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C.c. Lecce 17.07.2018 ore 17.00
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Speaker : PRESIDENTE:
Buonasera a tutti. Prendiamo posto.
Segretario, l’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista Luciano, Bianco (assente), Calò Laura (presente), De Benedetto Federica (presente), De Matteis Marco (assente), Finamore Antonio (presente), Fragola Massimo (assente), Giannotta Marco (presente) Gigante Paola (assente), Giordano Michele (assente), Guido Andrea (presente), Mariano Mariano Natalia, Natalia era coperta, Martini Severo (assente), Mazzotta Paride (assente), Messuti Gaetano (assente), Molendini Gabriele era presente, l’avevo visto. È assente. Presente dove? Okay. Monosi Attilio (assente), Monticelli Cuggiò Bernardo (presente), Murri Dello Diago Cosimo (presente), Nuzzaci Marco (assente giustificato), Pala Giorgio, Pasqualini Luca (assente) Patti Pierpaolo (presente), Perrone Paolo (presente), Povero Paola (presente), Ria Lorenzo (assente), Rotundo Antonio (presente), Russi Alberto (presente), Salvemini Carlo (presente), Spagnolo Angela Maria (assente giustificata), non avevo visto, Tondo Angelo (presente), Torricelli Antonio (assente), Valente Fabio (presente).
Sono assenti: Bianco, De Matteis, Fragola, Gigante, Giordano, Martini, Mazzotta, Messuti, Monosi, Nuzzaci. Gigante è arrivato? Eravamo rimasti a Nuzzaci giustificato assente, Pasqualini assente, Ria assente, Spagnolo giustificata assente, Torricelli assente.
Quindi, sono 20 presenti, 13 assenti. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
In piedi per gli inni. Prego. Procediamo con l’ordine dei lavori della giornata odierna, con la prima domanda di attualità, a firma del Consigliere Fabio Valente.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Presidente.
Sindaco, la domanda di attualità interessa l’inchiesta sull’assenteismo che è stata pubblicata nei giorni scorsi sui giornali, con la sospensione di nove dipendenti, di cui cinque del Comune e quattro di Lupiae Servizi. La mia domanda è questa: intanto come intendiamo far fronte alle assenze, a queste cinque assenze e poi se avete in mente di stabilire controlli più serrati affinché non si verifichino più situazioni di assenteismo incontrollato.
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere. Per fatti sopravvenuti alla presentazione della domanda di attualità, attualmente sono quattro i dipendenti comunali sottoposti a provvedimento di interdizione. Per quanto riguarda le iniziative lei sa che la responsabilità dell’organizzazione degli uffici è in capo ai dirigenti. Credo che un Comune capoluogo con 500 dipendenti comunali possa far fronte alla momentanea indisponibilità di tre di essi.
Per quanto riguarda, invece, i provvedimenti stiamo verificando anche con il Vice Sindaco, che ha la delega del personale, l’attivazione di misure di controllo attraverso supporti digitali che possano consentire, pur nel rispetto delle normative sulla privacy, di monitorare gli eventuali spostamenti del personale in servizio presso l’ente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, solo per una dichiarazione di soddisfazione o insoddisfazione. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Mi auguro che comunque siano attuati quanto prima, perché sembrerebbe che ci siano anche altri indagati. Ci riaggiorneremo su questa faccenda. Grazie, Sindaco, per la risposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
Passiamo alla seconda domanda di attualità, a firma del Consigliere Perrone. Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Presidente, io ne ho presentate due di domande di attualità. Ne ho presentate due.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì, la prima.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Okay, allora andiamo in ordine di presentazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Ho detto “la prima”.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
La prima domanda di attualità è quella che riguarda la concessione a favore della società Busforfun.com srl delle aree destinate a parcheggi a servizio dei partecipanti al concerto dei Negramaro del 13 luglio scorso, votata a comprendere come mai l’Amministrazione continui a concedere gratuitamente spazi pubblici a privati, permettendo ai privati poi di lucrare, in questo caso con il ticket, e permettere ad auto e moto di sostare. Peraltro, la proposta con la quale il concessionario si candidava è del 24 aprile 2018. Quindi, l’Amministrazione, con delibera del 13 giugno 2018, di fatto, ha accettato questa proposta nella quale non si faceva riferimento al prezzo che gli avventori del concerto avrebbero dovuto pagare. Peraltro, essendo questa proposta del 24 aprile, siccome si sapeva che il concerto sarebbe stato a metà luglio già da mesi, ci sarebbe stato tutto il tempo per attivare una procedura aperta di evidenza pubblica. Alla deliberazione non è allegato il progetto. Alla deliberazione non è allegato un contratto. Quindi, io vorrei chiedere spiegazioni circa le modalità di affidamento e di autorizzazione all’emissione di un ticket su aree di proprietà pubblica, alle modalità di incasso e rendicontazione da parte del privato. Poi, vorrei sapere se esiste un contratto, e, se esiste un contratto, quali sono i termini di questo.
Aggiungo un’altra domanda: il Sindaco intende continuare, così come è stato per i Teatini, ad affidare spazi pubblici a privati in assenza di evidenza pubblica? Chiedo se si ritiene legittimo che un privato possa presentare un progetto, richiedere in concessione uno spazio pubblico, determinare il prezzo senza che l’Amministrazione dica alcunché, perché questi prezzi non sono stati approvati dall’Amministrazione, e, in totale assenza di un piano economico, provveda ad incassare il corrispettivo dai cittadini.
Chiedo, inoltre – ma l’ho verificato io e quindi a questa domanda che faccio, ultima, posso anche rispondere – se il concessionario ha pagato la TOSAP. Ad oggi ancora non l’ha pagata.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Perrone. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Perrone per la domanda di attualità, che ci consente di fare un po’ di chiarezza, di precisare i termini della questione.
La domanda di attualità solitamente ha ragioni di verifica di questioni tecniche e politiche per fatti sopraggiunti. Qua c’è una precisa impostazione di valutazione di giudizio politico. Io non mi sottraggo, naturalmente, al voler rispondere. Dopodiché, si possono anche formalizzare interpellanze a risposta scritta, cosa che eventualmente suggerisco di fare. Proprio il richiamo anche alla delibera di Giunta, che è del mese scorso, suggeriva eventualmente, a fronte delle perplessità manifestate in Aula, di poter tempestivamente chiedere chiarimenti.
Provo a rispondere. L’Amministrazione decide di fare propria la proposta della principale società italiana in termini di gestione della logistica dei grandi eventi. Busforfun.com srl ha gestito il più grande evento musicale mondiale per numero di biglietti venduti, che è il Modena Park, concerto di Vasco Rossi, con 250.000 spettatori.
A far data da quell’appuntamento si è successivamente qualificata per ulteriori iniziative come la MotoGP di Misano. Ha gestito, già dall’anno scorso, la logistica di accesso all’area concerti della Notte della Taranta. È stata individuata dal Comune di Alessano per la gestione della visita del Papa, che ha richiamato circa 30.000 pellegrini in quella giornata storica per il Salento. Ha un know-how indiscutibile. È l’unica azienda accreditata sul MEPA. L’Amministrazione ha ritenuto di far propria la proposta per la gestione di un appuntamento musicale che prevedeva, e poi si è confermato tale, richiamare in città circa 30.000 spettatori. Lo ha fatto in assenza di un Piano economico finanziario perché l’Amministrazione si è liberata di qualunque onere relativo all’organizzazione dell’area. Ha fatto presente, precisandolo in delibera, che gli eventuali costi ulteriori che il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avrebbe posto per ragioni di safety e security sarebbero stati a carico della stessa e ha rinviato al dirigente di settore la sottoscrizione dell’atto concessorio. Per dare un termine di confronto, il Comune di Alessano decide di acquisire il servizio da parte di Busforfun.com e paga circa 40.000 euro per potersi garantire i servigi che consistono nell’allestimento di aree di sosta temporanea e nella predisposizione di bus di collegamento con una serie di Comuni limitrofi per raggiungere il concerto.
Per darvi un ordine di grandezza, a Lecce abbiamo gestito con questo servizio circa 8.000 presenze, di cui 6.500 attraverso prenotazione delle aree di sosta a parcheggio, più oltre 1.500 con servizio di bus che sono partiti dal Comune di Pescara, dal Comune di Napoli, da Foggia per la Puglia e da tutto il basso Salento. Questo ha garantito all’Amministrazione, alla città di Lecce non all’Amministrazione, di poter gestire, senza particolari intralci, in sicurezza, una manifestazione di grandissimo afflusso.
Abbiamo ricevuto anche attestazioni di gradimento e di soddisfazione dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e dalla Questura.
Nessuna volontà di concedere spazi privati. È l’acquisizione di un servizio a costo zero per l’Amministrazione. Riguardo il pagamento della TOSAP non è prevista alcuna esenzione per atto deliberativo della Giunta. Quindi, la società concessionaria del servizio per l’occupazione del suolo pubblico potrà svolgere ed emanare avviso di accertamento nei confronti della stessa società.
Fa bene il Consigliere Perrone a evidenziare un passaggio, che io ho appreso grazie alla sua domanda di attualità, che è il provvedimento successivo che era demandato alla responsabilità del dirigente del settore, ossia la firma dell’atto concessorio, che non è stato sottoscritto insieme alla determina. Ho chiesto naturalmente conto e mi è stato precisato che vi è stato un disguido nel passaggio di consegne fra il dirigente Puce e il dirigente Buonocore in quei giorni concitati, che ha fatto sì che questo atto non venisse sottoscritto.
Dopodiché, le indicazioni che erano contenute nello schema concessorio che era stato predisposto sono le stesse poi applicate durante lo svolgimento della manifestazione, cioè ai prezzi di sosta previsti: 10 euro per le autovetture, 5 euro per i motocicli. Invito il Consigliere Perrone a fare una verifica a trecentosessanta gradi e a constatare come questi servizi siano assolutamente in linea con tutti quelli che si organizzano per tali manifestazioni o addirittura, in alcuni casi, anche più economici.
Sarà mia premura chiedere al dirigente di settore, cosa che ho già fatto, di verificare la necessità di chiudere ex post, per la regolarità del procedimento, un provvedimento di sottoscrizione dell’atto concessorio che, tu mi insegni, non rientra nella disponibilità e nella responsabilità del Sindaco essendo atto di gestione proprio dei dirigenti.
Per il resto, prendo atto di questa reiterata sottolineatura di una presunta volontà dell’Amministrazione di sottrarsi a procedure di legittimità e trasparenza, di voler concedere benefici a società private. È un giudizio politico, naturalmente.
Invito per una forma di credibilità ogni volta che lo si formula a guardarsi allo specchio e a guardarsi alle spalle rispetto a quello che si è fatto. Dopodiché, lo prendo come tale e lo rispetto per quello che esso esprime. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Perrone, ha un minuto per la dichiarazione di soddisfazione o altro.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Non sono per nulla soddisfatto. Peraltro, l’imbarazzo del Sindaco dimostra che evidentemente questa cosa è stata fatta un po’ con faciloneria.
Prendo atto delle responsabilità che vengono come sempre scaricate sui dirigenti. Il fatto che la Busforfun.com srl sia una grande azienda nessuno lo mette in dubbio. Non chiedevo questo, non chiedevo nemmeno come è andato il concerto, perché so che è andato benissimo. Il problema è che queste caratteristiche vanno fatte valere attraverso delle procedure ad evidenza pubblica. Questo il Sindaco non lo sa, ma il Consigliere d’opposizione Salvemini queste cose le conosceva bene.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Mi appassiona questa capacità introspettiva dei Consiglieri di minoranza che entrano nello stato d’animo dei Consiglieri, degli Assessori e in questo caso del Sindaco. Io non ho alcun imbarazzo, Consigliere. Credo di averle risposto tranquillamente. So che c’è stata anche da parte sua una particolare attenzione nel voler capire se potesse e come potesse arrivare all’area concerto, perché ci sono state reiterate telefonate all’Assessore per verificare se potesse arrivare con la propria auto sotto lo stadio. Poi, abbiamo garantito che c’era la possibilità di poter arrivare tranquillamente utilizzando…
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, facciamo parlare il Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
… il servizio di Busforfun.com.
Nessun imbarazzo. La risposta gliel’ho data. Non c’è nessun tentativo di scaricare alcuna responsabilità o alcunché a dirigenti. C’è semplicemente un provvedimento che demanda al dirigente un adempimento conseguente e che purtroppo il dirigente non è riuscito a garantire. Per la regolarità del provvedimento invito il dirigente a provvedere per quello che naturalmente è utile e nell’interesse dell’Amministrazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Terza domanda di attualità, sempre a firma del Consigliere Perrone.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Questa riguarda sempre lo stesso evento, in questo caso la concessione a titolo gratuito per l’utilizzo dello stadio.
Il 29 giugno 2018 l’Amministrazione, su relazione dell’Assessore Foresio, prendeva atto dell’istanza presentata dalla società GADEP.
Nella stessa deliberazione si precisa che “la società concessionaria dovrà adottare ogni accorgimento a tutela dell’impianto e del campo da gioco, previo deposito di fideiussione di 200.000 euro in favore dell’Amministrazione comunale”.
L’11 luglio del 2018, questa volta su relazione del Sindaco, l’Amministrazione comunale prende atto di quanto la società GADEP, la concessionaria di prima istanza, comunicava all’Amministrazione, congiuntamente alla società LiveNation, dell’accordo sottoscritto, tramite apposita scrittura privata, tra le due società al fine di trasferire in capo alla LiveNation qualsiasi effetto riveniente dalla deliberazione originaria del 29.
Poi, c’è un’altra delibera del 13.07, questa volta di nuovo a relazione dell’Assessore Foresio, che prendevano atto della società subentrante, la LiveNation, della sua impossibilità a prestare fideiussione, e accettammo la proposta sostituiva avanzata dal nuovo concessionario consistente nel fornire un assegno circolare di 20.000 euro.
Appare strano che l’Amministrazione comunale prenda solo atto di un accordo tra il concessionario e un soggetto che il concessionario ha deciso di identificare affinché subentri nelle proprie obbligazioni. Sembra strano, quindi, che non sia stata chiesta una preventiva autorizzazione all’Amministrazione a procedere a questo trasferimento. Sembra strano – da qui si vede forse la leggerezza con la quale è stato affrontato il tema – perché il concessionario di prima, il primo concessionario, non poteva essere in grado né di svolgere il servizio, né di attivare una fideiussione, in quanto la società GADEP risulta inattiva dal 2011.
Abbiamo anche appreso da articoli di stampa che il manto erboso del Via del Mare probabilmente ha subito dei danni. Quindi, chiediamo al Sindaco se l’Amministrazione ritiene di aver svolto la propria attività di controllo, così come previsto per legge, prima di procedere all’affidamento della concessione all’utilizzo dello stadio alla GADEP, società inattiva dal 2011; se l’Amministrazione abbia eseguito tutti i controlli e provveduto a richiedere idonea garanzia a tutela del patrimonio comunale in sede di affidamento e in sede della successiva presa d’atto della scrittura privata e, poi, se sono stati valutati gli eventuali danni dello stadio ed eventualmente chi si farà carico delle spese.
Vengo incontro al Sindaco, siccome molto spesso per liberarsi dalle proprie responsabilità si fa riferimento a quello che è stato, proprio ciò che è avvenuto durante la mia Amministrazione, nella quale il Comune fu costretto a contribuire per la mancata semina dello stadio con 10.000 euro ulteriori rispetto ai 10.000 che si era impegnato a fornire come contributo al concerto, dicevo, questa esperienza avrebbe forse dovuto suggerire maggiore prudenza a questa Amministrazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Assessore Foresio, prego.
Speaker : ASSESSORE FORESIO:
Grazie, Presidente.
È alquanto singolare la domanda di attualità del Consigliere Perrone, perché lui – inizio con ordine – parla della presa d’atto di una nota a firma congiunta delle due società con cui si comunica la sottoscrizione di apposita scrittura, cioè parla di quando noi volturiamo, di fatto, l’autorizzazione dalla GADEP, che è la prima società che ci fa la richiesta, a LiveNation.
Stessa identica procedura ha portato avanti la sua Amministrazione nel 2014. Con delibera 594 del 22 luglio 2014 la Giunta Perrone, tra l’altro l’allora Sindaco Perrone era anche presente e presiedeva la Giunta, prende atto della copia della scrittura privata tra la società GADEP e LiveNation srl, acquisita agli atti eccetera, eccetera, e accetta la voltura di cui al punto precedente.
Quindi, la procedura è praticamente identica a quella che avete fatto voi nel 2014, perché è la procedura corretta. Il Regolamento comunale, di fatto, dice che il Comune, l’Amministrazione deve autorizzare la voltura solo ed esclusivamente nei contratti di durata, cioè quelli che vengono affidati in seguito a gara, a bando di gara. Quando sono, invece, contratti che durano per un periodo di tempo limitato, come in questo caso, non c’è bisogno di una successiva valutazione da parte della Giunta. Noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo acquisito la richiesta di GADEP srl che ci chiedeva di fare a Lecce il concerto dei Negramaro. Come da convenzione abbiamo chiesto il nulla osta all’Unione Sportiva Lecce, che è concessionaria dello stadio. Acquisito il nulla osta dall’Unione Sportiva Lecce, abbiamo fatto la delibera di Giunta con la quale diamo mandato alla GADEP di organizzare il concerto dei Negramaro. Acquisita la scrittura privata tra GADEP srl e LiveNation abbiamo volturato il contratto, la convenzione a LiveNation srl, e questa è la prima parte.
Per quanto riguarda, invece, il discorso dell’inattività della società, il Consigliere Perrone dice a un certo punto: “Vi è poi da osservare come quanto meno distratta fosse questa Amministrazione”. Bene. Dal momento che la società è iscritta dal 2005 alla Camera di Commercio e risulta inattiva dal 2005, mi permetto di dire che è stato distratto anche lui nel 2014. Avendo sentito la Camera di Commercio questo pomeriggio mi spiegavano che è un’irregolarità amministrativa sanabile con effetto retroattivo. Quindi, il fatto che risulti inattiva non è un problema, perché la società presenta comunque i bilanci e non cambia assolutamente nulla. Infatti, è una società che lavora regolarmente in tutta Italia, e non solo, perché è la società che gestisce i rapporti con la casa discografica anche per conto dei Negramaro. È una formalità, mi dicevano dalla Camera di Commercio questo pomeriggio, e non è assolutamente un problema.
Questo per quanto riguarda la procedura amministrativa. La procedura è chiara, alla luce del sole e più che trasparente.
Per quanto riguarda, invece, il discorso del manto erboso è così. Nel 2014 cosa succede? A un certo punto LiveNation dice al Comune: “Diamo un contributo per eventuali danni pari a 25.000 euro”, ma parla di ripristino manto erboso e qualsiasi altro intervento che dovesse rendersi indispensabile per garantire la praticabilità del campo da gioco, della pista di atletica e degli spazi. Con questi soldi si coprono anche, con questi 25.000 euro che LiveNation dà al Comune, anche le pulizie relative al pre-show e all’after-show, sia interne che esterne.
Noi cosa facciamo? Le pulizie interne e esterne, pre-show e after-show, le paga LiveNation, perché gli uffici scrivono a LiveNation che si fa carico, con apposito contratto con Monteco, e quindi si preoccupa di pagare le pulizie esterne e interne dello stadio prima e dopo il concerto, tutta la parte del posizionamento dei new jersey eccetera, eccetera, quindi tutto quello che ha a che fare con quelle spese che venivano coperte da questo assegno di 25.000 euro. Noi cosa facciamo, invece?
In questi soldi erano compresi anche alcuni servizi che dava l’Unione Sportiva Lecce.
LiveNation fa un contratto con l’Unione Sportiva Lecce direttamente per la gestione di alcuni servizi, quindi riconoscendo a loro una somma di circa 30.000 euro. A noi, invece, dà a garanzia 20.000 euro in assegni circolari. In più, poi, si impegna, con una nota regolarmente protocollata, e precisa che LiveNation, come già indicato nella lettera, resta obbligata a ripristino del rettangolo di gioco nelle condizioni precisate nel verbale di consegna. Quindi, l’importo dei 20.000 euro non rappresenta né il massimo né il minimo del risarcimento. È un importo a garanzia che dà all’Amministrazione. Questa è la storia dei fatti sin qui.
Per quanto riguarda il discorso del manto erboso, invece, è stato fatto un sopralluogo domenica con l’agronomo di LiveNation, l’agronomo dell’Unione Sportiva Lecce e l’agronomo del Comune. Sarà fatto uguale tra dieci giorni, perché ci spiegavano i tecnici che è indispensabile far passare qualche giorno per verificare il trauma che ha subito il prato. Ci hanno già detto da una prima relazione che sarà quasi sicuramente necessario ri-zollare mille metri quadrati. Preciso che in ogni concerto che si fa, su qualunque campo di calcio, è prevista immediatamente dopo ovviamente il disallestimento la ri-zollatura di una parte del campo, perché è inevitabile che lì dove viene situato il palco e le torri layer dove ci sono i mixer, gli impianti, si rovini quella parte del prato. Per cui, i rapporti tra Comune, società organizzatrice e società sportiva sono sereni. LiveNation si impegna a sistemare il campo e a riportarlo così com’era al sopralluogo effettuato nel momento della consegna dello stadio, quindi due domeniche fa.
Attendiamo adesso la visita del perito della Lega, dell’agronomo della Lega, in contraddittorio ovviamente con l’agronomo di LiveNation e del Comune. Questo è quanto.
Se vuole le delibere del 2014, sono qui a disposizione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Ci ha rassicurati, l’Assessore Foresio. Quindi, qualsiasi danno dovesse evincersi dal sopralluogo che faranno in contraddittorio gli agronomi della Lega e l’agronomo di parte della LiveNation, l’Assessore ci rassicura del fatto che sarà la LiveNation a caricarsi l’onere di ripristinare lo stato dei luoghi. Ci ha assolutamente tranquillizzato.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Passiamo alle due interpellanze.
La prima è a firma del Consigliere Battista, avente per oggetto il servizio di Polizia Locale di prossimità.
Prego, il Governo.
No, il Governo. Consigliere Battista, il Governo risponde. Poi lei ha cinque minuti.
No, è il Regolamento, Consigliere Battista. Abbia pazienza.
È il Regolamento. Prego, Assessore Signore.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Grazie.
In risposta all’interpellanza del Consigliere Battista evidenzio che ad un mese dall’avvio del progetto Polizia Locale di prossimità, inaugurato il 4 giugno 2018, tale servizio è stato assicurato quotidianamente dalle ore 7,40 alle 21.
Come si evince dagli ordini di servizio giornalieri e per maggiore conoscenza si descrive, di seguito, un resoconto della prima fase di attività svolta. In primis si sottolinea che il quartiere viene presidiato anche in ore serali per il controllo antiprostituzione, in particolare in Piazzale Rudiae e strade limitrofe.
L’obiettivo di creare un punto di riferimento per i cittadini con cui instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione reciproca con la pubblica amministrazione è stato raggiunto ed i cittadini residenti e i commercianti hanno apprezzato la presenza assidua degli agenti nel quartiere.
Si sottolinea, in particolare, il favore con cui è stata accolta l’iniziativa, soprattutto per aver incrementato le possibilità per i cittadini di interfacciarsi con la pubblica amministrazione tramite comunicazione ed ascolto diretti con il personale piuttosto che attraverso i canali istituzionali tradizionali, certamente più complicati.
La confidenza raggiunta con gli agenti ha fatto sì che i cittadini abbiano segnalato anche situazioni più critiche che da tempo venivano trascurate per il timore di esporsi ad eventuali ritorsioni.
Tale presenza ha costituito un efficace deterrente nei confronti di comportamenti contrari al decoro urbano ed illegali soprattutto in alcune zone come piazza Dante Alighieri, in precedenza spesso luogo di bivacco di spaccio, dove i residenti hanno riscontrato un netto miglioramento.
Sin dall’attivazione del servizio di Polizia di prossimità le problematiche espresse dai cittadini sono state molteplici e concernenti in particolar modo la segnaletica stradale, l’abbandono dei rifiuti, le condizioni della sede stradale, le situazioni di bivacco e di disturbo alla quiete pubblica e in genere di degrado urbano.
Le predette segnalazioni sono state evase in modo tempestivo. Si segnala, inoltre, che dal 4 giugno è stato creato un gruppo Telegram, interno al comando, degli agenti impiegati nel servizio di Polizia Locale di prossimità in cui vengono segnalate quotidianamente le situazioni di degrado, abbandono di rifiuti anche mediante rilievi fotografici affinché la centrale operativa possa immediatamente attivare i settori comunali di competenza.
Gli operatori della Polizia di prossimità vengono impiegati in servizio ordinario e non straordinario.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Consigliere Battista, ha cinque minuti. Consigliere Battista. Consigliere, ogni tanto riguardate… Sulle mozioni interviene, sulle interpellanze…
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, la ringrazio per avermi dato la parola.
Assessore, io la ringrazio per aver fatto ascoltare quanto qualcuno sicuramente le ha scritto. Oltretutto, sembrava fosse una dichiarazione di guerra per quante cose lei ha citato in quelle sue parole. Assessore, io non penso che sia frutto della sua intelligenza quanto ha dichiarato, perché, per come si è espresso, con tutto il rispetto per lei, mi sembrerebbe un fantasista visionario, perché non so dove lei abbia potuto prendere atto di tutte queste iniziative tendenti a portare ordine, disciplina, pulizia in tutti i quartieri: piazzetta Dante… Quale altra? Assessore, si ricorda, oltre a piazzetta Dante, cosa c’è? Io non ricordo.
La stazione? Via Abruzzi non c’è. Assessore, io abito in via Rudiae. Il quartiere Rudiae, il quartiere ferrovia, è sotto il mio dominio. Per cui, lei queste barzellette le va a raccontare a qualcun altro. Lo sa quanto io la stimo e le voglio bene, a lei e al comandante in primis, però non mi può raccontare queste storie che mi ricordano Pollicino, perché è una strada senza ritorno la vostra.
Oltretutto, signor Sindaco, voglio rivolgermi anche a lei, perché lei è una persona che io ammiro, sia chiaro, ma lei deve prendere in mano questa situazione, perché il fatto che si racconti la favola dell’orario dalle 7 alle 21 non sta né in cielo né in terra, Sindaco.
Se i Vigili, con tutto il rispetto per il comandante, so l’impegno che profonde da anni nell’ambito di questa Amministrazione, sono sempre stati in difficoltà per i semplici ordini di servizio della giornata nella vita quotidiana, che svolgiamo tutti quanti. Come si può pensare che si possa svolgere un’attività dalle 7 alle 21? Stiamo parlando di dieci persone, tre donne e sette uomini. Per carità, ma non è possibile, perché se noi sottraiamo queste unità al servizio della pubblica utilità cittadina, sicuramente il comandante probabilmente potrebbe rischiare di perdere i gradi, perché si troverebbe in fortissime difficoltà.
Signor Sindaco, è una cosa che, secondo me, non funziona. Siccome l’Assessore ha parlato anche di attività alla prostituzione, che è un tema molto importante e scottante nella nostra città, così come in altre città della nostra nazione…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, un minuto.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Mi accingo a terminare. Le chiedo, signor Sindaco, così come le ho accennato giorni fa per il discorso dell’edicola, della prostituzione, di fermarsi con questo progetto, che è una presa in giro. Non andiamo da nessuna parte. Io ho contattato, signor Sindaco, i portalettere delle zone, i commercianti delle zone, e mi hanno confermato che i vigili sono stati avvistati in maniera fugace solo per 2-3 giorni da quando è stato aperto lo champagne il 4 giugno, dice l’Assessore.
Per cui, vediamo di riguardare la situazione, facciamo un servizio. Io la invito per l’ennesima volta, signor Sindaco, se lei vuole, a intercedere per fare una cosa utile per questa città, affinché si possa svolgere un servizio dalla mezzanotte alle cinque di mattina.
Le persone, signor Sindaco, non hanno bisogno di avere la compassione o di parlare con i vigili, che poi non ci sono. Purtroppo, i problemi sono altri. Non sono quelli di incontrare la gente e di sapere se svolgono un’attività di vita quotidiana normale o sono in difficoltà economiche. Dobbiamo pensare a dare dei servizi a questa città, signor Sindaco.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere.
Nel presentare il servizio di Polizia di prossimità non abbiamo, naturalmente, anticipato risoluzioni sul tema della sicurezza percepita o della sicurezza urbana. Del resto, ha altre finalità. Gli obiettivi da lei indicati sono strategicamente assegnati al modello della cosiddetta “Polizia integrata”, cioè il rapporto di collaborazione tra Polizia municipale, Polizia di stato, Carabinieri e Guardia di finanza, che è oggetto – come ci siamo più volte detti – del Patto per la sicurezza urbana che attendiamo di poter sottoscrivere con il nuovo Ministro.
La invito, però, a essere fiducioso che gli uffici comunali non consegnino dati falsi all’Assise. Se lei si dichiara quantomeno perplesso, sta tacciando di disonestà su una reportistica che fa riferimento a ordini di servizio e a presenze dei vigili in strada, che è una dichiarazione di cui, naturalmente, si assume la responsabilità.
Cosa diversa è esprimersi legittimamente con una valutazione sull’efficacia o meno del servizio svolto, ma non può mettere in discussione, salvo che lei non abbia accesso ad altri dati, fonti conoscitive dell’Amministrazione, non può tacciare di falsità quanto è stato riportato dall’Assessore alla Polizia municipale, con il supporto del comandante e di tutto il corpo.
Prendo atto che lei comanda, come ha detto, in quel quartiere. Con spirito collaborativo, quindi, la inviterò presto a venirmi a riferire come sotto il suo comando il quartiere San Pio vivesse stagioni di straordinario decoro urbano, tranquillità e sicurezza, che inevitabilmente si sono perdute con l’avvento di questa Amministrazione. Mi darà suggerimenti preziosi, che sarà mia premura fare propri, trasferire e condividere con gli uffici, in modo da restituire a quel quartiere ciò che merita, in ragione dei trascorsi e dei precedenti illustri che lo hanno accompagnato.
Mi farà piacere, anche in qualità di ex Assessore alle attività produttive, se volesse segnalarmi i casi di abusivismo commerciale in zona, che devono essere magari riportati all’attenzione, così affrontiamo un caso di potenziale illegalità diffusa.
L’Amministrazione, il Sindaco, l’Assessore, apre le porte ai suoi suggerimenti preziosi per restituire al quartiere San Pio quella tranquillità che ritiene aver perduto. Quando vorrà, noi saremo pronti. Le trasferiremo tutti i dati riferiti all’attività del servizio di Polizia di prossimità e saremo ben lieti di poter ricevere da lei i suggerimenti che ci vorrà dare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Mi spiace. Finito.
Interpellanza a firma del Consigliere Rotundo inerente il mancato rinnovo contrattuale dipendente DOGRE.
Il Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Rotundo, abbiamo dagli uffici acquisito l’informazione che la gara non è ancora conclusa per l’affidamento della concessione del servizio di riscossione, occupazione suolo pubblico e imposta sulla pubblicità. Siamo nella fase di verifica dei requisiti, ancora non conclusa, mi dicono. Prima della firma, quindi, adempiute tutte le fasi appena richiamate, si procederà anche a controllare la cosiddetta “clausola sociale”, quindi a prendere eventualmente atto di difformità rispetto all’attuale forza lavoro impiegata presso la società DOGRE.
Quindi, non posso che testimoniarle e comunicarle che questa fase, naturalmente, sarà oggetto della Commissione prima della firma, conclusi tutti gli adempimenti precedenti riguardo all’ammissibilità dell’offerta aggiunta, che pare sia unica e sola.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Rotundo, ha cinque minuti.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Anche meno di cinque minuti. La risposta del Sindaco è soddisfacente.
Perché ho presentato l’interpellanza? Perché è un fatto certo che DOGRE ha provveduto, a maggio, a non rinnovare un contratto ad un lavoratore. Quindi, è del tutto evidente che, nel momento in cui, essendo l’unica partecipante alla gara, dovesse essere aggiudicataria del servizio, la mia personale opinione è che saremmo in presenza di una violazione della clausola sociale.
Tra l’altro, lo voglio ribadire qui in Aula, la clausola sociale fu fortemente voluta dall’organo politico, maggioranza e minoranza. Fu una delle questioni che in Commissione fu fortemente sostenuta. Io non so chi ritiene che l’unica offerta presentata sia anche il frutto... Io non lo so. Non mi addentro in valutazioni di questo tipo, cioè se il fatto che l’indirizzo che noi abbiamo dato come organo politico al dirigente, di predisporre la gara con la clausola sociale, sia stato un deterrente per una gara più aperta. Sarebbe veramente grave se, sostanzialmente, dovessimo avere non tutelati totalmente gli attuali dipendenti.
Lo ribadisco qui, perché l’ho detto in sede di approvazione del capitolato: si tratta di un lavoratore a tempo determinato, ma si tratta di un lavoratore a tempo determinato che lavora da oltre tre anni. Ritengo – lo dissi già in quella sede – che, a mio avviso, la clausola sociale doveva essere a copertura di tutte e nove le unità lavorative, doveva garantire, assicurare la continuità lavorativa a tutti gli occupati a quella data. Per questo ritengo che, nel momento in cui si dovesse verificare, non ci sarebbero, a mio avviso, le condizioni, pur essendo la DOGRE l’unica società partecipante... Se non rispetta quella clausola, non ci sono le condizioni per affidarle il servizio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Adesso procediamo con le mozioni.
Mozione a firma del Consigliere Russi inerente: “Sportello dei Servizi Demografici Marina di Frigole – possibilità delegare alcuni servizi alle Edicole”.
Prego, Consigliere Russi.
Speaker : CONSIGLIERE RUSSI:
Grazie, Presidente.
Mi rendo conto, Sindaco, che oramai questa mozione è diventata un po’ antica. È passato un mese dai rinvii, dovuti anche a causa nostra.
La mozione è volta a sollecitare una particolare attenzione nei confronti delle Marine, non soltanto della popolazione delle Marine, ma in particolare anche per ciò che riguarda la rivalutazione turistica delle Marine. È più di un anno che lo Sportello dei servizi demografici, che era aperto soltanto un pomeriggio a settimana, è oramai completamente chiuso. Nonostante quel servizio venisse svolto una volta alla settimana, era comunque uno sportello abbastanza frequentato. Si tratta di uno sportello situato in una frazione distante 11 chilometri dalla città di Lecce, che serviva anche le altre due Marine: San Cataldo e Torre Chianca.
Il servizio era fondamentale non soltanto per la popolazione (rinnovo carte d’identità, eccetera), ma anche per i turisti. Per questo, signor Sindaco, la impegno sulla possibilità di prendere in considerazione la riapertura dello Sportello nella predetta Marina, con orari anche pomeridiani, così da implementare i servizi disponibili e da renderla una sede distaccata fruibile per i residenti nelle Marine limitrofe, data la posizione centrale di Frigole rispetto alle altre Marine.
Questa è una priorità, in quanto i servizi pubblici debbono trovare pieno ristoro e conforto nell’attività politica, che non può certo risultare inadempiente per la mancanza di personale.
Ne approfitto per chiedere, a parte questa mozione, che il Sindaco e la Giunta riferiscano sulle trattative con Poste Italiane, sperando che, dopo quella semplice raccomandata inviata da lei, ci sia stata una risposta. Ne approfitto, poi, per sapere della trattativa volta a dare alle Edicole – e coinvolgo, in questo caso, l’Assessore alle attività produttive – la possibilità di ampliare i propri servizi, tra i quali anche alcuni comunali (era stato sancito un protocollo d’intesa con ANCI e FIEG) e cosa è successo anche alla luce degli incontri che l’Assessore Paolo Foresio ha tenuto con i vari gestori di Edicole della nostra città.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Russi.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere.
La chiusura dello Sportello decentrato dell’anagrafe presso Frigole scaturisce da una necessità, con la quale ci si è dovuti a malincuore misurare, legata alla difficoltà di garantirne il mantenimento in servizio, così come è avvenuto anche per gli altri uffici cosiddetti “decentrati”.
Secondo i dati in possesso dell’Amministrazione, nel 2016 erano stati rilasciati 120 certificati e 20 cambi di residenza. È un dato che, naturalmente, spalmato sui dodici mesi, si rende conto, non trasferisce una dimensione di autentica indispensabilità, fermo restando che, se ci fosse e ci potessimo permettere di tenerlo aperto, sarebbe tanto di guadagnato.
La stessa sorte è toccata agli uffici decentrati del Mazzini, Rudiae-Ferrovia e Villa Convento. Consideri che l’ufficio anagrafico nell’ultimo anno ha perso circa cinque unità di personale. Questo ci mette in difficoltà.
Quanto precisato non impedisce, tuttavia, all’Amministrazione, in un’ottica che deve essere sempre tesa al miglioramento dei servizi resi alla cittadinanza, di verificare, di qui in avanti, se si potranno determinare condizioni per la riattivazione degli stessi. Da questo punto di vista, quindi, l’impegno che lei rivolge all’Amministrazione, di volersene far carico, lo possiamo tranquillamente assumere e fare nostro, senza, naturalmente, promettere e anticipare esiti positivi, evidentemente, per le ragioni che vi ho appena precisato.
Per quanto riguarda, invece, la parte sul protocollo d’intesa ANCI-FIEG, innanzitutto vi è una questione – tra virgolette – di rispetto dell’atto. La mozione impegna il Sindaco e la Giunta: quella parte, se la stralciamo, possiamo votarla nella parte cosiddetta “impegnativa”. Questo non mi esime dal doverle rispondere.
Consideri che c’è stata una mera firma di un protocollo d’intesa tra l’ANCI e la FIEG, con il quale si precisa: “Le parti si impegnano a sensibilizzare tutte le Amministrazioni comunali affinché promuovano sul territorio comunale iniziative che ripensino alla funzione delle Edicole, rendendole un centro servizi al cittadino e consentendo la funzione di servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificati comunali”. C’è stato un parere, che è stato trasmesso all’ANCI: “Con riferimento al protocollo d’intesa tra l’ANCI e la FIEG, al fine di sensibilizzare le Amministrazioni comunali perché diano agli edicolanti la possibilità di ampliare i servizi offerti al cittadino, si chiede con quali modalità possano i giornalai rilasciare i certificati anagrafici”. Viene risposto che l’articolo 3 del protocollo d’intesa afferma, come abbiamo detto, che le parti si impegnano a sensibilizzare tutte le Amministrazioni comunali. I certificati anagrafici non sono certificati comunali, bensì statali, afferenti a competenza statale esclusiva sulla materia. Tocca, dunque, al Ministero dell’interno dare indicazioni sull’eventuale coinvolgimento delle anagrafi nell’attuazione di questo protocollo. Nel frattempo, i Comuni sul punto non hanno facoltà di intervenire in autonomia.
Questa è la situazione che dobbiamo gestire. C’è un protocollo d’intesa, però, in attesa che il Ministero dell’interno, su certificati statali, dia disposizioni indicative ai Comuni su come procedere, non possiamo... Come spesso accade, i protocolli d’intesa definiscono impegni finalizzati a realizzare condizioni. Per il momento queste condizioni ancora non sussistono.
Per il resto, possiamo mettere ai voti la mozione e il Governo dichiara il voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Sono d’accordo con il Sindaco, però, perché rimanga traccia, nei limiti del personale (le cose che ha detto il Sindaco le condivido), io invito il Governo a tener conto anche della situazione di analogo disagio della comunità di Villa Convento. Sia Villa Convento che Frigole sono comunità di 2.000 abitanti, più o meno, che si trovano a 10-11 chilometri dal capoluogo.
Per cui, nell’accogliere la proposta del Sindaco, rivolgo anche questo invito, a tenere conto di Frigole e di Villa Convento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi? Nessuno.
Dichiarazioni di voto? Nessuna dichiarazione di voto.
Procediamo con il sistema elettronico al voto. Consiglieri De Matteis, Molendini, Pasqualini, Tondo. Sindaco.
Operazione conclusa. Risultato: presenti 23, favorevoli 23, nessun contrario, nessun astenuto.
La mozione viene accolta.
Seconda mozione, a firma del consigliere Guido, avente per oggetto la possibilità di installazione di sistemi per la videosorveglianza negli asili pubblici comunali.
Prego, Consigliere Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente.
Espongo la mozione. Premesso che le cronache traboccano di storie di maltrattamenti che si consumano nelle scuole per l’infanzia, nelle case di riposo e nelle strutture sanitarie per disabili a danno delle fasce più deboli della società: i bambini, i diversamente abili, gli anziani. Storie di violenza ai danni di chi non può difendersi per età, per incapacità, per fragilità.
Occorre trovare una soluzione che possa mettere fine a quanto di deleterio c’è nella condotta di chi, in riferimento alle strutture sociosanitarie e assistenziali, pone in essere queste vili condotte.
Considerato che il disegno di legge n. 2574 (misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso nei confronti delle predette fasce deboli) ha subìto un netto rallentamento negli ultimi tempi, con particolare riferimento al parere contrario della VII Commissione istruzione e beni culturali del Senato, risalente al 29 marzo 2017.
Considerato che il disegno di legge di cui sopra prevede l’utilizzo di telecamere a circuito chiuso negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia, ma anche nelle strutture socioassistenziali per anziani e disabili, al fine di prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica.
Considerato che la Regione Lombardia lo scorso agosto ha anticipato l’esecutività del DDL in questione, stanziando 1.400.000 euro per le sue 678 RSA, quale contributo fino a 15.000 euro per ogni struttura per l’acquisto e l’installazione di sistemi di videosorveglianza, al fine di tutelare non solo i pazienti, ma anche gli operatori delle residenze socioassistenziali.
Questo Comune può rendere una risposta concreta ai numerosi casi di bambini, disabili e anziani picchiati e maltrattati da chi avrebbe dovuto accudirli.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta municipale affinché si attivino per installare sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso con immagini cifrate negli asili pubblici comunali, nido e scuole per l’infanzia, con il divieto di accesso alle registrazioni, salvo in caso di notizie di reato.
Si attivino, inoltre, per predisporre forme di incentivo attraverso defiscalizzazione di tributi comunali per tutti gli asili e le strutture sociosanitarie e socioassistenziali che decideranno di utilizzare detti sistemi di videosorveglianza, nel rispetto della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, di concerto con le organizzazioni sindacali e previo consenso degli interessati o dei loro tutori, se minorenni o incapaci.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Guido.
Apriamo il dibattito. Prego, Assessore Guida.
Speaker : ASSESSORE GUIDA:
Grazie.
Il disegno di legge richiamato dal Consigliere è stato, come si diceva, fermato dalla Commissione istruzione del Senato. È forse utile richiamare le motivazioni, che io leggo dal verbale della Commissione: “La Commissione, esaminato il disegno di legge; ritenuto che esso pare ispirato alla volontà di dare immediate risposte ad eventi contingenti, ma, senza un’adeguata ponderazione, vi è il rischio di elaborare leggi disorganiche recanti una visione parziale dei problemi, in quanto dettate dall’emozione e dall’emergenza del momento; ritenuto criticamente che il provvedimento si sovrappone a diverse iniziative legislative sulla stessa materia; osservato che la videosorveglianza, anche negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, qualora sia necessaria, può essere disposta per iniziativa della magistratura, senza appositi provvedimenti legislativi”. Di seguito, gli altri due punti riguardano, sostanzialmente, i docenti. “Esprime, per quanto di propria competenza, parere contrario”.
Scusate, devo sedermi.
Il Consigliere Guido chiede al Sindaco e alla Giunta di superare lo stallo prodotto dalla Commissione ministeriale e di attivarsi per installare sistemi di videosorveglianza. Chiede, inoltre, di predisporre forme di incentivo attraverso defiscalizzazione dei tributi comunali per gli asili che aderiscono, eccetera. Già in passato il Consiglio comunale ha affrontato la questione della videosorveglianza negli asili nido. All’epoca, questa questione fu sollecitata da una mozione dell’allora Consigliere Scorrano. Il Consiglio comunale rimandò il tutto a una verifica delle realistiche possibilità di installare le telecamere nelle scuole. Io non so se questa verifica sia stata fatta e con quali risultati. Non ho trovato traccia.
Devo, però, fare mia la preoccupazione dell’allora Sindaco Perrone circa l’eventualità che vi siano o vi siano stati casi di maltrattamento nelle nostre scuole che impongono la misura. Preoccupazione, questa, la mia, avallata dall’affermazione del Consigliere Guido: questo Comune può rendere una risposta concreta ai numerosi casi di bambini, disabili e anziani picchiati e maltrattati. Credo che lei si riferisca ad una situazione generale. Vorrei tranquillizzare tutti sul fatto che noi non abbiamo registrato nelle nostre scuole comunali casi di comportamenti inadeguati da parte degli insegnanti.
Venendo agli impegni che il Consigliere Guido chiede al Sindaco e alla Giunta, la prima questione da affrontare è, secondo me, se un vuoto legislativo può essere colmato da una delibera di Giunta.
Scusate, ho un momento di difficoltà.
Se è “sì”, acquisito il parere dei sindacati, che noi stiamo dando per scontato, dobbiamo valutare la disponibilità finanziaria, tenendo presente che stiamo parlando di quindici aule dei nidi, tredici dell’infanzia e circa cento delle scuole, a cui si deve aggiungere la defiscalizzazione dei tributi comunali.
Io non ho null’altro da aggiungere.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Consigliere Giannotta, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente.
Bene ha fatto il Governo a comunicare parere negativo rispetto alla mozione...
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ha avuto un piccolo malore. Sospendiamo giusto qualche minuto, anche perché è giusto che l’Assessore eventualmente ascolti il dibattito.
Speaker : PRESIDENTE:
Chiedo qualche minuto di sospensione.
Consiglieri prendiamo posto, così riprendiamo i lavori.
Consigliere Giannotta, quando è pronto, può concludere l’intervento.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Spero che l’Assessore si riprenda.
Speaker : PRESIDENTE:
Riprendiamo.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Non abbiamo informazioni. Va bene.
Scusi, Presidente. Io le proporrei, eventualmente, di accantonare il punto e di riprenderlo appena l’Assessore si riprende, se mi posso permettere.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo riprendere i lavori. È tutto a posto. Non mi sarei permessa...
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Quindi, continuo?
Speaker : PRESIDENTE:
...di ricominciare. Può continuare.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Mi sarebbe piaciuto poter offrire questo contributo anche alla presenza dell’Assessore, ma va bene così. C’è il Sindaco che rappresenta l’Amministrazione tutta.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Bene ha fatto, dicevo, l’Amministrazione a offrire parere negativo alla mozione del Consigliere Guido. Fondamentalmente, le riserve che mi portano a pronunciare già il mio voto sfavorevole si muovono su due binari. Il primo è di natura giuridica, fondamentalmente, e si ricollega a quella che è stata la riflessione anche avanzata dall’Assessore Guida. Possiamo, noi, andare a deliberare, anche come Consiglio, un provvedimento su un tema che oggi è ancora al dibattito del Parlamento?
In realtà, a questo elemento io ne aggiungerei un altro, di una delicatezza ancora più pesante: quello relativo alla privacy. Oggi, in assenza di una normativa nazionale, non conosciamo l’atteggiamento del Garante della privacy rispetto alla questione delle telecamere, che ha come destinatari soprattutto dei minori. Andarci, come Amministrazione, a impelagare in un campo o a inserirci in un settore veramente delicato, in questa fase di assenza e di vuoto legislativo lo eviterei.
Il secondo elemento è di natura pedagogica. Vi porto una riflessione. All’Università del Salento dovete sapere che esiste un gruppo di ricerca guidato dal professore Giuseppe Annacontini, il quale sta lanciando, sulla base di una serie di riflessioni avviate anche da Save the children, una riflessione importante. Mi permetto di leggerla: “Il modello che occorre promuovere va in una direzione puntualmente opposta rispetto alle strategie legate al controllo dei contesti a rischio attraverso la loro telecamerizzazione. Questo perché, dal punto di vista pedagogico, la sostituzione dell’occhio materno o paterno, o facente funzione, con l’occhio elettronico delle telecamere impedisce un corretto sviluppo sia del senso di autonomia e sperimentazione, anche trasgressiva delle piccole cose, da parte di un soggetto in età evolutiva informato della loro presenza, sia di matura evoluzione di una genitorialità che non ha modo di sperimentare e misurarsi con la difficoltà di attivare un processo di fiducia tra genitori e insegnanti, ma anche semplicemente tra genitori e figli”.
Il tema, infatti, è proprio questo. Applicare nelle scuole materne un modello alla The Truman show, alla Grande Fratello, francamente – lo dico da genitore – va a privare una creatura di pochi anni d’età del concetto universale dell’autodeterminazione dell’essere umano nei rapporti con l’altro, nei rapporti con l’ambiente. Autodeterminarsi vuol dire assumersi la responsabilità di sapersi porre nelle relazioni, di rispettare quelle piccole regole che a un bambino vengono insegnate e che sono limitate rispetto all’ambiente che lui frequenta, a saperle rispettare, quindi autodeterminarsi anche rispetto a quelle stesse regole.
Consigliere Guido, io gliel’ho detto pure nelle scorse giornate. Questo è un tema troppo delicato e troppo importante. Oggi ha fatto bene l’Assessore Guida a dire che non è una riflessione che lei avanza – fugo ogni altro dubbio – perché esistono dei casi. A Lecce gli operatori scolastici hanno la responsabilità di saper fare il proprio lavoro. Lei, chiaramente, prende delle casistiche che a livello nazionale, le do ragione, esistono. Questa mattina mi parlava anche sulla base di tutta una serie di video che vengono pubblicati in rete.
Sono fortemente contrario alla politica dell’insinuare nella mente delle persone un minimo di dubbio e di paura. Credo nella responsabilità delle persone e credo nel ruolo. Lo ha affermato anche l’Assessore Guida nel momento in cui ha detto che è competenza della magistratura intervenire anche con la predisposizione di telecamere qualora ci siano degli indizi che facciano propendere in tale direzione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliera De Benedetto.
Speaker : CONSIGLIERE DE BENEDETTO:
Grazie mille.
Apprezzo tantissimo, dal punto di vista filosofico, il voler dire che il principio giusnaturalista per il quale non abbiamo bisogno delle leggi, in quanto il nostro sistema naturale di autodeterminazione basta affinché si evitino dei reati, è naturalmente un sistema filosofico che non posso non condividere. Però, purtroppo, se così avessimo fatto, non esisterebbe il Codice italiano, non esisterebbero le leggi, perché, purtroppo, la natura umana non è sempre e tutta in grado di autodeterminarsi.
Io vorrei fare due osservazioni. La prima è all’Assessore, che purtroppo manca. Non dobbiamo trovarci nel caso in cui c’è la denuncia. Per fortuna nel territorio leccese non è mai successo, ma è successo altrove. Questa non deve essere una reazione ad un caso successo, ma deve essere una prevenzione.
Soprattutto, voglio chiarire quello che è stato un grandissimo malinteso, Consigliere. Nessun Grande Fratello, nessun occhio materno e paterno che controlla i bambini. Questo sistema, attualmente già attuato da un’intera Regione, che è la Regione Lombardia, è un sistema che prende le immagini, che vengono criptate con una doppia cifratura asimmetrica: per cui nessuna persona può acquisirle online, tramite web, perché vengono trasmesse attraverso un cavo ethernet che non va assolutamente in nessuna forma privatistica di visione, ma viene visionato solo dalla Polizia e solo in seguito ad una denuncia.
Pertanto, non c’è nessun controllo esterno, non c’è nessuna App, non c’è assolutamente nessuna immagine internet di minori e di dipendenti che viene inviata al pubblico attraverso sistemi informatici aperti, ma è soltanto un sistema che viene utilizzato nel caso vi sia una denuncia e visionato soltanto da personale competente della Polizia giudiziaria.
Detto questo, noi viviamo in un sistema, in Italia, dove siamo costantemente, in ogni strada visionati da una telecamera. Questo ha permesso, in tantissime condizioni, di aumentare anche la sicurezza. È un mondo che non vogliamo? Vorremmo un mondo diverso? Vorremmo un mondo in cui non c’è bisogno di questo? Certo! Io vorrei un mondo in cui non ci sia assolutamente bisogno di telecamere. Vorrei un mondo in cui non ci sia bisogno di Polizia. Vorrei un mondo giusnaturalista, come diceva il Consigliere, in cui l’autodeterminazione dell’essere umano ci consenta di non aver bisogno di leggi. Purtroppo, non è questo il caso della natura umana, che è imperfetta per definizione.
Quindi, oggi, avere la possibilità di aggiungere un sistema almeno nei nostri, per quanto ci compete, asili comunali di controllo è un sistema non solo di garanzia per i bambini, ma per tutte le persone perbene che lavorano all’interno degli asili comunali. Nel caso in cui viene sollevata una sola denuncia, viene messa tutta sotto giudizio in modo disinteressato e, soprattutto, in modo trasversale. Anche questo non è giusto, perché si mette il dubbio di uno degli abusi peggiori, dei sospetti peggiori che esiste a questo mondo sulla testa di tutte le persone perbene che lavorano all’interno di questi asili.
Quindi, io chiederei non soltanto alla maggioranza di sostenere quella che è sicuramente una mozione di crescita a favore della tutela, ma lo chiederei anche ai Consiglieri eletti nel centrodestra, che spero condividano i valori alla base di questa mozione. Chiederei, soprattutto, di non fare su questo propaganda e populismo. È vero che in questo momento è chiusa ed è ferma al Senato, ma è anche vero che una Regione l’ha già applicata. In questo modo, potremmo anche noi a Lecce essere un faro, essere un esempio per altri Comuni in un’azione trasversale, senza colore politico, ma che ci permette tutti insieme di fare un passo avanti verso quella che è, sì, una carenza legislativa nazionale. Questo non la rende migliore o peggiore, ma può rendere noi un buon esempio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Altri interventi? Consigliere Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Questo dibattito non è nuovo in quest’Aula. Il Consigliere Scorrano, il 18 novembre 2014, sottopose lo stesso tema all’attenzione del Consiglio comunale. Io ho riletto le dichiarazioni del Sindaco dell’epoca, il collega Perrone. Inviterei gli hooligans, gli ultras a meditare sulle perplessità, sulle valutazioni riflessive che ha fatto in quella circostanza il Sindaco nel ritenere non matura una decisione.
Siamo davanti ad un tentativo di propaganda elettorale legittima da parte di Consiglieri che vogliono sbandierare un volantino. Il dibattito che richiamava l’Assessore Guida è un dibattito serio. La Legislatura precedente è stata una Legislatura di cinque anni. Chi ha tempo, volontà e voglia può andare a rileggere quel dibattito. Io ho dato una scorsa a quel dibattito. Il dibattito al Senato è un dibattito impegnativo. Lì non c’è stata una forza politica o un’altra. È stata una valutazione della Commissione deputata, del Senato, a ritenere di dare uno stop, a fermare, quindi a ritenere, sulla base delle considerazioni che qui richiamava l’Assessore, che non c’erano le condizioni perché il Senato confermasse il testo della Camera. D’altronde, il testo che è stato discusso e ancora non approvato in questa Legislatura... Mi pare che a maggio una deputata di Grosseto di Forza Italia abbia presentato la proposta di legge. Un solo Gruppo parlamentare. Chi ha esperienza in Parlamento capisce che una proposta presentata da un singolo parlamentare di una forza politica di opposizione è destinata a rimanere un’iniziativa buona per fare una conferenza stampa nel collegio, ma non penso che a Montecitorio avrà un percorso in discesa.
Si parla di misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido o nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali per anziani e persone con disabilità. Questo è l’approccio rispetto al quale abbiamo avuto la discussione, che non ha avuto nessun esito positivo.
Io penso di poter dire che, in assenza di una legge nazionale... Tra l’altro, l’articolo 4 della proposta di legge approvata alla Camera non imponeva le telecamere. Diceva che i Comuni “possono”. I Comuni “possono”. Ritengo che, in assenza di un quadro normativo legislativo nazionale che consenta ai Comuni di poter, eventualmente, utilizzare quel “possono”, noi non possiamo. Noi non possiamo, perché non siamo una Repubblica autonoma.
Tra l’altro, vorrei richiamare l’ultimo provvedimento del Garante per la privacy, che dice: “I soggetti pubblici non possono assumere quale scopo della videosorveglianza finalità di sicurezza pubblica, prevenzione o accertamento dei reati, che invece competono solo ad organi giudiziari o di Polizia giudiziaria oppure a Forze armate o di Polizia”. Noi non possiamo alzarci e dire che, per ragioni di prevenzione o di controllo, riteniamo di poter mettere... Non abbiamo i poteri. Noi non possiamo autodeterminarci sino a questo punto.
Speaker : PRESIDENTE:
Si avvii alla conclusione, Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Da questo punto di vista, credo che le argomentazioni qui portate siano deboli. Quindi, sulla mozione io sono per fare la scelta che questo Consiglio comunale ha compiuto già nel 2014, ossia di accantonarla. Magari possiamo riprenderla se e quando il Legislatore nazionale avrà approvato un testo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Anche perché...
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Faccio una semplice considerazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Poi chiuda.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
La disorganicità dell’intervento. Noi abbiamo – lo dicevamo prima con il collega Lorenzo Ria – asili nido per la stragrande maggioranza privati. Noi abbiamo quattro asili nido: due a direzione diretta e due in concessione. Quindi, ci metteremmo in un ginepraio, se dovessimo accedere per un attimo a questa impostazione, procurando solo un danno alla Pubblica amministrazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Non ho altri interventi. Prego, Consigliere Fragola.
Speaker : CONSIGLIERE FRAGOLA:
Grazie, Presidente.
Anch’io condivido la linea del Governo su questa mozione. La Consigliera De Benedetto ha parlato di populismo. Secondo me, dovremmo avere un po’ più di responsabilità ed evitare di seguire i facili sentiment su argomenti che sono, forse, troppo spesso gonfiati.
Dobbiamo, forse, ricordarci di avere delle responsabilità. Le scuole non sono supermercati. I bambini non sono oggetti che si vendono. Soprattutto, non possiamo permetterci di vigilare sull’insegnamento dei maestri. Non possiamo pensare di installare telecamere ovunque. La scuola ha innanzitutto una funzione educativa, Consigliere Battista, e non possiamo assolutamente interferire con quelle che sono le sue funzioni. Non possiamo pensare di abdicare a volontà o capricci di genitori che, per mancanza di sicurezza personale, addossano agli insegnanti responsabilità che non sono loro.
È vero, ci sono sicuramente episodi di violenza, ma non servono le scorciatoie, Consigliera De Benedetto. Serve dare maggiore forza a questa scuola, che oggi è in declino. Probabilmente non è questa la sede opportuna per parlarne. Probabilmente dobbiamo pensare agli operatori scolastici, agli insegnanti, ai professori, ai dirigenti che ogni giorno aprono quel portone e vedono riempire le scuole di bambini che hanno voglia di imparare.
Io lodo l’iniziativa presentata qualche giorno fa dall’associazione Visioni da Sud, in cui si è voluto ridare territorialità con il progetto “A scuola di comunità” per ridare confidenza alla scuola e al territorio, un binomio che noi abbiamo abbandonato. Fare l’insegnante ritengo sia il mestiere più difficile del mondo, perché quotidianamente si vengono a trovare con generazioni che, specialmente negli ultimi anni, cambiano abitudini troppo velocemente. Gli insegnanti rappresentano il primo fronte comunitario dopo il tetto familiare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Fragola.
Consigliere Giordano.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO:
Brevemente, Presidente. Non volevo neanche intervenire. Avevo perplessità, sinceramente, sul contenuto della mozione.
Qui ho sentito un panegirico sulla scuola, con enunciazioni che posso pure condividere, ma che non c’entrano nulla. Ho sentito parlare di questioni del 2014. Dal 2014 ad ora la situazione, purtroppo, è molto peggiorata per quello che riguarda questi argomenti. Quindi, quello che è stato detto quattro anni fa potrebbe non essere più di attualità oggi.
Soprattutto, ed è questo che in buona misura – lo dico con sincerità – mi ha fatto cambiare idea sulla mozione, invece, è stato proprio l’intervento della collega De Benedetto, che ha fornito una spiegazione tecnica su quello che avviene, molto precisa, molto puntuale, che mette al sicuro dalle procedure che riguardano l’insegnamento, dalle procedure che riguardano gli aspetti attinenti alla privacy, tutta una serie di questioni che sono state spiegate bene, con precisione, con puntualità e che, debbo dire, hanno convinto una persona – sto parlando di me – che aveva dei dubbi su questa questione.
Ribadisco la nostra posizione e la mia personale. Ripeto: alla fine l’avrei votata per spirito di partito. Adesso, invece, lo faccio in maniera convinta. Sono veramente stupito dal taglio interpretativo che avete voluto dare a questa questione. In questo caso, sì, un problema che realmente ha dei contenuti sociali forti lo abbiamo voluto mettere veramente in politica, per così dire.
Queste sono le riflessioni che dobbiamo fare. Ci sono argomenti, situazioni dove l’appartenenza, il punto di vista di base e tutto il resto dovrebbero essere messi un po’ da parte, soprattutto quando l’intervento tecnologico è veramente un intervento tecnologico che tutela tutto e tutti. Questo è il ragionamento. Una cosa di questo genere non intacca la privacy, non intacca le problematiche che riguardano l’insegnamento, non intacca nulla di tutto questo. È semplicemente un sistema per dire che c’è un problema e abbiamo modo di ragionare sul problema sulla base di fatti oggettivi. Questo ci è stato spiegato bene. Ci è stato spiegato bene.
Questo è quello che penso io. Ripeto: non è che fossi entusiasta all’inizio di questa questione. Poi ne ho appreso, effettivamente, il contenuto e, debbo dire, sinceramente, lo condivido, a questo punto, e voterò favorevolmente. Vi anticipo anche la dichiarazione di voto per brevità, così mi vorrete almeno un pochettino di bene per questa ragione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
Prego, Consigliere Murri.
Poi Patti.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Grazie, Presidente.
Io non la voglio mettere in politica. Sono contrario a questa mozione. Concordo, è vero: frequenti sono gli episodi di violenza fisica e verbale che si consumano all’interno di asili nido, scuole dell’infanzia, strutture socioassistenziali per anziani, disabili, minori. Questo è un problema particolarmente sentito dall’opinione pubblica. L’introduzione delle telecamere la prevede un disegno di legge già approvato nella scorsa Legislatura solo alla Camera. Sono stati presentati una decina di disegni di legge, poi accorpati nel disegno di legge di cui faceva menzione il collega Guido, poi trasmesso al Senato, la n. 2574. Il testo affida al Garante per la protezione dei dati personali la verifica. Ci sono tutta una serie di enti e di strutture che stanno esprimendo il loro parere, perché è un campo minato, tra virgolette. Abbiamo il Garante della privacy, abbiamo il Garante per la protezione dei dati personali.
Un problema importante è quello di poter conoscere quali sono i soggetti che possono accedere a questi filmati. Solo l’Autorità giudiziaria, in caso di notizia di reato. Questo è un punto...
Concordo.
Il disegno di legge prevede che queste telecamere – iniziano i filtri – possono essere installate con l’assenso delle rappresentanze sindacali. Per esempio, questo è un filtro. In caso di mancanza di accordo, c’è un altro filtro: l’Ispettorato del lavoro.
Comprendiamo tutti le difficoltà che ci sono in campo legislativo. Gli utenti e il personale delle strutture vogliono anche sapere cosa se ne fa di questa raccolta di dati, come si accede, chi può accedere, chi li conserva. Io soffermerei l’attenzione su un punto delicato: la formazione del personale addetto alle strutture. Quello, sì, è un punto delicato. La loro valutazione attitudinale. Fare l’insegnante è un ruolo importante, delicato. Vale per noi genitori, vale per loro, vale per tutti. Quindi, occorrono incontri periodici per la formazione, quello sì. Lì mi soffermerei.
Il fatto che noi non abbiamo su Lecce casi eclatanti è la prova, invece, che da ambo le parti c’è molto equilibrio. Seguirei con attenzione il processo legislativo, sarei molto più attento all’evoluzione di questo e curerei, sorvegliando maggiormente, il problema degli addetti ai lavori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Due considerazioni brevissime, Presidente.
La prima è a carattere generale. A me pare che questo tipo di mozioni non facciano altro che minare il rapporto fiduciario che si deve instaurare e che deve essere presente sistematicamente tra le famiglie, i bimbi e gli istituti di formazione, fin dalla più tenera età.
Come è stato detto più volte, non abbiamo casi di questo tipo, non abbiamo avuto casi di questo tipo nella provincia di Lecce. In buona sostanza, perché sono contrario a questa mozione? Come è stato detto sapientemente da chi mi ha preceduto, al netto di tutte le problematiche procedurali che riguardano la privacy e la conservazione dei dati, c’è un discorso proprio da un punto di vista istruttorio. La telecamera cosa fa? Registra una cosa che sta già accadendo. Non fa nulla dal punto di vista della prevenzione. Non svolge alcun servizio di questo tipo. Ecco perché, invece, lavorare sulla prevenzione, quindi sul controllo effettivo da parte degli organi già esistenti e deputati a far ciò per il corpo docente, forse è l’unica soluzione. Il volto dei bimbi è lo specchio della loro anima, si dice. Un genitore si accorge se c’è qualcosa che non va e se c’è qualcosa che non va aver avuto le telecamere all’interno dell’asilo potrebbe essere già tardi perché, come è stato detto da chi mi ha preceduto, di fronte a una notizia di reato, quei mezzi istruttori vengono posti in essere dall’autorità giudiziaria che ha competenza a porli in essere e a valutarli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Abbiamo concluso gli interventi. Ci sono dichiarazioni? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ho ascoltato il dibattito. Io, prima di entrare nel merito, avrei un suggerimento da fare al Consigliere Guido, quello di ritirare la mozione, per un motivo che afferisce a un impedimento normativo che non consente autonome determinazioni del Comune, indipendentemente da come la si pensi.
Questi provvedimenti, questi atti impegnativi o innescano una possibilità concreta di assunzione di responsabilità rispetto a una scelta, oppure non hanno ragion d’essere, se non quella di voler, anche con toni e motivazioni interessanti, impegnare il Consiglio in una discussione politico-culturale, e di questo stiamo parlando. Quando si interviene sui processi di apprendimento e insegnamento, si interviene sulla cultura di un paese.
L’invito che rivolgo, dunque, è questo. Avendo contezza tutti, senza possibilità di confusioni di schieramento, che non esiste una norma legislativa che consenta l’attivazione di installazione di telecamere, che il richiamo alla Regione Lombardia fa riferimento a un provvedimento legislativo di una Regione, di cui la Puglia oggi non dispone, non siamo nelle condizioni, indipendentemente dal merito, di poterci esprimere.
Diceva il Consigliere Giordano “voto per spirito di appartenenza”, ma vorrei che la rimuovessimo questa questione. Anche perché più ci addentriamo nel merito più si aprono delle praterie che aggiungono quesiti, non li sottraggono. Perché? È evidente che la tutela di un minore in classe da eventuali atteggiamenti di prepotenza o di intimidazione di un docente riguarda non solo gli asili nido e le scuole dell’infanzia, riguarderebbe anche le scuole medie, volendo, riguarderebbe le scuole superiori sino al compimento della maggiore età. Capite che si apre uno scenario che poi non si riesce più a riportare a sintesi.
Capite bene che non è una questione che solo per conclusione dei termini della legislatura non si è conclusa, perché è evidente che è enormemente complessa dal punto di vista delle questioni culturali, educative e pedagogiche. L’introduzione di una telecamera nel processo di insegnamento e apprendimento determina un’alterazione completa del processo educativo. Non ci vuole una grande preparazione in materia per poterne cogliere le conseguenze. Ed è la ragione per la quale anche in classe si impedisce, lì dove si riesce, l’uso dei telefonini ai bambini, non solo per poter preservare la concentrazione durante le ore di lezione, ma proprio per impedire che l’uso di videocamere durante lo svolgimento delle lezioni introduca elementi impropri durante le ore di svolgimento delle stesse.
Ecco perché vi chiedo: vogliamo metterla ai voti? Il Governo è contrario. Se, invece, si prende atto che questa mozione, oltre ad averci offerto la possibilità di misurarci su una questione molto interessante, deve essere comunque discussa, la si ritiri, perché oggi qualunque Comune è impedito di poter assumere provvedimenti in materia. Io suggerisco al Consigliere Guido di ritirarla. Se ritiene di volerla confermare e metterla ai voti, il voto del Governo sarà contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Guido, c’è questa proposta. Se lei vuole ritirarla, altrimenti passiamo ai voti. Mi dica lei.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
A nome di tutti i bambini maltrattati, e sono tantissimi, a nome di tutti i genitori, a nome di tutti gli anziani picchiati nelle case di riposo, io non ritirerò mai questa mozione e chiedo il voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Procediamo con il voto…
No, abbiamo chiuso le dichiarazioni. Ha parlato il Sindaco. Abbiamo chiuso le dichiarazioni…
Mi dispiace, no. Io avevo chiesto le dichiarazioni di voto prima dell’intervento del Sindaco.
Procediamo con il voto elettronico, prego. Operazione chiusa, prego.
Presenti 24, favorevoli 11, contrari 13, nessun astenuto. Viene respinta la mozione del Consigliere Guido.
Mozione a firma del Consigliere Battista, avente per oggetto la previsione di installazione di sistemi per la videosorveglianza nei sottopassi di Via Lequile e Via De Jacobis.
Consigliere Battista, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Signor Sindaco, Presidente, io ho sperato di ritirare questa mozione, pensando che dal momento in cui l’ho depositata lei si sarebbe in maniera intelligente adoperato e attivato al fine di evitarmi questa mozione, perché l’avrei fatto con piacere. Però, dal 16 di maggio ad oggi non se n’è saputo nulla. Per cui, ho ritenuto doveroso e rispettoso nell’interesse della comunità, ma soprattutto nei confronti dei nostri concittadini residenti nei quartieri Rudiae-Ferrovia, presentare questa mozione a seguito della chiusura dei due sottopassi di Via Lequile e Via De Jacobis, in quanto la loro chiusura aumenta i rischi di incolumità di tutti i cittadini che, a seguito di un suo provvedimento, a mio avviso, signor Sindaco, irrazionale, sono costretti a un attraversamento pedonale del ponte che divide le due strade interessate, tenendo conto, signor Sindaco, che obbligare, avendo chiuso questi due sottopassi, il passaggio dei cittadini sotto il ponte rappresenta un rischio altissimo. Infatti, dobbiamo ricordarci e devo ricordarle, signor Sindaco, che sotto quel ponte ci sono delle lapidi, oltretutto. Quindi, mi attendo da lei un intervento, anche perché non è che lei sta qui da cinque anni.
Colgo l’occasione per dirle che, oltre al pericolo che rappresenta normalmente per il passaggio pedonale, anche in considerazione del fatto che mancano dei dossi sia in discesa che in salita, perché le macchine lì vanno ad altissima velocità, per non parlare poi delle strisce pedonali che sono inesistenti…
Bravo, è proprio così. Lei si è fatto una passeggiata? Facciamocela insieme qualche giorno. Con piacere vengo con lei, signor Sindaco.
Le aggiungo che i predetti sottopassi, soprattutto per donne e uomini anziani e bambini, sono stati in passato sempre utilizzati, ma evidentemente, sicuramente tenendo conto che lei non abita nelle periferie, ma abita nelle zone centrali di questa città, a Piazza Mazzini, non vorrei che la sua intelligenza la portasse a trascurare queste situazioni in periferia. Mi auguro di no.
Che dire, signor Sindaco? Io pensavo che lei fosse una persona più sensibile e accorta sotto questo punto di vista, questo problema, però, per quello che mi riguarda non se l’è posto e, come al solito, ha pensato male e per risolvere la questione ha chiuso facendo saldare le porte dei due sottopassi, per cui sono impraticabili. Ovviamente, lei li avrà chiusi per una questione igienico-sanitaria, signor Sindaco, e ha fatto bene. Anzi, era doveroso da parte sua. Ma è ovvio che si chiude momentaneamente, si provvede a risolvere la situazione di anti-igienicità e poi si riconsente ai cittadini che ne usufruiscono quotidianamente, tutti, di poterli utilizzare, evitando di andare giù al ponte.
Avviandomi alla conclusione, chiedo l’immediata riapertura dei due sottopassi di Via Lequile e Via De Jacobis, con la contestuale installazione di un servizio di videosorveglianza, che da indagini di mercato si aggirerebbe presumibilmente intorno ad euro 10.000, e nelle more della sua installazione l’affidamento alla Lupiae Servizi o, in alternativa, a qualche cooperativa ai fini della loro apertura e chiusura, con il contestuale affidamento di pulizia degli stessi.
Aggiungo, inoltre, una indispensabile e insopprimibile richiesta inerente a un potenziamento dell’illuminazione all’interno dei sottopassi e all’installazione di quattro fari da collocare al di sopra sia all’ingresso che all’uscita dei predetti. Qualora questa Amministrazione – mi auguro di no – non sia in grado di trovare un’immediata soluzione economica relativa a una somma che ritengo irrisoria, 10.000 euro, signor Sindaco, a fronte di un alto rischio che mette a repentaglio l’incolumità dei cittadini di quelle zone, e non solo… Chiedo, comunque, la loro immediata riapertura con l’affidamento precedentemente specificato e di redigere in sede di salvaguardia degli equilibri di bilancio una previsione di almeno 10.000 euro. Io ritengo, signor Sindaco, che questo non sia un capriccio, una questione personale, lo faccio nel superiore ed esclusivo interesse dei nostri concittadini, che sono soprattutto suoi, essendo il primo cittadino di questa città.
In conclusione, vorrei soltanto avere da lei una conferma e una garanzia che in tal senso si attiverà in breve, perché le persone, ripeto, vogliono usufruire di quei sottopassi. Poi, ovviamente, ne trarrò io le conclusioni, ma vorrei conoscere il suo pensiero.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere Battista, che sempre più si qualifica come referente politico del Quartiere Rudiae-Ferrovia, sempre. Poi mi chiarirà se noi abbiamo rimosso telecamere presenti o abbiamo rimosso fari preesistenti, che sono stati spenti…
No, non c’erano neanche prima. Perfetto.
Detto questo, il disagio esiste, perché naturalmente la chiusura di un sottopasso procura delle difficoltà a chi vuole attraversare il quartiere da parte a parte, stante la presenza di un passante ferroviario. Stiamo verificando, come dice lei, nelle more di un provvedimento risolutivo, la possibilità che Monteco e Lupiae garantiscano apertura e chiusura e pulizia dei sottopassi.
La mozione così come formulata non la posso approvare favorevolmente, a meno che lei non si adoperi per poterne modificare il contenuto, nel senso che l’Assessore uscente dell’Amministrazione comunale saprà che non è la salvaguardia degli equilibri di bilancio il passaggio attraverso il quale verificare la possibilità di utilizzo di nuove risorse, semmai la variazione generale di assestamento. Quindi, se lei ritiene, noi possiamo correggere la parte impegnativa in questo modo: “a verificare in sede di variazione generale di assestamento di bilancio una previsione di euro 10.000 da destinare all’installazione delle telecamere”. Così formulata, io dichiaro il voto favorevole del Governo e in tal senso mi adopero.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
No, no, mi spiace. Consigliere Battista, io non voglio rimproverarla sempre. Lei non può ribattere. Alle dichiarazioni di voto lei prenderà la parola. Adesso non può intervenire…
Mi dispiace, Consigliere.
Abbiamo altri interventi? Prego, Consigliere Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente.
È bene ricordare al Sindaco e all’Assessore attuale che già in passato, sotto la Consiliatura del Sindaco Perrone, è stato fatto tanto per quei sottopassi: sono stati illuminati, sono stati tinteggiati, sono stati messi in sicurezza, è stata data la possibilità di avere la sorveglianza per quei sottopassi. Ovviamente, conclusa la convenzione in essere, l’attuale Amministrazione ha pensato bene di chiudere i sottopassi e di non consentire più ai cittadini di poterne fruire. Questa è la verità. Ad oggi, l’Amministrazione comunale non ha inteso risolvere un problema annoso a quella parte del territorio, dove gli anziani per andare al supermercato sono costretti a fare un giro pazzesco. Abbiamo persone anziane di ottantasei anni che purtroppo sono costretti, oggi, a rivolgersi a un proprio parente per essere accompagnati a fare la spesa. Questa è la verità.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Consigliere Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Ringrazio il Sindaco per l’attenzione che ancora una volta riserva al Quartiere Piazzale Rudiae e al Quartiere Ferrovia, un quartiere che mi piace immaginare possa essere di tutti i cittadini e non solo intestato al Consigliere Battista, vivendo pure io là fondamentalmente…
Speaker : PRESIDENTE:
Per cortesia, non interrompete.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Il tema è sentito da parte degli abitanti. La richiesta di sicurezza è particolarmente sentita da chi vive in quelle strade. La proposizione da parte del Consigliere Battista di questo intervento mi vede favorevole, altrettanto quindi mi vede contento in qualità di cittadino che abita in quel quartiere che l’Amministrazione stia prendendo in carico questa iniziativa. Quindi, un plauso certamente all’Amministrazione per l’attenzione che riserva a questo quartiere, ai cittadini che sono sempre attenti e al Consigliere Battista per aver proposto al dibattito di questa Assise questo tema.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Intervengo perché rimanga agli atti che in vent’anni non c’è mai stata nessuna telecamera e bisogna sottolineare l’impegno del Sindaco, che sostanzialmente accoglie la mozione di Battista e sostanzialmente dà una soluzione, nonostante le critiche che qui ho ascoltato da parte di Andrea Guido, che non trovano nessun fondamento. Del resto, possiamo anche discutere sui provvedimenti precedenti, ma non sarebbe molto utile, perché i provvedimenti precedenti e anche gli appalti a società per risolvere quel problema oggi ci dicono, ce lo dice Luciano Battista, che il problema non è risolto, se lui presenta una mozione.
Io penso che la verità più evidente sia che quei due sottopassi finalmente, io spero, con l’impegno del Sindaco Salvemini, a novembre, in sede di assestamento, potranno trovare una definitiva soluzione con la videosorveglianza.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Non ho altri interventi, per cui possiamo passare alle dichiarazioni di voto…
Intervento o dichiarazione? Intervento. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Prendo pochi secondi, poi lei lo rubrichi come ritiene.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Per rispondere all’onorevole Rotundo, è vero che noi decidemmo di affidare a una cooperativa quella gestione, ma quella convenzione è scaduta. Ecco perché il servizio si è interrotto…
Non è stata più rinnovata, quindi si è deciso…
Speaker : PRESIDENTE:
Non interloquite tra di voi, per cortesia.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
No, non c’è la videosorveglianza. Sto parlando della possibilità che quei sottopassi fossero aperti e, quindi, qualcuno si curasse dell’apertura e della chiusura dei cancelli e soprattutto della pulizia degli stessi. Voi avete deciso di non dare seguito a questa cosa, quindi i sottopassi giustamente li avete chiusi. Però, non abbiamo risolto il problema. Anzi, abbiamo creato, secondo me, un disagio a quei cittadini che chiesero allora e chiedono anche adesso la possibilità di attraversare fondamentalmente i binari senza dover fare la circumnavigazione di Magellano.
La domanda che io voglio fare al Sindaco è questa. Il Sindaco non ha risolto nulla, perché dire che lo risolveremo in sede di assestamento significa che per i prossimi cinque mesi questa gente dovrà continuare a fare il giro. Siccome non si tratta di un importo stratosferico, mi chiedo: ma perché non provvediamo a fare una variazione di bilancio domani con la prossima Giunta? Si fa una variazione di bilancio, si trova qualche migliaia di euro, il che ci permetterebbe di aprire quei sottopassi senza aspettare il 30 novembre, che è la proposta che sta facendo il Sindaco. Mi sembra strano che, per un problema così semplice, bisogna aspettare la manovra di assestamento di bilancio 2018.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
La mia proposta scaturisce dalla mozione per come è impostata, che richiama la salvaguardia degli equilibri di bilancio e non fa nessun riferimento al servizio scaduto di cui si chiede la riattivazione. E lo fa perché? Perché il Consigliere Battista, che comanda al Quartiere Rudiae-San Pio, sa perfettamente che quel servizio ha funzionato male, che l’apertura e la chiusura non garantiva né sicurezza né pulizia. Questa è la ragione.
Giustamente il Consigliere Battista si pone un problema legato alla sicurezza e suggerisce l’attivazione delle telecamere. Forse il Consigliere Perrone si è evidentemente un attimo distratto: io ho detto che, così come è scritto nella parte in premessa, l’Amministrazione nelle more si impegna, attraverso Monteco e Lupiae, a garantire l’apertura e la chiusura e la pulizia delle stesse. Il tema delle telecamere so che è stato oggetto di dibattito in Commissione consiliare. Noi abbiamo oggi circa 250 telecamere installate in città, molte delle quali sono prive di contratto di manutenzione, molte delle quali sono spente, non esiste una stazione unica di manutenzione all’interno della città di Lecce, non esiste neanche una centrale unica operativa delle stesse nella città. L’obiettivo che ci dobbiamo porre è che questo articolato sistema di videocamere determini effettivamente una restituzione di controllo e sicurezza alla nostra comunità. Oggi purtroppo questo obiettivo non riusciamo a raggiungerlo. Non basta mettere le telecamere, se non abbiamo garanzia che esse afferiscano a una centrale operativa e che ci sia una funzione propria di controllo. La questione è stata posta e affrontata anche in Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, quando Prefetto e Questore, nell’ambito del Patto per la sicurezza urbana, sottolineavano la funzione deterrente dei sistemi di videosorveglianza, che però per assolvere la funzione propria devono garantire alcune condizioni, che sono quelle che vogliamo realizzare. Ecco perché, dopo averle censite, dopo averle individuate… Sapete che sono articolate per settori, alcune afferiscono al Settore Mobilità, altre afferiscono al Settore Attività produttive, altre afferiscono al Settore Polizia municipale, ebbene vogliamo metterle a sistema. In questo sistema dovranno entrare eventualmente anche quelle dei due sottopassi di Via De Jacobis e di Via Lequile. Questo è quanto.
Su questa mozione la proposta del Governo è questa: se intendete accoglierla, la votiamo; se non intendete accoglierla, non…
Possiamo metterla ai voti con la proposta di verifica in sede di variazione generale di assestamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Battista, c’è questa proposta del Sindaco. Intervenga pure, così fa anche la dichiarazione eventuale di voto.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Signor Sindaco, a me interessa soltanto che questi sottopassi si aprano a breve. È ovvio che, se li apriamo, signor Sindaco, e facciamo la pulizia e la disinfestazione e provvediamo all’apertura e alla chiusura, non è sufficiente, perché purtroppo se non c’è un sistema di videosorveglianza io le dico sin d’ora che è meglio non aprirli. Ci deve essere l’illuminazione sopra sia all’ingresso che…
Io concordo con lei perché, se non si fa il servizio di sorveglianza, è inutile riaprirli, perché quello comporterebbe di nuovo una situazione probabilmente peggiore di quella che c’era prima che lei li chiudesse.
È ovvio che tutto ciò che è accaduto scaturisce a seguito del fatto che quella convenzione che noi avevamo fatto con questi quando voi vi siete insediati non è stata più rinnovata. Ma lasciamo perdere. Io ritengo che, comunque, anche in quella situazione nostra passata, fosse una situazione che non era una cosa razionale e idonea, proprio perché mancava il servizio di sorveglianza.
Ora lei li ha chiusi, benissimo. In data 16 maggio io ho presentato questa mozione, per cui le chiedo soltanto un interessamento a stretto giro, veramente a stretto giro, affinché si possano mettere queste telecamere. Guardi, io mi sono informato, i prezzi sono quelli: 10.000-12.000 euro per mettere il servizio di videosorveglianza, con i fari sia sopra, perché bisogna potenziare anche sopra, perché è una zona buia quella, soprattutto quella di Via Lequile, sia sotto. È molto semplice. Dopodiché, si riaprono.
Signor Sindaco, io questo le chiedo: lei mi garantisce che lo facciamo a stretto giro, senza che passino mesi? Questo le chiedo, perché le persone hanno bisogno di utilizzare quei sottopassi. Questo è tutto. Me la può dare una risposta? Si impegna?
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Battista, il Governo si esprime sulle mozioni così come sono formulate. Altrimenti, avremmo potuto fare una discussione per le vie brevi attraverso una corrispondenza, attraverso un incontro. La mozione è impostata correttamente, come dice lei, avendo per obiettivo l’attivazione di un sistema di videosorveglianza, in assenza del quale le condizioni di sicurezza e igiene all’interno dei sottopassi non sono garantite. Giusto? E questo fa giustizia di alcune cose che sono state dette anche dai banchi della minoranza. Io le sto dicendo questo: per come è formulata, le suggerisco di correggerla, visto che lei l’ha scritta, precisando di verificare in sede di variazione generale di assestamento, o il prima possibile, come ha scritto lei, la possibilità d’installazione delle telecamere. Così formulata, se lei accetta, coglie, fa propria questa proposta emendativa, il Governo esprime voto favorevole…
Assumendo, quindi, l’impegno di verificare in tempi brevi la possibile d’installazione delle telecamere…
Speaker : PRESIDENTE:
Ragazzi, non interloquiamo, per favore.
Allora, mi fate capire la proposta? C’è una proposta fatta dal Consigliere Mazzotta, il Sindaco le ha risposto in più riprese, per cui mi deve dire solamente se accetta le condizioni del Sindaco e ritira la mozione.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Signor Sindaco, io le voglio dare fiducia. Confido in lei e nella sua serietà che si attiverà nel giro di pochissimo tempo per la risoluzione di questo problema.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Allora viene ritirata la…
Chiedo scusa, viene modificata la mozione. Dobbiamo metterla ai voti, così come modificata. Se non abbiamo dichiarazioni di voto, possiamo procedere con il voto elettronico. Allora, si vota la mozione, così come modificata. Consiglieri Molendini, Giannotta, De Matteis, Russi, Battista. Operazione conclusa.
Presenti 24, favorevoli 24, nessuno contrario, nessun astenuto. Viene accolta con le modifiche che abbiamo illustrato.
Mozione a firma del Consigliere Giordano, avente per oggetto il miglioramento della sicurezza stradale a Frigole.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO:
Grazie, Presidente.
Sarò brevissimo. Si tratta di intervenire su delle situazioni annose che riguardano la sicurezza stradale nel borgo di Frigole. Quello che viene proposto è molto semplice: si tratta di realizzare delle strisce pedonali in prossimità della scuola, di posizionare dei segnali di stop e di realizzare delle altre strisce pedonali in prossimità di Via Fiorini; ma soprattutto viene chiesto all’Amministrazione di attivarsi, nella misura che si renderà utile e che l’Amministrazione potrà scegliere, per migliorare completamente la situazione della borgata da questo punto di vista, per quello che riguarda questi interventi stradali.
Io qui ho semplicemente sottolineato alcune iniziative che mi sono state sottoposte dai residenti, però ci sarebbero anche altre cose da fare, che non ho volute descrivere perché la cosa essenziale è intervenire. Pertanto, nel momento in cui l’Amministrazione si dice disponibile a fare questo tipo di interventi e a dare uno sguardo all’area, per me va bene così come discorso.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Giordano, le sue indicazioni sono fatte proprie dall’Amministrazione. Naturalmente la mozione non può essere votata, perché questi non rientrano negli atti impegnativi della Giunta, il posizionamento di segnali stradali e il rifacimento della segnaletica. Questi non passano attraverso un provvedimento di Giunta, sono atti propri che vengono disposti con ordinanza dei Vigili.
Quindi, per quanto mi riguarda, se lei ritiene, lo acquisisco come indicazione, lo porto all’attenzione, semmai, della Commissione Mobilità e Traffico e poi lo predisponiamo come interventi da trasferire al dirigente in sede di lavori ordinari.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO:
Quello che interessa a me, Sindaco, è che venga risolto il problema…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Perfetto.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO:
Se lei prende l’impegno di attivarsi in questo senso, per me va bene. La mozione è ritirata.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Benissimo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
Mozione a firma del Consigliere Molendini, avente per oggetto l’immobile di proprietà comunale “ex caserma Pico”.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Questa mozione, che è stata condivisa in primis con il Consigliere Patti, con il Consigliere Rotundo e con gli altri Consiglieri di Lecce Città Pubblica, è volta a trovare una soluzione e un utilizzo il più proficuo possibile per la città dell’area di pertinenza del Comune che riguarda gli spazi della “ex caserma Pico”.
Nella mozione si fa riferimento alla proprietà della quota di immobile compreso fra Via 4 Novembre, Via Galliano, Via Duca d’Aosta e Via 24 Maggio. Sono 6.925 metri quadri. Con delibera di Giunta dell’8 novembre 2016 fu dato incarico al Dirigente del Settore Patrimonio per tutti i successivi adempimenti con il Ministero e con la Soprintendenza affinché, con il rientro in possesso del bene, si potesse riaprire il tratto di strada che era stato progressivamente incorporato nel distretto militare.
Noi partiamo dallo spunto che questa area di città inglobata all’interno del distretto militare è posta in un luogo strategico e centrale, è un nucleo vitale per gli interessi della città, una città che soffre di problemi annosi, quale quello dei parcheggi, con molti posti che sarebbero necessari e che purtroppo vedono l’immobilità da tempo. Oggi abbiamo la possibilità di sbloccare quello ex Enel a breve, ma permane una carenza di parcheggi. Quindi, quella è una delle esigenze primarie.
Un’altra esigenza primaria che in questa città è particolarmente avvertita è quella della casa, l’esigenza casa, declinata nelle forme più varie possibili. Come già l’Assessora Miglietta ha, con tutta l’Amministrazione, fatto intraprendendo la strada del social housing per l’immobile ex Galateo, una prima risposta va in quella direzione, va nella direzione, appunto, dell’edilizia sociale, va nella direzione dell’edilizia popolare, in tutte le forme che possono essere declinate. Ecco, qui il social housing potrebbe essere un’ulteriore risposta che potrebbe dare quell’area. Ma non mi limito solo a questo perché, essendo un’area nevralgica, potrebbe diventare un riferimento per diverse altre iniziative che potrebbero simultaneamente valorizzarla e restituire utilità e servizi alla città.
Ho appreso anche da recenti dichiarazioni dell’Assessora Miglietta che l’area della “ex caserma Pico” è stata, proprio nei giorni pregressi, attenzionata dall’Università di Architettura di Venezia ed è stato fatto proprio lo studio da parte di una serie di architetti, progettisti e designer, che hanno voluto cimentarsi nell’immaginare quello che potrebbe riservare un utilizzo ragionato di quell’area per soddisfare gli interessi della città. Chiedo innanzitutto, ovviamente, all’Assessore Miglietta se magari può riferirci qualcosa in più rispetto a questo.
Infine, chiedo all’Aula e all’Amministrazione un impegno perché si possa addivenire a una soluzione la più proficua ritenuta possibile nelle direzioni che ho ora prospettato.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Assessore Miglietta.
Speaker : ASSESSORE RITA MIGLIETTA:
Grazie, Presidente.
L’area della “ex caserma Pico” è attenzionata dall’Amministrazione comunale perché la ritiene, come è stato ricordato da lei, Consigliere Molendini, un’area strategica, proprio perché è posta tra il centro storico e il Quartiere Mazzini, quindi potrebbe svolgere una funzione di cerniera anche ai fini di un miglioramento dell’accessibilità sia dell’ambito urbano nel quale insiste la “ex caserma Pico” sia in generale del centro storico. È talmente all’attenzione che è stata candidata, insieme al piazzale della stazione ferroviaria, a partecipare a un workshop internazionale a Venezia, come lei ricordava, durante il quale ventisei Comuni si sono confrontati sui temi dei centri storici, che riguardavano proprio la rigenerazione di aree limitrofe ai centri storici come aree cuscinetto per il miglioramento del funzionamento delle città antiche.
In questo senso l’Amministrazione ha ritenuto di candidare l’area della “ex caserma Pico” portandola nella Facoltà di Architettura di Venezia, dove docenti universitari e architetti di tutto il mondo si sono confrontati su queste aree. È emerso un progetto di grande interesse, che oggi fornisce all’Amministrazione comunale delle idee molto utili e molto interessanti per la rigenerazione di un’area che è rientrata nella disponibilità dell’Amministrazione, pur essendo sempre stata di nostra proprietà, solo di recente, nel senso che l’Amministrazione l’aveva data in uso al Ministero della difesa ed è solo da pochi anni che, di fatto, ne ha ripreso la disponibilità, pertanto con questa delibera del 2016 ha anche preso l’impegno a riaprire la strada che collega le due traverse di Via 24 Maggio e Via 4 Novembre.
A quella delibera non si è ancora dato seguito perché la Giunta, nel 2016, ha approvato un progetto preliminare per l’apertura della strada, che però non ha tenuto conto del fatto che, aprendo la strada e riconnettendo le due arterie, se da una parte si fluidifica il traffico, anche se segnalo che si tratta di una strada stretta, di una strada quasi interstiziale tra due lotti, che di fatto sono sempre stati pensati come un unico lotto, non si è tenuto conto, però, del fatto che su questa strada insiste un immobile attualmente dismesso e che non è in ottime condizioni statiche e architettoniche. Pertanto, prima di aprire la strada o contestualmente all’apertura della strada, bisogna proteggere gli edifici per evitare anche che diventino ostaggio di atti vandalici e quant’altro. Quindi, se è vero che c’è un impegno di spesa e c’è un progetto preliminare, che pure deve essere riaggiornato, a mio giudizio, è anche vero che l’apertura della strada non è immediata.
Detto questo, però, resta sicuramente una strada da percorrere fluidificare il traffico e la vostra mozione è di grande interesse, perché oggi questo progetto che è stato redatto a Venezia e che ci stiamo impegnando a portare in città ha immaginato per quell’area un mix di funzioni molto interessanti, che naturalmente adesso dovranno essere adeguatamente valutate dall’Amministrazione comunale sotto il profilo patrimoniale e sotto il profilo urbanistico. Questi architetti hanno ridisegnato tutto lo spazio aperto, perché abbiamo un’area di quasi 7.000 metri quadri, con una consistente superficie libera e con un vano di 2.000 metri quadri esistente, oltre ad altri piccoli manufatti. Questo spazio viene in parte svuotato e immaginato come un parco pubblico, con un parcheggio interrato, che avrebbe doppio accesso dalla strada che collega le due arterie, e sopra quest’area insisterebbe un edificio per alloggi innovativi, pensati prevalentemente per studenti e giovani coppie, con attrezzature anche commerciali, una centrale fotovoltaica sul tetto per rendere l’edificio autonomo da un punto di vista energetico e un sistema di piccoli orti per immaginare anche un piccolo mercato di quartiere. La cosa interessante, oltre a questo mix funzionale che noi pensiamo possa anche dare a quel pezzo di città maggiore attrattività e, quindi, anche avere un impatto positivo, per esempio, su Piazza Ludovico Ariosto, che resta uno spazio irrisolto della città, è interessante perché si apre lungo le strade limitrofe e, quindi, diventa permeabile ai flussi. Tant’è che il progetto immagina, oltre a un parcheggio interrato di interscambio, anche due stazioni di bike sharing. Quindi, potrebbe essere anche un luogo nel quale si lascia la macchina e poi si accede verso il centro storico, per esempio, in bicicletta.
Naturalmente quello che anche il Patrimonio sta facendo, abbiamo recentemente inviato una richiesta di incontro all’Agenzia delle entrate, è una rivalutazione di tutte le aree. Questa è un’area che negli ultimi anni è sempre stata inserita nel Piano delle alienazioni, per cui dobbiamo rivalutarne il valore e capire come garantirne la rigenerazione urbanistica e architettonica con un progetto di alta qualità e innovativo, trovando però le risorse.
Il social housing è, come lei ha ricordato, di grande interesse, ma naturalmente, riguardando alloggi a canoni concordati o comunque bassi, non produce un profitto utile a un eventuale investitore privato. Quindi, bisogna ragionare su un doppio binario, o suddividendo l’area in lotti, oppure individuando incentivi e premialità per garantire uno stock di alloggi per social housing.
Quindi, senz’altro confermo l’interesse dell’Amministrazione a rigenerare l’area. Oggi abbiamo un progetto che prima non c’era mai stato sulla “ex caserma Pico”, riteniamo anche noi che sia un’area molto strategica, sulla quale adesso occorre ulteriormente investire. Ci impegneremo a rendere il progetto realizzabile.
Speaker : PRESIDENTE:
Abbiamo interventi? Sindaco, prego. No.
Dichiarazioni di voto? Nessuna.
Procediamo con il voto elettronico. Prego. Operazione conclusa.
Presenti 15, favorevoli 14, astenuto 1, nessuno contrario. La mozione viene accolta.
Mozione a firma del Consigliere Pala, avente per oggetto la realizzazione di una rotatoria su Viale Japigia - Viale Giacomo Rossini.
Prego, Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Presidente.
Cercherò di essere breve. Questa mozione deriva da un fatto assai negativo avvenuto all’incirca un mese fa e che ha riguardato un mio coetaneo. In maniera anomala e triste un mio coetaneo ha perso la vita in un incidente verificatosi in vie centrali della città. Solitamente questi eventi così negativi si verificano in vie periferiche, in vie provinciali, difficilmente in vie della città.
Mi sento colpito doppiamente da questa situazione. Intanto perché il ragazzo era una persona che avevo modo di conoscere. In secundis, perché durante il mese di permanenza alla Presidenza della Commissione Traffico e durante i mesi successivi da Consigliere comunale più di qualche cittadino mi aveva fatto notare la pericolosità di quell’incrocio, che spesso era teatro di tamponamenti e di piccoli incidenti fra automobili. Questa volta l’incidente purtroppo non è stato piccolo e ha causato l’impatto fra un motociclista e un automobilista, che ha portato alla morte del ragazzo.
È importante che la politica dia segnali importanti, giusti, forti, al di là delle ideologie, che esulano da questi contesti. Per questo motivo, anche consigliato da più di qualche amico in comune con questo ragazzo, ho pensato di preparare questa mozione, acché si possa definitivamente porre una sistemazione a questo incrocio che ha causato tanti disagi recentemente, e mi auguro che sia approvata questa mozione, considerando che le rotatorie sono dei presìdi di sicurezza necessari per agevolare la circolazione stradale, e mi sembra che l’intenzione delle Amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi anni sia quella, derivando anche da alcune direttive europee che le illustrano. Si impegna, quindi, la Giunta e il Sindaco a realizzare una rotatoria, nei tempi e nei modi che si ritengono più opportuni, senza essere su questo vincolanti, perché è giusto che la politica, al di là del centrodestra e del centrosinistra, dia un segnale forte, un segnale nei confronti della cittadinanza, che purtroppo è stata scossa – scusatemi, sono abbastanza emozionato – dalla perdita di una giovane vita, di un mio coetaneo, ed è stata una brutta pagina.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pala.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere. Mi sia consentito in apertura di intervento una piccola precisazione di valore politico. Poi entro nel merito. Queste sedute hanno la funzione di discutere mozioni e interpellanze da chiunque provengano. Se si addivenisse al principio che si rimane in Aula solo quando si è direttamente coinvolti, la minoranza avrebbe difficoltà a poterle discutere. A me piacerebbe – e ringrazio chi è rimasto – che questa presenza venisse garantita anche quando non si è direttamente coinvolti, perché questo è lo spirito con il quale in Conferenza dei Capigruppo si stabiliscono ordini del giorno espressamente dedicati alla discussione di interpellanze e mozioni.
Detto questo, Consigliere Pala, naturalmente avevo segnalato, all’indomani dell’episodio luttuoso avvenuto sulla circonvallazione, la necessità di dover intervenire. Dichiaro il voto favorevole del Governo nella misura in cui correggiamo un attimo la mozione nell’impostazione che le suggerisco: “a verificare la possibilità di inserire nel prossimo Piano delle opere pubbliche 2019-2021 apposita rotatoria per migliorare le condizioni del traffico veicolare presso il suddetto incrocio stradale”. Per esperienza le dico che la realizzazione di una rotatoria innanzitutto deve essere accertata date le caratteristiche della sede stradale. Non è l’unico strumento di prevenzione, ce ne possono essere altri, ma la realizzazione di una rotatoria deve essere accertata dai tecnici per il diametro minimo che deve essere previsto, ha un costo minimo di circa 200.000 euro, e naturalmente queste risorse oggi non sono nelle disponibilità dell’Ente. Quindi, lo strumento con il quale noi possiamo predisporre la realizzazione è il Piano delle opere pubbliche 2019-2021.
Se lei concorda su questa impostazione, io naturalmente esprimo, a nome del Governo, il parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Quindi possiamo procedere, se non abbiamo dichiarazioni di voto, al voto con il sistema elettronico. Prego, votate…
Sì, ho visto che annuiva. Vengono accettate le modifiche? Perfetto. Siccome mentre parlava il Sindaco annuiva, ho immaginato che venivano accettate. Grazie, Consigliere Pala, anche per il garbo. Consigliere De Benedetto, deve votare. Operazione conclusa.
Presenti 16, favorevoli 16, nessuno contrario, nessun astenuto. Viene accolta la mozione, con le modifiche proposte dal Sindaco.
Mozione a firma dei Consiglieri Spagnolo e Patti. La Consigliera Spagnolo è assente, vuole illustrare lei, Consigliere Patti? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Grazie, Presidente.
Nella scorsa seduta del Consiglio comunale abbiamo parlato di zona a traffico limitato e anche il Sindaco, nell’esporre le ragioni della proroga per i veicoli ibridi, ha fatto espresso riferimento al fatto che il problema del centro storico non è solo un problema di inquinamento, ma è anche un problema relativo agli spazi di cui disponiamo. Ebbene, proprio pensando agli spazi abbiamo condiviso questa mozione con la Consigliera Spagnolo in riferimento agli accessi che abbiamo nel centro storico di mezzi pesanti, che, oltre a far sì che il basolato ne risenta, perché probabilmente non è stato concepito per passaggi di questo tipo, crea problemi sia, come dicevo, al basolato che alla sicurezza dei pedoni e dei passanti.
Di conseguenza, con la volontà di tutelare la buona conservazione del basolato, nonostante i numerosi interventi di ripristino e riparazione, a cui seguono successivi e quasi immediati nuovi danneggiamenti, abbiamo proposto questa mozione, che persegue l’obiettivo di far sì che ci siano maggiori controlli sui mezzi pesanti che accedono nella ZTL – questo è l’obiettivo immediato – e l’obiettivo mediato di far sì che i mezzi pesanti per effettuare il carico e scarico non accedano più nella zona a traffico limitato, ma, come avviene in altre città e, quindi, in altre esperienze, possano utilizzare mezzi più leggeri, spesso di natura elettrica, per effettuare questo tipo di operazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere. La mozione fa proprio lo spirito col quale questa Amministrazione sta muovendosi per rivedere le condizioni di accesso alla ZTL, che ricordiamo essere state fissate in anni lontani ormai e non più ripensate.
Questa Assise si trova spesso a doversi misurare con suggerimenti, indicazioni, proposte, precisazioni che intervengono sul Regolamento di accesso alla ZTL, che anzitutto può essere ripensata in termini di orario di accesso, può essere rivista in sede di perimetrazione, può essere rideterminata nella precisazione dei soggetti autorizzati ad accedervi.
Questa indicazione naturalmente l’Amministrazione la fa propria, è nel solco delle iniziative che andremo ad assumere con i Piani cosiddetti di settore. Noi abbiamo una scadenza, che è quella dell’aggiornamento del PUT (Piano Urbano del Traffico), che è fermo dal 2002, che l’Amministrazione intende quanto prima aggiornare, ma anche la revisione della sosta tariffata a pagamento, che nell’obiettivo strategico di questa Amministrazione non deve essere solo l’attuazione di una misura finalizzata a garantire risorse alla società partecipata in termini di sosta, ma una leva fondamentale per il controllo della circolazione.
Esprimo, comunque, il parere favorevole del Governo su questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Abbiamo interventi? Nessuno.
Non c’è nessuna dichiarazione di voto, per cui procediamo con il sistema elettronico. Operazione conclusa.
Presenti 15, favorevoli 14, astenuto 1, nessuno contrario. La mozione viene accolta.
Mozione a firma del Consigliere Giannotta, avente per oggetto la donazione e la distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco e Consiglieri tutti.
Promuovere un cambio sul piano culturale e partire proprio dagli atteggiamenti che caratterizzano la quotidianità relativamente a quei comportamenti volti alla valorizzazione di ciò che si usa, di ciò che abitualmente noi consumiamo rappresentava uno dei punti del programma del cambiamento. Oggi ho l’onore di presentarlo a questa Assise, perché la mozione che mi appresto a esporre riguarda proprio la riduzione degli sprechi.
Così come ho inteso esprimere nelle premesse della mozione, questa iniziativa parte da una sollecitazione da parte di Coscienza Civica, che è un’associazione culturale e politica di Lecce, di cui io mi onoro di far parte, che pone un tema importante per la nostra città.
I numeri (fonte Politecnico di Milano) fanno veramente impressione. Dai campi al consumatore finale ogni anno in Italia abbiamo 5,6 milioni di tonnellate di cibo che vengono prodotte in eccedenza, 5,1 milioni diventano uno spreco, per un valore di 12,6 miliardi di euro, in pratica 210 euro per persona all’anno che finiscono tra i rifiuti.
In Italia si è, negli ultimi anni, affermata la cultura della riduzione degli sprechi. Le eccedenze recuperate e redistribuite negli ultimi quattro anni sono cresciute dal 7,5 al 9 per cento attuale, ma molto occorre ancora fare.
La legge n. 166/2016 (cosiddetta legge Gadda) intensifica la lotta allo spreco affermando non solo il principio della redistribuzione, ma incentivando l’accesso a questa campagna contro lo spreco, prevedendo semplificazioni burocratiche e sgravi fiscali a favore di chi dona cibo per fini di solidarietà.
Vorrei ricordare che la legge Gadda, oltre a riconoscere il valore prioritario della donazione rispetto alla distribuzione e ad ampliare la platea dei soggetti a finalità sociale, introduce diverse novità rilevanti per le imprese, che sono: nessuna comunicazione preventiva cinque giorni prima alle entrate, ma solo consuntiva a fine mese per la donazione e nessuna comunicazione per quelle di valore inferiore a 15.000 euro; distinzione netta tra termine minimo di conservazione e data di scadenza, rendendo ora possibile la cessione gratuita di TMC in tutta sicurezza; infine, facoltà per i Comuni di ridurre la TARI alle imprese che documentano le donazioni.
Oggi, con la mozione da me presentata, richiamo l’Amministrazione a fare propria questa facoltà e ad attivare tutto ciò che è nelle competenze tecnico-amministrative, perché Lecce dia un segnale tangibile rispetto alla generosità degli operatori leccesi che sposano le ragioni e le finalità della mozione.
Procedo alla lettura della mozione rispetto all’impegno: “Si impegna il Sindaco e la Giunta a fare propria la richiesta di integrazione del Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale (IUC) con l’inserimento di un articolo che preveda la riduzione della parte variabile della tariffa alle utenze non domestiche che in via continuativa devolvono, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari e provando l’effettiva devoluzione, prodotti alimentari derivanti dalla propria attività per scopi assistenziali, ai fini della redistribuzione ai soggetti bisognosi”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consiglieri, per la mozione che porta all’attenzione dell’Aula un argomento importante, che è stato anche oggetto di numerosi confronti anche durante la campagna elettorale, che è dentro la sensibilità di questa Amministrazione e che ricade negli obiettivi di mandato, quindi piena volontà di procedere nella direzione da voi indicata.
Annuncio, pertanto, un convinto voto favorevole sulla mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Non ho richieste.
Dichiarazioni di voto? Procediamo con il sistema elettronico. Operazione conclusa.
Presenti 15, favorevoli 14, astenuto 1, nessuno contrario.
Della mozione 9, a firma del Consigliere De Matteis, mi viene richiesto il rinvio ad una prossima seduta.
Analogamente si chiede il rinvio della mozione a firma dei Consiglieri Spagnolo ed altri.
Ha chiesto, infine, il Consigliere Monticelli il rinvio della discussione della sua mozione, perché aveva impegni e doveva andare via.
Passiamo, pertanto, alla mozione a firma del consigliere Fragola, inerente alla riduzione volontaria delle indennità degli amministratori da utilizzare per beni, servizi e progetti di inclusione sociale attiva da destinare alle fasce deboli della città.
Prego, Consigliere Fragola.
Speaker : CONSIGLIERE FRAGOLA:
Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere De Benedetto. Ci tenevo assolutamente ringraziarla. Mi rifaccio all’appello che ha fatto il Sindaco poco prima, perché è davvero spiacevole vedere, ahinoi, questi banchi sempre vuoti dall’altro lato dell’Aula. Quindi, ancora grazie, Consigliere.
La mozione che presento oggi, insieme agli altri Consiglieri che hanno con me firmato la mozione, ma anche gli altri che dopo si sono uniti e mi auguro approveranno la mozione, ricorda quanto già affrontato in sede di bilancio, un emendamento che fu ritirato, in quanto insieme al Sindaco decidemmo di fare un passo indietro per farne poi due in avanti.
“Riduzione volontaria delle indennità degli amministratori locali da utilizzare per beni, servizi e progetti di inclusione sociale attiva da destinare alle fasce deboli della città.
Premesso che questa Amministrazione già supporta con i dovuti strumenti le iniziative a contrasto della povertà, agevolando i nuclei indigenti tramite la convenzione con l’Emporio della Solidarietà;
premesso che la Regione Puglia ha sottoscritto, insieme all’ANCI Puglia e varie organizzazioni del terzo settore, il protocollo d’intesa attuativo della legge regionale n. 13/2017 per il recupero e il riutilizzo di eccedenze e sprechi alimentari, approvati dalla Giunta regionale;
considerato il difficile momento economico-sociale, il sorgere di nuovi modelli di povertà – penso innanzitutto ai divorziati – e di marginalità sociale, che vedono coinvolte sempre più famiglie leccesi, e non solo, il numero sempre più alto di utenti che usufruiscono delle mense in città – ogni giorno nelle varie mense cittadine vengono distribuiti oltre cento pasti –, la funzione sociale dell’Amministrazione, prevista all’articolo 6 del nostro Statuto comunale;
si impegna il Sindaco e la Giunta all’istituzione di un fondo di solidarietà che preveda di ricevere in forma volontaria e in forma anonima il 5 per cento dell’indennità degli amministratori locali (Sindaco, Vice Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio e Consiglieri comunali tutti) da utilizzare per l’acquisto di beni (ad esempio, farmaci, pacchi alimentari, beni a supporto della maternità), servizi (ad esempio, bonus per le colonie estive, attività sportive) o progetti di inserimento nel mondo del lavoro, ipotizzando anche dei voucher comunali, a supporto di persone che versano in condizioni di disagio economico”.
Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie.
Il Consigliere Fragola giustamente ricordava come una precedente mozione posta all’attenzione dell’Aula venne ritirata in ragione di una valutazione che tenesse conto della necessità di coordinare questa iniziativa con altre di solidarietà sociale già in essere e che venisse più organicamente definita. Credo che il tempo ci abbia consentito di migliorarne l’impostazione, di rafforzarne gli obiettivi, di ribadirne la sua forte valenza sociale.
Ricordo che l’Amministrazione comunale ha impegnato oltre 120.000 euro, nelle settimane precedenti, rivenienti da un riconoscimento del Ministero dell’interno per la gestione del CAS, per le iniziative di tirocini formativi all’interno dell’Amministrazione, volte a estendere lo strumento dell’attenzione sui soggetti fragili e deboli. Dunque, quanto si contribuirà con la costituzione di questo fondo potrà essere utilmente impiegato o per rafforzare questa stessa misura o per individuarne di altre, di concerto con l’Assessorato alle Politiche sociali.
Per questa ragione e anche in considerazione di essere molto laica nella sua indicazione, cioè lasciare ciascuno libero, in forma anonima e volontariamente di potervi aderire, io personalmente la sottoscrivo convintamente e a nome del Governo dichiaro il voto favorevole.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Grazie, Sindaco.
C’è l’intervento del Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Anticipo nell’intervento la mia dichiarazione di voto.
Desidero esprimere, a nome mio personale e di tutto il Gruppo di Lecce Città Pubblica, l’adesione convinta a questa mozione perché, così come ripresentata dal collega Fragola e nello spirito con cui è stata disegnata e condivisa, anche se materialmente non abbiamo potuto apporre la firma, la condividiamo in ogni parola e per tutto quello che questa mozione rappresenterà, perché fa propria l’esigenza di approfondire i temi sociali e dare risposte anche nel nostro piccolo quando possiamo affrontarli dando un contributo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi? Nessuno.
Dichiarazioni di voto? Procediamo con il sistema elettronico. Operazione conclusa.
Presenti 14, favorevoli 14, nessuno contrario, nessun astenuto. La mozione viene approvata.
Mozione a firma del Consigliere Rotundo inerente al riuso acque reflue e dismissione condotta sottomarina a San Cataldo.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Riuso acque reflue e dismissione condotta sottomarina a San Cataldo. Negli anni Novanta fu costruita questa condotta che immetteva in mare i reflui di Ciccio Prete. Ora ormai l’orientamento del Governo regionale ampiamente supera questa impostazione un po’ obsoleta, un po’ datata, e si avvia a riutilizzare i reflui e a utilizzarli per motivi irrigui, industriali. Quindi, l’iniziativa tende a invitare il Sindaco, d’intesa con il Comune di Vernole, ad aprire un confronto con la Regione Puglia, perché la Regione nella sua programmazione, così come sta facendo in tante altre realtà pugliesi e anche salentine, avvii la realizzazione di questo progetto che tenda a rivedere la soluzione degli anni Novanta a riutilizzare le acque reflue e in alternativa lo scarico a mare di San Cataldo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere. Il tema del riuso delle acque reflue è di grande attualità. Come giustamente viene precisato nella premessa della mozione, vi sono diversi progetti finanziati dalla Regione in tal senso, e quello che viene considerato tra i più virtuosi è quello realizzato nel Comune di Melendugno, ma altri pare che siano anche in procinto di essere realizzati.
Naturalmente è un obiettivo importante, che l’Amministrazione da sola non può garantire, ma deve e può farsi parte attiva per verificarne le condizioni di attuazione. Fermo restando che Ciccio Prete prevede già a monte delle vasche di depurazione, che gli interventi oggi realizzati da AQP consentono di poter disporre di acque molto più pulite rispetto a quelle che attraverso una condotta ormai vecchia di sessant’anni e che investimenti cospicui stanno ammodernando.
Dichiaro, quindi, il voto favorevole, che significa assumere l’impegno di verificare presso l’Autorità Idrica Pugliese e presso AQP di Puglia la possibilità di realizzare un intervento di questa tipologia.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Nessun intervento.
Dichiarazioni di voto? Possiamo procedere al voto. Operazione conclusa.
Presenti 13, favorevoli 12, astenuto 1, nessuno contrario. La mozione viene accolta.
Permettetemi di associarmi alle considerazioni che ha fatto il Sindaco, perché è una tristezza vedere la postazione dell’opposizione vuota, a parte la Consigliera De Benedetto e fino a poco fa il Consigliere Pala, perché ciò che noi discutiamo, da chiunque venga come proposta, si presume che sia nell’interesse della città e richieda la partecipazione di tutti. Sentivo il dovere di associarmi e fare questa considerazione.
Grazie e buona serata.