Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
C.c. Lecce 18.04.2018, ore 10.00
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : SEGRETARIO:
Battista, Bianco presente, Calò, De Benedetto, De Matteis è assente, Finamore, Fragola, Giannotta, Gigante, Giliberti è assente giustificato, Giordano, Guido, Mariano Mariani, Mazzotta è assente, Messuti, Molendini, Monosi, Monticelli Cuggiò, Murri Dello Diago, Nuzzaci, Pala, Pasqualini, Patti, Perrone, Povero è presente, Ria, Rotundo, Russi, Salvemini, il Sindaco, il Sindaco non c’è, Spagnolo, Tondo, Torricelli è assente giustificato, Valente.
Ripassiamo gli assenti: Bianco, De Matteis, Mazzotta, Monosi, Perrone, il Sindaco è ancora assente e basta.
Allora, Presidente: presenti 26, assenti 7. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
In piedi per gli Inni. Procediamo con i lavori partendo dalle comunicazioni.
La prima è l’accettazione da parte del Sindaco, a norma dell’articolo 5, comma 3, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale e delle sue articolazioni, della richiesta a firma dei consiglieri Antonio Finamore, Paola Gigante e Laura Calò, che esprimono la volontà di entrare a far parte della maggioranza.
Seconda comunicazione: decreto di nomina del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Si decreta di nominare la professoressa Mancarella Maria, nata a Monteroni di Lecce il 15.08.48 Garante dei diritti delle persone private della libertà personale; l’incarico avrà la durata di cinque anni e potrà essere riconfermato per non più di una volta. Si dispone che il presente atto venga comunicato alla professoressa Mancarella Maria dal Consiglio comunale. Si dà atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione a norma di legge.
Abbiamo una domanda di attualità prima di passare agli ordini del giorno: è presentata dal consigliere Massimo Fragola; prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE FRAGOLA:
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. La domanda è anche sottoscritta dagli altri capigruppo Marco Nuzzaci, Marco De Matteis e Marco Giannotta, con il contributo anche di Antonio Finamore, che ringrazio, è verte su quelli che sono i fatti di cronaca che stanno colpendo alla città di Lecce nell’ultimo periodo.
Gentilissimo Sindaco, negli ultimi tempi la nostra città ha registrato un vero e proprio allarme sicurezza, che non è solo percepito, ma anche subito dalla cittadinanza. Quanto sta accadendo nelle ultime settimane nel centro storico ai danni dei tanti esercizi commerciali, nonché le diverse segnalazioni e tentate aggressioni nelle zone più a rischio, prima fra tutte la zona della stazione ferroviaria, rappresenta un’escalation incontrollata di violenza e degrado, che purtroppo caratterizza quotidianamente la cronaca cittadina.
In qualità di amministratori, non possiamo restare indifferenti e dobbiamo assumerci delle responsabilità rispetto alla cittadinanza che ci chiede delle risposte concrete in materia di sicurezza e ordine pubblico. Risulta incredibile pensare che non si riesca a fronteggiare e contrastare un’azione criminosa messa a segno sempre con le stesse modalità, un film visto e rivisto su cui, però, non si riesce ad intervenire per modificare il finale.
I tanti operatori commerciali colpiti da furti e danneggiamenti – e cito ad esempio alcuni locali colpiti, tipo la Crianza, La Torre di Merlino, il Quarantacinque, purtroppo per ben due volte e l’ultima proprio ieri, il Joyce, Mamma Elvira o lo Syrbar – negli ultimi mesi hanno più volte ripreso scene e volti dei protagonisti che purtroppo restano ad oggi praticamente impuniti: al di là di fermi momentanei, questi trasgressori continuano a girare liberi per la città, infliggendo ai malcapitati imprenditori un danno ancora più grave di quello economicamente arrecato, la beffa dell’impunità.
Certo, non è il Sindaco che risponde per la giustizia, ma in qualità di amministratori dobbiamo porci nelle condizioni di prevenire determinate situazioni: è questo quello che ci chiedono i cittadini.
Dobbiamo scongiurare che questa situazione di instabilità e degrado possa portare cittadini e proprietari dei pub della movida a mollare la presa, a sfiduciarsi o, ancor peggio, ad ipotizzare di autodeterminarsi a difesa dei propri locali. Sono ormai lontani i tempi del Far West e crediamo nella certezza del diritto.
Il decreto legislativo n. 14 del 2017 ha introdotto disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, definendo la sicurezza urbana un bene pubblico, meritevole di attenzione e salvaguardia. Chiudere gli occhi davanti agli episodi come quelli accaduti negli ultimi tempi contravverrebbe alla legge, al buonsenso e soprattutto al nostro impegno nei confronti del popolo e del territorio.
Il degrado e la violenza tormentano i cittadini e spaventano i turisti, un prezzo troppo alto quest’ultimo soprattutto in vista di una nuova stagione turistica da sold-out, fonte di sostentamento per i nostri imprenditori.
Pertanto, in virtù dei poteri del Sindaco in materia di sicurezza urbana ed in virtù del protocollo siglato nello scorso mese di febbraio tra Prefettura, Regione e Comune di Lecce, che mira ad incrementare il livello di sicurezza in città mediante un sistema integrato e partecipato e che vede la piena collaborazione di Forze dell’Ordine, istituti locali, associazioni di categoria, sindacati, imprenditori, scuole e privati, quali sono le azioni che l’Amministrazione potrà mettere in campo al fine di poter ridare sicurezza ai nostri concittadini.
Senza ricorrere ad una vera e propria militarizzazione, che non sarebbe forse auspicabile compatibilmente con la naturale vocazione residenziale e turistica del territorio, un’azione di maggior controllo, anche mediante il dispiego di interforze già presenti, sarebbe paradossale forse ipotizzare il ripristino dei Vigili di quartiere quali coadiutori di cui l’Amministrazione può dotarsi al fine di ridare tranquillità ai cittadini e agli operatori commerciali?”. Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Buongiorno a tutti. Grazie, consigliere Fragola, a nome dei Consiglieri che in qualche modo hanno voluto condividere quella che si definisce per eccellenza domanda di attualità, data la cronaca degli ultimi avvenimenti.
Diciamo che l’articolato del suo intervento riassume le questioni che sono all’evidenza, definisce anche quali sono le responsabilità e le iniziative che l’Amministrazione può assumere e questo mi consente naturalmente di aggiornarvi sul procedimento legato alla sottoscrizione del piano della sicurezza urbana, che non ha contenuti esclusivamente legati al tema prevenzione e sicurezza, ma anche a quello dell’inclusione, iniziative sociali sottese alla riduzione dei fenomeni di insicurezza, definito nei dettagli, di fatto licenziato anche dal Ministero e i tempi della legati all’insediamento del nuovo esecutivo, per effetto delle elezioni del 4 marzo, oggi sospendono l’avvio della sottoscrizione dello stesso.
Oggi ho sentito la Prefettura per avere contezza di quali sono i tempi e verrà nuovamente interpellato il Gabinetto del Ministero per capire se questa sottoscrizione, che rientrerebbe nell’ordinaria amministrazione su cui lo stesso Esecutivo ancora in carica potrebbe di fatto impegnarsi, potrà proseguire oppure si intende, per ragioni di opportunità, rinviare all’insediamento del nuovo Ministero.
E’ evidente che c’è un tema di sicurezza legato non soltanto ai tentativi di furto, alcuni compiuti e altri falliti, delle attività commerciali, ma c’è un problema che riguarda anche le abitazioni private, che spesso magari hanno meno clamore, ma non sono di minore impatto o preoccupazione sociale; c’è una questione che riguarda la sicurezza, ma anche la tutela e il decoro di varie parti della nostra città, il centro storico in primis. Voi sapete come ogni giorno, soprattutto durante i fine settimana, gli uffici del Comune vengono raggiunti da segnalazioni di episodi sgradevolissimi di offese arrecate ai muri dei nostri monumenti, a volte anche ai portoni di ingresso di abitazioni private che sono oggetto di bivacco o addirittura impropriamente utilizzati come orinatoi.
Questo si riferisce anche alla questione che noi non riusciamo ancora a organizzare come vorremmo quel servizio di Polizia integrata diffusa sul quartiere che dovrebbe garantirci questi risultati.
Quello che voglio anticiparvi è che noi stiamo ragionando su più ambiti: il Piano della sicurezza urbana è il provvedimento madre, ma stiamo anche ridefinendo, con il Comando della Polizia municipale e con l’Assessore alla Polizia municipale, una diversa riorganizzazione del Corpo per rafforzare il principio della Polizia di prossimità, cioè definizione di ufficiali e sottufficiali dislocati sui vari quartieri della città, che garantiscono quei servizi che vanno dalla Polizia annonaria, alla Polizia ambientale, al Nucleo di vigilanza edilizia e in più al servizio di rispetto del Codice della Strada, che però siano sostanzialmente riferiti precisamente a quel quartiere.
Questo ci potrà consentire, se e quando riusciremo a ridefinire questa modalità organizzativa, a mio giudizio, una diversa presenza delle forze di Polizia municipale nel territorio urbano, fermo restando che sul tema specifico noi dobbiamo lavorare sulla cosiddetta Polizia integrata, cioè determinare, partendo da condizioni di oggettiva insufficienza del personale in servizio rispetto alle domande di sicurezza crescenti, con una collaborazione sistematica tra Polizia municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Ci stiamo lavorando, a volte, come sapete, i tempi delle decisioni non corrispondono alle necessità e alle urgenze che noi amministratori manifestiamo, però ci stiamo lavorando e spero a breve di potervi dare buone notizie. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Quindi procediamo con la prima interpellanza a firma del consigliere Giordano avente per oggetto: “Case popolari Via Carafa e Via Casavola”. Prego, consigliere Giordano.
Speaker : INTERVENTO:
Pensavamo la volesse illustrare, soltanto a beneficio…
Speaker : PRESIDENTE:
Siccome abbiamo fatto così le altre volte, abbiamo fatto un’illustrazione… va bene, d’accordo, va bene.
Allora sulle interpellanze passiamo direttamente alle risposte, grazie. Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE:
Consigliere Giordano, buongiorno. Stiamo seguendo pedissequamente e giornalmente la questione dei lavori, i lavori sono terminati e ultimati, siamo in costante contatto con l’Acquedotto Pugliese e con ENEL per quanto riguarda gli allacci. L’allaccio di Acquedotto Pugliese è terminato la scorsa settimana, è stato fatto un troncone che consentirà alla palazzina di essere collegato e nella giornata di venerdì Enel ha affidato i lavori per la realizzazione del troncone per l’allaccio dell’ENEL, che lo deve realizzare entro 20 giorni.
E’ stata individuata la ditta, l’abbiamo contattata ieri, l’abbiamo sollecitata per riuscire a farlo già tra questa settimana e l’inizio della prossima; terminati gli allacci dell’Enel, chiaramente non saranno allacciate le palazzine, saranno allacciate solo nel momento in cui noi completeremo i trasferimenti.
Abbiamo già avvisato i cittadini e quindi i pacchi sono pronti ormai da mesi, perché questi allacci dovevano essere fatti già mesi fa, e si provvederà subito a fare i trasferimenti dei cittadini, 23 famiglie abitanti in via Sozzi Carafa, all’interno della palazzina di via Pozzuolo, e dei sei che hanno accettato di trasferirsi da via Casavola in via Pozzuolo a completare le richieste dei 29 appartamenti. Subito dopo procederemo a fare… stiamo in questi giorni procedendo alla sottoscrizione del mutuo per la demolizione delle palazzine di via Sozzi Carafa e, una volta demolite, procederemo alla realizzazione degli appartamenti di alloggi popolari, degli appartamenti di edilizia sostenibile e degli appartamenti privati.
Questo è l’iter che abbiamo preventivato, speriamo di avviare la realizzazione già delle nuove palazzine entro quest’anno.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO:
Grazie al vicesindaco Delli Noci. Io credo che, al di là di quello che ci stiamo dicendo oggi – peraltro volevo chiederle qual era il criterio per il trasferimento poi che si è adottato da via Casavola alla residenza definitiva – io credo che comunque si sia abusato veramente tanto della pazienza e della disponibilità di queste persone perché comunque sono stati accumulati dei ritardi e in ogni caso, a fronte di una richiesta sull’esatto periodo di consegna delle abitazioni, ancora, pur con le spiegazioni del caso delle quali ringrazio, questo periodo non è stato definito.
Quindi io cercherei per questa situazione, come per tutte le situazioni – almeno io sono abituato a farlo gestendo un’impresa – di cercare di capire quando comincio, cosa debbo fare e quando finisco e questo lo spiego sempre come premessa a chi deve necessariamente occuparsi di queste cose, perché la certezza dello svolgimento delle procedure e la certezza dei tempi conferisce serietà all’operato di chi intraprende un’attività, sia essa nel privato, sia essa nella Pubblica Amministrazione.
Quindi la raccomandazione comunque è di cercare di ridurre al massimo i tempi che, sicuramente non per volontà dei cittadini, si sono dilatati oltre misura e oltre la normale e ordinaria comprensione che le persone che debbono andare ad abitare possono avere.
Quindi mi raccomando all’Amministrazione, intanto se è possibile spiegarmi il criterio che è stato seguito per questo discorso, ma nello stesso tempo accelerare al massimo, riservandomi naturalmente, visto che mi ha dato delle tempistiche e io rispetto quello che lei ha detto, di accertare che poi realmente a quello che ci stiamo dicendo qui dentro seguano dei fatti.
Quindi, nell’eventualità sarò costretto, mio malgrado, a riproporre la questione, se non abbiamo delle risposte in tempi brevi. Grazie.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie, consigliere Giordano. Le ricordo solo che noi possiamo garantire unicamente le tempistiche dei nostri fornitori e nel caso di acquedotto e di Enel, noi possiamo solo sollecitare perché a loro volta sono delle macchine burocratiche che devono fare delle gare, non devono fare gli affidamenti diretti per la realizzazione delle opere, quindi se i tempi si sono dilungati, si sono dilungati prettamente per questo motivo.
Gli uffici possono testimoniare, se li contatta direttamente, con quanta solerzia chiedo aggiornamenti costanti. La modalità della scelta della persona che si dovevano trasferire lì, avviene da una delibera di oltre dodici anni fa quando gli abitanti in via Casavola abitavano in realtà in via Sozzi Carafa e furono trasferiti con l’impegno dell’Amministrazione comunale di essere poi ritrasferiti in via Pozzuolo quando gli appartamenti fossero terminati: erano gli anni, credo, in cui era Assessore Angelo Tondo, abbiamo rispettato quella volontà e siamo partiti chiedendo agli abitanti di via Pozzuolo, visto che rispetto a quella garanzia che viene data che in tre-quattro anni sarebbero ritornati a casa loro, ne sono passati dodici, abbiamo chiesto prima a loro se volessero ancora tornare nel loro quartiere di origine, hanno accettato unicamente in sei e ci siamo ritrovati, tra l’altro, esattamente con i conti perché gli attuali abitanti di via Sozzi Carafa sono 23, quindi 6 e 23, 29 e abbiamo completato gli appartamenti a disposizione.
Gli appartamenti, invece, residui di via Casavola verranno utilizzati come alloggi parcheggio di trasporto per il trasferimento per i lavori che faremo in via Calore e in via Codacci Pisanelli: per completare la ristrutturazione di quelle palazzine intanto utilizzeremo quelli come alloggi temporanei.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Seconda interpellanza a firma del consigliere Rotundo inerente l’attuazione dell’istituto dell’autotutela per l’annullamento di atti che si manifestano ingiusti e legittimi. Il Governo.
Speaker : CONSIGLIERE RIA:
La illustro brevemente.
Speaker : PRESIDENTE:
Onorevole Rotundo, risponde il Governo e poi magari lei… così mi dicono. Io non lo trovo giusto perché uno vuole precisare. Il Regolamento dice quello che ci ha spiegato il consigliere Giordano, io non è che posso…
Speaker : CONSIGLIERE RIA:
Non c’è Perrone, io con Perrone le illustravo.
Speaker : PRESIDENTE:
Sono d’accordo.
Speaker : CONSIGLIERE RIA:
Allora, io ho scelto di fare questa interpellanza al Sindaco consapevole di sollevare un tema delicato, ma importante per i cittadini e, non a caso, io faccio l’interpellanza oggi perché riconosco al Sindaco innanzitutto, ma alla Giunta comunale, la volontà di intraprendere una svolta nel senso della trasparenza, di un rapporto verso i cittadini, che assume il punto di vista del cittadino.
Io vorrei che con la nostra Amministrazione, caro Sindaco, noi potessimo fare come Milano, dove il cittadino, anche l’altro giorno, la sorella di un mio amico ha avuto una contravvenzione arrivata da Milano, ma lei non era stata a Milano in quei giorni, il fratello ha chiamato il Comune e gli hanno detto di scaricarsi dal sito l’istanza per autotutela, ha formulato l’istanza per autotutela, ha allegato mi pare il libretto e la patente e, dopo due giorni, ha ricevuto dal Comune di Milano che la multa alla sorella era stata cancellata per autotutela.
Il 20 gennaio di quest’anno “Il Corriere della Sera” dice che 105.000 multe annullate per autotutela nel Comune di Milano e io giustamente, quando l’altro giorno “Il Sole 24 Ore” dice che abbiamo quel primato, che siamo tra i primi per multe, giustamente vedo la dichiarazione del Sindaco e cosa dice il Sindaco vedendo che molte multe sono per accesso alla ZTL? Dice: “Renderemo più chiari gli accessi”, cosa che poi abbiamo anche ripreso in commissione Traffico con il presidente Pala; renderemo più chiari gli accessi per aiutare il cittadino perché cosa succede molte volte? Che un cittadino entra e poi magari esce e allora io vado a vedere che il dirigente della città di Imperia fa una determina per autotutela e tra i diversi casi che elenca, molti, dice: “Accesso alla ZTL con doppia sanzione, ingresso e uscita, per cui l’uscita in tempi ridotti non comporta l’applicazione della seconda sanzione”, lo dice il Comandante della Polizia municipale, senza che quel cittadino sia costretto a fare ricorso al Giudice di Pace.
Quindi io vorrei vivere in questa città, dove, per esempio, non debba ricevere una lettera inviata al Sindaco, all’assessore Signore e all’assessore Citraro perché, trattandosi di un disabile, l’ha inviata anche all’Assessore all’Accessibilità, dove sostanzialmente questo disabile, che è anche un avvocato, dice: “Ho inviato alla Polizia municipale una PEC allegando contrassegno e chiedendo l’annullamento del verbale in autotutela”, ma gli si rispondeva che l’istanza non poteva essere raccolta in autunno nell’attesa che il transito è stato comunicato non nelle 24 ore, ma potete inoltrare ricorso al Prefetto e all’Autorità giudiziaria. “Replicavo – dice questo disabile avvocato sempre via PEC – precisando che il diritto al transito nella ZTL derivava dalla legge e non poteva essere compresso da una norma regolamentare” e citava persino una recente sentenza della Cassazione.
La risultante quale è stata? In autotutela non si è fatto niente, lui è dovuto andare al Giudice di Pace, il Giudice di Pace ha annullato quel verbale e ha condannato il Comune anche alle spese.
Allora, io so bene, perché il mondo è piccolo, che in Italia vi sono Comuni che utilizzo l’autotutela in maniera aperta, io dico in maniera intelligente, che si pongono dal punto di vista del disabile o di quel cittadino che entra ed esce per errore e che è necessario che paghi solo una multa e, quindi, davanti ad atti evidentemente illegittimi, è inutile che io dico: “Vai dal Giudice di Pace”, ma prendo atto e autoannullo.
Io vorrei che il nostro Comune, il Comune del sindaco Salvemini fosse un Comune molto più vicino ai Comuni come Milano e non a tanti altri Comuni dove l’autotutela è vista come un fatto rispetto a cui chiudersi, non applicarla.
Ecco la ragione della mia interpellanza: chiedo all’Amministrazione comunale un’iniziativa del Governo, della Giunta tesa a favorire un’applicazione, la più larga possibile, dell’autotutela.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, onorevole Rotundo. Prego, il Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Consigliere. Il tema che pone ha una sua significatività per quanto riguarda l’impatto nel rapporto dell’Amministrazione con la cittadinanza, è fortemente tecnica e io naturalmente, una volta letto il contenuto della stessa, ho dovuto procedere a un supplemento di studio e di approfondimento, assistito naturalmente dagli uffici, per mettere a fuoco gli elementi decisivi.
Innanzitutto l’applicazione dell’istituto dell’autotutela, che è disciplinata dalla 241 rispetto ai verbali del Codice della Strada, è legge cosiddetta speciale: secondo questa previsione, Consigliere, il verbale si scrive, è un atto esclusivo redatto dall’agente che, una volta perfezionato nei suoi elementi formali, esce dalle disponibilità dell’agente che lo ha redatto e dell’ufficio al quale egli appartiene per rientrare in quella di un altro organo che in questo caso sarebbe la Prefettura di Lecce.
Partendo da queste premesse, consigliere Rotundo, il Comando, con un suo ordine di servizio del 2012, ha stabilito che è possibile procedere all’invalidazione degli atti endoprocedimentali e cosiddetti avvisi di accertamento, che sono quelli con i quale l’agente contestualizza il momento dell’infrazione, fino a quando esso non diventi un verbale vero e proprio.
E’ evidente che le questioni che lei pone suggeriscono un supplemento da parte dell’organo politico nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità, con riferimento a quell’ordine di servizio, che è molto articolato e dettagliato e che fu inoltrato all’epoca, credo senza note di riscontro e note di precisazione o di suggerimento di modifica, e all’epoca al Sindaco, all’Assessore e allo stesso Segretario generale.
Io ne aprendo il contenuto naturalmente, grazie alla sua interpellanza, onorevole Rotundo, solo ora e sarà mia premura naturalmente verificarne l’eventuale ulteriore miglioramento, correzione e integrazione anche perché è giusto capire dove l’autonomia e la valutazione discrezionale dell’Ente può spingersi nella determinazione di questo passaggio, perché giustamente se si fa a Milano, perché non possiamo farlo noi a Lecce o se si fa altrove perché non si può procedere?
Naturalmente il tema è appassionante e quando lei faceva in premessa il richiamo a una mia dichiarazione di commento sulla metà circa dei verbali legati a violazioni nel Regolamento di accesso alla ZTL e gli altri per quanto riguarda grattino scaduto o non esibito, ho assunto un impegno, quello di lavorare per migliorare la segnaletica. Questo è un esempio tipico di quello a cui io mi riferisco.
Qua ci sono due segnaletiche di accesso alla ZTL: alcune di esse sono munite del cosiddetto pannello informativo, quello che scrive con quella dicitura incomprensibile “Varco non attivo”, che pare che, per Codice della Strada, non possa essere modificato; sarebbe più semplice dire “Solo autorizzati” o “Libero per tutti”, però pare – ma approfondiremo – che, per Codice della Strada, questa dicitura “Varco non attivo” o “Varco attivo” non possa essere modificato.
Qual è il tema? Che un cittadino normale che accede alla ZTL, se non vede uniformità della segnaletica su tutti gli accessi, può essere indotto a ritenere che lì dove non c’è questo pannello, la regolamentazione sia diversa. Le faccio un altro esempio: questo è l’ingresso di Porta Napoli, zona a traffico limitato 21-06 e poi per i festivi 0-24, quindi c’è la precisazione di come funziona l’accesso alla ZTL, cioè si inibisce l’ingresso ai mezzi non autorizzati dalle ore 21 alle ore 6 di ogni giorno e, quando ci sono i festivi, h24 come in questo caso di domenica. Questo fa sì che durante il fine settimana la ZTL sia inaccessibile, salvo ai mezzi autorizzati, dalle ore 21.00 del sabato alle 6.00 del lunedì.
Spostandosi e andando all’ingresso della ZTL, angolo via Adua - viale Palumbo, un altro diverso accesso non è munito di pannello informativo e l’indicazione della zona a traffico limitato non riporta gli orari; è evidente che le persone, come magari noi che siamo costretti a verificare, approfondire e studiare e non sempre ci riusciamo perché il regolamento ZTL molto articolato, ci arriviamo, le persone normali possono essere entro indotte a cadere in errore, cioè non vedono la definizione degli orari, non vedono i pannelli e dicono: “Questa magari è una zona a traffico limitato che si gestisce diversamente” e passano.
E’ chiaro che, rispetto a queste situazioni, onorevole Rotundo, il principio dell’annullamento in autotutela è un principio che va perseguito ed ecco perché da una parte noi dobbiamo sforzarci di lavorare su questo specifico tema perché lei prende spunto probabilmente dai verbali legati all’accesso alla ZTL, ma potrebbe riguardarne altri diversi, però è chiaro che quando noi abbiamo circa il 25% delle multe per violazione di accesso alla didattica, ci pone un problema e lì dove siamo nelle condizioni di stabilire noi stessi di essere non perfettamente allineati a un dovere di piena e completa chiarezza informativa, dobbiamo farcene carico.
Ecco perché spero di essere in tal senso allineato alle sue aspettative: lavoreremo perché da una parte si migliori – e questo riguarda l’Assessorato alla Mobilità, quindi chi vi parla – da una parte lavorare per poter uniformare e migliorare le informazioni che regolano gli accessi alla ZTL e dall’altra sia riguardo a questo, sia riguardo agli altri verbali che non sono in sé ingiusti, Onorevole, possono essere illegittimi, il cittadino… lei fa la parte del cittadino, lavoreremo perché questo istituto possa essere meglio utilizzato a servizio della cittadinanza leccese, secondo quello spirito di collaborazione e rispetto reciproco che deve nutrire il confronto fra comunità e Corpo di Polizia Municipale. Loro sanno quanto io ci tengo a questo e, per quanto sia naturalmente complicato farsi amare quando si assolve a funzioni preventive e repressive, d’altra parte chi ha la responsabilità di rappresentare la città con i gradi, ma soprattutto con il simbolo della città di Lecce, deve essere accompagnato da un supplemento di pazienza, da un supplemento di cortesia, da un supplemento di disponibilità senza naturalmente venir meno ai doveri di inflessibilità che le norme impongono agli stessi.
Quindi in questa direzione lavoreremo e io mi auguro che, collaborando insieme l’organo politico con l’organo di Polizia che poi ha la responsabilità di assunzione di questi provvedimenti, si possa giungere all’obiettivo da lei auspicato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Caro Sindaco, sono soddisfatto perché…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, lei ha già parlato, non è prevista una sua replica, mi spiace; per questo, o si parla prima o si parla dopo. Grazie. No, mi spiace, Consigliere, non è possibile.
Allora, passiamo alla discussione delle delibere all’ordine del giorno.
Io mi devo avvalere… Onorevole Rotundo, visto che ha parlato prima, non posso, mi spiace.
Allora, per cortesia. Prima delibera…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Segretario, Presidente, mi dia la soddisfazione di sapere se ho superato l’esame del consigliere Rotundo e quindi se lui è soddisfatto delle risposte dell’Amministrazione, che per me è importante.
Speaker : PRESIDENTE:
Ragazzi, un po’ di disciplina, per cortesia. Onorevole, però non faccia un intervento.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Io stavo dicendo che sono soddisfatto dell’intervento del Sindaco e, d’altro canto, il problema che si pone è quello di guardare a questo strumento con un atteggiamento nuovo, con un atteggiamento di chi si rapporta verso i cittadini sapendo che la risposta non può essere soltanto che può impugnare il provvedimento, ma alcune volte dobbiamo verificare se quel provvedimento è illegittimo, perché se è illegittimo, dobbiamo procedere. D’altro canto, io ho molti pareri sulle tre circolari di cui l’ufficio a volte si è avvalso, sono un po’ datate, sono ‘95, ’99, 2000, però io no pareri di altre Amministrazioni comunali dentro atti amministrativi che superano la fase contenziosa e la fase contenziosa deve essere preceduta da una fase di autotutela.
Io pertanto rinnovo la mia soddisfazione e confido che si aprirà una…
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prima delibera. Ragazzi, stiamo un po’ tranquilli. “Commissioni consiliari permanenti ai sensi dei vigenti articoli 70, 71 e 72 del Regolamento del Consiglio comunale. Ridefinizione e nomina dei componenti”. Rispetto alla delibera che è stata inviata ai Consiglieri devo segnalare delle variazioni che vi leggerò: in Seconda Commissione il consigliere Torricelli subentra al consigliere Antonio Rotundo, in Terza Commissione Urbanistica eccetera il Consigliere Nuzzaci al posto del consigliere Giannotta, in Quarta Commissione Lavori Pubblici il consigliere Lorenzo Ria subentra al consigliere Rotundo Antonio, in Nona Commissione Ambiente il consigliere Giannotta subentra al consigliere Nuzzaci perché queste sono arrivate dopo e non le troverete nei vostri atti, per cui apro la discussione su questa delibera, prego.
Non ci sono interventi. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Solo se alla Seconda può essere modificato Messuti Gaetano e non Messuti Battista.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, Messuti Battista, siccome siete vicini…
Dichiarazioni di voto? Possiamo procedere attraverso il sistema elettronico, prego. Consigliere Messuti, Battista, Mazzotta, Finamore, consigliera Spagnolo. Operazione chiusa.
Presenti 28, favorevoli 28, nessun contrario, nessun astenuto. La delibera è approvata.
Volevo anticiparvi che vi arriveranno le convocazioni per domani, a partire dalle ore 9.00 e ogni quarto d’ora dalla prima all’ultima Commissione per la nomina delle presidenze e delle vicepresidenze, per cui tra breve riceverete la convocazione.
Il consigliere Rotundo ha chiesto l’immediata esecutività della delibera quindi per alzata di mano. Grazie.
Seconda delibera: “Manifestazione d’interesse per l’acquisizione al patrimonio comunale indisponibile di beni immobili derivanti da confisca ex articolo 12, legge 356/1992”. Prego, il Governo.
Assessore, illustra lei? Il dottore Guido, il Dirigente, va bene.
Speaker : DIRIGENTE GUIDO:
L’Assessore è assente.
Speaker : PRESIDENTE:
Perché mi hanno detto di autorizzare perché è giusto che chi ci ascolta sappia.
Speaker : DIRIGENTE GUIDO:
L’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, a seguito di un procedimento di confisca, ha richiesto al Comune di Lecce di manifestare il proprio interesse per l’acquisizione di due immobili; gli immobili sono: una piccola villetta nello svincolo della Statale 101 Lecce-Gallipoli, incrocio con la tangenziale di Lecce, allo stato rustico ed un fabbricato in località superstrada masseria Pampoli, è lo svincolo sulla tangenziale vicino all’Ipercoop.
Il Settore Urbanistica ha verificato lo stato giuridico di tutti e due gli immobili, ha ritenuto che il primo immobile era stato soggetto a domanda di condono edilizio non portato a termine ed è completamente chiuso all’interno di uno svincolo tra la superstrada e la statale per Gallipoli; è completamente allo stato rustico, senza servizi e quindi è difficilmente utilizzabile. Il secondo, invece, è una villetta sempre allo stato rustico con un terreno di pertinenza abbastanza ampio (circa 500 metri quadri su tre piani, piano interrato e due piani fuori terra), sempre allo stato rustico, e potrebbe essere utilizzato per la realizzazione di una struttura sociosanitaria, socioassistenziale o socioeducativo, da richiedere quindi all’agenzia per fini sociali.
Quindi è stata preparata la delibera in tal senso solamente sul secondo immobile. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, consigliere Tondo, e poi Messuti.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Grazie, Presidente. Sindaco, su questo ovviamente noi voteremo favorevolmente evidentemente all’acquisizione dell’area e, rispetto al secondo immobile, invece, per il quale noi non stiamo manifestando l’interesse all’acquisizione, secondo me potremmo acquisirlo finalizzato alla demolizione dell’immobile stesso, cioè noi sostanzialmente abbiamo questa villetta che si trova più o meno vicino il supercarcere, se ho capito bene.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Vi do un chiarimento perché mi sono posto anche io il problema perché non la stiamo prendendo: svincolo Lecce-Gallipoli, uscita ospedale (quella che non stiamo prendendo), svincolo Lecce-Gallipoli, uscita ospedale, quella è una del complesso che sta rustico, senza opere di urbanizzazione, cioè una del complesso e non avrebbe senso, sarebbe sostanzialmente isolata rispetto a un’opera a rustico: era quella la motivazione.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Sindaco, condivido il fatto che non può essere utilizzata per altri scopi e su questo non vi è dubbio, l’idea che ci poteva essere utile, siccome quel complesso non può essere condonato – l’Ingegnere penso che sappia bene qual è l’iter della pratica: c’è un contenzioso che ormai si porta avanti da tanto tempo – quel complesso oggettivamente è un colpo al paesaggio e prima o poi arriveremo alla demolizione dello stesso, è evidente che arriveremo.
In questo senso acquisire l’immobile non con l’impegno al riutilizzo, ma con l’impegno alla demolizione e al ripristino del paesaggio, secondo me potrebbe essere cosa utile. Onestamente non conosco la normativa dell’Agenzia nazionale, se noi siamo obbligati al recupero del manufatto vero e proprio, però fare un recupero ambientale e paesaggistico di quell’area o iniziare un recupero ambientale e paesaggistico dell’area mi sembrava una cosa utile.
E’ un contributo che evidentemente vogliamo condividere con l’Aula qualora ci fossero le condizioni per poterlo condividere e non preclude il voto favorevole alla delibera, ci mancherebbe altro, e la finalità, poi è evidente che la finalità è quella di sottrarlo alla mafia, sottrarlo alle organizzazioni mafiose, è già confiscato, però sappiamo bene che poi c’è il bando e non vorremmo poi ritrovarci in situazioni spiacevoli da questo punto di vista. Quindi l’idea era quella di acquisirlo, ma non finalizzato al recupero, ma all’abbattimento: questa era in sintesi l’idea, se può essere condiviso.
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Grazie, consigliere Tondo. La parola al consigliere Messuti.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
Sostanzialmente il consigliere Tondo ha anticipato le argomentazioni e per la prossima volta, Sindaco, se lo ritiene, l’esposizione delle delibere possa essere fatta dall’organo politico, essendo questo un organismo politico, visto che assistiamo più volte e ripetutamente a relazioni fatte da organi tecnici e non da organi politici, anche perché penso che una delibera per la quale non frapporrò il mio voto negativo, anzi sarà un voto positivo che ho espresso già in Commissione, anche qui raccolgo l’invito fattole dal consigliere Tondo di estendere anche all’altro immobile proprio in relazione a quello che è lo spirito della norma sui beni confiscati alla mafia, sul ruolo dell’Agenzia che a tal uopo appunto se ne occupa, per evitare… Poi decideremo, deciderà l’organo esecutivo cosa fare appunto di questo immobile sulla spinale della via per Gallipoli, se eliminarlo o riutilizzarlo, in ogni caso ciò che non si può sottrarre è che quel bene poi venga messo all’asta e che poi possa ritornare nella disponibilità delle persone alle quali è stato confiscato.
In questo ruolo immagino e chiedo di verificare appunto quel ruolo di supporto che un’Amministrazione comunale deve avere in virtù di una legge che prevede la sdemanializzazione a sostegno dell’attività della repressione e soprattutto della salvaguardia della legalità nel rafforzamento dei presupposti di rafforzamento della legalità, quindi una riflessione penso politica le è dovuta ed è dovuta a tutta quanta l’Assise consiliare. Grazie.
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Grazie, consigliere Messuti. Chiede la parola il consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente. Vorrei rimarcare in questa sede il particolare interesse che suscita questa delibera con cui viene acquisito al patrimonio comunale questo bene confiscato alla criminalità organizzata per il riuso sociale, dato che è prevista la realizzazione di una struttura residenziale a carattere sociosanitario o socioeducativo. Ora, come è stato più volte sollecitato nel corso degli anni nel dibattito politico, fino alla realizzazione delle strutture nazionali che si occupano della gestione dei beni confiscati alla mafia, quello che è più rilevante per dare effettività al senso di legalità e per colpire al cuore le organizzazioni criminali, non è solo la confisca dei beni, ma il fatto che questi beni, una volta confiscati, vengano riutilizzati e vengano riuniti riutilizzati per fini sociali.
Per questi fini si è molto battuta negli anni passati, nel corso dell’approvazione della normativa che ha previsto l’istituzione dell’Agenzia nazionale, un’associazione come Libera e nel corso degli anni precedenti, io vorrei citare che, prima dell’istituzione della dell’Agenzia nazionale, fu istituito commissario straordinario che si occupava della gestione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata; questo commissario straordinario è attualmente il Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, Antonio Maruccia, che all’epoca affermò che non solo bisogna riutilizzare i beni, ma farli entrare in un circolo economico virtuoso e primario, capace di produrre e far fruttare il bene.
Ora è evidente che lo spirito con cui il Comune, in questo caso l’Amministrazione comunale, acquisendo il bene e quindi non solo sottraendolo alla disponibilità che è avvenuta per legge con la confisca alla criminalità organizzata, ma anche prevedendone un riutilizzo pubblico a fini sociali, realizza e completa il circuito virtuoso per cui questa normativa è stata prevista e porta con esso a compimento non solo l’auspicio formulato dall’attuale Procuratore della Repubblica di Lecce, all’epoca Commissario straordinario per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ma anche quello che era l’auspicio e il sogno di una personalità che particolarmente si è distinta negli anni precedenti a quelli dell’approvazione di quella legge per il contrasto alla criminalità organizzata in tutti gli aspetti ad essa più vitali: quelli che attenevano al potere economico e gli interessi economici della mafia. Mi riferisco a Pio La Torre, il cui anniversario della morte ricorre fra pochi giorni, quindi io considero questo atto anche un omaggio, per la quasi coincidenza con l’anniversario della morte di Pio La Torre, a un’idealità che si realizza, che è quella di sottrarre i beni e di darne un utilizzo sociale. Grazie.
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Grazie, consigliere Molendini. La parola al consigliere Ria.
Speaker : CONSIGLIERE RIA:
Grazie, Presidente. Nel confermare il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico, voto favorevole che abbiamo già espresso in Commissione, vorrei riprendere le riflessioni, le sollecitazioni e l’invito che venivano dai consiglieri Tondo e Messuti, che, per certi aspetti, giustamente pongono il problema dell’altro immobile, che non è preso in considerazione dalla delibera, nonostante l’agenzia nazionale avesse chiesto al Comune e, oltre al Comune, anche alla Provincia di esprimere il proprio parere in ordine all’utilizzabilità di due immobili già confiscati e sottratti alle attività criminali.
Io credo che nella delibera un riferimento comunque ci deve essere, però non nella direzione auspicata dai Consiglieri, che dicevano sostanzialmente che, una volta espresso il nostro indirizzo, il nostro interesse all’utilizzo, passiamo poi alla demolizione e qui vedo la contraddizione perché la nota dell’Agenzia nazionale è chiara in questo senso e dice: “La suddetta manifestazione d’interesse risultante da apposito atto formale, dovrà indicare in modo specifico le finalità cui si intendono destinare i beni in argomento, la loro tipologia di gestione diretta o indiretta, le fonti finanziarie necessarie a garantire la sostenibilità nel tempo della progettualità individuata, nonché il fattivo utilizzo dell’immobile entro un anno dalla sua consegna in ragione dell’attuale stato di manutenzione”.
Quindi questa richiesta che viene dall’Agenzia esclude per quel bene la sua utilizzabilità, esclude per quel bene addirittura la possibilità di consegnarlo entro un anno perché, come è stato giustamente rilevato, è non solo abusivo, ma addirittura in un’area che non è accessibile, non c’è strada, come diceva in Commissione il Commissario, si tratta di 14 villette complessivamente che non sono rientrate nemmeno nella sanatoria dell’83, quindi stiamo parlando non soltanto di ruderi, ma di costruzioni che probabilmente non sono proprio nelle condizioni di essere recuperate e riutilizzate.
Il problema della demolizione, che si pone naturalmente, sindaco, è un problema che deve porsi l’Agenzia che ha già confiscato perché quella villetta in particolare fa parte già del patrimonio pubblico.
Quindi, detto questo, credo che un riferimento nella delibera andava, perché noi riscontriamo la nota dell’Agenzia ma non diciamo nulla nella delibera con riferimento a questa villetta.
Detto questo, però, io vorrei cogliere l’occasione, Sindaco, per una sollecitazione a più ampio respiro perché è stato sottolineato anche dal consigliere Torricelli il valore sociale ed anche economico di questi beni ed è stato – in questo caso vorrei ancora ulteriormente sottolinearlo – detto e sottolineato che questi rappresentano strumenti che fanno crescere la comunità, perché progetti che l’Amministrazione deve fare in modo che siano realizzati attraverso questi beni di gestione, attraverso cooperative, di case di riposo, di momenti di crescita, noi dovremmo però fare in modo che siano davvero realizzati.
Dall’elenco che ho davanti il Comune di Lecce ha acquisito al proprio patrimonio di beni già confiscati ben 30 immobili, di questi 30 immobili ce ne sono alcuni che risultano non ancora trasferiti nonostante noi avessimo manifestato l’interesse a utilizzarli e sono tutti immobili che per i quali è stato previsto un utilizzo di emergenza abitativa: sono appunto circa dieci immobili. Io credo che, rispetto a questi, dovremmo dare un impulso ulteriore all’attività amministrativa perché risolvere il problema abitativo di dieci famiglie è un risultato a cui dovremmo tendere, quindi non c’è l’assessore Rita Miglietta che si occupa di questa materia, però mi piaceva appunto sollecitare direttamente l’Assessore perché questi beni, uno dei quali soltanto è stato trasferito da pochi giorni, per questi beni si accelerasse l’iter del trasferimento.
Però, Sindaco, ce ne sono altri di questi beni che sono stati trasferiti addirittura da un po’ di anni e che non sono stati ancora utilizzati: io sono andato a vedere con una ricerca che ho fatto una delibera della Giunta comunale del 2016, del settembre 2016 del sindaco Perrone, che destinava altri cinque di questi beni, altri cinque di questi beni sempre all’emergenza abitativa e si autorizzava, anzi si dava incarico al Dirigente dei Lavori pubblici per gli eventuali lavori di manutenzione da effettuare.
Allora, Sindaco, io ho visto che di questi cinque beni, soltanto due sono stati effettivamente utilizzati: ce ne sono ancora tre e siamo ormai a distanza di quasi due anni, di circa due anni da questa delibera, altri tre non sono stati ancora utilizzati.
Allora, cosa voglio dire? E concludo. Io credo che rispetto a questa problematica, proprio per le cose che abbiamo detto, proprio per il valore sociale ma anche economico che hanno questi beni, noi dovremmo porci l’obiettivo direi anche immediato di utilizzarli presto, non soltanto a fini abitativi – ce ne sono altri, ma non sto qui a dirvi – ci sono alcuni progetti finanziati dalla Regione, per esempio “Libera il bene”, ce ne sono altri dove c’è stata una richiesta di chiarimenti, ce ne sono due, e di questo naturalmente io do atto alla all’Amministrazione guidata dal sindaco Salvemini, ce ne sono due per i quali di recente sono state adottate due delibere, anzi una proprio su proposta dell’assessore Silvia Miglietta e l’altra dall’assessore Guida, che con i quali si concorre con questi beni ad utilizzare dei finanziamenti regionali per la gestione.
Sono delibere di ottobre, quindi abbastanza recenti e, secondo me, dobbiamo continuare su questa strada per un tempestivo utilizzo dei beni per i quali manifestiamo l’interesse alla gestione.
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Grazie, consigliere Ria. Chiede la parola il consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Presidente, ringrazio…
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Scusate, il consigliere Tondo aveva già parlato, quindi se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto e poi interviene dopo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Sì, tanto è preliminare per l’emendamento, quindi, Presidente, sarò brevissimo, proprio per ricalcare quello che diceva prima il consigliere Ria, l’onorevole Ria, che mi convince ancora di più, Sindaco, della bontà della cosa, cioè noi stiamo parlando di un piccolo immobile che fa parte di un complesso di 14 immobili (ho visto adesso su Google): sono 14 unità immobiliari piccolissime, di 70-80 metri, una cosa di questo genere, che non sono condonabili e quindi non sono regolarizzabili e quindi devono essere abbattute tutte e 14 le unità che ci sono.
Il rischio qual è? Il rischio qual è, Sindaco? E’ che se noi non lo acquisiamo, questo immobile possa andare in bando e lo acquisisce un privato che può sanarlo poi a quel punto.
No, non è sanabile per la legge sui condoni. Giusto, Ingegnere? Sto dicendo una cosa sbagliata? E’ sanabile l’immobile? Non è sanabile perché non rientra nelle tempistiche, non rientra nella tempistica delle leggi sui condoni, perché le fotografie fatte, se non mi ricordo male io, le fotografie fatte non sono esistenti all’interno del procedimento di quando sono state fatte le leggi sul condono e quindi non è sanabile ai fini del condono.
Il rischio qual è? Che se noi non lo sottraiamo all’avviso pubblico, al bando pubblico per l’acquisizione, chi se lo acquista domani, rischia di poterlo sanare.
(Ndt, Intervento fuori microfono)
No, Pierpaolo, scusami, se io acquisto un immobile dal Tribunale…
Sì, ma l’Agenzia, se noi non esprimiamo interesse, l’Agenzia lo metterà a bando, come no, lo metterà a bando, come no. Vedi qual è il procedimento e vedi: se non c’è interesse da parte degli enti pubblici, che fa rimane lì l’immobile? Rimane all’Agenzia? E mica è un’agenzia immobiliare.
Non è condonabile ai fini della legge sul condono, però la norma dice che, se tu lo acquisti dal Tribunale poi – e io vado per similitudine – il rischio qual è? Che possa essere condonato con la legge.
Io lo pongo come problema, non sono un tuttologo.
Prego, ma infatti a me fa piacere.
Speaker : VICEPRESIDENTE NUZZACI:
Grazie, consigliere Tondo. Consigliere Patti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Allora, provo a fare… visto che è stato citato prima, io sono stato cultore della materia di legislazione antimafia proprio con l’attuale Procuratore generale e sostanzialmente, consigliere Tondo, se possiamo interloquire, così facciamo un po’ di chiarezza, innanzitutto mi piace che l’Ente rivendichi questo ruolo in questo tipo di procedura. In verità la procedura è tutta giudiziaria e sostanzialmente all’Ente viene richiesto di reintrodurre nelle attività a carattere sociale il fabbricato, l’immobile già confiscato. Da quanto mi risulta, ma ho seguito la materia fino a un paio di anni fa, fino a tre anni fa, l’immobile, una volta confiscato, in assenza di dichiarazione di interesse da parte dell’Ente, non viene messo all’asta. Non solo, la procedura di asta pubblica per l’introduzione del patrimonio privato e quindi anche a carattere imprenditoriale è residuale nella norma, ma l’atto di trasferimento che dovrebbe essere fatto dal magistrato incaricato, perché parliamo di asta pubblica, quindi con procedura giudiziaria, non sarebbe possibile perché, a sua volta, è affetto da vizio di nullità, in quanto il fabbricato non è provvisto di concessione edilizia.
In sostanza, ciò che è contrario alla legge non può essere ceduta a terzi neanche con provvedimento giudiziario. Purtroppo la legge prevede questo, da quanto è a mia conoscenza, ma lo dico in totale pacatezza sommessamente.
Ho finito.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, ma non che non è prevista l’interlocuzione e vedo che lei, consigliere Tondo, ha già parlato. Grazie.
Mi è arrivata una proposta di emendamento: adesso facciamo delle copie e le distribuiamo a tutti.
Un attimo di pazienza perché ci sta scrivendo il parere il dottore Guido e poi procediamo a darvi copia. Avete ricevuto tutti la copia dell’emendamento e, siccome è scritto in corsivo e non è facile da interpretare, chiedo al consigliere Gaetano Messuti di illustrare l’emendamento. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
Parto della motivazione, perché non è specificato… si tratta di… noi abbiamo chiesto di acquisire anche l’altro immobile, quello che sta sulla via di Gallipoli, per le ragioni che abbiamo esposto nelle trattazioni di Consiglio, stante soprattutto la necessità di essere coerenti con la normativa sull’acquisizione dei beni confiscati alla mafia. La motivazione un pochettino del Dirigente è una motivazione che non giustifica uno sforzo ulteriore da parte dell’Amministrazione nel momento in cui non viene indicato un utilizzo e soprattutto questo utilizzo non venga attuato entro l’anno: siccome si tratterebbe di una delibera con due acquisizioni che partirebbero in maniera coeva rispetto all’intendimento dell’Amministrazione penso che la motivazione data negativamente dal Dirigente possa essere facilmente superata nel momento in cui si fanno partire, si dà allo start a tutte e due le acquisizioni alla data odierna e in questo si ricerca l’utilizzo e l’attuazione dell’utilizzo entro l’anno.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Approfitto di questa presentazione di emendamento per ribadire che, indipendentemente da quello che fosse stato il parere del Dirigente, io avrei suggerito di votare comunque contro per le ragioni che ci siamo incaricati di dover spiegare attraverso gli interventi puntuali del consigliere Ria e poi del consigliere Patti. Le motivazioni di esclusione, che adesso comunque suggerisco, consigliere Ria, di introdurre con un apposito emendamento perché va precisata è contro gli indirizzi dell’Agenzia riguardo il riuso sociale di quei beni, per cui da una parte c’è la richiesta giustamente di preoccupazione riguardo gli esiti di un comparto che sarà quasi certamente destinato alla demolizione perché abusivo, quando il procedimento si concluderà e gli uffici sono evidentemente al lavoro, perché altrimenti l’avremmo già fatto, e quindi si preoccupa di garantire le condizioni perché si arrivi alla demolizione; questa preoccupazione è totalmente in contraddizione con quelle che sono le richieste e manifestazioni di interesse da parte dell’Agenzia che invita le Amministrazioni ad acquisirle al patrimonio pubblico per una destinazione a fini sociali, non per poterle abbattere perché abusive.
Ecco dov’è la ragione di questa nostra da una parte mancata manifestazione d’interesse, dall’altra inevitabile voto negativo sulla proposta emendativa da voi formulata: non ha altre ragioni, cioè se fossimo nelle condizioni – e l’elenco trasferito dal consigliere Ria ci dice che abbiamo delle difficoltà come Amministrazione a restituire per finalità sociali l’intero patrimonio acquisito dall’Agenzia – se fossimo nelle condizioni giustamente, per ragioni di coerenza, direi acquisiamo, ma siamo di fronte al caso di una mezza villa, non è neanche intera, all’interno di un comparto destinato probabilmente a successivo abbattimento perché abusivo, privo di qualunque collegamento con la sede stradale, privo di opere di infrastrutturazione primaria e secondaria, di cui sostanzialmente non sapremmo cosa farne, cioè noi non risponderemmo in alcun modo alla restituzione a fini sociali entro l’anno che l’Agenzia ci chiede per poterlo acquisire, per ragioni di evidenza.
Non potrei aggiungere altro: questa manifestazione non verrà e per queste ragioni non possiamo votare favorevolmente.
E concludo dicendo, consigliere Messuti, che la richiesta di intervento che viene da parte dei dirigenti per volontà dell’organo politico non è una manifestazione di mancato rispetto: ci sono dei provvedimenti, tipo questi, che sono dei provvedimenti tecnici; io mi ero assentato un attimo perché c’erano delle persone che dovevano incontrarmi, l’Assessore oggi purtroppo è assente per motivi di salute e ho chiesto al Dirigente e, se fosse stata una delibera politica, dal forte contenuto politico, avrei chiesto un attimo di sospendere e l’avrei illustrata io, ma trattandosi una delibera che era valutata positivamente in Commissione, che aveva caratteristiche di risposta a una procedura giudiziale, come diceva prima il consigliere Patti, ho chiesto al Dirigente di poterla illustrare, ma non c’è nessuna volontà di sottrarsi alle responsabilità politiche che intendo preservarmi senza alcun cedimento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Ha chiesto la parola, Consigliere? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Io apprezzo molto l’intervento del Sindaco: sostanzialmente, Sindaco, abbiamo lo stesso obiettivo, se ho capito bene; l’obiettivo per noi è quello dell’abbattimento di quel complesso, che è un complesso abusivo e evidentemente, quando arriveremo alla conclusione di tutto il procedimento, speriamo che possa essere ripristinato il paesaggio, così come lo vogliamo sicuramente tutti quanti.
La nostra preoccupazione è quella di non prestare il fianco eventualmente a una cosa del genere: se siamo certi – io non sono un cultore quindi non mi esprimo – però se siamo certi che questo non avvenga, per carità, non è un problema l’emendamento, lo possiamo pure ritirare, ma dobbiamo essere certi che questa cosa vada in questi termini.
Io onestamente qualche preoccupazione ce l’ho: non vorrei che noi prestiamo il fianco e riapriamo una procedura di condono che oggi è avviata verso la demolizione di quegli edifici, se mi dà conferma l’ingegnere Guido. Io mi ricordavo così, poi se nel frattempo sono cambiate le cose, però è evidente che l’obiettivo nostro è quello di arrivare alla demolizione, che può essere interpretato come un fine sociale, onorevole Ria, cioè secondo me il ripristino del paesaggio, per quanto mi riguarda, è uno dei primi fini sociali che ci devono accompagnare nella nostra azione amministrativa.
Comunque, se riteniamo che questo rischio non ci sia, Sindaco, per noi emendiamo come ritenete utile la delibera: noi siamo disponibili al voto favorevole, che evidentemente fa parte della complessità dell’atto.
Speaker : PRESIDENTE:
Altri interventi non ci sono. Dichiarazioni di voto sull’emendamento. Lo ritirate? Viene ritirato, va bene.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Il Sindaco ribadisce un’adesione alle valutazioni tecniche che sono state espresse dagli uffici, a una motivazione tecnica che è stata ribadita in Aula, nella quale si riconosce pienamente il consigliere Patti riguardo alla legislazione sui beni confiscati e ribadisce naturalmente l’intendimento comune di voler procedere alla demolizione, quando le condizioni ce lo consentiranno.
Contestualmente suggerisco un emendamento in risposta alla richiesta di chiarezza riguardo proprio questa villa: al penultimo capoverso, dopo “individuata”, nella parte istruttoria, prima quindi del deliberato suggerirei di dire “Le caratteristiche della villa, invece, situata all’interno di un comparto non completato e destinato in futuro a possibile demolizione perché abusivo, non consente di rispondere positivamente alla manifestazione di interesse e agli indirizzi generali posti dall’Agenzia nazionale”. Siamo d’accordo? Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Allora, il primo emendamento, se ho capito bene, viene ritirato, quello presentato, o ho capito male?
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Viste le dichiarazioni del Sindaco, va demolito il manufatto: l’intendimento nostro è quello di demolirlo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Allora, su richiesta dei proponenti l’emendamento, si comunica appunto che l’emendamento viene ritirato alla luce delle dichiarazioni del Sindaco; il Sindaco ha, a sua volta, predisposto un emendamento, per cui adesso procediamo sulla discussione, se opportuna, dell’emendamento presentato dal Sindaco, altrimenti procediamo con le operazioni di voto.
Va bene, allora col sistema elettronico procediamo alla proposta di emendamento formulata dal Sindaco, prego. Consigliere Messuti, Battista, Pala, Russi, Giordano, Guido, Sindaco. Operazione conclusa.
Presenti 24, favorevoli 24, contrario nessuno, astenuto nessuno.
Adesso procediamo alla votazione della delibera. Ci sono dichiarazioni di voto? No, quindi procediamo al voto della delibera. Grazie. Consigliere Tondo, Battista, consigliere Rotundo. Operazione conclusa, prego.
Presenti 24, favorevoli 24, nessuno contrario, nessuno astenuto. La delibera è approvata con l’emendamento presentato dal Sindaco.
Immediata esecutività per alzata di mano. Stesso esito, grazie.
Punto 3: “Regolamento per la concessione in uso temporaneo dei teatri comunali Apollo e Giuseppe Paisiello”. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, è giunta sulla mia scrivania una relazione di circa 12 pagine a firma del consigliere Giannotta che, per ragioni di contingenti impedimenti non ha potuto seguire i lavori della Commissione consiliare Cultura riguardo questo specifico regolamento, che punta a proporre varie revisioni emendative rispetto all’impianto già licenziato comunque all’unanimità dalla Commissione, per cui chiedo il rinvio con la preghiera che queste proposte vengano quanto prima riportate all’attenzione della Commissione, licenziate e riportate in Aula per un’approvazione celere. Quindi annuncio il rinvio di questa delibera.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE:
Non ho capito, praticamente noi stiamo ritirando la deliberazione. Se la stiamo rinviando, lo dobbiamo mettere al voto dell’Aula, quindi non la sta ritirando il Sindaco, ma propone il rinvio e stiamo rinviando una deliberazione che aveva già scontato il passaggio in Commissione perché un Consigliere comunale ha fatto arrivare al Sindaco una serie di indicazioni. Ho capito bene?
Mi rimetto al buon senso dei colleghi perché se si apre adesso una consuetudine per cui chiunque, nel momento in cui si è espletata l’attività all’interno di una Commissione, si sono fatti gli opportuni approfondimenti, scrive al Sindaco e il Sindaco si impegnerà, sappiatelo, d’ora in avanti a proporre all’Aula il rinvio di ogni punto perché qualcuno di noi, magari ferrato nella materia, si è dimenticato di proporre i propri emendamenti nel corso dei lavori della Commissione e non ha potuto partecipare ai lavori del Consiglio.
Se questa è una consuetudine che il Sindaco ritiene di dover adottare, io sono d’accordo perché comprendo che questo serve, quando non ci sono punti urgenti, a rafforzare la capacità di ciascuno di noi di poter intervenire in qualsiasi momento del procedimento della costruzione dell’atto. Ma è una questione che riguarda soltanto il consigliere Giannotta o un Consigliere di maggioranza, questo non può trovarci d’accordo quindi su questo vorrei che il Sindaco chiarisca un’impostazione che diventa a questo punto di carattere generale.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Perrone, non è che siamo chiamati a introdurre un principio generale, non è che un’eccezione deve diventare regola perché lo decide il Sindaco: c’è nel caso specifico una valutazione, di cui mi assumo la responsabilità, e che offro alla valutazione dell’Aula; questo non significa che sto introducendo un principio secondo cui si vanifica il lavoro delle Commissioni sistematicamente perché qualunque Consigliere si può alzare e chiedere, ma lo sto facendo specificatamente su questo punto: si può assentire o dissentire legittimamente, ma poiché le indicazioni che mi sono giunte ritengo che possano essere utili per migliorare la proposta regolamentare, considerato che quello del “Paisiello” era vecchio da tempo e quello dell’Apollo non c’era mai stato, poiché è un regolamento che può sempre tornare in Aula, ma una volta che lo approviamo è bene che sia ineccepibile nei suoi contenuti, sto facendo questa proposta, naturalmente con l’impegno di portarlo subito in Aula perché io non ho nessuna intenzione, come Sindaco di questa città, di tenerlo a bagnomaria per chissà quanto tempo.
Quindi è soltanto questo, ti rassicuro che non c’è nessuna volontà di voler da una parte banalizzare o mortificare o svilire il lavoro delle Commissioni e dall’altra di determinare tempi di approvazione dei provvedimenti sulla base di richieste di questo tipo: credo che è un’eccezione, la prima volta che accade in questi mesi e non so se accadrà altre volte, ma non c’è un principio generale.
Siete sempre autorizzati a farlo, rientra fra le vostre… poi posso accoglierla o no, ma questo rientra legittimamente nelle vostre richieste.
Speaker : PRESIDENTE:
Allora, viste le dichiarazioni del Sindaco, ascoltate Le dichiarazione del consigliere Perrone, pongo ai voti il rinvio della delibera in oggetto, prego. Consigliere Rotundo, Spagnolo, Patti, Battista, Finamore. Operazione conclusa.
Presenti 25, favorevoli 16, astenuti 9, nessuno contrario. La delibera viene rinviata.
Punto 4: “Variante al Piano Regolatore Generale, in esecuzione sentenza TAR Puglia, Sezione III di Lecce, riqualificazione urbanistica, area di proprietà Benito Manca. Adeguamento alle modifiche e prescrizioni regionali di cui alla delibera di Giunta regionale 1006 del 2016”. Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Invito il Dirigente cortesemente a illustrare il provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, dottore Guido.
Speaker : DIRIGENTE GUIDO:
Grazie. Il Comune di Lecce nel 2014 ha adottato una variante urbanistica al Piano Regolatore Generale in esecuzione di una sentenza del TAR Puglia su un procedimento promosso dal signor Benito Manca per la riqualificazione urbanistica di un’area. I terreni oggetto di riqualificazione erano tipizzati dal vecchio PRG come F16 parcheggi pubblici e come zona per la viabilità e venivano ritipizzati in attrezzature di interesse collettivo. La variante…
Va bene, grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono interventi? No. Dichiarazioni di voto? No. Procediamo con il sistema elettronico. Ria, Rotundo, Molendini, Nuzzaci, Messuti. Operazione conclusa, prego. No, no, è conclusa.
Presenti 21, favorevoli 21, nessun astenuto, nessuno contrario.
Immediata esecutività per alzata di mano. 21. Grazie.
Prima mozione a firma dei consiglieri Messuti e Tondo, avente per oggetto la realizzazione di una mensa presso l’Istituto “Antonio Galateo”. Consigliere Messuti.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
presidente, si tratta di una mozione con la quale si prevede un impegno di spesa a valere nell’ambito della capacità dell’Ente di contrarre mutui per un importo di 215.000 euro relativamente alla realizzazione della sala mensa presso l’istituto Galateo sito in Borgo Frigole. Nell’ambito dell’approvazione del bilancio ci fu rappresentato che questo intervento, facente parte del Patto per Lecce, quindi uno dei punti significativi del Patto per Lecce, fosse finanziabile per effetto di finanziamento regionale, il cui bando non è ancora uscito. Chiaro è che la validità della mozione presentata dal sottoscritto e dal consigliere Tondo, se oggi il Governo dovesse dirci che è uscito il bando che si è ottenuto il finanziamento, chiaramente noi l’andiamo a ritirare, sapendo se è uscito il bando.
Quindi chiediamo la preventiva conoscenza circa la pubblicazione del bando con riferimento al finanziamento dell’intervento appunto preso in considerazione: se è già uscito, se è in immediata coltura, se è in pronta pubblicazione o in ogni caso una tempistica che dia chiarezza al Consiglio, visto che è un punto significativo del Patto per Lecce, altrimenti chiediamo che, essendo la mozione stata presentata, conoscendo quella che è la capacità di indebitamento dell’Ente, quindi la possibilità di poter contrarre mutui, la somma di 215.000 euro è una somma che garantisce da subito l’attuazione della mensa presso la scuola di Borgo Piave. Grazie.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Allora, Consigliere io pensavo che voi non voleste ritirare la mozione che è stata protocollata antecedentemente la discussione sul bilancio di previsione, il tema è stato poi ribadito e in quell’occasione vi abbiamo risposto chiarendo le situazioni che non sono cambiate in questi giorni: noi saremo pronti, qualora non dovessimo accedere al finanziamento regionale, a poter procedere all’accensione del mutuo, ma la situazione non è cambiata, né da quando avete presentato la mozione, quindi non ci sono ragioni per poter nuovamente intervenire.
Dopodiché le dico che non è che dobbiamo discutere perché è stato oggetto del Patto per Lecce, nel senso che il Patto per Lecce è stato un accordo politico siglato fra i Consiglieri e altri Consiglieri, non è che dobbiamo render conto al Consiglio comunale, semmai dobbiamo rendere conto a chi ha sottoscritto il patto: è una questione che interessa la comunità e, in quanto tale, io mi sento impegnato a volervi trasferire… non siete i notai del Patto per Lecce, i notai siamo noi stessi, è un patto politico. Quindi diciamo che la questione è assolutamente già alla nostra attenzione, la seguiremo e naturalmente ci impegneremo a rendervi edotti su quello che è lo sviluppo riguardo eventuali difficoltà sul reperimento della fonte di finanziamento.
Speaker : PRESIDENTE:
E’ già intervenuto, consigliere Messuti. Ci sono altri? Prego, consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
A questo punto noi consiglieremmo ovviamente la variazione di bilancio, cioè se non c’è lo stanziamento e ancora non vi è l’ipotesi di bando da parte della Regione, così come detto, siccome noi teniamo all’opera come tiene tutto il Consiglio comunale evidentemente, riteniamo che sia utile iniziare a pensare alla variazione di bilancio, Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Interventi? Altri interventi? Allora, nessun intervento, quindi possiamo procedere. La ritirate? Che lei non si avvicina al microfono.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Noi non intendiamo… non la ritiriamo, intendiamo metterla ai voti.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, passiamo al punto 6: “Mozione a firma del consigliere Messuti ed altri avente per oggetto l’inversione del senso di marcia di viale Marconi”. Prego, consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO:
Presidente, sostanzialmente noi riteniamo che quello di viale Marconi sia stato uno scivolone perché l’esperienza non è stata estremamente positiva sia sotto il periodo delle feste di Natale per le attività commerciali, sia per l’organizzazione del traffico: è stata un’esperienza sostanzialmente spot che si è voluto fare e di questo abbiamo testimonianza perché stranamente ieri viene fatta la delibera di Giunta in cui lo si inquadra o lo si vorrebbe inquadrare all’interno di un programma di viabilità che ancora rimane molto molto, a mio parere, rimane molto ancora poco chiaro, mettiamola così.
E’ vero, Sindaco, che l’inversione di via Cavallotti e l’organizzazione della viabilità intorno alla villa comunale – le parlo già del vecchio piano Goggi – prevedeva la doppia corsia su via Cavallotti con una finalità ben precisa, che negli atti dell’Amministrazione io non intravedo perché noi non siamo pregiudizialmente contro l’inversione di viale Marconi, non abbiamo ancora, almeno negli atti dell’Amministrazione non vi è un progetto di viabilità o di organizzazione della viabilità che possa essere degno di questo nome e ci sono stati questi interventi che hanno creato un pochettino di problemi perché, se non ammettiamo che hanno creato un po’ di problemi, vuol dire che non viviamo la città nelle sue realtà sia economiche, sia anche nelle difficoltà di mobilità che ci sono state in questo periodo.
Quindi riteniamo che inquadrare un progetto complessivo può essere certamente cosa utile, ma il progetto complessivo non ce l’abbiamo: all’epoca, quando il professore Goggi immaginò di ripristinare la doppia viabilità su via Cavallotti, vi era un obiettivo ben preciso, Sindaco, che era quello dell’allargamento dell’isola pedonale, l’allargamento dell’isola pedonale da piazza Sant’Oronzo fino al castello e poi successivamente a step fino all’area commerciale di piazza di piazza Mazzini. Questo era l’obiettivo e questo era quel progetto.
Oggettivamente non si comprende come possa essere fatto anche perché nella delibera di Giunta l’inversione di viale Marconi si fa fino all’intersezione con viale Otranto, invece in quel piano, anche se si volesse riprendere quel piano, in quel piano l’inversione di via Cavallotti, se non ricordo male evidentemente, arrivava fino all’altezza di via Fazi con la chiusura del tratto di strada e quindi l’allargamento dell’isola pedonale che va da via San Francesco a via Fazi con la chiusura di via XXV Luglio in quel tratto da via San Francesco a via Fazi e complessivamente l’allargamento dell’isola pedonale. Questo era l’obiettivo che ritengo sia un obiettivo… ne parlavamo anche in Commissione l’altro giorno, quello di allargare le aree pedonali della città, che ritengo sia un obiettivo che di cui la città prima voi dovrà parlare perché a volte facciamo le guerre per far entrare una macchina in meno o una macchina in più nel centro storico, però poi magari non immaginiamo di poter allargare in qualche in qualche area le aree squisitamente pedonali.
Quindi la nostra mozione è finalizzata a che cosa? La nostra piena mozione è finalizzata a conoscere prima di tutto il piano, se c’è un piano, perché è evidente che un intervento spot così può creare soltanto difficoltà, se invece c’è un piano, discutiamolo, attuiamolo e siamo pronti evidentemente anche a condividerlo qualora fosse condivisibile, però intanto conosciamo qual è il piano definitivo perché se fare interventi spot vuol dire creare condizioni di disagio ai commercianti, creare condizioni di disagio alla viabilità, creare anche una disinformazione tra i cittadini stessi che non è cosa da poco, riteniamo che sia utile conoscere se c’è un piano e eventualmente discutiamo di quel piano e attuiamolo con coraggio.
Sui temi della mobilità nessuno ha certezze, quindi su questo noi ci avviciniamo sempre con molta cautela ai temi, perché quello che si immagina possa essere un intervento negativo, a volte si può rilevare un intervento positivo. Io ricordo ancora quando abbiamo realizzato la prima rotatoria sul Bar Commercio e tutti immaginavano che sarebbe stato un intervento che avrebbe creato tantissimi problemi e anche noi avevamo acquisito questa consapevolezza che forse qualche problema… ma alla fine fu un intervento che ha risolto in modo importante quel il problema della mobilità in quel punto strategico della città: fu la prima rotatoria di tutta la provincia di Lecce, quindi con tutte le difficoltà di immaginare come potessero essere utilizzate le rotatorie in una città piccola come Lecce.
Quindi, Sindaco, c’è un piano: discutiamo del piano e attuiamolo così come lo si immagina, non facciamo atti che possano essere pezzettini di un piano della mobilità, perché questo rischia di creare difficoltà e rischia di non avere un’idea ben precisa della mobilità in città. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Grazie, consigliere Tondo.
Il provvedimento con il quale abbiamo approvato ieri il progetto non scaturisce dalla necessità di venire in Aula perché c’era la mozione: era lungamente annunciato e devo dolermi del fatto che, come spesso accade – ma voi siete amministratori di lungo corso e lo sapete – tra gli indirizzi e la firma dei provvedimenti conseguenti a volte i tempi sono più lunghi di quanto si desidererebbe.
Quindi il completamento della rotatoria di piazza Garibaldi e l’inversione del senso di marcia di via Cavallotti erano stati dal sottoscritto annunciati in quest’Aula in occasione della discussione che avemmo a Natale sul tema della mobilità. Se siamo arrivati solo ieri è solo per singolare coincidenza temporale rispetto alla discussione che ci vede oggi impegnati.
Dunque, innanzitutto ribadisco che intervenire sui sensi di circolazione, posizionare una rotatoria in sostituzione di un semaforo o realizzarlo per risolvere potenziali incidenti non definisce di per sé l’esistenza di un piano. Voi sapete che le Amministrazioni pubbliche sul tema della mobilità si dotano di due strumenti di pianificazione strategica: il Piano Generale del Traffico Urbano e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile; il Piano Generale del Traffico Urbano è come se fosse una specie di piano particolareggiato, il Piano della Mobilità Sostenibile è come se fosse un Piano urbanistico Generale.
Il Piano Generale Traffico Urbano, secondo le previsioni del Codice della Strada, noi dovremmo aggiornarlo dal 2001 ogni due anni, ma purtroppo questo non è avvenuto e quindi ci troviamo a dover rimediare e in questo senso stiamo lavorando per un aggiornamento puntuale del Piano Generale del Traffico Urbano e contestualmente stiamo seguendo la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che avrà tempi naturalmente più lunghi.
Ecco perché e lo dico per una questione anche che chiarisce ogni ragione di confronto rispetto al tema: il piano è il Piano Urbano del Traffico Urbano che naturalmente, quando saremo pronti a presentarlo, sarà oggetto, come giustamente ribadito, di confronto e di approfondimento.
Sapete meglio di me che alcuni interventi sono, per loro natura, affidati alla responsabilità del Dirigente che li firma con propria determina: l’inversione di un senso di marcia non è un provvedimento politico che scaturisce da una delibera di Giunta, ci sono atti contenuti nei provvedimenti del Dirigente.
Questo specifico, come giustamente ricordava, era riferito a un progetto fermo da sei anni, che abbiamo dovuto e voluto, non solo dovuto, anche voluto riprendere per due ragioni: la prima è che rischiavamo di dover essere chiamati al pagamento delle penali della ditta che aveva subito una sospensione dell’esecuzione dei lavori, dall’altra perché ritenevamo che le previsioni in esso contenute fossero utili ad alcuni obiettivi di questa Amministrazione: il primo è quello di dare definitiva sistemazione alla questione della rotatoria di piazza Garibaldi che, come sapete, è una rotatoria sostanzialmente priva di alcun senso oggi. Qual era il senso che indusse l’Amministrazione a realizzarlo? Vorrei ribadirlo a beneficio di memoria: principalmente, se non esclusivamente, consentire l’inversione del senso di marcia per i mezzi provenienti da viale De Pietro ai fini dell’inserimento del parcheggio di area ex Enel, il cui ingresso è solo ed esclusivamente da viale dei Pini.
Quella rotatoria è funzionale anche a quella previsione che oggi riaffermiamo di inversione del senso di marcia di via San Francesco d’Assisi e via Cavallotti. Lei dice che nella previsione di partenza quella era prevista perché dovevamo proseguirla su via Fazi perché era legata alla chiusura di via XXV Luglio, cosa sulla quale noi non stiamo intervenendo perché, come abbiamo sostenuto, provvedimenti permanenti di limitazione della circolazione stradale in via XXV Luglio provvedimenti o ulteriore estensione della ZTL, saremo nelle condizioni di poterli pianificare e realizzare quando la città si doterà di quelle aree a parcheggio lungamente attese che sono funzionali a queste previsioni.
Sull’area ex Enel speriamo a breve di poter avere buone notizie e sull’area ex Caserma Massa ieri abbiamo trasmesso la lettera alla Soprintendenza – giusto, Alessandro, confermi? – che dovrebbe determinare anche lì un innesco per la ripresa dei lavori.
Quindi con l’intervento odierno noi sistemiamo definitivamente la rotatoria di piazza Garibaldi, consentiamo, così come da previsioni da te richiamate precedentemente l’inversione del senso di marcia su via San Francesco d’Assisi e via Cavallotti, sistemiamo l’incrocio semaforico con via Costa, sistemiamo l’attraversamento pedonale tra viale Otranto, via Orsini Del Balzo e via San Lazzaro, e concludiamo con il posizionamento che non era previsto dal progetto, ma che naturalmente era connesso adesso con l’inserimento di rastrelliere e parcheggi per auto, moto e biciclette all’incrocio tra viale Marconi e viale Lo Re in sostituzione delle transenne.
Perché non provvediamo con una sistemazione permanente? Proprio per le ragioni che richiamavi: perché nella progettazione futura e nella eventuale, a condizione, chiusura di via XXV Luglio, intervenendo con una struttura rimovibile, noi potremmo anche immaginare la prosecuzione lungo vale Marconi sino all’imbocco della via Fazi, in modo da considerarla accesso alla ZTL con la chiusura di via XXV Luglio.
I provvedimenti che abbiamo assunto sono stati naturalmente accompagnati non soltanto dall’inversione del senso di marcia di viale Marconi, ma abbiamo provveduto all’inversione del senso di marcia di via Brunetti, di via De Simone e all’inversione del senso di marcia di via Brunetti, che ha consentito comunque la fluidificazione delle strade conseguenti.
Finisco col dire, quindi, che l’intervento a queste caratteristiche ci consente anche un beneficio di cui ci accorgeremo quando si determineranno le condizioni: sapete perfettamente che spesso ci sono manifestazioni a volte non autorizzate o comunicate con poco anticipo sotto la Prefettura di Lecce e quando questo accade, noi siamo costretti a intervenire con un provvedimento di chiusura al traffico con le pattuglie e le transenne all’altezza di piazza del Bastione con la Polizia Municipale, che sostanzialmente spesso determina un blocco completo della circolazione a Lecce. Con questa previsione noi saremo nelle condizioni, qualora si dovessero determinare queste situazioni, di poter chiudere non più all’altezza di piazza del Bastione, ma lasciare transitabile via XXV Luglio e poi eventualmente costringere le macchine a confluire su via San Francesco d’Assisi e via Cavallotti: questo determina il fatto che non isoli più tutta quella zona da Lecce, perché prima con questi provvedimenti, quando accadeva, venivano totalmente isolati.
Giustamente – sottolineo – non vi sono certezze sul tema della mobilità, non ve ne sono, e naturalmente le certezze si riducono quando ci si dota di strumenti di pianificazione e questo è importante e noi lo stiamo facendo; ci vuole anche un pizzico di voglia di sfidare, di coraggio e poi un po’ di pazienza: la pazienza di verificare che gli interventi effettivamente entrino nella consuetudine dei cittadini, per verificare la loro effettiva utilità, perché questo si fa quando si interviene, non è che si interviene per un capriccio, si interviene con l’obiettivo di trasferire un beneficio alla cittadinanza.
Questo credo con questo intervento noi riusciremo a garantire e lo garantiremo naturalmente sui tempi medi: io mi auguro che possa essere già garantito nei tempi immediati, ma una volta che lo completeremo, sarà probabilmente necessario anche in questo caso dotarsi di un supplemento di pazienza perché, come dicevamo, in questi casi ce ne vuole tanta. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Consigliere Monticelli, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MONTICELLI:
Grazie, Presidente. Noi abbiamo voluto portare ancora una volta all’attenzione dell’Assise il problema che in definitiva era balzato alla ribalta in occasione della programmazione natalizia dell’inversione di marcia di via Marconi e quello che ne è conseguito. In virtù di quelli che sono stati gli accadimenti, ci sono stati più incontri, Sindaco, anche in occasione di lavori della Commissione consiliare, dove in definitiva sono stati sentiti quelli che sono i protagonisti del centro di Lecce e il motivo per cui noi abbiamo portato all’attenzione ancora una volta questo argomento è perché non ci convincono quelli che sono gli step che si stanno portando avanti.
E’ vero che risale a illo tempore quella che era la progettazione di una nuova rimodulazione del traffico al centro storico, però in narrativa, nella delibera di Giunta che è stata portata ieri all’approvazione, si fa riferimento espressamente all’inversione del senso di marcia del viale Felice Cavallotti e il correlativo ampliamento dell’area pedonale del centro storico sulla via XXV Luglio; quindi erano delle iniziative che devono essere portate avanti contestualmente.
Dico questo perché – ma chiedo a te, Sindaco, effettivamente quella che poi è la concretezza di questo intervento che avviene per step – procedendo all’inversione del senso di marcia di via Cavallotti, che poi prosegue per via Marconi, questo intervento determinerà la perdita di ulteriori parcheggi? Perché questo è un aspetto e io non ho visto ovviamente i documenti per rendermi conto, perché se effettivamente questo passaggio dovesse comportare un’ulteriore perdita di parcheggi, sarebbe un grosso problema.
Le dico questo perché proprio venendo qui un collega della provincia mi ha detto: “Bernardo, io son venuto a Lecce domenica”, l’ho detto pure già l’altra volta: è sempre lo stesso collega di via Marconi e mi diceva: “Ho fatto due giri, non ho trovato parcheggio e me ne sono andato, me ne sono tornato al centro commerciale di Surbo”.
Allora, la volontà di un piano della mobilità, io sono convinto che si debba osare, bisogna avere coraggio, ma non bisogna osare troppo e avere coraggio quando di per sé stesse quelle che sono le conseguenze di questo coraggio si ribaltano su quelle che sono le condizioni economiche e finanziarie di quelli che sono gli operatori: questo è l’aspetto. Quindi, se un intervento di questo genere dovesse comportare ulteriori perdite di parcheggio, è chiaro che, secondo me, in questo momento bisognerebbe riflettere un attimino, alla luce di quelli che sono stati gli incontri che si sono avuti e quelle che sono state le perplessità e le riflessioni che in senso assolutamente sereno e propositivo hanno fatto gli operatori, alcuni dei quali hanno detto di aver condiviso, altri hanno detto di non essere stati coinvolti in questo iter procedurale.
Quindi, siccome il Piano del Traffico, il Piano della Mobilità non è del centrosinistra, non è del centrodestra, ma è di tutti noi, l’invito, Sindaco, è di essere sempre molto prudenti: osare va bene, il coraggio va bene, però se il coraggio non tocca eventualmente le situazioni già di grande difficoltà in cui vivono gli operatori commerciali che rappresentano un volano importante di quella che è l’economia cittadina.
Quindi la prima domanda che io faccio è questa: con questa inversione di marcia i parcheggi che pochi erano in attesa dell’ex Enel sono ulteriormente ridotti o no? Questo è un elemento, secondo me, dirimente di un percorso che potrebbe essere portato avanti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente. Sarà compito del Sindaco rispondermi, anche se era stato già detto e ti era stato già risposto, comunque volevo solamente rilevare in un intervento piuttosto breve, che è rivolto ai colleghi dall’altra parte di questo emiciclo e in particolare al consigliere Tondo che ha nel suo intervento ha auspicato una sorta di pausa di riflessione sull’adozione di questo provvedimento, diciamo che la pausa di riflessione della precedente Amministrazione è durata svariati anni e noi pensiamo che sia giunto il momento che si prenda il coraggio con due mani e si incominci ad adottare dei provvedimenti, così come l’Amministrazione sta mettendo mano ai provvedimenti di piano, che purtroppo sono ormai nei cassetti da tempo immemorabile, così anche per singoli provvedimenti, quali questi sono, razionali e peraltro frutto anche di alcune deliberazioni poste in essere proprio dalla precedente Amministrazione, riteniamo che sia corretto e giusto che si vada avanti senza ulteriori dilazioni e ulteriori perdite di tempo.
Però riconosco coerenza alle affermazioni precedenti fatte sull’attesa, sulla dilazione e sull’attendere che, secondo me – te lo dico con simpatia, consigliere Tondo – mi ricordano molto il personaggio Tancredi Falconieri di Tomasi di Lampedusa, del Gattopardo che diceva che è meglio una un male sperimentato che un bene ignoto: mi sembra la vostra posizione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Pasqualini.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUALINI:
Grazie, Presidente. Io volevo far notare una cosa, che secondo me lo spirito di questa mozione era esattamente un altro, cioè la problematica che insiste nell’intersezione tra il tratto di viale Marconi e il tratto di viale Lo Re, che neanche con questo provvedimento, con questo attuale provvedimento che si è portato ieri in Giunta si risolverà, perché non fa altro che comunque invitare più auto su quell’intersezione e quindi lo spirito di questa mozione chiaramente era un altro e quindi non ritengo che abbiamo avuto alcuna risposta proprio su questa problematica. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Messuti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MESSUTI:
Secondo me si è sbagliato e io penso che la tempistica con la quale siete arrivati alla delibera di Giunta di ieri non sorregge le motivazioni che ha espresso in Consiglio, proprio perché secondo me si è voluto, anche rispetto a queste mozioni mozione, ideologizzare, politicizzare il tema del tratto dell’inversione di viale Marconi come un fatto politico. Ma io, Sindaco, le rivolgo una domanda: ha la presunzione lei di pensare che è più ambientalista di noi? Ha la presunzione di pensare che il tema del benessere dei cittadini lo sappia curare meglio lei rispetto a quanto abbiamo potuto fare noi?
Io penso, consigliere Molendini, che probabilmente sono passati degli anni, probabilmente non siamo arrivati a un’attuazione di una pianificazione complessiva, però ritengo che l’agire amministrativo imponga delle – mi passi il termine brutale – delle “compensazioni” o delle “stanze di compensazione”: giorni fa i commercianti non chiedevano di fare le barricate avverso un provvedimento, chiedevano che si arrivasse all’attuazione di un provvedimento complessivo, chiedevano che si arrivasse a un’informativa che consentisse di poter regolamentare il commercio della propria bottega in maniera coerente a quello che era un indirizzo oramai definitivo ad un piano programmatico definitivo.
Non chiedevano tanto e noi politici poi l’ascolto dobbiamo e all’ascolto essere poi consequenziali: il senso di questa nostra mozione non è quello di realizzare un braccio di ferro tra noi e voi, il senso di questa mozione Sindaco non è quello di strumentalizzare gli animi per cercare di fermare il progresso o di fermare le condizioni di vivibilità; il senso di questa mozione era null’altro che dare l’occasione di arrivare, ove lo riteniate, ad una discussione complessiva in sede politica di una pianificazione effettiva e oramai definita e poi stare anche al vostro fianco, agli step inerenti all’attuazione stessa.
Io penso che su questo spirito, se ci fosse una mente sgombra da esercizi ideologizzanti, si potrebbe realmente venire incontro e anche accelerare quell’iter: lei immagini, consigliere Molendini, che forza dirompente può avere un provvedimento amministrativo così importante quando è sostenuto dalla convinzione, dalla consapevolezza di un Consiglio intero fatto di una maggioranza e fatto appunto di una minoranza, soprattutto sui temi del traffico e della viabilità.
Se noi ci intendiamo su quello che è stato il nostro intendimento nel portare avanti questa mozione, forse un po’ tutti riusciremo a recuperare dei passi di ragionevolezza, che poi ci consentirebbero di fare cinque passi in avanti per arrivare all’adozione del miglior provvedimento sulla mobilità in maniera complessiva, che sappia soddisfare in maniera concreta gli interessi legittimi delle persone sulle quali va a ricadere quel provvedimento, tanto di chi ha a cuore l’ambiente, quanto di chi cerca quotidianamente di portare avanti le ragioni del commercio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliere Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Le mozioni sono strumenti per dare un indirizzo al Governo e io francamente, collega Messuti, non riesco a capire qual è l’indirizzo che, attraverso questa mozione, si vuole dare al Sindaco e alla Giunta perché questa mozione, quando è stata scritta mesi fa, ha concentrato le sue attenzioni solo su quel tratto di via Marconi per cui i sottoscrittori dicono: “Impegna Sindaco e Giunta a revocare e annullare l’inversione del senso di marcia”, quindi sostanzialmente, se doveste voi mantenere questa mozione, il Consiglio comunale dovrebbe pronunciarsi con un voto se mantenere o meno l’inversione di marcia di viale Marconi, idea del tutto sconnessa.
Ognuno di noi comprende che questa mozione oggi, per come viene proposta, non può essere neanche votata, che questo tratto… per la verità, debbo dire che il Sindaco si è sforzato da sempre, noi ci siamo sforzati da sempre di dire: “Non guardate quel tratto di strada, guardate quel provvedimento” e allora si può discutere; quel provvedimento fu adottato a Natale, giustamente la Giunta aveva dato un indirizzo alla struttura di riprendere la delibera di Ripa memoria, Ripa, 2011, e dare attuazione a quella delibera.
Allora era del tutto evidente che sarebbe apparso, a mio modo di vedere, schizofrenico se dopo Natale noi avessimo ripristinato il vecchio senso di marcia per poi adesso ritornare all’inversione del senso di marcia.
Cosa voglio dire? Questa mozione è nata raccogliendo un disagio di alcuni commercianti legittimo: cavalcare il disagio o interpretarlo rientra nelle funzioni anche della politica, però quello che io voglio dire è che voi avete rinunciato ad esercitare una sfida alla maggioranza e io mi sarei aspettato di dire che, rispetto a quella progettualità, a come ieri abbiamo visto in Giunta delinearsi, io ieri spiegavo ad amici come verrà – e lo faremo forse sabato in un’iniziativa incontrando quella parte della città – come verrà la nuova viabilità e dicevo correttamente: “Vedete che il Sindaco Salvemini e la Giunta hanno dato attuazione ad una delibera che aveva assunto il precedente Sindaco” e non perché l’aveva assunta Perrone è stata messa in discussione o magari si è pensato di girarla in scontro politico. Invece giustamente il Sindaco qui ha ribadito due cose: ha detto da un lato che lo abbiamo fatto per non esporre l’Ente perché sospendere i lavori per sette anni espone il Comune, perché evidentemente chi deve realizzare quei lavori a un certo punto ci chiama a dire che dobbiamo risarcire, perché noi abbiamo bloccato i lavori di quella rotatoria da sette anni e se quindi li blocchiamo ulteriormente, siamo…
Ma il Sindaco ha detto un’altra cosa: abbiamo condiviso quella scelta perché io vorrei dire, attenzione, che noi possiamo guardare, interpretare, noi stessi, io stesso ho parlato con i commercianti, conosciamo le posizioni di ognuno, c’è una minoranza che continua imperterrita, ma io mi chiedo: abbiamo mai parlato con le associazioni dei consumatori? Abbiamo parlato con i cittadini, con la città o il tutto si riduce nel convocare a volte strumentalmente solo qualche associazione? Cioè noi pensiamo per davvero che, rispondendo a un punto di vista ristretto, noi interpretiamo i bisogni della città? Perché non è che si dice: “Caro Sindaco, invece di fare quello che tu stai facendo, fai quest’altro”, si dice sostanzialmente: “Non fare niente”.
Sostanzialmente io ascoltando dicevo a Lorenzo: ma che cosa dovremmo fare se al Sindaco vogliamo dire pensiamoci un attimo, cosa dovremmo fare, niente? Dovremmo ripristinare…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere si affretti a chiudere, per favore.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
…dovremmo sostanzialmente non fare niente. Ecco perché io dico che la Giunta ha fatto bene ad adempiere ad una delibera di Perrone in continuità perché quelle scelte avevano una loro ragione e io penso che, partendo da questo, poi come il Sindaco ci ha detto anche ieri, che si tratta di provvedimenti parziali, poi si discuterà della revisione del piano del 2001 e avremo modo lì appunto di guardare ad una progettualità più ampia e quindi sarà una procedura partecipata, si ascolteranno i commercianti, la cittadinanza, ma lì stiamo parlando di uno strumento di programmazione.
Quindi io penso per questo, io non so, sarei in fortissima difficoltà se doveste mantenere questo punto di vista, votare oggi se mantenere o revocare solo quel senso di marcia.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Consigliera De Benedetto.
Speaker : CONSIGLIERE DE BENEDETTO:
Buongiorno. Onorevole Rotundo, visto che, come Presidente oggi uscente, della Commissione Attività produttive, personalmente ho preso il compito e la responsabilità di convocare le maggiori associazioni di categoria che non sono da considerarsi certo minoranza, visto che le associazioni di categoria sono, quali Confcommercio, Confesercenti, Federimprese, che hanno partecipato a tutte le Commissioni e le loro parole, le loro opinioni sono agli atti dei verbali, quindi non sono mie opinioni personali, quindi già da questo incominciamo a dire che non è una minoranza, ma sono le maggiori associazioni nazionali anche di categoria con la maggiore rappresentanza nazionale.
Detto questo, mi fa sorridere pensare che, se noi ascoltiamo delle opinioni, le prendiamo agli atti e chiediamo delle proposte a chi oggettivamente fa una professione che non è la nostra, perché poi il ruolo politico è anche quello di raccogliere, non può essere un tuttologo, però può raccogliere le istanze di coloro che hanno una preparazione e un lavoro specifico in quel settore. Non è sicuramente strumentale, strumentale sarebbe se noi oggi non stessimo andando avanti e discutendo su quello che è stato detto nelle Commissioni e sinceramente, Sindaco, noi non le chiediamo di essere fermi, anzi io ho trent’anni e di essere ferma non ho nessuna intenzione, io voglio guardare al futuro e voglio guardare alla mia città velocemente, che corra in continuazione, che vada avanti e che si sviluppi.
Quello che chiediamo, però, è che se una decisione e una sperimentazione ha dato delle conseguenze negative, la sperimentazione è fatta per quello, anche per vedere: è umano e normale che possa poi dare delle conseguenze positive o negative che non si vada per forza a continuare su una sperimentazione che ha dato le conseguenze negative a dei commercianti che di sicuro non vengono a lamentarsi per idee politiche: c’erano persone di qualsiasi ideologia e di qualsiasi voto, ma se lo dicono con coro unanime, magari prendiamo atto che questa unanimità possa essere anche la realtà o comunque una realtà diffusa, non una realtà universale, che è difficile sicuramente raggiungere.
Quello che hanno chiesto tutti questi commercianti è di interrompere delle manifestazioni spot di modifiche alla viabilità, hanno chiesto di essere coinvolti quando verrà scritto il piano traffico, ma che queste sperimentazioni vengano interrotte.
Allora a questo punto è vero, voi state portando avanti quello che era anche un progetto del 2001 della vecchia Amministrazione, ma la vecchia Amministrazione questo senso di marcia lo interruppe proprio perché mancavano i parcheggi ed è dai parcheggi che bisogna ripartire perché questa è la problematica maggiore riscontrata sia dalle associazioni di categoria, ma anche da coloro che vivono la città e sono consumatori.
Quindi io vi prego, è questa la priorità che chiedo di mettere in cima alle prossime modifiche, che prima si trovi una soluzione ai parcheggi e poi si possa continuare a sperimentare cambi di marcia che tolgono ulteriori posti auto e, la prego, non consideriamo strumentale quando ascoltiamo, ma cerchiamo di vederla come collaborazione proficua. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prego, consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Io vorrei solo rammentare al Sindaco, alla Giunta e infine all’amico onorevole Rotundo che non ci si può rivolgere alla città dopo che questo piano sarà varato, perché le cose, se si fanno per il bene della città e unitamente alle volontà dei cittadini, bisogna discuterle e deciderle prima, per comprendere nel superiore ed esclusivo interesse dei nostri concittadini e commercianti soprattutto, che risentiranno di questo Piano Traffico e ne risentiranno seriamente e concretamente, ricordo al Sindaco che anche per quest’altro provvedimento incosciente e scriteriato purtroppo dovrà ritenersi responsabile sin d’ora, perché le conseguenze economiche dei nostri commercianti in quella zona, saranno fondamentalmente una sua responsabilità.
Io voglio – e concludo – riflettere e far riflettere al Sindaco, alla Giunta e anche all’onorevole Rotundo: volete pensare, ma avete riflettuto bene bene quando il traffico che scorre da viale Otranto dovrà girare verso viale Marconi, e tutto ciò che arriva da viale Marconi che si dovrà intersecare in via Erode lì avete pensato cosa succederà? Avete riflettuto bene? I tecnici dell’assessorato hanno vagliato bene questa situazione
Sono dei tecnici, sono dei dirigenti o sono degli operai, quindi spetta.
Speaker : PRESIDENTE
Un po’ di rispetto per cortesia consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA
La politica oggi deve, Presidente ho terminato, mi faccia concludere.
Speaker : PRESIDENTE
No, no, lei concluda ma nel rispetto delle persone.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA
Grazie, io chiedo l’intelligenza di questo Governo, affinché possa esprimere il suo pensiero per far desistere prima i dirigenti e voi stessi da questo tipo di iniziativa, che sarà un’altra débâcle di questo Governo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Consigliere, però vi chiedo di avere rispetto di chi lavora nei diversi ruoli, per cortesia.
Diamo noi l’esempio, prego consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI
Velocemente Presidente.
Io innanzitutto voglio rilevare che, come volume di discussione, quel tratto di viale Marconi forse è secondo solamente alla Salerno-Reggio Calabria in cinquant’anni: mai mi era capitato - non ho una giovanissima età, ho 39 anni - di assistere in città a cotanta discussione all’interno e all’esterno del Palazzo comunale; ne abbiamo discusso spesso con discussioni parziali, non supportate da alcun documento, si è dato per assodata - fino a che lei non ha fatto chiarezza, signor Sindaco - la chiusura al traffico di via XXV Luglio, cosa che era al di fuori di ogni schema in attesa, come più volte è stato ribadito, di avere i parcheggi su cui - e non mi piace fare dietrologia - in vent’anni bisognava investire una quota annuale anche da parte della municipalizzata, mi pare di ricordare, ogni anno per vent’anni.
Oggi in pochi mesi si è discusso molto sull’inversione di marcia di un tratto di strada molto breve, io oggi mi aspettavo il ritiro di questa mozione perché dopo la delibera di Giunta di ieri mi sembra anacronistica, però probabilmente mi sbagliavo, detto ciò nel discutere c’è una fase nella quale si ascolta, l’ascolto abbiamo il dovere, come amministratori, di esercitarlo non solo nelle Commissioni consiliari ma anche passeggiando in città, camminandoci in bicicletta, in auto, parlando con i negozianti, ma come è stato detto da chi forse è più autorevole di me parlando anche con i cittadini con i residenti, la bravura di un’Amministrazione deve essere - secondo me - quella di sintetizzare le istanze provenienti da corporazioni differenti, provenienti dai commercianti sì, ma anche da residenti e arrivare a una sintesi che possa essere efficace.
C’è stato detto da più parti che certezze non ce ne sono, la cosa più semplice sarebbe quella di restare lì fermi in attesa dell’evoluzione degli eventi e farci trascinare dagli stessi; ci è stato richiesto un po’ di coraggio, coraggio fino a un certo punto dico io, perché anche qui c’è stato già spiegato che alcune opere sono state già poste in essere prima di noi, ad esempio: io ho capito, in questi pochi mesi di esperienza, il perché della rotatoria della villa, perché per me rappresentava il quarto mistero di Fatima, non riuscivo a capire come mai si ponesse una rotatoria lì; oggi - grazie anche al provvedimento che c’è stato ieri in Giunta e che ho letto esattamente come voi perché non avendo deleghe al traffico, anch’io apprendo le notizie come voi - ho compreso la ratio di quella rotatoria che altrimenti non aveva nessun motivo d’essere.
Con questo cosa voglio dire? Che un cammino è stato intrapreso ci sono alcune scelte che andrebbero aggiornate ogni due anni come ci è stato detto, altre che si possono tranquillamente portare avanti, In questo la discussione non è mancata, la decisione però non spetta a noi spetta all’organo di governo che se ne assumerà tutte le responsabilità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Patti. Prego, consigliere Perrone.
Speaker : CONSIGLIERE PERRONE
Avevo deciso di non intervenire alla fine di questo lungo dibattito, però l’intervento del consigliere Patti mi ha offerto un assist, sa perché Consigliere di questa questione se ne parla in modo così ampio approfondito?
Perché in un anno è l’unica cosa significativa che ha fatto questa Amministrazione, ed ora è l’unica questione sulla quale la città sta misurando l’efficacia dei vostri interventi, ricordo che si doveva chiudere via XXV Luglio ,abbiamo provato ma poi ci siamo resi conto che via XXV Luglio forse non era il caso che venisse chiusa; poi abbiamo messo la transenna su viale Marconi per le vacanze natalizie, una sperimentazione dal 12 marzo ritorneremo alla situazione precedente, impegno che l’Amministrazione poi ha ritenuto di rimangiarsi, io ho un timore, il timore è che c’è da una parte una forte spinta ideologica in queste iniziative, dall’altra il fatto di dover rispondere con un movimentismo amministrativo che diventa poi l’obiettivo - non lo strumento - per far meglio, io devo cambiare non perché il cambiamento porterà dei benefici, ma perché è già esso stesso un risultato dimostrare che sto cambiando, anche il fatto che su queste iniziative il Sindaco abbia bisogno di una copertura di carattere tecnico/politica, da una parte dice: “Ma questa è la cosa che avevate messo in campo voi”, cioè non c’è il coraggio di metterci la faccia sino in fondo.
È vero avevamo fatto noi un piano che avevamo abbozzato ma che abbiamo deciso poi di non mettere in campo, perché alcune condizioni - che erano alla base di quel piano - non si erano verificate allora e non si sono verificate nemmeno adesso; la transenna su viale Marconi è stata, a mio modo di vedere, io non so con quali categorie, con quali associazioni, con quali cittadini interloquisca il consigliere Rotundo, però giuro che a me non è sembrato nessun mio concittadino - al di là di qualcuno di lor signori che hanno delle motivazioni di “casacca” - non mi è sembrato nessuno granché convinto che sia stata una gran trovata quella.
Si è caricata un’area della città di traffico, non si è raggiunto l’obiettivo che era quello di evitare l’attraversamento di via di XXV Luglio per coloro i quali volevano andare per intenderci da viale De Pietro alla Questura, (perché continuano a farlo) e quindi qual è il risultato che abbiamo ottenuto? Poter dire stiamo facendo… e sovrapponiamo come diceva qualcuno sulla questione di come quella transenna esteticamente blocchi un’arteria importante del nostro centro cittadino.
Sono convinto che questa voglia di fare a prescindere rischia di farci fare delle cose che sono peggio del male che si vuole risolvere, sono convinto che l’idea di invertire oggi senza provvedere alla chiusura di via XXV Luglio, perché quello sarebbe stato il senso, se si ha il coraggio di chiudere XXV Luglio io faccio l’inversione il doppio senso su via Cavallotti, ma se questo non ci sarà - come mi sembra di capire furia francese e ritirata spagnola - questa Amministrazione quel coraggio di arrivare fino in fondo ancora non ce l’abbia, che senso ha il doppio senso su viale Cavallotti?
Perdiamo parcheggi, carichiamo ancor di più viale Marconi nella parte di suo innesto con viale Otranto e qual è il vantaggio?
Che se c’è ancora qualcuno che vuole andare da viale De Pietro alla Questura può scegliere il percorso? Io sono convinto, ma lo dico adesso, risponderemo alla scelta della Giunta con delle indicazioni tecniche, stiamo facendo gli opportuni approfondimenti.
Speaker : PRESIDENTE
Si avvii alla conclusione Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE PERRRONE
Grazie, signor Presidente.
Ho chiuso, ma sono convinto ma lo dico adesso che sarà un flop di dimensioni colossali, perché come al solito vogliamo fare le rivoluzioni, perché questa è la nostra natura, ma non abbiamo il coraggio di farle sino in fondo.
Se volete voi invertire via Cavallotti questo è solo un senso ci sarebbe: uno l’apertura dell’ENEL e mi auguro che siamo arrivati al… anche se il Sindaco qualche mese fa aveva noi confortato sul fatto che si era lì lì per chiudere questa questione, ancora mi pare che siamo in alto mare e chiudere via XXV Luglio; se questo coraggio non lo abbiamo stiamo facendo un pasticcio e basta.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, prego Consigliere Finamore.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Buongiorno.
Ho sentito il consigliere Perrone e nella sua disamina della questione traffico ha sfiorato questo gruppo, come al solito, vorrei un pochettino ringraziare il centrodestra, ho sentito qualcosa un accordo qualcosa l’hai detta, ho capito male?
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Finamore faccia l’intervento non dialoghi con il consigliere Perrone, si rivolga all’Aula.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Avevo sentito cambio di casacca, però mi sono sbagliato.
Speaker : PRESIDENTE
Per cortesia, consigliere Perrone la prego di ascoltare in silenzio. Grazie fuori dall’Aula può fare quello che vuole, prego Consigliere Finamore.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Grazie.
Anni fa sentì qualcuno che diceva che chi non fa niente non sbaglia mai niente, voi siete stati immobili per dieci anni sulla questione traffico, però ormai c’è il Sindaco che prenderà le decisioni vedremo giuste o sbagliate.
Io volevo dire una cosa: avete fatto una conferenza stampa, tempo fa una settimana fa due settimane fa, in cui avete detto che si è creato un nuovo governo Salvemini/Delli Noci/Finamore, questa cosa non è andata bene, ma lo dico con chiarezza perché voi prima dicevate che eravate di destra, poi di centrodestra e poi siete diventati cd x, sembrate un batterio come la xylella, state distruggendo voi il centrodestra, lo state distruggendo voi, facendo questa affermazione.
Oggi è una giornata particolare, perché io poi volevo pure ringraziarvi del fatto che quando abbiamo fatto la riunione dei Capigruppo l’unica cosa bella che vi è uscita che noi dovevamo abbandonare i nostri posti perché dovevamo essere messi dalla parte della sinistra, noi abbiamo fatto un patto per Lecce, un patto per Lecce, senza chiedere prebende - come dice il consigliere Messuti - né accordicchi come dice il consigliere Tondo, forse loro facevano gli accordoni, fa pure rima con qualche cosa che io non posso dire Parrino.
Però questa cosa io vi ringrazio perché noi effettivamente abbiamo capito che stare qui, ma non qui perché stiamo nella maggioranza di sinistra, noi ci ritroviamo nella maggioranza per Lecce siamo qui perché siamo contenti di stare col pubblico, se voi volete ci spostiamo proprio dall’altra parte, ce ne andiamo proprio dietro perché noi siamo contenti questo è il nostro scopo stare qui per fare il bene di Lecce, nient’altro dico no?
Meno male che c’ho pure il grillo parlante di dietro.
Speaker : PRESIDENTE
Ragazzi per cortesia un po’ di serietà.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Questo volevo mettere in chiaro, noi abbiamo fatto una PEC, perché mi sembrava giusto a questo punto che le Commissioni così come erano composte, se non avessimo fatto quella PEC ci saremmo arenati ogni giorno, non è una questione di PEC, stanno indagando chi ha mandata la PEC, non c’è niente è tutto alla luce del sole, qui eravamo Consiglieri io Paola e Laura, consigliere siamo rimasti, abbiamo cambiato di posto ma non è successo niente, non vi preoccupate non succederà niente.
Se il Sindaco farà qualcosa che a noi non piace noi gliela bocceremo perché non stiamo qui a prescindere per votare solamente, stiamo per il bene della città.
Questo abbiamo voluto specificare oggi perché le ragazze, secondo me, sono stati…
Speaker : PRESIDENTE
Si avvii alla conclusione.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Sì, ho finito. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, altri interventi? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Credo che sia doverosa qualche risposta, chiarimento, precisazione, credo di essere assolutamente disponibile e disposto a rimuovere la discussione che ci impegna sul tema della mobilità, anche su altro, da questo richiamo all’ideologia che non mi appartiene ma vedo che invece, sebbene non forse inconsapevolmente, nutre moltissimi dei contributi che vengono trasferiti in quest’Aula.
Devo una risposta al consigliere Monticelli, il quale chiedeva se l’intervento determinerà una riduzione dei posti auto, no sarà a saldo zero per quanto riguarda la sostituzione degli stessi; è un tema che avevamo preso in carico e che i tecnici hanno affrontato garantendomi che questo avverrà senza sottrazione.
C’è la preoccupazione, più volte ribadita, dell’area dei parcheggi in città, non abbiamo da dare notizie nuove sconvolgenti, consigliere Perrone ironizza sul fatto che non arrivino buone notizie dall’ex Enel, quasi fosse nella responsabilità di quest’Ente dover garantire i creditori che l’operazione può essere conclusa, operazione finanziaria che ha determinato incagli, che ha determinato sofferenze, che ha determinato fermo dei lavori, che ha determinato l’impossibilità per le imprese di poter completare il meno 2 e il meno 3 del parcheggio sotterraneo.
Il punto è l’impegno che l’Amministrazione profonda nel tentare di trovare una soluzione, nell’interloquire con i soggetti privati interessati a realizzarlo, ad esempio, quello di portare a completamento la rotatoria di piazza Garibaldi corrisponde a questo preciso obiettivo, vedo che avete volutamente eluso il tema di un completamento di lavori che era stato sospeso quasi che fosse un fatto non del tutto irrilevante, del tutto marginale.
Si parla qui di coraggio, addirittura vengo rimproverato di mancanza di coraggio per aver determinato un intervento che si è volutamente congelato perché non si voleva affrontare uno sconto di un malcontento potenziale, quando avrai l’abitudine di non parlare mentre il Sindaco interviene sarà un grande giorno per la città di Lecce, smettila di avere questi atteggiamenti arroganti, smettila di avere questi atteggiamenti, perché quando parli l’Aula è silente e il Sindaco per primo; capisco che stare qua dieci anni ti ha convinto di essere come di una sorta di primus inter pares, qui non lo sei, mantieni il tuo posto in Consiglio, come tutti gli altri Consiglieri osserva il silenzio quando parla il Sindaco, così come il Sindaco osserva silenzio quando parlano i Consiglieri, non interferendo mai con nessuno quando prendono la parola.
Speaker : PRESIDENTE
Giusto.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Detto questo, il tema Consigliere io se da una parte si sostiene che non ci sono certezze dall’altra però bisogna accompagnare i propri interventi con le stimmate della verità, alimentiamoci di un reciproco confronto sulle possibili valutazioni in progress di quello che sembra che si va a realizzare.
L’apertura e l’inversione di marcia di via San Francesco d’Assisi/via Cavallotti avrà in questo specifico passaggio il compito di fluidificare su una doppia arteria un carico che oggi si scarica tutto su via XXV Luglio e non è un tema irrilevante, perché oggi tutti i mezzi che scendono da viale De Pietro e vogliono raggiungere viale Lo Re, tutta quella parte lì, si buttano tutte su via XXV Luglio ed è una delle ragioni per le quali il traffico fortemente si condensa in quell’area.
Non è che questo provvedimento fosse esclusivamente legato all’apertura dell’ex Enel è la chiusura del via XXV luglio che realizza che è funzionale alla chiusura di via XXV Luglio, quindi sono due cose che possono tranquillamente camminare assieme, se mai qualcuno avesse qualche dubbio relativamente ai potenziali danni che subiranno i commercianti viale Marconi questo intervento avrà il beneficio a loro destinato, perché potranno essere raggiunti da più direttrici cosa che prima non accadeva.
Per tornare sulle questioni che sono state poste della partecipazione, dei posti auto, vorrei che non ci dimenticassimo mai che se questa città avesse si fosse fatta esclusivamente orientare dalle valutazioni, dagli umori, dalle resistenze, dalle indicazioni di una categoria di propri concittadini oggi non disporrebbe né di una isola pedonale, né di una zona a traffico limitato, che sono provvedimenti assunti negli anni in assenza di nuovi parcheggi per la città di Lecce; voi ricorderete fortemente quali furono i motivi delle polemiche di allora, non erano diverse da quelle di oggi, su interventi in scala molto più impattanti, consigliere De Benedetti, quando si introdusse il divieto di circolazione delle auto in via Trinchese e poi in piazza Sant’Oronzo e poi in arterie progressive del centro storico, quando l’Amministrazione Perrone con il consigliere Giancane, l’Assessore Giancane, previde la possibilità di un’ulteriore limitazione attraverso l’istituzione della ZTL che, inevitabilmente determinava ricadute anche sulle attività commerciali, avvenne a condizioni inalterate in termini di offerta di sosta.
Si dovette gestire una resistenza, una tensione è compito della politica farlo quando crede nei propri provvedimenti, ma non per convincimenti granitici, ma perché sa che alcune scelte devono inevitabilmente accompagnarsi con un periodo di fiduciosa pazienza sul loro concreto dispiegarsi.
Come ho detto in quest’Aula, anche fuori da qui, si può esprimere qualunque giudizio sull’Amministrazione sul suo immobilismo, sul suo movimentismo, sul suo fallimento, sulla sua incapacità, saremo giudicati dal popolo mi verrebbe da dire e dalla storia all’intervento accorato e preoccupato del consigliere Battista.
Naturalmente mi aspetto che questo si accompagni poi a qualche indicazione, come è stato suggerito, il tema è mobilità o immobilità, il tema della mobilità è un tema articolato e complesso la cui gestione non può essere accompagnata dalla paura di scegliere e quindi da un immobilismo che sostanzialmente congela le valutazioni successive, ora verificheremo cosa accadrà, io sono fiducioso non ho certezze sono fiducioso credo che le certezze sono alimentate da altri, mi fa specie che il Sindaco, l’ex Sindaco della Città di Lecce, giudichi insieme ad altri legittimamente ma lui vergognosa la questione delle transenne in viale Marconi; perché un amministratore pubblico, diversamente da altri, ha la responsabilità di avere uno sguardo completo sulla città a 360 gradi.
Possibile che tu non ti si sia mai accorto della vergogna dei camion posizionati sul marciapiede di viale Marconi ogni giorno in piazza di Libertini per lo svolgimento del mercato?
Che salgono sul marciapiede di viale Marconi ogni giorno per l’esercizio delle attività commerciali? Quello non è uno sconcio che offende un bene della città, la bellezza del castello e offende anche un principio di tutela dello spazio pubblico? No! La questione poi che vorrei insieme a voi affrontare perché siamo prigionieri, a volte, di una contraddizione: si dice che la riduzione dei parcheggi, che non si capisce qual è perché non ci sono stati assunti provvedimenti in questi mesi di riduzione dei posti auto in città, non ce ne sono di nuovi ma non ce ne sono neanche di… e si indica come provvedimento simbolo di questa furia iconoclasta dell’Amministrazione Salvemini, la questione di piazza Libertini, ma vorrei ricordarvi, e vi rendiconterò se siete interessati, quante giorni di disponibilità vi erano di piazza del parcheggio di piazza Libertini considerate le occupazioni permanenti autorizzate negli anni per il posizionamento delle bancarelle nello stesso che di fatto rendevano inutilizzabile lo stesso come parcheggio e comunque loro hanno reso sempre inutilizzabile, indipendentemente dalle autorizzazioni permanenti h 24, nei giorni di svolgimento mattutino.
Stiamo attenti nel valutare le potenziali ricadute di certi provvedimenti che tra l’altro non ci sono stati; piazza Libertini non è mai stato in questi anni un parcheggio, non lo è stato perché era previsto lo svolgimento del mercato ogni mattina e con provvedimenti delle Amministrazioni negli anni passati sono stati autorizzati permanentemente per lunghi mesi dell’anno con ordinanza successiva, non c’è nessuna rimozione dello stesso ai fini dell’utilizzo per la sosta a pagamento o sosta gratuita.
Ora, questa è la questione che ci riguarda in questi giorni, aspettiamo il contributo che mi dite verrà posto all’attenzione sul provvedimento, consigliere Battista qui non ci sono operai o esecutori, qui ci sono dirigenti al servizio della città, sono gli stessi dirigenti che hanno collaborato con lei quando era qui Assessore al posto dei miei colleghi, come vede sono gli stessi e ricoprono le stesse sue responsabilità che lei aveva quando è stato impegnato nell’esecutivo cittadino, mi sorprende che questo determini oggi un’alterazione completa del giudizio sul loro lavoro.
Io tengo sempre presente quali sono le mie responsabilità e quali sono le responsabilità della struttura tecnico/amministrativa, ci confrontiamo ci misuriamo ma poi faccio affidamento - come diceva qualcuno - al fatto di non essere onniscienti, di non poter saper tutto e quindi in questo ti soccorrono poi gli uffici nella validazione e previsioni dei provvedimenti.
Stamattina ho incontrato l’impresa, che naturalmente ci ha ringraziato perché dopo sette anni è stata chiamata dall’Amministrazione per poter completare i lavori, si è impegnata quanto prima a iniziare spero la settimana prossima o comunque non oltre il 30 e ad eseguire gli stessi nel più breve tempo possibile, naturalmente ci incaricheremo - oltre quello che è stato già fatto - di dover trasferire, socializzare e comunicare alla cittadinanza l’inversione dei sensi di marcia.
Ripeto sarebbe utile fra di noi che non continuassimo ad utilizzare il termine “piano del traffico” per qualunque provvedimento che afferisce alla revisione della circolazione stradale, i piani del traffico sono un’altra cosa, questi sono interventi sulla mobilità che come tali devono essere considerati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Sindaco.
Possiamo procedere abbiamo dichiarazioni di voto prego consigliere Tondo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Presidente, grazie.
Consigliere Rotundo la mozione, secondo me, già un obiettivo l’ha raggiunto, che è quello della conoscenza che è evidente che qui, almeno parziale per quanto mi riguarda parziale perché non è che si sia potuto capire molto, però è evidente che qui le cose le conosce lei, il Sindaco qualche altro Assessore, già il Consigliere Patti ha detto che non le conosceva e fa parte della maggioranza, quindi è evidente che forse un minimo di ragionamento su questo è utile farli, e ha ragione il Sindaco.
Abbiamo pure la possibilità di parlare pure da soli Consigliere.
Speaker : PRESIDENTE
Per cortesia oggi c’è molto disordine, adesso abbiamo le dichiarazioni di voto non ci interrompiamo, così concludiamo l’approvazione o meno di questa delibera, oggi proprio disciplinati e voglio ricordarvi che siamo ascoltati e visti in diretta streaming.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Presidente, lasciamo stare le discipline perché forse a iniziare da lei dovrebbe richiamare tutti quanti quando vanno fuori argomento, perché onestamente lo dico sommessamente Presidente lei è puntuale nei richiami nei confronti di tutti, però consigliere Finamore ha parlato un quarto d’ora di una cosa che non c’entra niente con l’ordine del giorno e lei l’ha lasciato parlare, glielo dico sommessamente Presidente e con l’amicizia che mi lega alla sua persona.
Però è evidente che questo tipo di conduzione dell’Aula non va bene, premesso questo…
Speaker : PRESIDENTE
Io credo che comunque l’atteggiamento che ho con lei è lo stesso che ho con la maggioranza.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Perché lei richiama le persone al regolamento e non richiama invece quando una persona interviene per un quarto d’ora, fuori dall’ordine del giorno, Presidente allora la finiamo se ci dobbiamo attenere al regolamento si attenga al regolamento.
Speaker : PRESIDENTE
La interrompo perché…
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
E basta, e basta Presidente perché non è che il Presidente può fare quello che vuole.
Speaker : PRESIDENTE
Concluda il suo intervento.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
No, no, parlo secondo il regolamento Presidente e si conformi alla norma, e si conformi alla norma regolata.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene, concluda il suo intervento.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Presidente perché ancora forse non ci siamo sintonizzati.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene concluda.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Forse è bene che ci sintonizziamo sulle cose.
Speaker : PRESIDENTE
C’è un po’ di nervosismo.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Stia tranquillo lei, che io so quello che devo fare, lei deve stare tranquillo perché non può parlare.
Premesso questo, consigliere Rotundo noi l’obiettivo l’abbiamo già raggiunto che è quello della discussione, il Sindaco ha ragione quando dice che il piano lo dobbiamo fare, sì però su un’area delicata così Sindaco vorremmo capire qual è l’intendimento dell’Amministrazione, quindi anche all’interno delle Commissioni ritenga lei come voler far partecipare, perché se noi oggi non avessimo fatto questa mozione, non avremmo avuto l’opportunità di parlare di niente consigliere Rotundo, poi quando legge la mozione, consigliere Rotundo, la deve leggere tutta non è che legge soltanto tre parole e poi vai omissis, perché noi diciamo “nell’attesa di un piano” non vogliamo aspettare il piano della mobilità, non vogliamo aspettare il piano traffico?
Uno stralcio di Piano chiamiamolo come vogliamo, non mi appassiona alle dizioni, ma chiamiamolo come vogliamo, ma è evidente che noi abbiamo bisogno - secondo me - ma anche dalle parole che diceva il consigliere Patti, un’idea di quello che si vuole fare in quest’area molto particolare della città, molto particolare della città, perché stavamo parlando dell’area centrale della città in cui la mobilità incide notevolmente nella vita delle attività commerciali; io sono d’accordo con il Sindaco noi non dobbiamo inseguire gli uni e gli altri, non sono abituato per mia natura centrosinistra è stato qui tre settimane a occupare la sala consiliare, tre settimane Sindaco il centrosinistra con gli operatori di piazza Sant’Oronzo, tre settimane hanno occupato la sala consiliare, quando abbiamo deciso di chiudere piazza Sant’Oronzo, ci sono stati Consiglieri comunali, consiglieri Rotundo, che si sono dimessi che si sono dimessi perché non volevano continuare a votare la chiusura di piazza Sant’Oronzo, si sono dimessi dall’incarico.
A me non mi si può dire sicuramente di inseguire gli uni e gli altri, noi le scelte il coraggio di scelte lo abbiamo fatto.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Tondo le ho concesso un minuto in più perché l’ho interrotta, però la sua dichiarazione la porti a completamento, grazie.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Prego Sindaco, per cercare di fare il bene, veramente il bene della città, per questa cosa stiliamo un piano stralcio, discutiamone non abbiamo condizioni pregiudiziali che ci impediscono di parlare, si è finalizzato un ragionamento finalizzato avremo l’opportunità di…
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Tondo concluda.
Speaker : CONSIGLIERE TONDO
Le posizioni ognuno… sì Presidente io rispetto il Regolamento stia tranquilla, quindi noi voteremo a favore della mozione, nella consapevolezza che possa essere da stimolo all’Amministrazione a venire Consigliere Patti con uno stralcio di progettualità e a discutere dello stesso.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Finamore ma si attenga alle dichiarazioni di voto la prego, sennò le stacco il microfono.
Speaker : CONSIGLIERE FINAMORE
Mi volevo scusare con il consigliere Tondo se quello che ha detto no, non contro di te, se ho approfittato del microfono per dire qualcosa ai miei amici e poi mi volevo scusare con lei Presidente se l’ho messa in difficoltà, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, dichiarazioni di voto? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Giusto per rispondere al consigliere Tondo, non prevedo di rinviare questo provvedimento, ma confermo la mia piena e assoluta disponibilità a dovermi misurare, così come già accaduto in commissione Traffico ogni qual volta sono stato invitato anche sotto la presidenza del consigliere Pala, questo provvedimento, in verità, seppur non dettagliatamente esposto in sede di Commissione consiliare era però stato già più volte anticipato, annunciato in qualche modo quasi atteso e noto nei suoi contenuti, per cui credo che da questo punto di vista non si possa considerare una sorta di svelamento di una sorpresa rispetto al quale nessuno di voi era preparato.
Ciò detto c’è la mia disponibilità, in quanto Assessore alla mobilità, a venire…
No, no dico ad aggiornarvi sul lo svolgimento dell’attività pianificatoria dell’Ente su questo rispetto le possibili attenzioni e non ce ne sono altre, ma ribadisco che sono a disposizione della Commissione per qualunque approfondimento riguardino scelte impegnative, così come è accaduto sin d’ora.
Speaker : PRESIDENTE
procediamo con l’operazione di voto.
Si procede a votazione mediante scrutinio segreto.
Presenti 26 favorevoli 12 contrari 14 nessun astenuto.
La mozione non viene accolta. Siccome ci sono stati errori vi ridò l’esito, mi dai per favore Segretario:
totali voti favorevoli 10;
contrari 16 su 26 presenze
Viene respinta.
Mozione a firma del Consigliere Pala avente per oggetto: Istituzione Consulta comunale degli studenti e degli universitari.
Speaker : CONSIGLIERE PALA
Presidente, ho presentato questa mozione, poi è stata rinviata con il Consiglio Comunale, al nostro terzo Consiglio Comunale, e quindi siamo di nuovo qui; io ho preso spunto da uno studio realizzato andando anche a guardare ciò che accade in altri Comuni al di fuori del nostro, e ne ho citato qualcuno infatti per sintesi espositiva non tutti ho citato, ad esempio, quello di Milano quello di Bari è quello di Pisa che è stato il primo ad uniformarsi anzi a realizzare questa innovazione.
Innovazione nel dialogo tra giovani, in particolare studenti universitari e di scuole superiori, quelli che possono più attivamente essere partecipi di quella che è la macchina amministrativa o più interessati a quella che è la vita della macchina amministrativa da un lato, e dall’altro lato le Istituzioni mirando dunque a ricucire questa cerniera di dialogo continuo tra giovani, studenti e Istituzioni che spesso in tempi di antipolitica è venuta meno; non vi sono preclusioni a qualunque forma di modifica della bozza di regolamento che io ho allegato, per completezza ho realizzato questa mozione spiegando quali sono le motivazioni ed ho anche allegato una bozza di Regolamento che, immagino, in Commissione Statuto e in quella pubblica Istruzione possa essere poi modificata secondo anche le indicazioni dell’Esecutivo cittadino dei singoli Consiglieri.
Cos’è in sintesi questa consulta comunale degli studenti e degli universitari? Consulta si chiama in alcuni Comuni, in altri si chiama addirittura Consiglio, io ho preferito chiamarla Consulta per evitare analogie a livello morfologico con quello che è il Consiglio dei Ragazzi che è previsto dallo Statuto e che riguarda per i ragazzi delle scuole elementari, questa Consulta ha funzione di organismo che esprime pareri non vincolanti su quelle che sono tutte le iniziative della Giunta, del Consiglio comunale attinenti alcune materie, che sono poi quelle squisitamente giovanili Pubblica Istruzione, Cultura e quant’altro, ha potere anche di proporre al Consiglio comunale e in particolare agli Assessori al ramo che ha individuato nelle politiche giovanili nella pubblica istruzione, sono le dottoresse Miglietta e Guida e si riunisce ciclicamente, secondo quello che è il regolamento allegato e che può essere modificato.
Ripeto, oggi è importante dare un segnale del genere, è importante perché da giovane rappresentante delle Istituzioni raccolgo spesso alle istanze dei miei coetanei e sarebbe bello se queste istanze venissero poi proposte direttamente in Consiglio comunale o in sede idonea da loro stessi, ovviamente tengo anche a precisare una cosa magari per anticipare qualche rilievo che può essere mosso, si chiama consulta pro-forma e non Consiglio proprio per evitare una analogia morfologica a quello del Consiglio dei ragazzi, poteva chiamarsi anche Consiglio ha poco a che vedere con quelle che sono le consulte comunali di cui si sta discutendo in Commissione Statuto.
Le consulte comunali sono raggruppate in quattro diverse macro aree in una di queste, la quarta, Cultura Pubblica Istruzione ci sono anche le problematiche giovanili, però nulla a che vedere con questa forma di consulte previste dallo Statuto che stiamo attivando dopo tanti anni giustissimo, infatti sotto la presidenza del consigliere Giordano che ha ripreso quel lavoro dell’ex Consigliere De Donno mi sembra che si sia lavorato benissimo in Commissione Statuto, ma nulla hanno a che vedere con queste consulte che sono semplicemente degli organismi che vengono eletti su base associativa e di Enti istituzionali invece questa Consulta mira direttamente a portare in Consiglio, con riunioni periodiche, quelli che sono i rappresentanti degli studenti nelle scuole superiori e nelle università.
È cosa ben diversa anticipo magari possibili interventi successivi al mio, ovviamente non ho nulla da aggiungere poi posso rispondere a eventuali interventi dei Consiglieri.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE
Grazie Consigliere Pala, la parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Grazie, Consigliere.
La chiosa è però in contraddizione rispetto all’articolato della mozione, mi spiego: non c’è nessuna difficoltà a procedere nella direzione da lei indicata, fermo restando che però le consulte sono tema regolamentare di competenza esclusiva del Consiglio, se si fa richiamo espresso alle stesse secondo previsioni statutarie e regolamentari, quindi trasferire in una mozione impegno rivolto al Sindaco e alla Giunta definisce un’impropria responsabilità; l’invito che le faccio è di predisporre una proposta deliberativa da trasferire alle Commissioni competenti che o interviene, come lei dice, sulla questione delle consulte richiamandole e poi per portarla poi in Consiglio per l’approvazione, che la mozione la mozione così com’è non può essere sottoposto al voto perché è materia specifica del Consiglio comunale e delle competenti Commissioni consiliari.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE
Quindi che fa ritira?
Speaker : CONSIGLIERE PALA
Seguirò queste indicazioni, procedo in questo modo tanto almeno su queste tematiche non penso non ci siano preclusioni politiche di conseguenza accolgo l’invito a procedere in questo modo.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE
Va bene, quindi la mozione è ritirata, punto successivo mozione a firma del consigliere Finamore ed altri.
Installazione di numero 4 attraversamenti pedonali rialzati
Parola al Consigliere Finamore per l’esposizione della mozione, ah Gigante.
Speaker : CONSIGLIERE GIGANTE
Grazie, Presidente.
I Consiglieri di Grande Lecce oggi prima Lecce e la sottoscritta Antonio Finamore e Laura Calò presentano al Sindaco la mozione avente per oggetto: l’installazione di sei attraversamenti pedonali; tali presidi di sicurezza si rendono necessari sia per imporre un rallentamento della velocità delle automobili, sia per garantire più sicurezza ai pedoni molto spesso accompagnati da bambini, anche per la presenza in queste zone di scuole elementari e anche in corrispondenza della villa comunale molto frequentata in ogni fine settimana.
Constatato che la cittadinanza richiede una maggiore attenzione, a tutela della propria incolumità, si chiede che le suddette installazioni siano realizzate in non zone peraltro scarsamente illuminate in particolare noi chiediamo l’installazione uno su via San Francesco d’Assisi all’altezza della Villa comunale con via Imperatore Adriano, un’altra su via XXV Luglio all’altezza della Prefettura, ingresso sempre della villa comunale e su via Achille Costa all’altezza sempre della villa comunale, un’altra successiva in via De Donno angolo via Giurgola.
Al fine di estendere la sicurezza dei pedoni in più punti della città proponiamo che ne vengano installate altre due: uno sulla strada provinciale 364 la Lecce/San Cataldo, siamo più in periferia e un’altra in via Roma sempre in corrispondenza dell’ingresso della scuola elementare all’altezza con l’incrocio con piazza Napoli. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE
Grazie, Consigliera. quindi avete provveduto ad emendare con altri due attraversamenti pedonali. Perfetto ci sono interventi? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Grazie, consigliera Gigante. Grazie al gruppo di Grande Lecce, prima Lecce scusa, volevo soltanto il tema della sicurezza pedonale è perfettamente accoglibile la proposta, noi abbiamo già previsto nel bilancio di previsione - come sapete - uno stanziamento specifico per l’attraversamenti pedonali che naturalmente con le risorse ne finanzieranno circa 15 secondo le previsioni; non tutti, stiamo verificando, sono necessari per garantire l’obiettivo della sicurezza dei pedoni stiamo valutando lì dove è utile farli e dove invece assumere altre iniziative che possono essere anche di semplice segnaletica, rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale, dissuasori, e così via; se siete d’accordo fermo restando che lo spirito della mozione è perfettamente in… di prevedere interventi per consentire ai pedoni un attraversamento più sicuro, poi decideremo se fare attraversamento rialzato o fare il rifacimento della segnaletica nelle seguenti vie, che sono quelle da voi espressamente indicate.
Se siete d’accordo così raggiungiamo lo stesso obiettivo ma non ci vincoliamo su quella che è la scelta progettuale più utile rispetto alle vie, d’accordo?
Speaker : CONSIGLIERE GIGANTE
Per noi va bene.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE
Attendiamo l’emendamento allora.
Speaker : PRESIDENTE
Ci sono interventi? Altrimenti andiamo al voto, nessun intervento, procediamo al voto così come emendata.
Consigliere Pala Benedetto ha votato;
Consigliere Patti, De Matteis prego, risultato:
presenti 17
favorevoli 16
1 astenuto
nessuno contrario
La mozione viene approvata.
Ultima mozione a firma del Consigliere De Matteis.
Progetto denominato spazio alla musica.
Prego, consigliere De Matteis. Spiace constatare che questa mozione è molto limitata da parte degli amici per l’ascolto comunque proceda.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS
Grazie, Presidente.
Rimaniamo in pochi intimi ringrazio la collega De Benedetto e il collega Pala che hanno ritenuto opportuno rimanere qui in Aula, avranno considerato sicuramente.
Speaker : PRESIDENTE
I giovani si differenziano, non c’è niente da fare.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS
Vi ringrazio, perché state dando il giusto valore a questa mozione che io avrei potuto tranquillamente non discutere oggi, vista l’assenza dei colleghi però vorrei sottolineare proprio come non si dà il giusto valore a quella che è una problematica che da diversi anni si sviluppa nel centro cittadino, soprattutto nel centro storico.
Ed è una problematica che riguarda la vivibilità e il confronto tra i residenti e gli esercenti commerciali locali della movida, ed è proprio a queste problematiche che la nostra mozione, che presentiamo oggi con il progetto denominato spazio alla musica per noi di Sveglia Lecce assume una particolare valenza in quanto la stessa è la chiara espressione di un percorso iniziato nell’ottobre del 2016, con le primarie del (inc.) per poi proseguire con i tavoli programmatici per la stesura del nostro programma elettorale per una nuova Lecce a sostegno di Alessandro Del Noce.
Oggi con la speranza che venga approvata all’unanimità, ma a questo punto lo possiamo eliminare, dei presenti vado a illustrare la mozione.
Considerate le problematiche legate all’inquinamento acustico e le relative ripercussioni che questo fenomeno ha sulla vivibilità, soprattutto del centro storico, ove insiste la più alta concentrazione di attività;
considerata l’entità della crisi economica che si fa sempre più stringente costringendo gli esercenti a ricercare soluzioni sempre nuove al fine di scongiurarla;
vista la necessità di garantire il diritto degli esercenti a svolgere il proprio lavoro e il diritto dei residenti al riposo; vista, infine, la necessità di promuovere il rispetto delle regole e della convivenza civile impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare i provvedimenti necessari al fine di promuovere la cultura della musica dal vivo, nel rispetto delle regole, a redigere un regolamento atto ad individuare i requisiti e le modalità di incentivo da destinare agli aventi diritto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere De Matteis. Ci sono interventi? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Consigliere, come giustamente è stato richiamato nella mozione e poi nella sua presentazione in Aula, la questione molto importante riguarda quel patto di cittadinanza fra commercianti residenti la possibilità di diversificare anche la propria offerta attraverso spettacoli di musica dal vivo che però si accompagna alla necessità di dotarsi di quegli strumenti di insonorizzazione che sono diffusi in tante altre città d’Italia, con tradizioni storiche di esibizioni live.
Se me lo consente posso suggerire un possibile emendamento cioè una modifica che mantiene inalterato lo spirito della mozione, nella misura in cui “impegna il Sindaco e la Giunta a verificare” compatibilmente con le risorse del bilancio di previsione perché qui si prevede uno stanziamento in coerenza con quanto abbiamo detto anche in altri passaggi ci vorrebbe altrimenti la firma del dirigente, “a verificare compatibilmente risorse di bilancio di previsione, interventi per l’insonorizzazione dei locali commerciali che offrono musica dal vivo” poi “a redigere successivamente un regolamento atto a individuare i requisiti e le modalità di erogazione degli incentivi da destinare agli aventi diritto”.
ci siamo? Così altrimenti dovremmo accompagnarlo con un parere del dirigente perché prevede un impegno di spesa è chiaro, quindi compatibilmente con le risorse di bilancio e degli incentivi.
Ci siamo consigliere De Matteis, se lei è d’accordo procederei in questa direzione.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS
Sì, Sindaco sono assolutamente d’accordo il mio intento era appunto quello di dare un input all’amministrazione per redigere poi nel migliore dei modi e affrontare la questione nel migliore dei modi.
Speaker : SINDACO SALVEMINI
Perfetto, così com’è se siete d’accordo la metterei ai voti.
Speaker : PRESIDENTE
Così come è emendata procediamo al voto, votiamo per cortesia è una cosa inqualificabile questa, alzarsi senza sentire l’esito del voto, due minuti.
Il consigliere De Benedetto perfetto, esito:
presenti 16
favorevoli 15
un astenuto
nessuno contrario
La mozione è approvata.
Grazie, buongiorno un particolare ringraziamento alla consigliera De Benedetto e al Consigliere Pala.