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CC Montemesola 19.12.2022
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Santoro, Angelo Punzi, Vito Antonio en Aloia, Giovanni.
Scalano Sebastiano.
Ballo Francesco.
È assente.
Sgobio Francesco Saverio.
Magli Andrea.
Lupoli, Pasqua.
Sgobio Raffaele, è assente.
Fornaro, Daniele no, no, allora no, ho letto ancora no.
Sì, Alba Donato.
Testa Carmela.
10 presenti e 2 assenti.
Sì, allora al primo punto all'ordine del giorno c'è l'approvazione del verbale della seduta precedente naturalmente approviamo quali la del Consiglio ordinario e Nobel, quello precedente, che era quello monotematico, va bene quindi favorevoli.
Ok allora quindi favorevoli per l'approvazione del bar all'unanimità.
Allora?
Senta, niente, volevo, siccome al primo al l'argomento numero 9, appunto la surroga del Consigliere Caroli.
Se per voi va bene voti a, passiamo all'argomento numero 9 all'argomento numero 1, così diamo la possibilità al neo Consigliere di poter entrare subito in Consiglio favorevoli,
All'unanimità, allora, surroga del consigliere dimissionario Caroli Domenico e convalida, l'elezione del Consigliere, Daniele Fornaro aspetta aspetta da niente.
Allora dato atto che in data 15 dicembre 2022, con nota protocollo 70 24, sono pervenuti da parte del signor Carlo Di Domenico le dimissioni della dalla della carica di consigliere comunale, visto l'articolo 38, comma 8, del TUEL, il quale prevede che le dimissioni dalla carica di Consigliere indirizzate al rispettivo Consiglio devono essere presentate personalmente ed assunte immediatamente al protocollo dell'ente nell'ordine temporale di presentazione, le dimissioni non so non presentate personalmente devono essere autenticate da e di inoltrate al Protocollo per il tramite di persona delegata con atto autenticato in data non anteriore a cinque giorni. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre 10 giorni, deve procedere alla surroga del del dei Consiglieri dimissionari con separate deliberazioni, seguendo l'ordine di presentazione delle dimissioni, quale risulta dal protocollo omissis. Preso atto che la deliberazione di surroga di un consigliere comunale dimissionario ha natura di atto obbligatorio e vincolato privo di margine di discrezionalità sull'an e sul cui o di valutazioni politiche espresse dalla maggioranza o dalla minoranza, con l'effetto che l'obbligo di restituire all'organo consiliare comunale, la sua integrità consente solo di verificare nei surroganti la sussistenza o meno delle cause ostative previste dalla legge.
Atteso che risulta necessario di costituire nella sua composizione completa, il Consiglio comunale che nella lista numero 3 il primo consigliere non eletto risulterà essere il signor formare, Daniele che subentra al posto del dimissionario caro Di Domenico, ritenuto di dover conseguentemente provvedere alla surroga del Consigliere dimissionario. Conseguentemente convalidare l'elezione del coro del signor Fornaro. Daniele dato atto che il Presidente ha invitato i Presidenti a dichiarare se i Consiglieri sono a conoscenza di eventuali motivi di incompatibilità o ineleggibilità del signor fermare. Daniele dato atto che nessun Consigliere intervenuto, visto il capo del secondo Titolo terzo del decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267 visto, degli il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, ha acquisito il parere favorevole di regolarità tecnica ex articolo 49 del decreto legislativo 267 2000, vista la regolarità della condizione di eleggibilità, compatti incompatibilità, inconferibilità resa dal Consigliere subentrante signor Fornaro Daniele con l'autodichiarazione protocollo 70 53 del 16 dicembre 2022.
Quindi votiamo.
Sì, si vota, si vota no.
Si dà la sua.
Valida degli eletti è un atto obbligatorio, viene votato in effetti la vostra presenza qui, in questo caso è.
L'eventualità che siate a conoscenza di cause, nessuno, nessuno ha manifestato quindi conoscenza di cause ostative, di conseguenza, come per la convalida degli eletti, quando viene eletto tutto l'intero Consiglio, anche in questo caso è prevista la votazione, anche se è un atto dovuto.
Favorevoli.
All'unanimità.
Immediata esecutività per farlo subentra, votiamo per l'immediata esecutività della delibera favorevoli, come prima, il punto è approvato, quindi benvenuta Daniela.
Allora il secondo punto all'ordine del giorno che diventa punto?
Allora sì che diventa il punto 3,
Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20, comma 1 del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, relaziona il Sindaco.
Ignazio Punzi, Sindaco.
Siamo chiamati a deliberare, appunto la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20, comma 1 del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
È come?
Per l'altro, per per la scorsa annualità riconfermiamo gli stessi le stesse quote partecipative per.
L'1 e 68 del Consorzio trasporti pubblici Spa l'1 e 49% del capitale sociale del GAL Colline ioniche, Scrl in liquidazione, partecipazione diretta nella misura del 5.05 del capitale sociale del Consorzio ARO rifiuti bacino Taranto, 4 partecipazione diretta nella misura di 0.10% del capitale sociale del Consorzio autorità idrica pugliese e partecipazione diretta nella misura del 1.67% del capitale sociale del GAL Magna Grecia,
Quindi, in realtà, il Consiglio si appresta a confermare le quote delle partecipate, grazie.
Sì, interventi.
Okay, nessuno favorevoli.
Testa Magli Lupoli, Sgobio, Francesco, Scarano Aloia, Santoro, insegnarci impulsività astenuti.
Alba e Fornaro.
Votiamo per l'immediata eseguibilità Dalla Libera favorevoli.
Come prima astenuti, come prima punta approvato prossimo punto all'ordine del giorno, che diventa il numero 4.
Variazione al bilancio di previsione finanziario 2022 2024 ratifica della deliberazione di Giunta comunale numero 107 in data 30 11 2022, adottata ai sensi dell'articolo 175, comma 4 del decreto legislativo numero 267 2000, relaziona il Sindaco, prego.
Ignazio Pulsi, Sindaco.
Dato atto che il Comune di Montemesola risulta, attraverso la piattaforma Pia digitale 2026 beneficiario delle seguenti linee di finanziamento Misura 1.4 punto 5 piattaforma notifiche digitali comune a settembre 2022 PNRR M 1 C 1 investimento 1.4 Servizi, cittadinanza digitale finanziato dall'Unione europea Next Generation e un con per euro 23.147.
Misura 1.4, punto 3 up io comuni settembre 2022 Missione 1, componente uno del PNRR finanziato dall'Unione Europea nel contesto dell'iniziativa Next Generation e un investimento 1.4 Servizi e cittadinanza digitale euro 2.187.
Misura 1.4 punto 4 SPID ce comuni settembre, 2022 Missione 1 componente uno del PNRR finanziato dall'Unione europea nel contesto dell'iniziativa Next Generation e un investimento 1.4 Servizi, uccide innanzi al digitale per 14.000 euro Misura 1.3, punto 1 piattaforma digitale nazionale, i dati comuni ottobre 2022 PNRR M 1 C 1 investimento 1.3 dati e interoperabilità finanziato dall'Unione europea Next Generation EU per 10.172 euro.
Conseguentemente, con deliberazione di Giunta comunale, 907 del 30 11 2022 è stata approvata in via d'urgenza la variazione di bilancio di previsione finanziario 2022 2024 annualità 2022.
Poiché non c'è nessuna, nessuna variazione nel nel, diciamo a livello finanziario, quindi non non intacca gli equilibri, abbiamo ritenuto opportuno andare in urgenza e quindi, avendo ricevuto, essendo beneficiari il Comune di queste somme, siamo andati in Giunta e abbiamo approvato subito, quindi adesso la proponiamo al Consiglio come ratifica grazie.
Interventi.
Nessuno passiamo alla votazione favorevoli.
Magli Lupoli, Sgobio, Francesco, Scarano Aloia, Santoro Bonsignorio e Punzi, Vito astenuti.
Testa, Alba, Fornaro.
Votiamo per l'immediata esecutività della delibera favorevoli.
Come prima astenuti.
Come prima il punto è approvato passiamo al prossimo punto all'ordine del giorno variazione al bilancio di previsione finanziario 2022 2024 ratifica della deliberazione di Giunta comunale numero 102 in data 14 11 2022, adottata ai sensi dell'articolo 175.
Comma 4 del decreto legislativo 267 2000, relaziona il Sindaco, prego.
Innanzi Punzi, Sindaco anche qui.
Premesso che con delibera.
Di Consiglio comunale del 20 giugno 2022 esecutiva ai sensi è stato approvato il bilancio di previsione finanziario 2022 e 24, redatto in termini di competenza e di cassa, secondo lo schema di cui al decreto legislativo 118 del 2011 con atto dirigenziale numero 163 del 24 8 2022 la Giunta regionale ha effettuato il piano di riparto dei fondi per la fornitura dei libri di testo per l'anno scolastico 2022 e 23 assegnando al nostro Ente la somma di euro 14.294.11 da rendicontazione relativa alla precedente al precedente anno scolastico. 2021 22 è rimasta nella disponibilità dell'Ente una somma pari a 2.136 e 18 da utilizzare per l'anno scolastico in corso, che va detratta dall'assegnazione di 14.294.11, determinando lo stanziamento nel bilancio di competenza di euro 12.157.93. In seguito a queste, a questa variazione, a queste differenze siamo andati anche qui, in Giunta in via d'urgenza, e quindi abbiamo apportato questa variazione al bilancio, perché anche qui non comportava nessuna variazione alle agli equilibri per cui adesso riproponiamo la reti ratifica al Consiglio per questa variazione. Grazie.
Interventi nessuno votiamo favorevoli,
Magli Lupoli, scopre Francesco, Scarano allegria Santoro un cigno che pungidito, astenuti testa, Alba, Fornaro, votiamo per l'immediata esecutività della delibera favorevoli, come prima astenuti.
Come primo punto approvato il prossimo punto all'ordine del giorno Sentenza del Giudice di Pace di Taranto numero 200 del 2.672 2021 registro 423 2020 riconoscimento di debito fuori bilancio ex articolo 194, comma 1, lettera a, decreto legislativo 267 2000 relaziona l'assessore Scalamogna, prego,
Scarano, grazie Presidente, come per altre, in altre circostanze, Presidente, chiedo al Consiglio comunale se non ci sono problemi a relazionare in anche per il punto successivo all'ordine del giorno, visto che si tratta della di di un altro debito fuori bilancio che sia per per tipologia che per.
Modalità e del tutto simile. A questo punto, se non ci sono problemi per il Consiglio.
Sì.
Non sono identici in tutto, sono praticamente se, se non ci sono problemi e per me posso anche relazionare singolarmente, ma direi la stessa cosa mi ripeterei esclusivamente nel cambiando esclusivamente le iniziali del del del del del ricorrente.
Se non ci sono problemi, anche perché la votazione poi sarà separata, quindi e quindi non va bene,
Sia nel nell'uno che nell'altro debito, generatosi la tutto parte dal dal, dalla sentenza del Giudice di Pace.
Per il giudice di pace del di di di Taranto, nel primo di Martina Franca del secondo, di non aver considerato il fatto che la l'ingiunzione,
Inviata tanto per la prima che per la seconda sanzione è arrivata con il cosiddetto, la, l'avvenuta giacenza perché io ho sentito il il, l'ufficio e l'ufficio mi ha assicurato che le ingiunzioni sono state pagate, cioè le i verbali sono stati mandati per tempo.
Solo che è evidente che, non non essendo stato ritirato dal dai due signori qui il l'avviso imposta esclude passati i 10 giorni per la giacenza obbligatoria, I sono retour, sono tornati indietro, la legge dice che almeno questo mi hanno mi hanno detto i vigili dice che dopo i 10 giorni e si ritiene.
Come notificato, ma il giudice di pace ha tanto nel primo che nel secondo caso, ha ritenuto che questa cosa non fosse così e ci ha condannati a pagare nel primo caso 223 euro nel secondo 243,
Anche in questo caso, come in passato, dico che la decisione del della maggioranza è stata della maggioranza dell'Amministrazione è stata quella di non opporsi in di non ricorrere in appello, perché le il costo dell'appello sarebbe antieconomico rispetto a quanto,
Dovremmo evitare di pagare, quindi chiediamo al Consiglio comunale di riconoscere il debito e di approvare la le le delibere.
Interventi enorme.
Carmela festa.
Niente, io le ho lette frettolosamente perché non ho avuto neanche il tempo di poterle vedere le le sentenze e quindi neanche le proposte, però mi sembra di aver letto che comunque cioè il Comune viene sempre condannato, contumace, cioè voglio dire a fronte anche di queste,
La particolarità rispetto alla notifica, se sappiamo non sappiamo se può essere così o non essere così, perché il Comune o presumo può essere difficile con la presenza del funzionario, ma credo che c'è un Regolamento per gli incarichi ai legali che ogni tanto magari presentarsi perché essere condannati in contumacia io penso che diciamo è anche più pesante rispetto al fatto comunque di andare a fare un una seria rimostranza al giudice se è vero quello dici, perché onestamente, se basta non andare a ritirare le gli avvisi di bugie, di di notifica di raccomandata che poi quelle verdi diciamo sono i due diversi colori, quindi, quando è quella verde si capisce subito che può essere una multa, ma può essere anche conveniente non andarle a ritirare, quindi mi sembra che ci sia un qualche incongruenza. Mi sembra troppo facile non andare a ritirare la raccomandata e quindi magari trovare il giudice che dice no, quello vale come mancata notifica. Io mi premunirò lei, magari dando un incarico al legale piuttosto che non presentarmi proprio.
Non c'è Alba, no, io invece mi chiedevo al di là di questo infatti mi sembrava strano, sembra strano anche a me perché voglio dire è capitato proprio a me personalmente in altra sede, purtroppo però, al di là di questo io volevo fare solo una domanda, cioè siccome sono abbastanza ricorrente poi una serie di debiti fuori bilancio che fanno insomma capo a multe roba di questo genere.
Che in qualche modo sono previste come entrate e quindi vanno a incidere sul bilancio. Però, evidentemente perché non solo l'entrata prevista non non c'è in più, dobbiamo anche andare a pagare l'esubero, cioè nel senso che dobbiamo pagare avvocati e quant'altro. Non so se è così o meno,
Scalfaro, allora rispondo prima alla consigliera testa poi consideri Alba.
La la la motivazione per la quale noi risultiamo per questi per questi e per altri procedimenti contumaci. Non è perché non ci vogliamo con non ci vogliamo costituire, ma perché semplicemente è stato è stato fatto fino a un certo momento del del amministrativo. Un una considerazione è stata fatta una considerazione.
Al limite, nel senso che, siccome SOGET che il kit che per per il Comune di Montemesola esercita la funzione della riscossione si costituisce.
È stato considerato. È stata considerata questa consi quei questa Costituzione come cumulativa.
E in ogni caso, l'avvocato del della SOGET ha certamente fatto queste rimostranze al giudice solo che, come in altre occasioni e per altre motivazioni, peraltro diverse da queste, il giudice di pace prende delle posizioni che certamente andrebbero appellate, ma che per l'esiguità della somma risulterebbero antieconomiche. Ed è il motivo per cui non non le appelliamo riguardo. Invece, la l'eccezione che muoveva il Consigliere Alba, certo sono mancate in mancati introiti. Certo però, come ho già avuto modo di dire in questo in questa sede per altri in altri momenti e per gli stessi motivi.
In in sede di formulazione del bilancio di previsione.
Partendo dal dai dati degli anni precedenti, l'ufficio si tiene cautamente al di sotto di quello che è il dato consolidato sul sul, sul consuntivo dell'anno precedente.
Attestandosi intorno a circa, se non ricordo male, il 40% del dell'introitato nell'anno precedente, in ogni caso,
E.
E anche questo l'ho già detto in.
Un paio di occasioni la la quantità di ricorsi vinti rispetto alla all'ammontare del del di del di quello che il Comune ha introitato,
Fino al 2020. Se non ricordo male, adesso mi mi mi perdonerete se non ricordo per perfettamente la data, ma dovrebbe essere entro fino al 2020 e incideva in misura del forse 2%, ed è comunque contemplato perché ovviamente quando si fa una multa non è certo non è che vada certamente che vada a buon fine. Ci possono essere ricorsi, sono contemplati appunto e ci possono essere ricorsi che vengono vinti da dai dei contravventori, quindi in KO non si possono ovviamente, per ovvie ragioni che anche voi comprende che che sono facilmente comprensibili prevedere il numero dei ricorsi e soprattutto dei ricorsi che vedono soccombente lente.
Interventi.
Io torno a ribadire che non capisco questo tipo di filosofia del sottodimensionate del dimensionamento delle entrate, cioè il bilancio comunale, quando viene fatto e approvato no, che il libro mastro su cui poi si muove l'attività amministrativa se prevede 10 e 10, se prevede 100 e 100, voglio dire non può essere meno dannoso, dice, siccome ho previsto di meno, quella quella spesa che mi viene è che riconosco debito fuori bilancio, mi dà fastidio, non diciamo, non comporta un grave squilibrio, secondo me non è così, perché anche il bilancio comunale viene fatto all'inizio dell'anno, con dei dati di accertamento dell'anno, con una cartella che arriva alla fine dell'anno con una.
Introito che dovrebbe avvenire entro l'anno successivo, se non andiamo con le ingiunzioni o quant'altro, quindi dopo anche anni, cioè voglio dire il bilancio alla fine dell'anno o comunque impegna le spese che comunque sono uscite, a fronte poi di somme che non verranno introitate che si riferiscono a quell'anno. Quindi voglio dire la teoria del sottodimensionamento, cioè non è una teoria esatta, perché se lo dovremmo fare l'analisi di quanto ha impegnato il Comune quanta economizzando, perché se uno dice ho previsto 300.000 euro che poi che ci sono stati i bilanci con 300.000 euro di previsione sul sulle multe, sull'ACER, sulle entrate del da contravvenzioni, diciamo cifre, Dino di riguardo. Parlare di un 2% non è neanche poco, voglio dire ragionevolmente ci sono cose che possono capitare, però andare a dire che comunque non incidono chissà in che maniera mi sembra, diciamo scorretto, diciamo è un'ottica un. Poco personale, voglio dire della contabilità pubblica nella contabilità pubblica, nel bilancio si apre e si chiude, si impegna e poi si paga. Quindi se io impegno una spesa, non la posso pagare, che non mi entrerà 500 euro.
A quando ci sarà l'accertamento all'atto ingiuntivo. Voglio dire comunque è la perdita per quell'anno. Ora nessuno discute che sono eventualità che accadono, accadono però onestamente, ogni volta stare a dire che dice c'è una previsione oculata okay meglio le cartelle letto per quelle previsioni oculate, non peraltro, se io metto 100 faccio uscire, 100 di di cartelli alla fine dell'anno, non è che ne faccio uscire. 250, se sono 100 entrano 100, anzi non è che entrano 100 dovrebbero però va fatto sul sulla scorta della previsione.
Mi sembra che sia così un intervento rispondo, forse probabilmente mi sono spiegato male la previsione che si fa prudente in via prudenziale e sulla sulle entrate, non sulle uscite.
Sulle uscite sulle uscite e l'impegno di cui lei parla e l'impegno sulla spesa, che non si può certamente prevedere perché non si possono prevedere. Non abbiamo la sfera di cristallo, né noi, né chiunque altro, e qualunque altra amministrazione di qualunque altro Comune ha la sfera di cristallo per prevedere quanti verbali saranno contestati e di questi quanti ci vedranno soccombenti. Ecco perché si parla di debito fuori bilancio, certamente non perché il l'ufficio ha lavorato male o perché l'ufficio non ha previsto bene e perché, semplicemente non si possono prevedere, perché in linea teorica parlo di linea teorica.
Potrebbe anche non esserci nemmeno un verbale, così come potrebbe non esserci nemmeno un ricorso.
In linea de degli atti non non sono accertamenti.
Questa è un'altra cosa, l'accertamento è un'altra cosa, noi stiamo parlando di ricorsi a verbali elevati, non di accertamenti, è un'altra cosa, è un'altra cosa consigliera.
Scusate, se no, poi succede quello che ha detto Donato prima, cerchiamo di gli interventi, li chiamiamo di del cognome e fare un intervento tranquillamente, altrimenti facciamo il dibattito e poi nella trascrizione non si capisce niente, prego.
Vito Punzi, allora mi permetto di intervenire per fare un chiarimento sull'argomento, visto che per tanti anni ho fatto anche responsabile della come Sindaco della Polizia municipale e abbiamo gestito direttamente questa problematica la preoccupazione del consigliere Alba è un tema, cioè dice correggimi se sbaglio Consigliere non è che questi questo debito fuori bilancio poi incide in realtà sul bilancio perché è una spesa non prevista dico bene, no,
E ha fatto una precisazione puntuale ed è un problema il problema che pone il Consigliere Testa e un altro che dice voi, fate un impegno sulla scorta del ruolo delle multe che pensate di incassare e dite che vi mantenete, prudenzialmente è la stessa cosa perfetto si risponderà entrambi ma vi mantenete prudenzialmente più bassi rispetto al ruolo che pensate di incassa.
E lo dice Scarano correttamente ed è un tema l'altro tema è invece il riconoscimento del debito fuori bilancio che si porta adesso, che è sulla scorta di un impegno di spesa non preso sulla scorta della del verbale che è stato riconosciuto a favore del contribuente, quindi quindi sono due temi diversi, ma vengo al punto così risponda alle vostre preoccupazioni.
L'impegno che si fa nel bilancio durante il bilancio di previsione, sulla scorta dell'incasso che il Comune dovrebbe fare dall'emissione del ruolo per le multe che vengono diciamo registrate. In buona sostanza, gli impianti semaforici principalmente vengono regolate dalla legge che si chiama 208. Pertanto la 208 stabilisce, sulla scorta di questi incassi la loro destinazione, che copre scusa. Finisco il concetto che copre rispetto a ciò che dice la legge, le quote parte che la quota parte che deve essere suddiviso l'incasso come viene fatta questa giustamente affermarsi sulla scorta dell'affermazione dei dice, il Consigliere Scarano del prudenzialmente più bassi, perché a consuntivo, a consuntivo, si vede la percentuale che abbiamo degli incassi e la percentuale di ricorsi, che sono comunque due cose che vengono monitorate durante l'anno di esercizio. Perché noi mensilmente registriamo gli introiti dalle multe che hanno una destinazione ben precisa. Quindi, la preoccupazione che avete non esiste, perché questa Amministrazione non ha mai impegnato più delle somme previste, in quanto fa il monitoraggio degli incassi mese su mese. Quindi mai questa amministrazione a fine anno ha speso più dell'incassato proprio per questa tipologia di incasso che fa delle multe che hanno una destinazione vincolata e che si accerta della spesa solo se hai i soldi in cassa. Spero di essere stato chiaro tutt'altro argomento. Il debito fuori bilancio che stiamo riconoscendo questa sera, che porta l'assessore, Scarano in quanto Assessore al ramo che nulla a che vedere con il consuntivo di quel capitolo.
Del 20 incarna la testa, allora, posto che abbiamo capito bene, no, che cos'è il debito fuori bilancio ed eventualmente anche che cos'è l'entrata di bilancio, la previsione di spesa, quello che nelle aule, nell'aula di consiliare, si sente sempre dire che,
Quel mancato introito non è un danno, perché le spese vengono prudenzialmente le entrate considerate al ribasso. Io non sto parlando né dell'entrata né della previsione né del suo impegno di spesa. Io dico sostengo e sono certa che così se io faccio un bilancio di previsione con 10 e prevede di poter fare una spesa di 10, la posso impegnare al di là del fatto, poi che quella multa non verrà comunque introitata, l'anno successivo immediatamente perché se accade questo che impegno 100 e poi.
Non mi entra 100 se io lo impegnate non entra, non è affatto vero, dice la teoria della della stima prudenziale dell'entrata, non c'entra niente, non c'entra proprio niente, cioè dire che non c'è il danno perché, anziché stimare in entrata di previsione 150, previa prevediamo 100 non significa niente, cioè nel senso che se io metto 100 risponde per 100 150 per 150 80 per 80 investo faccio però intanto alla fine dell'anno,
È sicuramente così, perché sennò non si chiuderebbe con i residui, il i capitoli non si chiuderebbero con i residui, sicuramente c'è stato un impegno di spesa, con la speranza che ci possa essere l'entrata tra quelle entrate, anche quelle multe che poi non verranno e che comunque saranno il piccolo danno il grande danno, ma voglio dire una filosofia che non arreca danno perché io ho messo anziché 300 250 non stanno ricevendo interna.
Scarano, Presidente posto, prego, prego allora ovviamente questi sono punti di vista giustamente, come ha detto, come ha detto la consigliera testa, so e un suo punto di vista, perché perché se noi facessimo puntualmente la previsione di introito della stessa cifra dell'anno precedente e introita stimo invece qualcosa in meno lì sì che faremo dei residui attivi che dovesse dovremmo portarci.
Per per il futuro, cosa che invece non succede proprio per la per prudenzialità con la quale si cerca di.
DDD fa di prevedere gli introiti resi il, le le, le entrate.
Cioè non corre con non corre non con residui attivi, non con residui attivi assolutamente no, e comunque, siccome ma non sono residui bassi non sono residui, non solo non sono residui passivi perché va bene, grazie, Presidente, Presidente, posso due secondi perché sennò,
Carmela, se non è chiaro il meccanismo della di di di come affronti l'argomento nel bilancio, no, non credo, perché nel bilancio c'è un fondo Carmela, nel fondo c'è il fondo nel bilancio che fa e allora scusa perché c'è il dubbio del,
Va beh, allora, se è chiaro anche il fondo di dubbia esigibilità, non credo quale non vedo qual è il, l'osservazione va bene.
Carmela testa, il il fondamento si basa proprio sul fatto di non consentire ai comuni di impegnare le proprie tutte quelle cifre e però di fatto bisogna vedere poi di quello impegnato quello che poi si sviluppa, ecco nel seguito, perché nell'immediato, cioè è facile parlare così nell'immediato dice apro chiudo Fondo di svalutazione poi nel tempo poi nel mese nell'anno successivo io mi chiedo per dire,
E se vogliamo, forse possiamo anche farlo. Io l'ho chiesto diverse diverse volte. Ne possiamo parlare monete praticamente in Consiglio comunale della situazione finanziaria perché, onestamente abbiamo dichiarato tanti di quei debiti fuori bilancio che voglio dire una copertura che la dovranno pure avere. Quindi voglio dire, andando a fare un bilancio di previsione, la lo andremo a leggere poi, eventualmente dove si prevede di poter avere di più per poter pagare i debiti fuori bilancio, perché comunque, essendo debiti fuori bilancio, non c'hanno una fonte di entrata. Noi li stiamo autorizzando adesso entrare nel bilancio con delle variazioni in entrata e uscita che magari.
Mi auguro, per carità di Dio, che si verifichino tutte le entrate perché le pelli possiamo affrontare, perché se noi rimandiamo con la tecnica del rimando, perché poi si tratta anche di quello non da vedere nei pagamenti, è chiaro che la la filosofia prevedo di meno non mi fa. Il danno non è affatto applicabile.
Okay interventi.
Allora votiamo per i due punti in maniera separata, allora per il punto numero 6 sentenze del Giudice di Pace di Taranto, numero 2.372 2021 registro.
4 23 2020 riconoscimento di debito fuori bilancio ex articolo 194, comma 1, lettera a, decreto legislativo 267 2000 favorevoli Nalli Ripoli scopre Francesco, Scarano Lega, Santoro, Punzi, Ignace Punzi, Vito astenuti, contrari, testa, Alba, Fornaro,
Votiamo per l'immediata esecutività della delibera favorevoli come prima contrari.
Come prima punta approvato l'altro punto sentenza del Giudice di Pace di Martina Franca numero 344 2022 registro 4 3 6 2022 riconoscimento di debito fuori bilancio ex articolo 194, comma 1, lettera a, decreto legislativo 267 2000 favorevoli, ma lì Lupoli, Sgobo, Francesco, Scarano Leila, Santoro Pucci Ignace pungidito contrari,
Testa, Alba, Fornaro, votiamo per l'immediata esecutività della delibera favorevoli, come prima contrari, come prima appunto approvato.
Prossimo punto approvazione, ordine del giorno a seguito del provvedimento adottato da acciaierie d'Italia, ex Ilva, sul taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell'indotto relazione relaziona l'assessore Scalamogna, prego, grazie Presidente Scarano.
Allora, proprio come diceva il presidente nell'enunciare il l'oggetto al punto della, nel punto all'ordine del giorno.
Il che il Consiglio comunale viene chiamato ad approvare questa questa mozione, diciamo di vicinanza a tutti i lavoratori che in qualche maniera vengono sono stati interessati i loro malgrado, dalla decisione unità unilaterale di Acciaierie d'Italia di estromettere 145 imprese dell'appalto, questo come.
Diversi, se non tutti gli organi di informazione hanno detto probabilmente per esercitare di esercitare sul sul Governo una sorta di pressione per liberare le somme che erano state previste nel DL, aiuti, ovviamente.
La questione non non può essere risolta dal Consiglio comunale di Montemesola, perché è una questione così complessa e così difficile e nella quale tanti attori fanno.
Che ne fanno parte che il ruolo dei di noi, consiglieri comunali del di uno dei Comuni dell'area a rischio, insieme a Taranto, Crispiano Massafra estate, può essere solamente quello di solidarietà, di solidarizzare con i lavoratori, certamente, ma anche con i nostri concittadini che da questa situazione, certamente.
Ne ricavano un un nocumento, perché, ovviamente, se la la situazione non non trovasse un uno, uno sblocco positivo, ovviamente ne ne ne ne risentiremo tutti è sotto il punto di vista strettamente legato al lavoro, cioè il punto di vista economico e soprattutto sotto il punto di vista ambientale ed ecologico per cui,
Quello che chiediamo, così come è scritto in delibera,
E l'impegno da parte di delle istituzioni regionali e nazionali,
Affinché si operino.
Delle azioni volte alla salvaguardia ed alla e dal e dalla difesa del delle popolazioni che vengono direttamente, ma anche indirettamente, investite dall'azione del di di quell'azienda.
Tanto più che, sin dall'inizio di questa crisi, che ormai dura da più di 10 anni, sono stati fatti diversi, diversi decreti ad hoc, che tutti quanti possiamo tranquillamente vedere non hanno risolto la questione probabilmente in in alcuni casi non hanno nemmeno affrontata per cui a questo Governo che ha pensi appena insediato vogliamo chiedere di,
Affrontare la questione,
In una maniera diversa, nuova, di affrontarla la questione e non di rimandarla, non di mettere la testa sotto la sabbia come come lo struzzo cercando e pensando che le cose, prima o poi, si aggiusteranno da sole, abbiamo necessità che chi ha la la la, la responsabilità di governare.
Una nazione.
Prenda delle decisioni che salvaguardino la nostra la nostra vita.
Interventi prego.
La Fornaro, non so se.
Allora noi, come Gruppo consiliare per la rinascita di Montemesola, abbiamo preparato un documento sul su questo ordine del giorno, poi vi faremo una proposta.
Come Consiglieri innanzitutto do lettura del del documento, allora il caso Ilva viene alla ribalta nazionale, come sappiamo ed internazionale, solo nel 2012, con l'iniziativa di sequestro dell'area a caldo dello stabilimento produttivo tarantino da parte della magistratura, che ha addebitato pesanti accuse a proprietari e vertici della società al disastro ambientale getto di sostanze pericolose inquinamento atmosferico, avvelenamento di sostanze alimentari,
Adesso però hanno fatto seguito 10 anni in cui, come diceva il Consigliere, in qualche modo il Consigliere Scarano anche quasi nulla è stato fatto in termini di risanamento ambientale, tecnologico ed economico del territorio e dell'azienda.
Questo, a causa delle politiche liberiste messe in atto da tutti i Governi che da allora si sono succeduti nel tempo, è che, nonostante l'affermazione della funzione strategica del siderurgico nel sistema industriale italiano, hanno di fatto consegnato lo stesso nelle mani di soggetti privati.
Tutto ciò, tra l'altro, è avvenuto in un momento in cui la riproposizione dei dazi nel mondo avrebbe consigliato alla gestione pubblica diretta dei cosiddetti settori strategici per l'economia e l'industria nazionale. Nel tempo abbiamo assistito all'uscita dall'azienda di circa 1.600 lavoratori al continuo ricorso alla cassa integrazione, allo scudo penale, ai licenziamenti disciplinari, all'erosione delle relazioni industriali e alla creazione, da ultimo, di una Società Acciaierie d'Italia in cui lo Stato è entrato. Sì, come socio ha come socio di minoranza, essenzialmente per coprirne le perdite. Ora l'ultimo atto che è quello penso che ci ha portati, diciamo questo ordine del giorno. La sospensione dell'attività assegnata a 145 ditte dell'indotto da parte di Acciaierie d'Italia.
Che avviene utilizzando di fatto la vita dei lavoratori, con il fine di forzare la finalizzazione del miliardo di euro affidato ad Invitalia per l'ex Ilva di Taranto. Quindi stiamo parlando qui da vent'anni. Questa è una parentesi, non c'è scritto nel documento occorre ritorno al documento. Una soluzione definitiva all'agonia iniziata con la privatizzazione dell'azienda. In questo senso va espressa la solidarietà ai lavoratori e va indicato una via che punti ad una soluzione definitiva della vicenda ex-Ilva. Questa via non può che essere la nazionalizzazione di Acciaierie d'Italia.
Perché diciamo questo perché solo con la nazionalizzazione è possibile ottenere la salvaguardia della salute dei lavoratori e al contempo, la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini sono con la nazionalizzazione, i cittadini e il territorio avranno un effettivo potere contrattuale, avendo come controparte lo Stato. Solo lo Stato può sopportare le perdite economiche dovute investimenti che coniughino il lavoro, la conservazione dei livelli produttivi dell'azienda e la salubrità dell'ambiente.
Forse mi sono avvicinato troppo. In definitiva, solo sottraendo del tutto alle regole del mercato ogni determinazione sul futuro dell'acciaieria si potranno ipotizzare una serie di investimenti finalizzati a rendere gli impianti efficienti e compatibili con l'ambiente in modo da preservare i livelli occupazionali senza avere delle ricadute in termini ambientali e di produzione. Quindi questo è il documento che vorrei si allegasse alla al al verbale della della seduta.
No, profit, provvediamo subito.
Prego quindi.
Senza farvi l'appunto che avremmo voluto magari essere coinvolti nella fase preparatoria di questo ordine del giorno, anche come minoranze, perché si tratta di un argomento che veramente, ma veramente interessa tutti, non soltanto i lavoratori, ma anche chi non lavora,
In quella fabbrica no, in quanto ci sono quelle ricadute ambientali e di salute che coinvolgono tutti. Da da vent'anni, però, lasciando questa nota che potrebbe apparire polemica, ma in realtà non è nelle mie intenzioni, diciamo ed è buttare in maniera polemica in questo Consiglio comunale, la nostra proposta è quella di di integrare l'ordine del giorno, la delibera di cui all'ordine del giorno di cui stiamo discutendo, aggiungendo al punto 4, non so se è il caso che io legga la leggo il punto 4 recita di sensibilizzare sulla vertenza ex Ilva, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Regione Puglia e il Ministero delle imprese e del made in Italy. Il Ministero dell'ambiente della sicurezza energetica e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, affinché, attraverso azioni positive, vengano salvaguardati gli interessi collettivi delle comunità strettamente coinvolti nella crisi ultradecennale dello stabilimento siderurgico di Taranto. La nostra proposta è quella di integrare questo punto aggiungendovi, aprendo la via della nazionalizzazione per preservare l'interesse pubblico e puntare ad una vera salvaguardia della salute e dell'ambiente.
L'altro inciso è quello di cui al punto 5 noi saremmo disposti a votare al votare anche noi questo documento se, oltre a quell'integrazione, al punto 4, al punto 5 venisse eliminato perché è un po' contraddittorio l'inciso sulla ricollocazione dei lavoratori coinvolti nel processo, perché non si capisce bene a quale processo ci si riferisce, sembra quasi che sia un voler ammettere che l'Ilva è comunque destinata alla chiusura e che comunque i lavoratori coinvolti da questo processo devono essere ricollocati. Invece noi vogliamo che l'Ilva continui a finché è possibile a ad essere un un, diciamo un orgoglio dell'industria dell'industria pugliese, ma vogliamo anche venga nazionalizzata affinché lo Stato è solo lo Stato, ci sono cose che so può fare solo lo Stato non possono fare i privati. Su questo dovremmo essere d'accordo affinché lo Stato possa, con degli investimenti, ambientalizzare la.
Per riuscire a portare avanti quel settore che lo che lo Stato stesso definisce come settore strategico. Quindi questa è la proposta che facciamo integrare il punto 4 in quella, ma nella maniera in cui ho detto prima e diciamo stralciare quell'inciso dal punto 5 sulla ricollocazione dei lavoratori coinvolti.
Coinvolti nel processo. Ecco.
Altri interventi.
Prego Carmela, no, scusa, Presidente, io volevo sapere se dobbiamo votare subito sulla proposta e se sono due proposte che verrà Iemi uno della nazionalizzazione, uno riguarda lo stralcio, volevo capire quando facciamo le prove, sono qui, magari lo votiamo e poi votiamo così magari la discussione anche in base a questo può essere allora votiamo per la prima proposta fatta dal Consigliere Fo Cornaro favorevoli.
Testa, Fornaro e Alba contrari.
Magli Lupoli, scopi, Francesco, Scarano Aloia, Santoro Pucci, Ignazio e Punzi, Vito, votiamo per la seconda proposta, la seconda sarebbe quella di stralciare il Giappone, diciamo che una proposta unitaria sarebbe comunque.
L'intervento è unico.
Sono due articoli sostanzialmente nel ah, va bene, va bene.
Già.
Poiché già?
E siccome lui ha un dubbio su quella?
Sì, la ricollocazione è come dire.
È come ammettere un fallimento, come dire, tutti quelli che sono diciamo coinvolti nella crisi dell'indotto che insomma vi sia un impegno da parte dell'Istituzione a ricollocarli, invece io noi crediamo che con la nazionalizzazione anche il problema occupazionale, anche se solo in via transitoria si possa si possa risolvere a stabilizzare altrimenti continueremo ad assistere all'agonia del dell'Indo continueremo magari ci rivedremo a parlare sempre delle stesse cose forse tra vent'anni.
Presidente, posso regalano allora riguardo la ricollocazione, non è un ammettere che ci sia un fallimento, ma siccome si parla nel nel periodo precedente di riqualificazione, la riqualificazione significa che è possibile che all'interno della riqualificazione, appunto ci possano essere delle dei delle ricollocazioni, perché magari un processo industriale cambia in funzione della riqualificazione dell'impianto, per cui laddove esistevano cinque persone ce ne possono essere tre, ma ce ne potrebbero essere sette.
Per cui la RAI la ricollocazione in quel senso, non nella esclusione, e quindi ricollocazione in altra, in altra parte del, in un'altra che ne sono in un'altra realtà lavorativa, ricollocazione in quel senso perché in funzione della riqualificazione,
Quindi non so vediamo anche per il secondo la seconda seconda proposta favorevoli.
Testa, Alba, Fornaro, contrari.
Magli Lupoli, scopo Francesco, Scarano Aloia, Santoro, un signore che è Punzi, Vito allora interventi in programma.
Allora Carmela testa rispetto a questo punto all'ordine del giorno che riguarda l'annoso problema dell'ILVA.
Effettivamente forse sarebbe stato opportuno fare un Consiglio monotematico, anche, diciamo, con l'interfaccia, diciamo materiale di attori abbastanza importanti nella vertenza, tipo i lavoratori tipo, diciamo le organizzazioni sindacali, non certo una proprietà, perché non non abbiamo di queste velleità,
Ritengo che il problema dell'Ilva abbia molte sfaccettature personalmente, quando parlo dell'Ilva, forse perché in casa mia nessuno mai ha lavorato in Ilva.
Pertanto, diciamo dei tempi passati, non abbiamo usufruito dei benefici economici di cui disponevano i lavoratori dell'Ilva. Oggi invece stiamo tutti quanti, scontando quello che è stato il peso, l'impatto che ha avuto invece l'azienda sul territorio e onestamente questo è un fattore di preoccupazione notevole. Io non sono un granché attivista ambientalista, ma, onestamente, all'ambiente. Ci tengo che un mio collega che mi tempesta quotidianamente con WhatsApp la mattina e oggi me ne ha mandato un altro giusto per alleggerirne la giornata a Taranto, picchi di benzene come cancerogeno, la denuncia di Peacelink. Alla succede riaccendere l'allarme sull'ex Ilva, quindi voglio dire ci vorrebbe probabilmente una discussione di questo problema radicale, senza stare troppo forse a cavillare no sugli aspetti, tipo ricollocazione che io capisco perfettamente, magari.
La il il vostro pensiero, però, onestamente se ne dovrebbe parlare proprio apertamente e senza pregiudizi. Ora l'INPS abbiamo capito tutti che è stato un danno. Io condivido pienamente il concetto della statalizzazione, ma in che senso non lo Stato che deve intervenire solamente per garantire?
Il posto di lavoro e quindi la tutela del lavoratore così come no, non solo questo perché lo Stato deve essere garante, ma voglio dire non solo per i lavoratori ma diciamo per tutti i cittadini dell'area ora, invece, in vista di questo fatto, io penso che l'intervento dello Stato io lo concepisco, come diciamo una seria attività di controllo anche sulla proprietà, una serie ingerenza, anche economica, se vogliamo perché lo Stato volente o nolente qualunque Daniele sta partecipando, perché tutte le risorse destinate alla riqualificazione dei territori che cadono nelle aree a rischio, per dire se effettivamente fossero spese, diciamo per semplificare e per migliorare guarda sono arrivati e forse continueranno ad arrivare fiumi di soldi. Il problema è stare veramente a controllare effettivamente l'impiego di queste risorse, perché magari ci sono soltanto diciamo, ci sono troppi imprenditori truffaldini nel nelle vicinanze, cioè che curano e comunque quello dell'Ilva.
Viene considerato solamente un problema di tipo economico. Probabilmente solo per questo, quando si parla di Ilva, anche nei Comuni, si pensa soltanto ai soldi che potranno arrivare ora, io sono stanca di questo fatto ben venga se l'attività la vuole, rilevare lo stato lavoro rendere efficiente, pulita. Io guarda io voto pure, sebbene non sia molto favorevole alla statalizzazione, però onestamente è un fatto che può riguardare l'aspetto della salute di tutti quanti io penso che sia prioritario anche rispetto, diciamo ad un modo di pensare, quindi se questa fosse la soluzione migliore, ma solo per la salvaguardia di tutti, proprio di tutti, di lavoratori ma anche di cittadini che inconsapevolmente veniamo colpiti.
Da queste industrie, che io sarei ben lieta, quindi ho votato a favore. So che diciamo queste nostre delibere non sortiscono mai niente, poi alla fine, perché so soltanto una cosa giusta per esprimere, come diceva il Consigliere, Scarano la solidarietà, che mi sembra anche importante, però ecco forse per avere un problema che per trattare il problema in maniera più seria, più ragionata, magari anche senza dover andare a parare a delle soluzioni, perché non siamo certo noi, quelli deputati, a trovarle o a poterle suggerire però una rotazione seria perché diventi conoscenza reale di quello che è l'Ilva, è quello che ha fatto sul territorio e sull'economia poi loro, perché poi.
L'indotto non si è sviluppato perché hanno avanzato solamente a ad utilizzare diversamente i soldi delle commesse hanno comunque scippato l'economia del territorio. Agricoltura, turismo, tutto quanto quindi ci hanno messo.
Con voglio dire con le spalle al muro, senza darci nessun altro tipo di possibilità e tirandosi dietro oggi tutta l'amico regole mia tarantina della città a un tipo di negozi che ormai non vivono più altro che lockdown e quant'altro ormai non vivono più perché purtroppo i soldi, anche in stipendi dell'Ilva, non ci sono più. Quindi è un problema grossissimo.
Credo che, al di là della solidarietà.
Non si possa esprimere, ma sarebbe veramente interessante poter fare magari un incontro dell'Amministrazione con la cittadinanza, con le persone interessate, con le organizzazioni sindacali, io mi sarei una buona spettatrice, perché magari problemi a fondo non li conosco però magari avere la conoscenza anche più seria dei fatti sarebbe, diciamo consapevolezza un poco per tutti,
Per 20, per il Presidente Scalfaro.
Non posso che essere d'accordo con la consigliera testa di prevedere eventuali un eventuale incontro aperto.
Alla cittadinanza per meglio informare, qualora non lo fosse già riguardo questa problematica, è ovvio che un conto è l'incontro, dove ripeto, sono assolutamente d'accordo un conto è un Consiglio comunale che prende atto di una situazione che si è aggravato ulteriormente con quell'atto del 14 novembre scorso e che.
Proprio perché le i poteri del di un di un Consiglio comunale, di un'Amministrazione, ma di tutti i Consiglieri, anche dei Consiglieri di minoranza, sono poteri veramente limitati riguardo quella questione, più della solidarietà, non si può fare riguardo poi le soluzioni che ognuno di noi pensa di dare.
Si può essere o non essere d'accordo in linea teorica con quello che dice il gruppo di del consigliere Fornaro.
Ma noi non stiamo dando oggi e non vogliamo assumerci la velleità, avere la velleità di tracciare delle soluzioni, anche perché la storia ci ha insegnato che anche quando lo Stato è intervenuto in prima persona, i risultati non sono stati, proprio come dire eccelsi,
Voglio ricordare, per esempio, la, la gestione commissariale ultima.
Quella là e prima del della della della privatizzazione, della nuova privatizzazione, che ha lasciato diverse aziende dell'indotto con crediti,
Inesatti, per esempio.
Voglio ricordare che anche quando lo Stato era direttamente interessato.
I livelli di inquinamento probabilmente non erano così bassi come come ci si aspetterebbe, quindi quando noi diciamo e scriviamo nella proposta di delibera che loro che il Governo assuma.
Azioni positive,
È ovvio che a auspichiamo che vengano adottate le soluzioni migliori.
Sia, come ho detto e ripeto, sotto il punto di vista economico, perché vorrei ricordare anche questa cosa la stima che si faceva del del che si è fatta in passato del dell'impatto economico dell'ILVA sulla Regione Puglia, ecco, poi mi ricollego a quello che diceva la consigliera testa che non c'è bisogno di avere,
Di avere o di aver avuto persone che hanno lavorato che lavorano all'interno o per quella quell'azienda.
Per esserne comunque coinvolti anche a livello economico, l'impatto che si è stimato qualche anno fa avesse.
L'ex-Ilva sul sulla rete sul PIL della Regione Puglia,
Era intorno al 20%, l'un per 100 del PIL nazionale.
Quindi, in qualche maniera, noi che facciamo parte della di questa Provincia ne siamo stati inermi, consapevolmente o inconsapevolmente influenzati, l'impatto, l'impatto ambientale, che è altrettanto importante se non di più, e.
Un impatto che ci tiene CCC coinvolge, inconsapevolmente o consapevolmente, perché coinvolge i lavoratori che là dentro ci vanno, coinvolge quelli che vivono tutti noi che viviamo in e nella provincia di Taranto,
Anche lì una stima, al netto delle dei dei cinque Paesi dei cinque Comuni che sono nell'area a rischio una stima anni fa aveva detto che l'impatto del della del del del dell'industria.
Riguardava un raggio di 40 chilometri.
Quindi l'impatto più immediato, diciamo quindi anche lì siamo direttamente o indirettamente interessati tutti, e questo è anche per questo dire allo Stato dire al Governo chiedere al Governo che si adottino iniziative positive soluzioni positive.
Non si non non significa avere la la la, come dire, la essere depositari della della verità.
Significa richiamare il Governo regionale nazionale, i ministeri coinvolti, richiamarli ognuno richiamare ognuno di loro, ognuno di questi soggetti ad una valutazione attenta, più attenta forse rispetto al passato, se non se non lo è stata in passato più attenta, perché al di là delle implicazioni strettamente economiche si parla di centinaia di migliaia di vite umane.
E dovremmo tutti quanti.
Al netto della nostra.
Ideologia politica, al netto di quello che vorremmo vorremmo per formazione politica,
I che immaginiamo per formazione politica come soluzione di questo problema, perché immagino che ognuno di noi vorrebbe la soluzione del problema.
Perché di problema si fa, si tratta nell'interesse esclusivo di tutta la comunità, ognuno di noi, però, con con modalità diverse, dobbiamo in questo caso mettere da parte, credo, anzi auspico, le nostre rispettive ideologie e.
Manifestare.
All'unanimità dovremmo, auspico la nostra solidarietà verso sì i lavoratori, ma soprattutto verso tutte le comunità interessate da l'impatto che l'ex-Ilva sul nostro territorio.
Interventi.
Prego Alba.
È chiaro che il discorso, voglio dire non fa una piega, tutti quanti siamo un po' coinvolti e comunque voglio dire si percepisce la totale sensibilità, è chiaro che quando hai detto?
Vede tutti d'accordo, non ci dovrebbe essere insomma pensiero partitico, mi pare.
Volessero ideologico perfetto, però ad un certo fino a un certo punto, nel senso che comunque poi la politica deve entrare, deve fare la sua, deve prendere le sue posizioni, purtroppo e va avanti così, poi capisco il discorso della sensibilità rispetto ai lavoratori rispetto all'ambiente ma chi cioè non vedrei nessuno lontano da questa.
Da questo pensiero assolutamente però purtroppo l'impronta, cioè la via della nazionalità della.
Nazionalizzazione può essere una una, una via, una dritta, un'uscita, ma non perché l'ha deciso magari la sinistra o lo decidono i comunisti può essere una via il l'idea di fare un Consiglio monotematico rispetto ad un problema così grande prova, credo che sia veramente mi associo alla consigliera testa credo che sia davvero molto importante coinvolgendo una serie di parti lavoratori,
Sin d'ora che tutte queste situazioni io penso che sia davvero molto importante, poi ci sta il fatto che dice il Consigliere, Scarano.
Che però poi la sensibilità va messa sempre che prende il suo posto prende e bisogna agire politicamente perché siamo chiamati ad agire politicamente, magari non noi, chi sta naturalmente su scranni diversa da questo chiaramente.
Okay, altri interventi, prego no, e volevo solo aggiungere non proprio a latere di tutta la discussione, perché noi tante volte stupidamente no, pensando all'ambiente pensiamo solamente all'Ilva, in realtà il territorio martoriato per tante altre cose noi teniamo la Shell, noi teniamo le cave che ci hanno de depauperato il territorio, cioè non abbiamo più un grammo di terra intorno magari perché sono di altre unità amministrative noi abbiamo gli inceneritori vicini, demolire il problema ambientale vuol dire per Taranto, diciamo Provincia, è veramente un una bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
Credo che i primi che li stiano pagando, diciamo.
Questa questa brutta situazione, se così vogliamo dire a parte gli adulti sono i bambini e continuano ad aumentare le patologie infantili, bambini colpiti da malattie che magari troppo frequentemente si presentano e magari, diciamo, neghiamo il futuro,
Diciamo a a questi, Acea, a chi ci dovrebbe ra rappresentare o chi dovrebbe continuare, insomma dopo di noi, ecco perché dico l'Ilva o Taranto. L'ambiente è un problema grossissimo che va trattato in termini di unità lavorativa e quindi la salvaguardia e il lavoro, i lavoratori e quant'altro, ma soprattutto anche in termini ambientali. Perché poi la salute pubblica e una responsabilità collettiva, quindi, dovrebbe essere veramente un bel discorso allargato da poter fare a pezzi, però credo che sull'ambiente non ci è mai sensibilità abbastanza, quindi se ne dovrebbe parlare sempre.
Spero che nel frattempo è entrato il consigliere Sgobio, Raffaele prego, interventi.
Allora Fornaro lo vi volevo aggiungere qualcosa sul discorso del.
Della nazionalizzazione insistere, non si tratta di un discorso ideologico per quanto vicino, stranamente, è una proposta che arriva proprio da dal gruppo di nascita per Montemesola, all'interno dei quali ci sono appartenenti al Partito Comunista italiano diciamo che potrebbe trattarsi anche di una coincidenza perché ci sono dei settori dove persino nei Paesi più liberisti sono demandati allo Stato come può essere la la sicurezza pubblica, la difesa dei confini nazionali, la finanza, adesso non me ne avevo preso tanti settori,
Verso i quali siamo tutti d'accordo che vi sia una gestione di tipo statale, l'ILVA di Taranto è innanzitutto un qualcosa che nasce dallo Stato, quindi è lo Stato che deve porvi rimedio, abbiamo visto che tutte le forme di commissariamento non significa la nazionalizzazione ma significa dare una gestione così di ordinaria amministrazione se vogliamo non è proprio così evito.
Non è proprio così, perché per nazionalizzare ci vuole anche una legge ad hoc con delle responsabilità, e tutto il resto, dicevo, ha assunto un è un una fabbrica così grande, è un patto strategico, economico nazionale ma soprattutto territoriale, direi, oppure è andata a incidere sulla vita di intere comunità, non soltanto dei lavoratori ma di tutti quelli che abitano nel raggio almeno di 40 chilometri dal dal. Laddove si trova, sono vent'anni che ripeto, continuava a parlare di questo problema dell'ILVA e sembra quasi che lo Stato ha abbia decido deciso di abdicare alle sue responsabilità prendendo da per mano un privato a cui è stata di potremmo anche dire svenduta la fabbrica, prendendolo per mano e ho l'impressione che sia un po' è quello di accompagnarla alla alla morte. Quel quel, quindi, sembra che tutte le crisi occupazionali che si stanno succedendo nel corso degli anni siano quasi programmate. In un certo senso invece, no. Noi riteniamo che lo Stato debba farsi carico di questo.
Di questa cosa diventare l'unico proprietario dell'Ilva.
Ambientalizzare, ma per ambientalizzare l'ILVA ci vogliono tanti di quei.
Dunque di quei soldi, di quelle risorse e che un privato non metterà mai perché il privato giustamente investe per avere un profitto per avere un guadagno, mentre nell'ILVA di Taranto, per ambientalizzare la per smantellare tutto e magari di modo modernizzarla da un punto di vista tecnologico e fare come è stato fatto magari in altre parti d'Europa per renderla meno inquinante possibile.
Ci vogliono dei fondi che soltanto lo sta, soltanto tutta la collettività può, diciamo, può addossarsi, ecco questo, volevo dire quindi non è, almeno in questo caso consentiva di dire, non è solo e soltanto un fatto ideologico ma è un fatto proprio di di opportunità anche perché altre soluzioni non me ne sono per il resto la solidarietà ai lavoratori, come diceva Donato,
La diamo anche noi, come anche a in questo caso, anche gli imprenditori dell'indotto e a tutti quelli che si vedono coinvolti in questa crisi.
Diversamente, non pensando alla nazionalizzazione, non vedo altre alternative, quindi rimarrebbe una solidarietà così campata in aria, quasi un gesto di educazione nei confronti di chi si trova in difficoltà.
Questo è il nostro pensiero, ecco tutto qui,
Altri interventi residente.
Certamente anche un un gesto di buona educazione da un Consiglio comunale e fa tanto, siccome noi non abbiamo.
Potere decisionale nella vertenza di Q, di così di una di una vertenza così grande, è ovvio che quello, ripeto l'unica cosa che possiamo fare come Consiglio comunale è quello di mostrare la nostra, la nostra solidarietà, solidarietà, la nostra vicinanza anche ai agli imprenditori, giustamente mi era sfuggito prima e ha fatto bene il Consigliere, Fornaro a ricordarlo a tutto il Consiglio, ai lavoratori, agli imprenditori ma a tutta la popolazione sul sulle modalità di risoluzione della della questione,
Le ripeto quello che ho detto nel mio intervento precedente.
Dovremmo vestirci dalle nostre ideologie perché, dal vostro punto di vista, l'unica soluzione può essere la nazionalizzazione.
Dal mio punto di vista, potrebbe essere il faro osservare in maniera severa le leggi che già ci sono, anche ad un ad un privato, perché ci sono tanti imprenditori privati che fanno.
Un qualsiasi altro genere di impresa e che si attengono strettamente alle norme in materia di ambiente in materia di economia in materia, in qualche in tutte le materie che che riguardano anche quello stabilimento, potrei dire che si potrebbe fare come a Genova, come a Trieste, un accordo di programma.
A Genova e a Trieste sono stati affrontati, è stato affrontato lo stesso tipo di problema senza arrivare alla nazionalizzazione.
Ma è stato è stata adottata un'altra soluzione, ma potrei inventarmi qualsiasi altra soluzione.
Ripeto ancora una volta e mi piacerebbe e ve lo dico senza nessuna polemica mi piacerebbe che il Consiglio comunale non sia Argeste a risolutore di questioni delle quali, per quanto a conoscenza, possiamo avere della materia, comunque, ci vede non pienamente padroni delle delle di tutti i fatti che attengono alla questione ILVA per cui,
Ci tengo a ripetere ancora una volta ma ripeto, non per fare polemica consigliere.
Lungi da me questa questa, questa, questo, questo, questa intenzione.
Quando c'è stato lo Stato anche in passato, lasciamo perdere la questione come la la gestione commissariale, quando c'è stato lo Stato lì si inquinava.
No, no, no, si sapeva il cancro e il cancro il cancro esisteva.
Esisteva e si moriva, il cancro esisteva e si moriva.
Quindi, quindi il discorso, il discorso è che certamente ripeto ancora, ognuno di noi personalmente e per provenienza politica vuole il meglio per il proprio territorio, per le persone che sì, sì, è chiamato ad amministrare e per se stessi anche tutti quanti vogliamo il bene, le strade che poi ognuno di noi singolarmente per gruppo politico decidiamo di intraprendere sono certamente influenzate dalla nostra appartenenza politica e della nostra formazione ideologica ci mancherebbe altro, altrimenti non ci sarebbe una maggioranza e una e delle minoranze ci sarebbe il pensiero unico e grazie a Dio che non c'è il pensiero, il pensiero unico però in questo momento, in questa, in questo frangente non siamo chiamati a a delineare, a prospettare una soluzione.
In questo momento e per questo punto all'ordine del giorno siamo chiamati esclusivamente a.
Manifestare la nostra vicinanza a tutti i soggetti che sono direttamente coinvolti nella questione nella situazione e che hanno dovuto subire un inasprimento delle condizioni in cui hanno vissuto fino al 13 novembre.
Siamo chiamati a sensibilizzare ulteriormente gli organi preposti alla decisione, non certamente il Consiglio comunale di Montemesola o il Consiglio comunale di Taranto, degli altri Comuni che fanno parte del dell'area a rischio, ma il Presidente del Consiglio certamente il Presidente della Regione, certamente i ministeri coinvolti nel nella questione a prendere le migliori decisioni possibili ad ad attuare le azioni positive che che che riterranno più opportune, forti soprattutto della mutata sensibilità delle popolazioni delle che che anche noi amministriamo forti anche delle dell'esperienza maturata soprattutto negli ultimi 10 anni.
E, forti anche di un bisogno sempre più crescente di chiarezza,
E di salvaguardia della salute e dell'ambiente che la popolazione della provincia jonica ha manifestato e sta manifestando con maggiore e più con maggiore forza rispetto a ieri, quindi, detto questo, possiamo essere.
Sul rimanere sulle nostre posizioni, chi per la nazionalizzazione, chi per qualcuno, chi per qualcos'altro, ma oggi non stiamo chiamando, il Consiglio comunale ha detto a dire.
E A e A e ad esprimersi sulla soluzione del problema ex-Ilva, oggi stiamo, siamo chiamati a dire che il Consiglio comunale di Montemesola e vicino e solidarizza con chi.
Sta subendo una un aggravamento delle condizioni di vita in funzione di quello che sta a sud in funzione della crisi dell'ex Ilva, è tutto qui.
Interventi no, ma è solo perché?
Volevo soltanto Carmela Testa.
Guarda paradossalmente, forse un pensiero unico in questo momento sarebbe opportuno, e non la diversità, scegliere il pensiero migliore e quindi avere l'idea unica in questo caso sarebbe una cosa grandiosa.
Però io non al di là del fatto che mi rendo conto no che quello che possiamo fare, la solidarietà, però, proprio in virtù di quelle più volte citate azioni positive che io direi che com che penso lo direi penso che comunque, ecco, noi non possiamo subire passivamente e demandare, diciamo tutte alle superiori autorità o al al Presidente del Consiglio che con tutto il rispetto che lui sta a Roma, ma noi stiamo sui territori, quindi probabilmente la presa di posizione diciamo la sensibilizzazione dovrebbe essere, diciamo, una parola d'ordine per i nostri territori, per la Puglia intera, se vogliamo perché forse più incisivamente, cioè a Roma dovrebbero sentire le esigenze di questo territorio, perché detto fuori dai denti, se tutto questo si è verificato anche perché c'erano i politici compiacenti, quindi voglio dire una parte di responsabilità ce l'abbiamo tutti che io non mi sottraggo. Pertanto, quando si parla di azioni positive, io credo che dovrebbero essere i territori la spinta, non al di là della solidarietà, mi rendo conto che più di questo non puoi fare, però probabilmente probabilmente una maggiore presa di coscienza di quello che è il problema. Ecco perché.
C'è uno, avrei pensato o comunque congiuntamente con gli altri territori, fare i consigli allargati, un movimento, diciamo più incisivo perché non gli altri devono prendere per conto nostro, ma far sentire anche la nostra voce come esigenza di territorio.
E per quanto riguarda la statalizzazione, ripeto contrario al mio modo di pensare, ma intesa nel senso di maggiore diciamo sorveglianza, quello diciamo io lo riterrei veramente opportuna, anche perché poi alla fine guarda io lavoro in una industria dello Stato e dell'ordine il Sindaco.
Che rispetto per l'ambiente per due non è che ce ne abbia molto neanche nei nostri confronti, quindi voglio dire se uno comincia a pensare tutto quello che è successo l'amianto tutti, cioè è molti lavoratori del no no, molti lavoratori dell'arsenale mole non hanno neanche potuto avere godere dei benefici dell'amianto che paradossalmente invece a non dico premiato perché non c'è da premiare niente, ma altre categorie produttive ed io dico una maggiore incisività i territori, una migliore organizzazione proprio per far sentire la voce la nostra voce la dovremmo organizzare, la, dovremmo pensare, ecco,
Interventi prego.
Presidente.
Vito Punzi, allora sulla.
Sull'attenzione.
Che le Istituzioni, in particolar modo quelle di Montemesola, già dal 2010, e a seguire rispetto a questi temi, sono stati sempre l'asticella, l'ha avuta sempre molto alta per una serie di motivazioni.
Voi.
Ricordate, sì, prego.
I territori a rischio già dal 2000.
Con il Montenegro come altri.
L'attenzione.
Non abbiamo possibilità di scelta se non intraprendere.
È.
No no, ma infatti il mio intervento non è non è neanche di critica politica aprile per per dire perché non ho detto prima del 2010, parlo dal 2010 in poi, anno in cui ci siamo, diciamo, insediati, noi e abbiamo seguito parallelamente, diciamo questi temi per due motivi.
Il primo perché proprio nel 2011, poi, quando sono stato eletto Presidente dell'Unione e subito dopo la nostra firma del al contratto istituzionale di sviluppo, cioè al CIS, il Comune di Montenero, a prego, il famoso cistica età che che all'epoca di di qualche diciamo campagna elettorale non eri proprio, diciamo molto, però ricordo la però ricordo la critica fatta quella quell'intellettuale, ma non è non è, non è oggi la va, beh va beh, ma non c'è problema, non c'è problema, ci mancherebbe altro.
E quindi dicevo, parlavo dell'impegno di questo Comune no e che è sempre stato presente, ha anzi si è fatto addirittura.
Promotore l'Ente. Io ricordo quando con Giovanni organizzammo da Presidente dell'Unione dei Comuni Montedoro, un incontro nella Sala Convegni, ricorderà Giovanni e furono invitati alle organizzazioni sindacali l'allora Presidente del Consiglio, il vicesindaco, del Comune di Taranto, che era allora assessore all'ambiente, nonché l'avvocato Rocco De Franchi e organizzammo una un un evento dovevano ricordo la partecipazione, diciamo né del degli altri consiglieri di opposizione e quindi noi diciamo l'asticella, l'abbiamo tenuta sempre molto alta. Ricordo anche che abbiamo fatto, abbiamo presenziato i cancelli dell'ILVA al fianco dei lavoratori del dell'indotto e dell'ex-Ilva. Siamo andati anche a Roma, quando si è trattato di gestire da una parte, le i temi relativi ai disagi dei lavoratori, dei problemi dei lavoratori, dall'altra, quando all'epoca abbiamo nuovamente affrontato il tema della mancato pagamento del di tutte le le le società dell'indotto del dell'Ilva e andammo al fianco all'epoca di Confindustria a Roma a manifestare sotto il Ministero, cioè noi diciamo, siamo stati sempre molto presenti. Oggi diciamo l'argomento è più come avete detto un po' voi, seppur una goccia nell'oceano, comunque vuole essere veramente una una testimonianza, un una piccola si testimonianza, ma ancora una volta che ci siamo e poi parlavi di fondi messi a disposizione di questo Comune, noi possiamo essere testimoni, seppur con grande fatica, perché poi dell'area a rischio noi siamo il Paese più piccolo, ma noi abbiamo effettivamente certezza contezza di quello che siamo riusciti ad ottenere.
È passatemi il termine trattante virgolette di di di di un minimo di ristoro che siamo riusciti ad ottenere che una parte perché stiamo continuando a chiedere al tavolo al tavolo tecnico altri fondi per questo Comune, ma comunque quello che siamo riusciti ad ottenere lo abbiamo già messo in atto. Siamo in una fase di ormai esecuzione in funzione dei fondi che sono stati trasferiti da una parte ottenuti dal dal tavolo e quindi dal CCISS, dall'altro, dall'altra parte, con i fondi sempre commissariali ex Ilva quindi di fatto.
Tutto quello che siamo riusciti ad ottenere in termini di.
Adesso lo stiamo lo stiamo mettendo in atto.
Poi è chiaro che la situazione è veramente drammatica ed è al collasso e l'appello, seppur rappresentato da questa piccola goccia nell'oceano, questa sera quello ci accingiamo a fare. Volevo fare l'appunto su su il percorso che questa Amministrazione sta facendo nel corso degli anni, che comunque ha sempre avuto particolare attenzione e che l'asticella dell'attenzione che va sempre abbastanza alta rispetto al tema. Grazie Presidente.
Interventi prego, Raffaele.
Sì, è una fede Sgobio brevemente, innanzitutto voglio portare anche i saluti del come Capogruppo del Gruppo per la rinascita di Montemesola per la new entry nel gruppo di del Consigliere, Daniele Fornaro, non ho avuto occasione di farlo prima perché ero assente e quindi gli auguro gli auguriamo buon lavoro.
Per tutta la durata della della consiliatura,
Ritornando al punto D che stiamo discutendo.
Per come dire fare in modo che ci sia un voto unanime, al di là del fatto che anche in questo caso, appunto lo faccio da Presidente del Consiglio di essere interpellati nella fase preparatoria e arrivare già in Consiglio con come dire, una una delibera che sia unanime di tutto il Consiglio anche dei Gruppi di opposizione.
Ma in ogni caso, per fare in modo che possa esserci un voto unanime, io che chiede chiediamo che almeno la parola ricollocazione si fa che si facesse chiarezza che riguarda i lavoratori che hanno perso il lavoro, perché così come è scritto, sembrerebbe come se già se si vuol sentenziando di ricollocare persone che dovrebbero perdere il lavoro,
So che però si era la votiamo, così come com'è stata proposta si è trovato troviamo, facciamo uno sforzo a trovare una forma per specificare meglio quello che già spiegato, non credo che si possa vedere il le i diritti della della delibera stessa voglio dire questo è quanto assolutamente no però voglio dire siccome,
Per quanto mi riguarda, poi io la trovo abbastanza lineare che in funzione al limite possiamo aggiungere se proprio in funzione della in funzione della.
Della riqualificazione, una giusta ricollocazione, ma in funzione della vicoli della riqualificazione. Ho già spiegato, cioè se c'è un processo industriale che oggi vede un tot di persone, domani potrebbe potrebbe prevederne meno, ma anche più.
E scriviamo che, in funzione della de I, è in funzione della riqualificazione prevedere la giusta ricollocazione, questo all'interno.
Sì.
Vito Punzi, mi preme, come Capogruppo in Consiglio comunale, fare un appunto alla dichiarazione che ha fatto il consigliere Sgobio oggi, ma è che è stata fatta anche da voi durante l'altro Consiglio monotematico che è stato riportato anche pubblicamente da voi come osservazione,
Al fatto che la maggioranza per alcuni punti, per alcuni argomenti, deve necessariamente oppure.
Per tra virgolette, garantirsi, eventualmente se viene se, se fosse, diciamo così coinvolta il voto all'unanimità o anche dell'opposizione essere preso in considerazione prima l'appunto come Capogruppo lo faccio perché, come in questo caso, è un argomento che è stato proposto dalla.
Il Consigliere Scarano che la maggioranza ha condiviso e che propone in Consiglio comunale,
Così come abbiamo ritenuto, sulla scorta delle notizie che abbiamo avuto e delle informazioni relative al Consiglio, l'altro monotematico sulla benemerenza, abbiamo ritenuto opportuno fare il Consiglio Modena monotematico, così come abbiamo ritenuto opportuno oggi portare un punto all'ordine del giorno che riguardasse quello che ha ben descritto e comunicato Scarano oggi ora non può l'opposizione giustificare un eventuale voto dicendo se ci coinvolgete prima, perché il Consiglio comunale è il luogo in cui le opposizioni possono far dello staff osservazioni. Posso proporre un emendamento? Possono proporre, com'è fatto poi alla fine del tuo intervento, un aggiustamento, ma non può motivare il voto a favore o non a favore se viene coinvolto oppure no. Tra l'altro, questa cosa va bene fino a un certo punto, ma politicamente non può essere utilizzata perché secondo me, non è scorretto come abbiamo fatto noi, ma è scorretto dire in Consiglio comunale che se si viene coinvolti può forse si può votare a favore se non si viene coinvolti no.
Grazie Presidente posso, Presidente non ho non ho detto poi Raffaele svolgono l'ho detto questo, ho detto che per arrivare in maniera più forte.
Tuttavia, perdonami io io io.
Chiedo scusa.
Penso sì, penso che la pensiamo diversamente perché se esistono dei capigruppi ed esiste una Conferenza dei Capigruppo, in qualche modo andrebbe anche fatta funzionare questo è il modo di pensare, io nostro poi.
È un punto da portare in Consiglio comunale.
Una volta che pubblicato il Consiglio degli ordini del giorno, che gli emendamenti alle proposte che votiamo sì o no, cioè.
Si prevedono allora il dubbio che il concetto di riqualificazione significhi, come dire, chiusura, chiusura dell'Ilva per fare altro, in realtà si tratta di una riqualificazione ambientale dell'area industriale, non di un.
La ricollocazione del personale.
Quello ricollocazione quasi dice su e quindi sulla ricollocazione dei lavoratori coinvolti nel processo di riqualificazione,
Sì, in realtà e.
Okay.
Eppure ridondante, ma va bene.
Sì, okay di riqualificazione.
Anche questo va votato.
Ok.
Bene, allora buttiamo dalla modifica, così come detto dalla dottoressa diamo.
Favorevoli all'unanimità.
Su proposta del consigliere Sgobio.
Ci sono altri interventi, lobby Raffaela, scusa.
Prego.
Ignazio, punti, Sindaco.
Quello che abbiamo portato oggi in Consiglio comunale e, come si è detto.
Poc'anzi un punto che riguarda la vicenda ex Ilva, il riferimento specifico a quello che il taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell'indotto.
Il panorama è così ampio che volevo darvi qualche.
Diciamo.
Nel dettaglio in più rispetto ai diversi incontri che si sono tenuti in provincia di Taranto, in altri Comuni, in altre sedi in Camera di Commercio, dove sono stati toccati i più, diciamo ampia argomenti al riguardo dall'ambiente dal,
Dal territorio, dal dai lavoratori, soprattutto dai 1.500 cassintegrati a a costo zero ore, insomma, temi così ampi dove anche in quelle sedi dove il tema magari era un ordine ben preciso, quasi sempre poi si sforava, si andava anche a discutere di altro no.
Intanto, per per esempio, per quello che riguarda questi lavoratori che vi posso garantire, ho assistito anche a lacrime vere di alcuni di questi che erano presenti.
Perché soffrivano, ovviamente, in prossimità delle festività diciamo che dovrebbero essere quelle, come tutti noi no, auguriamo, facciamo, eccetera tutti quanti quelle del periodo più bello dell'anno, quello più gioioso per queste persone e in realtà non li ho non l'ho proprio visto così è è stato messo in campo dalla Regione Puglia,
Diciamo così un una sorta di addendum, chiamiamolo un po' come vogliamo, ma cercare di trovare delle risorse affinché si potessero,
Arrotondare a questi lavoratori diciamo una quota parte di quello che manca al loro reddito, anche perché molti di questi hanno mutui che con 1.060 euro credo che percepiscono veramente hanno gravi difficoltà.
E hanno chiesto.
Diciamo la partecipazione del soprattutto dei Comuni dell'area devastata dall'ILVA, direi quindi Montemesola a monte Crispiano Statte Massafra Taranto.
Di aderire a questa iniziativa, che comunque merita di una variazione ad una norma che già esiste, viene applicata per come è stata applicata, per esempio per i lavoratori socialmente utili, ma o comunque viene applicata anche per i percettori del reddito di cittadinanza, solo che non c'è un corrispettivo per queste misure in questo caso invece si vuole corrispondere, credo, una quota oraria intorno dai 7 agli 8 euro, se non se non ricordo male per pochissime ore a settimana per arrivare a dalle 200 alle 300 euro nette per lavoratore che magari viene impegnato su progetti presentati da dagli enti locali.
E dare anche un po' di dignità fallì anche passare delle ore lontani dal dal pensiero che sono lì fermi e non sanno quando magari riprenderanno l'attività a regime,
Fare delle proposte aggiuntive anche lì.
Obiettivamente poteva anche essere superflua perché cinque euro, perché 7 euro, perché non facciamo 10 prima, facciamo 15 300 sono poche.
Perché non arriviamo a 500 ognuno può dire effettivamente è dare delle indicazioni per poter.
Quasi rendere più, come dire più concreto, più rappresentativo una misura piuttosto che un'altra.
Qui sulla proposta che Assessore Scarano, ha inserito nell'ordine del giorno di oggi, non vede all'interno nessuna indicazione, perché avremmo potuto elencarne tre, quattro, 10, tutte quelle che abbiamo sentito anche sono tutte meritevoli di attenzioni, così com'è quella diciamo che è stata proposta anche dal Consigliere Fornaro ma così come tante altre hanno sicuramente lati positivi e lati negativi quando si parla di inquinamento e di quello che quella fabbrica ha prodotto, magari non c'era la conoscenza iniziale, ma io vi posso dire perché un caso familiare, nostro di nostro padre,
Dove sette anni fa, gli è stato scoperto un linfoma, e davanti all'oncologo, quando l'oncologo i chiese, lei dove ha lavorato o disse mio padre, ma io.
Sono già in pensione dal 1990.
Mica, sappiamo quando si è annidato dentro di lei.
Quindi, come facciamo oggi a dire che lo Stato potrebbe risolvere tutti i problemi del mondo, Ilva ambiente, territorio, lavoro e tutto quello che c'è dentro e così come chi ne ha pagato le conseguenze, magari di un'azienda che è stata accesa a 60 metri dalla prima abitazione,
Eh sì, oggi non non so quale criterio potrebbe adottare o un organo centrale semmai volesse installare una nuova azienda produttiva, tipo quella, ma anche un imprenditore e chi dovrebbe chi potrebbe autorizzare a mettere la prima pietra 60 metri da un centro abitato, quindi la questione è molto ampia e io ho serie difficoltà a poter dire oggi.
O ai inserire anche noi stessi oggi abbiamo una soluzione, che secondo noi è quella più corretta, potremmo dire invece vi diamo un ventaglio di soluzioni che si aggiungerebbero a tanti ventagli che vi posso garantire, non sentite di diverse, in effetti ho atteso insomma gli interventi di tutti per dirvi non so a quanti a quanti incontri magari anche altri Consiglieri hanno partecipato.
Vi posso garantire che le iniziative, così come si diceva anche poc'anzi, non partono dagli ultimi anni, ma veramente.
Si vedono da tantissimi anni, ormai da oltre un decennio, quindi oggi l'intento del Consiglio comunale fa intanto far sentire che, insieme con tutti gli altri Comuni, come anche le unioni, come anche altri enti, come ripeto anche molti molte molte sigle di sindacato si sono veramente attivati con forza intanto per tutelare i lavoratori, la salute, che sono che far combinare queste due cose e davvero un che io ho serie difficoltà e rischierei anche di commettere degli errori, pensando di avere la presunzione di una soluzione ipotetica.
E condividendola anche con tutti quanti voi dovremmo essere davvero certi e come dico sempre io un po' anche per forma mentis.
Quasi quasi mi verrebbe da dire quello che propongo, lo propongo solo e solo se è dimostrabile, e quindi a tutt'oggi.
Non ho sentito e non mi ha convinto nessuno.
Con nessuna proposta, perché intanto quell'azienda rimarrebbe a 60 metri dalla prima abitazione e c'era lì un cittadino di Taranto.
In lacrime perché ha perso il lavoro e vuole rimanere sul territorio, ed è in crisi sua.
Quindi pensate quanto sia veramente importante no, una nostra decisione oggi, votare a favore, votare contro un punto non non non è o aggiungere quello che vogliamo aggiungere, vi dico che forse anche fra noi qui durante la discussione, magari qualcuno si è anche ricordato di altri interventi vorrebbe anche farlo oggi ma ci sentiamo veramente sicuri di fare una proposta è quella sotto la responsabilità di chi la propone semmai fosse attuata sarebbe quella di tenerci sulla coscienza,
Appunto, appunto la nostra è una è una sensibilizzazione e una sensibilizzazione che qualcuno ci deve dire, dimostrando che una soluzione attuata che sarà attuata per quello stabilimento perché ne ho sentite con il 51%, da una parte il 49, dall'altra tutta Stato non Stato,
No, imprenditori che vengono chissà, raccordate, cordate di imprenditori, vogliono rifare quali acciaio di qualità, non più acciaio di basso livello, insomma.
Il il enorme togliere l'area a caldo, completamente comprare le bramme da un'altra parte, prendere il semilavorato, ma se qui si è portati addirittura no delle nuove produzioni, negli ultimi vent'anni di transiti incauto Elettrogen zincato, eccetera le coperture dei parchi, prima si pensava che fossero solo i parchi, quando in realtà diciamo alla fine della fiera non è solo quello, quindi l'invito di oggi.
E quello presentato appunto dall'Assessore Scarano di sensibilizzare gli organi centrali.
A individuare quelle soluzioni più giuste che mettono in equilibrio i posti di lavoro, l'ambiente e la salute, grazie.
Okay.
Passiamo alla votazione della delibera, così come.
Rivista come loro.
Unanimità.
Il punto è approvato, passiamo all'ultimo punto all'ordine del giorno.
Ordine del giorno a sostegno all'adesione, alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico relazione all'Assessore Lupoli, prego.
Consigliere Lupi, visto il decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, visto in particolare l'articolo 42 del richiamato decreto legislativo numero 267 che assegna al Consiglio comunale e le funzioni di indirizzo e di controllo politico amministrativo del Comune premesso che il cibo sintetico e prodotto in bioreattori non salvaguardia all'ambiente, perché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti, limita la libertà dei consumatori e omologa. Le scelte sul cibo, favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l'offerta del cibo nel mondo, spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura, non tutela la salute, non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l'esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti. Non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali. Può avere impatto socio economici molto pericolosi in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite. Atteso che, nel raffronto con i sistemi più avanzati e sostenibili per la produzione del cibo propri dell'agroalimentare italiano, consentì di valutare correttamente gli esiti pregiudizievoli per l'ambiente del cibo sintetico fabbricato a mezzo di bioreattori. Considerato che, ai sensi dell'articolo 3 del citato decreto legislativo numero 267, il Comune è l'Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo in attuazione del principio di sussidiarietà, di cui all'articolo 116 della Costituzione. Il Comune è l'Ente che, in virtù del rapporto di prossimità con i cittadini, può efficacemente garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute e alla corretta alimentazione, anche attuando le misure di tutela predisposti a livello statale.
Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono note diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale, la petizione di Coldiretti e pienamente condivisibile quanto a contenuti e modalità di attuazione delle finalità della stessa esplicitate, gli impianti e gli impatti omologati di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali può cancellare le produzioni tipiche distintive tradizionali connessi alla verità della biodiversità locale.
Valutato che la presente deliberazione non necessita dei pareri di regolarità tecnica e contabile, stante la sua natura politico-programmatica, e che come tale non comporta impegni di spesa. Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Affari Generali, demografici e contenzioso articoli ai sensi dell'articolo 49, comma 1, del decreto legislativo numero 267 del 2000, delibera uno di approvare quanto riportato nel preambolo della presente due di aderire pienamente alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico, sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli di il cibo sintetico ed avvalorati anche nel mondo accademico e scientifico. Impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili a sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico, fornendo a tal fine specifiche direttive, componenti a competenti, uffici e servizi del Comune, anche per la sollecita la trasmissione della presente deliberazione al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste,
Interventi.
Nessuno, prego, prego per sintetico che cosa si intende, perché non penso sia, diciamo.
Di plastica va verdi perché il sintetico abbiamo la plastica, non non non sono di plastica, che però sono comunque cibi che sono fatti laboratorio, che comunque c'è la mano dell'uomo.
Anche se credo che noi già lo mangiamo da un pezzo, questo cibo sintesi, però, la Coldiretti ha preso questa iniziativa proprio perché c'è, diciamo questa propensione negli ultimi anni a fare questa cosa, cioè a usare questi mezzi per questi cibi, quindi loro hanno hanno preso proprio in mano la situazione facendo questa petizione e andando contro diciamo questa propensione di d'iniziativa.
Non ho capito scusate.
Mi scuso, Presidente, dove penso che chi ci siano comunque un piccolo dettaglio in realtà è una produzione che è stata già effettuata in America, ovviamente eh ah, sì a una, diciamo così, crescita proveniente dalla mani, non proprio manipolazione ma coltura, diciamo così, da cellule staminali di quel alimento e quindi riprodotto in laboratorio a dire quello che dicono loro no.
Non ci sarà in quel caso gli antibiotici, in siccome non c'è la mucca, non si ama la mucca, si ammala, c'è bisogno del del veterinario in questo caso no, perché tutto controllato nella crescita, diciamo così, da laboratorio, quindi, quando è pronta la bistecca laica, la la, la metteranno nel nel nel pacchetto del PAG e quindi sarà questo è quello che per cui Coldiretti il mondo diciamo che gira intorno a tutto quello che è l'alimentazione ovviamente scioccato da questo da questo progetto.
Ok.
Allora votiamo favorevole ad unanimità okay, il punto è approvato, il Consiglio è terminato, grazie buona serata a tutti.