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Consiglio comunale di Melilli - Giornata di Studi - Consiglio comunale di Melilli - Giornata di Studi "Memorie su Carta" 16.5.2018 ore 10:00
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Buongiorno scusateci ma c'è stato un piccolo problema tecnico che è stato risolto iniziamo la giornata in memoria di Rosario Gatta.
Grazie a tutti gli intervenuti grazie alle istituzioni alla l' Arma dei carabinieri che è qui presente alla dottoressa Fabbrini sovrintendente ai Beni culturali di Siracusa a tutti i relatori e alla mia Giunta e al Presidente del Consiglio che ci ospita qui in quest' Aula bellissimo.
Questo evento è uno delle dei 4 5 20 giornate di studio che sono state fatte da questa Amministrazione nell' ultimo anno siamo arrivati a a parlare di Rosario carta grazie all' intervento della proposta.
Lo so scusate ma di solito controlla il recupero funzionale.
A posto abbiamo risolto scusate c'è ancora per questi interventi ma abbiamo qualche problemino con i microfoni.
Oggi parliamo di Rosario carta Rosario carta è chiaro che un grande melillese che ha dato una buona mano a Paolo Orsi su tutto quello che si è scoperto nella nostra terra parliamo del 4 da dopo avere parlato di Crescimanno ora parliamo di Rosario carta Melilli ha intenzione di ricordare tutti i grandi melillesi che negli anni hanno fatto tanto per l' Italia e per questo territorio.
È chiaro che questo è uno dei tentativi di riportare la cultura un livello alto e soprattutto nel ricordo di chi ha dato tanto alla cultura.
Mi fa piacere parlare di Roserio carta perché a proposito di questo suo figlio si chiamava Francesco come a me Francesco Carta quindi c'è tutta un' omonimia che mi collega alla alla ricerca di questo grande melillese.
Ora dopodiché qui.
Grazie a questa associazione che ci ha proposto questa magnifica giornata grazie alla sovrintendente che è venuta qui a parlarmi di questa giornata e ci ha fatto scoprire la possibilità di ammirare quello che Rosaria carta ha fatto.
Sotto nella pescheria abbiamo trasforma dei luoghi si è diventato un museo grazie alla Presidente di Italia Nostra professoressa Tranchina che hanno lavorato hanno fatto di tutto ciò stress ha stressato l' Amministrazione perché quel luogo diventasse punto di riferimento del della storia di Rosario carta.
Abbiamo dato le condizioni con questa Amministrazione perché tutto questo avvenisse ma io voglio dire se non ci sarebbe stato la lo stress la se non ci fosse stato lo stress la.
Voglio dire l' insistenza la la caparbietà la tutto quello che ha contraddistinto dalle vostre sul territorio oggi quando ci sarebbe stato questo questo evento.
E non mi rimane che ringraziare tutti coloro che hanno collaborato perché tutto questo avvenisse si e oggi.
Oggi si è si è riusciti finalmente a parlare di di un grande melillese in una sala che ha ospitato tantissime melillesi e abbiamo dato inizio a una nuova campagna di presentazioni di di memoria e storia nel nostro Paese vorrei che tutto questo poi continuasse il mio discorso l' assessore alla Cultura perché è lui che si è impegnato fatto detto spesso sul territorio.
Per organizzare durante subito dopo la festa di San Sebastiano la questo evento che sicuramente dà importanza e crea una nuova vetrina al Comune di Melilli.
Oggi qui la presenza di tutte queste tre relatori ci dà sicuramente un incoraggiamento ci raccoglie tutte quelle informazioni che ancora qua e.
Non abbiamo mai messo a disposizione tutti i nostri archivi pensiamo di dare valore a questa struttura storica che Comune di Melilli ha e pochi Comuni hanno un archivio storico così importante è presente sul territorio.
Quindi per questo prego l' assessore alla Cultura di continuare il mio discorso grazie a tutti rimarremo qui durante la giornata per scambiare ancora a tre altre parole grazie.
Sì buongiorno nonostante la forte l' azione di forte stress della professione si stanchino devo dire che sono contentissimo per aver contribuito all' organizzazione di questa giornata di studi e di questa e di questa mostra.
Per noi e questa è una tappa importante perché sul nostro percorso in tema di politiche culturali perché sin dal nostro insediamento ci siamo posti l' obiettivo di contribuire con le nostre iniziative e in collaborazione con le associazioni di contribuire alla promozione alla valorizzazione e diffusione e condivisione della cultura e delle risorse culturali che abitano questa comunità quindi per noi oggi è un giorno importante infatti vi ringrazio per la vostra presenza.
Allora a grande richiesta della professoressa Tranchina chiediamo l' intervento immediato del sovrintendente anche contro la sua volontà è un' ordinanza sindacale in gran voglia di però siccome poi devo fare l' intervento con Marcello accolla vi risparmio e allora andiamo avanti con gli va bene e allora professoressa a lei la parola.
Quindi anche lei cede la parola eroe passiamo al presidente di Lega Ambiente.
Prego.
Sì va bene io mi presento sono l' Emilia Ferrara responsabile di Legambiente Melilli sono qui perché con grande piacere ho sostenuto la realizzazione di questa mostra insieme alla professoressa Tranchina dopo che queste questa mostra che già avevamo apprezzato a Siracusa nel sol che si era realizzata nel salone Michelangelo della Sovrintendenza e abbiamo partecipato anche con dei ragazzi che che hanno stanno facendo un progetto e approfitto per parlarvi di questo progetto.
E noi con il finanziamento del Dipartimento della gioventù e del servizio civile e abbiamo stiamo realizzando un progetto.
È bellissimo intitolato il il turismo per la difesa e lo sviluppo del territorio e in questo progetto abbiamo come partner anche il Comune di Melilli perché si tratta un progetto che si tratta i giovani per per i beni pubblici.
Ci tengo a presi a dirmi almeno i nomi di questi giovani.
Maria Teresa Zimmitti Rossi Veca Francesca Armenia Stefano incontro Federica Formica Gaetano serio Michele Sutera Roberta Sutera Maria Grazia D' Arco Simona Saraceno Corinna Samperi e Federico Nocera questi ragazzi.
Sono state sono stati già formate perché il processo di formazione su archeologia botanica Turris manager mentre Economia è già quasi concluso e e naturalmente che lavorano nel progetto.
Provvedendo a rendere agibili i siti archeologici perché il progetto ha come oggetto i siti archeologici delle contrade di Petraroli tenuta madre e e Timpa di ieri perché questo progetto il titolo è la.
Il turismo per la difesa e lo sviluppo del territorio per la difesa perché perché abbiamo un sito archeologico di immenso valore culturale e scientifico la cinta muraria di un di un villaggio che risale al periodo dell' età del bronzo e nello stesso punto il professore Bozzo a suo tempo quando la scalata ha trovato i segni di un abitato neolitico quindi è una cosa incredibile importante e perché è importante io lo dico sempre questo è importantissimo di modo che sia le autorità che so che il Sindaco che ci deve aiutare sia altre persone il pubblico.
Con o conosca questo fatto la le caratteristiche di costruttive di questa cinta muraria che spiega che risale a 4 mila anni fa ecco tanto per dire ancora si conserva la mettono in relazione con una costruzione con costruzione analoghe che sono state trovate nell' isola dell' Egeo a Malta e nella costa.
Atlantica della.
Va be' non ha importanza beh la penisola balcanica e allora cosa significa che già si sfata un quello che era un pregiudizio che prima della venuta dei greci e la Fondazione della Magna Grecia in Sicilia abitassero soltanto delle persone molto incivili addirittura antropofago ed è di questo tipo significa che è già ante 2 mila anni prima di Cristo e più e mille 500 anni prima della colonizzazione greca che diciamo le date così un po' orientative e il popolo siciliano partecipava all' elaborazione della cultura che mano mano che si andava creando nel nel Mediterraneo fra i popoli del Mediterraneo questo è importante se si capisce questo si capisce perché io ho fatto della salvaguardia di questo sito.
La metà della mia esistenza da tanto tempo da più di vent' anni da quando l' ho conosciuto quindi non vi voglio annoiare più che altro perché siamo qua perché anche nel nostro progetto è previsto il la collaborazione con Associazioni del territorio e naturalmente questa nostra partecipazione.
Dei nostri ragazzi e fa parte anche del nostro progetto la la la collaborazione con la società che non è Italia Nostra ed è la seconda volta che facciamo delle cose insieme e in particolare noi soffriamo di collaborazione i nostri ragazzi saranno impegnati a custodire la mostra a turno anche nei giorni festivi anche il sabato quindi questa è la nostra collaborazione per il quale per la quale noi vi ringraziamo moltissimo come ringraziamo anche il sindaco carta e anche la dottoressa bambini per l' aiuto morale la simpatia che ci riserva e con questo io chiudo e voglio fare io vedo in prima fila.
Le forze dell' ordine io i carabinieri e questo mi mi mi mi prendo questa libertà li voglio ringraziare le forze dell' ordine tutte le persone che ci stanno aiutando a togliere la corruzione nel nostro territorio noi vi ammiriamo e siamo vicini a voi.
Apprezziamo le parole della professoressa Ferrara e mi unisco a lei e ai ringraziamenti alle forze dell' ordine a proposito di quello che fanno sul territorio.
Ma ritornando a quello che dice la professoressa questa Amministrazione che ha stanziato nel bilancio approvato le somme perché quel progetto che lei ha discusso lo stesso venisse finanziato.
Troppo oggi è il caso che io non parli.
Eh niente quest' Amministrazione ha stanziato diciamo il bilancio che è stato approvato dal Consiglio comunale le somme di quote di compartecipazione al progetto proposto da Legambiente per la rivalutazione culturale e tutto quello che consegue presso le sedi e di Melilli voglio dire ancora di più con l' Assessorato alla cultura abbiamo previsto di mettere in rete tutte le cave e i nostri beni naturalistici dal da dall' estate in poi ci sta lavorando ci sono già gli importi impegnati quindi crediamo che la domenica mattina e Melilli.
Prossimamente ci sia a disposizione un mezzo che porti le persone a vedere tutte le.
E i nostri siti che di interesse interesse naturalistico a proprio dentro le cave o dentro gli accessori collegandolo tutto un processo telematico con un sito web è una una per il telefonino per fare sì che tutto venga a coordinato anche senza la la la presenza di un eventuale guida a supporto.
Questo lo dico perché parte anche dall' idea sviluppata da Lega Ambiente questa nostra iniziativa questo voglio ricordare il lavoro che fa Legambiente a Melilli e la professoressa Ferrara passo la parola al nostro tormentone voglio dire che se non ci fosse stata lei oggi come dicevo prima e non si svolgeva questa bellissima giornata e quindi do la parola alla presidente di Italia Nostra di Melilli professoressa Delia trentino.
Quindi non c'è più bisogno di presentare non è vero che sono un comune sono un tormento sono un po' campate no che io mi sento.
Non io in genere urlo quindi sto cercando di fare la persona moderata diciamo che quando con la professoressa Ferrara i ragazzi del progetto il turismo per la valorizzazione del territorio e abbiamo deciso di andare a vedere la mostra di Rosario carta che abbiamo incontrato anche ai familiari del professore carta che erano presenti e che insomma ci hanno dato questo orgoglio di conoscerli proprio perché melillesi e con la soprintendente abbiamo detto anzi con la professoressa Ferrara abbiamo detto scusate ma M del mese e a Melilli.
Dobbiamo farlo e allora inizialmente abbiamo chiesto chiaramente l' autorizzazione il supporto della sovrintendente che poi è un altro chiodo io sono un chiodo ma lei pure e quindi insieme due chiodi.
Si sono messi in marcia per questo lavoro perché Legambiente ha ceduto un po' le armi a Italia Nostra proprio perché Lega Ambiente in questo momento è molto impegnato con il progetto di formazione di questi giovani che collaboreranno alla mostra che mi ha detto già la professoressa Ferrara ma che non potevano seguire tutto l' iter preparatorio per.
Il vento perché chiaramente noi è da novembre che lavoriamo e fino a ieri sera alle 10 e ancora eravamo qui quindi chiaramente si comprende che dietro a un evento di questo genere c'è tanto tanto lavoro.
Italia Nostra è una associazione che è nata nel mille 955 proprio per con il compito di tutelare il patrimonio storico artistico e naturale della di tutta l' Italia a Melilli è nata l' anno scorso a gennaio del 2 mila 3 eravamo inizialmente un anno siamo stati presidio della Associazione siracusana di Italia Nostra e poi un secondo lo Statuto si può diventare sede quindi abbiamo chiesto l' autonomia e il 23 gennaio di del 2 mila 17 è nata a Italia Nostra e devo dire che Melilli ci ha accolto a braccia aperte noi siamo riusciti in un anno ad avere 60 iscritti e per noi questa è una cosa veramente che ci inorgoglisce perché Melilli ha voglia di cultura ha voglia di conoscere le le origini ha voglia di vedere le cose belle che ci sono nel nostro territorio quindi noi regolarmente facciamo delle attività che prevedono anche oltre a delle mostre a degli incontri culturali anche delle visite guidate.
E quindi diciamo che proprio compito di Italia Nostra occuparsi.
Del nostro cittadino Rosario carta che fra l' altro l' anno scorso.
Nel momento in cui è diciamo sono trascorsi i settant' anni dall' attentato del del.
Che fu fatta al simulacro di San Sebastiano per rubare gli ori noi abbiamo celebrato e abbiamo ricordato che proprio Rosario carta fu l' autore del restauro ecco quindi che c'è un primo collegamento già l' anno scorso nel settantesimo anniversario noi già ci siamo avviati verso Rosario carta quindi questo evento di oggi era la logica conseguenza.
Per fare questo abbiamo avuto la collaborazione della soprintendente e di tutti i personaggi che lei successivamente citerà per ringraziarli perché veramente senza di loro non si poteva fare niente ma siamo riusciti a creare l' evento della presentazione questa mattina.
E la giornata studi che comincerà nel pomeriggio alle 15 e 30 anzi io colgo l' occasione dopo la mostra tutte quelle persone che siete qui vi prego di non andare via perché ci sarà un piccolo rinfresco e voglio che tutti i presenti che andiate sotto con noi.
È un invito ufficiale per tutti quanti.
Diciamo che entrambi gli eventi e fanno parte di un programma che inteso a ricordare degnamente la figura di un grande siciliano di Melilli insieme artista e scienziato per la innata capacità di fare del disegno non uno schizzo impressione impressionistico e neppure un surrogato della fotografia bensì un efficace strumento di riproduzione introduttiva e perciò di documentazione scientifica che ci permette di leggere situazioni ormai perdute o compromesse come molti studiosi hanno potuto con constatare.
Proprio nel corso delle ricerche che si sono succedute questo vento quindi darà la possibilità di far conoscere ad un grande pubblico di non addetti ai lavori in materia di archeologia una figura di valenza culturale e di primo piano durante tutta la prima metà del Novecento.
Conosceremo anche i rapporti del disegnatore con Paolo Orsi e con Giulio Emanuele Rizzo fra virgolette anche a loro un pochino di raccomandazione c' era perché Giulio Emanuele Rizzo comprendendo le capacità di questo giovane disse a Paolo Orsi provano sentivate lo tieni altrimenti lo licenzi ecco fu così che nacque questa collaborazione che ci ha dato i frutti che noi vedremo oggi nella nostra.
La commemorazione non è fine a se stessa è solo di carattere celebrativo ma darà l' opportunità di soffermarsi sui moderni criteri di rilievo archeologico e il suo cambiamento di prospettive del metodo di indagine che è diciamo viene utilizzato.
Nei nostri giorni.
La mostra che andremo a vedere sotto.
Abbiamo intenzione di farla diventare itinerante infatti voi vedrete dei pannelli che sono singoli.
In questo momento sono accostati ma sono stati creati così creandoci anche delle difficoltà di di esposizione delle difficoltà espositive ma sono state create di proposito in questo modo proprio perché abbiamo intenzione di far conoscere questo nostro cittadino in tutta la Sicilia e se Italia Nostra ce lo permette anche oltre perché no potremmo anche girare.
Per l' Italia.
Diciamo che la collaborazione con Legambiente Circolo Timpa di ieri è una cosa che è stata già accennata dalla professoressa è che la proprio la fruizione appunto sarà permessa proprio grazie alla al gruppo dei giovani per la valorizzazione dei beni pubblici e il cui titolo è il turismo e la difesa dello sviluppo del territorio a questo punto io passo ai ringraziamenti perché ho concluso il mio.
Il mio intervento è chiaramente per primo ringrazio la famiglia carta che ha permesso di esporre oltre alle immagini di un.
Album ma anche i reperti veri quindi abbiamo dei quadretti alcuni dentro delle bacheche uno appeso al muro.
È l' album dei disegni oltre a essere tutto rappresentato in una nell' esposizione vedrete anche l' album in una bacchetta in una bacheca aperto in una pagina e poi ogni giorno faremo un giro per far vedere quello che c'è e la meraviglia del della diciamo della mano io la chiamo così la mano proprio di questa di questa la bravura di quest' uomo e poi ci sono anche dei calchi in gesso dei Pina che esso si dice così ecco di Locri.
Poi desidero ringraziare Giuseppe me Giuseppe me il mio vice presidente e il vicepresidente di Italia Nostra che ha sempre condiviso le scelte che fa l' associazione è che anche mi ha sopportato perché quando io magari mi scoraggiando diceva dai dai vada poi mi chiama professoressa è stato mio alunno mamma mia non riesco ancora a farmi dare del tu spero di farlo adesso piano piano e poi ancora altri componenti del direttivo Licia Saraceno Alberto li modi Antonio Fazio Annamaria Santapaola e poi c'è anche l' addetta stampa che ha collaborato.
Un particolare ringraziamento proprio per l' allestimento della mostra per la fatica di nuova ad Antonio Fazio aggiunsi Valvo Eugenio Vazzano Eugenio Vazzano che è un nostro concittadino.
Lui dice artigiano è uno stilista di classe non è un artigiano lui sì sì diciamo vuole però chi ama la nostra terra ama Melilli e quindi tutto quello che lui fa lo fa con amore sotto vedremo il travagliato per esempio che particolare ed è lui che ce lo ha concesso proprio perché vuole e io stessa volevo che le le le sue i suoi manufatti fossero conosciuti anche a Melilli.
Abbiamo avuto bisogno di una traduzione dell' ultimo momento abbiamo avuto un disguido e io ho chiamato di notte una mia amica una collega un ex docente della scuola di Melilli la professoressa Maria Antonella Santagati che immediatamente in un paio Loretta così mi ha mandato subito la traduzione che ha permesso di completare qualche cosa che ancora non avevamo finito poi voglio ringraziare i responsabili degli Uffici comunali che come dice il Sindaco sono stati torturati il Sindaco e l' Assessore ci ha toccava quindi dovevano essere tutelati poverini quelli degli uffici comunali insomma abbiamo la dottoressa Cazzetta la dottoressa Giannino la Dottoressa Marchica e il dottore De Filippo Stefano scusa anche il tuo capo.
De Filippo Perfetto l' architetto scusate è chiaramente tutti i dipendenti dei loro uffici perché se non c'è il dipendente che aiuta il dirigente i dipendenti e gli uffici si fermano in particolare dei dipendenti tutti i dipendenti di questi uffici però in particolare desidero ringraziare per avermi permesso di sapere quando e dove si trovava il librone del certificato di nascita voglio ringraziare chi è esposto anche sotto insieme ad una foto fornito dalla famiglia voglio ringraziare Emanuele spade Lidia Cultrona poi Antonio Di Modica Agata Salafia e pena Marletta perché anche loro hanno trattato insieme a me.
I ragazzi del progetto li ha ringraziati la professoressa Ferrara un grande grazie e ho finito alla ditta Franchino.
La ditta Franchino è la ditta che ha lavorato giorno e notte per sgombrare e pulire i locali che adesso sono diventati un ambiente scusate non si dice ma io sono orgogliosa bellissimo e quindi voglio ringraziarli ad uno ad uno.
La ditta Franchino di Sebastiano Franchino la moglie Giuseppina Giannino una dipendente o non lo so se è comunque Rosaria Giannino e Samuel Ribera queste quattro persone hanno dato la vita affinché oggi noi fossimo qui grazie.
Allora ringraziamo la professoressa Tranchina che.
Hunting graziato a sua volta tutti i collaboratori che hanno permesso che questo evento sì sì disputarsi oggi qui presso questa questo bellissimo palazzo comunale e mi permetto di fare intervenire il rappresentante del primo Istituto Comprensivo di Melilli il professore Rametta prego.
Allora innanzitutto il buon giorno e sono qui in rappresentanza della mia dirigente della professoressa Angela Fontana ho saputo soltanto questa mattina che doveva intervenire per cui non mi sono preparato questo discorso comunque sono felice di essere qua in quando conoscevo conoscevo l' opera di carta ma non sapevo che era melillese l' ho appreso dalla mia cara amica nell' Ina dice informandomi della costa sono felice di essere qua perché Rosario carta lo conosco sin da quando ero bambino perché mia madre è una professoressa di lettere portava sempre questi libri io sono come ho conosciuto cresciuto ho sempre conosciuto e forse se sono diventato quello sono dove è diventato è grazie anche a queste.
E questa quel patrimonio che ho avuto a cassa il mio intervento sarà brevissimo e voglio un attimino soffermarmi nessuna frase che ha detto nell' linea ma prima di questo dove dovrà ringraziare tutto.
Essa è scontato perché vedo che c'è una sinergia veramente eccezionale per cui mi complimento anch' io faccio parte di Italia Nostra sono felice per questo perché in un certo qual modo è un qualcosa in cui io credo che proprio con linee professore me e altri siamo stati a Roma assieme recentemente per un convegno sono FESR sono felice che quella nostra attivava davanti.
Abbiamo avuto un un convegno appunto che interessava il patrimonio nazionale e credo che proprio questa iniziativa sarà pubblicata sulla nostra rivista dicevo che avevo una uno appunto su quello che diceva nell' Ina poco fa nell' Ina diceva parlava di mostra itinerante ed è bella la sua idea però io credo che la mostra itinerante dovrebbe invece diventare una mostra stabile per una un ambiente di Melilli dovrebbe ospitare per sempre l' opera di carta e poi cosa fare prestare queste.
Opere per brevi periodi ad altra istituzione come hanno fatto con le opere del berberi almeno in questi giorni che hanno rotto il dito di santa BBM ora rientrato a Roma fanno andare alle opere fuori ma poi se le tengono loro dovreste farlo anche voi perché poc' anzi parlando con la Sovrintendente diceva che lei conserva tutte le testimonianze per cui a queste opere queste disegni questi schizzi questi album sono una testimonianza preziosissima e secondo me è la città che ne deve osservare memoria deve deve averli in dotazione e poi farli conoscere sarebbe bello che alla fine ne esca un catalogo di questa mostra perché sarà molto pubblicizzato e credo che proprio la il primo intervento che faremo come scuola sarà proprio quello di portare tutti i nostri alunni a visitare la mostra a fargliela studiare e credo che la mostra non finisca a breve tempo.
Il 30 giugno apriamo abbiamo ancora tre settimane prima che la scuola si chiuda possiamo organizzare varie escursioni e portarle e quindi di Consiglio io consiglierei al di là di conservarli anche perché i disegni di carta sono una preziosa testimonianza per il tempo in cui sono stati fatti in quanto architetto la mia laurea era proprio sull' architettura.
Fu un' evoluzione che ha inizio con A. Gray etnico nei nostri giorni con Palazzolo Acreide proprio non potendo studiare monumenti fatti 2 mila anni fa perché oggi non ci sono più perché la bravura di quest' uomo era non solo di Ripe di ridisegnare quello che trovava mal volta completava le opere proprio c'è l' altra è l' altare del tempio di Afrodite che da un piccolo frammento ne ha ricostruito non lo sviluppo dell' altare stesso ma di tutto il tempio e se voi qualche volta vi trovate ad andare a visitare il tempio di Afrodite a Palazzolo ad Accra e all' odierna Palazzolo Acreide vedete che vedete solo dei dei piccoli de de dei ruderi delle cose insignificante la parte dell' altare è stata trasportata in un museo e quindi come ha attraverso questo materiale che veniva possibilmente non rico scartato perché non riconosciuto lui ci ci ha permesso di ricostruire intere esci città e che stamattina ho preso anche dalle parole di nell' Ina e che ha permesso il restauro della statua di San Sebastiano per cui concludo dicendo che Rosario carta oltre ad essere stata una testimonianza per il proprio tempo è una è una una risorsa per i nostri giorni perché le il suo la sua opera non è un' opera appartenuto al tempo passato ma è un' opera moderna e un' opera contemporanea perché ancora continua a dialogare con noi e per questo io credo che.
Debba rimanere in questa città e debba essere rivalutata per ciò che rappresenta.
Grazie professore Rametta io prendo spunto da quello che dice il professor Rametta sulla mostra di Rosario carta Melilli il motivo perché questa Amministrazione ha finanziato questo progetto e l' acquisto di tutto era proprio Nash era proprio perché volevamo che Rosario carta forse ricordato presso il nostro museo perda delle pescherie un' ala del del Museo di storia naturale che in questo momento è in fase di ristrutturazione e la scelta è ricaduta proprio su questo argomento per questo motivo perché Melilli non può non avere la mostra di Rosario carta e la scelta di finanziare con importanti somme questa iniziativa nasce proprio da questa volontà di avere la mostra qui poi sarei dalla nostra portarle in giro a divulgarla a fare sì e fare conoscere chi era Rosario carta e questo rappresenta però per la cultura e gli studi di adesso lo slogan questa era la scelta ricadde proprio su questo tema per questo motivo questo lo volevo precisare perché è giusto quello che dice il professore Rametta è figlio di un di una scelta di questa Amministrazione comunale.
Ora.
Ci siamo arrivati diceva queste Tranchina stampare il catalogo abbiamo pure acquistato parte delle stampe del catalogo di Rosario carta che verrà venduto poi prossimamente.
Nel nei posti predetti ora passiamo la la parola al alla professoressa Marcella accolla e poi chiudiamo la la mattinata con la chiusura del Sovrintendente dottoressa Palmieri prego hostess.
Per avermi voluto coinvolgere già dallo scorso anno nella curatela nell' ordine nell' organizzazione scientifica della mostra che si è tenuta lo scorso anno inaugurata proprio lo scorso 16 maggio a sala Caravaggio al presso la Sovrintendenza di Siracusa.
Ringrazio in questa sede oggi il Comune di Melilli che ci ospita e le associazioni la professoressa nella Tranchina che tanto si è spesa per l' organizzazione di questa mostra.
E vorrei brevemente introdurre diciamo l' argomento di oggi la figura di Rosario carta per chi non lo conoscesse e brevemente il percorso della mostra.
Lo scorso anno ripeto la il sovrintendente mi ha messo in contatto con la l' archivio fotografico della Sovraintendenza quindi l' organizzazione scientifica è stata realizzata grazie proprio al laboratorio fotografico ed archivio fotografico.
Nelle persone di sarà Cicero redatta saraceno e Daniela Marino che sono un po' il cuore pulsante dell' archivio la vita di Rosario carta è stata ricostruita infatti grazie sia i documenti d' archivio che sono stati.
E sono stati consultati e ad una breve biografia che è stata trovata sempre all' interno degli enti e della della sovrintendenza.
La ringrazio negli archivi della Soprintendenza dicevo come voi ben sapete a Rosario carta nacque a Melilli il 16 maggio del mille 869 nel quartiere soccorso da Santo carta è agrimensore e da Maria su Surano ben presto Rosario carta.
Intraprese lo studio del disegno e concluse il suo percorso scolastico in un anno cruciale.
Per per la Sovrintendenza di Siracusa il mille 891 infatti il mille 891 e l' anno in cui Paolo Orsi subentra a.
Max Cavallari nella direzione del museo di Siracusa e in quello stesso anno Roserio carta conclude i suoi studi e viene presentato a all' archeologo Rover etano da Giulio Emanuele Rizzo anch' egli di origine melillese ed inizia il sodalizio professionale tra Rosario carta e Paolo Orsi nell' ultimo decennio dell' Ottocento si susseguirono qua e tra l' altro nel corso degli studi che fece Rosario carta presso la Scuola di Arti e Mestieri.
Fu instradato dal maestro Gandolfo nella tecnica della pittura ad acquarello ai ritratti nella ritrattistica.
Ed anche nella pittura ad olio come dicevo nell' ultimo decennio dell' Ottocento si susseguirono quasi ininterrottamente.
Le indagini nelle necropoli preistorica Sentinello Melilli sempre nel mille 891 fu uno dei primi scavi condotti da Paolo Orsi e poi da lì a seguire Castelluccio Taxus Monte Kabuto ma Akranes Pantalica e via discorrendo i cui rinvenimenti furono tutti documentati con grande maestria da Rosario carta.
Per essere poi pubblicati nel pregevolissime pubblicazioni che tutti gli studiosi gli studi gli studenti prima gli studiosi di archeologia ben conoscono per quasi dieci anni come lui stesso.
Non come lui stesso dice.
Il carta.
Visse una sorta di via crucis amministrativa perché non fu assunto nei ranghi dell' amministrazione immediatamente ma dovette sostenere una lunga gavetta prima di essere di entrare nei ruoli dell' amministrazione in quel in quegli anni furono avviati anche le esplorazioni di siti Graci dopo i si riprese storici tra cui loro Kamarina e Gela che culminarono nel pubblicazioni di ponderosa monografia per la serie dei monumenti antichi dei Lincei.
Rosario carta e non solo si distinse come restauratore è fotografo ma soprattutto ebbe modo di mettere in luce le sue grandi doti di disegnatore.
Essendo lui l' artefice dei meravigliosi rilievi di quasi tutti gli scavi di Paolo Orsi negli anni successivi ancora abbiamo il centro organizzato di Montesacro che hanno di Ravanusa ancora necropoli Proto storiche preistorica come possiamo ben vedere e io volevo ecco in due illustrarvi soprattutto i vasi questo è parte del percorso espositivo che vedrete nella mostra perché tutte queste necropoli preistoriche Proto storiche come quelle Castelluccio e di Pantalica ma anche quelle arcaiche e classiche restituirono un enorme quantità di basi di varie forme e decorazioni e queste va questi vasi necessitavano di essere restaurati fotografati restituiti agli studiosi tramite degli apparati come dire degli appositi apparati grafici e in questo senso il contributo di carta fu determinante.
Soprattutto per la cura.
Gli effetti che era suo chiaroscurali la vivacità come potete vedere ma soprattutto la cura dei dettagli che poi sono quelli che consentono agli studiosi di potere fare dei confronti e di potere.
Insomma fare in qualche modo portare avanti le loro ricerche la documentazione infatti che i dati archeologici nel corso delle operazioni di scavo e la loro elaborazione e sono essenziali per la conoscenza delle strutture e dei materiali rinvenuti infatti il disegno ha querelato in un periodo in cui non si disponeva ancora di materia dei dispositivi tecnologici di cui disponiamo adesso Picci quant' altro era l' unico modo per per poter documentare i ritrovamenti archeologici nei loro colori originali e per portare lì meglio studiare e comprendere nel percorso infatti espositivo della mostra vedrete i rinvenimenti ad esempio dello scavo degli schiavi del latte Nyon a Piazza Duomo.
Dove.
Rosario carta si distinse soprattutto non solo per avere in qualche modo disegnato ha rilevato alla perfezione questi materiali ma soprattutto per avere anche insieme a Paolo Orsi compreso la vera funzione di queste classi di materiali che ancora.
In quel periodo erano erano poco studiati.
Polonia Rosario carta si devono anche i rilievi grafici del di tutti i complessi catacombale siracusani come San Giovanni Vigna Cassia all' oratorio trogloditi con pittura bizantina di Santa Lucia e anche quelli complessi catacombale di Augusta è di Priolo.
Non solo non solo non solo documentò.
Questi rilievi ma anche come potrete vedere nel percorso espositivo anche i rilievi dei Santoni di Palazzolo con Cultrera quando Paolo Orsi andò fu costretto a ritirarsi roseo carta collaborò prima con il Soprintendente Cultrera e successivamente con Luigi Burnham Bernabò Brea.
Ma diciamo che la personalità eclettica di Rosario carta assistente di scavo topografo restauratore disegnatore.
E quant' altro.
Ebbe modo di esprimersi sia in diversi luoghi che i molteplici.
Le forme e infatti insieme a Paolo Orsi e gli scandali ogni angolo della Sicilia orientale della Calabria spostandosi anche altrove su richiesta di altri archeologi.
Ed egli lavorava durante le campagne di scavo senza sosta.
Ma nel tempo libero dipingeva anche dei paesaggi e dei luoghi che gli erano familiari quindi nel nel percorso espositivo avrete modo di vedere non solo i rilievi degli scavi ma anche grazie alla cortesia del professor Francesco Carta come diceva la professoressa Tranchina il suo album personale e dove sono custoditi questi acquerelli ritratti.
Anche le sue idee i suoi schizzi.
I suoi scritti personali e speriamo che la mostra sia di vostro gradimento.
Grazie professoressa con la.
Di passare la parola alla professoressa bambini vorrei ricordare che questo è un evento che chiude gli eventi primaverili apre quelli estivi voglio ricordare ancora che chiuderemo gli eventi estivi con un altro evento cultural dove ricorderemo un altro grande siciliano nato a Melilli e morte in Francia un grande melillese posso dire il latinista Antonino e me.
Ieri ci siamo sentiti con i familiari quindi da quest' anno prenderemo usanza che l' estate melillese si aprirà con un evento culturale e si chiuderà un altro evento culturale la parola al Rosalba Bandini.
Buongiorno a tutti perché abbiamo parlato tutta se niente fa mi differenti.
Dei più chic più elegante cifre fare ma la comparsa per piacere Maria Sandro obbedisco essere esse stesse trentine va fermata io lo dico lo stamattina ma non c'è modo siccome io sono piccolo così mi facevano notare ma non fa niente alla voce insistente.
Va bene professoressa ma ha un triplo gioco a tre ruoli della dottoressa Papini no no lasci perdere commissario della provincia di Caltanissetta solennemente a Siracusa beni culturali e insegno all' Università di Catania quindi se non si alza lei che si deve alzare allora io obbedisco rimetto io sono solo Rosalba bambini non voleva alzarmi era solamente per poteva anche spegnere il microfono così la mia voce tonante si sarebbe sentita innanzitutto.
I dovuti ringraziamenti all' Amministrazione comunale di Melilli che ha raccolto l' idea di portare qui proprio in questo Comune dove nacque 149 anni orsono proprio Rosario carta e quindi ringrazio il Sindaco che ha finanziato l' iniziativa e tutta la Giunta ringrazio associandomi alle ringraziamenti fatti da nella Tranchina tutto il personale del Comune che a vario titolo ha contribuito alla realizzazione di questa nostra saluto e ringrazio il Capitano Rossella Capuano e il maresciallo Giampapa che sono qui presenti che rappresentano parte di quelle forze dell' ordine sempre accanto alla Soprintendenza e gli istituti che si occupano di tutela proprio per proteggere e salvaguardare il nostro patrimonio culturale e ringrazio evidentemente anche nel Tranchina che è presidentessa di Italia Nostra e la professoressa Ferrara che presidentessa di Lega Ambiente quante cose complicate e che l' anno scorso proprio nella stessa giornata odierna perché l' anno scorso nella il 16 di maggio avevamo inaugurato la mostra dallo stesso titolo e perché ricorreva appunto in quell' ambito il centoquarantottesimo anno della nascita di questo illustre personaggio e saluto evidentemente anche gli eredi del grande Rosario carta abbiamo fatto un' operazione di recupero di memoria che poi è stata riportata come titolo memoria su carta perché vedete Rosario carta è stato come ha detto la mia compagna di viaggio Marcella accolla ah è stato un grande personaggio chi di noi archeologi non lo conosce in quanto la sua mano e i suoi disegni hanno improntato e raccontato l' esperienza archeologiche di tanti studiosi del passato a cominciare da Giulio Emanuele Rizzo che come diceva nella Tranchina l' aveva quasi raccomandato per poter lavorare al fianco di chi diventò il più grande archeologo e no il maestro un po' di tutti noi archeologi ossia Paolo Orsi ma lavorò accanto a Giuseppe Cultrera altro grande archeologo e poi ancora accanto a Luigi Bernabò Brea a Gabri cioè un personaggio che tutti gli archeologi avevano coinvolto nelle loro esperienze di ricerche scientifiche Marcella accolla ha raccontato una parte della sua attività ma io che ho lavorato a Gela città nella quale ho basato la crescita del mio bagaglio culturale e scientifico ho dovuto anche formarmi.
Improntando la mia formazione alla lettura di ciò che Paolo Orsi e Rosario carta avevano tramandato degli scavi condotti nel borgo della città dove c' erano le necropoli assolutamente depredate da scavatori di frodo un certo sarda Napoli e personaggi come diceva proprio Paolo Orsi era un personaggio conosciutissimo come ladro di vasi e poi ancora a desueti la grande necropoli che si trova a 10 chilometri in linea d' aria a nord-est di Gela e dove Rosario carta insieme a Paolo Orsi giunse nel mille 910 accompagnato da un protone di cavalleggeri perché la zona era infestata dai briganti e allora Rosario carta addirittura perché poi Paolo Orsi magari non stava sempre sullo scavo Rosario carta fu lasciato da solo a dirigere la ricerca in questa grande montagna in cui aveva sede e la necropoli del bronzo recente di pari livello di importanza e di estensione di quella di Pantalica questo personaggio Rosario carta di cui l' anno scorso abbiamo proprio recuperato la memoria perché tutti potessero conoscere come non solo aveva operato questo personaggio illustrissimo disegnatore eccellente a cui non sfuggiva nulla perché lui accompagnava è vero gli archeologi che ho appena citato ma poi riportava su carta e.
Su immagini fotografiche riportava ciò che veniva scavata quindi se noi non avessimo avuto questa documentazione che lui in maniera ligia con un' abilissima mano aveva riprodotto noi avremmo perso anche la memoria di ciò che era stato trovato quindi un' operazione complessa ma recupero della memoria di questo personaggio recupero di tutta la memoria della documentazione che Rosario carta ci ha tramandato acquarellista.
Pittore fotografo.
Grafico personaggio eclettico caro professore carta nipote perché eclettico perché anche lui grande personaggio però aveva anche le debolezze umane era molto legato a Paolo Orsi pensate che era talmente legato che poi non si sconsigliava di sposarsi e questo matrimonio non si riusciva mai a concludere e abbiamo anche il carteggio relativo a questa fase della sua vita perché a un certo punto dopo tanti anni di fidanzamento il suocero le disse bello mio ti sposi o finisce e allora lui accusava che ma sa io dolori alla pancia non mi posso sposare non è corretto che mi sposi con questi problemi che ho allo stomaco e quando si sposò sfuggire alle grinfie di Paolo Orsi perché non avrebbe mai voluto che lui sposasse perché è certo perdeva il suo braccio destro perché poi veniva distolto anche dalla vita familiare pensate quando si sposò il Paolo Orsi che aspettava dietro la finestra del luogo dove oggi ha sede la Sovrintendenza e prima ancora il museo nazionale.
Sbatta sbattuto abbiamo anche proprio alla documentazione i racconti di chi si è avvicendata sbattuto l' antina della finestra proprio per dire tu hai chiuso i rapporti con me ma poi vennero ricuciti ben presto e mentre Rosario carta sfilava per andare al corteo matrimoniale perché Paolo Orsi non potevano avvalersi della figura di questo illustre e disegnatore persona a cui non sfuggiva niente documentarista attento in un momento in cui non c' erano le tecniche di disegno di cui si parlerà oggi in questo momento di studi a cui parteciperanno la professoressa Francesca Buscemi il professore spina il professore Giacinto Taibi la professoressa Valenti e che faranno il punto sull' evoluzione delle tecniche dal disegno a mano alle nuove metodologie laser scanner ed altre cose.
E allora io devo dire che la mostra possa diventare itinerante e ne sono particolarmente felice perché portiamo in giro la memoria di un illustre personaggio melillese sono felice che verrà stampato il catalogo a cura mia e di Marcella colla che abbiamo già presentato nel convegno di Paestum dialoghi di archeologia la figura di questo grande disegnatore che anche lì conoscevano perché chi è che non conosceva Rosario carta che aveva lavorato finanche con la Zancani Montuoro quindi poi era uscito fuori dai confini dell' isola e allora oggi lo celebriamo in questo 149 esimo anno dalla sua nascita però fa permettetemi di fare.
Un punto anche di conclusioni perché tutto questo non sarebbe stato possibile ovvero se non ci fosse stato il Sindaco che ha accolto immediatamente la nostra proposta la professoressa Tranchina e il professor me è ancora la professoressa Emilia Ferrara ma vedete così come il Sindaco è stato torturato.
Io ho torturato ossia ho dovuto avvalermi della collaborazione di personaggi veramente studiosi veramente in gamba che sono stati e persone anche della Soprintendenza che sono state coinvolte in questa nuova esperienza di mostra scientifica e che devo ringraziare l' altro giorno aveva usato un' espressione che ripeto è riuscita a spontanea li ringrazio perché sono tutti tasselli di un mosaico composito che costituisce poi il frutto dell' attività della Soprintendenza e allora permettetemi di ringraziare innanzitutto Andrea Di Giovanni che ha curato la grafica e un architetto del D-Arc e che.
Insieme a Marcello accolla hanno trascorso al telefono e lavorando tantissime ore del proprio tempo e quindi le fotografie da me Daniela Marino sarà Cicero Loredana saraceno e quindi Nuccia Alotta santo Sala Enza Portuensi Rosalba Lo Monaco spero di non dimenticare nessuno non me ne vogliano e poi ancora.
Francesco Rizzo spero dicevo di non dimenticare nessuno ma la memoria di questi ringraziamenti resterà proprio sul colophon che accompagna la brochure che sta per essere stampata e il pannello che introduce alla visione della mostra vedrete un particolare.
Veramente eccezionale perché questo mo' fu anche antagonista e soprattutto anche precursore di alcune fenomeni che oggi invece abbiamo e se lui si è fatto ritrarre con un selfie mentre era ad Enna quindi di scorcio disguidi o quasi e siamo negli anni dopo il 15 e mille 915.
E chi mai avrebbe osato fare una cosa di questo genere Rosario Cattafi c'è riuscito auguri a tutti i melillesi per essere per essere anche con cittadini di un grande personaggio grazie.
Facendo.
Quindi nel definire quindi ringraziare gli eredi professore carta.
Non faccio altro che invitarvi a i prossimi eventi melillesi ci daremo appuntamento a fine settembre per il prossimo evento in ricordo di un grande melillese e ricordo a tutti che il 4 novembre a Melilli celebreremo i 100 anni della Prima guerra mondiale con la con la modifica della lapide del Comune perché se abbiamo siamo riusciti peraltro a trovare altri caduti che non sono stati ancora ricordati nella lapide del del Comune questo lo dico perché vorrei sin da oggi proporre questi due eventi tale da mettere insieme cultura storia patria e a questo punto Melilli al centro di tutto questo grazie scendiamo giù per l' inaugurazione della vostra.
Eccetera.
Buonasera a tutti benvenuti anzi ben trovati nell' aula consiliare del Comune di Melilli continuano i lavori sul memorie su Rosario carta una grande personalità e un grande studioso dei nostri tempi.
Ho avuto il piacere di ammirare durante questa pausa alla mostra invito a chi non l' ha fatto a farlo in questi giorni perché molto interessante non sono un addetto ai lavori quindi non conoscevo la figura di questo nostro concittadino sono fiero che si è riuscito a organizzare un' iniziativa culturale di questo spessore anzi ringrazio le amiche.
Che mi hanno dato dei chiarimenti su questa mostra mi hanno guidato mi hanno fatto una visita guidata personalizzata ad ora di pranzo e ringrazio soprattutto la professoressa Tranchina che con tanta voglia tantissimi sacrifici ha ideato questa questa manifestazione l' ha voluta portare a Melilli credo che sia stata supportata da dovere dall' amministrazione.
Anzi la ringrazio anche per avermi per aver invitato un piccolo.
Avendo nominato nei all' interno del pub della mostra come organizzò parte se esecutivo perché ho fornito delle piante sì dei chiarimenti perché.
Ci siamo incontrati per lavoravamo su due progetti diciamo che poi sono diventati paralleli e che poi si è che si sono tra l' altro incontrati e su due progetti nello stesso posto dove si tiene la mostra ovvero qui sotto sotto il palazzo comunale.
Mi ha chiesto una mano avevo a disposizione i documenti perché sembra dico sembra facile ma è difficilissimo trovare dei documenti in un in un palazzo alle dei documenti di un edificio pubblico li avevamo già a disposizione ho perso quasi un mese per averli a disposizione e ho dato il massimo supporto a questa iniziativa perché tutte le iniziative culturali secondo me devono essere sostenute sia da un amministratore ma soprattutto da un giovane melillese porto i saluti di tutta l' Amministrazione per primo il Sindaco che a breve ci raggiungerà nuovamente è stato presente nella prima parte dei lavori stamattina.
Tutta la Giunta comunale il Consiglio comunale che rappresento e volevo dare quindi un benvenuto a tutti gli ospiti.
Do la parola alla professoressa Tranchina grazie di tutto e buona continuazione.
Ringraziamo Rosario Cultrona che come già anticipato ci ha aiutato all' inizio per trovare appunto la documentazione e avere un po' il modo di capire come realizzare questa mostra e ringrazio voi tutti che siete qui presenti e un ringraziamento va alla mica sovrintendente per me è un' amica perché noi ci conosciamo da sempre da quando eravamo giovincelli ragazzine e quindi sì sì più giovani più belle e siamo belli.
E vedo se.
Siamo proprio bambine.
E quindi è stato un piacere ritrovarla Siracusa come soprintendente e quindi l' occasione come ho detto stamattina della mostra organizzata nella sala Caravaggio a Siracusa sempre su Rosario carta lo scorso anno è stato diciamo è stata la scintilla che ci ha fatto pensare insieme a Legambiente di realizzare questo progetto.
Faccio io dei ringraziamenti più brevi perché li ho fatti già stamattina.
Ringrazio oltre all' amministrazione e la sovrintendenti che ho già detto tutti i collaboratori che troverete nel con la von giù i ragazzi sempre del progetto finanziato dal Dipartimento della gioventù che.
Cureranno la sorveglianza della mostra insieme ad altri volontari che ci darà il Comune è chiaramente anche noi di Legambiente di Italia nostra faremo la nostra parte perché per non caricarli troppo però devo dire che quando io ho visto per la prima volta la mostra l' avevo già visto a Siracusa ma era leggermente diversa ma comunque qui le immagini della mostra di Melilli e anche quelli dei filmati che girano.
Nella televisore che c'è sotto nella sala video è i pezzi consegnati dalla famiglia mi sono veramente emozionata perché ho detto come può essere così bravo una persona cioè a rappresentare quelle immagini gli scavi e ritrovamenti veramente mi sono emozionata e quindi per me è un orgoglio come cittadina di Melilli potere ricordare.
Rosario carta.
Ecco una cosa che ho dimenticato di dire Italia nostra il 13 di maggio celebra la Giornata nazionale dei beni comuni chiaramente noi il 13 maggio non la potevamo fare perché abbiamo scelto questa data perché la nascita di Rosario carta e abbiamo chiesto alla nostra associazione Italia Nostra di inserire questa questa giornata studi e la mostra nel nei beni e nelle se nella seconda giornata nazionale dei beni comuni e questa diciamo è stata questa richiesta è stata accolta con gioia anche Legambiente appena ha saputo che c' era questa attività ha detto che proprio sarà inserita nella settimana della di di siccità come salva l' arte scusate salva l' arte Sicilia quindi questa giornata sarà anche nominata e celebrata in questa è due.
Ricorrenze diciamo importante per le nostre associazioni adesso vi saluto vi auguro un buon lavoro scientifico a questo punto adesso andremo ad ascoltare appunto i relatori che ringrazio che anche loro sono stati tartassati.
È pressati per intervenire e passo la parola al nostro Presidente dei lavori la dottoressa bambini grazie nella innanzitutto mi corre l' obbligo di ringraziare il Presidente del Consiglio del Comune di Melilli e Rosario Cultrona e naturalmente ancora una volta rinnovo i ringraziamenti al Sindaco e dottore carta e a tutta la Giunta che hanno voluto dare il supporto fondamentale anche sotto il profilo economico per la costituzione la realizzazione di questo evento evento che non sarebbe stato reso possibile se non ci fosse stata la tenacia e di nell' Ina Tranchina che ha voluto ad ogni costo.
Portare avanti questo lavoro insieme a lei la professoressa Emilia Ferrara e quanti altri in questa operazione si sono spesi perché ho ringraziato già stamattina.
Naturalmente la famiglia carta che è stata parte.
Fondamentale anche per l' organizzazione della Mostra di questa mattina stasera invece si è voluto.
Poter onorare la memoria di Rosario carta e con una giornata di studi che vede qui al tavolo alternarsi e succedersi di studiosi e archeologi topografi professori anche che insegna nel dipartimento del di Architettura e Ingegneria dell' Università di Catania del CNR IBAN e la sezione archeologica e monumenti come Francesca Buscemi e poi tutti gli altri verranno citati che affronteranno il tema della documentazione grafica dal momento seguendo tutte le fasi dal momento che hanno segnato l' epoca del nostro Rosario carta e cioè quando il disegno avveniva manualmente e vi giuro che avendo fatto l' archeologa da tempo sono più di quarant' anni che la faccia e la pratico anche da giovane studentessa praticamente tutti noi sapevamo disegnare il rilievo sapevamo realizzare rilievo dello scalo soprattutto il rilievo dei vasi cosa che tutt' oggi i miei studenti fanno i professori Militello anche lui a destra in questo senso perché è un modo per poter poi riconosce più facilmente le forme e potere fare i confronti con altri esemplari e allora dal momento in cui ha lavorato Rosario carta e sono stati fatti passi da giganti fino all' uso delle moderne tecnologie questo modo di procedere fino ai moderni tempi e tempi nostri ecco sarà affrontato attraverso le relazioni innanzitutto di Francesca Buscemi del Centro Nazionale Ricerche IBAN vissuto per i beni archeologici e monumentali di Catania quindi il professore Giuseppe me che del Dipartimento di Scienze Umanistiche il professore Maurizio Despina del ticket dipartimento di ingegneria civile e architettura tutti dell' università di Catania ingegnere Giacinto Taibi sempre il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura e da ultimo la professoressa Rita Valenti dello stesso Dipartimento dica io un attimo preciso perché ripeto questa bellissima.
Questo bellissimo invito si deve la grafica ad una persona che io stimo tantissimo e Andrea Di Giovanni e che merita veramente perché insieme a Marcella colla e alle fotografie Daniela Marino sarà Cicero Loredana saraceno e tutti gli altri che è inutile che ripeta tranne nel le persone quali Nuccia alla nota e Sandro Sala che hanno costituito la struttura portante di questo evento sia quello dell' anno scorso che quello odierno a cui va la mia profonda riconoscenza e la mia stima.
Intanto diamo inizio ai lavori e poi speriamo che ci rivedremo quanto prima per la presentazione del catalogo che ci apprestiamo a preparare con la professoressa Marcella accolla allora la professoressa Buscemi.
Che tratterà il tema Rosario carte registri linguistici del rilievo archeologico l' eredità del passato.
Dove parla Francesca Sindaco vorrei salutare mi pare giusto certo deve farlo e che fa già stato notato stamattina non ci saluta più perfetto.
Buonasera a tutti c'è un microfono nuove di visto quindi mi permetto di stare all' in piedi professoressa.
Niente grazie agli intervenuti e che ho avuto in ritardo per un problema di una costituzione da parte del Comune a Siracusa possiamo l' abbiamo fatto in tempo ad essere anche qui questa giornata va oltre ogni prospettiva stamattina abbiamo presentato la giornata sullo stadio carta ora la stiamo approfondendo e penso che sia stata un' opportunità per Melilli unica e quindi che altro che che la solita routine del Comune non riceverà di di di settimane quello è abbiamo approfittato per fare sì che Melilli rispecchia ancora cultura e ricordi chi è stato indispensabile per il futuro e per lo sviluppo della provincia di Siracusa questa è una delle iniziative che il Comune ha fatto in tutti questi in tutto questo periodo che stiamo amministrando penso che c'è stata bellissima e posso dire ancora una cosa quello spazio lì abbiamo detto stamattina che si chiamerà sala Rosario carta quindi faremo in modo di intitolare quella saletta.
Al un nostro concittadino e questa è un' opportunità ancora per dare valore al Palazzo comunale.
Noi ci siamo insediati nessuno mai aveva scritto questa sala era la sala intestata Giulio Emanuele Rizzo intitolato a lui abbiamo fatto questo prendendo una delibera del 75 quindi se è successo questo è doveroso dare la saletta Rosario carta tutto questo per ricordare un grande melillese ora continuiamo perché è interessante medico quindi buona continuazione Sindaco sarebbe da dire per un recupero della memoria completa a te la parola a Francesca.
Allora ringraziamenti velocissimi da parte mia ma doverosi naturalmente la soprintendente di Siracusa Rosalba bambini agli organizzatori di questa giornata in particolare a quelli con cui sono stata in contatto e cioè nella Tranchina e anche a Giuseppe M. il pochissimo tempo a disposizione mi ha consentito soltanto uno sguardo parziale rapido alla produzione grafica di Rosario carta e quindi su questa base modesta che vi proporrò alcune riflessioni sia sul tema specifico sia sul rapporto tra l' approccio metodologico nel rilievo di archeologia a cavallo tra Otto e Novecento e le tendenze attuali della rappresentazione grafica siamo in tanti oggi ad occuparci di quest' ultimo aspetto io lo faccio dal punto di vista dell' archeologo e mi auguro di non entrare troppo in conflitto con i docenti di ingegneri architetti.
La stagione di ricerca di cui Rosario carta fu testimone affiancando Paolo Orsi e non solo in qualità di disegnatore è stata forse la più intensa e straordinaria che l' archeologia della Sicilia abbia conosciuto in particolare in occasione della presentazione del volume recentemente apparso l' archeologia in Sicilia fra le due guerre a cura di Rosalba bambini Annamaria San Vito ho avuto modo di proporre una distinzione in due periodi dell' attività di orsi in Sicilia quella che vada al suo arrivo nel mille 888 come ispettore di terza classe degli scavi e musei e gallerie del regno e che arriva più o meno al primo decennio del Novecento.
È quella fra le due guerre cioè dell' Orsi sovrintendente dal mille 907 al mille 934 la prima fase è caratterizzata da una appassionata e straordinariamente intensa ricerca sul campo che segnò un vantaggio di lunghissima durata nella conoscenza del territorio della Sicilia orientale rispetto a quella occidentale pensiamo per esempio alla ricerca dell' oro a Pantalica alla necropoli di Cassibile a Gela alla necropoli di desueti al centro indigeno di Monte bubboni e la seconda fase fu contrassegnata da un' attività in parte di diversa impronta certamente determinata dall' ufficialità del nuovo ruolo quello di soprintendente che imponeva un certo allineamento rispetto alle esigenze istituzionali del momento e di veniva archeologia come si direbbe oggi di emergenza nelle città e tutela nel territorio dove la ricerca seguiva soprattutto segnalazioni rinvenimenti fortuiti e si comunicava quasi esclusivamente attraverso il canale altrettanto ufficiale della rivista Notizie Scavi di antichità o degli Scavi di antichità.
In questo enorme sforzo di avvio di una conoscenza sistematica del patrimonio archeologico siciliano Rosario carta svolse un ruolo fondamentale attraverso la sua lunghissima collaborazione con la Sovrintendenza di Siracusa è stato ricordato stamattina oltre alla collaborazione con Orsi anche quella con Giuseppe Cultrera a partire dal mille 934 e poi con Luigi Bernabò Brea a partire dal mille 941 e non va dimenticata anche la collaborazione con la Soprintendenza di Palermo o perlomeno con l' ufficio distaccato a Palermo della sovrintendenza unica di Siracusa nelle persone di attore Gabri che Pirro Marconi.
Carta fu sostenuto in questo titanico impegno dal non comune eclettismo che è stato più volte richiamato giustamente da Rosalba bambini e Marcello accolla e che è emerso dalla mostra a lui dedicata e nel suo primo allestimento siracusano dai rilievi topografici del sistema collinare intorno al lago di Pergusa ai disegni dell' Olimpia Jon di Siracusa dell' età Nyon di Siracusa quelli del Tempio della Vittoria Imera per arrivare al restauro alla composizione editoriale e alla fotografia.
Le restituzioni grafiche di Rosario carta sembrano parlare la stessa varietà di linguaggi si osservano cioè diversi registri espressivi scelti in base sia all' oggetto della rappresentazione sia delle sue finalità con rimandi ad altrettanto differenti orizzonti di tradizione figurativa le restituzioni della decorazione architettonica per esempio nella loro particolare accuratezza e bellezza rimandano al disegno di ornato che era ormai tradizionalmente connesso ai temi degli ordinamenti architettonici attraverso i famosi volumi sulle antichità della Grecia di Leroy di Stewart Revet e in Sicilia di Serradifalco con i disegni di Francesco Cavallari auditor Zante.
Il pittore cinismo della figurazione continua a lungo nella produzione degli architetti europei penso per esempio a Giorgio Nyman attivo con Alexander con sei otto band fa Samotracia tra il mille 873 e 75 e al suo confronto conflitto con le nuove tecniche di documentazione come la fotografia archeologica.
Tale tradizioni affonda le sue origini nelle strutture degli insegnamenti all' interno delle Accademie di belle arti in Europa del resto lo stesso carta seguire un percorso.
Scusate un percorso di formazione artistica o professionale presso la Scuola d' Arte e Mestieri di Catania fondata nel mille 881.
Solo faticosamente almeno in Italia gli ordinamenti di queste istituzioni avrebbero cercato nuove vie nella direzione di un' architettura più strettamente connesso a temi strutturali e funzionali con l' istituzione delle scuole superiori di Architettura nel mille 915 e poi con le riforme dei programmi di insegnamento si tratta di un processo molto tortuoso e variegato nonché molto lungo se si pensa che nella Facoltà di Architettura a Roma che per buona parte assegnato l' indirizzo nazionale ancora nell' anno accademico mille 949 50 i corsi di disegno dal vero includono le due interpretazioni del disegno rispettivamente come rilievo e come rappresentazione dal vero.
Ecco era saltata questa diapositiva in cui proponevo un confronto tra lo stile di queste tavole dedicate alla decorazione architettonica di Rosario carta e altre raffigurazioni.
Più o meno contemporaneo di poco precedenti di Francesco Saverio Cavallari a sinistra editor Zante a destra.
In questa diapositiva vediamo.
Una tavola relativa alla cornice del Tempio della Vittoria Imera il cui scavo fu completato da Pirro Marconi tra il mille 929 mille 930 e i cui rilievi furono elaborati appunto da Rosario carta confluendo nell' edizione del monumento dal titolo I mera lo scampo lo scavo del Tempio della Vittoria del tema Eros Palermo mille 931 appunto a partire dall' accuratezza del disegno è stata realizzata una copia in scala al vero con la relativa decorazione pittorica all' interno del nuovo museo inaugurato nel 2 mila 16 nel parco archeologico di mera è intitolato a Pirro Marconi.
Secondo una pratica già diffusa si nella documentazione archeologica a partire dagli anni Settanta dell' Ottocento per esempio da dover fra il decimo anno a Micene Troia o d' anima ma Samotracia ad amplissimo ed esteso le rappresentazioni più impegnativa in termini economici o meno bisognosi di interpretazione come quelle relative allo stato di fatto dei monumenti o ai crolli vengono delegate ormai alla fotografia in in alcuni casi anche ricalcata al tratto in generale non era infrequente che essa sostituisce gli schizzi e soprattutto il disegno di ornato.
Molto diverso è il linguaggio grafico utilizzato da carta nella documentazione di scavo.
Ritengo A anziché la rivista la rivista Notizie degli Scavi di antichità comparsa nel mille 876 come accennavo sede ufficiale delle comunicazioni di scoperte attività in archeologia abbia imposto un tale ambito un nuovo registro espressivo dal punto di vista delle restituzioni paragonabile a quello che andava definendosi all' interno del nuovo genere costituito dalla manualistica archeologica a partire dal pionieristico hamburger archeologi der Kunst pubblicato nel mille 830 dal filologo tedesco Carl Orff del maestro di Eros cursus.
Questi due generi infatti cioè il periodico scientifico il manuale specialistico erano accomunati sia dall' estero rivolti ad un pubblico di addetti ai lavori sia dall' assenza di intenti commerciali che erano state all' origine dei sontuosi apparati grafici dei voyage in Grecia e in Italia in altri termini liberi dalla dittatura del bello i disegni assumono connotazioni prettamente didascaliche e divengono molto asciutti ed essenziali talora quasi eccessivamente semplificati.
Nei manuali si osservanti la standardizzazione di precisi associazioni stile oggetto funziona in cui i disegni di ornato illustrano statue vasi e decorazione architettonica e sono tratti dalle più note pubblicazioni di architetti viaggiatori mentre quelli più tecnici in genere appositamente realizzati per i manuali stessi rappresentano strutture e paramenti murari con una crescente attenzione per l' uso delle proiezioni ortogonali.
Per quanto riguarda per esempio uno dei contesti archeologici in cui carta fu attivo che sono stati selezionati per la mostra associata a quella a questa giornata di studio e cioè la tenaglia di Siracusa indagato da Paolo Orsi tra il mille 912 e il mille 917 osserviamo una documentazione grafica tesa innanzitutto a restituire in modo puntuale le indagini di scavo con numerose sezioni anche di interesse metodologico per l' archeologo in quanto attestanti un approccio non ancora pienamente stratigrafico bensì in certa misura legato allo scavo per tagli.
Certamente la successione cronologica delle strutture e delle frequentazioni dell' area intorno alla Tenayuca in rapporto alle quote dei rinvenimenti è una preoccupazione insistita dai grafici che rivelano così il lavoro a stretto contatto con l' archeologo e ho una speciale sensibilità per le domande proprie della disciplina si tratta come è evidente di disegni molto schematici in cui l' informazione relativa alle componenti geometrico spaziali e dimensionali delle emergenze e lo scopo essenziale in parte di diverso carattere sono le sezioni relative agli apparecchi alle strutture architettoniche qui la restituzione del dato tecnico costruttivo è più sensibile agli aspetti formali del disegno come indiziato da una maggiore pulizia del tratto dall' uso di caratterizzazione dei materiali e di simboli come le ombreggiature che indicano la profondità degli elementi in proiezione rispetto al piano della rappresentazione a questa categoria appartengono le numerose assonometria e prospettive relative alle membrature architettoniche.
Il riferimento teorico per questo tipo di grafici va rintracciato nel filone del rilievo archeologico mirato ad uno specifico interesse per il dato strutturale delle architetture imposto sia all' inizio dell' Ottocento.
Alcune pubblicazioni in particolare promosse la diffusione di questo approccio come per esempio l' ESA antichità inedito della tic mille 832 di Toaff il quale avviò presso l' Accademia di Belle Arti a Parigi un' aspra polemica contro la scuola inglese a suo avviso responsabile di un attaccamento passatista ai temi degli ordinamenti architettonici e del proporzionamento.
Sappiamo tuttavia come già nei primissimi anni dell' Ottocento architetti e viaggiatori inglesi quali Willy Ángel Eduardo duello Thomas Thomas Donaldson uno dei fondatori dell' istituto e gli architetti britannici avessero cominciato ad innovare gli studi sull' architettura antica e i relativi rilievi introducendo tematiche pionieristiche come i comportamenti strutturali delle coperture contribuì a questo rinnovamento anche un architetto siciliano catanese in particolare Sebastiano iter che fu attivo in Grecia per conto di Lord Elgin tra il mille 800 e il mille 805.
Nel pronunciare pubblicamente il suo elogio all' Academy nel mille 832 il suo elogio Ditter il torto sottolineo il progresso delle conoscenze sui monumenti antichi rappresentato dalle tavole di dettaglio di iter relative agli aspetti tecnico costruttivi ai sistemi di ancoraggio alla tettonica delle membrature ai sistemi di copertura questa diapositiva mostra come questi temi fossero ben presenti nella documentazione elaborata da Rosario carta.
Com' è evidente nelle assonanze metodologiche e formali delle grandi piante di scavo di di Rosario carta rispetto a importanti modelli contemporanei nel rilievo dei monumenti archeologici in Sicilia l' esperienza di carta fin qui delineata si colloca senza alcun ritardo e senza alcuna marginalità nel panorama di un re di un rapporto con l' antico e soprattutto col disegno delle antico che a partire dall' ultimo quarto dell' Ottocento stava profondamente modificandosi.
Fu in particolare in ambiente tedesco che presero avvio cambiamenti determinanti l' elemento fondamentale che segnò la svolta rispetto al precedente uso del monumento antico come base di partenza per l' invenzione del progetto e di progetto e che determinò il sorgere di un approccio un rilievo archeologico quasi assi mila bili a quello contemporaneo fu il coinvolgimento diretto e l' addestramento degli architetti provenienti dalla bau Academy nei grandi cantieri di scavo tedeschi a Pergamo e a Olimpia.
Qui e poi negli scavi negli altri scavi tedeschi in Asia Minore in Medioriente in Egitto tra l' ultimo quarto dell' Ottocento e il primo del Novecento furono fissati i nuovi standard di documentazione a partire dall' analisi dei contesti di rinvenimento rilievi stratigrafici rilievi obiettivi dell' esistente e ipotesi di ricostruzione in questi cantieri si svilupparono i nuovi concetti di base Fortune come ricerca scientifica in archeologia è quello di Bound for CER come figura professionale di architetto che lavora in un sito archeologico.
Uno dei principali artefici della strutturazione della ricerca sull' architettura antica come scienza fu Robert Johan col dove vai che fu tra l' altro in Sicilia in tre riprese tra il mille no 892 e il mille 895 e gli fu l' iniziatore di una vera e propria scuola la cosiddetta scuola Kolbe vai basata su indirizzi metodologici che sono oggi in proiettati nel concetto stesso di rilievo archeologico il principale di essi è l' imprescindibilità del rilievo come atto di analisi con particolare riferimento al rilievo dal vero.
Citazione di Golda Meir nessuno può dirmi di comprendere una struttura antica se non l' ha misurata e disegnata e non attraverso schizzi veloci ad un tavolo da disegno ma faccia a faccia con il soggetto.
L' affidabilità dei disegni di Rosario carta i contenuti spiccatamente archeologici delle sue rappresentazioni cioè la densità di notazioni irrilevanti per l' archeologo relazioni stratigrafiche quote interpretazioni degli apparecchi annotazione degli strati preparatori delle architetture tematismi cronologici nonché le proposte ricostruttivi autonomamente elaborate sono espressione dello strettissimo rapporto con il campo con un' archeologia praticata e vissuta come accennavamo del tutto coerente rispetto agli indirizzi teorici contemporanei.
Sembra un mondo lontanissimo dalla direzione in cui oggi sembra andare il rilievo archeologico è appunto una riflessione su questo tema mi pare possa essere più urgente almeno per un archeologo rispetto ad una rassegna di tecnologie cioè cosa resta dell' eredità di carta e di quel passato a mio avviso tutto certamente l' archeologo e soprattutto l' archeologo rilevatore si serve oggi di tecnologie e strumenti sempre più complessi e sofisticati oltre che numerosi al punto da rendere necessaria un' attenta pianificazione delle strategie del rilievo nei singoli casi in rapporto agli obiettivi che la ricerca si propone.
Questi sono alcuni dei pro degli ultimi prodotti dei nostri lavori ortofoto mosaici ottenuti mediante processi di fotogrammetria conosco di fotogrammetrico uno scopo di foto modellazione modelli 3 D la scansione laser georeferenziazione mediante GPS su basi fotogrammetrico ottenute mediante sorvolo con drone.
Questo è il contesto e l' ipogeo di che alla fine non mi va più avanti il power point.
Scusate c' era un' animazione ecco.
Qui abbiamo alcune alcuni prodotti di lavoro a Cali Cantone.
E in provincia di Ragusa e qui dove la una missione archeologica festoso dell' Università di Catania attiva non so da quarant' anni.
Alcuni degli ultimi prodotti di questo genere.
Ma certamente di questo mondo affascinante parleranno meglio e più diffusamente di me i docenti di Ingegneria e Architettura.
Tutto ciò però non è senza un prezzo si coglie innanzitutto oggi un movimento del tutto opposto a quello dei tempi di Rosario carta e cioè di allontanamento dal campo in favore del laboratorio con uno spostamento sempre più massiccio del lavoro di rilievo dall' acquisizione dei dati al posto processamento ciò soprattutto per motivi economici si pensi ai costi di operatori e strumenti sul campo o della permanenza delle missioni archeologiche all' estero o comunque fuori sede.
Il rischio tuttavia di finire per considerare un enorme database numerico quale una nuvola di punti è del tutto equivalente la realtà è dietro l' angolo così un tecnicismo fine a se stesso che determina la perdita del controllo da parte dell' archeologo sulle domande a cui la RAM la rappresentazione è chiamata a dare una risposta può correre il rischio di generare restituzioni che rappresentano una perdita di specificità disciplinare e che dunque sono mute e inutili se non forse a fini di intrattenimento.
Non posso qui certamente soffermarmi su quest' ultimo argomento quello della comunicazione o della narrazione così centrale oggi nel discorso nel discorso archeologico e sociale così nodale nella definizione del ruolo pubblico dell' archeologia mi limito ad osservare tuttavia come il massiccio quasi esclusivo ricorso al mondo digitale in questo campo realtà aumentata ricostruzioni virtuali esperienze immersivo e spettacoli multimediali non possa non porre la questione della perdita da parte dell' archeologia della capacità di coinvolgere ed emozionare senza l' ausilio di quello che è stato efficacemente definito dato da Tomaso Montanari su Repubblica il Viagra dell' arte naturalmente questi non sono dei giudizi miei personali o peggio ancora dei pregiudizi verso la tecnologia di chi occupandosi di cose antiche e vecchio per primo il primo congresso nazionale sull' archeologia pubblica in Italia svoltosi a Firenze nel mille no nel 2 mila 12 per esempio ha esplicitamente posto il problema dell' uso del digitale in archeologia.
Ma già da circa un decennio la riflessione sulle metodologie di rilevamento e restituzione e molto vitale in ambito archeologico lo dimostra il concetto ormai acquisito del rilievo integrato cioè di un insieme di tecniche e di tecnologia che lungi dall' essere rifiutate sono percepite come strumenti dallo straordinario potenziale il ricorso ai quali tuttavia deve essere sempre attentamente selezionato in ordine agli obiettivi della ricerca e agli specifici benefici che possono derivare alla comunicazione stessa non in tutti i casi insomma va bene tutto.
In questo contesto sempre maggiore peso varie acquistando proprio il rilevamento diretto alla maniera di Rosario carta cioè l' atto di analisi del monumento antico da parte dell' archeologo profondamente connesso al disegno di archeologia che cosa importantissima insostituibile un disegno interpretato anche nelle restituzioni digitali la quota di riflessione specificamente archeologica e quella che realmente fa la differenza in termini di affidabilità scientifica e ricchezza di contenuti non a caso nel 2 mila 13 in occasione del digital archeologico il Practice workshop presso l' Università del Massachusetts Balkar ha proposto la nuova formula dello slogan archeologi dell' archeologia lenta cioè di un tipo di approccio che richiede maggiore cautela riguardo alla velocità e all' incremento dell' industrializzazione dei processi sul campo molti dei quali legati come dicevo all' abbandono del record analogico cioè del reale in favore del digitale.
In particolare è stato denunciato uno snaturamento del metodo archeologico a causa della trasformazione del processo di registrazione digitale sul campo in una prevalente creazione di una sempre maggiore quantità di dati conclude lo studioso più tempo speso a discutere sull' archeologia piuttosto che a registrarla e cruciale per la comprensione dei contesti concludo dunque nel sottolineare come la lezione di Rosario carte del suo tempo sia di o di una attualità forse inaspettata ma centrale nel discorso archeologico contemporaneo grazie.
Complimenti alla professoressa Francesca Buscemi per questo lungo excursus e soprattutto per aver fatto cogliere quello che è stato il passaggio dal disegno ornato al disegno invece più strettamente geometrico e attendibile e per aver messo in rilievo il valore e l' importanza della scuola tedesca d' accordo e Cucchi Stein nel Gruber chi di noi non ha usato questi manuali fondamentale giustamente ha detto in conclusione che spesso ecco queste nuove forme di digitalizzazione ci fanno perdere il contatto con una realtà da cui l' archeologo te mai staccarsi che poi il rilievo che la documentazione grafica sul campo che per l' archeologo è fondamentale forse invece per chi si approccia all' archeologia ma come e co esterna appassionato forse il mondo del digitale e più affascinante ma per noi non potrà mai essere messo da parte quel mondo fondamentale quella realtà che invece il rilevamento grafico che è la testimonianza della documentazione che si coglie nell' immediato e che resta anche per le nostre pubblicazioni a futura memoria la parola ora invece al professore in me del disarmo dell' Università di Catania.
Che tratterà il tema lettere sparse la corrispondenza dell' attività scientifica della sentinella vigile carta nel carteggio con Paolo Orsi prego professore.
Questo.
Buonasera con immenso piacere che partecipa oggi a questa giornata studio su Rosarno carta sostanzialmente per due motivi sia per la giusta importanza che viene finalmente tributata un nostro concittadino nella sua città natale ad un figlio di Melilli già comunque celebre è noto in vita sia per l' orgoglio di essere qui in veste di rappresentante e vice presidente di un' associazione Italia Nostra che in meno di due anni dalla sua fondazione ha fatto parlare e far parlare di tutta Italia sia a livello regionale che nazionale per le iniziative altamente lodevoli che sono state organizzate e che via via si vanno programmando e per questo motivo non posso non ringraziare tutti i membri dell' associazione che a vario titolo partecipano all' attività e il Comitato direttivo la professoressa Tranchina il dottor Alberto limoni la dottoressa Saraceno la dottoressa Bongiovanni la signora Santapaola e l' amico Toni Fazio.
Colgo l' occasione per ringraziare l' Amministrazione comunale perché fin dall' inizio si è resa disponibile a patrocinare questa iniziativa e la Sovrintendenza di Siracusa per la fondamentale collaborazione assicurata che non posso non esprimere tutta la mia gratitudine ai relatori presenti alla famiglia ed era di carta e alla cittadinanza partecipe ma veniamo a Roserio carta C.R. ecco come quasi sempre al solito firmare i suoi lavori Rosario carta i giovanissimi probabilmente leggendo questo acronimo di certo penserebbero ad un recente mito del football europeo in particolar modo portoghese tornato alla ribalta in questi ultimi giorni senza considerare che un altro grande quasi leggendario personaggio il Nestore del disegno archeologico dell' Italia meridionale portava queste stesse iniziali appunto Rosario carta che siglava i suoi disegni con le proprie iniziali talvolta con soluzioni grafiche anche originali Rosario carta fa senz' altro parte di quei personaggi certo determinanti del cosiddetto periodo eroico dell' archeologia siciliana e verosimilmente non soltanto di quelle Solana di quella fase cioè che il compianto professor Vincenzo la Rosa era solito definire durante le lunghe conversazioni sui rapporti tra Rizzo e Orsi Lepus dei PATI della disciplina oppure l' età dei padri fondatori della scienza archeologica quando cioè con assoluta scarsezza di mezzi si riusciva a compiere talvolta delle imprese a dir poco epiche in una lettera del 14 febbraio del mille 913 tra quelle prese in considerazione carta così scrive Orsi.
I monti attorno a me sono tutti bianchi di neve ieri allo scavo si passa una brutta giornata le mie mani erano addirittura ghiacciate col maneggiare quella valanga di cocci mentre in una del 26 giugno del mille 917 così carta scriveva Orsi qui fanno giornate con raffiche di nuovo violentissime che mi danno molto fastidio a disegnare.
Gradisca i miei più sentiti ossequi sempre suo devotissimo carta gradisca i miei rispettosi ossequi e mi creda con ogni stima suo devotissimo carta Gradisca insieme a tutti gli impiegati i più rispettosi ossequi suo devotissimo carta con ogni stima mi creda sempre suo devotissimo con convenevoli cordiali simile a questi comunque sempre dal tono differente si chiudono gran parte delle lettere di Rosario carta Orsi oltre a quelle indirizzate a Rizzo a Biagio Pace a Mauceri a libertini e ad altri eminenti studiosi del mondo antico sia italiani che stranieri della prima metà del Novecento specialisti soprattutto della preistoria el e del periodo greco classico da ultimo anche Giuseppe Cultrera e Luigi Bernabò Brea il quale così scrive in occasione della stesura sulla monografia di Acri.
Avevo la grande fortuna di avere tra i miei collaboratori il professor carta disegnatore famoso che era stato per molti anni il più valido e fedele collaboratore di Paolo Orsi e gli allora siamo nel 43 eseguì quella splendida serie di rilievi e di disegni delle antichità di Acri del teatro e soprattutto dei Santoni che costituiscono il maggior pregio della monografia su acri a suo occhio attento ed esperto nulla sfuggiva.
Le formule epistolari di cui sopra accompagnate da altri congedi similari in ogni modo sempre rispettosi ricorrono talvolta unitamente ai saluti della moglie Giuseppina Miano degli eredi e degli operai impegnati nelle trincee di scavo e dell' altro restauratore nonché stretto collaboratore di orsi Giuseppe D' Amico solo successivamente anche di Sebastiano Agati persona di assoluta fiducia dell' Orsi impostazione definito pura gloria della scienza nostra a carta a buon diritto considerato il Nestore dell' allora sovrintendenza di Siracusa erano affidate per la perfetta sintonia sia confidenziale scientifica instauratosi tra i due intere campagne di scavo e parimenti l' organizzazione sia logistica che retributivo degli operai chiara testimonianza di questa reciproca comunanza di intenti e di interessi sono molti dei passi in tal senso esplicativi presenti nelle lettere prese attualmente in esame indirizzate sempre a d' Orsi al quale carta si rivolge senza eccezioni con espressione consuetudinarie del tipo illustrissimo signor direttore in una missiva del 22 febbraio del mille 913 in materiale recuperato nei giorni precedenti in occasione di una campagna archeologica nel contratto di Rosarno il materiale è definito non a caso il prodotto dei nostri scali e nella stessa missiva si accenna anche alla prospettiva dei nostri lavori nell' ambito lavorativo non mancavano comunque delle frizioni come ad esempio gli ammonimenti a carta per presunte mancanze di informazioni pretese da Ossi durante i periodi di assenza da Siracusa o dell' uno o dell' altro così il 24 agosto del mille 919 illustrissimo signor direttore con le sue continue lettere di rimprovero mi sento proprio avvilito gli ho scritto il 12 il 16 il 19 e non so come gli utenti non abbia ricevuto la mia seconda lettera come le ho scritto nella precedente in museo nulla di nuovo di lettere ufficiali che implicano degli impegni niente nel gruppo di missive considerate in questa sede non sono ovviamente assenti nemmeno allusioni e riferimenti a specifiche evidenziamo monumentali e parimenti a classi di materiali in entrambi i casi o risultante da escavazioni o dal restauro a Orsi il 16 febbraio del 19 Carta avrebbe scritto gli scavi della piccola catacomba iniziati prima della partenza della signoria vostra sono finiti ieri sono stati un po' laboriosi a causa che le tombe in gran parte si son trovati e piene di ossa.
Si sono trovate anche come le scrissi parecchie centinaia di lucerne che ho appena esaminato ho assistito diligentemente lo scavo e ho fatto il rilievo con tutti i particolari.
Circa la corrispondenza in entrata indirizzata Orsi il 24 agosto del 19 così scrive carta la posta che circa ogni due giorni le spedisco è sempre da me accuratamente controllata quando la signoria vostra non trova mio rapporto deve supporre che qualche giorno di indugio è causato dal non trovare un motivo speciale per inviargliela si ricordi che io sono sempre la sentinella vigile e l' introduzione giovanissimo nella pubblica amministrazione della sentinella vigile carta si deve alla segnalazione a Orsi i Giulio Emanuele Rizzo a quelli di carta questa sala Rizzo infatti concittadino di carta negli anni finali del diciannovesimo secolo aveva avvolto la sua attenzione ad alcune terrecotte allora possedute dai maggiorenti melillesi schermi Davide soprattutto e aveva chiesto il giovanissimo disegnatore del quale già conosceva l' abilità del tocco di matita di rappresentare in scala i reperti più significativi anche per sua esercitazione pratica.
In seguito alla conoscenza nel sito di Megara Iblea e allo stretto rapporto di amicizia di cui tanto si è scritto tra orsi e Rizzo il giovane roveretani avrebbe lamentato la man la man la carenza in Sovrintendenza di personale specializzato per l' adempimento delle diverse mansioni di cui la nascente struttura pubblica necessitava tra cui anche un disegnatore per l' attività di rilievo sia delle evidenze monumentali sia dei reperti che venivano portati alla luce durante le esplorazioni sul terreno infatti era lo stesso ossia ad assolvere all' incombenza del grafici con competenza con conseguente rallentamento sia degli scavi che dello studio Rizzo allora avrebbe segnalato il giovane Rosario carta alla Micossi.
Dopo un periodo di prova e contratti a breve termine periodo che gli disegnatore avrebbe definito Via Crucis in un suo memoriale conservato nell' archivio della Sovrintendenza di Siracusa carta sarebbe stato assunto nella scienza nella nascente struttura siracusana a titolo definitivo proprio su volere e su indicazione di orsi ed elevato al grado di Real soprastante scavi e monumenti della Sovrintendenza di Siracusa sostanzialmente nella gerarchia del personale stanziate in piazza Duomo secondo soltanto allo stesso Orsi così carta scrive nel suo memoriale espletare la mia attività ai fini dell' istituto con Nero fervore giovanile trovai il museo che faceva pietà giacché mancavano tutti i rami tecnici d' Italia io dovetti impiantare oltre che il disegno l' officina del restauro e quella fotografica con pochissimi mezzi come allora si disponeva e in breve tempo si arrivò in questi due rami alla quasi perfezione i rapporti tra i due staccate Orsi sarebbero divenuti sempre più saldi cordiali reciprocamente rispettosi oltre che duraturi nel tempo il nome di Carta si sarebbe quindi indissolubilmente legato a quello di orsi nell' aver svelato e mirabilmente illustrato tutto ciò che prima era ignoto poco conosciuto e di conseguenza gli studi sugli importanti centri sia indigeni alcuni dei quali di minuti e poi emblematici tanto da dare come è noto anche il nome alla relativa facies culturale si è greci sia di epoca romana e della bassa e dell' altezza di mezzo si è inciso in Sicilia e in Calabria.
Da Taxibus a Pantalica e polizze bello da Melilli a Cassibile da metterebbe a Lentini da catena a Naxos a Gela e a Messina da Kamarina ai loro teatri da libri a Pantelleria da agire a Paternò e ad Adrano da Centuripe a Mineo da Caltagirone Militello da Caulonia a Locri Epizefiri a Crotone Capo Colonna e Rosarno talvolta anche con la collaborazione del disegnatore ricca ma soprattutto a Siracusa con le indagini della Necropoli del Fusco dell' impegno con lo scavo attorno al tempio di Atena e alcuni di seppellimento dei monumentali cimiteri cristiani sia della città che dell' immediato suburbio i suoi disegni sarebbero stati quindi ospitati come corredo iconografico dei saggi di ossi oltre che degli altri celebri studiosi del mondo antico a cui si è accennato si è monografie alcune dalla magnifica grafica e editoriale che in sede specialistiche di argomento archeologico come Notizie degli Scavi monumenti antichi dei Lincei e il bollettino.
Dialettologia italiana solo per citarne alcune carta e Ossi due veri di oscuri della dell' archeologia ufficiale di primo Novecento.
Il nome di Carta è altresì noto e caro a Melilli perché tra il 46 e 47 avrebbe diretto il delicato lavoro di restauro della statua patronale di San Sebastiano allora ridotta in frantumi in seguito all' attentato dinamitardo organizzato per rubare il tesoro del santo alla notizia dell' avvenuta attentato dello stato deplorevole del simulacro la decisione dell' allora vescovo di Siracusa monsignor Ettore branzini fu tanto repentina quanto terribile i frammenti della statua devono essere inceneriti durante un particolare rito ma alta si levò la voce del clero locale dell' epoca e soprattutto del parroco pro-tempore Salvatore Fiorilla è chiaro se lo carta si rivolse esortandolo ad occuparsi del restauro in prima persona.
Carta accettò e il risultato fu formidabile fu inoltre proprio in quell' occasione che si apprese che la statua del santo non era una qualsiasi scultura ma in realtà un reliquario in cartone vuole veneziano possedeva quindi veri carattere di singolarità ed è anche per questa unicità e tutto il rito cristiano e popolare a tratti anche folkloristico è stato di recente il 4 maggio passato proposto per la candidatura alla lista del patrimonio mondiale dell' umanità se carta insieme all' altro infaticabile amico e collaboratore ed amico e al professor razza Nocera non avesse assicurato la sua professionalità al clero dell' epoca e non si fosse occupato personalmente amiche della difficilissima di composizione dei frantumi della statua chissà come sarebbe cambiata la moderna storia non soltanto di questo centro abitato ma di tutte le città maggiori e minori degli ebrei che annualmente raggiungono Melilli per votarsi al Santo un omaggio a carta nella sua terra natia era assolutamente opportuno e doveroso soprattutto nel mese di maggio mese della sua nascita oltre che mese dedicata alla Santissima Maria e al patrono degli ebrei nel 36 quale gratificazione per gli indiscussi meriti e per la lunghissima operosità in campo dell' archeologia militante sarebbe stato nominato anche socio corrispondente dell' Istituto archeologico germanico un attimo.
Impossibile sarebbe in questa sede anche solo tentare di trattare esaurientemente l' attività di carta la semplicità di esecuzione che lo contraddistingueva suoi sono relativi.
Rilievi cronografi di evidenze monumentali piante e sezioni di tempi di gruppi di sepolture di Poggi cristiani planimetrie e profili di agglomerati delle forme se proprietari più disperate schizzi dimostrativi di raggruppamenti di sepolti anche con scheletri e ancora frammenti architettonici sia strutturali che decorativi frontoni grondaie cornicioni interi brani murari tegole a risalto e ante fisse panoramiche di intere aree e impressionante ancora oggi quelle di Pantalica Kamarina Caltagirone Gela Caulonia Nocera e della stessa Siracusa ma ancora urne e sarcofagi o su arrivavi iscrizioni e di Colette anche di tipo ionico festeggiate corniciaio con trabeazione con volta arcuata tabelle varie contenenti o meno epitaffi decorazioni lastrine di vario materiale soprattutto in metallo in avorio vari i vasi di dimensioni e di forma a cilindro a bicchiere a Bossi e al suo aereo a ovo acuminato anche plastici configurata protocolli animale disegnata a gruppi o singolarmente catene a colonnetta palla bacini di tutte le dimensioni oltre a quelli caratteristici su alto piede a tromba anfore conferisco i piatti vassoi Holly fiaschi fraschette anche a Pera Boccali lei Tito e dalle diverse forme da quelle globulare quella ribadita da quella costola da quella cuoriforme da quella fraschetta quella corpo conico e tronco conico crateri Stam zuppiere esemplare di Olpe le canne peli che dei nostri bicchieri a suoi fratelli e padelle figure di vari animali fantastici e irreali leoni cavalli Scivetti cigni uccelli pantere figure di aste grottesche maschere lucerne specchi pezzi di oreficeria lance scatole insomma questo ero Saro carta e noi in occasione di questo anniversario della nascita si impone l' onore e l' onere di 6 Barnet degnamente ricordo e la sua ponderosa eredità grazie.
Complimenti professore per questo quadro tracciato di uno dei due dioscuri dell' archeologia così come ha avuto modo di definirlo Rosario carta e Paolo Orsi che il secolo il Novecento è stato segnato da tanti di oscuri ecco due dei quali erano Dino del bestiame e Piero Orlandini che si avvicendarono e mi sembra molto importante le considerazioni che ha fatto anche integrandole con le note biografiche di questo grande personaggio di cui oggi onoriamo la memoria io volevo fare una proposta che fa ci fermiamo un attimo per un caffè poiché chiudiamo la sessione con gli archeologi e poi passiamo invece agli architetti e agli ingegneri che seguiranno con le prossime relazioni siete d' accordo o una delle prime volte in cui mi dicono tutti sì.
Sì.
Brevemente prima della chiusura dei lavori volevo ringraziare Giuseppe me perché come Rosario carta è un melillese non è stato detto quindi un applauso speciale G7 solo per questo.
Io devo lasciare devo abbandonare i lavori per motivi di lavoro perché vi aspettano dei clienti allo studio e volevo ancora ringraziare tutte le associazioni e soprattutto la sovrintendenza grazie mille a presto.
C' ho io perché è venuta la vicepresidente di Italia Nostra regionale a trovarci la dottoressa G. sarà lì a registrare e a lei non vorrà parlare ma almeno un applauso se lo merita.
Riprendiamo i lavori.
Ah aspetta però se non accendi consistente del monitoraggio.
Pensavo di avere una voce tonante allora intanto riprendiamo i lavori dando la parola al professore Maurizio Spina che poi in fondo in fondo io non l' avevo detto mi aspettavo questo momento dietro tutta questa organizzazione dietro tutta la realizzazione degli apparati grafici c'è una persona ossia Maurizio spine a cui va il mio sentito ringraziamento e allora la parola a Maurizio spina del bunker Dipartimento Ingegneria civile e Architettura dell' Università degli Studi di Catania che affronterà il problema della lettura la rappresentazione dell' archeologia.
Io ti ringrazio perché mi ha già sottratto la prima parte dell' intervento perché siccome la prima parte dell' intervento era dedicata a te all' organizzazione e tu hai detto che io ne faccio parte la devo cassare immediatamente perché sarebbe autoreferenzialità invece io invece lo farò comunque la farò perché devo prima di tutto rilevare una regia straordinaria in questa giornata.
Di proposito proietto l' invito e di proposito proietto il la sequenza delle riflessioni perché credo che sia un esempio di consequenzialità straordinaria.
Nel senso che dalla professoressa Tranchina fino alla professoressa bambini hanno ideato una giornata di studi che dal profilo di una figura assolutamente rilevante arriva a parere mio ma a parere mio agli effetti dell' archeologia sul contemporaneo che poi è quello che ci interessa maggiormente nella mia disciplina.
Muratori diceva che la storia deve essere operante.
Storia parlante vuol dire che dobbiamo guardare alle cose non solamente per lì rilevarne il carattere etico ed estetico ma per produrne una trasformazione.
Guardare all' archeologia significa guardare alla contemporaneità lo rilevava la la professoressa Francesca Buscemi e concordo assolutamente.
Il nostro fine è quello di guardare le cose così come faceva Rosario carta per prefigurare uno scenario possibile non è uno sfilo infine statico ma un fine dinamico ed è un fine dinamico in particolare per la città per il territorio Rosario carta ho imparato ad amarlo grazie alla professoressa bambini che mi ha fatto rilevare la nettezza del tratto.
La capacità del tratto e la capacità di rappresentare oltre l' obiettivo in realtà se ci fate caso alcune rappresentazioni hanno un qualcosa di anima che restituisce emozioni e sensazioni che altrimenti non sarebbero possibili io credo che il tema che mi compete trattare è quello della contaminazione tra archeologia e pianificazione e Rosario carta parer mio dà un grande contributo perché sono attento siamo attenti a tutti quelli che sono i disegni rilievi del particolare ma siamo attenti anche ai due.
Teatri mi ricordava la professoressa che sono stati rilevati dalla da carta.
E questi teatri sono degli spaccati di città sono delle visioni di territorio che è quello che maggiormente ci interessa vedere in in questa slide ho voluto mettere assieme alcuni volumi secondo me interessantissimi perché trasversali alla disciplina dell' archeologia.
Daniela poli per esempio nel volume attraversare le immagini del territorio un percorso tra geografia e pianificazione tratta proprio di archeologia.
E tratta proprio di archeologia dal punto di vista di una pianifica attrice urbana e territoriale e questo è un volume del 2 mila 1 richiamo Daniela poli perché nell' ambito della nostra disciplina assume un ruolo particolare Daniela Poli è quella che in sintesi disse che per leggere la città e il territorio abbiamo due possibilità una modalità documentale.
Ed una modalità narrativa.
La modalità documentale è quella che si nutre di fatti oggettivi di te di testi scientifici la modalità narrativa è quella che ci proviene dal disegnatore fino al letterato fino al racconto di una persona che ha vissuto il territorio pensate cosa sarebbe la Sicilia se non fosse corredata dai racconti di Sciascia se non fosse corredata da quegli spaccati.
Che alcune letterature alcune suggestioni ci danno.
Daniela Polizzi questa questa persona questo profilo che ci dice che la modalità narrativa è altrettanto importante quanto quella documentale pensate che prima nel campo scientifico si riteneva che solamente ciò che è dimostrabile solamente ciò che tecnicamente scientificamente probabile è interessante questo apre uno scenario straordinario nuovo e uno scenario dove si incrocia Rosario carta ma dove si incrociano tutti quegli archeologi.
Che in realtà uniscono al tema documentale anche quello narrativo.
Perché unisco queste pubblicazioni perché Patrizia basso dell' Università di Verona scrive un altro volume interessantissimo Pianificazione territoriale urbanistica e archeologia una sintesi possibile.
Io ho iniziato a riflettere assieme alla professoressa bambini diversi anni fa tanti anni fa e quando parlavamo di commistione tra archeologia e pianificazione adesso lo possiamo dire con grande spirito ancora questa questa Commissione non era così chiara delineata oggi per noi che ci occupiamo dei diversi temi e evidente l' archeologia non può fare a meno della pianificazione in un sistema circolare la pianificazione non può fare a meno dell' archeologia.
Pensate che mi è stato chiesto come Dipartimento di partecipare a un Piano Regolatore Generale e io dissi no per due motivi uno perché era un Piano Regolatore che prevedeva il la logica la sistemazione all' interno di un ambito amministrativo e riteniamo che in quel caso almeno si dovesse parlare di sfera metropolitana e due perché non c' era nessuna base archeologica.
Oggi è chiaro che tutti noi sappiamo che per pianificare una città dovremmo arrivare al livello zero.
Per farvi un esempio il livello zero nella città di Catania non è la piazza Stesicoro così come la vediamo noi ma è sono gli scavi che veniamo giù quindi vorremmo arrivare a livello zero per ripartire dal livello zero affinché il livello zero assuma una propria identità è chiaro che il livello zero si sposta a seconda del punto di vista noi architetti ci ci nutriamo di questo sappiamo che dobbiamo nutrirci di questo e a questo proposito volevo richiamarvi la convenzione della Valletta quella che che consolida questo matrimonio TAR tra archeologia e pianificazione.
In realtà nell' articolo 5 della convenzione della Valletta del mille 992 testualmente è scritto cercare di conciliare articolare i bisogni dell' archeologia della pianificazione e facendo in modo che gli archeologi partecipano due punti a tutte le azioni io andrei aggiornerei la Valletta.
Credo che oggi sia impensabile impossibile che un qualsiasi corso di studi di architettura di ingegneria non abbia a monte una preparazione di tipo archeologico mi riferisco a Patrick Djivas Patrick si diceva che il pianificatore l' architetto deve essere un grande coordinatore deve essere non un tuttologo ma qualcuno che capisce il linguaggio delle altre discipline.
Vi faccio un esempio chi si occupa di pianificazione di Piano Regolatore a un certo punto deve entrare in sintesi con l' agronomo con letterato col filosofo con l' archeologo non deve diventare un archeologo ma deve capire il linguaggio dell' archeologo allora credo che oggi dobbiamo aggiornare i nostri piani di studi dobbiamo aggiornare la nostra riflessione sulla formazione e creare una base comune trasversale che sia quella dell' archeologia ma credo ancora di più.
Che oggi le scuole materne e gli asili nidi vadano pensati nei luoghi dell' archeologia.
Perché se è vero che se faccio il piano regolatore di Pozzallo metto l' asilo nido la scuola materna all' interno del porto per esempio perché la materia prima perché la centralità economica culturale di quel luogo risiede lì e quindi forzo impegno le nuove menti ad occuparsi della conoscenza e quindi della trasformazione è vero che noi dobbiamo mettere le nostre.
Ruoli le nostre scuole di formazione e dove risiede l' archeologia che poi come voi sapete risiede ovunque nel nostro territorio ma dove l' archeologia è visibile e tangibile per assegnargli un ruolo che sia finalmente attivo.
E l' ammenda che faccio alla mia disciplina e la seguente.
Facciamo dei piani regolatori facciamo dei piani urbanistici e raramente ci nutriamo di una base archeologica lo dichiariamo in tutte le relazioni se voi vedete in tutte le relazioni ai piani regolatori trovate vista la parte archeologica non è vero nulla.
Dichiariamolo apertamente se questo fosse vero Catania per esempio avrebbe un altro volto.
Se questo fosse vero Melilli avrebbe un' altra volta se questo fosse vero la Sicilia avrebbe un' altra volta che il volto non della memoria statica ma della memoria dinamica della memoria che crea luogo che crea opportunità che crea economia.
Perché noi sappiamo perfettamente che l' archeologia crea economia io desidero dirvi qualcosa che riguarda.
Questa contaminazione che Rosalba mi ha mi ha trasferito io ho avuto modo qualche volta di leggere parte del curriculum di Rosalba vorrei che non ci fosse per dirvi questa cosa io credo che sia veramente il curriculum di maggior spessore che abbia mai letto nella mia vita per un archeologo non è di valenza regionale non è di valenza nazionale non è di valenza europea e un curriculum di valenza internazionale dico questo perché.
Credo che queste figure queste professionalità debbono essere veramente riconsiderate e dandogli centralità nella trasformazione delle città non Rosalba Panvini in quanto Rosalba assolutamente in quanto lo sa bambini studiosa assolutamente in quanto Rosalba bambini portatrice.
Di una vena archeologica reale per la trasformazione della città e a questo proposito nel frattempo vi faccio scorrere delle immagini che accompagnano lo studi studi che voi archeologi conoscete benissimo ma che noi pianificatori abbiamo dovuto con con conoscere per capire qual era il futuro possibile prefigurabile e a questo proposito vorrei fare una riflessione su questi volumi guardate che per l' archeologo l' archeologia preventiva.
L' archeologia che si nutre di strumenti per la identificazione per voi è assolutamente immediata ma per un urbanista l' archeologia preventiva e una sezione con la quale ci si deve confrontare realmente in maniera innovativa.
Oggi sappiamo perfettamente che prima di pensare a una sovrapposizione di carattere urbanistico dobbiamo confrontarci con quella che è la segnalazione il rilevamento di tutto ciò che ci sta di antico e di memoria io sono convinto sto lanciando in questi giorni partecipo a un workshop che organizziamo da sette anni e che va avanti ma nessun lanciando un altro per settembre con l' Ordine degli Architetti della provincia di Catania che riguarda la sottrazione.
Il tema che abbiamo assegnato è la sottrazione perché abbiamo sempre pensato noi urbanisti in particolare noi pianificatori in particolare che ci fosse un territorio al quale dovevamo sovrapporre delle cose questo è un tempo finito questo è un tempo dove la sottrazione ha un ruolo determinante.
Provate a pensare oggi una una giovanissima archeologa Maria Teresa il cognome non lo ricordo purtroppo perfetto mi mi faceva vedere affacciandoci dalla finestra cosa c' era sotto me lo faceva vedere con i suoi occhi di archeologa e vi rendete conto che c'è un mondo.
Che sovrasta che si sovrappone che incombe e che non è stato capace di sottrarre qualcosa parlo delle ciminiere che stanno su Megara no era questo uno degli argomenti che affronteranno allora dico che oggi l' architettura all' ingegneria la pianificazione deve muoversi nella direzione della sottrazione dell' attenzione sottrazione non è qualcosa in meno è qualcosa in più in termini archeologici l' azzurra la sottrazione impone espone una qualità nuova del nostro territorio.
Io credo che bisogna muoversi in questa direzione credo che muovendosi in questa direzione bisogna affrontare alcuni passaggi a piccoli passi e questo è il volume il volume che raccoglie l' archeologia l' archeologia predittiva e preventiva nell' esperienza cenare cesenate in realtà raccoglie cosa una lenta evoluzione.
Se volete della trasformazione urbanistica attraverso una lente di ingrandimento su tutto ciò che è archeologico.
Cioè le città dovrebbero riguadagnare la loro vera identità che spesso hanno perso lo ce ne si accorge quando ci si affaccia di qua ma ci si accorge in qualsiasi città e città d' Italia.
E in questo processo di trasformazione sottraendo credo che ci sono diverse ARPU opportunità per andare invece ad innestare nuove economie faccio un esempio il 60 il 70 per cento del patrimonio edilizio delle nostre città dovete sapere che è desueto il cemento armato ha una sua vita che varia alcuni dicono tra trenta cinquant' anni quindi è una vita che già assolto già e dieci vent' anni oltre trent' anni oltre ce ne accorgiamo dai cornicioni che cadono ce ne accorgiamo dei ferri che escono ce ne accorgiamo da altri.
L' impiantistica di oggi è un' impiantistica che deve essere rivista in questi manufatti che hanno questa età cosa vuol dire che attraverso la visione di ciò che sono i sedimenti archeologici è la rivisitazione delle nostre città abbiamo un' economia un' economia immensa che può riguardare la nuova edilizia stavolta sposata col tema dell' archeologia una edilizia che diventi quasi di servizio al tema archeologico dico questo perché si parla tanto di rischio sismico e si parla tanto di di valore del territorio.
Questo volume che trovo interessantissimo il valore di un territorio raccoglie e degli interventi che vanno dalla scala della lettura geologica fino agli insediamenti urbani in ambito archeologico io credo che questa sia un altro taglio di lettura interessantissimo che riguarda la mitigazione del rischio delle nostre città che può e deve esser fatto parallelamente alla esportazione delle opere sommerse dell' archeologia nei nostri territori.
Ancora dico che e ritengo che sia da segnalare che tutto ciò che voi chiamate giustamente modelli predittivi e che sono funzione della pianificazione della tendenza della tutela e della ricerca devono devono trovare una consistenza nella sovrapposizione dei depositi archeologici.
Adesso non è una sfida tutta rivolta all' archeologia e una sfida alla città contemporanea la città contemporanea in un sistema circolare deve ritornare a riguardare il suo passato per ritrovare la propria identità fateci caso è come se ognuna delle nostre città fosse una persona che si è vestita di abiti che hanno seguito il tempo ma che non sono riusciti a cambiare la sua identità la sua natura la sua essenza adesso deve riappropriarsi della sua assenza per vestire gli abiti si della contemporaneità ma in assonanza con quella che se la sua struttura storica e mi fermo qui.
Immeritate parole che mi ha rivolto e così comprendete perché c'è questo grande legame con Maurizio spina in quanto tra che orologi architetti ci sembra un divario vero Francesca io dico sempre che un livello 0 che ci separa lui invece ha unito queste due espressioni anche di conoscenza del territorio recuperando la memoria e archeologica nei territori che è una cosa molto importante e significativa e quindi si recupera anche il rapporto tra architetti archeologi e questo mi dà lo spunto caro Maurizio per pensare a un incontro scientifico son sicura che Francesca raccoglierà subito il messaggio tra archeologia e pianificazione urbana che potrebbe essere il tema di un prossimo convegno che ora ci metteremo.
A organizzare grazie Maurizio di questa grande illuminata visione dell' archeologia e del suo della sua importanza nella pianificazione territoriale e allora la parola al professore Giacinto Taibi di per e del Dipartimento di Ingegneria Civile Architettura dell' Università degli Studi di Catania che parlerà di ipogei tra Dharma e Karma.
Acceso lo deve solo avvicinare.
Sì.
Ora ora si sente.
Allora come è mia consuetudine intanto il ringraziamento a tutti voi che mi avete voluto qui.
Per esprimere un mio parere una mia un mio concetto ma.
Esiste una una logica interiore e che mi porta a far scorrere delle immagini che sono tratte da una tesi di laurea dell' architetto Cusmano che è di fronte a me vicino a Maurizio Spina al professor spine.
È una tesi di laurea in cui è stato relatore le è stata bravissima a capitato tutto perfettamente ha tradotto in fatti quello che io oggi dirò per quanto riguarda i ipogei.
Com' è naturale nella mia del mio modo di essere dopo avere tracciato una linea logica per poter esporre alcune concettualità poi li ho soddisfatte tutte e le ho rifatte secondo un altro criterio e poi ancora secondo un altro criterio ancora.
Stamattina arrivando qui e sentendo parlare illustri relatori.
Ho preso qualche appunto sulle sui concetti che riguardano Rosario carta la proprio la Sovrintendente professoressa bambini e credo che abbia detto che Rosario carta e un grande personaggio che ha raccontato l' esperienza di molti di tanti archeologi abilissima mano documentarista attento.
La professoressa Tranchina ha detto lo ha così definito una figura di valenza culturale notevole.
La bellezza e la qualità degli album di disegni.
E poi ancora in carta si apprezza la meraviglia della mano.
Il professor e il Rametta.
Addetto i lavori di carta sono una preziosa testimonianza per i tempi in cui sono stati realizzati Rosario carta e una risorsa per i nostri giorni.
Poi siamo andati giù e abbiamo visto la mostra girando intorno ai pannelli io ho cominciato a fare una mia riflessione.
Io ho detto altissima qualità dentro si legge la cultura la passione.
L' impegno la volontà la precisione la dedizione la puntualità la Versalis la versatilità vicino e me era la professoressa Pandini ci siamo guardati negli occhi e vi ho detto ma che fondamentalmente l' amore si ricorda che l' amore cioè l' amore per come lui fa certe cose.
Il modo in cui si approccia e si avvicina.
Queste cose io le stavo ordinando durante la colazione che è stata offerta noialtri giù nella terrazza all' aperto.
E mentre facevo questi appunti e passato padre Angelo che ha benedetto oggi i lavori del dell' inaugurazione della mostra e mi dice ti dico.
In tedesco va room ed io io non conosco il tedesco.
E lui mi dice perché fai questo perché sta iscrivendo questo.
E io rispondo in una certa maniera.
E lui risponde scrivilo e io l' ho scritto io ora ve lo dico.
Perché quindi quello che ho scritto che ho detto poco fa l' ho scritto perché da una qualità così evidente espressa da un grande come Rosario carta non può che nascere.
La forza e l' energia per risorgere e per migliorarci allora questa mostra secondo me è una forza interiore che ci rigenera ci riqualifica ci fa diventare molto meglio di quello che siamo perché ci dà la speranza di cambiare ancora e sempre in meglio ma c'è ancora un' altra cosa quando quando mi fu detto dammi un titolo per un evento culturale a Melilli.
Lì per lì io di prima Quito dissi ipogei tra d' arme Karma in verità il mio cuore non voleva dare questo ne voleva dare un altro e ve lo dico fra lei e memorie su pietra ipogei tra d' arma e Karma.
Poi quando leggo la locandina mi accorgo che c'è memorie su carta.
Allora faccio una riflessione.
Dico ma è sbagliato il mio concetto oppure è giusto e lì mi accorgo che c'è una sintonia di amorosi sensi cioè mentre io parlo di bugie e quindi le memorie su pietra.
E l' ipogeo che ha una sua anima.
E quindi come l' essere umano si muove tra Dharma e Karma.
Anche la memoria su carta su Rosario carta che di di di così alto livello va scritta su pietra allora c'è un' analogia e la memoria su carta su pietra in quanto vi è inciso nella pietra perché deve essere indelebile nel tempo e la mia memoria su pietra che non è la mia me il discorso che l' ipogeo.
È una memoria del passato e quindi noi stiamo scrivendo su pietra il rapporto fra Dharma e Karma.
Ora l' essere umano a questa sua possibilità proprio perché non è Dio onnipotente che sa tutto e vede tutto a questa possibilità di stabilire di decidere di vivere la sua vita il suo futuro in funzione di una legge che sta a monte un complesso di leggi una serie di ragionamenti che fanno sì che l' uomo decide automa autonomamente se andare a destra a sinistra o se fare una scelta o farne un' altra ebbene questo è il concetto del libero arbitrio per cui ognuno di noi può fare delle scelte giuste o sbagliate.
Noi abbiamo un' anima e ragioniamo in questa maniera e la domanda che pongo a voi questa ma le pietre hanno un' anima permessi le pietre hanno una loro anima.
E l' anima è forte perché l' architettura parla l' anima è forte perché anche la pietra ha un suo passato ha una sua regola una sua legge La Pietra se parlo degli ipogei che sono cave di prestito cave che sono state realizzate per l' estrazione dei materiali da costruzione e che poi hanno vissuto un passato tragico quello degli eventi bellici basta guardare alcune foto che sono esposte si vedono gli occhi sgranati dei bambini che non sanno cosa dire che sperano in un futuro cercano qualcosa non possiamo garantire nulla quello un momento terribile e la pietra ha registrato tutto questo allora se la pietra è così forte da registrare e e quindi parla noi rivolgendoci al Pietra rivolgendoci all' architettura non possiamo non trattarla esattamente non possiamo trattarla differentemente da un essere umano esattamente una architettura una pietra che va vista sotto tutti i punti di vista ovvero e un' architettura poli sensoriale cioè un' architettura che non va solamente vista va onorata io devo odorare devo devo capire qual è l' odore emanato il profumo emanato da quella pietra devo toccare devo capire il rapporto tra me che tocco la pietra e la pietra che ha questa sua consistenza materica quindi devo capire qual è questo tipo di rapporto devo sentire il sapore della pietra devo ascoltare quello che è quella pietra mi può dire vi faccio un esempio banalissimo tempo fa io ero rappresentante per quanto ero referente per quanto riguarda il costo dei ragazzi che dovevano andare devono arrivare ad Architettura dopo i test di ammissione nelle brevi visite che facevamo a Siracusa io dicevo ai ragazzi voi avete un grande vantaggio venendo Siracusa che potete toccare la pietra potete toccare i monumenti potete toccare il tempio di Apollo scendete nei resti della porta urbica potete ripercorrere la via la via la via Dione ex.
La Via Sacra potete andare in piazza Duomo controllate esattamente quello che la la pietra l' architettura di suggerisce vi parla vi dice.
E lì feci fare anche degli esperimenti un po' particolari a un ragazzo che aveva un' ottima macchina fotografica dissi di fare delle istantanee ogni quindici i minuti sulla piazza Duomo a partire dalla mattina alle 6 fino alla notte se voi purtroppo non ho questa documentazione nel vedere questa rappresentazione di come cambia il tempo come cambia la luce come cambia la manifestazione di quell' architettura allora da qui si capirebbe fortemente come quell' architettura sta parlando con noi e ci sta dicendo delle cose molto importanti insieme alla mia collega Rita Valenti facemmo un' altra grande esperienza di vedere Ortigia non come la vediamo tutti noi ma dal mare.
Con una barca abbiamo fatto una serie di fotografie partendo alle 6 di mattina a mezzogiorno alle sei del pomeriggio andando e ritornando una serie di documentazioni molto pregnanti e allora qualcuno potrebbe avere ancora qualche dubbio io dico ma scusate se guardiamo il ponte di Venezia della costituzione di Calatrava potrebbe essere per tutti deleterio per i problemi che sta creando per me invece è un' architettura fantastica di grandissima qualità io a Venezia mi sono coricato sopra il ponte di Calatrava e ancora.
Abbiamo qualche altro dubbio se l' architettura parla guardiamo il museo ebraico Libeskind proviamo a vedere quei tagli inferti dalle dalle finestre che sono degli squarci delle ferite la forma zig-zag di un fulmine.
È un' architettura della memoria lascia dell' Olocausto lastre.
Della continuità riecheggiano ancora si sentono gli echi di un tremendo passato abbiamo qualche dubbio ancora andiamo a vedere il Grande Cretto di Gibellina Burri cosa fa non fa altro che cementare ciò che è stato distrutto tutta la città non esiste più.
I resti di questa città sono stati cementati agglomerati lì sono state trovate delle vie degli assi provate a percorrere quello vedete se quelle pietre cementate non parlano se quelle pietre cementate non dicono il dolore subito e la grande disperazione.
Ma torniamo agli ipogei gli ipogei sono degli elementi materici fortemente materia ci sono rugosi sono simbolo della Fratta Alita del Fratus di ciò che rotto spezzato ripetitivo il grande matematico manda il Broad mise ordine in questa disciplina per lui tutto è rugoso l' uomo e rugoso il pensiero e rugoso anche questo bordo di queste io sto toccando in questo momento che apparentemente può sembrare liscio e rugoso perché basta prendere una lente di ingrandimento e vediamo che non è così liscio ha delle sue naturali e corruzioni l' esempio tipico del del rugoso del frattale l' albero la corteccia e rugosa gli albi i rami sono disordinati le foglie sono ripetitive auto similari se noi guardiamo gli ipogei gli ipogei sono rugosi irregolari disordinati ma quel disordine e il simbolo della vita di una cosa fondamentale che riguarda noi quegli Poggi che state vedendo lì nel nella rappresentazione dell' architetto Cusmano sono gli ipogei di Piazza Duomo e di San Filippo solo ipogei che parlano che ci dicono qualcosa che vogliono rivivere che vogliono.
Buttare via quel passato ma come non ricordo perché troppo doloroso troppo troppo troppo troppo tragico per rinascere sotto una nuova luce una nuova speranza.
Se vogliamo un esempio di ciò perché ho preparato dei gli ipogei che fanno capo al disordine facciamo un esempio di un cimitero dei caduti in guerra vedetelo con attenzione tutte le tombe sono uguali le distanze sono identiche le croci simili tutti gli spazi regolari c'è un ordine che forse dà anche un po' di fastidio quello è il simbolo della morte non è il simbolo della vita laddove c'è la vita c'è il disordine ma allora a questo punto mi viene d' obbligo leggere alcune concettualità espresse da altri perché io posso pensare in questa maniera ma voglio vedere e confrontarmi con altri cosa dicono.
Una prima citazione è questa c'è un archetipo nell' idea di architettura ipogea che li associa l' immagine della caverna intesa come prima forma di architettura spazio delimitato a protezione dell' essere umano e delle sue attività più intime.
Ancora lo spazio ipogeo per questo suo carattere protettivo e anche associato all' ultima dimora terrena dell' uomo allo spazio sepolcrale ed è anche forse proprio in virtù di questa sua peculiare funzione che qualsiasi ambiente sotterraneo e portatore di una dimensione percettiva ed emotiva densa non scevra di risvolti che nel comune sentire possono dare luogo a letture negative mai comunque banali e che possiamo definire sublimi.
Ancora la vita e la morte la luce e l' oscurità sulla contrapposizione di queste coppie antinomiche si giocano due si giocano scusate alcuni significati sono significati emozionali dell' architettura ipogea primo e ultimo rifugio dell' uomo sulla terra ancora sono luoghi caratterizzati da una identità complessa fondati sul contrasto irriducibile fra natura e artificio luoghi primordiali che ci riconducono inevitabilmente all' essenzialità della nostra esistenza sono luoghi fisici fortemente materici di forte impatto emotivo e sensoriale luoghi difficili da vivere per le particolari condizioni micro ambientali ma che proprio per questo obbligano a un diverso sistema relazionale da un punto di vista percettivo sensoriale ancora dell' ultima una trama sotterranea percorsa da uno dei simboli più antiche degli uomini dell' umanità l' acqua acqua che dà il senso del fluire della vita ma in un contesto di forze di valori intimamente connessi e forieri di energie prorompente acqua che pur nella sua chiara trasparenza a un suo colore intrinseco che dà colore al nostro patrimonio di valori e pregnanza del passato ma allora negli ipogei noi leggiamo tutto il passato dei nostri avi leggiamo le loro ansie le loro preoccupazioni i loro dolori le loro sofferenze.
Dobbiamo leggere anche le loro speranze le luci dei loro occhi la loro rinascita il loro futuro e qui sorge una un impetuoso grido quello che voi leggete nella tesi di del architetto Cusmano noi dobbiamo dare vita agli ipogei dobbiamo dare l' aria la luce la vita dobbiamo farli diventare luoghi di vita non di morte se hanno rappresentato per noi un passato tumultuoso noi dobbiamo dare dopo essere.
Forti nell' avere un karma completamente diverso rinascere da quel loro destino iniziale e rinascere pienamente e come rileggiamo li attraverso Christo e Jeanne-Claude quando fanno quando rivestono e trovano delle scenografie particolari rivestendo i monumenti o creando del timo sfere particolari creiamo delle installazioni come ha fatto Cusmano nella sua tesi di laurea per dare vitalità a questi luoghi diamo la luce l' aria.
Proposte in un convegno a capo di togliere le cisterne mettere delle dei degli elementi di cristallo tronco comici che davano la luce portavano a luce dentro gli ipogei e poi ancora misi dentro questi elementi tronco cornici l' albero che simbolo della vita quindi l' albero il verde l' acqua le installazioni i percorsi facciamoli rivivere diventano i luoghi d' arte mettiamo dentro gli artisti di strada quelli che riescono col colore con l' entusiasmo con la capacità con l' inventiva con tutto a dare una vita diamo una vita gli ipogei ho finito.
Trova d' accordo con su sul suo discorso ma soprattutto su due punti.
Intanto le pietre parlano sono muti testimoni del passato ma siamo noi che gli diamo la voce perché se noi a che orologi e poi anche gli architetti non riusciamo a interpretarli e accogliere quello che ci vogliono dire resteranno muti testimoni del passato anche l' uomo se non parla se non si esprime e un mutuo testimoni quelli sono muti testimoni del passato a cui noi diamo la voce e la vita quindi mi trova pienamente d' accordo e l' altro invece la riflessione che fa su piazza Duomo da quando faccio il soprintendente a Siracusa chiaramente arrivo con la macchina mi sposto mi muovo.
Però io colgo ogni volta nella piazza tante differenti colori della pietra e la luce che lo da il Sole secondo me Santa Lucia non poteva scegliere protettrice della luce luogo migliore per nascere sono Siracusa perché questi variati colori si trova un solo Siracusa e Ortigia quindi mi trovo pienamente d' accordo su questo discorso grazie a lei.
Professoressa Valenti anche lei docente del thicker dell' Università degli Studi di Catania che tratterà il tema la rappresentazione per l' archeologia la ricostruzione digitale della materia e della storia.
Buonasera a tutti intanto i miei ringraziamenti per la splendida giornata di cui diciamo è potuto godere solo della seconda metà che già diciamo si è mostrata in tutta la sua intensità di contenuti di temi trattati.
E la piacevole visita che ho condotto alla mostra che diciamo che attesta i disegni di carta mi trovo in difficoltà siamo io chiudo questa sessione di oggi e chiaramente i temi che sono stati trattati sono tutti temi molto forti diciamo che la mia relazione cicala di nuova nel nell' ambito del mondo della tecnologia però nel mondo della tecnologia in un certo senso legato a tutti i temi un po' trattati abbiamo parlato di materia scavata di assenze e di luoghi della memoria di disegni e disegni di carta che possono essere il supporto per le nostre elaborazioni anche anche virtuali strumento in materia di studio ma anche supporto per qualsiasi futura anche analisi anche a livello digitale volevo iniziare il mio.
Il mio racconto chiamiamolo così attraverso le parole di un di.
Scusate Gorg Cruz Pinto e architetto contemporaneo che si confronta chiaramente con la sua progettazione con i luoghi il luogo racconta storie sedimentarie che ne testimoniano i significati originari e le decisioni le vicissitudini che lo hanno trasformato nel corso del tempo scavare entrare nell' inconscio del luogo è rivelare le sue memorie dimenticate i suoi strati archeologici affiorano da profondità mitiche scoprendo le radici storiche della propria ragione di essere l' uso persiste sempre in alcuni aspetti delle cose la rovina e usurai trouvé acquista valori estetici e di uso museografico che oltrepassano il suo proposito originario l' attributo culturale di valore patrimoniale è il valore di antichità potenziato dal tempo dalla rapidità e dalla sedimentazione.
Queste parole esprimono in sintesi il senso dei luoghi stratificati che conservano in maniera esplicita attraverso l' integrazione con il nuovo quindi con la nuova città o in modo introspettivo i tasselli della propria memoria luoghi che dal mio punto di vista ra un rappresentano possono diciamo esprimere e possono essere il luogo di risoluzione delle problematiche relative alla rappresentazione la rappresentazione di un paesaggio intrigato e complesso e in relazione però a precisi scopi obiettivi e them tematismi.
Il contesto di riferimento dei siti archeologici di Siracusa si intreccia secondo secondo una dialettica dinamica e complessa tra archeologia del paesaggio e archeologia urbana e archeologia del manufatto architettonico stratificato il tesoro di di analisi è il risultato di un susseguirsi di esperienze e concatenarsi di elementi che nella storia si sono sovrapposti o.
Tra di loro.
Concatenati a tal proposito si vuole riflettere sulle tipologie di re di relazioni che si stabiliscono tra la e le forme storiche materiche della città e delle sue architetture e il tempo in cui le stesse si consolidano scompaiono e vengono a volte quindi riscoperte diciamo che è come se lo spazio urbano nel suo evolvere sottraesse porzione di città se stesso inglobando le a volte in modo per effettivamente visibile a volte in maniera introspettiva.
La diapositiva che che mostro rappresenta il rilievo urbano quindi del paesaggio urbano di Ortigia in corrispondenza del sito archeologico al tempio di Apollo e della porta urbica diciamo che per noi.
Rilevatori dell' urbano quindi del paesaggio urbano l' archeologia diventa un elemento da cui non po' di di studio di analisi di inserimento un punto di vista della rappresentazione da cui non possiamo chiaramente sottrarci.
Di contro tornando al tema del professore Spina sono proprio gli sventramenti con la sottrazione di materia a ridare la spazialità con nuovi punti di vista dettati dall' assetto dovuto alla contabile alla contemporaneità che ne riscopre il valore.
Quindi occorre nel caso specifico distinguere almeno due tipologie di evidenze fisico architettoniche le prime consolidate e si diventate nella storia percettiva del luogo le seconde riportata alla luce in tempi relativamente recenti e pertanto riscoperta dal paesaggio urbano.
Per queste ultime in considerazione del fatto di essere state dimenticate e o non rifunzionalizzate mi riferisco un po' alla storia del Duomo di Siracusa che nella sua storia ha sempre mantenuto una una funzione invece nel momento in cui i.
Diciamo la la storia ha cancellato e il disegno del paesaggio che ne è venuto fuori diciamo è stato riscoperto semplicemente in tempi in tempi recenti e proprio per queste ultime il disegno del paesaggio scaturisce da un rilievo con le tecnologie e Abbà più avanzate e riannoda la storia ricucendo il passaggio dalla riscoperta al dal dalla rischio della riscoperta della città.
Nella fattispecie l' elaborazione per layer in successione.
In successione per piani orizzontali e per sezioni verticali e le istituzioni e tridimensionali dei dati forniti dalle recenti campagne di rilievo con strumentazione la se scanner 3 D sono in grado di afa di fornire le attuali immagini urbane con un alto potenziale comunicativo.
Sui processi evolutivi della città in particolare le analisi condotte sono finalizzate alla realizzazione di una documentazione digitale 3 D per la virtualizzazione del processo ricostruttivo del patrimonio archeologico l' utilizzo dei sistemi performanti di ultima generazione consente una visualizzazione dei dati del rilievo che agevola nella fase interpretativa nell' archiviazione nel.
Consultazione e soprattutto nella diffusione dei prodotti del rilievo particolare attenzione invece deve essere posta nel momento in cui si vogliono trasmettere e diffondere riferimenti materici non percepibili e dispetti e testimonianza della storia della comunità affinché la condivisione e divulgazione della conoscenza possa essere il vero meccanismo in grado di garantire la tutela e la conservazione.
Nella fattispecie la rappresentazione e comunicazione della realtà invii delle realtà invisibili attraverso simulazione virtuale diventa complessa quando si vuole dare forma e misura a ciò che si configura come un' assenza seppure materialmente esistente questo è il caso e ritorniamo al degli scavi di piazza Duomo in Ortigia in cui non potendosi effettuare un rilievo dello stato di fatto ci si è basati sulla documentazione esistente fornita dai rilievi pubblicati dalle delle campagne di scavo i software di modellazione utilizzati per affrontare una ricostruzione scientifica dei resti del più antico impianto urbano nell' isola hanno l' obiettivo precipuo e unico di rendere visibile e fruibile l' invisibile per restituirlo alla memoria della collettività.
Infatti le contemporanee tecnologie della visualizzazione hanno già da tempo consentito nuove strade per la rappresentazione e divulgazione dei beni archeologici.
Le problematiche diciamo inerenti l' ampia diffusione di prassi ricostruttive di visualizzazioni virtuali ha condotto la comunità scientifica internazionale alla messa a fuoco di criteri rigorosi e intellettualmente precisi sviluppati nella Carta di Londra del 2 mila 9 e specificatamente in ambito archeologico si parla di Virtual archeologi.
Gli esempi proposti che vi esporrò nel rispetto dei principi metodologici della carta di Londra costituisca un prodotto scientificamente rigoroso e soprattutto e qui voglio sottolinearlo un documento valido dal punto di vista visuale.
Nel dettaglio nel caso di resti archeologici visibili.
E quindi rilevabili ma è materialmente quindi sensibili si sono realizzate due forme concettualmente diverse di modellazione scaturenti da una base ma metodologica oggettiva in comune il processo di misura mediante sensori attivi della materia conservata allo stato attuale attraverso un processo di reverse engineering il rilievo con tecnologia laser scanner affiancato dalla tradizionale e metodologie di rilievo diretto permette di poter studiare i siti di interesse di disporre di dati scientificamente esatti per il lavorazioni costruttiva il primo esempio riguarda la cosiddetta piscina romana nella Neapolis in questo caso la ricostruzione digitale esplicita le ipotesi e le ricerche che sono scaturite dalla lettura attenta del rilievo del sito stratigrafico la visualizzazione tridimensionale ha consentito infatti una perfezione maggiore del piccolo tassello urbano come si presentava dall' epoca greca sino all' era moderna aprendo uno scenario interessante di analisi circa la forte connotazione comunque un comunicativa insita nella riproposizione virtuale.
Il secondo esempio riguarda la ricostruzione del tempio di Apollo in Ortigia la documentazione digitale prodotta è una ricostruzione del Tempio però partire dalla modellazione dei dati del rilievo secondo del rilievo secondo sempre nuvola di punti quindi a partire da un rilievo con strumentazione la se scale.
Attraverso quindi la generazione di mesce triangolari e in particolare abbiamo usato il software Magic Wap il livello iniziale quindi il livello iniziale della modellazione si appoggia e prende avvio dalla dal rilievo materico dei resti archeologici.
E quindi successivamente sul a partire dalla base del rilievo è stata proposta la ricostruzione la modellazione dell' assenza quindi del tempio quasi una sorta di restauro virtuale materico chiaramente l' utilizzo di programmi quali cinema 4 D ha reso possibile la sovrapposizione attraverso la trasparenza per far vedere ciò che oggi esiste da ciò che è da ciò che era materia.
Quindi una ricostruzione che fonda le sue radici sull' attuale si sul contesto sulla materia esistendo diciamo che in entrambi i casi la modellazione contribuisce efficacemente alla divulgato dalla divulgazione degli studi condotti creando scenari narrativi utili a suscitare l' interesse anche dai non addetti ai lavori.
Il tema che più mi sta a cuore riguarda lo scavo di piazza Duomo diciamo che è la visualizzazione me state messe in atto si pone come modellazione fedele del sito archeologico sommerso e come restituzione tridimensionale dell' esistente rilevato.
Non propone a volutamente alcune ipotesi ricostruttiva del contesto e ha come obiettivo di fornire una lettura completa della storia di questo luogo infatti il contesto urbano stratificato custodisce i tasselli del proprio passato il più antico in modo introverso frutto però della storia recente della città che ha fatto sì che i ritrovamenti della campagna di scavo degli anni 90 in occasione della necessità di una pavimentazione nuova per la piazza condotta dal sovrintendente allora Giuseppe Vozza siano stati interrati e resi invisibili ritornando ad essere stratificazioni assenti.
Oggi la pavimentazione de de dei grandi lastroni di pietra bianca costruisce la storia sepolta nel sottosuolo la cui presenza è marcata da linee nere di piombo fuso che indico la fondazione dell' OIKOS è è il è il è il tratto di strada greca che si snoda parallelamente al palazzo arcivescovile.
Sottolineo che nel sonno vengono anche indicati una serie di pozzi databile al quarto secolo e di tombe del quinto sesto secolo li sottolineo perché nel nostro lavoro di ricostruzione sono stati diciamo fondamentali.
Va be' la storia di Piazza Duomo la conosciamo tutti si qualifica quindi come spazio unitario dedicato al Sacro già dal a partire dal culto di Artemide e di Atena sino ad oggi dal punto di Santa Lucia luogo in cui la festa si intreccia diciamo col un luogo sacro e un luogo in cui.
Già come si vede dalle stampe antiche era dedicato ad accogliere una grande moltitudine di persone.
Proprio per queste in un' Unione intensa tra la festa e la piazza e la decisione o una volta ultimati i rilievi del degli scavi su quella di restituire alla terra i resti.
Alla fine di questa operazione il paesaggio urbano si configura come un archivio di memorie e non consultabile.
Allora la ricostruzione virtuale dell' assenza è stata condotta a partire dall' apparato documentale pubblicato e qui ritorniamo a carta che i nostri il nostro lavoro di modellazione e quindi di di di modellazione 3 D nasce dalla documentazione dell' allora rilievo effettuato durante i lavori di scavo.
Pertanto l' esigenza primaria di mettere in luce il patrimonio architettonico sommerso attraverso le moderne tecnologie di visualizzazione e si configura come un' operazione di salvaguardia e tutela perché già oggi molti non conoscono la presenza degli scavi già la memoria si è andata persa è andata persa vediamo come abbiamo potuto operare chiaramente la modellazione in questi casi in questo caso non abbiamo potuto effettuare una modellazione e bidimensionale attraverso diciamo i gli usuali software di modellazione a causa del quindi una modellazione di tipo geometrico come per l' architettura a causa del irregolarità chiaramente dello scavo.
Non non era possibile o utilizzare un metodo di reverse ingegneri che perché non è possibile chiaramente effettuare alcun rilievo mediante strumentazione tecnologica e allora si è proceduto attraverso la gestione ed elaborazione delle immagini digitali a nostro a nostra disposizione.
Per cui per la costruzione del modello si è tenuto conto del breve distanza quindi le misure sono state riporre riprese dal dal degli scavi quindi del rilievo degli scavi e attraverso l' utilizzo del rilievo ortofoto grafico dell' area di scavo antistante la Gare la cattedrale si è convertita diciamo l' ortofoto in Jpeg con dei format diciamo sino ad arrivare alla modellazione secondo una superficie Nuragus in ma in base ai valori di toni di grigio dei colori dei file dell' immagine.
La vittima è stata campionata secondo l' altezza quindi specificata corrispondente al reale dislivello tra il piano di calpestio e la quota gli scavi archeologici diciamo che la Mash risultante è stata importata ancora una volta in geometri per ottimizzare infine il modello realizzato è stato esportato come fa il dj conservando la giovedì alla Teksid ad esso associata per essere poi.
Ri lavorato con RAI uno che Eros allora la il lavoro è stato poi completato come il problema era ricostruire il paesaggio urbano sommerso quindi sono state riprodotte le quinte della piazza anche esse ricavate da un rilievo tramite la scala quindi tramite tecnologia digitale.
E diciamo che la modellazione virtuale proposta come unico scopo quello di far riemerge e rendere visibili i ruderi posti appena pochi decimetri sotto la pavimentazione dell' invaso.
Tutto ciò al fine di restituire tutti gli strati del palinsesto complesso di Piazza Duomo dal piano della pavimentazione agli scavi archeologici agli ipogei visitabili che collegano la piazza alla Marina e al porto grande la vera piazza è questa quindi con gli elementi emergenti gli ipogei.
E le e gli scavi invece sommersi.
Chiaramente lo studio vuole tenere distinto il piano della narrazione proposto da quello della documentazione archeologica da cui però trova chiaramente fondamento e pone in primo piano il problema della visualizzazione dei documenti materici non visibili e non visitabili come fatto necessario invece è dovuto alla comunità affinché le testimonianze del passato possono essere fruite divulgate anche in maniera virtuale come replica della realtà sommersa.
In generale posso dire che il ricorso alla modellazione dei dati il rilievo delle archeologico offre l' opportunità della divulgazione confronti di un' utenza non esclusivamente specialistica della conservazione nel tempo della memoria della memoria e dell' identità culturale più antica.
Vediamo se abbiamo no posso.
Come faccio a farlo tornare puntatore semplicemente perché devo che deve rispondermi la manina.
No.
E qui c'è.
Forse.
Prego.
Ok.
Aspetta aspetta.
Qua.
Scusate.
Prego.
Prima era partito ma.
Noi non siamo con le va be' c' era una piccola animazione del l' inserimento del modello all' interno del dello scenario di piazza Duomo.
Usciamo.
Non lo so scusate se abbiamo un attimino.
È collegato collega.
Andiamo qui forse dai colleghi vedo qua.
Vediamo.
La mania.
Niente proprio non lo vuole più.
Va beh non ha importanza va be' comunque una piccola animazione da un dell' inserimento chiaramente del degli scavi all' interno della piazza.
Per concludere nella consapevolezza che la visualizzazione virtuale per quanto espressiva non può sostituirsi dal punto di vista esplicativo e cognitiva al testo che rappresenta essa si pone però come documento aggiuntivo unico in grado di poter consentire la fruizione e la divulgazione della storia del bene sommerso.
Io mi fermo qui soltanto una piccola notazione mi spiace che non è partito il video va be' però dico non l' avete visto forse priva nelle prove perché prima girava e il il tema principale è l' uso della tecnologia che attraverso questa questo questi esempi che ho proposto e cosa emerge emerge che gli stessi strumenti quindi.
Laser scanner gli stessi pro software geometrici RAI uno scherzo eccetera a secondo nel finalità di come noi li vogliamo utilizzare hanno una funzionalità che prescinde dalla semplice immagina che prescinde dalla semplice percezione del visibile e che si fonda soprattutto sulla documentazione scientificamente corrispondente.
Grazie.
Che abbiamo mi sembra un' ottima conclusione anche perché ha posto in chiave moderna i problemi della nuova documentazione archeologica che certo Rosario carta non poteva mai pensare potesse esistere per lui che era un documento che se esisteva il rilievo che per noi tutt' oggi è fondamentale che poi si faccia anche una ricostruzione con i moderni mezzi anche questa per poter far cogliere meglio ciò che l' archeologo ha trovato ha riportato alla luce ma che sa leggere solo lui professore Taibi e dobbiamo però renderlo anche.
Farlo conoscere a tutti gli altri e come con i moderni mezzi evidentemente con questi mezzi che ci permettono anche di ricostituire la tridimensionalità del passato e allora mi pare che oggi questo momento di studio e di approfondimento sia stato fondamentale perché ci ha fatto riflettere sull' importanza della documentazione grafica che rimane sempre presente per tutti gli archeologi non si può trascendere da questo ne prescindere e le ricostruzioni in 3 D che sono altamente validi ma che per l' archeologo costituiscono un valore aggiunto ma non certamente noi pensiamo a poter fare queste ricostruzioni intanto dobbiamo trovare recuperare e poi una cosa molto importante lei ha messo il punto sul fatto delle dei ritrovamenti in piazza Duomo che purtroppo sono stati riseppellimento dalla pavimentazione ora io non voglio giudicare ma tante volte mi son trovata nella stessa ecco da dover affrontare la stessa e le stesse circostanze perché non si accontenta tutti non si possono accontentare certo per noi archeologi sarebbe bello lasciare a vista i ritrovamenti ma lasciarli a vista in piazza Duomo significava non far transitare più nessuno e avere anche delle difficoltà e se immagino le difficoltà di oggi dove non c'è una lira per la manutenzione che sarebbe invece fondamentale poter avere sarebbero rimasti punti per gettare carte perché purtroppo devo dire che ho un livello inciviltà professoressa mi creda molto molto tangibile allora come si può fare per rendere fruibile quel resti con tutte queste tecniche appunto di ricostruzione che permettono anche di rendere fruibile ciò che non è più visibile che è diventato assenza e quindi il rapporto assenza presenza è sempre attuale allora se vogliamo aprire un dibattito se ci sono domande evidentemente.
Siamo qui per poter ascoltare dubbi considerazioni e riflessioni con sospensione ce ne sono prego Francesca.
Io volevo esprimere un grande apprezzamento per gli interventi dei colleghi se mi permettete il professore Spina ha sottolineato qualcosa su cui noi archeologi almeno siciliani è vero non riflettiamo cioè sul modo di stare al mondo dei monumenti oggi.
Eh perché noi percepiamo più facilmente uno stacco troviamo qualcosa che è completamente separato e che cosa ne facciamo e qui torniamo appunto il problema della gestione del sommerso quindi penso che veramente varrebbe la pena di riflettere insieme su questo tema e su quello molto interessante anche lanciato sul tema della sottrazione cui poi noi rifletteremo e specialisti diversamente molto apprezzamento anche.
E per oltre che per le suggestioni del professore Taibi anche per l' intervento della professoressa Valenti e ho trovato molto onesto anche per così dire la relazione tra le metodologie che avete utilizzato e gli obiettivi che vi siete prefissati.
In particolare volevo chiedere una domanda tecnica come avete fatto per la texture di questi elementi sommersi c' erano delle fotografie non abbiamo usato le le ortofoto esistenti che sono pubblicate nel volume sugli scavi di piazza Duomo quindi abbiamo usato la documentazione e forse non so se c' erano ortofoto di quelli credo foto del degli scavi praticamente quindi con l' ortofoto le poche misure a disposizioni del rilievo abbiamo mappato praticamente la foto con base al colore e quindi siamo riusciti a realizzare il modello dello scavo chiaramente quindi per adesso grazie e l' obiettivo era solo quello che si inventa le viti non è uno studio nessun Loyos non vuole essere uno studio su una sull' archeologia ma una maniera agiamo la la tecnologia beh prendiamo le parti positive cioè ciò che ci può ritornare utile che può servire anche per ricordare perché ricordo porta alla tutela di un bene per quanto sommerso non è detto che sia tutelato ecco solo questo perché qualcuno un giorno potrà pensare di di piantare degli alberi di nuovo di mettere un palo qualcosa per cui se si perde il ricordo e la memoria di questi elementi per carità adesso pur essendo l' archeologo e anche a una dovrebbe avere una robusta formazione storica alle spalle come ci insegnano gli storici dell' età moderna che litigano sempre con gli archeologi la storia è un palinsesto sì però ecco se non manteniamo la memoria viva nella comunità e non noi che gli archeologi gli architetti chiaramente le persone che studiano questo lo sanno però non è giusto che ci confrontiamo poi con con le Amministrazioni spesso esattamente a volte non abbiamo il ricordo non è poi così vivo.
Grazie.
Io ricordo anche alla stessa Buscemi e professore Spina che un paio di anni or sono avevano fatto quel convegno tra archeologia sull' archeologia e paesaggio poi purtroppo gli atti non sono usciti e chissà se riusciremo mai a poterli pubblicare fu allora anche un convegno molto interessante che si est si era svolto a Donnafugata allora per concludere io do tre appuntamenti uno la presentazione del catalogo.
Al quale ci appresteremmo subito a lavorare con Marcella e con Andrea Di Giovanni secondo la pubblicazione degli atti perché altrimenti non resta niente di ciò che ci siamo detti e non vorrei che finissimo come quella l' altro convegno e poi al professore Spina e alla protesta Buscemi e do un invito lavoriamo su quanto proprio Maurizio detto cioè poter studiare il rapporto tra archeologia parificazione tra l' altro ha fatto uno studio interessante sul Barocco sui monumenti pre barocche Catania e penso che si possa fare appunto si può organizzare un incontro scientifico sul modo come coniugare l' archeologia e ciò che c'è oggi in vista e questo sarebbe un modo molto importante per poter studiare il rapporto assenza presenza e ricostruzione.
Intanto facciamo oggi una giornata di studi dove a Catania avulse da tutto e va benissimo così professore Militello cominciamo a pensare all' Aula.
Va bene grazie a tutti e grazie a chi ci ha ospitato in una maniera così encomiabile penso di interpretare il pensiero di tutti dicendo grazie all' Amministrazione grazie a Italia Nostra Lega Ambiente grazie a quell' ottima organizzatrice che c' ha tallonato che nella Tranchina grazie.
Io dico le sto facendo perché perché abbiamo dato al Governo con l' articolo non ad ognuno di voi per questo dobbiamo ringraziarli per l' impegno che diciamo.
Serve un impegno che vi abbiamo dato e per i risultati e del resto noi siamo contenti e abbiamo preparato delle cartelline con sono disegni tutti i diversi di carta così resta qualcosa di tangibile proprio.
Di camion comunque qui.
La cosa però insomma speriamo sia di nuovo il provvedimento.
Oh e allora chiamo.
Le mie amiche d' Italia Nostra presenti perché ognuno di voi porterà una di queste cartelline e ai professori che io chiamerò che si.
Cioè si avvicineranno cominciamo con.
La sovrintendente la professoressa bambini e siccome amica mia glielo do.
Sono tutti diversi non so cosa capiterà a Bocca di Leone gocciolatoio adesso vediamo in ordine di un interasse.
Marcella Marcello accolla.
Viene la dottoressa Saraceno che la nostra segretaria di Italia Nostra.
Bene adesso chiamo Andrea Di Giovanni prego.
E viene.
Tu devi venire nella foto l' acqua qualche altro.
Eh sì il vostro referente e Italia Nostra il dottore limoni che.
O.
No no.
Vero.
La professoressa Francesca Buscemi viene.
La supplente del direttivo.
A la signora Santapaola prego.
Abbiamo punto sosteniamo che spero siano risapute vediamo sì vediamo un po' troppo bello.
Non vedo perché ci vorrebbe che fosse so che.
Insopportabile.
Riteniamo che questo emendamento.
Il nostro Vicepresidente e questa volta prego la professoressa Fattori Sì perché so quanto ma questo non è vero scusi.
Del mio meglio motivo.
Allora.
Prima di andare.
Storia.
Prima di andare avanti con i relatori.
Andiamo alla Sovrintendenza e quindi chiamiamo le nostre.
Così ecco le povere di poter intervenire tutte e tre insieme grazie allora sarà Cicero Loredana è bello.
Dobbiamo.
Ragazzi dobbiamo farlo quando farlo.
Così si sente ecco allora.
Anche loro hanno lavorato perché sono andati alla ricerca di tutto quello che noi abbiamo esposto.
Ecco allora ho detto che loro hanno lavorato perché siamo andati sono andati alla ricerca di tutto quello che è stato esposto riprendiamo Loredana Saraceno Daniela Marino sarà Cicero e per fare questo chiamiamo la professoressa l' avvocato Shawn ti prego.
La signora Panebianco che ha aperto è stata giù fino alla mostra e il vicepresidente per favore in me venga sì allora uno sì uno ciascuno la signora Bianco.
Prego ecco.
Un piccolo dono dalla nostra associazione sempre.
Bene.
Poi abbiamo Nuccia lotta.
Esso ha e coprite.
Ecco bene vedere vedere lo vogliono vedere.
Ecco qua.
Bene è il suo quello perfetto.
Ah ecco bene adesso chiamiamo Nuccia lotta e Sandro Sala 2 ecco.
Che anche loro della Sovrintendenza hanno dato la vita per questa per questa mostra è chiamiamo.
E mi pare giusto mi pare giusto e tocca a loro e non di nascondere Giusi viene.
Viene allora Giusi Valvo e Albino aree esco prego accomodati sto chiamando tutta Italia Nostra coloro che hanno lavorato dai allora pieni.
Prego.
Adesso.
Ah ecco vediamo.
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah.
Allora sono qui sono qui no e allora va bene le diamo a voi direttamente senza consegna ufficiale nell' altro io queste 2 apriamo allora vediamo che cosa sono per la signora Lo Monaco e Francesco Rizzo anche qui c'è il rischio che se no.
Ciccio e il nostro Ciccio che ieri fino alle 10 lavorava che bello lo specchio lo specchio bellissimo e l' altro vediamo qual è.
Anche questa molto bella perfetto mi pare che possiamo riprendere con i relatori.
Allora.
Andiamo con il dottore Spina e professore scusi professore mi perdoni.
E a questo punto io chiamo Simona Saraceno che la.
Una delle ragazze che partecipa al progetto Giovani per il futuro e quindi una rappresentante in questo momento del progetto che.
Consegna al professore Maurizio Spina.
E vediamo cos' è.
A un altro specchio o abbiamo un doppione.
OK grazie a lei.
Adesso chiamiamo il professore Giacinto Taibi.
Per il professore che Giacinto Taibi premia la dottoressa.
Maria Teresa Zimmitti.
Prego.
Certo.
O la chiudiamo qua vediamo ah bene bello bello adesso.
Abbiamo la professoressa Rita Valenti la professoressa Rita Valenti.
Sarà premiata.
Dal professore Francesco Carta.
È l' erede di Rosario carta.
Prego.
Bene ora lei sta qui ora lei sta qui perché il suo turno eh scusi ecco ce n' è per tutti e il professore Francesco Carta chiaramente è premiato dal vice presidente nazionale di Italia Nostra la professoressa Liliana ci sarà.
Viene viene.
Ritirare prego regionale cosa ha detto scusi Burio ho sbagliato Presidente e Vicepresidente regionale è anche vicepresidente Siracusa.
Vediamo bene grazie certo ti puoi sedere scusate manco io non devo essere premiata.
I primi tu e mi premia la professoressa.
Rita viene qua non ti ho chiamato.
Non abbiamo dimenticato nessuno scusate ma il Sindaco Angelo giungiamo sto scherzando sto scherzando allora faremo una una come si dice una.
Una premiazione simbolica però prima di darla a me dai bella ragazza accomodati sì eh scusa anche tu hai collaborato mi ricordi il tuo cognome perché purtroppo Cosmano perfetto la dottoressa Cosmano eh scusa.
Che viene premiata dalla professoressa Rita Marchese anche lei membro di Italia Nostra.
Ecco bene un frammento perfetto perfetto perfetto allora.
Come lo facciamo su premio simbolico qua che non c'è il Sindaco non c'è nessuno dell' Amministrazione no e allora viene qua.
Che tu.
Tu prendi il premio è quello del Sindaco e di militanti e del Presidente del Consiglio da Jenin.
Allora.
Questo te lo do io.
Allora questo è tuo personale a Mario Longo che ha permesso questa apriamo ah bello bello anche questo giro fai vedere perfetto.
Questo facciamo uno due.
E 3.
Allora queste scusami Mario al limite ci mette un bigliettino dentro sono per il Sindaco per l' Assessore militi per Cultrona e per sì e per Elia perché c' hanno collaborato in tutto questo questo quadro vediamo scusami sono quattro tanto per fortuna dell' ammonimento.
Capita quello che capitano va bene.
E perciò non ve l' abbiamo dato vero no allora questo glielo diamo perciò lo prendete voi vediamo cosa.
Ma guarda quello che dici che come è bello questo è deciso questo è deciso no no no no no no se lo merita ieri sera ha lavorato fino adesso premiamo dai.
Vediamo va oh che bello questo permetterà della figlia.
Ma non era voluta grazie.
Veramente se devo dire la verità l' idea è del professor M. Pechino è uno scienziato e noi collaboriamo sempre insieme m' ha detto senti ma che ne dice perché lei mi dice una volta ogni tanto dice lei.
Pochissime volte dice tu ma io gli ho detto che deve dire.
Perché ormai mi ritratta da vecchia se ancora pensa che io sono la sua insegnante basta è finita ormai quindi.
Ebbe però ormai stiamo collaborando insieme quindi questa è stata una sua idea è proprio abbiamo scelto sotto il suo suggerimento questo questo tipo di premio perché ci sembrava giusto che ognuno portasse un ricordo di questa giornata e allora veramente vi ringrazio siete stati chiarissimi anche perché capisco che la giornata è stata lunga e pesante però.
Avere questa giornata di così alto livello chiaramente non dovrei dirlo io però ascoltandomi o veramente assaporato che ho ho apprezzato quello che è stato detto perché possiamo proprio attraverso questi studi veramente dare un input ai nostri giovani affinché lo studio dell' archeologia.
Antica degli studi delle nuove tecnologie adesso possano andare insieme e permettere un prolungamento della nostra storia grazie non so se vuoi aggiungere qualcos' altro tu e allora arrivederci agli atti dimmi tu da brava finalmente si decide la mia Vicepresidente ma regionale vede che prevede sempre nazionale.
Io non posso che fare i complimenti a tutti gli organizzatori di questo appuntamento veramente di pregio veramente interessante veramente utile per tutti noi all' amministrazione alle associazioni che hanno collaborato e soprattutto scusate pro domo mea a nella Tranchina che la presidente della nostra sezione di Melilli perché poi alla fine tutti i salmi finiscono in gloria lo sappiamo grazie a tutti mi complimento per i relatori che sono stati veramente bravi e interessante e speriamo in qualche altro appuntamento del genere per dare valore al territorio e alle persone che ci hanno preceduto e che hanno tanto lavorato grazie a tutto e sopra e anche grazie Annella nella UE lo devo dare scusa.
È stata veramente su.
All' interno.
Quindi se c'è questa realtà.
Un' ultima cosa la dottoressa Ferrara che anche lei ha partecipato e quindi questo blocchiamo allo con un' immagine e della professoressa Ferrara grazie ancora e arrivederci agli atti.