Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
C.c. Gambara 30.07.18
FILE TYPE: Audio
Revision
Sì alle tre e mezzo del 30 di luglio con 35 gradi fuori.
Per presentare il nuovo piano regolatore.
Sì io la lascio su lascerò subito la parola all' architetto che l' architetto.
Mi scusi.
No mi scusi ha detto l' architetto Rovati all' architetto Baronio che ci presenteranno poi il piano.
Ringrazio anche il segretario Lorenzi.
È qui presente per la regolarità del Consiglio comunale.
Ecco solo una piccola premessa questo nuovo piano regolatore diciamo.
È stato voluto da questa Amministrazione proprio per.
Andare come si può dire a riparare alcuni vizi che aveva il vecchio piano regolatore un' impostazione purtroppo diciamo non più attuale stando ai tempi dell' edilizia perché sapete benissimo tutti che nel vecchio Piano Regolatore c' erano inserite un sacco di aree di sì aree fabbricabili sì aree artigianali ma praticamente già dal 2008 la l' edilizia è ferma per cui tutte queste aree insomma verranno dico io drasticamente ridotte e in questo modo andiamo a far fede anche a una promessa che era stata fatta in quanto.
Avevamo detto a loro quando eravamo in minoranza che era sbagliato ridurre così tanto gli indici di edificabilità per inserire queste nuove aree naturalmente adesso togliendo le aree andiamo a odham aumentare e gli indici di edificabilità per quanto riguarda il centro del paese.
Bene siccome l' argomento è vasto.
Chiedo la parola all' architetto sottili.
Ripartiamo.
Ah scusate giusto bisogna fare l' appello l' appello siamo partiti troppo di fretta prima bisogna fare l' appello giusto.
Lorenzetti due Rosini Frigerio.
Cavalli Serino Alessio.
Morandini Dario Ferrari Giacomo.
Girelli Alessandro vice di Luca inchini Franco.
Bregenz Fabrizio.
Lorenzoni Eva.
Bozzoni Angelo.
Quindi ora assenti numero 3.
Prego architetto.
Buongiorno.
Darò qualche informazione di carattere generale il Comune di Gambara è dotato di Piano di Governo del Territorio ai sensi della legge 12 approvato con delibera di Consiglio numero 3 del 2012 pubblicato sul BURL numero 38 del 19 settembre 2012 a fine 2015 è stato conferito l' incarico allo studio degli architetti Piergiorgio Rovati e Stefania Baronio per la redazione della prima variante generale al Piano di Governo del Territorio del Comune di Gambara.
E per la redazione del PUC cioè del Piano Urbano dei Servizi nel sottosuolo il PGT si compone di tre documenti fondamentali.
Il Documento di Piano che definisce il quadro generale della programmazione urbanistica analizza il territorio dal punto di vista geologico ambientale paesaggistico urbanistico viabilistico infrastrutturale economico sociale e storico ambientale e culturale.
Il Piano delle Regole che definisce la destinazione delle aree del territorio in particolare individua le aree destinate all' agricoltura le aree di interesse paesaggistico storico ambientale e le aree che saranno soggette a trasformazione urbanistica e definisce le modalità degli interventi urbanistici sia sugli edifici esistenti.
Che di quelli di nuova realizzazione e le destinazioni ammissibili il Piano dei Servizi e il Piano che definisce le strutture pubbliche o di interesse pubblico quantificandolo in maniera numerica o in percentuale la normativa stabilisce che il Piano dei Servizi del PGT sia integrato per quanto riguarda l' infrastrutturazione del sottosuolo con le disposizioni del PUCS attualmente il PGT del Comune di Gambara ne è sprovvisto.
Questo strumento verrà inserito nel PUMS Web che è il sistema informativo di Regione Lombardia che consente la condivisione dei documenti relativi ai Piani urbani generali dei servizi del sottosuolo redatti ed approvati da tutti i Comuni che ne fanno parte.
La legge regionale 12 obbliga i Comuni per 2000 abitanti ad aggiornare il documento di piano ogni cinque anni e nel caso de di Gambara il Documento di Piano è stato recentemente confermato dal Consiglio comunale nello stato di fatto in quanto era in itinere la prima variante generale.
Nel periodo intercorso tra la fine dell' incarico e la proposta di adozione e sono si sono svolte parecchie riunioni che hanno permesso all' Amministrazione di prendere conoscenza da un punto di vista tecnico normativo dello strumento e di dare il proprio contributo ed indirizzo agli estensori.
Indico brevemente i punti salienti che saranno tra poco ampiamente trattati dagli architetti Rovato Baronio la chiave di lettura della variante è di tipo prevalentemente ambientale l' Amministrazione ha espresso la volontà di salvaguardare il più possibile il territorio favorendo il recupero dell' esistente anche attraverso la modifica degli indici edilizi attualmente esistenti il PGT aveva individuato degli ambiti di trasformazione cioè delle aree a vocazione residenziale e produttiva che non si sono attuati nei termini previsti dalla legge pertanto l' Amministrazione attraverso delle comunicazioni proprio personali ha provveduto a contattare le proprietà esplicitando attraverso degli incontri presso gli uffici i futuri possibili scenari in base agli indirizzi dati dalla Regione in ordine alla ridistribuzione ed in alcuni casi alla soppressione alla soppressione di tali ambiti giungendo dalle proposte inserite nella variante per la maggior parte condivise ed alcuni casi anche richieste dalle proprietà stesse.
È stata mantenuta la previsione del piano di recupero noto come Unicobas rivisto attraverso una logica di recupero delle radici locali mantenendo pressoché inalterati i volumi esistenti e le cifre stilistiche tipiche delle cascine della Bassa bresciana proponendo una soluzione che permette la fruizione degli spazi sia commerciali che residenziali attraverso la realizzazione di una piazza nel cuore del centro storico nella quale far confluire le esigenze di aggregazione richiesta espressamente dall' amministrazione mi preme inoltre di sottolineare come sia stato importante anche il contributo dei tecnici di Gambara che durante la presentazione dei propri progetti in ufficio tecnico hanno espresso le proprie opinioni ed evidenziato alcune necessità che sono state recepite particolarmente nella redazione delle nuove norme tecniche del Piano di Governo del Territorio.
Grazie architetto prego.
Innanzitutto se arriva un momento come questo istituzionale che è la conclusione di un processo piuttosto lungo.
È legittimo provare anche un senso di orgoglio perché si è e si ha la sensazione che un iter complesso un iter che ha richiesto circa quasi due anni che sembrava una passeggiata ma che di fatto è diventata una variante generale.
È completa in tutte le sue parti e comunque un obiettivo importante.
Sì soprattutto anche pensando che quando noi approcciamo il territorio.
E lo facciamo con un atteggiamento come dire non tanto statistico non tanto sociologico come si usava negli anni precedenti dove ormai c' erano delle azioni.
Che giustificavano enormi ampliamenti volute dettate da esigenze di incremento demografico di sviluppo in senso generale ma siamo in un momento in cui occorre un atteggiamento terapeutico diciamo come un medico che cura il corpo umano immaginiamo come dire il territorio che sia un sistema venoso arterioso nel quale.
È un involucro nel quale si estrinsecano si consumano le attività umane ma che comunque ha una sua struttura un suo scheletro interno e non c'è territorio uguale all' altro noi facciamo parte di un sistema che la Bassa Bresciana terra di acqua nel senso che essendo a sud della linea dei fontanili ricca di canali e ma comunque nella monotona qualità diciamo così della della pianura e che anch' io sono di pianura.
E conosco abbastanza bene questo tipo di paesaggio anche per averci lavorato su parecchio e il territorio di Gambara ha una sua peculiarità il esondazioni antichi esondazioni del fiume Gambara che nasce appunto vedi come risorgiva i baffi con l' olio e ha modellato sempre a livello molto leggero però modellato e ha differenziato i suoli rispetto ai suoli circostanti degli altri comuni.
Eh eh.
L' atteggiamento terapeutico e ho potuto dire di trovare un vestito su misura che vale un' idea progettuale che unifichi che che dia un impulso visto che l' impulso non è più economico visto che come dire gli addetti all' industria leggermente sono calati nella realtà locale gli addetti all' agricoltura leggermente sono calati.
E gli addetti c'è un leggero decremento Natale cioè l' idea deve essere un' altra oggi è quello di recuperare una identità che che è andata perduta perché diciamo al di fuori dei centri storici nei nuclei antichi e spesso sono stati anche come dire aggrediti abbastanza senza indù cioè piuttosto senza indulgenza e ci sono elementi nel nel nel territorio che vanno che vanno valorizzati che vanno come dire esaltati fanno diventare diventare lì l' impianto sul quale costruire anche magari utopica mente un progetto ambientale in grado di riqualificare l' intero l' intero territorio in questo caso Gun barese e di che cosa è fatto questo progetto ambientale che permea e pervade tutto tutto il nostro lavoro al di là degli elementi come dire specifici che il Sindaco ha citato anche l' architetto su tigna citato è quello di costruire e qui la parola d' ordine è di costruire una rete di relazione.
Fondata un progetto fisico complessivo che che tolgano la frattura tra urbano e non urbano e mettere in connessione il centro cittadino partendo dai nuclei fondativi che sono i nuclei storici fino alla Campania fino ad arrivare nei punti vuol dire più attrattivi di questa campagna fino ad arrivare alla fine al fiume Oglio dove poi i percorsi di livello sovracomunale e.
Già esistono e sul quale ci si può ci si può.
Sì sì poi questa.
L' ideale è quello di usare per questo progetto elementi che sono lineari costituiti da viali alberati da sponde la sponde di di di canali e qui siamo molto ricchi.
Percorsi ciclopedonali esistenti e da integrare appunto per odiare il sistema relazionale dolce e gli elementi reali che sono.
I lembi boscati che sono i giardini e su i parchi già il verde già attrezzato le aree dei servizi da connettere in una specie di come dire di cambio.
Dove scambio tra interno ed esterno.
Dove il cittadino nel suo momento di relax di tempo libero possa come dire.
E percorre divagando dai nuclei antichi che sono gli elementi dove c'è il massimo accumulo di di storicità e sono elementi fondativi del territorio è chiaro che l' impianto generale fino a.
La parola fine alla campagna nei suoi nei suoi luoghi più peculiari più più caratteristici.
Appoggiandosi sulla struttura relazionale fatta di percorsi ciclopedonali perché ciclopedonali perché oggi ormai la domanda è questa la domanda valorizza il lo slogan è meno guidare più camminare più pedalare perché c'è questa esigenza di verde che ormai ha superato quasi anche l' esigenza.
Dello sviluppo ansioso o no della del della dell' ossessione della del della produzione.
Fatto contingente che poi è legato anche all' attività al momento storico attuale che stiamo vivendo non è detto che sia definitivo però questo è un po' il quadro generale quindi riassumendo in uno slogan per per Gambara direi che dalla dal centro la Campania e dalla Campania al centro con percorrenze e come dire di anelli che permettano non solo di lavorare all' interno di fruire di fare un progetto valorizzati vivo all' interno del territorio ma anche di agganciarsi alle reti superiori alle reti maggiori alla macro rete provinciale e da qui come dire cominciamo tipicamente a pensare che questa mobilità alternativa che bene o male dovrà venire avanti se non vogliamo morire soffocati sarà.
Lo scheletro anche di una fruizione a livello regionale e poi anche più vasta e già uscita una legge quadro in questo senso che la legge sulla mobilità dolce dovuto passare dalla legge quadro ai finanziamenti sarà una cosa un po' difficile però e.
L' obiettivo è questo per fare questo abbiamo anche oltre a camminare tanto oltre a guardare tanto a percorrere tanto rumore.
Sarebbe stata una passeggiata è stata proprio anche un lavoro serio fatto sul posto nel senso che la mappa non è il territorio la fotografia non è il territorio bisogna andare in giro a vederla anche a livello tridimensionale questa sta realtà se vogliamo trovare una cura ad hoc una cura che poi alla fine è un è un modello di sviluppo è un modello di sviluppo di tipo dolce ma è un modello di sviluppo che porta qualità.
Migliore migliore microclima e qualità funzionalità quindi efficienza e perché no può portare anche della bellezza quando noi immaginiamo questa rete inoltre che dal nucleo antico riqualificato naturalmente poi parleremo anche della piazza che è un po' il perno di questo discorso andiamo attraverso questi percorsi che sono comunque elementi opere pubbliche veri e propri elementi attrezzati con loro percorso lo non infilare in parte la i luoghi di come dire di non dico di ristoro ma di sosta.
Piccoli spazi e spazi spazi picnic perché no cioè fare trasformare la campagna solamente produttiva dandogli un valore anche Alice contemplativo ludico sportivo anche in questo anche perché la produzione media vera e propria lo vedremo fra una ventina d' anni la produzione lo produce.
Siccome intensiva ancora sopravvive realtà locali nostre non sono più non sono più di attualità per fare questo dicevo abbiamo anche scomposto il senso ecco ecco ecco sistemico l' intero territorio difatti se guarderete poi le varie tavole nel dettaglio e.
Io preferisco parlare riferendomi alle tavole senza scrivere per gli estremi per il tris equamente la tavola per tavola perché la diventa una cosa abbastanza noiosa e abbiamo cercato di fare il più possibile piacevoli telegrafiche in modo che quello che stavo per dire o quello che poi verrà fuori e sia efficace dal punto persino visivo.
Però questo bisogno di scomporre in senso con sistemi che non più solo produttivo anche territorio ampio cioè l' area agricola effettivamente rappresentativa dell' agro il sistema.
Essere rappresentativa è un po' travolto è un po' come dire banalizzata dall' uso intensivo delle delle irrigazioni che tengono che elidono e l' idonei filari dove si esplode si esprimono al massimo il sistema produttivo il sistema anche degli allevamenti.
Un anello.
Interno.
Chiamato a area agricola di salvaguardia che è un po' il filtro.
Dettato dalle geometrie anche naturali che naturali artificiali della strada della tangenziale che adesso è un elemento come dire molto invasivo all' interno del della campagna ma che però ha anche un compito di limite cioè il dentro è segnato da aperto una grossa infrastruttura.
E il fuori e la campagna vera e propria e poi il margine l' elemento più alto dal punto di vista naturale per Gambara che la Valle del Campo la morsa scultura che e Gambara scavato ricca di acque e di percorsi pensiamo a via del Gazo pensiamo.
La via A l' altra via che si interseca e si intersecano in questa zona e che la zona di massimo espressione non sono anche lembi boscati dove qui veramente da trattare come il futuro giardino di Gambara poi abbiamo siamo andati anche oltre abbiamo un po' perché la legge lo impone ma tutti la interpretano come abbiamo fatto noi nel senso che abbiamo inserito anche una un verde di connessione appunto per esaltare questo principio del Golfo dal dentro al fuori dal fuori al dentro un verde di connessione che è il leitmotiv per cui su quale.
E che è l' ossatura sulla quale sono poggiati proprio queste infrastrutture Gozzi di cui abbiamo parlato prima e che sono l' obiettivo da sviluppare nei prossimi venti trent' anni in questa si chiama area aree di connessione tra l' urbano e il verde della Campania e queste naturalmente bisogna superare.
Io sono anche in prospettiva però sono importanti perché sono l' equipaggiamento verde verde e qui intendo gente tridimensionale cioè verde piantumato in vista anche di un modesto set-aside perché alla fine non è che arando fino all' ultimo metro dal fosso e alla fine ha ottenuto un grande vantaggio quando poi il microclima e non è valido quando poi non è ossigenato il territorio quando poi dal punto di vista estetico è una landa desolata dire.
Introduce una specie di di di di di di di deserto nel quale con la monocultura cioè bisogna pensare anche in questi termini se vogliamo creare bellezza quindi rinforzi queste questi corridoi verdi che sono sui canali che sono sui percorsi pedonali frecce sono poi percorsi pedonali telefono la ria attrezzatura di strade.
Esistenti campestri non c'è un percorso pedonale a meno di brevi tratti e collegano quello urbano all' interno dell' urbano con quelli esterni brevi tratti e slot non ce ne sono.
E questo elemento darà un valore anche tridimensionale al paesaggio che recupera un po' di sua identità cioè voglio dire però la banalizzazione che c'è stata negli ultimi cinquant' anni potrà essere anche un tentativo di rigenerazione anche questo punto il termine alla moda oggi rigenerazione che in questo caso è territoriale e ambientale.
E quindi già in sede di connessione è l' appoggio per questo opere pubbliche chiamiamole così di mobilità dolce dobbiamo pensarla in forma come dire di investimento è utopia però è meglio che ci sia un' idea urbanistica che va in una direzione che non sia meramente quella dello sviluppo tout-court una idea urbanistica che sia sostenibile nel senso porta al piano proprio.
Nel senso che detto in parole povere.
Risolvere i problemi di oggi ma dare a chi verrà la possibilità di risolvere i loro problemi problemi che avranno.
L' ultimo come dire scomposizione del territorio extraurbano è il tentativo di addolcire il segno forte del tangenziale e la che abbiamo chiamato verde di equipaggiamento sempre e di mitigazione alle grandi infrastrutture della viabilità che passa la ciclabile di previsione appunto per creare un anello.
Se poi ci diranno nella campagna però è ancora più potente l' idea di inglobarla nella campagna adesso è una frattura forte.
E con la cura.
Cioè voglio dire non vorrei che alla fine sembrasse cosa astratta ma io la vivo come noi lo viviamo come una un progetto vero un progetto che mette dei mattoni al verde ha la ria ossigenazione del territorio ha portato a dove non a caso appoggiato su quelli che sono i segni oggi alcuni invasivi altri invece ancora vivi nelle mappe storiche i valori riabilitativi qualificati come quelli che abbiamo segnato.
E una grande opera pubblica di tipo ambientale questo è un po' il discorso che reca in sé il progetto e l' innovazione di questo progetto.
Che per fare questo abbiamo fatto anche un lavoro come dire.
Di cucito.
In questo caso il tasso di taglio.
Perché l' offerta è esuberante l' offerta prevedeva quasi calcolando 150 metri cubi ad abitante che oggi è lo standard più o meno che si attribuisce all' abitante anziché i 100 di una volta e c' erano quasi 750 abitanti in più se fosse stato eseguito tutta l' offerta del il PGT al quale del quale facciamo una variante generale.
E sarebbe sempre stata fosse stata sarebbe stata realizzata.
E lì anche lì abbiamo usato i criteri tanto noi abbiamo visto che quasi tutti gli ambiti di trasformazione avevano segnalato delle criticità delle criticità da parte della provincia mi scusi architetto adesso.
Parlando con il Segretario prima di cominciare a entrare nel merito delle aree che io non mi permetto di dire.
No adesso mi scusi io devo uscire per una questione proprio di parentela siccome si prevede così.
Per cui adesso lascio l' aula a Gilera lei può introdurre tutto il discorso lineare e dispiace doverglielo dire.
Lo spirito era stato fuori.
Però se è percorribile troppo lungo ma infatti no no ma non è.
Ora prima di cominciare a parlare di aree sì no era solo per correttezza io la prego prego prego dopo volevo dire che.
È stato un tango anche questo.
Naturalmente viene riconosciuto il Sindaco assume la Presidenza dovrebbe essere il Consigliere anziano salvo diversa considerazione abbiamo dolosi benissimo.
Ottime metrature qua.
Sì sì.
È stato come dire non un taglio.
Il gozzo tra virgolette è stato un taglio motivato da una corretta impostazione al di là della quantità che erano elementi di area che esportavano rispetto a un ideale perimetro del consolidato e mi ricordo nella via via del del lago è stata ridimensionata quella quell' area che guardava e andava vicino con la.
Se la manifattura delle confezioni Boglioli Boglioli.
Non andava a intaccare come un vaso di miele perfettamente pulito con una dimensione urbana che non aveva nessun senso se non quello di fare qualcuno fortunato che poi fortunato non è perché oggi quei mutui quelli con quei limiti che si pagano avviene la rettificare non è più la ricchezza non è più è soltanto una speranza che uno potrebbe avere ma quando alla fine farà i suoi conti con l' incidenza che hanno le aree appunto perché i prezzi sono diventati bassissimi al conto di dieci anni di IMU non so se poi viene fuori con i suoi prezzi o ci perde addirittura quindi non è poi una cosa così violenta abbiamo comunque lo stesso chiamato i proprietari.
Alcuni hanno aderito o come dire spontaneamente comprendendo il problema altri invece hanno insistito per rimodellare l' area insomma è stata un' operazione che ha portato via anche parecchio tempo l' altro era quello l' ambito di trasformazione residenziale R 1 e anche lì c' erano litigi spazi nella manifattura vicino c' era là vicino c' era anche l' ambito del cimitero c' era c' era dentro nell' orlo di terrazzo.
Territori che non dovevano essere occupati cosa abbiam abbiamo mediato ne ha accolto circa il 30 per cento e così via anche a sud a sud per esempio le aree sono ancora più critiche perché è proprio a sud.
E che si è formata nel tempo una pluralità produttiva.
Le produzioni produttive qui è sparso e sparso sulle radiali sulle strade radiali sparso un poco come è sempre avvenuto in tutti i nostri paesi diciamo tra virgolette ma dove veramente si è polarizzato e a sud della dove c'è la tangenziale e.
A me per della cascina più per andare giù dove c'è la rotatoria dove sono le varie rotatorie che investono la tangenziale qui c'è un' area enorme e ci sono fabbriche che comunque eh.
Esistono e confliggono con la con la funzione dell' abitare confliggono apertamente per l' inquinamento per le polveri sottili per il camion che vanno continuamente avanti e indietro ecco il motivo per cui vogliamo tentare di riqualificare e riconsiderare il territorio e allora lì è stati tagli anche abbastanza drastici il tutta tutta la parte.
Ambito di trasformazione 3.
3 2 3 1 3 3 3 4 è rimasto è stato ridotto quasi del 50 per cento dove c'è la per allontanare appunto le criticità tra la fonderia esistente adesso non ricordo il nome e la residenza che erano a nord di questa fonderia.
Lo stesso nell' ambito di trasformazione R 4 c'è stato un taglio un taglio drastico del 30 per cento come il 5 e 5 questo questo qui era era per me una sciagurata scelta del piano forse al PRG e poi anche nel PGT che l' ha confermata vicino al Castello c' era una villettopoli di un piccolo villettopoli un quartiere a villette frantumava un ambito bellissimo vicino alla Loggia tra la Loggia mi sembra Molina e tra il Gambara.
Abbiamo tolto Elisa prettamente e.
Questo permetterà di far sì che dalla Campania si goda ancora le visuali appunto percorrendo la via Gaza si respira ancora il castello in sostanza altrimenti veniva occluso completamente da questa potenziale edificazione non abbiamo toccato gli ambiti produttivi tranne uno che è a sud e a nord del P.E. del piano produttivo numero 6.
Ha chiesto lui stesso disse.
Di essere eliminato di essere tolto appunto per il discorso che facevamo un ecco un attimo un attimo di attenzione adesso sulla questione centro storico un altro dei punti qualificanti dove coerenti con l' idea di rigenerare.
Irachena si comincia a rigenerare non solo della Campania ma sì di rigenerare sul costruito e il nucleo antico di Gambara.
E ci ha lasciato un po' sgomenti nel senso che se si sostituisce pezzo per pezzo le ca' edifici che compongono il nucleo antico è chiaro che di antico resta semplicemente il tracciato.
Cioè strade percorsi di vicoli ma non resta immagine consolidata storica e qui era invalso non essendo governato a mio avviso nel governato anche se c' erano delle labili.
Annotazioni più di più di più di più di intendenza che di diritti di obbligo c' era la sostituzione completa cioè intervenire su il centro storico voleva dire o innescare un piano di recupero che scandinava completamente la morfologia oppure sostituire addirittura l' edificio demolendo e ricostruendo con un' immagine estranea al centro storico e che sono ottimi esempi da qui è nata l' idea è stata un altro sforzo che ci ha portato via parecchio tempo di fare una un particolareggiato scala 1 a mille del nucleo antico dei nuclei antichi che sono due.
E ci sono due quelli prevalenti quelli importanti al di là delle cascine era stata fatta la metodologia che abbiamo già adottato in altri Comuni è andata molto bene la stanno usando molto bene.
E al di là del valore come dire tipologico è la Pianura Padana o finché il corpo il modello che tipo e la Corte molti cari onorevoli campani tornavano col fieno dentro la Corte per agricola.
La Corte nel suo processo evolutivo storico ha cambiato proprietari si è frazionata e allora la norma che abbiamo innescato è stata proprio quella di.
Prendere porzioni di edificio guardare porzioni di edificio non sulle mappe ma nella realtà come si affacciano sulla scena urbana oggi come si vede come vengono visti oggi da chi passa per la strade pubbliche o per le piazze che vi sono carenti e si chiama unità edilizia cioè quel blocco che da terra il tetto.
È un tassello della Corte.
Oppure dal tracciato su strada delle carte le linee di fronte sulle strade pubbliche è un tassello che è ancora aperto mostra unitarietà di volume e di prospetto e qui.
E il la novità della norma.
Rivo giù terra terra ad esempio rivoltemi con quale norma intervento da fare è chiaro che riguarda un interno di un appartamento che hanno all' interno non tocca all' esterno fa quello che vuole mentre invece se l' intervento è su tutta l' edificio per ogni edificio U E 1 unità edilizia e non unità tipologica è una norma perché sono stati classificati tutti in base alla loro importanza nell' affacciarsi nel creare la scena urbana cioè le gerarchico Palazzo Chiesa poi via via degradando fino ad arrivare dall' importanza paesaggistica che l' edilizia minore connettiva ma ci sono Treu ancora qualcosa di edilizia eclettica ci sono delle corti rurali ancora espressive ce ne sono un paio in tutto o si possono travolgere dall' intervento e trasformarle in condomini se si vuole mantenere l' identità chiaro se si vuole andare avanti si va avanti e ci sono poi questi diritti e sostitutive che veramente hanno snaturato l' effetto in maniera.
Rilassante e accattivante anche tutti i centri storici hanno per loro stessa natura che è l' autenticità degli spazi e questi avranno una normativa che se si interviene su tutto l' edificio chiamiamolo moderno estraneo al linguaggio dovrà ricomporsi sempre all' interno del suo volume ma con un' immagine più consona a ciò che gli sta intorno ecco questo lavoro ha portato via parecchio tempo ma credo che sia stato.
Che sarà molto utile anche per semplificare molto quel penale a soggetti di mistica della trattativa col tecnici che però so per esperienza e ognuno avviene con la sua esigenza come dire improcrastinabile ma se invece gli dai non non è vincolistico era anzi è più dinamico perché gli dici tu puoi fare questo può passare una soletta per mettere dentro due finestre nuove purché non siano nastro ma sono verticali restare con infissi così cioè non è solo un maquillage è strutturale quello che gli dice di fare pur mantenendo e portando l' edificio a conforto.
Ineludibili al giorno d' oggi e alle esigenze funzionali ineludibili al giorno d' oggi qui nel centro storico si innesca il discorso che stanno molto a cuore.
Che da anni è qui congelato che è quello il discorso sul bus e sue adiacenze devo dire che era giaceva nei cassetti da tempo i progetti devono in casa dei progetti dei progetti tutti autoreferenziali c' era il progetto l' idea vaga di una piazza con una strada in mezzo.
Che mi piazza strano che lo dica lo snodo no piazza la piazza non è un luogo di viabilità e sembrava una cerniera ma un luogo di aggregazione.
Eh.
Ah ah boh a nord una lottizzazione selvaggia una proposta di lottizzazione selvaggia.
Con tantissimi volumi con tantissime strade con tantissimi percorsi ed è se potete dirlo e la è l' ultima tavola sull' angolo ma l' abbiamo inserita cosa un po' anomala ma che comunque sarà molto importante perché anche i tecnici chiamano ce la siamo inventata ma abbiamo.
Vuol dire fatta condivisa abbiamo condiviso i tecnici e con i proprietari delle aree ed è diventato il punto di rigenerazione da cui si sprigiona poi tutto il resto perché i percorsi di cui parlavo all' inizio partono da lì lì c'è l' incrocio di percorsi da nord della strada mercato che sta dove c'è la chiesa adesso non ricordo come si chiama.
E la via Garibaldi mi sembra e una nuova strada di sgrondare a nord e dovrebbe essere un viale delle Rimembranze diciamo alberato che va dalla chiesa al cimitero e nello stesso tempo c'è l' equipaggiamento di un percorso ciclopedonale a bordo del bus a piedi nelle bus in modo da passare davanti al Castello e poi verso la Madonna.
Va bene e fluire poi dei percorsi lungo la gamba non qui Camera ecco di questo questo progetto l' abbiamo inserito come scheda proprio come punto di riferimento una volumetria abbiamo dovuto inserirla perché resta proprio una ricaduta pubblica tutta pubblica era una piazza nuova con tre lati occupati che dialoga con il cortile in parte che sarà il piano di recupero Olivetti e fa diventare come dire che crea una nuova centralità perché non c'è nessuno qui ci sono delle slarghi sgangherati dove si fa il mercato sono dei parcheggi asfaltati ritengo che anziché un altro con le quinte urbane con le quinte di di edifici di edificato foto dello stile un po' del passato che allude un po' al passato che ai portici al piano terra come si usa come si deve fare nelle nelle cittadine della Bassa super accaldata.
E per proteggere le piante che ha la piantumazione la piantumazione che toglie l' astrattezza come dire freddo astrattezza del nuovo costruito rispetto a offrire un conforto anche di ius di di di riparo nei momenti di grande calore ecco questo discorso della piazza che dialogo ed è morfologicamente coerente con l' impianto insediativo originario del centro storico perché è fatta a blocchi quasi a corte e quindi richiama il modello tipologico originario.
E questa piazza diventa poi l' opera pubblica che innesca anche le altre perché se non ci fosse questa è chiaro tant' è che è aperta verso la chiesa ha una specie di porticato davanti in modo che si venga con la chiesa con una specie di estensione del sagrato della chiesa e diventa uno spazio veramente pubblico è chiaro che in questo caso la via Garibaldi dovrà diventare una via a senso unico non so una via riqualificata anch' essa la pavimentazione della piazza deve diventare la stessa davanti al sagrato della chiesa cioè unire il tutto facendo diventare un luogo centrale quello che adesso è un luogo escluso.
Ecco.
Non so.
Sì potrei fermarmi anche qui perché i punti a ecco il Sindaco ha accennato un ultimo punto poi basta sono anche stanco che il Sindaco ha accennato alla elevazione degli indici.
Ma non è solo una come dire un espediente politico.
Assolutamente e abbiamo proposto noi all' inizio non altri non erano già in testa però è coerente con il discorso del risparmio di suolo nel senso che siccome tantissime lottizzazioni previste ancora previste nel presente PGT e poi ancora nel PRG non sono state completate cosa significa questo che l' attività edilizia come dire intensiva non parte più non parte non c'è mercato non c'è l' investitore rischia di costruire venti appartamenti in organizzazione.
E poi un ciclo che dura 10 15 anni coi tempi che corrono non ritorna neanche se non c'è mercato non c'è neanche sviluppo cioè intendiamoci bene allora cos' è coerente con risparmio di suolo elevare l' indice cioè permettere i tessuti leggeri tipo le villette mono e bifamiliari di sopra elevarsi a dell' appartamento per per il figlio che nasce senza.
Cambiare l' 8 l' 8 è quello parlo di tessuti più leggeri vuol dire portare all' interno della città l' attività edilizia ma quella capillare quella come dire alla portata non dico di tutti di un ceto medio di insomma di chi è proprietario di casa ce la fa ad ampliarsi ma non per la stanza del nonno o ampliarsi proprio per fare una una sopraelevazione in questo senso si risparmia suolo e in questo senso si riporta proprio l' attività alla portata di un di di classi sociali che potrebbero arrivarci.
Mentre l' intervento grosso all' esterno non è più come dire non è più accessibile e diventa più capillare più forti fattibile questo ecco io mi fermo qui e penso di aver toccato tutti i punti che avete al piano.
La vita eccetera o ci sono dieci punti più di dettaglio più.
Gli amministrativi che dovrebbero già essere sviluppati dipende solo dal tempo che abbiamo a disposizione.
Un po' come fare tu Stefania.
Io vorrei fare solo un breve intervento per precisare come questo disegno di piano e si è realizzato concretamente all' interno degli atti del PGT cioè come si può concretizzare la filosofia di Piano e il progetto la strategia che vi ha appena esposto l' architetto Rovati ovviamente.
All' interno della redazione del PGT si seguono vari passaggi ci sono varie fasi di consultazione di raccolta dei vari suggerimenti e di ascolto delle parti economiche e sociali del territorio da tutte queste fasi che il PGT ha affrontato in questi quasi due anni di lavoro ci sono stati dei momenti dedicati proprio a questo scopo tra cui principalmente anche la Valutazione ambientale strategica che il PGT ha affrontato proponendo i propri obiettivi le proprie scelte di piano agli enti territorialmente ambientalmente competenti quindi son state svolte due Conferenze di valutazione ambientale sono stati raccolti tutti i pareri degli enti e l' Autorità competente ha reso il proprio parere.
Favorevole per la valutazione ambientale e il percorso di valutazione è stato affrontato partendo come diceva l' architetto Rovati dal precedente percorso perché già lì gli enti si erano espressi avevano dato delle precise indicazioni quindi noi siamo andati ad affrontare le criticità già rilevate abbiamo cercato di dare una nuova risposta questo ha fatto sì che poi il Piano abbia avuto anche un riscontro abbastanza favorevole da parte di tutti gli enti coinvolti e all' interno di questo percorso è stata ovviamente fatta tutta una valutazione sullo stato di attuazione del Piano diceva bene prima l' architetto specificando che di tutti gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT vigente non ne sia partito neanche uno non è stata presentata una domanda quindi non è giacente per istruttoria presso l' ufficio tecnico è arrivata qualche labile manifestazione di interesse è dovuta principalmente però a una norma che sembrava che dovesse annullare tutte queste previsioni però di concreto non è mai arrivato niente.
Ci sono delle vecchie previsioni ancora non attuate ci sono ancora delle lottizzazioni che non sono state completate quindi un piano che non ha esaurito la sua capacità edificatoria e la sua potenzialità di risposta alle esigenze dei residenti nonostante questo abbiamo raccolto poco più di 40 richieste di suggerimenti da parte di vari cittadini circa 43 e 44.
Di tutte queste istanze quelle che erano destinate ad avere nuove aree erano veramente un' esigua parte e per ovvi motivi visto che la legge non ce lo consente non sono state inserite.
Però la maggior parte più del 60 per cento sono state accolte perché erano volte a consentire dei piccoli affinamenti di norma rispondere a delle piccole esigenze familiari quindi andare nell' ottica di quello che vi ha appena illustrato l' architetto Rovati cioè di densificare del tessuto esistente e di lavorare sul sull' edilizia e già realizzata che già sta dando abitazione ai cittadini questo anche per quanto riguarda il tessuto edilizio destinato alle attività produttive dove sono state segnalate varie esigenze di completamento degli edifici esistenti e di implementazione delle attività economiche già in essere quindi partendo da questo procedimento da questa ascolto delle esigenze dei cittadini rapportate alle valutazioni degli enti il progetto di piano si è composto di quello che vedete ovviamente esposto ma anche di un nuovo apparato normativo.
Questo nuovo apparato normativo è decisamente differente rispetto a quello che c'è oggi è vigente per Gambara principalmente per due motivi ovviamente le persone che hanno redatto questo PGT non sono le stesse che hanno redatto quello precedente e anche l' ufficio tecnico ha avuto tempo in questi anni di esplicitare delle esigenze di gestione della norma e quindi darci indicazioni puntuali ma anche perché il vecchio piano era stato costruito in un percorso piuttosto lungo e articolato quindi i tre atti principali del due del del PGT erano molto distanti da loro sia nel tempo che come progettualità per i diversi professionisti che poi li hanno redatti quindi abbiamo pensato di unificarli in un unico dispositivo normativo che riguardi tutti e tre gli ambiti e che avesse una parte generale che andasse a definire tutte le caratteristiche generali che il piano deve contenere quindi le definizioni degli interventi edilizi sono univoca la definizione dei rapporti della pianificazione e quindi tra i vari atti di dei vari livelli regionale provinciale piano attuativo già vigente già convenzionato tutti questi aspetti di gestione sono univoci per i tre strumenti quindi non c'è più l' imbarazzo di avere due norme che dicono cose differenti.
E ovviamente eh.
Da tutte le definizioni della destinazione d' uso che sono state riviste sono univoche vengono esplicitate si vengono vengono date delle definizioni coerenti con le norme attuali con delle precisazioni per quanto riguarda le varie percentuali e vengono indicate come ci impone la legge le destinazioni d' uso ammesse compatibili e non compatibili quindi a nostro avviso uno strumento molto più completo molto più di dettaglio ma anche molto più snello perché guardando una singola norma si può gestire tutti gli atti del PGT e quindi il territorio.
Abbiamo ovviamente inserito una norma per quanto riguarda le attività economiche che va a disciplinare tutti gli esercizi commerciali con le varie definizioni che possono servire tutte le categorie di intervento che la norma ci porta a dover disciplinare io non entro nel merito di tutte le singole norme perché rischia di essere noiosa però vi dico le questioni più rilevanti a livello proprio di di scelta strategica poi ovviamente siamo disponibili se ci sono delle domande delle puntualizzazioni che ritenete necessarie.
In generale il ragionamento che ha fatto che vi ha esposto l' architetto Rovati sulla riduzione del consumo di suolo per darvi un' indicazione numerica ha portato a una riduzione di circa il 25 per cento delle aree edificabili per ambiti di trasformazione vuol dire che per il territorio comunale di Gambara che circa 32 chilometri quadrati.
E con una superficie urbanizzata di soli 2 chilometri quadrati quindi stiamo parlando di un rapporto abbastanza ampio.
Sono stati ridotti di due punti percentuali le aree edificabili una somma abbastanza rilevanti quindi si passa da un 8 per cento a un 6 per cento a livello regionale l' indicazione che viene data è quella che alla prossima tornata di di di varianti quando la Regione si sarà dotata del suo strumento e anche la provincia il Comune di Gambara avrà già in cassaforte una quota di suolo conservato che possa portare agli enti e non doverne ridurre dell' altro le percentuali infatti che stanno anticipando sono nell' ordine del 25 35 per cento quindi siete assolutamente in linea è stato anche un po' anticipando questa.
Questa imposizione normativa che è la filosofia che ormai sta venendo avanti.
Questo ci ha concesso di rideterminare tutti gli ambiti di trasformazione non solo a livello progettuale ma anche a livello normativo nel vostro piano c' era un singolo articolo che disciplinava tutti gli ambiti di trasformazione assegnando un unico indice per tutti e consentendo una sorta di perequazione diffusa per cui 5000 metri quadri di SLP aleggiavano sul territorio mi pareva che qualcuno potesse andare acquisirli non non era ben chiaro in che modo e ascoltarli.
In altre aree questo meccanismo per ovvi motivi non è mai partito e quindi è rimasto sulla carta quello che noi abbiamo fatto di differente è stato valutarli singolarmente 1 1 andando a ricostruire le criticità già rilevate confrontandoci con i vari proponenti e quindi riportando nelle norme delle schede singole calate direttamente nella realtà di ogni singolo ambito che vanno ad indicare esplicitamente quali sono gli indici di destinazioni d' uso quali sono gli standard che dovranno reperire caso per caso in questo modo si è introdotto il principio della perequazione di comparto e tra comparto invece di quella diffusa che difficilmente può essere attuata perché ad oggi nessun Comune è riuscito ancora a far partire questo sistema questo meccanismo e di difficile anche valutazione quindi sul sugli ambiti di trasformazione è già stato detto tanto vi posso dire che da 178.000 metri quadri di area siamo passati a circa 130.000 quindi il rapporto è questo.
Per quanto riguarda gli altri due strumenti che compongono il PGT vi faccio un breve accenno al Piano dei Servizi le novità che sono state introdotte oltre a specificare qual è la dotazione minima delle aree a standard che ogni intervento deve reperire per dotare i vari ambiti di parcheggi di verde di.
Disservizi sono stati introdotti gli standard di qualità che vanno a chiedere un piccolo contributo aggiuntivo per questi ambiti che ancora oggi stiamo mantenendo e che consumano ancora oggi suolo agricolo in modo che questi contributi possano andare a realizzare tutto il progetto del pubblico all' interno di tutto il privi del PGT quindi di tutta la previsione dell' Amministrazione comunale ovviamente per fare questo il contrappasso è stato quello di andare a individuare con chiarezza gli importi per esempio delle delle monetizzazioni che sono stati differenziati invece di avere un unico importo su tutto il territorio comunale abbiamo fatto una valutazione un po' più tecnica un po' più pertinente quindi in funzione della zona in cui si sta operando e della destinazione d' uso sono stati graduati e poi è stata introdotta una norma che stava particolarmente a cuore al Sindaco per quanto riguarda l' edilizia convenzionata.
Anni fa si parlava di aree PEEP di edilizia residenziale pubblica eccetera cosa che oggi si sente non si sente quasi più.
Non ci sono delle richieste di nuova edilizia abitativa perché come diceva l' architetto Rovati la tendenza per Gambara è in negativo non ci sono soldi naturali positivi non ci sono saldi migratori molto positivi e probabilmente lo stock edilizio ancora non occupato è sufficiente a rispondere a questa esigenza è chiaro che però una amministrazione comunale che si trova a consegnare un Comune uno strumento che è stato completamente stravolto rispetto al vecchio Piano quindi possiamo dire un nuovo PGT non può porsi comunque la domanda e se un domani una coppia giovane o una famiglia non tanto giovane o comunque chi voglio creano un nucleo familiare volesse dotarsi di un nuovo alloggio a prezzo calmierato dove può trovare risposta a Gambara.
Non sono e questi momenti per andare a acquisire delle aree per fare edilizia economica popolare quello che si fa oggi e dire l' Amministrazione comunale si riserva di individuare un paio di aree che possono avere le caratteristiche all' interno del Piano dei servizi all' interno del quale nel caso ci fosse necessità andare a individuare appunto un intervento di edilizia convenzionata che sia in acquisto o in locazione.
Oppure prevedere che nel momento in cui gli ambiti di trasformazione dovessero presentare un piano attuativo l' Amministrazione si riserva di richiedere di concordare con i lottizzanti una quota di alloggi da destinare all' edilizia convenzionata questo in cambio del fatto che questa quota di SLP venga considerato come servizio pubblico e quindi a scomputo del dello standard della dotazione minima di servizi che questi ambiti devono fornire al Comune quindi il Comune si dota di un servizio dà una risposta alla domanda nel momento in cui gli viene posta perché oggi sarebbe praticamente inutile e consente anche di dare al privato la possibilità di non realizzare magari dei parchi pubblici in posti dove non servono ma dare un servizio differente queste quindi sono le principali novità del Piano dei Servizi che si è dotato anche di un nuovo strumento che è il Piano urbano generale dei sottoservizi come accennava prima l' architetto sottili questo è uno strumento molto innovativo molto tecnico e molto complesso e molto acerbo sono i primi che si fanno col nuovo protocollo che Regione Lombardia sta fornendo.
E sono i primi che si fanno con pochissimi dati che vengono forniti dagli enti gestori dei sottoservizi il risultato finale però è.
Un database di informazioni e di dati che dovrebbe agevolare e consentire una gestione molto più efficiente efficace di tutti i sottoservizi sto parlando di acquedotto fornitura energia elettrica fognatura pubblica illuminazione tutte le trasmissioni dati che oggi sono il sottoservizio più più richiesto e più oggetto di intervento per cui banda larga a fibra ottica eccetera.
Il risultato sarà arrivare a un catasto dei sottoservizi quindi quello che la Regione oggi ci chiede di dargli tutte le informazioni all' interno di un protocollo digitale che non vi sto a spiegare perché è molto tecnico però all' interno del quale l' ufficio tecnico del Comune che gestisce questo servizio va a cliccare su un dato punto e trova che i sottoservizi si sono dove sono che caratteristiche hanno qual è stato l' ultimo intervento se devono programmare una nuova operazione di manutenzione come devono sistemare il discorso viabilità che gira devono far fare i veicoli per non interferire col cantiere quanto devono far pagare per la manutenzione del manto stradale e tutta una serie di operazioni di di attuazione molto concreta.
Purtroppo non abbiamo molti dati oggi però quello che ci viene richiesto dalla norma e comporre questo mosaico di informazioni e di dati anche vuoti cioè creare la griglia della struttura entro la quale pian piano nel tempo il Comune o gli enti gestori possono andare a collocare le loro informazioni in modo univoco cioè su tutto il territorio di Regione Lombardia tutti lo faranno lo stesso modo quindi l' obiettivo è arrivare a una gestione molto concreta efficiente pratica.
Brevemente per quanto riguarda poi infine il Piano delle Regole oltre alla rivisitazione di tutta la norma generale e quindi la precisazione delle normative dirette al recupero dei sottotetti parcheggi pertinenziali eccetera a quelle categorie di interventi nel nel nucleo di antica formazione corrispondono ovviamente nelle singole norme che non sono prettamente conservative sono anzi molto più.
Concedono molto di più rispetto a quelle di prima perché vanno a specificare se come fare un determinato tipo di intervento sulla maggior parte degli edifici è consentito il recupero del sottotetto anche in deroga alle altezze come dice la legge regionale è consentito il recupero delle logge di finirli con le chiusure dei serramenti si va a dire come si va a concedere questo è molto importante perché abbandonare il centro storico per costruire la villetta in periferia non è il futuro migliore probabilmente per questi Comuni che hanno ancora qualcosa da dare all' interno del proprio contesto urbano gli indici nelle vecchie zone B sono stati gradualmente rimodulati questo consente oltre che di avere una nuova disponibilità all' interno del tessuto urbano consolidato anche un altro aspetto che è più sociologico ma consente di lavorare anche le piccole imprese del del paese le grandi lottizzazioni arriva l' impresa di Milano fa l' intervento sparisce fallisce chissà cosa fa.
La famiglia che fa un recupero del sottotetto che amplia di un piano che si allarga probabilmente al cugino che fa l' impresa e che lavora quindi si innesca un meccanismo virtuoso che porta anche delle ricadute economiche che non sono secondo me di poco conto.
Per quanto riguarda invece gli ambiti produttivi anche in questo caso non sono stati assegnati ulteriori indici perché comunque il limite è sempre quello del rapporto di copertura in questo caso è stato incrementato del 50 per cento al 60 per cento quindi anche qui le esigenze delle attività possono essere soddisfatte attraverso questa nuova possibilità.
Vi dicevo prima che su 32 chilometri quadrati di territorio 29 sono destinati all' attività agricola quindi capite che la normativa della degli ambiti agricoli sono quelli che hanno poi una maggiore ricaduta sul territorio.
Ovviamente rispetto alla vecchia norma che era molto semplice aveva pochi contenuti siamo andati a disciplinare tutte le nuove zone precisando quali sono le differenze tra una e l' altra le attività consentite.
La cosa principale è stato comunque quello di recepire e il regolamento di igiene di Regione Lombardia con le relative fasce di rispetto questo perché in zona agricola problema principale oggi oltre che a gestire l' attività agricola è anche quello di rapportarsi con il problema della reciprocità cioè dove gli ambiti agricoli si spingono a rettificare perché credo che lo Statuto prevede che.
Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale prevede che.
In caso di assenza o impedimento.
In caso di assenza impedimento il Sindaco è sostituito dal vicesindaco quindi presiede la seduta il Vice Sindaco a rettifica.
Brevemente.
Quindi concludo dicendo che per quanto riguarda gli ambiti agricoli la criticità principale è quella che riguarda la reciprocità ovvero laddove la destinazione di attività agricole si spingono si avvicinano i limiti del tessuto urbano e quindi alle funzioni abitative oppure alle attività produttive che si spostano verso la Campania e che comportano delle situazioni di incompatibilità per ovvi motivi succede anche.
Rispetto alla in controtendenza rispetto a un po' di anni fa.
La richiesta di andare ad occupare immobili che precedentemente erano destinati all' attività agricola ancora in zona agricola ma che non sono più destinati a tale attività quindi queste sono le due criticità che principalmente ci hanno occupato per quanto riguarda la l' attività agricola le soluzioni che noi abbiamo proposto all' interno di questo piano sono fondamentalmente di tre tipi la prima ovviamente la declinazione degli ambiti il rispetto delle norme di cui ha parlato prima l' architetto Rovati a cui ho accennato io quindi graduare e differenziare le tipologie di attività che si possono fare contenere per esempio gli allevamenti intensivi nei pressi dei centri abitati maggiormente destinati a tale scopo e quindi andare a disciplinare le aree in modo diverso.
La seconda.
Casistica riguarda invece e il recupero degli edifici in zona agricola magari realizzati per scopi abitativi dall' imprenditore agricolo che oggi non sono predestinati a tale scopo vuoi perché l' imprenditore agricolo non svolge più attività vuoi perché si sia trasferito perché sia andato in pensione o per mille motivi la norma regionale dal 93 ci dice che l' imprenditore agricolo può costruire la sua abitazione utilizzando gli indici della legge regionale senza pagare gli oneri però non dice cosa succede dopo cosa succede quando questi atti di vincolo ci sono ancora hanno consentito l' edificabilità ma non hanno più il requisito fondamentale cioè il titolo di imprenditore agricolo non sono più destinati quindi all' attività agricola.
La risposta che noi abbiamo dato questo in continuità anche col piano precedente e gli edifici che già sono stati individuati come non più destinati all' attività agricola possono trasformarsi in abitazione residenziale libera fatto salvo rispetto ovviamente delle distanze di cui vi parlavo prima eventuali edifici che fossero sfuggiti a questa ricognizione possono presentare una dimostrazione della loro appartenenza a questa categoria all' ufficio tecnico che farà le dovute valutazioni e verificherà che effettivamente anche questi edifici possono rientrare in questa casistica senza dover attendere una nuova variante al PGT il terzo caso è oggi io rilevo l' abitazione destinata all' imprenditore agricolo tra un anno questo imprenditore agricolo non è più lì perché è andato a vivere l' altra parte lo spazio abitativo da lui occupato precedentemente può essere venduto riconvertito passato in successione quello che volete presentando una pratica all' Ufficio tecnico che farà il cambio d' uso pagherà i suoi oneri diventerà un' abitazione vive sempre tutto nel rispetto delle fasce di rispetto e quindi dei limiti di reciprocità che la Regione con il Regolamento d' igiene ci impone.
La terza e ultima modifica che abbiamo introdotto è quella che riguarda gli spazi che invece ci vengono richiesti ma che non sono destinati alla funzione abitativa ci sono degli immobili che hanno anche un elevato pregio architettonico oltre che avere ancora una identità storica e tradizionale per cui queste cascine non sono completamente destinate all' attività agricola o meglio ci sono degli enormi spazi che sono abbandonati non sono utilizzati.
Per rivitalizzare anche la fruizione della campagna all' interno di quel progetto strategico che vi è stata illustrata evitare l' abbandono di degrado di queste strutture ed evitare che diventino anche qualcos' altro le norme consentono il recupero di questi spazi per fini culturali per fini turistici.
Degli degli spazi dove fare anche promozione delle attività agricole piccoli spazi di vendita di marmellate insomma una serie di attività che possono consentire una riqualificazione degli immobili alla loro fruizione da parte di di nuove di nuove funzioni ecco queste sono le principali novità che vi ho espresso in maniera molto sintetica ovviamente ripeto se avete domande siamo qui grazie.
Ringrazio l' architetto Rovati e architetto Paolo Baronio per la presentazione ricca ed articolata e dichiaro aperta la discussione per eventuali osservazioni.
Sì buongiorno io prima di procedere con alcune considerazioni avevo alcune domande da fare di chiarimento.
Su alcuni punti e la prima ha già dato un po' di dettagli relativamente a quello che riguarda il centro storico di Gambara quindi diciamo le aree di tipo A e di tipo B volevo che mi sintetizzasse un po' meglio diciamo quali sono e.
Le nuove variazioni cioè i nuovi benefici che vengono in essere con questo PGT per il recupero della parte storica di Gambara quindi al di là diciamo del recupero dei sottotetti e quindi dell' indice e anche dell' indice di edificabilità se c' era qualcos' altro oppure in che termini erano messe queste cose.
Una valutazione prettamente economica per cui gli interventi in centro storico devono reperire degli oneri e delle monetizzazioni inferiore rispetto agli ambiti che vanno a consumare nuovo suolo quindi c'è una richiesta inferiore rispetto a quello che deve essere il corrispettivo da dare diciamo all' amministrazione e questo è un incentivo che di solito è abbastanza interessante e gli indici di edificabilità del centro storico ovviamente sono pari all' esistente non si danno degli incrementi volumetrici si dà la possibilità di innalzare nel caso di recupero sottotetti che non è una cosa da poco perché molti piani danno dei limiti sia per quanto riguarda l' altezza massima che per quanto riguarda eventuali allineamenti con gli edifici limitrofi questo però molte volte non consente di recuperare il sottotetto perché non si raggiungono l' altezza è necessaria la legge regionale in realtà consente di ovviamente arrivare al massimo dell' altezza di 2 e 40 di media e di poter derogare anche all' altezza massima della destinazione di zona questo ovviamente dando un limite per cui l' altezza minore in gronda deve essere una 50 e la media deve essere sempre 2 e 40 quindi c'è già una disposizione di legge che ci consente di fare un recupero il sottotetto un po' più spinto ma che consente di contro anche un' altra ricaduta positiva sul territorio dal punto di vista paesaggistico.
Noi siamo particolarmente sostenitori di questo obbligo di allineare tutti i tetti del centro storico perché il centro storico per sua formazione presenta delle differenze che sono quelli che rendono vivace rendono gradevole anche il tessuto del centro storico pensare di avere un allineamento a Cortina tutta la stessa altezza rende questi tessuti qualcosa di diverso dal centro storico quindi anche in questo caso recupero del sottotetto consente di tenere questa alternanza di altezze che potrebbe avere anche un valore positivo poi per quanto riguarda e le varie declinazioni delle categorie di intervento ci sono varie possibilità di recupero per esempio dei piani terra degli edifici la nuova precedentemente erano destinati a deposito attrezzi perché ci sono ancora molti edifici rurali oppure dei vecchi fienili posti al primo piano che sono aperti quindi consentire la chiusura con dei serramenti all' interno delle degli spazi delle specchiature esistenti quindi mantenere la lettura del pilastro centrale eccetera consente di recuperare anche questi spazi.
Quindi una sorta di volume che viene recuperato senza introdurre nuovi incrementi poi per quanto riguarda ovviamente gli edifici notabili quelli che sono a maggior valenza ovviamente in questo caso si parla di restauro risanamento conservativo non ci sono ovviamente queste operazioni di densificazione di recupero perché ovviamente le.
Il valore architettonico supera qualsiasi altra esigenza e poi invece per quanto riguarda gli edifici minori gli accessori è consentito il mantenimento oppure la demolizione o l' accorpamento con l' edificio principale.
Ovviamente non c'è bisogno che vi dica che tutto l' apparato normativo nazionale e regionale in questi anni sta spingendo molto per il recupero degli edifici esistenti laddove si vadano a comportare anche delle migliorie dal punto di vista energetico quindi anche nel centro storico è possibile recuperare e lo spessore dei muri perimetrali o di copertura laddove si facciano queste operazioni.
Questa è tutta una quota di superfici che ovviamente viene calcolata in più e che non assegniamo noi col PGT quindi non ci vantiamo di aver dato come possibilità ma che noi calcoliamo e valutiamo nel caso di intervento in centro storico di recupero e per quanto riguarda le zone B invece una precisazione.
Si chiedeva.
La valutazione che abbiamo fatto è stata quella di rapportare.
La situazione attuale del PGT di oggi con quella del PRG precedente all' approvazione del appunto del PGT vigente questo perché con l' ultimo PGT le aree edificabili non sono state inserite in maniera esuberante quindi anche gli enti avevano chiesto una di ridurle e quindi quei famosi 5000 metri quadri che a cui accennavo prima di perequazione erano stati introdotti perché derivanti da altre operazioni.
E due avevano abbassato tutti gli indici del tessuto urbano quindi noi rapportandoci al vecchio PRG in funzione anche di questo riequilibrio che abbiamo fatto riducendo gli ambiti di trasformazione.
Abbiamo inserito dei vari incrementi che sono stati declinati in funzione degli ambiti in cui siamo andati a operare ovviamente facendo una valutazione di tipo ambientale in senso ampio quindi il tessuto edilizio la sua densità il fatto se fosse servito da tutti i servizi quindi acquedotto fognatura viabilità parcheggi quindi la sua capacità di accogliere o meno nuovo volume e anche della qualità architettonica su cui si andava a lavorare quindi in funzione di questi criteri vi faccio brevemente una ricostruzione.
La zona B quella più limitrofa al centro storico che peraltro sono pochissimi ambiti è quella più densa è quella dove ci sono architettura molto vicina a quella del centro storico l' indice è già sufficientemente elevato che già un 1,5 metro cubo su metro quadro in questo caso abbiamo introdotto un piccolo indice fondiario aggiuntivo che va a tenta di risolvere eventuali situazioni puntuali di esigenze magari igienico sanitarie o chiudere una loggia aggiungere un piccolo volume accessorio per cui c'è un incremento del 5 per cento della SLP esistente però rimane l' indice attuale quindi laddove il lotto fosse già saturo c'è questo piccolo sfogo per quanto riguarda la zona B 2 che è quella direttamente limitrofo questa l' indice è attuale ed è 0 8 metri cubi su metro quadro quello del PRG era addirittura di 2 metri cubi su metro quadro quindi effettivamente è un' esagerazione abbiamo cercato di fare una valutazione intermedia siamo andati a 1,2 metro cubo su metro quadro questo tessuto è quella media sì densità con villette mono o bifamiliari quindi questo incremento di 0,4 consente effettivamente di avere quasi un piano in più di avere delle delle stanze in più quindi non una piccola una piccola un piccolo incremento ma qualcosa di più sostanzioso le vitree invece sono le aree urbane destinate ai piani attuativi in atto confermati dal PRG quindi discendono dalla vecchia previsione in questo caso l' indice di zona era stato pesantemente abbassato dal PGT che l' aveva portato da 1 e mezzo a uno quindi da 1,5 metri cubi su metro quadro a 1 in questo caso visto che erano piani già convenzionati l' abbiamo riportato esattamente al vecchio indice.
Invece per quanto riguarda le zone C e che erano differenziate avevano due indici diversi li abbiamo mantenuti e.
Allo stesso livello perché questi si configurano come dei lotti liberi quindi delle piccole sacche di edificabilità ancora libere e.
Che potrebbero effettivamente contenere un indice di un metro cubo su metro quadro che ci è sembrato sufficiente per rispondere alle esigenze per collocarsi all' interno di questi ambiti.
Se ho risposto sufficientemente sì io volevo chiedere un' altra cosa uno dei problemi che riguardano il centro storico che non ricordo fossero stati evidenziati nel tempo era relativo che con il discorso del recupero energetico degli immobili e molti si trovano nell' opportunità di poter fare la realizzazione di un cappotto che spesso nei profili soprattutto in centro al paese va a coprire delle aree che non sono di proprietà ma diventano di area pubblica.
Quindi se io ho affrontato qualcosa di questo problema e se è previsto per esempio visto che tanti porzioni di abitazione che abbiamo in centro storico sono di antica costruzione quindi diciamo con materiali molto poveri quindi che non che non hanno capacità diciamo e di resistenza per per sopportare determinate realizzazioni per esempio quelli di un sopralzo e di un recupero perché andrebbero in contrasto con normative di tipo sismico antisismico perché ovviamente non hanno la capacità di poterlo fare se è prevista la possibilità di fare l' abbattimento di questi immobili e la ricostruzione mantenendo profili mantenendo diciamo tutte le caratteristiche che avevano ma senza ovviamente incorrere dopo l' abbattimento o il dover pagare gli oneri come prima costruzione cioè come costruzione.
Allora per quanto riguarda e il discorso cappotti ovviamente non è un problema che posso pensare di risolvere all' interno di un PGT perché è un problema ovviamente di altra natura gli immobili sono quasi sempre in centro storico a ridosso della viabilità pubblica direttamente a confine con le strade ricadono ovviamente non possono realizzare il proprio cappotto che può essere anche di 15 20 centimetri andando a stringere la carreggiata stradale questo è impensabile quello che si può fare è adottare tecniche costruttive vi devo dire che adesso lo lo lo fanno mi è capitato in molti casi o di lavorare all' interno oppure al piano terra un piano e mezzo lavorare all' interno e poi fare il cappotto esternamente sopra che bisogna lavorare con il progettista e trovare delle soluzioni tecniche adeguate ovviamente il PGT anche volendo non potrebbe dire che col cappotto occuparsi di me stradale perché questo ovviamente non compete a questo strumento e ci sono stati vari problemi con la valutazione di queste di questi spessori tecnici nei rapporti tra le distanze eccetera c'è una sentenza che va in una direzione la sentenza successiva va nell' altra quindi diventa anche difficile dal punto di vista giuridico andando avanti ci sono però delle innovazioni tecnologiche che sicuramente aiuta la risoluzione di questo problema.
Per quanto riguarda invece il discorso delle di degli interventi edilizi di Sovrano soprattutto perché giustamente lei fa cenno a quelli perché sono quelli che creano maggiori problemi la normativa antisismica.
Introduce delle prescrizioni piuttosto pesanti qualcuno dice fortunatamente perché bisognava pensarci prima probabilmente sicuramente questo piano forse non non l' ho detto in maniera chiara consente del qualcosa in più cioè la normativa antisismica va rispettata quindi nel caso in cui si intervenga su un edificio esistente vanno.
Specificate tutte le caratteristiche vanno introdotti nuovi sistemi va fatta una struttura che deve avere determinati requisiti caratteristiche sappiamo tutti che questi requisiti sono molto pesanti e richiedono degli interventi molto invasivi.
In centro storico non si può pensare trasversalmente di far demolire qualsiasi cosa la lettura che però noi abbiamo fatto a tappeto edificio per edificio poi magari qualcuno ci ha segnalato guarda che forse all' interno della corte non sei entrato non hai visto l' ultima campagna va bene però li abbiamo visionati edificio per edificio abbiamo individuato quegli edifici che non sono completamente privi di valore o che comunque hanno un valore che può essere facilmente sostituibile la categoria di intervento che noi gli abbiamo attribuito cosa che io ho dato per scontato ma effettivamente non lo è viene differenziata in funzione della tipologia di intervento che noi si consente di attuare quindi gli edifici più notabili hanno restauro risanamento conservativo e le manutenzioni gli edifici meno notabili arrivano alla ristrutturazione alla ristrutturazione prevede anche la demolizione e ricostruzione ovviamente non sono tutti gli edifici per ovvi motivi perché in centro storico non si può pensare di fare questo ragionamento però laddove le il tessuto edilizio degli anni Sessanta che si trova nel centro storico ma che è fatto di forati è fatto di ecco in quel caso è possibile farlo questa cosa prima non era possibile perché la ristrutturazione non era consentita ovviamente la ristrutturazione.
Può essere fatta e a livello oneroso si applicano gli oneri della ristrutturazione non del ricorso della nuova costruzione ovviamente se lei demolisce e ricostruisce si parla di ristrutturazione si pagano gli oneri per la ristrutturazione e non come nuova costruzione si demolisce però.
In una posizione poi costruisce da tutt' altra parte e quindi non siamo in zona di vincolo e quindi ricade ancora nella ristrutturazione okay.
Perché zone di vincolo ambientale invece la ristrutturazione deve essere inserita in sagoma quindi per semplificare un attimo sci uno abbatte l' edificio in in situazioni di ristrutturazione lo fa esattamente identico prima magari semplicemente spostando un po' i muri per fare il cappotto così questo genere esente da oneri come ristrutturazione.
In questo momento sono zero mi sembra.
Allora il Comune e dovrà e di questo ne abbiamo già parlato con l' ufficio tecnico aggiornare gli oneri di urbanizzazione perché sapete che gli oneri di urbanizzazione andrebbero aggiornati con una cadenza triennale cosa che non fa quasi nessun Comune però in occasione della redazione del PGT viene fatta perché ci sono nuove aree nuovi interventi che vanno disciplinati quindi quando il PGT sarà in fase di approvazione faremo anche questa introdurremo anche questi oneri andremo a precisare le varie categorie quindi verranno previsti degli oneri.
Oneri che attualmente sono zero me lo conferma l' architetto per la ristrutturazione.
Dicevo che attualmente gli oneri per la ristrutturazione nel momento in cui uno ristruttura una un abitato che ha già senza incremento volumetrico non ha esborso di oneri sono a zero in questo momento.
Dipende se l' edificio unifamiliare oppure no cioè la ristrutturazione per edifici unifamiliari non è non è esente dal pagamento se invece non è unifamiliare la ristrutturazione agli oneri.
30 prima esporre i criteri con cui ho fatto l' analisi sul centro storico che rende chi rende storico il centro storico e l' autenticità cosa vuol dire l' autenticità.
Vuol dire che anche dal punto di vista materico e dei materiali.
All' infuori di casi in cui.
Nella loro reciprocità gli edifici che occupano uno spazio storico non dicono niente dal punto di vista storico perché sono stati sostituiti quelli sono un pugno nello stomaco del centro storico quelli possono essere demoliti e ricostruiti.
Purché l' immagine venga a evocare non dico la fantasia bizzarra ma o eccentrica ma effettivamente una partitura da centro storico che vuol dire portoncino e che vuol dire finestre verticali alla lombarda che vuol dire usare certi materiali.
E certamente non cappotti esterni che non farebbero che omologare ai centri storici se fosse applicato a tutte le categorie che esprimono dei valori scalari naturalmente questi valori fino ad arrivare alla V alla al valore ambientale infimo che è quello dell' edificio sostituito quello sì poi sarà demolito e ricostruito gli altri si faranno degli adeguamenti sismici si faranno delle tecniche di consolidamento che si fa ovunque ma è una disciplina che anche dal punto di vista come dire culturale ormai deve essere deve deve entrare nella mentalità comune e su quello il passaggio che bisogna fare la gamba perché ancora non è entrato in aumento dal Comune che l' originalità e la ma la materia in città oltre che la posizione è quella che fa il centro storico perché se se l' edificio è falsato con tipo con con poetiche chiamiamole poetiche ma eccentriche estranee ai linguaggi del centro storico e non è più il centro storico e scade tutta la qualità del centro storico sia un passo avanti e difatti lo sapevamo che avrebbe avuto delle difficoltà però abbiamo fatto ha posto delle normative a unità edilizia cioè tassello per tassello che a fronte ma che ha anche un retro nella Corte le cose più fantasmagoriche io le ho viste entrando dentro negli androni.
Sono proprio il frutto di vent' anni di ristrutturazioni selvagge dove si devono nemmeno con parti intere si sostituiscono con un' edilizia che con la tecnica edilizia della della del del della periferia quindi portare la periferia del centro storico non è certamente un fatto che mantiene l' identità dopodiché tutto si può fare cioè dal punto di vista il patrimonio collettivo che va salvaguardato e della collettività che deve sapere che cosa non può fare solo così avremo tutte le se ci sarà.
Ecco questo è un punto dentro.
Fare entrare nella testa credo che sia una precisazione molto importante questa da tener conto.
Altrimenti ci perdiamo nelle formule per.
Gli indici ci dicono che in sostanza volevo persona lo sa sa cosa deve fare.
Della sua casa sa che non è una villetta in periferia.
Si comporta secondo un vocabolario un codice una grammatica che è tipica del centro storico basta adeguarsi a studiare basta leggere basta guardare gli altri centri storici.
Ripeto.
Io sono totalmente d' accordo con lei architetto in generale su questo aspetto sennonché è successo nel passato che abbiamo il centro storico delle abitazioni che non hanno nulla di storico sono semplicemente dei ruderi fatti con dei mattoni che non sono neanche cotti e che andare a ristrutturare quel tipo di abitazione senza fare un' opera di abbattimento non si riesce a fare nient' altro che quello che c'è quindi per poter incentivare mi riferivo a quello che ovviamente bisogna distinguere caso per caso.
Probabilmente gli edifici di cui sta parlando lei anzi spero sia sono quelli che noi abbiamo indicato tra gli edifici edifici privi di valore ambientale che noi abbiamo rilevato sul territorio e per i quali consentiamo la ristrutturazione edilizia.
Di.
Numerate sono quelli che ha.
Dominano i centri sono solo quasi la metà.
Perché perché appunto questo costume non o non giusto è stato applicato per decenni.
Certo con l' altra domanda che è questa e nell' indicazione che ha dato l' architetto in generale ed è ha spiegato per bene mi riferisco diciamo ai tagli fatti sui metri quadri relativi al recupero diciamo del del del territorio cioè quello ad uso agricolo no siamo passati effettivamente da una quantità che erano 116.000 metri quadri previsti nel vecchio PGT a 82.000 previsti nel nuovo e avete ricordato voi stessi che di quei 116.000 metri quadri non è stato toccato neanche uno no io ricordo che nelle discussioni del precedente PGT che non è vecchissimo soltanto qualche anno c' era stata discussione su queste parti ed effettivamente volevo solo così per per per questione di cronaca visto che avevo sentito a suo tempo e si sapeva che la quantità di terreno reso disponibile era una quantità superiore a quella che era l' utilizzo possibile per il Comune di Gambara come del resto anche la quantità attualmente indicata di 82.000 metri quadri è superiore a quello che potrebbe servire il Comune di Gambara che avete detto voi nella relazione che il Comune di Gambara da dieci anni che è stabile con la popolazione anzi in diminuzione e che le dinamiche diciamo sociali del Comune di Gambara anche a livello aziendale piuttosto che agricolo non solo sono stabili ma addirittura in regresso e.
Io ricordo che una delle motivazioni per cui erano stati introdotti oppure meglio lasciati determinate aree era dovuto al fatto che siccome si entrava già in crisi edilizia e si era cercato di accogliere tutte quelle che erano le richieste e le possibilità in modo che se qualcuno avesse voluto in qualche modo costruire qualcosa ha visto che non si costruiva più nulla fosse lasciato un po' la possibilità e trovo giusto che questa cosa sia stata anche ridimensionata la condivido pienamente e ho visto che è stata applicata come lei ha indicato nella sua relazione iniziale una determinata logica cioè scegliendo proprio i terreni andando diciamo a dare anche un taglio e logico di continuità con quello che c' era e così ho visto però che questo criterio non è stato rispettato sostanzialmente in un punto e le chiedevo giustificazione relativamente al punto diciamo dove ci sono le aree di di tipo R 3 nella parte RAI 3.
Dove voi stessi in un primo documento avevate indicato diciamo un taglio omogeneo cioè lungo il filare chi c' era già cioè lasciando le aree R 1 e R 2 mentre invece poi è stata recuperata anche l' R 4.
Retequattro che si trova a 70 metri quadri senta scusi 70 metri lineari da una fabbrica che è una fonderia quindi con possibilità di inquinamento rumore polveri e quant' altro come mai questa scelta.
Rispondo facendo due precisazioni tecniche che noi abbiamo tralasciato per non tediare ulteriormente i presenti quello che è già previsto nel PGT e che è già stato sottoposto a VAS può essere riconfermato perché è già stato valutato precedentemente quindi la previsione dell' R 3 che lei citava era molto superiore a quella vigente rispetto a quella nostra oggi.
E il doppio passaggio è stato determinato da un' esigenza di rispetto di una normativa noi abbiamo iniziato a fare il PGT quando era in vigore la prima versione della legge 31 del 2014 sulla riduzione del consumo di suolo questa legge è stata modificata a maggio dell' anno scorso la prima versione prevedeva che i Comuni non potessero togliere gli ambiti di trasformazione o ridurli ma dovessero istruire eventuali domande che dovessero essere pervenute entro il trentun maggio dell' anno scorso questo perché nelle finalità della norma c' era quello di consentire l' esaurimento di queste vecchie previsioni quindi chi ha intenzione di edificare lo faccia ora o mai più dopo la data del 31 maggio la legge prevedeva e il congelamento di tutte queste aree non vuol dire né che sparivano né che venivano confermate vuol dire che l' amministrazione non aveva più possibilità di decidere di cosa fare di queste aree di venivano sottratte alla potestà pianificatoria cioè rimanevano in una sorta di congelamento fino a quando la Regione si fosse dotata del proprio piano la provincia altrettanto e quindi i Comuni potessero fare un PGT conforme a questi due nuovi piani con una riduzione nell' ordine di cui vi dicevo prima del 30 del 35 per cento ovviamente nella prima fase di redazione del PGT noi abbiamo operato all' interno di questa norma.
Qui ci siamo detti l' unico modo che noi possiamo avere per andare a ridurre del suolo oggi è quello di concordarlo col cittadino che laddove ci fosse il consenso la richiesta da parte del del proprietario possiamo azzardare ad anticipare questa riduzione dove ci fosse una manifestazione di interesse a mantenere l' area o ci fosse un' opposizione alla riduzione sappiamo che in caso di giudizio so con verremo sicuramente con eventuali richieste di danno e quindi in quella fase abbiamo proposto una riduzione molto drastica che era quella che discendeva dalla nostra valutazione tecnica e dalla valutazione delle criticità emerse nella precedente variante della precedente valutazione ambientale del PGT laddove per esempio per l' ambito R 3 si diceva sì ARPA e provincia segnalavano la vicinanza con questa fonderia eccetera quindi lì abbiamo fatto una riduzione molto pesante.
Questo è stato anche fatto in modo un po' provocatorio per sbloccare i privati e rimuoverli a venire un po' dalla nostra parte perché ovviamente il primo giro di informazione che abbiamo dato guardate stiamo facendo il PGT ci vediamo cosa volete fare tutti noi voglio mantenere tutto uguale come prima poco importa se poi e non succede niente quindi dopo questa prima tornata in questo taglio così decisivo gli operatori sono venuti al tavolo dell' Amministrazione comunale e puntualmente uno per uno li abbiamo un po' ricostruiti un po' adattati quindi è successo che in particolare per due ambiti si sia dovuto tornare un po' indietro e concedere ancora qualcosina di quello che era già stato di quello che è già vigente quindi non è un non abbiamo ampliato l' R 2 abbiamo ridato qualcosa che avevamo tolto drasticamente questo perché quello che vedete nella proposta è stata un po' anche condiviso con i privati la legge poi è cambiata e nell' ultima fase è stato detto che era possibile prevedere da parte dell' amministrazione delle varianti che comunque non superassero la quota di consumo di suolo e pareggio cioè se voglio mettere una nuova area devo togliere un' altrettanta quindi il bilancio che noi abbiamo garantito è stato quello di compensare le varie operazioni garantendo comunque una generale riduzione.
E devo ammettere che per compensare questo piccolo ritorno a una previsione un pochino più abbondante del piano vigente.
Abbiamo pensato di inserire un nuovo ambito a verde che fosse di mitigazione e di compensazione invece che di semplice area agricola.
E inserire nella scheda del dell' ambito R 3 un planivolumetrico che individuasse proprio un intervento di mitigazione ambientale a carico dell' operatore obbligatoriamente di una certa spessore di una certa entità in modo che si possa almeno dal punto di vista pratico andare a contenere un po' questo problema di vicinanza.
L' alternativa è ritornare alla previsione di prima quindi.
Scusate scusate la praticità ma io di solito.
Cerco di essere sintetico quindi qui c'è stata una richiesta specifica di qualcuno che ha richiesto di rimettere esattamente quell' area.
Abbiamo cercato di concordare una soluzione che fosse un po' meno di quella che ci veniva richiesta e qualcosina di più di quello che noi proponevamo a fronte dell' introduzione di queste misure di compensazione caricate obbligatoriamente all' operazione quindi è stata introdotta anche una scheda specifica se lei vede le norme in cui abbiamo proprio disegnato come sarà il minimo del verde di mitigazione che noi prevediamo venga piantumato.
Allora onestamente però enunciazione che farò dopo ma l' anticipo e in zone limitrofe a quell' area sul subito ad ovest di quell' area ci sono già delle aree già edificabili quindi già urbanizzate già pronte e completate tutto quanto quindi non si vedeva questa necessità da questo punto di vista però saranno le considerazioni mie mie finali da questo punto di vista devo procedere con un' altra domanda è vero e sull' una parte diciamo relativamente al basso.
E la domanda è questa qua.
Prima di tutto una di aspetto tecnico io non ho capito bene perché leggendo i documenti e anche perché non sono totalmente competente competente in materia non ho capito bene.
Se trattasi di piano integrato o di piano urbanistico relativamente a quell' area dell' ex bus fino alla parte diciamo R 8 che è la parte diciamo dietro al vaso parallelo via Garibaldi.
Sì.
Lei ha vissuto la vicenda preordinata a queste soluzioni che sa di sa com' era prima la proposta io so com' era la proposta precedente esatto la gira.
La proposta di realizzare una un intervento che non faceva che non esaudire le aspirazioni dell' amministrazione questa attuale una una un intervento attraverso il Piano di recupero perché tale si tratta Piano di recupero quindi ha l' obbligo dell' arrestandolo a convenzionarsi alla fine come un piano attuativo in tutti i sensi.
Di di fare un un piano di recupero dove l' elemento piazza che era l' obiettivo di questa Amministrazione che erano nuova centralità dialogante con la chiesa e quindi diventare l' estensione del sagrato della chiesa.
E veniva completamente vanificata praticamente era un plateatico una strada che lo attraversava per raggiungere quelli che erano terreni a nord dove invece c' erano aspirazioni molto come dire impegnative dal punto di vista volumetrico e quindi c' erano 2 2 risposte che erano due elementi di criticità uno il progetto non rispondeva alle esigenze era chiuso in se stesso alla fine era solo di facciata il fatto di essere una piazza ma era un transito.
Carraio e quindi prima criticità la seconda criticità almeno dai documenti che ho visto non so che iter abbiano fatto se sono stati approvati ma non credo facevano una linea temporale era esuberante eccedente era veramente un' occupazione di suolo molto molto impegnativa fatta come con la logica delle avanzate come dire dei di Romanino tracciato strada era il classico il pagus insomma in un certo senso cioè l' avanzata indifferente nella campagna senza tenere conto di niente della morfologia della forma nell' ammodernamento di queste cose e quindi ci è parsa una cosa anni 60 da da da come dire da contemperare con l' altra che era quella invece di gente di fare qualcosa di pubblico che costituisse veramente una cerniera per l' incrocio di tutti i percorsi pedonali che lì confluivano e allo stesso tempo fossero uno spazio ludico uno spazio di soggiorno di piacere e di di di di di di lo asilo con piazza una piazza soggiorno in un certo senso aperta verso la strada io chiamo strada mercato perché è l' unica strada che non vedo dei negozi che è la via Garibaldi siamo arrivati a questa soluzione che non c'è tutto unificato cioè non è un unico comparto sono due comparti uno è il bus.
Che però dovrà attenersi a quell' impianto.
Addirittura se non l' abbiamo messo nel piano abbiamo messo un planivolumetrico comunque che è vincolante in tutti i suoi aspetti ma il progetto è stato.
Diciamo dettagliato e depositato in Comune come se fosse un piano particolareggiato di fatto alla quale che fungerà da progetto direttore un progetto guida per quelli che faranno un' operazione e l' altra esigenza era quella di scaricare e con un percorso alternativo la via Garibaldi che oggi durante i funerali diviene completamente come dire non non non transitabile oppure chiedere rallentamenti o delle code di conseguenza la strada su Rondo diciamo è stata l' arroccamento per realizzarla in sostanza si fa se si chiude si costruisce un qualcosa altrimenti l' operazione non non funziona non sta in piedi economicamente l' altro in parte che è quello dell' Olivetti.
Anche per quello che è previsto un progetto in Comune che non abbiamo inserito nel piano sennò come mi sembra come planimetria collegata con i ragazzi abbiamo inserito nel piano come planimetria adiacente complementare a quella del bus vero e proprio qui.
Libretti sì sì mi ricordo perché ne abbiamo parlato un sacco allora nel disegno che abbiamo fatto e intanto sono due interventi che si integrano Piano Olivetti tempo tempo diverso però se si fa dovrà essere aperto verso il basso e verso quindi la nuova piazza e la nuova piazza dovrà essere aperta ad est verso il piano Olivetti la nuova piazza poi sarà marginalmente interessata da una viabilità carraia che collegherà attraverso una pendenza adeguate il.
Terreni lottizza abile che sta a nord ma che era stata la Francia insomma ci sono delle ricadute pubbliche tali per cui abbiamo fatto come dire tra virgolette una valutazione anche economica e anche per creare uno stimolo perché senza uno stimolo anche economico neanche le operazioni che hanno ritenuto veramente pubblica possono Ines possono valutare cioè.
Un ragionamento costi e benefici alla fine avere una piazza verde o un intervento di recupero Cordì questa volta sì che è un piano di recupero coordinato.
E compatibile dal punto di vista degli spazi aperti e della collocazione dei volumi con quello che è l' assetto insediativo del centro storico la sua forma proprio di nucleo antico e nello stesso tempo a nord e l' operazione che permette una strada urbanistica discorrendo necessaria almeno questa Amministrazione la ritiene necessaria e innanzitutto una valenza economica per poter realizzare il tutto verso il nucleo antico così è la operazione.
Nessuno ha pensato come dire integrato ma scopo labile e questo è il punto dopo starà alla convenzione riuscire a dire tu per esempio se non hai fatto una strada di sgrossatura il fatto che il bosco fai le ville questa è un' altra cosa però che dipenderà dalla dalla dal dalla disciplina dettagliata che si farà quando gli operatori verranno verranno.
Volontà permettendo comunque io voglio rimanere sul piano tecnico le chiedevo un' altra cosa come mai in questo tipo di di di previsione progettuale.
È stata prevista soltanto la strada che congiunge alla strada diciamo del villaggio dietro lottizzazioni dietro senza portare la strada in prossimità del vaso dando la possibilità del vaso che c'è sotto dietro in modo da dare la possibilità a tutti quelli che sono i diciamo che hanno le aree dietro via Garibaldi di poter accedere cosa che attualmente sono totalmente esclusi.
Visto che uno degli obiettivi era quello di alleggerire la viabilità di via Garibaldi.
Ma la sarebbe stata una soluzione che avrebbe permesso l' entrata da via Garibaldi e l' uscita da dietro per molte per molte situazioni di quella via.
Come mai questo tipo di scelta dal punto di vista tecnico.
La scelta è stata quella che è l' audience ci sarà comunque un servizio dal punto di vista ciclabile a bordo si guarda il prolungamento.
Volumetrica di dettaglio a bordo dell' area del centro storico c'è la possibilità di arrivare con mezzi meno meno pesanti però non è che.
Sì.
Lui dice in sostanza invece di stare a filo se ho capito bene invece di stare in mezzo alla distribuzione delle case doveva stare adiacente al alleo per poter fare da gronda dove c'è la pista ciclabile ecco sì sì sì no ho capito era quello il discorso che quella volumetria lì distribuita in quella maniera avrebbe creato delle penetrazioni a pettine per poter raggiungere la seconda fila delle case ecco questa è una spiegazione che è dal punto di vista progettuale tecnica ora le e poi secondo secondo me non è il nucleo storico e il ruolo del nucleo storico.
Poteva.
Come poteva produrre in futuro la l' ampliamento del brolo richiesta di un garage nel brolo cioè sempre elementi di superfetazione del nucleo antico ecco non è che certo che alleggeriva dal punto di vista dell' appartamento dell' automobile ma non tanto dal punto di vista della della della viabilità vera e propria però comunque no no la più importante perché poi per per avere un seconda fila di di casi devono fare le penetrazioni a pettine insomma in sostanza che avrebbero accentuato il fenomeno organizzativo che era quello che si voleva invece alleggerire un quartiere giardino insomma un quartiere tanto verde con un percorso unico e con un bordo ciclopedonale che deve andare a casa in bicicletta passando dal centro storico passando dalla ciclabile.
Lo fa con la macchina fa un esempio faccio un esempio pratico per far capire cosa intendevo dire.
Prendiamo in considerazione ad esempio non so l' ingresso del del parcheggio del ristorante Stella d' Italia che è proprio su via Garibaldi in un punto cruciale che in un punto stretto della viabilità della viabilità attualmente lì c'è l' entrata all' interno del parcheggio e l' uscita su via Garibaldi nel momento in cui quella strada fosse stata fatta in quella posizione che le dicevo poteva essere che da lì ci fosse stata solo l' entrata e l' uscita sarebbe stata solo dietro quindi alleggerendo via Garibaldi e alle e ovviamente togliendo diciamo condizioni di pericolosità che già più volte si sono manifestate anche con degli incidenti in quella zona quindi non riesco molto a capire dal punto di vista tecnico diciamo l' inserimento della strada in quella posizione.
Ho capito.
Ho capito le ho detto che per arrivare alla seconda fila di case bisognava fare una serie di penetrazioni che aumentavano come dire il peso il peso insediativo del.
Del consumo di suolo e abbiamo fatto un percorso ad anello lo stesso dal punto di vista dal punto di vista ciclopedonale che sarà un percorso di tre metri e cinquanta dopo se vorranno fare una deroga dal punto di vista di usare promiscuamente solo per l' uscita del ristorante anche ciclabile per dire e accade ancora sono anche i primi 50 potrà essere sempre fatta in sede di insieme di vuol dire di convenzione.
Inoltre è prevista comunque un' infrastruttura che gira a bordo del centro storico per gradualizzazione con rapporto tra campagna del centro storico insomma per non andare dentro subito con un' infrastruttura pesante e poi l' infrastruttura diciamo più pesante è quella che deve prendere il percorso.
Noi ce lo psicologo turbina per andare poi al cimitero io resto insomma anche cambiare.
Che prendono decisioni che.
Credo che quello non è più nel deliberato.
Che facevo chiedevo un' informazione tecnica perché poi farò la mia considerazione un pareggio di meno ecco nel senso che altrimenti devo fare una fiera solo di case ma non basta vedere le votazioni che fine sono su se non sono solo economiche per fare il più basso reddito sarà una cosa molto bella importante per il Paese ma dal punto di vista di costruire in quella zona lì con la pendenza che c'è sono interrotti proprio in base al mio mandato tramite errato non sono certo un' operazione importante dal punto di vista immobiliare sarà eclatante dal punto di vista della qualità degli spazi urbani che si offrono che verranno offerti non tanto per la vita dell' operazione ha chiesto a chi tiene in piedi tutto quello dietro quello nord.
È inutile nascondersi dietro un dito sono d' accordo con lei palazzine pertinenti una piena tutta quella dietro in altra parte piuttosto che andare a sud dove ci sono delle fabbriche abbandonate lì perché abbiamo tenuto un metro obbligatorio diciamo lo zoccolo per tenere le case e giù di sopraelevata rispetto alla quota Campania proprio perché lì sotto è una zona fragile dal punto di vista idrogeologico sulla zona certe cose non si possono negare ma anche fare delle pieghe ci vuole un' altra cosa più importante per cui quella zona è innegabile che non sia una zona particolarmente adatta sia perché l' avete scritto voi ma anche perché a suo tempo era stato chiesto un parere alla Regione alla provincia e per due volte è stato negato perché l' area venisse utilizzata edilizia ci sono alcuni punti dov' è totalmente palude soprattutto la parte diciamo quella verso il cimitero per dare un' indicazione quella ovest talmente paludosa e lei stesso adesso ha detto quello che io avevo la sensazione che versa in questi termini a me sembra che questo tipo di recupero no sia messo per favorire il lottizzante non lo scarico della viabilità di via Garibaldi non la convenienza degli altri abitanti di via Garibaldi a poter uscire dietro.
La deroga di dire ma eventualmente il ristorante fa un passaggio sfrutta la via la pista ciclabile ovviamente anche perché non possiamo portarla via la viabilità dei mezzi sulla pista ciclabile.
Oltre al fatto che esiste il discorso della manutenzione di quel vaso avendo solo una pista ciclabile davanti diventa abbastanza difficoltosa quindi io qui vedo diciamo.
È più una volontà di favorire il lottizzante nell' area nella parte diciamo tecnica di questa cosa piuttosto che di favorire la le l' alleggerimento di via Garibaldi oppure gli altri abitanti di via Garibaldi che tutti hanno sostanzialmente ci viene dalle planimetrie un pezzo diciamo d' area dietro che poteva essere eventualmente o sfruttata o perlomeno sfruttata per uscire sul resto della viabilità poiché questa cosa una volta approvata nel PGT possa ancora essere soggetta a variazione questo è un aspetto tecnico che mi dovete dire voi perché la mia sensazione è che domani mattina quando viene approvato il PGT la prima cosa che partiranno non sarà la realizzazione del bus ma sarà la realizzazione di alcune villette posta in quest' area perché economicamente più convenienti.
Quindi diciamo tutto il ragionamento che c'è nel PGT nelle reazioni fin dall' inizio dove si parla di recupero del suolo si parla di andare a non consumare aree agricole si parla di non andare a utilizzare aree che sostanzialmente sono geologia geologicamente non favorevoli come questa qua è un po' un discorso che qui non vedo implementato per bene quindi questo è il mio oggetto di critica da questo punto di vista oltre al fatto che qualche perplessità me la lascia anche il discorso della piazza perché è vero e sono d' accordo con lei che andrebbe completamente integrato con la parte di via Garibaldi che viene davanti alla chiesa per dare un' omogeneità però io avrei visto anche la possibilità e qui entriamo ovviamente nell' ottica di visioni personali di una piazza aperta verso via Garibaldi perché in questo modo è una piazza abbastanza chiusa l' accessibilità è sostanzialmente solo pedonale se non da un lato laterale se non ho capito male la via che parte è che poche porte il traffico verrà gestita a senso unico e comunque tagliata in mezzo due fabbricati alti sei o sette metri quindi a questo punto di vista io non so se potrà essere variato.
Questo nuovo sto guardando.
Mah.
No io faccio le mie considerazioni dopo lei assessore farà le sue considerazioni no da questo punto di vista quindi.
Qui sono molto perplesso nel senso che secondo me si poteva fare molto meglio per un PGT per un recupero recupero paesaggistico chiaro che sono sicuro che intervengono le opinioni dell' amministrazione però credo che da questo punto di vista non siano state considerate fino in fondo le esigenze del Paese soprattutto di tutti gli abitanti ma anche quelli di via Garibaldi ma siano state tenute in maggior considerazione le esigenze del lottizzante.
Che deve fare anche il pezzo di area dietro no favorendo alcune condizioni particolari come le sì è vero che ci sono delle prescrizioni come un metro di massicciata e quant' altro io ad esempio dei seri dubbi che un metro di massicciata nella zona diciamo più verso la rotonda finale sia sufficiente.
Perché io quei terreni li conosco io in quella zona che ho abitato so esattamente com' è da questo punto di vista.
E vedo ovviamente delle difficoltà qui vedo la forte volontà secondo me di favorire che questa cosa parta a scapito anche diciamo di qualche cosa che potrebbe essere invece di qualche cosa che intende di qualche beneficio per la cittadinanza che è stato un po' trascurato io spero che come dice lei architetto questa cosa possa essere rivista nel momento in cui arrivano delle richieste ed è per quello che le chiedevo se il piano urbanistico o se era un piano integrato e anche in funzione delle esigenze ovviamente che avranno i proprietari.
A meno che questi suggerimenti non vengano dai proprietari stessi questo io non lo so posso io per fare tre punti di vista noi dell' Amministrazione pensiamo di fare una piazza che prima non c'è buttare giù una cascina in mezzo al paese non è mica colpa vostra è ben forse doveva essere fatto vent' anni fa trent' anni fa proprio a metà anno non ho venduto robe lì però è aperta la piazza ci sono un suo passo davanti alla chiesa io non vedo io vedevo io quando ho visto il vostro progetto non per criticare uno o l' altro che non mi piace queste cose non sono fatto così la il vostro sembrava uno stretto questo mi sembra una piazza.
Ci sono altre osservazioni.
Io ho fatto delle io ho fatto delle osservazioni prettamente tecniche.
È prettamente tecnica e supporta.
Assessore io la prego di non confondersi nel senso che io non ho nessun progetto nessun interesse in quelle zone di nessun tipo.
E anche noi ma allora tutto il PGT il canone.
Certo io le ho fatto presente che non è un mio progetto io non ho né redatto né considerato io dico solo che in questo tipo di impostazione ho fatto delle osservazioni tecniche di cui a vista quindi può essere un solido punto di vista ma ovviamente tenga presente che ho avuto l' opportunità di consultarmi con qualcuno quindi non è che siano campate in aria ecco.
Mentre invece giustificazioni tecniche sue non ne ho avute.
Altri interventi magari da qualche altra parte.
Voglio ricordare alla consigliera stringi ni visto che questa volta non può dire che lui non c' era in in Giunta e quando abbiamo discusso il PGT nel 2012.
Forse noi siamo delle persone come posso dire non molto polemiche e rispettosa perché quando voi avete predisposto il PGT.
Nessuno vi ha accusato che facevate delle operazioni a macchia di leopardo per favorire qualcuno.
Ok allora se vuoi far polemica e vuoi far politica è una cosa noi abbiamo fatto delle osservazioni che non sono state accolte per l' amor di Dio la maggioranza eravate voi ma nessuno vi accusava che volevate favorire qualcuno forse perché sono degli ingenui ma siamo rispettosi però tu sei già cinque volte che lo dici e questo mi sembra un po' troppo.
Mi spiace di Rosini ma devo controbattere io non ho accusato nessuno e nemmeno ho attivato nessun sospetto al riguardo.
No io ho detto io ho detto una cosa che ha detto l' architetto esattamente che ha detto che per far partire quella situazione lì del bus c'è bisogno di quella parte dietro non l' ho detto io l' ha detto l' architetto che ha presentato il progetto okay io ho detto soltanto che lì si potevano tenere in maggior considerazione quelle che sono le esigenze di coloro che abitano in via Garibaldi e io credo che questo l' abbiano capito è stato è stato detto io sto rispondendo al Consigliere Rosini quindi mi lasci finire per favore perché ha detto delle cose gravi dice che siano delle cose e sì che si va avanti come dice anche che contrariamente ad altre volte stavolta Ciro è vero che c'è il reggimento l' ultima volta che è andata su pesantemente allora è vero che questa volta c' ero quando è stato approvato ha visto che quando avete fatto il PGT voi avete inserito tutto lì dietro avete fatto uscire tutti.
Mi spiace di ruggine di quell' area qua quell' area qua.
Oh che sarebbe stato utile per il futuro di inserire anche l' area degli uliveti e non ci avete ascoltato e quando vi abbiamo detto che era inutile andare a recuperare altre aree agricole che eravamo in una situazione di crisi recuperiamo il centro ci avete risposto picche ha capito che.
Dolosi noi le aree che erano lì dietro che sono state inserite non le abbiamo inserite perché li inserite voi adesso punto primo punto secondo il motivo per cui l' area Olivetti non è stata inserita e perché come voi ben sapete la famiglia Olivetti non ha nessuna intenzione di mettere mano a quell' immobile vero nessuna intenzione quindi io non ho contestato la previsione che viene fatta di impossibile realizzazione futura e mi sta bene ma in quel momento se si voleva far fare dei lavori sull' Airbus non si poteva fare un progetto unico tanto è vero che anche voi non avete fatto un progetto unico ma è diviso in due perché altrimenti quel progetto non partirebbe mai quindi questa è la situazione reale non altro poi che alcune cose siano scomode e diano fastidio purtroppo io le dico liberamente però su un po' per questo che sono stato messo qua per questo quindi le dico.
Però che tu mi puoi dire che l' unico cosa da fare a Gambara e tirare giù con la clessidra giusto l' unica cosa per ravvivare Gambara e tirare giù quella cascina in mezzo in mezzo al paese è giusto.
No lei è per farlo come insieme alla Casa Rovati ma tout court posso dirlo anch' io che sono l' un piccolo rappresentante non sta in piedi economicamente bisogna andare oltre il mio sin dall' America o no però non favoriamo né te faremo una bella piazza faremo.
Però tu hai detto e dopo e poi chiudo tu hai detto abbiamo messo dentro le aree perché era andavamo in crisi così eccetera poi te lo ripeto te Adam sento più ora perché andavamo in crisi così tout ha le proprie Slobo tecnico.
Assessore io le faccio presente un' altra cosa allora no no lì mi piace specificare le cose io non ho detto che non voglio che si recuperi il bus e nemmeno che è una vostra visione di recupero sia sbagliata ho detto qui secondo me andavano e mi ripeto perché così rimane chiaro salvaguardati di più quelle che erano il discorso degli abitanti di via Garibaldi che hanno la possibilità di accedere dietro e andava gestito meglio il fatto di alleggerire via Garibaldi in quella modalità dicendo queste cose ho detto che la strada secondo me se fosse stata portata a livello di quella ciclabile avrebbero raggiunto questo obiettivo.
Ho chiesto il perché non è stato fatto così tecnicamente e vi è stato da voi una risposta e quindi questo che ho voluto sapere e questo voglio che rimanga agli atti nient' altro io non ho né accusato nessun altro sospetti su nessuno io.
Direi di chiudere qui io non ho detto io avversa e hanno presentato il piano non ho.
Ha detto che per far partire quell' area bisognava inserire quel pezzo l' ha detto l' architetto io direi lui che va a chiudere.
Direi di chiudere.
E di procedere alla votazione esame dell' esame ed adozione variante generale al Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Piano di Sardi Servizi Piano urbano urbano di gestione dei servizi del sottosuolo e Piano delle Regole procediamo per la votazione.
Chi è favorevole.
Contrari.
Votiamo per l' immediata eseguibilità.
Sì.
Sì rivotiamo rivotiamo per l' immediata eseguibilità.
Favorevoli mi astengo.
Un astenuto.
Non ci sono altri punti all' ordine del giorno perciò dichiariamo dichiaro chiusa la seduta del Consiglio comunale grazie.