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C.c. Lecce 11.10.2018 ore 16.00
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Speaker : PRESIDENTE:
Buonasera a tutti. Segretaria, l’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista Luciano, Bianco Giuseppe, Calò Laura, De Benedetto Federica, De Matteis Marco, Finamore Antonio, Fragola Massimo, Giannotta Marco, Gigante Paola, Giordano Michele, Guerrieri Giordana, Guido Andrea, Leucci Maria Paola, Mariano Mariano Natalia, Martini Severo, Mazzotta Paride, Messuti Gaetano, Molendini Gabriele, Monticelli Cuggiò Bernardo, Murri Dello Diago Cosimo, Nuzzaci Marco, Pala Giorgio, Patti Pierpaolo, Perrone Paolo, Povero Paola, Ria Lorenzo, Rotundo Antonio, Russi Alberto, Salvemini Carlo, Spagnolo Angela Maria, Tessitore Carmen, Tondo Angelo, Valente Fabio.
Presenti 21, assenti 12.
Speaker : PRESIDENTE:
Prima di passare agli ordini del giorno, vi do una comunicazione: “Prelievo dal fondo di riserva. Comunicazione ai sensi dell’articolo 166 del decreto legislativo 267 del 2000. Manifestazione di interesse per contributi regionali in conto capitale in favore di interventi di somma urgenza di competenza regionale e dei soggetti previsti dall’articolo 3, comma 1, lettera a) legge regionale 13/2001. Intervento di messa in sicurezza e restauro del cornicione sovrastante il parapetto murario di Palazzo Carafa su via Rubichi. Approvazione perizia dei lavori. Prelievo dal fondo di riserva di euro 50.000”.
Ho ricevuto due domande di attualità. La prima è del consigliere Monticelli, che prego di illustrare in cinque minuti. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie, Presidente.
Ho predisposto questa domanda di attualità per coinvolgere tutta l’Assise comunale su quelle che sono le criticità che oggi stanno vivendo tutti i centri disabili della città.
Nella giornata di oggi era prevista una Commissione controllo che è venuta meno, in quanto c’è stato un concomitante impegno dell’assessore e della dirigente per tentare di dirimere questa questione che viene da lontano. Tutti quanti avranno avuto occasione di ascoltare le denunce che tramite giornali, tramite interpellanze, tramite mozioni, tramite domande di attualità sono state poste all’attenzione dell’Amministrazione Salvemini.
Ma l’aspetto più grave, e vengo al dunque, è quello che è accaduto negli ultimi giorni per quanto riguarda il Centro disabili di via Vecchia Carmiano, tanto che anche il Presidente, oggi ho appreso, Murri Dello Diago, ha fissato una convocazione per metà settimana.
Ripeto, viene da lontano perché? Perché, Sindaco, già i primi di settembre abbiamo attenzionato l’amministrazione su quello che stava accadendo sull’uno e sull’altro; abbiamo avuto delle rassicurazioni che poi si sono rivelate in nulla.
Il 27 settembre, Sindaco, la cooperativa che ha in concessione il Centro disabili formulava una lettera rappresentando delle riserve, indirizzata alla dirigente dottoressa Perulli, alle organizzazioni sindacali rappresentando uno squilibrio in virtù di quelle che sono le presenze nel Centro disabili. Chiedeva di rinviare un già concordato incontro per il giorno 5 di ottobre.
Ebbene, sapete che cosa succede? Che il giorno 5 di ottobre questo incontro si tiene, ma il Comune non partecipa. Il Comune, gli uffici, l’assessorato, il Sindaco non partecipano. E sapete come si chiude il verbale di incontro tra la cooperativa e le rappresentanze sindacali? La cooperativa dichiara, lo mette per iscritto e dice di “valutare la procedura di licenziamento collettivo dell’intero personale”. E noi siamo la stazione appaltante. Noi Comune abbiamo previsto un bando, abbiamo previsto delle regole, abbiamo previsto la clausola sociale che garantisce i dipendenti, e poi non partecipiamo a questo incontro.
Che cosa succede? Succede che ovviamente le famiglie, gli operatori, si sono preoccupati. Da qui l’intervento di convocare una Commissione controllo che il giorno 8, lunedì, il Presidente Pala, che non vedo, ha indicato per questa mattina.
Questa mattina l’assessore e la dirigente, ben venga questa notizia, hanno incontrato quelle che sono le organizzazioni sindacali e hanno incontrato quelli che sono i legali rappresentanti di queste cooperative. Cooperative che devono rispettare quello che risulta nel bando di gara, quindi non si possono sottrarre agli obblighi.
Ho preparato questa domanda di attualità perché ritenevo di fare queste domande in sede di Commissione controllo, ma visto che c’è stato oggi l’incontro con l’azienda e i sindacati, chiedo all’assessore qual è l’esito di questo incontro che c’è stato con i sindacati. Chiedo inoltre, e questo è un motivo sicuramente di attenzione per l’amministrazione, di questi ragazzi quanti ce ne sono che frequentano questo Centro disabili? Erano in tanti…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, si avvii alla conclusione.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Ho concluso. Erano in tanti, garantivano la sostenibilità economica dell’operazione. Adesso l’azienda dà dei numeri che non so se sono veri. Dice che sono quattro per quanto riguarda il 105 e venti per il 60; erano trenta e dieci. Io non so effettivamente quanti sono, però io ribadisco la mia preoccupazione. C’è una presenza costante a fianco di queste strutture che rappresentano il bisogno della città. Quindi, una preghiera che rinnovo ancora una volta: diamoci una mossa per le famiglie e per gli operatori.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, grazie, consigliere. Ha superato di un minuto, grazie.
Prego. La parola al Governo.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Grazie, Presidente.
Intanto vorrei dire al nostro consigliere Monticelli che il sottoscritto il 5 di ottobre non è stato convocato, quindi non ero presente perché non convocato, non ho ricevuto comunicazioni. Però, per meglio specificare le cose leggo, così non dimentico niente: “Il Centro diurno socioeducativo riabilitativo (articolo 60) e il centro sociale polivalente per diversamente abili (quindi articolo 105) è stato affidato in concessione, dopo espletamento della gara, all’ATI costituita per il 70 per cento dalla Cooperativa Sociale Solidarietà e per il 30 per cento alla cooperativa sociale Comunità Emmanuel. Questo servizio è iniziato il 2 luglio. Fino al 30 settembre sono comunque rimasti in piedi i vecchi PAI, in virtù dei vincoli posti dal catalogo regionale che finanzia questi buoni di servizio. Per tale motivo, l’ATI non ha potuto fare una sua organizzazione del lavoro per non perdere appunto la possibilità di usufruire di tali buoni di servizio.
I primi giorni di ottobre, quando l’ATI si è iscritta sulla piattaforma regionale, ha iniziato a rivedere l’organizzazione del lavoro, e nell’incontro tenutosi il 5 ottobre con le organizzazioni sindacali”, e ribadisco, io non ho ricevuto nessuna comunicazione, dichiara quanto ha già detto il consigliere Monticelli. Però io voglio rileggere tutto. Dice: “in considerazione del numero degli utenti ospiti dei due Centri, si ha un esubero in termini di ore lavorative settimanali delle unità lavorative pari a 150 ore per l’articolo 60 e a 48 ore per l’articolo 105. A fronte di ciò, l’ATI ritiene di dover intervenire con estrema sollecitudine sull’organizzazione del lavoro, nonché sul complessivo monte orario in eccedenza, atteso che la prosecuzione della gestione dell’attività con attuale impegno orario non è sostenibile”. Non solo, ma ancora dice: “stante l’elevato squilibrio della gestione dell’appalto stesso, si riserva di valutare l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo”.
Ora, dopo queste dichiarazioni dell’ATI, l’Ambito ha ritenuto, anche su richiesta dei sindacati, necessario e urgente convocare le cooperative componenti l’ATI per meglio definirne i problemi e trovare eventuali soluzioni.
L’incontro si è tenuto oggi, alle 11,30, e questo che vi leggo è il risultato dei verbali: “Sono presenti all’incontro l’Ambito, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e, per l’ATI, la sola cooperativa sociale Comunità Emmanuel. Risulta assente la capofila, Cooperativa Solidarietà, che con una nota acquisita agli atti attraverso un proprio delegato ribadisce la posizione assunta ed esplicitata in data 5 ottobre nella precedente riunione sindacale”.
Cosa fa l’Ambito? L’Ambito chiarisce che “in considerazione degli utenti attualmente ospiti nei due Centri, 28 per l’articolo 60 e 15 per il Centro articolo 105, non si registra al momento un esubero in termini di ore tale da dover intervenire con sollecitudine sul monte ore lavorativo dichiarato dall’ATI eccedenti. Pertanto, non si comprendono le ragioni del paventato licenziamento collettivo”. Altresì l’Ambito chiarisce invece che “risulta doveroso da parte dell’ATI intervenire con estrema sollecitudine sull’organizzazione complessivo del lavoro nei due servizi. A tal proposito, gli uffici sollecitano l’invio degli elenchi del personale impiegato suddiviso sui due servizi, con specifica di monte ore e qualifica. Tanto viene richiesto, poiché agli atti risulta un elenco cumulativo che non consente una puntuale verifica sul mantenimento degli standard qualitativi e organizzativi dei servizi”.
L’Ambito e le organizzazioni sindacali chiudono l’incontro chiedendo appunto che i contratti del personale, in particolare delle figure degli OSS e degli ausiliari non subiscano variazioni, né in termini di monte orario, né in termini di numero di unità lavorative impegnate sino al prossimo incontro, nel quale sarà necessaria la presenza del legale rappresentante della società capofila dell’ATI. Eventuali rimodulazioni si potranno prendere in esame solo dopo un’eventuale valutazione congiunta tra sindacati, ambito e ATI, che prende in esame l’organizzazione singola dei due servizi, non cumulativo. L’Ambito chiede che in ogni caso venga garantita la qualità dei servizi, che non può prescindere dal mantenimento degli attuali posti di lavoro.
Volevo finire dicendo che rispetto all’attenzione che porge e che pone il consigliere Monticelli, se non è equivalente, la nostra forse è di più, per il mantenimento sia del lavoro che delle persone impegnate in questi centri. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, assessore. Consigliere, un minuto per dichiarare se è soddisfatto o no.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Apprezzo veramente l’impegno dell’assessore Citraro, però non posso sottacere la meraviglia quando l’assessore mi dice “io non sapevo niente”: una lettera indirizzata alla dottoressa Perulli come dirigente dell’Ufficio; ma non vi parlate?
La cooperativa cioè dice: “io sto facendo questo, questo, questo e questo”, ti dice “ci dobbiamo vedere con urgenza il giorno 5”, e giustamente, dice l’assessore “io non so niente”.
Allora quando a me preoccupa che c’è non dico una disattenzione…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, dichiarazione, scadendo il termine…
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
… una mancata integrazione tra le varie strutture che devono produrre risultato non sbaglio. Prendo atto. Prendo atto dell’impegno dell’assessore, che oggi ha incontrato le organizzazioni sindacali.
Un altro aspetto. Questi signori dicono cose diverse da quello che dici tu, e tra l’altro oggi non sono venuti. Tu mi dici che non sono venuti. È un aspetto gravissimo! Domani li dovete convocare, perché la cooperativa che gestisce il 25 per cento e che presenta, e tu mi dici…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, non deve fare un secondo intervento. A me dispiace interrompere, però le regole dovreste saperle meglio di me per l’esperienza. Io le ho dato di più nel primo intervento, quindi dichiari la sua soddisfazione o insoddisfazione.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Rispetto le regole.
Speaker : PRESIDENTE:
Solo quello.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Rispetto che questo intervento di oggi possa trovare maggiore soddisfazione di quello fatto un mese fa, quattro mesi fa e cinque mesi fa.
Prego, il Governo vuole replicare. Dopodiché non si può più intervenire.
Speaker : ASSESSORE CITRARO:
Io non è che voglio replicare, voglio soltanto dire al consigliere Monticelli che il sottoscritto, anche se non convocato, in data 2 ottobre è andato di persona, cioè ha contato quanti erano… Quindi, non l’ho scritto così, ma sono andato di persona insieme agli uffici. Io quindi mi preoccupo, sono andato prima dell’incontro di giorno 5, proprio perché volevo capire quali erano i numeri che avrebbero dato ed erano sicuramente dati sbagliati. Va bene?
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Seconda domanda di attualità, a firma del consigliere Perrone. Consigliere, ha cinque minuti. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Presidente, grazie.
La mia domanda di attualità verte sulla questione della Lupiae, specificatamente sulla crisi finanziaria che la società nostra partecipata sta attraversando in questo momento.
Senza riferirci a quali potrebbero essere per mia opinione le cause, ne voglio citare una su tutte: rispetto a una situazione ordinaria, il Comune, per la prima volta, a tre mesi dalla fine delle convenzioni, ha dichiarato di non volerle confermare, o almeno di non volerle confermare nel perimetro attuale. Questo ha creato inevitabilmente una crisi finanziaria per la società partecipata perché la società partecipata utilizzava quei contratti per garantire anticipazioni che aveva presso gli istituti di credito.
È chiaro che questa situazione sta comportando uno stato di forte agitazione da parte dei dipendenti comunali. Le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione. Mi è sembrato di intendere, al di là di quello che leggo dai giornali, che la posizione dell’amministrazione e del Sindaco in modo particolare sia quella di garantire all’azienda la continuazione della propria attività, e questo è attestato dal fatto che in sede di equilibri di bilancio ha proposto e ottenuto dal Consiglio comunale lo stanziamento per il ripianamento delle perdite per 1,372 milioni di euro. Queste risorse sarebbero utili versate nelle casse della Lupiae per garantire al momento il pagamento degli stipendi e quindi la prosecuzione dell’attività aziendale, ma siccome noi sappiamo che per poter provvedere al ripiano formale delle perdite, alla costituzione del capitale sociale, il decreto Madia impone, per le società in perdita come questa che venga approvato un piano di risanamento, e siccome il piano di risanamento che il cda della Lupiae ha presentato all’Amministrazione comunale è stato ritenuto inadeguato – tant’è vero che il Sindaco ha suggerito alla Lupiae di servirsi di un altro advisor che possa redigere questo piano di risanamento –; e siccome, questa sì, è mia opinione, io sono convinto che nessuno sia in grado di redigere un piano di risanamento se il Comune, che è socio unico e committente praticamente unico della Lupaie non dà le indicazioni in ordine al perimetro del fatturato che ritiene di poter garantire alla Lupaie, della qualità delle convenzioni che possono essere rinnovate a favore della Lupiae, quindi indicazioni rispetto ai livelli di occupazione che il Comune sarà in grado, con la propria committenza di garantire alla Lupiae, ebbene, chiedo al Sindaco se non ritiene – il Sindaco – di dover dare questi indirizzi; se ritiene di doverli dare qual è il contenuto di questi indirizzi, cioè cosa ritiene di poter offrire come prospettiva alla società partecipata. E siccome questo percorso è un percorso complicato, che necessita di tempo affinché questo si realizzi, perché adesso bisogna indicare il nuovo advisor, bisogna contrattualizzare l’attività del nuovo advisor, il nuovo advisor deve redigere il piano, il piano deve essere sottoposto all’amministrazione, il Nucleo di valutazione – diciamo così – delle partecipate deve decidere se quel piano va bene o non va bene; ebbene, solo a valle di questo percorso il Comune potrebbe provvedere al ripianamento delle perdite e al versamento, nelle casse della Lupaie di quel 1,3 milioni di euro.
Per tutto questo, sicuramente ci sarà bisogno di tempo, il rischio che non si paghino gli stipendi per i mesi a venire secondo me è molto concreto. Allora io chiedo al Sindaco, seconda domanda, onde evitare il perdurare di questo stato di crisi di liquidità, se non sia il caso di prorogare, così come sono oggi, alle condizioni attuali per un certo periodo certamente determinato (tre, quattro, cinque mesi, sei mesi) le convenzioni attuali alla società partecipata, in modo tale da permettere alla società partecipate di reperire sul mercato finanziario la liquidità utile a continuare la propria attività, e nelle more, avere la tranquillità di fare il percorso così come l’ha prefigurato il Sindaco in omaggio, giustamente, alle norme, senza che si viva questo stato di tensione che noi come cittadini e come amministratori viviamo, ma immaginiamo le oltre 260 famiglie dei lavoratori della Lupiae che cosa stiano vivendo in questo momento.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Colgo l’occasione di questa domanda di attualità per dare indicazioni ulteriori rispetto a quelle espressamente formulate, approfittando anche della presenza dei lavoratori, che giustamente sono qui per avere chiarimenti e approfondimenti ai quali io naturalmente come è noto non mi sono mai sottratto avendo sempre incontrato, ogni qualvolta mi è stato chiesto, lavoratori e organizzazioni sindacali.
Andiamo con ordine. Innanzitutto, la notizia comunicatemi dal Presidente Turi ieri e ribaditami poche ore fa, con il pagamento delle fatture per i servizi resi al Tribunale di Lecce, entro domani dovrebbero essere pagati gli stipendi del mese di settembre. Quindi, viene a essere naturalmente scongiurato questo primo pericolo.
La crisi finanziaria della società partecipata non ha elementi di contingenza legata all’esercizio 2018, come è noto si ripete da anni puntualmente allo stesso modo. Noi come cliente quasi esclusivo, veniva ricordato dal consigliere Perrone, abbiamo regolarmente adempiuto alle nostre obbligazioni, andando incontro in ogni modo a quelle che venivano segnalate come criticità da parte dell’organo amministrativo.
Nel luglio del 2018, con una corrispondenza ufficiale, ci veniva chiesto in ragione di una preoccupazione di ritardato pagamento da parte del Tribunale delle fatture per prestazioni rese, l’anticipazione dei servizi per la manutenzione del verde che noi abbiamo garantito a luglio, quindi con un’anticipazione, sino al 31.12.2018.
Non solo quindi abbiamo pagato tutto ciò che era già maturato, ma abbiamo anche previsto un’anticipazione sino al 31 dicembre dei servizi ancora non resi. In qualità di socio unico, come ricordava il consigliere Perrone, abbiamo, con una variazione di bilancio, garantito alla società le risorse fondamentali per poter dare la cosiddetta continuità aziendale ai sensi dell’articolo 2447 del codice civile ai fini della copertura della perdita e della ricostituzione del capitale sociale, chiedendo un sacrificio ai dirigenti comunali, ai consiglieri comunali e alla Giunta tutta, che dal mese di ottobre stanno significativamente corrispondendo un proprio sacrificio e impegno personale per aiutare i lavoratori e la società tutta.
Queste risorse, come è stato ricordato, non possono essere, per legge versate, nelle casse comunali in assenza di un piano di risanamento che dovrà essere predisposto secondo, naturalmente, le tempistiche dovute e necessarie.
Come ho già precisato ieri, è una corsa contro il tempo: non stiamo lesinando energie, né stiamo sprecando denaro, perché naturalmente siamo molto attenti a un utilizzo parsimonioso di risorse pubbliche, considerata la situazione di difficoltà della società partecipata, alla quale, ricordo, deve essere affiancata la difficoltà economico-finanziaria del Comune di Lecce. La gestione della crisi del Comune, infatti, e la gestione della crisi della Lupiae, purtroppo camminano di pari passo.
In assenza di un formale incontro con un advisor, il socio unico non può che dare indicazioni molto essenziali, e rispondo al primo dei quesiti del consigliere Perrone, che non siano quelli anch’essi imposti dalla norma.
La prima cosa dice? Dice che il Comune, aderendo alla manovra di riequilibrio pluriennale del proprio bilancio, è sottoposta alle prescrizioni imposte dall’articolo 243 bis del TUEL, che al comma 9 precisa come nell’ambito della riduzione della spesa corrente per prestazioni di servizio, debba essere adeguatamente garantita attraverso una rigorosa ricognizione la previsione di tagli alle società partecipate. Questo significa che i 9,5 milioni di euro convenzionali, a partire dal 2019 non potranno essere garantiti nello stesso importo non per una valutazione di discrezionalità politica, ma per una precisa prescrizione normativa che viene prevista per gli enti come il Comune di Lecce che sono in una situazione di squilibrio finanziario.
L’altra indicazione che viene inevitabilmente posta essenzialmente all’advisor è quella legata alla tipologia di contratto da applicare.
Il decreto Madia – che ricordo essere intervenuto successivamente all’approvazione dell’ultimo piano di impresa, così come nello stesso periodo è entrato in vigore il nuovo Codice dei contratti e dei servizi – stabilisce che da una parte ci possa essere un’operazione di copertura delle perdite solo in presenza di un piano di risanamento; dall’altro viene detto che per le convenzioni scadute, o in scadenza, e le nostre scadono il 31.12.2018, i dirigenti dei rispettivi settori, non quindi l’organo politico, non la Giunta, né l’organo consiliare, debbano valutare la cosiddetta valutazione di congruità economica. Cosa significa? Che per i servizi che vengono resi al Comune di Lecce è stato richiesto alla società di formulare un’offerta. In considerazione dell’applicazione di un contratto collettivo commercio e terziario, che non è aderente e adeguato alla tipologia dei servizi resi, questa proposta è stata considerata non economicamente congrua, perché per tutti i servizi presenti sul mercato e gestiti da società in house, l’applicazione del contratto è il cosiddetto multiservizi. Salvo l’unico che è già dall’inizio adeguato per tipologia, che è il cosiddetto contratto di pulizia degli immobili comunali, per i quali di fatto c’è l’attestazione di congruità economica, il dirigente l’ha firmata, la Giunta è pronta a rinnovarla per gli anni 2018-2019 per gli importi corrispondenti, con previsione di assunzione di personale in aggiunta rispetto a quello attualmente impiegato.
Per tutti gli altri, se non si scioglie il nodo della tipologia del contratto, è praticamente impossibile ottenere una valutazione di congruità economica. Vi ricordo che nel 2016, quindi ne può dare conferma testimoniale il consigliere Perrone, la Lupiae servizi affrontò questo argomento con la richiesta di un parere specifico a un avvocato giuslavorista, chiedendo appunto se potesse essere prevista la modifica di un contratto, che anche in termini di ore/lavoro è diverso da quello che vige nelle cosiddette società in house. Con un articolato parere di circa cinque pagine, nel precisare che ci sarebbero state naturalmente inevitabili necessità di confronto negoziale con i lavoratori e con i sindacati, e ribadito che non si potesse procedere con un provvedimento unilaterale, confermava la piena legittimità dell’iniziativa finalizzata alla modifica del contratto.
Ho verificato che purtroppo non esiste ancora presso gli uffici della Lupiae uno studio comparativo che possa mettere principalmente voi, ma anche lo stesso consiglio di amministrazione, nelle condizioni di misurare, a parità di livelli e a parità di anni contributivi, la differenza tra le due tipologie. Mi sono incaricato, questa mattina, di chiedere espressamente, per il tramite dell’Ufficio Personale Lupiae, attraverso i loro studi di consulenza, di ottenerlo nel più breve tempo possibile, in modo da consentire a ciascuno di voi di poter misurare gli effetti che questa modifica contrattuale comporta, e dall’altra parte, verificare l’impatto sul conto economico della Lupiae di questa stessa operazione, che da una parte si riverbera naturalmente sulle vostre buste-paga e sul vostro portafoglio familiare, dall’altra sul bilancio della società.
Questa mattina, incontrando alcuni di voi, ho dovuto e voluto precisare, e lo faccio nuovamente oggi in Aula, perché mi sembra molto utile e doveroso, spiegare che il cosiddetto contratto multiservizi non è stato scelto dall’amministrazione discrezionalmente tra quelli presenti nella tipologia dei contratti collettivi nazionali di lavoro per strappare l’onere economico più vantaggioso. No, perché il contratto collettivo multiservizi è l’unico che si applica per le attività che l’Amministrazione comunale, l’ente locale acquisisce sul mercato per queste prestazioni. Quindi, non è scelto, è obbligatorio.
Questo significa, ribadisco un invito che sto trasferendo in ogni occasione, la necessità l’inevitabilità, per i lavoratori e per i rappresentanti sindacali, di misurarsi con spirito di verità, con senso di realtà a questa evidenza.
Io non ho difficoltà, a chiusura di intervento, ad allontanarmi dall’Aula e a ricevervi tutti in un incontro fuori dall’Aula consiliare, così come abbiamo fatto in altre occasioni. Vorrei dirvi, senza alcuno spirito polemico, ma per semplice richiamo di comportamento, che personalmente non mi sono mai sottratto a nessun incontro, ho risposto anche a telefonate che mi chiedevano la possibilità di vedersi ad horas qui in Comune. Ne abbiamo fatti diversi, ho sempre partecipato.
Ieri, appreso dai giornali di un’assemblea dei lavoratori, per la quale né formalmente né informalmente mi era stato chiesto di intervenire, per una ragione anche di doveroso rispetto e di non voluta interferenza con dinamiche che so essere anche particolarmente impegnative, non ho inteso partecipare. Abbiamo approfittato di quell’occasione per tenere ieri un’assemblea straordinaria della Lupiae Servizi con diversi punti all’ordine del giorno. Ma non c’è necessità, ve lo dico, di rivolgervi al Prefetto per chiedere al Sindaco di aprire un tavolo di confronto, perché quel tavolo di confronto è sempre aperto, e non è stato mai da parte mia, chiuso.
C’è, ma questo lo dico soltanto per ribadirlo, un’ulteriore raccomandazione che mi sento di dover fare. La situazione è naturalmente molto complicata, la gestione della crisi della Lupiae è un fatto non semplice, non nuovo. Però sarebbe più produttivo per tutti che vi ci approcciassimo con prudenza, con attenzione, con rispetto, senza diffondere, sia pure a volte inconsapevolmente, notizie inesatte che agitano gli animi oltre quelli comprensibilmente accesi.
È stato riferito di una minaccia del Sindaco di portare i libri in tribunale nei quindici giorni se non procederete alla firma del contratto: a) non è il mio linguaggio; b) non spetterebbe a me portare i libri, perché spetta all’organo amministrativo, al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale.
Lo sforzo che stiamo facendo da mesi per garantire una continuità alla Lupiae non prevede la consegna dei libri in tribunale, su questo passaggio vorrei che non ci fossero fra di noi incomprensioni. Riguardo la richiesta che viene formulata nel secondo quesito dal consigliere Perrone, stiamo nel campo dell’obbligatorietà, non possumus, direbbero i latini. Non è possibile rinnovare convenzioni con contenuti diversi da quelli che si dovranno andare a siglare, quindi dobbiamo inevitabilmente attendere che le stesse vengano ad essere sottoscritte appena potremo disporre della valutazione di congruità economica. Né prima di quella data, come è stato precisato, è possibile liberare le risorse previste in stanziamento per la ricapitalizzazione ai sensi dell’articolo 2447.
In queste ore naturalmente i canali di comunicazione tra il socio unico, il Sindaco in quanto rappresentante dell’ente e il consiglio d’amministrazione e il collegio sindacale, come potete comprendere, sono costanti. È importante acquisire ufficialmente una relazione finanziaria sullo stato delle casse della Lupiae per capire qual è lo stato di solvibilità della stessa, prima di dover intraprendere qualunque percorso che, ripeto, spetta poi agli organi amministrativi dover intraprendere.
Io ho enorme rispetto dei ruoli e delle responsabilità, e non interferisco con valutazioni, pur esprimendomi per la responsabilità che la legge e il codice mi assegnano sulla gestione di governance della nostra partecipata.
Questa verifica di liquidità e di solvibilità dell’impresa, per quanto attiene al pagamento delle obbligazioni dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, l’acquisiremo a breve. Sulla base delle stesse, poi, il cda in Assemblea, insieme al Collegio sindacale, dovrà manifestare un proprio orientamento.
È chiaro che siamo in presenza di un passaggio difficile, per questo noi non stacchiamo un minuto rispetto a questi appuntamenti, per questo ci sentiamo sempre impegnati a un tavolo di confronto, che non viene mai impedito e viene sempre garantito. Mi solleva sapere che gli impegni finanziari del Comune non mettono a rischio il pagamento degli stipendi di settembre. Verificheremo nelle prossime ore cosa è possibile garantire per i mesi successivi.
Non credo di poter o dover aggiungere altro, o di aver dimenticato qualcosa. Alle tante richieste di informazioni che si succedono ho ribadito che il Comune, nel momento in cui sindacati e lavoratori, nella consapevolezza dei diritti acquisiti che però non possono diventare diritti intangibili rispetto a una crisi che mette in discussione il futuro dell’azienda e il mantenimento dei posti di lavoro… ho perso il filo. Volevo dirvi che questo passaggio diventa importantissimo, per cui io confermo l’impegno mio personale e di tutta l’amministrazione a voler, insieme al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale incontrare le rappresentanze sindacali per entrare più nello specifico nel merito di questo passaggio che chiedo al Consiglio comunale tutto di considerare fondamentale per costruire un futuro per la nostra società in house. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Scusatemi. Dopo l’intervento che farà il consigliere Perrone, per dichiarare soddisfazione o altro, signor Sindaco, se ho capito bene, lei è disponibile a ricevere una delegazione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Se questa è una necessità dei rappresentanti sindacali presenti in sala, io posso tranquillamente ritirarmi e interloquire con loro, se lo vogliono, se no possiamo farlo anche in un altro momento.
Speaker : PRESIDENTE:
Se lo ritenete opportuno, magari me lo fate sapere. Prego, consigliere Perrone.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE
: Grazie, Presidente.
Ovviamente, esprimo un sentimento di assoluta insoddisfazione per le parole del Sindaco. Il Sindaco dimostra ancora una volta di sottrarsi alle sue facoltà discrezionali di guida di un’amministrazione.
Ogni atteggiamento intrapreso da questa Amministrazione è stato un atteggiamento ostile nei confronti della Lupiae, è facilmente dimostrabile, dalle modalità con cui si è andata a formare la perdita 2017, al fatto di non aver messo la Lupiae in condizioni di poter alienare i terreni in patrimonio, e oggi, in quella gestione assolutamente secondo me scriteriata di questa crisi della Lupiae. Peraltro, tutto questo senza assumersi la responsabilità, perché coraggio vorrebbe che lui dicesse: io voglio fare questo per il bene della città, e spiegasse perché. È sempre colpa della Madia, sarà colpa dei dirigenti, sarà colpa dell’advisor; “non sono io che porto i libri in tribunale ma è il consiglio d’amministrazione della Lupiae”. Ma Sindaco, tu rappresenti non il socio unico, in questo caso, ma rappresenti il committente unico, per cui, se tu non dici qual è il perimetro di fatturato che tu sei in grado, o che tu vuoi, al di là degli advisor, al di là di ciò che dicono i dirigenti…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Perrone, le ho dato più di un minuto e mezzo, non deve fare un intervento…
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
La Lupiae non si salverà…
Speaker : PRESIDENTE:
La prego…
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Non sto facendo… Nel momento in cui lei, assumendosi, per la prima volta le responsabilità dirà qual è il limite all’interno di ciò che la norma prevede ovviamente, perché io non inviterò mai, Sindaco, a forzare ciò che è possibile. A quel punto ovviamente comprenderemo se veramente c’è volontà o meno di salvare la Lupiae.
Fino adesso, dagli atteggiamenti che lei, che tu hai tenuto, questa volontà è chiaramente contraria a un salvataggio della società.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Quando la disonestà intellettuale si spinge a questo livello di impudenza, siamo di fronte a quello che non esito a definire atto di delinquenza politica, perché parlare in quest’Aula di crisi indotta per le scelte scriteriate di questa amministrazione è qualcosa che offende la verità, che offende anche chi ogni giorno lavora con impegno e dedizione per raggiungere risultati importanti.
Vedi, consigliere Perrone? È molto semplice, in una situazione come questa, voler accendere il cerino e buttarlo per appiccare un incendio. Sei libero di farlo, così come l’hai fatto ieri, nell’intervista a Il quotidiano e di manifestare questo tuo atteggiamento di divertito compiacimento, quasi volessi trasferire nuovamente alla città l’idea che dopo di te il diluvio, e che con te posti di lavoro, floridezza, benessere, felicità.
Ci vuole anche una certa amnesia nel voler… Devi sopportarmi, consigliere Perrone, così come noi per anni siamo stati in silenzio dai banchi della minoranza, devi sopportare, devi sopportare il fatto che io stia parlando e che possa parlare oltre il limite di tempo, senza limiti di tempo.
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, manteniamo la calma.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Detto questo…
Detto questo, ho detto che ci vuole una certa amnesia per trasferire in questo Consesso l’idea che la crisi della Lupiae servizi dipenda dalla scelta di dover necessariamente proteggere il bilancio della stessa da un rischio di soccombenza del Comune di Novoli per un credito di 1,3 milioni di euro che mai è stato prudenzialmente accantonato in dieci anni e oltre di gestione, così com’è temerario, in quest’Aula, attribuire a questa amministrazione la responsabilità riguardo la mancata monetizzazione dei suoli di via Lodi e di Cicolella. Vi ricordo essere iscritti in bilancio gli esercizi 2013, 2014, 2015 e 2016. Ricordo che sono stati percepiti come un’imposizione civilisticamente inevitabile ma gestionalmente inutile da parte del precedente cda e di quello che si è poi nel 2013 insediato. Ricordo di aver presentato in quest’Aula la proposta di un piano particolareggiato nel dicembre del 2016, che avrebbe potuto significativamente essere concluso se negli ultimi mesi di vostro impegno consiliare, qui, l’aveste portato all’approvazione dell’Aula, così come volevate apportare all’approvazione dell’Aula il Piano urbanistico generale. Perché non l’avete fatto? Datevi una risposta, o da fatevi dare la risposta: come mai un’amministrazione che ha indicato nel 2012 i terreni come elemento strategico di risanamento della Lupiae, nei quattro anni successivi non ha fatto nulla per poterli monetizzare? Chiedetevelo. E poi rispondetevi, se questa è una valutazione temeraria e sconclusionata dell’amministrazione in carica, o trae motivi e spiegazioni da esperienze precedenti.
Io non ho nessuna intenzione di proseguire su un terreno di confronto polemico, ma quando mi si prende per i capelli e mi si trascina forzatamente, volutamente davanti ai lavoratori della Lupiae in una contrapposizione che dovrebbe vederci anche consapevolmente uniti su alcuni passaggi, io non ho fatto nessun riferimento ai pregressi, alle gestioni trascorse, alle responsabilità, ho cercato di parlare del presente e del futuro, e se mi vedo preso per i capelli per dire che sono il responsabile di questa situazione, allora è inevitabile, per la tutela anche della verità, per il doveroso rispetto che si deve a tutti in quest’Aula dover replicare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Procediamo con la prima interpellanza a firma del consigliere Pala, inerente l’attuazione varchi ZTL e loro segnalazione. Il Governo deve rispondere. Prego. Scusi, consigliere Pala.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, consigliere Pala.
Stiamo, come viene scritto nella sua interpellanza, lavorando per migliorare gli accessi alla zona a traffico limitato, sia attraverso un potenziamento della segnaletica e degli accessi, sia anche, lo anticipo, da una parte attraverso una più rigorosa valutazione dei titoli di rilascio dei permessi alla ZTL che stiamo controllando ad uno ad uno per verificarne appunto la legittimità, dall’altro per rivedere, in un’ottica di programmazione generale della sosta, anche gli orari di accesso alla stessa, che vorremmo, secondo i tempi che naturalmente ci assegneremo, quindi senza improvvisazioni, senza fughe in avanti, senza atti di presuntuosa affermazione di infallibilità, trasformare a breve in H24.
Questo significa la revisione complessiva del regolamento della ZTL, con tutti i criteri che giustificano il rilascio degli stessi, e che so essere già comunque nella programmazione delle attività della Commissione competente.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Sindaco. Consigliere Pala, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Sindaco.
Sono soddisfatto della risposta. Ovviamente vediamo, nei prossimi mesi, nelle prossime settimane, come si svilupperà questo argomento. È evidente che qualora si ampliasse H24 la ZTL tutti i giorni, a quel punto il motivo dell’interpellanza verrebbe meno, perché il problema è proprio laddove l’accesso alla ZTL è consentito, quindi laddove le macchine possono transitare. In quel caso, purtroppo, notevoli, numerose attività commerciali rilevano come non sia agevolmente segnalata la possibilità di transitare, dunque alcune persone vanno a cercare parcheggio altrove invece di riuscire a transitare nella ZTL. È evidente, però, che qualora cambiasse il regolamento, estendendolo H24, ciò verrebbe meno.
Nel frattempo io mi auguro che ciò possa essere meglio segnalato qualora la tempistica per il cambio del regolamento fosse più lunga. Ora, ovviamente, non sta a me, ma sta sicuramente alla competente Commissione e al Sindaco, in qualità anche di assessore al ramo, stabilire la tempistica. Nel frattempo, mi auguro che la segnalazione possa migliorare, ovviamente, salvo che non si possa decidere già in maniera rapidissima di estendere H24. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, consigliere Pala.
Interpellanza a firma del consigliere Monticelli inerente il traffico congestionato all’ingresso da Brindisi nelle ore mattutine. Prego il Governo di intervenire.
Sindaco, interpellanza Monticelli.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Una premessa. Credo che questa interpellanza, per come è formulata, consenta di approcciare il tema del traffico in città sulla direttrice di ingresso da Brindisi in termini più equilibrati di quanto sia avvenuto magari in passato.
Vi ricordo che quando l’Amministrazione deliberò i provvedimenti di limitazione alla circolazione durante il Natale veniva indicata come prova del fallimento di quel provvedimento la fila di auto all’ingresso della Brindisi-Lecce, che invece si ribadisce essere una caratteristica permanente, in orari diurni oltre che notturni, e in giornate nelle quali non vige alcun tipo di inibizione alla circolazione.
Questo accade perché esiste un’abitudine che viene anche richiamata nell’interpellanza, e che io considero sacrosanta nella sua valutazione, che tanti di quelli che entrano in città, e dalla superstrada per Brindisi, e dalla strada provinciale di Gallipoli, e dalla strada provinciale Lecce- Maglie, non fruiscono, così come potrebbero, delle alternative della nostra tangenziale, est e ovest, che attraverso le loro uscite potrebbero fortemente fluidificare gli accessi in ingresso nella città di Lecce.
Stiamo lavorando per il potenziamento, anzi per la realizzazione di tutta la segnaletica che mi dicono essere da anni stata acquisita da S.G.M. e mai installata, per l’informazione legata ai bus turistici, di divieto d’ingresso nella città in ragione della nostra ordinanza. Una segnaletica che molti ignorano perché non sanno che esiste questo divieto di accesso, con obbligo di sosta al city terminal. Rimedieremo attraverso il posizionamento di questa segnaletica che è già stata acquistata ed è nella disponibilità della stessa S.G.M. Abbiamo dato mandato, nell’ultima assemblea dei soci, di provvedervi con urgenza.
Naturalmente, i provvedimenti sulla sosta sono, per loro definizione, articolati e complessi. Noi li stiamo affrontando uno ad uno, e mi auguro che presto possano vedersi risultati tangibili. È chiaro che questa previsione, che questa constatazione scandisce anche alcune caratteristiche proprie dell’ingresso alla città di Lecce: doppia rotatoria e doveroso posizionamento di marciapiedi rialzati per consentire l’attraversamento in sicurezza, e questo naturalmente crea dei rallentamenti.
Noi dobbiamo lavorare perché il minor numero di veicoli entri in città volendo obbligatoriamente attraversare piazza del Bastione. Questo obiettivo lo riusciamo a raggiungere partendo, come scrive giustamente lei, principalmente dai cosiddetti bus turistici o mezzi pesanti.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliere Monticelli.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI CUGGIÒ:
Grazie, Sindaco.
Io ho voluto allegare all’interpellanza un rilievo fotografico, perché ho parlato essenzialmente di un lasso orario limitato. È chiaro infatti che noi stiamo facendo delle operazioni per step. Non parlavo di tutta la giornata, del traffico veicolare sia diurno che notturno. Io mi sono limitato a rappresentare alla sua attenzione, come assessore al traffico, quelli che sono gli interventi che per step lei sta assumendo, e come ultimo quello di via Cavour, di inversione di marcia.
Ciò su cui io volevo richiamare la sua attenzione, nelle more che si definisca tutto, è una soluzione, anche transitoria, quella che io suggerivo: la presenza di vigili urbani sul posto, perché mentre i vigili urbani sono presenti sull’ingresso che viene da Maglie, non ci sono venendo da Brindisi. E il flusso veicolare che viene da quell’area è di gran lunga superiore a quello che arriva a Lecce da Maglie. Era quindi un suggerimento, una proposta, quella di limitare il transito, per quel periodo di tempo, perché già limitando il transito di quelli che sono i bus vuoti… Io sono andato sul posto perché me l’hanno segnalato. Ho visto che c’è una situazione di convergenza di bus vuoti che vengono da dietro al cimitero, che si incrociano con i bus che vengono da Brindisi e scendono da via Campi per girare a sinistra.
Il mio quindi era un suggerimento. Se lei vuole, o lo ritiene può eventualmente valutare, oppure fare una prova, vedere se si può interessare il comando dei vigili per presidiare l’area e se quel suggerimento che io ho proposto potesse essere condiviso. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, consigliere Monticelli.
PUNTO 2 O.D.G.
Applicazione quote vincolate del risultato di amministrazione del rendiconto 2017: variazione al bilancio di previsione 2018/2020 ai sensi dell’art. 175 del D.Lgs. n. 267/2000, ai fini del diverso utilizzo di prestiti concessi dall’Istituto Cassa Depositi e Prestiti SpA.
Passiamo al punto n. 2 “Applicazione quote vincolate del risultato di amministrazione del rendiconto 2017: variazione al bilancio di previsione 2018/2020 ai sensi dell’articolo 175 del decreto legge n. 267 del 2000, ai fini del diverso utilizzo dei prestiti concessi dall’istituto Cassa depositi e prestiti S.p.A”. Ci sono interventi?
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie. Abbiamo già approvato, lunedì scorso, in Commissione congiunta Lavori Pubblici e bilancio una necessità, quella di provare a riutilizzare delle somme rinvenienti da ribassi, da economie di mutui contratti negli anni precedenti.
Attraverso una ricognizione siamo riusciti a trovare la somma di circa 700.000 euro. Il motivo di questa delibera è dare mandato alla Giunta di predisporre tutti gli atti per far sì che questi 700.000 euro vengano riutilizzati attraverso investimenti infrastrutturali, che consentano di migliorare la città, per cui si chiede il voto favorevole dell’Aula.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Vicesindaco. Si è prenotato prima il consigliere Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente. Io volevo fare una serie di riflessioni e poi una domanda all’assessore ai lavori pubblici. Dichiariamo chiaramente voto favorevole a questi importi che vengono utilizzati in maniera differente, a questi risparmi. Però mi viene una domanda da fare, e ripeto, alcune riflessioni. Dal 13 giugno Open Fiber sta posando la fibra ottica in città. Successivamente, si è proceduto ad asfaltare una serie di strade. Cito qua per esempio via Dei Ferrari, che prima era una strada da motocross, cioè, se non avevi la moto con le ruote dentate, con i tacchetti, non potevi passare. Adesso è un biliardo, cioè si può lanciare una pallina da ping-pong e si lavora.
Un paio di settimane fa ho trovato a terra, proprio in via dei Ferrari, le tracce rosse di predisposizione per il passaggio di Open Fiber. A questo punto, siccome stenderanno circa 600 chilometri, mi pare di capire, di fibra ottica in città, e ci sono state nel frattempo appaltate e soprattutto realizzate una serie di risistemazioni, non vorrei che si facesse un’operazione di asfaltatura, poi si ripassa e si rattoppano queste strade: chiaramente non ha lo stesso valore della strada appena asfaltata. Cioè, sembrerebbe come se dovessi rifare il bagno di casa: prima piastrello, poi chiamo il tubista per fare le tracce, metto i tubi e poi vado a stuccare.
La domanda che le faccio, essendo lei un ingegnere e avendo in mano l’assessorato ai lavori pubblici, è chiedere tanto avere una programmazione, cioè sapere almeno entro un anno e mezzo o due quali sono i lavori? È più di un anno che si sapeva che Open Fiber doveva posare la… Si poteva anche via dei Ferrari, farla più in là, o comunque chiedere a Open Fiber di passare prima da via dei Ferrari e poi successivamente asfaltarla.
Ora le chiedo: siccome lei comunque ha una formazione tecnica, per cui la programmazione penso che sia tutto per lei, poi abbiamo fatto una serie di studi quasi analoghi, penso che sia logico, almeno per i diciotto mesi, se si fanno degli interventi di opere pubbliche, evitare di dover ripassare sopra a risistemare. Così anche interfacciarsi con Acquedotto Pugliese: se non deve fare opere che siano già state programmate sarebbe opportuno comunque saperlo prima di fare tutti gli interventi che questi 700.000 euro comunque comporteranno. Si diceva, l’altra volta, in Commissione, che saranno soprattutto riasfalto delle strade. Non vorrei che asfaltiamo le strade, poi ci passa Acquedotto perché aveva programmato da due anni un intervento e troveremo sempre le nostre strade rattoppate. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, consigliere Valente. La parola al consigliere Messuti, grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
Sindaco, io ho avuto anche modo, rispetto a questa delibera, pubblicamente, di rappresentare un punto di vista che non era un punto di vista espressione di una certezza, lo è divenuto giorno per giorno, anche con un confronto con gli uffici. Nella mia esperienza di assessore ai lavori pubblici, quando c’era la possibilità di una devoluzione di mutuo, e un utilizzo dei residui di precedenti mutui contratti, è sempre stato da parte di tutte le forze politiche, siano esse di maggioranza, siano esse di opposizione, c’è stata sempre una unanime volontà di andare in quella direzione.
Oggi, questa delibera che dovrebbe anche far gioire chi sta all’opposizione, perché starebbe a significare che anche altre opere sarebbe possibile realizzarle, certamente cade in un momento negativo, cade in un momento in cui ha deciso di intraprendere il discorso del pre-dissesto, cade in un momento in cui i lavoratori della Lupiae oggi hanno preoccupazione rispetto al loro futuro, e lei è chiamato a dare appunto delle risposte.
Io le ho lanciato una proposta che non era una provocazione. Io ho lanciato una proposta: sapendo che è un procedimento difficile, trattandosi di somme che ancora sono in gestione della Cassa depositi e prestiti, proponevo se era possibile contrattare con Cassa depositi e prestiti la possibilità di interrompere l’erogazione di mutuo, previa verifica dello stato dell’ammortamento. Questo rappresenterebbe una situazione, ove possibile, ove praticabile, di abbassare l’esposizione finanziaria dell’ente, dare un piccolo grande medio respiro, non lo so quanto, alla capacità di cassa, ridurre quell’indicatore che la Corte dei conti le dice rispetto ai dodici mesi di anticipazione di cassa. Questo è un tentativo, secondo me, che quantomeno le deve far sorgere il dubbio se è praticabile o non praticabile, se è esperibile o non esperibile. Una postura dogmatica, una postura che assolutamente esclude, in un momento come questo impone questa riflessione da effettuare. Ecco perché io propongo, se l’Assise lo ritiene, previa verifica con i suoi uffici finanziari e con la Cassa depositi e prestiti, se ciò è possibile, e se è possibile che incidenza positiva dà rispetto all’abbassamento dell’esposizione finanziaria dell’ente.
Io poi faccio un piccolo inciso, Sindaco. Lei ha la fortuna di parlare sempre. Noi probabilmente l’ascolteremo. Gradiremmo però ascoltare dalle sue parole anche invettive politiche, non accuse personali, perché disonestà intellettuale rappresenta un’offesa personale.
Questa Assise e la sua persona si sono tenuti sempre ben lontani dall’andare al di sopra delle righe. Siamo qui perché c’è l’interesse della città, siamo qui perché ci sono atti deliberativi e interpellanze che i colleghi dell’opposizione hanno presentato. Non vuole essere un avvertimento, ma che diamoci una regola affinché il superamento di questo livello di stile avvenga per la prima e l’ultima volta, perché vorremmo svolgere l’attività consiliare nel pieno rispetto di tutti, nella salvaguardia della dignità personale di tutti. Poi politicamente, probabilmente saremo su posizioni contrapposte. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Non ho altri interventi.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Rispondo prima, Presidente, se me lo consente, al consigliere Valente.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
La ringrazio per il voto favorevole. La informo di due cose: che ove possibile, lo stiamo già facendo. Lo stiamo già facendo perché la gran parte delle volte si riasfaltano strade con scadenza di finanziamenti. Via dei Ferrari dovevamo concluderla quanto prima, anche perché via dei Ferrari, come ha detto lei, era una gruviera, e la possibilità di contenzioso era elevata. La informo che l’accordo chiuso con Open Fiber… Presidente, è difficile con questo rumore.
Speaker : PRESIDENTE:
Lo so, è difficile poter parlare, ma…
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
L’accordo chiuso con Open Fiber è un accordo molto importante per la nostra città, come servizio. Prevede che tra i circa 90 e i 120 giorni dopo il taglio delle strade verranno fatti i ripristini. I ripristini verranno fatti secondo diverse modalità: la prima è quella prevista dalla legge, il decreto scavi, a cui loro si appellano in qualsiasi città d’Italia, che consente il ripristino di circa 50 centimetri oltre il taglio che fanno.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Monticelli, la prego di accomodarsi perché già abbiamo i rumori esterni.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Un accordo, invece, che abbiamo siglato noi è la possibilità di ripristinare integralmente, o per mezza carreggiata, tutte le vie che invece sono state appena asfaltate negli ultimi due anni. Questo ci consente di riavere quell’assetto stradale che è necessario.
Negozieremo di volta in volta, e per questo motivo lunedì abbiamo già organizzato un confronto con la ditta su quale via poter chiedere che vengano a ripristinare ben oltre la parte del taglio, risolvendo già un problema nostro pregresso.
Questo lavoro lo stiamo già facendo in sincronia anche con Enel, potete vedere una serie di ripristini stradali fatti da via San Pietro in Lama a via Gallipoli, o con Acquedotto, con i ripristini fatti sulle vie dei villaggi delle marine (Villaggio Dario, Villaggio Adriatico, eccetera). Siamo molto attenti su questo. La sincronizzazione siamo riusciti però a farla nei lavori di ribitumazione di viale degli studenti, via De Jacobis, poi via Orsini Ducas e viale Grassi. In quel caso, riuscendo a conciliare i tempi, siamo riusciti ad anticipare l’attività di scavo a quella successiva di bitumazione. Sarà nostra cura monitorare costantemente per cercare di ripristinare al meglio le strade.
Stessa identica cosa stiamo facendo, dovevamo riasfaltare, nell’appalto relativo a viale degli studenti, viale De Jacobis, anche viale Oronzo Quarta. Abbiamo rinviato perché a viale Oronzo Quarta continueranno i lavori della fogna, che stanno andando su viale Gallipoli, quindi abbiamo rallentato il ripristino in viale Oronzo Quarta per evitare rotture successive.
Rispetto alla proposta del consigliere Messuti, le do alcuni dati che le possono essere utili. Il debito residuo che abbiamo con Cassa depositi e prestiti è di 28 milioni circa (28,7 milioni). Questa devoluzione è di circa 700.000 euro, quindi avremmo un’incidenza di meno di 2,4 per cento.
La rata annuale che abbiamo con Cassa depositi e prestiti è di circa 2 milioni, quindi, andandolo a ridurre in questa maniera risparmieremmo fino al 2039 circa 49.000 euro l’anno.
Gli uffici mi dicono questo, se vuole si metta al fianco degli uffici che erano gli stessi suoi uffici e concorda in maniera diversa.
Detto ciò, noi stiamo facendo la devoluzione che ci consente di non esporci per il 2018 di un ulteriore mutuo previsto dal bilancio di quest’anno, per riasfaltare strade. Stiamo quindi devolvendo quei soldi risparmiandoli: circa 550.000 euro, vi anticipo quello che definiremo nelle prossime Giunte, andranno a coprire due lotti diversi di bitumazione delle strade, che servono non per farci belli, ma per eliminare il contenzioso e per ridurre il contenzioso da incidenti stradali; 150.000 euro verranno utilizzati per mettere in sicurezza e adeguare la chiesa del Tempio.
La chiesa del Tempio sono i resti della chiesa presente all’interno della Caserma Massa, che lei conosce benissimo, e che ci consentirà successivamente di presentare il progetto esecutivo e continuare i lavori per la realizzazione del parcheggio a cui lei teneva tantissimo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, vicesindaco.
Passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessuna dichiarazione? Prego, consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
In una situazione di normalità, rispetto ad una devoluzione di mutuo riguardo a residui, il voto sarebbe stato positivo anche da parte della minoranza.
Siccome, assessore e vicesindaco, io ho fatto lo sforzo invece di verificarli, le dico che i numeri sono 20.000 euro al mese, laddove fosse possibile e laddove si potesse raggiungere l’accordo con Cassa depositi e prestiti. Poiché le sto dicendo questo, dato il momento, dovrebbe avere quantomeno l’attenzione per verificare se lo studio che ho effettuato è uno studio giusto o sbagliato, perché ove fosse sbagliato non cambia nulla, le farei pure i complimenti per le opere che dovrà intraprendere. Ma se è giusto, chiaramente una riflessione lei e il Sindaco la dovrete fare.
Noti la differenza, lo scarto: il mio è un approccio agnostico rispetto al tema; il suo è velato di certezze rispetto a una relazione che vi hanno dato gli uffici, quelli stessi uffici a cui ho chiesto e con cui ho fatto una verifica. Pertanto, annunciamo il voto di astensione, motivandolo in questa direzione.
Speaker : PRESIDENTE:
Altre dichiarazioni di voto? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Non ci sono né tangibili certezze, né granitici convincimenti. C’è una valutazione che è stata ricostruita in dettaglio dal vicesindaco, che forse ha anche sorvolato sul dover precisare che esistono anche le penali, in caso di rapporto con Cassa depositi, riguardo la rinegoziazione di mutui già erogati.
Detto questo, precisavo anche che le somme che stiamo utilizzando, consigliere Messuti, non sono destinate a nuove opere, ma semplicemente alla manutenzione delle strade e dei marciapiedi che rappresentano un’urgenza importante per la città, che sono inserite nel piano delle opere pubbliche 2018-2020, e che questo intervento ci consente di poter far partire, rivedendo gli impegni finanziari che avevamo previsto con nuovi mutui, quindi alleviando l’ente da un ulteriore indebitamento per l’ottenimento di opere che sono importanti per la città, considerato, poi, come lei sa – naturalmente l’abbiamo anche affrontato in altre sedi – che la manutenzione strade e marciapiedi è oggetto di una specifica convenzione con Lupiae servizi che ha mostrato, per attestazione dei funzionari responsabili del Comune di Lecce, su cui mai ha eccepito la società partecipata, significative sofferenze in termini di garanzia, di intervento e di qualità delle prestazioni rese.
Utilizzo questo spazio giusto per non far cadere il suo accorato appello. Io non credo di aver mai mancato di rispetto a nessuno e credo di non averlo fatto neanche in questa occasione: parlo di rispetto personale. Vi sono chiarissimi confini fra valutazioni politiche e giudizi individuali.
Quanto a tacciare di disonestà intellettuale, con riferimento a un giudizio politico espresso in Aula rispetto alle responsabilità che sono state a me attribuite, non c’è nessuna qualificazione di carattere dispregiativo rispetto al ruolo del consigliere, o del consigliere Perrone. Ma quando si esprimono giudizi politici nei confronti di chiunque, io rispondo, se sono a me rivolti, con una valutazione politica, non personale, ed era tale la mia precisa definizione.
Speaker : PRESIDENTE:
Passiamo al voto. No, scusi, consigliera, ha parlato il Sindaco. Abbiamo chiuso prima, mi spiace. Possiamo votare.
Votazione conclusa.
Risultato: presenti 22, favorevoli 16, astenuti 6, nessuno contrario.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività per alzata di mano. Stesso esito. Punto n. 2.
Punto n. 3…
L’immediata esecutività non è approvata perché manca il quorum.
Punto n. 3 “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenze del TAR Lecce n. 877/2018 (articolo 194, comma 1, lettera a), Testo unico enti locali 267 del 2000”. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
È un provvedimento di riconoscimento di un debito fuori bilancio da sentenza esecutiva. Ne abbiamo tre che sono praticamente stati già esaminati e istruiti in Commissione, votati senza contrarietà, quindi propongo il riconoscimento del voto in Aula. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Nessun intervento? Perfetto.
Passiamo alla votazione. Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego. Presenti 16, favorevoli 16, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza di appello del Tribunale di Lecce verso il Comune di Lecce (lettera al Testo unico enti Locali 267 del 2000)”.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie. Se non vi sono richieste di chiarimenti particolari, sottopongo il provvedimento al voto dell’Aula. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo procedere al voto. Consigliere Valente. Operazione conclusa.
Esito: presenti 16, favorevoli 16, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata.
“Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del giudice di pace di Lecce”. Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Confermo. Se non vi sono richieste di chiarimento, propongo di passare subito al voto dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Nessuna richiesta. Procediamo con il voto.
Sindaco, deve votare. Operazione chiusa.
Esito: presenti 17, favorevoli 17, nessun contrario, nessun astenuto.
Immediata esecutività per alzata di mano. Stesso esito.
“Servizio di distribuzione del gas naturale nella Città di Lecce – Sviluppo in estensione dell’impianto in esercizio al servizio della Marina di San Cataldo da parte della concessionaria rete Gas S.p.A – Integrazione convenzione registrata a Lecce il 23 luglio 1985 n. 8097”. Prego.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie. Sindaco, consentimi una parentesi: dispiace che in una delibera così importante il centrodestra sia assente. Sia assente giù, perché ritiene che debba fare una riunione durante un’Assise consiliare, perché richiamati all’ordine da qualcuno.
Dispiace perché la delibera al punto n. 2 sulla devoluzione dovrà attendere, ci saranno dei ritardi perché non si è votata l’immediata esecutività, perché qualcuno che ha voluto astenersi, avendo i titoli dei giornali nei giorni precedenti, è uscito dall’Aula e non ha votato l’immediata esecutività, sempre perché richiamati dallo stesso. Scusate la parentesi, ma credo che sia necessario ogni tanto fare un appunto politico.
Detto ciò, oggi questa delibera è importante perché è l’inizio di un percorso che l’Amministrazione comunale ha avviato: quello di rendere le nostre marine dei quartieri della città, e per far questo abbiamo avviato non solo i lavori fognari a San Cataldo, e ieri approvato il progetto delle marine di Torre Chianca e Spiaggiabella, precedentemente approvato quello di Borgo Piave.
Stiamo avviando i lavori per quanto riguarda il gas. Il gas consente non solo di avere cucine ampie, ma di poter portare il riscaldamento. Portare il riscaldamento significa fare in modo che nelle case al mare, oggi nelle marine, si possa vivere anche d’inverno e che possano diventare realmente dei quartieri sul mare.
Abbiamo sfruttato, lo dico in coordinamento a quanto detto dal consigliere Valente, l’opportunità dei lavori che stava realizzando Acquedotto Pugliese per la fogna, per far sì che nello stesso scavo fosse inserita la tubazione per il gas. È un lavoro importante, di oltre 20 chilometri, che consentirà di portare dei servizi primari nelle nostre marine. Per cui, mi sarebbe piaciuto, così come è stato in Commissione, avere l’unanimità del centrodestra e del centrosinistra, però oggi mi sa che l’approveremo solo noi come fronte civico, magari allargato ai Cinque Stelle.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, assessore. Consigliere Pala, la ringrazio perché da giovane sta dando un esempio di maturità e di responsabilità rispetto al ruolo che ognuno di noi deve avere una volta che viene eletto dai cittadini.
Ci sono interventi? Nessuno. Dichiarazioni di voto? Possiamo procedere al voto. Grazie.
Presenti 16, favorevoli 16, nessun astenuto, nessun contrario.
No, è chiuso, le operazioni sono chiuse. Non dovete allontanarvi.
“Riorganizzazione territoriale del Comune di Lecce…” Consigliere Nuzzaci, visto che è rientrato, dichiara…
Immediata esecutività, prego.
È approvata.
“Riorganizzazione territoriale del Comune di Lecce in frazioni, borghi, quartieri e contesti a seguito di soppressione delle circoscrizioni”.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Potrei rifare lo stesso appunto politico del punto precedente, ma è evidente che sul concetto di partecipazione abbiamo una visione differente, e rispetto ai ruoli che abbiamo.
Questo è un punto importante, perché non è un punto politico, solo di candidati Sindaci che si sono confrontati, ma si tratta della necessità che l’amministrazione instauri un dialogo continuo con la cittadinanza, e non lo faccia solo in maniera spontanea e volontaria, ma perché lo faccia nelle sedi giuste.
È un’opportunità che avevamo già approvato con i regolamenti delle consulte e delle precedenti Commissioni Statuto prima diretta da Roberta De Donno e oggi da Marco Giannotta. Facciamo un lavoro di suddivisione territoriale condotto dal settore lavori pubblici, dal settore urbanistica, hanno partecipato anche il settore ambiente e il settore anagrafe, perché ci consente di ripartire il territorio in quindici quartieri, di identificare delle frazioni, quindi di identificare le nostre marine come delle frazioni e di identificare i borghi. Erano stati già oggetto di riqualificazione territoriale e urbana e vedranno la luce nei prossimi mesi.
È un’opportunità che ci consente di ridisegnare la porzione del territorio, qualcuno si ritroverà alcuni quartieri diversi rispetto all’ultima volta che ha votato con le circoscrizioni. La suddivisione viene fatta grazie ad un lavoro amalgamato con le sezioni censuarie, ma viene fatta anche e soprattutto per far sì che si affrontino problemi comuni, quindi la suddivisione dei quartieri è avvenuta anche in questa maniera.
Potevamo esplodere ancora di più, abbiamo voluto chiudere a 15. Un’altra cosa importante è che è un lavoro che abbiamo voluto ribadire con l’assessore Miglietta: quello dell’identificazione dei contesti agricoli, che ci serviranno non soltanto per la pianificazione del PUG, ma ci serviranno anche per la possibilità di dare sviluppo alle nostre aree agricole, finora considerate un unico aggregato urbano, che non ci consentivano di attingere fondi al piano di sviluppo rurale, perché non l’avevamo considerata area obiettivo.
Identificandola in maniera diversa avremo tre contesti rurali: uno è quello del contesto costiero antistante le nostre marine e successivo alla tangenziale, l’altro è il contesto di Santa Maria di Cerrate, che ha già visto lo sviluppo di tantissime aziende agricole, l’altra è l’area del contesto rurale di Villa Convento.
Convinto del valore di questa delibera, spero nel voto favorevole dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliere Giannotta, poi consigliera Spagnolo.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente.
Questo provvedimento si inserisce perfettamente in quel percorso di rafforzamento della partecipazione cittadina alla condivisione e all’assunzione anche della corresponsabilità delle scelte. L’amministrazione ha sin dal primo momento ritenuto fondamentale un dialogo costante, costruttivo e condiviso con la cittadinanza. Questo provvedimento concretizza questo percorso.
Io volevo fortemente ringraziare il mio predecessore, Roberta De Donno, e ringrazio personalmente tutti i commissari, non ultimi anche i giovani della minoranza che in maniera costruttiva hanno sempre partecipato ai lavori.
Purtroppo, con estremo rammarico rilevo un’indifferenza da parte delle minoranze rispetto al bene della città, perché il bene della città non si rappresenta in slogan, ma con atti e fatti. I fatti oggi ci dimostrano che la minoranza è indifferente al bene della città, la loro assenza ne dà testimonianza. Per quanto riguarda gli atti, ancor di più, perché di fatto sono indifferenti a qualsiasi forma di interlocuzione anche sulla costruzione di un provvedimento che è perfettamente in linea con quello che è il concetto di voler bene a questa città, di voler bene alla comunità leccese.
Io ringrazio l’assessore e vicesindaco Delli Noci per questo provvedimento, perché è un provvedimento che va ad avvicinare fortemente oggi e nel futuro la città di Lecce, la comunità di Lecce all’amministrazione, oggi, alla nostra amministrazione. Con questo spirito costruiremo una Lecce nuova, una Lecce migliore, una Lecce che apre all’interlocuzione, al dialogo e al confronto. Grazie, vicesindaco, grazia Sindaco e Presidente.
Speaker : CONSIGLIERE SPAGNOLO:
Prego, consigliera Spagnolo.
Presidente.
Io volevo sottolineare innanzitutto, prima di entrare nel merito del provvedimento, della delibera, il fatto che in Commissione anche il centrodestra ha votato in maniera favorevole, quindi anche questa è una discontinuità, perché se si votano determinate cose, si immagina che anche in Consiglio comunale ci sia la volontarietà e la presenza per portare avanti dei provvedimenti che vanno in direzione del miglioramento della nostra città.
Io sono fortemente felice, oggi, di dover dare il mio voto favorevole insieme a quelli dei colleghi consiglieri a questa delibera. Voglio sottolineare che c’era un momento in cui siamo stati senza rappresentanti di quartiere, e sono dei rappresentanti anche diversi, quelli che verremo a costituire con i comitati di quartiere che verranno dopo la delimitazione che questa delibera prevede, appunto, del nostro territorio. Infatti, se prima i quartieri erano otto, all’inizio, per poi diventare cinque, come circoscrizioni, ed erano eletti, i consigli, entro lo stesso giorno dell’elezione del Consiglio comunale, come tutti ricorderete, io stessa ne ho fatto parte, adesso, invece, ci sarà una partecipazione dal basso, saranno i cittadini che verranno a proporsi come consiglieri, o addirittura come presidenti dei comitati cittadini.
Questo farà in modo di avere una rappresentanza più vicina ai bisogni delle persone, a chi vive e a chi fruisce del quartiere, siano essi commercianti oppure appunto abitanti. Credo che questo non possa che migliorare il rapporto con il territorio stesso. Anche le parrocchie saranno essenziali, tant’è che in Commissione è stato sottolineato che molti di questi comitati di quartiere che verranno a formarsi avranno il nome della parrocchia di riferimento. Non è stato possibile farlo per tutti i quartieri perché come sapete le parrocchie sono molte di più, però siamo tutti quanti orientati a fare presto, e so che questa era una delle cose che in campagna elettorale era prevista nel programma, è stato più volte detto nei comizi, dal Sindaco, da chi lo presentava. Sono quindi fortemente contenta, lo ripeto, e chiaramente il mio voto non potrà che essere favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Non ho altri interventi. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Solo pochissime considerazioni per ribadire la soddisfazione del Governo per essere giunti in breve tempo alla realizzazione di un obiettivo strategico di mandato e il rammarico di doverlo fare in un’Aula vuota a metà.
Esprimo l’auspicio che nella sua fase attuativa questo strumento di coinvolgimento della cittadinanza e di potenziamento del raccordo con il Governo mantenga le caratteristiche per le quali l’abbiamo immaginato, non un’arena di scontro politico fra opposti schieramenti, non una vetrina per costruzione di protagonismi personali o pseudo carriere politiche ma un vero e proprio spazio di confronto, dialogo, partecipazione, senza tessere, senza simboli, con l’unico scopo di mettersi al servizio del territorio nel quale si vive e lavora. Questo è l’auspicio finale che esprimo, e naturalmente invito l’Aula al voto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Possiamo procedere al voto. Prego.
Operazione conclusa. Prego.
Presenti 18, favorevoli 18, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività. Stesso esito.
La mozione del consigliere Guido. Non è finito, signori, accomodatevi. C’è un punto aggiuntivo. La mozione del consigliere Guido viene rinviata, in quanto l’assente ha altro da fare.
Noi abbiamo inviato un ordine aggiuntivo relativo all’interpretazione autentica del Capo IV “Controllo sulle società partecipate non quotate del Regolamento sui controlli interni”. Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. C’era la necessità di un’interpretazione autentica ai fini della definizione di revisione economico-finanziaria per quanto riguarda i regolamenti interni del Comune di Lecce, che deve essere riferita non solo al Collegio sindacale, ma anche al revisore legale come disciplinato dalla normativa civilistica.
Quindi, con questa delibera procediamo a dare una correzione al Regolamento sui controlli interni.
Speaker : PRESIDENTE:
Interventi? Nessuno. Dichiarazioni di voto? Nessuna. Procediamo col sistema elettronico al voto. Operazione conclusa.
Presenti 17, favorevoli 17, nessun contrario, nessun astenuto.
La delibera è approvata.
Immediata esecutività, per alzata di mano.
Stesso esito.
Signori, buonasera.