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C.c. Locorotondo - 31.03.2025
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Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Stiamo per iniziare, Consiglieri, in Aula. Abbiamo predefinito le argomentazioni sul computer per la registrazione degli interventi.
Siamo quasi tutti in Aula, gli altri nel frattempo ci raggiungono. Sono le 10.09 di oggi, 31 marzo 2025, lunedì.
Iniziamo il Consiglio comunale, come di consueto la Segretaria Generale del Comune procede all’appello.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Buongiorno a tutti. Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (assente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (assente); Martina Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (presente); Mariangela Convertini (presente); Francesco Caramia (presente); Marianna Cardone (presente); Antonio Gentile (presente); Grazia Ruggiero (presente); Annalisa Guida (presente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente). Abbiamo quindi due assenti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo eleggere gli scrutatori. Come di consueto, propongo dagli estremi Francesco Caramia, Luca De Michele, Antonio Gentile. Se siamo d’accordo, eleggiamoli con alzata di mano.
Eletti gli scrutatori, possiamo passare al primo punto all’ordine del giorno.
Prego, consigliere Antonio Gentile.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Devo fare tre domande velocissime, perché non voglio rubare tempo ai lavori e sono amareggiato di questo ordine del giorno del Consiglio comunale, perché mancano le mie interpellanze, da questo Consiglio mancano le mie interpellanze, presentate, come di consueto e annullate.
Segretario, le chiedo una cosa, se lei era presente alla Conferenza dei Capigruppo: la Conferenza dei Capigruppo che ruolo ha quando deve prendere decisioni fuori dall’ordinario, quelle dell’ordine del giorno? Si può votare nella Capogruppo e, se si vota, si vota per numero o per membri? Perché qui ci sono Capigruppo che rappresentano 12 persone.
Questo voglio sapere tecnicamente da lei, ma può dirmelo anche dopo il Consiglio.
Quando c’è una prassi consolidata da anni e si cambiano velocemente le cose, le pratiche che sono in moratoria che fine fanno? per buona educazione si sarebbe potuto avvisare. Ho finito, può darmi queste risposte quando vuole.
Presidente, lei è il Presidente del Consiglio comunale di questa città, io non pretendo che lei faccia tutelare i diritti di tutti i consiglieri comunali, però lei è stato all’opposizione e può capire che, quando a un consigliere di opposizione, nell’ultimo anno di consiliatura prima delle elezioni, si azzoppano le gambe senza poter presentare le interrogazioni, come si è fatto fino a quattro anni fa, vuol dire che posso intuire solo una cosa: che la maggioranza si è allargata, perché qui comandate voi, non comanda una minoranza, vuol dire che qualcuno sta facendo il gioco della maggioranza, questa cosa giova solo alla maggioranza.
Io mi sento leso da questa cosa, Presidente, molto leso, lei avrebbe dovuto tutelare l’etica, l’onestà e il buon funzionamento dei Consigli comunali, dove sono avvenute aggressioni a donne di questo Consiglio comunale e al Sindaco e non è successo niente. Adesso dobbiamo subire questa angheria.
Voglio ricordare solo una cosa e chiudo, Presidente, mi ascolti, per favore, perché io sono sensibile a questo ed è in gioco il funzionamento democratico di questo paese. Questo palazzo è stato costruito nel dopoguerra, da questo palazzo sono passati i migliori cervelli della città, che hanno contribuito allo sviluppo e al progresso del paese, e non abbiamo bisogno di predicatori che (...) per come in questo paese funziona la democrazia, abbiamo fatto degli errori ma ci sappiamo perdonare.
Io voglio che questa situazione sia sistemata oppure farò delle azioni di protesta, perché non è possibile assistere alla menomazione dello strumento democratico in questa sala, per il rispetto di chi ci ha preceduto!
Chiedo scusa perché anch’io questa volta ho gridato, ma è terribile, perché erano interpellanze studiate da sottoporre al Consiglio comunale.
Vi ringrazio e scusate lo sfogo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Al netto dello sfogo sulla sensibilità del Consigliere Gentile, la mia è una domanda più che altro tecnica, legata alla convocazione straordinaria.
Non conosciamo i motivi per cui è stata convocata con lo strumento della straordinarietà questa seduta, visto che la Capigruppo si è tenuta nei tempi consueti e poteva essere convocata esattamente il giorno dopo.
Questa non è la prima volta che il Consiglio comunale viene convocato con questo carattere, senza che noi consiglieri ravvediamo o conosciamo l’esigenza della straordinarietà, quindi la mia è una domanda.
Riguardo invece a quanto accaduto in Capigruppo, cui ero presente, ritengo che lo sfogo e la sensibilità del consigliere Gentile siano democraticamente esprimibili, ma mi riservo come Capogruppo e con le Consigliere di discutere la questione nella sede opportuna della Capigruppo futura, che è già stata convocata, se non sbaglio, per il 4 aprile. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
In merito a quanto chiesto dalla consigliera Capogruppo di Innova Locorotondo, Marianna Cardone, nei primi anni della consiliatura usavamo spesso convocare il Consiglio comunale in seduta ordinaria.
Siccome più volte è stato fatto appello al rispetto del Regolamento, leggendo tutti i vari articoli ce n’è uno, l’articolo 23, Modalità della convocazione (se avete il Regolamento a portata di mano andate ad uno degli ultimi capoversi, il penultimo per l’esattezza) recita che "hanno carattere di sessione ordinaria le sedute destinata alla trattazione del bilancio di previsione, della verifica degli equilibri di bilancio e del conto consuntivo".
Le sedute ordinarie, quindi, nel rispetto del Regolamento, devono essere queste tre sedute, perché chi ha stilato il Regolamento non lo ha fatto per suo capriccio (mi riferisco alla I Commissione consiliare di una scorsa consiliatura e al mio predecessore, dottor Angelo Miceli, Presidente del Consiglio comunale), ma il Regolamento è stato estrapolato da un testo nazionale.
Perché è inserita questa dicitura al penultimo capoverso di questo articolo 23? Perché si dà il tempo utile alle sezioni, ai settori, ai capi settore, ai funzionari per predisporre il completamento della delibera, fino a quando venga inserita nel fascicolo informatico.
Spesso è capitato che i consiglieri, maggiormente i consiglieri di opposizione, si siano lamentati che il Consiglio comunale fosse convocato e il fascicolo informatico non fosse completo, quindi si dà più tempo affinché le delibere vengano completate.
Questa è la motivazione della convocazione in seduta straordinaria, cioè il rispetto dall’articolo 23 del Regolamento.
Per quanto riguarda quello che ha enunciato il consigliere Antonio Gentile tramite una sua mozione d’ordine, in cui ha detto che il peso dei Capigruppo deve essere diverso, da quello che ho potuto intendere, cioè quelli che rappresentano 12 persone, quelli che rappresentano una persona, credo che non sia scritto da nessuna parte che il peso sia diverso, le Conferenze dei Capigruppo vengono convocate proprio per prendere la decisione, perché altrimenti la prenderebbe solo il Presidente del Consiglio, nel caso specifico il sottoscritto, cosa che non è consentita per il principio di democrazia.
Si predispone quindi la Conferenza dei Capigruppo, c’è una serie di argomenti e perviene una serie di interpellanze. È stato più volte fatto appello in Conferenza, quindi tu, consigliere Antonio Gentile (mi permetto di darti del tu perché siamo amici di vecchia data e abbiamo frequentato la scuola insieme, quindi mettiamo da parte il lei), sei stato rappresentato dal tuo Capogruppo di Innova Locorotondo, c’era una serie di interpellanze e interrogazioni, per carattere volevo che si portasse tutto quello che è a disposizione nel Consiglio comunale prossimo, ho sempre fatto così e ci sono riuscito fino ad oggi.
Succede però che viene messo in evidenza sul tavolo della Conferenza che esistono altri strumenti, dei quali il sottoscritto fino adesso non ha fatto mai uso i, Consiglio, come quello del question time.
Quando perviene una serie di interpellanze e interrogazioni, bisogna decidere cosa fare, perché un altro articolo dello stesso Regolamento del Consiglio comunale prevede che per quanto riguarda le interpellanze e le interrogazioni non si possa superare un’ora, quindi dobbiamo procedere con gli strumenti che abbiamo a disposizione, siccome abbiamo a disposizione lo strumento del question time, che va molto di moda, se si accende la TV su RAI3, anche presso la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, dove si attuano i question time, visto e considerato che il Comune di Locorotondo ha un’Assise importante, dobbiamo procedere così come dice il Regolamento, in questi ultimi mesi di consiliatura, con il question time, come più volte richiesto.
Lo hanno voluto i Capigruppo in Conferenza dei Capigruppo. Concludo e poi passo la parola alla dottoressa Giorgia Vadacca. Non sapevamo neanche che tu avessi presentato delle interpellanze, perché le interpellanze sono presentate tramite il Gruppo Innova, quindi tutto il Gruppo ha firmato, ma non è stato messo in evidenza, non lo prendevano in considerazione se c’era un nome singolo, per fare una cosa equa nell’ora di tempo abbiamo portato in Consiglio comunale in base all’ordine in cui sono state protocollate.
Se quindi tu volevi che nell’ora a disposizione di questo Consiglio comunale venisse discussa la tua interpellanza, che - ripeto - io non so quale sia, avresti dovuto presentare l’interpellanza con un numero di protocollo precedente a quelli che sono stati portati in Consiglio comunale.
Dobbiamo fare un’altra Conferenza dei Capigruppo il 4 aprile, venerdì, quindi vieni anche tu insieme alla Capogruppo e si discute delle interpellanze che vuoi che vengano discusse in Consiglio comunale oppure in question time.
Ora mi taccio e faccio intervenire la dottoressa Giorgia Vadacca. Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Il Consigliere Gentile forse vuole ribadire quali sono i dubbi, perché trovano risposta nell’articolo 9 del Regolamento di Consiglio comunale.
Vado a memoria, lei ha chiesto se si vota e come si vota, votano all’unanimità, come prevede l’articolo 9, quindi, laddove non si raggiunga l’unanimità dei Gruppi rappresentati in Conferenza dei Capigruppo, le prerogative competono al Presidente del Consiglio comunale.
In questa circostanza, in cui ero presente, mi è sembrato che ci fosse l’unanimità, perché non si vota per alzata di mano, perché è un organo che coadiuva il Presidente, quindi un organo informale, è una discussione che viene svolta in maniera del tutto informale.
Altre questioni? Io sono un dipendente del Ministero dell’interno. A cosa si riferisce, Consigliere?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Il giorno 4 si terrà la Conferenza.
Ho deciso fino adesso di fare i Consigli comunali e portare tutte le interpellanze, siccome sono una persona che ha dei principi democratici, nel momento in cui in Conferenza dei Capigruppo è uscito fuori che si voleva fare il question time, abbiamo portato in Consiglio comunale adesso le 4 interpellanze e interrogazioni per completare l’ora di tempo prevista dal regolamento. Delle altre decidiamo nella Conferenza dei Capigruppo del 4 aprile 2025.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Una precisazione per chiarezza: le decisioni assunte in Conferenza dei Capigruppo sono vincolanti, le prerogative del Presidente sono laddove non si raggiunga l’unanimità. Questo per avere un quadro completo dello strumento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chiede di intervenire il Capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti, sarò rapido. Mi premeva dire la mia opinione su quanto si sta discutendo.
Consigliere Gentile, sono passati quattro anni dal nostro insediamento, il Presidente non ha bisogno di avvocati difensori, né voglio avvalermi di questo ruolo. Come maggioranza, come scelta politica, in piena democrazia non abbiamo mai ostacolato i lavori del Consiglio, né mai proposto di limitare il tempo a disposizione delle opposizioni per le proprie legittime interrogazioni e interpellanze, tantomeno abbiamo mai proposto l’istituzione del question time, nonostante avremmo potuto insistere per farlo, perché per qualcuno poteva essere mutilante nei confronti della propria azione politica.
Siccome noi siamo per la democrazia, a noi piace il pluralismo e il confronto, non abbiamo mai messo mano a questa cosa, ma nel momento in cui nella Capigruppo viene legittimamente fatto osservare come il Regolamento impedisca una prassi che si era consolidata, che era quella di sforare il tempo a disposizione, la Capigruppo deve prenderne atto, perché la legge è legge.
Pertanto non possiamo che andare verso il Regolamento. Chiaramente hai fatto bene ad interpellare la Segretaria, c’è una Segretaria, ci sono dei regolamenti, c’è un Prefetto, se qualcosa dovesse essere fatto al di fuori della legge, sarà oggetto di analisi.
Per il resto, noi siamo a disposizione per il dialogo e il confronto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida,
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti.
Per proseguire sulla linea del dialogo e del confronto, auspichiamo di essere convocati con una cadenza più frequente, perché ci siamo visti qui l’ultima volta nel 2024, oggi siamo al 31 marzo 2025, quindi è comprensibile che nell’arco di tre mesi le questioni da affrontare si accumulino e diventino davvero corpose.
Se da un lato è necessario adeguarsi al Regolamento, dall’altro credo che si debba trovare una linea comune che preveda la convocazione con cadenza almeno mensile dei Consigli comunali, in modo tale che le questioni possano essere affrontate in maniera puntuale rispetto al loro verificarsi, perché ci sono questioni relative a gennaio o febbraio che, se discusse ad aprile-maggio, possono risultare anacronistiche.
Credo quindi che tutti insieme si debba convenire su una frequenza regolare e puntuale dei Consigli comunali, così da dare a tutti la possibilità di portare in Aula i temi su cui si intende discutere, non so se il Regolamento preveda qualcosa in questo senso, quindi sono felice di sapere che possiamo intervenire in tal senso. Grazie a tutti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annalisa Guida. Prego, Consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Sono stato chiamato in causa, perché faccio parte della Conferenza dei Capigruppo e sono stato io a chiedere l’applicazione del Regolamento.
Questo perché? Perché nel Consiglio comunale di fine dicembre quest’Aula si è resa attrice di una censura nei miei confronti, che è avvenuta senza che alcuno dei presenti abbia stigmatizzato l’accaduto o protestato, chiedendo l’applicazione del Regolamento e il rispetto delle persone che stavano parlando in quel momento, cioè del sottoscritto.
Cosa ho fatto quindi nella Conferenza dei Capigruppo? Ho preso il Regolamento e ho chiesto di applicare pedissequamente le regole previste in questo strumento, strumento che è stato approvato già da molti anni e che non è mai stato applicato.
Poc’anzi la consigliera Guida chiedeva una riunione più frequente, e nel Regolamento, se qualcuno lo leggesse, troverebbe scritto che per la Conferenza dei Capigruppo è prevista una convocazione mensile. Noi ci convochiamo, non ci guardiamo, non ci parliamo da tre mesi e giustamente si sono accumulati gli argomenti.
Nel Consiglio comunale, come stabilito e regolamentato da questo Regolamento, le interrogazioni e le interpellanze non devono superare un’ora, e questo poi glielo regalo, Consigliere Gentile.... sta urlando, sta gridando, mi ha condannato per i toni, per le aggressioni e lei si sta rendendo complice di una censura ancora una volta nei miei confronti e stavo dicendo semplicemente che in questo Regolamento c’è scritta una serie di cose.
Ora chiedo l’applicazione di questo Regolamento e giustamente il Presidente con il Segretario non possono dire "no, non possiamo applicare il Regolamento", perché viene prima il Regolamento e poi le interpretazioni personali del Presidente o le indicazioni generiche della Conferenza dei Capigruppo.
Così funzionano le regole democratiche, che sono stabilite e fatte funzionare attraverso i Regolamenti, gli Statuti... lei sta continuando a urlare inutilmente. Si ritiene censurato nella presentazione delle sue interrogazioni, ma nella Conferenza dei Capigruppo non ci sono interrogazioni a nome Gentile, né a nome Tizio e Caio, ma a nome di un Gruppo, quindi nessuno ha censurato lei, può stare tranquillo, non ha considerato niente nessuno, sono state prese le interrogazioni che avrebbero completato l’ora di tempo rispetto all’ordine cronologico di presentazione al protocollo, punto.
È accaduto semplicemente che, per una volta negli ultimi cinque anni, è stato utilizzato il Regolamento e fatto applicare nei suoi principi, punto. Non ci sono censure, non c’è niente contro nessuno, anzi è stato chiesto di utilizzare uno strumento nuovo, che nella scorsa consiliatura (il Vicesindaco può darmi conferma) è stato già utilizzato, il question time, che è stato utilizzato in due occasioni, lo ricordo bene, question time che porrà il Consiglio comunale e la sua opposizione al centro, e avrà tutte le attenzioni e i gradi di giudizio possibili rispetto ai suoi desiderata, caro Consigliere.
Rispetto agli insulti e al resto ho le spalle larghe, me ne infischio altamente delle pietre e degli asini, perché ognuno risponde a se stesso delle proprie competenze, delle proprie capacità, del proprio giudizio, della propria intelligenza.
A me dispiace solo che persone con una vita politica e un passato glorioso si rendano protagonisti di questi miserabili atti. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, concludiamo quindi questa mozione e passiamo agli argomenti del Consiglio comunale di oggi.
Primo argomento all’ordine del giorno: “Approvazione dei verbali delle sedute consiliari del 29 novembre e del 27 dicembre 2024”. Se non ci sono obiezioni e siamo d’accordo, alziamo la mano per l’approvazione.
Secondo punto all’ordine del giorno: "Piano urbano della mobilità sostenibile (P.U.M.S.). Approvazione definitiva".
Espone il Vice Sindaco Vito Speciale.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Prima di esporre questo importante strumento di pianificazione, vorrei ringraziare il Sindaco e la maggioranza per aver condiviso con me l’iter e soprattutto i processi partecipativi che lo hanno reso un’opportunità di confronto, di crescita e di pianificazione.
Ringrazio i cittadini, ringrazio gli studenti e gli uffici comunali, in modo particolare l’architetto Palmisano, per aver seguito scrupolosamente l’iter gestionale e amministrativo, dalla partecipazione al bando fino ad oggi.
Ringrazio le Commissioni per il contributo, l’interesse e la sensibilità che hanno dimostrato. Ringrazio il professor Carrieri per il lavoro scrupoloso, minuzioso che ha voluto portare avanti dal momento dell’incarico fino ad oggi.
Ho avuto la fortuna di seguire anche l’approvazione del Piano urbano del traffico e devo dire che con il PUMS, pur essendo uno strumento di primo livello, abbiamo raggiunto una raccolta di dati importante, che rimarrà nel nostro patrimonio come Comune di Locorotondo.
Come dicevo, il Piano urbano di mobilità sostenibile rappresenta, nell’ordine gerarchico degli strumenti di pianificazione, uno strumento di primo livello, che significa che è un Piano a medio e lungo termine, le cui soluzioni richiedono investimenti, risorse finanziarie e tempi tecnici di realizzazione che possono durare dieci anni.
Alcuni interventi sono già stati attuati, altri se ne attueranno. Questo significa che è uno strumento che lasciamo a questa consiliatura ormai al termine, ma soprattutto alle Amministrazioni future, che potranno integrare, modificare, variare questo Piano o semplicemente attuarlo.
Abbiamo poi strumenti di secondo livello, come il Piano urbano del traffico, che abbiamo già approvato, strumenti che hanno dato la possibilità di accedere a finanziamenti importanti, basti pensare a quello per la riqualificazione e la ristrutturazione dell’ex Caserma, collegata all’annesso finanziamento delle piste ciclabili intitolate a Padre Francesco Convertini, che risalgono alla vecchia Amministrazione, strumenti che soprattutto daranno la possibilità di accedere ad ulteriori, importanti finanziamenti.
Oggi approveremo un Piano, uno strumento, una pianificazione sicuramente migliorabile, non per il fatto di non aver ricevuto, come mi riferiva poco fa l’architetto Palmisano, osservazioni nei 30 giorni o di non aver ricevuto emendamenti al testo, ma semplicemente perché, dopo il Piano urbano del traffico e con il Piano urbano del traffico, ci ha dato la possibilità di aprire un confronto, ci ha dato la possibilità semplicemente di parlare, di ascoltare, di confrontarci su temi che altrimenti troverebbero sterili e modestissime discussioni solo su alcuni ambiti.
La discussione si ridurrebbe a parlare di Zone a traffico limitato, di mancanza di parcheggi, di necessità di ampliare i parcheggi.
Il Piano Urbano del Traffico (PUMS), i processi partecipativi e gli oltre 260 questionari raccolti, cosa mai successa in un processo partecipativo di strumenti adottati da questa Amministrazione o dalla precedente, hanno dato voce a tutti, dai più piccoli ai più grandi, hanno consentito di approfondire temi quali il traffico, i famosi nodi, che sono quei punti dove si verificano più incidenti nel territorio comunale, le abitudini dei nostri ragazzi, l’uso dell’auto, l’uso della bici, l’uso soprattutto dei mezzi pubblici, la necessità di continuare ad ampliare le Zone 30, perché alcune le abbiamo già, la necessità di continuare a realizzare attraversamenti pedonali rialzati, aree pedonali e spazi per lo svago.
Terminata questa parte di premesse, vorrei velocemente analizzare con voi l’iter per arrivare all’approvazione di questo importante Piano.
Si parte con una determina del dirigente della Sezione Infrastrutture della Regione Puglia di novembre del 2022, con la quale si approvava l’avviso pubblico per i Comuni con popolazione inferiore a 100.000 abitanti per partecipare al bando per la redazione o il monitoraggio del PUMS.
Ovviamente, noi non eravamo dotati di PUMS, quindi abbiamo voluto partecipare alla lettera a) dell’avviso.
Con delibera del 15 novembre 2022, la Giunta prende visione del bando, decide di parteciparvi e, soprattutto, da atto che non è previsto alcun cofinanziamento. Il 18/11/2022, il Sindaco firma l’istanza per la partecipazione al bando.
Con determina della Regione Puglia di dicembre 2022, Locorotondo risulta assegnatario del contributo regionale per la redazione del PUMS. Vorrei ricordare che il Comune di Locorotondo è fra i pochi Comuni della provincia di Bari e della Regione Puglia ad ottenere questo tipo di finanziamento, seppur con capitoli ribaltati dalla Regione Puglia anche per gli anni successivi.
Il Comune di Locorotondo il 29 marzo 2024 chiede una proroga alla Regione Puglia dei tempi di approvazione del PUMS, in virtù del fatto che si stava redigendo in quel momento sia il Piano urbano del traffico che il PEBA. La Regione Puglia accoglie favorevolmente questa richiesta e da come termine ultimo massimo per l’approvazione il 31 marzo 2025.
Con determina del 27 maggio 2024, l’Ufficio Urbanistica da incarico alla società ASI S.r.l. di redigere il Piano urbano e inizia l’iter partecipativo. Lo studio ASI S.r.l. nella persona del professor Carrieri inizia subito un importante processo partecipativo con la cittadinanza, il 17 giugno 2024 si tengono i primi incontri presso Villa Mitolo, il 25 luglio si tiene un secondo incontro in Sala consiliare, dopodiché iniziano degli incontri anche con gli amministratori (a quello del 18 settembre 2024 era presente anche la consigliera Maria Vaccaro), i tecnici, la maggioranza e lo studio di progettazione.
Il 19 settembre, nell’ambito della Settimana della mobilità sostenibile, inizia una tre giorni presso l’istituto Basile Caramia, alla presenza di oltre 15 classi, in cui vengono esposti gli indirizzi e le linee guida del Piano urbano di mobilità sostenibile ed emergono dagli interventi dei ragazzi tre importanti suggerimenti: la possibilità di incrementare piste ciclabili, l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico di collegamento con le contrade, la necessità di installare sistemi di rallentamento e attraversamenti pedonali.
Il 21 settembre, sempre nell’ambito della Settimana della mobilità sostenibile, organizziamo una ciclo passeggiata in Valle d’Itria e poi una giornata di chiusura al traffico per l’intero centro storico il 22 settembre.
Il 30 ottobre 2024, invece, incontriamo le classi del dell’Istituto comprensivo Marconi Oliva. L’ampia fase partecipativa termina con la somministrazione di questionari pubblici, sia in modalità Kawhi, quindi questionari on line, sia in modalità cartacea, dove non sia stato possibile intervenire con il questionario on line. Questo ha avuto un risultato di 261 unità che hanno deciso di aderire e di partecipare a questo questionario (mi soffermerò su alcuni dati importanti emersi da questi questionari).
Terminando questa breve descrizione dell’iter, la Regione, con nota del 2 settembre 2024, raccomanda al Comune che il PUMS venga adeguato e tenga conto del Piano regionale di mobilità ciclistica. Dopodiché si passa alla fase di approvazione da parte del Ministero per i beni culturali, quindi della nostra Sovrintendenza, del Piano.
Questo avviene in più passaggi, perché ci chiede delle integrazioni sul Piano e poi definitivamente, il 20 gennaio 2025, la Sovrintendenza da parere favorevole sull’intero impianto del Piano.
Con delibera di Giunta n. 9 del 12 febbraio 2025, abbiamo approvato due documenti importanti, le linee di indirizzo del PUMS e il Rapporto preliminare di verifica e assoggettabilità a VAS. Successivamente, con delibera del 5 marzo 2025 abbiamo adottato il Piano urbano di mobilità sostenibile, cui la Giunta apporta alcune osservazioni che sono elencate all’interno del testo della delibera.
Infine, il 27 febbraio 2025 c’è l’avviso di deposito e la pubblicazione all’Albo pretorio del Piano urbano di mobilità sostenibile, quindi partono i 30 giorni per eventuali osservazioni da parte dei cittadini. Ad oggi mi risulta e credo sia inserito anche nel testo definitivo della delibera che non sono pervenute osservazioni al Piano.
Conclusa questa parte che tenevo ad elencare, approfitto del monitor alle mie spalle per enunciare brevemente alcune parti importanti della Relazione tecnica allegata al PUMS.
Evidenzio il passaggio in cui si dice che "la maggiore consapevolezza dell’importanza dell’interrelazione tra beni comuni, diritti e responsabilità sociale ci impone di progettare il nostro futuro in termini di sostenibilità economica, politica, sociale ed ambientale, alla quale deve corrispondere la presa di coscienza dell’essere diventati una società urbana, capace di generare impatti sulla vita delle persone per ciò che fa o non fa nelle città, risultando comunque decisiva per il futuro".
Per quanto riguarda un ulteriore passaggio importante, sul monitoraggio del traffico è stato effettuato un lavoro, tra luglio e settembre 2024, di rilievo di traffico su una serie di nodi appartenenti alla viabilità principale e secondaria. Sono stati individuati 12 nodi prescelti, che hanno svolto un ruolo significativo in termini di comprensione della domanda di mobilità, carichi veicolari riguardanti gli spostamenti urbani tra vari attrattori interni. oltre a quelli extraurbani. che vengono quantificati attraverso il rilievo dei flussi-
Abbiamo quindi una tavola allegata alla Relazione da cui potremo tranquillamente evincere quali sono nel territorio di Locorotondo gli incroci e le strade con maggior carico di traffico veicolare, che siano auto o mezzi pesanti.
All’articolo 3.2 della Relazione (pag. 9) troviamo la mappatura dei punti neri, che sono tutte le zone all’interno del territorio con maggiore indice di incidentalità. Come intervenire, cosa prevede il Piano urbano del traffico? Attraversamenti pedonali rialzati, Zone 30, zone a traffico limitato.
Lo studio propone addirittura un raggio di 350 metri, all’interno del quale imporre il limite di velocità 30. Sappiamo che a Bologna la Giunta ha imposto questo limite, c’è stata una forte opposizione a questa decisione, ma i dati successivamente hanno dato ragione a questo tipo di iniziativa.
Altro dato importante che tenevo ad evidenziare è quello emerso dai questionari. In questo grafico notiamo che il 50 per cento dei cittadini di Locorotondo si muove con auto propria, il 5 per cento a piedi, il 2 per cento in bicicletta, l’1 per cento in treno, il 20 per cento in autobus (sicuramente pendolari o studenti).
Il quesito 17 del questionario chiede "quali sono le ragioni per le quali sceglie di utilizzare il mezzo abituale?", quindi vediamo che il 20 per cento dichiara sia la durata dello spostamento (ad oggi c’è ancora qualcuno che conosco che per comodità di orario raggiunge anche Roma in macchina, quando abbiamo treni da Bari che in meno di quattro ore portano al centro di Roma, e stessa cosa avviene per realtà come le nostre), quindi la durata dello spostamento porta all’utilizzo dell’auto.
Altro dato è l’economicità (18 per cento), la mancanza di alternative (18 per cento), l’assenza di mezzi pubblici. Questo è quello che è venuto fuori dal confronto, ad esempio, con l’Istituto Tecnico Agrario, dove i ragazzi hanno chiaramente detto che c’è bisogno di incrementare il numero dei mezzi pubblici per lo spostamento non solo nella Valle d’Itria, ma nell’intera provincia di Bari.
Al numero 20 abbiamo chiesto se si condividesse la scelta di prevedere maggiori aree pedonali in città, il 79 per cento ha risposto positivamente, il 20 per cento no. Abbiamo anche chiesto se si sia favorevoli all’istituzione di Zone 30, ZTL o aree pedonali, il 64 per cento ha risposto sì, il 36 per cento no. Ovviamente, all’interno del questionario abbiamo anche dei dati sulle zone dove ci è stato chiesto una Zona 30 o le zone a traffico limitato.
Questa è la parte che mi piace di più. Abbiamo chiesto se si ritiene di acquistare l’auto elettrica nei prossimi tre anni, che qualche Consigliere possiede, il 38 per cento ha risposto "non so", il 47 per cento no, solo il 15 per cento sì.
Possiedono la bici 9.000 persone, ho detto al professore "bici sicuramente tutte in garage", perché purtroppo ne vediamo poche, se non quelle dei turisti, che sono tantissime nel periodo primavera-estate, da marzo fino a settembre-ottobre.
C’è anche la frequenza di utilizzo della bicicletta. quindi il 13 per cento tutti i giorni o quasi, il 40 per cento non la usa mai, il 20 per cento abitualmente solo nella bella stagione.
È vero che l’andamento orografico del nostro territorio, come abbiamo detto anche in Commissione, non si presta bene all’uso meccanico della bici non a pedalata assistita o elettrica, però si sta verificando l’acquisto di bici elettriche da parte dei cittadini locorotondesi, cosa che agevola molto il passeggio in bici e avere un mezzo che inquina meno e abbatte anche i tempi, basti pensare a quanto tempo perdiamo a cercare parcheggio piuttosto che arrivare, come ci piace, nelle immediate prossimità delle attività o degli uffici.
Mi appresto a chiudere. C’è poi una parte finale molto interessante su quello che sarà il futuro del Piano urbano di mobilità sostenibile, che viene chiamato cruscotto, cioè qual è il discorso finale del Piano urbano della mobilità sostenibile, cosa si pone come obiettivo e l’importanza per il raggiungimento degli obiettivi, divisi per azioni. Non sto qui ad elencarli, però nella parte finale, nelle ultime tre o quattro pagine, c’è il succo dello strumento che andiamo ad adottare.
Io mi scuso per aver preso più tempo, ma credo fosse necessario, più che leggere l’intera redazione, elencare ed illustrare tutte le tavole, rimarcare gli aspetti che abbiamo appena enunciato. Ovviamente, rimango in attesa che si apra la discussione e chiedo solamente al Presidente del Consiglio e alla Segretaria di consentire all’ingegner Giovanni Carrieri di fare un piccolo discorso finale sull’elaborazione dell’importante Piano.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, ingegner Carrieri, può entrare in Aula ed illustrare il PUMS dal punto di vista tecnico.
Speaker : GIOVANNI CARRIERI INGEGNERE.
Saluto i presenti.
La professoressa Costantino del Politecnico di Bari, nonché Amministratrice unica dello spin-off AE 6, che ha ricevuto l’incarico di redazione di questo Piano, si scusa per non essere presente e delega me, uno dei tanti collaboratori che hanno contribuito alla redazione e alla stesura di questo Piano.
Mi sia consentito fare un piccolo intervento, lasciando poi eventualmente spazio, qualora vogliate, ad approfondimenti tecnici sui contenuti sia delle Relazioni che delle tavole tecniche che accompagnano tutto il Piano.
Ringrazio l’Amministrazione nelle figure del Sindaco Antonio Bufano, del Vice Sindaco Vitantonio Speciale, degli Assessori Ermelinda Prete e Rosaria Piccoli per i contributi che, a vario titolo, hanno fornito alla realizzazione di questo Piano, costruito attraverso un percorso di proficua partecipazione.
Un ulteriore ringraziamento va riconosciuto a quanti, nelle varie fasi del processo di partecipazione, hanno manifestato interesse e collaborazione (cittadini, stakeholder, studenti, uffici comunali competenti).
Il PUMS di Locorotondo, come a più momenti riportato nella Relazione conclusiva, oltre ad essere uno strumento tecnico di pianificazione, rappresenta un’opportunità di crescita del territorio, da intendersi come momento di transizione progressiva dell’etica sociale
Questa transizione è protesa, oltre che al rispetto dell’ambiente, anche alla capacità di apportare un’ampia gamma di esperienze, essenziali allo sviluppo armonico della personalità umana.
Tutto il percorso di redazione ha seguito pedissequamente quanto richiesto dai vari riferimenti normativi, che mi sia consentito citare: il decreto ministeriale del 4 agosto 2017 n. 397, recante "Individuazione delle linee guida per i Piani urbani della mobilità sostenibile". in particolare quanto previsto al comma 3 dell’articolo 7, il decreto legislativo 16 dicembre 2016 n. 257, le linee guida regionali pubblicate sul BURP n.36 del 12/03/2018, ed infine il Vademecum del MIMS, emanato il 27/09/2022.
In realtà, il rinnovato approccio alla pianificazione strategica della mobilità urbana ha assunto come base di riferimento il documento Guidelines for developing and implementing a Sustainable Urban Mobility Plan, approvato nel 2014 dalla Direzione generale per la mobilità e i trasporti della Commissione europea, con quanto previsto dall’Allegato "Connettere l’Italia, fabbisogni e progetti di infrastrutture" al Documento di economia e finanza del 2017.
Tale approccio, ormai consolidato da oltre un decennio, adottato sia dall’Agenzia europea per l’ambiente (AEA) che dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), ha focalizzato l’attenzione sull’acronimo ASI, che sta per Avoid, ovvero evitare, Shift, cambiare, Improve, migliorare. Avoid è basato su un sistema efficiente, Shift su un viaggio efficiente, Improve su un veicolo efficiente.
La Regione Puglia, Dipartimento Mobilità, Sezione infrastrutture per la mobilità, con atto dirigenziale n. 162, così come già accennato dal Vice Sindaco, ha predisposto la pianificazione di questi Piani anche per Comuni aventi popolazione al di sotto dei 100.000 abitanti, pertanto Locorotondo è tra i Comuni assegnatari dell’importo previsto per la redazione, quindi è stato ammissibile al finanziamento con bilancio autonomo, capitolo di spesa U100.
A maggio 2024, l’Amministrazione comunale di Locorotondo ha dato incarico, quindi, di redigere questo Piano al predetto spin-off universitario del Politecnico di Bari. Sa questo momento si sono avviate numerose iniziative protese all’ascolto, al confronto, agli approfondimenti e ai dibattiti sulle tematiche della mobilità, come enfatizzato tra l’altro anche dalle linee guida. Tra queste vanno ricordate la somministrazione dei 261 questionari, come più volte già detto dal Vice Sindaco, ma voglio mettere in evidenza che questo numero non è frutto di invenzione, ma è un dato calcolato secondo criteri di statistica, quindi in funzione della popolazione, perché il campione sia rappresentativo della rappresentanza dei risultati, quindi le 9.000 biciclette non solo le 9.000 del campione, ma sono rapportate alla reale popolazione del Comune di Locorotondo.
La Relazione conclusiva e le 12 tavole allegate sono consultabili sul sito del Comune e invito il Comune a lasciarle libere di essere consultate, quindi se ad oggi si conclude la fase delle possibili osservazioni sollevabili, è opportuno che questi strumenti di consultazione vengano lasciati per poter essere consultati illimitatamente.
Prima della redazione del Piano si sono prodotti altri due importanti strumenti tecnici, propedeutici alla redazione stessa, ovvero il Rapporto di Valutazione di impatto ambientale e le linee di indirizzo propedeutiche alla stessa redazione. Pertanto, un PUMS può funzionare se tutti contribuiamo a migliorarlo nel tempo, secondo un approccio partecipato di tipo costruttivo.
"La maggiore consapevolezza dell’importanza delle interrelazioni tra beni comuni, diritti e responsabilità sociale ci impone di progettare il nostro futuro in termini di sostenibilità economica, politica, sociale ed ambientale, alla quale deve corrispondere la presa di coscienza dell’essere diventati una società urbana, capace di generare impatti sulla vita delle persone per ciò che fa o non fa nelle città, risultando comunque decisiva per il futuro".
Il PUMS di Locorotondo avrà ricadute positive se si sapranno monitorare i 12 indicatori predisposti. Essi sono suddivisi delle cinque aree di interesse: a) efficacia ed efficienza del sistema di mobilità, b) sostenibilità energetica ed ambientale, c) sicurezza della mobilità stradale, d) sostenibilità socioeconomica, e) miglioramento delle condizioni di traffico.
A ciascuna delle aree si sono associati degli obiettivi, in particolare 12, assegnandogli dei pesi di importanza. Essi sono le percentuali parziali e totali del cosiddetto "cruscotto di monitoraggio",".
Il cruscotto è uno strumento innovativo di sintesi degli indicatori, esso consentirà di avere un giudizio sull’efficacia delle strategie e delle azioni previste in fase di pianificazione del territorio. Disporrete quindi di un dispositivo che consentirà di quantificare i potenziali progressi compiuti, potendoli misurare nel tempo.
Il Piano di monitoraggio, pertanto, trova nella realizzazione del cruscotto lo strumento attraverso il quale è possibile effettuare la governance del PUMS di Locorotondo anche per una comprensibile divulgazione.
Vi accingete, quindi, ad approvare un Piano strategico certamente migliorabile, che vi chiede di diventare più protagonisti delle azioni da intraprendere, per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici di Locorotondo e non solo.
Mi sia consentito un aforisma finale. La mobilità si cambia partendo dalla testa, cambiare la mobilità vuol dire cambiare mentalità. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, ingegner Carrieri.
Chi deve prendere la parola? C’è qualcuno che, in merito a quanto esposto sul PUMS, vuole intervenire? Prego, ingegnere.
Speaker : INTERVENTO.
Se mi consente, dico questo, che non ho preparato, ma è una mia riflessione e penso che da più di qualcuno sia stato anche colto.
Personalmente questo lavoro mi ha travolto, più che coinvolto. Io sono di Martina, ma vivo in Valle d’Itria, le problematiche del nostro territorio in termini di mobilità le conosco abbastanza bene, anche perché sono un esperto di questo campo, mi occupo di mobilità da oltre 30 anni e in questi ultimi ho anche il piacere di collaborare con il Politecnico.
Ritengo che il processo di partecipazione, al di là di quello che è stato previsto, al di là di quello che la norma possa prevedere, debba cominciare da oggi. L’invito è stato ad essere tutti protagonisti, coautori e attori dello sviluppo del territorio, perché le dinamiche che continuano a innescarsi, e non soltanto quelle di natura turistica e della qualità, devono coinvolgerci tutti, ognuno per il proprio ruolo, per le proprie competenze, ma in una sinergia di intenti che possa davvero avere ricadute di efficacia.
Voglio comunicare, come già fatto a qualche Assessore, che sono un ex insegnante, quindi, anche se in pensione, continuo a vivere questa empatia. Sono disponibile e mi farebbe piacere che i miei interventi si prolungassero anche nel Consiglio comunale dei ragazzi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, ingegnere, cercheremo di coinvolgerli nel momento in cui ci sarà il Consiglio comunale dei ragazzi.
Ha chiesto di intervenire la Capogruppo di Innova Locorotondo, Marianna Cardone. Prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Senza nulla togliere ai professionisti che hanno redatto questo documento, che deve sicuramente rappresentare una visione strategica per il futuro di Locorotondo e per la vivibilità dei cittadini, ma soprattutto dovrebbe essere un Piano concreto, per cui le mie obiezioni non vanno al professionista, ma vanno alla politica, quindi - ripeto - senza nulla togliere alla professionalità del collega e del gruppo di lavoro, come opposizione ci rivolgiamo alla politica, quindi sono interventi politici che vanno rivolti in questo caso al Vice Sindaco.
Un Piano sicuramente ben fatto dal punto di vista stilistico, che però nostro avviso presenta delle criticità, e non sono criticità perché siamo seduti da questo lato, ma sono criticità legate all’interesse del cittadino e a quello che abbiamo letto nella fattispecie, quindi le mie sono domande come stimolo a migliorare questo documento non nello stile, non negli slogan, ma nella sua reale fattibilità futura.
Faccio una domanda a monte, mi chiedo quanto la forza della partecipazione della cittadinanza abbia valenza se fatta prima di redarlo e dopo averlo redatto, quando invece questa fase poteva essere fatta prima di arrivare in Consiglio comunale. L’incontro con la cittadinanza, infatti, per quel poco che è stato fatto, è stato fatto prima di redarlo. Mi chiedo quindi quanto quegli incontri abbiano sviluppato delle accezioni che poi troviamo nel PUMS.
La prima, vera domanda è che non c’è un piano finanziario dettagliato, il documento fa riferimento a fondi europei e nazionali, ma non indica quali finanziamenti siano già stati ottenuti o si preveda di ottenere, quindi quali fondi sono stati effettivamente stanziati, evidenziati o ipotizzati, e come si garantirà la realizzazione del Piano senza una copertura finanziaria chiara? Almeno a livello ideologico o di visione credo che questo andasse indicato nel PUMS.
Ci sono delle rilevazioni del traffico limitate, i dati sono stati raccolti tra luglio e settembre 2024, ma tutti sanno che, come abbiamo raccontato in tutti gli incontri sul turismo degli ultimi mesi, uno dei periodi più rilevanti dal punto di vista del traffico è quello invernale. Come mai non avete ritenuto che i dati sul traffico raccolti potessero interessare anche il periodo invernale, che per noi è una tragedia da tutti i punti di vista? Perché quella fascia temporale e non anche i mesi invernali (novembre, dicembre e gennaio)? Ci siamo dimenticati del nostro momento più intenso? Ignorato… Sto parlando di cose che secondo me migliorerebbero questo PUMS, quindi i dati legati al periodo invernale perché no, in un paese come il nostro? I problemi del traffico non risolti nonostante la circonvallazione sono fatti presenti nel PUMS? Nonostante la circonvallazione, il traffico extra urbano continua a passare dal centro, quindi quali interventi sono previsti per ridurre il traffico urbano anche a seguito delle diverse sollecitazioni che abbiamo fatto, legate al benedetto controllo attraverso le telecamere in via Fasano e in via Martina? Come mai non si trova una soluzione, che i cittadini chiedono da diversi anni, sul discorso della circonvallazione agli atti del Consiglio comunale?
Questa poteva essere l’occasione per trovare una soluzione al traffico extraurbano, che incide su quello urbano.
Gestione ZTL e Zona 30. Il documento prevede l’ampliamento delle Zone 30 e della ZTL, con una crescita della superficie ZTL da 37.481 a 56.877 metri quadri, però non viene spiegato come saranno garantiti il controllo dei varchi e l’applicazione delle restrizioni. Il Piano non chiarisce l’impatto sui residenti e sui commercianti in termini di accesso e permessi.
Si prevede un divieto per 4.104 veicoli non conformi, ma senza soluzioni alternative per chi ne è penalizzato.
Come verranno controllati i varchi ZTL e Zone 30? Sono previsti dei meccanismi per evitare che i residenti e i commercianti subiscano dei disagi?
Tutto chiaro, quindi, tutto ben argomentato, statistiche, sondaggi, però a me sembra che quando vi siete seduti con questi professionisti non abbiate nello specifico ben chiarito quale sia la fotografia reale del nostro paese, che mi sembra calata su una realtà di dimensioni maggiori della nostra.
Mi sembra inoltre che alcune soluzioni adottate, seppur condivisibili, siano in contrasto con la linea da voi adottata fino ad oggi, quindi mi auguro che, grazie anche alla disponibilità che ci è stata data dai professionisti che ci accompagneranno in questo percorso, sia un Piano rivedibile e da condividere con la cittadinanza, anche rispetto al questionario, perché guardando come sono stati fatti questi questionari (ammetto la mia ignoranza in materia) è emerso in questi 261 questionari - correggetemi se sbaglio – è stato dichiarato di avere 9.000 biciclette, cioè come funziona? Se magari entriamo nel merito di come questi questionari hanno sviluppato un’idea di paese, probabilmente lì dentro c’è la soluzione e la risposta alle criticità che abbiamo sollevato. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Cardone.
Ci sono altri interventi prima di dare le risposte a quanto richiesto? Capogruppo Maria Baccaro, prego.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Sarò breve, perché, come ho detto, il Vice Sindaco ha partecipato a una delle prime riunioni che ci sono state riguardanti il PUMS, quando ancora ero in maggioranza, e l’abbiamo rivisto in Commissione, perché nel lasso di tempo intercorso tra un incontro e l’altro non ho partecipato ad altri incontri e ho visto quanto riportava il primo incontro e i progetti rispecchiano più o meno quello che si è portato alla fine.
Credo che ci siano tante cose da rivedere, a partire dal rivedere le priorità e la conformazione del paese, perché l’ingegnere faceva riferimento a città come Barcellona e altre città europee che conosciamo tutti, che hanno strade enormi che consentono la realizzazione di piste ciclabili e altri strumenti di mobilità sostenibile, ma vedendo il nostro paese, che ha una popolazione spalmata in tante contrade e campagne dislocate a distanza dal centro, il problema del centro si potrebbe risolvere implementando i servizi pubblici nelle campagne.
Sono già presenti in varie località italiane dei progetti inerenti il trasporto a chiamata con delle app, anche perché abbiamo avuto in passato uno strumento del genere, una corriera che anche il venerdì passava a prendere dalle campagne le persone, quindi bisognerebbe rafforzare questo discorso in modo che chi risiede in campagna abbia gli strumenti per venire in centro senza utilizzare l’automobile.
L’altra cosa presente del progetto che contesto è quel pezzo in Via Martina che si vuole rallentare, facendo un intervento, secondo me, molto oneroso, tagliando la curva per trasformare questo pezzo di strada in un modo che non ritengo utile. Sono soldi che potremmo risparmiare e utilizzare per altro.
Ritengo che il PUMS sia uno strumento importante per la sostenibilità futura di Locorotondo, ma secondo me c’è ancora molto lavoro da fare.
Ho finito, grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Baccaro.
Qualche altra osservazione? Prego, consigliere Antonio Gentile.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
Grazie, ingegnere, volevo farle una domanda. È stato verificato il parco macchine della città? Il parco macchine, l’iscrizione alla motorizzazione è contenuto nel Piano?
Io non volevo intervenire sulla qualità delle emissioni sul monossido, il problema è che se nella nostra città... perché la consigliera parlava di Barcellona, ma anche dei quartieri murattiani progettati dall’urbanista Gioacchino Murat a Torino, a Monopoli, a Bari, dove c’è una visione di paese, introdurre queste valutazioni dove le strade sono grandi, i marciapiedi sono 12 metri, c’è una visione urbanistica diversa, ma se facessimo venire per un giorno tutte le macchine in paese, copriremmo tutti i metri quadri di questo paese.
Cosa voglio dire? Che questo è uno strumento potentissimo per chi deve pianificare la faccenda urbanistica sul territorio.
Faccio un esempio pratico per capirci. Via Cisternino, se vogliamo continuare a mettere le macchine, dobbiamo pensarla a senso unico, perché invadere le strade con i parcheggi è un problema di Piano Regolatore fatto male, laddove la misura delle strade si determinava in base all’altezza e adesso viviamo con un Piano Regolatore che è stato progettato quando c’erano 1.118 macchina e adesso sono 12.000.
Un’altra cosa importante che dico sempre è che il nostro è un imbuto, l’edificazione nuova è in paese, dove sono state ampliate le case sulle statali, abbiamo uno sviluppo urbanistico sulle statali, verso la zona nuova, quindi per entrare in paese dobbiamo chiedere il permesso ai Martinesi, per passare da via Sant’Elia, devi dare precedenza perché quella è una statale.
Quando i servizi della massa abitativa di quella zona passano dove stanno le abitazioni, si crea conflitto, cosa che penso lei abbia rilevato.
Nel centro storico abbiamo la chiesa, la scuola Agraria, la scuola media, il campo di calcetto, la villa, molta gente si sposta, però, per ovviare a queste cose, servono opere strutturali, per cui in base a quell’"estratto conto" cui prima di pianificare qualcosa si può attingere, anche una bretella potrebbe cambiare le regole di un punto critico che lei ha individuato, aprendo la strada di Malzo risolveremmo il 30 per cento del problema di piazza Marconi.
Da quei numeri io posso come Consiglio comunale, maggioranza e Sindaco pianificare cose su cui ho già degli indicatori, non sbagliare e ottimizzare la spesa per ottenerne dei risultati.
Il Piano è uno strumento propedeutico, e, oltre all’Amministrazione, c’è anche il fatto culturale, io cammino con una macchina elettrica, produco la corrente per me e non consumo niente, ma è un fatto culturale, devo pagare un prezzo, quindi anche la città deve capire che in alcune strade di via Cisternino, di via Martina l’indice dei tumori è più alto, perché i balconi sono vicini ai semafori, e quando una macchina è ferma produce più PM 10 di quando cammina.
Dovremmo rendere note queste cose per invitare alla partecipazione che lei invocava alla continuità. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Antonio Gentile. Dobbiamo dare delle risposte, così poi concludiamo con la votazione. Prego, Vice Sindaco Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Non per opportunità, ma se ci sono altri interventi, chiuderei il primo intervento per raccogliere le domande, è un invito che faccio, altrimenti risponderò ai consiglieri che si sono espressi fino a questo momento, Presidente.
Consigliera Cardone, a me dispiace perché lei è sempre puntuale negli interventi, non so se realmente abbia avuto modo di leggere il Piano, ma soprattutto ascoltarmi durante il mio primo intervento.
Lei da una parte dice di non criticare il Piano, il professionista, il contenuto, però poi entra nel merito di tutti i punti contenuti all’interno del Piano.
Io vorrei fare una premessa che ha fatto il professor Carrieri durante la Commissione, quando ha detto apertamente che durante l’elaborazione del Piano, come dimostrano anche le osservazioni fatte dalla Giunta durante l’adozione, ha lavorato senza nessun tipo di pressioni o indicazioni da parte della politica.
Detto questo, partiamo dalla partecipazione. Non ho capito se chiedeva una partecipazione prima, perché dice partecipazione prima e dopo, se chiede la partecipazione, così come deve essere, la partecipazione avviene prima dell’adozione dell’approvazione di un Piano. Io ho elencato nel mio intervento, ma è anche elencato da pag. 26 in poi della relazione, il processo partecipativo, che non è solo il numero dei questionari. C’è stato un primo incontro a Villa Mitolo, c’è stato un secondo incontro in Sala consiliare, ci sono stati degli incontri presso le scuole e abbiamo avuto 30 giorni per poter osservare il documento, oltre ai lavori delle Commissioni consiliari.
A me un po’ dispiace, perché così come si sta facendo per il Regolamento, è un’opportunità, e avere un mese dal momento della pubblicazione sull’Albo pretorio dello strumento e non ricevere osservazioni a me non fa piacere, mi sarebbe piaciuto invece sedermi in Commissione e con voi delineare eventuali contributi e integrazioni allo strumento che stiamo approvando.
Questo per parlare della partecipazione. Si poteva fare qualche incontro in più? La legge non ci impone un numero di incontri o ore di incontri, abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre potenzialità e disponibilità.
Per quanto riguarda i fondi per l’attuazione del Piano, anche questo è un passaggio che ho fatto nella mia relazione, perché, quando ho detto che il Piano urbano di mobilità sostenibile è un Piano di primo livello a medio e lungo termine, ho parlato anche di soluzioni e di risorse finanziarie, che evidentemente non si possono quantificare, perché non c’è un progetto esecutivo di quanto contenuto nel Piano. Il Piano, come tutti gli strumenti, prevede le Zone a 30, le zone a traffico limitato, e in parte - lo dico e lo ridico - questo Piano è stato già attuato, basti pensare alla zona a traffico limitato vigente, che è soggetta, come ricordo a tutti, a Regolamenti e a disciplinari che si approvano in Giunta.
Il Piano urbano del traffico non è la ZTL, abbiamo appositamente, proprio su vostra indicazione, all’interno del Piano urbano del traffico, alleggerito questo concetto, rimandando al disciplinare in Giunta, quindi gli orari, i giorni, eccetera.
I fondi per l’attuazione evidentemente non possono... e non credo che esistano Comuni in Italia che hanno approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile e prima o parallelamente al Piano urbano di mobilità non hanno approvato un capitolo di spesa per l’attuazione del Piano stesso.
Posso dire che per l’acquisto della segnaletica ai sensi del 208 ho 30.000 euro, con cui posso installare, come già stiamo facendo, dei dissuasori di velocità, degli attraversamenti pedonali rialzati. Ci sono già i capitoli se dobbiamo parlare di alcune fattispecie di lavori, ma sono interventi importanti è ovvio che non posso prevedere, se non ho dei progetti esecutivi, dei capitoli di spesa.
Per quanto riguarda il monitoraggio che è stato fatto da luglio a settembre 2024, ho parlato di richiesta di proroga alla Regione, è evidente che non potevamo allungarci solo perché ci sono le famose luminarie natalizie a fare questo lavoro a dicembre o novembre 2024, ci avrebbe portato a sforare sicuramente i tempi per l’approvazione del documento.
Per me, invece, il dato di Natale non è assolutamente indicativo, perché so benissimo quante auto sono entrate a Locorotondo, quanti autobus sono entrati. Cerchiamo sempre di rimandare tutti i problemi al Natale, alle luminarie, ai parcheggi, e non è questo, abbiamo sbagliato completamente ragionamento, abbiamo completamente sbagliato binario.
Il PUMS non è sicuramente collegato e collegabile al fenomeno delle luminarie natalizie, di cui si tornerà a parlare sicuramente, su cui c’è una progettualità, una programmazione che stiamo cercando di portare avanti.
Per quanto riguarda la ZTL, quando dico che evidentemente non si sono letti gli atti è perché, come ho detto nella mia Relazione, nella delibera di Giunta la ZTL prevista per la zona di Cinquenoci, che, come detto dalla consigliera Guida, è attuabile se si fa un parcheggio per 200 macchine, è stata stralciata dal PUMS con le osservazioni fatte durante la delibera di Giunta, quindi l’attuale superficie della ZTL rimane quella legata al nostro centro storico, che potrà essere variata in qualsiasi momento, modificando il disciplinare con delibera di Giunta e non sicuramente dal Piano urbano del traffico.
Passando a quanto sollevato dalla consigliera Baccaro sulle campagne e i servizi pubblici, mi fa piacere che si prenda atto del contenuto all’interno del PUMS. All’interno del PUMS c’è scritto chiaramente che in base sia all’indirizzo del progettista condiviso dalla maggioranza, sia a quanto emerso dai confronti con gli studenti c’è bisogno (ci attiveremo, non possiamo creare il capitolo di spesa per aumentare il trasporto pubblico locale all’interno del paese) di lavorare in sinergia con la Città Metropolitana e con la Regione Puglia, per aumentare i collegamenti all’interno delle contrade.
Il servizio il venerdì e la domenica, che ti confermo esistere da anni, è poco utilizzato. Qualche tempo fa ho provato anche a fare un post dalla pagina social, un comunicato stampa per ricordare ai cittadini che esiste questo tipo di servizio, ovviamente legato a dei giorni e a degli orari, il venerdì per il mercato, la domenica per le messe.
Per quanto riguarda il progetto di Via Martina Franca, è semplicemente un’idea, a parte che ci sarebbe bisogno dei pareri dell’ANAC, che sicuramente in quel punto non lo consentirebbe, è un’idea che il progettista ha voluto dare, chiamata Traffic calming, se non erro, quindi un modo tra i tanti per ridurre la velocità ai mezzi che percorrono da Martinafranca verso Locorotondo e viceversa, quindi confermo che non è un’idea progettuale che sarà attuata domani, è un’idea applicabile anche in altre zone, magari strade comunali del nostro territorio.
Per quanto riguarda l’ultimo intervento del consigliere Gentile, la componente culturale è stata l’ultimo passaggio che ha fatto il professor Carrieri nel suo intervento, quindi tutto parte da lì.
Il fatto stesso che oggi stiamo entrando nel merito mettendo da parte la ZTL, i parcheggi, perché sono problemi che conosciamo e ne parliamo in ogni Consiglio comunale, e ne stiamo parlando come ne abbiamo parlato nelle scuole, ne abbiamo parlato con i cittadini a Villa Mitolo e in sala consiliare, come diceva il consigliere Gentile è quello che ci prepara a futuri strumenti urbanistici. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie al Vice Sindaco.
Interviene di nuovo il professor Carrieri.
Speaker : GIOVANNI CARRIERI INGEGNERE.
Qualche considerazione di carattere tecnico è doverosa.
Del Piano finanziario è stata specificata la ragione, si aspetta prima che un Piano venga definitivamente approvato con il suo iter, per poter ambire alla possibilità di mettere in campo gli accessi a potenziali finanziamenti, quindi è al contrario.
Forse, l’unico elemento di criticità che posso riconoscere all’interno è non aver previsto un Piano di tipo economico per la realizzazione di questi progetti, una quantificazione estimativa, che però abbiamo ritenuto superflua, data l’ampiezza dell’orizzonte, cioè se alla fine avessimo dovuto quantificare, ma per tutti questi interventi quanti soldi sarebbero serviti? Ci saremmo impressionati.
Giustamente, come diceva la Consigliere, per quell’intervento su via Martina, sulla 172, servono 5 milioni di euro solo per fare quello.
Vorrei invece spiegare la ragione per la quale siamo arrivati a proporre degli interventi, perché le ultime tavole del Piano sono delle proposte di intervento, devono essere vagliate ai vari livelli di espressione politica, amministrativa, procedurale.
Come siamo arrivati a un intervento di traffic calming, che non è l’unico dei tanti proposti, perché anche dalla semplice segnaletica è possibile realizzare condizioni di traffic calming? Abbiamo voluto ampliare l’orizzonte, prevedendo un intervento strutturale importante per una serie di motivazioni, innanzitutto quella derivante dal rilievo, cioè sulla statale 172, nostro malgrado perché la percorro anch’io, ancora oggi il carico veicolare è elevato, si fa un utilizzo minimale della circonvallazione sul versante est soprattutto di veicoli pesanti, che sono stati rilevati in ingresso sulla prima rotatoria di via Martina e in uscita sull’ultima rotatoria di via Fasano.
Da questo confronto sull’entità del carico veicolare tra i percorsi extraurbani della circonvallazione e i percorsi urbani di via Martina, piazza Marconi e quant’altro, si deve pensare di fare qualche intervento.
L’intervento è di doppia valenza, Consigliera, cioè gli interventi che gli ingegneri devono prevedere devono essere ambivalenti in questo senso, devono essere a favore di alcune politiche, cioè incentivanti per alcuni versi e disincentivanti per altri, devono essere mediati tra questi due valori.
Cosa dovevamo fare per indurre la gente che arriva a Locorotondo da sud a prendere maggiormente la circonvallazione? Limitare le condizioni di attraversamento del centro urbano e deviare un’aliquota di traffico sulla circonvallazione.
Questo si può fare non soltanto (voglio rispondere contemporaneamente anche alle osservazioni della consigliera) facendo l’intervento, ma riqualificando la zona, dove c’è l’accesso al museo, ecco perché è importante, il museo sta sull’uscita, ma su quella strada si può fare un intervento di questo tipo? No, dice la norma, se prima non ne fai una Zona 30. Al momento non è Zona 30, il limite è 50.
Si possono fare interventi di traffic calming di quel livello di impatto, perché in realtà modifico completamente il territorio in questa maniera, se dequalifico, dal punto di vista della velocità, dagli attuali 50 ai possibili 30.
Non avreste autorizzazione per poter fare un intervento di questo tipo se non si trasformasse la destinazione di quella strada da Statale 172 a porzione urbana, sulla quale poter prevedere degli interventi di traffic calming free, come quello che è stato pensato.
Ovviamente, non sono 261 le persone che hanno 9.000 biciclette. Come potete leggere nella Relazione, il modello di calcolo è il frutto di una formuletta statistica, la legge di Gauss, che consente di calcolare in maniera univoca il grado di attendibilità di un campione al quale somministrare un questionario, perché possa essere sufficientemente rappresentativo del risultato.
Questo campione, calcolato sulla popolazione di Locorotondo di età maggiore di 15 anni, come prevede la norma, in funzione della popolazione è venuto fuori dalla formula 261. Il livello di attendibilità di questo risultato non è il 100 per cento, ovviamente, come tutti i campioni di riferimento, ma arriva al 98 per cento, quindi c’è un indice che può leggere nella Relazione.
Ecco perché abbiamo somministrato 261 questionari e fortunatamente abbiamo elaborato i risultati n, perché sono il numero più rappresentativo della espressione della volontà dei cittadini di Locorotondo e non solo, perché il questionario era aperto anche ad altri.
Questo è stato importante, perché orientava le riflessioni su un’altra cosa che farò emergere. È ovvio, quindi, che se il campione è attendibile, i risultati derivati possono essere estesi a tutta la popolazione. Ecco perché, anche se il campione si è espresso su 261, si può estendere la probabilità di questo risultato a tutta la popolazione, quindi facendo la proporzione posso calcolare quanta gente a Locorotondo ha la bicicletta, e il risultato è 9.000 biciclette.
Forse mancava la domanda su quanti poi realmente le utilizzino, sono d’accordo, però è il frutto di una trasformazione matematica tra l’indice percentuale del campione e l’indice della popolazione complessiva.
Sull’intervento del consigliere Gentile il rapporto sulla superficie del territorio destinata alla domanda di sosta, che - ricordiamo - può anche essere temporanea, perché la domanda di sosta non è illimitata nel tempo, e la disponibilità di sosta è stato prodotto un capitolo abbastanza corposo, che arriva alla quantificazione di questa domanda.
Siamo andati a misurare tutti i numeri di stalli di tutte le strade di Locorotondo, abbiamo quantificato le superfici, ne abbiamo rilevato il livello di accumulazione, ovvero quello che si può produrre durante alcuni momenti della domanda e quello che invece si riduce in altri momenti, ad esempio in prossimità delle ore notturne. Ci sono delle tabelle che potete consultare, nelle quali compaiono colonne relative a queste quantificazioni, colonne per le quali si è rilevata la condizione attuale e si fa una previsione futura.
Questa ovviamente considera una riqualificazione di queste aree anche con quella duplicità di approccio, per cui da una parte devo favorire, dall’altra devo sfavorire, cioè anche un aumento delle degli stalli a pagamento, un aumento degli stalli sui quali si fa una sosta controllata periodica, ovviamente proporzionale al livello di attrattività che quella zona genera. Questi numeri ci sono, quindi potete consultare quanto il Piano prevede in futuro, la possibilità di riqualificare queste aree, compresa anche via Cisternino, che ricordo, nel riequilibrio di questo rapporto, perché la tecnica parla di rapporto tra domanda e offerta, e il rapporto attuale tra queste due quantità purtroppo a Locorotondo oggi è circa 1 a 80, quindi vuol dire che siamo in difetto dell’80 per cento.
Bisogna quindi intervenire. Come? In maniera graduale, perché la pretesa che gli interventi da subito possano risolvere problemi o criticità storiche di una città è una pretesa utopistica, bisogna procedere nel tempo.
Non so se ho risposto a tutto, ma vi ringrazio.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Volevo fare una precisazione, Presidente, nel massimo rispetto di chi lavora ed espone in maniera esaustiva, la politica non può rispondere a un tecnico, la politica deve rispondere alla politica.
Nella Capigruppo non abbiamo stabilito che ci sarebbe stato un intervento di questo genere, e, quando il dottore spiega delle questioni tecniche ed entra nel merito della Relazione, mi fa super piacere conoscere delle cose che mi danno anche degli argomenti per rispondere all’attacco, perché adesso vengo anche alla risposta, del Vice Sindaco... perché io non ti ho offeso e non mi devi offendere, perché io leggo e capisco, ho studiato e sono andata a scuola quanto te, però dopo nel mio intervento ti rispondo non utilizzando la stessa educazione che ho utilizzato prima.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non facciamo polemiche...
Speaker : MARIANNA CRRDONE CONSIGLIERE.
L’articolo 36 del Consiglio comunale non prevede la presenza delle risposte politiche da parte di un tecnico, e lo leggo: "nessuna persona può avere accesso durante la seduta nella parte dell’Aula riservata al Consiglio, oltre al Segretario generale, agli impiegati...".
Ho bisogno che risponda politicamente il Vice Sindaco, non il tecnico. Il consiglio che il tecnico può dare in questa sede è politica.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, ma quante volte abbiamo chiamato gli ingegneri o i tecnici?
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Non è la stessa cosa, rispondono alle domande e vanno via, non può rispondere a un orientamento politico un tecnico, deve rispondere il Vice Sindaco, che ha già risposto, tra l’altro.
Se nel merito poi non ci capiamo...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, non facciamo polemiche.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Il problema è che non volete approvarlo, state cercando di...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scusate, un attimo di attenzione, non accavalliamoci, altrimenti devo prendere il campanellino.
A questo punto, per una maggiore esposizione è stato chiesto nell’intervento del politico, in questo caso dal Vice Sindaco, di esporre in maniera più tecnica per delucidare non solo noi stessi, ma anche a tutti i cittadini su questo strumento che stiamo approvando.
Se si va oltre, ci fermiamo, ringraziamo l’ingegnere, che è stato così gentile da venire ad esporre in Consiglio comunale, così come tante volte è accaduto, e continuiamo la nostra discussione.
Abbiamo il secondo intervento, possiamo stare qui fino a stasera, ora vediamo se con la collaborazione del Sindaco ordiniamo il solito panino, e ringraziamo l’ingegnere Carrieri e continuiamo la nostra discussione.
Non perdiamo il filo, eravamo rimasti sugli interventi alla risposta politica del Vice Sindaco, abbiamo chiuso il primo intervento, possiamo proseguire per quanto riguarda il secondo intervento di questo argomento, punto 2 PUMS, approvazione.
Chi vuole intervenire per il secondo intervento a disposizione? Prego, Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io non ho parlato di pressione politica durante gli incontri con l’ingegnere, ho semplicemente chiesto se fosse stata fatta una fotografia delle esigenze del paese, né tantomeno ho parlato di tutti gli articoli, ma solo di alcuni.
Le osservazioni possono essere presentate, ma è nostro diritto come consiglieri comunali in questa sede parlare dell’argomento, poi, se non ti piace quello che diciamo, non ti aggrada o non sai rispondere e hai bisogno dell’ingegnere, è un problema tuo, non è un problema nostro, quindi le osservazioni non le abbiamo fatte e ci siamo riservati di parlare di questo PUMS nel Consiglio comunale. È un nostro diritto e tu non puoi criticarlo, perché non ti piacciono le critiche e, quando non piacciono le critiche, offendi e dici che io non ho letto, che non ho studiato, che ti dispiace, perché se ci fossi stata, se avessi letto, avrei capito, e non è gradevole quando il mio approccio, invece, è stato semplicemente, anche a livello di domanda, di capire se sia possibile migliorarlo, se sia possibile prevedere qualcosa che non è stato previsto.
Non c’è un piano economico, il che vuol dire che questo, come ha detto l’ingegnere, è un esercizio di stile, non è un documento realistico, perché non c’è un piano finanziario, e non avete voluto prevederlo voi, non è che la norma dice che non ci deve essere nel PUMS un piano finanziario, addirittura l’ingegnere dice "probabilmente avremmo dovuto quantificare economicamente", ma a chi ci ascolta, oltre a sentire quante bellissime idee e che visione strategica abbiamo per il futuro del nostro paese, avremmo anche potuto dire "costa x e potremo realizzarlo se", tanto per essere concreti e non farci grandi con degli slogan. in vista della prossima campagna elettorale.
Fossi stata te, avrei previsto un minimo di piano economico-finanziario, per capire quanto e quando un progetto di miglioramento della vivibilità del nostro Paese potesse essere realizzato. Tutto qua.
ZTL, Zona 30, Natale, parcheggi, nessuno sta riprendendo i soliti consigli comunali che facciamo fra novembre e dicembre, sono argomenti del PUMS, che hanno toccato e toccano quotidianamente le esigenze dei nostri cittadini. Per quale ragione non dobbiamo attenzionare nel PUMS questi argomenti?
Tu dici di sapere quante macchine passano a Locorotondo in quel periodo, e, visto che il PUMS non lo leggo solo io, è pubblicato sul sito, lo leggono anche i cittadini, speriamo che in questi calcoli che sono stati fatti sia stato considerato questo numero che tu conosci sul Natale, me lo auguro per te.
Le domande che ho fatto sul dato rilevato dalle domande campionate le ho poste innanzitutto per mia ignoranza personale, perché non so come funzionano i calcoli aritmetici che ha spiegato l’ingegnere, ma sono domande che si pongono anche le persone da casa, per capire effettivamente, quando prenderete delle decisioni politiche orientative sulla vivibilità di questo paese, se l’abbiate fatto sulle esigenze effettive della stragrande maggioranza dei locorotondesi. Tutto qua.
Subito parte l’attacco, subito parte l’offesa, perché siamo seduti da questo lato. Quando e se avrai voglia di confrontarti per risolvere determinate criticità, faccio un esempio per tutti perché non mi hai risposto su questo, la circonvallazione e i problemi del traffico urbano, ci troverai dalla tua parte. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Marianna Cardone.
Ci sono altri interventi? Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, approfitto per salutare, non avendolo fatto prima, tutti i presenti e le presenti.
Il PUMS è stato adottato il 5 marzo dalla Giunta, perché l’iter prevede l’adozione da parte della Giunta e l’approvazione da parte del Consiglio comunale. Questo significa che il 5 marzo il documento è stato chiuso, poiché sono decorsi i termini per quanto riguarda le famose osservazioni, di cui più volte si è sentito parlare.
Vorrei precisare che, quando si parla di osservazioni, ci si aspetta che le osservazioni relative al PUMS riguardino il merito del PUMS, quindi sostanzialmente i singoli argomenti che vengono trattati e descritti all’interno di questo documento e, di conseguenza, le eventuali proposte e le eventuali osservazioni che dall’alto della cittadinanza, così come delle associazioni, così come è stato fatto per la scuola, eccetera, possono essere sollevate.
Ebbene, il 5 marzo si è chiuso il documento. Ci viene portato in Commissione il 19 marzo il documento definitivo, che oggi è oggetto di approvazione. Le considerazioni che noi ci siamo permessi ‒ scusate se lo abbiamo fatto ‒ di fare in questa sede sono considerazioni, e probabilmente ne verranno altre, di carattere politico sul documento generale che viene portato all’attenzione di questo Consiglio comunale. Ovviamente, queste considerazioni potevamo farle qui, le potevamo fare probabilmente, anzi ricordo che sono state fatte anche in Commissione, queste considerazioni ed altre, però ormai la questione relativa al merito del documento si era già delineata e chiusa entro i termini previsti.
Questo per dire che in Commissione, e lo abbiamo fatto, non siamo stati solo ad ascoltare, ma abbiamo sollevato anche in quella sede delle considerazioni e continuiamo a farlo in questa sede, poiché ‒ ribadisco ‒ il documento è stato adottato dalla Giunta il 5 marzo e oggi ci ritroviamo a discutere sull’approvazione. Questo giusto per chiarire sulla opportunità degli interventi che abbiamo fatto.
Ciò detto, tornando brevemente sulla questione del Piano economico-finanziario, io ho davanti a me le linee guida a cui ha fatto riferimento anche l’ingegnere, ovvero il vademecum del MIMS. Il vademecum del MIMS parla di Piano economico-finanziario, delle potenziali coperture finanziarie e delle risorse disponibili nel bilancio comunale: è ‒ verbo essere ‒ fondamentale per valutare la sostenibilità economica, finanziaria e gestionale di ciascuno scenario.
Sostanzialmente, quello che noi abbiamo detto come punto che poteva essere inserito non mi pare sia una fesseria, penso sia citato anche nelle linee guida. Quindi, non abbiamo detto castronerie.
Così come all’interno delle linee guida si parla di cronoprogramma, di potenziali coperture finanziarie, di risorse disponibili del bilancio comunale. Potenziali, quindi non c’è un obbligo. L’osservazione che noi abbiamo fatto è che sarebbe stato opportuno affiancare anche queste considerazioni. Questo perché? Non solo perché volevamo dire “manca questa cosa”, ma perché proprio in sede di Commissione abbiamo chiesto e l’ingegnere ci ha chiarito come questo strumento di pianificazione sia fondamentale per ottenere alcuni finanziamenti. Il Comune, nel momento in cui si è adottato, pur non avendone l’obbligo, perché per il numero di abitanti non avevamo l’obbligo di adottare il PUMS, avendo voluto fare questo esercizio di stile o questo passo in avanti, questa apertura, da questo punto di vista, dotarsi di uno strumento pianificatorio di programmazione apre all’opportunità di poter intercettare finanziamenti che, effettivamente, sempre da quello che abbiamo appreso nella Commissione, fino adesso non sono stati recepiti. Parlo di un finanziamento cospicuo, di qualche tempo fa, relativo alla pista ciclabile. Ripeto, dichiarazioni fatte nella Commissione.
Ebbene, dicevo che è fondamentale per ottenere il finanziamento, ma attenzione: bisogna dimostrarlo nella fase esecutiva. È vero, il piano non contiene una previsione esecutiva, cioè non è che ha un’efficacia esecutiva, per intenderci, nel senso che lo adottiamo e questo da domani diventa efficace, le piste che sono indicate qui da domani le vedrete, la viabilità che si consiglia qui di adottare da domani la vedrete, questo ci è chiaro, non ha una efficacia esecutiva, però è vero anche che dal momento in cui viene adottato in avanti l’ente deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile e di avere anche stanziato economicamente tutti gli interventi per raggiungere gli obiettivi degli indicatori indicati nel PUMS.
Questo per dire che quando noi diciamo che probabilmente una pianificazione economico-finanziaria... Se non altro indicare quelle che sono le voci relative alle varie tipologie di finanziamento che si intendono adottare sarebbe stato utile proprio per dare maggiore supporto a questo documento. Al momento non credo di aver sentito dichiarazioni di voto rispetto al documento, ma di per sé è uno strumento interessante.
È ovvio che nel momento in cui ci sentiamo dire, e non spettava probabilmente all’ingegnere farlo, ma comunque lo ha detto, che l’indicazione economica ci avrebbe un attimino spaventato perché avremmo scoperto che per realizzare questi obiettivi serve uno sforzo economico non da poco, questa cosa personalmente mi preoccupa, perché vuol dire che le idee chiare rispetto a quello che vogliamo andare a fare non le abbiamo propriamente o forse non le vogliamo neanche dare a vedere più di tanto. Questa, però, è una mia considerazione politica rispetto a questa questione.
Certo è che, rispetto a questo documento, un elemento su cui io vorrei ulteriormente che si portasse una riflessione, e mi dispiace che questa cosa sia fastidiosa per alcuni, è che quando si parla di gerarchia delle fonti, degli strumenti urbanistici e si dichiara che questo strumento è uno dei prioritari, noi dimentichiamo sempre che lo strumento prioritario nelle cosiddette fonti ‒ passatemi questo termine che viene dal mio settore ‒ è il Piano urbanistico generale.
Nel momento in cui questa Amministrazione non solo lo ha dichiarato, perché lo ha dichiarato, è a verbale, è agli atti, ormai ha scavallato il mandato abbondantemente e si ritrova nella parte propensa per la parte finale del proprio mandato, il fatto che nulla si è fatto e neanche sono stati dati i famosi atti di indirizzo agli uffici per la redazione del PUG, quindi del Piano urbanistico generale, il fatto che oggi parliamo di PUMS ci riporta alla mente che probabilmente continuiamo a dotarci di strumenti, il che va anche bene, ma che questi strumenti tra di loro devono dialogare, devono andare in una certa direzione e, probabilmente, se noi ci andiamo a leggere, cosa che abbiamo fatto, se ci andiamo a guardare le tavole, andiamo a verificare che tra le proposte di questo PUMS sono previste aree a servizio dove questa Amministrazione ha deciso di fare i PIRU, intesi come edificatori. Quindi, questo PUMS va già in contraddizione, se ci andiamo a guardare le tavole, cosa che abbiamo fatto, rispetto agli atti che questa Amministrazione fino adesso ha adottato.
Così per quanto riguarda la proposta di ciclabilità. Cosa facciamo? Ci dotiamo di uno strumento per andare avanti, però poi ci ricordiamo che questa cosa l’avevamo un anno fa stabilita diversamente, allora storniamo, andiamo indietro e andiamo a revocare gli atti precedenti, altrimenti non sono in linea con questi.
Capiamoci. Se introduciamo il tema del Natale... Quando diciamo “Natale” non facciamo riferimento alla data del 25-26 dicembre, sino ad arrivare al 1° gennaio. Facciamo riferimento al fatto che per un mese il paese è occupato da un impegno notevole in termini di viabilità. Non tutti i giorni, ma ci sono sicuramente, salvo non voler nuovamente negare che ci sono delle problematicità. Va da sé, se dobbiamo parlare di sostenibilità della mobilità, se vogliamo parlare, tra l’altro, di quelli che sono gli obiettivi di questo strumento, che deve avere una visione pianificatoria, che si deve occupare anche della sostenibilità ambientale, allora ci dobbiamo anche chiedere le variabili che dovrebbero essere considerate all’interno di questo documento.
Qui do una carezza, perché ogni tanto una carezza bisogna darla. Abbiamo capito che si tratta di uno strumento non fisso, nel senso che è oggetto, peraltro, di valutazione, di ulteriore adeguamento. Sappiamo ‒ spero di sì ‒ che il PUMS potrebbe anche essere variato ulteriormente, oggetto di modifica. È previsto dalla normativa. Lo possiamo sicuramente migliorare, adeguare, calare. Peraltro, mi pare ci sia un monitoraggio ogni due anni rispetto a questo documento. Per carità. Però consentiteci di fare in questa sede, perché questa è la sede deputata a farlo, queste considerazioni, altrimenti veniamo meno non al dovere di opposizioni, ma veniamo meno al nostro pensiero e alla nostra visione di paese, che evidentemente è diversa. Pace, funziona così. Nella dialettica politica funziona così, però almeno questo esercizio credo ci debba essere consentito.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero.
Ci sono altri interventi? C’è stata un’interlocuzione. Anche la consigliera Marianna Cardone ha fatto tre interventi. No, c’è stata un’interlocuzione tra loro. Io poi ho detto “adesso inizia il secondo intervento”. Da quando è iniziato il secondo intervento... È un’esposizione. Quella è una esposizione ed è considerato intervento. Si fidi di me.
C’è qualcun altro che vuole intervenire? Consigliera Annalisa Guida, prego.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Intervengo così lascio l’onore della chiusura al Vice Sindaco, che ha contato gli interventi, come da articolo 46 del Regolamento comunale.
In merito al PUMS, ribadiamo quello che abbiamo già detto in Commissione e che in parte è stato già esposto dalla mia collega, dalla consigliera Ruggiero. Durante la Commissione abbiamo posto delle domande all’ingegnere che ha relazionato. La domanda principale è stata quella sugli strumenti urbanistici, perché l’ingegnere ci ha illustrato come il PUMS sia uno dei vari strumenti urbanistici, che si inserisce in un quadro generale che potrebbe essere descritto a livello di insiemistica con insieme e sottoinsieme. L’insieme che contiene tutto, il contenitore, è il PUG. All’interno del PUG si articolano i diversi sottoinsiemi, che sono il PUMS, il PEBA, il PUT e via dicendo. Qual è il punto? Il punto è che questa Amministrazione è partita o, meglio, tenta di partire dal piccolo per raggiungere il grande, quindi mette insieme dei piani che restano strumentali, in quanto non rientrano in un contenitore unico e soprattutto non parlano, non dialogano tra di loro. Sono essenzialmente strumenti propagandistici, ripeto, strumentali, che non si inseriscono in una visione chiara e definita, anzi vanno in contraddizione con le azioni che vengono messe in pratica.
Nei Consigli comunali scorsi abbiamo chiesto più volte che si intervenisse a livello di PUG. Ci è stato risposto che ci sono i PIRU. I PIRU vengono contraddetti dal PUMS, perché nel PUMS si chiedono aree verdi, si chiedono servizi, si chiedono aree pedonali nel centro del paese, ossia in quelle zone in cui, invece, i PIRU prevedono altro cemento.
Quello che voglio dire è che il problema della visione è generale, perché non si ha visione di che paese si vuole né tantomeno di come si vuole realizzare questo paese. Laddove un piano non preveda la sezione del cronoprogramma e del Piano economico, non può definirsi realizzabile, resta teoria, resta carta, restano belle parole. Parole fra l’altro che noi, dal nostro piccolo, pur non essendo dei tecnici, abbiamo anticipato perché le traffic calming area, ossia le aree a velocità 30 le abbiamo chieste: abbiamo chiesto i rallentatori, abbiamo chiesto sostenibilità, abbiamo chiesto diminuzione del traffico, abbiamo chiesto semplicemente le pensiline per le aree di sosta per coloro che attendono i bus.
Non c’era bisogno di un PUMS per capire che c’è disagio nell’utilizzare i mezzi. Abbiamo chiesto di interfacciarci con le autorità preposte per migliorare i collegamenti tra Locorotondo e la Città metropolitana. Quindi, il problema di fondo rimane quello della carenza di una visione e di una programmazione.
Le cose si fanno perché devono essere fatte. Per la prima volta è stata messa in atto una sorta di partecipazione pubblica. Ma perché? Quando si è parlato del PUTT ci è stato detto che erano stati fatti dei questionari, che erano stati somministrati. Abbiamo chiesto di vederli, non c’è stato verso.
Oggi abbiamo sentito dire che per la prima volta c’è stata un’ampia partecipazione, pari a 260 questionari. Perché? Perché lo prevedono le linee guida della Regione Puglia, non perché c’è stato un cambio, una volontà reale di questa Amministrazione, ma perché le linee guida della Regione Puglia prevedono, o meglio, obbligano, i beneficiari del contributo, beneficiari che sono residuali, perché sono solo coloro che finora non l’avevano ancora ottenuto, quindi, più che un merito, è un demerito. Ad ogni modo, le linee guida obbligano l’attivazione della procedura partecipativa, procedura partecipativa che a nostro parere è stata minimale, ossia, si è fatto semplicemente quanto bastava per ottemperare alla norma, non quanto in realtà si poteva fare.
Io ricordo benissimo gli unici due incontri pubblici in cui si è parlato di PUMS e al quale noi abbiamo ricevuto l’invito. Se poi ci sono stati altri incontri in forma riservata, io, noi non lo sappiamo. Gli unici due incontri – due – che si sono tenuti, hanno visto la nostra partecipazione, e checché se ne dica oggi, uno dei due era strettamente legato alla questione della ZTL, anzi, era un corollario della ZTL perché la presentazione del PUMS avveniva a margine dell’illustrazione delle linee guida per la ZTL.
Se quindi oggi gli argomenti si vogliono tenere separati, perché probabilmente questa cosa fa comodo, così non è stato qualche mese fa, perché nell’incontro di settembre, in cui si parlava di ZTL, a margine c’è stato l’intervento dell’ingegnere, in cui si dettavano le linee del PUMS. PUMS i cui incontri , ripeto, si sono tenuti a fine, o meglio, da settembre del 2024, con un contributo ricevuto a dicembre 2022.
Quindi, se ci è ridotti all’ultimo momento, se è stato necessario chiedere una proroga, se i dati relativi al periodo delle luminarie, pur in possesso di questa Amministrazione, non sono stati inseriti nel PUMS, non è stato per mancanza di tempo, perché si sarebbero potuti inserire i dati del 2023 se non era possibile inserire quelli del 2024. Ma qui si tratta di volontà e di scelte che sono alla base di questo documento, di scelte politiche.
La scelta politica evidente è quella di parlare di un progetto futuro, ma futuristico, perché non è realizzabile, in quanto non contiene i presupposti, quantomeno i presupposti di visione, di idee e di progettazione per renderlo realizzabile. Il problema di fondo è questo: oggi facciamo propaganda, parliamo di piste ciclabili, parliamo di auto elettriche già possedute da alcuni consiglieri o assessori, beati loro, parliamo di sostenibilità ambientale, perché evidentemente la nuova linea che si vuole dare questa maggioranza è questa. Però poi i fatti ci parlano di altro, e ci parlano di un paese che è fuori controllo, perché si continua ad andare in deroga: si deroga tutto, si deroga il bilancio, si deroga al piano regolatore, si deroga a qualsiasi cosa: perché? Perché sono strumenti vecchi, obsoleti, e non c’è la volontà di ridisegnare daccapo questo paese, facendone veramente un esempio di sostenibilità ambientale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Annalisa Guida. Ci stiamo dilungando un po’ su questo argomento.
Se non ci sono altri interventi conclude il vicesindaco per poi passare alla votazione.
Per il secondo giro, prego, consigliera Maria Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLERE.
Grazie, Presidente.
Rispondendo al vicesindaco, pur essendo consapevole che il PUMS prevedeva un rafforzamento del trasporto pubblico, la mia osservazione rimarcava proprio la necessità dell’utilizzo dei servizi, più che quelli strutturati strutturali importanti. Era giusto questo, sapevo che era previsto, però do priorità al servizio più che a un un’opera costosa, come dicevo prima.
L’ingegnere prima diceva che quella proposta di Via Martina deve essere ancora comunque vagliata. Secondo me va proprio eliminato, perché, ripeto, la spesa non vale l’impresa. Se parliamo poi di qual è l’utilità, se l’utilità è quella di ridurre la velocità, io penso che ci siano degli strumenti che consentano lo stesso risultato senza stravolgere quel pezzo di strada.
In passato, come diceva la collega Guida, ho presentato anch’io le interrogazioni su dei pezzi di strada che riguardano gli ingressi del paese e che riguardano la Statale 172 dove purtroppo ANAS ha sempre dato esito negativo all’installazione di rallentamenti pedonali, anzi, rialzamenti pedonali, se proprio dobbiamo essere precisi. Ci sono anche lì degli strumenti per poter arrivare a quel risultato. Non so il PUMS se lo prevede, perché l’ingegnere prima ha fatto capire che comunque ci sono, ci potrebbero essere, mediante la delineazione del perimetro urbano e l’acquisizione di quei pezzi che rientrano nel patrimonio urbanistico anziché statale.
Quanto alle necessità di questo paese, a mio avviso la politica deve prestare attenzione a quelle che sono le cose urgenti. Le cose urgenti quali sono? C’è la necessità di rivedere tutte le strade, togliere le barriere architettoniche, perché stiamo in un paese disastrato, a livello di strade. Sappiamo benissimo che sono stati stanziati dei soldi per ripristinare, però attualmente non sappiamo quale estensione c’è per ripristinare queste strade, perché non sappiamo, una mappatura non ce l’abbiamo, però tutti i giorni i cittadini ci indicano la buca di qua, la buca di là. Dobbiamo prestare questo servizio urgentemente, perché le strade sono veramente da rivedere, quindi anche le barriere architettoniche.
Se vogliamo un paese sostenibile, dobbiamo rivedere i marciapiedi laddove non può passare la bici, servono gli scivoli per le carrozzine, i passeggini e quant’altro. Quella è un’opera da fare in paese.
Ribadisco poi la necessità della politica di porre attenzione a queste cose. Io non vado a scattare un PUMS, o non vado a disapprovarlo perché magari sono discordante, scettica, o quant’altro. Io sono scettica per quello che è stato presentato, e credo che questo strumento, che a mio avviso è futuristico, seppure utile perché consentirebbe un traffico sostenibile, rimarrebbe l’ennesimo libro dei sogni. Secondo me è così, perché, ripeto, il paese ha bisogno di cose più urgenti.
Presidente, ho finito. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Maria Baccaro.
Può concludere il vicesindaco? Prego, vicesindaco… Scusa, vicesindaco, un attimo.
Chiedevi di intervenire? Prego, assessore Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Io non so se a volte… Non voglio sminuire l’intervento di nessuno, però mi sembra che a volte su alcune affermazioni si parli tanto per parlare. Voglio capire, voglio chiedere alla consigliera Baccaro che cosa c’entrano le barriere architettoniche col PUMS, che cosa c’entrano i PIRU, chiedo agli altri consiglieri col PUMS.
Questo è un grandissimo progetto di visione futuristica che ci chiede anche la Comunità economica europea. Ci stiamo avviando su un percorso di sostenibilità, su percorsi di turismo lento, di viabilità pedonale. Di fronte alla visione che dovrebbe avere la politica, non si può reagire in questo modo.
Addirittura, quando l’ingegnere Carriero ha parlato di quelle idee futuristiche, quelle che sono viste nelle città europee, tipo Barcellona, si sono messi le mani nei capelli: è proprio una visione che va contro qualsiasi idea e immaginazione di ognuno di voi, non da parte nostra. Noi la visione almeno cerchiamo di averla. Non è che lo stato di fatto attuale di oggi debba condizionare il futuro della vita delle generazioni future, questo è lo stato attuale che abbiamo per Locorotondo. Abbiamo già cominciato ad avviare delle attività di internalizzazione del territorio con la Green Belt, come tutti sapete, e i PIRU, che sono delle zone di proprietà privata, per quello che voi chiedete è come se noi dovessimo espropriare tutto il territorio per fare il verde, quando, di fronte a delle piccole iniziative già avviate dalla nostra Amministrazione, mi sa che non ho trovato molto sostegno da parte vostra.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie all’assessore Rossella Piccoli.
Concludiamo con l’intervento del vicesindaco, Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICENSINDACO.
Grazie, Presidente.
Consigliera Cardone, vengo tacciato, anche dagli amici, di avere troppo garbo, in generale. Non ho mai offeso nessuno, e difficilmente tendo ad offendere. Difficilmente.
Non passi il messaggio che da parte mia o di questa maggioranza ci sia ostruzionismo. Condivido quanto avete detto prima, di fare più Consigli comunali, in riferimento all’interpellanza e alle interrogazioni, proprio perché in questi anni si è dato ampio spazio alle interrogazioni, superando anche i numeri di 10 anni messi insieme: perché credo nelle interrogazioni se fatte con garbo, se fatte su temi puntuali.
Quindi, se l’offesa è aver detto, e me ne scuso, che non avete letto il piano dettagliatamente, che non avete ascoltato il mio intervento, è semplicemente perché sono state dette delle cose ben precise nel primo intervento. Quando si dice “non vorrei mai sminuire o attaccare il lavoro del tecnico”, però, poi, successivamente, dopo due secondi, contesti il contenuto, per me non è stato letto. Quando si dice che la ZTL passa da 30.000 metri quadri a 50.000, evidentemente non è stato letto il passaggio della delibera dove la Giunta stralcia l’ulteriore ZTL… È emendato, quelle sono osservazioni.
La Giunta ha fatto delle osservazioni nel periodo delle osservazioni… Certo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo votare separatamente, dobbiamo accogliere.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Detto questo, consigliera…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sono scritte nel testo, già.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Consigliera Cardone, detto questo, quando io dico che sono dispiaciuto del fatto che non sono arrivate osservazioni, non lo faccio per provocazione, lo faccio perché davvero mi sarebbe piaciuto, come avete fatto – l’ho anche detto – per il regolamento fino ad ora, ma continueremo, con delle osservazioni puntuali, articolo su articolo. Dire “è futuristico, è futuribile, si parla di tutto e del contrario di tutto” mi disorienta. Se io, invece, tecnico, politico, so che all’interno di quel piano non vanno bene alcune cose perché in contrasto con altre, io ho il tempo di lavorarci e il tempo c’è stato, non dobbiamo sempre ripararci dietro la scusa che non c’è stato il tempo come nei bilanci scorsi. Il tempo c’è stato.
Il 19 marzo, se non erro, non ricordo, la Commissione, ci sono stati altre 11 giorni per chiamarci, per scrivere una PEC al Comune e dire ci sono 10 punti del PUMS che secondo me vanno emendati, vanno osservati perché incoerenti. Nessuno mai… Io ho detto l’esatto contrario. Mai mi sarei permesso di dire, o mi sarei potuto sentire infastidito dal fatto che ci sono delle contestazioni su un piano. Ne abbiamo approvati tanti, di regolamenti, di attacchi ne riceviamo. Ma non è questo il momento, assolutamente, non è questo il momento.
Poi vorrei ricordare che io di aiuto dell’ingegnere, o del professore, di aiuti da casa non ne ho mai chiesti, non ne ho bisogno. Io ho introdotto il professor Carriero dicendo che voleva leggere le due pagine, e poi per me poteva anche uscire. Siete stati voi a dire “vorrei porre una domanda tecnica all’ingegnere” e l’ingegnere è rimasto. Ma io non ne ho bisogno…
Assolutamente. Avete chiesto…Non mi ricordo se tu hai chiesto durante il tuo intervento dei dati tecnici… Non c’è bisogno, da parte mia, c’è la risposta politica e la risposta tecnica, fin dove posso, ovviamente.
Per quanto riguarda la circonvallazione, è vero, è saltato nel mio primo intervento di rispondervi. Ricordo che è un tema a cuore, consigliera Cardone, di questa Amministrazione, più volte sollevato da voi e a cuore di questa Amministrazione. Ci sono dei passaggi che non si fanno in mesi, in un anno o in due anni, e li ho elencati. Il fatto stesso di aver chiesto già al Ministero l’autorizzazione e di aver ricevuto un parere preventivo all’autorizzazione a installare delle telecamere su via Martina e via Fasano, che porrebbero fine all’ingresso dei mezzi pesanti, come da voi richiesto, giustamente richiesto, vi fa capire che è un tema che a questa Amministrazione sta a cuore.
Il Ministero ha detto, e lo ribadisco, che c’è bisogno di uno studio approfondito, che i varchi di accesso – perché lì si creerebbe una vera ZTL per i mezzi pesanti – non sono solo due, ma sono tutti quelli presenti lungo la circonvallazione, quindi c’è bisogno di ampliare la delimitazione del centro urbano, e questo dovremmo farlo con una delibera di Giunta, sia per la toponomastica, sia proprio per questo, è il primo passaggio, perché il Ministero ci ha detto: okay la ZTL, ma dovete ampliare il raggio d’azione del centro urbano per iniziare un discorso di zona a traffico limitato.
C’è poi un discorso di progetto, perché bisognerà evidentemente fare un progetto più accurato rispetto a quello che abbiamo già inviato al Ministero, e trovare le risorse, perché un varco come quello presente nel centro storico ha dei costi importanti, ammesso e non concesso che saranno sicuramente più di due varchi di accesso da installare. A me potrebbe sfuggire un mezzo pesante… Consigliera Cardone, questa cosa l’ho più volte richiesta all’ingegnere, che ne potrà essere testimone, proprio per lasciare traccia. L’ingegnere mi ha detto che è qualcosa che non atteneva il PUMS, il Piano… L’ho chiesta più volte. Detto questo, e finisco, un mezzo pesante, e chiudo il discorso circonvallazione mezzi pesanti potrebbe sfuggire al varco di via Fasano ed entrare da Via Cisternino, per esempio.
Per quanto riguarda invece il secondo passaggio, il secondo intervento della consigliera Ruggiero, io credo che il PUTT, il PEBA, il PUMS siano proprio dei tasselli per un futuro Piano urbanistico generale. Io non riesco ad immaginare prima il Piano urbanistico generale… Io poi sfido a trovare una mia dichiarazione, o forse una dichiarazione dell’assessore di completo ostacolo e no definitivo al Piano urbanistico generale. La mia no sicuramente, però non credo che si possa fare il contrario, approvare prima il Piano urbanistico generale e poi analizzare, come diceva il consigliere Gentile, quante macchine entrano, gli incidenti, dove c’è bisogno di parcheggi, dove c’è bisogno di allargare la strada, di renderla a senso unico. Credo che questo possa essere un percorso che da qui ai prossimi anni può portare a valutare l’approvazione di un Piano urbanistico generale.
Il cronoprogramma è la relazione sui costi del PUMS. Non ho letto quel passaggio delle linee guida, ma credo che l’incarico che lo studio ha ricevuto sia per la redazione del PUMS, il cronoprogramma poteva essere un allegato, le risorse economiche anche, ma da lì ad istituire e a mettere dei soldi in bilancio, credo che se non c’è uno strumento in mezzo, un progetto, è complicato andare a mettere già dei soldi nel cassetto in bilancio. E poi, cosa sarebbe successo se il Comune oggi… Approviamo il PUMS, si prevede la pista ciclabile sulla circonvallazione, faccio un esempio, entro il 2026, e non lo si riesce a fare? Slittiamo il cronoprogramma? Domanda.
Quindi è un piano urbanistico che ha validità temporale che arriva ai 10 anni. Nel frattempo le amministrazioni, perché evidentemente non è un’Amministrazione, come ho detto all’inizio, dovrà integrarlo, modificarlo o attuarlo. Io vorrei dire anche di più, qui dobbiamo essere onesti con noi stessi, l’ho detto. Questo piano in parte è già in fase di attuazione. Se cioè pensiamo alla ZTL, che per me potevamo anche non mettere, in questo Piano, ma l’ingegnere ha ritenuto opportuno metterla, c’è già. Gli attraversamenti pedonali sono una cosa che stiamo già realizzando, e lo vedete, è sotto gli occhi di tutti. Da me arrivano i vigili, arriva una richiesta alla settimana di attraversamenti pedonali rialzati, o di dossi dove si possono installare.
Le zone 30 ci sono già. La pista ciclabile, mi rivolgo alla consigliera Baccaro, non è una priorità di questa Amministrazione, però, laddove sarà possibile realizzare delle piste ciclabili, o corsie ciclabili, una su tutte, perché no, la circonvallazione, e su altre strade, dobbiamo farlo. La priorità è quella delle barriere architettoniche? Una delle ultime delibere di Giunta, forse l’assessore ha dimenticato di dirlo, è stata proprio quella di prevedere con l’ufficio dell’assessore di approvare un progetto e di prevedere nei mesi prossimi un importo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, un tema che più volte anche dall’opposizione sollecitato, mi suggerisce circa 100.000 euro.
Io non vorrei aggiungere altro, ma tenevo a ribadire, consigliera Cardone, che mai, da parte mia e nostra, ci sarà un bavaglio per le opposizioni. Credo di averlo dimostrato, però si devono raccontare le cose così come sono. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, vicesindaco.
Avevamo detto che concludeva il vicesindaco…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, in merito all’ordine dei lavori, lei non può inventarsi la conclusione del vicesindaco…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, perché c’è un Regolamento, bisogna rispettare il Regolamento, poi lei dice che io le tolgo la parola…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Se non posso parlare, Presidente…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Se lei legge il regolamento…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
C’è il primo giro e il secondo giro, il secondo giro chiede la chiusura…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ce l’ha l’articolo 50?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Faccia come crede, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Lei è uno dei fautori che dice che bisogna rispettare il regolamento, e ha accusato più volte il sottoscritto di aver sorvolato su alcuni articoli del regolamento…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Mi dice dove è scritto nel regolamento che io non posso parlare?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
C’è un articolo 50 che dice “quando sull’argomento in discussione non vi siano altri consiglieri iscritti a parlare”, e io ho chiesto…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Benissimo, Presidente, e dove è scritto che io non mi sono iscritto a parlare?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ho chiesta, ho chiesto… Ho chiesto: ci sono altri interventi? Altrimenti, conclude il vicesindaco.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Questa è la dimostrazione, l’esatta dimostrazione di quella che…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
È il rispetto del regolamento.
Lei adesso può intervenire soltanto…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Qualora non ci siano…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Per cortesia, non mi faccia toglierle la parola. Lei può intervenire soltanto per dichiarazione di voto, in questo momento.
Lei può intervenire soltanto per dichiarazione di voto. ( Se lei mi chiede di intervenire per dichiarazione di voto, io la faccio intervenire. Altrimenti, non può intervenire con un intervento.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Io mi sono iscritto a parlare, e lei non mi può impedire di parlare! Ha capito, Presidente?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non si iscritto a parlare!
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Le ho appena chiesto di parlare! Lei mi deve far parlare!
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ci sono le registrazioni dove io ho chiesto…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
… io ho appena richiesto di parlare…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Se ci sono altri interventi, nessuno ha alzato la mano.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Allora lei, prima di iniziare, chiede chi vuole intervenire e fa l’elenco, non prende e chiede, organizza gli interventi rispetto alle sue convenienze.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ho chiesto se ci sono altri interventi per il secondo giro, altrimenti deve concludere il vicesindaco.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Lei non ha chiuso la discussione.
Io ho chiesto di parlare, e mi deve dare la parola!
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Deve prendere la parola per dichiarazione di voto.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Decido io come devo richiedere la parola…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Allora non può parlare. Allora non può parlare!
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Allora si arrangi. Scriverò al Prefetto…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scriva al Prefetto.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
E vedremo. È l’ennesima censura! Lei non la sta motivando!
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Può scrivere al Prefetto quando vuole lei, può scrivere a Sua Eccellenza il Prefetto.
Prego, cosa deve fare? Una domanda?
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERA.
Presidente, glielo sto chiedendo, se mi fa accendere il microfono, glielo chiedo. Lei, probabilmente non l’ha ascoltato, ha dichiarato che era chiusa la discussione, autorizzando l’assessore a fare l’intervento finale? Ha esplicitato queste parole?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Io ho chiesto se ci sono altri interventi, altrimenti, ho detto, mi ricordo bene la parola “altrimenti conclude il vicesindaco”. Stiamo un po’ tranquilli e pacati, prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
In maniera tranquilla e pacata ho fatto la domanda, perché io, ripeto, non ho ascoltato. Le registrazioni le daranno ragione, per cui non ha ragione di tenere eventualmente lì dove ci dovessero essere…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
E chi teme?
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Detto questo, posso fare una dichiarazione di voto?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Ho appreso, non avevo ascoltato…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Però, io devo dire che siamo in votazione, quindi lei deve chiedere la dichiarazione di voto. Abbiamo chiuso la discussione.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Scusate, io ho fatto la domanda prima.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un attimo, sta scritto tutto!
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Io ho fatto la domanda non a caso. Ho chiesto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Siamo in votazione. Se vuole chiedere la parola per dichiarazione di voto, la può prendere.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Benissimo, allora io ho chiesto effettivamente se la discussione si era chiusa, per sapere se potevo prendere la parola per fare la dichiarazione di voto. Quindi, posso prendere la parola.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Così è tutto a verbale. Mi dite quanto tempo ho, perché così non vi faccio arrabbiare, per la dichiarazione di voto? Due ore, no. Non mi sembra il caso.
Capisco le risposte di pancia. Per quanto mi riguarda non mi spaventano mai, però penso che a un certo punto bisogna andare un pochino di raziocinio. Quando parliamo di strumenti urbanistici, parliamo di strumenti urbanistici che dialogano tra loro, motivo per il quale ci siamo permessi di fare interventi relativi ai più strumenti urbanistici che in quest’Aula sono stati discussi. Si veda l’intervento della consigliera Baccaro sul discorso dell’accessibilità, si veda il mio intervento sul discorso dei PIRU, perché se nel PUMS, assessora… Se nel PUMS si fa riferimento, tra le tavole, a un’area che ricade nei PIRU e che voi avete destinato ad altro, allora mi permetta. La considerazione credo che sia più che dovuta e opportuna. Quindi non si tratta di andare di palo in frasca. Si tratta semplicemente di…
Questo lo dico anche perché, nel momento in cui noi abbiamo parlato di […] nella Commissione, per quanto mi riguarda credo di aver fatto delle osservazioni di merito relative al fatto che quest’area, che era stata individuata, oltre ad essere destinataria anche di un’impresa dove c’è uno scambio di mezzi pesanti, e credo che di questo sia a conoscenza anche lei, è diventata, per un periodo, anche zona destinata al parcheggio per le festività di Natale. Tutto questo lo dico non solo per rispondere alle considerazioni e riportare la discussione sul politico e non sul “ho sentito”, ho detto, ho fatto” e quant’altro, ma anche per motivare la dichiarazione di voto in questione, per cui il Gruppo consiliare Innova si astiene rispetto a questo documento, in considerazione del fatto che ne riconosce l’utilità dal punto di vista strumentale potenziale. Si augura che, visto che ci sarà un aggiornamento biennale dello stesso, per cui è ancora possibile introdurre tutti quegli elementi che noi abbiamo sollevato come fondamentali, ci auguriamo che la stessa apertura che è stata auspicata da alcuni banchi della maggioranza continui ad essere, venga in questo caso praticata in maniera tale che nel futuro questo documento sia più consono e più vicino ai reali bisogni del paese.
Ovviamente la sfida più grande, perché è una sfida ce la dobbiamo porre, è che nel prossimo bilancio di previsione siano previste delle voci in bilancio che vadano e siano in linea con quello che c’è scritto all’interno del PUMS. Per cui il Gruppo al momento si astiene, aspettando che questo documento possa essere ulteriormente potenziato e ulteriormente essere funzionale e comunicativo rispetto al resto degli strumenti urbanistici.
Poi apprendiamo la felice notizia che questo è evidentemente uno strumento preliminare al PUG, per cui ci aspettiamo anche che nei prossimi mesi questa Amministrazione dia reale indirizzo agli uffici per redigere il PUG, visto che avete tutto adesso. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Chiede l’intervento il Capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Per dichiarazione di voto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Specifico assolutamente di intervenire per dichiarazione di voto. Bene, mi ritrovo a dichiarare il voto mettendo su il sunto di quello che si è detto, perché spesso si è parlato di contraddizioni tra quello che il PUMS contiene e quello che è stato il nostro operato pregresso rispetto alla redazione di questo importante strumento. Ammesso e non concesso… Ma ammettiamolo pure che ci possono essere delle contraddizioni. Questo può essere anche umano per certi aspetti. Queste contraddizioni sono avvenute proprio perché, come ha ribadito il Vicesindaco, abbiamo dato mandato ai tecnici redattori di lavorare in piena autonomia, evitando tutte quelle interferenze politiche che certamente potevamo stimolare dicendo fai così, fai così, perché eravamo noi i committenti, al fine di meglio giustificare le nostre azioni pregresse.
Non l’abbiamo fatto e questo per noi è un ulteriore vanto, rispetto a quello che crediamo essere la democrazia, perché il PUMS è uno strumento di tutti. È uno strumento che potrà essere utilizzato anche da chi dopo di noi verrà. Sarà prerogativa dell’elettore stabilirlo. È uno strumento che quindi potrà essere migliorato e potrà essere utilizzato, forse anche come atto propedeutico a strumenti ben più ampia importanti. Penso al PUG, che si è più volte citato in questa discussione.
Tra le contraddizioni presunte rispetto a questa dotazione, vi è il fatto che nel PUMS viene sottolineata la necessità di attrezzare più aree verdi nel paese e che queste aree verdi sarebbero state ostacolate dai PIRU, che invece tendono a desertificare il verde in favore della cementificazione. Ricordo che i PIRU, di cui ne abbiamo sempre parlato in nostra deroga politica al PUG…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Cinque minuti.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
In nostra deroga politica al PUG non erano a sé stanti. Facevano parte di un disegno più ampio, che era quello del Green belt, del parco urbano e del parco agricolo, dove di verde per il paese ne è previsto a sufficienza, ciò che da voi poi, nel momento in cui, come diceva l’assessore, l’abbiamo messo in pratica, vedi i parcheggi del Green Belt, è stato aspramente criticato.
Per tutte queste ragioni di opportunità che il PUMS oggi ci permette di avere e di sottolineare come strumento di una visione strategica di insieme del paese, non possiamo che esprimere il nostro voto assolutamente favorevole, con l’auspicio, mi rifaccio alle parole ultime della consigliera Ruggiero, che queste possano diventare, oltre che degli strumenti futuri e futuribili, anche azioni concrete nelle voci di bilancio del prossimo bilancio Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Grazie al Capogruppo Donato Pinto. Se non ci sono altri interventi per dichiarazione di voto, dobbiamo procedere e passare alla votazione. Non ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, consigliera Maria Baccaro, che è quella più rispettosa delle tempistiche, e la ringrazio per questo.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Sarò brevissima anche adesso. Io mi asterrò per le motivazioni che ho elencato prima, per la mia scetticità per quanto riguarda la progettistica di questo PUMS. È una cosa che è da rivedere sicuramente e quindi mi asterrò dal voto, però volevo fare un’altra richiesta. La richiesta è quella di sospendere l’Assise e parlare di quello che è successo poc’anzi, perché mi è sembrato un po’ sgradevole l’abbandono del collega consigliere Lotito. Credo che dovremmo parlare anche di questo. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene. La sospensione la mettiamo ai voti dopo la votazione, perché adesso siamo in votazione. Per cui, siccome siamo in votazione, prestiamo un attimo d’attenzione, cortesemente. Capogruppo Donato Pinto, prestiamo un attimo di attenzione. Dunque, se voi avete la delibera con il testo “Proposto del Piano urbano della mobilità sostenibile”, dobbiamo votare l’approvazione definitiva, però dobbiamo fare prima un’altra votazione, così come è scaturito fuori anche dagli interventi che si sono susseguiti.
Siccome la Giunta comunale con una delibera, la n. 16 del 5 marzo 2025, ha adottato il Piano e ha formulato delle integrazioni, che sono ben evidenziate con le lettere a), b), c), d), e), f), sulla dicitura “visto”, quindi noi dovremmo inserire al termine della delibera, di questo testo di delibera di Consiglio comunale, proprio alla fine, “di accogliere le proposte formulate dalla delibera di Giunta comunale n. 16 del 5 marzo 2025”.
Allora, io dico: chi è d’accordo di accogliere le proposte formulate con delibera di Giunta comunale n. 16, avvenuta il 5 marzo 2025, alzi la mano. Quanti siamo non lo so. Consigliere, attenzione. Io vedo un attimo l’assessore distratta. Che fa? Vota a favore, accoglie, si astiene? Quindi accolta, vota a favore. Quindi sono… 11, gli scrutatori? 11 favorevoli. Chi si astiene? 5. Dico bene? Sì.
Quindi, dopo aver votato questo intermezzo della delibera, cioè di aver scritto di accogliere le proposte formulate dalla delibera di Giunta comunale n. 16, che sono quelle indicate, come ho detto poc’anzi, alla lettera a), b), c), d), e), f), passiamo alla votazione generale del Piano urbano della mobilità sostenibile, il PUMS.
Chi è d’accordo sull’approvazione definitiva alzi la mano. 11. Chi si astiene? 5. Quindi non ci sono contrari, delibera approvata.
A questo punto è stata formulata una richiesta di sospensione, io direi di farla anche per… Da parte della consigliera Maria Baccaro. Una sospensione, stavo dicendo, per rianimare, riarmonizzare gli animi del Consiglio comunale. Chiede la parola su questa proposta.
Speaker : ANTONIO GENTILE CONSIGLIERE.
visto che siete testimoni tutti, siamo testimoni tutti di quello che è successo stamattina, credetemi, io sono… È una settimana che soffro problemi di salute per questa storia, problemi seri di salute, fibrillazioni la notte, perché forse siamo un po’ focosi come lo è il consigliere. Io alla sospensione, insieme al Gruppo, voterò a favore, la maggioranza può votare tutto quello che vuole, per dare un segno di quanto io ho detto stamattina. Questo paese… In quest’Aula sono passate persone come Lellino Summa, Michele De Giuseppe, Vittorio De Micheli. Sto parlando dell’opposizione. Don Peppe Petrelli, Ubaldo Amati. Persone di rispetto, ma non dobbiamo superare certi limiti. Possiamo litigarci, ma questa gente ha fatto il nostro… Quello che noi troviamo oggi, i marciapiedi, la zona industriale. Hanno commesso degli errori, degli errori che noi stiamo pagando, ma noi siamo noi. Qua dentro, in questa sala, c’è l’anima del paese. Dobbiamo rispettare, dobbiamo dare l’esempio noi. Forse ho sbagliato anch’io stamattina, ma mi dovete perdonare perché ho sofferto molto per questa storia, che all’improvviso si cambia… Si cambia orizzonti, si cambia per far dispetto a che cosa? Non dobbiamo avvelenare i pozzi della politica. L’odio deve rimanere fuori.
Io voterò a favore perché sono solidale con quello che è successo. Forse c’è stata un’incomprensione, ma [espressione dialettale] Non possono succedere… Io ho visto aggredire un assessore donna e nessuno ha detto niente in questo paese, neanche lei, Presidente. Lei doveva fermarlo quella volta. Non devono succedere. Non vogliamo il male di nessuno e la prerogativa di un consigliere di opposizione è 150 volte quella di uno di maggioranza. Tre cose ha il consigliere: uscire dall’aula per far cadere il numero legale, fare le interrogazioni e votare. Quando gli azzoppi la gamba per giocare la finale, all’ultimo anno di legislatura, per presentare le interrogazioni, vuol dire che tu stai facendo un danno alla democrazia di questo paese e alla persone che hanno costruito questo paese democratico.
In questo periodo la democrazia internazionale è a rischio, in Turchia, in America, in Russia, in Ungheria, in qualche Regione italiana. Non perdiamo di mira la libertà, che ha le regole che gestiscono la democrazia. Ve lo dico col cuore in mano e da qualcuno che ama veramente la politica. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Allora, chi è d’accordo sulla sospensione? Prego, prego, consigliere Capogruppo Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io sinceramente in tutta onestà, siccome vorrei che io e il mio Gruppo… Siccome io e il mio Gruppo… Non so quello che sta succedendo. Sinceramente mi dispiace che il consigliere Gentile abbia abbandonato l’Aula, non ne comprendo le ragioni. Lo so che non ce la fa, ci mancherebbe, però, dicevo, siccome vorremmo votare in maniera consapevole, sia io che il mio Gruppo non abbiamo ben compreso. Dovremmo sospendere la seduta consiliare per fare cosa, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Consigliere… Consigliere Capogruppo Luca De Michele, ho detto che dobbiamo fare una sospensione per armonizzare gli animi di tutti i consiglieri. Per questo motivo viene fatta la sospensione.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Allora, Presidente…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Se siamo d’accordo, alziamo la mano.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Presidente, mi perdoni, faccio la dichiarazione di voto a questa sospensione. Siccome la sospensione è stata chiesta per capire chi ha ragione e chi ha torto, io credo, Segretario, mi corregga, che questo lo dovrebbe stabilire, in un eventuale ricorso al Prefetto, qualcuno su di noi e non che lo dovremmo stabilire tra di noi, stile compilazione CID in caso di incidente stradale.
Più che altro mi rammarica tanto, ma sono seriamente rammaricato nel momento in cui ci troviamo nell’Aula di massima assise del paese e credo che assistere a toni, a modi di fare e a teatrini del genere dovrebbe assolutamente rimanere fuori da quest’Aula, così come a maggior ragione, quando ci sono le telecamere, c’è gente che ci guarda da casa, credo che non sia assolutamente il modo di approcciarsi ed è l’esempio sbagliato che possiamo dare, così come ne approfitto anche per esprimere la mia solidarietà all’agente di Polizia locale, che è intervenuto facendo il proprio dovere ed essere, mi passate il termine, umiliato in quel modo. Non credo che sia assolutamente il caso.
Quindi, il Gruppo Coraggio Locorotondo… Sì, l’abbiamo visto tutti il modo in cui si è espresso il collega Lotito nei confronti dell’agente di Polizia locale. Quindi, il Gruppo Coraggio Locorotondo esprimerà voto contrario alla richiesta di sospensione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un attimo. Qui è stata fatta una richiesta di sospensione da parte della consigliera Capogruppo Maria Baccaro, però, un’altra richiesta di sospensione, l’ha avanzata il sottoscritto, dove il sottoscritto ha detto… Ha detto proprio queste testuali parole. Ha detto per armonizzare gli animi dei consiglieri presenti in Assise. Quindi dobbiamo votare tutte e due insieme oppure dobbiamo votare singolarmente le richieste.
Io direi di votarle tutte e due insieme e di fare cinque minuti di sospensione.
Voto contrario, voto contrario, va bene. Noi siamo favorevoli.
Allora, chi è d’accordo sulla sospensione alzi la mano. Io sono d’accordo. Io sono d’accordo.
Scusate, su le mani chi è d’accordo. Quanti siamo? Rossella Piccoli ha alzato. Qua non dobbiamo essere suscettibile che non dobbiamo perdere tempo. Il Consiglio comunale può iniziare la mattina e può finire a mezzanotte. Non è che dobbiamo venire qua in Consiglio comunale e dobbiamo aspettare che l’ora passa velocemente, perché ce ne dobbiamo andare a casa. Chi ha scelto di fare il consigliere comunale è consapevole che il Consiglio comunale può iniziare la mattina e può finire a mezzanotte, alle due o alle tre di notte, così come avveniva nei tempi che furono.
Allora, un attimo, cortesemente. Possiamo chiudere, perché… Scusa un attimo, Donato. Donato! Consigliere Donato Pinto, consigliere Marianna Cardone, è stata effettuata la votazione. Sono usciti, se non erro, a meno che non ci sia qualcuno che possa dichiarare diversamente, 11 a favore della sospensione e 4 contrari. Quindi, se non ci sono obiezioni su questa votazione, possiamo sospendere un attimino e poi riprendere fra cinque o sei minuti, dieci minuti. Allora, per quanto riguarda l’appello?
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO.
Procediamo.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Maria Baccaro (presente); Convertini Mariangela (presente); Francesco Caramia (presente); Marianna Cardone (presente); Antonio Gentile (assente); Grazia Ruggiero (presente); Annalisa Guida (presente); Lotito Vito Domenico Fabio (assente).
15 presenti, 2 assenti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene. Allora… Prego, prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Io chiedo scusa in anticipo a tutta l’Assise ma, a scanso di equivoci, alle tre e mezza devo abbandonare l’Aula per un impegno di famiglia inderogabile. Che non si pensi che me ne sia andata per altro motivo. Quindi, chiedo scusa sin d’ora. Non interromperò la discussione ma alle tre e mezza devo andare via.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie. Grazie alla Capogruppo per aver specificato. Allora, non perdiamo altro tempo, possiamo adesso…
Speaker : INTERVENTO.
Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, prego.
Speaker : INTERVENTO.
Non c’è il consigliere Gentile, quindi gli scrutatori.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Okay, grazie per averlo ricordato. Dobbiamo quindi rieleggere uno scrutatore che è da parte dell’opposizione. Marianna non la posso considerare, perché ha già detto che alle tre e mezza ha un impegno. Quindi, non lo so, Annalisa Guida. Se siamo d’accordo su Annalisa guida, alziamo la mano. All’unanimità.
Quindi, gli altri scrutatori restano. Restano Francesco Caramia e Luca De Michele, se non erro.
Stavamo dicendo che il terzo punto all’ordine del giorno della seduta odierna è una variazione di bilancio di previsione 2025-2027. La espone direttamente il Sindaco, Antonio Bufano. Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, Presidente. Grazie a tutti i colleghi presenti. Si tratta di una variazione di bilancio di previsione per trovare all’interno, all’interno dei documenti contabili, quelli già programmati sia con il DUP e con tutto quello che abbiamo approvato il 27 dicembre 2024… Quindi, siccome le variazioni di bilancio si possono fare quando ci sono degli eventi di flessibilità che sono arrivati, delle novità, in modo da fronteggiare gli effetti derivanti da circostanze imprevedibili e non preventivate, la variazione di bilancio di oggi è la n. 2. Nell’ambito… Ne abbiamo discusso in Commissione. È arrivato il parere dei revisori, parere positivo. Diciamo che riguarda principalmente, intanto, delle variazioni di bilancio nell’ambito degli stessi Settori, perché sono i capi Settore che fanno… Poi abbiamo inserito nella parte spesa quella più consistente, che è quella dell’ingegnere… Variazioni di bilancio per quanto riguarda i lavori pubblici per Piccoli.
Per quanto riguarda quello che vedremo successivamente, che riprende il debito fuori bilancio, è un progetto che abbiamo fatto per quanto riguarda… Un progetto che stiamo facendo dare l’incarico all’ingegnere per poter partecipare a questo bando che riguarda via Alberobello per la raccolta delle acque. Vi spiego quale sarà, poi lo vedremo perché dobbiamo dare l’incarico. Se riesco a trovarlo… Riguarda la sistemazione degli interventi per quanto riguarda la gestione delle acque pluviali nei centri abitati, POR Puglia… PR Puglia, FERS ed FSE 2021-2027, priorità seconda, azione 2.9, sub-azione 2.9.3, disposizioni. Questo è il verbale che abbiamo fatto nella delibera di Giunta del 5 marzo 2025 proprio per poter partecipare e dare incarico al tecnico per poter fare la progettazione esecutiva.
Questo è qui è l’avviso pubblico priorità Economia verde, azioni e interventi per il mantenimento e il miglioramento delle qualità dei corpi idrici, sub-azione 2.9.3, Infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque meteoriche. Diciamo che questo è un progetto che sarà dato, parteciperemo al bando. Quindi, questa variazione di bilancio non è altro che gli importi che servono per poter dare incarichi a professionisti per la presentazione del progetto.
Credo che in Commissione abbiamo visto l’altra parte, che riguarda in particolar modo la copertura. Intanto sono state fatte dalla variazione all’interno dei bilanci e quindi sono stati variati, stanziati adeguamenti a quello che già esisteva al 2025, per cui abbiamo solo incarichi tecnico-professionali che sono 49.000. Poi abbiamo messo consumo dell’energia elettrica nelle scuole, che sono intorno ai 40.852 e l’efficientamento energetico che praticamente è sull’Auditorium, perché è in corso anche l’ultima sessione dell’Auditorium.
La parte principale di quelle che sono state fatte dai vari Settori è quella del fondo… La maggior parte delle entrate è il fondo di solidarietà comunale, dove abbiamo avuto un finanziamento, quello spettante al Ministero dell’interno, di 86.357. Quindi queste sono. Da qui abbiamo incrementato i Settori dove avevano i capi Settore, che sono quello di Piccoli Giorgio per quanto riguarda i lavori pubblici. Abbiamo anche variato una parte, un pezzo dell’efficientamento energetico. Lo abbiamo variato per cui abbiamo, nella parte di entrata di Piccoli Giorgio, 2.603,13, come adeguamento stanziato.
Poi abbiamo il dottor Giuseppe Del Sole, che è praticamente richiesta di variazione delle spese per liti e arbitraggi. Abbiamo incrementato il capitolo, ha incrementato il capitolo per gli arbitraggi. Poi, manifestazioni culturali, c’è un incremento di 1.800 euro per le manifestazioni sportive. Abbiamo tolto 500 euro perché non li abbiamo spesi entro il 31 e quindi è stato eliminato e portato a zero. All’interno dello stesso bilancio sono state fatte delle compensazioni.
L’altra parte era la parte di entrata dell’avanzo accantonato di 5.748, che è sempre del dottor Giuseppe Del Sole, nella parte di entrata. Nella parte spesa poi abbiamo Rosato Vito Antonio, che aveva uno stanziamento attuale di 7.500 per servizi di comunicazione istituzionale. Siccome praticamente abbiamo tolto 6.400, abbiamo lasciato uno stanziamento adeguato di 1.100 euro.
Poi c’è l’acquisto di attrezzature informatiche finanziato con avanzo corrente, praticamente 13.000 euro. Li ha tolti dalle spese comunali e quindi è andato a pareggio il capitolo. Poi c’è il Comando dei Vigili urbani, Annese, che nella parte spesa chiede la variazione in aumento di 7.500 euro e poi chiede una variazione in aumento di 3.000 euro per quanto riguarda il supporto al RUP e le spese di smaltimento di carcasse e rifiuti del canile sanitario nostro, 2.500.
Poi c’è la dottoressa… Variazione per parte di spesa del bilancio, assistenza e formazione, per quanto riguarda la formazione dei funzionari, che era 13.000. È stata portata a 18.240, con un incremento di 5.248 euro. L’architetto Palmisano, i diritti urbanistici. Quindi questo fa parte dello stanziamento attuale. Abbiamo incassato e accertato dei diritti urbanistici superiori a quelli previsti, che erano 70.000. Abbiamo portato lo stanziamento […] a 81.000 euro.
Nella parte di entrata, la dottoressa Marchionne. C’è il fondo di solidarietà, che è quello che vi ho detto prima, che praticamente è andato poi alla copertura delle variazioni che non rientravano nell’ambito dello stesso bilancio dei settori. Poi c’è la parte di entrate. Abbiamo accertato praticamente una variazione di 10.000 euro, per quanto riporta l’imposta di soggiorno, la parte inerente al dottor Del Sole. Abbiamo aumentato lo stanziamento adeguato alla tassa di soggiorno di 100.000 euro.
Poi c’è la parte di spesa per quanto riguarda le variazioni, sempre nell’ambito dello stesso capitolo del dottor Del Sole. Abbiamo aumentato 2.500 euro per quanto riguarda le prestazioni dell’Infopoint. Li abbiamo tolti da un cofinanziamento di meno 500 e abbiamo coperto per andare a coprire i 1.500. Alla fine i diritti manifestazioni turistiche e imposta di soggiorno della 10.000. La variazione totale, che poi va adeguata, è di 14.500 euro.
Il revisore. Sono pervenute da parte del revisore le considerazioni finali, dove l’esame esprime il proprio parere favorevole alla proposta di delibera del Consiglio comunale del 24 febbraio 2025, pervenuta a mezzo PEC: “Variazioni di bilancio 2025-2027. Variazione n. 2”. Grazie, signori.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, grazie Sindaco. In merito a questo argomento, alle variazioni di bilancio, ci sono degli interventi? Prego, chiede la parola la consigliera Capogruppo Maria Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io ho qualche perplessità sulla variazione di bilancio che riguarda il famoso progetto del […]. Perché? Abbiamo visto negli scorsi Consigli comunali, dove abbiamo fatto anche una mozione in merito, che esisteva un progetto approvato nel 2019. Abbiamo fatto la mozione ed è stato riapprovato all’unanimità. Ora si fa un’ulteriore variazione di bilancio non perché sia stato ripreso quel progetto, ma ne sta venendo fuori uno di sana pianta e io credo che, per le casse comunali, abbia un impatto non indifferente, in quanto c’è stato questo progetto e poi c’è stato anche un concorso di rigenerazione urbana che riguardava lo stesso tratto di strada coinvolto in questa problematica, che sappiamo benissimo che nel corso degli anni si è sempre discussa, anzi è stata discussa dal mio ingresso in Consiglio comunale perché per quattro anni è rimasta dormiente, in quanto già dal primo verbale di accettazione di questo progetto nel 2019 non è stato inserito nel Piano triennale, che è la prima frase che vede un progetto concludersi e avere poi l’esecutività. Molto spesso ci siamo interfacciati con il Vice Sindaco, ne abbiamo parlato, ovviamente poteva essere un progetto fatto in modo rudimentale, quindi lui ha rimarcato sempre questa cosa di renderlo esecutivo, in quanto mancava di tanti sviluppi a livello tecnico e anche economico, perché nel corso degli anni sappiamo benissimo che varia tutto, i costi e tutto quanto.
Questo, quindi, io mi chiedo. C’è stato un primo progetto, poi c’è stato l’altro, ora io voglio capire l’ultimo, quello che si sta redigendo per l’inserimento di questo bando, è un ulteriore progetto a parte, che non riguarda né il primo né il secondo di rigenerazione urbana. Io ho inteso questo. Ora datemi voi conferma perché, ripeto, sono soldi che vengono spesi inutilmente, primo progetto, secondo progetto, siamo al terzo progetto, per la stessa problematica.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Maria Baccaro.
Ci sono altri interventi? Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Più che un intervento, si tratta solo di alcune semplici domande. Volevo dei chiarimenti sulla variazione di bilancio di supporto al RUP per quello che riguarda il Settore Polizia locale nella parte della spesa. Inoltre, sempre nella parte della spesa c’è una variazione per debiti fuori bilancio di cui credo non si parli oggi, giusto? Quindi, sarà successiva? Sì, dato che all’interno di queste variazioni ci sono due variazioni per debiti fuori bilancio che discuteremo successivamente, mi chiedevo il motivo per cui questa, invece, non fosse stata inserita, quindi chiedevo dei chiarimenti in merito a questo terzo debito fuori bilancio. Poi, la parte su cui in Commissione non abbiamo avuto delucidazioni è quella di supporto al RUP per la Polizia locale. Mentre, per quello che riguarda l’Ufficio Tecnico in Commissione c’è stata una spiegazione di quello che è stato variato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie.
Vuole concludere, Sindaco, con qualche risposta ufficiale? Prego.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Consigliera Maria Baccaro, credo che quello che lei ha chiesto oggi ce l’abbiamo qui con l’interpellanza che ha fatto nel 2024, con protocollo n. 32894, che abbiamo messo all’ordine del giorno. Mi pare che ci sia quello che chiede qui adesso.
Gentilissima consigliera, oggi non stiamo facendo altro che – dopo risponderemo a questo – una variazione di bilancio che servirà a finanziare, per cui oggi non parliamo di progetti, ma parliamo solo di finanziamenti per partecipare a un bando, per togliere i debiti fuori bilancio, diceva la collega Annalisa Guida. Quindi, la variazione di bilancio riguarda solo la sistemazione di tutto quello che è nell’ambito dei settori e di quello che è stato variato in aumento e in diminuzione. Se voi leggete le schede, che adesso avete, le schede vanno in misura. Questa risposta potrei darla e te la do volentieri subito, se vuoi, però è una ripetizione di quella di prima.
Le rispondo. Nel 2019 è stato presentato un progetto inerente alla soluzione degli allargamenti in via Alberobello, parlando di via Alberobello. Quel progetto non è andato in porto e non è andato avanti, quindi è stata fatta anche – credo, per quello che mi ricordo – una questione giudiziaria di questa faccenda, dove non si è potuto fare. La parte che riguarderà oggi è l’incarico per poter risolvere finalmente quello con un bando pubblico, senza mettere i soldi dal bilancio, perché all’epoca mi ricordo che servivano quasi 2 milioni di euro. Adesso c’è un progetto, dobbiamo partecipare e risolveremo questo problema, dove andremo anche a defluire tutta l’acqua che arriva da via Alberobello con la sistemazione, da una parte, dell’arredo urbano che da piazza Mitrano andrà a defluire, mettendo le griglie, fino al buco che sta. Ed è una cosa rispetto a cui a giorni partiranno i lavori. L’altro lavoro è quello di partecipazione al bando, dove l’acqua che arriva lì sarà portata – e lei lo sa – al canale che va vicino all’elettrauto, poi dall’elettrauto quel tubo che sta all’interno della sua proprietà sarà portata nella parte sottostante, dove attualmente arriva l’acqua e va giù. Quindi, è in progetto tutto quanto. Rimane solo da dare l’incarico.
Per quanto riguarda, invece, l’affidamento delle barriere architettoniche da piazza Mitrano fino a via Alberobello, il progetto è stato protocollato il 28.02.2025 e dopo la variazione di bilancio che stiamo facendo oggi bisognerà approvare il progetto esecutivo e successivamente predisporre gli atti per la gara di affidamento. Ripeto, è la parte che riguarda l’arredo urbano che va da piazza Mitrano fino a via Alberobello, dove c’è la griglia per la raccolta delle acque. Il progetto successivo, rispetto a cui oggi stiamo dando l’incarico per il bando, che vi ho letto prima, è quello di convogliare e raccogliere l’acqua per poterla portare – non so se conoscete la zona – dietro l’elettrauto, in modo tale che ci sia la raccolta di quelle acque. Quel progetto a cui lei faceva riferimento è quello della progettazione di secondo livello che abbiamo fatto intorno a Villa Mitolo, che abbiamo pagato regolarmente e di cui abbiamo i progetti. Devo essere onesto, l’ufficio ancora non l’ha presa in considerazione, ma sta prendendo in considerazione l’opportunità di fare in quell’area un altro parco urbano, che è adiacente a tutto quello che riguarda Villa Mitolo. Quindi, adesso provvederemo alla raccolta delle acque, poi vedremo se il progetto andrà avanti, perché il progetto sta. Quindi, abbiamo sistemato tutto quella che sarà la sistemazione esterna a Villa Mitolo, comprese le particelle degli espropri che andremo a fare per la raccolta delle acque e per il pozzo che andremo a fare dalla parte dell’elettrauto. Quindi, stiamo andando avanti.
Con questo intervento, comunque, è come se le avessi dato una risposta all’interpellanza che lei ha fatto e che discuteremo in seguito. Quella di oggi è solo una variazione di bilancio e di soldi per poter dare l’incarico per quanto riguarda la progettazione della raccolta delle acque, che è un bando della Regione per circa 1,5 milioni di euro, e con i dati che abbiamo credo che possiamo farcela per sistemare definitivamente l’area di via Alberobello.
L’altra parte, quella del RUP, forse riguarda… Aspetti un momento, perché sinceramente mi è saltata quella del RUP pure a me. Non l’avevo considerata. Vediamo la scheda. Mi dovete scusare, abbiate un attimo di pazienza. Eccola. Il dottor Annese chiede, nella variazione di bilancio che ha fatto, l’incarico di 3.000 euro al RUP. Forse è questa. Sinceramente non lo so. Magari adesso lo chiamiamo e glielo chiediamo. I 7.500 euro sono quelli che andremo a fare dopo e l’abbiamo vista benissimo, i 2.500 euro sono per altro, quelli del RUP adesso chiediamo per cosa sono. Come? Non ho capito. Sì, l’affidamento per il bando del parcheggio interrato. Questo mi dicono. Sinceramente, poi lo dobbiamo verificare in ogni caso. Sì, dobbiamo fare il bando.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Chiede di intervenire il Vice Sindaco Vito Speciale. Prego.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
La consigliera Baccaro mi citava prima per quanto riguarda il problema dei progetti per la raccolta delle acque. Ci tenevo a dire che, ovviamente, è palese e noto che, sicuramente supportati tramite anche le vostre interrogazioni, questa Amministrazione comunale abbia a cuore il problema della raccolta delle acque di via Alberobello. Ma giusto per precisare, ad aggiunta e ad integrazione di quello che ha già detto il Sindaco, noi abbiamo un primo progetto che è stato redatto dall’ufficio, quello famoso, consigliera Baccaro, che ha più volte nominato, dove proposi un ordine del giorno per chiedere un adeguamento dei prezzi del computo metrico. Se ricorda, in quell’occasione io chiesi di aggiungere a quell’ordine del giorno che non era sufficiente adeguare i prezzi di quel computo metrico, bensì passare a un livello successivo di progettazione. Ripeto, quello è un progetto firmato dall’Ufficio Tecnico. Ovviamente, non è assolutamente sufficiente per la candidatura a un bando regionale.
Il secondo progetto di Villa Mitolo è un progetto complessivo, come diceva il Sindaco, di riqualificazione urbana e di risoluzione del problema della raccolta delle acque piovane. Volendo candidare quel progetto, perché a quello è servito, cioè ad avere un progetto pronto per essere candidato a un bando, nel momento in cui candidi quel progetto, è ovvio che la Regione ti dirà: non ti posso ammettere al bando perché prevedi, oltre alla raccolta delle acque piovane, anche altro. Per questo motivo si sta predisponendo questo nuovo incarico non solo di progettazione, ma anche e soprattutto di indagini, che è la parte più grossa degli incarichi che l’ufficio dovrà dare. Il primo progetto, ma anche il secondo, era, ovviamente, perché la fase progettuale non lo prevedeva, carente di tutte le indagini geologiche e geognostiche che sono indispensabili per quel tipo di intervento. Quindi, oggi la variazione è proprio dovuta a questo.
Io spero davvero che la progettazione vada a buon fine, ma soprattutto che sia ammessa perché è un treno importante. Parliamo di 1,5 milioni di euro che la Regione mette a disposizione. Bisogna vedere quanti Comuni partecipano. Ma spero davvero di cuore che possiamo definitivamente risolvere il problema a monte, quindi la raccolta delle acque in via Alberobello, lato Alberobello e lato piazza Marconi e via Enrico De Nicola soprattutto, dove arriva un’importante carico di acqua, ma soprattutto a valle con i recapiti finali. Quindi, il motivo di questo ulteriore progetto e incarico è questo.
Il nuovo Codice degli appalti non prevede più tre livelli di progettazione, bensì due, e questo è il primo livello, ma comunque sarà ricco di elaborati, motivo per il quale necessita la variazione di bilancio. È ovvio che dobbiamo anticiparli noi, anzi difficilmente poi riusciremo a riavere, nel caso di vittoria, questi soldi in cassa. Però, 40.000 euro a fronte di 1,5 milioni di euro credo che ne valga assolutamente la pena.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Possiamo votare? Votiamo il punto n. 3), riguardante la variazione al bilancio di previsione 2025-2027, così come scaturito dalla discussione ed esposto dal Sindaco Antonio Bufano.
Chi è d’accordo alzi la mano. 11 voti favorevoli. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? 4 astenuti.
È prevista l’immediata esecutività? Leggiamo la delibera così come proposta. Immediata esecutività penso di sì.
Chi è d’accordo alzi la mano.
L’immediata esecutività è approvata all’unanimità.
Il punto n. 3) è stato espletato. “Fattura n. 1025021320 del 23/01/2025 e fattura n. 3250020432 del 23/01/2025 – Poste Italiane S.P.A. – Riconoscimento debito fuori bilancio”.
Espone il Sindaco Antonio Bufano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, Presidente e colleghi consiglieri. Questa è una fattura con riconoscimento di debito fuori bilancio, in quanto con l’attivazione della ZTL è stato mandato da parte degli uffici tutto quello che riguarda le raccomandate o le PEC, le raccomandate in particolare, per quanto riguarda le notifiche delle sanzioni, delle multe che hanno fatto durante il periodo per la ZTL. È pervenuta da parte delle Poste una fattura per un totale di 7.470,78 euro, emessa dalle Poste Italiane. Per la nuova istituzione della ZTL sono maturate tante sanzioni, però è chiaro che prima di prendere i soldi delle sanzioni dovevamo prevedere in bilancio una somma superiore a quella che era già stabilita in precedenza, per cui le Poste Italiane hanno mandato la fattura di 7.470,78 euro, che deve essere riconosciuta come debito fuori bilancio in quanto l’impegno non era stato preso entro il 31/12/2024.
Questa è una delle variazioni che abbiamo detto prima, che sono le richieste che ha fatto il Comandante dei Vigili urbani per quanto riguarda la copertura di questa fattura con riconoscimento di debito fuori bilancio.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Ci sono interventi? Ormai è una cosa acclarata: le fatture sono scontate. Abbiamo fatto un servizio, quindi dobbiamo riconoscere questo debito fuori bilancio.
Chi è d’accordo sul punto?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Posso intervenire, Presidente?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie.
Volevo chiedere una cosa all’Amministrazione. Dato che questo debito fuori bilancio o, meglio, questa fattura di gennaio arriva a seguito di fatture precedenti, per pagare le quali è già stata necessaria una revisione degli impegni di spesa fatti a settembre, già nell’anno precedente, nel 2024, dopo qualche mese di funzionamento della ZTL, è stato necessario incrementare l’impegno che era stato assunto in precedenza con Poste. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che la situazione non è emersa all’improvviso con la fattura di gennaio, se ne era a conoscenza già dal mese di settembre, con le fatture precedenti.
Dove voglio arrivare? Forse è il caso di considerare, con l’introduzione della ZTL, delle modalità meno onerose per l’Ente. Che cosa significa? Significa che bisognerebbe iniziare a considerare la PEC e, quindi, il sistema SEND come strumento di recapito e di notifica, e poi bisognerebbe forse iniziare a ragionare anche qui in termini di gara e non di affidamenti diretti, altrimenti ci si trova costretti ad adeguarsi a quelli che sono i prezzi. Quindi, vista questa nuova fonte di entrata per l’Ente, perché ci siamo sentiti spesso rispondere in quest’Aula che non ci sono i soldi per rispondere a determinate esigenze del paese, dato che adesso c’è questa nuova fonte di entrata, è bene che i pagamenti che bisogna giustamente fare a fronte di questa nuova entrata vengano magari gestiti in una maniera più oculata e più organizzata, per non ritrovarsi poi in situazioni del genere, che, ripeto, non sono nuove, perché già a settembre era stato incrementato l’impegno precedente. Quindi, nella predisposizione del bilancio fatto a fine anno io credo che si sarebbe potuto prevedere un impegno di spesa maggiore, senza poi dover ricorrere al debito fuori bilancio.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliera Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Ascoltando l’intervento della collega Annalisa Guida, sono d’accordo sul fatto che un fuori bilancio debba essere preso in considerazione quando ci sono dei fatti imprevedibili, quali possono essere calamità naturali, disastri ambientali, emergenze sanitarie, tutto quello che concerne a un’emergenza, come dicevo poc’anzi. Quindi, credo che alcune destinazioni di somme che vengono prese da un bilancio comunale debbano essere preventivamente quantificate, anche perché sappiamo benissimo che la ZTL, come diceva la collega Guida, è partita a settembre, per cui prima di fine anno si doveva prevedere anche l’invio di queste multe e dell’eventuale fattura che le Poste andavano poi ad addebitare al Comune. Credo che queste spese debbano essere prevedibili e non messe fuori bilancio.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Maria Baccaro.
Ha da fare qualche precisazione, signor Sindaco? Prego.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Parto dalla consigliera Maria Baccaro. Purtroppo avete ragione, ma il problema è che noi non immaginavamo di prendere tutte quelle multe, che le persone prendessero tutte quelle multe. Il bilancio di previsione riportava gli importi. Se voi leggete la delibera, trovate i soldi in previsione. Non si poteva prevedere – magari lo si potesse prevedere – quante multe le persone avrebbero preso, in modo tale da aumentare il costo delle spese di notifica. Parliamo di spese di notifica. Sono quelle spese che sicuramente la parte gestionale ha mandato alle persone, non avendo la copertura, quindi Poste Italiane ha mandato la fattura per dire che erano tante e il Comandante si è accorto che la parte mancante doveva essere riconosciuta. Comunque, non è un arricchimento per l’Amministrazione comunale, è una spesa per ricevere tutte le sanzioni che la gente dovrà pagare dopo la notifica. Quindi, questo era in particolare. Se il Comandante l’avesse previsto prima, le avremmo messe. Comunque, le somme si mettono sempre nei bilanci di previsione.
Per quanto riguarda la consigliera Annalisa Guida, non mi ricordo più la domanda. Me la rifà? Scusate.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Dicevo che c’è già stata una variazione impegno in aumento negli ultimi mesi del 2024, quindi forse quella variazione doveva essere un campanello d’allarme, affinché nel bilancio di previsione poi venissero stanziate somme maggiori in virtù dell’aumento delle multe effettuate sulla scorta dei mesi precedenti. Quindi, quei mesi dovevano dare la prevedibilità di questo elemento.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
L’abbiamo scritto nella determina n. 573, poi il 30 dicembre 2024 c’è stata un’integrazione dell’impegno di spesa. Purtroppo capita. Probabilmente quando è arrivata la fattura si sono accorti che quella spesa che avevano previsto addirittura il 30 dicembre 2024 non l’avevano ben notificata, oppure gli uffici non avevano acquisito tutta la documentazione di tutte le multe, che vengono poi rielaborate con la ZTL. Può essere che ci sia un errore nella valutazione o nel reperimento dei dati che sono arrivati poi dalla ZTL.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Votiamo questa delibera al punto n. 4), avente ad oggetto “Fattura n. 1025021320 del 23/01/2025 e fattura n. 3250020432 del 23/01/2025 – Poste Italiane S.P.A. – Riconoscimento debito fuori bilancio”. Si tratta del riconoscimento di un debito fuori bilancio di una somma equivalente a 7.470,78 euro.
Chi è d’accordo alzi la mano. 11 voti favorevoli. Chi si astiene? 1 astenuto. Chi è contrario? 3 voti contrari.
Una curiosità: perché magari ci si vuole accattivare la simpatia di quelli che hanno avuto la multa?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
No, Presidente, perché laddove era una spesa prevedibile non possiamo votare a favore o astenerci, essendo una spesa dichiarata imprevedibile.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma ha detto il Sindaco…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Che ho ragione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
…che non prevedevamo tutte quelle multe. Va bene.
Votiamo per l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo sull’immediata esecutività alzi la mano.
All’unanimità.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Possiamo passare ora al punto n. 5): “Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, co. 1, lett. E), del D.Lgs. n. 267/2000 – Pagamento conguaglio fornitura energia elettrica FT NR. 432400003405 del 18/12/2024”.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, Presidente e colleghi.
Questo è un altro debito fuori bilancio che abbiamo verificato in Commissione e riguarda il conguaglio di una fornitura elettrica nel Plesso Indiveri. Che cosa è successo? Praticamente noi abbiamo un gestore che è Illumia, l’Enel non ha mai comunicato a Illumia il trasferimento del contatore a Illumia e nessuno se n’è mai reso conto. Tenete conto che parliamo di 40.000 euro, perché dal 2017 non è stata pagata. In considerazione di questo errore, che non so a chi addebitare, un po’ all’Enel e un po’ a noi, è arrivata questa fattura, che comunque bisogna onorare, per un importo di 40.852 euro per quanto riguarda uno dei contatori del plesso di San Marco. Quindi, niente di che.
Abbiamo chiesto la riduzione, tant’è vero che su questo importo, comunque, considerato l’errore che è stato fatto da una parte e dall’altra, non stiamo pagando né interessi né sanzioni, ma stiamo pagando esattamente l’importo consumato dal 28 febbraio 2017 al 31 dicembre 2023. Quindi, non stiamo dando né sanzioni né interessi per quanto riguarda il ritardato pagamento.
Con gli uffici abbiamo anche chiesto se era possibile escluderlo dalla parte della prescrizione, infatti per quanto riguarda il pubblico non c’è la prescrizione. Così gli uffici mi hanno comunicato.
Questo è tutto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliera Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Voglio fare una richiesta, che probabilmente ho fatto anche altre volte. Ho sottomano il verbale della Commissione Bilancio che si è tenuta la settimana scorsa e noto che non ci sono le dichiarazioni della discussione che è stata fatta durante la Commissione quando abbiamo chiesto spiegazioni in merito. È un verbale nel quale si dice che si prende atto di quanto illustrato. Io faccio un appello alla Presidente Convertini, che so essere molto sensibile su questi temi e sulla precisione degli atti: anche solo per riportare quanto il funzionario ci ha spiegato essere stato il problema, l’ideale sarebbe compilare i verbali in maniera esaustiva, perché poi qua perdiamo tempo a chiederci se avevamo letto il documento, se lo sapevamo o se non lo sapevamo.
È un verbale dove praticamente non è scritto niente. Non è un verbale e un ammasso di firme, che indica solamente chi c’era. Quindi, siccome so che la Presidente di questa Commissione è ligia a determinate attività, io chiedo il rispetto della stesura del verbale, dove ci sono le dichiarazioni del funzionario che spiega la questione.
Venendo al merito, stiamo parlando di più di 40.000 euro, quindi è veramente una situazione paradossale, da non ripetere mai più, perché se fosse stato scritto perbene il verbale si sarebbe potuto leggere che il funzionario ha dichiarato che nessuno aveva conoscenza di questo contatore. Poi, qui c’è anche un’altra questione da chiarire. È un conguaglio o sono bollette non pagate? Un conto è il conguaglio, che significa che, quando c’è il passaggio da un gestore a un altro, si fanno i conti e si fa, appunto, un conguaglio. Un conto, invece, sono le bollette mai pagate perché nessuno conosceva l’esistenza di questo contatore. La questione è questa: come è possibile che per tutti questi anni non si sia mai intervenuti per verificare e gestire questa situazione, come si può non notare che lì c’è un altro contatore. A nostro avviso, un’Amministrazione dovrebbe monitorare le utenze per provvedere accuratamente ai costi.
Un’altra cosa. Affinché questo non accada più, rispetto al monitoraggio delle spese quali strumenti di controllo si possono implementare per evitare che succedano ancora una volta queste situazioni? A parte il fatto di capire adesso dove andare a trovare questa somma, come distribuirla, a chi togliere cosa, io vorrei capire: questi 40.000 euro adesso noi da dove li andiamo a prendere? Che cosa diminuiremo? Quali saranno i tagli da fare e su quali interventi? Non sono 5.000-6.000 euro, sono 40.000 euro. Quindi, se è possibile, vorrei che adesso si chiarisse questi 40.000 euro da dove li andiamo a prendere e quali servizi subiranno dei tagli a causa di questa dimenticanza e di questo assoluto non controllo su certi sistemi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Allora, in parte…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un attimo, Sindaco, prima dobbiamo finire gli interventi.
Prego, consigliera Maria Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Anch’io sono stata subito, dall’inizio, anche in Commissione, un po’ perplessa per questa cosa, perché il Sindaco ritiene di denominare questa fattura come un conguaglio, ma i conguagli, a mio avviso, dato che da molti anni abbiamo contatori automatizzati, credo che non esistano neanche più. Come diceva la Capogruppo Cardone, sono bollette non pagate. La ritengo una cosa gravissima. Ovvio, tutti possiamo sbagliare, le mancanze ci possono essere, ma qua stiamo parlando non di 40.000 euro ma di 47.700, quasi 50.000 euro di arretrati di bollette non pagate. Io mi chiedo: nel momento in cui è stato cambiato il fornitore, chi in quel momento si stava occupando delle cose? Chi ha responsabilità di questa mancanza? Del resto, sono tanti soldi. È ovvio che stiamo parlando del 2017, quindi la responsabilità sicuramente non è pienamente di questa Amministrazione ma della scorsa, però credo che non abbia funzionato qualcosa negli uffici e la cosa si è prolungata fino al giorno d’oggi, per arrivare a questo risultato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Mariangela Convertini. Prego, consigliera.
Speaker : MARIANGELA CONVERTINI CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Giusto per essere precisi, ricordo che nell’ultima seduta di Commissione io ho chiesto, prima di uscire, se c’erano osservazioni da mettere a verbale e non ci sono state osservazioni. Tant’è che – Arianna, non so se ricordi – io poi sono uscita per motivi personali e ti sei ritrovata a firmare il verbale. Ricordi questa dinamica? Okay. Mi rendo conto che su quel verbale manca qualcosa, però io in primis chiesi, in quella seduta, se c’erano delle osservazioni da parte della minoranza da mettere a verbale e non è stato inserito nulla, pertanto… Perdonami, Marianna. Pertanto, chiedo a voi della minoranza, nelle prossime sedute, di puntualizzare con il funzionario questo aspetto, cioè di segnare il tutto. D’accordo? Nelle Commissioni ci troviamo sia noi che voi, quindi chiedete anche voi al funzionario di mettere tutto per iscritto sul verbale. Non so se sono stata chiara.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Mariangela, Presidente, insomma andiamo veloce, la dinamica è stata questa: in Capigruppo abbiamo affrontato addirittura per un attimo questo problema, era intervenuto il Sindaco e ce lo aveva raccontato, e Martino chiamò il funzionario, ma non era quella la sede per verbalizzare l’accaduto perché eravamo in Capigruppo; in Commissione abbiamo ripreso il discorso e io non lamento l’assenza delle nostre osservazioni in Commissione, ma l’assenza nel verbale della motivazione precisa dichiarata dal funzionario. Quando sei andata via per motivi personali, mi è stato chiesto di firmare il verbale, ed erano degli appunti scritti dalla collega a penna, che andavano riportati. Ho sbagliato, mi sarei dovuta rifiutare di mettere la firma. Tra l’altro, poi non è stata più considerata, perché tu sei ritornata in Commissione e mi hai detto: non ti preoccupare, firmo io. È ovvio che essendo tu il Presidente, e quello che tu dici sarà fatto ancora di più in coerenza rispetto a questa disamina, tu in qualità di Presidente firmi e tu devi rileggerti il verbale prima di firmarlo. Quindi, se sai che mancano delle cose, al di là del sollecito da parte nostra, non firmare. Avresti dovuto dire: scusami, non firmo perché qui mancano delle cose; vatti a riprendere gli appunti e scrivi quello che è stato detto. Quindi, non è colpa… No, assolutamente, lo farò, lo farò.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Ha chiesto di intervenire il Capogruppo Donato Pinto. Prego.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Solo per dovere di cronaca, casomai domani ci ritroviamo ad aprire i giornali locali e leggere che il Comune di Locorotondo non paga le bollette, frase che è stata detta dai consiglieri di opposizione nei loro interventi. Non trattasi di bollette non pagate, si tratta di bollette non fatte pervenire all’Ente. Quindi, laddove casomai errore ci sia stato, è stato quello di non chiedersi, illo tempore, come mai non stessero arrivando le bollette, errore a cui si è rimediato nel momento in cui gli uffici, ponendosi la domanda, hanno trovato la risposta e hanno sollecitato l’invio di tutti i pagamenti in sospeso. Quindi, non si tratta di bollette non pagate, ma di bollette non pervenute.
Per quanto riguarda le risorse, come diceva la consigliera Cardone, sottratte a chissà quale voce di capitolo di questo Comune, ricordo che, trattandosi di bollette che non si è avuto modo di pagare perché non arrivavano, noi al tempo non abbiamo pagato quell’utenza, per cui quello che paghiamo oggi, senza interessi – lo sottolineo, senza interessi, perché è quello di cui mi sono preoccupato di venire a conoscenza – è un pagamento dovuto che avremmo avuto, sia pure parcellizzato, negli anni precedenti in cui queste bollette non sono arrivate. Quindi, ora all’Ente non togliamo una risorsa, ma andiamo in isorisorse (come si dice in sanità), cioè spendiamo gli stessi soldi che avremmo speso se avessimo pagato le bollette rateizzate mese per mese.
Questo solo per dovere di cronaca, per evitare che ci siano, non dico in questa sala ma al di fuori, delle strumentalizzazioni riguardo a quanto accaduto.
Ricordo anche che gli uffici, che comunque hanno posto rimedio alla situazione, sono anche stati purtroppo ostaggio di tanti avvicendamenti che nelle persone ci sono stati. A volte va pur riconosciuto il fattore umano. Se lo vogliamo chiamare errore, chiamiamolo errore. Per me è un fattore umano, da cui non si può trascendere. È capitato di non aver appurato negli anni perché mai non arrivassero le bollette, salvo averlo fatto nel recente periodo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, consigliere Donato Pinto.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Credo che questo debito fuori bilancio, dopo la fattura precedente di Poste, sia decisamente più ingarbugliato, perché la fattura che è arrivata parla di prezzo variabile di questo POD in contrada San Marco, con contratto stipulato con Illumia a decorrere dal 1° marzo 2017. In primis, in fattura non c’è il CIG, cosa che mi è risultata subito strana, trattandosi appunto di un affidamento fatto secondo il Codice dei contratti. Quindi, già qui c’erano i presupposti per contestare, se non addirittura rifiutare questa fattura al fornitore. Dopodiché, nell’intestazione della fattura si parla di fatturazione mensile, però poi leggendo il dettaglio, invece di fermarsi al periodo novembre 2024, vengono fatturati tutti i consumi relativi al periodo 2017-2024, come se il fornitore Illumia non avesse mai inviato alcuna fattura al Comune. Quindi, qui non si può definire un conguaglio, come è stato presentato in Commissione e anche all’ordine del giorno, ma bisogna parlare proprio di fatture, che evidentemente non sono mai state recapitate. A maggior ragione io penso che ci fossero i presupposti per contestare e rifiutare questa fattura perché, ripeto, non conteneva neanche il CIG. Poi, nel momento in cui, a maggior ragione, non ci sono ricalcoli, non si può parlare di conguaglio, perché gli aggiornamenti dovevano essere comunicati. È un obbligo per tutti i fornitori.
Vado avanti. È vero, le fatture probabilmente non sono mai state recapitate. Non sappiamo cosa sia successo. Però, l’affidamento c’era. Quindi, probabilmente bisognava sollecitare il fornitore almeno a fatturare su consumi presunti, laddove non avesse contezza di quelli reali. Ancora oltre, nel momento in cui c’è un affidamento, le somme a bilancio vengono iscritte in quegli anni, quindi nel conto residui dovevamo trovare le somme destinate anno per anno. Se le cose fossero andate così, oggi non saremmo di fronte a un debito fuori bilancio ma, come per gli anni più vecchi, 2017 e 2018, avremmo le somme in conto residui destinate a questo contratto. Come mai – mi chiedo – questo non è avvenuto? Perché, nel momento in cui c’è un affidamento, anche laddove non vengano recapitate le fatture, quell’affidamento è stato preso, di conseguenza se affido impegno la somma. A fine anno, se mi accorgo di non aver ricevuto le fatture, mando a residuo la somma, perché mi aspetto che prima o poi le fatture arrivino. Non mi riduco, quindi, al debito fuori bilancio.
Vado oltre e riprendo quello che ho detto prima parlando del debito fuori bilancio di Poste Italiane, laddove ho suggerito di trovare delle modalità meno onerose per l’Ente. Io credo che tutti qui sappiamo o dovremmo sapere che le pubbliche amministrazioni, per quanto riguarda le forniture di energia elettrica e gas, hanno l’obbligo, in base al decreto legislativo del 2012, meglio conosciuto come spending review, di aderire alle convenzioni Consip. A cosa servono queste convenzioni? Servono ad avere un prezzo fisso e calmierato, ossia il più basso sul mercato. L’unica alternativa per non adempiere all’obbligo di adesione alle convenzioni Consip è quella di trovare un fornitore che garantisca un prezzo inferiore, e non è il nostro caso, perché il prezzo è di gran lunga superiore rispetto a quello delle convenzioni Consip. Ripeto, aderire alle convenzioni Consip è un obbligo per le pubbliche amministrazioni, anche perché è quasi impossibile avere prezzi di mercato più bassi rispetto a quelli garantiti dall’aggregazione Consip. In questa fornitura di energia elettrica, come nelle altre dell’Ente, non si parla di adesione a convenzioni Consip e non se ne parla neanche per le forniture del gas, stando alle determine dagli anni in questione fino agli ultimi mesi.
Dove voglio arrivare? Voglio arrivare al fatto che forse sarebbe il caso di avere una gestione più oculata dei soldi pubblici, evitando delle spese come queste e soprattutto aderendo a strumenti che permettono di avere prezzi fissi e calmierati che garantiscano, quantomeno, il prezzo più basso al momento sul mercato e non che si vada ad affidamenti diretti con fornitori senza nessuna motivazione, perché l’unica motivazione possibile doveva essere quella di ottenere un prezzo più vantaggioso, cosa che così non è. Non lo è per l’energia elettrica e non lo è tantomeno per il gas, dove si è addirittura sul mercato FUI. Il gas viene acquistato dall’Ente sul mercato FUI, che vuol dire fornitore di ultima istanza, ovvero si tratta di un mercato di emergenza per quelle pubbliche amministrazioni che non hanno aderito alla convenzione Consip e, quindi, per evitare il taglio del gas, aderiscono al mercato FUI, che chiaramente ha un prezzo maggiore rispetto a quello della convenzione.
La domanda, ripeto, è la seguente: perché facciamo pagare all’Ente e, quindi, alle tasche dei cittadini, sottraendo risorse importanti che potremmo usare altrove, delle liquidità su cui, invece, potremmo fare economia? Ma non perché lo dico io o lo dice l’opposizione, perché lo prevede la legge. La norma ha istituito queste convenzioni Consip, dando alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di aderire, non da oggi ma dal 2012.
Quindi, davvero io ritengo, di fronte ai debiti fuori bilancio che ci sono stati presentati oggi, di farsi delle domande: perché è Illumia il fornitore del Comune di Locorotondo? Che fattura a otto anni di distanza con prezzi assolutamente altissimi e variabili, in un momento storico in cui sappiamo che il variabile ammazza tutte le famiglie? Perché non dovrebbero ammazzare anche gli enti pubblici?
Gli enti pubblici hanno la fortuna di avere la convenzione Consip, cosa che le famiglie non hanno. Quindi, quantomeno, abbiamo il dovere di aderire a questi strumenti e di garantire che i soldi dell’ente, i soldi pubblici, i soldi dei cittadini vengano spesi in maniera oculata, giusta e dovuta, ma non che si arrivi a pagare 47.000 euro di un contatore di cui non si aveva idea per fatture mai recapitate, con stanziamenti che non sono stati previsti, né mandati a residuo negli anni precedenti, e di cui non si è avuto il controllo della situazione per chiedersi come poterla risolvere e mantenere gestibile.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Annalisa Guida.
Mi è piaciuto il suo intervento, magari a consuntivo non ha gli effetti che potrebbe avere, forse è meglio farlo a preventivo, in maniera tale da stimolare gli uffici ad essere più accorti. Quindi, se dà una mano alla maggioranza in questo senso, ben venga, perché lo facciamo su tanti argomenti il fatto di sollecitare e sensibilizzare i settori della struttura. Qualcosa può venir meno: come giustamente ha detto, nel 2017 noi non c’eravamo, quindi non abbiamo seguito dall’inizio.
Adesso il Sindaco deve precisare. Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Capisco quello che ha detto da ultimo, però il problema è di un altro tipo.
Le bollette dell’Enel non sono mai arrivate, perché a San Marco è arrivata la bolletta, solo che si sono accorti che c’erano due contatori, di cui uno è stato traferito a Illumia, come fatto gestionale, l’altro era intestato ancora all’Enel. Per cui, per il fatto che fosse presentata all’Enel, nessuno ha mandato la fattura, tantomeno gli uffici hanno verificato. Su questa cosa lei ha tanta ragione, però partiamo dagli uffici, perché è chiaro che le stesse preoccupazioni sue sono state le mie, sono andato in ufficio, questa parte veniva gestita da Tina Conte, collega che purtroppo abbiamo perso.
Quindi, quando poi sono passate tutte le carte lì, hanno avuto sempre le bollette, solo che quella non è mai arrivata.
Sul fatto di lei dice, i residui, se lei guarda, noi abbiamo preso la somma di 6.991, in parte, e l’abbiamo presa dei residui. Poi, ci sono sempre residui, cui di conseguenza dobbiamo andare a fare la parte dei debiti fuori bilancio. Tra l’altro, se lei va a vedere anche la fattura, poi c’è la delibera di ARERA.
Su quella cosa che dice lei per quanto riguarda la prescrizione, ARERA ha detto, su questa circolare che abbiamo allegato, allegato che lei ha visto, credo che non si potesse fare. Abbiamo tentato in tutti i modi, però un po’ la colpa è della struttura, perché non ha controllato quanti contatori ha, un’altra colpa è quella dell’Enel, che considerato il fatto che non aveva passato il contatore a Illumia, non si è mai preoccupato di inviare la fattura. Ecco perché dico che abbiamo tentato anche di chiedere la prescrizione, ma pare che negli enti pubblici la prescrizione non sia concessa, ecco perché abbiamo fatto… Questo è importantissimo, le stesse domande credo che siano anche quelle di Marianna, che vertono sulla stessa cosa “come è possibile che non ve ne siete accorti?”, e quello di Maria Baccaro credo che sia la stessa, però non è che noi ce ne siamo accorti, bisogna onorare il debito perché il consumo è stato fatto, è un indebito arricchimento per il Comune non è possibile. È chiaro che se fossimo noi inadempienti, avremmo pagato sanzioni, interessi e avrebbe sicuramente l’Enel bloccato la luce: come sapete bene, se non si paga oggi, l’energia elettrica, l’Enel ti taglia, ti blocca e ti dice “periodo di sospensione da”.
Siccome la vera fortuna è che a noi la sospensione non è mai avvenuta, anche da parte dell’Enel credo ci sia stata una distrazione tale che non ha inviato… Una volta accortosi, sono consumi che abbiamo fatto dal 2017 in poi. Nella parte dove voi dite “conguaglio”, è chiaro che nella fattura voi avete un determinato periodo, quindi sono stati inseriti i conguagli 2017 e 2023, tutti insieme. L’hanno chiamato conguaglio, ma è una fattura di consumo, e credo che gli uffici abbiano tutti i chilowatt consumati, per cui credo che abbiano controllato.
Grazie, comunque.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Dobbiamo procedere alla votazione nel punto n. 5: “Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 194, come da fattura pagamento fornitura energia elettrica”, la fattura è del 18.12.2024.
Chi è d’accordo a riconoscere questo debito fuori bilancio alzi la mano. Chi si astiene? Nessuno. Chi è contrario. 4.
È prevista l’immediata esecutività della diamo.
Per il provvedimento immediatamente eseguibile.
Chi è d’accordo sull’immediata esecutività alzi la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità
Passiamo ora al punto 6: “Autorizzazione al rilascio permesso di costruire in deroga ex articolo 14”, come da decreto del Presidente della Repubblica 380/2001 e successive modificazioni: “Progetto per la sistemazione dell’area esterna, dell’esistente impianto produttivo in contrada Cinquenoci, Guarini”.
Espone l’assessore delegato all’urbanistica, Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere al Presidente e a questa Assise il rinvio di questo punto all’ordine del giorno. Visto e considerato che vorremmo tutelare, mettere più in evidenza alla cittadinanza l’interesse di pubblica autorità, anche se non è un atto obbligatorio, però preferiamo redigere la convenzione in maniera antecedente, quindi allegarla alla delibera.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Quindi è stata chiesta una sospensione? Un rinvio.
Mettiamo ai voti la richiesta di rinvio.
Prego, vicesindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICESINDACO.
Grazie, Presidente.
Mi unisco alla richiesta di elaborare a monte la convenzione, quindi allegarla in bozza alla prossima delibera di Consiglio, e non a valle. Chiedo all’assessore all’urbanistica di valutare bene quell’area che io ho visto di sfuggita in Commissione, in quanto prossima e vicina ad aree anche più vicine al centro urbano, che già abbiamo utilizzato in passato per area parcheggio in occasione di determinati eventi, quindi, come parcheggio di scambio, o parcheggio proprio per i grossi eventi.
È qualcosa che effettivamente può essere molto utile in questo momento, e sono d’accordo sul disciplinarlo tramite una convenzione da portare in Consiglio comunale e poterla leggere, dove fissiamo i punti, anche se la destinazione potrà essere, credo, esclusivamente quella come pubblico interesse per l’Amministrazione comunale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene. Quindi, dobbiamo mettere ai voti il rinvio di questo argomento? Sindaco?
Prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Velocissimo. L’auspicio è che venga portata in Commissione, questa convenzione, per poterne discutere prima di arrivare in Consiglio comunale.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Chi d’accordo sul rinvio, alzi la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Fatemi leggere bene il punto per non confondermi. Quindi, punto 6 rinviato.
Punto n. 7: “Progetto per la realizzazione di un intervento costruttivo di edilizia di tipo economico e popolare convenzionata ai sensi dell’articolo 51 della legge 865 del 71 nell’ambito del Piano di zona 1-2 via Alberobello, da parte dell’impresa Giuseppe Renna ingegnere – localizzazione approvazione”.
Espone l’assessore all’urbanistica Rossella Piccoli. Prego, assessore.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie.
Ci è pervenuta questa richiesta da parte della società dell’impresa, ingegner Renna Giuseppe S.r.l. nella quale si richiede la realizzazione di un complesso edilizio di tipo economico e popolare, convenzionato ai sensi dell’articolo 51 della legge 865 del 71.
Questa legge consente, in assenza di Piani di zona 167. proprio di realizzare degli immobili nelle zone residenziali, anche in variante al PRG, precisando con apposita convenzione, ovviamente, i limiti di densità, di altezza e di distanza dai fabbricati, nonché i rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti e spazi pubblici.
Per quanto riguarda Locorotondo, il Piano di zona 167 risulta decaduto con sentenza del TAR Puglia del 19 settembre 2005, decadenza acclarata anche dalla sentenza del TAR Puglia di Bari nel 2009.
Pertanto, è possibile far ricorso all’articolo 51. In particolare, l’intervento prevede l’accorpamento di due zone urbanistiche, in cui erano previsti due interventi già assentiti; la realizzazione di una palazzina in zona C e la realizzazione di una villetta bifamiliare in zona B2, oggetto già di piano di lottizzazione approvato, oggetto di revoca.
Dal punto di vista tecnico, l’intervento non comporta nessun aumento del consumo di suolo, in quanto i due progetti approvati comportano lo stesso utilizzo di suolo. A vantaggio dell’Amministrazione, il proponente dovrà, oltre che cedere le aree a standard come previsto per legge, anche sistemare la parte di viabilità esistente tra via Prezzolini e via Italo Balbo, oggetto di successiva presentazione di progetto esecutivo relativo alla realizzazione delle organizzazioni e sistemazione delle aree a standard.
Tale condizione farà parte integrante della convenzione, oltre a realizzare l’edilizia convenzionata in cui l’Amministrazione interverrà nello stabilire il prezzo di cessione in funzione di quanto stabilito dalla Regione Puglia.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Ci sono interventi?
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
In considerazione e rispetto a questo argomento, riprendendo quanto illustrato dall’assessora, faccio una domanda: la convenzione a cui si fa riferimento è già stata stipulata?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, microfono, assessore.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
È allegata, la convenzione.
Noi sul fascicolo adesso riverifichiamo, non si sa mai, ma sul fascicolo informatico a cui noi abbiamo accesso non ci ritroviamo la convenzione. Ci ritroviamo il progetto, la relazione tecnica illustrativa, non so se lei si riferisce a questa.
C’è la verifica dei parametri necessari per la valutazione e l’ottenimento del bonus, quella è la relazione… Posso vedere l’intestazione, gentilmente? Semplicemente per capire l’intestazione, così capiamo se… Assessore, non c’è.
Noi quindi chiediamo un rinvio del punto all’ordine del giorno, poiché non è stata oggetto di disamina in Commissione e non è allegata al fascicolo.
Faccio anche un’altra considerazione. Questa la posso fare in virtù del fatto che prendiamo atto in maniera piacevole del fatto che nel fascicolo adesso abbiamo avuto modo di verificare che sono allegati anche i verbali delle Commissioni, dove ovviamente i verbali sono pronti, almeno per quanto riguarda questo punto all’ordine del giorno, ci siamo ritrovati effettivamente il verbale di Commissione.
Dallo stesso verbale di Commissione, premetto, tra l’altro, questo per chiarire i vari passaggi, non per tediarvi, che questo argomento è stato oggetto di discussione in una Commissione del 19 settembre 2024. In questa occasione erano stati chiesti sostanzialmente degli approfondimenti.
Nel Consiglio comunale di fine novembre questo argomento era all’ordine del giorno di quel Consiglio comunale, poi è stato rinviato per le motivazioni che all’epoca aveva dato l’assessora, e che sono riportati anche nella proposta di delibera di Giunta che ci vede oggi impegnati.
In quell’occasione, ed è al verbale del Consiglio comunale di novembre, era stato chiesto di poter ulteriormente approfondire la documentazione. Ripeto: settembre Commissione, Consiglio comunale di novembre, ci ritroviamo in Commissione il 21 marzo su questo argomento. Il 21 marzo i documenti non erano disponibili neanche sul fascicolo informatico, perché, tra l’altro, il Consiglio comunale è stato convocato in via straordinaria, quindi soltanto da venerdì noi abbiamo potuto avere accesso alla documentazione. Abbiamo letto la documentazione presente, quindi faccio un’elencazione: nel fascicolo informatico, noi ci ritroviamo, rispetto a questo argomento, la proposta di delibera, la documentazione fotografica, la relazione istruttoria, la relazione tecnica, le tavole, il verbale di Commissione e il parere tecnico. D’accordo? Questo è fondamentale. Ed è fondamentale perché, chiarisco, perché non vorrei che possa sembrare un appiglio di carattere documentale o tecnico, ma è una questione sostanziale.
Noi stiamo parlando di una zona, ex zona 167 che, come ha correttamente ricordato l’assessora, non è più una zona 167, quindi da adibire ad edilizia popolare, ma diventa, in applicazione dell’articolo 51 della legge in esame, quindi della 865 del 71, area interessata da edilizia di tipo residenziale, con la possibilità, ovviamente, sia per il Comune di realizzare delle opere, e ovviamente non neghiamo che sarebbe l’ideale, laddove davvero vogliamo dare una risposta alla questione relativa dell’emergenza abitativa, perché questo consentirebbe di individuare ulteriori immobili da dare in fitto, ed è un’urgenza che questa Amministrazione conosce benissimo, tant’è che lo stesso Sindaco qualche mese fa ha fatto un post in riferimento a questo, sull’esigenza e l’urgenza di trovare immobili in fitto per l’emergenza abitativa. La soluzione che si individua, per carità, legittima, ci mancherebbe altro, è che sia il privato ad intervenire, e quindi si realizza lì il discorso della pubblica utilità dell’area e dell’accordo che poi ci dovrebbe essere tra pubblico e privato, a far sì che questi immobili vengano ceduti e venduti, quindi, con prezzi ovviamente calmierati. Questo risponderebbe in parte al discorso che dicevo prima, dell’emergenza abitativa; e a calmierare i costi per quanto riguarda le proprietà, gli immobili e gli appartamenti che in generale si vendono, i cui prezzi sono abbastanza, oggettivamente lievitati.
Ora, è ovvio che per far sì che questo rapporto tra pubblico e privato sia trasparente, al netto del privato che presenta legittimamente una domanda, il progetto di realizzazione su quell’area, e ci sta, assolutamente, nella maniera più assoluta, è ovvio che noi però dobbiamo guardare ai cittadini. Quindi, il principio di trasparenza a cui risponde una pubblica amministrazione sta nel momento in cui andiamo a verificare nella convenzione cosa c’è scritto. È lì infatti che andiamo a capire in che modalità stiamo andando a garantire questo discorso di beneficio pubblico, che tra l’altro crea quel presupposto per chiedere la pubblica utilità su quell’area, che altrimenti resta privata ed è di proprietà di chi oggi chiede di realizzare un progetto.
Questo per dire quindi che il punto è fondamentale, che per noi è fondamentale poter capire proprio questo meccanismo in che cosa si sostanzia, al netto del fatto che se non abbiamo quella convenzione non possiamo fare questa valutazione, e che da quello che leggiamo nei parametri, quindi, rispetto alla documentazione tecnica che c’è, si fa riferimento, vi faceva cenno l’assessora, alle aree standard da cedere.
Ora, se ci limitiamo alle aree standard da cedere, che dovrebbero essere le aree che bisognerebbe cedere alla collettività per realizzare i parametri che il decreto ministeriale 1444 del 68 indica come parametri minimi per la popolazione, rispetto a 3.166,35 metri cubi, che è l’opera che si realizzerà su tre piani, più il piano seminterrato, i metri quadri destinati a quest’area non risultano particolarmente cospicui.
Ripeto: si tratta di una considerazione che se non ha il discorso relativo alla convenzione, su cui possiamo maturare un pensiero rispetto all’effettivo beneficio, all’effettiva ricaduta economica per la collettività, non siamo nelle condizioni di poter fare questa valutazione. Non so se i consiglieri, tutti i consiglieri, al netto della opposizione o maggioranza, abbiano avuto modo di accedere a quella documentazione, che dico che è fondamentale, ragion per cui secondo noi il punto dovrebbe essere rinviato.
Poi, sulle altre considerazioni di carattere più prettamente politico rispetto a questa modalità operativa, mi riservo di intervenire, lì dove si dovesse decidere, invece, di non rinviare, A quel punto allora si scende nell’ambito più di carattere politico.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Nell’ambito…? Si scende nell’ambito?
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Dicevo: per ulteriori considerazioni rispetto a questo strumento che si vuole utilizzare, che si sta utilizzando per dare risposta alla questione abitativa, mi riservo di intervenire lì dove si decida di non rinviare l’argomento. Se però si rinvia l’argomento per le motivazioni che finora ho esposto, ci rivediamo ad altro appuntamento per fare ulteriori considerazioni, in virtù anche di questo documento che è fondamentale.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chiedeva la consigliera capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Io mi appello anche agli altri Capogruppo.
Io penso che questa convenzione, anche per poter votare, avreste dovuto vederla anche voi, l’avete vista, ce l’avevate, avete fatto delle considerazioni in merito. È fondamentale per votare, in generale, a prescindere dal Gruppo di appartenenza.
Inoltre, mi appello ancora una volta l’importanza della redazione dei verbali, perché come vedete, oggi, nei verbali di queste Commissioni non c’è scritto nulla. Tra l’altro io ricordo che il Sindaco, non ricordo bene se nella congiunta o nella Commissione bilancio, dove spesso ci capita di fare delle chiacchierate di ampio raggio, diceva che aveva chiesto una variante al progetto – ricordo male? – sui parcheggi, che non dovevano essere… Okay, perfetto, va benissimo. Anche quello non è stato visionato.
Quindi, il progetto non è mai arrivato tecnicamente, sul tavolo delle Commissioni, e la convenzione è fondamentale per prendere una decisione, per votare con trasparenza e con cognizione di causa.
Ora, quanto fosse nelle mani dell’assessore l’abbiamo visto, però non è caricato sul fascicolo, quindi non era in nostro possesso, né è stata portata sul tavolo delle Commissioni, la Commissione congiunta. C’è qui la consigliera Annalisa Guida, che fa parte …
Nel verbale non c’è scritto nulla.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chiede di intervenire il Sindaco, Antonio Bufano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Colleghe, Marianna, io ho chiamato l’architetto, è chiaro. Mi ha detto che lui, prima della Commissione che è avvenuta a settembre 2025, ha inviato a tutti i componenti della Commissione tutti gli elaborati. Se voi mi dite di no… Così mi racconta e così vi dico, tanto è vero che l’ho chiamato per poter scendere giù e non c’è.
Adesso con la Segretaria vediamo se ci sono gli elaborati.
Abbiamo verificato che c’erano i progetti, i disegni e tutto, e non c’era nel fascicolo la convenzione. Hai ragione.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Noi in Commissione non siamo entrati.
Siccome il rinvio era stato richiesto dall’assessore Piccoli per verificare che il numero di protocollo fosse antecedente a quello di un’altra proposta progettuale sempre inerente l’articolo 51, ma che sostanzialmente il progetto e tutti i suoi annessi erano i medesimi della precedente Commissione, in Commissione non abbiamo per niente discusso di argomentazioni che non fossero quelle dell’ordine cronologico di presentazione della domanda, perché tutto era confermato rispetto alla precedente Commissione di settembre di cui, vado a memoria, non ero ancora io Presidente, penso che fosse… Parlo come Presidenza perché non ricordo la convocazione.
Comunque, questo è. In Commissione, lo scopo non era quello di rianalizzare il progetto, ma quello di certificare l’ordine cronologico delle domande.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Donato, ma se non c’è per Guarini e stiamo rimandando perché non c’è…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non facciamo dialogo, mi raccomando, uno ad uno. Chiedete la parola, perché sennò non si capisce nulla.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE..
Presidente, una sola precisazione. Io purtroppo con le date sono proprio negato, quindi non ricordo se nella penultima Commissione, o nel verbale sul fascicolo informatico dello scorso Consiglio, quando l’abbiamo rinviato, la convenzione c’era perché io ce l’ho tra i file.
Su questa è probabile che non c’era, ora non ricordo. Però, sul fascicolo informatico in cui è stata convocata a novembre e reinserita a novembre all’ordine del giorno che abbiamo rinviato, sul fascicolo informatico, la convenzione era stata caricata perché io ce l’ho tra i file.
Speaker : INTERVENTO.
Scusi, segretaria, questo passaggio non lo so, e non nego che sia così, ci mancherebbe altro. Però, per il Consiglio comunale odierno non è a disposizione quel documento e purtroppo, e chiudo, nell’accedere ad oggi, o anche venerdì, quando sono stati caricati i documenti, perché venerdì è arrivata la convocazione del Consiglio, non è possibile andare a ritroso nella stessa pagina del fascicolo informatico, non è possibile andare a ritroso sugli altri Consigli comunali con le allegazioni degli altri Consigli comunali.
Speaker : INTERVENTO*.
Non è possibile?
Speaker : INTERVENTO.
No…
Speaker : INTERVENTO*.
Perché io non sono abilitata al fascicolo elettronico, quindi non conosco… Lo stiamo verificando in questo momento… In genere vengono caricati, sono visibili quelli che riguardano il Consiglio comunale che viene in discussione. Resta in alcuni casi ancora il link che è possibile per quanto riguarda alcuni documenti di bilancio.
Per quelli alcune volte, non sempre, è possibile ancora trovare il link su cui cliccare ed andare ad aprire documentazione già discussa.
Però, la convenzione per oggi, ripeto, non era consultabile, né tantomeno è possibile consultando consultarla… Ora, ribadisco: capisco che la situazione Guarini non è l’articolo 51, ma comunque, in questa proposta di delibera, assessora, troviamo la stessa… La leggo, così sono più precisa: consideriamo, nel deliberato, di dichiarare la pubblica utilità, quindi la pubblica utilità è chiesta ed è dichiarata anche con riferimento a questo progetto. E la valutazione se c’è o meno la pubblica utilità, questo è il ragionamento che facevo prima, è ovviamente per noi fondamentale capirlo, se abbiamo tutti i documenti che ci consentono di fare una valutazione per intero della questione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, assessore Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Considerando, come diceva il consigliere Luca De Michele, che il è già stato portato due volte in Commissione, questo argomento, e la prima volta è stato ben sviscerato, anche con la convenzione e tutto il resto, il rinvio fu dovuto soltanto al fatto che c’è stato qualche dubbio, a livello cronologico, di presentazione di pratiche.
Si tratta di edilizia convenzionata, quindi la pubblica utilità è in questo. È ovvio che i prezzi vengono stabiliti anche in base ad una normativa nazionale che disciplina l’edilizia convenzionata. Quindi, a mio parere, non ci sono i presupposti per rinviare nuovamente questo argomento all’ordine del giorno.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Rosella Piccoli.
Abbiamo altri interventi?
È stato messo in evidenza il rinvio. Se non abbiamo altri interventi, dobbiamo mettere ai voti il rinvio. Più di qualcuno l’ha analizzata, la convenzione, perché la volta scorsa… La volta scorsa era inserita la convenzione, è scaturito questo fatto, nel fascicolo informatico. Adesso, per una mera distrazione… L’assessore Rossella Piccoli, la convenzione ce l’ha tra le carte. Non so se la voleva enunciare, così magari la conosciamo un po’ tutti. Comunque, il rinvio lo mettiamo ai voti, però adesso incuriosisce il discorso di leggere la convenzione.
Assessore, cosa dice, la leggiamo adesso? Per quanto riguarda la proposta di rinvio avanzata dal Gruppo Innova Locorotondo, su questo argomento al punto 7, chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario al rinvio alzi la mano. Adesso vediamo la proposta che ho fatto io, vediamo se riusciamo a conoscere la convenzione… Non dialoghiamo, per cortesia, io sarei curioso di apprendere la convenzione… Assessore Rossella, se vuole esporre.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Resto seduta soltanto per comunità di lettura.
“L’anno, il giorno, del mese, Locorotondo, nella Residenza Comunale, ho davanti a me, dottoressa segretario generale, abilitato per legge a ricevere gli atti in forma pubblica amministrativa per il Comune di Locorotondo, sono comparsi la ditta – perché ovviamente la convenzione non è ancora stata sottoscritta – (…) il quale interviene nella qualità di dirigente dell’UTC del Comune di Locorotondo, interviene nel presente atto, e stipula in nome e per conto dell’ente che legalmente rappresenta (codice fiscale 0090556728 – dottor ingegner Renna Giuseppe nato a Locorotondo il 19 maggio 58, ivi residente in piazza Aldo Moro 41 (codice fiscale RNNGPP58E19645X), il quale interviene nel presente atto e stipula in qualità di legale rappresentante amministratore unico dell’impresa ingegner Giuseppe Renna S.r.l. con sede in Locorotondo (partita IVA 0564205727).
Le parti, come sopra costituite, della cui identità personale io Segretario erogante, sono certo, previa loro concorde rinunzia, e con il mio consenso all’assistenza dei testimoni, mi chiedono di ricevere il presente atto e premettono che: con delibera del Consiglio comunale è stata localizzata l’area sita in zona 1-2 del Piano di zona 167 con variante al PRG per l’edilizia economica e popolare ai sensi dell’articolo 51 della legge 865 del 71; che su detta area della superficie complessiva di metri quadri 1.661, in catasto al foglio 34 particella 773, 774, 183, 81839, 1840, 1841, di proprietà dell’impresa, ingegner Giuseppe Renna S.r.l., vanno realizzati edifici di civile abitazione con caratteristica di edilizia economica e popolare secondo il progetto approvato in allegato alla predetta delibera.
Tanto premesso, e ritenuto parte integrante e sostanziale del presente atto tra le parti costituite, che in seguito verranno indicate come Comune e concessionario, si conviene e stipula quanto segue: articolo 1 – Il Comune concede all’impresa che accetta di realizzare, sull’area di sua proprietà, interventi di edilizia abitativa convenzionata come da progetto approvato con delibera del Consiglio comunale n. (…) del . (…).
Articolo 2 – Le opere di urbanizzazione inerenti il comparto interessato vengono realizzate dall’impresa in conformità al progetto esecutivo tecnico del progetto approvato, e in connessione con l’edificazione dei realizzandi edifici, a scomputo degli oneri dovuti per urbanizzazione primaria e secondaria.
Articolo 3 – L’impresa si impegna a realizzare sull’area direttamente indicata in premessa, edifici aventi le caratteristiche costruttive e tipologiche, conformi alle vigenti disposizioni in materia di edilizia economica e popolare, nel pieno rispetto dei parametri e degli standard urbanistici prescritti e secondo il progetto approvato di cui alla pratica edile n. . (…) del (…).
Si dà atto che l’edificio da realizzare è unico, con una volumetria massima di 3.486 metri cubi. Articolo 4 – I lavori di costruzione degli alloggi dovranno iniziare ad avere termine nei termini stabiliti per legge. Il Comune, in base ad accertate cause di forza maggiore, potrà concedere proroga del termine finale come sopra indicato per un periodo non superiore a mesi 12; potrà procedere a mezzo dei propri servizi tecnici a periodici controlli al fine di accertare l’osservanza delle prescrizioni suddette.
Per gli effetti di cui al presente atto, si intende che i lavori sono iniziati allorquando risultano effettuate consistenti opere di fondazione, ed ultimati allorquando sono compiute le opere previste dal progetto approvato.
Articolo 5 – Viene fatto divieto, salvo previa autorizzazione del Comune e sotto comminatoria della risoluzione dell’atto di concessione, di cedere gli alloggi prima dell’ottenimento del certificato di abitabilità ed agibilità, come previsto dal DPR 330 del 2001 (Modifiche e integrazioni). Gli alloggi costruiti possono essere ceduti in proprietà alle persone aventi i requisiti di legge, al prezzo massimo di cessione di euro al metro quadro, di superficie complessive oltre IVA.
Nel caso in cui l’impresa concessionaria nella realizzazione del fabbricato assicuri un miglioramento qualitativo, prevedendo l’uso di una materia esterna in blocco a faccia vista, che necessita di bassi oneri manutentivi, stipuli una polizza assicurativa decennale postuma, dopo la fine dei lavori, a garanzia dei rischi di costruzione degli anni successivi all’ultimazione degli stessi, il prezzo massimo di cessione in conformità al DM LLPP del 5 agosto del 1894, e delibera la Giunta regionale aggiornata. Al fine della presente convenzione per superficie complessiva si intende quella richiamata all’articolo 2 del DM 10 maggio 1977. In particolare, si intende la superficie di pavimento dell’alloggio misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani, porte e finestre, logge e balconi.
Detta superficie è aumentata fino a un massimo del 60 per cento del totale di superficie non residenziale destinata a servizi ed accessori e misurata in analogia a quella residenziale secondo quanto stabilito dal citato decreto ministeriale.
In particolare, gli alloggi realizzati dall’impresa possono essere ceduti in proprietà ai soggetti fisici aventi i seguenti requisiti: essere cittadini italiani, essere residenti, o, in alternativa, svolgere abituale attività lavorativa nel Comune o nell’ambito territoriale dove è localizzato l’alloggio, non possedere essi stessi, o il coniuge non legalmente separato, altra abitazione idonea ai bisogni del proprio nucleo familiare nel Comune o nell’ambito territoriale ove è realizzato l’alloggio.
A tal fine è da considerarsi idoneo l’alloggio che sia rispondente alle norme igienico-sanitarie e che sia composto da un numero di vani, esclusi gli accessori (cucina, servizi, ingresso, disimpegno), pari a quello dei componenti il nucleo familiare, e comunque idoneo all’alloggio composto da quattro o più vani.
Articolo 6 – In caso di cessione successiva al prezzo degli alloggi, il prezzo degli alloggi deve essere determinato facendo riferimento al prezzo della prima cessione aggiornato in base agli indici Istat, con frequenza non inferiore al biennio dei prezzi di consumo e tenendo conto di una percentuale di deprezzamento secondo le seguenti tabelle: da 0 a 5 anni, 0 per cento, da 5 a 10 anni il 5 per cento, da 10 a 20 anni, 10 per cento, da 20 a 30 anni il 20 per cento.
Articolo 7 – I canoni di locazione sono pari al 43 per cento del prezzo di cessione e possono essere rivisti ogniqualvolta le variazioni dell’indice di cui all’articolo 5 superano il […] rispetto alla data di inizio della locazione e rispetto alla data in cui sono state effettuate le precedenti revisioni del canone, secondo le variazioni dei costi al consumo dell’Istat, con frequenza non inferiore al biennio, anche in caso di prima applicazione. Sono a parte le spese condominiali.
Articolo 8 – La violazione e l’inadempimento degli obblighi previsti nella presente convenzione comportano l’applicazione nei confronti delle imprese concessionarie o i suoi aventi causa, in aggiunta ad ogni altra conseguenza o responsabilità, ai sensi delle leggi e dei regolamenti vigenti, delle seguenti sanzioni: sanzioni pecuniarie penale di euro 5,16 per ogni giorno di ritardo rispetto al termine di ultimazione stabilito; e una penale pari al 10 per cento del valore dell’edificio, o dell’alloggio, nei casi di violazione dell’obbligo del mantenimento della destinazione degli edifici prevista in convenzione.
Secondo – Inefficacia degli atti: gli atti di trasferimento a costituzione dei diritti compiuti in violazione degli obblighi, oneri, condizioni e modalità di cui ai precedenti articoli non produrranno alcun effetto nei confronti tra il Comune e l’impresa o suoi aventi causa. Tale nullità potrà essere fatta valere da chiunque.
Tre – Risoluzione della convenzione: la risoluzione della presente convenzione è prevista nel caso in cui ci siano violati gli obblighi, oneri, condizioni e modalità inerenti la costruzione degli alloggi di cui trattasi, e le disposizioni di cui ai precedenti articoli 5 e 6.
Articolo 9 – Le spese presentate inerenti e conseguenti sono a carico dell’impresa concessionaria, la quale invoca le agevolazioni fiscali previste dalle vigenti norme in materia. Articolo 10 – Per quanto non contenuto nella presente convenzione, si fa riferimento a leggi e regolamenti sia generali che comunali, in tema di edilizia economica e popolare.
Richiesto, io Segretario, ho ricevuto il presente atto, del quale ho dato lettura alle parti che lo approvano dichiarandolo conforme alla loro volontà, e con me in mia presenza, la sottoscrivo”.
Si compone di sei fogli dattiloscritti da persona di mia fiducia su sei facciate.
Il Comune, il concessionario e il Segretario Generale.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Abbiamo appreso la convenzione.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Giusto un appunto per richiamare il discorso dei verbali.
Questa convenzione, seppur presentata nella Commissione di riferimento, non è stata né discussa, né letta, perché il verbale… Ecco perché l’importanza del verbale. Perché oggi quello che dico io non può essere in contrasto con quello che dice qualcun altro se c’è un verbale che attesta quello che io sto dichiarando. È la risposta che deve essere data.
Quindi, l’importanza della redazione dei verbali torna più forte che mai.
Oggi ci ritroviamo a porvi delle domande che avremmo potuto porvi nella Commissione ma ve le poniamo adesso sulla base di quello che l’assessore ha appena letto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Quindi, si vuole dire che le Commissioni devono essere nemmeno superficiali.
Dobbiamo cercare di essere un po’ più incisivi.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
In questo caso è mancata proprio la discussione della convenzione. È stata portata, si prende atto, ma non è stata discussa la convenzione.
È la parola nostra contro quella dell’assessora ma il verbale, redatto correttamente, avrebbe potuto dare ragione all’assessore, dice no, ne abbiamo parlato ampiamente. Non c’è scritto da nessuna parte.
Quindi, a vostro vantaggio e a nostro vantaggio, di tutti, il verbale attesta quello che realmente succede. Non è che sul verbale, come in molti verbali c’è scritto, prendiamo atto, punto 1, punto 2 e prendiamo atto. No. Questo è giusto un appunto ulteriore a quello che ho già detto prima.
Ma adesso vediamo, per esempio, manca il prezzo. L’articolo 5, il prezzo, che è una discussione fondamentale per verificare la convenzione, non c’è. Perché? Chiedo perché non so.
Ma nella convenzione lo dobbiamo dichiarare il prezzo. Qui non c’è il prezzo, è lasciato in bianco il valore del prezzo.
Un altro punto dove non è chiara la questione, poi lasciamo la parola anche agli altri consiglieri, sull’articolo 7 non capisco, sono pari al 43 per cento? È saltato il per cento lì? I canoni di locazione sono pari al 43?
Poi, perché si passa a parlare di locazione? Non stavamo parlando di prezzi di vendita? Chiedo perché non so, forse è scritto male. Chiedo per poter esprimere un giudizio consapevole. Perché siamo passati alla locazione?
Poi c’era un’altra questione sulla penale, articolo 8, comma b. Penale pari al 10 per cento del valore dell’edificio dell’alloggio nei casi di violazione dell’obbligo del mantenimento della destinazione degli edifici prevista in convenzione. Questa percentuale è stata stabilita sulla base di quale valore? Anche perché potrebbe essere veramente una spesa irrisoria poter pagare questa penale, venendo meno al concetto essenziale della convenzione.
Quindi, chiediamo perché non sappiamo. Se rispondete e ci date informazioni in merito a questi quesiti, almeno le ragioni che hanno portato…
È una motivazione per cui chiedendo il rinvio, o avendole ampiamente discusse in Commissione se l’avessimo fatto, come ho detto precedentemente, le avremmo potute chiarire in Commissione.
Oggi siccome stiamo parlando e l’assessora gentilmente ce l’ha letto tutto, giusto per capire.
Una penale del 10 per cento pari a quale valore dell’edificio, che non deve superare un canone massimo, però pone l’accento sulla violazione della destinazione dell’edificio prevista in convenzione. Giusto capire questo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera.
Chiedeva Donato Pinto? Prego, Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Vorrei fare una considerazione giusto per correttezza e trasparenza nei confronti anche di chi segue il Consiglio da casa, consigliera Cardone.
Prima di entrare nel merito dei chiarimenti, laddove questo dubbio legittimo da parte vostra vi sia stato, se siete nell’ottica della collaborazione come mai non l’avete sollevato in Commissione?
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Lo abbiamo detto, lei non mi ascolta. Non è stato discusso in Commissione.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Perché non avete proposto e non avete chiesto in Commissione dov’è la convenzione, la possiamo leggere, quali sono i termini secondo cui…
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Scusi, Presidente, solo per chiarire.
Nella Commissione congiunta, dove parlavamo di altro argomento che non rientra adesso nel Consiglio comunale, giustamente il Vicesindaco faceva notare della necessità di discutere per tempo degli argomenti in maniera tale da non arrivare troppo sotto al Consiglio comunale, che credo sia una cosa più che giusta, in considerazione del fatto che poi tutti abbiamo il tempo di farci un’idea, di fare gli accessi agli atti e quant’altro.
Il problema serio è che i documenti vengono caricati contestualmente alla convocazione del Consiglio comunale. Se si continua ad utilizzare questa prassi per cui le convocazioni vengono fatte in via straordinaria, quindi sotto la data prevista e le Commissioni noi cerchiamo di fissarle prima per non arrivare troppo sotto, come ci siamo detti prima, ci ritroviamo nella Commissione a parlare di questioni che non sono caricate ancora sul fascicolo, quindi chiediamo gentilmente ai funzionari ogni volta di portarci la documentazione.
Questa documentazione non è stata portata all’attenzione, evidentemente, anche perché nel verbale non c’è niente, non c’è scritto, e di conseguenza oggi stiamo discutendo di questa cosa.
Non è stata discussa la convenzione nella Commissione di settembre, non ce n’è traccia, e non è stata discussa nella Commissione di marzo, non ce n’è traccia. Questo è il problema che abbiamo sollevato.
Poi, ripeto, noi possiamo anche comunque fare una considerazione e poi nel merito della questione entrare nel merito, non vogliamo che si dica che ci stiamo appellando a dei tecnicismi perché non vogliamo discutere nel merito della questione. Noi siamo pronti a discutere nel merito della questione, però credo che lo state constatando anche voi che ci sono degli aspetti di quella convenzione che non sono chiari, ci sono dei dati, degli articoli che non sono chiari e stiamo parlando di qualcosa di importante.
Scusate se ho abusato della pazienza.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Abbiamo coinvolto il tecnico comunale?
Speaker : INTERVENTO.
Sì, ho coinvolto il tecnico e mi ha detto che i prezzi non possono essere inseriti in convenzione, perché vengono inseriti il giorno in cui si stipula la convenzione in base a quello che sono le indicazioni della Regione Puglia. Per quello non sono stati inseriti i prezzi.
Per quanto riguarda tutte le penali e quelle cose, lui mi ha detto che sono delle norme urbanistiche che vengono riportate in convenzione, perché fa parte proprio della normativa urbanistica.
Io non sono un tecnico.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Quando ho avuto modo di interrogare gli Uffici a tal riguardo rispetto alle giuste perplessità che si possono avere in questi casi, e ammetto la mia ignoranza da pseudo neo Presidente della Quarta Commissione, quindi ancora in fase di perfezionamento di esperienza, gli Uffici mi hanno detto che per quanto riguarda l’edilizia convenzionata non c’è nulla da poter inventare in maniera creativa, perché bisogna pedissequamente seguire la normativa che, oltre a essere regionale è anche nazionale e riporta a delle tariffe, a delle modalità di acquisto, futura cessione, alienazione, che sono tutte quante disciplinate.
La trasparenza, quindi, non passa dal fatto di mettere nero su bianco da un punto di vista pubblicitario le tariffe e le modalità con cui queste case saranno vendute, perché lo fa già la normativa.
Quindi, nel momento in cui si usa lo strumento, ci si adegua necessariamente a quello che è il tariffario così come nella normativa. Motivo per cui personalmente non ho approfondito la questione in maniera centesimale, perché effettivamente di creativo non c’è nulla.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Abbiamo inteso che i prezzi devono essere inseriti nel momento giusto quando si stipula la convenzione.
Che molto probabilmente gli immobili possono essere concessi dal costruttore anche in locazione a prezzo calmierato.
Direi che abbiamo analizzato…
Chiede adesso di dare delle delucidazioni anche il Sindaco. Prego.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Può essere che non risolvo nulla, però il problema è…
All’articolo 5, sto leggendo la pagina, “il prezzo massimo di cessione in conformità al decreto del Ministero Lavori Pubblici del ‘94 e delibera di Giunta regionale. Ai fini della presente convenzione, per superfice si intende…”. Quindi, tutto quello che deve essere fatto dopo deve essere conforme a quello dei lavori pubblici e alla Giunta regionale.
Poi, per quanto riguarda l’altra parte, per quanto riguarda i prezzi, sono quelli che potrebbe darli in locazione solo però al 43 per cento di tutta la superficie.
Credo che si fa riferimento alle norme stabilite dalla legge regionale del decreto ministeriale dei Lavori pubblici del ’94.
Ne abbiamo fatti altri di questi, sia di vendite, quindi credo che questo possa risolvere tutti i problemi e ci garantisce dal punto di vista che devono essere conformi alla legge.
Al limite, dobbiamo verificare successivamente come viene stipulata la convenzione. Però, credo che la bozza sia quella che è qui e che comunque tutti i prezzi, sia di cessione che di fitto, vengono garantiti dal decreto del Ministero dei lavori pubblici e della Giunta regionale.
Bisogna andare a prendere qual è. Per esempio, ai fini della presente… Richiamato articolo 2, DM 10 maggio 1077, in particolare si intende la superfice del pavimento dell’alloggio misurato al netto delle murature. Cioè, è tutto un fatto tecnico.
Credo che gli Uffici che sono demandati a fare queste convenzioni successive e a stipulare insieme al Segretario, ci possono dare delle garanzie che possono essere conformi a tutte le leggi previste dal nostro ordinamento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, signor Sindaco.
Quindi, abbiamo analizzato bene? Possiamo votare?
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Se posso, senza abusare, del Regolamento o quello che è, perché non vogliamo sottrarci alla discussione politica sull’argomento.
Sino ad adesso abbiamo fatto considerazioni di carattere tecnico, perché facevamo appello alla ragionevolezza di chi siede in questo Consiglio comunale nel voler rinviare tutti quanti, dico tutti quanti, prendere atto di quello che si sta facendo rispetto a quell’area.
Ora, ribadendo il fatto che quell’area non è stata utilizzata dal Comune di Locorotondo, non da questa Amministrazione ma stiamo parlando di un periodo che ovviamente va molto a ritroso, per quanto riguarda la realizzazione di edilizia popolare sono stati fatti decorrere i termini, non si è voluto usufruire della possibilità di proroga e che quindi di conseguenza neanche l’Ente comunale ha ritenuto di prendere in considerazione l’ipotesi di utilizzare l’articolo 51 per andare direttamente a realizzare degli immobili ma quindi fa riferimento alla possibilità dei privati tramite convenzione di poter accedere a questa possibilità.
Posto che si è verificato, grazie anche al rinvio che chiese l’assessora lo scorso Consiglio comunale, anche la regolarità nel frattempo delle proposte, perché c’era un’altra proposta che era arrivata, bisognava verificare e anche quella è indicata nella delibera, cioè nella proposta di delibera avete anche motivato le ragioni del rinvio, quindi nulla quaestio sul fatto che il privato che adesso con questa delibera viene autorizzato a realizzare gli immobili ha esercitato un suo legittimo diritto nel suo interesse e quant’altro.
Quindi, da questo punto di vista sgombro il campo e credo che questa cosa sia molto chiara.
È ovvio che noi stiamo parlando, dobbiamo ragionare come Ente pubblico che ha come obiettivo primario quello degli interessi primi della collettività e l’interesse in assoluto è quello di dare una risposta al problema dell’emergenza abitativa.
Non mi sottraggo da questa discussione, visto e considerato che sapete come il tema per vari aspetti è una cosa che mi riguarda, e d’altra parte l’ho sollevato anche in Consiglio comunale in altre occasioni, però capite bene che la prassi che in questi anni si è verificata in questo paese, e faccio questa dichiarazione con l’intento e l’auspicio che ciò non accada più ma che veramente si vada in una certa direzione, ha fatto sì che ogni volta, perché questo strumento dell’articolo 51, assessora, non è nuovo, ovviamente, è stato utilizzato per altre aree in diverse occasioni, ma puntualmente quando sono stati realizzati gli immobili, attraverso anche delle migliorie che sono state realizzate sugli immobili stessi, di fatto sono stati venduti e ceduti a prezzi di mercato.
Quindi, qual è la preoccupazione? La preoccupazione è che ad oggi stiamo cedendo un’area per realizzare degli immobili, quindi aumentare ancora una volta il cemento nel nostro territorio, ma che la finalità che poi si va realmente a perseguire, al netto degli intenti dell’Amministrazione, sia quella sostanzialmente di non rispondere all’emergenza abitativa.
Anche perché l’emergenza abitativa di questo paese è un’emergenza che riguarda soprattutto una classe medio-bassa in cui ormai ci rientriamo tutti, anche i liberi professionisti. Sfatiamo il mito per cui chi non può comprarsi una casa è soltanto quello che fa l’operaio, qui credo si siano invertiti un attimino i paradigmi. Per cui, parlo da partita IVA, spesso siamo noi a non avere le condizioni economiche che ci chiedono le banche per poter chiedere un mutuo e comprare un immobile di 300.000 euro. Quando parlo di condizioni economiche non sto offendendo nessuno, sto parlando di dati oggettivi, perché queste sono le situazioni in cui ci muoviamo, la realtà in cui ci muoviamo.
Quindi, molto spesso si tratta di persone che non possono accedere ad un mutuo per poter comprare e che per una serie di ragioni si troverebbero, parliamo anche di tanti anziani, si troverebbero nella necessità ed urgenza di avere degli immobili in fitto, in fitto agevolato.
Questa è un’emergenza che questa Amministrazione se ne deve fare carico, è certo che se ne deve fare carico. Questo strumento che poi si traduce come si è tradotto nella prassi di questo paese, di fatto nella realizzazione di ulteriori cubature ma il beneficio alla collettività di fatto non è arrivato, il rischio c’è.
Nel momento in cui leggiamo in una convenzione che mancano dei riferimenti… Io non sono d’accordo con quanto le è stato detto al telefono, assessora, dai funzionari di riferimento. Mi assumo la responsabilità di questa cosa che sto dicendo e potrei anche tranquillamente essere contraddetta dagli stessi funzionari con normative e carte alla mano. Ma nella convenzione il limite fosse anche quello della riduzione del 20, 25 per cento dei prezzi di mercato, quindi anche in termini di percentuale deve essere inserita. I correttivi che garantiscano quella che è la rilevanza pubblica di questo immobile, nella convenzione devono essere indicati, altrimenti che rilevanza pubblica state andando ad approvare in Consiglio comunale?
Il fatto che la convenzione faccia riferimento ad un 43 e non si capisce se è 43 per cento, 43 di cosa? Ed è elemento sostanziale di questa delibera. Scusate, ce lo vogliamo porre questo problema?
Il fatto che si consenta la possibilità di modificare la destinazione individuando una penale del 10 per cento non si sa bene di cosa, parliamoci chiaro, chi ha la liquidità per poter costruire sapete che cosa gliene frega del 10 per cento?
Aggiungo, e qui porto un elemento di diritto. È stato chiarito da varie sentenze e da vari scritti da parte della categoria notarile che ormai, nel momento in cui si verifica la cessione dell’immobile, dopo cinque anni il vincolo decade, il vincolo dell’articolo 51 decade. D’accordo? Quindi, che risposta è rispetto all’emergenza abitativa? Non è la risposta che ci aspettiamo. Soprattutto, non lo è nel momento in cui nella convenzione non si pongono dei chiari paletti, dei paletti che tutelino l’interesse dell’Ente pubblico.
Attenzione, non è che stiamo facendo un ragionamento contro di voi, per noi, no. Stiamo facendo un ragionamento per la collettività e quindi questa cosa deve essere indicata.
Allora, noi stiamo concedendo un’ennesima area affinché venga edificata, perché non abbiamo un PUG, purtroppo, e lo dobbiamo dire, che vada a ridelineare quelle che devono essere le aree di edificazione sulla base della condizione anche demografica del nostro paese. Stiamo concedendo un’ennesima possibilità a che prezzo? A che prezzo? E soprattutto, con quale beneficio? Dov’è scritto, dov’è certo che ci sia questo beneficio?
Ecco perché ritengo, riteniamo, che una riflessione in virtù di quello che è stato richiamato anche poco fa, di spirito di collaborazione, per il bene del paese, non ci siamo tirati indietro con il Regolamento per l’accesso ai servizi sociali, non ci stiamo tirando indietro sul Regolamento per il patrimonio, non ci saremmo tirati indietro neanche per questa questione se davvero vogliamo tutti quanti che ci sia una pubblica utilità rispetto a questa ennesima lottizzazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Voi ci avete un po’ rimproverato perché noi qualche volta coinvolgiamo la parte tecnica nell’ambito del Consiglio comunale, questa sarebbe magari una giusta causa affinché la parte tecnica ci fosse in maniera da dare delle delucidazioni.
Il Vicesindaco, Vito Speciale, si era permesso di far venire l’ingegnere per quanto riguarda il PUMS, si sarebbe permesso anche l’assessore Rosaria Piccoli di far venire il tecnico in Consiglio comunale.
Quindi, le due parti devono essere concilianti, parte politica con parte tecnica, altrimenti non ce ne usciamo mai da queste questioni “labirintose”.
Prego, Capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Solo una precisazione.
Nella convenzione è assolutamente chiarita La modalità di vendita successivamente all’acquisto della casa a indirizzo convenzionata. Dice che è da 0 a 5 anni la casa deve essere rivenduta allo stesso prezzo a cui è stata acquistata, quindi per cinque anni non ci può essere plusvalenza intesa nel senso stretto del termine. Non ci può essere mai plusvalenze, perché anche superati i cinque anni il ricarico della vendita è un adeguamento agli indici Istat che nella fattispecie in convenzione, riportato da 5 a 10 anni dopo l’acquisto, si può vendere al prezzo d’acquisto maggiorato del 5 per cento in quanto incremento dell’indice Istat, né più né meno. Indice Istat che gradualmente aumenta da 10 a 20 anni passa al 10 per cento, da 20 a 30 anni al 20 per cento.
Quindi, a scanso di equivoci è giusto ribadire, perché chiaramente non è scopo di nessuno dare adito a questa tipologia di strumento per innescare delle speculazioni di compravendita, o addirittura delle speculazioni edilizie a monte fatte dal privato richiedente tale strumento. Tale strumento che non è la risposta all’emergenza abitativa, è una delle risposte. Però, se non iniziamo a dare una risposta per volta, chiaramente non arriveremo mai alla risoluzione dell’emergenza abitativa. Nessuno ha detto che con questo risolviamo l’emergenza abitativa. Con questo diciamo che inauguriamo una stagione in cui la politica deve necessariamente attenzionare questo tipo di emergenza e iniziare a mettere sul tavolo delle risposte.
La prima, e una delle risposte, è questa da cui iniziamo. Quindi, votare a favore di questo provvedimento è fare l’occhiolino a tutti i cittadini che in questo momento hanno difficoltà a comprare una casa di nuova costruzione, che abbia anche una dignità energetica, chiamiamola così, a prezzi che si aggirano attorno ai 200.000 euro per 80 metri quadri, cosa che invece con questo strumento potrà accadere d’ora in poi.
Accadrà per i 15 appartamenti che si vogliono lottizzare tra virgolette? Sono solo 15, non sono 30, 40 o 50? È un inizio, iniziamo così e cerchiamo di dare risposte doverosamente ai cittadini.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, consigliere Donato Pinto.
Assessore Rosaria Piccoli, dobbiamo passare alla votazione?
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
In merito all’emergenza abitativa volevo far presente che non si tratta solo di costruire, costruire e costruire, per rispondere a questa emergenza. L’emergenza abitativa va oltre e va anche verso quello che è già esistente. Non possiamo pensare di risolvere l’emergenza abitativa costruendo nuove abitazioni che avranno il prezzo calmierato che ci sarà reso noto in un secondo momento, quindi su cui adesso non abbiamo nessun elemento. Gli elementi che abbiamo è che andiamo a costruire in una zona senza implementare servizi.
Quindi, parliamo di abitazioni che sono state appena definite energeticamente sostenibili, però di sostenibile, di verde nella zona in cui andiamo a costruire, non prevediamo nulla.
Tra l’altro, parliamo di abitazioni energeticamente sostenibili, 2 delle 14 sono al piano seminterrato. E mi fermo qui.
Torno all’emergenza abitativa chiedendo a questa Amministrazione di farsene veramente carico, cercando anche di rendere disponibile e fruibile l’esistente, perché non possiamo pensare di costruire il nuovo e abbandonare il vecchio, quello che già c’è. Gli strumenti legislativi a livello regionale e nazionale in questo momento parlano di recupero dell’esistente, quindi di intervenire sull’esistente.
Dirò di più. A fronte di un post apprezzabile sui social, in cui si invitano i proprietari degli immobili a renderli disponibili per gli affitti, sappiamo che uno dei motivi è perché non conviene affittare e si preferisce destinare l’immobile a casa vacanza, ad affittacamere.
Allora perché il Comune non cerca di stipulare con le associazioni di categoria un accordo per il canone concordato? Quindi, affianco al post, una soluzione seria, un canone concordato che dia agevolazioni ai proprietari a livello fiscale e allo stesso tempo agevolazioni agli inquilini.
Queste sono le azioni da intraprendere se si vuole parlare di emergenza abitativa a 360 gradi. Perché queste sono le azioni che permettono di dare una risposta concreta, puntuale e immediata alla situazione.
Diversi Comuni hanno stipulato accordi con le associazioni di categoria per i canoni concordati, hanno rivisto le aliquote IMU per coloro che affittano con contratti 3 più 2, invece di destinare quelle abitazioni a case vacanze.
Quindi, nel momento in cui apprezziamo l’interesse dell’Amministrazione per l’emergenza abitativa, chiediamo che l’interesse verbale si traduca in azioni concrete e le azioni concrete sono queste, sono incontrare i proprietari, stabilire il canone concordato, ridurre la quota di affitto in modo tale che tutti… Perché non c’è più, come ha detto la mia collega Grazia Ruggiero, non parliamo più di meno abbienti. Io credo che chiunque conosce persone che hanno difficoltà a pagare un affitto a Locorotondo e chiunque conosce proprietari che preferiscono destinare ad altro l’immobile piuttosto che affittarlo. Quindi, cerchiamo di agire in concretezza e sull’attuale che è a nostra disposizione.
Poi cerchiamo - ed è l’ultima considerazione che faccio - nel momento in cui andrete a sottoscrivere quella convenzione, cerchiamo di renderla veramente una convenzione di pubblica utilità in cui l’interesse pubblico sia prevalente rispetto ad altro.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Annalisa Guida.
Abbiamo concluso? Assessore, vuole concludere, oppure passiamo alla votazione? Passiamo alla votazione.
Conclusi gli interventi.
Siamo al punto n. 7, rispettato ampiamente, “Progetto per la realizzazione di un intervento costruttivo di edilizia di tipo economico e popolare, convenzionata ai sensi dell’articolo 51 della legge 865 dal ’71, nell’ambito del Piano di Zona 1-2 via Alberobello da parte dell’impresa ingegner Renna Giuseppe, localizzazione e approvazione”.
Chi è d’accordo alzi la mano.
Presenti 15.
Favorevoli […].
Chi è contrario alzi la mano. 3.
Chi si astiene? 1.
Forse non è prevista l’immediata esecutività, dottoressa.
Per l’immediata esecutività.
Chi è d’accordo, alzi la mano. 15.
Va bene.
Ora passiamo alle interpellanze.
La prima interpellanza è quella situata al punto 8. È del Gruppo consiliare Impegno Civico sullo stato dei lavori di progettazione esecutiva via Alberobello.
La espone la Capogruppo Maria Baccaro.
Prego, Maria Baccaro.
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Premesso che la Giunta comunale della scorsa Amministrazione deliberava in data 28.11.2019 l’approvazione del progetto n. 127 inerente alla risoluzione degli allagamenti in via Alberobello.
Che successivamente sarebbe stato inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici 2020-2022.
Che questo non si è verificato.
Che dopo cinque anni, mediante mozione congiunta di tre Gruppi consiliari che chiedevano di riapprovare il medesimo progetto data l’urgenza improrogabile dovuta ai disagi riscontrati dai residenti.
Che nonostante l’approvazione all’unanimità durante il Consiglio comunale del 30.09.2024 con nota di aggiornamento progettuale ed economica.
Considerato che ancora una volta il medesimo progetto non è stato aggiunto nell’aggiornamento dell’ultimo Piano triennale dei lavori pubblici.
Interpello questa Amministrazione su chiarimenti a riguardo a quanto sopracitato.
Presidente, faccio subito la mia considerazione, anche perché di questa cosa ne abbiamo abbondantemente parlato…
Okay, parlo dopo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde direttamente il Sindaco, Antonio Bufano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliera Maria, dell’interpellanza.
È vero che abbiamo votato all’unanimità il 30.09.2024, per cui non è che siamo stati fermi a fare questo.
Se lei va a vedere, attualmente abbiamo due progetti in corso. Uno con la determinazione del settore n. 7 riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche in piazza Mitrano in via Alberobello, affidamento diretto dei lavori. Quindi, già l’Ufficio urbanistica sta dando incarico per la sistemazione delle acque da Piazza Mitrano fino a giù dove dobbiamo mettere la griglia. Quindi, saranno aggiustati tutti i marciapiedi.
Per cui, quel progetto a cui facevo riferimento prima, che ha parlato anche il Vicesindaco, quello del 2019 che era un progetto fatto dall’Ufficio poi l’altra parte di quella strada per cui proprio perché l’insistenza e quello che noi come Amministrazione ci teniamo da quando siamo arrivati, tra cui c’è il progetto di rigenerazione urbana, quello fatto per quanto riguarda la zona […] e Villa Mitolo e un altro progetto che oggi abbiamo fatto la variazione di affidamento dell’incarico per quanto riguarda la raccolta delle acque. Sono praticamente sistemi di gestione delle acque fluviali nei centri abitati.
C’è un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro oggi per quanto riguarda l’economia verde, per quanto riguarda l’azione […] nuovi interventi per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici, infrastrutture, per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque meteoriche.
Lei conosce bene qual è la zona. Noi faremo la raccolta delle acque e faremo poi il pozzo di contenimento per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua reflua che arriva nel terreno sottostante, parliamo dell’elettrauto.
Quindi, sarà fatto l’esproprio per quella parte che sta sotto e lì ci sarà il pozzo di raccolta delle acque reflue per il ripristino.
Poi ci sarà anche l’altro progetto, che mi auguro cominciamo a vederlo, che è quello della progettazione che abbiamo già pagato regolarmente per chi ha fatto il concorso di secondo livello. Poi tutta quella zona verrà di area verde e quel pozzo di contenimento delle acque servirà anche per innaffiare quello che sarà il verde intorno a Villa Mitolo.
Sono tre progetti in corso tutti e tre in via Alberobello.
Credo che più di tanto, cara consigliera, non si potesse fare.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, per quanto riguarda…
Speaker : MARIA BACCARO CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco, per la risposta.
Ovviamente, come dicevo poc’anzi che stavo per continuare dopo l’introduzione, poi giustamente abbiamo preferito ascoltare prima la vostra risposta, abbiamo abbondantemente parlato di questa situazione.
Abbiamo visto che ci sono tre progetti, come avete detto, di cui sarebbe bastato il primo che è rimasto per tanti anni abbandonato.
Però, l’importante a mio avviso è che si arrivi a una conclusione. Anche perché la conclusione non ce l’abbiamo ancora in tasca in quanto si parteciperà a questo bando e non sappiamo l’esito.
Torno a ribadire che questi interventi siano quantomeno urgenti, perché sono anni che ne parliamo e il disagio è sotto gli occhi di tutti.
Spero che vada a buon fine quello che l’Amministrazione ha messo in corso.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Mariana Baccaro.
Passiamo ora all’altra interpellanza di Innova Locorotondo su avvio e attivazione del centro socio-culturale di aggregazione per minori, denominato Imparare per crescere, Padre Francesco Convertini, da realizzarsi presso la struttura ex Caserma di Locorotondo.
Chi la espone? La consigliera Grazia Ruggiero. Prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Le sottoscritte Marianna Cardone, Grazia Ruggiero, Annalisa Guida e Antonio Gentile, appartenenti al Gruppo consiliare Innova Locorotondo del Comune di Locorotondo.
Considerato che il Comune di Locorotondo ha ristrutturato l’edificio di proprietà comunale ex Caserma dei Carabinieri nell’ambito dell’azione fondi FESR, 2014-2020, da destinare alla realizzazione di un centro socio-culturale di aggregazione per minori denominato Imparare per Crescere, Padre Francesco Convertini, per qualificare il sistema dei servizi a interventi dedicati alla fascia di popolazione 12-18.
Che il finanziamento, ottenuto e speso per la realizzazione delle opere di ristrutturazione e adeguamento era di importo pari a 1.300.000 euro.
Che con determina n. 244 del 23 dicembre 2023 il responsabile del servizio Affari Generali approvava lo schema di convenzione e che successivamente all’esito del suddetto avviso pubblico si affidava all’associazione Equoenonsolo […] di Fasano, la gestione della struttura comunale.
Che in data 27 dicembre 2023, si provvedeva a sottoscrivere l’accordo di convenzione tra l’Ente comunale e le associazioni aggiudicatarie.
Che come rappresentato dalla consigliera Mariangela Convertini nella seduta consiliare del 21 ottobre 2024 a seguito di nostra interpellanza, a partire da dicembre 2023 sino a settembre 2024 sono stati posti in essere dagli Uffici competenti una serie di adempimenti, con particolare riferimento ai collaudi degli impianti previsti nella struttura comunale.
Che ad oggi, e dopo più di un anno dall’affidamento, il servizio di aggregazione indicato in oggetto avente per destinatari la fascia di minori 12-18, non è ancora stato attivato.
Interpellano il Sindaco, o chi da esso delegato o delegata, per sapere quali siano le ragioni per cui il servizio di aggregazione socio-culturale così come stipulato tra le parti non sia ad oggi attivo.
Se siano presenti ulteriori ostacoli burocratici legati alla struttura oggetto del suddetto intervento e affidamento.
Quali sono i tempi previsti per l’avvio delle attività presso il costituito centro socio-culturale di aggregazione per minori denominato Imparare per Crescere, Padre Francesco Convertini.
Quali collaudi sono stati nel frattempo effettuati, quindi da ottobre sostanzialmente, quando ne abbiamo già discusso sino ad oggi.
Quali finanziamenti sono stati nelle more intercettati dall’Ente del Terzo Settore affidatario per l’avvio del predetto servizio.
Quali attività nello specifico sono state proposte nel corso della partecipazione agli eventuali bandi.
Cordialmente.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Risponde la consigliera Mariangela Convertini.
Speaker : MARIANGELA CONVERTINI CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Innanzitutto, ringrazio il Gruppo Innova che come sempre in maniera puntuale ci chiede informazioni riguardo allo stato dei lavori, quindi è giusto elencarvi quello che è stato fatto da ottobre fino ad oggi.
Con determinazione n. 948 del 31.12.2023 è stato affidato l’incarico professionale di servizi tecnici per la redazione di variazione catastale; segnalazione certificata di agibilità e attestazione di prestazione energetica previa redazione tipo mappale; compilazione della variazione catastale per l’aggiornamento delle planimetrie in atti con procedura Docfa; redazione e registrazione sul portale regionale di attestato di prestazione energetica.
Si precisa che tutta la procedura catastale è stata espletata dal tecnico incaricato.
Tenuto conto che al fine di collaudare e mettere in funzione gli impianti di condizionamento e trattamento aria installate era necessario procedere all’aumento di potenza dell’attuale contatore per la fornitura di energia elettrica, il quale doveva passare da una potenza impegnata di 10 chilowatt ad una potenza di 40 chilowatt.
Pertanto, con nota PEC del 17 novembre 2023, è stato richiesto un preventivo di spesa all’attuale fornitore di energia elettrica per il Comune di Locorotondo. Con determinazione n. 51 dell’8 febbraio 2024, è stata impegnata la relativa spesa.
I relativi lavori che hanno comportato scavi e interramento cavi su strade pubbliche, dalla cabina elettrica di via Serra fino alla ex Caserma, sono iniziati il 28 maggio e ultimati il 22 luglio 2024.
Completati i lavori di aumento di potenza dell’energia elettrica, l’impresa appaltatrice il 25 settembre 2024 ha effettuato i collegamenti degli impianti di condizionamento e trattamento aria.
Resta da collaudare l’impianto ascensore da caricare poi sul sito del Ministero.
Collaudati gli impianti, e quindi collaudato l’ascensore, perché l’ultimo atto, purtroppo, di cui abbiamo bisogno e che ci sta davvero mettendo tanto tempo per arrivare, il relativo certificato di collaudo è l’unico documento mancante per completare l’agibilità.
Questo per darvi delucidazioni su quello che è lo stato d’essere della struttura.
Per quanto riguarda invece la vostra seconda domanda, quindi se siano presenti ulteriori ostacoli burocratici o legati alla struttura oggetto del suddetto intervento e affidamento.
Acquisita l’agibilità di cui è stato dato incarico, con determinazione n. 948 del 31.12.2023, occorrerà redigere il verbale di consegna della struttura così come previsto dall’articolo 4.
In buona sostanza manca il collaudo dell’ascensore e dopodiché il collaudo sarà inserito nell’agibilità. Successivamente all’agibilità sarà redatto il verbale. Questi sono gli ultimi iter burocratici cui siamo in attesa.
Terzo punto, dove ci chiedete quali siano i tempi previsti per l’avvio delle attività presso il Centro socio-culturale di aggregazione per minori, vi dico che ai sensi sempre dell’articolo 3 della convenzione sottoscritta in data 27.12.2023, l’avvio delle attività non è di nostra competenza ma del soggetto attuatore il quale, dal momento della consegna della struttura, è obbligato a realizzare, eseguire e gestire tutte le attività previste nella proposta progettuale.
Per rispondere al quarto punto, quali collaudi sono stati nel frattempo effettuati da ottobre fino ad oggi. Dopo aver effettuato le verifiche preventive effettuate dall’installatore e inoltrata il 26 settembre 2024 alla ditta fornitrice delle macchine la richiesta di primo avviamento, in data 22 ottobre 2024 è stata eseguita e messa in servizio CP Comi a servizio dell’impianto di climatizzazione. È stato installato l’alimentatore ed eseguita integrazione Modbus di tutti i termostati di ambiente, gestione delle due VMC e comandi di pompa di calore Clint.
Test di tutti i punti controllati e verifica logica di funzionamento, hanno avuto esito positivo.
In data 11 novembre 2024 è stato comunicato, alla sezione impianti tecnici della Città metropolitana di Bari, l’affidamento delle operazioni di controllo e manutenzione degli impianti ed è stato acquisito, in data 14 novembre 2024, il codice catasto degli impianti con contestuale emissione del libretto degli impianti.
In data 18 novembre 2024 è stato redatto l’attestato di prestazione energetica dell’edificio.
Infine, ci chiedete al quinto punto quali siano i finanziamenti che sono stati intercettati dall’ETS in questo anno e mezzo. Vi comunico che l’ETS è riuscita in questo frattempo ad intercettare un avviso pubblico, bandito dall’Unione Europea, destinato alla realizzazione di interventi socioeducativi per combattere la povertà educativa nelle Regioni del Mezzogiorno, attraverso il potenziamento di servizi socioeducativi a favore dei minori.
Il progetto, che prende nome “Cresciamo Insieme” vede come Ente capofila l’ETS e come partner la Fondazione ITS, l’Istituto Basile Caramia Gigante, l’Istituto comprensivo Marconi Oliva, l’Associazione Tre Ruote Ebbro e dei servizi sociali del nostro Comune.
Per quanto riguarda le attività previste, cosa prevede questo progetto, vi leggo proprio l’abstract del progetto e dice: si intende operare per il riorientamento degli studenti del biennio, quindi 14-16, anni e l’orientamento degli studenti 11-13 anni.
Da dove nasce questo bisogno. Scrive proprio nel progetto testuali parole: è necessario offrire uno spazio servizio di riorientamento per elaborare il disagio, confermare o cambiare indirizzo di studio e per accompagnare in maniera consapevole. Nelle famiglie più fragili accade che il minore abbandoni la scuola. Creare un presidio nell’orario sia scolastico che extra scolastico anche on line è la strategia ritenuta utile per raccogliere i bisogni emergenti dei minori e delle famiglie e per proporre e realizzare azioni e scelte congrue.
Questo è il finanziamento, il progetto che è stato scritto dall’ETS, di cui ovviamente non conosciamo ancora l’esito e quindi attendiamo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie consigliera Mariangela Convertini.
Prego, consigliere Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Ringrazio per la risposta che, devo dire, con riferimento al primo punto ripercorre sostanzialmente quanto già risposto nella seduta del Consiglio comunale del 21 ottobre 2024.
Quindi, tirando e volendo fare una sintesi, sostanzialmente da ottobre 2024 sino ad oggi l’aspetto che resta ancora in sospeso è l’ascensore, il collaudo dell’ascensore, perché poi quello che era stato dichiarato ad ottobre, che era sostanzialmente relativo al discorso impiantistica per la climatizzazione, mi pare sia stato chiuso.
Questa cosa, purtroppo, ahimè conferma ancora una volta che l’immobile non aveva evidentemente tutte le agibilità nel momento in cui è stato messo a bando. Sappiamo benissimo che è stato comunque messo a bando perché avevamo un termine, altrimenti il finanziamento doveva essere restituito. È ovvio che questo, purtroppo, si traduce comunque in un ritardo nella realizzazione del servizio.
A differenza delle dichiarazioni rese nella scorsa seduta a cui facevo riferimento, quindi ad ottobre, in cui si diceva che sostanzialmente – cito - era necessaria un’ulteriore fase di valutazione e incontri per quanto riguarda i servizi da realizzare, adesso abbiamo un bando con una finalità stabilità e sostanzialmente sappiamo che questo immobile, perché così si scrivono i bandi, così si scrivono i progetti quando si partecipa ai bandi… Cioè, se si dichiara che rispetto a questo immobile si è deciso di partecipare ad un bando, vuol dire che sostanzialmente si sa che si sta orientando per realizzare questo tipo di servizio.
Quindi, al momento la destinazione che si vuole dare di questo immobile è quella che abbiamo sentito fino ad adesso, che però è solo una parte, una minima parte, di quella che era la finalità complessiva di quell’immobile.
Per cui ovviamente questa stessa domanda verrà fatta successivamente, auspicando di aver chiuso tutta la parte burocratica.
Va da sé che ci ritroviamo ancora una volta privi di un servizio che è sicuramente urgente e fondamentale, visto e considerato quelle che sono le priorità che anche il bando, che conosco molto bene, Cresciamo Insieme, attraverso la Fondazione - adesso non ricordo qual è la fondazione - Fondazione per il Sud di riferimento, conosciamo quella che è la finalità. Però, ci aspettiamo che sostanzialmente la cosa si realizzi entro i termini peraltro di quel bando. Perché i bandi che la Fondazione tira fuori hanno una tempistica ben precisa. Anche su quello ci auguriamo di non dover rischiare di arrivare all’ultimo minuto e di trovarci con un’ennesima situazione appesa.
Quindi, la ringrazio per la risposta. Sono parzialmente soddisfatta, perché ovviamente la risposta più esaustiva sarebbe stata quella di vedere finalmente attivo il centro per quelle che sono le finalità.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Grazia Ruggiero.
Passiamo ora all’altra interpellanza, la penultima dell’ordine del giorno odierno.
Interpellanza Innova Locorotondo sullo stato dei lavori riguardanti l’Auditorium comunale in Corso XX Settembre per l’impermeabilizzazione e efficientamento energetico.
Espone la consigliera Annalisa Guida.
Prego, consigliera.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
I sottoscritti consiglieri comunali, Marianna Cardone, Grazia Ruggiero, Annalisa Guida e Antonio Gentile, appartenenti al Gruppo Innova Locorotondo.
Considerato che l’Auditorium comunale in Corso XX Settembre è interessato da interventi di manutenzione straordinaria per l’impermeabilizzazione e l’efficientamento energetico finanziati con contributo regionale.
Che con determina n. 939 del 29.12.2022 veniva approvato il progetto esecutivo ed il quadro economico.
Che il progetto prevede la realizzazione di lavori per un importo pari a 128.203,35 oltre IVA.
Che con determina n. 24 del 31 gennaio 2025 è stato approvato lo stato di avanzamento dei lavori.
Interpellano il Sindaco, o suo delegato, per sapere a che punto sono i lavori di manutenzione straordinaria predetti.
Quali sono le tempistiche previste per la realizzazione dei lavori finanziati ed approvati.
Quindi, quando si prevede di restituire alla collettività tale bene comune.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde il Sindaco, Antonio Bufano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie, consigliere Annalisa, dell’interpellanza.
L’Auditorium comunale in Corso XX Settembre necessitava di lavori urgenti di manutenzione in quanto vi erano infiltrazioni d’acqua piovana alle copertura coincidente con la pavimentazione dell’area di accesso alla scuola elementare Marconi.
Inoltre, era previsto il rifacimento dei bagni, ormai erano obsoleti ed usurati, con conseguenti interventi agli impianti elettrici e di illuminazione.
I lavori sono iniziati il 27.03.2023 e si sono conclusi il 20.10.2024.
In data 5 marzo 2025 sono state collaudate tutte le opere ed è stato firmato il certificato di regolare esecuzione.
Contestualmente al fine di consegnare alla cittadinanza l’Auditorium fruibile e ammodernato, si sta procedendo all’intervento di efficientamento energetico della centrale termica e dell’impianto di climatizzazione dell’Auditorium comunale.
Questo intervento riguarda la sostituzione dei generatori di calore e delle macchine della ventilazione meccanica.
La sostituzione delle caldaie a gas con le pompe di calore è stata realizzata nell’ottica di un efficientamento energetico in grado di ridurre i consumi delle utenze, così come mettere a frutto l’impianto fotovoltaico presente, e messo anche nell’anno 2023, sul plesso Marconi a servizio dell’Auditorium e di ammodernamento di un sistema di riscaldamento e di ventilazione obsoleto ormai non più corrispondente alla normativa vigente. Il tutto realizzato con fondi ministeriali.
Simultaneamente si sta intervenendo sui canali di emissione dell’aria calda con la manutenzione ed alcuni tratti la sostituzione della canalizzazione in stato di avanzato deterioramento.
Tuttavia, questi interventi sono finalizzati al conseguimento del certificato prevenzione incendi per l’intera struttura, così da rimettere a disposizione della cittadinanza uno spazio fruibile, adeguato e sicuro per le manifestazione della nostra comunità.
Il fatto dell’impianto di canalizzazione è un impianto che è venuto fuori dopo, dopo aver aperto tutti gli impianti, dove era in uno stato veramente di abbandono, perché da tanti anni non si migliorava questa cosa, quindi abbiamo aggiunto dei lavori da fare per quanto riguarda quello che potrebbe essere oggi un certificato incendi per l’intera struttura, fattibile e corretto.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Replica con dichiarazione?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Sindaco.
Quello che davvero preme a noi, ma penso a tutti, è il quando.
Abbiamo visto oggi, all’interno delle variazioni di bilancio, che c’è una previsione di variazione di bilancio, una nuova previsione, per portare a termine questo efficientamento energetico. Viene naturale pensare che laddove si sia resa ulteriore negli ultimi giorni una nuova variazione di bilancio, ci siano ancora ulteriori lavori da fare e da portare a termine.
Però, dato che oggi si è parlato di emergenza abitativa, non si può non tener presente anche quella che è l’emergenza ricreativa sociale che questo paese sta attraversando.
Sono anni, è da tempo immemore ormai che un luogo, l’unico forse che era rimasto di socialità, di condivisione, di incontro del paese, non è più fruibile ed è stato tolto alla cittadinanza.
Il cinema funzionava, tutti noi ne potevamo usufruire, era un luogo in cui tutte le generazioni di Locorotondo, in diverse giornate, in diversi momenti della giornata, potevano incontrarsi e quindi sopperiva ad una carenza che non ha avuto risposta. Perché non abbiamo una biblioteca di comunità, non abbiamo altri luoghi se non bar e ristoranti in cui potersi incontrare.
Però, credo che una priorità di qualsiasi Amministrazione debba essere proprio quella di creare dei luoghi in cui la socialità, anche a costo quasi zero, possa essere fruita e possa essere espletata da qualsiasi cittadino.
Io non posso continuare a pensare che l’unico luogo a disposizione degli adolescenti di Locorotondo sia venuto meno anche quello. Perché, come lo chiamavano loro, il parcheggio nero, è oggetto di lavori. Quindi, non è rimasto più niente.
Gli è stato tolto l’Auditorium, gli è stato tolto qualsiasi luogo, l’ex Caserma ancora non è utilizzabile e anche quello che doveva essere un contenitore culturale è al momento vuoto, fermo e nessuno ne può fruire.
Io credo che bisogna necessariamente dare una risposta sociale forte alla cittadinanza.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Annalisa Guida.
Possiamo passare adesso all’ultima interpellanza, situata al punto 11 dell’ordine del giorno di oggi. Interpellanza Innova Locorotondo sulla destinazione dell’immobile comunale denominato struttura via Difesa.
Espone la consigliera Grazia Ruggiero, prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Il Gruppo consiliare Innova Locorotondo, considerato che il medesimo Gruppo consiliare con nota protocollata n. 19287 del 2022 ha interpellato la medesima Amministrazione comunale per sapere se avesse individuato la destinazione funzionale del Centro di via Difesa e avesse proceduto con i relativi atti per un eventuale affidamento.
Che il medesimo Gruppo rinnovava ulteriori interpellanze negli anni a seguire al fine di ottenere gli opportuni chiarimenti in merito al mancato affidamento.
Che nella seduta consiliare del 28.12.2023 sul medesimo argomento, e a seguito di nostra sollecitazione, l’assessore Giacovelli Paolo dichiarava che era intenzione della Giunta comunale avviare entro il 2024 un bando con finalità socioculturali sulla base di due istanze nel frattempo pervenute.
Che nella seduta del 10 ottobre 2024, a seguito di ulteriore interpellanza dello scrivente Gruppo consiliare, l’assessore Giacovelli assicurava che entro fine anno 2024 si sarebbe proceduto alla pubblicazione del già richiamato bando.
Che ad oggi alcuno degli intendimenti avanzati dall’Amministrazione e dichiarati nelle suddette sedute si sono concretamente realizzati.
Interpellano il Sindaco, o un suo delegato, per chiedere ancora una volta se l’Amministrazione ha individuato la destinazione funzionale della struttura in via Difesa.
Quali sono gli atti amministrativi eventualmente adottati sulla base delle dichiarazioni e impegni assunti dalla Giunta in questa sede.
Cordialmente. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde l’assessore incaricato, Paolo Giacovelli.
Speaker : PAOLO GIACOVELLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Grazie all’opposizione per la puntuale interpellanza.
Ricordo e riconfermo che al momento sono ancora solo due le istanze pervenute, Croce Rossa e Comasia Iacovazzo.
Riconfermo le finalità socioculturali.
Che ad oggi, purtroppo, abbiamo deciso di attendere la fase di programmazione e approvazione del Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dei beni immobili di proprietà del Comune di Locorotondo che ha già visto protagonisti le due Commissioni Lavori Pubblici e Affari Generali, un tavolo tecnico con il Consiglio permanente di confronto, sigle sindacali, associazioni culturali e associativi.
Quindi, auspicando al prossimo Consiglio comunale l’approvazione di questo Regolamento, subito dopo ci sarà delibera di Giunta comunale e poi, finalmente, il bando tanto atteso, soprattutto da me.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Replica con dichiarazione. Prego, consigliera.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Assessore, sappiamo che adesso stiamo ragionando sul discorso del Regolamento del patrimonio, però questo non le crea l’alibi per dire che fino ad adesso non abbiamo provveduto con bando all’assegnazione dell’immobile perché stiamo discutendo del Regolamento. Anche perché il Regolamento, perlomeno per quelli che sono i lavori preliminari che abbiamo avviato, e chi è membro delle Commissioni lo sa, di fatto si rifà alla normativa, quindi l’assegnazione di immobili a realtà avviene attraverso procedure ad evidenza pubblica.
Per cui questo non le impediva nella maniera più assoluta di procedere con un bando ad evidenza pubblica e provvedere ad assegnare quell’immobile di cui stiamo parlando ormai dal 2022. D’accordo?
Quindi, il Regolamento non costituisce assolutamente un alibi da questo punto di vista, perché anzi era sua la dichiarazione del bando, che io personalmente ho apprezzato perché credo che sia la modalità più limpida e trasparente per assegnare un immobile. Questo ovviamente ce lo ritroveremo come procedura, speriamo, come stiamo lavorando in questo senso, nel Regolamento, quindi di questa cosa prendiamo atto del fatto che la stiamo semplicemente rinviando più avanti.
È ovvio che non mi vede soddisfatta la risposta in virtù di questa cosa.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Grazia Ruggiero.
Con questo intervento abbiamo concluso i lavori di oggi, 31 marzo 2025, non vorrei confondermi, sono le ore 16.49.
Ci aggiorniamo ai prossimi lavori del Consiglio comunale.
Grazie a tutti per l’attenzione e scusate se per caso c’è stato un po’ di tumulto in Aula.