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C.c. Lecce - 12.11.2018
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Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, ci accomodiamo? Così la Segretaria procede all’appello. Prego, Segretaria. Per cortesia, siamo in un’Aula consiliare, un po’ di silenzio. Accomodiamoci.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista (presente), Bianco (assente), Calò (presente), De Benedetto (assente), De Matteis (presente), Finamore (presente), Fragola (assente), Giannotta (presente), Gigante (presente), Giordano (assente giustificato), Guerrieri (presente), Guido (assente)… non lo vedo, okay. Leucci (presente), Mariano Mariano (presente), Martini (assente), Mazzotta (assente), Messuti (assente), Molendini (presente), Monticelli (presente), Murri (presente), Nuzzaci (presente), Pala (presente), Patti (assente), Perrone (presente), Povero (presente), Ria (presente), Rotundo (presente), Russi (presente?), Salvemini (presente), Spagnolo.. Dov’è? Tessitore (assente), Tondo (presente), Valente (presente).
Otto assenti. La differenza è presente.
Speaker : PRESIDENTE:
In piedi per gli inni.
Prima di dare avvio ai lavori del Consiglio odierno, do la parola al Consigliere Giorgio Pala, che a nome suo personale, mio e di tutto il Consiglio farà una dichiarazione in merito alla tragica scomparsa dell’onorevole Baldassarre.
Prego, Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Presidente, Sindaco, Assessori, colleghi Consiglieri.
Sono molto emozionato, anche se in negativo, nel dire ciò che sto per riferire. Questo Consiglio comunale, spesso sede di numerose battaglie politiche, dove ci sferriamo avvincenti colpi politici, centrodestra, centrosinistra, Cinque Stelle.
A volte, però, dimentichiamo che il dono più prezioso che riceviamo ogni giorno è quello della vita. Quanto è accaduto tra venerdì e sabato ha lasciato il segno in tutti noi. È andata via una persona perbene, una persona gentile, una persona da cui dobbiamo prendere esempio per il modo in cui ha fatto politica in questi anni.
Personalmente, come molti di voi, ho coltivato con lui un grande rapporto umano: con la moglie Francesca, col figlio Nicolò e con l’altro figlio, Gaetano, mio fraterno amico. Ancora stento a credere a quanto accaduto. Vorrei quindi chiedere, Presidente, al Consiglio comunale, di ricordare Raffaele con un minuto di silenzio.
Speaker : PRESIDENTE:
Leggo una comunicazione che mi è pervenuta dalla Consigliera Giordana Guerrieri: “Gentile Presidente, con la presente, io sottoscritta, Guerrieri Giordana, attualmente componente del Gruppo consiliare di Direzione Italia, comunico di confluire nel Gruppo misto consiliare di Palazzo Carafa”.
Altra comunicazione: “Prelievo dal fondo di riserva, ai sensi dell’articolo 166, decreto legislativo 267/2000 ‘Interventi di messa in sicurezza del patrimonio comunale. Prelievo dal fondo di riserva’”. Ricordo, inoltre, come ultima comunicazione, ai Consiglieri e agli Assessori che non hanno ancora provveduto, di depositare la dichiarazione patrimoniale, quindi è una cosa abbastanza urgente.
Domanda di attualità del Consigliere Bernardo Monticelli Cuggiò, avente ad oggetto “Abbandono cibo per gatti in via Migali”. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie, Presidente.
Sono stato costretto a presentare questa domanda all’attenzione dell’Assise per rendere partecipe tutti i colleghi di questo fatto.
Nel tempo, già prima dell’estate, molti cittadini che sono residenti nel rione, via Migali, Eurospin, Palazzo di Vetro, Provveditorato (da quella parte), mi segnalarono l’abbandono indiscriminato di residui di cibo, di piattini di carta con latte, acqua, croccantini e altro. In quella occasione, responsabilmente ritengo, avevo interloquito con gli uffici.
Considerato che poi questi eventi si sono ripetuti nel tempo, ho nuovamente interloquito con gli uffici, i quali mi hanno garantito una loro presenza più costante per verificare chi fosse ad avere questo atteggiamento che di per sé stesso ha poco di civile, fermo restando che io non ho nulla contro le associazioni animaliste, oppure chi è più sensibile alle esigenze dei randagi, siano essi cani o gatti. Ma con dei rilievi fotografici rimessi all’attenzione degli uffici, ho presentato quella che era la situazione: una situazione disarmante, con avanzi di carne per strada, sui marciapiedi e quant’altro.
A questo punto, considerato anche che in virtù di questi abbandoni indiscriminati mi veniva segnalata la presenza di blatte e altre situazioni (cattivi odori e quant’altro), l’ultimo episodio è accaduto venerdì. Venerdì scorso mi hanno reinoltrato delle fotografie rappresentandomi una situazione ancora più precipitata. Ho voluto mettere all’attenzione della Giunta questa situazione, con preghiera, eventualmente, di intervenire.
Chiedevo se effettivamente quello che mi è stato detto fosse vero, se cioè l’autrice – perché mi hanno detto essere una signora – fosse stata effettivamente individuata, dopo l’avviso tra virgolette bonario, perché è chiaro che uno dice: guarda, non è che io ti voglio sanzionare, perché tra virgolette stai facendo anche un’opera meritoria, però abbi la compiacenza di aspettare, pulire e andartene.
Vista la continuazione tra virgolette di questi atteggiamenti, vorrei sapere se sono state sanzionate queste attività. Ovviamente, lo dico, questo è un intervento che merita un’attenzione particolare, perché parte da maggio e arriviamo a novembre.
Io attendo ovviamente il riscontro da parte dell’Assessore, che so essere puntuale e sensibile su queste problematiche, quindi mi riservo, all’esito di quello che mi dirà, di fare le mie riflessioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego il Governo.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA:
Grazie, Consigliere.
La situazione che illustra è una situazione nota agli uffici. Noi siamo già intervenuti, incontrando intanto la persona che normalmente si occupa dei gatti randagi di quella zona, riscontrando che agisce secondo le regole, cioè somministra il mangiare ai gatti e l’acqua nelle apposite scodelle, aspetta mezz’ora e ritira.
Non riusciamo invece ad arginare il fenomeno, che non è solo presente in quella zona, di chi abbandona indiscriminatamente qualunque tipo di cibo, di qualunque natura. Sappiamo bene che gli animali dovrebbero mangiare soprattutto cibo secco, e/o in scatola, quindi, non per esempio, la pasta e fagioli o la parmigiana che avanzano dai nostri pranzi, perché quello fa loro solo male.
In zona via Ciccolella siamo intervenuti diverse volte. Io non so, e ho chiesto di capirlo, se questa persona che lei segnala con la sua domanda sia stata realmente identificata, anche in maniera bonaria. Alle volte facciamo dei richiami. Li facciamo spesso, per esempio, nel cimitero, ma non sempre riusciamo a far comprendere, alle persone che giustamente lo fanno anche con generosità e con spontaneità, che arrecano più danno che beneficio agli animali stessi.
Quindi, certamente passeremo in quella zona, sia con la Polizia ambientale che con le associazioni di volontariato, cercando nuovamente intanto di capire io per prima chi è questa persona che potrebbe essere stata identificata, cercando nuovamente di far capire che non è il modo corretto di intervenire a favore degli animali, soprattutto perché poi i problemi igienico-sanitari sono concreti e reali, soprattutto nel periodo estivo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Un minuto. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Ringrazio l’Assessore per il riscontro.
Quello che volevo chiederle è questo. Lei ha detto che c’è eventualmente una persona che è dedicata a seguire quel determinato settore e opera correttamente, quindi, sappiamo non essere lei: perfetto.
Allora dobbiamo capire, con riferimento alla segnalazione che io ho ricevuto dagli uffici, se sia stata individuata la persona che tra virgolette non opera correttamente e civilmente. Secondo me se la Polizia ambientale ha individuato questa persona, se la sanziona probabilmente diventerà sensibile pure a operare correttamente. Vigileremo quindi entrambi, io con i riscontri del vicinato, lei, ovviamente, anche con i riferimenti da parte degli uffici. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Seconda domanda di attualità, a firma sempre del Consigliere Monticelli, avente ad oggetto “Centro socioeducativo e riabilitativo in via Vecchia Carmiano. Apertura dello stato di agitazione da parte dei sindacati”. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Anche questa è un’emergenza che è intervenuta proprio nelle ultime ore. Di questa vicenda abbiamo già parlato in altre occasioni. Sembrerebbe che la situazione sia stata solo apparentemente sanata. Grazie all’intervento di questo Consiglio, all’intervento dell’Assessore, quelle che erano le intenzioni originarie di queste cooperative, di procedere a dei licenziamenti collettivi, io ritenevo che si fossero arenate e fossero eventualmente state accantonate, tanto che gli stipendi sono stati interamente versati a tutti quanti gli operatori. Però, forse eravamo stati esageratamente ottimisti, perché nei giorni scorsi si è tenuta un’ulteriore assemblea da cui è emerso che la cooperativa intenderebbe rivedere in maniera sostanziale l’orario di lavoro di determinate categorie di operatori.
Dal verbale dell’incontro parrebbe che si intenda riconoscere 6-7 ore per quanto riguarda gli OSS e gli ausiliari. È un problema di assoluta rilevanza, perché? Questi centri, quando hanno una capienza completa, garantiscono un servizio, io ritengo, di eccellenza, e consentono anche all’azienda che gestisce il servizio medesimo, di avere un certo equilibrio economico-finanziario.
È accaduto che qualcuno, come abbiamo già detto in precedenza, abbia fatto scelte diverse, ma potrebbe fare ritorno nel centro, perché da quello che io sento, parlando anche con alcune famiglie, c’è questo interesse. L’importante è gestire il momento di grande difficoltà con la cooperativa. Cooperativa che mi pare essere esageratamente rigida, anche perché, la cooperativa che si è vista aggiudicare il servizio si è resa conto di quello che era il numero di dipendenti, quindi, se avesse avuto intenzione di non partecipare al bando di gara, lo avrebbe fatto.
Quello che io porto quindi all’attenzione dell’amministrazione è questo: il primo passaggio, Assessore, in cui si minacciava il licenziamento collettivo. In quell’occasione c’era stato un disguido, quindi una cattiva informazione tra gli uffici e la parte politica, non si partecipò a quella riunione, mentre puntualmente in questa riunione avete partecipato. Forse quello che ci siamo detti un mese fa, all’esito di quel primo incontro, ha un attimino calmato le iniziative belligeranti di questa cooperativa.
Adesso però ritornano, volendo eventualmente azzoppare questa determinata attività, che non sappiamo neanche come potrebbero garantire il servizio, se lasciano gli OSS e gli ausiliari a sette ore.
Ora, io dico, è necessario che non lei, Assessore, ma gli uffici, dicano effettivamente come stanno le cose, e se questo atteggiamento, che ormai è reiterato nel tempo, induce ad assumere dei provvedimenti che sono anche traumatici nei confronti di questa cooperativa, perché quello che sta vivendo l’operatore, l’ausiliario, l’OSS di quella cooperativa è uno stress continuo, e noi abbiamo l’obbligo di tutelare queste persone.
Spero che così come nell’intervento di un mese fa abbiamo superato quella fase di contrasto con questa cooperativa, anche l’intervento di oggi di cui io sono convinto l’Assessore e l’Amministrazione si farà carico, possa ricondurre a più miti pretese questa cooperativa. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Il Governo. Prego, Assessore Citraro.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Grazie, Presidente.
In realtà, quello dell’8 novembre era il terzo incontro con la cooperativa, il gestore nuovo, le organizzazioni sindacali e i dipendenti.
Il nodo è sempre lo stesso, in realtà. Il nodo è il monte-ore assegnato dalla cooperativa a questi lavoratori OSS e ausiliari. Monte-ore contestato dalle associazioni sindacali, perché lo ritengono assolutamente insufficiente, è una cosa evidente.
Purtroppo, però, il nostro Consigliere sa che l’Ambito non può entrare nel merito del monte-ore assegnato, ma solo sulla regolarità delle attività e sul buon andamento del servizio. Sicuramente questi lavoratori raggiungeranno un numero superiore di ore lavorative quando il centro sarà a capienza piena. Purtroppo, adesso mancano quindici utenti, sei per l’articolo 60 e nove per l’articolo 105. Bisogna dire comunque che tutto il personale è stato salvaguardato, anche se il gestore per alcuni profili avrebbe potuto chiedere, anche, purtroppo il licenziamento.
Alla fine dell’incontro, purtroppo, tutti sono rimasti sulle proprie posizioni. Noi come Ambito abbiamo chiesto in modo formale, al gestore, di attenersi scrupolosamente a quanto previsto in materia dal Regolamento regionale vigente. Per noi, il gestore, in questo momento, sta lavorando con diligenza, e devo dire che sia legge che giurisprudenza sono dalla loro parte.
Sabato mattina i sindacati mi hanno chiamato e mi hanno fatto sapere che chiederanno ufficialmente agli organi regionali se l’interpretazione del Regolamento regionale, appunto, da parte del gestore, sia corretta o meno. Noi aspettiamo questa risposta perché si tratta di interpretare, in effetti, il Regolamento. Non è assolutamente chiaro. Sicuramente vigileremo su questo, e a capienza piena sicuramente chiederemo che le ore di lavoro siano assolutamente aumentate.
Per adesso le cose stanno così. Aspettiamo questa risposta dalla Regione.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Io, Assessore, prendo atto della tua sensibilità, che ti ho sempre riconosciuto.
Io ritengo invece che gli uffici debbano verificare, non i sindacati, l’applicazione del Regolamento. È troppo semplicistico dire, cioè, “garantire quello che è previsto dal Regolamento”. Sono gli uffici – perché chiaramente tu non sei un tecnico, Assessore – che devono andare ad interloquire con la Regione e verificare l’effettivo rispetto delle regole. I sindacati tutelano la posizione in definitiva degli operatori; noi dobbiamo tutelare il servizio nella sua complessità, e se non tuteliamo noi anche gli operatori, il servizio ovviamente non garantirà quella efficienza e quella efficacia che noi stessi pretendiamo.
Volevo dire un’altra cosa, proprio per quanto riguarda i ragazzi che possono essere intenzionati a ritornare nel centro, perché lo frequentavano prima: probabilmente non si è fatto in tempo, perché la finestra per l’ammissione ai buoni di servizio si era chiusa, e stanno probabilmente a casa, o stanno in qualche altra associazione.
Io ritengo che se da parte nostra – intendo da parte dell’Amministrazione – si fa un’attività di sensibilizzazione nei confronti di quelle determinate famiglie, che poi devono rivolgersi alla porta unica di accesso, dove ci sono i nostri dipendenti, possono bene essere indirizzati, perché se stavano bene in quel centro prima, staranno meglio adesso, se è vero quello che tu mi dici, che la cooperativa lavora bene.
Se quindi uniamo l’intervento da parte delle opposizioni, la professionalità, la sensibilità vostra, quindi facciamo squadra tutti quanti, io ritengo che si possa superare questo momento, che sta tra virgolette facendo soffrire queste persone da giugno. Purtroppo noi non comprendiamo, veramente, non noi, grazie a Dio…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, non può fare un secondo intervento. Io la capisco, ma sono già due minuti. Prego, completi, però chiuda.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Volevo soltanto dire: probabilmente io neanche comprendo che per chi prende 600 euro al mese, che diventano 300 euro, è un dramma. Probabilmente, noi che non viviamo queste situazioni, forse non le comprendiamo bene.
Io quindi ricorro veramente a una forma di collaborazione totale e assoluta da parte di tutti, Assessore, ma in particolare dagli uffici, per poter eventualmente, anche con un orientamento da parte degli uffici presso questo centro, far salire.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Io, caro Consigliere, avevo detto che per quanto riguarda noi, avevamo controllato l’operato del nuovo gestore. Ho detto che legge e giurisprudenza sono dalla loro parte, quindi noi abbiamo già verificato questo. Aspettiamo che la Regione ci dica che noi abbiamo sbagliato nell’interpretare così il Regolamento.
Sicuramente aspettiamo con ansia l’apertura della nuova finestra, perché così potranno essere assistiti più utenti. Giustamente, come dice, faremo di tutto per sensibilizzare queste persone che non sono ancora state raggiunte dalla possibilità di ritornare a servirsi dei nostri servizi, appunto. Un’unica cosa ribadisco: il gestore, comunque, a parte salvaguardare gli operatori, cosa che ha fatto, deve salvaguardare pure la sua parte economica, non può andare a perdere, come qualsiasi altra attività. Ecco perché noi aspettiamo la risposta della Regione.
Sicuramente, ed è giusto saperlo, sette ore – anzi, otto, in realtà, ne hanno promesse – sono poche per raggiungere uno stipendio dignitoso.
Interpellanza del Consigliere Russi, avente ad oggetto “Stato in cui versa la posizione del parcheggio denominato ‘ex ENEL’ e tempi previsti per il suo utilizzo”.
Il Governo risponde.
Speaker : SINDACO SALVEMINI.
Grazie, Presidente, grazie Consigliere.
Un doveroso aggiornamento sullo stato dell’arte di questo progetto che, ricordiamo sempre essere all’interno di previsioni strategiche dell’ente, negli anni trascorsi, ma essere realizzato interamente con capitale privato.
Si è chiuso l’accordo tra la Fervida con le banche e con gli investitori nazionali. Essendo un’operazione articolata e complessa, che come sa, è durata anche molti anni, si è in presenza di un perfezionamento degli atti di cessione del credito, che fa parte di un articolato piano di risanamento previsto per la stessa società.
Siamo alle battute conclusive, c’è l’attestazione del piano di asseveramento che praticamente è in corso di conclusione. Ma per quanto mi è dato sapere, si è già in fase, invece, di progressivo approfondimento per quanto attiene agli accertamenti ingegneristici. Come le ricordo, infatti, il progetto ex Enel, oggi, non solo non è concluso, perché sono tre piani sottoterra, di cui solo il primo è realizzato (il secondo e il terzo ancora no), ma necessitano di una serie di investimenti e per la messa in sicurezza, per la messa a norma e per la sua piena e completa funzionale utilizzazione.
Vi è una evidente coincidenza, convergenza di interessi fra quello che la città si aspetta dall’apertura di un parcheggio di prossimità all’area centrale di circa 600 posti a rotazione, e quello di un progetto realizzato esclusivamente con capitale di rischio, finanza privata. Quindi chi subentra alla perdita ha tutto l’interesse a mettere quanto prima in esecuzione, ai fini del ritorno sul capitale investito, lo stesso parcheggio.
I tempi di formalizzazione di questo accordo credo che siano prossimi. Sui tempi di avvio e di conclusione dei lavori gli stessi nuovi acquirenti e investitori sono volutamente abbottonati, però anche in considerazione delle premesse precedenti, sono intenzionati non ad attendere la conclusione complessiva, ma a mettere a disposizione il primo dei tre Piani sottoposti, subito a disposizione di dove fosse possibile.
Quindi, credo che siamo in una fase abbastanza conclusiva. Io confido di poter dare ulteriori notizie con maggiori e diversi dettagli, di qui a breve, ma ad oggi, la fotografia dell’esistente è questa.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Russi.
Speaker : CONSIGLIERE RUSSI:
Comprendo, Sindaco, che essendo comunque quel parcheggio una esclusiva proprietà privata, ovviamente l’operazione deve essere conclusa dalla stessa società. Però siamo nel periodo natalizio, e ovviamente, con il venir meno dei parcheggi in Piazza Libertini, il problema parcheggi sarà per il secondo anno un problema che riguarderà la città di Lecce e tutta l’affluenza di cittadini della provincia che verranno a fare acquisti nella città di Lecce.
Ovviamente noi sapevamo che a settembre si sarebbe comunque conclusa questa operazione. La prego di voler vigilare in maniera ferma e ancora più attenta sull’operazione della sistemazione dei parcheggi ex Enel. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere.
Due precisazioni: la conclusione formale dell’atto di cessione non coincide evidentemente con la possibilità di apertura del parcheggio, per le evidenti e inevitabili operazioni di realizzazione ingegneristica e tecnica. Quanto all’altra, mi permetto di correggere: non è che per il secondo anno consecutivo la città di Lecce vive una fase di disagio legata al mancato parcheggio in considerazione della soppressione dei parcheggi di Piazza Libertini. Piazza Libertini non è mai stata un parcheggio: la mattina è utilizzata per il commercio ambulante; fino all’anno scorso, dalle ore 14 in poi, veniva impropriamente, a volte anche con un eccesso di comprensione, utilizzata come area di sosta, che adesso, invece, viene inibita a tutela della piazza, a tutela del Castello.
Vi fu un tentativo, ricorderà, addirittura di prevedere l’istituzione di una zona blu all’interno di Piazza Libertini, ma fu ritirata per il parere negativo dell’allora Sovrintendenza architettonica e paesaggistica. Quindi, va benissimo l’attenzione che dobbiamo porre riguardo la realizzazione del parcheggio, ma non vi è una coincidenza e corrispondenza tra la nostra sofferenza e la questione di Piazza Libertini, che non solo non è stata mai un’area di parcheggio della città, ma soprattutto non ha quel numero di posti auto previsti, circa 600, che sono quelli che effettivamente servono alla nostra comunità.
Speaker : PRESIDENTE:
Interpellanza a firma del Consigliere Rotundo inerente il bando di gara per le notifiche delle multe. Il Governo risponde.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Grazie, Presidente.
La notificazione a mezzo del servizio postale previsto dall’articolo 149 si effettua secondo le norme di cui alla legge 20 novembre 1982 n. 890, che disciplina questa particolare modalità di notificazione.
La legge di bilancio 2018, legge 27.12.2017, n. 205, al fine di dare completa attuazione al processo di liberalizzazione di cui all’articolo 1, commi 57 e 58 della legge 124/2017 ha apportato alcune modifiche alla predetta legge 20 novembre 1982 n. 890, che disciplina proprio tale particolare modalità di notificazione.
La predetta previsione normativa, in ogni caso, non ha avuto immediata applicazione, ovvero, dall’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2018, bensì, solo a decorrere dalla data di entrata in vigore del provvedimento del ministero dello sviluppo economico, che disciplina le procedure per il rilascio delle licenze individuali per i servizi riguardanti le notificazioni di atti a mezzo della posta, e di comunicazioni, a mezzo della posta, connesse con la notificazione degli atti giudiziari. Con proprio decreto del 19 luglio 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 208 del 7 settembre 2018, il MISE ha dato il via libera definitivo al rilascio delle licenze speciali per la notifica di atti contravvenzionali al Codice della strada.
Pertanto, il Comando della Polizia municipale, non appena sono stati resi pubblici i requisiti e le modalità che gli operatori economici devono possedere per le attività di notificazione delle contravvenzioni, si è attivato con la predisposizione di un capitolato tecnico, finalizzato alla predisposizione del bando di gara per l’aggiudicazione al nuovo soggetto esecutore del servizio di lavorazione, stampa e notifica dei verbali del Codice della strada.
Allo stato attuale si sta lavorando, di concerto con l’Ufficio gare, per la definizione del predetto capitolato tecnico e la relativa predisposizione del bando di gara. Relativamente alla gestione interna di tutto il processo di elaborazione, stampa e notifica degli atti contravvenzionali, si specifica che la cosiddetta internalizzazione del servizio, valutata l’eventuale convenienza economica dello stesso, è comunque non fattibile, in quanto non si hanno risorse umane in numero adeguato per lo svolgimento del predetto servizio, strutture hardware e software adeguate.
Si sottolinea, inoltre, che annualmente, questo Comando di Polizia locale gestisce circa 100.000 verbali, tra Codice della strada e altre violazioni amministrative. Pertanto, risulta molto oneroso poter gestire tale predetta situazione in house. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Onorevole Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Io penso che la norma citata, la legge sulla concorrenza, che sostanzialmente toglie il monopolio a Poste Italiane, poco abbia a che fare con la gara di cui io ho chiesto la discussione.
Per essere chiari e venire al punto: noi abbiamo una gara che è scaduta a febbraio di quest’anno; noi abbiamo – lo dico perché anche la Segretaria nella sua funzione di anticorruzione mi segua – per nove mesi una proroga in atto. Io ritengo che questa proroga sia illegittima. Perché illegittima? Perché sostanzialmente si proroga il contratto con Sapidata, che è la società che fa la stampa, fa la fase di service, di preparazione della postalizzazione, invocando il fatto che a settembre dell’anno scorso il legislatore abbia liberalizzato la postalizzazione. Ma si tratta di due servizi totalmente diversi, quindi io considero che nella valutazione che è stata fatta… Tra l’altro, lo voglio dire: scaduto l’appalto che è durato cinque anni, di fatto siamo al sesto anno, e a febbraio dubito che noi riusciremo ad affidare la gara, quindi entreremo nel settimo anno di permanenza di tariffe che secondo me producono un danno erariale.
Io allora considero che la valutazione di abbinare service e postalizzazione sia stata una decisione assunta arbitrariamente, nel senso che è stata assunta – io non l’ho trovata – senza persino una determina.
La proroga a Sapidata è stata fatta con una nota del dirigente. Non c’è un atto nel quale ci sia una valutazione tale per cui noi diciamo che è scaduto il service. Siccome il legislatore però intanto ha liberalizzato la postalizzazione, noi vorremmo fare in modo che le due cose coincidessero con un unico appalto. Bene. Ma in quel caso, lo voglio dire, il dirigente avrebbe dovuto fare una gara MEPA. Noi cioè avremmo dovuto fare una gara MEPA, perché noi non possiamo mantenere il costo della notifica a 6,20 euro per la parte del service. Io ho dato un’occhiata alle gare che sono state fatte. Nonostante il processo di liberalizzazione, le gare in Italia sono state fatte, e ho visto che questo service, in molti Comuni ha il costo esattamente dimezzato rispetto ai 6,20 euro.
Ecco perché io sono stupito del fatto che oggi ci viene detto, del processo di internalizzazione di questa fase, della fase del service, cioè della stampa e della preparazione, per dare poi a Poste Italiane, al vettore, la raccomandata. Questa fase molti Comuni la fanno. Io dico allora che non si è lavorato per quella prospettiva. Io qui lo dico: noi stiamo parlando di un appalto abbastanza robusto, stiamo parlando del fatto che in media, negli ultimi tre anni, abbiamo speso 1.840.000 euro. Noi cioè potevamo riflettere? Potevamo aprire una discussione, su questo? Io ricordo per esempio che per quanto riguarda la gara d’appalto per le pubbliche affissioni, il dirigente Carratta ha avuto l’accortezza, in fase di stesura del capitolato, di venire in Commissione bilancio e di dire che lui prospettava una gara competitiva aperta, e chiedeva un conforto, una discussione, una condivisione della Commissione.
Invece, questa è una terra sconosciuta, qui si fa una proroga che ripeto, ha bisogno, caro Segretario, di una gara MEPA, perché non può assolutamente darsi, lei lo sa meglio di me, giurisprudenza conferma, che la proroga possa essere possibile solo in presenza di un bando di gara già pubblicato. Solo in quella ipotesi, solo quella ipotesi consente di prorogare una gara. Cosa che qui non c’è.
Io quindi considero e chiedo i correttivi necessari. Perché dico questo? Perché, scusami, Presidente, io ho visto la precedente gara. Spero di no, ma la precedente gara, per essere espletata, è servito un anno. Noi già siamo a nove mesi di proroga a tariffe secondo me alte. Se noi faremo una gara competitiva, la prova sarà il fatto che le prossime tariffe saranno molto, molto più ridotte, molto più congrue.
Noi allora che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo andare avanti con questa proroga, sino a quando? Ancora, mi dice l’Assessore, si sta lavorando per il capitolato per pubblicare la gara. L’altra volta, tra pubblicazione e affidamento a Sapidata ci si è messo un anno di tempo. Io penso che questa situazione non possa permanere.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Assessore Signore.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Voglio solo dire al Consigliere Rotundo che il capitolato è stato già depositato il 25 ottobre del 2018, quindi siamo già in fase. Comunque mi informerò se può essere fatto tramite MEPA. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Interpellanza del Consigliere Monticelli, avente per oggetto “Mancata attivazione per l’anno educativo 2018-2019 della Sezione Primavera presso la Scuola dell’Infanzia Cappuccetto Rosso”. Il Governo risponde.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Grazie, Presidente.
Diciamo intanto che cos’è la Sezione Primavera: è un servizio educativo e sociale che interessa bambine e bambini di età compresa tra i ventiquattro e i trentasei mesi.
Presso la scuola dell’infanzia “Cappuccetto Rosso” per due anni di seguito, quindi nell’anno 2016-2017 e 2017-2018, è stata attivata questa sezione primavera utilizzando risorse PAC, che purtroppo si sono esaurite a giugno scorso. Non sono state attivate le procedure per la prosecuzione perché, in assenza di finanziamenti che potessero garantire la gestione diretta mediante l’affidamento a terzi, si sarebbero dovute attivare procedure per l’individuazione di un concessionario. Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a non attivarsi per l’espletamento di procedure di affidamento in concessione sono sostenute dal fatto che per il medesimo servizio non si è registrata e non si registra domanda da parte delle famiglie. A supporto di questo, diciamo che il primo anno educativo 2016-2017 ha registrato la presenza di appena sei bambini, mentre nel 2017-2018 la presenza era di diciotto, in realtà.
Ad ogni modo, i bambini compresi tra i ventiquattro e i trentasei mesi non vengono lasciati a sé stessi. In realtà, la sezione primavera viene disciplinata dall’articolo 53 degli asili nido, pertanto le famiglie che hanno in carico questi minori avrebbero potuto inoltrare domanda di accesso ai servizi pubblici disponibili sul territorio, ovvero i quattro asili nido comunali. Questo è il motivo.
Giustamente è un servizio che è terminato solo perché sono mancate le risorse. Allora era gratuito e hanno partecipato non in molti, magari pagando il buono non è che aumenterebbero questi utenti.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Mi permetto di pensarla diversamente da quello che riferisce l’Assessore. Io penso che ci sia stata da parte dei servizi sociali una disattenzione verso questo servizio, perché nei termini dell’interpellanza io ho fatto espresso riferimento alla soluzione che avremmo dovuto adottare, se avessimo pensato come indirizzo politico a questo servizio e alla sua prosecuzione. È vero quello che dice l’Assessore, ma proprio in fase di avvio vi è stata una difficoltà. Poi, nel durante, si è arrivati alla capienza quasi totale, perché i bambini che possono accedere a questo servizio sono venti. Del resto, se ho fatto questo intervento è perché evidentemente sono stato sollecitato da qualcuno che conosce meglio di me questa esigenza.
Io ritengo che da parte dell’Amministrazione comunale, così come hanno fatto altri Comuni… Assessore, le sezioni primavera furono attivate in vari Comuni in virtù di quei fondi PAC che si sono esauriti e che abbiamo utilizzato interamente. Però, è accaduto che un’Amministrazione attenta e lungimirante, adiacente al nostro comune, a pochi chilometri, per tempo si è attrezzata per soddisfare questi bisogni. Allora dico: riesce il Comune di Cavallino, a pochi chilometri da qui, a organizzarsi per tempo a ottenere l’autorizzazione al funzionamento della struttura, iscriversi sul canale telematico e garantire questo servizio a costo zero – ripeto, a costo zero – per l’Amministrazione e noi nella città di Lecce non riusciamo a farlo?
Io ritengo che questo servizio sia sfuggito alle politiche sociali del Comune, quindi – concludo con un invito – forse sarebbe il caso quantomeno di indirizzarsi e vedere che cosa potrà succedere più avanti. Siccome noi dobbiamo procedere all’autorizzazione al funzionamento della struttura e poi, come unità d’offerta, mettere sul catalogo, se ci sarà qualcuno che è interessato potrà essere attivato il servizio. Quindi, Assessore, l’invito è proprio questo: valutare come Amministrazione se c’è l’intenzione di affiancare agli asili nido quello che è stato fatto negli anni precedenti con risorse PAC, che non ci sono più, ma senza intaccare il bilancio del Comune, bensì intercettando i buoni di servizio della Regione.
Grazie.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Accolgo con favore l’invito del Consigliere Monticelli e insieme agli uffici vedremo di rivalutare questo servizio, sperando di avere un esito favorevole. Va bene?
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie.
Punto 1 all’ordine del giorno: “Commissione Comunale Toponomastica – Surroga componente sig. Luca Pasqualini”.
Prego.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Con la decadenza del Consigliere Pasqualini, si invita l’opposizione a indicare un nome che possa sostituirlo nella Commissione Toponomastica. Dovete scegliere tra di voi.
Speaker : CONSIGLIERE SPAGNOLO:
Abbiamo già esaminato la questione in Commissione ed è stato scelto da parte dell’opposizione il Consigliere Guido a sostituire il Consigliere Pasqualini. Poi è venuto qui in Consiglio.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
È designato, quindi, il Consigliere Guido?
Perfetto.
Procediamo alla votazione. Il Consigliere Battista e il Consigliere Perrone non hanno votato. Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 22, astenuto 1, contrari zero.
La delibera è approvata. Viene nominato il Consigliere Guido.
Punto 2 all’ordine del giorno: “Nomina del Collegio dei Revisori dei Conti per il Triennio 14/12/2018 - 14/12/2021”.
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, è una presa d’atto dell’estrazione della nomina dei nuovi componenti del Collegio dei Revisori, avvenuta, come procedura di legge, presso la Prefettura. Vi è l’accettazione dei designati nelle persone di Stefanelli Maurizio, Cozzolino Cesare e Mazzeo Maurizio. Quindi, si deve prendere atto, con provvedimento di Consiglio, di questa nuova composizione del Collegio.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Perfetto.
Passiamo alla votazione. È partita la votazione del punto 2 all’ordine del giorno, la presa d’atto per i Revisori dei conti. De Matteis, Giannotta, Fragola, Murri, Molendini, Ria, Rotundo, Leucci: bisogna votare. Gigante, Calò, Finamore, Valente, Bianco e Ria. Okay. Manca solo Valente. Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 24, contrari zero, astenuti zero.
Immediata esecutività per alzata di mano.
Stesso esito.
Punto 3: “Riconoscimento Debito Fuori Bilancio riferito alla Sorte Capitale e Spesa legale riveniente da sentenza del Giudice di Pace di Lecce n. 2370/2018”.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, sono due debiti da riconoscere ai sensi dell’articolo 194, derivanti da sentenza esecutiva. In questo caso sono due provvedimenti del Giudice di pace, quindi secondo previsioni normative deve essere sottoposto al voto dell’aula.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Consigliere Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Votiamo a favore di questi due debiti fuori bilancio. Purtuttavia, non possiamo non segnalare che le due sentenze che ci vedono soccombenti riguardano, una, una multa che noi abbiamo notificato oltre i termini del 201, cioè oltre i novanta giorni, quindi siamo stati condannati anche a risarcire le spese dell’avvocato. L’altra perché è cessata la materia (dice il Giudice) avendo il Comando archiviato il provvedimento opposto a seguito di quanto dedotto e prodotto dall’opponente. Quindi, noi abbiamo archiviato il provvedimento.
Per questo io ritengo, avendo anche analizzato, su sollecitazione di più Consiglieri, quei debiti fuori bilancio riferiti a sentenze in uno dei passati Consigli, che questo aspetto, Segretario, vada approfondito, perché noi riconosciamo i debiti fuori bilancio come è doveroso che noi facciamo, ma al tempo stesso occorre accertare se vi è nella dinamica di questi debiti una responsabilità rispetto alla quale occorre fare le necessarie verifiche. Del resto, se veniamo condannati perché notifichiamo una multa dopo i novanta giorni, è del tutto evidente che c’è una qualche responsabilità.
Per questo, nel votare favorevolmente ai debiti, chiediamo che si faccia questa verifica e lo chiediamo al Segretario generale.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi? Prego, Consigliere Perrone.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
A me sembra un po’ paradossale che cerchiamo di creare un caso quando si tratta di due procedimenti che, paragonati e rapportati alla mole complessiva dei procedimenti… Io non voglio difendere il Comando dei Vigili urbani. Speravo che lo facesse il Governo. Comunque, alla luce del fatto che il Governo sta intervenendo, intervengo io come ex esponente di questo Governo. L’onorevole Rotundo sa quanti sono i procedimenti che vengono elevati mediamente in un anno dal Comando dei Vigili urbani? Da 80.000 a 100.000. Da 80.000 a 100.000. Parlo degli ultimi anni. Oggi sono molti di meno e anche di questo dovremmo parlare…
Oggi sono molti di meno e anche di questo dovremmo parlare.
Per cui, creare il caso su due questioni che hanno portato il Comune di Lecce a essere soccombente, perché nella procedura una è stata notificata in ritardo e l’altra con un atto si sono accettate le eccezioni del soggetto a cui era stata comminata la multa, mi sembra un po’ paradossale.
Io, però, ne approfitto, perché speravo di poter parlare sulla questione che ha mosso l’onorevole Rotundo, però essendo un’interpellanza non si è aperto il dibattito, per lanciare un segnale, un alert, perché il bilancio di quest’anno, visto che stiamo parlando proprio di multe e visto che siamo in una fase di redazione di un piano per una procedura di predissesto (diciamo così), avrà un buco enorme sulla voce riferita alle entrate extratributarie per multe. Ricordo, infatti, che il bilancio che voi avete approvato, signori, prevedeva 11.800.000 euro di incassi rivenienti da multe, tra quelle che vengono elevate dai vigili e quelle che vengono elevate dagli ausiliari del traffico. Sapete ad oggi quante ne avete incassate? 11,8 milioni è la previsione che avete messo in bilancio, ad oggi, a metà novembre, ne avete incassati 2,3 milioni. Quindi, onorevole Rotundo…
Assessore, le multe si accertano a fine anno. E il dato non c’è. Lei è Assessore al bilancio e dovrebbe saperlo.
È chiaro che la questione, se dobbiamo fare un approfondimento, se dovete fare un approfondimento, è che probabilmente la sua attenzione dovrebbe essere posta altrove, non al fatto che si paghino 100 euro perché abbiamo notificato una multa in ritardo rispetto a una mole di 80.000 verbali.
Speaker : PRESIDENTE:
Ha già parlato, onorevole Rotundo.
No, onorevole. Abbia pazienza. Poi ci sono le dichiarazioni di voto. Altri interventi?
Mi scusi, ma noi stiamo parlando non di interpellanze. Onorevole, la prego.
Altri interventi? No. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Per una precisazione che ritengo doverosa.
Come ho sempre sostenuto, i dirigenti sono al servizio dell’Amministrazione, non appartengono alla maggioranza di turno. Quindi, non vi sono dirigenti dell’Amministrazione Salvemini o dirigenti dell’Amministrazione Perrone, vi sono dirigenti dell’Amministrazione di Palazzo Carafa. Ritengo che non vi siano necessità di difese d’ufficio in ragione di una appartenenza, che io non considero tale per rispetto pieno dell’autonomia dei miei dirigenti nelle loro valutazioni. Considero, quindi, legittimo, oltre che fisiologico, che nell’ambito di un’attività politica dei Consiglieri comunali vi possano essere valutazioni diverse o richieste di approfondimento su procedimenti specifici.
Nel caso di specie, se il Consigliere Rotundo ha voluto richiamare un potenziale pericolo, considerata, sì, l’esiguità dell’importo, ma anche la preoccupazione che possa ripetersi in futuro, da una parte, e dall’altra ha motivatamente dal suo punto di vista, non da me totalmente condiviso, ma questo non deve destare stupore, illustrato la questione riguardo alla gara per Sapidata. Quindi, non credo, Consigliere Perrone, che ci sia necessità di difesa. È una valutazione. I numeri che lei ha riferito riguardo all’ammontare complessivo dei verbali che vengono gestiti sono obiettivamente tali. Se c’è una valutazione – mi rivolgo al Consigliere Rotundo – del dirigente che ritiene che non vi siano risorse interne per poter gestire una mole così imponente di verbali e che, quindi, sia necessario bandire una gara per l’affidamento a terzi, io lo considero un dato con il quale è difficile potersi misurare. D’altra parte, dobbiamo sapere che, come più volte detto, le unità complessivamente impiegate presso il Comando di Polizia municipale sono tali e devono garantire non soltanto i servizi interni, che sono importanti, ma anche i servizi di strada. Quindi, se dovessimo procedere a un affidamento in house providing per quanto riferisce la Polizia municipale, avremmo inevitabilmente unità sottratte al controllo delle strade.
In ultimo, Consigliere Perrone, non è un problema dell’Amministrazione Salvemini se oggi l’importo indicato come previsione d’entrata sulle sanzioni della Polizia stradale è al di sotto delle previsioni, perché non vi è stata una ipertrofica valutazione, ma è stata una valutazione che ha tenuto conto di una serie di valutazioni che il dirigente stesso ha fatto. Se questo trend è in evidente difformità rispetto alle previsioni, è un problema che ci riguarda tutti, riguarda l’Amministrazione tutta. Non c’è il mio, il tuo, la nostra, la tua Amministrazione…
Sì, le abbiamo fatte noi. Ma è una previsione che, da una parte, teneva conto di una indicazione oggettiva fatta dal dirigente della Polizia e, dall’altra, non vi è stato nessun atto di indirizzo politico che dovesse frenare o ribadire l’attività di accertamento. Quindi, è una valutazione che adesso naturalmente prenderemo in esame per le conseguenze che inevitabilmente pone all’Amministrazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Prego, onorevole Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Io vorrei dire al collega Perrone che il tema non è i 100 euro, il tema è il segnale al contribuente onesto, il tema è l’accertamento di responsabilità. Noi non possiamo far finta che non c’è un tema che riguarda l’uso corretto delle risorse pubbliche. Quindi, dire di verificare se da parte degli uffici c’è stata una responsabilità dovrebbe essere pleonastico. Dovrebbe essere de plano che, davanti a una verifica, ci sia una chiamata a rispondere in proprio. A meno che il collega Perrone non ritenga che con i soldi di tutti lui possa fare quello che vuole.
Qui noi utilizziamo i soldi dei contribuenti, quindi il messaggio, il segnale prescinde dai 100 o dai 1.000 euro. Tra l’altro, io ho richiamato non le 100.000 multe, ma inviterei il collega Perrone, se ha tempo, di andare a vedere il contenzioso, che è molto più limitato, e di vedere le sentenze di condanna che noi abbiamo, per capire, per approfondire. Anch’io mi sono approcciato quando il collega Tondo, giustamente, disse: noi stiamo approvando, con un unico voto, decine e decine di debiti fuori bilancio. E giustamente si chiese un approfondimento, come è giusto che sia. Cosa che non abbiamo mai fatto. Cosa che il Presidente Torricelli si era impegnato a fare ex post. Io chiesi all’ufficio la trasmissione di tutte le sentenze: da questo punto di vista è istruttivo andare a vederle. Lo dico anche al collega Perrone, che magari ha fatto il Sindaco e a questa minutaglia ha prestato poca attenzione. Vada a vedere le decisioni per cui noi siamo ripetutamente condannati. Allora, richiamare gli uffici e richiamare la struttura burocratica a una maggiore puntualità nell’esercizio delle proprie funzioni io penso che sia un dovere nostro, dare un indirizzo chiaro. Così come molti colleghi sono tenuti… Quando hanno visto l’interpellanza, hanno detto: “Ah, ma 16 euro e 50 applichiamo per le notifiche? Multe mai ti arrivano a casa?”. Questo per dire che noi a volte alcune questioni le riteniamo appannaggio quasi esclusivo.
Io sono d’accordo con il Sindaco: c’è una responsabilità precisa. La mia interpellanza era sulla questione gestionale. Ho fatto un’interpellanza su questioni gestionali, ma quelle questioni gestionali hanno una rilevanza grande, grande. Del resto, quando il cittadino riceve a casa il bollo della Regione, l’accertamento, e vede che per la notifica paga molto meno rispetto a quello che paga per la multa ti chiede: “Rotundo, ma perché io la notifica della Regione per il bollo, per l’accertamento, pago x e per il Comune pago y?”. Io non so rispondere. Non so rispondere. Allora, io penso che sia interesse di tutti rendere trasparente fare gare. Il mercato deve vagliare la congruità dei servizi che noi offriamo. Attualmente – mi dispiace dirlo – noi andiamo su una proroga. È illegittima. Palesemente illegittima! Palesemente illegittima!
Io penso, allora, che stia facendo la mia funzione di Consigliere comunale di controllo anche sull’attività burocratica e dei dirigenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Presidente, proprio per quello che diceva il Consigliere Rotundo, avevamo chiesto di approfondire la delibera relativa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio fatta qualche Consiglio fa. Allo stato attuale, ancora la Commissione non ha intrapreso questo percorso. Per il momento ci asteniamo su questi debiti fuori bilancio, in attesa che la Commissione possa valutare anche quelli precedenti, perché in questo modo avremo una visione più completa di quello che sta avvenendo.
Speaker : PRESIDENTE:
Non ho altre dichiarazioni.
Con il sistema elettronico, vi prego di votare. Calò e Finamore. Non ci sono. Bianco, Leucci. Bianco non c’è. Operazione conclusa.
Presenti 25, favorevoli 16, astenuti 9, nessun contrario.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività, per alzata di mano. Per favore, visibile: dobbiamo fare il conteggio. Scusate, siamo attenti, perché io ho visto diverse mani alzarsi e poi abbassarsi. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di capire.
Va beh, però basta alzare la mano e farsi vedere. Mi sembra ovvio.
L’esito è lo stesso di quello della votazione, quindi non viene approvata l’immediata esecutività.
Scusatemi…
voti
Occorrono, per l’immediata esecutività, diciassette voti a favore. È lo stesso esito, quindi sedici.
Lo dice la normativa.
È da un po’ che applichiamo questa norma, Consigliere. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Io vorrei capire se per l’immediata esecutività serve una maggioranza qualificata che non serve per l’approvazione di quell’atto per il quale noi stiamo chiedendo…
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sì. È l’articolo 134, comma 4, del TUEL. Occorre la maggioranza dei componenti, non dei presenti. I componenti sono trentatré e la maggioranza è diciassette.
Speaker : PRESIDENTE:
Lo stiamo applicando già da tempo, Consigliere, questo. Ecco perché, a differenza del passato, chiedo la visibilità dell’alzata di mano.
Grazie.
“Riconoscimento Debito Fuori Bilancio riferito alla Spesa legale riveniente da Sentenza del Giudice di Pace di Lecce”.
Prego.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Grazie, Presidente.
Rispetto all’approvazione del 24 settembre 2018 del Consiglio comunale, sono state apportate tre modifiche, già approvate in Commissione congiunta all’unanimità delle Commissioni Traffico e Statuto.
È emersa la necessità di modificare detto regolamento al fine di consentire la partecipazione al bando di operatori altamente qualificati con…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
O mi sono distratto io, o c’è qualcosa che non funziona. Noi abbiamo approvato soltanto il riconoscimento del primo debito fuori bilancio e siamo passati direttamente al punto 5. Dobbiamo approvare anche quello successivo. Sbaglio, scusatemi?
Speaker : PRESIDENTE:
Il punto 4 stiamo discutendo, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Benissimo. Allora niente. Possiamo votare anche il punto 4.
Speaker : PRESIDENTE:
Punto 4, scusatemi. Che disordine, ragazzi! Punto 4.
Ci sono interventi? Nessuno.
Dichiarazioni di voto? Nessuna.
Procediamo con il voto elettronico, prego. Consigliere Nuzzaci. Operazione conclusa.
25 presenti, 16 favorevoli, 9 astenuti, nessuno contrario.
La delibera viene approvata.
Per alzata di mano, l’immediata esecutività.
Stesso esito, per cui non passa l’immediata esecutività.
Punto 5: “Approvazione modifica Regolamento sugli ‘Assistenti Civici’ approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 111 del 24/09/2018”.
Adesso può parlare, Assessore.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Grazie, Presidente.
Rispetto all’approvazione del 24 settembre 2018 del Consiglio comunale, sono state apportate tre modifiche, già approvate in Commissione congiunta all’unanimità delle Commissioni Traffico e Statuto.
È stata consentita la partecipazione al bando di operatori altamente qualificati, come il personale in quiescenza già appartenente alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, al Corpo dei Vigili urbani e dei Vigili del fuoco e al Servizio sanitario.
Si è ritenuto, inoltre, di fissare un tetto massimo di rimborso, documentato, delle spese di vettovagliamento degli operatori al servizio giornaliero, per evitare un successivo esborso dell’Amministrazione comunale.
È stato modificato, infine, l’articolo relativo alla copertura assicurativa degli assistenti civici, che prevedeva che i costi delle polizze fossero a carico dell’associazione di appartenenza dei volontari. Tuttavia, al fine di una migliore tutela dell’Amministrazione da eventuali richieste risarcitorie per danni a terzi e per eventuali infortuni degli stessi operatori causati dal servizio, è opportuno che il Comune stipuli una polizza unica per tutti gli assistenti civici che preveda adeguate garanzie nelle condizioni contrattuali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Dichiaro aperto il dibattito. Chi interviene? Nessun intervento.
Dichiarazioni di voto? Nessuna.
Possiamo procedere al voto. Consiglieri Guido, Tondo, Guerrieri, Russi, Nuzzaci. Perfetto. Consigliere Guerrieri. Operazione conclusa, prego.
Presenti 26, favorevoli 26, nessun astenuto, nessuno contrario.
La delibera viene approvata.
Immediata esecutività, per alzata di mano.
Stesso esito, per cui è approvata l’immediata esecutività.
Punto 6: “Regolamento Comunale del Garante per i diritti delle persone con disabilità – ADOZIONE”.
Sono stati distribuiti a tutti degli emendamenti aggiuntivi alla proposta di delibera.
Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Vedremo poi gli emendamenti. Perché “adozione”?
Speaker : PRESIDENTE:
Non ho capito.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Perché “adozione”? C’è il doppio passaggio in Consiglio? Perché abbiamo scelto di scrivere “adozione”?
Speaker : PRESIDENTE:
Sindaco, rispetto al punto 6 “Regolamento Comunale del Garante per i diritti delle persone con disabilità”, il Consigliere Tondo chiede perché l’adozione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Non l’ho redatto io l’ordine del giorno. Approvazione…
No, approvazione.
Presidente, invito i Consiglieri proponenti l’atto deliberativo di illustrarlo all’aula,
cortesemente.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Molendini, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco.
Sono molto felice di portare oggi in aula questo provvedimento, che ha ricevuto – ho doppiamente piacere nel dirlo – un sostegno bipartisan di tutte le componenti del Consiglio comunale e che ha visto la votazione unanime in Commissione.
Questo provvedimento mira a regolamentare e ad addivenire alla nomina di un Garante per i diritti delle persone con disabilità, si muove nel solco di quello che in Italia alcuni Comuni pionieristicamente hanno già fatto e si muove anche nel solco di quello che ha già fatto la stessa Regione Puglia, che dal 2017 ha visto questa figura e ha nominato, pochi mesi fa, a marzo di quest’anno, il primo Garante, il dottor Pino Tulipani.
Si dà, quindi, adempimento a quello che è uno dei principali compiti, quello di garantire un’uguaglianza sostanziale e non solo formale, perché finché i diritti non possono essere esercitati pienamente da tutti non hanno una valenza compiuta.
La figura del Garante, come organo monocratico nominato dal Sindaco successivamente alla pubblicazione di avviso pubblico, che si avrà dopo l’approvazione di questa delibera e la pubblicazione dell’avviso, servirà a dotare l’Amministrazione comunale di una figura che sia di supporto e di riferimento per l’effettivo esercizio dei diritti civici di tutti i nostri cittadini. Servirà sia a chi vorrà promuovere l’effettiva applicazione dei diritti, sia a chi vorrà lamentare difficoltà nell’esercizio. Servirà a raccordarsi con i singoli cittadini e con le associazioni rappresentative. Si potrà muovere, quindi, sia su istanza di parte, di singoli o di associazioni, sia motu proprio, e si riferirà ai diversi settori dell’Amministrazione comunale chiedendo documenti, richiedendo informazioni e accesso agli atti rispetto agli iter in corso, scrivendo ai vari dirigenti, ed è prevista una risposta che dovrà venire entro il termine dei trenta giorni. Il Garante potrà anche riferirsi ad altre Amministrazioni periferiche dello Stato, regionali o provinciali, con le quali interloquirà e alle quali potrà chiedere gli stessi tipi di ragguagli.
Un’ulteriore possibilità prevista da questo regolamento per il Garante è quella di intervenire anche sulle situazioni privatistiche, rivolgendosi a quei privati, a quegli attori di iniziative economiche, quindi imprenditori, che sono siti nel territorio comunale per rimuovere comportamenti e situazioni di fatto che vengono lamentati come pregiudizievoli per l’esercizio dei diritti delle persone con disabilità. In questo caso, il Garante, come un po’ uniformemente può fare, potrà anche dare suggerimenti per la rimozione degli effetti di questi pregiudizi in atto. Una volta intervenuto presso i soggetti anche privati, ove non sia stato dato seguito alle raccomandazioni per la rimozione degli effetti pregiudizievoli, potrà segnalarlo ai settori competenti dirigenziali della pubblica amministrazione.
È importante precisare che questo ruolo avrà una durata inizialmente di un anno e poi triennale, rinnovabile per una sola volta e con carattere onorifico, salvo la previsione di un rimborso spese documentate deliberato dalla Giunta.
Si raccorderà, ovviamente, sia con il Garante regionale sia con gli Enti sovraordinati e le associazioni presenti sul territorio e presenterà periodicamente delle relazioni al Sindaco e poi al Consiglio comunale.
Desidero concludere la mia illustrazione prendendo a prestito una frase, che a mio avviso è molto significativa, di una persona che ha collaborato con noi alla stesura di questo regolamento, che, come da emendamento aggiuntivo che ho presentato per una mera svista, è di iniziativa consiliare. È una persona che ha una disabilità, che è molto attiva in quel settore e che con noi ha contribuito all’ideazione di questa bozza di regolamento. Ebbene, lui ama ripetere: “La disabilità si compone di due parti. Una parte è la patologia che in qualche modo colpisce le persone e che può limitarne i diritti. L’altra parte, quella più significativa, è nelle barriere che vengono frapposte da parte di chi ha la possibilità di rimuoverle”. Quindi, è nostro compito, è nostro preciso dovere rendere effettivo anche il principio costituzionale di effettiva parità nell’esercizio dei diritti andando a rimuovere tutte le barriere che ostacolano il dispiegamento della personalità e dei diritti umani dei nostri concittadini.
Questo è un grosso passo in avanti, che avviene a un mese circa dalla Giornata internazionale delle persone con disabilità. Io auspico che nel prosieguo, dopo l’approvazione di questo passaggio e l’insediamento del Garante, si lavorerà perché divenga effettiva, in modo da creare un piano di eliminazione delle barriere architettoniche, che sarà un altro degli effettivi tasselli che potranno contribuire al pieno dispiegamento dei diritti delle persone con disabilità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliera Tessitore, prego.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Grazie, Presidente.
Io voglio soltanto precisare alcuni passaggi. È chiaro che, quando si parla di Garante per la disabilità, non c’è colorazione politica. Non ci può essere e non l’accettiamo. Penso che tutti noi qua non l’accettiamo. Un passaggio importante, però, è stato questo. In Commissione, per quanto riguarda la parte che io rappresento e di cui faccio parte, l’impegno è stato di rendere più concreto questo ufficio, che, sennò, rischia, come giustamente ha detto il Consigliere Molendini, considerato che in alcuni Comuni è già stata adottata questa figura, di rimanere molto avulsa dal territorio, molto staccata dal territorio se poi il Consiglio comunale non dà a questa figura l’opportunità di agire concretamente in raccordo con altri rappresentanti, con altri garanti del territorio regionale. Del resto, la nostra è una regione lunga e stretta, quindi ha diverse tipologie territoriali e sociali. Quindi, il fatto che ci sia un garante che si colleghi con altri garanti e che risponda semestralmente al Consiglio comunale rende questa carica non distaccata dal Governo comunale. Quindi, il nostro impegno è stato in questo senso.
Desidero precisare un’altra cosa. Il Garante potrebbe essere, per quanto è la nostra visione, di corredo e di complemento ad un’altra figura che riteniamo essenziale per un’Amministrazione, che è il disability manager, poiché il disability manager ha competenze molto diverse dal Garante.
Noi, ripeto, abbiamo collaborato a redigere questo regolamento con la ferma convinzione che ci debba essere un raccordo tra le due figure, perché non basta solo il Garante. È importante l’indirizzo che dà il disability manager, una persona che vive il problema e con competenze economico-sociali ed urbanistiche. D’altronde, se parliamo di piano di abbattimento delle barriere architettoniche, abbiamo bisogno non soltanto del Garante, ma sicuramente il Garante è complemento di un’altra figura. Quindi, l’impegno della parte che rappresento è stato ed è andato in questo senso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera.
Consigliera Spagnolo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE SPAGNOLO:
Solo per dire che mi trovo d’accordo con quanto detto dalla collega di opposizione, tant’è che abbiamo collaborato insieme in Commissione per redigere questo regolamento, come siamo d’accordo con il fatto che servono queste due figure di raccordo. Chiaramente, quando i colleghi mi hanno proposto di cofirmare questa iniziativa, non mi sono che potuta trovare d’accordo, anche perché molte volte chi non vive direttamente queste problematiche purtroppo non è consapevole di quello che invece una persona con disabilità si trova a incontrare e a dover affrontare ogni giorno in città.
Io ho vicino a me delle persone che hanno questo tipo di problematica, e capisco che, a cominciare da quanto significa appunto l’abbattimento delle barriere architettoniche per poter dare il diritto a tutti di usufruire delle cose normali, che per noi sembrano normali, ma che magari per le persone, anzi sicuramente per le persone che hanno invece delle disabilità, assolutamente non lo sono, ma diventerebbero qualcosa di privilegiato. Invece, così non va bene, perché i diritti devono essere estesi a tutti quanti.
Quindi, credo che il lavoro che abbiamo iniziato sia importante e che questo Consiglio tutto si impegnerà affinché tutti i cittadini e i concittadini di questa città, e anche chi viene da fuori con disabilità, possano usufruire delle stesse identiche cose delle persone normodotate. Quindi, ringrazio i colleghi che hanno iniziato questo lavoro e tutto il Consiglio comunale. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco e Consiglieri tutti.
In merito a questo Regolamento garante per la disabilità, il lavoro in Commissione è stato un lavoro particolarmente costruttivo da tutte le parti nell’arricchimento del Regolamento proposto all’Amministrazione rispetto a questa tematica. Tra l’altro, nella Commissione stessa – faccio memoria di quelli che sono stati appunto i risultati che i lavori di Commissione hanno portato – si era data definita l’opportunità di presentare in Consiglio emendamenti che avrebbero chiaramente rafforzato quest’impianto.
Ora, l’intervento della Consigliera Tessitore si muove in quella direzione nel momento in cui, appunto, menziona la facoltà del Garante di relazionare semestralmente le attività al Consiglio, ma c’erano anche altri aspetti che dovevano essere disciplinati.
Ai fini di una completezza del contributo che in Commissione i singoli Consiglieri non hanno portato, inviterei le parti, in questo caso la Consigliera Tessitore, a eventualmente formalizzare questi emendamenti da porre al voto. Diversamente, si potrebbe procedere alla votazione quest’oggi e già alla Commissione procedere come Commissione alla modifica di questo regolamento. Ripeto, sarebbe più utile magari invitare a procedere alla proposizione di emendamenti oggi stesso, però dipende dalla…
No, è più semplice approvarlo adesso, anche perché gli emendamenti del Consigliere Tessitore non erano funzionali, erano molto di completezza della materia.
A questo punto, sarà mio impegno portare già nella Commissione prossima quel testo regolamentare affinché si arricchisca con tutti gli emendamenti che la Commissione proporrà, e poi saranno eventualmente proposte al prossimo Consiglio comunale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, ma state ritirando questo punto con gli emendamenti per ridiscuterne? Se mi fate capire, sarebbe cosa gradita.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Allora, nella giornata di oggi il Regolamento in Commissione si era dato un’impostazione, cioè l’impianto regolamentare nella sua sostanza va bene, andava arricchito, o meglio migliorato in alcune parti. Si era detto che nella giornata di oggi si sarebbe dovuti portare eventualmente emendamenti che avrebbero reso completo un testo regolamentare che andava in approvazione. Quindi, avremmo proceduto a una approvazione del Regolamento accogliendo gli emendamenti che la Commissione si era data.
A questo punto, visto che gli emendamenti non sono stati formalizzati, propongo che si proceda alla votazione del Regolamento e già nella prima Commissione utile, che vuol dire giovedì prossimo, sarà mia premura portare questo testo regolamentare all’interno alla Commissione affinché si modifichino quelle parti.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusi, Consigliere, prima di darle la parola, se capisco bene, mi state chiedendo il voto solo per il Regolamento. No?
Andiamo avanti nei lavori, va bene.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Credo, Consigliere, che si debba sottoporre all’Aula il voto del Regolamento. I procedimenti hanno una loro coerenza anche istruttoria. Non si è impedito a nessuna la possibilità di poterlo arricchire, tant’è che vi è stato dato conto del fatto che si è avuta attraverso un’interlocuzione tra Gruppi consiliari la possibilità di migliorarlo rispetto alla stesura originaria. Una volta licenziato dalla Commissione, è sempre possibile naturalmente che l’Aula, sebbene sia stato approvato all’unanimità, nuovamente lo corregga, ma una volta che è stato portato in Aula senza emendamenti, non si può anticipare un ulteriore supplemento istruttorio ex post.
Quindi, noi approviamo il Regolamento così. Poi, se in fase di applicazione concreta tra un anno, tra un anno e mezzo, dovessimo verificare che c’è qualcosa da dover correggere, la correggiamo sempre.
Detto questo… Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Però volevo chiarire un passaggio, sennò parliamo e magari su dati che poi non sono quelli.
Io vorrei gentilmente che ci fosse il verbale della Commissione, dove sono chiari tutti gli emendamenti. Qui, invece, non lo trovo. Qui trovo soltanto l’emendamento della relazione semestrale e basta, ma non erano questi gli emendamenti. Io cercavo di interloquire col Presidente di Commissione per dire questo. Praticamente, se noi avessimo avuto oggi il verbale originale di tutti gli interventi in Commissione, quindi degli emendamenti proposti, non avremmo perso tempo, perché potevamo, come dice giustamente il Sindaco, votare immediatamente, senza… Se è possibile avere questa copia, lo votiamo.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco… Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Mi scusi, Presidente, il testo del Regolamento che abbiamo condiviso in maniera totale fra tutte le parti nel Consiglio aveva visto nella discussione la possibilità di modificare alcuni piccoli passaggi, che ritengo comunque non particolarmente impeditivi del funzionamento, tipo per la relazione una maggior periodicità, il riferimento alla norma sul Garante regionale, ma che comunque di fatto, se decideremo… Dato che non sono stati al momento formalizzati e che comunque ora dovremmo procedere comunque all’approvazione, nulla osta poi a seguire proporre delle modifiche, ma al momento o proponiamo delle modifiche sul momento, oppure non credo che la relazione trimestrale o semestrale sia funzionale al fatto di non approvarlo oggi. Ritengo che sia più comodo e più facile poi eventualmente…
O, se volete, proponiamo quella modifica, ma non credo che sia…
Speaker : PRESIDENTE:
Ragazzi, per favore, un po’ di ordine.
Prego, continui, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
E poi riterrei, dato che, se ricordo, ma mi conforteranno anche gli altri presenti in Aula, la stessa dottoressa Tessitore, la collega, ha collaborato ampiamente nella positiva valutazione di quest’atto, rispetto ai fini precipui che si perseguono con questa cosa riterrei prevalente, rispetto all’impatto non essenziale che hanno queste modifiche, di portare comunque il Regolamento al voto, come previsto.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate. Consigliera Tessitore, voi avete sicuramente più esperienza. Io non posso consentire che ci sia un dibattito. Avete già parlato. Il Consigliere Molendini è delegato dal Governo. Io non posso dare continuamente la parola per un’interlocuzione tra di voi. Abbia pazienza. Ci sono le dichiarazioni di voto, lei si può iscrivere sulle dichiarazioni di voto, sennò adesso diventa la storia infinita. Io devo chiedere se ci sono altri interventi.
Allora, abbiamo altri interventi in merito?
Prego, Consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Penso che sia di buon senso, visto che stiamo facendo un atto che ha una valenza tra virgolette importante per la vita della nostra città, quindi lo apprezziamo e apprezziamo il lavoro che è stato fatto anche in Commissione riferito alla condivisione del percorso. Farlo oggi o rinviarlo di una settimana… Tanto il Consiglio comunale, se ho capito bene, comunque tra pochi giorni dovremo farlo, se riusciamo a mettere su, a recuperare questi benedetti emendamenti e facciamo un atto compiuto, non penso che cambi la vita della città se non riusciamo a fare un atto condiviso e votarlo all’unanimità tutti quanti insieme. Io penso che sia nella responsabilità nostra. È inutile che facciamo la delibera oggi, poi facciamo la modifica nel prossimo Consiglio. Mi sembra una cosa… Specialmente su un atto che ha una valenza sociale così importante.
Io mi appello al buonsenso di tutti quanti noi. Ci aggiorniamo al prossimo Consiglio, a questo punto, lo riscriviamo in modo condiviso nel migliore dei modi e lo riportiamo in Aula nel migliore dei modi. Abbiamo da parte nostra la voglia di votarlo all’unanimità, questo provvedimento. Mi appello al buon senso di tutti quanti noi, poi per carità…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Molendini, vale lo stesso ragionamento della Consigliera Tessitore. Se il Sindaco la delega a parlare per conto del Governo, non posso darvi… Scusate… Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusate, provo a ricostruire il senso di questo passaggio, altrimenti ci perdiamo inutilmente.
È fatta salva la possibilità, oggi, ancora adesso, di presentare un emendamento, che io ritenevo fosse stato già presentato in Commissione e dalla stessa approvato. Apprendo ora dalla lettura che alcuni emendamenti erano stati anticipati per un’eventuale presentazione in Aula ai fini di un’acquisizione previa l’approvazione. Poiché siamo in una fase in cui l’emendamento, se si vuole, lo si può presentare e lo si mette ai voti per integrare la delibera…
Possiamo tranquillamente farlo.
Non ci sono problemi. Per dare la possibilità ai Consiglieri interessati di predisporre un atto emendativo per modificarlo, gli diamo il tempo e lo mettiamo al passaggio successivo senza strozzare il dibattito, ma non ha senso ritirarlo.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Tessitore, io capisco il suo spirito anche di aiutare a comprendere e a risolvere al meglio. Le do due minuti, perché non è possibile… Perfetto. Le do la parola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Sindaco, ma tutti i Consiglieri, per ben chiarire: ci stiamo incartando su un punto semplicissimo, perché io ho visto ora il verbale, quello che doveva essere il verbale di Commissione. In Commissione abbiamo fatto un verbale. Ho collaborato io stessa con l’impiegata a redigere questo verbale, ma dove sta questo verbale? Bastava approvare il verbale degli emendamenti. Io, invece, vedo un verbale che non è completo. Ecco perché il Consigliere Molendini mi dice: c’è soltanto la modifica della relazione semestrale. Ma non era quello, non era quello.
Ho capito, ma dove sta il verbale di Commissione? Col verbale di Commissione avremmo risolto il problema.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusi, Consigliera Tessitore, è giusto chiedere che nella delibera vi sia il verbale completo e definitivo, ma il richiamo al verbale non integra di per sé il Regolamento. Deve essere comunque formalizzato un emendamento.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
No, sicuramente. Sicuramente, ma bastava questo per noi.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, posso… Perfetto. Rinviamo. Vi sentite un attimino. Possiamo rinviare questo punto e andiamo avanti con i lavori.
Punto 7…
Sì, stiamo sospendendo. Stiamo…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Essendo entrati nello specifico dell’ordine del giorno, non possiamo adesso chiedere l’inversione dello stesso, perché siamo entrati nel merito del provvedimento, lo abbiamo esaminato, l’abbiamo discusso, quindi dobbiamo sospendere il tempo necessario perché si predisponga il Regolamento…
Speaker : PRESIDENTE:
Questo, sospendere il tempo necessario. Siamo d’accordo. Siamo d’accordo. Siamo d’accordo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Cinque minuti, tanto non credo che serva di più.
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia. Insomma…
Consigliere Monticelli.
Sospendiamo cinque minuti, così completiamo Io ho dato solo cinque minuti. Se qualcuno va dalla Consigliera Tessitore e Giannotta… Non possiamo. Cinque minuti avevo dato. Per cortesia, prendete posto. Segretaria, l’appello. Per cortesia, volete accomodarvi, Consigliere Patti, Valente, Consigliera Mariano, Bianco, Nuzzaci? Vi prego di prendere posto, per cortesia. Dobbiamo procedere all’appello. Prego, Segretaria.
Il Segretario procede all’appello
Il Consigliere Tessitore e il Consigliere Giannotta sono rientrati.
Prego, Consigliere Bianco, mi ha chiesto qualcosa?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Presenti 23. È legale.
Speaker : PRESIDENTE:
Allora, possiamo procedere. Quindi, abbiamo da votare la delibera… prima gli emendamenti, primo firmatario Molendini, e il secondo emendamento concordato tra i Consiglieri Giannotta e Tessitore.
Consigliere Molendini, vuole illustrare l’emendamento?
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Non è un emendamento importante nella sostanza. È solo che è un’iniziativa consiliare ex articolo 51, e quindi è stato semplicemente fatto riferimento che deriva dall’iniziativa consiliare ex articolo 51 del Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliera Tessitore o Giannotta, chi vuole… Consigliera Tessitore, vuole illustrare?
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Come abbiamo già potuto illustrare al Consiglio, ci sono degli emendamenti di origine e di natura formale, quindi i riferimenti alle normative nazionali, regionali internazionali ed europee, che formalmente andavano inserite, ma poi emendamenti di natura sostanziale, che invece sono per esempio il raccordo semestrale, che non è soltanto una formalità, ma è un continuo rapporto con l’Amministrazione comunale, perché è giusto che questa figura si rapporti continuamente con l’Amministrazione. Quindi, diciamo che la maggior parte degli emendamenti devono richiamare quelle norme che poi consentano al nostro Garante, al Garante della nostra città, anche un trasferimento di buone prassi con altri garanti. Dal confronto nasce questo trasferimento, quindi a livello sostanziale c’era questo.
E poi c’è il fatto che, essendo questo un ufficio gratuito, è chiaro che il Garante, nel richiedere… Noi non dovevamo specificare soltanto il rimborso delle spese. La gratuità dell’ufficio è insita nella natura dell’ufficio stesso, per cui secondo me ripeterla era un po’ pleonastico, però sempre a livello di natura formale. La formalità, però, sottolineava l’importanza sociale della figura. Questo abbiamo stabilito. Penso che possiamo votare.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene.
Allora, prima di procedere all’approvazione della delibera, procediamo con la votazione dell’emendamento primo firmatario il Consigliere Gabriele Molendini. Prego, procedere. Prego.
Tutti insieme… No, questo ditemelo… Li votiamo tutti insieme.
Parli al microfono.
È stato infatti… Per questo ho detto che è complicato dopo l’11.
Allora, procediamo a votare gli emendamenti primo firmatario Consigliere Molendini. Prego. Nuzzaci. Consigliere Guido. Consigliere Martini. Consigliere Martini. Grazie.
Esito del voto: presenti 24, favorevoli 24, nessun astenuto, nessuno contrario.
Vengono approvati gli emendamenti.
Adesso… Allora, emendamenti al Regolamento presentati dalla Consigliera Carmen Tessitore. Volete che diamo lettura o lo diamo per letto? Lo diamo per letto. Sindaco, lei non l’ha avuto? Scusi, non lo. Proprio al Sindaco…
Allora votiamo l’emendamento. Lo diamo per letto. Prego. Sistema elettronico: votate. Consigliere De Benedetto.
Operazione conclusa.
Presenti 26, favorevoli 26, nessun contrario, nessun astenuto.
Gli emendamenti sono approvati.
Adesso, dobbiamo votare la delibera compresi gli emendamenti. Prego, procedete. Martini, Spagnolo.
Operazione conclusa.
Presenti 26, favorevoli 26, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera viene approvata, compresi gli emendamenti.
Punto n. 7): “Progetto “Fari di Comunità” ammesso a finanziamento” – Approvazione Associazione Temporanea di Scopo e relativo progetto”.
Preannuncio degli emendamenti a questa delibera.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consiglieri, illustro contestualmente due delibere che hanno le stesse premesse, perché scaturiscono dall’avviso pubblico sui Cantieri Innovativi di Antimafia sociale con le stesse…
Noi, sostanzialmente, aderiamo in qualità di partner su proposte presentate da enti capofila, associazioni, uno per quanto riguarda i cosiddetti Fari di Comunità e l’altro per quanto riguarda invece il cosiddetto progetto LEF 167. Sono progetti di fatto di rigenerazione urbana e sociale del Comune, che sostiene, mettendo a disposizione degli stessi, beni confiscati, una a Torre Rinalda e l’altro nella 167.
Con questo provvedimento si demanda il Sindaco alla sottoscrizione dell’ATS e, con gli emendamenti tecnici predisposti dal Governo, che vi chiedo di approvare, sostanzialmente si individua il dirigente responsabile, che nella prima stesura non era indicato, il dirigente delle attività politiche comunitarie.
Questo consentirà di qui a breve, entro il giorno 19 – le scadenze previste dal bando sono piuttosto strette – di andare materialmente davanti al notaio a sottoscrivere le due ATS. Le indicazioni di progetto sono indicate nella delibera. Sono due progetti su avvisi pubblici molto significativi dal punto di vista dei significati politici e sociali, ai quali abbiamo convintamente aderito, e son convinto che lo stesso Consiglio si aggiungerà con il proprio voto.
Speaker : PRESIDENTE:
È aperto il dibattito. No, si è alzato per uscire. Non ho richiesto… I due emendamenti, li vuole illustrare lei, Sindaco, o no, gli emendamenti?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Li ho già di fatto illustrati. Sono due emendamenti tecnici che vanno a migliorare e a chiarire la delibera che nella prima stesura era, da questo punto di vista, un po’ lacunosa.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Allora, possiamo procedere. Votiamo prima gli emendamenti proposti. Sistema elettronico: prego.
Tessitore; Monticelli; Patti; Leucci. Sono gli emendamenti.
Operazione conclusa.
Presenti, 27, favorevoli 27, nessun astenuto, nessun contrario.
Gli emendamenti vengono approvati.
Adesso, votiamo la delibera compresi gli emendamenti. Prego.
De Benedetto; Tessitore; Guido; Battista; Martini; Murri; Rotundo.
Operazione conclusa.
Presenti 27, favorevoli 27, nessun astenuto, nessun contrario.
Viene approvata la delibera compresi gli emendamenti.
Per alzata di mano, immediata esecutività.
Stesso esito.
Punto 8: “Progetto LEF 167 ammesso a finanziamento – Approvazione Associazione Temporanea di Scopo e relativo progetto”.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ho illustrato nel precedente punto che sono rispondenti allo stesso avviso, e quindi chiedo di sottoporre al voto prima l’emendamento alla delibera 8), che ha lo stesso contenuto della delibera n. 7), e poi la delibera nel suo complesso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Votiamo prima l’emendamento. Prego.
Murri; Bianco; Ria; Rotundo; Leucci; Nuzzaci; Molendini. Rotundo; Nuzzaci. Disabilitato, è assente. Okay.
Presenti 25, favorevoli 25, nessun contrario, nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Adesso, approviamo la delibera comprensiva dell’emendamento. Prego.
Martini; Calò; Guido.
Operazione conclusa.
È entrato Nuzzaci. Possiamo… Okay.
Esito: presenti 26, favorevoli 26, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata compreso l’emendamento.
Immediata esecutività per alzata di mano.
Stesso esito.
Punto 9: “Asili nido comunali “Nicolas Green” e “Ilaria Alpi” – Determinazioni”.
Il Governo relaziona. Preannuncio un emendamento a questo punto.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Grazie, Presidente.
Con questa delibera si dovrebbe accogliere la proposta presentata dalla cooperativa La Strada, concessionaria dell’asilo nido Ilaria Alpi, di un progetto che è finalizzato all’apertura del servizio fino alle ore 17 fino al mese di luglio compreso.
Diciamo che il servizio verrà assicurato con l’organizzazione e l’impegno del personale già esistente e avrà un costo che sarà oggetto di una nuova rivalutazione da parte della nostra dirigente.
È una proposta che rappresenta un vantaggio per l’utenza, in quanto migliora il servizio e consente di far fronte a un’esigenza reale che ha la popolazione leccese.
Si tratta di un progetto che sarà costituito da due educatrici e da un ausiliario. Avevano chiesto una somma di 67.650 euro per il servizio per dieci mesi, ma mi pare che l’emendamento proposto sia quello di rivederlo. Questo sarà un emendamento… Noi, in realtà, prendiamo atto di questa proposta, la accogliamo. È necessario, comunque, modificare e integrare in modo consensuale i contratti vigenti tra l’Amministrazione e quest’asilo nido.
Aspetto l’emendamento, perché non ho la certezza di quello che è scritto sull’emendamento, non l’ho ancora letto.
Speaker : PRESIDENTE:
Stiamo aspettando la valutazione del dirigente Assessore.
È aperto il dibattito.
Consigliere… Dopo Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Presidente, solo un’annotazione.
Siccome nel deliberato…
Speaker : PRESIDENTE:
Vi siete scambiati. Va bene, va bene.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Siccome nel deliberato c’è scritto, al punto 11), “accogliere la proposta”, io non penso che sia competenza del Consiglio comunale accogliere la proposta, quindi chiederei al Segretario se rientri o meno nelle competenze del Consiglio comunale, perché mi sembra più un atto gestionale, visto anche il successivo impegno di spesa della somma.
Oggettivamente, al punto 11), Segretario, c’è scritto “accogliere la proposta”.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
In realtà, quest’atto deliberativo aveva il senso di intervenire su una modifica di una concessione, e quindi anche sul problema tariffario di questa… Indubbiamente, l’indirizzo che deve dare il Consiglio è se accogliere o non accogliere l’indirizzo più che la congruità sull’importo, e lì ovviamente è un atto gestionale e va demandato al dirigente.
Quello su cui dovrebbe esprimersi il Consiglio come atto di indirizzo è se lasciare in qualche modo quest’apertura pomeridiana alle 17 come progetto integrativo, senza entrare però nella congruità o meno, che è atto effettivamente gestionale e non compete al Consiglio intervenire.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Se ce lo modificare in modo…
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sì, stavamo cercando di farlo, sì.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Monticelli.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Entro nel merito della delibera e poi rimando più avanti la valutazione sulla modifica o meno dell’articolo 11), come riferiva il collega Tondo, eventualmente all’esito del dibattito sull’emendamento che sarà portato all’attenzione dell’Aula.
Io devo fare un passo indietro per quanto riguarda quest’atto deliberativo e devo ricordare a tutti che noi siamo stati chiamati, in un precedente Consiglio comunale, o meglio saremmo stati chiamati a parlare di quest’argomento, salvo poi che, dopo essere stato licenziato dalla competente Commissione con il voto favorevole della maggioranza e con il voto di astensione delle opposizioni, si è portato all’attenzione dell’Assise.
In quell’occasione, chi vi parla, ma anche altri Consiglieri, portarono all’attenzione dell’organo politico, della Giunta e dell’Assessore, che se quella delibera fosse stata portata all’attenzione dell’Assemblea e votata, si sarebbe fatto un pastrocchio.
Devo dire con estrema onestà intellettuale che probabilmente a valle di quel dibattito consiliare, quando ci fu detto che bisognava procedere con assoluta immediatezza a votare quella delibera, è prevalso il buonsenso e la ragionevolezza, tanto che all’epoca l’Assessore Citraro prese atto di quello che era stato il dibattito e ritenne in quell’occasione di ritirare la proposta di deliberazione.
Noi, all’epoca, ponemmo più di un problema. Ponemmo il problema che il Comune, in virtù di un contratto di concessione, si era impegnato a erogare determinate somme a chi era risultato aggiudicatario di quest’appalto in concessione dei due asili e che in quell’occasione si voleva rivisitare, e già nell’aria c’era la non disponibilità di uno dei concessionari, anche perché rimodulare come si sarebbe portato all’attenzione in quella delibera avrebbe determinato sicuramente un abbassamento di quelle che sono le possibilità di lavoro di tutte le educatrici. Ricordo che la cooperativa Ilaria Alpi, tramite la sua rappresentante, si fece portavoce di questa esigenza anche perché ─ e ritorno a un precedente deliberato del Consiglio comunale del 2017 quando in occasione dell’anno educativo precedente in costanza della normativa regionale che disponeva il divieto di cumulo ─ questa assise deliberò di riconoscere delle somme ad uno e all’altro.
Quindi si disse: “Se in costanza di quella normativa noi abbiamo deliberato e riconosciuto le somme in adempimento di quel contratto altrettanto possiamo fare per l’anno educativo in corso” e si aprì un dibattito su questo argomento. Che cosa è accaduto? È accaduto che ─ noi lo suggerimmo anche in sede di Commissione ─ dicemmo: “Fermatevi un attimino, cerchiamo di studiare insieme quella che può essere una soluzione da garantire, un servizio come quello in precedenza garantito e ancora migliorativo” e fui io a dire: “Considerato che i fondi PAC per quanto riguarda il servizio del prolungamento orario si sono esauriti vedete se ci sono le condizioni di studiare una soluzione con le cooperative in modo tale che si potesse raggiungere un equilibrio economico e quindi mantenere la forza lavoro per quella che era stata”. Quindi facemmo questa proposta.
Vedo ─ e di questo devo dare atto all’Assessore ─ che il suggerimento proposto dall’opposizione è stato recepito e riportato nella nuova delibera in cui io leggo quello che c’è in delibera, non so che cosa accadrà successivamente in virtù di quelli che sono gli emendamenti che sono stati anticipati dalla Presidente. Alla luce però di quello che è stato detto nel passato, alla luce di quello che è stato il dibattito, alla luce del fatto che sono passati sei mesi, che in questi sei mesi si sono completate tutte le operazioni di autorizzazione al funzionamento delle due strutture (ricordo a me stesso che ce n’era soltanto una iscritta a catalogo e la seconda per un problemino ha dovuto rimandare e anch’essa iscritta al catalogo) e ci sono 60 bambini da una parte e 49 dall’altra grazie alle cooperative che si sono adoperate per mantenere i contatti con le famiglie ed evitare che ci sia un fuggi fuggi verso altri asili).
Quindi io devo dire che a valle di questo discorso, da parte mia ma penso da parte nostra, si debba votare questa delibera che garantisca quell’equilibrio economico-finanziario della gestione di questo servizio. Per cui io leggendo il contenuto dove era previsto quest’importo di 60-70.000 euro che probabilmente effettivamente non è demandato al Consiglio perché l’organo di gestione è la Giunta o la dirigente in autonomia che è una soluzione proprio quella che avevamo proposto noi. Quindi avendola proposta io e avendo raccolto da parte vostra l’adesione al ritiro iniziale di quella delibera e facendo voi propria quella che è l’istanza proposta da me io dico che la delibera va bene così com’è e quindi sarà votata.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Monticelli. Abbiamo altri interventi?
Consigliere Ria, prego.
Speaker : CONSIGLIERE RIA:
[…] l’emendamento che abbiamo sottoscritto io e il Consigliere Bianco con una ulteriore precisazione e prescrizione in sede di parere favorevole. L’emendamento che riguarda proprio i punti 11 e 12 della delibera.
L’Assessore nella relazione introduttiva ha esordito proprio dicendo questo: “La delibera con cui dovremmo accogliere la proposta presentata dalla cooperativa “La strada””. Dovremmo appunto perché invece noi pensiamo che la proposta così come è stata formalizzata a luglio dalla cooperativa, così come è stata riportata nella delibera, non possa e non debba essere accolta dal Consiglio e non solo per un problema di competenza, Consigliere Tondo. È così, ma appunto con l’emendamento soppressivo che noi abbiamo proposto quel problema si supera. C’è in effetti un problema di competenza perché estendere l’orario, ma soprattutto quantificare poi l’importo per questa estensione è un fatto di gestione che deve essere valutato dalla Giunta col supporto della dirigenza.
Questa delibera a cosa era finalizzata a giugno e a cosa è finalizzata adesso? Finalizzata soprattutto a prendere atto, Consigliere Monticelli, che sulla base di una direttiva regionale non sono compatibili le fonti di finanziamento che in sede di capitolato di gara erano state previste per la gestione in concessione dell’asilo. D’altro canto noi già a maggio ci eravamo occupati di questo problema perché siccome la direttiva era stata già emanata a settembre dell’anno precedente quando era in corso ancora la procedura (la gara era conclusa, non c’era il contratto) bene hanno fatto gli uffici e gli Assessori a far partire il servizio 2017-2018 e a integrare poi con fondi comunali la mancanza, il venir meno dei fondi PAC che erano fondi stanziati
Non erano stati utilizzati i buoni di conciliazione in presenza dei fondi PAC e della integrazione comunale. Quindi noi oggi stiamo prendendo atto innanzitutto di questo e cioè che la fonte di finanziamento rispetto alla concessione originaria è modificata e quindi sin qui nulla quaestio. Poi però per quanto mi riguarda, non per le motivazioni a cui faceva riferimento Monticelli, qui non è che c’è stata un’interlocuzione da parte della Commissione, da parte dell’esecutivo con la cooperativa per dire: “La sostenibilità però del servizio non è più congrua”. Infatti questo a noi interessa relativamente nel momento in cui andiamo a impegnare delle somme, ma io credo che ─ ecco perché si tratta di un fatto gestionale ─ nel merito se dovessi valutare come Consiglio (ma non la possiamo fare la proposta) qui si tratta, Consigliere Monticelli, di ─ leggo dalla proposta ─ : “6150 euro al mese per una integrazione di due ore per due educatrici ed una ausiliaria”.
È facile fare i conti: un’integrazione di due ore che significa dieci ore alla settimana anche con un contratto part-time (se fosse un contratto a parte, ma qui si tratta di un’estensione) di 500 euro al mese per tutti e tre gli operatori arriveremmo a 1.500-2.000. Tuttavia qui stiamo parlando di 6.000 euro al mese per un’integrazione di due ore di servizio ─ naturalmente però questa è una valutazione che noi lasciamo alla dirigente ─ per cui il nostro emendamento a che cosa è finalizzato? A espungere dalla delibera, a eliminare l’accoglimento di quella proposta ─ per quanto mi riguarda potrebbe anche rimanere l’impegno di spesa perché l’impegno di spesa rimane così poi a consuntivo, a residui si può pure ridurre ─ quindi a ripulire la delibera di tutto ciò che riguarda l’accoglimento di queste istanze e quindi anche l’impegno di spesa e la dirigente ed eventualmente poi la Giunta con una delibera di Giunta valuterà se questa proposta dal punto di vista della congruità dell’importo è congrua.
Per cui a noi anche se con l’emendamento si chiede la soppressione dei punti 11 e 12 va bene anche l’integrazione, cioè di dare indirizzo al dirigente previa valutazione di congruità dello stesso di avviare un progetto integrativo da tenersi nell’asilo nido comunale Ilaria Alpi. Infatti è evidente che nel merito un’integrazione del servizio, un’estensione dell’orario ovviamente va bene (anzi gli asili dovrebbero essere tenuti aperti, ma evidentemente a monte quando è stata fatta la gara è stata fatta quella valutazione fatta quella valutazione di chiudere alle 15.00) ma tutto ciò che riguarda poi a valle il resto della congruità del servizio è un fatto che rimettiamo alla valutazione di chi di competenza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Ria. Abbiamo altri interventi?
Speaker : INTERVENTO:
[…]dal Consigliere Ria.
Speaker : PRESIDENTE:
Dunque, dobbiamo comunque procedere al voto prima dell’emendamento e poi della delibera.
Prego votiamo. Siamo in votazione, Consigliere Monticelli. Scusatemi ma io ho detto che siamo già in votazione, abbiate pazienza.
Ma siamo in votazione, dai. Poi, scusate, Consigliere Tondo, mi dice questo. Siamo in votazione e mi sembra scorretto. Prego.
Molendini, operazione conclusa.
Presenti 26, favorevoli 26, nessun astenuto, nessuno contrario. L’emendamento è approvato.
Adesso la delibera comprensiva dell’emendamento, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie.
Dunque, io ho fatto un discorso che parte da lontano per capire qual è la volontà dell’Amministrazione e dove noi dobbiamo andare a parare. Dico questo per un motivo semplicissimo in quanto noi abbiamo un contratto in virtù del quale l’Amministrazione è impegnata a corrispondere determinate risorse.
Queste determinate risorse per una normativa intervenuta che noi abbiamo superato nel maggio del 2017 riconoscendo per l’anno educativo precedente mi pare 200 più 100.000 euro non l’abbiamo considerata. D’accordo? Io ritengo, ma ovviamente non spetta a me dirlo, che questa proposta di deliberazione che prevede un impegno di 70.000 euro e che giace da luglio di quest’anno, quindi da 5-6 mesi, sia stata già valutata. Quindi l’obiettivo è quello e cioè noi come Assessori e noi come Sindaco dobbiamo garantire l’equilibrio del servizio perché io nel momento in cui mi relaziono con l’interlocutore che si è aggiudicato una gara e che può pretendere ─ non so quella che è ─ 200-300.000 euro dal Comune ho interesse a trovare un punto d’incontro con l’interlocutore perché diversamente l’interlocutore che possiede un contratto mi oppone quest’ultimo e tu me lo devi pagare anche perché c’è un precedente che riguarda il maggio del 2017 quando la normativa era già intervenuta. Mi devi spiegare perché nel maggio 2017 tu mi hai dato i soldi e poi per l’anno educativo successivo no. Per cui io dico ─ poi ovviamente mi rimetto a quelle che saranno le valutazioni della dirigente e di Saverio ─ che l’obiettivo è trovare il punto di equilibrio nel senso che io ritengo che questa delibera di 67.000 euro sia già stata valutata. Poi mi si dirà che di per se stesso, Lorenzo, è un atto di gestione ─ e a tal proposito mi ricollego a quello che dice il Consigliere Tondo ─ però io sono già convinto ─ e non può essere diversamente ─ che nel momento in cui sarà chiamata la Giunta a deliberare su questo punto non potrà smentire se stessa. Non è che ci possiamo trovare una delibera di Giunta con un parere che quando è proposta al Consiglio comunale sono 70.000 euro, quando sarà invece proposta alla Giunta saranno 30.000 e perdiamo di credibilità. Quindi…
Speaker : PRESIDENTE:
Un po’ di ordine. Ha finito, Consigliere?
Okay, grazie. Altri interventi? No, procediamo. Per favore… Vogliamo attivare il voto? Monticelli, Perrone, De Benedetto, Pala, Tessitore, Leucci, Spagnolo, Nuzzaci. Sta arrivando perché…. Ria, Consigliere Ria.
Operazione conclusa.
Presenti 25, favorevoli 25, nessun astenuto, nessuno contrario. Approvata comprensiva di emendamento.
Immediata esecutività per alzata di mano. Stesso esito.
Mozione a firma del Consigliere Grido inerente la possibilità di installazione di videosorveglianza asili pubblici comunali.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Vorrei proporre una questione pregiudiziale, Presidente, perché in pregiudicato è il merito su cui non entro in discussione in quanto considerato che della mozione presentata dal Consigliere Guido abbiamo ampiamente discusso nella seduta di luglio, considerato che pur non esplicitamente normato nel regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale dovendo decidere sull’opportunità della questione pregiudiziale si fa riferimento alle norme di rango superiore e quindi per analogia al regolamento della Camera dei deputati dove è previsto che prima dei sei mesi dalla precedente discussione non vada in aula una seconda volta non essendo intervenuta una variazione normativa.
Sono invece ampiamente d’accordo ove la variazione normativa che so essere proposta ma non sappiamo se andrà a buon fine, ove andasse a buon fine ovviamente diventerebbe un tema differente e che potrebbe essere oggetto di discussione anche oltre la mozione. Per cui per quanto premesso pongo la questione pregiudiziale sulla discussione della mozione in discussione.
Speaker : PRESIDENTE:
Dunque, visto la pregiudiziale c’è qualcuno che interviene contro…? Ha chiesto lei, Guido? Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
In realtà due fatti sono successi, due tasselli importanti si sono aggiunti alla questione. È stato approvato il disegno di legge il 25 ottobre e prima il 3 ottobre l’Autorità garante l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano nel corso dell’audizione sostenuta innanzi alla Commissione riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati ha sostenuto che la previsione di sistemi di videosorveglianza da installare all’interno delle strutture previste nelle proposte di legge all’esame delle stesse Commissioni può essere un valido strumento di prevenzione e di contrasto.
Questo accadeva il 3 ottobre, il 25 ottobre la proposta di legge numero 1066 è stata approvata dalla Camera. Ci sono Regioni come la Lombardia, come la Regione Umbria e Comuni come il Comune di Savona che hanno già preso delle iniziative in merito alla questione, ci sono tutti gli estremi per andare avanti e per iniziare a parlare e per fare qualcosa di concreto per i nostri piccolini visto che ultimamente, notizia di sabato 27 ottobre, botte e minacce ai bambini: arrestata una maestra, visto che c’è stato un altro problema (violenza nella scuola materna, arrestate quattro maestre a Capurso) non vedo il motivo perché questo Comune non debba procedere a fare qualcosa di concreto partendo proprio dalle nostre strutture.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Dunque, io devo mettere ai voti la pregiudiziale del Consigliere Molendini. Chi è a favore chiaramente vota sì, chi è contrario voterà no.
Prego. Sistema elettronico, votiamo. Consigliere fragola non c’è.
Operazione conclusa.
Presenti 24, favorevoli 13, contrari 11, nessun astenuto.
Viene accolta la pregiudiziale del Consigliere Molendini.
Mozione a firma del Consigliere Valente inerente la possibilità di realizzazione di rastrelliere private per velocipedi ad uso pubblico.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Perché?
Risultato del…
Ce l’ha. Me lo conferma, Segretario?
Qual è il problema?
Va bene, vai avanti.
Sì, prego, Consigliere Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente.
Dunque, come movimento facciamo una richiesta che è quella di redigere un regolamento per l’installazione ad opera di soggetti terzi all’Amministrazione comunale, sia pubblici che privati, di rastrelliere ad uso pubblico. Quindi chi dovrebbe installarle dovrebbe a sua volta sostenere non solo il costo dell’installazione ma anche manutenerle. Questo creando anche l’esenzione di TOSAP per chi installa queste rastrelliere. Regolamenti del genere esistono già in diverse parti d’Italia, cito solo a titolo di esempio Milano e Bologna. Chiaramente questo rientra nel codice della strada, quindi sono approvate dal codice della strada.
Vantaggi di questo sono intanto iniziare a sostenere la mobilità sostenibile, dare un impulso al commercio di prossimità perché magari l’esercente può installare in luogo di un posto auto davanti al suo esercizio commerciale una rastrelliera per 12-15 biciclette, soprattutto poi agevolare l’uso delle due ruote e soprattutto anche provvedere al decoro urbano, cioè evitare biciclette lasciate un po’ in giro per tutta la città e quindi iniziare a provvedere un pochettino all’ordine anche nel parcheggio delle biciclette. Quindi siccome l’orientamento…
Siccome…
Penso che sia chiara l’esposizione nonostante l’interruzione.
L’idea è questa, ossia agevolare anche il commercio di prossimità dando la possibilità appunto agli esercenti anche, tra virgolette, di pubblicizzare la possibilità di andare a fare acquisti nel proprio esercizio utilizzando il mezzo a due ruote. Ringrazio per l’attenzione.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Consigliere Valente.
Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Dunque, Consigliere, la proposta è naturalmente accoglibile in quanto si fa riferimento a un interesse concreto e superiore dell’ente in relazione all’uso pubblico per lo spazio pubblico, quindi c’è il voto favorevole ma ti faccio presente che la formulazione della mozione così com’è va corretta, nel senso che non c’è nessuna necessità di approvare un nuovo regolamento ma semplicemente di prevedere all’interno del regolamento TOSAP già vigente la previsione oggetto.
Quindi la parte impegnativa va corretta in questo senso: non c’è necessità di un regolamento ad hoc. C’è il regolamento TOSAP e all’interno dello stesso si può procedere…
Speaker : PRESIDENTE:
Sì, un attimo. Stiamo vedendo una cosa, chiedo scusa.
Consigliere Valente, ha finito? Perché noi stavamo vedendo la…
Ma io gliel’ho data la parola, Sindaco.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Okay, grazie. Il regolamento, Sindaco, serve anche per disciplinare come fare queste rastrelliere perché non vorrei che poi magari dal punto di vista urbanistico ognuno mettesse qualsiasi tipo di rastrelliera. Solo per questo.
È chiaro che nel regolamento TOSAP capisco che si possa intervenire anche là sopra, però ritengo che piuttosto che si alzino la mattina e mettano delle rastrelliere fantasiose almeno dare tre, quattro tipologie e un pochettino normare anche i costi, se ci deve essere ─ faccio un esempio ─ anche una cauzione che deve essere data. Infatti poi non è che installano e non manutengono le rastrelliere. A mio avviso un minimo di regolamento ci vorrebbe, anche perché altri Comuni lo hanno fatto e in tal senso secondo me andrebbe fatto.
Speaker : PRESIDENTE:
Per favore, Consigliere Monticelli, si metta al suo posto.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ribadisco, Consigliere Valente, che se si modifica la mozione nel senso di prevedere una modifica del regolamento vigente così come è necessario fare senza necessità di… Non si fa un regolamento per le rastrelliere. Le rastrelliere sono quelle previste. Si procede, altrimenti facciamo un’ulteriore…
La mozione così come formulata, se non viene corretta in questa direzione, sarei costretto a dirle di no perché non facciamo un regolamento per le rastrelliere ai fini della TOSAP ma facciamo una modifica del regolamento TOSAP vigente.
No, però se accoglie questa proposta di correzione della mozione esprimo voto favorevole.
Ma è chiaro che c’è…
Speaker : PRESIDENTE:
Allora? Consigliere Valente, ha deciso di modificare? Così come ha proposto.
Certo.
Dunque, un attimo così viene modificata, Consigliere, e procediamo al voto.
Nel frattempo, Segretaria, vuole dare lettura della votazione?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Dunque, relativamente alla questione pregiudiziale della mozione punto 10, quella precedente, è venuto da me il Consigliere Russi lamentando che il suo voto contrario non risultava in quanto non abilitato. In effetti essendo evidentemente stato fuori prima e poi rientrato, la sede informatica qui non aveva registrato la sua presenza e quindi con il suo voto contrario comunque non cambia l’esito se non che 13 voti sì, voti no 12, presenti 25 anziché 24.
Dovevo dare informazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Dunque, do lettura: “Il Consiglio comunale impegna Consiglio comunale impegna la Giunta comunale a modificare il regolamento comunale TOSAP in cui si consente eccetera eccetera…”
Dunque, procediamo al voto con quella modifica della mozione. Prego.
Guido, Tessitore, Tondo, Sindaco… Tondo, Tessitore… Tondo non abilitato. Tessitore. Chiusa.
Presenti 28, favorevoli 28, nessun contrario, nessun astenuto. La mozione viene approvata.
Mozione a firma del Consigliere Pala inerente la possibilità di realizzare ulteriori aree di sosta temporanea sul lato sinistro di via Francesco Lo Re.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Presidente. Ho presentato questa mozione che deriva anche da una discussione avuta in Commissione Traffico quand’era da me presieduta inerente una proposta che deriva dai commercianti di via Lo Re circa la possibilità di realizzare delle aree di sosta temporanea 20 minuti sul lato sinistro.
Conosciamo bene la situazione di quella via, ci sono stati dei disagi magari causati da un diverso piano traffico da parte di qualcuno o da parte qualcun altro no. Comunque io ebbi in qualità di Presidente della Commissione Traffico una raccolta firme, un documento corredato appunto da questa raccolta firme firmato da tutti quanti i commercianti di via Lo Re che chiedevano maggiori stalli temporanei. Se n’è discusso in sede di quella Commissione che all’unanimità come da verbale del 10 aprile 2018 diede parere favorevole, di conseguenza non avendo poi dato seguito a causa anche del mio cambio di Commissione ho scelto di realizzare questa mozione per spronare l’Amministrazione ad attivarsi in tal senso. Penso che sia un’esigenza molto importante, tutti i commercianti all’unanimità sono d’accordo su questo e di conseguenza chiedo il voto favorevole all’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere Pala.
Dunque il parere del Governo su questa mozione non è positivo per le ragioni che mi incarico di rappresentarvi. Non c’è nessuna novità nella percorrenza veicolare di viale Lo Re rispetto agli anni precedenti. Da tempo sul lato sinistro vi è attraverso la zona urbanisticamente rilevante la previsione di sosta tariffata a pagamento, da tempo sul lato destro per effetto della previsione di corsie preferenziali è inibita la sosta.
La modifica più recente che si è registrata su quella via…
Speaker : PRESIDENTE:
Chiedo scusa, Sindaco. Adesso vi prego di stare al vostro posto e dopo che c’è una votazione non potete venire a dire: “Io c’ero” o “Io non c’ero”. Per cortesia… No, stia zitto per favore. Parola al Sindaco.
Adesso sta parlando il Sindaco, dopo vediamo. Abbiate pazienza. Consigliera, abbi pazienza, stiamo parlando di altro adesso.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
L’unico elemento di novità, Consigliere Pala, riguardo la percorrenza veicolare su viale Lo Re è legata al completamento del progetto di riqualificazione di via Leuca cosiddetto che con la previsione della istituzione della zona 30, in prossimità di Porta San Biagio, ha inizialmente eliminato degli stalli a pagamento e degli stalli gratuiti e successivamente su richiesta espressa dei residenti e dei commercianti riproposti.
È evidente che la previsione come lei chiede di aree di sosta temporanea all’interno di una zona urbanisticamente rilevante in ragione di una richiesta dei commercianti non risolve il problema che è quello da più parti lamentato di avere più posti a parcheggio, ma semplicemente di sottrarre gli stessi al pagamento del ticket e inducendo impropriamente, come spesso accade, la lunga sosta in aree di sosta che dovrebbero essere per definizione di sosta limitata e temporanea.
Tuttavia c’è un motivo ulteriore che sottopongo all’attenzione, ossia che se si dovesse aderire alla mozione così come formulata per viale Lo Re nulla impedirebbe che lo stesso provvedimento possa essere richiesto dai commercianti di altre vie con uno stravolgimento assoluto di quella che è oggi la previsione veicolare. Quindi per queste ragioni, pur consapevole che c’è questa necessità… D’altra parte mi permetto di osservare insieme a voi ─ e chi percorre viale Lo Re lo sa ─ che da una parte ci sta la possibilità spesso impropriamente utilizzata, ossia la cosiddetta doppia fila, proprio perché si può scendere nel tempo strettamente necessario per fruire dei servizi commerciali presenti in zona.
Quando questo viene in qualche modo impedito o sanzionato dagli agenti della polizia municipale ci si appella al cosiddetto buon senso e alla benevolenza. Quando la benevolenza e il buonsenso si affermano si introduce l’elemento polemico del traffico veicolare su viale Lo Re con mezzi in fila, inquinamento, eccetera. Purtroppo la situazione non può essere risolta immaginando che questa sia la soluzione.
Per questa ragione esprimo il parere negativo del Governo.
Speaker : PRESIDENTE:
Allora, possiamo proseguire. Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Dunque, io prendo atto del parere negativo del Governo però chiedo che la mozione sia messa ai voti. L’esigenza importante è che non si chiede di realizzare tutto il lato sinistro come area di sosta temporanea, è un’esigenza che deriva dai commercianti e penso che qualche stallo in più temporaneo non faccia male, anzi possa agevolare quelle che sono le giuste esigenze dei commercianti. Quindi chiedo che la mozione sia messa ai voti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Dunque, con il sistema elettronico.
Sindaco, scusi.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sì. Scusami, Consigliere, te lo dico per condividere una valutazione di interesse generale.
Nelle premesse della mozione è scritto: “La suddetta via non presenta un congruo numero di aree di sosta temporanea in relazione alle attività ivi presenti”. Tuttavia se tu fai una esplorazione della nostra città ad alta densità commerciale ancor più di quella di viale Lo Re non è che vedi aree di sosta temporanea congruenti il numero delle attività commerciali. Infatti il senso altrimenti verrebbe completamente a essere vanificato.
Oggi scaturisce per viale Lo Re, domani se si approvasse questa mozione potrebbe essere legittimamente e comprensibilmente posto da tutte le attività commerciali presenti in zona centrale ad alta densità commerciale. Per questo motivo credo che si convenga come sia impropria una mozione così formulata.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Posso?
Speaker : PRESIDENTE:
Lei ha chiesto che venga votata, il Sindaco è intervenuto più volte, procediamo con il voto.
Speaker : INTERVENTO (fuori microfono):
Dobbiamo agire con la serietà.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego. Dunque, stiamo votando. Tu hai votato? No. Ha votato?
Consigliera Tessitore, Consigliere Nuzzaci non abilitato. Consigliera De Benedetto? Operazione conclusa.
Presenti 28, contrari 16, favorevoli 11, 1 astenuto.
La mozione non viene approvata.
Mozione a firma del Consigliere Pala… Un attimo, stiamoci tutti calmi. Segretaria, prego.
No, no, io chiedo il parere alla Segretaria, abbiate pazienza.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scusate, però non funziona così. Non è che poi c’è un ripensamento di qualcuno e rivotiamo tutti i provvedimenti. Una volta chiusi non si deve tornare.
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, uno alla volta. Veramente…
Se si stanno zitti gli altri sì, altrimenti no. Vi state zitti? La parola al Consigliere Perrone. Veloce perché non posso riaprire il dibattito. Abbiate pazienza.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
È evidente, Presidente, che c’è stato un errore nella gestione delle presenze in Aula perché quando un Consigliere esce dall’Aula gli viene disabilitata la postazione. Nel momento in cui questi rientra in Aula la postazione dovrebbe essere riabilitata, ma il Consigliere in Aula non si rende conto se la sua postazione in quel momento è abilitata o meno. Per cui nel momento in cui lei dà il via alla votazione io pigio il pulsantino di una postazione che probabilmente è disabilitata. Quindi, Segretario ─ mi rivolgo a lei e siccome lei ci ha insegnato che uno non si può esimere dal votare perché il voto di chi mi ha spiegato… ─ è evidente che i Consiglieri Russo e Guerrieri erano considerati assenti indebitamente perché sennò li avrebbe considerati.
Prego?
Esatto, ma siccome io dalla strisciata che lei mi ha dato leggo: “Postazione non abilitata” significa che evidentemente c’è stato un errore o del sistema oppure di chi avrebbe dovuto riabilitare quelle postazioni per cui quella votazione chiaramente è una votazione i cui esiti sono diversi da quelli che voi avete conclamato perché erano presenti in Aula 26 Consiglieri e risultano votanti dopo l’eccezione mossa e la rettifica fatta per il Consigliere Russi soltanto 25 votanti. Quindi la Consigliera Guerrieri che era presente in Aula davanti a me ─ l’avevano vista tutti ─ sicuramente ha votato. Cosa avrà votato dobbiamo chiederglielo.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sì, mi chiedo come si possa chiarire la questione se non si fa riferimento al sistema di voto elettronico per come esso è. Infatti o…
Speaker : PRESIDENTE:
Faccia parlare il Sindaco, Consigliere.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
In qualunque momento, Consigliere Perrone, un Consigliere può decidere di non votare rimanendo nell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Ma se foste tutti presenti invece di uscire ed entrare dall’Aula probabilmente avremmo meno margini di errori. Scusate, per favore. Segretaria, le chiedo… Per cortesia non apra il dibattito. Le chiedo ufficialmente un parere sulla vicenda, ecco.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Signori, o andate a rivotare dopo che l’abbiamo trattato l’argomento oppure ripresentate l’argomento e lo trattiamo.
Il mio problema serio adesso è che andiamo a riprendere una votazione già chiusa, né posso andare adesso a fare l’appello. Infatti adesso è venuta lei, magari c’è qualcuno della maggioranza che dice: “Anch’io non sono stato abilitato”, chiaro?
Non ho modo di verificare le presenze.
Speaker : PRESIDENTE:
La parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusate, poiché ─ mi rivolgo a voi, Consiglieri ─ non siamo entrati nel merito della mozione, ma si è dibattuto esclusivamente sull’ammissibilità di una mozione riproposta con gli stessi contenuti prima dei sei mesi di regolamento a mio giudizio ─ ma è un giudizio del tutto personale ─ questa verifica spetterebbe direttamente all’Ufficio Consiglio ancor prima che arrivi in Aula. Infatti non è sottoposta al voto dell’Aula (maggioranza, minoranza) ma dovrebbe essere sottoposta a una verifica preliminare di ammissibilità o meno della stessa perché non ci siamo neanche espressi sul contenuto. Abbiamo semplicemente detto: “Una mozione con gli stessi contenuti può essere riproposta essendo stata già passata dall’Aula prima dei sei mesi previsti?”. Su questo credo che non ci sia né maggioranza, né minoranza.
Io ritengo, per non creare anche precedenti, che si…
Infatti sto tornando indietro, sto facendo una valutazione generale. Può essere sottoposto…
Allora, sto ponendo il tema di sottrarre questa disputa a una forza dei numeri o dei non numeri ma di verificare se in punta di regolamento una mozione con gli stessi contenuti già esaminata dall’Aula può essere riproposta prima dei sei mesi previsti. Se su questo conveniamo si tratta semplicemente di attendere gennaio e di ripresentare a gennaio ─ se arriveremo a gennaio ─ la mozione così come formulata dal Consigliere Guido alla quale non si vuole impedire di poter discutere o tornare a discutere della questione degli asili nido…
Speaker : PRESIDENTE:
Assolutamente.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
… ma semplicemente di tener conto di cosa stabilisce il regolamento, altrimenti il Consigliere Pala dopodomani ripresenta la mozione su via Taranto. Essendo stata bocciata dice: “Io voglio presentare la mozione su via…”. Perché? Qual è il fatto nuovo? “Si sono aggiunti 50 residenti ai commercianti che avevano previsto”. Può essere questa una questione che dibattiamo a colpi di numeri in Aula? Io credo di no.
Affermiamo il buonsenso, ma soprattutto facciamoci guidare dal regolamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Non riapro il dibattito. Non mi chiedete la parola. Non riapro il dibattito su questo tema. Per cortesia, non mi chiedete la parola perché non riapro il dibattito su questo tema. Assolutamente no.
Allora, Consigliere Guido, per cortesia. Io vi propongo di rivotare. Non apro il dibattito sul punto.
La Segretaria me l’ha proposto. E scusatemi eh?
Stai calmo, stai calmo, Consigliere Guido. State calmi.
Speaker : INTERVENTO:
Dove pensi di stare?
Speaker : PRESIDENTE:
Per fortuna è streaming. Per fortuna siamo su streaming.
Allora, Consigliere Tondo, io le do la parola ma non riapro il dibattito sulla vicenda. Se vuole fare una proposta un minuto, ma non riapro il dibattito.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Oggi è una bella giornata, non c’è bisogno. Se devo parlare perché devo dire qualche cosa va bene. Se devo parlare della bella giornata di oggi purtroppo stiamo qui e potevamo stare a mare.
No, non è male. Scusami, Presidente. Scusatemi… Scusami, Andrea… È possibile, Segretario, che ci siano ─ a volte può capitare nel conteggio, ammettiamo che non era elettronico ─ degli errori.
Se ci sono i due Consiglieri comunali che contestano il conteggio della votazione secondo me la cosa più semplice è rivotare. Vale a dire se non abbiamo certezza neanche…
Speaker : PRESIDENTE:
Però ci sono…
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Mi faccia finire, Presidente. Mi faccia finire, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Vabbè, però manca qualcuno che ha votato, scusatemi. È dovuto andare via. Che ragionamento è?
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Presidente, mi faccia finire. Se non abbiamo certezza del voto diventa difficile stare in Aula.
Oggettivamente se ci sono due Consiglieri comunali che dicono: “Noi abbiamo votato” e non si ritrovano nel responso della votazione io spero che le altre votazioni siano andate tutte quante a buon fine a questo punto perché questa l’abbiamo controllata ma le altre no.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Chiedo scusa. Io ho quindi l’onere adesso di chiedere con appello nominale a tutti i non abilitati perché magari due lo sanno che non erano abilitati e gli altri no. Quindi è bene se devo correggere senza andare a rivotare perché nel frattempo qualche Consigliere si è assentato e non sarebbe corretto…
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Segretario, lei è il Segretario. Può fare tutto quello che ritiene utile.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
No, lo sto chiedendo a voi perché siete il Consiglio sovrano. Quindi se dobbiamo integrare va integrato nel senso di appellare tutti i non abilitati.
Speaker : INTERVENTO:
No, no, no, il problema è molto semplice. La questione va bene al di là il merito della mozione ─ e questo l’avete compreso ─ perché su questa mozione il Sindaco non ha la maggioranza e guarda caso in questa mozione, con la pregiudiziale del Consigliere Molendini, è avvenuto un errore nel calcolo.
No, guarda caso io mi appello esclusivamente alla sorte. Ironia della sorte…
Speaker : PRESIDENTE:
Allora…
Speaker : INTERVENTO:
Scusami, fammi finire.
Speaker : PRESIDENTE:
No, no, basta. Disabilitate tutti… No, basta. Procediamo all’appello. Prego, Segretario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Con l’appello dei non abilitati.
Speaker : PRESIDENTE:
Segretaria, proceda all’appello. Vediamo.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Dunque, procedo a chiedere nominativamente i soli non abilitati relativamente al punto 10, ossia la questione pregiudiziale rispetto a quella mozione. Va bene? Risulta ─ allora, vediamo un po’ ─ Bianco. Non abilitato, era presente, ha votato? No, che cos’è? Non era presente e quindi è corretto il non abilitato.
No, no, sto facendo la correzione dei non abilitati. Vale a dire sto cercando di capire la corrispondenza. Okay. Risulta non abilitato Fragola. Non era presente, okay. Risulta non abilitato Gigante. Non c’era e non c’è. Risulta non abilitato Mazzotta. Non c’era e non c’è. Risulta invece ─ già me l’ha corretto ─ Russi come voto contrario. Risulta Messuti non abilitato. Infatti assente era ed è assente. Risulta non abilitato Giordano perché era ed è assente. Risulta non abilitato Pala. Ed era assente? Quindi è corretta la non abilitazione. Guerrieri invece era presente, quindi contrario. No… Quindi basta. Sono solo questi i non abilitati. Si aggiunge un altro voto contrario: 13 e 13 vuol dire che è respinta comunque. Okay? Quando c’è parità di voto non approvato…
Sì.
Speaker : PRESIDENTE:
Un minuto, Consigliera. Per cortesia perché oggi abbiamo superato il limite di tutto, come disordine.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Ho capito, però voglio dire soltanto…
Speaker : PRESIDENTE:
Come disordine, parlo di disordine.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Io vorrei soltanto fare questa proposta, proprio alla luce di quanto è avvenuto.
Comprendo il fervore del Consigliere Molendini nell’attenersi alle norme, alla legalità. Tuttavia volevo soltanto intervenire su questo. Quella pregiudiziale che tu, Consigliere, hai proposto non tiene conto di una cosa: il superiore interesse del minore.
La Convenzione di New York del 1989…
Speaker : PRESIDENTE:
No vabbè, stiamo riaprendo il dibattito, Consigliera.
Speaker : CONSIGLIERE TESSIOTRE:
No, voglio dire che se noi consideriamo questo, Presidente, forse possiamo discuterne e io propongo di proporla all’Ufficio di Consiglio perché quella pregiudizievole non tiene conto di questo, ossia il superiore interesse del minore. Se in questi sei mesi va a succedere qualche cosa quello è un superiore interesse dei minori.
Allora, noi l’abbiamo approvata come legge italiana quindi io vi chiedo di girare questa questione all’Ufficio Consiglio perché è una cosa molto grave altrimenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Guardate, io non riapro il dibattito. Su quello che è avvenuto, abbiate pazienza. Dobbiamo aprire invece…
Dunque, siccome dobbiamo ritornare indietro e discutere la mozione vista la parità e visto che è stata respinta la pregiudiziale adesso apro il dibattito. Dai, chi si iscrive? Non ci sono interventi. Col sistema elettronico votiamo la mozione del Consigliere Guido.
Per cortesia. Guardi, Consigliere Guido, non è un diritto suo ma è un diritto di tutti i Consiglieri. Mi sembra che stiamo proprio esagerando oggi.
Faccia l’appello. Appello, fotografie e riprese, per cortesia.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista. Che vuol dire presente? Il voto è favorevole o contrario? Sì.
Bianco. Voto no.
Mi date un’altra…? Scusate un attimo perché stiamo usando un prestampato improprio. Tutto qui.
Quindi Battista sì, Bianco no. Calò? Favorevole sì. De Benedetto? Favorevole sì. De Matteis? No. Finamore? Sì. Fragola? Dove? Contrario. No. Giannotta? No. Gigante? Assente. Giordano? Assente. Guerrieri? Sì. Guido? Sì. Leucci?
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Valente, non stiamo a uno spettacolo comico, anche se può sembrare. Un po’ di correttezza.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Chiedo scusa. Allora, la Leucci ha votato no. Mi dica Mariano Mariano? No. Martini? Sì. Mazzotta? Assente. Messuti assente. Molendini? No. Un attimo che sto… Monticelli? Sì. Murri? No. Nuzzaci? Assente. Pala? Sì. Patti? No. Perrone? Sì. Povero? No. Ria? No. Rotundo? Russi? Sì. Salvemini? Spagnolo? Tessitore? Tondo? Valente? 14 a favore, 14 contro. È respinta.
Speaker : PRESIDENTE:
14 favorevoli, 14 contrari.
La mozione è respinta.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Chiedo di verificare, ai sensi del Regolamento, qualora una mozione bocciata per la seconda volta in presenza di un fatto nuovo venga ripresentata all’ordine del giorno, se può essere inserita all’ordine del giorno.
Visto che si creano dei precedenti, io voglio capire se mozioni bocciate in Consiglio comunale possano, entro sei mesi, con lo stesso contenuto, essere riproposte. D’altronde, se si crea un precedente, si crea un precedente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Io vi devo dire con chiarezza che questa cosa era già stata chiarita con il Presidente. La questione è questa. Il vostro Regolamento non dice nulla, però io avevo già detto al Presidente che vige un principio di ordine generale nel nostro ordinamento, in particolare sul penale, ma anche in altri ambiti, che è molto semplice: ne bis in idem. Cioè, se la questione è già stata trattata, non si può riproporre, se non c’è una motivazione. Tant’è che in Parlamento è il Regolamento a disciplinare questa cosa prescrivendo che almeno per sei mesi non si riproponga la stessa questione; altrimenti, si ingolfa l’attività dell’Organo discutendo sempre degli stessi ragionamenti.
Ora, se è stato respinto per la seconda volta, un po’ di buonsenso vuole che non si ripresenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Sono messa in discussione su questo punto, per cui faccio una precisazione. L’avevo chiarito con il Consigliere Tondo, perché quel giorno il Consigliere Guido era assente. Mi era stato detto che c’erano fatti nuovi, quindi io, visto che non è precisato nel nostro Regolamento, avevo ritenuto di rimetterla e avremmo chiarito in sede di Consiglio il perché non poteva essere approvata. Anche perché i lavori del Parlamento citati ancora non hanno concluso l’iter. Dopodiché, vi piaccia o no, andiamo avanti.
Mozione a firma del Consigliere Pala inerente la possibilità di realizzare, presso la ex area addestrativa “Santa Rosa” e presso il parco “Trax Road”, apposite strutture sportive di calisthenics e parkour.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Presidente.
Presento questa mozione anche alla luce di quanto fatto anche dalla precedente Amministrazione riguardo queste nuove discipline sportive open air (come si dice in lingua inglese).
Nel 2016, con l’allora Assessore ai lavori pubblici e attuale Consigliere Messuti, realizzammo, presso piazza Madre Teresa di Calcutta, alcune strutture fitness outdoor di calisthenics, che tuttora rendono molto visitata dai giovani e meno giovani quella piazza in cerca di un modo per allenarsi diverso dalla consueta palestra.
La città di Lecce si pone in maniera favorevole verso queste discipline all’aperto, poiché è una città dal clima mite anche nel periodo invernale e, dunque, consente di allenarsi in questo modo. Tra l’altro, queste discipline sono diventate quasi una moda in Italia, visto che l’allenamento all’aperto può portare numerosi benefici all’organismo umano, al modo di allenarsi e quant’altro. Di conseguenza, alla luce anche dell’annessione dell’area addestrativa “Santa Rosa” al campo “Montefusco”, che va a costituire quello che è il più grande parco verde della città nelle intenzioni dell’Amministrazione, e alla luce anche, sempre in virtù delle intenzioni dell’Amministrazione, di riqualificare la “Trax Road”, ho pensato di predisporre questa mozione affinché, nell’opera di riqualificazione di entrambe le aree, possano essere incrementate, grazie alla realizzazione di queste strutture sportive, le attività di calisthenics e di parkour, che sono discipline diverse che si fanno entrambe all’aperto e che vanno per la maggiore in questo periodo.
Mi permetto, quindi, di chiedere che l’Amministrazione si indirizzi in tal senso nel prossimo periodo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie, Consigliere Pala. Le rispondo nel merito delle due differenti proposte, aggiornandola anche sulla questione inerente a questi due impianti.
Per il primo, sito nell’area militare del campo CONI, quella che abbiamo appena acquisito, con il Sindaco abbiamo costruito un gruppo di lavoro per studiare un progetto di riqualificazione generale e rivisitazione di tutta quell’area. La sua proposta è interessante e può essere perfettamente integrabile con la visione prospettica di quell’area, anche perché gli spazi occupati per gli impianti che lei propone sono minimi e, quindi, possono essere integrati, con costi anche non molto elevati.
Per quanto riguarda, invece, il parco “Trax Road”, la aggiorno rispetto anche a quanto avevamo discusso in Commissione consiliare. La situazione economico-finanziaria non ci consente di indebitare l’Ente ulteriormente rispetto a quanto previsto o a quanto immaginavamo sei mesi fa. Quindi, stiamo ridefinendo alcuni residui dei contratti di quartiere per individuare delle somme per la riqualificazione di un’area che comprenda anche la “Trax Road”, per porre rimedio ai notevoli danni arrecati da atti vandalici e per vedere la possibilità di integrare con delle attrattive che possano rendere “Trax Road” un parco in cui si possa sostare, passeggiare e magari fare anche attività sportive.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Intervengo brevemente per rispondere al Vicesindaco Delli Noci.
Sono d’accordissimo, va bene anche intanto provare a realizzare qualcosa presso il campo “Montefusco” nell’area Santa Rosa. Non c’è l’esigenza di realizzare subito entrambe le strutture sportive in entrambi i luoghi. L’importante è che si dia questo segnale che Lecce si apre a queste nuove discipline sportive.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Altri interventi in merito? Nessuno.
Votiamo. Tondo è assente. È disabilitato. Adesso me li guardo io. Nuzzaci è disabilitato.
Presenti 27, favorevoli 27, nessuno contrario, nessun astenuto.
La mozione viene approvata.
Mozione a firma del Consigliere Valente inerente la pubblicazione dei verbali delle Commissioni consiliari sul portale istituzionale.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente.
Con questa mozione sono a richiedere, a questo punto con una mozione, per l’ennesima volta che vengano pubblicati sul portale del Comune di Lecce i verbali approvati delle Commissioni. Ho inteso fare una mozione perché è già circa un anno che ho fatto questa richiesta e al momento si è sempre rinviato di quindici giorni, mi è stato detto “a breve riusciremo”, tant’è che feci anche un’interrogazione il 21 giugno 2018, ma a tutt’oggi non si è proceduto a fare nulla. Atteso il fatto che, comunque, dagli uffici informatici dell’Ente mi è stato detto che non ci sono problemi a fare qualcosa del genere, è tutto pronto.
A questo punto, quindi, chiedo un impegno da parte della Giunta affinché a breve si inizino a mettere on-line questi verbali, che comunque garantiranno un maggior grado di trasparenza ai lavori degli organi amministrativi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Non essendoci nessun problema tecnologico, sono abilitati gli uffici a inserire i verbali, da parte dell’Amministrazione c’è la massima volontà alla trasparenza e, quindi, a pubblicarli.
Speaker : PRESIDENTE:
Votiamo. Disattivate Gigante. Disattivate Nuzzaci. Tondo è via, disabilitato. Operazione conclusa.
Presenti 27, favorevoli 27, nessuno contrario, nessun astenuto.
La mozione è approvata.
Mozione urgente a firma del Consigliere Finamore ed altri inerente il mercatino di Natale in Piazza Libertini.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE:
Grazie, Presidente.
Cari colleghi, con questo intervento comunico il ritiro della mozione, protocollata in data 30 ottobre, a firma mia e di altri diciotto Consiglieri, sulla problematica che ha interessato i commercianti di Piazza Libertini. Riteniamo che non ci sia più motivo di discuterla in quanto si è finalmente raggiunto un accordo con gli stessi, che potranno fortunatamente restare aperti con le loro attività durante il periodo natalizio fino alle ore 22, come avevamo richiesto, a patto che utilizzino le casette in legno, come proposto dal Sindaco e dall’Assessore di competenza.
Nonostante sia stato raggiunto questo obiettivo, riteniamo doveroso puntualizzare che si sarebbe potuta fare una programmazione nei mesi precedenti di tutte le attività da svolgere nel periodo natalizio, compreso il mercato di Piazza Libertini, così da avere maggior tempo a disposizione sulla stessa reperibilità di queste casette in legno e, di conseguenza, sulla scelta del fornitore e sul costo del noleggio, quantificato in euro 1.000.
Ma soprattutto riteniamo ancor più doveroso sottolineare il fatto che si sia potuti arrivare a tale accordo solo ed esclusivamente grazie alla presentazione di detta mozione e all’impegno dei diciannove Consiglieri che si sono spesi affinché i commercianti potessero, almeno durante il periodo natalizio, lavorare qualche ora in più.
Troviamo alquanto deludente dover leggere dai social che l’incomprensione tra Amministrazione e commercianti sia stata solo una diversa idea dell’uso dello spazio pubblico, considerato che l’idea primaria del Sindaco in particolare era quella di utilizzare gli ombrelloni sino alle ore 14, per poi liberare l’intera area, come testimonia la richiesta degli stessi commercianti fatta il 22 ottobre. È opportuno, ad onor del vero, invece, spiegare ai cittadini tutti che, solo dopo aver protocollato la mozione in oggetto, si è aperto uno spiraglio di speranza per i commercianti e si è lavorato tutti in un’unica direzione.
Questo è l’esempio che dimostra quanto sia importante l’ascolto di tutti i Consiglieri, siano essi di opposizione che di maggioranza, da parte del Sindaco. La visione condivisa delle problematiche porta sempre alla migliore soluzione per tutti.
Ritiriamo, quindi, la mozione, a firma di diciannove Consiglieri, non per una resa, ma perché abbiamo con essa ottenuto un grande risultato, ancor prima che la stessa venisse discussa, e con l’unica condizione che si confermi in questa sede l’importo di euro 1.000 per il noleggio della casetta.
Ci auguriamo, pertanto, che da questa particolare situazione, Sindaco, possa nel prossimo futuro ascoltare di più le nostre proposte, che vengono soprattutto dal continuo confronto con i cittadini, che in questo Consiglio rappresentiamo tutti indistintamente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
La mozione, dunque, è ritirata. Perfetto.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere Finamore. non mi sarei naturalmente sottratto anche alla discussione e a un voto sul provvedimento, se si fosse ritenuto necessario doverlo confermare. Dico ora le stesse cose che avrei detto qualora la mozione fosse stata messa ai voti.
La posizione dell’amministrazione, diversamente da quel che si sostiene, è sempre stata dall’inizio, sin dal 2017, quella di offrire agli ambulanti di Piazza Libertini la possibilità di mantenere una presenza oltre gli orari previsti, con allestimenti compatibili con la piazza. Nessuno stava sfruttando gli operatori di Piazza Libertini, precisando loro che sino alle 14 sarebbero potuti rimanere e svolgere la loro attività regolarmente.
Qual era il problema che si poneva? La prosecuzione, come l’anno scorso, dell’orario, nel periodo natalizio, fino alle ore 20 o 22, con previsioni di allestimento che erano identiche a quelle degli anni precedenti, quindi pagodini in PVC bianco, utilizzo di gruppi elettrogeni, impiego dei mezzi nella piazza per la vendita della merce.
È a questa richiesta perentoria che l’Amministrazione ha opposto un fermo diniego, invitandoli a prendere in considerazione ipotesi alternative di allestimento o, alternativamente, a prendere in considerazione ipotesi di trasferimento in altro sito, che era stato individuato in […]
La sopravvenuta valutazione degli operatori commerciali di […], inizialmente indisponibili a qualunque alternativa rispetto a quella inizialmente proposta, ha consentito oggi di giungere ad una soluzione condivisa, che si poteva raggiungere non per ferma opposizione del Governo cittadino, come è stato sostenuto, ma per una ferma indisponibilità degli stessi a prendere in considerazione allestimenti alternativi a quelli finora utilizzati.
Io sono lieto che si sia trovata questa mediazione. Sgombro il campo da molti equivoci e molti fraintendimenti, fra questi quello di voler perseguire questi operatori senza alcuna ragione. Indica come quell’occupazione temporanea non può essere considerata permanente, ma è finalizzata al periodo del Natale; rende compatibili usi e funzioni diverse della piazza in ragione dell’interesse dei privati, ma dell’interesse pubblico di una fruizione della piazza, che sono ragioni di decoro.
Io quindi credo che sia importante essere pervenuti a questo risultato. Mi permetto però di precisare che questi erano i termini del confronto sin dall’inizio. Sì a qualunque ipotesi di allestimento che non riproponesse quelli degli anni precedenti. Appena si è consentito di poter giungere a quel traguardo, l’intesa si è immediatamente siglata.
Speaker : PRESIDENTE:
La mozione è ritirata, quindi non c’è una discussione.
Mozione a firma del Consigliere Giannotta inerente l’introduzione del voto elettronico.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA.
Grazie, Presidente, grazie al Governo centrale, grazie ai Consiglieri.
Mi faccio parte attiva di una sollecitazione pervenuta al sottoscritto dall’associazione Coscienza civica, a presentare una mozione sull’argomento voto elettronico. Mi faccio tra l’altro promotore di questo tema, atteso che è uno degli argomenti, oggi, che vede un nostro professore dell’Università del Salento fortemente impegnato a livello nazionale ed europeo, il professor Marco Mancarella. Nell’elaborazione di questa mia mozione l’ho interpellato e ha offerto disponibilità ad essere audito sull’argomento dall’Amministrazione, qualora essa la ritenesse meritevole di accoglimento.
Un breve cenno sull’impianto legislativo. Abbiamo delle linee-guida già adottate dal Consiglio d’Europa del 2004, che forniscono gli standard minimi che una disciplina adottata, sia essa a livello nazionale, regionale o locale, deve rispettare, ma anche una disciplina nazionale che ho inserito nei considerato. Mi riferisco all’uso delle tecnologie dell’ICT rispetto quindi al Codice dell’amministrazione digitale (CAD) di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. Voto elettronico, quindi, o meglio, argomento dell’applicazione dell’Information and Communication Technology all’interno delle dinamiche della pubblica amministrazione che viene oltremodo disciplinato dall’articolo 9 dello stesso CAD, ultima formulazione, nel momento in cui proprio si inserisce il titolo “partecipazione democratica elettronica”, che quindi prende in considerazione il rapporto tra nuove tecnologie ed esercizio dei diritti, per cui, dice l’articolo 9: “le amministrazioni favoriscono ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili e migliorare la qualità dei propri atti, anche attraverso l’utilizzo, ove previsto e nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, di forme di consultazione preventiva per via telematica sugli schemi in atto da adottare”. Questa è la disciplina nazionale a cui fa immediatamente eco la disciplina regionale.
In questo caso, nella mia mozione ho introdotto un’esperienza regionale della Regione Lombardia, a cui, appunto, lo stesso professor Mancarella ha preso parte nei lavori di preparazione e di modifica della legge regionale. Ma, non ultima, è l’esperienza della Regione Puglia, che ha già provveduto a presentare nel 2018 presso il Consiglio regionale, una proposta a firma dei Consiglieri Blasi e Caroppo, sempre su proposta del professor Mancarella, questa volta del dottor Luigino Sergio e della professoressa Sara Sergio. Oggi il dibattito è aperto. In Regione Puglia deve essere portata alle ultime fasi prima dell’approvazione.
A livello, invece, di esperienze di municipalità, ho inserito nella mozione l’esperienza del Comune di Roma, che ha portato alla modifica dello Statuto entrato poi in vigore il 20 marzo 2018. Con questa mozione intendo chiedere all’Amministrazione e al Sindaco Carlo Salvemini di impegnarsi a fare propria la richiesta appunto di introduzione del voto elettronico come strumento di partecipazione dei cittadini alla vita politica, e quindi, da affiancare agli istituti di democrazia partecipativa già istituiti e regolamentati dall’Amministrazione Salvemini, come i comitati di quartiere e le consulte, nella prospettiva di una crescita delle comunità anche sotto il profilo della cultura digitale, partendo proprio dall’impiego della tecnologia rispetto al diritto-dovere di voto di cui ciascun cittadino è titolare.
È ovvio che una modifica statutaria si rende necessaria per legittimare future azioni amministrative di partecipazione e democrazia elettronica, sulla scia delle esperienze già maturate in sede di sperimentazione anche presso il Comune di Martignano e Melpignano, con il progetto “Salento e- voting”, in cui sia proposto alla comunità un referendum consultivo.
L’articolo 10 dell’odierno Statuto comunale già considera azioni innovative informatiche in termini di attività amministrativa, con una giusta considerazione del Codice dell’amministrazione digitale. Una modifica dello Statuto è fondamentale affinché si possa dare legittimazione all’Amministrazione nel perseguire tutte quelle che saranno le attività che essa intenderà attivare, le azioni che intenderà attivare, che prevedono il coinvolgimento appunto dello strumento del voto elettronico.
Quindi, l’invito e l’impegno che si avanzano all’Amministrazione è di attivare un percorso di integrazione e modifica dello Statuto comunale di Lecce, nonché di modifica dei regolamenti comunali ove necessario. Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere.
Faccio mio naturalmente lo spirito della proposta. Mi dichiaro favorevole alla previsione di questo strumento. Naturalmente, le modifiche dello Statuto, che è atto successivo all’approvazione della mozione, afferiscono alla responsabilità delle Commissioni competenti e poi dell’Aula, quindi considero esaurito il compito della maggioranza, del Sindaco attraverso questo voto. Tutto il resto sta poi nelle mani dei Consiglieri.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, votiamo. Dichiarazioni di voto? Prego, Consigliera.
Speaker : CONSIGLIERE TESSITORE:
Io mi auguro che ci sia un momento di riflessione su quello che stiamo facendo, perché penso, conoscendo la sensibilità del Sindaco che ci rappresenta e di tutti i Consiglieri qui seduti, noi consideriamo la tecnologia al servizio dell’uomo e non l’uomo al servizio della tecnologia.
Quindi, posto che ci sono delle normative che il Consigliere Giannotta ha citato, giustamente, io però faccio appello ad un altro principio di ordine generale. Se vogliamo veramente una partecipazione di tutta la cittadinanza non dobbiamo non tener conto che la popolazione invecchia sempre di più e la digitalizzazione per la popolazione di una certa età non è più possibile. Quindi, se noi vogliamo una partecipazione effettiva, non possiamo votare per il voto elettronico, in questo momento storico.
Forse ce lo chiederemo più in là, però, con tutto il rispetto per i progetti e per tutti gli studi fatti – io vi parlo da esperta in politiche sociali –, sarebbe offensivo e lesivo della dignità di quelle persone che a una certa età non riescono e non possono essere messe in grado in breve tempo di seguire dei corsi di formazione per capire qual è il voto elettronico.
Io per quanto mi riguarda ho finito, ma mi auguro che veramente ci sia un momento di riflessione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Rispondo solo da un punto di vista tecnico.
Lo strumento elettronico è uno strumento in cui si appone il voto, che può significare che non si scrive con la penna o non si crocia, ma il voto elettronico dà l’opportunità di votare da casa a chi conosce la tecnologia, e a chi non conosce la tecnologia, l’Amministrazione può aver cura, rispetto alle sue osservazioni giuste, di ridurre quanto possibile il gap tra le persone che conoscono e che non conoscono la tecnologia, predisponendo in varie aree della città dei punti in cui si possa votare elettronicamente.
Aggiungo, visto che lo ha citato il Consigliere Giannotta, che nel caso di Melpignano e di Martignano non c’era una valutazione volta alla conoscenza della tecnologia, ma le urne erano elettroniche, quindi lo strumento elettronico consentiva in maniera più semplice, attraverso il touch di poter scegliere dove apporre il proprio voto. Lo strumento tecnologico elettronico, il voto digitale è un’altra cosa, uno non esclude l’altro, è solo lo strumento con cui noi andiamo a votare. Giusto per chiarimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Velocemente, Consigliere Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
È chiaro che le perplessità della Consigliera Tessitore saranno certamente fugate durante i lavori preparatori delle modifiche agli articoli dello Statuto.
Tengo però a precisare circa la riflessione che lei, Consigliera, ha avanzato rispetto a quei cittadini che hanno un’età avanzata, che in realtà l’esperienza di Martignano e Melpignano ci ha dato una risposta che va in una direzione diversa rispetto a ciò su cui lei ha espresso la sua preoccupazione. Quanto alla quantità, alla percentuale di popolazione di queste due municipalità che sono andate a votare con l’urna elettronica, sono persone che si muovono dai 65 anni in su. Finanche abbiamo trovato una nonnina che credo avesse all’epoca in cui ha votato, 87 anni.
Tra l’altro, per esprimere il voto elettronico non ci sono corsi o chissà cosa da fare. Si tratta semplicemente di far conoscere, o mettere di fronte all’elettore uno strumento. Tra l’altro, proprio perché questa Amministrazione ha fortemente deciso di andare nella direzione della partecipazione, costituendo Comitati e Consulte, sarebbe anche là importante utilizzare questi istituti, o meglio, questi luoghi, affiancati anche con questo strumento, per ridurre quel gap di digital divide che esiste e che non necessariamente deve essere imputato ai giovani o meno giovani, ma anche agli anziani, fondamentalmente.
Quindi, le sue perplessità saranno oltremodo analizzate e saranno oggetto di dibattito nella Commissione che provvederò a formulare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giannotta. Altre dichiarazioni di voto, interventi? Procediamo.
Non vi muovete perché poi non voglio sentirmi dire: c’ero, non ero abilitato, ero assente o altro. Consigliere Valente; Tondo, disabilitato; Guido, disabilitato; Monticelli, disabilitato; Guerrieri disabilitato; Perrone, disabilitato; Russi, disabilitato; De Benedetto, disabilitato; siamo ancora in corso di controllo. Se volete rimanere, se no annullo tutto. Battista, disabilitato; Martini, disabilitato; Gigante, disabilitato; Nuzzaci, disabilitato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 19, favorevoli 17, astenuti 2, nessun contrario.
La mozione viene approvata.