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C.c. Lecce - 20.12.2018
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : PRESIDENTE:
Segretaria, l’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista, Bianco (assente), Calò (assente), De Benedetto (assente), De Matteis (assente), Finamore (assente), Fragola (assente), Giannotta (presente), Gigante (presente), Giordano (presente), Guerrieri (presente) Guido (assente), Leucci (presente), Mariano Mariano (presente), Martini (presente), Mazzotta (assente), Messuti (assente), Molendini (presente), Monticelli (presente), non la vedevo al posto suo. Monticelli, Murri, Nuzzaci, Pala (assente), Patti (assente), Perrone (assente), Povero sì, Ria sì, Rotundo (presente), Russi sì, Salvemini sì, Spagnolo sì, Tessitore (assente), Tondo (presente), Valente (presente).
13 assenti, 20 presenti. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
In piedi per gli inni.
Colleghi, vi chiedo di rimanere in piedi e di osservare un minuto di silenzio a seguito della morte del giornalista Antonio Megalizzi, giovane cronista italiano morto nella strage di Strasburgo.
Prima di iniziare i lavori del Consiglio comunale odierno, vorrei esprimere, a nome mio personale e penso di tutto il Consiglio comunale, solidarietà ai giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, in quanto sono loro che hanno pagato il prezzo più alto a seguito del sequestro della testata, con l’augurio che possano trovarsi al più presto soluzioni per salvaguardare i posti di lavoro.
Sentivo il dovere di esprimere questo pensiero. Il Sindaco lo ha già fatto. Oggi penso che questo sia il pensiero di tutto il Consiglio comunale. Grazie.
Prima delibera: “Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Lecce con riferimento alla situazione al 31.12.2017, articoli 20 e 26, comma 11, decreto legislativo n. 175/2016, come modificato dal decreto legislativo n. 100 del 2017”.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Questa è una delibera adempitiva di una espressa previsione del testo di un decreto legislativo riguardo al rapporto fra i Comuni e le proprie società partecipate, attraverso relazioni che devono dettagliare lo stato di fatto, la volontà o meno di cedere le azioni, le partecipazioni e lo stato relativamente al contenimento dei costi. La delibera è accompagnata da una relazione tecnica che analizza per Lupiae ed SGM la situazione in essere anche alla luce dei fatti recenti: per l’una le perdite di esercizio 2017, la necessità di predisporre il piano di risanamento ai sensi della proposta concordataria e dall’altra, Lupiae Servizi, le ultime novità emergenti in termini di provvedimento della Prefettura di Roma riguardo all’interdittiva nei confronti della Igeco Costruzioni.
Per il resto, è una delibera tecnica accompagnata dal parere dei revisori, per la quale quindi chiedo il voto dell’Aula. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Possiamo votare, prego. Disabilitate De Matteis, per cortesia. Fragola, Bianco. De Matteis è arrivato. Bianco disattivate. Mazzotta disattivato. Tessitore disattivato. Pala disattivato. Guido disattivato. Perrone e Messuti disattivati.
Consigliere De Benedetto, deve votare, grazie. Consigliere Monticelli. Operazione chiusa.
Presenti 25, favorevoli 25, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spese legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce n. 734/2018 nella causa Soccorso stradale articolo 194 comma 1 lettera a) Testo unico enti locali 267/2000”.
Il Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, le delibere dal numero 2 al numero 10 sono tutte riconoscimenti di debiti fuori bilancio per sentenze del Tribunale o del Giudice di Pace ai sensi dell’articolo 194, comma 1, lettera a), quindi per sentenze esecutive. Non si prestano a valutazioni discrezionali. Sono munite del parere del revisore e accompagnate dal voto favorevole della Commissione Bilancio.
Salvo che non vi siano precisazioni o richieste di intervento, chiedo su ciascuna di esse, in successione, il voto dell’Aula. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono contrari rispetto alla proposta del Sindaco? Nessuno.
Dobbiamo votare. Nessuna dichiarazione di voto. Nessun intervento. Prego.
Disabilitate Fragola, Tessitore, Pala, Guido, Messuti e Perrone. Disabilitate Mazzotta. Operazione conclusa.
Presenti 25, favorevoli 13, 4 contrari, 8 astenuti.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano. Per cortesia.
All’unanimità. Perfetto, grazie.
Punto n. 3: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza Giudice di Pace di Lecce n. 1716/2006, articolo 194, comma 1, lettera a) del Testo unico degli enti locali n. 267/2000.
Possiamo votare. Disabilitate Perrone, Pala, Guido, Mazzotta. Monticelli, Consigliere, deve votare. L’operazione è chiusa.
Presenti 25, favorevoli 13, contrari 5, astenuti 7.
La delibera è approvata.
Alzata di mano, immediata esecutività.
All’unanimità.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente dalla sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 4498/2015, articolo 194, comma 1, lettera a) Testo unico n. 267/2000”.
Votiamo. Consigliere Patti, Sindaco.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 25, favorevoli 13, astenuti 7, 5 contrari.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
Unanimità. Va bene. Va bene, grazie.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferiti alla sorte capitale e spesa legale riveniente da sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 3170 del 2018, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL n. 267 del 2000”.
Votiamo. Disabilitate Pala, Guido, Perrone, Messuti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 13, 6 contrari, 7 astenuti.
La delibera viene approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
Il Segretario giustamente mi dice che vuole essere tranquilla: per l’immediata esecutività se alziamo la mano in modo tale che lei possa avere prontezza.
Sono 17. È approvata.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce n. 5052/2015, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL n. 267/2000”.
Votiamo. Disabilitate Perrone, Pala, Messuti. Scusami. Consigliere Giordano. Pala non è disattivato, è presente. Ha votato. Tessitore, Guido assenti. Tondo è assente dall’Aula. Nuzzaci. Consigliere Nuzzaci, Consigliera Leucci.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 13, contrari 6, astenuti 7.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
È approvata l’immediata esecutività.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla sorte capitale e spesa legale riveniente da sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 1491 del 2012, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL n. 267/2000”.
Votiamo. Disabilitate Bianco, Perrone. Disabilitate Messuti, Guido, Tessitore. Tondo è assente. Consigliera De Benedetto, deve votare. Grazie. Consigliere Calò, Spagnolo, Patti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 13, astenuti 7, contrari 6.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla sorte capitale e spesa legale riveniente da atto di precetto su sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 2460/2011, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL n. 267 del 2000”.
Votiamo. Disabilitate Tondo, Guido, Messuti.
Consigliere Giordano, deve votare. Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 13, astenuti 7, contrari 6.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 4498/2017, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL 267 del 2000”.
Votiamo. Bianco via, Tondo via, Perrone via, Guido via, Messuti via. Consigliere Giordano, non ho detto “via”. Consigliera De Benedetto. Consigliere Patti, Mariano, Molendini, Rotundo, Leucci, Spagnolo. Consigliere Gigante, Calò, Finamore e Valente. Consigliere Ria, consigliere Martini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 13, astenuti 8, contrari 5.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 3052/2018, articolo 194, comma 1, lettera a) TUEL n. 267 del 2000”.
Votiamo. Consigliere Patti, Sindaco. Disattivate Guido, De Matteis.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 27, favorevoli 16, 7 contrari, 4 astenuti.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
“Ratifica variazione di bilancio adottata con deliberazione di Giunta comunale n. 763 del 21.11.2018, avente per oggetto: Progetto di recupero e messa in sicurezza delle strutture riferibili alla Chiesa di Santa Maria del Tempio variazione urgente di bilancio ai sensi del comma 4, articolo 175 del decreto legislativo 267 del 2000. Approvazione progetto definitivo. Finanziamento con diverso utilizzo prestiti Cassa depositi e prestiti S.p.A.”.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Questa è una ratifica di una delibera di Giunta, variazione di bilancio con la quale abbiamo devoluto posposizioni di mutuo non utilizzate in accordo con Cassa depositi a finanziare il recupero appunto della chiesetta, che è funzionale al complesso e articolato progetto dell’area dell’ex caserma Massa.
Arriva un provvedimento importante che garantisce risorse finalizzate al recupero di un’area di rilevante interesse che abbiamo naturalmente tutti a cuore e che finalmente potrà essere disposto dal punto di vista dei lavori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Tondo, ha chiesto la parola? Ci sono interventi? Nessuno. Dichiarazioni di voto? Nessuna.
Prego, votiamo. Disabilitate Guido, Tessitore.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 28, favorevoli 27, 1 astenuto, nessuno contrario.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano.
“Progetto relativo alla realizzazione di un parco urbano ex Presidio ospedaliero Galateo ubicato tra le vie Camassa, via Malta e viale Rossini – Approvazione definitiva ai sensi dell’articolo 16, legge regionale n. 13/2001 ed a seguito di conclusione della procedura VAS ai sensi dell’articolo 7.4 2018/2013”.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
Con questa delibera si conclude l’iter di approvazione del progetto per la valorizzazione del giardino attinente l’ex sanatorio del Galateo. È un progetto di valorizzazione molto importante, esito di un finanziamento pari a 1.200.000 euro per trasformare un’area pertinenziale in un giardino pubblico.
Questa Amministrazione è intervenuta a modificare le originarie previsioni del progetto valorizzando tutto il sistema di accessibilità all’area, intervenendo nell’alleggerimento della recinzione per favorire una maggiore fruizione e percezione del verde nelle due strade che cingono un’area di un ambito urbano della città molto importante, ha salvaguardato la trama dei percorsi e del giardino all’italiana, di quello che è un vero e proprio giardino storico e ha ripensato le attrezzature interne legate ad una fruizione più naturalistica dell’area.
È uno dei pochi parchi della città di nuova generazione che sarà dotato di servizi, un punto ristoro e servizi igienici, in maniera tale da non dover poi intervenire successivamente per compensare carenza di servizi.
Il progetto sarà naturalmente anche dotato di un impianto di videosorveglianza. Il progetto è stato pubblicato per le osservazioni. È stato dichiarato esente dalla valutazione ambientale strategica e pertanto oggi possiamo concludere l’approvazione che, ricordo, comporta un cambio di destinazione d’uso dell’area da verde pertinenziale a verde pubblico attrezzato. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Si apre il dibattito. Ci sono interventi?
Dichiarazioni di voto? Nessuno.
Possiamo procedere al voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Monticelli. Consigliera Guerrieri. Mazzotta, Battista. Rotundo. Nuzzaci disattivate, è fuori stanza.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 27, favorevoli 27, nessun contrario, nessun astenuto.
Immediata esecutività, per alzata di mano.
Stesso esito.
Mozione a firma del Consigliere Valente, acquisita al protocollo generale, inerente la possibilità di utilizzo del personale militare in ausiliaria da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente.
Per questa mozione prendiamo spunto da una sollecitazione del Ministro Trenta fatta a settembre. Il Ministro Trenta sollecita di utilizzare, da parte degli enti pubblici, quindi Regioni e Comune, il personale in ausiliaria. Il personale in ausiliaria sono i militari in pre-congedo che per cinque anni possono prestare gratuitamente la loro professionalità, in maniera del tutto gratuita, a favore degli enti locali.
Stiamo parlando qui di circa 1.600 ufficiali e oltre 3.300 sottufficiali, che sono sia laureati che diplomati. Stante le condizioni del nostro Comune, sarebbe opportuno, magari, potendo accedere a questo elenco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prendere delle professionalità gratuite all’interno dei nostri uffici che, magari, hanno carenza di personale.
Questa mozione è fatta affinché il Sindaco solleciti i vari uffici interessati, i vari dirigenti a verificare la disponibilità in Provincia di Lecce di personale in ausiliaria.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Assessore Delli Noci.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie, Consigliere Valente, per lo spunto.
Le leggo una nota che mi ha predisposto il dirigente Magnolo: “A seguito della mozione per l’utilizzo del personale in ausiliaria da parte delle Pubbliche Amministrazioni, a firma del Consigliere Valente, acquisita al protocollo il 16 novembre scorso, si è provveduto ad acquisire notizie sulla possibilità di attivazione della procedura in oggetto e sulle modalità operative da seguire.
In particolare, a seguito delle specifiche informazioni acquisite dal Comune di Bitonto, che nel mese di settembre ha avviato l’iter procedurale in questione, sia pure senza esito positivo, per mancanza negli elenchi del personale militare collocato in ausiliaria nel territorio di competenza dei profili professionali richiesti, il sottoscritto, in data 28.11.2018, ha provveduto a richiedere al Ministero della difesa, direzione generale del personale militare, le necessarie credenziali per poter accedere agli elenchi del personale militare collocato in ausiliaria residente in Provincia di Lecce.
Allo stato, pertanto, si è in attesa che il Ministero della difesa fornisca le credenziali di cui sopra”.
Dopo aver ricevuto le credenziali, provvederà.
Grazie della sollecitazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperto il dibattito.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Volevo, naturalmente, esprimere il parere favorevole del Governo, come si è capito dall’intervento dell’Assessore Delli Noci, e ringraziare per la segnalazione, che ci offre un’opportunità.
Speriamo che ci siano disponibilità di figure tecniche che possano essere inserite in organico per rafforzare la struttura amministrativa dell’ente.
Possiamo votare.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Quindi, nessuna dichiarazione di voto. Possiamo votare.
Consigliere Rotundo. Consigliere Ria. Consigliere Mazzotta. Battista. Martini. Disabilitate Guido. Consigliere Guerrieri. Consigliere Valente. Consigliere Martini. Disabilitate Martini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 29, favorevoli 29, nessun contrario, nessun astenuto.
La mozione viene approvata.
Mozione a firma del Consigliere Tondo ed altri inerente assegnazione in concessione temporanea con diritto di superficie di circa metri quadrati 300,00 all’interno del plesso ospedaliero “Vito Fazzi”.
Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Grazie, Presidente.
Non c’è bisogno di illustrare la mozione. Si tratta soltanto di un’iniziativa dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” per ospitare i parenti dei pazienti oncologici, e non, che sono ricoverati presso l’ospedale Vito Fazzi.
L’associazione di don Mattia ha fatto la richiesta alla ASL e la ASL ha dato parere favorevole. Adesso aspettiamo il parere della Regione, che purtroppo tarda ad arrivare.
Sarebbe utile avere la possibilità di questi spazi per accogliere queste persone possibilmente prima dell’inaugurazione e della messa in funzione del nuovo plesso ospedaliero. Chiedevamo un suo intervento, Sindaco, sostanzialmente. Potrebbe fare una nota alla Regione per sollecitare l’assegnazione in concessione per questo servizio. La sanità non è soltanto la cura medica, ma anche un’accoglienza dignitosa dei parenti delle persone che si trovano in una situazione di estremo disagio.
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere Tondo. Non esiterò a scrivere questa nota. Ho appreso che i motivi fino ad oggi ostativi sono legati a una previsione di insufficienza degli spazi con l’inaugurazione del nuovo DEA all’interno dell’ospedale Fazzi, che già sta ponendo grossi problemi anche in termini di accessibilità e parcheggi.
Quindi, la richiesta di ulteriori 300 metri quadri è considerata oggi incompatibile con le necessità logistiche del nuovo presidio ospedaliero. Questo, naturalmente, non mi esime dall’assumere le iniziative da voi sollecitate. Quindi, non esiterò a muovermi in tale direzione. Sarà chi di dovere a doversi assumere...
No, non ho difficoltà.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto?
Non lo votiamo. Perfetto.
Grazie.
Mozione a firma del Consigliere Pala, acquisita al protocollo generale n. 191036, inerente la riqualificazione dell’area denominata “Piazzetta della Luce”.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Presidente, Sindaco, Assessori e colleghi Consiglieri, alla luce di un sopralluogo svolto in tale area dopo sollecitazioni dei cittadini residenti, ho scelto di predisporre questa mozione che impegna l’Amministrazione comunale verso una riqualificazione dell’area denominata “Piazzetta della Luce”.
Tale area insiste in una zona spesso al centro di vicende di cronaca, per quanto riguarda RIS e quant’altro, difetta di impianti di illuminazione adeguati e necessita anche di interventi di manutenzione stradale.
Di conseguenza, lo spirito di questa mozione è quello di incentrare le intenzioni dell’Amministrazione comunale nei confronti anche di questa piazzetta, predisponendo, nel più breve tempo possibile, dei piccoli interventi di riqualificazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Assessore Delli Noci.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie, Consigliere Pala.
L’impianto di illuminazione è in fase di evoluzione in varie parti della città. Mi farò carico di chiedere alla ditta esecutrice, Greenlight Energy, di potenziare tale impianto mettendo in sicurezza quell’area. In realtà, non è solo quella l’area in difficoltà, ma anche la piazzetta di Via Duca degli Abruzzi e quella retrostante.
Per le ulteriori opere di manutenzione, mi farò carico nei primi giorni del prossimo anno di fare un sopralluogo, magari anche alla sua presenza, per capire quali sono gli interventi da effettuare e, compatibilmente con le risorse di bilancio, vedremo di ottemperare alla risoluzione dei problemi sollevati.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Dichiaro aperto il dibattito. Non ho interventi.
Nessuna dichiarazione di voto.
Votiamo la mozione del Consigliere Pala.
Consigliere Pala. Disabilitate De Benedetto. Consigliere Martini. Consigliere Pala.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 28, favorevoli 28, nessun contrario, nessun astenuto.
La mozione viene approvata.
“Mozione a firma del Consigliere Rotundo inerente l’archiviazione, in autotutela, per multe erogate, al Codice della strada”.
Prego, Consigliere Rotundo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Visto che vedo qualcuno che si allontana dall’Aula ed è l’ultima seduta di Consiglio, a chi va via vorrei rivolgere, a nome della città, gli auguri di buon Natale. Per Capodanno, probabilmente, ci vedremo in Aula.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Chiede di adottare...
Speaker : PRESIDENTE:
Infatti, ero tentata di farlo all’inizio, sapendo che sarebbe finita così.
Prego, Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
La mozione chiede di adottare, entro trenta giorni, gli atti volti ad istituire la procedura di autotutela, ferma restando per il cittadino la possibilità di adire il giudice di pace o il Prefetto.
Io ho preso a modello l’esperienza già collaudata da anni che il Comune di Milano ha adottato, dove sostanzialmente vengono predeterminate le ragioni dell’autotutela. Quindi, non si tratta di istituire una procedura che introduce elementi di incertezza. Si tratta di istituire una procedura che può evitare un inutile contenzioso e che può dare la possibilità al cittadino di scaricarsi dal portale del Comune, della Polizia municipale lo stampato già predefinito e di chiedere che, in via di autotutela, venga archiviato il verbale.
Proprio perché non vi fossero equivoci in merito, ho voluto allegare gli stampati che adotta il Comune di Milano, dove, con riferimento alle diverse fattispecie, sono elencate in maniera tassativa tutte le ragioni per le quali il cittadino può utilizzare questo strumento molto veloce, non costoso e che può rapidamente...
Noi abbiamo avuto proprio ieri in Commissione, con l’Assessore Signore, l’applicazione di una fattispecie di questo tipo.
Per questo, con la mozione intendo impegnare l’Amministrazione, entro trenta giorni, ad adottare i provvedimenti conseguenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Assessore Signore.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
In relazione alla mozione del Consigliere Rotundo riguardo alla procedura dell’autotutela relativamente all’annullamento del verbale del Codice della strada, dopo attenta analisi della richiesta legittima, si condividono pienamente le ragioni e ci si impegna a inserire nel portale del Comune un modulo da utilizzare da parte dei cittadini per l’annullamento, nei casi previsti dalla legge, dei verbali del Codice della strada, tenendo presente che tutti gli atti saranno inviati alla Prefettura, come prescritto dal Codice della strada, per l’archiviazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono interventi? Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Secondo me, se nello spirito la mozione del Consigliere Rotundo può essere in qualche modo condivisibile, dobbiamo comprendere che cosa stiamo facendo. Oggettivamente, mi sembra un po’ lacunosa, Antonio.
Il fatto di utilizzare l’istituto di autotutela... Già per il Codice della strada, il sistema del ricorso gerarchico è in capo alla Prefettura. Il ricorso al Prefetto non costa nulla. Se qualcuno deve fare una richiesta di archiviazione o di annullamento, lo fa all’autorità deputata a farlo, che in questo caso è il Prefetto. Il Codice della strada dice questo.
Se noi vogliamo adottare casi specifici di errori materiali... Secondo me, chi è deputato all’annullamento è l’agente che fa la contestazione. Non può essere il dirigente ad annullare la sanzione, perché il dirigente non è, in quel momento specifico, l’agente attestatore della contestazione. L’unico deputato all’annullamento dovrebbe essere l’agente che fa la contestazione.
Se vogliamo riferirci esclusivamente alle sanzioni che sono elevate con errore materiale ben determinato, dobbiamo fare un dettagliato e specifico elenco di quali possono essere gli errori materiali.
Ho capito, ma non lo possiamo fare con mozione.
Speaker : PRESIDENTE:
Facciamo parlare il Consigliere Tondo, per cortesia.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Sì, stiamo parlando di una mozione, che è un atto di indirizzo. Non stiamo parlando di un atto amministrativo a cui gli uffici del Comune devono adempiere.
Se dobbiamo farlo, lo dobbiamo fare con un’apposita delibera del Consiglio comunale, di un Regolamento, chiamiamolo come vogliamo, però dovrebbe essere questo, secondo me, Antonio.
Noi possiamo votare anche la mozione riservandoci di regolamentare, però, la cosa. Non la possiamo fare con un atto di indirizzo. Segretario, penso sia legittimo quello che sto dicendo.
Onestamente, ritengo che sia al limite della possibilità giuridica che ci viene data. La norma del Codice della strada ben definisce qual è il tipo di ricorso gerarchico che si può fare, che è in capo al Prefetto. Il sistema dell’autotutela in questo caso è in capo al dirigente? È in capo all’agente accertatore della contestazione? Chi può fare l’autotutela? Io non penso che il dirigente possa annullare una contestazione fatta da altri. Deve essere lo stesso agente ad annullarlo. Almeno, Comandante, penso che sia così. A me farebbe piacere comprendere...
Tranne se non c’è un errore materiale di rilevamento. A quel punto, si potrebbe fare un sistema di autotutela, che io condividerei con la Prefettura, vi devo dire la verità. Consigliere Rotundo, ho qualche dubbio sull’ammissibilità di questo provvedimento.
Personalmente, ritengo che non lo possiamo fare con un atto di indirizzo. Va fatto con un sistema regolamentare. Chiederei al Segretario di pronunciarsi in questo senso. E poi mi farebbe piacere capire qual è il parere del Comandante rispetto a questa mozione. Se dobbiamo utilizzare un sistema di annullamento di autotutela, non so quali sono i casi meramente formali a cui si potrebbe aderire con un provvedimento di questa natura. Quindi, chiederei al Consigliere Rotundo – per carità, ne prendiamo atto – di non mettere ai voti questa cosa e di portare una delibera all’Amministrazione, di proporre una delibera regolamentare di questa attività, se la vogliamo promuovere, e i limiti di questa, in base a quello che evidentemente...
Sia al Segretario sia al Comandante chiederei di esprimersi in merito a questa cosa, perché oggettivamente ne abbiamo bisogno. Almeno, personalmente ho bisogno di capire qual è il parere dell’uno e dell’altro.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie.
Naturalmente, tutte le valutazioni di prudenza sono dovute, ma la mozione, per come è formulata, non dà indirizzo di procedere automaticamente a introdurre l’istituto dell’autotutela, ma a predisporre gli atti volti... Quindi, attraverso apposito Regolamento che dovrà essere...
No. C’è scritto “gli atti volti a”.
Proprio perché capisco le valutazioni di prudenza, i trenta giorni che si aprono dall’approvazione della mozione, qualora venisse approvata, devono essere utilizzati per predisporre gli atti che disciplinino, credo, attraverso apposito Regolamento, l’istituto dell’autotutela. Io l’ho intesa così. Non che l’autotutela viene introdotta dagli uffici della polizia. Giusto?
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi?
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Con una proposta di delibera. Mi sono confrontato con gli uffici, i quali hanno escluso... Io avevo lavorato. Questa era la premessa di una proposta di delibera, di atto deliberativo, invece abbiamo concordato che si impegna l’Amministrazione ad adottare gli atti volti a disciplinare, quindi a regolamentare l’archiviazione, eccetera.
Questo è un atto di indirizzo. Entro trenta giorni, l’Amministrazione predispone gli atti. Poi deciderà l’Amministrazione se sono atti di competenza del Consiglio, se sono atti regolamentari della Giunta...
Ho capito, però in questo modo si mette la macchina amministrativa nella condizione di poter proporre una disciplina che regolamenti la procedura.
Questo è l’atto di indirizzo che pone gli organi nella condizione di presentare, nei trenta giorni, gli atti, sui quali poi ovviamente discuteremo nel merito la regolamentazione.
Ripeto: io ero partito proprio dalla valutazione che faceva il collega Tondo, di proporre una delibera, e mi è stato detto, invece, di fare esattamente l’opposto, di indicare già... L’indirizzo – vorrei sottolinearlo, Angelo – è preciso. L’indirizzo non è generico. L’indirizzo dice che rimane ferma la fase contenziosa, cioè di andare dal giudice di pace e dal Prefetto. Prima di quella fase...
Scusami...
Sì, è contenzioso. Come no?
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Si chiama “fase contenziosa”, consentimi. Nel processo civilistico ho avuto il ricorso...
Si chiama “fase contenziosa”. Siccome l’hanno fatto gli avvocati, scusami...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Rotundo, io le ho consentito di parlare perché è il proponente. Non posso farle fare un altro dibattito.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Voglio specificare che qui si tratta di circostanze per le quali si chiede... Sono già predeterminate. Il Comune di Milano... Ecco perché io prendo a modello una tipologia già praticata, già sperimentata.
Noi non andiamo al buio. Noi andiamo ad applicare un modello che già a Milano è sperimentato da anni, è praticato da anni. Quindi, sostanzialmente, l’indirizzo serve ad avviare questa fase. Poi gli uffici prepareranno la proposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Finamore, prego.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Grazie, Presidente.
Siccome io sono d’accordo con quello che ha esposto il Consigliere Tondo, vorrei sentire dalla voce del Comandante che ne pensa lui, così delineiamo un pochettino la situazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Comandante Zacheo, si accomodi.
Speaker : COMANDANTE ZACHEO:
L’autotutela è un discorso vecchissimo.
Il comando della Polizia municipale di Lecce lo fa. Prova ne sia che l’altro giorno abbiamo attuato l’autotutela per situazioni evidenti e contingenti. Noi lo facevamo già prima. Sul portale c’è un modello di richiesta che non si chiama “autotutela”. Si chiama “richiesta di archiviazione”. Tutti gli atti, a prescindere, devono essere inviati in Prefettura.
Gli atti che ha allegato il Consigliere Rotundo sono atti che io ho visto. Però manca di un altro atto. Manca di quell’atto che... Il Comune di Milano provvede a mandare tutti i verbali in Prefettura. Mi sono sentito con i colleghi di Milano. Adottano questa procedura.
Se voi vedete bene, tutte quelle casistiche sono casistiche di errori materiali. Che cosa succede? Che se ci sono errori materiali è evidente, per evitare contenzioso, e sono d’accordo con il Consigliere Rotundo di questa situazione... Se si tratta di errore sulla targa, errore di transito di zona a traffico limitato, situazioni chiare, evidenti, si chiede al comando di Polizia municipale di chiedere l’archiviazione. Quindi, quegli atti si prendono, parere favorevole del comando di Polizia municipale e si manda in Prefettura, per evitare tutto il contenzioso.
Noi adesso lo facciamo già, però prendo spunto dal Consigliere Rotundo che, magari, potrebbe essere implementato, potrebbe essere più chiaro. Questo lo abbiamo già fatto. Nei prossimi giorni uscirà sul portale del comando di Polizia municipale proprio un facsimile come quello di Milano.
Però, ripeto, è bene chiarirla questa cosa, non è autotutela. È una richiesta di archiviazione in Prefettura.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusi, Comandante, ha finito?
Consigliere Patti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Forse abbiamo anche il dovere di dirci che il sistema, così com’è organizzato in questi anni, con tutta la pubblicità sul portale, Comandante, non ha funzionato. Ne sono dimostrazione le sentenze inerenti il settore della Polizia municipale che portiamo come debiti fuori bilancio, dove il giudice di pace spesso, quasi sempre, compensa le spese, mentre di rado condanna il Comune alle spese.
Quando condanna? Quando la responsabilità è talmente chiara, pacifica, palese che poteva tranquillamente essere valutata all’esterno degli uffici giudiziari. Questo implica necessariamente che quella valutazione, probabilmente, non è stata fatta, che forse andava adottata in assenza dell’autotutela di cui parla lei, che è un’autotutela – io la chiamo – prudenziale, perché l’ufficio prudenzialmente ritira l’atto facendo riferimento alle multe di cui parlava lei di qualche giorno fa, a differenza dell’istanza in autotutela, che è un atto di parte, attivato direttamente dal contribuente, senza costi, senza sanzioni.
Dobbiamo dire anche che il ricorso ex articolo 203, quello cosiddetto “del Prefetto”, prevede l’irrogazione del doppio della sanzione, la decorrenza dei termini per cui non si accede ad alcuna forma di beneficio perché si paga al di là dei cinque giorni e oltre il sessantesimo.
Io accolgo favorevolmente la mozione presentata dall’onorevole Rotundo, perché si mette in condizione il contribuente, in una serie di casistiche ben determinate, di esprimere formalmente le proprie istanze, perché sono determinate.
Rimane legittimo l’invio degli atti alla Prefettura, così come previsto dal Comune di Milano, che di nulla cambia l’oggetto dell’istituto. Semplicemente, si porta a conoscenza il Prefetto dell’attività di annullamento che l’ente, attraverso il delegato della Polizia locale o del dirigente, in questo caso, ritiene di dover adottare, ma sono due istituti (se mi permette), sebbene affini e simili, direi differenti.
Spero di aver dato un contributo alla discussione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, consigliere Monticelli Cuggiò.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Non avevo nessuna intenzione di intervenire, però alla luce di quello che abbiamo ascoltato evidentemente conviene fare un po’ di chiarezza.
Il Consigliere Rotundo ha presentato un documento dove dice che dobbiamo dare un indirizzo su come bisogna operare, poi abbiamo sentito il Comandante che dice che non ha più bisogno di quell’indirizzo sostanzialmente, perché quello che in definitiva ha fatto fino ad oggi, sotto altro nome, sotto altra egida, quella che è la richiesta di archiviazione è da equiparare all’istanza in autotutela. Allora, siccome qua siamo chiamati a essere concreti e pragmatici, ma poi devono essere gli uffici a redigere il Regolamento, è chiaro che bisogna dirimere questo dubbio.
Del resto, se partiamo dal presupposto che l’istanza di autotutela è un atto con il quale si dice “guarda, probabilmente tu Comune, tu Amministrazione devi fare una valutazione di merito su quello che è accaduto e devi valutare se quella che è l’istanza che io ti ho proposto può essere condivisibile per evitare un appesantimento burocratico, di andare dal giudice di pace, piuttosto che al Prefetto”, io ritengo che, se non vogliamo fare il cosiddetto “fumo con la manovella” e, quindi, dirci che tutti noi vogliamo che venga… Da quello che mi è sembrato di capire è che, se ci fosse la condivisione da parte del Comandante nel prendere atto dell’istituto di autotutela come deve essere espresso, non mi pare che ci siano posizioni contrarie. Anche il Consigliere Tondo, che ha posto un dubbio, al pari del Consigliere Finamore, dice “vediamo effettivamente chi poi viene deputato – perché non è il Consiglio, l’Assessore o il Sindaco – che cosa eventualmente pensa di fare”.
Siccome questo è un argomento antico, che risale a interventi del Consigliere Rotundo e di altri Consiglieri già nella passata Consiliatura, che è già stato portato tempo addietro, se non sbaglio, con un’interpellanza, qualche cosa da parte del Consigliere Rotundo, che si è bloccata, salvo oggi avere una disponibilità a valutare, se poi vogliamo entrare proprio nel concreto, il Comandante deve cambiare pensiero. È questo il punto del discorso. Sennò, ci troviamo di fronte a dare un indirizzo da parte dell’Assise consiliare che stride con colui il quale deve, nella sua autonomia, gestire la sua attività.
Quindi, a questo punto, se ci dovessimo fermare un attimino, Antonio, vedere effettivamente dove si può andare e poi regolamentare bene questo aspetto, possiamo eventualmente dare chiarezza alla città.
Speaker : PRESIDENTE:
Il Comandante ha chiesto la parola?
Speaker : COMANDANTE ZACHEO:
Scusate, le casistiche…
Speaker : PRESIDENTE:
Mi scusi, Comandante. Un minuto, Consigliere Tondo, perché è un po’ improprio questo andamento.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Pure meno.
Chiedo al Segretario di essermi di aiuto in questo. L’istituto dell’autotutela – un pochettino di pubblica amministrazione la conosco – può essere esercitato dall’autorità che emette l’atto. Il Comandante, il dirigente in questo caso non emette l’atto. L’atto viene emesso dal vigile accertatore, nel caso della multa per divieto di sosta. Quindi, non è in capo al Comandante o al dirigente l’istituto dell’autotutela. Non può esserlo, colleghi.
Se vogliamo fare qualcosa in questo senso, e io sono per fare qualcosa, non possiamo fare l’istituto dell’autotutela, perché l’istituto dell’autotutela è in capo all’autorità che emette l’atto, che non è il Comandante.
In questo caso il ricorso gerarchico, nel caso del Codice della strada, è in capo al Prefetto, perché c’è la legge speciale che lo regola. Se noi vogliamo fare qualcosa di simile, così come sollecitato dal Consigliere Rotundo, dobbiamo fare un’attività regolamentare, Consigliere Rotundo, non atti. Dobbiamo fare un’attività regolamentare, quindi dobbiamo tornare in Consiglio comunale, fare un’attività regolamentare e dare un’indicazione non per l’autotutela…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Tondo, sta facendo un secondo intervento.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
…ma per un sistema di auto-archiviazione che deve fare il Prefetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Sindaco, ha chiesto la parola? Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Volevo solo rispondere al Consigliere Tondo, per segnalargli che, nel caso specifico, l’istituto dell’autotutela su istanza viene comunque disposto dall’Ufficio della Polizia municipale e può essere fatto così, anche senza l’espresso provvedimento dell’agente che ha emanato il provvedimento, perché si tratta di verifica di errori materiali.
Del resto, Angelo, già oggi se tu ricevi una multa dall’agente della Polizia municipale, sul retro c’è la precisazione di potersi rivolgere eventualmente al Comandante…
No, al Comandante, che verifica l’eventuale errore materiale e ne dispone… È la stessa cosa.
Con questa mozione si disciplina rafforzando…
Su casi specificatamente indicati, che, come ha precisato il Comandante, fanno riferimento a errori materialmente accertabili, un mezzo sanzionato per divieto di accesso alla ZTL che, invece, poteva essere autorizzato, un mezzo munito di pass per disabili sanzionato che, invece, poteva… Sono errori materiali… Errata trascrizione della targa, che quindi può essere immediatamente verificato. Sono casi specifici che vengono normati.
No, non dice un’altra cosa.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : COMANDANTE ZACHEO:
Grazie, Presidente.
Chiarisco una cosa fondamentale. Nel merito…
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, un po’ di silenzio.
Speaker : COMANDANTE ZACHEO:
Nel merito assolutamente non possiamo entrare. A quanto ho capito io, il Consigliere Rotundo indica i casi specifici, che noi li prendiamo… Così come sono a Milano, noi li abbiamo già. Quello che noi dobbiamo fare, che abbiamo quasi già fatto, è specificare meglio quei casi di… che non si chiama autotutela, ma annullamento con richiesta in Prefettura. Quindi, che cosa noi dobbiamo evitare? Quello che ha detto il Consigliere Patti è proprio quello, ma che cosa può succedere? Che spesso e volentieri il cittadino, invece di fare la richiesta di un’autotutela, va direttamente dal giudice di pace. Quindi, questo non lo possiamo mai sapere. Tant’è vero che, nel momento in cui il giudice di pace ci chiede le memorie, noi diciamo “sì, effettivamente ha ragione”, però lì poi il giudice…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Tondo, lei è una persona sempre precisa…
Speaker : COMANDANTE ZACHEO:
Il procedimento lo chiude la Prefettura.
Speaker : PRESIDENTE:
Non possiamo fare un dibattito.
Consigliere Giannotta, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente.
La riflessione su questo argomento fondamentalmente si orienta, per quanto mi riguarda, su un primo aspetto: andare a identificare quali sono i soggetti competenti in questa materia. Dopodiché, apprendiamo dal Comandante che il procedimento si chiude dal Prefetto, quindi in quella direzione la materia si dovrebbe circoscrivere solo, come competenza comunale, all’attivazione di strumenti regolamentari limitatamente, semmai c’è un ambito di competenza, di competenza comunale.
Detto questo, è ovvio che questo argomento necessita di approfondimenti ed è altrettanto ovvio che la Commissione Statuti e Regolamenti si attiverà per approfondire con gli organismi e chiaramente con l’Amministrazione per un maggiore approfondimento.
È chiaro che, alla stregua di quello che è emerso, io ritengo sia doveroso oggi comprendere… Lei, Consigliere Rotundo, parlava di autotutela, ma ovviamente l’autotutela ci deve dire oggi il dirigente o l’Assessore se è una materia riconducibile solo ed esclusivamente all’Amministrazione comunale, il che vuol dire attivazione del procedimento e chiusura del procedimento. Tuttavia, se così non è, ma, come il Comandante ha detto, si va a chiudere in Prefettura, occorre forse anche dal punto di vista terminologico adottare gli strumenti idonei.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
È un atto formale, che si conclude direttamente in Prefettura, ma ormai è come se fosse già chiuso da noi, perché la Prefettura non fa altro che prendere atto…
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, Comandante, dobbiamo mettere un po’ d’ordine a questo Consiglio. Non voglio toglierle la parola.
Il Consigliere Giannotta non ha finito. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Sulla base di questo, io credo che l’indirizzo promosso con la mozione del Consigliere Rotundo vada accolto nei limiti e nel perimetro di quanto dichiarato ed espresso dal Sindaco. È ovvio che quanto dichiarato ed espresso dal Sindaco e argomentato dal Comandante si muove nella linea dell’intervento anche di Angelo Tondo.
Detto questo, se siamo consapevoli che questa mozione si muove entro questo perimetro, io credo si possa tranquillamente non solo sostenere, quindi faccio la dichiarazione di voto, ma anche muovere, visto che è uno strumento importante per il cittadino, tutti quanti i componenti della Commissione e, quindi, l’Assessorato in una interlocuzione costante per addivenire immediatamente alla formulazione di un Regolamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Consigliere Molendini. Rinuncia, va bene.
Dichiarazioni di voto?
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, con riferimento al perimetro a cui si riferisce il Consigliere, collega e amico Giannotta, io ritengo che all’interno di questo perimetro, Consigliere, non ci sia nulla di chiaro nel senso in cui si mira ad andare per risolvere questa problematica, che a mio avviso dovrebbe chiarire bene il Consigliere Rotundo a sé stesso, poi il Sindaco a sé stesso e poi il Comandante a sé stesso. Per cui, dovrebbero riunirsi, cercare di trovare loro una situazione chiarificatoria a tutto ciò.
Per tali motivi, io invito il Consigliere Rotundo a ritirare questa mozione, al fine di poter ritornare con le idee più chiare, nell’interesse vostro, di tutti noi e di tutti coloro che si aspettano una risposta giusta e legittima, nel rispetto di quanti lo ritengano.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Il dibattito è chiuso.
Dichiarazioni di voto? Dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Se la mozione rimane così com’è, personalmente, ma penso anche a nome del Gruppo, mi orienterò a un voto contrario, Antonio. Se ritieni di dover modificare almeno la parte deliberativa, dando indicazioni di una predisposizione di un atto regolamentare che possa essere esaminato dal Consiglio, potremmo aderire ad una formulazione che in questo senso ci possa vedere tutti quanti partecipi, perché il problema esiste e non vi è dubbio che va chiarito in qualche modo. Però, noi riteniamo che sia necessaria un’attività regolamentare rispetto a questo, non atti, perché non si capisce di che cosa stiamo parlando, in quanto tu dici una cosa, il Sindaco ne dice una che sta nel mezzo, il Comandante dice una cosa completamente differente. Oggettivamente, qui dobbiamo capirci.
Quindi, se ritieni di dover approfondire un provvedimento in tal senso all’interno della Commissione, dando mandato alla Commissione, entro trenta o sessanta giorni, a esprimersi con un’attività regolamentare da proporre al Consiglio comunale, potremmo aderire tutti insieme a votare la mozione all’unanimità. Qualora non è così e la mozione rimane così, noi ci orientiamo a votarla negativamente.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Monticelli Cuggiò, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Io ribadisco quello che ho rappresentato nel precedente intervento, e cioè che l’Onorevole Rotundo dice una cosa e il Comandante dice esattamente il contrario di quello, e lo dice in maniera chiara. Ha detto chiaramente…
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia… Per cortesia.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
…che lui quello che in definitiva stiamo chiedendo lo fa già. L’ha detto chiaramente.
L’Onorevole Rotundo intenderebbe, in virtù dell’esempio portato, che chi è il destinatario dell’istanza di autotutela è il Comando dei Vigili urbani, che nell’ambito della sua autonomia provvede, per economia amministrativa, ad assumersi le responsabilità e decidere in una direzione o nell’altra. Invece, il Comandante dice che lui fa un’istruttoria e la rimanda al Prefetto, che è quello che già succede oggi, perché io so perfettamente come opera il Comandante, a cui ho rivolto precise istanze di autotutela, e lui le ha prese, le ha istruite e le ha mandate più avanti. Se dobbiamo prenderci in giro e continuare a fare la stessa cosa, non ha motivo di esistere.
Allora, cortesemente, facciamo le cose serie. Fermiamoci, regolamentiamo quello che è possibile regolamentare, dopodiché nell’interesse della collettività noi dobbiamo operare. D’altronde, se noi diciamo “a” e quella “a” non viene recepita perché lui dice che quella “a” già lo fa, non ha motivo di esistere. Non abbiamo fretta, Antonio. Parliamone e proviamo…
Non è questo, Antonio. Non c’è un dibattito politico. Personalmente sai come la penso: il risultato politico non mi interessa. Mi interessa che effettivamente il cittadino che attivi la procedura dell’istanza di autotutela poi abbia una risposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Posso offrire un contributo, spero, di chiarezza.
È evidente che, dopo aver letto la mozione presentata dal Consigliere Rotundo, di mia iniziativa ho consultato l’Assessore e il dirigente, evidentemente. Lo ha detto anche in Aula poco fa: indipendentemente dal voto, che a questo punto potrebbe anche essere considerato superfluo, la previsione di quel modulo, con la possibilità di un’istanza di autotutela su iniziativa di parte, può essere disposta, perché non ci sono di fatto motivazioni impeditive riguardo a questa procedura.
È evidente, come indicava il Consigliere Patti, che se è già stata prevista, come precisato, non ha sortito gli effetti sperati; diversamente, avremmo avuto probabilmente una deflazione del contenzioso relativamente a queste specifiche posizioni. Quindi, a mio giudizio ci stiamo avvitando su questioni che possiamo tranquillamente risolvere.
L’obiettivo qual è? È quello di offrire una possibilità al cittadino sanzionato per mero errore di attivare un procedimento che attivi un meccanismo di autotutela, che è sempre sotto la validazione del Comando e non potrà mai essere automatico, né potrà essere utilizzato per ogni fattispecie. Non credo che questo possa intralciare o interferire con l’organizzazione degli uffici, con la regolarità dell’iter procedimentale, con le disposizioni del Codice della strada.
Ve lo dico perché così l’ho inteso e così ve lo sto trasferendo, per dare una sintesi e perché non sto riuscendo a capire questa contrapposizione.
Poiché ho ascoltato che la mia posizione è diversa da quella dell’Onorevole proponente firmatario la mozione e dalla posizione del Comandante e dell’Assessore, per quello che io ho capito è una posizione omogenea. Quindi, vi sto trasferendo questa valutazione. Poi valutate voi.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Va bene.
Consigliere Molendini, ha chiesto lei la parola per dichiarazione di voto? No. Votiamo… Votiamo…
Siamo in votazione.
No, Consigliere, siamo in votazione.
Scusi, la deve ritirare, Consigliere?
Questa è una dichiarazione di voto per il suo Gruppo. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Io, per quanto abbia prestato molta attenzione, non riesco a capire le ragioni. Questa mozione, prima di depositarla, l’ho fatta vedere all’Assessorato, quindi creare qui una differenziazione mi pare che non risponda alla realtà delle cose.
Io non penso che regolamentare, come si dice nella mozione, entro trenta giorni questo istituto sulla fattispecie del modello di Milano sia fare, come dice il collega, “fumo con la manovella”, perché qualche settimana fa – l’ho portato qui – il giudice di pace ci ha condannato perché l’avvocato Provenzano, disabile, aveva fatto accesso al centro storico e non aveva trovato la possibilità sul portale…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Rotundo, la prego, non un intervento. Dobbiamo votare.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
…di trovare questo schema. E siamo stati condannati dal giudice di pace, che ci ha detto – ve le porto domani le sentenze – che si sarebbe potuta applicare l’autotutela.
Io prendo atto della dichiarazione dell’Assessore, prendo atto delle dichiarazioni del Comandante, ritengo però che sia utile che l’Aula voti la mozione. Poi, entro trenta giorni il Comandante, l’Assessore ci presenterà un articolato ed entreremo nel merito di quell’articolato.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Grazie, Consigliere Rotundo…
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Scusa, aspetta…
Speaker : PRESIDENTE:
Lo so, ma è la quarta volta…
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Aspetta un attimo, ho detto.
Fate la prova: Milano, la multa andrà anche al Prefetto, ma entro quarantott’ore mi comunicano che è stata revocata. Entro quarantott’ore. C’è la comunicazione entro quarantott’ore. Poi, come dice il Comandante, subisce il procedimento…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Rotundo, deve chiudere, per cortesia.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
…ma intanto il cittadino ha la risposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Finamore, mi ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Presidente, io le vorrei solamente dire una cosa. Qui o si fanno le regole uguali per tutti, cioè quando si parla e quando lei dice “basta”… Perché lei grida solamente me.
Speaker : PRESIDENTE:
Non è vero. Non è vero.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Sì, e lo sanno tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Oggi un rimprovero particolare va al Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Allora, o mettiamo le regole precise… Sennò, uno si alza e parla.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, Consigliere Finamore.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Se la mozione viene espressa così com’è, il voto di Prima Lecce è contrario.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Possiamo votare, prego. Consigliere Martini? No, non c’è: disabilitato. De Benedetto disabilitata. Battista deve votare. Mazzotta? Mazzotta è presente? Disabilitato Mazzotta. Consigliera Giordano. Consigliera Giordano. Grazie. Disabilitato Giordano. Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 14, contrari 11, astenuto 1.
La mozione è approvata.
Signori buonasera.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Porgo gli auguri a tutti i Consiglieri comunali, ai giornalisti e ai presenti in Aula.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Mi associo, chiaramente, agli auguri del Sindaco.