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C.c. Forlì del 19.2.2024, ore 15.30
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Il numero legale.
Benissimo, allora invito il Segretario comunale a procedere con l'appello nominale per la verifica del numero legale.
Grazie Presidente.
Ancarani, assente.
Ascari, presente, Bagnara Franco.
Letizia palestra presente.
Damiano Bartolini presente.
Emanuela bassi.
Non c'è Giorgio Bridei.
Assente, giustificato.
Alberto Bentivogli, presente Presidente.
Lauro Biondi presente.
Sarà auricolari?
Assente, giustificato anche lei.
Eros Brunelli presente.
Giorgio Calderoni, gente presente.
Loris Cereda gente presente.
Andrea, Costantini, assente Elio drogheria.
Assente.
Affida alle mani Sufjan presente presente.
Francesco Lasaponara, sempre giustificato da lui.
Elisa massa, evidentemente.
Davide Minutillo.
Assente Federico Morgagni presente era camorra esente.
Massimo Pompignoli, presente.
Marinella portolani, presente.
Loretta prati presente.
Maurizio ragni, assente Maria Teresa Rinieri, presente esente.
Alessandro Rivalta, assente.
Sarà Samorì assente Elisabetta Tassinari risente.
Ho soltanto Massimo Marchi, presente, scusi e perché le sue righe?
Jacopo Zanotti, assente.
Gianluca Zattini, assente Matteo Zattoni, esente presente.
Non c'è.
No, allora in questo settore, eccetera, allora sono presenti, Presidente, 18 consiglieri comunali, benissimo, allora abbiamo il numero legale, quindi diamo inizio alla seduta del Consiglio comunale del 19 febbraio 2024. Invito i nostri assistenti a far partire l'inno degli italiani.
Benissimo in nomino come scrutatori Bentivogli Rinieri.
Brunelli. Poi, come avete visto, c'è una un po' di aria frizzante in Consiglio comunale questa questa questo pomeriggio, perché abbiamo presenti con noi gli assistenti civici. Tutti gli anni viene tenuto un corso di formazione per gli assistenti civici. Il corso viene organizzato da Risorsa cittadino, Società cooperativa, sociale, che è una realtà importante per Forlì, così come sono importanti gli assistenti civici del Comune di Forlì, che svolgono una funzione essenziale. Faccio presente che quest'anno c'è stato il decimo corso, quindi daremo consegneremo a i nostri nuovi nove assistenti civici l'attestato di partecipazione al corso di formazione per assistenti civici, per la sicurezza urbana del Comune di Forlì.
Sono nove sono presenti con noi anche il Presidente e la Segretaria, io inviterò tutti i partecipanti ad avvicinarsi ai banconi, quindi per prima cosa e invito il Presidente Aldo De Bellis ad avvicinarsi.
La Segretaria dagli assistenti civici Ghirelli, Marina che ha svolge.
Un compito non da poco, anche se in silenzio, senza apparire mai a una ruolo anche lei è importantissimo, poi abbiamo nuovi assistenti civici Astorino Giuseppina, che.
Bianche Telli Italian.
Di Pilato Antonio.
Gasperoni Massimo.
Landi, Patrizia.
Lioy, Marco.
Che non c'è neri Antonella neri, Sergio.
Silvani, Marco, questi sono i nuovi ragazzi, nuovi assistenti civici che, come dicevamo prima, sono importantissimi per il nostro Comune.
Gli consegniamo la targa insieme all'assessore cinturino.
Chiaramente con i saluti e i ringraziamenti del nostro Sindaco, che è rimasto bloccato e non è potuto arrivare alle 3 e mezzo come è previsto, e però vi saluto e vi ringrazio fra tutti i complimenti a tutti voi per questo importante traguardo, sapendo anche della vostra disponibilità in questo ruolo nuovo è importante e prezioso.
Grazie grazie a voi, grazie a voi.
Voglio ringraziare il Presidente del del Consiglio e tutti i Consiglieri, i Consiglieri che ci hanno accolto in questa manifestazione molto importante per la città, ecco, saluto il Sindaco e ci dispiace perché dai anche a lui.
Comunque, grazie, grazie, grazie a tutti, grazie.
Allora ricominciamo il Consiglio nella seduta ordinaria, diamo il tempo ai nostri assistenti civici.
Di salutarci.
Ringrazio tra l'altro anche gli Assessori presenti, cinturino Rossi, baroni, Casara e Catalano e iniziamo con la seduta ordinaria prima faccio presente a tutti che in Capigruppo si è concordato di anticipare, come come argomento Livia Tellus per un problema dell'Assessore Cicognani, che quindi ha chiesto se è possibile di anticipare quindi sarà il primo argomento.
Passiamo adesso ai question time, che il primo è stato presentato dai 5 Stelle e riguarda il la palazzina ACER di via Manzoni, 49. Do la parola a Eros Brunelli.
Grazie Presidente, premesso che in queste settimane è emerso sulla cronaca locale, poi confermato da un nostro sopralluogo, lo stato di degrado in cui versa la palazzina, ACER in via, Alessandro Manzoni, 49 in particolare al piano seminterrato ad uso, autorimessa trasformato in una sorta di discarica per immondizia di ogni tipo. Materassi, mobili, rotti, eccetera poiché ormai da molto tempo il portone automatico di accesso al carosello al al Corsello risulta non più funzionante, visto che il libro accesso, accesso dovuto alla rottura dell'automatismo del portone ha creato una situazione di andirivieni di bivacco di estranei dello stabile con relativo disagio degli inquilini, interroghiamo l'illustrissimo Sindaco per chiedere cortesemente quali iniziative intenda compiere per riportare la situazione delle suddette abitazione a uno stato di civile normalità. Grazie, grazie. Brunelli. Risponde l'assessore Rossi.
Grazie Presidente buon pomeriggio a tutti e a tutte l'edificio è oggetto di costante interventi di manutenzione da parte dell'azienda ACER, si sono registrati nelle zone di utilizzo comune circa una decina di interventi solo nel corso dell'anno 2023, fra questi vi sono lavori verifiche di rilievo quali sgombero di materiali improprio depositato ad assegnatari nello scantinato e nell'area cortilizia esterna.
Interventi sull'ascensore per impianto fermo, rilevando come causa oggetti incastrati tra le porte, ripristino di un estintore scaricato in quanto usato in maniera impropria per gioco dai residenti del condominio, le spese per tali interventi vengono addebitate, gli inquilini, in quanto collettivamente responsabile come da Regolamento e da Codice civile,
Vi sono una o poche persone probabilmente assegnatarie nello stesso immobile che preferiscono buttare i loro rifiuti ingombranti nel cortile del loro condominio, piuttosto che procedere con lo smaltimento mediante il conferimento ad Alia, contando sul fatto che intanto interverrà, c'è a pulire, come effettivamente è stato fatto anche in occasione dell'ultima segnalazione quella apparsa sul sul quotidiano il 1 febbraio per la quale la l'azienda è intervenuta con il ripristino e la pulizia il 10 febbraio.
Quanto al cancello carrabile rotto e riparato più volte, ACER ha disposto l'ennesimo intervento di riparazione.
Si fa presente che ACER non ha l'abitudine di non intervenire nella manutenzione degli alloggi erta, in questo caso si era deciso di non intervenire perché l'esperienza purtroppo ha insegnato che la rottura di portoni e cancelli non è praticamente mai casuale, ma è la conseguenza di una loro sistematica manomissione adopera sempre di una o poche persone che evidentemente hanno interesse a garantire a sé e ad altri un accesso indisturbato all'interno del palazzo grazie grazie assistenza.
Assessore Rossi.
La parola al consigliere Brunelli per la replica.
Grazie Presidente, non sono contento della risposta, perché qui mi sembra uno scaricare la colpa sugli inquilini che abitano. Io ci sono andato venerdì, ci sono tornato domenica, ho parlato con alcuni inquilini che si sentono quasi sequestrati, ci sono i citofoni, i citofoni che sono completamente divelti loro, m'han detto quando viene il postino, quando vengono le persone come facciamo a a rispondere, non ci sono più, sono stati tolti, la porta d'ingresso della palazzina è rotta, rimane spalancata tutta la notte e c'è un viavai di sconosciuti, e non si può dire che la colpa è degli inquilini che Las le spaccano, per quindi lì bisogna intervenire perché ho parlato con persone veramente disperate, dal degrado che c'è in quella palazzina. La cosa più sconcertante è che son palazzine nuove, cioè non è che stiamo parlando di abitazioni fatiscenti in un in periferia dimenticate, sono palazzine nuove che no. Non ci vuole molto per Terri PRIP, ripristinare, diciamo, il valore iniziale sono nuove, quindi chiedo che vengano messe a posto e che che venga data una mano, quindi agli inquilini, perché veramente sono disperati e io ci ho parlato domenica che ci son tornato per vedere se era cambiato qualcosa, ho visto che in effetti era stata sgomberata la.
Il il il garage, però il portone ancora spalancato i citofoni sono rotti rotti sono gli han proprio staccati e secondo me bisogna nella situazione da risolvere perché, anche se fosse il problema di un inquilino, non può tenere in ostaggio tutta una palazzina Graf Eros Brunelli. Le do la parola nuovamente per il secondo question time, perché riguarda gli orari di uscita del servizio di prolungamento pomeridiano delle scuole e il question time verrà.
Discussi insieme agli altri due presentati dal consigliere Morgagni, sempre con lo stesso argomento prego. Grazie Presidente.
Premesso che in queste settimane siamo venuti a conoscenza della lettera inviata dal Comune ai genitori a vende AV avente ad oggetto la variazione della modalità organizzativa disservizio del prolungamento pomeridiano dell'anno 2024 2025, premesso che tale missiva prevede prevede la rimodulazione del servizio di prolungamento pomeridiano nella parte che riguardano le uscite che passano dall'orario continuato 16 15 18 e 30 a nostri due visioni in due fasce distinte di uscita prima fascia 16 e 15 16 e 45, seconda fascia il 17 e 30 18 e 30, per le quali i genitori dovranno consegnare attestazioni di servizio o con o quant'altro idoneo documento siccome la fascia riuscì di uscita sarà motivata dall'orario pomeridiano di rientro dal lavoro di entrambi, visto che la moto più la motivazione organizzativa per la rimodulazione è da voi giustificata dalla sostenibilità e organizzazione degli spazi, tempi e risorse umane, visto che molte famiglie hanno sollevato il forte disagio per la Pro per la programmazione familiare in quanto avevano vincolato alla scelta della scuola dei propri figli, anche in base agli orari di uscita prima della rimodulazione, interroghiamo l'illustrissimo Sindaco per chiedere cortesemente il ripristino della fascia di uscita pomeridiana continuativa dalle 16:15 alle 18:30 grazie grazie. La parola al Consigliere Morgagni, che invito poi a sintetizzare.
Le domande. Ripeto le premesse perché il fatto è lo stesso. Aggiungo solo due considerazioni, perché la domanda è differente da quella del collega. Io aggiungo, oltre al fatto che si diceva che la Carta dei servizi per l'infanzia del Comune afferma che i nidi e le scuole dell'infanzia comunali garantiscono in raccordo con le famiglie dei bambini iscritti e favoriscono la partecipazione delle stesse alla vita del servizio. Quindi riconoscono il valore del coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo, inclusi i fondamenti pedagogici e la strutturazione organizzativa del sistema educativo che, in conseguenza di questo, la carta dei servizi prevede l'esistenza di una Consulta che esprime tutte le componenti varie interessate alla gestione dei nidi e delle scuole dell'infanzia, cui viene richiesto obbligatoriamente dice la nostra Carta dei Servizi di esprimere un parere in relazione ai programmi di riorganizzazione dei servizi, oltre alla possibilità di avanzare proposte rispetto a organizzazioni dei servizi, i criteri d'accesso, attività di sperimentazione, progetti, quindi le domande sono due. Se la Consulta sia stata coinvolta a monte, ovviamente nel processo di riorganizzazione delle modalità organizzative del prolungamento pomeridiano del servizio e, naturalmente, si sia stato acquisito il parere obbligatorio della Consulta in merito alla riorganizzazione in oggetto.
Grazie consigliere Morgagni risponde l'Assessore Casara.
Grazie Presidente, buon pomeriggio a tutti, allora cercherò di e risponderà ed entrambe a tutte e a tutti i question time che sono riferiti però lo stesso argomento, allora l'uscita l'orario di uscita pomeridiana continuativo dalle 16:15 alle 18:30. Avremmo immaginato invece di dividerlo in due uscite distinte, cioè 16 e 15 16 e 45 17 e 30 18 e 30. Di fatto rimane chiusa praticamente solo una finestra di 45 minuti. La possibilità di fruizione del servizio di prolungamento pomeridiano sarà quindi articolata. Lo spiego perché secondo me è importante capirlo uscita 16 15 16 e 45 per tutti i pomeriggi della settimana uscita 17 e 30 18 e 30 per tutti i pomeriggi della settimana uscita 17 e 30 18 e 30 per due pomeriggi alla settimana. L'uscita nei restanti giorni della settimana avviene entro le 14:25, perché queste modifiche sono state proposte e vi spiego i punti che abbiamo preso all'attenzione, che sono punti che ci vengono anche.
Suggeriti dal coordinamento pedagogico, perché ci sono anche delle motivazioni pedagogiche oltre che organizzative. Allora la prima è che il servizio pomeridiano nelle scuole dell'infanzia da sempre è legato all'attività lavorativa dei genitori regolarmente. Fra l'altro, il Regolamento è stato approvato nel Consiglio comunale del 2008 e non si può accedere a questo servizio se non previa presentazione della documentazione sottoscritta dal datore di lavoro che attesta l'orario lavorativo dei genitori. Questo naturalmente per agevolare le famiglie che hanno i genitori che lavorano.
Si segnala che nel periodo Covid quindi in maniera straordinaria c'è stato un allentamento dell'applicazione. Inoltre, la Pubblica Amministrazione ha l'obbligo per legge di effettuare i controlli di veridicità della documentazione presentata. Il secondo elemento che abbiamo preso in considerazione, le condizioni di sicurezza dei bambini e del personale, perché in certi momenti, dove i bambini vengono presi dalle famiglie, chiaramente per preparare il bambino per consegnarlo i genitori, i bambini non sono dei pacchi e quindi vanno assistiti anche nelle dovute modi e con la dovuta sicurezza. La terza è una migliore organizzazione delle attività pomeridiane rivolti ai bambini, perché nelle nel pomeriggio vengono fatte delle attività, non vengono lasciati i bambini a far quel che si vuole, ma ci sono delle attività che vengono pensate sempre dalle insegnanti ed al coordinamento pedagogico,
Il quarto elemento, se le famiglie lavorano e voglio essere ben chiara non cambia nulla.
Quindi viene data la stessa possibilità che c'era prima, quindi di andare a prendere i figli.
Anche in orari intermedi rispetto all'orario d'uscita, tra l'altro, nell'ultima consigli con consulta che c'è stato un paio di settimane fa, ero anch'io presente e abbiamo spiegato ai genitori e della consulta che tutte le situazioni che vengono chiaramente messe in evidenza in luce per motivi organizzativi li abbiamo sempre preso in carico. Nessuna famiglia è stata non accontentata, abbiamo sempre accontentato tutti, quindi questo è un elemento importante dal nella valutazione. Quinto punto. In passato la prima uscita dopo le 14:30 era solo dalle 17:30 alle vice Astalli, scusate dalle 17 alle 17:30 e poi è stata allungata fino alle 18, quindi in questi anni siamo andati proprio incontro alle esigenze dei genitori,
Chiaramente le famiglie, come ribadivo prima, che hanno reali necessità, non saranno mai penalizzate e l'abbiamo ribadito. Quindi il servizio scuola è sempre a disposizione. Per quanto riguarda invece l'altra domanda che veniva fatta, cioè la consegna da parte dei genitori di attestazioni di servizio o di altra documentazione idonea a verificare l'orario di lavoro, non è NAC necessario. Nessun passaggio in Consulta, non essendo modificata rispetto agli anni precedenti, la modalità di accesso alla fascia pomeridiana. Come ho detto prima nel regolamento, se voi vedete approvato in Consiglio comunale nel 2008, è prevista questa cosa e quindi verrà peraltro vi anticipo già che a metà marzo è stata convocata un'ulteriore consulta con il coordinamento pedagogico proprio per spiegare le motivazioni educative che ci sono dietro questa nostra proposta, come tutto è una proposta chiaramente può avere dei, il così anche degli elementi migliorativi che ben venga vengano anche presa in considerazione. Però, ripeto, non è nessuna presa di posizione, ma è un agevolare le famiglie che ne hanno realmente bisogno dalle famiglie che magari lasciano lì i figli e ripeto, non sono dei pacchi e dei bambini, non possono rimanere 8 10 ore fuori di casa se non c'è una necessità, una necessità della famiglia,
Grazie Assessore la parola al consigliere Brunelli per la replica.
Grazie Presidente beh, io non penso che i genitori pensano che i loro figli sono dei pacchi, la questione è che qui, in pratica, si vede soltanto un depongo depauperamento del servizio.
Perché la lettera anche motivata, c'è proprio scritto dalla riduzione. La mancanza degli spazi, dei tempi e delle risorse umane e quindi non è perché mancano risorse, che chiediamo ai genitori che non hanno, il che escono magari alle 4, li obblighiamo venirli a prendere le 4 e mezza e non più alle 6 e mezza, anche perché i genitori, probabilmente quando si erano assegnate alla scuola comunale, pensavano di poter venire a prendere a prendere il figlio alle 18:30 a prescindere dall'uscita del pomeridiana, e il fatto lo dice che noi i genitori si sono venuti a lamentare. Quindi questo assolutamente non è un miglioramento del servizio. Questo è un peggioramento e chiediamo che il Comune mette alle risorse per aumentare gli spazi e dare i tempi e il personale. Io credo che sia importante, perché la famiglia si aiuta in queste cose concrete, non è che ci aiuta facendo proclami. Grazie grazie. Consigliere Brunelli, la parola al Consigliere Morgagni. Per quanto riguarda la mia parte del del question time, quindi è evidente che non c'è stata la richiesta del parere obbligatorio e non c'è stata neanche un confronto, una discussione preliminare,
Io non sarei così convinto come l'assessora, che una carta dei servizi che prevede un parere obbligatorio da parte della Consulta su tutte le riorganizzazioni dei servizi non riguardi e non attenga a questa questione. Però il punto non è formale. Il punto è sostanziale, nel senso che noi per decenni, ci siamo vantati della qualità dei nostri servizi educativi per l'infanzia, ma questa qualità l'abbiamo raggiunta anche perché questi servizi si sono sempre retti su una triade di soggetti che collaboravano fra loro istituzione, naturalmente i bambini al centro, ma anche le famiglie. E allora io credo che sia un precedente grave il fatto che il Comune intervenga comunque in una modifica dell'organizzazione dei servizi di cui possiamo discutere sull'utilità o meno. Possiamo cercare di minimizzare l'impatto, ma che comunque irrigidisce le modalità attraverso cui i bambini potevano uscire e lo faccia con una mail con una comunicazione e poi dica, ma ne discuteremo quando siamo più avanti. Io credo che si sarebbe dovuto operare come si è sempre fatto attraverso un percorso di condivisione fin dall'inizio, rendendo noto a tutti i soggetti in questione quali sono le ragioni e quali sono le valutazioni per le quali il Comune ritiene si debba andare a effettuare una modifica e attraverso un percorso di condivisione e di confronto, perché la strada è questa, quindi io mi permetto di suggerire all'Amministrazione, non tanto perché ho un parere nel merito, io non ho gli elementi per dire sulla base di quello che lei ci ha detto, l'assessore ha Casara, se è giusto o non è giusto, ma comunque di me di metodo di sospendere questa decisione, fermarsi un attimo, aprire realmente un confronto con le famiglie, fare chiarezza sugli elementi che ci sono alla base del vostro orientamento, condividere le problematiche che ci sono da affrontare e trovare insieme la soluzione, perché altrimenti sennò, se le cose vengono comunicate, quando sono state già decise e senza confronti con una mail, è chiaro che le famiglie si preoccupano, le persone si agitano e giustamente, visto che parliamo dei loro figli. Grazie Consigliere. Morgagni, interviene adesso il PD. Non so la consigliera massa per il question time relativo alla scuola di Roncadello prego, grazie Presidente. Allora riguarda la situazioni urgenti della palestra e la scuola primaria dice raggi di Roncadello. Già nel Consiglio del 27 novembre 2023 avevamo chiesto quanto si sarebbe intervenuti in merito al ripristino del pavimento, della palestra,
E chi era stata resa inagibile dall'alluvione del 16 maggio scorso e considerato che il 30 gennaio 2024 è uscito un articolo su Forlì Today, dal titolo proseguono i lavori alla palestra, ma gli operai della ditta incaricata a incaricati sono arrivati solo il 1 febbraio e hanno dapprima valutato la situazione. Hanno tolto il pavimento vecchio ammalorato e non hanno proceduto al ripristino, poiché il pavimento è tuttora bagnato dall'alluvione, considerato che sarebbe stato molto utile asportare il pavimento fin da subito con visto che sono CONS, sono passati oramai nove mesi dall'alluvione per dare la possibilità all'umidità di asciugarsi, ma la ditta incaricata alla riattivazione dell'uso della palestra è intervenuto soltanto quindi di recente. Attualmente è necessario attendere altro tempo per questo motivo. Attualmente gli studenti non possono praticare attività fisica in un anno, uno spazio adeguato per le attività e i progetti che prevedono l'utilizzo degli.
E ampi spazi della palestra. Interroghiamo quindi il Sindaco per conoscere quali siano ora le tempistiche per il ripristino dell'utilizzo di tale palestra. Grazie consigliera. Massa la parola all'Assessore, Cicognani.
Buon pomeriggio a tutti un breve riepilogo di quello che è successo allora.
A un primo controllo che ci era stato fatto al alla palestra dai tecnici era apparso a loro, ovviamente tecnici e non agli Assessori, perché non ho la competenza per poterlo dire che non ci fosse bisogno di ripristinare il manto della della palestra stessa, poi, purtroppo solo dall'anno scolastico avviate per si è avuto l'effetto che invece si era inzuppato tutto il il pavimento sottostante e quindi si è provveduto a mettere in in piedi tutto ciò che è necessario. Infatti, abbiamo approvato e finanziato con delibera della Giunta comunale numero 553 del 20 dicembre 23, la progettazione e la realizzazione, poi con determina dirigenziale del 27 dicembre 23. I lavori di rifacimento della palestra sono stati appaltati alla ditta che era stata è stata individuata appunto dagli uffici e il contratto di affidamento è stato registrato il 2 febbraio 2024, quindi la ditta mediamente immediatamente intervenuta con la rimozione dei teli ed è stato confermato che il sottofondo era ampiamente in premiato d'acqua in sottofondo si sta asciugando e si prevede il completamente del ripristino della pavimentazione, della funzionalità della palestra entro i prossimi 20 giorni. Detto questo, poi,
Volevo ringraziare l'ANCI Emilia Romagna perché il giorno 16 febbraio 2024 ci è pervenuto da parte loro sia una lettera. Per appunto per.
Spiegare, ma soprattutto un bonifico di 81.122 euro destinate Rispi al ripristino della scuola di Roncadello perché in interlocuzioni avvenute con l'Amministrazione e l'ANCI Emilia Romagna aveva chiesto l'Amministrazione stessa una un bene immobile.
Ammalorato per causa dell'alluvione e questa Amministrazione gli ha segnalato io la, la la, la palestra della scuola di Roncadello, che comunque e ringrazio veramente di cuore comunque l'ansia io con per questa donazione molto importante che comunque era già stato affidato e finanziato con soldi comunali appunto vista l'importanza della della struttura.
Grazie Assessore la parola al Consigliere Massa per la replica.
Beh, mi fa molto piacere che l'ANCI abbia recepito questa iniziativa a sostegno finanziando a sostegno questa rifacimento della palestra e mi fa molto sorridere il fatto che invece questa Amministrazione volesse uscire dall'ANCI.
Sì.
ANCE.
ANCE allora mi faccia lo spelling del.
Benissimo allora Associazione nazionale, costruttori edili allora visto, ecco benissimo, benissimo allora, visto e considerato, quindi che da cui volevate uscire ANCI, parentesi no, visto e considerato che Assessore, ci ritroviamo però al momento con una palestra che è inagibile e che sono state fatte invece scelte che io al momento ritengo incongrue e che sono relative alla demolizione. Installazione di impianto irriguo delle 14 fioriere sui lampioni di Piazza Saffi per un importo di 75.000 euro, cioè quello che voglio sottolineare è questo. Ci sono dei bambini che non possono utilizzare la palestra perché ancora allagata da nove mesi e il Comune di Forlì pensa bene di spendere 75.000 euro per portare l'acqua alle fioriere dei lampioni di Piazza Saffi per irrigare le fioriere. Ecco, quindi io credo che questo sia una scelta, ovviamente, di utilizzo dei soldi pubblici, che deve fare riflettere i cittadini della nostra città, perché le priorità sulle quali si deve però.
Dalla replica per quello che diceva lei.
Priorità sulle quali si può scegliere, credo che compiamo consigliera mia no, siano quelle che vadano incontro alle esigenze dei cittadini dei più piccoli, in questo caso di una possibilità di una scuola, di poter effettuare le attività educative e nonna di sperperare i soldi in questo momento particolare della.
Storia della nostra città, grazie grazie.
Voleva fare una precisazione. Il Consigliere e l'Assessore Cicognani, perdonatemi, ho parlato di un argomento che non era nella nella Corte dicendo sperperare o due utilizzando poi facendo vedere tutto il livore che l'anima perché anzi ha subito capito Associazione Nazionale Comuni d'Italia ed è partita subito dicendo avete visto che non è vero, quindi non ha no, è l'ansia e la e l'Associazione nazionale costruttori edili dell'Emilia Romagna che va tutto il nostro ringraziamento, e poi ho sottolineato il fatto che noi i lavori erano già stati finanziati con fondi propri nostri prima delle fioriere, quindi non è che abbiamo detto noi mettiamo a posto la palestra, però non abbiamo i soldi, perché le cose vanno dette come sono. Lei sta dicendo che siamo in ritardo, perché non avevamo i soldi. Passiamo adesso alla tutto il tempo a parlare per finanziare i lavori. Non è vero e siamo un attimo in ritardo per quello che le che le ho spiegato. Ci son stati dei motivi tecnici che hanno allungato i tempi, perché i primi tecnici avevano detto che non c'era bisogno di fare niente. Andava bene appena ho saputo invece che c'era il problema, ci siamo subito attivati finanziando l'opera, quindi e facendo poi ci sono un sacco di problemi, perché non ci sono soltanto i problemi, quelli macroscopico, scopi che vengono fuori a livello nazionale, ma anche diversi problemi per la scrittura e la la sottoscrizione dei contratti. Perché è tutta Italia. I Comuni sono messi in questa maniera e quindi abbiamo subito immediatamente e realizzato e ha affidato i lavori finanziati, due soldi propri, senza aspettare senza dire assolutamente non l'abbiamo fatto perché non abbiamo i soldi, ma è successo le passate Amministrazioni.
Assessore per le precisazioni. Diamo la parola adesso al Consigliere Morgagni per due question time relativi al riconoscimento di Cesena come co capoluogo.
Dunque, come sappiamo tutti, con decreto legge del dello scorso 29 gennaio il Governo ha riconosciuto il Comune di Cesena co-capoluogo della provincia di Forlì-Cesena.
Naturalmente, l'assunzione dello status di capoluogo di co-capoluogo comporta inevitabili ricadute anche sul piano della distribuzione, sul territorio degli uffici amministrativi e delle rappresentanze statali, ivi compresi i presìdi di pubblica sicurezza e dei corpi civili con funzioni di soccorso pubblico, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza, Corpo dei Vigili del fuoco, chi più ne ha più ne metta. Quindi interroghiamo il Sindaco e la Giunta per sapere col primo question time se abbiano svolto interlocuzioni dirette in merito a questo tema con i Ministeri competenti, con il secondo question time, se abbiano ottenuto dai Ministeri competenti rassicurazioni sul fatto che la ridistribuzione di uffi eventuale di uffici rappresentante statali e presìdi si accompagnerà a un aumento del personale e delle risorse assegnate al nostro territorio tal che non vi sia nessuna ripercussione negativa sulle prestazioni al servizio dei cittadini forlivesi grazie Consigliere Morgagni in risponde l'Assessore Barone,
Grazie buonasera a tutti.
All'articolo 3 del Decreto Legge 29 gennaio 2024 numero 7 e il decreto election day e dice fra l'altro che.
Nelle province la cui denominazione è composta dal nome di più comuni, il capoluogo è individuato in ciascuno dei Comuni stessi.
E ancora, l'applicazione del comma 3 che abbiamo letto non comporta l'istituzione di nuovi uffici provinciali, delle amministrazioni, dello Stato e degli altri enti pubblici.
Io non ho mica finito scusi.
E in ogni caso, il Comune di Forlì vigilerà affinché non vengano assunti provvedimenti che possano in qualche modo comportare ricadute negative sul Comune di Forlì sul Comune stesso, ciò che comunque al momento non risulta.
Questa Amministrazione comunale auspica che le modifiche normative introdotte per l'individuazione di entrambi i capoluoghi possano tradursi in un reale beneficio per i territori di Cesena e di Forlì.
Grazie Assessore. Replica il consigliere Morgagni, beh, però a me pare che la domanda vi colga impreparati perché il testo, la della della normativa lo abbiamo letto tutti, però da quello che c'è scritto lì non abbiamo nessuna garanzia, per esempio, che l'organico del Corpo della Polizia di Stato presente su questo territorio non verrà in parte spostato sulla sede di Cesena. Per questo io vi ho chiesto se voi avevate svolto una diretta interlocuzione con i Ministeri competenti, ottenendo rassicurazioni sul fatto che questo non succederà e dalla vostra risposta mi pare che le ha questa interlocuzione. Non la piazza è svolta, direi che il Comune di Forlì di Leeds vigilerà. Francamente non vuol dire niente. Qui bisogna attivarsi subito con i Ministeri competenti, porre direttamente il problema, sapere se gli organici dei corpi di pubblica sicurezza, dei Vigili del fuoco e di quanto altro verranno in parte ridistribuiti sul territorio e se, nel caso fosse così, bisogna avere l'esplicita garanzia dal Governo che voi dite e il nostro Governo. Quindi è il momento di dimostrarlo che questo eventuale riequilibrio si farà solo aggiungendo risorse complessivamente alle dotazioni della Provincia e non prevedendo come invece c'è il rischio, lo spostamento di unità e personale che in questo momento gravita sulla città di Forlì verso quello di Cesena. Perché qui il tema è molto semplice, Cesena diventa co-capoluogo pene per Cesena. L'importante è, come si suol dire, che le bevute siano pari e nonché il fatto che Cesena diventi co-capoluogo passi a spese del fatto che Forlì venga depauperata di personali in servizi essenziali. Quindi io dico che il Comune di Forlì vigilerà, non vuol dire niente, non è un'assicurazione sufficiente né per questo Consiglio né per i cittadini, e vi chiedo di provvedere quanto prima ad avviare un'interlocuzione col Governo su questo tema e a portarci delle rassicurazioni certe da parte del Governo.
Grazie consigliere Morgagni, le do nuovamente la parola per il question time relativo all'organico dell'ufficio quartieri, dunque premettiamo che lo Statuto del Comune individua nei quartieri un importante istituto di partecipazione democratica dei cittadini, definendoli, cito i principali interlocutori nelle scelte programmatiche dell'Amministrazione in ragione del fatto che rappresentano interessi collettivi ed esigenze della comunità e sono riferimento diretto per i cittadini, come sappiamo tutti, per supportare i quartieri nella loro attività e garantire il raccordo fra i quartieri, l'Amministrazione, il Comune di Forlì dispone di un servizio apposito, l'ufficio quartieri per l'appunto, secondo quanto risulta dal sito del Comune che però è aggiornato ad alcuni mesi fa. l'Ufficio quartieri è composto da numero 3 risorse umani, il responsabile del servizio e due unità di personale componenti della segreteria. Considerato che, a quanto ci risulta, l'organico riportato dal sito non corrisponde alla situazione attuale, in quanto una delle unità assegnate all'ufficio non è più in servizio, mentre un altro è assente per un tempo prolungato per ragioni di salute e considerato che, ma questo è un dato storico, diciamo così lo stesso responsabile del servizio e a disposizione dell'Ufficio, quartieri solo per una parte del suo tempo di lavoro, perché svolge altre funzioni molto importanti per il nostro Ente e che quindi una situazione organizzativa del genere non può non ripercuotersi sull'operatività dell'ufficio e quindi creare difficoltà ai quartieri, anche nell'espletamento delle funzioni che lo Statuto gli attribuisce. Interroghiamo il Sindaco e la Giunta per sapere se hanno provveduto al rafforzamento della dotazione organica dell'ufficio quartiere.
Grazie consigliere Morgagni risponde l'Assessore Baroni.
Grazie.
All'ufficio, quartieri oltre al responsabile effettivamente effettivamente destinato anche ad altri importanti funzioni, sono dedicate tre unità di personale DS, una e attualmente in malattia, abbiamo una certificazione che va al 23 febbraio.
Se la malattia dovesse prolungarsi, si provvederà ricorrendo ad una unità a tempo determinato.
Per quanto concerne l'unità che è stata collocata a riposo.
Si sta verificando la possibilità di un passaggio al servizio.
Di un'altra dipendente che si occupa già ora di questioni comunque pertinenti ai quartieri presso un altro settore.
La terza unità ha costituito un potenziamento dell'organico, un potenziamento vero e proprio voluto da questa Amministrazione per rispondere tecnicamente alle esigenze quotidianamente rappresentate dai quartieri, questa unità lavora pertanto a tempo pieno in stretto rapporto con i quartieri stessi e con i servizi tecnici dell'ente per fornire risposte e alle ripeto alle esigenze formulate dai quartieri questa è la situazione del servizio.
Grazie Assessore. Baroni, replica al consigliere Morgagni, quindi diciamo così che in queste settimane l'unità quartieri è composta da una da una figura a tempo pieno e due da una funzione di coordinamento che però svolge, come sappiamo, altri incarichi. Ecco, io credo che questa sia una condizione che non può non avere degli effetti evidenti sull'operatività di quel servizio e quindi, di conseguenza, su quello che fanno, sulla possibilità di agire, anche dei quartieri. È chiaro che se noi scriviamo nello Statuto che il collega Calderoli definirebbe la Carta fondamentale della nostra Amministrazione, che i quartieri hanno certe competenze, certe funzioni, poi, però, dobbiamo essere conseguenti e mettere a loro disposizione il personale, l'organico necessario perché le svolgano. Allora io penso che questo tema sia un tema che va preso in mano da questa Amministrazione, anche perché già strutturalmente rispetto a quello organico di tre unità di cui parlavamo prima, molte volte in questi anni si sono evidenziate insufficienze che non dipendono naturalmente dall'abnegazione delle persone e dalla loro bravura, che è naturalmente una cosa che non è in discussione, ma dal fatto che ci vogliono più risorse per rispondere ai bisogni che ci sono e sapere che adesso siamo da settimane sotto ancora quell'organico. Francamente, è grave e preoccupante. Provvedete subito a ritornare alla piena efficienza, ma provvedete anche a presentarci un Piano perché quell'ufficio funzioni con il personale e le risorse necessarie. Grazie consigliera. Morgagni le ridò la parola per il nono question time, quello relativo allo stato di agitazione dei lavoratori dell'ASP forlivese.
Allora è in corso da settimane nello stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell'ASP forlivesi in merito ai contenuti del piano di ristrutturazione presentato dalla Presidenza dell'ASP per far fronte ai problemi di bilancio delle strutture, il piano di ristrutturazione comprende, come hanno denunciato i sindacati, una riduzione delle ore di assistenza e di servizi agli anziani, unitamente alla previsione di un aumento di carico di lavoro per il personale in servizio. Dunque, le ragioni dell'agitazione sono, da una parte, la preoccupazione delle ripercussioni che queste scelte avrebbero sulla qualità delle prestazioni alla fascia più debole della popolazione, cioè gli anziani non autosufficienti, per cui la riduzione dei tempi e l'aumento del carico potrebbe comportare riflessi importanti sui livelli dell'assistenza e dall'altra parte, dal timore della perdita di posti di lavoro, tenuto conto che, in ragione dell'elevato numero di anziani ospitati nelle strutture dell'ASP forlivese provenienti dal territorio di Forlì il nostro Comune detiene la quota proprietaria maggiore dell'Asp medesima interroghiamo il Sindaco e la Giunta per sapere quali iniziative abbiano adottato per favorire una soluzione positiva della vertenza e assicurare la salvaguardia della qualità delle prestazioni agli ospiti dell'ASP e la tutela dell'occupazione.
Grazie consigliere Morgagni risponde l'Assessore Rossi.
Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione riferisce che ASP del forlivese, non ha definito alcun piano di ristrutturazione. Ha semplicemente provveduto, tramite un lavoro interno, con la propria direzione e i propri apparati organizzativi, ad individuare un'eventuale rimodulazione delle ore di assistenza presso i vari servizi di CRA gestiti dall'azienda volta ad una razionalizzazione delle risorse senza comunque penalizzare nella qualità assistenziale, nel personale coinvolto, cercando di individuare le migliori soluzioni strategico organizzative possibili. Il Presidente precisa che questa azienda di servizi alla persona del forlivese gestisce 5 CRA, accreditate già dall'anno, 2011 tutte dislocate sul distretto forlivese. Precisa inoltre che il numero delle ore di assistenza garantito dall'azienda rimane comunque superiore ai parametri previsti dalla delibera regionale. 514 del 2009 precisa infine che nei vari servizi residenziali di ASP del forlivese non sono previste riduzioni di personale.
Grazie Assessore. Replica del consigliere Morgagni. Io però non ho fatto un'interrogazione al Presidente dell'ASP che dice la sua, mentre i sindacati dicono la loro, io ho interrogato l'Amministrazione per dire c'è una vertenza in corso. Sono venuti qui sotto i lavoratori più volte. La cosa è uscita sui giornali, le famiglie sono preoccupate. Voi non solo cosa ne sapete, ma cosa state facendo, quindi, io, francamente, di questa difesa d'ufficio della Presidenza dell'ASP non so che farmene. Vorrei invece un impegno concreto da parte vostra, visto che parliamo di una cosa delicata come l'assistenza agli anziani non autosufficienti, gli anziani delle nostre famiglie, che sono in quelle strutture, a convocare quanto prima un tavolo con i sindacati e l'ASP e a cercare di capire come usciamo da questa da questa vicenda, evitando una ristrutturazione che non so cosa contenga perché una ristrutturazione che non riduce i servizi non riduce il personale, non riduce nulla, come fa a contenere i costi. Mi rimane ignoto, quindi io dico, parliamo di una cosa estremamente delicata e il Comune non può leggere la risposta burocratica di qualcun altro, ma si deve fare parte diligente a risolvere quella vertenza tutelando l'interesse dei nostri anziani. Spero che lo farete, perché altrimenti sarebbe grave. Grazie, le ridò la parola per l'ultimo question time relativo al parcheggio dell'argine. Prego, consideriamo organi.
Nonostante siano passati nove mesi dall'alluvione, il parcheggio dell'argine versa ancora in uno stato di grave degrado, incuria, in particolare dai diversi sopralluoghi effettuati, documentati anche da alcune fotografie allegate all'interrogazione risultano le seguenti criticità. 1 una parte degli stalli dei parcheggi e sconnessa, ci sono buche sollevamenti del terreno che impediscono la sosta delle macchine. 2. Il muretto prospiciente, la scalinata a suo tempo abbattuto dall'acqua e a terra tuttora in pezzi 3. L'intera area è marcatamente degradata dalla presenza di rifiuti, bottiglie abbandonate, cartacce, pezzi di ferro vecchio 4 a terra. Ci sono anche numerosi rami che sono oggettivamente pericolosi perché vi parcheggio. Considerato che questa situazione, che sarebbe naturalmente squalificante, inaccettabile in qualunque zona della città, è ancora più grave dal momento che interessa un'area di parcheggio che è indicata in tutti i siti di promozione turistica, come il parcheggio di riferimento per i visitatori delle mostre del San Domenico si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere per quale ragione non si è provveduto a ripristinare il parcheggio e il suo decoro,
Grazie Consigliere risponde l'Assessore Pezzetta, grazie Presidente, buon pomeriggio si tratta di un'infrastruttura danneggiati in maniera rilevante dall'alluvione, il cui ripristino, o comunque non poteva essere considerato una somma urgenza immediatamente eseguibile, il posto che non si rilevavano all'epoca gravi pericoli di incolumità nei confronti di persone.
L'area è stata transennata più riprese, come peraltro si rileva anche dalle foto il question time, anche se in diverse occasioni e atti vandalici hanno rimosso le transennatura di protezione, trattandosi di una tipologia di interventi classificati dalla struttura commissariale, lavori di ripristino urgente, son state chieste specifiche risorse per la sistemazione del parcheggio come per molte tante altre situazioni analoghe presenti sul territorio, stiam parlando di strade e marciapiedi, aree verdi, eccetera, risorse che di recente ci sono state riconosciute dalla struttura commissariale per le quali sono già in fase di approvazione i relativi progetti di ripristino i cui interventi saranno affidati entro la primavera.
Grazie Assessore. Replica del Consigliere Morgagni. Allora la risposta sarebbe stata soddisfacente. Si il question time, l'avessimo fatto tre mesi dopo l'alluvione dopo nove mesi. Credo che la condizione del parcheggio dell'argine meritasse più attenzione. Mi sembra che ci siano due problemi di fondo, cioè da una parte c'è un problema di decoro, di manutenzione e di pulizia e sicurezza che oramai riguarda tutta la città e che viene denunciata ogni giorno, quindi l'argine è un pezzo di un problema complessivo, di una città sempre più sporca, senza manutenzione e degradata dall'altra parte. L'argine sta dentro a un altro tema, cioè il tema del ritardo nei lavori di ripristino di importanti beni pubblici. Basta vedere come è messo il parco urbano lì di fianco. Questo francamente, è tutto molto grave, perché la situazione dell'argine non è che cade, come posso dire, dalle nuvole a terra qui nel mezzo, ma è una delle tante espressioni di una situazione di incuria, di degrado e di peggioramento della qualità del vivere e dello spazio urbano della nostra città. Quindi io l'unica cosa che posso dire dopo nove mesi e a questo punto speriamo che la prossima Amministrazione sia più attenta e più efficiente su questo tema, perché il bilancio di questa complessivamente in 5 anni è del tutto fallimentare.
Grazie, passiamo adesso agli argomenti all'ordine del giorno, per prima cosa, come anticipato, abbiamo l'oggetto numero 14, Livia, Tellus Romagna, Holding Spa budget di Gruppo, 2024 2026. Illustra l'argomento, l'Assessore Cicognani.
Buon pomeriggio di nuovo, allora dirò soltanto due o tre cose, perché l'abbiamo discusso in Commissione e poi lascio la parola alla discussione prima di tutto volevo parlare della Fiera di Forlì che da questo budget è evidente il fatto che le problematiche che sono venute fuori nelle nei giornali nei giorni scorsi sono riferite esclusivamente a un motivo tecnico della legge della legge Madia che prevede che le società che hanno meno di 1 milione di fatturato abbiano bisogno delle delle delle conseguenze dal punto di vista gestionale se non anche per e alla fine la la, la messa in liquidazione.
I tre esercizi 24 25 e 26 sono tutti e tre la previsione, tutte e tre è inutile. Con un budget di ricavi di circa 700.000 euro per ogni triennio, quindi è evidente che entro l'esercizio bisognerà far fare qualcosa per permettere alla società di continuare la sua, la sua vita e veri, e vi ricordo.
Che questa Amministrazione la la Fiera di fornire a salvata, quindi anche ve lo voglio dire perché.
L'ha salvata vendendo la Fiera avicola a Rimini e facendo due cose bellissime per il nostro territorio, uno abbiamo messo in sicurezza i conti della Fiera e due abbiamo dato la possibilità alla Fiera avicola che è.
Un asset importantissimo a livello nazionale e anche internazionale di poter avere una vita.
Di poter continuare a vivere e anzi di potersi sviluppare in maniera molto molto efficiente come Jesi sta sta facendo di energia, dato che gli acronimi, quest'oggi no, non sono molto di moda e non vengono capiti, è è la Fiera di Rimini e la società che gestisce la Fiera di Rimini poi volevo fare un ragionamento sul discorso di alea,
Che anche qui il il prossimo triennio prevede.
Una hanno un non aumento, quindi una una fossilizzazione delle tariffe, dei diritti della della raccolta de de dei rifiuti nel comprensorio dei 13 Comuni che a cui fanno riferimento.
Con Alia non è una cosa banale, da quando Alya c'è non ha mai aumentato una tariffa, quindi nel 2018 era partita con la raccolta ordinaria del cassette, Plodio nel 2019 ha fatto la trasformazione con la raccolta porta a porta con la tariffa puntuale. Da quel momento le tariffe è rimasta invariata nel dal 2026 rimarrà invariato uguale a quella che era nel 2019. Non è una cosa banale, perché con tutto quello che è successo l'inflazione, non ve lo devo spiegare io, perché penso che tutti quanti abbiate abbiate avuto gli aumenti automatici che derivano dall'inflazione, ecco questo questa cosa qui con la raccolta porta a porta di Alia non non è non è avvenuta e le tariffe rimarranno invariate fino al 2026.
Basta.
Basta quello che ritengo che fosse da sottolineare. Poi, ovviamente, stiamo parlando del di tutte le partecipate del Comune di Forlì e ci saranno sicuramente altri altri spunti e i motivi di interesse. Grazie Assessore. È aperta la discussione chiede di intervenire il consigliere AFI alle mani. Sì, grazie Presidente. In effetti abbiamo già avuto modo in Commissione di esaminare il documento. Noi, già dall'inizio di questo mandato, abbiamo, come dire segnato subito la distanza anche di ragionamenti e di impostazione rispetto alla gestione delle società partecipate, a partire anche dall'individuazione di chi doveva, come dire, rappresentare i ruoli di amministrazione e vertice. Su questo, come dire più e più riprese, abbiamo cercato di porre una certa attenzione, ma anche rispetto alle attività che le società partecipate svolgono e alle linee di indirizzo che ha queste vengono date dalla dal Comune di Forlì, in particolare in quanto socio di maggioranza. Crediamo che ci siano numerosi riflessioni da dover fare innanzitutto su quello che ha ricordato l'Assessore la fiera. Indubbiamente, quello che è accaduto negli ultimi cinque anni è stato.
Una evidente bisogno già affrontato in termini di ragionamenti in precedenza, anche alla luce, ovviamente, di una nuova possibilità di accordo con Fiera di Rimini che in una prima occasione si era tentato, ma che poi non avevano trovato alle stesse condizioni che in quel momento Fiere di Parma sembrava offrire. Quindi la revisione di quelle condizioni effettivamente ha portato a una possibilità di contesto romagnolo delle fiere, molto rilevante. È evidente però che nel momento in cui si è proceduto alla vendita dell'asset, se vogliamo così.
Principale delle attività fieristica di Forlì il ragionamento subito dopo è stato quello di cosa fare, quindi di Fiere di Forlì, nella prospettiva in cui Fiera avicola viene appunto venduta al di là. Viene comunque della beneficio per i conti della Fiera di Forlì. Ma qual è a questo punto la prospettiva che vogliamo dare a questa società partecipata e oggi, dopo credo, tre anni e mezzo quattro? Indubbiamente il Covid è intervenuto in questo senso in maniera devastante, impedendo ovviamente lo svolgimento dell'attività caratteristica di questa società partecipata, ma tutto sommato anche consentendo nell'utilizzo, per un bisogno comunque primario, quello di consentire appunto lo svolgimento delle attività di vaccinazione o per i tamponi che tutti noi conosciamo bene. Ecco questa, ad esempio, una dimensione sulla quale in prospettiva, c'è grande bisogno di.
Soffermarsi e riflettere su questo passaggio è se quell'occasione, cioè quella integrazione con il contesto delle fiere riminesi, può essere ancor di più integrato. Ovviamente dovrà essere oggetto fra tutti i soci che compongono la compagine sociale di Fiera di Forlì, proprio per capire se il contesto romagnolo possa essere sempre di più. Il bacino ottimale di riferimento per l'organizzazione dell'attività fieristica nel nostro territorio.
Sono stati citati altri esempi, anche quello di alea. Indubbiamente su Alea c'è un profondo tema connesso a il servizio, alla possibilità di erogare il servizio con gli stessi standard di qualità nel tempo e il fatto che le tariffe non siano aumentate è un elemento ovviamente positivo rispetto alle tasche dei cittadini, ma questo comunque non significa che alea abbia non abbia sostenuto e non stia con sostenendo dei costi più alti proprio dovuti all'inflazione. Quindi, indubbiamente ha eroso anche la possibilità, appunto mantenendo le tariffe invariate, di poter utilizzare quelle risorse, oltre perché per coprire costi aggiuntivi, ma anche per poter avere ulteriori prospettive di investimento, che naturalmente è una società partecipata come quella, indubbiamente devono avere quindi.
Nei primi due esempi che ha citato l'Assessore, ecco, qui ci poniamo, ecco con con alcune riflessioni aggiuntive, poi indubbiamente abbiamo citato anche in Commissione Unica Reti, si apre una partita significativa sulla quale la politica locale dovrà ragionare, parliamo della cessione di parte della proprietà idrica ovverosia delle tubazioni banalmente quindi dell'infrastruttura idrica a un'altra società importante come quella di Romagna Acque che come DIA deve vedere il Consiglio comunale più protagonista rispetto a questo momento determinante per quello che è un patrimonio pubblico, ovverosia di proprietà delle reti idriche, che passerebbe sita a una società partecipata a un'altra, con anche una prospettiva di abbattimento dei costi nell'ambito di una tariffazione interna di Romagna Acque, ma che comunque significa una gestione di un assetto proprietario che ha questo momento, appartiene ai cittadini dei Comuni in un altro alveo e quindi capire se attraverso quella cessione, poi si debbono anche riconfigurare certi asset all'interno di Romagna, Acque, certi pesi, per dire così, da questo punto di vista, ecco, noi pensiamo che Livia Tellus. Lo ha ricordato poi anche il Consigliere calderoni in Commissione debba naturalmente a questo punto cercare di capire che cosa vuole essere, al di là di quello che è già ora. In questo senso va anche riconosciuto l'assessore Ciccognani nel momento in cui è stato aperto un ragionamento sulla società partecipata.
Che lo studio di fattibilità che è stato presentato delineava tre possibili scenari. Mantenere inalterato l'attuale situazione, ovverosia se non erro un qua un impiegato, un quadro e un direttore, quindi un dirigente, oppure adottare la scelta più drastica di rimuovere l'intermediazione di Livia Tellus nella gestione delle società partecipate, o infine è quella di ampliare le capacità di governance e di individuazione strade, le strategie per le altre società partecipate su questo credo che, ad esempio, il fatto che nel budget 2024 2026 sia stato tolto quell'obiettivo che invece era presente nei precedenti documenti di indirizzo. Ecco, per noi è un passaggio che invece andrebbe reintrodotto e già qui. Insomma, vorrei sottolineare nuovamente una divisione, una distanza rispetto a quello che si può immaginare possa essere Livia Tellus nel contesto futuro. Quindi diciamo che in questi minuti penso che noi, Consiglieri del Partito Democratico,
Cerchiamo di, come dire, ragionare insieme anche con i colleghi della maggioranza rispetto a un patrimonio pubblico di inestimabile valore. Prima l'Assessore Cicognani ricordava l'importo che, come dire Livia Tellus attraverso le sue società partecipate, contribuisce nell'ambito del bilancio comunale. Su questo avevo chiesto all'Assessore Ciccognani, se ci poteva dare una più esatta indicazione rispetto alle riserve straordinarie che attualmente Livia Tellus. Ah, perché solo una quota parte sul 2025, se non erro aggiuntive, verranno erogati in favore del Comune di Forlì per far fronte alle spese connesse all'alluvione. Ricordiamoci, da ultimo, anche il ruolo di Forlì Pharma, che ha avuto nell'ambito, ovviamente, della gestione pandemica, nella disponibilità, appunto anche di mezzi e capacità di.
Raccogliere i bisogni primari e pensiamo alle strutture di assistenza agli anziani, non solo per mascherine farmaci e quant'altro, quindi, insomma, credo che ragionare società partecipate significhi ragionare seriamente di un patrimonio pubblico dei cittadini e delle cittadine in una prospettiva che va al di là diciamo, della parte politica. In questo ribadiamo il nostro avviso che ci debba essere, come dire, una forte governance di carattere più tecnico che politico da parte dei vertici delle singole società partecipate, aspetto sul quale non abbiamo trovato condivisione con la Giunta Zattini su questo e anche sulle linee di indirizzo da dare alla società partecipate. Pensiamo ci siano divergente e prospettive che debbano essere raccolte nel prossimo futuro. In questo senso, quindi, mi hai.
Approfitto per fare dichiarazioni di voto e quindi di esprimere un voto di astensione rispetto a questo documento di budget, anche e soprattutto considerato che l'approssimarsi della tornata elettorale indubbiamente deve rappresentare un momento di riflessione per tutta la città e anche per coloro che sono impegnati direttamente nella campagna elettorale per dare l'idea di cosa una società partecipate in questo caso l'insieme delle società partecipate del nostro territorio può essere in prospettiva e quindi, indubbiamente, anche il disegno di budget che ci viene oggi presentato dovrà essere oggetto di una revisione da parte di chi, nel tempo o comunque sarà chiamato ad avere ruoli di responsabilità amministrativa per la nostra comunità.
Grazie consigliere anche le mani, non ci sono altre prenotazioni per intervenire.
Chiede di intervenire il consigliere Bentivogli, che ne ha la facoltà, grazie Presidente, allora questa è una fotografia, quella del 2024 25 e 26 del triennio di previsione, di bilancio, di previsione per la nostra.
Livia Tellus quindi per la nostra Holding principale, che dà una fotografia della situazione e del passaggio. soprattutto del cambio di passo.
Che c'è stato dalle precedenti Amministrazioni, quindi nella gestione delle partecipate da parte della precedente Amministrazione, invece a quella dell'attuale Amministrazione non lo dice il sottoscritto, ma parlano i numeri.
Per esso.
E quindi troviamo oggi delle partecipate.
Come la Fiera di Forlì.
E ricordo la Fiera di Forlì in quali condizioni sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista gestionale.
Avevamo trovato nel momento che ci siamo insediati, sapevamo.
Sapete i debiti che erano a bilancio, sapete i problemi strutturali.
Di cui soffriva, siamo riusciti in questi anni a creare una condizione all'interno del Polo fieristico forlivese, una condizione di partecipata e quindi di società, che oggi può camminare tranquillamente con le proprie gambe.
Siamo riusciti.
A individuare i soggetti, per poter fare questo passaggio riusciremo sicuramente con il discorso della legge Madia.
A trovare una soluzione che ci permetta, nella famoso nel famoso vincolo del dei tre esercizi di bilancio che devono essere pari a un fatturato di almeno 1 milione di euro, cercheremo chiaramente, con tutte le nostre possibilità di poter continuare questo percorso di.
Di salvamento e di consolidamento della nostra Fiera di Forlì, che oggi sta vivendo un momento di splendore, troviamo delle fiere che sono a livello regionale, alcune a livello nazionale.
Quindi è una situazione che è in continua crescita, quindi l'Amministrazione ha bene in mente di voler consolidare.
E migliorare una condizione che oggi ci permette di dire che abbiamo una fiera che è attrattiva.
Alea su Alea, cioè ad aprire una bella parentesi graffa.
Sappiamo anche questa partecipata, in che condizioni ci era stata consegnata nel 2019?
Con un capitale sociale vergognoso, che non c'è che non permetteva di poter fare investimenti sul territorio con tutte le la raccolta sul commercio e sulla sulle aziende completamente.
Non organizzato.
In questi cinque anni siamo riusciti a prendere questo carrozzone e a portarlo in una direzione, in un percorso in una carreggiata, dove anch'essa riesce tranquillamente a camminare con le proprie gambe.
Quindi questa è la chiara testimonianza, non lo dice il sottoscritto, ripeto, lo dicono i fatti lo dicono i bilanci, lo dicono la situazione in cui vivono oggi le nostre partecipate in house, che sono le nostre partecipate, come sapete, principali, perché sono gestite direttamente dalla dalle amministrazioni comunali,
Quindi sono questi ottimi queste ottime performance che siamo riusciti a raggiungere in questi cinque anni, che danno la fotografia del buon esito e della buona gestione delle nostre partecipate da parte della nostra Amministrazione e quindi questo è sicuramente, anzi deve, essere un vanto di questa Amministrazione ma per il motivo già citato che c'è stato un cambio di passo rispetto alle Amministrazioni precedenti nella gestione delle Partecipate Forlì, Pharma ed FMI hanno dei bilanci in attivo quindi noi oggi ci troviamo, ripeto,
Delle partecipate, quindi, Livia Tellus che riesce a gestire tranquillamente delle partecipate in house, che hanno un bilancio che può prevedere anche investimenti futuri per migliorare chiaramente i servizi che queste partecipate danno al territorio, io ringrazio per questo l'Assessorato per il lavoro svolto, per l'impegno messo in campo e soprattutto per la visione che ha avuto e per le idee giuste vincenti che hanno avuto in questi cinque anni ripeto che i dati riportano come da bilancio e come vedete coi propri occhi,
Se andate personalmente a visitare le nostre partecipate e quindi direi che il lavoro e l'obiettivo, soprattutto per quelle che sono le partecipate della nostra città, è stato raggiunto quindi, chiaramente, il nostro voto.
Non può essere che favorevole e 15.
Ci prestiamo nei prossimi cinque anni a continuare questo percorso.
Per migliorare ulteriormente i servizi delle nostre partecipate, grazie.
Grazie consigliere Bentivogli, interviene adesso il consigliere Brunelli.
Sì, più che altro per precisare che alea nel 2019 e non era una partecipata distrutta o che era appena nata, quindi diciamo che stava mettendo le gambe e in questi anni ha dimostrato.
Quanto funziona quel tipo di raccolta, questo sistema? Noi noi, qui a Forlì, paghiamo le tariffe più basse dell'Emilia Romagna, abbiamo raggiunto una percentuale di differenziata che la Regione si è data come porsi come obiettivo il 2030, quindi credo che a lei sta facendo un buon lavoro. Bisogna migliorare la raccolta perché in effetti la città è sporca e ci sono bidoncino in giro e questa parte qui non si può attribuire alla lì. Bisogna aumentare le risorse, il personale e quindi, secondo me andiamo avanti con quel tipo di raccolte e mi e miglioriamo però la messa a terra della raccolta. Grazie, grazie. Consigliere Brunelli, interviene adesso il consigliere Massimo Marchi.
Grazie Presidente, ma mi hanno tolto quasi le parole di bocca il consigliere Brunelli, ma volevo puntualizzare anche io questa cosa perché alea era appena nata nel 2019, adesso andare a decantare, andare a decantare in giro, che alea era un carrozzone e che l'avete presa voi e l'avete risollevato avete rifatto tutto come se fosse tutto un uomo, mi sembra un po' un tantino eccessivo dire che l'avete RIS risanata rimessa a posto sembrava che fosse allo sfacelo, quello era appena nata, alea, fra l'altro voi non la volevate nemmeno non la volevate, nemmeno ricordiamo quello che era, perché voi non la volevate, avreste eliminata, avreste sareste tornati al vecchio sistema, detto questo alea, se c'è da dire qualche cosa bisogna dire quello che non funziona. Quello che non funziona è che la città è sporca. Abbiamo fatto in question time più e più volte la città va pulita deve essere pulita e deve essere prevenuto l'abbandono dei rifiuti. Questo deve essere fatto, cosa che non tuttora non sta accadendo. Quindi tutto quello che volete alea è un progetto nel quale noi credevamo e continuiamo a credere, perché il tipo di raccolta che va fatta secondo noi è quello, ma a dire che il merito, tutto quanto vuoto, se permettete anche no, perché non è così che stanno le cose piuttosto preoccupatevi di pulire la città, di far pulire la città, di di sanzionare chi abbandona i rifiuti, perché questo chiedono i cittadini, che la città sia pulita, punto,
Grazie consigliere, Marchi, interviene il Consigliere Prati.
Grazie Presidente, anch'io sono stata sollecitata dalle parole di Bentivogli perché tutti noi ci ricordiamo che in campagna elettorale la Lega ha fatto una battaglia contro alea e ed è stato un cavallo proprio di battaglia che ha anche in qualche modo deviato quello che era il pensiero dei cittadini quindi che fosse un carrozzone assolutamente no, è un progetto che è nato, che è stato voluto dalla partecipazione di tante e di tanti cittadini, è stato un progetto studiato e, a mio avviso, partito con il piede giusto. I risultati ci sono stati fin da subito. Il vero problema è che questa Amministrazione, e di fatto, non ha mai creduto in questo progetto basta ascoltare, bastava ascoltare le parole che venivano dette dall'attuale vicesindaco rispetto al progetto di alea, quindi forse forse a lei è andata avanti un po' per conto suo, anche per la buona volontà di tante persone che ci hanno lavorato. Non avete però a mio avviso, investito per il futuro a livello di visione e questo è il problema in questo momento di alea.
È stata senza direttore per molti mesi, forse anche più di un anno, e tutto quello che c'è stato di risultato positivo è stato ottenuto per la buona volontà dei cittadini, ma in questo progetto bisogna crederci, bisogna continuare ad investirci, bisogna continuare a lavorare anche con la collaborazione delle associazioni e dei cittadini, perché non la si deve dare per scontato, cosa che invece pare sia stato fatto in questo momento i cittadini vanno accompagnati nella responsabilizzazione di quello che la differenziata e anche il riutilizzo. Ecco, io mi aspetto, mi aspetto per il futuro che ci sia una visione di quello che dovrebbe essere un.
Vaccino forlivese di riciclo dei rifiuti però, per fare questo ci vuole visione, ci vogliono idee e ci vogliono anche investimenti che mi pare vengono buttati un po' da tutte le parti, ma non ci siano stati in questo momento.
Grazie consigliere, prati, non ho altri interventi per cui chiudiamo il dibattito a Biondi allora la parola al Consigliere Biondi.
Beh, io.
Ho già anticipato qualcosa in Commissione consiliare.
Provo in estrema sintesi, con grande sintesi, tentando appunto di fare sintesi.
Provo a dire cosa penso io della holding e delle partecipate.
Intanto la holding, così sgombriamo il campo.
Sul vero significato e sulle ragioni strategiche per cui nasce la holding, Livia Tellus, almeno per come ce l'hanno riportata negli anni del mandato amministrativo precedente, tanto per intenderci.
Perché Livia Tellus nasce in ragione di aspetti finanziari che avrebbero dovuto consentire la creazione di aree.
Perché questa è la ragione effettiva ed è anche la ragione per la quale.
La messa in discussione, o meglio l'approfondimento sulle ragioni di permanenza della stessa holding trovavano ragione di essere in questo mandato amministrativo.
E a me dispiace che non se ne sia discusso fino in fondo, evidentemente se ne discuterà il futuro, perché il problema si pone sul come appunto rapportarsi da parte di questa Amministrazione con le società partecipate.
È sicuramente necessario, questa è una delle ragioni che ci dovrà e che vi dovrà far riflettere è sicuramente necessaria una maggiore attenzione.
Perché le partecipate non sono scatole estranee al contesto più generale e complessivo dell'Amministrazione che vengono destinate ad una governance che molte occasioni, lasciatemelo dire, non ha brillato o non sta brillando e lasciate ovviamente al loro destino in quanto tale, senza un indirizzo strategico definitivo e concreto.
Le partecipate hanno una ragione di esistere nella misura in cui corrispondono, appunto, ad una visione, ad un indirizzo e potremmo parlare della Fiera per dire.
Abbiamo fatto ciò che potevamo in questi quattro anni, io l'ho detto e quindi non ho nulla da eccepire rispetto alla gestione di questi quattro anni, fra l'altro, naturalmente vissuti con le difficoltà e le incognite dei vari momenti particolari Covid, inflazione, energia e poi addirittura alluvioni e quant'altro. Ma credo che questo aspetto debba essere ripreso perché, sulla Fiera stessa, dopo la cessione dell'agricola, io credo sia necessario comprendere appunto al meglio quale deve essere, da una parte, l'intervento e la presenza del Comune di Forlì e dall'altra la possibilità di un'integrazione romagnola che, qualora fosse, mi due fossimo di fronte ad una vera e propria coesione dell'intera area romagnola. Sarebbe, dal mio punto di vista, la cosa la lo l'obiettivo ineccepibile per quanto riguarda appunto la crescita, lo sviluppo e l'indirizzo appunto delle attività fieristiche sull'intero territorio romagnolo, per quanto riguardava certo questa Amministrazione. D'altronde pensare che oggi e negli ultimi esercizi si potesse essere di fronte ad un aumento delle tariffe imprevisti. Limita di un voto e di un giudizio, quindi politico, elettorale amministrativo dei cittadini era impensabile, ma a mente fredda io l'invito che rivolgo è quello appunto di riflettere sul futuro di questa società, perché naturalmente si trova a dover competere con dei colossi che hanno più possibilità in quanto tali, e quindi c'è la necessità di capire dove andiamo come la rendiamo più competitiva, magari attraverso investimenti che consentano soprattutto una maggiore redditività della azienda stessa. È necessario fare di queste operazioni e pensarla in grande e probabilmente il momento più adatto sarà all'inizio del prossimo mandato amministrativo, proprio perché lasso di tempo che che che che che si ha di fronte sia quello che consente il raggiungimento degli obiettivi fissati in un ipotetico, ovviamente indirizzo quindi alea importante. Le cose dette nei confronti della Lega, che mi sembrano anche un tantino ingenerose, non valgono, per quanto mi riguarda e per il Gruppo che da sempre.
È è stato all'attenzione, si è posta all'attenzione di questo fenomeno. Era partecipato fino in fondo anche di fronte a momenti di monopolio e di gestione da parte del partito allora di maggioranza relativa, che non sempre lo lasciava spazio in questo senso, ma l'assenso invece a questo tipo di iniziativa. Da parte nostra c'è sempre stata e c'è stata una partecipazione di disinteressata agli egoismi di partito. È fortemente impegnata a rappresentare invece gli interessi della città che oggi vediamo.
Anche in una ipotesi di compromissione di quegli stessi interessi, se appunto l'azienda non dovesse consolidarsi, aggiungo e ribadisco anche in questo caso in una sorta di capacità competitiva che deve avere, appunto per andare avanti.
Ci sono obiettivamente delle realtà.
Che mostrano limiti e necessita di interventi.
Quando penso ad FMI, penso ad una società che ha fatto tutto quello che poteva, ma che ha destinato le proprie attenzioni, e forse anche una parte eccessiva delle proprie risorse ad un'attività di gestionale è mancata, più è mancato l'aspetto anche qui di indirizzo e di sviluppo vero e proprio, fermo restando che, ad esempio, che la stessa FMI si è dovuta far carico di Forlì, città solare, sulla quale io credo sia bene affrontare le problematiche relative appunto al campo solare, ma stendere complessivamente un velo pietoso su una situazione che in questi anni non negli ultimi ma fino a quando non si è fatto l'accorpamento con Fmi ha presentato delle difficoltà e delle sofferenze di carattere finanziario, ma soprattutto ha rappresentato una inadeguatezza dell'investimento e di ciò che lo stesso stava producendo all'interno di quella società, così come su Forlì fa chi vi parla.
Non è mai stato troppo convinto sulla necessità che il Comune dovesse occuparsi di quel settore.
Poi, pian piano, tentando di offrire di volta in volta anche spunti in una certa direzione, ha cercato di dire se devono esistere le farmacie comunali, abbiano qualche valore aggiunto rispetto al mercato delle farmacie private e cioè forniscano servizi che le altre farmacie non possono fornire o non vogliono fornire per ragioni di mercato senza naturalmente entrare in competizione in una competizione eccessiva perché noi non dobbiamo neppure demolire il resto dell'offerta farmaceutica sul nostro territorio.
Allora questo debba essere e questo deve essere l'indirizzo vero strategico. Mi si consenta di dire che questo non è il momento per affrontare anche in questo settore o con questo tipo di problematica e di discussione, oggi veniamo sempre da quel momento di difficoltà che tutti ricordavano, ma è necessario offrire ai cittadini, soprattutto quando i cittadini dovranno esprimersi e giudicare l'operato di una Consigliere Biondi, la devo invitare a giungere alle conclusioni,
Lei lei non ha proprio nessuna pietà.
Va sulla pietà. Sono quasi d'accordo con lei sul rispetto un po' meno, perché lei non ha neppure rispetto per chi cerca di dare un contributo, ma lasciamo stare. Ho finito dicendo che questo è il mio parere. Secondo me, in questi quattro o cinque anni questa Amministrazione ha fatto ciò che era possibile per la situazione, per le condizioni in cui naturalmente si è trovata ad operare rispetto ad alcune partecipate. Lo sforzo era quello di dire ai cittadini dobbiamo prospettare un futuro nel quale siano verificate evidenziate definito. È meglio le operazioni di investimento e di indirizzo appunto delle partecipate e capire se il senso della holding, se il valore della holding, se le ragioni della holding, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti finanziari, hanno una ragione di persistere o meno. Grazie, Consigliere, interviene il consigliere Zanotti. Sì, brevemente, anche perché so che l'Assessore ha degli impegni. Non voglio non voglio farla lunga però intanto buonasera a tutti, a quello che è stato detto nel corso di questa discussione. Mi sollecita alcune riflessioni che voglio condividere con il resto del Consiglio comunale.
Prima di tutto, riguardo alea è verissimo.
Che la Lega, in particolare, fece una campagna feroce contro alea e contro l'inizio della raccolta porta a porta ce la ricordiamo tutti particolare l'allora consigliere Mezzacapo era un giorno sì e un giorno sì, con un comunicato stampa che apriva sui media dove tagliava le gambe a quello che era il progetto virtuoso che l'Amministrazione Drei si fece di cui si fece promotore promotrice e,
Realizzò e poi su area c'è un altro grande tema, secondo me anche, in particolare chi si accinge a governare la città nei prossimi cinque anni deve porre al centro del dibattito che è il futuro della società, perché io sento dire non abbiamo aumentato le tariffe che senz'altro è qualcosa di lodevole.
Però la società come hai la se non a investimenti è destinato a soccombere.
Rispetto al mercato, al settore in cui in cui agisce, quindi io non sono, diciamo così per.
Ritenere che il non aumento delle tariffe legato a mancati investimenti su una cosa cui plaudere, a prescindere?
Perché è inevitabile che il socio di maggioranza, che è Livio, Livia Tellus tramite poi, il Comune di Forlì e il Comune di Forlì, tramite Livia Tellus, prima o poi, dovrà porsi un interrogativo su quello che vuole fare di questo di questa società, io penso che sia una società che sia da favorire con investimenti per poterla rendere competitiva e.
Operativa nel modo più efficace possibile. Si è parlato prima dello sport. È sotto gli occhi di tutti che la città sia pulita, fatevi un giro in centro storico, fatevi un giro in un qualsiasi parco pubblico, dove qualsiasi cestino e ogni giorno ricolmo di rifiuti, vien da dire che forse basterebbe pulire un po' di più, spendere un po' di più, investire un po' di più per evitare quello che agli occhi di tutti un elemento di degrado, però è chiaro che questo va di pari passo nella discussione con quello che dovrà essere il futuro di questa società che io.
Come componente del Partito Democratico che all'epoca era il partito di maggioranza di governo della città ha voluto, ha votato e ha sostenuto in ogni sua fase sia nella fase politica che poi dalla fase amministrativa. Quindi io su questo sono fermamente convinto che quello di munire la città di un sistema in autogestione e di raccolta dei rifiuti sia stata qualcosa di positivo, però.
Non basta dire le cose, tutto sommato vanno bene, le cose vanno migliorati, bisogna investire, bisogna fare degli sforzi, anche economici, anche se questo poi possano incidere sulle tariffe, non è che non ha un contrappeso l'aumento della tariffa, se l'accompagniamo a degli investimenti, quindi su questo io spero e auspico che possa essere oggetto di confronto e dibattito delle rispettive posizioni di chi appunto,
Si contenderà alla città alle prossime elezioni amministrative sono altri elementi di positività in questo budget, sicuramente uno riguarda Forlì Pharma è importante ribadire la necessità che le farmacie rimangano pubbliche.
Che questo asset non venga ceduto ai privati, che magari i fatti in altri Comuni capoluoghi limitrofi al nostro. Su questo penso che questo Consiglio comunale abbia sempre mantenuto, a prescindere dalle maggioranze che lo hanno interessato, ha avuto ma bene o male coesione di intenti, non si è mai arrivati al punto di dover discutere di questi argomenti come bisognerà anche poi parlare? Spero lo si faccia a breve di quello che è il progetto, che riguarda le reti di Unica Reti che a un altro asset importante del Comune di Forlì, perché ci dimentichiamo che quando parliamo di gestione delle partecipazioni.
È un tema che abbraccia direttamente.
Le politiche di questo territorio, perché è lo strumento, la partecipazione attraverso il quale l'Amministrazione poi eroga i servizi ai propri ai propri cittadini, e chiudo dicendo una cosa perché non voglio rubare altro tempo, la holding non nasce solo perché dovevamo far reale, certo serviva anche a quello, però la holding nasce anche perché esperienze gestioni passate delle Amminist del delle partecipazioni non furono così virtuoso e mettere, diciamo così, un intermezzo tra la politica e la gestione della partecipazione è funzionale a una gestione più.
Virtuoso o meno esposta a rischi, so che l'assessore è d'accordo con me, perché dice le partecipazioni sono mie, voglio gestirmi, lei va be'adesso senza.
No.
No, però c'è motivo per cui le holding esistono, per cui le partecipazioni sono gestite attraverso delle società di diritto privato e non direttamente dagli enti che proprio per evitare, per cercare di limitare i danni che si potrebbero verificare da una mala gestio presupponendo che il tecnico che gestisce la società di diritto privato abbia poi una formazione specifica per gestire per gestire queste partecipazioni, quindi su questo anche le ragioni per cui abbiamo Livia Tellus non è una su una, se un sempre in una semplice scatola in più con delle poltrone da riempire, ma è anche perché ci sono delle i presupposti diciamo così, di buona amministrazione che sono sottesi, che furono sotteso a questa scelta quando fu fatta la holding basta,
Grazie consigliere Zanotti, non ci sono altri interventi, chiudiamo, il dibattito, è aperto, vuole replicare l'Assessore, Cicognani, chiedo se però c'è qualche dichiarazione di voto non ci sono, prego, Assessore Cicognani, volevo.
Allora fa la replica e allora possono quello che ha fatto la replica o no no?
Do prima la replica e poi la dichiarazione di voto Biondi, sì, allora.
Sono abbastanza soddisfatto perché sono d'accordo in con parecchie cose che sono state dette, quindi mi mi allineo a diverse a diverse situazioni, non a tutte, ovviamente, ma a diverse, volevo solo ricordare che io.
Quando ti è Natalia il sindaco Zattini come Sindaco di Meldola era è rimasto l'unico l'ultimo penso socio fondatore, e io ero il responsabile della dell'assemblea dei soci, il coordinatore dei soci che ha contribuito a creare, Alia quindi qualcuno aveva delle idee diverse ovviamente come in tutte le coalizioni non siamo un'unica, non abbiamo un'unica testa e un'unica idea e quindi questa questa questa cosa va va sottolineata perché, ovviamente,
E va sottolineato anche il ragionamento che ha fatto Zanotti sul discorso della della della holding. Non è vero quello che hai detto Lauro, nel senso che la holding nasce molto tempo prima di Alia e nasce per quel motivo che ha detto lui che ha detto Zanotti nasce per sterilizzare problematiche di carattere economico, finanziarie che derivavano, se non ho capito male, soprattutto dalla gestione dell'aeroporto.
Ho detto io se non ho capito male e.
No, no, no, l'ho detto io ho detto.
Dopodiché, quando, se è stata fatta a, è venuta l'idea per me intelligente di fare Alia dalla dal sindaco Balzani e dagli altri Assessori, si è?
Esattamente con Allies sennò, senza Alia, non sarebbe stato possibile fare la realizzazione e senza Livia Tellus non era possibile fare la relazione, ma io questa cosa qui l'ho sempre l'ho sempre detto, come ho sempre detto che da questo punto di vista la società, la holding ha finito il suo spunto propositivo quindi questo è grazie.
Grazie Assessore, è aperto, per dichiarazioni di voto, si era prenotato, Biondi.
Può intervenire in dichiarazione di voto, che naturalmente è favorevole e voglio dire una cosa brevissima su Unica Reti io non sarò mai d'accordo.
E i miei voti e il mio voto andrà a coloro che mi daranno garanzie sul fatto che su quel bene di prima necessità non vi siano gestione di tipo monopolistico. Lo dico per due ordini di motivo di motivi prima perché è un fatto ideale. Credo che i Comuni debbano mantenere un'attenzione particolare. Il secondo ve lo dico col cuore da romagnolo forlivese non mi pare che la gestione di Romagna Acque. Io ho sentito che Romagna Acque pochi giorni fa nelle previsioni di investimento future, vale a dire 100 milioni nel prossimo anno e quest'anno e 100 milioni nel prossimo anno siano spartite nel territorio né sulla base di particolari esigenze né sulla base di particolari necessità né tantomeno sulla base di una primogenitura del progetto della diga e di Romagna, Acque a cui io riconosco a coloro che l'hanno ideata e sono tanti, una idea fondamentale per il nostro territorio, ma ha un valore anche importante di appartenenza alla nostra città. Voto favorevole. Masoni Caretti che non ho sulla quale per le esigenze temporali della nella precedente. Non avevo detto nulla, voglio riconfermarlo perché questa è un'opinione scolpita nella roccia.
Grazie Consigliere, non ci sono altre dichiarazioni di voto, anche perché molti avevano già fatto la loro manifestazione.
Apriamo, chiedo ai tecnici di avviare la votazione, quindi andiamo a votare per l'approvazione dell'oggetto 14 è aperta la votazione.
È chiusa la votazione e quindi l'argomento 14, approvato con 17 voti favorevoli e 10 astenuti, passiamo adesso a votare per l'immediata eseguibilità è aperta la votazione.
È chiusa la votazione, quindi l'oggetto 14 è approvato, è immediatamente eseguibile, con 20 fa voti favorevoli e 7 astenuti, grazie.
Passiamo adesso all'argomento numero 13, che riguarda il metanodotto Sestino-Minerbio con il parere sul progetto in variante agli strumenti urbanistici comunali, faccio anche presente che era stato presentato è stato presentato un ordine del giorno su metanodotto Sestino-Minerbio da parte dei Consiglieri del PD e,
Marchi quindi della minoranza della minoranza e.
Eravamo rimasti che avremmo chiesto al Segretario il parere se poter considerare l'ordine del giorno incidentale rispetto alla proposta principale del metanodotto, quindi do la parola al nostro Segretario se il Presidente, grazie per quanto riguarda il testo del,
Dell'ordine del giorno in presentato,
Sì, si può sicuramente visto il contenuto, ricondurci all'articolo 27 del nostro Regolamento, comma 4, quando dice che non è pre non è necessaria una preventiva iscrizione viene proposta incidentale. L'incidentalità sta nel fatto che, pur essendo la proposta di delibera, una delibera che ha un carattere urbanistico perché chiaramente tende a rimuovere un limite di carattere urbanistico di pianificazione a determinate attività. Questa iniziativa di interesse pubblico che chiaramente un gasdotto, quindi, è ciò che è stato chiesto a tutte le amministrazioni interessate di consentire a livello di pianificazione di insediamento, cioè la la, l'intervento. Questo elemento è sicuramente una legge urbanistica, ma non possiamo nasconderci dietro un dito che il contenuto è un.
Gasdotto che è comunque un posizionamento di condutture che hanno un impatto sul territorio, anche a livello privato di titolarità. Quindi il contenuto della della richiesta all'ordine del giorno è sicuramente compatibile e se ne può senza dubbio attestare la incidentalità rispetto all'oggetto della proposta di delibera. Quindi, per quanto riguarda il mio parere tecnico e che sicuramente e non si debba e si possa derogare al Vice al.
Alla modalità consentita, che invece è quella che bisogna rispettare determinati termini per per l'inserimento all'ordine del giorno, quindi il mio parere è che è sussumibile la fattispecie dell'articolo 27, comma 4, in quanto tale può essere ammesso.
Presidente, grazie Segretario, quindi io do la parola prima di procedere con l'illustrazione della proposta da parte dell'Assessore Pezzetta, poi in coda al dibattito, presenteremo anche l'ordine del giorno, quindi prego Assessore Peter, tra le do la parola, grazie Presidente.
Prego un attimo scusate che voleva precisare Segretario alcune cose, sì, perché, essendo incidentale, chiaramente e accessoria all'oggetto principale che è la proposta di delibera, quindi correttamente deve essere illustrata, dopodiché viene presentata dal consigliere quando interviene, che quindi è proprio correttamente la modalità, prego, grazie, prego, Assessore Pezzetta. Grazie Presidente, si tratta dell'espressione di parere sul progetto in variante agli strumenti urbanistici comunali, appunto, del.
Sestino-Minerbio è il metanodotto, l'Islam è un procedimento che è già stato discusso in Consiglio in i NAS in Commissione consiliare e in relazione alla precedente l'iter di autorizzazione, che era un'opera avviata già nel 2008 e conclusosi nel 2015, si tratta in questo caso di una piccola variante,
E che non interessa l'ottimizzazione dell'impianto, ma solo l'ampliamento dell'area di passaggio preesistente e si tratta dell'adeguamento di aree impiantistiche, dell'adeguamento di strade di accesso, con una modifica progettuale che comporta negli strumenti urbanistici un ampliamento dell'area per una dotazione territoriale destinata al metanodotto per circa 707 metri quadrati corrispondenti quindi all'impianto e la relativa fascia di rispetto ai circa 634 metri quadrati per un sedime di una strada di accesso andiamo ad apporre questo vincolo oggi.
Grazie Assessore, interviene il consigliere alle mani.
Sì, grazie Presidente, colgo l'occasione dell'intervento per presentare l'ordine del giorno che come Consiglieri di minoranza abbiamo ritenuto di presentare, appunto in via incidentale, rispetto alla proposta di variante urbanistica che è oggetto dell'ordine del giorno di oggi, in quanto riteniamo che ci sia un aspetto che debba essere osservato sulle modalità con cui SNAM ha agito e agisce rispetto alla comunità locale. In questo caso forlivese, ma nell'ambito più generico e generale rispetto alle varie comunità su cui insiste la collocazione di questo progetto, e quindi del gasdotto. In questo senso, l'ordine del giorno, che adesso rapidamente leggerò, ha lo scopo di promuovere e stimolare il confronto tra l'Amministrazione comunale e gli organi preposti e SNAM affinché l'Amministrazione si interfacci per conto dei cittadini della comunità. Consapevole ovviamente del diverso peso, anche relazionale che SNAM rispetto al singolo privato, a rispetto al Comune in quanto rappresentante istituzionale coinvolto in una vicenda che evidentemente ha un impatto ben più ampio rispetto alle istanze del singolo. Quindi in questo senso noi ritenevamo opportuno che venisse presentato un ordine del giorno che servisse quantomeno per comprendere come ci debba essere un equilibrio anche di ruoli in un dialogo che indubbiamente fa monte a un progetto che ha già ricevuto, come dire, l'imprimatur di progetto avente carattere aventi interesse nazionale, quindi, indubbiamente su questo, come dire, le comunità locali e le autonomie, come dire, vengono a valle di un progetto già precedentemente vagliato anche su interesse del Governo. In questo senso, però, questo non esclude, anzi dovrebbe rinforzare l'obbligo degli amministratori locali, in questo caso del Comune di interloquire con Snam, da come dire rappresentante referente per tutta la parte della comunità che anche e soprattutto direttamente incisa da questo progetto, per un fatto di trasparenza per un fatto di democrazia, ma anche per un fatto di relazione modus operandi tra chi promuove il progetto e chi necessariamente, pur dovendo soggiacere anche a un progetto avente carattere e interesse nazionale, vuole comunque a sentirsi tutelato e rappresentato e credo sia più che opportuno che venga ad esserlo questo ruolo di rappresentante da parte della propria comunità di riferimento e quindi il Comune di Forlì. In questo caso, quindi, premesso che nell'odierna seduta del 19 febbraio 2024, il Consiglio comunale è chiamato ad esprimere il parere del Comune in seno alla procedura ministeriale riattivata dicembre 2023 dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di autorizzazione del progetto di automa, ottimizzazione del metanodotto Sestino Minerbio redatto dalla società SNAM rete Gas essere RG tale metanodotto attraverso il territorio del Comune di Forlì da nord a sud per vari chilometri, interessando numerose proprietà private terreni agricoli. Premesso che, secondo la relazione tecnica allegata al progetto, è necessario iniziare la costruzione entro il mese di marzo 2024 nella nota verifiche di ottemperanza alla prescrizione numero 8 contenuta negli 3 decreto di compatibilità ambientale del 2008 redatta da essere RG presentata il 21 dicembre 2023 al Mase, sul cui sito e pubblicata si evidenzia che SNAM rete Gas ha siglato con le Organizzazioni professionali agricoltori un accordo recante le procedure e metodologie da adottare per la determinazione delle indennità di servitù e danni relativa alla costruzione del metanodotto in oggetto. Secondo quanto dettato al punto 23 dell'accordo in appendice, alla suddetta nota figura il testo del suddetto accordo, sottoscritto proprio a Forlì, il 21 giugno 2023, tra Snam rete Gas e le organizzazioni professionali agricole emiliano, romagnole in cui sono dettagliatamente indicate gli impegni assunti da esse RG circa le modalità di realizzazione dei lavori e corrispettivi da erogare ai proprietari agricoltori. In caso di accordo bonario, quali contributo per le spese tecniche sostenute dai proprietari voci di danno alle colture oggetto di risarcimento parametri per la liquidazione dell'indennità di servitù di metanodotto. Atteso altresì che da notizie apparse sugli organi di informazione a settembre 2023 e da dichiarazioni rese da esponenti dell'Amministrazione comunale di Cesena risulta che SNAM rete Gas si è impegnata a versare al Comune di Cesena, anch'esso attraversato dal metano, do attraversato dal metanodotto, una somma pari a 954.000 euro a titolo di opere di compensazione.
Atteso altresì, infatti, che l'articolo 1, comma 5 della legge 20 del 23 agosto 2004 numero 239 sul riordino del settore energetico prevede espressamente che le regioni e gli enti pubblici territoriali e gli enti locali territorialmente interessati dalla localizzazione di nuove infrastrutture energetiche, ovvero dal potenziamento trasformazione di infrastrutture esistenti, hanno diritto di stipulare accordi con i soggetti proponenti che individuano le misure di compensazione e riequilibrio ambientale coerenti con gli obiettivi generali di politica energetica nazionale, ritenuto indispensabile che il Comune di Forlì, oltre a fornire il proprio parere di competenza in senso alla procedura ministeriale di approvazione del progetto di ottimizzazione del metanodotto, si impegna a svolgere un ruolo attivo di interlocuzione e con Snam nella imminente fase di inizio dei relativi lavori al fine di ottenere adeguate misure di compensazione ambientale per il territorio comunale, assicurare in favore degli agricoltori proprietari di terreni interessati dal,
Il passaggio del metanodotto. Il rispetto del citato accordo sottoscritto da SNAM il 21 giugno 2023, far sì che anche nei confronti dei fondi non agricoli sia prestata da SNAM la massima attenzione in sede di realizzazione dell'opera e sia garantito da SNAM l'equo ristoro ai proprietari tanto a titolo di indennizzo per la servitù coattiva imposta quanto a titolo di risarcimento dei danni eventualmente patiti a seguito di tale asservimento. Tutto ciò premesso, e considerato il Consiglio comunale di Forlì, contestualmente all'espressione del citato parere, impegna il Sindaco e la Giunta comunale a svolgere un ruolo attivo di interlocuzione con la società SNAM rete Gas nella fase di realizzazione del metanodotto sul territorio del Comune al fine di ottenere adeguate misure di compensazione ambientale in favore del territorio comunale. Assicurare in favore di agricoltori proprietari di terreni interessati dal passaggio del metanodotto, il rispetto dell'accordo sottoscritto da SNAM il 21 giugno 2023 in premessa ha citato far sì che anche nei confronti dei fondi non agricoli siano ridotti al minimo gli inconvenienti dovuti alla realizzazione dell'opera e sia garantito dalla SNAM l'equo ristoro ai proprietari tanto a titolo di indennizzo per la SIR servitù coattiva imposta quanto a titolo di risarcimento dei danni eventualmente patiti. A seguito di tale asservimento, due trasmettere, unitamente al parere procedimentale di competenza, copia del presente ordine del giorno al Ministero dell'ambiente della sicurezza energetica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha alla Snam rete Gas alla Regione Emilia Romagna in quanto soggetti coinvolti e interessati dal procedimento in questione.
Grazie consigliera le mani chiede di intervenire l'Assessore Pezzetta, sì, grazie Presidente, solo per specificare che nel richieste da fare l'Amministrazione c'è scritto che si deve chiedere una compensazione a favore del territorio, di fatto l'Amministrazione sta già da tempo interloquendo con SNAM ha fatto già incontri e stiamo portando avanti questo tipo di.
E di interlocuzione per ottenere appunto la compensazione che già chiedete all'interno di questo di questo documento, quindi, vorrei specificare questo grazie Assessore. Lei interviene ad essere il Consigliere Bentivogli sì, grazie Presidente. Allora proprio sull'ordine appena citato dal dall'Assessore Pezzetta, volevamo fare una un emendamento che specificasse.
In effetti, questo passaggio nel secondo capoverso, dopo il punto 1, dove si va a sottolineare che l'ottenimento di questa compensazione ambientale?
È già in atto perché c'è già una una fase interlocutoria tra l'Amministrazione e il soggetto, quindi noi vorremmo presentare un emendamento ad integrazione,
Aggiungendo alla fine del della frase, come già da interlocuzione in corso da parte dell'Amministrazione comunale, quindi noi presenteremo questa è giusto una specifica integrativa, che però va un po' a dire come com'è lo stato delle cose nella sua.
Interessa quindi se vogliamo.
A questo punto io, se volete, lo o lasciamo io ce l'ho già scritto qui nel foglio ad integrazione, ecco se dobbiamo distribuirlo, a meno che appunto la, i presentatori non allora eccepiscano fin da subito.
Quindi, se puoi se può consigliere Bentivogli consigliarlo agli addetti.
Per avere alcune copie, chiederò comunque al portavoce dei firmatari se ritiene di recepirlo senza votazione interviene adesso il consigliere Calderoni, che ha chiesto di che si è prenotato.
Mah dunque qui, in effetti, se noi ci rimettiamo strettamente all'oggetto, si tratterebbe di una variante molto parziale a un'opera molto complessa, invece in realtà dobbiamo tener presente che per lo sviluppo che quest'opera ha avuto non è una variante, è un'opera già in corso già realizzato, eccetera è un'opera di cui ancora non c'è traccia ho tracciato.
Quindi, con questa variante, noi andiamo sostanzialmente a approvare l'intera opera che partirà solo adesso, solo la approvazione di questa piccola variante per il Comune di Forlì tant'è, che è prevista una conferenza di servizio tra una settimana al Ministero a Roma per chiudere il tutto e darle una nuova autorizzazione senza la quale il metanodotto non potrebbe partire questo per chiarire che quindi, la scelta che facciamo oggi non è limitata solo alla variante parziale, ma si tratta di capire bene il metanodotto, a cosa serve, che cosa comporta per il territorio? Allora, dal mio punto di vista, io mi sono posto questo tema.
E questo problema, visto che si tratta di un argomento spinoso e complesso. Allora, cercando di fare qualche piccola ricerca sui siti istituzionali e sul Sole 24 ore, avrei redatto per me, cioè per giungere a un voto da parte mia e soggettiva quattro schede,
Che cercherò brevemente di.
Riassumere qui la prima. Se noi prendiamo la relazione di progetto complessiva, non solo a questa piccola variante ci dice la finalità del metanodotto qual è è quella di garantire il trasporto dei volumi di gas attualmente immessi dai punti di entrata Mazara del Vallo e Gela e in arrivo da Algeria e interconnessi con Libia? Quindi si tratta di aumentare la capacità di trasporto con il raddoppio della linea adriatica di 10 miliardi di metri cubi all'anno. Perché serve questo serve questo questo lo sappiamo tutti, perché fino al 2021 il 33% del gas utilizzato nel nostro Paese arrivava da nord esattamente da dove dalla Russia. Poi sappiamo bene perché questa percentuale si è ridotta dal 2023 al 2%, ma esattamente per un processo di compensazione. Il 33% del gas immesso nella rete, che prima veniva da nord e dalla Russia, adesso viene da sud e dall'Algeria. Quindi si tratta di una importanza strategica. Da questo punto di vista,
Tant'è talmente strategica che il metanodotto, che parte da sud e arriva a nord, è stato dichiarato e riconosciuto da Bruxelles come progetto di comune interesse europeo e come ed è stato inserito nel Repower you quindi si tratta di un'opera strategica da questo punto di vista, ma non parliamo solo di gas, poiché il raddoppio della linea del gas della linea adriatica consente di liberare la linea attuale e consentirà quindi il trasporto di idrogeno verde idrogeno verde esattamente ancora dal Nordafrica, idrogeno verde perché REA realizzato solo da e energie non fossili nel.
Nordafrica per circa 4 miliardi di metri cubi all'anno, ora.
Il costo di quest'opera è circa 2,5 miliardi, come è stato detto, i lavori partiranno.
Per il tracciato che riguarda noi sostituto Minerbio, entro il mese di marzo prossimo è prevista la messa in esercizio entro settembre 2026 e alla fine lavori e ripristino nel 2027. Questa sarebbe la prima scheda. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di questo seconda scheda. Chi è il soggetto che attua un intervento di questo tipo e SNAM rete? Gas? SNAM rete Gas è controllata interamente al 100% dalla holding, di cui abbiamo parlato anche prima, dall'OSL SNAM, la holding Snam è quotata in borsa a Milano dal 2001 e ha una capitalizzazione di mercato di 14 miliardi e mezzo di dollari, quindi un po' meno di 14 miliardi e mezzo di euro con il cambio e se noi andiamo a prendere il Piano Strategico 2023 2027 e di SNAM presentato esattamente un mese fa vediamo che per il 2023 è previsto un utile netto di 1,14 miliardi di euro, utile netto di 1,14 miliardi di euro per il 2024, un utile netto leggermente più alto 1,18 miliardi di euro per il 2027 ancora più alto 1,33 miliardi di euro.
E.
E questa sarebbe la seconda scheda riguarda il soggetto attuatore, che ha anche la delega in via eccezionale anche per realizzare gli espropri okay, terza scheda riguarda l'accordo sottoscritto esattamente a Forlì esattamente nella nostra città in Confagricoltura il 23 giugno scorso.
Tra SNAM e tutti i sogni, le rappresentanze professionali del comparto agricolo, i nomi ci sono tutti d'accordo è allegato a un documento ufficiale presentato dalla SNAM in seno alla stessa procedura in cui si inserisce il parere che dobbiamo dare oggi qui che cosa prevede questo accordo?
In caso di accordi bonari tras NAMA e i coltivatori agricoli, è previsto un contributo da parte di SNAM per le spese tecniche sostenute per la redazione dello stato di consistenza fino a 100 euro per le spese di rogito 150 euro e stiamo parlando della imposizione di servitù coattiva di metanodotto.
È previsto il parametro per la liquidazione delle indennità per la servitù coattiva di metanodotto di benna 41 euro a metro lineare per ogni metro, quindi di metanodotto che attraversa il fondo agricolo.
Che sono previste le modalità di esecuzione da parte di SNAM con attenzione particolare alle colture in atto, e sono previsti i criteri di stima per risarcimento dei danni.
Ora.
SNAM ha firmato questo accordo, ma i primi atti che sta compiendo da questo punto di vista non sono esattamente in linea con questo accordo. Snam si presenta con una maniera abbastanza autoritarie, tra virgolette ai proprietari, e consegna loro un documento in cui si chiede che per l'imposizione della servitù coattiva di metanodotto i proprietari si impegnò, leggo.
Punto 2.2, garantire a SNAM rete Gas contro qualsiasi molestia o pretesa di terzi, punto 2.5, consentire SNAMI il libero accesso in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con il personale e i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l'esercizio. Le eventuali modifiche rifacimenti riparazioni e sostituzioni impone la servitù di non costruire opere, di non realizzare fognature per un'area di rispetto di 40 metri 20 metri dalla diametro da ciascuna delle due Parti. Ora.
E da questo punto di vista, quindi.
La delibera che siamo chiamati a votare e il parere che dobbiamo esprimere a un aspetto molto circoscritto e limitato. Però, il vero focus della decisione che dobbiamo assumere si sposta esattamente sulle modalità di realizzo di realizzazione di questa opera, e cioè non è in discussione tanto il se farla o meno, perché da questo punto di vista è un'opera iniziata nel 2008, il Consiglio comunale di sordi si è espresso già nel 2009 nel 2014 tutti gli aspetti ambientali saranno valutati dal Ministero nella conferenza di servizi che è in atto il Comune di Forlì interessato direttamente invece sul come questo per verrà fatta, cioè sull'attenzione che SNAM dovrà avere nella attraversare le colture agricole e sul fare in modo che, visto il consigliere Calderoni, la invitavo a giungere alla conclusione per riferirci a saltare strade nel termine di li ingenti mezzi finanziari di cui SNAM dispone e sia quindi in grado di risarcire in toto i proprietari per gli eventuali danni e di corrispondere delle indennità dei. Servizi, tutti mettendo dotto congrue rispetto agli obblighi che impone e che prima ho detto da questo punto di vista, quindi espressione del parere e sottolineatura del ruolo che il Comune deve svolgere per richiedere le opere di compensazione e per tutelare i proprietari privati stanno insieme simul stabunt simul cadent dobbiamo votare uno e dobbiamo adottare l'altro.
Grazie, chiede di intervenire, il consigliere Brunelli, che ne ha la facoltà, grazie Presidente.
Nella Commissione consiliare del 13 corrente corrente mese sulla variante del progetto, pensavamo fossero presenti i tecnici di SNAM per un confronto tecnico su incongruenze, sia negli elaborati e pubblicati sul loro sito istituzionale, sia sui riferimenti ad alcune normative abrogate insieme alla variante nella località di Castellaccio ci saremmo aspettati delle ottimizzazioni nel tracciato degli spostamenti delle aree di occupazioni temporanee, materiali e attrezzature di cantiere. I nostri aziende agricole nelle vicine località di per il quinto a San Leonardo, in cui il progetto non pare il frutto di una ponderata valutazione rispetto a una alternative più favorevole agli agricoltori ed allo stesso tempo economicamente più favorevoli allo Stato italiano, visto che SNAM usa i soldi pubblici, a tutt'oggi un certo numero di agricoltori.
Sta coraggiosamente resistendo per salvare le piantagioni che verranno sfregiate a metà e in diagonale e cui sarà arrecato un pregiudizio ben diverso da quello ristorabile mediante l'indennizzo, calcolato solo alle fasce delle aree di passaggio e di servitù del metano, del metanodotto a causa della compromissione e dell'alterazione della possibilità di utilizzare della restante porzione del connesso deprezzamento per alterazione dei poteri nella loro interessa potenzialità CUB ubicazione e per le susseguenti difficoltà di lavorazione con mezzi agricoli è ancora assente un'adeguata istruttoria. Nonostante singoli sopralluoghi atti.
Strasmessi con PEC a SNAM e Ministero. Le scelte procedurali relative al passaggio del metanodotto sulle proprietà di questi agricoltori implicano una perdita di valore dei poteri ed una CONS ed un considerevole disagio alle aziende affittuarie. Ove presenti. Parliamo di un'opera progettata vent'anni fa, che porterà un forte impatto paesaggistico e consumo di suolo De agri, suolo agricolo, fertile. Inoltre, verranno estirpate e migliaia di piante di vario genere, che sono le nostre migliori alleati contro il cambiamento climatico. Ricordo che a tutt'oggi non.
Non con tutte le organizzazioni di categoria degli agricoltori. SNAM SNAM ha firmato l'accordo sulle procedure e metodologie da adottare per la determinazione delle indennità di servitù e danni addirittura una bozza dell'accordo. Il criterio di calcolo dell'indennità non considera la sentenza della Corte Costituzionale. 181 del 2011 che, in riferimento alle aree agricole, ha assunto gli stessi criteri riferiti alle aree edificabili, cioè di effetti.
Effettività e serietà del ristoro, affermando l'illegittimità dei valori agricoli medi.
Professore, vi invito un po' di silenzio perché il consigliere Brunelli sta facendo fatica, perché c'è molto brusio, non solo, ma in ragione della originaria unitarietà dei singoli poteri, occorrerà considerare il deprezzamento della porzione, i residui dei fondi agricoli. Il cantiere durerà non meno di tre anni, ma per imprevisti potrebbe superare la previsione. Sarà pertanto necessario che le cifre spettanti siano soggette all'aumento Istat. Restiamo comunque fiduciosi di incontrare SNAM nella specifica Commissione consiliari già richieste e mesi fa.
Per domandare come si coniugano gli intenti di difesa e tutela ambientale con le evidenze di inquinamento atmosferico in relazione alle emissioni di metano. Inquinamento acustico possibile, contaminazione dei suoli durante i lavori, inquinamento dell'aria e delle falde acquifere, degrado paesaggistico, danni alla produzione agricola, danni alle persone che, questo progetto intrinsecamente porterà con sé per domandare la copia della relazione tecnica che attesta la sicurezza ambientale e dei rischi per i cittadini, per domandare se sono state redatte perizie geologiche sismiche e sia i rispettivi comandi dei Vigili del fuoco si sono espressi sull'eventuale rischio per le abitazioni, a poca distanza da un'opera di tale impatto.
Di avere dettagliate relazioni sul profilo di rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini, collegata alla con costruzione di questa infrastruttura, con particolare riguardo al rischio determinato dalla presenza di gas ed alla sistemici SIS, sismicità del territorio, rilevando che in alcuni casi il metanodotto passa vicino alle abitazioni.
Per domandare a quando risale l'autorizzazione sismica. Di conseguenza, il rischio sismico per la Sud-Est suddetta struttura, da indagini effettuate da esperti del settore, dimostrano una sottostima del 50% dei valori Sisti sismici per domandare se le verifiche di impatto ambientale risalenti ad oltre 15 anni fa siano una garanzia di tutela per la salute e l'in cumuli. E lì l'incolumità delle persone e se tengono conto dei possibili incidenti che potrebbero essere provocati dall'esplosione de dei metanodotti per domandare.
Come pensino di non creare danni significativi agli Hobbit. Gli obiettivi ambientali e di ecosostenibilità, quando invece detti danni saranno ben evidenti. Considerando che il regolamento UE 241 del 2021 all'articolo 18 sta stabilisce che i soldi del PNRR devono soddisfare il principio di non arrecare danni significativi agli obiettivi ambientali, infine, per domandare a quale periodo risalgono i pareri e i documenti dei suddetti.
Grazie grazie, consigliere Brunelli.
Non trovo nessuno allora interviene il Consigliere Biondi fosse b 30 minuti parlo io lei è d'accordo.
Come da Regolamento 10 minuti,
No, anche vero, di 10 minuti.
Naturalmente.
Io io non posso assistere a un dibattito come questo inerme.
Perché la catastrofe preannunciata dal Movimento 5 Stelle, che poi la numero non so quale fra quelle annunciate sempre dal Movimento 5 Stelle il loro no su tutto, significa di fatto che qualsiasi cosa possa intervenire a conclusione di un investimento, la definizione di un aspetto naturalmente incontra rischi ambientali, rischi idrogeologici rischi rischi di tutti i generi,
Finanche il rischio di una svalutazione dei patrimoni agricoli, dei nostri imprenditori, eccetera, eccetera. Ora così non funziona. Naturalmente io credo che il nuovo corso del Movimento 5 Stelle avesse portato a migliori e maggiori consigli da questo punto di vista, ma così non funziona, quindi noi siamo preoccupati, siamo preoccupati per la nostra agricoltura che dei problemi ne ha tanti già da adesso e quindi non vorremmo incrementare appunto i problemi relativi all'agricoltura. Siamo preoccupati sul fatto ambientale perché la tua, ma l'impatto ambientale di questa struttura non mi pare incida in questi termini. Su quell'equilibrio di cui ho sentito parlare, il collega prudenti, quindi, fatte salve alcune considerazioni di carattere generale che anche noi vogliamo naturalmente tutelare. Patrimonio agricolo, il valore agricolo, il valore ambientale, eccetera, eccetera sul valore ambientale. Ho qualche dubbio che questa struttura possa appunto incidere. Non vedo posto che fra l'altro noi abbiamo una documentazione che ci dice da parte degli uffici, cioè coloro che in Conferenza di servizio, dovevano valutare questo questo dato il se appunto, concretamente, ci dicono che il Comune di Forlì non è interessato a nessuno PEEP, operazione, nessuna situazione di eventuale depauperamento del proprio patrimonio nel proprio territorio. Io non credo.
Faccio riferimento alle parole del del de del Decano araba.
Il decano del Consiglio comunale, il mio amico Giorgio Calderoni che diceva beh, noi facciamo fatica a fermare questo investimento perché ha approvato nel 2008, rivisto nel 2014 oggi a compimento a definizione l'investimento, che naturalmente non riguarda solo il nostro territorio e interessa una vastità territoriale notevole,
Noi non possiamo, credo pensare dobbiamo tutelare, non so ci sarà la Commissione e con la SNAM con i tecnici della Snam, non so neppure questo informatevi voi, perché lo lo lo lo notizie. In questo senso, però, voglio dire approfondiamo quello che vi pare, ma rallentare, bloccare o frenare questa iniziativa. A me pare una cosa al di fuori delle nostre possibilità e aggiungo perché voglio assumermi la responsabilità e anche se fosse che possiede, potrebbe potessi può bloccare questa iniziativa. Noi compiremmo un ulteriore errore, come quando qualcuno di noi voi in particolare avete detto di no a tutta una serie di infrastrutture che erano assolutamente indispensabili e necessarie per dare al nostro Paese quella competitività, magari ad altri insieme in Europa, come io credo sia giusto fare, che è appunto necessarie per una competitività globale di cui la nostra economia sicuramente bisogno.
Grazie Consigliere, Biondi, non ci sono altri interventi, quindi chiudo il dibattito.
Assessore pretesa voleva fare l'Assessore per tentar, non ha intenzione di fare repliche, quindi è aperto per dichiarazione di voto.
Sì, in verità, Presidente, volevo giusto comprendere se avevo correttamente compreso l'emendamento presentato dai colleghi della maggioranza e quindi è volto a introdurre un ulteriore periodo al primo punto della proposta di ordine del giorno, ovverosia la frase sarebbe nel suo complesso ottenere adeguate misure di compensazione ambientale in favore del territorio comunale virgola come già da interlocuzioni in corso da parte dell'Amministrazione comunale. Se ho colto collega, mi confermi che l'emendamento è additivo di questo periodo rispetto al punto 1 della nostra proposta di ordine del giorno. Chiedo conferma al Consigliere Bentivogli.
Sì, sì, esattamente così.
Grazie.
Quindi io chiedo al primo firmatario cosa intende fare se intende recepire questa variazione nell'ordine del giorno oppure se dobbiamo votare da parte.
Sì, sì, sì, è condizione per il voto, sì, possiamo tranquillamente procedere al voto dell'emendamento della correzione della proposta e poi dell'ordine del giorno nel suo complesso e in seguito della proposta di delibera.
Interviene il Segretario con cui stavamo valutando il testo dell'ordine del giorno tecnicamente e di proprietà virgolette del proponente, se il proponente accetta l'emendamento e lo diamo, cioè lo accetto lo dice espressamente, quindi il nuovo testo è quello con la Giunta con l'emenda l'emendazione fatta,
Dal Gruppo di maggioranza, quindi, se così siete a posto, dovete soltanto votare alla fine l'ordine del giorno, una volta che è stata approvata la delibera principale a cui è collegato grazie Segretario, quindi chiediamo ad alle mani, come prima firmatario.
Sì, sì, infatti presumo che sia come dire premonitore di un assenso unanime sulla proposta di ordine del giorno, quindi in questo senso recepiamo positivamente l'emendamento additivo della maggioranza rispetto alla proposta di ordine del giorno e quindi siamo concordi nel porre ai voti l'ordine l'ordine del giorno come emendato dalla,
Aggiunta della maggioranza benissimo, grazie, allora procediamo in questo modo, ma volevo intervenire per dichiarazione di voto, il consigliere Calderoni no, direi sull'ordine dei lavori, se le dichiarazioni di voto però sono ossia sulla delibera sia sull'ordine del giorno il quadro è più chiaro, che cosa si vota.
Proporrei questo sono di fare dichiarazioni di voto dei Gruppi sia sulla delibera e sull'ordine del giorno e su e passare poi al voto delibera e ordini del giorno e su tutto e poi, come ha anticipato, votiamo prima la delibera e poi l'ordine del giorno.
Va bene, allora non ci sono richieste di intervenire per dichiarazione di voto, quindi chiedo ai tecnici di avviare la procedura per il voto elettronico, è aperta la votazione per quanto riguarda l'oggetto numero 13.
Votiamo la delibera.
Perché non è un emendamento della delibera, è un ordine del giorno, quindi votiamo la delibera e poi successivamente votiamo l'ordine del giorno, come avevamo già riferito prima.
Chiede di spiegare meglio il Segretario, prego clinicamente l'ordine del giorno, se non ce lo delibera, non sta in piedi, quindi solitamente CONS cioè.
Si vota prima la delibera e poi i corollari che sono gli ordini del giorno conseguenti, insomma per questo motivo, perché ci sarebbe poi sennò un ordine del giorno che non sta in piedi perderebbe la sua il suo elemento di aggiuntività di.
Allora la votazione è ancora aperta perché, come avevo detto prima, è aperta la votazione sulla argomento 3 sull'oggetto 13.
È chiusa la votazione, quindi l'oggetto 13 è approvato all'unanimità con no scusate, allora nel frattempo si è inserito il consigliere Brunelli, abbiamo un po' di ritardo nello schermo, quindi con 23 voti favorevoli e 1 astenuto che il consigliere Brunelli, a questo punto chiedo di avviare la procedura di voto per l'immediata eseguibilità dell'oggetto. 13 è aperta la votazione,
Stiamo, stiamo votando l'immediata eseguibilità.
È un po' lento il monitor a recepire le votazioni.
Per cui diceva la consigliera pratiche risulta non votante, ma già votato.
Aspettiamo un attimo in modo che possiamo vedere tutti i voti.
Perfetto è chiusa la votazione, quindi l'oggetto 13 è immediatamente eseguibile, con 23 voti favorevoli e un voto astenuto, quello del consigliere Brunelli, passiamo adesso a votare l'ordine del giorno emendato, così come richiesto dai Consiglieri della Lega è aperta la votazione,
Controllate, se avete votato.
Probabilmente solo un rallentamento ecco perfetto, quindi l'ordine del giorno presentato in precedenza, vi leggo anche le firme anche su una non l'ho letta non riesco a leggere alle mani Zanotti, Zattoni, Brunelli, Giorgio Calderoni, Prati Elisa Massa e poi non so marchi e apro è emendato dai consiglieri della Lega e della maggioranza credo da parte di tutti è approvato all'unanimità.
Possiamo adesso passare all'ultimo argomento, che è il 76 modifica al regolamento per l'individuazione e il funzionamento degli organi territoriali di partecipazione ecco, è arrivata l'Assessore cinturino, che illustra l'argomento.
Sì, grazie Presidente, buon pomeriggio a tutti e allora sono state fatte due Commissioni inerenti piccole modifiche da apportare alla piccole e grandi modifiche, anzi da apportare al Regolamento dei quartieri, e la premessa che faccio, che sono modifiche recepite dai Quartieri stessi, quindi sono stati gli stessi quartieri a chiederci di modificare delle piccole cose diciamo che le grandi modifiche riguardano i confini dei quartieri, soprattutto nel quartiere cassi resistenza e Romiti.
E la redistribuzione di quelle che sono le risorse che l'Amministrazione mette a disposizione per i quartieri, in quindi, anziché andarle a ripartire per le 8 aree 8, ci TQ verranno ripartiti verranno ripartite per suddivisa nei ventun quartieri, questo diciamo che sono le modifiche più,
Eclatanti, se così possiamo definirle, poi parliamo di modifiche relative alla ricezione, alla risposta da parte degli uffici delle eventuali richieste che arrivano dai quartieri, segnalazioni, le assenze, le mancate giustificazione delle assenze dovute ai componenti, quindi cosa prevede e quando è prevista la decadenza.
Diciamo che queste sono le principali modifiche, se n'è parlato in Commissione, non ci sono stati particolari particolari problemi, scusate un attimo, è però scusi Assessore la interrompo un attimo perché di nuovo c'è molto brusio in Aula ed è difficile seguire penso anche per lei intervenire.
Grazie scusi, può riprendere no, no, no, grazie Presidente, no, dicevo che appunto durante le 2 Commissioni che si sono tenute sono state rilevate particolari problematiche alla alla portare queste queste modifiche, quindi io mi tacere ai darei la parola al Consiglio, grazie Assessore è aperto il dibattito,
Chiede di intervenire il consigliere Morgagni, che ne ha la facoltà. Grazie Presidente. Dunque noi ritorniamo al ragionamento che facevamo anche prima, cioè noi pensiamo che i quartieri, come dice lo Statuto del Comune, siano uno strumento fondamentale di partecipazione democratica da parte dei cittadini, ma siano anche qualcosa di più, cioè siano degli organismi che, grazie alla loro legittimazione che viene direttamente dai cittadini grazie alla rappresentanza diretta che hanno degli interessi delle persone e del territorio, possono contribuire in maniera sostanziale a rappresentare le esigenze della comunità e quindi anche contribuire all'azione amministrativa di Governo della nostra città. Tenuto conto di questa funzione, noi pensiamo che il Comune in generale, qualunque sia la maggioranza che lo governa, dovrebbe fare tutto quanto è possibile e considerare prioritario mettere in campo tutti gli strumenti affinché i quartieri possono svolgere nella maniera migliore questa loro importante funzione. Questo è vero a livello generale, ma è vero, a maggior ragione al giorno d'oggi. No, noi viviamo in una società nella quale certamente non si può dire che le istituzioni e la politica e le persone siano vicine, anzi la distanza e lo scollamento fra il mondo reale e la società civile e le Istituzioni rappresenta sicuramente un problema dei nostri tempi. Di conseguenza, uno strumento come quello dei quartieri per la sua legittimazione, che trae dalla partecipazione diretta dei cittadini per il fatto che le persone scelgono coloro che li rappresentano senza l'intermediazione di liste dei partiti per la prossimità, il legame con il territorio, crediamo che possono rappresentare uno strumento veramente utile, veramente significativo per rendere le persone partecipi di quello che succede nella loro città e per creare nuovi spazi di partecipazione civica e di democrazia deliberativa. Quindi, chi governa quando prende in mano il tema dei quartieri, quando si accinge a scrivere un regolamento dei quartieri o a modificare un Regolamento dei quartieri, non dovrebbe mai pensare di compiere un atto di carattere formale e burocratico. Un atto da uffici, diciamo così, ma un atto di grande contenuto politico, di grande contenuto civico, un atto che innerva la possibilità dei cittadini di partecipare, di essere coinvolti all'amministrazione del loro territorio. Il terzo elemento diciamo così la terza riflessione preliminare, al di là della funzione che il nostro Statuto attribuisce ai quartieri, al di là della funzione che i quartieri possono svolgere proprio oggi in questo momento storico per avvicinare i cittadini istituzioni, ecco il terzo elemento preliminare è quello del fatto che questo non è un anno qualsiasi è l'anno che arriva dopo la grande alluvione. Allora noi tutti sappiamo che nei giorni più terribili dell'alluvione, ma anche successivamente, i quartieri sono stati in prima linea a rispondere ai bisogni dei cittadini, a confrontarsi con le loro necessità, a svolgere una funzione importante di cerniera e di interlocuzione con le istituzioni. A me verrebbe da dire spesso e volentieri anche a surrogare l'assenza delle Istituzioni e da questo certamente hanno tratto un Plas di legittimazione di capacità rappresentativa. Quindi, a ben vedere, avere dei quartieri attivi e trovare gli strumenti per renderli partecipi al governo del territorio in quest'anno particolare ha una valenza in più, cioè siamo di fronte a questo, credo lo condividiamo tutti con un passaggio storico in cui molte cose dovranno cambiare alla luce dell'alluvione. La messa in sicurezza del territorio, la revisione del reticolo idrografico dei canali, nuove scelte di pianificazione urbanistica. Tutto questo non può avvenire al di sopra dei cittadini senza il loro coinvolgimento e la loro partecipazione, ed è chiaro che in un processo di questo tipo i quartieri possono svolgere una funzione veramente importante. Tutte queste considerazioni, a nostro avviso, avrebbero dovuto ispirare l'Amministrazione nel modo nel quale intervenire per modificare il Regolamento dei quartieri. Cioè sono passati tre anni da quando abbiamo scritto il vecchio regolamento più o meno siamo arrivati al termine del primo mandato dei nuovi quartieri. Secondo noi era il momento di fermarsi un attimo di fare un lavoro serio, un percorso di consuntivazione di tutto quello che è successo in questi anni. Cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato? Quali istituti presenti in quel Regolamento si sono rivelati efficaci come veicolo di partecipazione democratica dei cittadini e quali no quali potenziare, i quali superare dove intervenire per dare sempre di più ai quartieri, le funzioni e le competenze per svolgere il loro prezioso ruolo di cerniera fra democrazia dal basso istituzioni. Invece mi pare che si sia scelto un'altra strada, cioè si è scelto, diciamocelo francamente, un percorso minimalista nel quale sono state fatte al regolamento alcune piccole modifiche, prevalentemente di carattere organizzativo, modifiche di carattere funzionale al di fuori, diciamo così, di un ragionamento organico sui nuovi bisogni, il funzionamento effettivo del Regolamento in questi anni e, eventualmente, la necessità di aggiornarlo. Io vorrei sgombrare il campo dagli equivoci, parliamo di piccole modifiche, ma tutto sommato alcune di queste sono modifiche anche condivisibili. Quindi, siccome si dà anche un giudizio di merito, oltre che un giudizio politico sulla delibera, noi per questo motivo non esprimeremo un voto negativo. Tuttavia, l'importante è che non ci diciamo qui che quello che andiamo ad approvare è la modifica organica del regolamento dei quartieri, che è necessaria dopo avere visto i primi tre anni di funzionamento del regolamento. Perché è evidente che questa modifica organica non è fatta oggi rimane incompiuta e quindi rimane, diciamo così, nelle disponibilità e nelle prerogative dell'Amministrazione che verrà che speriamo sul tema dei quartieri e della partecipazione dimostri una diversa sensibilità di questa della riforma che bisognerà fare per forza della riforma che è necessaria. Secondo noi, almeno tre devono essere i pilastri, tutti orientati alla medesima finalità, che è quella di rafforzare le competenze dei quartieri come con partecipanti all'amministrazione del territorio. In altre parole, il tema è come riusciamo a valorizzare i quartieri come strumenti di partecipazione civica dei cittadini all'amministrazione del loro Comune.
Riconoscendone funzione, riconoscendo la legittimità, riconoscendogli la possibilità di dire la loro su quello che succede nel loro territorio, di essere coinvolti nelle scelte più rilevanti che lo riguardano, di esprimere una funzione consultiva e propositiva. Secondo noi tre sono le cose che si potrebbero valutare. La prima di queste è quella di intervenire per modificare nel Regolamento le competenze dei quartieri. Secondo noi l'avevamo già detto anche all'epoca della prima discussione sulle scelte non di ordinaria amministrazione del loro territorio. Il parere dei quartieri dovrebbe essere obbligatorio, non vincolante, naturalmente, ma quantomeno obbligatorio. Crediamo che i quartieri debba essere attribuita la conoscenza e la possibilità di dire la loro su una serie di atti di pianificazione che l'Amministrazione realizza la pianificazione urbanistica, il piano delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni e che debba essere riconosciuta regola tramite Regolamento. La possibilità per i quartieri anche di svolgere una funzione propositiva su tante materie dall'ambiente, il sociale, l'urbanistica.
I trasporti perché se a uno strumento di partecipazione civica non gli permettiamo nemmeno di dire la sua nemmeno di fare qualche proposta che naturalmente poi sarà l'istituzione a valorizzare. Francamente è difficile capire cosa ce ne facciamo. È perché i cittadini dovrebbero essere coinvolti. Quindi, prima di tutto, secondo noi il nuovo regolamento dovrà vedere una revisione delle prerogative e delle competenze, in secondo luogo, dovrà sciogliere il nodo del bilancio partecipativo. Questo è un problema. Noi abbiamo scritto nel vecchio Regolamento con il Regolamento attualmente vigente, che sarebbe stato un Regolamento tramite il quale sperimentare abbiamo scritto così forme di processo di bilancio, partecipato o partecipativo, ma è evidente che questo non è fatto ora qui non è che c'è da fare della grande fantasia o teoria politica. Che cos'è il bilancio partecipativo, lo sappiamo già. C'è perfino una legge regionale che ne spiega il funzionamento attraverso fasi di formazione, informazione e consultazione e scelta consapevole da parte dei cittadini. Secondo noi il nuovo regolamento non deve fare più, una non meglio precisata. Sperimentazione del bilancio partecipativo, ma deve prevedere al suo interno le modalità con le quali realizzare il bilancio partecipativo. Terza e ultima modifica strutturale, che secondo noi deve prevedere un Regolamento dei quartieri, è quello che ci siamo detti prima nel corso dei question time mettere mano all'ufficio dei quartieri, perché è evidente che, con tutta la buona volontà e la preparazione che hanno i funzionari del Comune e il responsabile dell'ufficio è evidente che si tratta di un ufficio sotto organico le cui funzioni effettive per favorire l'attività dei quartieri non sono mai state meglio precisate e che quindi fatica ad espletare quell'attività di supporto che però è fondamentale perché la invito il consigliere Morgagni aggiungere alle sparizioni, alle ultime, alle ultime battute,
Perché se vogliamo fare una modifica del regolamento, come dicevamo la prima cosa, è partire da quello che non ha funzionato bene, che dovrebbe funzionare meglio e credo che la relazione fra Comune quartieri, la possibilità dei quartieri di accedere alle informazioni, di avere un confronto diretto con l'Amministrazione comunale, le modalità con le quali si è andati ad erogare i fondi per i progetti, credo che su tutto questo ci siano ampi spazi di miglioramento. Quindi, per arrivare alla conclusione, come dicevamo oggi, si tratta di discutere di modifiche minimali minimaliste, che in gran parte sono condivisibili, e quindi sicuramente il nostro non sarà un voto contrario. Però, siccome secondo noi dopo tre anni si era nelle condizioni per fare ben altro, cioè per fare una riforma organica dei quartieri, ci esprimeremo con un voto di astensione e speriamo e auspichiamo e faremo tutto quanto in nostro potere perché la prossima Amministrazione fra le sue priorità abbia la riforma organica e complessiva di questo regolamento, che è indispensabile se vogliamo veramente valorizzare i quartieri come strumento di democrazia partecipativa e di coinvolgimento dei cittadini nel governo del territorio. Grazie Consigliere Morgagni, interviene il consigliere Alfio, alle mani. Sì, grazie Presidente rapido e conciso il nostro voto favorevole, condizionato per utilizzare un gergo tecnico, ovverosia votiamo sì, perché son cose piccole Assessore, ma ci sono cose che non condividiamo. La divisione eguale fra quartieri con popolazione diseguale, qualcosa che riteniamo improprio perché obiettivamente tot fondi dovrebbero corrispondere a Totti esigenze di popolazione per singolo quartiere. Comprendiamo il senso di solidarietà fra il territorio, ma questo comunque non può significare che un quartiere con 10.000 abitanti riceva le stesse risorse gli stessi fondi di un comune di un quartiere con la metà degli stessi. Quindi questo è un collegamento comunque inscindibile e che è naturale nel rapporto di partecipazione alla vita cittadina. In questo senso e quindi noi Assessore, riteniamo che.
Bene approvare le modifiche che i quartieri hanno chiesto, perché è giusto che loro ricevono quelle correzioni, se vogliamo anche poche rispetto a quello che io mi sarei aspettato, come ho detto in Commissione sull'eccessivo carico di burocrazia che su questi quartieri viene posto in ossequio a indicazioni che ritengo non del tutto condivisibili. In ogni caso, guardando il singolo punto del regolamento, votiamo a favore, con le condizioni e le riserve che abbiamo posto prima e anche condividendo quello che il collega Morgagni eri rilevato su numerosi aspetti, che questo regolamento dovevano trovare momento più stabile, anche più compartecipato di dialogo in tema, ad esempio, di bilancio, ma la voglio fare breve, l'ho detto nelle premesse, quindi il mio Presidente, anche una dichiarazione di voto, votiamo a favore, ma lei Assessore sappia così, sappia anche alla maggioranza che quando ci insedieremo fra qualche mese alla guida di questa città, il Regolamento lo cambieremo e quindi la ringrazio per non aver fatto una modifica. Una modifica organica al Regolamento perché quella confidiamo di poterlo fare. Noi, grazie grazie Consigliere le mani quindi sia il PD che il gruppo fuori ancora hanno anche fatto dichiarazioni di voto do la parola al consigliere Marchi. Sì, grazie Presidente, io ho partecipato ai lavori in Commissione, dove si discuteva questa questa delibera, anche io esprimo un voto favorevole perché sono tutte le istanze che sono arrivate dai quartieri che mi sembra giusto illegittimo a cogliere e darne dare loro un seguito. Anche io rilevo però che fra le cose che vengono stabilite c'è anche la ripartizione dei fondi ai quartieri che secondo me è fatta Sciucca su canoni non del tutto corretti. Andrebbero previste delle ripartizioni più sul merito del della della della cosa delle richieste, e non così a pioggia in maniera uguale per tutti i quartieri, perché ogni quartiere è diverso dall'altro e ogni quartiere può essere più o meno bravo nello spendere le risorse pubbliche a seconda dei progetti che vuole portare in campo, per cui invito in futuro a valutare anche la correzione di questa cosa, che ci sembra vada nella direzione ragionevole e di di di premiare naturalmente il merito che anche lì si vede la differenza fra i fra un quartiere, l'altro grazie grazie consigliere Marchi, interviene adesso il consigliere Bentivogli, grazie Presidente.
Allora io direi di fare di fare pace.
Con con se stessi, anche col proprio cervello, perché è una una serie di considerazioni così contraddittorie, non li aveva ancora sentite nel nostro Consiglio prima.
Dove dov'è scappato è andato via il Consigliere Morgagni, come faccio a parlare scientifico, l'interlocutore principale va beh, mi sentirà, mi sentirà lo stesso prima il consigliere Morgagni parte sostenendo che i quartieri mancano di partecipazione e mancano di interlocuzione con l'Amministrazione.
Poi spende dei complimenti durante l'alluvione perché i Quartieri stessi hanno partecipato alle attività, interloquendo con l'amministrazione comunale e quindi, rendendo nella funzionalità il massimo della sua efficacia,
E quindi, fondamentalmente avvalorando quello che fin dall'inizio abbiamo sempre sostenuto, che è quello della valorizzazione della democrazia partecipativa nei quartieri, quindi su questo aspetto bisogna che consigliere Morgagni faccia pace con se stesso, perché se parte dicendo che i quartieri era andato via,
Glielo ripeto fondamentalmente non lo ripeto, no, no, ripartita, iuvant, no, ok, niente niente repetita, iuvant ok, va be'dopo lo vai a rivedere.
E poi esprimendosi dicendo che bisogna fare un lavoro serio quando mi dispiace che con questa considerazione, si va un po' denigrare fondamentalmente quello che è stato fatto finora dal lavoro dei Quartieri stessi, io penso che invece sia stato fatto profondamente un lavoro serio, che sia stato valorizzato seriamente l'aspetto partecipativo e soprattutto che questa Amministrazione è sempre stata con le porte aperte e quindi in pieno.
Ascolto, in pieno concerto con tutti i quartieri, tutti i suoi rappresentanti.
E appunto su questo aspetto.
Pongo un un accento sul bilancio partecipativo, che tra l'altro è stato un un cavallo di battaglia che è stato voluto inserire proprio dai banchi della minoranza ebbene, questo bilancio partecipativo è un aspetto che noi abbiamo svolto per purtroppo solo un paio di volte causa forza maggiore e sapete anche quale motivo quindi in un primo momento alla fine del al termine del 2022,
Novembre ottobre novembre 2022, se non erro, ricordo bene e poi era in programma la volta successiva di iniziare per aprile maggio 2023, quando sapete che aprile che Maggio 2023, purtroppo ripeto, causa forza maggiore, il bilancio partecipativo si è dovuto interrompere per affrontare emergenze ben più importanti,
Quindi direi che è tutto sommato, ecco, un altro aspetto che mi preme sottolineare è il fatto che si vuol dire che i Quartieri non sono coinvolti da questa Amministrazione, quando le modifiche e le richieste che abbiamo le richieste e le modifiche che abbiamo apportato al regolamento vengono vengono dai Quartieri stessi quindi dai coordinatori vengono dai citi cui vengono dagli stessi comitati.
E quindi non.
Non vedo, non vedo il motivo per cui si debba sostenere che queste modifiche non siano modifiche che vanno ad aiutare e a migliorare quello che è la partecipazione del decentramento con l'Amministrazione comunale. Sono richieste che, in questa fase di studio che avevamo detto e ricordo bene nel momento che approvammo la prima delibera sul nuovo regolamento dei quartieri dicemmo tutti nella maggioranza, ma soprattutto l'Assessorato al centro storico, sottolineo il fatto che fosse un regolamento in itinere fosse un regolamento che durante i lavori quindi a lavori in corso, si poteva tranquillamente modificare a seconda di quello che che erano di quelle che erano le esigenze che potevano arrivare dal territorio e quindi dai Quartieri stessi. Oggi andiamo ad approvare una modifica che viene appunto da questa fase interlocutoria, quindi dall'approvazione del regolamento ad oggi, quindi, nel tempo intercorso e quindi sono le istanze fondamentalmente che sono state recepite dall'Amministrazione e inserite pedissequamente all'interno del nuovo, cioè delle modifiche del regolamento, quindi non vedo il motivo per cui si debba in questo caso puntare il dito sull'amministrazione quando queste idee e questi suggerimenti sono arrivati direttamente dagli stessi comitati di quartiere. Va beh, andiamo avanti e concludo sottolineando, volendo sottolineare, la.
Bontà della dell'idea e della direzione presa sul discorso dei contributi e anche qui ricordo bene che prima di noi.
E qualcuno c'era e quindi se lo ricorda i contributi per i quartieri erano erano una cifra ben inferiore a quella che questa Amministrazione dà ai Quartieri stessi, quindi direi che se ci se dovete, se ci dovete.
È dire o dare un suggerimento, io direi che sul discorso del contributo, quindi dell'ammontare dei contributi non è proprio un argomento che vi si addice in quanto, ripeto, i quartieri precedentemente vedevano veramente pochissime risorse, pochissimi contributi da parte dell'Amministrazione, quindi noi.
Chiaramente voteremo a favore, la.
La delibera in oggetto quindi sulla modifica e continueremo questo percorso nei prossimi cinque anni, consigliere alle mani nei prossimi cinque anni, continueremo ad ascoltare i quartieri e a recepire, è la prima volta che sento le mani e dire che nei prossimi cinque anni, quindi sono emozionato per questa cosa quindi nei prossimi cinque anni,
Nei prossimi cinque anni continueremo ad ascoltare, a recepire le istanze dai quartieri per continuare eventualmente ad apportare delle modifiche nel regolamento grazie grazie, consigliere Bentivogli, chiede di intervenire il Consigliere Biondi che ne ha la facoltà.
Ci mancava Morgagni che tu dicessi, vota, Antonio vota, Antonio e poi era nel tuo caso vota Federico.
Non avete capito niente.
E non avete.
Non avete, non avete capito niente.
È il bello o il brutto di questa vicenda è che non fate neppure riferimento al passato in cui governavate voi con una logica diversa, ma vi spiego perché.
Quando dite?
I quartieri devono partecipare di più al governo della città in senso lato, Governo quindi comprende anche voi, comprende anche coloro che qui contribuiscono a sostanziare le delibere, gli argomenti che noi trattiamo di giornali, voi abdicate al vostro ruolo di amministratori.
In una città come questa, se dite che, se non vi è, se non si stabilisce che questa partecipazione deve essere maggiore, si sconta il fatto che questo Consiglio Comunale di 32 persone in una città col nostro territorio e di 117.000 persone non può governare prima roba una contraddizione enorme che in passato si è sempre considerata altra contraddizione quando dite ma come ad un quartiere di 2003 mila persone vengono date le stesse risorse che sono attribuite, vengono date ad un quartiere di 10.000 persone, ma certo perché quelle risorse devono servire alle cose spicciole che banalmente sono le stesse in un quartiere da 3.000 come in un quartiere di civile quando poi in un quartiere da 10.000, le problematiche sono diverse, è la programmazione dell'intera Amministrazione che deve intervenire e risolvere quelle problematiche.
Si ragiona così altrimenti svilite il vostro stesso operato e attribuite ai quartieri una funzione che non è propria dei quartieri, i quali devono svolgere, appunto, funzioni completamente diversi, l'ultima considerazione.
E che voi i quartieri non li considerate un elemento, un soggetto della partecipazione, voi, il cui avete sostituito le sezioni del Partito Democratico e della loro partito comunista ed erano molte e lasciatemelo dire con la lealtà e con l'obiettività e funzionavano con i comitati di quartiere non è così non è uno strumento dell'opposizione del comitato di quartiere, è se non intendete veramente come è fatto partecipativo, è un elemento che porta a conoscenza quegli aspetti che magari non vengono accolti con immediatezza dall'Amministrazione, ma non è uno strumento dell'opposizione,
Qui tu dicevi votate, Antonio votate Federico, io metto in guardia gli elettori, lo votate Antonio e magari non votate neanche Federico e non è naturalmente ed euro un auspicio ed è una speranza, è un fatto politico, poi auguro a Federico e anche ad Antonio di essere eletto col massimo dei consensi magari con presupposti diversi,
Grazie, Consigliere, Biondi, interviene il consigliere Amati la consigliera massa.
Sì, Presidente, grazie, non posso esimermi dall'intervenire, perché non non posso accettare che si parli che questa Amministrazione in questi cinque anni, ma negli anni che sono stati precedenti ha fatto grande la città attraverso la partecipazione e decentramento e lei consigliere Lauro Biondi lo dovrebbe sapere benissimo perché siede su questi scranni da tantissimo tempo faccio riferimento in particolare ad una persona che è stata assessore e che purtroppo non è più presente con noi che Katia Zattoni, che è dell'asset dell'Assessorato alla Partecipazione al decentramento, ha fatto.
La sua battaglia, oltre che politica, anche di vita, i comitati di quartiere nella nostra città hanno rappresentato.
Da quando sono stati istituiti la rete sociale sul territorio?
E non sono perché lo scrive il regolamento, non sono strumenti politici, ma sono aggregati di persone volontarie che del tutto in maniera spontanea, mettono a disposizione tempo togliendole alle loro famiglie e alle loro, ai loro affetti, per dedicarsi alla città in maniera volontaria e quindi io non tollero non accetto,
Che si dica che i comitati di quartiere sono delle sottosezioni politiche, poi all'interno ci saranno persone che hanno la loro idea politica ovvio, siamo in libertà, siamo in democrazia, ognuno può esprimere quello fino a prova contraria, quello che è il proprio sentire ma la l'esperienza.
All'interno dei comitati di quartiere non può essere svilito a tanto e dobbiamo, io credo, che come Gruppo del Partito Democratico siamo qui a votare queste proposte che sono state presentate sì, il 19 aprile dell'anno scorso, prima dell'alluvione, sono state concordate con tutti quanti i comitati di quartiere e quindi io credo che sia una responsabilità anche nostra di votarle perché le hanno proposte e perché proprio l'alluvione ci ha dimostrato che i comitati di quartiere sono una grande risorsa per la nostra città, se non ci fossero stati, se non fossero stati presenti con le loro forze con la loro disponibilità giorno e notte,
Di persone volontarie a coordinare quello che era impossibile coordinare in quei giorni, che cosa sarebbe stata la nostra città, e quindi è molto ingrato definirli soltanto in queste parole, quindi io credo che ovviamente queste modifiche siano assolutamente non totalitaria e di quello che questo regolamento potrebbe contenere.
Mi riallaccio brevemente al bilancio partecipativo, non è quello che è stato realizzato da questa Amministrazione. Il bilancio partecipativo è tutta un'altra cosa che mette a disposizione finanziamenti e con i comitati di quartiere si approfondiscono i progetti. Non è l'illustrazione di quello che l'Amministrazione decide per quei territori, è una coprogettazione con quei territori, quindi ci sono tante cose che potrebbero essere modificate, ma io credo che il nostro voto debba essere positivo anche rispetto ad un impegno e ad una diciamo così, restituzione di quello che è stato fatto in questi mesi dai comitati di quartiere e anche per stabilire, visto che nessuno ne ha fatto riferimento, una corretta cartografia che proprio durante l'alluvione ha creato non pochi non pochi problemi, quindi.
Credo che ci sarà sicuramente un aggiornamento di questo regolamento, ovviamente come minoranze, lo auspichiamo a partire dal 9 giugno in poi, ma per favore, vi chiedo, non.
Diminuite, non sminuito il ruolo dei quartieri ad una mera espressione politica, per questo non lo è, perché andreste veramente a svalorizzare lì e a non rendergli merito per quello che hanno fatto per tutti questi mesi nella nostra città, grazie.
Grazie consigliere Hamas, non ci sono altri interventi.
L'assessore mi dice che non intende replicare, quindi non abbiamo neanche dichiarazioni di voto, quindi passiamo alla votazione, chiedo ai tecnici di avviare.
La piattaforma per il voto è aperta, la votazione.
Stiamo votando appunto la proposta, l'argomento 76.
Vota Antonio, ma poi non vota Biondi.
È chiusa la votazione e quindi l'oggetto 76 con le modifiche al regolamento per l'individuazione del funzionamento degli organi territoriali di partecipazione, è approvato con 21 voti favorevoli e 3 astenuti.
Quindi, tutti gli argomenti all'ordine del giorno sono stati trattati, abbiamo ancora due interrogazioni di cui il la prima dovrebbe essere pronta e dovrebbe essere pronto il testo però non ho in questo momento l'Assessore protetta, l'ultima riguarda un argomento dell'assessore Cicognani, che però è già uscito no, chiedo un attimo di attenzione perché se.
Avvisiamo Pezzetta, mi aveva detto che era pronto per l'interrogazione,
Non ho capito scusi.
Sistema aspettando l'assessore Pezzetta per l'interrogazione.
Ecco l'Assessore Pezzetta, quindi do la parola al consigliere Brunelli per l'interrogazione con oggetto numero.
Premesso che nel 2023, con alcuni a atti presentati in Consiglio comunale con alcuni dibattiti nella Commissione consiliare di indagine e studio sull'emergenza alluvione, purtroppo è emersa la mancanza o la cadenza di specifici tecnici nell'organico di enti, visto che regimi speciali di affidamento, lavori, forniture e servizi o attività strumentali sono esternalizzati ad enti aziende specializzati o specializzate nelle rispettive nei rispettivi ambiti di competenza a cui devono assolvere con efficacia correttezza e compiutezza. Visto che gli enti e aziende del servizio pubblico di competenza di coperto devono provvedere direttamente o a mezzo di subappaltatori nei limiti di quanto previsto dai vari capitolati generali all'esecuzione dei servizi oggetto degli appalti, utilizzando personale altamente qualificato e con mezzi adeguati sia per numero che per qualità, in maniera tale da assicurarne la realizzazione a perfetta regola d'arte entro i tempi fissati nel rispetto delle specifiche tecniche.
Constatato che gli enti e aziende di competenza sono responsabili della disciplina del personale, della corretta esecuzione dei servizi e di ogni altra attività connessa alle prestazioni oggetto dei singoli affidamenti. Rilevato che intervenire in Pronto Intervento presuppone che si agisca a contatto con il rischio declinato in molte sue componenti ed acuito con gli ultimi eventi. SAR favore, so scusi un attimo Consigliere, so che alcuni sono andati via, però c'è molto brusio e quindi chiedo, per favore, di non muoversi, non fare troppa confusione, perché è difficile per lei e per chi la vuole seguire. Ecco, grazie rilevato che intervenire in Pronto Intervento presuppone che si agisca a contatto con il rischio, declinato in molte sue componenti ed acuito con gli ultimi eventi estremi dovuti al cambiamento climatico. Rilevato che occorre una preparazione interdisciplinare scientifica, legislativa e manageriale. Rilevato che sia necessaria la conoscenza delle problematiche dei vari tipi di pericolo ambientale, chimico, biologico, geologiche climatico per proporre piani e strategie e di interventi per la previsione. Nel ripristino di ambienti alterati e per la gestione di differenti tipologie di emergenza, valutato che i vari responsabili, capiturno del pronto intervento, debbono avere la capacità di interfacciarsi e comunicate e con gli esperti dei vari settori al fine di raccogliere e sintetizzare dati ed informazioni necessarie alla risoluzione di situazioni complesse. Alla luce di tutto quanto sopraesposto, il riferimento all'organizzazione generale per il governo dei singoli appalti, inoltriamo cortese specifiche interrogazioni al Sindaco all'Assessore di competenza per ottenere, eventualmente anche con il supporto dell'Illinois, dell'illustrissimo prefetto da ogni ente, azienda del servizio pubblico di competenza di coperto nel territorio comunale, i requisiti professionali e di esperienza pregressa, maturata attraverso comprovati titoli di studio dei vari responsabili, capi turni. Grazie, grazie. Consigliere Bagnara. Risponde l'assessore Petitti,
Grazie Presidente, ringrazio i Consiglieri bagnare Brunelli perché l'interrogazione presentata da l'opportunità di fare chiarezza su alcuni aspetti riguardanti la gestione delle lavorazioni di pronto intervento stradali e, più in generale, dei cantieri stradali riguardanti la posa di sottoservizi da parte degli specifici gestori riguarda i cantieri di pronto intervento per guasti circa un migliaio all'anno essendo ripristini urgenti per interruzione del servizio, gli enti gestori possono inoltrare in tempo reale, come è previsto dal Regolamento di specie, una semplice comunicazione agli uffici preposti alla Polizia locale, dichiarando luogo di intervento, natura del guasto e ditta esecutrice. In questi casi è evidente che la responsabilità dell'intervento e di quanto questa impatta sulla circolazione stradale, sui ripristino dell'infrastruttura è direttamente assunta dall'ente gestore e da chi per l'Ente esegue effettivamente alla lavorazione.
L'Amministrazione potrà valutare solo in seconda battuta la realizzazione a regola d'arte dell'intervento eseguito in emergenza qualora in sede di monitoraggio e verifica degli interventi si riscontra che le lavorazioni non siano state eseguite a regola d'arte. L'Amministrazione comunale richiama l'ente per un corretto ripristino e in alcuni casi si arriva anche all'esecuzione in danno da parte del Comune correlativo escussione della fideiussione a garanzia della corretta esecuzione. Nel merito dell'interrogazione va da sé, quindi, che quanto sono più formati professionalmente gli operatori dei vari servizi, tanto più sono garantite le qualità del lavoro e la sicurezza durante le fasi di interventi.
Ma va anche evidenziato che i requisiti professionali degli addetti ai lavori sono specificatamente riportati nei rispettivi contratti collettivi delle varie aziende erogatrici di servizio e quindi questo è un aspetto che rimane in capo completamente al datore di lavoro nel momento dell'assunzione e l'Amministrazione comunale ne è esonerata, salvo poi dover verificare la qualità dei lavori e il rispetto delle normative in materia di sicurezza dei cantieri assieme adatte ad altri enti preposti la ASL ARPA eccetera al fine di una migliore gestione di questa attività, sarà cura o comunque dell'Amministrazione evidenziare la richiesta dell'Inter dell'interrogazione. Anche gli altri enti territoriali preposti a questi controlli.
Grazie Assessore, Pezzetta, replica il consigliere Bagnara ringrazio l'Assessore e gli ottimi uffici di competenza per l'impegno profuso e la querelle e la chiarezza nella corposa disposta l'atto torna utile per due aspetti. Il primo per fare chiarezza che tanti appalti di lavori pubblici, servizi e forniture, anche il subappalto sono esternalizzati al ed esterni al diretto controllo del comune, poiché ci sono autorità proposte direttamente alla regolazione e controllo. 2 perché rimanga traccia qui oggi in Consiglio comunale 19 febbraio 2024, che sarebbe quanto mai opportuna una ricognizione sui comprovati titoli di studio e sulla pregressa esperienza maturata dai vari responsabili. Capi turni che operano nell'ambito del pronto intervento dei servizi pubblici, caratterizzati da un'alta percentuale di rischio. Affinché un domani, nel malaugurato caso di un disastro, non si dica ah, non sapevamo che non avesse i titoli di studio. A tal fine, invoco l'illustrissimo Prefetto affinché dia seguito a queste verifiche opportune del caso. Buon pomeriggio. Grazie, Consigliere Bagnara. A questo punto, come dicevamo l'oggetto. 2, che è una interpellanza sul rimborso IMU dei terreni espropriati viene rinviata al prossimo Consiglio. Non abbiamo altri argomenti all'ordine del giorno. La seduta è chiusa. La ringraziamo i nostri assistenti, Roberta Matteo, è Alessandro e.
Il Segretario generale.
E tutti i partecipanti ai nostri vigili che sono intervenuti anche oggi, grazie.