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C.r. Puglia 10.05.2022
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti, colleghe e colleghi consiglieri.
Diamo per approvato il verbale della scorsa seduta del 26 aprile 2022.
Hanno chiesto congedo le colleghe Laricchia e Parchitelli.
Devo fare alcune comunicazioni al Consiglio.
Il consigliere Paolo Soccorso Dell’Erba, con nota protocollo n. 20220007693 del 5 maggio 2022, ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Gruppo “Misto” e l’intenzione di non voler più appartenere allo stesso, nonché la decisione di voler aderire al Gruppo consiliare di “Forza Italia”.
Questa mattina stessa è stata depositata la nota da parte del Gruppo “Misto” di nomina del collega consigliere Pier Luigi Lopalco come Capogruppo del Gruppo “Misto”.
Auguri e buon lavoro ad entrambi i colleghi. Ovviamente al Capogruppo Lopalco auguri anche per essere Capogruppo.
Delego il Vicepresidente Cristian Casili sulle comunicazioni relative alle proposte di legge e ai disegni di legge in Commissione, sulle assegnazioni in Commissione.
Speaker : CASILI.
Sono stati assegnati alla I Commissione: disegno di legge n. 58 del 27.04.2022 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), debiti fuori bilancio” (di seguito ci saranno più debiti fuori bilancio); disegno di legge n. 59 del 27.04.2022; disegno di legge n. 60 del 27.04. 2022; n. 61 del 27.04.2022; n. 62 del 27.04.2022; n. 63 del 27.04.2022; n. 64 del 27.04.2022; n. 66 del 02.05.2022; n. 67 del 02.05.2022; n. 68 del 02.05.2022; n. 69 del 02.05.2022 e alla fine l’ultimo riconoscimento è il disegno di legge n. 70 del 02.05.2022.
È stata assegnata alla II Commissione la proposta di legge a firma dei consiglieri Bellomo, Conserva, De Blasi ed altri “Norme in materia di promozione e di impiantistica sportiva”.
In IV Commissione: proposta di legge a firma dei consiglieri Bellomo Conserva ed altri “Disposizioni in materia di agriturismo”.
In II Commissione (sede referente) e IV (consultiva): proposta di legge a firma dei consiglieri Tupputi, Leoci ed altri “Istituzione dell’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura della Puglia (AGEAP)”.
Infine, in IV e II Commissione, in sede congiunta: proposta di legge a firma dei consiglieri Amati, Tutolo ed altri “Modifiche alla legge regionale n. 29.06.2018, n. 29 ‘Norme in materia per le politiche attive del lavoro e per il contrasto al lavoro’”.
Mozioni e interrogazioni presentate.
Interrogazione Gatta “Nomina Direttore del dipartimento sociosanitario n. 51 della sede ASL Foggia”; De Palma “Lavoratori precari Sanitaservice ASL Taranto”; Lopalco “Sospensione del servizio USCA”; Gatta “Trasferimento dei cavalli stalloni dell’IRIIP di Foggia”; Mazzotta, Gatta ed altri “Unità speciali di continuità assistenziale USCA, sospensione del servizio”; Gatta “Finanziamento Festival Carpino in folk, associazione di promozione sociale Carpino in folk”; Caroli “Istituzione Centro prescrittore tecnologie complesse per il diabete di I° livello, centro distretto dell’ASL Brindisi”; Gatta “Stato del servizio di emergenza-urgenza sui monti Dauni”.
Tra le mozioni presentate: mozione a firma del consigliere De Palma, Mazzotta ed altri “Aggiornamento prezziario opere pubbliche”; Bellomo “Porti turistici e società di charter. Sollecitare interventi di competenza in merito a promozione, investimenti, adeguamenti normativi e supporto fiscale”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Tra le comunicazioni devo riferirvi che in Conferenza dei Capigruppo si è deciso di portare oggi una proposta di legge approvata in Commissione all’unanimità che contiene due questioni urgenti. Per una l’assessore Pentassuglia ci ha precisato l’urgenza ed è relativa alla programmazione concordata già con la Corte dei conti. Per l’altra, invece, il consigliere Campo, Presidente della V Commissione – sono entrambe approvate all’unanimità dalla Commissione – ci ha segnalato l’urgenza derivante dal rischio dell’impugnazione davanti alla Corte costituzionale. Eccezionalmente, quindi, la Conferenza dei Capigruppo, posto che il prossimo Consiglio sulle leggi è previsto per il 21 giugno, ha accolto queste due richieste, data proprio la lunghezza del tempo che intercorre per il prossimo Consiglio sulle leggi.
Abbiamo anche deciso che il 5 e il 6 luglio faremo Consigli sulle mozioni e sulle interrogazioni al fine di smaltire l’ordine del giorno relativo proprio a mozioni e interrogazioni. Abbiamo concordato una riduzione dei tempi di intervento finalizzata proprio allo studio, all’analisi e alla discussione di tutte le mozioni possibili. Noi avevamo già previsto che il 5 luglio facessimo le mozioni, quindi l’innovazione consiste nel fatto che le faremo anche il 6 luglio.
Abbiamo previsto di fare per il 12 luglio, data già prevista, un Consiglio straordinario su Foggia. Sarà un Consiglio che tratterà i temi già indicati in una mozione da tempo da parte del consigliere Tutolo, ma alla presenza dei parlamentari del luogo e delle autorità politiche del luogo.
Devo comunicarvi anche che la scorsa settimana sono stata, insieme a tutti i Presidenti dei Consigli regionali d’Italia, a un colloquio seminariale con il Presidente della Corte costituzionale. Il Presidente ha avuto, insieme a molti giudici costituzionali, la cortesia di confrontarsi con noi, ascoltando noi Presidenti relativamente ai numerosi giudizi incidentali e per conflitto di attribuzione che ci sono davanti alla Corte costituzionale. Abbiamo rilevato come questa frequenza di giudizi, in realtà, deriva da una difficoltà di ottenere dal Governo una effettiva e leale collaborazione, perché ci sono leggi, proposte di legge per le quali questa – buongiorno, Presidente – collaborazione c’è e ce ne sono altre, invece, per le quali questa collaborazione non è assicurata. Anzi, spesso, si impugnano leggi regionali, nell’inerzia della normativa statale, per difetto di incompetenza. Quindi, proprio a nome del Consiglio regionale della Puglia, ho sottoposto al Presidente Amato questa questione, rilevando che in questi casi accade praticamente che a difesa dei cittadini, non essendoci una norma, la Regione interviene con una legge e poi questa viene dichiarata incostituzionale per incompetenza, facendo rimanere il vulnus, cioè la lacuna all’interno della normativa, posto che manca comunque la norma nazionale.
Il Presidente Amato ha tenuto tutto il suo intervento su questo, rilevando anche egli come la mancanza di una Camera delle Regioni è una delle questioni che, ovviamente, rendono difficile questa collaborazione, rendono numerosi conflitti, sollecitando, ovviamente, tutte le Regioni, ad attenerci alle norme quadro nazionali.
Ad oggi, lo riferisco per comunicazione di tutti, per conoscenza di tutti, sono pendenti davanti alla Corte i seguenti ricorsi. Quello sulla legge regionale n. 3 del 2022 “Ampliamento percentuale della superficie occupata delle strutture ricettive”, quello sulla legge regionale n. 51 del 2021 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022”, quello sulla legge regionale n. 39 del 2021, che tratta di edilizia e urbanistica, quello sulla legge regionale n. 38 del 2021, sempre in materia di edilizia e urbanistica, quello sulla legge regionale n. 36/2021, quello sulla legge regionale n. 31/2021 “Implementazione del test prenatale non invasivo”, su cui, però, è probabile che cessi la materia del contendere perché c’è stato un impegno del Governo ad inserire la normativa sul NIPT, Presidente Metallo, all’interno dei LEA. Poi, la legge regionale n. 28/2021 “Servizio di analisi genomica avanzata” e la legge regionale n. 35/2020 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021”, che effettivamente ha visto la norma dell’articolo 27 dichiarata incostituzionale con sentenza n. 17/2022.
Come vedete, il seminario era necessario perché le questioni di costituzionalità sono numerose, e così è stato anche in passato.
Vi informo ulteriormente che ieri abbiamo tenuto una cerimonia commemorativa dell’onorevole Aldo Moro, il grande statista di origini pugliesi, che ha scritto gran parte della Costituzione e contribuito a rendere grande la storia d’Italia, barbaramente ucciso, insieme agli uomini della scorta, come sapete, durante il rapimento per gli uomini della scorta il 16 marzo, e poi in virtù del ritrovamento, che c’è stato il 9 maggio. In occasione della cerimonia, che si è tenuta a Lecce, abbiamo firmato con i sindaci e i consiglieri regionali presenti un manifesto di impegno per le nuove generazioni, un manifesto importante che segnala l’attenzione verso i giovani, moltissimi dei quali erano presenti in qualità anche di sindaci dei ragazzi, ieri, che hanno testimoniato la loro attenzione al messaggio del grande statista che diceva: “Cambiate il mondo”. Questo è il titolo del manifesto. L’attualità dello stesso deriva dal fatto che proprio ieri è stata diffusa un’indagine secondo la quale un giovane su quattro tra i quindici e i ventinove anni in Puglia non studia e non lavora. Quindi, l’impegno è un impegno concreto in questo senso.
Ora andiamo all’ordine del giorno. Abbiamo deciso di mettere, come vi dicevo, al primo punto la proposta di legge che…
Prego, consigliere Ventola. Sull’ordine del giorno?
Speaker : VENTOLA.
Presidente, buongiorno. Chiedo scusa, solo per un’informativa al Consiglio. Come sa, non ho mai approfittato del Consiglio, però, ieri, in Terza Commissione, siamo venuti a conoscenza di una questione che non conoscevamo. Quindi, volevamo informare il Consiglio rispetto a quello che finora abbiamo cercato di comprendere, e cioè di questi rapporti, dei rapporti che ha la Regione Puglia con la società più importante russa, la Rosatom, che si occupa di energia nucleare e non solo. Credo, visto il momento che stiamo vivendo, soprattutto per il fatto che la nostra Regione, la nostra sede del Consiglio, per sua espressa volontà, è stata illuminata con le bandiere dell’Ucraina, che sia giusto che si sappia cosa sta accadendo.
Ieri, purtroppo, in Commissione, abbiamo appreso da autorevoli professionisti che lavorano nell’ambito sanitario regionale che esiste questo tipo di accordo.
L’Assessorato – era presente l’assessore – non era a conoscenza di nulla e nessuno era nelle condizioni di poterci illustrare (era anche presente il già assessore Lopalco) di che cosa si trattasse.
Noi abbiamo solo verificato sulla stampa che il 13 novembre 2019 in pompa magna il Presidente Emiliano pubblicizzava la sottoscrizione di questo accordo, questo protocollo di cooperazione tra l’Università Sechenovskiy di Mosca, l’Agenzia nazionale russa Rosatom, la rete oncologica pugliese, l’UNIBA, l’Istituto Tumori Paolo II, il Miulli di Acquaviva.
Siccome non abbiamo avuto possibilità di sapere altro, è chiaro che questa mattina formalmente abbiamo depositato un’interrogazione urgente agli organi preposti, nella speranza che, in tempo utile, si possano avere notizie, ma soprattutto abbiamo poi appreso in serata che questo accordo pare sia stato bloccato da qualche mese. Credo che fosse occasione utile che questo Consiglio ne fosse a conoscenza piena ed assoluta per poter comunicare all’esterno, in maniera inequivocabile, di che cosa si trattasse.
Tengo a precisare che la Rosatom è l’unica società azienda di Stato russa che ha la competenza sul nucleare, senza alcuna distinzione se trattasi di uso militare piuttosto che uso medico o altro. Credo che sia indispensabile che questo Consiglio possa essere reso edotto. Soprattutto faccio appello a lei affinché possa sollecitare e condividere la nostra richiesta di accesso agli atti, che abbiamo formalizzato già nella giornata di ieri, e che oggi si è tradotta in un’interrogazione urgente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Ventola.
Sicuramente, l’interrogazione urgente sarà immediatamente rimessa alla Giunta. Proseguiamo con l’ordine del giorno.
È un’interrogazione a risposta scritta, urgente.
Quello in esame è il disegno di legge “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, e modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 25/2008, alla legge regionale n. 59/2017 e alla legge regionale n. 3/2010”.
Relaziona Amati. Presidente, prego.
Speaker : AMATI.
Signor Presidente, colleghi, chiedo di dare per letta, se siete d’accordo, la relazione, perché è la solita relazione per tutti i debiti fuori bilancio.
La particolarità che contiene sono le ulteriori norme proposte in sede di Commissione dall’assessore Pentassuglia, per cui, eventualmente i colleghi volessero saperne di più, rimetto la relazione su quelle norme diverse dal riconoscimento del debito fuori bilancio all’assessore Pentassuglia.
Se quindi non avete nulla in contrario, darei per letta la relazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Diamo per letta allora la relazione. Passo la parola all’assessore per illustrare l’emendamento che è stato inserito nel debito fuori bilancio e che oggi approveremo.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Come ho avuto modo di dire in I Commissione la settimana scorsa, ho virato dal disegno di legge all’emendamento perché il calendario che la Conferenza dei Capigruppo si era data per i lavori del Consiglio portava al 21 giugno la possibilità, come prima data utile, probabile, di approvare il disegno di legge.
Poiché abbiamo l’esigenza di individuare apposito capitolo di spesa per il personale a tempo determinato per il servizio antincendio boschivo, la norma introdotta nella variazione di bilancio consente due aspetti. Intanto, di specificare meglio le attività che ARIF fa in termini di servizio antincendio boschivo e di lavoro preventivo, in termini di prevenzione, sorveglianza e avvistamento. La norma finanziaria prende poi dallo stesso stanziamento del bilancio che approvammo a dicembre 6,5 milioni, che è la partita per il tempo determinato, e la individua su apposito capitolo, così come abbiamo determinato, stante la relazione della Corte dei conti rispetto alla puntuale individuazione di quella che è l’attività che viene svolta dall’Agenzia.
L’altro emendamento invece proroga la possibilità di utilizzare fauna selvatica, quindi con l’immissione, fino al 30 giugno. Questa cosa l’abbiamo fatta di nuovo due anni fa, perché il ritardo nella certificazione del parere VIA-VAS arrivato dagli uffici secondo l’endoprocedimento non consentiva di utilizzare il termine del 30 aprile. Stiamo dando quindi due mesi di proroga affinché anche questa attività venga svolta secondo quanto previsto dalla legge 59 del 2017.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Presidente Zullo, prego.
Speaker : ZULLO.
Grazie, Presidente.
Io voglio sottolineare il comportamento, l’atteggiamento collaborativo del mio Gruppo, che rispetto ad un’esigenza vitale per la nostra Regione, e su un tema molto, molto importante, si è dichiarato subito disponibile a modificare gli orientamenti e le intese della Conferenza dei Capigruppo, quindi dando l’assenso affinché questa proposta di legge fosse discussa oggi.
Però, Presidente, noi lamentiamo una mancata corrispondenza rispetto alla nostra signorilità. Il collega Ventola ha posto una questione, importante, che pone la Puglia in risalto a livello nazionale e internazionale, in un momento molto delicato, quello bellico, mettendo in evidenza un accordo, qualsiasi cosa che potrebbe esserci e c’è tra un’azienda di Stato che appartiene a Putin, che è in accordo con il nostro Servizio sanitario nazionale, con la nostra Regione. Noi non sappiamo bene. In Commissione è stato detto da alcuni auditi che ci sarebbe un flusso di consulenti che non si sa se hanno le stesse prerogative di quei consulenti dello Spallanzani.
Ora, su questo aspetto si chiedeva all’assessore Palese, che ieri era presente, di capire, così come aveva preannunciato, se si era informato sulla questione e, quindi, di avere delle notizie, per smentirle, e vediamo il Presidente Emiliano stoppare l’assessore Palese nel dare una risposta.
Presidente Capone, io le dico: ma secondo lei la Puglia ha il dovere di dire all’Italia e al mondo intero se c’è o non c’è questa collaborazione con questa azienda di Putin? Oggi, non certo tra due mesi. Ha il dovere? Pure una parola di rassicurazione. Noi poniamo questa questione.
Da noi si vuole tutta la comprensione, si vuole tutta la signorilità, si vuole tutto quel senso di responsabilità e di maturità ad accogliere delle istanze che vengono dal Governo, che sono giuste, ma una parola si può sapere? Cioè, possiamo essere sereni e tranquilli? Anche perché, Presidente, le ricordo che noi abbiamo presentato una mozione qui, che poi è stata fatta propria da tutto il Consiglio, l’abbiamo votata e la Puglia ha dato un indirizzo preciso rispetto a queste questioni.
Io prego l’assessore Palese di dirci se ha potuto… Ma qualcuno, assessore, risponda. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La parola al Presidente Emiliano.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Non volevo rispondere per evitare di dire quello che penso. Fermo restando che l’opposizione, la minoranza può dire quello che vuole, non avere la cognizione di ciò che si dice è indice o di una spregiudicatezza, ed escludo che si tratti di spregiudicatezza, oppure evidentemente si tratta proprio di un problema di capacità di intuire la realtà dei fatti. Cioè, voi state agitando – vi guardo negli occhi – in un momento delicato l’idea che la Regione Puglia stesse sostenendo un programma nucleare dell’ex Unione Sovietica attraverso la scusa di creare un’azienda di radiofarmaci. Ma voi state scherzando o volete far ridere tutta l’Italia? Il chiarimento che chiedete è questo? Cioè, voi mi state chiedendo di sapere se, per caso, dietro un programma di ricerca sui radiofarmaci autorizzato dal Ministero della difesa e dal Ministero della Salute, Emiliano ha concepito un piano di nuclearizzazione della Puglia? È questo il punto? Allora non ho capito la domanda. Se non è questo il punto, non ho capito la domanda.
Quello che invece è, è una banalissima…
Io capisco, capisco tutto, ma è il momento. Si possono anche dire delle stupidaggini, però un conto è dirle in un momento in cui la stupidaggine è innocua, un conto è dirle in un momento in cui sollevare una polemica del genere, peraltro in maniera del tutto occasionale…
Se ho capito bene, infatti, ieri c’è stata un’audizione, sono arrivati alcuni elementi durante l’audizione e, senza alcun approfondimento… In politica non approfondire è vietato, non si può fare, è un’attività irresponsabile, tanto più se si allude a questioni di questo tipo. La storia è chiarissima. Noi abbiamo fatto un accordo di ricerca scientifica con l’allora Ministro dell’economia della città di Mosca, dove avevamo immaginato una collaborazione in materia sanitaria che passava, tra le altre cose, anche dalla produzione di radiofarmaci, che servono per fare le PET.
Avere qui in Puglia la fabbrica dei radiofarmaci, siccome il radiofarmaco ha delle difficoltà nel trasporto, perché decade, averla qui era meglio che non averla. Nel momento in cui è scoppiata la crisi, e questo non riguarda né gli scienziati russi, né gli scienziati italiani, né il Ministero della difesa, né l’Unione europea… Noi avevamo avuto tutte le autorizzazioni. Nel momento in cui l’Unione europea ci ha detto “interrompete perfino i programmi di ricerca”, perché vi ricordo che non è che quando noi abbiamo fatto l’accordo non c’erano sanzioni, ma le sanzioni non riguardavano la ricerca scientifica. Adesso il livello di scontro è talmente elevato che noi abbiamo interrotto, senza avere dato esecuzione a nulla di quell’accordo, anche l’attività di ricerca scientifica.
Ora, Fratelli d’Italia, che peraltro è il partito più vicino a Putin, è il partito che fino a poche settimane fa… Io capisco che siete divisi, perché c’è una parte del partito che la pensa in un modo… No, mi permetta. Mi permetta. Mi permetta.
Mi permetta. Voi avete tentato in maniera spregiudicata di alludere ad una relazione politica particolare con il Governo russo della Regione Puglia, che è una cosa che fa ridere. Fa ridere. Questa cosa viene fatta da chi? Evidentemente non siete ben collegati con la Segreteria nazionale, perché voi dovete sapere che legittimamente, legittimamente, esattamente come Marine Le Pen in Francia…
Guardi, ha insistito per sentirmi parlare e adesso mi ascolta, perché io non volevo ridicolizzarvi. Volevo evitare questo passaggio. Analogamente a ciò che ha fatto Marie Le Pen in Francia, e la cosa è gravissima, evidentemente c’era un progetto non so quanto investigato dai Servizi italiani e dai servizi NATO e americani, di collegamento tra le destre e il Governo russo. Questo è un dato di fatto, che riguarda anche altri partiti.
Tutto questo dal punto di vista politico è pazzesco. È pazzesco cioè che chi ha le polveri bagnate, da questo punto di vista, tenga a chiarimenti su una questione che intende propalare ai pugliesi, come se i pugliesi fossero degli sprovveduti, per dare l’idea di un collegamento di questo genere.
Ora, vogliamo bruciare questa seduta su questo argomento? La vogliamo bruciare così? Ecco perché non avevo risposto. Vi rispondevo per iscritto, studiavate le carte e si chiudeva la storia. Invece, perderemo un sacco di tempo, oggi, grazie al fatto che evidentemente non avete niente da fare. Non c’è altra possibilità, mentre abbiamo cose concrete, domande più pratiche, più fondate, alle quali dare risposte.
Allora, vi chiedo: vogliamo provare a fare politica in un modo intellettualmente onesto, ed evitare cose di questo tipo? Nel momento in cui il Ministero della difesa italiana, che ha la competenza in materia, ci ha autorizzato alla sottoscrizione dell’accordo, vuol dire che non c’è nessuna connessione tra l’attività di ricerca e la produzione dei radiofarmaci e attività di tipo bellico in materia nucleare. Altrimenti, noi avremmo violato non solo la legge, che non ci dà questa competenza, ma il trattati di pace.
Voi state dicendo delle sciocchezze tali perché i trattati di pace impediscono all’Italia di lavorare nell’ambito militare in materia nucleare. Non avere nulla da fare è un fatto gravissimo. E pensare che il Ministero della difesa italiana ci possa avere autorizzato alla violazione dei trattati di pace è una cosa – ripeto, peraltro concepita in pochi minuti durante un’audizione – che ha a che fare con l’irresponsabilità politica.
Lei ha insistito due volte per farmi parlare.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, non è un punto all’ordine del giorno.
C’è stata la richiesta, il Presidente ha detto che non è un punto all’ordine del giorno…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Io avevo detto: vi rispondo per iscritto…
Speaker : PRESIDENTE.
Ha risposto…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Voi avete preteso una risposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha risposto…
Vi prego di calmarvi.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Zullo, lei ha chiesto che io parlassi. Non volevo risponderle per non farle venire il mal sangue che le sta venendo adesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Non possiamo dire i contenuti.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Io non mi sto offendendo, sto dicendo che siete spregiudicati. Siete spregiudicati in un momento delicato. Siete spregiudicati! La spregiudicatezza in politica è vietata.
Speaker : PRESIDENTE.
Dobbiamo chiudere questo intervento, vi chiedo scusa. Noi abbiamo la necessità di trattare l’ordine del giorno.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Posso andare avanti?
È chiaro quindi che il protocollo esiste, ci mancherebbe. È stato autorizzato dal Ministero degli esteri, dal Ministero della salute, dal Ministero della difesa. Dopodiché, quanto al protocollo, nel momento in cui l’Unione europea ha deliberato l’interruzione di ogni relazione, anche di natura scientifica, è stato sospeso prima dell’esecuzione.
Questa cosa è già stata detta ieri in un comunicato-stampa. È stato diramato ieri. Vi siete distratti, non l’avete letto. Il comunicato-stampa è stato inviato.
Dopodiché, è tutto chiaro o c’è bisogno di altri chiarimenti? Prego.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Zullo, io la devo pregare di attenersi all’ordine del giorno. Perché altrimenti, non ce la facciamo più a tenere l’ordine del giorno.
Lei ha fatto la domanda, il Presidente ha risposto, puntualmente. Presidente Zullo, il Presidente ha risposto.
Un minuto, prego. Presidente Zullo, però la chiudiamo, in un minuto.
Speaker : ZULLO.
È bene che sia chiaro: Fratelli d’Italia non sapeva nulla di questa questione. In Commissione è stata richiesta un’audizione dal suo capogruppo Caracciolo. Gli auditi sono stati individuati dal suo capogruppo Caracciolo.
La Commissione è stata condotta dal suo, cioè, appartenente alla maggioranza, presidente Vizzino. Noi siamo venuti a conoscenza di questa cosa e abbiamo posto una domanda: Presidente Emiliano, assessore Palese, ci dite come sta la situazione?
Ora, da qui ad arrivare a sentirci dire che noi siamo amici di Putin, che la nostra forza politica è soggiogata a Putin, che siamo spregiudicati, che non leggiamo le carte, che diciamo sciocchezze… Allora scusi, Presidente, ma cosa crede, che noi…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Zullo, adesso è tutto è chiarito. Il Presidente ha risposto, lei ha fatto le sue osservazioni ulteriori, però la prego, dobbiamo continuare con i lavori del Consiglio.
Speaker : ZULLO.
Presidente, se il modo di dialogare tra una maggioranza e una minoranza è questo, Presidente, allora, la prossima volta, se venite con l’urgenza o l’emergenza...
Speaker : PRESIDENTE.
No. Lei ha fatto le sue osservazioni, che abbiamo colto tutti. Adesso dobbiamo soltanto chiudere gli interventi.
Speaker : ZULLO.
Forse non ci siamo capiti. Noi esigiamo rispetto. Abbiamo posto una domanda? Spregiudicatezza, non capite, non leggete le leggi... Che c’entrano sulla questione?
Speaker : PRESIDENTE.
L’ha detto già.
Speaker : ZULLO.
Che c’entrano?
Speaker : PRESIDENTE.
L’ha detto già. Io le ho fatto fare le osservazioni, legittime, giuste. Quindi, adesso proseguiamo con l’ordine del giorno.
No, non è possibile. Ha parlato lei come Capogruppo. Stiamo andando...
No, ascolti. Presidente Zullo, abbiamo fatto oltre, consentendo al Presidente Ventola già di intervenire su un argomento che non era all’ordine del giorno.
Adesso siamo pronti a votare sulla legge? Ci sono altri interventi?
C’era l’altro emendamento, che deve essere illustrato da Paolo Campo.
Presidente De Leonardis, le chiedo scusa. Subito.
Rispetto all’altro emendamento, ci vuole l’illustrazione da parte del Presidente Campo o da parte dell’assessora Maraschio. Quindi, si preparino per intervenire.
Prego, Presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Approfitto di questa norma per ricordare, anzi per suggerire all’assessore Pentassuglia e per portare all’attenzione di tutto il Consiglio una questione che sta emergendo in tutta la sua forza per quanto riguarda il PSR. Il PSR nel mondo agricolo, alla luce anche dell’aumento dei costi delle materie prime che, come sapete tutti, sono aumentati in ogni settore... Quindi, i prezziari regionali della Regione Puglia non sono attrezzati. Molte domande presentate con il PSR, di importi sia che fanno i piccoli agricoltori sia che fanno le imprese un po’ più grandi, si trovano ad essere in grande difficoltà. Se io ho fatto un PSR per 3 milioni di euro con dei prezzi di alcuni anni fa, o anche dell’anno scorso... Oggi che cosa succede? Per fare un capannone che mi costava 3 milioni di euro oggi ce ne vogliono 5.
Le volevo, assessore, sottoporre questo primo problema e capire se lei può consentire ‒ se la legge ce lo consente, se con il partenariato si può trovare un’intesa ‒ di rimodulare questi interventi. Su una misura 4.1, se potevo fare un capannone di 1.000 metri con 1 milione di euro, oggi lo posso fare ‒ dico una misura a caso, non una misura specifica ‒ rimodulandolo e, invece di 1.000 metri, facendolo di 800 metri, quindi dare una risposta immediata anche per evitare di perdere spesa pubblica immediata, anche ai fini della rendicontazione del PSR.
Poi, visto che si parla di ARIF, volevo chiederle e volevo ricordarle, a proposito di problemi boschivi, che sul Gargano, purtroppo, dove ci sono gli oliveti, le potature degli oliveti avvengono in aree scoscese, dove difficilmente i rami potati possono essere trasportati in altri luoghi per essere lavorati, e il fatto che, invece, questi rami dovrebbero essere bruciati sul posto, quindi andare a modificare velocemente, assessore Pentassuglia, la norma in esame che vieta questa possibilità sul Gargano soprattutto, ma anche in altre zone della Puglia, dove è difficile potare e non bruciare sul posto, andare a modificare questa norma per dare la possibilità agli olivicoltori di tutta la Puglia che hanno le loro attività in zone scoscese di bruciarli in loco. Anche perché, se non lo facessero, potrebbero creare danni importanti anche dal punto di vista fitopatogenico, perché come la Xylella è venuta da fuori e si è creata, e il fatto di lasciare dei rami di ulivo potati sul posto crea la possibilità che vengano fuori nuove malattie che si andrebbero ad unire al danno della Xylella, e per fortuna in alcune zone non è ancora arrivata la Xylella, ma questa sarebbe la possibilità di bruciare in questi luoghi questi residui derivanti dalle potature, quindi sarebbe importante.
Le chiedo un emendamento – non so se lo può fare adesso – di modifica alla norma, che io contrastai anche all’epoca, che vieta la bruciatura di questi residui derivanti dalla potatura degli olivi, perché sono temi importanti e imminenti che stanno creando situazioni molto dannose per il territorio pugliese, soprattutto per gli ulivi che sono in zona collinare o montagnosa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Assessore, vuole intervenire direttamente adesso per dare il chiarimento richiesto?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Intervengo per rispetto ai colleghi.
Intanto ringrazio della disponibilità e perché si è capita l’esigenza. Il disegno di legge è qui con me, l’ho solo trasformato proprio perché il provvedimento doveva seguire il suo corso.
Per quanto riguarda i costi, ancora giovedì pomeriggio c’è stato l’ultimo incontro con il Ministro per porre il tema dei costi, dell’aumento dei costi e della rimodulazione. Poi, la Regione farà il suo adeguamento al prezziario regionale, ma è un’altra storia, perché qui parliamo di progetti e di bandi che sono in essere da quattro e cinque anni fa.
Su questo c’è una partita aperta con il Governo nazionale perché c’è stato un provvedimento a dicembre che consentiva di fare domande per la differenza sui costi e sui lavori pubblici. Su questi lavori privati, che hanno attinto, però, a forme di finanziamento come il PSR, non c’è stato alcun provvedimento, seppure abbiamo chiesto, proprio su mia istanza, fatta a Verona durante la CPA nel Vinitaly, l’utilizzazione di risorse aggiuntive del periodo della transizione, perché la PAC non sappiamo se partirà ufficialmente il 1° gennaio 2023. Proprio in questo momento, per garantire l’Aula oggi, non sto partecipando a Roma, ho delegato il Capo Dipartimento, ma sto seguendo in questo momento la Commissione politiche agricole. Perché? Perché abbiamo questo provvedimento e quello, oltre ai costi, dell’abbattimento dei costi sulla produzione intesa come energia elettrica e gasolio, ma anche il tema del prezzo del latte, perché il decreto inter-direttoriale non è stato emesso dal Ministero. Non mi consente di fare la delibera in Giunta, che pure è pronta, è sul mio tavolo da venti giorni, per poter rifondere questo tipo di attività. Per cui, grazie della sollecitazione. Proverò in qualche modo a rispondere, stante le richieste fatte allo Stato membro, che è il nostro Stato italiano, all’interno della discussione della Commissione europea.
Il provvedimento, mi ha detto il Ministro, dovrebbe andare al prossimo Consiglio dei ministri europeo entro quindici giorni. Vediamo cosa verrà fuori. Rispetto, invece, alla bruciatura, così come è stato detto, l’Osservatorio fitosanitario regionale, sulla scorta della norma che modificò già l’emendamento Ventola e la norma in essere, c’è una richiesta stringente del suo territorio, sta per diramare una circolare esplicativa sull’argomento tenuto conto della norma, chiamando a raccolta i diversi attori, cioè le agricole e anche gli organi di controllo perché noi si faccia un punto sulla situazione. Questo affinché si dia una risposta puntuale, evitando che la lettura della norma o la variazione della norma porti sempre a una interpretazione soggettiva dell’attuazione della norma stessa.
Ecco perché facciamo subito questo tipo di azione. Il dottore Infantino, come Osservatorio, è già impegnato su questo e ha fatto già una attività istruttoria rispetto alla norma già modificata l’anno scorso con l’emendamento Ventola.
Quanto al resto, per comunicazione doverosa, ci stiamo adoperando in questi giorni a fare tutta questa attività ricognitiva e di pulizia in termini di antincendio boschivo, utilizzando molto la partecipazione, e ringrazio le agricole, ma anche gli ordini professionali, con qualche Comune che è molto più avanzato, mentre altri sono dormienti, purtroppo, nonostante le sollecitazioni, a fare quei lavori di prevenzione necessaria alle attività, per cui l’emendamento di oggi, quindi a fortificare l’azione congiunta tra l’attività dell’ARIF, quella dei Vigili del fuoco, il coordinamento della Protezione civile e poi tutto il pullulare di associazioni di volontariato e comunità locali che stanno dando una mano per arginare questo triste fenomeno degli incendi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Presidente Campo, vuole illustrare…? Stiamo distribuendo.
Speaker : CAMPO.
Mi scuso con l’Aula se indosso degli occhiali scuri, ma ho smarrito ieri quelli chiari in Aula. Anzi, segretaria Gattulli, se riuscite a trovare nelle varie aule che ho frequentato ieri, un paio di occhiali chiari, sono i miei.
Ho chiesto alla Conferenza dei Capigruppo, e ringrazio specialmente le opposizioni, consigliere Bellomo, della comprensione, perché questo è un provvedimento di estrema importanza. Noi, in sede di approvazione della legge di bilancio, la 51 del 2021 normanno anche la nuova disciplina della composizione della Commissione VIA. Sapete tutti quanto è importante, specialmente in questa fase, non devo aggiungere molto, lo intuite tutti.
Sta di fatto che ci è stata osservata, quella norma, ma la relazione che ha preparato l’ufficio è puntualissima. Ci è stata osservata perché non abbiamo tenuto conto, secondo loro, del richiamo puntuale ad una serie di disposizioni normative che disciplinano il compenso. Parliamo veramente di cose minimali.
La proposta è stata negoziata, riarticolata tenendo conto delle osservazioni. Non era assolutamente intenzione dell’assessorato e dell’ufficio sottrarsi alle indicazioni di legge. Tra l’altro, Presidente, alla fine della relazione vorrei aggiungere una specificazione, ossia: “si ritiene che la modifica proposta è idonea a superare le criticità evidenziate dallo scrivente Dipartimento”, cioè lo puntualizziamo. Adesso le consegnerò a mano la proposta con questa puntuale indicazione. Se riuscissimo ad approvarla oggi, renderemmo un grande servigio alla struttura. Anche perché si corre il rischio, se aspettiamo qualche altro giorno, che ci venga impugnata. Francamente, mettere l’ufficio sotto stress per corrispondere a un’impugnazione della Corte costituzionale ci farebbe non solo perdere molto tempo, ma anche disperdere energie che Dio solo sa quanto è utile, oggi come oggi, impiegare nell’attività ordinaria.
Ringrazio il Consiglio per la comprensione. Soprattutto l’opposizione. Lo ribadisco.
C’è bisogno che legga il testo dell’emendamento? No, lo diamo per letto. È semplicissimo. Credo sia stato distribuito a tutti.
Presidente, le consegno la versione con la specificazione che mi è stata richiesta.
Grazie. Ho terminato.
Se ci sono richieste di chiarimenti, tra l’altro, è qui il direttore del dipartimento, oltre all’assessore. Lo dice a me e io chiarisco. Ci mancherebbe altro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. In ogni caso, è stato illustrato, ma per il voto dovremo provvedere dopo, perché questo è un emendamento aggiuntivo. Nel frattempo, se sorgesse, non appena viene distribuito, qualche esigenza di chiarimento, sarà sicuramente possibile porla.
Passiamo, quindi, al voto, se non ci sono altri interventi, dell’articolo 1.
La votazione è aperta.
Ricordo che occorre una maggioranza qualificata. Stiamo parlando comunque di una norma che attiene a dei debiti fuori bilancio.
Chi manca? Sebastiano dov’è? L’assessore Leo è stato qui fino a un secondo fa. Clemente, è stato qui.
La votazione è chiusa… C’è pure Francesco La Notte. Perfetto.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 27, astenuti 12, favorevoli 27, nessun contrario.
L’articolo 1 è approvato.
Articolo 2.
Nessun si muova.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Chi non ha votato, scusate? Eravate 27, adesso hanno votato 25.
L’articolo 2 è respinto.
Perché non c’è il numero per approvare… Sono variazioni singole. Però, si tratta di un articolo di variazione di bilancio unico.
Articolo 3.
La votazione è aperta.
L’articolo 3 è quello emendato? No, è l’articolo 5.
Articolo 3, sempre debito fuori bilancio. Grazie.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 11.
L’articolo 3 è approvato.
Articolo 4 (Integrazione alla legge regionale 20 dicembre 2017, n. 59, Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico ambientali e per il prelievo venatorio).
Questo è il primo articolo tuo.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 febbraio 2010, n. 3, Disposizioni in materia di attività irrigue e forestali).
Altro emendamento Pentassuglia.
La votazione è aperta. Alessandro, tu non risulti aver votato.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
L’articolo 5 è approvato all’unanimità.
Ora l’emendamento aggiuntivo. Prego, assessore Delli Noci.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Questo è l’articolo in cui è mancato il voto. Mancava il mio, ma io ho votato più volte, come ho votato a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa. Responsabili tecnici, ascoltatemi. L’assessore Delli Noci sostiene di avere votato, del resto era lì presente ed è stato presente tutto il tempo, l’articolo in cui è sembrato mancare un voto.
L’assessore Delli Noci risulta non aver votato, ma sostiene di aver votato. Il problema è che stavano qua, oggettivamente; non mi sarei permessa, diversamente.
Emendamento aggiuntivo, quello illustrato da Paolo Campo. Prego. La vediamo subito dopo.
Dobbiamo votare adesso sull’emendamento aggiuntivo. L’avete visto tutti? È quello illustrato dal presidente Campo.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 12, nessun contrario.
L’emendamento aggiuntivo è approvato.
Ora, rispetto alla votazione dell’articolo 2, vi sottopongo la questione. Sono tre i consiglieri presenti in Aula che sostengono di aver votato e dei quali non risulta la votazione.
Se foste tutti d’accordo, rimetterei al voto, non abbiamo nessuna conferma, quell’articolo, in maniera tale da definire.
È successo questo… La verità è che tre consiglieri presenti in Aula non mi hanno risposto ancora. Va bene. Se non siete d’accordo, io non posso sanare nulla. Non è nelle mie competenze. Benissimo. Non abbiamo possibilità di ricontrollare. Consigliere Tutolo, non abbiamo possibilità di ricontrollare. Non è neanche uno di quelli che non ha votato.
Mettiamo al voto la legge per intero. Votiamo la legge per intero.
La votazione è aperta sulla legge per intero.
Sull’ordine dei lavori? Prego. Presidente Amati, ha chiesto di intervenire?
Speaker : AMATI.
Vorrei capire se stiamo ponendo in votazione l’intero provvedimento compreso l’articolo 3 o il provvedimento senza l’articolo 3.
Speaker : PRESIDENTE.
Senza l’articolo 3. È stato respinto.
Speaker : AMATI.
Benissimo.
Qui si pone una questione. Secondo me, la maggioranza qualificata è richiesta soltanto sul voto finale. Si dirà: no, siccome ogni singola disposizione contiene una variazione di bilancio, chiediamo la votazione qualificata. Se così fosse, tutta la legge di bilancio, tutto l’assestamento di bilancio, che contengono norme ‒ in particolare l’assestamento di bilancio ‒ alcune che incidono su fatti meramente ordinamentali e altre sullo strumento contabile, dovrebbero essere approvati con maggioranza qualificata. Invece no. Noi procediamo sempre, con riferimento a quegli strumenti legislativi, a quella attività legislativa, con maggioranza semplice sui singoli articoli e maggioranza qualificata sul voto finale.
Il Regolamento richiede la maggioranza qualificata sul provvedimento. Peraltro, anche interpretando con un minimo di buonsenso all’interno della dinamica delle votazioni, sia quelle semplici sia quelle assolute sia quelle qualificate, è chiaro, qual è l’atto che determina l’efficacia? È quello finale. È chiaro, quindi, che il Regolamento richiede la maggioranza assoluta o qualificata sull’atto finale. Sarebbe stato interpretativamente alquanto complicato sostenere una tesi diversa. Però, siccome non voglio accedere al fatto meramente interpretativo, ma mi limito alla prassi, assestamento di bilancio, singoli articoli, quanti articoli inseriamo noi in quei provvedimenti di tipo ordinamentale, approvato con maggioranza semplice, quindi io penso che vada modificato l’esito della votazione sull’articolo 3, per cui considerata quella votazione l’articolo 3 si intende approvato.
Grazie.
Speaker : TUTOLO.
Bisognerebbe presentare un subemendamento dal contenuto di quell’articolo che è saltato. Non è possibile?
Speaker : ZULLO.
Che stiamo su Scherzi a parte?
Speaker : PRESIDENTE.
Risulta respinto, non si può.
Speaker : TUTOLO.
Non siamo su Scherzi a parte.
Speaker : PRESIDENTE.
Si può ripresentare.
Speaker : TUTOLO.
Consigliere Zullo… Scusate, scusate…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, non facciamo una legislazione creativa, un regolamento creativo.
Speaker : TUTOLO.
Scusate, io ho fatto una semplice domanda. Poi, capisco che deve essere un programma particolarmente gradito, quello di Scherzi a parte, però ho fatto semplicemente una domanda. Lo posso chiedere? Posso presentare un subemendamento? No. Perfetto, è finita.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : TUTOLO.
Scherzi a parte, Colpo grosso…
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Palese… Non ho visto. Sulla mozione presentata dal Presidente Amati? Perché, lei è contro? Va bene. Ha detto una mozione d’ordine, sennò… Prego, sull’ordine dei lavori… È chiarissimo. È così. Allora, se è una richiesta di approfondimento relativamente all’ordine dei lavori, all’applicazione del Regolamento, allora dobbiamo rispondere, e basta.
Speaker : ZULLO.
Scusi, Presidente, il collega Amati fa una richiesta di approfondimento, argomentando le sue ragioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Si, è vero.
Speaker : ZULLO.
Portando all’attenzione dell’Ufficio di Presidenza le sue ragioni. Lei permette che le sue ragioni siano confrontate con le nostre ragioni?
Speaker : PRESIDENTE.
Con un solo intervento, però.
Speaker : ZULLO.
Poi l’Ufficio di Presidenza…
Speaker : PRESIDENTE.
Non con dieci interventi, con un solo intervento.
Speaker : ZULLO.
…emana la sentenza. Oppure siamo nella Russia di Putin?
Speaker : PRESIDENTE.
Assolutamente, ma con un solo intervento. Decidete chi di voi vuole parlare. Un intervento e basta. Okay? Prego.
Speaker : ZULLO.
Quello che mi fa specie è che non riuscite ad accettare un voto democratico. C’è un voto democratico che ha sancito che quell’articolo è respinto. Questo è stato l’esito. Poi, c’è tutto un tentativo artato, un tentativo di chi dice “io stavo in Aula” però non c’è il voto. Pure io sto in Aula e posso non pigiare sul tasto, per distrazione, perché non voglio votare perché penso che tanto è inutile il mio voto. Tante possono essere le ragioni. Quindi, stare in Aula…
C’è questo fatto. Secondo fatto. C’è chi dice, dopo che abbiamo votato tutti gli articoli, “io presento un subemendamento”. A cosa?
Presidente, per noi la votazione è quella. Non si può tornare indietro. È quella. L’articolo 3 è respinto. E non è all’interno della legge che noi andremo ad approvare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Essendoci la possibilità di ripresentare quella norma, vi chiedo di ripresentarla al prossimo Consiglio e ora votiamo la legge senza quella norma. D’altra parte, questo è talmente scontato nei fatti che… Per la legge di assestamento di bilancio.
La legge di bilancio è cosa diversa, però. da questa norma che le vede accorpate.
Il parere dell’ufficio è questo, e io mi attengo.
La votazione è aperta. Stiamo votando l’intera legge. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 13, nessun contrario.
La legge è approvata. C’è l’urgenza su questa? Chi chiede l’urgenza?
La chiede l’assessore Pentassuglia. Votiamo per alzata di mano.
L’urgenza è approvata.
Passiamo alle interrogazioni.
L’interrogazione Laricchia “Stato di agitazione presso l’Istituto Oncologico di Bari” è cancellata. Bellomo, Conserva, De Blasi, Splendido “Procedura selettiva pubblica per titoli ed esami”, ma l’assessore Stea non c’è: è diretta al Presidente Emiliano e all’assessore Stea. Non so, Presidente Emiliano, vuole rispondere lei? È la n. 2 delle interrogazioni. Stavolta è personale “Procedura selettiva pubblica per titoli ed esami per l’assunzione di 126 unità categoria B3 presso la Regione Puglia: mancato inserimento della certificazione Pekit Expert tra i requisiti di ammissione al concorso”. Non c’è l’assessore Stea.
Presidente Bellomo, le devo chiedere di voler… L’ha conquistata, Presidente.
Casili “Ricollocamento OSS dell’ASL di Lecce”. Risponde Palese.
Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Non abbiamo avuto riscontro su questa interrogazione. Quindi, dovremmo rinviarla.
Speaker : PRESIDENTE.
La deve rinviare.
Prego, Presidente Casili.
Speaker : CASILI.
Assessore, va bene, però questa l’abbiamo già rinviata l’altra volta. Le parole sono state le stesse. Chiedo se è possibile avere un riscontro sull’interrogazione nel più breve tempo possibile.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Interrogazione del consigliere Pagliaro “Progetto di parco eolico off-shore a sud di Otranto”, per l’assessora Maraschio.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione urgente la presentammo il 27 ottobre 2021, subito dopo aver appreso del mega progetto di questa centrale eolica off-shore al largo della costa tra Otranto e Leuca.
Chiedevamo all’assessora all’ambiente, Maraschio, quali provvedimenti immediati intendesse adottare a tutela del patrimonio paesaggistico e naturalistico del tratto di costa tra Porto Badisco, Santa Cesarea, Castro e Leuca, per impedire questo insediamento colossale, questo impianto di cui abbiamo parlato negli ultimi mesi a lungo. Abbiamo esplicitato quali sono tutte le motivazioni che ci portano ad essere preoccupati per la nostra costa.
Chiedevamo già, in quella fase preliminare allora l’autorizzazione ambientale, se la Regione intendesse manifestare una posizione di contrarietà al progetto di imminente presentazione da parte della multinazionale Odra Energia, in considerazione dell’impatto ambientale determinato da un centinaio di mega pale eoliche alte quasi 300 metri. La risposta arrivata dall’Assessorato il 18 gennaio scorso, quasi quattro mesi fa, si limitava a dire che alla data di oggi non risulta sul portale del MiTE alcuna istanza di consultazione preventiva (scoping) né di VIA presentata dalla società Odra Energia relativa al parco eolico da realizzare a sud di Otranto. Sappiamo, purtroppo, che il progetto è stato poi presentato e che il territorio interessato è insorto contro quello che – lo ribadisco – sarebbe un vero e proprio sfregio ad una delle coste più belle del mondo, con un impatto visivo devastante, e non solo, aggiungo.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Si sono espressi pubblicamente contro il progetto la Presidente Capone, con la quale – voglio comunicarlo in Consiglio – è tornato il sereno, dopo un momento di incomprensione, dove riconosco di aver usato toni un po’ duri, e me ne dispiace, Presidente, dovuti all’assorbimento della mia mozione…
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, io vi devo chiedere un atto di rispetto verso il collega Pagliaro che sta parlando. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Dicevo, dovuti all’assorbimento della mia mozione senza la mia condivisione, che essendo stata inglobata nella sua e in quella di altri colleghi, da me anche sottoscritta e votata, e di fatto, per quanto mi riguarda, ritenuta approvata, ma ancor di più per l’inammissibilità di una nuova mia mozione che prevedeva anche l’inserimento degli emendamenti concordati e condivisi con gli assessori Delli Noci e Maraschio. Quindi, riprendiamo così la via del rispetto e del dialogo reciproco, Presidente e tutti i colleghi.
Oltre alla posizione che è stata espressa pubblicamente dalla Presidente Capone, ci sono anche le posizioni pesanti, importanti, autorevoli dell’assessora Maraschio, ma anche quella dell’assessore Delli Noci e anche quella del Presidente Emiliano. Anche altri colleghi l’hanno fatto in più occasioni, ripetutamente. Quindi, chiedo che si chiarisca qui in Consiglio la loro posizione in merito a questo progetto. Anche perché ogni tanto sento dire “non è di nostra competenza”, “non è di competenza regionale”, ma questo non è vero, perché la Regione ha la possibilità di prendere la parola in maniera molto chiara sulla localizzazione degli impianti eolico off-shore, così come ho ribadito in un’altra mia mozione che ho già presentato, che riguarda in buona sostanza il Piano nazionale di gestione dello spazio marittimo. Essendo ancora in corso la possibilità di redigere questo Piano nazionale, è possibile che la Regione si esprima per fissare paletti nelle zone da interdire a questi impianti. Quindi, ritorniamo sempre sul tema: favorevoli alle energie rinnovabili, principalmente che si affronti la questione con buon senso e si preservino le zone di alto pregio previste o presenti nella nostra regione.
I margini di manovra ci sono. Credo che sia giusto sfruttarli prima che sia troppo tardi. La Regione può esprimersi e oggi mi farebbe piacere, assessora, ascoltare finalmente una posizione chiara su questo impianto eolico che tutti contrastiamo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora Maraschio, prego. C’è risposta scritta, a dire la verità. Prego, assessora. Ah, scusi. Okay.
Prego, assessora.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Riporto la risposta degli uffici, perché è vero che è datata, però mi dicono che non vi siano ulteriori novità da un punto di vista procedimentale. L’ho chiesto stamattina.
Detto questo, credo di poter dire che questa posizione del Governo, del Consiglio intero sia stata espressa, anche da parte mia, in maniera abbastanza chiara, con la premessa che è sempre quella della responsabilità che noi abbiamo di dare il nostro contributo alla transizione, perché ne abbiamo necessità. Certamente, tra le forme di produzione di energia, gli impianti off-shore si collocano come una di quelle modalità che certamente, almeno stando agli studi scientifici, sono meno impattanti da un punto di vista ambientale.
Ho detto “stando agli studi che sono pervenuti”. Comunque, sembrerebbero quelle meno impattanti da un punto di vista ambientale.
Noi abbiamo espresso, come Regione, certamente il nostro favore verso questi impianti. Tuttavia, così come già detto altre volte, quindi lo ribadisco, noi dobbiamo tener dentro, in questa fase così delicata per il nostro Paese, per l’Europa e per il mondo intero, valori che non possono essere sacrificati o soppressi, perché abbiamo necessità di operare una transizione.
Ovviamente, mi riferisco ai valori del paesaggio, che come lei più volte ha ricordato, lo sappiamo tutti, hanno una tutela costituzionale, cioè sono dei beni, ex articolo 9, che ormai, per fortuna, conosciamo tutti, che è tra i più belli della Costituzione, oggi arricchito con l’inserimento importante della tutela dell’ambiente, ha pari valore, forza rispetto appunto alla tutela dell’ambiente che è inserito nel medesimo articolo.
Cosa voglio dire? Che la nostra posizione è che alcune zone che hanno un interesse paesaggistico rilevante, e che quindi potrebbero, da impianti come appunto l’off-shore, posti ad una certa distanza dalla costa, essere compromessi da un punto di vista proprio della bellezza, queste zone devono essere tutelate.
La regione è ricca di queste zone. Quello che stiamo dicendo è che stiamo producendo un lavoro anche rispetto proprio ad altre zone. Così come lei ben sa, era la mia posizione ed è la posizione che io ribadisco. Alcune zone quindi devono essere tutelate. Quando lei dice: si continua a dire che la competenza non è regionale, noi evidentemente facciamo riferimento, e anch’io l’ho detto più volte, in quest’Aula, all’iter procedimentale.
La nostra posizione, non solo politica, ma anche proprio di interlocuzione, va in questa direzione. Alcune zone devono essere tutelate, così come abbiamo tutelato, e lo abbiamo fatto fin dove è stato possibile, il paesaggio della Puglia dagli insediamenti on-shore, laddove è stato possibile. Adesso credo che ci sia un’ulteriore apertura rispetto ai procedimenti. Anche perché, quello che noi chiediamo al Governo, forse è di avere… Perché voi lo rimandate a noi, però noi non è che attendiamo. Dipende dal Governo anche l’indicazione di ciò che la Puglia deve ancora dare. In ogni caso, noi non possiamo non dare indicazioni che ci sono luoghi che possono essere interessati, quindi possono essere utilizzati per impianti di energie da fonti rinnovabili, e altri luoghi che devono essere preservati.
Del resto, tutti i pareri dati dalla Regione Puglia... Noi siamo accusati a vario titolo che blocchiamo. Noi non blocchiamo. Diamo dei pareri. Il più delle volte sono solo pareri che non sono neanche vincolanti, ma pareri legati alla valutazione di carattere paesaggistico e ambientale, che necessariamente portano a dare dei dinieghi rispetto a delle istanze. Poi, magari, superano comunque il parere paesaggistico. Noi dobbiamo provare a tutelare il paesaggio di Puglia, non soltanto nell’on-shore, ma anche nell’off-shore. Questo spero di averlo chiarito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Mi pare di averlo detto già. Torno a dire che, rispetto all’impianto nello specifico, non ho valutato tecnicamente, ma anche se l’impianto sorge a 12 chilometri... È all’interno dello spazio marittimo? No, è al di là.
All’interno dello spazio marittimo è “no”. Non aggiungo altro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie all’assessora Maraschio.
Prego, consigliere Pagliaro. Questa volta lei può dire solo se è soddisfatto o meno. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Sono soddisfatto perché finalmente ce l’abbiamo fatta, nel senso che auspicavamo da tempo questa risposta chiara da parte del Governo regionale. Quindi, prendiamo atto che il Governo regionale è contrario al progetto che oggi è presente al MiTE e che prevede queste 90 pale di 300 metri a 12 chilometri dalla costa. Quindi, siamo sicuramente soddisfatti di questa risposta.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego. Ovviamente ho raccolto le sue scuse per quanto da lei comunicato. Ovviamente, nello spirito di collaborazione che contraddistingue questa Presidenza, la mia e quella di tutto l’ufficio, proseguiremo, dando fiducia che episodi simili non si verifichino più e quei toni non vengano più utilizzati, non a tutela solo personale, ma per tutto il Consiglio.
“Ex Galateo Lecce – Situazione di degrado e illegalità”.
C’è stata la risposta scritta. Si ritiene soddisfatto?
Speaker : PAGLIARO.
A ottobre denunciammo con un’interrogazione questa situazione di degrado, c’è stato un intervento, i cancelli sempre aperti, nessuna sorveglianza, occupanti abusivi, rifiuti di ogni tipo, e a seguito di questa mia denuncia, che è stata fatta anche in occasione della Commissione speciale per la legalità, presieduta dall’ottimo collega Renato Perrini, sono intervenute le forze dell’ordine sgomberando l’immobile e murandone l’accesso. La situazione al momento sembra sotto controllo. Noi continuiamo a tenere alta la guardia affinché non si ricreino le condizioni per nuove incursioni all’interno.
Preannuncio, però, una nuova interrogazione per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, visto che l’ex Galateo è un bene regionale alienato su cui sono stati investiti tanti soldi pubblici e che va riqualificato nel più breve tempo possibile, per cancellare così questo scempio. Quindi, noi ritorneremo sull’argomento. Io so che anche lei, Presidente, ci tiene molto a questo immobile situato nella nostra bella città, quindi verificheremo se le cose stanno procedendo come previsto in calendario.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
“Mancato avvio screening”, Perrini. Emiliano, Piemontese e Palese. Ma è superata, questa? La vuole…?
Speaker : PERRINI.
Questa è superata. Ma tanto non ci sta nessuno.
Speaker : PRESIDENTE.
Però la cancelliamo, se è superata.
Speaker : PERRINI.
Questa si cancella.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Perrini, sempre: “Eccesso di mortalità a Taranto nei quartieri Tamburi, Paolo VI…”. È qui il Presidente, però. Vuole discuterla questa? È la n. 267.
Speaker : PERRINI.
Presidente, questa la trasformo in mozione essendo un argomento importante. Però, mi deve promettere che sarà la prima che si discuterà al primo Consiglio regionale che abbiamo pattuito per i primi di luglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Non posso prometterglielo perché, su richiesta sua, abbiamo detto che non si fanno anticipazioni, ma si rispetta l’ordine del giorno. Quindi, se vuole, chiamiamo il Presidente Emiliano, sta qui e ne discutiamo. C’è ancora?
Il Presidente Emiliano è andato via. La dobbiamo fare ai primi punti del prossimo ordine del giorno sulle interrogazioni.
Consigliere Splendido, però manca l’assessore Palese. Tutte rinviate.
Maurodinoia. Vediamo un attimo che cosa c’è. C’è anche l’assessore Barone prima.
Pagliaro: “Mancata nomina Garante regionale diritti delle persone con disabilità” a Barone e Palese.
Pentassuglia, Scalera: “Istituzione di un tavolo tecnico per la crisi del settore agricolo e zootecnico”. Scalera se n’è andato? Lo chiamiamo.
De Leonardis: “Richiesta convocazione tavolo tecnico di partenariato per i voucher di conciliazione, anno 2022-2023”.
De Leonardis non c’è. Superata.
Per Maurodinoia: “Nuovo sistema di trasporto Hyperloop”. Bellomo fa l’interrogazione. Vuole rispondere direttamente? La diamo per letta? Prego.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Consigliere Bellomo, io ho fatto un approfondimento rispetto a questa nuova tecnologia dell’Hyperloop.
So che c’è un’interlocuzione con il Ministero e con RFI, ma noi non abbiamo partecipato. Questa dovrebbe essere indirizzata all’assessore Delli Noci.
Speaker : PRESIDENTE.
Che non c’è. A Pentassuglia, Bellomo “Gestione della presenza di esemplari di lupi su tutto il territorio regionale”.
Qui prego gli uffici di correggere. Stiamo parlando della 334. Presidente Bellomo, prego.
Speaker : BELLOMO.
… nella risposta, perché parliamo di lupi ma ci sono anche i cinghiali.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusa, Donato, assessore Pentassuglia, è la n. 334 “Gestione della presenza di esemplari di lupi”… Stava aggiungendo i cinghiali…
Speaker : BELLOMO.
Siccome… Il problema è similare, suscita la nostra ilarità, però purtroppo è un problema veramente serissimo. Abbiamo stanziato 50.000 euro nella sessione di bilancio per lo studio sui cinghiali e che farne, in sostanza, come abbatterli, volevo sapere se la risposta è a tutto tondo, sia per i lupi che per i cinghiali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Relativamente ai lupi, perché questa è una interrogazione di marzo, ci siamo mossi già l’anno scorso, in convenzione con il Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Bari, su un progetto “Tutela della zootecnia dalle aggressioni di carnivori selvatici”, coordinata dal professor Camarda, perché stiamo lavorando alla promozione della realizzazione di progetti con enti universitari ed esperti del settore volti a conoscere la reale consistenza delle popolazioni di lupo sul territorio, esplorando successivamente la possibilità che l’adozione di sistemi di mitigazione consentano di ridurre l’impatto delle predazioni degli allevamenti zootecnici, e studiando la possibilità di aprire una linea economica di supporto agli allevatori in grado di contemperare la formazione degli operatori zootecnici e l’erogazione di contributi validi ad adottare idonee ed efficaci azione di difesa. Questo relativamente al lupo.
Tenete conto che la settimana scorsa ci è stato inviato dal ministero un piano per il lupo, che va preservato (e non ci può essere abbattimento alcuno, quindi dobbiamo soltanto lavorare in questa direzione) che sarà oggetto di approfondimento e di confronto con tutte le regioni italiane.
Non mi sottraggo invece alla questione dei cinghiali, perché il quartiere San Paolo di Bari ne è attraversato in maniera impressionante, i video sono qualcosa di indicibile. Parliamo del Gargano, che ormai, insieme alla murgia barese e tarantina, ne è stracolma. Parliamo di un’azione oggetto di uno scontro tra noi e il Ministero della transizione ecologica, perché abbiamo messo in campo l’attività del piano di monitoraggio. Il monitoraggio lo abbiamo fatto. Stiamo alla procedura VIA-VAS per le integrazioni al piano, quindi siamo pronti, ed entro la settimana prossima avremo il Regolamento regionale sul Selecontrollo.
Quindi, tutta l’attività possibile e immaginabile è stata messa in campo ed anche approvata.
C’è un tema in questo momento, il tema della peste suina, che è pericolosissima. Proprio stamattina ne discutevamo in Commissione Politiche agricole. Vede un focolaio nel Lazio. Mi auguro non avvenga e non si ritrovi in Puglia. Una carcassa del genere porterebbe all’abbattimento nel perimetro circostante il rinvenimento della carcassa degli allevamenti. Quindi, veramente un danno impressionante al nostro sistema economico allevatoriale.
Abbiamo messo in campo una serie di azioni, insieme al dipartimento di prevenzione di veterinaria, dell’Assessorato alle politiche della salute, con un incontro la settimana scorsa. Le nostre attività sono tutte pronte, nonostante l’ISPRA non ci abbia consentito l’abbattimento e il prelievo selettivo nel mese di gennaio, e questo è uno dei temi di confronto durissimo tra noi Regioni e il Ministero della transizione ecologica, che pure ha promesso una modifica della 157, ma ad oggi non è arrivato nulla, alcun tema di approfondimento. Questo ci mette nella condizione di poter lavorare fino alla filiera corta della carne, cosa che sta facendo il Parco dell’Alta Murgia con un progetto ad hoc. Il Parco dell’Alta Murgia è gestito dal Ministero. Quindi, è un controsenso che lì ci sia stato un avanzamento insieme a tutti gli attori istituzionali e del partenariato in Puglia, mentre loro non ci stanno fornendo questi adempimenti.
La settimana scorsa, a proposito del Gargano, abbiamo avuto un ulteriore incontro con il Parco e le comunità locali, perché stiamo aiutando, in virtù del decreto sulla peste suina, ad accelerare le procedure del piano, perché va in deroga su alcuni parametri, evitando che, come noi, aspettino i tempi della procedura VIA-VAS. Questo per agevolare un percorso che tenga insieme tutte le azioni possibili e immaginabili, dalla filiera corta all’abbattimento dei capi, come abbiamo fatto per i coltivatori diretti, alla possibilità del Selecontrollo o della cattura per poi smaltirli in altre zone.
La settimana scorsa ho portato in Giunta l’approvazione per una zona di ripopolamento e cattura, una zona dedicata, che ha una struttura che può essere messa a disposizione, unica in Puglia, per l’abbattimento di questi capi. C’è un tema sull’abbattimento e sulla bruciatura dei capi perché una zona di ripopolamento e cattura in area BAT, perché è l’unica in Puglia che ha quei requisiti tecnico-strutturali previsti dalla norma non solo in termini di gestione della fauna selvatica, ma anche sanitaria. L’abbiamo vista con la nostra struttura, con il dottor Campanile, in un confronto costante con il dottor Mongelli della sanità. Questo per provare a mettere in campo ogni azione utile a ridurre la popolazione, perché onestamente è una questione veramente delicata e dai contorni molto preoccupanti, dal mio punto di vista, perché oltre al numero dei capi c’è l’aspetto sanitario e c’è un aspetto pericoloso, che è quello delle persone sulla circolazione stradale, ma anche dei danni alle colture, perché campi devastati, impianti divelti e distrutti, su cui inevitabilmente veniamo condannati ai danni.
È un’azione corposa che si sta facendo, abbiamo recuperato perché non c’era nulla in termini proprio di piano regionale, abbiamo costruito tutto con il partenariato, ecco mi auguro che il Ministero ci aiuti a non trovare ulteriori ostacoli e a fare, come abbiamo fatto con il Parco dell’Alta Murgia, una collaborazione istituzionale che tenga insieme le questioni delle tutele, ma che salvaguardi la vita umana e le colture, perché vanno ridotti nel numero i capi di cinghiali che sono in giro e che imperversano per la nostra regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
È soddisfatto? Presidente Bellomo, è soddisfatto? Sì, perfetto. Andiamo avanti.
Bellomo e Splendido: “Emergenza cinghiali”. Finisce con quella di prima.
Interrogazione n. 340: “Riordino ATC e passaggio Comune di Cerignola da ATC/FG a ATC/BAT”.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
La lasciamo agli atti della legislatura. Allora, sugli ATC io ho dato una proroga che era propedeutica a completare il sessennio 2018-2023. Ho già convocato le associazioni venatorie, poi convocherò il Comitato tecnico-faunistico, nel quale ci sono le agricole e gli ambientalisti, perché dobbiamo costruire il tema delle ATC in funzione della riforma, per cui al momento c’è stata solo una proroga propedeutica a fare questo lavoro, a farlo insieme, perché c’è la questione territoriale Cerignola, provincia di Foggia, in ambito BAT; la BAT che ha pochi Comuni; Taranto che non ha territorio; Lecce che con la Xylella alla pari degli altri non ha territorio agrosilvopastorale da mettere a disposizione nelle percentuali previste dalla legge 157 del ‘92. Ecco, questa proroga ci mette nella condizione di preparare un nuovo piano quinquennale che vada a procedura secondo una nuova articolazione.
Questo è il lavoro che stiamo predisponendo. Le venatorie sono state convocate per dopodomani alle 11.30 (ieri lo hanno chiesto ufficialmente), io avevo chiesto di portare una posizione ufficiale su questo tema, perché non è un rimpallo che ci aiuta a risolvere i problemi, ma un approfondimento rispetto al numero di abitanti e a quello che prevede la norma. Poi sono disponibile a ragionare su una soluzione. Okay?
No, non è contro la legge, perché noi abbiamo una valutazione VIA e VAS puntuale, che ci ha fatto vincere due volte al TAR su ricorsi fatti nei confronti di questo Piano, che però, mentre in altre Regioni è stato osservato e ha determinato la chiusura dell’attività venatoria, noi qui l’abbiamo vinta tutte e due le volte, perché avevamo risposto puntualmente alla procedura VIA-VAS e alle integrazioni che ci erano state chieste. Modificare un istituto contrattuale ci esporrebbe a questa cosa. La proroga è determinata dal fatto che il Piano oggi è vigente e scade l’anno prossimo. Fare un nuovo piano adesso ci metterebbe nella condizione di farlo scadere il 2023, perché siamo comunque nel quinquennio, e di farne un altro, cioè di fare un doppio lavoro. Voglio lenire, diciamo, le diverse questioni con tutti i soggetti interessati, così ognuno prenda la sua responsabilità, anche perché – lo dico con rispetto di tutti – l’altro giorno ho avuto modo di redarguire questo atteggiamento, che a settembre-ottobre scorso avevo chiesto a tutti di avanzare proposte.
Le discussioni tra sigle non mi appartengono, io sono terzo rispetto alla partita, però ognuno deve proporre qualcosa che porti alla soluzione, perché il rimpallo… Perché quello che è avvenuto… io ho la fortuna di non vivere i social, poi mi arrivano gli screenshot, però alcune diatribe per accaparrarsi numero di iscritti, tesserati, che non è in capo a me, diciamo, lasciano molto a desiderare, perché non è il tema della responsabilità della decisione, è quello della delega in bianco, dove se fai bene è stato qualcuno, se fai male è sempre colpa tua. Questa cosa non tiene, perché siamo in un momento in cui abbiamo porzioni di territorio, per cui, vuoi per la Xylella, vuoi per i cinghiali, vuoi per altre attività di antropizzazione, o di sistemi intensivi, il territorio manca. Le modifiche chieste a Roma non sono arrivate, perché neanche l’emergenza cinghiali ha fatto modificare la 157, perché c’è una certa visione che primeggia su altre.
Noi allora dobbiamo trovare le ragioni per contemperare le legittime istanze ed esigenze in campo, però con il rispetto delle norme vigenti, perché questo non ce lo possiamo permettere.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, consigliere, che non si sente al microfono.
Prego, così dice anche se è soddisfatto, se c’è questa intesa.
Speaker : SPLENDIDO.
Sono soddisfatto, salvo soltanto una piccola domanda: lei ritiene che dopo il 2023 Cerignola ritornerà nell’ambito della provincia di Foggia? Oppure non è ancora in grado, in ragione di quello che mi ha appena detto?
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Proprio per quello che ho detto, e per correttezza, senza anticipare nulla, ci sarà una rivisitazione, ma quali saranno i termini e le modalità oggi non è dato saperlo rispetto alla estensione territoriale e alla popolazione che poi potrebbe determinare una pressione venatoria su alcuni territori che non è consentita dalla legge vigente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
De Leonardis “Smaltimento dei residui di potatura degli ulivi nei territori ricadenti nel Parco del Gargano”.
Avete già parlato prima. Okay. Quindi è cancellata. Pagliaro a Maraschio… Volevi dire qualcosa? Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Solo per aggiungere a quanto ho detto prima che avevo contattato il dottor Infantino. La settimana prossima sarà pronta la delibera di Giunta con gli atti preparati con le agricole.
Mi permetterò di mandarlo ai colleghi del territorio perché possano determinarsi anche con un approfondimento con gli attori del territorio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Pagliaro “Impianto di compostaggio a Masseria Ghetta – nessuna istruttoria pubblica preliminare” assessora Maraschio.
Intanto, su questa l’assessora non ha riscontri da parte degli uffici, mi dice. Ce n’erano altre.
Interrogazione n. 307: “Molestie olfattive e inquinamento in Salento”. All’assessore Maraschio. Prego, assessora. Vuole anche illustrarla? Però, c’è già una risposta scritta. Se lo fa sinteticamente, magari così diamo la possibilità all’assessora di rispondere.
Speaker : PAGLIARO.
Questa è una situazione insostenibile. Sono sicuro che l’assessora la conosce bene, perché riguarda alcuni comuni del centro della provincia di Lecce, esattamente Scorrano, Sanarica, Melpignano, Muro Leccese, Bagnolo del Salento, Cursi, Castrignano dei Greci, Giuggianello e del circondario. Insomma, parliamo dell’intera zona di Maglie. Questa è una storia vecchia. I residenti vivono nell’angoscia e per difendersi dai miasmi che appestano l’aria vivono praticamente barricati, con porte e finestre chiuse. È una situazione che spaventa…
Speaker : PRESIDENTE.
Ascolti, un attimo, consigliere, prima che legga tutto. Sono tre interrogazioni su cui c’è già una risposta scritta, su tutte e tre, quindi magari se lei dice che non è soddisfatto, e per questo vuole intervenire, fa la domanda precisa…
Speaker : PAGLIARO.
Presidente, non è aggiornata la situazione, perché parliamo di interrogazioni che sono state proposte mesi fa. Quindi, ci sono un po’ di aggiornamenti e ci sono delle concentrazioni che sono state rilevate di recenti di polveri sottili PM2.5 negli ultimi mesi.
Va bene, vado alle domande, senza premessa, tanto penso che sia chiaro il tema…
Speaker : PRESIDENTE.
E sì. C’è pure la risposta scritta.
Speaker : PAGLIARO.
Sì, il tema è molto chiaro. Quindi, si chiede di conoscere quali misure urgenti si intendano intraprendere ed entro quali tempi, a tutela della salute pubblica e della salubrità ambientale di quell’area salentina interessata, quali risultati abbiano prodotto le azioni di ispezione e monitoraggio in capo ad ARPA Puglia per individuare la fonte delle emissioni odorigene moleste che da tempo denunciano i cittadini della zona.
Sappiamo da dove provengono questi miasmi, siamo riusciti finalmente a identificarli, la situazione va chiarita e risolta una volta per tutte, ridando così serenità a quell’area, che lei conosce molto bene, sotto il profilo ambientale. Quindi, ci attendiamo queste risposte. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessora Maraschio.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Ringrazio il Presidente Pagliaro perché mi dà l’opportunità di raccontare tutta l’attività intensa che è stata portata avanti dalla struttura, dall’Assessorato, con riferimento a questo tema specifico di cui sono stata investita già da un po’ di tempo e di cui mi sto occupando. Allora, intanto faccio riferimento sicuramente alla risposta scritta che è stata data dalla struttura e aggiungo alcuni ulteriori elementi.
La situazione che lei ha descritto come situazione assolutamente di non vivibilità, fino a questo momento, devo dire, non so se purtroppo o per fortuna, non è stata rilevata dai controlli, dalle verifiche che sono state pure molto intense e puntuali da parte di ARPA. Cioè ARPA, che ha installato non solo la centralina fissa, ma ha anche utilizzato una centralina mobile, ancora presente sul territorio, non ha rilevato al momento, non ci ha fornito dei dati significativi o dei dati attraverso i quali è possibile o sia stato possibile fino a questo momento individuare la fonte di queste emissioni odorigene. E anche i dati rilevati dalle centraline, almeno per quello che ci ha riferito ARPA, non sono dei dati allarmanti.
Quindi, ho fatto questa premessa per raccontare che, proprio perché esiste una sensibilità sul territorio molto diffusa, molto accesa, il monitoraggio di quell’area è stato inserito tra gli obiettivi strategici di ARPA per il prossimo anno e per i prossimi anni, per cui l’attenzione è massima. Non solo, c’è questo tavolo tecnico in Regione che si sta aggiornando perché quello che ho proposto ai Comuni, tutti i Comuni interessati… E poi credo la prossima settimana, dovrei controllare in agenda, ma le dirò anche quale sarà il giorno fissato già per un ulteriore incontro perché, come vede già nella risposta, si sono susseguiti gli incontri con i Sindaci, proprio per individuare insieme – io ho fatto delle proposte – una strategia per eventualmente individuare eventuali fonti, o comunque per dare, con la partecipazione anche dei cittadini, delle risposte tranquillizzanti o sotto il profilo dell’individuazione della fonte, o comunque, se dovessero essere di conferma di dati non allarmanti, comunque di un’indagine che si sta facendo.
quanto all’indagine, noi abbiamo proposto un modello che abbiamo adottato, e con il quale abbiamo ottenuto anche dei risultati importanti, in un altro Comune della Puglia, dove c’era una sensibilità particolare per le emissioni odorigene. Noi siamo riusciti, in sinergia tra Comune e Regione a portare dei risultati importanti e significativi, con interventi anche della magistratura, ma non solo, con interventi anche di ARPA perché sono state individuate le fonti.
Ora, questo modello lo stiamo riproponendo a Maglie e dintorni, per comprenderci, certamente con un atto di convenzione che coinvolga i Comuni e anche ARPA. Continuerà sicuramente l’utilizzo della centralina mobile, ma soprattutto andremo a sperimentare, anzi è una tecnica che è stata già utilizzata, quindi non sperimentata ma già utilizzata in altro Comune, come dicevo, a Monopoli, che ha portato dei risultati significativi.
Noi abbiamo questa riunione con i Comuni, ripeto, credo la prossima settimana per stabilire i termini della convenzione e per mettere in campo delle azioni che possano essere delle azioni mirate, all’esito delle quali ci auguriamo di poter arrivare con dei risultati più chiari rispetto a quelli che abbiamo in questo momento.
Noi oggi cioè abbiamo i risultati di ARPA di cui le ho parlato. Stiamo continuando però il monitoraggio, anzi lo stiamo potenziando.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Eccoci qua.
Io sono pienamente convinto del suo impegno su questo tema. È un tema che la tocca da vicino, quindi sono sicurissimo che comprende il disagio dei cittadini che ci segnalano costantemente questo problema, che ormai è diventato, secondo me, un po’ un giallo. È possibile – io mi chiedo – che dopo tanto tempo che permane questa questione, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, non siamo ancora riusciti a identificare la fonte di questo problema? Oggi apprendo la notizia che la prossima settimana ci sarà un nuovo tavolo insieme ai Comuni e ad ARPA. Ecco, se ci potesse dare puntualmente delle notizie in questo senso, noi saremmo molto felici di questo. Insomma, rimaniamo concentrati insieme su questo tema, perché sono sicuro che prima o poi ne usciremo fuori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Interrogazione n. 327, De Leonardis, all’assessora Barone: “Richiesta convocazione tavolo tecnico di partenariato per i voucher conciliazione a.e. 2022/23”.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Assessore, sto riscontrando una richiesta che viene dal mondo del welfare territoriale pugliese, che ha chiesto un incontro urgente del tavolo di partenariato sociale per chiarire meglio e cercare di risolvere la questione dell’avviso pubblico rivolto ai nuclei familiari. per l’accesso all’anno educativo 2022-2023 delle unità di offerta iscritte nel catalogo telematico dei servizi per l’infanzia e adolescenza tramite l’utilizzo dei voucher di conciliazione.
So che c’è stata una richiesta da parte di questo tavolo sia al Presidente Emiliano, che a lei, che all’assessore Leo, e che c’è stata una prima sua risposta a gennaio secondo cui questo tavolo sarà possibile convocarlo solo dopo che verrà definito il quadro della programmazione comunitaria 2021-2027. Mi sembra che forse questo quadro già potrebbe essere stato definito. Ma anche perché ci sono dei forti problemi e delle forti perplessità nel caso in cui questi fondi non siano disponibili per il nuovo anno, quindi il confronto sarebbe utile sia per lei, sia per le associazioni, sia per tutte le famiglie pugliesi, che si troverebbero ad essere spiazzate nel caso in cui non sia possibile per questi enti, per queste associazioni, per queste cooperative essere già pronte per l’anno scolastico futuro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente De Leonardis.
Prego, assessora Barone.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Grazie, Presidente. Grazie, collega De Leonardis.
Come sapete, i voucher di conciliazione, che sono uno strumento che parte dal 2013, particolarmente utili – in questo caso sono quelli per i minori, per diverse famiglie, per le cooperative, per le aziende, per le imprese che si occupano di bambini e della conciliazione vita-lavoro – in seguito a una decisione ministeriale la parte 0-6 è passata sotto l’Assessorato della formazione e della scuola. Quindi, una parte non è più sotto l’Assessorato al welfare, ma appunto sotto la formazione. Però possiamo dare certezza, approfitto dell’Aula, per tutte le imprese e le cooperative e quanto richiesto dal consigliere, che i voucher copriranno anche l’anno che verrà (non è la canzone di Dalla, ma è proprio…). Quindi, con certezza avremo la possibilità di coprire sicuramente anche l’anno prossimo, 2022 e 2023.
È chiaro che siamo stati un po’ in ritardo, in quanto la programmazione, come sapete, sta partendo ora, quindi vanno un po’ ridefiniti i residui, viste le coperture. Però, per quanto riguarda la parte che è rimasta in capo al welfare, proprio ieri abbiamo definito anche i tempi, quindi a breve convocheremo il tavolo. Questo lo posso dire per la mia parte, ma immagino che l’assessore Leo direbbe la stessa cosa. Quindi, siamo certi che a brevissimo partiremo col nuovo bando per poter far proseguire il servizio che è sicuramente utile a tante famiglie e a tanti soggetti.
Colgo l’occasione per sottolineare quanto la problematica legata agli asili di Foggia – ne parlavamo prima anche con il Presidente Emiliano – per la chiusura di quegli asili comunali ci debba vedere comunque ancora impegnati, perché probabilmente vanno un po’ riviste… Quindi va sottolineato questo aspetto anche con i commissari della città, perché vanno appunto rivisti e quindi approfitto anche di quest’Aula per poter pubblicamente asserire (immagino che sarebbero anche le forze dell’opposizione concordi) nel rivedere una decisione che è quella di chi in questo momento governa la città di Foggia. Però, a prescindere da questo, a breve riconvocheremo il tavolo per la parte del welfare, ma credo che possa parlare pure per quella della formazione. Quindi, possiamo assicurare tutte le parti interessate che a breve potremo concludere e per far partire l’iter importante per questo servizio, che è fondamentale per tantissime famiglie. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, presidente, grazie, assessore. Accolgo con favore il suo impegno. Sono convinto che trascinerà al tavolo anche l’assessore Leo, affinché si dia la possibilità a tutte le strutture di programmare il futuro anno scolastico e dare serenità anche alle famiglie pugliesi.
Quindi, la ringrazio e spero che questo accelererà il più possibile per convocare questo tavolo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ripassiamo all’assessore Pentassuglia e al collega Pagliaro: “Rischio chiusura vivai ARIF a San Cataldo di Lecce”, n. 345.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Gentile assessore, con questa interrogazione urgente vorrei chiederle delucidazioni sulle notizie di una possibile chiusura a breve, a brevissimo dei vivai di San Cataldo di Lecce. Se la risposta è affermativa, le chiedo sulla base di cosa, quali sono le valutazioni che sono state fatte per decidere di adottare questa scelta, giungendo ad operare in questa direzione. Le chiedo se non ritiene opportuno, eventualmente, evitare questa chiusura.
Stiamo ragionando di due storici vivai forestali, che sono attivi da oltre settant’anni, e sono gestiti dall’ARIF. Sono centri di conservazione e diffusione della biodiversità. Siamo tutti molto affezionato, devo dire, a questo parco. Producono specie forestali autoctone arboree e arbustive.
Per questi motivi le chiedo, assessore, di darci risposte possibilmente rassicuranti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Premesso che ho fatto tornare a ripiantumare essenze mediterranee, in questo anno di gestione, quindi tengo particolarmente che i vivai funzionino e lavorino secondo la mission che gli diamo come Regione, nel caso di specie io mi sono fatto fare una relazione dal Nucleo ispettivo, di venti pagine, che poi le darò, comprensiva anche di foto, perché noi, il nostro livello deve conoscere la reale situazione dei siti su cui poi dobbiamo mettere mano. Perché? Perché col decreto legislativo n. 19 del 2021, tutti coloro i quali si occupano di piante, quindi per contrastare la diffusione degli organismi nocivi per le piante, gli operatori professionali sono obbligati a emettere passaporto fitosanitario nella movimentazione delle piante. Non a caso, quei poveretti che operano sulle barbatelle, sanno cosa raccontare.
I vivai, per emettere il passaporto devono essere inseriti nel Registro ufficiale degli operatori professionali (RUOP).
I vivai di San Cataldo di Lecce non risultano inseriti nel RUOP, e attualmente non hanno i requisiti strutturali per essere iscritti nel suddetto Registro. Le attività di ispezione innanzi riportate hanno evidenziato nei vivai in questione delle situazioni di profonda criticità in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Tali condizioni di precarietà non consentono la prosecuzione delle attività vivaistiche in maniera efficiente ed efficace. Si rammenta che nel comune di Lecce insiste il vivaio della sede centrale ARIF, sito in Viale delle Libertà, che rappresenta un modello di gestione virtuosa e che rappresenta tutte le strutture idonee per garantire in maniera sufficiente la corretta attività vivaistica.
La messa in sicurezza dei due vivai oggetto dell’interrogazione necessita della realizzazione di interventi e di strutture che mal si conciliano con la presenza di una vincolistica paesaggistica vigente, che in alcuni casi non consente la realizzazione di nuovi volumi o l’ammodernamento di quelli esistenti.
Siamo partiti dalle ispezioni per poterli iscrivere nel registro RUOP, poiché non possiamo adempiere a quello che è previsto per poter stare in quel registro, altrimenti non possiamo movimentare le piante e saremmo noi degli abusivi, stiamo concentrando dei tre vivai di Lecce su un vivaio tutte le attività fatte con i crismi di legge, valutando da questa relazione, di concerto con il Demanio e Patrimonio, perché questo è patrimonio regionale, del demanio regionale, quali sono le attività e soprattutto quante risorse servono per mettere a norma questi vivai, perché da quella valutazione ne discende se noi possiamo consentire alla Regione di avere il secondo o addirittura tutte e tre i vivai.
Quindi non c’è nessuna volontà di chiuderli. Ci stiamo adeguando alle norme intanto per mettere i lavoratori in sicurezza, dai dispositivi alle visite mediche, dalla salute dei lavoratori al trattamento di tutto quello che viene utilizzato all’interno di un vivaio e alla possibilità di mettere sul mercato le piante di quei vivai, perché noi stiamo facendo una raccolta nei boschi regionali, con un certo numero di piante, che vi relazionerò da qui a breve, ma ho fatto anche un’azione con il Coordinamento nazionale dei carabinieri forestali, perché loro hanno due centri in Italia e noi potremmo collaborare per avere più piante da mettere a disposizione come ricostruzione del patrimonio proprio nella provincia di Lecce o dare aree boscate all’interno delle comunità locali, con piante certificate che rispettino quello che il decreto legislativo del 2021 ha messo a disposizione della norma vigente.
Questa relazione gliela giro perché lei la possa leggere in ogni dettaglio, poi se c’è da sviluppare ogni approfondimento, oltre a quello fatto in Commissione l’altro giorno con il direttore dell’ARIF, sarà utile farlo insieme, tanto in Commissione quanto in Consiglio regionale.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, assessore. Ripeto, sempre molto preciso nelle sue risposte, ne diamo atto.
Dunque, sulla sicurezza dei lavori ne parliamo subito dopo, perché abbiamo anche un’interrogazione sulla sicurezza dei lavoratori e sui dispositivi individuali di sicurezza. Quindi, lei ci dice che non è ancora certa la chiusura; bisogna approfondire il tema delle infrastrutture… Quindi, spostato tutto quanto a quello in via del Mare, per capirci. Bene. Quindi, non riteniamo ormai definita la questione, anche perché… Va bene, quindi ci aggiorneremo su questo tema, anche perché, ripeto, San Cataldo è una delle marine che ha bisogno di essere rivitalizzata piuttosto che depauperata da quello che già c’è. Oltretutto è una struttura che esiste lì da settant’anni e siamo tutti molto affezionati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a voi.
Allora, teniamo sempre Pagliaro, n. 352 “Mancata fornitura DPI e insicurezza sui luoghi di lavoro” a Pentassuglia.
A Pentassuglia?
Speaker : PAGLIARO.
Sì, a Pentassuglia. Riguarda l’ARIF, no? Quindi ritorniamo su questo argomento che abbiamo… Ma noi abbiamo la certezza che ci arrivano le risposte, quindi, voglio dire, è un classico questo: quando uno è bravo, si deve prendere le croci. Assessore, ancora una volta le faccio i complimenti e le do atto delle sue qualità e delle sue capacità.
Quindi le chiedo, proprio perché l’ha accennato anche nell’interrogazione precedente, dalle segnalazioni che abbiamo raccolto risulta che agli operai dell’ARIF, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, da ben otto anni non vengono assegnati i DPI, che sarebbero i dispositivi di sicurezza individuali necessari. Parliamo di calzature e guanti antinfortunistici, ma anche di dotazioni antincendio. Un paradosso che stride con le iniziative della Regione Puglia del marzo scorso, quando il Dipartimento Agricoltura, in collaborazione con l’ARIF, ha organizzato tre giornate di formazione per 350 imprese boschive all’interno dei cantieri forestali, dimostrativi di Mercadante e Foresta Umbra, proprio sulla sicurezza e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Peccato che a quanto ci risulta è dal 2014 che agli operai forestali e irrigui ARIF non vengano forniti questi DPI. Le chiedo allora assessore: quante risorse vengono effettivamente destinate alla sicurezza degli impianti del personale ARIF? Chiedo anche conto di un’allarmante situazione di pericolo quotidiano che ci viene denunciata: pozzi, artesiani non in sicurezza, impianti con pompe di spinta con perdite idriche, anche consistenti, mancanza di estintori, torrini di 20-30 metri con sistemi idroelettrici senza manutenzione, oramai da anni.
Nell’area di Lecce, in particolare, sono stati segnalati pozzi artesiani con infiltrazioni di acqua piovana dai solai, assai pericolosi, vista la presenza di quadri elettrici (oltretutto non a norma). Poi c’è la piaga degli incendi boschivi. Stiamo arrivando e oggi, ripeto, abbiamo anche dato via libera a un’iniziativa che tenga proprio conto di questa esigenza. Questi incendi boschivi ogni anno divorano enormi zone verdi del nostro territorio regionale.
Visto che siamo a ridosso della stagione estiva, chiediamo se sia stato predisposto un piano antincendio con adeguata dotazione di uomini e mezzi per assicurare così un intervento tempestivo e qualificato.
La Regione Puglia trasferisce risorse ingenti all’ARIF, l’anno scorso quasi 40 milioni di euro, ma vengono tutte assorbite da costi di personale e contenziosi. Per cui, non si riesce a programmare una serie di interventi necessari e indispensabili, e addirittura, neppure il minimo della dotazione di sicurezza dei lavoratori, degli operai. Questo credo che sia inaccettabile e sono sicuro, assessore, che anche lei lo ritenga tale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Qui provo a dare delle notizie puntuali, poi la relazione sarà oggetto, anche questa, di passaggio al collega Pagliaro.
Riprendo in maniera puntuale le tre questioni richiamate. Intanto, sul punto 1, l’ARIF ha proceduto all’acquisto di dispositivi di protezione individuali da assegnare ai propri dipendenti con determina 462 del 2016, quindi non è vero che si ferma al 2014, e comunque, queste notizie che sono circolate prima e dopo questa interrogazione sono state oggetto di un incontro e ho chiesto una puntuale verifica di quello che risulta dalla relazione e come i dispositivi sono arrivati in periferia o come le diverse PO o i capisquadra hanno determinato l’uso o il trasferimento dei dispositivi. Questo perché non avvenga il tema che, seppur comprate al centro o in periferia, la gente deve stare con i dispositivi a norma. Quindi, su questo non si transige.
Ma non è vero che si sono fermati al 2014, perché determina n. 462/2016, delibera del direttore generale n. 119/2019, delibera del Commissario straordinario n. 363 del 13 agosto 2020 e delibera del direttore generale n. 235 di aprile 2021 e n. 669 del 7 luglio 2021, l’anno scorso. Poi, ancora delibera del direttore generale n. 1286 del 30 novembre 2021 relativamente ai corsi, invece, attuati e conclusi, poi delibera n. 1500 del 31 dicembre 2021, n. 141 del 22 febbraio 2022, e n. 415 di maggio 2022. Quindi, c’è una enucleazione… Ecco perché mi sono fatto relazionare, perché lei che ha indetto la cosa… Io ho fatto un incontro con i sindacati perché, mentre prima ho verificato che ci fosse un elenco di dispositivi mandati nelle diverse zone, adesso ho chiesto che lavoratore per lavoratore firmi la consegna di ogni dispositivo, perché noi abbiamo a cuore la tutela del lavoratore, e nessuno può essere beccato, come purtroppo qualcuno è stato beccato, senza scarpe di protezione, senza maglietta, senza guanti e anche senza il tesserino, perché noi rappresentiamo la Regione e quella è un’agenzia regionale, senza la quale quelle persone non stavano a lavorare e noi non avremmo fatto determinate cose per la Puglia. Poi, tra gruppi di persone so che non si è tutti uguali, ognuno di noi ha il suo modus operandi, però quando si è sul luogo di lavoro bisogna rispettare le norme che tutelano la salvaguardia del lavoro e della salute dei dipendenti, perché non possiamo esporre nessuno a infortunio o a incidentistica.
Sono stati acquistati i singoli presìdi e consegnati con verbali di consegna per ogni dipendente, assegnati ex novo o in sostituzione dei precedenti usurati.
Rispetto alla manutenzione degli impianti, la delibera 293 del 2022 per 1,464 milioni; con successiva delibera 1289, sempre a valere sul PSR (di questa vi avevo parlato), l’anno scorso c’è stata una procedura che mette nella condizione ARIF di sistemare tutti gli impianti, pompe di sollevamento, quadri elettrici e addirittura contalitri, perché noi dobbiamo garantire poi la quantificazione del numero di litri che emungiamo, perché da lì ne discende anche la tipologia di tariffazione, perché ogni zona per legge deve essere tariffata rispetto al costo di gestione, tra l’emungimento e il personale. Per fare tutto ciò, l’anno scorso abbiamo messo a disposizione di ARIF risorse in anticipazione per 32 milioni di euro, però devono essere fatte le procedure di gara, per mettere in esercizio e a norma tutti gli impianti secondo quello che vi ho appena accennato.
Sulla sicurezza dei dipendenti, con delibera 293 del 2022, Programma biennale in relazione alla sicurezza dei dipendenti, sono stati forniti dispositivi di protezione individuale per 272.000 euro; servizio manutenzione, revisione e collaudo estintori per 63.200 euro; verifica e messa a terra degli impianti elettrici per 120.000 euro; fornitura di presìdi antincendio per euro 86.000.
Ancora, in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, con delibera 162 del 28 febbraio 2022, è stata individuata la ditta CDUESSE quale operatore economico in grado di fornire, nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP, e con l’ASL BAT gli accordi per la individuazione del medico competente per l’esercizio della sorveglianza sanitaria e degli esami diagnostici. Anche qui, per evitare che ognuno facesse capo a privati o medici, con tutto il rispetto della libera professione, abbiamo provato ad accentrare sul servizio pubblico territorialmente competente, quindi gli operai di Lecce con l’ASL di Lecce, quelli di Taranto, quelli di Bari con le diverse ASL territorialmente competenti, per fare le visite sulla idoneità alle mansioni specifiche. Da quando ci sono io ho chiesto due questioni, questa e quella dei carichi pendenti, perché noi dobbiamo avere le carte in regola perché chiunque arrivi o qualsiasi valutazione venga fatta rispettando le norme sui contratti di lavoro e anche sull’assunzione di manodopera, sia quella diretta sia quella tramite le agenzie interinali, perché quest’anno proveremo a completare questa fase, perché c’è un accordo con i sindacati a garantire la platea storica e a fare un ragionamento nei prossimi tre anni, così di precariato non ne parliamo più e salvaguardiamo solo le disponibilità di gente che da anni lavora nel settore specifico.
Vi ho allegato una tabella, territorio per territorio, quanti dipendenti da formare in quanti gruppi. Rispetto, invece, al punto 3, le attività attualmente in corso di esecuzione e quelle pianificate da ARIF in vista della ormai imminente stagione estiva, campagna antincendi, sono: lavori di prevenzione e messa in sicurezza dei complessi forestali demaniali regionali, in esecuzione su tutto il territorio regionale; lavori di prevenzione e messa in sicurezza delle foreste e complessi boscati di proprietà pubblica a seguito di stipula di apposite convenzioni. Sapete che prima non si potevano fare, ma a novembre scorso facemmo una variazione che consentiva ai Comuni di convenzionarsi con ARIF, questo per certificare e tracciare ogni tipo di azione.
Ancora, affiancamenti ad enti istituzionali, regionali e statali, Protezione civile, Servizio foreste, Carabinieri forestali e Vigili del fuoco nelle fasi di pianificazione delle attività antincendio; ricognizione, vigilanza e avvistamento avente lo scopo di segnalare l’insorgere dell’incendio; lotta attiva agli incendi boschivi; controllo della propagazione del fuoco; estinzione per azione diretta a terra; bonifica, servizio operativo in SOUP h 24; presidio territoriale costante anche attraverso il pattugliamento e la lotta attiva in aree sensibili.
I servizi di allerta e pronto intervento saranno eseguiti dal personale ARIF sette giorni su sette, normalmente su due turni da 6 ore e 30 ciascuno, secondo il contratto collettivo, con una copertura completa del servizio diurno che va dalle 08 alle 20, garantendo ove possibile anche la reperibilità notturna.
ARIF prevede di mettere in campo per la corrente stagione antincendio circa 600 unità di personale tra operativo antincendio, avvistamento e operatori di sala, e 75 mezzi operativi antincendio muniti di moduli antincendio.
Il totale dei presìdi territoriali ad oggi previsti per la stagione è pari ad 85. Pertanto, ARIF sta ponendo in essere tutto quanto necessario per affrontare in modo efficace ed efficiente la stagione 2022. Ed ancora, in merito alla preoccupazione sull’utilizzo dei soffiatori, è opportuno chiarire che il soffiatore a spalla è un particolare macchinario appositamente studiato anche per l’utilizzo in ambito di antincendio boschivo. Il valore CO2 emesso da questo tipo di attrezzatura è misurato nella procedura di omologazione del tipo UE. In caso contrario, non sarebbe stato possibile commercializzarlo. Tutti i soffiatori utilizzati dal personale specializzato ARIF sono attrezzature professionali marcate CE, pertanto sono rispondenti alle direttive europee vigenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
Si sottolinea che il soffiatore a spalle ha una dotazione essenziale nella gestione degli incendi boschivi; in particolar modo, il suo utilizzo diviene strategico ed essenziale sia nella primissima fase di estinzione che in quella finale.
Si sottolinea come i piani antincendio A e B, nella sezione dedicata, riportano, tra le attrezzature a motore utilizzabili, atomizzatori spalleggiati, motopompe spalleggiate, soffiatori, decespugliatori e motoseghe.
Anche questa gliela giro su posta, perché è una relazione puntuale di tutte le azioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso abbiamo il tempo per fare un’altra sola interrogazione, l’ultima.
Velocissimo, così diamo la possibilità anche di…
Speaker : PAGLIARO.
Ripeto: la risposta è stata esauriente, non ci sono dubbi. Intanto però, ritorno un attimo su quella precedente: una raccomandazione mi è stata segnalata, perché seguono il Consiglio, mi fa molto piacere. Di fare attenzione e che l’estirpazione delle piante per trasferirle sia fatta nei periodi giusti, perché mi dicono che c’è qualche problema di questo tipo e molte delle stesse stanno finendo secche, quando si fa il trasloco dal vivaio di San Cataldo a quello di via della Libertà.
Un altro dato: se ci sono state tutte queste dotazioni, tutti questi investimenti, ripeto, certificati, come lei puntualmente ha voluto fare, però poniamoci la domanda perché tanti di questi lavoratori ci fanno questa segnalazione e non sono in possesso di questi DPI. Ripeto: sono sicuro che lei adesso approfondirà la cosa, a modo suo, e proverà ad essere quanto più severo anche in questo controllo, perché è un dato di fatto: come li troviamo noi in giro (un po’ sbracati forse è il termine giusto), sarebbe opportuno, visto che gli investimenti ci sono e le spese ci sono, essere più attenti su questo tema.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, vuole aggiungere qualcosa?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Ringrazio della collaborazione.
Io sono andato in due presìdi, e noi abbiamo potere di indirizzo e di controllo. Sul controllo non abdico, alla pari di ogni collega consigliere. Noi stiamo mettendo delle risorse importanti. Ecco perché ho detto che voglio le ricevute dei dispositivi e le ricevute devono essere personali. Ogni lavoratore deve firmare per la dotazione che ha avuto, e quando una cosa si rompe va chiesta la sostituzione. Stiamo certificando e immatricolando tutto, perché sono soldi pubblici, perché non possiamo consentire a nessuno, come non possiamo consentire a nessuno né di stare sbracato né di fare altre attività durante il lavoro. Qualcuno si è sentito un po’ offeso di questa attività di controllo, mi dispiace, ma l’ARIF è un biglietto da visita della Regione Puglia e dobbiamo rispettare come ogni posto di lavoro va rispettato, e specie e a maggior ragione in questo momento quando c’è tanta gente che non lavora noi dobbiamo pagare secondo contratto. Abbiamo fatto l’accordo-ponte, loro hanno avuto l’accordo-ponte, stiamo andando sul contratto nazionale. Non sta mancando nulla. Dobbiamo attenzionare questi aspetti.
Quindi ringrazio il collega, ma qualsiasi ulteriore segnalazione vi prego di farla pervenire, perché noi abbiamo bisogno che in ogni territorio pugliese l’ARIF sia visibile e sia riscontrabile come agenzia operativa, non carrozzone, non bubbone, perché di questi titoli noi non ne abbiamo bisogno. C’è tanta gente che lavora seriamente. Se c’è qualche mela marcia, avremo l’accortezza di eliminarla, di segnalarla, di portarla a mite consiglio, perché non si può giocare con questi temi, perché trattiamo di irrigazione agli imprenditori agricoli, quindi alla nostra economia, tuteliamo la nostra biodiversità, quindi tuteliamo i boschi e le aree boscate, le convenzioni stanno aiutando i Comuni a risolvere alcuni problemi. Quindi, ogni segnalazione utile è a fare meglio e a rispondere meglio rispetto a questi temi, senza infierire contro nessuno, però le responsabilità vanno individuate, e su questo non ci deve essere alcun tergiversare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia.
Adesso abbiamo due mozioni con le quali chiudiamo la seduta. La prima Splendido rispetto a Pentassuglia, la seconda De Leonardis a Delli Noci.
Prego, consigliere Joseph Splendido… Non si può fare, a dire la verità. Però, un chiarimento di trenta secondi. Assessore Pentassuglia, il consigliere Caroli voleva agganciarsi…
Speaker : CAROLI.
Assessore, chiedo scusa, siccome sono argomenti che avevamo già trattato in un’audizione, ove fosse possibile, le chiedo di intercedere con l’ARIF affinché le convenzioni a cui lei faceva riferimento poc’anzi, anziché decorrere dall’inizio dell’anno, quindi con l’approssimarsi della stagione primaverile loro devono attenzionare il fenomeno antincendio, di anticiparli già subito dopo la fine dell’antincendio e quindi da ottobre, e allo stesso tempo… Sì, perché altrimenti poi accade come quest’anno, che le convenzioni poi sono state santificate ad aprile, ad aprile è già iniziata l’attività antincendio, quindi non c’è un reale impatto sui territori. Allo stesso tempo, faccio appello e utilizzo sempre queste interrogazioni per far presente a tutti i Comuni dove insistono comunque sia gli operai ARIF di potersi convenzionare, perché l’impatto e il risultato che ottengono sarebbero comunque sia importanti, e quindi allo stesso tempo cercare di utilizzare la struttura per renderli partecipi quanto più possibile. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Magari risponde subito dopo che facciamo l’interrogazione sua, così fa la… Va bene.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
[…] le abbiamo legittimate con norma al 30 novembre, quindi quest’anno è capitato che siamo a ridosso, però la puntualizzazione che ha fatto è stata già passata ad ARIF e addirittura in una riunione ad ANCI, con il Sindaco di Noci che ha rappresentato per il mondo agricolo la partita ANCI, perché i Comuni possano utilizzare a pieno le convenzioni, perché prima non erano determinate.
Benissimo, quindi di questa cosa vi do un’assicurazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Splendido, prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente.
Sarò telegrafico, anche perché stiamo quasi per esaurire il tempo a nostra disposizione.
Assessore Pentassuglia, qui parliamo della 356 a firma mia. Ce l’ha presente, può rispondere? Okay. Allora, brevemente richiamo il tutto. Si parla dell’IRIIP, un istituto comunque nato nel 1915, grazie anche al contributo dei foggiani, anzi è l’unico in Italia, che è nato grazie al contributo dei foggiani. È circolata qualche notizia che parlava di un eventuale trasferimento del patrimonio genetico in essere presso l’IRIIP alla sede di Martina Franca. Ecco la ratio e il motivo di questa mia richiesta. Volevo sapere cosa c’era di vero e se mi poteva delucidare, ovviamente richiamando in toto la mia istanza.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Ringrazio il collega Splendido. Io non ho fatto comunicati stampa perché, come al solito, gli sciacalli sono più delle persone perbene. Ho visto da alcuni screenshot di gente poco seria e poco avveduta che alla istanza legittima fatta dall’Associazione nazionale del cavallo murgese e dell’asino di Martina Franca che, dopo quasi cento anni di storia, ha un riconoscimento dalla Prefettura e poi dal Ministero, avanza una richiesta e, manco a farlo apposta, in quel periodo, mentre gli stalloni erano stati spostati da Foggia per andare nelle aziende per il periodo di monta, hanno montato la polemica di questa richiesta.
Allora, rispetto alla richiesta è stato negativo il parere dal servizio. Non c’è alcuna volontà politica di smembrare l’IRIIP di Foggia, anzi, ho mandato a verificare come stanno i cavalli prima, e quando torneranno come rientreranno i cavalli, perché la partecipazione alle fiere e l’acquisto degli stalloni da monta, ma soprattutto le carrozze, il patrimonio culturale che c’è lì va preservato, e rispetto a scelte del passato, di dare pezzi all’Università, di fare altre attività, io mi auguro si possa condividere con il territorio per fare una programmazione e una riutilizzazione per mettere quel patrimonio a disposizione di un percorso culturale foggiano. Poi, quella che è l’attrezzatura che può essere spostata in una mostra itinerante, ben venga; solo che alcune carrozze che devono essere tutelate in un certo modo, se non possono essere spostate devono rimanere lì e sarà quello il museo a cielo aperto, come la mia norma sull’Ecomuseo ha determinato, perché lì c’è un pezzo di Ecomuseo, cioè di museo all’aperto, museo vivente, che racconta la storia dei nostri allevamenti, dei nostri stalloni e anche delle nostre razze, che non è solo il cavallo murgese.
No, il discorso itinerante se c’è una mostra, ma non che si spostano da lì. Quindi, il parere sulla richiesta… Tutto rimane lì e mi auguro che con le comunità locali si possa condividere un progetto di rilancio e di valorizzazione, perché le mostre che nel frattempo negli anni si fanno a Martina come a Noci rispetto al cavallo murgese, all’asilo o alle razze da latte e da carne, sono altro tipo di attività promozionale che facciamo rispetto ad associazioni che hanno una storicità. Ma non confondiamo i due aspetti. Come ho chiesto ai miei uffici di fare appositi sopralluoghi e verifiche a Foggia, devono essere tenuti bene i cavalli, dobbiamo tutelare il patrimonio che abbiamo lì, semmai implementando le attività con un’azione sinergica con gli allevatori, perché poi chi può garantire la razza, fare la monta, le accoppiate, sono gli allevatori. Quindi, ragionare con il mondo agricolo, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, quindi il partenariato economico e sociale, per determinare questa valorizzazione della specie.
Anche perché, e chiudo, l’azienda agricola che in Puglia ha il maggior numero di capi di murgese, è l’azienda dei Carabinieri forestali. Ma questo non significa che il tema venga spostato. Tra di noi, tra Istituzioni c’è una corretta relazione e un rapporto istituzionale perché la razza venga tutelata e valorizzata. Avendo avuto, negli anni passati, un po’ di défaillance, da questo punto di vista, dobbiamo provare a rilanciare.
Come pure la nostra struttura, perché si è adombrato non solo il tema dell’associazione di Martina Franca, e questo mi dispiace, ma la cialtroneria purtroppo la fa da padrona quando i leoni da tastiera non leggono le carte e non parlano con le persone competenti in materia: hanno parlato dell’azienda agricola Russoli, una masseria di grande pregio, di proprietà della Regione Puglia, nella quale facciamo il lancio di animali selvatici con le scuole, con le scolaresche, con le gite che arrivano lì, ma ha un’altra storia. Gli asini che stavano lì sono in numero esiguo, e anche lì, li facciamo collaborare con il sistema allevatoriale, perché non abbiamo soldi pubblici per fare un’azienda agricola e determinarla noi, ma dobbiamo collaborare in questo concerto di idee e di azioni, perché noi dobbiamo fare questo a favore degli allevatori.
La storia rimane lì, nei luoghi deputati; l’IRIIP di Foggia sta lì, ha una sua PO, ha una sua strutturazione. Il personale è sempre poco, perché potremmo fare sicuramente altre cose, però mi auguro che se è vero che da luglio, bontà di qualcuno, le parole diventano realtà, abbiamo il personale di categoria C di cui disporre e anche i concorsi di categoria D e potremo avere un po’ di personale non solo nella struttura centrale, ma anche nelle sedi periferiche, quindi anche l’Ufficio provinciale di Foggia può determinare con l’IRIIP un’azione ancora più massiccia di questa attività.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere.
Speaker : SPLENDIDO,
Sono molto, molto soddisfatto. A parte il fatto che ringrazio l’assessore perché è Presidente fino alla fine, anche insieme ovviamente agli altri assessori, e poi dà sempre risposte puntuali.
Mi sento quindi a questo punto, assessore, di tranquillizzare il territorio. Tutto rimarrà lì, in quei locali. C’era una paura sulla sua territorialità, sul fatto che lei potesse o meno… Ho letto anch’io queste cose, ma non vi ho ovviamente assolutamente dato peso nell’istanza. Vi è anche paura da parte dei foggiani, o meglio, di chiama questi animali, che comunque quei locali potessero essere utili all’Università, quindi essere di nuovo depredati dall’Università.
Per adesso quindi tutto rimane così, quindi sono molto soddisfatto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Andiamo verso la chiusura della seduta. C’è il consigliere Caroli che, approfittando della presenza dell’assessora Maurodinoia, vorrebbe porre una questione che attiene ad una mozione, ma è più una richiesta di chiarimento, da quello che ho compreso.
Prego. Lei è l’ultimo ad intervenire insieme all’assessora Maurodinoia. Premio per la resistenza.
Speaker : CAROLI.
Grazie. Più che un chiarimento, è una mozione che potremmo ritenere già superata. Anzi, approfitto per ringraziare l’assessore per aver assecondato quelle che sono state le richieste pervenute dal nostro territorio per il tramite della mia persona. Approfitto anche della presenza dell’assessore Pentassuglia intanto perché possiamo dare con estrema certezza lo start alla partenza del terzo lotto, che da qui a qualche giorno vedrà inizio. Quindi, finalmente uno dei più importanti interventi infrastrutturali turistici presenti nella parte centrale della Puglia verrà concluso nel giro di qualche mese. Quindi, Contrada Figazzano, quindi Locorotondo, con Grottaglie verranno uniti probabilmente alla fine dell’estate, inizio dell’autunno, per cui turisti, ma anche cittadini potranno utilizzarlo con grande soddisfazione, perché è davvero un’opera unica oggi presente in Puglia. Per questo, vi ringrazio per la solerzia, la responsabilità e l’attenzione che avete dimostrato.
Allo stesso tempo, però, non posso esimermi dal fare un appello. La ciclovia partirà da Contrada Figazzano, quindi Locorotondo, territorio di Ostuni, territorio di Martina, territorio di Cisternino, territorio di Ceglie, territorio di Villa Castelli e territorio di Grottaglie. Vi sono due problemi seri. Uno è quello della gestione della raccolta di tutto quanto attiene all’ambito degli RSU, quindi della… L’altro è quello della manutenzione. È un problema serio. Le aziende private che insistono sui territori e che espletano il servizio di RSU non potrebbero entrare sulle aree private. Per cui, sarebbe quanto mai necessario, e a questo punto faccio appello a voi, che si possano contattare i sette sindaci, i sette assessori all’ambiente, dimodoché si possa provvedere a tirar fuori degli atti consequenziali con i quali si autorizzano, per il tramite degli ARO o per il tramite dei singoli Comuni, l’utilizzo delle aree di pertinenza della ciclovia. Questa situazione, questa diatriba, l’impossibilità che l’azienda ha di poter entrare sul territorio fa sì che, specialmente nei periodi estivi, vi siano quantità di rifiuti importanti che ricadono su questa opera, quindi immaginate quale impatto negativo ha. Quindi rischieremmo e rischieremo, ove e dove non dovessimo intervenire, di vanificare tutto quanto di buono è stato fatto.
Allo stesso tempo, sarebbe quanto mai necessario immaginare – non è semplice, lo comprendo – che si possa perseguire la stessa strada anche per quelli che sono gli interventi di manutenzione per lo meno ordinaria. Considerato che sulla tratta insistono innumerevoli muretti a secco o, comunque sia, strutture vetuste, su cui bisognerebbe fare un’innumerevole serie di interventi, il fatto stesso che spesso si abbandonino poi provocano situazioni di pericolo e allo stesso tempo sicuramente non fanno del bene a quella che è la qualità della struttura.
Io ora chiedo, se fosse possibile, di utilizzare tutti gli atti consequenziali che possono consentire la responsabilizzazione dei territori, perché comprendo che non è facile per voi, ma non è facile per AQP, e quindi creare una sorta di protocollo, un’intesa, una convenzione, che possa consentire che tutto quello che si è verificato fino a oggi non si verifichi negli anni a venire. Considerate che mentre prima era una tratta circoscrivibile in 25 chilometri, oggi siamo circa a 60, 65, 70 chilometri, con territori non più omogenei, che potrebbe, anziché apportare dei vantaggi, portare degli svantaggi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Rispondete entrambi, immagino? Sì.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Ringrazio il collega Caroli. Ho appuntato le questioni e proverò a fare un ragionamento alla pari di altre situazioni. Concordando con AQP e ANCI, abbiamo fatto un’operazione per i rifiuti a mare, analogamente a questa… Proverò a mutuare questo accordo che abbiamo fatto, dove avevamo trovato un’intesa che non si era mai trovata, e abbiamo risolto il problema. Vedremo un po’, io la terrò aggiornata. Approfittando del fatto che domani non vado più a Bruxelles, perché ci sono troppe incombenze qui a Bari, ma andrà il Presidente Paolicelli a rappresentare degnamente il Consiglio regionale pugliese, sentirò già la Direzione generale di AQP e concorderò con i diversi attori, chiamando anche ANCI a un ragionamento sul quale poi vi saprò dire in maniera puntuale e magari alla riunione potrò anche farvi sapere la data e l’ora. Se vorrete, potrete partecipare ai lavori perché ogni contributo è utile ad essere più forti come proposta territoriale. Grazie.
Speaker : CAROLI.
Se possibile, assessore, magari si può intercedere con AQP, in modo che loro possano già anticipare i tempi, e ove fosse possibile, già autorizzare l’ingresso di veicoli di società terze sull’area privata.
Siccome siamo già a maggio e ho visto che ci sono flussi ormai impressionanti di turisti, questo potrebbe sicuramente agevolarci nella gestione del tutto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente. Consigliere, io la ringrazio perché questo percorso l’abbiamo seguito insieme, soprattutto quello di Villa Castelli, dove siamo anche andati a fare un sopralluogo. Ero lì anche per l’inizio dei lavori, proprio perché è un’opera che ha portato via diverso tempo sia per la progettazione sia per l’inizio dei lavori.
Il collega ha già preso l’impegno di sentire AQP, che tra l’altro è anche il soggetto attuatore per alcuni lotti di questa ciclovia dell’Acquedotto.
Per quanto riguarda la manutenzione, lei ha ragione, perché una volta realizzata l’opera, dobbiamo preoccuparci dalla manutenzione, che sicuramente non potrà essere a carico della Regione, ma dobbiamo trovare qualche associazione. So che ci sono state già delle candidature, in questo senso, almeno, da un’ultima interlocuzione avuta con AQP, con l’altro Presidente, c’era già stata una richiesta, addirittura, di audizione in AQP e anche in Regione, proprio per la presa in carico di questa ciclovia. Però questa è una valutazione che faremo insieme agli uffici, magari la terrò aggiornato se vorrà partecipare a questi incontri.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
La seduta per oggi è sciolta. Ringrazio coloro che si sono voluti trattenere fino alla fine, anche i giornalisti, che vedo presenti.
Ci aggiorniamo al 21 giugno con le leggi. Grazie a tutti.