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C.c. Locorotondo - 30.06.2025
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Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Oggi è il 30 giugno 2025, sono le ore 10.09.
Buongiorno a tutti, ai telespettatori, a chi è qui presente, agli insegnanti, ai ragazzi, ai cittadini.
Iniziamo il Consiglio comunale chiedendo al Segretario generale, dottoressa Giorgia Vadacca, di procedere per quanto riguarda l’appello.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Buongiorno a tutti. Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (assente); Angelo Palmisano; Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (presente); Mariangela Convertini (presente).
Diamo atto che è arrivata Rosaria Piccoli.
Francesco Caramia (presente); Marianna Cardone; Antonio Gentile (presente); Grazie Ruggiero (presente); Annalisa Guida (assente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente).
Abbiamo un solo assente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un solo assente e quanti presenti? 16 presenti, la seduta è valida.
Annalisa Guida, la consigliera, ha trasmesso una PEC giustificando la sua assenza per motivi personali.
A questo punto dobbiamo individuare gli scrutatori. Gli scrutatori io suggerisco, poi per alzata di mano li votiamo, se qualcuno deve andare via prima lo dicesse così non lo suggerisco. Nessuno dice niente. Quindi, Mariangela Convertini… Hai visto, ho individuato, devi andare via anche tu. Ci sei? Allora i due Capogruppo da questa parte, Donato Pinto e Luca De Michele; poi la Capogruppo, Marianna Cardone.
Se siamo d’accordo sugli scrutatori, alziamo la mano. All’unanimità.
Passiamo ora all’ordine del giorno.
Abbiamo il primo argomento in seduta aperta.
È una comunicazione da parte mia. Naturalmente, come ogni anno, di consuetudine i ragazzi che partecipano ai giochi logici del nostro Istituto Comprensivo, ormai hanno una determinata esperienza, quindi ottengono sempre buoni risultati.
Così come l’anno scorso anche quest’anno ci sono stati i giochi logici in quel di Trento, quindi molto lontano, nel Trentino Alto Adige. Complimenti.
Naturalmente, ci sono state delle buone performance da parte dei nostri giovani. Complimenti a voi.
Noi, come sempre, abbiamo deciso come Amministrazione comunale di dare un riconoscimento sia a voi ragazzi, che fare le congratulazioni alle insegnanti che si prodigano tantissimo per questa attività che non è facile.
A questo punto io direi di dare a loro un attestato di riconoscimento.
Personalmente li chiamo. Poi se qualche insegnante vuole dire qualcosa al microfono, lo potrà dire.
Se possono passare da questa parte, così magari immortaliamo anche la premiazione con qualche foto.
Leonardo Calella, per aver partecipato con impegno e tenacia al dodicesimo campionato studentesco dei giochi logici. Attestato di merito. Complimenti, Leonardo.
Poi viene Matilde Caliandro
Attestato di merito a Francesco Convertini. Altro attestato di merito a Gabriele Laera. Lo diamo alle insegnanti in maniera tale che poi lo possano consegnare. Possiamo procedere anche per quanto riguarda i primi classificati. A livello nazionale il quarto classificato risulta essere stato Michele Palmisano. .
Il terzo classificato per l’impegno, la tenacia e il risultato raggiunto durante il dodicesimo campionato studentesco dei giochi logici, terzo classificato, Francesco Marangi. .
Vedo qualche insegnante e un po’ emozionata.
Il secondo classificato, classifica generale, quindi non ci siamo presi il primo posto quest’anno per quanto riguarda il Comune di Locorotondo, però il secondo posto lo abbiamo preso, poi vedremo chi è che si è classificato primo di qualche altro Comune della Nazione italiana, però secondo in tutti gli 8.000 Comuni e passa, non è una cosa facile, il secondo classificato risulta essere Nicolò Rosato .
Nicolò, che cosa hai fatto per quanto riguarda questi giochi logici, in sintesi.
Speaker : NICOLO’ ROSATO.
Mi sono messo ogni giorno a studiare, imparare dei nuovi giochi ogni giorno e mi sono impegnato, così quando sono arrivato a Trento mi sono impegnato il più possibile e sono arrivati secondo. Grazie.
Ringrazio l’Amministrazione comunale per avermi premiato. Ringrazio tutte le maestre per avermi aiutato a raggiungere questo traguardo. Grazie ai miei amici che mi hanno sostenuto. .
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Se qualche insegnante vuole dire qualcosa, può venire qua. Non siate timide, perché io sono timido di adozione, però poi non lo sono più diventato.
Potete dire qualcosa, un’insegnante per tutte.
Speaker : INTERVENTO.
Buongiorno.
Grazie, perché per il secondo anno siamo ancora qui. Primo posto l’anno scorso, campioni nazionali, però dobbiamo dire che l’anno scorso la squadra dei finalisti era composta da 16 partecipanti, quindi abbiamo ottenuto quel bel risultato. Quest’anno i finalisti a Trento erano una squadra molto forte, erano 32, quindi quel secondo posto è come se fosse stato un bel primo posto.
Ce l’abbiamo fatta ancora. Siamo andati più lontano perché per problemi logistici la gara non si è svolta più a Modena, dove ormai eravamo di cassa. I risultati ci hanno ricompensato perché il lavoro c’è. Può sembrare un gioco, sì, logico, però oltre al gioco ci sono impegno e c’è un lavoro di esercitazione. Perché in un’ora hanno svolto 12 giochi, tra questi giochi uno era a sorpresa e avrebbe messo in difficoltà anche noi, sinceramente.
Quindi, siamo veramente soddisfatti. Soddisfatti l’anno scorso perché campioni nazionali, però quest’anno doppiamente soddisfatti.
Speaker : INTERVENTO*.
Io condivido tutto quello che ha detto la mia collega.
Il mio vuole essere solo un ringraziamento, in primis alla mia dirigente scolastica perché mi ha dato l’opportunità di continuare in quest’altro anno, sia per quanto riguarda l’attività didattica, sia per continuare con i ragazzi e seguirli nei giochi logici.
Quindi, ringrazio veramente tutti. Sono molto emozionata.
Faccio questo per passione, perché mi piace, ho qui anche una mia ex alunna e sono molto contenta.
Pertanto, il mio è veramente un ringraziamento perché ho raggiunto il mio obiettivo, ho seguito ancora i miei ragazzi per quest’altro anno e per chi non lo sapesse io sono in pensione dall’anno scorso. Quindi, ringrazio tutti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Complimenti e congratulazioni.
Adesso, per immortalare l’evento non ve ne andate, facciamo foto di gruppo. Venite qua, i ragazzi si mettono davanti e poi tutte le insegnanti. Venite qua, perché poi la foto possa andare nel plesso scolastico del Comune di Locorotondo. Complimenti e buon lavoro.
Possiamo passare adesso agli argomenti del Consiglio comunale.
Punto 2, cosa prevede il punto 2? Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dei beni immobili di proprietà del Comune di Locorotondo.
Mi ricordo che è stata presentata sul tavolo qui una proposta di emendamento da parte del Capogruppo Impegno Civico.
Ora mettiamo a verbale questo emendamento, però per farlo conoscere al Sindaco e a tutti i consiglieri, magari chiedo al Capogruppo, Baccaro Maria, di poterlo esporre prima di discutere.
Prego.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, signor Presidente.
La sottoscritta Baccaro Maria, in qualità di consigliera comunale, intende esprimere il seguente parere in merito alle disposizioni previste dal Regolamento comunale riguardanti l’affidamento diretto della gestione degli impianti sportivi, riferito al comma 6 dell’articolo 42 capo 6.
Premesso che il Regolamento comunale prevede la possibilità per la Giunta di procedere ad affidamento diretto della gestione degli impianti sportivi nei seguenti casi: quando sul territorio dell’Ente proprietario dell’impianto è presente un solo soggetto che promuova la disciplina sportiva praticabile presso l’impianto; quando le società e le associazioni di promozione sportiva operanti sul territorio su cui insiste l’impianto, costituiscono un unico soggetto sportivo; quando gli impianti sportivi hanno caratteristiche e dimensioni che consentono lo svolgimento di attività esclusivamente amatoriali e ricreative riferibili al territorio in cui sono ubicati.
Tali fattispecie rappresentano una deroga al principio generale in evidenza pubblica, pluralismo e trasparenza nella gestione del patrimonio pubblico.
Ritenuto che gli impianti sportivi comunali sono beni di pubblica utilità e devono essere gestiti con una finalità prioritaria di interesse collettivo a favore del benessere della comunità locale.
In particolare, la funzione degli impianti sportivi deve essere orientata alla promozione dello sport di base, all’inclusione sociale, al coinvolgimento delle fasce fragili della popolazione, come i giovani, gli anziani, le persone con disabilità.
L’affidamento diretto non può e non deve esaurirsi in una mera semplificazione procedurale o in un automatismo, ma richiede una verifica puntuale dell’impatto sociale generato dalla gestione dell’impianto.
Appare inoltre opportuno sottolineare che il criterio dell’unico soggetto, promotore di una disciplina sportiva, non dovrebbe automaticamente legittimare l’affidamento diretto senza una preventiva valutazione della versatilità dell’impianto stesso.
Molti impianti comunali, anche se attualmente utilizzati per una specifica disciplina, sono strutturalmente idonei a ospitare attività diverse e complementari, sia in ambito sportivo che ricreativo.
L’utilizzo esclusivo da parte di un solo soggetto può quindi comportare una limitazione dell’accesso alla cittadinanza e ad altri soggetti operanti sul territorio, generando di fatto una condizione di monopolio su un bene pubblico.
Si esprime pertanto il seguente parere. Ogni forma di affidamento diretto debba essere subordinato alla presentazione di un progetto gestionale in grado di dimostrare il ritorno sociale dell’attività proposta.
Siano definiti nel Regolamento criteri minimi di merito sociale, tra cui attività gratuite per giovani e anziani, iniziative inclusive rivolte a persone con disabilità.
Collaborazione con scuole, Enti sociali o realtà del Terzo Settore.
Sia inserito un meccanismo di monitoraggio annuale per verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi sociali.
Si effettui sempre una valutazione tecnica della versatilità dell’impianto anche nei casi in cui vi sia una sola proposta di gestione per una specifica disciplina, per garantire il pieno utilizzo della struttura da parte della collettività.
Proposta di modifica del Regolamento comunale, articolo 42, comma 6. Questi sono nello specifico gli articoli che sto proponendo.
L’Amministrazione comunale può procedere ad affidamento diretto e alla gestione degli impianti sportivi nei casi previsti dal presente Regolamento.
In ogni caso, l’affidamento diretto è subordinato alla presentazione da parte del soggetto affidatario di un progetto gestionale che evidenzi: le ricadute sociali dell’attività sportiva sul territorio; le azioni specifiche rivolte a giovani anziani, persone con disabilità e soggetti fragili; eventuali convenzioni o collaborazioni con Enti scolastici, centri sociali, realtà del Terzo Settore.
L’Amministrazione può subordinare l’affidamento alla stipula di una convenzione gestionale nella quale siano indicati obiettivi sociali, modalità di verifica annuale e strumenti di rendicontazione.
La Giunta comunale nel deliberare l’affidamento diretto dà atto dell’utilità pubblica e sociale dell’intervento sulla base della documentazione presentata.
Nei casi in cui l’affidamento diretto sia motivato dall’esistenza di un solo soggetto proponente per una determinata disciplina, l’Amministrazione deve preliminarmente valutare se l’impianto sia idoneo ad accogliere anche altre discipline, o usi ricreativi, al fine di garantire un utilizzo più ampio, inclusivo e funzionale del bene pubblico.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Capogruppo Maria Baccaro.
Annuncio che nel frattempo è stato presentato un altro emendamento dal Gruppo Innova Locorotondo, quindi chiedo alla consigliera Grazia Ruggiero di poterlo evidenziare.
Grazie.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Emendamento alla proposta di delibera Consiglio comunale e Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dei beni immobili di proprietà del Comune di Locorotondo.
Le sottoscritte consigliere comunali del Gruppo Innova Locorotondo, Marianna Cardone, Grazie Ruggiero, Annalisa Guida, in relazione ai compiti e le prerogative previste dal Regolamento del Consiglio comunale, articolo 49, presentano sul banco della Presidenza questo emendamento.
Premesso che ai sensi dell’articolo 2, comma 22 - qui forse c’è un refuso, probabilmente è 222 - della legge 191/2009, prevede la ricognizione annuale delle componenti dell’attivo delle Amministrazioni pubbliche, centrali e locali, e pertanto l’invio dei rapporti annuali dei dati relativi ai beni immobili pubblici nell’ambito del progetto Patrimonio dell’EPA.
Che il Consiglio comunale è stato chiamato a discutere e deliberare circa l’approvazione del Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dei beni immobili di proprietà del Comune di Locorotondo, ma che tale Regolamento non prevede l’allegazione di un elenco dei beni immobili del Comune di Locorotondo suddiviso per natura giuridica e che tale legazione è stata suggerita nel corso dei lavori delle Commissioni consiliari coinvolte, oltre che nell’ambito della riunione pubblica avutasi lo scorso 27 giugno alla presenza delle associazioni e realtà territoriali potenzialmente coinvolte nell’assegnazione dei beni patrimoniali.
Che il Regolamento allegato alla proposta di delibera di Consiglio sull’approvazione del Regolamento in oggetto, contiene in vari articoli il termine Amministrazione senza un riferimento specifico se si tratti dell’Ufficio comunale competente e del relativo responsabile di settore, o di altro organo deliberativo, ingenerando confusione sugli adempimenti e competenze.
Chiedono l’inserimento nell’articolo 3 del succitato Regolamento di un ennesimo comma, eventualmente n. 3, contenente il seguente testo. “A seguito di approvazione del presente Regolamento, l’Ufficio responsabile del patrimonio provvede, contestualmente agli adempimenti di pubblicità legale del medesimo testo, alla pubblicazione sul sito del Comune di Locorotondo in apposita sezione trasparenza, alla presentazione di un inventario comunale dei beni immobili suddivisi per modello, a seconda della natura giuridica: modello A, beni demaniali; modello B, beni indisponibili; modello C, beni disponibili, con specifica delle destinazioni d’uso, dati catastali, tipo di proprietà e il valore dell’immobile, tenendo conto delle eventuali manutenzioni effettuate secondo l’allegato 4.3 del decreto legislativo 2011 n. 118 e seguenti successive modifiche, il decreto legislativo sull’armonizzazione dei sistemi contabili”.
“Tale elenco, pubblicato nel suddetto sito, verrà aggiornato regolarmente in concomitanza con l’adempimento già previsto dalla normativa vigente di comunicazione annuale dei beni pubblici al Ministero dell’economia e finanza”.
Seconda modifica. “Di tutti gli articoli contenenti la generica locuzione ‘Amministrazione’ con il riferimento specifico all’organo e/o all’Ufficio competente, dare seguito alle prescrizioni indicate in un articolo ove tale locuzione viene menzionata”.
Preciso che siamo tutti a conoscenza del fatto che annualmente gli Enti pubblici, quindi anche il Comune di Locorotondo, è tenuto alla trasmissione al MEF di quello che è l’elenco dei beni del patrimonio del Comune stesso.
Quindi, in virtù di questo adempimento, che sappiamo è stato portato a termine entro la scadenza prevista, riteniamo che contestualmente alla pubblicazione del Regolamento, ove dovesse essere approvato, sia in un’apposita sezione Amministrazione trasparente, pubblicato lo stesso elenco che viene annualmente trasmesso al MEF e che questo elenco venga periodicamente aggiornato ogniqualvolta si invia l’aggiornamento al MEF stesso.
Non è niente di strano, è quello che accade in gran parte dei Comuni d’Italia ed è, oltre che rispondere ad un interesse di trasparenza da parte della Pubblica amministrazione, risponde anche all’esigenza da parte di coloro che vogliono eventualmente presentare delle manifestazioni di interesse, o comunque vogliono presentare progetti per quanto riguarda determinati immobili, la possibilità di accedere ad un elenco che faccia riferimento a quali di questi beni sono ancora disponibili, quali di questi sono stati dati eventualmente in gestione e soprattutto, con riferimento ai disponibili, quali sono i valori di riferimento e qual è eventualmente il contratto, o comunque la possibilità di poter fare la proposta dal punto di vista giuridico, qual è il modello giuridico da poter presentare.
Ribadisco, è un adempimento che già molti Comuni italiani, e alcuni non molto distanti da noi, portano a termine. Per cui non è una richiesta assolutamente campata in aria.
Stessa cosa vale per la locuzione ‘Amministrazione’. Qui faccio una precisazione. Questa questione del termine è venuta fuori soprattutto nel corso della riunione che si è tenuta lo scorso venerdì in presenza delle associazioni.
In realtà sono state presentate una serie di altre proposte di modifica, su cui però magari ci riserviamo di intervenire lì dove si ritenga comunque di dover passare poi all’approvazione del Regolamento. Ad ogni modo questi sono gli emendamenti che il Gruppo Innova propone e le ragioni per cui propone le stesse.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Nel frattempo, il Caposettore sta analizzando gli emendamenti per poter metter eventualmente il parere, perché ci vuole il parere del Caposettore.
Noi comunque continuiamo con la discussione sul Regolamento, così com’è stato portato in Consiglio comunale.
Chiedo magari al Vice Sindaco di poterlo esporre. Prego, Vice Sindaco, dopo tanti passaggi nelle Commissioni, mi sa che c’è stato pure un confronto con le realtà cittadine e associative.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Buongiorno. Grazie, Presidente, e grazie colleghi.
Sì, Presidente, confermo che ci sono state diverse Commissioni, circa sette, otto Commissioni consiliari congiunte. Poi alla fine cercherò di ringraziare chi ha contribuito fattivamente alla redazione di questo Regolamento.
Così come ci sono stati due incontri con le associazioni e i sindacati. Chiedo scusa se magari a qualcuno non è stata recapitata per tempo la convocazione. C’è stato un incontro preventivamente, se non ricordo male a marzo, e un incontro finale venerdì scorso, dove abbiamo comunque cercato di riprendere quelli che sono stati i punti salienti del Regolamento ed eventuali modifiche e integrazioni da apportare oggi.
Si tratta di un documento molto atteso, sollecitato più volte agli Uffici. Prima ancora del Regolamento noi abbiamo cercato di sollecitare anche dei bandi per l’affidamento di alcune strutture, ma si è ritenuto opportuno proprio con gli Uffici dare una linea unica e univoca su come predisporre i bandi. Come? Con il Regolamento che oggi ci apprestiamo ad approvare.
È un lavoro attento e condiviso e sono certo che corrisponde poi all’esigenza di garantire una gestione più trasparente, efficiente e funzionale del patrimonio immobiliare del nostro Comune.
C’è l’urgenza di riaccendere, scusate se uso questo termine, di riaccendere le luci in diversi immobili del nostro territorio, da quelli più legati all’emergenza abitativa, più volte sollecitati anche da diverse parti di questo Consiglio comunale, anche se non fanno parte di questo Regolamento, a tutti quegli immobili invece che potranno dare e valorizzare le realtà sociali del Terzo Settore del nostro territorio.
L’obiettivo principale è valorizzare i beni pubblici assicurando un uso coerente con l’interesse generale e la promozione delle attività sociali, culturali, sportive e produttive del nostro territorio.
I punti qualificanti, che dovrebbero essere anche i punti qualificanti di tutti i Regolamenti sulla gestione dei patrimoni: i criteri chiari per l’assegnazione degli immobili; introduzione di modalità trasparenti per concessioni e soprattutto per i canoni; attenzione alla tutela del patrimonio e alla responsabilizzazione degli utilizzatori.
Questi sono stati i punti qualificanti più volte ripresi all’interno del Regolamento.
L’obiettivo finale qual è? Rendere il nostro patrimonio una risorsa attiva che genera valore per la collettività.
Non mi soffermerò a leggere l’intero Regolamento. Il Regolamento si divide in otto capi. Il primo capo è quello dove vengono elencati i principi generali, le finalità e l’oggetto del Regolamento.
Poi dividiamo in sezioni per i beni indisponibili, e potremmo farne un elenco. Beni patrimoniali disponibili.
La scelta del contraente che è un altro capo molto importante per evitare problemi anche in futuro tra la parte che dà indirizzo politico e la parte gestionale degli Uffici.
Gli immobili concessi in uso a soggetti operanti nel Terzo Settore. Ovviamente qui, pur essendoci una normativa di settore ben specifica, abbiamo voluto comunque inserire in questo Regolamento tutta quella parte facendo riferimento a normative di riferimento nazionale.
L’affidamento della gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale, è il capo sesto.
Il capo settimo, la concessione in uso immobili o parti di immobili in uso a breve, o temporaneo.
Poi le disposizioni transitorie e finali.
Abbiamo escluso da questo provvedimento due tipologie di immobili: le strutture sportive ad uso scolastico; e tutte le abitazioni rientranti nell’edilizia residenziale pubblica.
Il primo perché abbiamo approvato circa due anni fa un Regolamento ad hoc proprio per gli impianti sportivi ad uso scolastico; il secondo perché per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica, essendoci una normativa ben specifica regionale, sarebbe stato un sovrapporre una norma sull’altra.
Detto questo, c’è stato un lavoro certosino. Io non vorrei prendermi meriti che non mi spettano, o esclusivi quantomeno. È un lavoro dove c’è da ringraziare sicuramente il responsabile dell’Ufficio Patrimonio, ma anche i componenti delle Commissioni che assiduamente e con presenza… vorrei ringraziare in modo particolare anche il consigliere Grazia Ruggiero e il consigliere Donato Pinto, la prima come Presidente della Commissione Affari Generali per il contributo, anche perché la materia è molto articolata, e il Presidente Donato Pinto per la Commissione Lavori pubblici e patrimonio.
Abbiamo approvato diversi Regolamenti, questo è stato uno dei Regolamenti che personalmente, in queste tre mie consiliature, credevo fosse di più semplice discussione e approvazione, invece no, ha richiesto del tempo.
Sono convinto che tutte le Commissioni che abbiamo poi portato avanti sono state necessarie e indispensabili per certificare un documento che, secondo me, rispetto ad altri, perché poi i Regolamenti non sono altro che documenti presi, a volte anche copiati da altri Comuni o viceversa, questo Regolamento è stato molto perfezionato rispetto a Regolamenti che di solito vengono utilizzati, perché siamo entrati nello specifico, perché abbiamo pensato alle strutture che Locorotondo ha e quindi abbiamo cercato di pensare ad hoc ogni articolo del Regolamento portando proprio degli esempi pratici sulle strutture che Locorotondo ha, che potevano riguardare nel futuro affidamento strutture del Terzo Settore, piuttosto che strutture sportive, beni disponibili piuttosto che beni indisponibili.
Giusto per fare qualche esempio per chi ci ascolta in questo momento ma per l’intero Consiglio comunale, tra i beni disponibili, che sono beni sostanzialmente non vincolati a specifiche finalità pubbliche, ci può essere il Sottovilla comunale, ci può essere l’ex centro Covid, ci può essere lo skate park che è in fase di ultimazione, piuttosto che un parcheggio pubblico.
Tra i beni disponibili, quindi destinati all’uso pubblico, abbiamo l’Auditorium comunale, la biblioteca, Villa Mitolo, le palestre, il palazzetto dello sport, Sant’Anna. Tutte queste strutture, oltre le abitazioni che citavo prima che non rientrano in questo Regolamento, che rientrano appunto nei beni disponibili.
Detto questo, come dicevo prima c’è stato un importante lavoro nelle Commissioni. Venerdì nell’ultimo incontro sono stati sollevati da parte di un paio di associazioni alcuni dubbi su alcuni articoli e ci è stato chiesto anche di integrarli, o eliminare qualcosa.
Io questa mattina presto con il responsabile del patrimonio mi sono confrontato, perché poi venerdì ho appuntato, non mi è stata lasciata traccia scritta di questi appunti, ma io venerdì ho appuntato quasi tutto e non ho ritenuto opportuno e necessario emendare il Regolamento.
Detto questo io attendo, magari ci possiamo anche confrontare, fermare qualche minuto, il parere tecnico del responsabile sia sull’emendamento dalla consigliera Baccaro, che su quello del Gruppo Innova.
Se è possibile, Presidente, continuare con la discussione e poi fermarci cinque minuti. Non ho avuto nemmeno io modo di leggere, ma conoscevo, specie quello del Gruppo Innova, il contenuto.
Si parla sia dell’articolo 3, dove si chiede di aggiungere un comma, io faccio riferimento consigliera Ruggiero all’articolo 8. Mi perdonerai se faccio riferimento all’articolo 8, può essere forse riduttivo rispetto a quello che avete chiesto.
Sostanzialmente nell’articolo 8 si dice che il responsabile competente in materia di patrimonio provvede annualmente alla ricognizione relativa allo status giuridico del patrimonio e trasmette al Consiglio comunale, entro il 30 giugno di ogni anno, un report dettagliato sugli immobili assegnati, le concessioni in essere, i canoni percepiti e lo stato manutentivo dei beni.
Qui si ferma l’aggiornamento all’Assise consiliare comunale.
Questo stesso report, dice l’articolo 8, deve essere pubblicato nella sezione amministrativa trasparente sul sito istituzionale.
Quindi, io credo che più o meno le cose chieste siano le stesse, poi magari riferirle con delle tabelle diverse può essere una cosa in più.
Non c’è nessun tipo di pregiudizio da parte mia su questo suggerimento, vediamo cosa magari ne pensa, anche dal punto di vista tecnico, il responsabile del settore.
Sulla seconda mi sono chiesto anche io nel fine settimana, stamattina, con l’ingegner Giorgio Piccoli, la possibilità e l’opportunità di sostituire la parola “Amministrazione”, che può sembrare abbastanza generica in alcune circostanze, con o la parola “Giunta comunale”, “Consiglio comunale” o “responsabile del settore”.
Leggendo il Regolamento lì dove c’è la parola “Amministrazione” è chiaro, leggendo per intero il comma, la frase, è chiaro se si riferisce la parola “Amministrazione” seguita magari da “Giunta”, seguita magari da “Consiglio comunale”, se il provvedimento è comunque di carattere gestionale e quindi dell’Ufficio.
Probabilmente quello che viene chiesto è una precisazione in più rispetto al termine “Amministrazione”.
Io mi fermerei qui. Nel Regolamento, ricordo, abbiamo previsto - giusto per riassumere - intanto sono stati comunque richiamati e presi di riferimento il codice civile e le varie normative di settore. Sono stati previsti per i beni indisponibili, la durata delle concessioni.
Qualcuno ha eccepito il fatto che si parla di 6, 9, 30 anni, 99 anni. Ovviamente i sei anni noi li abbiamo utilizzati, come si fa per tutti i tipi di contratti di tipo commerciale, dove si fa il sei più sei.
I nove anni, qualora ci fossero delle proposte di miglioria da parte del proponente, o anche già in fase di bando di gara, quindi ci dà la possibilità di allungare a nove anni l’assegnazione di un bene.
I 30 anni, l’abbiamo previsto anche qui, credo all’interno del capo del Terzo Settore.
I 99 anni, come la norma prevede, per il diritto di superficie anch’esso riportato a seguito di una specifica richiesta del Gruppo Innova all’interno di una Commissione.
C’è la possibilità della determinazione del canone agevolato, cumulabile tra l’altro. In sostanza prendo per esempio quello per i beni indisponibili. Se decido una riduzione del 50 per cento sul canone che viene stabilito, non dalla parte politica ovviamente ma dall’Ufficio, qualora viene rilevato un importante impatto sociale sul bene, quindi assistenza ai disabili, agli anziani, ai minori.
Una riduzione ulteriore del 25 per cento per attività culturali, artistiche e di promozione sociale.
Un’ulteriore riduzione del 25 per cento per Enti che eseguono lavori di manutenzione straordinaria.
Sostanzialmente io propongo, mi candido per gestire un bene immobile e oltre all’impatto sociale, al fatto che magari potrò occuparmi di disabili, piuttosto che di anziani e quindi di fasce deboli, per intenderci, propongo anche dei lavori su una struttura di manutenzione straordinaria che per contratto, per giurisdizione, non spetterebbe.
Quindi, in base all’importo dei lavori proposto ma certificato dall’Ufficio, si può appunto concedere il bene con un ulteriore abbattimento del 25 per cento.
Questo è giusto per dare degli esempi, ma poi la stessa tipologia di riduzione sul canone viene anche riproposta negli altri capi.
Per quanto riguarda gli impianti sportivi, dove abbiamo appunto eliminato la parte delle strutture sportive scolastiche, quindi delle palestre scolastiche, abbiamo tenuto conto di quelli che sono stati i suggerimenti arrivati, soprattutto non tanto nelle finalità ma nei requisiti dei soggetti interessati.
Quindi, quali saranno i requisiti minimi? Sicuramente la rispondenza alle attività svolte in relazione al tipo di impianto sportivo; le esperienze nella gestione degli impianti sportivi; la qualificazione degli istruttori di allenatori, quindi non solo l’esperienza ma anche il tipo di formazione degli istruttori; il livello di attività svolta, quindi se si svolge attività per livello agonistico, regionale, provinciale, piuttosto che nazionale; l’anzianità di affiliazione ai vari Enti, quindi non solo CONI ma ai vari livelli di federazioni; il numero dei tesserati; la capacità a contrarre; non essere soprattutto già concessionaria di altro impianto sportivo. Si può verificare se un’associazione ha già in uso una palestra comunale e chiede di partecipare per prendere in concessione anche un ulteriore immobile sportivo. Quindi, abbiamo messo questo limite.
Poi ci sono tutti i criteri per l’affidamento delle strutture.
Uno degli ultimi articoli - e chiudo - integrati proprio a seguito dell’incontro di venerdì scorso, è stato l’articolo 35, che fa parte del capo quinto degli immobili concessi in uso a soggetti operanti nel Terzo Settore. Abbiamo introdotto l’ultimo comma, il comma 3, dove si inserisce la possibilità, così come previsto dalla legge, quindi dall’articolo 55 del decreto legislativo 117 del 2017, la possibilità della co-progettazione e co-programmazione. Abbiamo già visto alcune esperienze fatte qui all’interno del territorio comunale.
Io mi fermerei, spero di non aver dimenticato nulla ma, come dicevo, è inutile leggere l’intero Regolamento in quanto abbastanza discusso e affrontato nelle varie Commissioni consiliari.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Facciamo una cosa, siccome ci sono gli emendamenti da verificare, anticipo che eventualmente dopo il primo intervento facciamo una Conferenza dei Capigruppo, oppure tutti coloro che vogliono partecipare, in sospensione del Consiglio comunale e decidiamo in merito. Chiedeva di intervenire il consigliere Fabio Lotito. Prego, consigliere.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Mi stavo preoccupando, credevo non volesse, dopo qualche mese di assenza… Scherzavo.
Io, rispetto all’approvazione di questo Regolamento sono stato perplesso nella prima fase, nella fase della convocazione delle Commissioni, nella partecipazione, eccetera. Perché? Perché il presente Regolamento è stato sollecitato quale necessario e indispensabile per l’affidamento delle strutture sportive, degli alloggi e in realtà non era così e poi la legge regionale è stata richiamata ed è stata richiamata in questo Regolamento ed è quella che poi serve per l’affidamento degli alloggi, ed è stato ritenuto necessario e indispensabile l’affidamento delle strutture sportive.
Veniamo alle strutture sportive. Se io guardo il panorama sportivo di Locorotondo, devo constatare una totale assenza delle strutture sportive. Quindi, non abbiamo strutture sportive da assegnare, tranne quelle che sono già assegnate e scadute, e parliamo di strutture all’aperto, come i campetti nella zona Oliva e altre strutture di questo tipo, oppure quelle che potenzialmente saranno completate nei prossimi mesi, tipo lo skate park. Perché all’orizzonte sia il palazzetto, che la scuola Oliva non ne parliamo, o altre strutture di questo tipo, non sono in fase di completamento e sicuramente non saranno assegnate in questa consiliatura.
L’urgenza. L’urgenza si dice anche per quanto riguarda l’assegnazione degli spazi per le associazioni, eccetera. Voglio utilizzare una frase del Vice Sindaco “per accendere una luce”. Ora io chiederei al Vice Sindaco di spegnere le luci all’ex Caserma, perché è uno spreco di danaro, visto che è stata assegnata da quasi due anni e non è mai stata ancora neanche utilizzata, o aperta una sola porta.
Quindi, l’urgenza di questo Regolamento in realtà non c’è. O meglio, l’urgenza di questo Regolamento è rispetto ai desiderata di taluno e taluni. I desiderata di taluno e taluni, cioè degli attuali concessionari di strutture sportive, o di altre richieste da parte di altre associazioni, naturalmente si scontra con la realtà.
La realtà qual è? Quella di un Regolamento che richiama puntualmente al radicamento sul territorio e al numero degli iscritti e subordina l’assegnazione delle strutture rispetto a queste qualità.
Ora, sappiamo bene che il paese e le associazioni presenti sono soprattutto quelle della pallavolo e del calcio, quindi rispetto a questo il Regolamento poi soddisfa questo tipo di bisogni e di necessità.
Ma c’è un dato che io trovo sconcertante, ed è quello della mancata assegnazione alla scuola dell’unica palestra funzionante attualmente, cioè la palestra Calella a Cinquenoci, che viene esclusa categoricamente dall’elenco delle palestre scolastiche.
Quindi, che cosa succede? Che l’unica palestra scolastica da oggi è dichiaratamente esclusa dall’annovero delle palestre scolastiche, quindi non sarà adibita prevalentemente a struttura scolastica ed affidata all’istituto scolastico, che è quello che io ho chiesto anche in questa sede quando è stata assegnata temporaneamente si diceva allora, ma è passato quasi un anno, all’attuale gestore che ha fatto poi i salti mortali per dividere, modulare la disponibilità anche ad altre associazioni, arrivando poi a concludere che la cosa gestita in questo modo non aveva alcun senso.
È così, perché è una palestra scolastica, è una palestra scolastica nella quale si svolge l’attività scolastica sia di giorno che di pomeriggio e le ore residue vengono utilizzate per le attività extrascolastiche da parte delle associazioni, in questo caso dello sport, della pallavolo.
Veniamo al campo sportivo, alla struttura di via Olimpia. In questo caso la struttura di via Olimpia, si dice nelle linee principali, nelle linee generali, che le strutture devono avere alcune caratteristiche e queste caratteristiche di fatto escludono la possibilità dell’Ente di intestare le utenze, di pagare quelli che sono poi i costi fissi di gestione delle strutture stesse. Perché? Perché in quel caso, per esempio, nella struttura di via Olimpia viene solitamente assegnata la Struttura alla squadra di calcio locale che poi deve far fronte a tutta una serie di spese e di necessità.
Io credo si debba partire invece dalla presa d’atto, dalla realtà. La realtà è che oggi il mondo del calcio, soprattutto quello dilettantistico, non è più un mondo ricco e non ha più le risorse che aveva qualche tempo fa, un decennio fa.
È un mondo che sopravvive appena, si sopravvive e si dà spazio a ragazzi e all’attività sportiva per quello che si può fare.
Quindi, la gestione dell’impianto. Io ho chiesto in passato di inserire per esempio la manutenzione del verde - in questo mi può confortare l’assessore Palmisano - inserire la manutenzione del verde, del prato, del manto erboso, di inserirla nel verde pubblico. Perché? Perché i costi di gestione di quell’impianto non possono essere ripagati con i fondi così come avviene adesso, con un rimborso spese, con la manutenzione, con la sistemazione del campo a cura di un’associazione, non di un professionista. Io l’ho segnalato in passato, ne abbiamo parlato, abbiamo fatto le interrogazioni, eccetera.
La manutenzione del prato, per esempio, sarebbe già un risparmio e costituirebbe un risparmio importante per la società, o per le società che utilizzerebbero il campo sportivo.
Il campo sportivo che oggi è utilizzato in via esclusiva dal mondo del calcio, che potrebbe però essere utilizzato in maniera promiscua anche dal mondo del rugby che ne ha fatto richiesta in passato e che oggi si vede escluso da quella gestione per un motivo. Non avere dubbi, Pinto, si vede escluso per un motivo semplice, perché fino ad ora non c’è stata la possibilità di includere, all’interno della convenzione, entrambe le società. Quindi, questa possibilità ha escluso di fatto l’utilizzo da parte di quest’altra società che ne ha fatto richiesta.
Nell’emendamento della consigliera Baccaro si fa proprio riferimento a questo, cioè lì dove lo stadio, lì dove la struttura, lì dove l’impianto può essere utilizzato in maniera differente da più associazioni, ci deve essere la possibilità, indipendentemente dal radicamento e dal numero degli iscritti. Perché questo limite è un limite che ci porta a fare cosa? In realtà a non considerare la funzione sociale dell’attività sportiva, che è il faro di tutto e dovrebbe essere il faro di tutto il Regolamento per quanto riguarda le strutture sportive.
Non vi tedio oltre e arriviamo alla parte dei locali adibiti ad uso commerciale. Qui voi avete raggiunto l’apoteosi, perché è bellissimo, sembra scritto da Lotito, anzi sembra scritto da Lotito, da Innova e anche dal gruppo Coraggio, cioè da chi ha chiesto questo modo di fare nella gestione dei locali di via Mercato. È straordinario, sta benissimo.
Il problema però che sta benissimo è che questo non vale ora per allora. Quindi, che cosa succede? È simpaticissima questa cosa, perché noi avremo un Regolamento meraviglioso ma una gestione reale spaventosa, che è l’esatto contrario di quanto c’è scritto in questo Regolamento.
Perché io non ho partecipato? Ho solo chiesto di escludere nel Regolamento la parte degli alloggi popolari e la parte della gestione delle strutture scolastiche, delle strutture sportive scolastiche, delle palestre scolastiche. Perché il Regolamento sulla gestione delle palestre scolastiche c’è, lo abbiamo approvato un anno e mezzo fa, lo abbiamo applicato quasi zero, perché nel frattempo abbiamo demolito la palestra Oliva e ancora stiamo aspettando la ricostruzione e non sappiamo ancora se e quando avverrà e se avverrà nei tempi previsti. Quindi poi, di fatto, anche questo Regolamento servirà probabilmente solo per lo skate park, per i campetti di calcetto della zona del complesso Oliva e per qualche altra fesseria di questo tipo.
Quindi la fretta, l’urgenza e l’importanza dov’è? Non c’è.
Noi avevamo l’urgenza e la fretta sul Regolamento per altro, cioè per la zona industriale, per la zona PIP, lì avevamo un’urgenza, un’urgenza e l’abbiamo ripetuto qui dentro più volte, però era un’urgenza che sentivamo solo in due o in tre e quindi alla fine è rimasta lettera morta.
Però, visto che adesso la maggioranza, non so se nella persona solo del Vice Sindaco o del delegato allo sport Pinto, adesso c’è stata questa urgenza, quindi prendiamo atto di questa urgenza.
Io spero venga rinviato questo punto all’ordine del giorno e l’approvazione. Perché nella riunione di venerdì scorso, cioè di avantieri, non di un mese fa, sono state proposte tutta una serie di modifiche, sono state effettuate delle osservazioni da parte delle associazioni e oggi queste osservazioni sono relegate in una mera raccomandazione: ne prendiamo atto, vedremo, poi in futuro decideremo, faremo, diremo.
Però, in realtà stiamo realizzando qualcosa che potremmo sicuramente migliorare, rinviandolo magari semplicemente al prossimo Consiglio comunale, cioè di qui a 20 giorni.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Fabio Lotito. Chiedeva l’intervento il consigliere Capogruppo, Donato Pinto.
Prego, Donato.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, un saluto a tutti.
Posso veramente accettare lezioni su qualunque argomento della vita comunale, tranne che sul campo di calcio. Perché se quello sport povero, come il calcio dilettantistico oggi è diventato, a Locorotondo esiste, sicuramente, e ribadisco sicuramente, è anche grazie al sottoscritto che negli anni precedenti al suo incarico di consigliere comunale ha fondato la società che oggi con un passamano gestisce la squadra di calcio e l’impianto sportivo.
Quindi, meglio di me che di tasca mia ho pagato determinate spese quando quel campo lo gestivo non come consigliere comunale ma come Vicepresidente della Virtus Locorotondo, meglio di me quelle spese non le conosce nessuno, consigliere Lotito, mi dispiace doverle ricordare questo.
Nel ricordo di questo è chiaro che oggi, da quando sono consigliere comunale, in quanto non delegato ma incaricato allo spot - mettiamo i puntini sulle i - ho delle interlocuzioni continue con la squadra di calcio e con la società, interlocuzioni che in questi anni di consiliatura hanno consentito a quella squadra di continuare ad esistere, perché fino a prova contraria esiste anche grazie, il calcio povero, a questa Amministrazione. Sarei curioso di vedere se con altre Amministrazioni quello stesso calcio avrebbe garantita la stessa sopravvivenza.
Dico questo perché, per quanto noi vogliamo mortificarci in questo momento della consiliatura delle condizioni in cui versa l’affido alla società sportiva di calcio Virtus Locorotondo e lo stadio, dobbiamo ricordarci che comunque quella società ad oggi è messa, da parte anche di questa Amministrazione, nelle condizioni di poter esistere.
Quindi, non abbiamo sovraccaricato, non abbiamo non dato, negato gli strumenti alla società per potersi sostentare, per poter adempiere a quella manutenzione di cui si faceva riferimento prima, ma è chiaro che più passa il tempo più l’inflazione, gli aumenti delle utenze, delle bollette, richiedono urgenti provvedimenti di revisione dell’affidamento della struttura.
Per questo, come sempre è stato, è rimasto aperto un tavolo di dialogo con l’Associazione Virtus Locorotondo che sicuramente, per quanto riguarda settembre e per quanto attiene questo nuovo Regolamento, porterà delle novità rispetto alla modalità di affido di quella struttura.
Quella struttura che, ricordo al consigliere Lotito, non è utilizzata esclusivamente dal calcio, ma è utilizzata anche dal rugby fino a prova del contrario. Se volete chiamiamo ora l’Associazione Rugby e chiediamo se ha potuto o meno utilizzare la struttura. L’ha utilizzata, l’ha utilizzata, chiama ora, falli venire qua, ma veloce, veloce. L’ha utilizzati i primi anni gratuitamente, gratuitamente visto lo scopo sociale di cui era e negli ultimi due anni l’ha utilizzata rimborsando parzialmente le spese alla società concessionaria Virtus. Chiami ora la società di rugby e la faccia venire qua, cortesemente, perché delle bugie siamo stanchi, consigliere Lotito, sui social e in Consiglio comunale.
Detto ciò, il campo è utilizzato anche dalla società di rugby, oltre che della Sportlandia che non è la Virtus ma è la società di calcio giovanile che lì disputa le partite ufficiali delle squadre giovanili Under-12, Under-15, Under-16 e viene garantito anche questo.
Fatta questa parentesi, ringrazio il Vice Sindaco per aver ricordato innanzitutto l’impegno del Presidente di Commissione, la consigliera Grazia Ruggiero e anche il mio nel portare avanti i lavori di questo Regolamento, Regolamento che era urgente produrre. Perché non abbiamo quattro fesserie da affidare, come dice il consigliere Lotito, ma abbiamo da affidare la struttura in via Difesa, il Sottovilla, oltre che lo skate park, oltre che il palazzetto dello sport quando sarà pronto, spero il prima possibile.
Quindi, era urgente redarre questo Regolamento perché ci possa essere un affido trasparente e secondo i dettami della legge, perché non ci si venga a dire che questo Comune, come dice il consigliere Lotito, ha una gestione casareccia. Non è una gestione casareccia, è una gestione che si vuol fare con le leggi, con dei Regolamenti e con l’approvazione, che quando viene fatta addirittura viene tacciata di inutilità.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Capogruppo Donato Pinto.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Mi perdoneranno i consiglieri che sono intervenuti prima, perché io personalmente ho un’altra chiave di lettura rispetto alla necessità che è venuta fuori di portare questo Regolamento all’attenzione del Consiglio comunale.
Personalmente io ritengo che, con l’avvicendarsi del responsabile di settore, sia stato l’attuale responsabile di settore a porre l’emergenza di una lacuna gravissima rispetto a questo Ente circa la regolamentazione del patrimonio comunale e di quelli che sono i criteri generali sulle procedure di concessione, affidamento ed utilizzo del patrimonio.
Perché questo Comune, e lo dice anche la premessa della proposta di delibera di Giunta, non ha mai avuto un Regolamento in questione.
Quindi, l’urgenza rispetto al fatto che l’Ente si venisse a dotare di questo Regolamento è venuta fuori dalla parte tecnica del nostro Comune.
Dico questo anche per ringraziare l’ingegner Piccoli non solo per essersi interessato della questione, poiché è evidente che negli anni si sono susseguiti i criteri differenti negli affidamenti, nelle gestioni, nelle situazioni, con tutta una serie di problematiche dal punto di vista pratico, oltre che nel passare del tempo si sono susseguite tutta una serie di normative specifiche che riguardavano, faccio un esempio, quello del Terzo Settore, per cui era necessario individuare un quadro normativo, un Regolamento e quindi una disciplina dell’Ente territoriale che mettesse in ordine tutte queste situazioni, compresa la questione dell’edilizia residenziale che, appunto, è stata dal Regolamento rinviata rispetto alla disciplina regionale vigente.
Questo per dire e argomentare della necessità di cui l’Ufficio in questione si è fatto carico nel voler porre mano ad un Regolamento, peraltro anche cercando, nei limiti del possibile, di dare un’organizzazione generale su quella che è la gestione del patrimonio. Perché ricordiamo che sino a qualche tempo fa, e credo sia ancora così, rispetto ad ogni immobile del Comune di Locorotondo per cui si prevede appunto la gestione, ci sono responsabili di settore differenti, a cui gli utenti devono far riferimento.
Quindi, anche l’urgenza di dover mettere ordine rispetto a chi deve avere una competenza a monte, è stata posta sicuramente dal responsabile.
Risposta che in questo Regolamento non abbiamo in maniera esaustiva, ma perché ovviamente c’è prima la necessità di dover anche organizzare gli Uffici rispetto a questo. Ma questo è un problema che riguarda il patrimonio in generale.
Dico tutto questo anche per ringraziare l’ingegnere che si è preoccupato di fare questo lavoro, ringraziare le Commissioni che si sono adoperate rispetto a questo lavoro, e i presenti e le presenti alla Commissione, perché ovviamente è stato un lavoro che ci ha impegnato, devo dire molto interessante, ma questo per chi lavora con le norme magari lo trova interessante per altri meno, ad ogni modo è stato interessante per poter anche inquadrare tutta la questione relativa al patrimonio della Pubblica amministrazione.
Ciò detto, rispetto a questa volontà da parte del responsabile di settore, soprattutto in virtù, ripeto, questa è la mia chiave di lettura, in virtù del fatto che si devono andare a rinnovare alcune concessioni, mettere mano ad alcune situazioni, stabilire quindi quelle che devono essere le novità rispetto anche, si faceva riferimento prima, al discorso dello skate park, piuttosto che di altro.
Sostanzialmente - ma questo ce lo siamo detti in Commissione - siccome per ogni immobile si è attuato un criterio differente a seconda di quello che in quel momento si riteneva essere un’urgenza, era necessario procedere ad un Regolamento, un Regolamento che ovviamente disciplina in grandi linee, perché poi resta facoltà dell’Ufficio nel momento in cui va a scrivere il bando, individuare nel dettaglio quelli che sono i criteri a seconda ovviamente dell’immobile in questione.
Benissimo, fatta questa premessa per dire che c’era questa lacuna che l’Ufficio ha ritenuto di dover colmare, è ovvio che questo ha creato delle urgenze anche nella parte politica che aveva la necessità di dover poi iniziare a ragionare, o soddisfare alcuni appetiti rispetto ad alcuni immobili. Ci sta.
Però questo non vuol dire che ci dobbiamo ritrovare a ragionare su un Regolamento con la fretta, un Regolamento che, ripeto, è molto complesso soprattutto nel momento in cui si è deciso di scendere nel dettaglio del Terzo Settore piuttosto che degli impianti sportivi, perché ci si poteva limitare a delle citazioni normative.
Questo poi, e aggiungo il successivo passaggio, richiede che non si possa in questo Consiglio comunale non tener conto di tutte le osservazioni che sono non solo state portate all’attenzione nell’ambito delle Commissioni ma anche quelle che sono sopravvenute e giunte da parte di associazioni nelle more dell’approvazione in Consiglio comunale.
C’è stata una riunione venerdì scorso. In questa riunione, lo sapevamo ed era più che giustificato, non era presente il responsabile di settore, ma ribadisco più che giustificato perché sapevamo perfettamente che non poteva esserci e lo aveva comunicato, in quella sede sono venute fuori tutta una serie di osservazioni. Alcune di queste sono state poi oggetto del nostro emendamento che, chiarisco, anche in sede di Commissione noi abbiamo chiesto l’applicazione dello stesso criterio riguardo alla pubblicazione e contestualmente all’approvazione e pubblicazione del testo del Regolamento. Quindi, non è una novità, Presidente, è assolutamente una cosa di cui abbiamo parlato in Commissione.
Sono state sollevate tutte una serie di questioni, però dall’intervento che è stato fatto dal Vice Sindaco si è, apprendiamo, deciso di non tenerne conto. Si è deciso comunque di approvare il testo che è allegato e non emendare e approvare il testo che è allegato sul fascicolo informatico.
Però, rispetto ad alcune osservazioni di carattere tecnico giuridico secondo il parere non solo mio da consigliera ma da Presidente di Commissione Affari Generali, oltre che da presente alla riunione dello scorso venerdì con le associazioni, invece quelle osservazioni richiedono un tempo tecnico, cioè il fatto che si vada a verificare effettivamente se è il caso o meno di inserirle, perché ci sono obiettivamente delle situazioni che vanno aggiustate.
Noi abbiamo presentato degli emendamenti ma ce ne sono state tante altre di osservazioni. Alcune di queste sono appunto di carattere tecnico, come ad esempio il discorso che è stata tirata fuori la questione se è il caso, per quanto riguarda gli immobili della zona PIP, apro parentesi sappiamo che in questo momento non abbiamo immobili da mettere a disposizione, però è il caso di indicare una specifica riguardo alla cessione del ramo di azienda, visto e considerato che rispetto ad alcuni beni si parla esclusivamente di concessioni d’uso. Quindi, questo è un aspetto che richiede un approfondimento.
Così come richiede un approfondimento la proposta che è stata fatta di inserire, lì dove manca la previsione di una cauzione, e di eventualmente valutare se quella cauzione, invece che essere in denaro, dovesse essere fatta in maniera differente. Ennesima osservazione di carattere tecnico che richiede evidentemente un approfondimento.
Così come il discorso che in alcuni articoli, sebbene si parli di beni disponibili, vi è un refuso. Ci sta, per carità, perché io capisco perfettamente i tempi, la necessità di leggere e rileggere questo Regolamento, quindi non vuole essere assolutamente una recrimina nei confronti di nessuno che ci si è messo a lavorare sopra, però c’è un refuso relativamente alla possibilità, per quanto riguarda alcuni beni disponibili, dell’indicazione di nove anni rispetto che a sei per quanto riguarda le proroghe.
Poi, ulteriori considerazioni che sono venute fuori in quella riunione, se è il caso di inserire un limite alla sublocazione proprio per evitare alcune situazioni peraltro molto note nel nostro territorio.
Il discorso, tra l’altro, non solo di inserire l’articolo 35 del Testo Unico del Terzo Settore ma anche il 36 che parla di convenzioni e la possibilità e il richiamo relativo anche ad altri articoli.
Io ho degli appunti che ovviamente ho preso in occasione della riunione. A fine di quella riunione è emerso, da parte dei partecipanti e io ho sottoposto questa questione a chi era presente facente parte della Giunta, eventualmente di rimandare l’approvazione di questo Regolamento per far sì che ci fosse un ulteriore passaggio nelle Commissioni competenti alla presenza del responsabile di settore per valutare se o meno ci fosse la necessità di inserire ulteriori elementi di carattere tecnico-giuridico, fare un discernimento rispetto ad alcune situazioni che risultavano dubbie.
Tutti quanti abbiamo convenuto in quella riunione che, ad esempio l’articolo 49, nel comma 7 dovesse essere modificato e avevamo anche ipotizzato una possibile modifica, poiché ingenerava confusione rispetto alla possibilità o meno di ottenere un’esenzione al pagamento del canone per quanto riguarda i beni per cui veniva dato un uso breve occasionale. Non credo che questa modifica sia stata inserita nel testo che si va ad approvare visto e considerato che, giustamente, gli Uffici hanno caricato sul fascicolo informatico il testo in data di giovedì, quando contestualmente c’è stata la convocazione del Consiglio comunale e questo incontro si è tenuto venerdì sera e nell’incontro di venerdì sera è stata fatta la proposta di modifica di quell’articolo.
Così come nell’ultima Commissione, contestualmente nella riunione di venerdì, si è continuato ad approfondire la questione dell’articolo 49, che riguarda dei beni per concessione temporanea ed occasionale relativa a un periodo inferiore a sei mesi, dove giustamente si chiedono una serie di presupposti da parte di chi chiede in concessione l’immobile, però che magari per determinati immobili, o per determinate attività, come può essere ad esempio una semplice riunione di un’associazione, quegli stessi adempimenti risultano superficiali.
Ora, anche questo articolo richiede un ulteriore momento di approfondimento e discernimento, ragion per cui io mi aspettavo che oggi si fosse arrivati a questa considerazione, cioè che fosse necessario un ulteriore passaggio poiché era improponibile che presentassimo una caterva di emendamenti e che ci mettessimo oggi a ragionare con il funzionario rispetto ad ogni singolo emendamento.
Questo per dire che, siccome è un testo importante e riguarda dei beni, e ci sta che riguardino dei beni che sono un nervo scoperto e nevralgico, è fondamentale che ci si arrivi in maniera ponderata ad un testo definitivo.
Qui aggiungo, è fondamentale che contestualmente alla pubblicazione di questo testo ci sia la pubblicazione dell’elenco che sia fruibile da parte dei cittadini, perché risponde all’esigenza di trasparenza. Poi, scusate, noi dobbiamo anche capire di quali beni stiamo parlando, perché alcuni di questi non sono più nella possibilità di poter essere dati in concessione e disponibilità.
Alcuni di questi, è una gara tra molti, ad avere degli immobili che richiedono ulteriori interventi, ulteriori situazioni, quindi dobbiamo capire di cosa stiamo parlando, motivo per il quale è necessaria l’allegazione.
Oltre al fatto che nello stesso Regolamento si fa riferimento ad alcune allegazioni che dovevano essere riportate, che poi si è deciso evidentemente di non allegare e questo è molto grave ed è stato sollevato nell’ambito della riunione. Quando si approva un testo e si fa riferimento a dagli allegati che non sono stati poi effettivamente allegati, capite bene che davanti a un notaio questo creerebbe grossi problemi. Noi non siamo davanti a un notaio ma siamo sempre dinanzi alla Pubblica amministrazione.
Tutto questo, ribadisco per affermare quanto detto prima, è la necessità di chiedere appunto questo rinvio perché, perdonateci, potete avere tutte le fretta del momento, tutte le ansie del momento perché è l’ultimo anno di legislazione ma dobbiamo essere responsabili e da responsabili ci dobbiamo arrivare con cognizione di causa a quello che stiamo approvando.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Ruggiero Grazia.
Concluso questo primo giro, il Sindaco ci suggeriva di fare una sospensione e magari sentirsi in conferenza per… No, lo chiamiamo in Conferenza un attimino.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusate, siccome ci sono ancora altre osservazioni, io direi presentate tutte le osservazioni e gli emendamenti oggi, facciamo la Conferenza dei Capigruppo, chiamiamo il Caposettore e ce la vediamo.
Lì potete decidere se sistemare con gli emendamenti e aggiustare e di conseguenza, nella Conferenza dei Capigruppo, decidete quali sono le variazioni da fare con i tecnici, con il funzionario che sta lì.
Questa è la proposta che si fa. Scusate, oggi siamo in sede di approvazione. Capisco gli emendamenti. Presentate gli emendamenti come per legge, noi poi chiamiamo… Adesso, certo. Dice che avete già gli appunti. Andiamo in Conferenza dei Capigruppo e decidete quello che dovete fare. I Capigruppo decidono.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scusa, Grazia, volevi dire una cosa… Breve, perché è stata chiesta la sospensione e devo mettere ai voti.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Presidente, faccio appello a lei perché è garante rispetto a tutta l’Assise.
In questi giorni sono state protocollate delle osservazioni a questo Regolamento da alcune associazioni di cui non si è fatta menzione in alcun intervento sino a questo momento, che richiedono evidentemente di essere prese in considerazione. Quindi, anche nell’interesse di chi ha presentato delle osservazioni, credo che sia opportuno non trovarci tra i Capigruppo ma bensì, ribadisco, rinviare la discussione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, allora facciamo una cosa.
Il Sindaco ha fatto una proposta di sospensione un attimino per decidere in merito, altrimenti qua ci perdiamo. Decidiamo tutti insieme.
Per quanto riguarda la sospensione, chi è d’accordo alzi la mano. 14. Chi è contrario? 2. Si astiene qualcuno?
Sospendiamo 10, 15 minuti, quelli che sono. Sono le ore 12.27, riprendiamo di nuovo i lavori.
Oggi è sempre il 30 giugno 2025.
Riprendiamo, dopo la sospensione, i lavori del Consiglio comunale.
Facciamo l’appello.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (presente); Mariangela Convertini (presente); Francesco Caramia (presente); Marianna Cardone (presente); Antonio Gentile (presente); Grazia Ruggiero (presente); Annalisa Guida (assente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente).
16 presenti, 1 assente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
16 presenti, la seduta riprende ed è valida.
Nel frattempo, ai due emendamenti si è aggiunto un altro emendamento, quindi dalla discussione è scaturito anche un terzo emendamento, emendamento cosiddetto soppressivo, ovvero mira ad abrogare - mettiamo il termine che ci suggerisce l’avvocato - un articolo, l’articolo 42, cioè il comma 6 dell’articolo 42, in maniera tale che si possa in un certo senso considerare anche uno degli altri due emendamenti che votiamo alla fine.
Quindi il Regolamento prevede che prima si debba votare quello soppressivo e poi gli altri.
Oppure, se la presentatrice di Impegno Civico si ritiene soddisfatta, possiamo anche non votare l’altro.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
L’altro non si vota se passa quello soppressivo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene?
Per quanto riguarda l’emendamento presentato dal Gruppo consiliare Innova Locorotondo, vi è un parere favorevole al punto 1 da parte del Caposettore, quindi diciamo il parere del responsabile tecnico del Regolamento; per quanto riguarda il punto 2, un parere sfavorevole.
Possiamo procedere alla votazione? C’è l’intervento.
Allora, siccome abbiamo concluso il primo giro, partiamo adesso con il secondo giro. Sul Regolamento.
Poi gli emendamenti li votiamo prima dell’approvazione definitiva del Regolamento.
A proposito, siccome gli altri li conosciamo, gli altri due emendamenti, il terzo se il primo firmatario lo può enunciare… Va bene, più o meno in sintesi è quello che ho detto io per la soppressione del comma 6 dell’articolo 42. Andate a leggere il comma 6 dell’articolo 42 e vi accorgerete di quello che magari è stato chiesto come soppressivo.
Consigliere Antonio Gentile, ci sono una serie di firme, nove firme, e c’è anche qualche firma da parte di altri consiglieri, il Capogruppo di Impegno civico ha firmato, quindi la maggioranza… Adesso. No. Vi dico le firme. Le firme sono del Sindaco Bufano; Vice Sindaco, Vito Speciale; Donato Pinto; Ermelinda; Mariangela Convertini; Luca De Michele; Angelo Palmisano; poi c’è la firma di Maria Baccaro; c’è anche un’altra firma di Francesco Caramia. Quindi, orientamento di maggioranza con Impegno Civico.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Prima della votazione degli emendamenti, compreso l’ultimo, quello abrogativo che nasce e scaturisce proprio dalla volontà di valutare quello della consigliera Baccaro, motivo per il quale abbiamo chiesto alla consigliera Baccaro l’opportunità di volerlo, senza costringerla, firmare o meno.
Per quanto riguarda i precedenti interventi che si sono focalizzati più che sul contenuto del Regolamento sui vari passaggi di partecipazione, quindi l’ultimo quello di venerdì, io vorrei evidenziare il fatto che oltre ad aver già, e lo sottolineo anche se l’ho già detto, convocato le associazioni, i sindacati e le realtà locali prima della discussione nelle Commissioni consiliari, quindi parliamo di marzo, l’ulteriore incontro, quindi abbiamo comunque sviluppato il Regolamento abbondantemente nelle Commissioni, abbiamo ritenuto opportuno fare un passaggio finale proprio condividendolo.
Perché venerdì? Perché martedì c’è stata l’ultima Commissione dove abbiamo più o meno ottenuto il testo finale, poi non ricordo se martedì o lunedì è stato convocato per venerdì l’ultimo incontro.
Preciso a dire che tutto quello che è venuto fuori dall’incontro di venerdì, dove c’erano circa tre o quattro associazioni, ma nella fattispecie un’associazione è quella che ha osservato più di tutte, la quale tra l’altro non ha presentato una PEC o una mail ufficiale tuttavia io, in assenza del Caposettore che era comunque giustificato, ho preso degli appunti, appunti che ho qui.
Che cosa voglio dire? Che comunque c’è stata la volontà nostra, nel fine settimana con gli Uffici e stamattina ancora, di valutare punto per punto quello che c’era stato richiesto.
Detto questo l’Ufficio è a conoscenza di queste osservazioni e mai voterò una cosa o cambierò idea solo per recuperare, questo lo voglio sottolineare, un voto da questo Consiglio comunale.
La maggioranza è decisa a votare il Regolamento, è stata aperta a considerare tutti i tipi di suggerimenti via mail, via PEC, via WhatsApp, perché ho ricevuto tanti suggerimenti anche via WhatsApp, li abbiamo considerati tutti, ho l’elenco, non farò nome ma ho l’elenco di questi suggerimenti, ufficiali e non.
Vorrei approfittare, mi rivolgo al Presidente e al Segretario Generale, trattasi di refusi e quindi non li ho messi nell’emendamento, errori di battitura più che di refusi. All’articolo 45 - meglio metterlo a verbale - la parola investimenti c’è una “T” da invertire con la “N”. All’articolo 50, comma 8, bisogna eliminare la parola allegati, l’avevo appuntata questa cosa, però ho dimenticato di dirlo nel mio primo intervento.
In realtà, però, a rafforzare quello che sto dicendo, nell’articolo 49 c’è già scritto, al comma 2, che “è previsto il pagamento di un canone secondo tariffe determinate nell’apposito atto deliberativo di Giunta comunale, motivo per il quale la tabella non è allegata, perché poi le tariffe saranno appunto pubblicate con delibera di Giunta comunale.
Ringrazio, oltre al Caposettore, mi sono dimenticato all’inizio di farlo, anche l’ingegner Marilena Tarantino. Se vogliamo la bozza di Regolamento, oltre che con il Caposettore, è partita proprio con lei, in questo momento assente per maternità.
Per quanto riguarda invece gli emendamenti, sono stati valutati dal responsabile, il Presidente del Consiglio ha già anticipato gli esiti, quindi io oltre a queste precisazioni avevo preso degli appunti prima. La consigliera Ruggiero mi dispiace abbia sottolineato, accentuato questa necessità del Regolamento solo a favore di tutti ma tranne della parte politica che veramente l’ha voluto questo Regolamento.
Il cambio di responsabile del settore ha solamente forse anticipato quella che era una nostra volontà.
È indispensabile il Regolamento, perché l’Ufficio avrà finalmente, ma anche la politica, ma anche ai cittadini, una linea chiara su quelli che saranno e come saranno valutati i vari affidamenti volta per volta.
Condivido la necessità di avere un elenco esaustivo di quelli che sono i beni disponibili e indisponibili da mettere a bando con il relativo stato, però questo, che è stato motivo anche di un vostro emendamento, come ho già anticipato prima non era un pregiudizio nostro non votare l’emendamento, però nell’articolo 8 al comma 2 è indicato in maniera chiara quello che l’Ufficio dovrà fare, che poi sostanzialmente corrisponde a quello che avete legittimamente chiesto.
Sul campo di calcio e rugby ha già relazionato, anche se in maniera più vivace rispetto alla mia, il consigliere Pinto.
Io ero d’accordo, consigliere Lotito, a specificare nella convenzione della società calcio anche i rapporti con altre associazioni, dato che non esiste solo la società di rugby che potrebbe utilizzare lo stadio. Non è stato fatto nel 2024.
Con questo Regolamento probabilmente bisognerà aprire, perché mi è stato chiesto venerdì se lo stadio può essere affidato solo ed esclusivamente alla squadra di calcio. Evidentemente no, perché se allo stadio può essere svolta più di una attività, tipologie di attività, allora devi aprire poi a un avviso.
Poi vedremo se il rugby, io mi auguro per la società di rugby che tanto fa per il nostro territorio, ha anche la forza che è quella che poi manca in questo momento a tante attività, come si ricordava prima, di gestire uno stadio.
Inutile commentare quanto il contributo che l’Amministrazione dà per la manutenzione di quel campo. Condivido che i costi sono alti. La soluzione potrebbe essere quella che ci viene richiesta e che in alcuni Comuni è stata fatta ma con bandi che andrebbero poi a sostituire bandi a cui abbiamo già partecipato, cioè quella del prato sintetico.
Io non sono d’accordo su un campo di erba non artificiale, e questo il consigliere allo sport lo sa, a far praticare più di uno sport e più allenamenti a settimana, ma per un fatto logico, questo ce lo insegnano anche altre realtà. Un prato di erba naturale ha bisogno di alcuni trattamenti, ha bisogno di riposo, tant’è vero che ci si alterna con le partite domenicali.
Far coincidere più attività, due allenamenti al giorno sullo stesso campo, fin quando sarà in erba naturale io la vedo una cosa molto difficile da gestire proprio praticamente.
Detto questo, se ci sono ulteriori interventi, nel primo il Presidente l’ha fatto passare come intervento ma ho relazionato ed esposto il Regolamento, se mi concederete altro tempo c’è da rispondere su altre questioni e lo farò, altrimenti passeremo alla votazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Mettiamo prima ai voti gli emendamenti.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, posso in merito all’ordine dei lavori?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Noi dovremmo completare la discussione prima di mettere ai voti gli emendamenti, perché l’articolo 42 del nostro Regolamento dice che ciascun consigliere ha facoltà di presentare ordini del giorno o emendamenti su un determinato argomento prima che se ne chiuda la discussione. Tali ordini del giorno ed emendamenti sono posti in votazione subito dopo la chiusura della discussione medesima secondo l’ordine della loro presentazione.
Gli ordini del giorno e gli emendamenti debbono essere redatti per iscritto, firmati e depositati sul banco della Presidenza e numerati secondo l’ordine di presentazione dal Segretario Generale.
Gli emendamenti all’emendamento devono essere votati prima del medesimo. Gli emendamenti soppressivi sono votati prima di quelli modificativi.
Quindi, alla fine votiamo gli emendamenti, non adesso. Prima dobbiamo chiudere la discussione e poi voteremo gli emendamenti.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
È così. Infatti io ho detto prima della sospensione, finiamo il primo giro e poi nel secondo giro discutiamo sul Regolamento. Infine, quando si tratta di votare, prima si votano gli emendamenti e poi il Regolamento definitivo.
Per il secondo giro, chi vuole intervenire?
Prego consigliera Maria Baccaro, Capogruppo di Impegno Civico.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Il consigliere Gentile non aveva ben compreso quello che si era firmato, quindi volevo spiegare quello che è successo per essere più limpidi possibili.
Il mio emendamento era nato dal fatto che secondo un mio approfondimento personale su quell’articolo ero un po’ perplessa, perplessa perché l’affidamento diretto sugli impianti sportivi di norma non è consentito.
Nelle mie ulteriori indagini però c’erano dei casi rari in cui si poteva applicare l’affidamento diretto e io, per renderlo molto più limitativo come articolo, ho voluto portare questo emendamento in modo da essere quanto più limitativo possibile.
Allorché, quando abbiamo avuto la sospensione dell’Assise, mi hanno proposto e io sono stata d’accordo con l’abrogazione di quell’articolo. Significa che l’affidamento diretto sarà completamente fuori discussione, non sarà più considerato.
Comunque da Regolamento stavo leggendo che abrogando l’articolo n. 6, si dovrebbe correggere anche il n. 3, dove dice “preceduta da gara informale o trattativa diretta”, quindi “trattativa diretta” va tolta nel momento in cui si va ad abrogare il 6, a meno che non ho interpretato male io l’articolo. Lo posso leggere per intero, se volete. Giusto per correggere, perché sennò togliamo il 6 e poi ce lo ritroviamo da un’altra parte. Articolo 42, comma 3, che poi è lo stesso articolo… È giusto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE
Non ci accavalliamo, cortesemente.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
L’affidamento diretto non viene eliminato come procedura di concessione dell’immobile o dell’impianto, semplicemente viene sottratto alla competenza della Giunta, se sopprimiamo il comma 6.
Quindi al comma 3, dove si fa riferimento alla selezione del gestore, rimane una forma di selezione solo che non è più di competenza della Giunta ma del responsabile.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Lo lasciamo, però magari va specificato meglio.
Io sono del parere che vada tagliata questa cosa, però sono anche favorevole, come lo erano favorevoli loro, a portare nel prossimo Consiglio l’approvazione, perché secondo me vanno riviste un po’ di cose, quindi ovviamente si voterà per questo.
Grazie, ho terminato, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Capogruppo Maria Baccaro.
Altri interventi richiesti?
Abbiamo il torcicollo sia io che il consigliere Fabio Lotito, ci guardiamo di sbieco.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io intervengo solo per conforto nei confronti del Capogruppo di Con Noi, perché io ho detto esattamente il contrario di quello che ha capito. Io ho detto… Con Te, scusa, sono passati tanti anni e non avendo sentito più ripetere il nome della lista ero confuso. Scusi Sindaco, con noi, Con Te, con voi, non fa niente. L’importante è che abbiamo capito che mi rivolgo al Capogruppo di maggioranza, al primo Capogruppo di maggioranza, non al secondo.
Dicevo al dottor Pinto, al consigliere Pinto, lei ha capito esattamente il contrario di quello che stavo dicendo. Proprio nella premessa, cioè quella del seguito rispetto al mondo del calcio dilettantistico è necessario, o sarebbe preferibile, o sarebbe necessario, che la Pubblica Amministrazione si facesse carico di quei costi che sono dei costi che sono diventati insostenibili da parte delle società che sia del calcio, del rugby, del tennis, di quello che è. Nel momento in cui hanno a disposizione uno stadio e hanno a disposizione un’utenza elettrica di acqua, hanno dei costi enormi. Questi costi enormi oggi non sono più sostenibili. Perché non ci sono più le società che finanziavano in passato, che ci rimettevano di tasca propria.
Il suo impegno nessuno l’ha messo in discussione, nessuno ha messo in discussione il sacrificio, anzi è esattamente il contrario, io sto dicendo il contrario. Sto dicendo apriamo quelle strutture a tutta la comunità che ha bisogno di quelle strutture per dare la possibilità a quelle strutture di essere gestite direttamente dall’Ente e l’Ente dare quelle strutture rispetto ai bisogni e alle necessità presenti sul territorio.
Quindi, le necessità sono di Sportlandia, anziché del rugby femminile, anziché del tennis da tavolo, benissimo, si prende la struttura e si dà la possibilità a queste società di usufruire di questa struttura facendosi carico di costi che non sono costi, perché la Pubblica amministrazione il ruolo che deve svolgere quello è, quello di sostenere e di favorire quelli sport, quelle attività che tengono lontani i ragazzi dalle strade, dalla droga, dall’alcol. A quello serve lo sport.
Poi vediamo, magari nascerà un campione, ne nasceranno due, diventeranno tutti Ronaldo e tutti Messi, va benissimo, ma lo sport serve a tenere lontani i ragazzi, a farli crescere, a farli diventare dei buoni cittadini, a dargli la possibilità di vivere in un ambiente sano con dei valori e dei principi. A questo serve allo sport, secondo me.
Quando noi facciamo iscrivere i nostri ragazzi al calcetto, mica li facciamo iscrivere perché devono diventare domani mattina Ronaldo, li facciamo iscrivere perché devono giocare, devono imparare a stare insieme, devono imparare a volersi bene o ad odiarsi, a darsi un calcio e ad abbracciarsi due minuti dopo. A questo tendiamo quando agevoliamo e diamo la possibilità.
Perché lo sport deve diventare un costo? Non è un costo. Se c’è bisogno che l’Amministrazione debba sostenere questo costo con 10, 20, 30, 40 o 50 lo deve fare, lo deve fare e deve dare la possibilità a tutte le associazioni sul territorio di poter utilizzare quegli spazi. Questo sto dicendo.
Non c’è un attacco personale, né sui social. Io poi di queste cose sui social non ne ho mai parlato, né mi sono avventurato in discorsi su società di calcio, sui fallimenti, sulle bontà, su altro. Assolutamente.
Io mi sono limitato a prendere atto di una difficoltà, a fare una proposta e a chiedere che potesse questa realtà, queste realtà, potessero avere uno sbocco e una soluzione diversa, avere delle prospettive. Questo ho cercato di dire nel mio intervento, quindi probabilmente stiamo dicendo esattamente tutti e due la stessa cosa, non sto dicendo qualcosa di diverso.
Sulle difficoltà della società di rugby o di altre società, sono state delle difficoltà oggettive che non mi sto inventando. Sono delle difficoltà che nascono dal fatto che con una convenzione diretta con un unico soggetto, quell’unico soggetto non ha avuto la possibilità, e gli altri che volevano entrare, di poter fare tutta una serie di cose, ma perché è nella natura del contratto che è stato posto in essere.
Non mi sto inventando niente, non c’è niente di strano e non ci sono accuse. Purtroppo, ci vuole lungimiranza e in certi momenti bisogna anche dire, e il vicesindaco ha detto, per il futuro dobbiamo cercare di fare in maniera diversa.
Secondo me l’Amministrazione si deve spingere oltre, per il futuro deve avere più forza e finanziare quei luoghi, magari aumentando i canoni o i costi per altri che producono dei redditi, dei redditi anche importanti, per esempio i locali commerciali.
Se noi andassimo a rivalutare veramente il valore dei locali commerciali affidati, avremmo delle risorse, perché magari un locale commerciale tipo via Mercato che oggi paga 400, 500 euro, magari con i valori di mercato di quella zona, in quell’area e tutto il resto, oggi ne dovrebbe pagare 2500 o 3.000 e quelle risorse le potremmo destinare per degli scopi sociali importanti, fondamentali, essenziali per la comunità, non per gli interessi di una parte. Questo è.
Allora le risorse ci sono, ci sono le possibilità, ci vuole forza, lungimiranza e anche un po’ di coraggio, Perché poi alla fine con un po’ di coraggio, si può dire signori di qua non si può fare diversamente, con questa cosa noi dobbiamo necessariamente fare in questo modo, punto, non ci sono altre possibilità. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo, Fabio Lotito.
Ci sono altri interventi. Chi alza la mano? Consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Chiedo un chiarimento rispetto alle proposte di modifica che si intendono apportare al Regolamento con riferimento all’articolo 50.8.
Perché, si parlava di allegazione a un certo punto, sull’articolo 50, comma 8, numerato come 8, quale modifica o se non è modificabile rispetto al discorso.
Lo leggo per chiarezza, stiamo parlando di concessione in uso di beni temporali: “L’autorizzazione viene comunicata al richiedente dal responsabile del settore interessato e deve indicare la tariffa determinata secondo le allegate tabelle di utilizzo temporaneo degli immobili”. Queste allegate tabelle di utilizzo temporaneo degli immobili, chiedo un chiarimento, sono allegate al Regolamento? Sì, era questo che volevo capire rispetto a questo articolo. Quindi è un emendamento di cui vi state facendo carico. Ho capito, però, voglio dire…
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
…Sono tabelle rimesse ed è l’importo della tariffa che è rimesso alla Giunta.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Sì, è chiaro, però qui si faceva riferimento all’allegazione al Regolamento, che siano delegate alla Giunta lo abbiamo già discusso in Commissione.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Non verranno allegate, se poi lo volete votare come emendamento, però non c’è una volontà politica.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
L’articolo 49 al comma 7 resta uguale rispetto alla versione sul fascicolo telematico? Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero. Se non ci sono interventi altri, dopo tre ore circa, c’è stata una sospensione, di discussione, dobbiamo votare gli emendamenti.
Il soppressivo lo dobbiamo votare prima di tutti perché anticipa gli altri, così dice il Regolamento.
Chi è d’accordo sull’emendamento acquisito nella seduta odierna dove dice: emendamento comunale gestione immobili, i sottoscritti consiglieri propongono la soppressione del comma 6 dell’articolo 42 della proposta del Regolamento in oggetto in Consiglio, così come ampiamente spiegato.
Chi è d’accordo, alzi la mano.
Recepito l’emendamento, quindi abrogato il comma 6 dell’articolo 42.
A questo punto il primo emendamento, quello presentato da Impegno Civico, potrebbe essere considerato recepito e quindi da non votare.
Passiamo ora all’argomento, all’emendamento numerato 2, quello proposto dal Gruppo consiliare Innova Locorotondo. Qui ci sono due punti, vedo il parere tecnico favorevole al punto 1, quindi parere sfavorevole al punto 2.
Ci sono questi due punti, un attimo di attenzione, che facciamo? Modifichiamo un attimo l’emendamento nel senso che escludiamo il punto 2 e accogliamo il punto 1.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
È quello che volevo chiedere io. Quindi il punto 1 dell’emendamento di Innova è accolto? O meglio c’è parere favorevole del tecnico. Sul 2 non c’è parere favorevole. Possiamo solo spiegare il perché? Semplicemente per spiegare le ragioni, perché era una proposta che è venuta fuori sempre venerdì sera. È solo per spiegare. Fermo restando che io ho capito, la ragione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Possiamo chiedere l’intervento dell’ingegnere Piccoli Giorgio. Prego, ingegnere. Un microfono a disposizione.
Speaker : GIORGIO PICCOLI INGEGNERE.
Riguardo il secondo punto dell’emendamento, dove si parla della locuzione “Amministrazione”, in tutto il Regolamento il termine “Amministrazione” può essere visto come un sinonimo di Ente, in linea generale, per cui ci sono situazioni in cui il termine “Amministrazione” è demandato proprio all’Ente in sé. Amministrazione comunale dell’Ente. Il termine comprende la decisione non solo della Giunta, perché in alcuni casi riguarda più tecniche l’Ufficio. In alcuni passaggi riguarda l’Ufficio.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Il problema è che permane, rispetto ad alcuni articoli, il discorso di dover interpretare di volta in volta se è più una competenza tecnica, o è più una competenza politica. Questo è quello che è venuto fuori nel confronto con le associazioni.
Speaker : GIORGIO PICCOLI INGEGNERE.
Quando è Consiglio e Giunta in alcune cose è specificato. Sì, si intende come sinonimo di Ente. Non “solo” la Giunta, “anche”. Non solo, Ci sono in alcune situazioni più tecniche… No, ci sono in alcuni punti che è inteso “”Amministrazione.
Faccio un esempio al volo, articolo 5 dice: “la concessione può avere durata non superiore a 9 anni e può essere sempre revocata per sopravvenienti interessi dell’Amministrazione comunale”. Più sotto, l’articolo 6, comma 1, lettera: “eventuale Piano economico finanziario approvato dall’Amministrazione comunale”, in quel caso è l’Ufficio che approva la parte tecnica in collaborazione con l’Amministrazione, però è l’Ufficio in quel caso. Poi sarà approvato comunque in Consiglio comunale, soprattutto su quelle durate di concessione dove non è… Superiore a noi, sì.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
L’articolo 43, comma 1, dice rispetto ai requisiti dei soggetti interessati: “L’Amministrazione, fatto salvo quanto stabilito al successivo comma 2, individua in relazione ad ogni procedura per l’affidamento in gestione, o concessione degli impianti sportivi a soggetti terzi, i requisiti che gli stessi devono possedere per dimostrare capacità operativa adeguata all’attività da realizzare”. Quindi questa valutazione rispetto ai requisiti viene fatta dall’Amministrazione, si intende l’Ufficio tecnico, l’Ufficio Patrimonio, si intende la Giunta?
Speaker : GIORGIO PICCOLI INGEGNERE.
Si intende l’Ufficio.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Però, così com’è…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma non può farla la Giunta questa cosa, perché lo dice il Testo Unico degli Enti Locali.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Ho capito. Però, capite bene che ovviamente il riferimento ha creato e potrebbe creare degli equivoci rispetto a chi legge dall’esterno il Regolamento. Cioè, noi dobbiamo sempre entrare nell’ottica che un Regolamento è letto da chiunque voglia eventualmente informarsi, motivo per il quale…
Io ho capito qual è il parere tecnico. Ribadisco, la necessità per cui abbiamo chiesto l’emendamento è perché mettendoci nei panni di chi legge un Regolamento, che potrebbe non conoscere il Testo Unico degli Enti Locali e la distinzione tra atti di gestione, atti legislativi o piuttosto di indirizzo politico, si pone il problema di chi deve valutare i requisiti. Questa è la ragione per cui abbiamo sollevato la perplessità.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Abbiamo inteso grazie all’ingegnere Giorgio piccoli, il Caposettore del Patrimonio.
Quindi, noi recepiamo questo emendamento sottraendo il punto 2, siete d’accordo?
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, mi scusi. Anche prima l’emendamento della consigliera Baccaro prevedeva un’eliminazione totale, mentre noi abbiamo abrogato in maniera parziale. Quindi, se vogliamo, non entro nel merito dell’emendamento, però se vogliamo anche il soppressivo non era completamente soppressivo dell’emendamento della consigliera Baccaro. Perché non erano proprio in esclusione reciproca.
Io sto mettendo bocca solo sul discorso del soppressivo rispetto al contenuto. Non so se mi sono spiegata.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Il Sindaco vuole intervenire su questo emendamento.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Qui ci sono due punti, si vota il primo e il secondo. Si mette ai voti. Se il comma viene abrogato, non c’è più, finito. Quindi adesso si vota la prima e la seconda. Sono due votazioni, scusate. No, su quello di Maria abbiamo fatto un emendamento prima. Siccome le due cose rientravano nella stesso… Come no? Ho capito, ma perché lei parla dell’emendamento di Maria lo abbiamo risolto […] lo rivotiamo. Ma quello di Maria era stato inserito lì, Maria chiedeva l’eliminazione. Ho capito, però se il Regolamento dice che l’altra parte non lo voti, non lo voti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, non creiamo confusione.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusate, stiamo parlando di quale emendamento? Perché ci stiamo confondendo. L’emendamento di Innova stiamo parlando ora, lasciamo perdere quello di prima. Quello di Innova ha due punti, dovremmo votare il primo e poi il secondo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Abbiamo inteso che dobbiamo fare due votazioni su questa proposta, abbiamo inteso che la mettiamo in questa maniera.
Ripeto, io dico ai consiglieri che il primo punto dell’emendamento presentato dal Gruppo Innova ha ottenuto parere favorevole tecnico, dice che: “si chiede l’inserimento nell’articolo 3 del succitato Regolamento di un ennesimo comma contenente il seguente testo. A seguito di approvazione del presente Regolamento, l’Ufficio responsabile del patrimonio provvede contestualmente agli adempimenti di pubblicità legale del medesimo testo, alla pubblicazione sul sito del Comune di Locorotondo in apposita sezione trasparenza, alla presentazione di un inventario comunale dei beni immobili suddivisi per modello a seconda della natura giuridica. Modello A, beni demaniali; modello B, beni disponibili; modello C, beni disponibili; con specifica delle destinazioni d’uso, dati catastali, tipo di proprietà e il valore dell’immobile, tenendo conto delle eventuali manutenzioni effettuate secondo l’allegato 43 del decreto legislativo 2011 n. 118 e successive modifiche, armonizzazione dei sistemi contabili. Tale elenco, pubblicato nel suddetto sito, verrà aggiornato regolarmente in concomitanza con l’adempimento già previsto dalla normativa vigente di comunicazione annuale dei beni pubblici al Ministero dell’economia e finanza”.
Votiamo per questo. Sindaco, siamo in votazione, ne abbiamo parlato mille volte.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Io direi di inserire quello nell’articolo 8.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Poi lo inseriamo nell’articolo 8.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Perché al comma due sta scritto tutto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, Sindaco, se lo recepiamo… Sennò perdiamo tempo, poi vediamo.
Lo dobbiamo recepire questo primo punto, chi è d’accordo alzi la mano. A sto punto io lo recepiscono, non lo so gli altri.
Punto 1, primo emendamento presentato da Innova Locorotondo. Vi siete distratti.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Il vostro documento contiene due diversi emendamenti, stiamo mettendo in votazione il punto 1 dell’emendamento… L’ha letto il Presidente. C’è la modifica del termine “amministrazione”. Perché l’emendamento è la modifica di una parte normativa, se io modifico tre diversi articoli il Consiglio comunale si pronuncia tre volte, con tre votazioni, che uno potrebbe essere d’accordo su una ma non essere d’accordo sull’altro, come mi pare tra l’altro si è evidenziato. Quindi, procederemo a due diverse votazioni. …Esatto, che il Presidente ha provveduto a rileggere, poi metteremo in votazione. Stiamo parlando di due emendamenti in un’unica cosa. .
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scusami, consigliera Capogruppo Marianna Cardone, mi state facendo proprio… Sì, perché voi presentate gli emendamenti, poi sull’emendamento vostro stesso non volete che noi lo votiamo. Non è vero. Non si innervosisca consigliera Marianna Cardone. Lei non aveva capito. No, noi l’abbiamo detto più volte questo fatto.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
…Se era possibile votare punto per punto un emendamento. Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Infatti io l’ho detto, lei non era attenta nel momento in cui l’ho detto.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Chi l’ha detto?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non era attenta, ha ribadito più volte questa questione perché non era attenta.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Più volte? Ma se è la prima volta che parlo dalle 9 e mezza di stamattina. Ma che sta dicendo, Presidente? Va ribadito più volte.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Votiamo.
Votiamo il primo punto dell’emendamento presentato da Innova Locorotondo.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 5. Chi è contrario, alzi la mano. 8. Chi si astiene? 2. Ha votato contro… 9. Ha votato contro il Capogruppo Antonio Gentile.
Punto 2.
Chi è favorevole, alzi la mano. 2. Chi è contrario, alzi la mano? 12. Chi si astiene? 2.
L’emendamento è respinto.
Ora dobbiamo votare il… Anche l’altro, perché non ha avuto la maggioranza. Abbiamo votato il punto 1, poi il punto 2 e l’emendamento in generale è stato respinto.
Andiamo a votare il testo della delibera del Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dei beni immobili di proprietà del Comune di Locorotondo.
Chi è d’accordo sull’approvazione così come modificata con gli emendamenti recepiti, o meno, alzi la mano. Scrutatori, per cortesia, siate un po’ concentrati, per cortesia. Mantenete le mani alzate chi è d’accordo. Siamo in votazione, per cortesia. 11 favorevoli. Chi è contrario? 4. Chi si astiene? 1.
Dobbiamo dare anche l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo, alzi la mano, sull’immediata esecutività. O mantenete alta la mano, o abbassatela perché gli scrutatori possano contare.
Favorevoli all’immediata esecutività? 14. Chi è contrario? 2.
Per cortesia, non facciamo dialogo, Capigruppo. Capigruppo, per cortesia, silenzio.
Abbiamo votato e dobbiamo passare al terzo punto all’ordine del giorno.
Terzo punto, variazione di bilancio di previsione 2025-2027, articolo 175, comma 2 del decreto legislativo 267/2000. Variazione n. 9.
La espone il Sindaco, Antonio Bufano. Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, Presidente e grazie consiglieri.
Il testo della proposta è che con la delibera del Consiglio comunale 132 del 29.11.2024, esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato il DUP relativo al periodo 2025-2027.
Con delibera di Consiglio comunale 141 del 27.12.2024, esecutiva ai sensi di legge, è stata approvata la nota di aggiornamento al DUP relativo al periodo 2025-2027.
Con delibera del Consiglio Comunale 142 del 27.12.2024…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
il Sindaco sta esponendo, per cortesia. Le polemiche dopo, fuori dall’Assise, per cortesia.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
…Richiamata la propria deliberazione n. 17 al 30.04.2025, esecutiva ai sensi di legge, con la quale è stato approvato il rendiconto della gestione 2024.
Richiamato l’articolo 175, della 267, il quale prevede che i commi 1 e 2 del bilancio possono subire variazioni in termini di competenza e di cassa sia nella parte delle entrate, che una parte di spese per ciascuno degli esercizi considerati, con delibera di Consiglio comunale da adottarsi entro il 30 novembre di ciascun anno.
Verificata la necessità di apportare variazioni al bilancio di previsione finanziario 2025-2027 nel triennio derivanti da sopravvenute esigenze di spesa.
Atteso che i responsabili di posizione organizzativa hanno verificato le voci di entrata e di spesa sulla base dell’andamento della gestione proponendo le proposte di variazione al bilancio allegate al presente facente parte integrante e sostanziale.
Preso atto delle proposte di variazione di bilancio pervenute dalla responsabile delle PO per quanto di competenza, ritenuto necessario provvedere alla variazione di competenza di cassa al bilancio di previsione 2025-2027, come risulta dall’allegato A faccende parte integrante e sostanziale della presente deliberazioni.
Visto il Regolamento comunale di contabilità.
Visto il prospetto riportato nell’allegato A contenente l’elenco delle variazioni apportate al bilancio di previsione 2024-2026, nel quale si riportano risultanze finali.
Nella parte entrate, anno 2025, nella parte competenze variazione in aumento di 109.000 euro, c’è l’avanzo di 3.928,40 e la variazione di cassa all’entrata di 109.073.
Nella parte spesa, variazione in diminuzione di 75.518 e quindi totale della variazione è praticamente variazione in aumento, la competenza di 188.516, per quanto riguarda la cassa 3.928.
Queste sono variazioni fatte dalle posizioni organizzative nel settore degli affari generali, il dottor Del Sole ha fatto delle variazioni interne, ha eliminato spese di sponsorizzazioni, quindi prendendo i 7.000 euro e mettendoli praticamente sempre nello stesso PEF, la parte spese.
Poi c’è la parte di Vitantonio Rosato, servizi alle persone, sempre nell’ambito del suo PEG. Ha fatto della variazione di bilancio spostando delle somme da un capitolo all’altro sempre nella sua competenza.
Poi c’è l’altra variazione, quella dell’urbanistica. Quella dell’urbanistica c’è una variazione in aumento di 155.000 euro e di 35.357, che sono l’adeguamento dei parchi comunali esigenze di bambini con disabilità, che è un finanziamento; poi l’introito IVA commerciale da […] per fatture rilevanti ai fini IVA, che sono una variazione di realizzazione per quanto riguarda la mensa scolastica a Indiveri, scuola di San Marco, e l’altro riguarda un incentivo di 50 al decreto legislativo 36/2023. Questa è la parte di entrata.
La parte di spesa ha inserito la richiesta di rimborso di quegli oneri, l’IVA e la rateizzazione di 55.000 euro, che è l’IVA per la realizzazione della scuola San Marco, questa è la parte spesa, e l’incentivo tecnico ex articolo 50.
Non ci sono più variazioni. C’è quella dell’ambiente di Piccoli Giorgio, dove da uno stanziamento attuale di 40.000 euro ha fatto una variazione in diminuzione, quindi manutenzioni demaniali, è sceso a 38.500 con 1.500 di variazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Chi vuole intervenire?
Possiamo votare la proposta di delibera al punto 3, variazione al bilancio di previsione 2025-2027, variazione n. 9, così come esposta dal Sindaco.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 11. Chi si astiene? 4 astenuti. Chi è contrario? 1 contrario.
Per l’immediata esecutività, chi è d’accordo alzi la mano.
All’unanimità.
Passiamo ora al punto 4 dell’ordine del giorno odierno, modifica al Regolamento TARI approvato con delibera di Consiglio comunale n.37 del 29 giugno 2021 e sue successive modificazioni o integrazioni.
Espone il Vice Sindaco, Vito Speciale.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Come ogni anno ci ritroviamo ad approvare il Regolamento TARI, anche se si interviene poi solo sugli articoli che prevedono le agevolazioni.
Trattandosi in particolar modo di risorse che rivengono dal bilancio, quelle delle agevolazioni, con l’Ufficio abbiamo appunto stabilito di verificare anno per anno la disponibilità e quindi, in base alla disponibilità, confermare le agevolazioni. Agevolazioni che ci riportiamo ormai da qualche anno, che toccano le fasce deboli della popolazione, quindi si parla di agevolazioni che vanno da un reddito ISEE da 0 a 3.000 e poi a fasce scalari, proporzionali, fino ad arrivare ad agevolazioni che toccano nuclei familiari con presenza di disabili all’interno del nucleo familiare.
Quest’anno c’è stata una novità, introdotta dal DPCM del 21 gennaio 2025, pubblicato poi il 28 marzo 2025, il famoso bonus sociale TARI, che prevede appunto alcune agevolazioni sulla tassa dei rifiuti a carico dei contribuenti.
In sostanza gli scaglioni sono due, si aumenta l’ISEE a 20.000 per nuclei familiari con presenza di disabili e all’interno della bollettazione ci ritroveremo una riga, quindi non all’interno della tariffa variabile o fissa ma all’interno della bolletta, quindi a saldo, ci ritroveremo una riga, secondo quanto stabilito da ARERA, di 6 euro per cittadino. Quota perequativa.
È una cosa che mi sono chiesto anche io, che significa perequativa? Che questi 6 euro potrebbero o non essere sufficienti per coprire il bonus sociale del Comune di Locorotondo, ma nel nostro caso a calcoli fatti è abbondantemente superiore, o potrebbe essere appunto più che sufficiente, quindi la parte residuale che va a finire in una sorta di fondone nazionale, serve a spalmare su altri Comuni il famoso bonus sociale, quindi su altri cittadini di altri Comuni, il bonus sociale.
L’anno scorso ci è stato imposto il famoso 1 euro e 50 per la bonifica dei mari e delle calamità naturali, se non erro, e questa è sostanzialmente un’altra riga in più che si ritroveranno i contribuenti a dover pagare.
L’obiettivo della modifica dell’articolo 23, il 23-bis che abbiamo abbondantemente visto prima delle Commissioni con gli Uffici, mira a confermare quello che abbiamo già previsto con il Regolamento TARI del 2024, dove era previsto che per le utenze domestiche - faccio un breve riassunto - c’è una riduzione del 100 per cento con reddito ISEE da 0 a 3.000, quest’anno lo finanziamo con il 75 per cento, sia per la parte fissa che variabile, da bilancio; per la restante parte del 25 per cento, dato che la norma dà anche la possibilità di cumulare le 2 agevolazioni, per la restante parte del 25 per cento con il bonus sociale. Lo troviamo al comma 10 dell’articolo 23.
L’altra fascia del 25 per cento, sia parte fissa che variabile, è per i possessori di reddito ISEE da 9.530,01 a 12.000; l’ulteriore fascia è la riduzione, sia nella parte fissa che variabile, con nuclei familiari portatori di handicap; c’è una riduzione del 25 per cento ordinari con ISEE da 3.000 a 9.530; e una riduzione del 50 per cento per i possessori di ISEE tra 9.530,01 e 15.000.
Le riduzioni - ovviamente questa è una cosa importante che comunicheremo anche successivamente al presente Consiglio comunale - così come l’anno scorso vanno comunicate per la parte non del bonus sociale ma per la parte del 75 per cento per i redditi ISEE da 0 a 3.000, vanno comunicate annualmente ed entro il 31 ottobre 2025, proprio perché è legato a quello che l’ISEE certifica e che è un dato che può essere appunto variabile.
Il comma 9 ci dice che le agevolazioni di cui ai commi precedenti, quindi A, B e C sono cumulabili, quello che dicevo prima, con il bonus sociale di cui al comma 10 ma non sono cumulabili tra di loro.
Questa è la modifica dell’articolo 23 che abbiamo visto nella Commissione bilancio della settimana scorsa.
Poi c’è l’articolo 23-bis, le altre riduzioni per le utenze non domestiche, dove sostanzialmente la parte che viene aggiunta, una specifica che poi riviene da norme nazionali, è la seguente, il comma 3: per la definizione dello svolgimento delle attività in modalità non commerciale si fa riferimento a quanto previsto in materia del Regolamento emanato con decreto del MEF n. 200 del 19.11.2012 e della decisione 2013/284 della Commissione europea del 19 dicembre 2012.
Il comma 4, che è anch’esso nuovo, a pena di esclusione del beneficio di cui ai precedenti commi, di cui ai punti precedenti, i soggetti passivi devono presentare apposita denuncia entro i termini previsti dal Regolamento, allegando lo Statuto, l’ultimo bilancio sociale approvato e specificando il codice ATECO dell’attività svolta.
L’Ufficio tributi in qualsiasi momento può richiedere idonea documentazione integrativa inerente l’attività svolta secondo le modalità di cui ai commi 2 e 3. Questa ultima parte è la modifica che introduce il comma 4 all’articolo 23-bis.
La restante parte del Regolamento TARI rimane invariata rispetto al 2024.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco Vito Speciale. Vuole qualcuno intervenire sull’argomento, sulla proposta di modifica del Regolamento TARI? Nessuno.
Allora, possiamo votare.
Chi è d’accordo sulla modifica del Regolamento TARI approvato con delibera di Consiglio comunale n. 37 del 29 giugno 2021? Sì, prego, consigliere Capogruppo.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, io attendevo la chiusura della discussione per la dichiarazione di voto.
Il mio voto sarà favorevole alla modifica del Regolamento, nonostante abbia espresso perplessità rispetto alla gestione del bonus previsto dal Governo, bonus che purtroppo si realizzerà nella sua completezza non quest’anno ma l’anno prossimo. Quindi, diciamo ai cittadini quello che sarà, quest’anno non ci sarà nessun bonus, il bonus sarà l’anno prossimo.
Io avrei evitato di includere nel bonus quella fascia di popolazione da 0 a 3.000, che in realtà non era parte attiva nel conteggio della TARI. Quindi, non essendo parte attiva, io non l’avrei inclusa nel bonus, perché il bonus è indirizzato ai contribuenti, non essendo, essendo stata esclusa quella facevano io non l’avrei inclusa non facendoli diventare parte attiva. Perché, cosa succede? Il bonus condiziona la sua efficacia alla regolarità dei pagamenti, eccetera. Ora, siccome correttamente il Vice Sindaco ci ha ricordato che l’anno scorso c’è stata una bollettazione per le calamità naturali, 1 euro e 50, eccetera, quindi basterebbe quel mancato pagamento per impedire alle fasce da 0 a 3.000 di usufruire di quel bonus. Guardate un po’ l’assurdità della cosa.
Io avrei agito in questo modo, però la maggioranza naturalmente decide il da farsi e quindi va bene così.
Sono soddisfatto del mantenimento delle esenzioni e di quanto previsto dal Regolamento che, ricordo, è il frutto di una lotta serrata con l’Amministrazione da parte del sottoscritto, anche con un incontro mitico a Villa Mitolo, è stato uno dei primi scontri violenti tra me e il Sindaco, lo ricordo con piacere perché ormai è un ricordo quindi abbiamo sepolto le asce di guerra e possiamo adesso sorridere rispetto a quelli che sono stati gli accadimenti del passato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Non lo so, è stato presentato? Ora me lo state dicendo. Ha detto che aveva il protocollo e che bisognava portarlo qui.
Avviso i consigliere che c’è un emendamento presentato dal Gruppo Innova sull’argomento. Lo può esporre? …all’ultimo momento, consigliere, poi si arrabbia anche.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Chi, che cosa? Che vuol dire all’ultimo momento. Io lo posso presentare pure il giorno stesso l’emendamento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ho capito che lo può presentare, ha tutte le facoltà, però posso avere la copia, fatemi questa fotocopia all’ultimo momento.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Presidente, io ho fatto una PEC ieri. non l’ho portato oggi, io ho mandato una PEC e c’è anche il numero di protocollo che… Sto parlando. …Opportunamente scritto sull’emendamento, quindi era lei che doveva avere la copia sulla sua scrivania io le ho concesso la mia copia e la Segretaria ha chiesto a Isabella di andare a fare una fotocopia. Non sono io l’impreparata, è lei l’impreparato che sulla sua scrivania non aveva la copia.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non è vero. Non alzi la voce.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
…Sono io che ho dato la mia copia a lei…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Consigliera Capogruppo Marianna Cardone, non alzi la voce. Perché a differenza sua, quando ha presentato l’emendamento la consigliere Capogruppo Maria Baccaro sull’altro argomento, con una determinata etica ha portato una copia al sottoscritto, direttamente in anticipo dovuto, mentre lei all’ultimo momento ha portato una copia…
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Se questo le serve per coprire le sue inefficienze, lo faccia pure. Io ho protocollato ieri, ho mandato una PEC…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Lei sta improntando la sua attività lavorativa su una base di una determinata polemica.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Posso leggere? Così evitiamo di perdere ancora tempo grazie a lei.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Dio mio, che pazienza ci vuole.
Emendamento al Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio comunale 37 del 29 giugno 2021 e successive modifiche e integrazioni di adeguamento alla normativa ARERA e alla legge 147/2013.
Premesso che il Regolamento TARI è stato adottato in attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Codice dell’Ambiente, della legge 27 dicembre 2013 n. 147 in conformità ai principi di integrale copertura dei costi stabiliti dalle delibere ARERA tra cui la n. 443/2019 e n. 363/2021.
L’articolo 23 disciplina riduzioni per le utenze domestiche in condizioni di disagio socioeconomico ai sensi dell’articolo 1, comma 660 dell’articolo n. 147/2013, ma le soglie ISEE attualmente previste risultano ormai inadeguate a sostenere i nuclei familiari più fragili.
La crisi inflattiva, certificata dall’ISTAT, più 7 per cento nel 2024, ha aggravato le difficoltà economiche di migliaia di famiglie, determinando un incremento considerevole delle spese per utenze, beni alimentari e mutui.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21504/2021, ha ribadito la funzione solidaristica del tributo TARI e la necessità di correlare le agevolazioni al reale bisogno sociale.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ARERA, con la delibera 389/2023 recante il nuovo metodo tariffario MTR3 UR3, ha rafforzato l’obbligo per i Comuni di garantire un sistema tariffario equo, sostenibile e proporzionato alle capacità contributive degli utenti, con una particolare attenzione alle utenze vulnerabili, come ribadito anche nelle linee guida pubblicate nel 2024. Il principio di equità tariffaria sancito dalla MTR3 UR3 impone agli Enti locali di introdurre adeguati meccanismi correttivi per tutelare le fasce di popolazione maggiormente colpite dalla crisi economica, principio che l’attuale maggioranza comunale non ha inteso potenziare nel testo vigente del Regolamento.
Tutto ciò premesso, le sottoscritte consigliere Marianna Cardone, Grazia Ruggiero, Annalisa guida del Gruppo consiliare Innova Locorotondo, propongono di emendare l’articolo 23 del Regolamento TARI nei seguenti termini: elevare la soglia ISEE per l’applicazione della riduzione del 75 per cento su quota fissa e variabile da 3.000 euro a 6.000 euro, in coerenza con quanto previsto dal DL 21 marzo 2022 n. 21 per il sostegno ai nuclei familiari vulnerabili.
Portare la soglia ISEE per la riduzione del 25 per cento, su quota fissa e variabile, da euro 12.000 a euro 15.000, in linea con i parametri fissati dal DPCM 21 gennaio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2025 relativi al bonus sociali rifiuti.
Punto 3. Prevedere per i nuclei familiari con ISEE fino a euro 20.000 la possibilità di rateizzare la quota residua del tributo in un massimo di quattro rate annuali senza interessi, derogando all’articolo 35 del Regolamento, ai sensi dell’articolo 26, comma 3, della legge 689/1981, richiamato dall’articolo 1, comma 168 della legge 296/2006 sul potere regolamentare dei Comuni e istituire un apposito fondo comunale integrativo di solidarietà sociale da finanziare annualmente attraverso economie di bilancio, entrate straordinarie, trasferimenti regionali e statali ai sensi dell’articolo 53, comma 3 del DGLS 267/2000, Testo Unico degli Enti Locali, per coprire le minori entrate derivanti dall’ampliamento delle riduzioni previste dal presente emendamento.
Qual è la motivazione di questo emendamento? Questo emendamento si inserisce pienamente negli indirizzi più recenti fissati da ARERA con MTR3 UR3 che sottolineano la necessità per i Comuni di garantire una tutela efficace delle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica, promuovendo equità e giustizia sociale.
Mantenere i parametri ISEE, ormai superati, significa ignorare la gravità del disagio che oggi colpisce i cittadini più deboli.
Quindi, riteniamo che un’Amministrazione giusta debba intervenire in modo concreto e tempestivo e sostenere le famiglie in difficoltà, specie in un momento storico segnato da un’inflazione, da un incremento dei tassi dei mutui e dei costi della vita quasi al tracollo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Capogruppo Marianna Cardone. Naturalmente, così come tutti gli altri emendamenti, questo ha bisogno del parere tecnico, quindi coinvolgiamo il Caposettore per vedere anche effettivamente se ci sono, come giustamente dice il consigliere Luca De Michele, le coperture per poterlo eventualmente recepire l’emendamento.
Non lo so. È presente la responsabile del Settore Programmazione economica, la dottoressa Antonella Marchionna. Dottoressa, noi abbiamo bisogno del parere.
Facciamo silenzio in Aula, per cortesia. Abbiamo un tempo, dobbiamo fare una sospensione per recepire il parere?
Speaker : MARIANTONIETTA MARCHIONNA SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO.
Il Vice Sindaco me L’l’ha fatto leggere brevemente.
Su questa proposta vanno fatte delle valutazioni anche con l’uso del software e dei dati che ci sono all’interno della banca dati.
Poi, è necessario l’eventuale parere del revisore dei conti, sia per quanto riguarda eventualmente la modifica al Regolamento, sia per quanto riguarda la variazione di bilancio eventuale.
Quindi il problema è che sono impossibilitata a dare il parere, perché va fatta un’istruttoria in merito alla quantificazione delle agevolazioni con l’Ufficio, quindi fascia per fascia. Dopodiché, va richiesto il parere al revisore dei conti, sia sulla modifica del Regolamento, sia sulla quantificazioni delle somme. Vanno trovate le risorse in bilancio.
In questo contesto io sono impossibilitata ad esprimere un parere. No, le fasce. Siccome noi abbiamo anche mandato l’acconto, quindi va fatta tutta un’analisi con l’Ufficio di tutte le fasce, vedere tutte le utenze, quantificate le somme, formulata una proposta di Regolamento, valutato con il revisore dei conti che si deve esprimere, dopodiché va valutato l’impatto sul bilancio, vanno trovate le risorse sul bilancio.
In questo momento io non posso esprimere un parere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ecco perché certe volte quando io dico - non voglio sembrare antipatico nei confronti dei consiglieri - che quando ci sono le cose presentate così all’improvviso la macchina amministrativa è una cosa complessa in un Ente locale. Un discorso è la volontà politica, un discorso è mettere in simbiosi le questioni tecniche, contabili, amministrative con la volontà politica.
Prego, consigliera Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Dottoressa Marchionna, una domanda tecnica e la faccio perché non lo so, quindi ho bisogno che lei mi spieghi.
Il discorso di questi parametri legati alla MTR 3 e la UR3, che impone agli Enti locali… Io sto chiedendo alla consulente, Vice Sindaco, da che mi risulti lei fa un altro mestiere.
…Impone agli Enti locali di introdurre adeguati meccanismi correttivi per tutelare le fasce di popolazione maggiormente colpiti nella crisi economica. In questo Regolamento, nelle tariffe adottate, visto che io sono in Commissione bilancio e purtroppo per impegni lavorativi pregressi non sono riuscita a partecipare all’ultima Commissione ma ero presente a quella precedente dove lei doveva verificare tutta la questione legata alla fatturazione del bonus sociale, ricordo, che ci avrebbe poi esposto nell’ultima Commissione utile prima del Consiglio comunale, che è avvenuta pochi giorni fa prima del Consiglio.
Prendendo atto, perché conosco benissimo le dinamiche legate agli emendamenti, è chiaro che noi in questo momento presentando questo emendamento siamo perfettamente coscienti che lei non ha la possibilità di fare una valutazione economica rispetto all’innalzamento delle fasce, quindi che non c’è una preclusione da parte di un funzionario passare da 3.000 a 6.000 euro solo perché non si vuole venire incontro a chi ne ha bisogno. Noi di questo ce ne rendiamo perfettamente conto. Peccato che non è stato sollevato prima.
Però le chiedo, questo parametro imposto agli Enti locali in che modo è stato considerato in questo Regolamento e in queste tariffe? Per mantenere così bassa anche la soglia del modello ISEE, perché è rimasta così bassa questa soglia?
Speaker : MARIANTONIETTA MARCHIONNA SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO.
Noi in questo momento siamo con l’MTR2, l’MTR 3 entrerà in funzione con il prossimo periodo regolatorio.
Quindi io questa norma al momento non la conosco. Noi siamo con l’MTR2. L’MTR 3 andrà in vigore con il prossimo… Sarà pubblicato il 31 luglio, è il prossimo periodo regolatorio.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Può dare i riferimenti della Gazzetta Ufficiale? Posso avere i riferimenti di questa applicazione?
Speaker : INTERVENTO.
Sarà pubblicato entro fine luglio, non è stato ancora pubblicato. L’MTR3 non è stato ancora pubblicato definitivamente, sarà pubblicato entro il 31 luglio 2025.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Quindi, chi si voleva già adeguare, lo ha potuto fare. Non c’è l’obbligo, ho capito bene?
Speaker : INTERVENTO.
Sì, ma il problema riguarda UR3, cui facevate riferimento. Ancora non è ben definito, per questo l’hanno posticipato al 2026.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Quindi, chi l’ha voluto fare l’ha potuto fare. No, non l’ha fatto nessuno, a noi non risulta.
Va bene, lo chiariremo nella prossima Commissione bilancio, perché a noi non risulta questo. Io chiedo perché devo riportare poi quello che soprattutto il funzionario dichiara.
Speaker : INTERVENTO.
Le aspettiamo perché tutto il nuovo PEF sarà aggiornato con l’MTR3 per il prossimo quadriennio 2026-2029 andranno con l’MTR3.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Va bene, grazie.
Speaker : INTERVENTO.
Siamo ancora con l’MTR2.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Io sono obbligato a votare l’emendamento.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Ovviamente, Presidente, questo particolare che ho chiesto non esclude il fatto che si poteva prevedere in maniera preventiva un innalzamento delle soglie, come in alcuni punti che abbiamo proposto.
Ovviamente non si può fare oggi, perché siamo in scadenza, però questo non significa che non si poteva pensare in maniera più adeguata alle condizioni economiche, perché un ISEE di 3.000 euro è ridicolo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Arriviamo sempre all’ultimo. Queste cose anche l’opposizione deve anticipare un po’ i tempi.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
A voi non interessava alzare la soglia da 3.000 a 6.000 euro. A voi non interessano le famiglie che stanno in una situazione economico sociale difficile, deve interessare solo alle opposizioni? Non ho capito, la colpa è sempre dell’opposizione.
Voi amministrate, voi non sapete chi oggi sta sotto la soglia di 3.000 euro. Non è soltanto chi sta sotto la soglia dei 3.000 euro che è in gravi condizioni economiche, quindi ci dobbiamo pensare noi a loro, non ci dovevate pensare voi?
Come funziona, Presidente?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusate, io capisco che si fa politica, si fa demagogia, tutto si può fare. Servono i soldi, siccome faccio l’assessore al bilancio abbiamo portato le tariffe e addirittura nella seconda fase dell’acconto saranno fatte in riduzione per quanto riguarda la TARI.
Adesso, per questo dei 3.000 euro e 6.000 euro, noi lo avevamo fatto come Regolamento, però 3.000 euro sono legge. Quell’MTR che dice lei… Altrimenti vi devo leggere tutta la determina dell’AGER. Io l’altro giorno ho chiesto ad AGER di gestire addirittura tutto loro la gestione dei rifiuti togliendoci noi di mezzo, perché ormai decidono loro.
Sarebbe utile, perché non è possibile che oggi noi possiamo fare… Questa è fatta solo, Maria, per perdere tempo. Perché se questo poteva essere fatto poteva essere fatto… Maria, la politica è fatta di buonsenso. Ho capito, ma si fa perché dobbiamo perdere tempo. Sì, venite qui per perdere tempo, te lo dico io. Stai tranquilla.
Il fatto di portare le detrazioni e tutto il resto ne abbiamo discusso mille volte, potevi farlo l’anno scorso, l’altro anno e tutti gli anni precedenti. Perché lo vieni a fare oggi quando dobbiamo approvare il Regolamento che già abbiamo mantenuto le tariffe… Scusami, abbiamo mantenuto le tariffe della TARI al di sotto di tutti i Comuni limitrofi. Visto che voi le copiate dagli altri Comuni le cose, ve lo dico io. Poi dici che siamo noi che non vi facciamo parlare. Fammi parlare.
Abbiamo perso una settimana, 10 giorni, l’ultima è arrivata il 27 giugno 2025 da AGER. Vi rendete conto che tempi abbiamo? Siamo andati quattro volte all’AGER per discutere di quello che è l’MTR e tutto il resto.
Purtroppo, è chiaro che si può mettere pure cinque, pure fino a 20.000 a non pagare la TARI, però sappiate che tutte le somme che noi mettiamo in riduzione vengono prese da un’altra parte e le priorità di questo Comune… Noi non vorremmo far pagare zero alle persone, magari potessimo fare questo, però non è possibile che si possa presentare un emendamento dove […] revisore dei conti finiremmo dopodomani e non faremmo più in tempo.
Mi dispiace, io non so quante sono le persone, io so solo che 350 persone sono in disagio, chi ha 3.000. Però, fino a 3.000 è una legge dello Stato, è una legge che comunque fanno sino a 3.000. Se si mettono altri soldi, se ci sono 20.000 euro da poter trovare in bilancio, perché no? Un domani faremo un’altra delibera, faremo una cosa per la riduzione di quelle persone, però le dobbiamo individuare.
Perché il problema sai cos’è? Noi non sappiamo, per un problema di privacy, quante persone sono al di sotto. Dobbiamo aspettare l’anno prossimo per vedere dall’Agenzia delle entrate che ci arrivano i dati, dall’Agenzia delle entrate per l’anno precedente, quanti sono quelli che sono al di sotto.
Però, purtroppo, noi facciamo anche Agenzia delle entrate, che è una cosa abbastanza particolare, però facciamo la TARI, facciamo l’Agenzia delle entrate, Agenzia di riscossione.
Questo Comune fa tutte queste cose che, secondo me, andrebbero tolte dai Comuni e dovrebbero fare solo per quanto riguarda AGER per quanto riguarda la spazzatura, per quanto riguarda altre cosa all’Agenzia riscossione.
Quindi, facciamo tante di quelle cose che non è possibile oggi, prima del Regolamento, approvare e trovare delle somme.
Guardate, adesso abbiamo la salvaguardia entro il 30 luglio, per trovare 20.000 euro, 10.000, non è facile, bisogna fare una variazione di bilancio e andarli a trovare.
Poi tieni conto che questi non possono neanche essere presi, perché tutti quanti dicono abbiamo i soldi. Certo che abbiamo i soldi non li abbiamo vincolati, non sono spese di investimento, per cui non è che si possono prendere dall’avanzo. Poi l’avanzo è già complicato da per sé.
Ci sono delle cose libere che si potrebbero prendere quando finiamo sul bilancio, però dobbiamo prima fare la salvaguardia. Se ci sono i soldi, perché no? Noi siamo a favore della gente che è in disagio, però tutti noi dovremmo avere un elenco, andiamo direttamente, e non in generale, alle famiglie per aiutarle.
Credo che i servizi sociali su questo settore abbiano molta attenzione a tutte quelle persone che sono a disagio. Voi, siccome vivete in questo paese lo vedete benissimo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Facciamo il punto riassuntivo.
È stata presentata questa modifica del Regolamento TARI da parte del Vice Sindaco. Non ci sono stati interventi, c’era stata una dichiarazione di voto da parte del Gruppo Movimento 5 Stelle, che naturalmente può rifare, se vuole.
Poi è subentrata la proposta di un emendamento che è stato inviato di domenica, forse, perché gli Uffici sono chiusi, quindi è stato protocollato in data odierna, ed è arrivato all’ultimo momento sul banco.
Naturalmente tu, consigliere Antonio Gentile, Capogruppo, hai ascoltato gli interventi da parte della dottoressa Marchionna e quindi adesso noi dobbiamo procedere.
Se eventualmente ci sono altri interventi, poi votare l’emendamento, prevedere se ci sono altre dichiarazioni di voto. Se non ci sono interventi devo mettere ai voti prima l’emendamento. Poi, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. Lei può fare sia l’intervento adesso, che poi anche la dichiarazione di voto.
Prego, consigliere Antonino Gentile.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Posso chiedere sull’ordine dei lavori?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Attenzione, stavamo votando il Regolamento, Tonino, quindi nessuno aveva fatto l’intervento. Il collega Lotito ha fatto il suo intervento come dichiarazione di voto, subito dopo è arrivato un emendamento al Regolamento.
Noi nel Regolamento abbiamo previsto che l’esenzione del 75 per cento arriva a euro 3.000. L’emendamento che ha presentato lo vogliono portare da 3.000 a 6.000.
L’altra parte che loro vogliono modificare dell’incontro che noi abbiamo messo il 75 per cento, perché presumibilmente il 25 per cento sarà messo praticamente dal bonus sociale che arriverà da parte dell’INPS per fare le domande, quindi lì si saprà effettivamente chi ha 3.000, chi ha 2.000.
Poi c’è l’altra soglia ISEE del 25 per cento da 12 a 15. Noi abbiamo portato la quota della riduzione del 25 per cento fino a 12.000 euro.
L’emendamento bisogna aumentare a 12.000 euro anziché 15.
Poi c’è prevedere per i nuclei familiari con ISEE fino a 20.000 euro, praticamente una residua parte di quattro rate annuali senza interessi, che è un fatto del Regolamento, tra l’altro.
Quindi oggi che succede? Su questo emendamento c’è il parere dell’Ufficio tecnico, c’è il parere del revisore dei conti. Purtroppo noi abbiamo una scadenza che è oggi, perché non possiamo più rinviare nessun punto a domani perché andremmo contro quelle che sono le procedure della Pubblica amministrazione.
Quindi, io direi adesso al Presidente di vedere come correggere e portare gli interventi e di mettere in votazione l’emendamento al di là dei conti. Siccome faccio l’assessore al bilancio, per trovare 20.000 euro oggi non è facile.
Quindi aspetteremo se ci sarà la possibilità di aumentare. Si può sempre intervenire. Guardate che il Consiglio comunale può sempre intervenire su tutte le cose possibili e immaginabili. Oggi approviamo queste.
Quando abbiamo finito gli equilibri di bilancio che dovremmo fare entro il 30 di questo mese saremo disponibili a tutte le eventuali modifiche o integrazioni.
Sapremo anche quanta gente è al di sotto e quanta non è, perché non è facile chiedere i redditi perché la privacy, come tutti sapete, non è facile chiedere alle persone quanto reddito fanno, tantomeno le possiamo andare a verificarne all’Agenzia delle Entrate.
Spero di essere stato chiaro.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chiarissimo, Sindaco.
Quindi, dobbiamo mettere ai voti l’emendamento.
Speaker : INTERVENTO.
Scusa, Presidente, una domanda. Sull’emendamento c’è una discussione?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No.
Speaker : INTERVENTO.
Perché stiamo continuando a discutere? Il consigliere Gentile ha chiesto un intervento anche sul Regolamento come dichiarazione di voto.
Io credo che gli interventi sono finiti, non ce ne sono più, perché è partita la votazione con il consigliere Lotito interrotta dalla presentazione dell’emendamento. .
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Abbiamo discusso l’emendamento, ampiamente l’abbiamo discusso, lo conosciamo, il Sindaco ha fatto una sintesi perfetta.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Posso fare una proposta prima di votare, così evitiamo di perdere tempo?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Possiamo trasformare l’emendamento? Visto che il Sindaco ha a cuore le situazioni di indigenza di molte famiglie dei locorotondesi che dice di conoscere molto bene, visto che quello che è risultato dai funzionari… Presidente, però se lei non mi ascolta…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Può trasformarlo in ordine del giorno.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
No.
Posso trasformarla in raccomandazione per l’approvazione del prossimo bilancio di previsione?
Visto che ci rendiamo perfettamente conto che oggi è impossibile poter dare un parere tecnico da parte della funzionaria…
Non mi ascolta, che devo fare. Scusate, colleghi, se non mi ascolta non posso continuare. Sto aspettando.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Secondo me, poi leggiamo attentamente il Regolamento, sull’emendamento non è prevista la raccomandazione, o si recepisce o non si recepisce.
Su altri strumenti che ogni consigliere ha facoltà di presentare, è prevista l’eventuale raccomandazione.
Quindi, bisognerebbe votare questo e poi eventualmente, in un’altra ulteriore seduta di Consiglio comunale, presentare un ordine del giorno. Va bene?
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, se è possibile chiediamo che la Segretaria possa aiutarci a dirimere questa situazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
L’emendamento lo dobbiamo mettere ai voti, dobbiamo votare. Sì, ma l’emendamento lo dobbiamo mettere ai voti e lo dobbiamo votare favorevole o contrario. Come no? Ah, lo ritirano. Ma tu lo devi ritirare l’emendamento, lo devi ritirare.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Io stavo dicendo, se lei mi ascoltasse oggi un minuto, stavo dicendo se possiamo…
Ho fatto una piccola premessa legata al valore sociale di questo emendamento, di cui ci rendiamo perfettamente conto oggi non essere Incredibile, oggi si andrà all’una al mare. Io non ho capito, è una mancanza di rispetto, Presidente. Posso finire e poi si gira a chiedere. Questa dottoressa vuole capire che cosa sto dicendo per poterle dare una risposta.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Lo dica per cortesia, lo dica.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Ma se lei non si gira a parlare con la Segretaria.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma che c’entra se io mi giro per vedere una frase scritta e lei…
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Sto chiedendo se è possibile trasformare il nostro emendamento in una raccomandazione per la prossima approvazione del bilancio di previsione.
Siamo disposti a ritirare l’emendamento, quindi ad evitare che lei perda tempo oggi con noi tutti a fare una votazione perfettamente inutile, trasformandola in raccomandazione.
Chiedo, è possibile?
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sentiamo il parere della Segretaria.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Chiaramente, per non mettere in votazione l’emendamento bisogna ritirarlo.
Chiedere che l’emendamento venga inteso come raccomandazione, oppure ordine del giorno, è possibile, è una forma per ritirarlo.
Quello che però non ho colto personalmente, ma può essere che mi sono distratta, è se volete votarlo l’ordine del giorno, per cui sarebbe anche possibile perché come l’emendamento può essere presentato fino a che non è chiusa la discussione, oppure se lo volete formulare in maniera più compiuta, si può portare al prossimo Consiglio.
Questo è l’unico mio dubbio.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Noi siamo disponibili a ritirare l’emendamento, purché ci sia un impegno da parte del Consiglio a recepire il contenuto dell’emendamento come raccomandazione. Poi ci riserveremo eventualmente di portare in sede di prossima approvazione del bilancio di previsione una mozione dove non dovessimo trovare nel bilancio di previsione la traduzione concreta alla raccomandazione che ci stiamo dando, o comunque gli altri strumenti che il Regolamento ci mette a disposizione.
Per cui, siamo disponibili a ritirare l’emendamento. Chiediamo se il Consiglio comunale è disponibile a recepire il contenuto, quindi non l’emendamento ma il contenuto dell’emendamento, come raccomandazione in virtù dell’approvazione del prossimo bilancio di previsione.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
La disponibilità del Consiglio quindi la assumiamo per mezzo di una votazione formale? Raccomandazione e ordine del giorno sono sinonimi, è lo stesso modo per dire un impegno politico dell’Amministrazione a seguire quello che suggerisce… .
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Posso fare un intervento anche io?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Prendo la parola dato che si è aperta la discussione sull’emendamento.
Consigliere Cardone, io non faccio politica, o meglio non è il mio mestiere, non lo faccio per mestiere, ma è una missione. Le missioni come la nostra prevedono che le cose agli atti si studiano. (Interruzione fuori microfono) Presidente, posso parlare? Io sto in silenzio quando parlano gli altri.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non la so, io vedo la consigliere Capogruppo Marianna Cardone stamattina…
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Non mi voglio sostituite al responsabile del settore, faccio il geometra, umile geometra, però siccome intendo la politica come missione, ma la missione prevede anche lo studio degli atti, sono in grado di dirle, prima ancora e con la dottoressa Marchionna, che probabilmente avete anticipato qualcosa che uscirà ancora, come ha detto la dottoressa Marchionna. Attualmente è vigente il metodo MTR2, quindi la fretta di scrivere questo foglio che adesso dirò altro, avete scritto MTR3 UR3 che sono orientamenti di ARERA, non è ancora norma. Uno.
ARERA non impone sicuramente le agevolazioni ai Comuni, perché ci possono essere Comuni che hanno a disposizione dal bilancio centinaia di mila euro per le agevolazioni. Ci possono essere altri Comuni che ne hanno a disposizione 50.000 all’anno. Quindi, quello ti fa poi le agevolazioni. Giusto questa precisazione.
Io poi non sono quello che offende, però sono da 7, 8 anni che faccio l’assessore all’Ambiente, qualche cosina l’avrò pure imparata. Questa è propaganda politica, elettorale, bella e pura. Io non guardo mai la telecamera, ma questa oggi è propaganda.
Essere andati in Commissione, perché poi avete anche la scusa che in Commissione è arrivato tardi il Regolamento, in Commissione bilancio siamo andati, avete visto l’unica modifica, due paginette di Regolamento di articolo e non avete detto nulla.
Sapete benissimo che questo, secondo me, ma sarà la dottoressa Marchionna a dirlo, la Segretaria, è argomento di bilancio perché sposta delle somme nel bilancio e non so se è sufficiente presentare, Segretaria, un emendamento su un argomento di bilancio il giorno stesso del Regolamento, o andava fatto 10 giorni fa. Punto uno
Punto due. Anche a prendere, ma io non lo prenderò l’impegno perché sarebbe prendersi in giro, per il bilancio di previsione a mettere queste somme, su quale Regolamento? Il bilancio di previsione che approveremo a dicembre, facciamo finta di trovare 50.000, 60.000 euro, per queste agevolazioni. Lo faremo nel Regolamento del 2026, se troviamo le somme. Non si sa.
Detto questo, perché parlo di propaganda? Perché così è, è propaganda, perché non si può presentare il giorno del Consiglio comunale, o ieri, un emendamento per dire ai cittadini che Innova vuole alzare la soglia da 3.000 a 6.000. E sapete, perché voi agite sapendo, agite sapendo, che bisogna mettere l’Ufficio in condizioni di sapere non se ci sono i soldi ma quante famiglie hanno ISEE da 3.000 a 6.000? Quante somme servono per coprire? Noi ci abbiamo messo un anno per fare una statistica di quanto ci costano le agevolazioni. Ci costano 40.000 euro circa le agevolazioni, ma dopo un anno, quando sono venuti a dichiarare i singoli cittadini l’ISEE.
Dire al Consiglio Comunale oggi, alla Ragioneria, al revisore dei conti, proponiamo queste tre soluzioni, felici tutti i cittadini, noi l’abbiamo detto e adesso l’Amministrazione comunale cattiva vi dirà di no, non è bello e non è soprattutto corretto. Soprattutto non è corretto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : (Interruzione fuori microfono)
Un attimo, mozione d’ordine, mozione d’ordine. Ripeto, siamo andati ultra petito, nel senso che… Ho capito ma nella dichiarazione di voto poi lo può dire, però siamo andati ultra petito.
Per cortesia, perché altrimenti qua… Per fatto personale si può fare l’intervento.
Però noi dobbiamo sbrogliare questa matassa che si è venuta a creare. Per fatto personale può intervenire, però un attimino. Dopo dobbiamo votare l’emendamento. Questa è la regola imposta dal Regolamento che tutti i consiglieri dobbiamo rispettare, compreso il Sindaco.
Quindi, prego, per fatto personale.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie.
Mi dispiace consigliere Tonino Gentile di rubarle ancora cinque minuti del suo tempo.
Vice Sindaco, io non ho detto che lei è ignorante. Nel momento in cui ha cominciato a parlare la dottoressa Marchionna, lei con il microfono spento voleva intervenire al posto della dottoressa Marchionna. Quindi io le ho detto se per favore lasciava fare alla dottoressa Marchionna, funzionaria delegata per materia, il suo lavoro, che in quella sede e in quel momento e in quella vicissitudine, non era il suo.
Che lei è un bravissimo geometra, un bravissimo politico, glielo riconoscono i suoi clienti e i suoi elettori, non lo discuto io. Questo è quello che ho detto.
Poi, se dobbiamo entrare nel merito di chi fa campagna elettorale, di chi guarda la telecamera o di chi non la guarda, perderemmo ulteriore tempo oggi, quindi non le rispondono nemmeno.
Io ho precisato, quando ho discusso l’emendamento, che eravamo pienamente coscienti del fatto che oggi non era possibile avere un riferimento economico a bilancio se si poteva alzare o meno questa soglia.
Il fatto che si rimproveri alle opposizioni di non averci pensato, la rimandiamo al mittente questa critica. Perché il decreto legislativo 21 marzo 2022, che abbiamo citato nell’emendamento, non a caso impone agli Enti locali di guardare al sostegno dei nuclei familiari.
Quindi quello che abbiamo voluto fare con questo emendamento, a parte che ci è anche concesso di pensare di sollecitare, come abbiamo fatto per cinque anni, questa maggioranza, a guardare meglio al proprio ruolo, era semplicemente quello di chiedervi: perché non è stato possibile alzare questa soglia quando sapete benissimo che è il minimo indispensabile e il decreto lo prevede? Bastava che rispondeste semplicemente a questo.
Ci doveva pensare l’opposizione? Non ci poteva pensare lei che è tutti i giorni per strada con i cittadini di Locorotondo? Non lo sa che quella soglia e ridicola? Ci dovevamo pensare noi. Perché? Perché siamo accusati di andare a raccogliere voti? Ma che ragionamento è, perché non ci avete pensato voi. Io questa domanda vi faccio, voi non vi rendete conto che quella soglia è davvero inesistente. Quante persone di Locorotondo hanno quell’ISEE, quante, visto che li conosce tutti i locorotondesi? Questo è stato il principio di questo emendamento.
Ora, ripeto Presidente, siamo disponibili a ritirare l’emendamento perché ci rendiamo conto, e lo sappiamo benissimo, che i funzionari devono avere tempo per poter verificare le somme a bilancio.
Però quello che chiediamo, anche se in questo Consiglio sono state approvate delle mozioni ad unanimità e poi non si è dato seguito agli Uffici di fare il proprio lavoro, quindi io sto perdendo il mio tempo, questo è poco ma sicuro, però sarebbe risultato un atto simbolico accogliere questo.
Non lo volete fare? Votiamo l’emendamento, non c’è problema.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Intanto c’è un emendamento presentato e io devo metterlo ai voti.
Scusate, c’è un emendamento presentato e io lo devo mettere ai voti.
Emendamento presentato da Innova Locorotondo con protocollo n. 17733 del 30 giugno 2025, emendamento al Regolamento della disciplina della tassa sui rifiuti, così come esposto ampiamente dalla consigliere Capogruppo Marianna Cardone.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 4. Chi è contrario, alzi la mano. 11. Chi si astiene?
L’emendamento è respinto.
Ci sono delle dichiarazioni di voto? Aveva chiesto Antonio Gentile. Adesso è sul Regolamento.
Prego, consigliere Antonio Gentile.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Signor Sindaco, io ripeterò alcune cose che spesso ho ripetuto anche in quest’Aula, ma credo che questa sia l’occasione per ricordarcelo, anche se non si potrà fare ora.
Voglio ricordare a me stesso che questo è un Regolamento serio per quanto riguarda tutti i cittadini, tutti.
Meriterebbe un’analisi approfondita di più Commissioni. Perché le ingiustizie che presenta questo tariffario, sono abominevoli.
La prima cosa che voglio ricordare è che il bilancio non c’entra niente con il pagamento della tassa, la tassa viene coperta totalmente dai cittadini, non possiamo spostare fondi di altro tipo su questa condizione.
Quindi, se ci sono dei fondi, come quelli che ci chiedono adesso questa legge per il contributo che pagheranno comunque i cittadini, secondo me pagheranno i cittadini, vanno ricercate nell’equità e nella distribuzione delle tariffe e nell’organizzazione della stessa.
Ma questi sono discorsi di programma elettorale, sono discorsi che si possono fare a lungo termine e non adesso.
Io voglio ricordare solo uno squilibrio, ci sono delle tariffe da 6, 7 euro, 10 euro, che sono 10 volte la tariffa dalle case e sembrano tasse sulle attività che poi, come diceva la consigliera Cardone, diventeranno poveri anche quelli, perché ci sono delle incongruenze terribile, una parrucchiera non può pagare 7 euro a me […] Lo so, ma vanno cercate in questa organizzazione queste cose, la giustizia la dobbiamo fare, perché sono diventate cifre standard sempre. Non andiamo mai a guardare queste cose e queste cose pesano nella zona industriale, pesano per alcune attività che non conferiscono quello che dovrebbe essere una misurazione puntuale.
Io non voglio fare polemiche, perché alla fine i conti tornano, la tassa rifiuti è diminuita rispetto agli altri Comuni e non ci sono aumenti. Già questa è una condizione di approvazione, una condizione dove nonostante la benzina, i mezzi, i costi di gestione degli operai sono aumentati, non c’è costo.
Però, attenzione, il mantenimento di queste tariffe lo paga una buona parte delle attività produttive e, secondo me, meritano un’altra attenzione. Non è questa la sede, però cerchiamo di tenere conto, come dicevano di tenere conto per le famiglie più svantaggiate, certamente dobbiamo guardare le famiglie più svantaggiate ma anche a questi signori che contribuiscono non come tariffario, o come servizio per smaltimento rifiuti, sembrano tariffe di tipo fiscale.
Un’ultima raccomandazione. Le tariffe dall’immondizia su aree pubbliche vanno riviste, perché ci sono delle condizioni dove si paga molto poco e sono soldi che potremmo utilizzare per rimpinguare quelle famiglie che ne hanno bisogno quando sarà disponibile e quando sarà possibile.
Io mi asterrò nella votazione del documento, perché non ho motivo per votare contro, in quanto non c’è aumento almeno per quello che è stato l’anno scorso.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo, Antonio Gentile.
Acqua da fuori.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, consigliera Maria Baccaro, Capogruppo di Impegno civico.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io invece voterò a favore solo per un motivo, perché comunque non ci sono state variazioni in aumento. Però colgo il suggerimento del consigliere che in futuro vadano riviste un po’ le tariffe per renderle quanto più congrue possibile.
Perché uno stabilimento può avere 300, 400 metri quadri e magari avere solo cartoni da buttare. Quindi, deve essere comunque anche in proporzione al tipo di attività che svolge.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie al consigliere Capogruppo, Maria Baccaro.
Ci sono altre dichiarazioni di voto dei Capigruppo? Prego consigliere Capogruppo, Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti. È il mio primo intervento, quindi saluto il Sindaco e i colleghi consiglieri.
Preannuncio il voto favorevole del Gruppo Coraggio Locorotondo al Regolamento, ma durante la discussione mi sono seriamente posto l’interrogativo se realmente c’è qualcuno all’interno di quest’Aula che crede che ognuno di noi voglia, o meglio che ognuno di noi non voglia aumentare la forbice delle riduzioni. Io credo che chiunque all’interno di quest’Aula abbia questa buona volontà di voler aumentare la forbice delle agevolazioni, però ci scontriamo con un dato essenziale ed imprescindibile.
Aumentare la fascia delle riduzioni vuol dire reperire dei fondi a bilancio. Reperire dei fondi a bilancio vorrebbe dire esattamente l’opposto. Perché se noi vogliamo prevedere tot là, tot al sociale, tot allo sport, poi la coperta del bilancio è quella. I soldi del bilancio non sono il pozzo artesiano che vado e pesco ogni volta che ne ho esigenze e necessità.
Mi fa piacere che il Gruppo Innova sorrida a questo, ma è la verità e la realtà. Io sono perfettamente ignorante in materia di bilancio, ma nel momento in cui io ho come bilancio 10 euro - lo semplifico – e da quei 10 euro devo provvedere a tutte le spese e a tutte le risorse a cui il Comune deve far fronte, è inevitabile che se io voglio aumentare delle agevolazioni lo devo fare attraverso lo strumento esattamente opposto, devo aumentare le entrate e aumentare le entrate vuol dire aumentare le tasse ai cittadini.
Detto questo, io ringrazio il Vice Sindaco Speciale, perché mi ritengo veramente soddisfatto nell’averlo affiancato in questo lavoro per rendere il bonus sociale pienamente compatibile con il Regolamento che noi avevamo e che, ricordo, il bonus sociale evidentemente è stato introdotto per realtà non come la nostra, perché la nostra è una realtà fortunatamente virtuosa. Il bonus sociale è stato introdotto per quei Comuni che evidentemente non sono dotati di un Regolamento, o perlomeno seppur dotati di Regolamento non prevedono delle forbici di agevolazioni così come sono previste nel nostro Comune. Tant’è vero che le agevolazioni riportate nel bonus sociale non sono lontanamente comparabili a quelle che erano previste dal nostro Regolamento.
Quindi, alla luce di quanto detto reitero il voto favorevole del gruppo Coraggio Locorotondo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo.
Se non ci sono altri interventi per dichiarazione di voto, mettiamo ai voti. Non ci sono altri interventi.
Mettiamo ai voti la modifica del Regolamento TARI, che fu approvata con delibera di Consiglio comunale nel 2021.
Chi è d’accordo sulla modifica così proposta, alzi la mano. 13. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? 3.
Immediata esecutività.
Chi è d’accordo, alzi la mano. Sull’immediata esecutività 14, all’unanimità.
Passiamo all’altro punto. Vogliamo fare una sospensione? Siamo stanchi.
C’è una richiesta di sospensione, Vice Sindaco, la devo mettere ai voti. È chiuso l’argomento. 10 minuti di sospensione sennò siete stanchi.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Io, purtroppo, mi devo allontanare per motivi personali, quindi siccome si tratta di 10 minuti ad argomento, perché li abbiamo già affrontati, chiedo se è possibile chiudere gli ultimi due argomenti connessi alla TARI, al Regolamento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, allora non sospendiamo adesso e sospendiamo dopo.
Facciamo quest’altro punto.
Quinto punto all’ordine del giorno, che parla del Piano Economico Finanziario, PEF 2025. È una presa d’atto, così com’è pervenuto.
Lo espone il Vice Sindaco incaricato.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Come ogni anno ci ritroviamo a prendere atto del PEF, questo PEF che non è altro che il 2022-2025, che abbiamo riaperto l’anno scorso nel 2024. L’unica differenza rispetto al PEF approvato l’anno scorso, perché era 2024-2025 quello che approvammo se non erro a luglio dell’anno scorso, che è quello che poi ci ha consentito di mantenere le tariffe più basse, o in alcuni casi uguali a quelle del 2024, l’inserimento nella riga discrezionale dell’Amministrazione di un abbattimento di circa 27.000 euro sull’importo totale del PEF 2024-2025.
Quindi, questi 27.000 euro che ritroveremo appunto nel nuovo PEF ci consentano… Qui apro una parentesi, da dove rivengono questi 27.000 euro? Rivengono da un lavoro che è il motivo per il quale molti ci dicono perché non aumenta la TARI se i costi, come diceva il consigliere Gentile, aumentano per i conferimenti, per la benzina degli operai.
Non aumentano uno perché l’Ufficio da anni monitora quelli che sono gli accertamenti, quindi i metri quadri in meno che venivano dichiarati. Due, perché l’Ufficio monitora, anche su dichiarazione dei nuclei familiari, il numero dei componenti. Tutto questo fa sì che si abbatte il costo totale se vogliamo parliamo della tariffa.
Quest’anno abbiamo già nel 2025, rispetto a quello messo a consuntivo nel 2023, accertato quasi 60.000 euro nei primi tre mesi del 2025. Una parte di questi accertamenti, riveniente dalla lotta all’evasione, l’abbiamo presa per abbattere la tariffa ai nostri cittadini. Quindi, c’è questo lavoro di accertamento che è fondamentale per mantenere le tariffe come il Comune di Locorotondo sta facendo.
Più volte ho sentito dai banchi parlare di equità, devono pagare tutti e poco, tutti e di meno. Questo è il percorso che stiamo facendo. Questo è quello che volevo dire sul PEF.
Con l’MTR3 di cui si parlava prima, di luglio, si aprirà il ciclo del terzo periodo 2026-2029.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Abbiamo degli interventi? Richieste? No.
Possiamo mettere ai voti.
Chi è d’accordo sul Piano Economico Finanziario, è una presa d’atto, alzi la mano. Siamo in votazione.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Una piccola cosa.
Nella delibera dobbiamo inserire il PEF, i dati, sia nella delibera dell’Ufficio di ragioneria, sia dell’altro il punto 5 dobbiamo modificarlo per inserire l’ultima validazione del PEF che è arrivata il 27, bisogna modificare l’ultima che è arrivata, il 27 giugno.
Per tutte e due devono essere modificati i dati, perché abbiamo quello del 2026, invece è arrivato il 2027, di nuovo, come presa d’atto. Dobbiamo inserire sia nella delibera fatta dall’Ufficio ambiente, sia in quella di Ragionerie, bisogna indicare solo il protocollo del 27 giugno… AGER. Ce l’ha mandato, il protocollo è il numero 117602/2025 del 27.6.2025.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene allora. È stato menzionato. Consiglieri in Aula. Siamo in votazione del punto 5: è una presa d’atto del piano economico-finanziario, sarebbe il PEF, denominato in acronimo, 2025.
Chi è d’accordo sulla presa d’atto alzi la mano. Quanti siano? Contate?
11. Chi è contrario? Nessuno? Chi si astiene? 4.
Il Segretario generale sta prendendo appunti dei nomi degli astenuti.
Per l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo alzi la mano. Tutti.
Abbiamo dato il tempo.
Possiamo passare adesso al sesto punto all’ordine del giorno.
Naturalmente, l’argomento lo abbiamo approcciato negli altri due punti scorsi: “Approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti (TARI) – Anno 2025”.
La espone il vicesindaco, Vito Speciale. Prego, vicesindaco.
Speaker : VITO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Ovviamente, non elencherò tutte le nuove tariffe, ma volevo velocemente collegarmi a quello che diceva il consigliere Gentile quando parlava di utenze non domestiche. Purtroppo, su quei numeri interviene molto anche qui ARERA, che mette dei limiti minimi e massimi ai criteri, ai coefficienti. Cioè, fino a un certo punto l’Amministrazione, la politica può dire “aumentiamo alle banche”, faccio un esempio, diminuiamo la tassa ai barbieri, piuttosto che alla ferramenta, perché ripeto, ci sono dei limiti e dei massimi.
Altra cosa importante, perché noi vediamo il risultato finale della tariffa, è la suddivisione della tariffa, parte fissa e variabile, che coincidono in percentuale, la suddivisione tra utenze domestiche, cioè, ciò che carichiamo in percentuale alle utenze domestiche e ciò che carichiamo alle utenze non domestiche.
Il dato è che noi carichiamo il 64 per cento sulle utenze domestiche, perché ovviamente magari sviluppano più metri, più utenti, e meno percentuale sulle utenze non domestiche (il 36 per cento), per far capire che cosa? Che se volessi ancora diminuire quel 36 per cento di peso sulle utenze non domestiche, per andare incontro al barbiere, al supermercato, al bar, dovrei aumentare quel 66 alle utenze domestiche, quindi, aumentare la tassa ai cittadini, ai residenti. Questo è il calcolo.
La tassa, come dicevo, in tanti casi rimane invariata, in altri diminuisce di qualche euro. Io spero che qualche organo di stampa non sbagli anche quest’anno a riportare i dati. a mistificare i dati, lo dico a chiare lettere.
Io qui, approfitto che ce li ho di fronte, per ringraziare i due responsabili degli uffici e il Sindaco che mi hanno sopportato in questi giorni, proprio per addivenire, e devo dire con tutta la maggioranza, a delle tariffe congrue con l’attuale situazione, ma anche il servizio, e qui si aprirà poi un’altra parentesi infinita: tutto si può dire, ma è un servizio che funziona, che ci consente, al di là delle percentuali di differenziata, di avere, nonostante i tantissimi turisti e visitatori che lo affollano, di avere un paese pulito.
Approfitto per aggiornare, perché credo sia anche la sede opportuna, ne abbiamo parlato anche in Commissione sul fatto che siamo già arrivati con l’ARO… Il Comune di Locorotondo fa parte dell’ARO Bari 6, quindi Comune di Noci, Putignano, Alberobello e Castellana Grotte. Il Sindaco su questo argomento mi dà abbastanza spazio: siamo arrivati già quasi alla terza riunione, proprio in vista di quello che sarà il nuovo progetto, la nuova gestione dei rifiuti nei 5 Comuni (o meglio, nei quattro Comuni, perché Castellana viaggia su una tipologia di appalto diverso).
Nei primi incontri si è parlato… Ripeto, voglio veramente, proprio per una questione di trasparenza, aggiornare tutti i cittadini, ma i consiglieri su questo: si è paventata la soluzione dell’accordo di partenariato pubblico-privato, soluzione abbastanza scartata da tutti i Comuni.
Abbiamo poco fa con il Sindaco, ma anche con gli altri Sindaci, dato l’okay a un tecnico che dovrà quantificare un paio, due soluzioni per ogni Comune, quindi un porta a porta spinto su tutto il territorio, misto con le isole ecologiche e, come in altri Comuni stanno preferendo, isole ecologiche su tutto il territorio.
La nostra situazione, ovviamente, è diversa rispetto a quella di Noci, che è il Comune capofila che ha come territorio dell’agro abitato circa il 6 per cento rispetto all’intera popolazione. Noi abbiamo invece una popolazione che vive l’agro per il 50 per cento. Motivo per il quale è difficile poi far collimare fra tutti e cinque i Comuni la stessa tipologia di servizio.
Quindi, con un tecnico riusciremo a capire le proiezioni per il nuovo progetto. È intenzione nostra, della maggioranza, su un argomento così importante, ma anche perché dal consigliere Lotito, per esempio, ma anche da parte di altri colleghi è stata sollecitata una discussione anche nelle Commissioni opportune, quindi, in maniera già da anticipare quello che sarà il progetto definitivo da portare in Consiglio comunale, in maniera embrionale rispetto a quelli che saranno poi gli sviluppi.
Ovvio che poi la decisione non so se riuscirò a prenderla questa Amministrazione o la prossima, ma noi cercheremo di andare avanti, così come l’ARO sta dettando i tempi.
Quindi, quanto alle tariffe, daremo comunicazione ufficiale su quelle che sono le tariffe definitive. Ne abbiamo già parlato prima, c’è una sostanziale situazione alla pari rispetto al 2024. Sono stati emessi i primi due acconti pari al 70 per cento, voglio ricordarlo perché spesso si fa confusione su questo, rispetto alla tariffa del 2024. Entro novembre 2025, in base alle tariffe che approveremo oggi, arriverà il saldo, quindi il conguaglio, comprensivo di riduzioni e agevolazioni, a tutti i cittadini.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, vicesindaco.
Prego, consigliere capogruppo Antonio Gentile.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Assessore, lei ha citato dei numeri correttissimi: il 66 per cento sono le famiglie, il 33 per cento sono le utenze non domestiche. Però, i soldi che conferisce il 33 per cento sono più del 66 per cento. Cioè, la dobbiamo fare coi soldi, con le tariffe, la differenza, non con i rifiuti.
I rifiuti, l’umido, che è la massa maggiore che conferiamo viene dalle famiglie. Quando noi parliamo di equità, di cercare la giustizia, dobbiamo guardare a chi conferisce di più e a chi conferisce di meno, prima di tutto.
So bene che l’AGEA mette un parametro alle utenze non domestiche, lo so benissimo, però dobbiamo cercare di limitare anche i danni, a queste persone, perché ci sono aziende che hanno le convenzioni con attività che producono anche la frutta: se fatte in certe quantità diventa un rifiuto speciale, non assimilabile. Tantissime aziende hanno la convenzione con delle aziende private che ritirano, quindi sul Regolamento c’è tutta una serie di riscontri.
Però, su questo argomento è importante anche la decisione che prende l’Amministrazione sul tipo di servizio che vogliamo dare, perché se noi partiamo che dobbiamo dare una soluzione spinta a tutta la città, ci vogliono 30 persone, 27 persone. Già questo nucleo di dipendenti ha un costo, e tu non puoi prescinderne, non è che puoi spostare tanto. Però, se si usano le isole, la faccenda che le persone vanno loro all’isola, i dipendenti sono di meno.
La campagna, per esempio, va usata diversamente, ma molto diversamente, va agevolata, va incentivato a usare la compostiera e a portare alle isole. Però gli devi dare un riscontro di abbattimento economico notevole, tale che deriverebbe dal progetto di gestione del servizio.
Solo questo lo possiamo fare noi. Il resto – AGEA, ARO – sono tutti organismi che comandano sulle discariche, che comandano… Queste situazioni sono più grandi di noi, però sulla progettazione del servizio, che implica il costo della tariffa dell’immondizia, dobbiamo veramente tirarci i capelli, affrontare e assumerci la responsabilità. Cioè, un Comune che ha il 50 per cento di residenze in agro di 50 chilometri quadrati ha un costo incredibile.
Allora, il problema è un altro: io non mi assumerei la responsabilità di fare un appalto da 30 milioni di euro senza consultare gli utenti. Io farei delle situazioni per dire: guardate che se volete la raccolta differenziata spinta, costa un euro a metro quadro, se volete questo, costa 2 euro, se volete questo… E decidono chi paga. Io non me la sentirei di dare in gestione, per conto di 14.000 persone, un appalto da 30.- 40 milioni di euro, non so, perché sono per 10 anni: a 3 milioni l’anno, sono cifre da capogiro che i cittadini devono pagare.
Allora, coinvolgiamo le persone. Apriamo un dibattito pubblico su queste cose, motivando, questo costa x… Prima si preparano, queste cose, e cerchiamo di fare una partecipazione attiva su quello che vogliono, punto. Se vogliono quelli da 5 euro, perché vogliono siano lavati i bidoni sotto casa, facciamo quello di 5 euro, ma è una materia delicata.
Le cifre che girano intorno a questo settore, nell’ambito delle Regione, sono spaventose, e sono, per gli operatori del settore, cose molto sicure, perché provengono da una tassa. Questa noi la chiamiamo tariffe, ma non è tariffa, è tassa. E si chiama tassa perché i Comuni sono obbligati a fare quel servizio per un fatto di igiene pubblica. La tassa hanno tentato di farla diventare tariffa, perché volevano mettere l’IVA sulla tariffa. Non è passata perché la tassa è un fatto obbligatorio del Sindaco, che è l’organo di igiene pubblica, e deve esercitare questo diritto, dal conferimento, di tener pulito il paese.
Su questo argomento cerchiamo di aprire un dibattito più vero, perché sono soldi dei cittadini, e penso che abbiano diritto a capire quello che devono fare.
Ho finito.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Chiede l’intervento il capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, sarò rapidissimo.
È chiaro che accogliendo con favore il fatto che le tariffe rimangano inalterate rispetto allo scorso anno, e a tal proposito ringrazio veramente il lavoro e il fatto di averci creduto, da parte del vicesindaco, che insieme agli uffici ha reso possibile questa parità di tariffa da un anno all’altro.
Mi vorrei accodare al ragionamento del consigliere Gentile anche rispetto a quello che il vicesindaco diceva: effettivamente il cittadino deve avere modo di poter scegliere prima ancora di poter sperimentare anche un modello diverso rispetto a quello che abbiamo. A tal proposito, come Amministrazione, abbiamo creduto, e finalmente dovremmo essere in una fase di inizio per metà luglio, salvo smentite, ma dovremmo farcela entro metà luglio ad attivare le 8 isole ecologiche, che sono una maniera di iniziare a capire quanto il cittadino, educato alla raccolta differenziata in tot anni di porta a porta, ad oggi è disposto e pronto a poter conferire autonomamente in quelle che possono essere delle isole controllate, in maniera tale che rimangano pulite e sotto controllo, appunto.
Credo che questo sia un buon auspicio rispetto alla volontà di percorrere una condivisione, una partecipazione dei cittadini per quello che sarà il nuovo appalto, o il nuovo servizio. Effettivamente, bisogna partire dal ragionamento che il porta a porta spinto ha un certo costo, e questo costo non potrà fare altro che aumentare nel corso degli anni rispetto all’inflazione, alla benzina, alle utenze e quant’altro.
Quindi, ben vengano queste otto isole ecologiche. Ben vengano le tariffe non aumentate di quest’anno, quindi, chiaramente, anticipando quella che può essere anche una dichiarazione di voto, non possiamo che essere favorevoli alle tariffe sulla tassa dei rifiuti 2025. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Premesso che da quella che è stata la discussione avuta fino a adesso, la percezione è che quando si discute del qui e ora tutti partono all’attacco, voglio fare un intervento in prospettiva, quindi portando i migliori auspici.
Parto dalla tabella che è stata comunicata non nell’ultima Commissione bilancio ma nella penultima, dove c’è un raffronto tra le tariffe delle utenze domestiche e non domestiche, dall’anno 2024 all’anno 2025.
L’aumento ovviamente è spalmato sulle bollette, che sostanzialmente riguarda le bollette dell’1,27, quindi parliamo di pochi euro, questo sicuramente è un elemento interessante da prendere in considerazione.
Tuttavia, la cosa che si può verificare dall’analisi di quella scheda, e qui trarre un dato politico, è che innanzitutto la quota della differenziata continua ancora a non incidere sostanzialmente dal punto di vista della suddivisione delle spese.
Quindi, ancora, nonostante ci sia un indifferenziato che viene conferito, questo indifferenziato continua a non avere peso rispetto alla situazione complessiva del costo del servizio. Ovviamente, incide l’indifferenziato. Incide l’indifferenziato dove per ovvie ragioni la tassazione aumenta per il conferimento, perché il principio sarebbe quello di disincentivare l’indifferenziata, però che cosa succede per il Comune di Locorotondo? Che l’indifferenziata aumenta, ma che questa viene spalmata sostanzialmente sulle utenze domestiche.
Il consigliere Gentile faceva una proporzione tra quelle che sono le utenze domestiche e quelle non domestiche, quindi è normale che quel leggero aumento dell’1,27, spalmato su utenze maggiori, perda di incisività, quindi sicuramente di peso.
Però, il problema qual è? Che a fronte di una riduzione della stessa tariffa rispetto alle utenze non domestiche, ci si continua a domandare per le famiglie, qual è l’agevolazione, qual è l’interesse di cui si fa carico questa Amministrazione, visto e considerato che la differenziata continua a non incidere, l’indifferenziato comunque viene spalmato sulle domestiche, quindi probabilmente, e qui l’auspicio, in considerazione non solo della scadenza dei termini contrattuali e di tutto quello che bisognerà andare a fare con l’ARO, eccetera, ma in previsione, a questo punto, anche del futuro in generale per gli atti dell’Amministrazione comunale, quindi le previsioni di bilancio, piuttosto che altro, probabilmente bisogna trovare degli strumenti per incidere sulle famiglie, cercando di sgravare la situazione.
Cioè, con un aumento dei turisti, dato positivo, su cui bisogna lavorare e mantenere il trend, a fronte di un aumento dei turisti, quindi di un aumento dell’indifferenziato, perché è inevitabile, qual è il correttivo per le famiglie? Come si può tradurre per le famiglie? E veniamo a quello che si diceva prima, la metafora della coperta corta.
Esiste la tassa di soggiorno: la tassa di soggiorno che il Comune di Alberobello ha aumentato, portando ad una riduzione delle tariffe per determinate categorie, quindi ad una riduzione generale delle tariffe.
Esiste questo strumento, come insiste sicuramente anche tutto quello che è l’accertamento che viene fatto in sede, ovviamente, di riscontro delle eventuali cartelle non pagate, quindi tutto il settore dell’accertamento. Aumenta quello, si ha la possibilità di poter avere altro a disposizione.
Questo per dire che il dato sicuramente di non aumento complessivo delle tariffe lo prendiamo in considerazione, o perlomeno, di un aumento dell’1,27 che, ribadisco, spalmato sulle bollette che le famiglie riceveranno è quasi impercettibile. Però, a fronte di questo, dal punto di vista delle politiche fiscali per l’ente comunale, o delle politiche tributarie, si può fare di più? Certo che si può fare di più. Non possiamo accontentarci della situazione, non a caso l’emendamento che avevamo presentato andava in quella direzione, prendendo in considerazione un decreto-legge che già vede superata la soglia del minimo dei 3.000 euro, quindi andando in quella direzione, inevitabilmente, anche nel momento in cui discutiamo di tutto quello che è strettamente collegato al discorso dei rifiuti, questo argomento torna, eccome se torna. Quindi, non possiamo dimenticarci di questo aspetto.
Riteniamo che a maggior ragione, nel momento in cui vogliamo lavorare in prospettiva, questa cosa debba essere presa in considerazione. Anche perché, nell’ambito delle utenze non domestiche, sappiamo benissimo che ci sono degli operatori che hanno un ricavo maggiore rispetto all’arrivo di turisti rispetto ad altri, ma non mi pare che la tassazione sia poi così differente: parlo sempre del non domestico.
Quindi, un riequilibrio noi in questo momento, da questo punto di vista, non lo troviamo, non lo riscontriamo da quelle che sono le tariffe e da quelli che sono i dati. Urge che questo riequilibrio venga fatto, perché se da un lato abbiamo un potenziale, questo potenziale, che potrebbe tradursi in costo, quindi parlo del turismo, inevitabilmente deve essere poi sostenuto e riproporzionato. Se cioè la collettività, i residenti continuano ad avere dei disagi, perlomeno sotto il profilo della tariffazione su determinate aree che vivono maggiormente il disagio, qualcosa che torna ci deve essere in qualche misura.
Poi, questa vuole essere campagna elettorale? Vi svelo un segreto: la campagna elettorale non è una cosa negativa, assolutamente. Io sono pronta a fare campagna elettorale da adesso, a farla con i numeri, farla coinvolgendo i cittadini, e l’esempio del regolamento sul patrimonio di cui abbiamo discusso prima, ne era un esempio e lo sarebbe stato ancora di più se ci fossimo dati l’opportunità di continuare ad aprire la discussione, così come sono assolutamente d’accordo che sul tema dei rifiuti, così come sul tema del bilancio in generale, bisogna abituarsi all’idea che ci deve essere una discussione, un bilancio partecipato. Questa è campagna elettorale? Sì, sto facendo campagna elettorale, ma su elementi concreti, su dati e su politiche, non c’è niente di male.
Questo è il pensiero relativo alla discussione della tariffa, fermo restando che ovviamente nel prossimo bilancio di previsione vedremo se tutti gli auspici e i buoni propositi troveranno in qualche maniera una caduta concreta, cosa che non è avvenuta, ovviamente, sino adesso.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Grazia Ruggiero. Chiede l’intervento il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Sentire “chiede l’intervento” e avere la parola oggi, Presidente, è davvero emozionante.
Veniamo all’approvazione delle ultime tariffe di questa consiliatura, queste saranno le tariffe che chiuderanno il ciclo di questa Amministrazione.
Io anticipo già il mio voto favorevole rispetto a queste tariffe, ed è la seconda volta. La prima volta è avvenuto nel primo anno di consiliatura, l’Amministrazione non aveva ritoccato, aveva confermato di fatto le tariffe dell’anno precedente, qualcuno lo ricorderà. Il Sindaco lo ricorda con dispiacere: ogni volta che ho ricordato di aver votato all’epoca… Lui lo ricorda con dispiacere.
Io invece lo ricordo perché naturalmente il nostro mestiere non è quello di fare opposizione, pura e semplice alla qualunque, ma è quello di valutare gli atti nel merito e di entrare nel merito.
Io dissi l’anno scorso che a fronte della famosa sentenza del TAR, che di fatto faceva aumentare quasi del 100 per cento, faceva raddoppiare il prezzo del secco residuo, quindi della parte di conferimento all’interno delle discariche, dissi che avremmo affrontato degli aumenti importanti.
In realtà siamo riusciti, o meglio, questa Amministrazione è riuscita comunque a contenerli; con la quota fissa e la variabile l’anno scorso siamo riusciti, siete riusciti, a mantenervi intorno al 10-12.
È stato anche assorbito, da parte delle aziende, quello sconto che esisteva con i fondi del fondone, quelli del Covid, che davano un’agevolazione, rispetto ad alcuni codici Ateco, alle aziende.
Anche per quel 30-40 per cento le aziende hanno dovuto affrontare degli aumenti importanti, importantissimi. Ora siamo all’ultimo anno. Queste sono le ultime tariffe, poi, il nuovo servizio determinerà il futuro.
Io mi concentrerei sul nuovo servizio. Mi concentrerò su quelle che sono state le criticità che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni, e che io ho sottolineato puntualmente ogni anno, cioè, sull’aumento del secco residuo pro capite, che è una quota che ci ha fatto passare da Comune virtuoso a Comune poco virtuoso. Perché? Perché naturalmente con il secco residuo e quella frazione che è quella col maggior costo possibile, noi non abbiamo potuto usufruire di un abbassamento delle tariffe, abbassamento che non c’è stato, anche se il vicesindaco avrebbe potuto mettere mano maggiormente a queste tariffe, utilizzando di più la quota della lotta all’evasione, e di questo mi potrà dare conferma.
Utilizzando in più questa lotta, lui avrebbe potuto ritoccare al ribasso queste tariffe, però è stato, il suo, un atteggiamento prudenziale, quindi si è mantenuto sostanzialmente su un pareggio rispetto al passato. E questo per me va bene, va benissimo.
L’importante è non fare le cose da sole per il futuro. Il futuro non sarà sottoscritto da questa Amministrazione, ma sarà sottoscritto dall’Amministrazione che verrà. In che senso? Nel senso che il nuovo contratto dell’ARO non sarà sottoscritto da questo Sindaco, ma dal nuovo Sindaco, magari sarà sempre lo stesso: io glielo auguro, Sindaco. Però, potrebbe non succedere, e questo lo auguro anche, quindi, di fronte a questi due auguri che si annullano a vicenda – in matematica fa zero – aspettiamo il Sindaco che verrà per firmare.
Naturalmente, se condividessimo tutti i piani e i progetti, come ricordava bene il dottor Pinto, finalmente, con l’avvio di queste isole ecologiche e il monitoraggio del conferimento e della qualità del conferimento, noi potremmo anche riuscire a capire fino a che punto un sistema misto può aiutare o meno a ridurre i costi del servizio. Costi che, ricordo, a bilancio sono i maggiori costi. Cioè, il nostro bilancio comunale è occupato per 3 milioni di euro rispetto a questo servizio, quindi stiamo parlando di cifre molto importanti.
Ottenere un risparmio in questo senso significa liberare risorse per le strutture sportive, risorse per fare socialità e avere un Comune amministrato in maniera sicuramente diversa.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lotito.
A questo punto, ci sono altri interventi Mettiamo ai voti… Prego, consigliere capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Oggi tocca a me la parte di quella un po’ più perentoria. Io ritorno al qui ed ora, ma soprattutto mi preme ricordare, nel dichiarare il parere ovviamente sfavorevole all’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti per un semplice motivo: perché Porta Nuova prima e Innova dopo ha sempre ribadito quanto i numeri appena dichiarati, legati al servizio della TARI, sono fuori controllo di anno in anno.
I ringraziamenti ai funzionari, ben vengano; è la parte politica, tra politico e politico, non annullano il fatto che in ogni caso ci siano stati degli aumenti, seppur ridicoli in bolletta, per il singolo, ma che moltiplicati per la collettività dimostrano quanto ulteriormente ancora questi milioni di euro siamo saliti.
Più di una volta, da questa parte dei tavoli, è stato ribadito il concetto che le isole erano sicuramente, già qualche anno fa, all’evidenza dei fatti, un sistema più virtuoso e meno dispendioso. Dall’altra parte si diceva e si continuava a ribadire che questo non era assolutamente vero.
Oggi sentiamo dire che invece stiamo andando verso le isole. L’ha detto il capogruppo Donato Pinto, lo ha appena dichiarato appoggiando il consiglio che era stato dato dal consigliere Gentile, lo ha dichiarato cinque minuti fa.
Che cosa vuol dire questo? Che noi abbiamo sperimentato qualcosa che noi vi abbiamo suggerito anche di verificare con i cittadini di Locorotondo, qualcosa che era prevedibile, e che i numeri stavano dimostrando essere non assolutamente in economia.
Quindi, avete sperimentato una decisione che andrete a prendere o, come ha detto giustamente il consigliere Lotito, non voi ma il prossimo Sindaco, col portafoglio dei cittadini di Locorotondo. Per questo, Innova è a sfavore dell’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Chi deve fare la dichiarazione di voto? Prego, capogruppo Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Il Gruppo Coraggio Locorotondo, in maniera fermamente convinta voterà certo a favore delle tariffe TARI previste per l’anno 2025.
Anch’io mi unisco ai ringraziamenti del vicesindaco Speciale verso gli uffici, in quanto hanno saputo tradurre in fatti l’indirizzo che ha dato la politica. L’indirizzo che ha dato questa Amministrazione comunale era quello di aumenti zero.
Quindi, ancora una volta, dopo la demagogia dell’emendamento precedente per quanto riguarda Regolamento TARI, perché di pura demagogia si tratta, ha usato in questo caso un giusto termine, il Sindaco, quando è intervenuto, anche in questo caso non c’è cosa più fantastica e più meravigliosa di vedere sbugiardate le parole di una parte dell’opposizione dalle tariffe, dalla carta, dal nero su bianco.
Quindi, ancora una volta ribadiamo il nostro voto favorevole.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Ci sono altre dichiarazioni?
Prego, consigliere Capogruppo Antonio Gentile.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Io voterò astenendomi, perché è innegabile, come diceva il Capogruppo, che l’aumento è zero.
Io sono del parere, e rispondo anche alla consigliera Ruggiero, che ha chiesto di usare, per compensare alcune cose, la tassa di soggiorno… Se non vuole non rispondo. Non ti nominano, allora. La parte turistica, e qua il mio piccolo dissenso, paga già l’immondizia. Se uno ha un’attività turistica (un B&B, una casa vacanza, un affitto) paga già, fa la dichiarazione al Comune della parte che fa. Il turismo che non paga l’immondizia e fa immondizia sono i pullman organizzati da Reggio Calabria, da Napoli, che spostano le persone da Polignano, a Locorotondo, e qua c’è un vulnus, sulle tariffe, che sono le tariffe delle aree pubbliche di chi fa turismo, perché la tassa sulle aree pubbliche è di 38 centesimi a metro quadro al giorno, compresa l’immondizia.
E siccome quando si svuotano i cassonetti del vetro, il rumore arriva a Cisternino, vuol dire che noi contribuiamo a pagare quel vetro di quelle persone che vengono, consumano, e nessuno paga niente. Quindi, dovremmo intervenire su questa cosa.
Apro una piccola parentesi: per tre posti macchina sul corso, parcheggiati 24 ore, il Comune, o la società, incassa 30 euro. La stessa superficie in piazza paga 11 euro al giorno: per avere una differenza, sono locali che producono reddito e sono locali che producono immondizia. Quindi, alcune variazioni teniamole a mente, perché si possono fare, e non facciamo neanche tanto male.
Il mio voto allora è di astensione, perché vi premia il non aumento, ma si può andare a fondo proprio su argomenti specifici.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie consigliere Antonio Gentile. Votiamo. Dichiarazioni di voto? Prego.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie.
Ringrazio il Capogruppo per avermi concesso la dichiarazione di voto. Convintamente confermo quello che è stato detto da Porta Nuova, da Innova sulle isole ecologiche.
Siamo fermamente contrari sul servizio solo con le isole ecologiche, specialmente quando ci è stato proposto, dove abbiamo avuto la prova e la conferma provata che la la differenziata non superava il 55 per cento con le isole ecologiche nell’agro.
Ci ha dato ragione, poi, passare al porta a porta spinto in campagna nel 2017. Detto questo, probabilmente, il Capogruppo, ne sono certo, quello che voleva dire, ben venga, perché è quello che ha voluto la maggioranza, installare le isole ecologiche in termini di sperimentazione. Significa implementare un eventuale futuro servizio con porta a porta implementato con le isole ecologiche, non far scomparire il porta a porta, diminuire, probabilmente, poi vedremo chi, dopo di noi, alcuni passaggi del porta a porta implementandoli con le isole.
Diverso è quello che voleva il Gruppo di opposizione di centrosinistra di Porta Nuova e Innova, cioè tutto il territorio con isole. Sono contrario, anche perché nel centro storico, immaginate, ma anche nell’agro, la criticità qual era per la persona anziana, senza figli, senza auto, dover andare a conferire le buste di plastica di vetro non a un chilometro, a 300 metri dalla propria abitazione. Già solo questo è un limite, poi è un limite fisico: immaginiamo il nostro centro storico, il centro urbano dove andare a posizionare le isole ecologiche.
Quindi, almeno fin quando sarò io l’assessore all’ambiente, Locorotondo non sarà gestito totalmente con le isole ecologiche, ma solo parzialmente e a implementazione del porta a porta.
Lo sforzo per mantenere le tariffe vi assicuro che c’è stato, ed è stato importante per mantenere le tariffe invariate. Bisognerà intervenire sicuramente, io ho capito il consigliere Gentile, la tassa sui dehors, sull’occupazione del dehors, è quello, in sostanza, e sulla quota della TARI, sull’occupazione.
Per questo noi non possiamo ovviamente non votare che favorevolmente alle tariffe, dando, spero oggi, 30 giugno, una bella notizia ai nostri cittadini.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al vicesindaco.
Prego, consigliere capogruppo Maria Baccaro, dichiarazione di voto.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Il mio voto sarà di astensione, anche perché prima abbiamo approvato la modifica del Regolamento, favorevolmente.
La mia astensione è dovuta più o meno agli stessi motivi del collega Gentile, in quanto, pur avendo trovato un equilibrio e pur mantenendo questi standard, a livello di tariffazione, ripeto, bisognerebbe lavorare un po’ di più sull’essere congrui in base al metraggio, in base al tipo di attività e in base a quello che si conferisce, perché a volte ci sono questi squilibri. Più è grande a livello di metratura uno stabilimento, un’attività, una qualsiasi cosa, più paga, quando invece magari conferisce anche meno rispetto a un’altra attività.
Bisognerebbe rivedere queste cose in futuro, ovviamente anche perché saremo in una fase di cambiamento, molto probabilmente, quindi ben venga la sperimentazione del conferimento misto, e ben vengano anche le rivalutazioni che si faranno in futuro anche sulle prese, perché in campagna sappiamo benissimo che c’è una volta a settimana il ritiro dell’umido, quando in paese sono quattro, se non erro. Quindi, magari, togliere e mettere per avere un equilibrio.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera capogruppo Maria Baccaro.
Dopo le dichiarazioni di voto, mettiamo ai voti. Votiamo il punto n. 6 “Approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti (TARI) – Anno 2025”.
Chi è d’accordo alzi la mano? 11. Chi si astiene? 2. Chi è contrario? 2.
Per l’immediata esecutività. Chi è d’accordo alzi la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, possiamo fare una piccola dichiarazione sull’ordine dei lavori?
Volevo segnalare una cosa che poi approfondirò con la Presidente della Commissione bilancio che è andata via, che la tabella relativa al paragone delle tariffe da un anno all’altro, consegnata in Commissione bilancio, non è la stessa caricata sul fascicolo informatico.
Era in mio possesso quella che mi è stata consegnata dal responsabile in quella sede, che poi non è quella che ci siamo ritrovati nel fascicolo informatico.
Io ho chiesto se c’erano state delle variazioni in Commissione bilancio, quindi io ho fatto una valutazione su quella tabella. Errore mio, perché quello che vale è ciò che è caricato nel fascicolo, quindi verificherò poi quello che è successo in Commissione bilancio.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Capogruppo.
Siamo in votazione. Per l’immediata esecutività… C’è la segretaria che sta scrivendo la votazione, per cortesia. Poi discutiamo, su questa cosa, altrimenti ci ingarbugliano.
Antonio Gentile, consigliere, partecipa alla votazione per l’immediata esecutività? Chi è d’accordo alzi la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità
Sulla sospensione richiesta, alziamo la mano.
Chi è d’accordo sulla sospensione? Sospendiamo per un po’ di tempo, poi riprendiamo.
(La seduta è sospesa)
Grazie.
Possiamo riprendere. Siamo tutti in Aula, o quasi, nel frattempo ci raggiunge qualche altro.
Riprendiamo di nuovo i lavori del Consiglio comunale di oggi 30 giugno 2025, facciamo l’appello.
Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (assente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (assente); Mariangela Convertini (assente); Francesco Caramia (assente); Marianna Cardone (assente); Antonio Gentile (assente); Grazia Ruggiero; Annalisa Guida (assente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente).
Quindi, abbiamo assenti 5.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Cinque, per il momento. Eravamo 17, siamo 12. La seduta è valida.
Possiamo continuare.
C’è un’interrogazione del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su “Mancato funzionamento del centro cottura”…
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Velocissima.
Visto che non è stato portato in questo Consiglio comunale, nonostante abbiamo fatto per tempo la Commissione, anche su sua richiesta e su suo sollecito il Regolamento del Consiglio comunale, chiedo, perché non so, come intende regolarsi oggi per la discussione delle interpellanze rispetto al Regolamento attuale e rispetto alle tempistiche che adesso il consigliere deve tenere.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Noi intanto iniziamo e vediamo a che punto arriviamo. Poi, io devo fare un assist a tutti i consiglieri perché loro mi debbono dire in maggioranza se continuare, oppure ad espletamento dell’ora, concludere e fare poi un ulteriore Consiglio comunale.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Quindi, arrivati ai 60 minuti, chiederà alla maggioranza se si vuole andare avanti o se dobbiamo interrompere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
A tutti i consiglieri.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere capogruppo Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Ricordo a me stesso e all’Aula che questa interrogazione è stata protocollata il 3 aprile del 2025, e i fatti ai quasi si riferisce sono fatti ormai polverosi, però, e questo a beneficio e per gratificare l’assessore per l’impegno e la risposta che darà alla mia interrogazione, avremo modo con questa interrogazione di entrare nel merito di un servizio che speriamo possa essere migliorato e reso più efficiente per la prossima stagione, per il prossimo anno scolastico.
Vado a leggere: “Interrogazione sul mancato funzionamento centro cottura – Il sottoscritto Lotito Vito Domenico Fabio, in qualità, eccetera, premesso che la fornitura del servizio di ristorazione scolastica è iniziata nel mese di ottobre, che il capitolato d’appalto non prevedeva la possibilità di effettuare il servizio avvalendosi di altro centro cottura presso altro Comune, che l’eventuale assenza o sopraggiunta malattia di un dipendente non costituisce motivo di sospensione delle attività presso il centro di cottura previsto, unicamente per la fornitura e preparazione dei pasti, in osservanza delle prescrizioni del capitolato d’appalto rappresenta una specifica violazione di legge.
Chiedo se è a conoscenza, codesta Amministrazione, del blocco delle attività presso il centro di cottura di Cinquenoci a causa dell’assenza del cuoco per alcuni giorni e, nel caso, quali provvedimenti presi nei confronti dell’azienda fornitrice”. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde l’assessore incaricata, Ermelinda Prete.
Prego, assessore.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente, ringrazio il consigliere.
In verità, da quando – quindi da aprile – ho ricevuto e ho potuto leggere questa interrogazione, mi sono chiesta a quale blocco delle attività in realtà stavamo facendo riferimento, perché è vero che il cuoco, come tutte le persone normali, è soggetto a malattie, ma è altrettanto vero che in quella giornata tutti si sono resi conto che il cuoco era malato perché paradossalmente, ahimè, si è mangiato molto meglio rispetto agli altri giorni.
La sostituzione era stata fatta da parte dell’azienda. Un passo indietro, perché già il 19 marzo la nostra DEC, quindi la dottoressa Gatti, che ringrazio per il lavoro svolto, aveva fatto presente alla ditta che, come ben diceva lei, consigliere, era manchevole di tantissime attenzioni, mancavano alcune forniture, e comunque le lamentele sono state costanti e continue.
La ditta ci ha risposto dopo qualche settimana, dopo aver provveduto a fornire tutto quello che gli era stato contestato dal DEC. Allo stato dell’arte, ci sono stati gli ultimi incontri con l’azienda durante i quali abbiamo fatto presente che se è vero come è vero che quando il cuoco manca, i bambini se ne rendono conto per la bontà del cibo, non potevamo dire palesemente di sostituire il cuoco, ma comunque di prendere provvedimenti circa la buona riuscita dei pasti preparati.
Ad oggi, è arrivata tutta l’attrezzatura, anche se in ritardo, però non c’è stata nessuna interruzione di servizio, anche perché c’è stata la sostituzione del cuoco con un cuoco che veniva dal centro di cottura di Noci, che fa sempre parte della ditta Ladisa, e le signore hanno dispensato il pasto regolarmente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Risponde.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Assessore, io non so se ho mancato… Però, in realtà il servizio è stato svolto presso il centro di cottura di Fasano, quindi è stato trasportato dal centro di cottura di Fasano, questo è quello che mi è stato riferito. Però, la prossima volta non mancherò di acquisire prova certa di questo evento.
Quello che sicuramente dobbiamo cercare di scongiurare è la possibilità da parte del fornitore, qualunque esso sia, di poter fare e sfare a suo piacimento e fornire il servizio. Questo vale sia per la mensa che per gli altri servizi che vengono forniti, compreso anche il trasporto, o altri servizi di questo tipo. Perché? Perché quando si svolgono – finalmente, aggiungo io – delle gare pubbliche e in queste gare si attribuiscono dei punteggi, e questi punteggi poi fanno la differenza rispetto all’assegnazione della gara o meno, è bene che il fornitore del servizio mantenga gli standard.
Questo vale per le sostituzioni del personale, che sono importantissime, e sono una delle parti più costose, così come vale, come diceva bene, per la fornitura di alcune attrezzature, che non nascono trasparenti o colorate, a seconda del capriccio dell’ente, perché a pois rosa sarebbero bellissime per le femminucce, blu per i maschietti, però nascono con determinate caratteristiche perché devono essere sanificabili, devono conferire tutta una serie di garanzie. Tutto qua. Questo lo dicevo a beneficio dei pubblico e degli utilizzatori, che magari vedono questa nostra discussione o questo nostro confronto come un confronto che possono vedere inutile, ma che in realtà è fondamentale, perché la gara non si fa rispetto ad un’esigenza X.
Stesso discorso vale per le tovaglie: come tovaglia è prevista una tovaglia di plastica, spugnabile, eccetera, e non quella di carta. Queste sono tutte economie che l’azienda riesce ad avere in corso d’opera, e che non dovrebbe. Quindi, alla fine, un controllo, anche perché abbiamo il DEC, nelle interrogazioni, le altre che riusciremo ad esaurire non sappiamo quando, ho posto anche questo tipo… C’è un’interrogazione che riguarda proprio la Commissione mensa, la sua costituzione, eccetera.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Grazie al consigliere Capogruppo Fabio Lotito.
Ora passiamo ad un’interpellanza, posizionata al punto 8, “Interpellanza del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su Pubblica illuminazione in Contrada Ferrante”.
Prego, consigliere Fabio Lotito, può esporre.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, io sorrido, anche questa è del 3 aprile.
Sorrido perché Contrada Ferrante, da contrada forse sconosciuta, in questi anni è diventata una delle contrade più conosciute nell’agro di Locorotondo, dopo San Marco, naturalmente, Sindaco.
Contrada Ferrante è una di quelle contrade che di fatto è al buio, ma è al buio pur possedendo un punto luce avanzatissimo, quindi di tecnologia, all’epoca, assolutamente unica, perché in Contrada Ferrante è presente un palo, è presente un pannello solare, è presente un portalampada, però in questo portalampada non è mai stata installata la lampadina, e nel vano per la batteria di accumulo non è mai stata installata neanche la batteria.
Questo ce lo raccontavano, e me lo raccontavano alcuni residenti ormai anziani: a anni 90 fu installato questo palo, poi la compagine governativa ha perso le elezioni e per dispetto non istallò né la lampadina, né la batteria.
Quindi, questa contrada, dall’essere una delle contrade illuminate con un punto luce tecnologicamente avanzato, è diventata una contrada con un punto luce che ricorda che le elezioni fanno la differenza.
L’interrogazione io l’ho presentata perché questa Amministrazione si è apprestata e ha chiesto una variazione di bilancio nell’ultimo anno per un importo importante, più di 300.000 euro, per implementare il servizio di illuminazione nelle contrade. Quindi, leggo: “Premesso che dopo aver sollecitato codesta Amministrazione con continue interpellanze, accesso agli atti amministrativi, verifiche tecniche presso gli uffici preposti, ad oggi la contrada in oggetto non è stata ancora dotata dal punto luce, risultando ancora completamente al buio. Chiedo: quali ragioni ad oggi hanno impedito l’installazione di idoneo impianto e quando questa Amministrazione intenderà procedere con la risoluzione del problema”.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde il Sindaco.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere, per questa domanda, così ci dà modo di spiegare che cosa sono le procedure in un Comune.
Forse gliel’ho detto di nuovo. La delibera per quanto riguarda l’affidamento di quei 330.000 euro è stata fatta il 13.12.2024. Quella determina è stata fatta il 17.12. L’appalto è stato espletato da parte degli uffici e hanno avviato la procedura di gara. L’azienda deve fare i lavori. Il progetto è stato approvato con il completamento di interventi iniziati nelle scorse Amministrazioni, quando si erano realizzati dei plinti di cemento armato, ma non era stato completato.
Questa Amministrazione, quando si è insediata, era consapevole che tante contrade erano dotate di buchi fatti di plinti. Quindi, non facciamo nulla per dispetto a nessuno, potessimo mettere i pali della luce in tutte le contrade, come stiamo procedendo anche con l’acqua, e voi sapete bene quanto ci stiamo spendendo per quanto riguarda le procedure e tutto il resto.
Quindi, l’impianto partirà, faranno il contratto, credo, in questi giorni, finalmente hanno definito tutte le gare, e quello che è previsto, io l’altra volta forse gliel’ho detto, consigliere Lotito, e può darsi che noi nell’avanzo di amministrazione, quello che può essere l’avanzo di gara, o quello che può essere oggi, una volta fatti gli equilibri di finanza, cercheremo di sistemare anche altre zone che non sono previste.
Ferrante, in particolare, è abbastanza complicato, perché se lei ha visto il pannello solare, lì, per far l’attacco è abbastanza complicato e costoso. Chiaramente, non è che disimpegnano, però tieni conto che le contrade… A Contrada Mancini saranno sistemati tutti i pali, dove c’erano i plinti fatti dalla vecchia Amministrazione. Siccome non so nella vecchia Amministrazione chi c’era quando hanno fatto i plinti e poco mi interessa, però l’Amministrazione continua, quindi lì c’era un costo inferiore perché i plinti stavano già fatti. Quindi, in contrada Mancini ci sarà l’allargamento della pubblica illuminazione, in contrada Monteciccone, in contrada Nunzio, in contrada Pellegrino, in Contrada Nardelli, Contrada Pozzo Allegro, Contrada Nunzio, Contrada Rocchella, Contrada Pellegrini, Contrada Mancini, Contrada Pozzallegro, Contrada Pantaleo, Contrada Santacroce, Contrada zona industriale di via Livatino, Contrada Mancini, Contrada Monteciccone, Contrada Nunzio, contrada Pellegrini, Nardelli, eccetera, non li sto a dire tutti.
Questi sono stati già tutti finanziati e tutti appaltati. Adesso vedremo se riusciamo dall’avanzo di amministrazione, che sono investimenti, quindi li possiamo utilizzare, di ampliare anche quelle zone e anche le altre interpellanze che lei ha fatto sono tutte di rispetto, perché sono tutte contrade, se riusciamo a fare con l’avanzo di amministrazione e a vedere i costi, è chiaro che aiuteremo anche quella contrada Ferrante.
Dalla vecchia Amministrazione che aveva messo il pannello a oggi, pare che non si possa mettere più, non è abbastanza per far lì la luce… Non c’è più il sole? No, il sole c’è, sono soldi che mancano, sempre quelli sono, le coperte dei soldi sono solo quelle, quindi il problema è solo di bilancio. Però, con le variazioni sull’investimenti un po’ di avanzo ce l’abbiamo, e non quello che “abbiamo i soldi, abbiamo i soldi, abbiamo i soldi”. Purtroppo, dobbiamo tenere conto di quelli che sono i bilanci.
Mi dispiace che faccio l’assessore al bilancio, fosse un altro settore, credo che poco interesserebbe, però noi dobbiamo tenere i conti in regola, quindi sicuramente questa Amministrazione, o quella che verrà, perché è chiaro che siccome tutti pensano alla prossima, tenete conto che c’è la possibilità, con l’avanzo, di mettere la luce pure lì.
Cercheremo di metterla nei tempi di quest’anno, appena cominciano i lavori e il contratto che, come detto precedentemente, sarà firmato in settimana dall’Ufficio. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Bene.
Ha facoltà di dichiararsi soddisfatto o meno.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Non solo, io mi dichiaro sconvolto, non soddisfatto, sconvolto… Sindaco, non ho detto che le faccio questo piacere. Sconvolto perché in questi quattro anni e mezzo è stato detto tutto e il suo contrario rispetto a questa installazione. Cioè, nell’ultima interrogazione addirittura mi è stato detto che non solo viene un punto luce, ma addirittura due, perché, siccome non si poteva installare più il pannello solare, ma in realtà non è che non si potesse più installare, è che il costo dell’installazione era maggiore rispetto a portare l’illuminazione fino al piazzale, mettendo due punti luce, uno sulla strada che porta al piazzale, l’altro nel piazzale, noi avremmo risolto il problema con un costo inferiore.
Lei adesso invece mi sta dicendo: stiamo finendo di mettere i pali laddove le promesse della politica vecchia, che io non so di chi fossero, non lo sa nessuno di chi fossero le promesse, stiamo mettendo i pali lì dove c’erano i buchi, i blindi o gli impianti fatti, poi vedremo se le contrade al buio potranno o meno avere la luce.
Ma scusate: ma che maniera è? Lo dico per voi. Cioè, voi dovete fare la campagna elettorale, adesso state dicendo, e poi vedremo anche le altre contrade che ho citato qui, che nessuna delle contrade che vi ho riportato saranno dotate di un punto luce, rimarranno completamente al buio. Qua non stiamo dicendo che manca la luce in un tratto di strada, stiamo dicendo che sono delle contrade completamente al buio. E sono tutte zone abitate, non è che tu dici: non pagano non c’è nessuno, non abita nessuno, no, sono tutte zone abitate e certe contrade sono particolarmente abitate, oltre alla parte turistica, che è relativa.
Mi dichiaro insoddisfatto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
L’altra interpellanza riguarda sempre la pubblica illuminazione, del Gruppo Movimento 5 Stelle in contrada Iannella.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, questa riguarda contrada Tuttulmo. Vorrei capire perché contrada Tuttulmo, pur presentando tutto…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Iannella, la n. 9.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Contrada Iannella, sì: “dopo aver sollecitato codesta Amministrazione è necessario dotare la contrada in oggetto di idoneo impianto di illuminazione, non è stato ancora dotato di punto luce, risultando ancora completamente al buio. Quali ragioni hanno impedito oggi il sorgere della risoluzione del problema?”.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde il Sindaco.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere, più o meno è la stessa risposta.
Li abbiamo presi in considerazione, se finiamo di fare quello che c’è, e abbiamo le risorse per poterlo fare amplieremo questa anche per questa contrada. Ritengo anche questo abbastanza complicata da raggiungere: è molto lontana, di conseguenza dobbiamo mettere in bilancio i soldi per poter fare, tenuto conto che appena partono i lavori noi potremmo dare anche una data più o meno presumibile, dopo luglio, sicuramente, o agosto per quanto riguarda un possibile ampliamento in quella zona.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Quindi, possiamo dire agli abitanti di contrada Iannella che rimarranno al buio fino alla fine di questa consiliatura: non ci sono i soldi, non ci sono le risorse, forse gli avanzi di amministrazione. Ricordo a me stesso e ai colleghi di opposizione che abbiamo, credo, 6,2 milioni di euro: un faro di luce per qualcosa in meno riusciamo a trovarlo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Altra interpellanza, sempre pubblica illuminazione in contrada Tuttulmo.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Contrada Tuttulmo. Per Contrada Tuttulmo l’interrogazione è la stessa: vorrei capire perché se Contrada Tuttulmo ha, all’interno del viale, di una delle strade principali che portano alla contrada, è priva completamente di impianto di illuminazione,.
Grazie.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere.
Le strade che portano a Tuttulmo sono tante, lei lo sa. O dobbiamo ampliare la strada di Contrada Ospedale, o quella di giù, quindi Tuttulmo sono quattro… Dico per inquadrare. Però, siccome l’anno prossimo ci sarà… Avete un argomento per fare la campagna elettorale: prometterete le luci nelle contrade, quindi sicuramente farete bella figura.
Stesso discorso di quello, non ci sono i soldi. Per quell’avanzo di cui voi parlate, ricordatevi che al 31.12 ci sono degli impegni presi e non mantenuti, quindi quell’avanzo di amministrazione è stato già in parte utilizzato con le nuove opere, per cui tenete conto che quei soldi, i 6 milioni di cui continuate sempre a dire, sono quei soldi vincolati per investimenti, per cui c’è una quota libera e poi altri per investimenti.
Certo che quelli fanno parte dell’investimento. Ecco perché ti dico che alla fine, quando vedremo i conti ed faremo gli equilibri di bilancio potrebbero uscire i soldi per poter fare questi impianti.
Grazie.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco.
Io non intendevo spendere 6,2 milioni di euro per mettere un palo in Contrada Tuttulmo. Intendevo dire che a fronte di un avanzo di amministrazione importante, una somma piccola per queste sei contrade che sono, ripeto, completamente al buio… Non c’è un problema di scarsa illuminazione: devono aspettare la luna piena e il sole la mattina, per l’illuminazione. Poi, per Contrada Tuttulmo, lei diceva bene, “dobbiamo ampliare…”. A Contrada Tuttulmo c’è la strada principale. La deviazione è semplice. C’è bisogno di buona volontà.
Ora, dobbiamo promettere i pali nelle campagne per la prossima campagna elettorale? Io non ho nessuna intenzione di promettere pali per la prossima campagna elettorale. Io vorrei che su 330.000 euro di variazioni di bilancio, si desse priorità a chi non ha la luce, non a chi ha poca luce.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Altra interpellanza del Gruppo Movimento 5 Stelle riguarda la pubblica illuminazione… Riguarda l’interrogazione su “Convenzione Teletrullo”.
Prego.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, cambiamo argomento: interrogazione su Convenzione Teletrullo: “Premesso che la fornitura del servizio di registrazione e diffusione delle attività consiliare ed istituzionale a cura dell’emittente televisiva Teletrullo è in corso. Chiedo se la ripresa e diffusione del neonato question time rientra tra le attività istituzionali previste”… Dico del neonato rientrerebbe, quindi uso il condizionale, qualora fosse… È abortito, però vediamo se la convenzione avrebbe dato conforto a chi voleva apparire in televisione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde il Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie.
Visto che non c’è question time perché fai le domande. Noi abbiamo fatto una determina con Teletrullo diretta di 4.000 euro, quindi ogni volta che Teletrullo viene, fino a quando esaurisci i 4.000… Quando finiamo i 4.000 non verrà più, né al Consiglio, né al question time se non metti altri soldi, quindi è stata fatta la determina nell’aprile 2025, e affidamento diretto tramite ordine diretto.
Questa è la determina che ha fatto il funzionario, quindi, la copertura finanziaria della spesa c’è fino a quando non finiscono i soldi.
Tenete conto che tale Teletrullo appena finiscono i soldi scrive, quindi, questi sono: 4.000 euro, IVA compresa, senza IVA sono 3.278 euro.
Antonello sta qui. Quando finisce i soldi, 250 euro finiscono, si chiude… Qui c’è una delibera di 4.000 euro tutto l’anno. Lui deve venire qui quando c’è il Consiglio comunale…
Se sono 12 Consigli ci siamo, se sono 14, potremmo esserci, il problema è semplice: è stato parametrato su tutto quello che è, quando c’è Consiglio verranno. Se non ci sono i soldi, non verrà più, se non…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, l’interpellante.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Okay, grazie.
Quindi, Sindaco, mi faccia capire: uno o due Consigli comunali al mese che vorrebbe tenere il Presidente del consiglio non li possiamo fare, o meglio, non sarebbero coperti dalla convenzione.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Boh, bisogna fare i conti.
Fino adesso è venuta sempre, fino a ora sta qui.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Poi abbiamo avuto una pausa da dicembre a marzo, quindi c’è stata, adesso possiamo andare al recupero.
Io la vedo una convenzione… Spero che si possa si possa andare oltre questo tipo di gestione della convenzione, e dare magari maggiori risorse a questa televisione che possa esaurire le riprese, la pubblicità di tutti gli atti, dando pubblicità di quello che viene discusso e degli argomenti che trattiamo all’interno del Consiglio.
Grazie,
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Passiamo ad altra interpellanza “Pubblica illuminazione in Contrada Tabacco”.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, stesso discorso per Contrada Tabacco. Contarda Tabacco ha una strada principale che consentirebbe agevolmente di poter fare delle deviazioni e dare illuminazione alla contrada.
Quindi, vorrei capire perché, quali spese, o quali difficoltà, o se è solo ed esclusivamente volontà politica di non dare la luce a Contrada Tabacco, così magari sanno, in Contrada Tabacco che rimarranno al buio e che questa Amministrazione non ha nessuna intenzione di dargli l’illuminazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde il Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Una televisione meno costosa di questa, non c’è, comunque.
Adesso rispondiamo. Contrada Tabacco è uguale alle altre contrade, la conosco benissimo, so che Contrada Tabacco metteremo… È lo stesso discorso di prima: per Contrada Tabacco noi siamo consapevoli che non c’è la luce, e che dobbiamo mettere la luce.
Adesso vediamo se riusciamo a farlo con la variazione di bilancio. Quelle contrade a cui lei tiene tanto e per le quali fa tutte queste interpellanze, se possiamo fare… Non perché lo dice lei, ma perché l’Amministrazione vuole mettere la luce a tutte le contrade e a tutte le case, anche per un fatto di sicurezza, importante. Quindi, oggi non abbiamo la disponibilità per poter mettere in cantiere… Finito il bilancio a luglio, di salvaguardia, possiamo utilizzare l’avanzo e vedremo di inserire nel piano delle opere anche le contrade che lei citava.
Grazie.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco.
Quindi, le mie interrogazioni sortiscono quantomeno una riflessione approfondita ed un cambio di passo di questa Amministrazione, quindi aspettiamo gli assestamenti di bilancio di fine luglio per poi ritornare, magari a settembre e vedere un po’ se riusciamo a fare qualcosa in merito.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
L’altra, al punto 13: interpellanza del Gruppo consiliare sulla pubblica illuminazione in piazza Mitrano.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Anche questa è stata protocollata il 3 aprile. È stata superata perché in Piazza Mitrano, dopo aver stressato, purtroppo il vicesindaco è dovuto andare via, quasi al limite dello stalking il vicesindaco per Piazza Mitrano per l’illuminazione, per la condizione dei portalampade e tutto il resto, la notizia l’ho data anche pubblicamente, finalmente Piazza Mitrano possiamo dire che è diventata una piazza moderna, e il giardino e il parco giochi lì presenti oggi hanno un’illuminazione completamente nuova, con lampade a led, con portalampade nuovi, e davvero un gran risultato.
Naturalmente, spero che questa realtà, in un futuro prossimo, possa estendersi al resto del paese, passando da un’illuminazione tradizionale ad una moderna, sarebbe auspicabile.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, Sindaco, prego.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Una volta che mi ero preparato la risposa che abbiamo messo l’illuminazione nuova in Piazza Mitrano, a seguito di segnalazione e con la realizzazione di una piccola area giochi è stato sistemato l’impianto di illuminazione. Una volta che… L’abbiamo sistemata.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Il dichiarante?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, mi dichiaro soddisfatto, non ho impedito a nessuno di fregiarsi di tale risultato, assolutamente, anzi. Se vuole il Sindaco facciamo una foto ricordo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
L’altra interpellanza è attinente sempre a Piazza Mitrano e riguarda il parco giochi. Prego.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Quello del parco giochi, invece, è un problema che rimane. Perché è un problema che rimane? Anche se questa interrogazione è del 3 aprile, e in realtà è stata effettuata una manutenzione dell’impianto di calcetto del campetto che c’è lì. questa manutenzione ha visto un intervento quantomeno approssimativo. Perché? Perché la rete che è stata sostituita è stata messa in maniera… È una rete molto tesa che non aveva la possibilità di attutire le pallonate, quindi la forza dell’impatto del pallone, quindi si è strappata, si è rotta.
Oggi questa rete è praticamente completamente distrutta.
Alcuni pannelli con le bullonature – io l’ho segnalato, ripeto, al vicesindaco fino allo sfinimento – che non avevano resistenza, autobloccanti, se ne sono venute e adesso si sono perse. Quindi, adesso il campetto risulta quasi inagibile, perché i ragazzini ci vanno a finire… Ci sono diversi infortuni perché la rete è praticamente svolazzante, ci finiscono di testa dentro, è successo anche a mio figlio, però non è quello il problema. Quello che chiedo è o l’intervento con una sistemazione regola d’arte del campo, o l’interdizione, perché se domani dovesse succedere qualcosa di grave, avremmo di che lagnarci.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Risponde il Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere. Io sapevo che l’avevano sistemata abbastanza, però prendo l’impegno di mandare l’ufficio tecnico a fare un sopralluogo, esattamente domani o dopodomani lo manderò per andare a fare un sopralluogo. Mi risultava che fosse quasi sistemato. Mi dispiace, però mi prendo l’impegno: domani andremo con l’ufficio tecnico alla verifica.
Grazie.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco.
Spero possa essere risolto velocemente, questo problema, perché evitiamo, magari che si possa far male qualche ragazzino.
Poi, per quanto riguarda invece gli atti vandalici e la maleducazione che mi stava giustamente segnalando, c’è il nuovo impianto di videosorveglianza. Dovremmo riuscire… Io ho visto che poi viene inviato in avanscoperta un operatore del servizio civico, però non ottiene grandi risultati, il grado di ascolto è abbastanza relativo, dovremmo mandarne uno un po’ più autorevole, o due, non lo so.
Comunque, con l’impianto di videosorveglianza, abbiamo la possibilità, eventualmente, anche di fare un controllo a posteriori dell’area e di individuare magari quelle persone, quei ragazzi, o quegli elementi che provocano e creano disturbo e problemi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere.
L’altra interpellanza è relativa alla ristrutturazione del palazzetto dello sport.
La espone sempre il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Interpellanza su ristrutturazione del palazzetto dello sport: “Il sottoscritto, premesso che i lavori di ristrutturazione del palazzetto dello sport sono iniziati da alcuni anni; che gli stessi dovevano già essere terminati; chiedo: quali ragioni hanno impedito il completamento dell’opera e quale termine di consegna è previsto ad oggi”.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere.
Devo ripetere quello che ci siamo detti. I lavori sono incominciati, è stato sottoscritto il contratto il 12.4. 2023. È stato realizzato, all’epoca ve lo dissi, se vi ricordate, è stata fatta una variante per quanto riguarda la facciata, perché il progetto originario prevedeva solo la parte del cappotto nella parte nord. Siccome non era abbastanza bello da vedere, noi abbiamo rifatto tutto il quadro economico, abbiamo riconfigurato e abbiamo fatto praticamente il cappotto in tutta la parte che guarda il palazzetto, quindi ci sono state le demolizioni e ricostruzioni di due porzioni per consentire la realizzazione di ulteriori stanze richieste dal CONI.
È in corso la fase di realizzazione degli impianti. A luglio dello scorso anno è stata approvata la variante relativa al completamento del cappotto; poi a dicembre è stata approvata la variante del progetto relativo al completamento e sostituzione dei pannelli della copertura, perché i pannelli della copertura non erano previsti nel progetto iniziale.
Quando hanno cominciato a fare i lavori, la copertura era talmente fatiscente che si rischiava di finire i lavori e di avere l’acqua all’interno, quindi abbiamo dovuto fare una variante per sistemare. Adesso è tutto sistemato il tetto.
Al momento, i lavori procedono in maniera spedita, c’è solo da rifare la parte antistante, perché per poter coprire i costi del tetto, abbiamo dovuto eliminare la parte esterna per quanto riguarda i parcheggi. Quindi, adesso, sicuramente i lavori saranno finiti entro settembre di quest’anno.
Abbiamo già pagato il terzo stato di avanzamento, quindi, i primi di settembre o al massimo il 30 settembre saranno consegnati i lavori col palazzetto finito.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
L’interpellante si dichiara?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco.
Diamo questo annuncio in diretta televisiva: il palazzetto dello sport di Locorotondo sarà finito entro il 30 settembre di quest’anno…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
2025…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Quest’anno è 2025.
Di quale anno? Mi stanno chiedendo di quale anno: il 30 settembre 2025 il palazzetto dello sport sarà concluso e sarà consegnato.
Non esprimiamo dubbi e titubanze, per piacere, consigliere De Michele, non facciamo gesti.
Io ho fiducia e spero possa accadere, Sindaco. Io spero possa accadere che a settembre di quest’anno finalmente Locorotondo avrà questo palazzetto. Con il regolamento per la gestione delle strutture sportive avremo la possibilità di fare il bando o di affidare direttamente, non lo so, quindi ci sarà finalmente a Locorotondo il palazzetto dello sport, che quasi la palestra della scuola media non servirà.
Quindi, io mi dichiaro soddisfatto. Naturalmente, così com’è successo già in passato tante volte, aspettiamo il 30 settembre per poi vedere cosa succede.
Settembre è un mese magico, è un mese particolare. È bella, come cosa.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Passiamo al sedicesimo argomento, un’altra interpellanza del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su “Alloggi comunali”.
Espone sempre il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Il sottoscritto, premesso che la popolazione ha urgentemente bisogno di alloggi in affitto; che ad oggi codesta Amministrazione risulta impossibilitata all’affidamento del patrimonio immobiliare residenziale disponibile, chiedo quali gli immobili attualmente disponibili, se gli stessi sono in regola con le normative previste, se la manutenzione ordinaria e straordinaria è stata effettuata, e quando, e se e quando codesta Amministrazione intenderà procedere con l’assegnazione degli immobili, considerando che la legge di riferimento per l’assegnazione è la legge regionale, quindi non c’è bisogno di regolamenti, non c’è bisogno di nulla, il bando sarebbe semplicissimo da effettuare. Questo lo potrà confermare l’assessore al ramo, sicuramente.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere.
Risponde l’assessore incaricato, Paolo Giacovelli.
Speaker : PAOLO GIACOVELLI ASSESSORE.
Grazie.
Non sono assessore al patrimonio, però mi sono preso cura di questo immobile perché quasi due anni e mezzo fa ho chiesto all’ufficio un sopralluogo, ed è l’unico immobile disponibile, a livello di patrimonio, di circa 50 metri, in via Giuseppe Colucci.
L’ufficio circa tre mesi fa ha posizionato circa 15.000 euro nel secondo sopralluogo che ha fatto, e lo ringrazio, l’ingegner Giorgio Piccoli, non solo per il discorso di pitturazione e lavori ordinari ma anche straordinari a livello proprio di impianti.
Quindi, subito dopo si procederà all’avviso, e cito anch’io la legge regionale del 10.2014, che poi è stata aggiornata, la n. 3 del 2025 per nuove modifiche sull’aspetto ISEE, sanatoria e canoni, ed è quello che comunque andremo a fare. Però l’unico immobile è questo di 50 metri, seppur la problematica reale degli alloggi e delle richieste che noi riceviamo sono di famiglie che hanno tre, quattro, addirittura cinque minori.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Prego, Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Quindi, possiamo dire ai cittadini che attualmente l’Amministrazione non ha alloggi disponibili… Ha un alloggio disponibile di 50 metri, quindi di fatto non abbiamo alloggi disponibili, e comunque… Di 50 metri, quindi non ci sono altri alloggi disponibili, quindi non è responsabilità di alcun consigliere o di alcuna consigliera la impossibilità di assegnare gli alloggi.
Vorrei capire: quelli che sono stati lasciati in contrada Marangi o altre situazioni del genere se effettivamente esistono o non esistono, non so…Non ci sono case vuote. Quindi, lo possiamo dire ai cittadini, attualmente il patrimonio immobiliare residenziale è ridotto ad un’unità di 50 metri.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Quindi, adesso possiamo passare alle mozioni presentate dal Gruppo Innova Locorotondo.
La prima mozione si riferisce all’“Avvio di un tavolo di concertazione tra gli esercenti nel territorio comunale, i residenti del centro storico, le eventuali associazioni e la tutela degli stessi, l’Agenzia regionale per la protezione e prevenzione dell’ambiente (ARPA) della Regione Puglia, per l’adozione di una convenzione relativa alla regolamentazione delle attività di supporto tecnico volto al monitoraggio del clima acustico”.
La presenta una delle firmatarie, la consigliera Grazia Ruggiero. Prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie.
Le consigliere comunali Marianna Cardone, Grazia Ruggiero e Annalisa Guida, appartenenti al Gruppo consiliare Innova Locorotondo, considerato che durante il periodo estivo l’ente comunale riceve segnalazioni da parte dei cittadini di situazioni di rumorosità superiori ai limiti di normale tollerabilità che interessano principalmente il centro storico nella fascia serale notturna (oltre le ore 22) sino al giorno successivo, con punte di rilevanza di assembramenti legati alla cosiddetta movida che interessa prevalentemente il centro storico; è interesse dell’ente comunale porsi come interlocutore autorevole per comporre le eventuali conflittualità che potrebbero sorgere tra i diritti costituzionalmente tutelati dei residenti, al riposo e la possibilità di poter godere serenamente della tranquillità nei pressi delle proprie abitazioni, così come i legittimi interessi per gli esercenti di poter svolgere le proprie attività per cui hanno investito con l’auspicio di poter lavorare con la dovuta serenità; che si rende indispensabile verificare l’eventuale superamento dei limiti di tollerabilità previsti dalla normativa vigente, mediante monitoraggi atti alla verifica del clima acustico afferente determinate zone del centro storico e del paese, con lo scopo di individuare la tipologia e l’entità dei rumori presenti sul territorio, finalizzate all’adozione o meno di ordinanze per il ricorso temporaneo a specifiche forme di contenimento e riduzione di tutte le emissioni sonore, inclusa eventualmente, l’inibitoria parziale o totale di determinate attività.
Consapevoli che l’ente comunale non dispone della strumentazione necessaria per l’esecuzione di detti monitoraggi, né di personale tecnico con la qualifica di tecnico competente in acustica ambientale che possa eseguire tali rilievi; che in riferimento a tali attività sarebbe auspicabile un intervento di ARPA Puglia, la quale dispone della strumentazione e delle professionalità necessarie per lo svolgimento di tali monitoraggi, rientrando tra le attività istituzionali della stessa; che il Comune di Martina Franca con delibera di Giunta n. 236 del 29 maggio 2025, ha approvato un’apposita convenzione dopo una fase di concertazione, impegnando a bilancio la modica cifra di 4.113,88 euro, creando un precedente significativo che potrebbe essere preso a modello.
Pertanto, le consigliere di Innova chiedono e impegnano il Sindaco e la Giunta affinché si avvii un tavolo di concertazione tra gli esercenti, i residenti, le relative associazioni di rappresentanza e ARPA Puglia, al fine di stilare un report dei disagi segnalati e determinare l’impegno economico di spesa necessario ai rilevamenti, sulla base, ovviamente, del report.
A seguito di tale fase si preveda la costituzione di un capitolo di spesa ad hoc per le verifiche ARPA Puglia o, in alternativa, una variazione di bilancio che consenta tale investimento.
A conclusione di tali fasi si stipuli una convenzione tra ARPA Puglia e il Comune di Locorotondo, con relativa autorizzazione al Sindaco per la sottoscrizione, con le finalità di regolamentare le attività di supporto tecnico, volto al monitoraggio del clima acustico e il coordinamento delle attività di supporto per effettuare i necessari rilievi nelle zone condivise con l’ente comunale.
Preciso: la proposta che facciamo prevede varie basi, quindi non stiamo chiedendo in questo momento un immediato impegno da parte dell’ente a stipulare una convenzione. Riteniamo che proprio nell’ambito di quella che potrebbe essere una prerogativa dell’ente, cioè quella di creare confronto e concertazione rispetto a queste problematiche, si avvii prima un tavolo di concertazione che abbia come finalità quella di individuare i punti di interesse. Questo tavolo di concertazione consente poi di determinare eventualmente quelle che possono essere le spese da dover riconoscere ad ARPA Puglia, in termini di strumentazione e personale, e successivamente, individuate le somme in bilancio, stipulare una convenzione con ARPA Puglia e il Comune di Locorotondo affinché dia attuazione, questo consentendo quindi a un ente terzo di effettuare le verifiche a vantaggio dei residenti e degli esercenti che rispettano le regole.
Grazie,
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie l’esposizione.
Qualcuno voleva dire qualcosa? Il Capogruppo. Prego, capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Per iniziare, non molto tempo fa abbiamo avuto un incontro con un comitato di residenti, soprattutto nel centro storico, abbiamo discusso qui, in sala consiliare, per qualche ora di quelli che potevano essere i disagi e le eventuali correzioni da parte di questa Amministrazione. Chiaramente, si è parlato molto di viabilità, di ZTL, di possibilità di passaggio da parte dei residenti. Si è parlato di ingombro, spesso riferito ai dei déhor che ostacolano il passaggio delle auto e dei residenti negli orari in cui a loro è consentito passare, per esempio, da via Nardelli, si è parlato dell’ingombro dei déhor che ostruiscono a volte il passaggio, per esempio, dei passeggini o delle carrozzine per i diversamente abili. Si è certamente anche, tra le altre cose, parlato del rispetto o meno dell’ordinanza che vieta la diffusione della musica oltre la mezzanotte.
Insieme ai residenti abbiamo fatto questa chiacchierata e chiaramente abbiamo preso dei precisi impegni rispetto ad un’attività di controllo che si sta cercando di organizzare, di concerto con il Corpo dei Vigili Urbani, che è il nostro strumento di controllo.
Fatta questa premessa sullo stato dell’arte rispetto alle interlocuzioni avute con i residenti, vorrei che per un attimo ci si distaccasse dal tecnicismo della rilevazione dei decibel da parte dell’ARPA e si facesse, prima di arrivare a queste metodiche, una riflessione su quello che è diventato il nostro paese negli ultimi 4-5 anni, cioè da quando noi siamo al Governo di questo paese.
Uno dei nostri primi atti, ripetuto più e più volte, fu quello di emanare un’ordinanza sindacale che, ricordando la normativa nazionale, impediva, come dicevo prima, come ricordavo prima, la diffusione della musica oltre la mezzanotte, sia all’interno che all’esterno dei locali.
Dell’ordinanza, come di tante ordinanze, si fa a volte fatica ad ottenere il rispetto totale, però c’è da dire che se io, personalmente – faccio un ragionamento politico perché il politico parte da delle riflessioni osservazionali che fa per poi eventualmente dotarsi di strumenti – quindi ragiono dalla parte politica, mi guardo attorno, faccio delle riflessioni. Ebbene, io vedo un paese che negli ultimi quattro anni ha non dico eliminato, ma certamente calmierato la cosiddetta movida, o addirittura movida selvaggia. È da tanto tempo che non vedo dj set con musica da discoteca che si prolungano oltre determinati orari, ma più in generale è da tanto tempo che non vedo proprio dj-set anche negli orari tecnicamente consentiti.
Ci si è avviati verso la costruzione di un paese il cui centro venga fruito per quello che riguarda l’attività ristorativa di intrattenimento in ore serali riferibili alla cena o all’immediato post cena, anzi, spesso, ad esclusione dei periodi di Natale e di agosto, ci si accorge che c’è anche una penuria di avventori serali o tardo-serali, che spesso, purtroppo, danno anche un’immagine addirittura spettrale del paese.
Rispetto a questo, sinceramente, a prescindere dai controlli che doverosamente vanno portati avanti per rispetto dell’ordinanza, per rispetto della disposizione dei dehor, personalmente, ma penso di parlare a nome di tutta la maggioranza, politicamente non avverto l’esigenza di dovermi dotare di uno strumento di monitoraggio e controllo che in un certa qual misura potrebbe risultare anche oppressivo nei confronti dell’attività giusta, commerciale che abbiamo nel centro del paese.
Questo non significa che si getta la spugna rispetto a garantire i diritti costituzionalmente garantiti alla residenza del cittadino a casa propria, di poter vivere in piena tranquillità, ma non vogliamo nemmeno incorrere in un controllo asfissiante che porterebbe a ingenerare ulteriori diatribe rispetto a referti e quant’altro, che da questi controlli potrebbero venire fuori, in base ai quali applicare o meno formule restrittive. Penso anche a quello che è accaduto nel quartiere Umbertino a Bari, dove il Comune ha poi fatto retromarcia rispetto ai divieti di assembramento nelle zone della movida e quant’altro.
Quindi, io credo che quello che va portato avanti, e concludo, sia un lavoro continuo di dialogo, come stiamo facendo, e di correttivi continui, che riguardano a 360 gradi gli aspetti della vita dei residenti nel centro storico, che vanno dal rumore alla vivibilità dei luoghi e degli ambienti.
Concludo veramente: se proprio a Locorotondo c’è un problema di rumore, e approfitto dell’occasione per poterlo ricordare, che a mio avviso dovrebbe essere attenzionato, e chiedo venia perché c’entra poco con l’argomento, è il baccano che spesso deriva dal traffico veicolare, spesso anche dei motocicli, e spesso anche di motocicli che a quanto pare circolano con marmitte non propriamente omologate, che generano frastuono in tutte le vie del paese, non solo in quelle del centro storico.
Vorrei, in futuri Consigli comunali, aprite riflessioni per quanto riguarda questo aspetto. Ma tralasciando questa parentesi concludo ribadendo che io personalmente, e a nome di tutti, non avverto l’esigenza di coinvolgere addirittura agenzie regionali sulla scorta di altri esempi, come a Martina Franca, che a buon titolo l’avrà fatto. Ma ricordo che Martina Franca in questo momento vive una situazione riferibile alla movida ben diversa da quella di Locorotondo. Nella loro Piazza XX Settembre, e ci sono stato recentemente, effettivamente ci sono tre, quattro, cinque locali che con la musica spingono parecchio, oltre determinati orari. Penso che il problema che ha dovuto affrontare Martina è diverso da quello che oggi eventualmente si dovrebbe affrontare a Locorotondo.
Quindi, risposte diverse per problemi diversi. In questo momento non sentiamo di aver, un’emergenza tale da giustificare l’interpellanza dell’ARPA.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, capogruppo Donato Pinto.
Altri interventi? Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Intervengo solo perché si ha questa abitudine di buttare nel mucchio una serie di cose. Invece, le competenze dell’ARPA non sono certo quelle di andare a fare sanzioni, a fare multe, ad avere un atteggiamento inquisitorio nei confronti delle strutture e quant’altro. Quella è di competenza della Polizia municipale, ed eventualmente delle altre forze dell’ordine pubblico che sono interpellate, quindi eviterei di fare confusione e di far passare il messaggio che l’approvazione che, abbiamo capito, la maggioranza non ritiene opportuna, di questa mozione possa portare a far sentire gli esercenti sotto pressione o sotto controllo.
Chi al più si dovrebbe sentire sotto pressione è chi sa di superare quelli che sono i limiti. Ma siccome riteniamo che la maggioranza di coloro che esercitano attività commerciali nel centro storico, ma anche fuori, rispettano le regole, e che magari per qualcuno non è così, a garanzia di tutto il resto, probabilmente il fatto che ci sia un ente terzo che ha la dotazione… Perché io poi mi domando: vi siete confrontati – non ho capito bene quando, ma va bene, vi siete confrontati – con esercenti, rappresentanti, eccetera; ma i controlli e la strumentazione idonea ad effettuare i controlli, la polizia municipale di Locorotondo ce li ha? E abbiamo la disponibilità della Polizia municipale oltre le 22, oltre mezzanotte di andare ad effettuare queste verifiche? Non lo so. Non mi pare che in questo momento abbiamo questa dotazione; non mi pare che abbiamo non solo una dotazione di organico, in questo senso, o comunque di organizzazione del lavoro, ma mi pare che manchi proprio la dotazione di strumentazioni.
Capiamoci: l’ARPA, al più interviene semplicemente facendo le rilevazioni. Peraltro, se Martina Franca, come giustamente si è osservata, è una realtà più grande, più struttura – è più grande, quindi già solo questo basta, Locorotondo è più piccola – probabilmente, a fronte dei 4.000 euro che Martina ha speso, noi ne andremo a spendere la metà, quindi sicuramente non è una spesa che influisce in maniera pesante sulle casse.
Ciò detto, c’è un ulteriore elemento: nel momento in cui c’è una rilevazione ARPA, questo diventa uno strumento a tutela anche della pubblica amministrazione e dell’ente, perché è un ente terzo che ha fatto la rilevazione e consente all’ente terzo di poter dire: guardate che c’è un superamento, quindi anche quell’eventuale atto, o provvedimento che vada a restringere l’attività, è ulteriormente motivato, e l’ente pubblico non si espone, ovviamente, o perlomeno riduce la possibilità che si possa poi arrivare a contenzioso.
Per non parlare della possibilità che si darebbe ai residenti lì dove sempre… Perché non è detto che sia così, a meno che non stiamo dicendo che è così, quindi abbiamo paura di andare a fare le rilevazioni. Ma laddove ci dovesse essere il superamento dei limiti, il privato ha una prova giuridica che gli consente di poter chiedere un risarcimento, che altrimenti non avrebbe. Quindi, ribadisco, è uno strumento semplicemente a supporto della pubblica amministrazione, laddove effettivamente si dovessero rivelare delle situazioni di criticità, diventa per i cittadini e dà la possibilità all’ente di dotarsi di quel personale e di quella strumentazione che in questo momento il Comune non ha, ma che non avrebbe nessun Comune, perché strumentazione specifiche competenze che ha l’ARPA Puglia.
Sinceramente, le criticità davvero sono delle motivazioni che non credo siano fondate, quanto invece può essere un valido strumento, questo, da prendere in considerazione, premesso che tra l’altro stiamo parlando di una fase di concertazione, di una fase eventualmente di previsione di bilancio e poi di convenzione, non è che stiamo andando obbligatoriamente alla convenzione, o che abbiamo già lo strumento che consente di andare a dire “spendi prima, più di prima”. Anche perché, i casi ci sono stati. A meno che non vogliamo dire che l’anno scorso, perché l’estate è partita adesso, segnalazioni al Comune di Locorotondo non ce ne sono state, non mi pare che sia così. Da un accesso agli atti potremmo andarlo a verificare.
Quindi, a maggior ragione, se la cosa può essere un ulteriore problema che si potrebbe aprire per la pubblica amministrazione rispetto al periodo estivo a cui andiamo incontro, perché non trovare uno strumento di concertazione: pulito, semplice, lineare e trasparente?
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Avevo chiesto l’intervento il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io colgo l’occasione per fare un intervento rispetto a una proposta del Gruppo Innova, che è una proposta sicuramente degna di considerazione, e che richiama l’attenzione su di un problema che però ci riporta al vero problema. Il vero problema non è rilevare o meno la tollerabilità rispetto alla legge dei rumori, dei suoni, della musica e altro, ma è la capacità, da parte di questa Amministrazione di far rispettare un’ordinanza. Ordinanza che parla e dice chiaramente cosa devono fare gli esercenti. Ordinanza sindacale che, per esempio, deroga ai limiti, durante i due festival, il Locus e il Viva, quindi emette un’ordinanza specifica di deroga a quei limiti, e lo fa anche con le aziende, lì dove ci sono dei motivi e delle richieste.
Quindi, io credo si possa effettuare un controllo, ed effettuare un controllo in maniera anche abbastanza semplice, cioè, la verifica dell’osservanza dell’ordinanza. Punto.
Devi spegnere la musica? Devi spegnere la musica. Se cioè l’ordinanza ti dice che devi spegnere, non c’è bisogno di rilevare il livello del suono, se è un livello accettabile o meno, se l’ordinanza è devi spegnere, devi spegnere. Se l’ordinanza ti dice che non puoi entrare nel centro storico, non puoi entrare, punto, non c’è “puoi entrare un poco, puoi entrare in punta di piedi, o non in punta di piedi” non ci puoi entrare; stessa cosa per la musica, stessa cosa per i parcheggi e tutto il resto. Quindi, se c’è una regola, va fatta rispettare.
Quindi, quello che manca è sempre la volontà di farla rispettare. Questo perché? Perché non ci sono i vigili che controllano, o meglio, non è che non ci sono i vigili, i vigili fanno un orario di lavoro che non prevede l’arrivo fino a mezzanotte, o il superamento della mezzanotte… Non lo vogliono fare? Non lo so, non posso accusare Tizio, Caio e Sempronio se non lo so, quindi non posso dire che non lo vogliono fare. Quello che posso dire, di fronte alla risposta dell’Amministrazione, è che se l’Amministrazione mi dice che i vigili hanno rifiutato, non vogliono fare e hanno scritto che non vogliono fare, io ne prendo atto e parliamo di vigili che non vogliono fare. Se invece non c’è uno scritto, non c’è la volontà, io non posso accusare nessuno di non voler fare una cosa. Quello che posso fare è prendere atto del mancato controllo. Poi, non sto dando una responsabilità precisa all’Amministrazione per il mancato controllo, però i fenomeni non li devi subire, li devi sempre cercare di governare, altrimenti non sei amministrazione e non sei maggioranza, questo sto dicendo, è un problema politico. Non entro nel merito delle singole responsabilità, perché magari tra i vigili ci sarà qualcuno che è pronto, a fronte di uno straordinario, di un bonus, o di buoni pasto, o non lo so, a fronte di un desiderata potrebbe anche essere pronto a fare il servizio in notturna. Non lo so, però provarci o quantomeno chiedere di fare questo, sarebbe cosa buona.
Poi, la convenzione, l’ARPA, tutte queste cose le vedo molto macchinose, e alla fine della fiera ci portano sì all’ottenimento della prova, però alla composizione della lite in maniera privatistica, perché non è più la pubblica amministrazione che si fa carico di governare il fenomeno, ma vai a delegare il privato ad intraprendere un’azione, anche a fronte di una prova certa, però è il privato che poi deve agire nei confronti di Tizio, Caio e Sempronio, che è l’autore, o potrebbe essere l’autore di questa mancanza. Quindi, ben vengano la mozione e l’iniziativa, però io credo si debba innanzitutto in maniera tempestiva cercare una soluzione con le forze dell’ordine presenti rispetto a questa condizione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Anche io sono d’accordo con il consigliere Fabio Lotito: sono del parere che affidare magari una competenza ad un’Agenzia collaterale alla nostra Istituzione sminuirebbe l’impegno sindacale.
Quindi, l’ordinanza va più che bene, per quanto riguarda questa mozione: per quanto riguarda l’altra, io sarei d’accordo ad approvarla.
Ci sono altri interventi? Prego.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Siccome sento parlare di “volontà politica nel far rispettare”, ricordo a me stessa, ma gli atti lo dicono, che abbiamo approvato una delibera di Giunta dove destiniamo i proventi delle multe per il pagamento di alcuni vigili estivi che abbiamo addirittura inserito nel PIAO. Poi, chiaramente, politicamente come al solito possiamo dare un indirizzo e poi però dobbiamo anche attendere che tutto venga poi messo in atto.
Quindi, si fa presto a dire che la causa è la volontà. In realtà, noi siamo i primi a ricevere i video anche all’1 o alle 2 di notte durante l’estate, quindi sappiamo perfettamente quello che accade quando accade; però è altrettanto vero, voglio essere fiduciosa per l’estate che è oramai arrivata, che quest’anno sarà differente, considerato che il turismo è cambiato ed è differente, quindi già una buona porzione di visitatori è più diurna, e questo è importante; che molti locali, come ben diceva il capogruppo Pinto, non hanno più tanto l’usanza di creare serate con musica che dura fino a tardi. Bisogna anche ammettere che non tutti negli scorsi anni non rispettavano gli orari, perché ci sono sempre quelli che rispettano quanto gli viene detto e quelli che poi, ahimè, in barba ad ogni indicazione che gli viene data, progettano di occuparsi della propria attività in modo differente.
So che tutti coloro che possiedono un’attività sanno a che cosa vengono sottoposti anche i residenti, quindi noi facciamo anche sempre appello al buonsenso, un buonsenso che comunque penso e mi auguro che quest’anno possa dimostrare che si sta andando verso la giusta direzione.
Però, ribadisco: siamo i primi ad essere in attesa che vengano assunti i vigili estivi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Ermelinda Prete.
A questo punto dobbiamo votare, eventualmente.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Solo per ribadire una cosa: c’è un’ordinanza fino a mezzanotte. I progetti che abbiamo chiesto ai vigili, non da ora, ma da quattro anni. Per quello che dice, il consigliere Lotito ha ragione, però loro devono presentare un progetto per determinate cose. Noi siamo disponibili a finanziarlo, i vigili hanno detto che per il lavoro che fanno non sono disponibili a fare questo servizio oltre l’orario che fanno, principalmente quello che il comandante gli dà. Per onor della cronaca, lo abbiamo chiesto, ci sono dei progetti che si possono fare.
Dopo mezzanotte ci sono i Carabinieri, quindi se l’ordinanza non viene rispettata bisogna chiamare i Carabinieri, perché quelli sono, il Ministero degli interni è quello che può determinare e fare le multe, perché se tu mandi i vigili non so fino a che punto i vigili a mezzanotte andranno a fare le multe alle attività. Però, è chiaro che purtroppo questi sono gli strumenti che abbiamo: mezzanotte… Prima era l’una, l’ho ridotta a mezzanotte, però, devo essere sincero, c’è sempre qualcuno che la notte mette la musica… Però mettere l’ARPA nelle condizioni di… Poi, non ho capito: ad ogni postazione dobbiamo mettere l’ARPA? Mi sembra un po’ farraginoso.
Il problema è che non posso mettere io l’ARPA per dire: guarda che nel mio paese non si fa rumore, non è vero, lo sapete benissimo, mi sembra di mettere in moto un meccanismo di spendere dei soldi che poi, alla fine… Se c’è una piazza, lo capisco. L’unico posto dove si può mettere l’ARPA, sa dov’è? Nella piazza chiusa, oppure in Piazza Vittorio Emanuele, e vedere quelli che stanno, se fanno un rumore, ma tutti gli altri sono fuori. O la metti per recepire l’acustica, ma come si fa? Non è facile, neanche per l’ARPA, però spendere dei soldi per non raggiungere e avere un’ordinanza tale che a mezzanotte devo spegnere, mi sembra un po’ esagerato.
Si possono chiamare i carabinieri. A me chiamano e chiamo i Carabinieri, sempre l’ho fatto, tutte le volte che le persone mi chiamano, io mando i Carabinieri, e li ho mandati non solo una volta. Purtroppo, certe volte i Carabinieri non è che stanno qui, devono arrivare da Monopoli, però è normale che arrivino, guardato che arrivano.
Adesso ho chiesto anche, non solo ai Carabinieri, ma a Guardia di Finanza e a Polizia che sta Putignano, abbiamo chiesto all’ultima riunione, se ci possono essere, durante la notte, dei controlli, ma sono cose di cui si parla in Prefettura, sono cose che si dicono, poi è chiaro che noi abbiamo un paese che rispetto ad altri, grazie a Dio non è molto… Dal punto di vista di polizia e di altro ne possiamo fare a meno perché siamo un paese tranquillo e molto educato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Mettiamo ai voti…
Prego, consigliera Maria Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io in realtà avevo già preparato la risposta ieri, qualcuno si trova d’accordo… Il mio pensiero più o meno si è trovato d’accordo con quello di qualcun altro, comunque adesso lo leggo (poi ho aggiunto anche altro): “In qualità di consigliera di minoranza, riconosco l’importanza del tema affrontato nella mozione presentata dal un altro Gruppo di opposizione, relativo al monitoraggio dell’inquinamento acustico nel centro storico, specialmente nelle ore notturne e in relazione alle attività del settore turistico.
Condivido l’attenzione posta alla tutela della qualità della vita e alla necessità di dotarsi di strumenti oggettivi e tecnicamente adeguati, anche mediante una possibile collaborazione con ARPA per individuare eventuali superamenti dei limiti acustici consentiti.
Tuttavia, la proposta risulta a mio avviso incompleta, poiché non contempla un chiaro impegno dell’Amministrazione comunale e, a questo punto, da quello che ho capito c’è anche la volontà della polizia locale, che è determinante in questo, a garantire, oltre alla fase di rilevazione, anche un’effettiva applicazione di controlli da parte della polizia locale, e soprattutto l’irrogazione di provvedimenti sanzionatori concreti nei confronti dei soggetti responsabili delle violazioni.
Solo l’attuazione di tale misure darebbe infatti pieno significato alla spesa prevista per il monitoraggio, evitando che essa si traduca in un intervento sterile e dispendioso. Alla luce di tali considerazioni, pur condividendo parzialmente le finalità della mozione e apprezzandone l’intento, esprimo un voto di astensione, auspicando che il tema venga affrontato, quindi magari rielaborato, in maniera più organica, prevedendo un sistema integrato di rilevazione, controllo e sanzione”. Però, se non ci sono i controlli… “Realmente efficace e sostenibile sotto il profilo amministrativo ed economico”.
Aggiungo infine che il mio discorso, dunque, si lega con quanto detto dal consigliere Lotito, cioè avere prima di tutto la capacità di far rispettare un’ordinanza. Se non si ha questa capacità, mettiamo i rilevatori: poi, il rilevatore rileva e deve essere tutto collegato, rilevatore, rilevazione e sanzione automatica, cioè, chi supera il limite deve essere sanzionato, se no non ha senso.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie per la dichiarazione.
Se non ci sono altre dichiarazioni, metto ai voti.
Votiamo per la proposta mozione per l’“Avvio di un tavolo di concertazione tra esercenti del territorio residenti nel centro storico eventuale associazione a tutela degli stessi con l’Agenzia regionale ARPA”.
Chi è d’accordo sulla mozione alzi la mano. Tre. Chi si astiene alzi la mano. Due. Chi è contrario? Otto.
Siamo arrivati al penultimo punto. Per l’ultimo punto è stata fatta una proposta di rinvio al prossimo Consiglio comunale, quindi votiamo il rinvio.
Chi è d’accordo sul rinvio dell’ultima mozione. Votiamo e la portiamo alla prossima seduta del Consiglio comunale.
Con questo abbiamo concluso alle ore 17.12. Grazie a tutti
Arrivederci alla prossima seduta del Consiglio.
