Speaker : PRESIDENTE:
Buonasera a tutti. Vi prego di prendere posto.
Segretaria, l’appello, grazie.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista, Bianco, Calò, De Benedetto, De Matteis, Finamore, Fragola, Giannotta, Gigante, Giordano, Guerrieri, Guido, Leucci, Mariano Mariano, Martini, Mazzotta, Messuti, Molendini, Monticelli Cuggiò, Murri Dello Diago, Nuzzaci, Pala, Patti, Perrone, Povero, Ria, Rotundo, Russi, Salvemini, Spagnolo, Tessitore, Tondo, Valente.
Sono assenti 11 Consiglieri e presenti 22.
Speaker : PRESIDENTE:
La seduta è valida.
In piedi per gli Inni.
Prima di passare all’ordine del giorno del Consiglio odierno, convocato in sessione urgente, do la parola al Consigliere Monticelli Cuggiò, che ha fatto pervenire una domanda di attualità.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie, Presidente.
Ancora una volta sono costretto a ritornare in argomento in questa Assise per rappresentare le criticità emerse nella gestione di alcuni centri disabili.
È dell’ultima ora, di ieri, una comunicazione formulata dalle cooperative che hanno in concessione il Centro polivalente di via Carmiano, che comunicano l’avvio di una procedura di licenziamento di otto unità lavorative, otto unità lavorative che rappresentano il 40 per cento della forza lavoro globale, perché sono ventitré.
Io, già in altre occasioni, già da giugno di quest’anno, quando è stata affidata alle cooperative aggiudicatarie la gestione in concessione, ho rappresentato un approccio se non ostile, quantomeno non sereno nella gestione del rapporto che c’è con gli operatori, e già in quelle occasioni ho sollecitato e stimolato l’Amministrazione, che unitamente alle cooperative avrebbe dovuto, nel tempo, porre in essere quelle iniziative virtuose che avrebbero consentito di evitare l’emorragia dei pazienti. Del resto, è di tutta evidenza che, se queste cooperative sono gestite a distanza, senza una presenza diretta di quelli che sono i referenti sul territorio, quando mancano quelle che sono le relazioni con l’ASL, con la porta unica di accesso, dove c’è il transito di tutte le famiglie che chiedono alla porta unica di accesso che i propri figli, i propri parenti trovino ospitalità in questo centro, e noi siamo lontani, è chiaro che quello che è il servizio che viene offerto dal Comune di Lecce come Ente capofila va in sofferenza.
Tutti i passaggi che sono stati fatti – ricordo anche le altre interpellanze e le altre domande di attualità che io ho portato all’attenzione di questo Consiglio – miravano a prestare attenzione, perché in mancanza degli utenti la cooperativa trova facile ridurre i costi. In che modo? Riducendo il personale. Tra l’altro, va detto che una delle cooperative che ha in concessione il servizio è riconducibile alla comunità Emmanuel.
Io dico, allora, che l’Amministrazione, da una parte, le cooperative, dall’altra, e gli operatori, dall’altra ancora, forse dovrebbero fermarsi un attimino e vedere che cosa è successo nel tempo, perché se questa struttura nel tempo ha dato soddisfazione sul territorio, quindi, gli utenti hanno garantito l’equilibrio economico-finanziario per la gestione e gli operatori hanno portato a casa il salario nella misura dovuta, modesta, bisogna porsi una domanda: che cosa è successo, nel tempo, che ha determinato quello che è accaduto?
Io ho fatto questo intervento, e mi rivolgo sempre all’Assessore Citraro e, in questo caso, anche al Sindaco, pregandolo anche di avocare a lui stesso… Comprendo i momenti di criticità globale dell’Amministrazione, ma questa è una vertenza pari a quelle che sono state esaminate negli ultimi giorni. Altre situazioni vedevano coinvolte 270 persone, questa al momento vede coinvolte otto persone, che è un numero enorme rispetto a una forza lavoro di ventitré. Io non so se l’Amministrazione e il Sindaco sono a conoscenza dell’avvio di questa procedura di licenziamento per gli otto dipendenti, ma è necessario che si intervenga subito e si ponga un freno a questo atteggiamento, che pare essere dettato in prevalenza dalla cooperativa di Bari, che nel raggruppamento temporaneo di imprese è la capofila.
Assessore, dobbiamo porre rimedio. Lo sa, Assessore, io faccio degli interventi soltanto in funzione propositiva e di collaborazione per cercare di dare un segnale, e penso che quello che abbiamo fatto nel tempo qualche segnale positivo l’ha dato, tanto che la cooperativa PAM oggi pare essere in regola con i pagamenti, e forse se fossimo stati silenti tutti quanti ciò non sarebbe accaduto. Questa cooperativa, da quando si è inserita…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, io le ho dato più di quello previsto, quindi se può chiudere, grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Non abbiamo grandi punti all’ordine del giorno. Un minuto ancora…
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, ma non possiamo incentrare su una domanda di attualità il Consiglio.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Presidente, ne prendo atto e volgo al termine.
Dicevo, questa cooperativa dal momento in cui si è insediata non ha mai pagato puntualmente gli stipendi. Domani è dicembre e ancora i dipendenti devono prendere il saldo di ottobre; hanno preso un acconto. Io penso che un’Amministrazione sensibile debba farsi carico di queste esigenze, quindi io chiedo all’Assessore e al Sindaco di essere loro protagonisti di una soluzione di questo problema, che ovviamente si assomma a tutti gli altri che sono presenti, così come un intervento, partito forse da questa parte, ma condiviso da tutti, ha portato – speriamo – alla soluzione definitiva dell’altro centro.
Quindi, Sindaco e Assessore, prendete le redini, diventate protagonisti e cercate di intervenire per bloccare questo atteggiamento scellerato di questa cooperativa di Bari.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. La parola al Governo. Prego, Assessore Citraro.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Grazie, Presidente.
A beneficio di quanti, ma penso pochi, non fossero a conoscenza delle vicende del Centro socioeducativo e riabilitativo di via Vecchia Carmiano, c’è da premettere che in data 29/06/2018, successivamente all’aggiudicazione definitiva, sono intervenute le concertazioni sindacali tra operatore uscente e operatore subentrante, al fine di formalizzare ogni passaggio dovuto, come per legge, per salvaguardare il personale indicato precedentemente nei livelli occupazionali pubblicati.
In data 2 luglio 2018, tutti i lavoratori, per il cambio di gestione, sono transitati all’interno del nuovo gestore, nonostante quest’ultimo, già in occasione della fase sindacale relativa al passaggio di questi lavoratori, avesse rappresentato l’esubero del personale insistente sull’appalto. Valutato l’esubero di personale, i gestori attuali hanno proposto, sempre nelle sedi sindacali, una rivisitazione del monte orario lavorativo del solo personale ausiliario e degli OSS, al fine di poter mantenere comunque in essere tutto il personale.
Ad oggi, caro Consigliere, non risulta pervenuta presso questa Amministrazione alcuna formale comunicazione rispetto all’avvio e alla conclusione di presunte procedure di licenziamento o di riduzione orari del personale suddetto. In ogni caso, l’Amministrazione, sotto il profilo organizzativo, in qualità di garante della correttezza delle procedure di salvaguardia dei livelli occupazionali, ha comunque preso visione dell’organizzazione interna dell’ATI aggiudicataria e non ha attualmente rilevato alcuna anomalia, valutato soprattutto il numero degli utenti effettivamente frequentanti i due servizi, che sono ventiquattro per l’articolo 60 e undici per l’articolo 105.
Ad oggi, ancora non risulta, presso gli uffici dell’amministrazione appaltante, alcuna segnalazione ad opera di nuclei familiari o lavoratori circa la mancanza stabile della presenza dei responsabili delle cooperative in loco o in ordine a presunti ritardi di pagamenti stipendiali, che si sa solo in modo ufficiale.
È, comunque, chiaro e sicuro che sull’argomento l’Amministrazione si impegnerà a convocare un tavolo di confronto tra l’ATI e le organizzazioni sindacali al fine di trovare una soluzione che possa soddisfare le parti in causa. È chiaro che tutto questo è rimandato a gennaio, quando si aprirà la nuova finestra per accedere al buono di servizio, ma aggiungo che, essendo un’istanza a carattere individuale, non possiamo prevedere se ci saranno richieste o meno.
È chiaro che tutto quello che l’Amministrazione può fare è di controllare che sia tutto legale quello che fa la nostra cooperativa Solidarietà. In realtà, si parla solo di questa cooperativa e non della Emmanuel. Forse lo farà, ma ancora non l’ha fatto. Quindi, è impegno dell’Amministrazione, ma mio personale in particolare, seguire da vicino questa vicenda, che si sta portando avanti da un po’ di tempo, nonostante gli incontri che abbiamo avuto, tutti con esito negativo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Prendo la parola facendo mie quelle che sono le conclusioni dell’Assessore: tutti gli incontri si sono conclusi negativamente. Quindi, forse a questi signori bisogna far pesare quelle che sono le normative contrattuali, una su tutte il pagamento degli stipendi. Se loro oggi non hanno pagato la mensilità di ottobre, loro sono inadempienti, quindi l’Amministrazione ha legittimamente titolo per fare delle doverose contestazioni nei confronti di questa cooperativa. Questo è il primo aspetto.
Per quanto riguarda il resto, io sono in linea con quello che dice lei. Io sono convinto che lei, Assessore, intenderà prendere spunto anche di questo incontro per sollecitare una soluzione. Mi meraviglia, però, che questi signori ci ignorino. D’altronde, se scrivono alle sigle sindacali e all’ufficio politiche del lavoro, ma non scrivono alla stazione appaltante, non scrivono al Comune, evidentemente qualche difetto eventualmente di rapporto c’è. Del resto, vuoi scrivere alla stazione appaltante con cui tu ti siedi al tavolo sindacale e dici “scusate la situazione è questa: come ci dobbiamo muovere?”?
Io penso, Assessore, che si possa trovare una soluzione, ma questa soluzione deve essere rigida, deve essere una soluzione che va preso di petto con questi signori, che probabilmente, operando a distanza, non conoscono quelli che sono i bisogni del territorio e, quindi, ritengono di poter agire in assoluta libertà. Loro devono tener conto di quelli che sono i bisogni dei dipendenti, i bisogni e le necessità di chi frequenta quella struttura, che vedeva fino a poco tempo fa cinquanta ragazzi. E anche loro hanno la responsabilità se qualcuno non c’è più, perché non sono organizzati. Quelle famiglie, Assessore, per poter compilare la domanda di accesso ai luoghi di permesso devono essere accompagnate, hanno bisogno di essere assistite in questo. Quindi, una responsabilità è attribuibile a loro.
Di conseguenza, le chiedo, Assessore, conoscendo la sua sensibilità sul punto, di non trascurare le esigenze…
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
…di chiamare immediatamente questi signori e di incontrarli, insieme al Sindaco, per risolvere questa situazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Grazie.
Passiamo all’ordine del giorno del Consiglio odierno: “Bilancio di Previsione 2018 - Variazione al bilancio ai sensi del c. 3 dell’art. 175 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267”.
La parola al Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, questa è la riproposizione, con una leggera modifica, come da voi verificato, constatato e asseverato in Commissione consiliare, della delibera presentata già martedì e non approvata dalla maggioranza dell’Aula.
È evidente che questa riproposizione ha l’esclusivo scopo di garantire che la prestazione di servizi e risorse vengano garantite al fine di non essere interrotti, procurare danni all’Amministrazione, riconoscimento di debiti fuori bilancio o disagi a operatori che sono in attesa di ricevere i contributi loro dovuti, e penso agli operatori agricoli danneggiati dalla Xylella fastidiosa.
Con questo voto, i cui dettagli tecnici naturalmente sono riportati nell’allegato che fa parte integrante e sostanziale dell’atto, noi licenziamo queste misure compensative all’interno dei rispettivi settori e, quindi, evitiamo ripercussioni tecnico-contabili sull’Ente e disagi per l’utenza e la cittadinanza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Grazie, Presidente.
Veramente in via del tutto eccezionale, ma con la consapevolezza e la responsabilità che ogni singolo Consigliere comunale deve avere in quest’Aula, Sindaco, abbiamo accolto il richiamo, l’invito a creare le condizioni di Aula per l’approvazione di questa delibera. Ovviamente, comprenderà che non è una cosa da poco per la situazione politica che si è venuta a creare nelle ultime ore in questo Consiglio comunale, che tutti quanti noi siamo chiamati a prendere atto, ma per senso di responsabilità, anche perché all’interno di quelle misure vi è, in particolare, quella riferito agli agricoltori e alla Xylella, tema che ci è particolarmente a cuore. Per il resto, evidentemente fa parte solo di una disponibilità tecnica.
Noi, quindi, esprimeremo il nostro voto di astensione rispetto a questa delibera, così come modificata rispetto alla precedente, per creare solo ed esclusivamente le condizioni tecniche per l’Aula perché questa delibera possa essere approvata.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere Tondo.
Mi è naturalmente chiaro – l’ho detto in premessa – che la riproposizione ha ragioni tecniche, onde garantire che queste previsioni di variazione possano assicurare risorse, impedire interruzione di servizi ed erogare contributi a quanti ne hanno diritto.
Sono il primo – l’ho detto anche in Aula – ad aver preso atto di dovermi misurare con una novità politica, e sapete anche qual è la posizione del Sindaco e dell’Amministrazione in proposito, quindi non contesto in nulla la sua impostazione. È un passaggio tecnico, che ci consente, approvando il provvedimento, di poter andare avanti. Tutto il resto, naturalmente, rientra in una cornice diversa, con la quale poi ci misureremo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
La parola al Consigliere Finamore. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Vorrei dire all’Aula come prima cosa, per chi non ne fosse ancora al corrente, che il Capogruppo di Prima Lecce sono io. Siccome si è verificato un episodio increscioso ieri sera, vorrei dire all’Assessore Sergio Signore che lui è l’Assessore alla Polizia municipale, non ai servizi segreti, perché prendere la Consigliera di Prima Lecce e portarla dal Sindaco senza che il Capogruppo ne sia a conoscenza non mi è sembrata una cosa normale. Questo fa parte della vecchia politica di…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Finamore, o lei interviene sull’ordine del giorno o, sennò, le tolgo la parola. Abbia pazienza, Consigliere Finamore, qui stiamo in seduta in sessione urgente per parlare di una questione riguardante il bilancio, quindi di altro non si parla. Poi può fare in altra sede tutte le dichiarazioni.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Non so perché lei, ogni volta che parlo io, incomincia a gridare. Non l’ho capito questa cosa, scusa.
Posso dire, Sindaco?
Speaker : PRESIDENTE:
La sta autorizzando il Sindaco.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Questa cosa non va bene, fa parte della vecchia politica, e a me dà proprio fastidio, ma penso che a tutti i cittadini di Lecce dia fastidio questo modo di fare. Se avevate qualcosa da dire, chiamavate il Capogruppo, e con la Consigliera Calò e la Consigliere Gigante venivamo e ci esponevate i fatti.
Un’altra cosa che vorrei dire riguarda il post che è stato fatto dal Consigliere Rotundo. Consigliere Rotundo, lei ha voluto evidenziare su Facebook che noi abbiamo bocciato quella delibera, e subito ci si è buttato a capofitto, perché noi non stavamo affamando i bambini, non li volevamo far leggere, la Xylella. Noi avevamo dato, pure tramite il Consigliere Monticelli, l’opportunità di cambiare l’ordine del giorno, cioè valutare prima il caso Lupiae, perché se fosse passato il caso Lupiae la delibera l’avremmo votata tranquillamente, senza storie.
Prego?
Me lo dice dopo.
Il voto oggi di Prima Lecce è di astensione, così diamo il via libera affinché la delibera vada avanti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Rotundo, ha chiesto la parola? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Voglio semplicemente intervenire, perché polemizzare sul nulla mi pare veramente un artificio.
Io penso che sia politicamente appropriato che, quando un Gruppo assume una posizione, lo dichiari. A me è sembrato che fosse più una sorta di imboscata, perché dichiarare di non condividere politicamente, nel merito, per opportunità, per le ragioni che si vuole qualunque atto è un’assunzione di responsabilità verso la città. Non si è detto niente e si è pigiato solo.
Poi ho avuto modo fuori di parlare con qualche collega e – può accadere, è accaduto tante volte anche a me – a volte magari non si conosce in maniera approfondita che quel voto, al di là degli aspetti politici, pienamente legittimi, determina poi sul piano concreto delle ricadute. Ed è la ragione per la quale io voglio ringraziare Angelo Tondo, Direzione Italia, i partiti del centrodestra: ieri in Conferenza dei Capigruppo abbiamo chiesto che cosa? Noi abbiamo detto ai Capigruppo della minoranza sostanzialmente questo: quel voto ha determinato delle ripercussioni negative.
Il Sindaco è stato estremamente chiaro sul terreno politico. Noi abbiamo detto: ci mettete nelle condizioni di riparare a queste ricadute negative? E debbo dare atto che a questa richiesta che noi abbiamo fatto, perché abbiamo detto che il tema politico è ben evidente e il Sindaco immediatamente ha reso dichiarazioni impegnative su questo in Aula, da parte di Angelo Tondo ci è stata chiesta una correzione del tutto formale per arrivare a condividere un percorso che porta noi a votare e, legittimamente, la minoranza a consentire che noi approviamo la delibera.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi? Prego, Consigliera Tessitore.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Intervengo per rispondere al Consigliere Rotundo.
Capisco che nella sua esperienza ci possono essere stati dei percorsi per cui un documento che dal punto di vista tecnico era essenziale, ed è essenziale, per il prosieguo di alcuni provvedimenti vitali per la città… Però, penso che sia anche chiaro che nello specifico… Io le ho risposto perché su Facebook lei ha fatto un’esternazione non condivisibile da parte mia, e penso da parte di tutti. Nel documento c’erano dei provvedimenti, e ci sono dei provvedimenti, che io personalmente non posso accettare, né posso accettare una scelta tra quelli ed altri, perché i bisogni son tutti bisogni. Allora, tecnicamente quel provvedimento per me non era accettabile.
È chiaro che anch’io mi asterrò, però mi asterrò perché capisco la necessità di garantire alla città determinate sicurezze, che questo documento può garantire. Ma non c’è niente di politico, c’era soltanto una non condivisione di una diminuzione di risorse in settori che sono vitali per i bisogni del territorio.
Era solo questo, per precisare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sento il dovere di esprimere qualche parola di chiarimento sulle dichiarazioni del Consigliere Finamore.
Esco dai formalismi retorici e dalle liturgie. Ti do del tu, come è giusto che sia. Vedi, Antonio, non è vecchia politica incontrare, come faccio ogni giorno, Consiglieri comunali che mi chiedono di poter parlare. Apro le porte a tutti, anche a quelli che hanno resistenza a voler varcare quella soglia per ragioni di orgoglio, di vanità o anche di antipatia personale, che ci sta. È vecchia politica avere una concezione proprietaria delle persone, per cui tu ritieni di poter disporre dell’autonomia di Consiglieri che con te hanno sottoscritto un accordo, ma che non ti hanno consegnato la loro intelligenza e la loro libertà di pensiero.
Come tu hai legittimamente ritenuto – e sottolineo legittimamente ritenuto – di risolvere un rapporto fiduciario con il Sindaco e di risolvere automaticamente un patto per la città che avevi liberamente sottoscritto, così devi consentire alle persone che fanno parte del tuo Gruppo di potersi sentire libere di avere un canale di interlocuzione. Non c’è nessun padrino che ha bisogno di venire nella mia stanza per parlare con il Sindaco. Nessuno. Tutti sono liberi di chiedermi la possibilità di essere ascoltati, e lo faccio. Quindi, non c’è nulla di scandaloso, non c’è nulla di offensivo, non c’è nulla di oscuro, non c’è nulla di ambiguo. Anche perché non sai neanche il motivo dell’incontro.
È singolare che per qualunque ragione di richiesta di parlare con me, come con altri, si debba chiedere l’autorizzazione al Capogruppo. Capisci che questa, sì, è una concezione antica della politica, che mi sorprende tu possa considerare moderna, visto che ti sei fatto paladino della novità.
Volevo soltanto chiarirti questo…
È inutile accendere adesso un contraddittorio. Volevo soltanto ribadirti questo. Tutto è avvenuto alla luce del sole. Tanto che l’ho ribadito a un giornalista che mi aveva chiesto: “Ha incontrato la Consigliera Calò?”. E io: “Sì”. “Ha parlato con la Consigliera Gigante?”. E io: “Sì”. Quindi, qualora non sapessi che ho parlato con la Consigliera Gigante, ho parlato con la Consigliera Gigante.
Speaker : PRESIDENTE:
No, mi spiace.
Consigliere Messuti, prego tutti di attenervi all’ordine del giorno, per cortesia.
Poi lei può parlare sulle dichiarazioni di voto, Consigliere Finamore.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
Sindaco, mi spiace che non sia stato colto nelle dichiarazioni del Consigliere Tondo l’aspetto tecnico e di responsabilità. Però, adesso le dico con molta franchezza, perché noi abbiamo un’esperienza politica datata, abbiamo iniziato insieme a fare politica, se non sbaglio, che le metodologie di come intercedere o intervenire all’interno di un Gruppo non sono delle alchimie che sono ignote alla politica. Ritengo che anche l’esternazione del Consigliere Finamore, del Capogruppo Finamore, sia anche l’espressione che nei Gruppi la previsione dei Capigruppo è anche perché sono sintesi dei Gruppi.
È vero, probabilmente la sua porta è rimasta sempre aperta, ma per alcuni. Io non ho mai avuto la fortuna di essere accompagnato dall’Assessore Signore nella sua stanza. Probabilmente questa possibilità, da oggi al futuro, sarà una possibilità aperta.
Ma oggi questo è il fatto di colore, che viene chiuso immediatamente. Colga nelle sue valutazioni il dato politico che intanto il centrodestra sta mettendo avanti rispetto a quelli che sono i temi della città e le vertenze che lei ha aperto. Questo potrebbe essere stato un intoppo, un ostacolo tecnico che forse, una volta che ha acceso delle vertenze, non avrebbe poi consentito di portarle a termine. E questo è un fatto probabilmente anche di novità per lei e per tutti quelli che sono i suoi seguaci, che il centrodestra è un centrodestra responsabile, che è unito e che sui temi e sulle vertenze che lei ha aperto non farà certamente operazioni di barricata o di contrasto, ma vorrà dire la sua, secondo anche quello che è il proprio intendimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Passiamo alle dichiarazioni di voto, prego. Qualcuna è già stata fatta, se vogliamo ufficializzarne delle altre. No. Allora, nessuna dichiarazione di voto.
Vi prego, con il sistema elettronico, di votare. Battista. Disabilitate Giannotta, per favore. Consigliera Gigante. Disabilitate Battista, per favore. Disabilitate Giordano. Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 28, astenuti 15, favorevoli 13, contrario nessuno.
La delibera è approvata.
Fermi tutti, per cortesia. Immediata esecutività, per alzata di mano. Per cortesia, volete farmi capire che cosa sta succedendo? Siamo ancora in fase di votazione, per favore. Per alzata di mano, visibile.
L’immediata esecutività è approvata.
Grazie e buona serata.