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C.c. Lecce - 28.01.2020
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Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
[...] Battista, Borgia, Citraro, Congedo (assente), Costantini Dal Sant (presente), Della Giorgia, De Matteis, Faggiano, Giannotta, Giordano Anguilla, Greco, Guido, Mariano Mariano (assente giustificato), Martini, Mele, Mignone, Mola, Molendini, Murri Dello Diago, Nuzzaci, Occhineri, Orlando, Pala (assente giustificato), Pasquino (assente), Patti (presente), Poli Bortone (presente), Povero (presente), Rotundo (presente), Salvemini (presente), Scorrano (assente giustificato), Tramacere (assente), Valente.
6 assenti e il resto presente.
La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
La seduta è valida.
Abbiamo fatto già la conta.
Sì. Stavo aspettando i conteggi. Possiamo? Perfetto.
Un attimo di silenzio.
Prego, procediamo con gli inni.
Buonasera a tutti. Prima di iniziare con l’ordine del giorno, avrete visto che tra gli ospiti, nel pubblico, ci sono le classi 5a e 5a B della scuola primaria Vincenzo Ampolo, Direzione didattica di Surbo, accompagnate dalla dirigente scolastica, la professoressa Maria Teresa Capone, che ringrazio per la presenza. Sono qui in occasione della proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Li ringraziamo per la presenza.
A questo punto, possiamo iniziare con l’ordine del giorno.
La parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
In ragione della presenza graditissima degli studenti della scuola elementare e per non farli attendere oltre, proporrei ai Consiglieri un’inversione dell’ordine del giorno, mettendo come primo punto la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, per poi proseguire secondo l’ordine previsto dei lavori.
Se siete d’accordo, potremmo procedere in questa direzione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Chiedo, a questo punto, se ci sono interventi o se possiamo votare in questo senso una modifica dell’ordine del giorno. Siamo tutti d’accordo? Perfetto.
Conferimento cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre.
Possiamo dare la parola al Governo, quindi al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, cittadini, studenti, oggi ‒ come è stato anticipato ‒ procederemo al riconoscimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, Senatrice a vita dal 2018, nominata dal Presidente Mattarella in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’emanazione nel nostro Paese delle leggi razziali.
La Senatrice Segre è stata testimone diretta dell’orrore dei campi di sterminio nazisti, nei quali ‒ come molti di voi sapranno, avendone letto il libro, come mi avete mostrato prima dell’inizio dei lavori ‒ fece esperienza alla tenera età di tredici anni. Fu fatta salire su un carro bestiame al famigerato binario 21 della stazione di Milano. Dopo un viaggio di sette giorni, fu internata insieme al padre nel campo di Auschwitz Birkenau. La sua prigionia, in condizioni di lavoro forzato, si protrasse per un anno circa, dal gennaio del 1944, al termine del quale fu poi costretta ad affrontare nei successivi mesi quella che veniva chiamata tristemente la “marcia della morte”. A fronte, infatti, dell’avanzata dell’esercito sovietico ad est, nel gennaio del ’45, i nazisti costrinsero i prigionieri che erano nei campi, che erano fiaccati nel corpo e nello spirito, a estenuanti traversate a piedi per centinaia di chilometri, dalla Polonia alla Germania, nel corso delle quali patirono il freddo, gli stenti, la fatica. Liliana Segre fu testimone anche di questo grottesco sforzo da parte del regime nazista di nascondere all’avanzata nemica e al mondo la vergogna infinita dei campi di sterminio e delle camere a gas, dove trovarono la morte milioni di ebrei, tra i quali un milione e mezzo di bambini, oltre ‒ ricordiamolo sempre ‒ ai rom, ai disabili, agli omosessuali e ai prigionieri politici.
Liliana Segre fu anche testimone della tristissima fase che precedette la deportazione e lo sterminio degli ebrei italiani. Ne offre un lucidissimo racconto nel libro che avete letto in classe, La memoria rende liberi, nel quale narra, attraverso gli occhi di quella bambina che essa fu, il dramma vissuto dalla sua famiglia all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali.
La serenità della sua esistenza di bambina fu sconvolta dalle discriminazioni istituzionalizzate dal regime fascista: l’esclusione dalla scuola elementare, alla quale, in quanto ebrea, non poteva avere accesso; la fuga dalla propria città, da Milano, con il suo amatissimo padre, Alberto Segre, che poi morirà ad Auschwitz; il tentativo fallito di attraversare il confine svizzero; la cattura da parte delle guardie della Repubblica di Salò e la prigionia a San Vittore, prima di essere consegnata ai nazisti e al viaggio verso i campi di sterminio. Questa è stata la sua vita, parte della sua vita.
A partire dagli anni Novanta, Liliana Segre ha scelto di percorrere le scuole del nostro Paese per raccontare ai giovani, a voi studenti, quello che ha vissuto, per svolgere quello che ha chiamato il suo “dovere di testimone”, che ha scelto di adempiere dedicandosi principalmente agli studenti. Una scelta che ha compiuto e rivendicato per un motivo preciso: senza fornire ai ragazzi gli strumenti per conoscere e comprendere i fatti storici, la memoria, individuale e collettiva, è destinata a perdersi.
Fu Primo Levi a scrivere che conoscere è necessario perché la storia non si ripeta, perché le ideologie dell’odio e della discriminazione non possano ripresentarsi e innestare la loro “malerba” nel presente.
Conoscere è necessario, ragazzi e ragazze, per ribadire l’importanza delle conquiste di civiltà, del rispetto dei diritti umani, di uguaglianza tra i cittadini, che tanto dolore sono costate al mondo intero.
Conoscere è necessario, oggi, nel momento in cui le cronache ‒ lo avrete letto e forse ne avrete discusso in classe ‒ sono tornate a registrare numerosi episodi di antisemitismo e discriminazione nei confronti degli ebrei, dei migranti, dei rom, degli omosessuali, delle minoranze; nel momento in cui ‒ e questo lo sapete, ne avrete discusso sicuramente ‒ nel nostro Paese a una donna così è stata assegnata una scorta per le pesanti minacce ricevute per il suo impegno politico e di testimonianza.
Ecco perché il nostro Consiglio comunale il 29 novembre ha aderito all’unanimità alla rete delle città per la memoria contro l’odio e il razzismo. Ed è per questo che esso oggi, all’unanimità, si pone al fianco della Senatrice Segre, conferendole a Lecce, come in altri Comuni d’Italia, la cittadinanza onoraria.
Il nostro Statuto, quello che definisce la carta identitaria della nostra città, afferma il diritto umano della uguale dignità dei cittadini e degli abitanti, in quanto persone, senza distinzioni. Sempre il nostro Statuto promuove la cultura della solidarietà.
Per queste ragioni, il nostro Comune, oggi, con questo pronunciamento, si propone come scorta simbolica nei confronti di una donna simbolo di impegno civile e di testimonianza a favore del bene, della pace e della solidarietà tra i popoli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Grazie, Presidente.
Caro Sindaco, cari colleghi, un pensiero a nome del Gruppo del Partito Democratico.
La cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre vuole essere un messaggio di valenza etica e morale importante, oggi, nei confronti dei valori del rispetto della dignità umana. Il nostro Paese soffre profondamente di contrapposizioni ideologiche che pesano sul vivere civile e che noi, che rivestiamo ruoli istituzionali, abbiamo il dovere di richiamare per una purificazione della memoria che abbia quale intento la stigmatizzazione di ideologie e posizioni che sostengono e richiamano forme di discriminazione, così come ci ha detto anche il nostro Sindaco.
Il conferimento della cittadinanza viene proprio per far riflettere giovani e adulti su come va tutelato e promosso il diritto-dovere della libertà. Dobbiamo debellare l’odio a tutti i livelli e costruire ponti dove la libertà onesta dell’altro sia onorata, promossa e tutelata quanto la nostra.
I vergognosi attacchi subiti dalla Senatrice Segre meritano una netta presa di posizione, così come è avvenuto, da parte di tutte le forze politiche democratiche. Lei, nonostante i tanti dolori patiti sulla pelle, non si è mai abbandonata a parole di odio e di violenza. L’importanza di coltivare la memoria dell’antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi è la vera regola della democrazia.
Come cittadini, come amministratori di questa città ritengo importante dire a gran voce da che parte stiamo, affermare i valori su cui è nata la nostra democrazia e non chiudere gli occhi o minimizzare di fronte all’odio e alla violenza verbale, sempre più diffusa nel nostro Paese.
Viva la democrazia. Viva la libertà intellettuale e ideologica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Povero.
Si è iscritto a parlare il Consigliere Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Grazie, Presidente.
Mi associo, con i colleghi e amici di Coscienza Civica, con piena convinzione, alla proposta di dare la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, per due ragioni. La prima riguarda ciò che Liliana Segre rappresenta: la testimonianza dell’abisso infame nel quale anche un popolo di antica civiltà e cultura, come quello italiano, può sprofondare allorquando rinuncia, per sudditanza e codardia, ai valori di fratellanza, solidarietà e inclusione, che devono improntare i nostri comportamenti e la nostra storia.
Inoltre, con la sua presenza, con il suo impegno quotidiano nella scuola, nella società, nelle istituzioni, la Senatrice Segre rappresenta un monito alto e autorevole a non dimenticare i tempi bui, i momenti turpi dei quali siamo stati irresponsabilmente responsabili e con i quali noi italiani non siamo riusciti a fare pienamente i conti, tanto che ancora oggi, in queste settimane, si moltiplicano i segnali e gli episodi di odio che portò nel 1938 all’infamia delle leggi razziali.
Liliana Segre ci ricorda che lo scardinamento dei princìpi della democrazia, dell’autoritarismo, la lusinga mai scolpita dell’uomo della provvidenza possono scatenare istinti negativi e ripetere scelleratezze che pure consideriamo impensabili.
L’unico antidoto è la memoria, una memoria ‒ ha detto ieri il Presidente della Repubblica ‒ patrimonio dell’intera Nazione, che va onorato, conservato e trasmesso alle nuove generazioni.
La Shoah ‒ dice ancora il Presidente Mattarella ‒ riguardava e riguarda tutti, non soltanto gli ebrei che ne furono le vittime designate. Aggiungo io: oggi riguarda soprattutto noi che ne fummo i carnefici.
Oggi, con questo atto, l’Amministrazione comunale e la città di Lecce si assumono le proprie responsabilità e chiedono scusa a coloro che subirono le ingiuste e atroci persecuzioni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mele.
La parola al Consigliere Borgia.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Grazie, Presidente e signor Sindaco.
Ringrazio, naturalmente, la scuola primaria Vincenzo Ampolo, con la sua preside e i ragazzi che sono venuti per questa giornata particolare, anche per la nostra città, quella del conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre.
Anche in passato la nostra città ha avuto, non come in questo caso per la cittadinanza onoraria, anche altri esponenti nel Giorno della Memoria, come Rita Levi Montalcini, che ha ricevuto la laurea honoris causa. I cittadini, onorari e non solo, hanno fatto parte di questa città nel vero senso della parola.
Voglio sottolineare una cosa, proprio per la presenza dei ragazzi. Ho ascoltato una delle ultime conferenze della Senatrice al Teatro Arcimboldi di Milano, in cui ha parlato di valori e princìpi fondamentali, che saranno i nostri figli a portare avanti, quelli con la lettera maiuscola, dell’Amore, dell’Amicizia, quello che veramente è il significato della vita.
Le piace definirsi “nonna”. Ha pensato di iniziare a parlare di ciò che ha provato nel campo di Auschwitz e anche prima, nel viaggio con suo padre. I nostri ragazzi sono fortissimi, perché devono capire il loro futuro. Io dico ai miei figli che il futuro è loro.
Vorrei concludere, sempre con orgoglio, insieme al nostro Gruppo Noi per Lecce, con quello che ha detto il Sindaco, l’espressione di Primo Levi: capire è impossibile, ma conoscere è necessario, proprio per non dimenticare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Borgia.
La parola al Consigliere Martini.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Grazie, Presidente.
Voglio anticipare il parere favorevole e il voto ovviamente favorevole della Lega. La figura della Senatrice Segre è importantissima e bisogna onorarla perché rappresenta la tragedia di un popolo, la sofferenza di un popolo, l’aberrazione alla quale può arrivare l’animo umano.
Bisogna avere memoria di questa tragedia e di tutte le tragedie della storia perché non si ripetano più. Onoriamo la sua figura. Tutti i crimini devono essere evitati nella storia. Pensiamo che l’orrore, da qualsiasi parte provenga, debba essere condannato. Auschwitz, così come le tante e tante stragi che sono avvenute in altre situazioni, tra cui quelle dei partigiani titini nelle foibe: l’orrore deve essere ricordato perché possa essere evitato sempre da tutti noi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Martini.
La parola al Consigliere Della Giorgia.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Sindaco, Presidente, questa delibera che abbiamo proposto convintamente come Civica, sin dall’inizio, è molto più di un atto simbolico, perché va a sostanziare il comune sentimento di rispetto verso una figura, quella della Senatrice Segre, rappresentativa dei sacrosanti princìpi della nostra democrazia, il riconoscimento del valore e della dignità di ogni essere umano e il contrasto all’odio, all’intolleranza e ad ogni forma di discriminazione, princìpi che, purtroppo, sono quotidianamente negati da insulti, violenze, minacce e azioni mirate ad annientare il diverso, chiunque esso sia.
Assistiamo al diffondersi di un crescente senso d’intolleranza, che emerge in una società disorientata e combattuta tra la coscienza civile e la paura di costanti minacce indicate dal dito di chi spesso si distrae e ci distrae dai reali problemi del Paese per accanirsi e orientare l’attenzione pubblica su nemici di convenienza. Un sentimento diffuso di odio che rimbalza dalle Aule parlamentari alle piazze virtuali, che giunge nelle strade per imbrattare le case con scritte oltraggiose della memoria collettiva e della dignità dell’uomo, che contagia tristemente l’ambiente delle tifoserie sportive e che oggi costringe una donna di novant’anni, sopravvissuta ai campi di sterminio, a vedersi assegnare una scorta per poter vivere in sicurezza nell’Italia di oggi.
Potremmo citare decine di episodi di questo tipo. Per ciascuno di essi c’è sempre qualcuno pronto a minimizzare e a cercare di isolare il fenomeno, un errore, questo, ancora più grave perché è proprio nell’accettare quanto accade senza indignarci che vacillano le fondamenta della nostra democrazia e si concretizza la tragica possibilità che quanto accaduto a Liliana Segre e ad altri milioni di persone definite, come lei, “diverse” possa ripetersi.
La politica, oggi più che mai, ha un’enorme responsabilità: riportare il dibattito pubblico sul binario della civiltà, perché combattere l’avversario rispettando le diverse idee politiche è ben diverso dal considerarlo un nemico. Questo ci chiedono migliaia di ragazzi scesi in piazza contro la politica dell’odio. C’è qualcosa che vale molto di più di una vittoria alle elezioni regionali o alla stabilità di un Governo, ed è la capacità di tornare a dialogare tra di noi con il rispetto, l’ascolto, la tolleranza per il pensiero diverso, il superamento dei pregiudizi, arrestando questa spirale di intolleranza e di odio.
Liliana Segre diceva, e dice, che la politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce: non danneggia solo coloro che vengono scelti come bersaglio, ma incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio quotidiano provocato dalla crisi, che attraversa ormai da oltre un decennio il nostro continente. L’odio può solo alimentare altro odio.
Credo che il nostro ruolo di pubblici amministratori e il nostro dovere anche come semplici cittadini consista oggi nell’opporci all’indifferenza e nel tenere viva la memoria di quelli che furono i percorsi storici, politici e sociali attraverso cui l’umanità giunse tragicamente a quel binario senza ritorno che fu l’Olocausto, e insieme ad esso, noi di Civica, condanniamo tutte le stragi, tutti i genocidi, tutti i crimini efferati contro l’umanità e contro le minoranze che ancora oggi, nel mondo, vengono perpetrati nell’indifferenza generale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Della Giorgia.
La parola, adesso, alla Senatrice Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie.
A nome del partito che rappresento, il movimento sociale Fiamma Tricolore, confermo ancora una volta la volontà di partecipare a questo bel momento di questo Consiglio comunale, un momento bello ed alto in termini di cultura politica, di dignità, di rispetto della persona, di rispetto della libertà delle idee e di volontà di ripercorrere la storia, tutta, soprattutto la storia del Novecento, con la condanna ferma, consapevole e chiara dei totalitarismi che hanno connotato la storia del Novecento.
Abbiamo già detto in questa sede, e l’abbiamo ripetuto in Commissione, che saremmo stati assolutamente consapevoli della scelta di voler aderire a questa richiesta di conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, una donna che, come persona, come politica, oltretutto ha dimostrato nella sua vita di essere particolarmente tollerante, tra l’altro, e rispettosa di tutte quante le idee. Lo dico perché è venuto fuori sulla stampa, in questi giorni, che il marito, addirittura, nel ‘79 fu candidato nel mio partito, nel Movimento Sociale Italiano, alla Camera. È stato un altissimo esempio di grande tolleranza e rispetto della dignità della persona e delle idee da parte della Senatrice Segre.
Noi oggi stiamo compiendo un’operazione di carattere culturale che è difficile, di questi tempi, trovare nei nostri ‒ dico “nostri” per dire “in Italia” ‒ Consigli comunali, perché contestualmente oggi conferiamo convintamente la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, e nello stesso tempo discutiamo la mozione per intestare una strada a Norma Cossetto, infoibata dai titini partigiani.
Ciò significa che credo che tutti quanti noi vogliamo mettere fine alla parola “odio”, mettere fine alla parola “discriminazione”, cercando di conseguire quei sentimenti comuni, veramente comuni, e condivisi, di pace, e di rifiuto degli orrori che hanno caratterizzato purtroppo il nostro Novecento. Lo dico perché appartiene alla mia vita. Io sono andata al cimitero della Shoah, e insieme con gli altri miei colleghi di altro partito politico abbiamo pianto soprattutto vedendo la parte che riguardava i bambini. È stato un momento tragico, ma anche un momento di grande condivisione rispetto al quale ciascuno di noi ha veramente avuto delle emozioni particolarmente profonde.
Io appartengo ad una tradizione di cultura politica che spesso è stata tacciata di voler rifiutare di parlare di questo momento storico. Io sono convinta, invece, che non ci debbano essere né giustificazionismi, né negazionismi, ma che si debba veramente rileggere la storia così come va riletta, proprio per riuscire a guardare avanti con onestà di intenti e con grande onestà intellettuale. Così come ho reso omaggio al cimitero della Shoah, allo stesso modo, convintamente, oggi aderisco alla proposta dei colleghi.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Senatrice Poli Bortone.
La parola al Consigliere Roberto Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Coltivare una memoria storica complessiva e integrale ritengo che sia ancor più decisivo oggi, nel 2020, nel contesto attuale, che ieri.
Oggi più che mai, una memoria che abbia profondità custodisce e rende generativa l’identità di un popolo, custodisce e rende generative le generazioni future, voi, piccoli studenti. Chi dimentica è complice, e noi non dobbiamo dimenticare.
Questo Consiglio, dunque, offre oggi un’occasione bellissima, me ne compiaccio e plaudo all’iniziativa, nella ferma convinzione e intenzione di condanna di qualsiasi forma di dittatura e totalitarismo. Capendo inoltre il senso dell’anticipazione dell’ordine del giorno, chiedo ai piccoli studenti di rimanere pochi minuti ancora per ascoltare insieme la prima mozione, per non dimenticare anche la tragedia delle Foibe, altra terribile pagina di storia, la cui celebrazione ricorrerà il 10 febbraio, e per cui oggi è presente una mozione per intitolare una via della nostra città a Norma Cossetto, vittima tristemente simbolo di quella tragedia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Prendo la parola naturalmente a nome di Lecce città pubblica, per significare perché sia importante il riconoscimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre. Non solo come riconoscimento di quella che è una testimonianza rappresentata dalla sua vita stessa, ma anche e soprattutto perché contribuisce alla costruzione di una memoria collettiva. È per questo che è altrettanto importante la presenza degli studenti nell’Aula consiliare della quale mi compiaccio.
Eh sì, perché l’unico antidoto contro vicende di questo tipo, delle quali i più piccoli soprattutto non devono essere terrorizzati, è la memoria, è la condivisione di valori come tolleranza, umanità, tutela dei diritti umani, libertà che devono vedere tutte le parti politiche impegnate. Ognuno di noi deve sentirsi parte di quel processo di costruzione della memoria che riguarda l’intera comunità, sia la comunità cittadina, sia quella regionale, sia quella nazionale. Ebbene, a me piace leggere in queste occasioni, quindi vi rubo pochissimo tempo, un sermone che ci fa comprendere bene quanto sia importante che ognuno di noi si senta impegnato in prima persona. Dice: “prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento perché mi infastidivano; poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto perché mi stavano antipatici; poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato perché mi infastidivano; poi vennero a prendere i comunisti, e non dissi nulla, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere anche me, e non era rimasto più nessuno a protestare”. Buon impegno a tutti noi.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti. Consigliere Baglivo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Come Movimento 5 Stelle, ci siamo impegnati, insieme al Partito democratico, a Italia Viva e alle altre forze politiche in Senato per approvare quella che viene considerata la Commissione Segre. Io devo ricordarlo, questo: la Senatrice Segre ha proposto l’istituzione di questa Commissione monocamerale, proprio per la lotta per combattere razzismo, antisemitismo e ogni forma di istigazione all’odio.
Mi fa piacere che a differenza di quanto accaduto a livello nazionale, qui a livello locale amministrativo siamo veramente tutti d’accordo nel combattere fortemente l’odio e tutte le forme di razzismo e di antisemitismo. Questo ci deve guidare, perché una cosa è il livello politico nazionale e quello che rappresenta, una cosa è quello che noi rappresentiamo come amministratori locali.
Io penso che sia essenziale, importantissimo ricordare, e mi fa piacere vedere qui tanti ragazzi che ascoltano. La cosa più importante è la memoria, ricordare veramente quello che è successo. Purtroppo il tempo ci porta a dimenticare, a far pensare che non sia successo, ad alimentare quelle forme di negazionismo assurdo, incredibile. Penso che con questo anche Lecce abbia contribuito a mettere un piccolo tassello nella memoria collettiva, nel ricordare quello che è successo, e che ci auguriamo non succeda più, ma ricordando veramente tutte le forme di odio e tutte le forme di razzismo e antisemitismo che ci sono nel mondo e combatterle con tutte le nostre forze. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ha chiesto di parlare la Consigliera Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Grazie, Presidente.
Non c’è molto da aggiungere, ma vorrei solo dire che è molto bello che oggi siano qui presenti tutti questi bambini. È bello per quello che ha detto il Sindaco, perché oggi attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, noi ci stringiamo attorno a lei, tutti quanti, senza divisioni fra quelli che sono seduti da questa parte e quelli che sono seduti dall’altra parte. Senza divisioni, tutti quanti ci stringiamo attorno alla Senatrice Segre per farle da scorta.
Questo è un grande insegnamento, perché deve farvi capire come di fronte alle storture, alle cose brutte della storia, non ci possano essere divisioni, perché come dice la Senatrice Segre, tutti noi abbiamo un DNA che è il DNA della razza umana. Non ci sono differenze.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Orlando. A questo punto possiamo chiudere qui la discussione. Non so se qualcuno vuole fare un intervento per dichiarazione di voto, ma penso che forse non siano necessarie, quindi possiamo direttamente passare al voto.
Diamo quindi apertura della votazione.
Possiamo dichiarare chiusa la votazione. Presenti 28, favorevoli 28.
È approvata la delibera con la quale il Consiglio comunale di Lecce conferisce la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre.
A questo punto, naturalmente il Consiglio continua con l’esame degli altri punti all’ordine del giorno. I ragazzi potranno continuare a rimanere qui con noi.
Noi comunque ancora una volta ringraziamo la professoressa Capone e le classi 5a A e 5a B della scuola primaria Vincenzo Ampolo, direzione didattica di Surbo, per essere stati qui con noi. Che qualcosa vi sia rimasta da questa giornata di pace. Grazie.
Passiamo ad esaminare le interpellanze. La prima è quella a firma dei Consiglieri Giordano e Greco, che riguarda la riqualificazione di Parco Corvaglia. Prego, Consigliere Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Mi scusi, Presidente, ma ovviamente il collega Giordano aveva chiesto la possibilità di iscrivere come primo punto all’ordine del giorno, visto che abbiamo trattato la mozione Segre, di poter trattare la mozione Norma Cossetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Se me lo chiedete, verrà messo ai voti.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Visto che rimaniamo in tema e abbiamo la presenza anche dei ragazzi, rimaniamo in tema.
Speaker : PRESIDENTE:
Adesso, se c’è qualcuno che vuole intervenire su questa richiesta formulata dal Consigliere Guido di anticipare la discussione del primo punto: “Mozione per la commemorazione del Giorno del ricordo”. Se qualcuno vuole intervenire su questa richiesta formulata dal Consigliere Guido.
Prego, Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Volevo solo far rilevare che mentre per quanto riguarda il conferimento della cittadinanza onoraria ci troviamo di fronte a un punto all’ordine del giorno del Consiglio, per cui è suscettibile di anticipazione o meno, ciò non si può sostenere per quanto riguarda la mozione che dovrebbe seguire l’iter delle interpellanze e delle mozioni. Lo rimetto alla valutazione dell’Aula, naturalmente.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono degli altri interventi, non so se il Governo vuole dire qualcosa a proposito. Se no, passiamo alla votazione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Non c’è nessuna difficoltà ad accogliere la richiesta di inversione, però segnalo, anche a beneficio degli studenti che ci ascoltano, che noi oggi non siamo chiamati a fare operazioni di pacificazione, per cui il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre deve essere discusso contestualmente ad una vicenda che richiama una figura storica, perché trasferiremmo l’idea di una necessaria e doverosa, e a mio giudizio incomprensibile, operazione quasi di risarcimento, quasi che la testimonianza di solidarietà e attenzione nei confronti di una perseguitata dai nazisti debba essere necessariamente, come se ci fosse un dovere di rimedio, ad una vittima delle persecuzioni titine. Ma non stiamo scrivendo un manuale di storia, in quest’Aula; stiamo adempiendo a precisi indirizzi che trasferiscono valori, princìpi di solidarietà. Dopodiché, se lo vogliamo fare, io non ho nessuna difficoltà; ma farlo in questo modo mi sembra il modo meno felice per poterlo sostenere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene, Sindaco. A questo punto dobbiamo passare alla votazione.
Prego, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Sindaco, io ritengo che poiché lei ha detto che non c’è alcun tipo di difficoltà a discuterlo, anticipando questo punto, oltretutto in questa giornata di pace, di amicizia, io ritengo di discuterne.
Sì, però il rispetto deve esserci nei confronti di tutti, perché purtroppo sono successe disgrazie nella vita da una parte e dall’altra, quindi mi sembra rispettoso nei confronti di tutti discutere il punto proposto dal collega. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Roberto Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Vorrei precisare che la mozione “Per una via cittadina a Norma Cossetto”, cade oggi casualmente all’ordine del giorno di questo Consiglio. Infatti, la proposta risale al 25 novembre, data in cui ricorre la Giornata contro la violenza sulle donne.
Poi, per problemi di vario tipo, sono passate alcune settimane, ed è oggi casualmente presente all’ordine del giorno. Siccome in questo periodo ricorre, in data 10 febbraio, il giorno del ricordo, ho tenuto a precisare che esiste anche una legge, la n. 92 del 2004 con cui noi siamo tenuti a fare ricordo.
Siccome era stato anticipato il punto all’ordine del giorno per venire incontro ai bambini e farli presenziare ad un momento di storia all’interno del Consiglio comunale, avevo chiesto la possibilità di aggiungere anche il mio, trattando, tema su tema, anche il mio di storia. Ma le interpretazioni date dal Sindaco non riguardano le mie, quindi io non sono di quel parere. Probabilmente, se l’ha detto, lo pensa lui, non lo penso io. Non c’è nessun problema a discutere le interpellanze. Poi, se i bambini rimarranno, rimarranno, se non rimarranno, pazienza.
Però tengo a precisare che se casca oggi, casca per un caso, quindi la lettura che dà il Sindaco è una lettura errata, e soprattutto lontana dai miei pensieri. Probabilmente sarà appalesata e vicina ai suoi, di pensieri, non certo ai miei.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusi, perché qui si sta innescando una polemica incomprensibile…
Speaker : PRESIDENTE:
Non diamo ulteriore adito ai bambini.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
La richiesta di anticipazione con l’argomento è stata fatta dal Consigliere Guido, non mi sarei mai permesso di dare un’interpretazione diversa. Si è sostenuto che per ragioni storiche si dovesse discutere la mozione subito dopo il conferimento della cittadinanza onoraria. È stata così così illustrata.
Io mi sono permesso semplicemente di precisare che non era una motivazione felice, ma che nulla ostacola alla discussione. Quindi, mettetevi d’accordo: se volete anticiparla la anticipiamo; se ritenete di non doverla anticipare, seguiamo l’ordine del giorno così come previsto.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Guido, lei ha già parlato. Naturalmente, ragazzi, le persone grandi ogni tanto discutono, però siamo tutti tranquilli, non succede niente.
Stavamo parlando di pace, adesso ogni tanto abbiamo delle bizze. A questo punto metterei in votazione la proposta. Se c’è invece la volontà di comportarci, come abbiamo fatto prima, all’unanimità, possiamo anche farlo.
Votiamo per anticipare il punto all’ordine del giorno. Chi è favorevole? C’è il Consigliere Citraro, Della Giorgia, Martini, Costantini, Borgia, Martini. Martini non c’è. Possiamo dichiarare chiuso il voto. Il Consigliere Borgia forse ancora non c’è; Povero non c’è.
Presenti 25, favorevoli 24, contrari 1.
Possiamo a questo punto passare all’esame della proposta di intitolazione di una via cittadina a Norma Cossetto e a tutte le donne vittima di violenza.
A questo punto, la parola al Consigliere Roberto Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Chiedo scusa ai bambini per il piccolo qui pro quo, chiamiamolo così.
Parto dalla legge n. 92 del 2004, con cui il Parlamento, con voto favorevole, istituisce il Giorno del Ricordo, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe.
Norma Cossetto è diventata il tragico emblema della violenza partigiana titina. Italiana, nata a Visinada in Istria, fu uccisa dai partigiani jugoslavi nei primi giorni dell’ottobre ’43, nei pressi della Foibe di Villa Surani. Arrestata da un commando partigiano, composto da italiani e jugoslavi che occupavano l’ex Caserma della Guardia di Finanza di Parenzo, per aver rifiutato di aderire al movimento partigiano fu trasportata presso la scuola di Antignana dai partigiani, poiché Visinada era appena stata occupata dai tedeschi.
Qui Norma venne separata dagli altri prigionieri e seviziata, stuprata dai partigiani mentre era legata a un tavolo. L’episodio della violenza fu poi riferito alla sorella. Ancora adesso, la notte – dichiara – ho gli incubi, al ricordo di come l’abbiamo trovata.
Questo perché, e tralascio il resto del virgolettato, qualsiasi forma di violenza…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, le ricordo comunque che ci sono… Non so adesso che cosa dovrà elencare, le ricordo che ci sono comunque dei minori.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Mi sono interrotto.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto, grazie.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Era solamente per condannare ogni forma di violenza. Tutto qua. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Chi vuol prendere la parola? Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
È stata nitidamente richiamata dall’intervento della Senatrice Poli, e adesso, con l’illustrazione della proposta da parte del Consigliere Giordano Anguilla, la ragione che sottende questa proposta che, vi evidenzio, confligge, nel senso che non è coerente, con la richiesta e precisazione. Sostanzialmente, una vittima della lotta partigiana titina e della immane tragedia delle foibe viene descritta, così come leggo “e tutte le donne vittime di violenza”, quindi si equipara la tragedia del femminicidio al tema specifico di Norma Cossetto, che è invece giustamente ricordata per essere la vittima delle Foibe.
Io allora suggerirei ai firmatari di questa mozione di richiedere, semmai, l’intitolazione di una via a Norma Cossetto, che ricordo essere stata insignita con Medaglia al valor civile dal Presidente della Repubblica, senza necessità di richiamare la violenza inflitta alle donne. Ricordo anche, al Consigliere Giordano Anguilla, e forse anche alla Senatrice Poli, che questa città ha già dedicato una via alle vittime delle Foibe. Questo per voler precisare che non vi è nessuna distrazione culturale rispetto all’argomento: la toponomastica cittadina già lo ha assunto.
Se si vuole ribadire questa necessità, suggerisco di correggere l’intitolazione Norma Cossetto insignita di Medaglia al valore civile, perché il richiamo alle vittime della violenza sulle donne mi sembra una ricostruzione impropria della vicenda che la riguarda direttamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, Senatrice.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Sindaco, casualmente, come ricordava Anguilla, è capitato di parlare oggi di questa mozione che era stata presentata già da tempo. Questo significa che ciascuno di noi vuol ricordare, perché il tema è non perdere la memoria, quindi non perdere la memoria di nulla di ciò che è accaduto sulla nostra terra. La memoria sarà anche il 10 febbraio, nella giornata del ricordo. La Giornata del ricordo è appunto dedicata a coloro che furono infoibati, per un motivo o per un altro.
Norma Cossetto certamente fu oggetto di violenza, come furono oggetto di violenza dei sacerdoti, dei civili, tante altre persone, in quel periodo tragico della nostra storia, ancora più tragica ai confini orientali dell’Italia, quando si combatteva anche per affermare il diritto alla italianità. Io credo quindi che Norma Cossetto vada ricordata come martire della sua idea: non le fu consentito di portare a termine la sua tesi, una tesi dalla quale poi è derivato anche un film, tradotto male, perché la traduzione letterale era: Istria rossa, ma rossa probabilmente anche per i depositi di bauxite che c’erano, e rossa per il sangue, rossa per le violenze che ci furono in quel periodo, perché Norma Cossetto fu una vittima delle sue idee, della sua volontà di rappresentare il desiderio di poter vivere in un territorio italiano unito. Quindi, è questo che noi vogliamo ricordare. Se è giusto che i ragazzi leggano la storia, è giusto che leggano tutta quanta la storia, e ormai, dopo tanti anni dalla fine della guerra, credo che abbiamo non soltanto il diritto di sapere, ma anche il dovere di scrivere con obiettività massima la storia che ha connotato il nostro territorio.
Per quello che mi riguarda, io sono più che favorevole, naturalmente, all’intitolazione di una strada, perché è vero che l’abbiamo già ricordata con una intitolazione ai Martiri delle Foibe, e già questo fa onore naturalmente alla nostra città; ma è pur vero che anche per il discorso della violenza sulle donne, ricordare una martire della violenza ed una martire delle sue idee, credo che non faccia assolutamente male a nessuno, anzi.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Senatrice.
Prego, Consigliere Murri Dello Diago.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Grazie, Presidente.
Io non ho alcuna difficoltà a che sia intitolata una strada. Io faccio parte della Commissione toponomastica, e faccio parte perché eletto nella scorsa consiliatura, assieme al collega Guido, al professore di cui non ricordo il nome. È una Commissione toponomastica che voi ben conoscete. Io inviterei il collega Giordano, immediatamente a fare la stessa mozione, passando dalla Commissione toponomastica. Se io faccio parte, come ancora faccio parte, perché non è stata abrogata la mia nomina, immediatamente vado, assieme al collega Guido, a perorare, a istruire di intitolazione di una strada a Norma Cossetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? A questo punto dovrei chiedere al proponente se vuole fare un emendamento. Va bene. Quindi, diciamo che il Consigliere Anguilla riduce a intitolare una via cittadina a Norma Cossetto, se non ho capito male, quindi eliminando… “Medaglia d’oro al merito civile”. Ci sono dichiarazioni? Sì, lo dobbiamo emendare. Medaglia d’oro al merito civile. Lo stiamo emendando: “Il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta a intitolare una via cittadina a Norma Cossetto”.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
L’intervento del Consigliere Murri, che ringrazio, ci ricorda che, indipendentemente dal voto dell’Aula, il Regolamento della toponomastica cittadina disciplina, all’articolo 11, le nuove denominazioni, che comunque devono essere prese in carico dalla Commissione stessa e poi accolte e trasmesse con deliberazione del Consiglio. Quindi, si avvia un procedimento - lo preciso per chiarezza a tutti – che poteva essere attivato anche per iniziativa di un singolo Consigliere alla Commissione toponomastica.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Adesso possiamo passare alla votazione? Mi dà l’originale della mozione così come è stata corretta? Passatela un attimo, perché non è soltanto a Norma Cossetto.
I ragazzi ne approfittano per andare via, perché ne ho visti alcuni che si stavano addormentando! Se c’era il Capo di Gabinetto…
A questo punto la mozione recita: “Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a intitolare una via cittadina a Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile”. Va bene così?
Possiamo procedere alla votazione? Possiamo procedere alla votazione.
Martini non c’è, Costantini non c’è, Occhineri non c’è. Possiamo eliminare Occhineri. Consigliere Mele, neanche c’è. Eliminiamo Mele. Perfetto.
Possiamo dichiarare chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 22, astenuti 1. È approvato. Passiamo a questo punto alle interpellanze.
Interpellanza a firma del Consigliere Giordano e del Consigliere Greco. Consigliere Giordano o Consigliere Greco, potete intervenire?
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Premesso che il rione San Pio è stato oggetto di intervento finanziario regionale relativo al programma per il recupero urbano del Comune di Lecce, delibera del Consiglio regionale numero 894…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, mi deve scusare, ho sbagliato io, perché sull’interpellanza è il Governo che deve rispondere. È così o no? Sì, l’interpellanza la diamo per letta e quindi poi lei dovrà intervenire per dichiarare se è soddisfatto o meno.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Giordano, il richiamato recupero con sistemazione dell’area a verde di Parco Corvaglia, con lo stanziamento di 385.000 euro, è scaturito da una rivisitazione dell’originario programma di recupero urbano del Comune di Lecce.
Vi informo che la stessa fu sottoposta all’approvazione della Regione Puglia, poi ottenuta. Con la delibera n. 653 del 26 settembre 2018, abbiamo approvato la proposta progettuale definitiva di riqualificazione di Parco Corvaglia.
Nel frattempo, è stato redatto il progetto esecutivo ed è in corso di approvazione il bando di gara che, con ogni probabilità, sarà online nel prossimo mese. Questo è l’iter relativo alla riqualificazione del parco.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene, grazie. Adesso, Consigliere Giordano, può intervenire, se si dichiara naturalmente o meno soddisfatto della risposta del Governo.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Semplicemente non ricordo, da Regolamento, Presidente, se lo si può dare per letta o la si può esporre l’interpellanza.
Speaker : PRESIDENTE:
Se vuole, glielo dico. L’articolo 54 dice “L’interpellante parla dopo aver ottenuto la risposta per dichiarare la propria soddisfazione”. In questo caso è il Governo, visto che ha già avuto l’interpellanza e quindi la conosce, a rispondere.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Al riguardo, volevo porre una domanda e puntualizzare: oltre 384.000 euro. Con protocollo numero 0118688 del 2017 e 0153997 del 2017, del 3 agosto e del 12 ottobre, sono stati depositati dall’allora associazione di CasaPound circa 800 euro che erano destinati sempre per la riqualificazione del campo stesso. Notavo che erroneamente probabilmente dagli uffici nel riversare l’incasso è stato indicato che, invece, quei denari erano stati destinati per canone utilizzo impianto sportivo. Volevo capire meglio se questi 800 euro sono all’interno dei 384.000 euro e che problema c’è stato. Tutto qua. Oltre alla risposta che già mi ha mandato il Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Non so se il Sindaco vuole aggiungere qualcosa.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Giordano, lei si appella alla sua inesperienza. Giustamente, si impara facendo. Se lei fa un’interpellanza con un argomento rispetto al quale il Governo si incarica di risponderle e poi introduce elementi diversi naturalmente non può attendersi di ottenere una risposta ad horas, anche perché la questione che lei richiama fa riferimento al campo sportivo adiacente la Chiesetta Balsamo e invece questo afferisce alla riqualificazione di Parco Corvaglia. Non è uno unico, sono due cose diverse. Evidentemente è male informato. Comunque, questa sua ulteriore richiesta di informazione può inoltrarla agli uffici e otterrà le risposte doverose e dovute.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Una risposta poi l’avrà per iscritto. Perfetto.
Adesso passiamo alla seconda interpellanza, che è quella a firma del Consigliere Baglivo, che riguarda i PUC, i progetti utili alla collettività, destinati ai percettori di reddito di cittadinanza. Se il Governo vuole rispondere all’interpellanza, l’Assessore Miglietta ha la parola.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA SILVIA:
Grazie, Presidente.
Confermo al Consigliere Baglivo, che ringrazio per la sollecitazione, l’attivazione dei piani utili per la collettività nell’ambito del decreto-legge sul reddito di cittadinanza. Il dato aggiornato che noi abbiamo stamattina indica, nella sola città di Lecce, 2.009 beneficiari della misura del reddito di cittadinanza; una misura che è attiva da marzo del 2019 e che poi nei mesi successivi vede la presentazione di una serie di decreti, emanazioni che danno le linee guida per la gestione dei PUC in particolare.
L’équipe che si occupa del reddito di cittadinanza ha attivato da novembre una manifestazione di interesse per recepire soggetti pubblici e privati che possano poi impiegare i beneficiari del reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità o eventualmente constatarne l’esclusione, come pure prevede la legge, in caso di difficoltà particolari o di fragilità familiari.
Al momento registriamo la sottoscrizione delle convenzioni da parte naturalmente di tutti i Comuni dell’ambito di zona della provincia di Lecce. Abbiamo contattato l’Ufficio scolastico provinciale, che ha già aderito con l’Istituto Scolastico Superiore Grazia Deledda. Hanno aderito le scuole Livio Tempesta e Quarto Circolo, la Caritas, la parrocchia di San Giovanni Battista, Links Management. Siamo in attesa di sottoscrivere la convenzione con Comunità Emmanuel e con qualunque altro ente del terzo settore che voglia farlo, che sia interessato poi ad accogliere le persone beneficiarie del reddito.
Abbiamo colto l’occasione delle riunioni della rete per il contrasto alla povertà per illustrare questa possibilità alle associazioni che intervengono e che sono numerose, anche perché dall’équipe è stato fatto un lavoro intenso nei mesi precedenti di divulgazione e di informazione rispetto a queste possibilità. Abbiamo anche già iniziato i colloqui con gli assistenti sociali comunali. Mi sento di rassicurarla che le procedure sono correttamente avviate.
Naturalmente, qualunque tipo di sollecitazione voglia venire da lei o da chiunque in questo senso è ben accolta, compreso l’invito, che rinnovo, a venirci a trovare all’Ufficio di Piano per rendersi anche conto del lavoro quotidiano che si svolge nel nostro ufficio e quindi rendersi conto di come le procedure sono applicate correttamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Silvia Miglietta. Chiedo al Consigliere Baglivo di dichiarare la propria soddisfazione o meno. Comunque, ha cinque minuti di tempo per poter parlare.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessora. Sono parzialmente soddisfatto della risposta. Mi è parso di capire che ancora non siano stati attivati questi progetti. Mi permetto di fare una piccola sollecitazione. Per esempio, richiamo il Comune di Ginosa dove il Sindaco Parisi ha già attivato numerosi PUC. Mi dico parzialmente soddisfatto e mi riservo di presentare una mozione per consentire anche in Aula un più ampio dibattito consiliare a tutti i Gruppi consiliari e comunali, anche per capire come l’Amministrazione voglia continuare il percorso per individuare questi PUC, per carità rendendoci conto che l’ambito ha un grande impegno, ha un ruolo importante nei servizi sociali e nei servizi di utilità sociale. Però, per quella che è la nostra visione sarebbe bello se fosse il Comune a impegnarsi in prima persona, proponendo dei progetti specifici. Ecco perché vi preannuncio che presenterò una mozione in tal senso, proprio per consentire il più ampio dibattito possibile.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Balivo.
A questo punto si passa alla successiva interpellanza, che è quella a firma del Consigliere Luciano Battista, Capogruppo di Forza Italia, sulla mancanza di illuminazione pubblica e pulizia stradale in via Padre Bernardino Realino.
C’è qualcuno del Governo che vuole intervenire? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Informo il Consigliere Battista, che pone, giustamente, la questione del potenziamento della pubblica illuminazione su via Bernardino Realino, che l’Amministrazione comunale ha già provveduto ad acquisire dalla City Green Light, che è la società responsabile del servizio in città, il preventivo per il posizionamento dei pali lungo la strada, con la previsione di avvio sul lato marciapiede che costeggia l’università, per poi procedere anche al completamento sull’altra. Naturalmente con pali dell’altezza di 3-4 metri in modo da evitare che essi possano essere ostruiti come corpi illuminanti dalle chiome degli alberi. In tutto saranno otto pali per un complessivo di 3.850 euro. Quindi, dovrebbero, a breve, partire i lavori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Battista, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Per quanto concerne quello che lei ha detto mi va bene, ma vorrei ben comprendere se quelli esistenti rimangono, Sindaco, e se ne aggiungono degli altri.
Vorrei capire questo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
L’intervento prevede la posa del cavo di alimentazione lungo il palo derivato dall’armatura stradale, la fornitura e posa di un’armatura Iridium, serie Mini, tramite braccetto dotato di collare di fissaggio.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Perfetto. Da questo io intendo che ci saranno degli altri fari, lampioni applicati al di sotto degli stessi pali esistenti. Perfetto. Va benissimo.
Le avevo anche scritto nell’interpellanza che c’era un problema di pulizia, signor Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Non è l’unico punto della città dove dobbiamo misurarci con i problemi di pulizia. Dopodiché, la questione naturalmente è stata non ignorata.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Glielo dico e le spiego perché. Su via Padre Bernardino Realino c’è una sosta delle auto perenne. Allora, io ritengo, nell’interesse dei nostri concittadini, che vi abitano, che si debbano installare dei divieti di sosta anche una volta alla settimana a tempo. Per esempio, il lunedì di ogni mese, del primo del mese, dalle ore 8 alle ore 12, non si può più parcheggiare. Deve esserci un divieto affinché la ditta delle pulizie, la nettezza urbana, provveda alla sua pulizia, perché quella è una strada che non viene pulita da anni su quel lato, perché, paradossalmente, le macchine pulitrice provvedono a pulire dalla parte dove non c’è bisogno. Questo è tutto.
Vorrei sapere da lei.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Adesso le rispondo. Mi fa piacere che al suo intervento sia partecipe anche il dirigente del settore ambiente.
La previsione del nuovo servizio, come modificato, dello spazzamento privilegia il meccanizzato sul manuale, che naturalmente, per essere pienamente efficace, deve accompagnarsi, come precisava, anche a divieti di sosta in determinate ore del giorno, come avviene abitualmente.
Noi stiamo in queste settimane facendo una sperimentazione, che probabilmente qualcuno di voi ha potuto di persona verificare, di utilizzo dei mezzi meccanizzati per lo spazzamento accompagnati dall’omino che per strada utilizza il cosiddetto soffione a braccio. L’operatore ecologico sul marciapiede, con il soffione a braccio, libera il marciapiede e il bordo marciapiede delle carte o anche degli residui degli alberi, delle ghiande e il mezzo meccanizzato, progressivamente, raccoglie. Il dottore Magnolo è qui presente e avrà preso sicuramente nota di via Bernardino Realino.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
La cosa importante è che si installi il segnale di divieto, affinché si possa dare l’opportunità ai mezzi della pulizia di rimuovere un sacco di cartacce e di quant’altro che sono esistenti da oltre un anno e mezzo o due anni.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
La sperimentazione che stiamo attivando ha l’obiettivo di verificare se si può ottenere il risultato della pulizia senza dover prevedere non lungo via Bernardino Realino, ma su tutte le strade interessate dal servizio di spazzamento meccanico la previsione del divieto di sosta in determinate ore del giorno della settimana. Se riusciamo a ottenere lo stesso risultato con questo intervento, potremmo anche evitare il divieto di sosta a giorni e ore individuate. Diversamente, interverremo come da lei suggerito.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Va bene. Grazie, Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
La successiva interpellanza, sempre a firma del Consigliere Battista, è inerente l’incrocio fine via Diaz con intersezione Viale Gallipoli, Viale dell’Università.
Prego, Assessore De Matteis.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente.
Grazie, Consigliere, per l’interpellanza.
Nell’interpellanza si fa riferimento alla nuova viabilità e si fanno delle precisazioni. Innanzitutto, mi sembra un po’ anomalo che si nega l’evidenza di quelle che sono le problematiche da sempre esistenti su quell’incrocio, i vari tentativi di adottare una soluzione. Si pensi che negli anni è stata progettata una rotatoria mai realizzata per quelli che sono i problemi legati alla fattiva possibilità di realizzazione della stessa. È stato realizzato, negli anni, anche un impianto semaforico che è stato attivo e funzionante per meno di una settimana. Al momento, è una natura morta lì presente sull’incrocio. Noi abbiamo adottato questo provvedimento sperimentale, che è legato anche ad alcune modifiche della viabilità delle zone interessate, delle zone vicine in uscita dal quartiere San Pio, che ci ha consegnato dei discreti risultati.
Con questo provvedimento sperimentale innanzitutto abbiamo limitato i problemi di traffico in entrata da via Diaz e quindi da chi proviene da Monteroni. Avendo invertito il senso di marcia di via Reale abbiamo consentito agli abitanti di San Pio di non dover raggiungere assolutamente l’incrocio e abbiamo ottenuto anche un dato al quale lei non fa riferimento, che riguarda l’incidentalità su quell’incrocio. Nei primi sei mesi del 2019 abbiamo registrato, con gli interventi della Polizia locale, ben cinque incidenti. Nei sei mesi successivi, cioè da quando è partito il provvedimento sperimentale, registriamo un solo incidente. Questo è un dato che va oltre le considerazioni della spesa sulla benzina o sul gasolio, ma è un dato molto importante per quanto riguarda la sicurezza stradale.
Non capisco se è un’interpellanza che chiede chiarimenti, perché poi, alla fine, c’è un impegno alla realizzazione di una rotatoria o a ripristinare lo stato dei luoghi.
Ripristinare lo stato dei luoghi mi sembra un’ipotesi da scartare perché, ripeto, al momento non registriamo alcuna lamentela. Anzi, una raccolta firme che è pervenuta in Assessorato riguarda la possibilità di agevolare l’innesto su Via Diaz per chi proviene da Via Cadorna.
Per quanto riguarda la realizzazione della rotatoria, ripeto, sono state fatte già diverse valutazioni su quello che era un progetto, tra l’altro molto costoso, perché è bene ricordare che su quell’incrocio ci sono anche i pali del filobus che andrebbero anche spostati e che non sempre una rotatoria comunque consente la fluidità del traffico. Basti vedere quella realizzata vicino alla Questura, che è una rotatoria che quotidianamente genera traffico e caos per chi proviene da San Cesario. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore De Matteis.
Consigliere Battista, si ritiene soddisfatto?
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, a norma dell’articolo 54, comma 6, intendo trasformare questa interpellanza in ordine del giorno e discuterla con l’Assessore visto che mi ha portato esempi che a me non interessano: San Pio, quant’altro, note di persone che hanno sottoscritto una petizione di firme. A me queste cose non interessano.
Intendo trasformare questa interpellanza in ordine del giorno, a norma dell’articolo 54, comma 6, e discuterlo con l’Assessore, visto che mi ha detto tante cose che non c’entrano nulla con quello che io ho chiesto.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi, Consigliere Battista, non si ritiene soddisfatto.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Chiedo, oltretutto, anche la votazione a seguito della discussione.
Speaker : PRESIDENTE:
Una cosa alla volta, però.
Ai sensi dell’articolo 54, non ritenendosi soddisfatto, può trasformare l’argomento oggetto dell’interpellanza in un vero e proprio ordine del giorno.
Se lei prepara l’ordine del giorno… È uguale.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
La stessa interpellanza la trasformo in ordine del giorno. È la stessa interpellanza.
Speaker : PRESIDENTE:
Si può fare.
Consigliere Rotundo, se vuole dare un apporto, lo può dare.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
L’apporto è semplicemente normativo, avendo io stesso trasformato l’interpellanza in mozione. Va posta, collega e Presidente, alla discussione della prossima seduta. Entro 30 giorni va discussa. Il collega deve trasformarla in mozione e presentarla, non seduta stante.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
In questo particolare caso sta cadendo in un grosso errore, grossolano. Onorevole, è grossolano…
Speaker : PRESIDENTE:
Nessuno vi sta dando l’autorizzazione a parlare e a confrontarvi tra di voi.
Consigliere Battista, adesso lei mi ha fatto questa richiesta e vediamo che cosa possiamo fare. Adesso chiederemo anche… Qui non trovo che debba essere formato per una successiva seduta. A me sembrerebbe che l’interpretazione sia quella che il Consigliere Battista possa trasformarla, sempre che questa possa essere poi considerata così come è scritta, però, in ordine del giorno.
Non penso che ci siano delle interpretazioni, né delle prassi che possano dire il contrario.
Deve essere trasformata, quindi datela al Consigliere Battista, la trasformi in un ordine del giorno e porteremo oggi… A questo punto, la sua mozione dovrebbe essere sempre quella dell’impegno per Sindaco e Giunta a ripristinare lo stato originario, o in alternativa, a realizzare una piccola rotatoria sicuramente più funzionale e risolutiva per tutti i problemi esistenti.
Prego, Consigliera Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Riguardo all’articolo 54, al comma 4 si puntualizza che l’interpellante ha la facoltà ovviamente di dirsi soddisfatto o insoddisfatto, e in caso di insoddisfazione, di voler modificare la propria interpellanza in ordine del giorno. Viene puntualizzato al comma 7 che il Presidente del Consiglio provvede all’iscrizione dell’interpellanza all’ordine del giorno; la relativa trattazione dovrà comunque avvenire non oltre i trenta giorni.
Speaker : PRESIDENTE:
Questo però riguarda l’iscrizione dell’interpellanza in sé, non dell’interpellanza trasformata, ritengo.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
“Modificata”, dice.
Speaker : PRESIDENTE:
Adesso, se il Consigliere Battista ha finito… Prego, Senatrice.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Sull’ordine dei lavori e approfittando anche della costante presenza del Presidente della Commissione Statuto… Presidente, l’articolo 54 io credo che sia stato rivisto non particolarmente in forma coerente, perché per esempio inserisce un comma e confonde l’interpellanza con la question time, che è regolamentata con gli articoli 55 e seguenti. Quelle sono le domande di attualità. Così come il collega Rotundo ricorderà, alla Camera si dedicava un’ora del pomeriggio alla question time. Allo stesso modo qui si dice che viene dedicata un’ora alle domande di attualità: sono quelle la question time. Non si può confondere l’interpellanza con la question time. Io credo che ci sarà stato semplicemente un refuso, per cui penso che in Commissione Statuto dovremmo tutti quanti rivedere questa situazione.
In ogni caso, al comma 6 dell’articolo 54 è detto chiaramente che il presentatore può trasformare l’oggetto dell’interpellanza in un vero e proprio ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE:
Su questo non penso che ci siano dubbi. Bisogna vedere naturalmente se l’interpellanza, se non viene naturalmente trasformata, abbia poi i contenuti. Per il resto, non penso che ci siano.. Per quello che diceva invece la Consigliera Fagiano, è evidente che il comma 7 riguarda soltanto l’iscrizione dell’interpellanza nel momento in cui viene depositata.
Se il Consigliere Battista ha trasformato la sua, tenga presente che può anche richiederlo per iscritto. L’ha già fatto? Io adesso come ordine del giorno ho questo: “il sottoscritto Consigliere Luciano Battista – non avanza la “seguente interpellanza” perché non è più un’interpellanza – premesso che la nuova disposizione stradale dell’incrocio sito alla fine di via Diaz, altezza bar Rosso e nero, modificata con due stop e un passaggio per soli taxi svoltando a sinistra, scendendo da viale dell’Università; considerato che prima di questa modifica il traffico era molto più scorrevole, non comportava per i cittadini e quanti si recano nella nostra città, soprattutto in ore di punta, per non parlare dei periodi di festa, degli snervanti disagi causati dagli ingorghi delle auto che comportano sensibili ritardi per i lavoratori e per gli scolari, per non parlare dei problemi economici causati nelle tasche dei cittadini relativamente ai maggiori inutili costi di benzina e gasolio, per tutti i cittadini residenti nella zona e non, che scendendo da viale dell’Università, dovendo svoltare verso la stazione e ritornare indietro, non potendo, sono obbligati a percorrere Via De Jacobis, svoltare a sinistra su via Cadorna, immettersi su via Diaz, con non poche difficoltà e rischi causati dalle auto che a velocità sostenuta provengono dal sottovia; impegna Sindaco e Giunta a ripristinare lo stato originario, in alternativa a realizzare una piccola rotatoria, sicuramente più funzionale e risolutiva per tutti i problemi attualmente esistenti”.
Se non ci sono ulteriori contestazioni, possiamo procedere ad aprire la discussione sulla proposta Battista.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Battista, io mi sono dovuto momentaneamente assentare per una questione urgente che dovevo affrontare con il mio dirigente, quindi non ho potuto ascoltare l’illustrazione, la risposta dell’Assessore De Matteis.
Ricordo all’Aula, a me per primo e ai Consiglieri presenti, che l’Amministrazione comunale ha già approvato con i Piani delle opere pubbliche, la realizzazione di una rotatoria in viale Gallipoli, incrocio viale dell’Università, mediante accensione di mutuo. Questo anche a seguito di un’acquisizione, presso gli uffici del settore mobilità, di un progetto di realizzazione di una rotatoria, che quindi si riteneva già nella disponibilità dell’ente.
Da una successiva verifica e approfondimento si è acclarato che la rotatoria non era tecnicamente realizzabile secondo le previsioni del progetto acquisito, e che quindi bisognava determinare un nuovo affidamento per la realizzazione della stessa. Per questa ragione, si è soprasseduto sull’avvio di richiesta di mutuo perché non si disponeva di una progettazione esecutiva.
Per determinare situazioni di maggiore controllo di quell’incrocio veicolare, si è voluta sperimentare una diversa percorrenza delle autovetture, con un potenziamento della segnaletica e una revisione dei sensi di circolazione.
L’Assessore De Matteis stamattina mi ha rendicontato sugli esiti di questa verifica riguardo l’incidentalità. L’incrocio in questione era considerato sensibile principalmente, se non esclusivamente, per l’altra incidentalità. Con questo intervento si è significativamente ottenuta una riduzione nel primo semestre rispetto ai primi semestri degli anni precedenti. Questo per voler sottolineare come con pochissimo impegno di spesa l’ente abbia garantito maggiore sicurezza a tutti i cittadini, riducendo il rischio di una collisione tra gli stessi.
Questo oggi ci mette nelle condizioni di poter guardare con meno urgenza alla possibile previsione di una rotatoria che, seppur oggi già deliberata con richiesta di finanziamento con mutuo, purtroppo non dispone della progettazione di accompagnamento, in assenza della quale noi non possiamo procedere poi alla pubblicazione dell’avviso e all’affidamento dei lavori.
Su questo passaggio si è innescato questo ripensamento dell’Assessorato. Oggi mettere in votazione la delibera che dice “realizzi una rotatoria in Viale Gallipoli”, io non ho nessuna difficoltà ad approvarla, perché è già negli atti di indirizzo dell’Amministrazione, non c’è nessuna difficoltà. La votiamo, tanto l’abbiamo già deliberata nel Programma delle Opere Pubbliche 2018-2020, è quasi ultronea, non servirebbe, potrebbe essere considerata neanche da approvare, perché è negli atti di indirizzo dell’Amministrazione.
Se quindi si vuole ribadire qualcosa che si è già deliberato, io sono naturalmente pronto, precisando all’Aula le ragioni per le quali ad oggi quella previsione non si è tramutata, diversamente da altre rotatorie che abbiamo nel frattempo realizzato, ma che disponevano di una progettazione già esecutiva. Oggi sono partiti quelle di via Lodi e viale Aldo Moro, è stata realizzata quella di viale Aldo Moro, incrocio via Roma; se ne sta realizzando una in Via delle Anime, ne abbiamo realizzate diverse, in questi mesi, proprio perché eravamo nelle condizioni di poter far partire i lavori.
Su questa, purtroppo, anche considerata la complessità degli spazi che coinvolgono quell’incrocio stradale, c’è necessità di una progettazione un po’ più di qualità, diciamo così.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi, a questo punto chiedo al Consigliere Battista se è sempre del parere di trasformare quella.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, se mi consente, vorrei dire anche la mia.
Speaker : PRESIDENTE:
Può dire la sua, ma lei ha già fatto una richiesta. a meno che non la voglia…
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Mi dia la possibilità di parlare, perché se no andiamo avanti fino a stanotte.
Sindaco, il problema è questo: è ovvio che io parlo di ripristino della situazione, perché se oggi questa nuova condizione crea più problemi di quanti ce n’erano prima, non mi sembra una situazione… É una mia valutazione, certamente. Io la invito a recarsi lì nelle ore di punta per verificare quello che succede. Lei non si deve fidare di quello che le riferiscono; lei deve gentilmente recarsi sul posto e prendere atto di quello che io mi sto permettendo di dirle, nell’interesse dei nostri concittadini e della sua Amministrazione.
Forse non sono stato chiaro. Io sto dicendo che non deve prendere per buono quello che le dice il suo Assessore. Lei deve prendere per buono anche quello che le riferiscono i Consiglieri comunali.
Speaker : PRESIDENTE:
Dobbiamo seguire l’iter previsto.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Io dico solo una cosa: per me potrebbe anche momentaneamente rimanere la situazione così com’è, con una chiara differenza: il passaggio che da viale dell’Università non dà la possibilità di svoltare a sinistra per la stazione, o per ritornare indietro, deve essere libero anche per le auto, non soltanto per i taxi e per gli autobus, in attesa che si realizzi una rotatoria.
Poi, signor Sindaco, vorrei solo chiedere una cosa: poiché gente meno intelligente di voi in passato ha pensato che la risoluzione in quel punto fosse una rotatoria, tra l’altro, un progetto finanziato, approvato e appaltato, io vorrei sapere oggi il finanziamento di quella rotatoria, quei fondi dove si trovano.
Speaker : PRESIDENTE:
Però questa è un’interpellanza, sennò non si capisce alcunché.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Io vorrei una risposta dal Sindaco, e me la può dare tranquillamente. Questi fondi per questa rotatoria dove stanno?
Speaker : PRESIDENTE:
Questa è un’altra interpellanza, non è quella di prima, non può essere modificata, Consigliere Battista. Se la vuole trasformare in ordine del giorno, e l’ha fatto adesso, mi deve dire di cosa stiamo parlando. È sempre quella di prima? Ha rinunciato…?
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Io voglio una risposta per sapere. Io ho detto che per me quella situazione può rimanere anche come sta, rimuovendo la possibilità che le auto possano passare. Anche perché, signor Sindaco, le auto passano lo stesso, da lì, non ci sono controlli, forse non mi sono spiegato. Le auto passano normalmente, non passano soltanto i taxi e gli autobus.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Battista…
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Io vorrei sapere se questa situazione può essere rimossa, facendo transitare anche le auto normalmente, affinché possano andare verso la stazione e ritornare indietro, su viale dell’Università, e in attesa che si realizzi questa rotatoria, vorrei sapere questo. Punto. Poi vorrei sapere i fondi per quella rotatoria finanziata che fine hanno fatto.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Il Consigliere Battista ha parlato. Ritengo che naturalmente… Un attimo, io devo capire oggi di che cosa stiamo parlando: che cos’è? È la vecchia interpellanza sulla quale mi sembra sia stata data risposta?
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, io ho presentato l’ordine del giorno, la segreteria gliel’ha dato? Io ho trasformato l’interpellanza in mozione.
Speaker : PRESIDENTE:
Prima di passare oltre, visto che mi è stata posta una questione procedurale, dobbiamo prima sapere, visto che mi è stato detto in maniera diversa, se oggi possiamo trasformarla in ordine del giorno; oppure se farlo, come il Consigliere Rotundo ha detto, in un’altra giornata. Andiamo con calma, non sto dicendo che è così. Se possiamo andare avanti superando la questione procedurale, a questo punto possiamo parlare dell’ordine del giorno così come proposto dal Consigliere Battista. Possiamo andare avanti?
Diamo la parola a questo punto al Consigliere Pasquino. Perfetto, onorevole Rotundo, me l’aveva detto prima, scusami. Onorevole Rotundo, prego, però parliamo del merito della vicenda, non parliamo più di altre questioni. Perfetto. Scusami, l’aveva chiesto prima.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Visto che è ordine del giorno Presidente, ormai stiamo discutendo nel merito, io inviterei, come ha fatto il Sindaco, il collega Luciano Battista, a non mettere ai voti l’ordine del giorno, per una ragione molto semplice e anche per le considerazioni che in larga misura ha fatto il Sindaco. Io ho parlato più volte con l’Assessore di questo tema, perché come giustamente ci richiamava il Sindaco, l’opera è incardinata da anni. Nel piano triennale delle opere pubbliche, quindi nella programmazione dell’ente, c’è la realizzazione della rotatoria. Non solo; lo stesso Sindaco ricordò alla città che potevamo far riferimento ad un vecchio progetto, mi pare dell’architetto Aversa, dirigente dell’epoca, proprio anche per risparmiare sulla stessa progettazione. Questi sono atti, come ha ribadito adesso il Sindaco, patrimonio e indirizzo dell’Amministrazione comunale, sono atti che stanno lì.
Il piano delle opere pubbliche è quello, non è che la Giunta lo ha modificato, e quindi ha revocato la decisione di fare la rotatoria. Il punto qual è? Io penso che questo debba essere elemento di riflessione: nell’attesa di una rotatoria, che oggi non è possibile realizzare perché non abbiamo il progetto esecutivo, questa estate, da quello che ricordo su suo input, il dirigente, che ha una competenza specifica, ritenne di avviare una sperimentazione: dobbiamo fare la rotatoria, nella programmazione dell’ente; siccome la rotatoria non la facciamo domani mattina, il dirigente Bonocore ha detto che possiamo sperimentare la possibilità di superare la criticità attraverso il marchingegno che noi conosciamo di via Diaz. Perché invito a ritirare e a non mettere il Consiglio davanti ad una decisione senza ulteriori elementi? Perché penso che il Consiglio comunale, ma innanzitutto la Commissione e innanzitutto l’Assessore e l’Assessorato dovranno a un certo punto chiudere la fase della sperimentazione e dire l’esito della sperimentazione.
Oggi ci ha detto un fatto molto positivo, cioè che gli incidenti si sono ridotti. C’è per esempio un elemento critico: io stesso, noi tutti vediamo che la gente arriva e gira a sinistra. Ho capito, lo so. Io stesso avevo parlato più volte anche con l’Assessore dell’ipotesi, per esempio, di mettere una telecamera, cioè di accorgimenti volti a governare e a risolvere quel problema, non certamente la soluzione che tu prospetti, quella di tornare indietro, facendo diventare quell’elemento una rotatoria, quindi con svolta a sinistra e persino con inversione di marcia. In questo modo noi annulleremmo anche la sperimentazione in atto, una sperimentazione rispetto alla quale io considero che noi dobbiamo attendere non so quanto altro tempo e poi fare una valutazione. Io personalmente ancora sono convinto, anche perché la città da anni, prima dell’Amministrazione Salvemini, prima di noi. Salvemini ha fatto un’accelerata, anzi, su quella rotatoria, che era iscritta nel libro dei Piani triennali. Vedo che la Senatrice Poli Bortone dice dagli anni… Ovviamente, lo voglio qui dire, io non c’ero quando era Sindaco la Consigliera Poli Bortone e sono stato Consigliere quando c’era il sindaco Paolo Perrone, il quale era abilissimo: faceva dei Piano delle opere pubbliche che erano una montagna così, e non metteva una lira per niente, non metteva un centesimo per niente, indicava il libro dei sogni perché ogni Consigliere andava. Diceva: che cosa vuoi tu, aggiungi. Si aggiungevano lunghi elenchi, quindi questa opera figura nel decennio, forse, del Sindaco Perrone.
Dobbiamo dare atto che la svolta si è verificata, mi pare nel 2018, quando il Sindaco disse: realizziamo quell’opera, diamo una priorità e soprattutto innoviamo, diciamo che facciamo alcune opere nel momento in cui abbiamo la copertura finanziaria.
Collega Battista, visto che sei intenzionato come noi a contribuire a dare una soluzione, io ti inviterei a ritirare l’ordine del giorno, a dichiararti insoddisfatto, come vuoi, dell’interpellanza, e poi insieme a tutti noi discutere nel momento in cui siamo nelle condizioni di fare una valutazione meno frettolosa di un voto…
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, onorevole Rotundo.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Pasquino, con il quale mi scuso nuovamente per il disguido.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Grazie, Presidente.
Mi riallaccio al discorso dell’onorevole Rotundo, il quale diceva che nella scorsa legislatura l’ex Sindaco aveva un libro dei sogni. Mi sa che stiamo continuando in questa direzione.
Siamo usciti sulla stampa dicendo che avevamo risolto il problema costruendo una rotatoria; abbiamo saputo i problemi tecnici, per carità, può succedere. Adesso il problema reale esiste. Io percorro la strada giornalmente; i tempi di percorrenza si sono raddoppiati: il divieto di svoltare a sinistra non viene rispettato da nessuno. Quindi, se stiamo facendo dei provvedimenti solo per dire che stiamo facendo qualcosa, a mio avviso non va bene. Quello che io auspico quindi è che questo periodo di sperimentazione, per carità, sei mesi, si sono ridotti gli incidenti, potrebbe essere anche un caso fortuito, non è che possiamo basare un’attività amministrativa o una programmazione amministrativa sul fatto che in soli sei mesi si è ridotto l’indice dell’incidentalità. Oltre a ridurre l’indice di incidentalità, però, si è raddoppiato il tempo di percorrenza.
Quello che chiedo, quindi, è che non continui questa sperimentazione, a mio avviso fallimentare, e che iniziamo a intraprendere dei provvedimenti per poter risolvere questa problematica che certamente non è colpa di questa Amministrazione, a me non interessa personalmente se hanno sbagliato precedentemente. Sicuramente avranno sbagliato, perché se l’abbiamo ancora, significa che sono dei problemi vecchi, però non possiamo andare con interventi-tampone, senza risolvere la problematica. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
Consigliere Molendini, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente.
Io faccio l’intervento preannunciando anche quella che sarà la posizione del Gruppo di Lecce città pubblica. Mi associo a quanto è stato già precedentemente espresso dal Consigliere Rotundo e anche nell’invito al ritiro dell’ordine del giorno, ove si voglia addivenire a questo.
In ogni caso preciso che la sperimentazione che è stata avviata su quell’incrocio e che deve essere valutata al termine del suo periodo, prevede già lo stanziamento dei fondi necessari alla realizzazione della rotatoria che sono iscritti in bilancio.
Un ordine del giorno che preveda invece la realizzazione della rotatoria o il ripristino della situazione quo ante, così com’è stata presentata, non mi vede favorevole. Dire che la situazione antecedente alla variazione perpetrata con questa sperimentazione da parte dell’Amministrazione sia migliorativa rispetto all’attuale, a me sembra proprio molto fantasioso.
Per questo non ritengo che sia accettabile quanto proposto, e preannuncio che se si permarrà nell’ordine di idee di portare al voto l’ordine del giorno, il Gruppo di Città pubblica non voterà favorevolmente.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Grazie, Presidente.
Volevo riportare l’attenzione sul fatto che dobbiamo parlare per dati oggettivi. Anch’io faccio tutti i giorni quell’incrocio, e a me sembra che sensibilmente la situazione sia migliorata. Che sia migliorabile può essere, per carità, siamo qui anche per discuterne. Io credo che sia nettamente migliorata, e allora, a quel punto, visto e considerato che alcuni di noi la pensano in maniera differente, proporrei di parlare per dati di fatto. Se gli incidenti sono diminuiti, sarà evidentemente per qualche motivo.
Se vogliamo parlare eventualmente di casualità, vuol dire che dovrà continuare ancora per un po’ questa sperimentazione perché tutti se ne convincano. Possiamo farla continuare, però, ripeto, dobbiamo parlare per dati di fatto, perché se ognuno racconta la propria, credo che non ne veniamo fuori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Prego, Senatrice Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Presidente, io non so in quali orari i colleghi passino da quella strada. Io la faccio quotidianamente, sono costretta a farla quotidianamente e purtroppo, forse nelle ore di punta, intorno alle 13, nonché intorno alle 19-19,30 la sera. Ho già avuto modo di raccontare proprio in questa sede, perché non sapevo nemmeno dell’interpellanza e quindi dell’ordine del giorno del Consigliere Battista, che è capitato anche più di una volta che si intasasse a tal punto il traffico, in un budello inimmaginabile, con macchine della polizia, autoambulanze che non riuscivano a muoversi né da una parte né dall’altra parte: siamo stati fermi 40 minuti, compresa l’autoambulanza.
Io mi sarei aspettato dall’Assessore che dicesse il periodo di sperimentazione. Vede, Assessore? Quando si fa un atto, e l’Amministrazione parla sempre per atti, ci sarà un atto nel quale si dice: abbiamo fatto questo intervento per questo periodo di sperimentazione. Quanto dura il periodo di sperimentazione? Sarà scritto da qualche parte quanto deve durare il periodo di sperimentazione, non può essere diversamente.
Al termine del periodo di sperimentazione, si tirano le somme e si vede se la cosa è andata bene o è andata male. Il tema, mi permetto di dirle, Presidente, del finanziamento, non è estraneo alla materia, perché anche il Sindaco ha detto: in attesa del finanziamento, e in attesa del progetto esecutivo. A parte il fatto che in questi mesi abbiamo esaminato atti pregevoli dell’Amministrazione, nei quali abbiamo visto che dei progetti esecutivi sono stati fatti addirittura in una notte. Ora, non dico in una notte di fare un progetto del genere, ma in una settimana, dieci giorni si può anche probabilmente fare. Anche perché è un vecchio progetto per il quale vale la pena verificare se è esatto quanto riferito dal collega Batista, che il progetto sia stato finanziato e addirittura appaltato. Se questo è vero, io non ho approfondito su questo tema, ma se il collega lo ha detto avrà avuto naturalmente i suoi buoni motivi per dirlo, se è stato veramente appaltato, qual è il problema per non andare avanti? Soprattutto ci dica quanto dura la sperimentazione, quando finisce la sperimentazione e quali passi sono stati fatti perché si faccia un progetto esecutivo.
Vedo tante rotatorie, tanti lavori pubblici che si fanno in giro, ma veramente tanti, da bloccare addirittura la città, per un discorso che va avanti da anni infruttuosamente e che non mi pare abbia agevolato il traffico. Lo dico come cittadina, come utente. Non ha agevolato per niente, non soltanto perché ci sono tutte quelle difformità, ma anche per la non informazione, probabilmente, da parte dei cittadini che attraversano ugualmente con la macchina e fanno quello che vogliono, senza fare il giro da Via de Jacobis, Via Diaz e ritornare indietro. Non lo fanno. Tutti quanti ugualmente percorrono quella strada, e la percorrono, naturalmente, con l’incubo delle contravvenzioni che piovono sempre quotidianamente su tutti quanti noi. Per carità, quando si trasgredisce bisogna rispettare le regole oppure si deve pagare.
Siccome è un problema che ci trasciniamo avanti da quando ero Sindaco io, è possibile che un progetto esecutivo, da dodici anni a questa parte, non si riesca a farlo? Non credo sia così difficile. Se, invece, da parte dell’Amministrazione, come è lecito che sia, ci sono delle altre priorità che vengono indicate per altri luoghi, sulle quali priorità si vuole eventualmente dirottare un finanziamento, allora lo si dice, ma verifichiamo innanzitutto se è vero che l’appalto è stato addirittura consegnato, sono state fatte tutte quante le procedure, per comprendere se e quale motivo è ostativo acché il progetto vada avanti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Mola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Abbiamo assistito, qui, a una molteplicità di pareri. Per qualcuno la situazione è migliorata e per qualcun altro è peggiorata. Qualcun altro ha avuto l’esperienza di un ingorgo di quaranta minuti.
Noi dobbiamo ragionare, quando facciamo un Piano del traffico (qui parliamo solo di un incrocio), su dati relativi all’incidentalità, ai flussi veicolari, quelli che vengono da fuori città, quelli che sono in città. L’Assessore sta cercando di spiegare ‒ almeno così ho inteso, e mi pare sia stato abbastanza chiaro ‒ che, prima di spendere dei soldi per un incrocio, per una rotatoria che potrebbe peggiorare la situazione rispetto ad una soluzione che è stata individuata, andiamo a verificare questi dati. Verifichiamo i dati. Basiamoci sui dati. Ormai anche gli studi sulla mobilità sono di carattere scientifico e non basati su impressioni.
I tempi. La Senatrice ha chiesto i tempi di questa sperimentazione. Benissimo, verifichiamo i tempi di questa sperimentazione e attendiamo i dati. Secondo me, è la cosa migliore.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Murri Dello Diago, prego.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente.
La sperimentazione dura dai sei ai dodici mesi. Per quanto riguarda i dati che avete...
È scritto nella determina del dirigente. Ho chiesto conferma proprio in questo momento.
Per quanto riguarda l’esperienza personale ‒ chi ha parlato di quaranta minuti, chi di trenta, chi di un traffico più scorrevole ‒ tutti quanti hanno fatto riferimento al passaggio occasionale. Credo che in quest’Aula non ci sia persona che abbia passato più tempo su quell’incrocio di quanto ne abbia passato io, monitorando costantemente, anche con i commercianti della zona, soprattutto nel primo periodo di avvio, quando molto spesso mi venivano mandati dei video o delle foto che testimoniavano una congestione. Tutte le volte in cui mi sono trovato questa congestione puntualmente non avveniva. Quindi, o sono particolarmente fortunato io o sono particolarmente sfortunati gli altri.
Al di là di queste esperienze, che hanno portato tutti quanti a dire il proprio punto di vista, volevo specificare che gli obblighi di direzione per il Codice della strada non vengono previsti così, perché uno decide che bisogna andare verso una rotatoria piuttosto che un’altra. Gli obblighi di direzione nascono per evitare attraversamenti pericolosi e per mettere in sicurezza i cittadini. Noi con quell’obbligo di direzione, così come ce ne sono tanti altri in città, questo abbiamo garantito. È l’unico dato certo sul quale oggi possiamo discutere.
Anche in questo caso, magari sarò fortunato che in sei mesi gli incidenti si sono ridotti da cinque a uno, quelli registrati con intervento della Polizia locale. Nei prossimi sei mesi vedremo un attimino come procederà.
L’obbligo su Viale dell’Università, quindi la svolta su Via Diaz, ci dà delle congestioni nel momento in cui, purtroppo, c’è chi non rispetta tale obbligo, svoltando a sinistra. Anche in questo caso parliamo di una percentuale molto bassa. Fa più sensazione vedere un’auto che prende quel divieto piuttosto che tutte le altre che non lo prendono e, quindi, continuano in maniera regolare. Noi, proprio per questo motivo, abbiamo anche fatto un’indagine di mercato per vedere la fattibilità di installare una telecamera per controllare queste infrazioni.
Ad oggi non riscontriamo alcun problema nel momento in cui gli automobilisti rispettano la segnaletica, quindi utilizzano il giro da Via Cadorna come se fosse una grande rotatoria.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Dichiaro, a questo punto, chiusa la discussione.
Dichiarazione di voto per il Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Mi auguro di avere risposte concrete. Comunque, il fatto che siate orientati a installare una telecamera vuol dire che c’è una volontà, intanto, di continuità di vessazione sui cittadini, oltre al fatto che non sarebbe, a questo punto, una questione di sperimentazione, ma sarebbe una situazione già stabilizzata. Voi ritenete che quella situazione possa essere la migliore e quella definitiva.
Io continuerò a vigilare su questa situazione e a verificare, oltretutto, la sua presenza su quel posto. Io passo venti volte al giorno da lì. Io non so lei dove abita, ma io abito lì. Giro con lo scooter. A differenza del Sindaco, che prima camminava con la bicicletta e adesso va con la macchina, io cammino con lo scooter e ci passo venti volte al giorno. Controllerò se lei sarà lì, almeno...
Speaker : PRESIDENTE:
Questa non è una dichiarazione di voto. È una dichiarazione di guerra.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Come dichiarazione di voto, io rimango del mio parere, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Assessore, purtroppo... Dichiarazione di voto. Sennò non ne usciamo più.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, possiamo passare alla votazione. Perfetto.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ho il dovere di precisare, per sgombrare il campo da ogni equivoco, che, diversamente dalle inesattezze comunicate all’Aula dal Consigliere Battista, Senatrice, non c’è stato nessun affidamento lavori, perché la previsione dell’accensione del mutuo, inserita doverosamente nel Piano delle opere pubbliche, tale è rimasta, avendo l’Amministrazione intrapreso un’altra strada.
Sarebbe importante, quando si assume la responsabilità di dichiarazioni di questo tipo in Aula, fare una verifica sugli atti e sui documenti prima di annunciare possibili suggestioni assolutamente improprie. Sarebbe veramente grave se l’Amministrazione avesse richiesto il mutuo, appaltato i lavori e poi proceduto in altra direzione.
Erano già chiuse le dichiarazioni di voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Le avevamo già terminate. Stavamo passando alla votazione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Detto questo, a me fa solo piacere che si possa, con uno sforzo congiunto, giungere a una soluzione di una questione che si ripete da anni, rispetto alla quale, naturalmente, non ci sono appartenenze politiche.
Veniva giustamente ricordato che in passato l’indicazione di una rotatoria era stata inserita, ma senza specifica previsione di finanziamento. Naturalmente, ricordo all’onorevole Poli Bortone che, purtroppo, quando si previde il rifacimento di Viale dell’Università, che prevedeva la trasformazione della stessa, non si pose il tema della risoluzione dell’incrocio, oppure si pose e non si riuscì a garantire le risorse adeguate perché, naturalmente, erano state destinate... Quindi, lo trasciniamo da un po’ di tempo. L’obiettivo è portarlo a soluzione.
Quello che vorrei che si acquisisse come dato generale è che il Consiglio comunale non è chiamato a esprimersi sulla scelta di provvedimenti legati ai sensi di marcia, alle inversioni o al posizionamento degli stop. Introducendo questo argomento potremmo andarcene... Noi possiamo approvare gli atti di indirizzo, stabilire se è giusto o meno inserire nel Piano delle opere pubbliche le rotatorie, ma se inseriamo nella discussione suggerimenti rivolti al Sindaco o alla Giunta per ripristinare l’obbligo di direzione o la svolta a sinistra, veramente perdiamo il senso della funzione di un Consiglio comunale e ci impegniamo in discussioni assolutamente improprie in quest’Aula, perché devono essere trasferite nelle sedi competenti.
Dei provvedimenti sulla circolazione sono responsabili i dirigenti dei settori mobilità e traffico, che lo fanno, di fatto, con determine dirigenziali non sottoposte all’approvazione degli organi politici, Giunta e Consiglio. Lo dico perché si potrebbe introdurre l’idea che ognuno possa presentare una mozione per dire: sotto casa mia vorrei il divieto di svolta a sinistra. Se introduciamo questo precedente non ne usciamo più.
Speaker : PRESIDENTE:
A scanso di equivoci, questo problema sollevato, giustamente, dal Sindaco andava posto, così come io vi avevo già chiesto, come una questione pregiudiziale. Io ho chiesto se ritenevate o meno che quell’interpellanza potesse essere trasformata in ordine del giorno. Nel momento in cui nessuno mi ha posto un problema, devo andare avanti. A questo punto, devo...
Sì. Giusto per spiegare.
Adesso dobbiamo andare avanti e porre in votazione l’ordine del giorno proposto dal Consigliere Battista.
Vi invito a votare. Valente non c’è. Citraro neppure. Guido, Congedo, Nuzzaci e Giannotta non ci sono. Congedo e Guido? Perfetto.
Possiamo dichiarare conclusa la votazione.
25 presenti, 8 favorevoli, 17 contrari. È rigettata.
Possiamo passare oltre. Abbiamo finito le interpellanze.
Dobbiamo passare alla seconda mozione, quella a firma del Consigliere Poli Bortone ed altri, inerente il mercato di Settelacquare.
Sì, mi dica.
Prego, Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Per l’ordine dei lavori, sottoporrei all’Aula la volontà di procedere con le delibere, in modo, poi, da affrontare le mozioni tutte insieme di seguito, questo in virtù di quanto ci siamo detti, per la continuazione eventuale del Consiglio comunale in altra data, in modo da licenziare le delibere nell’interesse dell’ente. Solo questo. Quindi, anticipandole tutte e votandole e posticipando le mozioni.
Siamo in grado, probabilmente, di votarle anche stasera, però nel dubbio, Sindaco...
Speaker : PRESIDENTE:
Noi siamo ancora freschi.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Assolutamente.
Sono passate tutte all’unanimità nelle Commissioni.
Speaker : PRESIDENTE:
Anche perché sto aspettando al varco i tifosi milanisti, che oggi non vedranno la partita, sicuramente. Questo lo sappiano.
Su questa proposta possiamo votare. Vogliamo dire qualcosa? Prego.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Veramente, Consigliere, credo che sulle delibere si impieghi un tempo molto più ampio rispetto alle mozioni. Le mozioni hanno tempi molto più ridotti: si illustra la mozione, eventualmente la si discute e la si vota, alla fine. Le delibere, invece, hanno bisogno di essere guardate con maggiore attenzione. È vero che le si vede in Commissione. A parte che non ci sono tutti i colleghi in Commissione e che il Consiglio comunale è molto più ampio nel numero delle Commissioni. E poi avevamo anche detto in Conferenza dei Capigruppo che le sedute, almeno una volta al mese, per le interpellanze lo accenna il Regolamento, almeno una volta al mese siano fatte soltanto per le interpellanze e le mozioni. Se avete voluto inserire anche le delibere è un’altra cosa. Altrimenti, mozioni e interpellanze vanno sempre in secondo ordine, come se fossero documenti di minore rilevanza, cosa che non è assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono altri interventi? Prego, Consigliere Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Vorrei fare una puntualizzazione riguardo il discorso delle mozioni. Per quanto mi riguarda, se c’è l’impegno di tutti a rimanere fino alla fine, io posso anche pensare che le mozioni possano essere posticipate, anche se le delibere portano via tanto tempo. In Conferenza dei Capigruppo, effettivamente, avevamo parlato di questo.
Faccio notare che avevamo anche cercato di concordare proprio il martedì pomeriggio perché qualcuno di noi aveva qualche problema il giovedì. Per le mozioni chiederei che venissero comunque discusse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Occhineri. Effettivamente questa era la volontà espressa dalla Conferenza dei Capigruppo, tanto che si era pensato di fare una seduta esclusivamente su mozioni e interpellanze. Detto questo, tutto è modificabile.
Ci sono altri interventi? Sennò passiamo alla votazione. Sindaco, vuole parlare lei? Sindaco ‒ o chi ne fa le funzioni ‒ vuole parlare lei? No.
Prego, Consigliere Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente.
Solamente per ribadire quello che ci siamo già detti nella seduta dell’altro giorno, nella riunione dei Capigruppo. Cerchiamo di mantenere almeno la parola che ci siamo dati all’interno di quella riunione. Rispettiamo le richieste fatte dai nostri colleghi, in questo caso dal collega Occhineri, che comunque, per motivi familiari, aveva chiesto di discutere la mozione oggi e non giovedì, perché molto probabilmente giovedì non poteva essere presente in Consiglio.
Solo questo. Sennò non hanno senso Commissioni, riunioni, Capigruppo, Presidenza. Veniamo qui e sconvolgiamo tutto.
Speaker : PRESIDENTE:
Qualche altro intervento? Passiamo alle dichiarazioni di voto e votiamo. Non ci sono alternative.
Chi è favorevole ad anticipare le delibere rispetto alle mozioni? È aperta la votazione. Orlando, Borgia, Baglivo, Citraro, Faggiano, Rotundo. Citraro forse non c’è. Citraro non c’è.
È chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 13, contrari 10, astenuti 1.
Possiamo a questo punto passare all’adozione del regolamento per la tenuta dell’inventario dei beni immobili del Comune di Lecce.
La parola al Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, prendo la parola per illustrare la delibera a firma dell’Assessore Miglietta, responsabile del patrimonio, che oggi è assente.
Naturalmente la delibera è un atto adempitivo, legato al processo di armonizzazione contabile che è in atto presso la pubblica amministrazione, che impone a tutti gli enti di avere una corretta gestione della contabilità economico-patrimoniale.
Il Comune di Lecce ha, quindi, dovuto procedere all’approvazione di questo nuovo regolamento in quanto nel precedente, che era stato approvato con delibera del Consiglio comunale del 2013, non erano normate le direttive imposte dal decreto legislativo n. 118 del 2011 in tema di gestione del patrimonio mobiliare connesso alla redazione dello stato patrimoniale, del conto economico e di tutti gli altri atti allegati previsti dalla legge.
Inoltre, erano previste modalità di inventariazione a mano attraverso la compilazione di fogli di carico e scarico non più compatibili con i nuovi sistemi di inventariazione.
L’Amministrazione si è dotata di uno strumento che permette l’individuazione analitica di ogni bene su cui adottare i criteri di armonizzazione sotto l’aspetto economico-patrimoniale per una corretta gestione economica e un inventario descrittivo dei beni posseduti, dettagliato e aggiornato al valore reale degli stessi beni.
Ringrazio l’Ufficio Patrimonio che ha provveduto a svolgere le attività di rilevazione e valorizzazione del patrimonio al fine di informatizzare tutti gli uffici comunali.
Con l’approvazione del regolamento, a valle di tutto il lavoro che è stato svolto, oggi ogni settore dell’Amministrazione comunale, attraverso il software e l’utilizzo delle credenziali, procederà al costante aggiornamento dei beni mobili presenti nel rispettivo settore di competenza.
Tra l’altro, noi abbiamo anche provveduto all’inventariazione dei beni artistici in esecuzione della delibera di Giunta comunale del 2015, che poi ha provveduto alla pubblicazione dell’arte in Comune e all’esposizione delle opere attraverso la mostra “Arte in Comune”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. È aperta la discussione. Richieste di intervento? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Non voglio intervenire sulla delibera, anche perché ne abbiamo parlato nel merito. Ne abbiamo già parlato abbondantemente in Commissione. Tra l’altro, abbiamo tutti votato a favore. Non cambiamo idea sul voto che abbiamo dato. Però, fra la votazione di questa delibera in Commissione e le notizie che ci sono state fornite ieri da un Assessore in merito ai beni immobiliari e all’assenza totale di sistema informatico nel suo Assessorato cominciamo ad avere qualche dubbio sul sistema informatico generale dell’Amministrazione.
Ci auguriamo che quello che è scritto qui possa essere effettivamente portato avanti, ma le notizie che ci sono state fornite ieri erano veramente notizie drammatiche. Comunque, è da verificare e ci auguriamo, invece, che tutto vada bene e nel migliore dei modi per l’efficienza complessiva dell’Amministrazione.
Volevo chiedere, Sindaco, una cosa. Spesso in questi atti, non tanto in questo dove c’è soltanto un richiamo al decreto legislativo n. 118, ma negli atti in genere ci sono moltissimi, veramente tanti, richiami legislativi. Chi legge, in termini proprio di chiarezza, di trasparenza, non parliamo degli amministratori che possono andare a vedere che cosa dice la legge, ma il cittadino comune, il cittadino meno acculturato, che ha gli stessi diritti a conoscere con perfetta trasparenza i contenuti di un atto, probabilmente sarebbe agevolato se mettessimo delle note alla fine dell’atto con la citazione precisa del contenuto del comma o dell’articolo, così come si fa ormai normalmente in tutti quanti gli atti che debbono essere poi divulgati per la conoscenza.
Ho preso l’occasione da quest’atto dove semplicemente c’è una citazione, quindi non è una cosa molto difficile, ma nei prossimi giorni credo che dovremo discutere di altri atti, che sono assolutamente farraginosi per i riferimenti normativi, che già son difficili per noi, quindi immagino che siano incomprensibili per i cittadini.
Valuti questa cosa, Sindaco, con accortezza perché credo che rientri nei programmi dell’Amministrazione la divulgazione, la conoscenza e la trasparenza degli atti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Ci sono altri interventi? Possiamo passare alle dichiarazioni di voto a questo punto. Se non ce ne sono, passiamo alla votazione.
Della Giorgia, Sindaco. Nuzzaci e Giannotta sono assenti.
Presenti 25, favorevoli 25. È approvato.
Votiamo per l’immediata esecutività per alzata di mano. All’unanimità.
Riconoscimento di un debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da una sentenza del TAR Lecce n. 1946/2019.
Prego, Sindaco, se ritiene di dover dire qualcosa.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Se non ci sono richieste di osservazioni, si tratta dell’esecuzione di sentenza TAR, quindi il riconoscimento di un debito ai sensi del 194, comma 1, lettera a).
È stato esaminato in Commissione, approvato, accompagnato dal parere positivo del Collegio dei revisori.
Se non ci sono ulteriori richieste di chiarimento, lo sottopongo al voto dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.
Se non ci sono interventi o anche dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Orlando, Occhineri, Costantini, Baglivo, Battista, Tramacere, Baglivo. Perfetto.
Presenti 25, favorevoli 16, contrari 8, astenuti 1. È approvato.
Dobbiamo votare l’immediata esecutività per alzata di mano. Lo stesso risultato. Non è approvato? Va bene.
Passiamo al punto 13): POR Puglia, Asse VI, Azione 6.6, Sub-azione 6.6.a “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale. Realizzazione di progetti per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale. Realizzazione dell’intervento Tramareterra. Bacino di Acquatina di Frigole. Approvazione del progetto preliminare ai soli fini dell’adozione della variante urbanistica ai sensi dell’articolo 16, commi 3 e 4, legge regionale n. 13/2001 e dell’opposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale n. 3/2005. Area strategica vocazione visione della città.
Il Governo. Qualcuno poi lo dovrà proporre.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Solo per ricordare all’Aula che questa delibera era stata già presentata nella precedente seduta. Poi, per una accertata incongruenza in sede di istruttoria era stata ritirata. Ora è stata corretta e quindi riproposta al voto dell’Aula. Era stata già licenziata all’unanimità dalla Commissione competente e quindi viene riproposta così come doveva essere già fatto nella precedente seduta.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Molendini? C’è un emendamento. Consigliera Povero?
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Questo emendamento era stato concordato in Commissione in quanto la Senatrice aveva evidenziato un problema…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliera Povero, si avvicini.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
L’Assessore, infatti, l’ha presentato oggi a completezza della delibera. Giusto a chiarimento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
L’emendamento è stato distribuito a tutti i Consiglieri, voglio sperare.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ringraziamo la Senatrice per l’osservazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, perfetto. A questo punto possiamo votare l’emendamento. Prego. Consigliere Patti, ha votato?
Presenti 25, favorevoli 25. È approvato l’emendamento.
Se non ci sono interventi, possiamo passare alla votazione. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Soltanto un brevissimo intervento per ribadire naturalmente che votiamo favorevolmente avendo già detto in Commissione che tutto ciò che riguarderà la fascia costiera e che può rappresentare una progettualità da portare realmente avanti per la fascia costiera è assolutamente condivisa.
Dobbiamo ribadire, tuttavia, che abbiamo fatto delle osservazioni all’Assessore, sia rispetto alla proprietà ex ERSAP, sia rispetto anche a una situazione di espropri che ancora non è stata portata a termine.
Votiamo con l’auspicio che il progetto realmente possa andare avanti e dedicheremo comunque all’iter successivo del progetto stesso la massima attenzione perché sia realizzato nei tempi più brevi.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Ci sono altri interventi? No. Dichiarazioni di voto? No.
Passiamo alla votazione. Prego.
Sindaco, Consigliere Greco.
Presenti 25, favorevoli 25. È approvato.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano, siamo tutti favorevoli. Perfetto.
Passiamo al successivo punto: “Stipula di una convenzione ai sensi dell’articolo 35 della legge n. 865/71, concessione diritto di superficie in favore di Arca Sud Salento”.
Il Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, questa è una delibera che ha un valore storico se si considera la datazione degli atti da cui scaturisce. Sono i Piani di edilizia popolare degli anni Ottanta.
Procediamo, grazie a un lavoro istruttorio svolto dall’Assessorato al patrimonio, in dialogo con Arca, alla firma delle convenzioni delle ultime particellari, che consentono, tra l’altro, all’Amministrazione di poter acquisire un titolo di credito di significativo importo che potrà essere utile nella determinazione delle partite debitorie e creditorie con Arca, che sono presenti e che stiamo portando tutte ormai a soluzione.
Sono lieto di poterle anticipare che è uno dei dossier che impolveravano gli uffici comunali, che determinavano situazioni di incertezza e che grazie a un lavoro rigoroso e serio oggi viene portato all’esame dell’Aula per chiuderlo definitivamente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Grazie, Sindaco. Ci sono altri interventi? Nessuno. Dichiarazione di voto? Possiamo passare alla votazione. Prego.
Rotundo, Sindaco, Tramacere, Battista, Congedo, Giordano, Guido. Guido, Baglivo. Tramacere è assente.
Presenti 24, favorevoli 17, contrari 7. È approvato.
Immediata esecutività, per alzata di mano. Medesimo risultato.
Passiamo al punto 16): “Modifica dell’articolo 27 dello Statuto comunale”.
Il Governo, se vuole, può prendere la parola.
Vuole parlare l’onorevole Rotundo a questo punto.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Presidente, il Governo non c’entra in questa cosa. È un’iniziativa dei Consiglieri.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
È una proposta di modifica statutaria a firma mia e dei colleghi Patti e Baglivo.
L’articolo 27 del nostro Statuto disciplina l’istituto della istruttoria pubblica, istruttoria pubblica che in città abbiamo anche applicato negli anni scorsi perché è un istituto che ha già un regolamento. È partito tutto quando abbiamo dovuto, come Amministrazione comunale, “rigettare” la richiesta che veniva da qualche associazione ambientalista che, opportunamente, aveva chiesto di attivare l’istruttoria pubblica per l’impianto di compostaggio presentato qualche mese fa da MetApulia.
La risposta dell’Amministrazione comunale a quella richiesta non poteva che essere di diniego, perché l’articolo 27 che disciplina l’istruttoria pubblica prevede che l’istruttoria pubblica possa applicarsi solo ad opere pubbliche. Essendo l’opera dell’impianto di compostaggio presentato da privati, giustamente, gli uffici hanno comunicato alle associazioni che non poteva applicarsi. Partendo da questa esperienza molto concreta e ritenendo, invece, che l’istruttoria pubblica possa e debba, a nostro avviso, applicarsi anche a impianti presentati da privati, abbiamo presentato questa modifica dello Statuto all’articolo 27 che, come abbiamo visto in Commissione, consente, ove approvato, di poter far precedere l’approvazione di questi impianti o opere (impianti anche presentati da privati) dalla procedura dell’istruttoria pubblica.
Preannuncio che i colleghi Tonio De Matteis ed Ernesto Mola hanno presentato un emendamento che noi proponenti accogliamo molto volentieri, perché, a mio avviso, precisa e migliora anche lo stesso testo, nel senso che – lo diranno successivamente i colleghi – dettaglia in maniera più precisa quali sono gli impianti, anche presentati da privati, che poi dovranno essere soggetti a istruttoria pubblica.
Questo è il senso della nostra iniziativa. In Commissione l’abbiamo votata con larghissima maggioranza in maniera unanime. Credo che sia largamente condivisa o possa essere largamente condivisa da tutta l’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Grazie. Consigliere De Matteis, prego.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Ringrazio l’onorevole Rotundo e i Consiglieri Patti e Baglivo per aver portato in Aula e in Commissione la modifica a questo articolo, perché non può che essere condivisa da tutto il nostro Gruppo in quanto trova ampio spazio nel programma presentato in campagna elettorale: la partecipazione.
Con la nostra proposta, che appunto è stata redatta insieme al Consigliere Mola, definiamo esattamente quali sono gli impianti, quali sono le opere, anche proposte da privati, che saranno assoggettate ad istruttoria pubblica. Questo perché? Perché siamo convinti che la partecipazione è un diritto fondamentale, ma altrettanto diritto da parte dei cittadini è la chiarezza, la certezza dell’iter che deve approntare una qualsiasi opera. È per questo la necessità di dettagliare gli impianti che dovranno essere assoggettati all’istruttoria pubblica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere De Matteis.
Ci sono ulteriori interventi? No. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Solo per ringraziare i Consiglieri comunali proponenti di aver consentito questo adeguamento del nostro Statuto riguardo alle previsioni di avvio di un’istruttoria pubblica che la rende, evidentemente, più adeguata alle necessità che vanno emergendo rispetto agli insediamenti produttivi nel nostro territorio.
Segnalo, perché si è reso necessario da parte mia un approfondimento, al Presidente della Commissione Statuto di verificare la necessità di adeguamento del Regolamento dell’istruttoria pubblica al fine di emendarlo di qualche anacronismo presente, uno su tutti, ma probabilmente ne potrebbero emergere altri, la figura del Difensore civico come soggetto da investire per l’avvio dell’istruttoria pubblica. Quindi, avendo messo mano allo Statuto con l’articolo 27, vi invito a verificare anche la compatibilità piena del Regolamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Ci sono interventi? Prego, onorevole Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie.
Presidente, è la formulazione dell’emendamento che ci lascia molto perplessi perché, quando si stabiliscono delle regole, specialmente rispetto a fatti di grande importanza e di grande momento, le regole debbono essere chiare e inequivocabili, non interpretate o interpretabili da nessuno. Ma se nello Statuto mettiamo “la localizzazione di centrali energetiche ed ogni altro provvedimento che determini l’esecuzione di opere che incidano in modo rilevante sull’economia e sull’assetto del territorio e dell’ambiente”, io mi chiedo: quali sono queste opere precisamente? Inoltre “in modo rilevante”: per me può essere rilevante la bottiglia di acqua nella plastica, ma preferisco la bottiglia d’acqua in vetro, che mi sono portata appresso oggi visto che lo chiediamo da tre mesi, ma finalmente ce la siamo portata da casa. Ebbene, quello può essere un fatto per me rilevante. Ma la rilevanza da chi è stabilita? Perché o si dice questo tipo di opere, uno, due, tre, quattro e cinque, e sappiamo quali sono le opere e nessuno deve interpretare. Del resto, quando cambiano le Amministrazioni, cambia non solo il modus operandi, ma cambia anche il modo di concepire, di dare dei valori maggiori, chi li dà maggiori all’ambiente, chi li dà maggiori al traffico, chi li dà maggiori a qualcos’altro. Insomma, è tutto quanto molto ambiguo, molto soggettivo.
Io l’ho rilevato anche in altri strumenti qui di regolamentazione che l’Amministrazione presenta. Mi sono divertita – lo dirò ai colleghi nei prossimi giorni in Commissione – a indicare quante volte è ripetuto in un regolamento l’avverbio “eventualmente”. Sono arrivata all’articolo 32 e, se non sbaglio, era ripetuto 16-17 volte. Allora, tutta questa eventualità, anche quella, è molto singolare, è molto soggettiva. Così come è soggettivo “in modo rilevante”. Cos’è rilevante sull’economia? Oltretutto, l’economia è talmente flessibile che può dipendere da tanti fattori. Quindi, in un momento sull’economia del momento può essere rilevante un intervento, in un altro momento non di crisi può essere non rilevante.
Non ci soddisfa assolutamente questa dicitura, per cui personalmente – parlo per me, gli altri decideranno naturalmente – non sono assolutamente convinta di votare un emendamento del genere.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Forse, Senatrice, lei ha il testo precedente, perché in realtà qui si dice: “La localizzazione di centrali energetiche e ogni altro provvedimento che determini l’esecuzione di opere che incidano in modo rilevante sull’economia e sull’assetto del territorio e dell’ambiente indicati negli Allegati 2, 2-bis e 3 della Parte II del decreto legislativo n. 152/2006 – che sono stati allegati in Commissione e che sono molto precisi e molto chiari – devono essere preceduti da istruttoria pubblica”. Quindi, quest’ultima stesura indica con chiarezza e senza dubbio quali sono le opere soggette a procedura di istruttoria pubblica.
Il Presidente della Commissione Cosimo Murri Dello Diago ha mandato, oltre all’emendamento, anche, come allegato, le parti del decreto legislativo n. 152/2006 in modo che tutti ne avessero contezza, per cui l’abbiamo avuto in Commissione. Possiamo rivederlo, ma insomma…
Il cittadino…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Mola, ha terminato il suo intervento?
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Ho terminato.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
In realtà faccio solo presente che quel “rilevante” era già presente nello Statuto, quindi non è stato modificato. Abbiamo prontamente accolto l’emendamento proposto proprio per questo, perché si indica precisamente quali sono le opere, e questo non dà adito a dubbio per nessuno. Il cittadino, ovviamente, può andare a guardare qual è, negli allegati, l’elenco preciso. Sono alcune pagine, quindi non avrebbe senso riportarle nello Statuto, ma richiamarle semplicemente.
Solo per ribadire che il “rilevante” era già presente nell’articolo dello Statuto, che recitava – vado a memoria – così: “La localizzazioni di centrali energetiche e ogni altro provvedimento che determini l’esecuzione di opere pubbliche che incidano in modo rilevante sull’economia”. Quindi, noi andiamo a modificare la parte dello Statuto solamente relativamente alle opere fatte da privati e, ovviamente, dal pubblico, ma specifichiamo bene grazie all’emendamento presentato.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Prego, Consigliere Congedo.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Grazie, Presidente.
A me non convince l’interpretazione data dai colleghi, perché da una lettura testuale della norma la parola “rilevante” rimane. Il fatto di avere aggiunto “indicati negli Allegati 2, 2-bis […]” non elimina, a mio modo di vedere, una eccessiva discrezionalità nell’individuare che cosa sia rilevante o meno. Se fosse vero quello che è stato detto prima, non ci sarebbe bisogno, allora, di indicare “in modo rilevante sull’economia e sull’assetto del territorio e dell’ambiente”, ma sarebbe sufficiente dire “la localizzazione di centrali energetiche e ogni altro provvedimento che determini l’esecuzione di opere di cui agli Allegati 2, 2-bis […]”. Mentre, aggiungendo la questione degli allegati alla parola “rilevante”, si lascia una discriminazione. Questo dalla lettura del testo.
La seconda questione che non mi convince nell’eliminare dall’istruttoria pubblica la parola “pubblica” è che il rischio è quello di un ulteriore appesantimento dell’iniziativa privata, che invece dovremmo assolutamente agevolare come Amministrazione comunale.
Per cui, per quanto mi riguarda, il voto che esprimeremo su questa modifica dello Statuto è un voto contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Congedo.
Consigliere e onorevole Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Esattamente le ragioni per le quali si esprimono perplessità sono le ragioni per le quali è stato profondamente modificato proprio l’impianto.
L’impianto vigente fino ad oggi è “opere pubbliche che incidano in modo rilevante sull’economia e sull’assetto del territorio”, anche se poi questa rilevanza la stabilisce questo Consiglio comunale di volta in volta. Però, questo è il passato. Quando io ho detto, accogliendo la proposta del collega De Matteis, che migliora il testo, è perché il testo adesso elimina qualunque valutazione discrezionale. D’altronde, il Presidente Murri Dello Diago, nella conduzione ineccepibile della sua Commissione, ha fornito a noi tutti l’elenco 2, 2-bis e 3 della Parte II del decreto legislativo n. 152 (sono tre pagine) quindi usciamo fuori da una valutazione sull’incidenza. Il Consiglio comunale, approvando questo, elenca in maniera dettagliata. Quindi, non c’è nessun rischio che l’imprenditoria possa subire dei rischi, perché si parla, ad esempio, di raffinerie di petrolio greggio, centrali termiche ed impianti di combustione con potenza superiore a 300 megawatt, centrali per la produzione di energia idroelettrica con potenza di concessione superiore a 30 megawatt, incluse dighe ed invasi direttamente asserviti, impianti per l’estrazione dell’amianto. Sono propaggini dettagliate. Per cui, da questo punto di vista non c’è più discrezionalità. Io ho voluto ringraziare proprio l’ingegnere De Matteis, che ha fornito in maniera puntuale l’elenco delle opere che saranno soggette.
Fino a ieri decidevamo noi se un’opera impattava o non impattava. Adesso non lo decidiamo più. Approvando questo, il Consiglio comunale indica queste opere, che sono dettagliate. Io ho citato solo le prime, ma ci sono interporti, piattaforme, acquedotti con lunghezza superiore a venti chilometri. Praticamente, le dettaglia in maniera minuziosa. Ecco perché da questo punto di vista io, Baglivo e Patti siamo partiti da una valutazione più politica: rendere possibile anche per impianti privati. D’altro canto, come ho detto in Commissione, non aver potuto fare l’istruttoria pubblica ha portato poi i Consiglieri comunali a chiedere l’inserimento del punto all’ordine del giorno, aprendo quel punto all’ordine del giorno alla partecipazione delle associazioni ambientaliste. Quindi, di fatto l’impianto di MetApulia l’abbiamo sostanzialmente discusso, abbiamo fatto un’istruttoria pubblica in quest’Aula, aperta. Poi, l’istruttoria pubblica cos’è? È sostanzialmente un istituto di partecipazione. Quindi, siccome penso che questo Consiglio comunale, non solo l’orientamento chiaro della Giunta Salvemini che della partecipazione fa un elemento forte di discontinuità, ma anche i colleghi, l’abbiamo voluto, e avremmo potuto firmare con chicchessia, ci siamo trovati con Baglivo proprio a discutere con alcune associazioni ambientaliste e oggettivamente, davanti a loro che dicevo “ma è possibile?”, noi dicevamo “no, la risposta l’Amministrazione è ineccepibile”, perché la norma dell’articolo 27 dice quello.
Allora, da questo punto di vista, collega Adriana Poli Bortone, se ti guardi questo elenco, le perplessità che hai manifestato, secondo me, non hanno più ragion d’essere, perché in maniera dettagliata noi discipliniamo le opere pubbliche e private che dovranno essere soggette all’istruttoria pubblica.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, onorevole Rotundo.
Non ci sono altri interventi. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Credo che la discussione abbia definitivamente chiarito lo spirito con il quale si è intrapresa questa modifica statutaria, che ribadisco deve essere armonizzata con il Regolamento, che attualmente prevede l’avvio dell’istruttoria pubblica per gli interventi dei quali si valuti la rilevanza, a valle del Piano di approvazione delle opere pubbliche. Evidentemente se si sta aprendo all’opzione di avvio della stessa anche in presenza di iniziative private, dobbiamo adeguarla ed eventualmente prevedere anche le forme – mi affido alla valutazione dei Consiglieri – attraverso cui terzi, associazioni, possono chiedere l’avvio dell’istruttoria pubblica, che è sempre e comunque sottoposta a valutazione e validazione, con provvedimento motivato, del Consiglio comunale.
Questo anche per rassicurare il Consigliere Congedo che la precisazione delle iniziative che sono sottoposte esclude la possibilità di una discrezionalità, che potrebbe indurre a ricorsi sui provvedimenti motivati di eventuale diniego, dall’altra comunque disciplina in modo molto celere, perché dalla data di avvio dell’istruttoria pubblica la stessa deve chiudersi entro trenta giorni. Quindi, è una corsia assolutamente veloce. Se tenete conto dei tempi medi di svolgimento di una Conferenza di servizi per un’opera di interesse, capite bene che i trenta giorni a cui il Consiglio comunale si impegna per garantire l’ascolto dei portatori di interesse non inficiano in modo decisivo, data anche la rilevanza della questione ai fini di eventuali impatti sulla comunità. Quindi, mi sembra che l’adeguamento non confligga con la libera iniziativa privata e sui tempi che la stessa si deve dare per poter realisticamente mettere in esecuzione progetti di investimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
A questo punto passerei alle dichiarazioni di voto.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, possiamo dichiarare chiusa la discussione e, quindi, procedere all’apertura della votazione dell’emendamento.
Presenti 24, favorevoli 18, contrario 1, astenuti 5.
È approvato l’emendamento.
Adesso passiamo alla discussione. Ci sono interventi? No.
Possiamo passare alla votazione. Ricordo che stiamo votando su tutta la delibera.
Che cosa succede? Sindaco, che cosa sta succedendo? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Solo per rettificare quella sorta di dichiarazione di voto che ho fatto in sede di intervento, nel senso che dal dibattito è emersa una posizione diversa da parte mia e dei colleghi, per cui il nostro voto sarà di astensione.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto, Consigliere Congedo.
A questo punto possiamo votare. Prego.
Presenti 24, favorevoli 18, astenuti 6.
Non è approvato.
Ricordo che per l’approvazione occorre la maggioranza di 22 Consiglieri.
Prego.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Ai sensi dell’articolo 6, comma 4, occorre il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri assegnati, compreso il Sindaco. Quindi, occorrerà ripetere la votazione entro trenta giorni.
Per due volte il voto favorevole. Altrimenti, si va poi con la maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati. Articolo 6, comma 4, del TUEL.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene, ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti.
Abbiamo finito e possiamo ritornare alle mozioni.
Passiamo alla mozione a firma dei Consiglieri Poli Bortone ed altri inerente al mercato di Settelacquare.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
La situazione del mercato di Settelacquare è stata trattata ed è trattata abbondantemente tante volte anche in Commissione, con il Presidente Borgia e con tutti quanti gli altri colleghi, e penso che, questa mattina, ci sia stata una delegazione quantomeno, se non l’intera Commissione, che è andata sul luogo a verificare la situazione del mercato stesso, che non è certamente delle migliori. Anche perché abbiamo notato che, nel tempo, l’ala, che doveva essere un’ala provvisoria dall’agosto 1998 – se ricordo bene, ma quell’agosto me lo ricordo bene, mi ricordo che cosa ci fu in quest’Aula, me lo ricordo perfettamente –, da quell’agosto si stabilì che quella doveva essere una soluzione provvisoria, perché successivamente si sarebbe dovuto provvedere a un mercato stabile, comunque fatto certamente con un prefabbricato, così come è stata fatta la seconda ala del mercato Settelacquare, nell’attesa tra l’altro che venissero portati avanti i lavori della ex Caserma Massa, quindi con un trasferimento, totale o parziale che fosse, degli occupanti la zona mercatale di Settelacquare.
È inutile ripercorrere adesso tutte quante le vicende perché sarebbe assolutamente lungo, fermiamoci al momento attuale e alla situazione di estremo disagio nella quale vivono gli operatori. Sono situazioni differenti, a mio avviso, e parlo sempre da cittadino utente, così è più obiettiva la situazione, perché nella prima ala, quella che doveva essere originariamente provvisoria, ci sono notevoli carenze anche di carattere strutturale, che si ripropongono, sia pure con gli interventi che le varie Amministrazioni nel tempo hanno cercato di fare tamponando le situazioni di emergenza, ma un intervento vero e proprio di carattere strutturale non è stato fatto.
Tra l’altro, non è un problema soltanto della fatiscenza della struttura in quanto tale, quanto anche di una mancata attenzione di realizzazione di un’intera area nella quale anche gli operatori del mercato di Settelacquare possano vivere la loro vita di piccoli, piccolissimi operatori commerciali in un modo più agevole e anche più consono a quelle che sono le aspettative, naturalmente, di ogni lavoratore. Così purtroppo non è. Tanto non è che, se si entra in quel mercato, si vede che di giorno in giorno diminuisce la frequenza dei box. Diversi box sono chiusi ormai da diverso tempo e anche diverse panche sono prive di operatori commerciali. Ma tanto se ne è accorta l’Amministrazione che ha provveduto, a quello che risulta, a fare un bando proprio per l’assegnazione dei banchi vuoti e, immagino, anche dei box – suppongo che sia stato fatto anche per i box – che sono rimasti vuoti.
Questa situazione è certamente molto, molto spiacevole, dannosa e penalizzante per gli operatori. Siccome l’Amministrazione sta lavorando, da quello che ci è stato riferito, alacremente sul documento del commercio e, quindi, sulla valorizzazione anche di quella zona, adesso ricordiamo almeno due altri elementi, ovverosia la non fruibilità ancora dei quarantotto box lunari che ci sono nell’area di Settelacquare e le autorizzazioni che sono state date nel tempo a grossi insediamenti commerciali, che naturalmente hanno danneggiato quella che poteva essere l’utenza del mercato stesso, un mercato che, comunque, ha una sua valenza, perché ha anche una sua valenza identitaria. In quel mercato non si vendono le stesse cose che si vendono nella grande distribuzione organizzata, assolutamente. In quel mercato si vendono dei prodotti che sono prodotti del nostro Salento, prodotti della nostra terra, ai quali dovremmo tenere particolarmente e per i quali dovremmo anche cercare di fare. Ma mi pare che su questo ci sia un orientamento pressoché unanime sulla valorizzazione e sul potenziamento della commercializzazione dei prodotti del nostro territorio, che oltretutto, messi in bella e in buona mostra, possono anche essere fortemente competitivi anche con gli stessi prodotti venduti, invece, nella grande distribuzione organizzata.
In tutto questo – l’abbiamo rilevato noi della minoranza come certamente l’avrete rilevato anche voi, che, al pari di noi, frequentate il mercato o andate per curiosità o andate per dovere di Consiglieri comunali o Assessori a vedere come stanno le cose – avrete anche voi recepito le lamentele degli operatori, vuoi per la mancanza di servizi, vuoi per la mancanza di attenzione, vuoi per il caldo notevole che c’è durante l’estate e per il freddo altrettanto notevole che c’è durante l’inverno, vuoi per un intervento che sia un intervento molto più complesso rispetto a quello che richiedono interventi semplici di tamponamento. A fronte di gente che piange, piange con lacrime vere purtroppo e sincere, perché non riesce a portare a casa nulla della sua attività quotidiana, credo che un’Amministrazione che si connota come solidale e attenta alle vecchie e alle nuove povertà non possa non tenere conto di questa situazione di estremo disagio.
Io so che quello che chiedo come impegno è forte, Sindaco, lo so bene, ma non vuole essere provocatorio, glielo assicuro. Non vuole essere provocatorio, ma vuole soltanto cercare di vedere se si possono stabilire dei tempi, perché se almeno la gente sa che c’è un tempo entro il quale può avere degli interventi che siano di miglioramento dell’infrastruttura e che siano anche di maggiore attenzione complessiva dell’area per consentire anche a loro di esercitare il proprio mestiere, allora la gente quella sua sofferenza sa che deve dimensionarla rispetto al tempo che le viene offerto per poter risolvere o affrontare in maniera adeguata il problema. Ma se noi non diamo neanche quella speranza, veramente c’è la disperazione totale fra quegli operatori.
Io qui chiedo che Sindaco e Giunta prevedano uno sgravio fiscale totale, e cioè il non pagamento del canone per i box e le panche, sia per gli operatori attuali sia per i potenziali operatori che dovrebbero venire a seguito del bando, ammesso che ci sia qualcuno che voglia partecipare al bando – ci auguriamo che ci sia qualcuno che voglia partecipare a questo bando –, sino all’approvazione definitiva del Documento unico di programmazione, del documento del commercio, di un documento che, comunque, ci dica in qualche modo qual è l’attenzione complessiva dell’Amministrazione comunale nei riguardi di questo settore e di questo comparto.
Teniamo conto di un fatto, che può essere un fatto, invece, positivo e che dovremmo valorizzare come fatto positivo: quando ci fu quel trasferimento per togliere quello scempio di mercato che invadeva in maniera veramente oscena Piazza Libertini, si parlò di temporaneità, si parlò di interventi successivi che dovevano essere fatti, ma lo si fece, tra l’altro, in un’area che all’epoca non voglio dire che non fosse urbanizzata perché era urbanizzata, ma certamente non era vissuta con quella popolazione con la quale è vissuta oggi, quindi può essere anche un settore della città che ormai è popolato al punto tale da poter rendere fruttuosa l’opera di coloro che agiscono nel mercato di Settelacquare. Quindi, se noi vogliamo valorizzare questo, dobbiamo avere veramente maggiore attenzione, ma soprattutto un progetto, un progetto che sia forte, impegnativo e credibile e che dia speranze in tempi brevi agli operatori del settore. Se i tempi sono brevi, si può anche intervenire con un piccolo sgravio fiscale. Sarebbe un investimento in termini sociali che può essere fatto. Questa Amministrazione sta facendo diversi investimenti in termini sociali, anche se – ne parleremo in altro momento – personalmente non ne condivido il meccanismo. Ma, insomma, mi è stato detto che c’è la valorizzazione del progetto e che, rispetto alla valorizzazione di un progetto, si comprende qual è il tasso di socialità che si mette nel progetto stesso. Ecco, se così è, cerchiamo di mettere un forte tasso di socialità anche in un progetto per Settelacquare.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, onorevole Poli.
La parola all’Assessore Foresio.
Speaker : ASSESSORE FORESIO:
Grazie, Presidente. Grazie, onorevole Poli.
Come lei ha ben ricordato, quella struttura di cui ci stiamo occupando oggi, in modo particolare parliamo della struttura prefabbricata, fu inaugurata nell’agosto 1998 e presentata come una struttura precaria, quindi una struttura che si immaginava dovesse servire per pochi anni, cioè gli anni utili a realizzare un centro ben più ampio e confortevole dell’ex Massa, lì dove poi si sarebbe dovuta posizionare la tettoia liberty, sotto la quale avrebbero dovuto trovare spazio gli operatori del mercato di Settelacquare. Purtroppo così non è perché quella struttura sta lì da ventidue anni e, come dicevo l’altro giorno in Commissione, scherzando ma non troppo, già è molto che sta ancora così lì in piedi. Però, obiettivamente, se consideriamo che sono passati ventidue anni, dobbiamo avere anche il coraggio di dirci che si mantiene anche discretamente bene, considerando che interventi strutturali – in questi giorni ho sentito anche gli uffici per ricostruire un attimo la situazione – purtroppo non ne sono stati fatti negli anni. Non si sono fatti interventi di manutenzione ordinaria, quale la sostituzione del neon, questa roba qui. Noi l’abbiamo fatto nel 2018, abbiamo fatto un intervento di manutenzione straordinaria, procedendo con un intervento sull’impianto elettrico, sull’impianto di ventilazione, sul ripristino dei bagni, che erano distrutti, e su una serie di cose. Inoltre, abbiamo sistemato le panche, abbiamo sostituito le panche rotte e qualche altro intervento. Ovviamente, le casse erano quelle e di più non siamo riusciti a fare.
Oggi la situazione è quella che lei ha descritto, e questo per una serie di motivi, anche perché purtroppo – diciamola tutta – anche i commercianti in questo non si sono adeguati ai tempi che cambiavano in un certo senso, e mi spiego meglio. Noi abbiamo provato, nel 2018, a coinvolgerli in una riorganizzazione, che passa dalle cose piccole, quali per esempio l’utilizzo dei grembiuli tutti quanti uguali, così come prevede il Regolamento tra l’altro, l’apertura in alcuni giorni, anche la sera, organizzando delle iniziative, delle attività. Così purtroppo poi non è stato, perché trovavamo da quelli più giovani che erano più aperti a queste possibilità, a queste soluzioni a quelli, invece, un po’ più tradizionalisti che preferivano evitare di lanciarsi in queste nuove avventure.
Colgo l’occasione di oggi, grazie al Presidente Borgia che ha convocato la Commissione itinerante, per dire che siamo stati lì e abbiamo parlato un po’ con tutti i commercianti e devo dire che ho notato da parte loro una apertura un po’ diversa. Forse perché stanno arrivando a una situazione a cui non erano mai arrivati e forse anche perché in molti casi sta avvenendo il famoso passaggio generazionale, quindi ci sono i figli che stanno subentrando.
Quindi, l’obiettivo dell’Amministrazione qual è? Noi abbiamo inserito la riqualificazione del mercato Settelacquare all’interno dei programmi e dei progetti del CIS, quindi è chiaro che sappiamo bene che c’è bisogno di un intervento strutturale. È fondamentale. Fermo restando che rimane sempre in piedi, quando sarà finito l’ex Massa ovviamente, il trasferimento. Poi bisogna vedere, ovviamente, il progetto dell’ex Massa cosa prevede, però lì è sempre prevista la tettoia liberty eccetera, eccetera. Ma, oltre a questo, adesso mi confermava l’ingegnere poco fa che abbiamo partecipato a un bando regionale con l’area prefabbricata per il ripristino dell’impianto e dei certificati prevenzione incendi, sono 150.000 euro, e qualora dovessero arrivare – speriamo – procederemo ovviamente alla sistemazione dell’impianto elettrico e antincendio, sistemeremo di nuovo i bagni perché purtroppo, ahimè, oggi abbiamo constatato che anche quelli, da noi ripristinati nel 2018, sono stati danneggiati nuovamente. Anche lì, è importante che anche gli operatori si occupino della struttura un po’ di più, prendendola un po’ più a cuore, che era la cosa che dicevo oggi stando lì, perché noi i bagni, nel 2018 li abbiamo sistemati tutti e vedere oggi alcuni di quelli in quello stato in verità mi è dispiaciuto particolarmente, perché comunque sono stati spesi soldi pubblici. Evidentemente non se ne sono presi cura in maniera particolarmente attenta.
Oggi la situazione è questa. Noi facciamo il bando, così come la legge regionale prevede, a settembre e ad aprile, le due finestre, e a quello di settembre sono arrivate diverse domande. Obiettivo e idea dell’Amministrazione sono le seguenti: il box n. 4 è l’unico in questo momento che è autorizzato, in cui è prevista anche la somministrazione. Perché dico questo? Perché questo, secondo me, potrebbe cambiare notevolmente l’impatto, l’impostazione e l’organizzazione di quel mercato. Un po’ nei mercati – senza citare quelli più famosi, da chi viaggia magari conosciuti, come quello di Firenze, per esempio – con la somministrazione cambia l’aspetto del mercato e cambia la fruibilità. Noi crediamo che anche quello possa cambiare, grazie alla somministrazione, un po’ anche la visione del mercato stesso. Quindi, immaginiamo di autorizzare la somministrazione in più box, dal momento che in quello in cui l’abbiamo cambiata sono venuti più operatori a informarsi e a chiederci informazioni, e probabilmente avranno partecipato o parteciperanno anche ai prossimi bandi. Quindi, l’idea è quella di consentire la somministrazione non solo nel famoso box n. 4, ma anche negli altri box. Quindi, questo che cosa vuol dire? Vuol dire che sarà possibile degustare lì sul posto le cose che si produrranno. Per esempio, lì dove c’è la gastronomia si potranno mettere dei tavoli alti, delle mensole, degli sgabelli e degustare lì quello che si produce. Dicevo, questa mattina, ai fruttivendoli che anche loro devono ri-immaginarsi, ri-inventarsi, cioè dovranno poter fare, per esempio, i frullati o le macedonie. Insomma, devono fare un’attività diversa rispetto a quella che fanno oggi old school, cioè tu vai, compri la frutta, la metti nella busta e te la porti a casa. Occorre riorganizzarsi un attimo.
Noi questo immaginiamo, così immaginiamo il rilancio e la riorganizzazione di quel mercato, ma non solo di quel mercato, perché abbiamo fatto, giovedì, un sopralluogo al mercato di Porta Rudiae e lì stiamo già lavorando in questa direzione, quindi preventivando un adeguamento dei servizi igienico-sanitari e poi immaginando, nello spazio lasciato libero dalla salumeria, il posizionamento di tavoli alti e sgabelli per la somministrazione.
Questa immaginiamo possa essere una visione moderna del vecchio mercato ortofrutticolo, che oggi ovunque andiamo vediamo si è evoluta, rivista e riorganizzata, perché è cambiato il mercato, e non il mercato di Settelacquare, ma il mercato proprio, dappertutto, non soltanto a Lecce. Quindi, è normale che sia così.
Per quanto riguarda il futuro, dicevo, il CIS da un lato e dall’altro il bando della Regione, che è più immediato, prevediamo questo tipo di intervento.
Per quanto riguarda, invece, la mozione, la mozione è irricevibile. Innanzitutto, il Regolamento comunale... Facciamo una premessa. Parliamo di cifre. Come lei sa molto bene, avendo approvato la delibera il 27 novembre 1998, sono cifre irrisorie. Parliamo, praticamente, di 0,04 al metro quadrato al giorno. All’anno si paga circa 150 euro per avere il box o la panca. Sono cifre abbastanza irrisorie, tra l’altro. È irricevibile perché la legge regionale, che è il nostro Vangelo, da questo punto di vista, per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche, ovviamente ci impone ‒ come lei sa, i Comuni devono attenersi ai criteri programmatori e numerici ‒ che ci sia... La delibera n. 109 del 9 luglio 1996 prevede il canone per la concessione di posteggio per i Comuni di prima fascia (quindi noi), oltre i 50.000 abitanti, che può essere fissata da un minimo di 0,04 a un massimo di 0,05, ed è la delibera che, giustamente, lei nella delibera di Giunta del 1998 richiama applicando il minimo. Anche voi nel 1998 avete applicato il minimo, lo 0,04. Ed è ancora quella in vigore. Motivo per cui oggi alcuni pagano meno di 150 euro per il box o per la panca. Per la panca addirittura ancora di meno. Questo è il tema. È irricevibile per questo motivo.
Noi, però, prendiamo l’impegno ‒ e su questo siamo d’accordo, ne abbiamo parlato in Commissione più di qualche volta ‒ a lavorare su quel mercato, ma è un impegno che abbiamo già preso in passato, dal momento che nel 2018 abbiamo fatto l’intervento di riqualificazione. Poi è finito lì. Credo fosse primavera 2018. A gennaio è caduta l’Amministrazione e non si è più intervenuti su quella situazione. Ora la strada è questa: dobbiamo provare a fare questa operazione della somministrazione, riqualificare, ovviamente, quello che può essere riqualificato e provare a renderlo maggiormente vivibile. Sono certo che così sarà maggiormente frequentato. Ripeto: le best practices ci dicono che, lì dove c’è somministrazione, lì dove c’è un’attività maggiore, il mercato viene frequentato, il mercato non più come una volta, ma in una versione moderna.
Penso che possa andare bene così. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Consigliere Borgia, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Presidente, grazie.
Prendo spunto da quello che ha detto la Senatrice Adriana e l’Assessore Paolo Foresio. La Commissione questa mattina si è svolta in maniera itinerante. La partecipazione dei commissari ha fatto sì che l’interesse fosse veramente molto alto da parte di tutti.
Quello che voglio segnalare, mi spiace che Adriana non sia presente, perché è una cosa che abbiamo notato, è proprio questa voglia di cambio generazionale di chi lavora lì dentro. Spero non solo lì. Lo stiamo facendo anche nelle nostre Commissioni. Lo stimolo è sempre più importante. La cosa incredibile è che gli operatori dicevano: “Noi non vogliamo che vengano spesi soldi pubblici per ammodernare la struttura”. Siamo rimasti, tutti noi commissari, colpiti da questa cosa. Loro chiedono poche cose in questo momento, perché sanno benissimo che è una struttura temporanea. Da quello che sappiamo, sono ripartiti o stanno per ripartire i lavori nell’ex caserma Massa. Questa cosa spero non si protragga ancora per molto tempo. Loro sperano e sanno che dovranno spostarsi successivamente.
Oggi chiedono poche cose. Intanto i bagni, sicuramente, per come sono stati gestiti. Di questo do “la colpa” a tutti coloro che usufruiscono di quella struttura, commercianti e non, naturalmente.
Il wi-fi. Parliamo di una cosa che può servire anche per il futuro, quando parleremo di somministrazione. I giovani ormai non solo... Tutti noi utilizziamo il wi-fi e internet. Questo serve non solo a livello di struttura mercatale di Settelacquare, ma anche per gli altri mercati, soprattutto sulla normativa degli scontrini fiscali, che adesso dovranno essere mandati online. Credo che l’Amministrazione possa farsi carico di questo. Naturalmente saranno gli uffici a valutare questa cosa. Sistemare, eventualmente, l’esterno dal punto di vista della viabilità. Era presente Paolo, quindi sa benissimo quello che dico, come ‒ ripeto ‒ tutti i commissari.
Queste sono le cose più importanti che chiedono al momento. La cosa che ci ha stupito in maniera, naturalmente, positiva è che loro chiedono soprattutto queste piccole cose, che possono servire anche per il futuro. Abbiamo visto la situazione. Molte panche sono vuote, molti box sono chiusi. Come diceva Paolo proprio questa mattina, dipende anche da loro stessi. Devono essere gli stessi imprenditori a capire come trattare con chi usufruisce di quel mercato. Così come chiedevano posti auto riservati per gli anziani o di migliorare la segnaletica, mettere dei dossi per rallentare. Essendo una strada molto lunga e larga, purtroppo, l’inciviltà di molti di noi ci porta ad andare abbastanza veloci.
Queste piccole accortezze già ci permetterebbero, secondo me, di migliorare la qualità. Naturalmente, dipende anche da chi utilizza quella struttura e dalla capacità imprenditoriale. Mi auguro che per le nuove generazioni, così come abbiamo detto anche oggi, il futuro possa essere più roseo.
Da parte nostra, soprattutto per quanto riguarda la Commissione, che già ‒ avviso i commissari ‒ si manifesterà anche in altre strutture mercatali della città, come Santa Rosa, andremo a vedere. Molte volte è più importante, anziché parlare.
Per il resto della mozione, sentiremo quello che ha detto l’Assessore.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Borgia.
Ci sono altri interventi? Sennò passerei alle dichiarazioni di voto. Nessuno.
Se non viene fatto nessun tipo di...
Se non è ritirata...
Prego, Consigliere Patti, ci dica.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Solo per una dichiarazione di voto. O votiamo direttamente? Sto solo chiedendo.
Speaker : PRESIDENTE:
Se non ci sono altri... Non so. Viene ritirata? Non viene ritirata?
Prego, Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Ho già espresso questa posizione quando si è affrontato il tema della darsena. Onestamente, con tutto il rispetto per gli operatori del mercato di Settelacquare, nel preannunciare il voto contrario di Lecce Città Pubblica per le motivazioni espresse già dall’Assessore, voglio portare all’attenzione dei colleghi Consiglieri che, qualora si votasse a favore di una mozione di questo tipo, sarebbe legittimo e opportuno che ogni altra fascia di operatore che opera all’interno della città e che è in crisi... Perché non sono, oggi, solamente gli operatori di Settelacquare a essere in crisi. Sono i commercianti in genere, sono i piccoli operatori economici, sono gli ambulanti, sono i professionisti.
O ci accordiamo per una misura di sostegno tout court, e a quel punto mi vedete d’accordo, ma privilegiare una categoria o un gruppo di operatori di una categoria a scapito degli altri è un tema che non ci convince.
Quindi, esprimo il voto contrario di Lecce Città Pubblica.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? No.
Passiamo alla votazione sulla mozione. Prego.
Sì, la dichiarazione di voto.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Io non ho compreso il tema della irricevibilità che ha ripetuto l’Assessore. Tanto era ricevibile che ne abbiamo discusso. Altrimenti gli uffici avrebbero dovuto dire in precedenza che, non essendo ricevibile, non poteva essere discussa.
Speaker : PRESIDENTE:
Infatti. Sennò non staremmo qui.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Ma l’abbiamo discussa. Quindi, era ricevibile.
Piuttosto, semmai, forse lei voleva dire che non si poteva attuare quello che io chiedevo per il fatto che la legge regionale impone un determinato piccolissimo contributo. Ma è proprio in rapporto a quel piccolissimo, esiguo contributo che ho fatto quella proposta. È una proposta pro tempore. Non è un vantaggio che noi stiamo dando ad una categoria. Stiamo dicendo che, siccome l’Amministrazione vuole dare grande attenzione a questa tematica, che non è solo di Settelacquare... In Commissione, anche stimolando la nostra fantasia e la nostra creatività, abbiamo detto: perché non facciamo quello che si fa, per esempio, a Firenze (ricordava lei), a Modena, in altre città del nord Italia? Dove la sera i mercati diventano un luogo di ritrovo da parte dei giovani, perché nei mercati si fanno gli arrosti, si cucina il pesce, si sente musica, si vede una mostra, si fa qualcosa di diverso.
La cultura, insieme con l’Assessorato alle attività produttive, potrebbe immaginare anche qualche tipo di attività, anche in attesa di interventi di carattere strutturale.
Fatelo ogni settimana. Che diventi un punto di riferimento. Uno sappia che, una volta alla settimana, il sabato, si fa l’aperitivo alle 19, faccio per dire. Un’immaginazione qualsiasi. Un’immaginazione qualunque, quella che mi viene in mente per la prima volta. O si faccia la lettura di Dante nel mercato di Settelacquare. Pensa: Benigni verrebbe a fare una cosa del genere. Adesso non esageriamo nelle immaginazioni. Ritorniamo alla realtà.
Era soltanto un’idea, proprio considerata l’esiguità del contributo, un’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale pro tempore. Quando doveste aver vinto il bando o aver saputo finalmente dal Governo se il CIS di Lecce va avanti o non va avanti, per quanto va avanti e quali sono gli interventi contenuti nel CIS che possono andare avanti... Tutti ci auguriamo che vadano tutti avanti. Nessuno di noi vuole evitare che si facciano interventi nella città di Lecce.
Prima che accada tutto questo, che non accadrà domani, potremmo avere un minimo di attenzione per dare un attimo di speranza, di solidarietà a questi operatori del mercato di Settelacquare? Soltanto questo.
Vi racconto brevissimamente un episodio. In campagna elettorale fui investita, e aveva ragione, da una signora che lavora lì sotto e che, piangendo, mi raccontò le sue angosce in cinque minuti. Mi sentii talmente mortificata che veramente non sapevo che cosa risponderle. Credo che la stessa mortificazione la subiate voi in queste circostanze, quando andate. C’è l’impossibilità, quasi, di affrontare nell’immediatezza la tematica alla nostra attenzione.
Siccome si possono fare delle cose, dare un breve lasso di tempo per dire “non è vero che abbiamo dimenticato la vostra condizione, siamo presenti accanto a voi”, considerata l’esiguità ‒ lo ripeto ancora una volta ‒ del contributo, non mi pare sia un danno per l’Amministrazione comunale.
Mi permetto, quindi, di insistere sulla votazione, anche perché questo potrebbe sollecitare l’Amministrazione stessa ad accorciare, ad abbreviare i tempi per fare gli interventi piccoli, quelli che ricordava il Presidente Borgia, che è molto attento a questo tema. Ricordava piccoli interventi che nel frattempo possono essere fatti. Cerchiamo, però, di essere nell’immediatezza vicini.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Ci sono altri interventi?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Solo per precisare che l’irricevibilità era in termini di merito, non di ammissibilità della discussione. Il richiamo alla norma regionale che fissa un importo minimo rendeva non accoglibile la proposta che, qualora dovesse essere accolta, andrebbe accompagnata anche da un parere di regolarità tecnica da parte del dirigente del settore bilancio, cosa neanche prevista.
È evidente dalla discussione che non c’è l’utilizzo della leva fiscale per poter rimediare a situazioni che afferiscono a una situazione di realtà, che è quella evidentemente legata a una struttura precaria, realizzata nel 1998, che dopo ventidue anni è ancora lì. Naturalmente, nessun intervento di manutenzione, ordinaria o straordinaria, può rendere quello che vorremmo tutti, che le casse comunali oggi non ci consentono, ma che soprattutto le previsioni di programmazione dell’ente oggi rendono assolutamente improponibile.
Quando si realizzò la struttura di Settelacquare, l’atto di indirizzo, che poi ha avviato le programmazioni conseguenti, era quello di realizzare il mercato nell’ex caserma Massa, su cui l’Amministrazione è ancora impegnata per la sua esecuzione.
Ribadisco, senza voler essere brusco, che l’Amministrazione fa anche i conti, onorevole, con una gravissima morosità che mette l’Amministrazione nella condizione, per le occupazioni di suolo pubblico, di avere un titolarità di credito di circa 2 milioni di euro nei confronti degli operatori ambulanti, di qualunque categoria oggi presente in città. Le anticipo che anche sugli operatori del mercato di Settelacquare ci sono morosità per i pagamenti, seppur irrisori, legati al corrispettivo riutilizzo dei banchi e dei box. Capisce bene che anche avviare procedure di esenzione a fronte di situazioni di morosità già in essere diventa un percorso un po’ accidentato.
Per questo motivo, come Governo, ci esprimeremo con un voto contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto, se la volontà è quella di non ritirare la mozione, passiamo alla votazione. Non ci sono altre possibilità.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Guardi, Sindaco, voglio stare in questa Assemblea in termini costruttivi per la città, come penso tutti quanti noi vogliamo fare. Non voglio assolutamente creare motivi che siano di conflitto né tantomeno di speculazione politica. Avendo fatto l’amministratore, so quanto è difficile farlo e so che angoscia si prova anche nel non riuscire a fare ciò che si vorrebbe certamente fare.
Non intendo creare motivi di speculazione. Non devo essere candidata a niente più. Mi sono già candidata troppe volte nella mia vita. Non devo cercare voti da nessuno. Non devo ingraziarmi nessuno. Sono qui per il piacere di starci. Se riesco a dare qualche idea, qualche suggerimento, che può essere eventualmente anche accolto, non posso che esserne assolutamente lieta.
Abbiamo discusso con serenità. Non chiedo che sia votata la mozione. Chiedo che, però, si assuma l’impegno di riferire in Consiglio comunale, diciamo almeno tra un mese, per sapere che tipo di interventi realisticamente si possono fare ed entro quanto tempo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
La Senatrice Poli Bortone non è l’unica proponente. Ci sono, naturalmente, le firme degli altri proponenti. Si danno, a questo punto, per associati alla richiesta della Senatrice.
Va bene. Perfetto.
Possiamo passare, a questo punto, oltre. Vi ricordo che, ahimè, era stato previsto, nel caso in cui non avessimo terminato l’ordine del giorno, un nuovo Consiglio tra due giorni. Vi ricordo anche che un Consiglio costa. Abbiamo ancora delle mozioni, quindi direi di andare comunque ancora avanti. Poi lascio a voi naturalmente la scelta di decidere, però ci sono dei Consiglieri che hanno proposto delle mozioni e che non potranno essere presenti, ci sono queste belle borracce, che non vorrei ci fossero portate via, se dovessimo poi decidere di non andare avanti. Quindi, decidete se andiamo avanti.
Andiamo avanti, perfetto.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Prima di andare avanti con i lavori, desideravo presentare ai Consiglieri comunali presenti il nuovo dirigente del settore tributi, dottor Frugis, che è qui con noi, che è stato nominato con decreto la settimana scorsa. Visto che è qui in Aula, volevo dargli il benvenuto e presentarlo ai Consiglieri comunali.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Benvenuto al dirigente.
Passiamo alla mozione a firma dei Consiglieri Giordano Anguilla e Greco, inerenti i lavori di ristrutturazione dei tre impianti sportivi tensostatici, siti nel Campo Scuola Montefusco e Area Antistadio di Via del Mare.
La parola al Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Premesso che le associazioni sportive hanno continue difficoltà nello svolgimento della loro attività e che le strutture risultano gravemente danneggiate, al punto da rendere impossibile lo svolgimento delle gare e della pratica sportiva in generale; considerato che sussistono motivate esigenze di incentivare la pratica dello sport, in quanto strumento di crescita, formazione ed educazione sociale; che è inoltre necessario garantire decoro e sicurezza negli ambienti in uso; impegnano Sindaco e Giunta ad effettuare lavori di ristrutturazione dei tre impianti sportivi tensostatici, siti nel Campo Scuola Montefusco, vecchio e nuovo impianto presso il CONI, e area Antistadio, cosiddetti campetti minori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prego, se ci sono degli interventi.
Prego, Assessore, sempre a lei. La prego di essere un po’ più succinto rispetto all’ultimo suo intervento.
Speaker : ASSESSORE FORESIO:
A che ora è la partita, onorevole? A che ora fischia l’arbitro? Tra poco? Va bene, saremo velocissimi.
Grazie ai Consiglieri Giordano Anguilla e Greco per la mozione. È un’attività che abbiamo già iniziato, come sapete, se frequentate i tensostatici. È un obiettivo strategico dell’Amministrazione quello della riqualificazione degli impianti sportivi, motivo per cui stiamo partecipando a tutti i bandi possibili e immaginabili, appena escono. Lo abbiamo già fatto nei primi 18 mesi, lo stiamo facendo in questo inizio di consiliatura.
Per entrare subito nel merito, sul tensostatico del campo Montefusco, i due tensostatici, su quello nuovo siamo già intervenuti e abbiamo già risolto quindi il problema del riscaldamento e il problema purtroppo legato a un errato montaggio del telo, per cui spesso pioveva all’interno. Ho fatto personalmente un sopralluogo venerdì sera, durante una partita di basket, e la temperatura all’interno era di 20 gradi centigradi, addirittura faceva troppo caldo, dicevano alcuni giocatori. Su quello siamo già intervenuti, premesso che è un impianto che è stato consegnato nel 2015, e purtroppo non si era intervenuti prima, pur avendo le associazioni più volte segnalato le problematiche.
Per quanto riguarda il tensostatico “vecchio” cosiddetto, all’interno del Campo Montefusco, chi ha frequentato il Campo Montefusco sa che quella è una struttura che sta lì da trent’anni, purtroppo. È stata oggetto di manutenzione solamente due volte, nel 2005 e l’altra l’abbiamo fatta noi prima di andare via, la scorsa consiliatura, nel 2019: abbiamo sostituito il telo, unica iniziativa di manutenzione che è stata fatta su quell’impianto.
La problematica qual è? La problematica è sempre la stessa, da quando io frequentavo le scuole medie, e cioè che si crea condensa, piove sul campo e si scivola; è sempre quella, dal 1996 ad oggi. Abbiamo fatto fare un preventivo da un’impresa per la realizzazione di un impianto di riscaldamento, così come nell’altro tensostatico, al fine che non si crei più la condensa. Il preventivo è di 48.200 euro; ora dobbiamo capire come recuperare queste somme, se su qualche bando regionale, come abbiamo fatto per gli altri impianti, per poter sistemare il tensostatico “vecchio” cosiddetto.
Per quanto riguarda invece l’altro tensostatico che citate nella mozione, cioè quello dei campetti minori dell’Antistadio, per quello abbiamo già stanziato le somme per il collegamento alla rete del gas, con una determina dirigenziale dell’ingegnere Puce del 27 dicembre 2019, che ha affidato i lavori, per cui, questione di poco e sarà collegato all’impianto del gas, e non ci saranno più problemi da quel punto di vista.
Ritengo che da questo punto di vista tra poco potranno godere di ottima salute tutti e tre i tensostatici, e potranno quindi essere fruibili nel migliore dei modi. Due già lo sono, ripeto; sull’altro dobbiamo recuperare le somme.
Una piccola parentesi voglio aprire, visto che ci siamo: sul Campo Montefusco abbiamo fatto un intervento già di riqualificazione degli ambienti che saranno poi destinati alle associazioni sportive; abbiamo realizzato anche altri due bagni. Ora, in questo momento stanno facendo i lavori, in questi giorni, al blocco degli spogliatoi, ci metteranno circa 90 giorni. Stiamo realizzando nuovi spogliatoi, e l’ingresso sarà consentito soltanto con il badge, quindi con i tornelli.
Per quanto riguarda invece i campetti minori di campo Montefusco, abbiamo fatto un restyling degli spogliatoi. Inaugureremo a breve il campo di calcetto per non vedenti; siamo in gara per la realizzazione della pista di pattinaggio al coperto. Aspettiamo invece l’esito del bando regionale per riqualificare il campo di basket all’aperto e la pista di pattinaggio all’aperto.
L’obiettivo è quello di realizzare due impianti eccellenti, quello dei campetti minori dell’Antistadio cosiddetto, da un lato, immaginare il campo Montefusco come luogo sia sportivo che ludico-ricreativo, con i suoi 11 ettari di parco. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta.
Faccio tesoro dell’indicazione che mi è stata data dal Sindaco, di cercare di rimanere al tema, attinente con quello che è stato protocollato e che quindi è all’ordine del giorno.
All’ordine del giorno noi, io e il collega Gianmaria Greco, chiediamo appunto interventi per lavori di manutenzione, questo per dire che ben vengano, e anzi, sono contento di ascoltare che ci saranno, strutture per ipovedenti. Lo dicevo giusto per tornare centrali sul tema: lavori di manutenzione.
In data 15 gennaio 2020, l’Amministrazione, con una nota dichiara – fra l’altro c’è la sua firma con un virgolettato – che sono stati stanziati 170.000 euro, grazie all’attuazione della legge 34 del 30 aprile 2019, finanziamenti stanziati per misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi. Questo, poi, con delibera 145 del 26 settembre 2000 richiama una delibera antecedente del 26 settembre 2019, la n. 145, che parla di intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico dell’edificio spogliatoio sito nel complesso sportivo del CONI, che dovrebbero essere i denari a cui lei fa riferimento il 15 gennaio.
Siccome i lavori che invece noi menzioniamo nella mozione non riguardano solo quello spogliatoio, ma riguardano i tre edifici, ma anche tanti altri aspetti collaterali…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, questa non è un’interpellanza, è una mozione. Lei ha già parlato all’inizio, il Governo ha risposto, andiamo avanti.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Presidente, tutti hanno possibilità di esprimersi. Perché ogni volta che io parlo, dopo due minuti mi interrompe?
Speaker : PRESIDENTE:
Se lei pensa che sia io a non volerla fare esprimere, si sbaglia, perché anzi…
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Sto riavvolgendo le puntate precedenti.
Siccome il problema non riguarda, per capirci, solamente Montefusco e il CONI, ma anche i campetti minori, e non solo gli spogliatoi, ci domandavamo come mai gli interventi a fronte appunto di questi 170.000 euro non vengano fatti, posto che mi sembra di capire che io e lei siamo nella stessa direzione. Allora perché ritirare la mozione?
Aggiungo poi che quando lei esce, in data 15 gennaio, con quella nota, il 3 dicembre era già stata protocollata una PEC a firma delle associazioni Delfino, Volley, Fortitudo, Futsal Lecce, Lecce Volley, Lupa, Lupiae, Lupus 2014, New Basket, Mio Salento, Scuola basket, Wesport, che non avevano avuto risposta, che poi lei incontra in data 5, e poi il 17 abbiamo un’uscita sui giornali.
Le problematiche le potrei sintetizzare brevemente richiamando gli impianti di riscaldamento che non funzionano, quelli di aerazione inadeguati, il mancato allaccio della fornitura del gas che ancora non c’è, il funzionamento del deumidificatore, le docce: le persone sono costrette ad utilizzare il gettone per le docce, a pagarle per loro e per la squadra ospitata…
Speaker : PRESIDENTE:
Si trasforma… Consigliere, un attimo.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Concludo dicendo che le cose che sto citando, le cito perché sono presenti all’interno delle norme CONI per l’impiantistica sportiva, delibera n. 149 del 6.5.2008, quindi sono cose che siamo tenuti a fare. Per questo motivo io non capisco l’invito dell’Assessore a ritirare la mozione, anzi…
Speaker : PRESIDENTE:
Non ha mai detto di ritirare la mozione…
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Siamo nella stessa direzione.
Speaker : ASSESSORE FORESIO:
Non ho detto di ritirare la mozione, assolutamente. Capisco che tu stai registrando, e quindi l’enfasi della comunicazione, che conosco bene, facendolo per mestiere, con il telefonino, ma io non ho detto di ritirare la mozione, assolutamente, ci mancherebbe altro, anzi, ho registrato pure il mio intervento di prima.
Io ho risposto prima dicendo questo: che le cose che tu giustamente sostenevi e che hai ripetuto adesso, sono appunto le risposte che ho dato prima. Quegli interventi che richiedevano le associazioni li conosciamo bene: sono quelli che hanno chiesto al candidato Sindaco Erio Congedo, quando hanno fatto l’incontro con le associazioni sportive, correggimi se sbaglio, Erio, alla Senatrice Poli Bortone, probabilmente quando hanno fatto l’incontro anche con lei le associazioni sportive, e ovviamente al candidato Sindaco, Carlo Salvemini, quando abbiamo fatto l’incontro. Sono sempre quegli interventi.
Quando abbiamo vinto le elezioni, abbiamo iniziato a lavorare con gli uffici per pianificare quegli interventi. Oggi, come ti ho detto prima, al tensostatico nuovo li abbiamo già fatti, motivo per cui da venerdì ci sono 20 gradi all’interno e si può giocare tranquillamente. Al tensostatico nuovo dei campetti minori abbiamo stanziato la somma, come ho detto prima, con la determina del dirigente per il collegamento del gas. Assurdo che non sia stato previsto nel 2016, quando è stato consegnato, assolutamente sì, perché non è normale realizzare un impianto nuovo e non prevedere il collegamento del gas, però purtroppo è accaduto. Ora abbiamo trovato le somme per poterlo fare adesso.
Invece, il tensostatico vecchio del Montefusco, come appunto dicevo prima, è quello sul quale stiamo facendo l’intervento per l’impianto di riscaldamento e stiamo cercando le somme. Sui tre tensostatici questa è la fotografia. Le richieste le conosciamo, perché sono quelle che arrivano per PEC dalle associazionismi sportive.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore, è stato chiarissimo.
A questo punto, se non ci sono altri interventi, procediamo oltre.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Voglio semplicemente segnalare che le mozioni sono atti impegnativi rivolti al Sindaco e alla Giunta.
In sede di presentazione delle mozioni si precisa qual è l’argomento da sottoporre al voto. Non è un’interpellanza che richiede una precisazione ulteriore. Personalmente, io non ho nessuna difficoltà, a nome del Governo, ad approvare la mozione che impegna a svolgere attività già in essere, se però si correggono le premesse, in quanto la mozione una volta approvata fa proprie anche le premesse, nelle quali c’è un giudizio perentorio che non mi sento di sottoscrivere, ma non perché devo difendere l’operato del Governo, ma devo difendere l’immagine dell’Amministrazione comunale. La pratica sportiva non è impossibilità da svolgersi in questa città, così come viene scritto, perché le attività sportive vengono garantite, naturalmente con difficoltà di cui siamo assolutamente consapevoli e che non nascondiamo. Fino a prova contraria, decine di associazioni sportive e decine di praticanti fruiscono degli impianti sportivi e possono svolgere la loro attività. Per cui, una mozione dove si scrive “impossibilitate a svolgere”, per lo spirito col quale ci accingiamo a misurarci sul merito dei provvedimenti non la voto.
Voto invece una mozione che dice di impegni a realizzare interventi sul tensostatico. A parte che c’è un piccola slittamento, un refuso, per cui invece di “decoro”, si parla di “decoroso”, ma il punto in premessa è che o si stralcia quella parte, o io la mozione non la faccio approvare.
Speaker : PRESIDENTE:
Chi ha depositato la mozione sta evidentemente valutando se modificare, al fine poi di sottoporla al voto.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente.
Quindi, la proposta del Sindaco è quella di stralciare il primo capoverso in premessa? Il secondo capoverso… Il primo rimane “fatto salvo”? O vuole stralciare tutta la premessa?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Senza premesse la parte della mozione diventa complicata…
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Appunto, mi sembra complicato.
Sindaco, formuli la sua proposta.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Basta che dica “le associazioni sportive della nostra città hanno difficoltà nello svolgimento delle loro attività, sussistono motivate esigenze a incentivare la pratica dello sport, si impegna il Sindaco e la Giunta a”; se si fa così, io non ho nessuna difficoltà a far votare il Governo.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Quindi, propone di eliminare il passaggio “ad oggi le strutture” fino a “in generale”: giusto?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Adesso faccio vedere come lo cancello; se siete d’accordo, possiamo procedere in questo modo.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Gianmaria.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Va bene, Sindaco, accogliamo la proposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi, possiamo procedere a questo punto a votare la mozione così come modificata. Prego, votiamo.
Baglivo non c’è più; Mele non c’è più, non c’è neanche il Consigliere Patti.
Presenti 23, favorevoli 23.
È approvata.
Mozione a firma del Consigliere Congedo, acquisita al protocollo generale inerente la possibilità di insediare una commissione di studio sulla disparità contributiva a tutela dei cittadini-contribuenti. Prego, Consigliere Congedo.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Grazie, Presidente.
La mozione verte sull’annosa e complicata questione della revisione del classamento delle unità immobiliari. È una vicenda che nasce nel 2010: tengo a sottolineare la data, quindi risale ad un’Amministrazione con un Sindaco di centrodestra sostenuto dalla maggioranza di centrodestra, per evitare che su una questione di questa importanza la discussione si areni sulla paternità delle responsabilità.
Si partiva con due delibere della Giunta regionale, la 639 e la 746, appunto del 2010, in cui l’Amministrazione comunale, secondo me perseguendo un obiettivo assolutamente condivisibile, si pose il problema di un riallineamento tra valore di mercato e valore catastale degli immobili cittadini.
A seguito delle due delibere, ovviamente l’allora Agenzia del territorio fece una determina con cui
provvedeva al riclassamento di quasi 70.000 unità immobiliari nella nostra città. Sebbene l’obiettivo fosse condivisibile, il procedimento si rivelò obiettivamente sbagliato, tanto è vero che la giustizia tributaria, in tutti i gradi di giudizio, primo, secondo e Cassazione, ma anche la giurisprudenza amministrativa, seppur poi non ritenne ammissibili i ricorsi, ma non per questioni che riguardavano il merito, bensì per il ritardo nell’avere impugnati gli atti principali, comunque la magistratura tributaria, più volte, anche con sentenze della Cassazione, ha dichiarato l’illegittimità dell’incremento effettuato con quel procedimento. Peraltro, nell’ultima, che è abbastanza recente, risale al dicembre del 2019, non solamente rilevò l’illegittimità dell’incremento, così come era stato stabilito nel riclassamento delle rendite catastali, ma si è spinta anche a individuare che l’automatismo che fu applicato allora non andava bene, in quanto, cito testualmente, “attuato in modo generalizzato e discriminatorio, affidato a formule stereotipate di stile”, senza invece procedere ad una valutazione analitica, così come avrebbe previsto la legge. Anzi, nell’ordinanza, la magistratura tributaria, la Suprema Corte, si è spinta anche nel contestare l’invalidità del nuovo classamento, indicandolo come per irrimediabile vizio genetico.
È evidente che questa situazione, che è stata anche oggetto di dibattito, in campagna elettorale, con il Sindaco, se ci fosse o meno una soluzione, credo che meriti di essere attenzionata nel migliore dei modi possibili. Personalmente avevo anche individuato una semplice ipotesi di lavoro, pur rendendomi conto che rispetto ad una situazione così complicata non ci possono essere soluzioni semplici. Di certo si parte da una condizione di disparità tra contribuenti che magari, ben consigliati, hanno adito la magistratura tributaria, quindi hanno impugnato gli avvisi certamente, avendo ragione, torno a dire, in tutti i gradi di giudizio. Altri contribuenti che invece si sono rivolti alla magistratura amministrativa, e che per vizi di ammissibilità del ricorso, legati al termine e all’atto impugnato, invece quel ricorso è stato rigettato; altri contribuenti invece non hanno magari ritenuto di adire le vie giudiziarie, per cui oggi ci troviamo in una situazione ben conosciuta, per cui stesso immobile, stessa strada, stesso palazzo, metratura identica, ha una tassazione differente, sia con riferimento alle imposte comunali e alle imposte nazionali, sia con le imposte relative ai trasferimenti.
Io credo che la questione sia stata già ampiamente attenzionata dall’Amministrazione comunale. Io in una prima fase avevo suggerito, come ipotesi di lavoro, quella di una revoca, in sede di autotutela, delle due delibere della Giunta regionale del 2010, un tavolo di concertazione con l’attuale Agenzia delle entrate, prima Agenzia del territorio, per la revoca della determinazione del novembre 2010 dell’Agenzia delle entrate e una rimodulazione secondo i criteri che la magistratura aveva indicato, quindi il riclassamento sulla base di microzone, con valutazioni specifiche non dico immobile per immobile, ma per aree cittadine, piccole ed omogenee.
Non so se questa strada sia percorribile, era un’ipotesi di lavoro. Credo che la cosa assolutamente inammissibile è che la vicenda vada così, senza che nessuno si ponga il problema. Peraltro, la mozione ha un approccio assolutamente costruttivo, tant’è vero che non si dice “si impegna”, ma “si invita il Sindaco, il Governo cittadino” innanzitutto ad attivarsi affinché si possa trovare una soluzione, e poi anche ad immaginare un tavolo di concertazione, una Commissione alla quale possano partecipare non solamente figure politiche e del governo, tecnici comunali, ma anche magari professionisti, o docenti cultori della materia, unitamente ad espressioni dell’amministrazione finanziaria dell’Agenzia delle entrate, affinché si possa individuare un percorso che arrivi a superare nel miglior modo possibile un’assoluta disparità di trattamento, che a mio modo di vedere, è un dato oggettivo, rischia di minare anche un principio costituzionale, quello della capacità contributiva, cioè, che a parità di condizioni dei contribuenti debbano essere tassati nella stessa misura.
È uno stimolo al Governo cittadino. Non so se il Governo, il Sindaco, l’Assessore Gnoni o chi per loro intenda illustrarci anche quale sia lo stato dell’arte su questa, torno a dire, complicata e complessa vicenda che investe migliaia di nostri concittadini, considerato che è un classamento che riguarda 70.000 immobili.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Congedo.
La parola al Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Congedo, naturalmente la questione è ampiamente nota.
Nella premessa naturalmente ha dovuto ricostruire per tappe sommarie l’articolata evoluzione. Personalmente, non ho nessuna difficoltà ad accogliere una sollecitazione a farsi carico, come già sta avvenendo, di rimediare, se possibile, a una situazione che determina grandi iniquità rispetto ai proprietari immobiliari, fra coloro che all’epoca intrapresero la strada del ricorso e quanti invece rimasero inermi.
L’Amministrazione ha già provveduto ad incontrare l’Agenzia del territorio, la quale ha espresso una posizione abbastanza chiara. L’invito rivolto è quello di procedere ad una revisione della zonizzazione, attraverso un’individuazione delle microzone, quindi correggendo la previsione delle due zone censuarie, ma questo, senza che essa voglia agire con indicazioni e atti conseguenti invece sul superamento dell’iniquità esistente.
Io faccio mio lo spirito della mozione, dicendo che non c’è nessuna difficoltà a impegnarci ad attuare ogni iniziativa utile e opportuna. Posso considerare il secondo punto, che è piuttosto faticoso, l’istituzione di una commissione che non è consiliare, ma è composta da soggetti terzi, non normata attualmente dai nostri strumenti regolamentari, che nell’ambito delle Commissioni consiliari possiamo invitare esperti, professionisti, docenti dell’Università a offrirci il proprio contributo. Diversamente, dovremmo determinare le regole di funzionamento di commissioni terze, stabilire chi la presiede, stabilire se… Una cosa che diventa secondo me faticosa. Poiché il secondo punto può essere assunto e assorbito dal primo, cioè, ogni iniziativa utile, se sei d’accordo possiamo stralciare il secondo, preservare il primo e affidare alla Commissione bilancio, o alle Commissioni, il compito di avviare questa fase di consultazione con l’acquisizione di pareri e contributi che se sono utili all’amministrazione noi siamo ben lieti di accogliere.
Ti anticipo che per una valutazione rigorosa che abbiamo fatto, perché l’obiettivo nostro è naturalmente quello di garantire l’equità tra situazioni difformi, la revoca in autotutela delle deliberazioni è un percorso che non può essere intrapreso. Su quello, il punto da parte dell’Amministrazione è fermo.
Tutto il resto, naturalmente, invece, siamo ben lieti di poterlo acquisire come arricchimento di una discussione molto appassionante e impegnativa, ma anche tremendamente tecnica e complicata. Se sei d’accordo, ti propongo lo stralcio del secondo punto della mozione, con l’approvazione del primo, che può essere considerato anche comprensivo di ogni iniziativa successiva.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Posso replicare? Non ho nessun problema a stralciare la seconda parte della parte deliberativa, conservando solamente l’invito alla Giunta ad attuare ogni iniziativa utile o opportuna per il superamento. Mi convince anche la possibilità che sia la Commissione consiliare permanente, quindi la I Commissione, magari in seduta monotematica ad avviare una consultazione, magari, se possibile, invitando anche i funzionari e i dirigenti dell’Agenzia delle entrate, ed eventualmente professionisti che si rendano disponibili a dare un suggerimento, quindi va bene così.
Aggiungo che ovviamente – io non sono un avvocato, né un cultore della materia giuridica – la possibilità del percorso della revoca in sede di autotutela delle due delibere di Giunta del 2010, e quindi, conseguentemente, di quella dell’allora Agenzia del territorio era stata prospettata da un avvocato che della materia si intende approfonditamente perché fa questo, non era un’invenzione mia, avevano studiato, su questo. Però, va bene così.
Presidente, sintetizzando: via il secondo periodo della parte deliberativa della Giunta, e va bene che il Presidente della I Commissione si faccia carico di convocare una Commissione ad hoc su questa vicenda, estendendo l’invito a chi i colleghi Consiglieri riterranno di suggerire alla Presidenza della I Commissione.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, grazie.
Consigliere Pasquino, vuole dire qualcosa?
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Nell’anticipare il voto favorevole a tale mozione, volevo precisare che l’articolo 69, comma 2 del Regolamento, prevede, proprio che oltre le Commissioni “di cui al precedente comma, il Consiglio comunale può istituire Commissioni speciali di indagine e/o di studi ai sensi della legge e dello statuto”.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
La previsione è nota, ma quella previsione fa riferimento alla costituzione di una Commissione consiliare, quindi composta dai Consiglieri comunali, che è cosa diversa dalla previsione che era contenuta nella parte impegnativa della mozione, che invece intende acquisire contributi terzi, cioè di soggetti esterni (professionisti, docenti dell’Università, eccetera). In questo senso ritenevo che fosse più utile invece investire la Commissione bilancio e invitare quanti si riterranno necessari.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto, Sindaco.
A questo punto, se non ci sono altre dichiarazioni, possiamo procedere a votare la mozione, così come emendata dal Consigliere. Prego. I Consiglieri Orlando, Occhineri, Borgia.
Chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 24,
È approvata.
Passiamo alla mozione successiva. Ci sono dei Consiglieri che mi guardano, ma il Presidente non può disporre di interrompere un Consiglio comunale: o c’è il numero legale, oppure io sono costretto ad andare avanti. Non mi guardate con occhio pietoso, non posso farci niente. Mozione a firma dei Consiglieri Giordano Anguilla e Greco, inerente la riduzione delle tariffe per la concessione in uso di tutti gli impianti sportivi comunali.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente.
Premesso che le associazioni sportive della nostra città hanno continue difficoltà nello svolgimento delle loro attività, con grave pregiudizio per atleti ed appassionati; eventualmente, siamo disponibili a emendare questo passaggio che richiama lo stesso precedente, e a fare il medesimo emendamento, trasformandolo in “le associazioni sportive della nostra città hanno continue difficoltà nello svolgimento delle loro attività”; con deliberazione del sub-commissario prefettizio vicario n. 98 dell’1.3.2019, si dispose la rideterminazione delle tariffe per la concessione in uso degli impianti sportivi comunali, che registrò un notevole aumento rispetto alle precedenti.
L’aumento delle tariffe non ha visto corrispondere un miglioramento degli impianti sportivi comunali, ma anzi, un progressivo peggioramento degli stessi.
Considerato che sussistono motivate esigenze per incentivare la pratica dello sport in quanto strumento di crescita, formazione ed educazione sociale, è necessario sostenere l’impegno delle associazioni sportive della nostra città perché principale canale di promozione dell’attività sportiva stessa; si chiede di impegnare Sindaco e Giunta, per quanto premesso e considerato, ad attivarsi ad una revisione delle tariffe di concessione in uso di tutti gli impianti sportivi comunali.
Noi ci siamo mantenuti volutamente generici, lasciando un ventaglio di opportunità, anche alla luce di quanto dichiarato dall’Assessore che stava verificando l’opportunità di apportare delle modifiche. Ovviamente, la soluzione migliore sarebbe ritornare alle tariffe ante delibera del Commissario prefettizio che, oggettivamente parlando, erano abbastanza eque ed equilibrate. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
Prego il Governo, Assessore Foresio.
Speaker : ASSESSORE FORESIO:
Grazie, Presidente.
A differenza dell’altra, che potevamo ovviamente accogliere, perché tra l’altro parlava di lavori su impianti, alcuni dei quali abbiamo addirittura già fatto e altri li stiamo cantierizzando in questi giorni, questa è un po’ diversa, perché prevede la riduzione delle tariffe. Tariffe, giusto per fare una fotografia veloce, che sono, ad oggi, di 7 euro a ora per il palazzetto e 5 euro a ora per i tensostatici. Pensate ad altri Comuni, per esempio a Brindisi, dove invece la tariffa media è di 9 euro. Tariffe inferiori addirittura a quelle approvate nel 2001, che prevedevano invece 30.000 lire; poi, con l’entrata in vigore dell’euro sono state riconvertite in 15 euro a ora.
Capite bene che dai 15 euro che si prevedevano nel 2001, nel 2004 si è prevista una riduzione del 50 per cento, quindi si è andati a 7,50 euro; nel 2006 si è fatta per i tensostatici una delibera a parte, 7 euro a ora; sempre nel 2006, il palazzetto, invece, 10 euro a ora. Nel 2007, 6,50 euro all’ora. E poi, nel 2010, 2011, 2012, sino al 2018, si è fatto un provvedimento, una delibera di Giunta, per dimezzare quelle tariffe approvate nel 2007, quindi si andava a 3,25 euro a ora.
Il Commissario cosa ha fatto? Semplicemente, non ha fatto la delibera con la quale si dimezzano le tariffe, e le ha comunque diminuite, perché dalla delibera originaria di 15 euro a ora, lui ha fatto 7 euro il palazzetto e 5 euro per i tensostatici.
Ora, sinceramente, avendo fatto uno studio sulle tariffe degli impianti abbastanza simili ai nostri, non è una somma esagerata, quella che ha deliberato il Commissario. Personalmente, noi preferiamo ciò che stiamo facendo. Tra l’altro, in un incontro concordato già con le associazioni, le associazioni stesse dicono: riqualificate giustamente, come state facendo, gli impianti, per noi non è un problema pagare 5 euro, piuttosto che 3,25 euro a ora com’era prima. Noi quindi stiamo accelerando sui lavori, sugli impianti, così come abbiamo già fatto: il primo è già ultimato ed è già pronto, e così faremo con gli altri. Per questo ritengo che le tariffe non sia opportuno rivederle. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Ci sono altri interventi? Non ci sono interventi. Ci sono dichiarazioni di voto? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
È evidente che noi non abbiamo fatto il raffronto sul 2001, abbiamo fatto il raffronto sulle ultime tariffe ante delibera, che erano sicuramente più vantaggiose rispetto a quelle attuali.
Il senso della mozione non è quello di far risparmiare qualche spicciolo alle associazioni che fanno attività sportiva e sociale, è quello di attribuire un valore simbolico a chi svolge questa tipologia di attività. Attualmente ci sono delle criticità, c’è la volontà di superarle, qualcosa è stata già fatte, e auspichiamo che qualcosa tanto si farà.
Nelle more di questo, facciamo un gesto simbolico nei confronti di queste persone che fanno tanti sforzi per portare avanti le attività sportive e ricreative della città, e torniamo a quanto era fino a pochi mesi fa. Questo era il senso del ragionamento. Parliamo cioè di un gesto simbolico nei confronti di chi ovviamente oggi si trova a dover affrontare criticità strutturali, criticità impiantistiche e in più, un aumento delle tariffe rispetto alle precedenti.
Ovviamente, il voto è favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
A nessuno in quest’Aula, indipendentemente dai ruoli ricoperti, sfugge la funzione sociale dello sport in città. È evidente che questa mozione veda il voto contrario del Governo, per un paio di ragioni. La prima è che essa interviene su una delibera del Commissario prefettizio assunta a marzo, che non sancisce l’infallibilità di chi l’ha voluta, ma ne conferma le ragioni. Si adeguano in ragione di una valutazione di adeguatezza rispetto a tariffe presenti in altri Comuni e con l’excursus storico che è stato puntualmente rilanciato dall’Assessore; dall’altra, mette l’Amministrazione, oggi, nelle condizioni di dover rispondere anche delle tariffe d’uso dei propri impianti sportivi che sono delle forme di finanziamento delle attività e della manutenzione degli impianti.
Lo dico perché l’ente, ricordo, si trova in una situazione di controllo che si sottopone alla Corte dei conti. La revisione di tariffazione in diminuzione in ragione di motivazioni simboliche non è una strada oggi percorribile. Anche perché dovremmo sostenere, ed è una questione sulla quale io non mi introduco, che dalla deliberazione della Commissione prefettizia a oggi sono intervenuti fatti straordinari ed imprevedibili che giustificano un ripensamento della politica tariffaria in merito all’uso degli impianti sportivi.
Queste motivazioni, Consigliere, ci inducono e ci impongono di esprimere parere contrario su questa delibera. Qualora dovessimo decidere di votarla favorevolmente dovrebbe essere accompagnata financo dal parere di regolarità tecnica del dirigente del Settore bilancio, che non abbiamo neanche interpellato, avendo da noi autonomamente, comunque determinato il voto contrario su questo provvedimento, per le ragioni che le ho spiegato.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Per dichiarazione di voto, Presidente, grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Anticipo il voto favorevole, ovviamente rimarcando quanto detto dal collega Greco. Voglio dare un significato in più alla mozione, alla proposta. Visto che prima, nella precedente mozione abbiamo discusso appunto i lavori di manutenzione che sono iniziati, e che abbiamo votato favorevolmente, questo definisce una realtà e una verità, ovvero, che fino ad oggi le associazioni si sono allenate, esercitate e divertite in situazioni disagevoli, non in degli impianti a cinque stelle (per usare un eufemismo).
Possa essere questa quantomeno una forma risarcitoria per le associazioni, in virtù di quello che hanno passato in questi mesi e in questi anni.
Anticipo quindi il mio voto favorevole, e mi auguro, proprio per il bene dello sport, che fa bene il Sindaco a rimarcare, e per l’importanza sociale dello stesso, che ci possa essere un dialogo fitto e proficuo con le associazioni stesse. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Io sono un uomo di sport e conosco la realtà della nostra città.
Dobbiamo correggere l’idea che l’applicazione di tariffe induca le associazioni a subire un grave nocumento al punto da mettere a rischio lo svolgimento delle attività delle stesse. Chiunque abbia figli che oggi svolgono attività sportive, sa che le famiglie sono chiamate al versamento di quote di iscrizione che garantiscono non soltanto la pratica sportiva, ma anche la fornitura di kit di abbigliamento e borse, sulla base di valutazioni che legittimamente le associazioni fanno e legittimamente e liberamente le famiglie sottoscrivono, garantendo, comunque, ciascuna delle associazioni, in accordo e in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la possibile gratuità di soggetti bisognosi che si trovano in condizioni di marginalità.
La determinazione, quindi, di un incremento tariffario di così poco significativo importo vi garantisco che non mette in ginocchio le associazioni sportive, né a repentaglio la loro possibilità di proseguire in futuro.
Per questa ragione ribadisco il voto contrario del Governo.
Speaker : PRESIDENTE:
A questo punto possiamo passare al voto. Prego. L’onorevole Rotundo è andato via? Si è approfittato di un momento di distrazione mia, evidentemente.
Presenti 23, favorevoli 8, contrari 15.
La mozione viene quindi rigettata.
Adesso possiamo passare alla mozione a firma dei Consiglieri Mola ed altri, inerente la limitazione e progressiva eliminazione della plastica.
Prego, Consigliere Mola.
Ripeto: non può, il Presidente. Ci deve essere qualcuno… Prego, Consigliera Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Credo che le mozioni vanno discusse e approfondite come stiamo facendo. Io personalmente sento di avere la febbre, siamo tutti stanchi. Visto che c’era l’impegno di rinviare le mozioni a giovedì, questo per consentire a tutti di poterle discutere e di rispondere, chiedo il rinvio, chiaramente se tutti gli altri colleghi sono d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE:
Teniamo presente, Consigliera Povero, che sono rimaste cinque mozioni. Fare un Consiglio comunale giovedì per cinque mozioni o sei.
Prego, Consigliere Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Nel caso in cui i colleghi fossero d’accordo con questa richiesta, vi chiederei solo di anticipare la mia e poi eventualmente di andare via. Ve lo chiedo solo perché io giovedì non ci sono; per il resto, sono disponibile a rimanere fino alla fine, per carità, decidiamo tranquillamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, io intanto concordo con la collega Paola Povero. Tra l’altro, bisogna anche comprendere quando una persona ha la febbre: la malattia supera tutto, Consigliera.
Comunque, nel caso in cui doveste decidere di continuare, Presidente e signor Sindaco, io vi chiederei gentilmente di anticipare la mia rispetto a quella di tutti gli altri. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Premetto che naturalmente se la volontà è quella di interrompere, a questo punto vi chiederei di non procedere giovedì ad una nuova convocazione del Consiglio, perché farlo per cinque o sei mozioni mi sembra uno spreco. Provvederemo con un nuovo Consiglio, in altra data, iscrivendo altri argomenti.
Prego, Consigliere Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Vi chiedo, insisto, di discutere della mia mozione. Credo che ci sia un’urgenza di natura amministrativa che penso sia il caso che vada gestita adesso. Poi, per carità, vedete voi.
Speaker : PRESIDENTE:
Ripeto: io non ho problemi. Peraltro, non mi sembra che sia tardissimo, sono le 20,30-20,45, dite cosa volete.
Prego, Consigliera Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Presidente, mi perdoni ma io non riesco più a trattenermi nella prosecuzione della seduta di Consiglio. Mi perdoni, ma proprio non riesco.
Speaker : PRESIDENTE:
Nel momento in cui manca il numero legale, saremo costretti a chiudere.
Chi vuole abbandonare l’Aula, la abbandoni. Se il numero legale c’è, noi dobbiamo andare avanti. Non ci sono altre possibilità, non sta al Presidente decidere se il Consiglio va avanti o meno.
Il Consiglio per me va avanti fin quando ci sono i numeri per poterlo fare.
Passiamo avanti, andiamo alla mozione del Consigliere Mola. Prego.
Non gli diamo la possibilità di farla?
Dobbiamo votare la richiesta del Consigliere Occhineri di anticipare la sua mozione rispetto alle altre. Votiamo su questo.
La prossima volta farò la convocazione alle 13, così avremo il tempo di arrivare fino alle 20, perché non mi sembra che questo sia un motivo per poter fare…
Votiamo per anticipare la mozione del Consigliere Occhineri.
Votiamo. Possiamo anticipare.
A questo punto diamo la parola al Consigliere Occhineri per quanto riguarda la sua mozione.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
È una mozione seria, non si può prendere così.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusatemi, purtroppo poi questo succede. La Segretaria mi dice che eravamo già entrati nell’argomento della mozione del Consigliere Mola. A questo punto quindi dobbiamo proseguire in questo senso.
È incredibile: ci sono Consigli che finiscono alle 12, all’1 di notte, e alle 20,30 già ce ne dobbiamo andare? Mi sembra davvero un fatto pessimo.
Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
È di pochi giorni fa la notizia che sono stati trovati in Adriatico degli ammassi di plastica che creano dei problemi sia sui fondali che in superficie.
Abbiamo letto che proprio l’altro ieri, credo, la Regione Puglia ha stanziato un milione di euro per la pulizia del litorale, darà dei soldi anche al nostro Comune, per rimuovere la plastica dai litorali, che poi tra l’altro potrebbe essere ripresa, se c’è una mareggiata, nel mare. Ma è un intervento a posteriori, non è un intervento che limita il problema, è un intervento soltanto palliativo rispetto alla riduzione della plastica nei nostri mari.
Il problema grosso è questo accumulo di plastica. Tra l’altro, negli oceani abbiamo proprio isole galleggianti di plastiche che si sono agglomerate tra di loro, tra l’altro plastica che va disgregandosi, più che decomponendosi, quindi abbiamo queste microparticelle di plastica che vengono ingoiate dai pesci, con bottiglie o altro materiale in plastica che viene ingoiato dalle tartarughe, da altri pesci o da altri animali, con un rischio per l’ambiente e per l’ecosistema marino.
È quindi un problema globale, che va affrontato alla radice. Bisogna ridurre il consumo della plastica, non lo diciamo soltanto noi, ma lo dice l’Europa, che ha previsto dei provvedimenti, lo si dice a livello internazionale, in ambito scientifico. Bisogna fare in modo che si riduca l’uso della plastica.
Certo, è un problema globale, è un problema planetario. Qualcuno potrebbe dire: cosa possiamo fare noi, Istituzione locale? Cosa possiamo fare noi singoli cittadini per ridurre il consumo della plastica, per ridurre l’inquinamento dei mari? Possiamo fare molto. Se non cominciamo a darci da fare, se non cominciamo a pensare che ciascuno di noi deve essere impegnato in questo campo, non raggiungeremo ovviamente dei risultati.
Noi quindi pensiamo che l’Istituzione locale possa svolgere un ruolo, in questo senso. Voi avete visto i Consiglieri di Civica che vi hanno fatto un dono, oggi, vi hanno regalato una borraccia di plastica… Non di plastica, scusatemi, una borraccia di materiale riutilizzabile, non perché così supportiamo la mozione e così ce la votate, e vi corrompiamo per avere il voto sulla mozione, ma perché ognuno di noi Consiglieri può essere testimonial rispetto agli altri cittadini. È molto importante l’impegno dei singoli cittadini, infatti.
Per cui vi chiedo l’impegno, la prossima volta, di portare la vostra borraccia di materiale riutilizzabile, piena d’acqua, in modo tale da non avere sul nostro banco le bottiglie di plastica, così da poter dare un esempio importante ai cittadini leccesi.
Io prima ho detto alle maestre che stavano con i bambini, anzi, ho detto ai bambini: avete visto, i Consiglieri hanno adesso le borracce; la maestra mi ha detto che i ragazzi ce le hanno già da tempo. Noi sappiamo che oggi c’è una sensibilità importante intorno a questo tema, quindi un’azione positiva del Comune in proposito, è un’azione che può portare dei risultati, proprio come segnale alla popolazione leccese.
Un elemento importante: molti Comuni hanno lanciato ordinanze sindacali, iniziative e prodotto ordinanze sindacali molto drastiche, in qualche caso addirittura vietando la vendita di alimenti all’interno di contenitori di plastica, evitandone l’uso nei bar e nei ristoranti. Si è scontrata però contro una serie di ricorsi, soprattutto delle industrie che producono plastica, quindi di fatto quelle delibere, quelle ordinanze sindacali sono state annullate. Ecco perché noi abbiamo avanzato all’interno della mozione – ricordiamo che una mozione è stata anche presentata nella scorsa consiliatura da parte del Movimento 5 Stelle, dal Consigliere Valente – delle proposte che siano realizzabili, che sono piccole ma sono importanti, perché danno un segnale: danno un segnale ai bambini, nelle scuole, perché le scuole comunali dovrebbero, potrebbero scegliere di non utilizzare, deve sceglierlo l’Amministrazione che non vengano utilizzati articoli in plastica monouso, quindi, iniziative semplici, che possono comunque lanciare un segnale per sensibilizzare la popolazione.
Tra l’altro, se guardate la delibera che ovviamente non vi leggo perché è troppo lunga, un ultimo punto, che non è l’ultimo, comunque, ma è altrettanto importante, è quello che si chiede che il Comune promuova, con poche lire, una campagna di sensibilizzazione intorno al problema. Tra l’altro, la plastica è un rifiuto che noi paghiamo, che ci costa, un rifiuto che non può essere riciclato completamente, ne può essere riciclata soltanto una parte, quindi, comunque va in accumulo.
Vi chiediamo ovviamente di votarla: la mozione è stata presentata dai Consiglieri di Civica, ma sottoscritta anche dal Consigliere del Movimento 5 Stelle, Arturo Baglivo. Pensiamo che possa essere il passo rilevante di un cammino che è molto lungo. Il cammino per riuscire a ridurre significativamente l’utilizzo di materiale plastico, di plastica monouso è veramente lungo, perché bisogna far rientrare nelle abitudini delle persone il non usare la plastica. Tenete presente che 30 anni fa la plastica usa e getta non esisteva, e campavamo bene lo stesso: si faceva lo stesso la spesa, si beveva lo stesso l’acqua.
Dobbiamo provare a fare uno sforzo tutti noi cittadini, e l’Amministrazione può lavorare molto in questo senso, per ritornare a utilizzare altri materiali, o materiali compostabili, oppure materiali riutilizzabili, come la borraccia che avete adesso qui.
La prossima volta, ovviamente, tutti con la borraccia.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola e grazie a Civica per il dono.
Ci sono il Consigliere Pasquino e poi il Consigliere Valente subito dopo.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Sarò velocissimo. Naturalmente, come Lista Congedo Sindaco preannuncio il voto favorevole a tale mozione. Secondo me un buon esempio, come già abbiamo ribadito in questa Assise, sarebbe innanzitutto eliminare le bottiglie di plastica: stiamo approvando una mozione, e non mi sembra il caso.
Ringraziamo il collega di averci fornito le borracce. Lo invitiamo, però, la prossima volta, invece di comprare le borracce made in China, di sensibilizzare anche a favore delle imprese del territorio, e di valorizzare in questo senso.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Grazie. Consigliere Valente, prego.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Io voterò favorevole, sperando che la borraccia non sia cancerogena visto che è fatta in Cina e in Cina non sappiamo come fanno le cose.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Valente. Possiamo procedere, a questo punto, al voto sulla mozione. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Tutto mi sarei aspettata meno che la borraccia fatta in Cina. Io sono assolutamente contraria a tutti i prodotti cinesi, perché ho visto come lavorano in Cina. C’è uno sfruttamento del lavoro minorile e femminile, che è una cosa pazzesca. Io sono assolutamente contraria a tutto ciò che è prodotto in Cina.
In secondo luogo, ho gli stessi motivi che il collega Valente ha esposto in questo momento. La ringrazio del pensiero, che certamente è stato un pensiero carino e gentile, per carità, però io non la userei mai, sinceramente.
L’unica cosa che noi possiamo fare qui dentro è sostituire le bottiglie di plastica con quelle di vetro e poi avere quegli accorgimenti che sono stati inseriti nella sua mozione nella quale mi permetterei di aggiungere, se lei è d’accordo, Consigliere Mola, di chiedere di interloquire con il Ministero dell’ambiente – perché le fanno queste cose – per chiedere che ci facciano fare in questa Assemblea un seminario sulle direttive europee.
L’Europa ha vocato il suo bilancio, non dico per due terzi, il bilancio dei prossimi sette anni, ma per notevoli risorse, lo ha vocato proprio a tutte le tematiche ambientali e quindi noi dal territorio dobbiamo anche sapere come poi verrà declinato dal nostro territorio verso l’Europa, nella fase ascendente, dovremmo sapere che cosa proporre. Purtroppo, non siamo abituati a questo, perché le nostre Regioni ci hanno mai consultati per sapere che cosa devono andare a portare in Europa come richieste del territorio? Mai, mai.
Chiediamo al Ministero dell’ambiente che ci mandi un funzionario, un dirigente, qualcuno che ci illustri le misure che l’Italia vorrebbe proporre in Europa sulle tematiche ambientali e poi semmai anche un funzionario della Regione per sapere in che modo la Regione si sta adeguando da tempo, perché quando si fa un programma in Europa se lo si fa nel 2020 si sta studiando già dal 2015 su quel programma e quindi le Regioni dovrebbero essere già attrezzate per poter dire che tipo di progettualità vogliono presentare all’Europa perché questa sia poi approvata.
Le chiederei, se lei è d’accordo, di aggiungere un piccolo comma con la richiesta di un seminario con funzionari del Ministero dell’ambiente e della Regione Puglia.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliere Mola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Penso che sia un suggerimento sicuramente valido, non ci sono problemi. Penso, però, che ancora l’Europa ha fatto delle scelte di investimenti generali. Ancora gli atti non ci sono, ancora i bandi… Sta in bilancio. Benissimo. Però, i bandi non sono partiti. Probabilmente il Ministero ci risponderebbe in questo momento: “Non siamo pronti a darvi indicazioni in proposito”. Però, non è un problema.
Non ho la lucidità di scriverlo. Se vogliamo scrivere due righe, provo a scriverle, non è un problema. Per quanto riguarda poi il fatto che siano fabbricate in Cina, a parte che io non mi ero accorto che erano fabbricate in Cina, vi chiederei pure…
Speaker : PRESIDENTE:
Dal prezzo avrebbe dovuto capirlo, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Quanti di voi hanno la macchina cinese o coreana, o il cellulare cinese? Ragazzi, questo demonizzare i prodotti cinesi mi sembra un po’ eccessivo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola. Consigliere Guido, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente. Solo per ricordare al Consigliere Mola che il Ministero dell’ambiente comunque promuove diverse iniziative tra cui il Plastic Free, a cui molti Comuni italiani hanno aderito. Sarebbe anche buono poter partecipare all’iniziativa del Ministero dell’ambiente. Ovviamente, come partecipare lo sappiamo tutti quanti. È l’Amministrazione che si deve fare promotrice di andare incontro a questo progetto promuovendo delle campagne di sensibilizzazione nelle scuole, iniziando veramente a fare piccoli passi; piccoli passi così come hanno fatto altri Comuni come, ad esempio, con la “cannuccia free” vietando l’utilizzo delle cannucce, partendo veramente dalle piccole cose. Sono tutte cose che si possono realizzare realmente. Ci vuole solamente la buona volontà da parte di ognuno di noi.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Guido. Consigliere Mola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Al primo punto delle proposte che si fanno al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio c’è “replicare, nel proprio ambito, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare denominata ‘Io sono ambiente’”. Per cui, c’è.
No, è la stessa cosa. Le iniziative del Ministero rientrano tutte in questo “Io sono ambiente”. Comunque, va benissimo, non c’è problema.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi? Lo aggiungiamo. Dobbiamo emendare.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Per essere sintetici, altrimenti poi la tiriamo troppo per le lunghe. Se lei è d’accordo, potrei proporre di aggiungere semplicemente un rigo: “Promuovere una giornata di studio con la presenza di funzionari ed esperti del Ministero dell’ambiente e della Regione Puglia”.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
È facilissimo.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Inseriamo questo nella mozione. Il Consigliere Mola provvederà. Possiamo, a questo punto, procedere a votarla con questo emendamento.
Possiamo procedere al voto.
Consigliere Mola, poi ci dia l’emendamento modificato, la mozione modificata.
Sindaco. Il Consigliere Greco non c’è più. Consigliere Congedo. Onorevole Poli Bortone. È direttamente emendato.
Presenti 19, favorevoli 19. È accolta la mozione.
Passiamo al Consigliere Occhineri, alla mozione successiva, che è quella inerente il completamento delle opere di urbanizzazione primaria del Comparto 60.
Prego, Consigliere Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Grazie. Naturalmente do per lette le premesse. Vi racconto soltanto che c’è una lottizzazione che, come tutte le lottizzazioni, va a finire allo stesso modo, cioè i lottizzanti non terminano le opere di urbanizzazione. Peraltro, mi piacerebbe che ci fosse una sensibilizzazione che nasce da oggi in avanti, evidentemente, ma probabilmente qualcuno ci sta già pensando, a controllare maggiormente le lottizzazioni perché è vergognoso che tutte vadano a finire nello stesso modo. Parlo di tutte, naturalmente, non è detto che siano davvero tutte.
In questo caso è successo così. La convenzione urbanistica per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, strade, marciapiedi, pubblica illuminazione eccetera è scaduta. È già scaduta una volta ed è stata prorogata con una legge finanziaria che ha prorogato automaticamente le lottizzazioni. È scaduta al 31 dicembre 2019 nuovamente e quindi io chiedo di provvedere all’escussione delle polizze poste a garanzia degli obblighi dei lottizzanti che sono, in questo caso, tutte con un’unica compagnia assicurativa, la Unipol, ma fatte da diversi lottizzanti e quindi sono diverse le polizze; a prendere in carico le opere sin qui realizzate sulle aree comunali provvedendo al collaudo di quanto completato se correttamente eseguito, perché alcune opere, come la pubblica illuminazione, per esempio, è stata completata, è regolarmente funzionante, pagata da questo ente da tanto tempo, ma mai presa in carico realmente perché mai collaudata. Parliamo degli anni 2015-2016. Si chiede di completare, con le somme recuperate con l’escussione, naturalmente, le opere di urbanizzazione incompiute o realizzate non a regola d’arte e poi ci tengo anche all’ultimo punto, cioè a provvedere, nelle more, ad individuare, tramite rilievo apposito, le situazioni di emergenza che richiedono un intervento per motivi di sicurezza.
Ci sono dei tombini, per esempio, che devono essere ripristinati perché ci sono delle famiglie che abitano e ci sono situazioni di pericolo. Grazie.
Volevo ringraziare tutti i presenti, Assessori e colleghi Consiglieri, per la pazienza non solo per me, ma anche per le altre mozioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ringrazio il Consigliere Occhineri, che ha molto sinteticamente richiamato le questioni delicate che sono legate alla realizzazione del Comparto 60. Preciso che – lui ne è adeguatamente informato, ma lo dico a tutti i Consiglieri – il 19 dicembre 2019 sono scaduti i termini per l’attuazione delle opere di urbanizzazione primaria prevista nella convenzione urbanistica per effetto della proroga di tre anni del decreto legislativo n. 69.
Il 16 gennaio 2020, quindi pochi giorni fa, il settore urbanistica, nella persona del funzionario geometra Lala qui presente, ha effettuato un sopralluogo presso il Comparto per verificare le opere di urbanizzazione primaria convenzionale non realizzate.
È stato accertato che il tappetino, la segnaletica orizzontale e verticale, opere di arredo urbano, il verde attrezzato non sono state eseguite e adesso congiuntamente al settore lavori pubblici si computeranno economicamente le stesse. Successivamente, con il supporto del settore dell’Avvocatura, evidentemente, si procederà all’avvio del procedimento di escussione delle polizze fideiussorie nei confronti dell’agenzia assicurativa per l’importo delle opere di urbanizzazione primaria mancanti.
Dati i tempi di scadenza della convenzione, che è avvenuta il 19.12, quindi poco, gli accertamenti eseguiti da parte dell’ufficio urbanistica di concerto con il settore lavori pubblici, si potrà procedere all’escussione delle fideiussioni e quindi dare seguito alla esecuzione delle opere di urbanizzazione convenzionali non realizzate.
Il punto che richiama è dolente, è legato anche a modalità, a volte, non solo dei controlli, ma anche delle norme che dovrebbero, a mio giudizio, ma non sono un tecnico, poter prevedere la vendita e l’agibilità degli appartamenti solo a seguito della realizzazione delle opere di urbanizzazione, cosa che invece spesso e frequentemente non accade, con situazioni spesso dolorose come quelle che conosciamo. Per cui, si compra sulla carta, si realizzano gli appartamenti, gli appartamenti vengono eseguiti ancor prima che tutto il Comparto, che naturalmente ha una visione sistemica di quello che deve essere garantito a chi vi risiede, li esegua.
Spero di aver corrisposto alle richieste di informazioni dell’ingegnere, ma spero naturalmente, realisticamente, di poter dare risposte poi concrete a tutti i residenti di quel Comparto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto possiamo procedere alla votazione, se non ci sono altri interventi.
Avevo capito di sì.
Se non c’è un ritiro della mozione, sì. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Siccome mi sembrava che il Sindaco avesse risposto puntualmente a tutte le richieste della mozione, non lo so adesso… Se per caso dovesse, il collega Occhineri, chiedere di votare la mozione, io chiederei di aggiungere che da parte dell’Assessorato si faccia una verifica di eventuali analoghe situazioni in città, sennò per Settelacquare non possiamo creare disparità di trattamento, ma non vorrei che ci fosse qualche altra situazione del genere in giro, che non sappiamo. Può darsi pure che non ce ne siano, perché se nessuno si lamenta vuol dire che non ce ne sono. Se noi vediamo un Comparto e quantomeno non ci diamo la possibilità di dire che in futuro si vedranno anche altre situazioni analoghe non mi sembrerebbe equo nei riguardi degli altri cittadini.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Onorevole, è evidente che le convenzioni hanno delle scadenze. Fino a quando esse non spirano, non mettono nelle condizioni materialmente di poter procedere all’escussione di quelle che sono le garanzie proprio in caso di inadempimento. Cosa è accaduto? Oggi il privato che ha realizzato il Comparto ha annunciato che si sarebbe proceduto “a”. Poi, sostanzialmente, è spirato il termine previsto.
Oggi l’unico strumento di tutela per l’Amministrazione è questo, l’escussione della fideiussione. Ci possono essere – l’ingegnere Occhineri è un tecnico della materia – altre iniziative che le Amministrazioni possono intraprendere in caso di inadempimenti, ma sino a quando la convenzione non è scaduta il privato può sempre richiamare la vigenza della stessa.
Naturalmente, l’Assessorato ha il controllo, ma le posso garantire che molti Comparti, purtroppo… Naturalmente noi siamo impotenti rispetto a questo. L’importante è che l’Amministrazione sia nelle condizioni di potersi tutelare.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliere Pasquino, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Per quanto riguarda queste cose le ho pure segnalate in Commissione e ho parlato anche con l’ingegnere Puce. Inviterei l’Assessorato a fare dei controlli più stringenti. Per esempio, all’Agave ci sono delle situazioni, tipo la strada che è impercorribile, che stavano verificando, pure l’ingegnere me l’ha confermato. Dovrebbe essere compito dell’ente che ha costruito sistemarla.
Cerchiamo di fare dei controlli più stringenti in modo da poter sistemare la situazione, perché sennò, alla fine, non riusciamo a risolvere le problematiche.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
Consigliere Occhineri, lei mantiene la mozione e quindi possiamo procedere oltre nella votazione?
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Mantengo la mozione. Volevo precisare che è assolutamente auspicabile che ci sia un controllo su tutte le lottizzazioni, cosa che non è mai stata fatta, perché queste situazioni avvengono per mancanza di controllo. Non voglio dire parole forti, perché devo essere anche attento, però queste situazioni si incancreniscono proprio per quello. Si arriva alla scadenza delle convenzioni senza che nessuno abbia mai controllato e abbia capito quali sono i tempi.
Come diceva il Sindaco, l’ente può appropriarsi di quelle aree dovendo evidentemente poi terminare le opere quando è finita la scadenza, quando è arrivata la scadenza delle convenzioni. Però, l’ente ha possibilità, e non è stato fatto in particolare io parlo di questo Comparto, ma potremmo parlare anche dell’Agave, per esempio, dove la situazione è stata recuperata, in realtà, perché è stata adesso stipulata una nuova convenzione per i nuovi lotti. Si è chiesto di terminare anche il pregresso che non è neanche normale. In particolare, parlando di questa, il problema è che nessuno controlla e non si controlla evidentemente perché nessuno dà degli indirizzi e delle priorità agli uffici.
Speaker : PRESIDENTE:
È una questione prettamente gestionale.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Non si arriverebbe a scadenza con tante cose ancora da fare. In realtà, qui non ce ne sono tantissime, però si potrebbe portare il lottizzante piano piano a correggere le tempistiche e i lavori non fatti a regola d’arte. Ci deve essere assolutamente un impegno, perché effettivamente è svilente che le lottizzazioni debbano andare tutte nella stessa direzione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Ci sono altri interventi?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
L’Amministrazione da me presieduta ha eseguito dei controlli sul Comparto negli anni a cavallo fra il 2017 e il 2018. Si è verificato che effettivamente opere di urbanizzazione primaria convenzionali non erano state eseguite.
L’interlocuzione era che fino a quando la convenzione non era scaduta l’Amministrazione fosse sostanzialmente impedita nel poter agire. Oggi possiamo agire perché è scaduta e possiamo, con l’escussione, farlo, ma l’attività di controllo spesso ti mette nelle condizioni di doverti fermare rispetto a una convenzione non... Questa è una valutazione di buonsenso di un amministratore che non è uno specialista. Fino a quando non vengono rilasciate dichiarazioni di agibilità, previo completamento delle opere di urbanizzazione primaria, si garantiscono gli inquilini che acquistano. Questo mette il privato nella condizione di poter ottenere l’agibilità solo avendo garantito l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria.
Secondo me, le convenzioni dovrebbero andare in questa direzione, garantendo tutti, per evitare il ripetersi di fenomeni. Non so se tecnicamente si può fare, ma in passato non è stato mai fatto, ed è la ragione per la quale si determinano queste situazioni.
È stato fatto adesso per la convenzione dell’Agave. La rinnovata convenzione dell’Agave.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono altri interventi? No.
Possiamo votare la mozione. Prego.
Consigliera Povero, Consigliere Murri Dello Diago.
Presenti 19, favorevoli 19. È approvato.
Mozione del Consigliere Molendini inerente la concessione pluriennale di spazi finalizzati all’installazione di servizi igienici autopulenti nelle aree pubbliche centrali della città e delle marine.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Data l’ora, cercherò di essere brevissimo.
È noto a tutti che c’è una carenza nella città di servizi igienici pubblici, e questo impatta sia sui turisti, che sono sempre più numerosi nella nostra città, con oltre 265.000 arrivi e 700.000 presenze, sia sui cittadini, che lamentano un’inadeguata offerta. Siccome è notoria anche la condizione di equilibrio pluriennale in cui versa l’Amministrazione comunale, si pone il problema di fornire un servizio, ma di cercare di farlo a costo zero.
La proposta che ho formulato con questa mozione, e che invito a condividere da parte di tutti voi, è quella di un avviso pubblico che coinvolga operatori privati nella fornitura di questi moderni bagni autopulenti in strutture esterne, tipo quelli che ci sono nella Villa comunale, come modalità interna, che potrebbero raggiungere un punto di pareggio di bilancio, quindi di attrattività economica per l’operatore commerciale che, non potendosi basare sui soli gettoni, perché avrebbe tempi di ritorno di breakeven abbastanza lunghi, potrebbe basarsi sulla possibilità di utilizzare le fiancate dei box con plance pubblicitarie, che consentirebbero un ritorno economico e un pareggio dell’investimento tale da rendere attrattivo l’investimento del privato, consentendo, così, un’offerta che soddisfi la domanda presente in città per l’installazione di questi servizi, sia nella città sia nelle marine.
Ho cercato di essere il più possibile sintetico, graziandovi per l’orario.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Molendini.
Chi può rispondere? C’è qualche intervento? No. Possiamo andare avanti. Il Governo non ci dice niente.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Il Governo esprime parere favorevole, naturalmente.
Abbiamo un’urgenza, nota per chi vive la città, ossia quella di potenziare i cosiddetti “bagni pubblici”. Quelli esistenti non sono sufficienti.
Do notizia che abbiamo erogato il contratto per la pulizia dei bagni pubblici esistenti, uscendo da una situazione particolarmente complicata. Con questa opzione si verifica la percorribilità di potenziare, attraverso strutture di nuova generazione, che sono anche sicure e autopulenti, un servizio fondamentale per la nostra città, anche nei punti di maggior pregio architettonico, storico e monumentale. Così come avviene in altre città d’Italia, ci sono accorgimenti che consentono anche di superare e di ottenere i pareri, spesso molto restrittivi, delle locali Sovrintendenze.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Pasquino, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
A nome della Lista, preannuncio il mio voto favorevole. Siamo assolutamente favorevoli a certe iniziative, soprattutto a causa della carenza. I locali si trovano anche pieni di file per entrare in bagno. È un intervento sicuramente utile e necessario.
Un po’ di titubanza la provo per quanto riguarda il fatto di concedere le pubblicità. Non abbiamo un controllo. Questa cosa la sto dicendo in senso costruttivo. È l’unica riserva. Però, se ci sono i mezzi idonei per poterlo fare, sono assolutamente favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
A questo punto, possiamo votare. Perfetto.
Consigliere Pasquino. Il Consigliere Guido è andato via. Consigliere De Matteis.
Presenti 18, favorevoli 18. È approvato.
La prossima è del Consigliere Battista, che non c’è, quindi andrà al primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio.
L’ultima mozione è quella a firma della Senatrice Poli Bortone ed altri inerente una proposta di recupero artistico degli ulivi vittime del disseccamento.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Mi auguro che i colleghi abbiano avuto modo di dare uno sguardo, almeno, a questa mozione.
È un’idea che è venuta a diversi amici. È firmatario anche il Sindaco di questa proposta. Siamo di estrazione politica completamente diversa, ma tutti quanti amanti del nostro territorio, del nostro ambiente naturale e tutti rammaricati del fatto che la Xylella ha devastato completamente il nostro territorio.
In questa mozione si fa riferimento al documento che mi è stato presentato da Seclì, di un’associazione ambientalista. Le firme vanno da Giovanni Pellegrino a Fasano, Murrone, De Vitis, Seclì di Italia Nostra, sezione Sud Salento, eccetera.
Con questa mozione si impegna l’Amministrazione su diversi punti: “Impegna il Sindaco e l’Assessore all’agricoltura ad intervenire presso l’Assessorato regionale all’agricoltura della Regione Puglia”.
Per economia di tempo adesso non voglio leggervi tutti gli impegni, ma in particolare si cerca di creare le condizioni perché si possano utilizzare non tutti gli alberi, ma ‒ mi dicono gli esperti ‒ almeno un 30 per cento del legname che proviene dall’abbattimento degli alberi stessi per prodotti tipici di artigianato, di ebanisteria, il che, naturalmente, potrebbe non soltanto dare una connotazione identitaria, ancora, al nostro ambiente naturale, ma mantenere, anche nell’ambito delle istituzioni... Non so: prendere un tronco di ulivo monumentale, di quelli che sono, semmai, indicati nell’albo della nostra Regione Puglia, e metterlo come testimonianza espositiva di un passato, ma anche con le prospettive di un’economia del futuro e di un restauro del nostro ambiente naturale, potrebbe essere un’operazione di carattere culturale, oltre che di carattere economico, di grande rilievo.
Le possibilità di intervento realisticamente ci sono date dal decreto che è stato inviato il 13 gennaio al Ministro... Scusatemi, è la stanchezza. Non è il decreto che è stato inviato. Dal documento che è stato inviato al Ministro Teresa Bellanova in rapporto ad un decreto che è stato fatto proprio per la rigenerazione della olivicoltura salentina, che sarà certamente trattato in brevissimo tempo, se non è stato già trattato in questi giorni, nella Conferenza Stato-Regioni. La nostra Regione, supportata non soltanto dai singoli che hanno firmato questo documento, ma da una Amministrazione importante, come l’Amministrazione comunale di Lecce, potrebbe sentirsi supportata ancora di più nell’intento di ricercare spazi di azione concreta, che pure potrebbero essere previsti.
Vi leggo solo questo. Vi leggo l’articolo 17 del decreto: “Al fine di accelerare il rilancio delle attività economiche nelle zone colpite da Xylella, anche attraverso il sostegno di attività volte alla valorizzazione del legno d’olivo” viene detto in maniera specifica “con riferimento al Regolamento dell’Unione Europea 1407/2013, la dotazione dei GAL individuati dalla Regione è incrementata di 15 milioni di euro”. Significa che i GAL, ovviamente, hanno già una loro dotazione e che a questi fini viene incrementata la dotazione con 15 milioni di euro.
Se i colleghi avranno voglia di vederlo ‒ l’hanno già visto ‒ si fa riferimento a tavoli interistituzionali, a momenti di concertazione, anche sul territorio, tra i diversi soggetti che possono operare nel campo dell’artigianato, nel campo dell’agricoltura, nel campo dell’economia, per far sì che questo decreto possa realmente essere supportato dalla volontà del territorio, per portare economia al nostro territorio, che è stato afflitto, purtroppo, da questo morbo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Il Governo?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Il Governo non ha difficoltà a esprimere il voto favorevole, non prima, però, di aver precisato una cosa. Vedo qui il rappresentante del Forum Ambiente e Salute, che mi ha personalmente sollecitato a sottoscrivere identico appello, oggi trasferito nella mozione, chiedendomi di aderirvi. Ho visto la tua firma, ho visto la firma del Senatore Pellegrino, ho visto la firma di altri autorevoli che, evidentemente, avendo letto il testo, lo hanno condiviso.
Era un appello rivolto alla Regione Puglia e al Ministro dell’agricoltura, cioè alle autorità competenti, per attivare le iniziative che oggi sono riportate in mozione. Il contenuto di un appello rispetto al quale è stata chiesta la firma del Sindaco, la firma tua, la firma di altre istituzioni viene trasferito in una mozione che impegna il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale a fare cose che... Obiettivamente, io non ho difficoltà a prendere questa carta e a trasmetterla agli uffici della Regione. Che io possa attivare un tavolo di confronto tra il Governo, il Ministro...
È scritto qui, nel secondo punto. Non sono Superman. Non posso, realisticamente, organizzare un tavolo di confronto che veda impegnati il Governo nazionale, la Regione Puglia. Ci sono cose che si possono fare e altre che realisticamente non si possono chiedere.
No. Dice: “Attivare un tavolo interistituzionale aperto, partecipato e operativo tra Governo, Regione, Provincia, Camera di Commercio”...
Ho capito. Benissimo. Adriana, non ci sono problemi. Possiamo votarlo. Mi sembrava un passaggio ultroneo, già fatto: impegniamo il Sindaco, che si era già impegnato con la propria firma, a fare quello che...
Speaker : PRESIDENTE:
Lo impegniamo due volte.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ci impegniamo due volte. Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Se non ci sono altri interventi, possiamo...
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
In Conferenza di Capigruppo sottoponevo il documento all’attenzione di tutti i colleghi. Essendo stato firmato da tutti, per me questo documento può essere... Auspico che sia firmato da tutti i colleghi che eventualmente vorranno votare a favore.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Una volta che lo approva il Consiglio comunale, è come se fosse firmato.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
È il Consiglio comunale che rafforza i singoli che hanno già firmato.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo procedere alla votazione, allora.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Come direbbe l’Assessore Signore, procediamo.
Speaker : PRESIDENTE:
Procediamo.
Consigliere Mola. De Matteis. Non l’Assessore, ma De Matteis il Consigliere. Consigliere Congedo.
È chiusa la votazione. Presenti 18, favorevoli 18. È approvato.
Il Consiglio è chiuso.
Buona serata a tutti e buona partita, per chi deve andare a vedere il secondo tempo.