà di 20 più grave, anche con esborso di risorse più più alte.
Poi.
Gli altri, i LEPS, sono l'incremento della SAD, cioè della assistenza integrata, i servizi sociali per le dimissioni protette, le dimissioni protette sono un altro elemento importante dell'integrazione sociosanitaria e sono anche queste finanziate da un PNRR.
È un'attività che sarà molto delicata e anche molto complessa da mettere in atto, perché si tratta di intercettare le fragilità che escono per esempio dall'ospedale o da situazioni più gravi e ad attuare per queste persone una sorta di protezione che può essere a casa. Può essere in una struttura dedicata, può essere dove comunque il servizio sociale deciderà e deciderà di inviare queste persone. Poi ci sono tutti i servizi di sollievo alle famiglie, quindi tutta la parte che riguarda il Fondo non autosufficienza degli anziani, questo progetto, questa azione, la numero 18 e un'azione molto corposa. Si tratta di.
Attivare per le persone fragili, anziani, ma anche adulte. La l'attività che riguarda il sostegno dei voucher, il sostegno ai caregiver, quindi a chi cura un anziano in casa attraverso un familiare o una badante, e quindi dentro questa azione che è un'azione molto corposa. Ci sono tutte le attività del Fondo non autosufficienza sia per i disabili sia per gli anziani, sia per le famiglie che ne hanno necessità. Poi c'è tutta la parte di prevenzione dell'allontanamento familiare, al quale fanno capo tre azioni. La tutela e il servizio affidi, di cui avevamo già parlato, che comunque per Montichiari è molto rodato e quindi continua la sua attività. Questa è un'attività in continuazione. Il centro per la famiglia, che.
Ha iniziato la propria attività nel nel luglio dell'anno scorso e sta mettendo in contatto tutte le azioni che tutelano la famiglia dal momento della nascita, direi addirittura del concepimento fino alla fine della vita della persona. Quindi cerca di dare una assistenza e anche una sorta di attività divulgativa informativa per tutta la filiera della famiglia. Da ultimo c'è la parte che riguarda la supervisione personale e dei servizi sociali di cui ho accennato prima. C'è un altro PNRR. È importante che il PNR, che riguarda la prevenzione del burnout, cioè del del, diciamo del logoramento affinché non non avvenga un logoramento per le persone che lavorano in questi servizi, che molte volte e li ringrazio tantissimo naturalmente mettono in campo anche molta emotività, molto molto cuore, e quindi ritengo che non sia un lavoro come gli altri e quindi è anche soggetto a una particolare.
Ha una particolare delicatezza. Anche personale.
Passerei molto velocemente quelle che sono le azioni sono 51, quindi non mi vorrei fermare su 51 azioni, perché poi le trovate tutte elaborate e tutte espresse nel piano.
Solo qualcosa, scorrendo quello che in parte ho già detto, l'importanza del tavolo di coordinamento dell'integrazione e che.
Tiene conto di quello che abbiamo detto prima, cioè della forte condivisione, coprogettazione e realizzazione dei progetti per cui sono stati attivati questi organismi, che mirano a tenere la barra dritta sul Piano di zona e quindi a governare i progetti e sulle azioni di policy. Sono importanti le parti che riguardano le politiche attive del lavoro, le politiche abitative, il problema della casa. Poi c'è una sezione dedicata all'abitare è uno dei problemi emergenti e uno dei problemi più grandi su cui ci stiamo lavorando molto, perché è molto e non è solo un problema, ma è anche molto difficile trovare delle soluzioni. Naturalmente poi c'è tutta la parte della povertà e dell'inclusione e della disabilità con l'attenzione e la centralità che è stata messa in tutta la parte della disabilità del decreto legislativo 62 del 2024 che, diciamo, attenziona la persona con disabilità e prevede un approccio diverso rispetto a quello che è sempre stato.
Ecco, queste sono le attività di governo del Piano di zona, cioè noi siamo capofila degli altri sei Comuni, queste sono le azioni che riguardano il fatto di come noi interveniamo per attivare tutti i progetti che abbiamo, c'è l'attività dell'ente capofila che siamo noi, a cui gli altri Comuni e si rivolgono c'è l'attività dell'ufficio di piano che è molto importante perché poi determina tutte quelle che sono le azioni che poi vengono studiate e portate all'Assemblea dei Sindaci dell'ambito c'è e ci sono i Piani attuativi del Fondo sociale regionale, del fondo della non autosufficienza e del Fondo nazionale.
Per i servizi sociali c'è un avviso che riguarda l'incremento della capacità degli ambiti, c'è quello che ho detto prima, il punto unico di accesso, che è un unico punto a cui si può accedere per riuscire a capire quali sono gli interventi ad adatti e idonei alle persone che hanno delle fragilità e si porta avanti la cartella sociale informatizzata che è,
Su cui lavoreremo in questi anni, perché uno dei punti su cui si articolerà a livello più strutturato l'attività.
Ecco l'area anziani.
Due cose importanti, intanto.
Un un'azione, un'interconnessione col PNRR che vedremo dopo nell'area del PNRR, che è molto importante, perché abbiamo due importanti progetti che ho citato prima, che sono le dimissioni protette e l'assistenza e la teleassistenza per gli anziani su questo progetto di teleassistenza e un PNRR molto corposo stiamo andando avanti. È un progetto che riguarda sette ambiti, quindi è.
Mezza Lombardia praticamente e stiamo andando avanti con l'arruolamento delle persone che hanno necessità di essere assistite. Poi ci sono quelli che vedete l'accreditamento del servizio di assistenza domiciliare, lo sportello che è il registro e il bonus degli assistenti familiari che abbiamo qui e che serve a dare informazioni su chi ha necessità di avere la badante adeguata piuttosto che assistenza adeguata,
La parte che riguarda minori e famiglia è una parte corposa a molti progetti, una parte dei progetti li ho già citati, altri progetti sono quelli relativi ai bandi su cui stiamo lavorando e poi faremo questa verifica su come andranno, continuiamo ad avere e a portare avanti anche quest'anno il progetto dei care leavers che è un progetto importante per i ragazzi che non hanno più diciott anni ma che sono in quest'area grigia e arrivano da queste da situazioni di fragilità è un progetto che sta andando bene perché li accompagna al lavoro e quindi li accompagna ad una vita indipendente.
Abbiamo il progetto della rete antiviolenza su cui abbiamo lavorato l'anno scorso e stiamo ancora lavorando gli sportelli di auto mutuo aiuto, il centro per la famiglia di cui ho già parlato, la mediazione culturale e il programma Fami che vede per l'immigrazione per la diciamo è un programma che riguarda l'housing per l'immigrazione e quindi riesce a dare un alloggio a una serie a un certo numero di persone sulla disabilità, la disabilità e la parte, diciamo forse più corposa, più centrale ci sono tutte le misure, appunto, a valere sui fondi della non autosufficienza. Continua con buoni risultati il progetto dopo di noi e provi che in questi anni sono stati aumentati i.
Gli alloggi per il dopo di noi e sono state ospitate molte persone, continua la convenzione con i CDD, quindi i Centri diurni disabili, con una prospettiva anche di allargamento e di nuove azioni per queste. Per queste persone poi, c'è il servizio di integrazione lavorativa, l'assistenza dell'aut all'autonomia degli alunni disabili, che è quella parte molto consistente a livello di risorse su cui interveniamo. Si tratta di attivare tutta la parte che riguarda l'assistenza scolastica che sapete, è molto costosa. Tra virgolette per il nostro Comune c'è lo sportello di protezione giuridica, che è un servizio molto importante.
Che aiuta le persone nella scelta e nel ricorso che riguarda l'assunzione del.
Dell'amministratore di sostegno e quindi da assistenza per tutte le attività che devono essere fatte per arrivare ad avere l'amministratore di sostegno, poi vedete in fondo altri.
Progetti che riguardano appunto bandi l'ultimo che, vedete, il 39 è il centro per la vita indipendente, siamo l'unico ambito insieme all'11, che ha messo in piedi il centro per la vita indipendente, discende sempre dal decreto legislativo 62 e quindi dà supporto e aiuto a chi deve intraprendere una vita da solo e senza eliminando parte delle fragilità, di fatto, questo è il contrasto alla povertà e politiche abitative il progetto My Way e finanziato da Fondazione comunità bresciana e è un progetto anche questa sperimentazione che.
È rivolto ai giovani e alla ricerca di dell'attività lavorativa. E poi c'è la quota dei servizi, Fondo povertà che è quella che viene erogata secondo le le domande che vengono fatte e le richieste, e poi c'è il cosiddetto Peace, il pronto intervento sociale, che è un housing temporaneo per le persone che hanno necessità di avere un alloggio immediato e quindi il Comune, attraverso l'accordo con il terzo settore, a queste strutture in cui possano essere ospitate per un certo numero di giorni. Non per sempre queste persone, poi c'è tutto il problema delle politiche abitative. Le politiche abitative, come ho detto, sono molto complesse. C'è una.
Grande carenza di case e non solo per le persone che ne hanno necessità, quindi per quelli che vengono sfrattati, per gli scopi, per chi non ha.
È abbastanza denaro per pagarsi l'affitto, ma anche per, diciamo, una, una fascia media, una fascia grigia che è troppo ricca per avere per fare la domanda alle per le gli alloggi popolari, ma è troppo povera per agire sul mercato ordinario.
No, questo cosa ho fatto.
Allora sulle politiche giovanili giovanili c'è l'attivazione della rete locale che continua a fare l'attività, alcuni dei progetti precedenti si legano naturalmente con le politiche giovanili e quindi prevedono interventi specifici e di accompagnamento sul PNRR.
Questi sono gli ultimi progetti, diciamo che è una parte consistente, è la parte che alla fine dell'anno ci farà, ci dimostrerà che avremo un bilancio molto alto su queste, su, su questa spesa e naturalmente a una un inizio e una fine e i progetti che noi a cui noi abbiamo aderito col PNRR sono questi e sono importanti perché una parte sono progetti che mirano a trovare azioni e soluzioni, l'altra parte sono progetti invece edilizi, mi viene da dire e quindi attraverso questi progetti possiamo rafforzare il nostro patrimonio di housing abitativo e quindi intervenire su persone che hanno fragilità e quindi coprire più persone fragili.
Io avrei terminato.
L'esposizione.
Dichiaro aperta la discussione.
Passo la parola al Consigliere Fraccaro, Mario.
Grazie Presidente.
Allora subito sottolineo l'importanza del Piano di zona triennale 2025 2027 che strumento di programmazione principe delle politiche sociali nell'ambito distrettuale territoriale Montichiari gli altri sei Comuni.
È giusto e doveroso, anche richiamando la legge quadro 328, che i Comuni dell'ambito Regg regolino l'attuazione degli interventi previsti dal Piano di zona, sottoscrivendo un accordo di programma, questa volta firmato anche e direi non snobbato dall'ATS di Brescia.
Il Comune di Brescia e l'ente capofila dell'accordo di programma e svolge l'attività di coordinamento delle iniziative proposte, delle azioni di intervento e verifica la realizzazione dei progetti, anche grazie alla guida preziosa del dirigente delle due dell'Ufficio servizi sociali dei suoi collaboratori, mi unisco ai ringraziamenti fatti dall'Assessore perché so in che maniera lavorano veramente con passione e abnegazione per affrontare uno dei problemi più complessi,
Più complessi di gestione delle politiche sociali del territorio. Col Piano di Zona vengono allocate le risorse statali, regionali e comunali previste dalle diverse normative per un valore complessivo your stimato. Però, magari l'assessore mi corregga se dico delle cose inesatte intorno per Montichiari, almeno 2000000 e mezzo di euro. Ho rilevato che le risorse sono destinate in maniera prioritaria. Semplifico Ema secondo il mio punto di vista, secondo il mio punto di vista, soprattutto su quattro ambiti. Primo ambito, il servizio tutela minori e affidi secondo, ambito servizio di inserimento lavorativo per i cittadini in condizioni di svantaggio e di disabilità, terzo, ambito servizio domiciliare per gli anziani, per i disabili e per i minori e il quarto ambito che anche l'assessore ha accennato, la gestione di bandi e di avvisi per servizi abitativi pubblici, ai sensi di quanto prevedono le 2 leggi regionali nel 2016 dal 2017, devo ringraziare l'Assessore Cardoni per la sua esauriente disamina, della situazione dico purtroppo non ero presente e i lavori della Commissione, ma penso che stasera lei si sia ampiamente rifatta con una presentazione veramente esauriente che sicuramente, come dire, completa quella fatta in Commissione. Ho potuto però leggere anch'io questo ponderoso documento dei 153 pagine frutto dell'accordo di programma, cercando di enucleare alcuni aspetti che ritengo significativi.
Documento comunque importante e completo, per il quale fin d'ora esprimo il voto favorevole del mio gruppo in sede di approvazione importanti sono, secondo me, i riferimenti ai LEPS. Le indicazioni sui LEPS livelli essenziali delle prestazioni sociali sono mutuati dalla Legge 234 Ind. Indicano i traguardi ai minimi da conseguire nel piano, cioè al di là di tutte le indicazioni degli ambiti delle volontà di intervento. I LEPS indicano gli obiettivi da raggiungere minimi e li indicano su un ampio spettro di interventi che vanno dal contrasto alla povertà, alle politiche abitative, alla domiciliarità, agli anziani, alle politiche per i minori, alla questione del lavoro, agli interventi a favore delle famiglie delle persone con disabilità. Sono molto bene precisate al punto 8 del Piano, ma veramente molto bene. 4, però sono i temi significativi da mettere in evidenza, a mio parere, in questa sede, anche per il dibattito. Il primo è quello dell'integrazione sociosanitaria. Giustamente l'Assessore diceva è un punto cruciale. L'integrazione è fondamentale e perché perché è fondamentale, perché in questo momento il sistema attuale frantuma e frammenta le risposte che ogni cittadino pone? Mi spiego meglio se hai contee in casa una persona non autosufficiente. Oggi devi andare in Comune presso la sede del distretto sociosanitario, presso gli enti del terzo settore, presso il servizio forniture protesiche, presso l'ATS, eccetera. E chi più ne ha più ne metta. Io mi chiedo e chiedo anche all'Assessore, come si sta lavorando per la presa in carico unitaria del problema della persona. Lei ha detto, si sta lavorando molto in questa direzione, Assessore ottimista, io forse un po' meno e dico che il Piano affronta questo tema nell'azione 6 in esso vengono allocate risorse rilevanti, ma io credo che questo sia veramente l'ambito strategico sul quale si giocherà molto, anche, come dire, la rispondenza del Comune presso i suoi cittadini, perché per il nostro futuro è un ambito che va presidiato in considerazione sia dall'aumento dell'età anagrafica,
Della popolazione, l'ha, detto anche l'Assessore, che porta con sé problemi anche di autosufficienza, sia dall'aumento vertiginoso delle certificazioni dei casi gravi in ambito scolastico e familiare.
Citava anche quel dato sull'indice di invecchiamento 135, che pure era contenuto anche nel DUP.
Documento propedeutico al bilancio credo che Montichiari sia uno dei Paesi che sta meglio in questo senso, però quel dato va letto anche in relazione al fatto che molti nuclei familiari trasmigrano a Montichiari per una serie di motivi che a Montichiari, nella cittadina attrattiva per le possibilità le opportunità del lavoro che offre eccetera eccetera la mia domanda è questa, dopo,
Aver rilevato che è sotto gli occhi di tutti c'è un sistema sanitario che ha tempi di attesa,
Lunghissimi che la medicina di prossimità, Chus corsia le case di comunità sono in crisi e quindi, come dire, questa integrazione sociosanitaria la vedo un po' difficile. La domanda è che cosa sta facendo questa Amministrazione, considerando che Montichiari è capofila dell'ambito? Innanzitutto, e secondariamente, che il nostro Sindaco è Presidente anche dall'assemblea dei Sindaci del Distretto, partecipa al Consiglio di rappresentanza dei Sindaci di ASSC del Garda e quindi ha un rapporto stretto con la dirigenza sanitaria.
Dicevo, quattro elementi da focalizzare, il secondo tema è quello delle entrate cospicue dei fondi PNRR, cioè fondo e del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che si aggiungono quelli erogati dal PIS, dai fondi Fn a da lei citati, dai fondi FNPS, cioè il Fondo nazionale politiche sociali dalle risorse del dopo di noi dal FAMI dall'ATI dall'assegno di inclusione ho visto che il il PNRR permea di sé molte delle 51 azioni previste dal Piano di zona.
E la cosa è certamente apprezzabile, ma dopo una volta terminati i fondi, soprattutto nel Piano d'azione 41 contrasto alla povertà,
E intervento per gli anziani, cosa rimane.
Il terzo tema è quello relativo alle politiche giovanili c'è rammarico perché all'interno di un documento così ricco, secondo il mio punto di vista, viene destinato a poca attenzione alle generazioni future.
Il proliferare nel nostro Paese, ma anche nei paesi dell'ambito a cui apparteniamo, di una pluralità, di episodi a volte riprovevoli, che hanno un comune che hanno come comune denominatore un forte disagio sociale. CIN CER ci interpella tutti affinché un ruolo decisivo lo devo giocare il Comune, come già nel novembre scorso il Consigliere ambulanti abbiamo messo in evidenza in una lettera indirizzata a tutto il Consiglio comunale si fa poco ci hanno, secondo me, nel piano all'istituzione e al funzionamento di un tavolo di confronto permanente che possa coinvolgere, riunire appunto attorno allo stesso tavolo un gruppo, il gruppo di attori fondamentali interessati a questa tematica dalle parrocchie alle scuole, agli educatori formatori, gli esperti del settore, tutti uniti, per un solo scopo, quello di arginare il disagio sociale giovanile. Paradossalmente, la stessa richiesta che ha fatto settimana scorsa il capogruppo, in Loggia dell'opposizione al Sindaco Castelletti capogruppo Fabio Rolfi, ha detto le stesse identiche cose a parti invertite. Ovviamente in situazioni diverse. Infine, l'ultimo quarto tema trattato nel Piano d'azione 43 sulle 51, che costituiscono il corposo documento concernente le politiche abitative, sono evidenziate correttamente molte criticità che non sono certo da addebitare alle politiche locali che meritano un approfondimento sul quale torneremo poi perché la questione è anche oggetto di una mia successiva interpellanza e spero che magari possono essere sviscerato in maniera più specifica perché lo ritengo oggi veramente un'emergenza per il Comune di Montichiari grazie.
Passo la parola all'assessore Gardoni Rossana.
Allora?
Rispondo in linea alle sue domande, credo che la quota di bilancio sia superiore ai 2 milioni e mezzo, però c'è qui il dottor Pezzoni, che mi darà.
Mi darà più risultanza su questo sulle sul i LEPS e la il fatto che siano i livelli minimi di prestazione sociale e si incentra quello che abbiamo fatto, ma si era già partiti perché non è che.
Non sono novità, diciamo che sono alcune azioni di buon senso che comunque esistevano prima, sono sempre esistite che però, dopo l'articolo quinto della Costituzione, dopo tutta una serie di,
Interventi legislativi sono stati, diciamo, imposti, no, come i livelli minimi, e sono quelli a cui noi in parte avevamo già.
Rivolto le nostre azioni e in questo Piano vengono enfatizzati e quindi vengono costruite delle azioni che riguardano ancora di più quello che i LEPS prevedono sull'integrazione sociosanitaria, che io mi fido di questa di questa di questo, già di di questo lavoro sull'integrazione sanitari sociosanitaria anche perché ritengo che stia andando bene abbiamo dei buonissimi rapporti, cerchiamo di condividere tutte le azioni che facciamo, anche quelle minime, anche per dire.
Il promuovere un convegno che abbia degli del delle interconnessioni. Quindi la nostra integrazione c'è ed è totale. Certo, siamo e ist istituzioni diverse, alcune hanno anche, diciamo, una elementi ancora più lunghi di noi ancora più.
Certe volte, bisogna aspettare, bisogna aspettare le risposte di Atiesse, bisogna aspettare le risposte di AST e bisogna mettere insieme agli enti del Terzo settore, però su questa cosa stiamo lavorando, direi costantemente, non c'è settimana in cui non abbiamo incontri misti, quindi con tutto il sistema sociosanitario e del terzo settore,
Per la semplificazione che lei dice a ragione noi vogliamo semplificare, cerchiamo di semplificare il, l'azione che riguarda il punto unico di accesso che peraltro è previsto dai LEA, è fondamentale perché pone in un unico punto l'accesso per la persona che quindi non deve andare in Comune alla ASL ATS eccetera è complesso, è difficile perché quando poi si entra in elementi che riguardano la sanità ci sono tutta una serie di attenzioni su cui bisogna.
E di cui bisogna tener conto e che a volte non dico, ci frenano, però siamo, dobbiamo lavorarci molto, il punto unico di accesso è la semplificazione che noi stiamo mettendo in piedi, sarebbe bello che la semplificazione derivasse anche dal dalla parte leggi da dal punto legislativo,
E quindi che non ci fossero.
Delle delle norme sia nazionali che regionali, che sono molto frammentate e che quindi prevedono per alcune azioni, tempi diversi e modalità diverse rendicontazioni diverse, uno dei problemi più complicati che abbiamo e lo ne parliamo sempre col dottor Pezzoli sono le rendicontazioni di tutte queste azioni, perché, quando cominciamo ad avere 20 progetti da rendicontare 20 azioni regionali o nazionali da rendicontare, ci vuole una struttura molto,
Non solo adeguata, ma anche molto specialistica che arrivi a fare questo, quindi sul fatto che ci sia sia un punto unico di accesso che va benissimo, è quello su cui stiamo lavorando, ma ci vuole anche una semplicità legislativa come dire perlomeno coerente e lì noi possiamo fare lì, noi agiamo relativamente, non possiamo fare più di tanto, però, sul fatto di semplificare le azioni e questo è un obiettivo che che abbiamo poi.
Ecco sull'attività sempre di integrazione sociosanitaria, noi siamo sia nell'Assemblea dei Sindaci sia nella Conferenza dei Sindaci, lavoriamo insieme, tutte le volte partecipiamo, c'è un incontro anche domani e quindi siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, perlomeno nel esporre i problemi che non sono solo del nostro ambito ma sono di tutti gli ambiti della Provincia di Brescia sul tema del PNR cosa rimane dopo il PNR b sulla parte, diciamo, concreta, edilizia ci rimarranno,
Le strutture che andremo a ristrutturare e a costruire e che quindi ci daranno la possibilità di intervenire con più ospitalità per le persone che dovremmo ospitare. Sulla parte che riguarda invece la parte assistenziale fare, cercheremo di strutturare più che possiamo, tutto quello che riusciamo a costruire attraverso il PNRR. È chiaro che il grande progetto sulla teleassistenza porta avanti per tre anni o forse 4 4, giusto sì, quattro anni la teleassistenza a casa per gli anziani. Siamo fiduciosi che dopo quattro anni il sistema si è rodato e quindi si possa strutturare.
Perché è impegnativo, naturalmente dal punto di vista economico, però è possibile e auspicabile, ma secondo me funzionerà che si possa strutturare, quindi è chiaro che il PNR mette in campo tante risorse e quindi uno si domanda quando è finito, dove andremo, però una parte del nostro è strutturato e quindi rimarrà.
E poi sulle politiche giovanili, allora sulle politiche giovanili c'è quell'azione, però sulle politiche giovanili, e noi lavoriamo con gli oratori, lavoriamo molto sulla divulgazione, facciamo tante azioni sulla divulgazione. Il centro per la famiglia lavora molto sulle politiche giovanili e quindi forse sono più.
Diciamo sparse nell'attività.
Dell'attività socioassistenziale, però l'attenzione a queste cose c'è domani c'è un incontro sul bullismo alle 6, fa attivato dal nostro centro per la famiglia, noi tutto quello che facciamo, cerchiamo di divulgarlo attraverso i nostri canali e poi devo dire purtroppo che su questo tema non c'è una sensibilità così.
È attenta non da non da parte nostra, ma da parte in generale, purtroppo non lo noto, credo che lo noti anche Davide Tiraboschi si fa molta fatica e.
Credo di aver risposto grazie.
Passo la parola al Consigliere Fraccaro, Mario con una brevissima replica sulla risposta sulla risposta, che ritengo concreta ed esauriente, ecco, vorrei puntare su quell'aspetto del PUA, cioè il punto unico di accesso, come sperimentazione nuova, di un ufficio, di un punto d'accesso che possa veramente semplificare la vita ai cittadini e che possa fungere da coordinamento tra i diversi ambiti sociale da una parte e sanitario dall'altra comunale dall'altra per affrontare veramente i bisogni delle persone. Quindi, grazie per questa risposta, penso che possa essere la strada giusta, questa qua della come dire della creazione di uno sportello.
Che va pubblicizzato, ovviamente, perché effettivamente la gente ha molto bisogno di avere dei punti di riferimento, grazie Assessore,
Passo la parola al Consigliere Di Pietro Alessia.
No. Grazie Presidente, questa sera approviamo il piano di zona per il triennio 2025 2027 ed è un momento significativo che non solo segna una fase importante per il nostro territorio, ma che ci invita a riflettere sulla nostra capacità di costruire una comunità più inclusiva e solidale. Casualmente il Consiglio comunale di questa sera coincide con la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, un'occasione quindi che richiama l'importanza di una società che sappia includere e riconoscere e sostenere le persone con disabilità e, più in generale, tutte le fragilità. L'inclusione non è un traguardo che si raggiunge una volta per tutte, ma un percorso continuo, fatto di piccole grandi azioni, di gesti concreti e di una consapevolezza che deve diffondersi in ogni angolo della vita sociale. Piano di zona si inserisce quindi in questo quadro, con l'obiettivo di costruire una rete di supporto che risponde a concretamente i bisogni di tutti, a partire da chi vive in una condizione di difficoltà. Se da un lato oggi celebriamo quindi un passo importante verso una società più equa, più inclusiva, dall'altro. Non possiamo dimenticare che questi giorni sono anche segnati da pagina particolarmente dolorose per il nostro Paese. Infatti, nelle ultime 48 ore abbiamo appreso di ennesimi casi di femminicidio, un fenomeno che continua a colpire le nostre comunità in modo devastante e nei momenti come questi che il valore simbolico di un piano come quello che oggi andiamo ad approvare acquista un'importanza ancora maggiore. In questo contesto, il piano di zona non deve rappresentare quindi solo un progetto tecnico, un insieme di interventi e di misure, ma un atto proprio di sensibilità e di responsabilità sociale ed impegno verso le categorie più vulnerabili. La nostra comunità ha bisogno quindi di azioni concrete che si traducono in un aiuto reale per chi vive nell'ombra della solitudine, della povertà, della violenza e della fragilità. In generale, il lavoro che è stato svolto per la stesura di questo piano merita sicuramente un riconoscimento. La sua complessità e la quantità di azioni progettate sono il frutto di un impegno considerevole da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato e quindi questo va sottolineato è un piano complesso e articolato, che riflette la volontà di rispondere alle sfide sociali del nostro territorio e ringrazio quindi anche l'Assessore Gardoni per avere illustrato in maniera chiara e approfondita al piano, consentendo a tutti noi di comprendere meglio quelli che sono gli obiettivi che ci attendono e, premetto che ciò che ora esporrò non rappresenta una critica, quanto piuttosto è un tentativo di individuare delle criticità, che quindi è ben diverso. E cosa dire il piano di zona? Quindi abbiamo detto essere un progetto molto ambizioso con ben 51 azioni progettato. Interventi diffusi su vari ambiti dei servizi sociali e, sebbene l'ambizione sia un elemento fondamentale per costruire un sistema di welfare all'altezza delle necessità future, la sua portata e solleva sicuramente alcuni interrogativi, quindi è legittimo domandarsi, ad esempio, come si intende garantire un, il monitoraggio efficace e la valutazione di tutte queste 51 azioni. La rendicontazione di cui appunto accennava poco fa.
E proprio perché la varietà degli interventi, la loro estensione territoriale e richiedono un sistema di controllo di valutazione che potrebbe risultare complesso e, se non ben organizzato, rischia di non essere all'altezza delle aspettative e quindi qual è il processo previsto per una valutazione dei risultati.
Un altro punto rilevante riguarda il coordinamento dei numerosi attori coinvolti dalle istituzioni pubbliche e alle realtà del privato sociale dalle associazioni e professionisti del settore e la molteplicità degli interlocutori è sicuramente una risorsa, ma pone anche delle difficoltà di coordinamento, quindi nel modo di garantire una collaborazione fluida tra tutti questi soggetti,
E senza una struttura organizzativa chiara. Il rischio di frammentazione di inefficienze nella gestione delle risorse è elevato. Inoltre, il piano prevede la centralizzazione delle responsabilità nel nostro Comune come Ente capofila, che si trova quindi a gestire la parte amministrativa, a coordinare il tavolo dell'integrazione sociosanitaria e essere anche titolare di molti dei progetti e, questa centralizzazione comporta anch'essa un rischio, quindi il fatto che l'inevitabile carico di lavoro potrebbe tradursi anche in un sovraccarico operativo per il nostro Ente e quindi la gestione di un così ampio numero di azioni a fronte di risorse anche limitate, potrebbe compromettere la capacità del nostro Comune di garantire una supervisione adeguata, una realizzazione efficace di tutte le attività programmate per quanto riguarda invece le macroaree oggetto delle azioni del piano che sono state precedentemente analizzate appunto dall'Assessore e credo sia fondamentale non sottovalutare appunto nessuna di queste dimensioni perché ogni area ha un impatto diretto e profondo sul benessere delle persone.
E quindi è importante anche che gli interventi in materia di welfare siano trasversali e interconnessi. Così anche nel monitoraggio del piano sarebbe opportuno prevedere una valutazione trasversale che prenda in considerazione l'interconnessione tra tutte queste dimensioni, che misuri l'efficacia complessiva degli interventi, però con un'attenzione particolare che dovrebbe essere dedicata anche alla percezione e all'esperienza diretta delle persone che ne beneficiano.
Proprio per garantire un reale miglioramento delle loro condizioni di vita e.
Poi un altro punto è quello che riguarda l'esperienza del PNRR e però, appunto, un aspetto già citato dal consigliere fra Carpi lei ha già risposto, quindi il PNRR ha dimostrato che esistono delle opportunità di collaborazione, anche tra settore pubblico privato tra i diversi livelli di governo il mondo del terzo settore ed è importante che queste esperienze non vengano perse ma che si lavori per mantenere e consolidare i partenariati che sono stati creati e l'interrogativo quindi sorge spontaneo su come si possa assicurare che questo capitale experience esperienziale e le risorse messe a disposizione possano continuare a dare frutti anche oltre la scadenza del programma.
Quindi è importante che il Piano di Zona prosieguo a con una visione integrata complessa dei bisogni, rafforzando le azioni preventive di sostegno e ponendo attenzione alla sostenibilità e alla continuità delle azioni, anche al di là dei periodi di finanziamento straordinario, l'auspicio è quindi quello che tutte le azioni previste possano trovare una concreta attuazione, portando davvero un cambiamento positivo per i nostri cittadini. Grazie.
Passo la parola all'assessore Gardoni Rossana.
Dammi tu okay?
Eh sì, grazie allora il processo di valutazione dei risultati, la cosa che ho detto sulla rendicontazione riguarda il sistema di rendicontazione economico dei progetti e che è molto a volte, è molto diverso e molto complicato da un progetto all'altro, ed è una cosa,
Il processo di valutazione dei risultati, cioè la valutazione degli esiti dei risultati, viene fatta costantemente, viene fatta attraverso l'ufficio di piano attraverso le azioni che sono previste dai vari progetti, perché tutti i progetti comunque prevedono degli step e prevedono.
Che vengano valutati gli esiti, una cosa che trovate nel Piano di zona sono anche nelle prime pagine, gli esiti delle attività che sono state fatte negli anni precedenti. Quindi troverete anche qualche spunta che non è verde, perché vuol dire che quei progetti per n motivi, perché poi si vanno anche ad analizzare quali sono i motivi, non hanno avuto il risultato che si era sperato ora sull'esito di delle risultanze di un progetto, di un bando a cui noi partecipiamo e che lascia magari perplessi. C'è la possibilità di ragionare, di condividere un percorso che può essere diverso o che può essere tarato in un altro modo. Quindi sulla valutazione degli esiti e gli uffici sono in prima linea. Non non vengono mai che io sappia, ma il dottor Pezzoli mi può me lo può confermare, ripetuti i progetti che non hanno dato gli esiti sperati sul fatto dell'essere capofila dell'ambito e di avere un carico di lavoro superiore? No, perché noi, come capofila, beneficiano di risorse da parte degli altri Comuni. Quindi non voglio dire questa parola, siamo pagati però. Di fatto, la nostra attività è compensata dagli altri Comuni e dagli altri sei Comuni e quindi anche dal punto di vista delle risorse riusciamo ad agire tutti insieme. C'è una condivisione di molti percorsi. Su questo non abbiamo carenza nei confronti della nostra attività, perché il lavoro che facciamo per l'ambito è, diciamo, sia qualificato che riconosciuto dagli altri Comuni dell'ambito, nel senso non lo fanno loro, lo facciamo noi per loro, però siamo veniamo ricompensati poi,
Ha parlato oddio, spetta e ah la valutazione, certo, sono d'accordo sul fatto che ci sia una valutazione trasversale nei confronti dei beneficiari e delle attività che facciamo allora è un po' il core business del del servizio, perché le persone vengono qui, non è una struttura chiusa, è una struttura assolutamente aperta e quindi le persone entrano in Comune, dicono quello che pensano, abbiamo.
Tanta percezione, insomma, di quello che succede e ci viene anche vengono fatte anche le rimostranze. Naturalmente, quindi, riusciamo a capire quali sono le valutazioni trasversali possono essere ottime, possono essere medie, possono essere anche dipende anche molto dalla soggettività sul PNRR si.
Andiamo avanti con questi progetti, sperando e naturalmente lavorando già da adesso perché poi possano essere Consiglio consolidate naturalmente le azioni che avranno esiti positivi.
Dichiaro chiusa la discussione e chiedo se ci sono interventi per dichiarazioni di voto.
Invito i consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
14 favorevoli, la delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
Mancano ancora due, però.
Manca ancora.
14 favorevoli.
L'immediata eseguibilità è approvata.
Passiamo al settimo punto all'ordine del giorno avente ad oggetto Progetto di SUAP in variazione, in variante al PGT, ai sensi dell'articolo 8 del DPR 160 2010 per l'ampliamento del caseificio, Sant'Antonio S.r.l. In via ducali mattina, numero 2 approvazione.
Passo la parola all'assessore, Bonometti, per l'illustrazione dell'argomento,
Un attimo passo la parola al consigliere Spagnoli, scusate.
Non va.
Buonasera a tutti, poiché riveste il ruolo di progettista architettonico dell'intervento, oggetto della presente proposta di deliberazione, nel rispetto di quanto previsto dal dall'articolo 57 del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, mi asterrò dalla discussione e dalla votazione della medesima, ecco, pertanto,
Passo la parola all'assessore, Bonometti Graziano.
Buonasera, Presidente, buonasera a tutti, ma è di fatto andiamo a approvare, appunto lo schema previsto del come ampliamento in SUAP, in variante al PGT del Caseificio, Sant'Antonio.
Diciamo non con uno schema di convenzione, ma con un atto unilaterale d'obbligo che prevede fondamentalmente un ampliamento di questa azienda agroalimentare che di cui abbiamo già visto anche nella Commissione, consiliare dove largamente.
Spiegato di cosa si trattava anche l'architetto Semenzato, fondamentalmente unanimi. Un ampliamento di un polo produttivo di questa azienda, appunto l'agroalimentare che produce formaggio. Diciamo che allo stato attuale aveva una limitazione dal punto di vista edificatorio. Pertanto l'unico modo per poter ampliare la propria capacità produttiva. Era pronto intraprendere una una pratica in SUAP che è una una strada, diciamo più articolata, del classico della classica pratica edilizia dove vengono, diciamo, intraprese e chiaramente inserite all'interno del progetto autorità competenti, anche per superare quelli che sono degli scogli sovracomunali, quindi autorità competenti come possono essere la VAS piuttosto che l'ATS e quant'altro è una concertazione, appunto di organi, che che prevede proprio la tipologia di pratica in sé,
Diciamo che allo stato attuale, quindi, il prima della presentazione del suo, quindi una una procedura piuttosto articolata che diciamo è ha portato, diciamo questo progettazione nell'arco di quattro o cinque anni.
La capacità di ciò modificatore era molto limitata, mi sembra 500 metri quadrati, avendo chiaramente degli NCC mi necessità maggiori, come dicevamo appunto un'unica staranno intraprendere. Era questa che ha portato la possibilità di edificare fino a 3.000 metri quadrati. In realtà, questi 3.000 metri quadrati potrebbero essere implementati in un ulteriore 15%. Lo schema d'atto unilaterale è fondamentalmente cosa prevede innanzitutto che i lavori potranno essere, diciamo iniziare nel corso dei nove anni nei nove mesi successivi alla all'approvazione quindi alla presentazione e poi ha di conseguenza alla all'emissione di quello che è il permesso di costruire.
Non prevedono opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ma prevedono chiaramente delle monetizzazioni delle monetizzazioni che valgono in percentuale in funzione della capacità della della produzione, quindi delle S.r.l. Pari al 10%, quindi 300 metri quadrati di stand di standard per un valore di 50 euro al metro quadrato che portano a un valore quindi di 15.000 euro.
Oltre a questo ci sono delle dotazioni aggiuntive che possono essere identificate come standard di qualità, legate proprio a quella che è il miglioramento della della zona in termini privatistici, quindi in funzione di quella che era la superficie del lotto che era pari a 7.300 metri quadrati, una superficie lorda di 3.000 metri quadrati realizzativi, la dotazione aggiuntiva è pari a 141.069 44 euro, chiaramente nella nell'atto unilaterale, e si va a inserire anche quella che è proprio l'eventuale capacità amplificati IVA di questi 3.000 metri quadrati per un ulteriore 15%, dove andiamo a sottoscrivere quello che potrebbe essere un ulteriore impegno di altri 17.000 euro, che sono legati proprio al 15% per i 50 euro al metro quadrato di valutazione, diciamo, la valutazione non arriva direttamente dagli uffici, ma chiaramente viene portata e sulla base di una perizia fatta da un tecnico incaricato dalla dagli uffici stessi.
Dichiaro aperta la discussione.
Nadia.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
Allora invito i Consiglieri comunali a votare il punto all'ordine del giorno.
13 favorevoli.
La delibera è approvata per l'immediata eseguibilità.
No.
Molto semplice.
Chi manca Castelletti?
13 favorevoli, l'immediata eseguibilità è approvata.
Si deve allungare spagnoli.
Perfetto, passiamo all'ottavo punto all'ordine del giorno avente ad oggetto petizione popolare ad oggetto Utilizzo dell'aeroporto civile di Montichiari nella movimentazione e trasporto di materiale bellico presentata in data 3 marzo 2025 ed assunta al protocollo comunale numero 8.906.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno agli italiani ha evidenziato come la crescita della spesa in armamenti innescata dai conflitti in corso nel mondo abbia toccato nel 2024 la cifra record di 2.443 miliardi di dollari.
Otto volte più di quanto stanziato nella recente conferenza sul clima Abaco per contrastare il cambiamento climatico, esigenza vitale per l'umanità, in altre parole la spesa per distruggere l'umanità supera di otto volte quella per salvarla.
Di fronte a questa evidenza, lo sforzo delle Nazioni dovrebbe essere quello di frenare la corsa agli armamenti, che invece viene considerata necessaria, e addirittura si arriva a ritenere possibile un aumento fino al 5% del PIL.
Questo argomento è spesso al centro degli interventi dello stesso Pontefice, con accorati appelli contro la fabbricazione delle armi, la fame nel mondo finirebbe, sennò si fabbrica solo armi per un anno. Ha spesso ripetuto Papa Francesco che, nella spesso non confondi lancia la proposta di costituire, utilizzando una percentuale fissa del denaro impiegato nelle spese militari, un fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e promuovere uno sviluppo sostenibile all'intero pianeta. Assistiamo invece ad un'assurda rincorsa al l'un, l'illusoria pretesa che la deterrenza militare possa evitare le guerre. Al contrario, un eccesso di armamenti in una parte del globo genera una corsa al riarmo, forsennato anche dalla parte opposta.
Il tutto rischia di aumentare i conflitti bellici anziché su subirli con la diplomazia, per garantire la pace, in questo clima di sdoganamento delle guerre come fatti accettabili e ineludibili, occorre costruire una reazione civile e democratica, in questo contesto generale si colloca la vicenda assunta a cronaca dell'aeroporto civile di Montichiari che riportato dai media viene utilizzato per trasporto di materiale bellico.
I sottoscritti cittadini preoccupati ritengono che il tema dell'aeroporto civile di Montichiari ad uso di trasporti di materiale bellico debba avere cittadinanza nella sede della casa comunale, pertanto sottoscrivono una istanza sotto forma di mozione da sottoporre al dibattito del Consiglio stesso. Mozione movimentazione materiale bellico dell'aeroporto Gabriele d'Annunzio, di Montichiari, il Consiglio comunale. Premesso che da organi di stampa si è appreso che.
Si susseguono dall'aeroporto Gabriele d'Annunzio e Montichiari, Brescia le partenze dei carichi di merci pericolose quali armi ed esplosivi.
I lavoratori preposti per tali operazioni non erano a conoscenza di quale materiale stessero manovrando, ne avevano frequentato appositi corsi specialistici in materia di sicurezza per la Moviter movimentazione di materiale bellico, creando così una situazione di grave pericolo per sé stessi e altre persone, considerato che,
Sussiste un rischio elevato per la sicurezza dei laboratori derivante dall'attività di movimentazione di merci pericolose, armi ed esplosivi nell'aeroporto di Montichiari.
Per il carico e lo scarico di questo tipo di merce è previsto l'impiego di personale militare addestrato, poiché il transito dovrebbe avvenire solo su aerei cargo militari.
A brevissima distanza, circa 2 chilometri in linea d'aria dall'aeroporto civile di Montichiari, Brescia è situato l'aeroporto militare di Ghedi.
L'aeroporto di Montichiari si trova in una posizione per la quale manovrare merci pericolose espone al pericolo il territorio intero, in particolare le frazioni circostanti il centro abitato.
Considerato che l'articolo 11 della Costituzione italiana recita che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Consapevoli che il principio fondamentale della pace è inderogabile, ma viene sempre più spesso messo in dubbio, consapevoli altresì che la mancata presa di posizione rispetto a tutto questo, da chi rappresenta le istituzioni, si traduce in una accondiscendenza benevola o implicita, tale da minacciare e destabilizzare i valori fondati dal né della democrazia.
Considerato altresì che tra i compiti del Consiglio comunale nella propria attività di indirizzo e di controllo vi sono quelli di tutela della cittadinanza atteso che in data 1 luglio 2024 è stata presentata alla Camera dei Deputati, interrogazione a risposta scritta numero 4 0 3 0 0 5 0 ma ad oggi non risulta che sia stata fornita risposta atteso che in data 3 luglio 2024 è stata presentata al Senato. Interrogazione a risposta scritta numero 4 0 1 3 0 8 ma ad oggi non risulta che sia stata fornita risposta. Delibera uno di esprimere ferma condanna per l'utilizzo di un aeroporto civile e di personale non militare per il trasporto di materiale bellico, mettendo a rischio non solo i lavoratori, ma anche i cittadini di Montichiari. 2.
Di manifestare solidarietà ai lavoratori dell'aeroporto di Montichiari che si trovano manovrare merci pericolose senza averne l'ISPI la specifica formazione. 3,
Di inoltrare la presente mozione alla società aeroportuale, Gabriele d'Annunzio di Montichiari, al fine di conoscere se vi siano dei pericoli per la popolazione di Montichiari dalla movimentazione di merce pericolosa armi ed esplosivi, 4 di inoltrare la presente mozione ai Ministri della difesa degli affari esteri delle infrastrutture e trasporti al fine di conoscere le motivazioni per le quali tali attività si svolgano presso l'aeroporto civile Gabriele d'Annunzio di Montichiari,
E non presso l'aeroporto militare di Ghedi, ove il personale ha una preparazione consona sia al maneggio di merci pericolose che alla conduzione degli aerei cargo, militari per il trasporto delle stesse 5 di sollecitare risposta alle interrogazioni 401.308 presentata al Senato della Repubblica e i 403.050 presentata alla Camera dei deputati,
Passo la parola al Sindaco.
Sì.
Il Presidente.
Si è dimenticato di fare un piccolo cappello, tanto solamente lettura a quella che è la petizione popolare questa petizione è stata.
Vista sia da quella che è la Commissione competente che successivamente dalla dalla Conferenza dei Capigruppo e leggo il verbale della Conferenza dei Capigruppo la Conferenza dei Capigruppo fa propria la decisione della Commissione. Terza in merito alla petizione popolare aggiungo io, presentata da alcuni cittadini che s'che a Termini e anche del Regolamento di attuazione dello Statuto comunale e sono stati auditi appunto dalla Commissione,
Riprendo di cui sopra e decide di scriverlo al punto 8 dell'ordine del giorno del Consiglio comunale del 2 aprile 2025. In quella sede verrà resa nota alla risposta che perverrà dall'aeroporto, in quanto il punto 3 del deliberato proposto in questa petizione lo rileggo e di inoltrare la presente mozione alla società aeroportuale Catullo beh, scusate Gabriele d'Annunzio di Montichiari, al fine di conoscere se vi siano dei pericoli per la popolazione di Montichiari dalla movimentazione della merce pericolosa armi ed esplosivi. La Conferenza Capigruppo decide altresì di rinviare la petizione al prossimo Consiglio comunale, la discussione della petizione al prossimo Consiglio comunale per gli approfondimenti che si reputano necessari. Quindi, come in accordo in Conferenza Capigruppo, io stasera darò solamente lettura sia della lettera che ho spedito alla Valerio Catullo.
Al fine di presentare quanto richiamato dell'esposto nella petizione e sia di porre alcune domande e la relativa risposta,
La nostra lettera è partita in data 28, tra il 2025, indirizzata appunto alla Valerio Catullo.
Oggetto petizione d'iniziativa popolare contro l'utilizzo dell'aeroporto di Gabriele d'Annunzio per il trasporto delle armi nel Comune di Montichiari è stata attivata una petizione popolare di cui si allega copia contro l'utilizzo dell'aeroporto di Montichiari per il trasporto di armamenti, i proponenti della petizione sono stati auditi dalla Commissione consiliare proposta e come da Regolamento di attuazione dello Statuto totale distanza sarà portato in discussione al prossimo Consiglio comunale di mercoledì 2 aprile.
Al fine di espletare il punto 3 del deliberato, sono chiedere se vi siano pericoli per la popolazione di Montichiari durante la movimentazione e il trasporto di merci pericolose, nello specifico di armi ed esplosivi fini bellici, l'aeroporto di Montichiari, abilitato il trasporto degli armamenti o parti di essi e sin da parte degli enti preposti al controllo siano state effettuate verifiche specifiche se il personale adeguatamente formato per i rischi specifici ai sensi del decreto legislativo 81 0 8 e successive modifiche ed integrazioni e ad ulteriore normativa specifica nel settore della movimentazione del trasporto aereo chiede inoltre se, come risulta dal testo della citata petizione, il transito di tale merce debba avvenire solo sulla Riccardo militari.
L'aeroporto Catullo ha risposto ed è stata protocollata alla risposta in data 31, tre, 2025, ma se non sbaglio, era arrivata il venerdì nel pomeriggio, quindi è stata protocollata. Il di lunedì,
In realtà, la Catullo risposta non solamente.
A me, ma ha risposto anche alla provincia di Brescia, in quanto il Presidente aveva.
Anch'esso mandato una richiesta di chiarimenti.
Riscontriamo le richieste di informazioni che ci sono pervenute in punto di utilizzo dell'aeroporto per il transito euro spedizione di materiale bellico, compatibilità con la natura civile dell'aeroporto, controlli sul materiale bellico, misure di sicurezza, a tal riguardo riteniamo opportuno precisare quanto di seguito esposto la scrivente. Chi gestisce un'infrastruttura di trasporto posta al servizio del territorio intende rassicurare ancora una volta circa la correttezza delle operazioni gestite presso lo scalo di Montichiari, le quali si svolgono per il tramite della controllata Gidi a Handling, S.p.A. Prestatori di servizi di assistenza a terra, certificato nel pieno rispetto della normativa di settore, garantendo quale valore primario.
La tutela della sicurezza e dell'incolumità sia del personale impiegato sia, più in generale, della popolazione residente nel circondario preliminarmente. È d'uopo precisare chi ne il gestore aeroportuale quale incaricato di un pubblico servizio e di un'infrastruttura pubblica nella società di handling citata esercitano alcuna ingerenza, né possono avere alcuna responsabilità in relazione alla tipologia di merce movimentata presso lo scalo che è concessa la domanda del mercato e alle esigenze del territorio di riferimento. In proposito va evidenziato che l'aeroporto di Montichiari opera anche servizio nel distretto industriale bresciano sede di importanti aziende di produzione Almira l'imbarco e o lo sbarco di merci pericolose, tra le quali rientrano anche alcune tipologie di materiali di armamento, è regolamentato dalla normativa specifica del settore aeroportuale di fronte ai cow Organizzazione internazionale dell'aviazione civile e dalla Iata. Associazione internazionale del trasporto aereo e costituisce una pratica comune in ogni aeroporto non riservato agli aeroporti militari, ma usuale ed ammessa anche presso gli aeroporti civili passeggeri e cargo. La normativa di settore pone in capo chi avrà necessità di trasportare armamenti, ad esempio chi si occupa della loro fabbricazione assemblaggio vendita, l'onere di ottenere dalle competenti autorità ministeriale di pubblica sicurezza.
Oltre che competenti, per funzioni come LINAC, ente, la nazionale obiezione civile, le licenze e le prescritte autorizzazioni, e il riferimento è l'articolo 28 del TULPS.
Alla 1 185 1990 all'articolo 816 del codice della navigazione, come accennato, il gestore non è tenuto a conoscere il dettaglio della tipologia di merce trasportata presso lo scalo, né può esercitare in proposito alcuna ingerenza dovendo soltanto garantire la funzionalità dell'infrastruttura aeroportuale. La società specializzata che presta servizi di assistenza a terra presso l'aeroporto di Brescia e come ha detto la CDA Handling S.p.A. Certificata è autorizzato ad operare dall'ENAC e as a sua volta ha soltanto il compito di gestire le operazioni finalizzata al trasporto aereo delle merci, curando nell'accettazione alla movimentazione terra.
L'imbarco a bordo degli aeromobili e garantendo che tali operazioni unici svolgono nel rispetto della normativa di riferimento, che definisce le procedure necessarie ad assicurare la sicurezza degli operatori, degli operatori coinvolti e del volo. Le spedizioni aventi ad oggetto merci pericolose sono organizzati seguendo percorsi logistici delimitati, controllati. Le attività di movimentazione di merci o o sensibili viene gestita in assoluta sicurezza sulle base delle procedure certificate dai NAC, che garantiscono il rispetto delle prescrizioni rilasciate dalle autorità di pubblica sicurezza e sono consolidate nel Manuale di aeroporto per garantire la quotidiana applicazione. Il personale che un movimento merci pericolose riceve specifica formazione e informazione finalizzata alla corretta e sicura esecuzione delle mansioni assegnate, non risultando pertanto esposta ad alcun rischio specifico connesso alla tipologia di materiale gestiti. Le irregolarità delle operazioni, comprovata anche dai risultati delle recenti ispezioni condotte presso lo scalo dalle competenti autorità aeroportuale portuali sanitarie preposte alla pubblica sicurezza e del lavoro esempio ENAC Polizia, Vigili del fuoco ATS, Agenzia della tutela per la salute all'esito delle quali nessun rilievo è stato elevato nei né nei confronti della scrivente società di gestione né dalla GTA handling, confermando pertanto con l'operatività dell'aeroporto. Gabriele d'Annunzio non espone nei lavoratori nella cittadinanza rischi che non siano adeguatamente presidiati e gestiti nel pieno rispetto della normativa applicabile. Confidiamo di avere esaurì esaurientemente replicato le vostre rispettive richieste distinti saluti. Il presidente Paolo Arena.
Presidente, mi chiedeva come procedere, ma, di fatto, se già quanto era stato stabilito in Conferenza dei capigruppi stasera, io davo semplicemente lettura della nostra lettera e della risposta da parte dell'aeroporto e, come abbiamo visto, come è stato visto anche in Conferenza dei Capigruppo non c'è un termine perentorio entro il quale prendere e portare l'argomento in Consiglio comunale anche se l'impegno che ho letto prima è quello di portarlo al prossimo Consiglio comunale che anticipo si terrà prima della fine di aprile indicativamente ancora da sottolineare. Quindi, se siete tutti d'accordo, penso che il Presidente possa procedere al punto successivo.
Passo la parola al consigliere Zaccaro, semplicemente Sindaco, se può far avere ai Capigruppo coppie sia della lettera dell'Amministrazione comunale che la risposta dell'Amministratore Delegato grazie.
Passiamo al punto numero 9 all'ordine del giorno avente ad oggetto.
Interpellanza ai sensi dell'articolo 59 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale avente ad oggetto applicazione al decreto legislativo 62 2024 sulla disabilità, presentata dal Gruppo consiliare Comitato civico per Fraccaro con nota protocollo numero 12.638 del 24 3 2025. Invito il consigliere Fraccaro a illustrare il punto all'ordine del giorno.
Sì, grazie Presidente.
L'oggetto è una richiesta di chiarimenti circa le azioni messe in atto dall'Amministrazione comunale rispetto all'applicazione di questo decreto, peraltro citato più volte anche dall'Assessore Gardoni ho fatto una premessa in questa interpellanza che il 3 maggio 2024 è stato dato il via libera definitivo al decreto disabilità numero 62 del 2024 che introduce rilevanti modifiche nelle diverse normative fin qui emanate sulla disabilità, in particolare sulla legge 104. Il decreto si configura come una risposta attesa da tempo, che mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità attraverso misure,
Mirate un'attenta valutazione multidimensionale della persona.
Vengono rimossi definitivamente i termini handicappato e portatore di handicap in favore di persona con disabilità, si fa riferimento alla classificazione internazionale dell'ICF, dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Il decreto introduce una serie di importanti novità in materia dalla semplificazione delle procedure di accertamento della della disabilità stessa fino all'attuazione del progetto di vita perché è stata fatta, questa interpellanza è stata inoltrata in considerazione del fatto che questo decreto e si applica in nove province in maniera sperimentale dal 10 gennaio 2025 e tra queste province si della provincia di Brescia che il nuovo decreto disabilità, che è l'evoluzione della legge, 104 si propone di semplificare il sistema, di ridurre la frammentazione esistente e una delle più importanti innovazioni introdotte dal nuovo decreto e il progetto di vita.
Che intende superare le frammentazioni tra il mondo sanitario, sociosanitario e sociale che attualmente è ancora esistono nelle risposte che le istituzioni danno ai bisogni dei cittadini con disabilità, obbligandoli a barcamenarsi in un groviglio di burocrazia. Precisato che la grande novità della riforma e parte dalla valutazione della persona con disabilità che viene apprezzata in senso,
Olistico, cioè in tutti i suoi aspetti, non solo per le sue patologie, ma viene anche apprezzata e valutata per le sue potenzialità, il decreto entro ecco il decreto ha introdotto nell'ordinamento giuridico un principio fondamentale, che è il principio di accomodamento ragionevole relativo a modifiche e gli adattamenti necessari e appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo all'ente comunale nello specifico, l'articolo 3 del decreto modifica i commi 1 2 e 3 dell'articolo 3 della legge 104.
Facendo riferimento all'ICF, pertanto, vengono introdotte quattro livelli di intensità di sostegno intensità lieve, media elevata, molto elevata, specificando che la necessità del sostegno può essere a livello lieve o medio, mentre il sostegno intensivo è sempre di livello elevato, molto elevato. Si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere, da parte del mio gruppo, quali azioni l'Amministrazione comunale ha attivato in attuazione del decreto 62 che vede la provincia di Brescia sperimentale e quindi anche il nostro Comune, sia singolarmente sia all'interno dell'ambito territoriale di cui facciamo parte. Se e in quale modo. Sono stati coinvolti tutti gli stakeholders interessati delle persone con disabilità alle loro famiglie, dalle unità di valutazione di base dell'INPS alle istituzioni scolastiche, al personale sanitario e sociosanitario, alle associazioni del Terzo settore? Se sul principio di accomodamento ragionevole sui diversi livelli di disabilità introdotti da questo decreto a modifica della legge 104 si è lì, vi è l'intenzione di costruire percorsi in grado di migliorare l'inclusione di ottimizzare le risorse comunali. In sostanza,
E, signori della Giunta, signori Consiglieri, partiamo dalla situazione esistente e dagli ultimi dati di bilancio, i quali impattano, con numeri davvero impressionanti, preoccupanti o oltre 1 milione e mezzo di euro le risorse comunali impegnate per garantire l'assistenza persona dei soggetti con disabilità e oltre 150 il numero degli allievi monteclarense frequentanti, le scuole di ogni ordine e grado, come si evince dalle tabelle del Piano Diritto allo Studio approvato nel settembre del 2024, ora il decreto disabilità numero 62 mira giustamente a migliorare e semplificare burocraticamente la situazione esistente. Fa propria l'eredità specifica della scuola italiana sul tema dell'inclusione né attenzione.
La fa propria questa eredità per tutti gli studenti in condizioni di diversità, non dimentichiamo che l'eredità italiana ha fatto da precursore ad una comune visione europea, l'Italia è stata la prima che ancora nel 1977 ha incluso i portatori di disabilità e ciò si contrappone la visione delirante di questi giorni, per esempio del presidente argentino Milei che si è compiaciuto di definire le persone handicappate secondo lui, con i termini che sono i più reali, cioè un idiota, un imbecille, un minorato, un ritardato non è Fraccaro che usa queste parole il presidente argentino Milei, questo per dire il clima e che a tutti i livelli sta inquinando i valori del mondo cosiddetto occidentale e civilizzato. Il nuovo decreto che, sperimentato la invito a terminare sì, se mi dà ancora un minuto, finisco il nuovo decreto che è sperimentale nella nostra provincia dal gennaio. Ha come finalità quella di non catalogare la persona disabile in base alle sue disabilità o carenze, ma anziché di apprezzarla per le sue capacità e potenzialità. Il principio di accomodamento ragionevole richiede la necessità di adattamenti al Comune al fine di utilizzare meglio le risorse economiche. L'ho detto più volte, anche in altre sedi, su questo tema non si tratta di ridurre o di tagliare i fondi alle persone più deboli del comitato civico, non ha intenzione di ridurre o di tagliare qua. Non si tratta di vedere quanto si spende, ma come si spende si tratta di armonizzare disponibilità dello Stato e del Comune, con particolare riferimento alla modifica dell'articolo 3 della legge 104 modifiche che precisano quattro livelli di intensità di sostegno per la prima volta in base ai quali non sempre è necessario fornire le coperture di tutte le ore di frequenza grazie.
Passo la parola all'Assessore Gardoni Rossana.
Parto dalla prima.
Richiesta, allora quali azioni l'Amministrazione ha attivato in attuazione del decreto 62? Diciamo che un po' ne abbiamo parlato prima, nel senso che le azioni che riguardano l'area della disabilità costituiscono la parte centrale di quello che siamo andati ad approvare. Stasera voglio ricordare che, in linea col decreto 62, la linea è quella di mantenere il più possibile la persona in condizione di disabilità, come dice il decreto 62 nel proprio contesto di vita, quindi con supporto alla famiglia, portandola portando al centro il progetto di vita sul quale si sta lavorando la valutazione multidimensionale e l'attivazione di tutti che i sostegni che ci sono e il budget di vita.
Quindi c'è e si sta lavorando sull'accompagnamento e l'orientamento delle persone, dei familiari, degli operatori, eccetera, attraverso un processo pubblico privato partecipato nell'azione numero 39 che ho citato prima, l'ambito 10 è l'unico partito con il Centro per la vita indipendente,
Affidato dal terzo settore è stato affidato a una a una cooperativa, con un assistente sociale dedicata e ci si sta si sta lavorando su quest'area. C'è poi un'altra azione che è la numero 10, che è quella che mira a mantenere il monitoraggio costante della sperimentazione sul decreto 62, sperimentazione che è intesa in senso lato, quindi in tutte le sue articolazioni, quindi, con la capacità di elaborare le proposte a supporto e a sostegno del del cambiamento che ci sarà c'è si è costituito un gruppo permanente integrato sul territorio della Provincia per elaborare proposte e confrontarsi a questo gruppo. Appartengono tutti i soggetti territoriali, quindi tutti gli operatori coinvolti, l'ATS, l'AST, gli enti del terzo settore ed è strutturato come cabina di regia e dove si potranno mettere in atto le azioni a sostegno al cambiamento a livello di singolo ambito. Nostro appunto, abbiamo questa azione del costituzione del centro di vita indipendente, e.
Sia a livello di sistema e sia a livello operativo. Tutto il lavoro che è stato fatto da giugno a settembre ha comunque portato a implementare azioni che sono già state erogate. Voglio ricordare, dopo di noi, il progetto di vita e l'uno-due del PNR, quindi percorsi di autonomia con le persone con disabilità. Il secondo punto se e in quale modo. Fino ad ora sono stati coinvolti gli stakeholder interessati delle persone con disabilità, dalle unità di valutazione di base dell'INPS alle istituzioni scolastiche, personale sanitario e sociosanitario e associazioni del terzo settore. Si è il nostro modo di lavorare e quindi nel processo di costruzione del Piano, sia prima che in tutte le azioni che abbiamo messo in atto, che metteremo in atto, c'è questa azione im integrata Ali in a livello territoriale, è del resto, noi ci affidiamo al terzo settore e quindi siamo consapevoli che senza il loro apporto o non si possa arrivare a dei risultati l'ultimo punto è quello sul principio di accomodamento ragionevole quindi non.
Riuscire, cioè lavorare sulle risorse e garantire che non ci sia un onere sproporzionato rispetto alle necessità che ci sono. Sta partendo il tavolo per l'inclusione scolastica composto dai rappresentanti, diciamo delle quattro delle quattro aree interessate, quindi il Comune, la neuropsichiatria infantile, le scuole e le famiglie per avere un,
Percorso condiviso è inoltre negli hub. Gli ambiti della Provincia di Brescia sono chiamati l'ha detto anche lei, da gennaio. 2025 a partecipare a quella sperimentazione applicativa del decreto 62 per definire la condizione di disabilità, per l'accomodamento ragionevole per cercare nuovi modelli senza lesinare le risorse, ma cercare nuovi modelli, di.
Approccio all'assistenza sui quattro livelli di intensità. Ci stiamo cioè ci abbiamo molto ragionato, c'è un percorso, questo percorso sarà molto lungo. La lunghezza del del del processo è definita dalle norme, perché.
Chi ha già la certificazione la mantiene sono quelle che vanno a scadere e che avranno un rinnovo e che quindi verrà rivalutato, quindi questo processo non ha una, questo percorso non ha una definizione immediata, sarà comunque siamo consapevoli, un percorso molto lungo.
Passo la parola al consigliere Fraccaro.
In verità, mi aspettavo la risposta dell'Assessore Tiraboschi come assessore alla scuola, ma ma prendo atto delle risposte della dottoressa Gardoni.
Mi dichiaro parzialmente soddisfatto, soprattutto rispetto ai primi due punti. Sono dichiarazioni, come dire, sì, stiamo lavorando su col progetto di vita nell'ambito del Piano di zona, va bene, però mi interessava molto il terzo punto, che è quello proprio del tavolo dell'inclusione nel senso che lei citava il soggetto che secondo me in questo momento va coinvolto più direttamente.
E più incisivamente, cioè la scuola.
Perché i quattro livelli di intensità va bene, che saranno efficienti ed efficaci, a partire probabilmente dagli aggiornamenti o dalle nuove certificazioni, però effettivamente l'inclusione conviene a tutti anche non soltanto i soggetti direttamente interessati come allievi o come operatori tipo insegnanti di sostegno, ma conviene a tutta la comunità scolastica.
Perché se le scuole organizzano una didattica inclusiva, cooperativa laboratoriale, articolando il lavoro e differenziando i livelli, anche il ragazzo con disabilità svolgerà compiti semplificati con un progetto su misura per lui, coinvolgendo tutti i docenti della classe, ma anche tutti i suoi compagni, il che significa in qualche modo che noi non dobbiamo solo ragionare in termini di quantità, cioè di avere sempre del personale sia comunale che è statale che in qualche modo sorveglia e fiancheggia l'inclusione del soggetto con disabilità, ma dobbiamo ragionare in un'ottica più ampia in cui tutti si devono mettere in discussione, perché il principio fondamentale dell'integrazione scolastica, l'aveva ben definito l'ex Ministro Falcucci nel 1977, quando con la legge 517 furono inseriti per la prima volta,
I soggetti portatori di etica. Allora si parlava anche delle équipe medico, socio psico pedagogica, che doveva essere a carico dell'allora ASL e di cui poi non si fece nulla. Grazie.
Passiamo al decimo punto all'ordine del giorno avente ad oggetto interpellanza ai sensi dell'articolo 59 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale avente ad oggetto Emergenza abitativa a Montichiari, presentata dal Gruppo consiliare Comitato civico per Fraccaro con nota protocollo numero 12.639 del 24 3 2025. Invito il consigliere Fraccaro a illustrare il punto all'ordine del giorno.
Cercherò di essere più sintetico, vista l'ora e visto anche la complessità degli argomenti che sono stati affrontati, vorrei l'emergenza abitativa è un'interpellanza che nasce anche dalla lettura del Piano di zona, chiede di identificare il quadro dei bisogni, delle priorità e delle risorse attivate a livello del territorio monteclarense la premessa è che la questione abitativa negli ultimi anni ha assunto una nuova centralità, coinvolgendo fasce della popolazione rese sempre più vulnerabili.
È un po' da una serie, diciamo, variegata, di fattori messi insieme, cioè l'inflazione, lavoro precario, fragilità, disabilità.
Come dire redditi bassi al ecco, insomma, li mettiamo insieme un po' tutte. L'emergenza casa sta diventando una priorità assoluta a livello sociale e nazionale e quando si parla di emergenza abitativa ci si riferisce a chi ha perso l'abitazione o in proprietà a seguito dell'esecuzione in locazione o in proprietà a seguito dell'esecuzione della procedura di sfratto per morosità o per vendita forzata all'asta. Si tratta in molti casi di nuclei familiari per i quali non è stato possibile intervenire con gli strumenti ordinari del welfare abitativo.
Considerato che Regione Lombardia ha emanato la legge regionale 16 2016 Disciplina regionale dei servizi abitativi al fine di soddisfare il bisogno abitativo primario di ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari e tale novità legislativa stabilisce un nuovo paradigma con il passaggio dell'edilizia residenziale, pubblica, servizio abitativo, coniugando quindi le politiche edilizie con le politiche sociali. Precisato che sul fronte dell'offerta, sappiamo che, di fronte all'incremento del numero degli sfratti, non è corrisposto un aumento delle risorse disponibili per i due fondi nazionali di sostegno all'affitto finalizzati al primo ridurre l'incidenza del canone dei redditi e il secondo a sostenere le famiglie in condizioni di morosità incolpevole,
È precisato che anche le ultime leggi di bilancio 2022 2023 hanno azzerato le risorse sui due fondi nazionali, facendo mancare finanziamenti importanti del nostro Comune, e per quest'anno sono stati posti solo 10 milioni di euro per tutto il territorio nazionale. Chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere quali azioni l'Amministrazione comunale ha attivato per affrontare il problema dell'emergenza abitativa, come sono state utilizzate, per quali finalità le risorse del PNRR con la chiusura del piano nel 2026, come potranno essere mantenute determinate politiche sociali?
Poi la povertà abitativa, target molto diversi, sono stati predisposti i programmi di intervento differenziati quali risorse economiche l'Amministrazione ha previsto per i giovani per le famiglie, monoreddito con figli minori per le persone anziani, con pensioni minime per gli utenti della cosiddetta fascia grigia. Infine, si è provveduto e chiedo proprio uno sfizio per sapere se avete fatto un'analisi del patrimonio abitativo presenti a Montichiari e comprendere le dimensioni dello sfitto e anche, magari, per quale motivo possiamo presumerlo? Né gli alloggi non vengono più of affittati.
Ecco, riassumendo, in questa interpellanza si vuole evidenziare una situazione di drammaticità che certamente non è Athos da addossare a questa Giunta, ma ha radici lontane, dipende da scelte istituzionali fatte a monte a livello statale e regionale, sono, direi, quarant'anni che non ci sono più politiche ed a livello nazionale sull'edilizia residenziale pubblica non di meno si si vuol capire come si sta attivando l'amministrazione.
Per un'emergenza che è allegata molto anche al problema della povertà abitativa.
Uno stato di cose che non è sembrato modificarsi più di tanto con l'attuazione del PNRR.
Se le ultime tre leggi di bilancio hanno azzerato le risorse dei due fondi nazionali per la riduzione dei canoni e per la morosità incolpevole con voto, come potranno essere perseguiti gli obiettivi della Missione 12 del tu puoi, recepiti dal documento del nostro bilancio, del resto c'è anche un documento importante che non so se i Consiglieri l'hanno visto credo che sia,
A parte, ma forse è un allegato anche del Piano di zona, che è il piano annuale dell'offerta dei servizi abitativi pubblici e sociali, approvato a dicembre dall'Assemblea dei Sindaci. Si mette in rilievo a pagina 8, in maniera molto preoccupante, leggo testualmente i dati relativi ai contesti abitativi privati sono preoccupanti, si registra con livelli differenziati a seconda dei contesti territoriali, un incremento incredibile delle morosità, condominiali, un forte incremento di situazioni critiche quali sfratti, pignoramenti e morosità mentre sempre a pagina 8 si dice testualmente l'offerta pubblica ormai satura assolutamente insufficiente a rispondere alle richieste. La mia Inter interpellanza intercetta proprio queste criticità e vuol sapere insomma come il Comune si Sist, si sta approntando le sue azioni per affrontare, ecco questo immane problema né attenzione.
Passo la parola all'assessore Nardoni Rossano sì, allora che la situazione abitativa sia preoccupante, l'abbiamo, siamo consapevoli l'ha appena detto morosità sfratti pignoramenti, quindi l'offerta pubblica è satura e e ci sono anche molti alloggi che andrebbero ristrutturati, credo in tutta Italia, perché è un altro dei problemi grossi,
Il bisogno è riferito, come ho detto prima, non solo a casi sociali, ma anche a una parte del ceto medio, quella fascia grigia che non arriva a poter.
A poter affittare una casa, anche perché i prezzi sono aumentati. Noi per quello che stiamo noi abbiamo messo in piedi l'Agenzia dell'abitare per dare risposte alle emergenze gravi regola l'accesso a livello di ambito da supporto ai Comuni per le eventuali misure e ha come obiettivo ambizioso, difficile ma ambizioso. Intercettare domanda e offerta.
È molto difficile, sarà molto difficile perché si va sul privato e quindi si cercherà comunque di andare a trattare anche con i sindacati degli inquilini e i proprietari, eccetera l'Agenzia dell'abitare sta partendo, è tutta da costruire, in sostanza.
Quali azioni sono state messe in campo per per l'altra per altre attività sono i quattro alloggi in ristrutturazione, col PNRR, sono 16 posti e abbiamo una capacità di 35 posti in tutto, però il mercato, il, la, l'offerta pubblica è satura, quindi più di quello non riusciremo a ad andare a coprire,
Le risorse economiche, le risorse economiche sono, non avendo più dal 2024 la possibilità di avere altri fondi, 40.000 euro del Fondo nazionale per.
Del PN PS e 65.000 euro, che riguarda un fondo di solidarietà, di solidarietà dei Comuni. Le risorse non ci sono dal 2024, ma questi fondi servono all'ambito territoriale per l'attivazione di nuovi canoni peer. Per chi viene esposto ad Expo mio e quindi rimane senza casa dalla dalla sera alla mattina si è fatta un'analisi del patrimonio abitativo. Si è si ha intenzione di fare. Anche questo è molto difficile perché ci vogliono dei sistemi. Un sistema potrebbe essere il pagamento dell'IMU, però, quando si va sull'attività privata, è molto difficile.
Riuscire a intercettare. Quali sono le motivazioni? Le motivazioni ci sono, ci sono le motivazioni da parte di chi ha case sfitte sono anche quelle per cui molti non vogliono affittare gli appartamenti, perché certe volte li ritrovano poi in condizioni molto precarie e quindi sono costretti ad affrontare delle spese che non ripagano nemmeno l'affitto che hanno preso se l'hanno preso e quindi.
È chiaro che è un è un un confronto, mo diventa un confronto molto difficile. L'Agenzia dell'abitare lavorerà su questo anche su una sorta in futuro di ipotetica garanzia nei confronti del privato che decide di affittare. Però è tutto da costruire.
Passo la parola all'assessore, Bonometti Graziano.
Mi permetto semplicemente di collegarmi anche alla richiesta che si faceva in merito all'edilizia economico popolare.
Oggi, purtroppo, non è più un aspetto vincente per chi edifica semplicemente perché i costi di costruzione sono talmente elevati che acquisire dei terreni per poter edificare in edilizia economico popolare, dal momento in cui ci sono degli ambiti di costruzione o di trasformazione piuttosto che delle lottizzazioni purtroppo non è vincente, quindi dal punto non è vincente per i chiaramente il il il costruttore, perché chiaramente si pone sul mercato, quindi, in realtà Montichiari ha dato la possibilità di edificare fino a cinque anni fa, se non ricordo male, in viale Europa, in edilizia economico popolare, con delle tariffe, diciamo agevolate per i residenti e per i ragazzi forse fino ai 35 anni di età, se non ricordo male,
Però, purtroppo oggi chiaramente quello è un limite, un limite che chiaramente ha cambiato proprio le modalità e i prezzi di acquisto delle abitazioni nel post Covid, quindi è difficile porsi sul mercato con delle tariffe, diciamo agevolate.
Per dar chiaramente comodità anche di affitti.
È con la riduzione dei costi e quant'altro però è veramente molto complesso, era semplicemente un appunto sempre legato a quella che poteva essere una richiesta, ma che purtroppo,
Passo la parola al Consigliere fra caro Mario.
Non ho dubbi che sia così, ci vuole però un grande piano nazionale di sotto il sole sull'edilizia residenziale pubblica, che preveda degli incentivi fortissimi da questo punto di vista la mia è semplicemente la risposta come doveroso, all'Assessore sono sicuramente soddisfatto della risposta perché capisco le difficoltà dell'Amministrazione comunale capisco anche tutte le azioni messe in campo, sia nel piano di zona ma anche nel PNR e PNRR, nel quale comunque,
L'emergenza abitativa, pur con tutti i suoi limiti che sono andati soprattutto dai fondi limitati, ha cercato di insomma di porre rimedio.
L'interpellanza vuole però mettere in evidenza una cosa importante e problematica, che sicuramente ci seguirà anche per il prossimo futuro, nel senso che, effettivamente questo è un problema che sta rischiando di diventare esplosivo a tutti i livelli, quindi cerchiamo, almeno per quanto riguarda il nostro livello di fare il massimo possibile e anche questa Agenzia dell'abitare mi sembra una buona idea speriamo che non sia solo,
Così come dire, un'ipotesi di lavoro, ma che veramente realizzi qualcosa di importante per i nostri cittadini, grazie passo la parola al Sindaco.
Mi ero iscritto prima che Fraccaro Tess la risposta, se era soddisfatto o meno, ma purtroppo è un dato la parola prima prima lei volevo però specificare che a Montichiari abbiamo 93 abitazioni di proprietà comunali e al 95 di proprietà comunali, altre 93 dell'ALER 63. Scusatemi dell'ALER.
Il comune di Montichiari dell'affitto di queste il 95 abitazioni di proprietà percepisce.
Circa 157.000 euro proprio chiesto questi dati a Pezzoli, a fronte di un insoluto di circa, diciamo così, 15.000 euro.
Oltre al costo del dover mantenere queste abitazioni, perché è un costo, comunque è molto elevato e sono abitazioni.
Perlopiù diciamo così, vecchia, non abitazioni nelle abitazioni nuove.
Hanno un costo di mantenimento molto alto, sappiate che ci sono in base al reddito quando vengono affidate queste abitazioni, si parte dal percepire affitti, ovviamente diciamo così calmierati politici che sono anche solo di 20 euro al mese, quindi partiamo da questi livelli qua ho colto questa interpellanza per fare un ragionamento, anzi non è un ragionamento butto lì solamente uno spunto di riflessione per tutti, perché.
Le amministrazioni non devono per sempre se si alternano cambiano cambiano anche i contesti, ma, come ben sapete, un Comune deve fornire tutta una serie di servizi, a partire dalla scuola, a partire dai servizi sociali e l'emergenza abitativa. Abbiamo una marea di strade da dover tenere. Ecco, dobbiamo fare una riflessione su quali sono effettivamente le priorità, perché la coperta è sempre più corta e non si può tirare da tutte le parti, perché non si può andare incontro a soddisfare tutte quelle che sono appunto le esigenze, ma sapete bene di ciò che si parla, dato che anche voi avete dovuto affrontare queste queste ovviamente difficoltà, infine, l'ultima domanda era si è provveduto a fare un'analisi del patrimonio abitativo presente Montichiari, a comprendere le dimensioni dello sfitto. Per quali motivi gli alloggi non vengono affittati in realtà Montichiari, nonostante ciò che si diceva, diciamo così, almeno un decennio fa, grosso modo.
E c'è una mancanza, direi assoluta, di abitazioni libere e quelle poche che ci sono, soprattutto, diciamo così, mono bilocali hanno dei prezzi molto alti. Ma oggi, parlando anche quando abbiamo redatto composto quello che è il PGT, è anche agenzie immobiliari. Insomma, dicono che e questo mi fa piacere molto piacere la diciamo così della struttura più richiesta sono soprattutto i tre e i quadri locali. Vuol dire che sono.
È principalmente indirizzati di quelle che sono le le le famiglie, tra i quadri locali, non solo ed esclusivamente intesi come appartamenti, ma nel caso, anche come piccole villette, ed è questa la tendenza dove dove si vuole andare, certo situazioni di difficoltà abitativa ce ne sono, vi ricordo cosa è successo.
Verso fine dello scorso anno con situazione dove non tutti i meriterebbero anche un'ambizione, perché bisogna dirlo e bisogna essere onesti e c'è anche chi se ne Vecsey, chi se ne approfitta. Ecco, ringrazio nuovamente, oltre ai ringraziamenti che avete già fatto voi prima, anche anche io e il dottor Pezzoli, ma tutto lo staff per l'attenzione che viene, che viene attuata in tutte queste fasi delicate e anche con persone non proprio facili.
Passiamo all'undicesimo punto, all'ordine del giorno avente ad oggetto interpellanza, ai sensi dell'articolo 59 del Regolamento, per il funzionamento del Consiglio comunale avente ad oggetto problemi igienico sanitari nel centro storico di Montichiari, presentata dal Gruppo consiliare Montichiari, dinamica con nota di protocollo numero 12.825 del 26 3 2025. Invito il consigliere Morandi a illustrare il punto all'ordine del giorno.
Grazie Presidente.
E procede alla lettura della dell'interpellanza. Egregio Sindaco, durante la scorsa campagna elettorale ho avuto modo di appurare che uno dei problemi più sentiti riscontrati nel centro storico della nostra bella città, il proliferare dei colombi di città detti comunemente Piccioni, esistono diversi edifici di proprietà privata abbandonati, alcuni dei quali versano in condizioni pessime, tanto da costituire un vero pericolo per chi passeggia per strada oltre che essere poco dignitosi per il decoro urbano. Sappiamo già tutti che il Comune non può intervenire sulla proprietà altrui, ma esistono situazioni così gravi da non poter essere ignorate. Ne cito solo alcune, a titolo di esempio, tutt'altro che esaustivo via. Angelo Mazzoldi, via Pietro Zocchi, Alberti, via San Pietro. Piuttosto che altri vicoli del centro Borgo sotto incluso il tema non è l'immobile privato dismesso in senso più ampio, diventerebbe complicato trattarlo in questo spazio. L'interpellanza potrebbe infatti sfociare in diversi discorsi che comportano diverse considerazioni. Urbanistiche edilizie piuttosto che altre relative alle politiche abitative. Come ho appena fatto commerciali. Preciso invece che ciò che ci preme constatare con questa interpellanza e se l'Amministrazione comunale ha messo in campo negli scorsi mesi o anni o intende farlo in futuro delle azioni volte a contenere il disagi degli abitanti degli avventori di questi luoghi, ma ancor di più a limitare il più possibile che il fenomeno di proliferazione di questi volatili porta il diffondersi di malattie e o di problemi igienico-sanitari.
Passo la parola al Sindaco.
Ancor prima che il I presentarsi a questa, a questa interpellanza siamo stati contattati interpellati da dei cittadini che abitano, soprattutto nella parte del del centro storico, appunto, dove ci sono questi questi fenomeni io avevo già chiesto al nostro geometra Elena Bontempi che cosa effettivamente si,
Poteva fare, diciamo così, di di extra perché, come Mina, ha scritto e ha evidenziato e sono di questo contento nella nella nell'interpellanza il Comune non può assolutamente intervenire su quello che è l'ambito che è l'ambito privato e il problema è che tanti cittadini non vogliono intervenire o si scaricano o scaricare la responsabilità. Possono le colpe al Comune se uno è proprietario di un edificio infestato da quelli che sono i pistoni e dei piccioni. E suo obbligo prendere e ed intervenire caso diverso è, ad esempio, lo lo utilizzo, anche come termine di paragone per chi ascolta. Se dovesse essere casomai piazza, è il caso di com'era una volta.
Piazza San Marco, Venezia, che allora sono sul suolo pubblico. Allora il Comune deve intervenire e nessuna responsabilità, ma più direttamente, purtroppo, non si può intervenire. Ci sono delle situazioni nelle quali, per assurdo, abbiamo fatto delle ordinanze perché ci sono dei palazzi che sono fatiscenti, sono dei privati. Ci siamo ritrovati addirittura con il ricorso alle ordinanze che abbiamo fatto e di messa in sicurezza, ma non solamente messa in sicurezza, perché ci sono i piccioni o ci sono i ratti, ma addirittura proprio perché la struttura.
È pericolante, quindi situazioni verrà assurde. Mi dispiace che tante persone magari non approfondiscono questi aspetti o perché non sono a conoscenza e diamo per scontato che invece sia il Comune a dover intervenire. Come sapete, ci sono delle condizioni di estremo pericolo di urgenza, dove il Comune può sopperire, intervenire al posto del privato, ma poi li deve mettere fuori. Diciamo così quelle che sono le spese di intervento e che, se il privato non è già intervenuto prima, il Comune se lo può anche anche anche segnare. Quindi diventano sempre situazioni parecchio difficile poter intervenire. Ho chiesto però alla al geometra Bontempi.
Di preparare una risposta scritta, perché questo non è un tema, diciamo così da affrontare in maniera con azioni politiche, ma nel rispetto di quello che è la normativa. E quindi ve lo leggo tale e quale, come la risposta presentata dagli uffici che poi è quello che effettivamente un'Amministrazione nel caso può fare.
In riferimento all'interpellanza pervenutoci riguardo alla presenza significativa di colombi nel contesto urbano e ai possibili interventi di adottare, si ritiene opportuno fornire alcune considerazioni in merito. Premessa normativa e i limiti di intervento, la questione relativa al contenimento dei colombi in ambito urbano e complessa e non può essere affrontata con soluzioni semplicistiche o univoche. I colombi, infatti, sono riconosciuti dalla normativa vigente legge 157 del 92 come appartenenti alla fauna selvatica che godono di tutela specifica. La Corte costituzionale ha inoltre ribadito che il Colombo non rientra tra le specie cacciabili. Ogni azione che prevede l'abbattimento e l'utilizzo di metodi cruenti può configurare il reato di maltrattamento animale, come previsto dall'articolo 544 bis del codice penale. Ciò premesso, qualsiasi misura attiva dovrà necessariamente orientarsi verso forme di prevenzione, dissuasione, passiva e riduzione dell'attrattività del territorio urbano, escludendo approcci coercitivi o lesioni nei confronti degli animali.
Punto le soluzioni tecniche disponibili, limiti ed efficacia, gli strumenti attualmente disponibili si dividono in tre principali categorie, punto I sistemi di dissuasione fisica applicabili alle singole strutture esempio edifici pubblici e privati quali reti anti intrusione, dissuasori ed aghi fillo, ballerino sistemi elettrificate, bassa tensione, questi sistemi, seppur efficaci, richiedono una valutazione puntuale caso per caso e risultano sostenibili solo se adottati in modo diffuso e coordinato soprattutto nell'ambito privato.
Punto 2 interventi indiretti su alimentazione e riproduzione, l'uso di anti fecondativi a base di mais trattato con nicarbazina è praticabile esclusivamente su scala comprensoriale, in quanto interventi localizzati risultano inefficaci. Inoltre, i colloqui provenienti da aree vicine attratti dal cibo sistemisti si sostituirebbero rapidamente agli esemplari sterilizzati, vanificando l'effetto del trattamento.
L'introduzione di un'ordinanza che divieti l'alimentazione dei colombi da parte della cittadinanza rappresenta una mi rappresentano la misura basso impatto, ma con effetti tangibili sul lungo periodo, riducendo l'attrattività del territorio urbano per i volatili. Ovviamente do per scontato che non siamo in piazza San Marco, nessuno si mette a dare il grano ahi ahi ahi piccioni da noi, anzi cerchiamo di ghiacciato punto 3 azioni di igiene urbana e contenimento del guano è importante intervenire anche sugli effetti secondari del fenomeno prevedendo, ove necessario, la disinfestazione dei parassiti, la rimozione dei cumuli di guano, la sanificazione periodica delle superfici contaminate aggiungo che questo, ovviamente, è a carico del proprietario dell'immobile,
Proposte operative per un piano d'azione strutturato si espone di seguito un elenco delle attività concretamente attuabili, nel rispetto del quadro normativo delle risorse e delle risorse disponibili.
L'avvio di una campagna informativa rivolta ai cittadini sul divieto di alimentazione, sui rischi igienico sanitari associati, con l'indicazione puntuale degli interventi da attuare di loro competenza, in particolare relativi all'adozione di sistemi di dissuasione passiva sugli edifici, rilevazione preliminare dei siti maggiormente interessati dalla presenza dei colombi tramite segnalazioni da parte della cittadinanza, ma questa cosa già avviene. Predisposizione di un'ordinanza che vieti espressamente all'alimentazione di colombi sul suolo pubblico, ma ritengo che sia ovviamente inutile farlo all'altro che nessuno dà da mangiare ai piccioni, almeno o dei colombi. Per quanto sappiamo noi e Montichiari, prevedendo sanzioni amministrative proporzionate e un'attività di vigilanza adeguata,
Quarto analisi preliminare di fattibilità per eventuali interventi con anti fecondativi in coordinamento con enti sovracomunali o altre Amministrazioni limitrofe solo qualora si riscontri un'infestazione tale da determinare un'azione di scala intercomunale.
Ha riportato anche degli esempi che hanno fatto, ad esempio, altri Comuni delle ordinanze che hanno fatto altri Comuni il caso, ad esempio, di Busto Arsizio. Un esempio significativo è rappresentato dal Comune di Busto Arsizio, che ha adottato un'ordinanza con cui si imponeva ai proprietari amministratori condominiali e detentori di immobili alla responsabilità di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie degli edifici, rimuovere accumuli di guano e carcasse, pulire e disinfettare le superfici, installare dispositivi atti a impedire l'accesso e lo stazionamento dei colombi. Reti dissuasori, chiusura dei buchi accessi. Veniva inoltre introdotto il divieto di alimentazione dei colombi sul suolo pubblico con sanzioni amministrative in caso di inosservanza. Tuttavia, l'esperienza maturata in diversi contesti comunali, incluso quello di Busto Arsizio, ha mostrato come interventi puramente coercitivi debbono essere presieduti dalla campagna di sensibilizzazione dei cittadini per produrre benefici strutturali. Ecco, qui sono stati riportati gli esempi, anche se, come sappiamo bene, a Montichiari nessuno da da da da da mangiare ai colombi piccioni che siano dall'altra parte. Ho già detto che ordinanza sono già state fatte, ma i proprietari se ne sono talvolta altamente fregati. In altri casi, invece, hanno delle difficoltà anche di intervenire. Faccio l'esempio di un'abitazione in via Angelo Mazzoldi, dove i proprietari sono più di uno, sono veramente tanti e dove c'è qualcheduno che sarebbe anche interessato, ma da solo non può intervenire. Gli altri parenti, fratelli e quant'altro se ne fregano altamente. Quindi di fatto diventa anche difficile. Da parte nostra.
Farli intervenire in maniera in maniera coercitiva. L'installazione di dispositivi atti a impedire l'accesso allo stazionamento dei colombi, le reti dissuasori, chiusura e i buchi degli stessi degli accessi. È una cosa che già i proprietari dovrebbero fare. Il problema è che non lo fanno e perché quasi sempre non abitano direttamente in quella abitazione di riferimento, ma anzi l'abitazione o il palazzo. L'immobile viene invece preso affittato e quindi non hanno direttamente il problema. I proprietari, ma ce l'hanno invece gli inquilini, gli affittuari che poi si rivolgono anche il Comune. Ho ricevuto anche la telefonata dell'attività commerciale, che in piazza per sapere a chi era stato venduto l'immobile, dove loro sono all'interno, perché sono al pianterreno e i colombi sono sopra e perché non sapevano nemmeno chi se fosse stato venduto questo questo questo palazzo, quindi questo per illustrarvi quelle che sono le difficoltà, però se un messaggio deve uscire stasera, comunque e che non è il Comune a dover, intervenire nell'ambito privato, ma è il privato che già deve intervenire con tutte le difficoltà e che ci sono. È un po' come quella telefonata che ho ricevuto, mi ricordo un paio d'anni fa, dove una signora si lamentava che aveva il giardino infestato da da formiche e chiedevano un intervento di disinfestazione. Lieto se io mi dispiace, ma il giardino il suo comune non può intervenire anche per queste cose. L'altra cosa che però abbiamo fatto al fine dell'igiene e incrementare il passaggio e sia con frequenza che come attività di pulizia, soprattutto per la parte, diciamo così, dello spritz dello spazzamento meccanico, delle strade, della piazza che è l'unico sistema insomma per rimuovere questa parte di guano dove si va a formare con alcune difficoltà perché talvolta sotto questi edifici ci sono anche degli spazi per il parcheggio, quando i parcheggi sono occupati delle macchine diventa effettivamente difficile anche poter far questo.
Passo la parola al consigliere Morandi Beatrice.
Allora diciamo che mi ritengo soddisfatta per la completezza della risposta, nel senso che sono stati toccati tanti strumenti che che avrei altrimenti qui proposto e mi fa piacere sapere il fatto che sia venga intensificata sia stata intensificata, perché è già stato fatto la pulizia, perché è chiaro che il primo intervento da fare è quello di cercare di tenere il più possibile pulito, ovviamente ricordando sempre che il Comune si deve limitare a ciò che è di sua proprietà, quindi che in realtà è di proprietà pubblica perché non può intervenire laddove ci sia la proprietà privata. Ritengo però che ci siano alcuni strumenti, tipo l'ordinanza. Io non la escluderei a priori o non la riterrei del tutto inutile, come invece mi mi mi è parso di capire, ma magari mi sono sbagliata. Non ho mai visto nessuno neanch'io, come in piazza San Marco.
Alimentare i piccioni in piazza, però, e forse non è da sottovalutare il fatto che laddove i piccioni siano già presenti insistenti i vicini, perlomeno banalmente e sono volte anche la gestione dei rifiuti all'esterno, quindi sicuramente, se posso permettermi, insisterei o avvierei una campagna di sensibilizzazione, perché la prima cosa da fare è sempre coinvolgere la cittadinanza, non escluderei la l'ordinanza che obblighi i proprietari non così puntualmente, ma in maniera invece è più diffusa quindi in maniera generica, a chiudere tutti quelli che sono i vani in cui questi volatili si possono infilare. Perché effettivamente.
Mi rendo conto che da una parte ci sia la necessità di.
Diciamo così tutelare la propria persona, quindi restare all'interno di quelle che sono le proprie competenze. Dall'altra parte, però, capisco anche che certi cittadini siano esasperati dalla situazione, perché vivere a fianco di certi edifici di proprietà altrui, però, insomma in che versano in quello Stato e avere sempre a che fare con guano odore, puzza Ratti, cioè se è una cosa veramente oltre che disgustoso, proprio insopportabile e mi permetto di suggerire so che alcuni Comuni, già nella provincia di Brescia, anche danno affidano degli incarichi a degli Falconieri. Questa per dirne una certo che non esiste una soluzione che vada dritto al cuore della del problema, che è la proprietà privata su cui non si può agire. Però penso che sia opportuno, soprattutto.
Essendo che lei Sindaco riveste proprio e nella veste anche esercita le funzioni nella veste di massima autorità sanitaria locale di. Non dico che stia prendendo sottogamba, però, di non lasciare niente di intentato. Mi sento di dire questo perché da una parte, è vero che non si può invadere le competenze di altri dall'altra, però secondo me, comunque è sempre importante dimostrare di fare qualsiasi cosa per andare incontro al cittadino. Soprattutto mi permetto di dire in questo caso perché se il SIC, il cittadino sente che l'ambito così vulnerabile com'è la salute si sente minacciato, diventa già diverso rispetto a tante altre lamentele. Come può essere,
Il formicaio piuttosto che altre cose, secondo me meno importanti,
Certo.
Sì, sì, sì.
No, infatti è lo strumento.
Certo però essere inadempiente, ma io non mi riferivo alle ordinanze puntuali che sicuramente sono fatte, vengono fatte, mi riferivo invece a quelle più generiche, tipo quella del divieto di alimentare, perché anche i vicini possono contribuire laddove la situazione sia già banalmente avendo l'abitudine di continuare a sbattere la tovaglia fuori sembra una cavolata, però anche in maniera così.
È una cosa, un come dire, un passo di compost di là, si continua ad alimentare una situazione che è già a livelli esasperati in certe situazioni piuttosto che le ordinanze per chiudere a tutti i buchi aperti, quindi non solo all'immobile dismesso interessato ma anche banalmente anche agli altri, sappiamo bene che, purtroppo, dove ci si rischia la sanzione sia un po' più attenti e rispettare.
È solo per farvi che passo la parola all'ordinanza, dove però ci sono anche situazioni nelle quali, ad esempio, vi è un regolamento comunale. Per quanto riguarda il verde privato, come ben sapete tutti c'è il privato che ha l'obbligo di mantenere, ad esempio, le siepi perimetrali della propria abitazione, all'interno comunque mantenute, e mi son trovato a farmi dare il nome e cognome del cittadino e chiamarlo e dirgli ti do tempo una settimana, ma proprio per assumendomi la responsabilità chiamandolo di prendere e di tagliare perché altrimenti mandiamo fuori i Vigili, li dobbiamo fare la sanzione, ma con segnalazioni, non solamente nel centro, ma anche fuori. Vi racconto questa dato che siamo verso la fine del Consiglio comunale. Ho ricevuto delle lamentele, una chiamata ad un cittadino che voleva assolutamente che pregressi, che intervenissi questi qua qualche anno fa si lamentava perché c'era una pianta sull'angolo, praticamente dove aveva l'ingresso del del dal cancello carrabile. È una pianta di noi ci sono state su due voci, ma davvero non ha senso, come si dice in dialetto del nostro Peller, miniera pianto che si lamentava perché sporcava di fogli e quant'altro, mi giro sull'angolo di casa solo che faceva la curva, aveva nessuna pianta, praticamente 50 centimetri grossa tutte le fronde uscivano dalla dalla ringhiera okay e c'era una marmellata di questi frutti in terra gli aveva detto, facciamo una cosa prima l'Italia la pianta ripulisce ed poi verrò nel caso mettere a posto queste ho letto. Non si può lamentare di due noci quando c'ha quella marmellata in terra che è il primo anziano che passa gli ha detto, si spacca pure la testa sarà sistema bene, altrimenti non si faccia più sentire. Siamo questi casi, cioè il cittadino può sempre che l'ente pubblico deve prendere intervenire dopo lui fa niente se in barba tutta una serie di cose, quindi sappiamo bene come funzionano le cose. Io mi infervoro, anche perché certe cose non li tollero. Assolutamente.
Passiamo al punto 12 dell'ordine del giorno avente ad oggetto Mozione ai sensi dell'articolo 62 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale avente ad oggetto sollecitano la tempestiva approvazione di una buona legge sul fine vita, presentata dal Gruppo consiliare Comitato civico per Fraccaro con nota di protocollo numero 12.641 del 24 3 2025. Invito il consigliere Fraccaro ad illustrare il punto all'ordine del giorno.
Sì, grazie Presidente, è l'ultimo punto, questo no.
Dopo allora oserei dire che forse, dal punto di vista magari concettuale, valoriale fosse quello un po' più che interpella, non i singoli partiti, ma le singole coscienze.
Allora, snella nella mozione si fa riferimento a una premessa che è quella del comune di Montichiari che nel 2017 al regolamentato, uno dei primi istituzione del registro del testamento biologico, le DAT, poco prima che il Parlamento approvasse con la legge 219 una norma analoga, richiamo alla sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale la quale ha dichiarato quindi,
Esattamente sei anni fa.
Incostituzionale il divieto assoluto di cui all'articolo 580 del codice penale, dichiarando quindi illegale l'aiuto medico per il fine vita fornito persone maggiorenni in determinate condizioni, che sono tre.
Primo, o la piena capacità di prendere decisioni libere e consapevoli, secondo, l'essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale artificiale.
Terzo, l'essere affetti da una patologia irreversibile, portatrice di intollerabili sofferenze psicofisiche, ma la Corte costituzionale ha fatto di più, ha previsto dei pesi e dei contrappesi a questa sentenza per evitare i cosiddetti abusi, cioè con sentenza sempre 242. Ha precisato che tali condizioni devono essere verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale previo parere del comitato etico territorialmente competente.
Poi ho premesso che dalla normativa attuale rimane negato l'accesso alla morte medicalmente assistita per le persone che, seppur con medesime sofferenze ritenuti insopportabili, non sono tenuti in vita da trattamenti di sostegno e non hanno le condizioni previste dalla Corte, considerato che la Corte costituzionale ci ha richiamato senza senza successo due volte il Parlamento legiferare per la prima volta nel 2018 con sentenza 207 la seconda volta nel 2019 con sentenza 242 allora di comune accordo che ho sentito anche il Sindaco in questi giorni per modificare il dispositivo finale.
Della mia mozione, che prima prevedeva il Consiglio comunale, invita il Sindaco e alla Giunta ad attivarsi presso il Parlamento. Adesso il dispositivo è il Consiglio comunale impegna il Parlamento a legiferare in materia e impegna il Sindaco e la Giunta di inviare la presente mozione ai Presidenti di Camera e Senato. Secondo me, queste modifiche non toccano il sostanziale contenuto della mozione e per me possono essere dopo sentiremo anche i consiglieri,
E, se mi è consentito, io partirei proprio dall'ultima parte, signor Sindaco, in particolare, signori Assessori, signori Consiglieri, l'obiettivo della mozione non è quella che noi dobbiamo decidere se va bene il fine vita, in questo modo si può essere dolce o meno dolce. L'obiettivo è quello di attivarsi con un documento condiviso presso il Parlamento per sottolineare la necessità e sostenere la necessità e l'urgenza di approvare una buona legge sul fine vita, secondo i dettami previsti dalla Corte costituzionale. Che non è un organo, è come dire rivoluzionario, ma alla Corte costituzionale il massimo organo che tutela tutti i principi costituzionali in sei anni e purtroppo non c'è stato nulla perché nel 2019, dopo che i dj Fabo, se vi ricordate era andato in Svizzera a morire, la Corte costituzionale, stabilendo con la sentenza Cappato, la non punibilità di chi aiuta il il malato nel fine vi nel fine vita assistito. Avevo sollecitato il Parlamento a mettersi in regola. Non si è mai neanche iniziata la discussione, quindi perché stupirsi del, per esempio, del fatto che la Regione Toscana qualche tempo fa, con un suo provvedimento ha legiferato.
Fissando poche regole, a partire dai tempi di applicazione. E adesso che la Toscana ha definito scadenze e passaggi alcune forze politiche alzano la voce di c'è un tema, così non può mica essere affrontato da una regione e peraltro l'iter si è mosso anche in Lombardia e in Veneto deve farlo il Parlamento, ma il Parlamento a breve impugnerà quindi la legge della Toscana davanti alla Consulta perché stabilisca a chi spetta decidere qualcosa che per la che il Parlamento avrebbe dovuto decidere, ma non ha deciso.
Un avvitamento che sarà gradito sicuramente i ben pensanti, ma non tiene conto dei sondaggi Evi, siccome son tutti molto sensibile ai sondaggi senza eccezioni, i sondaggi sono schiaccianti, dicono che il Paese vuole la legge sul fine vita, grazie.
Dichiaro aperta la discussione.
Passo la parola al Sindaco,
Tavoli non ci fa fare neanche da parte dei consiglieri di maggioranza, dovevamo proporre l'emendamento proposto lei.
No, va beh, se no però rispetto a quello protocollato, di fatto adesso è una cosa modificata, giusto Segretario.
Ho detto al Sindaco, volete votare l'emendamento o volete volare direttamente la mozione emendata, perché questa è una cosa, visto che l'ha proposto lei non l'ha proposto, la maggioranza consiliare?
Scegliete.
No, ci siamo sentiti, la proposta che è stata fatta appunto di era quella di modificare in questo senso e il consigliere Fraccaro via elettrici mi aspettavo di fare la proposta di emendamento che invece l'aveva anticipato l'uva ma, ma va bene, va benissimo, no, non ci sia un problema.
Gesù va bene e che mi ha spiazzato, noi ci siamo accordati bene.
Preferisco fare un piccolo inciso perché pensavo che le cose andassero in maniera leggermente differente,
Nel senso che, ovviamente, c'è stato un confronto, come immagino, all'interno della maggioranza e come ci sia, come immagino ci sarà stato, anche all'interno della minoranza e opposizione e un tema questo, un Uniper talmente delicato che mi permetto di dire,
Mi trovo quasi personalmente un po' disagio andarlo ad affrontare banalmente. Cercate di capire perché all'interno del Consiglio comunale, senza tutti gli approfondimenti in materia e soprattutto tutte le riflessioni necessarie in materia, anche se ognuno di noi penso che abbia già quella che è un'idea precostituita sia da Tor danno proprio fede religiosa o da quelle che sono state anche esperienze personali vissuti con parenti opinione pubblica e quant'altro, quindi entriamo in una sfera talmente personale che e dall'altra parte è talmente trasversale a quella che può essere.
L'opinione, che magari può avere un mezzo opinione, un quarto di opinione che può avere un partito anziché uno schieramento politico, perché appunto è veramente trasversale, quindi sicuramente stasera eravamo tutti d'accordo a a modificare emendare, diciamo così,
Con il testo suggerito la mozione, anche se poi ognuno di noi è libero di votare appunto come come vuole, ed è proprio questo uno dei motivi, anche perché era opportuno specificare che nel Consiglio comunale, quindi, con l'espressione di ogni singolo Consigliere a inviare quella che verrà proposta direttamente al.
Ah parla al Parlamento e abbiamo voluto anche proporre questa modifica perché oggi non possiamo, dato che non spetta a noi andare a dire sì, ci serve una legge che sia fatta in questa maniera o in quell'altra, ma semplicemente che venga fatta una legge, poi potrà essere una legge dove si afferma al fine vita, per assurdo, no, non afferma il fine vita o va a stabilire tutta una serie di criteri perché, tra l'altro, in questa materia i casi sono tanti tantissimi di sfaccettature sono tantissime, non c'è solamente il fine vita, ma ci sono anche l'accanimento terapeutico, tutta una serie di altre questioni. Quindi ci possono essere talvolta anche situazioni che prendono che vanno a combaciare tra due persone che si confrontano e in altri casi, invece di essere diametralmente opposti, seppur magari di base si è si è allineati. È vero che nei sondaggi più dell'80% degli italiani chiede sostanzialmente o è favore da civica, dopo bisogna vedere come viene regolato, in quali casi ci son state anche i casi eclatanti, come è stato ricordato anche nella nostra riunione di maggioranza, quello della Andrea Lanfranchi, dammi una mano per favore dell'inglese. Ecco.
Non è qui.
Anglosassone, di fatto è arrivato ad una sentenza del giudice che dovevano staccare la macchina contro la volontà dei genitori, quindi arriviamo anche potenzialmente all'assurdità, quindi anche perché giustamente riguarda la sensibilità di ognuno, la cultura e la civiltà di uno e soprattutto il fatto anche a mio giudizio naturalmente esprimere l'opinione che la,
Non siamo delle macchine, solamente noi dobbiamo guardare solamente una visione materialistica corporea, siamo fatti anche di spirito, quindi, di fronte a una visione olistica del nostro, essere chiaro che c'è quel grande mistero del perché sostanzialmente esistiamo.
Che la scienza non cita risposte perché la scienza sappiamo che risponde al come, ma non al, perché siamo qua e quindi capite che è una tematica che giustamente, come ha detto il Sindaco, va oltre alle nostre competenze, però è chiaro che, come ritengo ha detto il consigliere Fraccaro e anche un momento di riflessione che leva tutto il Consiglio comunale su queste tematiche, Walter fuori dell'amministrazione e della buona amministrazione che si fa riguarda ognuno di noi di fronte a due due situazioni. Ritengo che, da una parte, abbiamo la certezza della fede che aiuta a vivere e, dall'altra parte, abbiamo la verità della scienza in mezzo ci siamo noi, però ecco la mia visione, che non siamo solamente materia corpo, c'è anche l'anima spirito e c'è la sacralità, e mi piace ricordare che, siccome.
Il 1 aprile ricorre i 20 anni dalla morte di un grande, a mio giudizio, persona Papa Wojtyla, vi inviterei, a livello personale, di reggere l'enciclica vita di Papa Wojtyla 2 parla della sacralità della nostra esistenza ed è fondante perché sancisce i principi di libertà e della vita collegate alla libertà scusate l'intervento, ma mi ha dato lo spunto il Sindaco su questo.
Per fortuna relative, ho chiesto solamente nel caso inglese dopo l'UDC, non ti chiedo più niente perché non mi ricordavo il caso inglese la prossima volta.
No, scherzi a parte, con Scherzi a parte che su un argomento così delicato, va be'penso di aver già chiarito, comunque un po', la posizione generale di quello che poi sarà l'espressione di voto di ogni singolo.
Componente non solamente della maggioranza, immagino, ma anche del del dell'opposizione, quindi del Consiglio comunale,
Io in tal senso dico che il mio voto sarà favorevole,
Per ciò che penso io per ciò che ho vissuto direttamente, ma anche indirettamente, e l'importante è che venga fatta la legge non so come verrà fatta.
E se verrà fatta poi una buona legge, le debbo dire io non l'ho ancora trovata, quindi speriamo questa volta per caso, facendo qualcosa di giusto.
Allora e passo la parola al consigliere Vitale, Salvatore grazie, Presidente, niente anch'io, volevo esprimere il mio parere a nome di Viterbo, Salvatore consigliere comunale.
Come Consiglio comunale sicuramente non abbiamo facoltà di decidere o granché parola in merito, però diamo questo segnale che il vuoto normativo va colmato, va colmato assolutamente perché c'è gente che ha bisogno che questo vuoto normativo venga colmato.
Sicuramente è un tema personale, un po' alle sensibilità delle varie coscienze, ma ci sono anche alcuni parametri oggettivi che la Corte costituzionale, poi, nella sentenza del 2019 ha elencato e secondo me so, per mio modesto parere sono situazioni che devono essere attenzionate e che il Parlamento prima o poi debba esprimersi più prima che poi, anche se purtroppo le aspettative non sono del breve periodo, è anche vero che sicuramente non siamo solo macchine, siamo anche coscienza alla nostra anima, però ci sono persone che soffrono di determinate condizioni e quindi questo è un nostro gesto, anche se simbolico, magari può smuovere le acque della dell'opinione pubblica, invitare la gente anche nei Consigli comunali o anche fuori al bar. Anche quello è necessario a parlare dell'argomento perché va trovata una soluzione. Quindi, per conto mio, voterò a favore della mozione presentata. Grazie passo la parola al consigliere dell'aglio. Elena.
Buona sera, allora anch'io parlo a nome del nostro gruppo.
Come ho già ribadito anche oggi, e questo è un argomento che tocca dei valori molto profondi è giusto, come ho sempre detto, che probabilmente venga da parte del Parlamento presa una.
Non un'opposizione o comunque venga regolarizzata la materia con questo.
Siamo un Paese democratico, è giusto che comunque tutti rispettino le proprie scelte ai propri valori, che siano religiosi che siano etici,
Però ricordo anche che a c'è, come lei giustamente ha detto, un testamento biologico, per cui.
Forse questo non è neanche proprio la sede di parlare di questo argomento, perché se una persona vuole comunque fare una scelta, a oggi può farla.
Voterò a favore, nel senso voteremo a favore perché è giusto che sì, si arrivi, si arrivino a delle risposte, però comunque ad oggi c'è la possibilità di farlo.
Grazie.
Passo la parola al consigliere Fraccaro, Mario.
Al Consigliere della glielo devo dire che non è proprio così, nel senso che è vero il testamento biologico.
Le disposizioni anticipate di trattamento sono importanti, ma se non si inseriscono nell'alveo ben preciso che ha indicato la Corte costituzionale in quei tre punti che devono essere verificati assolutamente dall'Unità sanitaria locale, in cui gravità diciamo, in cui abita la persona che è soggetta di questo tipo di problema e se, inoltre l'istituzione deve essere valutato dal Comitato etico territoriale quindi ci sono delle condizioni superiori alle disposizioni, diritti e di trattamento che se non si realizzano non possono portare diciamo all'attuazione della legge, no, era proprio una sottigliezza,
Che andava andava chiarita, perché uno pensa se si sono già le disposizioni anticipate di trattamento, abbiamo risolto il problema, diciamo che quelle hanno anticipato in progress quello che poi sarebbe stata la sentenza della Corte costituzionale.
Passo la parola al consigliere dell'AIA, però mi viene anche da dire che forse in Italia nel 2025 e nessuno ha mai preso una posizione e perché comunque siamo anche in Italia, dove esiste una figura molto importante.
Ed è difficile anche per chi è ai vertici prendere una posizione in merito.
Allora no, allora, visto che anche con l'interpellanza Presidente, ci sono stati dei traguardi no, allora lo lo concedo, ma perché è una situazione un po' particolare un argomento particolare, ma si dovrebbe fare il fine vita, il relatore ha la possibilità di illustrarlo di e di fare un secondo intervento adesso era una precisazione un po' posso fare il secondo intervento e poi mi taccio no dico,
Allora io ho profondo rispetto veramente per chi crede che sopportare il dolore sia una testimonianza di fede, ma veramente sono figlio di contadini che questi valori li avevano incarnati fino al midollo, quindi di un trasmessi, i loro figli. Però questo rispetto viene meno, se mi accorgo che questa legittima, ripeto, legittima posizione viene imposta per legge, diventando oggettivamente illegittima e intollerante nei riguardi di chi invece ne vuole usufruire. Rifiutare una buona morte può essere una scelta più che rispettabile, e nessuno lo contesta. Nessuno lo obbliga. Se uno vuole rifiutarle, è padronissimo di farlo in un Paese democratico come il nostro, ma solo se è una scelta personale, e solo se non si pretende che vi sia costretto anche chi ha convinzioni diverse o più semplicemente, crede in un Dio che non pretende sofferenze, dolori spesso indicibili avverso, io e e qui chiudo il momento in cui il rifiuto di una morte medicalmente assistita smette di essere una scelta personale e viene imposta all'intero corpo sociale dove una minoranza. Ecco, su questo non sono assolutamente d'accordo,
Passo la parola all'assessore Barone Martina.
Grazie Presidente, mi permetto di fare un intervento non dal punto di vista della mia opinione personale, ma più dal punto di vista tecnico, ecco allora la sentenza Cappato che è quella nominata, diciamo che quella che ha comportato la decisione, la prima decisione della Corte costituzionale del 2019 che uno in un caso unico perché si tratta di un caso di incostituzionalità differita, quindi la Corte costituzionale ha chiesto al Parlamento di legiferare in materia per poi ritornare sul tema, appunto nel 2024. Volevo semplicemente precisare una cosa, le indicazioni date, che indipendentemente poi dall'opinione solo una cosa, un discorso tecnico declinazione professionale, ecco,
All'interno della sentenza, la prima sentenza della Corte costituzionale non vengono determinati dei criteri per cui si possa accedere al fine vita, ma in questa sentenza vengono determinati dei casi, quindi i tre criteri più il fatto che ci sia dif, diciamo venga venga, si provvederà tramite il sistema sanitario nazionale, questo non comporta il determinare dei criteri per cui si possa accedere al fine vita ma comporta il fatto che nel caso in cui sussistano questi criteri,
La.
Le sostanzialmente il soggetto che I am assiste, aiuta la persona che richiede i di un siccitosi, un suicidio assistito non risponde ai sensi dell'articolo 580 del codice penale, ma sostanzialmente non venga non sia soggetto ad una condanna penale, ecco.
Attualmente nell'ipotesi in cui una persona accompagni.
Anche all'estero un un qualcuno che chieda una, il suicidio assistito all'estero, perché in Italia non si può. Ci sono altre metodologie, ma non si può procedere con suicidio assistito quando torna in Italia, come è stato il caso di Cappato che si è consegnato alle autorità italiane.
Attualmente si è procedibili con procedimento penale okay per l'articolo 580, tant'è che il titolo di reato prevede assist sostanzialmente istigazione e aiuto al suicidio, l'unica dinamica e poi mi taccio che volevo ulteriormente evidenziare che esiste un solo articolo penale che nel codice penale il 580, che disciplina in due casistiche molto differenti l'istigazione e aiuto al suicidio, che prevede la mancanza di una volontà attiva nel soggetto che proceda che voglia procedere al suicidio assistito. Quindi, sostanzialmente è la persona che.
Esterna attiva che istiga al suicidio, quella che vuole procede quella che poi sostanzialmente si va suicidarie, caso emblematico, è il caso Blue Eyes, per intenderci invece, nella aiuto al suicidio non c'è sostanzialmente non c'è una volontà negativa di una persona respingere qualcun altro a suicidarsi, ma colui che vuole procedere a al suicidio ha già una volontà formata all'interno della propria persona. Questo è l'ultima diciamo annotazione, che volevo fare nel senso che, ovviamente, credo che ci sia indipendentemente poi dall'orientamento che il Parlamento assumerà, però, ecco, questa è un'altra annotazione importante. I criteri evidenziati dalla Corte non delineano le casistiche in cui si possa procedere al suicidio assistito, perché in Italia non si può ma di Lignano le casistiche in cui colui che accompagna all'estero. Ah, ah, ah, ah suicidarsi non risponde ai sensi dell'articolo 580 del codice penale. Grazie,
Passo la parola al Consigliere Di Pietro Alessio, grazie Presidente, questo intervento solo per esprimere a nome del mio gruppo consiliare il voto favorevole per questa mozione, ritenendo appunto necessaria una legge che disciplini con chiarezza quelle che sono le condizioni e i requisiti e le modalità per il suicidio assistito in linea con le indicazioni della Corte e ricordando che in Parlamento il Pd dall'inizio di questa legislatura,
Chiede che venga discusso il ddl Bazoli e che riprende appunto il testo approvato alla Camera nel 2022, grazie,
Passo la parola al consigliere Morandi Beatrice.
Grazie Presidente, sì, anche il nostro voto sarà favorevole, al di là del del personale, sentire all'orientamento personale di ciascuno di noi che compone il nostro gruppo, perché è un tema che anche a me ha messo un po' in difficoltà, non tanto nel nell'esprimere quella che è la mia opinione personale che ho ben chiaro quanto invece nella rappresentare in questa sede un orientamento unitario, poi dopo, quando ho capito, confrontandomi col consigliere, Fraccaro che l'unico intento di questo di questa mozione era quella di sollecitare un il i diretti interessati a colmare un vuoto normativo e chiaramente non non c'è stata nessuna esitazione.
Essendo rappresentando una rappresentando una lista civica, rappresento 16 persone virtualmente che si sono in realtà messe insieme per, diciamo così, con del delle sensazioni degli orientamenti comuni su alcuni temi prettamente amministrativi. Quindi qui si esula completamente e si va a toccare un tema è molto più delicato che ha a che fare, come è già stato detto diverse volte, con tanti aspetti della nostra vita più intima e personale e oltre che i nostri valori più radicati, e ritengo però, parlando a nome del degli altri due consiglieri del Gruppo, che rappresento, che sia necessario legiferare laddove, appunto c'è questo vuoto normativo abbastanza importante laddove e i vari casi siano poi soggetti a.
Diciamo così al potere giudiziario, mentre invece non è quello che è titolato a legiferare, ma piuttosto il Parlamento. Quindi, per farla breve, per collegarmi anche a ciò che è stato detto da dal consigliere dell'aglio, credo che i tempi siano maturi per avviare un dibattito serio e propositivo da questo punto di vista, ma soprattutto che la responsabilità che la politica si prenda la sua responsabilità, quindi, in un modo o in un altro, in un senso o nell'altro, senza entrare nel merito, però che sia chiamata a fare ciò che deve.
Passo la parola al consigliere pizzaioli, Paolo grazie, Presidente, buonasera, premetto che parlo a titolo personale, rispetto le opinioni di tutte le spese, tutte le sensibilità di tutti, ecco, questo tema non può essere trattato con leggerezza, ma bensì con la giusta dose di rispetto per le persone, per la sofferenza e per i valori che costituiscono la nostra comunità.
Io da cristiano, credo che Dio ci ha donato la vita, un'anima la capacità di le capacità intellettive per migliorarla, per prolungarla e diminuire la sofferenza, ma solo lui può determinare alla fine pensare che qualcuno possa determinare il come o quando porre fine a una vita, per me è inaccettabile. Per questo il mio voto a questa mozione sarà contrario. Detto questo, non si può parla restare indifferenti al dolore e alla sofferenza che molte persone a fronte, almeno negli ultimi giorni, della loro esistenza. Per questo auspico che chi di dovere aumenti le risorse per la medicina palliativa, magari anche per la ricerca, per poterla migliorare e di sostegno psicologico affinché siano sempre accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno. Grazie.
Passo la parola al consigliere Bianchi, Marco grazie, Presidente, volevo semplicemente dire che il voto del nostro Gruppo sarà favorevole, grazie.
Adesso anch'io dico il mio il mio parere allora per me la vita è un dono che deve essere preservato in ogni sua fase, con rispetto e dignità, dall'inizio alla fine, i principi cristiani che guidano la mia visione della vita mi insegnano che Dio è l'autore della vita e solo lui può determinarne la fine per questo il mio voto sarà contrario a questa mozione.
Adesso chiedo ai consiglieri di votare il punto all'ordine del giorno,
Qui, mentre la mozione emendata come l'ha letta, il consigliere Fraccaro.
12 favorevoli e 2 contrari.
La mozione è approvata.
Il Consiglio comunale è terminato buona serata a tutti.
Scordiamoci.