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C.c. Forlì del 8.4.2024, ore 15.30
FILE TYPE: Video
Revision
Previa richiesta, appunto, di di poter fare riprese.
Invito il Segretario comunale a procedere con l'appello per la verifica del numero legale del Consiglio odierno, grazie Presidente, buongiorno a tutti Ancarani.
Ascari, presente Bagnara frangente.
Letizia Balestra.
Damiano Bartolini.
Emanuela bassi, Saint George Dedei, presente.
Alberto Bentivogli.
Lauro Biondi, presidente, sarà Bricco Lani.
Eros Brunelli, gente presente.
Giorgio Calderoni sente.
Loris Cereda presente presente.
Andrea, Costantini.
E io Giocheria ha comunicato la propria assenza della giustificata.
AFI alle mani.
Lasaponara.
Marchi Massimo presente.
Elisa massa, presente.
Davide Minutillo.
Pre presente presente.
Ha preso posto in sala anche Bentivogli Consigliere 13 Federico Morgagni presente.
Elena Morra presente.
Massimiliano Pompignoli.
Marinella portolani, presente.
Loretta prati.
L'ente.
Fabrizio ragni.
Maria Teresa Rainieri presente.
Alessandro Rivalta presente.
Sarà Samorì, ha comunicato.
Che non potrà assistere alla seduta sia giustificata, Elisabetta tassi rari.
Jacopo Zanotti era qua un secondo fa, l'abbiamo visto.
Gianluca Zattini Matteo Zattoni, presente partita Zattoni presente abbiamo presenti in sala o 20 Consiglieri, quindi la seduta è valida, Presidente, grazie, allora iniziamo la seduta di oggi, 8 aprile 2024. Per prima cosa chiedo di iniziare con l'inno degli italiani.
Allora nomino come scrutatori la consigliera prati Biondi e Rainieri.
Iniziamo con il question time.
Quindi partiamo con il question time presentati dalla Capigruppo di Forlì elenco.
Quindi, il primo riguarda le rette degli asili nido, quindi do la parola al Consigliere Morgagni.
Dunque premesso che nella conferenza stampa di fine mandato, tenuta in data 27 marzo scorso e il Sindaco Zattini, assessore a Casarano, dichiarato, che per quanto riguarda gli asili nido il Comune punta ad abbassare le rette che attualmente in corso la raccolta delle domande di iscrizione nei nidi per l'infanzia per il prossimo anno educativo in realtà non è attualmente in corso. Si è chiusa venerdì, ma insomma, ci capiamo lo stesso e nel libretto informativo le rette indicate sono quelli attuali, peraltro approvate con deliberazione di Giunta comunale. 43 del 13 febbraio 2018 si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere quando l'Amministrazione intende realizzare l'abbassamento delle rette preannunciato in conferenza stampa il 27 marzo.
Grazie, interviene l'Assessore Casara.
Site.
Come ogni anno nel mese di ottobre, la Giunta comunale delibera la determinazione delle tariffe dei servizi educativi e scolastici per l'anno successivo.
Per esempio, in data 24 10 2023 è stata approvata la delibera per l'anno scolastico 24 25. Pertanto l'abbassamento delle rette preannunciato nella conferenza stampa che abbiamo fatto sarà previsto con queste tempistiche e modalità.
Il Consigliere Morgagni per la replica. Questa è una non risposta. Evidentemente il 27 marzo si è fatto un annuncio e quindi i cittadini hanno il diritto di sapere se si andrà a una riduzione delle rette oppure se quell'annuncio è stato un annuncio che vale come uno degli annunci tipici della campagna elettorale. Questi sono i fatti. Probabilmente sarà la prossima Amministrazione eventualmente a decidere di mantenere questa promessa che è stata fatta il 27 marzo. Poi dobbiamo intenderci anche su chi è che effettivamente ha il merito di avere prodotto un abbassamento delle rette. In questi anni il Comune di Forlì, da parte sua, non ha nessun merito, tant'è vero che la deliberazione che stabilisce l'aliquota delle rette è ancora quella che risale all'Amministrazione precedente, quella da me riportata all'interno del del question time. Chi invece ha messo delle risorse è stato l'INPS che in questi anni, però, Consigliere Morgagni sta uscendo e suonando dalla maggioranza. Sto dicendo perché non sono soddisfatto della risposta. Per favore, mi faccia finire. Dicevo che l'INPS, che ha messo a disposizione un bonus di cui si sono agevolate avvantaggiate le famiglie in questi anni, è la Regione Emilia Romagna, quella sì che ha tirato fuori risorse dal suo bilancio per il progetto al nido con la Regione che ha permesso alle famiglie e anche alle famiglie di Forlì, come quelle del resto dell'Emilia Romagna, un risparmio del circa il 30% sulle rette. Quindi mi pare evidente che chi fa le promesse siete voi e chi fa. Ebbene del sole. Invito a esporre il question time successivo relativo alla copertura domande di accesso asili nido.
Premesso che sempre nella conferenza stampa di fine mandato tenuti il 27 marzo, sempre il Sindaco Zattini è sempre l'Assessora Casara hanno comunicato che, a Forlì, gli asili nido accolgono il 100% delle richieste delle famiglie, mentre invece risulta dagli atti esaminati da me cioè dallo scrivente Consigliere l'esistenza da alcuni anni fa, due anni per la precisione di una nutrita lista d'attesa che è pari a circa il 20% delle domande accolte. Interrogo il Sindaco e la Giunta per sapere l'esatto numero delle famiglie, lista d'attesa per un posto presso gli asili nido della nostra città. Grazie, rispondere all'assessore Calzavara.
Allora l'esatto numero delle famiglie a chiusura bando 2023 2024.
Abbiamo risposto al 96% delle domande pervenute, il restante 4%, ed è per questo che abbiamo già detto il 100%, perché il restante 4% sono domande in lista d'attesa perché le famiglie hanno inserito solo una scelta di nido.
Oppure hanno chiesto la sezione dei piccolissimi,
Replica il consigliere Morgagni. Naturalmente anche su questo ci riserviamo di verificare tramite un puntuale accesso agli atti, perché già il dato del 96% è diverso dal 100%, ma noi in realtà risulta un dato ancora superiore, anche perché del resto, se non ci fossero famiglie in lista d'attesa, non si spiegherebbe perché il Comune di Forlì abbia deciso di rinnovare anche quest'anno l'accordo con la Fondazione Cassa dei Risparmi che stanzia 100.000 euro, fra le altre cose anche per aumentare il numero dei posti e perché continuino a ricevere risorse dalla Regione Emilia Romagna. Risorse attraverso il progetto, il programma Fondo sociale Plus 21 27, che sono risorse che possono ricevere solo i Comuni che non riescono a coprire il 100% delle liste d'attesa. Quindi non sono risorse che la Regione mette per diminuire le rette. Quello è l'altro progetto. In questo caso si fanno dei posti convenzionati in più dove ci sono liste d'attesa. Quindi abbiamo persone in lista d'attesa, Anche in questo caso vorrei far notare che chi mette le risorse con il progetto di cui ho appena parlato, risorse che coprono fino al 60%, e anche oltre della cifra che il Comune di Forlì mette a disposizione dei gestori per la creazione di nuovi posti convenzionati è la Regione Emilia Romagna che permette effettivamente di che adesso è ridurre le liste d'attesa, cosa fa il la replica in questo ambito e quali risorse abbia trovato in questi anni, sforando consigliere la invito a cassare al question time. Evidentemente anche qui è meglio spendere i soldi per la.
Però deve stare guardi, l'Assessore è stato preciso nei termini, quindi la invito anche lei a rispettare i termini che da Regolamento sono concessi per il question time. Quindi le do la parola per il question time successivo relativo alla scuola materna di San Lorenzo, come di recente apparso sulla stampa con una lettera mandata da cittadini del luogo e i componenti dei comitati di quartiere si sono accresciute preoccupazioni di famiglie residenti della frazione di San Lorenzo in Noceto in merito alla possibile chiusura della locale scuola materna, motivata dal calo del numero degli iscritti. Ora è evidente che un'eventualità di questo tipo creerebbe disservizi e disagi alle famiglie e in particolare alle famiglie dove entrambi i coniugi lavorano, in particolare alle donne lavoratrici, oltre che ai bambini coinvolti. La chiusura della scuola materna andrebbe ad aggravare un trend caratterizzato a San Lorenzo in Noceto, come purtroppo vediamo in tante altre frazioni del nostro territorio, da una costante riduzione dei servizi che rischia di riflettersi in un crescente isolamento e alla lunga, purtroppo anche nel rischio di uno spopolamento di queste frazioni, quindi si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere quali azioni abbia intrapreso per scongiurare la chiusura della scuola,
Grazie Morgagni risponde l'Assessore Casara, allora intanto la scuola dell'infanzia di San Lorenzo in Noceto non è di competenza comunale bensì statale. Ciononostante, l'Amministrazione comunale, in stretto raccordo sia con la dirigente scolastica e con l'Ufficio scolastico della sede di Forlì, ha condotto alcune proprio iniziative a sostegno della scuola. Ricordo che per aprire la sezione servono 15 iscrizioni e sono arrivate a 11, quindi su questo noi come Comune non abbiamo nessun potere, però, nonostante questo, ci siamo interfacciati per incontrare i rappresentanti del quartiere che abbiamo fatto. Abbiamo incontrato i genitori coinvolti, abbiamo proposto ai genitori che non hanno trovato risposta nella scuola scelta in prima assegnazione la disponibilità imposto in questa scuola. Quindi abbiamo incentivato anche altre famiglie ad iscriversi. Abbiamo condiviso gli elenchi dei bambini dei tre anni che non risultavano iscritti, nessuna scuola dell'infanzia. Tra l'altro, sapete che, come Comune di Forlì, abbiamo in questi anni fatto un progetto proprio per incentivare l'iscrizione dei bimbi di tre anni.
Abbiamo condiviso con la dirigente scolastica anche altre forme di disponibilità, per esempio ad ampliare in via eccezionale il servizio di pre e post scuola, che viene organizzato per la scuola primaria nell'eventualità che l'Ufficio scolastico conceda una cattedra ridotta, visti i numeri dei potenziali bambini iscritti quindi abbiamo messo in atto una serie di azioni proprio per cercare di agevolare la classe minima che sono 15 bambini,
Sopra di noi.
Grazie Assessore, replica il consigliere Morgagni. L'assessore è d'accordo con me? In fondo, anche se l'istituto, appunto, è statale, non comunale, ci sono tante cose che il Comune può fare per evitare un esito che non sarebbe positivo. Naturalmente verificheremo che queste azioni siano stati effettivamente fatte che vengano portate avanti, però è chiaro che c'è un problema di fondo che l'Assessore, immagino conoscerà meglio di me e che è legata a un trend che si riscontra negli ultimi anni e che sicuramente si verifica anche a San Lorenzo in Noceto e che vede il fatto che sempre più famiglie c'è una quota crescente di famiglie e decidono per motivi culturali o perché magari non comprendono bene la valenza pedagogica educativa del servizio di iscrivere i propri bambini, non all'età di tre anni, ma quella di quattro o quella di 5, quindi c'è una crescente difficoltà che forse li ha trovato un punto critico, diciamo così, ma che si registra in tutto il servizio a comporre soprattutto le classi terze. Siamo scesi da un 98 99% di bambini che a tre anni andavano all'asilo a, mi dicono alcuni dati intorno all'80% e quindi, siccome il Comune è vero assessore a Casara aveva messo in campo un progetto interessante. Da questo punto di vista, insieme si va a scuola, che è stato fatto due anni e mi pare avesse dato anche dei risultati incoraggianti. Non abbiamo capito perché è stato interrotto perché non è stato fatto nel 2023,
Grazie Consigliere Morgagni, passiamo adesso al question time dei 5 Stelle relativo alla casa della salute.
Interviene il consigliere Brunelli, grazie Presidente.
Il pomeriggio tutte tutti allora, premesso che le criticità locali, nazionali e della sanità pubblica impongono attenzione e visione per il futuro, quindi progettualità di opere e per dare risposte concrete ai cittadini. Premesso che non si ha più notizia della costruzione della casa della salute in zona Expo Orsi Mangelli, premesso che la struttura è finanziata con fondi del PNRR per circa 16 milioni di euro, premesso che per accedere ai suddetti fondi del PNRR l'opera deve essere terminata entro il 2026, considerato che nel question time del 13 novembre 2 del 2023, l'assessore comunicò la partenza del cantiere ai primi giorni di gennaio del 2024 dopo la bonifica ed eventuali ordigni bellici, considerato che a tutt'oggi non risulta nulla che presagisco all'inizio di un Cartier, dunque di un cantiere, interroghiamo l'illustrissimo Sindaco per sapere quando partirà il cantiere per la costruzione della casa della Salute. Grazie grazie. Risponde l'Assessore Rossi.
Grazie Presidente e buon pomeriggio a tutti e a tutti i lavori sono stati consegnati in data 28 marzo, con verbale in atti ASL protocollo 87 3 6 9 in pari data importo dei lavori di contratto 8 milioni 403.126,58 IVA esclusa.
Importo complessivo del quadro economico che comprende lavori, spese tecniche IVA e somme a disposizione 11 milioni 927.273,99 interamente finanziato dal PNRR. Il quadro economico è sempre stato di 12 milioni e non di 16 milioni, ma questo lo avevamo già precisato rispondendo al precedente question time. L'impresa appaltatrice è RTI, Italia, S.p.A. Impresa mandataria di Roma e impresa Sacci S.p.A. Impresa mandante di Roma termine previsto da contratto per ultimazione lavori 14 gennaio 2026 in linea con i tempi dettati dal PNRR, che sono confermati. I lavori prevedono la realizzazione di un fabbricato di tre livelli fuori terra piano terra che hanno I e piano secondo e copertura e la realizzazione delle aree esterne coerente con i requisiti urbanistici previsti.
Grazie Assessore, replica il consigliere Brunelli, graphe, Assessore, no, però non ho capito il motivo del ritardo perché risulta il 28 marzo il cantiere doveva partire a gennaio, quindi ancora non si sa quando per quando inizierà il cantiere, perché siamo preoccupati perché siamo a ormai a metà del 2024 e se dobbiamo finire entro il 2026. Secondo me il Comune dovrebbe cercare di,
Sveltire, cioè di far sentire la sua voce per accelerare i tempi, perché qui rischiamo di rimanere senza la casa della salute, se perdiamo il treno del PNRR e sarebbe una cosa gravissima grazie.
Grazie consigliere Brunelli, adesso passiamo al question time relativo alla pensilina di piazza Saffi presentato dal PD.
Espone il consigliere Zanotti e.
Allora aspetti un secondo che recupero esatto, facciamo riferimento ai lavori di rimozione della pensilina, di piazza Saffi che ci dicono si riferiscono anche gli operatori che qui vi operano, essere provvisoriamente interrotti e fermi e chiediamo appunto al Sindaco e alla Giunta di esporsi il perché di questa interruzione quando è previsto il termine di fine dei lavori grazie, grazie Consigliere risponde l'Assessore Cicognani,
Buon pomeriggio tutti, per dovere di cronaca, non è una pensilina, ma è una tettoia perché giusto per le pensiline sono chiuse su tre lati, quello invece ha solo il tetto, quindi, dal punto di vista tecnico è una tettoia. Ora siete sempre molto precisi, quindi allora il 29 marzo si è svolto un sopralluogo degli ispettori del servizio. Prevenzione e Sicurezza, Ambienti di Lavoro dell'ASL hanno richiesto materiale documentale, ulteriore attrezzatura logistica di cantiere che hanno portato a un fermo delle elaborazioni. Inoltre, si è ritenuto di non lavorare durante i giorni di mercato lunedì e venerdì, considerazioni che i lavori, i dettagli delle parti meccaniche potevano intervenire con un notevole flusso, i cittadini, vicino all'area di cantiere e coordinatore della sicurezza, ha acquisito tutta la documentazione integrativa, verificandolo attrezzature e redigerà apposito verbale di ripresa entro la giornata di oggi domattina riprenderanno le lavorazioni di smontaggio delle strutture in acciaio per concludersi è verosimilmente entro sabato 13 aprile, la settimana successiva si farà nelle lavorazioni di posa delle pietra, a chiusura delle cavità corrispondenti ai piloni della tettoia rimosso.
Grazie Assessore, replica il Consigliere Zanotti, ma sarà una tettoia, però quello che ci dice.
Diciamo così.
Qualcosa che non fa notizia, perché ci sta dicendo che i lavori sono interrotti perché la ASL ha fatto un accesso che noi auspichiamo, è sicuramente innanzitutto che i lavori, come tutti i lavori pubblici, possono essere svolti nella sicurezza sicurezza di chi di chi ci sta operando che tutto sia fatto in regola vigileremo rispetto a questo come consiglieri di minoranza tramite accessi agli atti rispetto a quello che lei ci ha appena detto e ci stupisce che i lavori a cui voi avete così da tanto importante sono interrotti poi dopo neanche qualche giorno dal loro inizio.
Grazie, Consigliere Zattoni.
Zanotti ha ragione.
La ragione.
Lo sa benissimo, che sembra uno scioglilingua Zanotti Zattoni Zattini.
È però penso che lei sapesse, ebbene, che si trattava di lei, passiamo adesso al question time dei 5 Stelle relativo al chat e dei male.
Un attimo perché non vorrei aver saltato io sì ha ragione, ha perfettamente ragione, allora passiamo alla segnaletica verticale e orizzontale di Corso della Repubblica.
Grazie, la ringrazio anche per non avermi chiamato Zattini.
Parliamo del lavoro di Corso della Repubblica altra, diciamo così, grande opera di questa Amministrazione a cui io partecipo visivamente quotidianamente Haven't, avendo l'ufficio che vi affaccia sopra, e ho notato che purtroppo ancora non è stata completata l'opera con i lavori di segnaletica orizzontale e verticale e questo crea confusione oltre che essere intrinsecamente pregiudizievole per tutti gli utenti della strada quindi volevamo conoscere quando è prevista il completamento di questa mirabolante opera di riqualificazione grazie.
Grazie, consigliere Zanotti, risponde sempre l'Assessore Cicognani.
Questa questa domanda denota l'ignoranza nel conoscenza delle lavorazioni, dei lavori pubblici, soprattutto quelli stradali, perché dopo la co la posa del conglomerato bituminoso, prima del rifacimento della segnaletica orizzontale, occorre aspetta.
La volevi rossa.
Se lo volevi, Rossano.
Per favore, consigliere Zanotti, la invito a lasciar parlare l'Assessore, grazie.
Entra in Aula.
Quindi, ritornando l'ignoranza sulla conoscenza dei lavori pubblici, soprattutto sulla strada prima del rifacimento della selezione orizzontale, occorre aspettare in modo tale che il bitume sia completamente assorbito, ovvero visibilmente con queste temperature occorre aspettare un paio di settimane e di conseguenza, considerato che abbiamo attenuato gli asfalti il 3 aprile la segnaletica sarà realizzata a partire dal giorno 18 aprile compatibilmente con le condizioni meteo.
Grazie Assessore, replica il consigliere Zanotti. Io sarò anche ignorante in materia tecnica, bituminoso o quant'altro, ma quella è una colata d'asfalto nero che così ad occhio non è particolarmente bella e non sta piacendo ai cittadini. Ve lo posso assicurare. Ho visto anche leggere aree col suo compare Pezzetta per verificare i lavori e non mi sembrava neanche più entusiasmi entusiasti neanche voi io non so io non so se quella sia una un'opera che si addice a un centro storico e a valorizzare un centro storico, sembra la colata di asfalto che si fa in una tangenziale, un'autostrada, quindi veda lei io sarò, non sarò esperto, però gli occhi ce li ho, anche su questo auspichiamo questi lavori. Termino celermente, quantomeno pur non essendo belli, possano essere utili, quantomeno con la segnaletica ah, ah, ah adatta dico anche questo. Secondo me, voi avete un po' alla sindrome di Terranova, con le tante opere pubbliche che avete voluto fare, poi finite che ve ne fa per farne troppe le fatte male, quella è un'opera pubblica fatta male e si vede i cittadini lo sanno.
Va bene, grazie Zanotti, passiamo adesso al 5 Stelle con il question time relativo al male di aiuto per i quartieri.
Grazie Presidente, premesso che ci sono pervenute segnalazioni riguardanti l'inoltro di sms e chat degli alluvionati ed e-mail ai comitati di quartiere da parte di un'associazione che darebbe assistenza per problemi riguardanti le bollette, premesso che il contatto, come riportato nel testo del messaggio, viene fornito dopo una collaborazione nata con il Comune riguardo la situazione delle degli alluvione alluvionati, interroghiamo il Sindaco per sapere la veridicità del messaggio. Grazie grazie. Consigliere Brunelli e risponde l'Assessore Pezzetta. Grazie Presidente, buon pomeriggio. A tutti si evidenzia e si precisa che non sono in corso specifico collaborazioni con centri di assistenza riguardanti.
Assistenze gratuite per la gestione e il supporto alla verifica di fatture, gli enti erogatori di servizi, né tantomeno son stati forniti contatti o database dei cittadini riguardo alla possibilità di riconoscimento delle agevolazioni tariffarie per i cittadini residenti in zone alluvionate, il Comune di Forlì, già in data 28 dicembre 2023, ha comunicato pubblicato nel sito istituzionale e le modalità di presentazione delle richieste previste dare ira con la delibera 535 2023.
Grazie Assessore, replica il consigliere Brunelli.
Grazie Presidente, grazie Assessore, però c'è, però bisognerebbe capire questi messaggi perché.
Adesso ci troviamo davanti a persone alluvionate che sono in situazioni di fragilità, e la mia paura è che cominciano a arrivare questi messaggi, visto che anche questo diceva che veniva dai. Il contatto era stato dato da un da una collaborazione col Comune. Non vorrei che vengono divulgati magari dati sensibili e questi vengono truffati. Secondo me il Cumbo il Comune dovrebbe cercare di di vigilare su queste cose, avere magari una lista di delle associazioni dei CAF.
A cui diciamo, non so registrati o confermati, perché non vorrei che venissero fuori delle truffe o altre cose, adesso sappiamo come nei messaggi è molto facile fregare ge fregare persone che quando sono proprio in una situazione di fragilità tendono a ad appoggiarsi a qualsiasi a chiunque a qualsiasi cosa che gli viene proposta grazie.
Grazie, consigliere Brunelli, passiamo adesso al question time del PD, relativo alla telefonia mobile in zona, 4 espone il Consigliere Massa.
Sì, grazie Presidente. Allora, premesso che i cittadini residenti del quartiere, quattro San daranno solo dopo aver appreso in modo del tutto casuale della realizzazione di un nuovo impianto di telefonia mobile in via della macina, hanno presentato un esposto in data 29 marzo al Comando di Polizia Municipale di questo Comune e premesso che sul Resto del Carlino del 7 aprile i residenti della zona ribadivano di non essere stati informati in merito a questa installazione. Considerato che, in assenza di adeguata e idonea comunicazione da parte del Comune di Forlì alla cittadinanza residente, è stato negato di fatto il diritto ad esplicare la propria difesa, accedere alla relativa documentazione depositata in Comune ed eventualmente esprimere deduzioni, repliche e il dissenso, anche a mezzo della produzione di una perizia da parte di un proprio tecnico. Considerato che la scelta del posizionamento della stazione radio mobile, con la decisione di permetterne l'installazione a ridosso del centro abitato a distanza ravvicinata dalle case, appare quanto mai inopportuna, poiché il Quartiere 4, una zona ricchissima di campagne terreni anche molto lontani dagli abitazione pertanto più idonee all'installazione di un'antenna radiomobile al fine di scongiurare una attuale e potenziale danno alla salute a causa dell'esposizione continuativa forti i campi elettromagnetici. Considerato che, come ha appreso dalla stampa, una rappresentanza dei cittadini interessati è stata ricevuta dall'assessore competente nella giornata di oggi, interroghiamo il Sindaco per conoscere le intenzioni in merito alla problematica segnalata. Grazie grazie consigliere. Hamas risponde l'Assessore Pezzetta.
Grazie Presidente.
Il rischio di essere noioso, ma ancor replico quelle che sono le informazioni che avevo già dato nel question time precedente in data 31 10 23 Inuit e TIM e Vodafone, presentato congiuntamente un'istanza di autorizzazione o acquisita al protocollo del Comune per la realizzazione di una nuova infrastruttura per telecomunicazioni ubicata nel Comune di Forlì in via della macchina su area agricola di proprietà privata per la quale è stato espresso regolare il consenso dei proprietari e si tratta di una contrattualistica privata.
Si è provveduto a dare pubblicità all'istanza con pubblicazione dell'avviso il il giorno medesimo, il 31 10, per 30 giorni consecutivi sull'Albo Pretorio on line e anche pubblicandolo informazione nel sito istituzionale dell'ente, nella pagina dedicata all'elettromagnetismo nella Sezione Ambiente, in data 7 11 23 è stato dato avvio con l'indizione di conferenza dei servizi decisoria al fine di ottenere tutte le determinazioni ARPAE, ENAV e ENAC e gli uffici ENAC gli uffici interni di edilizia e di occupazione suolo pubblico tutte le autorizzazioni occorrenti per la realizzazione delle infrastrutture di telefonia.
In data 2 gennaio 24 è pervenuto il parere congiunto favorevole condizionato di ARPA e ASL della Romagna, assunto con PG 75 2024, unitamente alla relativa valutazione tecnica, in data 16 gennaio 24 è pervenuto il nulla osta, con le prescrizioni dell'unità, occupazioni, suolo pubblico delle infrastrutture mobilità e verde del Comune di Forlì sempre in data 16 gennaio, 24 unità edilizia ha trasmesso il parere favorevole con nota interna acquisita al PG 6.381 24,
Si è ritenuto validamente formato e acquisito, come previsto al comma 4 dell'articolo 14 bis della legge 2 4 4 1 9 1990, l'assenso dell'Ente nazionale per l'aviazione civile ENAC delle internazionale per l'assistenza al volo Enav per il formarsi del silenzio assenso,
Avendo ottenuto tutti gli a tutti gli atti di assenso necessari in data 18 gennaio 2024 veniva adottata la determina di conclusione positiva la numero 105 2024 che riguarda gli aspetti tecnici. La normativa non prescrive distanze minime dagli edifici per l'installazione di infrastrutture di telefonia, ne prevede la possibilità di poter introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio, ma a maggior tutela della salute dei cittadini, individua ai sensi dell'articolo 14 legge 22 febbraio, 2001 numero 36 in ARPA e ASL gli enti competenti a misurare la compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità stabiliti uniformemente a livello nazionale. Queste valutazioni preventive, effettuate utilizzando modelli di calcolo vengono svolte assumendo condizioni estremamente cautelative.
Ai fini della qualità del servizio e discrezione dei gestori, individuare la miglior localizzazione degli impianti.
Riguardo alle intenzioni dell'Amministrazione, c'è la più ampia disponibilità ad illustrare iter e progetto, è proprio in giornata ho ricevuto il comitato di quartiere, accompagnato da diversi residenti ai quali, assieme agli uffici preposti, è stato illustrato l'iter autorizzativo e le possibilità di intervenire su questo.
Grazie Assessore, replica la consigliera massa, sì, grazie Assessore.
Dal punto di vista della presentazione della, diciamo così, della richiesta da parte della società per l'installazione e mi riservo di fare ulteriori controlli perché nella stessa loro citano la disponibilità di almeno 60 giorni presso l'albo pretorio,
In visione della progettazione, mentre lei mi ha detto ha poc'anzi che sono stati invece utilizzati i 30 giorni, quindi ci riserviamo ovviamente di approfondire se tutte le pratiche sono state e diciamo così, compiute accuratamente. Quello che io vorrei sottolineare, però, è comunque una mancanza, un difetto di comunicazione, ripeto, nei confronti della del comitato di quartiere dei cittadini che non erano stati informati e che in questo caso non sono stati messi nelle condizioni di poter apportare una qualsiasi azione e a tutela del proprio territorio a tutela della propria salute a tutela delle proprie abitazioni, perché tutto è stato appreso nel momento in cui l'azienda ha posizionato il cantiere e io credo che un'Amministrazione che.
Non sia al fianco dei propri cittadini, che in questo momento si ritrovano a protestare, giustamente per una installazione che dovranno subire e che non hanno scelto per, ovviamente, le le le scelte di un privato. Io credo che sia un'Amministrazione che.
Non ha a cuore nella partecipazione, nel decentramento né per rompere la condivisione di certi temi che poi questo, io credo pagheranno quel futuro. Grazie del suo. Passiamo al question time sempre del PD, relativo ai prelievi dei pozzi LIS, la sospensione dei prelievi dai pozzi idrici della zona Carpena, sempre la consigliera massa, sì, grazie.
Il question time è relativo alla sospensione immediata di prelievi idrici dai pozzi a seguito di indagine effettuati nell'area industriale del quartiere Carpena, premesso che ARPA e con nota del 4 12 2023 e tenuto conto della pericolosità dei composti organo alogenati per la salute umana riscontrati attraverso la presenza di concentrazioni superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione e di cui alla tabella 2 dell'allegato 5 il Titolo 5 del decreto legislativo 152 del 2006 per alcuni compositi organoclorurati nel campioni di acqua sotterranea prelevato nel pensiero pensiamo, metrò nella zona di Carpena. Richiedeva l'emanazione del provvedimento di specifica competenza agli Enti coinvolti a tutela della salute pubblica. Questo in data 4 12 2023 ARPAE.
In data 27 12 2023, il Dipartimento di sanità pubblica dell'ASL, diretta dal dottor Gianluigi Belloli, formulava codesto Comune la proposta di ordinanza sindacale, contingibile e urgente per la sospensione dei prelievi da pozzi a uso privato, domestici ed extra domestici, nonché il divieto di utilizzo per qualsiasi scopo umano nell'area interessata dalla potenziale contaminazione storica, in riferimento alla presenza di alcuni contaminanti alifatici, clorurati, cancerogeni e non cancerogeni, accertata a carico della matrice della matrice ambientale, acque sotterranee a tutela della salute pubblica. Considerato che l'ordinanza sindacale di questo Comune, quindi, è stata adottata solo il 27 marzo 2024, con la quale si dispone la sospensione immediata dei prelievi idrici dai pozzi, nonché l'immediata interruzione di qualunque utilizzo di acque sotterranee, interroghiamo il Sindaco per conoscere i motivi di tale ritardo occorso all'emanazione della suddetta ordinanza grazie risponde l'Assessore Pezzetta. Grazie Presidente, va premesso, si evidenzia che si tratta di una potenziale contaminazione storica, non si tratta di uno sversamento di un incidente di altro genere, occorrono all'improvviso.
Una potenziale contaminazione storica accertata da ARPAE a marzo 2023, nell'ambito di un procedimento tecnico amministrativo di caratterizzazione di un'area di deposito con sorgenti di inquinamento da idrocarburi.
Solo in data 27 dicembre 23 è pervenuta al Comune una richiesta di adozione di un'ordinanza sindacale da parte di ASL, in data 10 gennaio è stato chiesto un incontro congiunto Arpa Comune ASL per la definizione dell'estensione del territorio oggetto di ordinanza, incontro poi tenutosi il 23 gennaio 2024. L'estensione dell'area è stata individuata da ARPA Comune ASL seguendo il principio della massima precauzione. Successivamente, quindi, dal 23 gennaio sono stati predisposti gli atti necessari e in data 7 marzo è stato convocato specifico incontro con il quartiere.
Per informare e condividere le modalità di informazione ai residenti.
In tal senso, considerare, considerato che si tratta di una potenziale contaminazione storica accertata da ARPA marzo 23 e, non trattandosi, ripeto, di uno sversamento incidente improvviso di altro genere?
Non rileva il supposto ritardo nell'emanazione dell'ordinanza da parte dell'Amministrazione.
Con successiva nota, il 2 aprile 2024 l'Amministrazione comunale ha chiesto ad ARPA e ASL di esprimere un parere in merito alla possibilità di far effettuare delle analisi su campioni di acque prelevate da ciascun posto autorizzato.
Al fine di rilasciare una deroga temporanea all'utilizzo di tali acque ad uso privato domestico ed extra domestico siamo in attesa di questo riscontro a tale richiesta Amministrazione ha richiesto inoltre all'ente competente la geolocalizzazione dei posti presenti nell'area autorizzati ARPAE, ha avviato altresì ulteriori accertamenti volti alla ricerca del responsabile della contaminazione questo potrebbe prevedere analisi anche presso posti privati al fine di circoscrivere sempre più la sorgente primaria della contaminazione.
Grazie assessore, replicherà ci riteniamo assolutamente insoddisfatti assessore, perché già nelle lettere comunicate nei 4 12 2023 e del 27 12 sia ARPA che ASL non avete bisogno di chiedere voi adesso la la piantina o la localizzazione dei pozzi, perché già lì erano indicate precisamente dove erano le situazioni pericolose e non si capisce il motivo per il quale non abbiate voluto.
Intervenire con un eroe, un' ordinanza sindacale in maniera urgente. Anzi, è la questione che si è sulla quale si è voluto additare il comitato di quartiere informato 07/03, ma l' ordinanza è uscita soltanto il 27 e ancora più scandalosa, perché i quartieri vengono ancora una volta utilizzati nel momento in cui servono e non vengono informati. In data 03/04 si è svolto un comitato di quartiere. I cittadini sono preoccupatissimi, ci sono aziende agricole che non sanno se possono utilizzare l' acqua dei pozzi per poter alimentare e il bestiame. Io credo che sia una situazione incivile di una città che si è ritrovata con un' ordinanza sindacale in tempi assolutamente incomprensibili e ingiustificabili.
Allora passiamo adesso al question time di Federico Morgagni relativo ai disagi delle linee dell' autobus 8, premesso che da tempo i cittadini residenti in zona San Benedetto in particolare la parte che sta fra le vie al via lunga via Gorizia e limitrofe, quindi al di là della ferrovia lamentano disservizi del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla linea 8, che congiunge appunto la zona di San Benedetto al punto Bush e conseguentemente la possibilità di connettersi tramite il trasporto pubblico locale col resto del territorio urbano, che i cittadini in particolare lamentano frequenti ritardi o addirittura a volte soppressioni immotivate delle corse degli autobus che in taluni casi non vengono preannunciate neppure segnalate sull' apposita di Start Romagna e naturalmente, tali disagi voglio dire no, questi questi disagi pare che si siano andati accentuare dopo l' alluvione e peraltro naturalmente in una zona in cui numerose famiglie, proprio a seguito degli effetti dell' alluvione, ancora oggi non possiedono lo stesso. Numero di veicoli privati di cui disponevano prima dell' alluvione stessa e, di conseguenza, avrebbero massimamente bisogno di un servizio di trasporto pubblico locale puntuale ed efficiente. Che invece,
Non si riscontra. Quindi interroghiamo il Sindaco e la Giunta per sapere quali iniziative abbiano intenzione di intraprendere per far sì che tale problematica trovi positiva. Soluzione.
Grazie rispondere, Assessore predetta. Grazie, Presidente, sentito Start Amr ci comunicano che la linea 8 non ha particolari problemi di per sé, ma purtroppo, come per altre linee, il disagio rilevato dal question-time, una questione che travalica i confini del quartiere San Benedetto ed è una criticità, è una criticità consolidata su tutto il bacino di utenza Start Romagna, addirittura su tutto il territorio nazionale dipende dalla carenza di autisti con specifiche adeguata. Patente sistema infatti, la mancanza di circa 8000 autisti in tutto il territorio nazionale per questo problema Start si è già attivata. Ha istituito un percorso per la formazione dei conducenti di autobus per il trasporto pubblico locale che sarà attivato 13/05/2024. Ai candidati selezionati verrà offerta l' opportunità di un contratto di somministrazione lavoro già in fase di formazione e successivamente l' assunzione Start Romagna ed acquisizione completa delle patenti.
Grazie Assessore. Replica il Consigliere Morgagni. Prendiamo atto delle della risposta dell' Assessore. Naturalmente, se seguiremo e cercheremo di vigilare l' andamento dei trasporti, però, è chiaro che in quell' area lì Assessore, esiste una criticità evidente perché oggi abbiamo parlato di questo problema. Ma se attraversiamo la ferrovia, abbiamo un altro grosso problema sulla linea del trasporto pubblico nelle vie Isonzo placano allora io chiedo a questa Amministrazione più sollecitudine, più attenzione perché, ripeto, parliamo di una zona che è stata alluvionata, dove le famiglie che avevano tre macchine ne hanno due, due macchine ne hanno una macchina, non ne hanno più e dopo un anno siamo ancora alle prese con un trasporto pubblico locale che è ampiamente inefficiente. Sia di qua sia di là. Allora io capisco che tutte le problematiche vanno ricondotte in un quadro di insieme e la bacchetta magica non ce l' ha nessuno però, francamente, la trascuratezza di fronte a un problema grosso che crea grandi disagi a una comunità che è stata colpita. Dall' alluvione. No, quindi io chiedo che l' Amministrazione, siccome non l' ha fatto evidentemente fino adesso metta il massimo impegno perché a partire da quelle zone alluvionate, il servizio di trasporto pubblico locale comincia a funzionare in maniera più efficiente e naturalmente poi anche nel resto della città. Perché mi pare che la situazione sia, ma lo diceva anche lei grave da tutte le parti è quello, però, è un servizio fondamentale che i cittadini si aspettano funzioni.
Grazie Consigliere a questo punto.
Abbiamo esaurito i question time. Possiamo passare agli argomenti che sono all' ordine del giorno di oggi, quindi il primo, il numero 21, che riguarda la cabina primaria in via Zinola.
Quindi passiamo alla cabina primaria in via Zignoli, denominata CPO Forlì ovest, e per le prese.
Per l'espressione di parere favorevole, presenta l'Assessore Pezzetta.
Un attimo perché sta entrando l'ingegnere Savini con l'architetto Bernardini, quindi cambiamo, illustra l'Assessore Mezzacapo vicesindaco, grazie sì, buon pomeriggio a tutti argomento trattato congiuntamente anche con l'Assessore che detta perché riguarda due tematiche, quindi Ambiente e Urbanistica SIC. Si tratta di un'istanza di autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio di una nuova cabina primaria e via signora denominata, come diceva la Presidente del Consiglio Comunale Forlì ovest, progettata da E-Distribuzione S.p.A. Ad ARPAE, ai sensi del decreto dei se, ai sensi del decreto del Ministro per la transizione ecologica del 20 ottobre 2022, avete avuto, i consiglieri comunali presenti in Commissione hanno avuto tutte le spiegazioni nel corso della Commissione dell'architetto Rubino.
Dalle 2 dirigenti qui presenti.
E oggi viene chiamato il Consiglio comunale ad esprimersi con un voto di merito per l'appunto all'istanza di autorizzazione, grazie Assessore, è aperto, il dibattito chiede di intervenire il Consigliere Zattoni.
Sembra che faccia apposta, Presidente, però adesso io non voglio dire cioè non è difficile, ha un cognome, si turba con così poco, non so a cosa si poco, però mi domando cioè fin dove uno guardi sbagliano regolarmente anche il mio nome volevo fare volevo fare un intervento sull'ordine dei lavori se non sbaglio il Consigliere Cerreti ha fatto un emendamento, vogliamo accorpare la discussione dell'argomento dell'emendamento.
No, no, per.
E guardo il Consigliere zone Ceredi può intervenire tranquillamente, ma credo che non ci siano più gli emendamenti quindi chiare, tant'è che abbiamo un Consiglio comunale, è corposo, questa è la mia, la mia richiamano.
Do la parola al Ceredi, aveva chiesto di intervenire anche lui Alema Bentivogli.
Siamo a posto.
Posto a posto.
Ceredi, grazie.
Allora la mia proposta di emendamento è dovuto al fatto che in Commissione consiliare alle mie richieste non ho avuto le risposte, o perlomeno non le ho capite, quindi rileggendomi un po' le le la documentazione.
È venuto spontaneo fare questa richiesta e più che altro è una valutazione mia personale che non è sul farla o non farla, è corretto o non è corretta, io l'avrei fatta in una posizione leggermente diversa.
Di poco di 20 metri quadri di 20 metri lineari per cui di fatto non cambia nella sostanza ed è per quello che ho proposto l'emendamento, perché ritengo che questo sia il primo dei tanti problemi che avremo in futuro con la transizione ecologica, questa cabina cabina primaria necessaria e quindi questo ci porterà ad avere in futuro altre richieste di capire primarie e, se non sbaglio, non sono regolamentate da.
Regolamenti locali, cioè regolamenti comunali. Quindi la mia proposta era proprio questa, di stimolare per il futuro una riflessione su quelle che potranno essere le cabine a cascata, gli impianti fotovoltaici, tutto quello che verrà fuori da adesso in poi, di conseguenza la mia proposta, che è molto tecnica ma che ha un risvolto esclusivamente visivo, quindi capisco bene che è un qualche cosa di difficile da comprendere per molti.
E per me era una questione che poteva essere visti da chi aveva la possibilità di farlo, rileggendomi le cose, mi sembra che l'Amministrazione comunale non possa entrare in questa in questa casistica, per cui questa diciamo mio emendamento, ha bisogno di una spiegazione da parte della.
Diciamo, del corpo tecnico, in modo tale da chiarire bene quali sono le le motivazioni per le quali noi andiamo ad approvare questa cabina, non tanto la cabina, ma quella posizione, perché quella posizione, non quell'altra 20 metri sta di fatto che spostando la cabina di 20 metri forse non ci sarebbe l'impatto visivo da una strada che è proprio di fronte però la cabina sarebbe sempre lì a 20 metri di distanza, ma con una visibilità e c'è una una vista inferiore e quindi magari l'impatto.
Psicologico inferiore. Ritengo che tutto quello che sarà poi verificato da Arpe, da tutti quelli che ne hanno le competenze, sulla realizzazione del suo gestore della cabina, non possa essere in capo all'Amministrazione, va appunto questi enti, per cui la mia era solo un'osservazione legata a un piccolo trasla mento la piccola traslazione della della della cabina ma questo lo so se sarà possibile o meno, perché credo di aver capito che noi non non interveniamo su questo, su questo progetto, in merito a questo che sto dicendo,
Quindi, magari, se ci può essere una risposta dalla parte tecnica, valuto la possibilità di portarlo avanti o di ritirarlo.
Grazie consigliere in sede di interviene l'Assessore, sì, l'Assessore, l'ingegner Savini.
Era chiarisco molto brevemente quella che è la natura di questo atto. Questa autorizzazione non è un procedimento di pianificazione ordinaria ed autonoma del Comune, ma è un endoprocedimento all'autorizzazione unica che è un procedimento posto incarico ad ARPAE è posto in carico, appunto, ad ARPAE dalla legge di riforma delle competenze, e al Comune viene chiesto di valutare se su quel progetto, perché ovviamente è già un progetto maturo per accogliere tutte le i pareri, nulla osta se su quel progetto che deve essere conformato nello strumento urbanistico, lo stesso strumento urbanistico sia conforme, ossia da conformare quindi sostanzialmente all'interno della Conferenza, mentre gli enti deputati alla valutazione degli aspetti ambientali valutano la la. Diciamo così, gli aspetti legati ai campi elettromagnetici. Al Comune viene chiesto di valutare la localizzazione puntuale di un'opera già presentata come richiesta di autorizzazione, quindi il Comune si può esprimere favorevole. Si può esprimere il contrario perché ci sono vincoli o tutele che lo strumento urbanistico pone, ovvero favorevole con quelle prescrizioni necessarie a.
Perfezionare la conformità urbanistica. Quindi.
Punto volevo precisare che quello che viene chiesto come come una volta si rilasciava l'intesa da parte del Consiglio comunale su una proposta localizzativa precisa.
Non so se sono stata sufficientemente chiara. Consigliere Ceredi, grazie ingegnere. Per quanto mi riguarda, sì, diciamo che l'avevo un po' intuito, ma non ero certo quindi questo purtroppo avviene per il fatto che si è sempre poco tempo per leggersi tutto. Poi, magari la fortuna ha voluto che ci fosse il sabato e la domenica è qualcosa, mi sono letto e qualcosa, penso di aver capito però ritorno sul discorso precedente per il futuro. Mi piacerebbe che per tutti, come poi ha anche evidenziato la consigliera Mas per le antenne della telefonia, magari se riusciamo col Puga davvero un occhio di attenzione su questa problematica, credo che sia importante sia per l'amministrazione che va soprattutto per i cittadini, perché purtroppo molte cose si fanno e poi ci si rende conto che potevano essere fatte meglio. Ecco quindi era era il Consorzio S.T. Qui per cui a questo punto mi verrebbe da dire che non ha senso questo mio.
Proposte di emendamento perché di fatto non possiamo intervenire sul posizionamento, ma solo sul fatto che si possono si possa fare quella cabina. Grazie perfetto. Grazie Consigliere Ceredi. Chiede di intervenire la consigliera Mazza. Sì, allora guardi, guardate, e su questo punto è vero. In Commissione ci siamo trovati d'accordo rispetto all'intervento della geometra Cereti, perché la realizzazione di questa cabina è sicuramente a livello, diciamo così, di territorio molto impattante. Tra l'altro, come ho sottolineato, quella è una zona alluvionata, è stata una una zona fortemente alluvionata e quindi la realizzazione di questa cabina di distribuzione, e appare quanto mai, diciamo così inopportuna in quella in quella sede e ravvedo anch'io la necessità che sia predisposto un regolamento che possa individuare anche e soprattutto per il futuro la realizzazione di queste di queste strutture che andranno appunto a, diciamo così, a ridistribuire.
Energia elettrica perché evidentemente nel futuro saranno sempre maggiori, così come è necessario sì, lo si diceva prima, è un regolamento che preveda a livello di Amministrazione le future localizzazioni delle antenne telefoniche, così come era stato detto, perché quello che avviene in genere qui da questi scranni della dell'Amministrazione del Comune molto spesso è che si cita la la ovviamente la normativa di riferimento e si può intervenire in maniera veramente esigua.
I cittadini devono subire queste scelte perché in questo caso, e si ritroveranno con una un manufatto molto impattante sul territorio pali gatto di oltre 15 metri d'altezza, un impianto che.
Nella relazione di ARPAE si definisce che dovrà essere valutato successivamente.
Se diciamo, produrrà anche inquinamento acustico e quindi si devono prevedere soltanto dopo la sua realizzazione eventuali.
E si dice post operam, nel caso in cui emergessero necessità eventuali opere di contenimento acustico a protezione dei recettori, diciamo che sono interventi che vengono ovviamente calati dall'alto e che i cittadini purtroppo, subiscono ovviamente i cittadini nel corso del del fine settimana.
Che hanno appreso che sono venuti a conoscenza di questa infrastruttura sono molto, molto preoccupati. Del resto, si ritrovavano ovviamente a confinare con terreni agricoli e la realizzazione di quest'opera è sicuramente tutt'altro. Quella che prevedevano per la loro abitazione e la proposta del consigliere Ceredi era, secondo me, è molto giusta perché traslando l'opera nella parte dietro della via Zignoli diciamo al confine con l'insediamento della dell'azienda, Electrolux poteva avere, anche dal punto di vista della dell'insediamento, una uniformità maggiore e non era sicuramente impattante. Non da ultimo segnalo secondo me in maniera abbastanza preoccupante che si andrà a realizzare. Una strada privata. È di circa 1.860 metri che porta ovviamente alla nuova cabina.
E questa strada andrà a.
Diciamo così ad attraversare il Rio San Lazzaro, che è stato ovviamente uno di quei rii abbondantemente esondati durante l'alluvione del 16 maggio. Ecco quindi infrastrutture non necessarie che vanno, diciamo così, a cementificare il nostro territorio e che, anche dal punto di vista della utilità, lasciano pre presupporre presagire che appunto questa zona non fosse la migliore opportuna. Grazie.
Grazie consigliere, Amazon, interviene adesso il consigliere Brunelli, grazie Presidente, sì, io mi ricollego alle parole dette dal collega Ceredi.
Poteva poteva essere fatta meglio, io spero che queste parole non diventano una profezia, perché qui andiamo a Schio a fare una cabina primaria che, per carità, per quanto sono importanti le cabine primarie, soprattutto in ottica di comunità energetiche, per.
Per appunto le fonti rinnovabili, qui andiamo a costituire una cabina primaria in una zona alluvionata e in Commissione alla mia domanda se questa cabina primaria aveva, diciamo, delle protezioni contro l'alluvione, visto che quella zona lì era stata fortemente.
Alluvionata e mi è stato risposto che non non si sapeva la risposta se si aveva, diciamo, delle delle cose, per escludere e ricordandomi in quei periodi.
Le giornate che siamo stati al buio senza luce, secondo me li era importante, oltre a trovare un'altra sistemazione, anche una sistemazione sicura, perché non possiamo permetterci di rilasciare le persone al buio in caso di alluvione grazie.
Grazie Consigliere vuole fare una precisazione NAS il vicesindaco Mezzacapo sì, grazie Presidente, io vorrei fare una precisazione perché io credo che in questo momento il ragionamento alla decisione che il Consiglio comunale va a prendere non debba essere inquinato dal ragionamento politico elettorale, ma da una decisione seria che va preso da amministratori di una città e lo spiego molto rapidamente intanto stiamo parlando di una cabina elettrica primaria è una fonte energetica essenziale per una comunità di un quartiere, quindi secondo la consigliera massa.
Una cabina elettrica in un quartiere alluvionato, quindi una cabina elettrica, non dico un'attività commerciale, una cabina elettrica è un'infrastruttura non necessaria, lei provi a pensare se ne ha detto così infrastruttura necessaria, si riascolti la registrazione, quindi voglio pensare se questo fosse accaduto ai Romiti o al quartiere San Benedetto che una cabina elettrica si andava ad alluvionale siccome si alluvionato territorio, la cabina elettrica non è più necessaria e lasciamo tutti al buio, li lasciamo in una condizione di non poter avere l'energia elettrica.
Cerchiamo di ragionare con senso di responsabilità, come quando poi parliamo di una strada privata lunga 1.800 metri strada privata di servizio non è aperto al traffico pubblico veicolare quindi dov'è la la la grande criticità, poi voglio aprire un altro ragionamento.
Perché bisogna dire le cose come sono, perché la gente non deve essere viziata nel ragionamento da falsità. Allora su questo tema interviene arpa ARPAE che, a seguito di una coop di una Conferenza dei Servizi alla quale hanno partecipato comune di Forlì, provincia di Forlì-Cesena, Comando provinciale dei Vigili del fuoco di cortesia, era Ministero della cultura al Ministero delle imprese, il comando militare e Aeronautica Militare, Comando marittimo, li potrei elencare su una decina e questi enti, ma soprattutto uno in particolare che ha proprio quella funzione specifica che si chiama Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell'Emilia Romagna. Servizio, sicurezza territoriale e Protezione civile Forlì-Cesena. C'è anche il documento protocollo numero 88.510 del 19 dicembre 2023, datato dopo l'evento alluvionale, ahimè assunto con PG e via via. C'è tutta una documentazione che spiega perfettamente che quell'opera non è un'opera imprudente, non è un'opera fatta tanto per impattante impattante è una cabina elettrica. Se lei ritiene che un quartiere, se lei ritiene che un quartiere o che una comunità non sia meritevole di avere una cabina elettrica perché quell'area si alluvionata, non penso che lei qui sta facendo o prendete una decisione da amministratrice, ma sta prendendo una decisione politica solo per portare consensi capito al al suo al suo piccolo fagottino elettorale, mentre in realtà dovrebbe prendere una decisione seria da amministratrice e non code, e non contestare una decisione che viene da enti preposti da enti preposti all'organizzazione, alla STU, alla pianificazione di strutture primarie come una cabina elettorale come una cabina,
Voleva replicare consigliere Masi e voglio replicare perché credo, assessore che non ci fosse bisogno di utilizzare questi termini fagottino elettorale, se lo tiene per lei.
E.
Mi risulta che sia anche una brioche il fagottino.
Allora guardi non è tanto questione, io credo che i cittadini non sono stati informati e ancora una volta, ritorno su questo tema i cittadini che si ritrovano un'opera di questo io non ho detto che non sia no un attimo, Presidente, no, voglio precisare, io non ho detto che non sia necessaria, perché capisco bene quello che significa, anche se non sono un tecnico. Io ho detto che in quella zona quella zona è stata alluvionata, è stata alluvionata e credo che ci fosse la possibilità di individuare una zona diversa rispetto a quella che fosse meno impattante. Certo che è necessario avere cabine di distribuzione, ma quello che è mancato da questa Amministrazione è la concertazione con i cittadini, ma è inutile dirvelo, perché sono cinque anni che vi ripeto uguale, però consigliere Hamas, adesso il.
Vicesindaco ha fatto delle precisazioni,
Anche tecniche, quindi.
Quindi.
Le ho dato la possibilità anche di replicare, però, se dobbiamo ripetere lo stesso discorso, non credo sia proficuo,
No, sto aspettando un attimo, il Segretario per la votazione chiede di intervenire Bentivogli, quindi gli diamo la parola, io ero presente alla Commissione quando si è parlato di questa di questa cabina elettrica ricordo bene le parole degli uffici dei tecnici alla domanda fatta sulla sull'oggetto che verrà posato nel quartiere per ridistribuire l'energia elettrica a una comunità ed era stato risposto in modo dettagliato che sarebbero stati utilizzati i materiali migliori dal punto di vista della della sicurezza.
Che potesse andare a rispondere e andare incontro a quelle che sono le attuali esigenze, dovute anche al fattore e al fatto che è una zona che è stata alluvionata, quindi ricordo bene, gli uffici parlavano di materiali che sarebbero stati scelti, i materiali materiali migliori, poi i materiali migliori, io non sono un tecnico, però già mi fa capire che perlomeno si va nella direzione di una presa di coscienza che in quel posto lì deve essere ubicata una cabina di sicurezza, con dei criteri che siano che abbiano uno standard di sicurezza che siano perlomeno massimi, quindi condivido e convengo che alcune affermazioni sono veramente da da propaganda elettorale.
E e su questo.
Direi che sul posizionamento non entro nel merito, perché è già stato dettagliato specificato dal dagli uffici, ma farne una questione sul discorso della sicurezza noi siamo assolutamente d'accordo, ma non siamo d'accordo che il fatto che una cabina elettrica debba rispondere a delle esigenze reali e fondamentali di una comunità,
Debba essere messa in discussione perché la zona è stata alluvionata, attenzione perché questo è un effetto boomerang, io non faccio un intervento fondamentale perché penso che un giorno si spera di no, possa succedere qualcosa, no, il ragionamento è il contrario, io devo fare il possibile per la comunità,
E per l'ESA e per le sue esigenze, sperando chiaramente che che non debba succedere un'altra condizione come quella del 16 maggio, ecco ragionamento, va visto in chiave positiva, non in chiave negativa, io devo lasciare un quartiere in delle condizioni che siano il massimo dell'efficienza.
Non al minimo, ecco quindi su su questo fattore avevano hanno ampiamente risposto gli Uffici sul sulle condizioni di sicurezza, sulla sulla delibera, chiaramente il il nostro Gruppo voterà a favore. Grazie grazie. Consigliere Bentivogli chiede di intervenire il consigliere Brunelli. Chiedevo grazie, Presidente, no, devo rispondere perché la prossima che parlo a vanvera in Commissione io ho chiesto specificatamente se la cabina primaria era, diciamo, aveva delle protezioni delle cose riguardo in caso di alluvione, visto che la zona alluvionata e il tecnico mi ha risposto che lei non lo sapeva, perché non non era una sua materia, erano urbanista, poi com'era costruita, aveva fatto un accenno, però che sarebbe stati ripresi. Gli sarebbero messi degli alberi attorno per un un impatto visivo, minore poi magari verniciata, di marrone o di verde, però di sicurezza e di garanzie in caso di alluvione.
Il tecnico è proprio detto che non lo sapeva io, giusto per una precisazione. Grazie grazie per precisazione e chiede di intervenire. Affida alle mani. Sì, grazie Presidente, ma a me Assessore i toni con cui lei ha cercato di spiegare e argomentare il perché e il per come un collega Consigliere cerca di far capire quali sono state le criticità che concittadine e concittadini hanno segnalato come potevano segnalarlo a noi ad altri, questo credo anche lei da Consigliere comunale e sa bene quando c'è un certo tipo di intervento. I cittadini subito segnalano problematiche a partire da quella più basilare, cioè dal fatto di essere o non essere a conoscenza di un intervento che riguarda pochi metri rispetto a dove vivono. Credo che questo debba essere sempre tenuto in considerazione e non possa diventare, come dire, oggetto di così forieri attacchi, anche di carattere personale, in ordine a quella che sarà la prossima competizione elettorale, perché oggi dobbiamo decidere se ritenere a quel progetto pienamente conforme o meno e soprattutto fare le nostre osservazioni che sono diverse rispetto a quelle della parte tecnica perché diversamente i signori dovremmo decidere che gli organi politici non servono più fanno tutti i tecnici in conferenza dei servizi loro decidono, vengono notificati gli atti e la parte politica che rappresenta i cittadini nei rispettivi consessi a quel punto è pressoché inutile. No, ciascuno al suo ruolo in un procedimento amministrativo. Questo è il nostro e il nostro è proprio quello di rappresentare i cittadini rispetto a situazioni che gli vengono proposte, in questo caso banalmente il fatto che loro non si sentissero informati rispetto a un intervento molto impattante rispetto a dove vivono peraltro apro e chiudo parentesi sul tema dei tecnici, il consigliere Ceredi, che certo è un esperto di questa materia, praticandogli la professione da tanto tempo su questi ambiti, ha ricevuto una risposta da parte degli uffici tecnici comunali della serie. Il pacchetto progettuale era già stato redatto dal soggetto interessato a promuovere questo tipo di stampa e non era di competenza del Comune, quindi è chiaro che il Comune in questo senso riceve il tipo di intervento. Cerca di valutare quali sono i livelli di conformità della pianificazione attuale e poi li ripropone al Consiglio comunale. È chiaro probabilmente che forse un altro tipo di progettazione a monte avrebbe potuto scongiurare il tipo di emendamento che il Consigliere Cerreti ha presentato e che noi ritenevamo anche giusto nelle sue osservazioni, ovverosia quello di una migliore gestione di quello spazio in una zona particolare. Questo era l'intervento che, come dire, è stato così duramente attaccato dall'assessore, citando fatti e circostanze che nulla c'entrano. È chiaro che parliamo di una cabina primaria che ha delle finalità importanti perché peraltro è parte ovviamente di quelli che sono gli obiettivi sottesi alla transizione energetica. Chiaramente, quindi, in questo senso, noi come Consiglieri di minoranza, non possiamo far altro che rappresentare i cittadini e le cittadine laddove loro non si sono sentiti rappresentati probabilmente in una fase importante del procedimento amministrativo, cioè quella di conoscenza e conoscibilità delle attività che sono state svolte. Questo credo che possa essere tranquillamente rappresentato in quest'Aula e, nel momento in cui noi riceviamo a questo progetto, ci limitiamo a rappresentare queste situazioni, a valutarle, a ritenere ovviamente più che evidente l'esigenza di dotare il territorio comunale di tutte quelle infrastrutture che consentano la transizione energetica, proprio alla luce del fatto che gli obiettivi che tutti noi conosciamo ci devono vedere muovere nello stesso spirito, nella stessa direzione, dopodiché, per queste ragioni noi riteniamo di astenerci, quindi di,
Ritenere comunque che i concittadini e concittadine possano comunque rappresentare le loro istanze tramite noi in quest'Aula di non perfetta conoscibilità del procedimento e, per parte nostra, di aver condiviso l'intento dell'emendamento del Consigliere Cerreti nel vedere riposizionato questa cabina in un'ottica anche proprio quella che i cittadini e le cittadine stesso ci hanno indicato in questo senso. Pur considerando come dire valido e opportuno l'intervento in questione, non riteniamo di votare contrariamente alla delibera, ma di astenerci appunto per le motivazioni che ho cercato di riassumere il mio intervento. Grazie.
Grazie Consigliere a fare le mani, non ci sono altri interventi, quindi possiamo passare alla votazione per quanto riguarda l'oggetto.
Ah, scusi.
Dichiarazione di voto, allora ha ragione, sì, per la dichiarazione di voto, il consigliere Calderoli e ma infatti allora la mia sarà una dichiarazione di non voto come ho già anticipato in sede di Commissione, in quanto noi veniamo a esprimere questo parere che poi può essere di merito tecnico eccetera. Quando la conferenza dei servizi già chiuse, come in delibera c'è scritto, la conferenza dei servizi è stata chiusa il 25 marzo 2023, e cioè esattamente quasi 15 giorni fa. Quindi non vedo che parere do dobbiamo dare quando già la Conferenza dei servizi è chiuso e per questo motivo il voto mi pare inutile da parte mia.
Grazie dichiarazioni di voto del Consigliere, Biondi.
Io ho cercato di capire prima e di riflettere poi di conseguenza ora, naturalmente, se, se posso permettermi un consiglio non richiesto al Gruppo del PD, in particolare perché comprendo di più le motivazioni addotte dal collega Calderoli ma al gruppo del PD un'astensione su questa delibera non ho capito cosa cosa voglia dire ah vero che il gruppo non intende incidere sul voltaggio della Capena perché ho la cabina, non la si vuole o la capire alla si può.
Ha ancora tempo. Per concludere, faccio una dichiarazione di voto per dirvi alla fine quale sarà il mio voto a seguito di ciò che ho compreso e riflettuto. Eccetera. Quindi, poi c'è l'impatto ambientale. La cabina, spostata di 30 metri, produce un notevole miglioramento dal punto di vista dell'ambiente e della situazione ambientale. Bene, sentite qui o siamo in grado di rispondere tecnicamente o favorevolmente e prego l'Assessore che dovrà in qualche modo replicare di spiegare perché non è possibile quello spostamento, non nei termini che era già stato deciso, perché non mi piacerebbe molto, ma non è in grado di rispondere positivamente alle sollecitazioni fatte oppure qualche dubbio mi rimane. Ciononostante, la infrastruttura serve al territorio. È indispensabile e il mio voto perché non saprei esprimere un altro è un voto favorevole. Mio e del mio Gruppo di Forza Italia.
Grazie, Consigliere, Biondi.
Allora, come dicevamo, il dibattito è chiuso e abbiamo avuto due dichiarazioni di voto, se non ci sono altre dichiarazioni di voto, possiamo passare alla votazione.
Quindi chiedo agli uffici di avviare la votazione per l'oggetto 21, grazie, è aperta la votazione.
Aspettiamo un attimo perché, non come sapete, c'è un attimo di ritardo sul monitor rispetto alle votazioni, quindi mi risulta non votante Lauro Biondi che però mi conferma di aver votato.
Ecco, è chiusa la votazione e quindi l'oggetto 21.
Non è il mio impianto, comunque è del Consiglio comunale, quindi l'oggetto 21 è approvato con 15 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti.
Poi passiamo a votare l'immediata eseguibilità.
È chiusa la votazione e quindi non abbiamo l'immediata eseguibilità, però passiamo adesso all'oggetto 23, quindi all'oggetto all'argomento successivo, che riguarda il progetto denominato estensione del teleriscaldamento, efficiente città di Forlì.
Con che vede appunto la l'espressione del parere.
Chiedo all'Assessore Pezzetta di presentare l'oggetto 23 grazie grazie, Presidente, si tratta dell'istanza di autorizzazione unica per la costruzione dell'esercizio, ho sbagliato scusate come nel corpo, si tratta del procedimento unico per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio, con accertamento della conformità urbanistica, all'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità del progetto denominato estensione del teleriscaldamento efficiente città di Forlì,
L'espressione di parere sui progetti in variante agli strumenti urbanistici comunali, come abbiamo già visto nella Commissione, si tratta dell'estensione della rete forlivese, che ha ricevuto finanziamenti dal Piano nazionale di di ri resi dei resilienza per quasi 8 milioni e rientra in un più ampio piano della multiutility che consentirà a regime una riduzione annua di circa 4.700 tonnellate di emissioni di CO 2 e il risparmio di 2050 ter.
È una rete di interconnessione di oltre 5 chilometri che congiungerà congiungerà il sistema di teleriscaldamento attuale con quelli del centro storico ci del centro cittadino, serviti dalle centrali del Foro Boario del campus ITIS, attualmente alimentate a gas metano quindi con grandi benefici ambientali, questo è quanto previsto dal progetto di estensione che si prefigge di decarbonizzare i consumi termici del territorio cittadino consentendo una rileva una rilevante riduzione delle emissioni di anidride carbonica e degli ossidi di azoto in ambito urbano. Abbiamo visto la presentazione dei tecnici di Hera durante la Commissione dei benefici ambientali e dello sviluppo del progetto.
Grazie Assessore.
Allora chiede di intervenire il Consigliere, Biondi sugli or l'ordine dei lavori, prego Consigliere.
Io chiedo scusa naturalmente l'opera interessante e mi auguro che entro la fine del 2026 possono essere messi a terra tutte le iniziative di cantiere e di investimento per realizzare appunto l'opera. Ho solo un dubbio, non sono riuscito in sede di Commissione a chiarirlo, perché non mi sentivo tanto bene e poi si è dovuto mi sono assentato appunto per questi motivi.
Assessore Sindaco Giunta, il teleriscaldamento di cui parliamo si alimenta col termovalorizzatore.
Ho in parte col termovalorizzatore la mia è una richiesta secca in questi termini perché dalla risposta che riceverò appunto intervenendo sull'ordine dei lavori, posso maturare alcune considerazioni o riflessioni che non sono necessariamente contro l'opera, perché valgono ciò che ho detto prima, ma considerazioni che vorrà fare appunto nell'intervento che mi riservo di farlo grazie Consigliere.
Biondi.
Risponde l'assessore Pezzetta, la risposta al Consigliere Biondi ha sì, è una è un prolungamento del teleriscaldamento attuale.
Grazie Assessore, è aperto, il dibattito quindi chiede di intervenire la consigliera prati.
Io stessa, grazie Presidente, volevo porre la stessa domanda perché non aveva avuto occasione di essere presente in Commissione e questa opera che porterà il riscaldamento a una parte della città adesso alimentata con delle.
Delle delle pompe diverse, insomma a gas rispetto a quelle del teleriscaldamento da termovalorizzatore sicuramente impegna questa città per un futuro. Io non so se l'Amministrazione abbia fatto una valutazione rispetto alla ricaduta di questa scelta per il futuro della città di Forlì. Considerando che il termovalorizzatore di Hera aveva una durata di vita mi pare fino al 2030 33, se non sbaglio in questo modo, con un investimento così cospicuo, si impegna a questa città a bruciare rifiuti per altri tot anni fino ad esaurimento di questo investimento. Quindi la mia criticità è questa e volevo capire se c'è stata una valutazione politica da parte di questa Amministrazione.
Grazie consigliera, interviene il Sindaco.
Ovviamente è stata fatta l'impegno e le considerazioni sono che al momento si produce più energia di quella che viene utilizzata e, siccome fino al 2030 è.
Previsto il mantenimento. Grazie alla Regione di questa infrastruttura, noi siamo disponibili a da far sì che questa energia non vada disperso e non vada ad aggravare la crisi climatica, con l'impegno che quando scade il termovalorizzatore, l'eventuale gestione del tutto sarà fatta con fonti alternative. Questo non impegna minimamente l'amministrazione in un prosieguo più o meno lunga del tele del termovalorizzatore nel tempo, quindi era una precisazione dovuta. Noi ci siamo impegnati perché questa belle energia non potesse essere dispersa. Viene contribuisce anche il campo solare del Comune. Al tutto però con l'impegno che questo non vincoli minimamente l'Amministrazione nel proseguire oltre i termini di un.
Termovalorizzatore che avrà una scadenza, quando e come si potranno definire nuovi percorsi. Grazie, signor Sindaco, chiede di intervenire il consigliere Brunelli, grazie, Presidente, sì, e qui parliamo di un progetto anacronistico che costa con la raccolta circolare, cioè a Forlì, siamo già sopra l'80% per la raccolta dei rifiuti cioè e ci vogliamo legare a un inceneritore a vita,
Per avere magari dei effettivamente a breve termine ci saranno delle dei risparmi perché usiamo le energie, riscaldiamo là, però questi sono tempi che ci vuole una politica e con lungimiranza, con una visione a lungo termine.
Che.
Che fra la Consigliere Biondi, per favore, che.
Che fra che, fra l'altro.
Che fa che, fra l'altro, è anche il suo discorso del 2030 costa, perché se nel 2027 ci sarà dalla Regione alla riorganizzazione del del piano dei rifiuti, noi come faremo andare in Regione a dire che chiediamolo a chi la chiusura di un inceneritore come c'è stato nel 2000 event quest'atto del 2019 Ravenna 2020 cioè quando tu e Pompignoli, penso che è stata una battaglia che ha fatto anche anche in Regione, quindi, secondo me è sbagliata perché andiamo a investire i soldi in maniera sbagliata e basta, chiudo qui.
Grazie Consigliere.
Una richiesta di spiegazioni, diamo la parola all'assessore Pezzetta. Sì, intanto la precisazione rispetto a quanto dice il consigliere Brunelli, il Comune di Forlì non investe una lira. Queste sono risorse che il gestore mette in campo. A fronte di un progetto che ha è stato presentato nel PNRR, per il quale ha preso circa 8 milioni di euro. Faccio presente, lo lo ribadisco, il Consiglio comunale ha votato all'unanimità un ordine del giorno riguardo l'inceneritore. Nessun impegno da parte dell'Amministrazione rispetto al termovalorizzatore che in questo momento sta funzionando sta funzionando e sta, come diceva giustamente il Sindaco producendo energia che viene dispersa, visto che non può essere utilizzato e che cerchiamo di metterlo a terra allungando in con questo progetto la tubazione che porta, che porta acqua calda in città.
Va precisato che,
Anche il PAES che prevede questo tipo di utilizzo di energia e quindi è in linea con quanto già approvato in precedenza dalla precedente Amministrazione. Da questa qui, di conseguenza,
L' ultima considerazione che volevo fare, che esistono teleriscaldamenti in altre città che funzionano con altri tipi di di produzione di The che che fanno acqua calda in qualche altro modo, che non è l' incenerimento dei rifiuti. Quindi questo è un problema che non è del Comune. Se lo porrà, chi dovrà possono il gestore, quando la Regione gli dirà di chiudere, perché è la Regione che deve chiedere di chiudere quell' inceneritore, quando riterrà opportuno farlo?
Grazie Assessore per il chiarimento. Interviene il consigliere Pompignoli. Grazie Presidente. Solo alcune considerazioni, proprio in ottica delle dichiarazioni rese dal consigliere Brunelli e la prima considerazione è questa. Io ho chiesto in Regione, in ragione del fatto che noi abbiamo raggiunto più dell' 80% di raccolta differenziata, la graduale, il graduale spegnimento dell' inceneritore. Questa è la battaglia che facemmo già ai tempi e che stiamo continuando a fare.
E chiedendo alla Regione nella prossima programmazione 2025 2030 già di prevedere questa cosa.
Purtroppo la Regione Emilia Romagna ha risposto negativamente a queste richieste dicendo che sostanzialmente le censure Forlì non verrà chiuso. A parte i tempi di ammortamento che sappiamo essere fino al 2032.
La Regione ha ben definito l' economia circolare di questa dei dei rifiuti, stabilendo che l' inceneritore di Forlì, comunque, dovrà essere mantenuto quanto meno fino alla fase del dell' ammortamento. Quindi battaglie che stiamo facendo purtroppo non ci vengono. noi veniamo ascoltati da questo punto di vista qui la Regione ha già una linea.
Direttrice ben chiara e fornita, rispetto alla quale non possiamo andare contro. Nonostante noi siamo dell' opposizione, a meno che non riusciamo a vincere Regione Emilia Romagna, quindi probabilmente forse qualcosa verrà fatto, ma oggi non è possibile. Le richieste le abbiamo fatte e ci sono state tutte negate. Le precisazioni del Sindaco e dell' Assessore, ovviamente, sono vanno nella direzione appunto di poter, in questo periodo, in questo momento, sfruttare l' energia che il termovalorizzatore da.
Ma non per questo siamo d' accordo nel mantenere l' elettore. Questo bisogna che sia chiaro a tutti obtorto collo ce lo dobbiamo tenere nonostante battaglie promesse fatte dalla Regione, perché nel piano vecchio dei rifiuti, l' inceneritore di fuori e doveva essere dismesso.
Cosa che invece non è stato hanno dismesso quello di Ravenna. Intanto noi i nostri rifiuti di Ravenna vengono qua Forlì più alti da parte di altre regioni e quindi purtroppo questa è la è la situazione regionale attuale sui rifiuti,
Grazie consigliere Pompignoli. Interviene adesso il consigliere Bentivogli,
Semplicemente per una precisazione, perché il mio Capogruppo ha esplicato perfettamente il concetto che sta dietro alla al fatto e al e al contesto del termovalorizzatore all' interno di questa delibera, che riguarda invece il teleriscaldamento, appunto per sottolineare quello che poc' anzi ha detto il consigliere Pompignoli. è una battaglia, questa, che va sostenuta in Regione. Quindi invito, visto che il consigliere Brunelli ha sicuramente qualche esponente in Assemblea regionale, invito a fare battaglia, fare cerchio insieme a noi per portare avanti per portare avanti questa.
Questa direzione, questo percorso di abbattimento fino a un risultato finale di spegnimento che, si spera, avverrà nel 2032 ma nel mentre, ma nel mentre diciamo, nel traghettamento a questa famosa questo famoso 2032 per lo meno l' energia che viene liberato dal termovalorizzatore che, come ha spiegato prima il nostro Sindaco è in eccedenza, viene sfruttato energia fondamentalmente non fondamentalmente ma energia pulita viene sfruttata con il teleriscaldamento, quindi ben venga qui andiamo ad abbattere in questa fase transitoria, andiamo ad abbattere quelle che sono le emissioni, purtroppo ancora non riusciamo ad abbattere le emissioni.
O meglio ancora le tonnellate di rifiuti inceneriti e portati al nostro termovalorizzatore, perché c'è un Piano regionale della gestione dei rifiuti che, sottolineo, è un Piano regionale, quindi non dipende dall'Amministrazione comunale un piano regionale che prevede che il termovalorizzatore rimanga almeno acceso fino al 2032 che è il punto, diciamo il break even, quindi il punto dove viene ammortizzato l'investimento di chi ha costruito il termovalorizzatore, quindi di nuovo vi invito.
In altre sedi a portare avanti questa battaglia, perché siamo tutti vogliamo respirare un'aria più pulita, tutti vogliamo che il nostro termovalorizzatore possa bruciare meno o addirittura nulla, però bisogna portarlo anche nelle sedi opportune, nelle sedi dove vengono prese le decisioni finali. Ecco quindi invito chi è presente in quelle sedi a portare avanti questa battaglia per la nostra città, grazie.
Grazie consigliere. 20 Lugli chiede di intervenire, il consigliere, anche le mani che ne ha la facoltà. Sì, grazie Presidente, ma chiaramente parliamo di un tema particolarmente sensibile, perché ovviamente si mischiano questioni particolari, aspetti di carattere generale. Chiaramente, una pianificazione regionale in tema di rifiuti vuol dire 4000000 e mezzo di persone, partendo da un presupposto, cioè quello dell'autosufficienza nella gestione del rifiuto, perché diversamente vorrebbe dire che noi diventiamo, come altre Regioni in cui dobbiamo essere esportatori di questo rifiuto da altre parti, principio dell'autosufficienza che vuol dire il principio dell'auto e responsabilità rispetto alla quantità di rifiuto che si produce e quindi, sulla base del principio europeo più noto, chi inquina paga dovrebbe corrispondere nell'ambito della tariffazione. A più io rifiuto, in particolar modo in maniera indifferenziata. Maggiore è il costo che sostengo. Questa è la teoria, si spera anche il più possibile nella pratica, la modalità di gestione con la quale si cerca di incentivare sempre di più l'avvio e la transizione a un modello diverso, appunto quello della green economy, ovverosia dove il riuso di quanto prodotto e dello scarto del prodotto viene reimmesso nel ciclo. Chiaramente, quando parliamo di questo tipo di intervento, subito, come dire tutti noi ci poniamo il tema di che tipo di prospettiva, quindi il territorio del Comune di Forlì, consapevole della doppia presenza, di un termovalorizzatore per il rifiuto urbano e di un altro inceneritore per rifiuti speciali, in un'area che io abito in via or Cevoli, quindi sono pienamente coinvolto, insieme alla mia famiglia e ad amici, in una zona in cui queste due infrastrutture indubbiamente presentano degli effetti. È evidente anche che parliamo di scelte a suo tempo addotte quando probabilmente neanche i miei genitori erano nati o addirittura quando è stata costruita la terza linea del termovalorizzatore. Era quando io avevo 13 anni,
So anche, però, che qualche anno dopo il 2008, la politica forlivese ha messo le mani avanti e ha fatto una scelta molto chiara, prendendosi anche chiaramente le critiche da parte dei propri concittadini e concittadine rispetto a un modello di gestione differente, che è quello appunto della raccolta porta a porta. Ciascuno di noi è testimone delle quotidiane difficoltà e criticità di riuscire a convivere con un sistema di gestione del rifiuto che indubbiamente implica per ciascuna persona ciascuna famiglia, un modello, probabilmente per certi versi, ma solo per certi versi meno comodo, rispetto a prima, cioè al cassonetto stradale. Arrivo così lontano per parlare dell'argomento all'ordine del giorno del Consiglio comunale di oggi, perché è di questo di cui stiamo parlando, cioè stiamo parlando del riutilizzo, del rifiuto che non solo noi, anzi probabilmente, come dice il consigliere Pompignoli, noi produciamo meno della metà della metà di quanto finisce in quell'infrastruttura e questo va riconosciuto come merito nostro, ma come colpevole responsabile di altri territori ritardo, ma in questo senso dobbiamo anche dirci che la comunità forlivese ha fatto evidentemente d'avanguardia insieme ad altri Comuni del nostro territorio. Penso al Comune di Civitella al Comune di Forlimpopoli che già avevano dato l'avvio a questo percorso. Certamente altri territori, oggi, lo sappiamo, hanno avviato in maniera più puntuale la tariffazione e la raccolta porta a porta laddove avevano percentuali di raccolta, evidentemente neanche avvicinabili a quelli del nostro territorio e che giustamente dovevano far muovere noi, cittadini e rappresentanti in queste istituzioni in tutti i consessi possibili, per far valere la voce di un territorio che sul principio della responsabilità rispetto al rifiuto, sta facendo una battaglia etica e politica in questo senso. Indubbiamente, la scelta di investire sulla nuova infrastruttura, sulle nuove infrastrutture della del teleriscaldamento ci pone un punto interrogativo. Prendiamo anche atto, però, delle parole del Sindaco in questo senso un atto di impegno, ma un atto di impegno che questo Consiglio comunale ha votato all'unanimità, compreso il Partito Democratico che ne se n'è fatto promotore quando nel 2021, è stata presentata una mozione condivisa da tutti in cui si voleva tracciare un indirizzo politico chiaro sulla politica del rifiuto da riversare all'interno della programmazione regionale. E questa è chiaramente una battaglia che ci deve vedere tutti uniti. Per questo abbiamo responsabilmente ha cercato una sintesi comune e unitaria, perché così penso si debba fare quando si parla degli interessi di una comunità. In questo senso, ovviamente, esprimiamo delle perplessità rispetto all'investimento nel 2024 su questo tipo di infrastruttura, consapevoli che nel 2032 è molto vicino e quindi poniamo un punto interrogativo serio rispetto al fatto che, ad esempio, la potenza termica che il termovalorizzatore dovrà garantire, appunto per soddisfare quel bisogno di calore deve essere necessariamente prodotto dalla quantità di rifiuto incenerito dentro il termovalorizzatore stesso. Allora qui c'è un primo aspetto, colleghi, se noi pensiamo che ci sia una quantità di energia in termini di potenza termica, non diffusa nel territorio e con questo sistema noi lo diffonderemo in maniera più efficiente. Dobbiamo ancora allora essere consapevoli che quella quantità di rifiuto deve essere bruciato per garantire quella potenza termica, perché diversamente non sarebbe in grado allora di soddisfare il bisogno nuovo che con queste infrastrutture noi cerchiamo di diffondere in maniera più capillare sul territorio e qui quindi noi mettiamo delle mani avanti rispetto a un investimento che peraltro è stato finanziato con fondi PNRR, dalla stessa Unione europea. Chiaramente mettiamo le mani avanti, vuol dire per noi chiaramente fare un atto politico condiviso su questo, su questo passaggio, nell'impegno che ricordavo prima che il Sindaco ha ricordato, che il Consiglio comunale ha votato due anni fa,
Un impegno di serietà.
Ripeto, alla luce dei punti interrogativi che noi abbiamo, perché chiaramente noi rappresentiamo la minoranza in questo senso e non siamo dentro le dinamiche dell'Amministrazione né delle relazioni che sono intervenute. Non possiamo far altro che su questo tipo di intervento astenerci, consapevoli però che l'attività del Partito Democratico, che dal 2008 ad oggi è stata orientata in una direzione ben precisa, proprio per rispettare i cittadini e le cittadine a partire da quelli che lì vivono, e quindi confido anche, insomma, di quelli che esponevano striscioni molto chiari in quegli anni io me li ricordo, tornando dalle scuole medie, dalla scuola media or Cevoli verso casa mia. Venga rispettato e mantenuto nella prospettiva, confidando ovviamente che gli altri territori si facciano carico della gestione del rifiuto, come sta facendo il territorio e la comunità di Forlì e di molti Comuni limitrofi e per questo io credo che ci debba essere quantomeno a quel poco di soddisfazione nell'essere riusciti, tramite una società in house, a dare avvio a un meccanismo diverso. Un modello più efficace, più efficiente e più efficace di gestione del rifiuto e quindi anche di tutela del nostro ambiente, della nostra comunità. Grazie,
Grazie a fare le mani, il consigliere Brunelli, lei si è segnato ma aveva già fatto un intervento non so se era per vivissima pre precisazione ora, se posso, può intervenire per una precisa solamente perché prima si usava la parola energia pulita.
Mi facevano notare che l'inceneritore brucia rifiuti, ma i rifiuti per bruciare bruciano gas, quindi anche lì c'è un consumo di gas e di quindi di pulito lì non c'è niente grazie.
Allora grazie, chiede di intervenire. Il Consigliere Biondi che ne ha la facoltà,
Io ho deciso di intervenire anche subito.
Dopo l'intervento del consigliere alle madri che, devo dire, ho in gran parte apprezzato,
Se non altro per la guerra, ha avuto il coraggio di ricordare gli impegni che ci siamo assunti unitariamente, dopo un dibattito non di poco conto, nel 2021.
E soprattutto per aver avuto almeno il coraggio di dire che questa battaglia noi la dobbiamo fare insieme, uniti contro questa ipotesi di un allungamento dei tempi di permanenza, del termovalorizzatore forlivese la prima risposta al Consigliere alle mani, noi possiamo anche essere uniti e non so se lo saremo di certo so che saranno uniti gli altri contro di noi.
A partire dalle maggioranze regionali che io mi auguro possono cambiare, ma che fino ad ora vi vedono impegnati nel governo della Regione.
E poi sono preoccupato per un altro aspetto politico, perché quando sui banchi dove si è dite voi del prossimo mandato amministrativo sarà seduto Rinaldini.
Dubito che avrà il coraggio di continuare una battaglia di questo tipo.
Che presuppone un ragionamento fondamentale che in parte facevi, ma solo in parte, perché le limitazioni del tuo gruppo e del partito di appartenenza ti limitano in questo noi non dobbiamo pensare in termovalorizzatori, non possiamo eliminarli tutti.
È una logica che purtroppo no, no, no, dico è foriera di.
È elemento di di di, ma è una logica alla quale do dobbiamo rassegnarci, pur nella virtuosità dei nostri comportamenti, e sono anche qui d'accordo noi, a Forlì, abbiamo appoggiato l'iniziativa di aree della società in house proprio con questo spirito, non per fare un dispetto ad Hera e dal nostro punto di vista siccome siamo seri quando ragioniamo politicamente, Forza Italia è stata seria quando ragionava politiche ben,
Non l'abbiamo fatto neppure per fare una sorta di ragionamento di carattere politico che mettesse in difficoltà il Partito Democratico e in quel momento lo abbiamo fatto convintamente rispetto allo spirito che ci deve arrivare nella politica dei rifiuti.
Della gestione dei rifiuti.
Del circolo che si deve completare e che naturalmente porta ad una ipotesi di annullamento, di azzeramento, di chiusura del termovalorizzatore, quando noi avremo crea e noi ce la mettiamo oggi, però lo diceva il collega Pompignoli in modo perfetto noi oggi produciamo quelli di Ravenna bruciamo quelli di di di delle Marche bocciamo quelli noi bruciamo de de de deriva,
Ma anche questo badate bene, dove arriva la capacità di fare l'analisi equilibrata, io potrei anche capirlo, ma caro compagno alle madri.
Il ragionamento è quello della compensazione, se noi ci dobbiamo far carico di questi aspetti, perché ci ritroviamo con quella infrastruttura che va ammortizzata, che in qualche modo è la più nuove, consente dal punto di vista tecnologico il mantenimento di una quota di di di di di termovalorizzazione acqua quale compensazione abbiamo come territorio rispetto a questo sacrificio e a questo proprio non sacrificio non voglio neanche chiamarlo tale a questo impegno che noi ci assumiamo nei confronti di una società regionale o addirittura interregionale.
Quali sono le compensazioni, che cosa arriva su Forlì,
Arriva di meno rispetto a quello che arriva a Ravenna a Cesena, e non parliamo dell'Emilia, questa è la reazione che noi politicamente dobbiamo avere come territorio, come città di Forlì.
E dobbiamo averla tutti, ma voi dovete crescere politicamente e porvi nei confronti del vostro Partito Democratico, che governa la Regione in termini dialettici, non chiedendo di più, ma chiedendo che si venga rispettati per ciò che noi facciamo per i comportamenti che abbiamo, quindi si vada avanti ma questa deve essere la nostra politica appunto per il futuro la nostra politica del forlivese per il futuro dubito che Rinaldini su quei banchi non ci aiuterà.
Grazie, Consigliere, Biondi.
Non mi risulta ci sia nessun altro che chiede di intervenire, quindi il dibattito è chiuso. Siamo aperti ad eventuali dichiarazioni di voto, chiede di intervenire Minutillo per dichiarazione di voto che ho chiesto di intervenire l' Inter ho chiesto di intervenire come dichiarazione di voto anche all' esito del dibattito e credo che questa sia una delibera molto importante. Un' opera, diciamo infrastrutturale, che permette di utilizzare l' energia del del nostro, del nostro, del nostro termovalorizzatore. Ecco, è importante e il credo che i dibattiti demagogici sul Rifiuti Zero critiche quanto mai le amministrazioni siano state fuori luogo e diciamo che la sinistra prima di tutto deve fare pace con se stessa. Deve mettersi d' accordo tra la sinistra comunale e la sinistra che governa l' Emilia-Romagna, e credo che comunque avere un territorio a rifiuti zero sia impossibile, certamente un territorio che rifiuta che che brucia i propri rifiuti, invece sia possibile. Quindi noi dobbiamo partire dalla missione di bruciare esclusivamente i rifiuti dei forlivesi e non i rifiuti di chi viene che perché provengono da altri territori. Ecco, questo deve essere lo scopo per questo che il nostro Gruppo voterà favorevolmente a questa importante delibera, che è sicuramente un passo in avanti a livello tecnologico a livello energetico, a livello anche di di consumo dell' energia stessa del nostro territorio.
Grazie consigliere Minutillo chiede di intervenire. Il Consigliere Ragni per dichiarazione di voto. Benissimo, Presidente, noi voteremo favorevolmente il gruppo di Fratelli d' Italia, ovviamente,
Non siamo. Siamo solamente sorpresi delle dichiarazioni della sinistra perché dovrebbero solamente.
Votare favorevolmente anche loro, e non solo, ma attivarsi presso i loro colleghi in Regione per porre rimedio a questa situazione surreale e quindi non venire qui in Aula a spiegarci quello che è giusto, quello che è sbagliato, ma sarebbe meglio che lo spiegassero a Bologna quello che è giusto, quello che è sbagliato. Quindi volte votiamo favorevolmente alla delibera.
Benissimo. A questo punto non ci sono altre dichiarazioni di voto, quindi chiedo al tecnico di avviare la procedura di voto. è aperta la votazione per l' oggetto. 23.
Aspettiamo un attimo perché di nuovo ci sono. Ecco, siamo a posto, sono sul monitor, appaiono finalmente tutti i voti, quindi l' oggetto 23 è approvato con ben 17 voti favorevoli, 1 contrario e 7 astenuti. Passiamo adesso a votare l' immediata eseguibilità dell' oggetto. 23, chiedo di avviare la procedura di voto.
È aperta la votazione,
Ma aspettando che si aggiorni, il monitor.
Quindi mi mi risultano 15 voti favorevoli, 1 contrario e 7 astenuti. Quindi non c'è l' immediata eseguibilità. Passiamo adesso all' oggetto. 20, che è il primo degli accordi operativi,
Con contenuti di convenzione urbanistica e parliamo del nuovo insediamento denominato Z e nei M. 23, ubicato in località Ospedaletto, in fregio alla via Eritrea.
Un attimo avete adesso do la parola poi all' Assessore, prego alle mani, sì, scusi Assessore solo perché in Conferenza dei Capigruppo abbiamo anticipato il fatto che all' ordine del giorno la seduta odierna c'è un ordine del giorno, appunto sul tema degli accordi operativi, in particolar modo che pone una chiara pregiudiziale su quanto noi voteremo da questo momento in poi della seduta. Quindi abbiamo, come dire avanzato la proposta di anticipare l' ordine del giorno nell' ambito della discussione sugli accordi operativi, perché sarebbe alquanto anomalo o quantomeno anche paradossale, che noi adesso discutiamo gli accordi operativi. Il Consiglio comunale si esprimerà nel senso, insomma, in cui formerà le sue maggioranze e al termine della seduta stessa, discutiamo e votiamo un atto di indirizzo politico, sempre sul tema gli accordi operativi, che pone una pregiudiziale sugli accordi già votati. Quindi, in questo senso, Presidente, mi sento di fare nuovamente così istanze, appello alla ragionevolezza anche dei colleghi della maggioranza perché valutino la possibilità di anticipare questo ordine del giorno perché diversamente credo, colleghi, che sarebbe alquanto strano ridiscutere. Questo tema al termine della seduta, quando già abbiamo discusso e votato gli accordi che sono oggetto di quell' ordine del giorno. In questo senso, quindi, chiedo al Segretario generale, ai sensi del Regolamento, che venga indetta una votazione all' interno del Consiglio comunale, siccome la Conferenza dei Capigruppo non si è espressa all' unanimità su questo, su questa richiesta di anticipo, di anticipare il punto all' ordine del giorno affinché il Consiglio comunale si est prima appunto sul su tale proposta, considerando, come dicevo prima, la ragionevolezza dell' intento che cerchiamo in questo senso di promuovere, proprio al fine della del dibattito che si deve svolgere, ecco, allora confermo che alla Capigruppo non c' era stata l' unanimità al riguardo a quanto a lei da lei chiesto, quindi per noi non non cambia nulla che, per quanto riguarda l' ordine del giorno, chiedo solo al Segretario se ha una risposta riguarda quanto gli chiedeva direttamente il Consigliere.
Prego fermo un attimo, chiede di intervenire. Il consigliere Pompignoli sull' ordine dei lavori non funziona così in Consiglio comunale l' ordine del giorno.
No no no no.
È già stata fatta una Capigruppo, la Capigruppo ha già deciso.
Sì, ha già deciso, ha già deciso quindi di fatto, insomma, non c' ero, ma so che abbiamo riportato fedelmente mi hanno riportato fedelmente, per cui non si può chiedere oggi un parere al Segretario Generale rispetto a quanto deciso alla Capigruppo, che sarebbe poi un' ingerenza rispetto rispetto a quanto ci sia una Capigruppo a mio modo di vedere adesso presidente, poi vedrà vedrà lei cosa cosa fare e segretario se rispondere. Il Segretario non deve rispondere su questa richiesta.
Segretario.
Certamente che era alla alla Capigruppo ha già comunque fatto le sue valutazioni e sulla base di quello che è stato previsto, la Capigruppo non si può modificare il calendario e gli oggetti vengono iscritti dalla Presidente del Consiglio comunale per cui c'è un ordine e questo deve essere rispettato. Oggi non si può cambiare a seconda dei vari delle varie interpretazioni che vengono date che vengono rese, per cui io credo che il Segretario su questo non debba dare risposta al per Bentivogli sull' ordine dei lavori. Grazie sull' ordine dei lavori. Io ero presente alla Capigruppo e a tutti gli effetti era stato chiesto un parere al Segretario che si è espresso e quindi la stessa Capigruppo poi ha deciso di non modificare l' ordine del giorno. Quindi non capisco questa ingerenza da parte del Consigliere alle mani sul voler ripetere ripetere lo stesso iter già eseguito in Capigruppo, perché allora, a questo punto qui.
Voglio chiedere ai Capigruppo, ai Capigruppo qual è la funzione, qual è la funzione e il valore della riunione della Capigruppo, dove vengono stabilite alcune regole del Consiglio Comunale in corso e quindi non vedo nessuna motivazione, anzi non c'è la moti, anzi, la motivazione c'è ed è quella che è stata espressa alla Capigruppo, cioè che gli ordini del giorno del Consiglio odierno non vengono modificati.
Punto grazie, Consigliere Bentivogli e sino al c' era il discorso della maggioranza e anzi della unanimità della Capigruppo, quindi l' unanimità non c' era.
Quindi possiamo continuare.
Chiede di intervenire alle mani per che cosa il articolo 27 del nostro Regolamento, il Consiglio comunale concluse le comunicazioni a trattare gli argomenti a risposta immediata, procede all'esame degli argomenti secondo l'ordine del giorno. Lo stesso articolo reca le modalità in ragione delle quali l'Assemblea decide qual è l'ordine di trattazione. Siccome io ho fatto una proposta che non è stata condivisa dalla Conferenza dei Capigruppo, io posso chiedere un voto a quest'Aula per modificare l'ordine di trattazione, come molte altre volte abbiamo fatto, quindi, la mia richiesta al Segretario non è quella di interpretare Regolamento, cosa peraltro collega Pompignoli, che l'articolo 4 dello stesso regolamento mi dà il diritto di fare. Però, dopo cinque anni, sembra che qualcuno vi debba sempre ricordare come funziona le regole all'interno del dibattito di quest'Aula, ma non perché lo voglia fare in un senso tecnico, ma solo perché è un giusto e corretto modo di porsi rispetto a quello che è il dibattito. Quindi, ai sensi dell'articolo 27, io chiedo che venga fatta una votazione da parte del Consiglio comunale se ritiene o non ritiene di anticipare quel punto all'ordine del giorno, come l'articolo stesso prevede fine, è indicato nel Regolamento che disciplina le modalità di dibattito, gli ordini del giorno degli argomenti all'ordine del giorno, quindi, credo tranquillamente che si possa procedere in questo senso. Grazie,
Mi diceva il.
Consigliere Zanotti che non vorrei sbagliarmi che dopo va in crisi, io leggo testualmente, proprio per non per fare andare un po' in cortocircuito, i colleghi consiglieri di maggioranza che dopo cinque anni non conoscere il regolamento, l'articolo 27, comma 1, l'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato per decisione del Presidente del Consiglio o su richiesta del Sindaco o di un Consigliere. Allora, dato che io sono un consigliere comunale, faccio formale richiesta di modifica dell'ordine del giorno odierno, mettendo il l'ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e dalla minoranza in votazione prima degli accordi operativi. Grazie grazie. Consigliere Zanotti.
Passo la parola al Segretario. Grazie allora l'articolo citato e ordine di trattazione degli argomenti. Il comma 1 dice che i consiglieri, il Consiglio comunale è concluso e comunicazioni di trattazione delle interrogazioni a risposta immediata procede all'esame degli argomenti secondo l'ordine del giorno. Questo ordine del giorno di trattazione può essere modificato per decisione del Presidente del Consiglio o su richiesta del Sindaco o di un Consigliere, qualora nessuno dei membri del Consiglio si opponga. Mi pare che qui c'è qualcuno che si oppone, qualcuno si oppone okay in inoltre, questa si chiama inversione dell'ordine, cioè se c'è un ordine, allora il punto numero 4 voglio fare prima del punto numero 1, quindi si parla su argomenti iscritti all'ordine del giorno. Il comma 2 dice che il Consiglio non può discutere né deliberare su argomenti non iscritti all'ordine del giorno della seduta, salvo quanto stabilito dal comma seguente, che il 3 eventuali proposte su questioni attuali e urgenti che abbiano per fine di provocare una manifestazione degli orientamenti e delle opinioni del Consiglio e sempre che esse non impegnino il bilancio comunale, ne modificano norme di funzionamento del servizio. Attività del Comune possono essere sottoposte all'esame del Consiglio per la trattazione, previo accordo unanime dei Capigruppo consiliari.
No, io sono arrivato qua e io sono arrivato, io sono al comma 3, favore il essere lasciate parlare serietà nel comma o tu sulle mani, mi fa riferimento al Comune, ma nel caso di opposizione decide il Consiglio commutazione man de nell'inversione dell'ordine tu non c'è un'inversione dell'ordine del giorno non è iscritto all'ordine del giorno del Consiglio.
A me risulta di no.
Voleva chiedere, chiede di intervenire anche il signor Sindaco sul sull'ordine dei lavori, cioè io ormai siamo vecchi, cinque anni, tutte le volte sta manfrina, se non siamo d'accordo, votiamo contro e piuttosto che stare, tre quarti d'ora a parlare del sesso degli angeli loro fanno una proposta, ci mette ai voti, perché è cinque anni che va avanti, sta manfrina, cioè,
Allora?
Chiedo per favore silenzio perché tra l'altro i tecnici devono passare a predisporre un'altra votazione e quindi ci vuole comunque un po' di tempo.
Quindi aspettiamo un attimo quando si dicono ecco, allora ricapitolo, passiamo a votare la proposta dei consiglieri di minoranza di anticipare l'ordine del giorno, passiamo alla votazione un attimo che mi chiedono di Inter d'intervenire per.
Allora hanno presentato un ordine del giorno che è stato anche aggiornato venerdì e inoltrato.
Quindi è il numero e il numero 5 che verrebbe anticipato, quindi credo che sia chiaro a tutti il numero 5 che ha nel fascicolo una versione poi aggiornato venerdì pomeriggio è oggi trasmessa ai Consiglieri per cui mi dicono che è possibile votare.
Quindi chiedo di poter votare, chiedo un attimo, però c'era Biondi anche lui che voleva parlare, per che cosa allora un attimo interviene Biondi, penso sia una dichiarazione di voto.
Allora io.
Allora un attimo Biondi, se dichiarazioni di voto ma sennò passiamo alla votazione è una dichiarazione di voto.
Allora è aperta la votazione, stanno già affrontando, io non ci sono ancora invito.
Ma bisognerà pur dire, perché votiamo contro.
Io sono d'accordo col Segretario generale, quest'ora abbiamo per favore e poi bisognerà pur dire perché diciamo di no di no, allora allora passiamo avanti perché la proposta del presentata dal Consigliere fra le mani non è stata respinta, quindi resta l'ordine del giorno così come stabilito è fissato avevamo detto che iniziavamo il presentazione dell'oggetto 20. Do la parola al vicesindaco Mezzacapo per l'illustrazione dell'oggetto 20,
Presidente, posso partire.
Bene, grazie Presidente, buon pomeriggio a tutti siamo.
Siamo in procinto di.
Siamo in procinto di discutere e valutare il primo di sette accordi operativi.
Presidente, Presidente.
Giustamente l'Assessore chiedeva un po' di silenzio, perché è difficile parlare con questo brusio e queste contestazioni, quindi vi invito tutti, sia i Consiglieri sia il pubblico a mantenere il silenzio, in modo da consentire al vicesindaco di esporre l'oggetto 20 bene, grazie, ci troviamo ad affrontare il primo di sette accordi operativi tra il Presidente del Consiglio comunale è quello di lunedì prossimo apro una finestra,
Che riguarda tutti e sette gli accordi operativi, ci troviamo in questo in questo momento.
Perché stiamo applicando la legge regionale 24 del 2017 che ha previsto un regime transitorio in virtù del quale i Comuni dell'Emilia Romagna?
Hanno a disposizione tre anni di tempo dall'entrata in vigore della legge stessa, i cui effetti in hanno iniziato a decorrere dal 1 gennaio 2018,
Per avviare il procedimento di approvazione dei piani urbanistici attuativi e due anni di tempo per concluderli, quindi le date rispettivamente sono ed erano in particolare il 1 gennaio 2021 per avviare i procedimenti e del 1 gennaio 2023 per concluderli sono intervenute nel frattempo lo dico anche per chiarire a tutti i consiglieri comunali non presenti nelle Commissioni consiliari perché erano inseriti,
Che nel frattempo sono intervenute la legge regionale.
La 9 del 2020, che ha previsto una proroga di un anno per entrambi i termini in virtù delle vicissitudini note legate al Covid e poi un un'ulteriore proroga di quattro mesi per il Comune di Forlì a causa degli eventi alluvionali, quindi il termine ultimo del 1 gennaio 2024 per la conclusione dei procedimenti si è traslato al 3 maggio 2024. Ricordo molto rapidamente che è stato avviato un percorso tramite un avviso pubblico, un percorso i cui criteri sono stati approvati dal Consiglio comunale.
Dopodiché è stato approvato dalla dirigente un avviso pubblico con determina in particolare e credo che non sia di poco conto il Consiglio comunale ha approvato degli indirizzi e delle manifestazioni di interesse con la delibera 108 del 2000 venturo, alla quale poi sono seguite le varie presentazioni degli accordi.
Rella operativi inerenti per l'appunto alla finestra di tempo e i vari criteri che il Consiglio comunale aveva deciso di adottare.
Consigli comunali, consiglio comunale che aveva deciso e ha stabilito quindi, e in particolare tra i vari criteri, 2 che elenco, perché sono secondo me i principali.
Sicuramente la conformità al POC.
E il secondo, che ritengo sempre fondamentale, è l'interesse pubblico definito dal Consiglio comunale e, di conseguenza, la rispondenza tra gli obiettivi dell'interesse pubblico o del pubblico interesse è per l'appunto, gli obiettivi.
Che si dava il Consiglio comunale, tra questi criteri ce n'erano di cogenti e facoltativi, anche questi stabiliti dal Consiglio comunale.
E all'esito vado molto rapidamente e all'esito per l'appunto di tutto questo iter sono pervenute in virtù degli effetti della legge regionale 24 del 2017 23 manifestazioni di interesse.
Il Consiglio comunale, con delibera 108 del 2021 ne accolte 14 di queste, 14 2 Radó, erano da unificare, una è stata rinunciato dal soggetto proponente e si è arrivati a 13 accordi operativi.
Alla fine del primo periodo transitorio fino ad oggi, quindi, siamo passati da 12 a poi sette accordi operativi in itinere.
Concludo.
Dicendo che, pur avendo la possibilità di selezionare parti del PSC a cui dare attuazione, il Comune di Forlì ha deciso di cogliere tramite il Consiglio comunale, le opportunità che sono state le opportunità che sono state concesse dalle scusate, io non ce la faccio proprio per favore, ha ragione Mezzacapo, se la facciamo a stare zitti, un attimo ha deciso di cogliere le opportunità che la legge regionale ha offerto a tutti i Comuni dell'Emilia Romagna il Comune di Forlì, come altri Comuni. Emiliano romagnoli, accolto per l'appunto queste possibilità, mantenendo comunque, come dicevo prima, la conformità al POC.
E.
Lei il pubblico interesse, come diciamo criteri principe, non si è voluto dare la possibilità di modificare gli usi previsti o aggiungere di altri o comunque di nuovi, sono state infatti di negate quelle manifestazioni di interesse dalle 24 alle 7 a cui siamo arrivati quindi quelle manifestazioni di interesse che prevedevano ad esempio nuove strutture di vendita o cambi d'uso verso il residenziale.
Inoltre, nel pieno spirito della legge, si è deciso di non aprire a manifestazioni di interesse riguardanti destinazioni residenziali in ambito frazionario, ammettendo solo quei completamenti di fatto in aree di vuoto urbano, comunque inserite in un tessuto residenziale esistente e compatto.
Delle sette proposte di accordo operativo portate in Consiglio comunale tra oggi e lunedì prossimo, 2 sono residenziali via Eritrea e via gol Farelli li abbiamo già visto in Commissione tecnica, 2 sono produttive, una è una, ha una doppia funzione misto e produrre una autopromozione visto produttivo, commerciale e l'altra terziario commerciale.
Le 2 residenziali, come ha già detto, riguardano parti della città compatta quindi non nelle frazioni ed altro, non sono che completamenti di ambiti consolidati, ovvero all'interno del territorio urbanizzato, in tre accordi operativi sono tutti pre i tre accordi operativi, sono tutti previsti in località Villa Selva zona storicamente deputata all'espansione produttiva e soggetta screening ambientale proprio per la sua vocazione artigianale e industriale.
Questi accordi mettono in campo lotti edificabili di dimensioni più ampie rispetto alla pezzatura media attualmente disponibile e questo le rende appetibili per attività che necessitano di maggiori spazi diversificando l'offerta.
Quanto agli accordi commerciali direzionali, sottolineo che si tratta in tutti i casi di strutture di medio,
Medio-piccole quindi non superiori agli standard medi previsti dalla legge, tra l'altro confermata inserite con la variante al commercio la 24, la 24 del 2017.
No.
2019, l'addizionale del 2019, quella approvata il Consiglio comunale 17 2019 e che nulla di commerciale, ulteriore rispetto alle scelte del passato, è stato inserito da questa Amministrazione, quindi questa Amministrazione, rispetto a quella variante, non ha inserito nulla di commerciale rispetto a quanto già previsto. Concludo dicendo una cosa, secondo me è importante che deve aiutare il ragionamento di tutti. Questo è un iter molto complesso che coinvolge diversi enti, tra cui, ovviamente, enti che non sono solo quelli comunali, ma anche sono provinciali e regionali.
Questi enti si riuniscono ALQ, AV che è un Comitato urbanistico di area vasta previsto dalla legge regionale, è voluto quindi dalla Giunta Bonaccini nel 2017, a cui partecipano la IS, il Comune di Forlì.
Quindi il Sindaco che ha delegato sottoscritto la Provincia a cui partecipa il Presidente Lattuca, che ha delegato poi l'Assessore alla pianificazione, il sindaco Matteo Gozzoli e per la Regione Bonaccini, che ovviamente ha delegato il dirigente Massimo Capucci, poi all'interno del CUP va c'è un responsabile della STO che la struttura tecnico-operativa, che è il dirigente della Provincia all'architetto costa,
Il cui si avvale di una sto composta da tecnici di dirigenti e funzionari dei tre enti citati, presentano inoltre all'Istituto di Cualbu senza avere il diritto di voto, gli Enti ambientali quali ASL, ARPA Consorzio debba ARPA e il Consorzio di Bonifica e altri.
Voglio precisare che per i quattro accordi operativi che oggi verranno trattati in Consiglio comunale c'è stato un esito al voto, c'è stato un voto con un esito positivo, nel senso che i quattro accordi che oggi verranno sottoposti all'attenzione del Consiglio comunale sono passati dal Cuas, quindi sono passati dal voto del Comune di Forlì del Presidente della Provincia, la tocca e del Presidente della Regione Bonaccini tutti e quattro con esito favorevole. Quindi, in virtù anche di questo voto che ha visto coinvolti e enti come il Comune di Forlì, la Provincia e la Regione Emilia Romagna, non posso fare altro che ringraziare anche il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione Emilia Romagna, per aver sostenuto in ragione della legge regionale 24 del 2017.
In sede di dibattito di confronto fattivo lo ritengo tale le previsioni e soprattutto aver sostenuto dall'inizio alla fine quell'opportunità che la stessa legge regionale aveva concesso al Comune di Forlì e ad altri Comuni, emiliano romagnoli, per mantenere delle previsioni preesistenti rispetto a quelli di questa Amministrazione e mantenerla in essere. Grazie,
Grazie vicesindaco è aperto, il dibattito chiede di intervenire la consigliera prati che ne ha la facoltà.
Grazie Presidente, io.
Dalle parole del delle Presidente rappresentazione fatte dal vicesindaco, mi pare di voler dire che si cerca di dare responsabilità ad altri, ma quella di oggi, secondo me, è la penultima puntata di un brutto capitolo della storia urbanistica di Forlì,
Se le previsioni dell'attuale PRG erano azzardate o sovradimensionati, la gestione attuata da questa Amministrazione le ha solo peggiorate, erano previsioni maturate oltre otto anni fa in una fase in cui dominava ancora l'illusione dello sviluppo illimitato e le evidenze della crisi climatica non erano così acute come si manifestano oggi da allora, però, sono cambiate tantissime cose, a cominciare dal Covid, che ha prodotto in molti cittadini un ripensamento di fondo rispetto alla propria salute e al rapporto con la natura e al mondo e al modo di vivere nella loro città.
Le stesse dinamiche del commercio si sono radicalmente mutate con l'esplosione delle commerce, che ha accelerato la crisi dei negozi di pro li promessi, prossimità, ma anche quella dei grandi centri commerciali, i cui segni sono già evidenti nelle re realtà economicamente più forte dove si registra il loro crescente declino. A Forlì tutto questo vi ha lasciato indifferenti.
O per mancanza di conoscenza. Volevo utilizzare la parola ignoranza, ma, visto che è stata utilizzata nel nostro confronti la utilizzo anch'io o per una visione del futuro della città fuori dal tempo che ha simile allo sviluppo con il cemento, con il consumo di suolo costi quel che costi, siete andati avanti dicendo che nella precedente sindacatura avevate osteggiato quelle previsioni urbi et urbanistiche, ma che ora non si poteva più tornare indietro. Avete rappresentato la politica amministrativa come un qualcosa di notarile, senza assumervi le vostre responsabilità, quelli di chi, governando, ha il diritto dovere di modificare le prospettive, se quelle precedenti le considera sbagliate. Voi quelle scelte, non solo avete dimostrato di condividerle, ma li avete promosse e portate avanti anche di fronte al mutare delle situazioni in cui erano state pensate. Senza avere il minimo dubbio.
Quelle scelte che oggi attuate anche con i provvedimenti in approvazione di questo fine mandato. Sono in fondo le vostre scelte e dovete avere l'onestà intellettuale e politica di ammetterlo senza nascondervi dietro a un dito dopo la legge regionale sul consumo di suolo. Potevate fare due cose. La prima era quella di non dare corso agli accordi operativi. Il comma 1 dell'articolo 4 della legge numero 24 del 2017 non obbliga i Comuni a promuovere la presentazione di proposte di accordi operativi da parte dei privati. Voi li avete promossi, non la precedente Amministrazione è una decisione vostra che si poteva evitare con i conseguenti i volumi e i metri quadrati di consumi di suolo. La seconda era redigere il PUG, il Piano urbanistico generale, per ridisegnare la politica urbanistica del Comune alla luce degli obiettivi di drastica riduzione del consumo di suolo solo del 3% entro il 2030 e l'azzeramento entro il 2050 una legge, quella della nostra Regione, che è la prima e l'unica in Italia puntare alla riduzione del consumo di suolo. Ora che voi governate in quasi tutte le regioni e nel Paese, non sembra che vi passi neppure dall'anticamera della mente. L'idea di fare altrettanto. Siate sinceri, il PUG non avete neppure iniziato a predisporlo, avete solo messo in scena qualche annuncio, avete fatto qualche giro nei quartieri tutto questo quando avevate già chiaro che il vostro obiettivo principale era quello di menare il can per l'aia per cercare di dare attuazione alla cementificazione e di tutto il terreno possibile,
Avete promosso varianti urbanistiche al RUE?
Molte di quelle hanno fallito totalmente l'obiettivo che trionfalistica mente vi eravate posti, come quella relativa al centro storico per favorire la demolizione e la ricostruzione, l'unico risultato che avete ottenuto all'incontrario facendo demolire la casa natale di Giambattista Morgagni. Avete praticato le operazioni alla carta come tipico di chi vuol gestire e lasciar fare, considerando che tutto quello che si fa si fa è ben fatto, è l'opposto di una seria politica che guarda al futuro e muove da un primario interesse, quello generale della collettività che si amministra. Torno al PUG per ribadire che non vi è mancato il tempo per redigerlo, ma vi è mancata la volontà. Altre città vicine a noi lo hanno già approvato, mentre voi non avete presentato alla città neppure l'analisi della situazione e neppure gli indirizzi strategici. Il ritornello che avete cantato in tutti questi anni riguarda l'attuazione del Piano precedente è stato il seguente. Non possiamo rivedere quelle previsioni, perché saremmo chiamati a risponderne facendo pagare al Comune dei risarcimenti enormi. Ci sarebbe molto da discutere su questo e sul principio guida, che deve promuovere, muovere sempre l'Amministrazione pubblica, cioè quello dell'interesse generale. È un principio che ha un costo politico che richiede coraggio, il coraggio di contrastare, quando serve, interessi che vanno contro la collettività da altre parti. Quel coraggio lo hanno, lo hanno avuto, basta guardare il Comune di San Lazzaro, che ha vinto un duro con un duro contenzioso con la proprietà dei terreni, dove doveva sorgere una grande quartiere residenziale, hanno ingaggiato quella battaglia, l'hanno vinta e hanno restituito alla città quell'area verde. Voi avete sfigurato il volto di Forlì, riempiendo il territorio di enormi scatoloni di cemento colorato con insegne luccicanti, presentandoli come la modernità. Ora vi accingete a dare il colpo finale incuranti delle conseguenze dell'alluvione e dimostrando plasticamente che in questi mesi che ci separano dal maggio scorso, avete versato, sono lacrime di coccodrillo, non avete fatto tesoro di quello che è successo, anzi, state tradendo con l'approvazione degli accordi operativi che portate oggi in approvazione, le stesse affermazioni che avete fatto nel post alluvione quando avete dichiarato che non si doveva ripetere gli errori urbanistici del passato.
Quindi, con disinvoltura disarmante, ci state dicendo che quegli enormi scatoloni di cemento che state per approvare valorizzano la nostra città e siete sicuri che quelle aree non saranno alluvionate. Non avete neppure il dubbio che possa succedere, tant'è che non intendete attendere la redazione imminente del nuovo Piano alluvioni che definirà, alla luce di quanto è successo a maggio 23, la mappa del grado di risk delle varie zone del nostro territorio. Ci direte prove, probabilmente, come si fa a dire no all'attuazione delle previsioni. Noi rispondiamo, così come si fa a dire sì, oggi, in mancanza dello strumento analitico delle zone alluvionali qui non esitate ad assumervi le vostre responsabilità. Dimostrate finalmente coraggio, andando contro il più elementare principio di precauzione, lo fate perché pensate che il futuro di Forlì passi per la logistica per gli ulteriori centri commerciali, ditecelo ditelo ai cittadini. 260.000 metri quadrati in un colpo solo sono un'offesa all'intelligenza dei forlivesi,
Noi lo diremo e dimostreremo che Forlì, ha bisogno di altre politiche, di uno sviluppo industriale qualificato, di verde di aria, buona di un centro che si ripopola e si rimette rivitalizza, vi invitiamo a confrontarci su questo tema, io tutto questo lo faccio per i miei nipoti,
Allora chiudere grazie consigliera Prodi chiede di intervenire. Il consigliere Calderoli che dà la facoltà. Sì, grazie Presidente, ma io intanto rilevo questo. La relazione dell'assessore e Mezzacapo correttamente ha trattato unitariamente tutti i sette accordi e ci ha presentato appunto l'iter relativo a tutti i sette colli. Questa è la migliore conferma, dal mio punto di vista, che l'ordine del giorno implicavano discussione generale che andava fatta prima di esaminare il merito di ogni singolo accordo nell'ambito. Vorrei conferma è questo, ma io starò quindi alla stessa impostazione che il vicesindaco ha dato. Ripercorrerò. Cercherò di ripercorrere molto più in breve l'iter e con una puntualizzazione di date dati e numeri rip partiamo dalla famosa variante commerciale del 2017, la numero 122 del 19 dicembre e vediamo come è stato il voto in quella delibera. Allora questa delibera è stata votata a maggioranza, è stata votata a maggioranza, ma non ha avuto un solo voto contrario della opposizione di centrodestra di allora. Questi sono i voti, andate a prendervi l'atto.
15 voti favorevoli. 3 astenuti. Consigliere Capogruppo di Forza Italia, BUR Nacci, Consigliere Biondi consigliere Casara per l'allora lista civica, astenuti ancora usciti dall'Aula, alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza, tra cui gli allora il consigliere Minutillo e Mezzacapo nessun voto contrario dall'opposizione di centrodestra, ci sono stati tre voti contrari, 2 dei due consiglieri del Movimento 5 Stelle e uno udite udite di un consigliere dell'allora maggioranza di centrosinistra, della lista civica, che si chiamava udite, udite, ancora con Drei per Forlì allora questa è la situazione.
Una delibera votata senza il voto contrario di alcun Consigliere di centrodestra nel 2017 e con un voto contrario invece di un consigliere dell'allora maggioranza, di una lista civica. Mi verrebbe da dire di una vera lista civica che ha dimostrato in quella occasione la autonomia rispetto anche al Sindaco di cui portava il nome nel suo logo, un'autonomia, scusate la franchezza, siamo a fine di cinque anni di mandato e forse mi sarei aspettato anche dall'attuale lista civica di sostegno del Sindaco Zattini, che in qualche occasione fosse avrebbe potuto maggiormente dimostrare.
Ebbene, questo è il primo punto per quella delibera, quindi è chiaro che quella delibera non ha avuto una voto contrario del centrodestra, non è stata ostacolata in alcun modo dal centrodestra di allora. Primo punto e secondo punto, il vicesindaco ci ha detto appunto che la legge regionale 24 del 2017 è entrata in vigore.
Il 1 gennaio 2018. Si dice a questo proposito che la delibera di cui abbiamo parlato prima, la variante commerciale, è stata artatamente e volutamente votata pochi giorni prima. Questo cronologicamente è vero, ma abbiamo visto chi l'ha votata. Vediamo adesso la legge regionale 24 del 2017 che iter ha avuto il vicesindaco ci ha detto che il periodo transitorio doveva durare. Tre anni è stato prorogato per una volta per un anno e per una seconda volta di un altro anno per arrivare originariamente al 31 dicembre 2023 e poi in virtù dei decreti sull'alluvione fino al prossimo 3 maggio 2024. Ebbene, sapete che è l'artefice.
Di questa proroga di questa prima proroga. Noi abbiamo visto oggi il consigliere e collega Pompignoli ri riferirsi alla sua attività di Consigliere regionale delle cose che ha fa, come più volte è successo. Abbiamo un ordine del giorno.
Qui un argomento all'ordine del giorno, che ci invita a prendere posizione sull'aumento del numero dei Consiglieri regionali da 9 a 13 da attribuire all'intero territorio della regione Romagna. Il collega Pompignoli ha questa duplice veste. Per fortuna, sua bene, nella veste di Consigliere regionale, è stato il primo firmatario della proposta di proroga di un anno della legge 24 del 2017, cioè della proroga del periodo transitorio. Quindi cominciamo a tirare un po' le somme. La delibera sulla variante commerciale non ha avuto l'opposizione del centrodestra.
Ci ritroviamo qui a applicare la fase transitoria anche grazie alle iniziative in sede regionale del collega comunale. Consigliere comunale con Pompignoli. Quindi diciamo che c'è una paternità, diciamo che varia e una una paternità che varia una paternità che vale bene ancora, come è stato detto dalla collega, prati.
La legge regionale. 24 del 2017 all'articolo 4 non imponeva al Comune di prorogare la validità delle precedenti previsioni urbanistiche nel periodo transitorio, ma dice testualmente il Comune può prorogare la validità delle previsioni urbanistiche precedenti. È una facoltà il Comune di Forlì, con una delibera del maggio 2021, ha deciso di esercitare questa opzione che sono state fatte. Le manifestazioni di interesse le 24 che quelli vicesindaco ci ha parlato e si sono ridotte ad oggi a sette. Ebbene, con la delibera numero 108 dell'11 ottobre 2021 è stato riconosciuto il particolare interesse pubblico delle proposte di accordi operativi che venivano sottoposte al Consiglio Comunale sapete com'è stato il voto, il voto è stato favorevole da parte di tutta la maggioranza di centrodestra, contrari da parte degli 11 consiglieri di centrosinistra, una astensione del Consigliere del Gruppo Misto.
Bene da tutto questo iter, ci rendiamo conto che se oggi siamo qui a discutere di questi accordi operativi, è perché c'è stata un iter e una sequenza in cui la maggioranza dice di centrodestra. Prima non si è opposta e successivamente, in sede regionale e comunale, ha fatto sì che oggi le previsioni urbanistiche che, se non avesse esercitato quella Facoltà, sarebbero scaduti il 15 giugno 2021 sino tuttora vigente per una sorta di ultra attività, sono state mantenute in vita e si ospiti. Ci troviamo con sette accordi di questa natura. È esattamente perché l'iter è stato questo. Tutto questo risulta dagli atti, dalle date, dai numeri, dai fatti. Questa è la verità storica e non ci saranno comunicati stampa, propaganda elettorale, eccetera che possa smentire questa verità storica.
Grazie consigliere Calderoni chiede di intervenire. Il Consigliere Bagnara, che ne ha la facoltà. Oggi trattiamo un enorme cementificazione che viene da lontano e che, nonostante la catastrofe alluvione, non c'è stato modo di bloccare, magari con una legge speciale nazionale, per una cauta istruttoria correlata al possibile il rischio idraulico della posizione del territorio. Parliamo di una delibera che aumenta la cementificazione e il business a scapito della vivibilità della città e dell'ambiente. Se questa delibera oggi passerà, si modificherà pesantemente l'assetto territoriale, ossia il rapporto città-campagna, con la soppressione di poteri in cui resteranno spaurito e casi coloni. Chi mezzi in mezza enormi capannoni? A tal riguardo, ci sembra che il territorio rurale non sia salvaguardato, ma sempre più ampiamente sfregiato da vecchie infrastrutturali, industrie localizzate casualmente attrezzature e con immense zone di servitù, senza nessuna verifica delle risorse produttive ambientali che così si distruggono perché essi non sembrano avere alcun valore e di fronte ai benefici portati da fabbriche e infrastrutture, il territorio extraurbano, troppo a lungo considerato come area residuale, non città in cui tutto è consentito, deve essere visto come una preziosa risorsa da tutelare e valorizzare nel suo complesso, e non più come zona bianca non disegnati e quindi prive di qualunque prescrizione specifica. Spazi di riserva per la futura edificazione, mero supporto fisico per infrastrutture necessarie allo sviluppo urbano e industriale. Riteniamo che occorra coniugate le diverse esigenze finora contrapposte, la salvaguardia dell'ambiente con l'efficienza economica, la programmazione dell'uso delle risorse e con il rispetto della cultura di ogni comunità e della specificità di ogni luogo. Crediamo che si debba pianificare il territorio extraurbano come risorsa, nel senso non solo di non distruggere, ma anche di valorizzare, di usare gli edifici e le aree in modi in modo coerente con le loro caratteristiche. So storico e ambientali.
Grazie, Consigliere Morgagni interviene ad essere il Consigliere, scusi, Consigliere Vella Bagnara, interviene adesso il consigliere Morgagni ha confuso.
Grazie Presidente, dunque il consigliere Calderoni giustamente faceva un po' la cronistoria di questa vicenda e la cosa mi convince nel senso che quello che vogliamo dire noi è che su questo tema, che ha avuto un iter lungo e ripetuto all'interno di questo Consiglio comunale, la nostra posizione è sempre stata una posizione chiara, netta, lineare e coerente. Noi abbiamo sempre detto che il nostro territorio non ha necessità di altro cemento, non abbiamo nessun bisogno di ulteriori espansioni commerciale di non abbiamo bisogno di espansioni produttive del tipo di cui poi andremo ad approfondire. Non abbiamo bisogno di costruire altri condomini in una città con 2000 alloggi sfitti. Non abbiamo bisogno soprattutto di una progettualità che non contribuisce a sviluppare e qualificare Forlì sotto nessun punto di vista, né dal punto di vista economico né dal punto di vista occupazionale, né dal punto di vista lavorativo, né men che meno, ma.
Non c'è neanche bisogno di dirlo dal punto di vista ambientale. Ci sono due premesse che entrambi i colleghi, anzi tutti i colleghi che sono intervenuti prima di me hanno citato, ma per forza perché sono dei dati di fatto che sono evidenti a chiunque si approccia l'argomento e sono queste due. La prima premessa è il fatto che tutto questo parte da una previsione della legge regionale 24 del 2017, una previsione che ha concesso ha dato la facoltà, in questo caso la terminologia. Come giustamente si diceva, è particolarmente importante la possibilità alle Amministrazioni locali di emanare bandi, per salvaguardare, attraverso la sottoscrizione di gli accordi, di convenzioni operative, capacità edificatorie private che altrimenti avrebbero finito per decadere in corrispondenza della decadenza dei piani operativi comunali decisa dalla legge regionale, dalla legge regionale del 2017 stessa nelle more dell'approvazione dei nuovi PUG more che, come sappiamo, nel caso del Comune di Forlì sono more particolarmente lunghe, perché il PUG, all'oggetto misterioso di questa consiliatura e forse anche della prossima chissà quando arriverà e questo è il primo dato di fatto. Il secondo dato di fatto è che la legge regionale motiva motiva e stabilisce dei criteri sulla base dei quali le Amministrazioni locali possono avvalersi di questa facoltà e il criterio che viene indicato come prevalente è quello dell'interesse pubblico, detto diversamente, del beneficio che verrebbe alla collettività da realizzare insediamenti su terreni che altrimenti finirebbero per tornare agricoli. Quindi da queste due premesse arrivano due logiche conseguenze. La prima logica conseguenza è che aver dato vita a tutto questo iter che oggi purtroppo forse arriva l'ultimo atto è una precisa scelta e volontà da parte di questa Amministrazione che ha deciso di avvalersi di una facoltà di una possibilità che la legge regionale concedeva, ma che certamente non era obbligata a prendere in considerazione. Quindi stavolta il giochino di dire no, ma è colpa degli altri, è quello che ci siamo trovati in eredità. Avremmo voluto cambiare tutto, ma purtroppo non abbiamo potuto farlo stavolta il giochino non funziona. Tutto quello che andiamo a votare in questo Consiglio comunale nel prossimo, tutta l'espansione urbanistica e tutta la cementificazione. È farina del sacco di questa Amministrazione che quindi se ne assume evidentemente la responsabilità politica. L'altro tema è quello del prioritario interesse pubblico. Qui evidentemente, cari colleghi, abbiamo opinioni diverse, ma la nostra opinione è che in nessuna delle parti di queste progettualità risieda un prioritario interesse pubblico della nostra città. Non lo è, naturalmente, per quanto riguarda la parte produttiva, il cui peso principale, tra l'altro è fra le delibere in discussione oggi. È un pezzo che va a consumare ulteriore suolo per realizzare una serie di capannoni e di strutture al servizio di hub della logistica per realtà che nemmeno hanno sede sul nostro territorio. Quindi non contribuisce a valorizzare la crescita economica del territorio forlivese ma, semmai contribuisce a generare una crescita di lavoro dequalificato, di lavoro povero di lavoro mal retribuito e quindi questa è una domanda sostanziale, cioè noi davvero pensiamo che la crescita e lo sviluppo della Forlì del futuro passi da questo tipo di queste operazioni, cioè detto diversamente, noi pensiamo che Forlin nel futuro debba competere sulle fasce alte dei mercati, avvalendosi delle capacità, delle conoscenze e delle competenze che sono presenti sul nostro territorio. Oppure la vediamo come l'hub di Amazon, cioè qual è lo sviluppo a cui pensiamo e questo per la parte produttivo logistica per la parte abitativa, a costo di ripetersi, verrebbe da dire, ma davvero andare a edificare nuovi condomini è il bisogno che ha una città con 2000 alloggi sfitti. Non era meglio impiegare questi cinque anni per provare a mettere in campo qualche politica forte sul tema abitativo, per rispondere alla difficoltà che hanno le famiglie che hanno le giovani coppie che hanno gli anziani che hanno tutti in questa città ormai ad accedere alla casa a equi canoni sul mercato, invece, anche in questo caso si sceglie di continuare a costruire, evidentemente per accumulare dell'altro sfitto invenduto. Quanto alla parte commerciale, qui francamente è come sparare sulla Croce Rossa. Io credo che solo in quest'Aula consiliare solo fra i banchi della Giunta, si può pensare che a Forlì c'è bisogno di edificare ulteriori aree destinate al commerciale, perché davvero non c'è nessun altro che lo penso.
Un altro interesse pubblico dei forlivesi secondo noi sarebbe quello di muoversi in maniera agibile senza soffocare nel traffico all'interno di una città che non affoghi sotto lo smog, ma è evidente che anche in questo caso, con questi accordi operativi andiamo in direzione contraria, no, andiamo a intervenire in viale, Mattei e andiamo a intervenire su viale, Roma, andiamo a intervenire vicino al alla via del Partigiano, quindi andiamo a intervenire su degli assi che già soffrono di un forte carico viario e quindi, naturalmente, con queste operazioni andremo ancora una volta ad aumentare il traffico, andremmo ad aumentare l'inquinamento, non ci basta. L'ottavo posto nella classifica nazionale delle città più inquinate.
Mah esatto, possiamo ancora migliorare, ma tutto questo naturalmente sarebbe semplicemente una ripetizione di quello che abbiamo detto. Sarebbe il replay della discussione che abbiamo fatto tutte le altre volte che abbiamo trattato in Consiglio comunale questi argomenti. Peccato che nel frattempo, tra la discussione del dicembre del 2000 e l'ottobre, poi del dicembre del 2021 e quella di oggi, sia successo un evento assolutamente di enorme rilevanza per il nostro territorio, come è stata l'alluvione dello scorso anno. Allora è stato un evento che ci ha messo drammaticamente di fronte alla realtà del cambiamento climatico, drammaticamente di fronte alla realtà del fatto che tutto quello che si era dato per scontato fino a quel momento, anche in termini di rapporto degli degli esseri umani con il territorio di relazione delle nostre comunità, con i fenomeni meteorologici e climatici che gli interessano era profondamente da mettere in discussione, e questo e questo non l'ha detto l'opposizione, non l'ha, detto qualche comunicato, qualche comitato con qualche comunicato. Questo è quello che hanno detto tutti a Forlì dopo l'alluvione e quello che dicevano tutti questa Amministrazione, tutte le forze politiche, le parti economiche e le parti sociali, i quartieri, i Comuni, i comitati e fino all'ultimo dei cittadini era quello che è successo. Ha cambiato tutto, non potremo riprodurre le stesse logiche che hanno presieduto anche allo sviluppo urbanistico di questa città, perché ci è capitata una cosa che fino a quel momento non si pensava che potesse esistere stava al di fuori, diciamo così, dell'ordine del possibile e quindi era tutto un promettere che le cose sarebbero cambiate, che si sarebbe messo al centro di ogni scelta di pianificazione urbanistica, l'interruzione del consumo di suolo, la messa in sicurezza delle persone e delle cose e delle aree produttive e delle aree di sviluppo urbanistico. Tutto bene, salvo il fatto che la prima volta in cui in questo Consiglio comunale ci troviamo a discutere di delibere sulla base delle quali dovremmo decidere se dare corso agli impegni che abbiamo preso a essere coerenti e i ragionamenti che tutti hanno condiviso, perché nessuno ha detto che non era d'accordo col fatto che le cose dovessero cambiare dopo l'alluvione, ce ne siamo dimenticati, altrimenti non si vorrebbe procedere con l'approvazione a testa bassa di una serie di pianificazioni e di espansioni di carattere urbanistico che preesistono. Sono precedenti a quello che ci è successo e naturalmente non possono tenere conto della lezione che abbiamo avuto con i drammatici fatti di un anno fa. Quindi qui non abbiamo solo un gigantesco consumo di suolo, non abbiamo solo scelte che francamente non si capisce all'interesse pubblico di chi rispondano, ma abbiamo anche la deliberata volontà, andando avanti, di non prendere in considerazione l'idea di cambiare il modo con cui governiamo il territorio. Di cambia il modo in cui pensiamo allo sviluppo della città. Alla luce degli eventi dell'alluvione nell'interesse e nella salvaguardia fisica dei cittadini.
Ora e vado a chiudere perché manca un minuto e 20. Quello che ci è capitato lo scorso maggio è stato che in 48 ore è caduto su questo territorio alla metà della pioggia che piove in un anno è capitato un evento alluvionale che forse sia dei precedenti se li ha 500 anni fa, ammesso che ci siano, quindi c'è successo né più e né meno che una cosa che fino al giorno prima consideravamo impossibile che non poteva succedere o che non era, diciamo così, nell'orizzonte delle eventualità che si potevano tenere in considerazione. Quindi, come si può oggi, in assenza di mappe del rischio aggiornate di piani di assetto idrogeologico, di consumare Morgagni? La invito però giungere alle conclusioni.
In ultimo, manca un minuto, dicevo. In assenza di tutto questo, in assenza di un processo approfondito e capillare di revisione del tema dell'assetto della sicurezza idrogeologica e idraulica del territorio, essere certi che le Aprilia mini le autorizzazioni che oggi ci chiedete di approvare non corrano rischi in futuro. Io credo che bisognerebbe fare un passo indietro e ripensarci, ma penso anche che il minimo sindacale della seduta di oggi sia procedere almeno a una sospensiva di ogni decisione e una generale di valutazione di queste due cose. Se davvero c'è un pubblico interesse in questi interventi e se davvero siamo in grado di garantirne la sicurezza dal punto di vista idraulico e idrogeologico. Alla luce della revisione di cui sopra, chiudo dicendo che noi più volte, nel corso di questi cinque anni, abbiamo sottoposto a questo Consiglio la proposta di moratoria di sospensioni delle nuove edificazioni di carattere commerciale. Tutte le volte abbiamo sbattuto contro un muro, ma davvero questa volta, alla luce di quanto è accaduto e di quanto ci chiedono tutti forlivesi. Respingere questo appello e procedere ciecamente ostinatamente su una strada che non si motiva né sulla logica dello sviluppo economico né su quello della sicurezza degli Eremitani, però è già.
Superano ascolta sbagliate del tempo concesso, quindi la devo purtroppo pagare purtroppo irresponsabilità politica e quindi voi e ve ne dovreste appunto assumere la responsabilità, purtroppo interromperla. Passiamo la parola al Consigliere Biondi grazie.
Dopo due o tre interventi di campagna elettorale, soprattutto a favore di quei signori che hanno tutta la mia considerazione e il mio rispetto, proviamo ad intervenire nel rispetto di quei signori, ma sulle cose vere, sulle cose reali, prima considerazione, la minoranza del precedente mandato amministrativo non ha votato contro la delibera di pianificazione urbanistica del 2017, perché l'allora assessore all'urbanistica,
Introdusse nella pianificazione generale, oltre agli aspetti sui quali ci siamo fortemente soffermati, con un giudizio totalmente critico, anche un'altra serie di aspetti che andavano a completamento di insediamenti già esistenti che servivano al mondo delle imprese e al mondo commerciale, è chiaro questo concetto e chi sì chi avesse voglia di andarsi a rileggere gli interventi di allora si rende conto di questa strutturazione.
Del dire del fare e del pronunciarsi allora rispetto a questa vicenda della programmazione del 2017.
Secondo aspetto.
Io capisco l'ho vissuta.
La vivo con i cittadini, il dramma dell'alluvione e per questo territorio è stato un dramma,
Queste realtà toccate però da questi progetti, da questi piani operativi, da queste manifestazioni di interesse, per dirla come sono legate a delle aree che non sono in situazione di pericolo idrogeologico, prima considerazione su questo aspetto, seconda considerazione.
Se lo fate di proposito siete politicamente avveduti ma intellettualmente scorretti, se lo fate, perché dire che non dovrà, non dobbiamo realizzare questi aspetti perché c'è il pericolo idrogeologico e nascondere, e quindi le responsabilità di chi non ha realizzato investimenti nel territorio che poteva essere a fronte del cambiamento climatico e dei nuovi insediamenti oltre che all'abbandono della nostra collina fare interventi di altro genere tipo le vasche di laminazione che sono le sole che possono evitare onestamente il ripetersi del dramma del maggio dell'anno scorso. È chiaro questo concetto o no?
Detto questo, perché è una precisazione ora, intellettualmente onesta e corretta, perché così stanno le cose. Io non farei mai alla mia età, non farei no, non farei dichiarazioni che sono contrarie alla storia, alla mia, anche quella personale, eccetera, eccetera. Quindi state tranquilli, non lo facevo da ragazzino, non lo faccio neanche adesso, non lo farei mai e le cose che dico rappresentano la realtà delle situazioni. Io mi attengo però questa manifestazione di interesse che parla di 1.200 metri di superficie utile sul residenziale, non parla di produttivo di produttivo. Ne parlerò in quelle realtà in quelle manifestazioni, quei progetti che parlano di produttivo. Qui andiamo a realizzare un intervento che prevede 4.000 100 metri di aree da destinare al pubblico, perché trattasi di parcheggi di verde che vanno a rigenerare, a migliorare quella realtà.
Parliamo di 2000 metri di fondiario e parliamo appunto di 1.200 metri di superficie utile dal punto di vista residenziale, ma se volete l'1 dovete accettare anche l'altro e non è vero che a Forlì, siamo in condizioni abitative talmente esuberanti da non necessitare di UTE perché abbiamo 1.000 persone in lista di attesa di un alloggio e abbiamo situazioni di difficoltà per le giovani coppie, poi il mercato dell'edilizia va regolamentato meglio, il patrimonio edilizio esistente va regolamentato, meglio va utilizzato diversamente, e su questo ci dovremo confrontare sul punto.
Che probabilmente in ritardo.
Affermo questo a dimostrazione della mia onestà intellettuale, ma è in ritardo anche perché siamo stati in altre faccende affaccendati che, anche perché l'analisi che vogliamo fare prima di affrontare la pianificazione urbanistica generale è un'analisi che ci consenta di dire esattamente che cosa bisogna fare per Forlì, dico l'ultima roba, l'accenno poi allo sviluppo meglio nei prossimi progetti.
Lo sviluppo è necessario.
Chi di voi si soglia?
Uboldo nel quale la crescita economica possa rallentare o addirittura bloccarsi in ragione delle situazioni esistenti e non sia invece necessaria se vogliamo far crescere nella condizione di ciascuno di noi,
E per quanto riguarda il nostro Paese e far fronte al debito pubblico che abbiamo, lo sto ricercare le responsabilità solo probabilmente equamente ripartite, ma la responsabilità di quel debito pubblico ci impone almeno oggi, un'attenzione e un senso di responsabilità perché non si vada a recuperare, il recupero del debito pubblico avviene solamente attraverso lo sviluppo economico e lo sviluppo economico, altrove avviene attraverso l'insediamento di imprese dell'odierno. Meglio nel prossimo il mio voto favorevole. E questo dopo che ci abbiamo pensato che ci abbiamo lavorato e che siamo convintamente dell'avviso che questo osserva Forlì perché possa continuare, anzi possa riprendere a crescere e a svilupparsi.
Grazie, Consigliere, Biondi.
Non ci sono richieste di intervento, quindi a.
Alle mani.
Sì, sì, assolutamente, ringrazio, grazie Presidente, cercherò, alla luce dei già tanti interventi che ci sono stati, anche, come dire, sufficientemente esaustivi dal punto di vista amministrativo, tecnico delle indicazioni.
Per toccare solo alcuni aspetti sui quali, come dire nel merito degli accordi operativi che ci sono sottoposti all'ordine del giorno, cercherò un attimo di entrare, anzi ultimi, collega, Biondi, mi consenta una battuta se per ripianare il debito pubblico noi dobbiamo fare la palazzina di via Eritrea, io la palazzina di via ritira la voto, ma se serve veramente per arrivare all'obiettivo di ridurre il debito pubblico, no, ma lui deve chiarire come questo sarebbe collegato agli interventi di cui stiamo parlando la battuta solo, ovviamente, come dire, per partire da un presupposto.
Siamo in una fase, credo da tutti i punti di vista sia della parte politica, chiede la parte tecnico amministrativa in questo senso, come dire, o la possibilità anche di vedere entrambe le gli aspetti in questa fase, insomma del mio percorso e posso assicurare che ci sono tante perplessità tanti dubbi e tante questioni aperte su dove andare come farlo e come ottenere quei risultati che tutti noi a parole o nei princìpi vogliamo realizzare.
Questo significa ovviamente essere particolarmente cauti, ma soprattutto anche particolarmente preparati e attenti a quelli che possono essere scelte, valutazioni, informazioni e dati in questo senso penso che l'aspetto politico più sincero e onesto che possa essere qui enunciato è,
Assessore Mezzacapo, probabilmente sì, anche noi avremmo voluto superare quella programmazione previgente che la legge regionale ci consentiva a questo punto di lasciarci alle spalle. È un fatto politico, è una scelta politica, è un aspetto che credo, alla luce di quanto è accaduto, sarebbe stato, come dire, un passaggio anche vincente anche per chi oggi è maggioranza e sta amministrando questo territorio. Lo dico molto onestamente, perché in questo modo voi, come dire, pa farete anche quasi correi, da un lato di scelte prese da altri che voi dovete giustificare, difendere e allo stesso tempo dire, ma le imprese, gli altri, noi siamo solo quelli che si son trovati con la bomba che ci esplodeva in mano.
Politicamente e credo sarebbe stato quasi più.
Intelligente anche in questo senso d'avanguardia, rompere col passato cosa che probabilmente i cittadini nel 2019 vi chiedevano di fare, probabilmente nel 2019, quando la la comunità di Forlì ha deciso di mettere una cesura. Chiaramente dobbiamo interpretarla in questi termini. Quel voto e voi due eravate, come dire, detentori di un passo politico che doveva segnare una discontinuità. In questo senso però mi consentirete, non lo siete stato paradossalmente, come è accaduto poi in questi cinque anni, noi abbiamo cercato di sollecitarvi a cambiare scelte, di cui la parte politica che oggi siede in maggioranza invece ha avvicendato nel tempo.
Sembra paradossale assurdo, ma è stato così noi a ricordarvi di come voi, dovevate segnare il cambiamento e voi a ricordarci di come invece più e più volte condividevate scelte del passato, cercando ragioni argomentazioni, questioni di volta in volta anche questa volta perché è vero, è stato già detto la scelta di dare attuazione a una norma, a una pianificazione previgente è una facoltà, una scelta, una possibilità a cui si è deciso di dare corso. Si decise di dare corso, immagino anche per tante ragioni e tanti motivi. Io, siccome si è parlato di interesse pubblico, sono andato a riprendere i criteri sulla base dei quali gli uffici tecnici, la parte politica sollecitava i privati nel dire ti lascio aperta la finestra e queste quali erano questi criteri? La rigenerazione urbana DR del territorio urbanizzato, che necessitano di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione per far fuori la ricucitura, e la compatibilità funzionale con il tessuto urbano circostante. L'incremento della resilienza ai cambiamenti climatici, il contrasto allo SPRAR, la sostenibilità sociale, trasformazioni, l'incremento delle attrezzature degli spazi per migliorare la qualità urbana ed ecologico ambientale, i servizi idrici integrati, la riduzione degli oneri di manutenzione delle opere di urbanizzazione,
Tutto un insieme di motivi criteri. L'incremento della superficie boschiva attraverso la creazione di infrastrutture verdi, la promozione della mobilità sostenibile, la sicurezza idraulica e idrogeologica e gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso il controllo degli apporti d'acqua piovana reticolo idrografico, tra parentesi, invarianza idraulica, il contenimento dell'impermeabilizzazione, la riduzione dei prelievi idrici ed il risparmio idrico, l'incremento della sostenibilità ambientale in ambito edilizio, il recupero, la conservazione e valorizzazione delle aree permeabili in contrapposizione al consumo di suolo, il rafforzamento qualitativo della città pubblica e consolidamento dei sistema di servizi, con particolare riguardo alle funzioni pubbliche, infanzia, terza età, consolidamento e rinnovamento del tessuto produttivo esistente all'interno del territorio ad esso destinati, implementazione delle dotazioni territoriali nel centro storico, ovvero con partecipazione all'attività di promozione e valorizzazione dello stesso, con partecipazione a progetti di sicurezza urbana, di contrasto alla criminalità. Posso dire che quando noi abbiamo letto, questa delibera era la delibera che dava avvio a questo procedimento, che definiva cioè i criteri sulla base dei quali noi vi chiedevamo ai privati di sollecitarci interventi. Noi ci siamo astenuti perché nella teoria dei principi e dei criteri che venivano dati e che ho cercato di qui di riassumere, consentitemi colleghi c'erano anche criteri, secondo me chiaramente condivisibili nelle nell'impostazione di fondo, ma perché ci siamo astenuti? Allora perché non sapevamo fino in fondo dove si arrivasse.
E oggi e oggi ci siamo alla fine di quell'iter procedimentale, entriamo nel merito dopo che ho letto i criteri sulla base dei quali la delibera dice la delibera.
48 del 17 gennaio 2021 in proposito di interesse pubblico che l'azione di pianificazione e qui delineata mediante l'avviso pubblico riveste si carattere di interesse pubblico per la collettività virgola, nella misura in cui esse teso al raggiungimento degli obiettivi che ho letto prima.
Ecco, allora entriamo nel merito gli accordi operativi di cui stiamo parlando io, francamente, nel fare la nuova palazzina in via Eritrea, fare l'area residenziale in Via col Farelli, realizzare la enorme area produttiva logistica, chiamiamolo come vogliamo di via Mattei, per come abbiamo visto ora arrivare il progetto la parte anche qui su via Mattei più ridotta i prossimi accordi operativi fatico, colleghi, fatico a vedere una perfetta coerenza e adiacenza tra il progetto, per come è arrivato, e i criteri che noi ci siamo dati nel sollecitare la parte privata a dare attuazione a quelle a quella.
Pianificazione previgente. In questo senso, chiaramente noi non possiamo far altro che, come dire, prendere atto di quello che è stata poi, ovviamente, l'iniziativa dei privati. Certo, non la possiamo sindacare noi. Quello che mi limito a sottolineare è che allora, nei criteri che ci eravamo dati e per i quali questo gruppo si è astenuto, probabilmente è stato fatto bene ad astenersi, perché questo è l'esito di un procedimento che questa Giunta ha deciso di portare avanti e rispetto al quale, aprendo la parentesi dei criteri, noi abbiamo ritenuto che ci fossero alcune perplessità da sottolineare. In effetti, oggi i colleghi votiamo quattro accordi operativi che dicevo prima, probabilmente alcuni di questi, anche ridotti, una piccola area residenziale nella via Eritrea, l'altra in via Col Farelli, mi consentirà però collega Biondi, ritenere che il grande interesse pubblico sia tutto coincidente con un po' di parcheggio in più un po' di area verde in più, francamente penso forse forse,
Ho capito.
Ho capito, ho capito, ho capito, la invito a giungere alle conclusioni Consigliere fra le mani assolutamente.
Assolutamente per questi motivi e per queste ragioni noi riteniamo che l'occasione di segnare la discontinuità dovesse venire prima. In questo momento pensiamo che proprio in occasione di quello che sarà il prossimo momento elettorale, in cui le persone dovranno decidere da chi farsi amministrare in maniera libera, ciascuno sceglierà la parte, come è accaduto nel 2019, che ritiene più coeva alla propria idea di città. Ecco, io credo che su questo sia giusto, come pensavamo di fare con quell'ordine del giorno, aprire un dibattito, perché proprio alla luce di quanto è accaduto in questi anni, noi abbiamo bisogno di capire come orientare le scelte della nostra città, della nostra comunità proprio per raggiungere quegli obiettivi che forse erano anche contenuti in quella delibera del 17 maggio ma che forse non hanno esattamente il prodotto quell'esito che noi volevamo sollecitare. Grazie, grazie, consigliere. Le mani interviene adesso il consigliere Pompignoli. Grazie Presidente, parto dall'ultima considerazione. Oggi avete bisogno di capire.
Doveva, dovevate capirlo prima, la pianificazione urbanistica degli ultimi 50 anni è targata Partito Democratico oggi non mi vengano a dire quelli del PD, che si doveva e si deve sospendere tutto perché si deve valutare a seguito dell'alluvione quali sono le zone o meno al tempo, questa cosa doveva essere fatta da voi, dalla programmazione che doveva essere esperito da parte del Comune, cioè tutte tutti i disastri avvenuti fino a questo momento. Tutti i disastri avvenuti fino a questo momento sono frutto di scelte urbanistiche fatte,
Da voi ci siamo bene.
Questo bisogna che sia chiaro a tutti.
Il fatto di non avere seguito e qui vorrei prendere come spunto su questo tema ed è anche un po' brutto il ragionamento legato all'alluvione.
Il fatto di?
Prendere a pretesto l'alluvione per arrivare oggi a dire sospendete quelle aree.
Non è bellissimo proprio in ragione del fatto.
Che sia al tempo fosse stata fatta una corretta manutenzione, questo ripetiamo da ormai un anno, se fossero state fatte le vasche di laminazione, infatti in Emilia ma non in Romagna.
Se fossero state fatte una serie di attività, probabilmente non dico che si sarebbe potuto evitare, ma quantomeno attenuare oggi arriviamo alla valutazione di queste accordi di programma, io li considero in senso, diciamo Tondo, in ragione del fatto che la discussione l'abbiamo fatta su tutti gli accordi di programma come siamo partiti è chiaro che, come diceva il Consigliere Biondi, sono vari accordi di cui ovviamente dobbiamo ragionare singolarmente, però voglio fare una premessa di carattere generale, strumentalizzare con l'alluvione questi accordi, a mio modo di vedere, non è corretto.
E soprattutto, se la accanto vostro si fosse fatto, tutto quello che si doveva fare prima di poter permettere, in alcune aree di costruire.
Questo è, diciamo, il punto di partenza, poi.
Sulla introduzione della legge urbanistica nel 2017 io c'ero, in Consiglio regionale è stata fatta una grossissima discussione.
Che andava, da un lato, ad essere molto più oculati nel consumo del suolo ed eravamo d'accordo lasciando una percentuale del 3% sul costruito, questo era ovviamente la base di partenza che è stata, diciamo, fatta dal Partito Democratico, questa legge e che dava come obiettivo quello di entrare in vigore dopo tre anni.
Dalla sua entrata in vigore.
Siamo dalla sua attivazione, siamo arrivati nel periodo Covid e qui mi collego un po' a quello che diceva il Consigliere Calderoli, periodo Covid, difficile programmare, ho chiesto con un ordine del giorno la modifica.
Alla legge, chiedendo un anno in più proprio in ragione del fatto che era in quel periodo difficile riuscire a poter arrivare all'applicazione della legge regionale del 2017, siamo ero in opposizione.
Emendamento che è stato accolto dalla maggioranza, quindi votato all'unanimità.
Tanto era necessario prolungarla ancora di un anno che il Partito Democratico, la volta successiva, cioè nel 2022, ha fatto un ulteriore emendamento per prorogare al 2023 poi l'alluvione ha prorogato per il territorio alluvionati di altri cinque mesi.
Quindi arriviamo al 3 maggio 2024, questa è la storia di questa legge e voi, nella stessa mozione dite che solo sei dei 30 Comuni della Provincia hanno adottato il PUG,
Quindi capite quanto è complessa questo tipo di attività e di pianificazione urbanistica generale, tanto che la Regione, avocando a sé tutta una serie di programmazioni, ha deciso di accentrare sostanzialmente la pianificazione urbanistica generale, lasciando i piani operativi comunali, quindi l'operatività dei Comuni nelle scelte e nelle decisioni delle programmazioni urbanistiche ad una pianificazione urbanistica generale, quindi la Regione ha detto fatemi vedere quello che volete fare, quindi perdendo anche un po' di autonomia rispetto,
Approccio alla Presidente. Questi sono gli sviluppi di una legge urbanistica complessa e di una pianificazione che certamente dovrà essere fatta,
È naturale che le scelte che riguardano gli accordi di programma, sulla base anche della previsione dell'alluvione, danno anche il senso di decidere di verificare che effettivamente quei luoghi in cui noi andiamo a intervenire non sono soggetti, e non solo nei territori alluvionali, e questa già è una soluzione importante.
Chiaro è che, se avessi dovuto fare oggi una pianificazione urbanistica ai Romiti, poi pensiamoci.
Cosa che non avete pensato voi quando lo avete fatto.
Ecco qui e questo è il tema su cui noi dobbiamo andare ad operare poi sugli accordi corretti, non corretti dal punto di vista formale e sostanziale io questo momento nel merito, ma rispetto a quelle che sono state le programmazioni, credo che questi accordi di programma siano necessari e da un certo punto di vista siano necessarie ad essere approvati in ragione proprio della.
Scadenza imminente del 3 maggio, che è quella che dicevamo quindi.
Entriamo solamente nel merito della vicenda sull'accordo o meno.
E allora ragioniamoci, ma se noi andiamo a evidenziare tutto quello che all'esterno dell'accordo, rimanendo proprio sul concetto alluvione, cioè mi sembra paradossale che da quell'altra parte, cioè dall'opposizione, vengono fatte critiche rispetto a questi, a questi eventi e queste osservazioni per cui è naturale che fermiamoci cioè cerchiamo di capire,
Se l'accordo in sé è corretto o meno, lo andiamo a prendere altre decisioni rispetto o fare altre critiche rispetto ai 20 terzi sui quali oggi non c'entrano assolutamente nulla,
E speriamo, stiamo nel merito e se il merito è che l'accordo è corretto formalmente d'accordo, è corretto formalmente.
Se c'è qualcosa che non funziona, lo si dice, ma a me sembra di aver capito che anche questi argomenti, che sono stati sviscerati in Commissione, cioè non ci siano state troppe criticità sollevate dalle opposizioni.
Però questo è quello che volevo evidenziare partendo dalla legge regionale sollevata da Calderoni, arrivando all'alluvione, quindi strumentalizzare un po' il concetto per poi invece entrare nel merito dell'accordo di programma, che ovviamente a noi va bene che dovremmo votare, però è chiaro che stiamo lì, c'è il contorno, è quello non ampliamolo, perché evidentemente non riusciamo a centrare l'obiettivo di questi accordi.
Grazie, consigliere Pompignoli, interviene adesso il consigliere Brunelli.
Grazie Presidente.
Sussistono, sarò breve, io vorrei riprendere le parole anche di Pompignoli, fermiamoci l'ha, detto anche lui adesso, perché entriamo nel merito qui adesso,
È difficile parlare dopo tutti i colleghi che hanno parlato in maniera molto esaustiva e con cui su molte cose sono d'accordo e sicuramente l'hanno spiegato a livello tecnico molto meglio di me il merito è che qui noi stiamo per votare a favore o contrario alla cementificazione di 22 ettari di consumo di suolo fatti nel beh diciamo che è complessiva, va beh, faccio un'indicazione complessiva totale di tutto,
Qui parliamo di ve dei consuntivi di 22 ettari di consumo di suolo, di suolo, fatti al momento sbagliato nel modo sbagliato, in mancanza dei PIA del piano alluvionale, in mancanza delle, ma delle mappe di rischio idrogeologico quindi io colleghi vi porto nel merito del voto siete favorevoli o contrari o del consumo dei 22 ettari di suolo questa è la domanda che ci dobbiamo fare. Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo le idee molto chiare su queste cose.
Del ed ecco che siamo contrari,
Grazie Consigliere, non ci sono altre richieste di interventi, quindi il dibattito è chiuso.
L'assessore e vicesindaco Mezzacapo,
Interviene chiarimenti a chiarimenti.
Consigliere, Calderoni, parto da lei perché vorrei dare.
Una risposta a quello che ha detto prima lei giustamente ARIF si è.
Sì, esatto, lei, per favore silenzio perché interviene Mezzacapo per la replica, le prima Consigliere Calderoni ha ripercorso in modo molto puntiglioso.
E mi complimento con lei per essere andato a vedere tutto l'iter nel 2017, quando il Consiglio comunale, all'epoca il 19 dicembre alle 11:30 circa di sera alle 23:30, approvava la variante al commercio okay, quel Consiglio comunale e mi sono testimoni i due Consiglieri attuali, l'avvocato ragni e Biondi quel Consiglio comunale,
E ci sono le registrazioni, cosa che lei ha omesso, oppure ha omesso di dire quello che abbiamo detto.
Alcuni di noi non hanno partecipato al voto per i contenuti, per i contenuti di quella variante commercio che però abbiamo spiegato perché in quei contenuti si breve si prevedevano quattro aree commerciali con una metratura, i 2.500 metri quadrati di vendita che però in quel con questa Amministrazione 2 non sono state realizzate, anzi, scusi, tre erano previste, una era già partita e due non sono state realizzate. Quindi, probabilmente, che ha usato parsimonia sta da questa parte, non dalla vostra però io le voglio dire una cosa importante, perché lei, che è una persona intellettualmente onesta, deve sapere che la legge regionale era nota. La legge regionale 24 del 2017 era nota a tutti i Comuni d'Italia e all'epoca. Anche l'assessore all'urbanistica del Comune di Forlì ebbe la possibilità di confrontarsi con la Regione e la Regione. Li stava dicendo guarda che facciamo nel registro una legge regionale che prevede il consumo di suolo zero stop al residenziale, stop al commerciale, così in gran fretta.
Il Partito Democratico che democratico all'epoca in gran velocità in grande velocità, ha approvato la settimana prima di Natale nel 2017, una variante col quale approvava 96 nuove aree commerciali, di cui 3, con una previsione di 2.500 metri quadri elementari, quindi lei potrà anche comprendere come lei talvolta alza la mano e dice io non partecipo al voto che io e altri Consiglieri all'epoca abbiamo detto noi non partecipiamo al voto, ma non perché non siamo contrari, ma perché è impossibile partecipare al voto di una variante del genere, come lei ha detto altre volte e come io con grande rispetto, ha detto probabilmente alle sue ragioni. Io avevo le mie all'epoca, quindi, in sostanza, il Partito Democratico nel 2017 si affretta ad approvare. Una variante che prevede 96 commerciali introduce, introduce, introduce, introduce prevede di consumare del suolo cercando di contrastare gli effetti di una legge regionale. 24 del 2017 che entrava in vigore il 1 gennaio 2018, cioè 12 giorni priva sa chi era candidato a Sindaco nel 2019 per il Partito Democratico lei sa quante parole ha speso lei contro questa variante, in campagna elettorale 0 sa cosa ha detto lei, nulla, nulla, nulla non ha disconosciuto nulla del contenuto di quella variante, anzi anzi Consigliere, anzi Consigliere, le voglio dire io gli voglio dare qualche numero e vuole dare qualche numero, perché a lei piacciono molto i numeri. Lo sa che in quella variante al commercio Pieve Acquedotto a cui voi spesso avete fatto riferimento. Passava da 1.500 metri quadri di vendita a 13.500,
Perché sembra che l'attuale formi, l'abbia voluto, questa maggioranza, l'avete approvato voi io non dico l'un, l'altro, però i 12.000 metri quadri in più glieli avete messi voi sulla carta lì dentro, sappiatelo.
Sappiate inoltre sappiate inoltre sappiate inoltre che nessuno nel 2019 e lei, consigliere, Cardone, lo sa meglio di me poteva dire non possiamo dar seguito a un atto amministrativo così importante che lo stesso Partito Democratico e quindi il Consiglio comunale nel 2017 riteneva di enorme interesse pubblico, perché sennò era nel 2017, il 19 dicembre, quando voi lo avete approvato a maggioranza, perché non lo era un anno e mezzo dopo la lì nelle aree. La linearità di un'Amministrazione e il ruolo di garanzia che un'Amministrazione deve sempre avere nei confronti del cittadino e nei confronti di chiunque va rispettato, ma non ne abbiamo agito in un certo modo, con la prudenza che ci ha sempre caratterizzato, con ruolo di responsabilità che abbiamo sempre avuto e le spiego perché sa questa Amministrazione. Quanti metri quadri ad uso commerciale alimentare autorizzato rispetto alla base di partenza di un terreno agricolo, sa quanti metri quadri 0 sa che dove c'era un campo agricolo con la destinazione agricola, questa Amministrazione non ci ha messo niente a dei numeri che mi possono dire, qualcos'altro non li ha, non li può avere, eppure, eppure questa è la storia, questa è la storia, poi voi ce l'ha raccontato in un modo diverso,
Poi voglio arrivare un attimo Consigliere alle mani perché è interessante una cosa che ha detto consigliere, le mani ha detto, ha elencato i criteri, giustamente tutti della legge regionale e quindi tutti del partito di appartenenza, il periodo di appartenenza fa una legge regionale dice questi sono i criteri che determinano l'interesse pubblico e poi improvvisamente sembra che vengano a mancare i criteri se il Consiglio comunale di Forlì li adotta, però le voglio dire una cosa,
Perché lei ha detto lei prima ha inquinato i ragionamenti facendo riferimento a due atti diversi,
Io le vorrei ricordare che, rispetto all'approvazione in Consiglio comunale e delle manifestazioni di interesse, il consigliere AFI alle mani, alzando la mano, presentava un emendamento in cui diceva se dall'nemmeno, in una manifestazione di interesse, escludiamo il residenziale e il commerciali di vendita, noi siamo a favore del produttivo e siamo favorevoli.
Quindi lei non si è astenuto perché, genericamente, non approvava linee guida, lei si è astenuto e la ben motivato perché il suo emendamento non era stato accolto dalla maggioranza, allora quindi oggi.
Bah può anche andar bene essere vi cefali, può andar bene essere bicefalo tricefala e mettiamoci le tutte le teste che vogliamo, però però consigliera le mani lei indirettamente, anzi direttamente, perché lo disse era d'accordo produttivo perché produttivo come diceva lei creava posti di lavoro creava occupazione, cresceva la città, quindi oggi l'interesse pubblico che riguardano l'espansione produttiva improvvisamente deve essere la febbre dell'8 9 giugno diventa improvvisamente il male da combattere.
Quindi io non sono proprio convinto convinto della.
Della, diciamo, trasparenza della trasparenza intellettuale, delle sue affermazioni,
Come a questo punto devo proprio dire.
Provo quasi orrido. Quando mi venite a dire puntualmente venite a dire puntualmente che non bisogna più prevedere nulla.
Perché c'è stata l' alluvione sono due ragionamenti diversi, le sette aree, le sette aree, e noi saremmo stati i primi a non portarlo. In Consiglio comunale le sette aree non sono state alluvionate, non è andato fortunatamente un goccio d' acqua. Abbiamo visto, purtroppo perché l' alluvione è stato un enorme collaudo, purtroppo per il nostro territorio, ma quelle sette aree identificate non hanno avuto le tragiche conseguenze, le tragiche conseguenze che hanno avuto altri quartieri. Ora, come lei sa, il Consiglio comunale avoca a sé le responsabilità di un voto. Allora io adesso le faccio una domanda, ma per capire no.
Visto che noi ci facciamo carico su come dice lei, seppure in assenza di tavoli in cui si vedono le le le aree di esondazione che in realtà ci sono e le abbiamo viste e sappiamo perfettamente tra le Morgagni, le avete le avete menzionato.
Tra le Morgagni e li avete menzionate, però io le vorrei dire una cosa,
Lo stesso Partito Democratico o comunque gli schieramenti di sinistra. Oggi si fanno carico di avere edificato il quartiere Romiti con le responsabilità conseguenze a nel punto in cui ci sono cinque metri di dislivello rispetto al piano del fiume, faccio una domanda. Si fanno carico di aver autorizzato la il del residenziale nel quartiere San Benedetto, dove in alcuni punti siamo a tre metri sotto il livello.
Io voglio capire perché in negativo, siamo sempre noi responsabili in positivo. Siete sempre voi buoni, no, no, no, ripeto, risparmiamoci, cerchiamo di capire le cose come sono, noi ci facciamo carico o il Consiglio comunale si farà carico di assumersi delle responsabilità sulla base di dati statistici. Le sette aree non si sono alluvionate, sia, si è chiaro, non hanno avuto neanche questa problematica e ci faremo carico di questa eventuale responsabilità. Io vi chiedo se il Partito Democratico e tutta la comunità del medesimo pensiero che si alternata prima che il Partito Democratico si fa carico di quelle autorizzazioni concesse ai margini dei fiumi, ai margini dei canali in cui sono state edificate migliaia di abitazioni e che purtroppo, con un con un evento catastrofico, hanno causato immensi danni alla collettività, voi la dovete smettere di giocare con la pelle delle persone e con la paura, perché questa questa è una cosa che non silenzio, per favore, silenzio, silenzio, silenzio, per favore, in Aula silenzio.
Che non ti.
Silenzio silenzio, però ti non ti preoccupare, non ti preoccupare, sono grande, mi assumo tutte le responsabilità come voi, vi assumerete le vostre, tra l' altro.
Tra l' altro. Io mi chiedo anche o due due domande, perché per per il Consigliere Morgagni, ma sono due riflessioni, non sono Duomo due domande vere, perché prima diceva il giochino e parlava di queste delibere come se fossero dei giochini, e il riferimento a Mattei diceva anche che si andranno a insediare aziende che non sono del territorio che sono sconosciute, anzi che le aziende del territorio, che sono.
Entrava anche in alcuni dettagli. Io voglio precisare una cosa, se lo sa consigliere Morgagni, chi va lì lo sa lui, ma questa Amministrazione non sa a chi va in via Mattei, chi va da una parte o chi va dall' altra.
E poi e poi sostenere, sostenere soste perché noi diamo noi diamo delle funzioni, non sappiamo le aziende che danno è una cosa ben diversa,
Poi sostenere che l' interesse sostenere che non c'è interesse pubblico, che non c'è interesse pubblico in quello che facciamo noi, mentre nei vostri, mentre quello che fate voi è sempre di interesse pubblico, io credo che sia l' affermazione peggiore che si possa dare non tanto fuori da qui, ma all' interno di un Consiglio comunale dove molto spesso, quando io sedevo in quei tabù, quei banchi, assieme al Consigliere Ragni di ogni via via, abbiamo votato assieme anche delle delibere, ma quelle che andavano nell' ottica di veramente creare qualcosa di interesse per la città, o almeno quando lo pensavamo quando ne eravamo convinti. Però sicuramente non abbiamo mai utilizzato termini così forti in alcuni momenti estremamente gravi, e soprattutto io ripeto e se il consigliere Zanotti vorrà querelarvi non abbiamo mai giocato con le paure delle persone per fare una campagna elettorale.
Grazie vicesindaco, per la replica, adesso sono aperte le dichiarazioni di voto, vedo che ha le mani, si è.
Preparato, però mi sembrava che l'intervento già fosse contenuta la dichiarazione.
Che va bene, allora prego, ha le mani per la dichiarazione di voto.
No, era solo, non lo so, Presidente, dopo avremmo anche gli altri argomenti, abbiamo deciso di non tenere unita la discussione era perché, giustamente, l'Assessore mi ha rivolto delle osservazioni rispetto a tanti aspetti, quindi le chiedo, preferisce che li affronta in dichiarazione di voto in un successivo momento giusto perché reputo anche corretto affrontare i passaggi causati detti d'altronde l'argomento è complesso ed è giusto che venga toccato in tutti i suoi punti. Mi dica allora la.
Il vicesindaco ha risposto e ha replicato a 20 sui fatti dalla dai Consiglieri, tra l'altro, in modo puntuale, non è che ha fatto una replica così a braccio, è proprio intervenuto con una modalità analoga, quindi, se lei vuole fare la dichiarazione di voto va bene la cosa che auspico è che non si ripetano in tutti e quattro gli altri tre interventi gli altri tre.
Dibattiti, gli stessi temi, insomma che si entra nello specifico non nel generale, quindi la invito a fare la dichiarazione di voto, allora guardi il Presidente per semplificare in questo momento, essendo la dichiarazione di voto, io mi limito, sulla base della delle ragioni e delle questioni che abbiamo cercato di esprimere, il voto contrario del Partito Democratico, l'approvazione dell'accordo operativo, oggetto l'argomento all'ordine del giorno. Chiaramente mi riservo perché reputo che le riflessioni dell'Assessore debbano essere ovviamente affrontate. Giusto qualche minuto, non di più nell'INPS successivo intervento relativo al secondo accordo operativo, quello relativo alla Via col Farelli. Grazie, grazie.
Allora non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Chiedo per favore agli uffici di avviare le procedure per la votazione benissimo, è aperta la votazione per l'oggetto 20.
Provi, consigliere Bagnara, correggere perfetto.
Grazie allora all'oggetto 20 è approvato con 20, con 16 voti favorevoli e 11 contrari.
Passiamo adesso a votare l'immediata eseguibilità.
È aperta la votazione per l'immediata eseguibilità.
È chiusa la votazione e quindi non abbiamo il numero per l'immediata eseguibilità, quindi non è approvata l'immediata eseguibilità, passiamo adesso all'oggetto successivo, che è l'accordo operativo relativo al progetto di riqualificazione dei vuoti urbani, in fregio alla via goal, Farelli illustra sempre il vicesindaco,
Allora il l'accordo precedente riguardava un residenziale, un comparto urbanistico residenziale, anche questo riguarda un comparto urbanistico residenziale.
In via gol Farelli.
Interrompe il vicesindaco perché vi invito tutti a mantenere il silenzio, perché è molto difficile illustrare.
Le delibere con brusio e confusione in Aula grazie,
Allora, come dicevo grazie Presidente, si tratta di un comparto urbanistico.
Residenziale con vocazione residenziale, abbia l'abbiamo affrontato in in Commissione, consiliare, come dicevo, anche questa fa parte di una previsione.
Entrata all'INPS all'interno di questa Assise, grazie alle manifestazioni di interesse votata dal Consiglio comunale.
E sostanzialmente prevede la realizzazione di piccoli lotti ad uso residenziale,
I lotti sono ubicati nella zona di via Bertini via gol Farelli, come potrete vedere nella documentazione allegata, c'è tutta una serie di.
Di di schede che per l'appunto attestano che la previsione può essere realizzata anche su questa è stato un confronto ALQ, AV che è l'organismo, come dicevo, prima, al quale hanno partecipato il Comune di Forlì, il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione tramite il delegato,
È stato un confronto fattivo, la stessa Provincia e la Regione hanno ritenuto il progetto meritevole di accoglimento, tant'è che è stato votato anche questo all'unanimità da parte dei traenti dei tre enti, ovviamente sono state recepite le varie osservazioni pervenute da coloro che fanno parte del curva ma non hanno un voto vincolante per lo stesso però ecco sempre nell'ottica di migliorare un qualunque progetto venga presentato e comunque di garantire le migliori condizioni, le varie osservazioni presentate sono sempre state recepite, grazie,
Grazie grazie vicesindaco, è aperto il dibattito.
Ha posto il Presidente può, prego, consigliere Raffoni, ha le mani, si sono solo rapidamente, perché credo che le osservazioni che l'assessore ha fatto in ordine a tanti aspetti della pianificazione cui stiamo dando attuazione debbano essere affrontati, come è giusto che sia, perché credo convintamente in quello che lui diceva perché sono sicuro che quando egli è stato consigliere di minoranza nello stesso modo in cui io sento la responsabilità nell'esserlo, oggi lui le sentiva allora, e cioè nella consapevolezza che ogni scelta rappresenta una valutazione di interessi in gioco di decisioni, del fatto di dover prendere è doversi prendere la responsabilità di ciò che si è fatto. Nel mio caso chiaramente significava anche, come dire a comprendere quello che era stato già parte di scelte politiche e di pianificazione precedenti e in questo senso io credo, collega.
Che ciascuno di noi abbia un tempo in cui amministra la cosa pubblica e debba rispondere di questo in questo momento. È lei che amministra la cosa pubblica Assessore e debbo dire che per sette minuti della sua replica gliene dedicati in effetti a ricordarci perché lei riteneva profondamente sbagliata la pianificazione del 2017, quali sono stati gli effetti negativi di quella variante e dall'altra parte, nel momento in cui lei diceva queste cose, a me è sempre più sovveniva allora il, la questione e l'osservazione che adesso le pongo, proprio perché quella pianificazione era così sbagliata, soprattutto i no in esito alla variante che lei giustamente.
Ha messo in contestazione e ha imputato alla parte politica che io rappresento. Io non ho capito, allora è perché lei, che ha la delega a questa materia, allora ha deciso di portare in quest'Aula la scelta di portare avanti quella pianificazione. Certo, lei diceva, quella pianificazione è frutto di criteri, peraltro criteri che la legge regionale definiva. In verità, la legge regionale definiva principi e il Consiglio comunale, che deve doveva definire, come dice l'articolo 4, i criteri, i tempi, le modalità con i quali valutare e selezionare. Così è indicato nella norma quelle manifestazioni di interesse. Allora vede che c'è un problema di fondo, cioè non si possono rappresentare tutte le parti in commedia e peraltro sembrava quasi che lei si fosse dimenticato che la parte politica che io rappresento le elezioni le ha perse nel 2019. Non è un fatto scontato.
Evidentemente qualcuno, come dicevo prima, ha ritenuto che certe scelte non fossero coincidenti con un certo interesse pubblico e per questo c'ha oggi messo nei banchi della minoranza e paradossalmente, i suoi sette minuti di intervento dedicati alla delibera del 2017, Mi spingono ora chiederle perché allora stiamo continuando a portare avanti quella pianificazione e per la quale lei imputa gravi responsabilità nei confronti della parte politica che io rappresento e per la quale io le dico molto onestamente sono sempre, siamo sempre stati disponibili fino in fondo a prenderci ogni grammo di responsabilità, anche per scelte prese da altri amministratori, ma non perché riteniamo che lei sia nello sbagliato e noi siamo nel giusto, ma perché credo profondamente che ogni momento che ha rappresentato una scelta è una decisione da parte di coloro che in quel momento erano detentori del potere pubblico, ovverosia di il dover decidere cosa fare della cosa pubblica nell'interesse della collettività avevano sicuramente valutato gli interessi in gioco. Diversamente dovremmo ritenere che negli ultimi cinquant'anni siamo stati amministrati completamente dai disse da persone dissennate, prive peraltro di qualunque collegamento con la rappresentanza politica. Chi li aveva e democratica che li aveva eletti e guardo in questo senso il collega Biondi, ma l'ha ricordato anche il Sindaco Zattini, egli che è testimone di un periodo di amministrazione già antecedente, ovviamente a quella che, come dire, è considerata la seconda e oggi Terza Repubblica, è chiaramente parte di quel processo decisionale di cui oggi noi ci troviamo ad essere eredi, non possiamo certo dire, noi siamo migliori di quelli di allora o pensare noi faremo oggi scelte che dovevano essere fatto tempo addietro. Oggi dobbiamo fare i conti con la realtà e prenderci la responsabilità nel momento in cui abbiamo incarichi pubblici e in questo momento io e lei Assessore Mezzacapo per i rispettivi ruoli ne abbiamo ed è proprio su questo che allora mi viene ancora meno spontaneo dire sì a questi accordi proprio operativi, proprio nel momento in cui lei contesta a me che rappresento questa parte politica, tutto l'ho sbagliato di quella scelta ai 2017 di cui alla pianificazione a cui lei vuole dare attuazione vede che c'è un corto circuito totale. C'è un cortocircuito totale in tutto questo, per il quale paradossalmente ripeto lei ed io oggi rispetto alla comunità forlivese siamo sullo stesso piano. Io però, Consigliere il no, la invito soprattutto a stare sull'argomento non suo. Le posizioni del del vicesindaco puoi dire mi sovveniva abbastanza, come dire normale e logico e ragionevole anche fare questo, ovvero dire noi abbiamo fatto certe scelte ritenute sbagliate e a un certo momento abbiamo perso le elezioni perché i cittadini ci hanno mandato a casa ed è quello il momento democratico in cui le persone dicono sei fatto bene o male e hanno scelto voi per cambiare quelle scelte. Oggi voi dite, andiamo avanti con quelle scelte, allora capisce che a questo punto anche il cittadino si domanda dove sta la differenza quando, alla luce di quello che è accaduto, ci chiede a maggior ragione di cambiare con le scelte di qualche tempo addietro. Penso che quel messaggio, come ripetevo prima, doveva suggerire di partire in maniera forse più celere, anche, ovviamente, compatibilmente con quelli che erano i carichi amministrativi, eccetera. Per trovarci oggi e su questo chiudo e le chiedo una domanda perché noi ci eravamo lasciati con questo impegno rispetto al futuro della nostra città, perché è lì che bisogna prendere la responsabilità sulle scelte che sicuramente soffrono di eredità prese nel passato sul PUG avevamo detto, faremo un passaggio in Giunta sull'adozione del nuovo PUG. Non so se questo passaggio è già stato formalizzato in atti. In Giunta, le chiedo perché penso che questo sia assolutamente necessario saperlo quale ulteriore momento di trasparenza amministrativa dei ruoli che si hanno nei confronti della della comunità e detto questo in ordine invece, come mi ricordava la Presidenza, l'accordo operativo,
In questione.
Alla luce ovviamente dei pareri tecnici, ma anche di quello che ho detto prima, ovvero sia delle premesse politiche che ci portano oggi a considerare quella pianificazione da superare anche su questo accordo operativo. Così non dovrò fare la dichiarazione di voto, noi voteremo contrariamente.
Grazie consigliere, mentre le mani interviene adesso il Consigliere Bentivogli, grazie, Presidente beh, io direi che al festival delle contraddizioni ormai siamo abituati, ma oggi oggi stiamo esagerando, stiamo spingendo parecchio su questo su questo tasto.
Cioè il passaggio dove va alle mani.
Aspettiamo se vuole affermiamo la seduta scherzando, per favore, stavo scherzando, ovviamente o Morgagni dai, vi posso sfogare con Morgagni allora il passaggio fondamentale e poi vi spiego il motivo, il passaggio è fondamentale.
Statisticamente, parlando, quindi, al di là del pensare, è giusto lo voglio non lo voglio, ma il passaggio fondamentale che ha sancito quello che oggi noi abbiamo in mano e che andremo a votare è quel famoso passaggio che è stato approvato la bellezza di due giorni prima ed è la famosa delibera 122 del 19 dicembre 2017,
Dove sono state approvate, dove il Partito Democratico, dove?
In cui erano presenti due consiglieri che attualmente siedono nel nostro Consiglio, che sono Consigliere Ancarani e il consigliere Zanotti.
Hanno votato a favore di 96 aree commerciali e quindi di uno sviluppo e di una previsione commerciale e di cementificazione che non lascia dubbi, non lascia dubbi, ma lascia dei dubbi in che momento lascia dei dubbi nel momento in cui due giorni dopo due giorni dopo, in Assemblea regionale quindi passiamo dal 19 dicembre al 21 dicembre viene approvata la famosa legge 24 legge regionale del 2017 no consumo, suolo o consumo, suolo minimo, ma signori,
Personalmente non c'eravamo noi presenti, soprattutto nella stanza dei bottoni, dove si andava a decidere questo fondamentale passaggio.
Erano presenti inoltre in Assemblea regionali e regionale tre Consiglieri regionali Romagnoli, di cui uno era anche forlivese.
Quindi questo passarsi la palla e cercare di giocare al paladino dell'ambiente e della non cementificazione non regge, signori, non regge ma non regge perché ci sono dei numeri, dei dati, delle delibere approvate che parlano, non siamo noi che fa che vogliamo far politica, vogliamo convincere chissà chi ci sono dei dati oggettivi delle delibere approvate,
E quindi stiamo qui a discutere e a disquisire, tra l'altro nel giorno mi collego nel giorno della votazione della famosa legge 24 fu costituito anche il famoso q hub.
Che è l'organo di controllo che dice sì, quello va bene, quello non va bene e, tra l'altro, un organo che ha un potere decisionale, un organo dove all'interno ci sono la Regione, ci sono la Provincia e ci sono altri ad altri organi competenti. Ma politicamente, se vogliamo parlare di politica, ci sono dentro la Regione e la Provincia, guarda caso dello stesso colore del Gruppo di maggioranza, che due giorni prima aveva approvato la famosa delibera sulle aree commerciali e sulla cementificazione, ma oggi questo Choir composto da Regione e Provincia può e poteva dare un diniego su queste delibere, su queste, su questi piani operativi, può dare dei dinieghi. Può dire no a me? Non va bene, ma scusate, e qui c'è il cortocircuito, ragionate, il cortocircuito, e nel momento che noi abbiamo in mano la famosa come la chiamate, voi cementificazione, abbiamo un organo di controllo che può dire sì, no, questo organo di controllo, che è formato da questi organi competenti, Regione Provincia e via discorrendo e compagnia cantante possono dire no, non va bene, io devo sentire dai banchi della minoranza dello stesso colore politico tutta la filippica e e l'arrogarsi il diritto di fare i paladini dell'ambiente quando hanno degli organi che oggi possono dire no, quello non si fa perché quello non va bene, perché c'è una famosa legge del 2017 numero 24 che dice c'è consumo, suolo zero e perché no, no, non ci è arrivato un diniego da parte di questo organo di controllo, è qui, è qui che casca l'asino, signori, mi dispiace, non potete convincere i forlivesi che noi siamo quelli e siamo i cementificatori, siamo quelli che che che sviluppano le aree commerciali siamo quelli che vogliono una città solamente di cemento. Quando potete potevate fare fermare tutta questo iter procedurale, potevate fermarlo, non lo avete fermato e 15 scaricate la colpa noi oggi.
Eh, no, troppo facile, però i forlivesi devono sapere la verità, e la verità sta nel fatto che chi ha approvato quelle famose 96 aree commerciali le ha volute approvare perché ci credeva fermamente.
E oggi mi tocca a sentirli fari paladini dell'ambiente, i paladini dell'ecologia.
No e passare noi per quelli che hanno tutte le colpe.
Allora vogliamo.
Che ormai questo è un iter che non è.
Come dice qualcuno non si può affermare perché dopo ne abbiamo due diverse.
Abbiamo la cementificazione e abbiamo i soldi pubblici che dobbiamo pagare, perché perdiamo le cause che ci vengono giustamente giustamente fatte da chi oggi ha diritto, perché ha diritto, perché è stato fatto tutto in modo regolare e quindi ha diritto a fare ad attuare il piano urbanistico.
E quindi ne facciamo due di errori, allora nel 2017 è stato fatto un errore.
Vogliamo fare il secondo, quello di prosciugare le casse comunali, perché dobbiamo andare a bloccare tutti i Piani attuativi.
E quindi lasciamo cementificazione e le casse vuote, anzi, né le casse vuote è un eufemismo, lasciamo in mutande l'Amministrazione comunale.
Il Comune stesso.
Quindi.
Cerchiamo di di fare veramente sopravviene, Bentivogli, la devo invitare giungere alle conclusioni, chiudo chiudo.
Sull'alluvione.
Abbiamo appena detto, sono aree commerciali dove non è accaduto nulla.
Non c'è stato, non sono zone alluvionali, perché quando purtroppo il 16 maggio è successo quello che è successo, quelle stesse aree non sono state colpite, quindi anche la propaganda sull'alluvione.
Ma?
Quello è uno quello, è un argomento che andrà affrontato sì nel Piano urbanistico generale ed è anche per quello che è il com'è l'Amministrazione forlivese, si prende veramente la responsabilità da padre di famiglia e dice io in quel Piano urbanistico generale voglio vedere dove poter insediare quello che possono insediare valutando soprattutto le aree che possono essere di pericolo,
Quello è il passaggio, il vero passaggio urbanistico che andrà fatto da qui a trent'anni nei prossimi 30 anni, dove bisogna fare quelle valutazioni, ma non su queste aree, qui che non sono state toccate, quindi la mettiamo su tutti i piani, sia quello ambientale e quello ecologico e anche sul sulle colpe.
Attribuibili agli altri.
Concludo, Presidente.
E di dicendo che è stato doveroso il mio intervento, perché lo ritengo che debba essere un un obbligo e un dovere di morale e di cronaca di come stanno realmente le cose davanti, invece a una propaganda che va avanti da mesi davanti a sei mesi.
Consigliere, che cerca di confondere le idee ai nostri cittadini quando non sappiamo perché supera vero e spero a disposizione sì, come togliere la parola?
E lì le idee un po' più chiare grazie.
La parola al consigliere Brunelli,
Sì, anche adesso perché si ribadisce quelle sono zone che non sono state alluvionate, però chiariamoci.
Quando noi ci identifichiamo una zona e la impermeabili, diamo l'acqua, non è che sparisce quando tocca il, l'asfalto viene incanalata nelle fognature e queste fognature vanno a scaricarsi nei fiumi e nei bacini di fianco, quindi in dei momenti quando piove molto non è che l'acqua sparisce da queste zone perché ne sta nelle fogne, questa quest'acqua viene scaricata da qualche parte, quindi andiamo ad appesantire ancora di più i vari fiumi e le varie parti dove dove c'è l'acqua, quindi la materia è complessa, e i tecnici dell'Autorità di bacino. La mia domanda di cosa fare adesso mi hanno detto aspettate fermarsi la parola che ha detto anche prima proprio ignori. Fermiamoci.
Grazie, consigliere Brunelli.
Non ci sono richieste di altri interventi, quindi è chiuso il dibattito,
Chiedo se ci sono dichiarazioni di voto, non ci sono dichiarazioni di voto, quindi passiamo alla votazione per quanto riguarda l'oggetto 29, aspettiamo che i tecnici avviano la votazione, è aperta la votazione.
Chiudiamo la votazione, quindi l'oggetto 24 è approvato con 15 voti favorevoli, chiediamo adesso ai tecnici di avviare la votazione per quanto riguarda l'immediata eseguibilità dell'oggetto 24 è aperta la vota zione.
È chiusa la votazione e quindi abbiamo solo 14 voti, 15 voti favorevoli, quindi non abbiamo l'immediata eseguibilità, passiamo adesso all'oggetto 26.
Che riguarda sempre l'accordo operativo, però, né per quanto riguarda la zona produttiva di espansione di nuovo insediamento in località Villa Selva, la interviene il vicesindaco Mezzacapo,
Se ci stiamo avvicinando all'argomento, non è ancora questo lo dico per gli interventi, perché ci stiamo avvicinando per ogni intervento cade sull'ultimo.
Io però devo chiedere anche ai nostri ospiti di non esibire cartelloni e striscioni, perché non è proprio previsto dal nostro regolamento, difendiamo la quindi.
Quindi, purtroppo, devo chiedervi di non esporre manifesti, grazie, prego vicesindaco, grazie Presidente, anche qui si tratta di un argomento visto in commissione consiliare in presenza anche dei tecnici dei gru dei Gruppi consiliari.
È una zona produttiva di espansione di nuovo insediamento, denominato D 3 2 16 B località Villa Selva tra la via Mattei e la via Masetti, si tratta dell'approvazione e dell'autorizzazione alla stipula ai sensi della legge regionale 24 del 2017, non vorrei essere ridondante, però giusto per chiarire anche questa,
Procedura ha seguito l'intero iter,
Previsto dalla legge regionale 24 del 2017, anche questa procedura è stata sottoposta ALQ AV che, come sapete, è la Commissione Urbanistica di area vasta alla quale partecipano il Comune di Forlì la Provincia.
E la Regione, tramite il Presidente della Regione, Bonaccini, che ha nominato un delegato.
L'ingegner Cappucci la provincia di Forlì, tramite il Presidente Enzo Lattuca che ha delegato il Sindaco, Consoli di Cesenatico e il Comune di Forlì tramite sottoscritto, delegato dal Sindaco, l'esito del voto è stato favorevole, quindi tre votanti voto unanime da parte di tutti anche su questo.
Punto.
Grazie.
Vicesindaco Mezzacapo, è aperto il dibattito, però invito a stare sull'argomento non interventi generici,
Nessuno chiede di intervenire, se nessuno chiede di intervenire, possiamo chiudere il dibattito e a questo punto possiamo passare direttamente alla votazione, salvo non vi siano dichiarazioni di voto che non ci sono quindi possa, chiediamo ai tecnici di avviare la procedura di voto per l'oggetto 26 è aperta la votazione.
Allora attenti, perché è partito per errore anche il presenza di Minutillo che non va considerata.
Quindi la l'oggetto 26 è approvato con 16 voti favorevoli, 10 contrari, passiamo adesso all'oggetto 29, che è sempre l'accordo, ah, scusate l'immediata eseguibilità, sì, passiamo adesso a votare l'immediata eseguibilità dell'oggetto 26 è aperta la procedura di voto,
Aspettiamo un attimo perché il monitor non è ancora aggiornato, risulta non votante la Rinieri.
Perché è un po' più lento il monitor, quindi spesso ci sono non votanti che poi si trasformano in voti.
Quindi chiedo conferma alla consigliera perfetto, quindi abbiamo 16 voti favorevoli, 10 contrari, quindi anche in questo caso non abbiamo l'immediata eseguibilità, passiamo adesso all'oggetto 29, che riguarda l'accordo operativo della zona produttiva di nuovo insediamento da attuare in località Selva nelle aree e vie Mattei e via dei galli boi illustra il vicesindaco Mezzacapo,
Siamo.
Siamo giunti all'ultimo dei quattro punti all'ordine del giorno inerenti gli accordi operativi.
Devo partire con una revisione di alcuni dati che sono inseriti me, li hanno comunicati agli uffici.
E che leggerò a voce alta.
Rispetto allo schema di accordo che avete quindi la delibera consiglier Calderoli e tutti gli altri.
Nello schema di accordo operativo con contenuti di convenzione urbanistica nella medesima, questo è il l'intestazione della pagina.
Nel dato atto che al secondo capoverso, i versamenti da effettuare prima della stipula dell'atto di cessione delle opere di urbanizzazione a titolo di contributo di manutenzione quantificato per un periodo di anni pari a 5, è pari a euro 48.618 e quello va bene per manutenzione ordinaria e straordinaria dei dispositivi atti a garantire l'invarianza idraulica euro 42.837 mentre prima era 39.487 quindi sono in aumento. È un dato positivo per la manutenzione del pubblico.
Si tratta di errore materiale nella trascrizione chiaramente non.
Poi, lo scomputo degli oneri di urbanizzazione dell'importo di euro, quello aggiornato debba essere 2 milioni 901.996 virgola 90,49 euro, quello invece che trovate nella delibera è 2 milioni 208.525 525,25.
Pari al valore preventivo degli oneri di urbanizzazione, fermo restando che il costo complessivo dell'esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo è stimato dal Comune di Forlì in euro e anche qui aumenta rispetto al dato che trovate scritto 5 milioni 429.624,94.
Anziché 5 milioni 113.646,18 da accertarsi nei rispettivi anni di competenza.
Nella pagina successiva, null'altro e nella nella pagina che segue quindi quella ancora dopo, siccome il lo stesso paragrafo viene replicato nel dato atto che le stesse modifiche vanno riportate pari pari.
Grazie Assessore.
Chiede di intervenire il consigliere Ceredi.
Grazie Presidente, come sicuramente avete letto fatto, due proposte di emendamenti, allora la prima riguarda una.
Progettazione della strada e con la rotatoria su via.
Bianco da Durazzo, ecco, guardando la la planimetria che è alle era allegato alla presentazione durante che sia stato considerato durante la Commissione consiliare.
Ho buttato l'occhio su quello che era la rotta, che è la rotatoria prevista e subito, ho pensato che non fosse corretta, tant'è che ho fatto la la proposta di emendamento, poi durante il weekend, come ho detto prima, mi sono andato a rileggere tutte le cose effettivamente la richiesta, la mia richiesta di emendamento, di fatto è stato quasi tutto soddisfatta da tutti gli enti che hanno dato i loro pareri. È evidente che,
La la rotatoria ha un impatto su quello che può essere la viabilità, e la proposta che io facevo era leggermente diversa, ma con le stesse finalità e gli stessi risultati. Quindi, a questo punto ritengo che la prima la mia prima osservazione è la mia prima proposta di emendamento non sia coerente perché di fatto, il parere di chi poi doveva esaminare successivamente la proposta ha già dato il parere, quindi non ha senso che venga ripresentata la seconda. Invece, è una provocazione, è una provocazione, perché si sta parlando sempre della consumo del suolo. Evitiamo di consumare il suolo, evitiamo di fare. Il consumo del suolo avviene anche con la cementificazione dei parcheggi, non avviene solo con le costruzioni, in questa ambito vengono realizzati e l'avete notato anche voi 430 posti auto pubblici posti auto. I privati che andranno a costruire ne dovranno costruire altri 400, quindi andremo ad avere 800 posti auto, che nessuno utilizzerà, cioè in parte verranno utilizzati e in parte no. In parte verranno occupati da da mezzi pesanti o.
Da da da camper o da altre cose, quindi l'Amministrazione si trova, si troverà a dover mantenere delle aree pubbliche che non servono. Quindi la mia provocazione è proprio questa del prossimo PUG. Dovremmo valutare e spero che la Regione e questo ce lo consenta di cambiare il metodo di calcolo degli standard urbanistici, perché anche gli standard urbanistici e le strade fanno cementificazione. Non solo sono gli edifici, gli edifici perlomeno fanno presupporre che un domani ci sia un'attività produttiva, qualche cosa che porti all'occupazione. La logistica è la, diciamo chiamiamolo modo del momento e come tutte le mode sta finendo, cioè non c'è.
È molta prospettiva per quello che sarà logistica, io spero e già lo vediamo si stanno ricercando fabbricati di 5 6.000 metri quadrati per la produzione e questa è una gran bella cosa, perché vuol dire che il nostro artigianato, quello che ha sempre trainato la nostra.
Economia sicuramente si è risvegliata e quindi chiede e quindi mi auguro che questi contenitori siano legati più all'artigianato che alla logistica, è evidente che la logistica ha un problema diverso da quello che è l'artigianato, la logistica è frequentata e per lavoro dai dai camion, quindi i camion non possono parcheggiare nel parcheggio delle macchine quindi la grossa.
Diciamo incongruenza e che dobbiamo realizzare un certo numero di posti auto che non possiamo trasformare in camion, e quindi ci troveremo che per potere fare all'interno della delle attività, gli stalli per i camion già complicato, perché i camion debbono rimanere fuori, che dentro e quindi ci sarà una grande confusione, quindi mi auguro che nel PUG, quando si affronterà questa problematica, si vada verso la cementificazione. Scusate delle opere pubbliche che servono no delle opere pubbliche che sono da standard, perché le opere pubbliche sono da standard, vengono, se non sbaglio, dalla legge del 78 rese regionale. 78, quindi credo che ormai sia ora di cambiarla. Ecco quindi tutti quello che i piani che sono stati approvati. I piani che andiamo ad approvare fino a lunedì prossimo debbono rispettare questa legge regionale e questi piani. Questi accordi operativi li rispettano, però non rispettano quelle che sono le reali esigenze che possono avere le zone residenziali e le zone commerciali e le zone artigianali o industriali o di logistica. Quindi la mia seconda era solo una provocazione fosse, mi sono sentito, finalmente libero da conflitti di interesse. Come sapete, sono l'unico che in Consiglio comunale, ai conflitti di interesse, su cosa stranissima, perché credo che non sia possibile che un tecnico sia in conflitto di interesse e nessuno dei Consiglieri lo possa essere però è così. Ecco, quindi, in questo momento, non avendo cose personali che debbono essere approvati o portate avanti, forse mi è venuta la voglia e lo stimolo di scrivere qualche cosa. Ecco quindi scusate, se dico,
No, no, no, non lo è, non lo è anche perché dico chiaramente ho evitato di fare gli accordi operativi, cioè quindi questa è stata una mia scelta personale, ma non per la bontà o meno dell'accordo operativo, perché io conosco altri altri tecnici che li hanno affrontati credo che sia stato non un'avventura di più qualcosa di,
No, non non spiegabile, ecco quindi e pensavo che lo fosse e in effetti sono stati così, quindi, al di là del fatto che ritengo che questa possibilità data dalla legge regionale sia legittima, poi condivisibile o meno, non lo so, ma credo che stiamo operando nella legittimità grazie.
Grazie sereni, interviene adesso il consigliere Morgagni, grazie Presidente, un intervento solo di due minuti, perché el Zaatar da allora, però, alcune cose secondo me sono emerse nel corso di questo dibattito e trovano forse la loro.
Non l'ho detto, ma ritiro i due emendamenti.
E alcune cose interessanti sono emersi in questo dibattito e forse trovano anche il loro punto più rappresentativo in quest'ultima delibera, che è ultima ma ma di grande importanza e di grande impatto. Ecco, io credo che di cose strane in questi cinque anni ne abbiamo viste tutti tante, però forse è quella di oggi la batte tutte, perché abbiamo una spinta di delibere, le quali di fatto non hanno un padre di cui nessuno rivendica la paternità, poi qualcuno se ne assumerà perché qualcuno le approva e qualcuno li approva. Quindi la paternità ci sarà nei fatti, però, in teoria non viene rivendicata, cioè praticamente a parte il povero consigliere Biondi che effettivamente si è speso da questo punto di vista. Nessuno è intervenuto per dare una motivazione positiva sulla base della quale si dovrebbero approvare queste delibere. È stato tutto un dire, non le condivide nessuno, però le dobbiamo approvare per forza e cercare di scaricare la colpa su questo e su quello che si assume la responsabilità di costringerci a fare una roba che proprio non vorremmo fare ora, al di là della debolezza di questa posizione che non sta in piedi nei fatti, perché quella della legge regionale era una facoltà, una facoltà di cui voi vi siete voluti avvalere che confermate e continuate a confermare di voti in voto. Ecco, al di là di questo, io credo che non si possa discutere di atti urbanistici così cosa vandali, cercando come unico argomento di trovare qualcuno a cui attribuire la responsabilità politica. Si dovrebbe discutere nel merito se stiamo facendo una scelta per tornare al discorso iniziale, che risponde o meno a un prioritario interesse dei cittadini. Secondo noi non è così per nessuna delle delibere, ma certamente non è così per quest'ultima che le riassume simbolicamente tutte, cioè qui si chiede di andare a fare una espansione che andrà a generare una cementificazione enorme su un suolo sul quale si è costruito oltre misura per un intervento di carattere teoricamente produttivo, ma che nei fatti, vedendo i contenuti del progetto, vedendo quello che c'è scritto dentro, non può che essere un intervento che va a costruire un'area destinata al supporto della logistica e delle converse. Quindi è inutile dire che l'Amministrazione non sa chi andrà lì dentro a fare cosa, perché è già nei fatti e nella tipologia di intervento quello che si andrà a fare e quindi ancora una volta la domanda torna ed è, ma facendo un'operazione di questo tipo, cioè noi la facciamo, perché abbiamo un'idea di Forlì come una città che vuole concorrere al primo posto, che vuole essere in testa alla competizione produttiva sui mercati e quindi portare lavoro di qualità, a portare sviluppo, portare crescita, portare innovazione, o, vogliamo essere un hub di quarta fila della logistica? Vogliamo produrre sul nostro territorio occupazione dequalificata poca, perché la logistica e le Commerce va sempre di più verso l'automazione e quindi produce sempre meno ricadute occupazionali dequalificata, appunto e a bassa retribuzione, perché queste sono le scelte strategiche, cioè se un'Amministrazione non c'è per agevolare o non agevolare, attraverso le scelte urbanistiche che fa un tipo di sviluppo qualitativo o un altro che è dequalificato, allora questa Amministrazione cosa ci sta a fare? Qual è il motivo per cui sta in carica per approvare delle delibere dicendo è colpa degli altri, della Regione e della Provincia di quelli? Che ci sono prima. No, non ci avete convinto perché le vostre argomentazioni sono deboli e non stanno in piedi e certamente non scapperebbe e alla vostra responsabilità politica dando la colpa a qualcun altro.
Grazie consigliere, interviene adesso il Consigliere De Mari sì, grazie Presidente, ma io mi dispiace che il collega Ceredi abbia ritirato i suoi emendamenti perché lo dico molto onestamente collega in effetti ogni elemento che poteva rappresentare, come dire, una ricucitura di un progetto da un punto di vista anche come dire tecnico come il suo,
Cercava secondo noi di essere posto nelle condizioni, ecco migliori in questo senso,
Le chiedo, visto che ha detto che nel fine settimana riguarda Togliatti, accolto nei pareri che facevano parte della documentazione, il fatto che andavano nella stessa direzione degli emendamenti che lei aveva avanzato, le chiedo esattamente come dire, dov'è che ha colto questi messaggi e che tipo di segnale,
Ha trovato perché chiaramente in questo, in questo senso, la rotatoria di cui lei parlava prima ha posto anche noi una riflessione sulla capacità della via Bianco da Durazzo di reggere rispetto al tipo di presenza di quella rotatoria ed impatto che la via, anche rispetto al collegamento con la via Cervese verso chiaramente Carpinello per dirne per dirne una nel merito. Ecco quindi su questo non so se gli uffici tecnici o l'ex collega vuole darci un'indicazione in più su dove e in quale parte la documentazione ha trovato, come dire, una risposta e quindi anche una motivazione del perché ha ritenuto di ritirare quegli emendamenti. Certo, è collega che non possono anche dirle, li facciamo nostri per per portarli al voto del fatto. Noi siamo di fatto contrari all'intervento in questione, quindi in questo senso avrebbe anche poco senso destra, però le voglio dire che, pur votando contrariamente, se lei avesse presentati noi avremmo votato favorevolmente perché, laddove c'era la possibilità in questo senso di rettificare hub avremmo ritenuto positivo. Ecco andare in quella direzione. Credo che il dibattito sia stato già abbastanza esaustivo su tutti gli altri aspetti. L'unica osservazione di fondo credo possa essere allora il perché stiamo facendo queste scelte lo diceva prima il collega Morgagni. Qual è il motivo in positivo per il quale noi oggi decidiamo di votare sì a queste delibere perché fanno parte di una pianificazione previgente? Sì, perché oggi ci troviamo costretti a farlo, perché sennò avremmo delle azioni di risarcimento danni nei confronti dei terzi che sono che hanno promosso questi interventi. Qual è il motivo sotteso per il quale noi stiamo dando seguito a queste scelte? Ecco, su questo do ragione al collega Morgagni. Non trovo neanche io degli aspetti sostanziali, per cui dico in questo Consiglio comunale di votare favorevolmente a questi interventi urbanistici, anche perché molti di questi, che magari non sono stati nemmeno considerati o hanno trovato avvio a seguito della manifestazione di interesse già nella delibera del 17 maggio 2021, si diceva che sarebbero stati presi in considerazione ai fini ovviamente, della pianificazione del PUG, ed è su questo che vi dovrete perdonare colleghi, ma nel momento in cui sono uscito dall'Aula per un breve momento, non ho colto se il collega, se l'Assessore Mezzacapo mi ha risposto alla domanda sul punto cioè se entro il termine di fine mandato verrà presentato adottato dalla Giunta la proposta di PUC come era stato detto e mi ricordo ancora e in occasione di quelle tre Commissioni urbanistiche che abbiamo ottenuto, in cui ci son stati dati i primi in diritti sulla nuova pianificazione, lo dico perché credo che sarebbe come dire molto importante saperlo.
Anche, ovviamente alla luce dei riflessi che questo procedimento complesso a. Per tutte queste ragioni, per le ragioni, ovviamente che noi abbiamo riassunto prima, noi riteniamo che anche questo accordo operativo debba vedere la nostra ferma contrarietà. Crediamo appunto che anche laddove la nuova pianificazione urbanistica individuerà parti produttive, lo debba fare alla luce di una nuova prospettiva. Poi chiaramente, come dire, la legge regionale a questo punto si trova quasi a quattro o cinque anni da quando fu approvata, forse di più, e allora ci domandiamo che tipo di attesi ancora poter sollecitare su questo tipo di legislazione regionale. Però è chiaro che noi dobbiamo darci finalmente l'idea di cogliere quell'idea, di fare nuove forme, come dire di pianificazione, sulla base delle competenze che ciascuno di noi può mettere a disposizione della collettività. Detto questo, quindi, non farò dichiarazioni di voto e ringrazio peraltro gli uffici perché immagino che, come diceva prima il consigliere Ceredi, anche dal punto di vista tecnico amministrativo la parte di iter procedimentale sia, ovviamente, è stata particolarmente onerosa e peraltro con delle scadenze che è l'alluvione poi ha posticipato e per cui rincorrere i tempi anche rispetto alla prossima seduta. Indubbiamente, come dire, debba essere riconosciuto, al di là del fatto che noi riteniamo in questa sede di non condividere la scelta del voto, questo ovviamente fermo restando l'attività tecnica e anzi credo e questo lo dico con MOL, credo come dire con onestà che se, a fronte di 23 manifestazioni di interesse, oggi arriviamo a sette proposte accordo operativo vuol dire anche che c'è stata un'operazione di filtro di selezione anche più approfondita rispetto a quelle che erano i criteri di valutazione da fare, e credo che questo sia una parte, comunque è positiva da considerare e da.
A cui insomma rendere il giusto merito. Insomma, a chi ha avuto modo di gestire il procedimento in questo percorso anche, ovviamente, la parte politica, non solo la parte tecnica ci mancherebbe. Penso sia comunque positivo. In ogni caso noi, come dicevo prima, nelle premesse riteniamo di votare contrariamente anche questo accordo operativo, e quindi non prenderò più parola durante la dichiarazione di voto.
Grazie Consigliere, ha fra le mani, non ci sono altri interventi, il dibattito è chiuso, replica il vicesindaco Mezzacapo.
Ma guardi?
Presidente, solo 30 secondi per.
Io prima consigliere le mani, non le ho risposto rispetto alle domande che ha posto, perché ritengo che siano state domande fatte più volte in Consiglio comunale durante un confronto durante i vari momenti in cui abbiamo avuto modo di dialogare, ripeto solo quanto ho già detto il PUG due in Giunta andremo ad approvare degli indirizzi rispetto al lavoro già fatto nel in fase di PUG semplicemente perché abbiamo lavorato tanto semplicemente perché, come ha detto lei cosa che avrei fatto io e che sto facendo ora vanno ringraziati gli uffici per tutto il lavoro fatto,
In in questi anni, in particolare nell'ultimo periodo, perché portare sette accordi operativi, lei che lavora in Provincia, quindi, conosce bene qual è la mole di lavoro all'interno di una di un ente pubblico, riesce anche capire qual è la difficoltà che incontrano i nostri, i nostri tecnici e le responsabilità che si assumono.
Quindi sicuramente gli uffici hanno fatto un ottimo lavoro, lavoro fatto sulla base di indirizzi dati dal Consiglio comunale e questo va sempre dato come per per consolidato dentro ognuno di noi di voi.
Quindi il PUG in questo momento.
Era giusto sicuramente fare delle ulteriori riflessioni, abbiamo spiegato anche l'altro giorno perché, a seguito di quello che è accaduto nel maggio del 2023, ora la necessità mi rivolgo in particolare a lei ora la necessità è quella di aggiornare con quelle tavole di cui abbiamo.
Ha già la, nelle idee che abbiamo già nelle mani inerenti le aree di risulta delle idee, esondazione, le aree che si sono compromesse, vanno fatte altre valutazioni diverse rispetto a quelle che potevano essere fatte ante 16 maggio 2023, per quanto riguarda in realtà tra virgolette l'ordinario del PUG, siamo in uno stato estremamente avanzato, quindi in Giunta andremo ad approvare degli atti di indirizzo per poi.
Finire il lavoro nel prossimo mandato.
Grazie Assessore, non ci sono richieste di dichiarazioni di voto, chiedo ai tecnici di avviare la procedura per la votazione.
È aperta la votazione per l'oggetto 29.
È chiusa la votazione e l'oggetto 29 è approvato con 15 voti favorevoli e 9 contrari, chiedo adesso ai tecnici di avviare la procedura di votazione per l'immediata eseguibilità dell'oggetto 29 è aperta la votazione.
Non è approvata l'immediata eseguibilità, in quanto ha avuto solo 13 voti favorevoli.
E 8 contrari, probabilmente 14 14 voti favorevoli, benissimo poi, per quanto riguarda le interpellanze c'era l'interpellanza sulla agrinido, ma ha concordato il Consigliere, Costantini che non viene.
Proposta oggi in Consiglio comunale abbiamo una mozione presentata dal Gruppo consiliare Lega.
Revisione della legge elettorale della Regione Emilia Romagna interviene il consigliere Pompignoli.
Presidente, avremmo convenuto anche con il Consigliere Albani, poi non so se anche il consigliere Borghello o meno di posticipare al prossimo Consiglio, ossia le mozioni, che poi anche l'interpellanza che era stata fatta, quindi chiuderei il Consiglio così.
Grazie a questo punto non ci sono altri argomenti.
Non ho capito scusa, no, l'ordine del giorno l'abbiamo già evita a.
Possiamo o comunque rinviarlo al prossimo Consiglio.
Allora un attimo per concordare assieme perché?
Se si rinvia una, si rinvia anche l'altra.
Allora chiedeva di intervenire a fra le mani, Presidente guardi.
E se i colleghi, se i colleghi mi ascoltano un attimo, noi possiamo anche rinviarlo alla prossima seduta di Consiglio, però chiedo questo impegno che a questo punto, visto che era l'ultimo punto all'ordine del giorno al sito di oggi e lo rinviamo alla prossima venga posto al primo posto siccome parla di accordi operativi, allora io farei un'altra proposta, l'impegno che chiedo, cioè c'è visto che ne abbiamo parlato abbondantemente, lo mettiamo ai voti e basta senza fare altri dibattiti che però non è riuscita a chiudere la seduta, ci consenta quantomeno di leggere un ordine del giorno. Lo leggiamo, lo leggiamo e allora lascio la parola alla collega Loretta pratica.
Allora invito i colleghi ad aspettare un attimo perché la consigliera prati legge l'ordine del giorno e lo mettiamo ai voti e poi chiudiamo la seduta.
Bene, premesso che lo scorso 16 e 17 maggio il territorio di Forlì, così come quello di gran parte della Romagna, è stato colpito da una terribile inondazione che ha provocato ingenti danni a famiglie e imprese, infrastrutture, attività produttive, oltre che la tragica perdita di tre vite umane, l'impatto dell'alluvione ha assunto caratteri di particolare severità a causa dell'eccezionale. Il livello raggiunto delle precipitazioni in alcune aree della Romagna, nelle prime due settimane di maggio sono caduti sino a 400 500 millilitri di pioggia, pari a circa la metà della piovosità media annuale. Ciò che è accaduto e dunque la conferma dei crescenti pericoli che il nostro territorio occorre a causa degli effetti del cambiamento climatico e, in particolare, della sempre maggiore frequenza, frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi immediatamente dopo l'alluvione, istituzioni, forze politiche, associazioni sindacali e datoriali, quartieri, comitati di alluvioni, di alluvionati e, soprattutto, gli stessi cittadini direttamente colpiti dal ter dal terribile evento hanno convenuto sulla necessità alla luce di quanto è accaduto e delle dinamiche del cambiamento climatico di cambiare radicalmente l'approccio alla pianificazione del territorio, riducendo drasticamente drasticamente il consumo di suolo vergine, evitando di costruire nelle aree esondabili, promuovendo nuove politiche urbanistiche ispirate al principio fondamentale della messa in sicurezza del territorio e della salvaguardia della vita e dei beni delle persone, considerato che l'entrata in vigore delle disposizioni della legge regionale 24 2017 è stata ripetutamente prorogata allo scopo di permettere ai Comuni di adeguarsi alla nuova normativa tenendo conto anche delle difficoltà indotte dapprima dal Covid e infine dall'alluvione del maggio scorso,
Transitoriamente la legge regionale, adatto quindi ai Comuni la possibilità di attuare le previsioni di espansione dei precedenti Piani urbanistici. La scadenza della fase transitoria è stata definita per i comuni alluvionati al prossimo 3 maggio 24. Fino a tale data sarà possibile autorizzare nuove urbanizzazioni che derivano da vecchi piani e o da nuovi accordi operativi, mentre successivamente, alla scadenza del 3 maggio sarà possibile consumare non più del 30% del territorio ma solamente dopo la redazione del Piano urbanistico generale. Al momento sono sei Comuni su 30 della provincia hanno approvato.
Adottato il proprio PUG, mentre il PUG del Comune di Forlì e tutti, in fase di elaborazione della Giunta comunale, non ha ancora proceduto ad assumere la propria la proposta di piano e a comunicarlo al Consiglio comunale. Viceversa, in relazione alla suddetta fase transitoria della stessa legge, sono attualmente in corso di approvazione e stanno per essere sottoposti.
Al Consiglio comunale più Forlin, numerosi accordi operativi che interessano diverse aree della città nelle quali sono previsti prevalentemente interventi di carattere commerciale.
L'iter di redazione di tali progetti è stato avviato prima dell'evento catastrofico del maggio 2023, sulla base delle mappe del rischio alluvionale vigenti in quel momento, dunque, sulla base di previsioni che sono state superate dalle portate eccezionali mai registrate prima dal Ronco Bidente Montone, Rabbi,
Ritenuto che la tragedia dell'alluvione, la realtà del cambiamento climatico e del succedersi di eventi estremi ed indifferibile, esigenza di rivedere gli assetti del territorio per metterli in sicurezza impongono di operare sulla base del principio di massima precauzione e la comunità forlivese aspetti dalle istituzioni scelte concrete e coerenti rispetto agli impegni assunti immediatamente dopo l'alluvione.
Privilegiando prioritariamente la riqualificazione e la rigenerazione del patrimonio già costruiti in zone sicure, piuttosto che nuove espansioni urbanistiche e ulteriore consumo di suolo. Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a uniformare le future previsioni del PUC comunali in via di elaborazione alle indicazioni che saranno contenute nei Piani di assetto idrogeologico di gestione del rischio, alluvioni che sono in corso di aggiornamento in sede regionale, a valutare la sospensione dell'iter approvativo degli accordi attuativi al fine di verificare il rischio idraulico delle aree su cui insistono, in particolare laddove già interessate dall'alluvione del maggio 2023, di corredare a tale scopo i progetti di accordi attuativi di apposite istruttorie, documentazione correlate al possibile rischio idraulico delle aree su cui gli stessi accordi attuativi insistono a utilizzare la funzione. Vi negoziazione prevista dall'articolo 38 legge 24 2017 per inserire nel testo degli accordi operativi.
Da stipularsi con i privati puntuali. Disposizioni in tema di prevenzione, salvaguardia rispetto al suddetto rischio idraulico. I gruppi PD 5 Stelle Forlì eco e Massimo Marchi,
Allora i consiglieri di maggioranza volevano quantomeno fare un'osservazione riguardo al.
Motivare parole Pompignoli, se volevo volevo fare delle osservazioni, cioè volevo aprire la discussione a questo punto, visto che non è stata rinviata, cioè apriamo la discussione su tutto e quindi su tutta la parte emendativa di questa di questa ordine del giorno, perché ovviamente parte dell'ordine del giorno mi trova d'accordo parte assolutamente no, quindi cioè come vogliamo procedere procediamo con la discussione.
Allora io inizio la mia discussione o viceversa vogliamo rimandare la discussione al prossimo Consiglio con tutte le modifiche che devono essere fatta questa ordine del giorno, chiedo anche alla Presidenza, piuttosto che alla alberi, oppure vogliamo fermarci e fare una riunione dei Capigruppo e decidere il da farsi.
Alle mani.
Do la parola a dalle mani, penso che sia lui che è stato interpellato come Capigruppo.
Passo a. Grazie scusi, ma in verità collega, io ho fatto prima, lei dice facciamo la discussione io, prima che lei facesse questo intervento, detto ne discutiamo al primo punto dell'ordine del giorno della prossima seduta. Questo vuol dire omnicomprensivo. Discussione emendamenti votazione poi si è detto invece, sulla base delle indicazioni della Presidenza, arriviamo, visto che ne abbiamo già discusso rispetto agli accordi operativi precedenti, a presentarle votarla adesso lei viene a dire la la la presentiamo, però voglio sapere se devo discuterlo o meno, cioè io le ho detto se la discutiamo la prossima volta come vogliamo la discutiamo omnicomprensiva, quindi non ho problemi lei cosa vuol fare, collega, lo discutere oggi.
Allora il consigliere Pompignoli dice, come Capogruppo del Gruppo Lega, che per lui va comunque discusso sì, chiedo anche gli altri Capigruppo perché poi ho o la questione era rimandiamo tutto la discussione al prossimo Consiglio secondo l'ordine del giorno che è ben previsto, cioè dopo gli accordi di programma o viceversa come devono essere fatte delle mozioni o viceversa la disputa adesso però discutiamo la mozione mia a sto punto qui facciamo tutte, cioè ormai abbia fatto le 8 e mezza facciamo.
Beh.
No, no, no, ma io non ho mica problemi di tempo, il Sindaco sia problemi.
Bene, allora, sulla base di questo chiedo la sospensione preparato degli emendamenti certo.
Chiedono gli emendamenti, io chiedo magari un attimo se i Capigruppo si possono confrontare quindi i cinque minuti per confrontarsi su questo tema, grazie quindi alle ai 35, per favore, ci ritroviamo qui.
Rinieri presente.
Tassinari a strattoni Zanotti.
Sì, Ascari Bagnara, Balestra bassi, beh, dei Bentivogli blu, Biondi Brunelli, Calderoni, Ceredi ha fra le mani marchi Morgagni, Pompignoli, portolani e Rinieri, quindi mi confermate le presenze, quindi il numero legale c'è, chiedo ai Capigruppo chiedo Pompignoli che ha parlato con gli altri Capigruppo cosa hanno deciso riguardo alla discussione di questi due ultimi punti.
Glielo do comunque perché l'ho sottomano, quindi gli do il foglio con tutti gli appunti.
Chiedo al Segretario lo abbiamo verificato, che sono presenti, quindi gli possiamo dare esattamente i nominativi.
Son qua.
Però nel frattempo può esporre cosa che cosa abbiamo, cosa, avete deciso come Capigruppo deciso adesso mi conforterà che consigliera De Mauri.
Sul tema noi abbiamo deciso di affrontare la discussione, un attimo che non so se l'assenza URSIDA sentano perfetto dentro, sì, Pompignoli, prego, ecco, abbiamo deciso di affrontare la discussione al primo punto dell'ordine del prossimo Consiglio in discussione, che ovviamente sarà formata la parte emendativa, tutta una serie di ragionamenti che si fanno su tutte e due le mozioni. Quindi, sia la mozione presentata dalla Lega sia la mozione presentata dal PD, quindi quelli saranno trattati al primo punto all'ordine del giorno. Non so se ci saranno i question time anche la prossima volta, questo no, non lo so, però comunque dopo i question time is eventualmente ci fossero. C'è anche questo.
Quindi, per questo, per quanto riguarda la maggioranza, a fare le mani per la minoranza, chiedo, conferma un attimo la parola dalle mani, ma mi ha già confermato quindi quanto riguarda noi siamo d'accordo sull'ordine del giorno, l'ordine del giorno alla prossima seduta insieme alla mozione del collega Pompignoli a questo punto la seduta è tolta grazie buonasera ci vediamo lunedì prossimo,