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C.c. Locorotondo - 21.03.2023
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Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Oggi primavera, 21 marzo 2024, iniziamo il Consiglio comunale alle ore 9.47.
Nel frattempo vi dico che è pervenuta una nota di giustifica da parte della consigliera Lucia Calella, che è impossibilitata a partecipare, quindi viene giustificata per motivi di salute.
Possiamo adesso procedere per quanto riguarda l’appello.
Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (presente); Angelo Palmisano (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente); Michele De Giuseppe (presente); Mariangela Convertini (presente); Francesco Caramia (presente); Marianna Cardone (presente); Lucia Calella (assente); Grazia Ruggiero (presente); Annalisa Guida (presente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente).
16 presenti, un assente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
La seduta è valida.
Adesso dobbiamo provvedere per quanto riguarda la nomina degli scrutatori. Io propongo, se siamo d’accordo: Grazia Ruggiero; Francesco Caramia rimarrà fino alla fine, quindi lo propongo; e poi Luca De Michele.
Se siamo d’accordo, votiamo per gli scrutatori.
Aspettiamo per risolvere un problema tecnico sulla registrazione.
Mi dicevano che i componenti del Gruppo Innova e Movimento 5 Stelle presentano un emendamento che riguarda l’argomento del Piano Urbano del Traffico. Lo esaminiamo nel momento in cui arriviamo al questo punto all’ordine del giorno. Nel frattempo facciamo acquisire il parere possibilmente dal Capo Settore. Due sono gli emendamenti. Quell’altro riguarda il Regolamento comunale per la concessione dei patrocini, agevolazioni economiche e contributi finanziari. Questo è per quanto riguarda il Regolamento dei contributi.
Nel frattempo mi corre l’obbligo anche ricordare che ci sono stati due emendamenti presentati in questi giorni, uno da parte del Gruppo Coraggio Locorotondo e uno da parte del Gruppo Movimento 5 Stelle, sull’argomento dei PIRU, del Piano di Rigenerazione Urbana.
Naturalmente anche questi emendamenti saranno messi in evidenza e saranno analizzati nel momento in cui arriviamo a quei punti all’ordine del giorno.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, in merito all’ordine dei lavori chiedo di intervenire.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, chiedo l’inversione dell’ordine del giorno con l’inserimento delle due interrogazioni oggetto dell’integrazione al Consiglio comunale, l’interrogazione n. 22, la 23 dell’integrazione al punto 13 e 14.
Perché, così come prevediamo e facciamo di consuetudine all’interno della Conferenza dei Capigruppo, inseriamo le interrogazioni che arrivano prima al protocollo, e queste sono state protocollate il 14 febbraio.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, consigliere Fabio Lotito, naturalmente questo lo dobbiamo fare nel momento in cui arriviamo a quel punto. Se me lo ricorda li mettiamo a votazione e poi eventualmente…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Presidente, mi scusi, sempre in merito all’ordine dei lavori, vorrei chiedere l’inversione del punto di discussione del PEBA con quello del PUT.
Perché nella delibera del tema si legge: “di dare atto altresì che con l’approvazione del Piano, l’Amministrazione comunale dovrà integrarlo con gli altri strumenti urbanistici al fine di ottimizzare le risorse e contenuti progettuali degli strumenti stessi”.
Quindi, crediamo sia necessario prima approvare il PEBA per poi capire se è stato recepito all’interno del PUT. È un atto propedeutico all’altro.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Naturalmente questa proposta la mettiamo ai voti e vediamo.
Lei dice il punto 4 anticipare…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Si tratta di invertirli, sono uno successivo all’altro, però bisogna cambiare l’ordine.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Invertire il PUT con il PEBA. Ora parliamo.
In questo momento iniziamo i lavori andando sui primi due punti e poi mettiamo ai voti questa proposta.
Primo punto all’ordine del giorno… Sindaco, per cortesia, altrimenti mi deconcentro, sono un sacco di punti, parecchie proposte e dobbiamo fare attenzione.
“Approvazione verbali delle sedute del 28 novembre e del 28 dicembre 2023”.
Se non ci sono obiezioni, se non ci sono correzioni, possiamo darli per approvati. Siamo d’accordo?
Se siamo d’accordo alziamo la mano per approvazione.
All’unanimità sull’approvazione dei verbali delle sedute consiliari scorse, quelle del 28 novembre e del 28 dicembre 2023.
Passiamo velocemente al secondo punto all’ordine del giorno: “Centro di ricerca sperimentazione e formazione in agricoltura Basile Caramia - Scorporo di parte della proprietà concessa in convenzione per l’utilizzo dei beni di proprietà comunale - Fondazione ITS - Accordo di collaborazione ex art. 15 legge 241/1990”.
Espone l’assessore delegato, Angelo Palmisano.
Prego, assessore.
Speaker : ANGELO PALMISANO ASSESSORE.
Grazie, Presidente, Sindaco e consiglieri.
Con questa delibera di Consiglio comunale chiediamo lo scorporo di una superficie catastale, pari a 12.475 metri quadri, di proprietà comunale già concessa al Centro di ricerca sperimentazione e formazione in agricoltura, il cui scorporo sarà concesso alla Fondazione ITS agroalimentare.
Questo scorporo di superficie si rende necessario in quanto il Ministero dell’istruzione, attraverso il PNRR, ha stanziato 500 milioni di euro per le Fondazioni ITS Academy.
Nella scorsa Giunta, che tenemmo presso la Fondazione ITS, deliberammo di partecipare a questo bando PNR Missione 4 Componente 1, Investimento 1.5, potenziamento dei laboratori degli ITS Academy, di cui la Fondazione ITS agroalimentare è stata assegnataria di un contributo pari a 8.876.920,37 euro.
Di questa cifra, circa 2.700.000 euro saranno destinati ad edilizia, quindi per la costruzione dell’ampliamento della Fondazione e la restante parte riguardano tutte le attrezzature di alta precisione che ci saranno al loro interno.
Questo ampliamento del laboratorio prevede la costruzione al nuovo interno, questo laboratorio ha una superficie pari a 1.120 metri quadri, dove al loro interno ci saranno 11 laboratori.
Giusto per capire l’importanza di questo scorporo di particella a favore della Fondazione, questi laboratori in linea di massima sono laboratori per il controllo della qualità del prodotto dove al loro interno ci saranno analisi chimica, fisica, biologica e microbiologica; laboratori di tracciabilità, controllo di processo e valorizzazione, tracciabilità e rintracciabilità.
Ci saranno laboratori bistrot, dove ci saranno analisi sensoriali, sala panel, preparazione campioni, cotture, campioni da analizzare, aree discussioni, cucina didattica, laboratori di logistica, dove al loro interno ci saranno accettazione e valutazione materie prime, stoccaggio.
Poi ci sarà il laboratorio di produzione, sala di lavorazione, sala pastorizzazione, aree di stoccaggio, sale di caseificazione, sala di preparazione formaggi e sale di stoccaggio olio. Giusto per capire l’importanza di questo finanziamento PNR e quindi l’importanza di questo scorporo di particelle dal Centro di ricerca alla Fondazione.
Il Centro di ricerca ha già con suo verbale deliberato che è a favore di questo scorporo dei particella, quindi con questa delibera si chiede di procedere allo scorporo di particella, concederla a sua volta alla Fondazione e sottoscrivere un accordo tra la Pubblica amministrazione e la Fondazione ITS.
È importante questa delibera per la collettività.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ci sono interventi in merito all’argomento che riguarda lo scambio della particella tra il Centro di ricerca e l’ITS?
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Riteniamo che lo scambio della particella, viste le finalità edotte dall’assessore, sia utile e abbia beneficio e ricadenza su tutta la cittadinanza e sull’intero territorio.
Questa è la nostra opinione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Mettiamo ai voti.
Chi è d’accordo sull’approvazione?
Vuole intervenire il consigliere Michele De Giuseppe.
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Signor Presidente, signore e signori consiglieri, credo che stiamo per approvare un passo avanti di quello che abbiamo descritto all’interno del nostro programma come asse prioritario. Cioè l’asse prioritario di vedere Locorotondo come centro di formazione, come centro di sviluppo.
Chiaramente, i meriti sono assolutamente dell’Istituto Tecnico Superiore, ma il Comune di Locorotondo, tutto il Comune di Locorotondo, ha sicuramente contribuito e crede fermamente in quello che è lo sviluppo dell’Istituto Tecnico Superiore.
Chiaramente, a questo manca un altro pezzetto, manche quello che è in prospettiva futura la possibilità di allocare anche una foresteria per le persone che vengono da fuori a fare i corsi.
Dobbiamo cominciare ad attrezzarci, a dare i migliori servizi a questo Istituto che fungerà anche da volano non solo per la formazione ma anche per l’economia di Locorotondo e del territorio intero e, poiché l’ITS ha una rilevanza regionale, anche per tutta la Regione Puglia.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo mettere ai voti, Sindaco, oppure fa un intervento?
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Devo fare un intervento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Buongiorno Presidente, buongiorno colleghi consiglieri.
Mi preme sottolineare il fatto che da quando è stata donata questa proprietà, l’ITS e la scuola agraria, non fa altro che dare lustro e competenze ai nostri ragazzi.
Io vorrei da tutti noi dare un benvenuto al nuovo Presidente dell’ITS e al nuovo Consiglio di Amministrazione, Francesco Casillo, che sono stati eletti un paio di mesi fa. Credo che sia un motivo di orgoglio perché c’è gente che comunque deve andare avanti e deve portare questa Fondazione ai massimi livelli.
Tenete conto che, oltre che regionale, l’ITS è a livello nazionale il capofila di tutti gli ITS d’Italia. Quindi credo che sia un orgoglio per tutti noi.
Come Amministrazione ci stiamo impegnando. Abbiamo speso dei soldi per quanto riguarda le strutture che sono di nostra proprietà, le abbiamo manutenute e ci è stato fatto l’impianto di fotovoltaico.
Comunque, l’intervento era solo per dare gli auguri al nuovo Presidente e al nuovo Consiglio di amministrazione che si è insediato.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Ora possiamo veramente votare.
Chi è d’accordo sullo scorporo parte proprietà concessa in convenzione per utilizzo dei beni di proprietà comunale tra il CRS e la Fondazione ITS, alzi la mano.
All’unanimità.
Per quanto riguarda l’immediata esecutività della delibera, chi è d’accordo alzi la mano.
All’unanimità.
Arriviamo ora al punto n. 3… Sindaco, prima mi corre l’obbligo mettere alle votazioni eventuale l’inversione proposta dalla consigliera Annalisa Guida.
Ci sono interventi in merito a questa proposta? … Ci sono interventi in merito a questa proposta da parte di chi è addentrato negli argomenti? No.
È stata fatta una proposta di invertire il punto 3 con il punto 4, cioè il PEBA con il PUT. … Le motivazioni sono state menzionate dalla consigliera proponente poc’anzi.
Chi è d’accordo sull’inversione? …
Prego, consigliere Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GIUDA CONSIGLIERE.
Sì, certo.
Sono stata molto sintetica nell’elencare le motivazioni, ho semplicemente letto il deliberato della delibera del PEBA in cui si dà atto che con l’approvazione del Piano l’Amministrazione dovrà integrarlo con gli altri strumenti urbanistici al fine di ottimizzare le risorse e i contenuti progettuali degli strumenti stessi. Naturalmente, quanto riportato nel deliberato lo troviamo anche in premessa della delibera.
Credo che quest’atto debba essere recepito all’interno del PUT. Quindi sia necessario, una volta approvato il PEBA, se verrà approvato, verificare se sia stato correttamente recepito ed integrato all’interno del PUT.
Ecco il perché della mia richiesta. Sono delle fasi l’una propedeutica all’altra.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, vicesindaco Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Credo che si riferisca più che al PUT, al PUMS che approveremo nei mesi successivi all’approvazione del PEBA e del PUT.
Quindi, a mio parere non è indispensabile invertire i due ordini del giorno, però è un mio parere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un attimo, Sindaco.
Adesso il Sindaco propone una sospensione.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Siccome ci sono gli emendamenti, io propongo una sospensione per valutare l’emendamento, perché non mi pare giusto che dobbiamo vederli in questo momento.
Anche per la votazione dello spostamento dobbiamo chiedere agli Uffici tecnici se è possibile, se si riferisce al PUMS o al PUT.
Io credo che sia importante fare un colloquio in altra sede e poi riprendere il Consiglio.
Quindi, chiedo la sospensione per valutare sia gli emendamenti, sia l’inversione dell’ordine del giorno.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Tra l’altro l’approvazione dal PUT, così come sta procedendo, ci sono delle osservazioni, poi ci sono tre emendamenti da analizzare, quindi non uno ma tre, anzi se vogliamo cinque, perché uno degli emendamenti è protocollato con un numero di protocollo, però ci sono tre emendamenti nell’ambito dello stesso protocollo, quello presentato dal Gruppo Coraggio Locorotondo. Quindi, dobbiamo analizzarli in sospensione.
Per questo motivo mi corre l’obbligo di mettere ai voti la sospensione e li analizziamo tutti insieme, poi riprendiamo il Consiglio comunale.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, in merito all’ordine dei lavori volevo solo chiederle una cosa.
L’analisi degli emendamenti, con il relativo parere tecnico, non dovevamo averli già in sede di discussione?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma gli emendamenti presentati in questo momento li stanno…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
È uno solo quello presentato in questo momento, mentre gli altri…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sono due.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
…Nel fascicolo informatico non c’è il parere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Lo facciamo mettere adesso.
Ecco perché…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Il mio non è stato proprio caricato. Io non l’ho presentato adesso, l’ho presentato diversi giorni fa e non c’è neanche il parere al vostro. Perché io il vostro non ho visto il parere, c’è l’emendamento, ma il parere non c’è.
Quello che voglio dire è che noi oggi dovevamo arrivare qui, fermo restando gli emendamenti presentati adesso, ma per quelli già presentati nei giorni scorsi, avremmo già dovuto avere il parere all’interno del fascicolo informatico e magari avremmo utilizzato quel tempo per far analizzare gli altri.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Corre l’obbligo di addivenire ad una sospensione.
Per cui, mettiamo ai voti la sospensione temporanea del Consiglio comunale per analizzare in maniera pacata e in maniera certosina gli emendamenti e anche eventuali altre osservazioni.
Chi è d’accordo sulla sospensione alzi La mano.
All’unanimità. … Non sei d’accordo? Contiamo.
Chi è d’accordo sulla sospensione alzi la mano. Chi è contrario? Non è che poi escono i voti più di quanti sono i consiglieri? … Appunto, sto verificando, però che verificassero anche gli scrutatori, per cortesia. … Non facciamo confusione, per cortesia.
In tutto siamo 16 consiglieri compreso il Sindaco. Ci sono 14 favorevoli e 2 contrari.
Per cui, si sospendono i lavori del Consiglio comunale temporaneamente. …Ci diamo un tempo di un quarto d’ora massimo. …In cinque minuti, se ci riusciamo. Diciamo massimo un quarto d’ora. Se ci riusciamo in cinque minuti e poi riprendiamo.
…Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Antonio Bufano (presente); Vitantonio Speciale (presente); Ermelinda Prete (presente); Paolo Giacovelli (presente); Rosaria Piccoli (Presente), Palmisano Angelo (presente); Donato Pinto (presente); Martino Santoro (presente); Luca De Michele (presente), Michele De Giuseppe (presente); Mariangela Convertini (presente); Francesco Caramia (presente), Marianna Cardone (presente); Annalisa Guida (presente); Lucia Calella (assente); Grazie Ruggiero (presente); Vito Domenico Fabio Lotito (presente).
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Mettiamo ai voti la proposta avanzata dalla consigliera Annalisa Guida, tenendo conto di quanto detto dal Vice Sindaco Vito Speciale.
Chi è d’accordo sull’inversione dei punti? … Di nuovo? Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Abbiamo valutato la possibilità di invertire i punti.
È vero che nel deliberato fa riferimento agli strumenti urbanistici, ma a parere anche dell’Ufficio non si riferisce nella fattispecie al PUT, si riferisce invece a strumenti quali i Regolamenti edilizi, norme tecniche di attuazione, PUG, eccetera.
Quindi non c’è necessità, a nostro parere, di invertire i punti.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Viene ritirata la proposta, oppure lo dobbiamo mettere ai voti?
Prego, consigliere Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Io vorrei fare presente che l’acronimo PUT sa per Piano Urbano del Traffico e che quindi coinvolge direttamente i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali laddove parliamo di viabilità, soprattutto di viabilità lenta e sostenibile, che mi sembra uno dei punti cardine del PUT.
Quindi ritengo, e non lo ritengo solo io perché il deliberato è scritto in un italiano chiaro ed inequivocabile, che deve essere integrato con gli altri strumenti urbanistici al plurale, senza andarli ad identificare in maniera puntuale.
Io credo che con un deliberato scritto così l’inversione non sia solo opportuna, ma quasi necessaria.
Questa non è un’opinione ma una deduzione da quanto è scritto nella delibera, perché altrimenti bisognerà intervenire sulla delibera stessa.
Mentre nella delibera del PUT non si parla di questa integrazione, in quella del PEBA è scritto chiaramente ed in maniera inequivocabile.
Dato che credo sia la delibera l’atto su cui noi dobbiamo andare oggi ad intervenire, l’inversione appare necessaria.
Tra l’altro il PUG non c’è. Quindi non possiamo parlare in maniera ipotetica, dobbiamo ragionare su quello che abbiamo al momento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annalisa Guida.
Chi è d’accordo sull’inversione, alzi la mano. Quattro.
Chi è contrario? 12. In tutto siamo 16.
Quindi, possiamo procedere con gli emendamenti. Dobbiamo evidenziare gli emendamenti prima dell’approvazione del PUT, del Piano Urbano del Traffico, poi magari si dice qualcosa sulle osservazioni presentate.
Mi sa che le osservazioni presentate sono state presentate dal Comitato di strada centro storico e poi da Innova.
Gli emendamenti. I primi tre emendamenti protocollati in un’unica soluzione da parte del Gruppo Coraggio Locorotondo, li dobbiamo votare singolarmente.
In sintesi, riguardano il primo… Si votano dopo? No, li votiamo prima gli emendamenti, certo.
Sono dotati di parere, sono inseriti nel fascicolo cartaceo.
Coraggio Locorotondo ha presentato emendamenti sulle aree di sosta, praticamente via Cisternino implementazione di n. 20 nuovi posti auto a pagamento per un totale di 43 stalli di sosta a pagamento, al fine di scongiurare… Quindi, eliminare questa dicitura “al fine di scongiurare l’incremento delle aree di parcheggio auto a pagamento in via Cisternino”.
Dobbiamo votare questo emendamento, poi gli altri li analizziamo.
Chi è d’accordo su questo emendamento, di eliminare i 29 posti auto a pagamento, alzi la mano. … Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente.
Credo che sia necessaria la sola votazione degli emendamenti prima di votare il Piano. Giusto, Segretario?
Però, discutiamo e illustriamo prima il Piano, altrimenti non riusciamo poi a inserire il contenuto degli emendamenti.
Il Piano Urbano del Traffico parte con la delibera di Giunta comunale 14 del 12 settembre 2019, all’interno della quale vi era l’impegno da parte della Giunta di dotare il Comune di Locorotondo di Piano Urbano del Traffico.
La delibera di Giunta si rese necessaria al fine di non perdere e andare avanti con il finanziamento. Quindi, strettamente legato, il PUT, al finanziamento dell’ex caserma e della pista ciclabile.
Perché? Perché il bando regionale dava punteggio e comunque priorità a tutti quei Comuni che ne erano dotati. In quel momento il Comune non era dotato di PUT e ci impegnammo con questa delibera. Di lì partì tutto l’iter per la redazione e l’approvazione del Piano.
Approvazione del Piano Urbano del Traffico che è propedeutica, come dicevo anche prima, all’approvazione del successivo PUMS, sulla quale i nostri Uffici stanno già lavorando anche in considerazione dell’ulteriore finanziamento che abbiamo ricevuto dei 25.000 euro da parte della Regione Puglia.
Aver lavorato per più di un anno su questo Piano per me rappresenta un motivo di orgoglio, così come lo è stato lavorare su altri importanti Regolamenti, uno per tutti il Piano strategico del commercio, piuttosto che il Regolamento del dehor. Li accomuno perché hanno avuto un iter molto lungo come quello che ha visto appunto il Piano Urbano del Traffico.
Rappresenta sicuramente, il Piano Urbano del Traffico, come il successivo PEBA, e quindi con il PUMS, la base per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento atmosferico del nostro borgo e il miglioramento della viabilità pedonale della circolazione per l’intero territorio del Comune di Locorotondo.
Il Piano Urbano del Traffico, sarò sintetico, si compone da un rapporto di preliminare ambientale redatto ai fini della verifica di assoggettabilità del Piano stesso a VAS.
Sono stati analizzati gli impatti ambientali e paesaggistici che nel nostro caso, non prevedendo il Piano importanti opere infrastrutturali, non è stato necessario redigere VAS.
Gli altri quattro allegati sono lo stato attuale - credo la tavola 1A - lo stato attuale dei parcheggi a Locorotondo; la tavola 1B la previsione dei parcheggi di progetto a Locorotondo; la tavola 2, tutto quello che regolamenta e regolamenterà la prossima zona a traffico limitato con i varchi e quelli che sono i parcheggi destinati ai residenti e ai residenti del centro storico; la tavola 3, i percorsi ciclabili, più la previsione delle zone per ricariche elettriche e bike sharing.
L’ultimo elaborato è la relazione generale.
Ovviamente non leggerò l’intera relazione ma la sintesi di quello che è il Piano.
Innanzitutto, gli obiettivi che il Piano si pone, ovvero il miglioramento della fruibilità dell’ambito urbano, riducendo il ruolo dell’automobile privata e limitando l’accesso diretto dei flussi turistici nel centro cittadino. Vorrei anche aggiungere, a proposito di diminuzione dell’accesso di auto, che stiamo cercando di lavorare anche con l’Assessorato al Turismo e l’Ufficio delle attività produttive, a verificare se c’è la possibilità da parte del nostro Comune di fare un bando per l’NCC, che è una materia che è molto, molto complessa. Ci stiamo confrontando con la Regione perché c’è necessità, appunto da parte delle tante strutture ricettive, ma anche dei turisti che arrivano presso i nostri aeroporti, di raggiungere Locorotondo legittimamente e legalmente con un servizio di NCC che ad oggi è fattibile ma solo con mezzi superiore ai 9 posti.
Aumentare la sicurezza stradale e ridurre l’incidentalità.
Miglioramento dei fattori ambientali, quali la qualità dell’aria mediante la riduzione delle emissioni di CO2 e del rumore al fine di salvaguardare la salute dei cittadini.
A proposito di questo, apro sempre una parentesi. Lo avrete letto sui social, abbiamo ottenuto nei mesi scorsi un parere favorevole preventivo da parte del Ministero su una battaglia che devo riconoscere, come l’ho già fatto, è iniziata anche dalle opposizioni, cioè quella di creare un sistema di varchi di controllo all’interno agli accessi del Paese per evitare che i mezzi pesanti, durante tutte le 24 ore del giorno, entrino nel centro urbano.
Ho più volte detto che è difficile avere il controllo H24 da parte della Polizia locale. Poteva essere l’unica soluzione quella di varchi, perché diventerebbero di veri e propri varchi in ZTL.
Ovvio, come ho sempre detto, che non sarà semplice, perché poi ci saranno probabilmente ricorsi da parte di tutti quei mezzi pesanti che magari sono autorizzati ad entrare nel centro. Quindi verbale, ricorso e poi bisognerà togliere a sua volta il verbale. Però questo è il rischio da pagare per cercare, secondo me, di eliminare almeno l’80 per cento del traffico pesante a cui oggi assistiamo.
Nel frattempo il comandante ha predisposto e sta rafforzando nelle prime ore del mattino, quando è possibile, i controlli proprio agli accessi del paese e i risultati comunque ci sono.
L’implementazione dei sistemi di tutela delle utenze deboli, pedoni, ciclisti e persone con limitate capacità motorie, anche in relazione all’età come bambini ed anziani.
Ridurre il carico veicolare per valorizzare la qualità urbana, architettonica ed ambientale di aree oggi non apprezzate a causa dell’intrusione visiva del traffico e delle aree di sosta.
Le strategie, dopo gli obiettivi. Parcheggi di scambio in prossimità del borgo antico opportunamente segnalati per flussi in entrata e per la gestione dei flussi turistici.
Individuazione di zone a velocità ridotta, zone 30, al fine di ridurre il rischio di incidenti e agevolare lo sviluppo di sistemi di mobilità alternativi. Zone 30 sono quelle che vengono istituite ogniqualvolta andiamo a installare passaggi pedonali rialzati. Ce ne sono già all’interno - molto contestate in altre Regioni - a Locorotondo sono già istituite zone 30, così come tutte quelle zone percorse dalle corsie ciclabili.
Regimentazione del traffico ciclabile attraverso l’individuazione di percorsi a vocazione ciclabile in sede promiscua con i veicoli a motore.
Istituzione di aree ZTL limitando l’accesso dei veicoli nelle aree del borgo antico, principalmente durante il periodo estivo.
Implementazione dei punti di ricarica elettrica di veicoli.
Migliorare l’attuale potenzialità dei percorsi pedonali anche con interventi strutturali di limitata entità per migliorarla.
Rimodulazione degli stalli di sosta al fine di rispondere alle esigenze della comunità cittadina principalmente residente nel borgo antico, attraverso un aumento dei parcheggi riservati e destinando una quota di parcheggio alla sosta breve mediante il loro pagamento, scoraggiando la sosta di media e lunga durata.
In sintesi, vorrei aggiungere che all’interno del Piano è previsto un aumento di posti auto destinati ai residenti del centro storico, che dagli attuali 60 passeranno a circa 90/95.
Nella fattispecie tutta via Nardelli dove oggi ci sono i déhor in determinati periodi dell’anno, oggi ci sono le strisce bianche e diventeranno tutte strisce gialle.
Sarà implementata anche una parte di piazza Mitrano, sempre per i residenti del centro storico.
Ci sarà l’implementazione di soli 29 posti su via Cisternino a pagamento.
Abbiamo definitivamente destinato a pagamento le zone dietro lo stadio e il cimitero proprio per veicolare con apposita segnaletica il turista che viene da fuori a parcheggiare, in modo particolare durante le manifestazioni turistiche estive ed invernali, nelle aree più distanti dal centro storico.
Quindi, mentre oggi abbiamo trovato volta per volta delle soluzioni per gestire quei parcheggi, con la gara che è già iniziata, la nuova gara dei parcheggi, quelle aree saranno stabilmente dotate di ausiliari del traffico, piuttosto che parcometri e strisce.
Il cimitero, ovviamente, ha la chiusura, non è che si paga durante le ore di apertura del cimitero. Alla chiusura d’inverno e d’estate del cimitero quelle aree diventano a pagamento.
Piazza Mitrano sarà destinata, grazie anche ai suggerimenti che sono arrivati dalla parrocchia, piuttosto che dai Gruppi consiliari di opposizione, sarà destinata ai residenti del Comune di Locorotondo. Quindi, non ai residenti del centro storico ma ai residenti del Comune di Locorotondo. È una sperimentazione che proveremo a fare. Ovviamente, l’impegno dovrà essere quello di dotare la piazza di sistemi di accesso elettronici, perché non posso e non devo sperare che ci sia la pattuglia di turno che debba ogni volta andare a controllare se è autorizzato o meno chi viene da San Marco - faccio un esempio - a stare in piazza Mitrano.
Quindi, creeremo un sistema elettronico di accesso dove si accrediteranno i cittadini di Locorotondo che vorranno, per entrare in piazza Mitrano. Chi verrà ad Alberobello, da Martinafranca, piuttosto che da Cisternino, o turisti, dovranno parcheggiare al di fuori della piazza.
Rimaniamo, lo ricordo - questo anche da statistiche condotte con gli Uffici - il Comune con minor posti auto a pagamento. Rimaniamo il Comune con la tariffa più bassa di 60 centesimi, anche con la nuova gara, per i soli residenti di Locorotondo, di un euro invece per i non residenti nel Comune di Locorotondo. Ci tenevo a dire questo perché si parla spesso di parcheggi a pagamento.
Terminata la descrizione sintetica del PUT, vorrei ora passare a quelli che sono stati i passaggi, gli incontri che hanno caratterizzato la fase partecipativa delle pubbliche consultazioni, al netto delle osservazioni presentate, come diceva prima il Presidente, dal Gruppo Innova e dal Comitato cittadino del centro storico.
Il primo incontro, quello embrionale, è stato fatto in sala consiliare il 22 settembre 2021 con il Consiglio permanente di confronto. Ricordo la somministrazione di questionari, che poi hanno un po’ creato la base per redigere una parte del Piano Urbano del Traffico. La presentazione poi della prima bozza del PUT alla maggioranza è avvenuta il 20 giugno 2022.
Successivamente, c’è stato un incontro sempre in sala consiliare, non ricordo se Villa Mitolo, il 21 luglio 2022, con la stampa, i cittadini, i residenti e le associazioni. Proprio in quell’occasione abbiamo preso l’impegno e l’abbiamo anche rispettato, di rimandare l’approvazione del Piano Urbano del Traffico perché c’era la necessità - anche per il periodo, era luglio - da parte dei cittadini stessi di approfondire quello che era il Piano e quindi cercare di suggerire e dare integrazioni da parte degli stessi all’Amministrazione. Così poi è stato.
Il 6 luglio 2022 c’è stata la prima seduta di Commissione consiliare. Erano presenti il consigliere Caramia Francesco, il consigliere Lotito è fu da parte dei tecnici illustrato il Piano Urbano del Traffico e la Commissione, leggo il verbale, ne prese atto.
C’è stata la seconda Commissione consiliare, 13 gennaio 2023, erano presenti i consiglieri Luca De Michele, Michele De Giuseppe, Oliva Giovanni e Lotito e in riferimento al Piano Urbano del Traffico ci fu la mia relazione proprio sulle prime modifiche fatte, e ho poi letto le osservazioni che arrivarono da parte della parrocchia San Giorgio martire, dal Comitato cittadini del centro storico e dal Gruppo Innova.
In virtù delle sopra citate osservazioni si decise con la Commissione che occorreva, per i soli cittadini residenti, valutare un sistema di accesso ai parcheggi comunali tramite tesserini elettronici, o sistema telematico QR Code. Mentre, per tutti gli altri automobilisti, valutare eventuali installazioni di sbarre di accesso.
Su via Cisternino si ritiene idonea la sosta a pagamento a condizione che la sosta in piazza Mitrano resti libera e ad accesso esclusivo dei residenti del Comune di Locorotondo.
Questo fu il verbale della II Commissione.
La III Commissione, l’8 febbraio del 2023, erano presenti sempre il consigliere e il presidente Luca De Michele, il consigliere Oliva, il consigliere Lotito. Sempre per il PUT, visto il precedente verbale, relaziona il Vice Sindaco che evidenzia: in fase di redazione del Disciplinare per le ZTL si dovrà consentire, previa autorizzazione da parte del Comando di Polizia locale, il passaggio ai disabili e ai soggetti con difficoltà di deambulazione. Ma questo è già presente nel disciplinare approvato in Giunta nel 2022.
La Commissione propone di inserire nel PUT per Piazza Mitrano, fermo restando i posti previsti per i residenti del centro storico, la restante area destinata ai residenti del Comune di Locorotondo.
Via Cisternino, confermare parcheggio a pagamento fino all’ingresso del cimitero con tariffe agevolate per i residenti sulla citata via.
Per il cimitero, prevedere sosta a pagamento dall’orario di chiusura serale fino all’orario di apertura mattutina.
Area retrostante il campo sportivo, prevedere soste a pagamento da disciplinare in fase di gara.
Circonvallazione, da prevedere corsia ciclabile sull’intero tratto della circonvallazione. Ed è stato fatto.
Prevedere la corsia ciclabile su Via Acchino, in sostituzione di quella prevista per via Cisternino.
Queste osservazioni, ovviamente dettate dalla Commissione, sono state completamente recepite all’interno del Piano Urbano del Traffico.
Poi c’è stata l’ultima Commissione consiliare del 7 febbraio 2024.
Il 30 gennaio 2023 c’è stato un incontro con la parrocchia San Giorgio Martire, c’era don Adriano Miglietta. Abbiamo analizzato un po’ quello che era il funzionamento della zona a traffico limitato, le richieste e le esigenze della parrocchia stessa e abbiamo parlato anche dei parcheggi in piazza Mitrano. In quella sede rassicurai la parrocchia che in fase anche di disciplinare che andava a modificare la delibera di Giunta, potevamo aggiungere esigenze particolari della comunità.
C’è stata un’ulteriore corrispondenza e incontro con il nuovo parroco, don Stefano Bruno, nel novembre del 2023.
Volendo chiudere il quadro senza dover nascondere la polvere sotto il tappeto, e così come più di qualcuno mi ha invitato a fare in merito alla pista ciclabile, ovvero a spiegare il progetto e, soprattutto, attendere la fine dei lavori della pista ciclabile.
Il progetto della pista ciclabile - lo dico perché sono certo che se ne parlerà nella discussione - non poteva prescindere, lo devo sottolineare, dal finanziamento della rigenerazione dell’ex caserma. Erano due progetti, due finanziamenti strettamente legati.
Con la precedente Amministrazione il progetto della pista ciclabile fu approvato con delibera 142 del 27 dicembre 2018.
Successivamente ci siamo accorti, quando il progetto è stato affidato all’impresa, ci siamo accorti che il tracciato effettivamente previsto nel progetto esecutivo della pista ciclabile presentava alcune importanti criticità.
Ci siamo consultati con il Gruppo Innova, in particolar modo con il consigliere Oliva, ma ci siamo anche consultati con un folto gruppo di cittadini che ci hanno chiesto ufficialmente, con una nota del 23 febbraio 2022, di rivedere l’originario tracciato e di supportare l’Amministrazione al fine di realizzare l’opera inserendola nel contesto urbano nel miglior modo possibile.
Successivamente, c’è stato un incontro a Bari in Regione con l’architetto Palmisano e il settore mobilità che finanziava il progetto, per chiedere se fosse possibile in corso d’opera modificare il tracciato tramite una perizia di variante.
La Regione ci diede l’okay e subito l’Ufficio ha richiesto una perizia di variante all’architetto, variante che abbiamo approvato il 15 settembre 2023 con delibera di Giunta n. 82.
Sostanzialmente, il risultato di questa variante è stato quello di non eliminare posti auto, di non restituire soprattutto il finanziamento dell’ex caserma e della pista ciclabile e di avere un collegamento richiesto anche da tante associazioni che utilizzano gli impianti sportivi di Contrada Marangi, cioè di avere un collegamento tra la scuola, il centro e l’impianto sportivo.
La coincidenza poi dell’inizio della pista ciclabile in piazza Mitrano, anche con il nostro famoso e riconosciuto anche dalla Regione Puglia cammino della Rotta dei due Mari. È vero, ce lo siamo già detti, che solo una piccola porzione è pista ciclabile, l’altra è una corsia ciclabile.
Se queste devono rappresentare uno strumento in più…
Presidente, mi scusi, non riesco a leggere.
Se questo deve rappresentare uno strumento in più per il cambiamento e un primo passo verso il cambiamento, che ben vengano le corsie ciclabili. La strada e lo spazio che il ciclista, il pedone, deve riconquistare, la corsia ciclabile è l’unica soluzione quando purtroppo non c’è abbastanza spazio per una vera pista ciclabile. La corsia ciclabile rende visibile e comprensibile agli automobilisti il diritto che i ciclisti e i pedoni hanno di essere in strada.
Le corsie ciclabili, il famoso tratteggio che vediamo su via Cisternino, lungo contrada Pentimone, indica la presenza del ciclista. È un nuovo modo e più corretto di favorire la convivenza tra automobili e biciclette.
Detto questo, io discuterei subito gli emendamenti.
C’è stato il primo emendamento da parte del Gruppo Coraggio formato da tre richieste. La prima di eliminare la dicitura “Via Cisternino implementazione di 209 posti auto a pagamento, per un totale di 43 stalli di sosta a pagamento”.
Leggo il parere tecnico, è stato inserito stamattina: “sul tema dei parcheggi a pagamento su via Cisternino, è già stato oggetto di esame da parte della IV Commissione consiliare, giusto verbale n. 1 del 2023 - che qui si riporta - su via Cisternino si ritiene idonea la sosta a pagamento, a condizione che la sosta in piazza Mitrano resti libera e ad accesso esclusivo dei residenti del Comune. È il verbale 2 del 2023 che conferma i parcheggi a pagamento fino all’ingresso del cimitero con tariffe agevolate per i residenti sulla citata via. Inoltre, si evidenzia che in virtù dei citati verbali è stata bandita la gara per la gestione dei parcheggi con determina a contrarre n. 697 del 21.11.2023 e pertanto, essendo la procedura in corso, non si possono modificare i documenti posti a base di gara”.
È una richiesta, quella di istituire la zona parcheggi su via Cisternino, pervenuta dalle tante attività commerciali presenti su via Cisternino. Sappiamo benissimo che lo stallo bianco crea un parcheggio a lunga durata da parte o di residenti, o di gente pendolare che magari lavora fuori dal Comune di Locorotondo che lascia la mattina presto e la riprende la sera. Questo penalizza le attività commerciali e sicuramente gli stessi residenti. Per dire che non è stata un’iniziativa spontanea dell’Amministrazione.
Quello che possiamo fare è, uno, in fase di redazione del Piano degli abbonamenti cercare di agevolare quanto più possibile i residenti di via Cisternino, ma in generale i residenti che si trovano nelle aree con presenza di strisce blu. La seconda è, una volta che il comando e la Commissione individueranno la nuova società che gestirà i parcheggi, con una delibera di Giunta, individuare questi 23 posti in una zona alternativa a quella di via Cisternino. Perché è ovvio che se una società partecipa per tot posti auto con un Piano economico finanziario, poi deve essere purtroppo rispettato.
Quindi, questo è un impegno che prendo.
Per quanto riguarda il secondo punto, cioè quello relativo alla ZTL di via Vittorio Veneto per la quale viene richiesta la chiusura del traffico veicolare durante il sabato pomeriggio anche per il periodo dal 31 ottobre - 1 maggio, la proposta è accoglibile da inserire in un provvedimento di Giunta a modifica e/o adeguamento della delibera di Giunta comunale 34 del 14 aprile 2022.
Per quanto riguarda la terza proposta, cioè di eliminare la dicitura “da utilizzarsi prevalentemente durante gli eventi e le manifestazioni con maggior flusso turistico”, questa si riferisce alla zona parcheggio a pagamento del cimitero e dell’area retrostante lo stadio. Così come riportato nel parere tecnico, la proposta è accoglibile in quanto per le aree di sosta inserite nella gara dei parcheggi, la gestione è prevista per tutto il periodo di gestione, cinque anni 365 giorni all’anno.
Quella frase che trovavamo nel PUT era per dire che prevalentemente saranno utilizzati in questi periodi dell’anno, ma non significa doverli eliminare o farli a pagamento solo in determinati periodi dell’anno. Anche perché sappiamo benissimo che quando non c’è un parcometro, non c’è un ausiliare del traffico, come avveniva 10 anni fa, e segnaletica soprattutto, nessuno è invogliato ad utilizzarli.
Trovare il cancello aperto del cimitero 365 giorni all’anno, illuminato, con dei bagni che funzionano, sicuramente potrà invogliare il turista ad andarci.
L’emendamento del Movimento 5 Stelle, pervenuto il 18 marzo 2024, prevede che gli stalli di sosta delimitati dalle strisce bianche, entro un raggio di 800 metri dal centro storico, diventino riservate ai residenti assumendo la colorazione di riferimento.
Il parere tecnico: “la proposta, seppure meritevole nel principio, risulta in contrasto con il PUT adottato, in quanto un raggio di 800 metri dal centro storico comprende circa il 90 per cento del territorio urbano. Si rimanda all’Amministrazione comunale l’individuazione di aree o porzioni con tale destinazione, vedi piazza Mitrano”.
Io ho voluto, giusto per me, creare un raggio di 800 metri dal centro storico e, purtroppo, arriviamo alle spalle del cimitero, piuttosto che lungo le circonvallazioni.
Non sarebbe stato un problema ma mi metto nei panni di tutti i commercianti, per esempio, che vedrebbero arrivare nelle proprie attività commerciali solo locorotondesi. Cioè, se mio padre che è residente a contrada Pentimi Martina Franca, vuole andare a comprare in via Madonna della Catena la frutta, deve parcheggiare al di fuori di questa buffer zone di 800 metri. Quindi, sarebbe sicuramente straordinario per i cittadini di Locorotondo ma penalizzante già solo per le attività commerciali.
Però, la proposta è accoglibile, come dicevo e, come abbiamo fatto per Piazza Mitrano, si possono individuare altre zone di limitate dimensioni da destinare ai soli residenti del Comune di Locorotondo.
Io non aggiungo altro, perché ci sarà comunque la discussione e mi riservo di rispondere successivamente.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie Vice Sindaco, Vito Speciale.
Partiamo con gli interventi. Chi vuole intervenire? Qualcuno vuole analizzare per conto proprio gli emendamenti che sono stati presentati?
Prego, consigliere Luca De Michele.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Chiedo perdono, ma… È stato protocollato, messo stamattina all’attenzione del Presidente l’emendamento, solo che non ho ricevuto il parere tecnico. Eccolo qua, chiedo scusa.
C’è stato un ulteriore emendamento messo all’attenzione del Consiglio comunale stamattina da parte dei consiglieri di opposizione.
Premesso che la relazione tecnica illustrativa del PUT al paragrafo 3, stato previsione della mobilità, in particolare al punto 3.1, viabilità, inserisce nel medesimo documento delle previsioni circa il dettaglio della gestione della viabilità comunale e la regolamentazione della zona a traffico limitato, chiedono che il medesimo paragrafo e sottoparagrafo 3.1 nella parte di cui disciplina a pagina 11 la gestione per il periodo primo giugno 30 settembre delle aree identificate in ZTL 1, ZTL 2, ZTL 3, e la gestione delle medesime aree nel periodo primo ottobre 30 maggio, venga scorporato dalla medesima relazione trattandosi di regolamentazione da disciplinare separatamente e con apposite delibere o determinazioni dirigenziali.
Per tali ragioni se ne chiede l’eliminazione.
Il parere tecnico. L’emendamento riguarda le ZTL, già oggetto di provvedimento di Giunta di cui sono state regolamentate. Se l’Amministrazione comunale lo riterrà utile, occorrerà adeguare la citata delibera di Giunta.
In sostanza, per quanto mi riguarda, quello riportato nel Piano urbano del traffico è la base della regolamentazione delle zone a traffico limitato.
Sappiamo benissimo che la regolamentazione poi sarà oggetto probabilmente di successive modifiche e integrazioni con disciplinare che si allega volta per volta alla delibera di Giunta comunale.
Io chiedo di lasciare questo paragrafo dando come base quella che abbiamo già approvato, come diceva l’architetto Palmisano, nella delibera dello scorso 2022.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Aveva chiesto Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Buongiorno Sindaco e colleghi consiglieri.
Finalmente, come ci siamo più volte detti anche nelle scorse Commissioni e nella Capigruppo, il PUT, il Piano Urbano del Traffico, giunge in Consiglio comunale per la sua approvazione.
Finalmente perché? Perché c’è stato un lavoro certosino dietro questo PUT. Quando parlo di lavoro certosino parlo anche di un lavoro che è stato largamente partecipato da parte dei consiglieri facenti parte della Commissione. È stato aperto alla cittadinanza, tant’è che la stessa cittadinanza, così come ha sollevato prima il Vice Sindaco Speciale, ha fatto per mezzo del Comitato di quartiere centro storico le proprie osservazioni, quindi si è realizzato un vero e proprio dibattito su quello che è e dovrebbe essere un argomento di tale portata qual è quello del PUT.
Sono state svolte quattro Commissioni dove, laddove le osservazioni fossero meritevoli di recepimento, sono state recepite.
Abbiamo presentato, perché ritenevamo che il provvedimento sostanzialmente fosse meritevole di accoglimento, seppur introducendo dei correttivi, tant’è vero che abbiamo presentato un emendamento.
Il Vice Sindaco ha ci ha spiegato quest’oggi che il primo punto del nostro emendamento, vale a dire la soppressione di quell’implementazione dei 29 posti auto a pagamento, tecnicamente oggi non è fattibile in quanto già è stata bandita la gara.
Prendiamo atto dell’impegno del Vice Sindaco nell’individuazione di altri posti auto al posto di quelli in via Cisternino, rendendo di fatto via Cisternino completamente blu, e quella era la nostra unica perplessità in merito. Quindi, prendiamo atto di questo impegno.
Vice Sindaco, mi consenta una battuta, noi non abbiamo la memoria corta, ricordiamo l’impegno preso. Speriamo, come Gruppo, di non arrivare a presentare una mozione in tal senso.
Questo perché? Perché lo riterremmo un provvedimento fortemente penalizzante sia per le attività commerciali, sia per i residenti di via Cisternino, in quanto evidentemente ci saremo confrontati con attività commerciali diverse, in quanto diverse attività commerciali hanno sollevato proprio il dubbio, le perplessità e la loro contrarietà su questa implementazione.
Anche per quanto concerne la tariffa agevolata per i residenti, è vero, si tratta pur sempre di una tariffa agevolata, ma è altresì vero che si tratta pur sempre di una tariffa che un residente si troverebbe a pagare a fronte di una situazione che prima non pagava. Quindi, inevitabilmente, crea dei disagi seppur trattandosi di tariffa agevolata.
Per quanto riguarda il punto 2 del nostro emendamento ricordo quando, in via informale, proposi appunto l’istituzione della ZTL di via Vittorio Veneto in quanto obiettivamente si creava, e riteniamo si crea, un pericolosissimo - scusate il gioco di parole - un pericolosissimo pericolo di incolumità pubblica.
Questo perché? Perché quella di via Vittorio Veneto, non dobbiamo nasconderci dietro a un dito, soprattutto nelle giornate in cui c’è il catechismo si verifica una situazione assolutamente anormale. Vale a dire, le auto che devono entrare obbligatoriamente in quel tratto in salita con tutti gli ingorghi che si creano, manovre, retromarcia e quant’altro e bambini che passano da dietro le macchine con il concreto rischio e pericolo di essere investiti.
Quindi, crediamo fortemente che anche al di là del periodo estivo, ma soprattutto nel periodo invernale, io ora non frequento più il catechismo da un po’ di tempo, ma credo che il giorno maggiormente frequentato dai catechisti sia il sabato. Crediamo fortemente che vada implementato, anche nel periodo invernale nella giornata del sabato, e non solo il festivo, la chiusura al traffico per veicolare quantomeno nelle ore pomeridiane in cui si svolgono le predette attività.
Per quanto riguarda l’ultimo punto della proposta, vale a dire quella dell’eliminazione della dicitura da utilizzarsi prevalentemente durante gli eventi e le manifestazioni con maggiore flusso turistico, è vero che si tratta di una mera formalità, ma è altresì vero che in quest’Aula, dall’adozione di questo provvedimento, deve emergere la volontà politica, l’indirizzo politico di destinare determinate aree del Paese ai turisti sempre, assolutamente sempre e non solo negli eventi di maggiore interesse, che posso pensare sia il Locus, il Viva, la festa patronale e quant’altro. Io ritengo che debbano essere utilizzati sempre mediante una cartellonistica ad hoc che indirizzi e invogli il turista a decongestionare il centro e utilizzare le vie periferiche per parcheggiare le auto.
Sostanzialmente, insistiamo nella nostra proposta di emendamento, ad eccezione del primo punto che prendiamo come un impegno.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Luca De Michele.
In sintesi proponete il ritiro? Perché li votiamo singolarmente, sono tre gli emendamenti. Le proposte sono tre.
Del primo proponete il ritiro? Sì? Poi gli altri due dobbiamo procedere alla votazione.
Prego, consigliere Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie.
Vice Sindaco, io non ho capito una cosa. Prima di procedere a questa decisione, riguardo il nostro emendamento quello che c’è non è un parere tecnico, è una constatazione chiara, perché è abbastanza logica rispetto a ciò che c’è scritto.
Io vorrei sapere, abbiamo per questo emendamento il parere tecnico, o no? E per quale ragione se è no? Non è un parere tecnico quello che c’è scritto qua.
Parere tecnico, l’emendamento riguarda le ZTL già oggetto di provvedimento di Giunta in cui sono state regolamentate. Se […] lo riterrà utile, occorrerà adeguare la citata delibera di Giunta. Che parere tecnico è? Voglio capire, non è un parere tecnico. È solo per capire che può essere comunque oggetto di votazione. Mi sembra una specie di assenso, di parere tecnico positivo che possiamo votare. È recepibile, questa è… Se lo possiamo votare… Sì, però non c’è un parere tecnico negativo. Andiamo per esclusione, il tecnico non dice che non è fattibile secondo dei criteri di coerenza rispetto al Regolamento… Così come anche nel vostro. Nel loro c’è il parere accoglibile, non accoglibile, perché c’è stato tempo… Citando la stessa delibera… Esatto, per capire noi.
Accoglibile o non accoglibile, almeno capire questo. Da questo dipende poi la discussione che faremo sull’emendamento, per noi è fondamentale. Altrimenti di cosa stiamo parlando, dell’aria fritta?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Adesso facciamo scendere l’architetto un attimino, così…
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Anche l’emendamento di Coraggio riporta la stessa dicitura riportata dall’architetto qui sulla nostra, quindi fa riferimento alla delibera di Giunta, ed è accoglibile.
Quindi io do quasi per scontato, però per sicurezza chiedo, che anche il nostro sia accoglibile.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Scusate, il Gruppo Coraggio chiede la modifica della parte relativa alla ZTL centro storico, quindi non dice eliminate completamente quella parte, modificatela addirittura aggiungendo il sabato. È lo stesso tema.
Noi abbiamo scritto che il parere tecnico è accoglibile, lo modifichiamo sul PUT e poi sarà modificato anche con una delibera di Giunta.
Per quanto riguarda invece sempre l’emendamento loro, va eliminata una frase che non c’entra niente con la ZTL, il terzo emendamento.
Questo emendamento vostro non ha un carattere giuridico, è stato riportato il contenuto del testo della delibera all’interno della ZTL. Voi dite, toglietelo, dato che è di competenza della Giunta. Io invece ho detto prima che preferirei lasciare traccia di quella che è stata alla base della delibera di Giunta sulla ZTL perché comunque sarà oggetto di modifica successiva con il disciplinare.
Credo che sia una scelta molto politica e poco tecnica.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Nel frattempo è entrato in Aula l’architetto, in maniera tale che si possa dire se l’emendamento in questione è accoglibile, o non accoglibile.
Il parere, in maniera schietta, è favorevole o contrario? … Se l’architetto ce lo vuole dire al microfono.
Iniziamo dalle tre proposte avanzate dal Gruppo Coraggio Locorotondo.
Prego, architetto Domenico Palmisano.
Speaker : DOMENICO PALMISANO ARCHITETTO.
Grazie e buongiorno a tutti.
Stiamo parlando del parere tecnico sugli emendamenti, quelli fatti dal Gruppo Coraggio Locorotondo.
Per quanto riguarda la proposta di emendamento di cui al punto 3.2, aree di sosta, dove si chiede di eliminare la dicitura: “via Cisternino, implementando i 29 posti auto a pagamento per un totale di 43”. Questo era quello che era previsto nel Piano Urbano del Traffico, questo argomento è stato già discusso in due sedute della Commissione Urbanistica, ed è stato già inserito nella procedura d’indizione della gara.
Ciò che è stato già messo a bando di gara non si può più modificare, quindi il parere è contrario. 3.2.
L’altra proposta di emendamento, 3.1, che riguarda sempre le aree disciplinate dalle ZTL, dove si chiede di prevedere l’inserimento di via Vittorio Veneto, anche qui il parere tecnico è sfavorevole, perché tutte le aree riguardanti le ZTL sono state oggetto di approvazione da parte della Giunta comunale. … Contrario… No, scusate, il parere è favorevole, nel senso che occorrerà comunque rimodificare la delibera di Giunta. Quindi, la proposta è accoglibile a condizione che venga adeguata la delibera di Giunta che istituiva le zone ZTL.
3.2, aree di sosta, eliminare la dicitura: “da utilizzare preferibilmente durante gli eventi e la manifestazione con maggior flusso turistico”. Il parere qui è favorevole anche perché nel bando che è stato indetto per la gestione dei parcheggi, gli stessi l’hanno previsto nell’intero arco dell’anno, quindi è già prevista nel bando di gara. Parere favorevole.
Ora passiamo all’emendamento del Gruppo del Movimento 5 Stelle, dove si chiede di istituire e di prevedere tutti i parcheggi nel raggio di 800 metri dal centro storico a bianche, parcheggi liberi. Facendo una proiezione sul territorio, il raggio di 800 metri dal centro storico ricomprende quasi il 90 per cento dell’intero territorio costruito. Significa che tutto il PUT viene meno e dovrebbero essere tutti parcheggi bianchi. Quindi qui il parere tecnico è contrario.
… L’ultimo, quello che è arrivato oggi, giusto? Anche questo si riferisce alle zone ZTL, quindi anche qui il parere è sfavorevole. Potrebbe essere accoglibile sempre modificando la delibera di Giunta che istituisce le zone ZTL.
Tutto quello che modifica un provvedimento di Giunta deve ritornare in Giunta, se è volontà dell’Amministrazione.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Perché quindi quello è favorevole e questo è contrario, il parere?
Speaker : DOMENICO PALMISANO ARCHITETTO.
Quale?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Il secondo emendamento presentato dal Gruppo Coraggio ha parere favorevole, però prevede una modifica di delibera di Giunta.
Speaker : DOMENICO PALMISANO ARCHITETTO.
È uguale.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Ma i pareri sono diversi, sono contrastanti.
Speaker : DOMENICO PALMISANO ARCHITETTO.
L’emendamento è oggetto di provvedimento di Giunta la cui è stata regolamentata dalla stessa. Se l’Amministrazione lo riterrà utile, occorrerà provvedere alla modifica della delibera di Giunta. Sostanzialmente è lo stesso. Favorevole a condizione che venga modificata la delibera di Giunta. Va bene?
Il concetto è che tutto quello che è oggetto di delibera di Giunta che ha istituito le zone ZTL, possono essere modificate solo con un altro provvedimento da parte dello stesso organo. … A condizione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Allora facciamo una cosa, per non incrociare, prima votiamo gli emendamenti così come presentati con i pareri e presentati dal consigliere Luca De Michele, capogruppo, poi analizziamo.
Magari, se volete presentare voi l’emendamento che avete presentato, lo presentate, e poi passiamo alla votazione.
Cosa stava dicendo, Vice Sindaco?
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Sull’ultimo emendamento, che raccoglie anche un attimino quello che è stato il secondo presentato da Luca De Michele, onde evitare - mi rivolgo anche all’architetto Palmisano - che ogni anno, ogniqualvolta andiamo a cambiare la delibere di Giunta abbiamo poi l’obbligo di cambiare anche il contenuto del Piano Urbano del Traffico, io propongo anche alla maggioranza e ai due Gruppi, di eliminare e quindi di accogliere quell’emendamento, per semplificare la vita a noi e agli Uffici. Grazie. L’ultimo emendamento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Quindi, se viene accolto questo, dobbiamo accogliere anche quello presentato da Coraggio.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Però indirettamente lo stiamo accogliendo. Stiamo dicendo che con la delibera di Giunta possiamo fare tutto quello che vogliamo.
Così come ho preso l’impegno - mi rivolgo al Gruppo Coraggio - sul primo, prendo l’impegno anche con il secondo. Ma non serve rimodularlo. Nel momento in cui eliminiamo, accogliamo l’emendamento del Gruppo Innova e 5 Stelle, non c’è più motivo di esistere.
Quindi la mia proposta è questa, ripeto, già solo per il fatto che ogni anno dovremmo poi andare a modificare il Piano Urbano del Traffico in quel capitolo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie Vice Sindaco.
Dobbiamo mettere alle votazioni le proposte di emendamento presentate dal Gruppo Coraggio Locorotondo.
Mi sa che se loro ritirano la prima proposta di emendamento, quella che riguarda le aree di sosta 3.2, non lo votiamo. L’hanno ritirato? L’hanno ritirato, per cui non votiamo quella prima proposta di emendamento.
Ora passiamo alla votazione della seconda proposta di emendamento, quella che concerne il punto 3.1, la viabilità.
Loro dicono, ZTL centro storico: “prevedere l’inserimento di via Vittorio Veneto per la quale viene richiesta la chiusura al traffico veicolare durante il sabato pomeriggio anche per il periodo 31 ottobre-primo maggio. La richiesta è giustificata al fine di garantire la sicurezza dei ragazzi che frequentano la chiesa e il catechismo”.
Chi è d’accordo alzi la mano.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, abbiamo giocato e scherzato, ritiriamo anche il secondo e lo prendiamo come un impegno.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ritirate anche il secondo e la prendiamo come raccomandazione. Va bene.
La terza proposta di emendamento. No se vogliamo, è una decisione vostra, consigliere Luca De Michele.
Cosa dobbiamo fare, lo mettiamo alla votazione? Mi sa che c’è il parere favorevole anche da parte del tecnico.
Quindi, la terza proposta di emendamento riguarda il punto 3.2 aree di sosta, eliminare la dicitura: “da utilizzarsi prevalentemente durante gli eventi e le manifestazioni con maggiore flusso turistico. La giustificazione viene perché la suddetta proposta ha l’intento di incentivare i turisti all’utilizzo di quei determinati parcheggi al fine di agevolare il decongestionamento del traffico veicolare”.
Chi è d’accordo su questo emendamento alzi la mano.
All’unanimità.
Abbiamo analizzato queste proposte di emendamenti.
Passiamo ora a quella presentata dal Movimento 5 Stelle.
Prego, se lo vuole esporre, consigliere Fabio Lotito, ha facoltà.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Saluto il Sindaco, gli assessori e i colleghi consiglieri.
La proposta di emendamento al PUT è stata riproposta in forma scritta in questa occasione, perché finalmente arriviamo all’approvazione di questo documento pronto ormai da tempo e per ragioni varie rinviato fino ad oggi.
Nel PUT l’impianto è quello di dire, attenzione, noi oggi abbiamo una necessità, la necessità è quella di avere dei parcheggi che possano consentire la sosta ai molteplici visitatori che ormai affollano il paese, il centro storico in particolare. Quindi, quello che dobbiamo fare è individuare delle aree di sosta e queste aree di sosta devono essere occupate dai turisti. Benissimo.
Io che cosa ho chiesto oggi in forma scritta ma in passato in Commissione in altre occasioni? Ho chiesto semplicemente di…
Chiedo scusa, se togliete il microfono così non… Grazie.
Che cosa ho chiesto? Io ho chiesto semplicemente di costringere i turisti a parcheggiare nelle aree di sosta a pagamento, così come avviene nei Comuni vicini.
La cosa bella di questo Piano, del Piano Urbano del Traffico, è che non ci dobbiamo inventare chissà che, perché siamo uno dei 7.900 Comuni italiani. Quindi, c’è l’esperienza consolidata di tante altre Amministrazioni. Abbiamo la vicinanza, per esempio, di Alberobello che ha proceduto in questo senso già in tempi lontani e quindi possiamo attingere dall’esperienze di Alberobello, del Comune di Monopoli, di Polignano, eccetera. Comuni nei quali noi avventori quando andiamo siamo costretti ad andare a parcheggiare nelle aree di sosta a pagamento previste e a piedi raggiungere le aree da visitare. È così, è così ovunque. Io non riesco a capire la stranezza della mia proposta o l’irricevibilità, anche se la proposta è seppur meritevole nel principio.
Quindi, si riconosce comunque che dice effettivamente se lasciamo le aree di sosta bianche uno che viene da fuori per quale motivo deve andare a ricercare il parcheggio sulle strisce blu, se ha la possibilità di parcheggiare sulle strisce bianche?
È di una semplicità, è un ragionamento talmente stupido che mi sento stupido a farlo questo ragionamento e a doverlo pure spiegare, e a dover insistere nel farmi capire rispetto a questo ragionamento.
Quindi, chiedo all’Aula di approvarlo. Naturalmente l’approvazione consentirà ai cittadini di Locorotondo di usufruire del posto auto e di risollevare le sorti di tutti coloro che abitano nel centro storico, nelle aree in prossimità, che vengono da fuori paese la domenica per andare a messa, e così via e avranno finalmente la possibilità di godere della propria città senza grandi problemi.
Ora, io capisco che questa Amministrazione, e in quest’Aula io ero seduto da quella parte in una riunione con i residenti del centro storico, abbia detto esattamente il contrario. Però devo dare merito al Vice Sindaco di aver prodotto un documento ed essere arrivato ad una conclusione ricevendo le proposte fatte da me e dall’allora consigliere Oliva rispetto, per esempio, alla destinazione di piazza Mitrano riservata ai residenti, in contrasto con quello che riteneva il Sindaco all’epoca.
Quindi, io spero che quest’Aula faccia un ulteriore passo avanti e possa finalmente dare seguito a questa cosa naturalissima.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito.
Il consigliere Fabio Lotito non ritira l’emendamento, vuole che venga messo in votazione.
Prego, Capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente e buongiorno a tutti i colleghi consiglieri.
I principi che ha appena esposto il consigliere Lotito sono principi legittimi, condivisibili, che questa Amministrazione certamente, come lui stesso anche ha riconosciuto, non ha né negato né contraddetto nei fatti.
Attraverso questo PUT abbiamo inaugurato una stagione in cui - come cercavamo di spiegare sin dall’inizio del nostro mandato -la sintesi tra le esigenze dei residenti e le esigenze legate agli afflussi al turismo, deve necessariamente essere portata avanti in quanto sintesi, quindi alla ricerca di un unicum che possa giovare a tutti.
Il PUT è una di quelle occasioni in cui queste esigenze poi vengono toccate con mano, perché da un lato abbiamo i residenti che giustamente rivendicano una migliore usufruibilità dei parcheggi e dell’urbanistica del paese, d’altro canto ci sono i turisti che devono arrivare, devono muoversi. Chiaramente siamo tutti comodi e chi non vorrebbe parcheggiare esattamente sotto il posto in cui poi deve andare a stare, a visitare?
Questo PUT, inaugurando una stagione di dialogo, cerca di fare una prima sintesi e dice giustamente, per esempio, che piazza Mitrano diventa ad utilizzo esclusivo dei residenti. Il varco posto in via Vittorio Veneto della ZTL non fa altro che preservare i posti già dedicati ai residenti, perché comunque sarà impedito l’accesso a monte. Perché ad oggi purtroppo capitava che non essendovi un divieto a monte di accedere, spesso quelle strisce gialle venivano indebitamente occupate dai non residenti e spesso era anche poi difficile andarli a multare nel momento in cui questo accadeva.
Sono tanti aspetti che vanno nella direzione della maggiore fruibilità del centro urbano per i residenti, ed una dislocazione degli arrivi turistici verso la periferia del paese. Questo è innegabile.
Chiaramente, la proposta fatta dal consigliere Lotito, totalizzante rispetto agli 800 metri dal centro urbano, entra in contrasto tecnico con quello che è il principio stesso del PUT. Quindi, solo per questa ragione risulta non accoglibile, stante che comunque sia, siccome le cose sono sempre perfettibili e implementabili, è chiaro che successivamente all’approvazione di questo PUT, e successivamente ad una prima valutazione sperimentale di quello che sarà l’impatto con Piazza Mitrano e quant’altro dedicato solo ai residenti, si possa dialogare su come implementare quei posti dedicati ai residenti locorotondesi. Non parlo solo di quelli del centro storico, perché non è escluso che si possa ampliare l’area attualmente dedicata a Piazza Mitrano anche ad altre aree, successivamente.
Quindi, ripeto e concludo, accolgo nel principio quello che il consigliere Lotito ha enunciato, auspico che diventi materia di discussione in futuro. La buona volontà in questo PUT è dimostrata da aver dato un passo d’inizio a questo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Chiede d’intervenire, prego, Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io personalmente ritengo che da un punto di partenza in cui, lasciatemi passare il termine, in questo paese vige la sosta selvaggia, nel senso che ognuno parcheggia dove vuole, siamo finalmente giunti a porre le basi per una prima regolamentazione. Regolamentazione che prevede la destinazione di piazza Mitrano destinata a tutti i residenti di Locorotondo.
Ritengo che questa sia una vittoria di tutti, una vittoria politica in primis in quanto, come poche altre volte è successo, c’è stata un’unanimità di intenti e di condivisione in quella direzione. È anche una vittoria per i cittadini di Locorotondo in quanto potranno usufruire di un ampio parcheggio che fino ad ora - io non ho i dati alla mano e non mi azzardo a fare stime o stilare cifre a casaccio - dubito che tanti locorotondesi abbiano potuto usufruire o stanno usufruendo ad oggi del parcheggio di piazza Mitrano in quanto, lo vediamo benissimo nel periodo estivo con l’arrivo dei turisti, come Piazza Mitrano è stabilmente occupata da macchine dei turisti stessi.
Questo per dire cosa? Che abbiamo già iniziato una prima regolamentazione in tal senso. Quindi io ritengo che quantomeno l’emendamento del consigliere Lotito sia - mi approprio delle parole del tecnico - meritevole di accoglimento, però inevitabilmente poi all’atto pratico, consigliere Lotito, io credo che sia alquanto generico e potrebbe creare non pochi problemi. In quanto, è vero che Locorotondo è il paese - mi riporto a quanto detto dal Vice Sindaco Speciale in precedenza - con un numero minore di parcheggi di posti a pagamento, ma è altresì vero che bisogna analizzare la vicenda per intero: è il paese con minor numero di posti auto in generale.
Da qualche parte queste auto le dobbiamo pur parcheggiare, quindi ritengo che quantomeno la proposta del consigliere Lotito vada circoscritta a determinati punti. Così com’è stato fatto individuando il cimitero, individuando il campo sportivo per indirizzare i turisti in una determinata zona, così si possono individuare altre zone del Paese. Ma fare un discorso generico di 800 metri tout-court sull’intero territorio, io lo trovo alquanto generico. Invito quantomeno a circostanziarlo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ha chiesto la consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Sono felice del fatto che si gioisca tutti insieme dell’arrivo a degli obiettivi che vedono in piazza Mitrano finalmente solo ed esclusivamente per i nostri residenti.
L’augurio che faccio a questa Amministrazione è che nel momento in cui gioiamo, spero che ci sia anche qualcuno che stia pensando a come realmente mettere in pratica queste dinamiche. Parlo dei controlli. Perché, hai voglia a tingere di arancione, di tutti i colori le strisce bianche, ma se poi non ci sono i controlli… Sì, ma per quelle sbarre e quelle tessere ci vogliono i soldi e noi, proprio per ragionare dal punto di vista pragmatico, da nessuna parte abbiamo visto somme stanziate. Immagino che sia presto, la maggioranza si metterà al lavoro per trovare queste cifre.
Nell’immediato, se si cominciano a fare prima le strisce arancioni per poi arrivare fra 3, 4 anni a trovare i soldi per mettere la sbarra e le tesserine, noi creeremo notevolmente caos e vi farete prendere in giro da chi fatta la legge trovato l’inganno.
L’augurio che faccio al raggiungimento di questo obiettivo è che si siano da domani già messi e posti in essere non solo la ricerca delle risorse per la sbarra e le tesserine, o perlomeno in attesa di questo si pongono in essere delle soluzioni per evitare di farci prendere in giro dalla gente, dai turisti e da chi viene a Locorotondo.
Per quanto riguarda invece l’emendamento del consigliere Lotito, il fatto che il tecnico parli di meritevolezza e poi lo sostenga tecnicamente non applicabile, io in quel giudizio ci vedo un po’ di politica.
Io so che ci sono delle proporzioni che bisogna rispettare fra strisce blu e strisce bianche, ma sul discorso delle strisce arancioni, visto l’esempio… Locorotondo è molto piccola, quindi si incrocia immediatamente la zona turistica murattiana, quindi il centro storico e la zona murattiana, con l’abitabilità di Locorotondo. Quindi, è davvero molto difficile.
Io immagino che gli 800 metri per il consigliere Lotito - poi mi correggerà se sto sbagliando - intenda la totalità del centro urbano e non si riferisca, per esempio, alla zona di Malzo, quindi parlo di Poggio Fiorito, piuttosto che nella zona di Acchino che sono praticamente zone residenziali dove i parcheggi sono sicuramente al servizio di chi ci abita, ma parla del centro urbano. Quindi, questi 800 metri, così alla mano con Google Maps, mi servono esattamente il centro urbano.
Io - e penso di avere anche il parere favorevole delle mie consigliere - sostengo che un paese che ha i suoi cittadini felici e contenti di abitarci, di certo è una grande leva turistica. Quindi, il sostegno nella ricerca dei parcheggi che non abbiamo e che non sono a bilancio, grazie alle strisce arancioni vanno a supporto della vivibilità dei cittadini di Locorotondo e non altro. Ed è la nostra priorità su questo argomento.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Sono comunque contento che si sia sviluppato un dibattito su questo argomento.
La richiesta e gli 800 metri, cioè l’idea di disegnare un raggio, è rispetto al fatto che il paese comunque si è sviluppato e i quartieri periferici sono fuori da questo raggio. Che cosa succede? Quando arrivano i periodi di forte afflusso di auto e di turisti, le strade interessate dal parcheggio tra virgolette selvaggio, quello con le auto messe in doppia fila, o di traverso, o altre cose, è subito prospiciente il centro.
È esattamente in quell’area, parliamo della parallela di via Martina, di via Madonna della Catena, di via Alberobello, di via Fasano, tutte le strade interne.
Voi mi chiedete, perché non circoscrivi un’area? Ma come faccio io a dire via x sì, e via y no. Non ha senso se poi si intersecano, se stanno vicino. Quindi è il raggio, è la decisione che deve prendere l’Amministrazione e dire: okay, dobbiamo consentire ai cittadini di Locorotondo di poter arrivare, parcheggiare e fruire della vivibilità del Paese senza dover impazzire.
Cioè, se noi facciamo via Cisternino tutta a pagamento - per farvi un esempio stupido - e poi la parallela è a strisce bianche ma quelle strisce bianche puntualmente vengono occupate dai turisti che non parcheggiano in quelle blu perché hanno a disposizione quelle bianche, voi mi volete far capire perché io dovrei andare a parcheggiare sulle strisce blu quando ho la disponibilità di quelle bianche? Lì siamo a 4-500 metri dal centro del paese, non siamo a tre chilometri. 800 metri, il raggio, alla fine quello è. Subito dopo c’è il futuro parco e tutto il resto, quindi quella è la zona… Come dove vado a parcheggiare?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Luca, non facciamo dialogo.
Poi magari ti do la parola.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
La differenza tra un Piano Urbano del Traffico e le aree destinate a parcheggio, è proprio quella. Noi stiamo lamentando da quattro anni l’assenza di aree destinate al parcheggio. Lì ogni zona deve avere un’area individuata per il parcheggio a pagamento, altrimenti non ha senso.
Se noi continuiamo a dire che i parcheggi a pagamento sono dietro al campo sportivo e il cimitero, ma voi mi volete spiegare chi va a parcheggiare dietro al campo sportivo e al cimitero se trova tutto il paese disponibile per parcheggiare? Questo è il ragionamento. Poi uno dice, non facciamo 800 metri, lo facciamo di 600, lo facciamo di 550, ma va benissimo, però facciamolo. Cioè, rendiamo la vita difficile a chi non vuole utilizzare gli stalli di sosta previsti per il parcheggio.
Questo dobbiamo fare, l’intento è quello, la ratio è quella. Non 800, 825, 751. È per dire che noi dobbiamo costringere chi viene da fuori ad utilizzare il parcheggio a pagamento, altrimenti non ha senso. Facciamo un Piano Urbano del Traffico…
Questa è la stessa storia della ZTL. La ZTL, secondo me, ma credo di interpretare anche il pensiero di altri, deve essere a servizio del centro storico, non deve essere utilizzata per fare le aree pedonali.
Io ho sostenuto in tutte le occasioni: copiamo. È la cosa più bella del mondo, copiamo. Ci sono Amministrazioni che utilizzano questo sistema da 20 anni, 25 anni, che hanno già sperimentato tutto il possibile e l’impossibile. Copiamo da loro, l’hanno già fatto. Noi invece no, ci andiamo ad infilare in certi casini e poi dobbiamo puntualmente, all’ultimo momento, andare a rimediare in continuazione. Non è così che si amministra. Dobbiamo fare prima, dobbiamo pensare prima, sennò che facciamo?
Abbiamo due aree di sosta per un totale numeri posti auto di 150, 200, 300. Benissimo. Spiegatemi, io arrivo e perché devo andare a parcheggiare là se appena arrivo trovo il posto bianco davanti alla pasticceria Lisi, o trovo il parcheggio bianco davanti al Gran caffè, o trovo l’altro parcheggio… Capito? È così, non ha senso. È un modo di vederla questa cosa.
Decidete voi, tanto avete la maggioranza e sapete come fare.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito.
Chiede il Vice Sindaco, Vito Speciale.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente.
Credo che stiamo entrando piano piano nel vivo del Piano Urbano del Traffico.
Io quando ho letto l’emendamento del consigliere Lotito, ci siamo anche incontrati nei corridoi, ho detto forse è la scusa per non votarlo, oppure una provocazione.
Forse stiamo un po’ cercando di demonizzare quello che rappresenta il traino dell’economia locorotondese, che è il turismo. Il turismo e la cultura.
Con tutti questi interventi, spostiamo, non facciamo avvicinare, facciamo pagare, stiamo demonizzando a mio avviso quello che attualmente, secondo me, dopo l’artigianato locale, parlo delle imprese edili e tutto quello che gira intorno, è il traino della nostra economia.
Anche io vorrei dire ai cittadini di Locorotondo realizziamo 10 parcheggi sospesi in aria da 1.000 posti auto. Ma per dire che cosa?
Quando ho letto l’emendamento, consigliere Lotito, come prima cosa sono corso in studio, ho aperto l’aerofotogrammetria di Locorotondo e ho fatto un raggio di 800 metri.
Lo ripeto, significherebbe, approvare questa planimetria, che non ci sarebbero più strisce bianche e strisce arancioni per tutti i locorotondesi e strisce blu. Punto.
Significa, lo ripeto ancora, che mio padre che abita in contrada Pentimi e che deve andare a comprare il pane e la frutta a vantaggio dell’economia del paese, deve andare a parcheggiare dietro al CRSFA, deve andare a parcheggiare fuori dalla circonvallazione. Significa questo.
Ecco perché io ho detto, e l’architetto lo ha ribadito, è accoglibile, è bella l’idea, l’abbiamo fatta in piazza Mitrano, ma invece bisogna ragionare in piccola scala. Non si può dire 800 metri tutto per i residenti di Locorotondo. Bello, mi piace, ci votano così, prendiamo il consenso del 90 per cento ma purtroppo non è così. Perché ci sono gli indotti, ci sono tanti contesti di cui bisogna tener conto. Mica l’economia del commercio di Locorotondo si basa solo su locorotondesi.
Condivido quello che diceva il consigliere Cardone sui controlli. Sapete cosa è successo a seguito delle nuove assunzioni? Hanno multato tanto i due nuovi agenti. Da me, come tanti di voi, sono venute le persone Vito ma la multa… Che sta succedendo… Guardate, non permettetevi di andare al Comando di Polizia locale per contestare le multe, perché finalmente riusciamo a supportare e a incrementare il numero dei vigili e iniziamo ad assicurare, a coloro che hanno il posto riservato per i residenti, a garantire questo diritto.
Sapete cosa è successo? La valanga di persone che hanno preso la multa a contestare il verbale. Questa, purtroppo, è la realtà cittadina, che ogniqualvolta che vengono fatti… Questo per portarti al ragionamenti.
Nessuno ha mai abbassato la guardia su quelli che sono i controlli, che sta alla base di tutto. Noi possiamo approvare tutti i Regolarmente e i Piani, se poi non ci sono i controlli è ovvio che il tutto cade.
Per quanto riguarda i sistemi di Piazza Mitrano, si parlava prima di strisce arancioni e poi chissà quando le sbarre.
Bene, io ho già scritto all’Ufficio, non ieri ma 20 giorni fa e ad oggi non ho ancora avuto risposta, di conoscere le somme vincolate degli anni scorsi del 208 e 142, scrivendo espressamente che ci sono da parte dell’Amministrazione progetti in tal merito, tra cui proprio quello di rendere completamente digitale l’ingresso di piazza Mitrano per i residenti. Quindi, vengo incontro a quello che chiedevi prima, consigliere Cardone.
Su questo emendamento credo, ripeto, sia abbastanza palese come si andrebbe incontro a una serie di… A parte che non ci sono Comuni con il 90 per cento del territorio completamente riservato ai residenti dello stesso Comune.
Per quanto riguarda il numero dei posti auto io prendo l’impegno - mi rivolgo al consigliere De Michele - di fare una statistica dei Comuni della Valle d’Itria che conteggerà quanti posti auto ci sono.
Io credo che, al di là della necessità reale di avere dei parcheggi, e poi ci arriveremo con i successivi punti, credo che Locorotondo attualmente abbia un rapporto di strisce blu, strisce bianche e strisce gialle, delle quali non ci possiamo assolutamente lamentare, premesso che comunque necessita assolutamente di almeno due parcheggi in prossimità della zona ovest del nostro Comune.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Vedo la mano vicino al microfono. Qualcuno vuole chiedere l’intervento?
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Mi vorrei collegare all’ultima osservazione del Vice Sindaco, laddove parla del rapporto tra le strisce blu, bianche e gialle o arancioni che dir si voglia. Perché a me sembra strano che si faccia una gara, prevedendo e vincolando il numero dei posti regolamentati con le strisce blu, e non si faccia invece uno studio approfondito a monte su questa proporzione, e non si creino le condizioni per garantire la realizzazione immediata delle strisce arancioni, condizioni economiche intendo, laddove invece si vincolano i posti blu.
Perché quello che si prospetta da qui a poco, quindi nel breve periodo, è che le strisce blu aumenteranno, perché sono vincolate dalla gara, sono nel capitolato e quindi non si possono in alcun modo ridurre, come è stato evidenziato poc’anzi. Diversamente sulle strisce arancioni non ci sono i fondi, non sono stati cercati a monte. … Hai detto che non hai ricevuto una risposta dall’Ufficio, che ti sei attivato 20 giorni fa, mentre io credo che la gara e il capitolato siano stati iscritti e predisposti prima di 20 giorni fa.
Quindi, vuol dire che si è ritenuto prioritario agire sull’indicazione e sul numero vincolato delle strisce blu e non sulla corretta proporzione tra strisce bianche, strisce gialle e sulle modalità operative concrete per realizzare le strisce che dovrebbero tutelare i residenti, sia del centro storico, che di tutto il Comune di Locorotondo.
Per quanto riguarda la meritevolezza dell’emendamento che è stata qui evidenziata da tutti, io allora propongo che ci sia un impegno da parte di questa Amministrazione ad individuare quali sono le aree, nel raggio che non sia di 800 ma sia di un altro valore numerico individuato dagli Uffici, in modo tale che oltre a Piazza Mitrano siano identificate delle ulteriori aree in cui garantire la possibilità di parcheggio ai residenti tutti del Comune e delle contrade di Locorotondo che hanno diverse, varie e rispettabilissime esigenze di voler venire a parcheggiare nel centro urbano senza dover mettere mano al proprio portafoglio.
Ripeto, mi sembra assurdo che nel momento in cui si approva un PUT e si sottolinea la validità della proposta di piazza Mitrano e dei posti che saranno riservati ai residenti, non ci sono però le condizioni economiche affinché quello che è scritto nel PUT diventi realtà nel breve periodo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Annalisa Guida.
La consigliera Marianna Cardone. Sempre sull’emendamento, poi basta.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Giusto una risposta anche io al Vice Sindaco che ha parlato di demonizzazione del turismo. Che non passi questo messaggio, perché oggi non dobbiamo fare comizi elettorali.
50 centesimi… Quant’è il costo del parcheggio blu? 60 centesimi per un’ora? Non evitiamo che qualcuno possa parcheggiare se non il residente dentro Locorotondo. Quindi chi viene da contrada Pentimi - ha fatto riferimento al suo papà - io penso che 50 centesimi per fare un’ora la spesa si possano spendere anche da contrada Pentimi.
Quindi, non parliamo di demonizzazione del turismo, perché il turista può fare una passeggiata bellissima, arriva con calma, non arriva con la fretta di chi ci vive nel paese e può tranquillamente, non in una metropoli, non siamo a Milano, fare una passeggiata dal parcheggio non necessariamente per forza in via Martiri della Libertà.
Sono stati fatti degli esempi politici.
Io accolgo l’invito di riflettere sicuramente ancora di più sull’aumento delle strisce arancioni, se questa è la breve sintesi che ci mette tutti d’accordo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Marianna Cardone.
Se posso esprimere il mio parere, modestamente, in qualità anche di consiglieri devo dire che sulla questione daremmo un impatto forte nei confronti dei turisti che vengono a Locorotondo e non hanno la possibilità di parcheggiare nei dintorni.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Approfitto per salutare i presenti e le presenti non avendo preso la parola prima.
Faccio solo una domanda. Volevo capire, noi adesso stiamo discutendo sull’emendamento, sull’ultimo emendamento, cioè quello che abbiamo presentato in data odierna, poi apriremo la discussione sul PUT in generale, giusto? Grazie, Presidente.
Allora mi rimetto al mio intervento in una fase successiva.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ho prenotato i panini apposta, tra poco arrivano i panini offerti dalla Presidenza.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Faccio solo questa precisazione.
Il discorso su cui sembrerebbe quasi che ci stiamo incartando del residente sì, il turista no e quant’altro, si inserisce - non vorrei anticipare troppo gli argomenti successivi - in una tematica su cui da questo lato della sala consiliare più volte vi abbiamo portato a riflettere.
Ora potrei sembrare una boomer, come si utilizza nel linguaggio corrente, però probabilmente con il rischio di passare per boomer se questo strumento urbanistico, come altri strumenti di cui andremo a discutere, fossero inseriti in un contesto aggiornato di un Piano generale, il cosiddetto PUG, che tante volte abbiamo richiesto, probabilmente eviteremmo di fare discussioni dove ci troviamo addirittura a dover semplificare talmente tanto dicendo che siamo contrari o non siamo contrari ai turisti.
La questione non è questa. Vi invito a riflettere che qui il perno della questione è relativo alla vivibilità di questo paese e sulla prospettiva strategico, economica e sociale che si vuole dare a questo paese.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Facciamo un po’ di silenzio anche all’esterno dell’Aula, altrimenti non si comprende molto. Per cortesia, vedo la difficoltà dell’avvocato Grazia Ruggiero e loro sono anche dal punto di vista abili, nell’oratore. Quindi, un attimino di silenzio, per cortesia.
Prego, continui.
Speaker : GRAZIE RUGGIERO CONSIGLIERE.
La ringrazio sempre per i titoli, però non serve. Il mio intervento è davvero come cittadina.
Cioè, nel momento in cui ci troviamo ogni volta a dover fare un confronto, a ridurre la discussione sempre semplificandola, portandola nella maniera più bassa possibile, cioè essere a favore o contro i turisti, secondo me perdiamo il lume e la cornice che dovrebbe essere quella su cui decidiamo di intervenire con degli strumenti urbanistici.
Quindi, ribadiamo che non si tratta di una battaglia ai turisti o a coloro che del turismo fanno attività. Si tratta di un concetto legato alla vivibilità.
Per cui, davvero vi invito ad evitare questa semplificazione, perché è assolutamente fuori dagli intenti degli interventi che vengono da questo lato del Consiglio comunale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero.
Dobbiamo mettere ai voti l’emendamento presentato dal Gruppo Movimento 5 Stelle.
Sindaco, cortesemente in Aula, stiamo per votare l’emendamento presentato il 18 marzo 2024, numero protocollo 6170.
Viene proposto di inserire: “gli stalli di sosta delimitati dalle strisce bianche entro un raggio di 800 metri dal centro storico, diventino riservati ai residenti, assumendo la colorazione di riferimento”.
C’è un parere tecnico sfavorevole.
Chi è d’accordo sull’emendamento così come proposto dal componente del Movimento 5 Stelle, alzi la mano. Chi è contrario alzi la mano. Alzate le mani. Le mani mezze basse sono espressione di timidezza.
L’emendamento è stato respinto.
Passiamo ora all’altro emendamento, quello presentato in data odierna, emendamento presentato dai consiglieri di opposizione: Marianna Cardone, Lucia Calella, Grazia Ruggiero, Annalisa Guida, Vito Domenico Fabio Lotito.
Chi lo vuole esporre? La consigliera Grazia Ruggiero.
Prego, consigliera.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Non credo serva leggerlo, perché il senso dell’emendamento è quello proprio di scorporare una parte della previsione contenuta nel paragrafo 3, in particolare nel sottoparagrafo 3.1, che riguarda la gestione in base ai due periodi entrando nel dettaglio, quindi disciplinando nel dettaglio, tutto quello che riguarda gli orari, la viabilità, l’accesso e quant’altro.
Questo perché? Una motivazione di carattere tecnico ci porta a dire, e d’altra parte lo abbiamo anche letto in realtà già in un altro parere, cioè qui abbiamo ricevuto un parere tecnico sfavorevole ma in un parere che riguardava invece un emendamento ritirato dal Gruppo Coraggio si fa riferimento al discorso che proprio perché la gestione, la disciplina della ZTL attiene ad atti amministrativi diversi, che sono quelli appunto dell’organo di indirizzo e di controllo e poi vengono nel dettaglio esaminati eventualmente attraverso degli atti da parte dei funzionari, non ha ragion d’essere il fatto che sia indicato all’interno del PUT.
Anche perché laddove si dovesse ravvedere, come riteniamo d’altra parte entrando nel merito, che questa gestione, così com’è stata indicata all’interno del PUT, sia assolutamente inopportuna, si dovrebbe andare a modificare nuovamente il PUT relativo al traffico. Quindi, c’è una ragione di carattere tecnico.
In realtà c’è una ragione e una motivazione anche nel merito di carattere politico. Qui sento di dover fare una precisazione.
Questa gestione della ZTL, così come era indicata all’interno della relazione, del PUT, è ovvio che, come anticipava anche Fabio, fa sì che la gestione della ZTL non sia al servizio dei residenti ma che sia poi alla fine una pedonalizzazione di fatto di quell’area per un periodo di tempo anche abbastanza importante dove consente il libero accesso dei residenti per una fascia oraria davvero, perdonatemi, assurda e ridicola.
Ritenere che ci sia previa autorizzazione esclusivamente nella fascia dalle 5 alle 10 solo nei giorni feriali, previa autorizzazione, dà l’idea - non vi leggo tutto il resto - del fatto che si vorrebbe andare verso una pedonalizzazione dove peraltro non stiamo tenendo conto di quelle che sono le esigenze del nostro centro storico.
Cioè, noi non stiamo parlando di un centro storico dove non ci vivono le persone di Locorotondo, dove non conducono abitualmente la loro vita che è fatta, oltre al discorso più che legittimo del passeggio, di dover uscire anche legato alla spesa, anche legato a tutta una serie di esigenze.
Per non parlare poi del discorso di chi ha difficoltà a deambulare e qui si apre tutta la questione del PEBA di cui parleremo successivamente.
Quindi, sostanzialmente, nel merito, oltre che al profilo tecnico di cui dicevo prima, questa previsione all’interno del PUT per noi sicuramente non può risultare accoglibile.
Pertanto, la ragione dell’emendamento, ribadisco, è una motivazione tecnica, è una motivazione politica. Anche perché tra tutte le osservazioni che sono state presentate dal Comitato dei residenti, di cui anche noi abbiamo contezza attraverso l’accesso agli atti delle varie osservazioni che sono state protocollate, non ci sembra che nessuna di queste sia stata inserita ed accolta all’interno del PUT, in barba a tutta la questione relativa poi alla partecipazione, all’apertura e al confronto con la cittadinanza.
Pertanto, lì dove in fase di votazione confermerete l’intenzione che è stata annunciata, quella di accogliere l’emendamento, ovviamente ne siamo lieti. Ne siamo lieti noi in maniera particolare visto appunto le motivazioni che ho detto poc’anzi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero.
Dopo questa presentazione se non ci sono interventi, metto ai voti… Il parere tecnico è favorevole a condizione.
Emendamento alla proposta di delibera al Consiglio comunale, approvazione del Piano Urbano del Traffico.
Chiedono che il medesimo paragrafo e sottoparagrafo 3.1, nella parte in cui disciplina a pagina 11 la gestione per il periodo primo giugno 30 settembre, delle aree identificate in ZTL 1, ZTL 2, ZTL 3 e la gestione delle medesime aree nel periodo primo ottobre 30 maggio, venga scorporato dalla medesima relazione trattandosi di regolamentazione della disciplina separatamente con apposite delibere o determinazioni di dirigenziali.
Chi è d’accordo sull’emendamento, alzi la mano.
All’unanimità. Recepito l’emendamento.
Ci sarà la gestione tramite un atto di delibera. Già è avvenuto un provvedimento in merito con la delibera n. 34 del 2022.
Questo indica che la maggioranza non è chiusa a riccio.
Andiamo avanti. Dobbiamo passare alla discussione… Ci sono le osservazioni, le osservazioni che abbiamo citato prima presentate dal Comitato per il centro storico e da Innova Locorotondo, diciamo che l’analisi è stata ampiamente indicata sulle controdeduzioni scritte e presenti in fascicolo, sia nel fascicolo informatico che nel fascicolo cartaceo… E anche nelle Commissioni, mi dice il Vice Sindaco, sono state ampiamente discusse.
Sono state controdedotte, non si votano come gli emendamenti e quindi possiamo procedere alla discussione generale del PUT, in acronimo, per chi non è addetto ai lavori, Piano Urbanistico del Traffico.
Chi chiede di intervenire? Devo mettere ai voti?
Metto ai voti. Uno, due , tre.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Un attimo Presidente, mi scusi…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Mi promette che non è lunga nella dicitura?
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Solitamente sono sintetica, però potrei non esserlo.
Volevo sottolineare il discorso relativo alla partecipazione pubblica. Io sono da poco nella Commissione di riferimento e quando abbiamo parlato del PUT ho chiesto di visionare i questionari di cui il Vice Sindaco ha parlato nella sua esposizione. Non ho ricevuto nulla perché mi è stato detto che erano dei questionari cartacei distribuiti solo all’interno del Consiglio permanente di confronto.
Al che ho dedotto che non si possa parlare di partecipazione pubblica se ci si riferisce semplicemente ad una consultazione fatta tra pochi intimi e che quando si parla invece di Piano Urbano del Traffico e di partecipazione pubblica, bisognerebbe immaginare dei questionari diffusi su tutto il territorio e a tutti i cittadini di Locorotondo in modalità anche telematica. Oggi ci sono diversi strumenti per raggiungere un simile obiettivo.
Quindi, ritengo che una partecipazione pubblica non ci sia di fatto stata per quanto riguarda il Piano Urbano del Traffico, contrariamente a quanto è stato esposto in precedenza.
I risultati sono quelli di cui abbiamo discusso abbondantemente poc’anzi, perché se ci fosse stato un coinvolgimento reale e concreto dei cittadini di Locorotondo, penso che tutte le problematiche che questo punto presenta sarebbero state affrontate e risolte precedentemente in modo tale da avere oggi un Piano degno di tale nome nel Comune di Locorotondo e soprattutto della vivibilità di questo Comune che è venuta meno negli ultimi anni, ed è un dato di cui tutti siamo vittime nel momento in cui dobbiamo muoverci all’interno del nostro Comune.
Altro argomento che è stato affrontato in Commissione oltre a quello della partecipazione pubblica è stato appunto quello della mancata considerazione, all’interno del Piano, della sicurezza.
Il Vice Sindaco ha detto che si aspettava l’intervento sulla pista ciclabile, o corsia che dir si voglia, a seconda dei tratti. Non mi dilungherò su questo però non voglio deluderlo comunque. Mi è stato risposto in Commissione che non era possibile realizzare una pista ciclabile, che quindi garantirebbe la sicurezza diversamente dalla corsia, perché in alcuni tratti non ci sono gli spazi ma soprattutto mancano i fondi, perché la pista ciclabile ha un costo maggiore rispetto alla corsia. Bene, ancora una volta, come detto prima per quanto riguarda la realizzazione della zona riservata ai residenti di Locorotondo, è stato redatto un Piano senza avere e trovare a monte le risorse necessarie per garantire l’attuazione in sicurezza di questo Piano.
Quindi, rinunciamo a sicurezza, vivibilità e decoro anche del nostro Comune, perché non riusciamo a trovare le risorse sufficienti.
Questo è quanto, grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Annalisa Guida.
Se non ci sono altri interventi…
La consigliera Grazia Ruggiero, prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Parto proprio dall’ultima considerazione fatta dalla collega dicendo che appunto all’interno di questo documento ci sono tutta una serie di previsioni che però restano con il punto interrogativo riguardo alla possibilità di attuazione, e lo diceva bene anche la Capogruppo Cardone in riferimento all’attuazione di determinati argomenti.
Con riferimento alla ciclovia tempo fa, ma non molto tempo fa, è stato pubblicato sul sito dell’ANCI un bando che riguardava proprio dei fondi di sviluppo delle ciclovie urbane intermodali.
Questo per dire che nel momento in cui noi mettiamo mano a degli atti, degli strumenti urbanistici, probabilmente dovremmo anche capire come già dotarci di quei fondi e di quegli strumenti che ci consentono poi di poter effettivamente rendere realizzabile non solo tanto per fare, tanto per segnare una striscia sulla strada e dire che abbiamo fatto la corsia piuttosto che la pista, ma fare proprio bene.
Detto questo, riprendo quello che dicevo prima. La sensazione che ho, è che ogni volta che ci troviamo dinanzi ad un documento del genere, in questo momento il PUT, poi parleremo del PEBA, poi parleremo dei PIRU, la spiegazione che ci viene sempre data è, tranquilli, va tutto bene, stiamo soltanto disegnando la cornice. Per cui non ci dobbiamo allarmare se in quella cornice c’è qualche cosa che ci convince ma non ci convince troppo, perché tutto sommato poi andremo ad aggiustare in corso d’opera.
Sinceramente è una modalità e un approccio alla gestione pubblica che non condivido. Non condivido perché è sintomo del fatto che innanzitutto manca una visione strategica e questa cosa viene fuori ogniqualvolta ci ritroviamo ad approvare i documenti che sono non completamente esaustivi.
Questo, in particolare, non voglio dire che non sia completo, però sicuramente non soddisfa tutta una serie di esigenze, tutta una serie di bisogni che evidentemente ognuno ha rispetto ad un Piano del Traffico.
Però, si va avanti così perché questa cosa la dobbiamo fare, la dobbiamo adottare, ci dobbiamo dotare di qualche cosa, o magari dobbiamo necessariamente accontentare qualcuno.
Ripeto, questa modalità di gestione e di approccio alla cosa pubblica personalmente non la condivido e i risultati poi si vedono nel momento in cui ci ritroviamo ad approvare, o ad adottare determinati documenti, determinati atti e a verificare poi, calandoli nella realtà, calandoli nelle questioni concrete, che ci sono dei problemi strutturali che se non vengono risolti a monte noi possiamo scrivere tutto quello che vogliamo ma quelli che sono i bisogni di questo paese, che sono infrastrutture, parcheggi, viabilità, ciclovie possibilmente sicure e che, a proposito di acronimi, non ci portino poi al CTO, dal PUT passiamo al CTO, che è il centro traumatologico… Quindi, tutta una serie di valutazioni.
Ora, ribadisco, la corsa ad adottare i documenti su cui poi ci ritroviamo a scontrarci nella realtà, è una prassi che questa Amministrazione sta portando avanti da diverso tempo.
Quindi, per quanto riguarda il discorso del PUT ci sono innanzitutto delle criticità relative a quello che abbiamo visto prima legate al discorso dei parcheggi. Perché ci sono queste criticità? Perché noi ci stiamo incartando tra 29 sì, 30, 40, 50, 20 metri o 800 metri? Perché sostanzialmente nel momento in cui questo Paese non lo gestiamo attraverso un PUG, quindi non andiamo a determinare a monte quelle che devono essere le aree di sviluppo commerciale, le aree di sviluppo turistico, le aree di sviluppo imprenditoriale, artigianale, eccetera e quelle che devono essere le aree a parcheggio e a servizio, quelle che devono essere le aree destinate per il sociale, noi ci ritroviamo ogni volta a dover fare il gioco delle tre carte e a capire i parcheggi dove li togliamo, li mettiamo e dove li inseriamo da dietro.
Quindi la prospettiva, ripeto, il metodo a monte è un metodo che non è condivisibile, continua a non essere condivisibile.
Tra l’altro, ci sono delle criticità relative a tutta la questione della pista ciclabile, non mi dilungo lo abbiamo già sviscerato e lo abbiamo già detto, ci sono delle criticità relative ai parcheggi, ci sono delle criticità relative alla viabilità in generale. Perché poi a un certo punto se dobbiamo ritenere che bisogna disegnare il paese in una certa maniera ma non sappiamo dove vogliamo portare questo paese, è normale che ci troveremo a dover non accontentare i commercianti, o accontentare i residenti, perché di fatto non abbiamo studiato alla base dove vogliamo mettere il commercio in questo paese e dove vogliamo mettere le aree che devono essere usufruibili dai cittadini.
Questo stesso discorso lo ritroveremo anche più avanti ed è il motivo per il quale su questo documento generale, al netto poi degli emendamenti, ci sono davvero delle forti perplessità di carattere politico.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Ruggiero Grazia.
Prego, consigliere Fabio Lotito, ha chiesto prima lei.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
So che lei ci tiene molto a rispettare le priorità, soprattutto quella di lasciare per ultima la parola all’Amministrazione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, ha la possibilità di fare due interventi…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
…La sua capacità nella gestione dei tempi e degli interventi è sempre incredibile, dovuta anche alla grande esperienza alle sue spalle. Naturalmente non è ironico quello che dico.
Un brevissimo intervento.
Il documento ha degli obiettivi. Io chiedo ai Consiglieri e ai colleghi se per voi questi obiettivi con questo documento sono stati raggiunti.
Gli obiettivi sono scritti a pagina 3 del documento. Io vi chiedo: oggi Locorotondo con questo documento ha più parcheggi? Ha più parcheggi Locorotondo con questo documento oggi? No, ve lo dico io, no.
Locorotondo oggi ha risolto i problemi e l’afflusso nel centro abitato delle auto provenienti dall’esterno per il flusso turistico? Risposta, no.
Fatemi capire. Noi, nel momento in cui ci siamo posti degli obiettivi oggi, guardando il documento e leggendo gli obiettivi, possiamo dire di aver raggiunto questi obiettivi? No.
Allora che cosa dovremmo fare? Dovremmo modificare questo documento per raggiungere questi obiettivi. Invece si dice no, poi si mette in mezzo il turista, però noi andiamo contro lo sviluppo, andiamo contro questo, andiamo contro quest’altro.
Quello che stiamo facendo è andare ancora una volta contro i residenti del centro storico e contro i soliti residenti nel paese che poi, alla fine della fiera, si ritroveranno a lottare come sempre tutta l’estate per la mancanza dei controlli e l’occupazione abusiva dei parcheggi riservati, per la sosta selvaggia davanti e passo carrabile, per le solite cose.
Quindi, con questo documento noi rimediamo alle solite cose, ai soliti problemi? No. Questo è.
Allora perché il Vice Sindaco dice vuoi una scusa per non votare il documento? No, io l’ho detto anche in Commissione. Quando ci siamo riuniti in Commissione ed erano presenti i progettisti, la società di ingegneria che si è occupata di redigere questo Piano, io feci un’esclamazione, dissi io l’ho guardato e mi sembra più un Piano delle ciclabili che altro.
Perché? Perché se prendiamo tutti gli elaborati noi ci ritroviamo tutta una serie di indicazioni, naturalmente ciclabile leggera, trasporto con automobili, eccetera, quindi non parliamo di una ciclabile completa ma ci ritroviamo in questa situazione.
Perché? Perché poi il resto non abbiamo cambiato un senso unico, non abbiamo individuato delle aree di sosta lontane o diverse da quelle. Il Vice Sindaco stesso ha detto sì, effettivamente dobbiamo poi andare a individuare altre aree di sosta. Perché naturalmente a seconda dei luoghi di ingresso devi andare a individuare delle aree di sosta.
L’abbiamo fatto? No. In questo Piano ci sono altre previsioni? No, no, no e no.
Negli obiettivi, leggeteli, e ditemi questi obiettivi sono stati soddisfatti perché abbiamo individuato, abbiamo migliorato i fattori ambientali, la qualità dell’aria mediante la riduzione delle emissioni di CO2 e del rumore al fine di salvaguardare la salute dei cittadini… È inutile che ve lo leggo, ce l’avete tutti.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito per questo suo primo intervento. Il Vice Sindaco Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente. Vedevo, poco fa, il presidente della Pro Loco. Non so se è andato via. Non mi piace minimizzare. Mi piace essere pragmatico. Proviamo, si parlava prima dell’autorizzazione, che si fa una volta. Si va dai vigili, permesso, passo da sotto al varco. Non è che ogni giorno devo chiedere l’autorizzazione.
Il varco di piazza Vittorio Emanuele, per intenderci dalla Pro Loco verso il nucleo storico del centro storico, permesso oggi dalle 05,00 di mattina alle 10,00. Proviamo a immaginare, lo volevo chiedere al presidente della Pro Loco, se non cento residenti, se dieci residenti a mezzogiorno, nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, piuttosto che settembre, dieci auto entrano a mezzogiorno in piazza Vittorio Emanuele. Sono residenti, li dobbiamo rispettare. Quindi, dieci residenti contemporaneamente, con le buste della spesa, devono scaricare presso la propria abitazione. Proviamo a immaginare che cosa accadrebbe a livello di impatto proprio, non con i turisti, con i cittadini di Locorotondo. Per dire dieci. Possono essere anche quindici, venti, trenta, perché a quel punto non puoi dire quel residente di via Dura mi piace e quello no. Devono passare tutti.
La stessa cosa ho cercato di spiegarla quando sono venuti i residenti. Consigliere Guida, ne abbiamo fatti incontri, tanti. Cerco di spiegarlo ai residenti per le chiusure serali. Io voglio chiedere a tutti che cosa accadrebbe se alle 09,00 di sera, nei mesi di giugno, luglio, agosto e dicembre, alle 09,00 di sera, alle 10,00 di sera, con il corso completamente pieno di persone, passano trenta auto dei residenti. Io vi chiedo che cosa potrebbe accadere a Locorotondo. Sapete cosa mi hanno detto i residenti? Il buonsenso, noi non passiamo. Io nel buonsenso purtroppo non ci credo.
Quindi, se dobbiamo giocare a chi ha più consenso da questa parte o da quell’altra parte del paese, io rinuncio. Perderò il consenso, fa nulla, pazienza. Come quando mettemmo l’autovelox in via Fasano. Qualcuno disse adesso meno voti, meno consensi. Fa niente, meglio meno voti che più morti sulla strada. Questo fu e questo dico sulla ZTL. Mi sembra più che sufficiente consentire ai residenti di passare per la spesa, che è legittimo, entro le 20,00 o le 20,30 di sera. Mi sembra più che legittimo. Ovviamente, chi è disabile, i mezzi di soccorso, proprietari di garage è ovvio che è un diritto legittimo, possono passare h24.
Per quanto riguarda invece la fase partecipativa, mi spiace che venga sminuito la funzione del Consiglio permanente di confronto. Qui c’è Paolo Giacovelli. Io, visto che, consigliere Guida, è nuova, davvero la invito a capire da chi e come è composto il Consiglio permanente di confronto, che rappresenta un po’ tutte le realtà della vita sociale e associativa del nostro comune. Il questionario non l’ha chiesto a me, altrimenti glielo avrei immediatamente fornito. Non ricordo. Non mi costa nulla darlo. È cartaceo. Non ci ha pensato a farlo all’epoca digitale, quindi è cartaceo. È stato il modo più veloce di somministrarlo.
Ma non è stato solo quello. Io, nel mio intervento, ho anche elencato altri incontri che ho avuto. Li ho avuti con i residenti. C’è stata corrispondenza. È venuta la parrocchia, il vecchio parroco, il nuovo parroco. Credo davvero di aver sentito un po’ tutti. È ovvio che poi la politica deve scegliere. Ascolta, recepisce quello che può recepire e poi deve decidere e deve scegliere, e questo è quello che abbiamo fatto noi.
Per quanto riguarda… Sia il consigliere Ruggiero che il consigliere Guida hanno battuto su questo. Prima si approva un piano e poi io lo attuo. La gara dei parcheggi è stata fatta non perché abbiamo una priorità di incrementare o di incassare dei soldi, perché è scaduta già qualche mese fa e sappiamo benissimo cosa accade se le proroghe a una gara diventano poi infinite. Solo per quello è stata data priorità alla gara dei parcheggi, ma, ribadisco, non è che dobbiamo andare a trovare i soldi.
Intanto oggi gettiamo le basi con il Piano urbano del traffico, ma sui varchi, per esempio, di piazza Mitrano, ripeto, mi sto già facendo con il comandante un’idea dei costi. Ho già scritto agli uffici di reperire le risorse. No che non ci sono. Di reperire. Noi abbiamo degli avanzi vincolati, soldini che stanno nel 2023 e nel 2022 e che non abbiamo speso, da recuperare proprio per il miglioramento dei parcheggi. Si tratta solo di capire quanto abbiamo a disposizione e di andare avanti con quelle che sono poi le opere previste, così come ci siamo portati avanti anche con il controllo dei varchi… Con il controllo degli accessi dei mezzi pesanti all’interno del paese, più volte sollecitato.
Non è vero che siamo stati fermi, ma se non c’è un parere del Ministero, che abbiano ottenuto, preventivo e poi ci sono tante criticità, purtroppo, che dobbiamo superare, perché la circonvallazione è vero che è una delle opere infrastrutturali più importanti del nostro Comune, ma poi presenta tanti ingressi. Quindi, un TIR che sfugge all’ingresso di via Fasano potrebbe entrare da una delle successive strade. Qui con il Ministero dobbiamo… Al Ministero dobbiamo fornire un progetto esecutivo di quello che sarà, appunto, il divieto e il varco dei mezzi, il varco per il controllo dei mezzi. Anche qui le somme saranno messe a disposizione tramite i proventi dal Codice, dai verbali ai sensi del Codice della Strada 208 e 142.
Il PUT, si parlava di PUT come cornice. No, il PUT, invece, smentisco, è già in fase di attuazione per i motivi che ho già citato prima. Non è l’Amministrazione che approva piani e regolamenti tanto per. L’atteggiamento, invece, mi sembra il vostro al contrario. Ogniqualvolta cerchiamo di iniziare un’opera, piuttosto che inaugurarla, piuttosto che iniziare dei lavori, c’è sempre qualcosa che non va. È ovviamente il vostro lavoro, il vostro mestiere, la vostra parte, però dobbiamo prendere atto anche di quello che si sta facendo, al di là delle tempistiche, che sappiamo benissimo dovute alla mole di lavoro, nonostante l’incremento del personale, che gli uffici si trovano ad affrontare.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco. Chiede la Capogruppo Marianna Cardone. Prego.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Mi sono persa qualcosa? Cosa abbiamo inaugurato? Dov’ero io? Eppure non sono andata in vacanza. Mi sono davvero pensa qualcosa. Mi sembra che siano state approvate anche delle osservazioni che noi abbiamo fatto. Quindi, sempre questa polemica politica da campagna elettorale sul ruolo delle opposizioni, che ribadiamo da tre anni essere, almeno per quanto riguarda il Gruppo Innova Locorotondo, di cui sono il Capogruppo costruttiva, fattiva e soprattutto di presenza massiccia nelle sedi opportune.
Se non siamo d’accordo con la maggioranza, è evidente, no? Siamo candidati da un’altra parte. Non abbiamo mai condiviso quasi nulla né del vostro programma, né delle vostre modalità. L’inghippo è sempre nella mala gestio delle vostre operazioni nella pubblica amministrazione ed è quello che vi viene fatto notare nelle Commissioni, nelle Capigruppo e quando ci viene data l’opportunità di potervi fare ragionare su quelle che possono essere delle migliorie sui treni che state prendendo. Mi sembra che questa sia un’opposizione costruttiva, ed è quella che Innova ha sempre fatto.
Mi dispiace, Vito, che ti dispiaci del fatto che molto spesso non siamo d’accordo con te, ma questo non vuol dire essere distruttivi, perché le cose te le hanno motivate le mie colleghe. Non si sono alzate stamattina e hanno detto, sai che c’è? Votiamo contro solo perché siamo da questo lato. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Marianna Cardone.
Dobbiamo chiudere il primo giro. Se non ci sono interventi al secondo, passiamo alla votazione. Prego, prego, Capogruppo Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Approfitto dell’intervento per ricordare alla consigliera Ruggiero che il CTO è chiuso ormai da più o meno 30 anni. Casomai dovessi rivolgerti lo troveresti chiuso. Sto scherzando, chiaramente. L’hai nominato prima a proposito di eventuali traumi in cui si potrebbe incorrere.
Io, per quanto riguarda le valutazioni in ordine generico a questo punto, chiaramente non posso fare altro che complimentarmi con il lavoro del Vice Sindaco e ringraziarlo soprattutto per la pazienza e la condivisione che ha avuto nel portarlo avanti. Di certo questo è costato qualcosina in termini di tempi e di tempistiche che oggi ci vedono qui all’approvazione. Io il mio personale punto di vista politico l’ho già espresso prima, quando abbiamo trattato la mozione del consigliere Lotito. La ribadisco, nel ribadire il nostro voto favorevole a questo PUT, come primo passo… Non il primo, fra i primi passi, non il primissimo, volto a cercare la giusta sintesi e il giusto equilibrio tra cittadini locorotondesi ed esigenze legate al turismo.
Non si poteva prescindere da quanto abbiamo iniziato a fare e, a proposito di eventuali cornici proposte senza il quadro, ricordo che il PUT è un piano di cui è opportuno che il Comune si debba dotare, ma chiaramente per sua natura non prevede il contestuale stanziamento delle somme, le quali possono poi tranquillamente in altre sedi estere trovate e destinate a quei lavori necessari, che il Piano presuppone. È chiaramente ferma intenzione di questa Amministrazione portare avanti tutti gli adempimenti economici perché questo possa diventare realmente attuativo e operativo.
Quindi, nel ribadire, e concludo, il nostro voto assolutamente favorevole nei confronti di questo Piano, riapprofitto per ringraziare e complimentarmi col Vice Sindaco per il lavoro svolto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donato Pinto.
Quindi, prima votiamo le osservazioni.
Prego, Capogruppo Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. La mia è semplicemente una sintetica dichiarazione di voto. Anche il Gruppo Coraggio Locorotondo si ritiene assolutamente soddisfatto. Posso? Dicevo, anche il Gruppo Coraggio Locorotondo si ritiene estremamente soddisfatto per il lavoro svolto. Mi preme ringraziare in primis il Vice Sindaco Speciale per l’ampia partecipazione e condivisione che ha dato al Piano urbano del traffico. Gliene va dato atto. Si è più volte messo in discussione sia nella Commissione che con gli incontri partecipati con la cittadinanza, che non è vero che non che non sono stati fatti. Anzi, ne sono stati fatti.
Mi preme ringraziare, altresì, seppur uno non è presente, i due consiglieri di opposizione, dicevo, seppur non presente Giovanni Oliva, e Fabio Lotito, perché, ripeto, e ne sono fermamente convinto, si è respirata una bell’aria nelle Commissioni in cui abbiamo affrontato il PUT. Si è discusso serenamente delle criticità. Sono state avanzate delle osservazioni, che sono state recepite. Sostanzialmente forse è stata una delle Commissioni, o meglio quattro, perché abbiamo fatto quattro Commissioni… Sono state quattro Commissioni alle cui ho partecipato veramente piacevolmente.
Detto questo, il PUT è migliorabile? Poteva essere migliorabile? Probabilmente, qualsiasi provvedimento è migliorabile. Guardate che finanche di illustri parlamentari che siedono sugli scranni a Roma fanno dei provvedimenti che non sempre sono condivisibili e, quando sono condivisibili, sono migliorabili. Quindi io ritengo che il lavoro che è stato fatto sia un egregio lavoro, ragione per la quale il Gruppo Coraggio Locorotondo convintamente esprime il proprio voto favorevole. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Luca De Michele.
Dopo queste dichiarazioni, possiamo finalmente approcciarci alla conclusione del terzo punto all’ordine del giorno della data odierna, votando prima le osservazioni, che sono due, una presentata dal Comitato di strada - Centro storico di Locorotondo e l’altra, la seconda, dal Gruppo Innova Locorotondo.
Mi preme ricordare che, se uno va a leggere queste osservazioni, alcune proposte sono già state inserite nel Piano.
Quindi, chi è d’accordo sulla osservazione, così come proposta dal Comitato di strada - Centro storico di Locorotondo, alzi la mano. Le osservazioni.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Posso intervenire?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, prego.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
All’interno […] sono presenti due osservazioni che vanno votate separatamente rispetto alla votazione finale e all’immediata eseguibilità.
Quindi il Presidente, se è d’accordo, metterà in votazione prima la prima osservazione e poi la seconda osservazione. Preme ricordare che il parere espresso dal responsabile sulle osservazioni è di non accoglierle perché, come avete già detto, sono già state accolte nell’ambito del PUT.
Quindi, adesso le dovremmo respingere se aderiamo a quanto proposto dal responsabile. Quindi, la votazione dovrebbe essere non favorevole, in quanto già recepite all’interno del PUT.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
In sintesi, di quello che riportavano le osservazioni del Gruppo Innova, per esempio, tutto quello che era accoglibile è già inserito nel PUT. Stiamo votando sostanzialmente la parte non accoglibile, giusto per fare sintesi, così come anche per le osservazioni prodotte dal Comitato del centro storico. Tutto quello che era accoglibile, e posso fare tanti esempi, è già inserito nel PUT.
Votiamo oggi la parte non accoglibile.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, perché è specificato proprio nel plico dalla delibera quanto è stato già predisposto, è stato già fatto. Per esempio, l’ultima del Comitato centro storico. Già fatto qualche posto in più, ci sarà in piazza Mitrano. Per quanto riguarda i controlli, si stanno effettuando. Ci sono degli ordini di servizio, ma ci sono anche dei verbali che il Comando sta facendo proprio in quelle aree. Quindi, è stato visto in Commissione questo discorso. Allora, per quanto riguarda l’accoglimento, chi è d’accordo sull’osservazione proposta dal Comitato centro storico alzi la mano. Alcuni trafiletti delle osservazioni presentate sia dal Comitato del centro storico che da Innova Locorotondo sono stati recepiti nell’ambito del Piano, però, siccome la norma vuole che dobbiamo mettere ai voti l’osservazione, dobbiamo dire se sono accoglibili, se sono recepibili in toto oppure respinte. Siccome non possiamo recepirle in toto, la maggioranza ha espresso che non possono accogliere queste osservazioni così come predisposte; però in sinesi più di qualcosa, nel periodo tra le Commissioni, è stato inserito nel Piano. Sì. Accogliere o non accogliere l’osservazione.
Chi è d’accordo sull’accogliere l’osservazione alzi la mano.
Io sono cacciatore, io sono quello che ha problemi sulla geometria.
Chi non accoglie l’osservazione alzi la mano.
La seconda osservazione è quella del Gruppo Innova Locorotondo.
Chi è favorevole all’accoglimento alzi la mano.
Chi è sfavorevole all’accoglimento?
Dopo questa votazione dobbiamo votare l’approvazione del Piano urbano del traffico.
Chi è d’accordo sull’approvazione del Piano urbano del traffico, così come ampiamente discusso in data odierna, alzi la mano.
Chi è contrario? 4. Nessuno astenuto.
Votiamo adesso per l’immediata esecutività o eseguibilità.
Chi è d’accordo alzi la mano. All’unanimità.
Dopo il punto n. 3 all’ordine del giorno ci approcciamo a discutere del punto n. 4 all’ordine del giorno: “Piano eliminazione”… Piano eliminazione barriere architettoniche, in acronimo PEBA, per il Comune di Locorotondo. Approvazione ai sensi di un articolo, l’articolo 21 della legge regionale del 31 maggio 1980, n, 56.
Lo espone l’assessore incaricato, Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente. Con questa delibera approviamo il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche nel comune di Locorotondo. Il Comune ha avviato questo percorso ad ottobre del 2022. È uno strumento indispensabile per la pianificazione e la programmazione degli interventi per la piena accessibilità e fruibilità degli spazi e degli edifici pubblici. Col PEBA il Comune di Locorotondo prende un impegno molto importante, sociale con la comunità per stabilire, appunto, gli interventi, le soluzioni progettuali con l’obiettivo di rendere tutti i luoghi e tutti gli spazi accessibili e fruibili a tutti quanti.
Il PEBA è stato commissionato dall’Assessorato all’urbanistica ed è stato redatto dall’architetto Livianna Curri, coadiuvata dalla dottoressa Annalisa Adobati, che vorrei ancora una volta ringraziare per il lavoro puntuale con cui è stato eseguito questo Piano. Vorrei ringraziare anche la graphic designer Marina Cito, che si è occupata invece di dare un logo al nostro PEBA, che è rappresentato da una torre con una matita: la torre che rappresenta proprio la difficoltà di accessibilità e una matita che disegna un percorso proprio per indicare di rendere fruibile qualsiasi percorso in tutto il nostro territorio.
La redazione del Piano è terminata a marzo del 2023. Si è articolata in tre fasi. La prima è stata quella dove è stata eseguita da parte proprio dell’architetto Curri un’indagine su tutto il territorio. C’è stata una bella partecipazione con tutte le associazioni locali, di qualsiasi tipo, anche con i gestori dei servizi pubblici, con le scuole, con gli insegnanti. Sono state anche fatte delle passeggiate di comunità, proprio per rendere la partecipazione a più ampio spazio possibile.
Nella seconda fase, invece, è stata prevista la progettazione degli interventi ed è stata fatte anche una stima dei costi. Per portare a termine tutto il PEBA occorrerebbero più di 6 milioni di euro. La terza e ultima fase è quella relativa alla programmazione degli interventi.
È ovvio che adesso è impegno della nostra Amministrazione comunale stanziare di in anno in anno dei soldi nel bilancio affinché si possa intervenire puntualmente per l’eliminazione delle barriere architettoniche sul nostro territorio. Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, assessore Rossella Piccoli. Chi è che vuole fare l’intervento? Il consigliere Fabio Lotito. Prego, consigliere.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io con gioia accolgo l’approvazione del PEBA, perché naturalmente ricordo a me stesso e all’Aula che l’adozione da parte di questo Consiglio è avvenuta a dicembre 2020. In quell’occasione presentai una mozione che fu votata e accolta all’unanimità da questa Assise.
Locorotondo oggi fa un passo importante verso il futuro. Io credo che questo passo avrebbe meritato un piccolo finanziamento iniziale, ma evidentemente in questa fase l’Amministrazione non lo ritiene necessario; un piccolo finanziamento iniziale e soprattutto io spero che nel prossimo futuro, il più immediato possibile, si possano individuare le prime aree d’intervento, evitando di creare questo intervento complessivo, che risulta economicamente molto, molto impegnativo. Quindi creare delle prime aree di intervento e iniziare ad abbattere quelle barriere architettoniche, partendo soprattutto dalle aree più sensibili, per esempio il Centro sociale anziani. Nella redazione del PEBA è stato oggetto di esame e di valutazione assolutamente negativa rispetto alla fruibilità dei locali e degli spazi da parte degli anziani. Quindi credo sia necessario un intervento immediato in tutte quelle situazioni che sono state verificate come non idonee dalla redazione del PEBA.
Quindi, io ringrazio l’assessore Piccoli, che anche sotto mia sollecitazione… Insomma, io l’ho pregata di sposare questa causa e di farsi promotrice rispetto a questo. L’Amministrazione al finanziamento di 5.000 euro della Regione ci ha messo solo 1.500 euro, ma la progettazione è riuscita comunque, nonostante le risorse esigue. Quindi io spero che si possa lavorare per iniziare i lavori almeno per zone, per priorità nel prossimo futuro. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito. Il Capogruppo della lista…
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, molto rapidamente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Molto rapidamente. Sembrerà strano, ma mi accodo alle parole del consigliere Lotito nell’auspicio, senza chiaramente scendere nel dettaglio delle varie aree, nell’auspicio di reperire prima possibile dei fondi da utilizzare, appunto, per la realizzazione dell’abbattimento.
La sensibilità verso questo tema credo che sia e debba essere trasversale. Quindi, ringrazio tutti per il buon lavoro svolto fin qui e mi auguro che possa avere un seguito concreto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Chiede di intervenire l’assessore Ermelinda Prete. Colgo l’occasione per fare gli auguri ufficiali di buon compleanno all’assessore.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Anche noi volevamo ringraziare l’assessora per come ha lavorato per portare a casa questo bellissimo progetto, al quale più volte abbiamo preso parte, abbiamo partecipato, proprio perché quello che ci raccontiamo spesso è che quando riusciamo ad essere coinvolti tutti e a vedere poi i risultati finalmente, a metterci davanti a progetti belli e reali come queste, non possiamo che elogiare l’operato di chi da mesi, per non dire più tempo, sta lavorando.
Chiaramente ci aspettiamo poi di vedere, come ha ben anticipato il Capogruppo Pinto, lo stanziamento di fondi che mettano realmente l’assessore nelle condizioni di poter rendere fattivi quelli che sono i progetti che bene, invece, si sono andati a ipotizzare in questo caso e a realizzare, ci auguriamo, in seguito. Quindi, siamo totalmente favorevoli e ringraziamo nuovamente l’assessore per l’operato.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Chiede di intervenire il consigliere Michele De Giuseppe. Prego.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Velocissimo, velocissimo. L’intervento è veloce, signor Presidente, caro Sindaco, signore e signori consiglieri, nel senso che l’Amministrazione prende fin d’ora l’impegno, insieme a tutta la maggioranza, a tutti i Gruppi di maggioranza, perché nella destinazione dell’avanzo di amministrazione ci sia già un primo step. Chiaramente non possiamo finanziarie tutto subito, ma l’approvazione del Piano ci consente comunque di chiedere un finanziamento regionale e, nelle more di avere il finanziamento, chiaramente noi, step by step, anno per anno, dobbiamo impegnarci a mettere una somma congrua per il progetto esecutivo e la realizzazione di alcune prime aree, chiaramente partendo da quelle che sono, a mio avviso, ma questa è una cosa che decideremo insieme, le aree più prossime al centro storico, che sono quelle forse che hanno una urgenza maggiore, tenendo conto anche che alcuni servizi, tipo la biblioteca, tipo il centro anziani, tipo altre cose eccetera, insistono nel centro storico.
Soprattutto, nel centro storico abbiamo anche una presenza di residenza di persone che hanno una maggiore età. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Michele De Giuseppe. Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Lo strumento del PEBA ovviamente è uno strumento apprezzabile, che la Regione ha ormai sollecitato da diverso tempo, per cui siamo assolutamente contenti del lavoro che è stato fatto, perché è il caso, appunto, di avere un piano che ci consenta di vedere quella che è la situazione relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Però il problema, ovviamente, ogni volta che si toglie il coperchio rispetto a una pentola che bolle, e la questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche è un tema scottante da diversi anni in questo paese, come in tutti i paesi… Quindi, quando si toglie il coperchio e si vede quello che c’è dentro, si ha la percezione della situazione, che sicuramente non è rosea, che riguarda gli interventi che devono essere fatti nel nostro territorio per far sì che questo Piano effettivamente venga portato ai massimi livelli e che quindi si risponda davvero all’esigenza dell’abbattimento delle barriere.
Ecco, qui viene il bello, nel senso che adesso, attraverso questo Piano, sappiamo quello che c’è o meglio, purtroppo, più che altro quello che non c’è, che bisogna fare. Adesso il bello, per modo di dire, sta nel far sì, come avete detto, che questo Piano trovi attuazione. Io davvero me lo auguro che questo impegno che state prendendo in questo momento, e che verrà messo a verbale in questo Consiglio comunale, sia poi portato a termine, perché, purtroppo, da quello che avevamo già letto quando abbiamo discusso di bilancio qualche mese fa e, purtroppo, quello che continuiamo a leggere nel Piano esecutivo di gestione, che avete approvato in Giunta, questi buoni propositi, purtroppo, non incontrano ancora una volta, non hanno una corrispondenza con gli atti che adottate in Giunta.
Se io, in riferimento alla previsione di spesa del bilancio pluriennale riguardo all’abbattimento barriere architettoniche, leggo zero… Leggo zero, e se questo dato… (Interruzione fuori microfono del consigliere De Giuseppe) Questo dato… (Interruzione fuori microfono del consigliere De Giuseppe) Consigliere, mi permetta di finire il mio intervento. Mi rendo conto che questo è un nervo scoperto, per cui la reazione la posso umanamente anche comprendere, però lei mi deve dare l’opportunità di dire ai nostri cittadini che in questo documento, così come nel bilancio di previsione, così come in tutto quello che abbiamo approvato fino adesso, nonostante di PEBA già si iniziasse a parlare da diversi mesi, nel granaio non abbiamo messo nulla. Non abbiamo messo nulla.
Cosa vogliamo dire? Che nel frattempo fondi e finanziamenti non sono stati tirati fuori? Bandi PNRR su quest’area, su questo argomento non ce ne sono? Vogliamo dire questo? Qui c’è zero. Lo giustifichiamo perché parliamo di gestione eccetera, ma c’è zero o ci sono somme irrisorie da diverso tempo. Allora, se l’adozione del PEBA che facciamo oggi, 21 marzo 2024, significa impegnarci e far sì che questi numeri nei prossimi documenti e atti di bilancio siano diversi, allora va benissimo, ma lo vogliamo vedere e questo impegno vogliamo che ci sia e sia portato fino in fondo.
Ricordo benissimo, quando abbiamo discusso di bilancio, a un certo punto è venuto fuori il discorso che è un bilancio tecnico e ci è stato dato così dagli uffici, abbiate pazienza, faremo le variazioni di bilancio. Le vogliamo vedere le variazioni di bilancio anche su questo argomento. Le aspettiamo e le aspetteremo.
Oltre al discorso, che abbiamo cercato di far capire prima, di come il PUT e il PEBA tra loro debbano necessariamente dialogare ed è necessario che questi due strumenti dialoghino tra di loro, poiché, proprio in tema di sicurezza, visto che è stato portato all’attenzione di questo Consiglio il tema della sicurezza e della necessità di dover fare tutto quello che è possibile per la sicurezza dei nostri cittadini, a discapito del consenso elettorale, bene, anche di sicurezza se ne parla nel PEBA. Quindi, anche di sicurezza, per quello che riguarda le ciclovie, le strade, la segnaletica, gli spazi pubblici, l’accessibilità di spazi pubblici, la ZTL, deve necessariamente incontrare, far incontrare questi due strumenti. È fondamentale.
Sono stati scritti articoli e articoli da tecnici proprio su questa necessità di far dialogare questi due strumenti. Quindi, siamo contenti dello strumento che è stato adottato, del lavoro che è stato fatto, del fatto che finalmente abbiamo cognizione di quello che c’è e, purtroppo, di quello che non c’è, di quello che va fatto. Ci aspettiamo davvero che non ci sia solo un impegno verbale, ma che ci sia un impegno fattuale, fattivo, supportato da documenti.
Signori e signore, noi qui, se rappresentiamo la pubblica amministrazione, dobbiamo parlare attraverso atti, attraverso atti, per cui questi atti aspettiamo di vederli. Il consigliere Lotito spesso dice che io sono fiduciosa, coltivo speranze. Vogliamo coltivare speranze anche per questa cosa, però deve essere fatto a stretto giro, altrimenti ci siamo solo raccontati una bella storiella, l’ennesima bella storiella. Dopodiché ribadiamo la necessità che, e torno al discorso che facevo prima, quando utilizziamo uno strumento urbanistico, sia cornice, non sia cornice, cioè sia un documento che dà l’indirizzo o che dia l’esecuzione, gli strumenti tra di loro devono dialogare.
Un unico obiettivo ve lo dovete dare. Non potete lavorare a comparti stagni, altrimenti poi i risultati sono queste cose parziali. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Ruggiero Grazia. Ha chiesto l’intervento l’assessore Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, presidente. Sento il dovere di tranquillizzare la consigliera Ruggiero, perché è ovvio che non possiamo, non ci si può impegnare tanto tempo per redigere un piano così importante per il territorio e non attuarlo. Io credo che nessun amministratore può fare questo. Quindi, sarebbe davvero da stupidi.
Quindi vi posso assicurare che quest’anno incominceremo, inizieremo ad avviare dei lavori puntuali per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Votiamo?
Chiede di intervenire Annalisa Guida. Prego, consigliera.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Sì, grazie, Presidente. Io mi associo alla al sentimento generale di quest’Aula, che è quello di accogliere più che positivamente questo piano. Noto con piacere che nella predisposizione di questo piano la partecipazione è stata concreta, fattiva e documentata ed estesa a tutta la cittadinanza. Quindi, c’è stata un’ampia risposta da parte della cittadinanza.
Proprio in virtù di questo, mi dispiace che questa stessa Aula non abbia ritenuto di includere il PEBA all’interno del PUT e di recepirlo, perché davvero il lavoro meritava un’adeguata risposta e un riconoscimento serio e concreto nei fatti, non solo nelle parole, all’interno del PUT, dato che, come ha detto abbondantemente la mia collega, la consigliera Ruggiero, i piani devono parlare.
Non si può lavorare a compartimenti stagni. Bisogna avere una visione generale di questo paese. Quindi, torniamo sempre allo stesso argomento, che oggi la farà da padrone anche nei punti successivi. C’è bisogno di un PUG, c’è bisogno di capire cosa volete, quale indirizzo dare a questo paese, anche perché gli strumenti ci sarebbero. C’è una delibera della Regione Puglia con dei finanziamenti per i Piani urbanistici generali, una delibera del 4 marzo, ma purtroppo i treni passano e molte volte questo paese… Si è già detto che stiamo a guardare?
Ogni anno. Quindi noi vediamo lo stesso treno e con consapevolezza, come l’assessore sta ammettendo in questo momento… Una delibera che c’è ogni anno e noi siamo qui a parlare di compartimenti, un piano per una cosa, un piano per un’ altra, senza partire dalla testa e quindi dire che la visione che abbiamo del paese è questa, ci impegniamo per un Piano urbanistico generale, in modo tale poi che tutto il resto venga da sé, ma ogni anno perdiamo questa occasione e lo diciamo anche pubblicamente. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annalisa Guida.
Possiamo votare?
Allora, abbiamo concluso il primo intervento. Iniziamo adesso il secondo intervento. Chiedeva di intervenire il consigliere veterano Michele De Giuseppe.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Mi corre l’obbligo di chiedere scusa, per averla interrotta, alla consigliera Grazia Ruggiero. Le chiedo scusa, però, sa com’è, io sono un po’ vecchio. Mi deve perdonare.
Noi, di fronte ai cittadini, dobbiamo usare il linguaggio della verità. Quando il Consiglio comunale approva un bilancio, il bilancio viene approvato per la cosiddetta spesa corrente, cioè spesa per il funzionamento ordinario della macchina amministrativa. Nel momento in cui si parla di piani, per esempio, questo discorso che ogni anno in Regione Puglia vi sono dei contributi per il PUG, perfetto. Noi non abbiamo fatto il PUG e non abbiamo chiesto il contributo per fare il PUG.
Quando faremo il PUG, se Dio vuole, dopo i PIRU, chiederemo eventualmente anche il contributo per il Piano urbanistico regionale. Ci sono, spero che ci siano, spero che la Regione Puglia, nella sua immensità, abbia previsto anche dei contributi per il PEBA. Oggi che noi approviamo il PEBA, ovvero approviamo un progetto di massima del PEBA, oggi possiamo cominciare a chiedere i contributi per il PEBA.
Qual è stata l’osservazione dell’Amministrazione? Guardate che noi intendiamo, è nostro scopo prioritario, è nostro obiettivo politico e tecnico, pragmatico, umano, chiamatelo come volete. È un obiettivo concreto quello di intervenire per cominciare, anno per anno, a prendere una parte delle nostre risorse, risorse che non possono che essere risorse derivate da spese di investimento. Le spese di investimento non sono spese presenti nel bilancio che abbiamo approvato, ancorché sia un bilancio tecnico, ma sono spese di investimento che derivano o da contrazione di mutui o derivano da avanzo di amministrazione o derivano comunque da oneri di urbanizzazione. Ma sono spese di investimento che non sono presenti nel bilancio approvato, perché il bilancio approvato parla di spese correnti, spese generali, che non possono essere… Questo è l’abicì della macchina amministrativa. Che non possono essere prese dalle spese che esistono in questo momento nel bilancio.
Per prenderli, qual è la via più veloce? Prenderli dall’avanzo di amministrazione che questo Comune, grazie a Dio, ogni anno ha. Per prenderli dell’avanzo di amministrazione dobbiamo approvare, correggetemi se sbaglio, dopo l’approvazione del rendiconto consuntivo. Dopo l’approvazione del rendiconto consuntivo, individueremo… Questo è stato il mio invito, la mia preghiera, individuiamo insieme la progettazione esecutiva, perché occorre fare quella esecutiva, e l’intervento realizzativo di cominciare a fare, a realizzare la prima parte di PEBA. In attesa che ci arrivino contributi, che chiaramente non possiamo aspettare.
Dobbiamo incominciare a intervenire. Io questo volevo dire, senza mancare di rispetto alla consigliera Ruggiero che, chiedo di nuovo scusa, ho interrotto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Michele, Michele De Giuseppe.
Allora, nel secondo intervento. Se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione. Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Volevo tranquillizzare il consigliere De Giuseppe. Ci mancherebbe, non la prendo sul personale. Ho capito qual era la motivazione, io però ribadisco. Il bilancio di previsione va per competenza e va per competenza previsionale nei prossimi tre anni, quindi ha una prospettiva, uno sguardo sul futuro. Poi ci possiamo incontrare, possiamo fare tutte le lezioni sui bilanci, ci mancherebbe altro. Sono disponibile perché mi rendo conto che la sua esperienza al riguardo è sicuramente superiore alla mia.
Però, rendiamoci conto che, nel momento in cui un’Amministrazione si dà come obiettivo, PEBA o non PEBA, quello di abbattere le barriere architettoniche, se lo scrive e se lo mette anche all’interno del programma elettorale, se lo approva nelle linee strategiche, se lo mette all’interno dei DUP, se lo ripropone puntualmente, poi però a questo non è accompagnato nulla di numerico e di concreto e siamo arrivati, manca un anno, alla fine di questa legislatura, insomma, io una domanda me la farei su quello che c’è tra l’intenzione e la concreta attuazione.
Io una domanda me la faccio. Me la faccio da cittadina, prima di farmela da consigliera e consigliera di opposizione. Quindi, ribadiamo. Siamo assolutamente contenti e favorevoli sul discorso dell’adozione di questo strumento. Siamo preoccupati, però, sul fatto che, una volta che abbiamo tolto il coperchio e ci abbiamo visto dentro, siamo in grado di mettere ordine e di realizzare quello che questo strumento di ricostruzione della situazione ci prospetta, se questo obiettivo effettivamente riusciamo non dico a portarlo a termine in toto, ma almeno qualcosa riusciamo a vederla e a realizzarla.
Il dubbio è questo perché, ripeto, siamo ad un certo punto. Ormai abbiamo scavallato metà del mandato, per cui ci aspettiamo di cominciare a vedere qualcosa di concreto da questo punto di vista e di essere invitati alle varie inaugurazioni possibili ed immaginabili. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Grazia Ruggiero. Abbiamo concluso gli interventi, passiamo alla votazione. Prego, consigliere Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Sarò estremamente sintetico. Mi spoglio delle vesti di consigliere e assumo quelle, consentitemi la battuta, di difensore del consigliere Michele De Giuseppe, che credo non sia stato compreso. Il problema è tecnico. Se il PEBA lo approviamo oggi e non è stato approvato, nel bilancio di previsione non si poteva prevedere nessuna spesa corrente perché il PEBA non c’è, se ho ben compreso.
Quindi, avendolo… Accingendoci ad approvarlo oggi non potevamo prevedere nessuna somma di spesa corrente. Grazie.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Scusatemi…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Attenzione. Aspetta un attimo. Chiede di intervenire? Chiede di intervenire? Prego.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Mi scuso per l’irruenza. A prescindere allora dal PEBA o non PEBA, non c’è nessuna previsione di spesa corrente sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Il capitolo di spesa non si chiama PEBA. Lo so, l’abbiamo visto. Okay, quindi se c’è bisogno di una pedana oppure la… Quella… Non so come definirla, quella cosa per la ZTL che c’è sul corso, che non mi sembra che sia… Per sistemare quelle situazioni non è previsto niente al bilancio.
Lasciamo perdere il PEBA, diciamo che c’è questa criticità e che ci auguriamo che, così come c’è stato il PEBA, anche queste criticità, questi problemi vengano presi in considerazione nel momento in cui si vanno a fare delle previsioni di spese correnti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Grazie, consigliera Annalisa Guida.
Consiglieri in Aula, Sindaco. Il Sindaco è uscito un attimo. Il Sindaco è in Aula.
Allora, passiamo alla votazione.
Chi è d’accordo sull’approvazione del PEBA, Piano eliminazione barriere architettoniche, così come proposto e indicato sulla delibera messa all’attenzione dei consiglieri in data odierna, alzi la mano. All’unanimità.
È prevista l’immediata esecutività. Chi è d’accordo sull’immediata esecutività? All’unanimità.
Quindi, magari facciamo altri due punti o uno e poi facciamo una piccola sospensione.
Allora, quinto punto all’ordine del giorno: “Piano di lottizzazione in zona di completamento B2. Proponente Baccaro, Paolo Antonio. Adozione del piano ai sensi dell’articolo 27 della legge regionale n. 56/1980”.
Espone l’assessore incaricata Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie. Con questa delibera stiamo adottando un piano di lottizzazione in una zona di completamento B2. Come tutti ben sappiamo, in una zona di completamento B 2 il proprietario può o eseguire un intervento diretto, quindi usufruendo di un indice di fabbricabilità pari a 0,1, oppure può optare, perché glielo consentono le note tecniche, le norme tecniche di attuazione, le NTA del PRG… Gli consente, attuando queste nuove tecniche, di poter raddoppiare l’indice di fabbricabilità passando da 0,1 a 0,2, a condizione però che concede all’ente comunale le aree a standard, che non avrebbe ceduto nel caso in cui avesse optato per l’intervento diretto.
Oltre agli standard, il proponente ha anche manifestato la volontà di cedere… Di cedere parte delle superfici per consentirci di allargare e sistemare tutta la strada che è adiacente al lotto di intervento. Questo argomento è stato discusso in Commissione Urbanistica il 7 febbraio 2024, nella quale Commissione sono state indicate alcune prescrizioni.
La prima è che tutte le spese di delimitazione e di contenimento della strada devono essere a carico del lottizzante. Deve essere ceduta l’intera particella, anche quella che è di proprietà del proprietario che rientra nella zona agricola, per consentirci proprio di sistemare tutta la strada lungo il tratto e deve essere garantita una larghezza della strada costante di 6,50 metri. L’ultima prescrizione è che la cessione e l’esecuzione delle opere di delimitazioni debbono avvenire, proprio perché quella strada è diventata molto pericolosa, prima della realizzazione del fabbricato e quindi non oltre, entro i 90 giorni dal rilascio del permesso abilitativo.
A completamento del mio intervento vorrei precisare che in questo piano di lottizzazione saranno realizzate due unità residenziali di dimensioni modeste al piano terra e con i servizi al piano interrato. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Rossella Piccoli.
Sull’argomento abbiamo da dire qualcosa? No, quindi mettiamo ai voti.
Chi è d’accordo sull’adozione del piano di lottizzazione, così come esposto dall’assessore Rossella Piccoli, alzi la mano.
Vediamo un attimo. Consiglieri in Aula. Vedo la mano di chi? Sono 12 più uno, 13.
Chi si astiene? Io sapevo che c’era l’astensione. 3. Non c’è bisogno di chiedere chi è contrario.
Per quanto riguarda l’immediata esecutività, chi è d’accordo alzi la mano. Va bene, all’unanimità.
Dottoressa, bisogna registrare l’immediata esecutività. Passiamo ora al sesto punto all’ordine del giorno. No, facciamo prima il sesto, poi facciamo la pausa.
Allora, “PNRR, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. PNRR M2C1, linea 1.1, linea a. Aggiornamento al Documento unico di Programmazione (DUP) periodo 2024-2026, articolo 170, comma 1 del decreto legislativo n. 267/2000”.
Espone il Vice Sindaco, Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente. Stiamo aggiornando, appunto, il DUP perché, dall’ultimo aggiornamento, abbiamo avuto ufficialità di questo finanziamento, importante finanziamento che abbiamo candidato con l’ARO Bari 6, con i Comuni di Alberobello, Putignano, Noci e Castellana Grotte; finanziamento che è arrivato dopo diversi incontri in ARO e che abbiamo fortemente voluto perché occasione di dotarci di alcune strumentazioni, così come il bando stesso PNRR cita: miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Più o meno i Comuni hanno inteso acquistare la stessa, più o meno la stessa attrezzatura. Il Comune di Locorotondo ha deciso di investire nell’acquisto, appunto, di 20 moduli per mini isole ecologiche condominiali, quattro isole nell’Agro e un distributore automatico di materiali di consumo, che sarebbero buste di plastica, organico e carta. Oggi siamo costretti e obbligati a rivolgersi presso l’ufficio in via Almirante. Appena arriverà invece questa macchina, con codice fiscale… Avevo chiesto di installare questa macchina all’interno della sede comunale, proprio perché di facile accesso per i cittadini in qualsiasi momento. È di ridotte dimensioni, non è molto grande, quindi con codice fiscale possono ritirare, così come fanno già oggi, ogni sei mesi il materiale di consumo.
La relazione, che brevissimamente leggo, perché fa la sintesi di quello che è il nostro indirizzo e i benefici ricadenti sul territorio del Comune di Locorotondo, a seguito dell’attuazione del progetto tecnico relativo all’acquisto e all’installazione di una serie di forniture connesse alla raccolta differenziata. Nello specifico il Comune di Locorotondo è risultato, per il tramite dell’ARO, beneficiario di un finanziamento in ambito PNRR che prevede l’acquisto di 20 moduli informatizzati per mini isole, dotate di videosorveglianza e software di gestione; quattro isole ecologiche condominiali recintate e dotate di videosorveglianza e di software di gestione; un distributore automatico di materiali di consumo.
L’obiettivo che l’Amministrazione comunale intende perseguire con l’implementazione della misura in parola è quello di innovare in via generale gli attuali sistemi di gestione dei rifiuti, attraverso il miglioramento e la meccanizzazione della raccolta differenziata. Nella fattispecie, per quel che concerne i moduli informatizzati per mini isole ecologiche dedicate alla raccolta dei rifiuti, dotate di videosorveglianza e software di gestione, si intende porre in atto una sperimentazione finalizzata a valutare l’effettiva possibilità di prevedere in futuro diversi e innovativi sistemi di raccolta, rispetto a quelli attualmente implementati porta a porta, in alcuni specifici punti del paese, per esempio in Agro, che consentano un’ottimizzazione e una razionalizzazione delle risorse impiegate, pur senza compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati in materia di raccolta differenziata.
Tali sistemi, ad esempio, potrebbero rivelarsi particolarmente utili ed efficienti durante alcuni singolari periodi stagionali, caratterizzati da un incremento considerevole dei flussi turistici. La fornitura e la relativa installazione delle isole condominiali previste inoltre consentirebbe di estendere la sperimentazione, con l’obiettivo di modernizzare la rete infrastrutturale posta alla base della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti da tali specifiche utenze, rendendola al contempo intelligente, nel senso che dovrebbe restituire, per il tramite del software di gestione, una serie di informazioni importanti a valutare il comportamento degli utenti rispetto alla tematica della raccolta differenziata, per meglio orientare gli indirizzi futuri che l’Amministrazione comunale sarà chiamata a dare.
L’ultima iniziativa, infine, afferente all’installazione di un distributore automatico di materiale di consumo, consentirebbe di automatizzare il processo di consegna agli utenti di materiale di consumo propedeutico alla raccolta differenziata, con prevedibili benefici attesi in termini di risparmio di tempo e risorse. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, Vice Sindaco. Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io aprendo con piacere che l’Amministrazione sta considerando delle ipotesi di lavoro diverse rispetto alla raccolta dei rifiuti. Quindi, sta procedendo con gli altri Comuni dell’ARO a utilizzare i fondi del PNRR per acquistare delle attrezzature che possano consentire ai cittadini di utilizzare le cosiddette isole ecologiche.
Ora, io quello che mi pongo sempre, voi sapete che ho una certa sensibilità sul tema, è capire come si può inserire e che tempi ci sono eventualmente per l’acquisto di queste macchine, per la loro installazione e messa in funzione. Soprattutto, come si inserirebbero queste attrezzature all’interno della gara d’appalto della gestione attuale dell’ARO.
Questo perché noi siamo prossimi a una scadenza del servizio o, meglio, della gara d’appalto al 2026. Quindi, dovremmo probabilmente, in questa fase, iniziare una riflessione, una riflessione all’interno della nostra Assise, delle nostre Commissioni per capire, analizzare e cercare di trovare le soluzioni migliori, più economiche possibili, visto quello che è accaduto con il costo di conferimento in discarica del secco residuo, che è passato da 141 euro a oltre 227.
Quindi ci troviamo di fronte a delle problematiche serissime e possiamo approfittare di questo acquisto come stimolo per capire se andare nella direzione, così come sembra e così come ci spinge l’Autorità regionale, nella direzione della tariffazione puntuale e quindi del principio che chi più inquina più paga. Questo darebbe finalmente respiro alle nostre famiglie e anche alle nostre attività, che si vedono gravare sulle loro spalle anche quelli che sono i successi commerciali di attività con locali molto più piccoli e con una produzione molto maggiore di rifiuto.
Quindi, ben venga questa occasione, sperando che si possa portare al più presto questo argomento all’interno delle Commissioni, affrontando e cercando di, ripeto, analizzare quella che è la situazione attuale, partendo dalla condizione che stiamo vivendo e che necessariamente dovrà interessarci ad aprile, con l’arrivo del PEF e con la ridefinizione di tutte le tariffe. Quindi, io auguro e spero in un proficuo lavoro di qui ai prossimi mesi. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito. Se non ci sono altri interventi, mi sa che siamo tutti d’accordo su questa buona iniziativa. Sì, prego, Vice Sindaco Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Una risposta su quello che chiedeva il consigliere Lotito. Premesso che, come ho sempre detto, non c’è il Vangelo delle modalità di raccolta, perché poi ogni Comune, ogni paese, in base all’estensione e alla tipologia di insediamento, modella, così come abbiamo fatto noi, anche il servizio di raccolta. Nell’ultima assemblea ARO ho chiesto ufficialmente al direttore, in questo momento è Noci capofila, di iniziare quanto prima a ragionare della gara.
Dico ARO perché la gara sarà un’unica. Ogni Comune ovviamente dovrà presentare un proprio progetto, studiare su un proprio progetto. Ci sono anche finanziamenti in tal senso che cercheremo con l’ARO di recepire.
Quindi, vorrei tranquillizzare il consigliere Lotito che, subito dopo questa procedura, che è abbastanza complessa nonostante gli importi non siano altissimi, subito dopo questa procedura, mi hanno rassicurato, appunto, da Noci che ci metteremo al lavoro. Anche se la scadenza del 2026 non è proprio prossima, ma ci arriviamo. Ci metteremo al lavoro, appunto, per ridefinire quello che sarà il nuovo servizio di raccolta.
Poi la tariffazione puntuale è un metodo di tariffazione, ma dobbiamo sempre partire da come vogliamo raccogliere i rifiuti, se con il porta a porta spinto su tutto il territorio, se dobbiamo inserire, e adesso vedremo cosa succederà, delle isole ecologiche mobili. Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie a te, Vice Sindaco. Come dicevo prima, mi sa che siamo d’accordo su questa risorsa che stiamo per attingere.
Chi è d’accordo sull’aggiornamento al Documento unico di Programmazione, DUP, per attingere al PNRR, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, M2C1, linea 1.1, alzi la mano. All’unanimità.
Immediata esecutività. Chi è d’accordo sull’immediata esecutività alzi la mano.
Sesto punto approvato, come proposta di delibera.
Ora suggerirei se siamo d’accordo, dobbiamo mettere a votazione, una sospensione per poi riprendere, subito dopo, con gli altri argomenti. Chi è d’accordo?
Allora facciamo il punto n. 7.
Allora, punto n. 7: “Affidamento del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2024/2028. Riapprovazione dello schema di convenzione”.
Espone il Sindaco, direttamente il Sindaco Antonio Bufano.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Qui dobbiamo leggere tutta la parte dello schema di convenzione. Quindi…
Preso atto…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Fai una sintesi.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
[…] dicembre 2023 è scaduta la convenzione del servizio di tesoreria comunale, attualmente in essere con la Banca di Credito cooperativo Locorotondo, con sede in piazza Falcone eccetera, eccetera, aderente al gruppo bancario Cassa centrale Banca Credito cooperativo italiano S.p.A..
Con delibera di Consiglio n. 80 del 23 ottobre 2023 è stata approvata la bozza di convenzione del servizio tesoreria. Dobbiamo dare atto che con la determina n. 746 è stata avviata una manifestazione di interesse per l’invito a procedura di trattativa diretta del servizio di tesoreria, mediante l’uso della piattaforma MePA, andata deserta. Pertanto, ritenuto necessario riapprovare il nuovo schema di convenzione che regola la gestione del servizio per il prossimo quinquennio, eventualmente rinnovabile per una sola volta in quanto è indispensabile aggiornarlo alle indicazioni AGID e ABI, condizioni contrattuali riferite al corrispettivo e alle spese di gestione nonché alla normativa regolante i contratti pubblici.
È allegato lo schema di convenzione, che fa parte integrante della seguente delibera. Quindi, si chiede di deliberare sullo schema di convenzione e dare mandato al responsabile finanziario per gli adempimenti necessari e consequenziali.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Allora, punto n. 7, la riapprovazione dello schema di convenzione e l’affidamento del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2024-2028.
Chi è d’accordo sulla proposta di delibera alzi la mano. All’unanimità.
Sempre immediata esecutività. Votiamo per l’immediata esecutività. Chi è d’accordo alzi la mano. All’unanimità.
Va bene. Allora, ora dobbiamo votare se siamo d’accordo sulla sospensione del Consiglio. Chi è d’accordo sulla sospensione del Consiglio alzi la mano. All’unanimità.
Allora, riprendiamo i lavori del Consiglio comunale di oggi, 21 marzo 2024.
Dopo il punto n. 7… No, prima riprendiamo i lavori con l’appello per vedere se siamo rimasti tutti presenti.
Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Bufano (presente); Speciale (presente); Prete (presente); Giacovelli (presente); Piccoli (presente); Palmisano (presente); Pinto (presente); Santoro (presente); De Michele (presente); De Giuseppe (presente); Convertini (presente); Caramia (presente); Cardone (presente); Guida (presente); Calella (assente); Ruggiero (presente); Lotito (presente).
16 presenti.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
16 presenti, la seduta è valida.
Dopo il punto n. 7, discusso prima della sospensione, dobbiamo adesso affrontare la proposta di delibera inserita al punto n. 8 dell’ordine del giorno. “Variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2024-2026. Ratifica della deliberazione di Giunta n. 14”.
La parola al consigliere incaricato Michele De Giuseppe.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Grazie, signor Presidente.
Signore e signori consiglieri, caro Sindaco, portiamo all’attenzione la ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 14 dell’8 marzo 2024. Tale variazione di urgenza è stata dettata dalla necessità di apportare variazioni al bilancio derivanti da quanto disposto dal tribunale per i minorenni di Bari, con provvedimento esecutivo n. 56 relativo al collocamento di tre minori in comunità, per una spesa presumibile per euro 123.000 euro all’anno, oltre alla realizzazione di un nuovo ambiente di sicurezza informatica in vista della realizzazione… In vista, appunto, della migrazione del cloud attraverso l’aggiornamento software da Windows Server 2004 a Windows Server 2022 per l’importo di 7.000 euro.
Queste somme, quindi, in uscita di euro 7.000 e 123.000, per un importo complessivo di 130.000, sono state recuperate dall’addizionale comunale IRPEF, da una maggiore variazione di 60.000 euro e da proventi derivanti dalla gestione di beni, per una previsione chiaramente aggiuntiva di 70.000 euro.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Michele De Giuseppe. Votiamo questa ratifica. Sì.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Naturalmente non possiamo entrare nel merito dei minori e dalla madre.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Allora, chi è d’accordo sulla ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 14 dell’8 marzo 2024 alzi la mano. All’unanimità.
Immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano. All’unanimità.
Punto n. 9: “Variazione al bilancio di previsione 2024-2026. Variazione n. 6”.
Prego, consigliere Michele De Giuseppe.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Signor Presidente, signore e signori consiglieri, caro Sindaco, questa è una variazione al bilancio di previsione che adottiamo direttamente in Giunta. Vi dico quali sono le più significative. Quindi, interveniamo… Per quanto riguarda gli affari generali, interveniamo con le spese di gestione di asilo nido, che è un trasferimento regionale di euro 92.018,41, che è la quota dell’anno 2024. A questo proposito abbiamo anche delle economie accantonate, ovvero altri 69.000 euro per il funzionamento e altri 43.000 euro per l’acquisto di arredi.
Poi, sempre stiamo parlando di affari generali, abbiamo un aumento di spese di liti e arbitraggi di 15.000 euro, per cui andiamo da 10.000 euro, dalla previsione di 10.000 a 25.000 euro. Abbiamo le tasse per gare di appalto per il contratto, un aumento di 3.000 euro, che ci porta alla somma complessiva di 5.000 euro. Questa è una sciocchezza di 130 euro, che è praticamente la quota associativa Città dell’olio, tenendo conto che l’anno scorso siamo intervenuti soltanto per una parte. In effetti, per l’adesione alla Città dell’olio stiamo parlando di 1.700 euro.
In più abbiamo 10.000 euro di competenze maggiori per la formazione del personale, che da 10.000 diventa 20.000. Ormai chiaramente sono queste obbligatorie, ma anche qualificanti per il nostro personale. Abbiamo invece per i lavori pubblici stanziato in entrata e in uscita delle somme, degli stanziamenti di opere avviate. Sono opere avviate già appaltate e già operative, già in fase di realizzazione, le cui somme non sono state utilizzate entro il 31 dicembre 2023, per cui le abbiamo riportate nel 2024. Quindi, abbiamo 222.000 euro per il Patto Città metropolitana; altri 19.000 euro per la rete di innovazione Technology Smart Community; gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza del versante sottostante la Villa comunale per 217.000 euro; interventi di consolidamento e messa in sicurezza sempre della Villa comunale “Garibaldi” per 158.000 mila euro; interventi di rifunzionalizzazione Villetta “Padre Pio” in area verde attrezzato, rimangono ancora 49.000 euro da impiegare; la realizzazione di centri comunali di raccolta differenziata in contrada Cardone per altri 82.000 euro.
Andiamo avanti: manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di strade. Questo è il programma “Strada per strada”, rimangano 74.000 euro. Il palazzetto dello sport sono somme queste che devono essere spese, altri 16.000 euro. Riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie “Agorà”, 13.000 euro. Discariche in contrada Pasqualone, vi sono da spendere ancora 2 milioni e 75.818,13. Adeguamento sismico edificio scolastico “Oliva”, i lavori sono già iniziati, rimangono 400.000 euro.
Manutenzione straordinaria, impermeabilizzazione ed efficientemente energetico della copertura in corso XX Settembre, ci sono altri 11.271 euro da utilizzare, per un totale di 3 milioni e 340.401,21. Sono somme, quindi, del 2023 che sono state traslate nel 2024 perché non sono state effettivamente spese.
Per quanto riguarda l’adeguamento sismico della scuola primaria “Indiveri” a San Marco vi è il cambio della fonte di finanziamento, per cui vi sono 600.000 euro in entrata e 600.000 euro in uscita. Questo è quanto. Andiamo invece… Sì, è uguale, sono in entrata e in uscita. Riproponiamo gli stanziamenti non utilizzati dei contributi, dei sette contributi PNRR per servizi di cittadinanza digitale per un totale di euro 264.973,60. Sono chiaramente in entrata e in uscita, perché sono stanziamenti del PNRR.
Chiaramente alla fine, alla fine della spesa di questi progetti finanziati probabilmente rimarranno anche delle economie, che rimarranno in bilancio anche per altre cose che ci possono servire. Sempre stiamo parlando di cittadinanza digitale, cioè interventi per consentire ai cittadini di rapportarsi meglio alla pubblica amministrazione ed avere maggiori servizi. È uno degli obiettivi di questa Amministrazione, ma credo di tutti noi. Quindi, credo che nell’anno 2024 possiamo dare finalmente ai nostri cittadini il 100 per cento di quelli che sono i servizi di cittadinanza digitale.
Abbiamo nel settore della fiscalità locale un incarico professionale di supporto al RUP per 2.000 euro in più, che quindi porta da 3.000 a 5.000, e spese per la pubblicazione e commissioni di gara di 3.000 euro in più, che portano questa spesa da 10.000 a 13.000, perché in quest’anno scade la gara di supporto agli Uffici tributi per accertamento TARI, accertamento IMU, gestione ex tributi minori. Probabilmente, al 90 per cento siamo già d’accordo con gli uffici, inseriremo anche la gestione del patrimonio, cioè il controllo di quelli che sono i fitti attivi.
Queste sono le cose, sono le cose più qualificanti, più importanti. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Bene. Chiede di intervenire il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io purtroppo non potrò non essere polemico e deluso da questo provvedimento, perché noi oggi ci ritroviamo a discutere di queste variazioni di bilancio al buio. Perché al buio? Perché nell’allegato A all’interno del fascicolo informatico, questi documenti non ci sono. Casualmente questi documenti, portati in seno alla Commissione dal dirigente, sono stati fotocopiati dal consigliere De Michele, che ci ha tenuto parecchio… De Giuseppe, scusate.
Dal consigliere De Giuseppe, che ci ha tenuto particolarmente a fotocopiarli e lì mi ha fatto venire il dubbio. Io ho chiesto più volte in Commissione. Li abbiamo nel fascicolo informatico? Sì, sì, sì, sì, sì, sì. In realtà nel fascicolo informatico non c’è nulla, ci sono solo i macro-aggregati. Ora, il consigliere Michele… Conferma. Il consigliere Michele De Giuseppe adesso ci ha raccontato o meglio ci ha illustrato, ecco. Raccontato e non è corretto. Ci ha illustrato quelli che sono i suoi dati, che incredibilmente non coincidono con le fotocopie che egli stesso mi ha fatto ieri in Commissione, che ci ha fatto ieri in Commissione.
Allora, siccome di fronte ad un dato come, per esempio, quello di sostegno al RUP, dove in queste fotocopie c’è scritto 15.000 e lei, consigliere, ha appena detto in aumento di 3.000 arrivando a 5.000, di 2.000 arrivando a 5.000, adesso ha detto di 7.000 per i costi delle gare di pubblicazione, che arrivano a 12.000 e qua c’è scritto 7.000, fatemi capire. Secondo voi, noi possiamo, noi consiglieri… Attenzione, il fascicolo informatico riguarda tutto il Consiglio. Qua non è una lamentela del sottoscritto, perché io ho chiesto anche agli altri.
Ho provato più volte a contattare il Presidente per fare integrare questi dati all’interno del fascicolo, perché io non so adesso qual è il dato reale. Quali sono i dati veri? Anche perché qui c’è… Questo è stato fatto su carta riciclata, ho anche una comunicazione. Io non lo so. Rendetevi conto, ma noi possiamo votare su una cosa del genere?
Il Consiglio… Io non so gli altri quanta cognizione hanno di questi documenti, ma il Consiglio si può pronunciare? Si può pronunciare su documenti non disponibili, che non sono stati analizzati e non sono stati nella disponibilità dei singoli consiglieri per la verifica dei capitoli, per capire se alla cultura è stato fatto qualcosa o è stato tolto qualcos’altro da altri capitoli?
È stato inserito l’allegato A con i macro-aggregati, dove non si capisce niente, perché ci sono i numeri di massima, ma poi le singole spese, le singole voci non ci sono. Io adesso ho ascoltato con attenzione proprio perché volevo capire. Corrispondono? Non corrispondono più, non corrispondono più. È diventato il sostegno al RUP di 5.000 euro. Qui c’è scritto 15.000, che è un’enormità. Io ho fatto il consulente, modestamente, per qualche anno e non ho mai incontrato un consulente che prenda 15.000 euro per scrivere due gare, una di mensa e l’altra per il trasporto, che sono già state sostenute da questa Amministrazione.
Non c’è neanche… Non c’è neanche il bisogno di una costruzione alla base di queste gare. Dice, mah, non l’abbiamo mai sostenuta, quindi adesso dobbiamo costruire ex novo il palazzo. Lo dobbiamo progettare. No, l’impianto c’è già. C’era bisogno di un adeguamento, non solo. L’adeguamento doveva venire e deve venire dai suggerimenti e dalle richieste di questa Assise, della Commissione, dell’assessore di riferimento o degli assessori di riferimento, perché in questo caso, gara mensa e trasporti, gli assessori sono due: uno eroga i servizi e l’altro li progetta e li va a verificare sul territorio, sta sul pezzo, ha a che fare con le scuole direttamente.
Allora, secondo voi, noi possiamo pronunciarci su una cosa del genere? Io ve lo preannuncio, io personalmente uscirò dall’Aula perché non si può votare una cosa del genere, nella maniera più assoluta. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Ci sono altri interventi?
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Se ci sono altri interventi, altrimenti rispondo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Vediamo un po’ se ci sono altri interventi.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Allora, in Commissione…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Michele De Giuseppe.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
In Commissione queste carte ci sono state portate dalla dottoressa Marchionna e, condivido con il consigliere Lotito, non erano… Condivido…
Allora, in Commissione queste carte, che sono più chiare rispetto a quelle presenti nel fascicolo informatico, ci sono state portate dalla dottoressa Marchionna, di cui abbiamo fatto una serie di copie. Le vostre copie sono complete, le mie erano incomplete. Stamattina, in effetti, su alcune cose, per esempio, sulla richiesta… Allora, ribadisco, sulla richiesta dei contributi per i servizi di cittadinanza digitale ci siamo. Sulla richiesta di stanziamenti delle opere pubbliche avviate dai Lavori pubblici ci siamo. Sono quelli i numeri. Sulla gara per il supporto all’Ufficio Tributi, ripeto, per la gara…
Nel dicembre 2024 scade la gara di supporto all’ufficio Tributi per accertamento TARI, IMU, gestione ex tributi minori e soprattutto, questo è un inserimento nuovo, ex novo, la gestione del patrimonio, cioè il controllo dei fitti attivi, su cui abbiamo avuto problemi. Per cui, per quanto riguarda questo, in effetti qui c’è un aumento di 2.000 euro rispetto ai 3.000 euro, con 5.000 euro per il supporto al RUP. Parliamo della fiscalità locale, servizio finanziario, ragioneria, quindi spese per la pubblicazione e commissione gara da 10.000 vengono implementati di 3.000 e arrivano a 13.000 euro, e queste dovremmo averle.
Cosa non avevo in Commissione l’altro giorno? Avevo quelle degli Affari generali che riguardavano le spese di gestione dell’asilo nido, che è un contributo, per cui in entrata e in uscita arrivano 92.000 euro per la gestione dell’asilo nido, che è la quota dell’anno 2024. Io ho in abbondanza detto, guardate, che abbiamo anche altre somme di anni precedenti, per cui su questa questione del funzionamento dell’asilo nido, appena avremo tutte le certificazioni necessarie, noi stiamo lavorando e speriamo di averle nell’arco di pochi giorni, massimo un mese, ebbene, lì si può finalmente partire, perché noi siamo in grado tecnicamente di partire, ma chiaramente dobbiamo avere tutte le carte a posto per quanto riguarda la idoneità statica, fisica, la idoneità della struttura. Vi sono poi problemi particolari di questa struttura. C’era una una porta-finestra sbagliata, bisogna rifarla, cose che accadono nel mondo dei vivi e nel mondo di chi opera.
Un dato, una cosa che chiaramente non c’è nel fascicolo informatico in maniera così chiara, ma che la dottoressa Marchionna ha portato in Commissione… Vi assicuro che l’ha portata, tant’è vero che poi a me non ha fatto le fotocopie. Le ho fatte stamattina, ma per qualcuno di voi c’erano. Sono quelle della spesa. Nella spesa degli Affari generale sono state inserite le spese per il trasporto minori disabili in ambito scolastico, che sono aumentate di, credo… Qua non si legge molto bene. Anche se non ho gli occhiali… Di di circa 8.000 euro. L’incarico professionale di supporto al RUP e la commissione di gara, in cui c’è la previsione di 15.000 euro. Questa, se mi consente… Questa, se mi consente, è una previsione che ha fatto l’Ufficio.
Secondo me e secondo il mio assessore Ermelinda, 15.000 sembrano eccessivi. Mi appaiono eccessivi, per cui per cui dobbiamo intervenire. Questa è una visione tecnica, che ha fatto l’ufficio Affari generali, che in questo momento è diretto forse da un dirigente che noi crediamo che tra qualche giorno abbia la necessità di occuparsi meglio di altri settori e quindi dovremmo transitare in altri ambiti organizzativi, ma questo è un mio pensiero. Forse è lo stesso pensiero che ha Ermelinda, è il pensiero della maggioranza di noi.
Per cui adesso sono previsti 15.000 euro, ma è una previsione. Secondo me, ripeto… Concordo con te, è forse eccessivo, però è chiaro che, nel momento in cui noi prendiamo una persona nuova e gli diamo l’incarico, la persona nuova a cui dobbiamo dare l’incarico, e che ha i titoli per fare le gare, ha chiesto giustamente, guardate, mi date un aiuto? Mi date un supporto, mi date la possibilità che la commissione sia una commissione competente, ineccepibile, che quindi ha un costo? In questo caso hanno previsto questi 15.000 euro.
Con questi chiaramente vi sono anche le spese per la pubblicazione delle tre gare. Sono tre gare, pulizia, trasporto scolastico e mensa scolastica. Sono gare pluriennali, quindi devono avere un’attenzione particolare in cui ci sono le spese proprio per la pubblicazione delle gare, e lì ci hanno messo 7.000 euro. Possono essere… Sono eccessive? Forse, a mio avviso, però io forse non lo so. Sono rimasto indietro. A mio avviso, forse sono eccessive. In ogni caso, se non sono eccessive, si prendono e si spostano.
Noi dobbiamo guardare a queste cose, caro Fabio, con spirito laico, nel momento in cui stiamo attraversando un problema reale di passaggio di competenze da persone ad altre persone. A queste persone nuove, che si assumeranno l’onere e l’onore e la capacità di fare per la prima volta in vita loro delle gare, dobbiamo dare anche un supporto economico. Questo è quanto. A mio avviso, è una tranquilla, normale attività amministrativa in un momento di trapasso da funzionari che hanno una certa autonomia, una certa visione, una certa esperienza a funzionari che sono arrivati qua da cinque mesi, sei mesi, sette mesi, che dobbiamo mettere nelle condizioni di fare le migliori gare possibili.
Scusate, queste non sono proposte della dottoressa Marchionna. Sono dei capitoli di bilancio, perché questi sono Affari generali affidati ancora a una persona che in questo momento ha gli Affari generali.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
[…] il consigliere Lotito. Però, là dentro, voi lo sapete, si mettono o non si mettono. Quindi, abbiamo bisogno di un supporto tecnico. Secondo me, le schede lì non dovrebbero manco essere messe, però è il mio modesto parere.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
La dottoressa… Io non voglio fare…
Scusate un attimo. Non voglio fare, non voglio prendere le difese della dottoressa Marchionna, ma la dottoressa Marchionna nel testo della delibera, se vedete, parla in base alle richieste che mi sono pervenute dai settori e dagli uffici, io ho approntato queste variazioni di bilancio. Quindi, se gli Affari generali, che in questo momento sono conformati in questa maniera, le hanno chiesto queste cifre, lei è stata così brava da reperire ‘ste cifre.
Non vedo il dramma. A me interessa… No, a me interessa una cosa. A me, a noi interessa una cosa. Noi dobbiamo fare bene e fare presto le gare, perché non possiamo più approfittare né di trattativa diretta, non possiamo più approfittare di proroghe. È giusto che ci siano, come stiamo ripetendo da due, tre anni, queste benedette nuove gare, nel principio della trasparenza degli atti amministrativi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Sicuramente prendo atto di quello che è stato appena detto, anche perché sarà veramente molto interessante quando arriveremo alla mozione congiunta, che arriva a seguire. Quindi, memorizzato quello che è stato, quelle che sono state le ultime considerazioni del consigliere, io faccio una domanda che ho fatto tante volte in questi tre anni.
Esiste un fascicolo telematico previsto per legge, non è un favore che la maggioranza fa all’opposizione, per il principio e il diritto sacrosanto della trasparenza e della democrazia della gestione della pubblica amministrazione, e penso che su questo siamo tutti d’accordo. Nel momento in cui su questo benedetto… E non è la prima volta. Questa mi sembra la solita tiritera che noi dobbiamo affrontare in ogni Consiglio comunale. I consiglieri tutti, non solo quelli dell’opposizione, ma tutti i consiglieri seduti a questa Assise devono fare delle valutazioni per arrivare a una votazione e lo devono fare sulla base dei documenti studiati e letti almeno il giorno prima, perché ormai siamo arrivati a questo standard.
Nel momento in cui approviamo una variazione di bilancio dove ci sono delle cifre che a volte non sono… Sono delle proposte di funzionari che provengono da valutazioni di previsioni e quant’altro e noi non le possiamo visionare e ragionare nei contesti delle Commissioni, dove possiamo anche chiedere delle delucidazioni in merito, per poi arrivare a perdere del tempo sacrosanto, che potremmo dedicare ad altro, in Consiglio comunale. Io mi chiedo com’è possibile poter votare.
Non si può votare, non è possibile. Non è che abbandoniamo l’Aula per rompere le scatole, per fare opposizione. È perché non siamo nelle condizioni di poter valutare se siano cifre approssimative o siano cifre concrete o siano propedeutiche a degli atti o non lo siano. Noi cosa alziamo a fare la mano contro, a favore o astenendoci oggi? Su cosa?
Sulla volontà. Ma non è così, non è così, perché la volontà, i principi e le morali a volte vanno concretizzati e disciplinati in atti amministrativi. Io non penso che queste tabelle, che non hanno nemmeno un numero di protocollo… Domani, questa tabella che io vado ad approvare con la variazione di bilancio può essere banalmente cambiata. Dove è stata certificata questa tabella, con questi valori?
È un discorso che riguarda la coerenza dei contenuti delle variazioni di bilancio. Oppure probabilmente dobbiamo specificare alcuni concetti, così ci capiamo una volta per tutte.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
L’allegato ufficiale è per macro-aggregati ed è incomprensibile, come sappiamo tutti. Non è leggibile. Le schede che sono entrate nel fascicolo elettronico, in ritardo…
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Che non ci sono, Segretaria. Non ci sono sul fascicolo telematico. Fino all’inizio…
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Non sono allegati ufficiali. Sono schede esplicative, proprio per consentire al Consiglio comunale una discussione trasparente, informata, consapevole e quant’altro, però… Sì, l’allegato ufficiale è per macro-aggregati ed è quello che… Gli uffici mettono a disposizione queste ulteriori tabelle senza protocollo senza altro, solo per consentire la discussione in Consiglio comunale.
Diverso è il discorso relativo al fascicolo elettronico, che chiaramente deve essere completo in tempo utile affinché i consiglieri, tutti i consiglieri siano messi in condizione di deliberare consapevolmente. Quindi, questa è una cosa che andiamo ad approfondire perché non era completo il fascicolo elettronico.
Poi, sull’ufficialità di quegli atti, no, non sono ufficiali. Sono schede esplicative ufficiose. Quindi diciamo che fanno parte dell’istruttoria della proposta di Consiglio comunale, ma non sono l’allegato ufficiale alla delibera, che rimane sempre quello in macro-aggregati.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
La ringrazio, Segretaria, però ovviamente questa cosa impone una riflessione. Impone una riflessione perché, al di là della volontà dei macro-aggregati, qui siamo andati a toccare degli argomenti sensibili, per i quali, per esempio…
Faccio l’esempio dei 15.000 euro per la consulenza. Già qua si parla di incarico e non si parla di consulenza tecnica. Già le parole possono anche indurre a delle supposizioni diverse. Quando si parla di incarico, non è la stessa cosa di quello che ha spiegato il consigliere prima sul supporto di un consulente tecnico che affianchi il dipendente specializzato. Qui giochiamo con le parole.
Quindi, voglio dire… Il suggerimento, la preghiera, la richiesta è che questi allegati vengano caricati perché questa discussione noi avremmo dovuto farla degnamente in Commissione. La Commissione serve a quello. Giusto? Quindi, come si fa a prendere una decisione sulla variazione di bilancio solo sulle macro, sull’orientamento? Io sinceramente e credo il mio Gruppo non ce la sentiamo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, assessore Ermelinda Prete.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Allora, niente, voglio rassicurare le colleghe dell’opposizione che non solo l’opposizione non è stata messa nelle condizioni di leggere le carte, ma addirittura la maggioranza e, peggio ancora, forse l’assessore di riferimento, che come al solito non viene minimamente presa in considerazione dall’ufficio. Io continuerò a ripeterlo all’infinito. Continuerò a chiedere al Sindaco, lo faccio anche in questo caso, di ascoltare un assessore che non si sente messa nelle condizioni di poter lavorare, e penso che la cosa sia gravissima.
Faccio un passo indietro. Vi leggo la nota perché chiaramente è protocollata. Il 1° marzo ho mandato una delle tante lettere all’ufficio chiedendo al responsabile di effettuare una variazione per quanto riguarda il capitolo del trasporto, perché la scuola ci aveva chiesto di poter effettuare, appunto, delle uscite, che fino a gennaio avevamo impedito a causa della impossibilità di bilancio. Chiedevo poi altresì di valutare la disponibilità delle somme relative al servizio mensa, sulle quali io alzo le mani, probabilmente poi torneremo a parlarne nei prossimi giorni.
Non solo non ha risposto l’ufficio a quella che è stata la mia richiesta in forma scritta. Io poi sugli atti non vedo traccia nemmeno di quello che avevo chiesto, quindi dico mi auguro che non avremo sorprese e che i nostri ragazzi potranno comunque effettuare le uscite sul territorio e che probabilmente, a causa di una svista, prossimamente faremo variazioni relative ai due servizi.
Per quanto riguarda il sostegno, le somme previste per il sostegno al RUP sinceramente per me leggere di questo capitolo è una sconfitta politica. Lo dico perché, se ci sono voluti tre anni per capire che non abbiamo le personalità, non abbiamo le competenze, non abbiamo le capacità, significa che in modo molto tardivo dobbiamo ammettere che, da un punto di vista amministrativo, io ho dormito, non ho visto niente, non ho compreso niente. Quindi, va bene così. Mi dispiace solo che però abbiamo assunto dal personale, personale giovane, motivato che io vedo sempre sul pezzo, che lavora e lavora per mettere riparo a tutti quegli scempi che, invece, in questi anni si sono effettuati in tutti i settori, che oggi vengono gestiti da un’unica persona, e continuerò a denunciare nuovamente la questione.
Detto ciò, io non sono per niente d’accordo, perché non mi è chiaro, non mi è chiaro soprattutto il principio primo e cioè perché un funzionario, che dovrebbe rispondere a quelle che sono le richieste lecite di un’Amministrazione, poi non si confronta, non si rapporta e non da soprattutto riscontro. Quindi, questo è il senso primo. Mi fa piacere che è presente, mi dispiace solo che non potrà rispondere. Quindi, torno nuovamente a chiedere al Sindaco di trovare una soluzione, perché l’assessore di riferimento non si sente messa nelle condizioni di poter lavorare.
Quindi, io non lo so. Prendo le distanze chiaramente da questo atto, sempre più sconfidata, chiaramente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Ermelinda Prete. Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Io giusto per… Consigliere De Michele, voi potete decidere di stanziare anche 8 milioni di euro… De Luca… Luca De Michele, Michele De Giuseppe. Ho sbagliato, ho sbagliato. A Michele De Giuseppe, al consigliere Michele De Giuseppe. Scusate, ce l’ho di fronte e sbaglio il nome. Allora, voi potete anche stanziare 8 milioni di euro per il sostegno al RUP, magari vi prendete Einstein, il figlio, il cugino o il nipote. Fate quello che volete, però dovete mettere nelle condizioni questo Consiglio, nel momento in cui deve approvare un provvedimento, di conoscere il provvedimento. È semplice. È un concetto semplicissimo, come quello dei parcheggi. È la stessa identica semplicità, proprio facile, facile. Comprensione semplice del testo.
Dovete mettere in condizione i consiglieri di conoscere le decisioni e le scelte che vengono effettuate. Poi sulla spesa, se è congrua, se non è congrua, se stiamo mettendo il passamontagna, se stiamo sperperando soldi pubblici, quello è un problema vostro, della vostra maggioranza e delle vostre scelte, delle scelte vostre e dei funzionari che la politica nomina. La politica nomina! Sono quattro anni, quattro anni. La politica nomina i funzionari. Non li nomina… Non si autonominano. Okay?
Quindi, vi assumete la responsabilità, bene ha fatto l’assessore a ricordarlo. Vi assumete la responsabilità delle scelte politiche che si fanno nelle posizioni organizzative, altrimenti è troppo semplice buttarla sempre sui funzionari, il Vice Sindaco sulla burocrazia eccetera, eccetera. No, non funziona così. Funziona che avete fatto delle scelte, avete scelto dei funzionari nelle posizioni organizzative. Se non sono in grado di fare quello che la politica gli chiede, al di là delle competenze, delle grandi capacità che posseggono, allora vanno sostituiti. Vanno utilizzate altre persone. Basta, grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene. Allora, mi preme ricordare che stiamo parlando delle variazioni di bilancio di previsione, così come predisposto dall’articolo 175 del decreto legislativo n. 267/2000. È stata proposta questa variazione, denominata n. 6. Dobbiamo votare. Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Mi scuso, non vorrei adesso, però, nel momento in cui ci sentiamo dire delle cose dal delegato, in questo caso, ad illustrare la variazione di bilancio, quindi, mi riferisco al consigliere De Giuseppe, dove ammettiamo che… Ho detto bene il cognome? Sostanzialmente i documenti si recuperano, si prendono, si trovano, si cerca di ricostruire un attimo il fascicolo, chiamiamolo così. Nel momento in cui sento delle dichiarazioni fatte dall’assessora competente, dove dimostra ulteriormente una difficoltà proprio nel gestire la sua delega da assessore in questo momento, e quindi un invito che viene fatto giustamente dal consigliere Lotito a chi ha l’obbligo e il dovere di dare l’indirizzo a questa macchina amministrativa e quindi alla Giunta, al Sindaco, non riceviamo una risposta su come si intende migliorare la situazione, se per caso qualcuno, oltre all’assessora, nota che c’è qualcosa che non va… Perché non lo so se è un problema solo dell’assessore di riferimento e del suo Gruppo, immagino, o se è una difficoltà che anche il resto della maggioranza percepisce.
Davvero l’immagine che date a noi dell’opposizione, ma al paese, è che sembra che quello che si decide qui, ammesso che ogni tanto si possa finalmente dare un impulso di un certo tipo alla vita del paese, viene deciso da qualche altra parte e poi a un certo punto è calato dall’alto, viene qui, non sappiamo. L’assessora non sa quelli che sono gli atti che circolano, nessuno parla. L’assessore al bilancio non dice nulla. Quindi, sembra come tutto è gestito da qualcun altro. C’è una mano, un’entità superiore che gestisce il bene e il male di questo paese. A noi qui appena, ogni tanto, ci caricano qualche documento sul fascicolo informatico, a noi, non solo a noi dell’opposizione, a tutti scopriamo, compreso l’assessore di riferimento.
Davvero la situazione è molto grave e il messaggio che passa all’esterno non è un messaggio edificante e tranquillizzante, tutt’altro. Quindi, mi colpisce il fatto che non ci sia una risposta è come se, al grido che viene dall’assessore di riferimento o che viene dai banchi dell’opposizione, nessuno risponde perché per il resto della maggioranza va tutto bene e ritorna la parodia di Albanese: va tutto bene. Non so se il resto della maggioranza ha questa percezione, perché sinceramente, vi dò una notizia, non va per niente bene, proprio niente niente va bene, perché non è assolutamente accettabile che l’assessora di una determinata materia…
A prescindere dal fatto che io siedo dall’altra parte, che non sono nella maggioranza o sto nella maggioranza eccetera, non è normale che un assessore non sappia o non viene informata o le note che invia di sollecito non ricevano un riscontro. Questa cosa non è assolutamente normale. A prescindere da chi sia l’assessore in questo momento, non è assolutamente normale. Che si attribuisca sempre al fatto che è colpa di qualcun altro che è al di fuori di questa stanza, che sicuramente potrà anche avere delle responsabilità, non lo metto in dubbio, ma che poi sul resto niente, che responsabilità qui dentro non se ne prende nessuno davvero ritengo che non sia assolutamente non solo non normale, ma indice del fatto che in questo momento il paese è completamente fuori controllo.
Non ha qui all’interno nessuno che sia in grado di prendere la situazione in mano, di condurre il paese e portarlo da una parte, ammesso che qualcuno sappia dove vuole andare. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, va bene. Ci sono delle dichiarazioni di voto da parte dei Capigruppo in merito? Altrimenti devo metterla in votazione.
Prego, consigliere Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Diceva bene la consigliera Grazia Ruggiero, non è assolutamente normale che l’assessore di riferimento venga ignorata, puntualmente ignorata. Sindaco, io rivolgo a lei un accorato appello. Non è altresì assolutamente normale che noi oggi giungiamo in Consiglio comunale e non sappiamo quello che dobbiamo votare. Non sappiamo il contenuto del provvedimento che dobbiamo votare.
Non è la prima volta che nel fascicolo informatico non vengono caricati gli atti. Quindi, non è un problema solo dell’opposizione, ma è un problema di tutti i consiglieri, non solo del Gruppo Coraggio Locorotondo, perché presumo che al fascicolo informatico si accede non in base alla composizione dei Gruppi. Quindi è un problema che riguarda l’intero Consiglio comunale.
Noi oggi su cosa dovremmo esprimerci? Non vi nascondo che noi siamo combattuti, perché se dovessimo votare quello che emerge, quel dato allarmante che emerge di 15.000 euro di sostegno al RUP, il nostro voto non può che essere contrario, perché 15.000 euro di sostegno al RUP è una abnormità. È una abnormità.
Al tempo stesso, siccome non siamo né sprovveduti né irresponsabili, ma altresì, allo stesso tempo, non conosciamo la bontà delle altre linee previste all’interno di quel bilancio di previsione, non possiamo che astenerci in quanto non siamo stati messi nelle condizioni di poter esercitare consapevolmente il nostro diritto di voto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Prego, signor Sindaco. Scusate, volevo solo darvi una risposta. Intanto abbiamo tutte le variazioni fatte da ogni singolo ufficio. Oggi andarle a vedere è difficile, perché se noi dobbiamo modificare quei 15.000 euro che dice lei, carissimo consigliere, bisogna che lei faccia un emendamento e lo andiamo a modificare. Per cui ogni singola… Questi atti, tra l’altro… Come detto adesso dalla dottoressa Marchionna, ci sono solo le macro-schede. Queste sono fatte per essere un po’ più esplicite per tutti noi, però non dobbiamo perdere la visione di quelle che sono le variazioni di bilancio che passano. Anche quella che abbiamo fatto prima di variazione di bilancio era straordinaria, perché è successa una cosa straordinaria e abbiamo fatto…
Queste qui sono variazioni che passano dall’altro… Tant’è vero che il diritto allo studio, se lei vede, i 92.000 euro ce li abbiamo in entrata e in uscita. Le stesse scede che ho io, le è il consigliere dei 5 Stelle e tutti quanti. Ce le hanno date in quel momento, perché forse la dottoressa Marchionna riteneva opportuno avere un quadro più completo di quelle che erano le macro-aree per quanto riguarda il bilancio.
Questo è. Poi, per quanto riguarda, credo che l’assessore sa bene quando siamo entrati qui chi c’era come capo settore e tutto il resto. Abbiamo fatto le assunzioni. Adesso sono in affiancamento. Abbiamo già fatto, ho mandato l’altro giorno e voi avete visto che abbiamo mandato la riorganizzazione degli uffici. Con Vito ci siamo interfacciati. Quando andremo a rifare la riorganizzazione dell’ufficio è chiaro che tutte le nuove formule devono essere fatte, però bisogna fare il rendiconto, prima bisogna fare il PIAO. Entro il 15 aprile sarà ridefinito il tutto.
Entro il 30 aprile, credo, se facciamo in tempo e gli uffici sono d’accordo, faremo il rendiconto generale e avremo le somme a disposizione per qualsiasi variazione di bilancio. In quel momento, quando andremo a fare, lì si vedrà. Per il PUP adesso non so. Nella parte gestionale, se mettono 15.000 euro, può essere che è il supporto al RUP alla mensa, supporto al RUP al trasporto, supporto alla gara per quanto riguarda i tributi. Non lo so, perché quando noi facciamo gli indirizzi, se servono i supporti al RUP, potrebbero essere pure 4 o 5 o anche 15.000 euro.
Io non lo so che cosa farà il funzionario domani nell’atto gestionale, perché quello che abbiamo detto noi qui è di fare e di preparare le gare. Quindi, il funzionario deve fare le gare. Questo è, però, per carità. Se metto in difficoltà il mio assessore, metto in difficoltà me. Non sono io che decido se debba fare. È il funzionario di fiducia. L’assessore è di fiducia.
Quando faremo la riorganizzazione… Trentuno persone avevamo, adesso ne abbiamo 47. È chiaro che serve, però ci sono i tempi, che nelle amministrazioni pubbliche bisogna rispettare. Bisogna rispettare il colloquio con i funzionari, il colloquio con le PO, bisogna rispettare la delegazione trattante. Sono tutti tempi che purtroppo l’Amministrazione pubblica ha. È diverso in una ditta privata, che in due minuti si può sistemare il tutto.
Questo è quello che. Io non so adesso quello che sarà lì, però ci sono molte spese che sono state fatte. Questi capitoli li vedete in entrata, per esempio quei 92.000 euro. Nella scheda il consigliere ce l’ha. Sono 90.000 euro in entrata e 90.000 euro ce li abbiamo in uscita. Sono variazioni in positivo tutte e due. L’adeguamento dello stanziamento, per quanto riguarda i capitoli della dottoressa Marchionna, sono in positivo tutti e due. Quindi, queste sono le schede un po’ più visibili, ma non credo che il revisore abbia dato i pareri, e ce li abbiamo tutti, se i numeri non erano particolarmente inquadrabili oppure sistemabili.
Quindi, questo è il punto. Per ogni singola cosa si andrà a vedere domani con la variazione di bilancio. Si può anche togliere da quello lì e si può anche fare una variazione in diminuzione, ma si va sui singoli capitoli. Oggi non siamo nelle condizioni di fare emendamenti sui singoli capitoli. Grazie.
Grazie, Sindaco. Prego, assessore Ermelinda Prete.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente. Sindaco, leggo la buonafede nel cercare di dare una risposta bonaria, però hai dato una chiara dimostrazione del perché nella tua maggioranza è nato un Gruppo. Il tuo assessore ti sta dicendo che non riesce a lavorare con il funzionario di riferimento e tu mi dici che abbiamo fatto, abbiamo trovato, abbiamo assunto… Non cambia il risultato. Sono mesi che c’è un malessere. L’ho detto in camera caritatis. L’ho detto alla maggioranza. Lo diciamo pure a casa, se qualcuno avesse ancora qualche dubbio, ma penso che non c’era necessità di arrivare a questa situazione per l’armonia e per la buona riuscita di una vita amministrativa.
La domanda era un’altra e cioè l’assessore di riferimento non solo ha chiesto all’ufficio una variazione sulla mensa e sul trasporto che non c’è stata, non ha ricevuto risposta non a una, due, tre o quattro, a 20.000 lettere inviate. In più non sa che per le gare, per le quali si sgola da anni, cambia il funzionario ma, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato evidentemente non cambia, comunque si stanno prevedendo dei soldi per chiamare un’altra persona da casa. A questo punto, ce lo raccontavamo due anni fa, pagavamo 30.000 euro di cuore, però oggi avremmo una ottima gestione anche dei servizi.
Qui mi fermo perché tanto poi sui servizi penso che torneremo più tardi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Vorrei ricordare la difficoltà che abbiamo avuto a dicembre per fare una variazione di bilancio per una cifra importante per la finalità, ossia che non andasse ad incidere sulle tasche dei cittadini di Locorotondo, per quello che riguarda il trasporto. Siamo di nuovo qui a parlare di trasporto, però noto che, quando c’è l’intenzione, si riescono a trovare le cifre per fare le variazioni.
Quindi, l’unica cosa che posso augurare adesso a noi qui presenti e al paese è che l’attività di supporto al RUP se è necessaria, se si è giunti ora alla consapevolezza che una gara bloccata e rimandata da quattro anni necessita di una professionalità esterna all’Ente, bene, che questa professionalità venga individuata secondo criteri chiari, precisi, definiti. Se c’è bisogno di riprogettare i servizi, che lo si faccia, che si ammettano le colpe e le mancanze dovute per motivi vari che ci sono stati in questi anni, però che si giunga ad una soluzione precisa, chiara e che non si neghi ai cittadini un servizio che è imprescindibile ed importante.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Concluso il giro? Se nessuno le vuole fare le dichiarazioni di voto…
Possiamo passare alla votazione.
Allora, variazione al bilancio di previsione, variazione n. 6.
Chi è d’accordo sulla proposta di delibera?
Speaker : INTERVENTO.
Mi scusi, noi abbandoniamo l’aula per i motivi precedentemente espressi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, grazie.
Dicevo, chi è d’accordo sulle variazioni di bilancio di previsione, variazione n. 6, così come proposta in deliberazione, alzi la mano. No, 8. Votanti 12. Chi si astiene? 4.
Immediata esecutività. Chi è d’accordo sull’immediata esecutività alzi la mano. 12.
Perché è uscita Grazia Ruggiero. Due scrutatori possono farlo, se fosse uno no.
Allora, l’immediata esecutività l’abbiamo votata all’unanimità.
Dopo il punto n. 9 passiamo al punto n. 10: “Modifica al regolamento comunale per l’istituzione degli uffici distaccati di stato civile, organizzazione dei matrimoni con rito civile e istituzione di unioni civili”.
Lo espone il Sindaco Antonio Bufano. Punto n. 10.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Signori consiglieri, si tratta di una modifica per quanto riguarda il regolamento dello stato civile, dell’organizzazione dei matrimoni con rito civile e istituzione di unioni civili.
La celebrazione del matrimonio e dell’unione civile, officiata dal Sindaco o da suo delegato, è servizio pubblico essenziale, che deve essere garantito a tutti i cittadini che ne abbiano i requisiti ai sensi di legge e che ne facciano richiesta. Ulteriori servizi connessi alla celebrazione del matrimonio e dell’unione civile o particolari modalità cella celebrazione stessa, che possono ad esempio riguardare il luogo ovvero l’orario di svolgimento della cerimonia, possono trovare discipline in una fonte regolamentare di competenza comunale.
Il regolamento comunale all’articolo 5 prevede… L’articolo 5 ultimo capoverso prevede che le celebrazioni sono altresì sospese nella giornata delle consultazioni elettorali. Ritenuto che la suddetta previsione rappresenti oggi una limitazione dei diritti dei cittadini non giustificata da particolari criticità sotto il profilo organizzativo dell’ente, in considerazione del fatto che le operazioni elettorali sono garantite nel nostro ordinamento dalla previsione di legge relativa all’istituzione dell’Ufficio elettorale straordinario in occasione delle consultazioni elettorali, presso gli uffici demografici sono oggi in servizio nuove unità che possono affiancare l’ufficiale di stato civile nella predisposizione delle attività di sua competenza.
L’incertezza della data delle elezioni, fissata solo alcuni mesi prima della consultazione elettorale, espone i nubendi a rivolgersi ripetutamente agli uffici comunali al fine di conoscere se sarà possibile la celebrazione del matrimonio e non consente loro di programmare adeguatamente tutte le attività che precedono l’organizzazione del matrimonio. Preso atto anche che, la Prefettura di Bari ha invitato l’Ente, seppur informalmente, a valutare l’opportunità di rivedere la suddetta disciplina, ravvisata per quanto innanzi la necessità di modificare l’articolo 5 del regolamento e l’organizzazione della celebrazione dei matrimoni con rito civile e per l’istituzione delle unioni civili nonché per il connesso utilizzo degli spazi comunali e/o privati, cancellando l’ultimo capoverso laddove prevede che le celebrazioni sono altresì sospese nelle giornate delle consultazioni elettorali; per cui si richiede la votazione per l’eliminazione dell’ultimo capoverso dove si prevede che le celebrazioni sono altresì sospese nelle giornate delle consultazioni elettorali.
Questo anche perché, chiaramente, siccome le consultazioni elettorali avvengano con decreto del Ministro, non sappiamo in effetti quando e come saranno le date delle elezioni e quindi i ragazzi, avendo programmato la data del matrimonio, risulta complicato. Quindi vi chiedo la votazione per l’eliminazione del quinto capoverso.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Sì, brevemente. Faccio la dichiarazione di voto del Gruppo, argomentando la necessità, appunto, della modifica di questo articolo anche per renderlo, per rendere il regolamento organico e coerente con quelli che sono gli articoli successivi, visto che l’articolo 7 del medesimo regolamento, parlando di organizzazione del servizio, stabilisce una sorta di procedura per quanto riguarda la richiesta, appunto, dell’utilizzo delle sale e la richiesta relativa al servizio che viene reso dall’ente comunale, un servizio appunto di Ufficio di Stato civile, quindi su delega diretta del Governo, quindi a livello governativo.
In questo articolo 7 si fa riferimento a una tempistica per cui, se i richiedenti devono, almeno 60 giorni prima, avviare la procedura con la richiesta e quindi effettuano una richiesta anzi tempo, l’evento, appunto, non determinabile, che è quello della consultazione elettorale, che viene determinata attraverso atti ovviamente esterni rispetto all’ente amministrativo, porta un’incertezza che quindi, di conseguenza, con questo regolamento, così come è scritto, di fatto attribuisce al regolamento un potere che non può avere, cioè quello di limitare un diritto civile previsto dalla legge, attraverso un regolamento che nell’ambito delle fonti normative ovviamente ha un valore inferiore rispetto alla legge.
Siccome la legge è molto chiara, la legge in questione, ovviamente contenuta sia nella riforma del diritto di famiglia del 1975 che nel Codice civile, dice chiaramente che l’ufficiale dello stato civile non può rifiutare la celebrazione del matrimonio, se non per una causa ammessa dalla legge stessa. Pertanto, il regolamento non può ovviamente entrare in conflitto e la determinazione di un’esclusione alla possibilità di poter usufruire di questo diritto in maniera così generica ovviamente risulta essere estremamente limitativa di un diritto e quindi non potrà certamente adottarsi tramite un regolamento.
Mi permetto di dire, inoltre, che è auspicabile quindi che, nel momento in cui… Adesso modifichiamo questo regolamento, ma in generale, nel momento in cui qualsiasi cittadino o cittadina si rivolga all’Ufficio di Stato civile, come ad altri uffici che sono dotati di regolamenti interni di funzionamento, e fa una qualsiasi istanza, pregherei effettivamente di informare i cittadini opportunamente, mettendoli al corrente dell’esistenza di un regolamento, in maniera tale che anche la determinazione dei giorni di festività che qui sono indicati, i quali, se dovessimo stare al ragionamento che ho fatto prima, in teoria non dovrebbero neanche essere previsti, cioè nel senso che anche nei giorni festivi un cittadino può chiedere che venga celebrato il matrimonio, però è ovvio che, se gli uffici sono chiusi, la difficoltà è maggiore ed è una chiusura che tranquillamente è prevedibile, per cui nell’ambito dell’organizzazione ci si viene incontro. È normale però che, affinché questo sia chiaro, i cittadini devono sapere.
Per cui è opportuno che, dinanzi ad un’istanza, qualsiasi istanza che riguarda un diritto che è regolamentato da un atto interno, questo atto interno venga messo nella disponibilità dei cittadini, in maniera tale che si sappiano quelle che sono le procedure, quelli che sono i termini, il fatto che se c’è un diniego deve essere motivato per iscritto. Quindi non è assolutamente concepibile che si dica no questa cosa non la puoi fare, punto, senza una motivazione che si argomentata. Anche su questo penso che la Prefettura abbia sollecitato e solleciti che ci sia… In generale, dico. Sollecita che si attuino, se non altro, quelle che sono le normative previste per l’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Per cui il Gruppo Innova è ovviamente favorevole alla modifica del regolamento per le motivazioni che abbiamo, appunto, detto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero.
Allora, mettiamo ai voti. Punto n. 10: “Modifica al regolamento comunale per l’istituzione di uffici distaccati di stato civile, l’organizzazione dei matrimoni con rito civile e l’istituzione di unioni civili”.
Chi è d’accordo alzi la mano alla modifica. Manca una persona. Bisogna registrarlo, è uscito un attimino. No, no, no, no, manca… Manca una persona di qua. Siamo 15. 15 voti favorevoli, perché nel frattempo è uscito Donato Pinto.
Per quanto riguarda l’immediata esecutività, chi è d’accordo? Siamo 16. Pinto.
Approvata la modifica al regolamento.
Passiamo ora al punto n. 11 dell’ordine del giorno: “Documento programmatico per la rigenerazione urbana, ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale n. 21/2008. Aggiornamento al DPRU”.
Espone l’assessore delegata all’urbanistica Rossella Piccoli. Prego, assessore.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente. Oggi stiamo portando all’attenzione del Consiglio comunale una delibera molto importante per la nostra città. Parleremo di rigenerazione urbana. Di rigenerazione urbana se ne è cominciato a parlare da tanti anni, dal 2008, da quando l’allora assessore all’urbanistica regionale, la dottoressa Barbanente, introdusse questo strumento proprio per dare la possibilità ai Comuni di poter riqualificare e rigenerare alcune aree nelle varie città.
Parlare di rigenerazione è quel processo che ci porta a lavorare sulla città che abbiamo ereditato per poterla adeguare, col tempo che passa, alle nuove esigenze dei cittadini. La rigenerazione è nata prima del PNRR e quindi questo fa capire come la politica già da tantissimi anni ha voluto dare la direzione verso questo strumento, tant’è che tantissimi sono stati i finanziamenti pubblici destinati in tal senso.
Quindi, noi, con questo documento, che cosa vogliamo fare? Vogliamo fare proprio questo? Riqualificare gli immobili dismessi, dare ai cittadini degli spazi verdi, parcheggi, orti urbani, valorizzare i paesaggi rurali, favorire la fruizione lenta dei paesaggi, favorire il patto tra la città e la campagna, offrire abitazioni a giovani coppie e anziani a prezzi contenuti, e sto parlando dell’housing sociale. Dare nuovi servizi, nuova vita e nuove economie in nuove zone della città.
Il primo progetto di rigenerazione urbana che ha utilizzato il Comune di Locorotondo è stata proprio la ristrutturazione dell’ex caserma, della quale sono stati già conclusi i lavori. Altro progetto importante per cui il Comune è stato beneficiario di un finanziamento del PNRR è quello del parco agricolo, i lavori sono stati già appaltati, il cui intervento non prevedrà nessun consumo di suolo, ma mira soltanto alla valorizzazione e alla fruizione ambientale nel percorso compreso tra il cimitero, via Cisternino, il tratto della circonvallazione Martina-Fasano, fino al bosco Caramia, includendo anche il Centro sperimentale e la masseria di Ferragnano.
Oltre a questi progetti, nel documento di rigenerazione urbana sono inseriti anche i PIRU, i famosi PIRU. Da quanti anni in questo Paese si parla di PIRU. Sono fermi da tantissimi anni ed è stato un impegno di questa Amministrazione. Già nel nostro programma elettorale l’obiettivo era quello di portarli a termine per poter procedere successivamente, dopo l’adozione di questo documento, all’avvio dell’iter per la redazione del PUG.
È trascorso davvero tanto tempo dall’ultima conferenza di servizi, che si è tenuta in Regione nel 2019, fino a quando abbiamo ottenuto un parere conclusivo da parte della Sovrintendenza a luglio del 2022, però mi piacerebbe fare anche un excursus della storia, tanto a dimostrazione di quanto davvero lavoro c’è dietro questo documento. Andiamo ancora indietro negli anni, siamo al 2012, quando sono stati avviati tantissimi percorsi partecipativi con la città e in quell’anno… Sono state fatte anche altre tante conferenze eccetera, eccetera. Poi il documento è stato aggiornato in Consiglio comunale proprio in quell’anno, nel 2012.
Successivamente al 2012 si sono aperte altre conferenze di servizi con la Regione, la quale ha chiesto tante integrazioni ai proponenti, soprattutto dal punto di vista paesaggistico. Addirittura, i funzionari della Regione sono venuti anche a Locorotondo hanno fatto i sopralluoghi in ogni ambito. Dopo il sopralluogo hanno chiesto ai tecnici proponenti di adeguare i progetti in base alle indicazioni fornite da loro e i progetti, una volta adeguati dai tecnici, sono stati inviati alla Sovrintendenza per arrivare, appunto, a quello che dicevo prima, al parere conclusivo nel 2022.
Dopo il parere è stato richiesto un altro tavolo tecnico alla Regione, che ha preso atto di queste proposte adeguate. Quindi, tutti questi passaggi ci fanno capire davvero quanto lavoro c’è stato, sia da parte dei tecnici proponenti e da parte della politica per arrivare sino ad oggi ad adeguare il Documento programmatico di rigenerazione urbana con tutte le modifiche per consentirci di riaprire e riattivare nuovamente la conferenza di servizi e la procedura di VAS.
Dopo la conferenza di servizi si potrà procedere alla sottoscrizione dell’accordo di programma con la Regione e sarà proprio quello il momento in cui sarà sancita la variazione urbanistica, perché quelle aree diventeranno aree di rigenerazione urbana. Successivamente potremo passare alla seconda fase, cioè quella che ritorneremo in Consiglio comunale, dove ogni ambito sarà analizzato nel dettaglio in Consiglio comunale.
Gli ambiti in questione che sono inseriti in questo DPRU sono sei. Inizialmente erano 11, ma nel corso degli anni molti proponenti hanno rinunciato all’ambito. Due saranno in via Cisternino, due saranno in via Madonna della Catena, uno in via Serra, tra via Serra e la rete ferroviaria, e l’altro tra via Federico II, via Sant’Elia e via Abruzzi. C’è da dire che i proponenti hanno davvero subito tante prescrizioni, hanno fatto tante rinunce, però, nonostante questo, io credo che la collettività, grazie a questi interventi, otterrà, oltre agli standard urbanistici previsti per legge, anche delle infrastrutture di interesse collettivo, per un ammontare superiore ai 2,5 milioni di euro.
Grazie per l’attenzione.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Rossella Piccoli. Ci sono interventi sul piano di rigenerazione urbana o si sta analizzando le carte ancora?
Ricordo dal 2012, ha detto l’assessore. Quindi troverà il sottoscritto presentatore iniziale e approvatore di questo documento.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Posso, Presidente?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Allora, arriviamo al motivo dell’esistenza in vita di questa maggioranza. L’esistenza in vita di questa maggioranza e il prosieguo di questa pessima esperienza politico-amministrativa è dovuta all’esistenza dei PIRU, dei Piani integrati di rigenerazione urbana.
Cosa sono i PIRU e qual era la ratio della norma, illo tempore, quando fu introdotta in Regione. L’idea era quella di dire ai Comuni, se avete delle zone degradate, delle aree dismesse, (ex aree industriali, aree nelle quali si era magari nel corso dei decenni accumulato materiale), dove si erano create delle condizioni di effettivo degrado, ed erano comunque aree con un titolo tale che non consentiva la possibilità di costruire, o di fare altro, dice “noi vi diamo la possibilità, con una legge speciale – che è quella dei Piani integrati di rigenerazione urbana – di sviluppare dei progetti, di rigenerare quelle aree con uno scopo sociale, uno scopo collettivo, e quindi con un vantaggio per la comunità”. Quali erano questi vantaggi? I vantaggi erano quelli sono scritti in questa relazione: quindi, strutture scolastiche, strutture sportive, strutture di mobilità dolce, piste ciclabili, o altre cose del genere.
Così come ricordava correttamente l’assessore, i PIRU, in origine, quando furono adottati nel 2012 dal Comune di Locorotondo, erano 11. La relazione riporta i dati delle utilità pubbliche riferite agli 11 ambiti dell’epoca.
Oggi la realtà qual è? Che di ambiti ne sono rimasti sei. Di questi sei ambiti, cosa di pubblico ci rimane? Io sto cercando di semplificare con le parole il più possibile per rendere questo argomento, che non è sicuramente un argomento popolare, il più semplice possibile e il più comprensibile possibile. Perché? Perché naturalmente le persone devono sapere… Qua non stiamo discutendo se si può costruire o meno; qua stiamo discutendo del fatto che abbiamo la possibilità, o avevamo la possibilità, all’epoca, di progettare, attraverso questo strumento, una visione del paese che andava in una certa direzione.
Benissimo. Erano progetti del 2012, di dodici anni fa. Quindi, dodici anni fa questo paese aveva i bisogni di dodici anni fa, non aveva i problemi di oggi, non aveva i bisogni di oggi; non c’era la necessità di spazi collettivi così come c’è oggi; non c’era la possibilità, per esempio, dell’albergabici, non c’era l’esigenza di avere un certo numero di parcheggi. Lo abbiamo ricordato prima. Noi nel PUTT non abbiamo delle zone di parcheggio a pagamento in alcune aree del paese; non avevamo tutta una serie di bisogni che oggi abbiamo, e che con i PIRU non andiamo a soddisfare, a differenza di quello che ci è stato raccontato in questi anni, quando inutilmente, perché devo dirlo, abbiamo continuato a chiedere l’avvio del PUG, del Piano urbanistico generale. Lo abbiamo chiesto, richiesto, richiesto… Però ogni volta ci è stato detto: con i PIRU risolveremo il problema dei parcheggi, con i PIRU risolveremo il problema degli spazi comuni, con i PIRU risolveremo, con i PIRU risolvere…
Con i PIRU non risolviamo niente. Non solo, ma in certi frangenti aggraviamo addirittura la posizione, aggraviamo quelle che sono delle necessità. In qualche caso riusciamo a malapena a soddisfare il fabbisogno di parcheggi rispetto alle costruzioni e alle abitazioni che si vanno a realizzare: è impressionante. Quello che c’è scritto in questo piano è straordinaria, è bellissimo, ma non serve a niente alla comunità. Serve a soddisfare il bisogno di alcuni privati, punto. Questa è la verità.
Proviamo ad analizzare ambito per ambito, anche se qualcuno cercherà di convincerci che noi oggi non stiamo approvando gli ambiti, ma stiamo approvando la cornice. Io già preannuncio che questa non è una cornice su un muro bianco; questa è una cornice con all’interno un disegno chiaro, chiarissimo. Quindi, questa cornice è una cornice piena, non è su un muro bianco che ancora dobbiamo disegnare.
Né potremo dire ai proponenti – come ha detto e preannunciato l’assessore – nella fase di approvazione dei piani di lottizzazione che seguiranno, “guarda, non puoi fare più il capannone sotterraneo, lo devi spezzettare perché quell’opera non la potrai fare”, perché in quel caso il proponente ti dirà “guarda che io non ho convenienza a fare quello che dici tu, quindi quello che dici tu non lo posso fare e mi devi approvare quello che io ho chiesto”, altrimenti in quel momento cagioneremo un danno al proponente. Ma qui sto anticipando il discorso.
Andiamo a prendere l’Ambito 1. Diceva l’assessore Piccoli che in via Cisternino ci sono due PIRU. Benissimo. Si chiama ambito 1, quello di via Cisternino; è esattamente il terreno che insiste tra le scuole medie e il campo sportivo. All’interno di quel terreno da molti anni viene svolta un’attività, o meglio, viene utilizzata quell’area per svolgere un’attività, perché l’attività vera e propria viene svolta in un luogo diverso, lì vicino, in un locale lì vicino. Ora, quell’area viene utilizzata come deposito. Naturalmente in Commissione noi analizzammo a domanda del Sindaco, che giustamente incuriosito da questa attività chiedeva al tecnico “si può svolgere quell’attività in quel terreno?” Il tecnico ricordava che quella è una zona S2B, dove quel tipo di attività non si può svolgere. di tutti. E tutti a meravigliarci, “come mai si svolge?”
Ora, noi arriviamo ad un punto, cioè diciamo: abbiamo un privato che svolge un’attività in un posto dove non si può svolgere; riconosciamo che quella zona è una zona degradata, ma non è degradata da una condizione antica, non è degradata da un’attività svolta trent’anni fa e poi abbandonata. No, è una e una zona degradata perché viene svolta un’attività all’interno, che non si può svolgere. Quindi noi che facciamo? Saniamo una posizione e consentiamo al privato di costruire tutta una serie di locali, compreso anche un magazzino sotterraneo, con una luce, fra i 5 e i 7 metri, perché non si capisce benissimo dal progetto, ma in seno alla Commissione è venuto fuori che la luce è di 7 metri. Noi quindi ci troviamo di fronte a che cosa? Ad una sanatoria, e gli diamo la possibilità di costruire, di avere due ingressi, quindi di transitare con i mezzi per il movimento di attrezzature, materiale edile, o altro e quindi, diamo la possibilità a questa persona di costruire sopra degli appartamenti, di costruire sotto i garage e il magazzino e di continuare a svolgere un’attività in un posto che giustamente, 12 anni fa non aveva l’esposizione che ha oggi.
Oggi, cioè, quel luogo è il luogo di primo approdo di tutti i turisti, di tutti. Tutti gli autobus, arrivano là. Ma possiamo pensare di avere ancora muletti, camion, tufi e altre cose del genere che vanno avanti e indietro? Possiamo pensarla una cosa del genere? Io credo di no.
È interesse collettivo avere un’attività svolta in quel luogo? Non credo. Questa attività può essere svolta in luogo diverso, magari zona PIP? Sì. Perché? Perché c’è la destinazione di un opificio proprio in quella zona. Quindi, a un certo punto noi che cosa facciamo? Invece di andare lì con il PNRR, con tutta una serie di risorse, anche europee, di fondi, eccetera, invece di prendere quell’area ed espropriarla per pubblica utilità dopo aver progettato e studiato una nuova soluzione, noi invece facciamo tutt’altro, prendiamo e diciamo: rinunciamo ad un utilizzo pubblico dell’area, rinunciamo a tutta una serie di cose e diamo la possibilità ad un privato di continuare a svolgere un’attività che non si può svolgere serenamente e tranquillamente. E il vantaggio per la comunità qual è? Nessuno. Perché? Perché da quell’area rimangono 19 o 12 posti auto, una roba del genere… Nove, scusate, 19, vado a memoria. Questo è il primo.
Mi diceva qualcuno in Commissione: c’è una lettera con la quale… Abbiamo incontrato il proponente perché tutte queste cose sono venute fuori in Commissione, la riflessione di tutta la Commissione è stata la stessa, di fronte cioè ad un evento del genere, tutti quanti hanno detto: no, bisogna scongiurarlo, non si può pensare di avere ancora per altri 30 anni muletti, camion e furgoni che entrano ed escono, addirittura entrano da un lato ed escono dall’altro con un tunnel sotterraneo, cioè, cose straordinarie, un hub di carico e scarico di materiale, poi in mezzo ad una pista ciclabile… ma la pista ciclabile lasciamola stare. Questo è uno.
Si diceva: c’è un impegno, da parte del proponente, nel non effettuare l’attività sotto. Io non ci credo, indipendentemente dalla letterina “mi impegno a”. Io non ci credo, e sai perché? Perché a un certo punto, se io in maniera molto pragmatica vado ad osservare la situazione attuale, vedo che il materiale è sparso ovunque. Anche il luogo oggetto dell’altro PIRU ha all’interno il materiale in deposito della stessa persona. Questa persona quindi come potrà mai rinunciare a tutto quello spazio? È impossibile. O comunque, se lo vuole fare avrebbe dovuto non rinunciare a quell’altezza, a quel tipo di luce sotterranea, utilizzandolo per costruire box o altro. Invece no.
In Commissione è venuta fuori, questa cosa, e si è creato un certo disappunto da parte di tutti, anche da parte di chi – non c’è adesso – giustamente diceva “ma come, siete stati finora, siete stati tre anni e mezzo a discutere con il proponente, non vi potevate capire prima?” Io ho detto: se in Commissione, invece di arrivare all’ultimo momento, nell’ultimo giorno utile, fossero arrivati questi documenti, magari prima, così come abbiamo fatto con il PUT, che abbiamo analizzato più volte, oggi magari ci saremmo ritrovati di fronte a dei PIRU, che turandosi il naso magari sarebbero anche passati, avrebbero avuto un senso. Perché? Perché con l’idea di uno, l’idea dell’altro, magari con un’utilità pubblica maggiore sarebbero stati digeribili.
Andiamo avanti. In alcuni casi, addirittura si reputano… O meglio, non in alcuni casi, in tutti gli altri, tolti questi due, si reputano aree degradate le aree agricole dove c’è il prato e ci sono gli alberi d’ulivo (la via del donatore). Cioè, come si fa a definire e a individuare quella come area degradata? C’è il prato, è un prato incolto e ci sono gli alberi d’ulivo. Quella è degradata? Si chiama campagna, solitamente è campagna, quella. Sindaco, se vuole le dico la pagina, comunque è facile: ci sono delle foto, queste sono gli alberi e questo è il prato: questa è la campagna. La campagna, che di solito è riconoscibile – voi la riconoscete come campagna? Se no sembro pazzo che io riconosco questa come campagna. Se la campagna diventa un luogo degradato, noi veramente possiamo pensare di far passare un provvedimento del genere? Questa è campagna. Non è un luogo degradato, è campagna, Poi il proprietario non taglierà l’erba, e va bene. Ma non è un luogo degradato.
Allora, che facciamo? E quali sono i vantaggi per la comunità, in questo caso? Nessuno, non abbiamo niente.
Noi cioè in tutti i progetti, complessivamente ci ritroviamo di fronte ad un’utilità pubblica pari quasi a zero: perché si soddisfano i bisogni delle nuove abitazioni come parcheggio e non si va oltre. Gli spazi di educazione, l’asilo e roba del genere, dove stanno? Sono scritti, ma se poi andiamo a vedere negli ambiti, non ci sono perché facevano parte degli 11 ambiti.
Che vogliamo fare, allora? Vogliamo proseguire in questa direzione? O ci vogliamo fermare e capire dove vogliamo andare effettivamente, nell’interesse collettivo, nell’interesse generale? Che è l’interesse principe, in questa norma; altrimenti, non esisterebbe la norma, non ci sarebbero delle deroghe, non si prevederebbero delle deroghe.
Sapete qual è l’unico lotto che qua rientra in quella previsione, in quella norma? È quello dell’ex acetificio, perché quel lotto all’interno ha esattamente le caratteristiche della norma, rispecchia esattamente quelle caratteristiche. Quello però è il luogo principe dove fare un esproprio per pubblica utilità e creare un centro sociale, un centro di scambio culturale, un luogo di aggregazione. Perché? Perché quelle volumetrie non si possono spostare da altre parti, l’ha detto la Soprintendenza. Quindi, a un certo punto, perché abbiamo inseguito questi PIRU per quattro anni, perché lo abbiamo fatto, assessore? Io lo so, tu sei l’ultima arrivata, c’entri poco e niente. Qua, volendo, chi dovrebbe rispondere, e non deve farlo perché è Presidente del Consiglio comunale, è Santoro, che esisteva all’epoca. Ma la Commissione speciale dell’epoca è una Commissione di più di dodici anni fa, che aveva un altro paese, c’era un altro paese. Non avevamo i bisogni che abbiamo oggi, e quei bisogni non riusciamo a soddisfarli neanche, non li soddisfiamo, non riusciamo con queste opere. Quindi, di che cosa abbiamo bisogno? Abbiamo bisogno del PUG, abbiamo bisogno del Piano urbanistico generale, lo abbiamo detto centinaia di volte. Perché? Perché poi c’è un’altra ingiustizia all’interno di questo piano. Qui c’è chi ha un terreno in questa posizione, è rientrato nei PIRU e può farsi la sua costruzione; e quello affianco, che non la può fare perché all’epoca non sapeva niente che si poteva inserire. Noi cioè dobbiamo sempre intendere che tutto quello che facciamo deve essere offerto alla più ampia platea possibile. Invece noi cosa andiamo a soddisfare in questo caso? I soliti desiderata dei soliti noti: o no? Desiderata è troppo complicato? I soliti, sempre gli stessi. Sono sempre gli stessi che costruiscono, e sempre lì stanno. E poi alla fine cosa facciamo, cosa diamo al paese? Nulla.
Vogliamo allora adottare i PIRU, vogliamo dare la possibilità? Riapriamo il bando, rivediamoli, andiamo a modificare quelle parti, ma lo dobbiamo fare adesso, non che adesso approviamo il quadro, nel quadro, no, non andiamo ad approvare i progetti… No, il quadro non è su una tela bianca, il quadro è pieno. È pieno.
E nel momento in cui andiamo ad approvare il piano con i sei ambiti all’interno, stiamo di fatto approvando anche gli ambiti nella loro versione di massima, ma li stiamo approvando. Stiamo riconoscendo un titolo. Così è.
La mia richiesta quindi è quella di rinviare questa discussione, di ritirarla, di riportarla in Commissione e di analizzarla con una certa attenzione, non come abbiamo fatto adesso, quando ci siamo ritrovati dopo quattro anni con un piatto pronto che non è piaciuto a nessuno: è da verbale, non è piaciuto a nessuno.
Lo stesso Michele De Giuseppe in Commissione diceva, e chiedeva “propone l’idea di verificare la fattibilità di esproprio dell’ambito a mezzo di progetto di opera pubblica da raccordare in coerenza con la finalità del progetto di parco agricolo”, perché l’ambito 1 è ai confini con l’inizio del Parco Agricolo, addirittura un pezzo è dentro. E come si può pensare di fare quel tipo di costruzione con quella prospettiva? Questo è, non ci stiamo inventando niente, è la verità; sono solo le cose che ci siamo raccontati.
Oggi come possiamo non prendere atto di questa situazione e rinviare immediatamente questa discussione? Guardate, non vi sto chiedendo di votare contro, di annullare, ma quantomeno di rinviare e di guardare le cose nel modo giusto dal punto di vista solo ed esclusivamente dell’interesse generale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito. Chi interviene? Consigliera Grazia Ruggiero, prego.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Quando abbiamo cominciato oggi il dibattito facevo riferimento proprio a questo discorso, cioè che spesso ci siamo sentiti dire, ed in particolare per quanto riguarda questo Documento programmatico di rigenerazione urbana, che tutto sommato, le perplessità che erano state portate all’attenzione dell’apposita Commissione dai componenti della Commissione riguardo al documento erano tranquillamente superabili perché stavamo parlando di una cornice e quindi tutto può essere sistemato, tutto può andare bene.
Era il discorso che facevo all’inizio, stamattina, quando abbiamo cominciato i lavori di questa seduta consiliare. Qui vediamo ancora meglio come questo discorso, questo ragionamento e questo approccio alla cosa pubblica sia assolutamente scorretto e pregiudizievole nei confronti della comunità locorotondese.
Questo perché in questa cornice, in effetti, quello che c’è scritto preannuncia delle cose molto, molto preoccupanti. Sgombro subito il campo da un equivoco su cui spesso ci si potrebbe ritrovare: che da questa parte vogliamo fare l’opposizione, siamo contro gli imprenditori edili, siamo contro i lavoratori che comunque sono collegati a quel settore, a tutto l’artigianato e a tutto quello che ad esso è collegato. Sgombro dall’equivoco dicendo i fatti, che il punto non è questo, che non c’è nessuna contrarietà rispetto a questo settore che ha connotato storicamente l’economia del nostro paese e che connota l’economia del nostro paese, un’economia però che in questi anni, ormai da più di vent’anni, si è caratterizzata per il fatto che soltanto pochi, pochissimi imprenditori edili continuano a lavorare sul territorio di Locorotondo. Tutti gli altri ormai lavorano fuori da questo territorio, perché ovviamente è come se qui avessimo occupato tutto quello che è occupabile, quindi gran parte degli operatori di questo settore ovviamente non possono lavorare e non lavorano più.
Ebbene, sgombro il campo da questo equivoco, dicendo infatti che attraverso l’esame di questo documento, attraverso i calcoli che ci siamo potuti fare dal momento in cui siamo stati resi edotti del documento, non parliamo di mesi, ma parliamo di appena due settimane, quindici giorni, da quello che abbiamo potuto verificare viene fuori un dato molto preoccupante: che questo che dovrebbe essere un piano di rigenerazione urbana, di fatto si preannuncia come un piano di lottizzazione del paese. Quel che è peggio è che questo strumento praticamente metterà una pietra tombale sulla possibilità di poter adottare qualsiasi tipo di strumentazione di tipo urbanistico che consenta agli operatori del settore edile di poter lavorare sul territorio di Locorotondo. Approvando questo documento infatti noi abbiamo fatto sì che tutto quello che si poteva fare verrà fatto, che tutto quello che si poteva edificare verrà consumato attraverso questo documento. Per cui, chi ha avuto la fortuna di accaparrarsi questo strumento, che è quello dei PIRU, continuerà a lavorare sul territorio di Locorotondo; chi non ha avuto questa fortuna non lo farà, quindi continuerà a lavorare fuori. Questo è il primo dato, e lo diciamo chiaramente. Lo diciamo chiaramente perché, come diceva Fabio, per cercare di rendere il tema… L’argomento è abbastanza ostico, lo è stato anche per me, che non sono un tecnico del settore, mi sono dovuta documentare, confrontare, leggere, e ho dovuto anche capire infatti come poter rendere fruibili i concetti e le cose che vengono fuori da questo documento. Per cui, mi sono presa la briga di fare dei calcoli che potessero dare l’idea. Se io vi dicessi che in questo documento si intende realizzare in totale 43.596 metri cubi di volume realizzato, quindi di edifici realizzati, uno potrebbe dire “va beh, a cosa corrisponde?” Corrisponde più o meno a 140 appartamenti in totale, a fronte di parcheggi che sono molto ma molto al di sotto dei 140 appartamenti.
Io ho calcolato allora in totale, a voler essere davvero generosa 93 posti auto, parcheggi sostanzialmente; ma perché ad essere generosa? Perché dalla lettura di alcune tabelle che riguardano le singole aree, non è possibile neanche capire per bene cosa, nelle aree collettive da cedere al Comune, sia nello specifico destinato a parcheggi pubblici e cosa a verde.
Ora, spiego una cosa per chi ci ascolta. Questo documento, oltre ad avere una relazione iniziale dei dati, eccetera è suddiviso per aree di intervento. Abbiamo cioè delle aree di intervento; su queste aree è stato scritto qualcosa, è stato scritto cosa si intende realizzare e ci sono delle tabelle dove è possibile capire quali sono i metri cubi di volume realizzato e quelle che sono le attrezzature collettive da cedere al Comune. Si presuppone infatti che un PIRU preveda il fatto che io possa riqualificare un’area, e poi veniamo a che cosa si intende effettivamente per riqualificazione, riqualificare un’area. Ovviamente, l’intervento di riqualificazione viene fatto dal privato; il privato ovviamente non è che lo faccia gratis, perché parliamo di imprenditori che giustamente lavorano per avere un utile, per cui ci mancherebbe altro. Lo strumento prevede però che ci debba essere una ricaduta sul territorio, perché la riqualificazione ha come obiettivo quello di restituire al territorio qualcosa che al territorio serve. Quindi parliamo di verde pubblico, parliamo di parcheggi, parliamo di una serie di aree attrezzate. Quindi, nella tabella dove si parla dei metri cubi, dei volumi da realizzare, sia superficie a verde, eccetera, troviamo quelle che sono le attrezzature da cedere al Comune, quindi anche i parcheggi.
Attraverso questi calcoli ho sviluppato quello che vi dicevo prima, cioè all’incirca 140 appartamenti a fronte di parcheggi pubblici notevolmente al di sotto. Quindi, primo dato: stiamo andando a cementificare, a consumare il suolo, il territorio del nostro paese, cosa che in realtà è in netto contrasto con quello che è lo scopo della legge del 1978, mi pare, sulla rigenerazione urbana, e poi sulla legge regionale di attuazione sulla rigenerazione urbana. Stiamo andando quindi a consumare territorio, stiamo andando ad occupare tutte le cubature che era possibile ancora occupare, quindi stiamo mettendo una pietra tombale alla possibilità che si possa eventualmente realizzare altro su altre aree. Siamo quindi consegnando il paese a chi legittimamente, ribadisco, legittimamente, ha partecipato o ha avuto la fortuna di partecipare a questi piani di rigenerazione urbana. Per tutti gli altri, lo diciamo chiaramente, non c’è più niente, non c’è niente, non avanza più niente, il residuo non c’è, quindi questo è.
Venendo poi alle singole aree – Fabio Lotito ha già accennato delle cose – per quanto riguarda, ad esempio, l’Ambito 1 e l’Ambito 2, in particolare per quanto riguarda l’Ambito 1, quindi il terreno che fa riferimento, proprio l’area che si trova a metà tra la palestra delle scuole medie e il campo sportivo, quindi Viale Olimpia, un altro elemento fondamentale è che non c’è alcun cenno in questa relazione di quella che ad occhio, a tutti quanti noi che abbiamo visto le foto, sembra chiaramente una dolina, comunque un’area interessata a uno scolo di acqua. Proprio in quest’area si intende intervenire attraverso un piano di rigenerazione che prevede più livelli, tra cui anche degli interrati. Quindi, ci domandiamo: una relazione idrogeologica è stata richiesta, è stata effettuata? Non l’ho trovata, non l’abbiamo trovata negli allegati che tra l’altro abbiamo cercato in questi giorni attraverso l’accesso agli atti. Può essere che non serva, però è chiaro a tutti che qui c’è un canale di scolo, che qui defluisce comunque un naturale canale di scolo delle acque. Quindi, questo elemento è stato preso in considerazione in questa relazione?
Vado avanti. In quest’area, che sappiamo benissimo essere un’area sensibile per il paese, perché proprio prima parlavamo di turisti sì, turisti no, è una sezione del paese fortemente interessata dall’arrivo di gente che raggiunge il territorio di Locorotondo da fuori. Tutti quanti noi quindi ci aspettavamo di vedere in quest’area un intervento che prevedesse un certo numero di parcheggi; numero di parcheggi che però viene notevolmente contraddetto, perché parliamo di superficie a parcheggi pubblici 9. Nel fare il calcolo, noi abbiamo calcolato 25 metri quadri, considerando i necessari spazi di manovra di un’auto; oppure, superficie a parcheggi per la legge 122/89, cosiddetta legge Tognoli, se non ricordo male, 36. Non si capisce bene, questi 36, a questo punto, se saranno a pagamento, come verranno gestiti, o se sono pertinenziali rispetto agli edifici che comunque quest’area svilupperà (all’incirca 29 appartamenti). Quindi – dato ulteriore – quando noi abbiamo chiesto più volte il PUG aggiornato in questo paese, ci è stato risposto, dall’assessore Piccoli, che la risposta a questa emergenza, a questo bisogno e a questa necessità l’avremmo ritrovata grazie ai PIRU, questo PIRU non soddisfa questa esigenza, è evidente. È evidente che non soddisfi questa esigenza, e che non soddisfi questa esigenza in quell’area che è molto sensibile e caratterizzata dall’arrivo di turisti, quindi posso dire finalmente: certo che vogliamo bene ai turisti, noi; e vogliamo talmente bene, noi dell’opposizione, ai turisti, che ci auguriamo che in quell’area, così come in altre, si progetti, si pensi a qualche cosa che sia realmente rispondente a questo bisogno. Noi vogliamo talmente bene ai turisti di qualità, ribadisco, di qualità, e non agli avventori occasionali, che gli vorremmo offrire un paese che sia dotato di infrastrutture, che consenta loro di venire a visitare il paese, agevolmente sì, nel rispetto dei residenti, che gli consenta di venire, di raggiungere e di godere del paese, e di andare via in tutta tranquillità.
Però, ovviamente, questo si deve tradurre in documenti, in atti, in progetti. Anche in questo caso, i documenti, gli atti e i progetti tradiscono gli intenti.
Poi, ulteriore dato che sinceramente io ho trovato abbastanza curioso per usare un eufemismo: l’ambito successivo, quindi, andando più avanti, ribadisco, ci sono più ambiti indicati all’interno dei PIRU e andrebbero seguiti, visti e analizzati nel dettaglio, noi abbiamo dovuto fare un accesso agli atti per recuperare i singoli progetti e per poter capire nei singoli progetti che cosa stesse accadendo. Tra l’altro, sarebbe interessante vedere questi singoli progetti, e chissà che non abbiamo l’opportunità di farli vedere alla cittadinanza, dove si va a vedere come i PIRU, nel momento in cui questa relazione, questo documento, individua e sviluppa queste volumetrie, queste cubature, quindi determinati immobili, non si preoccupa della viabilità. Andiamo ad intensificare infatti le abilitazioni e il cemento in determinate aree, ma non ci preoccupiamo delle strade. Quindi, tutto il discorso sul PUT che abbiamo fatto, eccetera, torna ovviamente anche in questo contesto.
Dicevo: un’altra cosa interessante mi domando, quando a un certo punto, parlando dell’ambito 6A che tutti quanti noi identifichiamo come ex Acetificio, che probabilmente sarebbe l’unica area che ha realmente tutte le caratteristiche per rientrare all’interno di un PIRU perché davvero ci sono tutti gli elementi essenziali che la normativa prevede per poter dire che è area degradate e area che necessita la rigenerazione, dove grazie ad un vincolo diretto, e meno male che c’è un vincolo diretto, è stato detto a chiare lettere che il manufatto dell’ex Acetificio non può essere stravolto, deve essere lasciato così, nulla leggiamo però in merito alla destinazione. In maniera generica si parla di social housing, o in maniera generica si parla di abitazioni private.
La proporzione non la conosciamo, non sappiamo, quindi siamo nel dubbio. Certo è che la cosa interessante è che a un certo punto si parla della possibilità di trasferire le volumetrie di quello che è il lotto che non si può realizzare, perché c’è il vincolo, eccetera, su un altro terreno, in prossimità, qui leggiamo, del cimitero. Non c’è scritto nulla di quale area si tratta, in particolare. La cosa curiosa è che all’interno di questo documento viene lasciato questo passaggio, mentre nel parere della Sovraintendenza, che è precedente alla relazione viene detto chiaramente, c’è scritto, che la proposta di delocalizzazione volumetrica del lotto 2 in prossimità del cimitero è ritenuta da evitare per una serie di ragioni tecniche. Nonostante questo parere, noi ci ritroviamo sostanzialmente la stessa cosa, quindi mi domando: questo documento è aggiornato rispetto al parere della Sovraintendenza che è precedente? Mi risponderete, perché so già cosa mi direte, che quello che dice la Sovrintendenza comunque è una prescrizione inderogabile, quindi “non vi preoccupate, è la cornice, poi andremo ad aggiustare e migliorare”. Non funziona, così, signori miei, non funziona. Non possiamo dare questa risposta, non ci potete dare questa risposta, nel momento in cui stiamo andando a ridisegnare il paese, nel momento in cui stiamo andando a determinare il destino del paese, e poi ci dite “va beh, poi andremo ad aggiustare in corso d’opera”.
Vado avanti velocemente, addirittura arrivando ad un’altra area. Fabio ha fatto vedere prima l’immagine della campagna. Qui ce n’è un’altra, anche questa è campagna. Su quest’area, superficie di lotto di 6.000 metri quadri, si intende sviluppare 18.633 metri cubi (all’incirca 58 appartamenti). Molte di queste tabelle, peraltro, non chiariscono cosa è da destinare a verde e cosa è da destinare a parcheggi, perché mentre in alcune tabelle noi troviamo la dicitura, la differenziazione, in altre scompare; non sappiamo che cosa si intende per “aree per l’istruzione”. A un certo punto cioè ci ritroviamo dei metri quadri che riguardano l’istruzione, anche 200 metri quadri, 400 metri quadri per l’istruzione: non abbiamo capito che istruzione si intende, però può essere anche che sia una mia mancata conoscenza dei termini tecnici.
Insomma, davvero, ribadisco: innanzitutto, è evidente che se questa amministrazione intende, attraverso i PIRU, risolvere il problema di questo paese in termini di parcheggi, in termini di vivibilità, è evidente, da quello che è scritto qui dentro, che questa risposta ovviamente non è soddisfacente, e anzi, tradisce questa aspettativa. Ecco perché con forza continuiamo a chiedere che invece che interessare gli uffici, interessare i tecnici su questi strumenti, si interessino i tecnici di Piano urbanistico generale, visto che abbiamo un DPP che è stato approvato nel 2009 o 2010, adesso non ricordo, su cui abbiamo anche speso del danaro pubblico, e l’assessora Piccoli lo sa bene perché faceva parte della Giunta che ha voluto fortemente quel DPP, quindi, ribadiamo, probabilmente gli sforzi devono essere diretti su quel versante. Dopo che abbiamo parlato di PUT, di PEBA, e adesso di questo, possiamo continuare a ribadire che se non abbiamo una visione strategica del paese, dello sviluppo commerciale, economico, produttivo, sociale e culturale del paese noi non possiamo mettere queste pezze che servono solo a soddisfare pochissimi interessi e non la comunità. Non soddisfano quelle che sono le esigenze economiche legittime di un’intera comunità; non soddisfano quelle che sono le esigenze sociali e di vivibilità di un’intera comunità.
Questo documento va esattamente in direzione opposta rispetto alla promessa che ci è stata fatta in questa sede, da questa amministrazione, che con questo strumento avremmo risolto tutti i problemi della vivibilità nel paese di Locorotondo. Non è così, è chiaro ed evidente. Con questo strumento stiamo andando a consumare suolo, a cementificare, e lo stiamo facendo nell’interesse di quei pochi fortunati, ribadisco, che hanno potuto partecipare ai PIRU. Per tutti gli altri non c’è nulla, è bene che lo sappiate: non c’è nulla.
Torno, chiudendo, al concetto da cui è partito Fabio: avete vivacchiato per arrivare fin qui, e questo risultato sinceramente io penso che sia assolutamente deludente e molto pericoloso per la nostra comunità. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero. Qualcun altro vuole intervenire?
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Proprio a proposito del documento preliminare di Lombardi, se le ricerche fatte non ci tradiscono, Giorgio Petrelli, all’epoca, dichiarò, di fronte alla proposta di usufruire dei PIRU, “mi dispiace, ma pasticci non ne facciamo. Il nostro obiettivo è quello di portare avanti il PUG”. Quindi, viene naturale chiedere all’assessore Piccoli, che era parte integrante di quella Giunta, cos’è cambiato. Perché adesso, dopo 14 anni, forse da quella dichiarazione, ci presenta i PIRU, sostenendoli, quando faceva parte all’epoca di un’amministrazione che era consapevole della necessità di un PUG, e che la soluzione, quindi, alla vivibilità del paese non è certo nei PIRU, ma è nel PUG. C’è un tradimento, da qualche parte, è cambiata qualcosa? Noi non lo sappiamo. Di sicuro, quello che sappiamo è che il progetto del 2012 non può essere il progetto del 2024. La situazione del paese è totalmente diversa, ci sono esigenze maturate in questi anni. Il paese ha assunto una connotazione chiara dal punto di vista turistico, dal punto di vista sociale, dal punto di vista della reputazione, e su questa brand reputation noi non possiamo adesso tornare indietro.
Abbiamo parlato prima di parcheggi da destinare ai turisti: parcheggeranno in Viale Olimpia, o vicino al cimitero, e poi vedranno il deposito di cui i miei colleghi hanno abbondantemente parlato. Non è questo il paese che abbiamo disegnato dal 2012 ad oggi. Non è questo il paese di cui tutti andiamo fieri, quello che attira migliaia di turisti e che finisce sulle pagine dei giornali. Non è questo. Il progetto andava evidentemente rivisto, se doveva essere rivisto, aggiornato o, diversamente, bisognava sedersi tutti insieme, con tutta la cittadinanza, pensare a un PUG, magari indire una manifestazione di interesse, valutare idee progettuali nuove, ma non certo tornare indietro di dodici anni, approvando qualcosa che non è più nelle corde di questo paese.
Ripeto anche io ciò che diceva Grazia: cementificare quello che resta nel centro urbano oggi, di fronte a un fabbisogno che non c’è, perché il fabbisogno la cui analisi è stata fatta nel 2012 era già coperto rispetto a quelle che erano le necessità. Sì, però oggi quel fabbisogno abitativo non c’è più, non ha più ragione di essere. Quindi, anche se un domani si volesse porre rimedio all’errore perpetrato oggi, cosa si dovrebbe fare dopo che abbiamo costruito il costruibile? Non c’è più spazio per nessuno. L’ha detto e l’ha ripetuto Grazia.
Se oggi occupiamo gli ultimi spazi di centro urbano, non ci sarà più spazio per un PUG, non ci sarà più bisogno di parlare di perequazione e di tanto altro, perché tutti questi discosti saranno ormai venuti meno con le scelte di oggi, sempre per fare un po’ la nostalgica e per nominare il consigliere Oliva che oggi non è stato per niente nominato.
All’epoca, o meglio, quando c’è stata la prima modifica al DPRU nel 2018, assessore Antonelli, il consigliere Oliva propose di partecipare al bando regionale per la selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture, che finanziava con 1,5 milioni di euro la realizzazione di parcheggi in Comuni interessati da cospicui flussi turistici. Aggiungeva una premialità per i Comuni bandiera arancione. L’amministrazione dell’epoca, di cui alcuni presenti, o meglio presenti- assenti, da quello che vedo, ritenne di destinare diversamente i fondi, e quindi di partecipare al bando per la pedonalizzazione di via Nardelli.
I parcheggi che si sarebbero potuti realizzare all’epoca, nel 2018, sarebbero stati 300 posti auto più 20 posti autobus. Ebbene, sono stati fatti diversi errori in questi anni, perché torniamo a parlare di cose che non sono state risolte all’epoca e continuiamo a perpetrare l’errore, lo ripetiamo oggi, lo portiamo qui in Consiglio senza capire che l’unica soluzione è lavorare sul PUG. Anche perché, siamo nel 2024, a dicembre 2023 c’è stata la nuova legge sul Piano casa, avete organizzato l’incontro con il delegato, con Stefano Lacatena. Ebbene, quali sono le condizioni per accedere a quelle risorse? Il PUG, non certo i PIRU. Perché non lavoriamo sull’attuale? Perché non riprogettiamo il paese e lo riprogettiamo noi, non lo facciamo riprogettare da altri, da tecnici che vengono da fuori e non lo vivono, non lo conoscono, perché non iniziamo a lavorare seriamente, insieme, con i tecnici del territorio, invece di continuare a portare avanti errori del passato, che se non si sono realizzati in quattro in dodici anni, nonostante si fosse detto “no, facciamo i PIRU che sono più veloci rispetto al PUG, velocissimi”, vuol dire che un motivo di fondo c’è. Altrimenti, sarebbero andati in porto.
Chiediamoci seriamente che cosa vogliamo per il paese, che cosa vogliamo lasciare alle future generazioni, perché magari noi non lo vedremo neanche, o meglio, mi auguro di sì, però non lo sappiamo. Che cosa vogliamo lasciare agli altri? Un paese cementificato in tutto il centro urbano? In cui non ci siano servizi, però ci sono appartamenti? E chi li vivrà questi appartamenti, se senza i servizi tutti i ragazzi andranno a vivere fuori, se andranno a cercare altrove quello che qui non c’è? Se non creiamo economia, se non creiamo sviluppo, se non creiamo sostenibilità, che cosa costruiamo a fare gli appartamenti? Per lasciarli invenduti? Anche perché suppongo che avranno dei costi altissimi, tranne pochi di social housing. Gli altri, per la posizione che hanno avranno dei costi altissimi. Facciamocele seriamente, allora, queste domande, non per fare opposizione e basta, ma davvero per capire che paese vogliamo, che visione abbiamo e che cosa vogliamo lasciare agli altri, a chi verrà dopo di noi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Annalisa Guida.
Prego, consigliere Luca De Michele, Capogruppo di Coraggio Locorotondo.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io farò un intervento estremamente sintetico, in quanto non mi addentrerò nei singoli ambiti, ma invito l’intero Consiglio comunale a leggere. Qua quindi non c’è interpretazione politica, qua c’è una lettura degli atti: leggere pagina 4 del documento programmatico per la rigenerazione urbana dove c’è una tabella riepilogativa con dei dati, che lancia un grido d’allarme, assessore. In quella tabella c’è un grido d’allarme, vale a dire l’assenza di aree parcheggio.
Abbiamo un fabbisogno di 34.945; una dotazione assistente di 1.056; e un fabbisogno residuo di 34.349. Io non sono bravo con i numeri, ma credo, facendo le dovute proporzioni tra fabbisogno e dotazione esistente, tra le quattro voci, quindi aree per istruzione, attrezzature, verde attrezzato e parcheggio, quello per le aree a parcheggio è un autentico grido d’allarme.
Guardate: noi possiamo dire in quest’Aula tutto quello che vogliamo, possiamo dire anche che gli asini volano; ma abbiamo il diritto e il dovere di dire la verità ai cittadini. Ai cittadini dobbiamo dire la verità: quali sono i posti auto in più che garantiamo a Locorotondo? Quanti e quali sono? Noi possiamo dire che nell’ambito 1 possiamo realizzare 150, 200 posti auto, lo possiamo dire, possiamo dire tutto; possiamo dire anche che ne realizziamo 500. Ma io mi baso sempre sui numeri che leggo. A pagina 14 c’è un’altra tabella riepilogativa: superficie a parcheggi, quindi il DM 1444 del 1968, che parla di 228 metri quadri, 228 metri quadri. Io non sono bravo con i numeri; lascio a voi le dovute proporzioni. Vorrei capire se da questi 228 metri quadri si riescono a ricavare i così tanto decantati 150 posti auto.
Si dirà: ma c’è anche la superficie a parcheggi prevista nel rigo di sotto. No, quelli sono parcheggi pertinenziali. Quelli sono parcheggi pertinenziali, dove abbiamo una superficie di metri quadri di 915. Anche a volerli unire, non usciranno mai i 150 posti auto previsti.
Analogamente, per gli altri ambiti, dove per i parcheggi pertinenziali la metratura quadrata è nettamente superiore ai parcheggi destinati alle aree pubbliche. Quindi, non c’è un serio intervento. Là, in questo documento noi abbiamo un grido d’allarme dei parcheggi, non abbiamo aree a parcheggio, ecco perché prima nell’intervento precedente dicevo che forse siamo il paese con il numero più basso di posti auto a pagamento, ma è altresì vero che non abbiamo posti auto, non abbiamo parcheggi. Quindi, nonostante noi abbiamo una seria carenza di parcheggi, con questi PIRU non abbiamo previsto, e questa, ripeto, non è un’interpretazione politica, questo è quello che emerge dagli atti, non abbiamo previsto un serio intervento che vada non a sopperire alla carenza di posti auto, ma quantomeno a mettere una toppa.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Presidente, naturalmente, il Gruppo Coraggio Locorotondo raccoglie e rimbalza anche agli altri componenti del Consiglio comunale l’invito rivolto dal consigliere Fabio Lotito, circa il rinvio del punto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Signori consiglieri, io voglio partire da delle dichiarazioni – poi vi dico di chi sono – perché la faccenda di cui oggi siamo tenuti a discutere non è altro che la sanatoria di un’ingiustizia di alcune aree in questione, non di tutte. Mi riferisco alle aree S2B. Le aree S2B erano delle aree individuate nel Piano regolatore di questo territorio in base ad una legge regionale, che aveva determinato che in una zona si poteva costruire, in un’altra rimaneva verde e al servizio delle costruzioni. È stato fatto da una legge.
Un consigliere comunale dell’epoca… Stiamo parlando dell’anno 2018 e del 2012, quindi il principio è sano: perequare e dare finalmente un criterio di equità a quei cittadini penalizzati. Questi sono vari Consigli comunali, con due dichiarazioni, poi vi dirò chi sono: noi abbiamo un Piano regolatore fatto tanti anni fa, che ha deciso di fare delle aree S2B autonomamente, quindi quello che diceva il consigliere dei Cinque Stelle, che è penalizzato quello che sta affianco, è stato penalizzato tanto tempo fa. A queste persone, è importante saperlo, non è che noi dobbiamo chiedere “dateci i terreni, dobbiamo fare i parcheggi”, o “dateci i terreni, dobbiamo fare l’Auditorium”. Qui è stato fatto un bando, su proposta del Comune di Locorotondo, l’anno 2012, credo, dicendo a queste persone, perché dobbiamo dirci la verità e apro una parentesi: ma voi quelle aree avete visto che stanno lì da quando è stato fatto il Piano regolatore? E che quel deposito su via Cisternino esiste da tanti anni? Io credo che quel signore che sta lì non abbia nessun interesse a modificare quella zona. Perché? Perché sta bene, sta lavorando. Poi forse noi, quando arriviamo da via Cisternino, quando arriviamo da via Martina, Locorotondo la vediamo come la più bella città del mondo; mentre quando arriviamo da via Cisternino, non è tanto bello vederla, né da una parte, né dall’altra, dove c’è il blocchettificio. La parte del blocchettificio è una zona D, quindi domani quel proprietario… Perché parliamo di aree di proprietà non comunali, per cui dobbiamo chiedere; noi abbiamo chiesto come Comune – non io, non c’era – di farci delle proposte. Per cui domani potrebbe, in quella zona 2D, ammesso che possa avere l’autorizzazione, fare in quella D, non parlo della S2B, anche un allevamento di maiali, credo che gli spetta di diritto. Può fare tutto quindi il proprietario di un terreno. Quando si cerca di perequare e di avere un rapporto con il privato, significa avere una possibilità di prendere da parte del privato alcune cose che possono, almeno compatibilmente con il quadro economico di un terreno che non è tuo, aspettarsi dal proprietario di avere una risposta su quello che può offrire.
Adesso, al di là di quello che ha letto il consigliere, giustamente ci sono… Luca, quel PRG fa parte del Piano regolatore; tutta l’area del Piano regolatore, compresi anche i 350.000 metri cubi che su via Fasano devono ancora essere fatte. È chiaro che la dotazione dei parcheggi in base al Piano regolatore generale di tutto è quella, quindi non hai torto a dire queste. Dovrebbero però ancora costruire, perché se oggi le case non le costruiscono, abbiamo dei costi elevati. Al di là di questo, noi abbiamo dato la possibilità a queste persone di proporsi. Ognuno ha proposto, con la sua particolarità, quello che poteva dare sempre e comunque in base a dei costi. Se noi dobbiamo avere…Vedo per esempio l’acetificio, che ci dà 1.582 metri quadri di piazza, quindi ce la dona. Possiamo farci il parcheggio, ci possiamo fare il parcheggio anziché la piazza; questo ce lo dà perché è gratis, il terreno non è nostro, quindi ce lo dona. L’altra parte di via Cisternino, attraversata degli orti urbani ci sono, ambito 2, 1.742 metri quadri che sono orti urbani. Invece di fare gli orti urbani possiamo fare il parcheggio, possiamo fare una piazza. Queste sono le proposte che i cittadini hanno fatto per risistemare, come diceva il mio collega dell’epoca, mettere una sanatoria a quelle aree S2B dove altri hanno costruito e questa gente non ha mai costruito perché doveva costruire al servizio.
Se voi guardate in via Fasano, in via Fasano c’è una S2B (di fronte al tabacchino). Quella è zona a servizi. Potevano costruire tranquillamente. Non hanno costruito perché forse non gli interessava, o forse S2B sono uffici, hanno fatto dei calcoli, l’imprenditore dicendo “quanti uffici devo dare?”, e quante attività professionali ci sono in un Comune? Questa è tutta la faccenda.
Per cui, il Piano di rigenerazione urbana non fa altro che recuperare quelle aree. Quando poi dite che non abbiamo una visione, vi spiego qual è la visione. Per fare il Piano regolatore ci vogliono almeno dieci anni. Noi abbiamo un lotto minimo di 5.000 metri, l’ha fatta Martina, diventerebbe 10.000 metri. Abbiamo noi un territorio talmente spezzettato che causeremmo a tutti i nostri concittadini un notevole danno per quello che riguarda qualsiasi ampliamento.
È chiaro che nel mio programma elettorale c’è scritto “zero”, quindi non dobbiamo costruire, però dobbiamo recuperare, questo è importante. Se nel 2008 la Regione ha fatto una legge per la rigenerazione urbana, qualche motivo ci sarà. Quello che abbiamo fatto noi è recuperare tutte… Dovete leggere tutto quello che ha prescritto la Sovrintendenza: tutto quello erano prima tre piani, li ha ridotti a due. In conseguenza della riduzione di un piano per una persona che è proprietaria di un piano, è chiaro che la corrispondenza da donare al Comune diventa perequata a quello che è il costo di tutta l’opera. Quindi, tutto quello che dovevamo prendere prima si è ridotto, è questo il punto.
Non abbiamo integrato perché… Tenete conto che nel Piano di rigenerazione urbana rientra anche la caserma dei Carabinieri, quella che abbiamo ristrutturato, la pista… Certo, rientra. Noi l’abbiamo integrato con che cosa? Col Parco agricolo, che comunque non fa altro che rafforzare la zona verde e i percorsi che porteranno alla cantina didattica e che porteranno alla biodiversità. Questa quindi è la visione che abbiamo noi, perché quelle aree così rimarranno a vita. Se sono rimaste dal 2012 a oggi, credo che non ci sono, però i vostri antenati consiglieri, i nostri antenati consiglieri hanno fatto delle dichiarazioni particolari. Leggete e vedrete che tutti erano lì, perché sono state penalizzate, quelle persone. Poi immaginiamo: se noi avessimo i soldi – oggi credo che il nostro patrimonio più di 8 milioni non valga –, se noi dovessimo spendere i soldi per fare l’esproprio di quella zona, anzi, mi rivolgo ad Annalisa che fa il funzionario comunale, quanti anni ci metteremo a fare un esproprio con tutto quello che succederà? Se io vengo da lei, prendo un terreno e dico “diventerà mio”, o possiedo i soldi…Però, le pare normale che quello starà fermo? Le pare normale che quello, quando tu gli togli un terreno di sua proprietà non faccia opposizione?
È chiaro, adesso il problema è un altro. Siamo giunti a questo discorso di integrazione, perché si integrerà, arriverà fino alla circonvallazione. Se voi andate a vedere il parco agricolo, vedrete che c’è un finanziamento di 2,2 milioni di euro collegato proprio alla rigenerazione urbana, quindi tutti i percorsi andranno a fine nella biodiversità, non mi dite che il nostro paese non ha una visione per quanto riguarda la scuola agraria, il centro ricerche e l’ITS. Credo che siamo i primi in Puglia ad avere questa grande predisposizione all’agroalimentare.
Noi stiamo tentando di unire queste aree, di collegarle fra di loro. Si arriverà al parco agricolo, si arriverà al parco urbano. Stiamo facendo già gli espropri, abbiamo avuto grande soddisfazione quando i proprietari sono venuti a dirci che quello è un polmone verde che diventerà di tutti i paesi, di tutto il paese. Questa è la nostra visione.
Per tutto il resto, se andiamo ogni volta a mettere i puntini sulle “i”, le procedure, è chiaro che la visione non è quella che avete voi, perché credo che qualcuno non l’abbia proprio la visione del nostro paese. Noi non vogliamo penalizzare nessuno. Noi vogliamo solo che ci sia un’estrema parità fra i proprietari e il Comune, dove il Comune deve ricevere gratis, senza spendere una lira, avendo questa faccenda di sistemazione del verde.
Poi, se vogliamo fare una guerra alle intenzioni di quel signore, di Convertini che lì vuole fare il deposito… Scusa, Lotito, io so bene che in un deposito un’attività commerciale non si può fare. Certo che si può fare il deposito, se uno vuole portare i mobili… No, in nessun deposito si può fare, se non… (Interruzione fuori microfono) Nelle attività commerciali se c’è la variazione urbanistica… Comunque, nei depositi attività commerciali non se ne possono fare, tantomeno si possono fare altre attività che hanno contatti con il pubblico. Quindi, la persona ha 5 metri di altezza, non 7, si vede bene dai grafici. Se a questa persona noi vogliamo fare una guerra per dire che continuerà lì, se sul piano non è scritto che ci sarà un’attività, c’è scritto che saranno parcheggi e depositi, la persona proprietaria potrebbe domani, invece di fare il deposito, fare parcheggi. Non è una cosa che interessa a noi, a noi interessa che lui ci dia la piazza, che si colleghi la scuola media con il Parco agricolo, perché la parte di viale Olimpia verrà tutta alberata e si partirà col percorso dalla parte inferiore dello stadio, da via Cisternino, che sarà tutta alberata, e ci saranno i percorsi che arriveranno alla circonvallazione. La passeggiata del turista può cominciare dal parcheggio alla circonvallazione e attraverso il percorso urbano arrivano al centro urbano. Questo è importante, non è importante il fatto che dobbiamo andare a portare le persone. Le persone fuori le puoi mettere, le puoi far parcheggiare fuori, dandogli dei percorsi di sera anche illuminati attraverso la biodiversità. Nessuno ce lo vieta.
Poi abbiamo l’ambito 1. Noi abbiamo 1.500 metri di piazza, che è via Cisternino. Poi c’è un housing sociale alle giovani coppie di 261 metri quadri. Che cosa vuol dire? Vuol dire che saranno prezzi calmierati per questi appartamenti, perché tra l’altro, voi non lo sapete, ma credo che sia risaputo da tutti che qui non ci sono case, quindi i costruttori, secondo il mio parere, forse sbaglio, meno costruiscono, più aumenta la casa. Se invece c’è una costruzione fatta da tutti, che poi è strano che non costruiscono, è chiaro che le case si dovrebbero abbassare.
Via Cisternino, 1.742. Poi abbiamo 1.582 per la via dell’acetificio. Per quanto riguarda l’acetificio, la Sovrintendenza addirittura ha vincolato quell’area. Non ha detto che non si può costruire; ha detto “tu per quanto riguarda quello che esiste puoi fare unità abitative”, e lui ci dona la parte davanti. Questo ha detto. Lui ha detto: va bene, il progetto originario, però, prevedeva altre costruzioni. Ecco perché la proposta della persona proprietaria dice: guarda, io ci rimetto. Certo, ci rimetterà tot metri cubi di volumi che vorrebbe fare in un’altra zona e che sarà atto a parte, che non c’entra con la rigenerazione oggi, non c’entra nulla, e sfido chiunque a dire che c’entra.
C’è poi via Catena, sono 602 metri quadri: parcheggi, metri quadri 100. In questa parte di piazza, invece di 602, volete i parcheggi? 602 più 100 son 702. Non so quanti saranno, alla fine faremo i conti. Ambito 9B, parcheggi 583 metri quadri, piazza 1.513. Vogliamo fare una piazza? Vogliamo passeggiare? L’importante – è quella di Convertini – è congiungere la scuola media a viale Olimpia. L’eventuale parco, ex ambito 9B di 2.096. Le aree a parcheggio sono quelle nell’area Di Giuseppe (non so chi è) 281: da quello che ho letto e da quello che ho visto sono delle palazzine quasi unifamiliari. Già il fatto che in quella zona antropizzata ci dia dei posti per parcheggio per noi è utile. Tenete conto che i parcheggi per gli appartamenti li devono fare sotto, sono obbligati a farli per conto loro. Credo quindi che questo sia un motivo valido per poter andare avanti dal 2012.
Poi ho tutte le varie cose dette dai consiglieri comunali dal 2012 a oggi, tutto quello che hanno fatto, di destra e di sinistra. Poi vedremo se è vero o se è un’azione che stiamo facendo di recupero, a meno che non vogliamo cambiare nulla, anche perché Annalisa diceva una cosa: chissà se la vedremo. È possibile che non la vedremo proprio, perché per fare tutto questo è chiaro che poi si va alla perequazione, alle conferenze dei servizi per ogni ambito, si deve andare di nuovo a Bari, si deve andare al VAS. Non sono procedure molto accessibili a noi – neanche a me, devo essere sincero, quindi è difficile. Credo però che i tecnici e quello che abbiamo noi come visione del territorio, a meno che qualcuno non voglia mai cambiare nulla e tenere le cose così come stanno, ce li teniamo così, anche quella persone che lì ha il deposito… Hanno fatto anche, credo, un contenzioso, una volta dove, dove il Comune ha perso pure, tra l’altro.
Mi pare quindi che noi non possiamo andare da una persona e decidere noi cosa dobbiamo fare della sua proprietà. La Costituzione tutela la proprietà privata, è nella Costituzione, quindi noi siamo obbligati. Come noi siamo obbligati a rigenerare quelle aree e a mettere il verde. Come voi sapete bene, l’articolo 9 della Costituzione di nuova formulazione obbliga tutti a fare, e una volta inserito nella Costituzione non è una volontà. Noi dobbiamo avere per forza l’obbligo di guardare all’ambiente per le future generazioni, dice l’articolo 9, tener conto di fare i parchi agricoli, i parchi urbani, anche per il cambiamento del clima. È quindi un obbligo dettato dall’articolo 9 della Costituzione, 9 e 41. Se sta in Costituzione, non dobbiamo far altro che rispettare quello che la Costituzione ci fa fare.
Grazie per adesso.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Ovviamente, sono stata piacevolmente ad ascoltare la sintesi del Sindaco, che aspettavamo, perché ci sembrava quasi un atto dovuto, visto che il Sindaco su un argomento del genere… Oltre a quella che è stata la presentazione dell’assessora Piccoli. Però, anche a sintesi di quello che è il pensiero di Innova, ritengo che nulla è stato aggiunto, ma soprattutto che nulla è stato dichiarato per tranquillizzare le preoccupazioni sollevate in termini di numeri, ambito per ambito delle mie colleghe.
Adesso è uscita l’assessora Piccoli, ma mi piacerebbe ascoltare le risposte che si possono dare non sulla base di quelle che possono essere le preoccupazioni legate alla proprietà privata e al vantaggio che ne può avere il pubblico sul recupero di queste zone SB di cui parla il Sindaco. Rimanendo al progetto e ai PIRU, pagina per pagina, tabella per tabella, aspettavamo risposte esattamente alle preoccupazioni che sono venute fuori: numeri di parcheggi, pertinenze per le unità immobiliari, assoluta assenza di tutti quelli che sono gli strumenti necessari per giustificare i PIRU, ovvero, spazi sociali, scuole, parcheggi, piazze, a fronte di quello che è questo progetto. Non è che noi stiamo facendo, come ha detto la mia collega consigliera Grazia Ruggiero, un’arringa contro una categoria a favore di un’altra. A noi è stato presentato un progetto, Sindaco, con dei numeri e con delle tabelle, con delle indicazioni di alcune aree, e per ogni indicazione di queste aree ci è stato detto cosa il privato vorrebbe realizzare.
A fronte di tabelle, di numeri, di metri quadri e di un progetto munito di piantina e fotografie, ci siamo espressi e abbiamo descritto nel merito, non l’opinione Sindaco, il nostro parere. Ora, è possibile avere una risposta, visto che il Sindaco probabilmente non è in grado di darla, poi non c’è il vicesindaco e un altro consigliere, non ho capito per quale ragione, poi me lo spiegherete. Assessora, chiedo a lei, che magari è entrata più nel merito di questo documento – il Sindaco ha scoperto delle cose forse solo oggi –, nel merito di quelle che sono le nostre preoccupazioni ci risponde rispetto a quelli che sono gli obiettivi dei PIRU?
È stato dichiarato, numeri alla mano, l’esiguo numero di parcheggi, l’assoluta inesistenza di spazi sociali, al netto di quelle che sono le proposte iniziali; l’assoluta inesistenza di piscine, scuole. Motiviamoli, cioè, questi PIRU, motiviamo l’esigenza che riguarda nello specifico l’obiettivo che mette d’accordo pubblico e privato. Il Comune di Locorotondo, realizzando queste cubature, nei differenti ambiti, nello specifico ad oggi, quali spazi ad utilizzo della collettività avrà? Qual è il vero vantaggio di questi PIRU, a fronte di quello che abbiamo appena sollevato e richiesto? Ma non nella morale, nello specifico, ambito per ambito: è possibile avere una risposta a quanto richiesto? Un’altra grave mancanza di questo documento sono i tempi di realizzo. Si dà cioè agli imprenditori la possibilità di realizzare quest’opera in n numero di anni? Faccio una domanda tecnica, magari mi sbaglio io: è già previsto in questo documento che si possano stabilire i tempi di realizzazione di queste opere? O si rimanda a un documento successivo? È una domanda, non è un’osservazione o una criticità. Però, magari, assessora, se può darci queste delucidazioni. Noi abbiamo già le idee chiare, però magari potrebbe essere costruttivo, invece che buttare fuffa e passare dal parco… Poi, Sindaco, quanto alla “biodiversità”, lei usa questa parola in maniera impropria. Lei dovrebbe conoscere il significato: che c’entra la biodiversità con la viabilità e i PIRU? Non lo so, me lo spiegherà magari più tardi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie. Non dialoghiamo. Vediamo chi vuole fare altri interventi sull’argomento, non facciamo la retorica in dialogo.
Ci sono altri interventi? Prego, assessore all’urbanistica, Rossella Piccoli.
Speaker : ROSARIA PICCOLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Si è parlato di mancanza di visione, poi bisogna individuare qual è la visione giusta, quella che possiamo avere noi di visione, o quella vostra. Quando si parla di visione, come diceva prima il Sindaco, io sinceramente, soprattutto, forse, tra le peggiori che abbiamo è l’ingresso proprio da via Cisternino. Io che più o meno abito da quelle parti ed è una strada che percorro tutti i giorni, ogni volta che percorro quella strada non guardo né a destra, né a sinistra; cerco di guardare avanti e guardare una cosa migliore dello scempio che vediamo lì di fronte.
Quando si dice che non stiamo applicando le regole della rigenerazione urbana, fatemi capire: il Ministero della cultura, che ha espresso un parere, e che per ogni parere per ogni ambito, ha scritto “si accoglie l’ambito nell’ambito della rigenerazione urbana”, significa che il Ministero della cultura non sa che cos’è la rigenerazione urbana? Io mi chiedo questo perché stiamo parlando, ci sono state tante… Con la Regione, tutti i controlli che sono stati fatti in termini paesaggistici. I passaggi che ci sono stati, sono stati notevoli. Quindi, dire a noi che non stiamo parlando di rigenerazione urbana, ma che si tratta soltanto di speculazione edilizia, se si è a volte pensato, su alcuni ambiti, che c’è stata speculazione edilizia, sono state completamente fermati non da noi, ma dalla Sovraintendenza.
Per quanto riguarda la domanda che mi faceva la consigliera Cardone, l’ho detto prima, nel mio primo intervento, per me i benefici che coglie la cittadinanza con il progetto di rigenerazione urbana sono quelli che ho elencato prima. Innanzitutto andiamo a riqualificare degli immobili dismessi, vedi l’acetifico. Andiamo a dare a dei cittadini degli spazi verdi: pensare sulla Serra, anche se è campagna, ed è una campagna alla quale comunque non si può accedere, ma che diventerà un parco anche una zona dalla parte di Martina Franca, dove la gente potrà andare a passeggiare, un altro parco, zona a verde dato alla città.
Saranno dati degli orti urbani anche nella zona di via Cisternino, saranno valorizzati i paesaggi rurali, saranno date le case in housing sociale a prezzi più contenuti. Credo che questi siano tutti dei vantaggi importanti per la cittadinanza.
Per quanto riguarda invece i parcheggi, se la matematica non è un’opinione, il totale dei parcheggi che rientreranno dalla rigenerazione cubano circa 1.651 metri quadri. Considerando che più o meno un posto auto è fatto più o meno di 9-10 metri quadri, con 651 diviso 10 siamo a circa 165 posti auto. Oltre questi… 1.651 diviso 10 quant’è? 10 metri quadri più o meno è un posto auto. Un posto auto è 10 metri, nella norma… Visto mai un posto auto di 25 metri? Io non ne ho visti mai posti auto di 25 metri: magari a trovarne! Dove stavi leggendo tu, Luca: aree a parcheggio, il totale è 1.651, diviso 10 sono… Questi sono i posti auto totali, certo. Questi sono i posti auto che saranno dati in più. Oltre questi, dobbiamo considerare anche quelli della legge Tognoli, che vanno a servizio degli abitanti degli edifici, sono al servizio delle case, ovviamente, perché se poi ci mettiamo che anche gli abitanti devono parcheggiare, quei 165 posti non servono a nessuno: almeno avranno il parcheggio pertinenziale alla loro abitazione, che è obbligatorio per legge… No, oltre. Questi sono quelli che saranno dati alla città, e così è. Questi sono quelli che saranno dati, la cubatura che sarà data alla cittadinanza. In più, oltre questo dovete considerare quello della legge Tognoli. Qui non è specificato però c’è scritto prima che le aree a standard nella legge Tognoli… Quella è prevista per legge: quando uno costruisce un immobile, un imprenditore deve costruire per forza il garage pertinenziale.
Poi, quali erano state ancora le domande? Non mi ricordo…Per me, i benefici legati alla rigenerazione sono tantissimi, i benefici che prenderà la collettività, soprattutto anche perché, come diceva anche il Sindaco prima. è impensabile poter intervenire su delle aree con degli espropri, perché sarebbero delle procedure molto lunghe. Stiamo parlando di aree di proprietà privata, e poi, come invece ha sottolineato prima Lotito, queste persone, proprietarie attualmente di questi suoli, sono delle persone fortunate, in realtà forse sono state sfortunate quando si è fatto l’allora PRG perché sono rientrate tutte nell’area di servizio, quindi per oltre cinquant’anni non si è potuto mai fare nulla in quelle aree. Ma al di là di questo, non c’è stata… È così, Grazia. Non c’è stata una preferenza rispetto ad un proprietario, o agli amici degli amici rispetto a un’altra cosa. C’erano dei criteri ben precisi da rispettare. Anch’io mi sono letta i verbali del 2012, 2014, tutto quello che c’è stato durante le discussioni sulla rigenerazione urbana. Si richiedevano terreni di grandi dimensioni dove poter intervenire, quindi il proprietario di un piccolo terreno non poteva rientrare nella rigenerazione urbana. Ci sono dei canoni che sono stati ben individuati e rispettati.
Per quanto riguarda invece l’ambito 1 che sembra l’ambito più in questione, forse ci sono state delle perplessità, dei dubbi, anche se si è sempre parlato di deposito che farà il signor Convertini sotto all’ambito 1. In realtà, per evitare anche questi dubbi e perplessità ci è pervenuta una nota, questa settimana, dove il proprietario esprime proprio la volontà di destinare quella parte del deposito che verrà effettuato nell’ambito 1 da destinare a parcheggio privato ad uso pubblico. È stata espressa la sua chiara volontà, su questa cosa. Quindi, se consideriamo anche questi altri parcheggi che verranno lì, se consideriamo le piazze che metteranno in collegamento il parco urbano, il parco agricolo e tutto, avremo una bella piazza, avremo il verde, creeremo una nuova zona dove daremo vitalità, economia, perché non possiamo mica pensare di concentrare tutto quello che accade oggi che è concentrato nel centro storico. Quindi, la visione di questa amministrazione è stata proprio quella di ampliare la cinta urbana del nostro paese, vedi il parco agricolo, vedi il parco urbano sul quale stiamo lavorando, il concorso che è stato fatto su Villa Mitolo.
Io credo che la visione di quelle che devono essere le destinazioni urbanistiche di questo paese, noi le abbiamo avute ben chiare dall’inizio. Come abbiamo più volte detto e ho ribadito io personalmente in Consiglio comunale, immediatamente, successivamente cominceremo, avvieremo adesso l’iter del PUG.
Faccio un’altra premessa: come si diceva prima, le procedure per il PUG sono lunghissime. Abbiamo più volte parlato di PNRR, di rigenerazione urbana perché il nostro Comune, il nostro paese non poteva perdersi l’opportunità di alcuni finanziamenti pubblici importanti. Tutta la politica ha sempre puntato, con i finanziamenti pubblici, alla parola “rigenerazione”. Questo è stato il motivo per cui ci siamo trattenuti ancora nella redazione del PUG, perché volevamo cogliere questo treno.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Rossella Piccoli.
A questo punto, se non ci sono più interventi, dobbiamo votare...
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Presidente, chiedo scusa. Non è un intervento, è solo una risposta alla domanda della consigliera Marianna Cardone circa l’assenza del consigliere Francesco Caramia, facente parte del Gruppo Coraggio Locorotondo. È una scelta dettata da opportunità, per evitare incompatibilità e conflitti di interesse.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Stessa cosa. Sono state comunicate al Segretario generale per evitare eventuali conflittualità di interessi.
Chiede di intervenire il consigliere Michele De Giuseppe. Prima tu? Prego, consigliere Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Donato Pinto, in qualità di consigliere o di Capogruppo?
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE
Tutt’e due.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Onde evitare di dare i numeri impropriamente, secondo me il discorso deve essere affrontato in maniera un po’ più schematica e semplice.
Sarò rapido. Per quanto mi riguarda, anche a me piacerebbe tantissimo, sto parlando dell’ambito 1, quello che ha fatto discutere di più, immaginare di avere lì un parcheggio sotterraneo di tre piani, con 500 posti auto, una piazza a livello strada con il parco giochi, la piscina e le farfalle che volano: penso che saremmo tutti quanti d’accordo, senza esclusione di alcuno dei presenti, neanche del pubblico.
Benissimo. Per realizzare questo sogno, io amministrazione comunale dovrei da oggi iniziare a cancellare il discorso PIRU e portare avanti la questione dell’esproprio. Esproprio che comporterebbe chiaramente un contenzioso col proprietario, che dovrebbe affrontare tutti i gradi di giudizio, non so se si andrebbe al TAR e al Consiglio di Stato, o primo, secondo e terzo, scusate la mia ignoranza, gli avvocati in Aula me lo sapranno dire, comunque tanto tempo ancora. Ammesso che il contenzioso poi fosse a favore del Comune di Locorotondo, si dovrebbero poi reperire le somme necessarie affinché quel sogno espresso prima si possa realizzare in concreto, non so nello specifico con quanti soldi, ma sicuramente tanti.
L’alternativa che noi abbiamo oggi quindi è questa che ho appena descritto, cioè il niente, da qui ai prossimi 7-8 anni. Il problema però è concreto, perché, quando io arrivo a Locorotondo da Cisternino, guardo a destra e vedo il blocchettificio, guardo a sinistra e vedo una landa desolata con sopra un po’ di materiale edile, ed è quello che io nell’immediato voglio risolvere.
Ebbene, i PIRU oggi mi danno la possibilità non tra dieci anni, non tra dodici anni e nemmeno tra sei mesi, ma forse tra qualche anno, di vedere lì un’area urbanizzata, antropizzata che avrà certamente guadagnato posti auto. Non so quanti perché non mi piace giocare a fare il tecnico quando non lo sono, e calcolare numeri che non so calcolare. Però è chiaro che i posti che si otterrebbero sarebbero più di quelli che ci sono, soprattutto se si tiene conto di quelli seminterrati previsti nell’area 1. Area 1 nella quale ricordo… La tanto vituperata parola “deposito”, la preoccupante parola “deposito” ricordo che non presuppone l’esistenza di alcuna attività commerciale, perché nelle aree sotterranee non è possibile svolgere alcuna attività di tipo commerciale. Quindi, il privato non potrà fare attività commerciale se non un deposito.
Detto questo, l’attuale costruzione, realizzazione della tanto vituperata, ripeto, pista ciclabile, che costeggia il terreno dedicato a quello che sarà l’ambito 1 è un’ulteriore garanzia di impedimento al transito di mezzi pesanti da lì. Essendoci infatti la pista ciclabile, non ci sarebbe lo spazio di manovra. Questo il proprietario, il proponente lo sa, tant’è vero che ha fatto le comunicazioni che prima citava l’assessore Piccoli.
Io quindi credo che per quanto riguarda via Cisternino, questo strumento sia l’unico strumento che ci permetterà, da qui a non molti anni, sicuramente non dieci, spero il minor tempo possibile, di vedere un’area, che è la porta d’ingresso del paese, riqualificata e sicuramente con un numero di parcheggi eccedente quello attuale. Se poi inseriamo i PIRU nella loro totalità nel discorso urbanistico che riguarda il parco urbano – Green Belt, come mi piace chiamarlo – allora le considerazioni dovranno essere più totali e, credo, meritevoli di un maggior merito rispetto al lavoro fatto da questa amministrazione.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Donato Pinto.
Aveva chiesto il consigliere Michele De Giuseppe.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Signor Presidente, signori consiglieri, signore consigliere, caro Sindaco, alcune riflessioni brevi.
Partiamo da un dato: come questa amministrazione, come noi siamo stati dipinti non tanto dai cortesi avversari politici, in questo Consesso, quanto all’esterno, dalla cosiddetta opposizione di sinistra. La vulgata è quella che noi vogliamo cementificare il territorio, che vogliamo distruggere tutto, che vogliamo favorire dei nostri amici, che vogliamo occupare tutte le cubature esistenti a Locorotondo, occupare tutte le volumetrie, di fatto, stendere un tappeto di cemento su quella che è la bellissima nostra cittadina di Locorotondo, costruendo migliaia di appartamenti, vendendoli non so a chi, così creando un disastro urbanistico in questo paese. Perché? Perché, e mi ricollego a quello che ha detto il consigliere Lotito, noi avevano questo compito essenziale, iniziale, eccetera di portare avanti i cosiddetti PIRU, in questo caso il documento programmatico per la realizzazione della rigenerazione urbana che viene da lontano, e adesso vediamo da quanto lontano venga.
Noi dobbiamo cercare sempre, per i cittadini, di usare parole di verità, ovvero, di non essere ladri di verità. Un’amministrazione seria, qualunque fosse stata, di sinistra, di destra, di centrosinistra, di estrema sinistra, di estrema destra, nel momento in cui affronta il problema urbanistico di Locorotondo non poteva che partire dagli strumenti urbanistici che erano stati già attuati. Gli strumenti urbanistici già attuati partivano dal 2012, quando noi proponevamo, sulla base di una legge regionale, fatta da un’amministrazione regionale di sinistra, e fatta da un assessore regionale di sinistra, la possibilità della previsione della rigenerazione delle aree dismesse, delle aree che erano abbandonate e delle aree che non sarebbero mai potute essere espropriate, in quanto nel momento in cui tu espropri delle aree a servizio non paghi quanto l’area di servizio, ma paghi perché quell’area di servizio può divenire zona di completamento, quindi paghi il prezzo pieno di un suolo edificatorio.
Ebbene, quindi noi, iniziato nel 2012 questo iter, sappiamo benissimo che la variazione di questi strumenti urbanistici, di qualsiasi territorio comunale, necessita di lunghi iter burocratici e amministrativi, in collaborazione con gli uffici regionali, i quali uffici regionali avevano ed hanno una determinata linea politica, quindi una linea politica che va a limitare quello che è già da allora il consumo del suolo; ma soprattutto con la Sovrintendenza e con tutti gli stakeholders, ovvero i portatori di diritti su quelle aree.
Prima di tutto occorreva avviare una partecipazione dei cittadini, cosa che è stata fatta in illo tempore, ma che è stata fatta in tempi precisi, che venivano coinvolti anche nel dare parere, nel dare proposte, nell’individuare aree. La proposta quindi inizia a maggio 2012, ed oggi, dopo dieci anni, a marzo del 2024, arriviamo finalmente al primo obiettivo. L’obiettivo è di carattere normativo, ovvero, la determinazione della nuova destinazione urbanistica di queste aree, aree che possono essere quindi edificate a patto che lascino alle amministrazioni pubbliche una parte, che può essere una parte in parcheggio, una parte in piazza, una parte in verde pubblico, e comunque nel rispetto della ecologia, nel rispetto, per esempio, della possibilità di vedere la cupola del centro storico dalla via di Cisternino, nel rispetto di tutte quelle prescrizioni che la Sovrintendenza ha comunque dettato in maniera obbligatoria.
Adesso, se approvato, il quadro generale – a qualcuno non piace chiamarla cornice – di questi interventi, ebbene, questo passerà di nuovo in Regione. La Regione, ripeto, molto attenta a quelli che sono gli aspetti ambientali, con la Sovrintendenza riesamineranno di nuovo tutto ed emetteranno la VAS (la Valutazione Ambientale Strategica).
Una volta che la Valutazione Ambientale Strategica sarà determinata dalla conferenza dei servizi in cui ci sono tutti gli stakeholders, cioè i proponenti, che nel frattempo hanno comunque avuto un esborso economico, perché hanno presentato i progetti, progetti che nel 2012 erano completamente diversi dagli attuali, e che avrebbero certo dato più parcheggi, certo dato più agevolazioni agli enti pubblici, nel momento in cui i piani da cinque sono diventati uno, uno e mezzo, è chiaro che per un fatto normale, per un fatto economico siano diminuiti gli appartamenti, quindi non c’è la cementificazione, e chiaramente è diminuita anche una parte di parcheggi adibiti all’uso pubblico.
Chiaramente, l’intervento, tra virgolette ambientale, che è stato fatto in Regione è stato un intervento pesante, proprio in considerazione della tipicità e unicità di Locorotondo. È per preservare questa unicità e tipicità che abbiamo inserito anche il parco agricolo, abbiamo inserito, cioè, un discorso di visione che sia una visione ecologica, perché – pare strano ai cittadini – noi siamo una Giunta di centrodestra che ha detto, nelle sue linee programmatiche “zero consumo di suolo”. Quello che dobbiamo fare è ristrutturazione, in campagna, nelle aree extraurbane e nelle aree urbane. Quello che abbiamo detto è che quelle aree dismesse vanno comunque antropizzate, vanno utilizzate secondo il principio massimo del rispetto ambientale che finalmente è entrato in Costituzione. Perché noi, Giunta di centrodestra, non possiamo non dirci ecologisti.
È questo forse il grande scandalo di questo paese. Ci dispiace se qualche cittadino rimane scandalizzato, ma noi non siamo per la cementificazione, noi non siamo per la copertura con il cemento del territorio di questo Comune. Noi siamo per la sua bellezza, noi siamo per la sua vivibilità e siamo per una migliore qualità della vita dei nostri cittadini e di tutto il paese, specialmente perché abbiamo qualcosa di più, quel quid in più, quell’attrattiva turistica: chi deve venire a Locorotondo, le persone devono stare bene, si devono sentire bene, non devono essere ammorbate da una cementificazione selvaggia.
Ed è quello che stiamo facendo, tant’è vero che giustamente il nostro assessore, quando ha detto “interverremo per affidare il PUG”, sapete perché l’ha detto? Perché ci sono altre centinaia di interventi edilizi che con il nuovo PUG si potranno fare, perché questa non è assolutamente una cementificazione, perché questa è la naturale attuazione di uno strumento urbanistico che siamo obbligati a portare avanti, obbligati a portare avanti. Lo abbiamo proposto noi su indicazione della Regione Puglia, e lo abbiamo modificato pesantemente noi su indicazione e su obbligo della Sovraintendenza. Domani quindi chi farà il PUG avrà la possibilità di intervenire realmente sulle cubature, chiaramente nello spirito che ho detto prima.
Speriamo che chi verrà dopo di noi avrà questa nostra sensibilità. Noi lo speriamo, speriamo veramente che anche loro non possano non dirsi ecologisti.
Dopo quella che quindi sarà la valutazione ambientale strategica, qualcuno deve entrare nell’ottica della verità delle cose, e lo vedremo in Consiglio comunale: gli ambiti saranno esaminati nella progettazione puntuale, e ogni ambito sarà esaminato nella progettazione puntuale in questo Consiglio comunale. Lì si potrà intervenire addirittura nella progettazione di questi interventi, questa è verità. E Dio mi fulmini se questa non è la verità!
Tutti i tecnici queste cose le conoscono, ed è incredibile che fuori dal Consiglio comunale, qualcuno, che pure ha fatto il consigliere, queste cose se le dimentichi.
Qui mi fermo perché non voglio assolutamente attaccare qualcuno che chiaramente non è in questo il Consiglio comunale, e che quindi non può rispondermi. Faccio appello però all’intelligenza mentale non solo di queste persone, ma anche di tutti gli ex amministratori.
Quanto alla nostra visione, la nostra visione è questa: il parco agricolo, il parco urbano, la cintura verde (che si chiama Green Belt), una vivibilità maggiore… Scusate, ma ci rendiamo conto che questa è la visione del futuro? Noi dobbiamo vivere in un paese più ecologico, più ambientalmente sostenibile. Abbiamo fatto questo inizio di pista ciclabile – possiamo stendere mezzo velo pietoso su questa pista ciclabile iniziale – va bene, però voi sapete meglio di me, e il vicesindaco lo sa meglio di me… A proposito di variazioni di bilancio, c’era quella del Comune ciclabile… Sono passati a 1.700 euro… Esattamente… Nell’ambito di questa fascinazione che Locorotondo sta avendo in tutto il mondo, questi sono addirittura convinti che Locorotondo sia un Comune dove possono venire a fare il turismo ciclistico. È vero, ce ne sono tanti. Bene, consentiamolo veramente, consentiamo al cento per cento, inventiamoci altre cose, visto che comunque paghiamo pure 1.700 euro come Comune ciclabile – scusate questa digressione.
La nostra visione, e io spero che la vostra visione possa migliorare anche la nostra visione, è questa: noi non abbiamo interesse a cementificare Locorotondo. Ma ripeto: dal punto di vista pragmatico, amministrativo, come ve lo devo dire? Se avessimo qui una platea di ingegneri, me lo direbbero loro: noi abbiamo iniziato un iter nel 2012 e dobbiamo terminarlo. Il termine di questo iter non possiamo lasciarlo appeso, altrimenti noi incorreremmo in gravi danni. Queste persone in questi dieci anni sono andati a Bari con i loro tecnici, hanno presentato progetti, li hanno bocciati, li hanno rifatti, li hanno ripresentati, li hanno ribocciati, li hanno ripresentati. Alla fine, siamo arrivati alla fine? Proprio in questo momento, quando stiamo arrivando sul piano amministrativo, perché concordo con le persone corrette, perché non è che li vedremo tra un anno, questi interventi, ci sarà pure qualcuno che corre, perché interessa correre. Molti forse non lo faranno.
Bene, ma in questo momento, all’ultimo miglio noi non possiamo fermarci. Non perché sia una scelta politica, ma perché questo è un dovere amministrativo. Tu a questa gente devi dare ascolto, non puoi stopparti, fermarti adesso, perché altrimenti noi tutti, noi in questo Consiglio comunale, noi consiglieri comunali, che ci assumiamo la responsabilità, saremo chiamati a pagare forse anche dei risarcimenti di danni.
Per cui, io volevo soltanto portarvi un contributo. Siamo arrivati alla fine di un grande iper durato dieci anni. Ci saranno chiaramente questi altri passaggi; gli ambiti verranno in Consiglio comunale, il Consiglio comunale entrerà nel merito di ogni ambito, e lì ognuno sarà libero di decidere. Perché quando entriamo nel merito di ogni ambito, determineremo la progettazione esecutiva di questi ambiti, se lo vogliono fare, perché c’è la possibilità pure che qualcuno non voglia farlo. Comunque abbiamo terminato un iter che ci consentirà finalmente quello che voi dite da tanti anni, cioè, l’inizio del nuovo PUG, che non vedremo noi, ma comunque l’affidamento, eccetera, con tutte le prime disposizioni propedeutiche al nuovo PUG, probabilmente riusciremo a vederle.
Mi sono sentito male quando si è parlato di un tradimento. Sì, c’è stato un grande tradimento di questo paese, e il traditore… Chi è stato tradito si chiama Giorgio Petrelli. Giorgio Petrelli, che aveva una sua visione, anche avveniristica, aveva un suo modo, tant’è vero che è entrato in quella causa per eliminare quella specie di deposito.
Purtroppo gli hanno fatto sbagliare avvocato, perché in una causa come quella… Parlavo oggi con un legale: dovremmo andare a riprendere quella causa, io la vorrei vedere. Come si fa a perdere quella causa, e a pagare tanti soldi per perdere quella causa?
Nel frattempo, abbiamo preso 100.000 euro – 100.000 euro – al signor Lombardi, non so se era architetto, nullafacente… Ah, ingegner Lombardi, e li abbiamo strappati, li abbiamo letteralmente strappati: 100.000 euro a Lombardi per non avere nulla. È stato tradito due volte, Giorgio Petrelli, e forse anche per questo, quando io l’ultimo giorno l’ho visto, l’ultimo giorno prima della sua morte, l’ho visto, ho visto la faccia che aveva, ho visto la rabbia che aveva e mi sono reso conto, perché ci ho parlato cuore a cuore, e lui mi ha confidato delle persone di cui si era fidato e da cui era stato tradito.
Beh, forse mi rendo conto perché Giorgio Petrelli sia morto in quella maniera.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere. Michele De Giuseppe.
Io parlo piano per non sbagliare i nomi nel momento in cui li nomino. Anche per la registrazione serve nominare in maniera continua i nomi di chi fa gli interventi.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Fabio Lotito. Prego, consigliere.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, sarò breve.
Una nota al Sindaco. Io non ho supposto che nell’ambito 1 si potesse continuare l’attività. Io ho ascoltato dal progettista, dal presentatore del piano, dall’architetto Fuzio esattamente questo: la rappresentazione cioè di quelli che sono stati gli accordi intercorsi nella fase di progettazione dell’area dove l’architetto ha riferito, serenamente, ma era giusto che fosse così, che nelle relazioni intercorse tra l’amministrazione e il progettista sia stata fatta questa richiesta da parte del proponente, che riteneva antieconomico, quindi non suscettibile di modifiche quel piano così come presentato. Punto.
Io questo ho riferito, quello che ho ascoltato, non ho supposto niente. Io di solito non suppongo, Sindaco, e non faccio neanche previsioni. Quelle che faccio sono delle valutazioni politiche rispetto a cosa? Ad un progetto del 2012. A me dispiace che il mio interlocutore in questo momento sia Michele De Giuseppe: perché? Perché l’ho visto commosso, e l’ho visto appassionato, e credo fermamente nella buona fede di Michele e nella convinzione che questo piano sia per lui necessario, indispensabile, buono e positivo.
Però, Michele, io devo notare una cosa: hai parlato dei PIRU come se stessi parlando di piani di lottizzazione, punto, perché tu li consideri tali. Io no. Io considero il PIRU per quella che è stata la ratio della legge quando è stata costituita, ed è stata promulgata. Allora, i piani della legge del 29 luglio 2008, la n. 21, recitava “finalità e ambiti di applicazione”; se volete ve la leggo tutta, o se volete vi do una copia. Una volta letta, ci si rende conto che è fondamentale la partecipazione pubblico-privata, dove la parte pubblica è comunque preponderante rispetto agli obiettivi da raggiungere. L’edilizia verde, cioè, la possibilità di costruire con criteri ecologici, eccetera; la possibilità di rigenerare le aree con un utilizzo sociale delle stesse, perché è vero che sono S2B, ma nelle S2B non si possono realizzare abitazioni. Si va in deroga perché ci devono essere delle utilità pubbliche. Infatti, per consentire, per esempio, un’utilità maggiore al proponente, cioè al privato che si fa avanti e si candida, c’è la possibilità anche di andare in deroga a quelle che sono le tasse e i soldini che devono essere dati per le concessioni e per tutto il resto.
Quindi, questo progetto, questo PIRU non lo vedo come piano di lottizzazione, lo vedo come un progetto complessivo. Per questo noi – mi permetto – parlavamo e parliamo di una visione: perché alla fine io, da pubblico amministratore mi devo preoccupare della possibilità di Fabio Lotito di costruire in quell’area? O mi devo preoccupare che in quell’area, Fabio Lotito, nel momento in cui costruisce, ci dà i parcheggi che ci servono? E non la piazza da adibire poi a parcheggio, Sindaco, perché non è la piazza che si adibisce poi a parcheggio. E poi, ci prendiamo sette piazze: che ce ne dobbiamo fare?
Noi cioè qua di cosa abbiamo bisogno? Noi come ente pubblico, di cosa abbiamo bisogno? La nostra comunità che bisogni ha? Ha i bisogni che vengono soddisfatti da questo piano nel 2012? No, siamo nel 2024.
Il consigliere Luca De Michele è stato di una chiarezza disarmante. Ha detto chiaro e tondo quello che abbiamo ripetuto inutilmente finora: qui non ci sono neanche i parcheggi per le abitazioni di pertinenza che saranno costruite, ci rendiamo conto? Ci rendiamo conto? A un certo punto ci dobbiamo rendere conto, i numeri stanno scritti qua, che se 3.000 meno 1.000 fa 2.000, non è colpa mia, è la matematica. Prendetevela con quello che l’ha inventata, e vedete voi cosa dovete fare.
Ma alla fin della fiera, questa è la storia. Quindi, di fronte a questi dati, che facciamo? Facciamo finta di niente e parliamo delle lottizzazioni: non sono lottizzazioni.
Da ultimo, io non posso dire al proponente che verrà, quando verrà “tu questo progetto lo devi modificare, non puoi fare questo perché non mi piace quest’altro”, perché in quel momento ti dirà “se io faccio come dici tu a me non sta bene, perché per me quello è antieconomico”. E in quel momento che facciamo? Gli diciamo: no, non si può fare? È in quel momento che noi andiamo a riconoscere, e lui avrà la possibilità di richiedere il danno: così funziona, Michele: così funziona. Ci sono due avvocati, uno penalista e l’altro civilista, e qualcuno in platea. Stai tranquillo che così funziona, lo sai che funziona così. C’è anche il Sindaco che è avvocato, che parla sempre sotto e non rispetta… Presidente, è possibile riuscire a parlare senza il sottofondo del Sindaco?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non facciamo dialogo.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Io capisco che la cosa vi dia fastidio, che ha fatto una disamina che io francamente non sono riuscito a seguire, ma per evidenti ritardi miei.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito.
Io volevo ricordare, prima di dare la parola alla consigliera Grazia Ruggiero, che non è che sia una fase proprio iniziale, embrionale, questa qui, sono stati esaminati molto intensamente i PIRU. Ricordiamo l’adozione del 2 agosto 2012; poi ricordiamo la partecipazione attiva della cittadinanza; poi ricordiamo anche che ci sono usate le deduzioni alle osservazioni il 5 novembre 2012; poi ricordiamo che sono state approvate delle modifiche il 27 febbraio 2019. Adesso siamo arrivati all’aggiornamento al documento. Dico a tutti, per rasserenare un po’ tutti gli animi, che questo non è l’ultimo provvedimento, questo è un aggiornamento al documento. Poi naturalmente potranno esserci anche le osservazioni, devono essere discusse le osservazioni e le deduzioni. Ad una cosa dobbiamo fare attenzione noi, quando vengono approvati i progetti, cosa a cui non facciamo attenzione, perché poi dicono che le competenze diventano competenze tecniche, però purtroppo questo è il discorso che dobbiamo tener presente: quello delle varianti. È il momento in cui, dopo l’approvazione dei progetti esecutivi, in corso d’opera vengono approvate le varianti. È lì che dovremmo mettere noi un’attenzione forte, forte, forte, perché le varianti spiazzano tutti gli indirizzi politici.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Si è parlato a lungo di verità. Recentemente ho letto un libro di Chiara Valerio, si chiama La politica è matematica, dove spiega in maniera molto chiara come nelle regole della matematica, al pari delle regole della politica, la verità non accetta di rimanere sempre la stessa e di essere assoluta, perché va contestualizzata e va portata ai dati, al contesto.
Per cui, io rispetto la verità che legge il consigliere De Giuseppe e che ha voluto prospettare la sua verità, i suoi valori, quello che lui ritiene siano i suoi obiettivi politici, e ci credo che siano rispettosi del suo pensiero, quindi veri per lui.
Il problema, però, sapete qual è? Che nel momento in cui andiamo a leggere questo documento, che comunque è e resta un documento che stiamo andando ad adottare, ora, lo vogliamo chiamare adozione e approvazione; sta di fatto che questo cambierà e segnerà il futuro del nostro paese per quanto riguarda quelle aree.
La potete raccontare come volete, ma questa cosa sicuramente non cambia, perché l’atto amministrativo che si andrà a produrre, produce degli effetti giuridici che sono verità. Il legislatore è performativo di natura. Poi, quanto alle verità assolute, quelle appartengono al Padreterno, e lasciamo che siano di sua competenza.
Veniamo nuovamente alla questione. Non si vuole consumare suolo, non si vogliono occupare le cubature. Allora, perché lasciate in questo documento la possibilità per il lotto che riguarda l’ex acetificio di portare 14.000 – 14.000 – metri quadri, o metri cubi, adesso non ricordo, su un’altra area da destinare, peraltro agricola, su cui non dite, non c’è scritto in questa relazione che cosa si farà, e con quei 14.000 andate a superare l’indice che pone il PUG vigente di tre punti. Con 14.000 metri cubi arriviamo a 366, quindi andiamo addirittura a superare il limite che pone il PUG vigente.
Scusate: rispetto a quello che è stato detto, che può essere una verità per alcuni, quello che c’è scritto qui dentro va in direzione diametralmente opposta. Poi sento parlare di social housing. L’unico dato che io leggo su questa relazione riguardo al social housing e riguardo al discorso delle giovani coppie (c’è scritto tra parentesi), metri quadri 261. Scusate: casa vostra più o meno quant’è? 100 metri quadri? Quindi, 261 metri quadri? È questa l’edilizia sociale che voi state proponendo? Perché l’unico dato che fa riferimento all’edilizia sociale è quello indicato a pagina 3 della relazione. Dopodiché, viene citato, a un certo punto si parla di social housing ed edilizia privata, di abitazioni private, ma non si chiarisce qual è la percentuale. Attenzione: se quelle cubature che andiamo a sviluppare altrove ci hanno lasciato comunque qualche cosa che sia interamente a servizio, a beneficio della comunità, possiamo anche ragionare. Ma se così non è, e in questo documento non c’è scritto questo, allora scusate, ci stiamo veramente prendendo in giro. Ci stiamo veramente prendendo in giro.
Apprezzo la disamina del Sindaco sulla proprietà privata e l’articolo 42 della Costituzione, ma ricordo a tutti noi che a un certo punto la Costituzione dice che la legge regolamenta la gestione della proprietà privata in funzione anche di un grande valore, meraviglioso, che nella Carta costituzionale è scritto e ripetuto, che è sostanzialmente la funzione sociale. A un certo punto, allora, quella proprietà privata che, per carità, è privata, nessuno vuole dire che ci devono rimettere i privati, quello strumento che state andando ad adottare, se fino in fondo lo volete adottare, quello strumento deve essere utilizzato in una certa maniera che è la funzione sociale, che deve rimanere.
Se quindi dobbiamo andare a ridisegnare, se vogliamo che quelle aree diventino più belle perché non riusciamo a guardarle, non ne sopportiamo la vista, devono diventare più belle, più funzionali e utili al paese. E così non è.
Quanto ai dati, io non gioco con la matematica. Il consigliere Pinto, che adesso rientra in aula, prima diceva “stiamo giocando con la matematica”. Io non gioco con la matematica, tutt’altro, non sono una matematica. Ma non crediate che non ci siamo rivolti o confrontati con il paese, con i tecnici, gli esperti che sono anche fuori da quest’Aula. Quando ci siamo permessi di tirare fuori dei numeri, lo abbiamo fatto con cognizione di causa, non perché abbiamo giocato, ma perché abbiamo preso sin troppo seriamente questo documento, e avevamo necessità di capirlo fino in fondo. Non vogliamo considerare i posti auto 25 metri quadri? Guardate che la normativa, il Codice della strada fa riferimento a quella che è la porzione in cui si inserisce la macchina e a quelli che sono i metri quadri di manovra che sono pressoché gli stessi della porzione del riquadro. Quindi, quando andiamo a calcolare le aree a parcheggio, non facciamo riferimento solo al rettangolino, ma facciamo riferimento anche all’area di manovra. Ecco perché sviluppavamo il calcolo su 25 metri quadri, e non 10.
Ma anche a voler rimanere nell’ambito dei 13 metri quadri, perché in genere facciamo riferimento ad un rettangolo di un certo tipo, comunque, alla fine, assessora, non viene fuori chissà che rispetto alle promesse che sono state fatte prima di portarci questa relazione.
Poi, chiariamoci: un discorso è parlare di aree a parcheggio destinati al pubblico, che sono quelle che realmente dovrebbero incidere, visto che la finalità dei PIRU è quella di riconsegnarci dei servizi ad utilizzo della cittadinanza; una cosa è parlare di quelle; altro è parlare della legge Tognoli, quindi di tutto quello che riguarda i parcheggi pertinenziali.
I parcheggi pertinenziali sono di pertinenza di quelle che sono le proprietà. Ma noi dobbiamo ragionare, e stavamo ragionando prima, anche col discorso del PUT, e il consigliere Luca De Michele – parto dal nome, così non mi sbaglio – lo ha perfettamente detto, prima. Il dato cioè non è affatto incoraggiante.
Ora, vogliamo ragionare sui 13 metri quadri? Vogliamo ragionare sui 25 metri quadri? Ma voi pensate veramente che questa cosa sia soddisfacente rispetto alla prospettiva iniziale? Non lo è. E qui non è un attacco, una colpevolizzazione nei confronti dei privati che comunque hanno queste aree, e qualcosa ci dovranno pur fare. Ma siete voi, o sono loro da fuori che devono condurre il percorso e il procedimento? Chi è?
Loro certamente dovranno farsi i loro calcoli, ci mancherebbe altro. Ma la parte politica non è in grado di dire: scusate, ci sta pure che alcune aree a parcheggio siano a pagamento, le volete privatizzare, eccetera, ma ce le dovete dare a discapito di quelle che sono le altre occupazioni che state facendo e privatizzando.
Poi, ribadisco: i numeri, le cubature che sviluppa la relazione sono fortemente preoccupanti. C’è poi un parere della Sovraintendenza che tenta di aggiustare il tiro, perché diciamocelo chiaramente: nel 2012, Presidente, io non sedevo qua in Consiglio comunale, ero fuori dal Consiglio comunale, in altra veste. Quella partecipazione che lei dice che c’è stata, adesso probabilmente dovrebbe essere rimessa in moto perché la situazione del 2012 non è più quella del 2024: sotto il profilo demografico, sotto il profilo economico, socioeconomico, non è più la stessa. Tra l’altro, in questo arco temporale, la Sovraintendenza ha falciato non di poco quelli che erano i progetti iniziali. Tra l’altro, nella relazione, nel parere dice delle cose, ribadisco, perché risposta non ne ho avuta, che rispetto al parere della Sovraintendenza 2022 alla relazione a firma dell’architetto Fuzio di gennaio 2012, con aggiornamento 2023 – quindi, ripeto, parere Sovraintendenza 2022, aggiornamento 2023 – questo del 2023 sembra non sia adeguato al parere della Sovraintendenza. Poi ci vogliamo raccontare che tanto ormai la Sovraintendenza è quella che sicuramente interviene, ci mancherebbe altro, se c’è speculazione… Signori, noi non dobbiamo aspettare e augurarci che intervenga la Sovraintendenza. Noi qui dobbiamo scrivere le cose, qui le dobbiamo dire a chiare lettere, in maniera tale che un domani non ci venga fuori un contenzioso.
Da qui bisogna partire. Questo documento deve sgombrare il campo da ogni equivoco, e di equivoci qui ce ne sono tanti. Per cui, ognuno vuole raccontarsi la verità che vuole? Assolutamente, nel rispetto delle posizioni, nel modo di vedere e di sentire di ognuno di noi, nel rispetto del ricordo, nei confronti di una persona che si è spesa. Ero segretario di partito quando è successo tutto quello che è successo, me lo ricordo benissimo quello che è successo al sindaco Petrelli. Tuttavia, oggi dobbiamo fare i conti con quello che siamo qui ed ora. E sulla base di quello che siamo qui ed ora dobbiamo ragionare per il bene del paese; e sulla base di quello che siamo qui ed ora, e di quello che qui e ora ci avete portato all’attenzione, continuiamo a ribadire che questo documento comporterà e comporta gravi preoccupazioni e problemi per la comunità. Ripeto: sicuramente è stato realizzato sulla base di quelli che sono gli input che sono stati dati da alcuni; ma noi dobbiamo prendere a riferimento l’interesse della collettività tutta. Ribadisco: i numeri e i dati dicono altro.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Ruggiero Grazia.
Ci sono dichiarazioni di voto? No?
Mettiamo ai voti… Avete chiesto il rinvio? Mettiamo ai voti il rinvio.
Chi è d’accordo al rinvio dell’argomento alzi la mano? 7. Chi è contrario al rinvio? 7.
7 a 7. Dice il regolamento che in caso di parità di voti, la proposta si intende non approvata (articolo 69 del regolamento del Consiglio comunale, 4),
Quindi, la proposta di rinvio non è approvata.
Mi corre l’obbligo a questo punto di mettere ai voti l’approvazione – vediamo il titolo preciso – dell’Aggiornamento del Documento programmatico per la rigenerazione urbana”.
Chi è d’accordo…
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Presidente, chiedo scusa, per dichiarazione di voto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Riprendo la frase detta poc’anzi dalla consigliera Ruggiero: ognuno racconta le proprie verità.
Io ritengo che le verità stiano sempre nel mezzo, sempre o quasi sempre nel mezzo. Nella dichiarazione di voto che io farò non entrerò nel merito del Documento programmatico di rigenerazione urbana, in quanto ritengo, così come le verità sono sempre nel mezzo, che si tenta sempre di estremizzare, parlare di cementificare il paese e quant’altro. Però, al tempo stesso io ritengo che non siamo stati messi nelle condizioni di capire in maniera convinta il contenuto di questo documento. Perché dico questo? Abbiamo detto a più riprese, in questo Consiglio comunale: badate bene, non è vero che non c’è stata una partecipazione; abbiamo fatto incontri nel 2012. È vero, ma nel 2012 c’erano esigenze diverse, c’erano bisogni diversi, c’erano aspettative diverse. Oggi siamo nel 2024, ben dodici anni dopo e ci viene chiesto di pronunciarci in merito a questo documento, e inevitabilmente non ci si può rifare ad una partecipazione avvenuta ben dodici anni prima.
Sostanzialmente, approfitto… Non mi ricordo, non ho le date sottomano. La Commissione è stata fatta il 27 o 28 febbraio, non mi ricordo la data precisa. Questo documento programmatico ci è stato mandato a mezzo PEC, con la convocazione della Commissione qualche giorno prima del 28 febbraio. Ora, di grazia, signori e signore, vogliamo avviare un discorso serio e approfondito su questo documento? O questo documento ci è stato fornito così com’è, talché “o lo accettate, o ve lo prendete, o ve lo fate piacere punto e basta?” Io ritengo che non sia questo il modo serio di procedere.
Abbiamo, ho elogiato prima il vicesindaco Speciale per quanto riguarda l’approvazione del PUT, proprio perché quel PUT è passato per almeno quattro Commissioni, almeno quattro Commissioni. È stato un progetto realmente partecipato, portato all’attenzione della cittadinanza. Si è discusso, sono state presentate delle osservazioni su quel documento.
Noi sostanzialmente in questi giorni abbiamo a più riprese chiesto in maniera veramente accorata – il Gruppo ha chiesto in maniera accorata – alla maggioranza il rinvio del punto all’ordine del giorno. Il rinvio, perché un’opera che ha un impatto così importante sul paese, ripeto, non entro nel merito, non ho neanche le competenze per entrare nel merito, molto probabilmente parecchie cose sono anche più che positive. Ma non voglio entrare nel merito. La questione che io pongo è una questione di metodo. Non era giusto avviare un tavolo di concertazione, un tavolo partecipato con la cittadinanza? O lo prendiamo così com’è, ce lo facciamo piacere così com’è, punto e basta.
Abbiamo aspettato dodici anni per portare oggi, in Consiglio comunale, questo documento. Io non vedo quale sia la fretta, quale sia l’urgenza per non posticiparlo di tre mesi, sei mesi? A fronte di dodici anni, un rinvio di sei mesi cosa cambia? A nostro avviso non cambia assolutamente nulla. Ci dispiace che i nostri accorati appelli, perché è stato più di uno, siano rimasti inascoltati. Così come anche – è vero – ringrazio per l’intervento che il consigliere Michele De Giuseppe ha svolto in modo così appassionato, personalmente è sempre un piacere sentirlo. Però, consigliere De Giuseppe, permettimi di dire che non è vero che poi andremo a discutere ambito per ambito… È che andremo a discutere ambito per ambito; ma nel momento in cui noi approviamo questo, al proponente dell’ambito x non potremo dire: no, là non fai questo, ma voglio che faccia il castello di Buckingham Palace, non lo possiamo dire.
Sostanzialmente, il Gruppo reitera l’invito alla maggioranza di rinviare il punto all’ordine del giorno. Diversamente, coerentemente con quanto abbiamo fatto nelle precedenti votazioni, nelle quali non eravamo nelle condizioni di poter esprimere un voto, non possiamo che non esprimere, questo voto, perché la cittadinanza ci ha eletti per fare gli interessi del paese e per esprimere un voto consapevole.
Quella consapevolezza che noi oggi non abbiamo. Quindi, per queste ragioni, il Gruppo Coraggio Locorotondo, al momento del voto, se ancora una volta il nostro ultimo appello di rinvio resterà inascoltato, abbandonerà l’Aula.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Sto cercando un documento che spero di trovare subito. Devo leggere una dichiarazione: “Cari consiglieri, assessore e Sindaco, come già comunicato al Presidente Santoro e come ormai ampiamente noto alle cronache politiche della nostra città, ufficializziamo anche in questa Assise la nascita del Gruppo consiliare Coraggio Locorotondo. Prima di fare alcune brevi considerazioni, permettetemi di ringraziare i colleghi membri del neonato Gruppo – vado avanti – il coraggio per il lavoro svolto sino a questo momento e per aver avuto il coraggio di compiere questo passo importante, e nondimeno per averlo fatto nell’ottica di quel patto stretto con gli elettori tre anni e mezzo fa, un patto che ci ha permesso di vincere le elezioni, di amministrare questa città, un patto che noi non vogliamo tradire perché siamo convinti sia giunto il tempo di dare loro quelle risposte che ad oggi non siamo ancora stati in grado di dare.
Ringrazio i miei colleghi anche e soprattutto per aver creduto nella mia figura. In qualità di Capogruppo mi adopererò, come già preannunciato, per svolgere al meglio il compito, sempre mosso dal principio fondamentale della collegialità, della condivisione delle scelte, del massimo spirito di collaborazione.
La prima motivazione che abbiamo utilizzato per annunciare la nascita del nuovo Gruppo è stata trascritta attraverso due semplici parole: vivacità democratica. È quello che vogliamo reintrodurre nel dibattito di questa maggioranza e in maniera più ampia nell’intera Assise, puntando a riequilibrare le diverse sensibilità che compongono questa amministrazione, al fine di dare a tutti, nessuno escluso, la possibilità di esprimere le proprie idee, esprimerle senza necessità di dover far fronte costantemente a una sordità amministrativa che non ci possiamo più permettere; esprimerle per migliorare i provvedimenti, non per affossarli, esprimerle per rappresentare gli interessi di tutti quanti i locorotondesi e non per preservare solo quelli di alcuni.
Abbiamo sottolineato più volte negli ultimi mesi il nostro disagio nei confronti di taluni modi di intendere la gestione della cosa pubblica, e non possiamo e non vogliamo condividere oltre. Lo abbiamo fatto sollevando ormai costanti contraddizioni all’interno di una maggioranza che, credetemi, colleghi, se non avessimo compiuto il passo che abbiamo fatto pochi giorni fa, avrebbe già esaurito completamente la propria vitalità politica.
Coraggio Locorotondo diviene dunque in questo una seria opportunità”.
Ora, questo è l’atto costitutivo del Gruppo Coraggio Locorotondo. L’unico coraggio che io ho visto finora si è svolto in un’unica occasione, cioè all’atto della costituzione. Anche questa volta vi state dileguando e state dando la possibilità a questa maggioranza di perseguire un fine che non condividete, ma che di fatto avallate.
Quindi, sono profondamente deluso e posso confermare ampiamente, senza alcun dubbio, che Coraggio Locorotondo deve togliere la parola coraggio, perché di coraggio non ne avete affatto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Dobbiamo passare alla votazione adesso. … Lo so, per fatto personale. Un attimino e ti do la parola. Anche se non dico niente per adesso, dopo la votazione però dirò la mia nei confronti dei Gruppi di opposizione.
Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, perché quella del consigliere Fabio Lotito non è stata tanto una dichiarazione di voto, ma è stata una…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, nell’ordine dei lavori c’è scritto che per Gruppo può intervenire un’unica persona. Se c’è un voto in dissenso, allora può intervenire un altro.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Capogruppo di Innova Locorotondo, Marianna Cardone. Dichiarazione di voto.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Ovviamente mi accodo personalmente con il mio Gruppo alle considerazioni fatte su quello a cui stiamo assistendo qui oggi, che mi ricorda tanto quando, a seguito di tutte quelle dichiarazioni, poi fu approvato il bilancio a fine anno.
Detto ciò, ovviamente anche noi abbandoneremo l’Aula nel momento della votazione, perché siccome qua dobbiamo giocare a scacchi e dobbiamo mettere nelle condizioni di essere coerenti con quanto si è detto per due ore, allora anche Innova Locorotondo abbandona l’Aula.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
C’è più nessuno che abbandona l’Aula, oppure passiamo alla votazione?
Mi aveva chiesto di intervenire il Capogruppo Luca De Michele.
Prego, consigliere Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Per fatto personale.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Per fatto personale.
Presidente, io invito caldamente la sua Presidenza a far rispettare l’ordine dei lavori.
Nel momento in cui si prende la parola per le dichiarazioni di voto l’intervento deve essere fondato sulle dichiarazioni di voto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Gliel’ho detto.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Sì, il problema è che non doveva neanche finire l’intervento.
Io per una questione di educazione, perché non sono abituato a interrompere chi parla, per una questione di educazione non ho interrotto ma non doveva neanche finire l’intervento il consigliere Lotito. Perché la dichiarazione di voto è sul provvedimento che si sta approvando, non per discutere o polemizzare su una dichiarazione di voto di un Gruppo avversario.
Ricordo al consigliere Lotito - che non so dov’è - che non deve dimenticare che il Gruppo Coraggio Locorotondo fa comunque parte del Gruppo di maggioranza, non lo deve dimenticare questo il consigliere Lotito.
Così come non deve dimenticare che nel momento in cui siamo sempre stati coerenti, abbiamo evidenziato sempre le nostre criticità e coerentemente all’astensione del punto precedente, dei punti precedenti - ora non ricordo - sulle variazioni di bilancio, nonostante non condividevamo, avevamo delle criticità e non avevano conoscenza certa e piena di quello che dovevamo votare, ci siamo astenuti.
Quindi, coerentemente, coerentemente, abbiamo ritenuto come Gruppo di adottare la stessa linea.
A questo punto, Fabio Lotito, dato che il Gruppo Coraggio Locorotondo ha manifestato il proprio coraggio solo ed esclusivamente con la costituzione del Gruppo, coerentemente con la votazione sulla variazione di bilancio, il Gruppo si astiene e rimane in Aula.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
L’errore è stato il vostro che siete usciti a priori, non sapete fare la politica.
Passiamo ai voti. Contiamoci.
Chi è d’accordo sull’aggiornamento del Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana.
Oggi le comiche. Io dico alle mie figlie che nella vita non bisogna essere impulsivi.
Chi è d’accordo sull’aggiornamento del Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana alzi la mano. 7. Chi si astiene alzi la mano. 7.
Se ci fossero stati 7 voti contrari non sarebbe passato, siccome ci sono stati sette voti astenuti, è passato l’aggiornamento del documento al PIRU.
Immediata esecutività.
Chi è d’accordo alzi la mano.
Favorevoli.
Passiamo ora al punto 12: Regolamento comunale per la concessione di contributi patrocini, vantaggi economici e affidamento di servizi che mirino alla promozione storico-turistico-culturale-religiosa e tradizionale del territorio.
Qui c’è un emendamento, non mi dimentico, presentato dai consiglieri di opposizione.
Cosa facciamo, prima esponiamo e poi si presenta l’emendamento? Non lo so.
Chi vuole presentare l’emendamento? I presentatori lo possono enunciare?
Prego, consigliere Francesco Caramia.
Speaker : FRANCESCO CARAMIA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. Sindaco, consiglieri, assessori, buonasera.
Come già anticipato ampiamente dal Gruppo Coraggio Locorotondo, preannuncio il voto favorevole in ordine al punto in trattazione, quale il punto 12 all’ordine del giorno, riguardante il Regolamento comunale dei contributi.
È un Regolamento essenziale per la città, per le associazioni e per tutti coloro che operano per la crescita del nostro paese.
È indispensabile portare a compimento un’opera che ha visto il lavoro non solo del sottoscritto ma anche di gran parte dei consiglieri che appunto si sono adoperati per redigere lo stesso Regolamento.
Per questo ringrazio l’assessore Prete, i consiglieri di maggioranza e anche i consiglieri di minoranza per la collaborazione e per l’attenzione mostrata al riguardo.
Ahimè, non mi sento di poter ringraziare gli Uffici che si sono occupati di questo, gli uffici che si sono preoccupati piuttosto di fare in modo che questo Regolamento tardasse a giungere in quest’Aula, anche se ad oggi non ne conosciamo le motivazioni ben precise.
Non riusciamo a capire perché rendere più complicato il processo di adozione di un atto così importante come il Regolamento ponendo l’accento su accezioni e argomentazioni meno efficaci, o sicuramente meno concrete.
Tra gli obiettivi e le finalità di questo Regolamento vi sono lo snellire le pratiche, velocizzare le procedure burocratiche e semplificare l’iter, perché non vogliamo incorrere nei problemi che abbiamo vissuto quest’anno e lo scorso anno riguardanti i ritardi con i quali sono avvenuti i pagamenti. Ricordo a me stesso che ci sono artisti e associazioni che hanno dovuto attendere 7, 8 mesi per percepire un contributo minimo. È una cosa davvero quasi inspiegabile. Avendo io stesso, per la mia professione, svolto degli eventi per altri Comuni, mai siamo arrivati ad attendere una tempistica così lunga per percepire un minimo contributo.
Ci auspichiamo che questo Regolamento possa portare questi miglioramenti e snellire e semplificare l’iter.
Pertanto invito ancora una volta, a nome mio e del Gruppo Coraggio Locorotondo, una maggiore collaborazione tra le parti, politica e amministrativa.
Confermo dunque il nostro voto favorevole.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Francesco Caramia.
Ci sono degli interventi?
Poi bisogna analizzare anche l’emendamento presentato dai consiglieri di opposizione.
Nessuno vuole intervenire? Capogruppo Donato Pinto, prego.
… È stata esposta la proposta di aggiornamento, adesso c’è l’emendamento che voi avete presentato. Quindi, se lo esponete così lo rendiamo pubblico.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Questo emendamento si reputa necessario poiché dalla nota che è pervenuta… Anzi, faccio una premessa, scusate.
Questo Regolamento è stato oggetto di lavoro da parte della Commissione affari generali e della Commissione ai servizi alle persone. È stata data lettura della proposta di Regolamento avanzata dal Gruppo Coraggio Locorotondo.
In quella sede sono state fatte delle osservazioni, delle considerazioni. Abbiamo appreso del testo finale, che è quello che è stato portato per l’approvazione odierna.
Su questa proposta di delibera è stato espresso un parere, ovviamente da parte del funzionario responsabile di settore.
Un parere che, per la verità, sebbene l’incipit era quello di essere favorevole, di fatto poneva una riserva, nel senso che è favorevole con riserva. Oggi le abbiamo viste tutte le possibilità dei pareri, accoglibile, non accoglibile, meritevole. Questo era favorevole con riserva.
La riserva poi è stata esplicitata con una nota successiva che è stata inviata ai componenti della Commissione affari generali e servizi alle persone, con cui il responsabile funzionario ha dato delucidazioni su quelle che erano appunto le sue riserve.
Ad oggi, sinceramente, non abbiamo capito se è favorevole o non favorevole, visto e considerato che nel merito delle osservazioni fatte dal funzionario, di fatto si va a contestare profondamente quella che è la proposta di delibera e quindi il Regolamento che è stato portato.
Sulla base di questa situazione abbiamo pensato, come Gruppi di opposizione, di provare a fare chiarezza su alcune voci che sono indicate all’interno del Regolamento, andando a modificare due articoli, principalmente, l’articolo 6 e l’articolo 10 della proposta di Regolamento.
In particolare, nell’articolo 6 abbiamo specificato cosa si intende per sovvenzioni, contributi economici e contributi economici indiretti, chiedendo l’inserimento nell’articolo 6 di questa versione, così come proposta, che per quanto riguarda i contributi economici indiretti riprende in realtà parte del testo oggetto di emendamento. Quindi, va ad integrare.
Per quanto riguarda l’articolo 13 abbiamo chiesto la modifica del titolo, facendolo quindi divenire “criteri di rendicontazione”, poiché non era chiaro il fatto che le sovvenzioni, i contributi economici e i contributi indiretti rispondono a criteri di rendicontazione differenti. O meglio, solo il contributo economico richiede una rendicontazione sulla base della quale, una volta verificata quella che è l’entrata e l’uscita del progetto che è stato presentato per il contributo…
Io capisco che abbiamo avuto una fase molto accesa però, Presidente, l’aula è abbastanza vuota e spoglia.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Consiglieri in Aula, per favore, consiglieri in Aula.
Ho capito che si esce, si entra, si esce e si entra a seconda delle votazioni, però ascoltiamo almeno gli interventi dei colleghi, per cortesia.
Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Al di là della presenza, era il vociare che risultava un po’ fastidioso.
Ciò detto, per quanto riguarda l’articolo 10, la modifica del titolo con criteri di rendicontazione e il testo dell’articolo 10, dove si va a precisare che fatta eccezione del contributo economico per sovvenzioni e contributi indiretti non è necessaria la rendicontazione per le motivazioni indicate nell’articolo precedente di cui parlavo con le definizioni, mentre invece è necessaria la rendicontazione per il contributo economico.
Ripeto, questo assestamento, chiamiamolo così, questo emendamento è stato ritenuto necessario per quanto ci riguarda proprio per fare chiarezza su quelli che sono i termini e quelli che sono i criteri di rendicontazione per quanto riguarda questi benefici economici.
Ovviamente, queste sono le motivazioni. Devo dare lettura del testo dell’emendamento o ne prendiamo atto?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Per me io sono pazientoso, si può anche dare.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Su questo emendamento io non ho il parere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Il parere è favorevole, glielo posso anticipare. Il parere tecnico è favorevole.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Mi fido, Presidente, di lei.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Poi diamo lettura.
Ora che chiude l’intervento, diamo lettura del parere prima della votazione.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Benissimo. Concludo così dicendo semplicemente che questo è l’emendamento e le ragioni dell’emendamento.
Poi sulla discussione complessiva sul Regolamento lo facciamo ovviamente nel momento in cui discuteremo del Regolamento complessivamente.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Tenga presente che adesso dobbiamo votare l’elemento.
È stato trasmesso sul tavolo della Presidenza il parere da parte del responsabile del settore.
Oggetto, emendamento presentato dai Gruppi consiliari Innova Locorotondo e Movimento 5 Stelle Locorotondo relativo al Regolamento comunale per la concessione dei contributi patrocini, vantaggi economici, affidamento di servizi che mirino alla promozione storico, turistico, culturale, religiosa e tradizionale del territorio.
In riferimento a quanto in oggetto indicato si esprime parere favorevole, condividendo in parte quanto richiesto, relativamente all’articolazione dell’articolo 6 del medesimo, pur nel complesso confermando il parere tecnico favorevole condizionato allegato alla delibera.
Abbiamo ottenuto un parere.
Dobbiamo mettere in votazione.
Chi è d’accordo sull’emendamento così come presentato dai Gruppi di opposizione, alzi la mano.
All’unanimità approvato l’emendamento.
Ora dobbiamo votare l’approvazione del Regolamento comunale per la concessione dei contributi patrocini, vantaggi economici, affidamento di servizi che mirano alla promozione storico, turistico, culturale, religiosa e tradizionale del territorio così come esposta in sintesi dal consigliere Francesco Caramia.
Chi è d’accordo alzi la mano? 12. Chi si astiene alzi la mano. … Nessuno ha chiesto di intervenire.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
No, lei non ci ha chiesto chi voleva intervenire. Noi abbiamo aspettato la sua domanda.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma siamo in votazione ormai. … Ma voi chiedete di intervenire.
Prego. Facciamo un passo indietro, chi è che chiede di intervenire?
Prego, consigliera Annalisa Guida, c’è democrazia in questa Assise, a differenza di altre consiliature.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
In merito al Regolamento presentato ci sono dei chiari dubbi che riguardano il mancato parere di irregolarità tecnica, soprattutto laddove mancano nel Regolamento i riferimenti al nuovo Codice dei contratti. Non si capisce come di fatto dovranno essere fatti gli affidamenti, perché sappiamo tutti che dal primo gennaio con il nuovo codice è cambiato tutto. Quindi, se fino a settembre ci sono delle deroghe, queste deroghe verranno meno e anche le associazioni, chiunque, deve essere iscritto al MEPA o a un’altra piattaforma affinché l’affidamento possa essere fatto, possa essere preso un CIG e quant’altro.
Quindi, se adesso si può andare in deroga con il portale dell’ANAC, questa cosa dopo non sarà più possibile.
Il Regolamento è carente su questo punto di vista, così come evidenziato dal parere condizionato, definiamolo come vogliamo.
Per di più manca anche dei criteri di premialità. Non si capisce come le associazioni, o chi per loro, come i progetti verranno valutati sulla base di quali criteri, se puramente discrezionali da parte dell’Ente, o invece chiari e definiti.
L’ultimo punto che mancava era quello della chiara richiesta di istituzione di un albo, perché anche nelle ultime determine di novembre o di dicembre sono stati fatti degli affidamenti diretti ad associazioni che però non sono iscritte all’Albo. Nella determina si legge che ci si impegna ad effettuare successivamente l’iscrizione ad un albo. Quindi noi crediamo che il Regolamento sia stato fatto forse in maniera un po’ frettolosa e vada rinviato e rivisto per meglio dettagliarlo e renderlo più puntuale.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Chi interviene per rispondere ai quesiti messi in evidenza dalla consigliera Annalisa Guida?
Prego, assessore Ermelinda Prete.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Innanzitutto, non comprendo che cosa si intenda per affidamenti, perché questo è un Regolamento di contributi. Gli affidamenti prevedono prestazioni di servizio che vengono gestite direttamente dall’Ufficio e non passano da questo Regolamento dei contributi e serve a stabilire in quota parte quella che è la percentuale possibile. Nella nostra versione c’era addirittura un massimale e nel vostro emendamento no.
Tra l’altro, mi fa sorridere questo intervento perché mi domando, fate parte dello stesso Gruppo? Avete presentato un emendamento, queste eccezioni al massimo potevate presentarle.
Stessa questione, se ne poteva parlare anche durante la Commissione durante la quale io stessa sono rimasta nonostante non fossi tenuta a farlo.
Premialità. Se facciamo riferimento alla tabella che anche nel vecchio Regolamento c’era, sinceramente vorrei sapere quante volte sono stati attribuiti i parametri che avevamo stabilito. Quasi mai, perché quando la politica dice che ci sono alcuni parametri diventa quasi sempre opinabile. Perché oramai, fortunatamente, quasi tutte le nostre associazioni collaborano in rete, quindi stessa premialità, quasi tutti vantano il patrocinio spesso regionale, per non dire patrocini ancora più importanti, tutte - ci siamo detti - sono meritevoli di avere la stessa importanza e quindi essere trattate parimenti ad altri.
Con il vecchio Regolamento mi sono sentita dire molto spesso che facevo una sorta di selezione tra manifestazioni di serie A e manifestazioni di serie B, quindi abbiamo ben pensato di evitare di dare dei parametri nostri e di questo abbiamo anche parlato durante la Commissione. Mi sembrava fossimo tutti d’accordo, perché se andiamo a dare lettura al verbale non c’è stata nessun tipo di eccezione.
Quando poi mi si chiede l’Albo, che Albo? Perché l’Albo delle associazioni esiste, ci si iscrive, non penso che vada regolamentato. In questo Regolamento esiste già un Regolamento a sé stante del quale io non mi occupo come assessore, quindi magari poi si può chiedere all’Ufficio in che maniera vengono considerate le domande.
Comprendo l’animo, comprendo il dissapore dopo l’ultimo punto, però la coerenza quantomeno rispetto a un documento che abbiamo votato all’unanimità. Noi lo siamo stati.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
… Non facciamo dialogo, Marianna Cardone con Ermelinda Prete.
Marianna Cardone, chiedi di intervenire e poi magari dici la tua. …
Per cortesia, ha chiesto di intervenire il consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Per una volta, Presidente, non sono io a fare confusione ma ci sono altri consiglieri che si appassionano. Questo è sempre positivo in politica. Stasera c’è stato anche un momento di accordo tra me e il Capogruppo Pinto e l’emozione ancora mi pervade la schiena.
Presidente, io ho chiesto di intervenire perché stiamo discutendo un Regolamento - chiedo la cortese attenzione dell’assessore - che il sottoscritto e la consigliera Grazia Ruggiero, insieme al consigliere Michele De Giuseppe - non ho sbagliato il cognome questa volta - hanno affrontato da soli in Commissione… Insieme all’assessore, l’ho detto.
Lo abbiamo affrontato in Commissione, ci siamo messi, abbiamo letto il Regolamento, abbiamo addirittura, io e la consigliera Grazia Ruggiero, aiutato l’assessore a ritrovare la sua indipendenza.
Sapete perché? Perché all’assessore era stato suggerito dal Vice Sindaco di inserire, di togliere la parte del contributo deciso dall’assessore e dalla Giunta e di lasciare solo la Giunta. Io in quel momento ho detto, ma scusami il ruolo dell’assessore qual è in una condizione del genere? Tu ti stai automaticamente escludendo dalle decisioni e dalle scelte che sono in capo al tuo Assessorato. Quindi abbiamo suggerito, io e la consigliera Grazia Ruggiero con l’aiuto, l’avallo e la riflessione del consigliere Michele De Giuseppe, di modificare il Regolamento.
In quale senso? Nel senso di ridare all’assessore il ruolo suo proprio. Perché? Perché i Regolamenti servono a far funzionare la macchina indipendentemente dal funzionario, o dall’assessore del momento, servono erga omnes anche per il futuro.
Quindi, in una prospettiva futura è inutile creare il cappio intorno al collo dell’assessore.
Questo è quello che abbiamo fatto. Abbiamo partecipato attivamente, fattivamente in maniera propositiva senza approfittare del momento e dando la possibilità all’assessore osteggiato dal funzionario, osteggiato dal suo Sindaco, osteggiato dal suo Vice Sindaco, osteggiato dai suoi consiglieri comunali di maggioranza…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Lotito, ma chi te le dice queste cose?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Abbiamo dato la possibilità all’assessore di fare il suo lavoro.
Ancora una volta, Presidente, io vengo in maniera inopportuna interrotto e non capisco perché.
Se al Sindaco dà fastidio il mio tono di voce, o gli argomenti che sto utilizzando, può allontanarsi dall’Aula e andare…
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Lei dice il falso.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non fate dialogo.
Sindaco, poi intervieni tu, altrimenti creiamo un’acredine non indifferente.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
…Di fronte agli impedimenti oggettivi rappresentati anche qui questa sera, ma quando li ha rappresentate era ancora giorno, in quest’Aula da parte dell’assessore nei confronti del funzionario di riferimento, il Sindaco ha utilizzato parole positive nei confronti del funzionario.
Quindi, Sindaco, stia sereno che abbiamo capito tutti come sta funzionando e il suo assessore l’ha ripetuto in continuazione ma a lei questa cosa non interessa.
Tanto poi alla fine il coraggio, ecco perché io poi mi arrabbio e perché sono costretto a ricordare l’atto costitutivo, perché in quel momento bisogna affermare la propria indipendenza, perché in quel momento bisogna far vedere che la propria indipendenza non è negoziabile e bisogna affermare la propria indipendenza anche a costo di mandare all’aria tutto.
Perché? Perché c’è scritto nell’atto costitutivo. Le parole sono pietre, non sono chiacchiere. Allora se io mi ritrovo di fronte a un assessore che viene, deve modificare il Regolamento e addirittura in quel Regolamento ci sono delle parti che sono di ostacolo alla sua attività, perché io non lo devo aiutare anche in funzione di quello che sarà il futuro? Il Regolamento serve a far funzionare tutti.
Quello che abbiamo fatto è stato un lavoro propositivo. L’emendamento presentato è un emendamento propositivo che avete approvato e avete accettato.
Quello che non andava bene e che rimane ancora appeso è il parere positivo sotto condizione da parte del funzionario che ancora non abbiamo capito. Lo censurate? Questo vi chiediamo. Lo censurate? Come lo vivete questo coso? … Voi lo so come lo vivete, io voglio sapere dal Sindaco come lo vive. Perché il Sindaco in Commissione ha detto “non sapete neanche scrivere”. L’ha detto, non sapete neanche scrivere. Capito? Di fronte al lavoro che abbiamo fatto in Commissione… Poi è pronta ad approvarlo qua in Aula, perché naturalmente deve conquistare il favore. Il favore di che? Di un Regolamento che serve a tutti?
Potevate fare affidamento su di noi. Quando lo fate è gratis, noi in cambiano non vi chiediamo niente. Noi in cambio non vi chiediamo niente. Noi in cambio non vi chiediamo niente. Nel momento in cui avete bisogno di affermare la vostra indipendenza, potete contare su di noi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prima ha chiesto di intervenire il Sindaco.
Prego, Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Il mio è solo un intervento formale in quanto chiamato in causa perché il consigliere Lotito…
Cioè, io non parlo né a nome del funzionario, né a nome del Sindaco, né a nome degli assessori. Lotito ha detto che i consiglieri del Sindaco, tra quelli rimango solo io perché poi Michele De Giuseppe è stato menzionato diversamente, hanno ostracizzato il lavoro al Regolamento.
Rispondo per me stesso. Sono consapevole che il Gruppo Coraggio, Ermelinda, Francesco, sanno perfettamente che per quello che è potuto essere il mio contributo, ho collaborato alla stesura di questo Regolamento, ero solidale con la causa fin dal primo momento in cui da loro è stata esposta. Non posso che essere felice di questa approvazione, spero unanime, e spero che questo mi auspico sia uno strumento utile per un’assegnazione dei contributi equa e giusta nei confronti di chi appunto ne fa richiesta. Non che in passato non siamo stati equi e giusti ma con questo nuovo Regolamento saremo magari più in linea con principi di trasparenza e di affidabilità.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Caro consigliere Lotito, intanto lei dice il falso, perché non sa leggere i Regolamenti, non sa leggere neanche lo Statuto.
Il problema è un altro, carissimo, lei non sa manco che il Sindaco ha nominato l’assessore e l’assessore è di mia fiducia, come il Capo Settore è di mia fiducia. Nel momento in cui io prendo provvedimenti contro il mio assessore, vuol dire che da solo mi sono dato la zappa sui piedi. Il fatto della libertà è la libertà individuale di ognuno di noi.
Le dico poi un’altra cosa. Io non sapevo che il Regolamento lo avesse fatto lei, sennò avrei votato contro, sicuro. A me hanno detto ieri che il Regolamento era stato fatto da Caramia, De Michele e c’era l’assessore Ermelinda. Ho chiamato ieri per telefono anche il Capogruppo. Quindi, se avessi saputo… Anzi, mi faceva piacere sapere che tu avevi dato una mano, però io ho fatto riferimento ai miei consiglieri, non ho certo chiamato lei e non ho certo bisogno di lei per fare il Regolamento, questo è fuori dubbio.
Lei è un ottimo social, però poi dal punto di vista pratico fa cose che dovrebbe comunque… Il senso della libertà è un’altra cosa, prima il rispetto delle persone e poi la politica. Così siamo abituati noi, mentre credo che qualche parte politica non è abituata, anzi. Meglio così.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, Grazia Ruggiero, consigliera.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Noto che dal tema della verità siamo passati al tema del tradimento.
Perché dico questo? Perché noto tra l’altro con piacere che al Sindaco fino a quando la situazione gli fa comodo, gli è utile l’assessore di riferimento, va tutto bene, quando invece l’assessore di riferimento, l’assessore Ermelinda Prete, diciamo nome e cognome, la chiama, la interroga, o comunque sollecita il funzionario o quant’altro, a lei non interessa. A lei interessa nell’ambito di questa discussione, perché evidentemente dovete un attimo gestire gli accordi che avete preso per portare avanti questa consiliatura da qui a qualche altro anno.
Quindi, è chiaro, è evidente, a proposito del tema del tradimento, che tornerà ne sono certa nel corso del dibattito e tornerà nelle prossime sedute, perché è così, il non detto parla più del detto, tornerà perché effettivamente sono chiare quelle che sono le dinamiche in questo momento. Credo che sia chiaro a tutti come questa maggioranza intende andare avanti e portare avanti il proprio operato.
Bene, torno al Regolamento. Ero presente durante la stesura, o meglio durante la lettura di questa proposta, e credo di essere rimasto anch’io fino alle 2, alle 3 di pomeriggio, quindi di aver fatto insieme ai colleghi membri della Commissione il mio dovere. Lieta di averlo fatto, ricordo perfettamente che in quell’occasione ho sollevato nel merito alcune perplessità su questo Regolamento. Quindi, non mi sto inventando niente, chi era presente lo sa e lo ribadisco adesso.
Leggo nel parere del funzionario di riferimento - che era assente, lo abbiamo detto, durante i lavori della Commissione - e noto che nell’ambito del parere che ha voluto lasciare, delle delucidazioni, delle specifiche, fa riferimento in realtà alle stesse perplessità che mi ero permessa di portare all’interno della Commissione, cioè quello che riguarda i criteri che determinano la premialità delle varie proposte progettuali. Quindi, non sto dicendo niente di nuovo, non mi sto inventando nulla.
In seno alla Commissione che si è protratta fino alle 4 di pomeriggio, ho detto queste parole che ribadisco. Nel momento in cui un’Amministrazione decide di dare un indirizzo a quello che deve essere anche l’attività culturale, immaginando che un paese si voglia dare una prospettiva culturale di un certo tipo e diventare anche meta turistica di cultura, probabilmente si deve dotare anche dei criteri che determinano quelle che devono essere le premialità.
Quindi, secondo me, l’ho ribadito nella Commissione e lo ribadisco adesso, all’interno di un Regolamento deve essere chiaro e specificato che ci deve essere una proposta progettuale, che deve essere presentata nei termini che il Regolamento si è voluto dare, e questa proposta progettuale deve avere dei criteri, deve rispondere ad una scheda tecnica che l’Ente deve essere in grado di fornire nel momento in cui il richiedente del contributo fornisce appunto una proposta.
Tra questi criteri ci devono essere degli elementi che vanno a determinare eventualmente una premialità. Ricordo addirittura di aver detto che quelli che sono alcuni elementi, ci sono anche i miei appunti che risalgono a quel giorno, alcuni elementi, alcuni criteri generali che sono indicati nell’articolo 13 del Regolamento, in particolare la lettera D, E ed F, dovessero diventare proprio dei criteri di premialità.
Cioè, il fatto che l’evento, il progetto tende a valorizzare buone pratiche di sostenibilità ambientale e dimostrare di avere adottato tutte le misure necessarie per garantire la pulizia dei luoghi in cui si realizzerà l’evento. Fornire indicazioni circa i servizi igienici. Assicurare che le attività e le iniziative si svolgono in assenza di impedimenti per persone con disabilità e ne favoriscono l’accesso.
Ricordo di aver detto nella Commissione che questi tre punti, oltre ad essere dei criteri generali che dovessero essere di indirizzo rispetto ai progetti, diventassero proprio dei punteggi, criteri di premialità. Ricordo di averlo detto nella Commissione. Lei non se lo ricorda, assessore, va bene.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Silenzio in Aula che sta parlando la consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Ciò detto, lo dicevo tra l’altro sulla base di un discorso che facevo a proposito del fatto che qualsiasi evento culturale nel momento in cui propone un progetto che non comporta anche dei costi di sostenibilità per l’Ente, deve avere una premialità rispetto ad altri. Ora se lo ricorda? Bene.
Quindi, ribadisco, la perplessità relativa al merito era stata sollevata all’epoca, ce la siamo ritrovata nel parere del funzionario che ci è arrivato qualche giorno fa, abbiamo presentato l’emendamento relativo alle definizioni, perché secondo noi non erano rispettose di quella che è la normativa generale, a prescindere anche dalle considerazioni fatte dal funzionario.
Le perplessità però relative al discorso dei criteri e a quello che solleva il funzionario di riferimento, rimangono, per cui ci aspettiamo che, rispetto alle singole perplessità individuate dal funzionario ci sia, da parte dei proponenti, una risposta o una contro osservazione relativa a queste, a meno che voi riteniate che nessuna di queste abbia un valore, che debba essere cestinata e che quindi il problema non vi riguarda, non vi interessa e possiamo tranquillamente passare alla votazione.
Per questo motivo la consigliera Guida chiedeva evidentemente di posticipare la votazione relativa al Regolamento affinché voi possiate verificare che le criticità tecniche che sono state sollevate da questa relazione, e che peraltro per alcuni aspetti combaciano con quello che era stato detto da me all’interno della Commissione, fossero o meno da prendere in considerazione, o da non prendere in considerazione.
Facciamo parte dello stesso Gruppo, non abbiamo preso un’insolazione in questo momento, data l’ora, semplicemente queste sono le ragioni e le motivazioni che ci portano a ritenere che sia necessario dover lavorare ulteriormente sul Regolamento.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Grazia Ruggiero.
Prego, Capogruppo Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Per concludere, come Capogruppo di Innova Locorotondo vorrei fare una preghiera, oltre a quella che abbiamo già fatto circa il caricamento dei documenti sul fascicolo informatico per tempo e in completezza, che i verbali delle Commissioni puntualmente, a parte la Commissione bilancio di cui faccio parte e che spesso e volentieri, a parte l’ultima, è abbastanza veloce ed esaustiva, molto spesso i verbali delle Commissioni non sono completi, non arrivano per tempo e non sono completi e ci ritroviamo in un Consiglio comunale importante come questo, ad avere anche degli scontri accesi.
Perché non si può ragionare con io mi ricordo di aver detto, tu hai detto, tu sei incoerente, tu a che gioco stai giocando… Se qua avessimo avuto un verbale io e lei, assessora, non ci saremmo dovute scontrare né su un misunderstanding di coerenza rispetto a ciò che la collega consigliera Annalisa Guida ha sollevato, lei avrebbe magari letto il verbale, ci saremmo chiarite meglio, avremmo perso mezz’ora in meno e saremmo arrivate più velocemente, come ci connota questo stile di lavoro, ad una soluzione che andasse bene per entrambe, perché entrambe vogliamo la stessa cosa.
Molto spesso ci ritroviamo a volere la stessa cosa ma a perderci nella mala gestio della Pubblica amministrazione. Quindi, invito chi devo invitare, non so di chi sia competenza questa cosa, lo faccio presente anche alla Segretaria, io denuncio, passatemi il termine forte ma dopo tre anni lo posso dire, il fatto che i verbali delle Commissioni o non arrivano, o sono incompleti e molto spesso, aggiungo, sono incompleti strumentalmente a delle decisioni. Passatemi anche questa prova. D’accordo?
Quindi, chi verbalizza nelle Commissioni deve essere preciso e puntuale e possibilmente, nel rispetto del lavoro di tutti, entro 48 ore ricevere i verbali delle Commissioni. Perché sennò qua ragioniamo io contro Ermelinda, Ermelinda contro Annalisa. Non esiste una cosa del genere, non dobbiamo arrivare a questo.
Spero che la questione coerenza, che è stata una provocazione dettata dall’ora, la stanchezza e quant’altro, sia stata chiarita.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Vediamo se c’è la possibilità di acquistare anche un registratore, così quello che si dice rimane impresso.
Capisco che magari chi scrive, il Segretario, magari non riesce a scrivere in maniera puntuale tutte le diciture. Poi nel tempo si ascolta il registratore e si vede quello che è stato detto.
Va beh.
Prego, consigliere Francesco Caramia.
Speaker : FRANCESCO CARAMIA CONSIGLIERE.
Volevo aggiungere che abbiamo accolto l’emendamento, anche se l’abbiamo letto in maniera fugace, e abbiamo votato il vostro emendamento a favore. Qualora aveste voi proposto anche altro, sarebbe stato penso condiviso in egual modo.
Però, devo dire che ci sentiamo di ignorare il parere tecnico del funzionario.
Per quanto concerne il discorso sui verbali, condividiamo che i verbali devono arrivare per tempo.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Mi corre l’obbligo di mettere ai voti. … Prego.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Una sola precisazione.
Vorrei ben comprendere, perché non ho compreso, quando la consigliera Ruggiero fa riferimento ad accordi, a quale tipo di accordo e a cosa fa riferimento, perché non ho ben compreso. Se può chiarire.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Io credo di aver fatto un discorso prima di entrare nel merito del Regolamento, quindi non ho parlato di accordi relativamente al merito del Regolamento.
Ho fatto il cappello relativo a quello che era successo e che stava succedendo, alla dinamica che si è venuta a creare all’interno di quest’Aula consiliare.
Parlavo di tradimento e parlavo evidentemente del fatto che gli equilibri che erano presenti in questa maggioranza qualche tempo fa, evidentemente adesso si sono modificati perché vi siete allineati riguardo a determinate decisioni.
Mi pare abbastanza evidente, lapalissiano, avete votato in maniera abbastanza chiara i provvedimenti precedenti, per cui non credo di dover dare ulteriori spiegazioni alla cittadinanza.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliere.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Grazie.
Mi preme ancora una volta, ahimè, precisare, o sono io che non capisco la politica, o qualcuno ha difficoltà a comprendere la politica.
Non mi risulta che nella nostra costituzione del Gruppo abbiamo mai fatto riferimento, o perlomeno dato che il consigliere Lotito si è così preoccupato di scaricare il discorso che non è la costituzione del Gruppo, bensì il discorso… Quindi non rappresenta alcun atto costitutivo quel discorso, bensì un discorso di insediamento del Gruppo.
Non mi sembra che ho mai menzionato in quel discorso fatto a dicembre, il 27 o 28 dicembre, non mi sembra di aver mai menzionato che il Gruppo Coraggio Locorotondo passa all’opposizione, né tantomeno si schiera con l’opposizione.
Così come avete avuto, sono più di 10 ore di Consiglio, non ricordo chi dell’opposizione prima ha detto che ci sarà un motivo per il quale noi non ci siamo candidati con voi. È esattamente lo stesso motivo per il quale il Gruppo Coraggio Locorotondo non si è candidato con il Gruppo Innova e non si è candidato con il Gruppo 5 Stelle.
Evidentemente facciamo parte pur sempre della maggioranza pur essendo un Gruppo autonomo. Un provvedimento lo condividiamo, lo votiamo favorevolmente; non lo condividiamo, lo votiamo contro; non siamo certi, non siamo pienamente convinti, ci asteniamo, in assoluta libertà. Non c’è alcun tipo di accordo. Non c’è alcun tipo di accordo. Per fortuna non abbiamo bisogno di accordi, per fortuna ognuno di noi ha una propria attività lavorativa.
Per quanto mi riguarda io possa andare a casa anche stasera, domani mattina mi alzo, vado a lavorare tranquillamente, ho la mia professione e non ho bisogno di stare qui al Comune per continuare a vivere.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo votare, si fa tardi. … Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente e grazie al Capogruppo per la possibilità.
Siccome sono stato menzionato prima dal consigliere Lotito in merito al Regolamento, io credo che sia palese, ormai sotto gli occhi di tutti, il tentativo politico da parte del consigliere Lotito di dividere e spaccare questa maggioranza. Non serve nemmeno chissà quale figura di spicco.
Io dico solamente che prima o poi ognuno di noi darà conto, siccome non abbiamo paracaduti, ognuno di noi dovrà dare conto dell’operato - ma non mi riferisco a te - in generale di come amministra ai nostri cittadini. Credo che ai cittadini sicuramente non farà piacere ascoltare e vivere questo clima, il clima anche dei lavori che si sono condotti nei punti precedenti.
Il Regolamento dei contributi è un Regolamento che l’assessore Prete chiede da tempo, ne sono testimone.
Consigliere Lotito, c’è talmente fiducia fra me e l’assessore Prete, non dico una cosa nuova, che nemmeno l’ho letto se non veramente in treno nel giro di 10 minuti. Avevo degli appunti da fare, glieli ho fatti direttamente a lei nella mia stanza, non ho nemmeno preso parte e partecipato alla Commissione.
Quindi, siccome ha detto che è contro il Vice Sindaco, so che non serve questa precisazione ma ci tenevo a farla. Quindi, massima fiducia in quello che è stato fatto dal consigliere Caramia e dall’assessore Ermelinda Prete.
L’obiettivo credo che sia semplicemente uno, quello di velocizzare e snellire i passaggi che nel passato creavano veramente difficoltà e perdite di tempo da parte degli Uffici, degli assessori e delle altre associazioni che magari realizzavano un evento a gennaio e si vedevano il rimborso di 3, 400 euro, 500 euro a fine anno.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, l’importante è che non ci prolunghiamo.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, grazie.
Io ci tenevo a sottolineare il fatto che non ho tutto questo potere, il potere di dividere l’assessore dal Vice Sindaco, assolutamente, né di creare fratture nella maggioranza.
La maggioranza è fratturata già da parecchio, è fratturata, si è fratturata da sola, infatti la costituzione del nuovo Gruppo probabilmente deve essere sfuggita al Vice Sindaco.
Oppure il Vice Sindaco, visto che gli ultimi avvenimenti hanno confermato un’ampia e piena disponibilità da parte del nuovo Gruppo, lo considera come parte assolutamente integrata e insignificante dal punto di vista politico, quindi può serenamente e tranquillamente confidare su sostanziale accondiscendenza su qualsiasi tipo di argomento.
Poc’anzi ha ricordato il voto al quale non ha partecipato per conflitto di interesse, quindi si è astenuto dalla partecipazione, però ci ha tenuto a sottolineare quello che è accaduto precedentemente. Quello che è accaduto precedentemente, è accaduto precedentemente. Purtroppo le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa, ma è andata così.
Al Vice Sindaco io ricordo che non ho attribuito una partecipazione diretta nella stesura del Regolamento, ho solo ricordato quello che mi è stato riferito rispetto a delle modifiche che erano state chieste dal Vice Sindaco stesso.
Non so se le modifiche le ha studiate in treno, non so se le ha studiate in wagon-lit, se in aereo o altro, questo non mi interessa, però questo mi è stato riferito e io ho semplicemente riferito che mi sono preoccupato di riattribuire e di suggerire all’assessore di riappropriarsi del proprio ruolo e di non delegarlo alla Giunta, che naturalmente avrebbe potuto utilizzare il voto a maggioranza per decidere o meno se essere accondiscendente o meno con le richieste dell’assessore.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Stavamo votando prima, forse siamo arrivati al momento della votazione.
Punto 12: Regolamento comunale per la concessione dei contributi e patrocini vantaggi economici all’affidamento dei servizi che mirano alla promozione storico, turistico, culturale, religiosa e tradizionale del territorio.
Chi è d’accordo sull’approvazione alzi la mano. 12. Chi è contrario alzi la mano. 4.
Approvato il Regolamento.
Immediata esecutività.
Chi è d’accordo alzi la mano. All’unanimità.
Bene, ora siamo arrivati alle mozioni…
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, in merito all’ordine dei lavori le dovevo ricordare…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, ce l’ho segnato.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ce l’ho segnato con l’asterisco, vede?
Solo che io volevo fare una proposta. Di queste 11, tra interrogazioni e mozioni, se siamo d’accordo ne discutiamo 5, quelle più importanti e gli altri li possiamo rinviare? Dobbiamo discuterle tutte?
Se posso dirlo avevo ritenuto importanti, anche per questioni di tempistica: l’interrogazione del Gruppo consiliare 5 Stelle, atti amministrativi e bonifica discarica Pasqualone; l’interrogazione dal Gruppo consiliare 5 Stelle su Natale 2023; interpellanza Gruppi consiliari Innova Locorotondo e Movimento 5 Stelle su condizioni della palestra Lino Calella; l’interpellanza del Gruppo consiliare Innova Locorotondo su stato di avanzamento dei lavori del palazzetto dello sport; infine, l’interrogazione al Gruppo consiliare Innova Locorotondo su lavori di manutenzione straordinaria per l’implementazione, all’efficientamento energetico della copertura dell’Auditorium.
Gli altri, eventualmente, si potevano discutere in una prossima assemblea, se siamo d’accordo, vista la maratona che abbiamo tenuto in quel di oggi.
Praticamente, da 11 punti potremmo discutere 5 punti, se siamo d’accordo.
Se invece vogliamo discutere tutti gli 11 punti, siamo qui e discutiamo.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Segretaria, mi scusi, non mi alzo perché ho un dolore terribile.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Quella è l’età.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Quindi chiedo perdono e mi tengo la mia lombo sciatalgia.
Può spiegarci come funziona in questo caso gentilmente, visto che il Regolamento...? Due domande: se sia facoltà della maggioranza decidere quali punti continuare a sostenere e quali rimandare e se questo sia oggetto di votazione...
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
È sempre una proposta a votazione.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
È sempre una proposta a votazione, quindi la risposta me l’ha già data, visto qual è la maggioranza. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Quindi che facciamo? Consigliera Convertini, so che siamo impazienti di andare, però c’è un’etica che dice che ci sono alcuni argomenti che hanno una loro tempistica da rispettare.
Prego, però velocemente....
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO.
Sarò velocissimo.
Scusatemi, dal 28 dicembre ci siamo ridotti a tenere un Consiglio comunale a fine marzo, ma insomma, che volete? È colpa nostra se siamo arrivati a discutere 24 punti, non solo, ma con 2 argomenti pesanti come i PIRU e il PUT! Non ho capito come facciamo!
Siamo arrivati dopo tre mesi a fare un Consiglio comunale, si è passati da uno ogni 15 giorni, in cui non si sapeva cosa dovessimo discutere, a fare un Consiglio comunale ogni tre mesi, e adesso non dobbiamo discutere fatti che sono importantissimi? Sono atti.
Io non lo so...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Intanto, consigliere Fabio Lotito, io avevo previsto una Capigruppo già un mese fa per poter fare il Consiglio comunale, poi nell’ambito di quella Capigruppo la maggioranza, quindi voi come Capigruppo avete deciso di posticipare il Consiglio comunale alla data odierna.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Posso, Presidente?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sì, però brevemente, altrimenti ci dilunghiamo nella polemica.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Brevemente, perché ero presente, sostituivo nella Capogruppo Marianna Cardone.
In quella seduta del 14, anzi no, quella precedente, 15 giorni prima, ero presente e non è stato messo ai voti il fatto che stessimo rinviando il Consiglio comunale, lei ci ha dato per presa come decisione e fatto certo che il Consiglio comunale si sarebbe tenuto a fine mese e che quindi dovevamo riaggiornare la Capigruppo - ed è scritto –ed erano stati inseriti i due argomenti certi, che avremmo ripreso nella Capigruppo successiva, che poi sono saltati ed è venuta fuori l’aggiornamento dell’ordine del giorno.
In quella prima Capigruppo precedente al 14, lei ci aveva detto che, siccome i documenti non erano pronti, dovevamo necessariamente posticipare a fine mese e quindi riconvocare la Capigruppo.
Quella Capigruppo quindi non ha deciso assolutamente nulla riguardo a questo.
Ci avete invitato a rifare una Capigruppo, cui ha partecipato la consigliera, avete stilato l’ordine del giorno, sappiamo benissimo che il Consiglio può anche in questo momento modificare l’ordine del giorno, però sinceramente sul fatto di stralciare alcuni punti ho qualche dubbio.
A prescindere da questo, però, davvero non è corretto, perché, tra l’altro, gran parte di questi argomenti è da discutere adesso, perché hanno adesso un senso, discuterli da qui ad un mese o due mesi non avrebbe la stessa valenza, per cui davvero faccio appello al rispetto del ruolo di tutti e delle prerogative.
Se ci sono poi argomenti che si vuole anticipare perché l’Assessore di riferimento ha delle urgenze, personalmente non ho problemi, ma credo che tutti siamo venuti con la consapevolezza che avremmo dovuto lavorare su questi punti. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Un attimo di attenzione.
Intanto quella Capigruppo è stata da me voluta fortemente proprio per stimolare sia la parte politica che innanzitutto la parte tecnica a predisporre gli argomenti da portare in Consiglio comunale. Abbiamo stimolato in questa maniera.
Nel contempo, tutti insieme abbiamo deciso di fare il Consiglio comunale e di riaggiornarci con la Capigruppo, è stato rispettato quello che abbiamo deciso nella Capigruppo di febbraio. Dipende da quello che aveva scelto la maggioranza, dalla maggioranza dei Capigruppo.
Non ci fossilizziamo di fronte a questo tecnicismo, il discorso è che, siccome si è fatto tardi, io ho fatto la proposta di discutere i cinque argomenti rimanenti, che sono interpellanze e interrogazioni di importanza tempistica, gli altri si potrebbero anche rinviare ad un prossimo Consiglio.
Se vogliamo essere elastici, lo facciamo, se vogliamo essere drastici, non lo facciamo.
Consigliera Grazia Ruggiero, siccome io sono parsimonioso dal punto di vista economico, un altro Consiglio comunale, fatto solo per le interpellanze residue porterebbe un aggravio di spese all’Ente non indifferente, quindi ci dobbiamo regolare su questa proposta che io ho fatto.
Se la proposta non viene recepita, continuiamo anche fino alle 24.00, per me non c’è alcun problema, io sono abituato a queste maratone sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale.
Io ho scelto quelli di vitale importanza e ho ribadito quali sono: i primi due punti per una determinata etica, perché sono state presentate le interrogazioni da parte del Movimento 5 Stelle tanto tempo fa, e gli altri tre punti importantissimi, che se si va avanti nel tempo, magari non c’è più la possibilità di discuterne, non c’è più la valenza di discuterne, che sono quelli della palestra "Lino Calella", del Palazzetto dello Sport e della copertura dell’Auditorium, che se si va avanti nel tempo... e mettiamo anche la mozione, sei punti.
Siamo d’accordo per discutere questi sei punti? Alziamo la mano.
Siamo d’accordo a discutere questi sei punti, così come enunciati da me, compresa anche la mozione, e a rinviare gli altri ad un prossimo Consiglio comunale?
Io ho fatto una proposta che dobbiamo mettere ai voti. No, non possiamo rinviare tutto. Consiglieri, per cortesia, sentiamo i pareri dei Capigruppo.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Io proporrei di discutere la mozione e di rinviare tutte le interpellanze e le interrogazioni ad un prossimo Consiglio, da tenersi entro 10-15 giorni al massimo, per tutelare l’attualità delle richieste delle interpellanze.
Sempre di giovedì pomeriggio.
Speaker : INTERVENTO.
Entro il 30 aprile dobbiamo fare un altro Consiglio - voglio avvisarvi – quindi si aggiungono e diventeranno 45.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Rinuncio al gettone del prossimo Consiglio: che vi devo dire?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sentiamo il Capogruppo Luca De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Io sono d’accordo con la proposta del Capogruppo Donato Pinto, ci aggiorniamo a 15 giorni, dato che potrebbero porsi dei problemi di tempistica, nel senso che l’interpellanza ha senso oggi e non al 30 aprile, senza gettone, così non graviamo neanche sul... però mi sembra una proposta ragionevole, dopo quasi 12 ore di Consiglio, un po’ di buonsenso...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Io dico esattamente il contrario, uno più uno fa maggioranza. È corretto, Segretaria? Ritorno alla domanda che ho fatto propedeuticamente a questa situazione, quindi che io invece insista, numericamente parlando... allora non perdiamo tempo.
Il principio non è una protesta sterile, solo per dire il contrario di tutto, abbiamo già chiarito il principio per cui volevamo andare avanti, ed è un fatto di tempestività, di coerenza e del fatto che voi, che siete la maggioranza, ci fate fare dei Consigli ogni morte di Papa e ci ritroviamo in queste condizioni, che non piacciono nemmeno a noi, perché anche noi abbiamo abbandonato famiglia e lavoro per tutta la giornata.
Presidente, se magari mi ascolta... finisco, Sindaco, ribadendo che nessuno vuole tenervi qui segregati, anche a fronte di una scarsa performance intellettiva, ma ovviamente, qualsiasi siano le nostre proposte, la maggioranza propende verso questa indicazione.
Vi chiedo però di non fare come suggeriva la consigliera Convertini e di non andarcene in questo momento, ma perlomeno di finire con la mozione.
La nostra non è questa, ma non perdo tempo, perché so che se vi faccio una controproposta, avendo voi già la maggioranza, è inutile, visto che non voglio perdere tempo, la mozione perlomeno discutiamola.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Spegnete i microfoni, per cortesia, altrimenti si accende il microfono verde.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Vorrei fare una proposta di buonsenso, semplicemente questo. Come suggeritomi, discutiamo subito la mozione, che riguarda l’assessore che deve andare via, e poi proseguiamo con la discussione e chi deve andare via va via, chi può rimanere rimane, per rispondere alle interpellanze e alle interrogazioni.
Non dobbiamo votare niente, ma alla fine avremo la possibilità di farci rispondere alle interrogazioni. Perché non dobbiamo?
Speaker : INTERVENTO.
Fabio, ci sono punti sui quali deve rispondere l’assessore.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Alla mozione deve rispondere.
Speaker : INTERVENTO.
Anche sulle interpellanze.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Sì, ma come si fa? Diventa impossibile da gestire, perché noi arriveremo, così come già anticipato dal Sindaco, al 30 aprile, quindi a questo punto ci rivediamo sabato.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Prego, Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusate, si può spostare a un question time di domani pomeriggio, dottoressa? Si può fare nel pomeriggio (nel Regolamento è previsto) il question time, ci incontriamo, facciamo le interrogazioni, non la mozione, perché la mozione deve essere votata, quindi ci deve essere il Consiglio, e nel pomeriggio li facciamo, o domani mattina...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, Vice sindaco, sentiamo la proposta dal Vice Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Mi rivolgo più all’opposizione.
Se si discute subito la mozione e diamo la possibilità all’assessore Prete di rispondere subito alle interpellanze che la riguardano (correggetemi se sbaglio), si fa subito tutto il resto a ruota.
L’assessore aveva dato anche la sua disponibilità, mi dispiace che sia il suo compleanno e sia ancora qui, ha dato disponibilità a rispondere a tutte le interpellanze.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Le interpellanze sono veloci, non durano due ore, le interpellanze durano al massimo 10 minuti tra botta e risposta, per cui siccome è stata fatta la proposta di anticipare le due interpellanze che sono datate nel tempo, devo mettere a votazione la proposta.
Per non disquisire più di tanto, perché ci stiamo perdendo, chi è d’accordo sulla proposta di anticipare le due interrogazioni protocollate tanto tempo fa, il 14 febbraio per l’esattezza, alzi la mano.
Chi è d’accordo ad anticipare le due interpellanze alzi la mano. Va bene, allora rimaniamo con l’ordine del giorno, così come è stato predisposto.
Mozione Gruppi consiliari Innova Locorotondo e M5S su “Gare di trasporto e mensa scolastica” (prot.5978/2024).
Chi è il primo firmatario?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Io sottoscritto Lotito Fabio, Marianna Cardone, Lucia Calella, Annalisa Guida, Grazia Ruggiero, in qualità di consiglieri comunali, consapevoli delle responsabilità assunte a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini locorotondesi e dei doveri derivanti dal proprio mandato, considerato che le gare di trasporto e mensa scolastica sono scadute da molti anni, che attualmente i servizi di trasporto e mensa non sono stati affidati con alcun atto o proroga, cagionando un evidente danno sia per l’Ente che per i fornitori del servizio, impossibilitati nella fatturazione.
Che nessun atto propedeutico per il rinnovo delle gare d’appalto risulta ad oggi prodotto, che la competenza in materia è dell’ufficio in capo alla responsabilità dell’assessore Paolo Giacovelli, che nulla ha fatto e detto in merito, chiediamo la immediata regolarizzazione delle forniture, attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate nella fornitura del trasporto scolastico e mensa, delle autorizzazioni indispensabili per la fornitura dei servizi pubblici essenziali. Locorotondo. 14 marzo 2024".
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, assessore Paolo Giacovelli.
Speaker : PAOLO GIACOVELLI ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Grazie ai Gruppi per questa mozione, però purtroppo non posso rispondere io in materia, dato che le deleghe che ho ricevuto nel 2020 sono l’Assessorato alle politiche sociali e giovanili e in questi anni non me ne sono occupato, ma passo la parola alla mia collega di Giunta, Ermelinda Prete, che ha deleghe in riferimento a questa mozione. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, assessore Ermelinda Prete.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Rispondo al posto dell’assessore Giacovelli, pur non avendo troppe notizie rispetto a quelle che poteva dare l’assessore, pur non essendo l’assessore all’Istruzione.
Tengo a precisare, facendo un passo indietro, che il 26 febbraio 2024, a mezzo PEC, anche noi abbiamo chiesto all’ufficio notizie circa l’affidamento dei servizi e il periodo per il quale questi sarebbero dovuti essere affidati, e abbiamo anche colto l’occasione per chiedere a che punto eravamo per quanto concerne le fantomatiche gare.
Chiaramente l’ufficio non ha mai risposto, ho chiesto alle parti più collaborative dell’ufficio di avere in merito qualche delucidazione e mi è stato riferito che, per quanto riguarda la mensa, la procedura sul MEPA è stata caricata il 28 febbraio e ha scadenza il 31 marzo, però pare che non veda ancora la pubblicazione della determina.
Per quanto concerne il trasporto, invece, la procedura sul MEPA è stata accettata il 13 marzo, la scadenza è sempre il 31 marzo e anche qui non c’è la pubblicazione di alcuna determina.
Per quanto mi riguarda, riconfermo che, non avendo grande dialogo, i risultati in relazione agli obiettivi restano minimi. Chiaramente accogliamo la vostra richiesta, ma riteniamo che vada riformulata, perché voi chiedete l’immediata regolarizzazione delle forniture attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate e chiaramente non spetta a noi dire a chi debba essere affidato il servizio, è un atto gestionale dell’ufficio, quindi va riformulata.
Noi la accogliamo, dobbiamo solo riformularla, perché non vorrei che risultasse che la scelta delle ditte dipende da questa nostra... questo è quanto mi faceva notare l’ufficio.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Scusate se sono intervenuta senza microfono, ma non riuscivo a capire quello che stavo ascoltando.
Nella mozione si chiede che ci siano delle gare, in modo tale da economizzare i costi per tutti i cittadini e garantire un servizio all’altezza delle esigenze. Dai dati e dagli atti in nostro possesso, dal 2020 si va avanti a proroghe, con affidamenti diretti anche sul trasporto.
Tra l’altro, i dati in nostro possesso sono anche corroborati dall’interpellanza presentata dal consigliere De Giuseppe, che contesta la modalità di affidamento diretto del trasporto e di noleggio degli autobus... no, allora ho capito male quella interpellanza, la vedremo successivamente,.
La nostra mozione, che avete davanti, chiede che si proceda ad una gara d’appalto.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Chiediamo alla Segretaria, perché il nostro dubbio era proprio nella formulazione, altrimenti non la accoglieremmo, ossia "la immediata regolarizzazione delle forniture attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate" è una dicitura che ci faceva ritenere che non sia nelle nostre competenze entrare nell’atto gestionale, però possiamo e dobbiamo chiedere la regolarizzazione della procedura, quindi se la riformuliamo...
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Va bene, anche perché a questo punto mi domando cosa è stato pubblicato sul MEPA, quindi se si può fare un accesso agli atti e capire, nella data contestuale alla presentazione della mozione, cosa sia stato pubblicato sul MEPA.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Faccio notare questa cosa: nello scorso Consiglio comunale coincidevano le date delle nostre interpellanze con le azioni politiche dell’Amministrazione, anche in questo caso, 14 marzo.
Faccio un esempio: quando il Sindaco ha chiamato il Prefetto al telefono, gli ha mandato una lettera per il discorso dei furti, guarda caso coincideva con la nostra interpello (sto facendo una metafora, un esempio), anche in questo caso la mozione è stata protocollata il 14 marzo e sul MEPA il 14 marzo, come faceva notare l’Assessora, viene fatta la richiesta.
Io ho fatto notare che, ogni volta che le opposizioni stimolano la conoscenza di procedure, avviene qualcosa, quindi io mi chiedo se la politica non possa fare lo stesso prima di arrivare in Consiglio comunale a dover discutere di questi atti, soprattutto sapendo che c’è un’Amministrazione occulta, che lavora per i fatti suoi, e a maggior ragione vorremmo fare un accesso agli atti per capire nel frattempo l’Assessora, preoccupata di questa Amministrazione occulta, come si è mossa... benissimo, ha scritto.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Io ho scritto il 26 febbraio, quindi prima, non ho ricevuto risposta e non è seguito nessun atto., quindi, se vi può consolare, evidentemente siete più efficaci, quindi continuate.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
La parola a Fabio Lotito. Stiamo continuando a ruota libera.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Non stiamo andando a ruota libera, io non è che stiamo andando a ruota libera, è una mozione, quindi non è un’interrogazione o un’interpellanza.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, dico senza chiedere la parola, tu sì, ma gli altri...
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Noi chiediamo l’immediata regolarizzazione delle forniture attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate. Perché? Perché l’ultimo atto di questo Consiglio di assegnazione delle forniture è scaduto il 22 dicembre 2023.
Il 22 dicembre 2023 è la scadenza delle forniture di mensa e trasporto. Nel frattempo, queste ditte che stanno lavorando, che sono le stesse, sulla base di quale mandato stanno fornendo i servizi? Ma scusate, vi rendete conto della situazione in cui siamo?
Noi dovremmo preoccuparci, perché rispetto ad una condizione del genere questi non hanno un CIG, quindi come stiamo fatturando, come stanno lavorando, gratis? Utilizzano i mezzi, utilizzano le attrezzature sulla base di cosa, di quale attribuzione? Io non lo so, sono dei fantasmi, cioè domani mattina si può alzare un altro e fare il giro con i pullman o preparare la mensa ai bambini.
Non credo che qualcuno possa alzarsi domani mattina e asfaltare tutte le strade di propria iniziativa e poi presentare il conto al Comune, non può farlo, così come non si può fare il servizio senza un mandato, senza un’attribuzione, senza una gara, senza niente!
Questo stiamo chiedendo, di dare la possibilità a queste aziende che stanno lavorando, probabilmente nella speranza di poter continuare il servizio, di poter fatturare e incassare i soldi che stanno spendendo, a tutela sia dell’Ente, sia dei lavoratori.
L’Ente sono i ragazzi che usufruiscono del servizio, sono gli utenti. Perché abbiamo presentato l’interrogazione anche all’assessore Giacovelli? Perché i servizi di mensa e trasporto sono di competenza dei servizi sociali, sono i servizi sociali che decidono. Siccome noi non abbiamo un Regolamento dei servizi sociali, non abbiamo un Regolamento dei mezzi di trasporto, non abbiamo niente, si va per consuetudine e abitudini, e questo Comune funziona in maniera casareccia perché si va avanti in consuetudine e abitudini Questo è.
Siccome non possiamo lasciare le ditte che stanno fornendo i servizi senza un CIG, senza la possibilità di fatturare, abbiamo chiesto l’immediata regolarizzazione, nelle more di questa benedetta gara, che sono quattro anni che viene annunciata e non viene mai fatta, al di là di 15.000 euro di consulenza, con i quali sicuramente verrà fuori non una gara, ma un garone! Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Credetemi, io sono veramente preoccupata perché ancora una volta viene fuori questa situazione per la quale non decide questo Ente, decide l’entità parallela, quindi sostanzialmente la maggioranza ratifica qualcosa che è deciso all’esterno.
È accaduto per i PIRU, perché vi siete allineati a qualcosa che è accaduto fuori, vi siete allineati qui e avete rettificato, accade adesso, nel momento in cui ci dite che c’è un’entità terza che fa delle cose, che la Giunta e l’Assessora non sono in grado di controllare, non sanno, non hanno notizie, ma l’accesso agli atti non lo facciamo solo noi dell’opposizione, l’accesso agli atti è uno strumento che può utilizzare chiunque, Assessore.
Adesso facciamo cadere questo veto, adesso vi faccio una domanda, ma ve la faccio di pancia: state continuando a mantenere in piedi questo teatrino, avete intenzione di portare avanti questo teatrino per quanto altro tempo, con la scusa che le decisioni vengono prese fuori? Cosa state facendo? Per cosa siete stati votati e portati a gestire un’Amministrazione? La Giunta non è in grado di dare risposte rispetto a questa situazione gravissima, che emerge ormai da diverso tempo, ed emerge a tal punto che il servizio della mensa e il trasporto, due servizi essenziali, che non dobbiamo programmare una tantum ma vanno de plano, due servizi che tra l’altro fanno stretto riferimento all’area degli Affari generali e dei servizi sociali, perché sono pur sempre servizi a domanda diretta, assessore Giacovelli, per cui lei è tenuto ad informarsi su cosa sta accadendo, a prescindere dal dettaglio della delega, nella Giunta cosa sta succedendo? Cosa state facendo?
Avete ribadito che le decisioni vengono prese da qualcun altro, e voi dove siete? Assessora, davvero, di pancia, lei ha intenzione di mantenere in piedi questo teatrino, lei ha intenzione di mantenere la delega alla cultura e all’istruzione in questa maniera, venendo qui e portandoci la sua disapprovazione, la sua rabbia?
Per carità, umanamente posso condividerle, ci mancherebbe, ma lei qui ha un ruolo istituzionale e, nel momento in cui non è messa nelle condizioni di poter svolgere il suo ruolo, lei è messa di fronte ad una scelta difficile, me ne rendo conto, ma è con le scelte difficili che si capisce veramente fino a che punto siamo in grado di guardare le persone fuori da qui, negli occhi, senza problemi.
Voi state mantenendo in piedi tutta questa bagarre, lo avete fatto sino all’approvazione del PIRU, non so adesso cosa intendiate fare, quale sia la prossima tappa, perché andate per tappe, evidentemente, ma questa è la lettura esterna. So che non vi piace, ma, per quanto possa non piacervi, è questa.
Non è pensabile nel momento in cui, signori Consiglieri, noi facciamo parte della Pubblica Amministrazione e sappiamo che tutto quello che riguarda la Pubblica Amministrazione deve essere supportato da contratti e da atti, che sono substantiam, sono proprio la sostanza, altrimenti non c’è, quindi - fateci capire - nel momento in cui non c’è, non è sul MEPA, non si capisce, c’è e non c’è, ai nostri bambini viene somministrato cibo sulla base di quale contratto, di quale presupposto normativo e giuridico? Vengono trasportati sulla base di cosa? Se succede loro qualcosa, cosa dobbiamo fare?
Non vi lamentate se poi chiediamo la produzione degli atti e dei documenti rispetto agli immobili comunali o se domani andiamo a fare l’accesso agli atti e vi stiamo chiedendo cosa state facendo sul trasporto e sulla mensa, non scrivete "signori genitori, è colpa di quei brutti, cattivi e sporchi dell’opposizione, perché denunciano le questioni".
Qui la situazione è grave, mensa e trasporto. Io ricordo un intervento del consigliere De Giuseppe, in cui diceva che, nel momento in cui eroghiamo i servizi di mensa e trasporto, il sociale è il minimo indispensabile, però il problema è: come eroghiamo questo minimo indispensabile, consigliere? Sì, lo stiamo assicurando, ma sulla base di cosa?
Quindi - ripeto - sono davvero sconcertata e tutto potevo immaginarmi fuorché trovarmi dinanzi ad una gestione di questo tipo, ma davvero tutto poteva immaginarmi fuorché questo, e, anche se ogni volta penso di aver visto quello che mai mi sarei immaginata di poter vedere, ogni volta vi sorprendete, perché c’è sempre di meglio, e ribadisco quello che ho già detto tante volte in questa sede: la comunità locorotondese merita di meglio, merita seriamente di meglio!
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Donato Pinto.
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Qualche punto fa, attraverso una variazione, abbiamo votato l’incremento di una voce che sia di supporto al RUP per la stesura della redazione delle gare d’appalto, quindi credo che abbiamo fatto il primo passo - con ritardo, sicuramente - affinché queste gare vengano fatte.
Il ritardo è sicuramente attribuibile a responsabilità di tutta questa Amministrazione, di tutta questa maggioranza, anche mia, e non voglio cercare alibi o giustificazioni, ma anche noi ci siamo trovati nel bel mezzo di un avvicendamento di capi settore e di pensionamenti e certamente questo non ha giovato. Questa non è una giustificazione, ma è solo un’analisi del fatto.
La gara quindi verrà fatta, gli strumenti sono stati in parte predisposti, in parte lo saranno nei prossimi giorni, affinché nel più breve tempo possibile venga espletata la gara.
Nel frattempo, il servizio viene espletato, sono solidale con l’assessore Prete perché da tempo cerca di sanare questa situazione, come testimonia il fatto che la vostra mozione per l’assessore Prete e per noi era una mozione giusta, condivisibile, così come si vuole fare. Si chiedeva semplicemente di aggiustare delle parole, per evitare equivoci giuridici non potendo l’Amministrazione assegnare all’azienda che attualmente sta espletando il servizio, ma dovendolo rimandare ad un atto gestionale.
Se abbiamo chiarito che la gara si deve fare e si sta lavorando per predisporne gli atti, se abbiamo capito che l’assessore Prete è al lavoro per regolarizzare la posizione e, a testimonianza di questo, accoglie bene la vostra mozione, chiediamo però di rivedere i termini - ripeto - per non incappare in equivoci giuridici, non capisco il resto delle rimostranze fatte, se non a scopo di dialettica politica, che ci sta sempre, lo accettiamo, siamo abituati.
Vi chiedo però semplicemente di rivedere quelle parole e lasciare tutti sereni di approvare la vostra mozione. Tutto qui, poi l’assessore Prete dirà il resto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Vorrei capire meglio, consigliere Pinto, cioè noi praticamente dovremmo fare finta di non sapere che i fornitori attuali del servizio sono quelli che sono e stanno lavorando? No, non è il futuro, è scritto in italiano "di regolarizzare chi sta fornendo ad oggi il servizio", ma voglio sapere come farete a pagare queste aziende con effetto retroattivo da gennaio, quando hanno ripreso il servizio? Come si pagano questi?
Speaker : DONATO PINTO CONSIGLIERE.
Fabio, perdonami, il problema non è per il futuro,
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scusate, non facciamo dialogo.
La conclusione di Fabio Lotito, poi facciamo intervenire anche la dottoressa Vadacca per quanto riguarda alcune questioni tecniche. Sì, grazie Presidente.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Rileggo: chiediamo "la immediata regolarizzazione delle forniture attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate nella fornitura del trasporto scolastico e mensa, delle autorizzazioni indispensabili per la fornitura dei servizi pubblici essenziali", cioè chiediamo che chi sta facendo il servizio oggi lo faccia con un titolo valido. Stiamo chiedendo questo: perché dobbiamo modificarlo in italiano? Perché dobbiamo far finta che non sappiamo che stanno facendo il servizio? L’assegnazione è quello che devi fare per forza, altrimenti come li paghi?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Scusate, stiamo facendo troppo dialogo, ci stiamo perdendo nei meandri della stanza dell’Aula consiliare.
Facciamo fare un chiarimento tecnico alla dottoressa, perché tra l’altro questo discorso di assegnazione i politici non possono farlo, quindi, siccome lì è scritto assegnazione, dobbiamo fare un riconoscimento di debito fuori bilancio eventualmente.
Prego, dottoressa.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Se la realtà è che una ditta che sta effettuando un servizio non possiamo modificarla, è altrettanto vero che non si può legittimamente affidare un servizio ora per allora, non esiste legittimamente nessun procedimento che il Consiglio comunale può raccomandare o indurre a fare al responsabile.
L’unico modo per sanare la situazione che va dalla scadenza del precedente affidamento ad oggi è il riconoscimento del debito fuori bilancio. Non ci sono altre strade ed è una competenza del Consiglio comunale, quindi non c’è ingerenza gestionale o altro, quindi va riconosciuto, dopodiché domani si deve affidare, da domani in avanti, fino alla gara definitiva, se mai vedrà la luce, come ci auguriamo tutti.
Questa è l’unica procedura, non ce ne sono altre, quindi così com’è la mozione non può che essere interpretata in questi termini, quindi la immediata regolarizzazione vuol dire la produzione di una proposta di delibera di Consiglio comunale, perché c’è stato un affidamento di fatto del servizio al di fuori delle norme contabili, quindi rientra nella lettera e) del 194.
Dopodiché è chiaro che gli uffici si dovranno attivare immediatamente per regolarizzare da lunedì quantomeno, sperando che domani si faccia l’affidamento e sabato non mangino a scuola e non siano trasportati, quindi lunedì parte il servizio regolarmente. Questa è quello che un Comune dovrebbe fare.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Se la mozione resta così com’è, dobbiamo metterla a votazione e penso che verrà respinta.
Prego, assessore Ermelinda Prete.
Speaker : ERMELINDA PRETE ASSESSORE.
Accolgo volentieri la provocazione, consigliera. Mi sono chiesta tante volte se potesse essere più semplice lasciare la delega, poi però mi sono detta che, se mi avevano votata, era perché si aspettavano qualcosa da me, e abbandonare o darla vinta a chi presumibilmente si aspetta questo non fa proprio parte del mio carattere.
Rigiro invece alla mia maggioranza la domanda: quanto è bello vedere che qualcuno fa notare l’inutilità di una delega assessorile? Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Non è solo la tua: sai quante volte da Assessore mi sono sentito frustrato? Non ti puoi immaginare, in dieci anni...
Prego, brevemente.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Io capisco – ribadisco - dal punto di vista umano, però dobbiamo avere anche la capacità di venir fuori dal rapporto personale e dalla battaglia, e io sono una battagliera, per cui - ripeto - capisco dal punto di vista umano la reazione, la comprendo, non metto in discussione, però è vero anche, Assessora, che ti hanno votato perché tu rappresenti qualcosa, hai detto, hai voluto e ti sei presa la responsabilità relativamente ad alcune cose, quindi, nel momento in cui questa maggioranza non rappresenta più quello che tu hai portato come valore aggiunto, e come valore aggiunto l’hai portato tu e il tuo elettorato, credo che tu debba fare una scelta da questo punto di vista.
Non voglio convincerti, non sto facendo questo lavoro sottile per cercare di farlo, però capisci bene che questa è una domanda che non mi faccio solo io che sono qui all’opposizione, che da una dimissione dell’Assessora potrei trarre come opposizione un beneficio, tutt’altro, penso che il beneficio sarebbe prevalentemente il vostro, perché sareste in coerenza con quel discorso di Costituzione, però - ripeto - non devo convincere nessuno, perché reputo di avere dinanzi persone intelligenti, per cui ognuno fa le sue scelte e si assume le conseguenze delle sue scelte.
Certo è che, nel momento in cui è evidente che una delega risulta inutile (qui ritorno al discorso di Giunta, al netto della considerazione personale), se un Assessore dichiara che la propria delega è inutile e non incide, non le viene dato valore, c’è - ribadisco - un problema serio in questa maggioranza.
Non era quindi una provocazione, l’ho detto di pancia, ma perché era veramente quello che sentivo e mi veniva naturale, nella stessa maniera, di pancia, dico al Sindaco "Sindaco, questa è la Giunta che lei vuole portare avanti?".
Non pretendo una risposta sul dibattito, ma veramente vi faccio una domanda per il bene del paese e, se vogliamo, anche per il suo, mi permetta, nel senso che andando avanti così non ne esce bene neanche lei. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, signor Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Io voglio rispondere solo una cosa. Carissima consigliera, qui non c’è nessuno dietro e nessuno fa cose occulte. Questa è una cosa seria, credo che lei faccia parte dell’opposizione, credo che lei faccia parte anche di un partito, che non è come il mio, quindi la politica è così, io ho fatto sempre l’opposizione, non l’ho fatta mai come voi, perché fare opposizione e andare a prendere i cavilli sulle cose procedurali...
Tra l’altro, devo essere onesto, noi non siamo capaci, perché non sappiamo fare tutti questi mestieri, però l’opposizione, che pure anche io ho fatto per anni, cercando di trovare i cavilli e creare una discussione o un disagio in Consiglio comunale devo ammettere che siete bravi a farlo, però la Giunta è andata avanti, va avanti, c’è un disagio che stiamo risolvendo, quindi credo che, se farete meglio le mozioni, noi risponderemo meglio, il problema è che questa mozione, come al solito, è fatta con un doppio fine, perché volete indurci a commettere degli errori tecnici, che noi non ci meritiamo.
Riferendomi al trasporto, noi abbiamo fatto una delibera a maggio 2023, poi le proroghe sono state fatte e credo che i funzionari (io non mi occupo di proroghe) abbiano fatto le proroghe perché erano consentite dalla legge, tipo il Covid e tutto il resto.
Come Consiglio comunale, come Giunta diamo indirizzi, e abbiamo fatto la delibera a maggio 2023. Sul fatto gestionale certo che avete tutte le possibilità e tutti noi abbiamo le possibilità di fare accessi agli atti, ma io non vado tutti i giorni a vedere dai funzionari a chi hanno affidato il servizio, devono fare le procedure che sono consentite per legge, come abbiamo fatto fino ad oggi.
Non è vero che abbiamo qualcuno che sta dietro, noi ci siamo presentati agli elettori e stiamo andando avanti con il programma, non andiamo avanti per tante reminiscenze che voi avete, purtroppo abbiamo fatto le elezioni e avete perso, la prossima volta, se i concittadino voteranno a voi, perché ho visto che siete abbastanza bravi nel fare l’opposizione, forse sarete abbastanza bravi nel fare la maggioranza.
Mi auguro che i cittadini valuteranno quello che abbiamo fatto e quello che non abbiamo fatto, alla fine faremo i conti e vedremo anche se siamo noi un po’ casarecci o siete casarecci voi, perché certamente il vostro obiettivo è quello di spaccare la maggioranza, fino ad ora inutilmente, al di là dell’esistenza di due Gruppi che possono esistere in tutti i Paesi del mondo (in altri Paesi ce ne sono cinque o sei), anzi per me avere due Gruppi oggi vale anche di più, perché il confronto su certi atti amministrativi a me sta bene.
Se a voi dell’opposizione non sta bene, avete tutte le possibilità di fare accesso agli atti, però vi chiedo, invece di fare attività sui social, di fare le mozioni e le interpellanze come si deve per legge. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Un attimo, scusate, perché ci stiamo dilungando molto sulla questione, e, visto che è presente il Responsabile di settore, vorrei chiedere al Responsabile di settore gli adempimenti che sono stati espletati per quanto riguarda queste cose nell’ultimo mese o negli ultimi due mesi.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, preliminarmente posso fare una sola domanda?
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, aspettiamo un attimo.
Il Responsabile di settore potrebbe darci delle delucidazioni in merito agli adempimenti? Prego.
Speaker : VITANTONIO ROSATO RESPONSABILE A.A.G.G.
Buonasera a tutti.
Dobbiamo sapere che dal 1 gennaio di quest’anno le modalità di procedure per gli appalti di forniture e servizi sono completamente cambiate, c’è l’obbligo del MEPA anche per forniture sotto i 5.000 euro.
Questo servizio ha messo in difficoltà in primis noi dei Comuni, perché dovevamo apprendere questa nuova procedura, ma ha messo in difficoltà soprattutto le aziende, perché non erano pronte a tutto questo.
Mettiamoci anche che la piattaforma per lungo periodo non ha funzionato, abbiamo fatto procedure due, tre, quattro volte. Per quanto riguarda il caso in esame, è stato definito contrattualmente, è stato firmato il contratto sul MEPA, non è stata ancora pubblicata la determina perché stava al visto contabile, ma lunedì o martedì saranno pubblicate le determine del trasporto e della mensa.
Il servizio è partito con l’appalto dal 2 gennaio al 30 ed è in corso l’appalto per la fornitura dal 1 aprile fino al 30 maggio o 8 giugno. Il contratto giuridicamente è perfezionato, quello che manca è l’atto della determina, che prende atto di ciò che è stato fatto sul MEOA, è sottoscritto, lo allegheremo alla determina.
Se ci sono altre domande, sono a disposizione, ma era giusto chiarire queste cose.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE
. Grazie.
Prego, Consigliere De Michele.
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Ho una sola richiesta: Sindaco, può gentilmente rispondere la domanda che le ha rivolto l’Assessore Prete? La domanda, se ricordo bene, è se è bello vedere la perfetta inutilità di una delega assessorile, se ho ben compreso. È quella la domanda?
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Sinceramente non mi aspetto questa domanda, lei è una persona cui abbiamo dato fiducia con la delega e, se lei oggi ha dei problemi nella gestione, deve solo venire da me, ci mettiamo d’accordo e vediamo, parlando con lei e con il funzionario.
Se ci sono questi accordi, io non ho mai fatto nulla, né tantomeno ho interferito nell’attività dell’Assessore fino adesso, per tre anni è andata sempre avanti, è andata avanti così, ho portato avanti il programma, non ho mai interferito e non ho mai detto di no. Se quindi oggi ha dei problemi con il funzionario (ho detto prima che non è possibile farlo velocemente) dobbiamo fare nuove assunzioni, dare nuovi incarichi e fare le cose si fanno tutti i giorni.
Per fare questo, devo motivare sempre la PO da una parte all’altra, lo devo fare con la delegazione trattante e con procedure burocratiche.
Sinceramente non mi sarei mai aspettato questa domanda da Ermelinda. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Siamo felici di vedere questa allegra famigliola che fa la pace grazie allo stimolo del Consiglio comunale, e, siccome il Sindaco, come al solito, quando non sa più cosa dire, dice che noi facciamo politica per spaccare... poi non so a quali social si riferisca, almeno per quanto riguarda il Gruppo Innova non capisco questo, di cui parla sempre, soprattutto oggi.
Detto ciò - poi mi risponde, Sindaco, quando vuole -, ringrazio il funzionario per aver dato una spiegazione, sarebbe stato bello che alle richieste dell’Assessora ci fosse stata una risposta, quindi, come al solito, prendiamo atto che c’è una difficoltà fra politica e uffici, prendiamo atto che c’è un momento di difficoltà anche fra di voi, visto che vi siete appena chiariti su nostra sollecitazione.
Noi provvederemo - non ce ne voglia il funzionario - a verificare con un accesso agli atti quello che lei ha detto, ma questo non fuga di certo le preoccupazioni relative a come in questo momento chi sta gestendo soprattutto il trasporto sia tutelato, non solo le ditte, ma anche i fruitori del trasporto, quindi lo approfondiremo attraverso un accesso agli atti.
Di certo, però, se da gennaio è in vigore questa procedura che ha messo in difficoltà, e io, Sindaco, come lei sa, perché ne abbiamo già parlato in un’altra sede, noi conosciamo bene (la consigliera Guida perché lavora al Comune di Monopoli, io per altre vicissitudini lavorative) come funziona il MEPA, di certo le cose vanno monitorate, visionate e supportate, perché sono lungaggini burocratiche che portano via tempo.
È giusto quindi che qualcuno (l’opposizione, la maggioranza, il Gruppo interno alla maggioranza) sollevi queste questioni, ma per il buon andamento della Pubblica Amministrazione, non è politica spicciola, qualcuno deve interrogarsi su queste cose e, se un funzionario in maniera assolutamente libera e anche concreta risponde, è bene che si sappia quali sono le difficoltà.
Il MEPA è una grossa difficoltà, è un portale molto farraginoso, è un portale che addirittura i funzionari stessi della Regione Puglia a volte non conoscono, però questo non giustifica tre mesi di scopertura, a mio avviso, di questo livello, e non giustifica un Assessore che non conosce il livello di difficoltà in cui oggi il suo funzionario opera, quindi manca la comunicazione e di questo possono - speriamo di no – farne le spese i nostri cittadini.
Ben venga, quindi, un’opposizione che solleva un tema e ne cerca la soluzione. Ora ci vogliamo attaccare a come modificare questa mozione? Mi sembra di che sia questo il punto a cui siamo arrivati, quindi l’ultima domanda che vorrei fare al funzionario è se davvero la dicitura così come riportata nella mozione è un problema per l’ufficio, è una cosa che noi non possiamo fare.
Il problema è solo quello della variazione di bilancio, ma, visto che l’abbiamo interpellato volevo conoscere il suo parere, se sia un atto dell’ufficio e basta.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Non si può fare l’assegnazione a copertura.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusate, c’è un problema e c’è la possibilità dell’accesso agli atti. Rimodulate quella, noi non diremo mai "vai a pagare le ditte" perché è un fatto suo, e poi lo facciamo vedere... ci mettete in un’aria veramente strana.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Michele De Giuseppe. Prego.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Io non vorrei aggravare con il mio intervento la questione, per cui lei, Presidente, può togliermi la parola.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
No, io voglio che lei parli, perché è il veterano di tutti noi.
Speaker : MICHELE DE GIUSEPPE CONSIGLIERE.
Due giorni fa, mi sono rapportato con un Ente pubblico e ho fatto una gara, non sono passato dal MEPA, mi hanno chiesto una serie di documenti, il patto di integrità ed è stata fatta una gara.
Io ringrazio il funzionario, che è venuto qua e ha spiegato in maniera corretta, dal suo punto di vista, come sono avvenute le cose, però dobbiamo dire la stessa cosa che abbiamo detto l’altro giorno in separata sede. Se l’Assessore ti scrive una lettera il 27 febbraio, per cortesia un’interlocuzione tra il funzionario responsabile e l’Assessore ci deve essere, o no? Di che stiamo parlando? Questa è l’ennesima figura barbina che qualcuno sta facendo fare a questa Amministrazione comunale, e noi non possiamo più permettercelo, e, se per impedirlo occorre cambiare le posizioni organizzative, si cambiano stanotte!
Se poi dobbiamo entrare nel discorso che c’è addirittura un debito fuori bilancio, qui le abbiamo raggiunte tutte! Scusate lo sfogo, però ai miei tempi, quando io facevo il Vicesindaco e l’Assessore di questo Comune, queste cose non accadevano in questo Comune.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Scusi, Presidente, al netto della figura barbina, io vorrei porre l’attenzione sulla gravità della mancanza del contratto e dell’atto, perché se la determina non è esecutiva, il contratto non ha valore, vuol dire che non è attivo, non è partito.
La figura barbina okay, quindi, però soffermiamoci tutti a pensare che (non voglio dire cose di cui non sono a conoscenza, perché l’accesso agli atti non l’abbiamo ancora fatto, lo faremo) è probabile che ci sia una mancanza grave, quindi non ci sia stata copertura con un atto giuridico del servizio di mensa e trasporto dal 1 gennaio a tutt’oggi.
È davvero grave, perché se così fosse, tutti i bambini, ma anche gli autisti, gli operatori, tutte le persone coinvolte sono state esposte ad un rischio gravissimo, quindi fortuna che non è successo niente fino ad oggi.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ha chiesto la parola il Vice Sindaco, Vito Speciale.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente, sarò telegrafico.
Io credo che non si possa mettere in discussione l’operato di un Assessore semplicemente perché ad oggi gli uffici, l’Amministrazione non è riuscita a portare a termine un affidamento nell’anno e delle gare di mensa e trasporto.
Io ho la fortuna o la sfortuna di vivere quotidianamente, come altri colleghi, il Comune e so quanto l’Assessore, anche nei mesi scorsi, con le lacrime agli occhi abbia supplicato probabilmente più di un funzionario, non solo l’attuale, per portare a termine queste gare.
Capita a me, capita a tutti gli Assessori di questo Comune, capita a tutti gli Assessori d’Italia di avere dei progetti a breve o a lunga durata e di non riuscire, per cause non dipendenti dalla propria attività, a portarle a termine, e questa, come dice il Presidente che usa sempre questo termine, è frustrazione, ti fa star male. Io lo vivo, l’ho vissuto e probabilmente continuerò a viverlo.
Il consigliere Lotito fa il post sul San Marco, fa benissimo, ma sa quante volte l’abbiamo detto agli uffici? Servirebbe la bacchetta magica o qualcos’altro, e purtroppo non possiamo nemmeno chiederci perché non lo fanno, perché ovviamente c’è un elenco infinito di urgenze e di emergenze, e non finiremmo la discussione stasera.
Non per amicizia, che non c’entra niente (all’interno di questa Assise non c’è amicizia), mi sento di dire all’Assessore che è limitante parlare di questo, so dalla mattina alla sera le telefonate e le visite che riceve da genitori, insegnanti, docenti, dirigente per tutti i problemi che ci sono all’interno della scuola, per tutti i problemi che riguardano la mensa e il trasporto, le lettere, i sacrifici fatti per quella famosa delibera di Giunta sugli atti di indirizzo per la mensa fatta nel 2023, e non so quanti mesi sono passati.
Credo anche (l’ho già detto ieri in una riunione della maggioranza) che invece sia opportuno l’incarico di un supporto al caposettore, non so se l’attuale o un altro.
Ho invitato il Sindaco, ho invitato l’Assessore, ho invitato il Capo settore, perché sono il Vice Sindaco di questo Comune e devo anche un attimino mediare su queste cose, a dialogare maggiormente su alcune situazioni. Forse sono troppo poco impulsivo, poco istintivo, però mi sono sentito di suggerire questo e spero che venga fatto quanto prima.
Detto questo - e chiudo - c’è da prendere sicuramente una decisione su questo. Mi ricollego al supporto da dare alla PO, quello che dicevo, rassicurando l’Assessore Prete, è che per la gara dei parcheggi il Comandante, che è il mio funzionario, mi ha detto "Vito, io la gara non riesco a farla da solo, perché per me sarebbe la prima volta" e, per non perdere tempo e non andare incontro a tante proroghe, abbiamo velocemente chiesto un supporto e la gara è stata fatta.
All’Assessore ho suggerito questo: non dobbiamo ucciderci per trovare le figure all’interno del Comune, anche perché le procedure rispetto al 2023 e al 2022 si sono appesantite, quindi capisco bene quello che si sta vivendo.
L’auspicio è che nel prossimo Consiglio comunale si sia già fatto il primo passo verso l’atto di indirizzo per la gara del trasporto e la prosecuzione per entrambi i servizi. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Al consigliere Fabio Lotito posso dare la parola solo per dichiarazione di voto.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Presidente, io sono stato nominato, quindi devo chiedere la parola per fatto personale. Se poi avrò bisogno della dichiarazione di voto, come Capogruppo le chiederò la parola per la dichiarazione di voto, come prevede il Regolamento.
Già dobbiamo censurarci rispetto a quello che diciamo, perché il Sindaco ritiene che non siamo in grado di scrivere rispetto alla legge, cioè noi stiamo discutendo della mancanza di atti legittimi rispetto alla fornitura di servizi essenziali, e lui dice a noi che non siamo in grado di scrivere... tanto ormai lo sappiamo, il casareccio va avanti ormai da quattro anni.
L’Assessore Prete in questa occasione ha trovato in noi l’unica sponda, lei è stata lasciata sola, ve l’ha richiesto 50 volte, è dovuto intervenire il Capogruppo Luca De Michele per porre la domanda specifica al Sindaco, che ha detto in maniera incredibile, "ma io questa domanda non me l’aspettavo!".
Sindaco, la sua Assessora è un anno che chiede di essere ascoltata, è un anno che le ripete che i funzionari non fanno quello che devono fare, e lei fa finta di niente e tira a campare, come al solito.
Io apprezzo l’atteggiamento del Vice Sindaco, però, Vice Sindaco, a un certo punto bisogna prendere delle posizioni. Io prima mi sono arrabbiato perché, se voi aveste il coraggio di puntare i piedi e di dire "caro Sindaco, se tu non fai questo, domani mattina te ne vai a casa", secondo me qua dentro cambierebbero un sacco di cose, invece continuando a prestare il fianco e, dove c’è l’emergenza, a piegarsi, non si va da nessuna parte!
Oggi abbiamo presentato un’interrogazione e, guarda caso, come sottolineava la Capogruppo Marianna Cardone, stiamo addivenendo ad una presunta risoluzione del problema. In realtà, no, perché il consigliere Michele De Giuseppe ha ricordato a tutti che abbiamo raggiunto un livello incredibile, con un bilancio approvato il 28 dicembre abbiamo debiti fuori bilancio, e non per un euro.
Qui dentro è mai possibile che il Sindaco riesca solo a dire "i vostri partiti, i vostri modi" e a non rispondere mai sulle schifezze? Noi non andiamo a trovare il pelo nell’uovo, Sindaco, questo è il Colosseo, è talmente grande questa cosa che lei avrebbe dovuto prendere il funzionario o lei stesso dare le dimissioni di fronte a una cosa del genere, ma lei ha sempre il coraggio di negare l’evidenza, di negare tutto quello che succede qua, sempre! Non c’è mai la possibilità di ottenere da lei una risposta e un minimo di collaborazione, niente, mai, nella maniera più assoluta!
Questo perché? Perché, Sindaco, la verità è che lei ha svolto il suo ruolo fino ad oggi in malo modo, punto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Non è che ora ci citiamo l’un l’altro e non la finiamo più, ora il Sindaco chiede di intervenire per fatto personale, perché è stato citato.
Speaker : VITO DOMENINCO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Solo una domanda, scusami: chi l’ha citato, per farlo parlare adesso per fatto personale? Io no di certo. Chi lo ha citato, Presidente?
Speaker : INTERVENTO.
Lo ha citato il Vice Sindaco.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Per cortesia, non interrompiamo...
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Veramente ha fatto un lavoro buono, ha aggiustato le sedie a rotelle che abbiamo negli uffici con un suo amico e ha sistemato tutto, noi l’avevamo detto due anni fa, l’ha detto Lotito al funzionario e l’ha fatto in una settimana, quindi abbiamo aggiustato le sedie, quindi l’opposizione serve anche con i funzionari.
Fabio, cerca di fare il Capogruppo una volta tanto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Dobbiamo farla finita, altrimenti perdiamo la cognizione di causa.
Non si chiede di modificare mozione, si mette a votazione la mozione.
Chi è d’accordo sulla mozione, così come presentata dai Gruppi consiliari Innova Locorotondo e Movimento 5 Stelle, sulla gara di trasporto e mensa scolastica, alzi la mano.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Ho detto che c’è anche un aspetto che potrebbe esporre i consiglieri a profili di illegittimità.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sono 4 o 5 favorevoli?
Speaker : LUCA DE MICHELE CONSIGLIERE.
Scusate, non dobbiamo giocare, la Segretaria può dire quali sono le responsabilità, a cosa ci esponiamo come illegittimità e quant’altro? In modo che possiamo votare consapevolmente, perché in linea di principio la mozione il Gruppo Coraggio Locorotondo intende votarla favorevolmente, cioè nel merito siamo sulla stessa lunghezza d’onda, però vogliamo ben comprendere.
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
L’aspetto che può essere equivoco è la frase "attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate nella fornitura", perché, come ho detto, non è possibile affidare ora per allora, è una procedura illegittima, diffusa e illegittima, quindi, secondo me, questa è una frase che si presta all’equivoco,
"Chiediamo l’immediata nel regolarizzazione delle forniture già effettuate", perché, come ho detto, non vedo altra procedura se non quella del riconoscimento del debito, "e l’immediata attivazione delle procedure del nuovo ordinamento".
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
"Chiediamo la immediata regolarizzazione delle forniture già effettuate".
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Mi sembra di aver capito da quanto ha appena detto la Segretaria che, anche se la modifichiamo con il suggerimento che dava la segretaria, sanerebbe quella parte di illegittimità o produrrebbe comunque un debito fuori bilancio?
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Per regolarizzare una spesa effettuata al di fuori delle norme contabili e amministrative nel nostro ordinamento è il solo modo.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Bene, ma questo non l’abbiamo provocato noi con la mozione e neanche lo sana la spiegazione che ha appena dato il funzionario, perché il funzionario ha dato la spiegazione del motivo per cui siamo arrivati a questo punto, ma per poter sanare...
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Ha rassicurato su quello che avverrà a breve, nel senso che probabilmente la procedura è già in atto.
Vale per il futuro, mai per il passato.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Allora, se dovessimo scrivere "immediata regolarizzazione del servizio di mensa e trasporto" cambierebbe qualcosa?
Speaker : GIORGIA VADACCA SEGRETARIO GENERALE.
Si sgombra l’equivoco, ci sono dei passaggi che possono essere intesi... io li intendo secondo legittimità, quindi dico "regolarizzazione attraverso il riconoscimento del debito fuori bilancio", però "attraverso l’assegnazione alle ditte attualmente impegnate" servirebbe la volontà del Consiglio comunale di proseguire con l’attuale ditta... è equivoca.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Consigliera Marianna Cardone, io che non sono laureato intendo come se noi volessimo intraprendere con una ditta che sta gestendo adesso il servizio una trattativa diretta, cosa che non possiamo fare, perché innanzitutto siamo politici, diamo solo degli indirizzi e non possiamo fare atti gestionali.
L’unica cosa è una raccomandazione con la mozione, una raccomandazione a regolarizzare le forniture per trasporto scolastico e mensa, detto proprio in parole povere.
Voi invitate a regolarizzare la fornitura del trasporto e del servizio mensa.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Sinceramente, fatto che consigliamo o l’indirizzo debba essere quello... comunque per regolarizzare il pregresso ci vuole per forza un debito fuori bilancio, quindi il Consiglio...
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Ma questa questione esula dalla mozione.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Benissimo. Siccome se noi manteniamo o cambiamo le parole di questa mozione in ogni caso non usciamo dal vicolo cieco del debito fuori bilancio, a noi non serve per dire che è stata approvata una mozione di Innova, non ci serve, a noi basta quello che abbiamo sollevato e portato in questa discussione, quello che ci interessa è che venga regolarizzata la questione attraverso le procedure amministrative, perché oggi come oggi siamo esposti e stiamo esponendo, anzi vi state esponendo tutti con questa gestione (noi non abbiamo voluto questo) ad avere gravi responsabilità.
Siccome questo Consiglio comunale non solo è in diretta, ma ha anche un verbale, in cui noi stiamo dichiarando questo, la mozione mi sembra di capire innanzitutto che è un gesto estremo, legato a un trimestre in cui nulla è accaduto, nonostante le sollecitazioni dell’Assessore, quindi capiamo perché i Gruppi di opposizione sono arrivati a chiedervi una mozione, ossia perché nulla, anche da chi ha le deleghe, è stato anche solo chiesto, fatto, sollevato con accessi agli atti.
Parliamoci chiaro, la verità su tutte - anche io faccio quello che ha fatto il consigliere, racconto quello che è successo fuori di qua - è che noi avremmo proposto una mozione di sfiducia all’assessore Giacovelli, e non è un fatto personale, attenzione, perché la verità vera del gesto estremo era una mozione di sfiducia. Questa è stata una specie di "parliamone, tiriamo fuori il caso", ora siamo entrati nel merito di quelle che possono essere delle cause di legittimità, ne prendiamo atto e mi sembra che l’unica considerazione che possiamo fare tecnicamente e amministrativamente è quella di ritirarla, ma la verità è che questa doveva essere una mozione di sfiducia.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene, ritirate la mozione? Va bene, la mozione è ritirata.
A questo punto, se viene meno il numero legale, dobbiamo aggiornarci a sabato mattina per quanto riguarda questi altri argomenti, perché io ho fatto una proposta e non è stata recepita.
Vado avanti con l’interpellanza dei Gruppi Consiliari Innova Locorotondo e M5s su "condizioni della palestra Lino Calella".
Chi la espone? Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
"Interpellanza sulle condizioni della palestra Lino Calella.
Le sottoscritte consiglieri comunali Marianna, Cardone, Lucia Calella, Annalisa Guida e Grazia Ruggiero, appartenenti al Gruppo Consiliare Innova Locorotondo del Comune di Locorotondo, ed il consigliere Vito Domenico Fabio Lotito del Movimento 5 Stelle, considerato che con precedente interpellanza del 2023 si era già proceduto ad interrogare questa Amministrazione circa l’argomento, che la convenzione con cui è concesso l’uso dell’immobile è di prossima scadenza, che sono stati presentati i progetti di sistemazione e restauro della struttura da parte dell’Assessore competente già nel 2020, che nessun’altra struttura di proprietà comunale + al momento accessibile per le associazioni sportive del territorio.
Visto che i lavori annunciati non sembrano essere stati eseguiti e che le condizioni della palestra, a seguito degli ultimi avvenimenti, non paiono garantire la sicurezza di tutti coloro che la frequentano, che negli anni nessun controllo è stato posto in essere da tale Amministrazione per verificare lo stato dell’immobile, che il paese è mancante di una qualsivoglia struttura adibita alla pratica di attività sportive al chiuso, interpellano il Sindaco o il suo delegato per conoscere come si intenda provvedere alla messa in sicurezza dell’immobile e in quali tempi, che indirizzo si voglia attuare, in vista della scadenza della convenzione di uso della palestra, quali risorse siano effettivamente presenti in bilancio nel Piano delle opere triennali per la manutenzione e la cura del luogo, è quale soluzione si voglia dare al problema della carenza, se non assenza, di strutture idonee a praticare lo sport al chiuso".
Faccio una premessa, che vuole dare brevità alla risposta di questa interpellanza. Se fosse possibile in maniera puntuale e precisa, senza divagare su una sterile polemica politica, avere precisamente la risposta ai quattro punti, io vi sarei davvero molto grata. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Marianna Cardone.
Risponde il Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Carissimi consiglieri, risponderò a tutte e quattro le domande e devo fare anche una piccola premessa, che è importante non tanto per voi, ma perché la gente deve sentire, i cittadini devono sapere quello che succede ed è successo nel Comune.
La palestra, in data 26/5/2014, è stata affidata in concessione e gestione alla Polisportiva Centro storico Locorotondo ASD per un periodo di 10 anni, che a breve scade.
La concessione all’articolo 5 prevedeva "resteranno a carico della parte concessionaria tutti gli oneri relativi alle operazioni di ripristino, rifacimento e manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, comprese le attrezzature, gli impianti e gli arredi".
Considerato che la suddetta Polisportiva ha comunicato che non intende manifestare alcun interesse ad un’eventuale prosecuzione, anche provvisoria, in attesa di un nuovo bando di concessione, e che ha chiesto indicazioni circa le modalità di rilascio e di subentro in tutte le utenze intestate, sono stati avviati i lavori di manutenzione urgente per eliminare qualsiasi elemento di pericolo per gli utenti.
Accertato che l’elemento metallico caduto nella palestra consiste in un profilo angolare posto a protezione dei vani delle finestre non strettamente necessario, si è affidata a una ditta edile la rimozione degli angolari di tutte le finestre della palestra, nonché il ripristino degli intonaci e delle pitture interne ove necessario.
Non sono stati riscontrati altri elementi di pericolo per gli utenti, né vi sono problematiche di carattere statico interessanti la struttura. Non si è intervenuti al momento sulla copertura, per eliminare eventuali infiltrazioni, poiché si ritiene necessario un intervento non puntuale, ma radicale, con la rimozione di tutti gli strati del lastrico solare e di impermeabilizzazione, con l’implementazione di un nuovo pacchetto di coperture, che comprende anche uno strato di isolante termico in poliestere estruso.
Tale intervento necessita della redazione di uno specifico progetto esecutivo in corso di affidamento.
Per quanto concerne la riapertura della palestra agli utenti, considerata la rinuncia da parte della società, e che l’articolo 4 della concessione rubricato Oneri a carico del concessionario prevedeva a carico del concessionario di provvedere al rilascio dei pareri di specialisti (WWF, Vigili del fuoco) e dei relativi oneri professionali.
È in corso la valutazione per la verifica della competenza e l’attualità della documentazione riguardante l’agibilità dell’immobile e, nel caso, adeguarla o completarla. Presumibilmente, entro 15 giorni lavorativi la struttura sarà nuovamente aperta all’uso da parte delle allieve della scuola Guarella e Cinquenoci, nonché degli atleti delle diverse società sportive.
Si coglie l’occasione per evidenziare che la ditta ha realizzato gli interventi all’interno della palestra e la stessa ha già ripristinato il sotto cielo dei solai della scuola Cinquenoci.
Tale precisazione nasce dalla volontà di attestare l’impegno dell’Amministrazione nella manutenzione del vasto patrimonio comunale, in particolare di quello a servizio delle Istituzioni scolastiche.
Siamo quindi intervenuti in tempo, abbiamo chiuso la palestra e questa è la risposta alla sua interpellanza.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliere Fabio Lotito.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Non ci riteniamo soddisfatti della risposta, perché non entra nel merito di quelle che sono state le rimostranze anche sui social, perché tanti sono bravissimi sui social, sono note le rimostranze del Vice Sindaco, che ha ricordato quali e quanti lavori previsti sono stati effettuati nel 2020, ma in realtà i lavori nel 2020 sono stati solo per la pavimentazione e non per la copertura.
Nel 2023, il Gruppo Innova fece un’interrogazione. In quell’occasione, il Vice Sindaco disse che c’era un computo metrico, che ci sarebbero stati 10.000 euro di lavori poco più e che questi 10.000 euro di lavori sarebbero partiti subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione. Il bilancio di previsione è stato approvato a luglio del 2023. Questi lavori non sono mai partiti.
Ora, lei ci viene a dire che non ci sono problemi, che l’impermeabilizzazione del solaio non ci sarà adesso, che non ci sono altri lavori da fare. Io spero che il tecnico possa rilasciare idoneo certificato di agibilità della struttura e che al più presto le associazioni possano ritornarci all’interno, soprattutto la scuola con i suoi ragazzi, perché nel frattempo, per fortuna, l’associazione e le associazioni di pallavolo che utilizzavano la struttura si stanno allenando e stanno utilizzando la palestra dell’Agrario, che nel frattempo è stata sistemata ed è agibile.
Sindaco, apprezzo il fatto che abbia risposto lei, all’interrogazione, e ha evitato una inutile polemica con il vicesindaco, che ha cercato in tutti i modi di strumentalizzare questa vicenda e di attribuire delle responsabilità, come al solito, all’opposizione rispetto alla richiesta di una normalissima e scontata certificazione di agibilità della struttura.
Io spero che questo episodio non si ripeta, e che alla richiesta avvenuta prima di quella del Gruppo di opposizione, cioè del dirigente scolastico, possano seguire atti concreti a garantire la sicurezza degli utenti in tutte le loro fasi di utilizzo della palestra.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito, mi raccomando, rispettiamo i tempi di cinque minuti.
Punto n. 15: “Interpellanza Gruppo consiliare Innova Locorotondo su ‘Stato avanzamento dei lavori del Palazzetto dello Sport’”.
Espone la consigliera Annalisa Guida. Prego.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
“Interpellanza sullo stato di avanzamento dei lavori del Palazzetto dello Sport – Le sottoscritte consigliere comunali Marianna Cardone, Lucia Calella, Annalisa Guida e Grazia Ruggiero, appartenenti al Gruppo consiliare Innova Locorotondo del Comune di Locorotondo, considerato che con delibera di Giunta n. 96 del 28.10.2020 è stato approvato il progetto definitivo per l’intervento Rigenerazione del Palazzetto dello Sport in contrada Pentimone SC 52 mediante adeguamento alla normativa sugli impianti sportivi ed efficientamento energetico; che con il protocollo 8077 del 21 aprile 2022 l’Ufficio Sport e periferie ha comunicato che l’intervento proposto è rientrato nell’elenco dei progetti finanziati a valere sulle risorse disponibili sul capitolo di bilancio 937, Fondo sport e periferie, del Dipartimento per lo Sport; che con atti successivi si è proceduto all’affidamento della progettazione e all’aggiudicazione dell’appalto, con la stipula del relativo contratto; che con determinazione del responsabile del Settore lavori pubblici è stata autorizzata la liquidazione dell’anticipazione del 20 per cento dell’importo contrattuale all’impresa aggiudicatrice dei lavori, dichiarando che i lavori sono stati regolarmente avviati; visto che tali lavori non risultano, al contrario, in nessun modo avviati, e che la suddetta impresa non risulta essere stata quasi mai presente sul luogo oggetto di intervento; interpellano il Sindaco, o suo delegato, per conoscere i motivi alla base della succitata inerzia e del conseguente ritardo nell’avvio dei lavori previsti, la rispondenza di quanto progettato alle risorse a disposizione e all’intervento richiesto all’impresa aggiudicataria dei lavori”.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Risponde il vicesindaco, Vito Speciale.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Come delegato ai lavori pubblici? Scusate.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente. Come incaricato…
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Incaricato dal Sindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
… di rispondere all’interrogazione. Lo prevede il regolamento.
Grazie, Presidente. Credo che sia sufficiente la mia risposta, altrimenti do la parola al Sindaco, ma sarà la stessa risposta.
Intanto, i motivi alla base della succitata inerzia e conseguente ritardo dell’avvio dei lavori previsti. Precedentemente, si dice anche che i lavori non sono stati proprio avviati. Io non so quanto tempo fa siete andata sul posto, sui luoghi, ma documentazione fotografica ci dice che è stato allestito il cantiere, che è stato svuotato il Palazzetto di tutti quelli che erano gli oggetti presenti all’interno, in parte recuperabili; è stata montata l’impalcatura, il ponteggio su due dei dati del Palazzetto che saranno oggetto di ripristino del calcestruzzo ammalorato e delle strutture in ferro.
Sono state iniziate le operazioni di demolizione di parte delle gradinate interne previste nel progetto. Ovviamente, i lavori di ripristino delle strutture ammalorate portano via tempo perché c’è una fase di stonacatura a cui segue poi il ripristino del calcestruzzo con determinati prodotti.
Successivamente, immediatamente, sempre i ferri di armatura vengono ricoperti con malte cementizie. Questo è lo stato attuale dei lavori.
Detto questo, ricordo che il bando prevedeva un finanziamento di 700.000 euro; che avevamo originariamente previsto un cofinanziamento di 180.000 euro, poi incrementato a 760.000 euro. Questo perché? Perché le varie fasi progettuali, i vari aumenti in corso d’opera ci hanno imposto questo tipo di intervento, ma anche perché, diciamocela tutta, essendo il nostro Comune un Comune virtuoso, ci dà la possibilità anche di attingere all’avanzo di amministrazione, e a differenza magari di altri Comuni che hanno lo stesso tipo di fondi PNRR, sono addirittura costretti a restituire il finanziamento perché magari non hanno la dotazione che ha il nostro Comune.
C’è da dire anche che in fase progettuale, viste le risorse, si è previsto – è all’altra domanda che mi riferisco – che tutti i lavori compresi nel progetto hanno una rispondenza economica, allo stato attuale. C’è da dire anche, come dicevo prima, che nel progetto esecutivo e nel computo metrico sono state conteggiate, ad esempio, solo due facciate da rivestire con cappotto. L’ufficio sta valutando anche con la direzione dei lavori e con l’impresa la possibilità di reperire ulteriori somme per migliorare l’aspetto energetico.
La proposta è in corso di valutazione, come anche la fattibilità economica. Si tratterebbe semplicemente, dopo il rendiconto di gestione, eventualmente, di attingere a risorse dell’avanzo di amministrazione per migliorare ancora di più il progetto esecutivo.
Ricordo comunque che possono sembrare delle somme, e sono sicuramente somme importanti, ma potrebbe essere una domanda che mi verrà fatta, la demolizione, consigliera Guida e la ricostruzione del Palazzetto dello Sport attuale sicuramente avrebbe comportato come minimo il doppio delle somme che oggi stiamo spendendo.
Voglio quindi rassicurare che da parte nostra, da parte della politica c’è vigilanza su quello che si sta facendo al Palazzetto dello Sport. Valuteremo velocemente queste eventuali varianti che non devono in nessun modo sospendere e bloccare le attuali lavorazioni.
Sappiamo, so benissimo quanto ci tenete, quanto tieni al completamento dei lavori, ma sai benissimo quanto tiene questa amministrazione, e quanto tenga anche io. Per tale motivo le sto rispondendo io oggi.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, vicesindaco.
Risposta, adesso.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Grazie della tua spiegazione.
So che ci teniamo allo stesso modo, però non posso ritenermi soddisfatta della risposta, perché, a differenza di quello che hai detto sono ben consapevole che le risorse non sono forse sufficienti, e che quindi ci sarebbe stato bisogno di ben altro.
Allo stesso tempo, ci sono diverse incongruità tra la progettazione e l’esecuzione dei lavori, che sono i motivi dei ritardi che si sono avuti fino ad ora. La determina di aggiudicazione dei lavori è datata 29 dicembre 2022, invece i lavori di cui parli, che sono appena iniziati, si riferiscono alle ultime settimane.
Questo ritardo di più di un anno nell’avvio dei lavori è dovuto a degli errori progettuali che hanno ritardato l’avvio dei lavori. Sono stati risolti, ma hanno ritardato l’avvio dei lavori e hanno richiesto lo stanziamento di ulteriori somme. Io mi auguro che sia fatto tutto il possibile affinché non si perdano altri anni per motivi che purtroppo sono stati sotto gli occhi di tutti, e tutti hanno visto che i lavori non sono stati avviati se non da pochissimo. Volentieri, Vito, però stiamo parlando delle ultime settimane, mentre, ripeto, la determina di aggiudicazione è di fine dicembre 2022, quindi è più di un anno e mezzo.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Passiamo alle interpellanze n. 16 e n. 17. Per la n. 16 e la n. 17 non abbiamo l’assessore di riferimento, che ha dovuto anticipare l’uscita.
Quindi, le portiamo al prossimo Consiglio comunale. È capibile, per la ricorrenza, anche il suo stato d’animo. È giustificata.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Se è necessario che formalizziamo la richiesta, chiediamo a questo punto il rinvio, così va a verbale.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Il rinvio degli argomenti n. 16 e n. 17.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Esatto, data l’assenza, in questo momento, dell’assessore.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Rinviamo questi due argomenti.
Passiamo all’interrogazione di cui al punto n. 18: “Gruppo consiliare Innova Locorotondo su ‘Lavori di manutenzione straordinaria per l’implementazione e l’efficientamento energetico della copertura dell’auditorium comunale’”.
Prego, chi la espone? Prego, consigliera Grazia Ruggiero.
Speaker : GRAZIA RUGGIERO CONSIGLIERE.
Le sottoscritte consigliere comunali Marianna Cardone, Lucia Calella, Grazia Ruggiero e Annalisa Guida, appartenenti al Gruppo consiliare Innova Locorotondo del Comune di Locorotondo: considerato che con delibera di Giunta n. 120 del 18.11.2022 avente ad oggetto l’avvenuta approvazione del progetto esecutivo e del quadro economico; che il relativo contratto con l’impresa esecutrice (impresa RES S.r.l.) è stato sottoscritto il 27 luglio 2023; che il fine lavori, stando al succitato contratto, sarebbe dovuto verificarsi entro il 25 settembre 2023; che il cantiere relativo all’opera in oggetto è causa di non pochi disagi, non solo per la normale viabilità di una strada di alto livello di traffico come è Corso XX settembre, ma soprattutto per l’interdetto accesso all’ingresso principale della scuola elementare Marconi; che in Commissione lavori pubblici del 7 febbraio 2024, a seguito di richiesta di SAL, è stato assicurato che i lavori sarebbero stati completati al 28 febbraio 2024; interrogano il Sindaco, suo delegato, o delegata per sapere le ragioni per cui ad oggi non risultano terminati i lavori; se vi siano ragioni di sicurezza e stabilità o altre motivazioni documentate. Qualora vi fossero tali motivi, si richiede di avere il dettaglio di tali documenti, quindi di date di protocollo e le relative proroghe documentate e motivate”.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, signor Sindaco, in risposta.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Grazie dell’interrogazione, che mi dà la possibilità di spiegare effettivamente quello che avete chiesto.
Le ragioni del prolungamento della durata dei lavori sono da ascriversi a motivi di carattere ambientale: sospensione nel mese di agosto per afflussi turistici e la festa patronale; sospensione estiva per il mantenimento dei dehors; sospensione dovuta alla corsa tenutasi a settembre e sospensione natalizia; nonché per il Carnevale.
Ragioni meteorologiche: pioggia e umidità eccessiva, perché avete visto che abbiamo fatto la pavimentazione nuova, e se il pavimento viene messo in ambienti umidi, non attacca la colla; ragioni tecniche, a cui è legata la modifica del pacchetto di isolamento e di impermeabilizzazione per migliorare le prestazioni in relazione alle effettive condizioni riscontrate dopo la rimozione dell’intera pavimentazione.
Quando è stato rimosso il pavimento ci si è trovati di fronte alla volta che era abbastanza rovinata, e poi abbastanza stretta l’altezza per fare l’altra parte della pavimentazione, quindi ci sono voluti degli interventi particolari.
Difficoltà di approvvigionamento del materiale, dato il particolare momento storico dell’edilizia, di rincari e aumenti per colpa di qualcuno. I lavori della copertura sono comunque terminati in data 20.3.2024, e la piazza è stata riaperta oggi all’uso pubblico, nonché riaperto l’accesso alla scuola Marconi da via XX settembre con esito estremamente insoddisfacente della realizzazione, come risulta facile constatare per chiunque non sia condizionato da preclusioni e preconcetti.
Concludo evidenziando che l’auditorium presentava problemi di infiltrazione da qualche decennio, a tal punto che in caso di piogge, nel corso degli spettacoli, alcune poltrone erano interdette a causa di un fastidioso stillicidio, e che pertanto l’amministrazione può ritenersi soddisfatta non solo per aver risolto un annoso problema, ma anche per averlo fatto in parte grazie ad un finanziamento regionale, avendo partecipato con successo al bando di cui alla legge regionale 2015 del 30.11.2021 per la realizzazione e manutenzione di opere pubbliche, o di pubblico interesse, e anche per questo non attingendo alle casse comunali, quindi dalle tasse versate dai nostri concittadini non è stato preso nulla.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente, che spettacolo! Sono felicissima, sono contentissima di quanto è stato appena dichiarato. In coincidenza col Consiglio comunale i lavori sono terminati giusto oggi, a quanto mi sembra di apprendere. Ancora una volta constato questa bellissima coincidenza: che ogni volta che le opposizioni sollecitano qualcosa, immediatamente queste cose avvengono e si risolvono.
Quindi, evviva le opposizioni. Grazie, Sindaco.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Quindi, ben venga pure il completamento dei lavori.
Passiamo al punto n. 19. È un’interrogazione del Gruppo consiliare Innova Locorotondo su “Stato di cura e potatura del verde pubblico”.
La presenta la consigliera Marianna Cardone.
Speaker : MARIANNA CARDONE CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
“Interrogazione sullo stato di cura e potatura del verde pubblico”, vado velocemente, tanto sapete chi siamo: “Considerato che si è assistito a diverse potature degli alberi presenti in più zone del territorio comunale; che tali potature appaiono superare il 30-40 per cento solitamente indicato per le potature dei lecci; che gli alberi presenti in Piazza Moro non sembrano in salute a causa della mancanza di un adeguato apporto nutritivo dovuto alla loro collazione; che in molte zone la cura destinata agli alberi rimasti non è adeguata; interrogano il Sindaco, o suo o sua delegato o delegata per conoscere innanzitutto: la linea generale perseguita dall’amministrazione circa il verde pubblico; le modalità con cui vengono affidati i lavori di potatura e i criteri di scelta dei professionisti; la motivazione che ha portato alla collazione di alberi in Piazza Moro all’interno di vasi, e non di piante, o altro verde che meglio si sarebbe adattato alle condizioni previste; e l’eventualità di spostare gli alberi presenti in Piazza Moro in zone più adatte per dar loro nuova vita”.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Risponde l’assessore delegato Angelo Palmisano.
Speaker : ANGELO PALMISANO ASSESSORE.
Grazie, Presidente.
Le linee generali perseguite ricordando il verde pubblico sono diversificate per gli interventi riguardanti in linea generale pulizia delle aiuole, pulizia dei cigli stradali, innaffiature piante e fiori, con relative potature che vengono eseguite anche in funzione dell’andamento climatico.
Questi lavori comprendono in linea di massima le concimazioni, raccolta ed estirpazione delle foglie, irrigazione e manutenzione siepi ed arbusti, in generale sfalcio d’erba, piantumazione fiore stagionali per circa 600 piantine; manutenzione fioriere ed aiuole, controllo tutori e raddrizzamento piante, trattamenti fitosanitari in generale, manutenzione generale delle aree a verde comunali, ricambi del terreno necessari per i fiori per aree pedonali, pulizia erba, fogliame lungo le banchine stradali per un totale di 30 chilometri, smaltimento e potatura di alberi di medio ad alto fusto.
Le modalità con cui vengono affidati i lavori, e i criteri sono demandati ai responsabili del settore urbanistico, che consulta gli iscritti all’albo fornitori della Centrale unica di committenza a Montedoro, verifica la compatibilità delle ditte iscritte ad eseguire i lavori di verde pubblico, la regolarità del DURC e affida i lavori secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 “Affidamento diretto per lavori inferiori ai 150.000 euro”, valutando il principio di rotazione, l’offerta più vantaggiosa e che abbiano comprovata esperienza nel lavoro da svolgere. Il tutto tramite determina di settore che viene affissa all’albo pretorio per la trasparenza.
La motivazione che ha spinto alla collazione degli alberi all’interno dei vasi di Piazza Mora è di natura tecnica, e risale alla costruzione della piazza. All’epoca si decise insistentemente di recuperare le piante di leccio che erano esistenti già sulla piazza; nell’espianto furono recuperate e depositate in vasi di plastica per essere successivamente ripiantati nella stessa piazza, come previsto dal progetto. Gli alberi furono piantati con il vaso in quanto erano di grosso fusto. Quando li hanno piantati nella piazza avevano bisogno dei vasi perché al loro interno non avevano più le zolle, quindi era importante che fossero piantate in queste zolle.
Ovviamente, condivido che la scelta progettuale in merito alle piante fosse sbagliata, in quanto potevano essere già all’epoca dislocate in altre parti, salvando le stesse piante e la storia della piazza. Quando si sono avuti i primi sintomi di disseccamento c’è stato già un sopralluogo da parte del Centro di ricerca in cui si evidenziava la stessa problematica al fogliame. Ci sono stati diversi trattamenti dovuti alla cocciniglia con relative potature solo dei rami secchi. Sono comunque alberi ripiantati in un’area circoscritta da un cemento armato dove le piante comunque soffrono per la poca terra e sono sigillate da un involucro di plastica che è il vaso dove furono trapiantate all’epoca.
Si sta valutando, attraverso alcune proposte progettuali tramite render di togliere i lecci esistenti, individuare zone sprovviste e riaggiornarci sicuramente in Commissione urbanistica per valutare insieme le proposte e i costi per tale intervento.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palmisano.
Soddisfatti? Prego.
Speaker : ANGELO PALMISANO ASSESSORE.
Gli alberi ovviamente saranno ripiantati in altro luogo da… Certo. Dobbiamo prima fare un render per vedere quali piante possiamo mettere, perché essendo un grande vaso in cemento armato, non respirano le piante, quindi bisogna vedere sul posto che piante possiamo mettere, perché c’è poca terra, vedere con un render che effetto fa sulla piazza, e poi insieme in Commissione decidiamo i costi e tutto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Va bene.
Prego, consigliera Annalisa Guida.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Ringrazio l’assessore per la risposta. Accogliamo con felicità l’idea di spostare gli alberi che sono qui e di posizionarli in un luogo in cui possano tornare a vivere. Però allo stesso tempo ci preoccupiamo degli altri alberi presenti sul territorio che era l’altra parte di quanto inserito nell’interrogazione. Io faccio vedere quest’immagine… Sono altri lecci che sono stati capitozzati… Dai tecnici che abbiamo consultato, no, ci è stato detto che la capitozzatura non è la modalità corretta di potatura dei lecci, anzi, la potatura migliore, hanno detto, è quella che non si vede. I lecci andrebbero potati e alleggeriti di un 20-30 per cento, ma non capitozzati perché la capitozzatura compromette la crescita futura della pianta.
Ripeto: invitiamo l’assessore e chi di competenza, l’ufficio competente a vigilare affinché una massiccia potatura non sia un danno, non vada a danneggiare gli alberi, la loro struttura, il loro futuro e anche il verde del nostro paese a cui tutti teniamo tanto.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Passiamo adesso all’interpellanza presentata dal consigliere Michele De Giuseppe su “Acquisto scuolabus”.
Consigliere, allora la rinviamo? Va bene, rinviamo il punto n. 20.
Neanche per quella di Donato Pinto, sul centro storico c’è il delegato, quindi siamo costretti a rinviare.
Praticamente, quello che ho detto io all’inizio…
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
Mi scusi, Presidente, l’interpellanza sul centro storico è legata al momento, perché domani la situazione può cambiare.
Noi quindi chiediamo che venga discussa, o quantomeno che il materiale fotografico che abbiamo venga messo agli atti, in modo tale che si sappia quello che è stato da noi documentato fino alla data attuale. Anche perché non c’è il delegato, però penso che ci siano le persone competenti a rispondere.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Sindaco, può rispondere lei, eventualmente, o non… Facciamo una cosa: mettiamo agli atti le foto. Consigliera Annalisa Guida, esponga velocemente l’interrogazione con la prerogativa che poi sarà ripetuta al prossimo Consiglio comunale.
Speaker : ANNALISA GUIDA CONSIGLIERE.
“Interpellanza sullo stato di degrado del centro storico – Le sottoscritte consigliere comunali Marianna Cardone, Lucia Calella, Annalisa Guida e Grazia Ruggiero, appartenenti al Gruppo, consiliare Innova Locorotondo del Comune di Locorotondo: considerato l’evento Il borgo delle meraviglie tenutosi nel Comune di Locorotondo dal 19 novembre 2023 al 7 gennaio 2024; l’installazione di luminarie e decorazioni sulle pareti e sulle facciate di diversi immobili ubicati nel centro storico di Locorotondo; la rimozione di tali installazioni al termine del suddetto evento; il ripetersi di segnalazioni inviate alle sottoscritte dall’8 gennaio all’8 marzo e le conseguenti verifiche effettuate con sopralluoghi puntuali; visto lo stato di degrado e di incuria in cui versano alcuni degli immobili del centro storico oggetto degli interventi di cui sopra, le cui pareti presentano alla data odierna ganci in metallo e fori di varie dimensioni; interpellano il Sindaco, o suo delegato o sua delegata, per conoscere i motivi per i quali tali immobili, sia pubblici che privati, versino a tutt’oggi in simili condizioni; le modalità con le quali il Comune intende intervenire per ripristinare lo stato precedente degli immobili e restituire un aspetto decoroso al centro storico.
Si allegano le immagini fotografiche.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Le può consegnare alla segretaria, per cortesia? Così le lasciamo agli atti. Poi ribadiamo l’interpellanza al prossimo Consiglio comunale.
Nel frattempo io passerei all’interrogazione che risulta al punto 22 dell’ordine del giorno odierno, presentata dal Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su “Atti amministrativi bonifica discarica Pasqualone”.
Prego, consigliere Fabio Lotito, la può esporre.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente. L’interrogazione verte per chiedere all’amministrazione nel dettaglio: il termine ultimo della proroga del finanziamento regionale per la bonifica della discarica in contrada Pasqualone; le determinazioni della conferenza di servizio; l’incremento dei costi alla luce delle determinazioni dell’ARPA; procedura di individuazione della discarica per il conferimento dei rifiuti.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, signor Sindaco, per la risposta.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Scusatemi, io devo fare due considerazioni prima di passare a queste due interpellanze che ha fatto il Movimento 5 Stelle. Presidente, lo chiedo a lei. Io mi sono letto il regolamento che noi abbiamo nel Consiglio comunale. Le interrogazioni sono riconducibili a quelle dell’articolo 52, quindi queste interpellanze, così come sono pervenute, devono essere esposte in maniera esplicita per sapere se sia vero o no. Quindi, a mio avviso le interrogazioni in questione… Comunque risponderemo a tutte le interrogazioni fatte, come abbiamo sempre risposto. Però d’ora in avanti vi prego di attenervi al regolamento.
A mio avviso, le interrogazioni in questione appaiono addirittura inammissibili, caro Presidente, in quanto gli oggetti delle richieste sono estranei a quelli previsti sulla richiamata disposizione del regolamento, oltre che comunque generiche ed esplorative.
Il Consigliere interessato, o i consiglieri interessati, per conoscere quanto richiesto potranno semmai esercitare la diversa prerogativa degli accessi agli atti. Siccome voi siete consiglieri comunali, potete fa richiesta agli atti tutti gli anni, però le interrogazioni che durano e si fanno in questa maniera, secondo me non vanno più fatte.
Io intanto le rispondo, consigliere di opposizione. Poi tenga conto del regolamento: non saremo più disposti ad accettare, quindi chiedo al Presidente la verifica delle interpellanze se sono coerenti e conformi a quello che dice il regolamento.
Per quanto riguarda la discarica, comunque le risponderò, perché è chiaro che non ci escludiamo mai dalle risposte, tantomeno non vorremmo mai rispondere. Quindi, rispondiamo a tutti, in particolar modo ai cittadini, se fate le interpellanze, proprio per sapere e per capire.
Questa amministrazione con nota n. 17536 del 18 agosto ultimo scorso ha trasmesso alla Regione Puglia, Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità, Sezione ciclo rifiuti il progetto definitivo relativo alla messa in sicurezza di emergenza dell’ex discarica comunale in contrada Pasqualone mediante la rimozione della sorgente della contaminazione. In data 18.10.2022, con nota n. 23096 questa amministrazione ha provveduto all’indizione ed alla convocazione della conferenza dei servizi in forma semplificata ed in modalità asincrona ai sensi del combinato disposto degli articoli 14 e 14-bis della legge 241/90 per l’acquisizione dei pareri, intese, nullaosta o altri atti di assenso, comunque denominati, necessari ai fini dell’approvazione della progettazione definitiva dei lavori di messa in sicurezza di emergenza dell’ex discarica comunale in contrada Pasqualone mediante la rimozione della sorgente della contaminazione.
Con la determina del Comune di Locorotondo n. 739 del 7.12.2022 relativa alla determinazione di conclusione positiva della Conferenza dei servizi decisoria, ex articolo 14, comma 2, legge 241 e successive modifiche e integrazioni, in forma semplificata ed in modalità asincrona, ex articolo 17 della 241, con la quale, tra l’altro, si stabiliva di adottare nello sviluppo del progetto esecutivo il codice CER 200301.
Nel corso dei lavori è emersa la necessità di adottare una variante progettuale dettata dalla diversa caratterizzazione del rifiuto rinvenuto nel corso delle attività di rimozione dello stesso. A seguito della richiesta in data 3.7.2023 di sospensione dei lavori dell’appaltatore Cericola e la proposta di vagliatura dei rifiuti, il direttore dei lavori in data 20 luglio 2023 ha emesso una disposizione di servizio, ordinando al subappaltatore di approntare la documentazione necessaria per ottenere le opportune autorizzazioni.
Fatta propria la proposta presentata dalla direzione dei lavori e fatta propria dalla scrivente amministrazione, di svolgimento di una campagna di vagliatura finalizzata alla separazione delle varie frazioni di rifiuto frammiste a terreno da conferire presso impianti di recupero e smaltimento ai sensi della legge 152, è stata indetta la conferenza di servizi decisoria (come quella di prima, articolo 14 della legge 241) da effettuarsi in forma simultanea ed in modalità sincrona ex articolo 14 della 214, invitando a parteciparvi tutte le amministrazioni interessate.
Nella conferenza tenutasi il 28.12.2023 e chiusasi con esito positivo, è stato recepito l’unico parere pervenuto ad ARPA Puglia, favorevole con prescrizioni. Sono in corso gli ulteriori atti per la predisposizione della variante, nonché per l’individuazione degli specifici impianti di trattamento per le diverse frazioni di rifiuto da selezionare a seguito di vagliatura.
Si precisa che il termine ultimo per la proroga del finanziamento regionale è il 31.12.2025.
L’incremento del costo dell’appalto sarà dovuto esclusivamente alle aggiuntive operazioni di vagliatura necessarie per ottenere la separazione del terreno riportato in passato sugli strati di rifiuto per abbattere le emissioni odorigene dai rifiuti per una migliore differenziazione delle diverse tipologie di rifiuti conferiti in discarica.
Il conferimento dei rifiuti è stato stralciato dall’appalto del lavoro. Considerata l’incertezza della loro caratterizzazione in fase progettuale sarà gestito direttamente dalla stazione appaltante.
La procedura di individuazione della discarica ed il conferimento del rifiuto avverrà nel rispetto del codice degli appalti, presumibilmente con procedura aperta. Questa faccenda della discarica è durata quasi dal 2022 al 2023, fino a quando abbiamo regolarizzato il finanziamento della Regione, anzi, approfitto per ringraziare l’assessore regionale all’ambiente perché veramente è stata di grande supporto per ottenere e rimanere il finanziamento, in quanto inizialmente il finanziamento, dopo tanti anni richiesto, è stato anche messo in attivazione per la regolare procedura dell’appalto.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Soddisfatto?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
Io non sono d’accordo con la premessa del Sindaco, naturalmente. Il regolamento parla chiaro, poi vedremo le interrogazioni e le interpellanze come le dobbiamo presentare rispetto all’interpretazione del Sindaco.
Speaker : ANTONIO BUFANO SINDACO.
Il Regolamento dice così, non è una mia interpretazione.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Rispetto alla risposta alla mia interrogazione, mi ritengo parzialmente soddisfatto perché manca la conclusione. Si dice cioè che finanziamento scadrebbe il 31.12.2025, scade il 31.12.2025. Dico “si direbbe” perché è già oggetto di una proroga, era già in scadenza, l’appalto fu… Ma è inutile stare a fare tutta la cronistoria. Quello che mi premeva capire è quando la procedura di individuazione della discarica… Lei mi dice “con procedura aperta l’individuazione”: quando questa procedura sarà espletata? E quando la conferenza dei servizi con le relative conclusioni saranno pubblicate e consegnate all’appaltatore? Ad oggi non risultano ancora atti prodotti in questo senso, quindi si può poi procedere a fare tutto il resto.
Quanto alla vagliatura, non mi ha detto quant’è l’aumento, perché la vagliatura del rifiuto, che non faceva parte della determina iniziale del rifiuto, perché era stato tipizzato in maniera errata nella fase di carotaggio e di verifica, adesso comporta tutta una serie di cose. Naturalmente, alla vagliatura corrisponderanno tutta una serie di codici. Poi, a seconda del codice c’è il conferimento in discarica con relativo costo. La vagliatura avverrà in un terreno vicino alla discarica, quindi ci saranno una serie di costi.
Era per capire di quanto aumentano questi costi e se in realtà in bilancio noi abbiamo le coperture per sostenere questi costi. Per questo ho detto che sono parzialmente soddisfatto.
Comunque, la ringrazio per la risposta. È stato esaustivo fino a un certo punto. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito.
Ora passiamo all’ultima interpellanza. La può esporre, consigliere Fabio Lotito, così poi il vicesindaco le risponde.
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE.
Grazie, Presidente.
È la solita interrogazione che io faccio a fine manifestazioni natalizie per capire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, da un punto di vista di costi, di servizi e di impegno.
Interrogo quindi l’amministrazione rispetto al costo delle iniziative, manifestazioni, installazioni, parcheggi, bagni pubblici supplementari, viabilità all’interno del territorio di Locorotondo, in particolare del centro storico; presenze registrate nel periodo della manifestazione, entrate da gestione, parcheggi, costo installazioni luminose, costo noleggio piante, costo vigilanza privata e protezione civile, costi straordinari polizia locale, costo di installazione bagni pubblici supplementari, costo carrellabili di pulizia e smaltimento rifiuti indifferenziati, consumo elettrico complessivo nel periodo della manifestazione, entrate da occupazione di suolo pubblico in riferimento alle cassette di legno installate in Piazza Moro e nel resto delle strade; verbali di polizia elevati nel periodo dal 15 novembre al 7 gennaio per divieto di sosta o violazione del codice della strada.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, vicesindaco.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente, ho cercato di raccogliere quanti più dati possibili rispetto all’ultima interrogazione.
Per quanto riguarda le presenze registrate nel periodo della manifestazione dai numeri rivenienti dai parcheggi a pagamento, al netto delle strisce blu ordinarie, quindi parliamo di gestione parcheggi natalizi, noi abbiamo avuto circa 35.000 presenze in 32 giorni. Ovviamente, a queste bisogna aggiungere poi tutti i parcheggi sulle strisce blu a pagamento ordinarie, sulle strisce bianche.
Io credo che nei 32 giorni, anche dai numeri che ci hanno fornito la pro loco e l’Infopoint, siamo tranquillamente arrivati a circa 120.000 presenze in 32 giorni.
L’entrata della gestione dei parcheggi è di 51.106 più le strisce blu, sempre ordinare. Il costo delle installazioni luminose è di 12.500 euro; il costo del noleggio piante è di 4.070 euro; il costo della vigilanza e protezione civile è di 5.000 euro; il costo dello straordinario di Polizia locale, zero; il costo dell’installazione di bagni pubblici supplementari è zero perché rientravano nell’appalto della gestione dei parcheggi; costo dei carrellati, pulizie e smaltimento dei rifiuti indifferenziati, zero perché carrellati e pulizie sono rientrate all’interno delle ore che abbiamo a disposizione noi per lavaggi stradali e manifestazioni durante l’anno. Per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati, estrapolato dallo specchietto dei rifiuti mensili dell’anno 2023 la quantità di rifiuto indifferenziato è pari, per il mese di dicembre –prendo dicembre come mese di riferimento – 121.260 quintali; novembre, 117.660, quindi meno; ottobre, 126.000, di più; agosto, 142.000 quintali. Quindi, io non posso dire quanto in più il Comune ha pagato di indifferenziato per il mese di dicembre. Ripeto: se lo devo rapportare al mese di novembre, piuttosto che ottobre, addirittura ho dei quantitativi di indifferenziato in meno. Segnalo, ho anche le fatture, ovviamente il costo, lo ricordava prima il consigliere Lotito, dell’indifferenziato passa da 141 euro più IVA a 227 più IVA, che è il vero tema dei rifiuti. Il consumo elettrico complessivo del periodo della manifestazione è zero, perché l’azienda ha collegato le luminarie molto meno rispetto agli altri anni sul corso in Villa, credo, alla pubblica illuminazione.
Noi per la pubblica illuminazione abbiamo un contratto una tantum, comprensivo anche di canone, quindi non abbiamo dei costi in più sul consumo elettrico.
Per quanto riguarda le entrate da occupazione di suolo pubblico delle casette in legno installate in Piazza Moro e nel resto delle strade, l’introito è di 2.940 euro. Per quanto riguarda i verbali di polizia elevati sono 320 verbali, per un importo complessivo, ad oggi, però accertato, di 10.706,05.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Prego, soddisfatto o no?
Speaker : VITO DOMENICO FABIO LOTITO CONSIGLIERE
. Grazie, Presidente.
Mi ritengo soddisfatto. C’è solo un dato che mi risulta un po’ anomalo, ed è quello delle entrate da parcheggio. Nella determina di settore n. 17, in realtà i numeri non mi tornano, però magari poi li possiamo guardare insieme.
Praticamente nella determina si accertano le entrate di importo di 52.181, però relative al periodo da luglio a dicembre 2023, quindi non al periodo di Natale.
Probabilmente… Considerando che alla ditta da luglio a dicembre sono stati riconosciuti 16.853 euro, credo che alla fine la gestione dei parcheggi ci è costata 16.853 euro da aggiungere a tutto il resto delle spese.
Va bene. Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Fabio Lotito.
Il vicesindaco in conclusione vorrebbe dire qualcosa in merito alla giornata odierna.
Speaker : VITANTONIO SPECIALE VICE SINDACO.
Grazie, Presidente.
Io vorrei velocemente condividere con voi… Credevo di finire prima questo Consiglio comunale.
Oggi ricorre la Giornata nazionale della memoria e del ricordo delle vittime della mafia. A maggior ragione perché abbiamo a Locorotondo un’associazione che si occupa attivamente di questa tematica, e a maggior ragione che è una giornata, quella di oggi, che non ha e non deve avere colori politici, credo che sia un momento di unità per tutto il paese e per tutte le Istituzioni, compresa quella di questo Consiglio comunale.
Grazie.
Speaker : MARTINO SANTORO PRESIDENTE.
Grazie.
Quindi, ci accingiamo alla conclusione, alle ore 21,43 di oggi, 21 marzo 2024.
Arrivederci alla prossima occasione.