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C.c. Lecce - 03.12.2019
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Speaker : PRESIDENTE:
Procediamo con l’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo (presente), Battista (presente), Borgia, Citraro (assente), Congedo (presente).
Se vi sedete tutti forse io riesco a vedere anche la seconda fila. Grazie.
Costantini Dal Sant (assente), Della Georgia (presente), De Matteis (presente), Faggiano…
Speaker : PRESIDENTE:
Assente giustificato.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Assente. Giannotta (assente), Giordano Anguilla (presente), Greco (assente), Guido (assente), Mariano Mariano (presente), Martini (presente), Mele (presente), Mignone (presente), Mola (presente), Molendini (presente), Murri Dello Diago (presente), Nuzzaci (presente), Occhineri (presente), Orlando (presente), Pala (assente), Pasquino (presente), Patti (assente), Poli Bortone (presente), Povero (presente), Rotundo (presente), Salvemini (presente), Scorrano (presente), Tramacere (presente), Valente (assente).
9 assenti e il resto presente. È valida.
Speaker : PRESIDENTE:
È valida la seduta.
A questo punto procediamo con gli Inni.
Buongiorno a tutti.
Prima di iniziare con il primo punto all’ordine del giorno, sono pervenute delle domande di attualità, la prima a firma della senatrice Poli Bortone, dove si chiede che, in occasione del prossimo Consiglio comunale, il Sindaco riferisca sull’impianto di compostaggio nella città di Lecce. Non so se possiamo unirla alla successiva, che di fatto ha lo stesso oggetto ed è stata presentata dal Consigliere Saverio Congedo, con i Gruppi Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima Lecce, Scelta Civica Lecce Città del Mondo, che riguarda anche in questo caso sempre le dichiarazioni del Sindaco in ordine alla localizzazione nel territorio leccese di un impianto di compostaggio.
Se ritenete, possiamo trattarle congiuntamente. Possiamo chiedere al Sindaco. Bene.
Passiamo, quindi, all’illustrazione. Prima la Senatrice Poli Bortone e poi il Consigliere Congedo.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie, Presidente.
Io farò un’illustrazione veramente molto breve, perché mi piacerà ascoltare il Sindaco, proprio su un tema che ci ha lasciato sorpresi per le modalità attraverso le quali abbiamo conosciuto il pensiero del Sindaco. Abbiamo letto anche un’intervista, molto dettagliata, il che significa che la decisione non è che sia stata una decisione estemporanea. Almeno questo sembrerebbe dall’intervista rilasciata dal Sindaco a un giornale locale. È una decisione non certamente estemporanea, ma meditata, e la cosa ci ha sorpreso ancora di più, perché appena qualche giorno prima avevamo tenuto, in quest’Aula, un Consiglio comunale nel quale abbiamo ascoltato alcune associazioni ambientaliste su un tema specifico, ossia la richiesta di un privato per un impianto di compostaggio nella zona industriale, una richiesta per la quale, tra l’altro, si era già in una fase avanzata, perché era già stata tenuta una Conferenza di servizi, erano stati fatti dalla stessa Amministrazione comunale una serie di rilievi, credo oltre una ventina (se ricordo bene a mente), ma comunque una procedura assolutamente in atto che non era stata, fino a quel momento, assolutamente smentita.
L’essere andato – mi consenta, Sindaco, senza voler essere scortese – in maniera un po’ plateale all’incontro presso la Provincia con alcuni Sindaci e aver sostenuto una sua tesi, dico sua e sottolineo sua, perché è una tesi che lei non aveva concordato assolutamente con nessuno, una tesi per la quale non c’è nessun atto di questa Amministrazione, nessun atto di indirizzo che giustifichi questo suo atteggiamento.
Noi non abbiamo pregiudizio alcuno nei riguardi di nessun tipo di discussione, soltanto che pretendiamo, come Consiglio comunale, di avere una discussione, specialmente quando si tratta di problemi che riguardano veramente la vita dei nostri cittadini, temi di carattere ambientale, che sono particolarmente importanti, per conoscere, per esempio, se le osservazioni che sono state mosse in occasione del progetto MetApulia sono le stesse osservazioni che potrebbero esser fatte per un impianto di compostaggio, peraltro, da quel che abbiamo letto sempre sulla stampa, nella stessa zona industriale.
Mi piacerebbe anche ricordarle – questo lo farò in un’altra occasione, perché il tempo non ci consente di farlo – che ci sono delle delibere di questo Consiglio comunale del 1996, che esiste una delibera del 1998 sul tema, che esiste un accordo di programma sul tema e che tutto questo non può che essere valutato per un percorso che lei ha deciso di comunicare ai cittadini ma, quel che è più grave, di comunicare attraverso la stampa al Consiglio comunale.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Congedo.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Grazie, Presidente.
Ne approfitto per salutare il professore e tutti i graditi ospiti e per ringraziarli per la loro presenza qui.
Aggiungo qualche breve considerazione rispetto all’intervento della Senatrice Poli Bortone, facendo una premessa. Da tempo ci battiamo e denunciamo i ritardi nella gestione del ciclo dei rifiuti, nella chiusura del ciclo dei rifiuti da parte della Regione e nell’incapacità di costruire impianti che consentano di chiudere il ciclo. Così come per formazione politica e anche culturale siamo lontanissimi dalla cultura del “no” a prescindere, siamo lontani dall’approccio proprio della sindrome NIMBY, per cui tutto può essere fatto purché non nel nostro giardino, e siamo invece favorevoli alla realizzazione di infrastrutture, purché il nostro “sì” sia un “sì” consapevole.
Abbiamo appreso, come veniva ricordato prima, di una disponibilità dichiarata dal Sindaco a localizzare nel territorio leccese un impianto di compostaggio. Questo è avvenuto nell’incontro che si è svolto in Provincia dinanzi a sette Sindaci di questa provincia, al Presidente della Provincia, al Presidente in scadenza della Regione. Allora, sorge spontanea una prima domanda: perché questa disponibilità non è stata manifestata in un Consiglio comunale avvenuto appena 2-3 settimane fa, che aveva lo stesso ordine del giorno? Perché non si è reso partecipe il Consiglio? Perché la settimana scorsa, quando si sono discusse le linee programmatiche – questa è una questione, come veniva ricordato, importante – non si è detto che c’era questa disponibilità da parte dell’Amministrazione? È ortodosso, è corretto andare in una sede istituzionale e manifestare una disponibilità non solo senza il coinvolgimento del Consiglio comunale, ma nemmeno senza quei percorsi partecipativi, di consultazione pubblica e di concertazione con il territorio, che pure vengono sbandierati?
Essendo stata data quella disponibilità in una sede istituzionale, perché si era nella sede della Provincia, con altri Sindaci, immagino che ci sia un’idea su cosa si debba fare. Allora, la prima domanda che sorge spontanea è se l’iter per ospitare un’infrastruttura di questo genere è già stato avviato, se è stato iniziato il percorso per la richiesta delle autorizzazioni, tenendo anche presente che è in piedi una Conferenza di servizi che riguarda lo stesso impianto, anche se a realizzazione privata.
Secondo: si apprende dai giornali che l’insediamento dovrebbe avvenire nella zona industriale, esattamente dove la struttura privata aveva immaginato di farlo. Anche qui viene spontaneo comprendere se sono state fatte tutte le valutazioni inerenti alla localizzazione, cioè se si è immaginato di farlo, per esempio, vicino a un centro abitato, vicino a un sito sensibile, se sono state attuate e immaginate misure a tutela della salute dell’ambiente e dell’impatto sociale, economico, sanitario, infrastrutturale, perché un impianto di questo genere coinvolge anche delle infrastrutture, tipo le strade, se si tratta di un impianto aerobico o anaerobico. Quando si parla di impianto pubblico che cosa significa? Pubblico con risorse da attingere esclusivamente dalla Regione?
Apro qui l’ultima osservazione, e poi chiudo. Trattandosi di questione che coinvolge necessariamente Enti sovracomunali, in particolare la Provincia e la Regione, sarebbe interessante comprendere se c’è stata un’interlocuzione, se sono in piedi degli accordi, se c’è un rapporto istituzionale, visto e considerato che alla disponibilità dichiarata dal Sindaco ha immediatamente risposto il Commissario AGER, cioè il Commissario dell’Agenzia che avrebbe dovuto gestire la realizzazione degli impianti e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Dico questo anche perché non si comprende perché questa manifestazione, ad esempio, non sia stata dichiarata nel 2017, quando proprio la Regione Puglia invitò le Amministrazioni comunali a manifestare un interesse, ma questo non c’è stato.
Apprendiamo della disponibilità, quindi, a ospitarlo, non c’è stata una discussione in Consiglio comunale, non c’è stato alcun processo partecipativo, essendocene state anche le occasioni. Apprendiamo che immediatamente dopo la disponibilità del Sindaco c’è stata…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Congedo, la invito a concludere.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Sì, ho finito.
Dicevo, c’è stata la disponibilità addirittura a realizzare una società di scopo. Insomma, se questa deve essere la città di tutti, iniziamo veramente almeno a coinvolgere tutti.
Finisco con un’annotazione forse un po’ di colore. Come lei sa, Presidente, questa è una regione plastic free, riferendomi anche alla questione ambientale, mentre in Consiglio comunale continuano a esserci bottiglie e bicchieri di plastica. È difficile chiedere ai nostri bambini di recarsi a scuola mettendo nello zainetto la borraccia, quando l’Istituzione dalla quale proviene l’invito ha sui propri banchi le bottiglie di plastica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Congedo.
La parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Intervengo con molto piacere in questa discussione trasferita con due domande di attualità del medesimo contenuto.
Grazie.
Vorrei innanzitutto fugare un equivoco. Non c’è stato nessun atto dispositivo che è stato formalizzato all’interno di una discussione avvenuta in sede istituzionale, ma che era una riunione convocata dai Sindaci dei Comuni di Lizzanello e Merine, alla presenza del Presidente della Regione Puglia e del Direttore dell’AGER.
Che cosa è avvenuto in quella sede? Invito i Consiglieri a rileggersi gli atti che hanno impegnato l’Aula in sede di discussione del progetto MetApulia, così avranno la possibilità di verificare come in quella sede l’Amministrazione comunale, per voce mia, ma anche di altri protagonisti…
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, vi invito a spegnere i cellulari o ad abbassare o togliere la suoneria.
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
…si pose il tema della compatibilità della previsione di un impianto privato per lo smaltimento della FORSU in agro di Lecce e le indicazioni contenute nel PRGRU che indicavano Cavallino e in quella sede dissi che, se l’Amministrazione comunale era impegnata nella valutazione di un impianto privato nel proprio comune, non si capisce il motivo per il quale si doveva sottrarre all’eventuale verifica di compatibilità urbanistica, ambientale, paesaggistica e di salute pubblica di un impianto pubblico all’interno di una programmazione validata dalla Giunta regionale. Sostenemmo allora – lo dissi esplicitamente – che c’era naturalmente da dover decidere, perché era insostenibile l’idea della possibilità di realizzazione di un impianto privato e di un impianto pubblico nella stessa zona.
Che cosa sta avvenendo, da mesi, all’interno della discussione tra i Comuni in sede ANCI nella Regione Puglia? Cosa della quale sicuramente il Consigliere Congedo sarà informato. Il Piano regionale dei rifiuti, approvato ad agosto 2018, viene di fatto modificato per effetto della revoca degli atti che prevedevano la realizzazione degli impianti a Cavallino. Quindi, la situazione impiantistica previsionale della Regione Puglia sul bacino della provincia di Lecce è oggi priva di una sua potenziale localizzazioni.
All’interno di questa discussione, ho dichiarato la disponibilità del Comune di Lecce a prendere in considerazione l’ipotesi di un insediamento nel nostro comune di un impianto con le caratteristiche indicate nel piano: 48.000 tonnellate a fronte delle 55.000 previste dal progetto MetApulia, al servizio di un bacino di 320.000 abitanti, superiore a quello che è inserito nel progetto privato.
Questa disponibilità deve essere, naturalmente, validata, verificata, controllata secondo gli iter che sono scanditi dalle norme, che non invento io. Come l’Amministrazione comunale, in sede di Conferenza di servizi, è chiamata a esprimersi sui pareri e sul progetto presentato da un soggetto privato, così eventualmente si dovrà esprimere su un progetto presentato da un soggetto pubblico.
Questa è la situazione ad oggi. Quindi, non c’è una localizzazione individuata. Ho detto che una città come la nostra ha urbanisticamente una porzione di territorio votata all’insediamento di impianti industriali, che è la nostra zona industriale. Quindi, si dovrà verificare se ci sono disponibilità di suoli. Ma questa afferisce, naturalmente, alla responsabilità degli organi preposti, in primis l’AGER.
Informo l’Aula che la governance pubblica che la pianificazione regionale assegna agli impianti deve essere garantita attraverso una specifica disposizione normativa, che è oggetto di esame da parte della Giunta e del Consiglio. Come si garantisce la governance pubblica degli impianti pubblici previsti nel PRGRU? O attraverso la costituzione di una società in house specifica, che diventa il braccio operativo dell’AGER, o attraverso l’ingresso dell’AGER nel capitale sociale della ASECO, società interamente pubblica partecipata da Acquedotto pugliese, che ha nel suo statuto la previsione di programmazione, gestione e realizzazione di impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani. Su questa opzione pare si stiano orientando, a seguito di parere legale acquisito dallo studio Grimaldi, i nostri amministratori regionali.
Questo è lo stato dell’arte. C’è un’indicazione di disponibilità, che non rappresenta alcuna novità. Altrimenti, quest’Aula, quindici giorni fa, venti giorni fa, avrebbe dovuto alzare con voce solenne e tonante l’indisponibilità dell’Amministrazione comunale all’ipotesi di qualunque impianto pubblico o privato nel proprio territorio. Poiché si è, con senso di responsabilità unanime, manifestata un’attenzione al tema, chiusura del ciclo dei rifiuti, necessità di garantire al territorio un impianto per lo smaltimento della frazione organica del rifiuto solido urbano, è evidente che c’è una criticità nella nostra regione. Le 120.000-140.000 tonnellate di produzione di FORSU annuo dove vanno oggi? O vanno nel trattamento meccanico biologico oppure vanno in impianti fuori dalla nostra provincia e fuori dalla nostra regione, con inevitabile gravame sulla bollettazione e sui costi del servizio.
Questo è, a mio giudizio, il senso di un’assunzione di responsabilità politica e di solidarietà comunitaria e istituzionale nei confronti di tutti i Comuni che, in questi 25-30 anni, hanno gestito e subìto la questione dello smaltimento, di cui anche il Comune di Lecce si è avvantaggiato, e penso alla discarica di Ugento, penso all’impianto di TMB di Cavallino, penso alla discarica di servizio e soccorso di Poggiardo, penso a Galatina. C’è un grido di allarme e di saturazione di alcuni territori rispetto a questa situazione. Pertanto, ho detto che, lì dove le condizioni lo consentono, l’Amministrazione comunale di Lecce offre il proprio contributo. Tutto è da costruire naturalmente, tutto è da verificare, a partire dall’individuazione del sito.
Ricordo al Consigliere Congedo e all’Onorevole Poli Bortone che la delibera CIPE oggi finanzia la realizzazione dell’impianto e anche l’eventuale acquisizione delle aree sulle quali essi dovranno sorgere. Perché il Piano regionale dei rifiuti ancora non è stato modificato? Perché lo stralcio dell’eventuale sito di Cavallino oggi determinerebbe il disimpegno CIPE sul finanziamento erogato. Quindi, abbiamo la necessità e l’interesse, come Regione Puglia, di mantenere l’impegno alla realizzazione con finanziamento statale, solo dopo che abbiamo, naturalmente, individuato un potenziale sito alternativo.
Oggi la situazione nel confronto con MetApulia non è diversa da quella che i titolari del progetto hanno sempre ascoltato dalla voce dell’Amministrazione, di assoluta laicità nella valutazione del progetto, ma di assoluta e piena consapevolezza che la stessa scelta deve essere compatibile con le previsioni del Piano regionale dei rifiuti, che prevede la realizzazione di impianti totalmente pubblici. Essendo l’AGER la responsabile dell’individuazione del recapito finale dei rifiuti, è evidente che qualunque previsione di investimento scaturisce dalla scelta dell’Agenzia regionale di dove essi vadano smaltiti. È altresì evidente che una scelta politica di governance pubblica individua nell’impianto pubblico la sede naturale di destinazione.
È in questa cornice che l’Amministrazione comunale e la comunità hanno l’interesse che si realizzi un impianto pubblico. Perché ha un interesse ulteriore? Perché la previsione di un impianto pubblico non è di per sé garanzia di maggiore efficienza e trasparenza. Ha due ragioni. La prima è che la governance pubblica consente un controllo delle Amministrazioni molto più stringente rispetto a quella che si ha con un soggetto totalmente privato. La partecipazione di una società totalmente pubblica nella gestione è elemento di garanzia e di facilitazione nel confronto fra Amministrazioni.
Seconda ragione. Gli impianti pubblici hanno l’obiettivo di garantire la tariffa minima necessaria alla copertura del corso del servizio e al cosiddetto raggiungimento del punto di equilibrio, al di sotto del quale va in perdita, ma al di sopra del quale produce utili, che sarebbero quelli compatibili con il business plan di un soggetto privato. La determinazione di tariffe di equilibrio garantisce il minor costo per le comunità.
Questa è la situazione.
Chiudendo, intendo rinnovare, naturalmente, l’impegno assoluto di questa Amministrazione a rendere sempre partecipe il Consiglio di quelle che saranno le eventuali scelte future. Oggi non c’è nulla di deliberato, c’è solo una dichiarazione di disponibilità. Sarebbe singolare che il Consiglio comunale possa considerarsi scippato di un proprio indirizzo, quando lo stesso Consiglio comunale, venti giorni fa, si è manifestato, si è rappresentato e ha discusso sulla previsione di un impianto privato.
Gli strumenti di programmazione regionale possono consentire anche l’impianto pubblico, e quando ci saranno le occasioni, i momenti, noi naturalmente ci esprimeremo sugli stessi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto, invito la senatrice Poli e il Consigliere Congedo a riferire sulla propria soddisfazione o meno rispetto a quanto detto dal Governo.
Speaker : CONSIGLIERA POLI BORTONE:
Mi dispiace, ma devo dire in sintesi che il Sindaco è stato particolarmente scorretto, decisamente scorretto, col Consiglio comunale. Avevamo chiesto un Consiglio comunale ad hoc per parlare del tema dei rifiuti, e si è servito dell’articolo 55, a situazioni impari, perché noi possiamo dire solo se siamo soddisfatti o insoddisfatti.
Il Sindaco ha parlato venti minuti su un tema del quale aveva il dovere di parlare in un Consiglio comunale ad hoc. Tale scorrettezza è veramente indice di un modo di fare che noi decidiamo di non accettare più, assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Congedo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Dichiaro la mia insoddisfazione, non nel merito delle dichiarazioni del Sindaco, torno a ribadire. Da tempo ci battiamo perché si realizzino in questa Regione degli impianti che consentano la chiusura del ciclo dei rifiuti, e che evitino all’Amministrazione comunale e ai cittadini i disagi e il caos che si stanno vivendo su questo tema.
Quando si è discusso del progetto Metapulia, mi sarebbe piaciuto in quella sede, o anche in sede di dichiarazioni programmatiche, che il Sindaco illustrasse questa posizione in maniera così dettagliata. Evidentemente, quando c’è stata la riunione con gli altri Sindaci, il Sindaco un’idea l’aveva già. Forse avrebbe potuto coinvolgerci, renderci partecipi, e per nostro tramite, non solamente il Consiglio comunale, ma anche la cittadinanza.
Comunque, accolgo la disponibilità ad approfondire la questione. Torno a ribadire la richiesta già fatta dalla senatrice Poli Bortone, che un tema come quello ambientale nella nostra città, meriti un momento di approfondimento ad hoc con gli altri protagonisti, soprattutto la Regione Puglia e l’AGER, considerato che la Regione Puglia sarà chiamata da qui a poco, per le ragioni che ricordava il Sindaco, a modificare il Piano regionale dei rifiuti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Congedo. Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Trovo singolare questa…
Speaker : PRESIDENTE:
L’articolo 55 dice che “se il Consigliere si dichiara insoddisfatto, o se il Sindaco o l’Assessore non sono presenti, ovvero dichiarano di non poter rispondere immediatamente alla domanda, la domanda d’attualità (…)”:effettivamente non prevede una replica, però per una questione di completezza del discorso, e visto che avete anche voi chiesto che comunque venga portata in un’altra sede, questa discussione, magari il Sindaco vuole darci qualche informazione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Io posso anche non intervenire.
Posso anche non intervenire, ma ricordo al Presidente che lo Statuto all’articolo 55 precisa che chi presenta la domanda di attualità può esclusivamente – esclusivamente – dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto, cioè c’è una risposta secca.
Nel momento in cui la propria soddisfazione o insoddisfazione si accompagna a una valutazione ulteriore, che addirittura chiama in causa anche la persona del Sindaco, allora credo che sia consentito allo stesso di poter rispondere brevemente.
Se questa possibilità non vuole essere accordata…
Speaker : PRESIDENTE:
Per fatto personale, potrebbe essere.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Chiudo tranquillamente la discussione, e la posso finire qui.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, grazie.
Io interpreto il dare la propria soddisfazione o insoddisfazione con un minimo di motivazione. Attenendoci a quello che è il Regolamento, sembrerebbe soltanto che si debba dichiarare o meno “sono soddisfatto, o non sono soddisfatto”.
Detto questo, passiamo alla successiva domanda di attualità, che non mi convince sotto il profilo dell’ammissibilità nelle premesse, in quanto sembrerebbe una domanda di attualità dovuta al fatto che c’è stata la convocazione del Consiglio di oggi. Vista anche la presenza di persone esterne, e visto anche che la domanda di attualità che verte sul cantiere della darsena di San Cataldo porta soltanto delle richieste tecniche, io chiedo naturalmente al Governo se è possibile rispondere a questa domanda di attualità, invitando il consigliere Scorrano a farne un breve riassunto.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Grazie, Presidente, grazie Sindaco e grazie colleghi Consiglieri. Provvedo giusto a leggere, per fare sintesi, la domanda, che si è resa necessaria, non solo perché in virtù del Consiglio comunale odierno è stata annullata la Commissione consiliare controllo, che aveva ad oggetto la darsena, in cui sarebbero dovute essere fornite risposte puntuali e precise in ordine a domande altrettanto puntuali e precise su argomenti, invece, attuali, su risposte attuali. Abbiamo atteso quindici giorni e abbiamo inteso quindi riproporle oggi in quest’aula.
Passo alla lettura della domanda di attualità: “Il sottoscritto Giampaolo Scorrano, nella sua qualità di Consigliere comunale e Presidente della Commissione XI di controllo, con riferimento alle diverse sedute della suindicata Commissione consiliare, avente ad oggetto il cantiere della darsena di San Cataldo, premesso che già da quindici giorni era stata programmata e regolarmente convocata per le ore 11,45 di oggi la suddetta Commissione di controllo, al fine di conoscere lo stato dell’arte dei lavori; che la stessa è stata annullata d’ufficio, in virtù della convocazione dell’odierno Consiglio comunale; considerato che le questioni all’ordine del giorno erano tanto urgenti quanto decisive per comprendere la reale fattibilità del progetto e l’eventuale data di completamento dei lavori; che ad oggi sembrerebbero sussistere difficoltà oggettive per il prosieguo degli stessi; che i notevoli ritardi accumulati hanno già causato danni e disagi di ogni tipo a tutti gli operatori della marina, nonché ai residenti di San Cataldo e dei leccesi tutti; che la città che la città non si può assolutamente permettere un’altra estate senza la darsena.
Tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto chiede all’illustrissimo Sindaco di argomentare dettagliatamente sulle questioni non più procrastinabili, che sarebbero state all’ordine del giorno della Commissione odierna, e più precisamente: con riferimento al verbale di consegna totale del cantiere ed alla riserva effettuata dall’impresa appaltatrice, riferisca se la ditta ha sciolto la riserva, ovvero ha formalizzato la stessa, e nel caso, ne esponga le motivazioni.
Circa le analisi e la caratterizzazione delle alghe, comunichi l’esito delle stesse, con particolare riguardo alla possibilità di riutilizzo delle alghe a compost, come previsto dal progetto, ovvero di trattamento delle stesse come rifiuto (non speciale). In quest’ultimo caso, dettagli i maggiori importi rispetto all’appalto e reiteri l’effettiva disponibilità da parte dell’Amministrazione da ella presieduta, di fondi sufficienti al conferimento delle alghe a discarica, al fine di scongiurare qualsiasi ulteriore fermo del cantiere ed un possibile contenzioso con l’impresa.
Sull’andamento del cantiere e sulle relative spese, siano esse in ordine alla progettazione e direzione dei lavori, gli stati di avanzamento lavori, eccetera, rendiconti tutte le somme già erogate dall’Amministrazione comunale, sin dalla prima consegna alla GECO S.p.a., sino ad oggi, sino all’attualità. E comunichi soprattutto, una volta per tutte, senza se e senza ma la data certa in cui la darsena potrà essere restituita finalmente alla cittadinanza”. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie consigliere Scorrano.
Applaudire non ha senso, per favore, grazie. Silenzio.
A questo punto, è facoltà del Governo rispondere.
Speaker : DIRIGENTE COMUNALE PUCE:
Salve.
Ci sono alcune domande sulle quali non è possibile in questa sede dare delle risposte, tipo le spese di progettazione e direzione lavori, perché bisogna fare dei conteggi. Su altre si possono dare degli aggiornamenti rispetto alle riserve che la ditta ha formalizzato nella giornata di ieri, e che sono in fase di valutazione, non c’è stato modo se non di leggerle velocemente, perché ieri sono state protocollate, e riguardano questioni di natura tecnica.
Le analisi che la ditta appaltatrice ha trasmesso quattro o cinque giorni fa al Comune, sono delle analisi che seppur individuano un materiale organico, però il produttore del rifiuto, cioè la ditta, ha ritenuto di dover individuare nel codice CER 160306 il codice di un rifiuto non pericoloso, sul quale però abbiamo grosse perplessità, che tramite ARPA faremo in modo di verificare ed eventualmente modificare.
Questo codice chiaramente va trasportato in discariche – o in impianti, forse, è meglio dire – o in impianti che hanno questo tipo di autorizzazione. Stiamo verificando la disponibilità ad accogliere, in questo momento, la posidonia che è depositata sul piazzale: ho già fatto come direttore dei lavori un ordine di servizio per portarla via immediatamente e avviare successivamente la chiusura e lo svuotamento del bacino.
Speaker : PRESIDENTE:
Dovete fare silenzio.
Invito la forza pubblica. O state zitti, o interrompiamo la discussione e non ne sappiamo niente. Dovete stare zitti. Grazie.
Prego, ingegnere.
Speaker : DIRIGENTE COMUNALE PUCE:
Dicevo: è stato emesso, questo ordine di servizio, per dare prosecuzione a tutte le attività previste nel progetto.
Controdedurremmo alle riserve presentate dalla ditta, che riguardano aspetti tecnici di dettaglio, che non è il caso di affrontare in questa sede.
Sull’andamento delle spese e sui rendiconti che la Commissione consiliare ha richiesto, nella prossima seduta verrà portato il rendiconto delle somme già erogate, sia per la precedente ditta, quindi GECO, che per quella attuale. Sarà oggetto di comunicazione nell’ambito della Commissione consiliare.
Credo di aver risposto a tutte le indicazioni e alle richieste fatte nella domanda di attualità.
Speaker : PRESIDENTE:
Perché mi dovete costringere a far sgomberare e a farvi uscire? Per favore.
Individuate chi parla e venga fatto uscire.
Possiamo continuare? Grazie.
Se il Governo ha finito, Consigliere Scorrano, è soddisfatto o non è soddisfatto? Poi chiuda.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Mi scusi, Presidente: io non sono soddisfatto, però vorrei motivare soltanto un minuto, se me lo concede.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, se questo minuto è di silenzio, perché serve a tutti noi, perché nessuno è contro, allora andiamo avanti.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Chiedo un minuto di silenzio, se è possibile.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Io ringrazio l’ingegner Puce per la risposta tecnica.
Dalla parte politica avremmo voluto sentire oggi rassicurazioni da parte del Sindaco, se a prescindere da quello che sarà l’esito delle ulteriori analisi fatte dall’Amministrazione, esistono fondi sufficienti al conferimento di quelle alghe in discarica, dove sembrerebbe che oggi debbano andare, al fine di scongiurare qualsiasi ulteriore fermo, e il contenzioso con l’impresa.
Sempre dalla parte politica, vorrei sapere se il Sindaco è in grado…
Speaker : PRESIDENTE:
Questa è un’ulteriore domanda…
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Faceva parte della domanda di attualità e non c’è stata alcuna risposta dalla parte tecnica, perché non la poteva dare.
Chiedo se il Sindaco è in grado di comunicare a tutti noi cittadini, ai Consiglieri, ai cittadini, ai pescatori, una data certa in cui finiranno i lavori e la darsena sarà restituita ai leccesi. In assenza non posso essere soddisfatto.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Grazie, Consigliere Scorrano.
Possiamo ritenere chiusa, per il momento, questa fase preliminare di domande di attualità e possiamo introdurre il primo punto all’ordine del giorno.
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda il “Regolamento di attuazione del piano per l’accessibilità e del laboratorio comunale per l’accessibilità di Lecce”.
Oggi, come sapete, ricorre la Giornata internazionale…
A questo punto, facciamo allontanare i signori. Stiamo passando ad un altro argomento e dovete avere rispetto per le persone che sono qui.
Purtroppo, il Consiglio comunale si svolge in questo modo. È stata fatta la richiesta; poi, se volete parlare in altro modo, potete naturalmente interloquire.
Guardi, lei non può parlare con noi. Invito la forza pubblica. Non può parlare in questo momento, non mi è permesso farla parlare.
Per favore, lei non può parlare in questa sede, poi farà magari un video e parlerà. Oggi non può parlare.
Invito la forza pubblica a far sgomberare….
Io devo far rispettare il Regolamento di questo Consiglio comunale. Invito i vigili e le forze… Evidentemente lei non può parlare; poi, se vuole, può parlare con me ma fuori di quest’aula, può venire nella mia stanza, non qui.
Evidentemente non siete in grado di far rispettare…
Certo, però purtroppo il Regolamento qui non mi permette di farla parlare, quindi dovete uscire.
Poi, se vuole, può venire a parlare con me, con il Sindaco, con chi vuole, ma non in quest’aula. Grazie.
Perfetto.
Lo capisco e verrò a trovarla, però lei non può più parlare qui.
La forza pubblica, se c’è deve fare quello che dico. Se non è in grado di farlo, possiamo anche interrompere il Consiglio.
Non è questo però il luogo per poter fare.
Consigliere Scorrano, naturalmente questo è dovuto forse al mio aver avuto un occhio di riguardo per quanto riguarda questa cosa. Per favore: ho visto che c’erano persone che invitavano ad applaudire, e mi sembra una cosa un po’ costruita.
Invito le forze dell’ordine a fare uscire le persone che parlano, perché non possono parlare. Stiamo dando un’immagine di questo Consiglio comunale davvero sgradevole per i nostri ospiti.
Io non dico fesserie. Consigliere Scorrano, lei non può neanche parlare, si segga. Consigliere Scorrano, lei sta mandando nella caciara. Può parlare di quello che vuole, può dire quello che vuole.
Adesso si segga, Consigliere Scorrano, che non siamo in mezzo al mercato.
Passiamo oltre.
Si sospende il Consiglio in questo momento.
Riusciamo a ricominciare?
Dobbiamo rifare l’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo (assente), Battista (presente), Borgia, Citraro (assente), Congedo (presente), Costantini Dal Sant (presente), Della Georgia (presente), De Matteis (presente), Fagiano (assente), Giannotta (presente), Giordano Anguilla (presente), Greco (presente), Guido (presente); Baglivo è rientrato (presente), Mariano Mariano (presente), Martini (presente), Mele (presente), Mignone (presente), Mola (presente), Molendini c’è, Murri Dello Diago c’è, Nuzzaci (presente), Occhineri (presente), Orlando, Pala, Pasquino, Patti, Poli Bortone, Povero, Rotundo, Salvemini, Scorrano, Tramacere, Valente (assente).
Assenti solo tre. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
Regolamento di attuazione del piano per l’accessibilità del laboratorio comunale e per l’accessibilità di Lecce.
Stavo dicendo che ricorre oggi la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, proclamata nel 1981 dall’ONU per promuovere i diritti, il benessere e l’inclusione dei disabili nel mondo. Ringrazio naturalmente, avete visto, le associazioni presenti. Ringrazio per la presenza, a nome del Consiglio, il professor Giuseppe Lauria, dell’Università di Firenze.
Do la parola, a questo punto, anche per accelerare i tempi, al Governo.
Consigliere Scorrano, sono coperto, purtroppo.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Mi scuso, se lei è coperto, Presidente.
Soltanto per dire, per l’estremo rispetto che abbiamo nei vostri confronti e verso una tematica così delicata, che il sottoscritto, e penso di essere interprete anche del pensiero di tutta l’opposizione consiliare, ha deciso di restare in quest’Aula e di partecipare, per discutere l’argomento molto importante all’ordine del giorno che vi riguarda.
Solo per questo.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene, consigliere Scorrano.
La parola al Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Un saluto a tutte le Istituzioni e Autorità presenti.
Oggi compiamo un passo importante su un tema a noi caro e sfidante dell’accessibilità. Aggiunge, dopo un’esperienza che è maturata nel tempo, che ha visto protagonismi diffusi, che sono oggi qui presenti, l’attivazione quotidiana, costante e appassionato delle associazioni che a vario titolo si occupano dei diritti delle persone disabili, e tutte le istituzioni che al loro fianco da anni collaborano per affermare la pienezza di un diritto che per anni e decenni è stato sostanzialmente ignorato, eluso o calpestato.
Un benvenuto quindi all’Università del Salento, un benvenuto alla ASL, un benvenuto alla Curia, un benvenuto naturalmente al professore.
Oggi sottoponiamo al voto dell’Aula quello che viene definito “Regolamento per l’accessibilità”. È uno strumento di governo importante che definisce obiettivi, individua percorsi, assegna responsabilità, ma che resterebbe solo un mero auspicio o un mero adempimento se ad esso non si accompagnasse una piena e convinta maturazione culturale, un’autentica assunzione di un nuovo sguardo sulle politiche dello spazio pubblico nelle comunità.
Noi siamo legittimamente orgogliosi di un lavoro avviato nel 2017, che in poco tempo ha consentito di mettere sulla scrivania del Governo non i cosiddetti “bottoni”, come si diceva un tempo, ma alcuni tasselli di un mosaico importante. Abbiamo istituito l’ufficio cosiddetto “PEBA” (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche). Abbiamo individuato nella figura dell’architetto Francesca Rossi quello che si definisce “disability manager”. Abbiamo compiuto una scelta che definisco non consueta: abbiamo assegnato, adesso, risorse importanti perché il ruolo non fosse soltanto una targa, ma assegnasse alla stessa poteri, strumenti per poter realisticamente raggiungere un obiettivo complicato. Abbiamo deliberato nei giorni scorsi in Giunta la prima assegnazione di risorse. Abbiamo, nei giorni scorsi, con un decreto a mia firma, individuato il Garante dei diritti delle persone con disabilità, che è qui presente e che saluto, la dottoressa Maria Pia De Santis. Abbiamo scelto di affidarci a una delle professionalità più autorevoli, più qualificate e più riconosciute in questo campo d’azione, ossia il professor Lauria, che è qui e che, di fatto, ha significativamente contribuito alla determinazione e alla definizione dei contenuti di questo Regolamento che oggi illustriamo sinteticamente.
Siamo, quindi, al compimento di un’ulteriore tappa. Altre ci attendono. Sono quelle che vengono individuate in questo strumento di programmazione e pianificazione.
Non mi resta che dare a lui la parola e ringraziarvi nuovamente per la vostra presenza, che segna un momento importante di condivisione. “Condividere” significa appropriarsi dello sguardo dell’altro e dello stato d’animo di chi vi è di fronte.
Nelle settimane scorse siamo stati protagonisti anche di un’esperienza concreta, una passeggiata sulla sedia a rotelle nella città storica, proprio perché volevamo vivere le difficoltà che quotidianamente si incontrano. Io dico sempre che su questo specifico argomento dobbiamo renderci conto della storia alle nostre spalle. Diciamocelo guardandoci trasparentemente: per decenni la disabilità è stata vissuta in questo Paese come una colpa, come una vergogna, al punto da indurre molte famiglie a tenere nascosti i propri figli. Questo, naturalmente, ha avuto esiti sulle scelte di pianificazione urbanistica, perché non venivano considerati i diritti di persone che venivano nascoste allo sguardo dell’amministratore pubblico.
Il vero balzo è stato quello di affermare diritti di cittadinanza per tutti, anche per chi vive su una sedia a rotelle, anche per chi è privo della vista, anche per chi è privo dell’udito.
Naturalmente, tutto ciò che afferisce alle responsabilità dell’amministratore, del decisore pubblico deve scontare questa latitanza pluriennale e, progressivamente, rimediare individuando obiettivi e correggendo ciò che si deve adeguare. Penso a tutto il patrimonio pubblico, che in larghi spazi non è oggi nella possibilità di essere attraversato, visitato, goduto, percepito e che afferisce alle scelte trascorse.
La ferita che il Sindaco di una città a volte sente inferta sulla propria pelle è quando anche le nuove progettazioni, nonostante questa acquisita maturità e consapevolezza, scontano un deficit di attenzione. Questi sono gli errori che non ci è più consentito commettere, perché ne va veramente del rispetto di un principio di cittadinanza e ne va anche della credibilità di chi assume un compito così impegnativo di fronte a tutti i cittadini.
Grazie.
Speaker : PROFESSORE LAURIA:
Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per avermi invitato a partecipare a questo Consiglio comunale.
Oggi, come ricordava il Sindaco, siete chiamati ad approvare il regolamento di attuazione del Piano per l’accessibilità e del laboratorio comunale per l’accessibilità di Lecce. Si tratta di dare avvio a un processo particolarmente ambizioso. È una sfida molto difficile che ha come obiettivo, come fine ultimo quello di rendere la città più inclusiva, più vivibile e anche più accogliente per gli ospiti.
Si tratta, indubbiamente, di una sfida con un alto valore politico. È una sfida incardinata nell’articolo 3 della nostra Costituzione, che dice che la Repubblica ha l’obbligo di rimuovere tutti gli ostacoli alla libertà e all’uguaglianza. In effetti, si tratta di consentire ad ogni persona, sulla base dei propri talenti, di sviluppare il proprio progetto di vita indipendentemente dalle limitazioni funzionali che può avere. È proprio per questa ragione, perché si tratta di un eminente problema o tematica politica, che questo tema viene posto all’approvazione del Consiglio comunale.
In questa maniera, il Piano per l’accessibilità, a mio parere, da strumento tecnico diventa uno strumento politico e uno strumento sociale, un qualcosa che dovrebbe diventare una risorsa di tutti, una risorsa condivisa, un qualcosa che permetta alla comunità di lavorare insieme. Questa, secondo me, è la principale sfida.
Sappiamo ‒ lo ricordava prima il Sindaco ‒ che esiste una legge dello Stato, addirittura del 1986, quindi di più di trent’anni fa, che impone a tutti gli enti pubblici di redigere il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Qualche anno dopo, con la legge n. 104, è stata imposta l’eliminazione delle barriere architettoniche anche negli spazi pubblici, negli spazi esterni. Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche aveva, e ha, come obiettivo quello di rendere gli spazi privi delle barriere architettoniche che sono contemplate nella nostra normativa. Quindi, è uno strumento tecnico-normativo a tutti gli effetti.
Purtroppo, in molti Paesi, in molte cittadine, in molte città italiane la legge n. 41/1986 e la legge n. 104 sono rimaste lettera morta, soprattutto al sud. Tante volte sono stati elaborati questi Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma sono rimasti atti che non hanno avuto alcuna conseguenza pratica, cioè non sono state nel tempo realizzate tutte le opere previste.
Dal 1986 le cose sono molto cambiate. Per fare un piccolo esempio, il concetto stesso di disabilità è cambiato. Prima la disabilità veniva considerata una condizione della persona. Adesso, anche grazie alla Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili, la disabilità è considerata come una sintesi di persona, ambiente e società. Quindi, le cose si sono arricchite, si sono arricchite di tanti sguardi.
Anche l’accessibilità, che è strettamente collegata alla disabilità, è cambiata. Prima l’obiettivo era quello di eliminare le barriere architettoniche delle persone disabili. Vi ricordo che quasi tutta la normativa è basata sui problemi delle persone che si muovono sulla sedia a rotelle manuale, quindi proprio un piccolo segmento di popolazione disabile. Oggi l’obiettivo dell’accessibilità è dare una risposta a tutti. Difatti si parla di design for all, di universal design, di una progettazione per tutti. Si considerano come centrali i bisogni delle persone disabili, ma non solo delle persone con disabilità fisica, anche con problemi di natura diversa, per esempio sensopercettiva o cognitiva, però si cerca di avere uno sguardo allargato ai problemi di tutti, a partire dai problemi delle persone deboli, i bambini e gli anziani. Solo per ricordare due profili d’utenza piuttosto significativi.
Se il PEBA, il vecchio Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, era un piano finalizzato alla conformità tecnico-normativa, all’adeguamento degli spazi, dei servizi e dei beni, con il Piano per l’accessibilità si fa un passo in avanti. L’obiettivo non è tanto eliminare le barriere architettoniche quanto riqualificare lo spazio e renderlo più vivibile per tutti. Si tratta, quindi, come è chiaro, di una sfida difficile, di una sfida molto esigente.
Per chiarire meglio provo a fare un brevissimo esempio. Noi potremmo avere un parco urbano privo delle barriere architettoniche contemplate dalla normativa, ma se questo stesso parco urbano fosse privo di sedute comode per le persone anziane, privo di giochi per tutti i bambini (non solo per i bambini “sani”), se fosse privo di zone d’ombra, se fosse privo di servizi igienici per tutti, noi potremmo davvero considerare questo parco urbano accessibile? Questa è la grande sfida che abbiamo davanti.
Naturalmente, per affrontare questa sfida servono tante cose. Servono risorse, ma non solo risorse economiche, anche risorse umane, risorse informative. A mio parere, serve tanto coraggio e una grande sincerità: la sincera volontà di vedere la città in maniera diversa, con una visione diversa, una città più equa, più inclusiva, io direi, con un’espressione forse un po’ banalotta, più gentile nei confronti di tutti. Ognuno di noi può avere qualche difficoltà nell’accedere ai servizi, nell’utilizzare un mezzo pubblico, eccetera.
Questo processo, che oggi dovrebbe avere un suo inizio, sarà lungo. Bisogna essere chiari. I problemi da risolvere sono tantissimi.
Noi stiamo cercando ‒ io per la mia parte, insieme ai dirigenti, ai funzionari del Comune ‒ di dare solide basi a questo processo, però siamo consapevoli che non sarà una cosa rapida perché i problemi sono tanti. Alcune cose si potranno risolvere con una certa facilità. Alcune cose addirittura a costo zero. Ci sono molti problemi di tipo organizzativo che rendono difficile la vita delle persone e che si possono risolvere con un po’ di buonsenso. Non servono tanti soldi. Per altre cose, invece, servono tempo e risorse economiche. Pensiamo, per esempio, al sistema di trasporto pubblico: il problema non riguarda solo i mezzi, ma anche le banchine, le fermate, eccetera. Ci sono moltissimi problemi. Per esempio l’intervento sugli edifici antichi e vincolati, il rapporto non sempre così agevole con la Sovrintendenza. Effettivamente, i problemi ci sono e sono difficili.
All’interno di questo percorso credo che il Comune debba fare la sua parte, innanzitutto mettendo ordine nei propri uffici, negli edifici che gestisce o di cui è proprietario. Solo in questa maniera può essere veramente credibile e chiedere ad altri di procedere in questo percorso virtuoso.
Ci sono due piccoli segnali che, secondo me, sono rassicuranti. Per esempio, con una spesa ‒ credo ‒ modestissima la sala consiliare è stata resa un po’ più accessibile. Questa è una cosa positiva. Si stanno realizzando due servizi igienici accessibili. Anche questa è una cosa importante. È qui la traduttrice nella lingua italiana dei segni. Per quello che ho capito, è la prima volta che accade in un Consiglio comunale.
Questi sono tutti piccoli segnali che, secondo me, vanno nella giusta direzione. Io mi sento parte di questa squadra. Potremo ottenere buoni risultati solo se ci sarà condivisione, collaborazione e cooperazione da parte di tutti. Questo è chiaro.
Da esterno, da ospite ‒ l’ho detto già alla senatrice Poli Bortone ‒ conto, per il mio piccolo ruolo, sull’incoraggiamento, sul contributo di tutti, maggioranza e opposizione, proprio perché questo è un problema che riguarda tutti.
Il laboratorio comunale per l’accessibilità. Penso che il laboratorio comunale per l’accessibilità sia il vero motore di tutto questo processo, un processo che aveva bisogno di tempo per poter andare avanti, per essere implementato. In questo regolamento si indicano le funzioni che il laboratorio dovrebbe svolgere; si indicano in premessa, e anche all’interno del regolamento, le risorse, non solo quelle economiche, ma anche quelle umane, che servono per far funzionare questa macchina; si spiega chi fa cosa.
Il Piano inizierà veramente a lavorare, diventerà qualcosa di operativo e concreto solo nella primavera del prossimo anno perché, accanto al coordinatore del laboratorio comunale per l’accessibilità, che è una figura interna all’Amministrazione comunale, l’idea è quella di coinvolgere giovani ricercatori, che dovrebbero diventare il nucleo stabile del laboratorio. Si pensava ad architetti, a un sociologo e a un ingegnere dell’informazione, che dovrebbero essere selezionati, attraverso bandi ad evidenza pubblica, presso l’Università di Firenze per quanto riguarda Architettura e presso l’Università del Salento per quanto riguarda Sociologia e Ingegneria dell’informazione. Questo dovrebbe essere il nucleo stabile in questi due anni di avvio del piano.
Parallelamente, verranno coinvolte con continuità le associazioni operanti sul territorio ‒ penso a Lecce, ma più in generale al territorio salentino ‒ attraverso l’idea di un tavolo permanente. Caso per caso, verranno coinvolti gli amministratori quando bisognerà prendere decisioni importanti. Faccio un esempio. Immaginiamo una lista di cose da fare. Bisognerà capire cosa fare prima e cosa fare dopo, perché le risorse non sono disponibili subito. È una scelta eminentemente politica cosa fare prima. Possiamo usare, sì, delle matrici di urgenza e di impatto, però quello che conta, secondo me, è il punto di vista delle associazioni e degli amministratori per individuare le gerarchie, le cose più importanti.
Certe volte ci sono scelte che hanno un grande impatto, che riguardano molte persone, ma altre volte ci sono scelte urgenti, che magari riguardano un solo ragazzo, magari un ragazzo cieco che deve andare a scuola, e allora c’è bisogno di un attraversamento protetto, di un semaforo acustico. Solo per darvi un’idea. Non è detto che le cose da fare siano quelle che riguardano un ampio bacino. Talvolta possono riguardare anche una sola persona, però avere un grandissimo valore per quella persona, per la vita di quella persona e, non dimentichiamolo, anche per la vita delle famiglie, che hanno un carico immenso di sofferenze e di lavoro.
Un’altra cosa che abbiamo fatto in questi mesi, a partire da giugno, è stato individuare una sede del laboratorio comunale per l’accessibilità. Scherzando con l’architetto Rossi dicevo: facciamo in modo da non ubicare il laboratorio comunale per l’accessibilità al quarto piano di un edificio comunale, magari inaccessibile. L’idea è quella di dare visibilità a questo processo e di avere una sede nel centro di Lecce, facilmente fruibile, facilmente accessibile a tutti. Tutti dovrebbero poter dare ‒ se ne hanno voglia ‒ un contributo, sapere cosa si sta facendo, dare consigli. Questa è l’idea che abbiamo in mente. Dopo un’analisi delle varie possibilità, sembra che la scelta sia caduta sull’ex ufficio dei Vigili urbani in Viale de Pietro.
Da oggi, fino al giorno in cui prenderanno servizio gli assegnisti di ricerca selezionati dalle Università di Firenze e del Salento, dovremo sistemare questo immobile, attrezzarlo, dotarlo di tutto ciò che serve per poter operare. L’obiettivo è di inaugurare tutti insieme la sede del laboratorio il 1° marzo o, nella peggiore delle ipotesi, il primo giorno del mese successivo. Non dico quale, perché, come sapete, potrebbe essere un pesce d’aprile.
Concludo. Credo ci siano tutte le possibilità per fare un ottimo lavoro. Personalmente ce la metterò tutta. Farò del mio meglio. Ho trovato energie positive. Io di natura sono ottimista, quindi credo che siamo sulla buona strada, però c’è bisogno dell’aiuto di tutti, della partecipazione di tutti.
Infine, voglio ringraziare le persone con le quali ho lavorato in questi mesi, a partire dal Sindaco, che ha creduto in questa maniera innovativa di affrontare il tema dell’accessibilità: non fermarsi all’eliminazione delle barriere architettoniche, ma avere uno sguardo molto più ampio.
Voglio ringraziare gli assessori Delli Noci e Silvia Miglietta, con i quali ho lavorato più intensamente. Ai due assessorati, lavori pubblici e accessibilità, il piano è legato, è più incardinato.
Voglio ringraziare la IV Commissione consiliare, che ha analizzato con molta cura il regolamento dando consigli e mettendoci in guardia sull’eccessivo dettaglio di alcuni passaggi. Io ascoltavo da Firenze quello che accadeva e dicevo all’architetto Rossi: è un bene che ci sia una discussione, un’attenzione, che le persone leggano i regolamenti per poter, poi, esprimere un giudizio basato su dati di fatto. È il sale della democrazia. È una cosa bellissima. Significa essere coinvolti in questo processo.
Voglio ringraziare l’ingegnere Puce, che non so dove sia, e l’architetto Rossi. Con loro ho lavorato più intensamente. Ho apprezzato moltissimo la loro tenacia e la loro determinazione. Alla fine si approva un regolamento, poi si faranno delle opere, si inizierà il lavoro, eccetera, però dietro c’è tanto lavoro oscuro, ve lo posso assicurare, un lavoro che conosce solo chi lo fa. Francesca, come disability manager, e Giovanni Puce, come dirigente, stanno facendo un lavoro egregio: stanno facendo di tutto per mettere olio negli ingranaggi e far partire questa macchina. Questo è il discorso.
Penso ci siano tutte le condizioni per far bene e sperare che questo sogno di una città più equa, più accessibile, più inclusiva e, direi, anche più bella possa realizzarsi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, professor Lauria.
Ci sono altri interventi? Benissimo. Possiamo procedere.
Prego, senatrice Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie.
Ringrazio innanzitutto il professore per questa occasione, per averci esposto in maniera così semplice, chiara, ma efficace un progetto che è certamente ‒ come lei ha ricordato ‒ di altissimo valore politico e di ancor più alto, direi, valore sociale. È un progetto per il quale abbiamo firmato in campagna elettorale per la realizzazione. Indipendentemente dai ruoli che i cittadini leccesi hanno inteso conferirci, anche dall’opposizione, ritengo di dover confermare quella firma perché è un progetto verso il quale non si può assolutamente essere indifferenti. Tutt’altro.
Mi piace ricordare, però, a differenza di quanto ha detto il Sindaco, che del tema della disabilità o dell’accessibilità non se ne parla dal 2017, ma se ne parlava in maniera contestualizzata nel tempo, come lei ha giustamente ricordato, già in altri momenti, in altri anni, quando si pensava di poter intervenire soltanto ‒ lo dico in maniera molto chiara ed esplicita ‒ per eliminare qualche piccola barriera architettonica con qualche piccola risorsa dell’Amministrazione. Poi si è avuto maggiore coscienza rispetto a questo problema e già nel 2015 l’Amministrazione precedente, con la delibera di Giunta n. 726, intese dare vita ‒ vedo che l’architetto annuisce, quindi ricorda un dato storico di questa Amministrazione ‒ al PEBA. I tempi delle Amministrazioni, purtroppo, sono quelli che sono. Bene ha fatto lei, professore, a dire in maniera molto prudente che i tempi non saranno certamente tempi brevi, neanche per realizzare tutto quello che oggi noi certamente approveremo, e immagino che l’approveremo all’unanimità perché nessuno di noi, già in Commissione, si è sottratto al desiderio di percorrere una strada utilissima per la nostra città.
Come lei diceva, il tema dell’accessibilità è un gradino in più in termini di qualità della vita, in termini di processo innanzitutto culturale, prima ancora che urbanistico o infrastrutturale, un processo culturale in virtù del quale noi passiamo da un tema semplicemente strutturale dell’eliminazione delle barriere architettoniche ‒ interveniamo su qualche marciapiede per fare in modo che si possa salire con la carrozzella, detto in breve e tra parentesi ‒ ad un tema, invece, molto più ampio, quello di riqualificare lo spazio per tutti, non soltanto per coloro che hanno una disabilità, che sono affetti da una disabilità, ma per tutti coloro (bambini, come ricordava lei giustamente, e anziani) che vogliono usufruire degli spazi accessibili per la città.
Tutto questo ci convince, ci convince molto, ma sappiamo che l’Amministrazione in questo momento... E su questo non faremo opposizione, anzi cercheremo di agevolare tutti i percorsi leciti che ci saranno sottoposti. Su questo, mi permetto di dire, non so perché un bando debba essere fatto solo per due università e non possa essere aperto a tutte le università del nostro territorio nazionale.
Se viene bandito da due università è una cosa differente. Avevo capito male. Questi incontri servono per chiarire e per eliminare eventuali dubbi. Il dubbio, quindi, è eliminato.
Non faremo assolutamente alcun tipo di opposizione né creeremo intralci a un processo difficile, così come individuato in un documento che noi oggi votiamo per un atto di fiducia, essenzialmente, non solo per mantenere i patti preelettorali con chi ci aveva sottoposto il documento; per un atto di fiducia anche nei riguardi dell’Amministrazione, che si sta assumendo questa responsabilità, e, starei per dire, ancora di più nei riguardi dell’architetto Rossi, che si è assunta una grossissima responsabilità.
Ci sembra giusto, immediato ed urgente il tavolo che lei proponeva con tutte le associazioni che, a vario titolo, debbono intervenire non soltanto per esprimere in quella sede le loro esperienze, le loro sensibilità, le loro aspettative, le loro priorità e, in base a tutto ciò, stabilire anche quel cronoprogramma preciso che intanto potrà essere rispettato in quanto potrà essere condiviso ab origine. Se non c’è condivisione fin dall’inizio, i percorsi diventano sempre molto difficili.
Il laboratorio nella sede degli ex Vigili urbani. Vi auguro di riuscire a renderla fruibile, casualmente prima delle elezioni di maggio. L’importante è che la si renda fruibile. Non è un problema questo. Anzi. Se lo facessimo prima ancora del 1° marzo saremmo più contenti perché si potrebbe effettivamente consentire a tutti i soggetti interessati di partecipare al tavolo istituzionale, quindi di incominciare a dare indicazioni precise per rendere realistico ed effettivamente praticabile il documento che oggi stiamo firmando.
Voglio soltanto fare un’ultima annotazione, un’annotazione che avevo fatto anche in Commissione. Con spirito collaborativo mi permetto di indicare un’ulteriore fonte di risorse. È vero che anche con la buona volontà... Qualche volta, professore, anche con la fantasia si possono fare tante piccole cose o semplicemente con l’osservazione delle tante piccole cose della quotidianità. Va benissimo qui a Palazzo Carafa fare due bagni. Andrebbe anche molto bene se aggiustassimo gli ascensori, perché si fermano quotidianamente e diventa difficile per chiunque, a proposito di accessibilità, arrivare al secondo piano ogni giorno. È un’annotazione per alleggerire anche questo discorso, che pure è un discorso di particolare rilievo.
Sono indicate come risorse per il finanziamento la legge n. 222, quindi l’Agenzia per l’energia, le fonti finanziarie che possono derivare da questa legge, e l’articolo 208 del Codice della strada, che probabilmente dovremmo puntualizzare, perché è soltanto il comma 3 dell’articolo 208. Se l’Amministrazione ha già deciso di utilizzarlo per intero, il 50 per cento, per il Piano dell’accessibilità non possiamo che essere contenti, ma nel comma 3 dell’articolo 208 sono indicati almeno una decina di interventi che si potrebbero fare. Se la scelta è di utilizzarlo per intero, il 50 per cento, per il Piano dell’accessibilità noi siamo assolutamente d’accordo su questo.
Parlando di accessibilità, quindi di un concetto molto più ampio dell’abbattimento semplice delle barriere architettoniche, mi permetto di indicare anche le risorse che provengono da una fonte che diventa sempre più importante di introiti per l’Amministrazione comunale: la tassa di soggiorno. Al tavolo istituzionale e a un tavolo che deve essere istituito per l’utilizzo della tassa di soggiorno, la tassa di soggiorno può essere un’altra delle fonti di finanziamento. L’accessibilità ai monumenti, alle bellezze architettoniche, a tutto ciò che di pregio c’è nella nostra città, nel rispetto del pregio e della bellezza della nostra città, fa parte di quel tema culturale dell’accessibilità al quale vorremmo veramente partecipare. Lo faremmo, e lo facciamo, con piacere e veramente con grande disponibilità.
La ringraziamo per quello che ha fatto, per la sua opera pregevole. Ringraziamo, in questo caso, anche l’Amministrazione comunale, pur dai nostri banchi di opposizione. Mi sia consentito di ringraziare l’architetto Rossi, che da anni conosco per la professionalità che profonde in tutto ciò che fa e per la serietà e l’impegno che mette nel suo lavoro.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, senatrice Poli Bortone.
Ha chiesto di parlare la Consigliera Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Grazie, Presidente.
Poche cose, perché oggi non è il caso di prolungarsi dopo l’intervento del Sindaco e dopo l’eccezionale intervento e riconoscimento.
Io ho fatto alcune riflessioni. Una di queste riguarda la politica, che sa essere una cosa bella, ma sa essere anche una cosa triste. Noi amministratori ci dobbiamo fare carico di tutta una serie di temi sensibili. Mi auguro che tutti insieme ci si faccia carico dei temi sensibili, però non sfruttando e non utilizzando a fini propagandistici determinate situazioni, anche quelle legate al disagio del lavoro, anche quelle manifestate giustamente dai pescatori che erano presenti.
Per me la politica è una grande passione e vuol dire farsi carico dei temi, non sfruttarli. Questo ci tenevo a dirlo. Per la mia storia, chi mi conosce lo sa, sono sempre stata vicina ai temi della diversità, della disabilità e sono fiera di far parte di questa Amministrazione che ha voluto fortemente avviare questo percorso; un percorso che non è avviato come fatto propagandistico. Non credo che ci sia bisogno di chiedere rassicurazioni rispetto agli intenti, soprattutto a quelli di finanziamento del progetto, perché è tutto scritto. Si utilizzerà il 50 per cento dei proventi rivenienti da vincoli con ricavi di distribuzione per l’energia elettrica e il gas e dei proventi in medesima percentuale del codice della strada.
Noi abbiamo voluto questo ed è una dimostrazione proprio che farsi carico vuol dire poi trovare le azioni che ci permettono… Noi possiamo immaginare tutto, ma il finanziamento è sempre una cosa importante, che ci porta poi alla realizzazione.
Vorrei far percepire che veramente la nostra è un’Amministrazione che si sta muovendo in tutti i campi, nei campi dell’urbanistica, nei campi delle politiche sociali, ma anche sotto l’aspetto economico. Si sta facendo una politica di partecipazione, di condivisione con le persone, questo senza esercizi di potere. Questa credo sia una cosa che ci rende anche diversi. Ci tenevo a dire questo e ci tengo anche a dire che oggi non festeggiamo la Giornata della disabilità, perché io sono contrarissima alle giornate che individuano un tema e ne parlano. Tutti i temi che riguardano il sociale sono temi di cui dobbiamo ricordarci ogni giorno e non nei giorni indicati, perché le commemorazioni servono veramente a poco.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Povero.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Congedo. Il Consigliere Pasquino forse stava prima. Consigliere Pasquino, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Grazie, Presidente. Intervengo solo per confermare il voto favorevole della lista Congedo Sindaco a questo Piano di accessibilità. È un piano che mira a migliorare l’accessibilità e quindi la qualità della vita dei nostri cittadini. Questo per sottolineare che la nostra non è una opposizione preconcetta, ma è un’opposizione attenta. Ogni qualvolta che saranno sottoposti dei provvedimenti che vanno in questa direzione, che andranno nella direzione di migliorare qualunque servizio per i nostri cittadini, non avremo difficoltà, anzi avremo piacere a votarla.
È successa una cosa molto bella per questo piano, perché c’è stata una piena condivisione fin dal momento della Commissione, non sempre accade, in cui maggioranza e opposizione hanno allontanato un’ideologia politica per pensare al bene della città.
L’Assessore è stato sempre presente, è venuto, abbiamo aggiustato il testo con alcuni piccoli emendamenti, però siamo andati tutti in un’unica direzione. Consentitemi solamente un piccolo auspicio: mi auguro che questo regolamento non venga usato solamente come propaganda, ma quello che c’è scritto sia effettivamente poi trasformato in azioni per la nostra cittadinanza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
Adesso dovrebbe essere il Consigliere Congedo a parlare.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Grazie, Presidente. Sarò veramente telegrafico. Approfitto per salutare nuovamente e ringraziare il professore per la brillantissima e interessantissima relazione. Saluto i partecipanti. Permettetemi di salutare anche don Attilio Mesagne e ringraziarlo per il lavoro che ha svolto e continua a svolgere in questa città.
In campagna elettorale con i candidati Sindaci, con il Sindaco, con l’onorevole Poli Bortone, con il collega Baglivo ci siamo più volte confrontati su vari temi. Quando si è trattato di essere invitati a dibattiti che prevedevano questo argomento e questa questione ci siamo, ovviamente, ritrovati concordi, non solamente nel dire che quello che sin qui è stato fatto di buono andava sottolineato, ma che dovesse essere esclusivamente un primo passo per andare anche oltre.
Oggi constatare che quegli impegni che sono stati assunti in campagna elettorale si traducano in un voto unanime del Consiglio, senza distinzione, senza barriere di carattere politico-ideologico, ad approvare un regolamento al quale tutti hanno lavorato credo che sia un segnale positivo ed una bella pagina di politica.
L’auspicio, e concludo, è che il regolamento che verrà attuato, la nuova sede, abbia un effetto e delle conseguenze positive che vadano al di là di quello che è semplicemente scritto nel regolamento.
Intendo dire che l’Amministrazione comunale, come aveva promesso in campagna elettorale, da parte di tutti e come sta attuando, sta mantenendo la sua promessa. L’auspicio è che quanto si è scritto nel regolamento, quanto viene detto, il lavoro che è stato svolto abbia un effetto a cascata anche sui cittadini, cioè che la comunità leccese nel suo insieme prenda atto che su questo fronte occorre fare sempre di più.
È una frase comune, un luogo comune, si rischia di scendere nella banalità, però vale la pena ribadire che il tasso di civiltà di una città, di una comunità si misura anche dalla capacità di renderla accessibile e fruibile a tutti i cittadini. Lecce ha tante eccellenze, ha una visibilità, ha una dimensione che va ben oltre i suoi confini geografici e anche la sua popolazione. Su questo fronte credo stia dando un bel segnale anche per le comunità che ci guardano al di fuori dei nostri confini. Grazie a tutti quelli che si sono spesi per questo regolamento, a cominciare dagli uffici, dall’Assessore e da chi ha operato in Commissione consiliare a chi è intervenuto a vario titolo perché questo si potesse realizzare.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Il Consigliere Guido ha chiesto di parlare.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente, Sindaco, Assessori, Consiglieri tutti, gentili e carissimi ospiti di questo Consiglio comunale. Presidente, chiedevo la parola proprio perché mi piacerebbe anche dare la parola a loro, dare la parola agli ospiti, perché so che c’è più di qualcuno che vorrebbe intervenire. Mi auguro che lei possa dare la parola anche a loro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Guido. Consigliere Martini, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Presidente, grazie. Solo per esprimere il voto favorevole della Lega, la soddisfazione di aver raggiunto questo primo obiettivo di un regolamento che sia però il primo passo per il raggiungimento di una città veramente accessibile e a misura di disabile. Anche io penso che magari un Consiglio monotematico avrebbe potuto dare più possibilità ai rappresentanti dei disabili di intervenire e di esprimere eventualmente il loro parere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Martini.
Consigliere Nuzzaci, prego.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Presidente. Il mio è solo un brevissimo intervento per ringraziare quanti hanno collaborato alla stesura del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, un ringraziamento va all’Assessore Silvia Miglietta per quanto ci ha tenuto e all’architetto Rossi che è stata sempre presente, sempre puntuale, insieme a tutta l’Amministrazione ad elaborare questo piano.
Un mio particolare ringraziamento va anche alla disability manager che ho conosciuto questa mattina, ho avuto questo piacere, a Maria Pia Desantis con l’in bocca al lupo di un grandissimo lavoro. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Nuzzaci.
Consigliera Orlando, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Grazie, Presidente. Oggi per me è un giorno importante. Per noi di Sveglia è un giorno molto importante. È un giorno importante perché si presenta oggi qui in Consiglio, quindi a tutta la città, il regolamento per l’attuazione del Piano per l’accessibilità e del laboratorio comunale per l’accessibilità; uno strumento importantissimo, perché quello dell’accessibilità è un tema molto importante, fondamentale. Oggi parliamo tanto di partecipazione, ma non basta chiedere ai cittadini di partecipare, occorre creare le condizioni per la partecipazione. Queste condizioni passano proprio dall’accessibilità perché occorre rimuovere gli ostacoli che non sono solo ostacoli materiali, come diceva benissimo il professore, ma ci sono tanti ostacoli immateriali.
Oggi è un giorno importante – mi permetto di tornare su questo punto, perché è stato sollecitato da alcuni consiglieri di minoranza – perché Sveglia Lecce, mi permetto di dirlo, ha organizzato all’inizio di quest’anno un workshop per dare supporto al Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Si intitolava “Verso una città accessibile. Facciamo rete per il PEBA”. Da quel workshop è scaturito un documento; documento che, come hanno detto i consiglieri Poli Bortone e Congedo, è stato sottoposto allora a tutti i candidati, a tutti i candidati Sindaco, proprio perché ritenevamo, e continuiamo a ritenere, che l’accessibilità sia un tema troppo importante per creare delle divisioni politiche, perché riguarda tutti. Oggi esprimiamo tutta la nostra soddisfazione perché leggendo questo regolamento abbiamo trovato in questo regolamento la stessa sensibilità, gli stessi valori che venivano fuori da quel documento, un documento partecipato del quale Sveglia Lecce, con la sottoscritta, con la qui presente, era la prima firmataria, ma era stato un documento scritto anche da altre associazioni, proprio un percorso partecipato, quella partecipazione sulla quale si insiste in questo regolamento qui oggi.
Quel documento insisteva sulla necessità di passare dal PEBA al Piano per l’accessibilità, quello di cui si è parlato qui oggi. Perché il Piano per l’accessibilità è uno strumento molto più evoluto, molto più evoluto, come giustamente ha detto il professore Lauria, sia dal punto di vista concettuale che dal punto di vista metodologico, molto più evoluto dal punto di vista concettuale perché nel Piano per l’accessibilità si parla non soltanto di barriere materiali, ma di tutte le barriere.
Abbiamo sentito parlare di spazi, di beni, ma anche di servizi. È molto più evoluto perché l’accessibilità è un concetto molto più ampio, che non riguarda soltanto le persone con disabilità, ma, come ha detto giustamente il professore, riguarda tutti noi, ciascuno di noi. Una città accessibile è una città di tutti, per tutti. Non si parla di accessibilità in termini solo normativi, ma in termini culturali. Bisogna creare la cultura dell’accessibilità ed è più evoluto dal punto di vista metodologico perché, appunto, si basa sulla partecipazione dei portatori di interesse che voglio ricordarlo siamo tutti noi, tutti noi cittadini, indistintamente. Penso che oggi sia un giorno molto bello non soltanto per me, non soltanto per Sveglia, ma colgo le sollecitazioni anche dei Consiglieri di minoranza, per tutti noi, perché questo regolamento ci permetterà, cogliendo la sollecitazione di nuovo del professore, di realizzare una città più gentile, una città quindi veramente di tutti e per tutti.
Noi di Sveglia esprimiamo, ovviamente, il nostro voto favorevole per questo regolamento.
Vorrei ringraziare il professore Lauria per la gentilezza, per la pacatezza, per l’eleganza con la quale ci ha raccontato questo regolamento e con la quale ci ha dimostrato che i grandi temi non hanno bisogno di urlatori, in contrasto con quello che è avvenuto nella parte iniziale di questo Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Orlando. Consigliere Greco, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Presidente, siamo favorevoli al Piano per l’accessibilità. Ringraziamo tutti per la grande opportunità che ci è stata oggi concessa, il professore Lauria, l’Assessore Miglietta per la loro sensibilità. Esprimiamo particolare apprezzamento per la nomina della disability manager, ma anche per l’introduzione dello sportello dell’accessibilità. Grazie.
Perfetto.
Anche per lo sportello dell’accessibilità, che è uno strumento indispensabile per mettere in relazione, come diceva il Consigliere Orlando, tutti i soggetti portatori di interesse. Saremo sempre favorevoli al fianco dell’Amministrazione quando si tratterà di valutare la volontà di adeguare spazi, servizi, beni, ma soprattutto strutture per rendere più vivibile la nostra città.
Invitiamo, in particolare, l’Amministrazione a promuovere e investire sulla promozione della cultura, dell’accessibilità e dell’inclusione anche presso la cittadinanza. Troppo spesso vediamo gli scivoli occupati dalle auto, troppo spesso vediamo strutture private totalmente inadeguate all’accoglienza di soggetti svantaggiati e dobbiamo – credo sia doveroso – intervenire anche su questo, anche e soprattutto su questo, sulla mentalità e sulla cultura della cittadinanza.
Ovviamente, il voto di Prima Lecce Andare Oltre è favorevole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco. Consigliere Giordano Anguilla, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Mi permetto di salutare degli amici che ci sono qua in Aula. Un saluto a don Attilio, un saluto al Presidente e all’Unione Ciechi, e a tutti gli altri. Sono un rappresentante politico della destra sociale e quindi ce l’ho scritto un po’ nel nome quello che ho a cuore, forse come punto numero 1 delle mie priorità politiche almeno, come Roberto, però questo è un tema che scavalca le appartenenze politiche, questo è un tema che viene prima e perciò non posso che essere contento prima e favorevole dopo.
Dopodiché, proprio perché da tempo sono vicino a questi temi, mi permetto solamente un richiamo: staremo attenti come opposizione affinché, dopo gli ottimi, bellissimi propositi di questa mattina, si possa dar seguito poi nella quotidianità, che è la cosa più pesante e più impegnativa, perché nella quotidianità loro tutti i giorni si confrontano e per questo io spendo ringraziamento a loro, perché loro sono un esempio di coraggio, di forza e di dignità.
Concludo dicendo che forse mai come in questo caso, e colgo l’occasione della presenza di don Attilio, potremmo dire che servire è regnare. Quindi l’applauso lo faccio a loro per la loro forza, lo faccio a noi come Amministrazione che in maniera unanime abbiamo portato avanti questo progetto. Anticipo il mio voto favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
Si è iscritto a parlare il Consigliere Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente. Oggi è una grande ed importante giornata. Approviamo un regolamento che, di fatto, non è solo l’elencazione di un testo di riflessioni, di periodi, di azioni, ma mi piace immaginare questo regolamento – credo sia l’unico di cui l’Amministrazione, oggi, approvandolo, potrà dotarsi – con un cuore, il cuore è quello di tutti gli operatori, i volontari con i quali si è giunti alla definizione e composizione di un contenuto importante, un contenuto, così come è scritto nelle finalità, che riesce ad elevare e a sviluppare un progetto di vita di chi è destinatario, ma di tutti i cittadini portatori in questo caso di disabilità, ma di tutti i cittadini leccesi.
È rappresentativo, questo regolarmente, di un lavoro che ha visto più soggetti portare il proprio contributo, il sapere scientifico del professore Lauria e di tutti coloro che hanno collaborato alla definizione del miglior contenuto possibile nell’elaborazione della bozza di regolamento; la competenza tecnica e ringrazio l’architetto Rossi che ha tenacemente raccolto e portato a sintesi tutte le suggestioni e le osservazioni che in Commissione sono state elaborate; e poi il grande credo, ed è giusto definirlo così, il grande protagonista, colui che ha inteso dare un segnale forte a questa città, cioè il protagonista in questo caso lo chiamerei il responsabile politico. A questo protagonista aggiungerei un’espressione, un responsabile politico che ha rappresentato sin dal primo atto una grande responsabilità politica, una responsabilità politica che si è manifestata nel ripercorrere quelli che sono i tratti distintivi di questa esperienza, una esperienza in cui noi tutti siamo connotati, la partecipazione, il coinvolgere tutti i soggetti attori di questo percorso.
Il grande input e il grande ringraziamento credo vada dato a colui che ha incarnato questa responsabilità politica, che è il nostro Sindaco Carlo Salvemini, tutta la Giunta che ha fortemente voluto dare, in tempi brevissimi, concretezza a una scelta politica, ma, permettetemi, io un plauso forse, credo che sia necessario, lo farei a tutto questo Consiglio per il lavoro profuso nelle Commissioni, per la lealtà e onestà intellettuale che ha connotato e caratterizzato ogni singolo intervento. Sono giovane di questa esperienza politica. Due anni sono veramente pochi rispetto a coloro che oggi siedono in questa Assise, che hanno una storia alle spalle molto importante, fatta di decenni.
Sentire da queste stesse persone che raramente si è visto un ragionare, un lavorare, un dedicare proprie riflessioni con passione, funzionali a raccontare e offrire alla città un bel progetto di vita ci deve portare a essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto e ci dovrà ancor più portare a rappresentare all’esterno quello che oggi, con l’approvazione di questo regolamento, potremo dare a questa città.
Mi piace questo piano. L’ho letto, l’ho approfondito. È perfetto. Il nostro Sindaco dice che mai le cose sono perfette, sono perfettibili. Perdonatemi, io lo ritengo perfetto, perché quando la perfezione o meglio quando un qualcosa si nutre di tanti elementi (la testa, il cuore, la mano, l’agire quotidiano) per me quello è senso di perfezione. Possiamo parlare di livelli di perfezione, ma questa è un’altra cosa. Quello afferisce al domani. Per oggi, facciamoci un plauso tutti e godiamo di questa grande giornata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giannotta. Consigliere Battista, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Grazie, Presidente.
Chiaramente il mio intervento non è per una dichiarazione di voto, perché ritengo che il voto sia scontato per tutti. Penso che qui le uniche persone che bisogna ringraziare, di fatto, oggi, siano i nostri amici che sono venuti per ascoltare proposte, iniziative, ma hanno anche bisogno di riscontri per i quali loro stessi ringrazieranno il Sindaco, unitamente a tutti i nostri cittadini, laddove un giorno arriveremo, di fatto, a realizzare quello che si sarebbe già dovuto fare da molti anni a questa parte. Non è da un anno che esiste il problema della disabilità. Qui sono decenni. Si va avanti da tantissimi anni con queste problematiche. Oggi, colleghi tutti, mi rivolgo a tutti senza fare riferimento a nessuno in particolare, questa non è una giornata bellissima, perché stiamo discutendo l’approvazione di un semplice regolamento nel rispetto dei doveri di una Amministrazione e di quanto tutti i cittadini, in primis coloro che hanno e devono portare avanti una disabilità, avrebbero dovuto già ottenere.
Oggi la giornata è bellissima soltanto perché c’è il sole e non sta piovendo, solo per questo la giornata è bellissima.
Penso, signor Sindaco, e concludo, che le parole debbano essere supportate dai fatti concreti. Le chiedo cortesemente, sin d’ora, sin da oggi, con questa bellissima giornata, di dare la parola ai nostri amici che sono qui per riconvocarci da qui a un anno, due anni, tre anni, se occorrono, perché io le auguro, affinché lei possa realizzare tutto ciò che ha promesso, che possa arrivare alla fine della sua legislatura, ed io sarò con lei, ma dovrà dimostrare, con i fatti, tutto ciò che è giusto che sia realizzato nell’interesse superiore ed esclusivo dei nostri concittadini e dei nostri amici qui presenti. Quindi, la invito a dare un appuntamento per un prossimo Consiglio comunale, non dico prossimo da qui a un mese, ma da qui ai prossimi due anni, ai prossimi tre anni, per fare il punto della situazione e per dimostrare realmente quello che questa Amministrazione, anche con il supporto della minoranza, sia stata capace di risolvere e di realizzare. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Oggi non sono previsti, in realtà, interventi da parte delle associazioni. Ci sarà modo sicuramente, lo so per averne parlato anche con l’Assessore, in sede poi di presentazione del laboratorio comunale per l’accessibilità, ma eventualmente in un Consiglio, in un prossimo Consiglio, di dare parola alle associazioni.
Molte volte i Comuni vengono lasciati soli in questo tipo di interventi, molte volte la mancanza di finanziamenti ai Comuni impedisce, naturalmente, di andare più veloci sulla strada che è stata tracciata.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Baglivo. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
È già stato detto. Avete sentito un coro di approvazione per questo piano. Durante la campagna elettorale ‒ l’ha ricordato il collega Congedo ‒ ne abbiamo discusso moltissimo, continuamente, e incredibilmente ci trovavamo tutti d’accordo.
Io me lo sono chiesto. Questo giorno, sono sicuro, ci sarebbe stato, chiunque fosse stato seduto nello scranno del primo cittadino. Di questo sono sicuro. Come lo dicevo durante i confronti, lo dico ancora oggi. Non è più pensabile una città senza percorsi sicuri. Non è più pensabile una città dove ci siano barriere nascoste.
Il professor Lauria lo ricordava bene. Non è più pensabile una città dove i trasporti siano pensati per eliminare o ridurre il disagio delle disabilità e poi non ci siano le piazzole con gli scivoli, e poi non ci siano i marciapiedi, e il marciapiede sia ingombrato da un palo. Questa è una sfida ed è una delle poche sfide dove, come minoranza, non godrei a veder fallire il Governo. Anzi, sarebbe una sconfitta per tutti.
Quando ci è stato proposto questo laboratorio per l’accessibilità, l’architetto Rossi è venuto a parlarcene. A proposito: good luck, veramente. Lecce ha veramente bisogno di fortuna e di aiuto per cercare di risolvere tutti quei piccoli problemi che si sono creati nel corso degli anni.
Quando ce lo hanno proposto è stato bellissimo. Noi siamo veramente contenti, lo appoggeremo e, come giustamente prevede il ruolo della minoranza, saremo lì a dire “fate”, ma non per mettere in difficoltà, bensì per ottenere lo scopo comune che in questo caso ci vede veramente tutti uniti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ha chiesto di parlare il consigliere Molendini. Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente.
Signor Sindaco, Consigliere e Consiglieri tutti, sono particolarmente emozionato e sono fiero di questa giornata. Il Consiglio si è riunito nella Giornata internazionale delle persone con disabilità. Credo che il provvedimento assunto in questa giornata segni, insieme agli altri che si sono succeduti negli ultimi tempi, una vera e propria cesura tra le enunciazioni, pur apprezzabili, di affermazione dei diritti e la pratica dei diritti. I diritti o sono di tutti o non lo sono.
È importante pensare che nell’agenda 2030 dell’ONU è stato declinato recentemente, per la prima volta, l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile inclusivo e resiliente di una società che sia, quindi, inclusiva e che permetta a tutti di esplicare la propria personalità senza barriere e senza limitazioni.
Anche le parole contano. Ha ragione una grande donna sportiva come Bebe Vio, che ci ha dimostrato che nulla è impossibile, che ogni barriera è superabile, che dice che è più opportuno parlare di diritti di persone con disabilità e non di diritti di disabili. La disabilità sembra un problema soggettivo quando parliamo di disabili. Se parliamo di diritti di persone con disabilità capiamo che le persone possono esplicare la loro vita in ogni modo. Non c’è niente a loro precluso, dallo sport all’esercizio dei diritti, alla pratica di una vita quotidiana senza alcun limite.
I limiti sono esterni e il nostro compito, come comunità, come Assise politica, è quello di rimuovere questi problemi. Ci sono, in Italia, circa 4.400.000 persone che hanno problemi di disabilità: disabilità motorie, disabilità sensoriali, disabilità psichiche. Il nostro compito è di mettere nelle condizioni tutti quanti di vivere una vita normale.
Sono fiero di aver presentato, insieme al mio Gruppo consiliare, con il supporto di tutti quanti, con la mia associazione e con il supporto di tutti i Consiglieri, la delibera, che a suo tempo fu assunta, del Garante per i diritti delle persone con disabilità, che oggi vede anche l’indicazione della dottoressa De Santis, a cui rivolgo i miei auguri. È anche presente il disability manager, persona che si sta molto impegnando. Mi complimento per il lavoro svolto dagli assessori Delli Noci e Miglietta e da tutta l’Assise politica.
Il punto fermo è che ora si incomincia a lavorare sapendo di avere risorse assegnate. Questo non è un mero Piano di accessibilità declinato sulle parole, ma vi è un reperimento di risorse declinate per poterlo rendere attuabile. Questi laboratori saranno il punto di forza. Mettere insieme le associazioni, i portatori di interesse, il disability manager, il Garante e tutti insieme trovare le soluzioni ai problemi credo che sarà la via che ci consentirà di essere domani una città migliore.
Ovviamente, non posso che annunciare il nostro voto favorevole. Non potrebbe essere diversamente. Voglio solo concludere questo mio intervento con una citazione. Sembra, molte volte, che questi diritti a cui facciamo tutti quanti riferimento siano quasi un qualcosa che viene concesso, che viene dato per essere migliori, un qualcosa che diventa quasi un accessorio. Voglio citare, per concludere il mio intervento, le parole di un grande uomo, del vescovo Desmond Tutu, un vescovo sudafricano, che disse: “Io non sono interessato a raccogliere briciole di compassione gettate dal tavolo di qualcuno che si considera il mio maestro. Voglio il menu completo dei miei diritti”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Molendini.
Consigliere Costantini Dal Sant.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Buongiorno a tutti. Scusate per l’emozione.
Prendo spunto da quanto ha detto il collega Molendini nel menzionare Bebe Vio che, come tutti sappiamo, è una pluricampionessa paraolimpica. Bebe Vio, ad una domanda circa la differenza tra disabili e persone con disabilità, ha detto: “C’è un’enorme differenza. Quando si parla di disabile si pone l’accento sulla disabilità. Quando si parla di persona con disabilità si pone l’accento sulla persona, a prescindere dalla disabilità”.
Oggi, grazie al lavoro dell’Amministrazione tutta, dell’assessore Silvia Miglietta e dell’architetto Rossi, grazie alla comprensione da parte di tutta l’Assise consiliare nel dimostrare pieno appoggio a ciò che oggi si delibera, ovvero il regolamento sull’accessibilità, Lecce pone per la prima volta l’accento sulla persona e non sulla disabilità.
Coscienza Civica esprime il parere favorevole e vi chiede anche scusa per il ritardo. Scusate. È un passo che si doveva fare molti anni fa per le persone con disabilità, per i parenti delle persone con disabilità, che io personalmente definisco “eroi silenziosi”, “eroi quotidiani”.
Di conseguenza, Coscienza Civica esprime il proprio voto e ringrazia l’Amministrazione per tutto il lavoro fatto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Costantini Dal Sant.
Ci sono altri interventi? Consigliere Scorrano, prego.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Presidente, grazie.
Solo due parole. Vorrei farmi portavoce del pensiero di alcuni nostri ospiti nel riferire che disabili non si nasce soltanto, ma purtroppo, per quelle che sono le vicissitudini che ci porta ad affrontare la vita, lo si può anche diventare. In futuro potrebbe sfortunatamente interessare noi tutti.
Non possiamo che essere d’accordo, oggi, con l’istituzione di questo laboratorio importantissimo. Unanimemente, a nome del Gruppo di Adriana Poli Bortone, votiamo favorevolmente all’iniziativa del Governo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Vuole intervenire, Consigliere?
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie, Presidente.
Solo per dichiarazione di voto, per dichiarare che, come rappresentante del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, sono assolutamente d’accordo con il provvedimento.
Mi scuso per non aver ringraziato, salutato e augurato buon lavoro alla Garante e salutato e ringraziato ufficialmente don Attilio per tutta la pregevolissima attività che ha svolto nella nostra città in termini di forte sussidiarietà. È intervenuto là dove le Istituzioni tante volte non sono riuscite ad intervenire.
Auguri a tutti quanti noi, a tutta la cittadinanza, a chi, purtroppo, soffre da tanti anni e a chi, come tutti quanti noi, potrebbe soffrire nel futuro.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, senatrice Poli Bortone.
A questo punto, se non ci sono altre dichiarazioni di voto, darei per letto l’articolato del regolamento e passerei alla votazione.
Votiamo, a questo punto. Consigliere Greco. Consigliere Pala. Consigliere Battista. Il Consigliere Pala non c’è.
Possiamo chiudere, a questo punto, la votazione. 30 presenti, 30 favorevoli. È approvato all’unanimità.
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano.
Perfetto. 30 favorevoli.
Grazie.
A questo punto, darei la possibilità ai nostri amici e ospiti di lasciare l’Aula consiliare. Vi ringraziamo ancora una volta, con la speranza di avervi qui quanto prima. Il Consiglio continua.
Consiglieri, tornate a sedere, per favore.
Vi invito a prendere posto.
Passiamo al punto successivo all’ordine del giorno.
Invito i Consiglieri a tornare ai loro posti. Il caffè verrà servito direttamente ai banchi.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “POR Puglia 2014-2020 ‒ Asse VI ‒ Azione 6.6 ‒ Sub ‒ Azione 6.6.a ‒ ‘Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale’. ‘Realizzazione di Progetti per la rete ecologica regionale’. ‘Realizzazione dell’intervento ‘Tramareterra’ ‒ Rete ecologica di Frigole’. Approvazione del progetto preliminare ai soli fini dell’adozione della variante urbanistica ai sensi dell’articolo 16, comma 3 e 4, legge regionale n. 13/2001 e dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale n. 3/2005”.
Darei la parola, per il Governo, all’Assessore Rita Miglietta.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
La variante è funzionale a rendere attuabile il progetto pubblico per la riqualificazione ambientale e la creazione di un sistema integrato di percorsi e interventi di rinaturalizzazione ambientale di una grande area che si trova nelle marine di Lecce, subito a sud del bacino di Acquatina e subito a nord.
È un progetto molto importante. Voglio da subito ringraziare la RUP, Sonia Cappello, e il dirigente, che si sta misurando in maniera veramente molto efficiente con un progetto non facile e molto innovativo.
La variante serve a modificare la destinazione d’uso di alcune aree tipizzate come E6 in aree F39, parco costiero. È un progetto che ci consente, dopo molto tempo, di attuare queste aree F39, previste dal nostro strumento urbanistico, lungo il litorale, ma per la verità mai attuate.
Questo progetto si è classificato primo su scala regionale. Per noi è motivo di orgoglio perché, nel momento in cui per la prima volta la Regione Puglia faceva un bando per l’implementazione delle aree e della naturalità, per il Comune di Lecce, che ha un capitale naturale lungo il territorio costiero importante, credo sia l’inizio di un percorso urbanistico nuovo.
Brevemente, il progetto consiste nella demolizione di elementi detrattori (sarà demolito un immobile abusivo lungo il lungomare Mori), nella creazione di muretti a secco, percorsi, piantumazioni, creazione di sedute, aree di avvistamento per gli uccelli, aree panoramiche e un sistema di pannelli informativi.
A questo progetto, cui seguirà un altro che spero di poter portare presto in Consiglio comunale, saranno agganciate azioni immateriali che serviranno a divulgare la valenza dell’area e le singole azioni del progetto nella comunità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Miglietta.
Ci sono interventi? Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Posso fare già la dichiarazione di voto? Ferma restando la piena legittimità della procedura, abbiamo avuto la possibilità di affrontare questo argomento ieri in Commissione. Per problemi con il videoproiettore non abbiamo potuto vedere le tavole, che però erano consultabili in quanto ci sono state inviate con PEC in allegato.
Ho avuto modo di dare uno sguardo, di approfondire. Anticipo la mia astensione in quanto ritengo che un progetto simile, da un lato, sia necessario farlo e farlo presto, dall’altro, però, avrei preferito la possibilità di una gara per poter vedere a frutto più idee su questo stesso problema su quel territorio.
Ferma restando la piena legittimità della procedura, non condivido politicamente la scelta dell’affidamento al professionista, quindi anticipo l’astensione dal voto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Assessore Miglietta.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie.
Vorrei invitare tutti i Consiglieri a prendere attenta visione delle convocazioni delle Commissioni. C’è un link al quale sono allegati tutti gli elaborati. Via PEC, essendo elaborati molto pesanti, non è possibile.
Faccio questo invito perché è molto importante che i lavori della Commissione garantiscano i dovuti approfondimenti. Abbiamo già precisato in Commissione, nella scorsa seduta, che l’Amministrazione ha dato un incarico diretto nel 2017, anzi nel 2018, chiedo scusa, per poter garantire la partecipazione del Comune di Lecce al bando regionale. I tempi di partecipazione per le Amministrazioni al calendario della spesa della Regione sono molto ristretti. Per ragioni di interesse pubblico che credo non sia utile ribadire, perché le nostre marine attendono interventi da anni, l’Amministrazione ha dato un incarico diretto, mentre, facendo una scelta che si discosta dalla prassi, per la redazione del progetto definitivo, esecutivo e direzione dei lavori, quindi per garantire piena coerenza al progetto, l’Amministrazione sta facendo due manifestazioni di interesse: una si è appena chiusa ed è stata aperta venti giorni fa; l’altra è ancora aperta e scade, credo, il 14 dicembre.
Ci tenevo a dirlo in Aula perché l’Amministrazione sta dando ampia trasparenza e sta garantendo partecipazione e accessibilità a una folta platea di professionisti, tant’è che già la prima manifestazione di interesse si è chiusa con una bella partecipazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Miglietta.
Consigliere Baglivo, ha già parlato il Governo.
Va bene. Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Come ho già fatto in Commissione, esprimo il voto favorevole mio e del movimento. Abbiamo approfondito il progetto e ci piace, soprattutto per quanto riguarda la parte di rinaturalizzazione della zona. Soprattutto dopo aver visto anche ieri in Commissione sostanzialmente un progetto analogo che riguarda Acquatina, penso che, se realizzato, sarà veramente un buon punto di partenza per tutta l’area di Frigole, di Acquatina. So che ci sono anche altri progetti. Vedremo tutto quanto.
Per quanto riguarda l’affidamento dei lavori, staremo attenti. Questo è il ruolo della minoranza e il ruolo anche delle Commissioni di controllo. Onestamente, mi è sembrato, per quelle che sono le mie competenze, un lavoro ben fatto e lo appoggeremo fermamente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Le varianti urbanistiche, in realtà, sono due. Oggi credevo si parlasse di quella di Acquatina. Si parla di quella retrostante il lungomare Mori. Comunque, il discorso è simile. Magari lo ripeterò la prossima volta, quando approveremo quella variante.
Questi due progetti rappresentano per il litorale e per Frigole, in particolare, un’occasione di attrazione e di sviluppo molto importante. Riferendomi ad Acquatinta, alla variante che approveremo successivamente, la comunità ha vissuto l’affidamento all’Università di Acquatina come un’espropriazione e ha vissuto, e vive tutt’oggi, il litorale di Frigole come una privazione di un bene sul quale si è costruito tanto, sul quale hanno insistito insediamenti molto pesanti, molto rigidi, che hanno trasformato il lungomare Mori. A Frigole si chiama “lungo muro”: in realtà dal lungomare Mori il mare non si vede, perché mascherato da questi insediamenti balneari che ne impediscono la visione.
Questi progetti potranno costituire una forte attrazione per un turismo sostenibile di quell’area. Non soltanto si potrà godere del mare, ma si godrà anche del paesaggio costiero che c’è dietro il mare e che ha una valenza paesaggistica rilevante che, purtroppo, adesso vive in condizioni di abbandono, in condizioni di impossibilità di fruizione per la presenza di aree di impantanamento, per la presenza di arbusti e per l’impossibilità di goderne in sentieri e in luoghi adatti per una fruizione.
Tra l’altro, questi due progetti ‒ mi riferisco a entrambi ‒ sono un passo importante verso la creazione dell’Ecomuseo delle bonifiche, una proposta che è venuta dalla comunità, una proposta che è stata inserita nel contratto istituzionale di sviluppo e che potrà essere un’occasione importante per lo sviluppo dell’agricoltura di un territorio che ha vissuto nel secolo scorso ben tre bonifiche che hanno portato all’attuale assetto in una realtà che progressivamente ha vissuto un abbandono e un degrado, nonostante negli anni Venti del secolo scorso abbia rappresentato un modello di sviluppo agricolo nel nostro Paese.
Ben vengano questi due progetti. Ben venga, speriamo, la realizzazione dell’Ecomuseo delle bonifiche. Il voto favorevole di Civica è assicurato.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola.
Ha chiesto di parlare la Consigliera Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Grazie, Presidente.
Faccio i miei complimenti all’Assessore Miglietta, al suo staff e a tutti coloro che hanno partecipato, perché hanno avuto la capacità di presentare progetti che hanno vinto proprio per le finalità inerenti la valorizzazione di aree di attrazione naturale. Proprio per questo convincimento, per la finalità che si sta dimostrando e si sta perpetrando anche nelle altre proposte che provengono dal Settore urbanistica, noi abbiamo ritenuto, come Commissione urbanistica, di inviare nei tempi utili tutte le tabelle, tutti gli atti, perché ci tenevamo che tutti fossero coscienti e consapevoli che si andava ad approvare un progetto con finalità di primo piano.
Mi dispiace che il Consigliere Giordano Anguilla non ne abbia avuto modo, perché sono convinta che se le avesse viste anche lui, come il Consigliere Baglivo, avrebbe dichiarato il suo voto favorevole. È utile, è bello, dobbiamo andare avanti, ma non c’è stata l’opportunità, che è giusto pure che ci sia, di studiare bene tutto. Se oggi ci muoviamo consapevoli che finalmente si parla di valorizzazione di territori ad interesse naturale, che in passato sono stati trascurati, e che oggi ci muoviamo, dal punto di vista urbanistico, in un’ottica che veramente si fa carico di valorizzare e di rendere fruibili questi territori, credo che tutti insieme potremmo approvarli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Povero.
Ci sono altri interventi? Consigliere Patti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Velocemente, Presidente. Nell’anticipare, naturalmente, il voto favorevole, mi sia consentito di fare alcune riflessioni.
La prima è di merito. Per chi, come buona parte del Gruppo consiliare di Lecce Città Pubblica, vive Frigole quotidianamente tutto l’anno, e non solo d’estate, è un primo passo importante, che dà seguito alla partecipazione al bando e, naturalmente, al conseguimento del primo posto. Da decenni, al netto di una pista ciclabile e di un muretto a secco, a Frigole, in buona sostanza, non si faceva altro. Io la vivo da quando avevo venti giorni e non ricordo ‒ sarò smemorato io ‒ altre opere. Per me è meritorio già questo.
Consigliere Giordano Anguilla, ci si duole degli incarichi quando non conseguono i risultati. Faccio un esempio. Lo abbiamo avuto a portata di mano fino a poco tempo fa. Uno dà un incarico per la Capitale europea della cultura e arriva ultimo. Obiettivamente, occorre dolersene. Se uno dà un incarico e arriva primo, invece, diventa complicato potersene dolere.
Detto ciò, Frigole, come buona parte delle marine e di tutte le coste leccesi, ha bisogno del nostro intervento, perché sconta anni di abbandono. Lo abbiamo detto e ripetuto. Questo progetto, la prima variante che passa va in quella direzione. Per questo tutto il sostegno di Lecce Città Pubblica ci tenevo ad esprimerlo in Aula pubblicamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti.
Ci sono dichiarazioni di voto? Un attimo solamente. Trenta secondi. Facciamo finta di non aver sentito la dichiarazione di voto. Consigliere Giordano Anguilla, trenta secondi.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Troppo buono.
Solamente per ribadire una cosa. Noi l’argomento l’abbiamo affrontato ieri in Commissione. In Commissione...
Okay, degli allegati.
Quanto al materiale, gli allegati, ho ribadito che erano presenti come allegati nelle mail, quindi si potevano consultare. Li ho consultati. Non è che non li ho consultati. Mi astengo perché, personalmente, ritengo la procedura dell’affidamento, che è legittima, pienamente legittima, una scelta politica che io non avrei adoperato. Tutto qui.
Avrei preferito una gara, avrei preferito vedere più soluzioni, avrei preferito più partecipazione su questo tema. Frigole ha quella necessità, ha quell’urgenza. Capisco anche queste ragioni, però personalmente non avrei agito con l’affidamento diretto. Tutto qua.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi lei vota...
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Astenuto.
Speaker : PRESIDENTE:
Astenuto. Perfetto.
Consigliera Povero, per dichiarazione di voto.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Avrei potuto non fare la dichiarazione di voto, Presidente. La ringrazio di avermi dato la parola.
Nell’intervento sul primo punto all’ordine del giorno non ci ho tenuto a chiarire che parlavo per conto del PD. Non per fare polemica, ma, quando intervengo, ritengo di intervenire per questa Amministrazione. Visto che tutti hanno dichiarato la lista a cui appartengono, per i motivi citati prima, dichiaro, per conto del PD, di votare a favore.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
A questo punto, possiamo procedere al voto.
Sì. Consigliere Battista, si era distratto. Per dichiarazione di voto, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Sì, per dichiarazione di voto, Presidente. È chiaro.
Poiché nel mio precedente intervento di oggi non ho fatto cenno all’appartenenza politica, ci terrei, a questo punto, a dirlo anche io, anche se tutti penso mi conoscano bene, anche l’onorevole Rotundo, mio grande amico. Dichiaro l’astensione dal voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Possiamo procedere, a questo punto, al voto.
Dichiaro aperte le operazioni di voto. Prego. Consigliere Pasquino. Guido è assente, quindi possiamo toglierlo. Il Consigliere Martini anche è assente. Il Consigliere Nuzzaci è assente.
Possiamo dichiarare chiuse le operazioni di voto. Risultato: 25 presenti, 19 favorevoli, 6 astenuti. È approvato.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Prima di passare al punto successivo, desidero ringraziare, a nome della città, le forze di Polizia locale che hanno garantito il regolare svolgimento della seduta stemperando momenti di agitazione, che avrebbero potuto impedirci di andare oltre. Grazie per come avete gestito la situazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Votiamo per l’immediata esecutività della delibera. Stesso risultato.
Passiamo, a questo punto, al successivo punto all’ordine del giorno: “Concessione in uso del suolo e delle strutture del Circolo Tennis di Lecce”.
La parola al Governo.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
La delibera invita il Consiglio comunale ad esprimersi su una proroga di due anni della concessione d’uso degli spazi e degli immobili dell’area denominata “Circolo Tennis”, questo perché è scaduta la precedente convenzione e perché l’Amministrazione comunale ‒ come è noto ‒ sta ridefinendo una programmazione urbanistica relativa ad alcune aree, tra cui quella delle Mura Urbiche, il cui recente recupero ridefinisce nel futuro il sistema degli spazi in continuità con le Mura Urbiche, e un finanziamento ottenuto con la partecipazione al Piano delle periferie, partecipazione che ha avuto un esito positivo e che renderà possibile la realizzazione di un nuovo impianto sportivo.
A seguito di questa programmazione, che naturalmente richiede un tempo per l’attuazione dei lavori degli impianti sportivi di Via Pistoia e un tempo anche per la messa a punto di un progetto di sistema tra le Mura Urbiche e le aree dove si trova attualmente il Circolo Tennis, l’Amministrazione ha ritenuto di rispondere positivamente a una richiesta del Circolo di prorogare la concessione d’uso, anche perché oggi l’Amministrazione ha, naturalmente, il dovere di garantire che gli spazi siano utilizzati ad uso pubblico e non vengano chiusi togliendo, così, alla collettività la possibilità di svolgere attività sportive. L’Amministrazione comunale in questo momento non è in grado di prendere in gestione tali spazi.
Pertanto, per ragioni di interesse pubblico, oggi ci esprimiamo per consentire la proroga di due anni al Circolo Tennis, con un lieve incremento del canone mensile, fatte salve la garanzia di apertura al pubblico degli spazi, ad esclusione dei campetti, e la possibilità di garantire ai bambini che soffrono, magari, condizioni di difficoltà economiche di usufruire delle lezioni e degli impianti sportivi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Prego, Consigliere Pasquino.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Ho un unico dubbio, Assessore. Non ricordo se la proroga è a due o tre anni.
Due. Io ricordavo tre.
Come Lista Congedo Sindaco, annuncio il voto favorevole, dato l’interesse pubblico dell’intervento.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Buongiorno.
Sono d’accordo con l’esposizione dell’Assessore. Il voto è favorevole. Pensiamo bene anche al futuro di questo spazio pubblico della città. Soprattutto in virtù della riqualificazione della zona, si può progettare bene. La proroga, a questo punto, in virtù di questo, penso sia doverosa.
Quindi, il voto è favorevole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pala.
Ci sono altre richieste di intervento? Dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Anticipo il voto favorevole alla richiesta della proroga di due anni. Mi fa piacere sentire che c’è stata una presa di coscienza nell’impossibilità di affrontare con pienezza la problematica del riutilizzo e della ridefinizione dell’area del Circolo Tennis. Possano questi due anni servire per poter studiare insieme una soluzione migliore e di prospettiva per quello spazio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
A questo punto, se non ci sono altre dichiarazioni di voto, possiamo procedere al voto. Prego. Consigliere Battista, deve votare ancora.
Esito della votazione: 25 presenti, 24 favorevoli, 1 astenuto.
È approvato.
Procediamo alla votazione per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Medesimo risultato.
Adesso possiamo procedere al punto n. 4. Sono una serie di riconoscimenti di debito, ai sensi dell’articolo 194: “Atto di precetto a seguito di pignoramento presso terzi avvocato Finocchito sarà presso architetto Marcello Delli Noci e Comune di Lecce”.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Si apre una serie di delibere, dal punto n. 4 al punto n. 10 che sono riconoscimenti di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 194, comma 1, lettera a), approvati in Commissione, assistiti dal parere dei Revisori. Salvo che non ci siano richieste di chiarimenti o precisazioni, li sottoporrei direttamente al voto dell’Aula, in ordine successivo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Procediamo a questo punto con il punto n. 4, che è l’atto di precetto. Possiamo votare.
Il consigliere Valente non c’è, va escluso; il consigliere Tramacere anche; il consigliere Pala invece sta tornando.
Possiamo chiudere.
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 6.
È approvato.
Possiamo procedere alla votazione, per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Medesimo risultato.
Procediamo con punto n. 5: ordinanza di assegnazione somme n. 747 del 21 giugno 2016 emessa nel procedimento di espropriazione presso terzi R.G.E. n. 2262/2015 del Tribunale di Lecce.
Se non ci sono interventi, possiamo procedere alla votazione. Prego.
Ci siamo tutti.
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 5, astenuto 1. È approvato.
Immediata esecutività per alzata di mano.
17 favorevoli, 5 contrari, 1 astenuto.
Punto n. 6: riconoscimento debito fuori bilancio riveniente dalla sentenza 4209/2019 emessa dal Giudice di Pace di Lecce. Ci sono richieste di interventi? Dichiarazioni di voto?
Possiamo procedere alla votazione. Sindaco, vuole parlare? No.
Votiamo. Consigliere Greco?
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 5, astenuti 1.
È approvato.
Per alzata di mano, votiamo l’immediata esecutività.
Stesso risultato.
Punto n. 7: riconoscimento di debito fuori bilancio riveniente da sentenze esecutive dell’anno 2019 – Sentenza del Tribunale di Lecce n. 1993/2017.
Interventi? Dichiarazioni di voto?
Apriamo la votazione. Prego, Sindaco, Consigliere Rotundo, Consigliera Povero.
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 5, astenuti 1.
È approvato.
Procediamo all’immediata esecutività, votazione per alzata di mano.
Stesso risultato.
Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente da sentenze esecutive anno 2019 – sentenza del Giudice di Pace n. 4075/2019. Se non ci sono interventi o dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione.
Consigliere Molendini, Consigliere Murri, Consigliere, Presidente e Sindaco.
Esito della votazione: presenti 23, favorevoli 17, contrari 5, astenuti 1.
È approvato.
Per alzata di mano, votiamo l’immediata esecutività, che ha lo stesso risultato.
Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente dalle sentenze n. 3755/2019 e 335/19 emesse dal Giudice di Pace di Lecce.
Se non ci sono interventi o dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione. Sindaco, Consigliere Battista.
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 5, astenuto 1.
È approvato.
Procediamo per alzata di mano alla votazione per l’immediata esecutività.
Medesimo risultato.
L’ultimo dei riconoscimenti dei debiti fuori bilancio è quello di cui al punto n. 10: riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce n. 2829/2019.
Se non ci sono interventi o dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione.
Chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 17, contrari 6.
È approvato.
Per alzata di mano, votiamo per l’immediata esecutività. Stesso risultato.
Passiamo adesso all’ordine del giorno aggiuntivo: regolamento comunale per il funzionamento e la composizione della Commissione tecnica delle attività estrattive.
La parola al Governo. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Questo Regolamento è stato approvato in Commissione all’unanimità, ha una sua urgenza di approvazione. Purtroppo, per un piccolo contrattempo l’assessore Valli non è riuscita a raggiungere l’Aula.
Se riteniamo che non ci siano ostacoli alla discussione e al voto, possiamo procedere. Altrimenti, vi chiedo il rinvio.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo procedere? Perfetto.
Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? No. Dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Possiamo procedere alla votazione.
Consiglieri Pasquino, Giordano, Battista.
Esito della votazione: 23 presenti, 23 favorevoli.
È approvato.
Immediata esecutività per alzata di mano.
Medesimo risultato.
Punto successivo: “Modifica dell’articolo 15 dello Statuto comunale lettera c) su proposta dei consiglieri Poli Bortone e Scorrano”, che non sono presenti.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Chiedo, per una questione di cortesia istituzionale e di rispetto, di rinviare il punto, perché i proponenti la delibera non sono presenti in Aula. Conseguentemente, il punto aggiuntivo n. 3, che scaturisce da una modifica dell’aggiuntivo n. 2, deve essere anch’esso rinviato.
Colgo l’occasione, in chiusura dei lavori, per esprimere un auspicio: che nel rapporto fra maggioranza e minoranza viga un’interpretazione di ruoli, di rispetto e di riconoscimenti.
Io oggi in ossequio a una previsione regolamentare che imputa al Presidente del Consiglio la decisione di assegnare o meno il diritto di parola, non ho replicato a un’accusa di scorrettezza ricevuta dall’onorevole Poli Bortone.
Non si può consentire che il Regolamento venga interpretato a seconda delle esigenze e delle necessità di ciascuno, e non mi rivolgo al Presidente, naturalmente, ma mi rivolgo a chi a volte chiede di poter intervenire quando i diritti di intervento sono finiti, che chiede diritti di replica quando sono esauriti, quando non si tiene conto che gli ordini del giorno vengono condivisi in Conferenza dei Capigruppo, e sembrano essere totalmente dimentichi di questo.
Oggi si è consentita la discussione di una domanda di attualità che non aveva alcun titolo di essere accolta perché al di fuori di ogni previsione regolamentare. Ma quando si riconosce il diritto di intervento e di discussione in Aula bisogna farne anche buon uso, evitando di accendere fuochi polemici assolutamente inesistenti e superflui. Se dovessimo, da questo momento, decidere di aderire a un’interpretazione rigorosa del regolamento, la stragrande maggioranza delle domande di attualità che vengono messe in discussione sarebbero escluse.
Io quindi mi appello al vostro senso di collaborazione e al desiderio di addivenire alla costruzione di un clima che sia proficuo per tutti, così come alcuni passaggi oggi hanno confermato. Ma assegniamo al Regolamento il compito di bussola nell’organizzazione dei lavori, ed evitiamo di tirarlo da una parte all’altra, a seconda delle convenienze reciproche.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Condivido il contenuto del suo intervento, evidentemente è anche l’esperienza che deve fare il Presidente.
Ritengo che l’inammissibilità di quella domanda fosse abbastanza palese, ma nel mio intervento iniziale avevo detto che visto che comunque riguardava dei dati tecnici, che comunque c’era la presenza di tante persone venute qui appositamente, credo che una dichiarazione di inammissibilità avrebbe comportato comunque quello che è accaduto.
Per quanto riguarda l’ordine del giorno, ho inserito appositamente il punto per l’onorevole Poli Bortone che me ne aveva fatto richiesta, ma non c’è.
Adesso il consigliere Pala ci dovrà dire se va bene, a questo punto, rinviare anche la sua richiesta di modifica. Prego, Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Per me va bene, per carità, non c’è nessuno spirito polemico, ma solo costruttivo, quindi va bene, accolgo quello che dice il Sindaco. Stiamo procedendo da abbastanza Consigli comunali. Spero che nel prossimo sia inserito questo punto insieme a quello della senatrice Poli Bortone. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Senz’altro, aspettiamo anche un altro punto di modifica, con i pareri che ancora mancano. Non so se sono pervenuti.
Prego, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Solo per replicare alle parole del Sindaco, che si è ritenuto offeso.
Io penso che sia una sua discrezionalità approvare o accettare tutto ciò che chiaramente si ritiene di presentare come domande d’attualità.
Se lei ritiene che molte domande presentate da questa Assise possano non essere valide, lei è libero di rigettare; o il Presidente, in questo caso.
Però, signor Sindaco, io le dico che se lei ha accettato di discutere quella domanda di attualità, è stata una sua discrezionalità, lo ha fatto, ma avrà avuto i suoi buoni motivi per accettare. Se no, a mio avviso, avrebbe respinto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Grazie a lei e a tutti i suoi cari, Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Sicuramente ci vedremo prima di Natale, voglio sperare.