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C..r. Puglia 21.06.2022
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti, colleghe e colleghi. Cominciamo questa seduta del Consiglio regionale. Ci occupiamo delle proposte e dei disegni di legge.
Diamo per approvato il verbale della scorsa seduta, del 31 maggio 2022.
Hanno chiesto congedo l’assessora Barone, il consigliere Clemente e l’assessore Delli Noci.
È pervenuta risposta scritta alla interrogazione del collega Mennea “Sostegno alle imprese del settore della pesca”.
Delego il Vicepresidente Casili per la lettura delle mozioni e interrogazioni presentate.
Speaker : CASILI.
Sono state assegnate alle Commissioni: in I Commissione: disegno di legge n. 75 del 23.05.2022 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e)”; disegno di legge n. 76 del 23.05.2022 “Riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 77 del 23.05.2022 afferente sempre al riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 78 del 23.05.2022, sempre per gli stessi motivi; disegno di legge n. 79 del 23.05.2022; disegno di legge n. 81 del 30/05/2022; disegno di legge n. 82 del 30/05/2022; disegno di legge n. 83 del 30/05/2022; disegno di legge n. 84 del 30/05/2022; disegno di legge n. 85 del 30/05/2022; disegno di legge n. 86 del 06/06/2022; disegno di legge n. 87 del 06/06/2022; disegno di legge n. 89 del 15/06/2022.
In II Commissione è pervenuta richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 852 del 15/06/2022.
In III Commissione, proposta di legge a firma dei consiglieri Amati, Caracciolo ed altri “Assistenza sanitaria per la morte serena ed indolore di pazienti terminali”; disegno di legge n. 90 del 15/06/2022 “Istituzione delle aziende ospedaliere Santissima Annunziata di Taranto e Vito Fazzi di Lecce di Lecce”.
In IV Commissione, disegno di legge n. 80 del 23/05/2022 “Costituzione Albo regionale delle società benefit e relativi indirizzi su incentivi e creazione di apposito marchio”.
In V Commissione, proposta di legge a firma del consigliere Gabellone “Piano straordinario di vendita alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Agenzia regionale per la Casa e l’Abitare”; richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 842 del 08/06/2022.
Mozioni e interrogazioni presentate.
Interrogazioni: De Leonardis “Gargano Easy to reach – Estensione servizio a San Giovanni Rotondo”; Gatta, Perrini ed altri “Buono/voucher di conciliazione per Anno Educativo 2022-2023”.
Mozioni: Bellomo, Conserva ed altri “Promozione class action per gravi ritardi nel completamento lavori Strada Statale 16 Adriatica”; Pagliaro “Mezzi Protezione civile inutilizzati da assegnare per attività antincendio”; Laricchia “Impegno della Regione a istituire un tavolo tecnico presso il Consiglio regionale per supportare gli uffici regionali nell’elaborazione del prezziario regionale aggiornato”.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo all’ordine del giorno, cominciando con alcune comunicazioni.
La prima è che ho il piacere di aprire questa seduta con una notizia che ci inorgoglisce e che testimonia davvero il lavoro svolto da quest’Aula e dalla struttura degli uffici della nostra Regione, in quanto abbiamo avuto, proprio ieri, un premio dal Ministro della pubblica amministrazione nell’ambito della call to action “Valore pubblico: la Pubblica amministrazione che funziona”, indetta dalla Bocconi e patrocinata dal Dipartimento della funzione pubblica, dall’ANCI e dall’UPI. Che cosa è successo? Che cos’è questo premio? È un premio nato per incentivare l’innovazione e la modernizzazione nel pubblico. Il progetto del Consiglio regionale “Accordo di networking S.M.A.R.T@pulia” è stato premiato, su 179 progetti presentati, nell’ambito della sezione Lavoro e sviluppo.
Praticamente il gruppo di lavoro costituito dal Segretario generale, dottoressa Mimma Gattulli, dalla dottoressa Maria Lucia Beneveni e dalla dottoressa Angelica Brandi, ha costruito intorno al progetto di lavoro agile, di smart working, che già operava all’interno del nostro Consiglio per il personale, un progetto di networking associando al Consiglio regionale altri 19 enti che sono entrati per condividere le buone prassi di smart working, discutere insieme su come farle meglio e quindi dare ai dipendenti e alle Amministrazioni tutto il supporto possibile per svolgere al meglio questa attività. Insomma, una rete di attori pubblici e privati per la condivisione e il confronto sui temi dell’organizzazione della pubblica amministrazione, dello sviluppo delle competenze del personale, attraverso iniziative di studio e di approfondimento.
Ecco, il cambio di esigenze del mercato del lavoro ha fatto sì che il Consiglio regionale si apprezzasse e per noi è stata una bella soddisfazione tra tante Amministrazioni che hanno presentato i progetti oggettivamente essere classificati tra i primi quattro ed essere premiati a livello nazionale. Ecco, veramente vorrei fare il nostro plauso a tutti coloro che hanno lavorato, anche perché siamo parte di un sud. Un plauso e un ringraziamento, dottoressa. Non sono in questo momento presenti le due dottoresse qui con noi in Aula, ma la dottoressa Gattulli ovviamente si farà carico di riferire del plauso del Consiglio.
Volevo dire che siamo parte di un Sud che ha deciso di vivere da protagonista le sfide del futuro, questo lo testimonia, e che ovviamente continua ad avere il diritto di avere le stesse prestazioni e servizi che ci sono anche in altre parti d’Italia, sapendole ben gestire.
Questo comporta per noi la responsabilità di dire, ancora adesso, che ci sono Amministrazioni che funzionano e lanciare la sfida a coloro che non si mettono nel solco dell’innovazione. Oggi il Governatore Visco ha fatto un lungo intervento, sottolineando le carenze di Amministrazioni che rischiano di non poter avere i progetti del PNRR se non investono sull’innovazione. Lanciando questa sfida quindi vogliamo però confermare, e vi riporto quanto abbiamo detto in Conferenza dei Capigruppo nella scorsa seduta, che ovviamente noi siamo per l’attuazione dei LEP, anzi, per la predefinizione dei LEP, cioè i livelli essenziali delle prestazioni e la loro attuazione, prima che si proceda a qualsiasi progetto di autonomia differenziata, sul quale ci possono essere anche differenze di valutazione, ma quelle differenze non incidono sulla necessità di prevedere e realizzare i livelli essenziali delle prestazioni per garantire l’uguaglianza della Costituzione.
Ora voglio richiamare la vostra attenzione su due questioni: la prima è una questione di cultura. Siamo addolorati e facciamo le nostre condoglianze con un abbraccio ai piccoli che sono rimasti orfani di madre per un’ulteriore femminicidio, avvenuto nel giorno in cui tutti i giornali dicevano proprio che da tempo, in Puglia per fortuna non si verificavano femminicidi. Un femminicidio avvenuto a Novoli, in cui il marito ha ucciso Donatella, entrambi 38 anni, e poi si è tolto la vita. 1.136 donne sono morte per femminicidio, un dato assolutamente grave.
Io credo che se non interveniamo sulla cultura, sarà difficile, anche se c’è un progetto di legge pendente da tempo in Parlamento, che non viene discusso. Molte delle persone che uccidono, molti di quegli uomini che uccidono poi sono quelli rispetto ai quali (magari non è il caso di Donatella ma è un caso frequente) il processo cominciato in virtù della denuncia della donna è stato archiviato, gli uomini sono liberi e le donne poi muoiono.
È quindi davvero un fatto molto grave, che merita tutta la nostra attenzione, rispetto alla quale evidentemente l’idea che un uomo possiede la donna è un’idea difficile da sradicare. Chiunque di voi voglia fare in questo senso proposte ed interventi culturali, progetti, vedrà in me non solo un’alleata, ma una forte sostenitrice. Per cui vi prego di riflettere anche su questo e di verificare tutto ciò che possiamo fare per combattere questo gravissimo fenomeno, e aiutare quegli uomini che sono presi evidentemente da momenti di follia a intervenire anche per curarsi.
L’ultima cosa che volevo dirvi è i complimenti, invece, a Benedetta Pilato, campionessa mondiale nei cento metri rana, di Taranto, che inorgoglisce la Puglia e inorgoglisce la città di Taranto.
Ora procederei con gli argomenti all’ordine del giorno, per cui passiamo subito al disegno di legge n. 48 del 04/04/2022 “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio relativi a sentenze esecutive afferenti la Sezione Amministrazione Finanza e Controllo in sanità - Sport per tutti. Primo provvedimento”.
Segnalo che per questo provvedimento non ci vuole un numero rafforzato di maggioranza, perché l’abrogazione è conseguenza del decorso del termine di legge di 30 giorni, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, del decreto legislativo 118/2011.
È solo un’abrogazione del primo articolo, quindi, se non ci sono interventi, passerei al voto, tranne che il Presidente della Commissione... No. Allora passiamo al voto.
La votazione è aperta.
Giusto per precisione, se è sorto qualche dubbio, noi stiamo votando l’emendamento che abroga l’articolo 1, in quanto tutti i debiti contenuti nell’articolo 1 sono già scaduti, quindi non stiamo intervenendo come debito fuori bilancio, ma stiamo votando l’abrogazione, con emendamento, di un articolo. Ecco perché non è necessaria la maggioranza rafforzata.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 19, favorevoli 19, astenuti 15.
L’emendamento è approvato.
Ora passiamo al voto dell’emendamento sul titolo, che cambia ovviamente. Il titolo del DDL 48/2022 è sostituito dal seguente: “Modifica dell’articolo 5 della legge regionale 30 dicembre 1994, n. 38”, così come modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517.
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO.
Presidente, solo per dire a tutta l’Aula – abbiamo fatto già la Conferenza dei Capigruppo sul punto – che accade, oramai sempre, che si approfitta della I Commissione consiliare per inserire la qualsiasi. Nasce un disegno di legge in una maniera e in realtà poi muore o meglio rinasce in un’altra maniera. Solo per far comprendere all’Aula, Presidente. Se questo è il meccanismo, io personalmente non presenterò più una legge nel senso dovuto del termine, presentandola in Commissione, aspettando gli ATN, aspettando i referti tecnici e quindi aspettando tutto l’iter consiliare perché qua si usa, e mi spiace dirlo, sempre, quasi sempre in I Commissione lo strumento di inserire all’interno dei debiti fuori bilancio argomenti differenti. Arriviamo poi al punto che addirittura ne cambiamo il titolo. Quindi, viene come debito fuori bilancio e lei oggi giustamente ci dice che per questa votazione non abbiamo neanche bisogno della maggioranza qualificata e quindi è nata una legge come debito fuori bilancio e invece ne abbiamo un’altra.
Presidente, se questo è il meccanismo, sappia che personalmente non presenterò più le leggi nelle Commissioni competenti, né con ATN, né con riferimenti di legge e qualsiasi legge la inserirò ovunque e chiederò che sia approvata, perché avevamo fatto anche un accordo nella Conferenza dei Capigruppo di avere almeno la pertinenza, Presidente.
Ho chiesto una mozione e mi è stata bocciata dicendo che addirittura alcune norme dovevano essere inammissibili. Avevamo trovato l’accordo di avere almeno la pertinenza. Oggi, di nuovo, mi trovo nella situazione che addirittura cambiamo il titolo a quelli che sono debiti fuori bilancio. Se questo è, bene. L’importante è che viene riaffermato un’altra volta. Per quanto mi riguarda, io vi inonderò ogni volta di norme che inserirò nella qualsiasi, perché o si prendono degli impegni e si mantengono, perché altrimenti quello che è accaduto l’altra volta riaccadrà in questo Consiglio e riaccadrà ancora. Non è possibile che nella I Commissione si faccia quello che si vuole. Non può essere inserita nel debito fuori bilancio una legge diversa.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Bellomo.
Per chiarezza nei confronti di tutti, sento di dover precisare che il Presidente Bellomo dice una cosa giusta relativamente all’uso di portare norme non coerenti con il testo di legge che viene portato in Consiglio, inserendo emendamenti che non sono pertinenti. Rispetto a questo uso, la Conferenza dei Capigruppo ha impegnato il Consiglio e, ovviamente, gli assessori, e in prevalenza questa attività viene formulata dagli assessori, a presentare le norme in maniera coerente, ciò al fine di evitare che qualunque consigliere, chiunque di noi inserisca emendamenti non coerenti a danno della lettura del testo legislativo anche dagli esterni.
In questo caso, però, Presidente, devo sottolineare un’altra cosa. Il testo di legge è venuto così dalla Giunta, tant’è che il Presidente Amati in I Commissione ha fatto rilevare questa incoerenza, questa incongruenza ‒ chiamiamola così ‒ e ha audito addirittura dirigenti e assessori competenti. Per cui, in questo caso, il problema è derivato dalla Giunta.
Siccome qui abbiamo rappresentanti della Giunta e il Consiglio, dobbiamo dire che non solo devono essere coerenti gli emendamenti presentati dai consiglieri, ma a maggior ragione non devono arrivare incoerenti le proposte da parte della Giunta. Non è che farlo direttamente in Giunta aiuta a proporre in Aula un testo di per sé incoerente all’interno. È addirittura peggio. Ecco perché segnalo a voi, colleghi che siete presenti, assessore Palese, assessore Pentassuglia, di farvi portavoce con i colleghi che non sono oggi qui, perché questo episodio non accada, non solo a vantaggio dei consiglieri e della coerenza interna del Consiglio, ma anche per chi ci legge dall’esterno, per chi la legge la deve interpretare. Una norma sanitaria introdotta in un debito fuori bilancio è evidente che lascia intuire a tutti che qualche disfunzione nel tessuto legislativo, nella trama legislativa c’è.
Devo dirvi che la Corte dei conti, che fa periodicamente, con relazione annuale, la propria valutazione, anche, sulla organizzazione, sull’assetto, sulla trama legislativa, ci contesta frequentemente ‒ lo ha fatto anche da ultimo ‒ questa incoerenza interna delle norme con il loro titolo. Perciò, e lo stiamo facendo adesso con il cambiamento del titolo, è fondamentale, piuttosto che trovare l’escamotage del cambiamento del titolo, costruire, invece, norme che siano coerenti al proprio interno. Questo anche per consentire che ciascuna proposta di legge abbia il suo iter ordinario, e cioè sia portata in Commissione con le valutazioni e quindi, alla fine, consenta di far uscire, attraverso le proposte che vengono da ciascun consigliere, il miglior testo possibile. Scusate, non era una… Non vuole essere un sermone, ma una necessità proprio di coerenza legislativa.
Votiamo allora. Ah, no, prego, Presidente Zullo, scusi. Non avevo visto la sua richiesta.
Speaker : ZULLO.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati dopo. Prego.
Speaker : ZULLO.
Solo per una mia perplessità su questo articolo, perché credo che potrebbe creare degli squilibri finanziari nella gestione del bilancio delle aziende sanitarie.
Speaker : PRESIDENTE.
Proprio nel merito, quindi?
Prego l’assessore Palese… Scusami, collega Di Gregorio. Lasciamo che l’assessore Palese ascolti il Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO.
Ecco, io volevo chiedere all’assessore Palese il suo parere su questo articolo, nel senso che vige un divieto generale di indebitamento da parte delle aziende sanitarie, se non autorizzato dalla Regione. Qui si dice che, se tu azienda comunque hai necessità di risorse finanziarie, puoi chiedere un’anticipazione al tesoriere nel limite del… della misura di un dodicesimo dell’aumentare del valore dei ricavi. Sappiamo benissimo che i ricavi di una ASL non è che siano… non è che le ASL sono in attivo. Ripianiamo noi i deficit delle ASL.
Io credo che una norma del genere possa determinare uno squilibrio finanziario nelle aziende sanitarie, per cui chiedo il suo parere, assessore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, assessore, che ha chiesto la parola anche il Presidente Amati. Non so se vuole lasciar parlare prima l’assessore Palese o se è meglio che intervenga…
Speaker : AMATI.
Non è nel merito. Grazie, Presidente. Sulla questione sollevata dal collega Bellomo mi tocca difendere tutti i componenti della I Commissione, tutti, tenuto conto che io, come è noto, non voto, ma mi astengo.
In I Commissione non è mai capitato che siano state introdotte norme da parte dei commissari non coerenti con il testo. Quando è accaduto, è accaduto soltanto per iniziativa del Governo regionale. In questo caso, addirittura, come perfettamente ha riferito il Presidente del Consiglio, il testo è arrivato così dalla Giunta. Vorrei quindi in questo modo difendere l’operato – ho il dovere di difendere l’operato – di tutti i componenti della I Commissione. Naturalmente, quando si pone la questione al Governo regionale, c’è l’obiezione se può essere dichiarata l’inammissibilità. Ora, è chiaro che viene esercitata un’attività persuasiva, come si direbbe, una moral suasion. Se però il Governo decide di presentare una norma che non è coerente con il disegno di legge, è di tutta evidenza che non gli si può opporre l’inammissibilità. Non esiste una norma regolamentare con la quale opporre l’inammissibilità.
Siccome sono d’accordo, in realtà, per la pulizia nel processo legislativo, ad evitare tutto questo, sono costretto però a segnalare, in particolare all’Ufficio di Presidenza e ai Capigruppo, di predisporre nel caso una norma integrativa del Regolamento con la quale si introducono queste limitazioni, sicché da quel momento in poi sarà compito degli Uffici di Presidenza, sia del Consiglio che delle Commissioni, dichiarare l’inammissibilità.
Fuori da questa ipotesi però non abbiamo il potere di dichiarare l’inammissibilità. Ogni collega potrebbe dire infatti “dove è scritto?”, e siccome non è scritto da nessuna parte, siamo costretti ad ammetterli e quindi a sottoporli al voto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente.
Hanno chiesto di intervenire l’assessore Palese, credo nel merito, e poi il collega De Leonardis. Amati è già intervenuto.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
La norma è concordata, e tuttavia proposta dal settore bilancio, in un contesto che ha un’esigenza fondamentale: quella di effettuare le liquidazioni nei tempi previsti dalla Comunità europea da parte delle ASL.
Finora, nonostante le tante difficoltà, le nostre ASL stanno rispettando quelli che sono i termini fissati dal momento della notifica delle varie fatture da parte dei fornitori per l’erogazione. Ovviamente, questa è una norma straordinaria, che fa un riferimento preciso, che sostanzialmente concede, dà la possibilità, a determinate condizioni, alle ASL, di andare in anticipazione, con un vincolo prefissato nei confronti del tesoriere per poter procedere esattamente alle liquidazioni a cui facevo riferimento precedentemente.
Questo perché accade? Perché il problema è questo: accade perché, ad esempio, nonostante ci sia stato un incremento del Fondo sanitario nazionale, a tutt’oggi il riparto del Fondo sanitario del 2022 all’interno delle Regioni non è avvenuto, non è avvenuto per varie responsabilità, comprese anche le Regioni, che non hanno trovato l’intesa, perché su questo provvedimento occorre trovare l’intesa nell’ambito del contesto della Conferenza Stato Regioni.
Qui, quindi, c’è un doppio problema. Il primo è che già le Regioni stesse non sono riuscite a trovare la cosiddetta “quadra” all’interno del riparto. Il secondo problema è che l’intesa con il Governo conseguentemente non è stata neanche avviata. Si sta vedendo in che modo, in che maniera, perché il Presidente Fedriga della Conferenza dei Presidenti delle Regioni molto probabilmente proporrà al Governo... Perché c’è una Regione che, a prescindere dalla quantizzazione del riparto, non dà disponibilità all’intesa anche per altri motivi, quindi in questo caso il Governo nazionale dovrebbe poi in Consiglio dei Ministri approvare il riparto.
Il riparto è fondamentale in un contesto in cui c’è un’integrazione, quindi, siccome i valori sono rapportati all’integrazione del Fondo, per la nostra Regione l’integrazione, rispetto agli anni precedenti, quest’anno è di circa 140-150 milioni di euro. In questo contesto di spazio che è dato è riferita la norma con cui parla dei ricavi in senso generale, né potrebbe essere altrimenti, perché la stragrande maggioranza dei ricavi dei bilanci delle ASL è il trasferimento che la Regione effettua, però ci sono anche altri ricavi, le entrate proprie sono i ticket, qualche prestazione che può essere fatta anche in un contesto di prestazione sanitaria, per esempio mi riferisco a quella dei fondi terzi dei Dipartimenti di prevenzione, che può essere anche fatta, poi ci sono le sanzioni.
Si parla quindi di ricavi in questo senso, però il punto chiave è quello in un contesto generale e comunque sia non è una norma che tutte le ASL possono fare, cioè vanno a fare un’anticipazione. Nel caso dovessero sussistere tutte le premesse che poco fa ho detto e ho significato, sono autorizzate perché è evidente, signora Presidente, signori consiglieri e colleghi di Governo, che si evita una sanzione, si evita un danno. In questa maniera si riesce a stare nei tempi evitando, per la situazione dei pagamenti, interessi e quant’altro, più tutte le altre speculazioni che possono esserci in questo senso.
Si limita a questo. Concordo – per quello che può servire il mio parere – con quanto è stato evidenziato sulla situazione della coerenza delle norme e quant’altro. D’altro canto, il monito è partito dalla carica più alta di questa Assemblea, che è la Presidente del Consiglio. Penso che sia già più che sufficiente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Prego, Presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Leggendo con attenzione questo articolo qualche dubbio mi sorge. “Fermo restando il divieto generale di indebitamento”. Che vuol dire “generale divieto”? C’è o non c’è il divieto, perché non è che c’è un divieto e poi si deroga. “Al verificarsi di esigenze di liquidità non fronteggiabili con disponibilità finanziarie derivanti dalle regolazioni mensili del fondo sanitario, gli enti del sistema sanitario regionale sono autorizzati a contrarre, con i rispettivi istituti di credito tesorieri, anticipazioni nella misura massima di un dodicesimo dell’ammontare annuo del valore dei ricavi, inclusi i trasferimenti iscritti nel bilancio preventivo annuale”.
A naso, mi sembra che l’ASL di Foggia sarebbe autorizzata a chiedere al suo istituto di credito, quindi derogando all’indebitamento perché si autorizzano in questo caso le ASL e le aziende ospedaliere a indebitarsi, intorno a 120…
Che cosa è? Quando uno deve anticipare dei soldi…
Se io ti do dei soldi, me li devi…
Scusa, se io ti do i soldi me li devi ridare? Nasce un debito, sì o no, assessore? Così è. Quella è un’anticipazione, è un debito. Non è che uno non te li dà più ed è a conto capitale.
Speaker : PRESIDENTE.
Non facciamo dialogo a due, però.
Prego, Presidente De Leonardis, continui pure.
Speaker : DE LEONARDIS.
È l’abbiccì.
Vuol dire che io chiedo l’anticipazione fino a 120 milioni di euro alla ASL di Foggia, ma questo, per collegarmi a che cosa? C’è stata qualche tempo fa una delibera di Giunta regionale che, in relazione al problema sanitario della Regione Puglia, cioè che c’è stato… Non si capisce bene di quanti milioni di euro. Si era partiti da 500 milioni di euro di disavanzo per il 2021, poi si era ridotto a 250 milioni di euro. Insomma, c’è stata questa delibera della Giunta regionale che ha dato la possibilità di coprire per 118 milioni di euro il disavanzo del 2021 del Fondo sanitario regionale. Quindi, la Regione, con le spese sanitarie che tutti conosciamo, con gli scandali che tutti conosciamo, dall’ospedale in Fiera all’acquisto delle mascherine, alla gestione Covid, che conosciamo bene, ha sprecato e ha sperperato 118 milioni di euro che, per fortuna, lo Stato ha dato la possibilità di coprire con un avanzo di amministrazione. C’è stata una norma dello Stato che, derogando a quella che normalmente sarebbe la contabilità di un Ente, ha dato questa possibilità. Quindi, 120 milioni di euro che sono stati coperti con i soldi dei pugliesi, perché non sono Fondi del servizio sanitario nazionale che ci dà lo Stato, che, se non ci fosse stata questa norma straordinaria, si sarebbero dovuti coprire con le tasse.
La domanda, assessore Palese, è questa. Fermo restando che questo è un indebitamento (glielo continuo a dire), le chiedo, ad oggi, nel 2022, sono state attivate procedure che faranno sì, alla luce del taglio eventuale, ma probabile delle risorse che arriveranno da Roma, perché la popolazione è diminuita, perché lei ci ha appena detto che non c’è ancora stato il concerto sul riparto del Fondo sanitario nazionale... Voglio dire, che cosa state facendo? Ci saranno ulteriori disavanzi quest’anno nel Fondo sanitario nazionale o non ci saranno queste situazioni? Chiaramente in poche parole, se ci può dire com’è la situazione oggi, che siamo a metà anno, per capire e far capire ai pugliesi se c’è stata un’inversione di tendenza oppure se c’è sempre questa allegra gestione della sanità pugliese, di cui tutti conosciamo la storia e che stiamo continuando a vedere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente De Leonardis.
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO.
In realtà, volevo anche una mano, perché ho dei dubbi su come il testo è stato elaborato. Qua si dice “anticipazione nella misura massima di un dodicesimo dell’ammontare annuo dei valori dei ricavi, inclusi i trasferimenti, iscritti nel bilancio preventivo annuale”. Bilancio preventivo annuale: stiamo parlando del bilancio delle ASL o del bilancio della Regione Puglia? Prima domanda. Perché qui non è chiaro. Perché faccio questa distinzione, che credo sia molto rilevante? Perché nel bilancio preventivo annuale delle ASL non può essere messo il ricavo che nell’anno in corso il bilancio preventivo si possono fare, e mi spiego. La suddivisione delle somme…
Speaker : PRESIDENTE.
C’è un rumore. Le chiedo scusa, Presidente Bellomo. C’è un rumore diffuso. Vi posso chiedere di fare silenzio? Grazie.
Speaker : BELLOMO.
Il ricavo delle ASL non è stabilito a priori dalla Giunta regionale nel bilancio di previsione. Io ho fatto una questione qui. All’epoca l’assessore era l’assessore Lopalco, che non mi è stata accolta. Il trasferimento delle somme del Sistema Sanitario Nazionale avviene alla Regione Puglia, come alle altre Regioni, per quota capitaria, chiamiamola “aggiustata”. “Aggiustata”, ovviamente, è una mia formula per renderci conto.
Che cosa fa la Regione? Ci sarebbe la norma che imporrebbe alla Regione Puglia di dividere quelle somme, sempre secondo questo principio, nelle varie ASL. Accade però che la Regione Puglia non fa questo. Ora, al netto che… Si comporta male, ma non è questo il tema. Non facendo questa distribuzione per quota capitaria che accade? Che la Regione Puglia alle ASL dà un acconto all’inizio dell’anno per trimestre e poi a saldo ridistribuisce le somme.
Mi chiedo, in questa norma, dal punto di vista letterale, io come faccio a fare il calcolo di un dodicesimo di una somma che non è stata stabilita. Allora chiedo di cambiare questa norma, non come bilancio di previsione, ma come rendiconto degli anni precedenti, come accade anche negli enti locali, che io il dodicesimo non lo faccio sul bilancio di previsione, ma lo faccio sul rendiconto precedente. Perché altrimenti il calcolo come lo faccio, se ad oggi, purtroppo, la Regione Puglia non rispetta la norma secondo la quale va divisa per i territori in quota capitaria aggiustata, tra virgolette?
Quindi, mi chiedo come il referto tecnico possa essere positivo in una norma impostata in questa maniera, ripeto, non conoscendo. Una precisazione. Parliamo del bilancio previsionale delle ASL? Non è specificato, ma credo che volesse dire quello. Se è così, credo sia opportuno specificarlo. Due, eventualmente di variare la previsione, anziché nei bilanci di previsione, sul rendiconto delle ASL dell’anno precedente, perché così abbiamo delle somme certe e quindi la divisione per dodicesimi si può fare per somme certe.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Bellomo. Non so se l’assessore Palese vuole intervenire su questo punto. Forse l’assessore Piemontese sarebbe meglio, però prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie Presidente.
Intanto, volevo informare l’Aula che grazie all’intervento del Governo e del ministro Speranza il fondo sanitario del 2022 è aumentato di 2 miliardi di euro.
Noi quindi avremmo comunque un incremento del fondo sanitario rispetto al 2021. Questo è un dato che sostanzialmente conforta rispetto all’altra situazione che si è determinata. Sulle misure del disavanzo del 2021 è vero che ci sono stati 118 milioni dal bilancio autonomo della Regione attraverso il recupero delle somme vincolate. Detto questo, però, noi abbiamo attivato una serie enorme di provvedimenti che riguardano in particolare la spesa farmaceutica, la spesa ospedaliera, rafforzata anche da un provvedimento che il Consiglio regionale ha varato come norma anche rispetto alla decadenza dei direttori generali, in riferimento proprio alla spesa farmaceutica che per noi vale 200 milioni di euro l’anno.
Gli altri elementi riguardano sia la mobilità passiva, sia anche l’aspetto principale relativo al decremento della popolazione. Questo è uno dei motivi per cui la Conferenza dei Presidenti, la Conferenza Stato-Regioni non ha ancora licenziato il provvedimento del riparto del fondo.
Si vive una situazione paradossale, da questo punto di vista, nel senso che quanto da noi sostenuto vent’anni fa circa per le regioni del sud, dalle regioni a bassa capacità fiscale e dalle piccole regioni (in termini di popolazione) era stato un errore penalizzante che ci portiamo dietro da più di vent’anni e continua ad essere tale, nonostante sia stato in parte mitigato. Mentre cioè prima c’era un trasferimento a quota capitaria, attualmente non c’è più questo trasferimento a quota capitaria, ma un trasferimento a quota capitaria e a quota pesata.
Le ragioni, che erano di tutte le regioni del sud, a suo tempo, avendo una popolazione numericamente sostenuta, cosa che le regioni del nord contestavano perché portavano come criterio di contrappeso quello di calcolare e di dare alla quota pesata maggior peso per la stratificazione di popolazione anziana, ora si vive, a distanza di vent’anni, una situazione paradossale, tale che per vari motivi c’è uno spopolamento nelle regioni del sud, quindi noi perdiamo abitanti, la Campania perde abitanti, e al nord invece la popolazione aumenta.
Per contro, la stratificazione di popolazione anziana al sud aumenta non di molto, ma aumenta anche quella, e le ragioni per cui le regioni del sud erano state cavallo di battaglia a suo tempo sono paradossalmente diventate le ragioni del nord, che adesso rivendica e dà peso più alla quota capitaria della popolazione rispetto a questo dato.
Quindi non trasferiamo noi, ma le Regioni in genere, non trasferiamo le risorse del Fondo sanitario nazionale nel contesto delle ASL in base solo alla quota capitaria. Non è così, ci sono diversi contrappesi che vanno avanti negli anni, cioè mica la situazione dell’anno scorso, negli anni, e ci sono le aziende universitarie che hanno una quota di trasferimento maggiorata, ci sono alcune situazioni dal punto di vista territoriale che sono state consolidate nel tempo e che vanno mantenute, quindi io penso che questa dizione, che è una dizione centellinata dal Settore Ragioneria e concordata con il settore della sanità e quant’altro, si sia resa necessaria solo come misura di salvaguardia, ma di salvaguardia nel contesto della tenuta, cioè un’anticipazione nella misura che è stata determinata, quindi totalmente sotto controllo, in attesa che ci fossero non le anticipazioni che vengono date, perché alle ASL si trasferisce un dodicesimo rispetto all’anno scorso (questo è il trasferimento), in attesa del conguaglio che ci sarà nel momento in cui ci sarà il riparto del fondo del 2022, penso nel giro di massimo 60 giorni, ci sarà un ripristino globale.
Nel frattempo la norma serve, ove necessario, per evitare ritardati pagamenti, per non essere sanzionati rispetto alla disposizione dell’Unione europea che sancisce in 90 giorni il tetto massimo per il pagamento.
Serve a questo, quindi va bene per i tecnici, questa è una norma tecnica, non è una norma discrezionale, cioè una norma che può essere determinata, è stata predisposta che dai tecnici, e bene ha fatto, secondo me, indipendentemente da tutto, vista l’urgenza, la Commissione Bilancio ad accettarla, perché è stata presentata come un emendamento urgente in un primo veicolo legislativo che doveva essere fatto. Lo spirito è questo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Presidente Bellomo, lei è già intervenuto due volte. Allora, un attimo solo, lo fa illustrando l’emendamento? È lo stesso? Prego.
Speaker : BELLOMO.
Non è una polemica. Lo stesso assessore oggi ci dice – dissento sulla sua premessa, ma non è questo il punto – che oggi noi se facciamo il bilancio di previsione non siamo in grado di determinare il denominatore al quale poi sottrarre il dodicesimo. Solo questo voglio segnalare. Se io non ho il denominatore, perché poi, per quello che ci ha detto, ripeto, dissento dal metodo, ma la sostanza è sempre la medesima. Il mese di luglio 2022, se devo fare un’anticipazione, io non so quella ASL quanto avrà nel bilancio futuro. Quindi, siccome alla fine, detto in maniera diversa, l’assessore mi dice la stessa cosa, io cambierei quella dicitura da “bilancio di previsione” a “rendiconto dell’anno precedente”. Alla fine spostiamo, solo per dare un denominatore certo, perché altrimenti vorrei vedere chi si prende la briga di fare questo calcolo in dodicesimi, non avendo il denominatore. Solo questa è la proposta. Credo che l’emendamento vada in linea con questo, anche perché sono debiti e crediti delle ASL. Mi permettevo di osservare questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare. Prego, assessore Palese. Vogliamo aspettare la proposta dell’emendamento, assessore?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Volevo dare un ulteriore dettaglio. Avevo consultato prima il livello tecnico con il dottor Pacifico. Mi dice che, sostanzialmente, noi questa norma già la teniamo e l’abbiamo approvata. È stato il Ministero dell’economia a chiedere una piccola variazione per poter determinare sostanzialmente un estremo limite di sicurezza. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli, al quale facciamo gli auguri, confermiamo gli auguri per san Luigi.
Speaker : CAROLI.
Vorrei meglio comprendere quello che è stato poc’anzi esplicitato dall’assessore. L’assessore dice che bisogna far utilizzare l’anticipazione di tesoreria per far fronte a interessi e sanzioni. Però, io vorrei comprendere intanto… Ha parlato e ha detto in maniera chiara…
Se fosse possibile, assessore…
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Palese, il consigliere Caroli sta ponendo un’ulteriore domanda.
Speaker : CAROLI.
Non vorrei non aver compreso. L’assessore ha detto in maniera chiara che, massimo 60 giorni, le risorse a conguaglio del Fondo verranno trasferite alle ASL.
Io non sto parlando.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, ha chiesto la parola? Prego, ne ha facoltà.
L’unica cosa che vorrei evitare è il duetto. Se lei finisce il suo intervento e ha bisogno della risposta... Meglio che finisca il suo intervento. Poi interviene l’assessore.
Speaker : CAROLI.
[...] dovrebbe essere utilizzata per fronteggiare momentanee deficienze di liquidità. Considerato che l’anticipazione di cassa ‒ bisogna dirlo ai cittadini ‒ ha un costo, come poc’anzi l’assessore diceva, era quanto mai necessario utilizzare l’anticipazione di cassa proprio per evitare interessi e sanzioni. Dobbiamo dire chiaramente che, premesso che non sappiamo se le ASL oggi sono già pronte a poter utilizzare l’anticipazione di cassa, perché bisogna aprire una linea, contrattare delle condizioni, e oggi le condizioni sicuramente non sono favorevoli a qualsiasi Ente, compresa la Regione, dobbiamo dire che da ora in poi, fermo restando il tetto massimo che potrà essere utilizzato, su quelle somme verrà pagato un costo pari all’interesse applicato sull’anticipazione stessa, sull’apertura di credito.
Quindi, mi chiedo, l’utilizzo dell’anticipazione di cassa potrà essere fatto per l’intero anno o c’è un periodo prestabilito? Altrimenti, ove e dove fosse utilizzato per tutto l’anno, sarebbe da trattare alla stregua di un’entrata vera e propria, con un costo importante sul bilancio regionale. Vorrei comprendere questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Se ci sono altre questioni, ponetele adesso così l’assessore fa un intervento conclusivo.
Nel frattempo, vi informo che ho fatto girare la copia dell’emendamento, cioè stanno facendo la copia per distribuirlo. Io aspetterei l’emendamento. Un attimo di pazienza, così viene distribuito l’emendamento a tutti. Intanto, assessore, io le darei… Ecco, perfetto. In maniera tale che possa anche darlo per il referto.
Assessore? Prego, ne ha facoltà.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
In riferimento all’emendamento io sono totalmente favorevole. Con il referto fermiamo il provvedimento e poi si convoca la Commissione bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Il referto tecnico, non della Commissione bilancio. Solo il referto tecnico del dirigente.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Ho capito, però se i dirigenti stanno con la Guardia di Finanza, io non posso chiamarli. Li ho già chiamati.
Speaker : PRESIDENTE.
Ho capito.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Però il problema è la dimensione, la dimensione dell’anticipazione. Che sia fatta… Siccome i bilanci delle ASL non sono di 10.000 euro, che il dodicesimo sia fatto su un bilancio di un miliardo di euro o che sia fatto su un bilancio di un miliardo e 50.000 euro, cambia niente.
Gli effetti della norma si producono nella medesima situazione. Può cambiare una piccola percentuale. Invece di dire quello dell’anno in corso, quello dell’anno precedente, non cambia assolutamente nulla rispetto agli effetti che si propone di raggiungere questo emendamento di una legge che è stata già approvata. Ripeto che il dottor Pacifico, consultato, mi dice che noi abbiamo cambiato solo rispetto alla situazione del mensile, né più né meno.
Speaker : PRESIDENTE.
Se ho capito bene, la differenza qual è? Che il bilancio dell’anno precedente è già noto. Sostanzialmente è un rendiconto, mentre invece quello dell’anno in corso no.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Alla voce entrate accertate nel penultimo anno.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi lei è favorevole?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Io sono assolutamente favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora andiamo a voto. Presidente Zullo, andiamo al voto, quindi. Okay. Allora. non ci sono altri interventi, la votazione è aperta sull’emendamento… No? L’emendamento è all’articolo 2, sì. Possiamo procedere subito all’emendamento, okay… Un attimo solo che facciamo il punto. Noi stavamo ancora votando sul cambiamento del titolo. Il cambiamento del titolo l’abbiamo votato?
Quindi, votiamo intanto l’emendamento del titolo; poi, prima dell’articolo 2, votiamo l’emendamento.
La votazione è aperta sul cambiamento del titolo. Votiamo. Ci sono molti non voti nella maggioranza.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 20, astenuti 14.
L’emendamento del titolo è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 2, quindi all’emendamento all’articolo 2. L’emendamento dice: “al posto delle parole ‘nel bilancio preventivo annuale’, scrivere ‘alla voce entrate accertate nel penultimo anno precedente’”.
L’assessore ha espresso il parere favorevole del Governo.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, nessuno astenuto, favorevoli 30.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al voto dell’articolo 2.
La votazione è aperta. Avete votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 25, votanti 18, favorevoli 18, astenuti 7.
L’articolo 2 è approvato.
Votiamo la legge nel suo complesso ora.
La votazione è aperta.
Un attimo solo, blocchiamo la votazione. Abbiamo cambiato il titolo, abbiamo fatto l’abrogazione dell’articolo 1, quindi conviene votare il testo nel suo complesso comunque.
La votazione è aperta. Votiamo.
Votiamo tutti.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 20, favorevoli 20, astenuti 12.
Il disegno di legge è approvato nel suo complesso.
Adesso passiamo al disegno di legge n. 43 del 28/03/2022. Questo è il riconoscimento di un debito fuori bilancio.
Abbiamo un primo emendamento sostitutivo dell’articolo 1, “Riconoscimento di debiti fuori bilancio” eccetera, eccetera. Presidente Amati, la diamo per letta.
Ricordo che ci vuole una maggioranza qualificata e passiamo all’articolo 1, emendamento n. 1, che sostituisce l’articolo 1. La votazione è aperta. Votiamo.
Ricordo la maggioranza qualificata. La votazione è chiusa.
Vi ricordo che avevamo deciso per oggi, e lo abbiamo detto in tutte le salse, che saremmo andati ad oltranza, quindi che avremmo concluso l’ordine del giorno.
Adesso ci dobbiamo aggiornare tra un’ora.
La seduta è sospesa. Ci vediamo tra un’ora, alle 13,48.
(La seduta è sospesa) Ricominciamo. I colleghi sono pregati di prendere posto.
Riprendiamo dalla votazione.
La votazione è aperta. Ve lo ricordate? Sull’articolo 2. Sull’emendamento all’articolo 2.
È richiesta la maggioranza qualificata.
Votiamo.
Non siete tutti al voto.
La votazione è chiusa.
Presenti 18, votanti 18, favorevoli 18.
Manca il numero legale.
Il Consiglio è previsto per il 5 e per il 6. Per il 12 ‒ lo annuncio a tutti ‒ abbiamo previsto il Consiglio monotematico per Foggia. È un Consiglio monotematico straordinario. Lo faremo a Bari, anche se su Foggia, perché non abbiamo trovato un luogo ampio a sufficienza per contenere i 61 Sindaci di Foggia più tutti i consiglieri regionali, più i parlamentari. Quindi, lo faremo qui, in questa sede, il 12.
Per il 13 l’assessora Maurodinoia ha dato disponibilità a illustrare il Piano regionale dei trasporti. In questi giorni sentirò i Capigruppo per vedere se facciamo un Consiglio vero e proprio oppure se facciamo, per esempio, una Commissione trasporti allargata a tutti i consiglieri, posto che non si possono presentare emendamenti, ma sarà un’informazione e un supporto da parte dei consiglieri. Quindi sentirò i Capigruppo e ragioniamo rispetto a questa… Il 5 e il 6 sono mozioni e interrogazioni con l’obbligo di andare a oltranza, in maniera tale da chiudere tutto l’ordine del giorno su mozioni e interrogazioni.
Prego? Rispetto all’ordine dei lavori, un’altra cosa vi voglio dire. Ascoltatemi. Non ci è arrivato ancora l’assestamento di bilancio, il consuntivo, e quindi non sappiamo quando sarà l’ultima seduta di Consiglio, se alla fine di luglio o inizi di agosto, laddove dovesse pervenirci. Quindi, rispetto all’ultima seduta del Consiglio c’è ancora un’incertezza.
Presidente Zullo, prego, ha chiesto di parlare, anche se siamo ormai fuori seduta, erano comunicazioni.
Speaker : ZULLO.
Signor Presidente, mi scuserà, però noi avevamo deciso in Conferenza dei Capigruppo di fare un Consiglio ad oltranza per eliminare tutte le leggi, per metterci al passo di tutto. Avevamo anche deciso di fare il 5 e il 6 interrogazioni e mozioni, ad oltranza per metterci al passo di tutto. Perché? Perché arrivano in Consiglio delle interrogazioni, delle mozioni che sono ormai scadute, proprio perché non siamo al passo con i tempi e siamo cronologicamente fuori dai tempi.
Allora, Presidente, vedere questo scenario è veramente deprimente perché, se questo quadro si ripercuote e si rivede il 5 e il 6, che succede? Nel senso che, Presidente… Presidente, noi il 5 e il 6 abbiamo mozioni e interrogazioni. Se non ci sono gli Assessori, hai voglia a dire andiamo ad oltranza, cioè avremo sempre delle mozioni o delle interrogazioni che cederanno il passo per mancanza degli assessori.
Se non c’è il numero legale su una votazione, hai voglia a dire andiamo ad oltranza, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei sta parlando ai presenti, ovviamente, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO.
Io sto parando a me stesso.
Speaker : PRESIDENTE.
E il monito lo dobbiamo fare gli assenti.
Speaker : ZULLO.
Mi permetterà. Sto parlando a me stesso, Presidente. Che cosa voglio dire? Noi la volta scorsa, per tener fede a un impegno della Conferenza dei Capigruppo, si era deciso di terminare a una certa ora. Siamo stati accusati, noi della minoranza, di percepire un lauto compenso e, allo stesso tempo, di non rendere il lavoro dovuto corrispondente al compenso che noi percepiamo.
Alla fine, punti nell’orgoglio, la volta scorsa noi siamo stati qua, però a venire meno è stata la maggioranza. Oggi, ancora una volta, non è che vogliamo ribaltare le accuse di percepire, assolutamente, è uno stile che non ci riguarda; però, la responsabilizzazione di chi deve essere?
Voglio dire: noi siamo qui, vorremmo continuare, però come si fa? Possiamo continuare… Non possiamo continuare, Presidente? Possiamo riprendere, vedere la votazione? Chiamate qualcuno… Noi veramente siamo esterrefatti per quello che accade. Accade cioè che siamo accusati, però… Veramente, abbiamo fatto appena cinque minuti di Consiglio, non è mica giusto, Presidente.
Presidente, se la prossima volta, il 5, il 6, non c’è la Giunta, è inutile che iniziamo… tutta la Giunta, ha ragione assessore, ha ragione perché lei, assessore, è sempre il più rispettoso…
Speaker : PRESIDENTE.
Anche l’assessore Palese e l’assessora Maurodinoia sono stati qui dall’inizio…
Speaker : ZULLO.
L’assessore Palese proviene da noi, quindi è fuori discussione.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Zullo, è più che condivisibile quello che dice. Sarà nostra cura quindi sentirci…
Speaker : ZULLO.
Ma la cura deve essere un po’ generale…
Speaker : PRESIDENTE.
Terapeutica, vera.
Assessore Palese, lo faremo insieme l’incontro con la maggioranza, per la cura.
Grazie a tutti coloro che hanno presenziato e partecipato. Alla prossima.