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C.c. Firenzuola - 02.04.2025
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Revisione
Pozzolo.
Qual è quella della burocrazia?
Voglio infine.
Buonasera procedo all'appello.
Voti presente Maracani, presente Brunetti, Sozzi, skill, lecci, assente Di Meo Pasqui, Borini Menichetti,
Assente al Curti Filippo Giordano, presente Vignoli, Luca presente Tombarelli presente, Castrignano presente, per il momento sono assenti solo Schillaci e Menichetti seduta valida.
Voglio dire agli scrutatori Sindaco, anche se non si debba votare.
Allora sui nomi si nomina gli scrutatori Duccio Morini e Tombarelli.
B.
Allora?
Eh, sì, è opportuno, visto che quelli che intervengono magari prima dell'intervento.
Dico il nome, il nome, in modo tale che poi, insomma, lo registriamo a verbale, grazie.
Allora, intanto, buonasera a tutti.
Siamo qui per questo Consiglio Comunale aperto, ringrazio gli sta bene comune PEG che lo ha richiesto per la situazione, diciamo.
Un po' dei medici di base della guardia medica in generale, insomma, di tutte quelle che sono le problematiche molto importanti di questo periodo storico che riguardano, diciamo, i territori come il nostro, i territori di confine, c'è stato, come voi sapete già nei mesi scorsi un passaggio analogo a questo nei comuni di Marradi e Palazzuolo sul Senio che hanno avuto a che hanno avuto insomma il grave problema di di di carenza di medici di base noi sono più di due anni ormai che è andato in pensione, quello era il terzo medico,
Che, diciamo, operava qui a Fiorenzuola e in questo lungo periodo io voglio dire così, in questo lungo periodo ci sono stati dei bandi per la zona carente, che però non hanno portato, diciamo risultati questa sera e li ringrazio, è presente un rappresentante della dell'ASL, il dottor Mannelli se non erro il dottor Brintazzoli che il direttore delle della Società della Salute e del Mugello e il sindaco di Borgo San Lorenzo,
Romagnoli, che è il presidente della società salute della Società della Salute del Mugello, si collegherà in corso di seduta il coordinatore dei medici del budello, dottor.
Santangeli.
Diciamo, si organizza questa serata dalla organizza così.
Noi faremo degli interventi, soprattutto per evidenziare questo grosso problema che diventerà ancora più grosso con il pensionamento già annunciato, di uno dei due medici che opera ora Fiorenzuola dal prossimo ottobre,
Per cui poi ci saranno anche gli interventi degli ospiti e se ci sono ex medici di base presenti, come la dottoressa Tossani e la vedo e anche il dottor Torelli aveva detto che voleva intervenire se arriva, faremo fare gli interventi anche anche a voi va bene.
Io fu appello, diciamo, a a questo, cioè questo è un problema grosso e quindi noi bisogna essere tutti coesi uniti per cercare di da arrivare al più presto a una soluzione accettabile, perché il diritto alla salute è una cosa diciamo fondamentale soprattutto nella nostra, nei Comuni come il nostro dove c'è,
Un'età media molto alta e quindi in conseguenza c'è più bisogno del medico. Ecco, questo diciamo in sostanza, voglio aggiungere altre cose nel nostro Comune, oltre a essere un Comune grande, noi abbiamo circa 4.500 abitanti, ci sono tre case di riposo e quindi con due medici di base questi.
Insomma, vanno non ringraziati di più perché questi fanno salti mortali e quindi hanno anche una vita, diciamo abbastanza stressante e quindi sono è comprensibile e questo è comprensibile e io li voglio proprio pubblicamente ringraziare per quello che hanno fatto fino a ora.
Noi abbiamo anche una conformazione di comune particolare perché oltre al capoluogo e le frazioni, specialmente nella parte alta e le frazioni più estreme, quindi Bruscoli in particolare pian calcoli dall'altra parte e poi nel mezzo Pietramala mobiliari, attraversa in queste frazioni, storicamente sempre c'è sempre l'ambulatorio almeno una volta alla settimana da parte di un medico di base che le gira per fare il servizio.
Per cui?
Insomma,
Il lavoro è molto, il lavoro è molto e quindi siamo un po' preoccupati di questo e ora chiederemo, diciamo spiegazioni e quale sarà il modo per poter risolvere questo problema c'è inc nelle frazioni più estreme, in particolare, storicamente c'è sempre stato la migrazione dei cittadini di Firenzuola a Bruscoli verso Pian del Voglio e pian caldo di giugno la verso il Comune di Castel del Rio diciamo limitrofo,
Questo è sempre accaduto, per cui è già più di un anno, circa un anno e mezzo che c'è in ballo un ragionamento tra le.
Le ASL diciamo in questo caso di Firenze e l'ASL di Bologna per riuscire a concludere un accordo che potrebbe ALM almeno sistemare un bel po' di cittadini che abitano in questa parte di territorio.
Chiaramente l'auspicio è che dal bando quello diciamo tradizionale, è normale, venga fuori un medico di base nuovo che venga qui a Fiorenzuola e quindi per ricoprire quelle che sono le nostre esigenze. Poi, nel corso della seduta si parlerà anche della guardia medica, del nuovo servizio di continuità assistenziale, c'è stata una delibera regionale e poi il dottor Mannelli ci illustrerà. Insomma, si cerca di mettere a fuoco tutte quelle che sono le esigenze del nostro territorio. Io a questo punto mi fermo darei la parola Giordano che ha presente chi che ha fatto la richiesta di Consiglio comunale aperto.
Buonasera, grazie al Curti, io farò questo questo intervento a nome della del nostro gruppo di opposizione che.
Appunto il gruppo che che ha richiesto questo Consiglio comunale aperto il 1 marzo,
Prima c'era stata un'interrogazione in Consiglio alla volontà di discutere appunto di questi temi, ma essendo così complessi la risposta non ci è sembrata, diciamo sufficiente per un argomento così delicato e per cui abbiamo proceduto con questa richiesta di Consiglio comunale aperto.
Riteniamo fondamentale che la cittadinanza, appunto, di Fiorenzuola, avesse un momento per discutere pubblicamente di questo tema, proprio perché, sapendo che a ottobre andrà in pensione una delle due dei due medici di medicina generale, le domande che la popolazione si fa è la preoccupazione, perché la gente ha giustamente cresce sempre di più e quindi ci sembrava affondarle fondamentale il coinvolgimento della popolazione. Innanzitutto voglio ringraziare, anche a nome di tutto il nostro gruppo, gli invitati che sono qui oggi a aiutarci a affrontare questo tema così complicato, sia quelli in presenza sia quelli che appunto avevamo richiesto di invitare però per problemi. Tutti ormai sappiamo legati a ed ai tanti disastri che si sono verificati sul territorio. Non potranno essere presenti.
Anch'io, ovviamente, mi associo ai ringraziamenti di del Sindaco ai nostri medici che in due da ormai oltre un anno, stanno coprendo l'intero l'intero territorio comunale.
Siccome diciamo l'obiettivo è quello, ovviamente, di ascoltarvi, ma anche di rappresentare le difficoltà di un territorio cercherò di essere breve e chi mi conosce sa che non è proprio la mia area turistica più raffinata, però mi impegno mi sono preso due appunti per cercare di passare in rassegna quelli che per noi sono le le questioni fondamentali allora noi sappiamo che la strategia nazionale delle aree interne nacque come un sogno, poi è diventata un concetto e poi è diventata una legge.
Una legge che si poneva l'obiettivo di cercare di di ridurre lo spopolamento, di investire sui servizi essenziali, che sono appunto la sanità, la viabilità e l'istruzione. Tra l'altro, abbiamo visto quanto la viabilità, appunto, sia per i nostri territori, una questione di vita o di morte come una strada interrotta, possa essere un motivo di di grande disagio per un territorio.
La cosa interessante è che non mi sembra un dato da trascurare. Le aree interne sono il 60% della nostra superficie nazionale, sono il 52% dei comuni italiani e i territori di area interna. Ri.
Hanno al loro interno il 22% di tutta la popolazione.
Però vediamo anche che, appunto, questa legge doveva essere l'inizio di un percorso ancora i risultati si poneva, non sono così evidenti per i nostri territori, perché le difficoltà comunque insistono e crediamo sinceramente che sia che siano due le le azioni da perseguire in maniera contemporanea il primo a cercare ovviamente di dare una nuova, una nuova narrazione ai nostri territori perché ovviamente se noi, all'esterno li rappresentiamo solo come territori marginali o disagiati che poi appunto i dati visti poi danno contezza tanto marginali non sono l'Italia è una grande area interna che ha anche dei grandi centri, però ovviamente non possiamo cambiare la narrazione sennò se non dotiamo i nostri territori di servizi essenziali, perché sennò la gente si troverà a scappare.
Abbiamo poi visto nascere una una legge, una nuova legge regionale della Toscana diffusa che si pone, insieme alla strategia nazionale delle aree interne, gli stessi obiettivi l'articolo 6 è proprio dedicato alla al potenziamento dei servizi sanitari nei nostri luoghi, abbiamo poi in fase di attuazione il in fase di in questo momento è in Commissione in regione il Piano sanitario e sociale integrato regionale, che anche lì pone l'obiettivo su una programmazione per quanto riguarda.
Le case di comunità e altre iniziative sono interventi futuri e una programmazione futura, che è importantissima, però bisogna anche tenere in considerazione che, al di là della programmazione futura, il Mugello e l'Alto Mugello in questo momento si trovano in una condizione di emergenza.
Quindi ben venga la programmazione futura, però, appunto non possiamo non tenere di conto dell'emergenza in cui ci troviamo, come è stato detto dal Sindaco e come tutti sappiamo Firenzuola già con due medici che comunque per 4.800 abitanti con tre RSA è una popolazione molto anziana è già un carico di lavoro piuttosto stremante, abbiamo fortunatamente una misericordia e mi sembra giusto ricordare perché è una associazione che si regge per la maggior parte sul volontariato, che garantisce servizi di vitale importanza, il soccorso d'emergenza, il gruppo di Protezione civile, il trasporto sanitario, questo solo per sottolineare che, comunque, dobbiamo ringraziare anche il volontariato per tutta l'attività che svolge.
Mi sembravano promessi, è fondamentale, ora cerco di arrivare alla conclusione, parlando più di di cose pratiche che abbiamo cercato di mettere insieme.
Ovviamente siamo tutti consapevoli che la situazione della sanità sia estremamente complicata, perché ci sono delle dinamiche avversa a livello nazionale, mancano i medici.
E quindi sappiamo anche la situazione troviamo oggi è il retaggio di scelte sbagliate, di leggi che che non hanno tenuto, forse di conto del mondo che stava cambiando,
Però, in tutta questa complessità, secondo me non possiamo non di non dimenticare do dobbiamo ricordare che la sanità deve essere al servizio dei cittadini e che se.
La sanità è messa in condizione di operare,
Ovviamente questo è nell'interesse dei cittadini. Ho richiamato le aree interne perché non si può più parlare di aree interne e sciacquarci la bocca con questo bel termine, che sarebbe un bel termine la Strategia nazionale per le aree interne, se poi però non siamo in grado di garantire appunto questi servizi essenziali come sono i medici, il pediatra ed altri, nel concreto, le le questioni da affrontare, secondo quanto abbiamo messo insieme e che Fiorenzuola, Palazzolo e Marradi per prendere l'Alto Mugello, oltre a essere dei territori di area interna, hanno anche la condizione di essere comuni di confine regionale e scusate il termine forte, ma è vergognoso che un medico emiliano romagnolo, che magari vive o opera a pochi chilometri dal nostro confine, in qualche caso come nelle frazioni che richiamava il Sindaco, o addirittura a poche centinaia di metri non si è messo in condizione di operare, dicevamo, la sanità deve essere al servizio dei cittadini e questo è incomprensibile, ovviamente, agli occhi di chi deve ricevere un servizio.
Nell'erogazione dei servizi e altra cosa fondamentale che riteniamo fondamentale è che non si debba più tenere in considerazione il numero di abitanti, ma alla distanza dei territori dai dai grandi centri dove vengono erogati i servizi, questo perché semplicemente lo stesso problema in due territori diversi non è lo stesso problema se il medico, ma anche a Fiorenzuola o se manca Palazzola Marradi non è assolutamente lo stesso caso che se il medico manca in un Comune dove gli è più facile la cittadinanza raggiungere un altro luogo tra l'altro,
Oltre alla grande estensione che richiamava il Sindaco, siamo più grandi dell'Isola d'Elba che tra l'altro è divisa e mi sembra, otto nuovi comuni, e non abbiamo il treno. Quindi dobbiamo anche pensare che quando si prospetta la possibilità di un Firenze, Olino magari anziano, magari con difficoltà, chiedendogli di avere un medico che deve vedere puntualmente, magari tutte le settimane più volte alla settimana, andare in un altro Comune, per noi una richiesta semplicemente non è. Non è possibile.
Ovviamente questo sistema di incentivi che si possono mettere in campo la Toscana diffusa o la Strategia Nazionale. Aree interne con immagino il Piano sanitario e sociale regionale debbono diventare strutturali. Quindi il cercare di tenere in considerazione la distanza dei territori dei servizi, il cercare di buttare giù i confini che sono solo mentali con le regioni per poter accedere ai servizi, e questo,
E questo punto messa in campo di incentivi, perché non abbiamo più medici nativi, perché ovviamente, chi, quando i medici nascevano e crescevano nel territorio, come nel caso nostro, erano persone di cui ora ci troviamo a doverli portar da fuori. Quindi questi tre, con queste tre riflessioni, secondo noi debbono essere strutturali nel ripensare i servizi sanitari.
E si può ripercuote dappertutto per i medici, per i pediatri, per il 118, per gli specialisti per la guardia medica, altro servizio fondamentale perché poi d'estate abbiamo la fortuna e la popolazione da noi con le seconde case triplica, quindi abbiamo il triplo degli abitanti e se non ci fosse la guardia medica sarebbe un gravissimo disservizio concludo davvero che, sottoponendo questi queste riflessioni a agli invitati e ringrazio di nuovo ci potranno aiutare.
A capire appunto cosa cosa sta succedendo e cosa si sta facendo insieme all'Amministrazione comunale per cercare di far fronte a questo problema, e concludo solo dicendo che in questi territori però rappresentate tutte queste difficoltà, c'è ancora chi ci vuole vivere, c'è anche chi ci torna a vivere.
E ci sono dei giovani che probabilmente avranno tutta la volontà di continuare a viverci di crescer C e i propri figli sono territori e in questo momento sono un po' piegati da tutte queste emergenze, da tutto quello che è, diciamo sotto gli occhi di tutti stanno colpendo i nostri territori però siamo anche convinti e con delle accortezze, lavorando tutti nella nella solita direzione, garantire il diritto alla cura e costituzionale è giusto. Alle persone stanno a Fiorenzuola come quelli che stanno a Firenze sia una condizione imprescindibile, senza la quale non si potrà mai più parlare di aree interne con la coscienza pulita. Grazie mille.
Allora Angelo, dice qualcosa che è.
Sì, da DiMeo buonasera, brevissimo, tanto poi allora innanzitutto va beh, ampliavo sul discorso degli miti che avevamo fatto anche alla Regione, ai sindaci di Palazzolo e Marradi, che sappiamo non sono potuti venire, e al dottor Santangelo di Barberino in qualità di coordinatore dei medici del ha effetti creato insomma poi ci spiegherà meglio il dottor Mannelli Ovest e quindi sarà quello che poi gestirà la nostra zona.
Mi accodo un attimino a quanto è stato detto prima perché con il dottor Brintazzoli, circa un anno e mezzo che si lavora proprio nella direzione del dell'Emilia Romagna, avremo oggi delle delle spiegazione, delle rassicurazioni, per quanto possano essere prese insomma, noi però non vogliamo rinunciare, come Comune di Fiorenzuola al il piano B.
Tant'è che siamo riusciti a con a trovarne insomma, disponibilità da parte dei di alcuni medici di confine, che non è da sottovalutare, 2 sul Comune di Monghidoro e uno di Pian del Voglio, e ci risulta che.
Da quando è iniziato un attimino aggirare nella presentazione delle botteghe della salute abbiamo cominciato a far girare la voce, tant'è che alcuni.
I nostri cittadini sono già hanno già presentato domanda per passare sotto i medici dell'Emilia Romagna,
È notizia di oggi, infatti, a vi avvertivo prima il dottor Brintazzoli che l'RSA Villa al verde comincia finalmente a a ad avere ospiti che verranno seguiti proprio da un dottore che dista tre chilometri.
L'obiettivo era anche quello un pochino di svincolare i nostri medici ad andare a Villa Val Verde, è ovvio che poi è aperto a tutte le RSA perché attualmente il, l'accordo prevede soltanto le visite domiciliari.
Niente passo, la parola a loro, che saranno sicuramente più tecnici.
Allora, grazie, Angelo, io direi darei la parola al sindaco di Borgo San, Lorenzo Leonardo romagnoli, se si vuol fare una piccola illustrazione, si ora l'illustrazione più tecnica era fra il direttore l'introduzione del dottor Mannelli per quanto riguarda il personale e il le soluzioni, anche se sono state affrontate in queste in queste settimane per quanto riguarda la situazione di Marradi, Palazzuolo, che possono essere estese anche a Firenzuola, anche se ovviamente si tratta sempre di soluzioni temporanee perché l'obiettivo è quello di avere dei medici impianto stabili che si stabiliscono nei territori delle aree interne nel nostro caso nel territorio dell'Alto Mugello.
Dico questo perché nella presentazione recente del Piano sanitario e sociale integrato della Regione Toscana, sono state indicate tre punti fondamentali per quanto riguarda la Regione. Primo, la persona deve essere al centro delle politiche sanitarie e sociali secondo punto e appropriatezza, efficacia ed efficienza delle cure. Questo è l'altro aspetto fondamentale, il terzo, la garanzia di equità e universalità. Questo vuol dire che tutti i cittadini che risiedono nel centro di Firenze, Firenzuola, Palazzuolo o Marradi, e devono avere le stesse opportunità e gli stessi diritti, perché è un diritto costituzionale, quello della salute, e questo vale ancora di più l'importanza del medico di medicina generale emerge ancora di più perché al centro di questa nuovo modo di pensare la sanità ci sono. Le case di comunità e le case di comunità sono centri dove ci sarà il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta. Gli specialisti ora ci sono, le case comunità sono di due tipi e una diciamo che funzionerà evito il termine inglese così funzionerà da 24. Ore che è quella di Borgo San Lorenzo, che avrà quindi tutta una serie di specializzazioni, all'interno appunto partendo dal medico, finendo dello specialista, e avrà collegata anche un ospedale di comunità che è 10 posti letto. E una struttura intermedia per coloro che non debbono accedere all'ospedale o che sono in uscita dall'ospedale e poi ci sono invece.
Le case di comunità distribuite sul territorio, che funzioneranno 12 ore, anche in questo caso, però, la figura del medico di medicina generale è centrale, quindi, se non c'è la disponibilità del medico medicina generale, la struttura comincia un po', come si suol dire, a vacillare per quanto riguarda inizialmente diciamo le le,
Ne in base anche ai finanziamenti PNRR, e non solo le case di comunità previste oltre quella di Borgo San Lorenzo sono dico umano, Marradi e Palazzuolo, se non vado errato, più successivamente Vicchio e Firenzuola Firenzuola, tra l'altro anche ampliando il distretto attualmente già presente e permetterebbe quindi di avere in tempi abbastanza.
Rapidi, insomma ravvicinati e la possibilità di aprire anche quella differenziò alle attualmente non è comunque, diciamo finanziata, però questa è la dimostrazione. Se l'ASL, la Regione Toscana ha deciso di dotarsi di questa struttura dal punto di vista anche su indicazione di una legge dello Stato. Ovviamente è essenziale che il ruolo del medico di medicina generale e qui torniamo al punto di partenza come si risolve la carenza dei medici di medicina generale? La risposta per quanto riguarda le soluzioni attivate adesso è c'è già quella, però che credo sia giusto pensare per il futuro come renderla stabili anche sulla base di un'altra legge di cui si è dotata la Regione Toscana, che la legge sulla Toscana diffusa, che ha proprio sotto l'aspetto del fornire servizi sanitari ai cittadini delle aree quindi più svantaggiate, uno dei punti fondamentali dove, tra l'altro, vengono riprese alcune delle cose che sono state anche parte degli accordi stipulati con i medici di medicina generale, per esempio incentivi.
Per programmi mirati benefit per quanto riguarda i medici che decidono di stabilirsi in determinati territori. Quindi c'è anche questa legge può venire incontro attraverso finanziamenti appositi, oltre a quelli previsti dal finanziamenti nell'ambito del della politica sanitaria regionale. Per quanto riguarda poi le.
E questo perché perché si pensa a una struttura importante anche per il nostro territorio e la medicina territoriale, quindi vuol dire un servizio che non è centralizzato su alcune strutture che possono essere come può essere l'ospedale ma che è dell'ospedale. Si diffonde invece sul territorio dove tutti i medici dialogano fra di sé e dialogano le strutture ospedaliere e sanitarie del territorio, e questo attraverso ovviamente anche i sistemi informatici.
Oltre a questo, credo che però sia d'importanza fondamentale fare alcuni cambiamenti. Riguardano i rapporti fra le regioni. Quello che diceva prima chi mi ha preceduto e che ha detto anche il Sindaco territori di confine, come sono quelli nostri dell'Alto Mugello, quindi Firenzuola, Marradi e Palazzolo.
Devono avere un rapporto migliore o avere opportunità migliori per poter far sì che medici, magari disponibili come era per Marradi, per esempio, c'erano medici di Brisighella o come può essere per Firenzuola medici e di Monghidoro, a non solo a poter avere dei pazienti che risiedono nel Comune di Fiorenzuola. Questo si svolge a fare, così come il medico viene nella casa di riposo, ma dare la possibilità a questi medici di aprire un ambulatorio nei Comuni di confine. Questo attualmente non è possibile perché deve essere una modifica della Ra del rapporto tra Stato e nella nella Conferenza Stato Regioni. Credo che però, da questo punto di vista, come enti locali e questa richiesta bisogna farlo, bisogna far sì che la Regione, questa richiesta, la porti avanti, perché.
Se posso, è un altro tassello per cercare di superare un momento di grave difficoltà, che saranno quello dei prossimi anni in cui tanti medici andranno in pensione e ce ne sono poi che potranno subentrare. Quindi credo che questi siano un po' alcuni dei punti su cui fare la nostra riflessione. Per la parte, diciamo più tecnica, quello è l'accordo raggiunto. Lascerei la parola al dottor Brintazzoli.
Prego, Marco.
Questo sì allora, buonasera a tutti.
Dunque vorrei fare un brevissimo.
Una brevissima premessa generale sulla questione della carenza delle professioni sanitarie, non a livello di Mugello non a livello toscano, ma basandovi su dati e su un recentissimo studio promosso a livello europeo, perché la questione non è una questione soltanto italiana ma è una questione diciamo così generalizzata direi epocale.
Da in tutti i Paesi europei, quindi considerati più avanzati, che hanno caratteristiche sociologiche abbastanza analoghe, si registra un aumento della pressione sui servizi per l'invecchiamento della popolazione. Sapete tutti l'aumento dell'età media e fortunatamente, diciamo così, in CRI in crescita costante e quindi questo aumenta la la domanda di servizi. Allo stesso tempo, anche i medici in servizio invecchiano, e quindi la parte dei medici che ha un'età tra i 55 e i 65 anni è crescente anche questa.
E allo stesso tempo si registra invece una scarsa attrattività per le professioni sanitarie. Qui stiamo parlando preciso, non solo di medici di medicina generale, e stiamo parlando di infermieri, di medici in generale, quindi anche specialisti, ospedalieri e territoriali. Stiamo parlando anche di ostetriche e quindi alla fine ne risulta che è difficile reperire professionisti in numero sufficiente a coprire quelli che attualmente sono in servizio e che andranno in pensione. Quindi si prende. In Italia abbiamo avuto il problema del blocco delle o delle limitazioni all'accesso, alle scuole di specializzazione o comunque alla carriera universitaria, ma negli altri Paesi questo tema non c'era, eppure anche loro si trovano nella stessa situazione e quindi, tanto per dare un quadro non per dire si può far niente, ma per darvi l'idea del contesto nazionale e internazionale su cui noi ci stiamo muovendo.
Cosa propongono e poi vengo a quello che stiamo facendo noi, invece, cosa propongono in questo studio propongono di mixare al meglio le attività, diciamo così professionali, tra le varie professioni, quindi ospedale, territorio, medici, infermieri, quindi aggiornarle da questo punto di vista,
L'introduzione tecnologia, quindi telemedicina e tutte le apparecchiature tecnologiche possano aiutare l'attività professionale e ridisegnare e soprattutto il servizio, promuovendo l'integrazione professionale, cioè quello che si pensa che renderà più attrattivo per i giovani. Il lavoro nell'ambito sanitario è quello di lavorare in team, cioè con altri professionisti sanitari intorno, come diceva prima il Presidente al paziente. Bisogna superare l'idea che il medico, in questo caso medicina generale, sia il solo e unico, anche se è fondamentale, professionista che lavora da solo intorno alla salute di un paziente, ma si deve andare verso la costruzione di TIM, professione multiprofessionale, perché questo rende come dire coerente con l'attuale cultura, con tali studi dei giovani che sia, che si accingono a fare questa professione,
Rende coerente col loro studi l'esercizio della professione, quindi questo è un contesto generale che mi premeva dare per dire che è un tema su cui tutti si stanno in qualche maniera confrontando.
Venendo a noi cosa abbiamo fatto invece del Mugello in questo caso?
È già stato detto che, per quanto riguarda la Regione Toscana, già esisteva lo scorso anno una delibera che prevedeva l'incentivazione dei medici che avessero svolto o che avessero preso, diciamo incarico, ho svolto funzioni.
In zone cosiddette disagiate e quindi sicuramente già c'era un input di incentivazione, in questo caso prettamente economica, per i medici che svolgevano un'attività in questi posti. Sulla base di questa delibera.
Collaborazione con l'azienda sanitaria e con la Regione è stato approvato dall'azienda sanitaria, il cosiddetto progetto Mugello, ovvero per quanto riguarda la effetti Mugello est, cioè per i medici che stanno da Borgo fino all'onda, quindi Borgo Vicchio e Dicomano front San Godenzo, è stato previsto un'incentivazione.
Aggiuntiva, direi rispetto alla 4 4, cioè alla delibera regionale quadro per svolgere attività a rotazione su sedi che sono in questo momento sguarnite di medici di medicina generale. Nel caso specifico Palazzuolo e Marradi. Quindi è già partito questo servizio il primo ad aprile. Quindi noi abbiamo un calendario di medici che a rotazione vanno a Marradi, Palazzuolo e garantiscono cinque giorni alla settimana.
Il servizio.
Ovviamente non è né non può essere il medico, cioè il cittadino non incontra direttamente esclusivamente il proprio medico se quello con cui è scritto, ma ovviamente il medico che si presenta in ambulatorio può svolgere tutte le funzioni di ricettazione di visita e che farebbe il medico a cui il cittadino iscritto, quindi è una come dire garanzia di prossimità, sulla alla quale noi abbiamo aggiunto non soltanto gli aspetti di incentivazione economica, ma anche un supporto, diciamo così, di segreteria, quindi amministrativo.
E di quindi organi organizzativo da un punto di vista di agende e di prenotazioni. Ovviamente il cittadino può anche scegliere di essere rivisitato dal proprio medico, cioè dal medico che ha scelto. In questo caso lo deve contattare e, come dire, concordare il giorno in cui il suo medico andrà ammarare o Palazzuolo che noi ne abbiamo un certo numero di medici che hanno dato questa volontaria adesione a questo progetto e che quindi sono già stati arruolati in questo progetto?
Nello stesso, con la stessa modalità abbiamo già interloquito informalmente per ora, perché ancora vuol dire la la dottoressa in questione non è andata in pensione con i medici invece della effetti, cioè del raggruppamento dei medici ovest, quindi Scarperia Sampiero Barberino Firenzuola nel vostro caso e che hanno dato già disponibilità a organizzarsi in maniera analoga quindi questo è una prima risposta che questa carenza di medici verrà data.
Ed è ovviamente, come è stato detto, un piano che non è l'ottimale per noi, cioè non non ci fermiamo a non bandire zone carenti, cioè posti di medico di medicina generale nei futuri bandi, perché ovviamente potrebbe sempre venir fuori che c'è un medico, invece decide di fare esclusivamente l'attività qui e a Fiorenzuola e quindi in questo caso si discuterà poi, se ce la fanno i medici residenti o no, a come dire dare risposta a tutti i cittadini oppure se.
Il progetto Mugello rimane a completamento delle funzioni.
Oltre a qui questa è una prima risposta, diciamo così, per quanto riguarda i medici di medicina generale, a questa vorrei aggiungere che, come diceva prima Angelo l'accordo con l'Emilia Romagna un primo accordo, c'è un accordo che era limitato, che è limitato soltanto per ora alla presa in carico dei cittadini residenti in RSA perché quelli perché sono quelli che per un medico che è un massimalista quindi che ha già 1.800 cioè massimalista in deroga quindi con 1.800 assistiti sono quelli che li comportano più tempo perché deve andare fisicamente in RSA e quindi deve visitarli e quindi avere.
60 70 pazienti di questo tipo comporta un sacco di tempo e quindi alleggerirlo. Di questo è già un aiuto per questi medici e quindi l'accordo, che è già operativo, e riguarda intanto questa categoria di di di assistiti. Però stiamo lavorando con l'azienda sanitaria e su input sempre della Regione, anche allo studio e all'analisi di quelli che sono i flussi.
Cosiddetti, come dire, passivi la mobilità passiva, cioè qua quanti cittadini e che tipo di prestazioni i cittadini dell'Alto Mugello stanno chiedendo in questo momento all'Emilia Romagna. Questo per favorire eventualmente anche questo tipo di risposta e perché ovviamente, nessuno nega un cittadino residente a Firenzuola ad andare a Bologna per una prestazione e quindi però si muove autonomamente. Se invece c'è un accordo tra regioni, questi aspetti ovviamente sono.
Facilitati perché sono disciplinati dagli accordi tra le aziende. Quindi questo è un altro elemento di attenzione tra che che tende a superare il limite, diciamo, così amministrativo tra le 2 regioni e che non tien conto ovviamente invece dell'esigenza che uno sta qui e poi se in Emilia Romagna, in Toscana, quello che cerca e di cui ha bisogno sono le prestazioni sanitarie, arrivare poi a permettere a un medico dell'Emilia Romagna, cioè che nel sistema dell'Emilia Romagna di mettere l'ambulatorio in Toscana questo per il momento è un po' quindi prematuro poterne parlare, perché questo presuppone il superamento di un modello nazionale, che è quello della regionalizzazione dei sistemi sanitari. Quindi questo però non è escluso dai tavoli, però questo do dobbiamo approfondire.
Che non è nemmeno un livello locale. Questo è un livello prettamente interregionale nazionale,
Ovviamente l'Italia è piena di zone di confine e di abitanti che stanno sul crinale dell'Appennino piuttosto che in altre zone di confine, quindi, o potrei parlare di Grosseto, delle zone dell'interno di Grosseto che confinano con il Lazio con altre Regioni che hanno lo stesso tipo di problema, cioè non è soltanto un problema di di montagna, è un problema proprio di zone di confine in generale, quindi, credo sia un tema che esula, diciamo così, per ore dall'azione della Toscana e della zona dedicata al Mugello, però è un tema che abbiamo posto.
Aggiungerei un altro progetto che stiamo.
In iniziando a.
Svolgere nel Mugello che è il progetto che si chiama sanità 4.0, ovvero un progetto che ha un po' le caratteristiche della delle azioni, come dire che vi dicevo prima nel rapporto che è stato fatto a livello europeo, ovvero di costruire intorno al paziente un team multiprofessionale in questo progetto.
Che è dedicato, che è finanziato dalla Strategia aree interne per l'appunto, quella degli anni precedenti in in questo progetto noi abbiamo un'assunzione di personale infermieristico, abbiamo e l'acquisto di attrezzature e abbiamo creato una connessione tramite la telemedicina e teleconsulto di tra il medico di i medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri. Questo per far sì che i pazienti cronici che hanno le patologie più gravi, invece di andare oltre le volte a fare nuove visite e facendo la spola tra il medico di generale che fa la ricetta e il il lo specialista che lo visita e poi riporta l'esame fammi vedere magari prendano 20 o 30 pasticche, possono invece essere.
Visitati presso l'ambulatorio del medico o il distretto, la casa di comunità e lì poi dopo sono i medici che in TIM tutti insieme e valutano le condizioni del paziente e scelgono e le migliori terapie o aggiornano le terapie. Questo è un primo modello. Non stiamo sperimentando.
Per andare a costruire, appunto quello che è il, l'integrazione professionale e quindi un nuovo modello anche di collaborazione tra i vari professionisti sul territorio. Anzi, in questo caso tra territorio e ospedale.
Chiudo dicendo che anche per il Firenzuola è possibile realizzare la casa di comunità, abbiamo fatto, credo, non più di un mese fa, un sopralluogo con il Sindaco e con l'area tecnica della ASL per verificare la fattibilità e ovviamente ci sono gli spazi e le caratteristiche per avere la casa di comunità, che cosa cambia rispetto all'attuale distretto che avete che lì dentro ci saranno anche i medici di medicina generale e il pediatra questo e la guardia medica questo vuol dire che lì si possa ritrovare un po' quel.
Come dire quel sistema completo di risposta. E qui l'interazione tra i professionisti del territorio di cui vi dicevo prima e che è un po' la nuova evoluzione del modello della sanità territoriale. Quindi questa è un po' il quadro generale che che volevo fare su tutti gli interventi in corso e a breve, diciamo così sul vostro territorio, poi, magari col dottor Mannelli possiamo scendere nello specifico oppure se avete domande, siamo siamo qui a disposizione.
Grazie.
Grazie Marco a questo punto.
Sin da allora si dà la parola al coordinatore dei medici del Mugello, allora.
Se prova a parlare.
E buonasera a tutti.
Allora, se si sentiamo e mi dispiace il disguido per cui non sono potuto venire direttamente a Firenzuola.
Pepe.
È?
Come si vede dalla?
Bianca.
Infami come tappo sostituendo due medici di fare.
Tot Maira e dottor che.
Quindi la zona.
Da.
No, non ti sento, ti chiamo sul cellulare globale bene.
Eccomi.
Eccoci.
Vado eh sì, pensare usando nuovamente tutti. Mi dispiace non essere per un disguido, esser potuto essere essere presente direttamente a questa, a questa riunione. Ci tenevo però ci tenevo però, come già ho fatto ieri alla a quell'incontro organizzato dal PD a Borgo San Lorenzo, sottolineare la disponibilità di tutta la effetti, cioè dell'aggregazione dei medici di Barberino Sampiero Scarperia di cercare di fare fronte a questa emergenza che non sarà però un'emergenza breve che riguarda che riguarderà forse Firenzuola entro la fine dell'anno e che già sta interessando altri Comuni montani del Mugello, cioè Marradi e Palazzuolo quindi noi insieme al prima di tutto all'Amministrazione comunale, insieme anche alla Società della Salute e al e all'azienda sanitaria, ci organizzeremo.
Nel modo migliore possibile per garantire la presenza di un medico nel a Firenzuola ogni giorno della settimana. Naturalmente non potrà essere sempre lo stesso medico, ma insomma, ecco un medico di medicina generale fra tutti i medici che sono presenti, appunto, a Barberino, a San Piero e a Scarperia, facendo una sorta di turnazione che poi organizzeremo in modo da garantire, appunto, la presenza del medico di famiglia anche in quei posti dove il medico di famiglia non ci potrà più essere.
Per un motivo fondamentale che è estremamente ridotto il numero dei medici. Io ve lo dicevo prima non so se all'inizio si è sentito io ho cominciato ormai tanti anni fa io sessant'anni il a fare questo lavoro facendo sostituendo due medici di Firenzuola Tortorelli, dottor Bagheera. Quindi tante.
Allora c'era più disponibilità di medici. Ora, grazie al numero chiuso grazie a una politica mal fatta, abbiamo un numero limitatissimo di medici disponibili e abbiamo lo stesso problema e voi lo sapete bene, anche per quanto riguarda la continuità assistenziale, la guardia medica, Firenzuola, Palazzuolo e ammalati. Quindi il per quanto riguarda la medicina generale, noi faremo, faremo in modo, ci organizzeremo in modo che Firenzuola abbia se si verificherà la stesso problema che in questo momento a Marradi e Palazzuolo abbia un un medico di famiglia esperto, anche il a fare l'ambulatorio e a venire incontro a quelle che sono le esigenze della popolazione, fra l'altro ha, per questo motivo ci stiamo poi come ha effetti mettendo in rete in modo che un medico poi possa vedere pazienti di tutti. Quindi, se io verrò a fare l'ambulatorio e Firenzuola, io tutti i pazienti di Firenzuola il che possono vedere gli esami, insomma posso prescrivere farmaci, possa avere la storia clinica. Insomma, è un anche se, anche se con medici diversi, non con lo stesso medico, è comunque la una UE la garanzia assoluta di un servizio.
Necessario importante e un diritto proprio per la, per la popolazione.
Quindi per questo noi diamo la piena disponibilità a collaborare, soprattutto con il l'Amministrazione comunale, di organizzare questo servizio che, ripeto, non sarà un servizio che durerà, ho messo due anni, quindi ci dobbiamo abituare tutti noi e il la popolazione sottolineo,
Che noi facciamo questo, cioè io vengo a fare ambulatorio Firenzuola, non perché sono obbligato perché io fa 8 firmato un altro contratto più di vent'anni fa, non perché mi riempiono di soldi, ma perché, ma per senso di dovere, uno fa questo questo mestiere,
E ha scelto di fare questo mestiere con un'idea con un'idea ben precisa, quindi per noi non abbiamo velleità di nessun tipo, vogliamo essere garantiti, ma non abbiamo nessuna velleità di nessun tipo e veniamo volentieri tutti quanti bene, grazie nulla, grazie della disponibilità.
Vi ringraziamo e quei ci risentiamo volentieri, ciao, arrivederci, ciao, ciao.
Ebbene, allora ringrazio anch'io il dottor Santangeli, a questo punto darei la parola al dottor Mannelli, sì, ecco, chiederei al dottor Mannelli, oltre dei medici di base, se ci può anche parlare un po' della guardia medica e della continuità assistenziale, grazie.
Prendo in rosso.
Bene, allora io sono Daniele Mannelli sono il Direttore del Dipartimento rete sanitaria territoriale, Dipartimento delle cure primarie dell'azienda sanitaria Toscana Centro.
Vi faccio un po' un quadro, cercherò di essere sintetico e non è e non sarà facile, ma ci provo per darvi alcuni elementi di conoscenza anche rispetto alla modalità con la quale l'azienda sanitaria, convenzione alla medicina generale e quindi diciamo il rapporto tra l'azienda sanitaria e di medicina generale è regolato da un contratto di convenzione quindi un contratto nazionale, una convenzione nazionale, per cui la medicina generale?
È composta da professionisti che sono liberi professionisti convenzionati con l'azienda sanitaria in regime convenzionale, quindi diverso rispetto al rapporto della dipendenza. I medici di medicina generale vengono selezionati sulla base di un rapporto con la popolazione, quindi l'azienda sanitaria fa dei bandi, un diciamo, fa un fabbisogno una volta all'anno e poi bandisce per tre volte i posti qualora nel primo bando non siano assegnati. Che è quello che avviene normalmente. Quindi, se primo bando poi un secondo bando, poi un terzo bando limitato agli studenti, ai medici che stanno facendo il corso di formazione in medicina generale, che possono entrare quindi in questa fase di particolari criticità nel sistema sanitario nazionale. Perché ovviamente questo problema un problema italiano, ma non è solamente un problema toscano e in particolar modo delle aree più periferiche e interne del del sistema sanitario. Una volta che viene individuato questo fabbisogno di questo fabbisogno aveva individuato solo sulla base di un rapporto tra la popolazione e i medici in rapporto cosiddetto rapporto ottimale. Il rapporto ottimale sarebbe che ci vorrebbe un medico. Ogni 1.300 persone per quanto riguarda la la cosiddetta assistenza primaria, cioè la medicina generale al ciclo di scelta e un medico ogni 5.000 persone per quanto riguarda la guardia medica, quindi, perché il servizio delle cure primarie è erogato? Per quanto riguarda la parte medica da queste due figure professionali? Ora, a partire dal 2025, queste due figure professionali si unificano in una sola perché entra in vigore. Il cosiddetto ruolo unico della medicina generale è un elemento di dettaglio euro. Non voglio entrare troppo nel dettaglio, però da qui in avanti noi faremo uno più due bandi di concorso per la guardia medica, per la medicina generale. Ne faremo uno solo, chi entra i nuovi me? I vecchi medici, ovviamente hanno facoltà di aderire a questa nuova modalità oppure rimanere con il vecchio e il loro rapporto convenzionale, ma chi si convenzione era da quest'anno in poi, entrerà e potrà fare sia assistenza ai cittadini che li scelgono. Questi medici si anche però per la quota rimanente di ore che debbono al sistema ore di assistenza che potranno in futuro essere spese per progetti come quelli di cui hanno parlato i colleghi Marco e il coordinatore dell'Ft, che è intervenuto dicendo che sono disponibili a svolgere per ora il rapporto orario. Di questo si fa si tratta sostanzialmente ci sono medici che, oltre a avere lo loro ambulatori per i propri pazienti, vengono hub a svolgere ore delle attività ulteriori per garantire una condizione di sofferenza come quella che probabilmente vivrà questo territorio tra qualche già ora vive, perché appunto dicevate che è andato in pensione un medico non si è trovato un sostituto, ma a maggior ragione non lo troverà se la collega che andrà in pensione tra qualche mese non verrà a sua volta un sostituto, quindi vengono fatti questi avvisi e vengono assegnati se i medici si presentano già a Firenzuola quest'anno nel 2020 nell'ULSS l'anno scorso nel 2024 era stato bandito il posto di medico di medicina generale, ma purtroppo non si è visto la partecipazione di candidati. Questo posto o addirittura a questo punto, questi due posti saranno nuovamente banditi nel 2025.
E vediamo se, appunto per la via maestra si riesce a ottenere qualche disponibilità. È chiaro che in un contesto in cui vanno deserti posti anche nelle aree urbane, cioè noi bandiamo dei posti a. Non dico a Firenze perché Firenze effettivamente è molto richiesta e quindi noi diciamo Firenze, non vanno mai deserti, però noi cerchiamo di bandire a Firenze molti meno posti di quelli rispetto al rapporto ottimale che vi dicevo prima, perché altrimenti dovremmo bandire decine di posti a Firenze. I medici perlopiù andrebbero lì, quindi noi cerchiamo di irregolare il bilanciamento, bandendo più posti nelle zone periferiche meno nelle zone urbane, in maniera tale da orientare la, l'offerta di lavoro e i medici, indirizzarli verso le zone che sono più in difficoltà. Poi, ovviamente è sempre possibile la il trasferimento, però il trasferimento lo si può chiedere dopo due anni di servizio, quindi poi, perlomeno poi magari uno si affeziona, ci trova a casa e quindi, insomma, la speranza nostra è anche questa, in questa fase di difficoltà e.
In questa fase di difficoltà, è una fase di difficoltà, appunto per ora questi possono, ne abbiamo trovato dei container Obama ha bandirli perché c'è questa fase di difficoltà. Questa fase di difficoltà c'è.
Per per alcune ragioni che sono già state richiamate. Però io ve ne ve, ne dico un'altra che non è stata richiamata noi nel corso di questi ultimi anni abbiamo vissuto il MES, un pensionamento abnorme di medici di medicina generale rispetto a quello che era avvenuto nei decenni precedenti, perché la gran parte dei medici di famiglia era entrata in servizio nel corso degli anni 80, poco dopo l'istituzione del servizio sanitario nazionale. Quindi, quando è stato istituito il servizio sanitario nazionale progressivamente, nel corso degli anni 80, molti medici giovani medici, allora, quando di dottori genererà tanti perché l'Università sfornava, molti medici entrarono massimamente in servizio per fare il medico di medicina generale, qui quei giovani medici di allora una quarantina di anni dopo, cioè in tra la fine degli anni 10, tra il 2018 2019 e poi 2021 22 23, A.I.R. E proseguirà fino al 2026. Probabilmente questo andazzo.
Compiono 70 anni, cioè si avvicinano alla soglia oppure superano la soglia del pensionamento, si può rimanere in servizio per chi è convenzionato fino a 70 anni, eccezionalmente anche fino a 72 volontariamente a in alcuni casi, invece, il medico legittimamente decide di andare in pensione anche anticipatamente perché ovviamente uno fa i conti con come tutti i lavoratori e valuta se c'è ai contributi necessari e può optare però fino a 70, si rimane normalmente al lavoro i se i medici settantenni,
Si sono concentrati, ci hanno cominciato a compiere settant'anni i medici in servizio in questi ultimi quattro o cinque anni. Questa è la ragione per cui ne sono usciti molti di più di quelli che sono stati messi sul mercato del lavoro perché hanno completato il ciclo di studi in questi anni.
Quindi, secondo me non è nemmeno tanto un problema di numero chiuso e ancora non si fa per fare dei sofismi. No, non è che la questione sia rilevante per noi. È più un problema di uscita massiva dal sistema che il sistema in questo momento non è stato in grado di. Diciamo di di di andargli dietro. Però, nel giro di a partire dal 2027 il trend è destinato a invertirsi e quindi poi, negli anni successivi, tre, quattro, cinque sei, non lo so, comunque, presumibilmente, a partire dal 2030 la situazione si è previsto che si normalizzi, cioè che i medici che entrano in servizio siano di più di quelli che escono e che quindi ci consentano di assegnare le convenzioni anche quelle nelle zone più difficili. Perché storicamente i medici che prendevano le convenzioni nelle zone più periferiche, o erano i medici che ci vivevano, quindi, che avevano studiato e poi dopo, decidevano di rimanere nel luogo di propria residenza o di proprio origine, oppure erano medici che, di fronte al fatto che l'azienda USL bandiva una convenzione a Fiorenzuola e perché a Firenze c'era zero posti o prendevano convenzione a Fiorenzuola o oppure aspettavano e non lavoravano. Quindi molti medici ore ha detto Fiorenzuola, probabilmente perché siamo qui, ma vale per tutti i paesi più lontani dai centri urbani di d'Italia e quindi poi, alla fine venivano a lavorare e spesso si stabilivano poi anche nel luogo dove prendevano a una convenzione, quindi il futuro, cioè sono qui a dirvi che no, non lo vedo nero. Il presente è un presente di di difficoltà,
Vi dicevo, quindi noi bandiremo alle zone carenti secondo le regole che vi ho detto, presumibilmente in questo contesto non ci sarà la corsa a prendere la convenzione a Fiorenzuola nel 2025, però non è escluso che questo avvenga e a noi facciamo bandi e a volte abbiamo anche delle sorprese piacevoli per cui insomma bisogna essere,
Insomma prudentemente pessimisti, però, insomma, anche mantenere un ci siamo a volte c'è il successo di bandire dei posti, a volte lo sapevamo che c'era un giovane medico, laureato o laureando in un territorio che partecipava, che avrebbe partecipato, che ci ha risolto il problema, quindi ci contavamo altre volte succede che c'è qualche medico che decide di fare anche un investimento personale di di scelte di vita, quindi, ecco, non è detto che questi bandi che faremo debbano andare necessariamente deserti.
Se non troviamo nessuno a tempo indeterminato quando questa collega andrà in pensione nell'autunno del 2025, nei giorni precedenti nelle settimane precedenti, noi faremo dei bandi a tempo determinato, cioè cercheremo un medico disponibile a coprire questo ruolo per il tempo necessario a consentirci di guadagnare mesi per arrivare al bando successivo. Anche queste strategie alle volte hanno successo. Alle volte si bandiscono delle poste a tempo determinato e si trova un giovane medico che è in attesa del laureato da poco e in attesa di capire se nel futuro fra la scuola di specializzazione oppure no, poi magari si appassiona e decide di fare la scuola in medicina generale di rimanerci. Ecco quindi le strade, noi le batteremo tutte per ora non abbiamo sentore di persone che siano in loco interessate, però non è detto che.
La strada non dia buoni risultati. Questa è la via maestra che percorreremo quando arriveremo a un punto in cui capiremo, qualora debba succedere che arrivassimo a un punto in cui dovessimo capire che non si presenta nessuno, allora e noi perdiamo un medico e i medici rimanenti, uno, in questo caso in questo ambito non è sufficiente a garantire l'assistenza. Noi dobbiamo attuare delle misure che sono misure analoghe a quelle che abbiamo attuato nei territori.
Del Mugello est, cioè a Marradi e Palazzuolo e a Borgo San Lorenzo e a Vicchio cioè abbiamo accorpato gli ambiti, che cosa significa questo, come vi dicevo prima la medicina generale, noi si bandiscono delle convenzioni per ambito, l'ambito di solito ha una valenza comunale in questo territorio gli ambiti sono Barberino,
Scarperia e San Piero e Firenzuola sono tre ambiti distinti. Un medico di Barberino non può venire a lavorare ora come ora a Firenzuola, cioè non può mettere l'ambulatorio fuori dall'ambito dello stesso discorso. Prima è stato introdotto, ma perché un medico emiliano non può avvenire a fase, ha disponibilità da Monghidoro, un po' viene affabulatorio a Fiorenzuola, perché la regola nazionale è molto chiaro, è scritto nell'accordo, i medici si convenzionano in un ambito che di solito hanno una valenza comunale in quell'ambito. Possono svolgere attività ambulatoriali e fuori da quell'ambito non possono fare ambulatorio. Viceversa, possono assistere i cittadini di un Comune di un ambito.
Esterno, quindi un cittadino che risiede a Firenzuola. Se trova un medico di facciamo l'esempio Toscana, sempre di Barberino che sia disponibile ad accoglierlo può andare però tra ambiti vige che il medico non va nell'altro ambito. Il paziente dell'altro ambito può andare dall'altro medico, ma il presupposto è che l'altro medico ti accetti, cioè devi firmare un foglio in cui dice sì, io sono disponibile a prestare assistenza al signor Rossi, che è residente a Firenzuola, mentre io sono un medico convenzionato a Scarperia. Quest'questo è è una regola definita dall'accordo nazionale. Quindi noi che cosa facciamo di solito quando siamo in condizioni come quella che abbiamo vissuto a Marradi, com'è quella che potremmo vivere a Fiorenzuola, definiamo un ambito di maggiori, cioè uniamo gli ambiti, facciamo in maniera tale che l'ambito non sia comunale ma sia sovracomunale. Quindi l'ambito diventerà Scarperia Scarperia, San Piero, Barberino, Firenzuola in questo modo l'ambito unico. Che cosa che cosa che che vantaggio ci produce produce poi probabilmente in alzeremo il massimale a 1.800 già Fiorenzuola. Avevamo fatto perché ovviamente i medici non erano sufficienti, cioè la loro capienza non era sufficiente ad accogliere tutti, quindi gli è stato innalzato il massimale a 1.800 dai canonici 1.500. Questo è questa doppia misura di ampliare l'ambito e di innalzare il massimale al 1.800. Consente ai cittadini di Fiorenzuola, non di chiedere la disponibilità di un medico ad accogliere di andare al CUP e scegliere uno dei medici dell'ambito. Quindi, in questo modo che cosa che era l'azienda, che cosa riesce a garantire, riesce a garantire l'assistenza, cioè io sono in condizioni di dire bene tu cittadino vai al CUP e poi sceglie un medico, che cosa non riesce a garantire la prossimità, però perché io non posso dire a un medico di Barberino di venire a fare glielo posso chiedere, ma non li posso imporre di venire a fare un ambulatorio e Fiorenzuola perché legittimamente, l'accordo collettivo nazionale prevede che il medico convenzionato in un ambito fa tot ore di ambulatorio, il rapporto a quanti pazienti, a nell'ambito in cui è convenzionato, ma non consente all'azienda di mettere in posizioni le imposizioni dell'azienda e le può mettere nel momento in cui i bandisce un nuovo posto, che è una cosa che ovviamente noi faremo. Se arriveremo ad unificare l'ambito e arriveremo quindi a bandire per la la cosiddetta FTE aggregazione funzionale comunque solo per il territorio di questi tre Comuni messi insieme del Mugello Ovest, noi avremmo ha facoltà anche di dire a me servono tre medici per questo ambito. 1 è vincolata a fare ambulatorio almeno tre volte a settimana a Scarperia. 2 sono vincolate a fare l'ambulatorio almeno tre volte a settimana o 5 su quello si valuta insieme. Ecco faccio tende sempre a titolo di esempio a Fiorenzuola. A quel punto chi prende il posto con il vincolo, ovviamente dopo è vincolato a farci l'ambulatorio diversamente, se noi non si mettesse il vincolo messi pubblicasse nuovo ambito e pubblica massimo tre posti questi tre medici prendono servizio e poi l'ambulatorio lo mettono dove li comodo. A loro.
E quindi, ovviamente, noi opteremo per l'opzione che RIS cerca di risolvere il problema, cioè cercheremo di bandire il posto mettendo un vincolo di ambulatorio in un determinato ambito che che ciò abbia determinato frazione o comune o paese. Questo caso al Fiorenzuola.
Poi vi dico un'altra cosa che abbiamo fatto e che stiamo aspettando che la Regione dei termini abbiamo agito sul versante degli incentivi. Quindi, oltre a questo progetto che diceva ora il dottor Brintazzoli, c'è un progetto che e che diceva il collega del coordinatore della effetti, c'è un progetto che metta delle ore ulteriori a disposizione della popolazione, cioè mettere degli ambulatori di prossimità, per cui qualche medico, o che sia uno dei medici di medicina generale attualmente che operano sul territorio degli altri due Comuni di questa fetta di Musello o che siano nuovi medici al rapporto orario che noi potremmo convenzionare perché, come vi dicevo, ora noi andremo a bandire al ruolo unico, quindi cercheremo sia messo in missione generale sia medici a ore e queste ore le potremmo spendere sul territorio e li spenderemo per fare molte cose, una delle quali anche garantire servizi di prossimità dove non c'è il medico di medicina generale. Viene un medico che è un medico che ha visu possibilità di visualizzare le cartelle di tutti i pazienti dell'Ft e quindi di intervenire come se fosse un sostituto. È in un certo senso, quando il medico è assente, divenne un sostituto, ma vede tutte le informazioni della medicina generale. Quindi, oltre a un progetto di questo genere, su che per ora facciamo con la medicina generale già convenzionata, ma che noi in futuro, quando disporremo di fiori e di più medici, ovviamente metteremo a bando per nuovi medici che si vogliano convenzionare. Oltre a questo, abbiamo presentato in Regione una proposta, o meglio abbiamo presentato in ottemperanza a una no, a una delibera regionale che ha finanziato le cosiddette zone disagiate della miscela generale. Ci ha detto che era USL Toscana centro, ci sono dei soldi, cari USL Toscana, ora nel nostro caso si è rivolta a noi Toscana centro, ci sono un po' di risorse a disposizione,
Perf ci dice, per favore, dove vuoi individuare degli ambiti per i quali i medici di medicina generale che lì operano possano essere incentivati, in che maniera percependo 5,16 euro di quota capitaria e in più per ciascun paziente assistito su base annua, quindi un medico che,
Avesse 1.000 pazienti, perché ovviamente ve lo dico perché abbiamo individuato tra gli altri territori e anche il Comune di Fiorenzuola, abbiamo individuato tutti i Comuni del crinale appenninico e via biglie elenco da diciamo da dall'Emilia verso la Romagna.
Abetone Cutigliano Mariana San Marcello Piteglio Sambuca, pistoiese, Cantagallo, Vernio, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo, e quindi abbiamo fatto un po' il crinale appenninico, quindi c'è anche Fiorenzuola in questo crinale i medici che lavorano e lavoreranno in questi ambiti saranno remunerati con una quota aggiuntiva di 5,16 euro in più di quota capitaria. Voi, se i medici non prendono lo stipendio come un medico di, cioè i medici di medicina generale, no, io sono un medico dipendente e prendono lo stipendio del dell'azienda USL come tutti i dipendenti, quindi uno stipendio fisso via social delle parti, come tutti gli stipendi, c'è anche delle parti variabili, ma è sostanzialmente uno stipendio fisso. Invece, in merito ministeriale remunerata a quota capitaria si assiste 1.000 pazienti, riscuote 1.000 quote, si assiste 1.500 pazienti riscuote nel 1.500. Porre queste quote sono.
Determinate dal contratto nazionale in alcune decine di euro, nemmeno so precisamente quanto insomma si aggiungono 5,16 euro al paziente. Quindi, se un se, un medico che la che decidesse decidesse anche quelli già che già ci lavorano da quando ci approvano il progetto, ma anche quelli che ci verranno a lavorare, se decidono di me di venire assistere pazienti residenti per esempio a Fiorenzuola in capo all'anno e riscuoteranno un incentivo che se uno ci avesse il massimo 1.500 qua addirittura 1.800, perciò facciamo conta 1.500 per 5 euro fa, 7.500 euro l'anno. Quindi è un incentivo economico che mettiamo in campo per incentivare un medico a venire a lavorare nel territorio. Montana ce ne sarebbe anche un altro degli incentivi. Ora io vi avevo scritto voi, direttore di Società della Salute, e mi dite dove pensate di incentivare e di mettere in laboratorio. Immagino che Brintazzoli mi abbia già risposto, oppure mi risponderà che ce lo vuol mettere anche. Ecco, non me lo ricordavo, che ce lo permette neanche a Firenzuola. Ora noi valuteremo quanti soldi ci abbiamo eh, però credo non ci siano problemi. Daremo un incentivo ulteriore, sempre determinato da questa delibera regionale, in questo caso più contenuto, per un medico che decida di mettere l'ambulatorio af, perché l'altro incentivo è chi decide di assistere i pazienti residenti al Fiorenzuola, però l'ambulatorio non Geo. Quindi, se tu assiste i pazienti di Fiorenzuola, è ovvio che di solito le 2 cose dovrebbero andare di pari passo successivo. Ci sono 1.500 pazienti a Fiorenzuola. Si presuppone il laboratorio, non lo faccia a Barberino, ma lo faccio a Fiorenzuola, però ripeto in termini normativi que. Ecco, a meno che uno non prende una zona perché c'è un vincolo allo stato attuale dei fatti. Non è previsto quindi anche per incentivare la il posizionamento dell'ambulatorio inapplicazione di questa delibera regionale. C'è la possibilità, su proposta del direttore di distretto, che poi l'azienda USL faccia una valutazione e sicuramente la valutazione, il territorio dell'Alto Mugello saranno quelli che prenderemo in considerazione dell'Alto Mugello e degli altri Paesi che vi ho detto prima, cioè quelli che abbiamo su cui abbiamo più difficoltà a quelli del che corrono lungo il crinale appenninico toscano.
Prevede un incentivo che può arrivare fino a un massimo di 6.000 euro l'anno.
Vi dico, può arrivare fino a un massimo perché in realtà di praticamente se uno si fa cinque giorni di ambulatorio a settimana.
E lo fa in un laboratorio di non dell'USL, cioè di al di al suo del medico oppure in affitto prende se 1.200 euro aggiornata via aggiornata per 52 settimane, ovviamente non non al giorno, insomma per giornata settimanale. Se invece questo servizio viene svolto in ambulatorio di proprietà messo a disposizione del sistema pubblico, l'incentivo si dimezza e quindi non è più 6.000 mettere mila euro se non si fa l'ambulatorio cinque volte l'anno, però, come avete capito, questo combinato delle due incentivi che mettiamo insieme potrebbero portare a un medico che sceglie di venire a lavorare qui a guadagnare 10.000 euro annui in più e 7.500 se avesse 1.500 pazienti di Fiorenzuola 3.000 euro, se decidesse di metterci l'ambulatorio per cinque volte a settimana in una struttura pubblica che qui è pur disponibile. Quindi è un incentivo comunque importante. Ecco comunque insomma significativo in termini di di di finanziamento,
Ebbene, direi che le informazioni e i principali che vi volevo dare di quello che possiamo fare e di quello che stiamo facendo ve lo ve le ho fornite non mi voglio dilungare oltre.
Allora io a questo punto darei ah, ah, sì, sì, sì, sì, grazie, sono onore al Sindaco punto nel suo intervento mi diceva se potevo parlare anche del servizio di guardia medica, allora noi abbiamo un servizio di guardia medica, cioè la continuità assistenziale, ex guardia medica, ma spesso nota come Guardia medica, che è un servizio che sempre più si deve relazionare con la medicina generale, cioè dare e deve essere, comunque, vi dicevo, noi bandiremo posti al ruolo unico da qui in avanti, quindi chi entra in servizio farà sia rapporto orario, sia ore delle attività sia medicina generale, nei limiti del possibile. Ovviamente, se uno c'ha 1.500 pazienti non fa UE, ha già raggiunto il proprio massimali, ma progressivamente, come vi dicevo, prevedeva che entreranno nuovi medici. Saranno medici che entrano avranno 500 600 pazienti perché, se sarà un mondo florido in cui noi non avremo queste difficoltà, però quel medico che entra l'accordo nazionale, di fatto sancisce il principio della piena occupazione, cioè chi entra in servizio non è che si è a 500 pazienti prenderebbe un terzo dello stipendio che se ne avesse 1.500. Quindi, il nuovo accordo prevede che possa completare il suo monte orario con ore di attività. Non possa debba e proprio perentorio dal codice. Non è una facoltà, è un obbligo. Chi entra con nuovo col nuovo accordo collettivo nazionale prende servizio e.
Lavora 38 ore a settimana, le 38 ore sono equiparate a 1.500 pazienti se ai 1.500 pazienti quindi ha già ottemperato al tuo debito di 38 ore, se invece ai 1.000 pazienti devi fare 12 ore nelle 12 ore, le svolgi inattività di diurna oppure notturno concreta attività oraria,
In questo contesto, noi stiamo cercando di sviluppare sempre più le attività oraria sul versante diurno, perché noi abbiamo osservato Lam, diciamo da molti anni potrei dirvi da da da 15 anni la necessità di incrementare le ore di servizio diurno, perché la guardia medica, un servizio, non è un servizio di emergenza, un servizio di cure primarie, ovviamente è un servizio a cui non non urgente. Per definizione, è un servizio a cui i cittadini ricorrono maggiormente. Il sabato diurno alla domenica, diurno e la sera dal fino alle ore 23, perché dalle 23 in poi il servizio di guardia medica in servizi noi abbiamo i dati ovviamente del, diciamo, dell'accesso alle prestazioni è un servizio assolutamente re residuale. Nonostante questo, noi, tutte le notti, abbiamo un medico in servizio, anzi più precisamente nell'azienda USL Toscana Centro. Noi abbiamo 64 medici in servizio, tutte le notti 64 medici in servizio per otto ore notturne dalle 24 alle 8, se io li spostarsi perlomeno in quota parte verso il diurno. Riuscirei a ottenere maggiori prestazioni per i cittadini, l'obiettivo quindi che il sistema, il sistema sanitario nazionale, in particolar modo la Toscana.
E l'azienda Otsuka centro è quello di limitare progressivamente. Questa è una cosa che su cui lavoreremo e non partiremo da Fiorenzuola. Però l'obiettivo nostro è arrivare a mantenere il medico notturno solamente nelle case della comunità hub, cioè quelle principali Borgo San Lorenzo per quanto riguarda il territorio mugellano e non però risparmiare ore. L'obiettivo dell'azienda non è levare le ore della notte e siamo pari anche perché i sindacati non lo consentirebbe. Queste cose si fanno anche d'accordo con i sindacati della medicina generale, ma togliere le ore della notte, il cioè le ore ridondanti della notte per spostarle lunch verso il giorno e quindi potenziare i servizi diurni, che in parte sono quelli che vi ho detto, cioè ambulatori di prossimità, ma in parte sono appunto ambulatori presso la casa della Salute, le le cosiddette Uca, un'unità di continuità assistenziale. Voi avrete il memoria alcuni di voi delle USCA che avevamo attivato ai tempi del Covid questi team di medico infermiere che giravano l'auto per fare domiciliarità o per andare nelle comunità, per esempio nelle RSA. Bello l'idea nostra è quella di utilizzare questo monte orario notturno verso il diurno, ovviamente mantenendolo a beneficio della comunità di riferimento, e non è che lei vuole ore a Fiorenzuola e le ore che ho levata differenziali di notte. Le mette a beneficio di Firenze, cioè la logica deve essere che è un baratto orario dalla notte verso il giorno per potenziare i servizi diurni che sono quelli noi di di notte abbiamo un medico in attesa, sta lì e aspetta che qualcuno chiami, ma lo chiama quasi nessuno di giorno. Spostare le ore invece verso il giorno ci consente di usarle proficuamente per offrire servizi ai cittadini. Quindi, ecco, è un cenno che ritengo utile fare in questo Consiglio comunale, perché è una riforma dettata dal DM 77, ma sulla quale l'azienda sanitaria punta molto e, devo dire, non anche la medicina generale ci punta su questo c'è una visione assolutamente comune tra noi e i sindacati della medicina generale.
Grazie, dottor Mannelli, a questo punto io darei la parola alla dottoressa Tossani, che aveva chiesto di intervenire come ex medico di base.
Io.
Poi il dottor Torelli a seguire poi vi è presente anche la dottoressa Muzaka, mi sembra, se vuole intervenire.
Lo può fare?
Ah, è andata via, va bene, prego Maria Pia buonasera a tutti, sono Maria Pia Tossani e sono stata medico di base dal 1984 al 2022, di cui gli ultimi anni super massimalista.
Prima son state anche se ahimè che a Marradi ho fatto guardie mediche a Palazzolo, conosco il territorio sia di Marradi che di Palazzuolo, anche perché abitavo a Tirli vicino alla strada principale della Faggiola, quindi conosco tutte le problematiche legate alla viabilità e problematiche del territorio.
Come ha detto il nostro Sindaco, Firenzuola è il secondo comune più vasto d'Italia, non capoluogo di provincia,
Con frazioni che distano anche più di un'ora per, diciamo da una frazione estrema, all'altra c'è un medico, viene chiamato perde un'ora di viabilità da andate a un'ora di ritorno,
Questo logicamente crea dei problemi.
Così grazie e poi diciamo, abbiamo un più dei due terzi della popolazione, supera Chiana dai 65 anni in su, sono persone molto particolari perché molti di loro non hanno figli che sono a lavorare a Firenze ogni vuoti capace di utilizzare.
Device telefonini o piattaforme.
E ci sono anche molte persone che necessitano di visite domiciliari, se si pensa a un rapporto massimale, questo rapporto massimale di 1.003 1.005 1.008 richiederebbe comunque la presenza, andando con le vecchie leggi di almeno altri due medici al momento che andrà via la dottoressa Zanni sul territorio logicamente.
Non ha letta più la nostra professione, poi anche per la troppa burocratizzazione a cui sono sottoposti B ai colleghi e forse molti hanno chiesto proprio il pensionamento anticipato. Per questi motivi.
In più diciamo.
Fra tante cose io penso che il numero chiuso sia stato un deterrente molto notevole nel fare che non ci fosse un ricambio generazionale, nel mio anno eravamo 1.004, siamo arrivati al saltando i 35, quindi veniva fatto da selezione già naturale.
Comunque, lascio perdere tutte queste cose e mi chiede alcune cose per farla anche brevi al si è parlato di impossibilità della medicina dell'ambito di pozzi che una che un dottore, diciamo di Barberito, possa aprire ambulatori a Firenzuola, allora mi domando come mai il pediatra di Loiano gli è stata cioè la pediatra ha potuto aprire l'ambulatorio di a Firenzuola, quindi, se si è fatto per la pediatra, si potrebbe fare anche per quest'altro dottore di Monghidoro, no, c'è già un precedente.
Poi io penso soprattutto al bene della popolazione, cioè il bene pubblico.
E quindi cercherei, mi sembra molto giusto, che la Regione ci sia premunita degli incentivare le nuove richieste dei medici di base e poi un altro aspetto che cioè è vero, segnata. 7 cose però respinge. Stringerò discorso. Un altro aspetto diciamo che, ma preoccupato anche il discorso del delle case di salute, cioè saranno capaci i nostri anziani di venire direttamente in queste case di salute che alcuni non si muovono, come verranno svolte le visite domiciliari e questi che venga da Barberino da Scarperia quanto tempo gli porterà, cioè non è le stare le 4 ore a sedere in un ambulatorio e tutto il resto.
E poi due, diciamo, si vede anche.
Punti freddo dimentico le cose.
Anche del servizio infermieristico, che è stato sempre di aiuto a noi medici di base e quindi chiederei anche un potenziamento del servizio infermieristico distrettuale, poi, venendo alla guardia medica, un medico deve venire a fare le 4 ore notturne a Firenzuola, non accetterà mai, perché diciamo ci ha più di un'ora da Firenze per vedere a Firenzuola, quindi accetta piuttosto un turno di 12 ore che è di 4 ore e questo è un altro punto e poi il problema anche dei servizi.
Ultimamente il centro antidiabete avevamo diversi servizi al distretto, che vi avviato da andati a scomparire. Attualmente non abbiamo più una geriatra, non abbiamo più, diciamo, un ginecologo e non abbiamo più il a livello addirittura di Borgo il centro antidiabetico, anche questo teniamo conto proprio della popolazione anziana che non ha figli o familiari disposti ad accompagnarli, che camminano e pertanto non hanno diritto alla misericordia e che si devono pagare anche di tasca loro i viaggi. Io ho finito,
Grazie, grazie Mariapia, allora do la parola al dottor Gianluigi Torelli, buonasera, intanto vi ringrazio di essere venuti a Expo a esporci quello che attualmente mi sembrano le uniche soluzioni possibili, insomma, no, non mi pare che ci siano, vista la situazione, altre possibilità mi riallaccio al finale della collega Maria Pia,
Che diceva appunto, parlava dei servizi che abbiamo perso e io sono arrivata a Fiorenzuola per scelta di vita, caricando in macchina la famiglia e portandolo a vivere qua nel 91 già lavoravo qui dall'84, quando io sono arrivato a Fiorenzuola, eravamo quattro medici di base con un medico a scavalco. Ecco, teniamo conto di questa realtà. Allora esisteva un medico a scavalco, che era il dottor Caravello, che lavorava a Bruscoli, quindi era un medico iscritto in un ambito dell'Emilia Romagna che lavorava aveva ambulatorio in territorio della Toscana c'era già un precedente da prima, perché anche il do il dottor Dei aveva, diciamo un ambulatorio sia Castel del Rio, che ha Firenzuola.
Allora io ho trovato questa situazione in cui a livello territoriale c'erano una serie di servizi che oggi sembra fantascienza proporli, allora pensate che c'era un servizio di pediatria, un consultorio pediatrico che veniva su due volte alla settimana a Fiorenzuola, dottor Toccafondi?
Nella fattispecie è.
Andava anche nelle frazioni, andava a Pietramala, andava a andava a affiancandoli, andava Coriale, addirittura, quindi c'era un servizio di Stalin, c'era il dottor Falorni che veniva a fare le gare, le gastroscopie al Distretto 2 volte l'asset due volte al mese,
Su prenotazione c'era un servì, un consultorio ginecologico, insomma, tutte cose che si sono persi.
Oggi siamo a né nel nella, nella possibilità di ritrovarsi con un solo medico di base ora.
Io cioè io qualcuno si chiederà perché è successo tutto questo, cioè una una motivazione va data a quello che è successo.
E secondo me, le cause sono principalmente due grosse, come casi, la prima dell'istituzione del numero chiuso a medicina, prima cosa, secondo la riduzione.
Delle la scrematura delle risorse che negli anni tutti i Governi che si sono succeduti fino ai Governi della pandemia, che hanno dovuto invece fare delle scelte diverse che hanno tolto miliardi di risorse alla sanità.
Ma questo non lo dico io, che sono dati dati della Fondazione Gimbe, ci sono dati del Ministero del de dei dei Ministeri, no, e la situazione è questa, veniamo a numero chiuso, il numero chiuso.
È stato istituito con la legge 2 agosto 98 Governo d'Alema,
Ministro, Ministro dell'innovazione tecnologica, Ortensio Zecchino.
E Ministro della dell'Università, Luigi Berlinguer, Vice Vicepresidente del Consiglio, un certo Sergio Mattarella,
Come è avvenuta questa cosa?
Il senatore Zecchino aveva già tentato nell'87 sarò breve e non vi annoio, ma è importante capire perché arriva un punto poi importantissimo.
Il senatore Zecchino aveva già approvato nell'87 e aveva fatto una legge che prevedeva il numero chiuso numero più sia stato istituito e ne è stato abolito nel 1969 fino al 1969, all'università, a Medicina andavano solo una élite.
Nel 69 fu aperto d'accordo, poi ovvio, l'Università ha sfornato tanti medici e di conseguenza si è si pensava di ridurre questa questa presenza, questa, di limitare questo accesso dall'87 al 98.
Sono stati fatti dei ricorsi dei ricorsi che hanno tutte le volte reso in Cousteau in inc incostituzionale questo questo decreto legge fino a che con l'istituzione della Comunità europea Comunità europea.
Ah, diciamo intimato all'Italia e a tutte le nazioni della della Comunità europea di adottare dei sistemi di preparazione degli studenti che prevedessero una sperimentazione e anche una un'attività pre-laurea.
Cosa ha fatto il Governo italiano invece che diciamo ampliare la possibilità?
E con l'istituzione di istituti ha invece adattato.
E i.
L'esistente alla possibilità, quindi di sfornare un certo numero di medici, quindi, e ha istituito il numero limitato a numero chiuso con l'Est, con la, con la.
Mettendo un test.
Ah per l'entrata a Medicina, un test a quiz.
Ora.
Nel tempo diceva bene il direttore Manelli dice siamo arrivati da una fase in cui c'è stata una pletora, quindi una una grossa, una una grossa offerta di professioni di professionalità a una fase in cui ovviamente si doveva percepire che si doveva andare verso una fase in cui questa questi professionisti sarebbero andati in pensione.
Ma voglio dire, c'era tempo per programmare tutto questo.
Ma cioè, mi sembra che da questo punto di vista, insomma, qualcuno sia stato un po' miope o abbia sonnecchiato e tutti i Governi che si sono succeduti dai Governi Berlusconi fino a arrivare ah, ah, ah, ai governi Red della del dell'epoca Covid,
No, non si sono adattati in niente.
La Francia, per esempio, visto che il dottor Brintazzoli faceva riferimento alla questione europea, la Francia da subito non ha fatto il numero chiuso con un test, ma l'ha fatto consentendo a gli studenti di avere un corso per il primo anno e fare uno sbarramento al primo anno esattamente la cosa che la Ministra Bernini sta facendo ora 25 anni dopo.
Quindi, se noi riusciamo a copiare 25 anni dopo una cosa che poi badate bene ha dei limiti e ha dei limiti, lo stesso è ben precisi, ma comunque, insomma, voglio dire no, come non ci si è accorti che si poteva avere una una maggiore uscita di di di di di di preparazione dei medici nell'arco degli anni allora la sanità regionale col sistema sanitario voglio dire ed è la Conferenza Stato Regioni le Regioni perché non hanno richiesto quando hanno visto che i bandi, i bandi regionali delle zone carenti andavano deserti.
Di di proporre un ampliamento di di di dell'uscita dal no dal numero chiuso a medicina, quindi mi sembra che da questo punto di vista, insomma, sia stato e senza contare il fatto che poi, sul piano dell'offerta lavorativa, diceva bene la dottoressa Tossani,
Il medico di medicina generale ha vissuto questa realtà e non ha avuto un incentivo a rimanere a parte il fatto che lei è andata col massimo dell'età e io lo stesso quindi non è quello il problema dico però io per il fatto che, con la riduzione delle risorse e badate che solo dal 2010 al 2019 son stati 37 miliardi in meno di euro spesi per la sanità,
Vi evito, vi evito le percentuali relative ai vari Governi, cioè al Berlusconi 4, al al Monti, al al al Governo Letta, al Governo Renzi, al Governo Gentiloni, vi evito.
Per decenza, quindi, questa questi sono i due motivi per cui siamo arrivati a questo punto, quindi ora io mi chiedo come come è possibile che non ci si sia accorti di tutto questo quando ha un'altra, un'altra possibilità, un altro momento in cui avremmo avuto la possibilità di riflettere è stato quando è stata istituita la legge Fornero 2010,
Con la legge Fornero la il.
La componente pensionistica dei medici, cioè l'Enpam, è stata, diciamo inserita nell'INPS, cosa è successo, che si è passati da un sistema retributivo a un sistema contributivo anche per i medici, laddove invece l'Enpam e prevedeva perché aveva risorse sufficienti per farlo, un un sistema retributivo,
Quindi, cosa vuol dire questo che quello che sta succedendo ora, se non ci fosse stata la legge Fornero sarebbe successo?
Presumibilmente intorno al 2017, al 2018.
Perché tutti i medici, io mi ricordo che in quel periodo.
Pensavo che poteva avere dei vantaggi a andare in pensione anche a 58 anni e sei mesi, per esempio,
E dopo dopo quella do, dopo quella legge e ho visto che non era più possibile, non mi conveniva e di conseguenza ho dovuto aspettare i 69 anni o il 70 per andare d'accordo.
Quindi già allora c'era la possibilità di recuperare, ma bastava un ragazzo delle scuole medie che che fa un'espressione AIG algebrica, Pepe, per capire che che c'era.
Che si arrivava a questo.
Insomma, io mi o penso che che che tutti debbano essere informati di questo e si debba fare delle riflessioni su questo.
Grazie.
Allora io.
Ringrazio per gli interventi.
Do allora la parola a Marco.
Loro per vedere di rispondere a qualche quesito,
No, giusto qualche risposta puntuale sui servizi specialistici, ovviamente le difficoltà di reperimento dei dei medici, medicina generale, insomma anche per gli specialisti non è che l'azienda non abbia l'intenzione di assumere, in particolare, per esempio, per la geriatra c'era la geriatra si è dimessa la giovane come il collega,
E azienda prontamente ha già indetto il concorso per la sostituzione. Quindi è evidente che i professionisti anche lì, specialmente gli specialisti, anche se dipendenti, non sempre sono disponibili a venire. In questo caso, addirittura si è dimessa per cui voglio dire e questo è emblematico della della crisi no di cui tutti abbiamo già discusso. Quindi, ovviamente sappiamo che ci sono queste difficoltà, specialmente su alcune specialistiche. Ora.
La VBE diabetologia mi risulta Borgo San Lorenzo e un servizio continuo, quindi questo questo aspetto.
Ah no, no, cioè a Borgo San Lorenzo, ovunque c'è e.
Il progetto che a cui facevo riferimento io.
Ora a parte, insomma, ho parlato l'altro giorno la responsabile, insomma, che non ci sia, è un discorso fosse legato alla presenza di, come dicevo prima, che si è dimesso e con cosa sostituire, ma il servizio esiste.
Ma a parte questo, voglio dire la difficoltà di reperire alcune decisamente non tutte le specialisti, ma alcune specialistiche, ovviamente è evidente non solo per i medici di medicina generale, ma in generale anche per gli specialisti, quindi è un tema anche su questo su cui dobbiamo sempre insistere su i concorsi che vengono fatti.
Per quanto invece riguarda le visite domiciliari con la casa di comunità, devo dire che le 2 cose vanno di pari passo nel senso ragazzo mobilità non è il posto dove l'unico posto dove vengano, vengono o verranno erogate le prestazioni, ma è da lì che i servizi invece vanno in proiezione sul territorio e quindi è chiaro che anzi il nuovo modello di sanità territoriale prevede,
Un rafforzamento dei servizi territoriali, dove ovviamente non è che si chiede alla gente di andare dentro a San di comunità, ma l'integrazione con le COT, con i servizi territoriali sia delle guardie mediche nella nuova versione sia degli infermieri e domiciliari e vengono ri sono sicuramente al centro di questa di questa attività e anzi c'è un previsto, un coordinamento ed una integrazione professionale, come dicevo, prima multiprofessionale, tra le varie tra le varie figure, quindi non è la casa di comunità. Hub e Spoke non è in contrasto con la diffusione sul territorio, anzi è il punto da cui partono, in cui tornano, in cui condividono le informazioni, a cui si aggiunge poi invece il servizio anche telefonico della Corte, che che è previsto dal nuovo modello, ma insomma, qui andremo un po' un po' fuori tema, se volete un'altra volta. Sì, si spiega come dovranno lavorare le case di comunità. Ecco giusto per dare delle informazioni di dettaglio.
Sì, anch'io prosieguo per un paio di questioni sempre sollevate dalla collega, cioè una è quella del dell'ambito della pediatria.
L'accordo della pediatria funziona allo stesso modo di quello della medicina generale, però, siccome di bambini ce ne sono molti meno che sono sempre meno, ma comunque, insomma, ci son sempre stati meno rispetto agli adulti. Gli ambiti della Pediatria erano già prevalentemente sovracomunali. Quindi questa cosa che io vi dicevo ora faremo probabilmente per la medicina generale, cioè unire gli ambiti comunali in un ambito solo del Mugello Ovest. Per quanto riguarda la Pediatria, già c'era un ambito unico e quindi il pediatra già metteva ambulatorio. So su spazi sovracomunali, perché altrimenti non avrebbe avuto un numero di bambini sufficienti per poter guadagnare uno stipendio adeguato. Ecco insomma, perché ovviamente, nei Comuni più piccoli dei bambini ce ne sono pochi. E invece, per quanto riguarda l'altra obiezione giusta, ragionevole, cioè se voi elevate il servizio notturno della continuità assistenziale e rimangono quattro ore dalle 20 alle 24, chi è che viene dalle 20 alle 24 per quattro ore in via nessuno.
E, ovviamente sì, ci abbiamo pensato. Infatti l'idea è quella di non assegnare solo vi dicevo in queste ore noi li leveremo dalla notte con l'obiettivo di metterlo durante il giorno per essere per dare i servizi ai cittadini, quindi l'idea è quella di assegnare a chi fa anche la notte della guardia medica, dalle 20 alle 24 in continuità delle ore pomeridiane, in maniera tale che chi prende servizio fa 10 12 ore di servizio alcune in orario diurno e altri in orario serale per il clan, la classica guardia medica della sera entro le ore in cui più facilmente i cittadini si rivolgono al servizio, ma quello stesso medico, anziché farli di notte dei fatti giorno alle ore, perché ovviamente a noi ci comoda che i cittadini sono svegli di giorni. Normalmente, quindi, le prestazioni di serie organo durante l'orario pomeridiano.
E il problema è questo al aveva a bordo, ci devono stare, perché ci devono stare, perché c'è una norma che è quella, perlomeno se non cambia qualcosa, cioè allo stato attuale dei fatti, nel case di comunità hub, cioè allora la rete delle case di comunità prevede che ci siano i cosiddetti hub e cosiddetti Spock hub vuol dire quello grande, gli spot che sono quelli più piccolini satelliti, né uno dei requisiti delle case di comunità hub quelli più grandi, e che ciò abbia il servizio medico H 24, quindi noi, dove c'è l'hub, ci dobbiamo mettere il medico di notte, che è a beneficio, ovviamente, tutta la popolazione. È chiaro che le osservazioni sarà certo, ma se mi chiama di notte a da da da Vicchio e poi mi chiamano dal Fiorenzuola questo medico, che quindi dovremo probabilmente trovare dei correttivi. Ora i numeri di chiamate sono veramente bassi, però può capitare che la notte c'è una visita domiciliare a Fiorenzuola, c'è un decesso a Marra Vicchio insomma, e quindi decesso perché il medico interviene per la constatazione di morte nonché, ovviamente, non è urgenza, ma insomma la famiglia la avverte come una necessità, insomma, da da svolgere il prima possibile. Quindi dovremmo probabilmente a introdurre alcuni elementi correttivi per assicurare il il servizio. Però ecco in te. Il servizio va assicurata a tutti, cioè questo è fuori discussione. Non è che se uno non ha la fortuna di avere il medico nel suo comune, allora di notte non gli si dà nulla, no, vi si dà con modalità che dovremmo trovare, però la presenza fisica che ora abbiamo di notte è veramente ridondante, cioè noi abbiamo tanti medici e poche attivazioni notturne. Quindi è veramente necessario, soprattutto perché a noi ci serve ogni giorno a lavorare per i nuovi progetti del DM. 77.
Allora prim prima.
Pasta Pasqui, poi Angelo Pasqui.
Volevo volevo chiedere, c'è la possibilità in un futuro, spero a breve di poter fare questo accordo fra la Regione Emilia Romagna e Toscana per il dottore che viene dall'Emilia Romagna in Toscana per poter fare l'ambulatorio oppure bisogna fare i banditi, no.
È impossibile, come si riferiva Torelli e negli anni passati c'è stato quindi le cose sono andate a peggiorare invece che migliora.
Ha una Bombelli, onore.
Ora.
Sì, Angelo te.
Eccomi, no, facevo una precisazione su quanto chiedeva la Tossani, Maria Pia sulla pediatra, probabilmente perché la la pediatra era avvenuta il primo anno con accordo temporaneo e lei ha partecipato voi al bando dell'anno successivo nell'ambito toscane e quindi lei e solo in Toscana non può fare il doppio transito che questo era poi la domanda credo,
E infatti a proposito di questo è una delle nostre preoccupazioni, perché perché la pediatra.
Anzi scelto, l'ambito, che ora è un ambito vasto, però attualmente non ha intenzione di andare giù nel Mugello e attualmente col calare dei bambini a lei ora gli va bene, perché a bambini piccolini quindi sta a casa, tanto tempo va bene. La preoccupazione futuro, infatti, è quella che poi possa lasciarci per scegliere un ambito più grande, che sicuramente sarà più vicino a casa sua, e anche a questo voi serviva l'accordo regionale.
Invece volevo comunicarvi un dato.
Che un mesetto fa ero stata una riunione dove erano presenti poi un po' tutti e media code a quanto detto prima dei medici che l'MMG fare il medico oggi è poco attrattivo,
Probabilmente sì per la burocrazia, per il lavoro, per lo stress e quando è stato elencato, al di là del numero dei medici di medicina generale che da 1.090 son passati a 9 e 76, mi sembra quest'anno la cosa che mi ha colpito e dà i 200 posti messi a disposizione come specializzazione se ne son presentati in 70. Ecco e di cui tanti fuori regione e il problema è che non arriveranno. Ecco queste poi ho letto sì che nel 2027 probabilmente ci saranno i medici specializzandi che da 1.000 passeranno a 1.500, però ecco, questo è un dato allarmante.
Poi Giordano volevi fare una domanda o due domande, poi si dà la parola per le risposte.
Allora?
E.
Tra l'altro noto che la dottoressa Tossani ha scritto più pagine da punti di me, questo non era, non era semplice, comunque cercherò di essere breve PC per cercare un po' di ricapitolare per per avere, diciamo, riscontro, se abbiamo compreso bene ciò che ciò che è stato detto due cose però le debbo dire per per ko per coscienza se noi dicessimo me porterà il rimorso dietro per tutta la vita.
Oltre al fatto del confine regionale, no che ancora sappiamo in alto mare perché giustamente Brintazzoli diceva che è prematuro parlare di un accordo che preveda che un medico emiliano romagnolo, nel nostro caso venga in Toscana a fare ambulatorio, io ribadisco, mi sembra veramente una osa,
Vergognose. Io non riesco a trovare un altro termine, mi dispiace e devo dire anche un'altra cosa. Io probabilmente no non sarà garantita da molti, però è anche vergognoso un altro fatto che sia Firenzuola manca il medico, esiste solo la possibilità che un medico si possa rifiutare di venirci. È una vergogna che Oyster diciamocelo alta voce, perché se la sanità al servizio della gente, il medico a Firenzuola, se il posto è vuoto, afferrarlo qualcuno ci deve venire. Non può venirci quindi capisco anche il tentativo di fare l'ambito territoriale allargato con il vincolo ambulatoriale. Mi sembra un buon passo. Come nel lungo termine sarà interessante approfondire anche l'ampliamento del distretto, capire in che cosa consisterà questo ampliamento,
E come appunto si intenderà a finanziarlo, perché mi sembra di capire che uno debbo insieme a Vicchio, se non ho capito male che ancora sono scoperti dal finanziamento e quindi non è dato sapere quando e come diciamo al momento verrà fatto però cercando di A ed è un'altra cosa sulla guardia medica, questo per cercare di di scendere nel particolare.
Mi sembra buono, anche per quel che ho capito, il tentativo di fare un bando unico, cioè che chi prende servizio Firenzuola alle ore a scavalco qui ci avviciniamo alle ore che non riesce a completare con il massimale pazienti venga impiegato nelle guardie mediche, questo sistema, però, per funzionare, deve implicare che ci siano più medici, perché chiaramente, se.
Abbiamo pochi medici, poi di fatto c'è il rischio che appunto le ore di guardia medica non vengano ricoperte dal medico che ha vinto il bando perché appunto al massimo dei pazienti, però, quando dicevo che non tutti i territori sono uguali, chi conosce la guardia, i media di Firenzuola, diciamo, molti di noi sono volontari e fanno la notte in Misericordie e questo lo dico perché ci si rende conto di una cosa che, quando la notte scoperto il turno di guardia medica è capitato e Fiorenzuola furono raccolte qualche anno fa migliaia di firme. Per questo per questo problema si verifica che.
Specialmente se anziani o con persone con difficoltà nelle ore, se saranno previste scoperte dalle 24 alle 8, viene chiamato il 118.
Uno può dire Ge Ge 118 e lì apposta, però occorre su questo caso fare presente che il centric, il 118 di Firenzuola, consiste in due ambulanze una medicalizzata, e ci auguriamo e rimarrà tale e una ambulanza senza medico che debbono coprire 272 chilometri quadrati di territorio, che sono quelle due ambulanze lì,
E, come giustamente ricordava la dottoressa Tossani, partire dal Firenzuola, andare a Pian calcoli, per esempio, dove spesso poi ci mandano all'ospedale di Imola e tornare indietro, vuol dire con ambulanza rimane impiegata per ore. Quindi ve lo voglio con tre RSA e occorre ricordare, ma talvolta anche quello. Quindi il rischio è che quando le ore di guardia medica sono scoperte, tutto si riversi sulla sul 118, però, se non ho capito male, quindi da ottobre col pensionamento della della dottoressa salvo e appunto nel frattempo non cambi qualcosa. È previsto è una domanda e PEEP. Per riepilogare, è previsto che cinque giorni alla settimana sarà saranno presenti dei medici a rotazione, quindi che copriranno il posto per cinque giorni la settimana.
Nel frattempo verrà fa con The con degli incentivi che appunto saranno indirizzati a questi medici e ai medici che già operano al medio e già opera nel nel territorio, e nel frattempo verrà fatto tutte le altri accorgimenti su gli ambiti unici.
E verrà unificato il bando di medicina generale con Guardia medica è corretto, abbiamo abbiamo compreso tutto bene, grazie, ti posso, allora prima di far rispondere fu una domanda anch'io, così dopo si si risponde a tutto, allora bene, allora abbiamo capito, abbiamo capito che il futuro ambito Scarperia Barberino Sampiero Firenzuola. I medici di questo ambito verranno ciò cioè informalmente hanno dato la disponibilità per coprire, diciamo.
In questo caso il territorio di Fiorenzuola, ma volevo dire io volevo chiedere questo, ma coprire vuol dire che i cittadini di Firenzuola debbano spostarsi oppure vengano a fare ambulatorio, hanno dato disponibilità informale a venire a fare ambulatorio, ecco, questa è la mia domanda, poi è un'altra cosa,
L'ambulatorio può essere sia in paese in una frazione, la seconda domanda,
E l'ultima domanda, cioè questa più che una domanda, è un impegno e noi bisogna prendere, bisogna fare forte pressioni per l'accordo Toscana Emilia Romagna, perché questo esula dall'azienda sanitaria e quindi cioè voglio dire poi l'azienda sanitaria nei piglierà atto diciamo così non dipende da loro quindi questo è una battaglia e bisogna fare su altri tavoli, ecco,
Sì, allora il discorso del confine sta in questi termini, l'ha detto prima il dottor Mannelli non è solo un problema Emilia Romagna Toscana ma volendo anche da da da un ambito e un altro cioè voglio dire sarebbe lo stesso se fosse un Concorezzo e non si sa cosa chiaramente questa è una norma nazionale, era l'accordo, cioè la disciplina che regola i rapporti con i medici di medicina generale deriva da un accordo collettivo nazionale che viene stipulato a Roma e.
Lo fa il Ministero con le rappresentanze sindacali, dei dei medici e, ovviamente, con le regioni, in questo accordo ci si come dire, la base è questa della dell'ambito di riferimento, il che non vuol dire però che era norma, si può anche cambiare la norma come abbiamo detto fino adesso è che fino a adesso l'accordo che arriva prevede questo tipo di confinamento sarebbe lo stesso come se tu volessi medio di Arezzo la stessa cosa.
Bene, quindi però quello abbiamo detto noi è, come diceva il Sindaco, che è un livello ovviamente nazionale e all'inizio avevo detto che i rapporti in questo esempio vanno portate in Conferenza Stato Regioni dove possiamo tranquillamente perorare questa questo elemento questa causa magari limitato agli aspetti di confine alle zone diciamo così di appenniniche quello va discusso e deve essere, diciamo così la parte.
Politiche a questo punto regionale era stimolata dalla parte ovviamente del della zona di riferimento che lo porta al tavolo di discussione e lì c'è un confronto e poi deve essere introdotto nell'accordo collettivo con i con i medici che regola il rapporto dei medici, così come diceva prima Alessandro della del del medico, deve venire anche qui meglio israeliani. Non è un dipendente, ma è un professionista che risponde ad una ad un bando, quindi.
Per il momento il meccanismo è questo, ovvero la ASL dice ho bisogno di un medico a Fiorenzuola. I medici di medicina generale non sono obbligati a venire, ma possono o non possono rispondere se intendono venire a lavorare in una zona. È un meccanismo che a livello, come dire nazionale, funziona in questi termini, quindi l'obbligatorietà non c'è, ma c'è invece la possibilità dell'incentivazione, del supporto di tutti quei progetti che abbiamo messo in pista nella zona che verrà avevano raccontato Mugello nella effetti est e che siamo disponibili a fare anche nella parte ovest. Come verrà disegnata? Questo va un po' concordato con i con i professionisti, cioè gli elementi di discussione sono quelli, cioè quanti giorni chi viene chi non viene, ovviamente loro possono fare ambulatorio sul posto. Questo è l'obiettivo. Vengono qui poi se vengono al distretto casa di comunità, se vengono né un altro ambulatorio, questo va messo a disposizione a mare dei Palazzolo. Abbiamo messo a disposizione il distretto dell'ASL, abbiamo organizzato il computer e le stampanti, il collegamento e il personale di supporto della segreteria per le prenotazioni. Possiamo fare altrettanto a Firenzuola quanti metri DC aderiranno dopo che Santangelo ha dato la disponibilità, non lo so e in base a quello.
Vanno anche stabiliti i giorni di presenza, che però sono più presenza fisica sul territorio, non presenza solo di di di di scelta, perché la scelta avverrà dopo la l'ampliamento dell'ambito e quindi la possibile, l'alienazione mento dei massimali direi, non so se ci sono altri elementi che risposta no, sì, no, non so se ho capito bene la Spa, la parte relativa. Cosa succede se non si trova la persona che prende l'incarico quando la collega Zan chi va in pensione.
D'ottobre. Quindi, rispetto agli incentivi, allora gli incentivi che noi mettiamo in campo sono di diciamo,
Maturano in due tempi, allora una prima tranche la applichiamo da subito, quindi, è quella del riconoscimento di zone disagiate della medicina generale e che comporta questi oggettivo che vi dicevo, di 5,16 euro in più di quota capitaria parziale, questo è indipendente, la mettiamo in atto e,
Juan qualunque sia qualunque sia il numero di medici che lo vorranno e a Fiorenzuola. Ora oppure in futuro la manterremo come elemento incentivante di lungo termine, poi un secondo elemento incentivante. Questo prima non ve l'ho detto e a tempo determinato è quello di quei famosi 6.000 o 3.000 euro l'anno se uno si fa cinque giorni in ambulatorio in un laboratorio proprio oppure in un laboratorio dell'USL. Quella è una misura a tempo determinato, cioè diventa un elemento di incentivo per dire guarda per aiutarti a avviare la professione. Se vieni a coprirmi nell'attività ambulatoriale per i primi tre anni, ti diamo questo quid pluris iniziale e anche questo lo facciamo quando mandiamo le zone carenti. Invece la seconda. Il secondo elemento progettuale è quello nel momento in cui noi, con questi incentivi che attueremo da subito e con la.
La ricerca di un medico a tempo indeterminato e determinato, che sia comunque un medico convenzionato del ciclo di scelta. Non dovessimo arrivare a ottenerlo, allora a questo punto si attua il progetto, che è quello che ha che di cui abbiamo parlato, cioè questa unificazione nell'ambito degli effetti alla quale comunque probabilmente arriveremo e perché l'indirizzo dell'accordo collettivo nazionale è quello ormai di bandire per FT, quindi noi, a un certo punto questa operazione dell'Ft uguali all'ambito, se non è ora lo faremo, lo faremo comunque perché andremo in quella direzione in termini proprio di indirizzo dell'Accordo, perché tutti i servizi saranno incentrati sulle FT della medicina generale, sui raggruppamenti della vicina generale, che devono condividere le informazioni, gli ambulatori, quindi ci serve lavorare sull'ambito dell'equity, quindi questa però.
Al massimo la fa da fare, probabilmente la faremo nel 2026, in questo caso la anticiperemmo per consentirci di anticipare anche questo progetto, beh, prima di tutto per consentire ai cittadini di fare una scelta in un ambito più ampio, visto che qui rimane un dottore solo e quindi non c'è possibilità di garantire la scelta e poi di mettere quest'altro progetto orario ambulatoriale inc alcuni medici che partecipano parteciperanno ottenendo un incentivo, cioè facendo delle ore ambulatoriale in più oltre a quelle che devono contratto il mezzo, se se è chiaro,
Allora io allora vi ringrazio tutti, credo che allora credo che dovremmo darci da fare soprattutto anche per l'accordo interregionale, perché abbiamo ancora diversi mesi davanti, però, insomma, diciamo che almeno noi siamo partiti un po' per tempo per due diciamo rispetto a Palazzolo e Marradi che hanno proprio un'emergenza ancora peggiore della nostra però siamo in emergenza già da da due anni e mezzo, comunque vi ringrazio tutti io concluderei qui e mi sembra sia stata una serata abbastanza chiarificatrice. Ringrazio tutti per gli interventi, perché sono stati molto molto interessante, grazie,