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Commissione Consiliare Affari Sociali del 21.10.2021
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Baggi presenti Banfi, presente Bombelli, presente danesi, presente Luppino presente, Moss mora, assente.
Mosconi, delega Luppino Balilla presente.
Iniziamo con il primo punto all' ordine del giorno linee di progetto per l' attuazione di ospedali e case di comunità nel territorio di ATS Milano do la parola all' Assessora franca AP.
Sì, grazie buonasera a tutti, ne approfitto anch' io per ringraziare tutti i presenti che.
Come.
Ah, ecco, intanto si sta collegando il dottor Bergamaschi, per cui.
Diamo il benvenuto anche a lui, abbiamo appena iniziato il dottor Bergamaschi si sente.
Sì.
Non ci sente, lei ci sente.
Okay, grazie buonasera, buonasera, iniziando ora dottor bergamaschi, quindi.
Proprio in.
Non ha perso nulla, allora stavo appunto volevo fare giusto una brevissima introduzione, con un minimo di cronistoria, di quello che sta accadendo, che è accaduto dal 09/09 ad oggi, sostanzialmente con tutte un po' le le evoluzioni della storia, per quanto riguarda, però,
Il.
Facciamo l' individuazione delle postazioni per gli ospedali di comunità e le case di comunità 09/09, c'è stato un Consiglio di rappresentanza dei Sindaci e dei Presidenti dei Piani di zona convocato da ATS Città Metropolitana, in cui sono state presentate delle delle slide di di un progetto che,
Dovrebbe essere proprio una ricognizione di tutto il territorio per quanto riguarda le dislocazioni degli ospedali di comunità nelle case di comunità, di quante di quanto è la necessità, insomma, il della presenza di queste realtà sul territorio.
È stato dato anche un cronoprogramma che vede.
Per le Regioni obbligate, diciamo così, a presentare entro il dicembre 2021 e le proposte di utilizzo dei fondi del PNR R ed entro marzo 2022 sottoscrivere i contratti per la gestione delle diverse strutture, in seguito a questo incontro è stato convocata 16/09 un' assemblea dei presidenti dei distretti sempre Melegnano della Martinuzzo Romagna Martesana tutto il territorio,
Gli APS scusate e in questa Assemblea è stato assistente.
Ok in questa Assemblea e siamo stati invitati come Presidenti dei distretti, per questo motivo ho partecipato io e ho, diciamo così, ho gestito da questo momento in poi un po' io la la questione per quanto riguarda il nostro distretto 5 siamo stati invitati a individuare all' interno di ogni singolo distretto quali potevano essere le strutture adatte qualora ci fossero per soprattutto le case di comunità.
Sempre partendo da quella presentazione di quanto quel progetto che era stato già condiviso con i Sindaci 09/09 e che vedeva il nostro territorio, il nostro distretto 5, diviso in due CRP, una Cerretti che comprende soltanto i Comuni di Inzago di Cassano e un' altra che comprende gli altri sei Comuni compreso mensa ovviamente del distretto 5,
Prevedevano su queste diciamo, due CRP, la presenza di 2, un ospedale di comunità e almeno due case di comunità, quando in realtà poi alla mia domanda specifica al dottor Bergamaschi, visto che il nostro distretto è di 80000 abitanti più o meno e le case di comunità dovrebbero essere una per ogni 50000 abitanti,
La realtà è che, appunto, le case di comunità erano necessarie due case di comunità una per ogni CRT.
Abbiamo quindi ho quindi convocato, era già convocata in realtà, fortunatamente per 22/09, l' assemblea del distretto 5. Abbiamo aggiunto questo punto all' ordine del giorno nella discussione tra i vari presidenti legali, scusate assessori e sindaci del distretto 5 abbiamo individuato il Comune nel Comune di Liscate nel Comune di Cassano d' Adda essendoci già nelle due delle strutture in realtà che non avevano bisogno di.
Non avrebbero bisogno di grandi lavori per essere destinate a case di comunità e così, il giorno successivo, sia attraverso una mia comunicazione che attraverso una comunicazione dei sindaci dei due comuni, abbiamo indicato la disponibilità di queste due strutture, una sul Comune di Cassano, una sul Comune di Liscate per come equa case di comunità mentre già era stato individuato sul Comune di Cassano d' Adda il vecchio ospedale per capirci come ospedale di comunità fermo restando ovviamente il presidio ospedaliero di Melzo sul territorio di Melzo chiaramente,
In seguito a questa nostra indicazione, abbiamo poi aspettato che ci venissero date notizie su quanto fossero poi state recepite o meno le indicazioni dei diversi distretti ed è arrivata una delibera regionale datata 11/10, che intanto prendeva atto un po' di quello che di quello che era stato il dibattito nelle varie vari livelli del mese di settembre ma che divide in maniera più netta le due, l' abbiamo condivisa anche proprio nel nel convocare questa Commissione che divideva in maniera più netta, in due fasi ben distinte quelli che saranno poi le attivazioni degli ospedali di comunità e delle case di comunità, né in questa prima fase che dovrebbe concludersi poi se dico cose errate, aggiungeranno i nostri ospiti dettagli maggiori. Questa prima fase, che dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre del 2021.
Vede soprattutto una maggior concentrazione e per il nostro territorio, quindi non soltanto per le nostre due CRT ma per tutto il territorio Melegnano Martesana, quindi compresi anche i Comuni che non sono nel nostro distretto, un' attivazione di quelli che sono gli ospedali di comunità individuati nei Comuni di Vaprio Gorgonzola Cassano e una casa di comunità sul comune di Pioltello questa è la prima fase notizia proprio di ieri è che per la seconda fase, che sarà attivata a partire dal mese di dicembre,
I Comuni che hanno dato disponibilità per degli spazi utili adatti alle case di comunità verranno dovranno fare aderire a una manifestazione d' interesse il cui modulo è stato mandato proprio ieri sera.
Dicendo appunto che sul mio territorio c'è disponibile il questo spazio per la casa di comunità, io ho parlato questa mattina con il sindaco di Liscate, appunto abbiamo concordato che, come indicato dal Distretto 5 dall' assemblea del distretto 5 del 16/09, rimaniamo d' accordo che per la nostra CRT,
Indichiamo il Comune di Liscate con il suo edificio come potenziale casa di comunità e ora Cassano data. Sappiamo tutti che appena cambiata l' Amministrazione, quindi dovremo attendere che verrà che venga individuato un nuovo Assessore, che il Sindaco prenda in mano la partita, per cui penso che ci vorrà almeno una settimana di tempo e poi vedremo comunque nella prossima Assemblea del nostro distretto già convocata per 09/11 metteremo all' ordine del giorno anche la presa d' atto di questa adesione, diciamo più formale, ulteriore che a settembre ancora non conoscevamo di dover fare per.
Mettere a disposizione sulla nostra CRT la casa di comunità, poi io al momento non aggiungerei altro, magari lascerei anche a chi più deputati, più adatto di me spiegarci brevemente che differenza c'è tra casa di comunità, ospedali di comunità, perché non so se a tutti è così chiaro e quindi per il momento mi fermerei qui questo è lo stato dell' arte, per cui anche la mia risposta data al consigliere Sommariva la scorsa settimana, è già superata da quelle che sono le le notizie arrivate ieri. Sostanzialmente.
Al momento mi fermo e non so darei la parola, magari.
A qualcuno dei nostri ospiti che vuole approfondire intanto ringrazio il dottor Bergamaschi perché, se connesse benvenuto, grazie per la sua presenza, adesso ci sente.
Però noi adesso non la sento più un' altra volta, no, come così.
Sentivo.
Pronto, adesso, sì, adesso la sentiamo sì, grazie.
Ma intanto buonasera non sono riuscito ad ascoltare tutto perché abbiamo avuto qualche difficoltà di collegamento iniziale, ho sentito la domanda finale della differenza fra l' ospedale di comunità.
Monica volevo adesso.
Rispetto a questo vi posso senz' altro.
Rispondere, aggiornandovi anche sullo tonnellate, potrei dire cose che sono già state dette.
E me ne scuso proprio oggi abbiamo trasmesso a tutti i sindaci di tutti GRP, quindi i raggruppamenti di Comuni che abbiamo identificato e in ognuno dei quali è prevista.
Ah, diciamo costituzione di a di una casa della comunità o di un ospedale di comunità, abbiamo quindi scritto a tutti i comuni nei quali tutte le implicazioni del Comune delle quali non diciamo non è ancora stata individuata con certezza, una proposta.
Di appunto casa della comunità, mandando un format di manifestazione di interesse che può essere ovviamente compilato anche da un aggregato di comuni, non necessariamente solo dal Comune proponente, ma che in qualche modo ci permette di raccogliere dei dati strutturati e, diciamo solidi per poter fare poi delle valutazioni in ordine all' idoneità delle proposte che vengono,
Formulate e qualora, all' interno di un CRP più comuni.
Diciamo propongano insediamenti all' interno del loro territorio, visto format che permette, anche attraverso la Commissione di valutazione, identificare la soluzione che si ritiene più idonea per proseguire, poi verrebbe attività che ovviamente riguarderanno l' attuazione del PNR, è ovvio che la nostra diciamo speranza e attesa è che come state facendo e come da qualche son riuscito a captare a servire,
Credo che sia un lavoro di sintesi,
Diciamo tecnico politica da parte nostra e ci permetta di avere per ogni CR di quindi, per ogni aggregazione dei comuni, una sola proposta, quella che già voi avete ritenete, diciamo, più idonea e migliore per i nostri, per la cittadinanza che abbia le caratteristiche di accessibilità di riconoscibilità che abbia le dimensioni adeguate che abbia a parcheggi e quindi la possibilità di essere raggiunta anche con mezzi pubblici e quant altro, quindi una serie di informazioni che raccoglieremo, ma ripeto,
Nel caso in cui noi all' interno di un CRT, ricevessimo una proposta che rappresenta già una sintesi.
È già una condivisione da parte delle Amministrazioni comunali, è prevista in quel territorio, come sapete, per il vostro territorio stiamo parlando dei Comuni di.
Liscate, Melzo Pozzuolo Martesana, aspettava Truccazzano Vignate, ecco, ripeto, se aveva già una proposta condivisa dai Comuni, noi ovviamente dovremo solo valutarne l' idoneità rispetto alla possibilità di effettuare dei finanziamenti.
Perché.
Diciamo che sono una serie di condizioni, era alcune, le conosciamo già alle 03, dovranno essere ancora, ci dovranno essere ancora indicate dal livello nazionale a quello regionale per rendere ammissibile un finanziamento di ristrutturazione e di riqualificazione di un edificio non di proprietà del sistema sanitario regionale con i fondi li abbiamo una di queste condizioni è che l' edificio sia di proprietà o il terreno sia di proprietà del Comune proponente quindi che il Comune possa disporne le.
L' utilizzo e che venga conferito attraverso un comodato d' uso di durata sufficiente a, diciamo, ammortizzare le risorse, diciamo, di ristrutturazione necessarie o che venga ceduto in diritto di superficie per un numero di anni, sempre diciamo congruo, per poter ammettere il finanziamento nazionale, quindi la la ricognizione che serve per poter disporre di tutti i dati collegati all' idoneità della struttura e alla possibilità, per quella struttura di ottenere finanziamenti legati a un' attività di riqualificazione, ristrutturazione o di nuova edificazione in caso di un terreno.
Attraverso i fondi del PNR,
La differenza fra casa della comunità Ospedale di comunità, nella nostra accezione della nostra progettazione, riguarda esclusivamente la possibilità di avere anche una funzione di posti letto, diciamo, di sorveglianza, di, diciamo ad uso territoriale nelle case di comunità, le case comunità hanno una serie di servizi diurni,
Sostanzialmente legati alle o anche notturni, ma non diciamo che non prevedono il ricovero di assistiti, quindi attività ambulatoriali, attività del sistema delle cure primarie presa in carico.
Della dei pazienti cronici, punti, prelievi e punti vaccinali.
Ovviamente insieme alle alle Amministrazioni comunali per l' estate, anche aspetti collegati alla assistenza sociale e quindi all' integrazione fra interventi via, assistenza domiciliare, integrata e all' assistenza domiciliare, quindi tutta una serie e continuità assistenziale, quindi posizione di continuità assistenziale, che possa garantire anche una mantenimento di alcune attività fondamentali anche nei giorni festivi e,
Richiedeva, quindi, su con un funzionamento sette su sette e 24 con una presenza medica, diciamo a costare, viceversa, l' ospedale di comunità, accanto a questi servizi tipici della casa della comunità, ha una dotazione di una ventina di posti letto a gestione prevalentemente infermieristica o comunque,
Diciamo, con una presenza medica collegata al sistema delle cure primarie, quindi con diciamo i medici di medicina generale che seguono i propri assistiti e che, diciamo, è rivolta a tutte quelle situazioni per le quali non sia necessario un ricovero in un ospedale o in una struttura riabilitativa ma diciamo la persona possa essere trattata e soprattutto sorvegliata al di fuori del proprio domicilio perché magari nel domicilio non ci sono le condizioni per poterla gestire efficacemente, quindi la differenza fra ospedale comunità in caso di commentare questo,
Gli standard, ovviamente, sono differenti termini sugli ospedali di comunità Regione, cioè il documento nazionale prevede che la Regione attivi 1200 posti letto in Lombardia, che equivale a una sessantina di operare comunità con 20 posti letto in tutta la regione.
E a una più o meno una trentina nel nostro territorio di tre milioni e mezzo di abitanti e per quanto riguarda invece le case della comunità, lo standard è una casa della comunità, ogni 50000 abitanti media, noi questo scandalo lo abbiamo applicato sul Po nel territorio di Melegnano Martesana, immaginando appunto una struttura Peroni ha, diciamo, il Centro territoriale di riferimento, ovvero per ogni aggregazione dei medici di medicina generale che ha un proprio coordinatore. non so se ci sono domande o a o se mi son perso qualche richiesta che è stata fatta e che non sono riuscito a sentire.
Grazie, ci sono domande.
Come parametro?
No, credo che in realtà dall' Assessore avesse fatto un riassunto delle puntate che ci hanno portato ad oggi molto molto precise, direttore ha approfondito il tema dello stato dell' arte ad oggi, quindi, a dopo la DGR del dell' 11/10 e di oggi e anche domani, direi quindi che qua ha chiarito qual è il prossimo passo, quindi qual è la richiesta?
Che a questo punto viene fatta ai comuni.
L' unica domanda che mi sembra sia stata fatta è quella relativa alla differenza tra ospedale e casa della comunità, credo che sia stata sufficientemente chiarita.
So che i colleghi di essere sentite hanno ulteriori.
Specifica su Melzo, quindi, se ho capito bene, a Melzo non ci sarebbe una casa della comunità, ma nemmeno un ospedale della comunità corretto.
Allora si chiama ospedale di comunità, ma non è da confondere con l' ospedale che c'è da Melzo e che resta in un esatto, non è, non entra in gioco in questo, in questa riorganizzazione che è dei servizi territoriali, di questo stiamo parlando Melzo è all' interno di uno di quei CRT che ad oggi non hanno già individuato una sede che abbia tutte le caratteristiche, quindi ha ricevuto l' invito, come gli altri Comuni nella stessa situazione, a presentare se interessato una manifestazione di interesse sulla base di questo format che è stato mandato. Mi state dicendo però che in realtà è già stato fatto un passo ulteriore che questo territorio ha già concordato, che sia di skate con il sostegno di tutti.
Esattamente.
Quindi quella presumibilmente sarà la proposta che verrà avanzata.
Posso.
Scusate la sua domanda mi pareva, volevo fare un' integrazione, cioè al momento nella prima fase sono stati identificati gli immobili di proprietà di ASP, tant' è vero che sono i delicati Vaprio Trezzo Cassano gorgonzola, tra l' altro, che sono, diciamo, proprietà proprio dall' assistenza. Parliamo dell' ex ospedale di Gorgonzola come parliamo dell' ex ospedale di Cassano, anziché di quello di di di Trezzo altro. Ecco, questo è stato il criterio, dopodiché adesso invece, nella seconda fase è stato allargato a di alla ai Comuni né nel dire sentite. C'è qualche Comune che ha un immobile già quasi pronto, comunque che sia idoneo ceto, comunque, anche quindi, in questa seconda fase, come ha ben detto l' Assessore affrancati.
E a livello di Ambito 5 di distretto si è fatto avanti il Comune di Liscate, che ha già giusto Valentina, che ha già la proprietà e quindi poi, per quello che quindi la prima parte di comuni sono rimasti tra virgolette fuori perché Regione Lombardia ha detto, cominciamo a vedere il patrimonio nostro cioè di Regione e perché quando si parla di associati o da TSA sta parlando in Lombardia,
È questo il discorso.
Si aggiunge.
Forse riesce non solo a strutture già di proprietà del sistema sanitario regionale, ma anche già attive e, come dire, che già offrono servizi simili a quelli che saranno poi, infatti c'è anche Pioltello.
Infatti che?
Sì, una domanda solo io, umano, quarto intervento, premetto che sono un' infermiera, perciò sono molto dentro dentro nella.
Già noi facciamo fatica adesso, con gli ambulatori ad avere i medici per fare le visite specialistiche, noi portando qui CIS c'è scritto nell' area specialistica ospitata al terzo 15, terzo piano, ma è un esempio giusto oltre le aree di cardiologia, diabetologia per un giro non Cologgi ortopedia nelle strutture Polo museale preesistenti dico ma gli ospedali io parlo dell' ospedale di Mestre visto che è stato tagliato fuori da queste cose.
Eh no, no, no, aspetti aspetti non non tagliato fuori, mi ho sbagliato la parola, voglio capire, siccome facciamo fatica ad avere i medici per tutte questi poli ambulatori, riusciamo ad averli per permettere in queste case di comunità,
Subito.
Ha chiesto.
Sì, sì, è tornato sfusi e il mio computer, che è saltato.
Volevo intervenire e non ha sentito la riformuliamo, rifacciamo la domanda, eravate.
Allora la domanda.
Col microfono se no lo faccio, cioè sostanzialmente la consigliera.
La consigliera chiedeva se ci sono, ci sarà la disponibilità di medici che già fanno fatica a coprire gli ambulatori presenti all' interno di un ospedale giusto, se ci sarà la disponibilità di medici sufficiente a coprire anche queste realtà di comunità Ospedale di comunità questa era sostanzialmente la domanda.
Ciò inciderà ovviamente ogni contesto, le sue peculiarità, la presenza dei medici all' interno di una casa in comunità si riferisce da un lato, i medici di medicina generale per l' area delle cure primarie, dall' altro gli specialisti, gli specialisti ambulatoriali, che sono quindi i medici che o sono diciamo oggi contrattualizzati con rapporti libero-professionali.
Dentro la convenzione diciamo che e era legata agli ex mai, quindi proprio una convenzione di specialisti ambulatoriali oppure attraverso, diciamo, le attività di specialisti ospedalieri che vengono a fare le attività presso questi poli ambulatoriali territoriali, per quanto riguarda i medici di medicina generale noi non immaginiamo che vi sia la sostituzione delle ambulatori territoriali più prossimi alle abitazioni dei cittadini con la permanenza del medico di medicina generale nella casa della comunità quindi non immaginiamo di trasferire tutti gli studi dei medici nella casa con età,
Ma immaginiamo di poter avere magari qualche medico che sceglie di avere il proprio studio quando ora, nel Comune o nella zona del Comune.
Diciamo servita dalla casa di comunità, ma soprattutto noi immaginiamo che quello diventi uno spazio nel quale i medici possono fare delle attività cliniche che studiano, possono fare dal o che diciamo, fanno più fatica a fare, trovino una strumentazione di base per poter effettuare alcune attività, tipo l' ecografo portarci una serie di strumenti per una diagnostica di base possano trovare il supporto di personale infermieristico che ieri di famiglie e comunità per anche definire,
I percorsi di presa in carico dei loro pazienti cronici possano fare attività anche il teleconsulto, con degli specialisti ospedalieri relativa dei casi che devono trattare quelli che si venga a creare una vera relazione tra gli specialisti ed efficacia generale, senza diciamo, cercando di superare questa diciamo meccanismo della prescrizione con poi il paziente che fa un po' da vettore delle informazioni e delle.
E si deve autonomamente impegnare per riuscire a trovare la prestazione che anche di controllo che deve essere.
È effettuata quindi un luogo dove il medico deve fare dei turni, sostanzialmente per garantire anche una presenza, ma che sostanzialmente dovrebbe essere un luogo delle cure primarie nel quale il medico può trovare, diciamo strumenti e soprattutto supporti e specialisti per affrontare meglio dei casi che oggi diciamo esegue studi per quanto riguarda, diciamo gli specialisti, ripeto, ci sono già una serie di specialisti che hanno contratti, diciamo, una convenzione col sistema sanitario regionale per cui operano solo all' interno di laboratori territoriali certamente non sono sufficienti per.
Diciamo soddisfare i fabbisogni di ognuna delle case della comunità, considerate che, appunto, nel vostro territorio di ambulatori territoriali ce ne sono, ma non sono certamente numero pari a quello che saranno le future.
Però è anche vero che ci sono tutta una serie di attività che vengono svolte all' interno degli ospedali, ma che peri teoricamente non richiedono delle tecnologie avanzate che, diciamo, sono patrimonio del livello ospedaliero, quindi, da un lato, certamente sarà necessario incrementare,
Diciamo le ore dedicate dal personale medico, l' attività ambulatoriale, questo parte ovviamente attraverso nuovi abbonamenti, anche se alcune specialità sono molto complicate da trovare in parte attraverso una maggiore quota del tempo da dedicare a questa attività, l' altro, però la cosa fondamentale è spostare,
Noi diciamo e fare in modo che le attività che possono essere realizzate sul territorio avvengano nella casa e comunità, riservandogli ospedali a un secondo livello diagnostico terapeutico, quando il paziente richiede effettivamente con le tecnologie e quella specializzazione che sono all' interno dell' ospedale possibile trovare quindi c'è un po' di SCIP fra attività che oggi vengono svolte in ospedale, nella, diciamo, nella ratio delle case della comunità, che certamente una un modello in cui il professionista si avvicina un po' al paziente e si relazione in modo molto più diretto con il medico di medicina generale, mentre oggi è il paziente che va avanti e indietro fra studio del medico e diciamo.
Specialista quindi, su questo, sul fronte di specialisti, quindi, certamente saranno necessari investimenti anche in personale, ma noi non riteniamo che siano investimenti non sostenibili dal punto di vista del numero dei professionisti esistenti, diverso era degli infermieri e fornire favorita, certamente qui scontiamo una difficoltà.
Diciamo legata al fatto che oggi di personale infermieristico non ce n' è molto e qui sì si viene a creare un po' una un tema di conflitto.
Fra verso abbiamo ricevuto, anche da parte di alcune strutture sociosanitarie del PRS, a una preoccupazione legata al fatto che, ovviamente, un rapporto di lavoro un po' più strutturato per i loro infermieri potrebbe depauperare alcune. diciamo professionalità da alcune strutture, quindi abbiamo un tema di numeri, che certamente è un tema importante, perché la funzione dell' infermiere di famiglia e comunità è nuova e quindi richiede nuove risorse che oggi diciamo. Non sarà facile individuare, sia in termini quantitativi sia in termini di competenze, perché oggi infermieri sono formati, diciamo soprattutto per l' ambito ospedaliero, molto meno per gestire appunto essere Carmen Niger e gestire un po' i percorsi assistenziali dei pazienti, che è un po' il mestiere che diciamo è stato pensato per infermieri, appunto, di famiglia e di comunità.
È chiaro che quindi qui c'è certamente un fabbisogno. Proprio ieri, in un convegno, sono stati mostrati i dati sul numero di medici per 1000 abitanti, numero di infermieri per 1000 abitanti italiano e di altri Paesi europei sui medici. Noi siamo sostanzialmente allineati al resto d' Europa. Sugli infermieri emerge invece che chiaramente una un numero ridotto rispetto per 1000 abitanti rispetto a quello di altri Paesi. Quindi è chiaro che c'è anche un sistema formativo di professione sanitaria, eccetera, eccetera tardiva. è anche vero che è appunto se non si comincia con identificando anche i luoghi nelle quali queste cose avvengono e con un programma anche progressivo. è chiaro che poi diciamo non si finirà mai perciò diverse. Allora noi riteniamo che sia importante, diciamo, tenere a mente che c'è un problema sicuramente di.
Il numero di professionisti, anche i costi, perché ovviamente il Fondo sanitario, il PNR, non finanzia spese correnti, finanzia investimenti, ma questi investimenti genereranno d' altra parte, se il Ministero ha con una legge dello Stato del 2020 attivato queste figure, noi siamo confidenti del fatto che anche il finanziamento del sistema sanitario nazionale e regionale seguirà un pochino le indicazioni sui nuovi servizi che sono, diciamo, attesi da questo nuovo modello. Quindi riteniamo che in qualche modo è una, diciamo, un progetto in divenire è importante oggi comunque, quantomeno diciamo fissare e avviare.
Le la, gli aspetti legati ai luoghi, anche perché non solo perché ci sono le risorse PNR r a perché comunque anche l' edificazione ristrutturazione richiedono anni e questo permette anche un po' di accompagnare un percorso di diciamo, evoluzione e e di potenziamento anche delle risorse umane che potrebbe accompagnare la costituzione delle case di montagna.
Grazie, ci sono altri interventi.
Consigliere, Sommariva sì, grazie, ho raccolto un po' d' impressione di riflessioni su questa mia personale, su questa faccenda delle case di comunità, mi ha fatto una specie di Macedonia, ve la dico poi tanto intersecano anche un momentino, il problema dell' ospedale di Melzo ma è chiaro che sono argomenti strettamente correlate per cui abbiate pazienza non sarà difficile allora le nuove linee guida della sanità lombarda rappresentano per sentito generale un notevole passo in avanti nella tutela del diritto alla salute.
L' articolo verrà articolato, il processo in prevenzione, presa in carico del malato, controllo della terapia e gestione della cronicità, migliora la comune percezione di un impegno continuo al benessere collettivo.
Certamente diventa fondamentale che tutte le fasi siano integrate ed omogenee, perché il venir meno anche di una sola di esse produce disastri e l' esperienza del Covid dovrebbe averci insegnato.
Lo studio dei dati contenuti nel documento del 09/09 relativo a casa e ospedale di comunità incrociati con i dati di performance pubblicate dalle singole a SSD mostrano tuttavia che, in ATS Milano, siamo lontani dal conseguimento degli obiettivi di equità ed omogeneità dei servizi.
Escludendo dalle comparazioni la città di Milano che per densità di popolazione storie le funzioni, rappresenta un unicum non riproducibile, i dati relativi alle altre cinque a SSD mostrano alcuni evidenti scompensi, il primo.
Che garantire gli stessi criteri di fruibilità ad una SSD con 267000 abitanti ed una superficie di 43 chilometri quadri è altra cosa rispetto ad una a SSD, con il triplo degli abitanti ed una superficie 12 volte superiore se in un caso il paziente deve compiere un tragitto massimo di 17 chilometri per spostarsi da un capo all' altro della sua ST e una distanza minore per raggiungere tutti i servizi a disposizione, nell' altro caso, i chilometri da percorrere da percorrere possono essere quasi 70. I criteri per la dislocazione delle strutture sul territorio non dovrebbero quindi tenere in considerazione solo il numero degli abitanti, ma anche l' area geografica di riferimento. Delegare il problema della fruibilità sanitaria, l' autonomia dei Comuni nel governare i flussi del trasporto locale vuol dire, escludendo Milano, città, essere certi dell' insuccesso in questo senso. Secondo me, portare la casa di comunità nel nostro distretto, nel Comune più piccolo, e quello mal servito, quando tre dei cinque Comuni sono collegati con il passante. Secondo me è un errore però questa è una mia opinione.
Ma una disomogeneità ancora più profonda riscontrabile a livello di strutture ospedaliere, il più semplice e immediato riscontro è quello dei posti letto per abitante ci sono essersi, dicono un letto d' ospedale ogni 325 abitanti e altri con un posto letto ogni 940 abitanti, è inutile che vi dica che noi ci troviamo nella STP numerosa più estesa e con il minor numero di posti letto disponibili.
E questa carenza di strutture produce un disservizio che si traduce in una fortissima immigrazione.
La prova è che nella SSD, dove c'è un letto ogni 325 abitanti, è registrato un giorno di degenza ospedaliera ogni 11 abitanti, la media di questo dato nelle cinque a S.p.A. 15.
Nella nostra SSD, un giorno di ricovero ogni 25 abitanti.
E siccome è escluso che la Martesana sia un' oasi dove i cittadini sono al riparo da tutte le patologie che determinano un ricovero ospedaliero, significa che la maggior parte dei residenti si fa recuperare al di fuori delle strutture della STP.
Ma c'è di più.
Se andiamo a considerare il rapporto posti letto residente all' interno della nostra SSD, scopriamo che nel compartimento che fa capo a Vizzolo sono disponibili il 30% in più di posti letto rispetto a Melzo e Cernusco, bisogna poi considerare che Vizzola Cernusco possano in qualche modo contare su strutture vicine o convenzionati di alto profilo mi riferisco a Lodi e San Donato per Vizzolo e al San Raffaele per Cernusco, mentre qui intorno a mezzo c'è il vuoto cosmico ed esiste solo il nostro ospedale che oltretutto da struttura complessa si sta via via trasformando in ospedale del territorio.
La recente sospensione dell' attività del reparto di psichiatria, e solo il capitolo più recente di una serie di trasferimenti chiusure, dimissioni, difficoltà a reperire personale. è difficile, peraltro, pensare che sia agevole trovare un chirurgo che, dopo aver dedicato anni allo studio e praticato in ospedale con un servizio di chirurgia qualificato, decidono di trasferirsi a Melzo per occuparsi solo di ernie inguinali, emorroidi, cisti cutanee.
La scelta di trasferire tutta l' attività Rizzolo, tanto illogica quanto sarebbe l' idea di trasferire a Taranto la Capitale d' Italia, mandato un abitante di Trezzo d' Adda Vizolo se ne siete capaci, sono 68 chilometri di viaggio, gliene bastano 9 per andare a Zingonia 22 per andare a Bergamo 13 a Vimercate 28 per il San Raffaele ne basterebbero 17 per arrivare a Melzo se fossero disponibili ai servizi adeguati.
E se mancano i servizi ospedalieri, bisogna emigrare, emigra insieme al paziente anche tutta la sua domanda futura di sanità, con riferimento ai controlli successivi o alla gestione dell' eventuale cronicità, in altre parole, crolla il sistema per cui state lavorando e che, ripeto, si basa su presupposti validissimi. Non stiamo parlando di numeri modesti ad AST Martesana, mancano più ricoveri per raggiungere la media di quanti ne vengono erogati da ST Nord Milano e di servizi erogati da SSD Nord Milano a monte nessun dati del 2018 a più di 200 milioni l' anno che vengono ceduti a Bergamo in Brianza o il privato convenzionato.
A fronte di questi disagi si vogliono mobilitare nel stesi, io personalmente non credo che i cittadini vadano mobilità, credo che vadano semplicemente serviti.
E credo che questo servizio sia il nostro lavoro, il mio di Consigliere, per evidenziare bisogna problematiche il vostro di manager per fornire soluzioni non in base alle mie richieste, ma in base a quei principi di equità ed omogeneità che voi stessi ritenete fondamentali e che lo dicono i vostri documenti ad oggi non sono rispettati.
Come pensate sia possibile intervenire per migliorare la situazione attuale, vi ringrazio per l' impegno e per la risposta.
Io purtroppo vi devo salutare però, appunto ho visto la dottoressa Sarti e quindi poco sicuramente continuare a rispondere ad eventuali altre domande da fare. L' intervento del Consigliere ah, prego no, uno scenario nel quale potremmo fermarci qui anche un paio d' ore a discutere che un pochino più ampio di quello del tema specifico legato alla localizzazione delle case della comunità e diciamo motivo per cui ci siamo collegati però mi sembra che contenga una serie di informazioni e per certi versi vorrei contestualizzare, anche alla luce della dello sforzo che stiamo facendo proprio anche con questa diciamo progettualità di garantire una maggiore uniformità di assistenza nel livello territoriale sul nostro.
Né nel nostro territorio, che dico così perché.
Quando parla di posti letto, immagino che parli di posti letto almeno dai numeri che ho sentito poi, ovviamente lei ha preparato l' intervento io.
No, non ho la possibilità, in questo momento, di darle dei numeri, ma così a occhio mi è sembrato che i numeri dei posti letto per 1000 abitanti che ha citato, riferite al territorio della Martesana, comprendano gli ospedali pubblici, che i posti letto debba essere settima regnano Martesana ma lo ha ricordato anche lei nel territorio della Melegnano Martesana sono presenti presìdi Humanitas che si trova a Rozzano nella nella area più.
Diciamo più estrema, per certi versi, più più a ovest della del territorio, il presso il Policlinico di San Donato trova l' area centrale quella più o meno vicina a Porto, San Donato, San Giuliano e San Raffaele, che si trova a Segrate, quindi, se ragioniamo e diciamo poi sono presenti anche una serie di strutture riabilitative e Cassano d' Adda,
È una richiesta, eccetera, eccetera,
È chiaro quindi che, se ragioniamo in termini di valutazione, di equità e di diciamo offerta, non troviamo il certi numeri di Milano che però, lo ricordo, gli ospedali milanesi sono di riferimento nazionale, spesso il, quindi diciamo, hanno un' offerta che travalica non solo i confini del Comune ma anche quelli di ATS e di Regione perché.
Alcuni poli ospedalieri hanno quasi la metà degli accessi da parte di pazienti fuori regione. Quindi questa consegna però della qualità dell' assistenza che viene portata. Quindi il ragionamento ospedaliero è un ragionamento complesso nel quale io non osservo, per il vostro territorio una carenza di offerta. Osservo presenza di un' offerta, diciamo maggiormente orientata al lato, diciamo privato accreditato, mentre in altri territori, come per esempio la Rhodense, piuttosto che mirano a ovest la presenza o l' area di Lodi l' anno non esistono, esistono in modo molto minoritario, strutture e posti letto afferenti alla rete privata accreditata. Però, come giustamente segnala chi sceglie di anni, cioè l' ospedale per acuti, dovrebbe essere utilizzato quando c'è un bisogno acuto e diciamo la qualità della risposta, a mio avviso supera anche un pochino il tema della distanza. Io credo che diciamo che sono patologie o o ci sono interventi per i quali appunto,
Molti pazienti decidono di fare centinaia di chilometri e non sono in questo caso, diciamo, non nascono da viaggi della speranza o da, ma dal fatto che è necessario avere per avere qualità, occorre avere numeri che, per alcune patologie sono talmente,
Diciamo, richiedono pochi punti di erogazione altamente specializzati e quindi è chiaro che diciamo in quel caso la distanza non è significativa di una mancanza di equità, ma della necessità di poter avere un' assistenza qualitativamente adeguata con tecnologie che rimangono all' ordine del giorno diverso. Il tema del territorio diverso è la possibilità di poter, per soprattutto per quella fascia di pazienti che a patologie croniche quindi, che deve far ricorso con frequenza a a diciamo, attività sanitarie routinarie non intensive, ma che devono essere monitorate con con costanza e qui si.
E concordo per certi versi col suo intervento serve, osserviamo oggi una presenza di servizi che non è.
Diciamo, non è sempre omogenea, ci sono alcune aree nelle quali anche la presenza di altri tipi di strutture territoriali ambulatoriali e di altra natura privata, accreditata, per comporre un' offerta molto ricca e altre in cui invece osserviamo il la necessità di fare degli interventi, allora la scelta del come dire del di APS per questa progettazione è stata proprio quella di di riportare diciamo ad aggregazione dei medici di medicina generale la e quindi a territori limitati.
La presenza di strutture di riferimento, è vero lei dice ci sono territori in cui 50000 abitanti sono in pochi, se si concentrano in pochi chilometri e territori nei quali 50000 abitanti, invece hanno, come dire superfici molto più molto più elevate.
Lo abbiamo, abbiamo cercato di tener conto di questo aspetto infatti, a Milano la presenza delle case di comunità e ogni 60000 abitanti nel resto del territorio di ATS l' abbiamo messa ogni 45000 abitanti, è vero che, soprattutto nel Lodigiano la densità abitativa è significativamente più bassa però diciamo un piccolo fattore di correzione sulla densità non abbiamo avuto ma,
Io credo che invece, appunto, la possibilità di poter avere delle strutture di riferimento per i cittadini, che siano veramente preso il primo presidio di, diciamo, a cui riferirsi per gestire le proprie.
Per gestire e mantenere il proprio stato di salute, io credo che questa scelta di diciamo coinvolgere anche le Amministrazioni comunali nella definizione di quali sono le localizzazioni più opportuni dentro il territorio omogenee, sia una scelta che va proprio nella direzione dell' equità che lei giustamente ha sottolineato.
E io vi devo purtroppo proprio salutare, vi ringrazio e spero che possiate continuare con la dottoressa basta grazie.
Sente dottore, la ringrazio veramente perché il suo intervento sempre tra l' altro poi molto molto positivo e molto qualificato, e e so che ha fatto sforzi immani per essere presente stasera, pur appunto in collegamento, per cui veramente un grazie da parte di tutti e anche a nome mio personale grazie dottore.
Arrivederci.
Ci sono altre domande interventi, ma io vorrei fare un breve intervento di commento al al dottor Bergamaschi, devo dire che a me personalmente non ha tranquillizzato quello che ha detto il dottore, perché secondo quella logica i tre ospedali della nostra effetti, quindi Melzo, Cernusco Melegnano sarebbero troppi perché se iniziamo a considerare che c'è anche il San Raffaele c'è l' umanità se c'è il Policlinico di di San Donato.
A questo punto gli ospedali diventano sei e quindi è evidente che nel breve, nel medio e lungo periodo tutti e sei non potranno sopravvivere, quindi mi aspetto e già sta succedendo già non si trovano i medici disponibili a, nonostante i concorsi a venire a lavorare a Melzo e li capisco,
Questa sarà la tendenza, lo è già e già i cittadini della Martesana sperimentano ogni giorno la difficoltà di prenotare appuntamenti e esami diagnostici presso gli ospedali di mezzo Cernusco, soprattutto Melzo. Diciamo che nel giro di poche settimane si trova posto nell' ospedale di Vizzolo, a Melzo. Bisogna aspettare sei mesi, quindi è inevitabile, con questa logica che nell' ospedale di Melzo, pian piano si parte da abbiamo perso senologia adesso Sirchia Tria, pian piano reparto per reparto si va al dimensionamento di un ospedale di comunità. Probabilmente non sarà più una struttura, ma questo voi oggi potete negarlo, ma la tendenza oggi che vediamo è quella poi, per poter invertire la rotta bisogna che il personale sia ridistribuito, quindi bisogna che l' ospedale, che oggi è quello che funziona meglio, che a Melegnano, che sul sulla quale gravitano in teoria anche i cittadini della Martesana apposta redistribuire le risorse agli altri due ospedali, altrimenti con sei ospedali di quelle dimensioni la popolazione che abbiamo è inevitabile che siano troppi, ma lo ha detto anche il dottor, cioè.
E non possono sopravvivere gli ospedali di mezzo che non so questa è la situazione, che ci piaccia o no, poi se si vuole correggere, non lo so, perché probabilmente questa è la tendenza, perché abbiamo delle eccellenze abbiamo San Raffaele, abbiamo l' Humanitas e quindi si ritiene che sia meglio dirottare i pazienti li può essere una logica, però diciamolo, insomma, che è così perché i cittadini se ne stanno rendendo conto da soli, perché è impossibile prenotare una visita presso l' ospedale di Melzo, quindi così già oggi.
Intanto buonasera a tutti.
Grazie anche per questa opportunità che ci viene data per cercare di rispondere a qualche a qualche quesito a qualche dubbio che magari pervade questa comunità.
Io quello che posso dire per quanto riguarda la parte ospedaliera, parte ospedaliera, che non c'è alcuna intenzione da parte della ST di, diciamo così penalizzare o ridurre gli ospedali della Martesana, né tanto meno quello di Vizzolo a ospedali che intendenza potrebbero diventare da quello che ho capito ospedali di comunità, su questo le posso garantire assolutamente che non è, non c'è nessuna intenzione, anzi, gli obiettivi che abbiamo da qui, ormai, a quantomeno al termine del mandato, perché siamo arrivati qualche mese fa, sono quelli proprio di potenziare gli ospedali nei settori che critici che piuttosto abbiamo trovato e che adesso ci sono e con cui ci stiamo confrontando, non vi dico non in maniera abbastanza semplice, ma piuttosto complessa la situazione, come lei ha sottolineato, quindi, per tornare nello specifico per l' ospedale di Melzo sono previsti sia investimenti strutturali che edilizi quindi anche questo permette anche di riorganizzare al meglio i servizi di razionalizzarli.
Che questi erano già fondi che erano arrivati nelle già in precedenza e che adesso stiamo dando avvio a delegare in maniera tale che si possa partire al più presto, quindi ci saranno cantieri nei vari ospedali che potranno procurare anche dei disagi, volendo però.
Quello che voglio dire è che dico sempre è meglio rumore polvere che calma piatta negli ospedali. Da questo punto di vista, quindi, la parte di investimento strutturale e garantita e ci stiamo muovendo non solo con i concorsi per il reclutamento del personale in ambito psichiatrico ma in tutti gli ambiti dove c'è carenza con tutte le forze e con tutte le tecniche amministrative e disponibili. Quindi proprio oggi abbiamo deliberato l' assunzione di 5 psichiatri che si sono presentati al concorso erano iscritti 9, se ne sono presentati cinque per cui li assumiamo tutti e cinque, e chiaramente adesso ci sono i tempi tecnici per poterli acquisire, ma stiamo andando avanti anche in ambito della chirurgia nell' ambito dell' ortopedia e nell' ambito della medicina, e così via. Quindi, in tutti i settori dove c'è carenza possesso, abbiamo trovato questa carenza. Ci stiamo muovendo sia per quanto riguarda il personale medico che per quanto riguarda il personale infermieristico.
Quindi, da questo punto di vista, io quello che vi posso, come dire, dire che da parte nostra c'è il massimo impegno affinché questi ospedali mantengono quel livello di qualità e di sicurezza minima che possano quantomeno minima, che possano garantire le cure ai cittadini, e su questo c'è il massimo impegno. Poi chiaramente lei sa bene, ma questa è storia, non è che te la dico io, che di fronte a certe strutture private, come sarà facile Humanitas ebbe il discorso è diverso perché il livello di competizione, anche da un punto di vista di di di fondi, da un punto di vista anche di procedure molto più snelle, purtroppo ci ci mettono, non ci mettono come dire, nella giusta competizione o al pari competizione, le regole del gioco non sono non sono uguali. Io, se, se necessita di un primario bravo che che e lo voglio portare nel mio ospedale, in uno di di queste strutture che le ho appena citato, faccio un contratto nel giro di una settimana, 10 giorni, lo prendo, io devo fare il concorso Gazzetta Ufficiale. Nomina della Commissione passano se, se tutto va bene, almeno 6 7 mesi e questa è già una delle poche differenze, ma non solo per il primario, ma anche per i dirigenti di struttura.
E dirigenti medici, cioè di non non primaria. Ecco, mettiamola così stesso, vale il discorso degli infermieri. Le procedure, purtroppo, sono quelle. Le strutture private aprono un bando e assumono fine della trasmissione. Non purtroppo, da questo punto di vista la competizione, ma non è che è sorta. Oggi è già da anni, così, quindi, purtroppo, noi viviamo questo momento e dobbiamo difenderci come con la qualità della delle nostre asse, della nostra assistenza, con l' empatia, verso il paziente, con l' accoglienza e soprattutto cercando di rendere anche noi le strutture più accoglienti. Certo che ci sono dei deficit, che dobbiamo assolutamente migliorare, come i tempi di attesa che lei ha citato sono purtroppo un nodo critico, ma le posso assicurare non solo nella nostra eserciti, se questo può essere di conforto, ma un po' in tutte le altre eserciti. Ho lavorato anche fuori da questo ambito, sia a Milano che nei dintorni di Milano, e questo tema purtroppo è molto sentito dai cittadini.
È anche vero.
C'è da dire, mi permetto di aggiungere anche un' altra cosa che tante volte il ricorso a determinate prestazioni non sempre appropriato.
Il ricorso a determinate prestazioni a volte è dato più da una informazione che uno acquisisce su i social piuttosto che su altri mezzi per cui va dal proprio medico curante voglio fare questa prestazione perché ho sentito dire che si fanno questi esami, perché voglio fare un test, un certo un check-up, mi viene detto vorrei fare una risonanza magnetica in tutto il corpo, perché posso prevenire qualche tumore. Lei capisce che adesso scusi se ho estremizzato un po' l' argomento però capisce che di fronte a certe situazioni e ce ne sono tante le assicuro.
A volte l' offerta, l' offerta non riesce a soddisfare la domanda e ci siamo anche accorti che tante volte più si aumenta l' offerta.
E più aumenta la domanda, quindi non sì, è un C, un ciclo.
In un circolo si che si arrotonda, si aggroviglia su se stesso no, ma comunque questi sono fattori che su cui stiamo cercando di di di migliorare assolutamente per rendere tempi più ragionevoli, di attesa e in spazi accoglienti, poi ci si è messo dentro anche il questa pandemia deve pensare che a causa del distanziamento le visite adesso richiedono tempi più dilatati.
Uno, perché nelle sale d' attesa non possiamo fare accomodare più di tot persone e secondo, proprio per determinate procedure, il tempo di tra una visita e l' altra sia è aumentata e si è dilatato quindi se prima faccio l' esempio si facevano quattro visite in un' ora.
Adesso se ne possono fare tre al massimo e capisce che questo contribuisce ad allungare i tempi, però adesso con Regione Lombardia ci ha dato un obiettivo ben preciso, che un piano di recupero di tutte le prestazioni che a causa del Covid sono state sospese e quindi hanno purtroppo sono hanno penalizzato un po' i cittadini che avevano bisogno di cure e lo stiamo mettendo in pista con tutti i mezzi possibili, quindi lavorando oltre l' orario di servizio, lavorando il sabato cercando di recuperare il più possibile chiaramente con le forze che si riescono a trovare sia interne e anche all' esterno, con tutti i mezzi di acquisizione che sono possibili oggi il secondo norme di legge, quindi questo è un po' la situazione in generale.
Per cui io quello che vi dico adesso non è che con questo lei sta tranquillo da qui.
Ha qualche anno, però, quello di cui io posso garantire che c'è il massimo impegno e le assicuro che l' obiettivo è quello di valorizzare sempre più gli ospedali di questo territorio e di questa S.p.A. Su questo garantisco almeno parlo, perché i fatti pian piano in questi mesi lo stanno dimostrando.
Grazie, io penso che abbiamo iniziato a trattare il secondo punto. Nel frattempo possono sì, prego sì, due minuti, e invece ho trovato esaustiva. La relazione del dottor Bergamaschi precisa, puntuale. Detto questo, una cosa la voglio dire faccio una premessa e poi faccio la domanda, cioè continuare con questa cosa del reparto di psichiatria, che chiude io lo trovo deleterio, cioè è un insulto all' intelligenza dei nostri cittadini. Il reparto di psichiatria non è operativo per carenza di personale. Al momento mi sembra questa la precisazione da fare, perché questo è in essere. Al momento, quindi, continuare con questa così rami, che è un po' stucchevole e passo la domanda che volevo fare sulle case adesso allora, innanzitutto queste cose nascono dopo la pandemia. Vediamoci chiaro, queste cose nascono per la pandemia, per la carenza sul territorio. Io vorrei capire una cosa.
Rientrerà anche il privato, in questa vorrei capire bene la connessione tra pubblico o privato che è prevista in queste case comunità ospedaliere, tutto grazie.
In questa fase lo ha chiarito il direttore bergamaschi, fase in cui stiamo parlando di di strutture, quindi di sedi di muri o di terreni. In questo momento è un requisito fondamentale che questi, le le sedi che vengono candidate siano di proprietà pubblica, di proprietà dei Comuni, sostanzialmente degli enti locali, e questo perché il PNR R, che mette a disposizione dei finanziamenti, li mette a disposizione per il pubblico e non e non per il privato, quindi un requisito è questo della proprietà. L' altro requisito è che poi l' immobile venga reso disponibile per quella funzione per cui è nato almeno per un ventennio. Quindi di questo stiamo parlando. Altro è poi pensare a chi potrà intervenire all' interno delle case di comunità che sicuramente hanno.
Una prevalenza di intervento di tipo pubblico, poi sicuramente i colleghi di essere se ti possono integrare, ma intendiamoci che cosa si intende per privato, anche solo quando parliamo di medici di medicina generale ad oggi parliamo di privati perché i medici di medicina generale sono dei liberi professionisti che hanno con ATS una una convenzione sappiamo tutti, bene o male, che adesso questo è emerso in discussione, che potrebbe anche cambiare il tipo di rapporto, ma per il momento i medici di medicina generale singoli, oppure anche,
Raccolti in cooperativa o comunque in gruppi di medicina di gruppo sono comunque dei privati che sicuramente entreranno a lavorare nelle case di comunità qualora poi ci fosse la necessità, ma qui siamo ancora assolutamente troppo presto sarà possibile valutare se anche per la medicina specialistica ci sarà l' opportunità di integrare il personale pubblico con personale sempre del privato accreditato ma,
Non siamo assolutamente ancora arrivati a rispondere a questa domanda, quello che posso dire che ci sono, credo che si siano già state delle proposte già arrivate in APS da parte soprattutto di alcune cooperative di medici di medicina generale, ma sono state messe da parte perché in questo momento stiamo lavorando solo a livello pubblico.
Grazie, c' era il Sindaco che voleva prendere la parola ultima domanda, una domanda sul Tornado manda, io prego.
Lo volevo fare al direttore.
E nel nelle nelle?
Aspetti e adesso mi viene mi sfugge nelle case di comunità non vi leggo qua che viene prevista un' area dedicata anche gli infermieri no.
Giusto, ecco, la mia preoccupazione è che nelle case di comunità.
Infermiere fa la giornata giusto.
Perché non ne nell' ospedale di comunità, dove ci saranno magari 10 posti che allora lì serve magari di fare il primo secondo giusto, come come turnazioni io parlo nelle case di comunità dove c'è quest' area infermieristica e l' anno la mia paura è io turnista in ospedale o questa opportunità e me ne vado dall' ospedale vado lì faccio giornata prendono lo stesso stipendio cioè la paura e il dover.
Vedere.
Svuotare gli ospedali per andare nelle case di comunità dove c'è, dopo dopo un po' di anni, che uno fa i turni, non ce la fa più no, e allora?
Si svuotino gli ospedali per queste case di comunità.
Mah io, dunque, il dottor Bergamaschi ha già espresso la la, l' attenzione che c'è in questo momento sul reclutamento del degli infermieri, perché è sicuramente un nodo che.
È noto e quindi che va affrontato.
Ma non credo che nella casa di che possa esserci, cioè gli infermieri che verranno reclutati nelle case di comunità.
Sono gli infermieri cosiddetti di infermieri, di famiglia e di comunità gli secca che non solo degli infermieri di serie B, che hanno una un lavoro più semplice e più seduto rispetto ad altri tipi di infermiere, un lavoro diverso saranno chiamati a lavorare h 12 nelle case di comunità per cui comunque dei turni ci saranno e sette giorni su sette quindi anche nelle case di comunità ci saranno dei turni.
È l' attività che svolgerà l' infermiere di famiglia, un' attività del tutto nuova, si stanno formando questi professionisti in questo momento per poter affrontare questo questo lavoro, che sarà anche molto impegnativa, perché sarà.
Dovranno garantire un monitoraggio sulla popolazione del proprio territorio e soprattutto riguardo ai pazienti cronici, ma non solo perché saranno molto impegnati anche nella promozione della salute e della prevenzione, per cui faranno un lavoro sicuramente molto impegnativo su turni nell' arco della settimana. Anche loro e.
E quindi non non.
Io invece ho la preoccupazione complessiva che abbiamo già condiviso prima di dover formare, reclutare tutto questo personale che ci servirà, e questo è d' accordo.
Ah, ma non non vedo un esodo dall' ospedale al territorio perché vanno a riposarsi sul territorio, non fanno più turni in ospedale, potrebbe esserci che chi è inutile qualcuno che in ospedale possa voler.
Affrontare questa sfida nuova e questo nuovo sviluppare questa nuova figura professionale, questa nuova attività, ma non perché dal va in un luogo dove fu aggiornata e lavora di meno.
Non lo vedo questo come come rischio, no, però no, è vero.
No.
Certo.
Se posso poi, magari.
La notte.
No, no, no certo.
Sì, in data 13. Grazie grazie, Presidente, no, allora, beh, per chiudere un attimo il discorso che riguarda un po' le case di comunità e ospedale di comunità chiaro che questa, questa direi, come si può dire questa sollecitazione, questa preoccupazione che sorge un po' in questa sala effetti, viene fuori anche da altre da altre fonti, nel senso di dire abbiamo l' ospedale, non è che piano piano, stiamo depauperando professore, attività all' ospedale a favore delle cave di comunità è detto anche in breve e molto direi in maniera molto pratica. La città di mezzo viene a privarsi di rispetto, magari a a Comuni, tra l' altro magari anche scomodi, eccetera, eccetera.
Io direi comunque che sicuramente l' obiettivo che hanno che ha che ATS, che ha 700, non è certamente questo, io son convinto che sicuramente e penso che di assicurazione, tra l' altro questa sera che il direttore lembo va detto,
Si sta investendo sull' ospedale di Melzo, si stanno facendo strutture e quindi assolutamente non si corre questo pericolo, però la preoccupazione che.
Ci sta ci sta e quindi poi assolutamente dopodiché, andando un po' Rambo, così anche quello che diceva il consigliere Palella è chiaro, ci sono problemi sul fatto della lungaggine le tempistiche dei del prenotazione degli esami e ci sono perché arrivano che mai a questa sollecitazione o anche casi specifici, chiaramente o addirittura o distinzione, dove magari qualcuno più attento dice, ma come ha ospedale Melegnano mi arriva in una settimana, ma Lorenzo mi arriva in un mese. Queste sono realtà che ci sono direttore, per cui io son convinto che che che se ne debba tener conto e che si debba intervenire anche su queste situazioni. Dopodiché, per quello che riguarda l' ospedale e la psichiatria, io dico, dopo interventi alle nostre le relazioni che ho fatto anche in Consiglio comunale, a seguito anche un' interrogazione del Consigliere Mojto, dico che se ne è parlato, ne hanno parlato i giornali e si sta affrontando questa situazione. Ci è stata data ampia garanzia, io lo ridico sono stato bacchettato anche dal direttore generale non soltanto al dottor sanitario sindaco non palle di chiusura. Non stiamo parlando di chiusura a questo punto, tramite anche la Presidente dei Sindaci, la dottoressa balconi, che era precedente l' assemblea dei sindaci, intervenuta direttamente da un Consigliere in un Consiglio regionale. Qui.
Erano Bargi e quindi ha dato garanzie che assolutamente su quella di marzo si vuole investire e per quello che riguarda la situazione particolare delle parti psichiatria assolutamente deve essere riaperto quanto prende, per cui rimandandoli. Quindi ha già quello che si è detto e che avete anche letto sui giornali per non andare oltre. Dico il direttore oggi al limite, anzi ce l' ha già detto che ha aggiornato, sta facendo il concorso ha partecipato in 5000 euro.
Quindi ci sono tutti gli elementi molto bene, ci sono tutti gli elementi, dopodiché mi vien da dire, va bene che si investa sui muri, però è una raccomandazione che che che spero possa essere portata anche ai vertici, ma non solo vostri ma direi, a livello regionale bisogna investire sul capitale umano, dobbiamo investire rosa e sul capitale umano. Noi settimana scorsa abbiamo dato la la più alta onoreficenza della città al personale dell' ospedale di marzo a tutti, dal dal dal primo all' ultimo senza distinzione, a tutti questi operatori che nel periodo pandemico si sono veramente distinti, hanno fatto i salti mortali, hanno lavorato 24 ore su 24, l' ospedale di Melzo, questo ospedale così che chiamiamo che vengono chiamate delle mosche, non sono mosche, sono ospedali che in quella situazione ha dato prova di alta professionalità e di aiuto, perché son stati gli ospedali, l' avamposto degli ospedali cittadini di Milano, ecco, queste cose qua non vanno dimenticate, è vero, e noi come come comunità abbiamo voluto proprio premiare l' ospedale di Melzo e ci crediamo nell' ospedale, quindi aiutateci anche voi a crederci, ma con anche fatti concreti. Ecco, questo è un po' il messaggio che volevo dare, però fa. Passerei anche un altro no, un' altra nota dolente che è il centro vaccinale. Ecco, io sono io alla mattina, quando vi è la prima. Il primo messaggio che mi arriva è sempre quello, ma, caro Sindaco, abbiamo un bellissimo centro vaccinale funzionale che proprio nell' ospedale perché i nostri devono andare a Basiano deroga a Cernusco, addirittura un pallone per scusate, non so e non l' ho visto con il Cernusco com' è, ecco dico, ma perché hanno quindi la mia domanda che vi faccio, è c'è, è in atto una una situazione, un' attività che possa favorire il fatto che questo centro vaccinale venga sfruttato al massimo e che i cittadini diverso o anche quelli che son qua a buon fine possono venire a mezzo fa. Ecco, quindi io vi faccio questa domanda e sono sicuro di interpretare, penso, verrà tutto tutta questa Commissione.
Però questi presto e va be' la giustificazione tecnica in grado tutte le infermiere va bene però per me, ecco, io vi faccio questa domanda e penso con ripeto di farlo a nome di tutti, perché questo fa veramente alcune importanti, grazie allora nella fase nella nella fase massiva delle vaccinazioni prima e seconda dose sono stati organizzati dei centri massivi che la Regione ha individuato distribuiti sul territorio e in maniera uniforme sui territori ma come centri massivi perché vi rendete conto che c' era da vaccinare?
Milioni di persone ha una popolazione in nei tempi più rapidi possibili, quindi non sarebbe stato possibile organizzare una vaccinazione massiva, così ingente e così di successo, come è stata quella che è stata portata avanti in piccoli centri,
In piccole strutture sarebbe stato dispersivo e non così efficace come è stato invece individuare questi centri massivi, dove si sono macinati veramente migliaia di.
Di vaccinazioni al giorno.
Adesso entriamo in una fase un po' più di rilassamento, nel senso che devono ancora essere recuperate le prime seconde dosi di persone che sono rimaste indietro, o sapete che si è partita la terza dose per e si affianca alla campagna antinfluenzale? Quindi, il centro vaccinale di mezzo in tutto questo periodo non ha mai smesso di fare le vaccinazioni istituzionali e di e quindi ha sempre funzionato come una come centro vaccinale. Melzo è stata individuata poi per quelle vaccinazioni Covid di pazienti che dovevano fare le vaccinazioni in ambiente protetto. Quindi, quando nei centri vaccinali massivi, non solo dei pazienti di mezzo, ma anche dei pazienti del restante territorio, quindi sono venuti a mezzo pazienti che provenivano da tutte le parti del territorio della SSD, perché era stato l' unico centro individuato per fare i pazienti che dovevano essere non solo i fragili ma i pazienti che venivano individuati come necessità necessari di ambiente protetto, perché.
Si rivolgono al centro vaccinale massivo e dall' anamnesi emerge un qualche cosa che gli fa che fa indicare al medico vaccinato ore la necessità di passare in un ambiente protetto e mezzo, ha fatto questo tipo di vaccinazioni.
Adesso Melzo è stata chiesta la profilazione supposte, perché sapete che la il mondo delle vaccinazioni e dell' inserimento dei dati delle vaccinazioni è cambiato e adesso Poste che è stato introdotto con la vaccinazione massiva di Covid, è diventato il sistema e la piattaforma sulla quale devono essere registrate tutte le vaccinazioni e compreso le vaccinazioni antinfluenzali.
Inizia la campagna vaccinale antinfluenzale, abbiamo chiesto la profilazione per il centro vaccinale di mezzo e dei prezzi dei suoi vaccini, attori per cui verrà pena appena si sta adesso avviando la Campania appena c'è la profilazione, all' avvio della campagna mezzi inizierà a fare le vaccinazioni antinfluenzali e a offrire in co-somministrazione la terza dose a coloro che la richiedono e che ne avranno bisogno dell' anti-Covid alle categorie che hanno diritto, che oggi sono gli over 80 i pazienti immunocompromessi e i sanitari che sono iniziati questa settimana. se si allargherà questa platea anche ad altre categorie, verrà offerta la co-somministrazione antinfluenzale anti-Covid alle categorie che avranno diritto in quel momento, quindi,
Questo è il lo Stato, adesso possiamo ciò ci tranquillizzante che sicuramente, quindi il centro verrà evidenti e ottimizzato, comunque sì, Stefano Rodotà, sarà siamo in attesa di profilazione poste perché il sistema poste, che sicuramente è molto efficiente nel gestire queste cose, ma è anche molto complicato, sì, sì, ci sarà un calendario che poi verrà comunicato di apertura del centro vaccinale per per le antinfluenzali.
E la co-somministrazione logisticamente, la struttura posto mi spiego cioè o c'è bisogno di allargamenti o quant altro, la struttura è quella che conosciamo oggi per nome per il periodo, per poter garantire la co-somministrazione, verrà allargato di un per il periodo della co-somministrazione per un paio di locali locali sono stati individuati sostanziali così perché adesso sono occupati da altri servizi e quindi cerchiamo organizzativamente di consentire un po' un po' più agio negli spazi.
Okay. Grazie, io penso che abbiamo esaurito anche il secondo punto, a meno che non ci siano altri commenti e domande. Che sindaco vuole, Presidente, grazie 1000, allora innanzitutto volevo ringraziare anche per questa Commissione perché effettivamente sono emerse criticità, ci sono state risposte che chiaramente poi, dopo dovranno avere anche anche concretezza nelle attività successive. Però mi permetto di ringraziare veramente i nostri ospiti, quindi, partendo dal direttore bergamaschi, poi la dottoressa sa, il dottor Lembo, la dottoressa Pironti, perché, credetemi, loro sono qua per un atto di vera cortesia e quindi non potevamo noi obbligarli a farle venire qua non lo sono quattro, un atto di cortesia sono venuti a parlare tranquillamente. Hanno dato delle risposte che dal mio punto di vista certamente sono esaustive, e quindi ecco e poi c'è una Colombo, credetemi che veramente lo possono testimoniare a testimoniare che la collaborazione io lo dicevo prima mi sono innamorato, mi scusi eh.
Presto, ma nel senso che che sarà stufa, sono stufo di vedere scusate di sentire le mie telefonate idem per la dottoressa Fiore Pirola e anche per problemi alla schiena, ora che, tra l' altro, no.
Non fate scherzi quel giornale, mi raccomando no l' odio col dottor Lembo, che tra l' altro non dimentichiamo, insieme al direttore generale, si sono appena insediati e quindi su un quadro da prima delle ferie, per cui quando mi ricordo, quando si son trovati proprio per discutere la questione della dal reparto di psichiatria, la direzione sanitaria mezzo, c'è effettivamente ciò che è capitato e sta patata bollente che dobbiamo cercare di gestire e quindi cercheremo di gestirla. Sapete che anche su questo argomento, tra l' altro e qui c'è la nostra carissima, dottoressa Trabattoni, per spostare sul sociale che si è messa a disposizione con il suo assistente, per cui stiamo facendo un gioco di squadra per cercare di tamponare questa provvisorietà, questa situazione temporanea tra virgolette, ma sicuramente noi siamo potuti aspettare un bel regalo di Natale premesse la riapertura del reparto psichiatria, perché questo con ripeto ha ricadute pesanti sul territorio e su chi su questi utenti. Che che voi lo sapete meglio di me, perché se i medici hanno sono tempi chiamarsi medi sono tempi che meritano, come del resto tutti chiamiamo ospedale percorso. Nicola deve essere accudito, servito e e basta tutto qua per cui basta. Io mi fermerei qua. Quindi, grazie Presidente, se vuoi chiudere a te la parola e grazie veramente di cuore a voi. Grazie grazie. Ancora.
Chi ha presenziato gli esterni, grazie a tutti buona serata.