
Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, nell’angolo in basso a destra del video, è possibile attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e dei punti all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più oratori selezionati sono intervenuti.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le quali sono stati trattati gli argomenti di interesse.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di sedute svoltesi durante uno specifico arco temporale o in una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatti in cui sono state pronunciate la parole di interesse.

CONTATTACI



C.c. Locorotondo - 29.05.2025
TIPO FILE: Audio
Revisione
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sono le ore 15.42 di oggi, 29 maggio 2025. Il secondo Consiglio Comunale di questo mese.
Iniziamo con l’appello che gentilmente la Segretaria Generale fa per vedere il numero legale.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (assente); Mariangela Convertini (assente); Francesco Caramia (assente); Marianna Cardone (presente); Antonio Gentile (presente); Grazia Ruggiero (presente); Annalisa Guida (assente al momento); Vito Domenico Fabio Lotito (assente).
Abbiamo 5 assenti e 12 presenti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
5 assenti, 12 sono presenti, la seduta è valida.
Prima di iniziare, individuiamo con alzata di mano gli scrutatori. Suggerisco Luca De Michele; suggerisco l’altro Capogruppo di maggioranza, Donato Pinto; e suggerisco Antonio Gentile.
Se siamo d’accordo, eleggiamoli con alzata di mano.
Ci sono delle note di giustifica da parte degli assenti. La nota da parte della consigliera Maria Baccaro, che dice di avere avuto degli impegni di lavoro e familiari. Ha scritto anche il consigliere Francesco Caramia, impossibilitato a raggiungerci perché è impegnato in quel della scuola per i consigli di prescrutinio.
Poi vi è una comunicazione al sottoscritto da parte del consigliere Lotito che nel primo trafiletto dice che comunica la sua assenza per impegni lavorativi fissati il giorno dopo il Consiglio comunale del 20 maggio. Poi, naturalmente, ci sono altri trafiletti che in sintesi dicono che lui eccepisce la straordinarietà dei Consigli, soprattutto quello del 20 maggio trascorso, perché ritiene che il Consiglio straordinario debba essere effettuato qualora gli Uffici devono provvedere ad affrontare gli argomenti da portare in Consiglio, altrimenti è privo da qualsiasi motivazione per la convocazione.
In un altro trafiletto eccepisce anche il discorso che le interrogazioni devono avere una risposta ai sensi del TUEL entro 30 giorni dalla presentazione. Alla fine dice che il Presidente del Consiglio si comporta in maniera autoritaria.
In merito a questa cosa, perché ormai siamo arrivati al punto di comunicare con le lettere, io invece lo dico apertamente in Consiglio comunale, dico che mentre prima si contestava l’Amministrazione perché non si facevano Consigli comunali per tanto tempo, da qualche mese i Consigli comunali si stanno effettuando, stanno avvenendo con una frequenza di due Consigli al mese.
Per quanto riguarda la straordinarietà del Consiglio comunale del 20 maggio, quello scorso di nove giorni fa, fu dovuta in seguito di un’urgenza di approvazione della variazione di bilancio di competenza del Consiglio comunale per l’accantonamento del corrispondente contributo destinato alla finanza pubblica.
Questo l’ho detto in sintesi, però da parte degli Uffici ci fecero verificare che c’era un tempo, da quando era stato pubblicato il decreto del Ministero, di 30 giorni. Il decreto fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 aprile, quindi i 30 giorni scadevano il 21 maggio.
Ecco perché abbiamo fatto il Consiglio il 20 maggio, proprio per dare anche un giorno di tempo agli Uffici per poter comunicare l’accantonamento del contributo destinato alla finanza pubblica.
Per quanto riguarda i 30 giorni dalle interpellanze. Abbiamo subìto ultimamente, cosa che non avveniva per i quattro anni dell’Amministrazione, una serie di interpellanze, oltre 30, in pochi giorni, nei primi di marzo. Se qualche interpellanza viene discussa anche un po’ dopo il trentesimo giorno da quando è stata presentata, non è la fine del mondo, non è che non valgono, valgono lo stesso a sollecitare l’Amministrazione comunale. Ci sono dei pareri da parte di Enti classificati che ti dicono che il termine dei 30 giorni non è perentorio.
Ripeto, leggendo anche il Regolamento comunale, è stato predisposto da persone classificate, non è che è stato predisposto da persone che non avevano una determinata dimestichezza in merito a queste cose. Hanno distinto il fatto che se uno urge, ha bisogno di una risposta immediata, un articolo prevede la via della risposta scritta. Altrimenti, non è che un Consigliere possa monopolizzare i lavori di un’intera seduta di Consiglio Comunale, i lavori di 16 persone e poi di tutta la macchina amministrativa.
Noi ci dobbiamo adeguare anche a tutti gli atti che devono essere predisposti dalla macchina amministrativa. Dobbiamo fare attenzione ad eventuali sperperi che possa comportare una seduta di Consiglio comunale che potrebbe andare in seduta vuota. Tutte queste cose magari chi sta da una parte non riesce a considerarle. Detto questo, poi magari quando c’è l’interlocutore ci chiariamo pure meglio.
Però, la valenza delle interpellanze e delle interrogazioni, anche se trascorre qualche giorno dopo il trentesimo giorno, hanno la stessa valenza, secondo il mio modesto parere.
Ora, dopo queste mie comunicazioni, possiamo passare agli argomenti all’ordine del giorno.
Prima di passare al punto 1 è stata presentata anche un’altra mozione. Leggiamo sull’ordine del giorno che c’è una mozione sulla pace della difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza presentato dal Gruppo Innova.
C’è un’altra mozione assimilata sempre allo stesso argomento, presentata dai consiglieri firmatari dei Gruppi di maggioranza, ci sono sei firme, i consiglieri dei Gruppi Con Te e del Gruppo Coraggio che naturalmente, così come da Regolamento, poniamo a tergo per la discussione.
La mozione la legge il Sindaco, prego… Allora la leggiamo dopo, ora la poniamo a tergo e poi la leggiamo. Va bene?
Possiamo passare ora al primo argomento all’ordine del giorno. Si tratta dell’approvazione dei verbali delle sedute consiliari del 31 marzo e del 10 aprile 2025.
Se non ci sono eccezioni sugli argomenti che abbiamo trattato in quelle due sedute, votiamoli con alzata di mano.
Chi è d’accordo alzi la mano. 13 favorevoli, all’unanimità.
Non c’è da votare altro.
Possiamo passare adesso al secondo punto all’ordine del giorno. Si tratta di un atto deliberativo, individuazione degli organismi collegiali indispensabili per la realizzazione di fini istituzionali, anno 2025.
Magari lo espongo io. È una prassi che si fa annualmente, ai sensi dell’articolo 96 del TUEL, del decreto legislativo 267 del 2000, che prevede ogni anno di individuare quelli che sono gli organismi indispensabili per le attività di funzioni amministrative e per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Ente.
Queste Commissioni in senso pratico sono le 4 Commissioni consiliari. La Prima, affari generali; la Seconda, i servizi alle persone; la Terza, la programmazione economica e finanza; la Quarta Commissione, la gestione del territorio e dei lavori pubblici.
Le altre Commissioni delle quali l’Amministrazione si avvale, anche l’anno scorso ma anche quest’anno, sono state consolidate e sono: la Commissione per i pubblici spettacoli; la Commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari; la Commissione elettorale; la Commissione locale per il paesaggio; la Commissione comunale per la toponomastica e la odonomastica cittadina; la Commissione consiliare comunale permanente per i diritti e pari opportunità.
Se siamo d’accordo, possiamo votare l’atto deliberativo di questa individuazione di questi organismi collegiali.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 10. Chi si astiene? Nessuno. Chi è contrario?
Speaker : INTERVENTO.
Posso? Una domanda velocissima, in carta bollata.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dichiarazioni di voto.
Speaker : INTERVENTO.
No. Si vota la delibera?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, la delibera.
Speaker : INTERVENTO.
Anche Innova vota a favore.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Allora facciamo la votazione di nuovo.
Individuazione degli organismi collegiali indispensabili per la realizzazione di fini istituzionali, anno 2025, così come da me sottoscritte ed esposte.
Chi è d’accordo sull’individuazione di queste Commissioni, alzi la mano. 13.
Su questa delibera è prevista l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo sull’immediata esecutività, alzi la mano. Sempre 13.
Possiamo passare ora al punto 3. Si tratta di alienazione relitti stradali, aree di proprietà comunale, cessazione dell’interesse pubblico.
La espone, questa delibera, il Vice Sindaco Vito Speciale.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Tendenzialmente la maggioranza di questa Amministrazione, specie negli ultimi anni, tende, come farà, ad acquisire immobili al patrimonio comunale. Parliamo, per esempio, di aree da destinare a parcheggio.
In questo caso, invece, parliamo di cessioni che l’Amministrazione, o meglio di svincolo da parte dell’Amministrazione dell’interesse pubblico, a favore di privati che ne hanno fatto richieste ma soprattutto trattasi di relitti stradali non più utilizzati da pedoni utili alla circolazione stradale che attualmente sono anche un peso per l’Amministrazione comunale in termini di manutenzione. Quindi, vede oggi concludersi uno dei passaggi più importanti.
Dopo l’istanza, l’esame la prima volta nelle Commissioni, la seconda volta per esaminare il prezzo che l’Ufficio ha determinato, in Consiglio comunale oggi si dichiara cessato l’interesse pubblico e il carattere demaniale di queste aree.
Nella delibera troverete ovviamente sei delle diverse richieste che sono arrivate all’Amministrazione negli ultimi anni, addirittura la prima - evito di fare i nomi, anche se sono pubblici, sono riportati nella delibera, ma il senso l’ho spiegato - una delle prime addirittura risale al 2019.
Ovviamente, su alcune di queste c’è stato da parte dell’Ufficio un approfondimento, perché si trattava di aree ricadenti in piani di lottizzazioni, piuttosto di aree con termini ad aree PEEP. Quindi c’era bisogno, anche per evitare problemi a chi poi ha realizzato e costruito, di approfondire su determinate maglie.
Fatto questo, oggi avete trovato nel fascicolo delle sei richieste su ogni cartella, tutti gli allegati a partire dalla richiesta, dagli stralci planimetrici, le foto, il primo passaggio in Commissione, e poi il secondo, come dicevo prima per la valutazione, trovate l’iter completo.
Ci sono alcune - mi risulta dall’Ufficio - richieste non ancora presenti nella delibera di oggi, dove nell’ultima Commissione è stato deciso di rivederle per, scusate il gioco di parole, una revisione del prezzo di cessione sicuramente al rialzo rispetto a quello preventivato.
Dopo questo passaggio, laddove sarà necessario, il tecnico di fiducia farà il frazionamento e poi si procederà nella maggior parte dei casi con avviso pubblico. Lì dove c’è un’area di sedime, perché ci sono alcuni casi dove c’è un fabbricato di proprietà privata ricadente per errori catastali del tempo su area pubblica, lì invece si è deciso di non procedere ad avviso pubblico.
Dopo l’avviso pubblico ci sarà il rogito e quindi il passaggio, il trasferimento del relitto stradale al privato che, fra virgolette, si aggiudicherà l’asta al rialzo.
Quindi, ripeto, il fascicolo è abbastanza completo, troverete tutta la documentazione del caso e con l’Ufficio in una delle prossime Commissioni porteremo sicuramente le altre tre o quattro richieste ad oggi non presenti in questo deliberato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Capogruppo, Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Buongiorno a tutte e a tutti. Grazie, Presidente per la parola.
In quanto Presidente della Quarta Commissione, lavori pubblici e urbanistica, non posso che ritenermi soddisfatto di questo passaggio odierno in Consiglio comunale nella richiesta di alienazioni da parte di soggetti privati.
Ho sempre ritenuto indispensabile e necessario che la Pubblica amministrazione, in questo caso intesa come Amministrazione politica prima e tecnica dopo, sia vicina nel rispetto della legge alle esigenze dei cittadini. Perché i piccoli giustificati interessi che i cittadini possono avere nei confronti delle loro proprietà, chiaramente aumentano esponenzialmente il grado di soddisfazione che gli stessi hanno a vivere in un territorio rispetto alle risposte che riescono ad ottenere in tempi ragionevoli, innanzitutto, e in termini qualitativi.
Per quanto riguarda le tempistiche è chiaro che bisogna pur riconoscere che alcune di queste pratiche sono abbastanza datate rispetto alla data in cui il cittadino le ha presentate.
Per questo non posso che ringraziare gli Uffici per aver ridato una rinnovata priorità a queste pratiche. Ringrazio il mio predecessore, consigliere Luca De Michele, che mi ha preceduto nella Presidenza della Commissione, nell’aver sostenuto da sempre e comunque la necessità di dare seguito alle richieste dei cittadini in termini di pratiche di alienazioni.
Oggi, vedendo finalmente realizzato l’obiettivo, non posso che essere soddisfatto e ringraziare gli Uffici e il mio predecessore.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo, Donato Pinto.
Il consigliere Capogruppo, Luca De Michele, prego.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Buonasera Presidente, buonasera Sindaco e colleghi.
Finalmente si mette la parola fine, o perlomeno una parte delle alienazioni che hanno subito così tanta pena nel corso di questi anni.
Credo che non dico nulla di nuovo, è risaputo a tutti che è stata la ragione principale per la quale tempo fa diedi le dimissioni da Presidente della Quarta Commissione, in quanto ritenevo inaccettabile che istanze che provengono da parte dei cittadini, scusate il termine poco carino e poco consono a quest’Aula consiliare ma le cose bisogna chiamarle con il loro nome, queste istanze rimanessero a fare la polvere sulle scrivanie, se tutto va bene, se non addirittura nei cassetti delle scrivanie.
Oggi, finalmente, e di questo non posso che ringraziare l’intero Ufficio tecnico, in primis colgo la presenza del dirigente caposettore, l’ingegner Giorgio Piccoli, per aver portato avanti questo progetto.
Proprio perché, come dissi se non ricordo male in un Consiglio comunale, seppur ci troviamo di fronte a progetti e appalti milionari, le istanze dei cittadini non possono essere seconde a nessuno, neanche ai progetti milionari.
In più Commissioni, quando allora ero Presidente, avevo sollecitato e messo a verbale che venissero portate nella Commissione l’esame delle alienazioni dei relitti stradali, nonché l’esame di ogni progetto proveniente dal privato, nonché che venisse completato l’iter amministrativo dei progetti già esaminati in Commissione ma che non erano mai giunti in Consiglio comunale per la definitiva approvazione, come quest’oggi, ed è rimasta lettera morta. Ragione per la quale poi, scocciato da tanto ostruzionismo, decisi di dare le dimissioni.
Mi complimento anche con il Capogruppo per aver con forza portato avanti quella che era la nostra mission della Commissione, prima delle mie dimissioni, per essere riuscito a portarle in Consiglio comunale.
Concludo evidenziando una cosa che a me ha fatto tanto riflettere. Quando sono salito all’Ufficio tecnico per ringraziare che finalmente queste istanze venissero portate per la definitiva approvazione in Consiglio comunale, li ho ringraziati e mi è stato detto: non c’è nulla da ringraziare, è il nostro lavoro. Già, “è il nostro lavoro”, seppur evidentemente fino ad ora, volutamente o non volutamente, non era stato espletato fino in fondo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo, Luca De Michele.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, ben trovati a tutti.
Io sono l’ultima arrivata in Commissione Lavori Pubblici, forse una delle ultime arrivate e non posso che ringraziare il lavoro dell’Ufficio tecnico, nonché tutti i dipendenti che abbiamo avuto modo di conoscere durante lo scorso Consiglio. È grazie a loro, infatti, che oggi è possibile dare delle risposte ai cittadini, risposte che i cittadini aspettano dal 2021, dal 2022. Infatti, nelle Commissioni in cui ne abbiamo discusso ci è stato detto che si trattava di istanze che erano già state discusse in precedenti Commissioni, Commissioni in cui noi, io arrivata a fine 2023, non ero presente.
Quindi grazie, grazie ai nuovi assunti, grazie a coloro che erano già assunti e che continuano a lavorare tutti i giorni.
La domanda che ci poniamo è, se non ci fosse stato questo cambio, se non ci fossero state le nuove assunzioni, se non ci fosse stata una richiesta di aspettativa non prevedibile, di che cosa staremmo parlando oggi? La politica, che era a conoscenza, come ci è stato confermato dagli esponenti della maggioranza, di queste situazioni di stallo, dov’è stata negli ultimi tre anni? Cosa ha fatto per far fronte alle richieste dei cittadini? Se le richieste dei cittadini non sono seconde a nessuno, quindi non sono seconde ai progetti che prevedono ingenti somme di denaro, dov’era la politica quando c’era bisogno di dare risposte concrete, efficaci e puntuali alle richieste presentate dai cittadini? Questa è la nostra domanda che, ripeto, è stata confermata dagli esponenti della maggioranza. Queste istanze sono rimaste dormienti per anni. Oggi ricevono finalmente una risposta.
Ringraziamo ancora una volta coloro che hanno reso possibile questa risposta ma siamo consapevoli che la parte politica ha fatto ben poco, se non nulla, per dare delle risposte nei tempi che erano quelli davvero utili.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo concludere il primo giro… e considerato che ci sono delle repliche, dobbiamo considerare di fare due giri… Non è un ordine del giorno questo, questo è un atto deliberativo… Sì.
Quindi, chi è che vuole parlare per il primo giro? Nessuno. Allora chiudiamo il primo giro.
Sul secondo giro chiede di intervenire il Capogruppo, Donato Pinto, prego.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Prima intervenivo in quanto Presidente di Commissione, ora intervengo in quanto Capogruppo, se questa specificazione può essere utile.
Mi dispiace, nella concitazione dell’intervento precedente effettivamente ho omesso, e me ne dolgo, di non aver ringraziato le forze di opposizione per aver collaborato con garbo ai lavori che hanno portato a questo risultato odierno. Colgo l’occasione per farlo, ringrazio le opposizioni che quando vogliono, spesso, sanno mostrare garbo e collaborazione.
Al contempo rispondo alla consigliera Guida. Se mio nonno non fosse morto, attualmente sarebbe stato in vita. Che significa se non se ne fosse andato, se non aveste assunto? Chi ha assunto? Abbiamo assunto noi. Chi ha fatto il concorso? Abbiamo fatto noi il concorso. Perché abbiamo fatto un concorso? Perché evidentemente sapevamo che la macchina amministrativa era deficitaria e che andava implementata. Il risultato non lo si ottiene in un giorno, c’è stata una pandemia di mezzo e questi sono i tempi che abbiamo ottenuto per le assunzioni e per una revisione della macchina amministrativa.
Ad oggi, dopo quattro anni e mezzo, cinque anni di lavoro, la macchina amministrativa finalmente dà i propri frutti grazie al lavoro di questa maggioranza, di questa forza politica al Governo e dobbiamo sentirci dire: “se non lo aveste fatto”. L’abbiamo fatto, che significa se non lo aveste fatto?
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Presidente, se mi consente di leggere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Il documento che stabilisce le premiazioni agli Enti locali e il Piano integrato di attività e organizzazione, PIAO, previsto dall’articolo 6 del decreto legge del 2001 n. 80, è lo strumento di programmazione triennale che definisce gli obiettivi, gli indicatori e le risorse per la misurazione, valutazione e rendicontazione delle performance dell’Ente. Non vi tedio ulteriormente.
Il PIAO è approvato dalla Giunta. Questo cosa vuol dire? Che nella determinazione di questo documento, quindi di quella che è l’organizzazione all’interno della Pubblica amministrazione, di quelle che sono le premialità che devono essere date alle figure dirigenziali, o alle figure responsabili di dove non abbiamo i dirigenti, sono determinate dalla Giunta.
Questo cosa vuol dire? Che la Giunta, che è organismo di indirizzo e, ovviamente, organismo politico, è strettamente responsabile di quelle che sono le determinazioni con riferimento all’organizzazione della Pubblica amministrazione di un Ente, le premialità date ai responsabili di settore di un Ente.
Motivo per cui se vi sono stati dei ritardi conclamati al punto tale che il Presidente di una Commissione decide di dimettersi, perché effettivamente vi erano delle difficoltà e che queste difficoltà sono state peraltro denunciate nella Commissione, o comunque in Consiglio comunale da diverso tempo, è sempre la Giunta che nella determinazione del PIAO va ovviamente a prendere gli opportuni provvedimenti anche con riferimento a questi ritardi, o a queste performance dei responsabili.
Ora, se ci andiamo a prendere i PIAO, rispetto a quello che era l’organigramma precedente le nuove assunzioni, non mi pare siano stati presi opportuni provvedimenti in riferimento a quelli che sono stati da danni registrati come ritardi.
Tutto questo per dire che l’intervento della consigliera Guida era opportuno e necessario.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Grazia Ruggiero.
Qualcun altro vuole intervenire? Poi ci sono eventualmente conclusioni e votazioni.
Prego, consigliere Capogruppo, Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io sinceramente non so se sorridere o meno a quanto affermato in precedenza: la politica cosa ha fatto.
Può non aver fatto nulla ma un membro di quella politica, cioè il sottoscritto, ha messo nero su bianco in ben tre o quattro verbali di Commissione, quelle che erano le esigenze della Commissione di analizzare quei progetti e di portarli in Consiglio comunale, nonché il Presidente ha avuto il coraggio di dimettersi. Evidentemente, ha avuto il coraggio che è mancato a qualcun altro di dimettersi da quella Commissione.
Ecco cosa ha fatto la politica.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Ci stiamo bisticciando sulla questione…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Semplicemente abbiamo sentito parlare fino ad ora di politica autoreferenziale o legata a gente che non c’è più e che se non fosse morta magari ci sarebbe, ma noi vorremmo che si parlasse di politica concreta e che quindi, riprendendo il discorso della mia collega, laddove c’erano delle evidenze dimostrate anche da alcuni membri della maggioranza, la Giunta avrebbe potuto sempre nel PIAO fissare un obiettivo chiaro per l’Ufficio tecnico.
Laddove si dichiara che le istanze dei cittadini semplici hanno la stessa importanza dei grandi progetti, bene, lo si ponga come obiettivo. È stato fatto? Non ci risulta.
Questa è la politica, la politica è concretezza, deve essere concretezza e deve dare risposte ai cittadini.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Come secondo intervento il Vice Sindaco, Vito Speciale.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Non sapevo di questo intervento della consigliera Guida, a fine Consiglio mostrerò alla consigliera tutte le note e le linee programmatiche inviate da alcuni di questa maggioranza al Segretario generale, al Sindaco e ai capi settore, dove all’interno c’erano anche le alienazioni che oggi portiamo in Consiglio comunale.
La politica in questi anni era impegnata non solo ogni giorno dei 365 a fare la Via Crucis, come continua e continuerà a fare verso gli Uffici tecnici per queste istanze, la politica era impegnata in questi anni a portare a casa risultati concreti.
Quali? Nell’ultimo PIAO approvato, per esempio, oltre ai Piani del fabbisogno e ai Piani dell’assunzione, un motivo ci sarà se due delle figure, tra cui quella dell’ingegnere, è stata stabilizzata, se vogliamo parlare di politica attuale e non di persone che non ci sono più e se è stata stabilizzata un motivo ci sarà.
Nello stesso Piano delle assunzioni e del PIAO… L’abbiamo già previsto, la Giunta ha deliberato, non possiamo sostituirci a nessuno, il Segretario Generale, l’Ufficio personale provvederà a fare il suo lavoro, come sicuramente farà. Non solo.
C’è tanta gente presente oggi, nuove forze che rivengono proprio dei Piani che ho appena detto, delle assunzioni e del PIAO. È gente che arriverà credo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, tanta altra gente, forze nuove che arrivano proprio per dare slancio all’attività, all’azione dell’Amministrazione comunale che troppo spesso, purtroppo, non si riesce a dare percezione non solo ai cittadini ma evidentemente anche ai consiglieri di opposizione.
Vi posso assicurare che nessuno della maggioranza è fermo, che le istanze dei cittadini, dalla più banale a quella più grossa, come quella delle opere pubbliche milionarie che diceva il consigliere De Michele, vengono portate all’attenzione dei capi settore e dei dipendenti.
Ovvio che poi non si può andare oltre, questo lo sappiamo benissimo, bisogna anche lasciare che gli Uffici lavorino con la giusta serenità. Le priorità vengono date, gli Uffici conoscono quelle che sono le priorità. Si è riusciti in questi ultimi mesi, anche grazie l’intero Ufficio, a fare delle stime di queste alienazioni, quindi della delibera che portiamo oggi e finalmente oggi ci ritroviamo a deliberare quello che stiamo deliberando.
Non è finito questo lavoro, perché poi ci sarà tutto l’iter dei frazionamenti, degli avvisi pubblici, eccetera, quindi è un primo passaggio questo.
Però, voglio dire, fareste bene secondo me a frequentare più questo Comune e magari vi rendereste conto che non stiamo assolutamente fermi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Non volevo intervenire per non perdere tempo, però l’ultima dichiarazione del Vice Sindaco è scandalosa, visto che ha passato le ore con noi nelle ultime Commissioni per i lavori in corso per il prossimo Consiglio comunale.
Io non capisco perché alzate la voce e vi infervorate in questa maniera quando i discorsi devono rimanere, a mio avviso e a nostro avviso, legati a quelli che sono gli argomenti di discussione.
Perché dico questo? Io non l’ho interrotta, Capogruppo Pinto, l’ho ascoltata, non ho deriso il suo intervento e mi piacerebbe che lei facesse altrettanto per questioni di rispetto personale e istituzionale.
Abbiamo e stiamo lavorando con voi nelle Commissioni e frequentiamo molto spesso questi Uffici, ovviamente non siamo né stipendiati, né tantomeno non abbiamo le nostre professioni, quindi facciamo quello che compatibilmente al nostro impegno e alla fiducia che i cittadini ci hanno dato, possiamo fare. Quindi, rimando al mittente questa offesa e chiedo al Vice Sindaco di non emozionarsi troppo di fronte a un dato di fatto, visto che lei era qui già da due mandati fa.
Posso capire l’animo di Luca De Michele che si è anche dimesso, lo capisco e lo comprendo quando con orgoglio… No io ho parlato dell’animo, è un’altra cosa, l’animo è quando la sento dire, sono contento di aver fatto un’azione di forza che ha generato quello che secondo me sono gli obiettivi che mi ero prefissato di raggiungere con quelle dimissioni. Lo capisco. Quindi, in questi quattro anni, per la sua prima volta in politica, raggiunge un obiettivo.
Quello che non capisco, invece, è la medaglia sul petto di chi c’era prima e che ha accumulato tanti di quei ritardi non mettendo in campo quelle azioni che la politica deve mettere in campo. Non a caso il primo anno di mandato è stato fatto ed è stato chiesto da Innova un Consiglio comunale monotematico sulla situazione dell’Ufficio tecnico di Locorotondo, che non è un merito che Innova si prende ma è stato tirato fuori dalle opposizioni una fotografia precisa.
Sono certa, conoscendo l’animo del consigliere De Michele, che probabilmente durante quel Consiglio comunale, forse, ci si è resi conto di quello che bisognava fare di lì in avanti.
Ognuno il proprio merito, ma che non si dica che le opposizioni non frequentano questi Uffici, che ci sono anche dei verbali che lo dimostrano, Vice Sindaco.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Capogruppo, Marianna Cardone.
Chiede di intervenire il consigliere Capogruppo, Antonio Gentile. Prego.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Io vorrei rinnovare quello che in quest’Aula ho già fatto in altre occasioni all’Ufficio, ma credo che ormai i fatti parlano da soli.
Voglio ricordare un concetto, un concetto che è sancito nella Costituzione: la dignità di risolvere i problemi di un cittadino negli Uffici da solo.
Io ho subito sulla mia persona e su tanti cittadini il cumulo del lavoro del rilascio delle concessioni, però capisco anche che una concessione edilizia ha 9, 10, 11 chili di carta, un faldone così.
Bisogna un po’ addentrarsi dentro e capire. Certo, ci sono dei limiti a tutto e comunque questa situazione dei relitti stradali è un’altra situazione che si chiude positivamente a favore dei cittadini e io sono felicissimo.
Però, voglio entrare nel merito dei problemi. Io ho visto che alcuni atti che dobbiamo provare stanno là da anni e meritano l’attenzione e la disponibilità che l’Amministrazione, o meglio la maggioranza, ha già ha già espletato nella Commissione.
Mi riferisco al suolo delle lottizzazioni dove abita il Presidente del Consiglio. Quella è un’area che per concedere alle cooperative, alla 167, le procedure prima erano di esproprio dell’area da parte del Comune che qualcuno mi ha chiesto come mai il Comune ha quel suolo? La procedura era questa, come a contrada Akino, come le zone industriali. Il Comune espropriava e poi le cooperative presentavano i progetti. Ecco perché si trova quel bene pubblico intestato al Comune.
Comunque darlo è un bene per la città, perché lo tiene pulito, sta vicino, ci sono tutte le condizioni.
Come ci sono tutte le condizioni a quelle persone che per problemi di catasto risulta che il Trullo è sulla proprietà comunale, sono cose antiche che vanno risolte, perché queste persone non possono nemmeno donarle ai figli, non si può sistemare.
Quello che voglio ribadire all’Ufficio è che non si ripeta… Ho visto delle domande di richieste di aree con perequazione, tipo via Fasano. Sono aree che dobbiamo guardare bene, perché possono diventare parcheggi pubblici anche di due posti, però sono cose che possono diventare favorevoli per l’Amministrazione. Non è nel caso di queste ma ho visto che ci sono.
Gradirei che la maggioranza dove c’è un discorso di perequazione di ritagli di aree date dalle lottizzazioni, vengano valutate molto, ma molto attentamente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Capogruppo, Antonio Gentile.
Dopo questa esamina possiamo mettere ai voti.
Per non confonderci, questo è il punto 3, alienazioni dei relitti stradali, aree di proprietà comunale, ovvero cessazione dell’interesse pubblico di queste aree.
Chi è d’accordo, alzi la mano. All’unanimità.
Prevediamo l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo, alzi la mano sull’immediata esecutività. Approvato.
Possiamo quindi passare all’altro punto all’ordine del giorno, il n. 4, autorizzazione al rilascio del permesso di costruire in deroga ai sensi dell’ex articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001 e successive modificazioni, progetto per la sistemazione dell’area esterna dell’esistente impianto produttivo in contrada Cinquenoci, Guarini.
Lo espone l’assessore incaricato dall’urbanistica, Rossella Piccoli.
Prego, assessore.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente, un caro saluto a tutti.
Dopo aver acquisito il parere favorevole da parte dell’Ufficio tecnico, presentiamo a questa assise una richiesta di permesso in deroga, in base ai sensi dell’articolo 14 del DPR 380 del 2001, che ci è stata presentata dalla ditta Guarini S.r.l. relativamente alla sistemazione di un’area esterna ad impianto produttivo esistente.
Affinché l’Ufficio tecnico possa rilasciare questo permesso, è necessario che ci sia l’autorizzazione da parte del Consiglio comunale affinché il Consiglio comunale ne accerti l’interesse pubblico.
Per questo è stato allegato a questa delibera l’atto di convenzione, una bozza dell’atto di convenzione, nel quale c’è l’impegno che si assume che ne testimonia l’interesse pubblico.
Io vorrei rileggere l’articolo 4 della bozza della convenzione, dove appunto sono definiti i punti essenziali che stabiliscono l’interesse pubblico.
In ragione del riconoscimento di interesse pubblico dell’opera, l’impresa si impegna a realizzare, oltre al parcheggio come descritto nel progetto, le seguenti azioni e compensazioni.
L’impresa si impegna ad assumere a tempo indeterminato tre nuove unità di personale residente nel Comune di Locorotondo da inserire nel proprio organico.
L’impresa si impegna a dimostrare, prima del collaudo delle opere, ad aver adempiuto agli impegni descritti in relazione tecnica allegata alla richiesta di permesso di costruire, in deroga di cui alla pratica edile n. 87 del 2024.
L’impresa si impegna a realizzare a proprie spese la seguente opera pubblica: realizzazione di impianto di Pubblica illuminazione della strada comunale 123, da Cinquenoci dall’incrocio con la statale 172 e l’ingresso del parcheggio a farsi.
Il progetto definitivo dell’impianto di Pubblica illuminazione, che sarà redatto a cura e spese dell’impresa, dovrà essere approvato dal Comune entro 60 giorni dalla presentazione a seguito di validazione da parte dell’attuale gestore della rete di Pubblica illuminazione.
I lavori della presente opera pubblica dovranno concludersi mediante collaudo entro la data di fine lavori del parcheggio a farsi.
Inoltre, l’impianto di Pubblica illuminazione, una volta realizzato e collaudato, sarà ceduto gratuitamente al Comune di Locorotondo.
L’impresa si impegna a cedere gratuitamente l’utilizzo del parcheggio al Comune di Locorotondo ogniqualvolta ne ravveda la necessità di reperire aree destinate a parcheggio. Questa è una variazione che è stata fatta, perché è stata esaminata due volte in Commissione questa bozza ed è stata mandata in Commissione proprio specificando che il proponente dovrà rilasciare, mettere a disposizione del Comune, ogniqualvolta lo si richiede per utilizzarlo come parcheggio.
La richiesta di utilizzo da parte del Comune deve avvenire con un preavviso di 48 ore.
L’impresa si impegna a realizzare il parcheggio adottando soluzioni tecniche e materiali che garantiscano elevati standard di qualità, ambientale e sostenibilità.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Rossella Piccoli.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Presidente, la mia è una semplice richiesta, di leggere l’articolo 5 e capire se ci sono degli errori su cui intervenire, oppure no.
Perché crediamo che alcune preposizioni siano verbi e alcuni verbi invece siano congiunzioni. Quindi, magari è il caso di leggerlo e correggerlo prima di commettere degli errori determinanti.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Assessore Rossella Piccoli, analizziamo l’articolo 5 della convenzione.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
La presente convenzione ha durata perenne… Manca qualcosa, sì.
Salvo diverso accordo tra le parti, ovvero fino a quando non viene meno il riconoscimento interesse pubblico, ovvero fino all’esistenza dell’attività commerciale in essere. L’area dovrà essere sistemata e resa idonea all’uso di parcheggio entro il termine massimo previsto secondo l’articolo 15 al DPR 380/2001, inerente all’efficacia del permesso di costruire.
Sì, manca… L’area dovrà essere sistemata e… La congiunzione. Visto, Presidente? L’area dovrà essere sistemata e resa idonea all’uso di parcheggio.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Al posto di mettere l’accento, “e” è congiunzione: e resa idonea all’uso di parcheggio.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Quindi, si conferma che la presente convenzione ha durata perenne, cioè possiede il carattere di essere perenne.
Speaker : ROSSELLA PICCOLI ASSESSORE.
La convenzione ha una durata tale fino a quando viene meno l’interesse pubblico. Nel momento in cui viene meno l’interesse pubblico, la convenzione si annulla.
Speaker : INTERVENTO.
Noi solleviamo questo dubbio perché per le convenzioni in materia urbanistica la durata perenne sembra abbastanza inusuale, usiamo questo termine.
Avrebbe più senso considerare la durata della convenzione al pari dell’accordo in essere, invece che la durata perenne.
Comunque in genere le convenzioni che riguardano la materia urbanistica hanno un termine determinato, decennale, rinnovabile e quant’altro.
Sono osservazioni che facciamo in considerazione dell’argomento.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Posso chiedere l’autorizzazione al Presidente dell’intervento dell’architetto Palmisano? L’ingresso in Aula?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, chiamiamo il caposettore, così magari loro… Già in Commissione, ero anche io presente, ha esposto.
Vediamo la possibilità di correggere eventuali migliorie.
Architetto, scusa un attimo che vuole fare un intervento il Sindaco prima.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Credo che l’intervento sia questo.
Fino a quando c’è funzione, fino a quando c’è l’attività commerciale, si capisce, bisogna modificare perenne.
La domanda è, se mettiamo perenne non può essere fino a quando c’è l’attività commerciale o fino a quando finisce l’interesse pubblico. La domanda è, è collegata all’essere dell’attività commerciale e poi scade tutto, o no? È questo? Scusate.
Speaker : DOMENICO PALMISANO FUNZIONARIO.
Buonasera a tutti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, architetto Palmisano.
Speaker : DOMENICO PALMISANO FUNZIONARIO.
Grazie, Presidente.
La convenzione è un allegato alla delibera di Consiglio comunale che autorizza il responsabile dell’Ufficio a rilasciare il permesso.
Il permesso, come ha già spiegato l’assessore, è rilasciato quando vengono verificati l’interesse pubblico, quindi il permesso è valido fino a quando c’è l’interesse pubblico. Di conseguenza, anche la convenzione è collegata all’interesse pubblico.
Cessato l’interesse pubblico, cessa tutta la validità del permesso in deroga, cioè quell’area ritorna com’era precedentemente prevista nel PRG, ritorna zona agricola non destinata a parcheggio…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Non si può […] perenne, scusate e risolviamo il problema? Dobbiamo rimodulare quell’articolo.
Speaker : DOMENICO PALMINASO FUNZIONARIO.
…collegata al permanere dell’interesse pubblico.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Si dice rimodulazione dell’articolo, visto che lo aggiustiamo vediamo come.
Speaker : DOMENICO PALMISANO FUNZIONARIO.
Ha durata fino a quando permane in vigore l’interesse pubblico.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Leggi la proposta.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
La presente convenzione ha durata tra le parti fino a quando non viene meno il riconoscimento dell’interesse pubblico, ovvero fino all’esistenza delle attività commerciali in essere. Va bene? Certo, è così. Però l’assunzione verrà controllata prima che rilascia il permesso. È scritto che le assunzioni verranno controllate del rilascio del permesso.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non ci accavalliamo, Sindaco, aspettiamo un attimo.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Rimoduliamo perbene questo articolo, che ci vuole?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sindaco, abbiamo scritto qua, io ho preso degli appunti. Ci siamo concentrati sull’articolo 5, quindi la nuova versione dell’articolo 5 viene in questo modo: la presente convenzione ha - verbo avere - durata tra le parti, ovvero fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse… Togliamo “ovvero”… La presente convenzione ha durata… Perché, non si fida di noi, consigliera? … .
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
L’organo tecnico di supporto, salvo essere smentita dalla Segretaria, per gli Uffici e immagino anche per questa sede, è la Segretaria comunale. Non è una questione di fidarsi o non fidarsi. …Riteniamo quelli che sono gli strumenti per far sì che la convenzione, perché non ci stiamo raccontando una barzelletta, Presidente, affinché questo elemento, che è ovvio che sia fondamentale, cioè il discorso che l’interesse pubblico sia il presupposto perché si faccia una convenzione che quindi determini anche la durata della convenzione, siccome è fondamentale, probabilmente la terminologia tecnica deve essere in grado di assicurare questo obiettivo.
Ecco perché dicevo che ci possiamo avvalere della competenza…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ripeto, alla fine passa tutto al vaglio della Segretaria.
Però, lei consente che l’assessore, il Sindaco, o chi per loro, anche i componenti di opposizione, possono dire la loro.
Quindi, stiamo trovando un accordo insieme.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Presidente posso?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Dovrebbe essere così, credo.
La presente convenzione permane fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse pubblico. Punto, il resto tolto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Se va bene, facciamo prendere appunto alla Segretaria Generale.
Detta di nuovo, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
La presente convenzione permane fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse pubblico. Non lo puoi mettere “ovvero”, l’interesse pubblico interessa noi, il resto se chiude l’attività o apre poco interessa a noi…
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
…Di tutelare questo nostro beneficio che avremo in caso di cessione di attività. Non so se è automatico l’interesse pubblico, non so questa cosa viene fatta su un rogito. Non ho idea, però se vende o passa ai figli e il figlio dice io non ho firmato niente… Sto facendo lo stupido.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Ha ragione, però ti dico che questo non influisce su un’eventuale… Siccome è una S.r.l. può essere la gestione di quote o tutto il resto, non influisce sulla convenzione, rientra automaticamente il subentrante. Tra l’altro la S.r.l. o vende le quote o cede l’azienda totale, però quando la cede totale, la convenzione c’è e l’interesse pubblico rimane… .
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non dialoghiamo tra di noi, altrimenti devo chiedere una sospensione.
Chiedeva di nuovo la parte tecnica, l’architetto Palmisano Domenico.
Prego, architetto.
Speaker : DOMENICO PALMISANO FUNZIONARIO.
Facevo una riflessione sempre sull’articolo 15, il primo comma. Forse aggiungerei un’altra frase qui. Nel momento in cui cessa l’interesse pubblico e l’impresa ha realizzato delle opere, tipo la Pubblica illuminazione, non ci dovrà chiedere nulla. Lo possiamo aggiunge: senza nulla pretendere dalla ditta richiedente. Sì, cessione gratuita. Lo prendiamo in carico. Per rafforzare anche questo articolo si può mettere.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Detta. Senza nulla pretendere delle opere effettuate.
Speaker : DOMENICO PALMISANO FUNZIONARIO.
Delle opere realizzate sulla proprietà pubblica, sulla proprietà privata non ci interessa.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sindaco, leggi, così se siamo tutti d’accordo…
Leggi un attimo l’articolo 5.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
La presente convenzione permane fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse pubblico, senza nulla pretendere delle opere realizzate.
Va bene? Appuntato?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ripeti.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDSACO.
La presente convenzione permane fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse pubblico, senza nulla pretendere delle opere realizzate da parte delle imprese.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo mettere ai voti prima questa modifica dell’articolo 5 della convenzione e poi eventualmente l’atto deliberativo, se siamo d’accordo.
Questo è un emendamento. Se dobbiamo continuare la discussione penso che prima facciamo la discussione e poi votiamo prima l’emendamento e poi la delibera.
Ci sono altri interventi? No. Sulla modifica abbiamo discusso. Sull’argomento ci sono altri interventi?
Prego, microfono.
Speaker : INTERVENTO.
Era solo per capirci sui lavori.
Abbiamo fatto interventi di carattere tecnico riguardanti la stesura del Regolamento, motivo per cui stiamo chiedendo, come mi pare sia stato chiesto da altri, stiamo discutendo adesso l’approvazione, o meglio stiamo votando adesso la modifica alla proposta di Regolamento e poi apriamo la discussione sulla delibera e quindi…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, questo è inteso come un emendamento presentato.
Speaker : INTERVENTO.
Esatto, quindi stiamo votando una sorta di emendamento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Però, lo dobbiamo votare alla fine della discussione: prima l’emendamento e poi la delibera.
Speaker : INTERVENTO.
Quindi adesso possiamo aprire la discussione. Grazie, era per capirci.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chi vuole intervenire?
Prego, consigliera Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Faccio una brevissima osservazione che riguarda un po’ tutti noi, una prova di quanto le opposizioni collaborano senza ostruzionismo per l’ottenimento di un risultato. Quando perdiamo tempo a metterci delle medaglie che non serve metterci, poi è la dimostrazione del fatto che Innova collabora con tutti voi.
Il mio intervento non riguarda né il privato, né la convenzione in sé, ma riguarda più in generale l’assenza che ancora una volta viene forte richiamata in una situazione del genere, con una convenzione del genere, l’assenza di un PUG.
È inevitabile che in una situazione del genere non si possa far notare una mancanza di pianificazione complessiva. Può sembrare noioso, può sembrare che si ripetono sempre le stesse cose, però è un’occasione questa dove intendiamo rimarcare ancora una volta che senza un PUG vigente qualsiasi variante rischia di essere episodica, non coordinata e potenzialmente in contrasto con una visione organica di sviluppo urbano.
Sembra, sembra, che state facendo urbanistica a colpi di variante senza un Piano strategico di insieme.
Una sentenza del TAR Campania, la 117/2023, evidenzia chiaramente che le deroghe ai permessi di costruire non possono incidere sulle scelte urbanistiche, né tantomeno giustificare i cambi di destinazione del suolo in zone non edificabili.
Quindi, a nostro avviso state usando le deroghe come una scorciatoia per fare quello che sarebbe lecito tramite un PUG.
Quindi, ancora una volta, in coerenza con il nostro programma elettorale e con quello che abbiamo evidenziato per quattro anni, questa è la nostra visione d’insieme, quando ci ritroviamo a dover approvare con voi varianti di questo tipo al netto degli aggiustamenti tecnici che si fanno in Commissione o in Consiglio comunale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Capogruppo Marianna Cardone.
Ci sono altri interventi? Altre riflessioni?
Quindi, è pronto l’emendamento, sottoscritto? Un attimo che si sta predisponendo l’emendamento di cui parlavamo prima. Naturalmente ha bisogno anche del parere tecnico.
È pronto? Scrutatori, chi è scrutatore? Luca De Michele. Luca vai a far firmare, cortesemente. Non ci fossilizziamo. Vediamo se va bene l’emendamento dal punto di vista tecnico.
Adesso andiamo in votazione. È stato presentato l’emendamento, così come concordato. Io chiedo al Sindaco di poterlo leggere, così lo mettiamo in votazione.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Consiglio comunale del 29 maggio 2025, emendamento dell’articolo 5 della convenzione allegata al testo della delibera oggetto di autorizzazione al rilascio del permesso di costruire per sistemazione esterna dell’area esterna esistente l’impianto produttivo contrada Cinquenoci Guarini S.r.L.
Rimodulazione articolo 5. La presente convenzione permane fino a quando non viene meno il riconosciuto interesse pubblico senza nulla pretendere per le opere realizzate da parte dell’impresa.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Parere favorevole da parte dell’architetto al testo dell’articolo 5 modificato.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, Sindaco.
L’emendamento così come presentato lo mettiamo ai voti.
Chi è d’accordo sulla modifica dell’articolo 5, così come esposto dal Sindaco, alzi la mano. 10. Chi si astiene? 3.
L’immediata esecutività non è prevista. Alla fine della delibera votiamo tutto compreso.
La delibera invece parla di autorizzazione al rilascio permesso di costruire in deroga, ai sensi dell’ex articolo 14 del TUEL dell’edilizia pubblica, il 380 del 2001 e successive modificazioni.
Progetto per la sistemazione dell’area esterna dell’esistente impianto produttivo in contrada Cinquenoci Guarini.
Chi è d’accordo all’autorizzazione, alzi la mano. 10. Chi si astiene? 3.
Ora dobbiamo votare per l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 13.
Argomento approvato.
Ora vi sono le interrogazioni e le interpellanze presentate dal Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle.
Il Capogruppo non c’è, quindi io devo proporre il rinvio al prossimo Consiglio comunale dei punti 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 dell’ordine del giorno attuale.
Chi è d’accordo sul rinvio, alzi la mano. E automatico? No, non ci sono altre interrogazioni, solo quelle del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle.
Adesso dobbiamo passare alle due mozioni, una presentata dal Gruppo Innova…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Presidente, possiamo fare una richiesta al Consiglio comunale riunito in merito a questo argomento?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
In merito a questa situazione di stallo che si è venuta a creare, noi chiediamo collaborazione da parte di coloro che sono qui presenti e che dimostrano di ottemperare al proprio ruolo e al proprio impegno.
Se il question time può risolvere la situazione, vi chiediamo di prenderlo seriamente in considerazione per evitare anche spreco di risorse convocando Consigli comunali a breve distanza che potrebbero poi non rivelarsi utili per la cittadinanza.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Non vorrei anticipare in realtà un argomento che probabilmente, dico probabilmente, discuteremo nel prossimo Consiglio, visto che come Gruppo consiliare Innova abbiamo portato all’attenzione di lei, Presidente, una modifica del Regolamento del Consiglio comunale che vada, si spera, a risolvere la situazione in cui ci siamo trovati.
Non sappiamo se lei, Presidente, la prenderà in considerazione per il prossimo Consiglio, l’abbiamo discussa in Commissione. Nella Commissione Affari Generali siamo andati a verificare le ragioni per cui nel Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale vigente è previsto un limite temporale, la discussione di mozioni, interpellanze e interrogazioni.
Questo limite temporale è stato introdotto da una delibera di Consiglio del 2011, se non ricordo male. Siamo andati in sede di Commissione a prendere quella delibera di Consiglio con il relativo verbale del Consiglio comunale per capire come mai era stato introdotto quel limite temporale dei 60 minuti.
Era stato introdotto, sulla base di quello che dichiarava l’allora Capigruppo di maggioranza, peraltro, proprio perché si poneva un limite sulla durata del Consiglio e parimenti si stabiliva che mensilmente dovesse essere convocato il question time, proprio perché evidentemente la logica era quella di far sì che tutte le interpellanze, le interrogazioni, eccetera, venissero sostanzialmente discusse nel question time, che era sì presente anche nel Regolamento precedente, però evidentemente non era stato utilizzato.
In forza di questo, è una proposta che io ho fatto alla Commissione in qualità di Presidente ed è una proposta che, secondo me, può venire incontro anche a quella che è la situazione e che effettivamente se deve rimanere il termine dei 60 minuti si faccia un corretto utilizzo del question time e si vadano a smaltire tutte le interpellanze, le interrogazioni, eccetera.
Questo in virtù del fatto, ce lo siamo detti nella Commissione, che il Consiglio comunale di questa legislatura è composto da sei Gruppi consiliari, compresi anche i Gruppi di maggioranza che possono tranquillamente usufruire degli strumenti relativi alle interpellanze e le interrogazioni, piuttosto che alle emozioni.
Ciò significa che sostanzialmente siamo nella probabilità, alta probabilità, che ogni Gruppo consiliare possa interpellare e sollecitare la discussione in Consiglio che, ricordiamo, è sede di pubblica discussione, ha la valenza in assoluto dell’esercizio della democrazia nel nostro Ente.
Quindi, sostanzialmente, se dobbiamo mantenere il limite dei 60, allora attiviamo il question time lì dove si verifica quello che si sta verificando, cioè un arretrato di interpellanze e quant’altro.
Lì dove invece il question time non lo si vuole prendere in considerazione per motivazioni che io ad oggi continuo ancora a non comprendere, ma evidentemente è un limite mio, in quel caso probabilmente quando discuteremo della modifica del Regolamento, cercheremo di migliorare o se non eliminare il limite dei 60 minuti.
Faccio queste considerazioni visto che la mancanza dei proponenti delle interpellanze che oggi dovevamo discutere fa sì, come da Regolamento prevede, che slittino al Consiglio comunale successivo. Questo ovviamente fa sì che gli argomenti slittino ulteriormente se gli stessi Gruppi consiliari o altri Gruppi consiliari vogliono proporre, come abbiamo fatto anche con la mozione, altre questioni, altri argomenti, il limite temporale è dei 60 minuti. Salvo poi che il Presidente non stabilisca all’inizio della seduta che quel limite dei 60 minuti non intende applicarlo, a votazione ovviamente del Consiglio. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Ruggiero Grazia.
Chiedeva il Sindaco.
Speaker : ANTONO BUFANO SINDACO.
Presidente, a parte il fatto che questo non sta all’ordine del giorno, scusate, non è che non sono democratico. Però questo non sta né all’ordine del giorno, né nelle intenzioni.
Abbiamo discusso questa faccenda in Commissione. Noi non abbiamo mai detto che dovevamo fare i 60 minuti, la proposta dei 60 minuti è venuta dall’opposizione, giustamente. Pare che fino ad oggi non avevamo mai rispettato l’ordine del giorno con i 60 minuti. È stato attaccato il Presidente del Consiglio, adesso se è assente il proponente non è certo colpa nostra o colpa vostra, non è potuto venire.
Tieni conto che facciamo quasi due Consigli al mese, li porteremo avanti.
Se poi sulla proposta che il Presidente accetta o vuole fare invece di 60 i 120, non so se si voterà o non si voterà, però la possiamo prendere e continuiamo con l’interpellanza.
Le interpellanze possono essere anche a risposta scritta, se non facciamo in tempo nei 30 giorni, come ogni volta l’articolo 43 del testo unico prescrive che devono essere fatte nei 30 giorni. Il Presidente prima ha raccontato che non è perentorio, credo che si può risolvere tranquillamente la situazione allungando i termini.
Noi non abbiamo avuto mai problemi in quattro anni. La proposta di riduzione e di rispetto dei termini è venuta dall’opposizione. Più di questo credo non possiamo fare.
Però, purtroppo, non è venuto il consigliere, è la seconda volta che non viene. Avrà problemi, non è che possiamo sindacare sui problemi che ogni consigliere o Capogruppo ha per quanto riguarda la sua famiglia o il suo lavoro.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dico io qualcosina velocissima.
Non è che ha un limite la consigliera Grazia Ruggiero, per carità, io ho cercato di spiegarla più volte questa cosa, forse sono io che certe volte non riesco a farmi capire.
Per quanto riguarda il question time voi mettetevi nei panni del sottoscritto. Nel momento in cui abbiamo una situazione particolare nel Comune, abbiamo un numero non indifferente di Capigruppo e ognuno può dire la sua.
Io fino a tre o quattro mesi fa non ero fiscale così come lo sono diventato sull’applicazione degli articoli del Regolamento comunale, anzi spesse volte chi ha mai considerato i 10 minuti degli interventi, oppure l’ora per quanto riguarda le interpellanze? Mai è successo negli scorsi quattro anni.
Poi sono stato accusato di non far rispettare il Regolamento, quindi non è che mi sia tanto facile andare ad interpretare tutti gli argomenti così in seduta stante, tant’è vero che io ogni tanto me lo rileggo, il Regolamento, per cercare di tenerlo memorizzato.
Dicevo, mettetevi nei panni del sottoscritto. Nel momento in cui alcuni Capigruppo dicono che vogliono l’utilizzo del question time e altri no, io devo prendere la decisione, dice il Regolamento. Qualora io prendessi la decisione quando c’è questa frammentazione, questa discordia, venisse meno il numero legale nel question time. L’ho detto appena abbiamo iniziato questa seduta: che figura farebbe il Presidente del Consiglio nel convocare un Consiglio comunale andato deserto o semideserto… Un attimo, mi faccia concludere.
Io ho acquisito dentro di me la consapevolezza che se non vi è l’unanimità sul question time, e siccome posso decidere io se farlo o meno, decido di non farlo. Al limite, se siamo tutti d’accordo, nel momento in cui stanno presentato le interpellanze, votiamo ad un prolungamento oltre l’ora e quindi la responsabilità è di tutti.
Però, se io dovessi decidere di fare il question time e la seduta andasse deserta perché non si presentano tanti consiglieri, il question time rimane nullo… No, non è proprio così, consigliera, il question time prima di tutto, perché la seduta sia valida, c’è bisogno della metà dei consiglieri più un consigliere, poi nella discussione è vero che è una discussione a due tra l’interpellante e chi deve rispondere, però la seduta affinché sia valida ha bisogno della metà dei consiglieri più uno. È così.
Un’altra cosa aggiungo e poi mi taccio. Io personalmente, tramite una mia associazione, ho fatto produrre un’interrogazione alla Camera dei Deputati al Ministro e sto aspettando da un anno, con risposta scritta, e ancora non mi arriva la risposta, per dirne un’altra. Quindi, noi non è che siamo molto approssimativi. Cerchiamo di essere collaborativi.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Presidente, la responsabilità certo che ce la dobbiamo prendere e se la prendono anche i consiglieri che abbandonano l’Aula per far venire meno il numero legale e non consentire la discussione di alcuni argomenti. Perché qua la priorità non è chi ha torto e chi ha ragione tra di noi perché stiamo facendo la gara a suon di non so che pur di farci dispettucci.
Qui la questione è: vogliamo portare gli argomenti che hanno urgenza nel Consiglio comunale? Non mi interessa di chi ha chiesto e chi ha fatto, quello che Innova ha sempre portato nella discussione lo fa in questo momento - ha ragione il Sindaco nel dire che non è all’ordine del giorno - ma lo ha fatto presentando la proposta, ed è quella di ristabilire un criterio che garantisca la possibilità di riportare gli argomenti in Consiglio comunale. Perché noi ad oggi, come Innova, questa possibilità o facciamo le mozioni, o facciamo le convocazioni del Consiglio comunale ad hoc, perché siamo in tre, o inserendo gli ordini del giorno. Questi sono gli strumenti che ovviamente utilizzeremo. Però, non è la normalità.
Ribadisco, la priorità è portare gli argomenti nella discussione in questa sede, a meno che a un certo punto tacitamente noi stiamo rinunciando al nostro ruolo dicendo: non fa niente. Ma non è così.
Ribadisco, ne riparliamo nel momento in cui discuteremo di questo argomento, al momento facciamo sedimentare queste riflessioni, chissà che non maturi una decisione rispetto a questo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie.
A questo punto possiamo passare alle due mozioni presentate, stesso argomento, sulla pace e la difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza.
Per cronologia io direi di votarli tutti e due favorevoli… Non le stiamo ingarbugliando, mischiando, di votarle tutte e due suggerirei… È una giusta riflessione.
La espone, quella presentata da Innova, la consigliera Annalisa Guida. Prego, consigliera.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza.
Premesso che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli di emergenza estrema con migliaia di vittime civili, tra cui un numero drammatico di bambini, donne e persone anziane.
Gli attacchi indiscriminati verso obiettivi civili, così come il blocco dell’accesso agli aiuti umanitari, rappresentano una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani sanciti dalle Convenzioni di Ginevra e dal diritto internazionale.
In numerose città italiane ed europee Amministrazioni locali di ogni orientamento politico stanno adottando mozioni e provvedimenti per esprimere solidarietà alla popolazione civile e sollecitare un intervento della diplomazia internazionale.
Considerato che la nostra Costituzione, all’articolo 11, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli.
Il Comune di Locorotondo, pur non avendo competenze dirette in materia di politica estera, ha il dovere morale e civico di farsi portavoce dei valori di pace, giustizia e solidarietà.
Il silenzio delle istituzioni su una tragedia umanitaria di tale portata rischia di essere percepito come indifferenza o complessità.
Si chiede quindi che il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale si impegnino ad esprimere, anche a nome della cittadinanza, piena solidarietà a tutte le vittime civili nel conflitto in corso nella Striscia di Gaza in Israele.
A chiedere formalmente al Governo italiano e all’Unione Europea di adoperarsi per un immediato cessate il fuoco, per la protezione dei civili e per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
A richiedere di conseguenza al Governo italiano di rivedere il proprio voto contrario espresso alla revisione dell’accordo di cooperazione tra l’Unione Europea ed Israele.
Ad esporre sulla facciata del Municipio la bandiera della pace e la bandiera della Palestina fino alla fine del conflitto.
A promuovere, in collaborazione con gli istituti scolastici e con le associazioni locali, un evento pubblico di sensibilizzazione sul tema della pace e dei diritti umani.
A trasmettere il presente atto, e il conseguente atto che magari ne verrà, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri.
Venerdì, 23 maggio 2025. Le consigliere di Innova: Marianna Cardone, Grazia Ruggiero e Annalisa Guida.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera.
Mi hanno detto che non è conosciuta l’altra mozione, non so se il Sindaco la vuole… È stata presentata dai Gruppi di maggioranza oggi.
Prego, Sindaco, se la vuole leggere… La conosciamo, sono collegate.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Mozione d’indirizzo relativa al riconoscimento dello Stato di Palestina - sono simili, manca un pezzo - sovrano e indipendente conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale.
Premesso che nello Statuto del Comune di Locorotondo l’articolo 2, comma 5, ispira la sua azione ai principi di pace, solidarietà, rispetto dell’identità dei popoli.
Comma 2 - leggo omissis perché gli altri… - il rispetto e la salvaguardia delle tradizioni e delle specificità di ogni popolo, di salvaguardia della dignità dell’uomo sotto il profilo etico, sociale, religioso ed economico.
Ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e riconosce nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.
Promuove la cultura della pace, della non violenza e dei diritti umani.
Alla chiara, netta e condivisa condanna dell’orribile atto terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023, che va contrastato con ogni mezzo utilizzando gli strumenti del diritto internazionale, auspichiamo che seguano da parte dei vertici della Commissione Europea e del Governo italiano prese di posizione altrettanto chiare e decise di fronte alla crisi umanitaria in corso a Gaza, ai gravi crimini di guerra e alle violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, ritenendo che un impegno più equilibrato e coerente con i valori fondanti dell’Unione Europea possa rafforzare il ruolo dell’Europa come promotrice di pace, giustizia e diritti umani nel contesto internazionale.
La comunità internazionale ha il dovere morale e giuridico di intervenire anche a livello diplomatico e umanitario per proteggere la popolazione civile e promuovere una soluzione pacifica del conflitto.
La risoluzione dell’ONU, la n. 3937 del novembre 1974, ha riconosciuto all’OLP, Organizzazione per la Liberazione della Palestina, lo status di osservatore, ritenendo opportuno aprire un costante dialogo internazionale per regolamentare congiuntamente ogni questione relativa all’autodeterminazione del popolo palestinese e giungere a un processo di pace.
La successiva risoluzione dell’ONU, la n. 43 del 1997, ha meglio definito il nome OLP, attribuendogli in ogni documento ufficiale una più chiara qualifica di Stato, riconoscendo inoltre nel nascente soggetto, una serie di diritti e privilegi, tra i quali la possibilità di essere ascoltati nei più differenti consessi internazionale in occasione di dibattiti riguardanti il territorio e la popolazione della Palestina.
Ancora. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione n. 67 del 2019 nel novembre 2012, riconoscendo alla Palestina lo status di osservatore permanente come Stato non membro, conferendo uno status equivalente in seno all’ONU a quello riconosciuto dallo Stato della Città del Vaticano.
Il 9 maggio 2024 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione intitolata Admission of new Members to the United Natios, che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazione Unite, raccomandando al Consiglio di sicurezza di riconsiderare favorevolmente la questione. Il testo è stato adottato con 143 voti, 9 contrari, 25 astenuti, tra cui l’Italia.
Considerato che a fine maggio 2024 Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia hanno riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina e anche il Presidente francese Macron ha recentemente dichiarato che a giugno 2025 la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina, sono ormai 146 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite, oltre il 75 per cento degli Stati membri che hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina entro i confini antecedenti la guerra del 1967 e con Gerusalemme condivisa… Ho fatto un errore, ho preso una cosa precedente.
Ha ricordato che il 26 febbraio 2000 lo Stato di Palestina è attualmente membro della Lega Araba, l’Organizzazione delle Cooperazioni Islamiche, del G77 del Comitato Olimpico Internazionale dell’UNESCO e di varie altre organizzazioni internazionali.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina oggi rappresenta il presupposto necessario per preservare la prospettiva politica dei due popoli due Stati, e dunque per garantire la convivenza in pace e sicurezza degli israeliani e dei palestinesi, soprattutto di fronte all’esplicita negazione di questa prospettiva da parte della leadership politica al momento del Governo di Israele e agli obiettivi dell’organizzazione terroristica di Hamas.
Ricordato che già il 27 febbraio 2015 il Parlamento Europeo ha impegnato il Governo italiano a promuovere il riconoscimento della Palestina come Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, e anche il Parlamento Europeo, con la risoluzione 17 2014 ha chiesto il riconoscimento dello Stato palestinese.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vertice del Cairo per la pace il 21 ottobre 2023, ha espressamente dichiarato che il popolo palestinese deve avere i diritti ed essere una Nazione che si governa da sé, in libertà, accanto a uno Stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e il diritto alla sicurezza.
Su questo l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario.
Rilevato di fatto che l’Unione Europea con l’istituzione italiana intrattengono ormai da diversi anni solidi rapporti di natura diplomatica e istituzionali con la Palestina, così come tra l’altro reso pubblico dominio da quanto riportato attraverso il sito web ufficiale del consolato generale d’Italia a Gerusalemme.
Tutte le più alte istituzioni italiane incontrano con frequenza ormai costante da diversi anni i rappresentanti omologhi delle istituzioni palestinesi intrattenendosi nei diversi incontri formali dai quali emerge costantemente la posizione condivisa dalle parti di non ulteriormente rimandare il processo di riconciliazione israelo-palestinese per il bene di tutta la comunità internazionale.
Di contribuire in modo corretto al processo di pace nella regione da ricercare anche attraverso la soluzione del riconoscimento dei due Stati di Palestina e Israele è uno degli obiettivi frequentemente dichiarato dalle più alte istituzioni italiane in ogni occasione di incontro con le autorità palestinesi.
Il 28 maggio 2025 il ministro degli Esteri Tajani ha sollecitato Israele a fermare immediatamente la sua offensiva a Gaza, definendo l’operazione drammatica e inaccettabile, pur riconoscendo il diritto di Israele a rispondere agli attacchi di Hamas.
Ha sottolineato la necessità di fermare i bombardamenti, ripristinare gli aiuti umanitari e rispettare il diritto internazionale umanitario.
Ha inoltre espresso forte opposizione a qualsiasi proposta di espulsione forzata dei palestinesi da Gaza, come quella avanzata dal Presidente Donald Trump, che è stata respinta dai Paesi NATO.
Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia per una soluzione a due Stati e ha dichiarato che l’Italia potrebbe partecipare a una missione di peacekeeping araba in Gaza.
È indispensabile, per fare un passo avanti verso la fine delle sanguinose vicende del Medio Oriente, attuare i principi cardine della nostra Carta costituzionale che pone l’Italia soggetto mediatore nella risoluzione dei conflitti.
Tanto premesso, preso atto e rilevato, il Consiglio comunale riconosce l’assoluta urgenza di riconoscere politicamente e formalmente la soluzione due Stati Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza.
Il riconoscimento di Stato di Palestina deve essere preceduto dalla creazione di un’autorità palestinese unificata e riconosciuta da Israele.
Ostacolare azioni unilaterali che potrebbero ostacolare questo processo, come l’espansione degli insediamenti israeliani con la legalizzazione degli avamposti.
Sostiene l’Italia a svolgere un ruolo attivo nella mediazione diplomatica e nel sostegno umanitario, nell’impegno dell’Italia per alleviare le condizioni della popolazione civile.
Ha sottolineato l’importanza di un’azione coordinata con i partner internazionali per garantire la pace e favorire la ricostruzione.
Apprezza e sostiene l’impegno delle tante realtà quotidiane impegnate a promuovere politiche di pace, solidarietà e dialogo tra i popoli.
Impegna il Sindaco e la Giunta di fare sue e inoltrare al Governo italiano una richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente conformemente alla risoluzioni delle Nazioni Unite, al diritto internazionale e all’indicazione della risoluzione del Parlamento europeo.
Di affermare la propria solidarietà al popolo palestinese e il suo diritto all’indipendenza e alla sua sovranità nazionale, oltre che a vivere in pace. Ovviamente, uguale solidarietà e diritto al popolo israeliano.
Di fare sua la richiesta al Governo italiano, forte dell’impegno assunto nel 2014 al Parlamento europeo, di impegno per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione Europea nel rispetto dei diritti alla sicurezza dello Stato di Israele.
Di fare sua: la richiesta al Governo italiano di sostenere in tutte le sedi internazionali e multilaterali ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco; la liberazione incondizionata delle stragi israeliane ancora nelle mani di Hamas; la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati; la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia; il rispetto della tregua in Libano, scongiurando il rischio di futuri attacchi da parte Hezbollah; e il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario.
Di fare sua la richiesta al Governo italiano di esigere la tutela dell’incolumità della popolazione civile della Cisgiordania, richiedendo che lo Stato di Israele cessi ogni operazione militare, l’occupazione militare illegale di tale territorio e illegale la creazione a sostegno degli insediamenti israeliani.
Chiede al Presidente del Consiglio di trasmettere la presente mozione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai pugliesi attualmente parlamentari italiani, europei e componenti del Governo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Chiede di intervenire il consigliere Capogruppo, Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Ringrazio il Gruppo Innova per aver portato all’attenzione di questo Consiglio un argomento la cui discussione, a tutti i livelli, è diventata non rinviabile, improcrastinabile, visto quello che accade a centinaia di migliaia di persone spesso innocenti nella Striscia di Gaza.
Non è questo che volevo ricordare, perché purtroppo è noto a tutti, volevo sostanzialmente fare un lavoro di sintesi fra la proposta del Gruppo Innova e quella della maggioranza.
Che cosa voglio dire? La questione israelo-palestinese è una questione che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, sin dalla diaspora degli ebrei e che si riverbera fino ad oggi con quello che vediamo, la cui attualità del conflitto ci riporta al tragico 7 ottobre 2023 in cui, purtroppo, un gruppo ormai definibile terroristico, che avrebbe dovuto invece rappresentare partiticamente le ragioni di un popolo, ha barbaramente invaso lo Stato di Israele, deturpando la sicurezza e producendo vittime.
A questa invettiva palestinese chiaramente vi è stata una risposta. Il problema è che questa risposta militare da parte dello Stato di Israele è andata, per quello che possiamo sentire dalle cronache su cui possiamo concordare in maniera unanime in questo Consiglio, è andata oltre quelle che sono le regole del diritto internazionale.
Quindi, da un lato abbiamo un popolo offeso, che è quello di Israele e dall’altro lato abbiamo lo stesso popolo offeso che chiaramente risponde in una maniera fuori da ogni logica.
Pertanto la necessità - e concludo - di rimarcare ai nostri ragazzi, ai nostri giovani, visto il dovere istituzionale che abbiamo, il concetto di pacificazione tra queste due Nazioni che hanno entrambe le loro ragioni di esistere.
Lo sforzo è inteso verso un raggiungimento di una situazione di pace, che oggi purtroppo non c’è, attraverso una solidarietà condivisa alle ragioni delle due popolazioni civili coinvolte in questo massacro da entrambe le parti.
Che cosa voglio dire? Che votando entrambe le posizioni, una delle proposte di completamento alle vostre richieste sarebbe quella di affiggere fuori dal Comune, insieme alla bandiera della Palestina e della pace, quella di Israele, per denotare che questo Comune, rispetto al ruolo marginale che purtroppo può avere in una risoluzione, non va tanto a prendere le parti di una popolazione piuttosto che di un’altra, ma a prendere parte di un concetto di pace, che è un concetto ampio, che è un concetto che dovrebbe essere la base di qualunque ragionamento per la risoluzione di una questione che chissà un giorno potrà realmente avere questa risoluzione.
Quindi, come aveva proposto il Presidente del Consiglio prima ancora di leggere entrambe le mozioni, noi saremmo favorevoli alla votazione di entrambe e al completamento dell’opera proposta da Innova attraverso l’esposizione delle due bandiere.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Capogruppo Donato Pinto.
Chi vuole intervenire sulla mozione? Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Sempre perché abbiamo avuto modo di ascoltare adesso la mozione, ulteriori elementi che noi poniamo nella parte dell’impegno cui chiediamo sostanzialmente che si voti, c’è anche il discorso della promozione in collaborazione con gli istituti scolastici e le associazioni di eventi pubblici di sensibilizzazione sul tema, dove il tema deve essere ben chiaro. Nel senso che stiamo parlando in questo momento di violazione dei diritti internazionali e stiamo parlando di un genocidio che deve essere riconosciuto tecnicamente e giuridicamente come tale. Questo è il presupposto fondamentale, altrimenti rischiamo poi di annullare anche la gravità delle reazioni e delle azioni che in questi anni tra i due Stati si sono verificate.
Perché non è solo sproporzionata la reazione che si sta avendo nei confronti della Striscia di Gaza, a prescindere da chi è abitata, cioè a prescindere dalla nazionalità di chi è abitata, qui stiamo parlando di esseri umani, donne, uomini, bambini, anziani. Le immagini le stiamo vedendo tutti quanti e penso che ognuno di noi da madre, padre, zia, zio o comunque semplicemente fratello o sorella, esseri umani in generale, osservare e vedere quelle immagini credo che davvero ci fanno interrogare a che punto siamo arrivati come esseri umani, poiché neanche gli animali probabilmente hanno questa reazione tra di loro, perlomeno giustificata dall’istinto, noi dovremmo avere un minimo di coscienza e raziocinio.
Quindi, le cose devono essere viste nella giusta prospettiva. La necessità di avviare la sensibilizzazione nel paese raccoglie tra l’altro anche una sensibilità già esistente da parte di diverse associazioni che nel territorio si occupano di legalità, che si occupano di promozione di progetti relativi al mondo della legalità, della cultura e quindi di conseguenza della pace.
Credo che lo sforzo dell’Ente sarebbe quello veramente di mettere insieme le componenti.
Io ricordo in particolare la posizione che è stata coraggiosa e per quanto ci riguarda anche molto commovente, presa dell’Istituto comprensivo Marconi Oliva, che è stata la prima a prendere una posizione su questa situazione. Questo non perché si sono svegliati una mattina e hanno deciso di appendere una bandiera piuttosto che un’altra, ma proprio perché la discussione che all’interno di quei contesti scolastici si sta avendo sulla materia, sugli argomenti, eccetera, è davvero molto importante e profonda.
Quindi, chiediamo che si prenda atto di questa cosa e ci si faccia promotori da questo punto di vista e che si trasmettano ovviamente gli atti al Presidente della Repubblica.
Per noi è fondamentale, tra l’altro, che si dia un chiaro segnale al Governo, e non ci interessa il colore politico perché è il Governo di tutte le cittadine e i cittadini italiani, per cui devono rispondere a tutti i cittadini e le cittadine italiane, che davvero dia un segnale forte rispetto a un cessate il fuoco.
Perché la votazione che è stata fatta, o meglio le deliberazioni che sono state fatte sino a questo momento dal Governo italiano, sono andate su altre direzioni. Però auspichiamo che nell’ambito di un confronto politico, di una dialettica che si sta evidentemente facendo anche in queste ore in virtù della sollecitazione che sta avvenendo da parte degli Enti territoriali e da parte delle università… Leggevo recentemente che in ultima l’Università del Salento, se non sbaglio, il Dipartimento di Psicologia a loro volta hanno proposto all’interno dei loro organismi una delibera. Quindi, all’interno del mondo universitario, all’interno degli Enti locali si sta sollecitando la discussione e che ci sia soprattutto un impegno a ristabilire i corridoi umanitari.
Non è assolutamente pensabile che, al netto delle posizioni rispetto a chi ha attaccato prima, si siano interrotti gli aiuti umanitari e in questo momento oggetto di attacchi non sono soltanto i civili ma sono anche quelli che sono là per aiutare i civili.
Ecco perché la gravità dell’aggressione che in questo momento sta subendo la Striscia di Gaza è assolutamente inaudita.
Ragion per cui siamo contenti, ovviamente, del fatto che tutti quanti abbiamo posto parola rispetto a questa questione, compresa la mozione che viene presentata dai Gruppi di maggioranza, perché il silenzio ovviamente non poteva essere più tollerabile.
Penso che su questo siamo tutti d’accordo, perché dobbiamo mettere parola rispetto a quello che sta succedendo e non farlo scivolare nelle frasi fatte del tipo: bisognerebbe praticare la pace tutti i giorni. Sì, quello sicuramente è buon auspicio, ogni mattina se ci guardiamo allo specchio ce lo dovremmo augurare, però questo è un fatto che va al di là degli auspici personali, questo è un fatto che richiede un impegno da parte degli Enti sui vari livelli, compreso il Governo.
Motivo per cui riteniamo che questi punti siano fondamentali e che, accettando quella che è la sollecitazione che viene dalla maggioranza, debbano tutti quanti essere messi insieme e dare un segnale forte come Consiglio comunale di Locorotondo che all’unanimità prende una posizione rispetto a quello che sta succedendo, senza equivocare su nulla.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Antonio Gentile, Capogruppo.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Io come Gruppo, perché poi sono io stesso, voterò tutte e due le mozioni che si votino separatamente o che si votino insieme. Io mi auguro che si votino insieme, perché è il minimo che possiamo fare.
Un aspetto di questa storia brutta è l’impotenza che abbiamo di fronte a questo fenomeno, non essere ascoltato dal Papa, non essere ascoltato dall’America, non essere ascoltato dai Paesi Arabi.
Voglio ricordare un altro teatro di guerra, che è l’Ucraina. Io quando è iniziata la guerra in Ucraina, volevo partire, ho fatto qualcosa, ho avuto una famiglia ucraina a casa per un anno e mezzo, ho spedito materiali, farmaci.
Qua non possiamo fare niente, siamo lontani da questo scempio e ci sono dei numeri… Per esempio due giorni fa anche i due Ministri di estrema destra, che sono la causa poi di tutto questo caos, questo caos, integralisti, che sono stati riconosciuti dall’AIA come crimini di guerra, non solo lui ma anche questi due Ministri che hanno ricattato. Queste cose ci sconfortano, ci rendono impotenti.
Ci sono rapporti di Emergency dove dicono che il 30 per cento dei bambini feriti viene ferito alla testa e al petto, vuol dire che c’è un’idea, un progetto sicuro di sterminare un popolo che può dare terroristi domani. D’altronde, se vediamo le immagini, che cosa devono fare più in quella zona?
Però, io voglio attirare l’attenzione in una sola cosa. Per anni il TG 3, molte cose ci hanno fatto vedere l’Olocausto, ci hanno fatto capire cos’è l’orrore umano e l’orrore umano l’ha fatto l’Europa, non la Palestina. Loro se la sono presi con i palestinesi e hanno detto fino a ieri che loro erano una democrazia. Questa cosa una democrazia non se la può permettere.
Quindi noi dovremmo reagire come Occidente e stare attenti alla degenerazione democratica, perché non ci vuole niente che si passi a una situazione di questo tipo dove non si possa ammettere… Un uomo non può guardare quello che abbiamo visto l’altro giorno di sparare sulle persone che stavano facendo la fila. Questo non è contemplato nelle nostre formazioni, forma mentis democratici dell’Occidente, non lo possiamo vedere.
Quindi la condanna è forte ma è condanna anche come un gruppo terroristico come Hamas tenga sotto scacco anche loro il suo popolo.
Io mi sono addentrato a fare un discorso di problemi internazionali, ma le immagini che noi vediamo sono da farci riflettere sui rapporti che dobbiamo avere con determinate persone.
Io torno a dire che voterò tutte e due. Non ho presentato mozioni, però anche noi dobbiamo cercare un modo di convivere e di preservare la pace, anche civile.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Antonio Gentile.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Riprendo quanto detto dalla collega Grazia Ruggiero. Siamo state veramente scosse dagli avvenimenti degli ultimi giorni e a seguito dell’iniziativa dell’Istituto comprensivo ci siamo sentite in dovere di fare qualcosa e di manifestare quello che sentivamo portandolo qui all’attenzione del Consiglio comunale.
La nostra mozione riprende dei punti che riteniamo essenziali, come abbiamo detto. Avremmo voluto che fosse stata inclusiva e includente anche dell’altra mozione presentata.
Laddove, è vero, siamo impotenti ma il nostro Governo deve prendere atto che qualcosa si può fare e quel qualcosa, anche se minimo, anche se giudicato inutile a posteriori, deve essere fatto.
Quindi il voto, la revisione del voto sull’accordo di cooperazione con Israele, le sanzioni, la negazione degli accordi di cooperazione, la cessazione dell’invio di armi, queste sono azioni concrete che il Governo, al netto delle parole di ieri, può fare ed è quello che noi, con la nostra mozione chiediamo. Chiediamo che venga riportato come atto da questo Consiglio comunale.
Non riteniamo che si possa esporre la bandiera dello Stato di Israele per più di un motivo. Nella nostra mozione non citiamo Hamas e non citiamo Netanyahu, citiamo le parti che in questo momento, più che le parti le persone, i bambini, le donne e gli uomini che sono vittime di genocidio. Perché è questo che sta avvenendo, sta avvenendo un genocidio.
Su Netanyahu pende un mandato di cattura della Corte penale internazionale, quindi io mi chiedo come una Pubblica amministrazione, un Ente locale, possa esporre la bandiera di uno Stato il cui rappresentante è ricercato dalla Corte penale internazionale.
I bombardamenti che avvengono, la chiusura dei corridoi umanitari in questo momento sono ordinati da un determinato governo. Allora volutamente non abbiamo strumentalizzato la questione, nessuno nega l’azione terroristica di Hamas ma altrettanto non si può negare l’operato e il genocidio attuato in questo momento da Netanyahu.
Così come chiediamo che la nostra voce arrivi al Governo, che si dica basta agli accordi di cooperazione con Israele. Nel momento in cui chiediamo questo saremmo contraddittori nell’esporre la bandiera dello Stato con cui chiediamo di cessare il rapporto di collaborazione e di cooperazione. Quindi, è un discorso di pura logica, di pura coerenza e di legalità.
Stiamo chiedendo con la mozione di mettere fine al genocidio usando gli strumenti piccoli, minimi, a nostra disposizione. Questo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Annalisa Guida.
Prego, consigliere Capogruppo, Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie.
Naturalmente io non posso che condividere gli interventi che sono stati fatti fino ad ora, quindi sarò estremamente breve, non mi dilungherò, diversamente tornerei ad essere ripetitivo rispetto a tutto quello che è stato poc’anzi detto da tutti gli interventi che sono stati fatti e che condivido.
Io credo, in riferimento all’argomento bandiera, che il Capogruppo intendesse entrambe le bandiere in quanto rappresentazione non dell’entità Stato ma dell’entità popolo, quindi la vicinanza sia al popolo palestinese che la vicinanza al popolo israeliano. Perché, è chiaro che quando si espone la bandiera non si intende all’entità Stato rappresentata da Tizio, piuttosto che Caio, piuttosto che Sempronio.
È evidente che a me piacerebbe che il discorso venisse allargato anche a 360 gradi, quindi non solo al conflitto israeliano palestinese ma, come ha ricordato prima il consigliere Gentile, al conflitto russo ucraino, al conflitto in Siria, alle centinaia di guerre che ci sono nei vari Stati africani.
Quindi, io credo che l’esporre la bandiera della pace in sé sia un auspicio di una risoluzione di tutti i conflitti esistenti, di quelli che ho citato poc’anzi, ma ce ne sono una marea di conflitti riconosciuti dall’ONU, riconoscendo come la guerra non abbia la ragione né da parte di uno Stato, e la colpa né la parte di un altro Stato, ma come la guerra generi soltanto una cosa: genera soltanto morte da parte di entrambi gli Stati in conflitto.
Grazie, Presidente, ho concluso.
Prima che concludo dimenticavo una cosa, un invito. Lo dico per evitare fraintendimenti, non è una critica, non è una polemica, è un invito che ci siamo già fatti in passato. La prossima volta, quando presentiamo mozioni di questa portata che tocca temi sensibili che sono estranei dalla politica, magari condividiamoli tra tutti i Capigruppo in modo che arriviamo in Consiglio con una mozione unica.
È un invito, non è una polemica. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliera Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, accolgo l’invito e ho capito benissimo. Come Capogruppo di Innova sarà assolutamente nostra premura poterlo fare.
Io invece rivolgo un invito a tutto il Consiglio comunale. Non ne facciamo davvero un discorso politico, siamo tutti d’accordo, non c’è nella vostra mozione la questione della bandiera, tutte e due le bandiere. Quindi, io sono d’accordo con il consigliere De Michele sul discorso della bandiera della pace, non è stata richiesta nella vostra mozione il discorso bandiera uno, bandiera due, quindi penso fosse un suggerimento del Capogruppo non previsto dalla mozione.
Quindi, evitiamo. Anche perché i puristi delle logiche politiche possono cogliere o non cogliere che cosa c’è dietro una bandiera, ma i nostri ragazzi, i nostri bambini, le scuole, l’immagine della bandiera fa immediatamente riferimento a chi la rappresenta istituzionalmente, quindi evitiamo.
Mettiamo la bandiera della pace e accogliamo tutti gli spunti di azione positiva, seppur nel nostro piccolo, che abbiamo proposto entrambi nelle nostre mozioni e diamo finalmente un segnale forte di unione rispetto ad un tema così importante.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, va bene.
Allora votiamo… Sindaco, sulle mozioni si può parlare solo una volta, cinque minuti tra l’altro. Abbiamo ampiamente discusso e siamo tutti d’accordo, quindi le votiamo tutte e due a favore e proseguiamo per quanto indicato sulle emozioni, secondo il mio modesto parere.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Presidente, ognuno è libero di votare come gli pare. È chiaro che in qualche punto qui, il fatto delle bandiere siamo tutti d’accordo che è un problema che non ci riguarda, però i cittadini del paese rappresentiamo noi, quindi non possiamo dire di uscire con una bandiera o l’altra… . Aspetta, io non ho detto quale bandiere devo mettere, non parlo di bandiere, anche perché “Ripudia la guerra” sta qui, non ve ne siete accorti che li abbiamo messi con i ragazzi della scuola?
È chiaro che ognuno può fare manifestazioni, chi vuole partecipare, però diciamo che su questo […] siamo d’accordo.
Se ci sono delle manifestazioni non abbiamo mai detto nulla a nessuno. Quindi, votiamole insieme e le mandiamo tutte e due al Consiglio dei ministri e al Presidente della Repubblica. Però votiamo uno alla volta.
Presidente, come si votano? Si votano una alla volta, quindi prima la loro e poi la nostra.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, va bene.
La prima mozione presentata dal Gruppo Innova, mozione sulla pace e la difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza.
Chi è d’accordo, alzi la mano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Presidente, scusate, il fatto che io debba prendere un impegno… Scusate, dobbiamo essere precisi.
Qui voi chiedete: noi dobbiamo chiedere come cittadini del paese di eliminare la cooperazione con Israele. È questo? Cioè, noi dobbiamo dire al popolo italiano e al Governo italiano di eliminare quella convenzione? Faccio la domanda. È questa qui? Di rivedere il proprio voto espresso nella revisione… Voglio capire cos’è… Non dobbiamo più collaborare con Israele? L’Italia non deve collaborare più? Scusate, mi rispondete? Siccome l’ho scritta l’altra mozione e l’abbiamo letta tutti insieme…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Sindaco, nell’elenco degli avvenimenti che lei ha elencato nella mozione scritta da qualcuno del suo staff…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Voglio chiedere un chiarimento, l’abbiamo scritta pure noi uguale.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
È anche cultura personale quella che prevede che si sappia che il Governo italiano è uno dei pochi governi che, insieme all’Unione europea, ha votato no alla proposta di revisione dell’accordo di cooperazione tra l’Unione Europea e Israele.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Quindi?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Di conseguenza, per passare dalle parole ai fatti e mettere in pratica le poche azioni a nostra disposizione, anche in linea con quanto dichiarato dal Ministro degli esteri ieri, noi crediamo che il passaggio naturale dalle parole ai fatti sia quello di rivedere quel voto.
Non lo crediamo solo io, Grazia e Marianna di Innova Locorotondo, o qualcun altro qui presente, lo crede la cittadinanza…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
No, non lo crede… Magari…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Lo crede una larga parte della cittadinanza…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
…Magari potessimo partecipare noi all’accordo…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
…E dell’opinione pubblica, Sindaco, ma questa magari può restare una mia opinione personale e quindi la ritiro.
Nella mozione si è chiesto…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Per chiarire…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
…Si faccia questo invito perché laddove un Ministro degli esteri dichiara in Parlamento…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
L’ho scritto qui, vogliamo rileggerlo?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
No, Sindaco, io so benissimo quello che c’è scritto. Anzi le consiglio per il futuro raccogliendo l’invito, nel momento in cui presenteremo delle mozioni di cercare di essere più sintetico…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
La mozione che abbiamo scritto noi non è né di destra, né di sinistra…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Appunto.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Però non dobbiamo far riferimento a quello che…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Credo che la richiesta di rivedere il voto a questo punto, in questo momento storico, non sia più né di destra, né di sinistra, sia una questione di diritti umani.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Non voglio entrare nel meccanismo che noi dobbiamo dire che non vogliamo… Anche perché ci sono…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Sindaco, lei molte volte ci dice di prendere le nostre indicazioni come raccomandazioni, pareri o altro. Lei molte volte ci ricorda che il nostro voto non è vincolante perché siamo all’opposizione.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Assolutamente no, però è importante che la gente sappia come la pensiamo…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Sappia come la pensiamo, okay, noi la pensiamo così, che quel voto andrebbe rivisto.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Siccome noi rappresentiamo tutti i cittadini, è importante spiegare quali sono le posizioni, tutto qui.
Poi c’è l’altro fatto…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Le posizioni sono quelle che le uniche azioni…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Bandiere della pace sono in tutte le case. Quindi, non so perché la debbo esporre al Comune quando in tutte le case le persone sono libere di mettere le bandiere che vogliono.
Non è una bandiere istituzionale. Le bandiere qua ce le abbiamo, sono quelle della Comunità Europea e dell’Italia. Non vedo perché devo fare delle cose che molti cittadini forse non la vorrebbero esporre in quella maniera. È un’Istituzione questa e quindi noi dobbiamo prendere atto di quello che possiamo dire a nome dei nostri cittadini.
Già qui abbiamo due modi diversi di vedere, fra maggioranza e opposizione. Quanto alle bandiere, finalmente abbiamo risolto il problema, però non voglio essere…
Perché tutte le manifestazioni che abbiamo fatto le abbiamo sempre sostenute da qualsiasi parte. Abbiamo visto tutte le scritte di…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Io credo che al sostegno debba seguire l’azione, perché…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Dottoressa Annalisa, le dichiarazione le abbiamo discusse anche con i 41 Sindaci, e abbiamo visto quali sono le posizioni.
È importante sapere che questo impegno lo mandiamo lì. Quando c’è l’impegno con le scuole credo che non l’abbiamo mai non autorizzato, però questa cosa che io debba dire di rivedere glielo diciamo senza dubbio…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, è una proposta.
Noi non possiamo comandare sugli organi supremi.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Si tratta semplicemente di atti e di delibere che tantissimi Comuni, basta documentarsi, stanno inviando di delibere già presentate. Perché nel momento in cui abbiamo scritto la mozione, abbiamo riportato i nostri sentimenti ma ci siamo anche documentate.
Quindi, si tratta di una volontà di volerlo fare oppure no, di voler esprimere questo sentimento, oppure no.
Com’è stato detto siamo liberi, quindi si è liberi di pensare una cosa, oppure un’altra.
Però quello che…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Noi e Napoli.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Io non vorrei essere interrotta mentre parlo.
Per passare dalle parole ai fatti, ripeto, le azioni che l’Unione Europea e gli Stati possono mettere in atto in questo momento sono: la revisione degli accordi di cooperazione; le sanzioni; per non arrivare all’intervento armato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Eravamo in votazione. Abbiamo fatto questo ulteriore dibattito. Dobbiamo riprendere la votazione.
Votiamo la mozione sulla pace e la difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza, presentata da Innova.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 12.
Ora votiamo l’altra mozione presentata dai Gruppi di Con Te Bufano Sindaco e Coraggio Locorotondo.
Chi è d’accordo, alzi la mano.
Diamo compito agli Uffici di predisporre i documenti da inviare lì dove sono stati indicati nelle mozioni.
Ora siamo alla conclusione. Prima di concludere e di chiudere la seduta vorrei avvisare che venerdì 6 giugno 2025 alle ore 12.00 facciamo una Conferenza dei Capigruppo per il prossimo Consiglio comunale.
Quindi, se volete prendere, i Capigruppo, appunti sulle agende: venerdì 6 giugno 2025. Capigruppo, venerdì 6 giugno, alle ore 12.00, 2025.
Concludiamo il Consiglio comunale di oggi, giovedì 29 maggio, alle ore 18.