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C.c. Firenzuola - 14.04.2025
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Giovedì, per favore, io direi di iniziare, do la parola al Segretario comunale per l'appello.
Buonasera a tutti procede all'appello Butti presente, Maracani, Brunetti soci.
Skill Lecce.
Di Meo Pasqui.
Morini Menichetti.
Il Curti Filippa Giordano Vignoli, Luca Tombarelli Castrignano seduta valida.
E volevo informarvi che per registrando i verbali e ogni volta che parlate per chi interviene, dite il nome scrutatori, Sindaco, se c'è dovuta qualcosa li facciamo, non so se dovete votare un documento alla fine.
L'altra volta, ma allora si nominano possibile, allora confermo quelli del precedente Consiglio morire Tombarelli.
Allora, buonasera a tutti.
Allora io intanto volevo, siamo qui a questo Consiglio comunale aperto, richiesto dalla dal Gruppo lista civica bene comune e che ringrazio, il tema è il tema su Rovigo e, più in generale, sulla frana della discarica di rifiuti sita nel Comune di Palazzolo sul serio che poi si è riversata nel Rovigo e quindi a cascata arriva nel nostro territorio fino al al fiume Santerno non a caso negli inviti abbiamo anche,
E abbiamo anche per i Comuni dell'imolese, che chiaramente sono vigili e interessati alla questione, abbiamo la vicesindaco del Comune di Imola Spada, che che che ringrazio e che è collegata, abbiamo poi l'onorevole, diciamo, del territorio del Mugello, onorevole Mazzetti e qui accanto a me che ringrazio che ci aveva promesso di ritornare dopo il sopralluogo fatto alcuni giorni fa abbiamo il Sindaco di Palazzolo e ringrazio Marco Bottino che insomma che ha avuto da grattarsi capelli in questi in questi queste ultime settimane.
Abbiamo il Presidente del Consorzio Medio Valdarno Basetti, che ringrazio per la partecipazione e che poi, insomma, diremo nel corso del Consiglio che il Consorzio Medio Valdarno ha accettato questo, questo grande compito, questo gravoso compito di, diciamo, bonificare la parte più impervia del Rovigo quindi se non erro dalla cascata Deltan agone fino alla alla discarica,
Al fondo della discarica.
Poi ringrazio.
Ringrazio Debora Righini della Misericordia di Fiorenzuola, che avevo invitato allora, per dir la verità, è presente anche la ditta, un rappresentante della ditta esecutrice Cher dei lavori lungo, in particolare nella discarica del Rovigo, e poi magari se ci vuole aggiornare sull'andamento dei lavori.
E poi, insomma, tutti gli altri, tutti gli altri intervenuti.
Vedo anche collegato, vedo collegato anche l'onorevole Jacopo Morrone della della commissione Telekom Mate, che ringrazio, e anche lui ha fatto un sopralluogo qualche giorno fa sul sito della discarica.
Buona sera a tutti, grazie grazie dell'invito buonasera e poi e ci dovrebbe essere in collegamento si sta per collegare l'assessore regionale, Monia Monni, all'ambiente che ci teneva a partecipare a questo a questa serata, ma io vi faccio un po' di cronistoria cerco di essere veloce perché è molto importante che tutti diciamo gli attori,
Che hanno partecipato a questa a questa vicenda esprimano il loro pensiero e.
Niente tutto parte da questo sversamento di rifiuti da questa discarica, diciamo degli anni 70 nel comune di Palazzuolo, questa frana, a fianco della strada provinciale, fa sì che i rifiuti si sversano nel Rovigo e subito sin dall'inizio è emersa questa estrema gravità e l'enorme quantità di rifiuti che appunto avevano raggiunto questo corrente che che.
Per precisarlo a tutti è un torrente molto ricco d'acqua e anche d'estate butta, tanta acqua, ed è voglio dire quello che porta al Santerno più acqua di tutti gli affluenti.
Il Comune di Palazzolo si è attivato immediatamente con delle somme urgente sia sulla discarica che sulla quota di reti lungo l'alveo del torrente Rovigo e in previsione anche in due punti del fiume Santerno, con il fine di contenere gli eventuali rifiuti che con la corrente e andavano verso valle o sarebbero andati verso valle.
ARPAT, da un primo sopralluogo visivo dei rifiuti presenti, ci aveva in un primo tempo, insomma, ci aveva da subito rassicurato e scongiurato delle gravi contaminazioni che sono state poi, almeno per quanto riguarda le acque, confermate dalle analisi che sono arrivate qualche giorno fa di varie campionature delle acque in vari punti che confermano la carenza all'inquinamento,
Devo dire che c'è stato immediatamente un un sensibile, come si dice tanti volontari ai tanti cittadini qualunque si sono sentiti molto responsabilizzati da quest'~non_speaker_claps da questo evento disastroso, e hanno sin da subito manifestato la volontà di mettersi a disposizione per un eventuale aiuto nella ripulitura del torrente Rovigo e questo ci fa enormemente piacere e ci aveva anche in una fase iniziale molto diciamo resi felici anche se poi,
E a mente fredda, in un comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura, è stato deciso di stoppare il volontariato,
Diciamo spontaneo e di.
Andare con le ditte a intervenire e infatti il Comune di Palazzolo, dopo anche ha anche dato incarico a una ditta per proprio ripulire direttamente l'alveo del fiume Rovigo,
E.
Questo consentendo poi in seguito solo l'utilizzo della colonna mobile della della Protezione civile regionale, che ha iniziato sabato le operazioni.
Chi altri attori che si sono diciamo, che si sono dati da fare e che e qui voglio ringraziare e vorrei ringraziare in particolare Zordan che che è qui presente, Giovanni zona perché sin da subito, insieme a una collega e si è recato nella parte più impervia di Rovigo e ha redatto,
C, diciamo un progetto di massima, chiamiamolo così una perizia abbastanza dettagliata che credo sia stata poi consegnata al all'assessorato regionale e a cascata, al Consorzio Medio Valdarno.
Perché perché quella parte del fiume Rovigo è la parte dove si è accumulato più rifiuti, tanti rifiuti all'inizio, quelli più quelli con un peso specifico maggiore, soprattutto vetro nella parte iniziale, ma anche plastica e tanta altra roba, per cui quello sarà veramente un lavoro,
Diciamo, sarà una sfida, una sfida per riportare il torrente Rovigo ah, ah ah, quella bellezza, quella purezza che noi abbiamo sempre conosciuto, diciamo nel nostro territorio, diciamo un luogo si credeva incontaminato e molto, molto, diciamo, appetibile per il turismo per un particolare turismo che da primavera all'autunno frequenta in particolare quelle zone lì.
Allora devo dire che devo dire che l'Assessorato regionale, ancor prima della dell'emergenza nazionale che è stata dichiarata pochi giorni fa, ha rispettato l'impegno preso di diciamo, organizzare questa ripulitura di questo fiume del Rovigo e noi e noi ci aggiungiamo del Santerno fino al confine regionale perché qualcosa è arrivato anche nel Santerno, per fortuna non molto, però qualcosa è arrivato nel Santerno e va pulito.
E voglio ringraziare anche Hera Ambiente, che si è disse che si è resa subito disponibile Hera Ambiente è l'azienda che gestisce i rifiuti nel nostro ambito, perché noi siamo nell'ambito emiliano, romagnolo come raccolta dei rifiuti e quindi anche lei si è messa subito a disposizione e sarà almeno dalla parte nostra sarà quella che porterà gli scarrabili cioè tutti i rifiuti plastici e altri messi degli scarrabili andranno.
Andranno e verranno smaltiti nel dell'ambiente nei loro impianti nel bolognese, mentre poi ci dirà e ci spiegherà bene il sindaco di Palazzuolo, per quanto riguarda la discarica ci sarà un altro modo di operare.
E i rifiuti andranno ben visionati e andranno a smaltimento, penso, come come rifiuti speciali, ecco qual è il nostro auspicio, il nostro auspicio è quello che si faccia in fretta e che.
Io spero vivamente che in un secondo tempo si possa ritornare dal prefetto e chiedere anche di poter sfruttare con uno o più con un'organizzazione ben definita, anche il volontariato spontaneo, perché credo ce ne sia bisogno allora ripeto non I non in tutto in tutto il tratto del del torrente perché.
Purtroppo il Rovigo, cioè non purtroppo di Rovigo, è fatto così.
E quindi in alcuni tratti solo solo ditte specializzate potranno intervenire.
Io vorrei concludere questo mio intervento con dando la parola un attimo a Barani Maurizio, che mi integra velocemente sul sul quello diciamo su una piccola parte.
Che ci eravamo detti e dopo do la parola Giordano per l'illustrazione del della sua relazione,
Buonasera a tutti i paracarri, allora chiaramente siamo costernati per il disastro che si è verificato, un errore Rovigo e nel fiume Santerno siamo anche preoccupati, e anche abbastanza per il danno di immagine che potrà subire Firenzuola nel breve, a causa di questo la ripercussione ci sarà sulla nostra economia e non parlo solo delle attività lungofiume ma anche delle attività locali ci preoccupa e non poco visto si va incontro all'estate.
E si sa quanto il fiume sia appetibile per chi viene da fuori o per chi vuol passare delle giornate Firenzuola, quindi siamo abbastanza, per non dire molto preoccupati chiaramente valutazioni più approfondite verranno fatte dopo l'estate per capire quanto sia stato l'impatto di questo disastro sul nostro tessuto economico.
Credo comunque, spero spero vivamente, perché da subito io ho pensato a questa cosa magari una cosa sbagliata.
Però io da video perché un po' mi piace girare nel cammino un giro tantissimo un po' potrebbe essere l'occasione per ripulire in maniera più capillare l'alveo del fiume, cercando di ripulire anche da tutto quello che è la natura nel tempo, negli anni ci ha portato e che ora è intriso di rifiuti magari dare una bella ripulita generale liberando così maggiormente diciamo lo scorrere lo scorrimento delle acque questo è quello dobbiamo dire grazie.
Cristo grazie.
Giordano, al Curti, prego.
Buonasera, Curti, grazie e buona sera, a tutti i partecipanti a tutte le partecipanti e a tutti gli invitati che il Sindaco ha già ringraziato e che dopo ascolteremo con molta attenzione, il nostro gruppo ha richiesto questo Consiglio con un obiettivo molto preciso, che era quello di cercare di unire,
Prima di tutte le forze, ma poi anche tutte le informazioni che si sono susseguite e che giustamente meritavano di essere approfondite da tutta la cittadinanza e da tutti i volontari, e quindi di unire, diciamo alla cittadinanza, alle sue, alle sue istituzioni che son quelle preposte appunto a dare delle risposte.
È già stato detto, sappiamo bene tutti e tutti quanto questa questa vicenda, insieme a tutte le altre emergenze, ormai siamo costretti a sopportare almeno una volta l'anno, abbiano provato in tutti noi, stavolta, oltre a tutti gli altri danni e già di per sé erano gravi e c'è stata anche questa è una cosa anomala EBA è abbastanza senza precedenti che ha visto appunto frenare una discarica degli anni 70 dentro al al nostro Rovigo, e dico nostro perché Rovigo, penso sia di di di tutte le persone che lo amano di silenzio, linee di palazzolesi, di visitatori, di di tutte le persone che hanno nel cuore quel luogo. Se siamo qui oggi, tutti è proprio Conco a parte per cercare di fare un quadro chiaro della situazione di chiedere, non credo fa un quadro chiaro della situazione e perché ovviamente, ognuno sente o per la propria parte la necessità di dare un contributo, di riportare il Rovigo il Santerno quello che è il suo, il suo splendore.
Ecco perché momenti come questo sono sono fondamentali, sono fondamentali perché, come dicevo, è un momento in cui sono circolate tante informazioni, è una situazione molto complessa, ci sono tanti enti coinvolti e ovviamente tutto questo si è unito un grande sconforto, appunto per per le SIS per le condizioni in cui si trova il fiume.
Chiaramente che questo sia una una.
Una necessità della popolazione e lo dimostra il fatto che, oltre alla alla al pubblico di stasera, anche all'incontro organizzato dal Comune di Palazzolo qualche giorno fa dall'Amministrazione comunale Palazzuolo appunto, c'è stata una grande partecipazione anche di dei cittadini del nostro Comune,
Come opposizione che stasera rappresento in questo intervento abbiamo cercato di fare la nostra parte cercando di collaborare, contribuendo nell'informazione, cercando di tenere il contatto e e facendo pressione sulle istituzioni. Abbiamo fatto richiedendo un Consiglio comunale aperto nel quale fossero appunto trattate tutte le informazioni puntuali che riguardano questa vicenda, per quanto riguarda appunto gli enti coinvolti, le risorse e le tempistiche degli interventi, il corso delle indagini, appunto, che ci sono tutte tutte le questioni che in qualche modo toccano la vicenda e infine l'abbiamo fatto presentando anche una una mozione che è stata discussa nella seduta. Si è conclusa poco fa che erano una mozione che chiedeva alcune cose. La prima era quella presentata il 26 marzo, quindi ormai con tutto quello è successo. Si può dire vecchia che appunto chiedeva la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che a seguito appunto, di qualche settimana adesso è arrivata, ma chiedeva anche alcuni impegni che sono ancora attuali. Il primo è di richiedere che venga fatta una mappatura di tutti i siti simili, perché credo che da questo errore si debba imparare.
Credo credo che se non tutto il male vien per nuocere, anche se in questo caso trovare il bene veramente complicato, però almeno ora abbiamo la consapevolezza che ci sono dei siti, magari nascosto ai nostri occhi, che però possono presentare rischi simili.
Il secondo impegno era quello di valutare la fattibilità da parte dell'Amministrazione, di cercare di coinvolgere anche il volontariato civile attenzione qui ci tengo anch'io a fare una precisazione, la mobilitazione che c'è stata è stata straordinaria e, diciamo all'inizio, era comprensibile anche le difficoltà che si potevano presentare nel caso in cui non ci fosse stata un'organizzazione quindi l'accesso fosse stato incondizionato, ma questa era una premura e avevano anche volontari stessi che dicevano che ovviamente c'era la necessità di un coordinamento,
Ora quello che noi abbiamo chiesto con questo impegno era ed è quello che avevamo chiesto era di cercare di fare un ragionamento simile, prendendo esempio pre dai comuni per dire differenze di Bologna, che per chi si ricorda, accanto alla Protezione civile, venne attivato dai Comuni. Un punto di ritrovo dove i volant volontari si registravano tramite app, poi potevano andare a prendere, diciamo, a registrarsi, eccetera. Quindi studiare un un discorso simile, ovviamente, come veniva ricordato, non per tutto il Rovigo. Chi di noi è stato, in questi due giorni alla Protezione civile, a vedere la zona? Effettivamente è chiaro che non tutti i luoghi e non tutte le mansioni possono essere svolti da tutti i volontari.
Però credo che valga la pena, visto appunto la la mobilitazione di coinvolgere anche il volontariato civile per le mansioni e per quei luoghi che invece sono sono accessibili. La mozione poco fa è stata respinta, però comunque, nonostante sia stata respinta dalla maggioranza, ci auguriamo che comunque verrà fatto uno studio in questa direzione. Proprio l'obiettivo di accanto alla colonna mobile regionale e qui tengo a fare anch'io un ringraziamento particolare per l'impegno soprattutto anche alla nostra Misericordie, come sempre è in prima linea per tutte le emergenze che riguarda il nostro territorio, però anche per coinvolgere il bontà il volontariato,
Quindi, in questa brutta pagina c'è stato anche un elemento che secondo me straordinaria un altro lato, un altro, volendo trovare un altro lato bello questa brutta pagina di storia è stata la mobilitazione delle persone in pochissimi giorni migliaia di persone si sono avvicinate a ai gruppi WhatsApp, al ai canali di informazione, proprio perché abbiamo avuto, se non altro dà contezza numerica, di quante migliaia di persone ci siano in giro che che amano il nostro luogo e riallacciandomi a quello che diceva l'Assessore Maracani su il vicesindaco Barani, su le eventuali ripercussioni, credo che straordinaria sia stata anche la raccolta di voti sul fai.
Il FAI era aperto dal 17 settembre 2024, con ben più di 23.000 posti candidati in 48 ore 48 ore, il Rovigo ha raccolto più di 11.000 voti, attestandosi al primo.
Attestandosi al primo posto in Toscana e il ventesimo in Italia, in 48 ore abbiamo scalato qualcosa come 20.023 per l'esattezza mila posizioni in classifica e questo è stato un gesto bellissimo proprio perché è stato frutto della mobilitazione popolare, poi c'è stato l'appoggio anche di alcune istituzioni del Comune di Palazzolo di alcuni esponenti della Regione di alcuni Comuni nostri vicini,
E che dire?
Concludo dicendo questo, spero che tutti compresi, compresi i consiglieri comunali, questa sera possono avere un quadro più chiaro di tutti, appunto le varie sfaccettature che ci sono. Ci auguriamo che la nostra richiesta è stata bocciata poco fa, però venga comunque presa in considerazione dell'amministrazione nell'interesse di cercare di. Perché poi guardate l'interesse non è secondo noi solo quello di coinvolgere per forza dei volontari perché si sono mobilitati, ma perché effettivamente al alle forze di Protezione civile sono addestrate per farlo per le cose possibili. E opportuno affiancare anche tutte le persone che hanno già dato disponibilità, studiando tutte le varie sfaccettature della responsabilità, eccetera, eccetera. Concludo dicendo che anche il nostro auspicio è che tutte queste forze in campo continuino a lavorare in simbiosi e che Rovigo, torna e così come il Santerno tornino presto al loro antico degno splendore. Grazie, ascolteremo volentieri.
Grazie, ricordano, allora io darei la parola al sindaco di Palazzuolo Marco Bottino, per il suo intervento, grazie Marco.
Sì, buonasera a tutti e ci troviamo qui dopo pochi giorni dall'assemblea, abbiamo fatto a Palazzolo dove ho illustrato il lavoro che ha fatto il Comune di Palazzolo fin dal primo momento riepilogo rapidamente, perché non c'era.
Diciamo, abbiamo appreso sabato 16 della esistenza di questa discarica e sabato stesso, dopo poche ore, ringraziando come ha fatto già il Sindaco Busi Hera Ambiente per la disponibilità, abbiamo contattato la ditta CR che è qui presente con il capo del cantiere che opera sulla frana che la domenica mattina ha fatto un sopralluogo immediatamente sopralluogo non tanto per constatare diciamo, il disastro è evidente ma soprattutto per valutare la fattibilità dell'intervento e con che e la tipologia dell'intervento,
Si è deciso fin da subito di effettuare un'Inter che per effettuare l'intervento, stante la sostanziale impraticabilità.
Dell'accesso alla frana di creare una strada di servizio alternativa, quindi con forte sbancamento, che ha richiesto un paio di settimane di tempo, ovviamente non con il tempo favorevole, anzi tutt'altro per cui è stato necessario fare una base di materiale lapideo per poter far transitare i mezzi che aprivano la strada. Questa strada adesso è completata e da lunedì scorso si è cominciata la rimozione dei rifiuti sul fondo della frana sa lavoro doppio. Poi, se è necessario ACR, integrerà quello che ho detto. Io è un lavoro che per adesso tende a levare dalla base della frana e dalla dall'alveo del fiume tutti i rifiuti e conferirli in appositi cassoni che sono posizionati in cima alla strada, è già stato identificato nel parcheggio dei ghiacci. Il luogo dove poter stoccare i cassoni con questo materiale è rifiuto speciale e quindi va trattato in maniera diversa dal rifiuto urbano e quindi richiede apposite, come posso dire, tipologie di attrezzature di strutturazione. Stamattina abbiamo fatto una riunione in Regione per la prima riunione del tavolo di coordinamento per gli interventi su Rovigo e c'era una discussione e io,
Riporto, ma che mi pare interessante circa l'utilizzo dei cassoni stagni, anziché perdere tempo e risorse a impermeabilizzare l'area del parcheggio Diacci per poterci posizionare Casson mi li abbiamo identificato l'area in quanto unica area in nella zona possibile per quel tipo di stoccaggio e anche per la vicinanza per quanto riguarda la.
La l'area della frana.
Quindi questi rifiuti tutti andranno conferiti nella discarica di case Passerini a Sesto Fiorentino, sia rifiuti speciali che i rifiuti, normali progetti speciali vanno stoccati semplice per il semplice fatto che vanno caratterizzati a campioni campioni, bisogna rateizzare i rifiuti e una volta che si riscontra e non ci sono rifiuti pericolosi li si portano via tempo totale di realizzazione di questa opera.
Al massimo un paio di mesi, quindi quel fronte franoso poi dovrà essere impattato anche nella parte a salire, per cui la strada che per chi la percorrerà Ciad alleanze e possono sembrare strane ma che servono apposta per andare in più punti sul fronte della frana, perché la maggior parte dei rifiuti sono andati a finire sull'alveo del fondo alla frana, ma c'era una parte ancora che va recuperata dentro la frana, fermo restando che probabilmente quella franava consolidata e messa in sicurezza perché altrimenti il rischio è che freni ulteriormente, diciamo, mettendo in pericolo la strada. Questo è un lavoro che avviene già in corso di esecuzione e quindi con l'Elba apposite palificazioni, però è stato un lavoro lungo e complesso.
Il Comune di Palazzolo ha emesso somme urgenze ad oggi, ma è in crescita la cifra per 1 milione 277.000 euro, che vanno dalla campionatura dei rifiuti fino alla affidamento da CR dei lavori che ovviamente per adesso vedono un finanziamento, se non vado errato, di circa 600.000 euro ma che poi ovviamente dovrà essere per intero finanziato attraverso l'emergenza nazionale e i fondi regionali per poi consentire la bonifica dell'area.
Ben invece, per quanto riguarda la parte valliva, cioè quella che va dalla frana verso Molino dei ghiacci, fin da subito si è rivelata impresa impossibile quella di far accedere ai volontari, perché prima di tutto c'era un rischio di dal punto di vista.
Della sicurezza delle persone. E poi diciamo, andava come ha fatto bene Giovanni zone nell'aria Mazzoni, fatto un lavoro preparatorio per consentire l'accesso anche solo ai volontari fra virgolette professionali, come quelli che hanno operato lo scorso sabato e domenica. Questo lavoro poi ce lo dirà. Il Consorzio inizia fra pochi giorni e sarà prodromico alla raccolta rifiuti. Il problema molto semplice e che, se li si, anche se si va a raccogliere il rifiuto e lo si deve fare in acqua, non si sa dove posizionare dove stoccarlo, soprattutto dove portarlo via quindi la nostra prudenza iniziale. L'invito a portare pazienza era non già quello di una amministrazione pubblica che non voleva gente fra le scatole, ritenendo il volontariato assolutamente una ricchezza straordinaria, ma di un'Amministrazione che conosce i luoghi e che quindi non voleva mettere a repentaglio l'incolumità di alcuno. In questi giorni abbiamo molto lavorato, rendendo appunto accessibile la frana alla rimozione. Abbiamo avuto una riscontro, una sensibilità istituzionale elevatissima, a partire dalla Commissione.
Diciamo chiamiamola euro delle ecomafie del della Camera dei deputati, dai singoli parlamentari e Commissione, dei Consigli regionali alla visita dell'Assessore Monia Monni, lo abbiamo riscontrato una sensibilità che però non era quella sensibilità che a volte c'è mordi e fuggi davvero questa vicenda colpito moltissimo. Chi se ne è interessato e diciamo le risorse per la soluzione del problema sono risorse, ci sono state garantite e questo già iniziare un percorso, sapendo che ci sono i finanziamenti, sarà fondamentale. Adesso la palla appena verrà nominato passerà al Commissario straordinario che si occuperà della discarica, insieme al quale lavoreremo molto molto volentieri. Oltre a questo ragionamento che vi ho appena fatto, c'è il Regolamento, abbiamo fatto immediatamente mettendo delle reti para rifiuti, però sono dei predetti paramassi all'interno del corso d'acqua. Come ha detto bene il Sindaco Guzzi sta continuando il suo lavoro per evitare la migrazione dei rifiuti ulteriormente verso.
Il Santerno. Comunque, nella parte diciamo, falliva del del Rovigo. Devo ringraziare Pascal Maracani. Ha fatto quella bella cosa e a noi non è venuto in mente perché ovviamente abbiamo pensato a tutto, ma non a quello è quella dei luoghi del cuore del Fai che, come ha dimostrato,
Filippo Giordano è ha dimostrato come ci sia una formidabile sensibilità su questo luogo, come ci sia una formidabile preoccupazione per il suo futuro. Ma io ci aggiungo un altro formidabile come da parte nostra si sia la formidabile speranza di restituirlo migliore di come l'abbiamo trovato migliore come accessibilità migliore come qualità degli ecosistemi dell'ambiente migliore come fruibilità e l'obiettivo nostro delle istituzioni dell'amministrazione che rappresento. È esattamente questo lavorare con grande solerzia, come credo che abbiamo dimostrato fino adesso per risolvere questo problema. Certamente non è nostra abitudine semplificare le cose complesse, e questa lo è molto, credetemi, sia per la complessità di quello che è accaduto sia per tutto quello che gira intorno a queste vicende. La gestione dei rifiuti, per esempio, non è una gestione semplici. La emissione di apposite ordinanze che consentano a questo quell'istituzione ente di lavorare su quel fiume. Stamattina abbiamo fatto questa riunione per l'appunto e ARPAT metteva in risalto e non era poi vedo perché l'avevamo mandata l'ordinanza con la richiesta di parere come prima di fare un'ordinanza si debba richiedere il loro parere. Quindi ci dedichiamo alla vicenda molto complessa e ovviamente l'appello è quello a non semplificarla perché da fuori sembra tutto molto semplice, invece è tutto molto complicato. Prendo atto che questo lavoro è stato iniziato con grande forza e grande dinamismo dalle amministrazioni, tutte che hanno garantito un dinamismo e io diciamo nella mia precedente esperienza ora qui è rappresentata dall'amico Paolo Basetti. Ho riscontrato poche altre volte, quindi c'è un'attenzione particolare, una veramente grande sensibilità. Chiudo parlando per anche qui, per non ingenerare equivoci da parte, diciamo nella nell'uditorio, comunque tu non sai neanche più vasto.
Esiste una mappatura delle discariche. In Regione Toscana esiste visivamente la Regione Toscana, da tempo ha in corso una mappatura TAV tramite ARPA delle discariche esistenti. Il problema. Homo cercato semanticamente di spiegare che questa non è una discarica, perché per essere una discarica significa avere una delle regole che ti regolano, anche se l'avrei fatta cinquant'anni fa nella nel ritrovare tutti i documenti leggere un po' di cose sui social che io frequento, come forse in maniera parassitaria, per usi per uso personale per modica quantità, diciamo così, però, leggendo un po' di cose, ovviamente si capisce che anche nel 71 erano state date delle prescrizioni, perché queste prescrizioni non sono state rispettate e io non lo so. Non mi interessa, però non la chiamo discarica, perché non è una discarica, perché è uno sversamento incontrollato di rifiuti e per questo, ovviamente, non avendo avuto mai nessuna autorizzazione, non è mai rientrata nella mappatura delle discariche della Regione Toscana, perché alla domanda non ve ne eravate mai accorti prima la risposta è no, se qualcuno se ne ricordava, ma come avete visto, lontano dagli occhi, lontano dal cuore, quindi un luogo molto molto distante dal nostro territorio del Comune di Palazzolo, diciamo se da qualsiasi luogo abitato è passato in qualche maniera uno sversamento è durato una settimana, 10 giorni è passata nel dimenticatoio presso questa memoria. Purtroppo siamo stati costretti a recuperarla da parte nostra, insieme all'amico Buzzi. Non manca. Non mancherà in futuro né l'impegno costante, perché io faccio il PR della discarica. Ultimamente non faccio più il Sindaco o, ma non mancherà l'impegno non solo a lavorare alacremente perché tutto questo sia risolto nel minor tempo possibile, ma anche a dare, come credo vada, messo in risalto a dare l'informazione ai cittadini al la cittadinanza, la popolazione allargata, perché questa sensibilità è una sensibilità che ha preso non solo la parte Toscana, ma anche tutta la parte emiliana è, diciamo, sorto un dibattito anche fra i Sindaci, per cui abbiamo creato una chat che siamo a Rio, Rovigo, nella quale si danno le informazioni in diretta. Ecco quindi se c'è una cosa che non è accaduta, come invece non si pensi vede accadere, ogni tanto è l'immobilità. Noi ci siamo mossi da subito, con noi si sono mosse tutte le istituzioni e il punto a cui siamo e questo qui poi qui ci sono degli sviluppi futuri che sono di questi giorni, come diciamo, quello dell'impegno del Consorzio con le fiamme del Valdarno che diciamo, conosco abbastanza bene per averlo governato per decenni e che è un impegno importante. Non diciamo passi in secondo piano, è fatto e, come ha detto Giampaolo a fare questo progetto, c'è Giovanni Zord, conosciuto da tutti per le, per la conoscenza del territorio, e l'ingegnere Ilaria Mazzoni, che non solo appassionata del territorio, ma anche uno dei migliori ingegneri idraulici del Consorzio. Quindi abbiamo un colosso come era, che ci sta dando una mano attraverso direttamente o attraverso ACR, quindi diciamo, mi sento fiducioso che questo lavoro che abbiamo svolto finora sia all'inizio e che tutti insieme possiamo uscire da questa vicenda che già ci coinvolge e ci sconvolge nel tempo un minore possibile, dimostrando una reazione del sistema pubblico che ad oggi, secondo me, deve renderci orgogliosi, grazie.
CRA, grazie, Marco, allora Maurizio, un minuto, il filmato e poi si dà la parola all'onorevole Mazzetti che poi ci deve lasciare, c'è un filmato e artigianale ed ho girato io martedì ai piedi della discarica, quindi le immagini sono un po', quelle sono però sono CID ecco tanto per rendersi conto di quella sigla la situazione dove c'è la frana Palazzolo.
Sì, sull'alveo del fiume praticamente lo si vede, il Rovigo è proprio di un rigagnolo e questa è tutta la montagna di roba che è presente ai piedi della frana.
Okay.
Bene, allora le immagini sono state chiarissime, do la parola all'onorevole Mazzetti che ringrazio ancora di essere qua.
Grazie a tutti voi, in particolare al Sindaco, Muti che ha voluto la mia presenza qua e mi fa molto piacere proprio lunedì e sono venuto a fare un sopralluogo già avevo presentato una interrogazione in Commissione, ambiente, territorio e lavori pubblici di cui ne faccio parte alla Camera è proprio lo scorso mercoledì ho avuto immediatamente la risposta. Io non sono qua né per fare polemica, né qui per criticare e nel far fare tutto questo, né tanto per fare una caccia alle streghe, perché non è competenza nostra e soprattutto a voi cittadini, interessa poco, diciamo, dare e accorparsi delle responsabilità, tanto poi ci sarà chi lo deve fare, che non siamo noi politici, certamente, ma noi dobbiamo dare un contributo a tutti i livelli. Ringrazio i Sindaci dei Comuni interessati, ma anche tutta l'Amministrazione, l'opposizione che ha fatto una mozione per rendere, diciamo più attivo, questo lavoro, il Consorzio di bonifica, e vedo qui davanti a me il Presidente e tutti coloro che si sono interessati e soprattutto i volontari che si sono adoperati nell'emergenza ma anche coloro che avrebbero voluto fare qualcosa, ma hanno detto benissimo i Sindaci in certe situazioni. È molto pericoloso far muovere volontari che con tutta la passione che capisco bene abbiano la volontà di forse fare qualcosa per il proprio territorio, ma la sicurezza sui luoghi è ancora più importante e naturalmente ai nostri sindaci ci pone, sono responsabili ed è importante avere qualcuno che corni e chi fa quel mestiere lo faccia nel suo lavoro. L'interrogazione a cui ho fatto, naturalmente, di cui vi voglio rendere notizia oggi, anche se magari molto probabilmente qualcuno sul sito della Camera proprio la può aver vista. Io interrogavo naturalmente il Governo per sapere a che punto erano, diciamo, le situazioni dei lo stato d'emergenza, quanto erano i soldi a disposizione e soprattutto se il Governo perché ne sa vennero cosciente e poteva fare fa poco potesse fare, dico questo perché tutti voi sapete benissimo il massimo delle entrate spetti dal maggio 2022, da quando ho iniziato, insomma, qua un periodo molto particolare per il rischio idrologico, alluvioni, frane, eccetera. Che la competenza del governo, del territorio e della Regione però, non è che per questo Governo e la maggioranza e il Parlamento vuole far finta di niente ed è anche nella risposta che è stata fatta in questa interrogazione, in questa interrogazione dove naturalmente e molti anche oggi ho sentito e volevano avere chiarimenti in merito a questa discarica abusiva, diciamo perché non aveva fiscale, come ha detto giustamente il Sindaco, perché non era una discarica autorizzata, ci fosse traccia, ecco, al Ministero non c'era traccia, anche perché negli anni 70 il Ministero dell'ambiente ancora non era e non c'era per cui è difficile trovare tracce. Poi tanti chiedono, come ha chiesto anche l'opposizione, se c'è stato fatto, se viene fatto un monitoraggio e di altre situazioni simili a quella. Ho avuto risposta che l'ARPAT sta facendo un monitoraggio sta tenendo sotto controllo questa per vedere se ci sono altre situazioni, anche se non sarà semplice, perché il territorio è molto vasto e non avendo una localizzazione precisa, anche se la tecnologia oggi ci dà questa opportunità e abbiamo avuto anche dalla risposta consapevolezza del lavoro che è stato fatto è stato evidenziato in somma urgenza del Consorzio di bonifica che, fra l'altro, l'appello, se non vado errando è stato affidato anche il lavoro di UE, ma li monitorare, diciamo, il lungo iter del corso del fiume nel ripristino della situazione. È anche vero che la situazione non è banale e né semplice, perché io sono stato sul posto consolidato. Un veterano sono sembrava un bel punto, so benissimo perché anch'io sono regionale l'Appennino. Conosco bene questo territorio che il rischio idrogeologico che c'è è importante come tutto il rischio idraulico che c'è in questa zona. Il tempo non ci aiuta perché ancora è così, però so anche quanto voi tutti i cittadini, ma anche chi ha attività limitrofe, abbia la voglia di sapere velocemente quando si risolve il problema. Ecco, il problema non è così immediato, benché l'impegno a tutti i livelli posso garantire dal Governo fino ai nostri sindaci è il massimo, passando anche dalla Regione ai consorzi di bonifica le imprese che lavorano, ma la situazione è abbastanza complicata, ma non è per questo che c'è. Ci arrendiamo e cercheremo di fare il possibile fra l'altro qui ci sono dei rifiuti, come hanno già detto i Sindaci speciali, i rifiuti che insomma hanno più di 50 anni che dovranno essere gestiti. Avete la fortuna qui che state chieste da gestiti da il comprensione da parte di delle dell'era, dove ci sono gli impianti, almeno insomma, avete di impianti per lo smaltimento, cosa che è nostro in Toscana sono soprattutto per la parte del temporeggiatore. Non abbiamo per cui avete questa fortuna, per cui sarà più semplice, anche una volta sfocate capiti i vari rifiuti,
Portarli Defence, smaltirli.
C'è il fatto che, naturalmente, chi ha delle attività vuole sapere perché la stagione sta per iniziare, se ci sono le condizioni. Ecco, io credo che da parte di chi è interessato da parte degli enti sarà fatto il possibile per poter ripristinare, almeno diciamo, una sua azione dignitosa per poter lavorare, perché qui si sta benissimo a un turismo legato all'ambiente, per cui se l'ambiente dell'elettricità è un problema, devo anche dire che ci vuole un interessamento particolari da parte della Regione, perché è, come vi dicevo, la mia interrogazione. C'era proprio la richiesta dello stato di emergenza e proprio se non vado errando mercoledì giorno nella sua risposta ad interrogazione poi è arrivato dello stato di emergenza, sono stati stanziati dei soldi, anche se soprattutto chi amministra il territorio stabilisse da quando vengono stanziate a poter essere utilizzati e fatto i lavori non è che è da un giorno Nanto, però qui stiamo in somma urgenza. Siamo in emergenza e il Commissario straordinario avrà tutti i pieni poteri per poter agire per cui si auspica un con questo. Certo, lavoriamo con la natura e la natura e sappiamo benissimo che ha bisogno dei suoi tempi e anche le condizioni meteo e sono, diciamo, legate a questi interventi. Naturalmente io continuerò a monitorare, grazie ai Sindaci, ma non solo, insomma, verrò tornerò qua sul territorio, la situazione, i sindaci, come il Consorzio di Bonifica e chiunque su questo territorio sa benissimo che mi può scrivere in qualsiasi momento, e noi da parte del Governo e della maggioranza della e del Parlamento, cercheremo di fare il possibile consapevoli. Vi ripeto che il governo del territorio e gestione della Regione e noi non è che possiamo intervenire se non in insomma un'emergenza, dando allo stanziamento, come abbiamo già fatto, però, non è che scappiamo che ci troviamo con responsabilità, continueremo a lavorare e sappiate che chiunque va sul sito della Camera può trovare la mia e-mail info, scrivere e i Sindaci giallo fanno e io sono a disposizione per continuare questo rapporto. Grazie.
Grazie cura, darei la parola allora all'onorevole Morrone che già ci ha dato l'assenso a un intervento, grazie le passo, la parola.
Volevo salutarvi perché questo è un punto che non prende benissimo, però ho ascoltato fino adesso, innanzitutto condivido le parole della collega che è intervenuta in precedenza, in primis abbiamo fissato il sito e quindi,
Comando, anch'io con tutti quelli che sono i volontari di non fare gesti eroici, perché purtroppo le condizioni sono precarie e anche pericolose, e prima di tutto bisogna mettere in sicurezza chi opera e chi opera ne beneficia persona specializzata e non avventurarsi in cui la buona volontà di tutti ci sarà modo tutti di collaborare. L'altro aspetto che ci preme.
È che ci sono comunque delle indagini in corso, perché probabilmente potrebbero esserci altri siti ovunque.
Non sono discariche, condivido con chi è intervenuto in precedenza e prima che accada, ciò che è accaduto, se si potessero individuare sicuramente la messa in sicurezza, se non la politica sarebbe sicuramente meno onerosa, quindi questo è fondamentale e.
Eh, ecco noi, per quanto ci compete come Commissione siamo abbia fatto il primo sopralluogo, ne parleremo in Commissione, terremo monitorata la situazione, ci rendiamo disponibili ad intervenire nel senso ah, così di quella da coinvolgere anche in Commissione nazionale delle bonifiche, che è il generale Vadalà anche perché questo purtroppo non è uno dei siti orfani cioè non si sapeva nulla di questo sito e la mia preoccupazione se ce ne fossero altri, magari in zone limitrofe perché,
Condivido il dottor dell'opportunità di poter in questo modo di sistemare o comunque bonificare tutto quanto la del cibo, però è un danno economico non indifferente, quindi che andrà a carico purtroppo o della Regione, o se si trovassero altri fondi anche perché immagino che il Comune si impossibilitato penso sia abbastanza scontato. Ecco, però c'è la nostra vicinanza e il nostro supporto con quelli che sono i nostri consulenti e scendiamo a disposizione. Mi scuso, ma mi collego, però siamo in una tratta di viaggio.
Stiamo andando in un'altra missione di troppo, non riesco a seguire però bene l'iniziativa di chi ha deciso di fare questo Consiglio comunale aperto per coinvolgere cittadinanza e tutti gli enti preposti che possa aiutare, sistemare attuazione, quindi grazie e mi scuso se devo abbandonare purtroppo la riunione comunque c'erano altri consente alla Commissione che rimarranno collegati fino al termine grazie,
Grazie grazie, onorevole a questo punto, se c'è collegato l'assessore regionale, Monia Monni, le darei la parola.
Sì, buonasera, buonasera, grazie a tutti, mi sentite intanto si perfettamente bene, intanto grazie per l'invito e per questo momento di confronto ho seguito solo parzialmente la discussione, quindi magari rischio di ripetermi, mi perdonerete però vorrei provare a inquadrarli un po' questa situazione che insomma è piuttosto complessa e ho sentito che è emerso bene anche dagli interventi di chi mi ha preceduto. Intanto, a seguito degli interventi meteorologici che si sono verificati in 14 marzo, è stato nuovamente dichiarato lo stato.
La nazionale.
Porterà alla nomina di un commissario straordinario per l'emergenza, solitamente questa figura coincide con la figura del Presidente della Regione e a quel punto il Commissario, con la proprio con propria ordinanza, provvederà a designare i soggetti attuatori, che sono quelli poi incaricati di intervenire e di di eseguire gli interventi di messa in sicurezza e di ripristino ambientale fra tutti gli altri fenomeni che hanno colpito nuovamente l'Alto Mugello.
C'è di scampo, appunto un movimento franoso del territorio, difatti Palazzuolo sul Senio località Alpe, le spiagge e questa frana ha interessato un versante che negli anni 60, era stato utilizzato come sito di sversamento dei rifiuti urbani che poi erano stati dei coperchi e si sono rinaturalizzata. Ha ragione, il Sindaco continua a non chiamarla scarica perché non è inquadrabile così a norma di legge. Questa frana ha trascinato a valle numerosi materiali, soprattutto rifiuti urbani generalizzati. Insomma, è passato moltissimo tempo, terra e detriti tanti alberature cresciute spontaneamente nel tempo, e questo materiale, oltre ad aver raggiunto il Rovigo attraverso la piena, è stato trasportato fino al suo interno e il Comune appunto di Fiorenzuola, e sono stati documentati numerosi sversamento e depositi di rifiuti come plastiche contenitori vetri, Google ABI i corsi d'acqua, il Comune di Palazzolo, sentivo che il Sindaco Buzzi bottino lo diceva ha attivato una procedura d'urgenza con due verbali di somma urgenza affidata alla società A.C.R. Dejan spacchi fa parte che fa riferimento al gruppo Hera Ambiente che il gestore, l'esecuzione di interventi di messa in sicurezza di questo fronte, che prevedono e infatti sono, sono in corso di esecuzione, il potenziamento e consolidamento di una pista d'accesso al piede della frana, sostanzialmente una strada e la raccolta dei rifiuti che si sono depositati alla base di questa di questa frana. Il Comune ha installato anche diversi sbarramenti. 5 ha posizionato delle barriere paramassi e ovviamente a.
Ho organizzato una raccolta e trasporto di questi materiali dalla zona della frana fino alla provinciale 4 7 7 a un deposito intermedio.
Il Presidente, in qualità di commissario per la Emergenza regionale, a nessuna ordinanza, la numero 1 l'hai messa il 20 marzo e che poi è stata integrata con una circolare esplicativa per definire le modalità di gestione dei rifiuti che derivano da questi eventi alluvionali. Sostanzialmente sono di due tipologie. Ci sono i rifiuti che sono di spazi lungo il corso d'acqua che hanno le caratteristiche, anche se non sono definibili. Così perché i tempi non c'era. Una definizione dei rifiuti solidi urbani, ma diciamo, sono di quella tipologia lì perché sono plastiche contenitori, bottiglie, però frammisti, ovviamente a materiale vegetale. Questi rifiuti possono essere raccolti dai soggetti incaricati o anche dai volontari coordinati dalla Protezione civile, non hanno una necessità di caratterizzazione a una critica e possono essere conferiti direttamente in impianti di trattamento ordina ordinari, quelli dedicati quindi ai rifiuti urbani o altri. Chi ha coscienza può individuare con una tracciabilità separata, vuol dire che non vanno in tariffa che riteniamo in una contabilità separata per coprire poi questi. Costi auspicavo con l'emergenza nazionale. Ci sono poi i rifiuti, invece, la messa in sicurezza della frana, che sono sostanzialmente le terre frammiste ai detriti e hanno fatto, ovviamente, ai rifiuti mineralizzate, ai residui di questi chiamiamoli urbani. Se invece vi chiedono ovviamente campionamento e caratterizzazione analitica, ogni 200 metri cubi doveva essere fatto un testo Segretario pesante, suddivideva Goodluck al test di Pozzuoli,
Sono soggetti a verifica e vittima di accessibilità scatta e, dopo questa verifica all'800 definirà i quali impianti indirizzare questi questi rifiuti. Al momento la gestione del materiale franato è parzialmente bloccata. Diciamo così, perché per la gestione di questi rifiuti è necessaria l'ordinanza del Commissario di Governo che, come dicevo ancora non è stato nominato perché è legata alla nomina del commissario. È la c'è la possibilità di derogare.
Ad alcuni ad alcuni parametri. Insomma, sostanzialmente derogare alla definizione dei rifiuti speciali se pubblicare molto i costi e la tipologia è del conferimento, come abbiamo fatto negli altri degenza. Sostanzialmente i rifiuti sono definiti esclusivamente alluvionati e quindi vengono assistiti con maggior semplicità. Nel frattempo abbiamo pronta una proposta operativa che prevede l'attivazione della filiera autorizzata per la movimentazione dei rifiuti dal deposito sulla provinciale al punto di raccolta. Ovviamente stiamo facendo l'analisi di caratterizzazione e sono previste le valutazioni successive. Sta partendo quella che viene chiamata fase 3 o via, ossia il consolidamento strutturale del fronte di frana con la rimozione dei figli e si stanno valutando l'installazione di ulteriori barriere a protezione del Rovigo.
Stiamo facendo un progetto definitivo di messa in sicurezza urgente, il supporto di ditte di ingegneria specializzate e poi dovremmo in qualche modo dare garanzia di sorveglianza e di impermeabilizzazione del porta in contenitori, quindi una garanzia di infermieri che quella presso i punti di stoccaggio temporaneo e finale l'intervento di contenimento e di chiamiamola bonifica ambientale anche se non è un termine politicamente corretto ma Arrest regge regge la definizione avviato dal Comune di Palazzolo sul serio rappresenta un caso.
Esemplare di gestione dei rifiuti storici che sono riemersi dopo eventi estremi e che unisce in tema di emergenza idrogeologica, quella ambientale. Permettetemi un ringraziamento. Io voglio ringraziare pubblicamente ancora una volta e Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno perché, nonostante si stia parlando di un'area esula dalla sua competenza territoriale, si offerto per eseguire un intervento particolarmente complesso per rimuovere questi rifiuti. Voglio ringraziare il dottor zona torna e la dottoressa Mazzoni, la cui conoscenza dei luoghi ci ha permesso la redazione del piano e senza questa conoscenza si peculiare, sarebbe stato estremamente più complesso, di Lecce. Ha molto complesso così e voglio ringraziare il dottor m'ha detto che oggi è presidente del Consorzio ma è sempre.
Un uomo delle istituzioni e del sistema di Protezione civile. Devo dire che questa sensibilità si è dimostrata anche in questo momento. È grazie a queste figure collaborazione con tutto il resto del sistema che oggi abbiamo un piano per la rimozione e la messa in sicurezza dell'alveo del abusivo e abbiamo un soggetto che ha la capacità di eseguirlo. Questi rifiuti, come vi dicevo prima, simili agli urbani di plastica, metalli, vetro, gomma, polistirolo tessili sono distribuiti sostanzialmente lungo l'alveo. Le sponde del torrente per molti chilometri si sono dispersi anche in zone particolarmente impervie e sebbene ARPAT abbia escluso la possibilità di contaminazione perché sono rifiuti che il tempo a mineralizzato, questo è avvenuto in un'area particolarmente significativa, soprattutto dal punto di vista ecologico e quindi, oltre a essere un'area estremamente significativa per la vocazione turistica di un territorio che attuativo proprio perché incontaminato e selvaggio, forse uno dei meno antropizzati e della regione. Quindi è vero che c'è un rischio ambientale in senso inteso nel senso più stretto del termine, ma c'è un'urgenza di procedere alla restituzione di questi luoghi e possibilmente più forti, come diceva il Sindaco, bottino più tesi degli enti di come e come sono entrati in questa emergenza. L'intervento che eseguita il Consorzio, è una somma urgenza, ovviamente oggetto di una dettagliata perizia tecnica giustificativa ed a ai sensi del decreto legislativo 36 del 2023, la zona di intervento si estende per 6.800 metri fra la frana e la comunque un decimo e attraversa entrambi i Comuni. Palazzuolo Firenzuola passa dal Parco demaniale del gioco Basaglia, è un'area davvero di pregio ecologico significativo, è ricchissima di biodiversità e habitat importanti e quindi ha bisogno di tutta la nostra attenzione d'intervento,
Suddivide il traffico fluviale in tendenza, tre segmenti in base alla morfologia dell'alveo e anche alla densità degli usi all'accessibilità a queste aree, alcune delle quali hanno detto particolarmente difficili da raggiungere. Il tra il primo tratto alla zona di frana e lì è più facile perché si interviene con escavatori cingolati, barriere paramassi e si rimuovono limitati, ma uno dei livelli più pesanti nei tratti 2 3 dovremmo procedere con dei ragno e degli operatori a terra. Verranno peraltro utilizzabili degli elicotteri, persone varie di spezza e saranno aperte delle piazzole nel del bosco. Il tratto 4 è quello più impervio, ci serviva soltanto a piedi. La raccolta sarà sostanzialmente manuale con l'utilizzo in parte Mimun in parte di Perricelli e dove possiamo arrivare con di ragno? Interverremo anche con quelli ultimi tra il TUC 5 6 scusate, prevedono sia lavorazioni manuali e meccaniche con escavatori su leggeri, ed è qui che saranno ripristinati i sentieri e piste esistenti che poi lasceremo.
Che la migliore fruizione di queste zone e l'ultimo tratto e accessibile invece la viabilità mezzi leggeri e quindi si può intervenire più facilmente. Come capite, la complessità del piano si definisce da sola, cioè si va dai muri, il mio nipote di ciò che sta nel mezzo per rispettare un po' anche la complessità morfologica di questo territorio. Ovviamente tutte le operazioni saranno effettuate nel rispetto della normativa ambientale e paesaggistico. Inizieremo al massimo gli interventi. Chi è in Baldini? Utilizzeremo le logistiche preesistenti dalle bis forestali, sentieri storici e via dicendo. Sono state identificate con cinque aree logistiche principali. Ve le leggo perché non le ricordo le spiagge rifuso, ghiacci, la lastra, la serra Badia di Moscheta che saranno le basi operative per il deposito di materiali, saranno punti di ristoro e di ricovero del personale, saranno allestiti postazioni, lo stoccaggio Pozzolo protette con teli impermeabili o con container scarrabili. Sentivo che questa era la soluzione preferita dai Sindaci e saranno realizzati interventi di sistemazione della viabilità forestale esistente.
Il computo estimativo è parzialmente redatto, diciamo, con il prezzario regionale dei Lavori pubblici, ma deve essere ovviamente integrato.
Perché ci sono alcune fasi ancora data dal puntualizzare i tempi di attuazione dipenderà da in parte dalle risorse finanziarie, ma soprattutto dalle condizioni meteo e chi ha queste reintervenire anche da dentro l'alveo del fiume e dalla possibilità di accedere alle aree logistiche e dopo che la raccolta va effettuata, sarà era il responsabile dell'installazione delle postazioni di stoccaggio provvisorio. Quindi a raccogliere questi rifiuti a trasferirvi verso gli impianti di smaltimento, come avete sentito, la con gli uomini della Protezione civile regionale è stata attivata, è attiva e operativa. Già da 14 scorso sono venute dal territorio lenzuola lungo il torrente Rovigo a supporto delle attività sia di e la consorzio. I volontari lavorano in coordinamento con i POC dei comuni, sia di Fiorenzuola di Palazzolo e, ovviamente, con il sistema di protezione civile locale. Come dicevo, le caratteristiche morfologiche complesse dell'HYDRA hanno richiesto il supporto tecnico del soccorso alpino, che voglio ringraziare, anche perché sta garantendo le condizioni di sicurezza per gli. Operatori ci sono 21 aree individuate, come si oppure lungo il corso del torrente, e sono quelli che sono selezionate per consentire ai volontà di operare nella massima sicurezza figura, ci sono 23 volontari specializzati logistica operativa che sono nell'impasse della Croce rossa, della parte delle Misericordie, solo equipaggiati con i dispositivi e i mezzi necessari per poter operare in sicurezza in contesti anche difficili. Stiamo attivando altre forze e la colonna mobile, quindi questi numeri sono destinati a crescere. Tutte queste attività sono argomenti in coordinamento, anche con Città metropolitana, oltre che una le le, le, i Comuni e i Comuni coinvolti,
Per garantire il coordinamento strategico di tutte queste attività complesse e articolate. Ho istituito un tavolo di coordinamento di cui fanno parte anche Arpat a tutti i settori ambiente e difesa del suolo, tutela della natura della regione i due comuni, la prefettura, che ha dato un contributo molto importante ovviamente tutti i soggetti attuatori coinvolti in questo tavolo delle monitorare l'attuazione di tutte le misure, garantire che ci sia uno scambio efficiente delle informazioni tra gli enti e i soggetti operativi e, ovviamente, se ci sono criticità offrire offri soli. Io ci tengo a ringraziare ancora una volta tutte le volontarie e volontari del sistema che sono uomini e donne di grande generosità e competenza. Non si tirano mai indietro quando c'è da dare una risposta, soccorrere o come in questo caso curare una ferita. Ovviamente il nostro primo pensiero è stato e sarà la loro sicurezza. Sono persone formate e competenti, abituati a stare dentro la di comando, a gestire situazioni complesse, però abbiamo voluto essere certi di attivarla in zone prive di rischi, un non gestibili ovviamente e chiudo. Tutto questo avrà costi molto elevati, ancora non totalmente quantificabili, per i quali ha aperto un confronto con il dipartimento e con il Governo, perché non è certo il loro riconoscimento da parte del Governo. Conosco bene l'interrogazione presentata dagli aerei dall'onorevole Mazzetti, avendo mandato io il contributo Ministro per la risposta, come ha usuale della collaborazione tra istituzioni, ma siamo in una situazione di emergenza nazionale e non è il massimo che ci potrà garantire le risorse che ci servono, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri e riconoscendo questa emergenza specifica, questa emergenza specifica è stata determinata dagli eventi meteo, deve stanziare risorse dedicate, hanno riconosciuto l'emergenza nazionale, quindi hanno riconosciuto che la competenza è del Governo e in via straordinaria, quindi non valgono le ordinarie competente l'attenzione della Regione e dei territori. Ecco sì, ma direi più misurabili e tangibile, oltre ai poteri che saranno affidate a cui quando sarà nominato, però servono anche i soldi, servono soldi pescati a questa misura e su questo è necessario un intervento del Governo. Quindi confidiamo limone territori non siano lasciati lì, perché questo territorio ha davvero particolare bisogno di attenzione. Io vi ringrazio, spostata più lunga del dovuto uccide, tenevo a offrire un quadro completo, buon lavoro a tutte.
Grazie grazie veramente per la relazione molto esaustiva. A questo punto, io, per dovere istituzionale, darei la parola alle alla vicesindaco e assessore all'ambiente del Comune di Imola, Eleonora Spada che CRI Elisa Spada, scusa che credo rappresenti un po' tutti i Comuni del del Santerno a te la parola. Grazie buongiorno a tutte e tutti rappresenta un Sindaco Nigri, in qualità, diciamo, di Presidente di Con.Ami. Del nuovo circondario Imolese e chiaramente tutti i Comuni del che si affacciano sul fiume Santerno,
Come immaginerete, risentono fortemente anche di quello che accade a monte. Siamo.
Amareggiati, ma allo stesso tempo siamo con voi per il disastro che si è generato e che ha caratteri, appunto, ambientali, sul luogo straordinario che anche la notizia, anche le nostre comunità frequentano e amano profondamente, ma allo stesso tempo è l'acqua che ci unisce e dell'acqua che arriva anche ai nostri potabilizzatori, quindi c'è proprio anche un tema di gestione dell'acqua e gestione della qualità dell'acqua. Io intanto vi vorrei ringraziare moltissimo per.
Diciamo la grande, il grande lavoro e il grande sforzo che sopportano i vari istituzionale e, a partire dalla Regione Toscana, che ha lavorato insieme alla Regione Emilia Romagna, quindi ringrazio anche l'assessore Monni e l'assessora Priolo, che non è presente per lo sforzo congiunto perché appunto quando c'è un problema che riguarda più territori i territori devono lavorare insieme.
Ringrazio i sindaci, ci hanno sport fatto uno sforzo immane perché si sono trovati a dover fronteggiare un qualcosa di veramente straordinario, ringrazio ARPAT e ARPAE, che immediatamente hanno fatto anche dei monitoraggi, che sono fondamentali anche sulla qualità dell'acqua, anche per,
Dare riscontro alle nostre comunità rispetto a cui a quello che stava succedendo alleato tu puoi Delrio Rovigo arrivano non saperlo e devo dire che è incredibile lo sforzo, e anche non solo se lo sforzo messo in campo in sinergia tutti insieme, anche in questo caso anche il ruolo di economici, chi vuole importante? Ma diciamo da tutti coloro che si sono messi a disposizione e devo dire che anche nei nostri territori c'è stata una una grandissima risposta, proprio perché sono luoghi che sono amati apprezzati e l'impeto dei volontari a dare il proprio contributo è stato fortissimo e comprendo anche la necessità di darsi un tempo, pianificare che è fondamentale e capire che ruolo può avere ognuno nel risolvere i problemi. Quindi da parte nostra è veramente un grande ringraziamento.
Punto Firenzuola Palazzuolo fanno parte di Con.Ami. Quindi siamo una grande comunità che si deve deve star vicino in queste situazioni e con la comprensione che quello che succede, che state facendo voi.
Investe moltissimo anche la qualità dell'acqua, la qualità dei paesaggi che viviamo nel quotidiano, da parte nostra, chiaramente ci siamo tutelati con Hera per chiedere maggiore monitoraggi, soprattutto sugli sui i punti di captazione, sostanzialmente le prese di potabilizzatori, perché diventa fondamentale avere un monitoraggio che va da monte a valle e in particolar modo quelli di Castel del Rio, quello di Borgo Tossignano per cercare proprio attraverso il monitoraggio di avere chiaro sempre l'andamento del fenomeno e quindi capire anche come intervenire e agire quindi esso,
Mi rendo conto che siamo un Comune apparentemente lontano, ma appunto l'acqua è un legame che è, come dire, la stessa acqua che arriva da noi, vi ringrazio per i vostri esporti, ringrazio anche per l'occasione di questo Consiglio comunale che effettivamente restituisce un po' tutta la comunità il grande sforzo che si sta mettendo in campo in maniera sistemica e e vi do un buon proseguimento e vi ringrazio ancora.
Grazie, ora darei la parola ringraziandolo anch'io da parte di tutto il Consiglio comunale di Firenzuola Paolo Basetti, Presidente del Consorzio che ci dirà un po' perché ha accettato questo gravoso impegno e come pensa di risolverlo no, a parte gli scherzi, grazie veramente.
Intanto buonasera a tutti non è così frequente vedere una sala del Consiglio comunale così gremita è generalmente i lavori del Consiglio comunale, non vedo una grande partecipazione, ma questo è evidenza di una preoccupazione forte che interessa tutta la comunità, che è una preoccupazione, non è solo locale, perché chi ha seguito questa vicenda dal lontano, diciamo così, l'ha vissuta con la stessa tragica consapevolezza che si è di fronte ad una grossa tragedia ambientale, la grande emergenza ambientale, che viene da lontano da scelte sbagliate decenni fa, ma che non è importante ora identificare nei colpevoli, ma è importante agire. Io ringrazio l'Assessora molli per le belle parole che ha speso nei confronti del consorzio e del sottoscritto. Veniamo dalla stessa scuola e la scuola è quella della Protezione civile.
Laddove ognuno fa la sua parte, allora nel momento in cui la Regione ci ha chiesto, a seguito di un bel lavoro volontario dei nostri dipendenti, che si sono spesi facendo una relazione tecnica, perché amano questi luoghi, perché li conoscono bene, nel momento in cui la Regione ha chiesto al Consorzio di bonifica Medio Valdarno che non è competente per territorio e non è neanche competente per fusione perché ci occupiamo di manutenzione ordinaria ma nel momento in cui la Regione ci ha chiesto di spendere le nostre competenze per aiutare non solo questa comunità,
Ma aiutare l'ambiente in senso lato, aiutare anche quelle comunità che non vivono qui e quei cittadini che non vivono qui, ma che vengono qui a passare l'estate piuttosto a fare una camminata nel fine settimana, come potevamo dire di no non era possibile perché in una emergenza grande come questa ognuno dà la sua disponibilità e ognuno dà il suo contributo.
E allora lasciatemi dire che per il Consorzio di Bonifica è grande motivo di orgoglio dare un contributo in un'emergenza di questo tipo in una operazione e in una competenza completerà molto complessa. Diciamocelo francamente, non è un giochino da ragazzi, cioè lavorare su questo bellissimo torrente. Non è un gioco dei ragazzi, soprattutto in alcune aree, e lo ha detto l'assessore Monni, che hanno delle caratteristiche di in pervietà particolari e che non è possibile consegnare ai volontari,
Generalizzati, diciamo così non professionalizzati. Quindi significa accollarsi un onere che però poi darà un, spero, un risultato più che positivo. Tra l'altro, vi do una notizia, perché proprio oggi abbiamo dato e abbiamo dato incarico alla ditta che si occuperà l'azienda che si occuperà di fare una prima è un primo intervento e sarà Agroambiente. Mugello che nella prima fase del lavoro circa mezzo milione. Giovanni, se non ricordo,
Male si occuperà di una prima fase in più o meno. La perizia giustificativa idee individuerà quattro fasi di lavoro e ci vorranno circa 29 30 settimane. È bene sapere che sarà un lavoro lungo, non sarà un lavoro che si esaurisce in pochi giorni, ma intanto siamo in grado già di avviare la prima fase. Ora vi leggerò anche per non sbagliare nell'elencarne quello che faremo nei prossimi giorni, perché da mercoledì consegneremo il cantiere e quindi si partirà con la fase, con la fase operativa vera e propria.
Questo significa che lo ha detto lo ha detto il Sindaco di Palazzolo, peraltro amico e mio predecessore alla guida del Consorzio, l'ho detto anche il Sindaco di fiori, solo l'ha detto l'onorevole Mazzetti sono hanno detto un po' tutti. C'è stata una grande mobilitazione, cioè bisogna dire che sia le Istituzioni Regione in testa, sia i comuni sia il sistema della Protezione civile nel suo complesso si è mobilitato in maniera molto repentina e ma era molto sollecita. Non è facile che tutto questo si muova insieme e cosa si è mobilitato in modo importante. Lo dicevano anche i numeri del FAI e della e la la, la gente comune e il Comune non vuole sminuire questo ruolo ma jet e non ha una professionalità, non ha competenze dirette, non ha competenze specifiche, ma che ha a cuore il proprio territorio. Quindi in questo gioco di squadra, perché di questo si tratta.
In questo gioco di squadra. Secondo me noi faremmo bene a questo fiume, faremo bene con fatica, con la necessità di risorse, con la necessario appoggio da parte del Governo, senza il quale probabilmente non riuscivano a fare a fare tanto, ma riusciremo a fare bene tutti insieme perché siamo partiti con il piede giusto. Proprio oggi c'era una riunione tecnica dei dei soggetti attuatori, di quelli che saranno i soggetti attuatori. Sarà un tavolo permanente, perché in un lavoro di questo tipo è necessario un coordinamento stretto e forte. Non si può lavorare a compartimento stagno, c'è bisogno di un confronto continuo fra soggetti che lavorano ordinariamente con competenze diverse, ma che in questo caso, nei prossimi mesi dovranno essere braccio contro braccio, anzi braccio a braccio nel gestire tutti gli aspetti tecnici che saranno complessissimo, ma che si riusciranno a superare solo parlandosi, collaborando tenendo bene di conto il fatto che siamo tutti insieme remando si parla di acqua della stessa nella stessa direzione, quindi non la faccio tanto lunga Sindaco e il Sindaco io sono molto contento di essere qui stasera e volevo anche rappresentarvi l'entusiasmo del Consorzio nell'affrontare questa sfida, perché è una sfida e diciamolo e ringrazio. Giovanni e Ilaria che hanno fatto uno straordinario lavoro e continueranno a farlo.
Continueranno a farlo perché è la sola direttore dei lavori Ilaria Mazzone strada direttore operativo, Giovanni zona con il RUP e sarà il nostro ingegner Manenti e devo dire, ve lo dico e chiudo fare il Presidente di un Consorzio con persone ove questo è molto semplice grazie.
Sta ora si dà la parola anche ai tecnici, allora e io direi a questo punto se la ditta CR ci può dare un breve ragguaglio sullo stato d'avanzamento dei lavori può venire qua al microfono e poi si dà la parola a Giovanni Zordan, che entra più nel dettaglio del degli interventi da fare.
Prego.
Buonasera a tutti sono Paolo gradini di ACR Giani rispetto a quanto anticipato da dal Sindaco di Palazzuolo, e le lavorazioni stanno procedendo.
Siamo arrivati sulla frana, sul corpo della frana, stiamo lavorando all'interno e per arrivare per uscire da raggiungere, diciamo il Rio Rovigo.
E rimuovere tutti i rifiuti che sono presenti all'interno del corpo della frana.
Noi siamo operativi continuamente, anche quest'oggi eravamo su in cima come con la pioggia per cui stiamo mettendo il massimo impegno.
Niente e si procede e poi le ultime le ultime, gli ultimi aggiornamenti riguardo alla gestione dei rifiuti e attendiamo risposta e poi procediamo con col coordinamento dei vari soggetti che.
E saranno richiamati attorno a questa gestione più importante.
Stiamo provando ad accedere, come dicevo prima, alla frana, cercando di entrare in più punti.
In modo da rimuovere tutto il materiale che è all'interno, individuando anche il materiale che al sotto ai maschi sotto il terreno, quindi cercando di non lasciare nulla sul corpo di frana e niente, quindi stiamo, stiamo procedendo quindi col massimo impegno una domanda,
Quando, quando pensate di aver messo in sicurezza il cliente della banca e proprio su più,
Il tempo no, non c'è amico, direi, e anche perché l'ultima parte della del corpo frana è molto ripido e il terreno è molto scivoloso, per cui stiamo cercando di portare e massi ciclopici, li stiamo rompendo in sito e Lynch, cerchiamo di aggrapparsi il più possibile al al versante ed è un versante molto molto ripido a quasi al limite dell'elaborazione del delle scavatore.
E per cui faccio fatica a fare un una previsione, anche perché domani mette di nuovo pioggia, lavorare in quelle condizioni è quasi impossibile, anzi è impossibile in questo momento.
Dal mio punto di vista, con le condizioni meteo giuste e in in quattro o cinque giorni riusciamo ad arrivare sul fondo della frana e cominciare a a trasportare, a portare sui rifiuti più pericolosi quelli più né adiacente al al al corso all'asta fluviale, allora la sta al torrente sostanzialmente.
Grazie.
Allora chiama Giovanni Zordan se ci può fare un po' di intervento, vieni pure Giovanni.
Salve a tutti. Allora mi concentrerò su alcuni aspetti particolari, ma ne grosso modo e l'assessore Monni è stata molto dettagliata e una descrizione degli interventi che quindi, insomma, c'è da aggiungere poco. Intanto, parto con una piccola premessa che e so di parlare anche a nome di l'Aria, che siamo stati fortunati o Ilaria. Ora riceviamo, ricevevamo i ringraziamenti, ma noi lo abbiamo fatto solo per noi stessi. Siamo stati fortunati perché, mentre come tutti voi avevamo lo stomaco chiuso a questa situazione, da questa violazione profonda di quello che per noi è più sacro, mentre quasi tutti erano fermi, noi abbiamo potuto utilizzare le cose che sappiamo fare, che sono le nostre conoscenze tecniche, la nostra conoscenza del territorio e della nostra capacità di muoversi in ambienti impervi. Abbiamo potuto fare e la nostra testa per creare qualcosa, creare qualcosa che poi magicamente ha avuto questo risultato è quasi mi emoziona dirlo, perché è stato tutto fortuita. Insomma, il progetto è piaciuto in Regione. Il Consorzio ed ha appoggiato la Regione in riprenderlo e riprenderlo e realizzarlo, e addirittura ci mette a capo della gestione di questa cosa. Quindi per noi è una cosa onerosa, una grande responsabilità ma veramente bello e ci sentiamo fortunati a poterlo fare.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, raggiungere a quanto già è stato detto voglio sottolineare una cosa è tutto tutto. Il progetto è stato pensato avendo a cuore esattamente com'era e Rovigo fino a qualche settimana fa, e il suo valore di e naturalistico altissimo, quindi abbiamo pensato che gli interventi dovevano essere tutti i fatti, in modo prevedendo già che il Rovigo tornasse estere almeno quello che era prima, quindi niente di invadente niente possa lasciare traccia nel futuro di peggiorativo casomai di migliorativo e abbiamo agito percorrendo più volte tutta l'asta del del torrente, individuando sostanzialmente la tipologia dei rifiuti non solo in termini di qualità, ma anche di quantità e di come è stata disposta dal fiume, quindi intorno agli alberi sotto i sassi, sulle a vari livelli, su sulle sponde e in base alla qualità, alla quantità, alla disposizione e poi in base agli accessi possibili. Perché sapete che, Rovigo e soprattutto nel tratto che abbiamo preso in considerazione noi che, ripeto, è dalla.
Dalla confluenza delle persone a valle fino alla frana è molto vario, è sempre impervio, ma con gradi di di di accidentalità diversi l'abbiamo diviso in settori in base quindi omogenei, sostanzialmente per le possibilità di intervenirci. Quindi, dove si interviene quasi esclusivamente al mano, dove è possibile intervenire con piccoli mezzi meccanici o manuali dove è possibile intervenire con escavatore, lo abbiamo diviso, abbiamo frazionato, abbiamo ha adottato un approccio razionale nei limiti di quello che era possibile, stimando quantità tipologia, tempi di intervento e mezzi che potevano utilizzarlo, quindi sono venute fuori con i sette tratti che già ci ha illustrato l'assessore Monni e per ognuno è stata individuata più o meno una tempistica di esecuzione.
E per poter avere un tempo che giudichiamo commensurabile delle operazioni. Abbiamo immaginato questo progetto di dividerlo, di aggredirlo contemporaneamente da tre parti, quindi è stato diviso, sostanzialmente almeno idealmente, in tre fasi, che però partono più o meno contemporaneamente, anche se la prima fase è una fase preparatoria, che è quella e permette a tutti di accedere e di lavorare in sicurezza. Quindi è tutta una fase che va a recuperare i sentieri, la viabilità rurale preesistente, dopodiché verrà si partirà contemporaneamente e congiungendosi una una cosa importante che abbiamo progettato e anzi è in fase di ultimazione. La progettazione esecutiva è una grossa rete paramassi subito a valle di quello che sarà sarà ammessa dal Comune di Palazzolo, quindi una seconda rete leggermente più a valle a valle della confluenza, con il torrente che viene dalla Sambuca, il rio San buca, progettate in modo molto massiccio e importante che permetta di garantire che da monte non arrivino più rifiuti, anche in caso di piani importanti. Solo in questo modo da lì verso valle. Possiamo lavorare in tranquillità sapendo che il lavoro che facciamo non viene, diciamo così, sciupato via via che lo facciamo.
Grazie.
Grazie.
Grazie Giovanni, allora io avevo richiesto, avevo chiesto a Debora della misericordia se può fare un intervento, prego, Debora,
Chi?
Grazie.
Marini. Allora io sono la governatrice della misericordia di Fiorenzuola e diciamo, siamo stati inizialmente un po' attivati perché ha subito due, appena c'è stato questo sversamento come gruppo di Protezione civile, è un piccolo gruppo di Protezione civile perché ovviamente siamo una piccola misericordia, ma subito ci siamo resi conto che era.
Anche il coordinare il il volontariato che in quelle ore subito dopo lo sversamento popolava i social, perché tutti, come diceva anche Giovanni, eravamo tutti indignati dello sfregio di di questo torrente a tutti nostro caro, se si è valutato subito che nei nelle diciamo le fine settimana probabilmente si sarebbero riversate.
Centinaia di persone e quindi probabilmente noi abbiamo, ma abbiamo subito manifestato l'Amministrazione la criticità di come gestire questo volontariato. Oltretutto non sapevamo neanche bene la tipologia dei rifiuti, come come procedere per raccolta, come poi, insomma, era era tutto molto complicato.
Devo dire che la misericordia ci ha proprio nei loro, nel proprio statuto, la tutela dell'ambiente. Infatti, non tutte le Misericordie hanno i gruppi di Protezione civile. Noi per fortuna negli anni ne abbiamo mantenuto e abbiamo cercato di coltivarlo e ci abbiamo diversi volontari, devo dire, la tipologia di questa di questo intervento e Protezione civile è parecchie atipico, perché le protezioni civili non intervengano, intervengano in caso di disastri e sono.
E soprattutto il supporto della popolazione, cioè alluvioni, togliere l'acqua nelle case e andare a pulire, eccetera. Quindi già questa è una cosa molto che anche alcuni volontari probabilmente non se la sono sentita nemmeno di affrontare. Insomma, ci son state delle delle discussioni da questo punto di vista è innegabile. Quello ha detto Maurizio Barani che l'immagine anche del nostro territorio sia stato completamente.
Demolito o perché, insomma, pensare che avevamo una discarica.
Praticamente nessuno lo sapeva o forse lo ricordavano vecchi.
Vecchi amministratori, insomma, ci ha messo tutti.
Sul chi vive insomma anche su altre situazioni del genere.
È stata dopo tanto un po' capire come organizzarsi.
È stato incaricato il soccorso alpino di fare una mappatura soprattutto della zona, diciamo a monte del Molino della lastra che ci parevano che pareva tutti quella più possibile per interventi di volontariato che, è,
Diciamo, non è professionale, cioè è volontà, è volontariato, professionale perché ha fatto un corso di Protezione civile, però, come ho detto, è sempre un volontariato sempre volontariato, ecco, non è una ditta o sono dei lavoratori di ditte specializzate che,
Su questo, su questo tipo, su questo settore I, quindi, sicuramente nessuno vuol far gestirò ICI, quindi si è parlato prima di gesti eroici, so, ovviamente i volontari sono formati a noi, i DPI ci hanno tutta una serio e sono soprattutto organizzati dalla i nostri volontari. Sono state organizzate la colonna mobile, che è partita sabato. Ovviamente siamo stati sfortunati perché sabato poi domenica, purtroppo, le condizioni meteo su queste.
Ringrazio chi chi sentiamo disponibili perché, come ho detto, non è è volontariato, quindi noi c'abbiamo diversi volontari, ma tutti hanno loro impegni. È vero che è passato un mese, ovviamente questa ondata di di diciamo persone se erano anche di rese disponibili, che quindi non sono volontaria, volontari professionali da questo punto di vista sono stati.
Un pochino, cioè sono stati messi da parte perché ovviamente c'è questo problematica sulla sicurezza e questo un po' l'abbiamo detto tutti gli accessi e sono stati ora tutti mappati, si sa più o meno, come ha detto l'assessore, ci sono ventun aree che sono via via si sta cominciando partendo dal alcuni eccessi erano già stati un pochino parte ripuliti tipo lo 0 lu l'1. Io sono andato a sabato pomeriggio, ho voluto andarci di persona sotto Molino il Mulino di Giorgia, la zona 2 sarebbe dove c'è il Mulino.
Il ponte Roncone. Bravo, mi veniva la parola, allora io le posso dire una cosa che so so, cioè allora siamo ovviamente tanti volontari sono giovani, quindi io io c'ho anche qualche deficit fisico ma Longinotti, un po' di bronchite sono andata profonda allo stesso. Allora ve lo dico perché è vero, volevo proprio e insomma è una gran fatica a portare sui sacchi perché la zona impervia cioè per gli giù ve lo ve lo dico proprio.
Perché perché il fatto è tutto molto vaga, magnato a vetri che ha legni vegetazione che nel frattempo è stata portata dal fiume nascosta sotto sassi. Quindi porti via tutto fai dei sacchi di enormi, per di molto tempo, a portarli sui sacchi, perché ci vuole un sacco di tempo, porta sulla roba, quindi perditempo e era una gran fatica perché e che c'è stata una zona 2 3, quindi fino al massimo veto. All'incirca i volontari sono arrivati fino al Mar segreto, ma si fa veramente veramente Po strada poco. Può strada nel senso che ci vuole tanto tanto tempo,
Io vi devo dire, si è parlato di urgenza, c'è un'urgenza e l'urgenza, secondo me.
Sabato c'erano diverse squadre, c'era, la VAB, c'erano della della Croce Rossa e Misericordie c'eravamo, solo noi tutti hanno dimostrato, si sono tutti un po' a chi con chi ho chiesto tornate, eccetera, eccetera a tutti l'ho visti parecchi provati dalla tipologia di intervento da fare perché le parecchia fatica perché dopo un po' di mal di schiena perché insomma non è una cosa che stai lì con un'idrovora e aspetti in si svuoti l'appartamento della persona lì c'è da lavorare c'è da sudare, ecco io che vi devo dire.
Peso dei costi, come, come tutti hanno detto, saranno elevati, perché sicuramente chi ovviamente viene che chi doveva fare questi interventi e cioè non è che lo fa gratis fa infatti il volontariato,
Ribadisco, e lo ribadisco io, come non solo come governatrice, ma anche per come privata cittadina, la possibilità di aprire al volontariato, non organizzato cioè non organizzato, organizzarlo in un'altra maniera.
Capi.
Capisco, capisco i primi, i primi, i primi tempi che comunque c'era, c'è un problema, c'è sempre un problema di sicurezza, io dico c'è anche se se vai al fiume caschi tipo fa male può scivolare una cosa abbastanza certo dice anche altra roba son d'accordo, però vedo che secondo me, anche con la colonna mobile non so quanto si potrà continuare con la colonna mobile e la gente verrà da fuori da c'era lavabili Montemurlo quando verranno quelli di da tutte le associazioni, perché perché c'è ci vuol tanto tempo, rimane il Rovigo né un posto accessibile, e quindi quanto durerà la colonna mobile? Poi e siamo settimane, noi quelli di Fiorenzuola la misericordia, di Fiorenzuola la la Protezione civile di Firenzuola, ma siamo quello che siamo, cioè forse aprire o a diciamo, volontariato, semo organizzato facendo degli accessi monitorati contati. Capisco che alla prim'ora fosse arrivato 500 persone e Rovigo, che probabilmente ca lo diamo, li chiamo cani sciolti che non si sapeva arrivavano, poteva, arriva con le ciabatte, potremmo arrivare in tante maniere Max so che a Bologna hanno fatto cioè vuol dopo un po' perché all'inizio c'era un potevano intralciare è stato fatto una simile organizzazione facendo degli accessi contingentati in jolly in zone potrebbero essere accessibili e vedere se queste persone,
Provare a fare una cosa così certamente questa cosa la gestite dal Comune non credo lo possa gestire la colonna mobile regionale. Non credo sia competenza l'autonomia regionale, ma sia più una cosa che lo si debba gestire ugualmente. Noi qui io passo poi la parola a chi cioè, ovviamente come tu sai te, Giampaolo sennò organizzato un comitato, un coordinamento iniziale, dove tutti, se, se forse preso atto che le era forse prematuro mandati alla gente nel Rovigo, così senza sapere poi cosa succedeva ora, potrebbe esserci i tempi maturi per fare uno una, una riflessione cinghia Lai, associazioni riconosciute come siccome vanno vanno senza assicurazione. C'è la possibilità di fare una sorta di assicurazione, non lo so, ma non di di loro spontanea, cioè si assumono la responsabilità firmando la liberatoria a Bologna ed abbiamo fatto così c'era un'APT registrati, mettevo un tot di numero di persone che andavano quel giorno lì e quelli facevano ti davano. Facciamo una liberatoria, andavano a loro,
Allora coloro responsabilità, non lo so io lo butto lì, io credo che diciamo quelle zone che saranno un po' quelli 21 zone, se si pensa da farle solo, credo con la Protezione civile di Fiorenzuola, penso ci vuole due o tre anni prima di tutto perché ci vuole veramente tanto tanto tempo e tanta fatica.
Allora ringrazio Debora. Allora ora chiedo se ci sono intanto voglio ringraziare vi do anche alcuni consiglieri del Comune di Palazzolo e son presenti e volevo ri e volevo dare la cioè volevo chiedere ai consiglieri comunali se qualcuno che non ha parlato, se vuol parlare, do la parola a Nicola skill esci prego, Nicola.
Allora, buonasera a tutti, grazie a chi è intervenuto sicuramente stiamo parlando di una cosa veramente gravissima, un disastro ambientale che francamente è difficile da gestire e infatti noi siamo solamente delle vittime che si sono ritrovate a questo, a questo problema sostanzialmente,
È difficile gestire un po' la frenesia del volontariato.
Sicuramente non si sa se di preciso è necessario, appunto, aumentare le forze di volontariato, fare, come ci hanno suggerito, anche dalla lista bene comune, cercando delle applicazioni dove segnarsi e cercare di coordinarsi, non si può sapere se ci vorrà l'Esercito perché si è parlato anche di questo si auspica solamente che.
Quando sarà nominato il commissario si possa riuscire a intervenire anche avendo un aiuto sostanzialmente economico, per capire gli interventi più precisi da sostenere,
Noi, come amministrazione abbiamo sempre puntato sulla Protezione civile, tant'è che io stesso ho presentato una mozione nel mio esordio, diciamo così, dal Consigliere per cercare di appunto mettere.
Di essere il più possibile sensibile a questa organizzazione, sostanzialmente.
Abbiamo dimostrato subito.
L'ha, detto anche il Sindaco di essere favorevoli a questo volontariato, però, entrando più nello specifico della situazione, consultando comunque chi è professionista in questi, in quest'ambito si è ritenuto necessario dare una frenata queste entusiasmo, dopotutto c'è anche una un'ordinanza, due, voluta dal prefetto, per cui abbiamo dovuto rallentare questa questa situazione, però, son convinto che con la nomina di un commissario, stabilendosi determinati paletti, credo che sia sarà possibile intervenire in maniera più dettagliata su questa cosa e ringrazio tutti i volontari della Protezione civile che si sono prestati.
Nei primi giorni di raccolta che sono avvenute appunto sabato e domenica, e mi ritengo molto orgoglioso di avere comunque un servizio che non c'è in tutti i Comuni e che spero possa rafforzarsi nel tempo, perché noi come territorio.
Lo vediamo tutti i giorni, praticamente c'è l'allerta ogni ogni ogni poco,
Possa si possa rafforzare per la sicurezza di tutti quanti, ecco.
Grazie di nuovo, la allora aveva aveva chiesto la parola intanto che l'Associazione Amici della Terra allora io direi a questo punto di fare alcuni interventi non multipli che poi, insomma, di un pezzo che siamo qui così si libera si libera anche le persone, prego Domenico.
Allora io sono Anastasi, è detto, Mimmo delle miscele a terra, ma parlo anche a nome del coordinamento dei volontari. Allora la prima cosa che vorrei dire è che se questa grave diciamo disgrazia che ha colpito sia Palazzuolo che Firenzuola con questo disastro ambientale, se ha raggiunto un apice di diffusione e quindi di pressione rispetto alla parte pubblica, alle istituzioni e grazie ai cittadini di Fiorenzuola e grazie al volontariato, va bene che si è subito attivato volontariato, che è anche andato immediatamente a pulire, indipendentemente senza organizzazione, nel nulla quindi spinta dall'amore per il proprio Paese proprio ambiente. Allora devo dire che non siamo contenti che sia intervenuto finalmente. Non dimentichiamo che è passato un mese fa, bene, non è passato 15 giorni, ci sono state delle difficoltà, ma è passato già un mese e quindi di acqua ne scorsa tante inquinamento, tanto dicevo, siamo contenti che finalmente è intervenuta la Protezione civile, va bene da da sabato, però, appunto quello che sta emergendo Protezione civile 30 persone sabato domenica, nessuno c'era soltanto, voglio dire la misericordia. Differenze da cui è buona parte sono anche, come dire, i cittadini volontari che sarebbero andati sicuramente nel nel Santerno. Certamente voglio dire, non è che sono 30 persone che riescono a pulire, va bene le sponde del Santerno del Rovigo, va bene, ci vuole una massa perché qui non possiamo neanche pensare, come è stato detto dal presidente del consorzio, di aspettare sette mesi così finché fanno tutti i lavori, quindi noi dobbiamo intervenire dove è possibile, va bene, con un'organizzazione per togliere questa plastica, noi chiediamo questo noi chiediamo che il Sindaco riveda quella che è la sua ordinanza e consente ai volontari di intervenire e poi voglio dire non è che i volontari che ci sono vanno così a casaccio. Noi avevamo già pensato di organizzare tutto squadre, le persone che venivano dovevano passare appunto da una indicazione sugli strumenti, eccetera.
E devo dire che anche molti di questi volontari hanno già esperienza sia di polizia sia di intervento sui monti c'era anche il il il Club Alpino, quindi c'era il giorno che noi siamo contenti e ci fidiamo anche di questo incarico che è stato affidato al Consorzio, perché una persona che faceva e fa parte del gruppo di coordinamento e subito aveva dato già delle indicazioni ben precise, che poi ha strutturato in maniera più completa e ringraziamo il il cielo, il signore, la Regione, lo ho attaccato. Allora qui il punto qual è non è che noi possiamo aspettare che arrivi il Commissario campa cavallo che l'erba cresce. Bisogna intervenire subito, organizzati nel Santerno e modificare l'ordinanza Sindaco, cioè non è che il Prefetto gli può imporre a lei, e lei ha il potere come sindaco di fare l'ordinanza di aprire anche i volontari organizzati, dopodiché ci date delle zone limitate sicure. Va benissimo, ci date e l'indicazione di prendere solo la plastica, e non il resto va benissimo, ma noi riteniamo di intervenire e quindi chiediamo che le modifiche la ordinato, dopodiché, se prefetto ritiene di che ci sia una problematica sicurezza, faccia lui via lui, la responsabilità di fare un'ordinanza di blocco, anche perché voglio dire il rischio e qual è il rischio, perché i volontari che sono andati quando c'è stato il terremoto, quando c'è stato l'alluvione, non c'era un rischio, certo, perché se io vado sul Santerno a pulire, posso cascare, mi spezzo una gamba battuto, la testa, ma ugualmente quello che va a ripulire, appunto quelli che sono gli scantinati, può cascare, scivolare, eccetera, quindi il pericolo del rischio c'è, dopodiché noi possiamo fare una liberatoria. Non ci son Pramod liberatoria, ci assumiamo ciascuno di noi la responsabilità, l'altra cosa, un'assicurazione non farebbe male, allora un'assicurazione costa va bene 20 euro, se c'è un numero di 50 persone, 20 euro per 500 persone, l'assicurazione dura un anno costa 10.000 euro qui al Consorzio daranno 2 milioni di euro 2 milioni di euro e cosa sono 10.000 euro, 20.000 euro 30.000 euro? Quando ci possono dare, ci possono essere centinaia di volontari che intervengono e possono veramente dare un contributo relativamente a quella che è la pulizia del Santerno e del Rovigo nelle zone accessibili senza al alcuna problema. Dopodiché, appunto,
Questi soldi 10.000 euro 15.000 euro li mette il Comune, certo può mettere il Comune, li mette la Regione, può mettere la Regione, il Comune chiede il rimborso alla Regione, va benissimo, però su queste cose bisogna agire e non possiamo pensare di rinviare, rinviare perché,
La discarica e qui mi dispiace discarica, un termine italiano vuol dire un deposito di rifiuti urbani, eccetera, dopodiché una discarica legale o illegale, queste legale, perché se è così, come ha detto il Sindaco, non c'era la lotta alle autorizzazioni e una discarica illegale, chiamiamola per nome sennò si sottovalutano le cose, va bene, quindi sversamento sversamento, c'è stato perché ha ceduto e Antonio Rovigo, ma quella è una discarica a tutti gli effetti legale o non le l'ultima cosa.
L'ultima cosa che chiedo va bene, siccome da questa situazione sicuramente, come ha detto Maracani, l'economia del paese di Firenzuola, ma penso anche di Palazzuolo ne risentirà. Io chiedo al Sindaco di Fiorenzuola e al Sindaco di Palazzuolo 1 che i Comuni stanzino dei somme delle somme per risarcire. Va bene a settembre ottobre. Gli esercizi commerciali e quindi dargli dei soldi, i soldi li mette il Comune bene, li chiediamo alla Regione. Ebbene, perché arriveranno tutti i rifinanziamenti, allora nell'ambito della spesa complessiva, e mettiamo anche questo tipo di spesa perché il, i cittadini, gli esercizi commerciali del Comune ne risentiranno 70, sicuramente poco o tanto voglio dire, ma ne risentiranno grazie.
Grazie.
Allora grazie Domenico. Allora sicuramente al posto dei problemi importanti, ne riparleremo presto.
Di questi problemi.
A questo punto io direi una cosa.
Marco se voleva aggiungere qualcosa, no, no, direi che è stata una serata molto costruttiva illustrativa per voi.
Soprattutto, direi, ha evidenziato l'attenzione che è stata messa intorno a questa a questo disastro, non solo da noi, da tutti e anche da voi, per cui abbiate pazienza che riparleremo anche in Prefettura di questo problema. Io non io non mi non mi tiro indietro a questa cosa qui assolutamente e per quanto riguarda il discorso dell'economia, credo che a fine stagione verrà fatto un bilancio e le aziende più vicine al fiume a partire da Mora, Duccio arrivare a coniare a San Pellegrino ARRA, peggio e anche Firenzuola stessa. Insomma, vedremo quello quello, quello che quello che succede chiaramente vi voglio dire questo si è visto subito dai dai dai primi sopralluoghi che l'intervento era un intervento immane, per cui è un intervento che veramente.
Posso dire che ha bisogno di tutte le forze in campo, dalla politica a livelli più alti, ah ah, agli agli enti più vicini, diciamo proprio al fiume.
Scusa, io ha parlato Nastase a nome delle associazioni, io non mi guarda, non si può sennò, tutti hanno diritto di parlare.
E.
Allora le analisi te l'ho detto guarda guarda al allora, ve l'ho detto allora ve l'ho detto quando scusa e allora guarda ve l'ho detto quando ho aperto io l'introduzione in serata, guardi, queste sono analisi che ci ha mandato ARPAT di tutti i punti di prelievi, i vari punti di prelievi fatti vicino alla discarica a valle più giù non ci.
Hanno esaminato, guarda, son cose pubbliche, si possa vedere, hanno esaminato certo.
È certo, guarda, sono arrivate, sono arrivate da poco e perché avevano avuto te però.
Certo, allora e queste analisi qui queste analisi qui poi ci sono delle analisi fatte anche da altre persone improprio e non so se Marco le aveva fatte fare, se poi, come Comune o no esatto qui ci sono qui hanno esaminato guarda un sacco di di possibili contaminanti e sono e i valori sono bassissimi per cui credo che ci sia rimasto le ultime analisi e son quelle dei rifiuti in sito.
Giusto.
Eh esatto, per cui poi si vedrà anche lì, però per ora l'acqua per ora tra le cattive notizie è una buona notizia, l'acqua per ora non ha problemi.
Non approviamo questo episodio se c'è.
E Maurizio.
Allora scusate, no, scusate, gli interventi sono quelli che sono, non si può fare qual è aperto, ma solo se non si fosse un regolamento, allora io volevo dire una cosa su quello su quello che ha detto Anastasi, allora ti garantisco il Comune di Fiorenzuola è stato l'ultimo a cedere sul discorso dei volontari che resistito fino alla fine e poi alla fine ci è toccato fare l'ordinanza. Io lo spero, come te, lo spero, come tutti, perché anch'io mi piacerebbe poter andar giù. Non sono nessuno però un sacco, un sacco di roba al giorno fossero accoglierla. Mi piacerebbe poter andar là e spero che sia noi insieme a Palazzolo si possa veramente aprire questo nuovo fronte perché, come te, sono convinto anch'io sennò lì ci si sta degli anni okay, quindi tecnicamente, questo è quello che volevo dire grazie a tutti.
Prego, Marco.
Di fronte a me da Giampaolo, così mi ha diviso solo una cosa che io l'ordinanza di divieto d'accesso, l'ho fatta lo stesso giorno di prefetto, ma l'ho fatta la mattina e il Prefetto ce l'ha imposta alla sera. Dal primo sopralluogo, ho ritenuto che non vi fossero le condizioni minimali di sicurezza per nessuno per percorrere dei luoghi. Questo è quello che ho pensato da sabato 16 marzo. Lo penso ancora, so che e credo spero che si sia dimostrato oggi nessuno è stato inattivo, anzi tutt'altro che vanno costruite le condizioni per far andare i volontari. A mio avviso, oggi io non ho le condizioni per ritirare l'ordinanza e non la ritirerò quando ci saranno le condizioni. Andò io per primo dal prefetto e gli dirò guasti insieme ovviamente al lavoro che ha fatto il Consorzio, la rimozione della frana e tutto il resto, lo do io per primo al Consorzio e dire guardi, signora prefetto, ora ci sono le condizioni, apriamo fino a quel momento io l'ordinanza, la mantengo e non la ritiro.
Sì, e non lungo Giordano.
Silenzio per piacere o do la parola Giordano, veloce, Giordano e.
Ecco allora, provando a passare in rassegna velocemente alcune questioni, avrebbero sollevato le le associazioni, premetto, non avevo letto il foglio per cui spero di non interpretare male le le domande allo una una premura che si ponevano è quella di ovviamente quando si intendeva la messa in sicurezza della frana di ovviamente procedere anche con quell'operazione di bonifica e quindi di rimozione del rifiuto di cui mi sembra di aver capito la la, l'azienda si sta occupando contestualmente alla rimozione della frana, la seconda era quella di.
Pensare anche al dopo, cioè quindi al PUA, una una previsione futura, tra l'altro, un altro. Un altro aspetto importante che che che non è stato evidenziato è che appunto la i voti del FAI che hanno superato la soglia di 2.500.
Voti era l'obiettivo era stato omesso oltre va, beh ah, ah, ah ah un po', oltre a una risonanza mediatica grossa a livello pratico, consente anche di accedere a un bando di finanziamento che concede fino a 50.000 euro, che non mi sembra un risultato da poco per la valorizzazione. Però, al di là, al di là di questo, penso che qui volesse essere evidenziato il fatto che, al di là di questo disastro, si deve tenere in conto delle zone montane anche per tutte le altre attività. Quindi dai collegamenti ha diritto all'accesso all'accesso. Diciamo in termini di viabilità e poi.
E qui c'è tanta tanta roba e allora direi le questioni principali su questo ho interpretato bene.
Ah, ecco, sì, eh, ecco più che di altre discariche, diciamo nomen che hanno e la definizione di discarica ovviamente si diceva e sta è stato affrontato sia dal Sindaco bottino sia dall'assessore Monni, sia tazzine, Fiorenzuola, quella di cercare di individuare più che quelle già mappate siti simili non sono classificati come discariche che però potrebbero avere simili caratteristiche di non essere abusi eccetera eccetera giusto,
Sì, scusa e ci sono due holding delle indagini stanno accertando carabinieri forestali le agromafie tutti quanti più livello, cioè nel momento in cui dovranno individuate ed emerge, metteranno in sicurezza e hai capito, cioè questa è dimmi no, ma si è già detto si è già detto comunque va bene e,
Allora, con concludo dicendo questo, riprendendo, riprendendo anche le parole del consigliere Schillaci e le parole della governatrice, tutti sono consapevoli della difficoltà dell'accesso incondizionato.
Le forze che che servono al campo sono tante, però, a maggior ragione io rilancio nei confronti dell'Amministrazione l'impegno che, anche se stasera ha bocciato, diciamo l'indirizzo di cercare di fare uno studio di fattibilità per contingentare, programmare, delocalizzare l'accesso dei volontari comunque non si interrompa o il voto contrario di stasera stasera diciamo una motivazione, ci è stato detto, è perché deve essere la Prefettura, insieme alla Regione, a decidere. Noi crediamo però che un indirizzo politico, questo Consiglio lo debba dare e che debba andare in questa direzione, proprio per l'importanza di cercare di fare differenze per l'accesso, ma comunque di coinvolgere tutte le persone che hanno volontà di farlo. Questo è quello che è emerso.
Bene allora, grazie. Io vi saluto tutti. Sicuramente il problema dei volontari e la mappatura degli altri siti andrà avanti. Grazie e buona serata.