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C.r. Puglia 18.09.18
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Cominciamo questa seduta.
Diamo per approvato il verbale della seduta precedente.
Hanno chiesto congedo Mazzarano e Laricchia.
Il Governo nazionale ha deliberato di non impugnare le seguenti leggi nn. 33, 34, 35, 36 e 37, di non impugnare anche le nn. 38, 30 e 31 e di impugnare la n. 32, la disciplina in materia di emissioni odorigene, e la n. 39, disciplina di trasporto viaggiatori mediante noleggio di autobus.
Conca è stato impugnato dalla Corte Costituzionale.
Assegnazioni alle Commissioni.
I Commissione: debiti fuori bilancio.
III Commissione: disegno di legge n. 157.
IV Commissione: disegno di legge n. 178.
V Commissione: proposta di legge dei consiglieri Amati e Pentassuglia “Modifica agli articoli 5 e 7 della legge n. 14””.
VII Commissione: disegno di legge n. 187 “Istituzione del nuovo Comune di Presicce-Acquarica”.
Commissione IV: proposta di legge Trevisi, Barone ed altri: “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche”.
Commissione V e IV: “Nuova disciplina generale in materia di attività estrattiva”.
Sono pervenute, inoltre, interrogazioni:
Trevisi, Laricchia: “Polo pediatrico del Salento”;
Trevisi: “Riconoscimento Master universitario”;
Marmo: “Trasferimento servizio Guardia medica Ospedale di Andria”;
Galante: “Fornitura di servizi di cure fisioterapiche”;
Laricchia: “Problemi all’ARCA”.
Mozioni:
Borraccino, Liviano D’Arcangelo ed altri: “Stop alle emissioni odorigene”;
Gatta: “Azioni da attuare per sostenere il settore della pesca”;
Borraccino: “Candidatura dei porti pugliesi”;
Manca: “Identità di rischio per infermieri del 118”;
Gatta: “Stato di calamità naturale per il territorio del comune di Orta Nova”;
Conca, Galante: “Riconoscimento indennità di terapia intensiva e sub-intensiva”.
Ordine del giorno. Come concordato nella Conferenza dei Presidenti, cominciamo dal punto n. 8).
La relazione è affidata al Presidente Borraccino, che non c’è. Quindi, la diamo per letta.
Inoltre vi informo che l’assessore Capone, contrariamente alle sue assidue presenze, oggi in maniera eccezionale non ha potuto partecipare. Ha manifestato, comunque, verbalmente la sua piena adesione all’articolato di legge.
Avviamo la discussione generale del punto n. 8): “Norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla libera balneazione per le persone diversamente abili”.
Abbiamo emendamenti? Niente.
Articolo 1.
Stiamo votando la proposta di legge avente come primo firmatario il collega Turco. Votiamo. Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato.
Articolo 2. Votiamo.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato.
Articolo 3.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Articolo 4. Siamo già in zona a rischio. Vi prego di votare.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Articolo 5.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato.
Articolo 6.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato.
Le liste d’attesa? Si rinvia. Procediamo. Ci sono problemi? Sì, votiamo.
Articolo 7.
All’articolo 7 c’è un emendamento a firma di Turco, con cui risolviamo il problema della parte finanziaria.
Votiamo l’emendamento di Turco all’articolo 7.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Votiamo l’articolo 7, così come è stato emendato.
Presenti 31, votanti 30, favorevoli 30, astenuti 1.
È approvato.
Adesso votiamo l’intera proposta di legge.
Per dichiarazione di voto? Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Solo per dire che, naturalmente, noi siamo favorevoli alla legge del consigliere Turco, ma abbiamo sottolineato, anche in Commissione, come più volte noi nelle scorse previsioni di bilancio abbiamo sempre indicato con semplici emendamenti la possibilità di aiutare i Comuni. In questo caso, bisogna capire come mettere in condizioni anche i Comuni di fornire questa accessibilità alle spiagge. Ci fa piacere, ripeto, e siamo favorevoli, però ancora una volta, dopo due anni che noi tentiamo di inserire all’interno del bilancio questa spesa fondamentale, è arrivata una legge della maggioranza. Va bene lo stesso.
Vorrei anche, però, sottolineare che adesso è il momento di intervenire – lo dico al Presidente Emiliano, perché magari è una questione di cui si occupa, anche per la sanità – sul Piano coste, perché quasi tutti i Comuni sono diffidati dal presentare il prima possibile il Piano delle coste comunali e di stare attenti, controllare, monitorare affinché questa legge possa avere realmente i suoi effetti e venire attuata.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie, Presidente.
Naturalmente, siamo a favore di questa proposta di legge, ma vogliamo che sia subito attuata e concretizzata, che non resti soltanto nel cassetto degli uffici regionali.
Durante il periodo estivo, nella IV Commissione consiliare ci siamo occupati di un problema abbastanza grave, che impedisce la balneazione a tutti, quindi sia ai diversabili sia a normodotati, e cioè il problema della Posidonia, un’erba marina che non consente la balneazione a nessuno.
Dobbiamo assolutamente impegnarci per consentire la balneazione sia nei lidi privati, sia nelle aree in cui ci sono concessioni, sia nelle spiagge libere, quindi aperte alla libera balneazione, ma dobbiamo farlo concretamente. Questa estate ho ricevuto anche tante segnalazioni tanto dai lidi, Presidente, quanto anche dai cittadini che volevano andare nelle spiagge libere e che erano impraticabili a causa della Posidonia. In quel caso sulle spiagge private sono intervenuti i gestori dei lidi e hanno cercato di risolvere la situazione, ma anche loro hanno necessità di individuare delle aree di stoccaggio, sulle aree libere della balneazione, quindi sulle spiagge libere naturalmente nessuno si è interessato, quindi tanti hanno dovuto rinunciare a raggiungere le spiagge.
Creiamo le condizioni affinché le spiagge siano veramente fruibili, innanzitutto eliminando questi problemi e consentendo ai cittadini, tutti, sia diversamente abili che non, di accedere veramente alle spiagge, altrimenti oggi facciamo una legge che resta nel cassetto perché nessuno riesce purtroppo, per questo problema ancora irrisolto, ad accedere alle spiagge pugliesi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti.
Procediamo alla votazione sull’intero articolato. Prego i consiglieri di prendere posto.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato.
Sempre come convenuto nella Conferenza dei Presidenti, passiamo al punto n. 7). L’assessore Sebastiano Leo è in Aula. Ci sono solo due articoli. Proposta di legge Turco ed altri.
Il relatore è il Presidente della Commissione, Giuseppe Romano. Presidente, siamo al punto n. 7). C’è una brevissima relazione. Ci sono emendamenti? Lo avete distribuito?
Speaker : ROMANO Giuseppe, relatore.
Pensavo che l’avessimo data per letta.
Speaker : PRESIDENTE.
No, no.
Speaker : ROMANO Giuseppe, relatore.
Sono quattro righe.
Speaker : PRESIDENTE.
Infatti ho detto che c’è una breve relazione.
Speaker : ROMANO Giuseppe, relatore.
Signor Presidente, colleghi, con la presente proposta di legge si intende favorire l’occupazione nonché promuovere le competenze professionali di determinati soggetti prevedendo, nello specifico, che nel caso di partecipazione a bandi indetti dalla Regione per il sostegno all’occupazione o all’autoimprenditorialità, il candidato che certifichi la propria lieve disabilità, come disturbi di natura cognitiva o disturbi borderline di personalità, possa essere affiancato nei colloqui da un tutor e godere di riserve e/o punteggi aggiuntivi.
In data 17 luglio il testo è stato discusso in Commissione ed approvato alla unanimità.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono interventi? No. Articolo 1. Inserire “dotazioni tecnologiche”? Non riesco a capire. Dopo “tutoraggio” inserire “e dotazioni tecnologiche”.
C’è un emendamento sostitutivo dell’articolo 1, che non so se vi hanno distribuito. È stato distribuito? Non ce la facciamo. Non c’è più la questione del tutoraggio.
Un minuto di pazienza. Torniamo alla proposta di legge. C’è un emendamento, che adesso è stato distribuito, sempre a firma del consigliere Turco, sostitutivo dell’articolo 1 del testo della proposta di legge. Votiamo. Immagino che il Governo sia d’accordo.
Presenti 31, votanti 23, favorevoli 23, astenuti 8.
È approvato.
L’articolo 1 è stato sostituito, per cui andiamo all’articolo 2. Votiamo. Presenti 29, votanti 20, favorevoli 20, astenuti 9.
È approvato.
Collega De Leonardis, ha chiesto di parlare? Scusate. Prego, Presidente.
Speaker : DE LEONARDIS.
Io ho votato per l’astensione su questa proposta di legge non perché non si condividano le giuste applicazioni e modifiche che si vogliono riportare a questa legge, ma perché mi sembra che con questa proposta di legge noi andiamo a mettere ulteriori parametri da un punto di vista della capacità lavorativa dei soggetti svantaggiati. Mi spiego meglio. Oggi ci sono le categorie protette per poter accedere a determinati concorsi. Quindi, si vuole dare la possibilità a chi ha delle difficoltà nel trovare occupazione e ha delle ridotte capacità lavorative di essere privilegiato nel trovare occupazione. La legge, mi sembra, se non vado errato, dà la possibilità di dare occupazione a una persona…
Presidente…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo gentilmente al pubblico un po’ di silenzio, oltre che ai consiglieri di stare a posto.
Speaker : DE LEONARDIS.
Dà la possibilità ai soggetti svantaggiati riconosciuti dalle Commissioni di invalidità civili di avere la possibilità di accedere al mondo del lavoro purché la loro ridotta capacità lavorativa venga riconosciuta dalla Commissione invalidi. Tant’è che adesso si stanno espletando sul territorio… Tant’è che l’ultima finanziaria ha inasprito le multe a quelle aziende che non provvedono a istituire e assumere questi soggetti a ridotte capacità lavorative. Oggi stanno in piedi dei concorsi nelle aziende pubbliche, anche nell’azienda ospedaliera di Foggia, per assunzioni di categorie riservate alle cosiddette categorie svantaggiate.
Con questo articolo andiamo a dire che diamo il sostegno all’occupazione e all’inserimento lavorativo e inseriamo delle nuove…
Presidente, sto dicendo una cosa abbastanza complicata. Se facciamo un po’ di silenzio, perché sennò non riescono a esprimere questo concetto.
Presidente, non riesco a esprimere un concetto compiuto. C’è un chiacchiericcio, un mormorio di sottofondo continuo. Se c’è chi non vuole ascoltare, si può allontanare.
Praticamente, con questa norma noi che cosa diciamo? Che ci sono soggetti affetti da minoranze fisiche, psichiche e sensoriali. Le Commissioni di invalidità non dicono che non sono adatti al mondo del lavoro, ma diamo ulteriori limitazioni, cioè diciamo: per quelli che sono invalidi fino al 10 per cento, fino al 20 per cento, fino al 30 per cento... Vedo l’impostazione di questa norma piuttosto generica e non c’è la possibilità, poi, di applicarla concretamente. Quali punteggi in più diamo oggi a chi vuole fare un’attività di autoimprenditorialità? Oppure il dirigente della Regione che punteggio dà in più per la possibilità di accedere ai bandi in base alle ridotte capacità lavorative? Mi sembra più una volontà di dare a un mondo in difficoltà una speranza, però concretamente non vedo l’applicazione concreta di questa norma. Come facciamo ad applicarla concretamente ai bandi della Regione?
La dichiarazione di voto è questa. Mi astengo, perché, pur condividendo lo spirito della legge, non c’è chiarezza nella sua applicazione. Più che una legge mi sembra una mozione e un voler dire che siamo vicini a un certo mondo, ma non c’è una concreta applicazione. Non facciamo niente di concreto con questa legge.
Speaker : PRESIDENTE.
La legge, comunque, l’avevamo già votata.
Il voto finale non l’abbiamo fatto? No. Pensavo che avessimo votato l’intera legge.
Prego, collega Galante.
Speaker : GALANTE.
Presidente, grazie.
La Regione ha la competenza legislativa di organizzare i servizi relativi all’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati, delle persone con disabilità e di quelle maggiormente vulnerabili e di sperimentare un’offerta personalizzata di strumenti di politica attiva in tale ambito, ma deve tener conto dei princìpi e delle definizioni delle norme nazionali circa le categorie di svantaggio.
La proposta, quindi, seppur meritevole nei contenuti (noi ci siamo astenuti e ci asterremo sul voto finale), potrebbe essere oggetto di impugnativa da parte del Governo. Pertanto, ci asteniamo nell’impianto della legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono altri iscritti.
Passiamo al voto sull’intero testo di legge. Presenti 36, votanti 23, favorevoli 23, astenuti 13.
È approvato.
Passiamo adesso al punto n. 1). Basta chiedere la parola. Prego, collega Turco.
Speaker : TURCO.
Grazie, Presidente e consiglieri, perché avete concesso la possibilità e avuto la volontà di anticipare queste due mie proposte di legge, perché conoscete quello che c’è dietro questa condizione, Quindi, ti ringrazio, Presidente, ringrazio la Conferenza dei Capigruppo e ringrazio tutto il Consiglio sia per aver accettato l’anticipazione dei punti sia per aver approvato le due proposte di legge.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo adesso al punto n. 1).
La parola alla collega Di Bari.
Speaker : DI BARI.
Grazie, Presidente.
Si tratta della proposta di legge…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, dobbiamo cercare di fare un po’ di silenzio.
Speaker : DI BARI.
Si tratta della proposta di legge “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”.
La presente proposta di legge interviene per disciplinare, a livello regionale e nell’ambito delle competenze attribuite in materia, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Tali fenomeni si basano sui princìpi di intenzionalità, persistenza nel tempo, asimmetria nelle relazioni, e sono individuabili in un’interazione caratterizzata da un comportamento aggressivo, da uno squilibrio di forza-potere nei rapporti e dalla messa in atto di azioni vessatorie di vario genere, comprendenti un ampio spettro di comportamenti, che va dalle offese alla derisione, dalle minacce alle aggressioni fisiche, dai ricatti al danneggiamento e alla sottrazione di oggetti di proprietà, alla diffamazione, all’esclusione sistematica dal gruppo.
Il mondo digitale e virtuale, se da un lato rappresenta una grande opportunità di sviluppo e crescita culturale e sociale dei giovani, dall’altro purtroppo rappresenta delle insidie e dei pericoli, ed è in questo contesto che si sviluppano anche i fenomeni del cyberbullismo.
Dai dati forniti da un lavoro di ricerca realizzato dal Censis, in collaborazione con la Polizia postale, e dalle comunicazioni per capire meglio le implicazioni dell’uso delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti, confluito nel rapporto Censis 2016, emergono risultati allarmanti sul bullismo e sul cyberbullismo.
Per il 76 per cento dei presidi delle scuole italiane medie e superiori internet è l’ambiente dove avvengono più frequentemente i fenomeni di bullismo, più che nei luoghi di aggregazione dei giovani (47 per cento), nel tragitto fra casa e scuola 35 per cento o all’interno della scuola stessa, il 24 per cento. Il 52 per cento dei presidi ha dovuto gestire personalmente episodi di cyberbullismo. Il 10 per cento dei casi di sexting, ossia l’invio con il telefonino di foto o video sessualmente espliciti, e il 3 per cento casi di adescamento on line. Per il 45 per cento dei presidi, il cyberbullismo ha interessato non più del 5 per cento dei loro studenti, ma per il 18 per cento dei dirigenti scolastici il sexting vede coinvolto fra il 5 e il 30 per cento dei ragazzi. Il cyberbullismo è un fenomeno difficile da mettere a fuoco, data la grande varietà di comportamenti che possono essere qualificati come bullismo digitale, ma il 77 per cento dei presidi ritiene il cyberbullismo un vero e proprio reato.
Nel 51 per cento dei casi accaduti il preside si è dovuto rivolgere alle forze dell’ordine.
Il testo normativo è articolato in nove articoli. All’articolo 1 sono indicate le finalità della legge che si prefigge di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo per tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, valorizzare il benessere fra pari e prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso la promozione e il sostegno di azioni e iniziative di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto dei fenomeni.
A tal fine all’articolo 2 sono contenute le definizioni terminologiche. La Regione promuove e sostiene, come previsto nell’articolo 3, una serie di iniziative e di interventi aventi un approccio multidisciplinare e volti alla diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psicofisica dei bambini e degli adolescenti e per un utilizzo consapevole degli strumenti informatici della rete, in particolare nell’ambiente scolastico.
Tra le varie azioni vi sono attività sociali, culturali e sportive sulle tematiche del rispetto della diversità; l’organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli educatori sportivi e gli educatori in generale, allo scopo di acquisire idonee tecniche psico-pedagogiche ed educative per attuare una efficace azione preventiva del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo; campagne di sensibilizzazione; l’attivazione, con il supporto di competenti figure professionali, di programmi di sostegno in favore delle vittime, degli autori e degli spettatori di atti di bullismo e di cyberbullismo; l’istituzione di sportelli di ascolto negli istituti scolastici, con il supporto delle figure professionali competenti e genitoriali.
Nella stessa direzione è promosso l’avvio di specifiche intese e interventi congiunti con i servizi minorili delle Amministrazioni della giustizia, delle Prefetture, Uffici territoriali del Governo, delle forze dell’ordine, delle Aziende sanitarie locali, degli enti locali, volti proprio ad instaurare forme permanenti di collaborazione.
La Regione, inoltre, si impegna a sostenere le spese legali per le vittime di atti di bullismo nei procedimenti giudiziari, fermo restando, ovviamente, il limite del reddito previsto per il gratuito patrocinio.
L’articolo 4 individua i soggetti beneficiari degli interventi, gli enti locali, le istituzioni scolastiche, le ASL, i soggetti del terzo settore, le associazioni sportive dilettantistiche che operano in Puglia, iscritte nel registro del CONI.
Nell’articolo 5 si rinvia alle deliberazioni di Giunta, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e previo parere della Commissione consiliare competente, la determinazione dei criteri e delle modalità per la concessione dei finanziamenti da attuarsi tramite espletamento di procedure di evidenza pubblica.
L’articolo 6 istituisce la settimana regionale contro il bullismo e il cyberbullismo nella quale è predisposto il programma delle iniziative di carattere informativo, formativo ed educativo, di prevenzione e sensibilizzazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
All’articolo 7 è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico-istituzionale permanente per la lotta al bullismo e al cyberbullismo, con l’obiettivo di creare sinergie per attuare misure di supporto alla prevenzione e di contrasto del fenomeno, con finalità di monitoraggio.
L’articolo 8 è dedicato alla clausola valutativa avente l’obiettivo di controllare lo stato di attuazione della presente legge e di valutare in itinere i risultati ottenuti.
L’articolo 9 attiene alla copertura finanziaria.
Io vi ringrazio per l’attenzione che comunque mi avete dedicato nella presentazione di questa legge e vi inviterei, tutti, a condividerla nel contenuto e a votarla, perché comunque io, come ho già detto in precedenza, avevo presentato questa legge ad ottobre, sperando che con l’inizio del nuovo anno scolastico le scuole fossero messe in grado e nella possibilità di accedere a questo tipo di azioni. Purtroppo negli ultimi tempi tutti siamo stati spettatori di quello che succede su internet e di quello che succede tra i ragazzi. Molto spesso si arriva purtroppo anche a delle azioni veramente forti, quale anche il suicidio. Ieri, il Presidente della Repubblica Mattarella, nel fare gli auguri all’inizio del nuovo anno scolastico per i nostri ragazzi, ha invitato tutti, Istituzioni comprese, quindi anche noi, nell’aiutare i ragazzi nel contrasto, ma non soltanto i ragazzi, anche gli stessi genitori, e nel porre le condizioni per far sì che i ragazzi possano avere la possibilità di interagire, senza dover escludere nessuno dal gruppo. Essere vittime di bullismo e cyberbullismo comporta danni che si riversano sulla vita del soggetto fino all’età adulta, e oltre.
Vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Zullo.
Speaker : ZULLO.
Presidente e colleghi, premesso che il mio Gruppo è d’accordo e voterà a favore, perché il tema è di grande sensibilità e ci interessa, però voglio porre all’attenzione dei colleghi che presentano la proposta di legge un dato. Le leggi sono belle quando le leggiamo e nel leggerle vediamo che spettano dei diritti, perché le leggi mettono in evidenza dei diritti che spettano alle persone, o anche dei doveri, ma quando siamo nel campo dei diritti, di quello che è dovuto alle persone, poi dobbiamo scorrere nella legge per vedere le risorse per poter poi rendere concreta la fruizione dei diritti.
Nella proposta originaria l’ultimo articolo prevedeva delle risorse, ma vedo un emendamento che dice che quell’articolo che prevedeva le risorse non c’è più. Allora io chiedo una cosa. Comunque voteremo a favore, perché di fronte alla demagogia non ci tiriamo indietro. Se ci sono forze politiche che vogliono fare della demagogia la loro forza, noi non siamo più quelli che devono retrocedere, perché con serietà e responsabilità mettono in evidenza delle cose che non funzionano. Quindi, la voteremo. Demagogia per demagogia, voteremo tutto. Però, nel momento in cui si dice nella legge “la Regione, per le finalità di cui all’articolo […], sostiene e finanzia programmi, progetti ed interventi aventi un approccio multidisciplinare” e poi si dice “Per la realizzazione delle previsioni, nell’ambito delle risorse disponibili iscritte a legislazione vigente” e poi si dice “Soggetti beneficiari degli interventi sono alcuni soggetti” e poi si dice “criteri e modalità per la concessione dei finanziamenti”, quindi si dà l’aspettativa dei finanziamenti. Alla fine, leggi la legge eccetera, eccetera. L’articolo che prevedeva la copertura di spesa viene eliminato.
Presidente, noi voteremo favorevolmente a tutti e quattro. Chiedo ai colleghi di essere presenti e votare favorevolmente, però non è questo il modo di legiferare, perché si creano delle aspettative nella gente che poi vanno tradite, perché quella gente dice “A me spetta. Io ho fatto domanda per avere un contributo, perché devo realizzare quel progetto contro il bullismo, il cyberbullismo”. Poi, si arriva alla fine e non ci sono soldi. Noi voteremo, però, Presidente, penso che il Consiglio regionale debba mostrare un maggiore senso di responsabilità.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti. Procediamo.
Articolo 1. Ci sono emendamenti? No. Votiamo l’articolo 1.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato.
Articolo 2. C’è un emendamento a firma Di Bari: “L’articolo 2 è soppresso”. Votiamo.
È approvato.
L’articolo 2 non c’è più. Adesso votiamo l’articolo 3, che poi diventerà, nella stesura finale, un’altra cosa. Ci sono emendamenti? No. Votiamo l’articolo 3. Un momento. Sospendo la votazione. Collega Di Bari, mi dica.
Speaker : DI BARI.
La frase intende tener conto del limite reddituale così come previsto per il gratuito patrocinio, in quel senso.
Ho capito. Ho capito, va bene. È chiarissimo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega De Leonardis, qual è il problema?
Speaker : DE LEONARDIS.
Presidente, mi sembra che a questa proposta di legge non vi sia allegato il referto tecnico. Posso parlare? Sembrerebbe, in prima battuta, che la norma finanziaria venga eliminata. Solo che il referto tecnico, che il dirigente dell’ufficio predispone, non riguarda solo l’ultimo articolo dove c’è la norma finanziaria, ma, come abbiamo visto qui nell’articolo 3, comma 3, ci sono anche altre possibilità di spese, perché se qui si dice che la Regione sostiene le spese legali per le vittime di atti di bullismo vuol dire che stiamo creando dei debiti fuori bilancio. Allora, prima di procedere alla votazione di questa proposta di legge c’è necessariamente bisogno del referto tecnico del dirigente della Regione che ci dica su tutta la legge se ci sono delle spese nascoste e non solo per quanto riguarda la norma finanziaria.
Questa proposta di legge è incompleta. Deve venire qui in Aula con il referto tecnico del dirigente, sennò non possiamo proprio parlare di questa proposta di legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Per quanto riguarda la parte finanziaria, non solo viene eliminata la norma che prevedeva un finanziamento, in più, al punto 2, è già scritto in maniera chiara che le previsioni devono rientrare nell’ambito delle risorse disponibili iscritte a legislazione vigente. C’è, quindi, il vincolo del bilancio.
È scritto qua, non “il dirigente”. Le spese non possono crescere. C’è un’invarianza di spesa.
Va bene. Poi votiamo. C’è un chiarimento del collega Gatta.
Speaker : GATTA.
Volevo far presente alla collega Di Bari che non è, a mio modo di vedere, assolutamente chiaro l’inciso “fermo restando il limite di reddito previsto per il gratuito patrocinio”. Bisogna riformularlo perché a mio modo di vedere sembrerebbe che uno escluda l’altro, o comunque non è chiaro. Cosa significa? Il gratuito patrocinio è pagato dallo Stato. Quindi, si cumula il gratuito patrocinio? Non è chiaro. A mio modo di vedere, non è chiaro, fermo restando il limite di reddito previsto.
Se vuoi, cortesemente, chiarirne il senso e, soprattutto, riformularlo letteralmente, perché io il problema me lo pongo e immagino che possa porselo anche un eventuale... Come no?
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Volevo suggerire di eliminare proprio la frase che riguarda il gratuito patrocinio, perché induce ad un equivoco. È evidente che chi gode del gratuito patrocinio, in teoria, non ha una nota di spese legali da presentare per l’eventuale rimborso. Quindi, io eviterei il ragionamento.
È chiaro che, in linea del tutto teorica, ci possono essere delle spese ulteriori rispetto a quelle ammesse al gratuito patrocinio, però la questione è molto complessa. Quindi, io suggerirei di eliminare la frase e di lasciare che c’è il sostegno alle spese legali nell’ambito del capitolo specificatamente previsto. Punto. Poi si vedrà. Okay?
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento del Governo chiarisce. Come poco fa diceva il Presidente, la Regione sostiene le spese legali. Inserire: nei limiti previsti in apposito capitolo di bilancio. È chiaro? In modo tale che c’è l’invarianza dal punto di vista finanziario. In più, ci fermiamo a “giudiziari”. Viene eliminato. È chiaro?
Con questa correzione, che dobbiamo votare, votiamo l’emendamento del Governo, che fissa i limiti nell’ambito dell’apposito capitolo di bilancio. Votiamo l’emendamento del Governo.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato.
Votiamo anche la soppressione, sempre nello stesso punto, dalla parola “fermo” fino a “patrocinio”. Votiamo.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato.
Con queste modifiche, votiamo l’articolo 3. Votiamo.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
È approvato.
Articolo 4.
Non ci sono emendamenti. Votiamo l’articolo 4.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Articolo 5.
Non ci sono emendamenti. Votiamo l’articolo 5.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
Articolo 6.
Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato.
Articolo 7.
C’è un emendamento a firma della collega Grazia Di Bari. Ce l’hanno il testo? Sì. “Il tavolo tecnico, di cui ai commi 1 e 2, operi in sinergia con l’Osservatorio delle politiche sociali”. Votiamo l’emendamento.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 7.
Presenti 33, votanti 32, favorevoli 32.
È approvato.
Articolo 8. Ci sono emendamenti? No. Votiamo l’articolo 8.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
Articolo 9. C’è un emendamento: “L’articolo 9 è soppresso”. Sull’articolo 9 vuole parlare? È soppresso l’articolo 9. Sull’emendamento soppressivo vuole parlare? Prego.
Speaker : ZULLO.
Presidente, il testo originario della legge poneva una norma finanziaria e diceva che per fare tutte queste attività – la dico in breve – serve una dotazione finanziaria di 150.000 euro. Ora togliamo questa norma finanziaria e quindi la legge non ha una dotazione finanziaria, ha una dicitura molto aleatoria, nei limiti delle disponibilità di bilancio.
Noi abbiamo detto che votiamo a favore di tutto, però non possiamo votare a favore di un emendamento che sopprime la norma finanziaria. Noi vorremmo, lo spiego bene, che persista questo articolo 9, che mette a disposizione almeno 150.000 euro, che sono nulla rispetto a quello che richiede la legge. Chiediamo che persista questa dotazione finanziaria nella legge. Per cui, l’emendamento per noi sarà un emendamento irricevibile. Voteremo contro. Dispiace che la collega Di Bari l’abbia presentato per assecondare. Non si asseconda chi ti dice “facciamo delle norme bandiera senza nessuna concretezza”. Non si asseconda. O c’è concretezza nelle norme che facciamo oppure è meglio non farle.
Cara Grazia, io ti chiedo di togliere questo emendamento. Vediamo se la maggioranza ha il coraggio di votare l’articolo 9. Questo è il coraggio di chi concretamente vuole attuare gli interventi a favore di chi è più debole. Non è coraggio di chi si nasconde dietro le parole “nei limiti dello stanziamento del bilancio”. Poi quando andiamo ad attuare la legge non ci sono soldi in bilancio.
Se non ritiri questo emendamento, collega Di Bari, noi voteremo contro perché vorremmo che persista quell’articolo 9 originario, che almeno mette a disposizione della legge quei 150.000 euro, che sono nulla rispetto agli interventi che bisogna, poi, effettuare concretamente.
Ecco la motivazione del nostro voto contrario su questo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Devo dire che le motivazioni addotte dal collega Zullo mi convincono alquanto. Eliminare la norma finanziaria da questa proposta di legge significa azzerare questa proposta di legge, in quanto, in effetti, questa è più una legge bandiera che impegna la Giunta a fare determinate cose.
Se noi leggiamo l’articolo 3, si dice che la Regione sostiene e finanzia programmi, progetti e interventi. Come fa a finanziarli se non ci diamo la dotazione finanziaria? Poi dice che, nell’ambito delle risorse, la Regione deve organizzare, fare avvisi pubblici, organizzare corsi e programmi di supporto per aiutare i genitori, deve fare tutta una serie di cose. Poi dice come deve spendere queste risorse, criteri e modalità per la concessione dei finanziamenti, ma se togliamo la norma finanziaria come facciamo noi a far sì che la Giunta regionale, con apposita deliberazione da adottarsi entro sessanta giorni, quindi nei mesi di ottobre e novembre... Non ci sono le risorse finanziarie, non possiamo nemmeno mettere nel bilancio di previsione, perché la Giunta queste cose le deve fare entro sessanta giorni. Quindi, come fa la Giunta a fare queste attività se non ci sono le risorse finanziarie disponibili?
Non solo. Dice anche che bisogna fare la settimana regionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Cyberbullismo. Mi corregge, per il mio inglese non proprio perfetto, la collega Di Bari. Come facciamo noi a fare tutte queste cose senza soldi, senza avere una dotazione finanziaria? Aspettiamo il bilancio di previsione? Non serve, perché comunque poi la Giunta, se vuole, può attivare queste cose, se non vuole non le attiva.
Quindi io, poiché questa legge mi convince, ritengo sia una legge concreta e non solo una bandiera che buttiamo là e che poi non porta a niente, invito la collega Di Bari a ritirare l’emendamento, così noi votiamo una legge con uno stanziamento di bilancio ben preciso e tutte le cose che diciamo in questa proposta di legge le potremo concretamente fare e non lasciarle così al vento.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Di Bari, prego.
Speaker : DI BARI.
Innanzitutto io inviterei i colleghi a leggere l’ATN e il motivo per cui è stato abrogato l’articolo 9, che prevede la dotazione finanziaria, proprio perché molte di queste attività rientrano nelle convenzioni d’intesa tra le Regioni e gli istituti scolastici, per cui sono pressoché gratuiti.
In ogni caso per rassicurare i colleghi che non si tratta assolutamente di una legge bandiera o demagogica, ma è veramente sentita dal nostro movimento e vedo anche da parte della maggioranza e dello stesso assessore al ramo, chiederei a questo punto al Governo di trovare delle risorse, al massimo potrei ridurre la richiesta della dotazione finanziaria, in maniera tale che possiamo tranquillizzare, se è questo il motivo per il quale le minoranze non vogliono votare questa legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Faccio osservare che abbiamo votato decine di leggi che hanno lo stesso meccanismo di copertura finanziaria, così come abbiamo approvato leggi dove c’era la copertura finanziaria, ma non abbiamo speso neanche una lira. Per cui, adesso non stiamo qui a fare gli azzeccagarbugli.
Prego, collega Zullo.
Speaker : ZULLO.
Presidente, una precisazione per la collega Di Bari. Noi voteremo la legge, perché i populisti mica possono essere solo loro. Saremo tutti populisti. Noi voteremo la legge. Noi stiamo a dire che su questo emendamento avremmo voluto che non ci fosse e che nella legge ci fosse quella dotazione finanziaria di 150.000 euro, perché quella dotazione finanziaria di 150.000 euro darebbe concretezza agli interventi previsti dalla legge.
Per il resto, abbiamo imparato la lezione: vendiamo fumo pure noi, promettiamo anche noi, diamo tutto a tutti, salvo poi non avere le risorse, e poi prenderemo forse qualche voto in più. D’altronde, a essere responsabili, come ho detto, si retrocede poi alle elezioni, e i voti li prendete tutti voi perché dite che è una legge bandiera. Sia chiaro alla collega Di Bari che noi voteremo la legge. La voteremo. Abbiamo votato tutti gli articoli. È a questo emendamento che votiamo contro. È chiaro?
Populisti, cioè quelli che danno tutto a tutti, non potete essere solo voi d’ora in poi. Lo siamo tutti. Diamo tutto a tutti. Poi, se lo Stato fallisce, la Regione fallisce, non succede niente.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo a votare l’emendamento soppressivo dell’articolo 9, con il parere favorevole del Governo, ovviamente con le motivazioni che erano già nel referto tecnico.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 26, contrari 5.
È approvato.
L’articolo 9 non c’è più. Dichiarazioni di voto? Non ne vedo. Votiamo l’intero articolato di legge.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato.
Adesso passiamo al punto n. 2).
La parola al Presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Grazie, signor Presidente. Ho chiesto di intervenire prima di giungere alla trattazione del punto per esporre a lei e al Consiglio una richiesta che, ove mai condivisa, ci consentirebbe dal mio, dal nostro punto di vista, una maggiore razionalizzazione dei lavori del Consiglio.
Chiaramente noi abbiamo piena consapevolezza dell’importanza e della delicatezza dei temi trattati dalla proposta all’ordine del giorno e anche nelle settimane che hanno preceduto…
Presidente? Presidente, un minimo di attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Un po’ di attenzione. Dobbiamo risolvere un problema.
Speaker : CAMPO.
Silenzio, ecco.
Dicevo, le settimane che hanno preceduto la calendarizzazione della proposta. Anche le Commissioni consiliari in cui la stessa è stata trattata ci hanno rappresentato la complessità delle posizioni in campo. Diverse opinioni che, come lei annunciava nella Conferenza dei Capigruppo, hanno condotto alla produzione di una mole significativa di emendamenti, alcuni che riguardano anche punti importanti, qualificanti, addirittura quelli più strettamente caratterizzanti la legge medesima.
Così, Presidente, considerato anche che la discussione verosimilmente si annuncia lunga e che essa, dal mio punto di vista, non può essere razionalmente trattata se non abbiamo una piena cognizione anche del senso, del tenore degli emendamenti che stanno per giungere, alcuni dei quali già giunti in Presidenza, io riterrei utile, per l’economia dei lavori e per fare in modo che ognuno sia messo nelle condizioni migliori per esprimere la propria opinione sulla nostra proposta di legge, che essa venga rinviata, acquisiti gli emendamenti che oggi sono e verranno proposti, presumo, entro la fine della seduta, prevista per le ore 16, e che la legge stessa, quindi, venga poi alla discussione per darci il tempo di considerare e prendere sul serio gli emendamenti proposti nella seduta, considerato che il 2 ottobre sarà dedicata, la seduta consiliare, alle interrogazioni e alle mozioni, se non sbaglio, nella seduta del 9 ottobre.
È chiaro che questa mia proposta ha il consenso del proponente, che è il Presidente Fabiano Amati. Dei proponenti, tra cui il primo firmatario... Ormai è nota come “legge Amati”. Dei proponenti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Zullo, c’è un ritiro della proposta. Un rinvio, quindi viene ritirata.
Prego.
Speaker : ZULLO.
Presidente e colleghi, noi siamo contrari a questo rinvio. Su questo tema si è fatta tanta pubblicità, tanti convegni, tante audizioni. Sono arrivati in audizione i sindacati medici di tutte le categorie. Abbiamo parlato di tante situazioni, che sono arrivate perfino a mettere in evidenza delle negatività nel comportamento dei professionisti.
È bene che questa maggioranza dica da che parte sta. È tanto bello dire “io come la penso”, perché non si può dire “dobbiamo vedere gli emendamenti”. Gli emendamenti sono depositati nella Commissione dall’inizio. Anzi, io non ho fatto una proposta di legge, io e il mio Gruppo, perché abbiamo voluto presentare degli emendamenti, che stanno nella Commissione. Allora, questa maggioranza deve dire come la pensa. Le liste d’attesa sono colpa dei medici oppure sono colpa di un sistema che non va? E questo va affrontato, perché le liste d’attesa sono un problema, e se noi veramente vogliamo risolverlo dobbiamo affrontarlo oggi, non rinviarlo al 2 ottobre, al 9 ottobre, eccetera, perché siamo pronti per discuterla e non possiamo stare agli equilibri di chi dentro di voi è d’accordo e non è d’accordo. Poi noi siamo parte minoritaria e non riusciremo mai a rompere questi equilibri, ma gli equilibri sono dentro di voi e dovete dire voi, con il vostro Presidente e il vostro assessore, e mi rivolgo a lei, Presidente Emiliano, per dire il Governo regionale come la pensa su queste questioni.
Noi abbiamo addirittura due proposte di legge della maggioranza. Qual è il filo conduttore su questo tema, che mette insieme le due tesi di due forze politiche della maggioranza che la vedono diversamente? Voi credete che arriviamo al 9 ottobre e arriviamo in un momento, caro collega Campo, in cui si è definito il quadro di queste due proposte di legge che sono diametralmente opposte? Voi credete questo? Ma intanto sul territorio, nelle strutture sanitarie c’è un fermento, c’è un’attesa, c’è una voglia di capire questo Governo da che parte sta. Sta dalla parte di quegli operatori sanitari che sono all’interno di un depauperamento delle risorse, così poche da non poter assicurare le attività, se non assoggettandosi a turni massacranti, e che vengono additati come i fautori delle liste d’attesa? Oppure, si è dalla parte di chi dice che c’è bisogno di implementare nel servizio sanitario regionale maggiori risorse attraverso l’assunzione, una migliore organizzazione del lavoro e così via? Questo è. Bisogna dire la Giunta regionale, il Consiglio regionale da che parte sta.
Ma voi pensate che non lo dice oggi e sarà in grado di dirlo il 9 ottobre? Noi siamo pronti a discutere oggi, con i nostri emendamenti, con il nostro pensiero e con tutto quello che deriverà da questa discussione. Poi il voto è la sintesi della democrazia e la sintesi del confronto, e il voto dirà da che parte sta questa maggioranza. Abbiate il coraggio di dire ai medici che siete contro di loro, perché sono i medici, secondo voi, che, artatamente, creano le liste d’attesa. Abbiate questo coraggio, e non nascondetevi dietro il rinvio, eccetera, eccetera.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Campo, la questione è chiara. In base all’articolo 46, ciascun consigliere, prima che si proceda alla discussione, può chiedere il rinvio a data da prefissare.
Stiamo discutendo di questo. C’è una richiesta formale.
Prego, Campo.
Speaker : CAMPO.
Volevo precisare che non è mia intenzione, Presidente, entrare nel merito del tema, come abilmente ha fatto il consigliere Zullo. Vorrei precisare, anche a beneficio di coloro che interverranno, che la nostra posizione o la mia richiesta non origina affatto da una indisponibilità o da una incertezza del Gruppo rispetto all’ordine del giorno e alle posizioni che abbiamo espresso nelle settimane, nei mesi precedenti.
È noto, tra l’altro, non c’è bisogno di… Non ci sarebbe bisogno di sotterfugi. Anche all’interno della maggioranza ci sono opinioni non pienamente coincidenti sul tema. Non c’è nessuna preoccupazione a questo riguardo. È davvero, e lo preciso, la consapevolezza che l’importanza del tema e la complessità degli emendamenti che noi dobbiamo confrontare, avendo tempo a disposizione, ci può consentire di rendere, anche a beneficio dei medici e degli utenti pugliesi, un lavoro fatto meglio piuttosto che la guerra degli slogan che, invece, in un’oretta e mezza saremo costretti a fare stamattina.
Comunque, non insisto. La mia è una proposta che, come ha detto il Presidente, sarà trattata a termini di Regolamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Marmo, prego.
Speaker : MARMO.
Presidente, grazie. Io non mi esprimo né a favore né contro. Rilevo soltanto che su questo argomento e su questa proposta di legge, e ce n’è un’altra del collega Pellegrino, ci si rimbalza da mesi su un tema che è reale, che esiste e che è assurto anche alle prime pagine dei giornali per le retribuzioni di alcuni medici che sono oltremodo gonfiate dalla cosiddetta “intramoenia”.
Rispetto a questo tema, sembra che sia diventata una questione tra due consiglieri della maggioranza e i consiglieri della Commissione, ma il tema è importantissimo. C’è una voce che manca. Probabilmente siamo noi che abbiamo parlato troppo. Io veramente pochissimo e non ho presentato emendamenti, perché ritengo per la maggior parte il tema assegnato al Regolamento n. 3. La voce che manca, signor Presidente, è quella del Governo regionale. Noi vogliamo capire: in questo frattempo che noi discutiamo di queste due leggi e di tutti gli emendamenti possibili e immaginabili, l’abbattimento delle liste d’attesa è uno dei requisiti, uno degli obiettivi per i quali i direttori generali devono dare conto in prima persona, a pena di decadenza, che cosa è successo in questi mesi nella nostra Regione? Sono stati richiamati? Ci sono atti concreti del Governo regionale verso i direttori generali? La mancata attuazione dell’abbattimento delle liste d’attesa è motivo di decadenza dal ruolo di direttore generale. Rispetto a questo, possibile che noi ce la dobbiamo cantare e noi ce la dobbiamo suonare, senza avere la voce determinante, in questo caso, che è quella del Governo regionale?
Tutto qui, Presidente. Mi sembra un rimbalzo abbastanza singolare da questo punto di vista. Poi, vogliamo ritornare in Commissione o rinviarla ad ottobre? Facciamo quello che volete. Ci mancherebbe. I proponenti aderiscono a questa proposta, però è bene sapere se si è fatto qualche cosa, se la legge è indispensabile, se ci sono azioni svolte dal Governo regionale in questo senso.
Speaker : PRESIDENTE.
Vedo iscritti Conca e Casili. Decidete. In base all’articolo 46, può parlare uno solo, uno per Gruppo.
Prego, collega Conca.
Speaker : CONCA.
Grazie, Presidente.
Onestamente, questa legge va avanti ormai da gennaio, o giù di lì. Ne abbiamo discusso e ridiscusso, peraltro sulla falsariga di quella che mi era stata bocciata a dicembre e inserendoci altre questioni relativamente al RULA, che è il responsabile unico, ecco si è fatta questa nuova proposta di legge. Oggi c’è poco da discutere, collega Campo. Qui il problema è uno solo: la categoria dei medici è contraria e fa pressione sulla politica. Allora, siccome io non sono ipocrita, non c’è bisogno di discuterla. Venisse fuori quello che l’Aula farà emergere. Cioè, se l’Aula è al servizio di una categoria, che, per carità, assolve ad un ruolo fondamentale, ma per questo viene remunerata, poco, male rispetto ad altre categorie di medici, va bene, però non c’è bisogno che ritorni in Commissione o si stia a ridiscutere. Qui semplicemente si vuole precisare ulteriormente ciò che è contenuto nei regolamenti regionali, ciò che è contenuto nelle leggi dello Stato, dove è previsto addirittura il licenziamento del direttore generale allorquando non vengono rispettati i tempi di attesa.
Se andate in giro, e l’altro giorno c’era la gastroenterologia del Santissima Annunziata dove addirittura non si faceva neanche il passaggio dalla ALPI, si faceva il passaggio dalla linea di cellulare dei medici, alla neurochirurgia del Santissima Annunziata c’è la mafia e il caporalato bianco… L’intra moenia – e io l’ho chiesto anche al nostro Ministro – va abolito e va riformato il sistema. Ma nelle more che questo avvenga, se mai avverrà, questa legge, che è già prevista dal regolamento, va discussa e approvata. Chi non vuole o vuole tergiversare lo dica chiaramente.
Io capisco che il medico che è inefficiente o va con il bemolle quando si tratta di CUP poi ti viene a chiedere – e io tutti i giorni ricevo queste segnalazioni e ho fatto anche denunce nelle sedi opportune – “se la vuoi fare prima mi devi pagare”. Allora no, non va bene. Tu lo fai se rispetti i tempi di sale operatorie, di visite istituzionali.
Poi non vi scordate che al Fazzi, qualche mese fa, su novanta medici sessanta stavano facendo intra moenia e peculato durante le ore di servizio. Allora, qui c’è assoluta mancanza di controllo da parte delle direzioni generali, da parte delle direzioni di presidio. Qui ognuno fa come vuole, l’ospedale è diventata casa loro. Allora, non è possibile continuare a tergiversare. Votiamola, bocciatela, come volete, ma è inutile, io non ho da perdere altro tempo. Ci sono già 65 emendamenti, ma che cosa dobbiamo fare altro? Si vota uno per uno. Abbiamo approvato leggi con centinaia di emendamenti. Il tema è annoso, sentito da tutti. Non risolverà il problema delle liste d’attesa, per carità. Alimenterà ancora di più le visite a nero, questo sicuramente. Però, è una cosa che va fatta e non c’è il rimpallo o lo spostamento. Io ritengo che sia doveroso e fondamentale affrontare il problema. Cercare di evitarlo non lo risolve. Poi, qualche medico si arrabbierà, ma noi dobbiamo preservare 4 milioni di pugliesi, non 4.000 medici.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare. Procediamo al voto della proposta a termini di Regolamento, la proposta di rinvio a date e a scadenze prefissate. Votiamo. Prego i consiglieri di prendere posto e di votare. Ci sono tutti i consiglieri?
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 21, contrari 14.
È approvata.
Il punto è rinviato a scadenze prefissate, come recita il Regolamento. Ovviamente, invito tutti i consiglieri, oltre ai numerosi emendamenti già presentati, a presentare quelli che si riterrà necessario al fine di completare la refertazione che, come capirete, sarà un lavoro abbastanza complesso.
Passiamo adesso al punto n. 3): “Proposta di legge Bozzetti”.
La parola al consigliere Bozzetti.
Speaker : BOZZETTI.
Grazie, Presidente. Cercherò di essere molto breve visto che ne abbiamo già discusso altre volte. In sostanza, la presente proposta di legge presentata e iscritta già all’ordine del giorno della Commissione competente oltre un anno fa, poi, appunto, non è stata portata in discussione e quindi, a seguito del Regolamento, è arrivata direttamente in Consiglio.
In sostanza, la legge, questa proposta di modifica di legge nasce subito dopo un’audizione che cercava di accendere un faro su quella che era una mancanza della Regione Puglia, ovvero l’approvazione del Piano triennale per l’immigrazione, dove ci sono tutta una serie di misure che andavano a vantaggio e a sostegno dei cittadini pugliesi su questo tema. Proprio su questo, quindi, anche in maniera molto collaborativa con il compianto dottor Stefano Fumarulo, abbiamo redatto insieme questa modifica di legge, questa proposta di modifica di legge, che sostanzialmente adegua l’attuale quadro normativo regionale sul tema dell’immigrazione ai nuovi dettami di legge nazionali e viene incontro soprattutto a quella che era l’esigenza dell’approvazione del piano triennale, andando ad eliminare quelle che erano delle obbligatorietà che impedivano l’approvazione, in particolare il parere obbligatorio da parte della consulta, consulta che dal giorno dell’approvazione della legge, quindi parliamo del 2009, non è stata mai istituita. Quindi, si necessita anche di una modifica in tal senso.
Andiamo a modificare anche la terminologia, adeguandola al nuovo quadro normativo nazionale. Gli emendamenti presentati sono emendamenti che vanno anche incontro alle richieste dell’ATN, che risulta essere positiva. Accogliamo favorevolmente i consigli dati dall’Ufficio tecnico regionale. Anche gli emendamenti vanno in questo senso.
La proposta di legge non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono altri interventi.
Passiamo all’articolo 1, dove c’è il primo emendamento a firma di Bozzetti, con cui si chiede di modificare il comma 4.
Emendamento n. 1 all’articolo 1. Votiamo. Presenti 25, votanti 25, favorevoli 25.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 1.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato.
Adesso c’è un 1-bis, che avete già, sempre a firma del collega Bozzetti: “da obbligatorie” sostituite “da facoltative”. Niente di eccezionale. Votiamo.
Presenti 25, votanti 25.
È approvato.
Articolo 2.
C’è un primo emendamento, sempre a firma del collega Bozzetti. Votiamo.
Ci aggiorniamo qua fra un’ora.
Per rispetto di noi che siamo qua, siccome abbiamo superato l’oretta prevista e qui non siamo… Devo fare l’appello? Dopodiché? Non mi pare che siamo in numero legale.
Io posso cominciare da dove ci siamo fermati. Non devo fare nessun appello.
Facciamo la prima votazione. Se non siamo di nuovo in numero legale, ce ne andiamo.
Ci eravamo fermati all’articolo 2. Emendamento all’articolo 2. È così?
Prego i consiglieri di prendere posto, che iniziamo i lavori. Dobbiamo votare. Ci eravamo fermati all’emendamento all’articolo 2. Ovviamente, se non ci sono altri…
Dobbiamo cominciare a votare, collega De Leonardis. Non vogliono votare.
Pongo in votazione l’emendamento all’articolo 2, a firma del consigliere Bozzetti. Votiamo. Abbiamo votato tutti?
Presenti 22, votanti 15, favorevoli 15, astenuti 7. Non siamo in numero legale.
Il Consiglio è aggiornato a martedì 25.
Intanto dobbiamo cominciare da qui, come dice il Regolamento, e poi il resto, poi le leggi sull’agricoltura.