Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi consiglieri, prima di passare all’ordine del giorno, abbiamo l’obbligo di un adempimento.
Colleghi consiglieri, un altro fondatore di questa Regione ci ha lasciati. Domenica si è spento, a 91 anni, il senatore cerignolano Pasquale Panico, che di questa Assemblea è stato Vicepresidente nel corso della II legislatura dopo aver contribuito, nella I, a fissare principi e norme costituenti contenute nello Statuto dell’ente.
L’esperienza regionale si interrompe con le dimissioni nell’aprile del 1979 per partecipare alle elezioni politiche, che gli valsero l’elezione al Senato nelle liste del Partito Comunista.
A Palazzo Madama Panico è rimasto fino al termine dell’VIII legislatura nel luglio del 1983, impegnandosi in particolare nei lavori della Commissione lavoro e della Commissione di controllo sugli interventi per il Mezzogiorno.
Gli atti parlamentari e la cronaca lo ricordano tra i più attivi promotori dell’emendamento alla legge di riordino del sistema universitario, che ha condotto all’istituzione dell’Università di Foggia.
Con il diritto al lavoro, quello allo studio è stato uno dei diritti per i quali si è sempre battuto, lui, che aveva frequentato solo le elementari, prima di avviarsi al lavoro nei campi e all’attività sindacale e politica.
Appena diciottenne si iscrisse, nel 1944, al Partito Comunista e già militava nel movimento bracciantile in cui per decenni ha assolto importanti responsabilità direttive. Dal 1958 al 1970 Panico è stato anche Segretario generale della Camera del lavoro di Foggia. Altrettanto intensa, allo stesso tempo, la carriera direttiva e politica nel Partito Comunista, che ha seguito i passaggi allora rituali con le esperienze negli enti locali prima di quelle in Consiglio regionale e successivamente in Parlamento.
La sua militanza incessante per i diritti e i valori è protagonista della biografia “Schegge di storia”, pubblicata nel 2009. Panico vi ha riassunto il suo percorso di vita, da bracciante nella vigna del conte Pavoncelli a Senatore a Palazzo Madama. “Un onore per il ragazzo che zappava la terra” diceva con grande semplicità, esprimendo riconoscenza alle migliaia di uomini e di donne che si sono battuti nel sindacato e nel partito per valori come la democrazia, la libertà, la giustizia sociale, la dignità del lavoro e lo sviluppo.
Pasquale Panico e i suoi valori sono un pezzo della storia di questa nostra Regione.
Il Consiglio regionale rivolge l’ultimo saluto ad uno dei padri della nostra Istituzione.
Invito l’Aula ad osservare un minuto di raccoglimento.
Di nuovo buongiorno a tutti.
Chiedo ai consiglieri che sono qui nel palazzo di prendere posto.
Proseguiamo con gli adempimenti.
Do per approvato il verbale della seduta precedente.
Hanno chiesto congedo Abaterusso e Santorsola.
Informo che il consigliere Giovanni Francesco Stea, già appartenente al Gruppo consiliare “Movimento Schittulli – Area Popolare”, a far data dal 16 gennaio ultimo scorso è confluito nel Gruppo Misto, continuando ad appartenere alla minoranza elettiva consiliare.
Comunico che il Governo nazionale, in data 19 gennaio scorso, ha deliberato la non impugnativa della legge regionale n. 46.
Sono state assegnate alla III Commissione: proposta di legge a firma del consigliere Amati “Misure per la riduzione delle liste d’attesa in sanità – Primi provvedimenti”; richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 24.
Alla V Commissione: richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 30.
Alla VI Commissione: proposta di risoluzione ai sensi degli articoli 25 e 24 della legge n. 234.
Alle Commissioni VI e I (in seduta congiunta): proposta di risoluzione ai sensi degli articoli 25 e 24 della legge n. 234/2012.
Sono inoltre pervenute interrogazioni: Casilli “Revoca bando affidamento concessione Palazzo Comi sito in Lucugnano-Tricase”; Barone (interrogazione con risposta scritta) “Progetto di ricostruzione della duna in località Ippocampo nel comune di Manfredonia”.
Mozione: Conca “Graduatorie procedure selettive riservate al personale a tempo indeterminato alle dipendenze della Regione Puglia”.
Passiamo all’ordine del giorno. C’è il primo punto relativo al relativo al sostegno pubblico al pluralismo e alla comunicazione regionale.
Come ricorderete, venne meno il numero legale quando stavamo votando l’articolo 4, quindi partiamo dall’articolo 4.
Sull’articolo 4 c’è un emendamento che lo sostituisce quasi integralmente. È il testo dell’emendamento più o meno concordato con le minoranze. Chiedo se Colonna, che è il primo firmatario, lo vuole illustrare. Possiamo procedere?
Prego, collega Colonna.
Speaker : COLONNA.
Grazie, Presidente. Buongiorno, Presidente e buongiorno, colleghi. L’emendamento mette ordine alla discussione che avevamo già sviluppato sull’articolo 4. Sviluppa meglio le intenzioni che erano state espresse con gli emendamenti presentati dal collega Mimmo Santorsola e raccoglie le sollecitazioni anche delle forze di minoranza.
La riformulazione sostanzialmente parte dal testo base. Viene eliminato un punto relativo alla preclusione di erogazione di contributi a favore della stampa a diffusione gratuita, che era una sollecitazione venuta dai colleghi del Movimento 5 Stelle. Ribadisce e conferma un tetto limite alla misura del contributo che è stata fissata a 100.000 euro e quindi fa tesoro di spunti che sono venuti dalle forze di opposizione di centrodestra, dal Movimento 5 Stelle, dalle intenzioni che erano state tradotte, forse non efficacemente dal punto di vista relazionale, negli emendamenti del collega Mimmo Santorsola.
Il punto di incontro di queste posizioni si è tradotto in questa riformulazione dell’articolo 4.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono interventi? Non vedo interventi. Procediamo. Chiedo a tutti i consiglieri che dovessero essere qui presenti di venire in Aula perché dobbiamo votare.
Siccome erano qui… L’assessore Caracciolo è nelle vicinanze. Assessore Piemontese? Dovremmo esserci. Va bene. Procediamo al voto.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Lo dico a tutti i consiglieri e agli assessori, a cominciare dalla maggioranza. Se state qui, vi chiedo di stare in Aula. Sennò è meglio che la seduta la sciogliamo subito. Io non posso stare qui a chiamare uno per uno. Siamo in fase di votazione. Almeno questo senso di responsabilità.
Passiamo all’articolo 5.
Presidente Zullo, magari ne avessimo due buone. Per la quarta, ora vediamo. Va bene.
Articolo 5. Non ci sono emendamenti.
Votiamo l’articolo 5.
Favorevoli 26.
È approvato.
Andiamo all’articolo 6, dove c’è un primo emendamento di pagina 22, a firma Laricchia e Di Bari. Aggiunge la misura del 60 alla concessione massima. C’è bisogno di illustrarlo? Non credo. Procediamo al voto.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 3, contrari 27.
Non è approvato.
Sempre all’articolo 6 c’è un emendamento di pagina 23, sempre a firma Laricchia e Di Bari. Chiede di ridurre al 40 per cento l’indennità massima. Votiamo. Parere contrario del Governo, se ho capito bene.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 4, contrari 28.
Non è approvato.
Adesso abbiamo un subemendamento all’emendamento 23-bis, che dovreste avere a vostra disposizione, a firma Zullo, con cui si chiede di ridurre dal 100 per cento al 50 per cento. Mi pare abbastanza semplice e chiaro. Parere favorevole del Governo. Votiamo.
Presenti 31, votanti 30, favorevoli 30, astenuto 1.
È approvato.
Adesso andiamo al subemendamento di pagina 23.2 sempre sull’articolo 6, sempre a firma di Zullo e Marmo. Parere favorevole del Governo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 31, contrari 5.
È approvato.
Procediamo a votare l’emendamento così come è stato subemendato, emendamento di pagina 23 bis. Votiamo. Parere favorevole del Governo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 31, contrari 5.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 6.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 31, contrari 6.
È approvato.
All’articolo 7 c’è un emendamento a firma Cera e Colonna: “Sostituire la parola ‘correttezza’ con ‘regolarità’”. Votiamo.
Presenti 36, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 7.
È approvato.
A pagina 25, sempre all’articolo 7, c’è un emendamento a firma Colonna, Cera ed altri: “Eliminare la parola ‘o territoriale’”. Votiamo.
Presenti 35, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 6.
È approvato.
Votiamo adesso l’articolo 7. Presenti 34, votanti 34, favorevoli 28, contrari 6.
È approvato.
Adesso andiamo all’articolo 8. Qui c’è un emendamento soppressivo, di pagina 26. Voglio capire il Governo. A firma Cera, Colonna e Romano.
Il Governo è favorevole? Quindi, è eliminato l’articolo 8.
Non lo so. Lo sto chiedendo al Governo. Che qualcuno si pronunci. Cera, non sei ancora al Governo. Dopo.
Va bene. Favorevole. Non vedo contrari.
Votiamo.
Presenti 38, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 6.
È approvato.
È soppresso l’articolo 8.
Adesso passiamo all’articolo 9, che poi subirà un’altra numerazione.
Articolo 9. Non ci sono emendamenti.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 30, contrari 3.
È approvato.
Articolo 10. Non ci sono emendamenti.
Votiamo.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 31, contrari 6.
È approvato.
Articolo 11. C’è un emendamento, di pagina 27, a firma Barone, che chiede di aggiungere il comma 1-bis. Votiamo. Il parere del Governo è contrario.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 6, contrari 29.
Non è approvato.
Non ci sono più emendamenti all’articolo 11, per cui votiamo l’articolo 11.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 26, contrari 6.
È approvato.
Articolo 12.
Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 29, contrari 6.
È approvato.
Articolo 13.
C’è un emendamento Barone che chiede di sopprimerlo. Il Governo è contrario.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 9, contrari 23.
Non è approvato.
Sempre all’articolo 13 c’è un emendamento a firma Cera, Colonna e Romano: l’articolo 13 è sostituito dall’emendamento. Il Governo è favorevole. A pagina 29: si chiede di sopprimere l’articolo 13 del testo e si aggiunge un altro: messaggi di pubblico interesse e utilità sociale. L’avete trovato? Aspettate un poco. È stato rintracciato? Mi pare a fin di bene, collega Marmo. Va bene.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 29, contrari 6.
È approvato.
Abbiamo soppresso e modificato l’articolo 13.
Articolo 14. Non vedo emendamenti. Votiamo.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 24, contrari 5.
È approvato.
Articolo 15.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 32, contrari 5.
È approvato.
Articolo 16.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 34, contrari 7.
È approvato.
C’è un emendamento alla norma finanziaria, articolo 17: l’adeguamento alla legge di stabilità che abbiamo approvato a dicembre. Votiamo.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 33, contrari 5.
È approvato.
C’è un ultimo articolo, il 18.
Votiamo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 31, contrari 5.
È approvato.
Non abbiamo altri emendamenti.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non ne vedo.
Votiamo.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 35, contrari 5.
È approvato.
L’urgenza, per alzata di mano, è accordata.
Adesso passiamo al secondo punto: “Prosieguo disegno di legge n. 129”.
Prego, consigliere Damascelli.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie.
Tra il primo e il secondo punto, siccome era stata fatta una raccolta delle cinque firme per inserire l’agricoltura sociale oggi all’ordine del giorno, e noi siamo responsabili di fronte ai cittadini che attendono questo, io chiedo di conoscere e di avere subito copia degli atti tra la Presidenza del Consiglio e la Commissione III, che pare che sia stata sospesa perché il parere della Commissione III consultivo non sia arrivato. Era stato espresso nella prima fase. Voglio capire se è stato trasmesso alla Commissione, la Commissione non ha potuto convocarlo ancora oppure non era stato proprio trasmesso.
Quindi, occorre, per dare risposte alla gente e per essere trasparenti, che oggi attendeva l’approvazione finalmente di quella legge, copia di tutti gli atti tra l’Ufficio di Presidenza e la Commissione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Anch’io sarei stato contento se fossimo stati nelle condizioni di approvare la legge, però nella Conferenza dei Capigruppo è stato eccepito formalmente che il testo...
Dagli Uffici risulta. Dalla IV Commissione non è passato per il parere alla III. Quindi, è arrivato con le cinque firme senza il parere della III. A questo punto, correttamente, il Presidente della III ha sollevato un problema formale e pregiudiziale.
Consigliere Pentassuglia, io registro… No, il testo unificato non lo poteva passare la Presidenza. Prego, collega Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Grazie, Presidente.
Intervengo su questo argomento perché qui c’è stata confusione, e prego il collega Damascelli di seguirmi, perché il provvedimento è stato rimesso alla IV Commissione, così come convenuto in Consiglio regionale.
La lettera di accompagnamento degli uffici chiedeva il parere della III Commissione. Abbiamo fatto due riunioni di IV Commissione e abbiamo ritenuto che l’unificazione dei testi non toccava il merito del testo arrivato in Consiglio regionale. Pertanto, poiché il merito non è stato modificato… Tra l’altro, ieri su questa storia mi sono rivisto quello che abbiamo deciso in Consiglio regionale. Ho risentito l’audio perché, come al solito, il Presidente della IV non è stato sentito per niente. Si sono parlati solo gli uffici. E questo lo sottolineo perché stiamo tutti i giorni qua a lavorare, a differenza di quello che dice qualche televisione, fino a stamattina, che stiamo a bighellonare o a passeggiare chissà dove, perché non si lavora nella sede di via Capruzzi. Dicevo, poiché stiamo lavorando e lavorando con rispetto, perché la norma sull’agricoltura sociale è attesa anche per i riverberi sul Piano di sviluppo rurale, il lavoro è stato prodotto di concerto tra il primo firmatario della proposta Damascelli e altri e la struttura dell’assessorato. Alla fine, si trattava di norme contenute nella nota della Conferenza delle Regioni che non modificavano il testo sul quale c’era stato il parere. Pertanto, sapendo anche della sospensione dei lavori fino a dopo il 9 marzo, perché il 9 marzo sono solo interrogazioni, abbiamo ritenuto e ho ritenuto, come Presidente della IV Commissione, di rimetterlo al Consiglio regionale.
Per cui, io prendo atto della decisione della Conferenza, però volevo puntualizzare questa cosa perché, a mio modestissimo parere, visto che non c’è stata alcuna modifica sul merito della questione, non andava mandata alle due Commissioni. Però, siccome il rispetto che devo al collega Romano, alla III Commissione e ai lavori dell’Aula è sempre messo al primo posto, vorrei soltanto puntualizzare questo aspetto onde evitare che, come al solito, il rimpallo e anche il chiacchiericcio, che è la cosa più disdicevole di queste faccende, che si fa molto nei corridoi e poco nel merito e con le persone competenti a farlo, venga articolato in maniera diversa. Era solo questa la motivazione. Anzi, ritengo di aver fatto velocemente, in due Commissioni, un lavoro che quest’Aula ha chiesto. Infatti, lei ha rinviato alla IV Commissione per tentare l’unificazione dei testi.
Questo è stato fatto a difesa del lavoro della Commissione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il rinvio lo ha deciso il Consiglio. Io ho fatto solo la trasmissione.
Prego, collega Marmo.
Speaker : MARMO.
Presidente, solo per rassegnare al verbale della seduta che quello che ha poco fa riferito il collega Pentassuglia io l’ho testualmente riferito nella Conferenza dei Capigruppo: non solo il testo non doveva tornare in Commissione, perché è già incardinato, ma potevano operarsi in questa sede gli emendamenti. Dall’altro lato, quello che ha detto il collega Pentassuglia io l’ho riferito in Conferenza dei Capigruppo. Non era necessario il passaggio ad altra Commissione, perché non era assolutamente stato modificato il merito della legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Ribadisco ancora una volta che il passaggio in Commissione non l’ha deciso un soggetto esterno, ma l’ha deciso il Consiglio con un voto. Siccome sempre dite che il Consiglio è sovrano, è il Consiglio che ha deciso. Non c’è un altro soggetto.
Dopodiché, la Commissione ha fatto un lavoro egregio, in tempi rapidi, per definire un testo. Non c’è nessuna colpevolezza. Per ragioni di fretta, forse… Certo, dalla III Commissione non è passato per il parere. Il Presidente della Commissione solleva il problema. Non possiamo che prendere atto di questo, anche perché faccio presente che siccome con le cinque firme ci vuole il consenso unanime della Conferenza dei Presidenti potevamo incappare anche in quell’altra procedura.
Prego, collega Romano.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
Sono una persona abbastanza serena, tranquilla. Comprendo la verve elettorale del collega Damascelli, ma da parte nostra non c’è stato mai nessun intralcio al percorso della norma, sia in Aula che in Commissione. Se una prima volta viene assegnato a una Commissione per un parere, lo esprimiamo. La seconda volta il Consiglio vota e lo riassegna. Dopodiché, lo riassegna erroneamente alla IV avendo prima chiesto anche il parere della III Commissione.
Non capisco tutto questo fumus che sta intorno ad una questione procedimentale che non è andata come doveva andare.
Martedì scorso, chiamati alla possibile convocazione della Commissione, l’avremmo fatta in modo congiunto, come abbiamo fatto le altre, e avremmo risolto il problema. Non c’è stato perché si riteneva non necessario il parere. Addirittura il Presidente Marmo dice che non era neanche il caso di portarlo in Commissione. È tutta una questione di procedimento. Mi sono spiegato? Quindi, vedere dietro questa roba altro mi sembra sbagliato, perché il Regolamento quando viene applicato e quando viene chiesto agli uffici di applicarlo nell’interesse di tutti, della democrazia di quest’Aula, vale quando va bene e quando va male.
In questa materia è stato un percorso un po’ accidentato. Sta accadendo diverse volte questa cosa, su diverse Commissioni, su diversi pareri, su diverse proposte di legge. C’è un po’ di confusione su questo, che va dipanata anche con pareri esplicativi o modifiche regolamentari.
Abbiamo un altro precedente su questa roba che abbiamo consumato qualche settimana fa in I Commissione e in III. Forse ci vuole una reingegnerizzazione del Regolamento alla luce di queste difficoltà, ma null’altro. Dato che la materia è delicata, importante e bella per la Puglia, si può fare il prossimo Consiglio, ma senza alcun problema da parte nostra.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Mi pare che ci siano tutti i chiarimenti del caso. Io sono il primo ad essere dispiaciuto, però i Regolamenti si applicano. Poi, i Regolamenti può darsi che hanno bisogno di una ristrutturazione. Abbiamo già presentato una proposta. Dopo la pausa elettorale, vedremo se saremo nelle condizioni di perfezionare il Regolamento vigente.
Passiamo adesso al secondo punto.
Passiamo al punto n. 2): “Riordino dell’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione”.
Abbiamo già approvato pagina 1 e pagina 2. Ci siamo fermati all’emendamento di pagina 3, che abbiamo provveduto, ovviamente, a riformulare. Credo che abbiate tutti copia. Il numero legale è venuto meno sull’emendamento di pagina 3: “Sostituire il comma 1 dell’articolo 1 con il seguente testo”.
Possiamo procedere? Stiamo votando l’articolo 1, con l’emendamento di pagina 3. Ovviamente, il parere del Governo è favorevole.
Votiamo. Presenti 36, votanti 36, favorevoli 22, contrari 14.
È approvato.
Andiamo a pagina 4, siamo sempre sull’articolo 1: cambiare la parola “autonomia” e inserire l’aggettivo dopo la parola “aggiungere” “scientifica”. Votiamo.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 23, contrari 14.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 1.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 20, contrari 12.
È approvato.
Io capisco la scadenza dei collegi, spero che vi abbiano tutti accontentati, però ora stiamo calmi, votiamo la legge e poi verifichiamo. Abbiamo tempo fino al 29 di trovare ognuno il proprio collegio adatto. Statevi calmi. Tanto qui non decidiamo nulla.
Adesso andiamo all’articolo 2.
C’è il primo emendamento di pagina 5. Votiamo.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 22, contrari 7.
È approvato.
Andiamo a pagina 6, sempre sull’articolo 2. Votiamo.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 23, contrari 10.
È approvato.
Non ci sono altri emendamenti all’articolo 2. Votiamo l’articolo 2.
Scusate, non ho visto il monitor. Prego, collega Pentassuglia. Eravamo in fase di voto, però.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Solo perché evitiamo di votare una cosa che non c’entra niente con l’articolo 2. Se non sbaglio, lei ha detto “eliminare il punto d)”.
Speaker : PRESIDENTE.
È scritto qui.
Speaker : PENTASSUGLIA.
“Eliminare il punto d)” è all’articolo 3, non all’articolo 2.
Speaker : PRESIDENTE.
No. Di quello che abbiamo votato prima sta parlando?
Speaker : PENTASSUGLIA.
Pagina 6.
Speaker : PRESIDENTE.
Sostituire le parole “individuati e attribuiti” con “articolati specificati”.
Speaker : PENTASSUGLIA.
No, lei ha parlato di eliminare il punto d).
Speaker : PRESIDENTE.
No, no.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Questa è la pagina 6.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è un emendamento a firma di Mazzarano che tu hai a pagina 6. Non parla di soppressione. Forse era un tuo dubbio, ma non l’ho pronunciato. Procediamo. Sostituire le parole “individuati e attribuiti” con “articolati e specificati”, a firma del Governo.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 24, contrari…
È approvato.
“I compiti di cui al comma 3 sono individuati e attribuiti”. Comma 4, articolo 2, Presidente Marmo. L’abbiamo trovato? Sì. Abbiamo già votato, mi pare.
Votiamo l’articolo 2 a questo punto. Abbiamo già votato. Va bene. Siamo stati distratti dai vari approfondimenti.
Adesso andiamo a pagina 7. Stiamo sull’articolo 3. Qui c’è scritto “eliminare la lettera d)”, collega Pentassuglia. Eliminare il direttore amministrativo, lettera d). Ci sono problemi? Procediamo al voto.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 24, contrari 11.
È approvato.
Non è un organo, ma una funzione. Immagino che un direttore ci sarà.
Votiamo l’articolo 3, così come è stato modificato.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 25, contrari 1.
È approvato.
Andiamo a pagina 8. All’articolo 4 c’è un primo emendamento, che è la correzione del titolo.
Votiamo.
[...] favorevoli 26.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 4.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Vi ricordo che il Capogruppo Campo aveva posto non dico una pregiudiziale, ma una proposta di buonsenso. Speriamo di rispettarla. Avevamo detto va bene. Lascia stare, è una mia aggiunta. Va bene. Ho sbagliato a parlare, basta.
Prego, consigliere Zullo.
Speaker : ZULLO.
Presidente, noi siamo quelli che mantengono la parola, però noi non possiamo vedere che alla prima legge si votava e alla seconda non ci sono più i numeri. Allora, noi vi diciamo, lo diciamo a Campo e lo diciamo a tutti, che così come erano presenti sulla prima legge che siano presenti anche sulle altre leggi. Ma no, vedete i numeri precedenti…
Speaker : PRESIDENTE.
Posso vedere i numeri? I precedenti nella maggioranza erano ventitré, qui vedo ventisei adesso.
Speaker : ZULLO.
Presidente, se noi avessimo avuto questo atteggiamento sul primo articolo di questa legge i numeri non ci sarebbero stati.
Speaker : PRESIDENTE.
Io vi dico che ventisei non c’erano sulla prima legge. Va bene. Su questo sono d’accordo con voi.
Articolo 5, votiamo.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 25, contrari 13.
È approvato.
Andiamo all’articolo 6. Votiamo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 25, contrari 11.
È approvato.
Adesso andiamo all’articolo 6. Votiamo. Articolo 6. Che c’è, Vizzino? L’articolo 6 l’abbiamo già votato? No. L’abbiamo votato? Allora, passiamo all’articolo 7. Non ci sono emendamenti. Votiamo l’articolo 7. Presenti 39, votanti 39, favorevoli 26, contrari 5.
È approvato.
Andiamo all’articolo 8. Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 26, contrari 12.
È approvato.
Adesso andiamo all’articolo 9. C’è un primo emendamento di pagina 9. Votiamo.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 26, contrari 12, astenuti 1.
È approvato.
Votiamo l’articolo 9.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 26, contrari 4.
È approvato.
Articolo 10. Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 26, contrari 7.
È approvato.
Articolo 11. C’è un emendamento sostitutivo del comma 1. Praticamente sostituisce l’intero articolo. Votiamo.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 22, contrari 8, astenuti 1.
A questo punto, anche se credo non ci sia bisogno, votiamo l’articolo 11, così come è stato riformulato.
Presenti 27, votanti 36, favorevoli 26, contrari 10, astenuti 1.
È approvato.
Articolo 12. C’è un emendamento soppressivo, a pagina 11.
Votiamo.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 26, contrari 6, nessun astenuto.
È approvato.
Votiamo l’articolo 13, non c’entra niente l’emendamento, che nella numerazione diventerà, ovviamente, articolo 12.
Votiamo l’articolo 13.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 25, contrari 9.
È approvato.
Ci sono dichiarazioni di voto? Consigliere Damascelli, prego.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie, Presidente.
Noi abbiamo votato contro questo provvedimento legislativo, sia in Commissione sia oggi in Consiglio regionale, proprio perché dall’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, ossia dall’Agenzia regionale strategica non riusciamo a cogliere – questo l’ho già dichiarato in Commissione all’assessore Mazzarano – alcuna strategia di innovazione per la Puglia. Lo si evince leggendo la legge.
Temiamo che, come da manuale di questa maggioranza, sia utile soltanto per corteggiare, per avvicinare e per accontentare qualche amministratore comunale, qualche candidato nelle liste del centrosinistra non eletto o anche qualche amico, da destra a sinistra, come ormai è consuetudine di questa maggioranza, per avvicinare sempre più gente in un ginepraio politico che, alla fine, non porta risultati concreti alla collettività.
Non è dato sapere nemmeno quali siano stati i risultati raggiunti in tutti questi anni, circa un decennio, dall’agenzia in essere, e sulla base di quei risultati, sulla base di quel lavoro quali siano gli obiettivi che la Regione vuole raggiungere istituendo o modificando questa agenzia. Su questo l’assessore, in Commissione, non ci ha dato nessuna risposta, perché, come sapete bene, ci approcciamo comunque con spirito di perfetta interlocuzione anche con il Governo, quindi non votiamo per partito preso, ma cerchiamo di capire prima di votare. Ma in Commissione non abbiamo avuto nessuna risposta.
Anche oggi, dal dibattito in Aula e dall’approvazione di legge, non si evince alcunché, non si evince nessuna strategia, non si evince nessun obiettivo che con questo strumento si vuol raggiungere.
Le agenzie regionali non devono diventare comitati elettorali. Più che comitati scientifici sembrano dei veri e propri comitati elettorali, e fatto in periodo elettorale è ancor peggio. Tra l’altro, in Commissione… Capiamo che siamo in periodo di chiacchiere, perché si avvicina il periodo di Carnevale e il dolce sempre più diffuso in questo periodo è quello delle chiacchiere. Ma, siccome quest’Aula non è una pasticceria e non si fanno le chiacchiere, la prego, Presidente, di invitare i miei colleghi a fare un po’ di silenzio, nel rispetto di chi prende la parola giusto per qualche minuto.
Le dicevo, anche in Consiglio regionale né l’assessore né nessun componente del Governo né la maggioranza ci ha dato rassicurazioni sull’utilità di questa agenzia. Il problema è proprio questo, vale a dire che in Consiglio non giungono delle leggi importanti e preziose per i pugliesi e poi giungono queste leggine, che servono soltanto ad accrescere le coalizioni elettorali. Non mi sembra un comportamento giusto e corretto nei confronti dei nostri concittadini.
È per questo che, come abbiamo fatto in Commissione, così oggi, e non per partito preso, ma perché abbiamo esaminato la proposta, esprimiamo convintamente un voto contrario al provvedimento e al modo di continuare a gestire la nostra Regione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare. Procediamo al voto sull’intero testo di legge.
Favorevoli 25, contrari 11.
È approvato.
Passiamo al punto n. 3), ultimo punto. Un po’ di pazienza. Punto n. 3): Disegno di legge numero 301.
Sono delle piccole modifiche all’ARES, all’Agenzia regionale. Sono due articoli. C’è una relazione del Presidente?
Prego, Presidente Romano.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
Con la legge n. 29 del 24 luglio dell’anno scorso è stata disposta l’istituzione dell’Agenzia regionale strategica per la salute ed il sociale.
Le modifiche riguardano questa nuova formulazione, il sociale, quale organismo tecnico operativo e strumentale della Regione a supporto della definizione e gestione delle politiche in materia sociale e sanitaria. È dotata di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa, tecnica, amministrativa e contabile ed è sottoposta alla vigilanza della Giunta regionale contestualmente procedendo all’abrogazione della legge regionale n. 24 ed alla soppressione dell’Agenzia regionale sanitaria precedente (ARES).
Con nota n. 4785 del 18 settembre, il Ministero della salute ha trasmesso una serie di osservazioni in ordine al testo della suddetta legge. La Giunta regionale ha proceduto, con il ddl n. 301 del 28 dicembre, a recepire le osservazioni modificando il testo della…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, Presidente Romano. Così non si può andare avanti. Lo chiedo anche al pubblico. Per cortesia, se il pubblico non ha interesse è meglio che stia fuori.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
È il Carnevale, è il Carnevale di Damascelli.
Dicevo, modificando il testo della legge n. 29 del 2017.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Zullo, capisco il calo di zuccheri, ma siamo ancora alle 13,15. In genere, il calo arriva più in là.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
Abbiamo finito. Sono due modifiche tecniche che vengono sottoposte.
La III Commissione, nella seduta dell’11 gennaio, ha esaminato e discusso il disegno di legge, approvando a maggioranza dei componenti gli articoli 1 e 2 ed il testo nel suo complesso.
Relativamente all’articolo 3, proposto non in osservanza dei rilievi del Ministero, ma per risolvere un errore di trascrizione del testo dell’articolo 12 della legge regionale n. 29, verificatosi in sede di pubblicazione sul BURP, è stato approvato un emendamento soppressivo e dato incarico alla Sezione competente di richiedere una errata corrige al BURP. Si evidenzia che il provvedimento in argomento non rientra nella fattispecie di cui all’articolo 34 della legge regionale 16 novembre 2001, n. 28.
Ricordo e comunico all’Aula che l’osservazione prevista con l’articolo 3 è stata soddisfatta con la pubblicazione sul BURP, per la qualcosa il DL su cui voteremo interesserà soltanto i due articoli che definiranno la competenza finanziaria in materia sociale, se però nel Piano di rientro viene scorporata questa seconda parte con temi specifici di natura finanziaria per quanto riguarda la competenza sociale della nuova A.Re.S.S..
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Romano.
Non vedo altri interventi. Passiamo al voto.
Articolo 1. Votiamo.
Presenti 39, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 7.
È approvato.
Votiamo l’articolo 2.
Presenti 38, votanti 31, favorevoli 31, astenuti 7.
È approvato.
Votiamo l’intero disegno di legge. Presenti 40, votanti 33, favorevoli 3, astenuti 7.
È approvato.
Votiamo l’urgenza. L’urgenza è data.
Adesso l’assessore Piemontese può andare a trovare i suoi pazienti, che lo attendono fuori. Dopodiché, noi ci aggiorniamo al 9 marzo. Andate tutti a controllare a Roma quello che succede. Auguri.