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Conferenza e Libertà 24.04.21
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Allora?
Io ringrazio l' assessore Di Silvio e il Consigliere Cosenza per aver organizzato questo incontro è che a un incontro importante, perché la ricorrenza che incombe legata in modo molto stretto alla costituzione in questi giorni il Comune di Lerici sta andando ad acquistare un luogo, diciamo di riferimento per quel che riguarda diciamo la,
Così la divulgazione anche di determinati valori, perché l' acquisto del Fondo di Villa Volpara una questo che vuole rendere omaggio anche a chi è in un' epoca in un momento difficile ha avuto il coraggio di stampare.
Quelli che erano i messaggi che dovevano essere trasmessi e alla comunità per rafforzare la volontà di conquistare quella libertà che poi è stata, diciamo.
Disciplinata dalla nostra Costituzione, che è uno dei dei testi più importanti al mondo, perché se ne riconosce la completezza e diciamo la capacità di andare a individuare quelli che sono stati, quelli che erano quelli che sono e che saranno tutti quei diritti e quegli aspetti della vita.
Di una comunità che devono essere messi.
In primo piano, riconosciuti e tutelati, oggi parliamo di una Costituzione che ha riconosciuto diritti importanti tra tutti il diritto alla salute e quindi, che comporta sicuramente l' obbligo per il nostro Parlamento di adottare normative in tutti i settori, in tutti i settori della della vita che hanno incidenza sulla nostra salute questo è qualcosa di veramente importante ed innovativo se pensiamo che stiamo parlando del 1947, insomma l' anno di promulgazione, ecco quindi,
Un momento importante nella storia dell' umanità. Io dico perché si usciva da un periodo storico e si sono chiusi, si è creato un argine proprio tra il passato e il mondo nuovo, per il quale io dico che hanno vinto i valori, non ci sono vincitori sul campo. A mio modo di vedere, ci sono i valori che hanno vinto, perché altrimenti anche i vincitori sul campo avrebbero perso, perché hanno combattuto per quei valori. Quei valori vanno condivisi con tutti e, ad esempio, io mi auguro che e voglio che quando andremo a festeggiare l' acquisto del fondo e lo faremo, spero che la burocrazia che lo permetta per il 15 e 16/05, con le giornate di primavera del Fai, se si possa veramente festeggiare il luogo della definitiva riconciliazione di una nazione che ha avuto una guerra civile terribile al suo interno e che ci si dimentichi.
Ricordandolo, ma si dimentichi l' odio e sì veramente definitivamente si parli solo di diritti, di valori e di amore all' interno di una nazione importante come la nostra, quindi io lascio la parola ai ai relatori e Alessandro poi tu.
Grazie di essere qua presenti a tutti voi, grazie.
E quindi io mi metto qua di lato.
No, facciamo, va bene anche.
Buongiorno a tutti, allora il Comune di leggi che in questa giornata aderisce alla settimana civica, noi come cittadini, noi come popolo del voluta, dal Coordinamento nazionale degli enti locali per i diritti e per per i diritti umani e per la pace.
Mai come oggi sentiamo proprio la necessità di sentirci una comunità, una coesione dove i nostri diritti ai nostri doveri, naturalmente, che non dobbiamo mai dimenticare, sono fondamentali, quindi costruire una società dove, dove la responsabilità di ciascuno di noi si rivolga sia ad ampio raggio quindi rivolta a tutta la comunità io ringrazio i graditi ospiti e voglio un attimino.
Per farvi appunto capire come è strutturata la la mattinata. Adesso abbiamo la conferenza di cui ora poi, appunto, vi parlerò alle 11:45 avremo la inaugurazione della mostra di una collettiva di artisti, del del luogo del nostro territorio dal titolo visioni di libertà. è stato molto bello aver aver essere riusciti, a insomma, unire tutte queste persone con naturalmente, con personalità diverse e quindi aver creato questa coesione. Ciascuno di loro, con la propria sensibilità. Oggi porta una visione di libertà attraverso delle sbarre, attraverso dei colori molto accesi attraverso il bianco rosso e il verde, attraverso dei vuoti attraverso dei pieni, dove mi è stato spiegato che quei voti rappresentano i, le persone che purtroppo hanno dato la vita per renderci liberi e quei pieni, quello bianco rosso e verde rappresentano naturalmente la nostra vita, quindi la nostra libertà. alle 11:45, poi, avremo un momento ludico dedicato alle associazioni sportive, quindi la apro. L' associazione Pro danza ci ha proposto appunto un piccolo bar di cinque minuti, quindi non vi porteremo via tanto tempo dedicato proprio al senso di libertà, quindi queste giovani, è bellissimo coinvolgere appunto tutti questi giovani, tra l' altro stamattina e si stanno preparando perché purtroppo hanno avuto degli intoppi nel venire qui a Lerici. Avremo con noi anche l' Associazione Stella tricolore di la Spezia, che è presente in tutta Italia. è stato, è stato grazioso conoscere questi ragazzi e che.
Praticamente sono dei figuranti e rievocano la storia, e quindi mi ha molto emozionato a vedere come questi giovani, che molto spesso noi li vediamo come insensibili sentono la musica, non gliene importa niente, in realtà ci sono dei giovani meravigliosi, ora poi li conosceremo perché si stanno preparando e ora non vi porto via altro tempo e io voglio ringraziare appunto, comunque tutti voi di essere qua e in particolare allora io mi sono scritto a tutto un po' il suo curriculum, però appunto la condensato, il Maurizio caro Caporusso, quarant' anni di lavoro come magistrato Vice Procuratore della Spezia Sostituto Procuratore della Repubblica.
Procura presso il tribunale della Spezia, presidente dell' Associazione nazionale, magistrati di la Spezia, la consigliera per le pari opportunità del Comune di la Spezia e Alessandra Del Monte con le voglio ricordare che abbiamo anche lavorato per le ferie Federcasalinghe, Obiettivo famiglia, l' avvocato Francesco Marzano che mi ha dato un aiuto incredibile, quindi un' altra persona giovane che naturalmente è qui con noi e la moderare il dibattito Maria Cristina Failla, giudice Maria Cristina Failla, già ospite in diversi nostri incontri.
E quindi ora vi lascio alla conferenza il titolo della Conferenza e Costituzione, i diritti salute, famiglie, lavoro, evoluzioni e prospettive grazie a voi.
Buongiorno a tutti buongiorno e grazie al Sindaco che ci ospita, Alessandra che organizzato questo incontro e ovviamente agli illustri relatori che poi ne daranno il contenuto domani è il settantaseiesimo anniversario della Liberazione del 25/04.
E che è stato che, ovviamente, che è avvenuto 25/04/1945, liberazione da che cosa dall' occupazione nazista e dal regime fascista?
Seguita poi dal referendum del 02/06/1946, sulla scelta tra la Monarchia e la Repubblica e poi, dalla importante nascita della nostra Costituzione. 22 12 47 è entrata in vigore 01/01/1948. Questo così tanto per inquadrare un po' anche con le date e storicamente questa situazione allora, la festa della liberazione è stata istituita però 22/04/1946. Il tema di oggi Costituzione, i diritti di libertà, salute, famiglie, lavoro, allora costituzione, diritti di libertà, ma cosa c' entra, quello di cui forse si parlerà oggi, che siamo in tempo di Covid, con l' anniversario della Liberazione, che ha un contenuto etico, sociale, morale e politico che ha un significato così ampio e così importante per la storia della nostra Repubblica, c' entra perché in tempi di Covid.
Molti cittadini si sono, sta si sono sentiti limitati nelle proprie atteggiamenti alla propria libertà, la libertà di movimento, la libertà di circolazione e di soggiorno, perché perché questo terribile pandemia che ci ha inflitto queste gravi difficoltà di vita quotidiana sicuramente ha comportato dei sacrifici per tutto il popolo italiano?
Allora oggi, parlando io mi sono chiesta, non non conosco il contenuto delle relazioni dei nostri illustri relatori, però mi sono chiesta vedendo gli argomenti parleranno di diritto di libertà e la libertà che in questo momento è particolarmente sacrificata proprio in parte la libertà personale che nella Costituzione viene definita inviolabile e ma soprattutto la libertà di circolazione e di soggiorno. Che però che però e questo ne abbiamo parlato anche così fra amici quando è capitato può essere limitata da motivi di sanità e sicurezza proprio quelli che sono intervenuti e che vengono, diciamo così, attivati a causa della situazione del Covid, quindi libertà, la salute, la salute che chiaramente è prevista dalla Costituzione come un diritto dell' individuo, banche come interesse della collettività, quindi c'è da valutare sempre questa compenetrazione di interessi.
In nella salute e comunque nel comportamento in generale entra anche la problematica della scuola. Sapete che oggi si discute ampiamente proprio su questo argomento, poi la famiglia, la famiglia che chiaramente è prevista anche quella è tutelata dalla Costituzione. All' articolo 31 si parla, dice che la Costituzione, che la Repubblica deve agevolare economicamente e proteggere la maternità, l' infanzia e la gioventù, quindi la famiglia in generale, vediamo come tutti questi valori debbano essere tutelati e quali conflitti possono avere con la con quella che è un po' la situazione di oggi e di domani, ancora forse di alcuni mesi che ci saranno il lavoro, il lavoro importantissimo, perché il lavoro, oltre a darci la dignità personale, ci mette anche in condizione di poter guadagnare questa dignità personale e quindi la Repubblica dice tutela e promuove il lavoro e promuove e tutela il lavoro femminile e anche di questo ci parleranno oggi i nostri relatori. Quindi, nell' ottica di questo, diciamo di questo scenario costituzionale che prevede tutta una serie di beni di diritti che devono essere tutelati. Vediamo e ascoltiamo i nostri relatori che ci diranno e che ci chiariranno le idee, anche con riferimento a questa situazione che si è venuta a creare oggi, in cui taluno taluno vede un po' compromessi questi diritti okay. Grazie di questa dell' ascolto di questo minimo.
Prologo do la parola a Maurizio Caporusso, che ci parlerà appunto della dell' aspetti costituzionali del problema. Prego, Maurizio,
Grazie Maria Cristina, buongiorno a tutti, grazie dell' invito.
È un momento importante, questo lo ha già detto, lo hanno detto sia il Sindaco Paoletti che la dottoressa Raffaella, entrambi hanno già chiarito in maniera.
Importante quali sono i temi che intendiamo affrontare oggi in una giornata che non è casuale, è una giornata che è sempre frutto, che dalla quale consegue sempre emozione, emozione per il ricordo del passato delle nostre radici come cittadini di questa nazione, emozione per il ricordo di quelli che ci hanno preceduto, che hanno sacrificato i propri diritti di libertà che hanno sacrificato addirittura alla propria vita, quindi prendere la parola oggi è una responsabilità e tanto più responsabilità. Quest' anno in cui ci stiamo tentiamo, mi sono tolto la mascherina per parlarvi. tentiamo di riappropriarci quei diritti di libertà di cui parlava, dottoressa file, che sono sanciti dalla nostra Costituzione. All' articolo 13, in particolare, che.
Che considera la libertà personale come sacra e inviolabile affermazioni di una di una potenza, di una forza, ha ragione il Sindaco Paoletti quanto prima ci dice questa nostra Costituzione così così ricca, così importante, così pregna di significati, ecco, mi sono un po' difficili compiti con l' amico avvocato Balzano e quindi io parlerò soprattutto di quella che è impostata l' evoluzione della storia la il sangue vivo che scorre nelle vene del del nostro Paese innervato per l' appunto della Costituzione,
È entrato in vigore 01/01/1948 certamente ecco il quale questo concetto del diritto di libertà è fondamento della Costituzione, la Costituzione, nei suoi primi articoli 12 articoli, stabilisce i principi generali principi fondanti che sono principi tutti i principi di libertà,
E subito dopo.
Articolo 2, fondamentale che per l' appunto, recita la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell' uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e poi vi è anche l' indicazione di dei doveri certamente, come ci ricordava l' assessore ha perfettamente ragione di quelli non dobbiamo mai dimenticarci ha ragione.
Ho già tutto in qualche modo, c'è già tutto in questa norma e.
Si è detto molto bene, è un riconoscimento, non è una creazione, non è il princeps, ma ciò che che fonda la i diritti del dei propri sudditi, magari.
Cavandoli dal Padreterno che che lo autorizza a farlo, no, assolutamente nostre costituzioni di Costituzione riconosce i diritti che sono preesistenti perché sono connaturati con l' uomo prima che come cittadino, come essere umano, come essere vivente e subito dopo l' articolo 3, l' articolo 3 di suddiviso in due in due comma primo dei quali dal riconoscimento a quelle che sono le i diritti, ancora una volta, fondamentali dei cittadini, tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, sono uguali davanti alla legge e così via, primo comma, e poi il rivoluzionario articolo del secondo comma dell' articolo 3. Nessuna Costituzione ha mai avuto una norma paragonabile a quella dell' articolo 3,
Gli eredi della rivoluzione francese della Dichiarazione universale dei diritti dell' uomo riaffermano sempre.
Una realtà di tipo formale, vale a dire tutti hanno dei divi a tutti, devono essere conosciute per i diritti, certo, ma nessuno prima del dei nostri padri costituenti, come fa ancora piacere chiamarli nel 1947 aveva avuto il coraggio di dire quello che dice oggi l' articolo 3, secondo secondo comma,
Non dobbiamo mai dimenticare è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l' uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana, che parole dobbiamo ad alcuni faccio anche i nomi Massimo Severo Giannini Lelio Basso,
Potenti del Partito socialista, la nostra Costituzione, lo sapete, è frutto del Co, del coinvolgimento delle radici culturali, storiche e politiche del nostro Paese, quella liberale, quella socialista, quella cattolica, ecco.
Quindi affermazione il rifiuto di una forma di Stato nella quale si riconosca soltanto formalmente dei diritti, ma non ci si muova in nessuna maniera per la promozione della vera parità sotto tutti gli aspetti e invece l' accettazione di una forma di Stato in cui lo Stato è promotore quindi ho il diritto,
Il tema è chiaramente una norma programmatica, come diciamo noi noi giuristi, cioè non è che si può bussare al tribunale e chiedere. Devo essere promosso socialmente, ma è una norma programmatica che sintetizza il legislatore che si indirizza al Paese nella sua anima, nel suo spirito, come dicevo prima nel suo sangue, dobbiamo di questo. Non dobbiamo mai dimenticare che dobbiamo essere grati ai nostri padri fondatori. Ecco, quindi diciamo che questi queste norme articoli 2 3 già fondano questi nostri diritti e libertà sui quali poi ha con noi. Questa mattina abbiamo osservato le discussioni, non una discussione su momenti caratterizzanti dell' esistenza dell' uomo e del cittadino. La famiglia, quindi la la, l' unità, la formazione sociale di base dalla quale la personalità sì, si sviluppa e poi il lavoro che, come diceva molto bene la dottoressa Faiella, è quella che ci rende veramente liberi e ci.
Riempiti dignità la nostra, la nostra esistenza e allora l' articolo 38, ecco parlando della della.
Del lavoro, del lavoro perché sulla famiglia penso che la relazione che seguirà si spenderà più parole, non voglio poco tempo che ho, non voglio bruciarlo, richiamo soltanto articoli importantissimi il 29 e 31 del 37, insomma, che sono,
Fondamento della nostra libertà, dell' affermazione femminile, perché poi di questo dobbiamo anche parlare quanta strada si è potuto fare grazie a queste norme costituzionali mi fermo su un momento sull' articolo 38, sull' articolo 38, ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all' assistenza sociale principio quindi di solidarietà e assistenza per coloro che non,
Sono inabili al lavoro e sprovvisti di mezzi necessari,
Da dove venivamo, da dove venivamo qua, nel 1947, quando ci sono scritte queste parole e venivamo da un mondo in Italia, soprattutto di estrema difficoltà, in cui l' assistenza in che cosa sostanzialmente si sostanziava nella beneficenza, nella beneficenza gestita da migliaia di organizzazioni cattoliche certamente meritoria certamente meritorio importante però non è la beneficenza, non è il il l' accattonaggio, quello il valore fondante della società deve essere il diritto, ecco il diritto anche qua diritto, diritto a essere assistiti quando le condizioni del cittadino.
Inabilità al lavoro sprovviste.
Non possesso di mezzi di sostentamento, lo richiedono e subito dopo la previdenza, i lavoratori per adesso non più i cittadini, ma i lavoratori hanno diritto che siano provveduti, assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortuni e di malattia, quindi il fondamento della previdenza Succubus con questa nuova.
Articolo 32 della Costituzione sto seguendo, questo mi offre questo filo logico di diritti fondamentali, la salute, la salute, la salute, la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell' individuo.
Che Padova, è l' unica volta che un diritto viene classificato nella Costituzione come fondamentale, come fosse una sorta di super diritto come scosse e in realtà lo è, perché tutti quanti noi impediamo a quando si perde la salute sostanzialmente si perde tutto, non si perde qualcosa, spende tutto e basta, quindi è un diritto fondamentale, è una sorta di super diritto e l' evoluzione poi che queste cose ce le ha portate, che ha portato all' istituzione de de de de del servizio sanitario e da ultimo e in questi giorni e in questi anni di che cosa parliamo? Stiamo parlando della della della necessità di mettere insieme.
Salute e lavoro, l' Ilva la questione dell' Ilva di Taranto e abbiamo anche qui a Genova i le prese di posizione della costituzionale, sul quale poi parlerà l' avvocato e non gli voglio rubare spazio, però le sentenze della Corte costituzionale sul tema questo ci dicono la necessità in qualche maniera si può fare un bilanciamento tra il diritto della salute del territorio e in che termini si può fare un bilanciamento quando uno è un diritto fondamentale. So che de sugli altri in qualche modo deve prevalere. è dibattito realmente di questi giorni,
Anche questo.
E poi il secondo comma che qui nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, e siamo ai giorni nostri, ma chi ce l' ha introdotta questa norma, anche questa rivoluzionaria, abbiamo fatto dei nomi, ho fatto dei nomi, prima ho citato Massimo Severo Giannini, il mio amore mio professore all' università, Lelio Basso, e qui il nome di chi dobbiamo fare il nome di Aldo Moro lo dico con coraggio forza il nome di Aldo Moro, il secondo comma dell' articolo 32 dobbiamo soprattutto ad Aldo Moro fu lui che affermò la necessità di.
È un principio positivo e negativo insieme ho diritto a non essere invaso dalla mia libertà per trattamenti sanitari solo in casi eccezionali, se non per disposizione di legge, e poi in nessun caso possono essere violati i limiti imposti dal rispetto della persona umana, quindi anche il legislatore anche legislatore questi questi limiti deve tenerli e assolutamente presenti, e siamo anche qua dibattito di questi di questi giorni.
Siamo al problema dei dei vaccini, siamo perché trattamenti sanitari, poi nel nostro Paese ne abbiamo conosciuti i due tipi, quei trattamenti sanitari resi obbligatori per legge 1 e quelli che sono si sono resi necessari per.
La cura delle persone che hanno problemi di salute mentale, diciamo no, trattamenti sanitari obbligatori, per perché diventa pericoloso e, d' altra parte, proprio il tema dei vaccini vaccini, che.
Abbiamo studiato per problematiche per i bambini morbillo e che, purtroppo, oggi.
Non è stato regionale di confronto,
La storia, cosa che cosa ci ha insegnato di queste cose dopo il la?
La Costituzione noi siamo partiti, dicevo prima, con grave ritardo in Francia chiamano in Francia e nel resto d' Europa chiamano gli anni dal 1945 al 1975 il trentennio fondamentale per la storia della della della della sanità, della salute, lo stato sociale che si che viene che trova il suo fondamento nell' articolo 38 alla sua massima esplicazione. Noi in Italia abbiamo faticato ed è innegabile e siamo riusciti, ricordo soltanto un paio di cose. La legge sulla disoccupazione e la legge a tutela del lavoro femminile prima nel 1000, prima legge che abbiamo avuto nel 1950 950, si viene ad affermare il principio che la donna lavoratrice madre ha diritto alla alla, alla cura del bimbo e, prima del della del del,
Prima e dopo il parto prima del 1950 e la media statistica, nel 1948 le donne riprendevano a lavorare 16 giorni dopo il parto, 16 giorni dopo.
Quindi il 1950 ha rappresentato un momento fondamentale in questi giorni, nel 1963 finalmente abbiamo avuto si è stato reso illegale la pratica oscena pratica oscena della licenziamento per matrimonio, applicato a carico delle donne ecco pratica assolutamente vergognoso, oggi, ceppaie, vergognoso, ma quanta strada abbiamo dovuto fare e poi ecco e qui mi avvicino alla conclusione perché il tempo purtroppo mi è tiranno il discorso dovrebbe essere ma enormemente più lungo richiamo l' attenzione di tutti quanti sulla su quello che è stato per noi il decennio fondamentale,
Gli anni Settanta,
In quegli anni me li sono segnati, abbiamo visto la la, l' approvazione dello Statuto dei lavoratori, delle leggi e dei successive vittorie referendari, diciamo, sul divorzio e sull' interdizione, sull' interruzione volontaria di gravidanza, abbiamo avuto la riforma dell' assistenza psichiatrica, la riforma del diritto di famiglia, la legge dell' equo canone, la democratizzazione delle istituzioni scolastiche e universitarie, il riconoscimento dell' obiezione di coscienza, l' istituzione nel 1178 del servizio sanitario nazionale, la nascita dei servizi sociali sul piano istituzionale sul piano istituzionale, l' ordinamento regionale e la riforma delle Autonomie locali, questo per via per via legislativa sulla spinta.
Lo devo riconoscere perché in quei qui, negli anni che iniziamo con la dottoressa Faiella, a fare il lavoro che poi ci ha accompagnato tutta la vita provvedimenti giurisdizionali, vi ricordate i pretori d' assalto, insomma, ecco e il è non solo quello.
Tutto ciò che è stato importante in quegli anni e non, e non dimentico, le mobilitazioni sindacali, le mobilitazioni operai, il Movimento studentesco, i movimenti femministi viva Dio, che hanno negli anni Settanta veramente trasformato il nostro Paese e poi e poi e poi accordo quel quel decennio di di furore, diciamo, pensiamo alla alla riforma sanitaria del 78 e la volontà di abbattere la Bastiglia al sistema mutui delle mutue sistema delle mutue LIM, l' impasse Lino dalle eccetera, eccetera. Film di Sordi ce lo ricorda e quindi alla creazione, invece faticosa dall' azienda sanitaria locale o presentasse deviare poi aziende sanitarie locali.
E poi, da ultimo, la crisi di questo sistema è la crisi di questo sistema, è dovuta a tante ragioni, alla problematicità dei bilanci statali, la nascita di un neoliberismo pericoloso e spaventoso che.
Che che che che vede lo smalto vorrebbe probabilmente vedere o ha voluto vedere, allo smantellamento di quella che è stata o perlomeno la riduzione di quella che era la sanità pubblica, a favore di interventi a favore dei privati a Milano da bere su tutte queste cose che poi dopo la pandemia ci ha spiegato come con quanto bene hanno funzionato, comunque questo appartiene a oggi perché ha una storia in divenire abbiamo scritto nella nella locandina del nostro incontro evoluzione, prospettiva, mi fermo, mi fermo qui per non perché non è possibile, non ho altro tempo e ringrazio dell' attenzione.
Grazie, dottor Caporusso, per questa evoluzione questo racconto, questa evoluzione storica della nostra Costituzione dalle sue origini fino alla al racconto, interessante, anche documentato, di come sono nate Peter, determinati principi che tuttora governano la nostra vita, grazie, cioè di averci fatto ancor di più amare e apprezzare quello che abbiamo come come disciplina del nostro vivere comune, del nostro vivere quotidiano, noi sappiamo siamo consapevoli, come cittadini italiani, di avere una un' ottima Costituzione, di godere di diritti importanti, però è sempre bello avere anche questo rinnovo di attenzione e di cura per quello che godiamo per il patrimonio giuridico culturale che noi abbiamo Maurizio ce l' ha richiamati questi questi principi e questo importante bene, do la parola Alessandra Del Monte, che ci parlerà invece del un pochino più del lavoro sotto il profilo dell' universo femminile. Grazie, Alessandro.
Grazie a voi per avermi chiamato in questa importantissima giornata, io sono nata 08/07/1948 in pieni diritti e sono una di quelle ragazze di allora che pensavano che i diritti le avevamo conquistati, tutti noi le avevamo conquistati tutti, purtroppo, oltretutto i diritti mia nonna diceva non sono per tutti e non sono per sempre la scalata dei diritti delle donne è stata molto diversa da quelli degli uomini perché ce lo ha ricordato il dottor Caporusso, abbiamo ottenuto alcune cose nel tempo e il diritto al lavoro di quello che oggi si parla di rito al lavoro e diritto alla fa salute, diritto alla famiglia.
È ancora una lotta dura per le donne, perché il diritto, ad esempio, al lavoro con questo Covid.
Ha ribaltato dei dati impressionanti sulle donne, già erano una categoria svantaggiata prima perché.
Poche persone, poche donne lavorano rispetto a quello che l' Europa ci chiede se noi avessimo una partecipazione più grande al lavoro di delle donne, addirittura si è calcolato che potremmo avere un aumento del PIL di sette punti, che sarebbe metà di questa nuova manovra che stiamo andando a a costruire anzi sta andando a costruire il nostro presidente Draghi anche perché sembra che non escano proprio tutte.
Le specificità che sono contenute nel suo documento, comunque, analizziamo prima di tutto l' impatto del Covid nelle famiglie. è stato un tornado, perché se le donne erano impiegate nella sanità si son trovate a non abbandonare il proprio posto di lavoro. Abbiamo avuto degli esempi meravigliosi di persone, dei sanitari, di tutti i livelli, dei sanitari e di donne che si sono fermate nel proprio posto di lavoro e non sono tornate a casa per non inquinare la famiglia, però non sono neanche andate via perché sentivano forte quel diritto dovere di assistere le persone in questo momento di tragico di essere presenti.
E questo l' abbiamo visto tutti che con che impegno le donne hanno affrontato questo.
Tanti cose, però, non sono state valutate.
Prima di tutto il lavoro di che va, dicevo, il lavoro.
A parte che i lavori delle donne sono quelli nei settori dei servizi sono quelli più svantaggiati, ma in questa evenienza del Covid sono state quelle che sono state ancora più penalizzate e sono tre le categorie, non solo le donne, i giovani e gli stranieri,
Allora cominciamo ad avere i primi dati reali dell' impatto di questa pandemia nel mercato del lavoro, allora le categorie più fragili sono state quelle che in questa crisi hanno, come dire, pagato per le proprie disuguaglianze, l' impatto del Covid, chi è rimasto veramente indietro solo ora, dicevo, abbiamo dei dati certi il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l' INPS Lampard e l' INAIL hanno pochi giorni fa ha licenziato un lavoro e il dal titolo il mercato del lavoro una lettura integrata,
Quello che noi.
Abbiamo notato di questa di questo importante documento che andrebbe analizzato con ancora più attenzione è che.
Gli elementi che riguardano il mondo del lavoro femminile sono praticamente 5 1. La percentuale delle donne che hanno perso il lavoro è più del doppio di quella dei maschi, allora già siamo partite male, nel senso che la, quella del lavoro delle donne è una sottoccupazione, sia per qualità di lavoro sia per numeri, ora il tasso di occupazione è stato dell' 1 di perdita dell' occupazione, è stato dell' 1,3% 3 per le donne e lo 0,7 negativo per gli uomini per cui da questo si vede veramente che differenza, cioè questa è la la cifra che fanno notare la differenza.
Nei primi due mesi del 2020, ad esempio, prima della chiusura questa questa crescita era ancora più significativa sul chiusi, determinati tipi di lavoro immersi nel lockdown abbiamo avuto ancora più perdite e i numeri appunto li leggiamo oggi 436000 persone in meno.
Che hanno iniziato un lavoro nei primi sei mesi del 2019, mentre di 490000 persone che hanno concluso un rapporto di lavoro nello stesso periodo, un altro gap.
Che riguarda questo divario occupazionale di genere, si è creato proprio durante il lockdown e non è ancora stato colmato.
Il periodo più duro per l' occupazione STEM femminile, come abbiamo detto, è stato il primo periodo del lockdown, ma lì la rilevazione che troviamo in questo documento, che sono quelle del giugno 2020, mostrano una variazione immensa, grandissima, il lavoro per i maschi scende del meno 2,9% e arriva al 4,8 per le femmine, cioè i dati io vi do voglio dare pochi dati, perché i dati sono noiosissime, però alcuni significativi rendono proprio la misura di questo gap che si è aggravato, c' era già e si è aggravato.
Oltretutto non ci sono state nuove assunzioni perché le donne erano in casa a tenere i bambini in Dad a cercare di colmare i gap che si sono creati nella famiglia, che i primi sono stati quelli occupazionali.
Che hanno avuto un marito, un figlio che ha perso il lavoro, poi aveva avuto dei bambini in data io personalmente, che sono una nonna o dovuta a un certo punto, prendere in casa a mio figlio, che sta a Genova, che non aveva una casa aveva una casa senza un terrazzo senza un po' un po' di spazio verde con due bambini in data e con una moglie che lavorava in sanità che veniva a casa almeno possibile perché poteva inquinare il resto della famiglia allora cosa abbiamo fatto? Abbiamo separato la famiglia, la è rimasta a Genova,
Perché era più tranquilla di non portare niente in casa, i bambini e mio figlio sono venuti a casa mia.
Con un' invasione di tablet, di problemi esistenziali, perché mio figlio lavorava in di in smart working, diciamo i ragazzini avevano questi questi tablet e affrontavano la scuola altra cosa.
La bimba grande in Terza, ma il bambino in prima ha fatto una prima terribile, dove gli è mancato il rapporto di crescita, con una cultura somministrata direttamente da una maestra in un contesto familistico, cioè prima era la maestra del maestro che cresceva questi bambini, li educava, li portava nella strada cultura, oggi si sono trovati in mezzo uno strumento meccanico che non ha saputo il più delle volte trasmettere quella volontà di di accompagnarli in questo mondo. Tornando poi al problema delle donne, le donne che hanno perso il lavoro hanno avuto meno Ringressi. Non sono riuscita a rientrare nel mondo del lavoro e io personalmente ho evidenziato un dato che per me è falsa un po' queste percentuali, le uniche donne che hanno trovato un' occupazione l' anno passato, sono state la copertura del lavoro nero delle badanti perché si sono iscritte per poter avere il permesso di andare dal badato.
E questa è un dato negativo che non non so se è stato pienamente valutato dalle persone che hanno fatto questi.
Beh, se dati mesi questi perché è una valutazione che si capisce solo se si conosce il problema, allora le uniche donne che hanno trovato lavoro l' anno passato sono quelle che hanno regolato il loro lavoro nero, che era comunque di bassa importanza, e questo falsa comunque i dati dell' accesso al lavoro perché non erano libere scelte di lavoro erano forzate dal fatto che potevano andare a lavorare solo se avevano un lavoro regolarmente riconosciuto poi un' altra cosa,
Le donne che cercano lavoro in questo momento è ancora più difficile riuscire a trovarlo, perché c'è una schiera di uomini che sono rimasti senza lavoro, che a causa della chiusura dei, come dire dei bar e ristoranti di tutte di tante attività.
Avevano necessità e allora è più facile che in questo momento di ripresa del lavoro.
Sono le donne che pagano ancora una, un accesso al lavoro molto faticoso, allora, oltretutto, prima.
Si è parlato della legge che ha stabilito che non si doveva più provare il licenziamento per matrimonio dopo abbiamo perseguito e abbiamo ottenuto del licenziamento per la nascita di un figlio.
Però attenzione.
C'è un problema molto nascosto che io, come consigliera di parità, rilevo in modo invece.
Come dire determinante vengono costrette a licenziarsi le donne che hanno avuto un bambino da poco, infatti, se andiamo a vedere i dati dei licenziamenti delle donne sono nel primo anno di vita del lavoro del bambino, questo perché.
Perché c'è comunque ancora una certa perversione del datore di lavoro, che pensa di perdere di qualche datore di lavoro di molti datori di lavoro che pensa di perdere la l' attenzione, la presenza di una donna che ha avuto un bambino così piccolo, cosa che non è vero perché noi donne, che abbiamo lavorato in tanti settori, abbiamo studiato tante sfaccettature, oggi cominciamo ad essere riconosciute perché con la gravidanza e poi, con la nascita di un bimbo, si diventa multitasking. Si dice, con un brutto termine inglese che io vorrei abolire. ecco la possibilità di una donna di riuscire a badare a tutte le sue sfaccettature di vita e di lavoro. Questa è una cosa che piano piano viene riconosciuta perché tanti uomini che ho conosciuto in modo molto maschile dicono, ma io tante collaboratrice femmine perché sono quelle più attenti al lavoro, se devono finirlo, lo portano a termine con caparbia, facendo degli straordinari, venendo anche senza fare straordinari, però sono quelli che mi aiutano veramente e lo dicono anche tanti sindaci e tanti presidenti di provincia che preferiscono delle collaboratrici femmine, Consigliere impiegate perché una donna più caparbia nel raggiungimento del proprio obiettivo,
E questo però non ci soddisfa completamente, perché purtroppo la storia ci dà un carico di lavoro diverso. Oltretutto, uno dei problemi è la condivisione dei tempi di vita e di lavoro, ma questo è parte comunque da una famiglia che è stata culturalmente preparata. A questo io ho avuto un nipotino. uno dei tre, sei anni fa, mio figlio, che aveva la moglie aveva già perso un bambino quando è rimasta incinta ha avvertito l' ufficio e gli ha detto. Guardate che io mi metto via tutte le ferie, perché io, il primo mese di nascita di mio figlio, voglio godermelo e stare a casa è stato perseguitato non solo l' anno prima, ma anche l' anno dopo perseguitato deriso, perché lui diceva ne ha già perso uno sequestro, nasce, io voglio veramente al servizio, fino a lei, affrontare gioie e dolori, preoccupazioni,
Ora noi, come Italia, stiamo andando avanti in questo dall' 1 giorno di congedo dell' uomo, padre ora abbiamo ottenuto in nove giorni, se non sbaglio, però, la previsione di avere almeno un mese, però in altre nazioni stanno anche un anno a casa perseguire proprio questa nuova vita, perché un figlio non è solo un bene della famiglia, è un bene sociale, e infatti in Italia abbiamo una denatalità che fa paura.
E che uno degli argomenti che la provoca questo oltre la mancanza di servizi, oltre tutte le agevolazioni che si dice, dobbiamo dare alle donne gli asili, no, gli asili li diamo, una famiglia verrà costituita compagna, eccetera, ma il futuro di quel nucleo, che comunque crede nella vita, crede nel lavoro, crede nel futuro e che se decide di avere un figlio e non deve fare un salto nel vuoto oppure poi appellarsi a badanti volanti e deve avere delle strutture sane e serie che lo accompagnano, allora anche il welfare deve essere dopo il Covid ripensato anche perché uno dei grandi problemi del Covid sono stati anche gli anziani.
Allora anziani che ci siamo trovati per chi aveva un problema l' aveva dovuto inserire in una struttura un' eresia, a non poter riabbracciare per mesi, oppure ci siamo trovati senza le badanti, oppure ci siamo trovati ad affrontare tutto il problema della sanità, del recepire, reperire,
Infermiere che veniva la casa, anche ora per dire con la vaccinazione ci sono tanti problemi nelle famiglie, perché a volte nucleo vaccinale e a tanti chilometri dalla località solo alcuni Comuni illuminati ha pensato di andare a loro a casa a vaccinare gli anziani, però io credo che il Covid debba essere un momento di riflessione generale e questo è il momento in cui i diritti si sono anche persi o almeno come dire assottigliati perché quanti di noi non hanno potuto accedere alle strutture sanitarie perché immerse nel Covid?
E proseguire delle cure, magari oncologiche, abbiamo avuto.
Morti dovute a questa mancanza di assistenza in questo periodo, perché eravamo tutti focalizzati sul Covid e questo deve veramente portare a un ripensamento generale, ma soprattutto un ripensamento del lavoro delle donne, perché se l' Italia vuole crescere, deve fare in modo che le donne possono andare a lavorare sia una scelta quella del lavoro anche perché si dice sempre ma i dati ce lo confermano che per una donna che lavorano lavora si creano tre posti di lavoro,
Perché abbiamo bisogno appunto di più servizi di di altre cose che integrano il lavoro delle donne, allora, tanti anni fa, in Italia c'è stato un gruppo di economisti di donne.
Che aveva cavalcato un progetto che poteva essere veramente innovativo, di quantificare quanto valeva il lavoro delle donne nelle case, fu un lavoro non solo da ricercatrici, ma quasi da pioniere, perché arrivarono a una, come dire, a una scusate, ma io ho un telefonino che fa i fatti suoi anche se lo spento.
Non è possibile scusate allora quante di queste pioniere cosa avevano stabilito, dopo tanto studio, che il lavoro di una, il valore del lavoro di una donna si poteva quantificare a detrazione, cioè se questa persona?
Dava una parte del suo lavoro di cura, cioè prendeva una colf, questa cifra non so le dava, mette 500 euro al mese questa cifra di lavoro che veniva detratto era una parte del valore di del lavoro di questa donna, però poi aveva anche gli anziani e si aveva un' infermiera quegli anziani era una cifra detrazione B.
Tutto questo comprende era compreso nei vari le varie sfaccettature del lavoro di una donna che poi è una psicologa, è quella che cura la salute di tutta la famiglia che pensa quando si devono vaccinare te al marito, ricordati che devi fare il controllo del cuore cioè allora una donna, l' educatrice una psicologa un economista perché poi gestisce tutta la famiglia allora è venuto un conto a trovarla attualizzandolo di 8000 euro al mese.
Allora, quando mai si arriverà a valorizzare il lavoro di una donna nel giusto?
Impatto che ha nella società. Oggi si parla di caregiver, scusate, ma a me viene il veri vengono i brividi, perché vogliamo, come dire, non solo tutelare, ma portare agli onori della cronaca il lavoro del caregiver, che comunque è prezzolato a quello delle donne che in casa hanno curato anziani bambini 24 ore su 24 12 mesi all' anno Natale, Pasqua e altre feste comandate allora mentre in altre nazioni si pensa a dare 8000 euro alle donne che scelgono di stare in casa, oggi in Italia troviamo donne che hanno dovuto non scegliere, essere obbligate a tornare in casa per fare questo, senza contare quelle che intasa ci sono sempre state e che fanno solo quello e magari.
Fosse riconosciuto perché loro stessi a volte dice non faccio niente, faccio la casalinga, poi noi che facciamo le casalinghe, ma facciamo anche alle donne che hanno un lavoro, un' attività fuori, sappiamo quante ore ci costa lavorare nel giusto modo per adempiere ai compiti sia di donne di casa che di imprenditrici professioniste e tutto il resto allora il discorso è vario.
Come dicevo prima, bisogna ripensare a questo momento come un momento di riflessione ci vorrà un welfare diverso e di quello dobbiamo non solo parlarne, ma anche arrivare a stabilire che forse è meglio aiutare una famiglia che tiene una persona anziana in casa senza ospedalizzata perché oltretutto costa anche di meno allora io sono anche responsabile di Federcasalinghe ligure anni fa grazie a un assessore che era stato,
Che veniva da Federcasalinghe e poi era stato portato a operare nel proprio territorio, abbiamo scoperto allora erano ancora in lire che, se il Comune dava l' equivalente di due giorni di ricovero ospedaliero, chi non li ospedalizzata, allora erano 700000 lire al giorno.
Era circa un milione e mezzo, questa persona teneva l' anziano in casa, la famiglia aveva un milione e mezzo per questo anziano, poteva prendere una badante, una donna, una colf, e la persona che li curava non era costretta a starci Natale, l' ultimo dell' anno che avevamo creato una famiglia felice diciamo tra virgolette nonostante il problema perché riusciva a superarlo con un aiuto ma non cadere malata perché poi queste Carive, se sono quelle familiari, cioè la moglie, la mamma,
Che rimane lì tutto il giorno, alla fine si usura e non riesce più ad adempiere il proprio compito o le proprie necessità, allora questo deve essere un modo di ripensare veramente di non chiudere in questi istituti che oltretutto si ci aiutano, però ci privano della presenza di una persona che può essere importante nella famiglia non solo delle tradizioni ora mi fermo volevo solo recuperare una cosa,
Due giorni fa ho partecipato a un convegno che si chiamava a parità di genere, politiche europee e obiettivi nel Recovery Plan. Allora intanto, per cominciare, come ho detto prima, cominciamo a dare un nome alle cose, il piano di recupero.
Cominciamo a vedere queste donne che sono state le più colpite, come abbiamo detto, sotto il profilo economico, familiare della salute, che hanno lottato anche in prima linea potrebbero essere la chiave per la ripartenza non solo italiana, ma di tutta la nostra Europa, allora quello che si deve,
Focalizzare che i fondi europei della Next Generation.
Che poi tradotta vuol dire solo una Europa di nuova generazione,
Ha imposto la parità di genere come un principio trasversale a tutti i.
I settori che dovranno concorrere all' approvazione del piano di recupero degli Stati membri per poi confluire questi piani di recupero in quello che è il piano di recupero europeo di resilienza, di ripresa e resilienza. Ricordiamoci che queste devono essere declinati all' interno di sei pilastri fondamentali, che sono la transizione verde. L' abbiamo sentito parlare in questi giorni, specie che ieri, che è stata la giornata della terra, la digitalizzazione, la crescita sostenibile e inclusiva, compresi temi come la coesione sociale, il lavoro, la produttività, la competitività, la ricerca, lo sviluppo, l' innovazione e il rafforzamento del mercato unico, che possa sostenere le piccole e medie industrie. Qui il territorio tutto di piccole e piccolissime microscopica industrie, la coesione sociale e territoriale, come abbiamo detto prima, la salute, insieme alla resilienza economica, sociale, istituzionale, con un focus scusate solo leggo perché ho paura di perdere meno un pezzo sulla reazione alla crisi e la preparazione in vista delle future emergenze, emergenze e poi cosa da non non ultima, ma importantissima, le politiche per le nuove generazioni, bambini e giovani inclusi gli argomenti, istruzione e competenze, allora ogni piano dovrà fare una panoramica e dare una risposta esauriente e bilanciata al contesto economico e sociale specifico di quel territorio e altra, attraverso progetti e cifre chiave. Arrivare a coprire i le né che si me vi finisco, finisco in Italia, allora non dimentichiamo in tutto questo.
Questo è importante, valutazione, che sarà un tema trasversale, quello della parità di genere dovrà comprendere tutti i settori, perché soprattutto da un giù un giusto inquadramento del lavoro femminile, che sia una scelta, una libera scelta, non un' imposizione, riusciremo a sanare anche il PIL del nostro Paese su questo mi fermo avrei migliaia di cose da dire per sì.
Grazie.
Allora ringraziamo Alessandra Del Monte, che secondo me ci ha fatto capire ancora una volta, come è l' ha detto all' inizio, come sia ancora faticosa la scalata delle donne nella nell' acquisizione dei loro diritti e della parità con nei confronti dell' altra parte del del mondo. Ecco, e quindi questo la sua relazione, che ha fatto chiaramente questa sensazione e ci ha fatto capire come questi problemi si siano particolarmente acquisiti nel momento in cui è intervenuta questa situazione di grave disagio dovuto alla pandemia. Ci ha messo però una, diciamo così, una scintilla di speranza perché il, il Recovery Plan, ora ci viene di dire il Recovery Plan, perché è vero il piano di recupero in italiano che sicuramente si potrà impegnare in questa nell' acquisizione di questa uguaglianza, quindi che abbiamo la speranza che, attraverso questi fondi e queste disponibilità che avremo questo gap, questa differenza che c'è sempre stata per una donna sola, che fa troppi mestieri, si possa invece parificare e raggiungere va bene, diamo la parola adesso all' avvocato Francesco Marzano per l' ultima relazione,
Buongiorno.
Innanzitutto desidero ringraziare per l' invito per me un onore essere qua questa mattina rivolgo i miei complimenti che mi ha preceduto, perché lo ha fatto in modo davvero magistrale e spero di essere all' altezza, dunque quest' oggi entreremo più, diciamo, nel dettaglio di quelle che sono le disposizioni costituzionali che attengono a questi diritti di libertà,
E in primo luogo partirei con l' articolo 13, già completamente citate da Maurizio, laddove individua la libertà personale come diritto inviolabile.
Fatta salva quella riserva di legge o di provvedimento giurisdizionale che ne consente appunto, una sua restrizione, questa riserva di legge è molto importante, soprattutto nei giorni nostri, perché è stata adoperata dal legislatore, non dico Governo, per evitare di cadere un po' diciamo in tematiche politiche noi giuristi, chiamiamo legislatori, tutti coloro che emanano le leggi e dal legislatore l' anno scorso, quando ci si è trovati di fronte a questo fenomeno pandemico,
Perché perché voglio parlarvi della riserva di legge, perché è il criterio con cui il legislatore è intervenuto nel effettuare un' opera di bilanciamento tra il diritto alla salute e la libertà personale, come giustamente affermato precedentemente, il diritto alla salute è un diritto fondamentale, un diritto che vale nei confronti di tutti in diritto il diritto erga omnes perché non è assicurata sulle cittadini ma tutti coloro che vivono nel nostro Stato è un diritto che,
In un certo qual modo, è volto a garantire l' integrità della persona nel suo essere, diciamo, nel suo stato psicofisico, è un diritto che, diciamo configura nei confronti della persona una sua possibilità anzi un suo diritto, anzi a ottenere trattamenti sanitari così come un suo diritto a non ottenere trattamento non essere non vedersi import trattamenti sanitari obbligatori,
È proprio la sua, il suo essere fondamentale, è stato compreso dal legislatore lo scorso anno perché in questa opera di necessario bilanciamento tra la libertà personale, il diritto alla salute ha inevitabilmente dovuto dare una prevalenza al secondo, cioè al diritto alla salute, perché, perché,
Questa riserva di legge così, diciamo in modo diretto in modo giuridichese, ha ammesso che anche i cosiddetti DPCM, cioè gli atti aventi forza di legge per malattie, non dal Parlamento ma dal Governo, avessero questa forza dirompente di limitare la libertà personale perché ovviamente immagino che ognuno di noi che ci sia chiesto lo scorso anno perché dobbiamo stare in casa perché non possiamo uscire perché ci fa le sanzioni se usciamo di casa molto semplice? Il legislatore si è pronunciata in questo modo esclusivamente per evitare la propagazione del fenomeno pandemico nell' ottica della massima tutela del diritto alla salute.
E lo ha fatto non in maniera individualista, ma bensì nell' interesse della collettività, proprio come richiede l' articolo 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell' individuo e interesse della collettività, per poi giungere in realtà a quello che è poi il diritto cardine su cui si basa tutta la nostra Costituzione quanto appunto questi diritti personali cioè il diritto alla vita.
Perché in realtà tutto tutto ruota intorno a esso, ne abbiamo diritto alla salute perché dobbiamo vivere, perché dobbiamo comunque avere il legislatore, si deve garantire una vita.
E questo è stato, è stata l' esigenza, appunto, che chi è che ha che ha spinto che ha spinto l' organo legislativo ha.
A provvedere a prevedere in questo senso, ma l' esigenza di bilanciamento nella Costituzione non l' abbiamo trovato solo nel fenomeno del, diciamo delle limitazioni, la libertà personali.
Perché adesso, con con il con il tema dei vaccini, sempre con riferimento all' articolo 32, come dicevo all' inizio, nessuno a nessuno può essere imposto un trattamento sanitario, però se si viene imposto in un certo qual modo perché parliamoci chiaro è più o meno un' imposizione, ma non in posizione negativa. Ogni posizione positiva perché in realtà viene viene imposta esclusivamente per garantire sempre il nostro diritto, la vita. Noi ci dobbiamo vaccinare perché studi scientifici hanno riconosciuto che effettivamente il vaccino potrebbe essere dico potrebbe perché purtroppo è talmente recente la questione che non si può dare. Un giudizio definitivo sulla efficacia del vaccino, però potrebbe essere il modo per evitare la propagazione del virus e di conseguenza si rientra sempre in questi interessi della collettività, cioè sacrifico il mio individua magari la mia, il mio individualismo nel non vedermi in post trattamento sanitario, però lo faccio perché voglio evitare che la collettività ricade. Ecco in questa, in questa, in questo problema.
Il bilanciamento, che secondo me è proprio per quello che dovrò trattare, è il tema cardine non abbiamo, non abbiamo rinvenuto solo nel rapporto tra la libertà personale e il diritto alla salute, lo si rinviene anche nella nel nell' evento citata da Maurizio prima relativo al caso Ilva.
Azienda di Taranto, che comunque promana gas tossici che hanno poi portato alla, diciamo a a malattie terminali nei confronti dei lavoratori e che è stato oggetto di dibattito in passato, ma anche attualmente, perché è stato oggetto di dibattito, perché in un primo periodo, periodo, in particolare nel 2013, la Corte costituzionale, con la sentenza numero 85 del 2013, ha fatto questo famoso bilanciamento di interessi costituzionali, cioè ha detto signori, diamo prevalenza al lavoro oppure alla salute. In un primo momento ha ritenuto di in un certo qual modo non dare prevalenza, perché è brutto da dire. Così, però ha preferito che il progresso lavorativo mantenesse il suo vigore, quasi come se la Corte costituzionale fosse stata memore di quell' esigenza storica che c'è stata all' inizio, quando è stata emanata dalla nostra Costituzione di questa Ripa, di questa liberazione, di questa ripartenza nella ricostruzione dell' Italia.
Però poi in realtà bisogna fare i conti con i numeri. Le persone sono decedute, si sono ammalate questi questi questi, questi gas chimici inevitabilmente hanno cagionato dei seri danni nei confronti della popolazione, e quindi cosa è successo è successo che c'è stato un ripensamento dopo cinque anni da parte della Corte costituzionale, perché nel 2018, con la sentenza numero numero 58 si è pronunciata sul decreto Ilva, lo ha ritenuto illegittimamente il ritenuta la sua legittimità costituzionale, perché la prosecuzione dell' attività produttiva, che, anche se ha comunque un un elemento importante, però in ottica un po' capitalistica, se vogliamo con capitalista, se così vogliamo dirla, non può essere tale da diciamo, ledere quello che è il diritto alla salute e di conseguenza poi ha provveduto, ha provveduto a considerato ha considerato la diciamo l' essenza fondamentale del diritto alla salute, quindi.
Nel momento in cui noi assistiamo a queste, perché generalmente, come lo definiamo nel diritto l' uomo della strada, se né offensivo e cioè nel senso che è un elemento per per definire coloro che non che non sono, diciamo operatori del diritto, è normale che si possono manifestare dei pensieri in ordine a questi a queste tematiche però calando attenzione sulla portata programmatica delle delle norme costituzionali andando a fare questi rapporti.
Poi ci si accorge che effettivamente, se se lo Stato è intervenuto anche talvolta in modo molto dirompente, lo ha fatto perché probabilmente la prospettiva che chi vuole garantire una prospettiva dell' interesse di tutti noi, quindi e concludo,
Io quello che posso dire è questa parte, sicuramente la, l' assoluta emozione che sto che sta avvenendo nel nel parlarvi di queste tematiche, perché comunque, purtroppo non ho vissuto l' epoca, diciamo nei momenti caldi Rimondi del sangue vivono della.
La Costituzione però è un onore per me, potrebbe fare di queste tematiche, perché comunque le sento mie in quanto cittadino italiano e cerco di capire il perché talvolta succedono si comporta in un modo piuttosto che in un altro, perché vengo sanzionato se ora, al di là delle delle delle critiche o comunque delle delle delle condivisioni politiche che non è questa non è questo il contesto per farle però,
In chiave oggettiva, se ci viene imposto di comportarci in questo modo, evidentemente perché vogliono garantire la nostra, diciamo l' interesse collettivo della del popolo italiano,
Io vi ringrazio per l' attenzione e.
Grazie grazie.
Allora direi che l' intervento dell' avvocato Marzano coronata perfettamente, portando degli argomenti che chiariscono anche un po' il senso di questo nostro incontro, di questa già nostra giornata, perché dice, dopo che ci son stati fatti gli altri interventi più di approfondimento dei temi, il il, le problematiche della Costituzione, i diritti doveri che abbiamo, le problematiche del lavoro, le difficoltà che abbiamo subito, soprattutto forse un po' più dall' ottica femminile che non in generale, ecco o poi finalmente siamo arrivati al punto fondamentale è quello che è il bilanciamento, il senso di limitazione di libertà che un po' tutti abbiamo subito e continuiamo a sentire a percepire, a causa di questo diritto alla salute che dobbiamo cercare, che è un diritto poi collettivo, che dobbiamo cercare di tutelare e che deve prevalere. Deve prevalere anche sugli altri beni, anche sul diritto alla libertà, libertà, dicevamo di Mont personale.
Che è inviolabile, però può essere limitata quando ci sono degli interessi o delle problematiche addirittura superiori. Quindi direi che, nell' ottica proprio di di quello che era il l' incontro di oggi, l' argomento che abbiamo voluto affrontare sia dal punto di vista della liberazione e quindi in generale della giornata che domani verrà celebrata dicevamo nella nella nostra Repubblica sia in relazione proprio ai diritti di libertà che tutti noi sentiamo dentro e che vogliamo siano tutelati al di sopra di tutto in funzione però di questo interesse collettivo che la salute di tutti rappresenta e che la Costituzione garantisce. Quindi io direi che in questo abbiamo proprio i nostri relatori hanno proprio centrato pienamente l' argomento. Io a questo punto mi rimetto a voi e chiedo se qualcuno di voi desidera fare delle domande ai nostri relatori.
Preferite tutti andare a vedere tutte le altre manifestazioni che Alessandra che ha organizzato, perché sapete che adesso poi, come lei stessa ha detto che la inaugurazione di una mostra pittorica e poi che c'è addirittura uno spettacolo di danza e di performance giovanili che che tutti noi desideriamo vedere comunque gli argomenti sicuramente che abbiamo trattato sono argomenti alti e trattati con grande maestria, quindi capisco bene che il forse ci siamo tutti un po' soddisfatti nel vedere che se ci sono stati dei sacrifici da parte nostra nel dover affrontare queste limitazioni che quotidianamente ci affliggono, sono sacrifici che hanno una finalità e un interesse più alto e che tutti dobbiamo rispettare proprio anche nell' ambito di quello che è il nostro, il nostro rispetto per la Costituzione che la nostra Carta, come abbiamo detto bellissima emozione antichissima che ci rende orgogliosi davanti a tutti i Paesi del mondo,
Ok, se non c'è nessuna domanda, do la parola all' assessore che ha organizzato questo incontro e vi saluto grazie.
Grazie ai nostri illustrissimi ospiti, quello che emerge da questa giornata che la libertà dipende dalla nostra responsabilità, quindi, ha il dovere dell' uno nei confronti dell' altro e ora però io voglio lasciare la parola a questi ragazzi che sono dietro di noi dell' associazione Stella tricolore che sono quasi un' ora in piedi ed è necessario lasciare la loro voce allora espressione prego, lascio la parola a Emanuele Di Rosa,
Salve a tutti, mi chiamo Emanuele Di Rosa, sono un associato degli Stella tricolore, che è un' associazione fatta sostanzialmente alla memoria, noi molto spesso, cosa intendiamo con memoria?
Di solito si riferisce a un ricordarsi un determinato evento, comunque una particolare avvenimento storico avvenuto sostanzialmente avvenuto nell' epoca, il problema sta che, purtroppo, questa memoria pian piano sta svanendo, io stesso da giovane ho 18 anni compiuti un mese fa per farvi capire sto notando nella mia nuova generazione che man mano la storia sta diventando più una cosa secondaria, non un dovere da portare avanti e tramandare,
È molto pericolosa questa situazione, come appunto è stato spiegato dal signor egregio.
Sostanzialmente è una cosa che mi rattrista molto.
Quindi io vi dico come si può fare per ricordare un momento storico, dal mio punto di vista si può fare in più modi o quei libri, che però è la via certo pirati, da però chi non ha tira, purtroppo.
Libri servono per dare spiegazioni articolate, però un mio, penso gran punto favore che possiamo utilizzare è come si può dire, la visibilità, ossia rendere la storia visibile, reale, palpabile, questo con cosa intendo un esempio che ci viene subito all' occhio sono di solito i musei sono posti in cui si racimola materiali storici atti alla memoria, ma secondo me si può portare anche più avanti.
Ora, come potete vedere, io sono vestito, sostanzialmente io e il mio compagno lui è vestito da un soldato americano che ha sfondato nella linea Gotica, è passato a Spezia, fa parte della Quinta armata, io invece sono un partigiano delle Brigate rosse, del del Comitato di liberazione nazionale come dice la fascia che o sul braccio destro,
E con questo vogliamo darvi il perfetto esempio di come si potrebbe applicare sostanzialmente un museo reale che si muove potere palpare la storia in tutti i sensi.
Io ho trovato molti giovani che, quando gli ho mostrato ciò che facevo, erano rimasti affascinati, quasi incantati e sinceramente comprendo perché io stesso ho conosciuto questo mondo, sia la rievocazione storica, ecco il termine, quello conosciuto nel mondo della rievocazione storica, mi si è aperto letteralmente un mondo io ero già un appassionato di storia generica,
Dell' antica Roma al periodo che preferisco io, appunto, Prima Seconda guerra mondiale, e quando l' ho scoperta sono rimasto totalmente affascinato da questo mondo, perché fa vedere l' impegno di ogni persona che c'è dietro, perché vi avviso è un' associazione no profit e tutta la roba che vedete addosso ce la siamo acquistata di tasca propria è tutto materiale gran parte originale.
Che viene salvato talvolta perché molto spesso capita che vengono distrutti, perché magari non non sono più utili, in nessun modo magari i musei hanno troppi robe del genere e vengono salvati e noi li riportiamo alla luce restaurando neanche perché facciamo varie attività di restauro, talvolta anche di posti come non so posso fare un esempio bunker o una roccaforte.
Sono lati della storia che io ritengo fondamentali e penso che come il cinema possa fare noi lo possiamo fare letteralmente davanti alle persone senza paura, senza il dover preoccuparsi più di tanto del fatto che siamo, per quanto purtroppo, la pandemia che abbia divisi perché purtroppo è così la pandemia ho notato che ha diviso molto le persone io stesso anche da studente.
Che molti miei compagni erano in difficoltà, perché in Dad purtroppo ci sono molte difficoltà, soprattutto a livello psicologico, più che altro, non si può stare di fianco al compagno, non si può far niente e penso che la storia ironicamente ritorna sempre indietro e ci mostra anche se con avvenimenti differenti delle similitudini importantissime.
Per farvi un esempio, l' armistizio del 43 08/09 è stato penso, un momento in cui l' Italia purtroppo ha toccato il fondo perché.
Non si era non si va più niente, non c' era più una linea guida, non c' era veramente niente.
Eppure siamo stati capaci di poter.
Io organizzarci e combattere per la nostra libertà quella che noi dobbiamo proteggere ogni giorno e non solo con, purtroppo è successo col sangue e con la violenza, ma soprattutto con questo con la testa con la memoria.
È questo che fa Stella tricolore,
Ricordare la memoria di persone comuni come noi, che hanno deciso di imbracciare in mano un fucile che fino a un anno fa non sapeva neanche che cos' era.
E lottare per ciò cui credeva, ossia la libertà.
La libertà di espressione, di pensiero, di semplicemente addirittura amare, perché purtroppo, le Regioni, le leggi razziali.
I vari criteri politici opposti,
Sono stati, penso, un male.
Perché non lasciavano libertà alla mostrato schiavi di un sistema?
Ora io non voglio rubare troppo tempo, ovviamente voglio soltanto esporvi il, la visione di un semplice ragazzi diciott, anni che sta vivendo questa situazione e nonostante tutto, io voglio in piccola parte fare questa lotta.
Lotta alla memoria,
Io penso di aver finito.
Grazie Emanuele e con queste associazioni sicuramente è fra un anno, saranno degli anni di collaborazione, proprio per dare libertà, questi giovani e.
E far ricordare la storia, quindi la memoria attraverso e queste queste figure, queste questa questa gioventù così desiderosa e di libertà, ma una libertà consapevole e Sudan sui doveri e la responsabilità ora, se non ci sono domande da parte appunto del pubblico, a questo punto abbiamo terminato la Conferenza. Io ringrazio ancora una volta tutti i partecipanti e spero che sia l' inizio di una collaborazione è pro pluriennale, sarà permesso anche una piccola parentesi da fare. Vorrei aggiungere il fatto che ne siamo venuti come rappresentanti e vorrei anche smentire una piccola. Molti sospettano che la nostra associazione è sponsorizzata dall' ampia, ma non è nulla di ciò, come ho già specificato prima, noi siamo semplicemente persone comuni che ci tengono a preservare la storia e facciamo di tutto per farlo perché è importantissimo. è veramente una parte fondamentale di sapere le nostre origini e di conseguenza, proteggere quello che noi riteniamo giusto. Grazie, grazie. Ancora. Allora direi che siamo tutti liberi di andare a inaugurare la mostra la collettiva visioni di libertà. Grazie a tutti di nuovo.