Caro Presidente abbiamo voluto convocare questa seduta in occasione della sua venuta ufficiale alla nostra città.
Perché così lei come il nostro Sindaco potesse per un attimo risiedere nei banchi dove l' ha visto giovane Consigliere signor Presidente signor Sindaco colleghi Consiglieri componenti della Giunta autorità civili militari religiose scolastiche e sanitarie cari concittadini è per me un onore oggi è presiedere questo civico consenso.
Poiché oggi è una giornata ordinario.
Una pagina di storia per Militello che si riscrive dopo 57 anni l' Onorevole Nello Musumeci infatti dopo il barone ma Rana Tennant dichiara che lo fu negli anni Sessanta.
È il secondo presidente della regione siciliana nostro concittadino ed allo stesso tempo.
Ed è nello stesso tempo una co un' occasione più unica che rara oserei definirlo un evento eccezionale per la nostra comunità di Militello avere due nostri compaesani onorevoli uno al Capo del Governo regionale e una a capo della nostra città credo non sia il caso di soffermarmi sulla sua lunga storia politica.
Ma la conosciamo tutti però me lo lasci dire ne parlano chiaro le due legislature a capo della provincia regionale di Catania dove anni che le hanno permesso di diventare il Presidente della provincia più apprezzate d' Italia.
Sono sicuro che con la sua intraprendenza riuscirà a conseguire gli stessi obiettivi anche da governatore della Sicilia e per questo vorrei porre alla sua attenzione due problematiche importanti.
Uno la sicurezza.
Che in questi giorni è stato oggetto di particolare attenzione del nostro Sindaco tanto che a convocare giorno 5 corrente mese in quest' Aula il Comitato provinciale dell' ordine sulla sicurezza pubblica alla presenza del signor Prefetto del comandante provinciale dell' Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza il signor questore e dirigenti sanitari è stato affrontato e deleghe e delicato problema di sicurezza del territorio e delle guardie mediche che sono insicure.
Secondo punto penso che la sanità.
Me lo lasci dire soprattutto riferimento al nostro ospedale di Militello che ha visto sia lei che il nostro sindaco onorevole Burtone e il senatore Vincenzo Oliva.
Difendere il diritto della salute per tutti i cittadini in merito a Lecce e non solo anche per tutti i cittadini dei paesi limitrofi.
Sono convinto che con lei la Sicilia cambierà rotta e credo sia nostro dovere insieme al fine di una rinascita della Sicilia Astra per la nostra Militello.
E sono sicuro che con gli uomini giusti riusciremo a riacquistare la propria dignità infine rinnovo il mio più sincero augurio a lei al suo Governo.
E la ringrazio a nome di tutto Militello per aver scelto la nostra città come prima visita ufficiale da Presidente della Regione Sicilia grazie.
Adesso passo la parola al nostro Sindaco.
Scusate.
La scaletta così chiedo scusa e passo la parola al nostro Capogruppo il dottor Nino lì ci andranno.
Grazie signor Presidente.
Signor Presidente del Consiglio comunale signor Presidente della Regione siciliana signor Sindaco signore e signori.
Assessori signori consiglieri autorità concittadini io nel congratularmi con l' Onorevole Nello Musumeci per la sua vittoria per la sua grandissima vittoria debbo ricordare alcune cose che avete sicuramente oggi non dirà sarò brevissimo.
Dirò delle cose che lei oggi non non non dirà io l' ho vista per l' ultima volta prima di oggi quando c'è il giorno delle elezioni e le ho fatto l' in bocca al lupo.
Le ho fatto oggi ricorda signor Presidente.
Io non l' ho votata sono un uomo di partito lo debbo dire non potevo votare però in cuor mio speravo che vincesse lei perché lei ne ha le capacità e l' onestà e l' ha dimostrato in tutta la sua carriera politica dieci anni alla presidenza della provincia mai un avviso di garanzia.
Lei ha vinto le elezioni.
Lei ha vinto le elezioni secondo me questo è il mio pensiero non per la Colet coalizione che l' ha sostenuta ma per le sue doti di onestà e capacità.
E l' ho dimostrato nel tempo lei ha vinto perché ha parlato al cuore dei siciliani.
Lei ha iniziato la sua campagna elettorale col suo movimento diventerà bellissima e ha girato la Sicilia in lungo e in largo.
Parlando ai siciliani ai ai cittadini che hanno recepito il suo messaggio lei ha vinto per le sue capacità signor Presidente.
Soprattutto.
Voglio ho dei ricordi di lei noi ci scambiamo cinque anni signor Presidente lei ha iniziato a fare politica molto prima di me io giovanissimo quindicenne mi ricordo lei insieme ad altri giovani universitari affondato la prima società storica abilità lese ed è stato il Presidente insieme ad altri giovani giovani di Militello frequentava è venuto su a pane e libri frequentava i suoi maestri voglio voglio ricordare lei non li ricorderà oggi.
È in visita ufficiale l' avvocato Gargano.
Il dottor Nicolò mulinello.
L' avvocato Vittorio Musumeci che oggi è qui presente e a cui va il mio saluto l' avvocato Palermo che sono stati i suoi maestri e le giovanissime insieme ai suoi fratelli vi chiami sorridenti a professor Giovanni cavalli al professore Garufi venivate su sotto la guida di questi uomini che l' hanno l' hanno forgiato i suoi impegni politici.
Sin da giovanissimo vi ricordo che lei ha preso anche delle delusioni signor Presidente.
Alle regionali si si candidava lei era segretario del del Movimento Sociale Italiano.
E c' erano i pezzi grossi chi aveva le truppe cammellate come si suol dire e lei da sola affrontava la campagna elettorale eravamo il primo dei non eletti si ricorda signor Presidente ma lei andava avanti per la sua forza e con le sue idee oggi lei ha Militello e la ringrazio signor Presidente come ha fatto il Presidente del Consiglio ha iniziato le sue.
Il suo giro nella Sicilia da Militello in Val di Catania la ringrazio a lei ha dimostrato sempre di essere attaccato a questa città e questa città deve grata.
Oggi lei insieme al Sindaco con cui avete avuto strade parallele siete cresciuti assieme praticamente.
Potete far rinascere Militello ho detto poc' anzi il Presidente del Consiglio Militello vive una crisi economica profonda abbiamo delle problematiche che ha enunciato il nostro Presidente del Consiglio io penso che lei insieme al Sindaco potete far rinascere Militello i nostri concittadini aspettano che lei ora pali quindi chiudo brevemente.
Signor Presidente il suo slogan era diventerà bellissima ed è diventerà bellissimo io ieri ho aperto il suo sito personale e lei fa un invito di generiamo la Sicilia io dico di generiamo la Sicilia un giorno questa terra diventerà bellissima dove vogliono vivere i nostri figli signor Presidente i suoi nipoti e spero anche i miei nipoti grazie signor.
Grazie dottoressa.
Ora passiamo la parola al Capogruppo signor Giuseppe Astorina.
Buongiorno presidente grazie buongiorno Sindaco buongiorno al Presidente della Regione buongiorno a tutti i cittadini qua presenti.
Conoscendo il nuovo Presidente della Regione non avevamo dubbi che uno dei suoi primi passaggi ufficiali sarebbe stata Militello quella Militello Presidente è che lei ama e che a sua volta Militello ha dimostrato di amarla tantissimo.
L' aspetta una vita una sfida difficilissima.
Forse oltre ogni immaginazione.
Anche vista la situazione economica con cui in cui lei ha trovato la Regione visti gli scellerati a dir poco gli ultimi presidenti della Regione che l' hanno preceduta.
Ma noi sappiamo benissimo che lei saprà fare bene anzi se fa le saprà fare benissimo perché le cose migliori si possono fare presidente anche anche senza soldi.
Parlo anche di metodi parlo del suo senso di appartenenza alla propria terra che ha bisogno di segnali forti al di là di ogni giustificazione economica pessima che possa esserci è un esempio lo è quello dei giorni scorsi lei Presidente ha manifestato la volontà di parlare di discutere della situazione del caro biglietti aerei a cui noi siamo sottoposti e che è una grossa ingiustizia bene lì non c'è bisogno di soldi ma c'è bisogno di.
Ama ama i propri cittadini e a volte mi ha 300 gradi le tare e per dargli la giusta dignità fare delle raccomandazioni o delle richieste.
È importante si citava prima l' ospedale in cui noi abbiamo già preparato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale si parlava di sicurezza prendo apprendiamo adesso che c'è stata una riunione di recente non non lo sapevamo va be'.
Non è importante questo dico che sia importante fare raccomandazioni ma fare l' era del Richie raccomandazioni o richieste per questo territorio per la nostra città al nuovo Presidente della Regione a Nello Musumeci sinceramente io penso anzi pensiamo.
Che non ce ne sarebbe di bisogno.
Non ce ne sarebbe motivo che ho detto prima perché anzi cito.
Un mio pubblico in un pubblico intervento mio in un in un comizio ebbe a dire che dopo il 5 novembre sicuro del Doria Nello Musumeci non sarebbe sta non saremmo più stati noi ad andare a Palermo ma sarebbe stata Palermo a venire da noi perché sappiamo l' amore e l' assenso al Presidente del Consiglio della Regione Nello Musumeci verso il suo territorio verso la sua città.
E sono convinto anzi siamo convinti solo dimostrerà col tempo lo fanno giorno per giorno e lo ha dimostrato anche quando era Presidente della Giunta lei ha avuto modo di dire in questi giorni Presidente lo dicevo ieri.
Do così.
Che ha avuto un intervento nei giorni scorsi ha detto ma l' aveva già detto.
La ringrazio.
E poi mi consenta di dire la nostra perché l' abbiamo desiderato e segnato tantissimo ebbe a dire sarò il Presidente di tutti io ne sono sicurissimo lo ha dimostrato quando lei ha fatto il Presidente della.
De della provincia ma mi lasci dire che lei per noi elettori di centrodestra per noi Consiglieri e di vivere Militello per noi cittadini di Militello lei rappresenta il nostro orgoglio abbiamo avuto modo di dire in un posto lanciammo prima delle elezioni.
È una frase dicevamo ad inseguire un sogno Musumeci presidente Tonello che lo hai regalato grazie nello.
Voglio voglio aggiunge guardate.
Presidente doveva esserci qua presente l' altra con la basso la banca che per motivi di lavoro improrogabili non può essere oggi qua insomma si rammaricava di questo ma comunque ecco se ci fosse grazie.
Grazie consigliere Astorino adesso passo la parola al nostro Sindaco.
Presidente.
Caro Nello.
Grazie a nome della città di Militello per aver voluto iniziare il suo giro della Sicilia dalla tua città.
Noi siamo qua.
Per festeggiarti.
Ma abbiamo assunto un impegno con te con la città.
Di fare di questo giorno un giorno da non dimenticare.
E per fare questo.
Noi non seguiremo soltanto le formalità il riti.
Già ci sono stati gli interventi del Presidente dei Capogruppo e hanno contribuito a definire.
Una serie di considerazioni che possono essere utili per il nostro Paese.
Tu che conosci.
6 1 di noi.
E quindi sai che siamo orgogliosi e fieri.
E non siamo qui a presentare la lista della spesa siamo qui per fare una valutazione di ordine politico.
Di ordine economico e di ordine sociale e la facciamo da Militello.
Senza superbia e senza presunzione convinti di poter interpretare anche le esigenze di una comunità più vasta perché quello che viviamo nella nostra comunità nella nostra città.
Sono condizioni che vivono anche gli altri paesi del Calatino Ramacca.
Castel di Iudica Raddusa Scordia Palagonia.
E quindi Presidente noi faremo con te delle valutazioni su come rilanciare questa area vasta.
Perché è un' area in gravi difficoltà.
E un' aria.
Che rischia di implodere.
Perché c'è un declino demografico innanzitutto che la grande emergenza.
Ed è un declino demografico non dettato dalla denatalità.
Ma purtroppo determinato dalla migrazione delle forze migliori dei giovani che vanno via.
Giornalmente periodicamente da queste nostre comunità.
E vanno via perché.
Spesso non hanno la possibilità di essere protagonisti.
Non hanno la possibilità di avere uno sbocco di tipo occupazionale.
Ecco perché siamo qua a chiederti Presidente di mettere al centro nelle tue politiche i temi delle aree interne.
Perché si potrebbe avere la percezione dal punto di vista economico che a trascinare la nostra Sicilia possano essere le aree costiere possano essere le aree metropolitane sì noi non sottovalutiamo questo aspetto che viene indicato come ricetta possibile per lo sviluppo.
Però ci sono aree interne che debbono giocare la propria partita è quella del Calatino e a cerniera e a cerniera tra i monti Iblei e l' ennese che sono due aree.
Che in Sicilia rappresentano il traino anche l' ennese della nostra economia allora noi dobbiamo evitare che quest' area implodere.
E dobbiamo rilanciare dal punto di vista economico e per fare questo non c'è dubbio bisogna guardare ai nostri settori tradizionali.
L' agricoltura ma in chiave moderna tentare una un processo di integrazione la filiera alimentare ci sono alcune eccellenze che si sono realizzate anche nel nostro territorio e bisogna andare avanti lungo questo corso sapendo che qui si può creare il distretto del cibo.
E quindi.
La possibilità che lungo un solco che quello delle nostre tradizioni si possono anche mettere dei set degli interventi innovativi e quando parliamo di innovazione non possiamo che parlare anche di turismo.
Un turismo che può avere un' eccellenza soprattutto se coniuga questo progetto con i nostri beni culturali la nostra bellezza e anche qui Presidente tu hai seguito attentamente i primi passi noi abbiamo creduto e crediamo ad un processo di integrazione di un' area quella del Val di Noto abbiamo candidato questo territorio a capitale nazionale della cultura 2020 però il nostro obiettivo va oltre quello appuntamento perché pensiamo che questo territorio possa giocare la propria partita.
Lo possa fare mettendo al centro il diritto di cittadinanza noi non ti vogliamo sovraccaricare di responsabilità nessuno ha la ricetta magica però noi dobbiamo sperare dobbiamo fare sperare alle nostre comunità che un progetto di rigenerazione del nostro della nostra Sicilia possa avvenire debba avvenire e per fare questo.
Va messo in maniera virtuosa l' impegno dello Stato innanzitutto.
Della Regione e degli enti locali noi questa partita la vogliamo giocare Presidente per quello che possiamo fare e la vogliamo giocare facendo il nostro dovere guardando soprattutto alle nuove generazioni è stato qui richiamato negli interventi.
E quando pensiamo alle giovani generazioni pensiamo soprattutto alla scuola.
Alla formazione e quindi alla necessità di modernizzare i programmi e quindi i corsi che qui si debbano realizzare ma anche le infrastrutture perché siano più dignitose e sicure ecco perché stiamo lavorando per progettare la ristrutturazione del nostro patrimonio edilizio scolastico e quando pensiamo ai giovani pensiamo anche a loro tempo libero perché possa essere veramente un modo per far vivere meglio le nostre comunità e quindi evitare il disagio sociale ecco perché abbiamo già predisposto alcuni progetti che abbiamo mandato te ne accennavo privatamente al Ministero dello Sport ha preso con il ministro lotti perché si possa ristrutturare il nostro patrimonio sportivo che tu sai Presidente è stato un tempo.
Il fiore all' occhiello del Calatino e che oggi è in condizioni veramente di degrado noi questo percorso lo vogliamo fare se permette Presidente faccio delle valutazioni finali su tre temi fondamentali o crea.
Un primo riguarda la forestazione la Forestale.
Militello dal 92 vive questa esperienza ci sono alcune famiglie ci sono tanti lavoratori noi vogliamo insistere lungo questo solco perché per noi ha avuto il significato di affermare il diritto al lavoro ma anche il diritto ad una qualità della vita diversa migliore del nostro ambiente.
Noi lavoreremo in tal senso Presidente sarà dovere nostro innanzitutto ampliare la base del demanio forestale.
E noi però Presidente ti vogliamo dire che bisogna rigettare i luoghi comuni i modi di dire qualcuno dice bene il lavoro forestale e il lavoro assistenziale.
Non operano Presidente non credere a queste falsità.
Perché i lavoratori hanno lavorato qui con impegno non solo nel demanio io sono qui testimone ringrazio la forestale i dirigenti ma i lavoratori innanzitutto perché se Militello è andata avanti sul piano del decoro urbano lo si deve a loro perché spinti da noi e coordinati dai propri dirigenti hanno fatto un lavoro egregio altro che lavorare nei musei qualcuno dice oppure ridimensioniamo debbono fare il loro lavoro e possono aiutare ecco perché ti chiediamo di insistere lungo questa strada perché può e deve essere un lavoro produttivo ma dipende dalle istituzioni dipende da una burocrazia che non legge soltanto i punti le virgole punti e virgola ma sa interpretare il ruolo per il bene della comunità la seconda considerazione Presidente e lo dico questo nella tua delicata posizione istituzionale la seconda questione riguarda la qui un impianto di biomasse che qualcuno voleva realizzare noi lo abbiamo finora bloccato.
Non impedito bloccato c'è una procedura dal punto di vista giudiziario e saranno organi a stabilirlo però noi chiediamo alla Regione di seguire questa partita perché non è una partita locale.
E ci sono fatti inquietanti che appartengono alla procedura ecco perché chiediamo alla Regione attenzione perché il nostro ambiente lo vogliamo difendere perché se difendiamo l' ambiente e difendiamo anche la salute e concludo sull' altra considerazione.
Lo ricordava lo ricordava il Presidente la i consiglieri di minoranza hanno chiesto un Consiglio straordinario e io spero che venga celebrato al più presto abbiamo la vicenda dell' ospedale presidente ricordava che insieme al Presidente senza.
Separatezza politica abbiamo tutti lavorato insieme all' amico Senatore Enzo Oliva te e agli altri che si sono impegnati sia impegnata la comunità tutta sempre e noi abbiamo cercato di fare.
Sempre il nostro dovere ora ospedale è una condizione però di difficoltà diciamo ce lo diciamo parliamo con le parole della verità perché la spinta propulsiva si è man mano esaurita noi.
Due anni fa abbiamo impedito un declassamento che avrebbe penalizzato fortemente la nostra struttura ospedaliera ora però bisogna rinvigorire lo io Presidente ho fatto finora credo il mio dovere nel sollecitare gli organi di governo del nostro ospedale per fare alcuni adempimenti alcuni pochi a dire il vero sono stati fatti altri se ne debbono fare e noi chiediamo su questo che venga data giustizia non ve li ha non chiediamo molto di più non chiediamo particolarismi noi chiediamo che il nostro ospedale venga restituito quello che l' ospedale in questi anni ha costruito con la fatica dei propri operatori ma anche con l' impegno delle istituzioni e dei cittadini noi vogliamo un ospedale funzionante.
Lo vogliamo sui vari reparti e chiediamo di poter fare il nostro impegno insieme agli altri insieme agli altri sappiamo che c'è bisogno di dislocare reparti del nella territorialità e noi su questo conveniamo però pensiamo che su questo dobbiamo fare fino in fondo la propria parte perché lo spread tra cittadini e politica si recupera nel momento in cui le istituzioni veramente interpretarono il meglio di quello che viene richiesto dalle nostre comunità e qui viene richiesto non favorì venne richiesto il diritto alla salute da garantire con la nostra e noi su questo continueremo.
Fino in fondo Presidente e concludo Presidente non aggiungo altro abbiamo stabilito dei tempi precisi.
E quindi io rispondo a quella che è stata la tua prima richiesta tu ci hai detto Giovanni m' hai detto Giovanni ti prego sobrietà.
E tu sai che ha aperto una porta che era spalancata perché noi non vogliamo enfatizzare vogliamo soltanto fare le cose con dignità e questo incontro sarà ricordato perché un figlio della nostra terra e Pri e un Presidente eletto direttamente dai cittadini lo ricorderanno.
I cittadini custodi Ranno questa data.
E io credo che le cose che tu sei di Rai saranno sicuramente un impegno serio per il futuro di questa comunità il protocollo.
Ha previsto alcune cose noi abbiamo voluto fare anche un piccolo pensiero Presidente.
Ripeto come protocollo comunale per.
Senza eccetera come tu hai chiesto e un piccolo pensiero un regalo sono dei polsini che porterà i ha sempre e ricorderanno.
Questa giornata.
E simboleggiano vedrei un po'.
Vedo abbiamo voluto contenere come tu stesso hai chiesto le cose senza.
Bellissimo sono simbolo della Sicilia che lo ricorderà.
Poi Presidente io ho fatto un regalo non da Sindaco ma da Giovanni Burtone è un libro so che tu 6 1 che legge libri non li metti in nello scaffale ed è un libro di poesie.
Di un autore di Domenico Tempio e quindi è un libro antico.
Eh però lo si può regalare ad un uomo che sa fare ironia e nell' lo sa fare noia ma la sa fare perché sa anche fare autoironia e noi questo fa parte di un carattere semplice e aperto alle comunità ma Presidente e concludo il regalo che noi ti vogliamo fare maggiormente.
E la promessa che continueremo lungo l' impegno che abbiamo intrapreso in questa comunità.
Di voler far tornare l' orgoglio di essere militari.
Grazie di cuore.
Grazie al nostro Sindaco onorevole Giovanni Burtone in merito al punto che si era chiesto per l' ospedale di Militello insieme ai capigruppo avevamo deciso il giorno 27 corrente mese ci sarà un Consiglio comunale per la problematica ospedale di Militello adesso con onore ed emozione passo la parola al nostro Presidente della Regione Siciliana Onorevole Nello Musumeci.
Signor Presidente.
Mi consenta di rivolgere a lei.
Al signor Sindaco.
Ai signori consiglieri ai componenti la Giunta comunale il mio più sincero e sentito ringraziamento.
Per le cordiali e affettuose parole.
Che con i 2 capigruppo avete voluto rivolgermi.
Con lo stesso stato d' animo desidero rivolgere un ringraziamento.
Denso di gratitudine a sua Eccellenza il Vescovo della nostra Diocesi.
Monsignor Calogero Peri.
Che ha voluto in maniera inattesa e quindi ancor più gradita.
Stamattina a rendere più importante più nobile più densa di significato questa sobria.
Ma intensa cerimonia.
Ringrazio e saluto.
I signori.
Sindaci che hanno guidato la cosa pubblica.
Negli ultimi anni nella nostra città.
L' Arma dei carabinieri.
Qui rappresentata.
Dal comandante la compagnia.
Il clero.
E voi miei cari concittadini.
Perché questa cerimonia.
E una visita ufficiale ma l' affetto e il calore che colgo credo vada al di là del galateo istituzionale.
E mi piace immaginare invece che.
Questo questa manifestazione di vicinanza sia dovuta al legittimo reciproco orgoglio di potere vivere una giornata particolare.
Quella di un milite lese che assume la più alta carica.
Istituzionale della Regione siciliana.
E voi comprenderete benissimo come.
Il mio stato d' animo sia di particolare emozione.
Non perché non sia abituato alle visite ufficiali questa è la prima.
Da Presidente della Regione ma proprio perché la prima ho voluto riservarla.
Alla mia città.
Rientrando in un' aula consiliare dove ho messo piede per la prima volta nel giugno del 1900 75 va ricordato caro Sindaco.
Quando con Giovanni in due liste diverse con ruoli diversi.
Siamo stati eletti consiglieri comunali.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
E nessuno avrebbe mai potuto dirmi che dopo qualche tempo io avrei rimesso piede in quel Consiglio comunale da Presidente della Regione erano quelli i tempi nei quali i giovani che si affacciavano alla politica e Giovanni fra questi avevano davanti soltanto strade in salita necessità di leggere di studiare di imparare e di fare militanza e attivismo.
Nulla veniva concesso gratis in politica ai giovani di quel tempo.
Io quindi sono qui.
Con un particolare stato d' animo di gratitudine.
Alla mia città e a tutta la comunità siciliana a coloro che mi hanno votato e a coloro che hanno ritenuto legittimamente di non votarmi a cominciare dagli stessi concittadini pochi in verità perché.
Perché sono stato sono stato premiato di un ruolo che forse non meritavo.
E le belle parole espresse dal presidente dal Sindaco dai Capigruppo lisci Andrano e Astorina confermano e consacrano un sentimento di amicizia che va al di là delle appartenenze certo.
È importante che io vi dica.
Che non mi sento di aver vinto una sfida.
Perché la elezione a Presidente della Regione non è un punto di arrivo.
È solo un punto di partenza.
Io mi sentirò ha pagato di aver vinto la sfida soltanto se in questi cinque anni riuscirò a restituire al popolo siciliano il diritto alla speranza e il diritto all' orgoglio di sentirsi figli di questa terra di Sicilia.
Credo sia questa la vera scommessa.
E mi ha fatto riflettere l' altro giorno il presidente della Repubblica Mattarella quando in una cerimonia pubblica a Palermo mi ha detto Presidente Musumeci nelle sue mani.
È la sorte della nostra terra della nostra isola ho ringraziato il capo dello Stato.
E in quel momento assieme all' orgoglio della fiducia ho avvertito per intero il peso di una grande responsabilità.
E per un attimo ho avuto il dubbio che le mie fragili spalle potessero non sopportare tanto peso.
Perché la Sicilia vive una stagione drammatica perché io ho trovato una Regione a pezzi.
Perché la crisi è politica economica e sociale ma è anche una crisi di valori perché il nostro nemico si chiama innanzitutto rassegnazione.
Ecco perché io sono convinto che abbiamo tanto tanto tanto da lavorare ed io per primo assieme alla squadra di governo assieme al Parlamento per potere risalire la china.
Per poter far avvertire la istituzione pubblica la Regione certo ma ricordava il Sindaco lo Stato innanzitutto e poi le province i comuni accanto alla gente.
È stato detto c'è un diffuso senso di insicurezza.
Singola e collettiva.
Il sentimento della paura che qualcuno vive.
Malcelato che qualcuno vive col pudore di sforzarsi di nasconderlo è un sentimento che deve fare riflettere ciascuno di noi.
La libertà è tale soltanto se il cittadino si sente sicuro libertà e sicurezza sono un binomio inscindibile non c' è sicurezza se non c'è libertà di muoversi di andare in giro di stare a casa propria di andare in campagna di far uscire i propri figli.
E la paura.
E un cattivo sentimento cosa fanno le Istituzioni le Istituzioni hanno il dovere di stare accanto a chi ha paura per neutralizzare questo sentimento per far sentire più vicino lo Stato nelle sue articolazioni ecco qual è il compito innanzitutto il compito del Presidente della Regione.
Quello di dare sicurezza ai 5 milioni di cittadini siciliani che per ragioni diverse ma tutte riconducibili a un particolare modo di sentire avvertono un senso di paura.
Ed io appena avrò lasciato la nostra città andrò a Ramacca per incontrare.
In visita del tutto privata i familiari di quelle povere donne che sono state private così ferocemente della propria vita mentre erano a casa propria per 200 euro da un balordo.
Non era un immigrato.
Era un italiano.
Appena due anni fa altri due anziani.
Nella vicina a Palagonia sono stati privati della loro vita crudelmente non era un italiano era un immigrato come vedete è da sciocchi pensare che possa reggere la equazione immigrato uguale delinquente.
Delinquenti ci sono a casa nostra.
E delinquenti ci sono fra gli immigrati.
Noi non dobbiamo emettere facili sentenze ma abbiamo tutti il dovere di percepire che la paura c'è e bisogna adottare ogni misura per poterla neutralizzare allontanare e colgo l' occasione per rivolgere un sincero ringraziamento.
Allarma al Corpo di Polizia alla Guardia di finanza alla polizia locale e i vigili urbani di cui molto spesso ci si dimentica in Sicilia ne mancano il 62 per cento dei vigili urbani e consentitemi al Corpo forestale che qui è presente il Corpo forestale della regione che io voglio potenziare e che voglio mandare nelle campagne perché nelle campagne la insicurezza è maggiormente avvertita rispetto alle aree urbane nelle campagne nelle aree rurali l' uomo in divisa può diventare un deterrente.
Per scoraggiare i malintenzionati questa crisi economica e sociale di valori si ripercuote anche nella nostra città.
Militello vive una stagione difficile.
Ormai una lunga stagione.
Io sono sinceramente convinto che la presenza del Sindaco onorevole Burtone per la sua esperienza per le sue conoscenze consolidate.
In tanti anni di impegno istituzionale regionale e nazionale di governo e parlamentare.
Possa contribuire a facilitare un processo di crescita.
È un processo di ripresa.
Noi abbiamo il dovere di ritrovare l' orgoglio diceva il Sindaco nel concludere il suo intervento l' orgoglio di essere Militello sì non possiamo vivere.
Non possiamo vivere di rendita non basta dire questo è il Paese di Pippo Baudo questo è il Paese dei Maiorana questo è il paese di Pietro Carrera o di Vincenzo Natale abbiamo ventidue chiese questo è il Paese che ha 11 conventi questo Paese è patrimonio dell' umanità non basta non basta.
Troppo troppo facile aspettare che siano gli altri a fare il primo passo.
Abbiamo il dovere forse di andare un po' più in giro lasciatemi dire io non parlo da Presidente della Regione in questo momento ma parlo da figlio di questa terra dove mantengo la mia residenza abbiamo il dovere forse di andare in giro e di emulare l' esempio di altre comunità dove il senso di attaccamento e di appartenenza dei cittadini li fa diventare.
Volontari senza limiti di energie senza risparmio di energie.
Guardiamo gli altri Comuni come le guardo io andando in giro per la Sicilia la pulizia il decoro la preoccupazione persino di non buttare la cicca a terra e di aspettare che ci sia un cestino.
Di tenere pulite le aiuole di condividere lo sforzo di una politica turistica che non è fatta solo dell' accoglienza e della generosità innata nel nostro codice genetico ma che è fatta anche di collaborazione di iniziativa.
Di intraprendenza.
Sia chiaro il futuro di Militello e nel suo passato.
Sembra un ossimoro sembra una contraddizione ma non è così.
E mentre altri Comuni debbono ogni giorno inventarsi qualcosa per diventare polo di attrazione noi abbiamo già la materia prima e non sappiamo utilizzarla.
Se un altro Comune se un altro Comune avesse lo stesso patrimonio artistico monumentale di cui disponiamo ne avrebbe fatto un centro di primaria importanza e invece continuiamo ad aspettare che siano gli altri a fare il primo passo lavoriamo per avviare una seria politica di turismo culturale.
Ed è generoso lo sforzo degli imprenditori locali che hanno messo su un B e B o delle piccole strutture ricettive che finalmente danno un senso.
Alla politica dell' accoglienza e il turismo è turismo soltanto se il turista rimane a dormire a Militello altrimenti se la sera rientra a casa non è turismo per le scienze economiche come sapete Militello aveva quattro locande una trentina di anni fa e non era un turismo culturale era un turismo d' affari era un turismo di operatori economici.
Ma era il segno del dinamismo e di una attività economica certamente non stagnante come quella a cui oggi assistiamo e assieme al turismo culturale quindi l' agricoltura di qualità l' agricoltura innovativa la capacità di partecipare ai bandi dell' Unione europea la capacità di affrontare le sfide la capacità di adeguarsi a un mercato che è cambiato seguire si prodotti di nicchia ma capaci di poter arrivare sul mercato e quindi l' associazionismo e quindi mettere assieme le forze e quindi organizzare i produttori io credo che tutto questo sia importante assieme alla necessità di garantire ai forestali di potere caro Sindaco lavorare.
Senza sentirsi degli assistiti i forestali non sono iscritti all' elenco dei poveri come si faceva una volta con l' ente comunale assistenza i forestali sono dei lavoratori che vivono con passione il loro impegno ma lo vivono soltanto per una stagione durante l' anno dipendesse da me Presidente della Regione.
Li farei lavorare tutto l' anno e non soltanto nelle foreste o nelle aree demaniali l' ho detto prima delle elezioni e lo ripeto e lo dirò fra qualche giorno in Parlamento per me i forestali possono essere impiegati in tutti i settori in cui possono esprimere la loro competenza e la loro preparazione caro Comandante.
Caro Comandante Luca perché possono lavorare a pulire le aiuole le spiagge i letti dei fiumi le rive delle acque interne i forestali possono essere messi a disposizione dei Comuni quando i Comuni non hanno le risorse per far lavorare le cooperative locali o gli imprenditori piccoli imprenditori locali ma dobbiamo fare i conti anche con le leggi dello Stato che non consentono la stabilizzazione dei forestali almeno in questo momento e vorrei poterci e vorrei poterci lavorare in questi cinque anni e infine l' ospedale.
Che il nostro.
La nostra spina è la nostra delizia lo è stata da sempre caro Sindaco caro Presidente da sempre ricordo eravamo giovani Consiglieri comunali lo ricorderà l' avvocato Musumeci che allora era il mio Capogruppo e noi dovevamo difendere combattere battaglie di retroguardia per evitare che altri si adoperassero in maldestri tentativi di spoliazione.
Del nostro nosocomio abbiamo il dovere abbiamo il dovere di pensare che l' ospedale non basta averlo salvato in quanto zona disagiata abbiamo il dovere di potenziarlo e ci stiamo lavorando e ho già parlato col mio assessore alla salute e l' avvocato razza col quale presto il sindaco si incontrerà e spero di poterci essere anch' io per capire quali sono le iniziative intanto per potenziare.
L' assistenza chirurgica e medica di medicina interna.
E lasciatemi dire il gioiello soprattutto la Rianimazione che può essere e deve essere potenziata in una regione dove mancano 240 posti di rianimazione e noi non ci possiamo permettere questo lusso abbiamo quindi da lavorare e intanto so che nei prossimi giorni arriverà un piccolo contributo per il pronto soccorso del nostro ospedale alcune centinaia di migliaia di euro per il degli interventi immediati che debbono essere fatti e che saranno fatti.
Però però dobbiamo alzare la testa e guardare complessivamente alla rete ospedaliera siciliana perché le aree interne come bene diceva il Sindaco non possono pagare la sorte di essere aree interne lontane dalle città metropolitane lontane dagli arabi ospedalieri lontani dai poli di eccellenza che pure debbono esserci in Sicilia ma che non possono essere presenti in tutto il territorio noi ci accontentiamo a Militello di avere un pronto soccorso efficiente e alcuni reparti alcune strutture che consentano di scongiurare la mobilità del paziente per interventi non particolarmente importanti anche se la nostra chirurgia non ha avuto paura di affrontare in questi anni interventi anche complessi e importanti e di questo va dato atto al personale sanitario.
Al personale paramedico.
E agli ausiliari e allora per concludere miei cari concittadini smettiamola di aspettare che siano sempre gli altri a fare qualcosa per noi.
Smettiamola di chiederci che cosa fa la Regione per me che cosa fa il Comune per me ogni tanto.
Ogni tanto chiediamoci.
Cosa ho fatto io per il Comune.
Cosa ho fatto io per la Regione.
Non aspettiamo che siano sempre gli altri a fare qualcosa per noi avvertiamo il senso civico cominciamo a praticare il mestiere di cittadino che è il mestiere più difficili e se tutti lo pratica Simo.
Sulla curva della perciò data andando verso Scordia non troveremmo la discarica di centinaia di sacchetti di plastica con la spazzatura.
Perché se tutti facessimo il mestiere dei cittadini li neanche l' ombra di un sacchetto dovrebbe stare sul percorso che conduce ad una città a vocazione turistica qual è la nostra per giunta.
Con il marchio nobile di essere patrimonio della umanità ecco su questi temi sulla biomasse.
Alla periferia di Militello sulla quale stiamo vigilando come Governo e ho chiesto già all' Assessore di farmi predisporre una dettagliata relazione sapete che c'è un contenzioso in corso dicevo al Sindaco e il contenzioso va sempre guardato con particolare attenzione per evitare eventuali danni erariali a carico dell' ente o peggio ancora degli amministratori ma saremo vigili perché Militello non ha bisogno di questo tipo di attività industriali ha bisogno di attività industriali legati alla trasformazione dei prodotti agricoli ha bisogno di attività industriali non inquinanti ha bisogno di attività industriali non di impatto e su questo vigileremo statene certi perché non daremo vantaggio a nessuno e allora signor Presidente.
Nel congedarmi da questa so ma significativa cerimonia sobria perché ho chiesto al Sindaco che si tenesse in un giorno settimana proprio per non creare il disagio ai nostri concittadini di dover di dover partecipare e mi aspettavo una cerimonia legata al personale politico ai Consiglieri agli Assessori e invece trovo una sala così gremita di pubblico e non potete immaginare quanta gioia mi faccia vedervi qui a rivedere i miei amici miei compagni d' infanzia Gianni la professoressa Barbanente che è stata mia insegnante in terza media il Clero don Salvatore Don Matteo tutti gli altri mia sorella e mio cognato i miei amici tutto questo non può che farmi tanto piacere io vi prego al di là di ogni ruolo istituzionale ai Queen con chi mi conosce lo sa caro Sindaco.
Io rimango per la mia città anello perché.
Perché.
Perché non sono mai non mi sono mai montato la testa e sono sempre rimasto con i piedi per terra mi dispiace solo avere la scorta ma una necessità essendo diventato un obiettivo importante è però tutto questo mi auguro non mi impedirà di continuare a mantenere con la mia città ecco mi agente il rapporto di assoluta libertà e di vicinanza che voglio che voglio continuare ad alimentare pur con tante impegni vi assicuro che sto a Palermo 6 giorni la settimana e forse neanche quelli bastano voglio concludere voglio concludere.
Ringraziando davvero ciascuno di voi per questa bellissima giornata che mi avete consentito di vivere.
In un palazzo Novato che è orgoglio di questa città e il terzo monastero più grande dell' isola fra quelli benedettini dopo Catania dopo Monreale.
È un' atmosfera particolarmente gioiosa quella alla quale voi avete dato vita ed è per questo che voglio cogliere l' occasione per rivolgere.
A ciascuno di voi e alle vostre famiglie l' augurio di un sereno e Santo Natale perché ho detto l' altro ieri reverendissima.
Sì Vescovo.
Che mi auguro che in ogni scuola della Sicilia venga allestito un presepe.
Il presepe è un simbolo di speranza.
Bambino povero che nasce in una grotta non può irritare la sensibilità di alcuno.
Il presepe è un modo di raccontare la famiglia le tradizioni e un momento di aggregazione e un momento di partecipazione chi tra di noi da bambino non è andato le colline Ponte San Filippo a cercare un muschio per potere per poter allestire per poter allestire un presepe a casa propria ecco questo senso della tradizione io vorrei venisse ancora percepito dai nostri ragazzi a cominciare dalle scuole elementari vedo qui tanti insegnanti e mi fa piacere perché avere rispetto per la religione degli altri non significa dover rinunciare alla propria.
Questo mi pare mi pare assolutamente necessario quindi sinceramente buon Natale a tutti Bonanno di salute e di serenità con un pensiero rivolto ai nostri compaesani a quelli meno fortunati.
A quelli malati senza speranza a quelli malati che sperano alle persone povere e ai nostri cari lontani.
A quelli.
Vivi.
E a quelli che non ci sono più.
Grazie.